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via Palazzuolo,35 - Cap 50133 FIRENZE Telefono 055 2381941 Email [email protected] RUCELLAI a.s. 2015/2016 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Esprimersi per Comunicare e Partecipare La parola e l’arte come nutrimento evolutivo per i nostri bambini e le nostre bambine Servizio Servizi all’Infanzia Scuola dell’Infanzia

Servizio Servizi all’Infanzia Scuola dell’Infanzia ...educazione.comune.fi.it/export/sites/educazione/materiali/3-6/... · della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”,

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via Palazzuolo,35 - Cap 50133 FIRENZETelefono 055 2381941 Email [email protected]

RUCELLAI

a.s. 2015/2016

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Esprimersi per Comunicare e PartecipareLa parola e l’arte come nutrimento evolutivo

per i nostri bambini e le nostre bambine

Servizio Servizi all’Infanzia

Scuola dell’Infanzia

FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA

La scuola dell’Infanzia del Comune di Firenze fa propri i principi delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia” del 2012, per favorire nei bambini e nelle bambine lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.

I CAMPI DI ESPERIENZA

I Campi di Esperienza si costituiscono come Dimensioni di Sviluppo che vengono utilizzate, in maniera graduale ed integrata, nella progettazione delle attività e delle esperienze. Il complesso della progettualità, declinata secondo le dimensioni di sviluppo dei campi di esperienza, va a costituire il “curricolo”di ogni bambino.

Le finalità della scuola dell’infanzia richiedono attività educative che si sviluppano nei “Campi di Esperienza”. Infatti, “ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente piùsicuri” (dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”, 2012)

IL SE'

E

L'ALTRO

LA CONOSCENZA

DEL MONDO

IMMAGINI,

SUONI,

COLORI

I DISCORSI

E

LE PAROLE

IL CORPO E

IL MOVIMENTO

LE SCUOLE DELL’INFANZIA del Comune di Firenze

Nelle scuole dell’infanzia comunali di Firenze le sezioni sono caratterizzate dalla eterogeneitàper fasce d’età.Il sistema eterogeneo ha il vantaggio di rispettare il ritmo di apprendimento di ciascuno dei bambini, in un contesto piùnaturale che può essere paragonato a quello che il/la bambino/a vive in famiglia. La presenza di bambini piccoli favorisce nei più grandi lo sviluppo di capacità sociali, cognitive e comunicative, mentre i bambini più piccoli traggono beneficio dall’osservazione e dall’imitazione dei compagni più grandi, che hanno acquisito maggiori competenze.

• Direttore della Direzione IstruzionePaolo Pantuliano

• Dirigente del Servizio Servizi all’InfanziaRosanna Pilotti

• Responsabile P.O. Coordinamento Pedagogico Maria Rina Giorgi

• Responsabile P.O. Attività amministrativaGiovanna Dolfi

• Istruttore Direttivo Coordinatore PedagogicoElena Lepore

• Istruttore Direttivo AmministrativoSilvia Parenti

Referenti istituzionali

• 7,30/8,00 primo ingresso anticipato (laddove attivato)• 8,00/8,10 secondo ingresso anticipato (laddove attivato)• 8,30/9,00 ingresso ordinario• 12,30 uscita antimeridiana • 16,15/16,30 uscita ordinaria• 16,50/17,00 uscita posticipata (laddove attivata)

E' previsto::

Un rientro dei bambini alle ore 13,30 per chi consuma il pasto a casa.

Il calendario scolastico segue quello regionale.

Orari di ingresso e di uscita

La giornata a scuola

8.00 - 8.10 entrata anticipata per chi ne ha fatto richiesta

8.30 - 9.00 entrata

accoglienza

gioco libero e giochi di socializzazione

9.00 - 9.30 attività nella sezione

9.30 - 10.00 merenda

10.00 - 12.00 attività educativo- didattiche

12.00 - 12.10 preparazione al pranzo

12.10 - 13.00 pranzo

13.00 - 14.00 momento di relax con ascolto di racconti e brani musicali

gioco libero o organizzato

14.00 - 15.45 attività educativo-didattiche

15.45 - 16.00 merenda

16.00 - 16.30 uscita

16.50 - 17.00 uscita posticipata per chi ne ha fatto richiesta

• Ingresso

• N. 2 Aule

• N. 1 Spazio polivalente ad uso attività motoria e relax

• N. 1 Spazio polivalente ad uso Laboratorio

• Spazio per il pranzo

• Giardino

Ambienti educativi e didattici

Composizione delle sezioni

Prima Sezione

3 anni: 7 M, 3 F

4 anni: 1 M, 6 F

5 anni: 2 M, 5 F

Totale 10 M, 14 F = 24

Seconda Sezione

3 anni: 3 M, 6 F

4 anni: 2 M, 5 F

5 anni: 3 M, 3 F

Totale 8 M, 14 F = 22

• n° 2 sezioni

• n° 4 insegnantiinsegnati sez. I: Tamara Tarchi - Tosca Bassi insegnanti sez II: Susanna Campesato – Manuela Agnello

educatrice di sostegno: Veronica Turiniinsegnante di religione cattolica: Accursiella Pozzo

• n°2 esecutori servizi educativi Anna Pernice - Angela La Versa

Personale della scuola

• UISP

Sara

• Accademia Europea

Candi Perez

• Centro Studi Musica & Arte

Giorgia Ciannamea

Personale delle attività di ampliamento dell’offerta formativa

Formazione in servizio del personale

Un aspetto che rientra fra le priorità dell’Amministrazione riguarda

la formazione in servizio del personale docente e non docente, che ha lo scopo di promuovere e sostenere la riflessione pedagogica,sviluppare le capacità didattiche, relazionali e comunicative, indispensabili per operare in maniera competente in una società “in movimento”.

Formazione in servizio del personale

• Insegnanti:Susanna Campesato: “Accogliere le sfide del cambiamento nella relazione educativa” -“L’officina delle meraviglie”, formazione a latere del progetto didatticoTosca Bassi: “La Danza di Sherazade” (danzamovimentoterapia: danzare la fiaba per

riflettersi nello specchio magico del proprio mondo interiore. - “L’officina delle meraviglie”, formazione a latere del progetto didattico

Manuela Agnello: “La Danza di Sherazade” (danzamovimentoterapia: danzare la fiaba per riflettersi nello specchio magico del proprio mondo interiore. - “L’officina delle meraviglie”, formazione a latere del progetto didattico

Tamara Tarchi: “L’officina delle meraviglie”, formazione a latere del progetto didattico

• Personale E.S.E.:Anna Pernice: “Il ruolo dell’esecutore”Angela La Versa: “Il ruolo dell’esecutore”

Il personale della Scuola dell’Infanzia “Rucellai” ha aderito alle seguenti proposte di formazione promosse dal Comune di Firenze:

Descrizione del contesto territoriale

La Scuola dell’Infanzia Rucellai è situata nei pressi della stazione ferroviaria di S. Maria Novella, territorio fortemente carente di spazi verdi. Nella scuola sono iscritti/e bambini/e provenienti da 18 nazioni oltre all’italiana, portatori di molteplicità di culture e di lingue: Senegal – Pakistan – Filippine – Libano – Giamaica – Albania – Spagna – Marocco - Sri Lanka -Peru’ - Nigeria - Ghana – Cuba - Brasile - Colombia – Romania – Usa –Francia.

Analisi dei bisogni educativi e formativi rilevati

Attraverso l’osservazione effettuata dall’inizio dell’anno scolastico le insegnanti hanno rilevato due bisogni formativi prevalenti: • accrescere la competenza linguistica che costituisce un prerequisito essenziale per poter accedere ai SAPERI, acquisire le regole del vivere e del convivere per poter quindi partecipare attivamente alla vita scolastica e sociale.

• potenziare la competenza emotiva, che vuol dire riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni. (ad es. il distacco dalle figure parentali, reggere la frustrazione dei no, gestire la rabbia, ecc.)

La Parola e l’Arte come nutrimento evolutivo per i nostri bambini

Attraverso racconti, fiabe e filastrocche guidiamo i bambini e le bambine a scoprire l’universalità del proprio sentire e scoprendo la reciprocità. Vivere le emozioni dei personaggi delle storie per riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni.

La parola crea un dialogo, è il raccontare e il raccontarsi che crea radici a cui ci aggrappiamo quando ci si sente smarriti: occhi, voce, espressioni, gesti, emozioni per maturare sentimenti. Questo favorisce l’educazione affettiva.

I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l’arte orienta questa propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico.

L’incontro dei bambini con l’arte e’ occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda e favorisce lo sviluppo della creativita’ considerata abilita per la vita. (Raccomandazioni Europee 2006)

Le osservazioni di luoghi (giardino di Boboli,) e di opere (quadri, architetture) aiuteranno a migliorare le capacita percettive e ad avvicinare i bambini alla cultura e al patrimonio artistico della nostra città attraverso il percorso espressivo, artistico, estetico offertoci dall’Officina delle meraviglie. (Chiavi della città).

Il Laboratorio didattico

Costituisce la modalità di lavoro privilegiata che permette maggiormente di finalizzare la proposta formativa su un piccolo o medio gruppo omogeneo.

Rappresenta un momento significativo di collaborazione costruttiva dinanzi a compiti concreti da svolgere e permette ai bambini di entrare in relazione educativa con tutti gli adulti della scuola

Le insegnanti hanno articolato il loro orario prevedendo compresenze che favoriscono la realizzazione dei laboratori.

Cosa facciamo a scuola

Musica

Per affrontare il mondo

Continuità educativa

L’officina delle meraviglie

Ampliamento dell’offerta formativa

Lingua straniera

L’armadio delle parole

Uscite didattiche

Attività psicomotoria

Ins. Religione Cattolica

Attività alternativa alla R.C.

Laboratorio l’armadio delle parole

Finalità specifiche:

- Ascoltare e comprendere messaggi

- Esprimersi e comunicare oralmente

- Comprendere e utilizzare strutture morfosintattiche, fonologiche e lessicali della lingua italiana

A chi è rivolto: ai/alle bambini/e suddivisi/e in gruppi di livello

Insegnanti coinvolti: 4

Periodo previsto: novembre - giugno

Modalità di verifica: prove di comprensione, riflessione collegiale

L’OFFICINA DELLE MERAVIGLIELo “Stanzone” per gli agrumi: la Limonaia del Giardino di Boboli -

La stanza dei frutti d’oroFinalità generali e campi di esperienza implicati: favorire l’espressione di sé e delle proprie emozioni attraverso l’osservazione, l’immaginazione e la creatività. I campi di esperienza sono tutti coinvolti.

Obiettivi specifici: imparare ad osservare e esprimere le proprie capacità artistiche; conoscere e differenziare i colori primari e secondari; osservare ed esprimersi attraverso strumenti grafico pittorici e narrativi all’interno del contesto sezione e in contesti naturali.

Insegnanti coinvolte: tutte le insegnanti della scuola

A chi è rivolto: a tutti/e i bambini/e, ai rappresentanti dei genitori e a tutti i genitori

Attività previste: ascolto di storie e conversazione .

Spazi: aule della scuola, giardino di Boboli

Tempi: novembre - maggio

Modalità di verifica: attraverso gli elaborati dei/delle bambini/e, la partecipazione dei genitori e la riflessione collegiale

Finalità generali e campi di esperienza implicati: esprimere ile proprie emozioni, sentimenti ed idee nel rispetto di sé e dell’altro.

Obiettivi specifici:

- Ascoltare, comprendere e rielaborare un racconto, una storia, una filastrocca

- Sviluppare il senso dell’identità personale e percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti , saper esprimerli in modo sempre più adeguato

- Cominciare a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta

Insegnanti coinvolte: tutte

A chi è rivolto: a tutti i bambini e a tutte le bambine

Attività previste: ascolto di storie e conversazione .

Spazi: aule

Tempi: novembre - maggio

Modalità di verifica: osservazione e riflessione collegiale

Fiabe per affrontare il mondo

La scuola persegue una linea di continuità educativa sia orizzontale che verticale. La scuola, riconoscendo il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, è chiamata a porsi in continuità con le esperienze che il soggetto compie nei vari ambiti di vita, mediandole, in una prospettiva di sviluppo educativo. La continuità orizzontale è progettata, quindi, ricercando una costante collaborazione tra la scuola e, in primo luogo, la famiglia, nonché con altre agenzie educative extra scolastiche, in un clima di sinergia con tutte le risorse del territorio. Le/gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte delle bambine e dei bambini, e creanooccasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che bambini e bambine vanno scoprendo e hanno già scoperto.

Continuità educativa

Continuità educativa con il Nido

Finalità generali e campi di esperienza implicati: favorire la conoscenza dei vari ambienti scolastici ed agevolare il passaggio dei/delle bambini/e tra i diversi ordini di scuole, creando situazioni di conoscenza tra bambini/bambine ed insegnanti delle diverse scuole.

Obiettivi specifici: - Ascoltare comprendere una semplice storia

Insegnanti coinvolte: Tosca Bassi – Susanna Campesato

A chi è rivolto: ai bambini e alle bambine di 3 anni

Attività previste: Accoglienza dei bambini dello spazio gioco.

Visita allo “Spazio Gioco”.

Spazi: Sezione, Spazio gioco, cortile

Tempi: 2 incontri

Modalità di verifica: osservazione

Continuità educativa con la Scuola Primaria

Finalità generali e campi di esperienza implicati: Favorire la conoscenza dei vari ambienti scolastici ed agevolare il passaggio dei/delle bambini/e tra i diversi ordini di scuole, creando situazioni di conoscenza tra bambini/bambine ed insegnanti delle diverse scuole.

Obiettivi specifici: Comprendere e rielaborare una storia

Insegnanti coinvolte: Agnello Manuela – Tarchi Tamara

A chi è rivolto: ai bambini e alle bambine di 5 anni

Attività previste: Visita alla scuola primaria “Nencioni”

Spazi:aule, giardino

Tempi:da concordare con la scuola primaria

Modalità di verifica: attività grafica

Continuità educativa con le famiglieL

La partecipazione “costituisce la più efficace forma di prevenzione al disagio e di promozione sociale dei bambini, delle bambine e delle loro famiglie. I bambini e le bambine sono, dunque, i principali beneficiari di contesti partecipativi ma sono in realtà gli adulti i protagonisti della costruzione di questi contesti”

Finalità generali e campi di esperienza implicati: Favorire la collaborazione tra comunità scolastica e famiglie condividendo gli intenti educativi. Promuovere la riflessione sulle sfide educative del nostro tempo.

Obiettivi specifici: permettere anche ai genitori di partecipare attivamente alla vita della scuola, ciascuno con le proprie competenze messe a disposizione dell’attività didattica o per l’organizzazione di feste ricorrenze.

Insegnanti coinvolti: Agnello Manuela – Tarchi Tamara - Tosca Bassi – Susanna Campesato

A chi è rivolto: ai genitori dei bambini e delle bambine della nostra scuola

Attività previste: Laboratori per la preparazione della festa di Natale e di fine anno. Progetto “L’officina delle meraviglie”

Spazi: aule della scuola

Tempi: 2/3 incontri annuali

Modalità di verifica: Festa di Natale e di Fine Anno

Uscite didattiche

Il progetto Le Chiavi della Città promuove stabilmente una programmazione educativa in grado di valorizzare e utilizzare attività laboratoriali e attraverso percorsi didattici per le classi.

Per quest’anno scolastico la scuola Lavagnini ha scelto tra le proposte de Le Chiavi della Città le seguenti uscite didattiche:

- Visita agli Stagni di Focognano – educazione ambientale

e’ prevista una prima accoglienza presso l’aula didattica dell’oasi dove ci verranno spiegate le cose che vedremo, quindi seguirà la visita agli stagni con l’utilizzo di strumenti ottici ad alta definizione per osservare gli animali e le piante.

- L’Officina delle meraviglie - limonaia del giardino di boboli - educazione artistica, linguistica, botanica, scientifica, socio-culturale

Insegnamento della Religione Cattolica

Un dono bellissimoFinalità generali

• valorizzare la dimensione religiosa.

Obiettivi specifici

• promuovere l’ identità del bambino sostenendo l’autonomia e l’autostima;

• aiutare a riconoscere e gestire le emozioni;

• approfondire le feste religiose riconoscendole come momenti di gioia e condivisione;

• riflettere sul senso dell’amicizia, sviluppando il piacere di stare insieme;

• rievocare, narrare e rappresentare fatti significativi.

A chi è rivolto: ai/alle bambini/e di 3-4-5 anni i cui genitori hanno fatto richiesta dell’insegnamento della Religione Cattolica.

Attività previste: giochi di presentazione;canti e filastrocche animate; rappresentazione grafico-pittorica; racconti e schede operative; conversazioni e riflessioni sull’amicizia e sullo stare bene insieme.

Spazi: sezioni e giardino.

Tempi: Novembre 2015-Giugno 2016 ( 2 ore settimanali per sezione).

Modalità di verifica: osservazione sistematica e occasionale del/della bambino/a; documentazione che verrà consegnata alle famiglie a fine anno.

Attività alternativa all’insegnamento della Religione Cattolica

Finalità generali:maturazione della identità

Obiettivi specifici: imparare ad ascoltare e ad esprimersi nel piccolo gruppo

Insegnanti coinvolti: titolari di sezione

A chi è rivolto: a 12 bambini e bambine della 1 sez. e 7 della 2 sez. non iscritti/e all’insegnamento della religione cattolica

Attività previste: conversazioni, verbalizzazioni e gioco.

Spazi: aula

Tempi: 2 ore a settimana

Verifica: Verbalizzazione, attività ludiche

Ampliamento dell’Offerta Formativa:

Attività Psicomotoria

Le competenze motorie che il progetto si propone di sviluppare sono:•Lo schema corporeo•Le capacità senso-percettive: i tradizionali cinque sensi e quella propriocettivache si occupa dei segnali “dentro”•Schemi motori di base o globali come camminare, correre, saltare, rotolare, strisciare, arrampicarsi e gli schemi posturali, le posture che può assumere il proprio corpo•Capacità coordinative, che consentano di controllare e regolare i movimenti ad esempio equilibrio, coordinazione dinamico generale e segmentaria, ritmizzazione, memoria e creatività motoria•Capacità condizionali: la forza, la velocità, la resistenza

L’attività viene sempre posta in maniera ludica, attraverso il GIOCO. La metodologia si basa sul principio della obliquità.

Ampliamento dell’Offerta Formativa:

Musica

Il progetto educativo ha come prima finalità quella di coinvolgere i bambini in un percorso fatto di giochi, canti e invenzioni, mirato allo sviluppo delle attitudini musicali normalmente già presenti in ogni bambino e bambina.

Temi:

Educazione dell’orecchio

Educazione della voce

Ritmo e movimento

Lettura e composizione partiture analogiche e cenni sulla notazione musicale

Insegnamento della lingua inglese L2 nella scuola dell'infanzia

Durata del progetto: 25 incontri a cadenza settimanale

La programmazione è organizzata in progetti con argomenti di sicuro interesse per ibambini e bambine, e in routine corrispondenti a contesti d’uso quotidiano della lingua.

Pur adattando la sequenza delle attività e degli argomenti al POF di ogni scuola dell’infanzia e ai bisognidei bambini, verranno trattati i seguenti argomenti: colours, animals, the body, face, emotions, numbers, seasons/weather, food, clothes, feelings, the community, community workers.

La metodologia glottodidattica rivolta a bambini e bambine di 3-5 anni si basa principalmente sull’attività ludica intesa come gioco, movimento, drammatizzazione e come tutte quelle azioni attraverso le quali i/le bambini/e, in questa fase, esplorano il mondo sviluppando un prima importante conoscenza di quest’ultimo.

Attraverso il gioco, le insegnanti di L2 cercheranno di creare un contesto significativo nel quale lavorare sulla lingua e, soprattutto, con la lingua, rendendo l’apprendimento diretto e spontaneo.

Ampliamento dell’Offerta Formativa:Lingua straniera