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Scuola Secondaria di 1° Grado - bosconetti.gov.it · diversificare e rendere flessibile l'attività formativa. In particolare il Piano esplicita: ... I.P.S.I.A. - I.T.C. - L.S. Via

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Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

1

È il documento che definisce

l’identità culturale e progettuale

di ogni Istituto.

È lo strumento attraverso il quale

la nostra Scuola esprime la

propria intenzionalità formativa,

la cui organizzazione e gli

interventi educativo-didattici

superano l’occasionalità e la

frammentarietà e si

caratterizzano per la loro

specifica finalizzazione

formativa.

POF Piano dell’Offerta

Formativa

D.P.R. 275/99

È elaborato dal Collegio dei

docenti sulla base degli

indirizzi definiti dal Consiglio

d’Istituto.

Rappresenta l’offerta

formativa che la Scuola

predispone, partendo

dall’analisi dei bisogni del

territorio e dei soggetti

interessati, dalle risorse

umane e materiali disponibili e

reperibili.

Attraverso esso la nostra Scuola mira a

perseguire non solo obiettivi relativi

all’istruzione (acquisizione di conoscenze) ma

anche alla formazione degli atteggiamenti e

delle competenze che caratterizzano la

persona umana, intesa come “un sistema

integrato” di tutte le sue dimensioni

costituite.

Si articola nei seguenti punti:

1. Premessa

2. Informazione sull’istituzione scolastica

3. Progettazione organizzativa

4. Progettazione educativa

5. Progettazione curriculare

6. Progettazione extracurriculare

7. Verifica e valutazione del POF

Fa riferimento a:

Carta dei servizi

Regolamento d’Istituto

Patto di corresponsabilità educativa

Programmazione dipartimento-disciplinare

Programmazione dei Consigli di Classe

Programmazione disciplinare

Strumenti per la valutazione degli alunni

Strumenti per il monitoraggio

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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PREMESSA

Il Piano dell'offerta formativa, più brevemente P.O.F., è il documento con il

quale ogni Scuola presenta ad alunni e genitori le iniziative educative ed il tipo di organizzazione didattica che mette a disposizione della propria utenza, ora che il

regime di autonomia consente, sempre all'interno di precisi vincoli ministeriali, di diversificare e rendere flessibile l'attività formativa.

In particolare il Piano esplicita:

la progettazione curricolare;

la progettazione extracurricolare;

l’organizzazione didattica che la scuola adotta nell’ambito della propria autonomia

La nostra Scuola, in quanto Scuola dell'autonomia, non è pertanto Scuola del

solo sapere ma Scuola dei saperi, intesi come:

- sapere (costruzione della conoscenza)

- saper fare (potenziamento delle abilità, acquisizione delle competenze)

- saper essere(rafforzamento dell’identità)

che si traducono nella formazione di un individuo:

- libero e consapevole

- capace di relazionarsi con gli altri

- curioso di conoscere e capire

- abile nel ricercare i modi più appropriati per conoscere ed imparare

- in grado di progettare

Linee guida del P.O.F.

Le risorse umane e materiali a disposizione della Scuola saranno orientate alla

realizzazione dei seguenti obiettivi:

Garantire la continuità nell'erogazione del servizio

Garantire il diritto/dovere all'istruzione

Promuovere interventi atti a favorire il benessere degli alunni e l'accettazione delle regole per una serena e civile convivenza in ambito scolastico

Favorire l'arricchimento dell'Offerta Formativa

Promuovere azioni formative e didattiche per l'integrazione degli alunni diversamente abili, BES e DSA

Favorire l’integrazione degli alunni di origine straniera

Incentivare il piacere alla lettura

Valorizzare le diverse figure professionali presenti nella Scuola

Promuovere attività di ricerca e sperimentazione didattica Utilizzare le TIC nella didattica

Garantire la sicurezza nella Scuola

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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IL TERRITORIO

Comune: Santeramo in Colle Provincia: BARI

Regione: PUGLIA Superficie: 143,350 km2

Densità: 181,07 ab./km2 Altitudine: 514 m s.l.m

Popolazione: 26.050 abitanti

1) ASPETTI GEOGRAFICI

Santeramo in Colle (Ba), con i suoi 514 metri sul livello del mare, è la città più alta della Murgia barese sud orientale.

Situata sul confine tra Puglia e Basilicata a circa 40 km da Bari e a 20 km da Matera, la famosa città dei sassi, Santeramo in Colle confina a Nord con i comuni di

Cassano delle Murge (Ba) ed Acquaviva delle Fonti (Ba), ad Est con Gioia del Colle (Ba), a Sud con Laterza (Ta) e Matera ed a Ovest con Altamura (Ba).

Il paese ha un ottimo collegamento con Bari attraverso l'utilizzo di autobus; l'aeroporto più vicino a Santeramo in Colle è quello di Bari Palese; il Casello autostradale più vicino è quello di Gioia del Colle, sulla A/14 a circa 13 km sulla ex SS

271 Santeramo in Colle - Gioia del Colle.

Il clima è di tipo sub-mediterraneo. Il mese più freddo è gennaio con

temperature medie intorno ai 7°C e temperature minime che spesso scendono sotto lo zero. Il mese più caldo è agosto o luglio a seconda delle annate, con temperature medie intorno ai 25°C. Le piogge sono concentrate nel periodo autunno-invernale, con

valori medi annuali che oscillano tra i 578 mm/anno e i circa 700 mm/anno.

Le precipitazioni nevose non sono presenti tutti gli anni e concentrate sopra i

500 m s.l.m.

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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Il risultato di questo clima è la presenza di due stagioni favorevoli alla vegetazione, la primavera e l’autunno, intercalate da due stagioni critiche di riposo

(inverno e estate).

Il Comune di Santeramo fa parte della Comunità Montana sud-barese (con

Cassano, Altamura, Gioia del Colle e Gravina) ed ha aderito al Parco Nazionale dell'Alta Murgia, impegnando circa duemila ettari del proprio territorio per salvaguardare le sue caratteristiche bellezze naturali.

Muretti a secco in pietra calcarea – Alta Murgia territorio di Santeramo

Nella Murgia , altopiano in pietra calcarea, la ricchezza di massi calcarei ostili alle coltivazioni, ha favorito la costruzione di muretti a secco, trulli e lamie, recinti per

ovini e "specchie", oggi a rischio di grave degrado e deturpamento; la mancanza in superficie di corsi d'acqua ha formato grotte carsiche nel sottosuolo; lame o gravine caratterizzano geologicamente le Murge. Il territorio, una volta ricoperto di boschi di

querce, conserva ancora lembi di boschi di querce, lecci, cerri, roverelle. Caratteristiche sono le sue erbe aromatiche e medicinali come il timo, l'asparago,

l'origano, l'erba ruggine, la malva ed una grande varietà di orchidee selvatiche. Caratteristica del paesaggio murgiano sono anche i suoi funghi, tra i più pregevoli il

cardoncello e il bianchetto, difficilmente rinvenibili in altre aree nazionali.

La parte pianeggiante di Santeramo è rappresentata dalle Matine, una vasta pianura, un tempo paludosa che costituisce la zona fertile del territorio santermano,

caratterizzata da estese coltivazioni di cereali e dalla presenza di numerosi insediamenti rurali, le "masserie".

2) ECONOMIA

L’attività economica santermana, inizialmente agricola, negli anni successivi al secondo conflitto mondiale, è andata sempre più differenziandosi.

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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A tutt’oggi sono subentrate moderne aziende agricole di medie proporzioni con pochi addetti per attività di produzione di cereali, grano, vino, olio, mandorle e

ciliegie.

La scarsità di acqua (è tuttavia presente un acquedotto rurale) non consente la

coltivazione di ortaggi. Sono oltre duecento i nuclei familiari residenti in zone rurali. Col tempo si sono affermati l’artigianato, il commercio e l’industria.

Tuttavia rispetto all'area murgiana, il Comune di Santeramo in Colle si

caratterizza per una maggiore specializzazione industriale; particolarmente sviluppato è il settore della fabbricazione dei divani e a seguire quello della maglieria, della

confezione di abbigliamento e della produzione di latticini freschi, vino e olio.

Mentre nel passato il Comune di Santeramo è stato interessato da forti processi di emigrazione (verso USA, Brasile, Canada, Svizzera, Francia, Belgio, Germania e in

Italia del Nord, in particolare in Piemonte), attualmente si assiste, invece, all’immigrazione dal Marocco, dall’Albania, da altri paesi dell’Est europeo e alle

adozioni di minori provenienti da Paesi latino-americani e Paesi dell’ Est.

3) ISTITUTI SCOLASTICI ED ASSOCIAZIONI CULTURALI E SPORTIVE

Numerosi sono i gruppi sportivi operanti in loco: pallacanestro, pallavolo,

ciclismo, calcio, atletica, badminton. Operano sul territorio anche palestre private di arti marziali, nuoto.

Le strutture sportive sono comunali, parrocchiali e private.

Non mancano i Centri Sociali e Culturali con cui, spesso la Scuola ha rapporti di collaborazione: Pro-Loco, Club femminile, Circolo culturale “Casone”, Linea azzurra,

Gruppo scout, Club Lions, ANSPI, Admo, Avis, Ant, mensile locale “Partecipare”, TV locale “T.R.C.” ecc.

Dal punto di vista educativo va sottolineata l’opera delle Parrocchie e dell’Istituto Salesiano tesa alla formazione dei giovani in collaborazione con le famiglie attraverso attività varie di catechesi, animazione e sport.

Sono presenti sul territorio i seguenti servizi scolastici:

Scuola dell’Infanzia e Primaria “S. Francesco D’Assisi”

Scuola dell’Infanzia e Primaria “Hero Paradiso”

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti”: con edifici

appositamente costruiti, ubicati in zone lontane tra loro e dotati di aule normali, aule speciali, palestra, aree all’aperto:

Plesso “Francesco Netti” costruito nel 1956 ed ubicato in via S. Spaventa, 33

Plesso “San Giovanni Bosco” sorto nel 1972 ed ubicato in piazza

Mons. Iolando Nuzzi, 4

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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Scuole Secondarie di 2° Grado:

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “PIETRO SETTE”

I.P.S.I.A. - I.T.C. - L.S. Via F.lli Kennedy, 7.

Liceo Scientifico-Linguistico “DE LA SALLE”, legalmente riconosciuto

4) TRADIZIONI E MANIFESTAZIONI

Gemellaggi: il nostro Comune dal 1983 è gemellato con Bad Sackingen, una

ridente cittadina tedesca dell’alto Reno, con cui ha numerosi scambi culturali, economici e scolastici. Inoltre da alcuni anni Santeramo e Formia, devote e protette

dello stesso Santo, hanno istituito un gemellaggio civico e religioso che rende possibile organizzare pellegrinaggi e scambi culturali tra i cittadini.

Dall’agosto 2000, Santeramo è anche gemellata con Bulach, una cittadina

svizzera, meta di tanti santermani che l’hanno raggiunta sin dagli anni ’60 per cercare fortuna e lavoro.

Rassegna presepi artistici: organizzata tra dicembre e gennaio, la manifestazione è ambientata nel centro storico.

Tanti santermani, fra cui artisti e artigiani, realizzano delle vere e proprie opere

d’arte in pietra, tufo e altri materiali, offrendo la possibilità di rivivere sensazioni e momenti legati alla storia ed alla tradizione della civiltà contadina.

Il Carnevale dei ragazzi: la prima edizione della manifestazione, organizzata dall’Oratorio centro giovanile dei Salesiani, risale al 1968.

La domenica e il martedì di Carnevale sfilano per il paese gruppi mascherati

organizzati da scuole ed associazioni giovanili, con costumi e coreografie a tema.

Oggi il Carnevale dei ragazzi vanta il patrocinio dell’Unicef.

Altri importanti appuntamenti sono:

la Processione dei Misteri (sabato di Pasqua)

la Festa Patronale in onore di Sant’Erasmo (2 giugno)

il Festival della canzone oratoriana (agosto)

il Giro cicloagrituristico (settembre)

la Maratona della Murgia (ottobre)

il Raduno auto e moto d’epoca

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE

ANALISI E DEFINIZIONE DEI BISOGNI DELL’ UTENZA

Il bacino di utenza raccolto dalla Scuola "S. G. Bosco - F. Netti" è cambiato

negli anni: oggi l'ambiente si presenta eterogeneo dal punto di vista economico e socio-culturale, in quanto alle famiglie originarie, prevalentemente contadine, artigiane e operaie, si sono aggiunte negli ultimi decenni famiglie di estrazione

borghese, impiegate prevalentemente nel settore dei servizi e nelle attività professionali.

Il livello di scolarizzazione medio si è notevolmente innalzato ed è sempre più sentita l’esigenza da parte della maggior parte delle famiglie di trovare nella scuola

opportunità culturali e formative che facilitino l’inserimento degli studenti in percorsi scolastici superiori a lungo termine.

In tempi più recenti vi è stato, soprattutto nella zona del centro, l’insediamento

di nuovi nuclei familiari provenienti dall’Est dell’Europa (Albania, Ucraina, Romania), dall’Africa settentrionale e da altri Paesi che hanno trovato nella Scuola una risposta

utile a migliorare l’integrazione attraverso corsi serali di alfabetizzazione per gli adulti ed una piena accoglienza dei ragazzi stranieri nei corsi del mattino con interventi specifici a loro dedicati.

La programmazione del POF parte dall'analisi dei bisogni così espressi dall'utenza:

trovare accoglienza e istruzione in un clima sereno e aperto, rispettoso delle

diversità e attento a chi si trovi in situazioni di disagio;

confrontarsi, essere protagonisti e trovare stimoli alla crescita lavorando

insieme su progetti comuni;

trovare nella Scuola un luogo di aggregazione e di benessere;

conoscere il quartiere, la città, le istituzioni e sentirsi cittadini del mondo;

scoprire la natura, i luoghi della storia e dell’arte;

acquisire una cultura musicale, saper suonare uno strumento da solista e in una

orchestra;

conoscere una seconda lingua e valorizzare la conoscenza delle lingua inglese;

svolgere attività sportive e partecipare a competizioni provinciali, regionali e

nazionali;

avere una preparazione adeguata per accedere a Scuole superiori a lungo

termine;

favorire l’apprendimento della lingua italiana agli alunni stranieri.

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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Per migliorare l’efficienza del proprio servizio formativo, la Scuola Secondaria di 1° Grado "S. G. Bosco- F.Netti" si è dotata di una organizzazione, in grado di rispondere alle esigenze che gli vengano richieste sia dagli alunni, sia dal territorio.

La professionalità della Scuola si caratterizza per:

la responsabilità di tutte le componenti

la flessibilità organizzativa

l’integrazione di tutte le scelte

che hanno come obiettivo prioritario la formazione ed il successo scolastico degli

allievi.

[ su misura dell’utenza]

APERTA AL TERRITORIO

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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LE RISORSE AMBIENTALI

P.zza Mons. Nuzzi, 4 tel. 0803036638 Fax tel. 0803036638

Via Silvio Spaventa, 33 tel. 080.3036025 Fax 080.3036025

Codice Mecc. BAMM282003 – Cod. Fisc. 91107580721

@-mail: [email protected]

70029 SANTERAMO IN COLLE (BARI)

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “S. G. BOSCO-F. NETTI” E. mail

[email protected]

Ufficio di Presidenza, uffici di

segreteria, sale docenti, aule dotate di

LIM, 3 aule per attività di sostegno,

aula di religione, laboratorio linguistico,

laboratori d’informatica, archivio,

ambulatorio medico, laboratorio di

scienze, teatro, biblioteca, ascensore,

aule di musica, spazio all’aperto per

attività sportive, plesso della palestra,

servizi.

Ufficio di Presidenza, ufficio di

segreteria, sala professori, aule dotate

di LIM, 2 aule per attività di sostegno,

laboratorio linguistico, laboratori

d’informatica, archivio, ambulatorio medico, laboratorio di scienze, teatro,

biblioteca, ascensore, aule di musica,

bar, palestra, cortile, campo di basket

all’aperto.

La Scuola Secondaria di 1 grado “S. G. Bosco - F. Netti” è il risultato dell’accorpamento delle due scuole medie preesistenti, per effetto del

riordino della rete scolastica emanato dalla Regione Puglia.

PLESSO BOSCO

PLESSO

NETTI

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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COLLEGIO

DEI

DOCENTI

L’ORGANIGRAMMA

FUNZIONI

STRUMENTALI

Area 1 Prof.ssa A.M. Pasciuti

Prof.ssa V. Spinelli

Area 2 Prof. F. Colacicco

Prof.ssa C. Perrone

Area 3 Prof. G. Caponio

Prof. ssa M. Caponio

Area 4 Prof.ssa R. Angiola Prof.ssa A. Laera

D.S.G.A.

Dott.ssa Adriana Semeraro

Collaboratori

Scolastici n. 14 unità

Assistenti

Amministrativi F. D’ Alonzo

E. M. Benagiano G. Capozzi D. Difonzo

M. Santomasi G. D’ambrosio

ORGANIZZAZIONE

SCOLASTICA

DIRIGENTE

SCOLASTICO

Ing. G. CAPONIO

Collaboratori del DS Prof. L. Valletta (Vicario) Prof.ssa R. Digirolamo (2° collaboratore)

CONSIGLIO

DI

ISTITUTO

Area 5 Prof.ssa A. Bitetti

Prof.ssa V.B. Perrone

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LE RISORSE PROFESSIONALI

LE FUNZIONI STRUMENTALI

Le funzioni strumentali rappresentano un punto chiave per il processo di valorizzazione del patrimonio professionale dei docenti e per l’evoluzione della Scuola dell’autonomia.

Il Dirigente Scolastico, in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa (POF), identifica, dopo l’approvazione collegiale, i docenti responsabili delle funzioni

strumentali, i quali assumono compiti organizzativi e funzioni di coordinamento nell’ambito della propria area.

Infatti la complessità della situazione scolastica attuale della nostra Scuola

richiede a tutti e non solo al Dirigente Scolastico responsabilità dirette perché la ricerca della qualità è un problema di tutti.

Nel corrente anno scolastico, per il raggiungimento delle finalità istituzionali della Scuola e per la realizzazione e la gestione del POF, sono state individuate n° 5

aree, qui di seguito descritte:

1° Collaboratore vicario

Prof. ssa Lidia Valletta

Sostituzione del D.S. in caso di assenza compreso il periodo per Esami di Stato;

Sostituzione DS nei Consigli di Classe in caso di assenza o impedimento

Cura funzionamento della rete di comunicazione interna (Plesso “Netti”);

In caso di sciopero, predisposizione dei servizi essenziali in mancanza del D.S.;

Organizzazione, sostituzione docenti assenti in collaborazione con il docente referente;

Distribuzione, raccolta di documenti scolastici come registri di classe, registri dei docenti, programmazioni, modulistica, regolamenti;

Raccolta materiali prodotti dai referenti e coordinatori, organizzazione contenuti e collaborazione con il D.S. alla supervisione;

Supporto all’impegno del D.S. nello svolgimento delle funzioni interne della scuola;

Collaborazione con il D.S. alla stesura dei documenti;

Giustificazione alunni ritardatari;

Collaborazione con il D.S. all’organizzazione degli Esami Conclusivi del Primo Ciclo di istruzione;

Partecipazione agli incontri di staff e collaborazione con altre figure di sistema.

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2° Collaboratore

Prof. ssa Rita Digirolamo

Sostituzione del D.S. in caso di assenza del docente vicario;

Cura funzionamento della rete di comunicazione interna (Plesso”Bosco”);

In caso di sciopero, predisposizione dei servizi essenziali in mancanza del D.S.

Organizzazione sostituzione docenti assenti in collaborazione con il docente referente;

Distribuzione, raccolta di documenti scolastici come registri di classe, registri dei docenti, programmazioni, modulistica, regolamenti ;

Raccolta materiali prodotti dai referenti e coordinatori, organizzazione contenuti e collaborazione con il D.S. alla supervisione;

Supporto all'impegno del D.S. nello svolgimento delle funzioni interne della scuola;

Collaborazione con il D.S. alla stesura di documenti ;

Giustificazione alunni ritardatari;

Collaborazione con il DS e il docente vicario all’organizzazione degli Esami Conclusivi del Primo Ciclo di Istruzione;

Partecipazione agli incontri di staff e collaborazione con altre figure di sistema;

Rapporti con Enti e Istituzioni esterne nell’ambito delle finalità didattiche ed educative della scuola.

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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Gestione del Piano

dell’Offerta Formativa

Prof.ssa A. M. Pasciuti Prof.ssa V. Spinelli

Coordinamento attività e stesura del POF.

Programmazione, aggiornamento questionari e gestione dell’autovalutazione del sistema scuola.

Raccolta dati ingresso e uscita.

Elaborazione informatica in concerto con la funzione dell’Area tecnologica.

Comparazione dei dati.

Rilevazione degli esiti.

Sintesi e Valutazione dei processi.

Individuazione dei gap.

Elaborazione correttivi d’azione.

Cura della documentazione delle attività, dei processi e dei dati.

Archiviazione.

Aggiornamento della CARTA DEI SERVIZI e del REGOLAMENTO DI ISTITUTO.

Collaborazione fra le aree e con il D.S.

Monitoraggio e verifica attività di area.

Inserimento dati on-line.

Area 1

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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Sostegno al lavoro dei docenti

Supporto informatico

tecnologico

Prof. F. Colacicco Prof.ssa C. Perrone

Supporto informatico in concerto con la funzione dell’Area1 - POF.

Rielaborazione informatica del monitoraggio in itinere e finale del Piano.

Supporto informatico alle documentazioni (revisioni, elaborazione documentazione in concerto con la funzione dell’Area1 - POF).

Coordinamento e aggiornamento del sito web scolastico.

Consulenza alla progettazione e all’impiego didattico delle TIC.

Supporto tecnico al funzionamento della strumentazione informatica e multimediale.

Cura dell’agenda relativa agli impegni settimanali dei laboratori evitando accavallamenti di attività.

Individuazione dei fabbisogni di tecnologia, (in collaborazione con i responsabili dei laboratori) e collaborazione con il DSGA per disporre eventuali acquisti di sussidi ed apparecchiature autorizzati dal DS.

Collaborazione fra le aree e con il D.S.

Monitoraggio e verifica attività di area.

Inserimento dati on-line.

Area 2

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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Interventi e servizi per gli alunni

Prof. G. Caponio

Prof.ssa M. Caponio

Promozione, coordinamento e gestione delle iniziative connesse all’orientamento degli alunni.

Progetto Orientamento: organizzazione degli incontri Scuola-Famiglia, cura dell’accoglienza dei genitori e degli alunni. Curare i contatti con le scuole superiori del territorio. Coordinare le attività di orientamento post-licenza media.

Supporto alla definizione di procedure condivise a : consiglio orientativo, certificazione delle competenze, schede di raccordo, ecc. in concerto con la funzione dell’area Docenti. Iniziative di sensibilizzazione sulla valenza orientativa della didattica. Promozione e gestione delle attività relative ai concorsi per alunni.

Coordinamento delle attività finalizzate ad un precoce ed efficace inserimento nel nuovo contesto (in ingresso nella scuola media, in uscita verso la scuola superiore).

Monitoraggio e verifica attività di area.

Inserimento dati on-line.

Partecipazione a forum, convegni ed informazione al Collegio.

Pianificazione e coordinamento del Progetto “Continuità”. Contatti con le scuole primarie per la gestione del materiale informativo relativo alle attività previste dal POF (modelli d’iscrizione, comunicazioni per i genitori degli alunni in entrata, ecc.).

Collaborazione fra le aree e con il D.S.

Area 3

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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Valutazione

Prof.ssa R. Angiola Prof.ssa A. Laera

Prof.ssa Rosa Angiola

Prof. Vita Bruna Perrone

Elaborazione di griglie di misurazione per i diversi tipi di verifiche;

Individuazione dei criteri di valutazione degli alunni;

Individuazione dei criteri di ammissione alla classe successiva e agli Esami di Stato;

Individuazione dei criteri di valutazione relativi al comportamento;

Studio attento di tutta la documentazione proveniente dall’Invalsi;

Coordinamento riguardante la somministrazione delI’Invalsi (Classi prime e terze);

Predisposizione di maschere e griglie per gli Esami di Stato.

Valutazione complessiva della Scuola.

Collaborazione fra le aree e con il D.S.

Monitoraggio e verifica attività di area.

Inserimento dati on-line.

Area 4

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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Coordinamento Sicurezza nella

scuola L.626

Funzione n.6: Prof.ssa Rosa Servidio Prof.ssa A. Vegliante

Funzione n. 6 - presa visione ed approfondimento

normativa sulla sicurezza a scuola: normativa collegata e normativa pregressa ancora vigente

- contatti con il RSPP per l’ elaborazione del documento di valutazione dei fattori a rischio, del Piano della sicurezza e per curare l’ Albo della sicurezza

- analisi di rischio e misure di prevenzione a cui tutti devono attenersi

- diffusione di istruzioni e norme di comportamento in caso di evacuazione: istruzioni di sicurezza in caso di incendio ed in caso di terremoto

- allestimento laboratori idonei alla realizzazione dei progetti PON

Area 5

Pianificazione della struttura

scolastica

Prof.ssa A. Bitetti Prof.ssa B. Perrone

Coordinamento delle attività formative curricolari ed extracurricolari previste nel POF;

Redazione dei verbali del Consiglio d'Istituto e del Collegio Docenti;

Definizione delle modalità organizzative per la partecipazione degli alunni alle attività teatrali, agli incontri con l'autore e altre iniziative finalizzate all'arricchimento culturale;

Cura dei rapporti della scuola con enti e associazioni esterne.

Collaborazione con il vicario e la seconda collaboratrice del Dirigente;

Collaborazione con le altre funzioni strumentali.

Area 5

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

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LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA

La Scuola “S.G. Bosco - F.Netti” si pone come ambiente educativo dell’apprendimento per ragioni:

Rispetto

Impegno

Partecipazione

Collaborazione

Cooperazione

Solidarietà

POF

CCC

UUU

LLL

TTT

UUU

RRR

AAA

LLL

III

Acquisizione dei vari tipi di linguaggi

Padronanza di conoscenze ed abilità

Acquisizione delle metodologie didattiche

Interiorizzazione di esperienze e conoscenze

Organizzazione delle fondamentali strutture del sapere

SSS

OOO

CCC

III

AAA

LLL

III

Decondizionamento dalle condizioni economiche e sociali

PPP

SSS

III

CCC

OOO

LLL

OOO

GGG

III

CCC

HHH

EEE

affettiva e delle personali potenzialità

GGG

NNN

OOO

SSS

EEE

OOO

LLL

OOO

GGG

III

CCC

HHH

EEE

EEETTTIIICCCHHHEEE

EEEPPPIIISSSTTTEEEMMMIIIOOOLLLOOOGGGIIICCCHHHEEE

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

19

DIVENTATO UN CITTADINO RESPONSABILE ED AUTONOMO

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

20

LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO:

la centralità della persona

(Indicazioni Nazionali per il Curricolo)

L’ obiettivo della scuola secondaria di 1° grado è quello di inseguire lo sviluppo di

singole tecniche e competenze, e quello di formare saldamente ogni persona sul piano

cognitivo e culturale, affinché possa affrontare gli scenari sociali e professionali,

presenti e futuri.

La scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle

inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari

della personalità di ognuno.

Nella definizione e nella realizzazione delle strategie educative e didattiche la

scuola, pertanto, deve sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni

persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue

fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,

affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.

In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche:

1. offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi

culturali di base;

2. far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per

apprendere a selezionare le informazioni;

3. promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano

in grado di fare da bussola negli itinerari personali;

4. favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica

alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.

Scuola Secondaria di 1° Grado “S. G. Bosco – F. Netti” – Santeramo in Colle (Ba)

21

LE FINALITA’ EDUCATIVE Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità

generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei

principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.

Con le Indicazioni nazionali per il curricolo s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze

per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Alla luce delle nuove Indicazioni il nostro Istituto, pertanto, si impegna a guidare il

ragazzo a scoprire se stesso e le proprie aspirazioni attraverso una didattica

prevalentemente laboratoriale basata sul saper fare e saper essere e a vivere la scuola e lo studio da protagonista: progettando insieme ai docenti e ai compagni

imparerà a conoscersi, a costruire relazioni interpersonali positive, a orientarsi e a progettare il proprio futuro. Nella consapevolezza:

della stretta correlazione fra processo formativo, crescita culturale e benessere

psicofisico individuale

dell'opportunità che efficienza e professionalità vadano accompagnate da

attenzione alla persona

del ruolo educativo insostituibile della famiglia

le finalità educative e didattiche comuni all'intero Istituto “S.G. Bosco - F. Netti” sono

state definite a partire dalla persona che apprende, cioè l’alunno, per cui tengono conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua identità, delle sue

aspirazioni e delle sue capacità. La Scuola persegue una doppia linea educativa: verticale ed orizzontale.

La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi

continuare lungo l’intero arco della vita, quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la Scuola e gli attori extrascolastici con funzioni

educative, la famiglia in primo luogo, affiancando al compito dell’ insegnare ad apprendere quello dell’ insegnare ad essere.

Il Piano dell’Offerta Formativa ha l’obiettivo di rendere concrete, effettuabili

e verificabili le seguenti finalità:

instaurare, all’interno della Scuola, un clima sereno, accogliente e motivante

che favorisca il processo di apprendimento;

suscitare le curiosità degli alunni e fornire loro conoscenze di base, quindi

arricchire la cultura generale acquisita, valorizzando la personalità e le specifiche attitudini di ciascuno;

recepire i bisogni formativi del territorio, interagendo con esso e

sviluppando reti di collaborazione e scambio;

offrire un ventaglio di attività che consentano di valorizzare gli interessi e le

potenzialità degli alunni.

Sul piano strettamente educativo, l’Istituto si propone di:

1. garantire e produrre un apprendimento che, permettendo alla maggior parte

degli studenti di conseguire buoni risultati, faccia in modo che il cosiddetto “criterio di eccellenza” sia estensibile progressivamente a un numero sempre

più ampio di alunni;

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2. valorizzare le reali potenzialità dello studente cercando di aderire il più possibile alle esigenze ed ai bisogni di ciascuno;

3. operare al fine di contenere il più possibile i casi di abbandono e di dispersione scolastica;

4. rimuovere la demotivazione dell’ alunno per consentire a ogni soggetto di vivere la Scuola e lo studio da protagonista;

5. promuovere una cultura capace di superare la separazione tra teoria e pratica,

nell’ottica di un rapporto significativo e continuo con il territorio;

6. orientare lo studente verso scelte future, nel mondo della Scuola e/o del lavoro,

in direzione del completamento della personalità e delle esigenze del singolo;

7. ottimizzare il lavoro scolastico come elevazione - diffusione del conoscere, del sapere, del fare, finalizzato soprattutto a:

innalzamento del tasso del successo scolastico e del livello di scolarità;

potenziamento delle azioni di orientamento centrato sul proseguimento degli

studi;

acquisizione di abilità trasversali;

approfondimento e completamento, nelle aree di progetto, delle

competenze, conoscenze e capacità di base;

attivazione di iniziative di piena integrazione sociale e didattica di alunni H;

integrazione degli alunni stranieri.

Più in generale, l'Istituto si propone di essere un'agenzia formativa finalizzata a

promuovere la crescita culturale e sociale della popolazione insediata nel suo territorio di riferimento, in modo diretto o indiretto, attraverso una molteplicità di iniziative tra

loro coordinate.

Le finalità primarie, di conseguenza, si ispirano allo spirito del presente POF e sono individuabili nei seguenti compiti:

educare gli alunni alla cittadinanza consapevole, a diventare persone e cittadini responsabili e autonomi

aprirsi alla realtà sociale e culturale con il duplice atteggiamento di recettività e propositività, da una parte con la precisa disponibilità ad accogliere proposte, sollecitazioni e stimoli culturali dal contesto territoriale, dall’altra, considerando

che uno degli scopi che il nostro Istituto persegue è quello di essere “agenzia culturale”, offrendo alla realtà sociale e territoriale buona parte delle iniziative

maturate e predisposte all’ interno progettare, con una sinergia di risorse, di proposte e di azioni congiunte,

percorsi comuni e attività condivisibili con tutte le Istituzioni presenti e

operative nel territorio di appartenenza (provincia, regione, comune, direzione scolastica provinciale e regionale, ecc.) nell’ambito delle diverse educazioni

(ambientale, stradale, alla salute ecc.).

Obiettivi generali del Pof e curricolo d’Istituto A partire dall’analisi dei bisogni e dell’ambiente socio-culturale in cui la scuola

opera, dal quadro di riferimento normativo nazionale e dall’autovalutazione di Istituto, questa scuola ha elaborato il proprio curricolo di cui i seguenti obiettivi generali

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costituiscono l’indispensabile sfondo.

OBIETTIVI EDUCATIVI

OBIETTIVI FORMATIVI

Prendere coscienza delle dinamiche e dei fattori di cambiamento in atto in questo momento della propria crescita e saperli orientare alla costruzione di una personalità unitaria ed armonica;

Saper interagire correttamente con i propri coetanei e con gli adulti, maturando una disponibilità costante al dialogo, alla critica e alla cooperazione;

Porsi in modo critico, attivo e creativo di fronte agli stimoli, alle sollecitazioni e alle domande che vengono dalla realtà circostante e da quella più grande del mondo e della storia;

Maturare la consapevolezza di essere cittadini con diritti e doveri, regole da rispettare, inserito in un mondo di cui prendersi cura con il proprio impegno;

Costruire la propria identità personale e sociale integrando scoperta delle radici locali e apertura alla complessità del mondo;

Maturare la consapevolezza della propria identità europea;

Maturare atteggiamenti di rispetto e accoglienza verso coloro che appartengono a culture e religioni diverse, valutando positivamente le diversità e i valori comuni;

Pensare al proprio futuro in termini progettuali, rielaborando criticamente il cammino fatto con l’aiuto degli adulti educatori;

Essere consapevole dell’importanza dello star bene con se stessi e con gli altri, assumendo comportamenti ed abitudini corrette.

Acquisire l’abitudine a riflettere in modo

critico sia sugli aspetti e le dinamiche della propria vita personale, che sui grandi fenomeni sociali e culturali;

Acquisire un metodo di studio personale e creativo, che si avvalga di più strumenti culturali e dell’uso delle nuove tecnologie informatiche;

Acquisire la terminologia e i contenuti dei saperi disciplinari, cogliendo sia la specificità delle singole discipline sia le relazioni tra i saperi;

Conoscere e apprezzare il proprio corpo attraverso una corretta attività fisica;

Leggere e comprendere in maniera corretta e consapevole testi e rappresentazioni simboliche;

Produrre creativamente utilizzando linguaggi diversi;

Applicare principi, regole, leggi, procedimenti e metodi.

Rappresentare sotto forma simbolica e visiva quanto appreso (esempi, tecniche, processi, ecc).

Scoprire e conoscere le proprie radici storico-culturali locali, nazionali ed europee;

Conoscere e approfondire la dimensione religiosa dell’uomo come persona singola e come membro di una società che si pone domande di senso;

Potenziare e approfondire la conoscenza delle lingue comunitarie anche attraverso scambi con altre scuole europee;

Approfondire l’interesse per la cultura scientifica attraverso la metodologia laboratoriale.

Saper utilizzare in modo adeguato e responsabile l'ambiente, gli spazi di lavoro e gli oggetti.

IL PERCORSO PROGETTUALE

COMPETENZE EUROPEE disciplinari e trasversali

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

LA PROGETTAZIONE CURRICULARE

DISCIPLINE

Progetti extracurriculari

PERCORSI

CURRICULARI

AMPLIAMENTO

ITALIANO

LINGUA INGLESE

LINGUA

COMUNITARIA

STORIA

GEOGRAFIA

MATEMATICA

SCIENZE

MUSICA

ARTE E IMMAGINE

EDUCAZIONE FISICA

TECNOLOGIA

RELIGIONE

CATTOLICA

VALUTAZIONE

CONOSCENZE

ABILITA’

COMPETENZE

DELL’ALUNNO

QUALITA’ DEL

SISTEMA

SCOLASTICO

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Il processo didattico d’insegnamento-apprendimento è un processo finalizzato a risultati che vanno programmati e, successivamente, valutati.

E’ un processo centrato sull’OGGETTO dell’apprendere, ma soprattutto sul SOGGETTO che apprende: la PERSONA, considerata dai docenti della Scuola "S. G.

Bosco - F. Netti" al centro dell'intera progettazione curriculare ed extracurriculare.

LA NUOVA IDEA DI FORMAZIONE

La formazione offerta dalla scuola risponde ai bisogni di sviluppo degli alunni

ed alle aspettative della società attraverso l’ Educare Istruendo al fine di:

consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa essere messo a frutto

preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze indispensabili per essere protagonisti del contesto

economico e sociale in cui vivono accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie

sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità.

Tutto questo affinché l’alunno possa diventare persona e cittadino responsabile nei

confronti di se stesso, della polis, dell’ ambiente.

LE COMPETENZE CHIAVE DA ACQUISIRE

La programmazione educativa e didattica, elaborata dagli Organi Collegiali, costituisce un impegno formativo che la Scuola propone agli alunni e alle loro famiglie.

Essa individua come punto di riferimento essenziale il dettato costituzionale là dove si stabiliscono i principi fondamentali dei diritti del cittadino, della pari dignità sociale e

dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge, della libertà d’insegnamento e del diritto all’istruzione.

Pertanto l’Istituto, tenendo conto delle nuove Indicazioni per il curricolo agisce perché l’ alunno possa:

imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando,

scegliendo ed utilizzando varie fonti e le modalità di informazione e di formazione, anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e

del proprio metodo di studio e di lavoro.

progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire

obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati

raggiunti.

comunicare o comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi, mediante diversi supporti

(cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’ animo, emozioni utilizzando

linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti.

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collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità,

contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo autonomo e consapevole nella vita sociale e far valere i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole,

le responsabilità.

risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche, costruendo e

verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni,

eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura

probabilistica.

acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare

criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l'attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti ed opinioni.

GLI OBIETTIVI TRASVERSALI

In linea generale ci si propone di fornire ad ogni alunno tutte le possibilità

esistenti per acquisire e potenziare abilità, sviluppare e approfondire conoscenze e competenze operative, ampliare, definire ed autovalutare le capacità personali ed

acquisire un personale metodo di impegno e di lavoro.

Rimane fondamentale il conseguimento da parte degli alunni, in riferimento alle individuali situazioni di partenza, dei seguenti saperi trasversali :

I ANNO: acquisizione di un metodo di studio; conoscenza dei contenuti, dei linguaggi e dei metodi delle discipline; sviluppo delle abilità di espressione-comunicazione e

delle capacità logiche; acquisizione dei saperi in funzione delle esigenze connesse alla frequenza della classe successiva;

II ANNO: potenziamento, in relazione alla situazione di partenza, delle abilità di

comunicazione-espressione; sviluppo delle capacità riflessive ed operative; acquisizione di competenze valide in funzione delle esigenze connesse con la

frequenza della classe successiva;

III ANNO: consolidamento delle competenze acquisite nella direzione della formazione dell’autonomia personale; potenziamento delle abilità operative, di

comunicazione ed espressione; potenziamento delle capacità di sintesi, di critica e di organizzazione personale.

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L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

Le Indicazioni Nazionali del Curricolo costituiscono il quadro di riferimento per la

progettazione curricolare affidata alle scuola, la quale elabora specifiche scelte relative

a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi

previsti dal documento nazionale, anche in vista delle competenze relative allo

svolgimento delle Prove Nazionali (Invalsi).

A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di

apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più

idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile

aggregazione in aree.

Il Piano dell’Offerta Formativa predispone al suo interno il curricolo con riferimento al

profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo

sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.

Il profilo che segue descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle

discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve

mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle

competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo

e formativo.

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio

personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in

autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la

propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per

comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e

religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società,

orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la

costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare

a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una

certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse

situazioni.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua

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inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una

seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della

realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un

pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere

consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a

spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed

interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare

e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di

approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di

procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la

necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa

nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione

pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,

manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si

trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici

che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Nelle Indicazioni per il curricolo sono esplicitati i traguardi per lo sviluppo delle

competenze nei vari ambiti disciplinari che costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze attese. Essi sono:

ITALIANO

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche

sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno

strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed

elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o

prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti

culturali e sociali.

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Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema,

le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.

Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di

supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).

Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio

personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce

sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.

Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione,

collaborando con compagni e insegnanti.

Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo)

adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.

Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli

iconici e sonori.

Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di

alta disponibilità).

Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.

Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli

interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.

Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio

geografico, sociale e comunicativo

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla

morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali;

utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per

correggere i propri scritti.

LINGUA INGLESE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

per la lingua inglese

(I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del

Consiglio d’Europa)

L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti

familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.

Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di

studio.

Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.

Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.

Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.

Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.

Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli

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veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.

Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti

anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e

progetti.

Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.

LINGUA COMUNITARIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

per la seconda lingua comunitaria

(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue

del Consiglio d’Europa)

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su

argomenti familiari e abituali.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.

Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.

Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.

Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio.

Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

STORIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.

Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi.

Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,

Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando

collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture

diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento

e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con

possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea,

anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla

rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.

Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i

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fenomeni storici studiati.

GEOGRAFIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle

coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di

riferimento fissi.

Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento,

elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente

informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici

significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da

tutelare e valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di

azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

MATEMATICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse

rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.

Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni

tra gli elementi.

Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.

Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.

Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo,

sia sui risultati.

Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema

specifico a una classe di problemi.

Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di

proprietà caratterizzante e di definizione).

Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di

affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione

corretta.

Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il

rapporto col linguaggio naturale.

Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità.

Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha

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capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

SCIENZE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne

immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a

misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è

consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce

nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti

ambientali.

È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché

dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo

scientifico e tecnologico.

MUSICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado (*)

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e

l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali.

È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di

elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al

patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.

Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla

propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di

appropriati codici e sistemi di codifica.

ARTE E IMMAGINE

Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

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L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale,

applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e

materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini

statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea,

sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di

immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è

sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio

appropriato.

EDUCAZIONE FISICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.

Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.

Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri,

praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto

delle regole.

Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un

sano stile di vita e alla prevenzione.

Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.

È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

TECNOLOGIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni

che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse

forme di energia coinvolte.

È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico,

riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.

Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di

descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di

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semplici prodotti, anche di tipo digitale.

Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul

mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.

Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso

efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.

Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e

razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.

Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di

sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di

programmazione.

RELIGIONE CATTOLICA

L'alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande

di senso, cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive,

sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un'identità capace di accoglienza,

confronto e dialogo.

Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della

vita e dell'insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi

fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e

recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.

Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce

presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista

artistico, culturale e spirituale.

Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di

vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell'esistenza e impara a dare

valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri,

con il mondo che lo circonda.

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L’ACCOGLIENZA

Il momento dell’ingresso degli alunni della Scuola Primaria nella Scuola Secondaria di

I° grado è preparato da appositi interventi fondati su incontri istituzionali tra dirigenti

e docenti, e progetti specifici annuali di continuità e attività di “Scuola Aperta”.

L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO

Il Collegio dei docenti, consapevole che la Scuola Secondaria di primo grado, “favorisce l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva”, prende

atto di quanto prescritto dai programmi ministeriali nella Premessa generale, 1^ parte, paragrafo 3, lettera C (Scuola orientativa).

Le discipline d’insegnamento contribuiranno sia a far emergere attitudini e

tendenze professionali degli alunni, sia a far conoscere le caratteristiche del mondo del lavoro, delle professioni e delle Scuole di secondo grado, sia a porre ciascun alunno

nelle condizioni di operare delle scelte per il proprio futuro scolastico e professionale in modo coerente, consapevole e razionale.

Le attività svolte dai docenti delle varie discipline per far conoscere il mondo del

lavoro e le Scuole Secondarie Superiori prevederanno anche visite di istruzione, letture, ricerche, interviste, incontri riguardanti il mondo del lavoro (aziende, opifici,

industrie, uffici) e visite ad alcune delle Scuole Superiori presenti sul territorio.

Si mirerà, inoltre, a sviluppare nell’alunno la conoscenza di sé e dell’ambiente circostante.

Le attività della Scuola sull’orientamento sono potenziate nel terzo anno attraverso incontri organizzati tra i referenti delle Scuole Secondarie ed alunni e

genitori.

LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO

Presso la Scuola è in piena attuazione il processo di integrazione degli alunni diversamente abili. E’ costituito un “gruppo di lavoro” formato, dal Dirigente

scolastico, da docenti di varie discipline dei C.d.C. interessati, dal referente, dagli insegnanti di sostegno, da un genitore, che periodicamente si incontra per valutare la

situazione dei ragazzi in difficoltà.

Dopo aver delineato un profilo iniziale dell’alunno, valutato i livelli e i ritmi di apprendimento per ogni disciplina, individuate le tecniche e le esperienze di cui è

carente o privo (prove di ingresso), analizzata obiettivamente la situazione dei suoi bisogni e delle sue concrete potenzialità e possibilità di sviluppo, si formula il profilo

dinamico-funzionale per procedere alla definizione del Piano Educativo Individualizzato. Tale progetto manifesta con chiarezza gli obiettivi, le scelte metodologiche ed operative, le modalità e gli strumenti rispondenti ed adeguati alla

fase evolutiva dell’alunno (DPR 24/2/94).

Gli insegnanti curriculari delineano gli apprendimenti da promuovere, le

conoscenze e le abilità per gli alunni disabili con la coordinazione dell’insegnante di

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sostegno, che di volta in volta suggerisce le metodologie e gli strumenti per un idoneo lavoro di integrazione e di recupero.

L’insegnante di sostegno redige il PEI e la programmazione periodica in collaborazione con i docenti curriculari, alternando momenti di attività in compresenza

e di gruppo nell’ambito della classe, a momenti di insegnamento individuale e di interscambio all’interno del gruppo di sostegno.

I precisi compiti del docente specializzato sono:

la promozione dell'integrazione umana nel gruppo classe

le azioni di tutoraggio nei riguardi dei diritti all'istruzione ed alla formazione.

Si ritiene valida, inoltre, la dotazione di un’aula speciale fornita di materiale strutturato (soprattutto informatico) ed adeguato alle varie esigenze degli alunni

diversamente abili.

I docenti e le famiglie si avvalgono della collaborazione degli educatori ed utilizzano,

nei casi che lo richiedono, la metodologia TIC.

ALUNNI CON DSA

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento, sono disturbi che interessano uno specifico dominio di abilità (lettura, ortografia, grafia e calcolo) in modo significativo ma circoscritto lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.

Sulla base della legge n.4/2010 della Regione Puglia all’art. 52 e sulla base della legge n. 170/2010 la scuola si impegna ad attuare buone prassi per gli alunni con

disturbi specifici dell’apprendimento, ad utilizzare una didattica individualizzata e personalizzata, un lavoro scolastico efficace e flessibile che tenga conto delle caratteristiche degli alunni, e infine a mettere in atto metodologie e strategie

didattiche adeguate, come ad esempio:

Si punterà ad insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini), verrà privilegiato l’apprendimento laboratoriale ed esperienziale

e si favorirà lo sviluppo di processi di autovalutazione delle strategie di apprendimento, saranno infine promossi integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline.

Inoltre i docenti introdurranno strumenti compensativi quali:

adeguatamente informati del servizio biblio-aid fornito dall’Associazione Italiana Dislessici e la scuola si impegnerà a promuoverlo);

ce;

nte, di sintetizzatore vocale);

;

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e misure dispensative :

dalla lettura ad alta voce,

dal prendere appunti,

dal copiare dalla lavagna,

tura,

a eccessivi compiti a casa.

Nel nostro Istituto infine, come punto di riferimento specializzato per docenti e

genitori, sarà attivo uno SPORTELLO OPERATIVO DI CONSULENZA dalla Dott.ssa M.C. PORFIDO, psicologa specializzata in Psicopatologia dell’Apprendimento presso

l’Università degli Studi di Padova

ALUNNI BES

La C.M. n. 8 del 06 marzo 2013 ha dato attuazione alla direttiva ministeriale 27 Dicembre 2012 dal titolo “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi

speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, finalizzata alla piena realizzazione del diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in

situazione di difficoltà e di svantaggio socio-culturale.

La Scuola Secondaria di primo grado “Bosco-Netti”, pertanto, con lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee, redige il Piano Didattico Personalizzato (PDP) dopo la delibera del Consiglio di Classe e il

coinvolgimento delle famiglie.

La scuola, inoltre, offre la possibilità di consultare lo SPORTELLO INFORMATIVO PER

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI, al fine di rispondere alle difficoltà proprie dei ragazzi nell’apprendimento in età evolutiva, guidato dalla Dott.ssa C. CAPONIO.

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CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

I docenti si impegnano a concordare adeguate forme di verifica e valutazione, anche per quanto concerne gli esami di terza media. In particolare si concorderanno

verifiche orali programmate e si prevedranno prove anche informatizzate. I Consigli di Classe si impegnano a valutare i progressi in itinere.

Ovviamente tutte le osservazioni dei docenti di classe e le strategie e

metodologie adottate confluiranno nel PDP (Piano Didattico Personalizzato) che verrà redatto per ogni alunno con DSA certificato all’inizio dell’anno scolastico in

collaborazione con lo psicologo di riferimento e con i genitori dell’alunno in questione. La scuola inoltre si impegna a partecipare ad eventuali progetti che riguardino gli alunni con DSA e a promuovere la formazione fra i docenti.

LE METODOLOGIE DIDATTICHE

In questi anni è cambiato il ruolo della Scuola: non più solo luogo di trasmissione dei saperi, ma anche luogo di costruzione di abilità e di competenze,

capitale utile nel futuro lavorativo; non solo contenuti, dunque, ma anche obiettivi da raggiungere. A tal fine diventa importante l’uso di metodologie e strategie che siano adeguate alla realizzazione di una piena crescita culturale di tutti gli studenti. Convivono tecniche

della didattica tradizionale (lezione frontale e interattiva), insieme a nuove strategie come l’individualizzazione dell’insegnamento, cooperative learning, brainstorming, mastery learning, role playing, problem solving.

Lezione frontale

Strumento didattico più efficiente e insostituibile in alcune fasi

dell’apprendimento: l’insegnante trasmette le informazioni attraverso la spiegazione dell’argomento oggetto di studio. Il suo uso è limitato solo alla fase di conoscenza.

Lezione interattiva

Si può definire una evoluzione della lezione frontale, in quanto a momenti di

esposizione della lezione da parte del docente, si alternano momenti in cui la classe è chiamata ad interagire con l’insegnante, al fine di dare vita ad un dibattito, utile a

chiarire eventuali dubbi.

Didattica laboratoriale

La pratica laboratoriale si propone come modalità più vicina al soggetto che

apprende, come modalità che si adatta alle persone in itinere e non viceversa. L’attuale ricerca psico-pedagogica richiama alla necessità di spostare l’attenzione

didattica dall’insegnamento dei contenuti e delle strutture disciplinari, al soggetto in apprendimento.

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Pertanto è necessario attivare l’alunno, ossia renderlo protagonista del percorso educativo: nessun processo autenticamente educativo della persona può

prescindere dalla partecipazione e dall’assunzione di responsabilità del soggetto.

Le finalità di tale didattica sono favorire l’apprendimento del sapere congiunto

con quello del fare, adottare la strada dell’apprendere pratico, rendere l’allievo che apprende attivo e consapevole della situazione didattica che sta vivendo.

Individualizzazione dell’apprendimento

E’ una metodologia che parte dalla considerazione delle specificità individuali degli alunni manifestate nel complesso processo di apprendimento, per intervenire con

strategie diversificate sui singoli, nel pieno rispetto dei ritmi di apprendimento. Tale strategia risulta utile soprattutto per le attività di recupero o di approfondimento.

Metacognizione riflessiva

E’ una complessa configurazione esperienziale in cui entrano in gioco elementi

cognitivi, affettivi, relazionali, conoscenze e teorie sulla mente e sul pensiero. Essa può determinare una ri-progettazione delle strutture di conoscenza aggiungendo e/o eliminando elementi, revisionando nessi e collegamenti strutturali. Per sollecitare nel

discente tale metodologia si indurrà l’alunno a riflettere - creando anche situazioni nuove -, prendere coscienza, con l’aiuto dell’insegnante, dell’eventuale errore,

ponendo in essere strategie per correggerlo e/o eliminarlo. Per sviluppare la conoscenza metacognitiva, ci si avvarrà, anche, del confronto tra le proprie esperienze e quelle altrui, perché “imparare a pensare” è fondamentale per “imparare ad

apprendere”. Tale metodologia, inoltre, potrà incidere in modo significativo sugli obiettivi che – qualora risultasse necessario – potranno essere abbandonati e

sostituiti, in itinere, da altri, oppure ridimensionati e/o ridefiniti.

Cooperative learning

L’uso didattico di piccoli gruppi favorisce il raggiungimento di buoni risultati, sia per il singolo studente che per il gruppo stesso. Gli alunni lavorano con la

consapevolezza che il risultato è ottenuto grazie agli sforzi di tutti i componenti del gruppo.

Role playing

Si analizza un problema o una situazione proposta dal docente, partendo dall’interpretazione da parte di uno o più alunni, che recitano, simulando una reale

situazione, mentre altri osservano attentamente. Al termine dell’interpretazione, la classe discute sul problema e sulle soluzioni che gli attori hanno adottato, criticandole

o approvandole. Questa metodologia è utile per far acquisire agli alunni autonomia, senso critico, capacità decisionale.

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Brain storming

Questo metodo, realizzabile in piccoli o grandi gruppi, stimola la capacità di concentrazione e contribuisce al libero flusso e alla generazione di idee.

L’insegnante può iniziare ponendo una domanda o un problema, o introducendo un argomento, su cui gli studenti esprimono opinioni o risposte possibili, e

propongono termini, metodi, alternative e parole e idee rilevanti. Tutte le idee diventano importanti al fine di favorire l’apprendimento.

Problem solving

Si parte dal problema. L’alunno o la classe deve analizzare il problema, individuarne gli elementi essenziali e quelli irrilevanti e formulare ipotesi di soluzione.

Si procede poi all’analisi delle ipotesi di soluzione per verificarne la congruenza o per ricercare una soluzione più adeguata. Questa metodologia è molto utile per passare dalla conoscenza alla applicazione di ciò che si è appreso, nonché per sviluppare negli

alunni le capacità logiche di analisi e di sintesi.

Didattica modulare

La programmazione didattica può presentarsi anche in forma modulare. Il modulo risulta come un insieme coerente di attività, frutto di un’azione didattica

complessa che prevede l’esistenza di più sistemi integrati che interagiscono tra loro. E’ studiato per sviluppare sia abilità generali sia abilità specifiche e può essere applicato

a tutte le discipline, anzi, il suo carattere generalmente pluridisciplinare, non privilegia l’una o l’altra materia, ognuna delle quali può collegarsi liberamente con quelle che meglio rispondono e esplicitano le finalità dell’azione didattica.

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ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

Tutte le classi hanno un modulo orario di 30 ore settimanali. Per i corsi di

strumento musicale sono previsti due rientri pomeridiani. L’offerta formativa si presenta così diversificata:

Plesso “San Giovanni BOSCO”

Lingua inglese ( tutte le classi )

Seconda lingua comunitaria:

Francese (Sezioni: C / D )

Spagnolo (Sezioni: A / B / E / F )

Corso musicale (Sezione: D )

strumenti: Oboe, Tromba, Chitarra, Fisarmonica.

Plesso “Francesco Netti”

Lingua inglese ( tutte le classi )

Seconda lingua comunitaria :

Francese (Sezioni: A / B / C / E / F / M)

Spagnolo (Sezione: D ).

Corso musicale (Sezione: E)

strumenti: Violino, Tromba, Chitarra, Clarinetto.

Corso musicale (Sezione: M):

strumenti: Pianoforte, Sassofono, Percussioni, Flauto.

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Educazione ambientale Partecipazione alla manifestazione “Ri…puliamoci intorno”

Educazione stradale Progetto in collaborazione con la Polizia Municipale di

Santeramo

Educazione all’affettività Progetto per le terze classi in collaborazione con il Consultorio

Progetto lettura e scrittura creativa Percorsi tematici tra letteratura, cinema e teatro Incontri con l’autore / Il quotidiano a scuola

Cittadinanza e Costituzione Studio della Costituzione italiana - Giornata della memoria -

Educazione alla legalità

Progetti curricolari

Educazione motoria Giochi studenteschi

Educazione alimentare Corretta alimentazione per gli adolescenti

Mediazione culturale per stranieri Progetto CRIT

Attività per adulti Corsi di alfabetizzazione di italiano per stranieri Corsi per il conseguimento del Diploma di Scuola sec. di 1° grado

LA PROGETTAZIONE CURRICULARE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

- Studio della Costituzione italiana - Giornate della memoria

PROGETTO LETTURA Incontri con l’autore “Libriamoci”

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ Conoscenza di sé e orientamento

EDUCAZIONE STRADALE

Progetto in collaborazione con la Polizia Municipale di Santeramo

EDUCAZIONE AMBIENTALE Percorsi Tematici:

“Tra i banchi sull’Alta Murgia” a cura dell’ENTE PARCO DELL’ALTA MURGIA

Iniziative proposte dal

PARCO DELL’ALTA MURGIA

EDUCAZIONE ALIMENTARE Service Rotary:

“Stile di vita e obesità nell’età scolare”

SCIENZE MOTORIE

Corriscuola

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

“Uso consapevole del Web” Progetto in ollaborazione con la Polizia Postale

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Le malattie del benessere: prevenzione e comportammenti corretti

PROGETTO TEATRO

Visione di spettacoli teatrali

IL QUOTIDIANO IN CLASSE Lettura dei quotidiani

(Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport)

Lettura della rivista Focus

ATTIVITA’ DI CINEFORUM

Visione di film inerenti alla programmazione curriculare

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LA PROGETTAZIONE EXTRACURRICULARE

A tutti gli alunni verrà offerta la possibilità di seguire attività integrative in

orario pomeridiano per:

- arricchire il proprio bagaglio culturale con nuovi saperi;

- ampliare la sfera degli interessi;

- acquisire nuove abilità;

- sviluppare le proprie attitudini e potenzialità;

- socializzare.

Gli alunni potranno scegliere fra le seguenti proposte:

LA MUSICA DAL RINASCIMENTO AL BAROCCO

A SCUOLA DI BENESSERE CORRISPONDENZA ITALO-FRANCESE

CONCERTO DI FINE ANNO

CONCERTO DI NATALE

LA SCUOLA PER EXPO 2015 “MANGIARE SANO= MANGIARE SANTERMANO”

FANFARA

SANTERAMO E …I PRESEPI

AVVIO ALLO STUDIO DELLE LINGUE CLASSICHE

SPORTELLO OPERATIVO E DI CONSULENZA SUI DSA

SPORTELLO INFORMATIVO E DI CONSULENZA PER BES

VIAGGI DI ISTRUZIONE

ESPLORATORI DELLA MEMORIA

TEATRO E MUSICA

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DALLA VALUTAZIONE ALLA AUTOVALUTAZIONE

La piena attuazione dell’autonomia scolastica dipende dalla capacità che hanno gli istituti di autovalutarsi e di orientarsi verso pratiche di sviluppo migliorativo.

Per valutazione non si deve intendere solo la valutazione degli apprendimenti degli alunni, in termini di conoscenze, abilità e competenze, ma un processo molto più ampio che mette in gioco la capacità dei docenti di autovalutarsi e quindi di

riorganizzare le proprie strategie e metodologie formative: l'autovalutazione come base della progettazione scolastica.

È la finalità del monitoraggio dell'intero sistema scolastico ad ogni suo livello (organizzativo, di insegnamento-apprendimento, relazionale, amministrativo, gestionale, di rapporto con il territorio): acquisire un metodo di autovalutazione del

proprio operato nella scuola per poter meglio rispondere alle esigenze dell’utenza. I presupposti della collegialità e soprattutto dell'individuazione dei punti di criticità o di

priorità e la tensione al miglioramento/cambiamento che caratterizzano il metodo dell’autoanalisi ne fanno una risorsa professionale utile e produttiva ai fini di un efficace ed efficiente servizio scolastico.

Quindi distingueremo due livelli di valutazione: la VALUTAZIONE FORMATIVA degli alunni, dovere che la scuola è chiamata ad assolvere secondo le "Indicazioni

Curriculari" nazionali e VALUTAZIONE DELL'INTERO SISTEMA SCOLASTICO inteso come processo di autovalutazione-progettazione. In entrambi i processi c'è una valutazione interna, organizzata dalle stesse scuole ed una valutazione esterna

elaborata da un istituto esterno, l'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI).

I risultati dei vari processi di valutazione non vanno considerati come un punto di arrivo, ma come il punto di partenza per l'analisi complessiva della qualità dell'istruzione attivata, quindi delle scelte didattiche compiute.

La valutazione assume, perciò, una funzione di vero e proprio bilancio consuntivo della programmazione organizzativa, educativa, curriculare ed extracurriculare che

costituiscono il Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto, da cui ricavare indicazioni fondate per modificarne e migliorarne l'assetto strutturale e organizzativo. La valutazione, infine, va intesa come capacità di autovalutazione che gli alunni stessi

devono sviluppare. E’ importante avviare gli alunni a riflettere sulla conoscenza metacognitiva, al fine

di ottenere una migliore conoscenza di se stessi, delle proprie intelligenze e un maggior controllo sulle proprie strategie cognitive e reazioni emotive.

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VALUTAZIONE

Valutazione del sistema scolastico

INTERNA ESTERNA ESTERNA INTERNA

Valutazione formativa dell’alunno

DEI DOCENTI

attraverso

STRUMENTI DI

RILEVAZIONE griglie di

osservazione

colloqui

elaborati

questionari

test di

comprensione

prove oggettive

prove di abilità

prove di creatività

MONITORAGGIO

DEL P.O.F.

attraverso questionari di

verifica per alunni,

personale scolastico e

genitori

rilevazione dati

relativi alla qualità dei

servizi scolastici

AUTOVALUTAZIONE

PER LA PROGETTAZIONE

Da parte dell’

INVALSI

(Istituto

Nazionale per la

Valutazione del

Sistema di

Istruzione )

Da parte dell’

INVALSI

(Istituto Nazionale

per la Valutazione

del Sistema di

Istruzione )

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VALUTAZIONE FORMATIVA DEGLI ALUNNI

La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di

sé, la sua capacità di valutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di autorientare i suoi comportamenti e le sue scelte future.

La valutazione deve essere intesa come un evento processuale e individualizzato ed è lo strumento che permette ai docenti di misurare sia il processo di apprendimento e di maturazione dell’allievo, sia l’adeguatezza della propria programmazione alla realtà

della classe.

La valutazione consta di tre momenti essenziali:

1) la valutazione diagnostica o iniziale. Serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero. Accerta

anche, attraverso la compilazione di questionari motivazionali e socioculturali, le caratteristiche e le attitudini degli alunni, utili per la progettazione delle attività

scolastiche ed extrascolastiche, con particolare riferimento al loro inserimento nei cosiddetti “laboratori”, come anche ai moduli formativi dei progetti finanziati con i

Fondi Strutturali Europei. 2) la valutazione formativa o in itinere. È finalizzata a cogliere informazioni

analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi

all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e compensativo.

3) la valutazione sommativa o complessiva o finale. Consente un giudizio sulle

conoscenze, abilità e competenze acquisite dallo studente al termine del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico.

La valutazione numerica delle verifiche, sia orali che scritte, è espressa in decimi, da 3 a 10. Il voto numerico deve essere sempre accompagnato da un breve giudizio

motivato, nel senso che deve essere esplicitato brevemente il perché la prova è sufficiente o insufficiente. Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente

l’azione valutativa della Scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina

concordano, ad inizio di anno scolastico, ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte per i diversi tipi di verifiche e per le singole discipline, i criteri di valutazione delle prove scritte, sulla base di indicatori e

descrittori condivisi, informando gli alunni.

Le verifiche attuate dovranno essere:

frequenti (seguire con regolarità ogni unità di apprendimento)

precise (specificare pochi obiettivi, quelli dell’unità di apprendimento)

progressive (proporre le difficoltà in modo graduale)

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Le verifiche verranno realizzate:

dai singoli docenti, i quali riporteranno sul registro personale le osservazioni sistematiche circa gli esiti dei percorsi di apprendimento

programmati

dal Consiglio di Classe nelle riunioni periodiche.

Strumenti di rilevazione dell’insegnamento/apprendimento:

griglie di osservazione strutturate

colloqui

elaborati

questionari

test di comprensione

quesiti vero-falso

quesiti a scelta multipla

prove oggettive

quesiti di completamento

prove di abilità/creatività

Modalità della valutazione – verranno somministrate prove di verifica al termine di ogni unità didattica e al termine dei quadrimestri. Saranno utilizzate prove orali,

scritte, grafiche, pratiche e test- un ulteriore strumento sarà l’osservazione sistematica per rilevare il livello affettivo e relazionale degli alunni. I criteri di

valutazione verranno illustrati agli alunni per renderli più consapevoli dei loro progressi.

Le caratteristiche degli alunni, relativamente alle loro abilità relazionali e cognitive vengono rilevate sulla base di INDICATORI/DESCRITTORI di seguito specificati.

CRITERI di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Vigilare sull’evoluzione comportamentale dell’alunno, per contribuire alla formazione della sua personalità, è sempre stato un ruolo di cui la Scuola si è sentita

custode, ma negli ultimi anni i repentini mutamenti sociali (non sempre modelli positivi per gli adolescenti!) hanno indotto a restituire valore a ciò che per lungo

tempo è stato avvertito come scontato e quasi “desueto”. Da qui il compito affidato dal legislatore alle scuole di formulare uno Statuto

degli Studenti che, insieme al Regolamento d’Istituto, costituisse il testo base garante

di una corretta convivenza civile all’interno della comunità scolastica. Ma sarebbe davvero restrittivo e cadrebbe all’istante ogni finalità educativa se la mera osservanza

di tale regolamento valesse per noi come unico fattore determinante la valutazione del comportamento.

Crediamo che si debba dare altro e si possa chiedere di più ai nostri ragazzi.

Oggetto di valutazione del loro comportamento saranno:

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AREA SOCIO- AFFETTIVA RELAZIONALE

Rispetto del Regolamento d'Istituto

Impegno, attenzione, organizzazione del proprio lavoro scolastico

Capacità di iniziativa, autonomia

Responsabilità, affidabilità, metodo di lavoro

Capacità di rapporti interpersonali

Capacità d’interazione con l’ambiente

Ai sensi dell'art.2 del D. L. n 137 del 01.09.2008 (Decreto Gelmini), IL VOTO DEL

COMPORTAMENTO, proposto dall'intero Consiglio di classe, SARA’ ESPRESSO IN DECIMI. L'eventuale valutazione inferiore a sei/decimi non permetterà l'ammissione agli esami finali né la promozione all'anno successivo.

A questo proposito sono stati redatti gli indicatori di base di valutazione del comportamento che vengono riportati nella tabella seguente:

Il Collegio dei Docenti, relativamente al comportamento, ha ritenuto opportuno aggiungere le seguenti note: 1) gli alunni che hanno note disciplinari personali non possono essere valutati con

dieci/10 in condotta; 2) alla quinta nota personale il Consiglio di Classe si riunisce per un’ eventuale

sanzione disciplinare come espresso dal Regolamento di Istituto.

Dieci /10: l’alunno evidenzia interesse vivo ed impegno lodevole. Sa autoesaminarsi,

interagisce responsabilmente con l’ambiente naturale, sociale ed istituzionale. Rispetta il Regolamento scolastico in maniera esemplare.

Nove /10: l’alunno evidenzia interesse ed impegno proficuo. Sa autoesaminarsi, interagisce positivamente con l’ambiente naturale, sociale ed istituzionale. Rispetta il

Regolamento scolastico in maniera scrupolosa.

Otto /10: evidenzia interesse ed impegno costanti, riflette sui propri comportamenti, è

disponibile e collabora senza difficoltà. Interagisce con il contesto classe influenzandolo positivamente. Rispetta il Regolamento scolastico in maniera soddisfacente.

Sette /10: evidenzia interesse ed impegno abbastanza costanti, non sempre riflette sui propri comportamenti pur interagendo con l’ambiente naturale ed istituzionale. Rispetta il Regolamento scolastico in maniera adeguata.

Sei /10: evidenzia interesse ed impegno discontinui; è generalmente corretto ma non sempre interagisce con l’ambiente in modo pertinente. A volte non osserva il

Regolamento scolastico.

Cinque /10: evidenzia scarso interesse per la vita scolastica e ne ostacola lo

svolgimento. Mostra difficoltà a collaborare e a confrontarsi con gli altri. Non osserva il Regolamento scolastico e non mostra alcuna volontà di modificare il suo

comportamento, nonostante gli interventi da parte dell’ Istituzione scolastica.

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AREA COGNITIVA

Conoscenza: apprendimento di concetti, fenomeni, meccanismi, fatti e

avvenimenti, padronanza dei diversi linguaggi specifici.

Abilità: uso di elementi basilari (conoscenza e comprensione) in contesti noti e non noti (saper fare, applicare e rielaborare le conoscenze acquisite).

Competenza: maturazione di capacità trasversali utilizzabili in contesti diversi e in contesti non noti (es. pensiero critico e creativo; competenze collaborative e

sociali);

Dall'anno scolastico 2008/2009, ai sensi dell'art.3 del d. l. n 137 del 01.09.2008

(Decreto Gelmini), nella scuola secondaria di primo grado, la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi

acquisite è espressa in decimi. Il Collegio dei Docenti ha individuato i seguenti CRITERI DI VALUTAZIONE come

sistema condiviso per la valutazione degli alunni:

VOTO

(/10)

CONOSCENZE COMPETENZE

4 Gravemente lacunose. Applica le conoscenze nei diversi

contesti solo se guidato, ma con gravi errori.

5 Carenti, espressione difficoltosa. Applica parzialmente le conoscenze minime con qualche errore.

6 Essenziali ed esposizione semplice ma corretta.

Applica le conoscenze di base in contesti semplificati.

7 Adeguate con esposizione corretta.

Rielabora le conoscenze e le applica anche in contesti più complessi.

8 Complete e abbastanza

approfondite, esposizione corretta con proprietà

linguistica.

Coglie le implicazioni, compie

correlazioni, rielabora correttamente.

9 Complete con approfondimento

autonomo, esposizione fluida con utilizzo del linguaggio

specifico.

Coglie le implicazioni, compie

correlazioni esatte e analisi approfondite, rielabora correttamente

e in maniera completa ed autonoma.

10 Complete, approfondite e ampliate esposizione fluida con

utilizzo di un lessico ricco e appropriato.

Sa rielaborare correttamente e approfondire in modo autonomo e

critico situazioni complesse.

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CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E AGLI ESAMI DI STATO

SONO AMMESSI alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che: hanno raggiunto gli obiettivi didattici minimi (possesso delle conoscenze di base

relative agli argomenti trattati nelle varie discipline, uso di un linguaggio chiaro e corretto, capacità di operare semplici collegamenti);

hanno risposto positivamente a tutti gli interventi individualizzati di recupero posti

in atto dal Consiglio di Classe nell’ambito della programmazione di classe e dai singoli docenti nell’ambito della propria programmazione disciplinare ;

hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

NON SONO AMMESSI alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che: non hanno raggiunto gli obiettivi didattici disciplinari minimi per gravi insufficienze

IN ALMENO 5 DISCIPLINE DISTRIBUITE PER I TRE AMBITI, in seguito a quanto affermato alla ratifica dei voti, proposti da ogni docente, da parte del Consiglio di Classe (ovvero mancano delle conoscenze di base relative agli argomenti trattati

nelle varie discipline, il loro linguaggio non è ancora chiaro e corretto, non sono in grado di operare semplici collegamenti);

non hanno risposto agli interventi individualizzati di recupero messe in atto dal Consiglio di Classe nell’ambito della programmazione di classe e dai singoli docenti nell’ambito della propria programmazione disciplinare ;

hanno mostrato comportamenti reiterati per i quali sono stati adottati provvedimenti disciplinari da parte del Consiglio di Classe o d’Istituto.

ESAMI DI STATO

PROGRAMMAZIONE DEL COLLOQUIO

Il colloquio si basa sul livello di preparazione raggiunto dall'alunno.

Viene individuata una conduzione graduata del colloquio mediante:

- risposte a quesiti semplici

- esposizione facilitata da domande guida - esposizione autonoma

- comprensione di un testo - comprensione e valutazione personale di un testo

La conduzione del colloquio avverrà tramite 1 Rielaborazione personale e critica con relativi collegamenti, esposizione fluente e

linguaggio specifico di documenti non precedentemente considerati. 2 Rielaborazione personale e critica con relativi collegamenti, esposizione fluente e

linguaggio specifico 3 Esposizione autonoma con collegamenti e linguaggio specifico 4 Esposizione guidata con collegamenti e linguaggio specifico

5 Esposizione guidata di argomenti a semplice struttura logica con linguaggio adeguato

6 Esposizione facilitata da domande guida e supportata da riferimenti ad attività operative e/o integrative

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SCUOLA E FAMIGLIA

L’azione educativa e formativa della scuola non può prescindere dalla collaborazione e dal dialogo continuo con la famiglia. L’Istituzione scolastica deve

innanzi tutto porsi in ascolto delle famiglie. Le azioni che questa istituzione scolastica porrà in essere durante l’anno

scolastico per dare concretezza alla collaborazione scuola-famiglia sono diverse:

o Adozione di un nuovo libretto personale attraverso il quale le famiglie sono tempestivamente informate sul percorso formativo ed educativo del proprio

figlio;

o Assemblee di tutti i genitori per sensibilizzare alla partecipazione negli Organi

Collegiali e informare sul Patto Educativo di Corresponsabilità;

o Incontri con i genitori delle terze classi per l’orientamento scolastico;

o Incontri con i genitori degli alunni di quinta elementare per la presentazione

dell’offerta formativa della scuola;

o Manifestazioni aperte ai genitori per la presentazione di particolari iniziative e

lavori degli alunni;

o Iniziative di rilevazione dei bisogni educativi e formativi che le famiglie

esprimono.

o Incontri periodici per informare le famiglie sull’andamento didattico e disciplinare degli allievi.

Patto di corresponsabilità

La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni

studente, la sua interazione sociale, la sua crescita personale e civile. Ma accanto alla scuola, a completare i suoi insegnamenti formativi, in primo luogo deve esserci la

famiglia insieme alle altre agenzie educative che popolano l’universo della comunicazione. Nell’odierna società frammentata e di fronte all’”emergenza educativa”

che è sotto gli occhi di tutti, è urgente quindi la necessità che gli adulti tornino a parlarsi per elaborare una valida proposta educativa, per riportare i ragazzi al centro di comuni progetti educativi.

Il legislatore con il D.P.R. n.235 del 21/11/2007, che ha modificato gli artt. 4 e 5 del vecchio Statuto delle studentesse, ci ha offerto un valido strumento per operare

nella direzione suindicata ponendo in essere il “Patto educativo di corresponsabilità” Scuola –Famiglia. VEDI ALLEGATO)

La condivisione del percorso educativo ha coinvolto in primo luogo l’intero collegio,

gli studenti e gli operatori scolastici, mentre le procedure di rielaborazione delle diverse proposte pervenute sono state affidate ad un’apposita commissione che ha

redatto il documento. Il Patto, sottoscritto dal Dirigente scolastico, dagli alunni e dai genitori, ha coinvolto l’intera comunità scolastica creando così un’alleanza educativa basata sul reciproco rispetto dei ruoli.

Scuola e famiglia in questo ideale “patto d’onore” si impegnano a condividere i nuclei fondanti dell’azione formativa ed esprimono la forte volontà di tornare ad

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educare, ciascuno nel proprio ambito, attraverso l’esempio di comportamenti chiari e coerenti.

LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO

La valutazione del sistema scolastico è un momento importante che non deve essere trascurato, specie in un processo innovativo, in quanto risorsa.

Dalla sua corretta attuazione potranno giungere conferme e utili indicazioni per

la prosecuzione del piano.

TEMPI

In itinere: la figura strumentale di riferimento è incaricata di monitorare

continuamente l’attuazione del piano

Finale: a conclusione dell’anno scolastico verrà valutato l’intero percorso secondo i criteri di efficienza ed efficacia degli interventi educativi, didattici,

culturali

MODALITA’

Autovalutazione dei processi da effettuarsi all’interno dell’Istituto con riferimento al contributo offerto dai diversi soggetti (docenti, personale ATA,

educatori esterni) Affinamento delle capacità di ascolto Valutazione della qualità del servizio da parte dell’utenza e degli altri soggetti

significativi del territorio Confronto, collaborazione e scambi d’esperienze con altre Istituzioni scolastiche

STRUMENTI

Questionari di verifica e gradimento delle attività o di aspetti del servizio

scolastico, rivolti a genitori e ragazzi Valutazione critica delle esperienze da parte delle varie commissioni di lavoro,

del Collegio docenti, dell’assemblea del personale ATA, in relazione ai propri compiti

Interpretazione dei dati relativi alla popolazione scolastica

Rilevazione dati relativi alla richiesta, alla frequenza ed agli esiti dei corsi extrascolastici

Contributo della componente genitori nei colloqui informali, negli incontri degli Organi Collegiali o in momenti allargati quali l’assemblea dei rappresentanti dei

Consigli di Classe Esperienze condotte “in rete”

Il monitoraggio del POF viene effettuato su campioni degli utenti, individuati come segue:

Alunni – Genitori – Docenti – Personale non docente. Come strumento di indagine sono utilizzati appositi questionari, finalizzati all’analisi delle principali motivazioni di soddisfazione/insoddisfazione dei principali protagonisti

del mondo scolastico; per ogni domanda sono predisposte possibili valutazioni, che identificano il diverso livello di gradimento.

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L’analisi della soddisfazione degli ALUNNI frequentanti, avviene mediante un questionario, strutturato secondo il seguente schema:

AREA INDICATORI

STRUTTURE Funzionalità spazi didattici (laboratori, aule speciali, palestra, biblioteca, ecc.)

Condizioni ambientali (cura, pulizia e utilizzabilità delle

infrastrutture)

COMUNICAZIONE E RELAZIONI

Tempestività e chiarezza dell’informazione

Rapporti con i docenti - Disponibilità dei docenti al dialogo

Decisionalità degli studenti

DIDATTICA Percezione del livello di intesa tra i docenti dei Consigli di Classe

Chiarezza degli orientamenti

Efficienza azione didattica

Tempestività della comunicazione della valutazione

Efficacia degli interventi di recupero

Valorizzazione delle eccellenze

MONITORAGGIO POF Livello di preparazione degli studenti

Validità degli obiettivi trasversali e degli aspetti valoriali che caratterizzano l’offerta formativa

Efficacia delle attività di Orientamento

Corrispondenza del POF alle aspettative degli studenti e delle

famiglie

L’analisi della soddisfazione dei GENITORI, avviene mediante un questionario, strutturato secondo il seguente schema:

AREA INDICATORI

ORGANIZZAZIONE Efficienza dei servizi di segreteria

Tempestività della produzione di documentazione

Organizzazione incontri scuola-famiglia

COMUNICAZIONE E RELAZIONI

Tempestività e chiarezza dell’informazione e della comunicazione

Rapporti con i docenti

Ruolo dei genitori nell’ambito degli Organi Collegiali

DIDATTICA Percezione del livello di intesa tra i docenti dei Consigli di Classe

Chiarezza delle modalità di valutazione degli studenti

MONITORAGGIO POF Livello di preparazione degli studenti

Validità degli obiettivi trasversali e degli aspetti valoriali che caratterizzano l’offerta formativa

Efficacia delle attività di Orientamento

Corrispondenza del POF alle aspettative degli studenti e delle

famiglie

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Il questionario per l’analisi della soddisfazione dei DOCENTI è strutturato secondo il seguente schema:

AREA INDICATORI

STRUTTURE Funzionalità spazi didattici (laboratori, aule speciali, palestra, biblioteca, ecc.)

Condizioni ambientali (cura, pulizia e utilizzabilità delle

infrastrutture)

ORGANIZZAZIONE Efficienza dei servizi di segreteria

Tempestività della produzione di documentazione

Funzionalità dell’orario scolastico

Organizzazione riunioni collegiali

Organizzazione incontri docenti - genitori

COMUNICAZIONE E RELAZIONI -

DECISIONE

Tempestività e chiarezza dell’informazione

Modalità di comunicazione con le famiglie

Percezione della collegialità

Rapporti con gli alunni

Gestione rapporti interpersonali

Valorizzazione delle professionalità

Condivisione delle decisioni

DIDATTICA Condivisione degli orientamenti nell’ambito dei Consigli di Classe e dei Gruppi Disciplinari

Gestione dei tempi di lavoro

Efficacia degli interventi di recupero

Valorizzazione delle eccellenze

Rispondenza dell’attività formativa dell’istituto alle attese del territorio e dell’utenza

Rispondenza delle attività di formazione alle reali esigenze dei

docenti e ricadute sulla didattica

MONITORAGGIO POF

Funzionalità e rappresentatività dei diversi organismi di coordinamento didattico

Rispondenza del POF alle istanze della scuola dell’autonomia

Flessibilità del POF

Corrispondenza del POF alle aspettative degli studenti e delle famiglie

Interazione con il territorio

Opportunità di crescita professionale e di miglioramento della professionalità docente

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Il questionario per l’analisi della soddisfazione del PERSONALE NON DOCENTE è strutturato secondo il seguente schema:

AREA INDICATORI

ORGANIZZAZIONE- STRUTTURE

Efficacia dell’organizzazione logistica e strumentale in relazione alle mansioni

Flessibilità dell’organizzazione

Funzionalità della suddivisione di responsabilità

Pianificazione delle riunioni

Condizioni ambientali

COMUNICAZIONE E RELAZIONI –

FORMAZIONE

Tempestività e chiarezza dell’informazione

Clima di lavoro

Rapporti con gli alunni e con i docenti

Gestione rapporti interpersonali

Valorizzazione delle professionalità

Condivisione delle decisioni

Percezione dell’istituzione scolastica nella zona in cui opera

Opportunità di crescita professionale

LA VALUTAZIONE ESTERNA

Anche per il Sistema scolastico è prevista una valutazione esterna da parte dell’INVALSI e di altri Istituti di ricerca che rilevi il suo sviluppo qualitativo sulla spinta

della necessità di razionalizzare l’impiego delle risorse finanziarie pubbliche investite, di assecondare una domanda sociale sempre più selettiva e di soddisfare fabbisogni

formativi in continua e rapida evoluzione. L’esigenza di maturare una logica gestionale ed organizzativa della pubblica istruzione rigorosamente ispirata alla Qualità nasce come risposta alla necessità di garantire una "produzione" di conoscenze, competenze

e professionalità funzionali alla crescita culturale ed allo sviluppo socio-economico del Paese, ottimizzando le risorse e sfruttando le potenzialità disponibili.

Il Sistema scolastico deve, in altri termini, rendere conto sia degli aspetti quantitativi, riguardanti gli investimenti di spesa, le iscrizioni, i flussi, i titoli di studio che gli allievi conseguono, sia degli aspetti qualitativi relativi all’organizzazione, al funzionamento,

all’efficienza e all’efficacia del sistema stesso.