34
Scuola dell’infanzia ”C. Collodi” Istituto comprensivo “Don Paolo Raffelli” di Provaglio d’Iseo PIANO EDUCATIVO DI PLESSO Archetti Paola, Baroni Giovanna, Borghesi Maria Franca, Boroni Stefania, DAngelo Nadia, Lo Verde Tiziana, Regenzi Simona, Savaresi Tullia, Zanardini Roberta Anno scolastico 2017/2018

Scuola dell’infanzia ”C. Collodi” · delle fasi di ingresso. La nostra scuola ha deciso in modo condiviso di adottare alcuni accorgimenti importanti per rendere favorevole il

Embed Size (px)

Citation preview

Scuola dell’infanzia ”C. Collodi”

Istituto comprensivo “Don Paolo Raffelli” di Provaglio d’Iseo

PIANO EDUCATIVO DI PLESSO

Archetti Paola,

Baroni Giovanna,

Borghesi Maria Franca,

Boroni Stefania,

D’Angelo Nadia,

Lo Verde Tiziana,

Regenzi Simona,

Savaresi Tullia,

Zanardini Roberta

Anno scolastico 2017/2018

1

INDICE

1. INTRODUZIONE ........................................................................................................... 3

2. STILE EDUCATIVO ...................................................................................................... 5

L’accoglienza ...................................................................................................... 5

Il nostro progetto accoglienza ............................................................................. 5

La composizione delle sezioni ............................................................................. 6

3. ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO SCUOLA .......................................................... 7

Attività di sezione, di intersezione e i progetti ...................................................... 8

Spazi comuni nella scuola ................................................................................... 9

Attività di sezione .............................................................................................. 10

4. GRUPPI DI INTERSEZIONE E PROGETTI................................................................ 11

Progetto: “Lingua 2” – Insegnante Riccarda Offer ............................................. 11

Premessa ....................................................................................................... 11

Motivazione .................................................................................................... 11

Finalità ........................................................................................................... 11

Obiettivi .......................................................................................................... 12

Abilità ............................................................................................................. 12

Metodologia di intervento ............................................................................... 13

Materiali e strumenti ....................................................................................... 13

Tempi ............................................................................................................. 13

Progetto Musicale - Insegnante Elisa Richini .................................................... 13

Finalità ........................................................................................................... 13

Obiettivi .......................................................................................................... 14

Contenuti ....................................................................................................... 14

Repertorio ...................................................................................................... 15

Progetto: “Danze Etniche: La Capoeira” - Esperta Federica Faita .................... 16

Progetto: “Promozione Alla Lettura” .................................................................. 16

Progetto: “Letto-Scrittura” .................................................................................. 16

Progetto: “Educazione Alla Salute” ................................................................... 17

Progetto: “Scuola e Territorio” ........................................................................... 17

Obiettivo formativo ......................................................................................... 18

2

Obiettivi specifici ............................................................................................ 18

Progetto: “Raccolta differenziata in classe” ....................................................... 18

Obiettivo formativo ......................................................................................... 18

Obiettivi specifici ............................................................................................ 18

Progetto: “Le Regole secondo la Sperimentazione E.A.S - Esperienze di

Apprendimento Situato”..................................................................................... 19

Finalità ........................................................................................................... 19

Obiettivi Trasversali ....................................................................................... 19

5. INSEGNAMENTO I.R.C. ............................................................................................. 20

6. PROGETTI DI ISTITUTO (Continuità Verticale) ......................................................... 22

Progetto: “Io, Cittadino Responsabile” .............................................................. 22

Progetto: “Sicurezza - Scuola Sicura” ............................................................... 22

Progetto: “Regole e Cittadinanza” ..................................................................... 22

7. TEMPO DEL PRANZO ............................................................................................... 23

8. LE FESTE ................................................................................................................... 24

Festa dell’accoglienza e castagnata ................................................................. 24

Attendiamo S. Lucia .......................................................................................... 24

Festa di metà quaresima: “Bruciamo La Vecchia” ............................................. 24

Festa di fine anno e consegna dei diplomi ........................................................ 24

Festa di Natale .................................................................................................. 25

9. GITE DI ISTRUZIONE ................................................................................................ 26

Adesione ad iniziative culturali sul territorio....................................................... 26

10. RAPPORTO CON LE FAMIGLIE ............................................................................ 27

Colloqui individuali ............................................................................................ 27

Assemblee ........................................................................................................ 27

Intersezione ....................................................................................................... 28

11. INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI .................................................................... 29

12. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI ............................................................ 30

13. TEMPI E MODI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE ...................................... 32

3

1. INTRODUZIONE

La scuola dell’infanzia, liberamente scelta dalle famiglie si rivolge ai bambini e alle

bambine dai tre ai sei anni ed è la risposta al loro diritto all’educazione. Essa è

oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione che rispetta le scelte educative

delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione.

Per ogni bambina o bambino la scuola dell’infanzia si pone le seguenti

finalità:

il consolidamento dell’identità

la conquista dell’autonomia

il riconoscimento e lo sviluppo delle competenze

l’acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza a partire

dalle prime esperienze di convivenza

I bambini effettuano il loro ingresso a scuola ciascuno con un proprio bagaglio

culturale peculiare: loro storia personale. Qui affrontano esperienze del tutto

nuove: incontrano persone nuove (adulti e bambini), sperimentano vari linguaggi;

scoprono attraverso il dialogo e il confronto l’esistenza di altri punti di vista;

osservano attentamente l’ambiente circostante; interrogano l’adulto; elaborano le

prime ipotesi sulla lingua, sui media e sui diversi sistemi simbolici. Le famiglie

sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e

condivise nella scuola che le accoglie per consentire la creazione di una rete di

scambi e di responsabilità comuni. Scuola e famiglia infatti stabiliscono insieme un

patto educativo implicito al fine di educare e istruire al meglio i bambini e le

bambine come generazioni future e anche come nuovi cittadini del mondo. La

scuola dell’infanzia come ambiente di apprendimento propone una pedagogia

attiva e delle relazioni che si manifestano nella capacità di ascolto e di attenzione

a ciascun bambino/a; nella cura dell’ambiente, degli spazi e dei tempi di vita del

bambino/a; nell’accompagnamento verso forme di conoscenza sempre più

elaborate e consapevoli. L’apprendimento avviene attraverso: l’esperienza,

l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, con il territorio e le sue

tradizioni ma soprattutto attraverso il gioco e le attività elaborate dalle insegnanti.

La scuola organizza le proprie proposte educative e didattiche ponendo particolare

attenzione sul tipo di ambiente e sulla qualità della relazione che in esso si deve

creare, curando nello specifico lo spazio, il tempo, lo stile educativo, la

4

documentazione, la partecipazione al fine di promuovere lo sviluppo di

competenze molteplici e integrate per lo sviluppo globale del bambino/a, nella sua

complessità come singolare individuo in relazione con il mondo.

La scuola dell’infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la

formazione dei gruppi, delle sezioni e delle attività di intersezione a seconda delle

scelte pedagogiche, dell’età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane

e ambientali delle quali può disporre.

5

2. STILE EDUCATIVO

L’accoglienza

L’arrivo nell’ambiente scolastico è un momento molto delicato per i bambini perciò

occorre offrire loro un tempo adeguato nel rispetto dei loro sentimenti e delle loro

emozioni e della loro personalità. Infatti, considerando che per la maggior parte

dei bambini è la prima esperienza di distacco dalla famiglia, è necessario che si

mettano in atto una serie di accortezze fra le quali una programmata gradualità

delle fasi di ingresso. La nostra scuola ha deciso in modo condiviso di adottare

alcuni accorgimenti importanti per rendere favorevole il delicato momento dì

ingresso dei bambini.

Il nostro progetto accoglienza

Ecco di seguito elencate le modalità d’ingresso dei bambini alla scuola

dell’infanzia.

Apertura della scuola con orario ridotto per le prime due settimane (8,00-

13,30) per consentire una totale compresenza delle due insegnanti di

sezione, necessaria per accogliere ogni bambino/a;

Inizio scaglionato per età: i primi due giorni di scuola inizieranno a

frequentare solo i bambini mezzani e grandi e i bambini che provengono da

altre scuole e che hanno già frequentato, già inseriti l’anno precedente, così

da poterli accogliere, rassicurare, far ritrovare loro il senso di appartenenza

al gruppo e prepararli all’arrivo dei piccoli;

Dal terzo giorno inizierà l’accoglienza dei nuovi iscritti: l’inserimento è

previsto a piccoli gruppi e con orario ridotto, tale modalità consente di

accogliere il bambino/a e la sua famiglia in modo personalizzato, facendosi

carico delle loro emozioni che inevitabilmente caratterizzano i delicati

momenti del distacco. Per questo sono previsti 5 giorni con orario dalle 9,00

alle 11,00, tre giorni con orario dalle 9,00 alle 12,00, cinque giorni con

6

uscita alle 13,30 e poi orario completo con uscita alle ore 16,00. Va sempre

tenuto in considerazione che ogni bambino/a è unico e che può avere

bisogno di tempi più dilatati.

La nostra scuola accoglie a settembre, limitatamente ai posti disponibili,

anche i bambini “anticipatari”. L’inserimento avviene secondo le modalità

sopra illustrate tenendo conto delle singole esigenze del bambino/a.

Durante l’anno scolastico sono previsti due incontri con i genitori che

intendono iscrivere il loro bambino/a alla nostra scuola; tali incontri sono

finalizzati ad illustrare alle famiglie interessate il nostro modo di lavorare e

sono:

L’open-day nel mese di Gennaio per presentare la nostra scuola, lo stile

educativo, l’organizzazione, le possibilità di gioco, di lavoro e gli spazi;

L’apertura della scuola a giugno, per una mattina, per accogliere i bambini,

le bambine e le loro famiglie, così che alle insegnanti viene offerta la

possibilità di avere un primo contatto con i nuovi iscritti; ai bambini di

visitare, osservare, conoscere l’ambiente scuola e ai relativi genitori la

possibilità di sperimentare alcune attività di gioco e di manipolazione.

La composizione delle sezioni

Dopo anni di esperienza come sezioni di bi-età, abbiamo deciso di venir meno a

questo criterio caratteristico e peculiare della nostra scuola, per delle ragioni

organizzative e funzionali. Abbiamo accolto 6 bambini anticipatari nelle tre sezioni,

che si trovano così composte:

sezione verde : 14 bambini di 5 anni; 11 bambini di tre anni; 2 anticipatari

sezione gialla: 14 bambini di 5 anni; 11 bambini di tre anni; 2 anticipatari

sezione blu: 16 mezzani; 5 piccoli di tre anni; 2 anticipatari

7

3. ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO SCUOLA

La nostra scuola dell’infanzia C. Collodi funziona dalle ore 8.00 alle 16.00 Dalle

ore 7.30 alle ore 8.00 i bambini possono usufruire dell’orario anticipato presso la

scuola primaria di Provezze. L’anticipo è gestito dal Comune. Dalle ore 8.00 alle

ore 9.00 i genitori possono accompagnare i figli nelle rispettive sezioni per essere

accolti dall’insegnante presente.

Sono previste quattro uscite:

alle ore 12.00 - prima del pranzo

alle ore 13.30 - dopo il pranzo

alle ore 15.45 - per i bambini che usufruiscono del pulmino

dalle ore 15.50 alle 16.00 uscita

dalle ore 16.20 alle 16.30 – uscita dei bambini per i genitori che ne hanno

fatto richiesta.

La scuola funziona per cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì e

comprende tre sezioni suddivise in due plessi separati. ( Lato A e lato B/campus).

Nell’anno scolastico 2017/2018 sono stati inseriti, a partire già da settembre,

alcuni bambini anticipatari.

Nel lato A, quest’anno sono presenti due sezioni con bambini di 2 anni e

mezzo, 3 e 5 anni e una sezione nel lato B con bambini di 2 anni e mezzo, 3 anni

e 4 anni. Le insegnanti di sezione effettuano un orario a giorni alterni dalle 8.00

alle 13.00 e dalle 11.30 alle 16.30; pertanto si garantisce la compresenza

nell’orario centrale dalle 11.30 alle 13.00.

Questo permette di dedicare attenzione congiunta nell’attività educativa del

pranzo.

Le collaboratrici scolastiche sono quattro ed i loro compiti sono i seguenti:

effettuano sorveglianza nei momenti di entrata ed uscita degli alunni e

aiutano durante il momento del sonno pomeridiano;

collaborano nella gestione delle pratiche igieniche;

8

assistono e collaborano alla conduzione del pranzo;

accompagnano e accolgono gli alunni che usufruiscono del servizio scuola-

bus.

Attività di sezione, di intersezione e i progetti

Nella nostra scuola, in tutte le sezioni, si seguono normalmente modi e tempi

comuni nell’organizzazione della giornata, di spazi e di tempi.

La nostra giornata tipo è la seguente:

8.00-9.00 ingresso/accoglienza;

9.00-10.30 calendario presenze, attribuzione di incarichi, canti, giochi

strutturati e non, pratiche igieniche;

10.30/11.00-12.00 attività inerenti ai campi d’esperienza che possono

essere proposte come:

o attività di sezione in piccolo o grande gruppo;

o progetti con esperti;

o attività di intersezione;

12.00-12.15 pratiche igieniche e preparazione del pranzo;

12.15-13.15 pranzo;

13.15-14.00 gioco libero negli spazi predisposti (giardino, palestra, aule

laboratorio) e per i bambini di tre anni momento del sonno;

14.00-15.30 attività inerenti ai campi d’esperienza per i bambini di 4 e 5

anni(racconti, letture di libri, attività socializzanti libere o guidate,

preparazioni alle feste…); 3anni momento del sonno;

15.30-15.45 pratiche igieniche, merenda e preparazione all’uscita ;

15.45-16.00 uscita

9

16,00-16,20 giochi in sezione, canti, attività grafiche per i bambini

rimanenti;

16,20-16,30 uscita per i bambini i cui genitori hanno scelto questo orario

per i loro figli.

Nelle sezioni i bambini trovano i seguenti angoli gioco.

L’angolo casetta e travestimenti che consentono il gioco simbolico

attraverso il quale i bambini vivono e rielaborano i loro vissuti significativi.

L’angolo costruzioni che favorisce il piacere di costruire e rielaborare,

sviluppare la creatività, la manualità, la progettualità e la collaborazione.

L’angolo della lettura che favorisce la comunicazione, il contatto con il libro

e la lettura di immagini, stimolando ascolto, attenzione osservazione e

fantasia.

L’angolo del cerchio che è uno spazio particolarmente adatto per

l’accoglienza del mattino, per le attività di routine, giochi di socializzazione,

lettura di fiabe, canti e filastrocche.

Angolo del gioco da tavolo e disegno che permette ai bambini di svolgere le

attività proposte dalle insegnanti o dei giochi da svolgere tavolino in modo

tranquillo, organizzato e funzionale.

L’angolo della L.I.M. (nelle due sezioni del lato A della scuola) con la quale

è possibile interagire per sperimentare giochi e software didattici specifici.

Spazi comuni nella scuola

Una palestra, due aule psicomotorie (cuscinoni e “pallestra”), due laboratori

grafico-pittorici, due refettori, due stanze del sonno e un giardino con strutture -

gioco e sabbiera.

10

Attività di sezione

La sezione è un punto di riferimento per i bambini; qui vengono proposte attività

ricorrenti che mirano all’inserimento nel gruppo classe, alla condivisione di regole

di convivenza e alla partecipazione alle routine (attività di registrazione delle

presenze, calendario, attribuzione di incarichi, pratiche igieniche, pratiche riferite al

buon comportamento a tavola e scuola in generale, lettura di fiabe, racconti, canti,

giochi mimati). In sezione sono proposte esperienze ed attività inerenti ai campi di

esperienza: gli interventi si concretizzano in piccolo o in grande gruppo, all’interno

della sezione o nelle aule laboratorio.

11

4. GRUPPI DI INTERSEZIONE E PROGETTI

I gruppi d’intersezione ed i progetti consentono di formare gruppi di attività

omogenei per età e differenti da quelli delle sezioni, promuovendo un ampliamento

dei rapporti tra gli alunni. Un altro aspetto non meno rilevante da considerare, è il

rapporto che si crea con gli insegnanti specialisti dei progetti: non più

esclusivamente legato all’ambiente della sezione, ma esteso ad altre figure che

offrono una varietà di stili relazionali, competenze specifiche e attitudini particolari

che amplificano l’offerta formativa.

Progetto: “Lingua 2” – Insegnante Riccarda Offer

Premessa

Insegnare inglese ai bambini della scuola dell’infanzia è facile e difficile nello

stesso tempo. E’ vero che i bambini piccoli imparano le lingue velocemente, ma è

altrettanto vero che la loro attenzione è breve e che imparano in modo assai

diverso dagli adulti. “Durante la prima infanzia la finestra linguistica è spalancata e

i collegamenti sinaptici che si formano in questa età grazie all’apprendimento di

una lingua straniera si conservano per tutta la vita” ( Caroline Fielder). E’ stato

dimostrato che l’età tra i 3 e 5 anni rappresenta il periodo più vantaggioso per

l’apprendimento linguistico in genere e, nello specifico, per l’apprendimento di una

lingua straniera. Il contatto con la nuova lingua non ha la pretesa di insegnare tutto

a tutti, ma ha la finalità di offrire fra le molteplici esperienze anche un’esperienza di

apprendimento linguistico.

Motivazione

Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo si sottolinea l’importanza di fornire ai

bambini occasioni nelle quali possano apprezzare e sperimentare la pluralità

linguistica e confrontarsi con lingue diverse. Le proposte progettuali devono

rispondere ai bisogni di esplorazione, manipolazione, movimento; sono presentate

in una dimensione ludica che ha una forte connessione con l’affettività e il vissuto

dei bambini.

Finalità

Sollecitare interesse e curiosità verso l’apprendimento della lingua

straniera.

12

Prendere coscienza di un altro codice linguistico.

Permettere al bambino/a di comunicare con altri in una lingua diversa dalla

propria.

Incoraggiare alla collaborazione e alla cooperazione.

Arricchire lo sviluppo cognitivo offrendo al bambino/a un ulteriore strumento

di organizzazione delle conoscenze.

Favorire un apprendimento significativo e gratificante, attraverso il

coinvolgimento di tutti i canali sensoriali. Stimolare l’apprendimento

attraverso un approccio ludico.

Permettere al bambino/a di acquisire maggiore sicurezza e fiducia nelle

proprie capacità comunicative.

Obiettivi

Comprendere il significato di vocaboli e brevi espressioni in contesti diversi.

Intuire il significato di parole o frasi tramite immagini, movimenti, video…

Comprendere globalmente una breve storia sostenuti da immagini o video.

Memorizzare filastrocche e canzoni e interpretarle con il proprio corpo.

Abilità

Saper salutare nei diversi momenti della giornata.

Chiedere e saper dire il proprio nome.

Chiedere per favore e ringraziare.

Saper augurare buon compleanno.

Conoscere ed enunciare i colori.

Conoscere il nome degli animali più comuni.

Conoscere il nome degli oggetti della loro aula.

Conoscere il nome degli alimenti più comuni.

13

Contare fino a 10.

Comprendere semplici richieste e saperle eseguire.

Metodologia di intervento

Il filo conduttore delle lezioni sarà il pupazzo Miss Frog, un peluche che servirà a

dar vita alle storie, alle canzoni, alle filastrocche e stimolerà i bambini a “parlare” in

inglese dal momento che Miss Frog non comprende l’italiano.

Materiali e strumenti

Le modalità di intervento prevedono l’utilizzo di materiale audio, video, flash cards,

pupazzi. Le attività di role-playing, quelle musicali e motorie rimandano alla teoria

del total phisical response: permettono di sfruttare contemporaneamente più

canali percettivi e sono gradite ai bambini per la loro immediatezza. Risultano

essere efficaci perché il ritmo, il mimo, le rime aiutano a memorizzare nel tempo.

Tempi

Un’ora a settimana, il mercoledì dalle 10.30 alle 11.30 per i bambini di 5 anni; dalle

11.30 alle 12.30 per i bambini di 4 anni, da settembre a giugno.

Progetto Musicale - Insegnante Elisa Richini

Con la ferma convinzione che nell’apprendimento della musica si possono

sviluppare, nell’intera entità umana, le qualità necessarie ad affrontare le sfide che

la vita ci presenterà nell’oggi e nel domani.

Ho cercato di sviluppare un progetto che ponesse il benessere del

bambino/a al centro del viaggio pedagogico. Tutto ciò che è suonare e cantare

stimola la nascita del senso del rapporto tra il tu, l’io e il noi.

Finalità

Il cantare aiuta l’acquisizione di capacità di:

autonomia

flessibilità

dedizione e impegno

vero ascolto

14

presenza vigile

consapevolezza di poter risvegliare negli altri un autentico entusiasmo

Il cantare è un dono unico e originale in ogni uomo ed è importante lasciare che

ognuno trovi il proprio suono, per poi riconoscerlo come “impronta” di “vera

essenza umana”. Ciò rende possibile una forte capacità di ascolto verso il

prossimo ed arricchisce la propria vita interiore.

Obiettivi

Il progetto si pone come obiettivi:

appassionare alla musica;

potenziare la percezione, l’ascolto e la pratica musicale individuale e

collettiva;

stimolare l’imitazione, l’interpretazione e l’invenzione di cellule ritmico-

melodiche;

iniziare la lettura di notazione musicale intuitiva;

familiarizzare con l’ascolto e la pratica musicale individuale e collettiva;

rendere consapevole l’emissione musicale intonata, ritmica ed espressiva;

conoscere e riconoscere il suono del flauto pentatonico, della lira, del

salterio, del violoncello.

Contenuti

Si esprime come contenuti:

Cantare brevi canzoni;

Riconoscere le canzoni imparate eseguite solo ritmicamente,

drammaticamente, senza parole o suonate al violoncello;

Recitare ritmicamente filastrocche drammatizzate;

Distinguere le dinamiche musicali attraverso giochi musicali;

Ascoltare brevi racconti cantati;

15

Riprodurre melodie suonate al violoncello;

Drammatizzare i suoni e i rumori, versi di animali espressi al violoncello;

Suonare con la bocca, dita, mani, gambe e piedi attraverso una lettura

intuitiva;

Entrare in contatto con la propria voce ed il proprio corpo ascoltando le

vibrazioni che in esso si esplicano;

Girotondi di movimenti e suoni;

Repertorio

Esempi di piccolo repertorio per la scuola dell’infanzia.

Canzoni

o Questo è l’occhio bello

o Stella stellina (con drammatizzazione di dita e mani)

o Canta la gallina (con gestualità piccola, media e grande)

o Siam pulcini (per stimolare l’intonazione acuta, la velocità e la

sillabazione con staccato)

o La rana e il bue (fiaba musicata per stimolare l’ascolto)

o Un pesciolino (per consolidare il senso dell’intonazione e del legato)

o Corre il treno (con drammatizzazione per intuire le dinamiche

musicali)

o Il treno fischia (per far sentire ognuno nel gruppo)

o Qualche canto natalizio

o Il gelato (difficoltà melodica)

Giochi musicali

o Imitiamo con tutto il corpo: melodia animale o rumore riprodotto dal

violoncello prestando attenzione al suono-silenzio, lento-veloce,

forte-piano, ecc.

16

o Lettura gesti suono a tempo di musica

Progetto: “Danze etniche: la Capoeira” - Esperta Federica Faita

Il progetto la Capoeira viene proposto da un’esperta esterna ai bambini di 4 e 5

anni nel primo periodo dell’anno scolastico e si concluderà con la festa di Natale.

La capoeira è un grande strumento educativo che infonde un’allegria contagiosa a

chiunque la pratichi, permette di sfogare le proprie energie sciogliendo i blocchi

emotivi grazie al coinvolgimento del gruppo e alla forza della musica. La capoeira

stimola gli aspetti socio-affettivi e cognitivi del bambino/a, rinforza la capacità

critica, la creatività, la cooperazione, la tolleranza e il rispetto di un gruppo.

Insegna a cantare in armonia col gruppo, a battere le mani a tempo, ad ascoltare i

suoni di tutti gli strumenti musicali tradizionali e distinguerli. Sviluppa le capacità

fisiche in relazione alla musica, la coordinazione, la percezione dello spazio.

Progetto: “Promozione alla lettura”

All’interno della scuola è gestita dalle insegnanti una biblioteca per i bambini. Dal

mese di novembre, venerdì gli alunni scelgono spontaneamente un libro da

portare a casa e leggerlo in famiglia; lo renderanno il venerdì successivo per

sceglierne poi un altro. Il progetto vuole così incentivare il piacere della lettura

fatta a casa e l’avere cura e rispetto dei libri.

Progetto: “Letto-Scrittura”

Il progetto coinvolge i bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia e ha come

scopo principale l’individuazione e la riduzione delle difficoltà di lettura attraverso

un percorso precoce sia sugli aspetti fonologici che sugli aspetti di memoria di

lavoro e di automatizzazione. Tale progetto offre la possibilità di fornire a tutti gli

alunni le stesse opportunità di recupero e agli insegnanti strumenti per

l’osservazione e l’intervento sempre più precisi ed efficaci.

17

Nella realizzazione del progetto di letto-scrittura le insegnanti operano in

collaborazione con la dottoressa Elisa Melgazzi.

Progetto: “Educazione alla salute”

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 sottolineano come le attività di

routine e di vita quotidiana, così come la vita e i giochi all’aperto, possono essere

l’occasione per l’educazione alla salute, attraverso una sensibilizzazione ad una

sana alimentazione e a pratiche corrette di cura di sé e di igiene personale.

Le docenti ritengono importante sviluppare gradualmente nel bambino/a una

sensibilizzazione alla corretta alimentazione così che possano raggiungere una

buona autonomia personale nell’alimentarsi e conoscere ciò che è sano

soprattutto attraverso l’esempio ricevuto a scuola.

La scuola dell’infanzia promuove l’assunzione di positive abitudini igienico-

sanitarie e alimentari, di norme comportamentali relative all’ambiente per

strutturare nel bambino/a atteggiamenti che caratterizzano il suo futuro stile di vita,

con riflessi positivi sulla sua salute. Le docenti nel corso dell’anno proporranno

alcune esperienze, “piccoli assaggi” riguardanti il tema della salute, dell’igiene,

dell’alimentazione, ponendo attenzione verso i fattori dai quali dipendono il

benessere individuale e della collettività.

Attraverso la didattica indiretta, le buone pratiche quotidiane e gli interventi

concreti le insegnanti promuovono e concretizzano questo progetto.

Progetto: “Scuola e Territorio”

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia precisano che: “

Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo, una via

privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e

memorie nazionali …” “ L’apprendimento avviene attraverso l’azione,

l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una

dimensione ludica …” Per questo la nostra scuola si propone di essere sensibile

18

nei confronti del territorio e di intraprendere alcune iniziative, seguendo vari

obiettivi. Eccole esposte di seguito.

Obiettivo formativo

Favorire la crescita individuale attraverso la condivisione di un’esperienza.

Obiettivi specifici

interagire con le persone, l’ambiente, le cose;

raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute;

esplorare oggetti, materiali;

rappresentare con diversi elaborati ;

stimolare il piacere senso - percettivo.

Progetto: “Raccolta differenziata in classe”

Obiettivo formativo

Formare alla cittadinanza attiva e responsabile nella scuola e sul territorio

attraverso l’acquisizione di comportamenti corretti in tema di: raccolta

differenziata, recupero e riciclo.

Obiettivi specifici

Sensibilizzare i bambini ad un uso-riuso responsabile degli oggetti utilizzati

quotidianamente, diminuendo così gli sprechi e trasmettere loro la

conoscenza delle buone pratiche della raccolta differenziata ( esempio in

mensa e in sezione)

Comprendere l’importanza della raccolta differenziata del recupero e del

riciclaggio al fine di diminuire il volume dei rifiuti e risparmiare risorse. (

plastica, carta, tappi).

Realizzare manufatti di vario tipo (giochi, materiali scolastici, strumenti

musicali) con materiale di riciclo.

19

Educare ad applicare la raccolta differenziata come scelta di un cittadino

moderno e responsabile.

Progetto: “Le Regole secondo la Sperimentazione E.A.S - Esperienze

di Apprendimento Situato”

Finalità

realizzare una scuola capace di tradurre in partecipazione attiva i valori della

Costituzione, delle carte internazionali dei diritti e della Carta della terra.

Obiettivi Trasversali

Sviluppo di uno stile di apprendimento innovativo

Sviluppo negli alunni di una forte motivazione di apprendimento

Adozione di modelli di insegnamento\apprendimento innovativi

20

5. INSEGNAMENTO I.R.C.

Nella nostra scuola dell’infanzia a cadenza settimanale è presente l’insegnante di

religione cattolica per gli alunni che hanno aderito a tale attività. E’ previsto il

tempo di h 1,30 per classe nel giorno di martedì, durante la quale gli alunni che

non aderiscono partecipano ad attività alternativa con l’insegnante di classe.

Gli obiettivi specifici di apprendimento, propri dell’insegnamento di religione

cattolica, nell’ambito delle indicazioni nazionali, per i piani personalizzati delle

attività educative nella scuola dell’infanzia sono i seguenti:

Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tutti gli uomini

religiosi dono di Dio creatore;

Scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata dai Vangeli

e come viene celebrata nelle feste cristiane;

Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del

comandamento evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa.

Quest’anno il lavoro è concentrato sulla scoperta dell’amicizia e sulle vicende di

Gesù. Analizzeremo, innanzitutto, l’importanza di avere amici sia vicini che lontani

per poi continuare con la conoscenza della storia di Gesù: Gesù che nasce,

cresce, diventa adulto e maestro buono, per poi cogliere il senso della Pasqua.

Le esperienze sopra citate verranno documentate mediante la raccolta delle

produzioni dei bambini, che saranno poi assemblate in fascicoli.

Tempi di svolgimento: da ottobre a maggio ogni martedì mattina e

pomeriggio per la durata di 1,30 ore per sezione, secondo turnazione prestabilita.

Metodologia: interattiva, con partecipazione attiva e curiosa del bambino/a/a,

valorizzando, senza alcuna discriminazione, le diverse esperienze dei bambini

favorendo l’ascolto, la parola, l’osservazione, lo stupore, l’espressione di

sentimenti di gratitudine, gioia, dialogo e rispetto dell’altro.

Attività, mezzi e strumenti: saranno privilegiate le attività di osservazione, di

ascolto, ludiche, espressive e grafico – pittoriche – manipolative con l’utilizzo di

materiale visivo, audiovisivo, manipolativo e di facile consumo. Ascolto di letture

bibliche adattate per bambini e relative drammatizzazioni.

21

Verifica e valutazione: sono effettuate attraverso l’osservazione e la

registrazione dell’interesse e della partecipazione dei bambini. Saranno coinvolte

tutte le sezioni con l’insegnante di religione cattolica (IRC).

Programma delle attività

OBIETTIVI

SPECIFICI

UNITA’ DI

APPRENDIMENTO

OBIETTIVI

FORMATIVI

ESPERIENZE,

ATTIVITA’ MATERIALI

CAMPI DI

ESPERIENZA

o.s. 1

settembre

ottobre

A SCUOLA

INCONTRO TANTI

AMICI

Lasciarsi coinvolgere

in relazioni serene ed

accoglienti

Riconoscere

l’importanza

dell’accoglienza

Giochi di

socializzazioni

Rappresentazione

grafica degli amici

Carta

Colori vari

Musiche

Il sé e l’altro

I discorsi e e le parole

Immagini suoni e colori

o.s. 2

ottobre

novembre

dicembre

IL MIO AMICO

GESU’

Il bambino/a/a

comprende i

contenuti dei racconti

evangelici inerenti al

periodo natalizio.

Il bambino/a/a

intuisce il significato

religioso dell’evento

religioso

Racconti biblici sulla

annunciazione e

nascita di Gesù

Drammatizzazione

Rielaborazioni

grafiche

Racconti dal

Vangelo

Materiale

grafico /

pittorico /

plastico /

manipolativo

I discorsi e le parole

Immagini suoni e colori

Il sé e l’altro

o.s. 2

gennaio

febbraio

GESU’ E I SUOI

AMICI

Gesù cresce e diventa

uomo in compagnia

di amici speciali

Gesù diventa adulto

Inizia la vita

pubblica e sceglie

gli apostoli per

seguire il disegno di

Dio

Racconti dal

Vangelo

Materiale

grafico /

pittorico

Visione di libri

I discorsi e le parole

Immagini suoni e colori

Il è e l’altro

o.s. 2

febbraio e

mrzo

LA PASQUA DI

GESU’

Ingresso a

Gerusalemme

Ultima cena

Passione, morte e

resurrezione

Racconto della

Pasqua di Gesù

Drammatizzazione

Racconti dal

Vangelo

Materiale

grafico –

pittorico

Visione di libri

I discorsi e le parole

Immagini suoni e colori

Il sé e l’altro

o.s. 2

aprile

AMICO INVISIBILE

Stimolare la curiosità

del bambino/a/a nei

confronti di un nuovo

amico sempre pronto

ad accompagnarlo e

proteggerlo

Racconto

Realizzazione di un

angioletto

Preghiera o canzone

dell’angelo custode

Racconto dal

Vangelo

Materiale

grafico pittorico

plastico

manipolativo

I discorsi e le parole

Immagini suoni e colori

Il sé e l’altro

o.s. 3

maggio

UN LUOGO DI

INCONTRO TRA

AMICI: L’ORATORIO

Don Bosco: nascono i

primi oratori

Vita di Don bosco

Libri

Materiale

grafico pittorico

I discorsi e le parole

Immagini suoni e colori

Il sé e l’altro

22

6. PROGETTI DI ISTITUTO (Continuità Verticale)

Progetto: “Io, Cittadino Responsabile”

Progetto: “Sicurezza - Scuola Sicura”

Progetto: “Regole e Cittadinanza”

23

7. TEMPO DEL PRANZO

L’apparecchiatura dei tavoli e la distribuzione del pasto spetta al personale

incaricato. Ai bambini in fila, ciascuno con il proprio piatto, vengono somministrate

le porzioni al carrello delle vivande. Le insegnanti consumano il pranzo ai tavoli

con i bambini. In coerenza con le finalità della scuola dell’infanzia (Cfr. Indicazioni

Nazionali 2012) in ordine alla promozione dell’autonomia, affinché si possano

sentire responsabili e protagonisti, i bambini sono coinvolti con la propria attività

individuale nel riordino del proprio piatto, del proprio bicchiere e delle posate e

della propria tovaglietta e della bavaglia al termine della fruizione del pasto. Le

stoviglie e gli avanzi sono collocati dagli stessi bambini in appositi contenitori per

la raccolta differenziata.

Al termine del pranzo , l’attività del riordino da parte dei bambini è gestita dalla

presenza delle insegnanti che ne regolano efficacemente lo svolgersi ordinato

dell’attività.

24

8. LE FESTE

Festa dell’accoglienza e castagnata

A fine ottobre/primi di novembre, come conclusione del progetto accoglienza,

vengono presentati e festeggiati i bambini nuovi iscritti a tutti gli altri che già

frequentavano la scuola con canti, balli e con la castagnata. Le insegnanti, in

collaborazione con alcuni genitori e il gruppo alpini di Provezze disponibili a

cuocere le castagne, propongono le caldarroste ai bambini per scoprire odori,

sapori e condividere momenti di gioia.

Attendiamo S. Lucia

A dicembre le docenti, per arricchire l’esperienza quotidiana dei bambini,

condividono l’attesa del giorno di S.Lucia preparando un dono per la Santa e

coinvolgendo il gruppo alpini di Provezze e Provaglio per far conoscere la

tradizione di S. Lucia ai piccoli.

Festa di metà quaresima: “Bruciamo la vecchia”

Le insegnanti affrontano il tema delle paure con i bambini e la fine dell’inverno.

Bruciano in un fuoco i disegni e/o le scritte che inducono paura insieme ad una

vecchia preparata dal “gruppo anziani” del Paese.

Festa di fine anno e consegna dei diplomi

Come conclusione dell’anno scolastico le docenti, i bambini ed i genitori

organizzano un momento di condivisione collettiva; i più grandi ricevono un

diploma a riconoscimento dei loro primi tre anni di scuola.

25

Festa di Natale

A dicembre, prima della chiusura della scuola per la pausa natalizia, le insegnanti

organizzano un momento di festa per le famiglie presso il teatro Pax dell’oratorio

di Provaglio. Collaborano alla realizzazione della festa gli esperti che gestiscono i

progetti in atto nella scuola e i rappresentanti dei genitori.

26

9. GITE DI ISTRUZIONE

Adesione ad iniziative culturali sul territorio

Per arricchire le esperienze dei bambini, le insegnanti, compatibilmente con le

esigenze dei bambini e del gruppo classe, offrono e promuovono attività di

scoperta del territorio con passeggiate nei dintorni dell’ambiente scolastico per

osservare i cambiamenti della natura, per interiorizzare percorsi, per cercare

elementi utili inclusi nei progetti scolastici.

27

10. RAPPORTO CON LE FAMIGLIE

La scuola, soprattutto quella dell’infanzia, ha un ruolo fondamentale nel rapporto

con le famiglie: accoglie richieste, ascolta, rimanda ai genitori le osservazioni sui

bambini, sia nel quotidiano che in momenti precisi dell’anno. La nostra scuola

prevede infatti alcuni incontri con la famiglia: per uno scambio di informazioni e

una ricerca di strategie comuni di intervento, per un confronto e un dialogo sul

bambino/a, sulle sue capacità e modalità a scuola e a casa.

Colloqui individuali

In diversi momenti, come di seguito specificato:

A giugno con i genitori dei nuovi iscritti per conoscersi e raccogliere

informazioni sulla storia del bambino/a e sulle sue abitudini;

A gennaio per i genitori dei bambini piccoli, grandi e mezzani.

A maggio per i genitori dei bambini piccoli, grandi e mezzani.

Inoltre le insegnanti sono disponibili per richieste di eventuale colloquio individuale

durante l’anno scolastico.

Assemblee

Ad ottobre, si presenta ai genitori il Piano educativo della scuola, con

l’elezione dei rappresentanti di sezione; le insegnanti illustrano brevemente

ai genitori anche la situazione iniziale della sezione di riferimento;

A gennaio: l’assemblea riguarda i genitori dei nuovi iscritti. E’ in questa

occasione che si concretizza l’open day e si presenta la scuola ai genitori

che sceglieranno di iscrivere i propri figli;

28

A maggio: in questo momento dell’anno l’assemblea con i genitori è

finalizzata principalmente alla presentazione delle attività concretamente

svolte con una restituzione dei risultati ottenuti e dell’andamento dell’anno

scolastico ormai concluso.

Intersezione

Gli incontri di intersezione con i rappresentanti dei genitori sono due: una nel

mese di novembre e una nel mese di aprile. In questi incontri le docenti

presentano le necessità della scuola, illustrano brevemente i progetti iniziati o da

avviare, ricevono le proposte dei genitori.

I colloqui, le assemblee, gli incontri di intersezione permettono di mantenere

rapporti fra adulti (insegnanti-genitori) orientati al confronto e allo scambio

reciproco creando un clima basato sulla fiducia e sulla collaborazione.

29

11. INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

La didattica per favorire l’inserimento degli alunni stranieri nella nostra scuola

assume sempre maggior importanza. Da anni, infatti, l’esperienza di accogliere,

insegnare e apprendere in una scuola dell’infanzia multiculturale e plurilingue è

presente nella nostra realtà. Per rispondere a tali esigenze negli ultimi anni

scolastici sono state consolidate varie pratiche di accoglienza per gli stranieri e

sono state messe a disposizione risorse per i bambini e le loro famiglie offrendo

loro sostegno nella fase di adattamento al contesto scolastico, facilitando la loro

accoglienza e integrazione, costruendo un contesto favorevole all’incontro tra le

culture.

30

12. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI

Nell’anno scolastico in corso sono presenti nella nostra scuola dell’infanzia due

alunni certificati appartenenti al gruppo dei mezzani inseriti nella sezione BLU.

Questi seguono nella maggior parte dei casi le attività proposte dalle insegnanti

all’interno del gruppo, con il supporto dell’insegnante di sostegno (25 ore) e

dell’assistente ad personam (10 ore).

La presenza nella scuola di alunni disabili è fonte preziosa di rapporti e di

interazioni che rappresentano occasioni di maturazione per tutti, dalle quali si

impara a considerare ed a vivere la diversità come una dimensione esistenziale.

La scuola dell’infanzia promuove quotidianamente l’inserimento degli alunni

diversamente abili sia nello spazio sezione che nello spazio scuola, valorizzando

al meglio tutte le risorse presenti e a disposizione.

L’alunno disabile viene infatti integrato attraverso un positivo inserimento nel

gruppo, un clima disteso e un ambiente sereno. Nello specifico si cercano di

promuovere e sviluppare le competenze di ogni singolo individuo e quindi anche

dell’alunno diversamente abile attraverso delle strategie alternative, delle

metodologie didattiche adeguate, mediante un buon utilizzo degli spazi

ottimizzando così anche le risorse.

Il Progetto di accoglienza e integrazione degli alunni disabili ha come finalità

quella di favorire un itinerario di reale ed efficace integrazione scolastica ed extra-

scolastica, a tale scopo adottiamo un’articolata metodologia d’intervento

educativo-didattico che valorizza tutte le potenzialità di sviluppo degli alunni. Si

offrono così al singolo alunno delle possibilità differenti, in base alle specifiche

esigenze del momento e del contesto alternando lavori individuali (utilizzando in

modo strategico il rapporto uno a uno) a lavori di piccolo o grande gruppo.

L’insegnante di sostegno è una concreta risorsa a disposizione della sezione

e non solo un supporto per il bambino/a diversamente abile: per realizzare a pieno

l’integrazione è necessario unire tutte le risorse umane che ruotano attorno al

bambino/a creando una intensa collaborazione tra insegnanti, educatori, famiglia

per favorire integrazione e inclusione e perseguire il migliore sviluppo del soggetto

disabile. Tali dinamiche relazionali finalizzano tutta l’attività educativa, formativa e

riabilitativa ad un progetto di vita che tiene conto del ruolo attivo che i bambini

dovranno svolgere all’interno della società.

31

Grazie a questa collaborazione, scambio di idee e proposte è possibile

elaborare in modo dettagliato e congiunto il PEI (piano educativo individualizzato)

comprendente il profilo dinamico funzionale di ogni alunno che pone in evidenza

obbiettivi, metodologie, strategie di lavoro.

È attraverso il confronto e la collaborazione docente che si realizza

l’integrazione e l’inclusione scolastica, individuando le competenze e le capacità di

ciascun bambino/a e partendo da esse per raggiungere traguardi sempre più

complessi e articolati. Pertanto ogni alunno, qualunque sia la sua difficoltà, ha la

possibilità di integrarsi a pieno nell’esperienza educativa così da riconoscersi ed

essere riconosciuto come membro attivo della comunità.

Durante l’anno scolastico sono previsti almeno due incontri con le equipe dei

terapeuti che seguono gli alunni diversamente abili.

32

13. TEMPI E MODI PER LA VERIFICA E LA

VALUTAZIONE

La valutazione delle proposte educative e dell’operato delle insegnanti sono

necessari per constatare la validità del processo educativo proposto.

L’osservazione sistematica o occasionale consente di valutare le esigenze

del bambino/a e di adeguare le proposte educative per meglio rispondere ai suoi

bisogni ed interessi. La valutazione dei livelli di sviluppo prevede un momento

iniziale, utile per delineare il bagaglio con cui si accede alla scuola dell’infanzia; un

momento interno al processo didattico che consente di determinare il percorso di

crescita di ogni bambino/a; un bilancio finale per la valutazione degli esiti formativi.

I dati raccolti vengono rielaborati con relazioni sulla situazione della sezione

a inizio e a metà anno scolastico; la valutazione finale invece viene attuata

attraverso la compilazione di griglie che riassumono le competenze che ogni

bambino/a dovrebbe aver raggiunto alla fine del primo e del secondo anno di

frequenza mentre per i bambini dell’ultimo anno è predisposta una griglia di

passaggio alla scuola primaria.

Una particolare cura infatti viene riservata alla continuità con la scuola

primaria: vengono comunicate le competenze individuali dei bambini ed è previsto

un momento di conoscenza del nuovo ambiente dove i bambini saranno accolti

dalle insegnanti della scuola primaria.

33

Le insegnanti della scuola dell’infanzia hanno congiuntamente redatto questo documento