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Sardegna sud est, non solo mare i paesaggi del Sarrabus e dell’Ogliastra Benvenuti in Sardegna all’ interno l’itinerario dei migliori ristoranti Villasimius, Punta Molentis

Sardegna Sud Est - Settembre 2010

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Sardegna Sud Est edizione settembre 2010 free magazine..tourist information journal

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Sardegna sud est, non solo marei paesaggi del Sarrabus e dell’Ogliastra

Benvenuti in Sardegnaall’ interno l’itinerario dei migliori ristoranti

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Chi Siamo

Effe Erre S.N.C.Via Roma 214 09043 Muravera

Tel./Fax +39 070 9931632www.emcomunica.it - [email protected]

Sardegna Sud Est iscritto al registro presso il Tribunale di Cagliari al numero 6/06. Periodico Giugno, Luglio, Agosto, Settembre.

Sardegna sud est,la terra del sogno

Villaputzu, gioiellodella costa sud est

Direttore Responsabile: Nino MelisCoordinatore Editoriale: Fabio Usai, Grafica: Roberto UtzeriFoto: Sardiniaphotoevent, A. Masala, M. Pispisa, R. UtzeriMarketing e Pubblicità: Effe Erre snc tel. 070.9931632 [email protected]

Stampa: L’Unione Editoriale Elmas (CA)

Produzione e Distribuzione: By Effe Erre S.N.C.. Internet CompanySolution, specializzata in servizi hi-tech per il turismo e promozione delterritorio, advertsing, web designer e soluzioni per il business digitale

Il Territorio

Punti Distribuzione

Informazioni riguardanti gli spazi pubblicitari:L’ inserzionista utilizza lo spazio messo a disposizione da Effe Erre S.N.C e assicura che le informazioni sono nella sua legittima disponi-bilità e non violano alcun diritto di terzi. L’ inserzionista mantiene la titolarità delle informazioni assumendo ogni più ampia responsa-bilità In ordine al contenuto delle informazioni medesime, con espresso esonero di Effe Erre S.N.C Da ogni responsabilità ed onere diaccertamento e/o controllo al riguardo. E’ pertanto espressamente esclusa ogni responsabilità di Effe Erre S.N.C. in ipotesi di pubblica-zione non autorizzata di informazioni immesse nello spazio a disposizione del cliente inserzionista. Effe Erre S.N.C. non è responsabiledel contenuto delle informazioni pubblicate dal cliente e non risponderei danni causati, direttamente o indirettamente, da questi. I testie le illustrazioni di tali servizi realizzati secondo i criteri suggeriti dal cliente e concordati con la Effe Erre S.N.C.

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Cagliari, il fascino del capoluogo

Il mare, meravigliada esplorare

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Viaggio sulla costaverso l’Ogliastra

Armungia, museoa cielo aperto

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Quartu, tra storiaambiente e cultura

La storia passaper le vecchie carceri

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Torre delle stellevacanze in relax

Alla scoperta degliantichi sapori

30 La storia meravigliosadi Costa Rei

13 Beach Tennislo sport dell’estate

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Ogliastra, turismoper intenditori

Windsurf il protagonista dell’estate

57 Le produzioniartigianali del sud est

59 itineriario spiaggedel Sarrabus e Ogliastra

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L'impegno e il lavoro di questianni ci ha consentito di creare erafforzare preziose sinergie e col-laborazioni con una vasta rappre-sentanza di operatori del settoreturistico. Anche grazie al lorosupporto, siamo oggi in grado difornirvi informazioni aggiornate eprecise con un ricchissimo calen-dario di eventi e appuntamentilegati alle tradizioni e agli aspettipiù peculiari della cultura sarda. L'arrivo in Sardegna, soprattuttoper chi la visita per la prima volta,è certamente un'esperienza indi-

menticabile. Pur conoscendola afondo, noi stessi, natii di que-st'isola magica, restiamo talvoltaestasiati dinnanzi all'immensopatrimonio naturalistico che essaci offre. Ci sentiamo davvero deiprivilegiati. Ecco perchè, accom-pagnare il turista alla scopertadella nostra amata isola attraver-so il nostro periodico, è un impe-gno che varca i confini della pro-fessione. Raccontare la Sardegnaè per noi prima di tutto “passio-ne”. Speriamo dunque di trasmettervi

a pieno questo sentimento, con-segnandovi le chiavi di unavacanza tutta da vivere. Unavacanza organizzata al meglioche, attraverso la scelta più indi-cata dei luoghi da visitare, dellestrutture ricettive alle quali farriferimento, degli itinerari piùinteressanti da percorrere, siaprima di tutto “ottimizzazione” deitempi. Sotto il braccio il nostroSardegna Sud- Est, nella mente lacertezza di godersi una vacanzain Sardegna gustando le miglioriimmagini di questa terra dallemille risorse, i profumi, i saporipiù tipici... Così ci piace immagi-nare il “turista” appagato. Perchèl'accoglienza per chi sceglie lanostra isola per le sue vacanze,dev'essere adeguata alle aspetta-tive. In questo senso il nostrogiornale rappresenta una novità.Laddove talvolta i servizi d'infor-mazione turistica non asseconda-no del tutto le esigenze delladomanda, entra in giocoSardegna Sud-Est.

Welcome to Sardinia

The sun, the sea, the whitest beaches, but also the inland area, so wild and fullof appeal. This is the Sardinia that we invite you to discover. The south east isparticularly interesting, so far removed from the showy luxury of other morewell known areas of the island. In these places, so strongly representative of

this ancient island, our newspaper has found its calling, creating tourist itineraries and unmissa-ble wine and gastronomy tours for you. Sardegna Sud-Est wants to be a loyal and timely travel-ling companion for you! An ideal guide for a holiday to divide between moments of real relaxa-tion and appointments in the best known places and areas. Our main objective is to ‘inform’.Detailing tours and drawing your attention to attractions which are not to be missed. WithSardegna Sud-Est we propose to offer you reading material that will keep you company throughthe hot summer days, perhaps lying on the finest sand on one of our splendid beaches. The effortand work over the last years has enabled us to create and reinforce invaluable partnerships witha vast representation of operators in the tourist sector. It is thanks to their support that we arenow able to provide you with up to date information, with the fullest calendar of events anddates linked to traditions and the most typical aspects of the Sardinian culture. We will lead you,then, to the best choices of places to visit, the accommodation to head to and the most intere-sting itineraries to follow. With a copy of our Sardegna Sud-Est under your arm, you can be cer-tain of enjoying a holiday in Sardinia, experiencing the very best of what this land has to offer.This is how we like to imagine the satisfied tourist. The way we welcome people who choose ourisland for their holidays should be tailored to their expectations. Sometimes the tourist informa-tion services do not fulfil all of the expectations of the tourist’s enquiry. This is where SardegnaSud Est comes in. We wish you an unforgettable summer and we urge you to take our newspa-per with you. With Sardegna Sud-Est, holidays in Sardinia are easier!

Die Sonne, das Meer, die schneeweißen Strände, aber auch das Innenland, so wild undreich an Attraktionen. Das ist Sardinien, welches wir Sie einladen zu entdecken.Besonders interessant ist der Süd- Osten, so weit entfernt von der lärmendenMondänität der anderen berühmten Ortschaften der Insel. An diesen Orten, so stark

repräsentativ dieser alten Insel, hat unsere Zeitung ihre Dimension gefunden, mit der Aufstellung von Reise-und önogastronomischen Routen für Sie nicht zu versäumen. "Süd-Ost Sardinien" möchte für Sie ein zuver-lässiger und ausführlicher Reisebegleiter sein! Ein idealer Führer für einen Urlaub zwischen Augenblicken derauthentischen Entspannung und Terminen in den berühmtesten Gebieten und Ortschaften zu erleben. Unsererstes Ziel ist "zu informieren". Durch die detaillierte Beschreibung der Routen Ihre Aufmerksamkeit auf dieAttraktionen hinleitend. Mit "Süd-Ost Sardinien" schlagen wir Ihnen eine Lektüre vor, welche Ihnen in denheißen Sommertagen Gesellschaft leisten soll, vielleicht entspannt auf dem Sand von einem unserer wunder-schönen Strände. Der Einsatz und die Arbeit dieser letzten Jahre hat uns erlaubt, eine kostbareZusammenarbeit mit einer umfassenden Vertretung der Unternehmer des Tourismusbereiches zu verwirkli-chen und zu verstärken. Auch dank ihrer Unterstützung können wir Ihnen heute aktualisierte Informationenbieten mit einem sehr reichen Programm von Ereignissen und Terminen, verbunden mit den Traditionen undden typischsten Aspekten der sardischen Kultur. Wir werden Sie also zur geeignetsten Wahl der Orte zu besi-chtigen, der Aufnahmestrukturen auf die Sie Bezug nehmen können, der interessantesten Routen zum zurüc-klegen, führen. Unter dem Arm unser "Süd-Ost Sardinien", im Sinne die Sicherheit einen Urlaub auf Sardinienzu genießen, die besten Bilder dieses Landes, mit tausend Ressourcen, auskostend. So stellen wir uns denzufriedenen "Touristen" vor. Die Aufnahme für jenen, der unsere Insel für seine Ferien wählt, soll denErwartungen nachkommen. Manchmal entsprechen die touristischen Informationsdienstleistungen nichtden Bedürfnissen der Nachfrage. Und hier treten wir von "Süd- Ost Sardinien" ins Spielfeld. Wir wünschenIhnen einen unvergeßlichen Sommer und laden Sie ein, unsere Zeitung mitzunehmen. Mit "Süd-OstSardinien" sind die Ferien auf Sardinien leichter!

Info

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egna

sudest.co

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Estate 2009

Quattro edizioni in programma anche perl’Ogliastra, Giugno, Luglio, Agosto e Settembre.

Distribuzione capillare nel periodo di maggiorafflusso turistico, attraverso tutti gli uffici di infor-mazione turistica, dislocati in tutto il territorio.

Tempestività nel raggiungere i lettori ospiti delSud Est, grazie al coinvolgimento del compartoricettivo locale: hotel, camping, residences, casevacanza

Sardegna Sud Est al servizio delterritorio

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Sardegna Sud Est, anche nel web ...Da strumento di accoglienza in formato cartaceo, alla promozione turistica on line!

Il portale per le tue vacanze in Sardegna

Un portale turistico con tutte lecaratteristiche per essere un efficacee moderno strumento di comunica-zione, una vera e propria guida perchi vuole trascorrere le proprievacanze in Sardegna ed ha sceltocome meta la meravigliosa costa sudorientale.Da Cagliari verso Cala Gonne, attra-versando tutta la costa sud orientalee le più rinomate località di questosplendido lembo di Sardegna.All’interno del portale troverete leinformazioni più dettagliate, link ahotel, bed and breakfast, agriturismi,ristoranti, liste di musei ma ancheeventi, sagre, feste, itinerari e curiosità.

Sardegnasudest.com, nella suanuova forma, non è solamente unportale verticale sul turismo bensìun vero e proprio social media.Cosa significa social media? un ter-mine generico oggi largamente diuso comune che indica tecnologie epratiche online che gli utenti adotta-no per condividere contenuti testua-li, immagini, video e audio.Al suo interno infatti convergonotutte le più innovative funzionie applicazioni che consento-no agli utenti di

Sardegnasudest.com di condivideree divulgare i contenuti pubblicati alsuo interno, anche attraverso i piùrinomati e frequentati social networkdel momento, come per esempioFacebook e Tweeter.Chi è già stato in vacanza nel sud estpotrà quindi condividere le migliorifoto e i video che testimoniano lapropria permanenza e la straordina-ria bellezza di questi luoghi, potràliberamente esprimere commenti suquanto visitato, condividere espe-rienze di viaggio come anche espri-mere giudizi sui servizi o sulle struttu-re ricettive che lo hanno ospitato.

Di fianco a tutte le informazionituristiche e ad i documenti chetestimoniano la magnificenzadella costa sud orientale, affian-cheremo le migliori offerte diret-tamente pubblicate dagli opera-tori turistici locali.I nostri operatori del settore ricettivouna volta affiliati al progetto, si trova-

no catalogatial l ’ interno

del por-tale, in

base alla propria categoria (alberghi,camping, residence, b&b, agriturismi )In questo modoSardegnaSudEst.com può Informarei propri utenti visitatori circa le ultimeofferte last minute, le migliori propo-ste di vacanza, le proposte di affittoda parte di privati, i migliori annuncidi vendita e affitto direttamente pub-blicate dalle agenzie immobiliarilocali.

Sardegnasudest.com incorpora alsuo interno caratteri fortementedistintivi, abbinando la fruizionedi un semplice portale turisticoalle potenzialità del più modernoweb marketing, oggi offerte daipiù conosciuti social network. I social network rappresentano fon-damentalmente un cambiamentodel modo in cui la gente apprende,legge e condivide informazioni econtenuti. La loro potenzialità media-tica non ha eguali nella storia delmarketing, la fusione perfetta trasociologia e tecnologia, la trasforma-zione del monologo (da uno a molti)in dialogo (da molti a molti) consen-tendo di fatto agli utenti di trasfor-

marsi da semplici fruitori di contenu-ti a veri e propri editori.Sardegnasudest.com si presenta per-tanto come il luogo d’incontro tra ladomanda e l’offerta: da una parteuna domanda rappresentata dagliutenti web affiliati al progetto checondividono esperienze e sonoquindi potenzialmente interessatialla vacanza in Sardegna, dall’ altral’offerta, ben rappresentata all’internodel portale attraverso le inserzionidegli operatori turistici del sud est,che una volta affiliatisi al progetto,pubblicano autonomamente le pro-prie attività e le proprie migliori offer-te: vacanze, affitti, vendita immobili.

Sardegna Sud Est

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Mondiale di Aquabike in Ogliastra

se istituzioni che partecipano a que-sto evento internazionale. Insieme aimiei concittadini sono onorato dallaVostra presenza a Tortolì-Arbatax. Viauguro di avere una esperienza spor-tiva proficua e di scoprire un territoriodalle bellezze naturali e dall’ospitalitàindimenticabili >>. La manifestazioneriveste grande importanza anche pergli amministratori della ProvinciaOgliastra che nel 2008 aveva sotto-scritto con la Giunta Regionale unAccordo di Programma per la nascitadel Polo Nautico <<Questo impor-tante evento sportivo – sottolineaBruno Pilia presidente della ProvinciaOgliastra - si è potuto realizzare graziealla preziosa e determinante collabo-razione di enti pubblici e privati, spon-sor, associazioni e tanti appassionatisostenitori. L’ Ogliastra vuole rivolgereun calorosissimo ringraziamento a

tutti coloro che vorranno onorarecon la loro presenza il CampionatoMondiale di Aquabike UIM-SPES2010 «Gran Premio di Sardegna-Ogliastra”, manifestazione che vuoleessere solo l’inizio per questa nostraamata terra, l’inizio di un nuovo cam-mino.>>Il futuroL'evento è sponsorizzato in primapersona dalla Regione Sarda e dallaProvincia Ogliastra nella prospettivadi essere inserito in pianta stabile tra iGrandi Eventi. <<Tortolì e l'interaProvincia – spiega Gigi Mereu presi-dente dell'Stl Ogliastra – sono maturiper ospitare eventi di questa portata.Il successo della manifestazione pro-durrà effetti altamente positivi sul ter-reno della promozione. Molti turistifrequentatori abituali dei miglioriresort sardi conosceranno l'Ogliastrain occasione di questo evento sporti-vo di portata mondiale >>.L'organizzazione della manifesta-zione.Lungo le banchine di riva e di ponen-te è stato montato un vero e proprio“villaggio sportivo'', con caravan, rou-lottes e officine mobili. Sul lungomaredel Molo di Ponente è stato riservatoun accesso libero per il pubblico convisione dei vari stand, del paddock edelle officine in cui viene effettuata lamessa a punto delle moto d'acquaprima del loro varo,attraverso uno sci-volo,verso l'area di gara situata al latoesterno del molo di ponente .Laspiaggia di Ponente e la strada costie-ra dotata di ampi parcheggi costitui-ranno l'anfiteatro naturale accessibileai visitatori con auto al seguito. Il vil-laggio situato sul molo di Ponente èinvece accessibile ai soli addetti ailavori, agli ospiti istituzionali e ai gior-nalisti accreditati . Accanto alla tribu-

na d'onore è collocato lo stand deglisponsor con un grande schermo alplasma nel piazzale . Procedendoverso l'estremità del molo, si incontrail chiosco bar e il palco riservato ai giu-dici di gara . Il settore successivo com-prende una sala briefing, le postazioniper i giudici di gara e la sala stampa . Ilcuore pulsante della manifestazione èalloggiato nella parte più estrema delmolo con il piazzale di sosta per i vei-coli in gara , i box riservate ai vari teame ai piloti, le officine mobili e le linee divaro .Lo spettacolo Per tre giorni lo spettacolo è assicura-to dalla altissima professionalità deipiloti, alla guida di autentici bolidiacquatici. Categoria SKIIn competizione ci sono moto d'ac-qua progettate per la guida inpiedi,da una sola persona Sono diret-te da un jet posteriore o da un siste-ma di propulsione drive completa-mente chiuso. Sono sicuramente lepiù faticose da guidare:occorre un

eccellente allenamento fisico e ungrande senso dell'equilibrio per anda-re a velocità che superano i 100 chilo-metri orari .La cilindrata massima per imotori è di 1.150 cc per gli aspirati e di900 cc per quelli turbo.Categoria RUNABOUT Utilizza moto d'acqua decisamentepiù grandi e potenti, progettate perdue o tre persone con possibilità diutilizzo non solo sportivo ma anchediportistico .Sono dotate di una sellaper la guida in posizione seduta . Lacilindrata massima dei motori è di2.800 cc per gli aspirati e 2mila cc peri turbo. La velocità massima superaampiamente i 100 chilometri orari. Categoria FREESTYLE Delle tre è quella che risulta più spet-tacolare per il pubblico .L'abilità deipiloti non si manifesta nella velocitàdello slalom tra le boe del percorsoma nell'effettuare figure acrobatichepredeterminate, insieme ad evoluzio-ni di fantasia che andranno a determi-nare il punteggio finale in classifica.

L'Ogliastra ospita l'unica tappa sardadel campionato mondiale di aquabi-ke 2010. Il Gran Premio di Sardegna-Ogliastra titolato'' Città di Arbatax'' siterrà nei giorni 3-4-5 settembre nellospecchio d'acqua antistante la spiag-gia di Ponente. Settanta atle-ti provenienti da tutto il mondo sicontenderanno il prestigioso titolonei settori Ski Division, Freeestyle eRunabout. Almeno ottocento perso-ne che viaggiano al seguito dellaUnion Internationale e dellaFederazione italiana di settore, deidiversi team in gara e degli sponsor,avranno così modo di conoscere eapprezzare direttamente i paesaggi,la cucina e l'artigianato dell' Ogliastra. Ogliastra in vetrina.La gara verrà ripresa dalle televisionispecializzate di tutto il mondo, com-prese le reti nazionali di Francia,Olanda ,Ucraina e Russia. Molte emit-tenti hanno previsto programmi diapprofondimento sulle bellezze diuna Provincia sospesa tra mare emontagna <<La sola Russia – ha spie-gato Carmelo Mereu patron di GreenEvent Sardinia - dispiega una poten-zialità di 50 milioni di turisti di tenoremedio alto. Ospitare un campionatodel mondo di Acquabike significacandidare Arbatax e l'Ogliastra adaccogliere altri eventi importanticome i campionati italiani delle diver-se specializzazioni nautiche maanche una scuola di salvataggio. Lamoto d'acqua non rappresenta piùun nemico per i bagnanti , bensì unostrumento insostituibile per i soccorsia mare >>. Arbatax si candida a polo dellanautica sportivaIl sindaco di Tortolì Mimmo Lerede el'assessore al Turismo Marcello Laduhanno assicurato il massimo sforzoorganizzativo nella qualità di ''padronidi casa''. << Saluto e do il benvenuto– esordisce il sindaco Lerede - a tuttigli atleti e rappresentanti delle diver-

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Il beach-tennis è uno sport giovanis-simo nato dall’unione tra il beach-volley e il tennis; come è facile intuireè una sorta di tennis da spiaggia. E’alla portata di tutti e unisce il piaceredi stare al mare con la voglia di muo-versi e divertirsi in compagnia. Giaalla fine del secolo scorso si giocavacon i racchettoni in legno, ma daalcuni anni l’innovazione dei mate-riali ha permesso la costruzione dispeciali racchette, realizzate con lavetroresina, carbonio o kevlar. Nascecosì il beach-tennis che si sviluppanelle spiagge della RivieraRomagnola diffondendosi rapida-mente in tutta la penisola. I giocatoridevono battere e ribattere la pallasempre al volo colpendola non piùdi una volta. La successione del pun-teggio di un gioco è 15-30-40-vitto-ria senza i vantaggi e ovviamentequando la palla tocca il nastro è gio-cabile; in base all'importanza o allaspecialità, una partita si svolge in 6, 7o 9 giochi con tie-break con formu-la a gironi o con tabellone vincenti-perdenti,oppure al meglio di 3 set ai6 giochi sempre con tie-break macon tabellone a eliminazione diretta.Le dimensioni del campo sono8x16m, come nel beach-volley e4,5x16m nel singolo. La rete è alta 1,7

Beach tennis - the summer fashion

Beach tennis is a very new sport, born from the joining together of beach volleyball and tennis. It is acces-sible to everybody and combines the pleasure of being on the beach with the desire to move and have funwith friends. Already since the beginning of the last century it was played with the tambourine, then camewooden rackets, but recent technical advances in materials has allowed the construction of special rackets

without strings made with glass-reinforced fiber and fiberglass, carbon or kevlar. Thus was born beach-tennis, which evolved on theRiviera Romagnola and spread rapidly throughout the peninsula. Players have to hit the ball once on the volley without letting itbounce. The scoring system of a game is 15-30-40-victory without advantages; and a match may last 7 or 9 games with tie-break,or it may be the best of 3 sets of 6 games with tie break. The size of the court is 8x16m (as in beach volleyball) and 4.5 x16m in sin-gles matches. The net is 1.7 metres high at the centre of the court (on sand) to make the game more dynamic and spectacular. Therackets have standard sizes and must not exceed 55cm in length, 30cm in width with a maximum thickness of 3.5 cm. The ball issimilar to a tennis ball, but with lower pressure. The rules of the game are similar to tennis and defined by the International Federationof Beach Tennis (IFBT) and the Italian Tennis Federation. There are several variations of the game to allow enthusiasts to play thisgame on various surfaces and throughout the year such as Indoor Beach Tennis, Gym Tennis, Free Tennis (which can be played onany surface: cement, clay, grass). Obviously there is no shortage of enthusiasts in Sardinia with many associations authorized by theItalian Tennis Federation (FIT). On the Poetto beach in Cagliari the Beach Tennis regional championship was held at the end of July,organized by Beach Tennis Sardinia (BTS). On the island many establishments are preparing new courts to allow the many enthu-siasts to play. There is never a dull moment and beach tennis can be truly spectacular especially when played by top level athletes.Whether you are amateur or professional, beach tennis will certainly have you hooked and you are sure to have an unforgettabletime amid the enchanting scenery of the beaches of the South East of Sardinia.

Il beach tennis, è uno sport ideato in Italia e in fase di espansione internazionale

metri alcentro delcampo (su sab-bia) per rendere ilgioco più dinamico e spet-tacolare. Le racchette hannodelle dimensioni standard e nondevono superare i 50cm in lunghez-za, 30 in larghezza con uno spessoremassimo di 3,5cm. La palla è simile aquella da tennis, ma ha una pressio-ne inferiore rispetto a quest’ultima.La visione del gioco è simile albeach-volley, ma le regole sono defi-nite dalla Federazione Italiana Tennis.Esistono diverse varianti di gioco perpoter praticare questa disciplina suvari terreni e durante tutto l’annocome il Beach Tennis Indoor (tennisda spiaggia al coperto), Gym Tennis(Tennis da palestra), Free Tennis (sipuò giocare su qualsiasi altra super-ficie: cemento, terra rossa, prato).Ovviamente gli appassionati inSardegna non mancano contanto di associazioni autorizzatedalla Federazione ItalianaTennis FIT. A dimostrazionedell’alto valore degli atletinostrani, citiamo alcuni risul-tati importanti ottenuti in

campo nazionale. Quest’anno LuciaCasinu e Stefania Accardi hannoconquistato il bronzo nel doppiofemminile. L’anno scorso invece, AlexIndragoli e Mauro Pompei si sonodistinti nel doppio maschile con lavittoria di categoria e tra i giovani,Antonio Columbano e Nicola Guisonella categoria Junior Under 16. Nellaspiaggia del Poetto, a Cagliari, si èsvolto quest’anno, la prima tappainternazionale del circuito ITF diBeach tennis organizzato con la col-laborazione di tutte le società caglia-ritane (beach tribu, sardinian sharks ebeach tennis cagliari). A Muravera il18-19 Settembre presso la spiaggiadel Villaggio 4 Mori il torneo interna-zionale ITF di doppio misto e doppiomaschile e femminile per la chiusuraufficiale della stagione estiva.Nell’Isola molti stabilimenti stannoattrezzando nuovi campi per per-mettere ai tanti appassionati, la prati-ca di questo sport. Tra schiacciate e

lanci sulla sabbia, il beach tennis saessere davvero spettacolare soprat-tutto se praticato da altleti di altolivello. Che siate degli amatori o deigiocatori professionisti, il beach ten-nis vi conquisterà di certo, regalan-dovi momenti indimenticabili negliincantevoli scenari delle spiagge delSud Est della Sardegna. Per ulterioriinformazioni e regolamento visita isiti internet: www.federtennis.it/beachtenniswww.beachtennisardegna.comwww.sardiniansharks.itwww.btcup.sardiniansharks.it

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Info

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Beach tennis “la moda” dell’estate

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Il mare, con i suoi incredibili riflessi, cosìlimpido da poter intravedere bianchifondali di sabbia finissima. Le incredi-bili calette, le coste, le spiagge. Nonsono le uniche attrattive presenti nellaSardegna Sud-Est, ove è impossibilenon farsi rapire dalla varietà e la bellez-za dei paesaggi, così fedeli nelle costealle splendide immagini da cartolinanote oggi a tutto il mondo e così sor-prendenti nell'entroterra. Qui apparela Sardegna meno conosciuta. Quellache non ti aspetti. Una Sardegna capa-ce di “incantare” con i colori accesi diuna vegetazione mediterranea evariegata. Montagne aspre, antichevallate testimoni di una storia millena-ria, un ambiente incontaminato e atratti selvaggio. Immagini, profumi esuoni che si irradiano dal profondodell'anima di una terra che ha tantissi-mo da raccontare. Una terra i cui fruttirappresentano la vera essenza di unautentico angolo di paradiso. Chi haavuto il piacere di visitare la Sardegnae il sud-est in particolare, conoscebene questi sapori e questi aromi edifficilmente li dimentica. Basti pensa-re al pesce, immancabile nelle tavolesarde, soprattutto nelle zone costiere.

Spigole, orate, triglie, grandi pesci difondale come dentici, ricciole e cernie.Ma anche deliziosi crostacei comel'aragosta, i gamberi e molluschid'ogni sorta come polpi, calamari, sep-pie, arselle e cozze. Che dire poi deiprodotti più tipici come la “bottarga”(autentica delizia preparata con leuova di muggine)? Oppure i formaggidai sapori decisi e appetitosi, il rinoma-to maialetto allo spiedo, sapientemen-te presentato su un letto di mirto pro-fumato, e molte altre delizie. La sempli-cità e la genuinità sono comuni deno-minatori nella cucina sarda e cosìcome a tavola, questa stessa semplici-tà aè rievocata nei gesti della quotidia-nità e nelle arti. Basti pensare alla musi-ca e agli strumenti musicali più tipici,le launeddas, costruiti con canne palu-stri attraverso tecniche custodite gelo-samente. La materia prima si legasempre, immancabilmente alla terra,da tempo immemore. Le sonorità pro-dotte sono dunque ruvide e affasci-nanti allo stesso tempo.

Sardegna Sud Est, la terra del sognoAmbiente, cultura, gastronomia ed ospitalità per una vacanza indimenticabile

Sardinia South East, the land of dreams

Those who have had the pleasure of visiting Sardinia,and the south east in particular, know well and appre-ciate the flavours and aromas that are most typical ofthis land. Fish is never missing from the Sardiniantable, especially in coastal areas. Sea bass, sea bream,

mullet, white bream, the great fish of the sea floor such as red snapper,amberjack and grouper, but also delicious crustaceans like lobster, prawnsand molluscs of every type. ‘Bottarga’, an authentic delicacy prepared fromthe eggs of mullet roe, is one of the most famous products. Sardiniancheeses have marked and appetising flavours and often accompany thefamous ‘maialetto allo spiedo’, suckling pig roasted on a spit, presented inthe traditional way on a bed of perfumed myrtle. Simplicity and authenti-city are common themes in Sardinian cuisine. The same simplicity is retai-ned in everyday life and in the arts. The most typical musical instrumentsin Sardinia are the ‘Launeddas’, made from marsh reed following jealouslyguarded techniques.

Wer das Vergnügen hatte Sardinien zu besuchen und besonders denSüd-Osten, kennt und schätzt die typischsten Geschmäcke undAromen dieses Landes. Der Fisch ist unfehlbar auf den sardischenTischen, hauptsächlich an den Küstenzonen. Seebarsch, Goldbrasse,Meerbarbe, Brasse, große Fische der Wassertiefen wie Zahnbrasse,

Seriola dumerili, Zackenbarsch aber auch köstliche Krustentiere wie Langusten, Garnelenund jede Art von Mollusken. Unter den berühmtesten Produkten, der "Rogen", authentischeKöstlichkeit, zubereitet mit den Eiern der Meeräsche. Die sardischen Käse haben kräftige undappetitanregende Geschmäcke und oft begleiten sie das berühmte Schwein, am Spießgebraten, zubereitet nach der Tradition auf einem Bett aus wohlriechender Myrte. DieEinfachheit und die Unverfälschtheit sind gemeinsame Nenner in der sardischen Küche.Dieselbe Einfachheit ist ins Gedächtnis zurückgerufen in den Gesten der Alltäglichkeit undin den Künsten. Die typischsten Musikinstrumente Sardiniens sind "die Launeddas", ange-fertigt mit Schilfröhren durch Verfahren welche bedacht aufbewahrt werden. DasRohmaterial ist immer schon seit alten Zeiten mit der Erde verbunden. Das Gebiet des Süd-Osten Sardiniens ist charakterisiert durch die tausendjährige Geschichte und Kultur.

Info

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Castiadas, M.te Turno

Baunei, Cala Goloritzè

il trenino verde

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Le bellezze naturalistiche restanotuttavia il fiore all'occhiello per ilcomparto turistico isolano.Pensando ai litorali da visitare, èquasi impossibile delineare unaclassifica dei luoghi più belli. Dallapunta più a sud percorrendo il ter-ritorio verso nord, lo spettacolo èdavvero sorprendente. Dalla

Spiaggia dei centomila “Il Poetto”che, nonostante un recente disa-stroso tentativo di ripascimento,continua ad essere anno dopoanno meta prediletta per i cagliari-tani, per tanti sardi provenienti dal-l'hinterland e per una consistenterappresentanza di turisti stranieri, sisnoda un meraviglioso itinerario.

La spiaggia dei centomila

Cagliari, la spiaggia del Poetto e le circo-stanti falesie della Sella del Diavolo, eccole meraviglie che la rendono un gioiellonel Mediterraneo. Tra storia e cultura, tracielo e sole, mare e terra, la città apparecome un luogo eletto di un turismosempre più entusiasta e mai pago diquesta straordinaria alchimia di attratti-ve. Benvenuti a Karalis dunque. La sualuce, la sua storia e le sue bellezze sonoapprezzabili nei quartieri storici Marina,Stampace, Castello. Il lungo litorale delPoetto, con i suoi 7 Km. di spiaggia, ilfiore all'occhiello di questa perla delMediterraneo, meta ogni anno dimigliaia di turisti provenienti da tutto ilmondo. Cagliari, capoluogo dellaSardegna vanta una tradizione enoga-stronomica tipica. La cucina marinaraallieta e soddisfa i palati più esigenti, coni suoi frutti freschissimi. Prodotti di unmare cristallino e unico al mondo. Nel1896, Cagliari era popolata da poco piùdi 50 mila abitanti. Fino ad allora la cittàcolonizzata era governata da diversemonarchie straniere che si sono succe-dettero con le trame di un'aristocraziacollegata a doppio filo. I rappresentantidelle grandi famiglie, per la prima volta,in pratica i nobili di Cagliari, fecero stra-da alla nuova borghesia commerciale eliberale. Il Comune abbandonò le stret-te stradine di castello (Casteddu, così sichiamava la città), ed uscendo dalle

scinante che mai. Il mare rende equili-brio e mette a disposizione dell'uomole sue grandi risorse rigeneranti. Madrenatura compie il suo corso. Come nelcaso dello stagno di Molentargius.Un'oasi di pace nel cuore di Cagliari diimportanza notevole, in quanto habitatnaturale dei bellissimi fenicotteri rosache qui, come solo in pochissimi altriposti al mondo, nidificano.

antiche mura fortificate - che in più diun'occasione salvarono la sua gentedalle invasioni - scese a valle. Il cuorepulsante dell'economia si stabiliscedavanti al porto, icona della modernacittà mercantile. E qui che i pescatoriCagliaritani trovano lo sbocco alla loroattività naturale. Ma se la stessa ubica-zione in una posizione così strategica,fece all'epoca di Cagliari una città mer-cantile, rimane salvo il concetto che per-mise che il fianco potesse essere vulne-rabile. E' qui che subì i numerosi bom-bardamenti della Seconda GuerraMondiale. Il 19 maggio 1950, vennericonosciuta alla città la medaglia d'oroal valor militare. In quel preciso istante ilmare riprende tra le sue braccia la cittàe curandola dalle ferite la rese più affa-

Cagliari, il fascino del capoluogo

Cagliari, the charm of the principal city

Cagliari, Poetto beach and the surrounding cliffs of the Sella delDiavolo; these are the wonders that make it a jewel of theMediterranean. Surrounded by history and culture, sun and sky,earth and sea, the city is emerging as a place sought out by ever

more enthusiastic tourists who never tire of its extraordinary mix of attractions. So welco-me to Karalis. Its light, its history and its beauty can be appreciated in the historic quarters ofMarina, Stampace and Castello. The Poetto coastline, with its 7km of beach, the jewel in thecrown of this pearl of the Mediterranean, each year the destination of choice for thousandsof tourists from all over the world. Cagliari, principal city of Sardinia, boasts a characteristicwine and gastronomy tradition. The seafood cuisine excites and satisfies even the mostdemanding palates with the freshest raw ingredients, produce of a crystalline sea which isunique in the world. In 1896, Cagliari had a population of little more that 50 thousand inha-bitants. Until then the colonised city had been ruled by a series of different foreign monar-chies who were replaced by an aristocracy very closely connected to the monarchy. For thefirst time, the representatives of the great families, in essence Cagliari’s nobility, paved theway for the new commercial and liberal bourgeoisie. The Council abandoned the little nar-row streets of Castello (Casteddu, as the city was called), and, leaving the city’s ancient for-tified walls, which on more than one occasion had saved its people from invasions, camedownhill. The beating heart of the economy was established in front of the port, symbol ofthe modern merchant city. It is here that Cagliari’s fishermen find the source for their natu-ral activity. But while it was its setting in such a strategic position that in the past madeCagliari a merchant city, it is also the attribute that made the area vulnerable and during theSecond World War it suffered numerous bombardments. On 19 May 1950, the medal ofhonour was awarded to the city for military bravery. In this precise instant it was as thoughthe sea took the city into its arms again and, healing its wounds, made it more enchantingthan ever. The sea restored equilibrium and revitalised man with its great regeneratingresources. Mother Nature completed her course. This is also the case of the lagoon ofMolentargius. It is an oasis of peace in the heart of Cagliari, of significant importance thanksto its role as the natural habitat of the beautiful pink flamingoes that nest here, one of veryfew nesting sites in the world.

Cagliari, der Strand des Poetto und die umliegenden Klippen der Sella delDiavolo, das sind die Schönheiten, welche es zu einem Schmuckstück desMittelmeeres machen. Zwischen Geschichte und Kultur, zwischen Himmelund Sonne, Meer und Land, erscheint die Stadt als ein auserlesener Ort

eines immer begeisterten Tourismus und nie zufrieden mit dieser außergewöhnlichen Alchimievon Attraktionen. Also willkommen in Karalis. Sein Licht, seine Geschichte und seine Schönheitensind schätzenswert in den historischen Stadtvierteln Marina, Stampace, Castello. Der ausgedehnteKüstenstreifen des Poetto mit seinem 7 km langen Strand, ist das Aushängeschild dieser Perle desMittelmeeres, jedes Jahr Ziel von Tausenden Touristen, aus allen Teilen der Welt kommend. Cagliari,Hauptstadt Sardiniens rühmt eine typische önogastronomische Tradition. Die Meeresküche erfreutund stellt die anspruchsvollsten Gaumen mit ihren sehr frischen Früchten zufrieden. Produkte eineskristallklaren und einzigartigen Meeres auf der Welt. Im 1896 war Cagliari von wenig mehr als fün-fzigtausend Einwohnern bewohnt. Bis dahin war die kolonisierte Stadt von verschiedenen aus-ländischen Monarchien regiert, welche sich mit den Handlungen einer mit ihr zweifädig verbun-denen Aristokratie abgelöst hat. Die Vertreter der großen Familien, d.h. die Adeligen von Cagliarimachten zum ersten Mal Bahn für das neue kommerzielle und liberale Bürgertum. Die Gemeindeverließ die engen Straßen von Castello (Casteddu, so benannte sich die Stadt) und die alten gefe-stigten Mauern, welche in mehr als einer Gelegenheit ihr Volk vor den Invasionen retteten und zogtalwärts. Das pulsierende Herz der Ökonomie legt sich vor dem Hafen fest, Ikone der modernenHandelsstadt. Hier finden die Fischer von Cagliari den Ausgangspunkt für ihre natürliche Aktivität. Aber wenn dieselbe Lage in einer so strategischen Position zu jener Zeit eine Handelstadt ausCagliari machte, bleibt das Konzept offen, das erlaubte, daß die Seite verletzlich sein könne. Hier erlittsie die zahlreichen Bombardierungen des zweiten Weltkrieges. Am 19. Mai 1950 wurde der Stadtdie Goldmedaille für die Militärtapferkeit verliehen. In jenem Augenblick nimmt das Meer die Stadterneut in seine Arme auf und ihre Verletzungen heilend, machte es sie faszinierender als je. DasMeer gibt Gleichgewicht und stellt dem Menschen seine großen regenerierenden Ressourcen zurVerfügung. Mutter Natur erfüllt seinen Lauf. Wie im Fall des Teiches von Molentargius. Eine Oasedes Friedens, im Herzen von Cagliari, von bemerkenswerter Wichtigkeit, da er natürliches Habitatder wunderschönen rosaroten Flamingos ist, welche hier wie in sehr wenigen anderen Orten derWelt, nisten.

ph. A. Masala

ph. A. Masala

ph. A. Masala

Cagliari, Il Poetto e Marina Piccola

Cagliari, vista sul porto

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La posizione strategica sul mare, convista panoramica mozzafiato, non è lasola attrattiva della città di Cagliari. Trale vie del capoluogo sardo, si possonoinfatti scoprire incredibili bellezze sto-riche e architettoniche. Il nostro tourpuò dunque iniziare partendo dallastorica via Roma, raffinato ingresso cit-tadino ove fa capolino l'imponentePalazzo Civico. È questa una costruzio-ne risalente ai primi del '900, nellaquale si possono apprezzare elemen-ti gotici e liberty. Le due torri a piantaottagonale, caratterizzano la strutturaaustera del palazzo che si mostra slan-ciato e luminoso agli occhi del visita-tore, soprattutto in virtù del biancodella pietra calcarea con la quale fùrealizzato. Altro importante monu-mento cagliaritano è il Santuario dellaBasilica di Bonaria, risalente al 1324.Edificato per volere dell'infanteAlfonso d'Aragona, il Santuario fùluogo prescelto per fornire assistenzaspirituale ai militari impegnati nell'as-sedio della città. La Statua dellaVergine di Bonaria, scoperta nel 1370e ospitata fin d'allora all'interno dellachiesa, divenne nel 1908 patrona del-l'intera isola e rappresenta ancoraoggi un simbolo di buon auspicio peri naviganti. Nella zona di “Castello”,sono molteplici le testimonianze diuna storia antica. A delimitare il quar-tiere più “alto” di Cagliari vi è l'appari-scente Bastione di Saint Remy. Unluogo particolarmente caro ai caglia-ritani che, specialmente la sera, si reca-no nei graziosi locali ubicati sull'ampiaterrazza all'aperto. La vista dalBastione di Saint Remy è davvero stra-ordinaria. Da qui si può infatti ammira-re un ampio scorcio della città e dellasua affascinante costa. Il Bastione, cosìcome il palazzo del Municipio, fucostruito in pietra calcarea tra la fine

Cagliari, capitale nel mediterraneo

Cagliari capital of Mediterranean

Along the streets of the Sardinian capital, you can discover

incredible historical and architectural beauties. Our tour

starts from the historical Via Roma where we can find the

imposing Town Hall which dates back to the early 20th century. Another impor-

tant Cagliari monument is the Sanctuary of the Basilica of Bonaria, dating back to

1324. The statue of the Virgin of Bonaria, discovered in 1370 and since then hou-

sed inside the church, in 1908 became the patron saint of the island and is still

today a symbol of good omen for sailors .Marking the beginning of the “highest”

district of Cagliari is the striking Saint Remy Bastion, from where you can admire

a wide view of the city and its charming coastline. The Bastion, like the Town Hall,

was built in limestone between the late 19th century and the early 20th century.

"Viale Buoncammino" is one of the most suggestive parts of Cagliari, both for the

incredible view of the Gulf of Cagliari it offers and for the presence of high trees

whose leaves provide a refreshing cover on hot summer days

Die Position über dem Meer ist nicht der einzige Reiz der Stadt

Cagliari. Unsere Tour beginnt von der via Roma. Der Stadtpalast

geht auf die ersten Jahre des 1900 zurück. Zwei Türme charakteri-

sieren den leuchtenden Bau, aus Weißem Kalkstein. Sehenswert ist die Wallfahrtskirche

der Basilika von Bonaria vom Jahr 1324. Es war ein Ort um den Soldaten geistlichen

Beistand zu leisten. Die Statue der Jungfrau von Bonaria wurde ihm Jahr 1908

Schutzpatronin der Insel und ist ein Symbol des Schutzes für die Seefahrer. Die Bastei von

Saint Remy grenzt das Stadtviertel Castello ab. Ein beliebter Ort der Einwohner von

Cagliari, die sich am Abend in die Lokale auf der Terrasse im Freien begeben. Die Bastei

wurde zwischen Ende des 19. und Beginn des 20. Jahrhunderts erbaut. Die Freitreppe, auf

der Piazza Costituzione ist von vielen Touristen begangen, die sich mit ihren Stufen ausei-

nandersetzen, um die oben liegenden Terrassen zu erreichen. Auch ein Spaziergang zum

Viale Buoncammino ist unerläßlich, eine der schönsten Ecken von Cagliari, sei es wegen

der Aussicht auf den Golf, als auch wegen der Anwesenheit hochstämmiger Bäume

Cagliari, la scalinatadel bastione

Cagliari, il palazzo del municipio

Cagliari, il bastionedell'800 e i primi del '900. La grandescalinata marmorea che si affacciasulla graziosa piazza Costituzione, èpercorsa ogni giorno specialmeted'estate, da tanti turisti che sfidano inumerosi gradini per accedere alleterrazze sovrastanti. Proseguendoverso la parte più alta della città, èd'obbligo una passeggiata nel carat-teristico “Viale Buoncammino”. È que-

sto infatti uno degli angoli più sugge-stivi di Cagliari, sia per l'incredibile vistache si offre sul Golfo di Cagliari cheper la presenza di piante ad alto fustoche con le loro fronde garantisconoun certo refrigerio nelle calde giorna-te estive. A pochi passi dal VialeBuoncammino, si possono visitare leantiche rovine dell'Anfiteatro

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Cagliari, citta d’ arte, cultura e storia

Cagliari, the city of art, culture and history

A few steps from Viale Buoncammino, you can visitthe ancient ruins of the Roman Amphitheatre, thelargest monument of its kind in Sardinia. Since 2000,the Roman Amphitheatre of Cagliari has hosted

music, operas and theatrical performances at an international level.Going towards the ancient gateways to the old city we find the Citadelof Museums which houses the National Art Gallery, the ArchaeologicalMuseum and some permanent exhibitions. The Tower of San Pancrazio,located at the top of the Castello is another important symbol of thecity, nearly 40 metres in height and austere in appearance. In ancienttimes, from its construction in the early 14th century, it housed priso-ners. Even higher and older is the Elephant's Tower, built in 1207 byPisans for defensive purposes and later used as a prison. The cathedralis located in the Castello district and was built by the Pisans in thethir teenth century.

Cagliari, tramonto sulgolfo visto da castello

Sopra la torre dell’elefantesotto il particolare

Romano, il più grande monumentodel “genere” in Sardegna.Dell'originario monumento restanooggi intatte le sole parti scavate nellaroccia e risalenti al III sec.d.C. Dal 2000,l'Anfiteatro Romano di Cagliari fa daaffascinante scenario ad eventi musi-cali, opere liriche e rappresentazioniteatrali di livello internazionale.Proseguendo verso le antiche ported'accesso alla città antica, troviamo laCittadella dei Musei, anticamenteregio Arsenale e attualmente grandecomplesso museale che ospita laPinacoteca Nazionale, il MuseoArcheologico (ove sono custoditi pre-ziosi reperti risalenti all'età preistorico-nuragica) e alcune mostre perma-nenti. Anche la Torre di San Pancrazio,ubicata nella parte più alta di Castelloè un importante simbolo cittadino,con i suoi quasi 40 metri d'altezza el'aspetto austero. Anticamente, findalla sua costruzione all'inizio del1300, ospitava i carcerati e per secoli,proprio da questa torre riecheggiavano i sinistri rintocchi della

campana ad accompagnare i con-dannati a morte nel loro ultimo cam-mino. Ancora più alta ed antica è laTorre dell'Elefante, eretta nel 1207 daipisani per scopi difensivi e adibita acarcere successivamente. Il nomecurioso di questa torre, deriva dallapiccola scultura d'elefante incastona-ta in una piccola mensola al'angolodella torre stessa. Anche Cagliari natu-ralmente ha la sua cattedrale. Ubicataanch'essa nel quartiere Castello ededificata dai pisani nel XIII secolo èoggi motivo d'orgoglio per i cagliari-tani che ad essa sono particolarmen-te legati. Attraverso i secoli, la strutturaoriginaria subì numerosi interventi.

In der Nähe liegen die Ruinen des römischen Amphitheaters.Seit dem Jahr 2000 wird es zum Bühnenbild für musikali-sche Ereignisse, lyrischer Werke und Theateraufführungenvon internationalem Niveau. Am Eingang der Altstadt liegt

die Cittadella dei Musei, einst königliches Arsenal und heute Museumskomplex,welcher die Staatspinakothek, das archäologische Museum und einigeAusstellungen beherbergt. Auch der Turm von San Pancrazio ist ein Stadtsymbol.Er beherbergte die Gefangenen und von ihm hallten die Glockenschläge, welchedie zum Tode Verurteilten auf ihrem letzten Gang begleiteten. Der Turm desElefanten (1207) von den Pisanern erbaut und dann als Kerker benutzt. SeinName stammt von der kleinen Skulptur eines Elefanten, eingefaßt in einerKonsole an der Ecke des Turmes. Die Kathedrale, ist heute Ursache des Stolzes fürdie Einwohner der Stadt. Die Fassade, aus dem Jahr 1930 zeigt ein Ensemble vonStilen: die Romanik, der Pisanische und jener aus Lucca. Die Innenkapellen, dasPresbyterium, die Krypta und der Domschatz sind Zeugnisse der Vergangenheit.

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Cagliari, non smette mai di stupire

Cagliari, surrounded by nature

Cagliari, la basilica di Bonaria

Cagliari, parco di molentargius

L'attuale facciata, non moltodissimile all'originaria, risaleinfatti al 1930 e mostra unarmonioso “ensamble di stili”, ilromanico, il pisano e il lucche-se. Le cappelle all'interno, ilpresbiterio, la cripta e il tesorodel Duomo, sono preziosetestimonianze di un anticopassato. Allontanandoci dalquartiere Castello, è d'obbligouna visita alla chiesa di SanSaturnino, nel quartiereVillanova. La chiesa, con l'adia-cente necropoli, è uno dei piùimportanti ed antichi comples-si paleocristiani dellaSardegna. Dell'antica basilicaresta oggi solo una parte dallaquale si intravede l'antica pian-ta a croce greca. San Saturninofu gravemente danneggiatadai bombardamenti dellaseconda guerra mondiale. Solonel 1996 fu riaperta al pubblicoe riconsegnata alla città. Perconcludere il nostro viaggioalla scoperta di Cagliari, non sipuò tralasciare una menzionealla splendida oasi naturalisticadi Molentargius. Oggi infatti, loStagno di Molentargius è Parconaturale regionale e ospita unagrande colonia di fenicotteri

rosa (circa 11.000 splendidiesemplari che hanno sceltoMolentargius per la nidificazio-ne). Ai fenicotteri rosa siaggiungono ben 180 specie diuccelli diversi tra i quali ancheaironi, polli sultani, cavalierid'Italia, folaghe, germani reali emolti altri ancora...Tra storia,cultura paesaggi mozzafiato enaturalmente una natura viva eincontaminata, la città diCagliari si presenta al visitatorecome un prezioso scrignoaffacciato nel mediterraneo.Uno scrigno i cui tesori nonsmettono mai di stupire...

Through the centuries, the original structure hasundergone numerous restoration works. The currentfacade dates from 1930 and shows a harmonious"ensemble of styles", Roman, Pisan and Luccan.The

San Saturnino church in the Villanova district, with the adjacentNecropolis, is one of the most important early Christian and ancientcomplexes in Sardinia. The Molentargius Pond is a Regional NaturePark and hosts a large colony of pink flamingos and some 180 differentspecies of birds.With history, culture, breathtaking landscapes and ofcourse a living and unspoilt nature, the city of Cagliari is like a precioustreasure chest overlooking the Mediterranean.

Auch ein Besuch bei der Kirche von San Saturnino ist uner-läßlich. Die Kirche und die Nekropolis ist eines der ältestenfrühchristlichen Komplexe Sardiniens. Von der alten Basilikableibt nur noch ein Teil an dem man den griechischen

Kreuzgrundriß erkennt. Die Kirche wurde von den Bombardierungen sehr beschä-digt. Im Jahr 1996 wurde sie wieder eröffnet. Am Ende unserer Reise kann mandie Naturoase von Molentargius nicht unterlassen. Diese ist Regionalpark undbeherbergt eine Kolonie von zirka 11000 rosaroten Flamingos die dort nisten.Außerdem fügen sich 180 Arten von Vögeln hinzu. Zwischen Geschichte, Kultur,atemberaubenden Landschaften präsentiert sich Cagliari dem Besucher wie eindem Mittelmeer zugewandter, wertvoller Schrein. Ein Schrein, dessen Schätze nie-mals aufhören zu entzücken.

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Un percorso unico che percorrendoil Viale Poetto partendo da Cagliari,offre un colpo d'occhio suggestivosugli stagni di Quartu Sant'Elena (apochi km dal capoluogo e rinoma-tissimi per le grandi colonie di feni-cotteri rosa che li popolano) da unlato e dall'altro direttamente sul lun-gomare. Chilometro dopo chilome-tro, procedendo in direzioneVillasimius, il paesaggio muta,mostrandosi a tratti aspro nella scar-sa vegetazione. È qui che la strada siinerpica tra le montagne. Pochi tor-nanti dividono lo sguardo ignaro delvisitatore da un panorama spettaco-lare. Superate le prime montagneappare il mare. Azzurro e limpido, adaccarezzare deliziose insenature espiagge bianchissime. I litorali diGeremeas, Torre delle Stelle, Solanas,si fanno ammirare dall'alto, suscitan-do in chi li scruta l'irrefrenabile desi-derio di fare almeno un tuffo in quel-le acque cristalline per poi adagiarsial sole sulla sabbia finissima e abba-gliante. Proseguendo il percorso, latappa obbligata è Villasimius. Unvitale centro turistico preso d'assaltoogni anno da migliaia di turisti. Quisorge anche l'Area Marina Protetta diCapo Carbonara-Villasimius. Un veroparadiso per gli amanti del diving,per la ricchezza e la bellezza dei fon-dali, habitat incontaminato di unafauna acquatica unica al mondo. Daqueste parti, le vacanze possonorivelarsi davvero esaltanti. La molte-plicità di strutture ricettive (alberghi,camping, ristoranti, locali di ognigenere), l'efficienza dei servizi, rap-presentano una risposta efficace allaforte domanda turistica specialmen-te nel “clou” del periodo estivo. C'èspazio infatti per il puro divertimen-to, ma anche l'opportunità di goder-si una vacanza in pieno relax. AncheCosta Rei è altra rinomatissima meta

(non lontana da Villasimius), con ilsuo grazioso centro urbano e la piaz-zetta che accoglie spesso manifesta-zioni e sagre di vario genere. Laspiaggia di Costa Rei si caratterizzaper la sabbia dorata e le imponentidune sabbiose. Il mare è un'autenti-ca piscina con le acque trasparenti epopolate da miriadi di piccoli pesciche talvolta, si avvicinano curiosi aipiedi dei bagnanti in prossimità delbagnasciuga. Per poter visitare le piùbelle spiagge del Sud-Est Sardegna egodere a pieno delle bellezze cheesse offrono, occorrerebbero mesi. I

luoghi, i litorali, i fondali sono talmen-te vari e meravigliosi ognuno per lesue peculiarità, che meriterebberolunghi soggiorni da giugno fino asettembre inoltrato. Da Costa Rei,proseguendo verso Muravera,Villaputzu, Porto Corallo, Marina diTertenia e Marina di Gairo si osserva-no paesaggi più selvaggi e certa-mente non meno suggestivi.

Viaggio sulla costa, verso l'OgliastraSosta obbligatoria a Villasimius e Costa Rei, per ammirare un mare da favola

Journey along the coast, from Cagliari towards Ogliastra

Starting with ‘Poetto’, the beach of the masses, which has always been dear to theCagliaritans, many Sardinians from the inland area and the ever-present groups offoreign tourists, an impressive itinerary unfolds. A unique trail which, departing fromCagliari, offers an enchanting view of the lagoon of Quartu Sant’Elena on one side (afew kilometres from the main city and very famous for the large colonies of pink fla-

mingoes that inhabit it) and on the other directly out onto the seafront. Proceeding in the direction ofVillasimius, the landscape changes and the road begins to climb up into the mountains. A few turnsseparate the visitor’s unsuspecting eyes from a spectacular panorama. Once you pass the first mountains,the sea appears. The coastline of Geremeas, Torre delle Stelle and Solanas can be admired from above, pro-voking the desire just to jump into the cristalline water. Continuing on the route, Villasimius is an unmis-sable stop. A vibrant tourist centre that is invaded by thousands of tourists each year. Here you can findthe Protected Marine Area of Capo Carbonara-Villasimius. A real paradise for diving enthusiasts becauseof the richness and beauty of the ocean floor, an unspoilt habitat which is home to aquatic species uni-que in the world. The plethora of accommodation, including hotels, campsites, restaurants and bars ofevery type, and well organised facilities, represent an efficient response to high tourist demand. Costa Reiis another very famous destination not far from Villasimius, with a pleasant town centre and town squa-re which often hosts events and fairs of various kinds. Proceeding towards Muravera, Villaputzu, PortoCorallo, Marina di Tertenia and Marina di Gairo you will be following scenery which is wilder but certain-ly no less impressive. Here nature is luxuriantly evident in the vegetation. Sometimes it is necessary topass through entire pine forests or large areas of undergrowth and Mediterranean maquis to reach thebeaches.

Vom Strand der Hunderttausenden, "der Poetto" seit eh und je bevorzugtes Ziel für dieEinwohner von Cagliari und für die vielen Sarden welche vom Hinterland kommen undfür eine beträchtliche Vertretung von ausländischen Touristen, entwickelt sich einewunderschöne Route. Eine einzigartige Strecke, welche von Cagliari ausgehend, einenbeeindruckenden Blickfang auf die Teiche von Quartu S. Elena bietet, nur wenige

Kilometer von der Hauptstadt entfernt und sehr berühmt wegen der großen Kolonien von rosarotenFlamingos welche sie auf beiden Seiten, direkt an der Strandpromenade besetzen. Richtung Villasimius wei-terfahrend, ändert sich die Landschaft und die Straße schlängelt sich zwischen den Bergen hoch. WenigeHaarnadelkurven trennen den unwissenden Blick des Besuchers von einem überwältigenden Panorama.Nachdem man die ersten Berge hinter sich gelassen hat erscheint das Meer. Die Küsten von Geremeas, Torredelle Stelle, Solanas lassen sich von oben bewundern und wecken in jenem der sie betrachtet einen unen-tbehrlichen Wunsch wenigstens einen Sprung in jene kristallklaren Gewässer zu machen. Fortfahrend aufder Strecke ist die obligatorische Etappe Villasimius, ein lebhaftes Touristenzentrum jedes Jahr von tausen-den Touristen bestürmt. Hier erhebt sich die geschützte Meeresfläche von Capo Carbonara-Villasimius. Einechtes Paradies für die Liebhaber des Diving, wegen des Reichtums und der Schönheit der Wassertiefen,unberührtes Habitat einer weltweit einzigen Wasserfauna. Die Vielfalt der Beherbergungstrukuren wieHotels, Camping, Restaurants, Lokale jeder Art, die Effizienz der Dienstleistungen stellen eine überzeugendeAntwort gegenüber der starken Touristenanfrage, dar. Costa Rei ist ein sehr berühmtes Ziel, nicht weitentfernt von Villasimius, mit seinem reizenden Stadtzentrum und der kleinen Piazza die VeranstaltungenVolksfeste verschiedener Art aufnimmt. Nach Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia undMarina di Gairo fortfahrend, beobachtet man wildere Landschaften, aber bestimmt nicht weniger eindruck-svoll. Hier zeigt sich die Natur wuchernd in der Vegetation.

Villasimius, Porto Giunco

Baunei, trekking a Cala Goloritzè

ph. archivio Provincia d’Ogliastra

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Quartu tra storia, ambiente e culturaQuartu including history, the environment, culture and events

Visiting the city of Quartu S. Elena for the first time, you can find historically and cultural-ly important places. In the Cepola district (the Old Town) there is the church of SantaMaria, probably built on the remnants of an ancient Christian church. More striking is theBasilica of Empress St. Elena (the Patron Saint of the city,) dating back to the sixteenth cen-

tury, located in the square. The church which has best preserved its original structure is St. Peter in Ponte, loca-ted inside the cemetery in the suburbs of the town. There are also some very old houses, whose original struc-tures made of mud bricks are evident and frescoes depicting geometric designs can still be seen on the ceilings.Some of these are open to the public during the "monumenti aperti” event. The museum "Sat Dom'e Farra"(Flour House) contains the largest collection of instruments of the agro-pastoral civilization on the island. Alsoworth seeing is the Ethnographic "Life Cycle" Museum which is located in an old Campidanese house datingback to 1800 and gives a picture of life in Sardinia between the eighteenth and twentieth centuries. TheMolentargius lagoon, west of the city, is of great naturalistic importance. Its rich bird life (including beautiful pinkflamingos), has lead it to be considered one of the most important wetlands in Europe. Summer in Quartu SantElena is always very lively. Sciampitta, the International Folklore Festival, includes folk groups from around theworld and attracts thousands of Italian and foreign tourists.

Wenn man die Stadt Quartu S. Elena zum ersten Mal besucht, kann man wirklich überra-schende Plätze und Bauten entdecken. Im Stadtteil Cepola befindet sich die Kirche der Hl.Maria, wahrscheinlich auf den Überresten einer alten frühchristlichen Kirche erbaut, derenWiederaufbau auf das Jahr 1300 zurückgeht. Die Kirche, aus einem Schiff bestehend, istsehr einfach in der Struktur und in der Ausstattung. Auffallender ist die Basilika der Hl.

Kaiserin Helena, die Stadtpatronin, gelegen auf der gleichnamigen Piazza. Nach oftmaligen Restaurierungenbleiben von der ursprünglichen Struktur, welche auf das XVI. Jahrhundert zurückgeht, nur der Kirchturm und dieerste Sakristei. Im Inneren der Kirche befinden sich wunderschöne Fresken und werden viele alte Fundstückeaufbewahrt. Die Kirche, welche am besten ihre Originalstruktur bewahrt hat ist jene des Hl. Petrus in Ponte, inder Stadtperipherie, im Inneren des Friedhofes gelegen. In dieser Struktur sind spätromanische und gotischeElemente sichtbar. Man kann sich das Museumhaus " Sa Dom' e farra" nicht entgehen lassen wo die ausführli-chste Sammlung der Instrumente der Hirtenkultur aufbewahrt wird. Sehenswert ist auch das ethnographischeMuseum. Die Lagune von Molentargius bleibt eine der wichtigsten naturwissenschaftlichen Flächen. DerSommer in Quartu. S. Elena ist immer sehr lebhaft. Sciampitta, Volksfest des Folklore ist eine der sehenswürdig-sten Veranstaltungen.

menti aperti�. Imperdibile è lacasa museo �Sa Dom'e farra�(casa della farina), ove è custo-dita la più ampia collezione distrumenti della civiltà agro-pastorale isolana. Da vedere èanche il Museo Etnografico �ilciclo della vita�, che ha sede inun'antica casa campidaneserisalente al 1800 e che ripercor-re con una vasta esposizione dioggetti antichi, la vita dei sarditra l'XVIII e il XX secolo. Il terri-torio del Comune di Quartu èmolto vasto. Si distende daimonti fino al mare. La laguna diMolentargius, ad Ovest dellacittà, resta comunque una dellearee più importanti dal puntodi vista naturalistico. Per la ric-chissima avifauna (nella qualespiccano anche gli splendidifenicotteri rosa), è considerataa buon merito una delle zoneumide più importanti d'Europa.L'estate a Quartu sant'Elena èsempre molto viva. Sciampitta,il Festival Internazionale delFolklore, è uno degli eventi dipunta e attira ogni anno miglia-ia di turisti italiani e stranieri.Sciampitta rappresenta oggi unalto momento d'incontro e dipartecipazione. La manifesta-zione è arricchita di edizione inedizione, dalla presenza dicompagini folk loriche prove-nienti da paesi lontani e ricchidi tradizioni cone India, Cina,Brasile e tanti stati Europeicome la Spagna, il Portogallo, laGrecia e non solo... Durante il Festival, le principalivie cittadine sono costellate dagraziose bancarelle e banchettiove è possibile acquistare pic-cola oggettistica d'artigianatolocale e degustare qualcheassaggio di prodotti tipici.

V isitando la città di QuartuS.Elena per la prima volta, sipossono scoprire luoghi ed edi-fici davvero sorprendenti per illoro valore storico culturale. Nelquartiere di Cepola (centro sto-rico) si trova la chiesa di SantaMaria, costruita con molta pro-babilità su ciò che restava diun'antica chiesa paleocristianae la cui r istrutturazione eampliamento risale al 1300circa. La chiesa ad una solanavata, è molto semplice nellastruttura e negli arredi. Piùappariscente è la Basilica diS.Elena Imperatrice (SantaPatrona della città) ubicata nel-l'omonima piazza. A seguito dimolteplici restauri, dell'origina-ria struttura risalente al XVIsecolo, restano solo ilCampanile e la prima Sacrestia.All ' interno della chiesa sonopresenti splendidi affreschi ecustoditi molti antichi reperti.La chiesa che tuttavia ha con-servato meglio la sua strutturaoriginale è quella di san Pietroin Ponte, ubicata all'interno delcimitero, nella periferia cittadi-na. Elementi stilistici tardo-romani-ci e gotici sono evidenti nellastruttura (fine 1200 circa).Questi sono solo alcuni degliedifici sacri di QuartuSant'Elena, ma a testimoniare lacittà �storica� restano anchealcune case molto antiche,nelle quali sono evidenti le ori-ginali strutture realizzate inmattoni di fango esiccati alsole. Le più sontuose mostranoancora sui soffitti, preziosi affre-schi raffiguranti disegni geo-metrici. Alcune di queste ven-gono aperte al pubblico duran-te la manifestazione �monu-

La volta affrescatadella Basilica

Quartu la cupola della Basilica di Sant’Elena

Quartu S. Elenail museo etnografico

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Torre delle stelle vacanze in relax

A complete break in Torre delle Stelle!

A few kilometres from Cagliari, along the coast that leads toVillasimius, we find Torre delle Stelle, a popular resort sur-rounded by lush green Mediterranean scrub. It is one of themost popular locations on the south-east coast of Sardinia.The beautiful villas are excellent locations for an unforgetta-

ble vacation. The view from the mountain is breathtaking. From the top you canappreciate two beautiful beaches of fine white sand (Cann'e Sisa and Genn’eMari) and Cala Delfino, a quaint cove. The sea is shallow for a long stretch whichmeans that children can bathe safely. There is a supermarket, pizzeria, restau-rants, bars, football fields and tennis courts. The riding school nearby organizesshort trips to discover the natural beauty of the area. If you like to spend yourtime outdoors, you can jog or bike along the white paths that wind through thetown, lined with bushes of myrtle and mastic. Torre delle Stelle is the ideal placeto restore body and soul in unspoilt nature. During the night, there is also muchto do. Bed and Breakfasts, campsites, holiday rentals and hotels are all available ataffordable prices. Torre delle Stelle is a prestigious resort but it is affordable foreveryone. It is an ideal place for those who want to spend their holiday in a char-ming place full of attractions!

Wenige Kilometer von Cagliari entfernt, auf derKüstenstrasse nach Villasimius, befindet sich Torre delleStelle. Es ist einer der bekanntesten Ferienorte der süd -östlichen Küste Sardiniens. Die traumhaften Villen sind eineausgezeichnete Location für einen unvergesslichen Urlaub.

Der Ausblick ist atemberaubend! Von der Anhöhe sieht man zwei wunderschöneSandstrände (Cann' e Sisa und Genn' e Mari) und Cala Delfino, eine charakteristi-sche und reizende kleine Bucht. Für Familien ist es ein idealer Erholungsort, dieStrände sind auch für Kinder geeignet. Es gibt Pizzerien, Restaurants, Bars, undauch Tennis- und Fussballplätze. Man kann Ausflüge in die einzigartige Naturhoch zu Pferd machen, es ist auch eine Reitbahn vorhanden, auch kannRadfahren und Jogging betrieben werden. Es ist der ideale Ort, um Geist undKörper zu erholen. Von hier aus kann man die wichtigsten Sommerdiskothekenerreichen. Für die Unterkunft gibt es eine grosse Auswahl an Bed and Breakfast,Campings, Mietwohnungen und nicht zu teuren Hotels. Torre delle Stelle ist einrennomierter Touristenort, der für jeden erschwinglich ist. Ein idealer Ort für alle,welche ihren Urlaub in einem bezaubernden Ort verbringen möchten.

e lentischio. Torre delle Stelle è illuogo ideale per ritemprare anima ecorpo immersi in una natura inconta-minata. La particolare posizione diquesto grazioso villaggio turistico,consente di raggiungere in pocotempo, (tenendo conto del trafficoestivo), le mete del divertimento e lepiù importanti discoteche estive. Peril pernottamento, la scelta è altresìvariegata, con un'offerta piuttostoricca e aperta a tutte le esigenze. Bedand Breakfast, campeggi, case in affit-to e alberghi a prezzi accessibili. Torredelle Stelle è certamente una localitàturistica prestigiosa, ma alla portatadi tutti. Il posto ideale per chi vuoletrascorrere le sue vacanze in unluogo affascinante e ricco di attratti-ve!

A pochi Km da Cagliari, lungo la lito-ranea che conduce a Villasimius,incontriamo Torre delle Stelle. Unrinomato villaggio turistico immersonel verde della lussureggiante mac-chia mediterranea. È questo uno deiluoghi più apprezzati e conosciutinella costa della Sardegna sud-est.Una località che ogni anno vienepopolata da un turismo selettivo. Lesplendide ville dislocate dalla monta-gna fino al mare, sono un'ottimalocation per una vacanza indimenti-cabile. La vista dalla montagna, sullaquale fanno capolino molte di que-ste caratteristiche e prestigiosecostruzioni, è davvero mozzafiato.Dall'alto si apprezzano due splendidespiagge di sabbia bianca e fine(Cann'e Sisa e Genn'e Mari) e CalaDelfino, una graziosa e caratteristicacaletta. Torre delle Stelle è una metamolto apprezzata anche da un turi-smo familiare che qui trova tutti icomfort. Il mare, con il suo basso fon-dale per un ampio tratto a partire dalbagnasciuga, consente ai più piccinidi fare il bagno in sicurezza. A Torredelle Stelle, specialmente d'estate, siassiste ad un continuo via vai di turi-sti che fanno sosta nel villaggio perusufruire dei molteplici servizi cheesso offre. Ai Supermercati, pizzerie,ristoranti, bar, e le tante strutture ricet-tive, si affiancano moderni impiantisportivi come campi da calcio e ten-nis. I divertimenti non mancano e pergli amanti dell'equitazione, vi è lapossibilità di fare lunghe passeggiatea cavallo. Il maneggio poco distante,organizza infatti piccole escursionialla scoperta delle bellezze naturali epaesaggistiche del luogo. Per chiama trascorrere il suo tempo all�ariaaperta è possibile fare jogging o per-correre in bici le stradine bianche chesi diramano per tutto il centro abita-to, fiancheggiati da cespugli di mirto Torre delle Stelle, ville sul mare

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La storia meravigliosa di Costa Rei

The wonderful story of Costa Rei

As in a fairy tale, the tourist history of Costa Rei began when a 22 year old boy, son of theowner of a Belgian estate agency, heard for the first time about a certain Aga khan, whohad just bought 2,000 hectares of land on the north east coast of Sardinia with the aim ofestablishing a tourist centre. And so the legendary Costa Smeralda was born. Back in 1962,

the news started the young Guido Van Alphen dreaming, and he decided to set off towards the island of his dre-ams: Sardinia. He had already heard from a few of his compatriots about a corner of the Sardinian coastline thatwas still unexplored, not too far from the island’s principal city but still wilderness. And so began the journey ofGuido van Alphen, one of the many pioneers who created the history of localized tourism and who, thanks totheir entrepreneurial spirit, gave not only life but also a name to one of the most important tourist areas inSardinia. In 1962 the gulf which is now called Costa Rei was an area dedicated solely to sheep farming, withover 15 kilometres of untouched beaches. Roads were non-existent, and reaching the area by car was a difficultand exhausting task. Proceeding towards Castiadas and Muravera one came across only vast areas of uninhabi-ted wilderness, and enormous beaches of the whitest sand bordered by a dense Mediterranean maquis. AfterVillasimius, the first inhabited centre consisted of a recently discontinued penal colony of former prisoners fromthe Castiadas prisons, and Oliaspeciosa which later became a municipality. Over the course of a long journeyalong the east coast as far as Tortoli, Dorgali and the Costa Smeralda, Guido van Alphen carefully evaluated thevarious options and sites of great tourist interest, yet decided to opt for the purchase of the land belonging tothe shepherds of Villagrande situated in the Municipality of Muravera. In short, the first Costa Rei S.p.A compa-ny was born.

The origin of the name Costa Rei

In the 1960s, areas of land could be located only thanks to military maps, which could only be bought inCagliari. On one of these maps you could make out a lagoon called Piscina Rei and a small hill that was calledSa Punta Rei. Costa Rei immediately jumped out as the perfect name, a tourist brand, exotic. It was thereforedecided to also name the first hotel built on the coast Hotel Villa Rei. From then on the name Costa Rei was usedto refer to the whole Gulf, from Cala Sinzias as far as Capo Ferrato. The hotel Villa Rei opened the Costa Rei tou-rist season at the beginning of summer 1965.Other pioneers arrived, also from Belgium, who embarked on the task of parcelling out the land. The first Villas,perfectly integrated into the surrounding area, were designed and constructed with a flat roof covered withearth where a garden could be cultivated. The original idea was to make the structures invisible in the middleof the Mediterranean maquis, so as not to deface in any way the wild and enchanting landscape that was togreet the first guests of Costa Rei.

Come nelle favole, la storia turisticadi Costa Rei comincia nel momen-to in cui un ragazzo di 22 anni,figlio del titolare di una agenziaimmobiliare belga, sente parlareper la prima volta di un certo Agakhan, che aveva appena comprato2000 ettari di terreno sulla costanord orientale della Sardegna conl’intenzione di insediare un centroturistico. Era nato il mito dellaCosta Smeralda”. In quel lontano1962, la notizia fece sognare il gio-vane Guido Van Alphen, che decisedi partire alla volta dell’isola deisuoi sogni : la Sardegna. Aveva giàsentito parlare da alcuni connazio-nali di un lembo di costa sardaancora inesplorato, non troppodistante dal capoluogo isolano maancora selvaggio. Arrivato aCagliari e ottenuto il primo contat-to con un intermediario del luogo,conosce il giovane Pietro Valerio,sposato con una ragazza diVillasimius e trasferitosi inSardegna dalla penisola . Valerioconosceva bene le località piùbelle del sud est e le famiglie dipastori provenienti dalla Barbagia,che allora erano gli unici possiden-ti terrieri della costa sud orientale.Inizia così il viaggio di Guido vanAlphen uno dei tanti pionieri chehanno fatto la storia del turismo

locale e che grazie al suo intuitoimprenditoriale diede non solo inatali ma anche il nome ad unadelle più importanti località turisti-che della Sardegna. Nel 1962 ilgolfo che adesso si chiama CostaRei era una zona ad esclusivavocazione pastorale, con oltre 15chilometri di spiagge vergini. Nonesistevano strade, e raggiungere lalocalità in auto era impresa arduae faticosa. Dopo svariati chilometridi strada bianca, il premio di tantafatica era comunque la visione discenari mozzafiato, che si presenta-vano lungo la strada panoramicache partendo dal golfo di Cagliaricollegava il Capoluogo alla costaorientale. Passando per Solanas eprocedendo verso Villasimius, s’in-cominciavano comunque ad intra-vedere le prime, timide avvisagliedi quella che poi si sarebbe rivela-ta una vera e propria industria turi-stica. La prima struttura turisticaricettiva sorgeva a Torre delleStelle, un villaggio di proprietà diuno svizzero, e pochi chilometripiù avanti si intravedeva quello chepoi diventerà il Grand Hotel CapoBoi, di proprietà di un belga , sito apoca distanza dal centro urbanodell’attuale Comune diVillasimius. Allora, appena 50 annifa, Villasimius era un piccolissimo

borgo di pescatori e carbonai cheoffriva ai visitatori soltanto piccoloalbergo ristorante , la “Stellad’Oro”,un solo bar ed un distributo-re di carburante. Procedendo versoCastiadas e Muravera si potevanotrovare solo estese aree disabitatee selvagge, enormi spiagge di sab-bia bianchissima contornata dauna foltissima macchia mediterra-nea. Dopo Villasimius, il primo cen-tro abitato era costituito dalla colo-nia degli ex detenuti delle carceridi Castiadas , appena dismessa, eda Oliaspeciosa poi diventatoComune. Nel corso di un lungoviaggio lungo la costa orientale,fino a Tortolì , Dorgali e la CostaSmeralda Guido van Alphen valu-ta attentamente le varie proposteed i siti di maggior interesse turisti-co, e decide comunque di optareper l’acquisto delle terre di proprie-tà dei pastori di Villagrande site nelComune di Muravera. Nel frattem-po in Belgio, grazie alla buona pub-blicità del padre e della suaAgenzia Immobiliare, il giovaneGuido non fa fatica a trovare i socidi capitale per costruire un albergoed un villaggio turistico. Si trattavadi una strategia utile per far saliresensibilmente i valori dei terreniche s’intendevano acquistare perpoi rivendere ai suoi stessi conna-zionali. In breve nasce la primasocietà Costa Rei S.p.A. Subitodopo altri pionieri, sempre dalBelgio, intraprendono la realizza-zione delle prime lottizzazioni. Conle imprese approdarono a CostaRei anche le opere di un giovanissi-mo architetto il belga Eric Balliu,vincitore del prestigioso PremioRoma Architettura, che aveva deci-so di mettere alla prova il proprioingegno e la propria creatività pro-prio a Costa Rei. Fu Eric Balliu aconcepire il disegno delle primeVille, perfettamente integrate conl’ambiente circostante, realizzatecon un tetto piano e ricoperto diterra per poterci coltivare un giar-dino. L’idea, peraltro oggi attualissi-ma, era nata con l’intento di rende-re invisibili le costruzioni all’inter-no della macchia mediterranea, inmodo da non deturpare in nessunmodo lo scenario selvaggio e sug-gestivo che si sarebbe prospettatoai primi ospiti di Costa Rei.Purtroppo non la videro in questo

Costa Rei, Guido Van Alphensulla spiaggia

alcune foto storiche di Costa Rei

Villasmius

Durante il medioevo ilprincipale insedia-mento era sorto neipressi del promontorio

di Capo Carbonara. L'antica citta-dina viveva proprio grazie all'attivi-tà dei carbonai che potevanosfruttare le ampie distese boschivedei monti circostanti. Il centro eracomunemente chiamato in linguasarda Crabonaxia” ,tradotto inItaliano come '' Carbonara''.

Barbagia

Il suo nome sembra derivare dal latino Barbaria perché fu a lungouna zona resistente alla colonizzazione romana della Sardegna,tanto da latinizzarsi in ritardo rispetto al resto dell'isola: in tal senso varicordato che il termine "Barbarus" designava in senso letterale colo-

ro i quali non erano cittadini romani e non parlavano dialetti latini. Gli abitanti di que-sta regione sono chiamati "barbaricini". Il termine Barbagia venne esteso dai Romania tutti quei territori sardi fortemente resistenti alla colonizzazione

modo i costruttori che arrivaronosuccessivamente . Per loro lecostruzioni , soprattutto se belle,dovevano poter essere ammirate enon nascoste .

L’ origine del nome Costa ReiNegli anni 60 i terreni potevanoessere individuati solamente graziealle carte militari, acquistabili solo aCagliari c/o la libreria Dessì. In unadi queste carte, si poté notare unostagno che si chiamava Piscina Reied una collinetta che si chiamava

Sa Punta Rei. Costa Rei apparvesubito un nome azzeccato, un mar-chio turistico, esotico. Si decisepertanto di chiamare anche ilprimo albergo nato sulla costa conil nome di Hotel Villa Rei. Subitodopo, con la prima pubblicitàstampata, si utilizza il nome CostaRei per tutto il Golfo, da Cala Sinziasfino a Capo Ferrato.L’albergo VillaRei apre la stagione turistica diCosta Rei all’inizio dell’estate 1965.

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“Travolti da un insolito destinonell'azzurro mare d'agosto” è unfilm del 1974 scritto e diretto daLina Wertmüller.TramaRaffaella Pavone Lanzetti passa lesue vacanze su uno yacht inmezzo al mediterraneo, assieme aisuoi ricchi amici.Durante la crociera non fa altroche rimarcare il proprio elevatorango sociale umiliando i suoi sot-toposti, tra cui GennarinoCarunchio, un marinaio sicilianorozzo.Gennarino si ritrova a dover soddi-sfare le richieste della "padrona",fino a che, per un guasto al moto-re di un gommone, i due si ritrove-ranno soli in mare aperto.Approdati su un'isola deserta, iruoli si invertono, e la Lanzettidiventerà giocoforza schiava delmarinaio, che sfoga su di lei anti-

che frustrazioni sessuali e sociali,facendo nascere una forte passio-ne tra i due.RemakeDel film è stato realizzato un rema-ke dal titolo Travolti dal destino(titolo originale Swept Away) diret-to dal regista Guy Ritchie ed inter-pretato da Madonna e da AdrianoGiannini, figlio di Giancarlo.

Qui la natura si mostra rigoglio-sa nella vegetazione, laddovetalvolta per raggiungere lespiagge occorre attraversareintere pinete o ampi tratti diboscaglia e macchia mediterra-nea. Si giunge dunque inOgliastra, uno dei luoghi piùbelli in Sardegna e una dellezone più amate per un turismoda “intenditori”. Gli ogliastrinihanno certamente il meritod'aver saputo conservare, custo-dire e valorizzare le proprie tra-dizioni facendone tesoro e ren-dendole fonte d'ispirazione ine-sauribile per una concezione del“fare turismo” divulgativa del-l'immenso patrimonio culturalesardo. Ecco perchè oggi in Ogliastra siosserva un turismo differenterispetto a quello presente inaltre rinomatissime zone dellaSardegna. È un turismo per certiaspetti più attento alle sfumatu-re. Un turismo che alla vacanzain Sardegna, oltre al mare, al solee alla mondanità chiede cono-scenza. Vivere dunque la sarditànella sua interezza con le suetradizioni, i suoi costumi e leprerogative di un popolo anticoe orgoglioso. Qui in Ogliastra piùche mai si coglie quello spiritoospitale che contraddistingue ilcarattere dei sardi. La bellezzadei luoghi fa il resto. Le splendi-de spiagge che da Barisardo aPorto Frailis fino ad Arbatax conla caratteristica spiaggia dellaCapannina, impreziosita dallasplendida pineta (ove è possibi-le gustare freschissime specialitàdi mare presso l'omonimo chio-sco-bar ristorante), rappresenta-no un patrimonio naturalisticodi straordinario valore. Tantomare dunque, ma anche quitanto divertimento e intratteni-mento. Arbatax e Tortolì, maanche e soprattutto la graziosaS.Maria Navarrese sono, special-

mente la sera, meta predilettaper chi desidera fare una pas-seggiata tra i negozi del centroaperti fino a tarda sera, oppurecenare o ascoltare un po' dimusica nei locali più alla moda emagari andare a ballare. Dallamattina alla sera, la vacanza inquesto Sud-Est Sardegna puòdiventare una fantastica avvenu-ra da raccontare. Pensando allabellezza del territorio e in parti-colare allo splendido mare chebagna le sue coste, ci vengonoin mente le immagini di un film

che ha divertito e ammaliatointere generazioni. “Travolti daun insolito destino nell'azzurromare d'Agosto” era il titolo delfilm. Quell'azzurro mared'Agosto, ma soprattut-to quella scoglierascoscesa, quellasabbia bianchissi-ma, erano i preziositesori di Cala Luna.

Info

www.sard

egna-

sudest.co

m

Ogliastra, il turismo per intenditoriVivere la sardità nella sua interezza, con le sue tradizioni e i suoi costumi

Straordinaria location per il set diun fortunato film “cult” del '74diretto dalla Wertmuller e magi-stralmente interpretato daGiancarlo Giannini e MariangelaMelato, Cala Luna si è rivelata allo-ra al grande pubblico in tutta lasua poetica bellezza, attirandonegli anni sucessivi un numeroeccezionale di turisti. Ubicata a suddi Cala Gonone, tra le splendidefalesie del Golfo di Orosei (nelle

quali si apre anche la suggestivaGrotta del Bue Marino), Cala Luna èla punta di diamante di questoSud-Est Sardegna, vera e propriaterra del sogno. Un paradiso tracielo e terra ove la perfetta armo-nia tra ambiente, cultura, gastrono-mia ed ospitalità, garantisce il pre-supposto d'eccezione per unavacanza indimenticabile!

Ogliastra, destination of the discerning tourist

Una delle spiagge più belle del Mediterraneo

And so we arrive in Ogliastra, one of the most beautifulplaces in Sardinia. In Ogliastra you can observe a kind oftourism which, beyond the sea, the sun and luxury of aholiday in Sardinia, deserves recognition. In thisenchanting ‘piece of Sardinia’ you experience more than

ever the hospitable spirit that distinguishes the Sardinians’ character. Thebeauty of the places does the rest. The splendid beaches, from Barisardo toPorto Frailis and Arbatax, with the characteristic beach of the Capannina,enriched by the splendid pine forest (where at the bar and restaurant of thesame name you can sample the freshest seafood specialities), represent anatural heritage of extraordinary value. Arbatax, Tortolì and also the prettyS. Maria Navarrese are destinations favoured by those who want to take awalk around the shops in the town centre which are open until late in theevening, go out for dinner or listen to some music in the most fashionablebars. From morning until night, a holiday in this south east Sardinia canbecome a fantastic adventure to tell people about. To conclude our holidaythrough the splendid beauty of these places, we must reserve a specialmention for the outstanding beach of Cala Luna. Situated south of CalaGonone, between the splendid cliffs of the Golfo di Orosei, overlooked bythe enchanting Grotta del Bue Marino (Monk Seal Cave), Cala Luna is thejewel in the crown of south east Sardinia, real and true land of dreams. Anauthentic paradise between heaven and earth.

Manchmal muß man ganze Pinienwälder oder weite Abschnittevon Niederwald und Mittelmeer-Macchia durchqueren. Manerreicht also die Ogliastra, eines der schönsten Gebiete Sardiniens.In der Ogliastra stellt man einen Tourismus fest der vom Urlaub inSardinien außer dem Meer, der Sonne und der Mondanität, Kenntnis

erfordert. In diesem bezaubernden "Teil Sardiniens" nimmt man mehr als je dengastfreundlichen Geist, der den Charakter der Sarden kennzeichnet, auf. Die Schönheitder Ortschaften bildet den Rest. Die wunderschönen Strände, welche sich von Barisardo bis Porto Frailis bis Arbatax ausdehnen, mit dem charakteristischen Strandder Capannina, bereichert durch den wunderschönen Pinienwald, wo es möglich ist fri-sche Meeresspezialitäten beim gleichnamigen Kiosk-Bar Restaurant zu genießen, stel-len ein Naturvermögen von außerordentlichen Wert dar. Arbatax und Tortolì, aber auchdas liebliche S. Maria Navarrese sind bevorzugte Ziele für jene die einen Spaziergangzwischen den Geschäften des Zentrums, bis spät Uhr abends geöffnet, machen wollenoder zu Abend essen oder ein wenig Musik in den modernsten Lokalen hören möchten.Vom Morgen bis zum Abend kann der Urlaub im Süd- Osten Sardiniens ein fantastischesAbenteuer zum erzählen werden. Um unsere Reise zwischen den wunderbarenSchönheiten dieser Gebiete zu beenden ist es obligatorisch den wunderschönen Strandvon Cala Luna zu zitieren. Im Süden von Cala Gonone, zwischen den herrlichen Klippender Bucht von Orosei, auf die sich auch die faszinierende Grotte des Bue Marino öffnet,ist Cala Luna der Diamantenpunkt dieses Süd-Osten Sardiniens, wahre Traumerde. Einauthentisches Paradies zwischen Himmel und Erde.

Cala Luna, Baunei

Curiosità

Ogliastra, la costa

Baunei, Portu CuauPh. Massimiliano MaddanuSanta Maria Navarresecell. 349 [email protected]

ph. E. Loi

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Villaputzu, gioiello della costa sud est

Un piccolo paradiso

Villaputzu jewel of south east coast

On the extreme North of Sarrabus, Villaputzu developed around the 10th Century when the Arabsstarted raiding the coasts, thus forcing the local popolation into migrating inwards. Only a few kilo-meters away is Porto Corallo, a long sandyshore interrupted at a point by the mouth of theFlumendosa, the longest river of the island, which separates Villaputzu from Muravera. Porto Coralloowes its name to the coral which can be extracted from its creeks. A port capable of welcoming500 boats has being operating for some years. Torre di Porto Corallo (The Tower of Porto Corallo)

stands opposite the port. This tower was built by the Spanish in the 16th Century in order to contrast the pirates' aggres-sions. Castello di Quirra (The Castle of Quirra) and (La Torre di Murtas) are also part of the cultural inheritance of Villaputzu.The Castle is close to Chiesa di San Nicola (The Church of San Nicola), not far from the small town. With its towers, an innergarden and some typical rooms of the period, such as the accomodation of the lord of the manor, the chapel and thearmoury, this Castle was the residence of the Earls of Carroz for several decades. The Tower of Murtas was built about acentury later, in order to stop attacks from the coast. Other examples of this defensive system are Torre di San Lorenzo (TheTower of San Lorenzo)and Torre Motta (The Tower of Motta). Villaputzu organizes shows and feasts all year long. One ofthe most moving Summer feasts is the Feast in honour of Madonna del Mare (Madonna of the Sea), held in August inPorto Corallo.In addition to the most known tourist destinations Villasimius, Costa Rey and Muravera, there is a less famous, yet fasci-nating place to see in the area: Porto Corallo, a small patch of land washed by the sea and protected by the mountains.Long, silver-coloured sand beaches alternate with gorgeous reefs where you can lay down and sun bathe. There are manysmall coves scattered along the coast, where you can swim and relax, mirror calm creeks where you can admire the lushsea flora. And, if you just turn around, you will discover that you are immersed in the green of Mediterranean shrub, fullwith colours and fragrances that pervade junipers, century-old oaks, oleasters, and wide streeps of myrtle. Porto Corallo isa small paradise, equipped with all sorts of comforts. From the small harbour you can take a walk on the coastline, whereyou will find a nice camping place, some picnic areas and finally the beach, equipped with refreshment booths, sunshadeand deck-chair rent service, as well as a diving center. Close to the beach there is a recently built tourist resort, with its pret-ty stone houses in the typical Mediterranean colours. There are houses for rent, sport facilities, a supermarket, fast-food,tobacconist’s, pizzerias and restaurants with terraces facing the sea, a real chance to discover the wine and gastronomictreasures of South Sardinia: from fish of the bay to the delicious local meat dishes to be tasted with the excellent Sardinianwines. The resorts has also a wellness center, where you will can enjoy relax with sauna, massage, multi-sensory shower,gym and swimming pool. There’s also entertainment for all: children and adults, during the day as well as in the evening.In short, Porto Corallo is indeed worth a stop during your holiday itinerary.

Villaputzu liegt im extremen Norden des Sarrabus und ist ein Zentrum, das sich um das 10. Jahrhundertentwickelt hat: in diese Zeit sind auch die ersten Einfälle der Arabier an den Küsten zurückzuführen, welchedie Wanderung der lokalen Bevölkerung in das Landesinnere provozierten. Wenige Kilometer vom Ortentfernt befindet sich die Lokalität von Porto Corallo, Küstenstück, aus einem sandigen Küstenstreifen beste-hend, der in einem Stück von den Mündung des Flumendosas- der längste Fluss Sardiniens, der Villaputzuvon Muravera trennt- unterbrochen wird. Porto Corallo wird so genannt, weil von den Einbuchtungen zwi-

schen seinen Klippen Bruchstücke von wundervollen Korallen zu gewinnen sind. Seit einigen Jahren ist der Hafen in Betrieb, mit 500Bootsplätzen. Dem Hafen gegenüber liegt der Turm von Porto Corallo- im 16. Jahrhundert von den Spaniern gebaut, um den Überfäl-len der barbarischen Piraten entgegenzuwirken. Kulturelles Erbgut von Villaputzu sind auch das Schloss von Quirra und der Turm vonMurtas. Das erstgenannte liegt nahe der Kirche von San Nicola, nicht weit von der Ortschaft entfernt, das Schloss war jahrzehntelang dieResidenz der Grafen von Carroz , es besteht aus Türmen, einem Innenhof und einigen Bereichen, die für Konstruktionen dieser Zeit typischsind, wie das Haus des Schlossherrn, die Kapelle und die Waffenkammer. Der Zweitgenannte wurde ca. ein Jahrhundert nach dem Schlossgebaut, um den Angriffen an den Küsten entgegenzuwirken, gemeinsam mit den Türmen von San Lorenzo und Motta ist er Teil einesüber Jahrhunderte vorbereiteten Verteidigungssystem. Die Gemeinde organisiert im Sommer und auch das ganze Jahr überVeranstaltungen und Feste. Eines der emotionsreichsten Feste wird während des Sommers veranstaltet, es ist das Fest zu Ehren derMadonna des Meeres, welches im August am Hafen von Porto Corallo stattfindet. Neben den bekanntesten touristischen Zielen, wieVillasimius, Costa Rey und Muravera, gibt es im Gebiet einen weniger bekannten, obwohl faszinierenden Ort, den man besuchen muß:Porto Corallo, kleine Landsstrecke zwischen Meer und Bergen. Lange, silberfarbene Sandstrände wechseln mit dem herrlichen Felsenriff,wo man liegen und sonnenbaden kann. Es gibt zahlreiche kleine Büchte, wo man schwimmen und sich entspannen kann, sowie dieüppige Meerflora bewundern kann. Man braucht nur auf das Landsinnere zu blicken, um den Mittelmeerbusch zu entdecken, die üppi-ge, farbenprächtige und duftreiche Vegetation, die inmitten von Wacholdern, jahrhundertenalten Eichen, Oleastern und Myrten wächst.Porto Corallo ist ein kleines Paradies mit allem Komfort. Von dem kleinen Hafen her, kann man an der Küste entlang spazieren: dort fin-det man einen schönen Campingplatz, einige Picknicksgebiete und schließlich den Strand, der mit Kiosks, Sonnenschirm- undLiegestuhlverleihservice, sowie einem Diving Center ausgestattet ist. In der Nähe des Strandes befindet sich ein neulich eröffnetesTouristenressort mit hübschen Steinhäusern in den typisch Mittelmeerfarben. Es gibt einen Hausvermietungsservice, Sportanlagen,einen Supermarkt, Fast-food, Tabakladen, Pizzerias und Restaurants auf Terrassen zum Meer: eine einzigartige Gelegenheit, um dieSchätze der Wein- und Esstradition Süd-Sardiniens kennenzulernen und zu genießen, vom Fisch aus Bucht bis auf das köstlicheFleischgerichte, die man mit dem vorzüglichen sardischen Wein kosten kann. Das Ressort hat auch ein Wellness Zentrum, das allerleiEntspannung anbietet mit Sauna, Massage, Erlebnisdusche, Fitnesscenter und Schwimmbad. Unterhaltung für alle, Kinder oderErwachsene, tagsüber und am Abend ist auch garantiert. Es lohnt sich also, Porto Corallo in Ihre Urlaubsroute einzuschließen!

Numeri Utili

Comune / Town hall 070 997013

Ospedale / Hospital070 609991

Guardia Medica / First-aid station070 6097737

Carabinieri / Police station 070 997022

Porto Turistico / Small harbour393 9238334

Info. Turistiche / Tourist info 070 996134

Farmacia / Chemist’s070 997052

cappella e l'armeria. La secondainvece fu costruita circa un seco-lo dopo il castello per fermare gliattacchi costieri e, insieme allatorre di San Lorenzo e a TorreMotta, fa parte del sistema difen-sivo predisposto nei secoli. Ilpaese organizza nel periodo esti-vo, così come nell'arco dell'interoanno, manifestazioni e festività:una delle più emozionanti,durante l'estate, è la festa inonore della Madonna del Mare,che si tiene in agosto a PortoCorallo.

Tra le più note località turistichecome Villasimius, Costa Rey eMuravera, fa timidamente capolinoPorto Corallo, uno squarcio di terrabagnato dal mare e protetto dallemontagne. Distese di sabbia, daltipico colore argentato,sono inter-rotte da spettacolari scogliere su cuici si può distendere per godersi ilsole; lungo tutta la costa sono sparsepiccole calette dove poter stare intotale tranquillità, insenature naturalicreano specchi d’acqua cristallina incui ci si può immergere per ammira-re la flora marina. Dalla stessa spiag-gia basta voltare lo sguardo peraccorgersi di esser immersi nel verdedella macchia mediterranea, colori eprofumi danzano magicamente traginepri, querce secolari, olivastri eimmancabili distese di mirto selvati-co. Porto Corallo è un piccolo paradi-so dotato di ogni confort. Dal portic-ciolo inizia la passeggiata sul litoraledove possiamo trovare un graziosocampeggio ed alcuni punti ristorosino ad arrivare alla spiaggia attrez-zata con Chioschi, servizio di noleg-gio ombrelloni e sdraio e un divingcenter.Poco distante sorge il villaggio turi-stico, di recente costruzione, condeliziose case in pietra e dai tipicicolori mediterranei. Casa vacanze,Impianti sportivi, market, fast food,tabacchi, pizzerie e ristoranti con ter-razza sul mare per scoprire edapprezzare i sapori eno-gastronomi-ci tipici del sud sardegna, variandotra pesce del golfo e saporite carnilocali accompagnati da ottimi vininostrani. Nel cuore del villaggio un

attrezzata isola del benessere è acompleta disposizione per farti pas-sare una vacanza all‘insegna delrelax con saune, massaggi, docceemozionali, palestra e piscina, e deldivertimento con animazione diur-na e serale sia per gli adulti che per ipiù piccini.Insomma, Porto Corallo è una tappache non deve mancare nell’itinerariodelle vostre vacanze.

Villaputzu, situato all'estremonord del Sarrabus, è un centroche si è sviluppato intorno al Xsecolo: a questo periodo risalgo-no, infatti, le prime incursioniarabe contro le coste, che provo-carono la migrazione della popo-lazione locale verso l'interno. Apochi chilometri dal paese si puòraggiungere la località PortoCorallo, area costiera costituitada un lungo arenile interrotto inun tratto dalla foce delFlumendosa, il secondo fiumedell'Isola, che separa Villaputzuda Muravera. Porto Corallo è cosìchiamato poiché nelle insenatu-re tra gli scogli è possibile estrar-re frammenti di splendido coral-lo. Da alcuni anni è in funzione ilporto, capace di 500 posti barca.Antistante il porto, sorge la Torreedificata dagli spagnoli nel XVIsecolo per contrastare le aggres-sioni dei pirati barbareschi.Patrimonio culturale diVillaputzu sono anche il castellodi Quirra e la torre di Murtas: ilprimo, situato vicino la chiesa diSan Nicola, poco distante dalpaese, fu per diversi decenni resi-denza dei conti Carroz, dotato ditorri, di un cortile interno e dialcuni ambienti tipici dellecostruzioni del periodo, comel'abitazione del castellano, la

Villaputzu, spiaggia di Porto Tramatzu

Villaputzu, la torre di Porto Corallo

Villaputzu, vista sulla Prima Spiaggia

Info

www.com

une.

villaputz

u.ca.it

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Il mare, una meraviglia da esplorare

The sea, to experience and explore

The Sardinian ocean boasts anex tremely r ich habitat wheresplendid creatures roam butwhich at the same time repre-

sent hidden dangers for man. In Sardinia, the dangerof marine species is almost always l inked to the pos-sibil ity that they could inject poisons, some moredangerous than others. This is the case for exampleof the weever, par t icular ly cunning because i tcamouflages itself in the sandy depths, to subse-quently strike with the poisonous spines positionedon its back. Other than the weever, in the Sardinianseas there are also a few species of jellyfish withstinging venom, but also moray eels, whose bite canbe fairly painful and can cause infection. Howeverattacks by these multicoloured sea serpents are fair-ly rare. Another inhabitant of these seas is the stin-gray, a strange breed that can reach a considerablesize. A beautiful and fascinating creature but at thesame time par ticularly dangerous because of the

power ful and extremely poisonous sting in its tail (agenuine weapon). Gentle and reserved, the stingraywill not attack a human unless in self defence. InSardinia this is not the only par t of the natural worldto sometimes have unpleasant surprises in store. Themarine ecosystem is cer tainly among the richestecosystems in Sardinia. You need only to think of theprotected Marine Area of Vil lasimius-Capo Carbonarain the south east. Diving in these depths is an unfor-gettable experience. The clear and unspoilt waterallows you to admire the vast prairies of Poseidoniaplants. Near the rocks you can make out walls of redand yellow bubbles, where different coloured morayeels have found a home. Also, the area is not lackingin lobsters, groupers, white bream, sea bream andshoals of l ittle silver fish that swim quickly, creatingfascinating patterns. Moving fur ther down in thedepths of the ocean there are sea bream and amber-jacks, blue sharks and even the odd.

Auf Sardinien geht die Gefahr derLebewesen aus dem Meer meist mitder Möglichkeit einher, dass jene unsmehr oder weniger giftigeSubstanzen injizieren können. So istdies der Fall bei der Tracina, einer tüc-

kischen Fischart, die ihre Farbe dem sandigen Meeresgrundanpasst und dort mit den sich am Rücken befindenden gif-tigen Stacheln auf ihre Opfer lauert. Außer der Tracina fin-det man in den sardischen Meeren einige giftige, brennen-de Quallenarten, sowie Muränen, deren Biss ziemlichschmerzhaft und infizierend sein kann, auf. Trotzdem sindAttacken derartiger bunter Meeresschlangen aber selten.Ein weiterer Meeresbewohner ist die Pastinaca, eine beson-dere Art, die eine beachtliche Größe erreichen kann. Eineschöne und faszinierende Kreatur, die auf Grund ihrer gifti-gen Stacheln, die am Schwanz (eine echte Waffe) ange-bracht sind, als besonders gefährlich gilt. Die sanfte undscheue Pastinaca greift den Menschen nur im Falle einerVerteidigung an. Sardinien verfügt nicht nur über eine

Tierwelt, die hin und wieder böse Überraschungen bietet.Es gibt auch einige Pflanzenarten, wie zum Beispiel dieDigitale Purpurea (die nur auf Sardinien und Korsika wildwächst), die ein buntes und schönes Erscheinungsbild hat,aber durch und durch auf Grund der Präsenz von Digitalisund anderen Glykosiden, äußerst giftig istEines der rei-chsten Ökosysteme in Sardinien ist das Meer. Es genügt andie geschützte Meeresfläche von Villasimius – CapoCarbonara zu denken. Das Tauchen in diesen Wassertiefenist ein unvergeßliches Erlebnis. Das durchsichtige undunverseuchte Wasser erlaubt die ausgedehnten Flächen mitSeegras bedeckt zu bewundern. In der Nähe der Klippenkann man die Wände bedeckt mit roten und gelbenGewächs sehen wo sich bunte Muränen niederlassen. Esfehlen auch Langusten, Zackenbarsche, Brassen,Goldbrassen und Fischschwärme aus kleinen silbernenFischen die schnell schwimmen und faszinierende Bahnenzeichnen nicht und in den Wassertiefen bewegen sichZahnbrassen und Gelbschwanzmakrelen, Blauhaie undeinige einsame Pfeilhechte.

mondo sommerso. Organismi daicolori sgargianti e creature miste-riose si lasciano cullare tra i flutticome in una romantica danza,suscitando emozioni fortissime estupore in chi li osserva. L'acqualimpida e incontaminata consentedi ammirare le vaste praterie diposeidonie, anche in profondità piùalte di quelle alle quali solitamentela specie è abituata. In prossimitàdegli scogli si possono scorgere imuri di gorgoglie rosse e gialle, ovele murene trovano dimora e benmimetizzate attendono un passofalso di un'ignara preda. Non man-cano poi aragoste, cernie, saraghi,orate, banchi di piccoli pesci argen-tei che nuotano veloci disegnandoaffascinanti traiettorie, e più giùnelle profondità dei fondali si muo-vono dentici e ricciole, verdesche equalche solitario barracuda. Tra gliabitanti dei mari sardi vi sono anchecreature famose per la loro perico-losità. In un “ensamble” armoniosodove tutto cambia e si trasforma tracielo, terra e mare, la Sardegnamostra orgogliosa il suo piccolomiracolo. Una natura ancora intattaove tutto è vita e bellezza e dinnan-zi alla quale l'uomo pur prendendoparte al grande spettacolo da essaofferto, resta innocuo spettatore.

Il mare sardo vanta un habitat ricchis-simo, ove si muovono splendide crea-ture e al contempo si celano vere eproprie insidie per l'uomo.Naturalmente a differenza dei maritropicali, le acque sarde sono decisa-mente più sicure. Le probabilità di fareincontri “indesiderati” durante un'im-mersione o più semplicemente unanuotata, sono abbastanza limitate. InSardegna, la pericolosità delle speciemarine è quasi sempre legata allapossibilità che queste possano iniet-tare veleni più o meno nocivi. È il casoper esempio della Tracina (comune-mente detta “Aragna” in Sardegna),particolarmente insidiosa per via delsuo mimetizzarsi nei fondali sabbiosiper poi colpire con le spine velenoseposte sul dorso. Il veleno iniettatodalla Tracina è molto doloroso e, inalcuni casi può anche portare allamorte, causando uno shock anafilatti-co. Oltre alla Tracina, nei mari sardisono presenti anche alcune specie dimeduse dal veleno orticante, maanche murene il cui morso può risul-tare piuttosto doloroso e infettante.Tuttavia gli attacchi da parte di questivariopinti serpenti di mare sono piut-tosto sporadici. Altro abitante di que-sti mari è la Pastinaca. Una particolarerazza che può raggiungere dimensio-ni considerevoli. Una creatura bella eaffascinante ma al contempo partico-larmente pericolosa per via delpotente e velenosissimo pungiglionedi cui è dotata la coda (una vera epropria arma). Mite e schiva, laPastinaca non attacca l'uomo se nonper difesa. In Sardegna non è il solomondo animale a riservare talvoltaspiacevoli sorprese.

Villasimius, Punta Molentisph. E.Trainito per A.M.P.

Un’immersione nel mare d’ogliastra

sotto: Girasole, spiaggia

Tra gli ecosistemi più ricchi, quellomarino in Sardegna è consideratoun vero e proprio paradiso sia dainaturalisti che dagli appassionati diimmersione. Basti pensare all'AreaMarina protetta di Villasimius-CapoCarbonara nel sud-est. Qui, nelsilenzio ovattato del profondo blu,si trovano una molteplicità inim-maginabile di forme di vita.L'immersione in questi fondali èun'esperienza indimenticabile, unviaggio in un universo parallelo.Qui, le vigenti norme a tutela del-l'ambiente e i divieti di pesca e disfruttamento delle risorse marine,hanno consentito alla vita di svilup-parsi in tutte le forme possibilidando origine ad uno straordinario

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delle specie che vi abitano: riservaintegrale, generale o parziale,dove sono vietate la caccia, lapesca e la discarica dei rifiuti, oltrea tutte le attività che possanocompromettere il perfetto equili-brio della natura. Negli anni pas-sati il mare di Villasimius servì dapassaggio per i popoli che instau-ravano legami con le città portua-li del continente e offriva altresìun ottimo riparo dai venti per lenavi mercantili. Oggi ciò che vera-mente merita attenzione è ilmondo sommerso che conservale testimonianze della lunga fre-quentazione dell’uomo in questeacque, come i relitti di alcune navinaufragate, che possono esserevisitati grazie agli appositi “sentie-ri blu”. Inoltre, i fondali contano lapresenza di numerose specie di

L’area marina protetta diVillasimius è stata istituita nel1998. Si estende nell’estremaparte del sud-est della Sardegna,quasi a formare un ideale triango-lo e comprende un territorio eduna varietà di specie marined’inestimabile valore.Atta alla protezione dello spazionaturale che essa comprende, loscopo che si prefigge è quello diconiugare uno sviluppo socio-economico vantaggioso, il rispet-to dell’ecosistema. L’area è statasuddivisa in tre zone a seconda

La magia del mondo sommersoL’area marina di Villasimius, un esempio di rispetto del mare sardo.

The magic of the underwater world

La Mappa Das Wasserschutzgebiet vonVillasimius wurde 1998 dazuernannt. Es liegt im extremenSüd- Osten Sardiniens, mit derForm eines fast perfektenDreiecks, und umfasst ein

Gebiet und eine Vielfalt von Meeresspezies mitunschätzbarem Wert. Die Gegend ist für den Schutz die-ses natürlichen Ortes geeignet, das Ziel, dass man sichgesetzt hat ist es, eine vorteilhafte sozial- ökonomischeEntwicklung zu zeugen, mit dem vollen Respekt desÖkosystems. Die Gegend wurde in drei Zonen aufgeteilt,je nach dem welche Spezies dort leben: vollständiges,allgemeines oder partielles Reservat, wo die Jagt, dasFischen, das entladen von Abfall und alle Tätigkeiten, diedas natürliche Gleichgewicht stören können verbotensind. Das Meer von Villasimius war in derVergangenheit vor allem eine Meerweg für die Völker, dieBeziehungen mit den Hafenstädten auf dem Festlanderrichteten, dieser bot sich für sieFrachtschiffe auch alshervorragender Schutz vor dem Wind an. Was heute wir-klich große Aufmerksamkeit verdient, ist dieUnterwasserwelt, die das Zeugnis dafür ist, dass dieseGewässer in der Vergangenheit vom Menschen langeZeit frequentiert wurden, wie uns einige Schiffsreliktezeigen können, es besteht die Möglichkeit, dank dersogenannten “Blauen Wege“, diese Wracks zu besichti-gen. Außerdem zählt der Meeresgrund eine großeVielzahl an Spezies der Meerestier- und Pflanzenwelt,wie z.B. die “Pinna Nobilis“ und die “Posidonia Oceanica“. Das ganze ist von großem Wert und von grundlegender Wichtigkeit dafür, dass in der Zukunft alle

dieses wunderbare Wasserspektakel genießen können.

The protected sea area ofVillasimius was established in1998. It spreads out in theextreme part of the south-eastof Sardinia, almost forming anideal triangle, and it compre-

hends a territory and a variety of sea species of pricelessvalue. It aims to respect and protect the ecosystem,promotinga fruitful social-economic development. The area hasbeen divided into three zones according to the speciesthere living: integral, general or partial reserve, where allthe activities that might compromise the perfect balan-ce of nature, such as hunting, fishing and dumping areprohibited. In the past the sea of Villasimius was a passage for thepeople who made deals with the maritime towns of thecontinent and was also an excellent shelter from thewinds for the mercantile boats.What is really worth the attention today is the underwa-ter world which keeps the testimonies of the man’s pre-sence, such as the relicts of some wrecked ships whichcan be visited thanks to appropriate “blue itineraries”. Moreover, the depths count the presence of many speciesof sea flora and fauna, such as “pinna nobilis” and “posi-dona oceanica”. It all has a fundamental value and impor-tance in order to let everybody enjoy this extraordinaryunderwater show in the future.

In tutta l’Area Marina Protetta non è consentito:

La caccia, la cattura, la raccolta, il danneggiamento e, in genere, qua-lunque attività che possa costituire pericolo o turbamento delle spe-cie animali e vegetali, ivi compresa l’immissione di specie estraneee;

L’alterazione con qualunque mezzo, diretta o indiretta, dell’ambiente geofisico edelle caratteristiche biochimiche dell’acqua, nonché la discarica di rifiuti solidi eliquidi e, in genere, l’immissione di qualsiasi sostanza che possa modificare, anchetransitoriamente, le caratteristiche dell’ambiente marino;

L’introduzione di armi, esplosivi e di qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura, nonchédi sostanze tossiche e inquinanti;

Le attività che possano comunque arrecare danno, intralcio o turbativa alla realizza-zione di programmi di studio e di ricerca scientifica da attuarsi nell’area.

Le Regole

fauna e flora marina, come lapinna nobilis e la posidonia ocea-nica. Tutto questo ha un valore eun’importanza fondamentale perfar sì che tutti in futuro, possanogodere di questo straordinariospettacolo sottomarino.

Info

www.amp

capo-

carbona

ra.it

Zona r iser va integrale “A”SettoRe oveSt dell’ iSolA di SeRPentARA

o 39°07” .83n 009°36” .43ep 39°08” .78n 009°34” .76eq 39°09” .18n 009°34” .76er 39°09” .18n 009°36” .46e

Zona r iserva generale “B “iSolA dei CAvoli – CAPo CARBonARA

a 39°06” .29n 009°30” .62e (in costa)b 39°05” .39n 009°30” .30ec 39°04” .08n 009°31” .94ed 39°04” .92n 009°33” .10ee 39°05” .95n 009°31” .87ef 39°06” .05n 009°31” .28e (in costa)Zona r iserva generale “B”SettoRe eSt dell’ iSolA di SeRPentARA

o 39°07” .83n 009°36” .43e

s 39°07” .83n 009°36” .84et 39°09” .33n 009°36” .84er 39°09” .18n 009°36” .46eZona r iserva generale “B”SeCCA di BeRni

l 39°06” .47n 009°33” .31em 39°06” .70n 009°32” .25en 39Zona r iserva generale “B”SettoRe Sud dell’ iSolA dei CAvoli

g 39°04” .12n 009°31” .88eh 39°03” .72n 009°32” .47e5 39°03” .37n 009°32” .05e4 39°03” .37n 009°31” .40ei 39°03” .37n 009°31” .13e

Zona Riserva parziale “C”AReA MARinA PRotettA

1 39°07”.54n 009°25” .47e (sulla costa)2 39°06”.54n 009°26” .47e3 39°05”.62n 009°28” .49e4 39°03”.37n 009°31” .40e5 39°03”.37n 009°32” .05e6 39°07”.40n 009°37” .19e7 39°09”.50n 009°37” .19e8 39°09”.13n 009°34” .13e (sulla costa)

Centro Immersioni Sardegna

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La Sardegna vanta un ottimo ter-ritorio che si offre generoso a chivoglia sfruttare al meglio lepotenzialità della sua “mountainbike”. La particolare conformazio-ne morfologica della nostrasplendida isola, la sua vasta flora eincantevole fauna selvatica, attiraogni anno tantissimi visitatoripronti ad avventurarsi per i boschie le stradine più impervie allaricerca di una sana scarica di adre-nalina e ovviamente all’immanca-bile sfida con la natura e le pro-prie forze. Gli Itinerari che si dira-mano per tutta la zona del sud estdella Sardegna in particolare,sono piuttosto rinomati. La lorobellezza e la loro unicità li rendemeta prediletta per tanti appas-sionati di MTB. Per gli amanti dellanatura e degli sport all'aria aperta,la Mountain Bike è il mezzo piùindicato per muoversi liberamen-te alla scoperta di nuovi e affasci-nanti itinerari. Riscoprire quelgusto per l'avventura, tra alberi eforeste secolari e poter ascoltare isuoni di una natura vivida e rigo-gliosa, rappresentano aspettipeculiari di quello che inSardegna è uno sport, ma ancheun hobby praticatissimo: l'escur-sione in Mountain bike. Sono tantigli itinerari a disposizione degliappassionati di questo sport eogni anno a questi se ne aggiun-gono di nuovi. L'itinerario “Il

La Sardegna segreta in Mountain BikeDiscover secret Sardinia by mountain bike

Sardinia offers great possibilities to mountain bike riders thanks to the beauty and uniqueness ofits trails. For nature and outdoor sport lovers, mountain biking is the best way to move freely. It is achance to rediscover a taste for adventure and listen to the sounds of a wild nature. There are manytrails available and every year new ones are added. "The Deer" trail, which is found in Burcei, Sinnai,

Maracalagonis, S.Vitus and Castiadas, is one of them. About 64 km long, it is considered one of the most extreme trails. Ittraverses the heart of Sarrabus, an area characterised by mountain ranges that are more than 1,000 m above sea leveland where in winter you can also find snow. In this area, and between Burcei and Sinnai, you can find some of the largestand best preserved forests in all of Sardinia. It is no coincidence that these places are the ideal habitat for the Sardiniandeer, hence the name of the trail. Also in this area you can take another two routes: "i Guadi" and "Baccu Malu”. These arejust some of the most popular trails for mountain biking enthusiasts but Sardinia is full of trails to explore, both in inlandand coastal areas. Travelling by mountain bike allows you to discover a secret and wonderful Sardinia!

Sardinien rühmt sich eines ausgezeichneten Gebietes, welches sich großzügig jenem bietet, deram besten die Leistungen seines Mountainbikes ausnützen möchte. Die einzigartigeBeschaffenheit unserer wunderschönen Insel, die ausgedehnte Flora und die hinreißende wildeTierwelt zieht jedes Jahr sehr viele Besucher an, welche bereit sind, sich mit der Natur und den

eigenen Kräften in den Wäldern und Bergwegen auseinander zu setzen. Die Routen, die sich über die gesamte Süd -östliche Küste ausdehnen sind sehr berühmt. Ihre Schönheit und Eigenheit macht sie zu einem beliebten Ziel für lei-denschaftliche Mountainbike Sportler. Für die Liebhaber der Natur und der Sportarten im Freien ist das Mountainbikedas ideale Mittel, um neue und faszinierende Routen zu entdecken. Den Geschmack für das Abenteuer wieder zuentdecken zwischen uralten Bäumen und Wäldern und den Geräuschen einer lebhaften und üppigen Natur zu lau-schen, stellen die wichtigsten Aspekte dieses sehr praktizierten Sports dar. Die Route " Il cervo", welche sich über dieGebiete von Burcei, Sinnai, Maracalagonis, S.Vito und Castiadas ausdehnt, ist eine davon. Sie ist ca. 64 km lang und isteine der extremsten Strecken. Sie ist daher nicht geeignet für jene, welche keine perfekte Körperkondition und wenigTraining besitzen.Cervo” che si sviluppa per i territo-

ri di Burcei, Sinnai, Maracalagonis,S.Vito e Castiadas è uno di questi.Lungo circa 64 km, è consideratouno dei percorsi più estremi. Nonè dunque particolarmente indica-to a persone che non siano in per-fetto stato fisico e allenamento. Lazona che esso attraversa è il cuorepulsante del Sarrabus, caratteriz-zato da rilievi montuosi che supe-rano anche i 1000 m di altezza sulmare, dove in inverno è anche

possibile trovare la neve. In questazona, tra Burcei e Sinnai, si trovanoalcune delle foreste più ampie emeglio conservate di tutto il terri-torio sardo. Non è un caso se que-sti luoghi siano l’habitat idealeper il Cervo Sardo, da cui derivaanche il nome dell’itinerario.Sempre in questa zona è possibileanche avventurarsi per altri duepercorsi: quello soprannominato “iGuadi” e poi “Baccu Malu”. Questisono solo alcuni dei percorsi più

noti algli appassionati di MTB, mala Sardegna è ricchissima di itine-rari da scoprire, sia nell'entroterrache nelle aree costiere. Gli sce-nari che si presentano sonotutti da “scoprire” tappa dopotappa. In mountain bike si offreall'occhio dell'escursionista, unaSardegna diversa. Quella piùsegreta e meravigliosa!

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Armungia, il museo a cielo apertoIl museo diffuso, la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale

Armungia, the open-air museum

Armungia is situated on a hill 365 m. above sea level, in a predominantly mountai-nous area. It is 65 km from Cagliari, in the central part of Gerrei, inland SoutheastSardinia. The Civic Museum System includes a number of places which represent thehistory and culture of the area. The Ethnographic Museum recreates the world of peasant culture expressed by the

community of Sarrabus Gerrei and you can see agricultural, cooking and weaving equipment.The “Bottega del Fabbro” houses a forge for the manufacture of iron and porch with wood frame for sho-eing animals. The "Emilio and Joyce Lussu" historical museum is housed within the “House of theSecretary”, an important nineteenth-century manor house. A photographic exhibition and a series of mul-timedia stations guide the visitor through a fascinating tour, in particular concerning the life of EmilioLussu. Behind the Ethnographic Museum, we find the majestic Nuraghe monotower, built between the14th and 15th centuries BC, where a cistern for water collection dating from the Byzantine period (6th– 7th century. A.D.) can be found.

Armungia liegt auf einem Hügel mit 365 Meter Meereshöhe, im zentralen Teil des Gerrei,Innenzone Sardiniens, vorwiegend Berglandschaft. Es liegt 65 km von Cagliari und 30km von Muravera entfernt. Man erreicht es auf der Bundestrasse 387, Richtung Ballao. DasSchweigen der Wälder und die Düfte der Felder geben dieser Naturlandschaft von beson-derer Schönheit Leben, welches das Interesse des Besuchers nicht ohne Erregung lassen

kann. Das ethnographische Museum baut das Universum der Bauernkultur der Bevölkerung des Sarrabus Gerreiauf, durch die Ausstellung der landwirtschaftlichen Geräte, des Anbaus und der Weizenverarbeitung, dieFrauenarbeit der Weberei und der Bäckerei. Die Werkstätte des Schmiedes enthält seine Arbeitsräume, denSchmiedeofen für die Verarbeitung des Eisens und den Teil für das Beschlagen der Arbeitstiere. Das historischeMuseum "Emilio und Joyce Lussu" befindet sich im Haus des Sekretärs, wichtiger Besitz des XIX Jahrhunderts.Eine Fotoserie und eine Serie von Multimedialaufstellungen führen den Besucher durch eine wunderschöneRoute durch das Leben von Emilio Lussu.

Numeri Utili

Comune / Town hall 070 958123

Ospedale / Hospital070 609991

Guardia Medica / First-aid station070 957373 c/o Ballao

Carabinieri / Police station 070 958122

Biblioteca / Library070 958133

Info. Turistiche / Tourist info 070 9589011

Farmacia / Chemist’s070 957326

in un insieme di luoghi che rappre-sentano la storia e la cultura del ter-ritorio: tutti situati all’interno delpaese, ciascuno di essi ha un pecu-liare valore storico, sociale o artisti-co in quel vero e proprio “museodiffuso” rappresentato da questopiccolo centro del Gerrei. Il museoetnografico ricostruisce l’universodella cultura contadina espressadalle comunità del Sarrabus Gerrei,attraverso l’esposizione degli stru-menti del lavoro agricolo, i ciclidella coltivazione e della lavorazio-ne del grano, il lavoro femminile

della tessitura e della panificazione.Alla rappresentazione del lavoroartigiano è invece rivolta la Bottegadel Fabbro. L’edificio conserva alsuo interno gli ambienti del lavorode su ferreri, la fucina per la lavora-zione del ferro e il sottoportico conil telaio in legno per la ferraturadegli animali da lavoro. Il museostorico “Emilio e Joyce Lussu” èospitato all’interno della Casa delSegretario, importante abitazionepadronale del XIX Secolo. Un per-corso fotografico e una serie dipostazioni multimediali guidano ilvisitatore attraverso un percorsosuggestivo, consentendo in parti-colare di ripercorrere la vita diEmilio Lussu: dall’infanzia trascorsaad Armungia, passando per l’espe-rienza drammatica della GrandeGuerra, la fondazione del PartitoSardo d’Azione, la lotta antifascista,fino ad arrivare all’esperienza politi-ca del secondo Novecento. Al cen-tro dell’abitato e alle spalle delMuseo Etnografico, è situato il mae-stoso Nuraghe monotorre, edifica-to tra il XV ed il XIV sec. a.C. (Età delBronzo Medio Sardo), all’interno delquale si conserva una cisterna perla raccolta dell’acqua risalente alperiodo bizantino (VI – VII sec. d.C.).

Armungia è situata su una collina a365 m. sul livello del mare, collocatanella parte centrale del Gerrei, zonainterna della Sardegna sud-orienta-le a carattere prevalentementemontuoso. Dista 65 km da Cagliarie 30 da Muravera, da cui si raggiun-ge percorrendo la statale 387 indirezione Ballao. I silenzi dei boschie i profumi della campagna dannovita a un paesaggio naturale di par-ticolare bellezza, che non può nonsuscitare l’interesse del visitatore. IlSistema Museale civico è articolato

La bottega del fabbro

Armungia, il centro storico

Il Sistema Museale

Il Sistema Museale civico è arti-colato in un insieme di luoghisituati all’interno del centro abi-tato: il Museo etnografico “SaDomu de is Ainas” , la Bottegadel Fabbro, il Museo storico“Emilio e Joyce Lussu”, ilNuraghe al centro del paese ela Chiesa della Beata VergineImmacolata.

Orari di apertura: mercoledì,giovedì, venerdì, sabato e dome-nica Mattina: 10:00 – 13:00Pomeriggio: 16:30 – 20:00

Info Tel. 0709589011

Sistema Museale: Sede centralee biglietteria unica: MuseoEtnografico (Piazza Municipio)Mail: [email protected]

Un autentico tuffo

nel passato per immergersi

nell'universo della cultura

contadina del Sarrabus-Gerrei.

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La storia passa per le vecchie carcerila colonia penale, dismessa nel 1952, e diventata il cuore pulsante di Castiadas

The story goes for older prisons

The old prisons of Castiadas were built in1875 as ordered by The Home Office: thir-ty convicts together with seven prisonofficers landed in Sardinia with the taskof rebuilding and giving new life to an

area which had been deserted for more than 1500 yearsbecause of the famine and epidemics this land was subjectto. With their commitment the biggest penal colony in Italywas built. It then reached a population of more than 2000people among inmates, prison warders, employees and theirfamily. With the convicts’ hard work, important results wereachieved both in agriculture and pastoral farming. The penalcolony ceased to exist in 1952, when the ETFAS (TheSardinian Agricultural Land Credit Board), following thereforms of that period, contracted the area for the agricultu-re reform and divided it into seven companies. Today, the oldprisons are an imposing and almost completely refurbishedbuilding with the Governor’s villa, the cells, the offices, thechemist’s and an inner garden where you can admire theentire structure from. In the Summer the area of the penalcolony hosts many interesting handcrafts, painting or foodexhibitions, giving the tourist the chance of a full immersionin the history of Castiadas.

Die alten Gefängnisse von Castiadas wurden aufWunsch des Innenministeriums 1875 erbaut: gemein-sam mit sieben Gefängniswächtern strandeten auf derInsel Dreißig Gefangene, deren Aufgabe es war, eineGegend zu entwässern und zum Leben zu erwecken,

die über 1500 Jahre lang unbewohnt blieb, das wegen der Hungersnot und derSeuchen, denen diese Gegend ausgesetzt war. Mit deren Fleiß wurde die grö-ßte Strafkolonie Italiens aufgerichtet, die später von mehr als zweitausendPersonen- die aus Sträflingen, Sträflingswachen und Angestellte mit derenFamilien zusammengesetzt waren- bewohnt wurde. Wegen der harten Arbeit,welche die Sträflinge leisten mussten, hatten diese nicht so große Erfolge beiden landwirtschaftlichen Tätigkeiten und bei der Viehzucht. Die Strafkoloniehörte 1952 auf zu existieren, als der „ETFAS“, Verband für die Umgestaltung deslandwirtschaftlichen Bodens in Sardinien, die Gegend wegen einerLandwirtschaftsreform, die in diesen Jahren entschieden wurde, übernahmenund diese in sieben Unternehmen aufteilte. Heute präsentieren sich uns diealten Gefängnisse wie ein großartiges Gebäude, fast komplett restauriert und inmehreren Teilen aufgeteilt: ein Innenhof, von dem man die komplette Strukturerblicken kann, die Villa des Direktors, die Gefängniszellen, die Büros und dieApotheke. Während der Sommersaison, werden im Bereich der Strafkolonieinteressante Ausstellungen organisiert, die dem Handwerk, der Malkunst, demBereich der Landwirtschaft und der Ernährung gewidmet sind und demTouristen die Möglichkeit geben, voll in die Geschichte dieses Landes einzutau-chen.

Castiadas

Immaginate un territorio sempreverde, un mare cristallino di coloreazzurro turchese, un’aria sana ed unambiente incontaminato, forseunico al mondo, non stiamo fanta-sticando, questo territorio èCastiadas. Le numerose spiagge di Castiadas,hanno il colore e la struttura varia-bile, si passa da un bianco finissimoe cristallino nelle località denomi-nate, Cala Pira, Monte Turno eSant’Elmo, ad una sabbia più com-patta e dorata, nelle località marinedi Cala Sinzias, Cala Marina, Villa Reye Santa Giusta.Castiadas non è solo mare, oltre achilometri di incantevoli coste, c’èun patrimonio ambientale ancoraincontaminato, con le sue monta-gne, con il candore delle roccelavorate dal vento e dalle piogge,dove la vegetazione esistente èrimasta vergine come madre natu-ra ha creato.

Le carceri di Castiadas furonocostruite nel 1875 per volere delMinistero dell’Interno: insieme asette guardie carcerarie sbarcarononell’isola trenta detenuti, con il com-pito di bonificare e ridar vita ad unazona rimasta disabitata per più di1500 anni a causa delle carestie edelle epidemie cui era soggetta. Conil loro impegno, fu eretta la coloniapenale più grande d’Italia, che inseguito arrivò ad ospitare più di due-mila persone fra carcerati, agenti dicustodia ed impiegati con famiglia alseguito. Il duro lavoro dei detenutinon mancò di ottenere importantirisultati nel campo dell’agricoltura edella pastorizia. La colonia penalecessò di esistere nel 1952, quandol’ETFAS, Ente di TrasformazioneFondiaria Agraria della Sardegna,frutto della riforma approvata inquegli anni, prese in appalto la zonaper la riforma agricola, e la suddivisein sette aziende. Oggi le vecchie car-ceri si presentano a noi come un

imponente edificioquasi totalmen-te ristruttura-

to, suddiviso in più parti: un cortileinterno da cui ammirare l’interastruttura, la villa del Direttore, le celle,gli uffici e la farmacia. Durante la sta-gione estiva, nell’area della coloniapenale vengono organizzate interes-santi mostre legate all’artigianato,alla pittura, al settore agro-alimenta-re, che permettono al turista diimmergersi appieno nella storia diquesto paese.

www.levecchiecarceri.it

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Fedele al suo territorio, caratte-rizzato da una natura inconta-minata e a tratti sevaggia, lacucina tipica sarda proponepiatti semplici e genuini. Perquesto oggi è molto apprezzataanche in ambiente nazionale edestero. I sapori e gli aromi sonofacilmente riconoscibili e maioccultati da salse o preparatiche possano soffocare il gustooriginario della materia prima.Le ricette più rinomate e cono-sciute nascono dall'incontro dimaterie prime essenzialmentelegate alla terra. La ricchezza delmare resta tuttavia una granderisorsa nell'ambito di una diver-sificazione gastronomica chetrova nei frutti di queste acquecristalline un'ottima alternativa.A Cagliari e nel vicino hinter-land per esempio, è piuttostodiffusa la cucina marinara.Naturalmente non manca mail'aragosta, assoluta regina delletavole sarde nelle zone costiere,ma deliziose sono anche altrepietanze come la burrida, leincomparabili grigliate di pescebianco freschissimo, i primi dimare come gli spaghetti allearselle, ricci di mare e tante altredelizie. Il patrimonio gastrono-mico dell 'entroterra, restacomunque l'emblema dellacucina isolana con piatti rino-mati dal gusto inconfondile. Tra

Alla scoperta degli antichi saporiDiscovering ancient flavours

The tastes and aromas of typical Sardinian cuisine are easily recognisable and never con-cealed by sauces or mixes that can hide the original flavour of the primary material, oftenlinked to produce obtained from the land. The abundance of the sea, however, is still agreat resource and produce obtained from the sea is an excellent alternative. In Cagliari

and the surrounding inland area, marine cuisine is fairly widely available. Lobster is the absolute queen ofSardinian tables in the coastal regions, but other seafood dishes are also delicious, such as burrida, unrivalledgrilled white fish, spaghetti with clams, sea urchins and risotto with seafood. The gastronomic heritage of theinland area, however, remains the symbol of the island’s cuisine with famous dishes of unmistakeable taste.Preparation follows the rules of ancient recipes, using natural aromas. The method of cooking on a spit is themost common. You need only to think of roast suckling pig or roast lamb. But steamed and soup dishes arealso common on the typical Sardinian table. Steamed wild boar or the delicious pecora in cappotto, muttoncooked in broth with green vegetables and potatoes, are noteworthy examples.

Die Geschmäcke und die Düfte der typischen sardischen Küche sind leicht erkennbarund nie verborgen von Saucen oder anderen Produkten die den originellen Geschmackder Zutaten, oft verbunden mit der Erde, bedecken. Der Reichtum des Meeres bleibttrotzdem eine große Ressource welche in seinen Früchten eine ausgezeichnete

Alternative findet. In Cagliari und im nahen Hinterland ist die Meeresküche ziemlich verbreitet. Die Langusteist an den Küstenzonen absolute Königin auf den sardischen Tischen aber köstlich sind auch weitereMeeresgerichte wie die burrida, die unvergleichbaren Grillgerichte mit weißem Fisch, die Spaghetti mitMuscheln, mit Seeigeln und der Fischreis. Der gastronomische Reichtum des Hinterlandes, bleibt auf jedenFall das Emblem der Küche der Insel mit berühmten Gerichten mit einem unverwechselbaren Geschmack.Die zubereiteten Speisen folgen den Grundsätzen der alten Rezepte, mit Gebrauch von natürlichen Aromen.Das Braten am Spieß ist die meist angewendete Kochart. Man brauchtnur an das gebratene Schweine- oder Lammfleisch denken.

questi emergono le carnid'agnello e il prelibato maialet-to “detto Porceddu”. Le prepara-zioni seguono come da tradizio-ne, i dettami delle antiche ricet-te, con l'utilizzo di aromi natura-li e tempi di cottura piuttosto

lunghi. La cottura allo spiedo èdecisamente la più diffusa, manella tipica tavola sarda sonocomuni anche le preparazioni inumido come il cinghiale (dalquale si ricava anhe un ottimosugo), in brodo (come la delizio-

sa pecora in cappotto) e nonsolo. Le carni sono particolar-mente tenere e pregiate pervia dell 'allevamento allostato brado che tiene l'ani-male in sintonia con la natu-ra, la terra e i frutti da essaprodotti.

ph. B

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San Tomas, un’olio da gambero rosso

altissima qualità, un fatto che gliha permesso di ottenere impor-tanti riconoscimenti a livelloregionale. Siamo attentissimi nellafase di raccolta delle olive chevengono poste in cassette forateper permettere loro di ‘respirare’econservate in celle frigorifere adun temperatura di 18 gradi. Entro24 ore dalla raccolta vengonomacinate in moderni frantoi afreddo. Questo è un punto fonda-mentale per conservare intatti iprofumi». Il risultato è un olioextravergine dal gusto legger-mente piccante, molto gradevoleall’olfatto. L’azienda olivicola SanTomas vende l’intera produzionenel nord Italia e all’estero, unbiglietto da visita niente male perCastiadas e per l’intero sud-estdell’Isola. «Proprio così – puntua-

lizza Pierangelo Cimetti – quellisono i nostri mercati di riferimen-to. I nostri prodotti sono apprez-zati molto. In Germania, GranBretagna e Italia settentrionalequindi, la richiesta maggiore del-l’olio San Tomas, quasi un pezzodi Sardegna che ‘vive’ all’estero eche soddisfa i palati degli esigen-ti acquirenti che scelgono digustare anche a casa loro ciò chedi buono hanno assaggiato nellanostra isola. L’olio extravergineprodotto nell’azienda castiadesepuò essere degustato in loco. ICimetti, persone estremamentedisponibili, ricevono i visitatoriogni giorno dalle nove del matti-no alle venti per far assaggiarepane, olio e olive. Un piacere cui èconsigliato vivamente di nonrinunciare.

Passione, tanta passione, impe-gno, sacrificio e professionalità.Sono gli ingredienti grazie aiquali nasce un olio extraverginedi qualità superiore, quello pro-dotto dall’azienda olivicola SanTomas di Castiadas (località Sitò),considerato uno dei miglioridell’Isola. Gli “autori” di questopiccolo miracolo castiadese sonoi componenti della famigliaCimetti. L’azienda, infatti, è rigo-rosamente a conduzione familia-re, ed è forse questo uno deisegreti di questo prodotto di

OLIVICOLTURA SAN TOMASloc. Sitò 09040 CASTIADASTel. 070.9947028

Il mensile “Il Gambero Rosso”lo ha selezionato tra i migliori oli

The oil with the taste of Sarrabus

Passion, much passion, commitment, sacrifice and professionalism. These are theingredients of the successful extra virgin oil of San Tomas di Castiadas, consideredone of the best ones of the Island. The “authors” of this small miracle are the mem-bers of the Cimetti family. “We are proud of the results we have - explains PierangeloCimetti, who moved from Milan to the countryside of Castiadas almost ten years ago

- they are the fruit of numerous sacrifices”. The Cimettis took over a former Ersat house in Castiadas andthere they begun with the cultivation of olive trees. 2800 plants are currently accommodated in six hec-tares of land. The result is a slightly spicy extra virgin olive oil, with a pleasant fragrance. San Tomas sellsthe entire production in the north of Italy and abroad, a great presentation for Castiadas and the entiresouth-east of the Island. The Cimettis receive visitors every day from eight in the morning to eight atnight, to make them taste the oil on one exquisite slice of bread. A pleasure no one should miss.

Dove siamo / where we areL’oliodelSarrabus

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Il vero formaggio del sarrabusDove siamo / where we aresmettendo questa passione al

figlio maggiore, che, dopo una lau-rea nella scuola lattiero casearia diLodi, numerosi stages all’estero, euna decennale esperienza nel set-tore, ha deciso di far fruttare tantolavoro, tanti sacrifici e una grandepassione, portando avanti unsogno di famiglia, un proprio casei-ficio artigianale. Dalla fusione diesperienza e nuove tecnologie,nascono i Formaggi di Muravera,prodotti sani e genuini che accon-tentano sia gli amanti dei saporiantichi tradizionali, sia chi si avvici-na per la prima volta al prodottocaseario. Infatti la Sardaform,oltre aiclassici pecorini stagionati e semi-stagionati, propone una vastagamma di formaggi “giovani” e

innovativi, freschi e molli, formaggiaromatizzati, formaggi speziati, chesi allontanano dall’immagine stan-dardizzata del formaggio pecorino,come un formaggio da dispensa, eda grattugia. La produzione varia dai classicicanestrati, dai cotti ai semicotti, aiformaggi alle erbe. Ottimi i formag-gi freschi, da tavola, e versatilissimiper la preparazione di dolci. LaSardaform di Muravera non trascu-ra neanche la produzione di ricottafresca, ricotta salata, e, il classicotradizionale “casu axedu”.Questi formaggi vengono prodottiesclusivamente con latte prove-niente da allevamenti del Sarrabus,assoluta garanzia di qualità egenuinità.

Poco fuori il centro urbano diMuravera, a pochi Km. daVillasimius e Costa Rei, si puòacquistare il prodotto principedella gastronomia sarda “Il formag-gio”. Nel 2005 a Muravera, piccolocentro nella costa orientale sarda,nasce la Sardaform, un piccolocaseificio artigianale a conduzionefamiliare. La famiglia Cappai, vantada tre generazioni, un’antica tradi-zione nel settore lattiero caseario. Ilcapo famiglia, per quasi 50 anni hacollaborato con grandi aziende, sialocali che a livello nazionale, tra-

VENDITA AL PUBBLICOFORMAGGI DI MURAVERA

Ex S.s. 125 Ingresso di Muravera Km. 61,800

Cell. 3479452664Cell. 3387251918

The real cheese of Sarrabus

Just outside the town ofMuravera, at a few kmdistance from Villasimiusand Costa Rei, you can find

the main product of Sardinian gastronomicalproducts: “cheese”. Sardaform, a small family runartisan business producing cheese was establi-shed in 2005 in Muravera, a small town in theSardinian West coast. Three generations of the Cappai family have beenworking following the ancient Sardinian dairytraditions. Muravera cheeses are genuine andhealthy cheese that satisfy both lovers of traditio-nal taste and those who try Sardinian cheese forthe first time.Fresh cheese, as well as table cheese and traditio-nal ripe cheese are excellent.All cheeses are produced using only milk fromcattles bread in the Sarrabus area: a guarantee ofthe highest quality and genuinity.

Caseificioartigianalea conduzionefamiliare

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Un liquore dolce che racconta col suo sapore tuttii profumi della nostra isola. “Il mirto” è certamenteuno dei prodotti più tipici della Sardegna. Si ottie-ne mettendo in infusione in alcool le bacche dellapianta di mirto che cresce spontaneamente nel-l’isola ed è caratteristica di tutti i paesi a clima tem-perato del bacino del Mediterraneo. Il liquore, digusto gradevole e con delle proprietà digestive siproduce ancora con i metodi di un secolo fa, conuna ricetta gelosamente tramandata di padre infiglio. Questo la dice lunga sull’altissima qualità del pro-dotto e ciò vale in particolar modo per “il mirto”che Bresca Dorada (in sardo significa favo dorato),azienda che opera dal 1988 nel territorio diMuravera, produce e distribuisce non solo inSardegna ma in tutta Italia ed in numerosi paesistranieri. “L’azienda è nata quasi vent’anni fa – spieganoEnrico Diana e Paolo Melis, le ‘anime’ di BrescaDorada – L’idea era quella di fare impresa rispet-tando ambiente e tradizioni. Abbiamo iniziato conla produzione del miele per poi passare ai pranziper i turisti ed infine alla produzione del mirto”. Un’idea azzeccata, tant’è che oggi Bresca Dorada èdiventata un punto di riferimento per tutto il mer-cato. “Abbiamo iniziato a produrre il “mirto” – rac-contano Diana e Melis – sulla base di una vecchiaricetta tramandata dalla nonna di uno di noi. Il suc-cesso è stato immediato e così abbiamo deciso didar vita ad una produzione su larga scala. Nel 1990abbiamo provato a distribuire alcune migliaia dibottigliette da 25 cl presso i punti vendita checommercializzavano il nostro miele ed in meno didue mesi abbiamo esaurito l’intera produzione. Dalì è stato un autentico crescendo che ci ha porta-

to a vendere anche 500 mila bottiglie del nostro“mirto” in un solo anno”. Oggi Bresca Dorada si èdotata di impianti modernissimi per la produzionedel liquore: “Dovevamo far fronte alle esigenze dimercato – dicono Paolo Melis ed Enrico Diana –Occorreva lavorare nel rispetto di severe normeigieniche. Questo però non ha influito minima-mente sulla qualità del prodotto per il quale usia-mo attenzioni degne di una produzione artigiana-le in ogni fase della lavorazione”. “Il mirto” non èperò l’unica specialità di Bresca Dorada, aziendache ha saputo negli anni diversificare i propri pro-dotti per conquistare sempre nuove fette di mer-cato. “Proprio così – confermano i due soci – se sivuole stare a galla e al passo con le esigenze deiconsumatori servono sempre idee nuove e noiabbiamo fatto così. Dal miele siamo passati almirto e negli scorsi anni abbiamo arricchito lanostra offerta con il limoncino, i liquori d’arancio efico d’india, per finire con le marmellate che ci per-mettono di utilizzare anche la polpa dei frutti enon solo le scorze, che impieghiamo invece per iliquori”. Il tutto con un rispetto per l’ambiente chedovrebbe essere preso come esempio da tutticoloro che fanno impresa in Sardegna. Una risorsain più per il Sarrabus che sta cercando di ripartiredalle ricchezze del proprio territorio per costruirelo sviluppo economico da troppo tempo atteso:“Abbiamo una grande tradizione agricola – dico-no Diana e Melis – che sta piano piano scompa-rendo. Il nostro vuol essere anche un input ai gio-vani per ritornare alla terra. Del resto tutti i nostrifornitori operano in zona. La terra può permetterea tanti giovani di vivere dignitosamente”.

Mirto, profumodi sardegnaBresca Dorada, azienda di Muravera,

produce liquori della tradizione sarda

Mirto, smell of sardinia

The small company born over20 years ago. Bresca Dorada,produces high quality liquors,mirto in particular. The result is apleasant tasting liquor with

digestive properties which is still produced accordingto the methods of a century ago, a recipe jealouslyhanded-down from father to son. The company hasenriched its offering with “limoncino” - lemon, oran-ge and “ fico d’india” - prickly pear liquor and mar-malade as well. Bresca Dorada is also small restaurantwhere one can taste food and flavours from uniqueterritory such as Sarrabus

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Windsurf, il protagonista dell’estate

Windsurf, the protagonist of the summer

Windsurf is the oldest and bestknow among water sports, whichspread beginning in the 80’s. There are many establishement whereone can learn how to windsurf, from Porto Tramtzu (Villaputzu) tothe beaches of Costa Rei finishing at Porto Giunco (Villasimius).Kitesurf is the latest born among water sports. This inflatible kite in

which the surfer is bound has been becoming popular on beaches all over the world.It seems easy and fun but it’s important to state beforehand that practice this sportit’s necessary to take a course at specialized center. At Porto Giunco (Villasimius) onecan find a school and prepared istructors. The last sport, but not for importance, iswavw surfing. Due to its position, Sardinis is considered the best place to practice thissport in the entire Mediterranean Sea. If you are dynamic and lovers of this sport, thewind and our waves are waiting for you to liveyour vacation in Sardinia to the fullest

spiaggia priva di ostacoli, perpermettere una partenza sicurae magari un’amico che sappiaaiutarci nel momento della par-tenza e “dell’atterraggio” dell’ala.Il kitesurf è sicuramente spetta-colare e bello da vedere, ma habisogno di grandi spazi e delledovute attenzioni. L’ultimo sport,ma non per importanza è il surfda onda. Il surf vede le proprieorigini nell’Oceano Pacifico ed èsport nazionale in Australia enelle isole delle Hawaii. Le tavole,originariamente in legno, oggisono realizzate con clarck-foam(poliuretano) e resina. Nuotandoincontro alle onde si arriva allaline-up, il punto in cui le ondecominciano a infrangersi. Da qui,remando con la sola forza dellebraccia, ci si mette in piedi percavalcare le onde, facendo lemanovre (tricks) e mettendo indiscussione le proprie doti diequilibrio. Anche se l’estate nonregala nella nostra costa grandimareggiate, ricordate che conuna tavola tipo mini malibu, dicirca 2,40 m si riesce a surfare giàcon mezzo metro d’onda. LaSardegna vista la sua posizione èconsiderata il migliore luogo perla pratica di questi sport in tuttoil Mediterraneo. Se siete dinamicie amanti dello sport, il vento e lenostre onde aspettano solo voi,per vivere a pieno le vostrevacanze in Sardegna.

l windsurf è il più anziano econosciuto tra gli sport acquati-ci, si è diffuso a partire dagli AnniOttanta. Per praticarlo servetavola, albero, vela e boma, masoprattutto il vento… Il windsurfè una sorta di evoluzione dellabarca a vela, molto più praticonel trasporto e dinamico nelleevoluzioni; permette di uscireper mare in tutte le condizionicambiando tavola e vela in basealla forza del vento e allo statodel mare. Sono tanti gli stabili-menti balneari dove è possibileimparare, non avete che l’imba-razzo della scelta! Il kitesurf èl’ultimo nato tra gli sport acqua-tici. Questo aquilone gonfiabile(kite) al quale il surfista è vincola-to attraverso 4 o 5 cavi (linee)lunghi circa trenta metri, sta spo-polando nelle spiagge di tutto ilmondo. Navigare in libertà sullasuperficie del mare, ma anchesaltare dieci e più metri in alto,avendo la sensazione di volare!Questo è il kitesurf. Sembra facilee divertente e come tutte lenovità attira tante persone, ma èimportante premettere che perpraticare questo sport, è neces-sario un corso presso un centrospecializzato. Non solo, è fonda-mentale un vento costante epossibilmente da mare, avere la

Villasimius, windsurf

Geremeas, Kitesurf

Villasimius, windsurfing a Porto Giunco

Muravera, spiaggia di Torre Salinas

ph. A. Masala

ph. A. Masala

ph. A. Masala ph. A. Masala

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Il sud est è una zona particolarmen-te importante dal punto di vistadella produzione artigianale. Quiprevalgono oggetti d'artigianatoderivanti dall'asfodelo; in particolarecestini, ma anche l'artigianato deltelaio con meravigliosi tappeti. E poiancora bisacce, ferro battuto, legnolavorato. Nell'antico territorio delSarrabus Gerrei è piuttosto diffusala cultura della realizzazione del“coltello” che pur non essendo ilfiore all'occhiello della produzionelocale, vanta tra le sue file, degnirappresentanti. Sono infatti nume-rosi da queste parti, i cultori di que-sta antica arte e sono altrettantonumerosi gli oggetti prodotti. Daicoltelli classici (is arresojas), a quelli

più raffinati con manici preziosiintagliati e finemente lavorati inlegno, in corno di muflone e talvol-ta anche in corallo e in argento. Tra ipiù interessanti esempi nell'ambitodella tradizione artigianale sarda, viè certamente l'antica arte della fili-grana, presente un po' in tutta l'iso-la, sebbene in forme e caratteri chesi differenziano a seconda del luogodi produzione. I gioielli in filigrana sicaratterizzano per le forme e sog-getti legati alle tradizioni locali. Ladecorazione dominante è la donnasarda, oltre che per vezzo anche perfunzione religiosa e votiva, allorchè imastri orafi intrecciano sin daitempi antichi, splendidi anelli, orec-chini, medaglie e “bottoni mammel-

lari” simbolo della fertilità femminilee donati anticamente come buonauspicio. L'ingegno degli artigianisardi si manifesta maggiormentenei materiali più poveri che, comeper incanto, assumono forme distraordinaria bellezza e originalità.Basti pensare agli utensili, così vari erealizzati con massima cura del det-taglio. Specchi, lampadari in ferrobattuto ed acciaio, vasi, accessorivari per l'arredamento della casa. Ilgusto è quasi sempre rustico e alcontempo legato alla tradizionedella terra con i suoi frutti. IlSarrabus-Gerrei è conosciuto comeuna terra per molti aspetti selvag-gia, ma al contempo ricca di tradi-zioni e tesori nascosti.Nell'artigianato di questi luoghi si

possono scoprire creazioni dal valo-re inestimabile create con estremaabilità, ricercatezza dei particolari,amore e passione per un lavoro chevive dell'ispirazione primaria deriva-ta dalla madre terra.

Le produzioni artigianali del sud est

Artisan trades of Ogliastra

Ogliastra is a particularly important area from the perspective of artisan production. Here artisan products created fromasphodel are most common, particularly baskets, but also artisan loom work, producing outstanding rugs. And then thereare also blacksmiths, wrought iron and wood carving. In the ancient territory of Sarrabus Gerrei the tradition of knife makingis very widespread, to the extent of being the jewel in the crown of local production, praised by its ranks of worthy repre-sentatives. There are many different types; from the classical knife (is arresojas) to more refined ones with precious carved

handles finely worked in wood, in mouflon horn and sometimes also in coral and silver. In all likelihood, Sarrabus is also the birthplace of thefamous ‘Launeddas’, the most traditional Sardinian instrument. In the world of Sardinian artisan culture, the art of filigree strongly stands out. Anart which is present in the whole of the island. The styles and inspiration for the jewels in filigree are linked to local traditions. Master goldsmithscan be traced back to ancient times, creating splendid rings, earrings, medals and ‘buttons in the form of womens’ breasts’, which are authenticsymbols of feminine fertility and were given as gifts in ancient times as good omens. Wood is another material used to work splendid products.With it carpenters create carved chests, the classical Sardinian chairs covered in cane and many other everyday objects. The ingenuity ofSardinian artisans is evident in the most basic materials that, as though by magic, are made into extraordinarily beautiful and original pieces.You need only to think of utensils, so varied and created with the utmost attention to detail. Mirrors, lamps in wrought iron and steel, vases,various accessories to furnish the house and many others...

Die Ogliastra ist eine in handwerklicher Hinsicht besonders wichtige Gegend. Hier überwiegen Kunstgegenstände die vomAffodill abstammen; besonders Körbe aber auch wundervolle Teppiche die mit dem Webstuhl hergestellt werden. Und dannnoch Satteltaschen, Schmiedeeisen, geschnitztes Holz. Im ursprünglichen Gebiet des Sarrabus Gerrei ist vor allem die Kulturder Erzeugung von “Messern” verbreitet, die obwohl nicht unbedingt Aushängeschild der Lokalproduktion sind, dennochwürdige Vertreter in ihren Reihen haben. Es gibt viele Typen; von klassischen Messern (is arresojas) bis zu den eleganten, mit

wertvollen holzgeschnitzten Griffen, Griffen aus Mufflonhörnern, manchmal auch aus Koralle und Silber. Aller Voraussicht nach liegt im Sarrabusauch der Ursprung der berühmten “Launeddas”, die typischsten Musikinstrumente Sardiniens. Innerhalb des traditionellen sardischenHandwerks zeichnet sich auch die alte Kunst des Filigranschmucks aus. Eine Kunst die auf der ganzen Insel betrieben wird. Die Formen derFiligranschmuckstücke sind den lokalen Traditionen entnommen. Die Goldschmiede flechten seit Urzeiten prächtige Ringe, Ohrringe, Medaillenund “Knöpfe deren Form an Frauenbrüste erinnert”, authentische Symbole der weiblichen Fruchtbarkeit die früher als Glücksbringer verschenktwurden. Auch Holz ist eines der Materialien das zu wunderschönen Produkten verarbeitet wird. Die Tischler erzeugen geschnitzte Truhen, dieklassischen, mit Flechtwerk bespannten sardischen Stühle und viele andere Erzeugnisse des täglichen Lebens. Das Talent der sardischenHandwerker zeigt sich am besten in den sogenannten “armen“ Materialien die aber, wie durch Zauber, Formen außergewöhnlicher Schönheitund Originalität annehmen. Denken wir doch nur an die Werkzeuge die so unterschiedlich und mit der besten Pflege zum Detail ausgeführtwerden. Spiegel, Lampen aus Schmiedeeisen und aus Stahl, Vasen, verschiedene Einrichtungsgegenstände und vieles mehr ……

Anche il legno è unodei materiali utilizzatiper la lavorazione displendidi prodotti.

Con esso i falegnami realizzanocassapanche intagliate, le classi-che sedie sarde impagliate e moltialtri oggetti di uso comune.

Il legno

I Coltelli

ha una tradizione antichissima, come testimoniatodalla massiccia presenza dei bronzetti nuragici. Oggiè di primaria importanza quella del ferro, con laproduzione di coltelli famosi in tutto ilmondo.

Muravera, donna al telaio

Coltelli, realizzazionidel mastro coltellaio

Anedda Roberto

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