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RELATECNICA_ANTINC.doc Pag. 1/17 AL COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO DI CATANIA COMUNE DI ACIREALE PROVINCIA DI CATANIA RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO Pattinodromo Comunale Via Dello Stadio 95024 Acireale (CT) Progetto ai fini della prevenzione incendi (D.P.R. 1 AGOSTO 2011, N. 151) ATTIVITÀ N. 65/B Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 m 2 Ditta COMUNE DI ACIREALE Via Lancaster, 13 95024 Acireale (CT) Rif. Pratica VV.F. N. Approvazioni

RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO

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Page 1: RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO

RELATECNICA_ANTINC.doc – Pag. 1/17

AL COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO DI CATANIA

COMUNE DI ACIREALE PROVINCIA DI CATANIA

RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO Pattinodromo Comunale

Via Dello Stadio – 95024 Acireale (CT)

Progetto ai fini della prevenzione incendi (D.P.R. 1 AGOSTO 2011, N. 151)

ATTIVITÀ N. 65/B

Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al

chiuso superiore a 200 m2

Ditta

COMUNE DI ACIREALE Via Lancaster, 13 – 95024 Acireale (CT)

Rif. Pratica VV.F. N.

Approvazioni

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RELATECNICA_ANTINC.doc – Pag. 2/17

INDICE GENERALE DELLA RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO

0 – PREMESSA

1 – INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI

1.1 – Analisi identificativa preliminare degli ambienti e loro destinazione d’uso

1.2 – Individuazione delle sostanze pericolose presenti e regola di stoccaggio

1.3 – Determinazione del carico d’incendio con l’identificazione della Classe dell’edificio/i

1.4 – Riferimenti normativi

1.5 - Classificazione - Affollamento

1.6 – Accesso all’area

1.7 - Spazio riservato agli spettatori

1.8 - Spazio per l'attività sportiva

1.9 - Spazi per depositi

1.10 – Reazione al fuoco dei materiali

1.11 – Capacità di deflusso

1.12 – Impianti tecnologici

2 – ELEMENTI STRUTTURALI

2.1 – Descrizione delle condizioni d’accessibilità e viabilità aziendali

2.1 – Struttura

2.2 – Scale

2.3 – Calcolo aerazione

3 – PROGETTO DEL PIANO DI EVACUAZIONE

3.1 – Sistema di vie di uscita

3.2 – Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi

3.3 – Interventi per la sicurezza

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0. PREMESSA

PROGETTO AI FINI DELLA PREVENZIONE INCENDI

Attività soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.P.R. 1 Agosto 2011, n.151.

ATTIVITÀ PRINCIPALE

ATTIVITÀ SECONDARIE

NUMERO DPR 1-8-

2011 DESCRIZIONE

65

Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie

lorda in pianta al chiuso superiore a 200 m2

Io dott. Ing. Anna Maria Sapienza, iscritta all’Albo degli Ingegneri della Provincia di Catania

al n. 1655 ed inserita nell’elenco dei professionisti previsto dal D.M. 25.3.1985 di cui alla

legge 818/84 con codice di identificazione CT01655101411, nella mia qualità di tecnico

incaricato dall’Amministrazione Comunale del Comune di Acireale, con sede in Via

Lancaster n. 13, proprietaria del Centro Sportivo “Pattinodromo Comunale” sito in Via Dello

Stadio, s.n. la cui superficie lorda in pianta al chiuso risulta superiore a 200 m2 e pertanto

soggetta al controllo da parte dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.P.R. 1 Agosto 2011, n. 151,

compiuto i sopralluoghi necessari per gli accertamenti nonché esaminata la documentazione

in mio possesso, redigo la presente relazione tecnica illustrativa mirata all’ottenimento del

previsto parere di conformità antincendio (D.P.R. 151/2011).

Nell’individuazione della superficie coperta complessiva dell’attività si è ritenuto opportuno

considerare un edificio unico considerando come unico corpo di fabbrica la copertura del

pattinodromo, il corpo spogliatoi e l’atrio di collegamento tra i due. Non si è ritenuto

necessario considerare gli altri due piccoli corpi di fabbrica, infermeria e Wc esterni, in

quanto, data la loro esigua dimensione, e dato che sono distanti dalla struttura, non si ritiene

possano causare pericoli per l’attività principale.

RACCOLTA PRELIMINARE DEI DATI ESSENZIALI DI BASE

IIDD.. DDEESSCCRRIIZZIIOONNII CCAARRAATTTTEERRIISSTTIICCHHEE

01

Superficie coperta complessiva dell’attività:

(per singolo edificio)

Edificio: UNICO m2 1.878,00

Edificio :

Edificio :

02 Volume complessivo dell’attività v.p.p:

(per singolo edificio) Edificio: UNICO m3 18.684,00

03 Altezza antincendio max per gli edifici pluripiano: Unica elevazione H max = 11 m

04 Numero dei piani fuori terra (per singolo edificio): N° 1

05 Numero dei piani interrati (per singolo edificio): N 0

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06 Tipo di edificio:

(Isolato/Destinazione mista) Isolato

07 Destinazione d’uso degli edifici adiacenti:

08 Distanze da eventuali attività pericolose esterne: Non sono presenti nelle vicinanze altre attività pericolose non

connesse all’esercizio dell’attività in oggetto

09 Tipo di materiale lavorato e/o depositato: Attrezzature sportive e suppellettili

10

Presenza di eventuali sostanze pericolose e tipo. Iden-

tificazione di ambienti in “atmosfera pericolosa” per

la presenza di lavorazioni e materiali di cui al D.M.

Int. 22 dicembre 1958 (gas infiammabili, sostanze che

producono vapori infiammabili, polveri esplodenti):

Sostanza: m3 Ambiente:

Sostanza: kg Ambiente:

Sostanza: kg Ambiente:

11 Superficie complessiva netta dei locali deposito:

12 Superficie complessiva netta di altri locali

13 Numero dei compartimenti antincendio: Unico

14 Superficie massima compartimenti:

15 Attività secondarie (aree a rischio specifico):

Attività n.

16 Impianti tecnologici presenti: Sistema di ventilazione meccanica area attività sportiva

17 Numero complessivo di persone presenti:

Spettatori NO

Atleti, istrut-

tori ed accom-

pagnatori

N. 52

Inservienti N. 2

18 Sono presenti/previsti lavoratori con ridotte capacità

motorie e/o sensoriali (Si/No): NO

19 Sono previsti visitatori con ridotte capacità motorie

e/o sensoriali (Si/No): SI

20 Impianti di protezione attiva antincendio presenti:

Idranti a muro interni

Idranti a muro esterni

Impianti speciali di

spegnimento

Attacchi autopompa VV.F.

Evacuatori di fumo/calore UNI

Impianto automatico di

rivel. E segnalazione

incendi

Tipo:

Impianto d’allarme manuale

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1 – INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI

1.1 - ANALISI IDENTIFICATIVA PRELIMINARE DEGLI AMBIENTI E LORO

DESTINAZIONE D'USO

Considerato che con l’emanazione del D.P.R. 01 Agosto 2011, n. 151, le attività sportive in

genere al chiuso con superficie coperta superiore a 200 mq o con un numero di praticanti

superiore a 100, rientrano, come tipologia di strutture antincendio, tra quelle di pubblico

spettacolo in genere, il progetto antincendio in esame è stato redatto secondo le prescrizioni

dettate dalle Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi,

emanato con Decreto del Ministero dell'Interno 18 marzo 1996, pubblicato nella G.U. 11-4-

1996, N. 85 - SUPPL. e del successivo Decreto M.I. 6 giugno 2005, “Modifiche ed

integrazioni al D.M. 18 marzo 1996”.

L’attività in questione riguarda la realizzazione di una struttura sportiva da destinare ad

attività sportive con l’utilizzo di pattini a rotelle.

Attraverso il progetto di completamento si interverrà sulle strutture esistenti per realizzarne il

loro completamento e rendere l’attività conforme alle norme tecniche oggi in vigore. Inoltre si

prevede la realizzazione della copertura dell’area destinata alle attività sportive, oltre ad un

corpo di collegamento tra l’edificio spogliatoi e l’area sportiva.

L’attività principale (n. 65/1_B – DPR 151/2011), non prevede attività complementari inserite

nello stesso DPR.

L’impianto sportivo in esame non possiede tribune per spettatori. Infatti le vecchie tribune

esistenti (come si vede dalle planimetrie allegate) non verranno più utilizzate, in quanto non

inserite nell’involucro relativo alla copertura che si intende realizzare.

Esistono, all’interno dello stesso volume strutturale dell’attività, dei locali destinati a

spogliatoi suddivisi per sesso e degli ulteriori locali tecnici a servizio della stessa, destinati a

contenere le apparecchiature per il regolare funzionamento della struttura sportiva.

L’area destinata alle attività sportive (in senso lato) e quella relativa agli spogliatoi, sono

collegate attraverso un corpo di fabbrica con struttura in acciaio al fine di realizzare un

camminamento con idonea copertura per gli atleti.

Per quanto riguarda le caratteristiche funzionali della struttura si evidenzia che:

la stessa è di tipo isolato e risulta inserita in un lotto di terreno confinante con altri terreni ove

non esistono ulteriori attività pericolose. L’accesso all’area avviene mediante un cancello

carrabile posto sulla strada principale denominata Via dello Stadio. Antistante alla struttura è

presente un’ampia area destinata a parcheggio. Altro passaggio carrabile trovasi nel vertice

Nord-Est del lotto di terreno.

L’area degli spogliatoi è stata suddivisa in due sezioni indipendenti, una destinata agli atleti

maschi ed una seconda sezione destinata alle atlete femmine.

L’area destinata alle attività sportive riguarda un’area di forma rettangolare per le gare di

hokey su pattini a rotelle e pattinaggio artistico.

Le dimensioni di ognuna di esse sono riportate negli allegati grafici.

In un corpo di fabbrica separato dagli spogliatoi (ma nelle vicinanze) è previsto un locale da

destinare ad infermeria, con annessa una piccola sala per le riunioni.

Non esistono comunicazioni con altre attività.

La struttura ed i locali annessi rappresentano un’attività di tipo isolata per la quale risulta

agevole l’accesso dei mezzi di soccorso.

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1.2 - INDIVIDUAZIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE PRESENTI E REGOLA DI STOCCAGGIO

All’interno dell’attività in esame non risultano presenti locali a rischio specifico.

Per essa è stato comunque effettuato un calcolo relativo al presunto carico di incendio, per il

quale si rimanda al relativo paragrafo. Nel superiore calcolo è stata considerata la presenza di

un certo quantitativo di materiale infiammabile (attrezzature sportive, materiale per attività

ginnica in genere) ed altro materiale composto esclusivamente da suppellettili di arredo

sportivo (panche, armadietti metallici, appendiabiti, ecc).

Nella struttura in esame non viene prevista la detenzione di altre sostanze che possano

costituire un pericolo potenziale in quanto facilmente infiammabili e/o combustibili oltre

quelle già elencate.

1.3 - DETERMINAZIONE DEL CARICO D'INCENDIO CON L'IDENTIFICAZIONE DELLA CLASSE DELL'EDIFICIO

Quantificati ed analizzati tutti i materiali combustibili effettivamente presenti e/o presunti

nella struttura in esame, si procede al calcolo del carico d’incendio reale e all’identificazione

della classe dell’edificio secondo le prescrizioni e le modalità stabilite dal D.M. 9 marzo 2007

“Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del

Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” pubblicato sul supplemento ordinario n. 87 alla

Gazzetta Ufficiale n. 74 del 29 Marzo 2007.

Di seguito vengono riportate delle scheda tecniche contenenti le specifiche del calcolo

eseguito.

CALCOLO DELLA CLASSE DI

RESISTENZA AL FUOCO

(DM 9/3/07)

Dati dell’attività

Committente: COMUNE DI ACIREALE

Provincia: CATANIA

Sede: Via Lancaster, 13 - Acireale

Indirizzo dell’Attività: Via dello Stadio, s.n. Norme tecniche di riferimento

Questo documento è stato elaborato con riferimento al decreto del Ministero dell'Interno del

9/3/07 "Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo

del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco", pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 87 alla

Gazzetta Ufficiale n. 74 del 29/3/07 ed entrato in vigore il 25/9/07.

Di seguito sono riportate le schede tecniche di calcolo eseguite secondo la citata normativa, ed

esattamente:

a) Scheda tecnica relativa al calcolo del carico di incendio specifico di progetto per arredo

e/o merci in deposito;

b) Elenco arredo e/o merci in deposito inseriti nella sommatoria.

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Classe di rischio di incendio

La classe di rischio di incendio del compartimento è: I^

Le aree presentano un basso rischio di incendio in termini di probabilità di innesco, velocità di

propagazione delle fiamme e possibilità di controllo da parte delle squadre di emergenza. Misure di protezione

Presenza di mezzi mobili di estinzione degli incendi posti all’interno dei locali

Accessibilità ai mezzi di soccorso VV.F.

CONSIDERATO

che il valore del carico di incendio specifico di progetto è qf,d = 17,60 MJ/m2

SI ATTESTA

che la classe di resistenza al fuoco idonea a garantire il livello III di prestazione viene ricavata

dalla tabella 4 del DM 9 marzo 2007, in funzione del carico d’incendio specifico di progetto,

pertanto essendo quest'ultimo inferiore a 100 MJ/m2, segue che la classe di resistenza al

fuoco del compartimento è: 15

L'impianto elettrico, pertanto, deve essere idoneo per i luoghi a maggior rischio in caso di

incendio, secondo la norma CEI 64-8/7, art. 751.03.4 (tipo C).

Per quanto sopra, avendo ottenuto un carico di incendio inferiore, si garantirà una resistenza

al fuoco delle strutture portanti non inferiore a RE 15, mentre per quelle separanti REI 30,

trattandosi di edificio la cui altezza non supera 24 metri.

1.4 – RIFERIMENTI NORMATIVI

- Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi, emanato con

Decreto del Ministero dell'Interno 18 marzo 1996, pubblicato nella G.U. 11-4-1996, N. 85 -

SUPPL. e del successivo Decreto M.I. 6 giugno 2005, “Modifiche ed integrazioni al D.M. 18

marzo 1996”.

- D.P.R. 1 Agosto 2011, n. 151, Regolamento recante semplificazione della disciplina dei

procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’art. 49, comma 4-quater , del

decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010,

n. 122;

- Decreto M.I. 19 agosto 1996, “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per

la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo;

D.P.R. n. 37 del 12 Gennaio 1998, “Regolamento recante la disciplina dei procedimenti relativi

alla prevenzione incendi, a norma dell’art. 20, comma 8, della Legge 15/3/1997, n. 59;

- D.M. 10 Marzo 1998, “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione

dell’emergenza nei luoghi di lavoro;

- Decreto Interministeriale 4 Maggio1998, “Disposizioni relative alle modalità di

presentazione ed al contenuto delle domande dell’avvio dei procedimenti di prevenzione

incendi, nonché all’uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi Provinciali dei Vigili del

Fuoco;

- Circolare M.I. n. 9 del 5 Maggio 1998, D.P.R. 12/1/98, n.37 – Chiarimenti applicativi;

- D.P.R. n. 547 del 27 Aprile 1955, “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”;

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RELATECNICA_ANTINC.doc – Pag. 10/17

- Decreto Lgs 626/94, “Attuazione di direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della

sicurezza e della salute dei lavoratori”, come modificato dal D.M. 81/2008;

- D.M. 9 marzo 2007 “Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività

soggette al controllo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” pubblicato sul supplemento

ordinario n. 87 alla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 29 Marzo 2007;

- Decreto del ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37

Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della

legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione

degli impianti all'interno degli edifici (G.U. n. 61 del 12 marzo 2008), a modifica ed

integrazione della Legge n. 46 del 5 Marzo 1990, “Norme per la sicurezza degli impianti” e

D.P.R. n. 447/91, “Regolamento di attuazione della Legge 46/90 in materia di sicurezza degli

impianti”.

1.5 – CLASSIFICAZIONE - AFFOLLAMENTO

L’attività in esame riguarda l’esercizio di una struttura sportiva con numero di praticanti

inferiore a 100 unità ed avente una superficie in pianta lorda superiore a 200 m2.

Da informazioni assunte dai tecnici comunali, la struttura in esame, sarà impiegata per attività

sportive dilettantistiche e per attività di allenamento ad esse legate.

Ai fini della determinazione del massimo affollamento previsto si è proceduto ad un calcolo

puntuale degli occupanti in considerazione delle effettive potenzialità della struttura sportiva.

Imponendo quanto sopra ne segue un affollamento massimo pari a 52 persone, così

individuato:

n. 24 atleti (n. 2 squadre);

n. 20 accompagnatori;

n. 4 istruttori;

n. 2 manutentori;

n. 2 personale interno.

Si sottolinea, comunque, che il dimensionamento delle vie di esodo è stato realizzato per

consentire un esodo di oltre 100 persone.

1.6 – ACCESSO ALL’AREA

L'ubicazione dell'impianto sportivo è tale da consentire l'avvicinamento e la manovra dei mezzi

di soccorso e la possibilità di sfollamento verso aree adiacenti.

L'area ove insiste l’impianto, ricade in una zona esterna al centro abitato che garantisce, ai fini

della sicurezza, il rapido sfollamento. A tal fine il parcheggio degli autoveicoli predisposto a

servizio della struttura è situato in posizione tale da non costituire ostacolo al deflusso.

L’accesso all’area destinata all’attività risulta essere in possesso dei seguenti requisiti minimi:

a) larghezza 3,50 mt;

b) altezza libera > 4 mt.;

c) raggio di volta 13 mt;

d) pendenze non superiore a 10%;

e) resistenza di carico > 20 t

1.7 – SPAZIO RISERVATO AGLI SPETTATORI

Non sono previsti spazi riservati agli spettatori.

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1.8 – SPAZIO PER L'ATTIVITA’ SPORTIVA La capienza dello spazio di attività sportiva è pari al numero di praticanti e di addetti previsti

in funzione delle attività sportive.

Sia dal versante spogliatoi, sia dal settore delle attività sportive, sono previste idonee uscite di

sicurezza in grado di convogliare le persone presenti direttamente su spazio a cielo libero.

I varchi di cui sopra avranno una larghezza minima di ml. 1,20 per ogni settore e saranno

muniti di serramenti che in caso di necessità possano essere aperti a sola spinta (maniglioni

antipanico).

1.9 – SPAZI PER DEPOSITI L’attività sportiva in esame non prevede spazi specifici da destinare a deposito di materiali in

genere.

1.10 – REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI

E’ previsto l’impiego di materiali le cui reazioni al fuoco risulteranno conformi alle seguenti

caratteristiche imposte dalla normativa:

a) negli atri, nei corridoi di disimpegno, nelle scale, nelle rampe e nei passaggi in

genere, è consentito l'impiego di materiali di classe 1 in ragione del 50% massimo

della loro superficie totale (pavimenti + pareti + soffitti + proiezione orizzontale

delle scale). Per la restante parte deve essere impiegato materiale di classe 0 (non

combustibile);

b) in tutti gli altri ambienti è consentito che i materiali di rivestimento dei pavimenti

siano di classe 2 e che i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le

facce e gli altri materiali di rivestimento siano di classe 1;

c) ferme restando le limitazioni previste alla precedente lettera a) è consentita

l'installazione di controsoffitti nonché di materiali di rivestimento posti non in

aderenza agli elementi costruttivi, purché abbiano classe di reazione al fuoco non

superiore a 1 e siano omologati tenendo conto delle effettive condizioni di impiego

anche in relazione alle possibili fonti d'innesco.

In ogni caso le caratteristiche delle suppellettili presenti, dovranno risultare con classe di

reazione al fuoco 1 IM, mentre eventuali sedili non imbottiti e non rivestiti, costituiti da

materiali rigidi combustibili, saranno di classe di reazione al fuoco non superiore a 2.

1.11 – CAPACITA’ DI DEFLUSSO Essendo quella in esame un’attività al chiuso la cui quota di riferimento trovasi ad altezza

superiore ad 1 m rispetto al piano di riferimento, ai sensi dell’art. 8 del D.M. 19 agosto 1996,

la capacità di deflusso imposta è pari a 50 (locali al chiuso).

Imponendo quanto sopra, segue un numero di moduli necessario pari a 2 con un numero di

uscite non inferiore a 2.

Il progetto prevede un totale di 2 uscite per un numero complessivo di moduli pari a 4.

Page 12: RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO

RELATECNICA_ANTINC.doc – Pag. 12/17

1.12 - IMPIANTI TECNOLOGICI

1.12.1 – IMPIANTI TERMICI

Nella struttura in esame non sono previsti sistemi di riscaldamento degli ambienti che

prevedano fonti di energia con utilizzo di fiamme libere.

Il sistema di riscaldamento dell’acqua calda sanitaria è previsto attraverso l’utilizzo di boyler

elettrici posti all’interno degli spogliatoi.

1.12.2 – IMPIANTI SPECIALI - GRUPPO ELETTROGENO – GRUPPO UPS

Non sono previste fonti di energia elettrica supplementare oltre quella prevista dalla rete di

distribuzione Enel.

Per quanto attiene i servizi di sicurezza e le luci di emergenza, è stata prevista la presenza di

gruppi statici di continuità inseriti nelle stesse apparecchiature illuminanti e aventi autonomia

minima di un’ora.

1.12.3 – IMPIANTI ELETTRICI

L'impianto elettrico sarà realizzato in conformità della Legge 1 marzo 1968, n. 186 . La

rispondenza alle vigenti norme di sicurezza sarà attestata con la procedura di cui al Decreto 22

gennaio 2008 n. 37 (riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli

impianti all’interno degli edifici).

L’impianto, ai fini della prevenzione incendi, garantirà le seguenti condizioni di base:

Non costituirà causa primaria di incendio o di esplosione

Non fornirà alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi

Sarà suddiviso in modo tale che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio

dell’intero sistema

Disporrà di apparecchi di manovra ubicati in posizioni protette e dovranno riportare chiare

indicazioni dei circuiti cui si riferiscono

Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed

elettronici saranno realizzati e costruiti a regola d’arte. L’impianto sarà provvisto di un

interruttore generale (pulsante di sgancio protetto) ubicato in posizione segnalata ed esterna

all’attività.

Inoltre, a protezione dell’impianto, sarà installato un idoneo sistema di equipotenzialità e di

messa a terra di tutte le parti metalliche presenti quali: carpenteria metallica, tubazioni di

acqua, tubazioni di riscaldamento, parti metalliche in genere, ecc.

Le linee principali, in partenza dal quadro di distribuzione, saranno protette da dispositivi

contro le sovracorrenti. Il quadro elettrico generale sarà ubicato in posizione facilmente

accessibile e segnalata.

Soprattutto per quanto attiene la struttura metallica che realizza la copertura geodetica

dell’area sportiva, si garantirà l’equipotenzialità delle masse metalliche anche ai fini di

assicurare una idonea sicurezza contro le fulminazioni dirette ed indirette.

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RELATECNICA_ANTINC.doc – Pag. 13/17

1.12.4 – IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA E DI SICUREZZA

L'impianto di illuminazione sarà integrato da un sistema di luci di sicurezza con sorgente

indipendente da quella ordinaria, ad inserzione automatica nonché ad interruzione breve (≤

0.5 sec.), il quale illuminerà in maniera sufficiente tutte le vie di esodo.

Per quanto riguarda i locali spogliatoio ed altri locali annessi, detto impianto sarà costituito da

singole lampade con alimentazione autonoma e saranno installate anche in prossimità delle

vie d’uscita.

Le lampade assicureranno una funzionalità continua di almeno 60 minuti garantendo un

livello d’illuminazione non inferiore a 5 lux per le zone predisposte alle operazioni di

evacuazione ed almeno 2 lux per le altre aree.

Tutti i materiali, le apparecchiature, le installazioni elettriche ed elettroniche saranno

realizzati e costruiti a regola d’arte.

La rispondenza alle vigenti norme di sicurezza sarà attestata con la procedura di cui al D.M.

37/2008.

1.12.5 – IMPIANTO DI ALLARME

La Norma in vigore impone che gli impianti al chiuso siano muniti di un impianto di allarme

acustico in grado di avvertire i presenti delle condizioni di pericolo in caso di incendio.

Il dispositivo sonoro previsto per l’attività in progetto avrà caratteristiche e sistemazione tali da

poter segnalare il pericolo a tutti gli occupanti dell'impianto sportivo o delle parti di esso

coinvolte da un eventuale incendio; il comando del funzionamento simultaneo dei dispositivi

sonori sarà posto in ambiente presidiato.

A tal fine si prevede l’installazione di una sirena autoalimentata (completa di batteria con

autonomia minima di 30 minuti) il cui comando verrà ubicato all’interno dell’area spogliatoi.

2 – ELEMENTI STRUTTURALI

2.1 – STRUTTURA Le strutture inerenti l’attività sportiva in esame sono essenzialmente di due tipologie

costruttive:

a) Strutture in c.a., per quanto attiene le parti coperte già esistenti (spogliatoi, infermeria,

ecc);

b) Strutture intelaiate con carpenteria metallica, per quanto concerne le nuove coperture a

servizio dell’area sportiva e del corridoio di collegamento tra questa e gli spogliatoi.

La tipologia strutturale di questi sarà comunque tale da consentire una resistenza al fuoco non

inferiore a REI 15.

2.2 – SCALE L’intera struttura sportiva non possiede rampe di scale. Si prevede l’utilizzo di qualche

gradino per consentire percorsi pedonali tra livelli leggermente differenti. In ogni caso tali

elementi strutturali avranno caratteristiche tali da prevedere una larghezza non inferiore a mt.

1,20, con pedata di 30 cm ed un’alzata di 16 cm, ed avranno una pavimentazione del tipo

antiscivolo.

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RELATECNICA_ANTINC.doc – Pag. 14/17

2.3 – CALCOLO AERAZIONE

La struttura sportiva in esame possiede un numero di aperture praticate nella stessa copertura

geodetica idonee a garantire il corretto ricambio d’aria previsto dalla norme igienico-saniarie

in vigore. Il sistema di ventilazione naturale, sarà, altresì integrato con un ulteriore sistema

meccanico.

Per quanto attiene i locali spogliatoi, essi sono dotati di aperture che garantiscono il corretto

ricambio d’aria, come prescritto dalle norme igieniche di settore.

3 - PROGETTO DEL PIANO D’EVACUAZIONE

VIE D’USCITA, USCITE DI SICUREZZA

3.1 SISTEMA DI VIE D’USCITA

L'impianto sportivo in esame sarà provvisto di un sistema organizzato di vie di uscite

dimensionato in base alla capienza effettiva ed in funzione della capacità di deflusso. Esso

sarà dotato di due uscite compatibilmente contrapposte.

Per quanto attiene le uscite, esse sono posizionate in modo da garantire l'esodo dall'impianto

senza ostacoli. La larghezza di ogni uscita e via d'uscita non è inferiore a 2 moduli (1,20 m).

Per quanto attiene la larghezza complessiva delle uscite essa è stata dimensionata secondo le

modalità descritte al cap. 1.

Il sistema delle vie d'uscita e gli spazi calmi relativi sono stati dimensionati anche per

eventuali presenze di persone disabili.

I brevi tratti di scale che fanno parte delle vie di uscita possiedono gradini a pianta

rettangolare, con alzata e pedata costanti rispettivamente non superiori a 17 cm (alzata) e non

inferiore a 30 cm (pedata) e saranno di tipo rettilineo.

La rampa di accesso/uscita dei disabili su sedia a rotelle, avrà una pendenza dell’8%.

Non sono previste aree riservate a spettatori.

I percorsi di smistamento risultano rettilinei e saranno debitamente segnalati.

Il progetto prevede anche la realizzazione di un posto di pronto soccorso (infermeria).

Nell’apposito locale (edificio separato dal corpo spogliatoi) sarà installato un lavabo, sarà

presente acqua potabile, un lettino con sgabelli, una scrivania con sedia ed un armadietto

sanitario.

Il posto di pronto soccorso risulterà ubicato in agevole comunicazione tra la zona sportiva e

quella degli spogliatoi. Una segnaletica adeguata indicherà la posizione del posto di pronto

soccorso.

Gli spogliatoi per gli atleti e i relativi servizi sono stati dimensionati al fine di rispettare le

prescrizioni dettate dalle Norme CONI per l’edilizia sportiva e pertanto assicureranno 1,6 mq

per ogni posto atleta e/o istruttore.

Le uscite sono dimensionate tenendo conto della densità di affollamento massima

ipotizzabile, della capacità di deflusso minima e del tempo massimo di evacuazione previsto.

Per quanto sopra evidenziato si deduce che il tempo di percorrenza di tutte le vie di esodo, da

qualsiasi punto della struttura, non è in alcun caso superiore ad 1 minuto.

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3.2 MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI

Estintori.

La struttura sportiva in esame sarà dotata di un adeguato numero di estintori portatili. Gli

estintori saranno distribuiti in modo uniforme in relazione all'area da proteggere, ma è stata

comunque prevista la presenza di un estintore nei seguenti ambienti:

- in prossimità degli accessi e nelle aree di smistamento;

- in vicinanza di aree a maggior pericolo, quali i locali tecnici.

Gli estintori saranno ubicati in posizione facilmente accessibile e visibile corredati da appositi

cartelli segnalatori per facilitarne l'individuazione anche a distanza.

Gli estintori avranno una capacità estinguente non inferiore a 13A 89B-C.

A protezione di quelle aree nelle quali vi sarà presenza di impianti a rischio specifico, saranno

installati anche estintori a CO2.

3.3 – INTERVENTI PER LA SICUREZZA

Segnaletica di sicurezza

La segnaletica di sicurezza sarà conforme al D.L. 14 agosto 1996, n. 493 in attuazione della

direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni per la segnaletica di sicurezza e di salute sul

luogo di lavoro.

In particolar modo si farà riferimento alle prescrizioni generali per i cartelli segnaletici, come

da Allegato II del suddetto decreto.

I pittogrammi saranno il più possibile semplici, con omissione dei particolari di difficile

comprensione

I cartelli saranno costituiti di materiale il più possibile resistente agli urti, alle intemperie

ed alle aggressioni dei fattori ambientali

Le dimensioni e le proprietà colorimetriche e fotometriche dei cartelli saranno tali da

garantire una buona visibilità e comprensione

Le caratteristiche dimensionali saranno tali da renderli visibili da una distanza pari alla

massima possibile per l’area in cui essi vengono installati

Le caratteristiche cromatiche e fotometriche dei materiali saranno conformi alle norme

UNI di buona tecnica che regolano la materia

I cartelli necessari saranno sistemati tenendo conto di eventuali ostacoli, ad un’altezza e in

una posizione appropriata rispetto all’angolo di visuale. In caso di cattiva illuminazione

naturale si utilizzeranno colori fosforescenti e/o materiali riflettenti e, in prossimità delle vie

d’uscita e delle scale, nonché al loro interno, si provvederà all’illuminazione artificiale con

lampade autonome provviste di mascherina verde con l’indicazione del percorso da seguire,

poste, ove è possibile, sopra il limite superiore delle porte.

Illuminazione di sicurezza

All’interno ed all’esterno dei locali è stato previsto un sistema di illuminazione di sicurezza in

grado di garantire un illuminamento minimo pari a 5 lux lungo le vie di esodo.

Tutti i locali saranno asserviti da lampade con gruppo autonomo di batterie tampone aventi

autonomia di almeno un’ora.

Il posizionamento delle lampade e la loro tipologia è riscontrabile nelle planimetrie di

progetto.

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Segnale di allarme

All’interno dei locali è stato previsto l’utilizzo di un sistema di segnalazione degli allarmi con

una sistema acustico comandato da un pulsante posto nell’area degli spogliatoi. Esso sarà

asservito da un sistema autonomo con batterie tampone, in grado di assicurare una continuità

di servizio per almeno 1 ora.

Gestione della sicurezza

Il titolare dell'impianto sportivo è responsabile del mantenimento delle condizioni di

sicurezza; per tale compito può avvalersi di una persona appositamente incaricata, o di un suo

sostituto, che deve essere in grado di effettuare i dovuti controlli e prendere i relativi

provvedimenti.

Per garantire la corretta gestione della sicurezza deve essere predisposto un piano finalizzato

al mantenimento delle condizioni di sicurezza, al rispetto dei divieti, delle limitazioni e delle

condizioni di esercizio ed a garantire la sicurezza delle persone in caso di emergenza.

Registro dei controlli

Deve essere predisposto un registro dei controlli periodici, dove saranno annotati tutti gli

interventi ed i controlli eseguiti ai fini della prevenzione incendi e precisamente:

efficienza degli impianti elettrici

efficienza degli impianti per l’illuminazione di sicurezza

efficienza dei dispositivi e degli impianti antincendio

efficienza dei dispositivi di sicurezza

controllo delle aree a rischio specifico

osservanza della limitazione dei carichi d’incendio nei vari ambienti dell'attività

riunioni d’addestramento

esercitazioni d’evacuazione

Tale registro deve essere mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da

parte del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco.

Il registro, da compilarsi a schede con frequenza almeno semestrale.

Chiamata dei servizi di soccorso

I servizi di soccorso debbono poter essere avvertiti facilmente con la rete telefonica. La

procedura di chiamata deve essere chiaramente indicata, a fianco di qualsiasi apparecchio

telefonico, mediante un cartello riportante almeno i seguenti indirizzi:

RESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Sig. Tel.

Sig. Tel.

Sig. Tel.

NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA

CARABINIERI Tel. 112

POLIZIA Tel. 113

VIGILI DEL FUOCO Tel. 115

EMERGENZA SANITARIA Tel. 118

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Istruzioni da esporre all'ingresso e nei luoghi maggiormente frequentati

All'ingresso dell’attività, in ciascun piano lungo i corridoi e nei luoghi maggiormente

frequentati, devono essere esposte bene in vista precise istruzioni relative al comportamento

dei lavoratori in caso d’incendio ed in particolare una planimetria dell'edificio con indicato

quanto già descritto nel paragrafo:

PIANO D’EMERGENZA

Planimetria per i lavoratori e per gli atleti da esporre nei locali

La planimetria deve essere abbinata ad una tavola riportante le istruzioni comportamentali che

potranno essere in formato testo oppure ad icone come appresso riportata (è noto che

un’indicazione a simboli colorati suscita sicuramente un maggiore interesse rispetto al testo) .

Acireale, _____________

Il tecnico antincendio

Dott. Ing. Anna Maria Sapienza