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Anno scolastico 2014 - 2015 si ringraziano: le reti scolastiche conferenza dei sindaci unità operative distretto socio sanitario unità operative dei presidi ospedalieri unità operative del dipartimento di prevenzione associazioni di volontariato AZIENDA ULSS 8 ASOLO - TV DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Regione del Veneto Con la partecipazione di studentesse e studenti, docenti, dirigenti, personale della scuola, volontari, genitori, operatori socio sanitari SCUOLE CHE PROMUOVONO

Regione del Veneto SCUOLE CHE PROMUOVONO · la scuola, essi vi trascorrono molto tempo con i loro amici e compagni e spesso vi consumano almeno un pasto. A que-sto punto, la scuola

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Anno scolastico 2014 - 2015

si ringraziano:

le reti scolastiche

conferenza dei sindaci

unità operative distretto socio sanitario

unità operative dei presidi ospedalieri

unità operative del dipartimento di prevenzione

associazioni di volontariato

AZIENDA ULSS 8

ASOLO - TV

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONERegione del Veneto

Con la partecipazione di studentesse e studenti, docenti, dirigenti, personale della scuola, volontari, genitori, operatori socio sanitari

SCUOLE CHE PROMUOVONO

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AZIENDA ULSS 8ASOLO - TVDIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

Edizione Settembre 2014

A cura di:

Tomaso TideiDirettore Dipartimento di Prevenzione

Rita CagninEducatrice

© Azienda ULSS 8 Asolo - TVDipartimento di Prevenzione

Progetto grafi co e stampa:Tipografi a Crivellaro s.n.c.Via Puccini, 13 - 35020 Brugine (PD)

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• Premessa pag. 5• Le proposte pag. 6• Come richiedere gli interventi pag. 7• Scheda di richiesta degli interventi di pag. 8 educazione alla salute• Scheda di iscrizione percorsi formativi pag. 9 • Scheda di segnalazione pag. 9

PRESENTAZIONE degli INTERVENTI e delle ATTIVITÀ 1. Muoviamoci con gusto pag. 11 2. @Two! Salute - l’organizzazione del sistema pag. 13 sanitario regionale e i nuovi servizi online per il cittadino introdotti dal Fascicolo Sanitario Elettronico regionale 3. Conosco l’ospedale e ho meno timore pag. 15 4. PEDIBUS, Silenziosamente in movimento, pag. 17 ecologicamente in azione 5. Muovimondo – per la didattica interculturale pag. 20 del movimento e degli stili di vita sani nelle scuole 6. Donazione di organi: opinioni tra studenti pag. 22 e operatori sanitari a confronto 7. In ricerca azione per il miglioramento della pag. 23 qualità nella relazione educativa tra adolescenti e adulti

8. Abitare la strada: pag. 26 prevenzione degli incidenti stradali e dei traumi cranici, i giovani si raccontano 9. Lavoro sicuro pag. 29 10. Primo soccorso – cosa fare e come intervenire pag. 31 11. Conoscere per scegliere. pag. 33 Intervento di prevenzione al tabagismo 12. Passaparola…se bevi rischi! pag. 34 Intervento di prevenzione all’uso di alcol in ambito giovanile 13. Intervento di prevenzione pag. 36 all’uso di sostanze stupefacenti 14. Progetto S.a.K.! – Search and Know! pag. 37 Strategia di prevenzione delle dipendenze nella scuola 15. I disturbi della condotta alimentare: pag. 39 interventi nelle scuole secondarie rivolti a studenti ed insegnanti 16. Il sapore dell’adolescenza. pag. 40 Emozioni, desideri e benessere. Prevenzione delle patologie psichiatriche ad insorgenza adolescenziale: ansia, depressione, disturbi di attacchi di panico

• Dipartimento di Prevenzione pag. 42• Distretto Socio-Sanitario pag. 43• Centro di documentazione pag. 44

INDICE

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Il Piano Socio-Sanitario Regionale 2012 - 2016 individua tra gli obiettivi: la promozione della salute.Un ambito che richiede di lavorare con metodologia che possa coordinare le iniziative in una visione di inclusione e di rete tra i servizi dell’azienda socio sanitaria, le istituzioni scolastiche, le amministrazioni e le associazioni che a diver-so titolo sono impegnati per la tutela e la cura della salute.Gli indirizzi e i riferimenti per le azioni di salute sono descrit-ti nella Dichiarazione di Jakarta 1997, nel programma na-zionale “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari” (2007) e sono volti a favorire la progettazione e lo sviluppo di azioni condivise e coordinate per migliorare gli stili di vita salutari come l’alimentazione, aumentare il livello di attività fi sica, ridurre il consumo di alcol e contrastare l’abitudine al fumo. Nell’ Ottobre 2013, in Danimarca, la 4a Conferenza Europea sulle Scuole che Promuovono Salute ha ribadito i valori fondamentali e i diversi attori in gioco, le azioni da por-tare avanti per valorizzare l’approccio delle Scuole che Pro-muovono Salute (dichiarazione di Odense – ABC per equità, istruzione e salute).1

Educare alla salute e allo stare bene con se stessi e con gli altri richiede informazioni, conoscenze e attenzione ai pro-cessi comunicativi e alle relazioni umane - interpersonali, dando spazio e tempo agli aspetti cognitivi, esperienziali e alla cura di sé e degli altri. Inoltre l’obiettivo dei piani di

salute è attivare una metodologia che presti attenzione alle persone e alla loro partecipazione per favorire implicazioni e ricadute di salute nei contesti sociali, istituzionali, educativi di una comunità.

Bibliografi a e sitografi a italiana di riferimento:1. Programmi rivolti all’intera comunità scolastica • International Union for Health Promotion and Education

(IUHPE), Verso una scuola che promuove salute. Linee guida per la promozione della salute nelle scuole. 2° versione del documento “Protocolli e linee guida per le scuole che promuovono salute”, 2011. Traduzione ita-liana a cura di AA.VV.

• Schools for Health in Europe (SHE), Risoluzione di Vil-nius - Migliorare le scuole attraverso la salute, Tradu-zione italiana a cura di AA.VV. 2009.

• Shape Up Europe, Una collaborazione “scuola-comuni-tà” per infl uenzare uno sviluppo sano ed equilibrato per bambini e ragazzi. http://www.shapeupeurope.net

• Schools for Health in Europe (SHE) http://www.schoolsforhealth.eu/2. Indagine Health Behaviour in School-aged Children HBSC

2010 dell’organizzazione mondiale della Sanità: http://www.crrps.org/?i=visualizza&ida=166&ids=64

1) http://www.dors.it/alleg/newcms/201405/Dichiarazione%20di%20Odense_itaDORS_def.pdf

PREMESSA

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Le proposte Grazie alla collaborazione delle reti tra istituzioni scolasti-che di secondo grado per lo svolgimento di attività di educa-zione e promozione della salute, l’Azienda Ulss n° 8 propone alle scuole dell’infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di 1° e 2° grado, alle istituzioni, enti e associazioni del pro-prio territorio per l’Anno 2014 - 2015 interventi che vengono presentati in questo catalogo.Alcuni sono stati rivisti e presentano novità che si ritengono utili al fi ne di un rinnovamento di strategie per poter incidere in un ambiente in trasformazione come quello della scuola.Le proposte di intervento educativo per l’anno 2014 – 2015, si rivolgono agli studenti e studentesse, ai docenti e/o ai col-laboratori scolastici e/o ai genitori, dirigenti, operatori socio sanitari, volontari e a tutte le persone interessate a confron-tarsi sui temi dell’educazione e della promozione della sa-lute.

I nuovi interventi:n. 1. Muoviamoci con gusto che ha come fi nalità l’individua-zione di un percorso validato con le scuole per la costruzione di interventi di educazione alla salute in ambito alimentare e per la promozione dell’attività fi sica.n. 2. @Two! Salute! che ha come fi nalità lo sviluppo di un atteggiamento di maggiore consapevolezza e protagonismo nella gestione attiva della propria salute. L’iniziativa ha lo scopo di illustrare a studenti e studentesse delle scuole se-condarie di secondo grado l’organizzazione e il funzionamen-to del sistema sanitario regionale, inoltre ha come obiettivo informare i giovani l’organizzazione sanitaria nella loro area di residenza.Si evidenzia che per la proposta educativa e didattica (attra-verso un manuale per il movimento e gli stili di vita sani nelle scuole) dal titolo MUOVIMONDO (n. 5), ci sarà la presentazio-ne il giorno 15 settembre 2014 (Aula Magna Istituto Tecnico “Mazzotti” - Via Tronconi n. 1 – Treviso).Per l’intervento formativo di approfondimento n. 8 In ricer-ca-azione per il miglioramento della qualità nella relazio-ne educativa tra adolescenti e adulti sono indicate le date e gli orari per la partecipazione agli incontri e/o per aderire all’intervento. n. 17. Il sapore dell’adolescenza. Emozione e desideri e benessere. Prevenzione delle patologie psichiatriche ad insorgenza adolescenziale, intervento di educazione alla salute che utilizza la modalità dello psicodramma.

Il catalogo illustra ogni attività e intervento proposto, speci-fi cando in particolare il referente, a chi è rivolto l’intervento, la tempistica e le modalità di lavoro, è accompagnato da una presentazione sintetica. Si ringraziano tutti gli attori coinvolti nella programmazione per l’educazione e promozione della salute: gli studenti e le studentesse, i docenti, le organizzazioni scolastiche, gli ope-ratori professionisti dei servizi socio sanitari coinvolti per il contributo attivo nella realizzazione degli interventi.

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COME RICHIEDERE GLI INTERVENTI

Le schede di richiesta per la realizzazione, presso la propria sede, degli interventi formativi

sono da inviare a:

Azienda Ulss n° 8 dipartimento di prevenzione

Via D. Alighieri, 12 – Montebelluna TV

Fax 0423.614707

e-mail: [email protected]

entro il giorno 31 ottobre 2014Gli interventi proposti e le schede possono essere scaricati anche dal sito dell’azienda

Ulss: www.ulssasolo.ven.it

NB. Per ogni intervento si chiede di compilare una scheda.

PER INFORMAZIONI TELEFONO: 0423.614750

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SCHEDA di RICHIESTA di EFFETTUAZIONE di INTERVENTO/Ipresso la propria sede (A.S. 2014 - 2015)

da inviare a: Fax 0423.614707 - e-mail: [email protected] chiede di realizzare presso la nostra sede l’intervento educativo

N. TITOLO

INSEGNANTE REFERENTE DELL’INTERVENTO:COGNOME NOME

Recapito telefonico e-mail

NOME SCUOLA

INDIRIZZO/VIA N. CAP

Comune E-mail

Tel. fax

Scuola dell’infanzia Istituto comprensivo di

classe

FIRMA

FIRMA

Insegnante di riferimenton° alunniFemmine Maschi Totale

Scuola statale

Scuola paritaria

Scuola primaria

Scuola secondariadi primo grado

Scuola secondaria di secondo grado

Si chiede l’autorizzazione specifica al trattamento dei dati personali ai soli fini della creazione e gestione dell’elenco degli aderenti ai progetti. Si conferma che la raccolta ed il trattamento dei dati medesimi avviene nel rispetto del codice della privacy

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SCHEDA di RICHIESTA di ISCRIZIONE DELL’INTERVENTO

da inviare a: Fax 0423.614707 - e-mail: [email protected] il 31 ottobre 2014.

Ogni suggerimento è gradito Rivolto a: alunne/alunni di età studentesse/studenti (specificare) docenti genitori personale (indicare figure/servizio)

altro (specificare)

Note:

Si chiede di inviare la scheda a:SEPS Fax 0423.614707,e-mail: [email protected]

Non ho trovato nelle proposte il tema/i temi:

Propongo che venga realizzato l’interventoeducativo:

N. TITOLO

COGNOME NOME

PROFESSIONE

PRESSO

INDIRIZZO/VIA N.

CAP COMUNE

E-mail

Recapito telefonico

SCHEDA di SEGNALAZIONE dell’esigenzadi altri INTERVENTI non compresi nel fascicolo informativo,

che si richiede di PROGRAMMARE

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A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTOInsegnanti e genitori della scuola primaria.Insegnanti della scuola secondaria di secondo grado (scuole superiori).

PremessaL’alimentazione è conosciuta come uno dei fattori chiave che infl uenzano la salute, insieme all’attività motoria. Se le per-sone mangiano in modo sano possono evitare molte malattie prevenibili e vivere più a lungo e più sani. I principali proble-mi sanitari per gli adulti sono le malattie cardiovascolari e la patologia tumorale, queste rappresentano le maggiori cause di morte tra gli adulti. Dieta inadeguata e attività fi sica ca-rente sono legate allo sviluppo di queste malattie croniche. Da tempo, nell’ambito della promozione della salute, la scuo-la è considerata uno dei setting più favorevoli per prevenire il sovrappeso e l’obesità nell’infanzia così come in adolescen-za. L’ambiente scolastico è, infatti, il luogo in cui la maggior parte dei ragazzi trascorre buona parte della giornata; le sue fi nalità educative, le regole organizzative e la scansione della vita scolastica si prestano alla realizzazione di interventi di promozione della salute.La maggioranza dei bambini non può compiere autonoma-mente le proprie scelte alimentari. I genitori decidono per loro e preparano loro da mangiare. Quando i bambini iniziano la scuola, essi vi trascorrono molto tempo con i loro amici e compagni e spesso vi consumano almeno un pasto. A que-sto punto, la scuola diventa un fattore fondamentale nell’in-fl uenzare i comportamenti alimentari dei bambini.

ProblemaNegli ultimi 25 anni la prevalenza dell’obesità dei bambini è triplicata e questa tendenza è in continuo aumento. L’Or-ganizzazione Mondiale della Sanità e il nostro paese hanno defi nito la prevenzione dell’obesità come obiettivo di salute pubblica prioritario.

CauseSolitamente le persone consumano gli alimenti che sono di-sponibili e accessibili nel negozio alimentare più vicino, ri-storante, mensa lavorativa o scolastica. I cambiamenti, nella struttura dell’industria di trasforma-zione alimentare, hanno delle importanti implicazioni sulla disponibilità degli alimenti, con un numero crescente di pro-dotti alimentari lavorati. Le abitudini dei bambini e degli adolescenti nel corso degli anni si sono progressivamente modifi cate favorendo la se-dentarietà o comunque la ridotta attività fi sica.I giovani passano anche molto tempo guardando la televisio-ne, fi lm e pubblicità, che spesso mandano messaggi relativi all’alimentazione e alla nutrizione o a come dovrebbe esse-re la forma fi sica ideale. Gli amici e i compagni diventano molto importanti per gli adolescenti quando ricercano la loro identità personale e l’indipendenza dalla famiglia. I giovani adolescenti hanno bisogno di sentirsi accettati dal gruppo.

ConseguenzeL’obesità ed il sovrappeso in età evolutiva tendono a per-sistere in età adulta e favorire lo sviluppo di gravi malattie come le patologie cardiovascolari e la patologia tumorale.

Intervento n° 1Muoviamoci con gusto

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Finalità e aspettative dell’intervento:Individuazione di un percorso validato con le scuole per la costruzione di interventi di educazione alla salute in ambito alimentare e per la promozione dell’attività fi sica.

Obiettivo di salute- Guadagnare salute rendendo più facile una dieta più salubre;- Guadagnare salute rendendo più facile muoversi e fare at-

tività fi sica.

Obiettivi specifi ci- Individuazione e condivisione dei bisogni di salute;- Costruzione e condivisione di un percorso di offerta educativa;- Stesura di un progetto di intervento educativo.

InterventoCostituzione di un gruppo di lavoro per la scuola primaria formato da insegnanti, operatori sanitari e genitori.Costituzione di un gruppo di lavoro per la scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore) formato da insegnanti, operatori sanitari e studenti della scuola.Applicazione della metodologia per gli interventi previsti nell’ambito della progettualità “Guadagnare salute”: - analisi del contesto;- individuazione dei fattori di rischio e dei determinanti;- costruzione dell’albero dei problemi;- costruzione del Modello Logico e del quadro logico;- costruzione della matrice degli attori;- stesura di un piano di valutazione.

Risorse per la realizzazione dell’intervento:Personale dell’AULSS, operatori del settore.

Modalità di realizzazioneIndividuazione delle scuole, degli insegnanti, dei genitori e studenti che parteciperanno alla realizzazione del progetto;Focus Group per la costruzione delle diverse tappe dell’in-tervento.

Indicatori- Numero focus group realizzati- Stesura di un intervento per la scuola primaria- Stesura di un intervento per la scuola secondaria di secondo

grado.

Responsabile dell’interventoDr. Renato RanieriResponsabile Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN)Via Dante Alighieri, 12 – 31044 MontebellunaTel. 0423.614717 - Fax 0423.614729E-mail: [email protected]

Dr. Erminio BonsembianteDirigente, servizio igiene e sanità pubblicaVia Dante Alighieri, 12 – 31044 MontebellunaTel. 0243. 614705 - Fax 0423. 614707E-mail: [email protected]

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Destinatari dell’iniziativa @Two!Salute!Studenti del triennio (III, IV e V) delle scuole secondarie di secondo grado del Veneto.Insegnanti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado del Veneto.

PremessaIl Fascicolo Sanitario Elettronico, secondo la normativa, è l’insieme dei dati e documenti digitali sanitari di un citta-dino, generati da eventi che avvengono in ambito regionale (es. ricovero ospedaliero, visite specialistiche ambulatoriali, assistenza residenziale, assistenza domiciliare, accessi al Pronto Soccorso, prestazioni farmaceutiche, etc.).Nella Regione del Veneto il Fascicolo rappresenta la rielabo-razione dei processi sociosanitari regionali, che grazie alla condivisione dei dati clinici e amministrativi degli assistiti tra gli operatori, indipendentemente dalla struttura sanitaria di accesso, permette al cittadino di usufruire di servizi più effi -caci, effi cienti ed economicamente sostenibili e di accedere ai propri dati da qualunque luogo e in qualsiasi momento.Il progetto FSEr, che si sviluppa nel triennio 2012-2015, ga-rantirà in modo effi cace l’accesso digitale universale e tem-pestivo ai propri dati da parte di tutti i cittadini veneti, elimi-nando il digital divide nell’accesso ai servizi sanitari; fornirà inoltre al paziente e alle strutture sociosanitarie un’informa-zione digitale completa, evitando ritardi e asimmetrie infor-mative e assicurando l’erogazione di prestazioni socio-sani-tarie appropriate ed effi caci.Il Consorzio Arsenàl.IT si occupa del coordinamento tecnico, amministrativo e gestionale del progetto, oltre che delle at-tività di comunicazione e promozione e di info-formazione.

La fi nalità dell’iniziativa @Two!Salute!È lo sviluppo di un atteggiamento di maggiore consapevolez-za e protagonismo nella gestione attiva della propria salute e l’empowerment del cittadino sono obiettivi chiave del pro-getto: risulta infatti fondamentale per la diffusione e l’utiliz-zo del FSEr la compliance da parte dei cittadini nei confronti dei servizi online resi disponibili.Rispetto a tale fi nalità il piano di comunicazione e info-for-mazione del Fascicolo, redatto congiuntamente dal Gruppo di Lavoro di Comunicazione formato da alcuni dei referenti ULSS, prevede la realizzazione di un’attività formativa spe-cifi ca dedicata agli studenti e ai loro insegnanti da svolgersi nell’anno scolastico 2014-2015. L’iniziativa @Two!Salute! ha lo scopo di illustrare agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado l’organizzazione e il funzionamento generale del sistema sanitario regionale e di promuovere i nuovi ser-vizi per il cittadino introdotti dal FSEr.

Gli obiettivi principali dell’iniziativa:- Creare l’occasione per sensibilizzare i ragazzi rispetto al

loro ruolo di facilitatori digitali nei confronti delle genera-zioni più anziane;

- Info-formare i ragazzi, che spesso non conoscono l’orga-nizzazione sanitaria della loro area di residenza, sulla re-altà sanitaria territoriale;

- Coinvolgere gli studenti nel processo di evoluzione dei ser-vizi sanitari, responsabilizzandoli rispetto a un tema di cui, ad oggi, hanno avuto solo parziale o indiretta esperienza.

Per raggiungere tali obiettivi si prevede di coinvolgere anche il corpo docente proponendo una lezione a loro dedicata sul tema della sanità digitale.

Intervento n° 2@Two! Salute!

Il progetto Fascicolo Sanitario Elettronico regionale (FSEr)

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Proposta organizzativa e di contenuti degli incontri formativiLa proposta formativa @Two!Salute! si sviluppa in due moduli: il primo, facoltativo, è destinato agli insegnanti, e approfondisce in due ore il tema della sanità digitale in Veneto.Tale incontro, condotto da Arsenàl.IT, viene proposto come propedeutico alla lezione dedicata ai ragazzi in quanto il coinvolgimento degli insegnanti risulta impor-tante per dare loro strumenti utili a stimolare la rifles-sione nelle classi prima dell’incontro con gli studenti.Il secondo modulo consiste nell’organizzazione di una lezione di due ore, in orario scolastico, suddivisa in due parti: la prima, condotta da un referente ULSS, in cui vie-ne presentata la struttura del sistema sanitario italiano e veneto e in particolare l’organizzazione e il funzionamen-to dell’Azienda Sanitaria cui afferisce il territorio in cui si trova l’istituto scolastico. La seconda, condotta da una ri-sorsa di Arsenàl.IT, in cui sarà spiegato il concetto di sa-nità digitale e come questo viene declinato concretamente nella Regione del Veneto, i servizi online per i cittadini già attivi e quelli che saranno implementati nel FSEr.Di seguito una proposta di scaletta del II modulo, da personalizzare di volta in volta in base alle specificità dell’Azienda coinvolta:- Il sistema sanitario in Italia: brevi cenni;- Il sistema sanitario nella Regione del Veneto: Aziende

ULSS e Ospedaliere;- L’azienda ULSS XX: organizzazione, ambiti di interven-

to, servizi attivi, eventuale focus su servizi per i giovani;- La sanità digitale;- I servizi online per i cittadini: il progetto FSEr;- Esercitazione pratica: es. scarico online del referto,

prenotazione di una visita, etc.

Referenti dell’intervento• Per l’azienda ULSS 8 Dott. Sandro Sessi Dirigente amministrativo responsabile URP (Uffi cio Relazioni con il Pubblico) Tel. 0423.526436 mail: [email protected]

• Per maggiori informazioni Dott.ssa Chiara Da Riva Tel. 0422.216136 - Cell. 366.7864807 mail: [email protected] www.consorzioarsenal.it

Arsenàl.ITCentro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, è il Consorzio volontario delle 23 aziende sanitarie e ospeda-liere della Regione del Veneto che si occupa dell’introduzio-ne dell’innovazione tecnologica e organizzativa nei processi sanitari. Formato da un team multidisciplinare di giovani, il Consorzio opera nel contesto regionale con l’obiettivo di ren-dere il sistema sanitario veneto più effi ciente ed economica-mente sostenibile. In collaborazione con la Regione Arsenàl.IT coordina diversi progetti di sanità digitale, tra i quali il pro-getto Fascicolo Sanitario Elettronico regionale.

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L’intervento è rivolto agli studenti dei vari ordini di scuole:Bambine e bambini frequentanti la scuola dell’infanzia, i pri-mi due anni della scuola primaria, per Il Giro in Pediatria.Alunni delle classi 5 della scuola primaria.Ragazze e ragazzi delle classi 2 della scuola secondaria pri-mo grado degli istituti comprensivi:- 1° e 2° di Castelfranco Veneto- 1° e 2° di Montebelluna

Premessa e manifestazioniIl ricovero dei bambini e ragazzi avviene quasi sempre in condizioni di urgenza, evenienza per la quale talvolta non si è preparati.L’esperienza vissuta è emotivamente complessa e critica data dalla malattia e dall’allontanamento dalla famiglia, da casa, da scuola, in sintesi dal quotidiano. Nella nostra esperienza pluriennale di insegnanti di scuola ospedaliera abbiamo osservato come i bambini e i ragazzi reagiscano con atteggiamenti diversi al contesto ospedalie-ro (ambiente estraneo in cui vigono ritmi e regole speciali, spesso non conosciute, e dove le pratiche mediche e infer-mieristiche sono in primo piano): preoccupazione, chiusura, rifi uto, ansia.

Finalità e aspettativeL’intervento si prefi gge di far conoscere ai ragazzi la realtà della malattia e dell’ospedale quando stanno bene e vivono

in una situazione di normalità come quella della scuola.L’insegnante di scuola ospedaliera e gli operatori sanitari possono svolgere il ruolo di “mediatore emotivo” per aiutare i ragazzi ad elaborare le informazioni con più serenità ed af-frontare un eventuale ricovero con meno ansia.

OBIETTIVO GENERALE:Prevenzione del disagio da eventuale ricovero

OBIETTIVI E STRATEGIE:- Far conoscere la realtà ospedaliera: spazi e fi gure profes-

sionali e loro ruoli. Intervento in classe, a fi ne percorso, dell’insegnante ospedaliera o eventuale visita in ospedale per incontrare gli operatori sanitari, per conoscere le loro attività ed avere risposta ad eventuali domande; visita alla scuola in ospedale per prendere visione delle attività didat-tiche in corso;

- Far conoscere l’uso e la funzione degli strumenti medico-sanitari e le modalità che il medico attua per effettuare una visita e formulare una diagnosi

Laboratorio di sdrammatizzazione degli strumenti medico-sanitari e loro uso e funzione con l’insegnante ospedaliera e gli operatori sanitari.

Distribuzione alle classi interessate del gioco “UN GIRO IN PE-DIATRIA” e della valigetta del dottore per i più piccoli. Il gioco aiuta il bambino a dar voce alle proprie emozioni, permetten-dogli così, con l’aiuto dell’adulto, di rielaborarle;

Intervento n° 3“Conosco l’ospedale e ho meno timore”p

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- Aiutare il ragazzo a comprendere che la salute è un bene prezioso e che va tutelato;

- Avviare il ragazzo alla conoscenza del proprio corpo, della sua funzionalità e delle malattie più frequenti nelle varie fasce d’età con particolare attenzione verso alcune norme di prevenzione.Distribuzione del libretto “L’AVVENTURA DEL CORPO UMA-NO” realizzati dai bambini delle scuole ospedaliere per le classi 5 della scuola primaria.Distribuzione alle classi 2 della scuola secondaria 1°del libretto “SCOPRIAMO COME FUNZIONA IL NOSTRO CORPO PER STARE MEGLIO”.Nei nostri contatti quotidiani con i ragazzi ricoverati abbia-mo notato come il conoscere gli strumenti e le procedure e il poter dare un nome alla loro malattia li aiuti a trovare una adeguata collocazione al problema di salute. Crediamo che la conoscenza e le informazioni possano aiutare anche i ra-gazzi che non vivono in prima persona l’ospedalizzazione.

Risorse per la realizzazione delle attività Dott. Paolo MesircaDirettore U.O. di Pediatria di Montebelluna• 2 ore per incontro con insegnanti aderenti al progetto in

reparto.

Medici pediatri U.O. di Pediatria di Castelfranco Veneto• 2 ore per incontro con insegnanti aderenti al progetto in

reparto.

Ins. Carla dalla Longa• 2 ore per incontro con insegnanti in reparto;• 3 ore per ogni classe aderente al progetto per raccolta e

tabulazione dati e per incontro presso scuole di apparte-nenza.

Ins. Nicoletta Gattozzi• 2 ore per incontro con insegnanti in reparto;• 3 ore per ogni classe aderente al progetto per raccolta e

tabulazione dati e per incontro presso scuole di apparte-nenza.

Attrezzature e materialiValigia del dottore con strumenti medici.Gioco-percorso UN GIRO IN PEDIATRIA e libretto operativo L’AVVENTURA DEL CORPO UMANO materiale didattico prepa-rato dall’insegnante ospedaliera (schede strutturate e fasci-

colo con il percorso di lavoro per gli insegnanti delle classi).Libretto “SCOPRIAMO COME FUNZIONA IL NOSTRO CORPO PER STARE MEGLIO” (scuola sec. 1°).

Verifi ca e valutazioneQuestionari per alunni ed insegnanti ed eventuale focus fi -nale.

RESPONSABILIDott. Mesirca PaoloMedici pediatri U.O. Pediatria Montebelluna e CastelfrancoTel.: 0423 611680 (Montebelluna) 0423 732670 (Castelfranco)Fax: 0423 611969 (Montebelluna) 0423 731887 (Castelfranco)

REFERENTE DEL PROGETTO(a cui rivolgersi per informazioni)Dalla Longa Carla (Montebelluna), Gattozzi Nicoletta (Ca-stelfranco) – Insegnanti ospedaliereTel.: 0423 611696 (Montebelluna) 0423 732732 (Castelfranco)Fax: 0423 611969 (Montebelluna) 0423 731884 (Castelfranco)Ind.: Via Togliatti, 1 Montebelluna Via dei Carpani CastelfrancoE-mail: [email protected] [email protected] Intervento in collaborazione con: I.C. 1 Montebelluna I.C. 2 Castelfranco Veneto.

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A chi si rivolge l’interventoBambini e bambine, ragazze e ragazzi della Scuola Primaria.Genitori e docenti referenti, volontari accompagnatori, am-ministrazioni comunali, associazioni.

“…Chi va in bicicletta, chi va a piedi…persone che non hanno fretta, son persone che si prendono il tempo e lo spazio del fare per meditare, rispettano la puntualità. Son persone pensose (ricche di pensosità), son persone leggere, son persone di bene, rispettano madre terra. Non desiderano altro che lasciare un pezzettino di sé nel mondo, desiderano lasciare qualcosa di sé per portare piccoli miglioramenti. Forse i cambiamenti hanno origine da piccole e singole azioni? Forse tante piccole e singole azioni portano grandi cambiamenti…”.

Presentazione La mancata conoscenza e consapevolezza dell’abitare la strada e di permettere ai bambini di raggiungere la scuola a piedi, la mancanza di movimento dei bambini possono de-terminare stili di vita scorretti con conseguenti problemi a livello socio-sanitario.La non abitudine, il ridotto tempo per programmare la scelta di spostarsi a piedi sono tra le cause di stili di vita sedentari. La scarsa attitudine al movimento e le ridotte occasioni di socializzazione non sono a benefi cio della salute dei bam-bini.Le conseguenze: obesità e malattie cardio-vascolari, della circolazione, mancata conoscenza della viabilità, della se-gnaletica stradale, inquinamento atmosferico.

FinalitàIl progetto consiste nell’organizzazione di gruppi di bam-bini che decidono di andare a scuola a piedi accompagnati da due o più adulti. Una persona adulta davanti al gruppo e una persona dietro che chiude il gruppo in cammino. Il gruppo ha una stazione di partenza e varie fermate con orari per arrivare puntuali all’arrivo presso la scuola. Il pedibus coinvolge la scuola, i genitori e l’associazione di volontariato, l’amministrazione comunale, l’Ulss con la fi-nalità di creare rete e alleanze per la salute delle persone.

Obiettivi educativi- Introdurre i bambini e le bambine all’educazione stradale,

all’utilizzare gli spazi urbani in sicurezza;- Promuovere il movimento nei destinatari (La letteratura

scientifi ca dimostra che è suffi ciente mezz’ora di cammino al giorno per assicurare il mantenimento di una buona for-ma fi sica);

- Promuovere l’autonomia nei bambini negli spostamenti quotidiani favorendo la costruzione di abilità pedonali;

- Favorire la socializzazione e le relazioni positive fra i desti-natari;

- Ridurre la circolazione del traffi co attorno alle scuole con diminuzione dell’inquinamento atmosferico;

- Lavorare con le persone sui determinanti di salute favo-rendo la rete con la comunità, le famiglie, enti locali e il volontariato.

Intervento n° 4Pedibus

Silenziosamente in movimento ecologicamente in azione

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AttivitàAttivazione percorsi-linee, realizzazione della rete tra ser-vizi, scuola, amministrazione, associazioni di volontariato, ulss, accompagnatori.Costituzione del tavolo tecnico di lavoro: scuola, ulss, am-ministrazione comunale, comitato genitori, associazione di volontariato, Contarina e Spa/Savno.

Il Tavolo tecnico di lavoro ha lo scopo di creare una sinergia tra i vari soggetti al fi ne di ottimizzare la gestione delle atti-vità previste nel protocollo d’intesa;Gli obiettivi:- migliorare la qualità della vita;- promuovere il movimento;- ridurre l’inquinamento e migliorare l’ambiente;- ridurre il traffi co veicolare modifi cando le modalità di

spostamento delle persone;- migliorare la sicurezza stradale;- educare i bambini al rispetto dell’ambiente e delle norme

relative alla sicurezza stradale;- progettare la città anche a dimensione di bambino al fi ne

di farlo riappropriare del quartiere in cui vive, attraverso la pianifi cazione condivisa delle attività da svolgere, delle modalità di espletamento e dei tempi di attuazione.

Le principali attività che verranno sviluppate dal tavolo tecnico sono:- l’attivazione dei percorsi Pedibus e i “Percorsi sicuri casa-

scuola”;- la messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola e degli iti-

nerari compiuti dai ragazzi all’interno dei quartieri e nelle aree vicine alle scuole;

- l’avvio, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, di percorsi sistematici di formazione ed educazione alla sa-lute, all’ambiente e alla mobilità sostenibile nelle scuole di ogni ordine e grado;

- l’avvio di corsi percorsi di approfondimento per lo svilup-po di specifi che abilità e competenze al fi ne di incentivare l’andare a scuola da solo a piedi e in bici;

- l’informazione ai genitori e agli alunni sui vantaggi che comporta l’attività fi sica per i ragazzi, legandola anche alla sicurezza e alle conseguenze di carattere sociale che comporta il fatto di incentivare l’andare a scuola da soli;

- il monitoraggio dell’attività svolta da ciascuna scuola re-lativamente alla mobilità;

- la formazione degli accompagnatori dei Pedibus.

Contarina e Savno forniscono i gilet e le mantelline alle scuole che praticano correttamente la raccolta differenziata nel rispetto dei principi e delle regole fi ssate dai regolamenti delle società di Igiene Urbana materiale necessario alla rea-lizzazione dei percorsi casa scuola.

Pedibus attivati, attivi nel territorio e referenti:

• Altivole:Ruffo Edilberta – tel. 340.9760314

• Caerano San Marco:Monica Scarton – tel. 348.7057764mail: [email protected]

• Castelcucco:Laura Reginato – tel. 380.7083867mail: [email protected] Mares - assessore ai servizi socialitel. 320.4354843 - mail: [email protected]

• Castelfranco Veneto:Maura Gallina – uffi cio ambientetel. 0423.735828mail: [email protected] Frattin – tel. 0423.494623; cell. 328.6743627mail: [email protected]

• Cornuda:Marica Prete – cell. 340.5804902mail: [email protected]

• Crespano del Grappa:Alberta Savio – servizi sociali comune di Crespanotel. 0423.939378 - mail: [email protected]

• Giavera del Montello:Daniela Favero – segreteria comunetel. 0422.775738 - mail: [email protected]

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• Pederobba:Matilde Forlin – referente comunaletel. 0423.680908; mail: [email protected]

• Resana:Elisa Scremin – docentetel. 0423.480264 - 333.8510462Luca Bellon - tel. 333.9297194

• Riese Pio x:Renato Simonetto – mail: [email protected] Pane – docente – tel. 0423.483130

• Trevignano:Franca Venturato – docente Falzètel. 0423.81766 - mail: [email protected] Zaletto e Creama Anna – docenti Musanotel. 0423.81767mail: [email protected]; [email protected]

• Valdobbiadene:Lisa Panazzolo – Assistente sociale Comune di Valdobbiadenetel. 0423.976812 - 328.0071722mail: [email protected]

• Vedelago:Famiano Zambon – tel. 0423.702802 - 348.7330665mail: [email protected]

• Volpago del Montello:Annamaria Rasera – uffi cio culturatel. 0423873482; mail: [email protected] Mazzochel - assessore alla cultura, scuola e politiche giovanilimail: [email protected]

Collaborazione con:- Istituti comprensivi del territorio ulss 8, le scuole primarie- Provincia di Treviso – servizio ecologia - Associazione culturale pediatri Asolo- Conferenza dei sindaci ulss 8 - le amministrazioni comunali- Associazione Pedibus di Treviso- Associazione Moving School 21- Associazione Ludicamente di Cornuda - Dipartimento di prevenzione - Ulss 8

Per informazioni• Dipartimento di prevenzione ulss 8 tel. 0423.614750 – 0423.614705 mail: [email protected]• Referente associazione Pedibus territorio ulss 8 mail: [email protected]

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Si precisa che per l’Uffi cio scolastico di Treviso ha inviato a tutti i dirigenti scolastici una circolare (protocollo n. 6689 del giorno 7 luglio 2014) per la presentazione del manuale.Oggi è in atto una vera emergenza sanitaria legata a com-portamenti come passare gran parte della giornata seduti o mangiare troppi cibi a basso valore nutrizionale (dolci o molto salati, poveri di fi bre o ricchi di grassi). L’obesità sta diventando purtroppo la regola, non più l’eccezione, e se la situazione non cambia entro il 2030 in alcuni stati europei ad-dirittura il 90% della popolazione sarà obesa. Che fare allo-ra? Per intervenire sui bambini e sui ragazzi è indispensabile il coinvolgimento dei diversi ambiti della società, in primo luogo la scuola, che gioca un ruolo fondamentale nell’educa-zione. Nonostante le diffi coltà crescenti (non sempre si rie-sce a svolgere l’ora di educazione fi sica, non in tutte le realtà ci sono gli spazi adatti…) bisogna fare il possibile perché il

movimento sia garantito, utilizzando anche gli spazi aperti e sfruttando sia le ore curricolari che la ricreazione, e gli alunni siano motivati ad uno stile di vita attivo anche dopo le ore di scuola. Su questi temi il Programma Regionale Muo-verSì di Promozione dell’Attività Motoria è impegnato da oltre dieci anni. Negli ultimi anni il programma è stato rior-ganizzato con una particolare attenzione alle disuguaglianze di salute. L’equità è infatti un principio fondante del Servizio Sanitario Nazionale eppure molto spesso le comunità più a rischio sono anche quelle che usufruiscono di meno della gamma completa di azioni preventive. Per quanto riguarda in particolare gli stili di vita, in Italia, a fronte di un migliora-mento globale nella salute dei giovani, consistenti minoran-ze hanno problemi crescenti di sovrappeso e di obesità e di conseguenza anche scarsa stima, scadente qualità di vita, e a volte uso di sostanze o bullismo. È quindi indispensabile

Intervento n° 5MUOVIMONDOManuale per la didattica interculturale del movimentoe degli stili di vita sani nelle scuole

PRESENTAZIONE DELL’INTERVENTO per dirigenti e docenti15 Settembre 2014

c/o Aula Magna Istituto Tecnico “Mazzotti” - Via Tronconi n. 1 - Trevisodalle ore 14:30 alle ore 17:30

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che le politiche che intervengono sulla salute siano disegna-te in modo da favorire le persone ottenendo, ove possibile, la riduzione delle disuguaglianze. Per questo MuoverSì ha promosso una serie di iniziative tra cui Muovimondo, un ma-nuale realizzato direttamente dagli insegnanti in collabora-zione con lo staff del Programma. Vi ha collaborato anche il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ULSS 20. Il manuale è composto da unità didattiche di apprendi-mento (teoria, giochi e laboratori) con lo scopo di potenziare e valorizzare l’ambito interculturale attraverso attività ludi-che e un metodo interdisciplinare. Inoltre vengono descritti i laboratori e riportati i giochi per facilitare gli apprendimenti e offrire delle aperture interculturali per ampliare metodolo-gie di chi prova ad utilizzare le buone pratiche.Come azienda socio sanitaria (in modo particolare il diparti-mento di prevenzione) propone l’intervento educativo e l’atti-vità sperimentata in altre aziende socio sanitarie.Per questo motivo sarà presentata la progettazione il giorno:

15 settembre 2014c/o Aula Magna Istituto Tecnico “Mazzotti”

Via Tronconi n. 1 - Trevisodalle ore 14:30 alle ore 17:30

Referenti dell’interventoDr. Erminio BonsembianteDirigente, servizio igiene e sanità pubblicaVia Dante Alighieri, 12 – 31044 MontebellunaTel. 0243.614705 - Fax 0423.614707mail: [email protected]

Dott.ssa Rita Cagnin – dipartimento di prevenzione Tel. 0423.614750 - Fax 0423.614707 mail: [email protected]

PROGRAMMA

Ore 14,30 Registrazione partecipanti e consegna “Muovimondo”

Ore 15,00 Saluti delle autorità Prof. Sandro Silvestri Uffi cio Scolastico Territoriale XI di Treviso Dr. Erminio Bonsembiante Referente Attività motoria azienda Ulss 8

Ore 15.30 Susanna Morgante Responsabile Programma MuoverSì (Programma Regionale di Promozione dell’attività motoria) “La promozione degli stili di vita: l’importanza

dell’approccio interculturale e della scuola”

Ore 15.50 Laura Valenari Autrice della pubblicazione e collaboratrice del

Programma MuoverSì (Programma Regionale di Promozione dell’attività motoria).

“Muovimondo: la collaborazione tra sanità e scuola, il questionario di valutazione e la struttu-ra generale”

Ore 16.10 Carlotta Chiari, Diego Soave Autori della pubblicazione e collaboratori del Pro-

gramma MuoverSì (Programma Regionale di Pro-mozione dell’attività motoria).

“Muovimondo: la struttura specifi ca (Unità Di-dattiche di Apprendimento - scuola primaria e secondaria di primo grado), Giochi Didattici e Giochi dal Mondo”

Ore 16.30 Esperienze dall’Ulss 7 e dall’Ulss 9

Ore 17. 10 Discussione e conclusioni

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Intervento n° 6Donazione di organi:opinioni tra studenti e operatori sanitari a confronto

A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTOAgli studenti e alle studentesse delle classi quinte della Scuola Secondaria di Secondo Grado.

Obiettivi educativiA conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:- Riconoscere gli aspetti legislativi della problematica;- Riconoscere la defi nizione di morte secondo le attuali cono-

scenze scientifi che e mediche, accolte dalla legislazione;- Riconoscere la differenza tra donazione di organi e di tes-

suti.

InterventoIncontro con dibattito, aperto a massimo 25 persone (minimo 10). Dopo l’introduzione al tema gli studenti saranno coinvol-ti in lavori di gruppo, con successivo confronto in assemblea.Durata dell’incontro: Tre ore e 30 minuti (orario scolastico).

NOTA: Lo svolgimento dell’attività è subordinato alla pre-senza di fi nanziamento regionale.

RelatoriOperatori professionisti del servizio infermieristico, del Co-ordinamento prelievo organi e tessuti e dei reparti di Riani-mazione.

Nota: Lo svolgimento dell’attività è subordinato alla pre-senza di fi nanziamento regionale.

RESPONSABILE DELL’INTERVENTODr. Andrea BianchinCoordinatore per l’Azienda ULSS n. 8 dei trapiantiTel. 0423.611280

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Intervento di approfondimento n° 7In ricerca-azione per il miglioramento della qualità

nella relazione educativa tra adolescenti e adulti

A chi si rivolge l’interventoDocenti, genitori, operatori socio sanitari che si relazionano nella quotidianità con adolescenti.

PresentazioneL’adole-scienza non è scienza ma capacità di crescere con loro, con gli/le adolescenti, con i propri fi gli e le proprie fi glie in un periodo della vita.Raggiungere gli adulti interessati per confrontarsi su ciò che li turba nella crescita del percorso di vita con adolescenti.Nell’indagine Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) 2010 dell’organizzazione mondiale della sanità sui giovani di 11, 13 e 15 anni e riferendoci ai dati della regione del Veneto e dell’azienda Ulss 8 si evincono che la metà dei ragazzi ha diffi coltà di comunicazione in famiglia (in modo particolare con il padre: 11 anni il 30%, 13 anni il 42%, 15 anni il 59.2%) e man mano che i ragazzi crescono diventa più diffi coltoso comunicare con entrambi i genitori.Lo studio inoltre sostiene un modello olistico di salute e la famiglia, la scuola i compagni e l’ambiente socio-economico possono infl uire sulla salute dei giovani.Si riporta inoltre che la frequenza nel comunicare con gli amici ogni giorno è in aumento rispetto all’età (dal 14% per gli undicenni al 70 % per i quindicenni) e le indicazioni suggeriscono un lavoro educativo e sinergico tra le diverse persone che si trovano accanto agli adolescenti nella scelta degli spazi, dei tempi e delle modalità rendendo i percorsi evolutivi percorsi di maturazione di identità.

ObiettivoCreazione di un gruppo di lavoro di professionisti che parten-do dalle proprie abilità, dalle proprie sensibilità, acquisizioni formative discute e promuovere piccole ri-composizioni tra vincoli e possibilità.Riposizionarci come adulti accanto ai percorsi di crescita di ragazzi e ragazze.Il gruppo discuterà sulle storie e sui soggetti adolescenti che ritiene portare dentro e fuori dal gruppo.Sarà dato spazio alla discussione e all’individuazione di sé.

La metodologiaVerrà utilizzata una metodologia attiva attraverso l’offerta di uno spazio-tempo per rifl ettere, per confrontarsi. Non ver-ranno proposte ricette preconfezionate ma situazioni, storie.Al termine di ogni incontro saranno consegnate delle solle-citazioni e tracce di lavoro per l’applicazione della ricerca-azione.

SedeSala riunioni Dipartimento di Prevenzione – Via Dante Ali-ghieri – Montebelluna.

Orariodalle ore 9.00 alle ore 13.00 – dalle ore 14.00 alle ore 16.00.

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Il percorso

1° incontro – Giovedì 13 Novembre 2014 - Adesione al percorso e motivazione. - Gli adulti e le domande mute degli adolescenti. - Passaggi dal corpo infantile al corpo adulto, dalla dipen-

denza all’autonomia.- Sostenere processi evolutivi basati sul mettersi in ricerca.- Favorire espressioni e riconoscimenti si sé.- Scoprire la propria identità.

2° incontro - Giovedì 18 Dicembre 2014 - Soggetti di storie – vite e racconti da adolescenti.- Stagione di: paure, ansie, desideri, passioni; stagione col-

ma di speranze verso ‘la terra promessa’. - Luoghi e culture dove il segreto della giovinezza si apre al

mondo e al futuro.

3° incontro – Giovedì 15 Gennaio 2015 Come riconoscere i linguaggi, i corpi, i gruppi di riferimento e di appartenenza degli/delle adolescenti con cui fanno espe-rienza del mondo. Come comunicare con gli/le adolescenti.

4° incontro – Giovedì 19 Febbraio 2015 Supervisione del percorso formativo- numero dei partecipanti,- frequenza della partecipazione alla formazione,- valutazione a conclusione del percorso di approfondimento

attraverso la somministrazione di una scheda valutativa ai partecipanti.

Referente dell’intervento formativoCagnin Rita – Dipartimento di prevenzioneVia Dante Alighieri, 12 – MontebellunaTel.: 0423.614750 - Fax: 0423.614707mail: [email protected]

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(testi di ragazze e ragazzi classi 2^ e 4^ scuola secondaria di secondo grado)

- Rispetto di sé e degli altri;- Cura di sé;- Trovare delle “vie” per superare i piccoli problemi

quotidiani, ad esempio lo stress scolastico;- Accettare i propri limiti, sentirsi accettati dagli al-

tri, dal gruppo;- Autonomia di pensiero;- Avere un’idea di se stessi;- Avere buoni rapporti sociali;- Benessere economico e culturale;- Benessere;- Che il corpo e la mente stiano bene;- Cibo coltivato da sé – soddisfazione;- Condizione interiore (buona o cattiva salute);- Conoscere il proprio corpo;- Consapevolezza, coscienza;- Coinvolge lo stato emotivo (depressione e malat-

tie mentali);- Essere sostenuti da adulti, da amici…;- Essere ottimisti;- Fantasia;- Felicità – essere felici con se stessi;- Libertà;- Malessere del corpo infl uenza il malessere della

mente (e viceversa);- Musica, spazio creativo…;- Non fumare;

- Prendersi cura di se stessi;- Sapere cosa fare per stare bene e cosa va contro

la nostra salute;- Sport - movimento;- Tranquillità;- Il ben-essere della persona nella quotidianità;- Necessita di gestire il tempo;- Sapere cosa fa bene al mio corpo e alla mia mente;- Educazione alimentare, alimentazione corretta;- Stare bene con il proprio corpo e con le altre per-

sone;- Evitare tutto ciò che può danneggiare o nuocere al

proprio corpo/organismo (es. alcol, fumo, droghe…);- Attività sportiva – attività fi sica;- Affettività e buone relazioni;- Gestione delle relazioni e dei confl itti;- Stare bene con se stessi e con gli altri;- Far parte di un gruppo;- Sentire che gli altri hanno fi ducia in noi, avere fi -

ducia in se stessi;- Armonia con il corpo e la natura, vivere in un am-

biente pulito;- Voler bene: prendersi cura di persone e animali;- Stare e dialogare con i genitori;- Gestione dei confl itti;- Conoscere.

SALUTE ÈSALUTE È

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A chi si rivolge l’intervento - studentesse e studenti delle classi 1^ delle scuole secon-

darie di 2° grado;- docenti delle scuole secondarie di 2° grado che insegnano

nelle classi 1^;- sperimentale: studenti e studentesse delle classi 4^ delle

scuole secondarie di 2° grado;- genitori.

Presentazione La pianifi cazione, in questa fascia di popolazione, come in-dicato anche dall’OMS, deve privilegiare anche gli interventi di prevenzione primaria e secondaria dei traumi da incidente stradale. Si tratta di un fenomeno che per le sue conseguen-ze, mortalità e disabilità, ha un grosso impatto umano, socia-le ed economico: il problema va affrontato con sistematiche strategie che richiedono un’integrazione tra sistema sanita-rio, azione politica e governo della società. Il sistema PASSI (sistema di sorveglianza sanitaria 2009) evidenzia come l’uso del casco e delle cinture di sicurezza anteriori sia diffuso, mentre ancora molto limitato è l’impiego della cintura po-steriore, e come guidare con livelli di alcol elevati nel sangue sia una pratica ancora troppo diffusa soprattutto tra gli uo-mini. (Cfr: Legge regionale 29 giugno 2012, n. 23 Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del piano socio-sanitario regionale 2012-2016).L’intervento propone un contributo informativo-formativo af-fi nché gli adolescenti (14-16 anni) possano individuare, adot-tare e mantenere comportamenti adeguati e rispettosi delle norme stradali, conoscere le possibili conseguenze (fi siche, psichiche, cognitive, ecc.) relative ad un trauma cranio-en-cefalico ed affrontare gli imprevisti e le situazioni che si pre-sentano in caso di incidente stradale. Si propone, in via sperimentale, un intervento per le classi 4^, rivolto a quella fascia di studenti che sta acquisendo la patente di guida.

Data la complessità del tema è indispensabile la partecipa-zione, la condivisione e la collaborazione tra tutte le persone a vario titolo coinvolte: studenti, genitori, docenti, operatori socio-sanitari e di pubblica sicurezza.

Cause- Mancanza parziale o totale della conoscenza dei rischi legati

alla circolazione stradale.- Il mancato e/o scorretto utilizzo di sistemi di protezione (ad esempio il casco).- Comportamenti non adeguati e imprudenti nel muoversi in

strada in modo autonomo (ad esempio a piedi, in bicicletta, con ciclomotore) o trasportati.

ConseguenzeLe conseguenze variano a seconda dell’entità e della gravità delle lesioni riportate.

Finalità- Consolidare e incrementare la collaborazione già avviata

tra l’azienda socio-sanitaria ULSS n. 8 di Asolo e le scuole del territorio;

- Aumentare la conoscenza degli studenti e delle studentes-se relativamente ai rischi legati alla circolazione stradale, delle conseguenze personali e sociali di un incidente stra-dale (come vittime e come causa di incidente) e delle gravi limitazioni che un trauma cranio-encefalico può causare, sia che usino il ciclomotore o meno;

- Informare e sensibilizzare docenti e genitori sui rischi e sulle conseguenze degli incidenti stradali;

- Consolidare il gruppo di lavoro (docenti, operatori) che si occupano di educazione alla salute al fi ne di integrare gli interventi formativi di prevenzione.

Azioni- condivisione, confronto e defi nizione del progetto con i do-

Intervento n° 8Abitare la strada: prevenzione degli incidenti stradalie dei traumi cranici, i giovani si raccontano

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centi e i rappresentanti di classe e gli operatori;- somministrazione di un test ad un campione di studenti

e studentesse volto a misurare l’effi cacia dell’intervento rispetto agli atteggiamenti dichiarati sul tema “abitare la strada”;

- coinvolgimento diretto dei docenti nella gestione dell’in-contro studenti-testimonial;

- partecipazione agli incontri di testimonial;- interventi con le classi;- incontri con genitori se richiesti;- incontro di valutazione fi nale degli interventi tra tutti i refe-

renti dell’intervento.

Durata incontri

Gli incontri con le classi avranno una durata di circa 1.30/2.00 ore

1) per le classi 1^ delle scuole che hanno già partecipato all’intervento negli scorsi incontri, l’incontro con gli stu-denti sarà tenuto dal docente interno (referente o incari-cato), con la presenza del testimonial; per le scuole che non hanno mai aderito al progetto o dove vengano segna-late, dall’insegnante di riferimento, motivate diffi coltà nella gestione dell’incontro vi sarà la compresenza degli operatori ulss.

Attività nello specifi co:• nelle classi campione che aderiranno alla ricerca si preve-

de la somministrazione agli studenti di un test pre e post intervento della durata di circa 20-30 minuti (con eventua-le somministrazione del test a distanza di 5 mesi);

• svolgimento dell’intervento informativo-formativo con la presenza del testimonial;

• restituzione dei commenti e delle considerazioni lasciati dagli studenti al termine degli incontri.

2) intervento sperimentale con una classe 4^ per scuola ade-rente all’intervento:

costruzione e condivisione di un intervento con i ragazzi, le ragazze e i docenti con l’obiettivo di sensibilizzare i ra-gazzi e gli adulti sul tema della protezione e sicurezza in strada;

Attività nello specifi co: svolgimento dell’intervento informativo-formativo con

la presenza del testimonial in classe, della durata di 1.30/2.00 ore, al termine dell’incontro verrà proposto ai ragazzi una parte attiva che consiste in:

• indagine tramite la somministrazione di un’intervista da parte dei ragazzi agli adulti;

• raccolta di immagini-fotografi e scatti di comportamenti educativi in strada da svolgersi fuori dell’orario scolastico.

L’elaborazione di ciò che emerge dall’indagine e la raccolta di immagine prodotte saranno coordinate e defi nite con gli insegnanti referenti.

La fase conclusiva (da defi nire con i docenti) sarà la condi-visione di quanto realizzato dai ragazzi con la presenza dei testimonial e gli operatori ulss (almeno un’ora).

Traccia sui contenuti degli interventi informativi-formativi sviluppati in classe• dati epidemiologici;• nozioni di prevenzione (analisi delle situazioni a rischio, dei

comportamenti da adottare per prevenire incidenti);• nozioni di educazione civica qualora si sia testimoni d’inci-

denti stradali (chiamare i soccorsi, riferire quanto osservato);• nozioni relative alle conseguenze (fi siche, cognitive e socia-

li) di un trauma cranico anche mediante la visione di video;• testimonianza anche mediante la visione di video;• testimonianza diretta di persone che hanno avuto un inci-

dente stradale;• rielaborazione conclusiva rispetto ai contenuti e alle opi-

nioni dei partecipanti.

Valutazione dell’intervento- numero dei partecipanti al percorso;- stampa fascicolo informativo, prospetto e i contenuti degli

argomenti trattati durante l’incontro in classe;- per le classi 1^ campione – report dei test pre e post;- per le classi 4^ elaborazione e presentazione dell’indagine

e delle immagini-fotografi e;- realizzazione degli interventi programmati entro l’anno

scolastico.

Risorse per la realizzazione dell’intervento:Attrezzature e materialiSupporti informatici per la presentazione di materiali in Po-wer Point e la visione di video fi lmati relativi alla tematica.

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Responsabili dell’intervento Cristina DidonèEducatrice servizio di neuropsicologiaVia Ospedale - 31033 Castelfranco V.toTel.: 0423.732099mail: [email protected]

Roberta Gattolin - psicologaRita CagninEducatrice dipartimento di PrevenzioneVia Dante Alighieri, 12 – MontebellunaTel.: 0423.614750 - Fax: 0423.614707mail: [email protected]

TESTIMONIALIlaria Oliosi Marco Stocco Valentina Noal

Prof.ssa Allegra AgataISIS Nightingale – Castelfranco VenetoTel.: 0423.472801; mail: nfl [email protected]

Prof.ssa Ivana Specia - Prof. Lorenzo GallinaIPSIA Scarpa – MontebellunaTel.: 0423.609175; mail: [email protected]

Prof. Giancarlo Ania e Prof.ssa Susy TesserISIS Sartor – Castelfranco VenetoTel.: 0423.490615; mail: [email protected] Montebelluna: Tel. 0423.22283mail: [email protected]

Prof. Antonio DimaISISS - C. Rosselli di Castelfranco Veneto Tel.: 0423.494286; mail: [email protected]

Prof.ssa Francesca Toso ISIS VERDI – ValdobbiadeneTel.: 0423.975973; mail: [email protected]

Prof.ssa Vittoria MellusoLICEO Levi – Montebelluna - Tel.: 0423.23523;mail: [email protected]; [email protected]

Prof. ssa Paola PorcellatoITCG Martini – Castelfranco VenetoTel.: 0423.491080; mail: [email protected]

Prof. Fabio PasqualettoLICEO Giorgione – Castelfranco VenetoTel.: 0423.491072; mail: [email protected]

Prof. Regina StoccoIPSIA G. Galilei – Castelfranco VenetoTel.: 0423.495283; E-mail: uffi [email protected]

ASSOCIAZIONE Brain family Trevisowww.brainfamily.itmail: [email protected]

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A chi si rivolge l’interventoStudenti degli Istituti Tecnici e Professionali dell’ULSS 8.

Presentazione Per motivi istituzionali lo SPISAL ha un contatto diretto con il mondo del lavoro e le problematiche lavoro-correlate. Il Servizio effettua l’analisi dei referti di infortunio che avven-gono nell’ambito del territorio ULSS competente (circa 6000 referti/anno). Inoltre raccoglie e rileva i dati relativi alle malattie profes-sionali.I dati raccolti, pur essendo di un territorio ristretto, rispec-chiano il trend nazionale ed evidenziano una lieve diminuzio-ne degli infortuni, ma individuano nei lavoratori giovani (15-25 anni) la fascia più a rischio di infortunio.La Regione Veneto ha pianifi cato interventi di formazione ca-pillare in alcuni settori (meccanica ed edilizia) con una signi-fi cativa riduzione del numero e/o della gravità degli infortuni.Tale esperienza positiva può essere riproposta, con le op-portune modifi che, in ambito scolastico. L’intervento riveste particolare importanza in un momento in cui è aumentata la sensibilità delle istituzioni e dell’opinione pubblica riguardo al tema della sicurezza sul lavoro.

CauseL’avviamento al lavoro dei giovani avviene spesso con assen-te o insuffi ciente percezione del rischio lavorativo.

ConseguenzeElevata incidenza e gravità di infortuni sul lavoro e malattie professionali con danni biologici e/o menomazioni perma-nenti a carico del lavoratore.Costi sociali elevati.

Obiettivi educativiA conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:- identifi care i rischi presenti nei diversi contesti lavorativi;- adottare misure preventive e protettive;- riconoscere le misure da adottare in caso di situazioni cri-

tica ed infortunio.

InterventoL’intervento prevede l’intervento specialistico di personale tecnico e sanitario all’interno degli istituti richiedenti. Gli in-terventi sono inseriti nel contesto didattico legato a materie tecniche e prevedono se possibile percorsi protratti (triennio superiore).Divulgazione dell’intervento.Richiesta della scuola.Incontro con l’insegnante referente per concordare modalità e contenuti.Intervento con il gruppo – classe.Produzione degli elaborati.Lezioni frontali e dibattiti con l’uso di tecniche multimediali. In situazioni lavorative simulate o rappresentate con l’ausilio

Intervento n° 9Lavoro sicuro

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di foto, disegni e video, gli studenti individuano i rischi lavo-rativi e suggeriscono i comportamenti corretti da adottare nelle singole specifi che situazioni.Coinvolgimento e partecipazione attiva degli studenti su tematiche emergenti da precedenti esperienze del gruppo classe (stage, lavori stagionali, situazioni familiari…).Gli interventi sono monotematici , della durata di due - tre ore e vertono su:• rischio infortunistico;• rischio elettrico;• rischio da macchine;• rischio chimico;• rischio biologico;• rischio in edilizia;• amianto;• rumore;• VDT;• primo soccorso;• primo lavoro in fabbrica.

Risorse che l’ente richiedente deve mettere a disposizione per la realizzazione dell’interventoAttrezzature: Personal computer, videoproiettore, lavagna luminosa, vhs, proiettore diapositive.Materiali: Cartaceo (Dispense, depliant, post-it, poster) e supporti multimediali.

Responsabile dell’intervento Dr. Tomaso TideiDirettore Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezzanegli ambienti di Lavoro (SPISAL).Via Dante Alighieri 12 – 31044 MontebellunaTel.: 0423.614730 - Fax: 0423.614741mail: [email protected]

Altri partecipanti all’intervento

PERSONALE MEDICODr.ssa Altafi ni Ilaria – MedicoDr.ssa Zannol Federica – MedicoTel.:0423.614732mail: [email protected]

PERSONALE CHIMICODr.Enrico Contessotto - ChimicoTel.: 0423.614730mail: [email protected]

PERSONALE SANITARIOAgnolin Graziella – InfermieraTabacchi Tiziana - Assistente SanitariaRos Elisa - Assistente SanitariaTel.: 0423.614733mail: [email protected]

PERSONALE TECNICOCunial Adriano – Tecnico della PrevenzioneMariotto Flavio – Tecnico della PrevenzioneDidonè Daniele – Tecnico della PrevenzioneRoberta Da Rugna – Tecnico della PrevenzioneAvelino Pozzebon – Operatore Tecnico Tel.: 0423.614737mail: [email protected]

Ferruccio Cavinato - Tecnico della PrevenzioneTiziano Tittoto - Tecnico della PrevenzioneTel.: 0423.614734mail: [email protected]

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A chi si rivolge l’interventoAgli studenti del 4^ anno della Scuola Secondaria di Secondo Grado (massimo 20 per edizione).

Presentazione La scuola rappresenta un luogo come altri, dove si possono verifi care situazioni di criticità sanitaria. Molto spesso la ca-pacità di far fronte ad una situazione di urgenza/emergenza attivando correttamente il 118 ed attuando comportamenti di primo soccorso consente di effettuare un soccorso effi cace senza peggiorare la situazione dell’infortunato.

Obiettivi educativiA conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:• riconoscere e descrivere un’emergenza sanitaria;• allertare il sistema di soccorso (descrivendo in modo appropriato l’evento critico);• attuare interventi di primo soccorso (senza aggravare le condizioni della persona infortunata).

InterventoLezioni frontali con momenti di interattività.Esercitazioni pratiche con simulazioni su manichino.Verifi che di apprendimento e gradimento.

L’intervento formativo prevede 2 incontri per classe della du-rata di 2 ore ciascuno per un totale di 4 ore.

ResponsabileDott. Matteo Pistorellodirettore unità operativa di pronto soccorsoTel.: 0423.614752 - Fax: 0423.614707

Referente dell’interventoDott.ssa Orietta Lucatounità operativa di pronto soccorso sede di Castelfranco VenetoTel.: 0423.732474 - Fax: 0423.732485mail: [email protected]

Intervento n° 10Primo soccorso - Cosa fare e come intervenire

(per studenti)

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A chi si rivolge l’intervento Studenti delle classi seconde delle Scuole Secondarie di Primo grado.

Presentazione Secondo le stime dell’OMS l’abitudine al fumo si instaura sempre più precocemente tra gli 11 e i 15 anni; ciò richie-de pertanto, che gli interventi preventivi si rivolgano già ad un’età in cui fumare non è ancora diventata un’irrinunciabile azione quotidiana.Gli interventi in questa fascia di età possono avere un ruolo importante per limitare nei ragazzi l’acquisizione dell’abitu-dine al fumo e per migliorare quindi lo stato di salute gene-rale della popolazione.

CauseIl fumo rappresenta la prima causa prevenibile di malattia e di morte nei Paesi Occidentali.

ConseguenzeDalla letteratura emerge la precoce età di inizio della di-pendenza da tabacco, indicativa di una maggiore diffi coltà a smettere. Inoltre, se una persona non inizia a fumare da gio-vane, più diffi cilmente lo farà in seguito.

FinalitàL’intervento si propone di sensibilizzare gli alunni rispetto ai rischi legati all’abitudine al fumo per la promozione di sani stili di vita.

Obiettivi educativi- Favorire negli studenti lo sviluppo di capacità critiche e di

rifl essione rispetto ai contenuti proposti;- Favorire momenti di scambio e rifl essione fra pari rispetto

ai rischi fi sici e psicologici connessi all’abitudine al fumo.

InterventoIl progetto si sviluppa in più fasi:

• PRIMA FASEIncontro iniziale con gli insegnanti referenti dell’Istituto che aderiscono al progetto per la presentazione degli obiettivi, dei contenuti e delle modalità con le quali attivare l’intervento.Si ritiene indispensabile che sia individuato un insegnante re-ferente per ogni classe aderente al progetto.L’incontro ha la durata di due ore circa presso la sede del SerAT ospedale di Castelfranco Veneto (nuova sede presso il padiglione K).

• SECONDA FASEIncontro con gli studenti, gli operatori del servizio incontre-ranno gli studenti della classe assieme ai loro insegnanti per la presentazione dei contenuti. L’intervento avrà la du-rata di due ore.

• TERZA FASELavoro degli studenti con l’insegnante, gli studenti divisi in gruppo rielaboreranno i temi trattati e produrranno a loro volta del materiale informativo.Modalità e tempi verranno defi niti dall’insegnante.

• QUARTA FASEGli operatori incontreranno gli studenti in classe per condi-videre quanto realizzato. L’incontro avrà la durata di due ore.

Risorse per la realizzazione dell’intervento:Lavagna a fogli, videoproiettore e computer.

Responsabile dell’intervento Dott.ssa Emanuela Santi, SerATVia dei Carpani, 16/Z - Castelfranco Vto (TV)Tel.: 0423.732759 - Fax: 0423.732758mail: [email protected]

Referente dell’interventoEducatore Luisetto Nicoletta, SerATVia dei Carpani, 16/Z - Castelfranco V.to (TV)Tel:. 0423.732759 - Fax: 0423.732758mail: [email protected]

Intervento n° 11Conoscere per scegliere

Intervento di prevenzione al tabagismo

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Intervento n° 12Passaparola… se bevi rischi!Intervento di prevenzione all’uso di alcol in ambito giovanile

A chi si rivolge l’intervento Studenti delle classi seconde delle Scuole Secondarie di Secondo grado (seconda superiore studenti di età com-presa fra i 15 e 16 anni) Il progetto si rivolge a 5 studenti per classe che si rende-ranno poi disponibili a presentare ai compagni di classe i contenuti appresi.

Presentazione Negli ultimi anni i comportamenti a rischio per la salute in età adolescenziale, come l’uso di alcol sono divenuti oggetto di studio per la rilevanza sanitaria e sociale che determinano.Gli effetti che questi comportamenti hanno sulla salute pos-sono essere immediati, come utilizzo dell’alcol e incidenti stradali, manifestazioni aggressive, oppure posticipato nel tempo con il rischio di patologie future.Per questi motivi si ritiene utile lavorare a livello preventivo con gli studenti per poter aumentare i livelli di conoscenza sulla sostanza e avviare un processo di rifl essione critica si rischi legati all’assunzione di questa sostanza, favorendo lo sviluppo di comportamenti di auto protezione

CauseLe cause si possono ricondurre ad abitudini culturali, ma an-che alle modalità in uso fra i giovani negli ultimi anni dove si

registra un aumento dei consumi di alcol soprattutto nei fi ne settimana.

ConseguenzeL’utilizzo della sostanza alcolica fra i giovani può avere no-tevoli ripercussioni sulla salute, sull’incremento dei rischi in merito agli incidenti stradali, sulle diffi coltà scolastiche, sulle relazioni confl ittuali in famiglia, in ambito scolastico e sociale.

FinalitàApprofondimento delle conoscenze rispetto ai rischi del bere giovanile.

Obiettivi educativiL’intervento si pone come scopi:- incrementare le conoscenze fra gli studenti in merito alla

sostanza alcolica e agli effetti che questa può determinare nel tempo;

- rifl ettere con gli studenti sulla modalità del bere giovanile e sui rischi incorsi;

- diffondere le conoscenze acquisite presentandole agli altri studenti come modalità di scambio e apertura ad una criti-ca rifl essione.

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InterventoIl progetto si sviluppa in più fasi:

• PRIMA FASEIncontro iniziale con gli insegnanti referenti dell’Istitu-to che aderiscono al progetto per la presentazione degli obiettivi, dei contenuti e delle modalità con le quali attivare l’intervento.Si ritiene indispensabile che sia individuato almeno un in-segnante referente per ogni Istituto aderente al progetto.L’incontro avrà la durata di due ore circa presso la sede del SerAT Ospedale di Castelfranco Veneto (nuova sede presso il padiglione K).

• SECONDA FASEGli operatori del SerAT incontreranno gli studenti presso le sedi scolastiche i due incontri di due ore ciascuno.Agli incontri parteciperanno 5 studenti circa per classe. Verrà presentata la sostanza alcolica, gli effetti fi sici, psi-cologici connessi all’uso. Si approfondiranno gli aspetti re-lazionali e sociali legati al consumo di alcol specie in età giovanile.Durante gli incontri è indispensabile la presenza degli in-segnanti che porteranno avanti il progetto assieme agli studenti.

• TERZA FASEGli studenti formati rielaboreranno i temi trattati e produr-ranno a loro volta del materiale informativo destinato ai compagni di classe.Modalità e tempi verranno defi niti e monitorati dall’inse-gnante referente.

• QUARTA FASEGli studenti formati presenteranno a loro volta il materiale da loro prodotto ai compagni di classe. Modalità e tempi verranno defi niti e monitorati dall’inse-gnante referente.

• QUINTA FASEIncontro conclusivo con tutti gli insegnanti referenti dell’Istituto per condividere aspetti positivi e critici del pro-getto attuato.L’incontro ha la durata di due ore circa presso la sede del SerAT ospedale di Castelfranco Veneto (nuova sede presso il padiglione K).

Risorse per la realizzazione dell’intervento:Lavagna a fogli, videoproiettore e computer.

Responsabile dell’intervento Dott.ssa Emanuela Santi, SerAT Via dei Carpani, 16/Z - Castelfranco Vto (TV)Tel.: 0423.732759 - Fax: 0423.732758mail: [email protected]

Referente dell’interventoEducatore Luisetto Nicoletta, SerATVia dei Carpani, 16/Z - Castelfranco V.to (TV)Tel.: 0423.732759 - Fax: 0423.732758mail: [email protected]

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Intervento n° 13Skills for lifeIntervento di prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti

A chi si rivolge l’intervento Studenti e studentesse di Scuola Secondaria di Primo Grado (Classi II e III, 12-14 anni)

Presentazione Nell’ambito dei progetti di prevenzione selettiva molte proposte di intervento prevedono dei moduli didattici fi nalizzati a far acquisire agli adolescenti competenze e conoscenze per contrastare l’acqui-sizione di comportamenti di uso di sostanze (fumo, stupefacenti). Si tratta di progetti che mirano ad aumentare i fattori di protezione individuali, permettendo così al soggetto di diminuire l’apprendi-mento di comportamenti a rischio. Vengono considerati fattori protettivi i seguenti:- conoscenze scientifi che riguardo alle sostanze;- acquisizione di un pensiero critico rispetto a determinati compor-

tamenti;- capacità di gestione delle pressioni sociali;- capacità di problem-solving;- riconoscimento e gestione delle emozioni.L’OMS a questo riguardo ha incentivato progetti di educazione alle abilità di vita (Life Skills) in ambito scolastico. Secondo l’OMS in-crementare progetti di questo tipo, signifi ca contrastare l’adozione di comportamenti di dipendenza in senso ampio, perciò, piuttosto che centrare l’intervento relativamente ad una specifi ca sostanza si preferisce sviluppare, nel singolo soggetto, risposte adeguate a più comportamenti devianti.

Obiettivi educativiA conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:- identifi care le caratteristiche e l’azione delle sostanze stupefa-

centi;- adottare atteggiamenti e strategie che riducono i comportamenti

a rischio;- valutare e gestire con competenza le situazioni a rischio.

InterventoL’approccio si impernia sulla metodologia dell’apprendimento co-operativo (cooperative learnig), anche attraverso la realizzazione di laboratori didattici mediante i quali gli studenti acquisiscono le competenze di riconoscimento, valutazione e gestione delle situa-zioni a rischio.

Si procederà alla costituzione e formazione di un gruppo di docenti in grado di realizzare dei laboratori (lavori di gruppo) utilizzando strategie metacognitive (cooperative learning) che aiutano gli stu-denti ad attivare un processo decisionale per rinforzare lo sviluppo di processi autonomi per es:1) cosa si poteva fare altrimenti;2) quando nella vita quotidiana si utilizzano le medesime regole;3) come si poteva procedere;4) in quali altri modi poteva essere risolto il problema.

L’intervento si compone di cinque sessioni strutturate secondo il modello di laboratorio metacognitivo:1) laboratorio informativo;2) laboratorio sulla comunicazione;3) laboratorio sul problem-solving;4) laboratorio sul pensiero critico;5) laboratorio sulle emozioni.

Verranno utilizzati questionari specifi ci standardizzati per la rile-vazione di acquisizione di comportamenti protettivi e gestione di situazione a rischio (valutazione di esito).

L’intervento sarà preceduto da un Corso di formazione per docen-ti fi nalizzato alla presentazione, programmazione e applicazione delle modalità di attuazione del progetto in classe. Tale corso si svilupperà in 5 incontri teorico-pratici.Il corso di formazione per i docenti si svolgerà presso la sala Riu-nioni del SerD di Castelfranco Veneto, la durata è di 5 incontri di 2 ore ciascuno a cadenza settimanale.

Responsabile dell’intervento Dott.ssa Fiorin Amelia, Psicologa Via Ospedale, 18 - Castelfranco V.to (TV)Tel.: 0423.732736 - Fax: 0423.732737mail: [email protected]

Referente dell’interventoDott.ssa Fraccaro Simonetta, Educatore ProfessionaleVia Ospedale, 18 - Castelfranco V.to (TV)Tel.: 0423.732736 - Fax: 0423.732737mail: [email protected]

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A chi si rivolge l’interventoDocenti di scuola secondaria di secondo grado interessati a svolgere funzioni organizzative e di tutoraggio in un progetto di sensibilizzazione/prevenzione dell’uso di sostanze (alme-no 3 insegnanti per istituto).Studenti delle scuole secondarie di secondo grado delle classi 1^ e 2^ (14 – 16 anni).

Presentazione L’iniziazione degli adolescenti al consumo di sostanze è multi-fattoriale, ma assumono un ruolo di rilievo i fattori connessi a:• mancanza di una informazione scientifi camente fondata,

mentre, al contrario, abbondano notizie imprecise e aned-dotiche, soprattutto raccolte tra coetanei;

• pressioni ambientali;• presunzione di normalità del consumo di sostanze;• immaturità o debolezza di abilità cognitive e sociali.

L’intervento mette a disposizione dei docenti di scuola secon-daria di II grado materiali e competenze per la realizzazione di unità didattiche che siano in grado di far apprendere agli studenti nozioni sugli aspetti biomedici relativi alle droghe d’abuso, contemporaneamente stimolando l’esercizio di abi-lità cognitive che rappresentano fattori di protezione verso lo sviluppo di problemi correlati all’abuso di sostanze.

FinalitàAdozione diffusa di una metodologia di intervento di preven-zione primaria nella scuola secondaria di II grado, applicata in interventi rivolti ai giovani delle classi prime o seconde, organizzati in moduli didattici svolti in piccoli gruppi, in gra-do di:• aumentare le conoscenze scientifi camente fondate sulle

sostanze psicotrope;• aumentare la consapevolezza sulle vulnerabilità emotive e

sulle pressioni ambientali verso comportamenti poco sani;• stimolare l’esercizio di alcune abilità cognitive e sociali che

rendano il pensiero del soggetto più critico, più complesso, capace di scelte non conformistiche.

Obiettivi educativia) Docenti A conclusione dell’intervento i docenti (almeno 3 per isti-

tuto) saranno in grado di organizzare e gestire un modulo didattico sugli aspetti biomedici dell’uso di sostanze psi-coattive.

b) Studenti A conclusione dell’intervento i giovani studenti parteci-

panti riconosceranno le caratteristiche delle sostanze psicotrope e la loro azione, con conseguente riduzione dell’atteggiamento positivo verso di esse.

Intervento n° 14S.a.K.! 2.0 – Search and Know!

Strategia di prevenzione delle dipendenze nella scuola

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InterventoL’intervento prevede:a) un corso di formazione per gli insegnanti per: 1) presentazione del progetto e delle sue basi teoriche

e metodologiche; 2) illustrazione delle caratteristiche salienti delle

droghe d’abuso e degli aspetti biomedici connessi all’abuso.

b) la realizzazione di un modulo didattico, con lavoro in pic-coli gruppi supportati da docenti attraverso azioni di tuto-raggio. I docenti utilizzano schede e materiali forniti dal servizio, seguendo linee guida scritte;

c) valutazione dei risultati mediante questionari;d) un incontro sensibilizzazione sul problema dell’abuso di

sostanze e di presentazione del progetto SaK! 2.0 destina-to a genitori e docenti.

La valutazione di esito prevede un questionario per la misu-ra della percezione del rischio, tratto dalla banca degli stru-menti di valutazione dell’osservatorio europeo sulle droghe (EMCDDA - European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction).

Il corso per docenti si svolgerà presso il SerD di Castelfranco Veneto a partire dal mese di novembre. La durata prevista è di n. 5 incontri a cadenza settimanale di 2 ore e 30 minuti cia-scuno. Le date delle lezioni verranno comunicate agli iscritti almeno 15 giorni prima dell’inizio.

Responsabile dell’intervento Dr. Graziano BellioDirettore SerD - Servizio DipendenzeVia Ospedale, 18 - Castelfranco V.toTel.: 0423.732736 - Fax: 0423.732737mail: [email protected]

Referente dell’interventoDott.ssa Fraccaro SimonettaEducatore Professionale SerTVia Ospedale, 18 – Castelfranco VenetoTel.: 0423.732736 - Fax: 0423.732737mail: [email protected]

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A chi si rivolge l’interventoStudentesse e studenti, docenti delle classi 2°, 3°, 4° della Scuola Secondaria di Secondo Grado.

Presentazione Si è rilevato, negli ultimi anni, un progressivo aumento dei di-sturbi della condotta alimentare, anoressia e bulimia, in età giovanile.

CauseIncremento di incidenza della patologia in oggetto, insorgenza della stessa in età più precoci.

ConseguenzeAumentata richiesta di interventi.

FinalitàL’intervento è fi nalizzato ad informare e fornire maggiori strumenti di conoscenza in merito alle patologie descritte allo scopo di prevenire l’insorgenza dei disturbi, permettere una precoce individuazione dei segnali di disagio psichico.

Obiettivi educativi1) Approfondimento della conoscenza dei disturbi della con-

dotta alimentare nella popolazione target;2) Acquisizione di modalità di comprensione e lettura dei

comportamenti a rischio;3) Corretto utilizzo dei servizi preposti alla cura di tali pato-

logie;4) Sensibilizzazione dei docenti per la promozione di corretti

stili di vita

Metodologia e strumentiLezioni frontali, dibattiti, questionari, dispense

Piano d’azione:Lezioni frontali condotte dal medico specialista psichiatra e dall’educatrice

Fasi di attuazione- Incontro preliminare di presentazione, defi nizione del pro-

getto e organizzazione del programma di lavoro con docenti;- incontro di due ore, per ogni singola scuola, con una lezione

frontale sui Disturbi Alimentari per gli studenti e le studen-tesse, dibattito fi nale per rielaborare i contenuti esposti;

- incontro fi nale di verifi ca e confronto con i docenti.

Indicatori per la valutazione:Numero partecipanti agli incontri.

Indicatori di risultatoQuestionari di verifi ca sul grado di comprensione degli argo-menti trattati e di gradimento da parte degli studenti.

Tempi di attuazioneSettembre 2014 – fi ne giugno 2015

Responsabile dell’intervento Dr.ssa Anna ValleriniMedico psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale Ulss 8mail: [email protected]

Referente dell’interventoDott.ssa Alessandra TessaroEducatrice - Servizio Psichiatrico Territoriale n. 1Asolo-Castelfranco Centro di Salute MentaleVia Ospedale, 18 – Castelfranco VenetoTel.: 0423.732691 - Fax: 0423.732961mail: [email protected]

Intervento n° 15I disturbi della condotta alimentare:

interventi nelle scuole superiori rivolti a studenti e insegnanti

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Intervento n° 16Il sapore dell’adolescenza. Emozioni, desideri e benessere.Prevenzione delle patologie psichiatriche ad insorgenza adolescenziale: ansia, depressione, disturbi di attacchi di panico

A chi si rivolge l’intervento Studenti ed insegnanti delle classi 1^, 2^, 3^ delle Scuole Secondarie di secondo grado.

Presentazione Si è rilevato, negli ultimi anni, un progressivo aumento di al-cune patologie psichiatriche (disturbi d’ansia, attacchi di pa-nico, disturbi dell’umore e depressione) in età giovanile.

CauseIl mutamento del contesto socio-culturale spinge a una maggior competitività, sottoponendo a richieste pressan-ti l’adolescente e questo facilita l’insorgere di sentimenti di inadeguatezza e attiva comportamenti non adattivi, dannosi per la salute.

ConseguenzeAumentata richiesta di interventi.

FinalitàIncrementare le informazioni e le conoscenze sugli aspetti psicologici, relazionali, sociali e culturali degli adolescenti nei confronti della salute psicofi sica.Incrementare la consapevolezza delle motivazioni/istanze che sono alla base delle scelte di vitaIl progetto è fi nalizzato ad informare e fornire maggiori stru-menti di conoscenza in merito alle patologie descritte allo scopo di prevenire l’insorgenza dei disturbi e permettere una precoce individuazione dei segnali di disagio psichico.

Obiettivi specifi ci1) Approfondimento della conoscenza delle problematiche

relative all’adolescenza;2) Acquisizione di modalità di comprensione e lettura dei

comportamenti a rischio;3) Corretto utilizzo dei servizi preposti alla cura di tali pato-

logie;4) Sensibilizzazione dei docenti per la promozione di corretti

stili di vita.

Metodologia e strumentiLezioni frontali e circolari, dibattiti, questionari, dispense, role playing, sociometria, drammatizzazioni, metodologie attive psicodrammatiche.

Piano d’azioneLezioni attive, circolari condotte dalla psicologa e dall’edu-catrice.

Fasi di attuazione- incontro preliminare di presentazione, defi nizione del pro-

getto e organizzazione del programma di lavoro con docenti;- incontro di due ore, per ogni singola classe, con una lezio-

ne circolare sulle problematiche relative all’adolescenza e dibattito fi nale per rielaborare i contenuti esposti;

- incontro fi nale di verifi ca e confronto con i docenti.

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Traccia sui contenuti degli interventi informativi-formativi da sviluppare in classe1) teorie e modelli psicologici della fase adolescenziale2) teorie e modelli socio-culturali3) presentazione delle patologie psichiatriche.

Risorse per la realizzazione dell’intervento• Psicologa esterna esperta in dinamiche di gruppo e meto-

dologie attive: dott.ssa Alice Bacchin• Educatrice: dott.ssa Alessandra Tessaro.

Indicatori per la valutazioneNumero partecipanti agli incontri.

Indicatori di risultato: Questionari di verifi ca sul grado di comprensione degli argo-menti trattati e di gradimento da parte degli studenti.

Tempi di attuazioneSettembre 2014 – fi ne giugno 2015.

Responsabile dell’intervento Dr.ssa Anna ValleriniMedico psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale Ulss 8 mail: [email protected]

Referente dell’interventoDott.ssa Alessandra TessaroEducatrice - Servizio Psichiatrico Territoriale n. 1Asolo-Castelfranco Centro di Salute MentaleVia Ospedale, 18 – Castelfranco VenetoTel.: 0423.732691 - Fax: 0423.732961mail: [email protected]

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Funzioni

Il dipartimento di prevenzione è la struttura tecnico funziona-le, dotata di autonomia organizzativa e contabile, mediante la quale l’unità locale socio-sanitaria garantisce la soddisfazio-ne dei bisogni di salute connessi ad interventi di promozione e di prevenzione relativamente agli stati e comportamenti individuali delle persone, all’ambiente fi sico e sociale della comunità di riferimento.Tale struttura garantisce le seguenti funzioni di prevenzione collettiva e sanità pubblica, anche a supporto dell’autorità sanitaria locale:- Profi lassi delle malattie infettive e parassitarie;- Tutela della collettività dai rischi sanitari degli ambienti di

vita, anche con riferimento agli effetti sanitari degli inqui-nanti ambientali;

- Tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di lavoro;

- Sanità pubblica veterinaria che comprende:- Sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali e

profi lassi delle malattie infettive e parassitarie;- Farmacosorveglianza veterinaria;- Igiene delle produzioni zootecniche;- Tutela igienico sanitaria degli alimenti di origine animale.- Tutela igienico sanitaria degli alimenti;- Sorveglianza e prevenzione nutrizionale;- Medicina legale;- Attività di epidemiologia;- Attività di gestione e coordinamento dei progetti di educa-

zione e promozione della salute.

Livelli organizzativi e responsabilità

Direttore di dipartimento di prevenzionedr. Tomaso Tidei

Servizio di igiene e sanità pubblicadr. Maurizio Sforzi

Servizio igiene degli alimentidr. Renato Ranieri

Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavorodr. Tomaso Tidei

Servizio Veterinario di Sanità animaledr. Stefano De Rui

Servizio Veterinario di igiene degli allevamenti e delle produ-zioni zootecnichedr. Antonio D’Alba

Servizio Veterinario di origine degli alimenti di origine animaledr. Adriano Bigolin

Dipartimento di prevenzione

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Livelli organizzativi e responsabilità

Direttore distretto socio-sanitariodr.ssa Cristina Beltramello

Servizio dipendenze, Servizio alcologia e tabagismodr. Graziano Bellio

Servizio di neuropsichiatria infantiledr. Andrea Gemma

Infanzia adolescenza famiglia, Consultorio familiaredott. Pasquale Borsellino

Servizio per l’età evolutivadr.ssa Delia Agnolazza

Cure palliative e domiciliari, strutture di ricovero extra ospedalieredr.ssa Paola Paiusco

Attività specialistiche ambulatorialidr.ssa Cristina Beltramello

Centri servizio residenziali e semiresidenzialidr. Alessandro Vanzelli

Servizio farmaceutico territorialedr. Michele Ragazzi

Servizio disabilitàdott. Natalino Filippin

Direzione amministrativa distrettodott.ssa Teresa Spaliviero

Dipartimento Centro salute mentaledr. Gianluigi Bianchin

Strutture psichiatriche residenziali e semiresidenzialidr.ssa Anna Valerini

Psichiatria territorialedr. Giuseppe Salce

Distretto Socio-Sanitario

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Strumenti e fascicoli a disposizione gratuitamente:Il Dipartimento di Prevenzione fornisce una bibliografi a di ri-ferimento per la promozione della salute disponibile presso il Centro di documentazione del servizio sulle tematiche:- educazione alimentare;- educazione ambientale;- pedagogia, fi losofi a, psicologia, sociologia, antropologia;- orientamento educazione alla relazione e all’affettività;- educazione stradale.

Filmografi a a disposizione sui temi:educazione alla relazione e all’affettività; infanzia, adole-scenza, adultità e maturità, abbandono, morte/lutto, educa-zione alle diversità (di genere, cultura, etnia, religione, fi sica e psichica ecc…), abusi e dipendenze (sessuali, alcol, droga, tabacco ecc…)

Strumenti a disposizione (e distribuzione)

- “APPUNTI DI SALUTE” – Un manuale di lavoro con indica-zioni per progettare interventi di educazione e promozione alla salute ; a cura del servizio educazione e promozione alla salute dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2008;

- Atti del seminario “EDUCARE ALLA RELAZIONE: identità, di-versità, alterità dell’adolescente” – a cura del servizio edu-cazione e promozione alla salute dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2008;

- Atti del seminario “Aria, Acqua, Terra, Fuoco”, educazione ambientale e promozione della salute; a cura del servizio educazione e promozione alla salute dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2008;

- Atti del convegno “Educazione alimentare esperienze a con-fronto” - ; a cura del servizio educazione e promozione alla salute dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2005;

- Raccolta messaggi di salute – concorso realizzato per gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secon-do grado. SMS Scrivere messaggi di salute, anno scolasti-co 2009/2010, 2010/2011, 2011/2012;

- Atti del seminario 2^ edizione “Educazione alimentare, so-stenibilità ambientale, stili alternativi anche in mensa” anno 2010;

- Pubblicazione “StrAdolescenti – ricerca azione del benesse-re nella relazione tra adulti e adolescenti.” Anno 2011;

- Fascicolo informativo “Proteggi la tua mente, usa il casco sempre!!!” – progetto di prevenzione incidenti stradali e traumi cranici, rivolto agli studenti e studentesse del primo anno delle scuole secondarie di secondo grado. Anno 2011;

- Pubblicazione “Prevenzione traumi cranici ed incidenti stra-dali” - ricerca dell’indagine sull’effi cacia di un questiona-rio; dicembre 2011;

- Ricettario “Il mio piatto preferito in mensa” – dedicato a chi cucina per bambini e bambine della mensa e non solo, anno 2011;

- Pubblicazione della ricerca “Legger&benessere – una salu-te di libri” ricerca condotta dal seps in collaborazione con l’ACP Asolo, 16 pediatri ha cercato di valutare l’effi cacia sullo sviluppo linguistico dei bambini e delle bambine di un intervento di promozione alla lettura ad alta voce in età precoce. Si è dimostrato che una frequenza maggiore di lettura ad alta voce in famiglia può infl uire positivamente sulla capacità di comprensione lessicale e l’ampiezza del vocabolario dei bimbi di 5 anni;

- Raccolta di narrazioni, disegni di bambini e bambine, ra-gazze e ragazzi e accompagnatori progetto promozione della salute attraverso l’andare a scuola a piedi , in biciclet-ta “SALUTE è …al mattino esco di casa e prima di arrivare a scuola VEDO, SENTO, ASCOLTO, INCONTRO, DICO, PENSO…”, ottobre 2012.

- Pubblicazione “Scopriamo come funziona il nostro corpo per stare meglio” – libro realizzato con la collaborazione di ra-gazzi e ragazze delle scuole ospedaliere e delle scuole se-condarie di primo grado. 2013.

- Pubblicazione “Effi cacia dei progetti Pedibus per incremen-tare il movimento dei bambini: una ricerca locale” - Maggio 2014.

Centro di documentazione

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Anno scolastico 2014 - 2015