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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 3 MODENA________________________________________pag. 4 - 9 RAVENNA_______________________________________pag. 10 - 15 RIMINI___________________________________________pag. 16 - 19 PIACENZA______________________________________pag. 20 - 26 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 28-02-2011

Rassegna stampa del 28-02-2011

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Rassegna stampa del 28-02-2011

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Page 1: Rassegna stampa del 28-02-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 3

MODENA________________________________________pag. 4 - 9

RAVENNA_______________________________________pag. 10 - 15

RIMINI___________________________________________pag. 16 - 19

PIACENZA______________________________________pag. 20 - 26

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 28-02-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

BOLOGNA - Carlino

••7BOLOGNACRONACASABATO 26 FEBBRAIO 2011

LA CITTA’ DEL FUTURO

La politica dice sì al wi-fi:Dopo le categorie economiche, l’università

«Bologna deve investire sulla modernità»e il Comune, destra e sinistra d’accordo sull’incremento delle connessioni senza fili

OFFRIRE CONNESSIONI PIU’ FACILI E VELOCIPERMETTEREBBE A BOLOGNA DI FARE UN SALTODI QUALITA’ E DIVENTARE PIU’ ATTRAENTE

PER IL NOSTRO SISTEMA AMMINISTRATIVOED ECONOMICO E’ FONDAMENTALE METTERSISULLA STESSA LUNGHEZZA D’ONDA DI ALTRE CITTA’

LORETTAGHELFI GIANLUCAMURATORIRITENIAMO CHE LO SVILUPPO DI QUESTOPROGETTO RAPPRESENTI LA CHIAVE DEL FUTUROSIAMO FAVOREVOLI AD APRIRE UN TAVOLO DI LAVORO

DITELAVOSTRASei d’accordo con l’ideadel Carlino di copriretutto il centro con il wi-fi?Scrivi un commento su

MATTEOPIANTEDOSI

GALEAZZO BIGNAMI CONSIGLIERE REGIONALE PDL

«LaRegione trovi le risorse»

FRANCO GRILLINI CONSIGLIERE REGIONALE DELL’IDV

«Aiutiamo i Comuni a fare le reti»

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

NEL DIBATTITO che abbiamo aperto intorno allo sviluppo del-la rete wi-fi nel centro storico di Bologna, oggi è il turno dei politi-ci. Due di destra e due di sinistra: tutti d’accordo — anche se leopinioni in parte divergono su chi dovrebbe finanziare e guidareil progetto — con l’iniziativa del Carlino di realizzare una rete diduecento impianti hotspot, che permetta il collegamento a inter-net senza fili nelle strade e nelle piazze dentro le mura.Unanimità che ci fa piacere e che si unisce ai pareri favorevoliche nei giorni scorsi ci hanno dato le categorie economiche, ilComune, l’Università e la Camera di Commercio. Manca pocoper riuscire a trasformare il progetto in realtà.Dopo che i principali protagonisti della vita economica, politicae amministrativa della città hanno detto sì, dopo il favore che ilprogetto incontra tra i bolognesi e gli studenti fuori sede, servesolo il tavolo a cui tutti questi soggetti possano sedersi per trova-re il modo di passare dalle parole ai fatti. Con la volontà politica ela forza economica per farlo, non dovrebbe essere troppo diffici-le. Sarebbe un piccolo passo, molto importante, sulla strada diuna rinascita bolognese può iniziare solo da progetti concreti.

ADESSO fa il consigliere regio-nale per la Lega Nord, ma è sta-to un battagliero consigliere co-munale a Bologna. Manes Ber-

nardini continua ad appassio-narsi a quanto succede in

città, e sottoscrive la pro-posta del Carlino.

«Investire sulla modernità è sem-pre una buona idea. Sarebbe unsegnale di risveglio per la città, eun bell’invito per chi arriva dafuori. Del resto, quando si vaall’estero si scopre che altre cit-tà, europee, americane, asiati-che, sono anni luce davanti anoi».Il fatto che Bologna stia scivolan-do su un piano inclinato è la co-sa che gli dispiace di più.«Si è creato un grande gap tranoi e il resto del mondo più svi-luppato. E’ giusto partire per cer-care di colmarlo. Senza nascon-

dersi dietro alibi fasulli. La poli-tica dovrebbe fare da guida enon invocare continue impossi-bilità. Anche se ci sono pochisoldi, le buone idee vanno soste-nute, finanziate. La Regione do-vrebbe aiutare Bologna a costrui-re la rete wi-fi. Adesso spendeun sacco di soldi in forme di co-municazione che spesso lascia-no a desiderare. Penso a certe ri-viste in carta patinata che nessu-no legge e costano cifre assurde.Sarebbe meglio dirottare queisoldi verso progetti, come il wi-fi bolognese, che vanno a favoredella collettività».

MANES BERNARDINI CONSIGLIERE REGIONALE LEGA

«Sarebbe un segnale di risveglio»

«MOLTO FAVOREVOLE al-la proposta del Carlino». Galeaz-zo Bignami, ex consigliere co-munale a Bologna e consigliereregionale del Pdl, fa parte dellagenerazione digitale.«Con tutti finanziamenti impro-pri che la Regione si accolla,non si capisce perché non do-vrebbe sostenere una propostache renderebbe Bologna più mo-derna. Penso che la Regione do-vrebbe avere un occhio di ri-guardo per il capoluogo. Bolo-gna fu all’avanguardia quandocreò la rete Iperbole. Poi ha ac-cumulato anni di ritardo. Oggi,

se l’iniziativa del Carlino andas-se a buon fine, Bologna torne-rebbe all’avanguardia».Per sostenere la creazione diuna rete wi-fi in centro, Bigna-mi intende presentare una riso-luzione in consiglio regionale.«Chiederemo che la giunta indi-vidui le risorse per aiutare que-sto progetto. E ci auguriamoche lo firmino anche i consiglie-ri del Pd, perché così il docu-mento verrebbe approvato. Sitratterebbe di un finanziamentouna tantum perché, poi, per lamanutenzione si potrebbero

coinvolgere i privati». Tra i qua-linon dovrebbero mancare gli al-bergatori. «Gli alberghi potreb-bero offrire gratuitamente aiclienti registrati l’accesso alla re-te wi-fi. Si tratterebbe di un ser-vizio in più, a costo zero, a favo-re di chi visita Bologna o ci vie-ne in qualità di ospite».

DA DEPUTATO, era presiden-te dell’associazione «Parlamen-tari amici delle nuove tecnolo-gie» e si misurava sui nuovi gad-get con un altro grande appassio-nato, Francesco Cossiga. Fran-co Grillini, attualmente consi-gliere regionale dell’Idv, da ono-revole si è battuto per cancellareil decreto Pisanu che poneva pe-santi restrizioni allo sviluppodelle reti, in nome della sicurez-za. Alla fine del 2010 la legge ècaduta, e adesso accedere al webè più semplice. Per un amico del-le nuove tecnologie come lui, laproposta di sviluppare la rete

wi-fi di Bologna è musica.«Il wi-fi è un fattore di sviluppo,quindi la Regione dovrebbe far-si promotrice del superamentodel digital divide, cioè del diva-rio effettivo tra chi ha accesso al-le tecnologie dell’informazionee chi ne è escluso. Un modo in-telligente di lavorarci sarebbequello di aiutare i comuni a rega-lare il wi-fi».Primo passo necessario, vistoche ormai molti turisti o visita-tori scelgono la loro meta in ba-se alle possibilità di connessio-ne.«Io, per esempio — continua

Grillini — faccio così. Se devoandare in un posto per turismomi assicuro prima che le possibi-lità di connessione siano buone.Con tutti i gadget tecnologiciche ho, dal computer al telefoni-no all’Ipad, l’idea di faticare percollegarmi a internet in genere èsufficiente a farmi cambiare me-ta e itinerario».

PER SIMONA Lembi, ex as-sessore comunale alla scuola,ampliare la rete wi-fi «è una buo-na idea, ma credo si possa faredi più. Per esempio, quasi tuttihanno una connessione Inter-net in casa, spesso inutilizzatain certe ore del giorno. Oppure

pensiamo alle aziende, le cuiconnessioni alla notte non servo-no e potrebbero essere usate da-gli studenti. Perché non utilizza-re le connessioni wi-fi dei citta-dini e delle aziende? Esistono di-spositivi che permettono di con-dividere una parte della connes-sione, quella non sfruttata, incambio dell’utilizzo della con-nessione degli altri. E’ un ap-proccio comune all’estero, manon in Italia. Potrebbe diventa-re più diffuso con il supportodella pubblica amministrazio-ne. Costerebbe meno che forni-re il wi-fi di buona qualità a tutti

e tutti ci guadagnerebbero.In alternativa, l’amministrazio-ne pubblica potrebbe finanziarele infrastrutture per avere piùlarghezza di banda. Se vogliamoche Bologna sia la città di Inter-net, la soluzione è avere connes-sioni di ottima qualità. Per esem-pio, se ne possono impiantare inSala Borsa, nelle biblioteche, inpiazza Verdi. Vogliamo riqualifi-care questo spazio? Che ne ditedi duecento studenti che siedo-no in piazza tutto il giorno per-ché la connessione lì è decisa-mente migliore di quella chehanno a casa?»

SIMONA LEMBI EX ASSESSORE COMUNALE DEL PD

«Sfruttiamogli impianti privati»

ADESIONIAumentano i consensialla proposta del Carlinodi incrementare gli impiantiper la connessione senza fili

B O L O G N AB O L O G N A

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA

CRONACA� V

LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011

la Repubblica

Draghetti: “Nessuna reticenza sulle case Asp”La Provincia consegnerà le liste degli inquilini. Cancellieri: noi non lo faremo

ELEONORA CAPELLI

IL COMUNE e Palazzo Malvezziseguono due linee diverse suglielenchi degli inquilini delle Asp,richiesti sulla scia del caso mila-nese del Pio Albergo Trivulzio dauna compagine bipartisan che vada Pdl a Idv. Molta prudenza a Pa-lazzo d’Accursio, dove l’ammini-strazione ha già acquisito glielenchi direttamente e per usointerno, come socio delle treAziende dei servizi alla persona

Poveri Vergognosi, Irides e Gio-vanni XXIII senza passare per la“trafila” riservata invece al consi-glio. «La dirigente Bonzagni hagià acquisito le liste e le stiamo vi-sionando - spiega il Commissario- ma noi li teniamo all’internodell’ufficio, lontano dai “proces-si mediatici”. Faremo un’inchie-sta interna, possiamo sanareeventuali situazioni dubbie, maper rendere pubbliche queste li-ste ci vuole una motivazione se-ria, io sarei molto a disagio al po-sto degli inquilini del caso mila-

nese, c’è una precisa circolare delgarante della privacy che richia-ma alla responsabilità».

Di opposto parere la Provincia.La presidente Beatrice Draghettidichiara che non opporrà «nessu-na reticenza». E Giacomo Ventu-ri, vice presidente della Provincia,che come gli assessori Pondrelli eBarigazzi sposa la linea della tra-sparenza. «Essendo strutturepubbliche, è giusto un momentodi conoscenza - dice Venturi - an-che per fugare eventuali stru-mentalizzazioni politiche. Le per-

sone che utilizzano legittima-mente quelle strutture, pubbli-che appunto, devono sapere chec’è l’onere di essere conosciuti,con approccio laico, sereno e tra-sparente». Anche Franco Grilliniparla di una sorta di «controllo so-ciale» sugli inquilini delle casepubbliche che sarebbe generatodall’operazione trasparenza. Daestendere anche alle case Acer.«Certo, bisogna evitare la cosid-detta “gogna mediatica”, ma sin-ceramente se uno paga un giustoaffitto e anche si vede inserito nel-

la lista degli affittuari, non vedoche problema di ci sia», dice il con-sigliere regionale Idv. SecondoGrillini, infatti, «il problema oggi aBologna sono le graduatorie mo-struose di persone in attesa di unalloggio, quindi è il caso di vederese ci sono case vuote e perché, an-che per quanto riguarda Acer.Quante sono oggi le case pubbli-che vuote, quante quelle assegna-te a persone con redditi alti o chenon ne hanno diritto? Questo è ilpunto da chiarire, nient’altro».

PATRIMONIO

PalazzoSalaroli,in StradaMaggiore 80,di proprietàdell’AspPoveriVergognosi.A sinistra:BeatriceDraghetti,presidentedellaProvincia

La linea della trasparenza

Palazzo Malvezzi sposa il principio ditrasparenza: le persone che utilizzanolegittimamente strutture pubblichesono consapevoli di sottoporsiall’esame della cittadinanza

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CARLO GULOTTA

QUEI PARCHEGGISENZA GIUDICI

(segue dalla prima di cronaca)

IN STRADA, fra via Lame, Brugnoli e Calari,ormai si sprecano gli aneddoti. E le prote-ste. «Ah, lei è un giornalista? Faccia qualco-

sa, ci aiuti a riconquistare questo pezzo di stra-da — s’infuria un condomino che abita da-vanti al Palasport — Lo sanno tutti che i giudi-ci non ci sono più. Ma i vigili, se vedono unmacchina senza il contrassegno “giusto” den-tro le strisce gialle, le multe le fanno eccome.Qualche volta arriva pure il carro attrezzi. Cihanno rubato almeno sette posti auto. Un te-soro, in questa zona della città».

Una strana “dimenticanza”, che comunqueconsente ai “fischietti” di far cassa per contodel Comune. «Dimenticanza, chiamiamolacosì — sorride Umberto Pierpaoli, presidentedell’associazione “Amici del quartiere dove iovivo” — Forse i giudici del Lavoro, quando sisono trasferiti nella nuova sede in via Farini 1,si sono scordati di informare il Comune. È co-sì da mesi, ma non mi pare una cosa opportu-na, soprattutto per chi si batte per riqualifica-re il nostro quartiere, cercando come faccia-mo noi di proporre e non di protestare sempre.I residenti sono arrabbiati. E hanno ragione».Strano destino: i giudici del Lavoro, almenostando a quel cartello, conservano un doratoprivilegio dal quale però non traggono nessu-nissimo vantaggio. «Il cartello e quelle striscea terra sono un deterrente formidabile — rac-conta un altro residente — Pensi che qualcu-no, per timore di essere multato, talvolta pre-ferisce fermarsi in seconda fila lasciando i po-sti vuoti. Qui passano pure gli autobus, gli in-gorghi sono all’ordine del giorno. E dopo le 20,quando finalmente la strada ritorna “nostra”,si scatena la caccia al posteggio». Nessuna pe-tizione per l’ufficio traffico? «Dopo otto mesi?Ormai abbiamo perso ogni speranza».

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MODENA - Carlino

••23SABATO 26 FEBBRAIO 2011

Sassuolo& ZONA DELLE CERAMICHE

TERZA manifestazione in pocopiù di un mese (e seconda in unasettimana) a Sassuolo, dove oggisfileranno gli “antifascisti” precet-tati dal collettivo Fassbinder incollaborazione con l’associazioneLibera di Modena e dal gruppoanarchico di Carpi. «Rispondia-mo con la normalità», è la posizio-ne del sindaco Luca Caselli, cheha invitato i sassolesi a invadere ilcentro storico per dimostrare «achi sfilerà urlando che Sassuoloprosegue a vivere nella normalitàe che esiste ancora una larghissi-ma maggioranza, composta e si-lenziosa, di cittadini che vuole be-ne a Sassuolo e che non accetta leprovocazioni». Il tema del corteo,che parte alle 15 da Pazza TienAn ma non passerà da piazza Gari-baldi, è, fa sapere il collettivo Fas-sbinder, «la manifestazione deldissenso di tutti gli antifascistiche vedono nei comportamenti diquesta Giunta un intento repressi-vo delle idee diverse». Sono attesipiù di cento manifestanti e le for-ze dell’ordine sono mobilitate.

L’AMMINISTRAZIONE, daparte sua, ha già fatto sapere comela pensa in merito, con Caselli chein settimana ha detto che cerche-rà il modo di vietare i cortei, an-che in considerazione del disagioche tali manifestazioni arrecanoai commercianti, parecchi dei qua-li avrebbero anche cominciatouna raccolta di firme da inoltrareal prefetto. «Chiedo di essere io ilprimo firmatario: trovo inaccetta-bile che, nel giorno dedicato altempo libero il centro di Sassuolovenga attraversato dall’ennesimo

corteo fatto appositamente e sol-tanto per arrecare disagio», hascritto ieri il sindaco, al quale han-no risposto lo stesso collettivoFassbinder («Capiamo le preoccu-pazioni di commercianti, ma l’ ul-timo nostro corteo è stato fatto amarzo 2010, undici mesi fa, unpo’ troppi per accusarci di rovina-re il commercio del centro di Sas-suolo»”) e l’Italia dei Valori. «Conil dialogo – scrive il coordinatoreDel Sante – tutto questo non sa-rebbe mai successo se queste per-

sone sentono l’esigenza di manife-stare la causa è della chiusura del-la Giunta alle loro richieste, e nonsaranno quattro manifestazioniin due anni, perché di questo sitratta, a far crollare l’ economiadei negozi del centro, che pure ri-spettiamo».

TRA POLEMICHE e tensioni,insomma, Sassuolo si prepara adaccogliere la seconda manifesta-zione in una settimana: «E nessu-no mette in discussione il dirittodi manifestare – conclude Caselli– ma quando lo si fa bisognerebbeavere seri motivi che ti induconoa scendere in piazza».

Stefano Fogliani

IL CASO IN CORTEO IN CENTRO ‘CONTRO IL FASCISMO’

Oggi marcia il ‘Fassbinder’Caselli sta coi commerciantiBotta e risposta fra il circolo, l’Idv e il primo cittadino

DEBUTTA stasera alle 21,al teatro Carani, “Ladetestata soglia”, l’attounico tratto da “in unfuturo aprile”, ultima operadel poeta sassolese EmilioRentocchini pubblicata daIncontri editore a fine 2009.Già messo in scena asettembre al Festival dellapoesia, lo spettacolo arrivain città per una seratapromossa dall’associazioneGian Paolo Biasin il cuiricavato (il biglietto costa 7euro) verrà devoluto allaCaritas sassolese. La piece,con la quale Rentocchiniracconta, con quel lirismonon privo di disincanto chefa uno dei più apprezzatipoeti italiani, la vecchiaia diun ex imprenditore daitratti inconfondibilmentesassolesi (a cominciare dalnome, Dorando Debbia, edallo scutmai, Rumba) cheviene messa in scena daPaolo Nori per la regia diDaria Menozzi e le musichedi Massimo Zamboni,interpretate dall’ensemblevocale della Scuolacomunale di musica.

s.f.

Emilio Rentocchini, poetadi fama nazionale

LA TRAVERSA sul fiume Sec-chia, per la parte ricadente in ter-ritorio sassolese, è stata titolata al‘Servo di Dio Rolando Rivi’. La ti-tolazione è stata decisa dalla giun-ta sassolese accogliendo numero-se richieste provenienti alla socie-tà civile. «Penso di poter dire – af-ferma il sindaco di Sassuolo LucaCaselli – che si tratti di un atto do-vuto: una promessa mantenutanei confronti di un uomo, primaancora che di un religioso, la cuivita è stata tragicamente stronca-ta sul nascere, all’età di soli quat-tordici anni. Una tragedia, un bru-tale assassinio – continua il pri-mo cittadino — ad opera di ungruppo di partigiani del Gap, pas-sata per troppo tempo sotto silen-zio: obliata da una storiografiaspesso faziosa che spesso dimenti-ca i lati scuri di una Resistenzache ha avuto, come del resto tuttoquanto, anch’essa luci ed ombre».Solamente dopo 61 anni, il 7 gen-naio 2006, l’arcivescovo di Mode-na monsignor Benito Cocchi hadato inizio al processo diocesanoper la sua beatificazione come‘martire innocente, caduto sottol’odio anticlericale’. Solamentedopo una lunga battaglia controuna lenta burocrazia, grazie al la-voro tenace dell’assessore LucaCuoghi e del consigliere CamillaNinzoli, siamo riusciti ad ottene-re il nulla osta per l’intitolazioneche andremo a celebrare il prossi-mo 15 di aprile, in occasione delsessantaseiesimo anniversario del-la sua morte». L’iniziativa è defi-nita «lodevole» da Fabio Prandi-ni dell’Idv di Sassuolo che, peròrileva che nel contempo la stessaGiunta nega un luogo di preghie-ra a centinaia di musulmani».

Luigi Giuliani

I libertari davanti al Municipio il 15gennaio scorso e Del Sante (Idv)

ALLERTAMobilitate le forze dell’ordinemanon si attendonopiùdi un centinaio di manifestanti

SPETTACOLIStaseraal Caraniil debuttodella ‘piece’diRentocchini

GIUNTA COMUNALE

Approvatal’intitolazionedella Traversaa Rolando Rivi

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

MODENA - Carlino

••3LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011

CONTESTAZIONE

di VALENTINA BELTRAME

SE IL MALTEMPO ha aiutato ileghisti a piantare le cinquantaquerce simbolo della difesa del ver-de al parco Ferrari, di sicuro lapioggia non ha portato cittadini al‘vanga day’. La manifestazione, or-ganizzata ieri mattina dal Carroc-cio per sensibilizzare i modenesi

sul problema della piscina nel par-co, è stata disertata dalla gente co-mune scoraggiata dal freddo e dal-la pioggia. I leghisti, invece, non sisono fermati e, con l’autorizzazio-ne del settore ambiente del Comu-ne, hanno piantato gli alberi dovegli amministratori vorrebbero co-struire la piscina, cioè sul lato delparco che dà su viale Italia.

«I CITTADINI non vogliono lapiscina — spiega il segretario citta-dino della Lega, Stefano Bellei —E non perdono occasione di dirce-lo durante gli incontri pubblici.Queste cinquanta querce sono so-lo un assaggio, ne pianteremo al-tre finché il Comune non rinunce-rà al progetto». Bellei tira poi fuoridal cilindro un «contratto di per-muta» del terreno risalente al 2004

stipulato tra il ministero della dife-sa - allora la proprietà del lotto erastatale - e il Comune di Modena:«A pagina cinque del documento— spiega — si dice che la zona de-ve rimanere invariata per i prossi-mi cinquant’anni. Quindi, fino al2054, non dovrebbe essere possibi-le edificare. Si tratta di un contrat-to firmato dalla stessa amministra-zione, che ora lo disattende», diceBellei. Alla manifestazione hannopartecipato gli iscritti al partito diModena, l’onorevole Angelo Ales-sandri e qualche simpatizzante.

«Oggi non si parla solo della pisci-na ma della Modena del futuro —interviene Nicola Rossi, consiglie-re comunale del Carroccio — E lapiscina che l’assessore Sitta vuolecostruire a tutti i costi al parco Fer-rari è il simbolo del modo d’agiredel Comune, che ha un amore ec-cessivo per la cementificazione,qui come in via Cannizzaro e intante altre zone della città. Perchévoler costruire qui una piscina conannessi servizi e negozi quando ilparco è sempre stato consideratointoccabile? Ci sono una marea di

zone dismesse che potrebbero esse-re recuperate e dove si potrebbecreare un polo natatorio. Perchéprivare la città di un polmone ver-de? Senza contare — concludeRossi — che qui la piscina non ser-ve, ce ne sono tre nel raggio di po-chi chilometri. Ma la giunta nontiene in considerazione le esigen-ze e la volontà dei cittadini, ha giàapprovato il progetto primadell’istruttoria pubblica».«La piscina qui non serve — diceun cittadino, Massimo Mencarelli— Ce ne sono già due o tre qui vici-no. Credo che il parco vada valoriz-

zato in altri modi e che, comun-que, in questo momento il Comu-ne debba spendere i soldi diversa-mente». Anche per Marco Munari«la piscina va costruita altrove»mentre per Giovanni Cavani «èpiù opportuno mantenere il verde.Il parco è da migliorare, ma noncon il cemento, piuttosto con qual-che evento che lo rivitalizzi, maga-ri prendendo spunto dai paesi delnord Europa». Ieri mattina c’eraanche Mauro Zanichelli, esponen-te del Wwf: «Non sono assoluta-mente d’accordo con la piscina —dice — non ne vedo la necessità in

questa porzione di città. La costru-iscano negli altri tre quarti di Mo-dena dove ce n’è bisogno. Dal pun-to di vista ambientale non è conce-pibile, mi sembra un’occassionesprecata. Sono qui perché mi inte-ressa chi pianta gli alberi, non chicementifica». Al ‘vanga day’ erapresente anche Nicoletta Uzzielli,portavoce dei cittadini per il parcoFerrari: «Sono qui per la salvaguar-dia di questo parco storico — affer-ma — Abbiamo cominciato saba-to una raccolta firme per poter arri-vare alla consultazione popolare,per ora siamo a 300. Questo parcoè storico e deve essere miglioratoma salvaguardando il verde e conla volontà di tutti. Deve diventareun simbolo, una bandiera per glialtri errori della giunta, come ilNovi Sad e l’inceneritore».

«IL CONSIGLIERE comunaledella Lega, Walter Bianchini, sot-tolinea l’assenza di funzionalitàdella futura piscina: «Che cosa ser-ve ai modenesi un’altra piscinanell’arco di due chilometri? Simente, inoltre, quando si dice cheè a costo zero: il terreno è pur sem-pre dei cittadini». Alla manifesta-zione ra presente anche il consi-gliere Eugenia Rossi dell’Idv:«Un’altra piscina va fatta, ma peresempio nella zona della stazionepiccola che ne è sguarnita. Poi michiedo, perché non si fa un concor-so pubblico? La risposta è sempli-ce: perché il porgetto è un affareper la giunta a spese dei modene-si».

I NODI DELL’URBANISTICA

I militanti della Lega Nordieri mattina hanno

piantato 50 alberi al parcoFerrari in segno di

protesta contro la piscinavoluta dalla giunta

Stasera alle 21 in viaMenotti 137 incontro

pubblico organizzato daModena Attiva. Il 14

marzo consigliocircoscrizionale aperto

Secondo il Comune lapiscina non costerà nulla.Il consigliere Bianchini:«Errore, la porzione diparco che sarà ceduta è

dei cittadini»

Il gruppo apolitico‘Cittadini per il parco

Ferrari’ sta raccolgiendofirme contro l’impianto.Punta al referendum.Arrivati a quota 300

LA VOCE DEI CITTADINI «GIUNTAARROGANTE» I L C O M M E N T O

Progetti e proteste,ripartiamodaccapo

«LA PISCINA QUI NON CI SERVE,LA COSTRUISCANO IN UN ALTRO QUARTIEREVOGLIAMO MANTENERE IL VERDE»

IL CARROCCIO: «DECISIONE GIÀ PRESAPRIMA DELL’ISTRUTTORIA PUBBLICA»ROSSI (IDV): «INDIRE UN CONCORSO»

Lequerce

Raccolta firme

Appuntamenti

Costi

UNA matassa che nonsi sbroglia. L’urbani-stica sempre e comun-

que al centro delle proteste,delle polemiche, delle lotte po-litiche, delle rivolte dei cittadi-ni. Via Cannizzaro, campoCesana, piscina Ferrari, allar-gamento Ztl e riorganizzazio-ne dei parcheggi e chi più neha più ne metta.Ora, sul nuovo impianto pro-gettato al parco di via Emiliaovest, spunta un documentotrovato dalla Lega Nord: finoal 2054 non sarebbe possibilecostruire nulla in quell’area.Se fosse vero — diamo il bene-ficio del dubbio — possibileche sia sfuggito all’ammini-strazione? Ma, tolto questodettaglio, è davvero così pocoimportante l’opinione dei resi-denti che hanno bocciato in to-to l’idea. Fermo restando cheè giusto ascoltare anche l’opi-nione pubblica (qualche vol-ta), non sarebbe giusto a que-sto punto ripartire daccapo,presentare l’idea prima di tut-to ai cittadini, parlando conloro e spigando perché si inten-dono fare determinate cosepiuttosto che altre? Il livellodello scontro e della rabbia ètroppo alto, in qualche modova calmierato. Perché cosìnon fa bene a nessuno, nenche meno alla città.

L’urbanistica è al centro delloscontro: decine di comitatisul piede di guerra contro iprogetti del Comune. Tu cosane pensi?www.ilrestodelcarlino.net/modena

cinquant’anni»tra Stato e Comune blocca l’area»

di BARBARAMANICARDI«Piscina, il parco è intoccabile per

In pochi al ‘vanga day’della Lega. Ma Bellei annuncia: «Un contratto

L’INTERVENTO GIANCARLO PELLACANI DEL PDL

«Costruire in via Cannizzaroè da irresponsabili»

A sinistraStefano Belleivisto dalvignettistaDegli AngeliA destra,MassimoMencarelli,GiovanniCavanie alcunimomenti del‘vanga day’

ALTERNATIVE«Costruire l’impiantoin una delle tante areedismesse e da recuperare»

«NÉ IO, NÉ i miei parenti stretti abitia-mo in via Cannizzaro, né nelle vicinan-ze. Né abbiamo proprietà o interessi inquella zona. Quindi niente di persona-le! Mi obbliga a intervenire ancora unavolta il desiderio di fermare uno scem-pio nel solo interesse della nostra città».E’ Giancarlo Pellacani, consigliere co-munale del Pdl e vice presidente delconsiglio comunale a intervenire, que-sta volta, sul caso di via Cannizzaro.«Sostengo con forza e su basi stretta-mente scientifiche che è da irresponsa-bili voler costruire alloggi in via Canniz-zaro, dove esiste un acquifero protetto,l’unico da cui si preleva l’acqua che ser-ve ai modenesi. Nessuno, men che me-no l’assessore Sitta, è in grado di garan-tire con serie motivazioni che non ci so-no pericoli di inquinare l’unica fonte diprelievo dell’acqua che va nelle nostrecase. Sostenere che su parte dei pozzimodenesi si è già costruito è un auto-gol, una aperta accusa di spregiudicatez-za e di mancanza di sensibilità ambien-tale ai precedenti amministratori comu-

nali. Per la verità, quelle costruzioni fu-rono permesse in deroga dal Prg dell’89sulla base di diritti acquisiti, ma, nelcontempo, oculatamente si stabiliva an-che che, ‘qualora le zone di rispetto pri-mario dei pozzi risultassero in futuro in-teressate a previsioni edificatorie, i rela-tivi piani particolareggiati avrebberodovuto destinarle esclusivamente a ver-de di comparto’. I diritti edificatori invia Cannizzaro — continua Pellacani— sono stati decisi ex novo, eludendonorme vigenti (art. 7.3 comma 5 lett. adel testo coordinato delle norme di psopoc e rue) ) e calpestando esigenze pri-marie di tutela dell’ambiente e delle suecomponenti. Oggi, senza ragione e conaccanimento si insiste con testardaggi-ne a completare uno scempio. Non sa-rebbe prudente salvare il salvabile? Per-chè aumentare enormemente il rischiodell’integrità della fonte principale eunica di rifornimento dell’acquedotto?Se veramente si devono costruire casePeep non mancano terreni alternativi eprivi di criticità ambientali».

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

MODENA - Informazione

IL’INFORMAZIONE il DomaniI LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011

CRONACA della PROVINCIAE-mail [email protected]

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Via Lago Scaffaiolo, 25 CarpiTel. 059 689058 Fax 059 689327

[email protected]

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Produzione e installazione di lattonerieImpermeabilizzazione e isolamenti termici

Rifacimento coperture - Smaltimento amianto

Il Consiglio comunale di Sassuolo

SASSUOLO Po l e m i c a

Il Pd: «Rubinochieda scusaper la bestemmiain Consiglio»

«Una bestemmia in pubblico è sempreun fatto fastidioso, denota scarso rispet-to e poca civiltà, ma se a pronunciarla èun presidente di un Consiglio comunaleall'interno di una seduta consigliare, co-me è successo a Sassuolo martedì scor-so, impone a tutti una forte condannaper quanto avvenuto e una richiesta discuse da parte del signor Rubino». Sonole affermazioni del consigliere comunaledel Pd Sandro Morini che prosegue:

«Non pretendiamo le dimissioni del pre-sidente Rubino, dimissioni che sarebbe-ro più che necessarie, anche dopo quan-to successo, lasciamo a lui la facoltà discegliere consapevoli che per le forma-zioni cattoliche di centro destra, tutto ciòsarà rubricato come una provocazione;attendiamo però scuse sincere e nongiustificazioni per quanto avvenuto. In-vitiamo il sindaco e il presidente delConsiglio comunale ad una seria rifles-

sione sulla loro gestione dei consigli co-munali, troppo spesso trasformati in a-rene dove tutto è permesso, dove mancacostantemente il rispetto per le opinionialtrui che sempre sono trattate con suf-ficienza e fastidio. E' tempo - concludeMorini - di postriboli e anche il nostropresidente del Consiglio ci ha ormai a-bituati alla bestemmia in pubblico, cipermettiamo però di chiedere che a Sas-suolo ciò non avvenga più».

FIORANO Il finiano Matteo Orlandi (gruppo misto) risponde all’assessore Sergio Pederzini

«Centro, un restyling inutile»«Le solite misure di promozione sono ormai insufficienti»

«S arebbe interessantedomandarsi quale per-

cezione hanno oggi i fiora-nesi riguardo il centro sto-rico dopo che il recente ecostosissimo restyling dellapiazza ha modificato i tempie i modi in cui era possibilefruire dei servizi che essooffriva». Lo afferma il con-sigliere comunale del grup-po misto aderente a Futuroe Libertà Matteo Orlandi inpolemica con l’a ss e s so reSergio Pederzini. «Perchéoggi - prosegue il consiglie-re finiano - ci troviamo conuna piazza enorme e straor-

E’ polemica sugli effetti dei lavori di riqualificazione della piazza centrale a Fiorano

dinariamente vuota, spazio-sa certo per ospitare le di-verse manifestazioni annua-li, ma questo poteva esserevero anche per la versioneprecedente. L’accesso e lamancanza di adeguato par-cheggio sono due proble-mi».

«Quindi - prosegue Orlan-di - dispiace che nella suarisposta l’assessore abbiacompletamente esclusoquesta ipotesi, limitandosisolo a ripetere una motiva-zione sentita troppe volte:citando quindi la congiun-tura negativa del mercato ela subalternità a Sassuolo.Nessuno di noi desideracreare un surrogato del cen-tro di Sassuolo e nessuno dinoi si aspetta di trovarcicentinaia di persone che vipasseggiano il sabato pome-riggio perché il nostro hasempre avuto caratteristi-

che diametralmente oppo-ste. Crediamo semplice-mente che le misure adot-tate sinora, come l’i n i z i a t i va“Apro in centro” siano state

insufficienti e il fatto chequesta venga rinnovata an-che per l’anno corrente sen-za essere accompagnata an-che da misure strutturali

non potrà certo portare si-gnificativi e tangibili cam-biamenti. Né tantomeno ri-teniamo che la nuova biblio-teca rappresenti una con-

creta speranza per i pochicommercianti rimasti e perquelli che vorrebbero inve-stire in una nuova attività».« L’assessore - polemizza an-cora Orlandi - si aspetta, e loha sostenuto anche ieri inConsiglio, che quest’ultimamobiliterà in centro mi-gliaia di persone, ma conta-re solo su questo significanon voler affrontare il pro-blema. Come primo inter-vento proponiamo, pur sa-pendo che non saremo pre-si in considerazione, di spo-stare di pochi metri l’attualefermata dell’autobus dapiazza Ciro Menotti ai par-cheggi antistanti la banca;gli stessi sarebbero poi cer-tamente recuperati, con u-na diversa disposizione edaccresciuti sensibilmente innumero sfruttando l’ampiospazio che verrebbe libera-to».

FIORANO La direzione spera che l’astensione sia revocata

Home Studio, l’azienda:«Stupiti dallo sciopero»

SAN CESARIO Iniziato ieri l’ormai tradizionale Carnevale che coinvolge tutto il paese

Contrade: 10 giorni di divertimentoConcerti e spettacoli in attesa del Palio di domenica prossima

POLITICA EURBANISTICA

Fittissimo il calendario del-le iniziative del Carnevale

delle Contrade di San Cesario,iniziato ieri per terminare soloil martedì grasso.

Tutte le sere resterà apertal’osteria del Palacaranvel. Mer-coledì alle 15 “Anziani in Car-ne vale” in collaborazione conCaritas, Comitato anziani, O-steria della Graspa. Alle 21“M erco le d’ g iovani” con leband locali in concerto.Giove-dì l’iniziativa "La Stanza deiMostri": una festa per i ragazzidelle scuole medie con ma-schere mostruose, laboratoridi trucco, frappe per tutti. Al-le 21 musica dal vivo.

Venerdì sarà il giorno di“Contrade in pista” con la pre-sentazione del carnevale allescuole in mattinata e alle 20sul Palco Piazza Roma gli spet-tacoli delle contrade.. Alle 22

musica dal vivo con “Le zan-zare pigre”.

Sabato oltre all’apertura del-le osterie si potrà assistere alle20 allo spettacolo “R o bi nHood” e al concerto de “I ro-mantici rottami”. Alle 23 - ArciCarneval Dance - Festa ad in-vito rigorosamente in masche-ra con premiazione delle mi-gliori maschere singola e digr uppo.

La giornata più attesa è quel-la di domenica 6 marzo. Alle14 il “Palio delle Contrade”:giochi all’aperto per tutti ibambini e ragazzi. Alle 15 sulpalco Piazza Roma il gruppoCarnevale dei Ragazzi presen-ta: “Ma che zuppa!”. Alle 17 laproclamazione del vincitoredi Bambini in maschera. Pertutto il pomeriggio animazio-ni di strada con “La GrandeBu rl a” (Porto Garibaldi-Co-

macchio), attrazioni, giochi eassaggi gastronomici gratuitiper i bambini. Alle 18 l’a p e r-tura delle osterie. Lunedì allascuola materna Sacro Cuore igenitori presentano “Piccolomostro nero nero”. Martedì al-le 20 cena ad invito rigorosa-mente in maschera con musi-ca e animazione al Palacaran-ve l .

L a direzione della Home Studio diFiorano si dice sorpresa dell’annun -

ciato sciopero con presidio davantiall’azienda che dovrebbe svolgersi do-mani. In una nota si spiega che la ditta «èvenuta a conoscenza solo oggi che sa-rebbe stata proclamata un mobilitazio-ne a partire da martedì, quando era sta-to già concordato un incontro tra l’a-zienda ed il sindacato nella persona delfunzionario della Filctem Ylenia Gattoper venerdì 04 marzo. Nel corso delpredetto incontro si sarebbero dovuteconcordare le soluzioni prospettate giàda dicembre scorso onde affrontare lacrisi del comparto e la ristrutturazioneaziendale. Nel corso del predetto in-contro si sarebbe dovuto affrontare laproblematica relativamente agli orari dicui, si sottolinea, nessuna eccezione daparte dei lavoratori è mai intervenuta,ma che l’azienda si dimostra disponibi-lissima ad affrontare. Inoltre relativa-mente ai pagamenti delle retribuzionil’azienda già in data di ieri (venerdì ndr)

aveva provveduto a saldare alcuni degliarretrati e prima dell’incontro previstosi sarebbe provveduto a saldare il resi-duo. Relativamente ai licenziamenti in-dicati siamo a precisare che solo un li-cenziamento di una impiegata part-ti-me è stato effettuato per una riduzionedel personale impiegatizio. L’aziendaauspica che il presidio indetto non ab-bia luogo, che sia confermato l’incon -tro di venerdì per poter addivenire adun accordo condiviso fra le parti».

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

MODENA - Informazione

IL’INFORMAZIONE il DomaniI SABATO 26 FEBBRAIO 2011

SASSUOLO e DISTRETTOE-mail [email protected]

PROTESTEE POLEMICHE

IL CASO Oggi in centro la manifestazione organizzata dagli anarchici del Fassbinder. Il sindaco: «Basta»

«Cortei, non accettiamo provocazioni»Caselli: «Danni al commercio, voglio firmare la petizione degli esercenti»

«S indaco e amministrazio-ne comunale stanno non

soltanto dalla parte dei com-mercianti ma soprattutto dallaparte della città». Il primo citta-dino di Sassuolo Luca Caselli ca-rica l’atmosfera commentandola manifestazione che, oggi po-meriggio, interesserà il centrocittadino: è la terza in pochesettimane dopo le due iniziati-ve degli islamici, che chiedonola costruzione di un luogo dipreghiera; nel pomeriggio o-dierno a sfilare (anzi, a organiz-zare il corteo) sarà il collettivoFassbinder e le motivazioni so-no, recita una nota del colletti-vo stesso, «sono antifasciste. Ilmotivo scatenante (ma non e-sclusivo) è il concerto del grup-po la “Compagnia dell’anello” apochi giorni di distanza dalla“Giornata della memoria”, ini-zialmente patrocinato dal Co-

mune, contro cui protestaronoanche l’Anpi e vari partiti; nonsi tratta quindi di un tema esclu-sivamente anarchico».

Caselli dice comunque che«nessuno mette in discussione

il diritto di manifestare maquando lo si fa bisognerebbe a-vere seri motivi che ti induconoa scendere in piazza e non mipare che anarchici e centri so-ciali rientrino in questa fattispe-

cie. E’ inaccettabile che, nelgiorno dedicato al tempo liberoper la maggior parte dei concit-tadini, il centro di Sassuolo ven-ga attraversato dall’en n e s i m ocorteo fatto appositamente esoltanto per arrecare disagio».

Il sindaco è a conoscenza del-la «raccolta di firme promossain tal senso dai commercianti erivolta al Prefetto. Chiedo di es-sere io il primo firmatario, dalmomento che condivido a ap-

poggio piena-mente le loroistanze. Que-stura e carabi-nieri – p ro s e-gue – s a ra n n omobilitati, co-me impostodal la legge,per garantirela sicurezza ditutti; sono il

primo a dispiacermi nel vederela nostra città ancora una volta“militar izzata”, ma ricordiamo-ci tutti che queste misure sonoobbligatorie e agli agenti va ilmio ringraziamento».

Il sindaco rivolge infine un in-vito a tutta la città: oggi «andia-mo tutti in centro storico e di-mostriamo a chi sfilerà urlandoche Sassuolo prosegue a viverenella normalità e che esiste an-cora una larghissima maggio-ranza, composta e silenziosa, dicittadini che vuole bene a Sas-suolo e che non accetta le pro-vo c a z i o n i » .

(r. pr.)

REAZIONI/1 Il consigliere provinciale Pdl, Malaguti

«Stop sfilate, andate altrove»«E’ ora di dire un fermo

no all'autorizzazionedi cortei anarchici in centrostorico». Lo afferma il consi-gliere provinciale del Pdl Mat-teo Malaguti. «Chi concedequeste autorizzazioni - dice -dovrebbe tenere in conside-razione le preoccupazioni dicommercianti e cittadini, siaper questioni di sicurezza siaperché temono che il corteoanarchico possa allontanarele famiglie a frequentare ilcentro proprio nella giornata

in cui sono solite farlo, il saba-to. Secondo alcuni esercentidurante manifestazioni comequeste i negozi registrerebbe-ro incassi pari a un quinto de-gli incassi normali di un saba-to. Ovviamente non siamoqui a discutere il diritto ancheda parte delle minoranze amanifestare, se in modo civilee pacifico, ma chiediamo unostop a questi cortei in centrostorico e invitiamo chi di do-vere ad autorizzarli semmaida altre parti».

INTEGRAZIONE Il Pd dopo che l’Amministrazione ha rigettato la richiesta

«Moschea, il Comune prende tempo»«El Huda, non si riuscirà a modificare il regolamento»

I l gruppo consiliare del Pd interviene sulla vi-cenda della possibile costruzione della mo-

schea a Sassuolo, richiesta a gran voce dall’asso -ciazione “El Huda”; il Comune aveva rigettato ladomanda dichiarando «improcedibile» l’i s ta n z adi valutazione preventiva presentata dal gruppoislamico. I democratici sostengono dunque che«la disputa tra “El Huda” e il Comune di Sassuoloevidenzia il tentativo dellagiunta Caselli di tergiversare,prendere tempo, per cerca-re di mantenere fede, senzariuscirvi, alla promessa dichiudere tutti i luoghi di cul-tura islamica a Sassuolo. Nonci sono riusciti in Via Cavour e non ci riuscirannoneanche con “El Huda” e il tentativo di modifi-care il Rue per impedire questa collocazione è lacifra perfetta del loro modo di intendere l’ammi -nistrazione pubblica».

Nel merito della questione, il Pd scrive in unanota che «fa sorridere l’improcedibilità per man-canza di autentica da parte del proprietario

dell’area, perché è poco più di uno straccetto in-capace di nascondere la verità contenuta nel Ruee che dovrebbe valore per tutti, oggi “El Huda”domani un singolo cittadino con la sventura didover chiedere qualche parere all’ufficio tecni-co di Sassuolo. Tra l’altro la valutazione preven-tiva è normato dall’articolo 146 del Rue mentre il149, citato nelle motivazioni di improcedibilità,

parla dei soggetti aventi titoloa presentare un permesso dicostruire o una Dia, cioè veri epropri titoli edilizi, documentitra loro radicalmente diversi»

Insomma, il centrosinistraconclude facendo sapere che

«siccome crediamo prima di tutto nel rispettodelle norme e nella loro imparzialità, a difesa ap-punto del capriccio del potente di turno, invitia-mo il sindaco a rileggersi l’articolo 84 del Ruestesso che norma assai precisamente, le attivitàinsediabili sull’area individuata da “El Huda” e didare una risposta in tal senso, nel rispetto dei re-golamenti e delle leggi».

REAZIONI/2 L’esponente locale Idv, Del Sante

«Non c’è mai stata violenza»«S iamo abituati ad alcune

sparate di questa giun-ta, ma la volontà di chiudere ilcentro alle manifestazioni lesupera tutte. In un momentodove l’Italia si sta avviandoverso una deriva antiliberalenon è buon segno vedere ne-gato alla cittadinanza uno deidiritti fondamentali sancitidalla Costituzione, ovveroquello di manifestazione». Lodichiara l’esponente localedell’Idv Raffaele Sante. «Vor-remo precisare a Caselli che -

spiega - se queste personesentono l’esigenza di manife-stare la causa è la chiusuradelle giunta verso le loro ri-chieste, quindi è inutile che sicerchi di stigmatizzare i ma-nifestanti adducendogli col-pe che non hanno. Non sonodi certo quattro sabati in dueanni a far crollare l’economiadei negozi del centro, che pu-re rispettiamo. Le manifesta-zioni che si sono tenute fino aoggi sono sempre state cor-rette e senza mai violenza».

Lo sgombero del Fassbinder (gennaio 2010) e Caselli

«E’ il loro modo di intenderela gestione

della cosa pubblica»

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RAVENNA - La Voce

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RAVENNA - La Voce

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RAVENNA - Carlino

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RAVENNA - Corriere

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RAVENNA - La Voce

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RAVENNA - Corriere

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RIMINI - Carlino

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

RIMINI - Carlino

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RIMINI - La Voce

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RIMINI - Corriere

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PIACENZA - La Cronaca

BorgonovoPerché diciamo sìa Barbieri

Multe quote latteIdv: «Scandalosolo slittamento»

Quel mercoledìdi un giornoda pinguini «Diciamo no

alla campagnapro nomadi»

Caro direttore,si avvicina la data delle elezioni

amministrative al Comune di Borgo-novo Val Tidone! La lista civica “Im-pegno Borgonovese” analizzando ilbilancio consuntivo della gestionedei due mandari (dal 2001 al 2011),una svolta ed un cambiamento en-trambi a guida del centrodestra consindaco Domenico Francesconi! E’incontestabile l’eccellenza dei risul-tati ottenuti; il nostro paese è ritor-nato a vivere, e per questo noi dicia-mo” grazie Domenico per tuttoquello che hai fatto in positivo”! Seisempre stato vicino alla povera gen-te, con spirito di solidarietà cristia-na, aiutando i più bisognosi, in parti-colare ai tanti giovani senza pregiu-dizi ideologici, e per il bene comunedi tutti i cittadini borgonovesi. Ilconsenso che hai avuto alle ultimeelezioni è stato semplicementestraordinario, il mandato ricevuto haampiamente ricompensato il rispettodel tuo programma elettorale, realiz-zando nel concreto: Hospice, infra-strutture pubbliche, ristrutturazioniimmobili, biblioteca, riassetto piazzaGaribaldi, sostegno alle Frazioni,creazioni di parchi attrezzati e palaz-zina dello sport. Noi confidiamo checon il passaggio del testimone a Ro-berto Barbieri, sarà certamente unascelta ottimale alla continuità di unapolitica di eccellenza. Roberto Bar-bieri è la persona più idonea a que-sto progetto; il tuo operato Domeni-co rimarrà indelebile nella storiaborgonovese; a Roberto noi chiedia-mo tre priorità che stanno a cuore ainostri cittadini: la lotta alla microcri-minalità, lavoro per i giovani e mag-gior sicurezza e assistenza per gli an-ziani.

Ora la seconda lista civica del can-didato per il centrosinistra GiuseppeBraga con tutta la prudenza ed il ri-spetto alle sue intenzioni (che rimar-ranno tali), sono ammirevoli, ma noiriteniamo molto labili nei contenutidel suo programma elettorale enun-ciato a più riprese. Il cambiamento

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Ingredientiper 4 persone:

320g. di bombolotti,120g. di guanciale stagionato di Norcia,1 scalogno,2 cucchiai di olio extravervine,3 uova sode,1 bustina di zafferano,1 mazzetto di prezzemolo,1/2 cespo di scarola,16 olive nere di Gaeta,60g. di ricotta stagionata,sale e pepe q.b.

ProcedimentoLavate e tagliate a julienne la sca-

rola lasciandola in una zuppieracon l’acqua e un pizzico di sale

CIAK SI CUCINA a cura di Giancarlo Pulcinelli

Bombolotti alla mimosa e guanciale croccantegrosso. Tagliate il guanciale a fettespesse e poi a piccole listarelle. Scal-date una padella con l’olio di olivaextravergine e lo scalogno tritato.Aggiungete il guanciale e saltate be-ne il tutto a fiamma viva, sino a ren-derlo croccante. Toglietelo momen-taneamente dalla padella e nellastessa contemporaneamente, ag-giungetevi la scarola, fate insaporirebene, salate e pepate leggermente ecuocete coperto per 10 minuti circa.A metà cottura, aggiungete le olivedi Gaeta e cuocete sino a rendere lascarola tenera.

Spegnete e aggiungete in superfi-

cie il guanciale croccante senza me-scolare. Lessate i bombolotti in ac-qua bollente salate e scioglietevi labustina di zafferano. Scolate la pastaal verde e conditela con la scarola eil guanciale croccante. A parte lessa-te le uova, tagliatele a metà e sbri-ciolate il tuorlo sulla pasta.

Servite spolverando la ricotta sala-ta stagionata e il prezzemolo tritatoal momento.

Vino consigliatoColli Albani doc. Colore: dal gial-

lo paglierino al giallo chiaro. Odore:vinoso. Sapore: secco, fruttato.

Buon Appetito!!

Giancarlo Pulcinelli, exluogotenente dell’Eserci-to, abruzzese d’origine epiacentino d’adozione,cuoco gentleman vincito-re nel 1991 della vente-sima edizione della “Sup-pera d’argint”, con que-sta rubrica su “Cronaca”propone ai nostri lettoriricette particolari e con-sigli utili per fare bella fi-gura in cucina. Buonalettura, quindi, e soprat-tutto buon appetito.

lettere e interventi La Cronacadi Piacenza

[email protected] 26 FEBBRAIO 2011

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Egregio direttore,ogni anno vede la luce nel mese di

febbraio il cosiddetto Decreto mille-proroghe, usato per sanare piccole egrandi questioni politiche rimaste insospeso. In altre parole il suddettoprovvedimento dovrebbe essere utileper far fronte esclusivamente ad im-pellenti necessità e non ad acconten-tare questo o quel partito a fini pro-pagandistici.

Leggendo una bozza del millepro-roghe vediamo ancora un rinvio peril pagamento delle multe che sonotenuti a versare gli allevatori chehanno “splafonato” le quote latte,cioè hanno prodotto più latte di

Egregio direttore,ragazzi! Non correte per prendere

al volo il treno prescelto!Trenitalia concede anche 20 mi-

nuti in più per rilassarsi (in piedi...)nell’atrio della stazione ferroviaria diPiacenza, dove, per innervosire ulte-riormente gli sventurati pendolari,sono state rimosse da mesi anchequelle 20 seggiole metalliche scomo-dissime che consentivano ad alcunepersone di “ammazzare” l’attesa deitreni ritardatari.

Mercoledì, la colonnina dei ritardiera da giocare al “Lotto” dato che suogni riga/destinazione c’era un nu-mero diverso e variabile da 20 a 90!Io punto su Milano, tu su Genova,lei su Torino!!

Decido allora di non “ammazzare”nessuno e di andare a curiosare neidintorni della stazione: oltrepassan-do il centro commerciale Bor-goFaxhall in direzione parcheggio divia Pisoni, ho notato che sono state

caro professore ha avuto inizio nel2001; questo è un fatto concreto, in-contestabile. I cittadini borgonovesichiedo fatti e non parole! Nel meri-to, sarà la sovranità popolare a de-cretare il candidato più idoneo ed af-fidabile.

La terza lista civica, noi come“Impegno Borgonovese” siamo con-trari alla chiusura di via Roma; pro-poniamo altre soluzioni, che non le-dano i diritti e gli interessi delle atti-vità commerciali. Siamo per un pia-no di recupero delle vecchie case nelcentro storico. Il programma enun-ciato dalla terza lista ci sembra“anoressico”! non si può fermare ilprogresso! E’ necessario dialogareper trovare unità d’intenti, bandendogli insulti, le calunnie, rispettandoumanamente gli avversari. L’accani-mento terapeutico ideologico che daanni viene perpetrato contro l’attua-le amministrazione non porta danessuna parte! Invito tutti i nostrisostenitori e simpatizzanti a sostene-re il nostro candidato Roberto Bar-bieri. “Non vuol essere uno slogan”,un vecchio saggio disse: “chi lascia lastrada vecchia per quella nuova, saquello che lascia ma non sa quelloche trova”.

La lista civicaImpegno Borgonovese

quanto consentito dall’Europa. Lanorma, sollecitata - non è un caso -dalla Lega, prevede lo slittamento disei mesi per l’inizio dei versamenti,che vengono spostati così dal 31 di-cembre 2010 al 30 giugno 2011 coni relativi oneri, pari a circa 30 milio-ni di euro, prelevati dai fondi per lepolitiche sociali, la famiglia e il dirit-to allo studio.

Oltretutto la legge 33/2009 del le-ghista Luca Zaia stabiliva che l’ope-razione di rateizzazione si sarebbedovuta concludere entro la fine del2009, invece il pagamento della pri-ma rata annuale è slittato dal mesedi luglio 2010 a dicembre 2010, einfine ora al 30 giugno 2011.

Italia dei Valori ritiene quest’e-mendamento scandaloso, la Lega intal modo è complice nel premiarepoche centinaia di allevatori furbi ascapito delle migliaia di onesti.

Andrea Fossaticoordinatore giovani Italia dei Valori

Piacenza

installate alcune ratrelliere per le bi-ciclette, ad una distanza assoluta-mente “siderale” dalla stazione....Peccato che l’area deposito promes-sa , più vicina alla stazione, si trovida tutt’altra parte!; posso affermareper l'ennesima volta che con le pro-messe ai pendolari non mantenute lagiunta comunale piacentina ci vadaa nozze!

Caro sindaco, sarebbe ora di“mandare in panchina” qualche ele-mento della sua squadra e sostituirlocon qualcuno più vicino alle nume-rose problematiche legate al pendo-larismo! Un pendolare, appunto, po-liticamente ateo, potrebbe essere lafigura ideale.

Dopo l’amara constatazione, se-guendo la regola aurea del pendola-re, mi sono bendato occhi, naso ebocca e sono salito sul primo trenodiretto a Milano; più precisamentesul R2912 per SestoSG, che è parti-to con 20’ di ritardo, con riscalda-mento malfunzionante e giubbottiben abbottonati (anche a bordo) pervincere l’insolita gelata di questemattine di fine febbraio.

A Lodi e Rogoredo il ritardo di20’ è rimasto pressoché inalterato.

Massimiliano Davoli

Egregio direttore,si continua a parlare di zingari e

delle loro condizioni sociali e si ap-prende che la Regione paga o do-vrebbe pagare loro le bollette.

Naturalmente delle vittime deglizingari meglio tacere, la notizia nonfarebbe effetto sui lettori. Sembraproprio una bella campagna pro-no-madi, chi non è d’accordo viene re-legato nelle lettere al Direttore. Sco-priamo che l’assessore Palladini fa lavoce grossa - adesso - in clima pre-elettorale.

Plotoni d’iprocriti sposano la cau-sa delle popolazioni protette, guai aprotestare contro questa nuovaperfomance sociointellettualecono-mica che gratifica queste popolazioni

oppresse. Noi non ci allineiamo aquesta vulgata pro nomadi piacenti-ni condotta dal vostro quotidiano.

Rimane intatto in tutti Noi lo sde-gno per le verità nascoste su questaed altre vicende il ribaltamento dellaverità è un processo duro a morire,non morirà mai perché a chi lo portaavanti viene concesso di vivere.

Maurizio Callegari

***

Egregio Callegari,di che cosa sta parlando? Campagna

pro nomadi, ribaltamento della verità?La Cronaca ha riportato la denunciadel consigliere Mazza, l’intervento del-l’assessore Palladini, la replica dei no-madi - forse non devono parlare? Maquesto è un quotidiano che dà voce atutti, come lei ben sa per essere statoospitato spesso - e anche la sua stessapresa di posizione. Un’ultima cosa: esse-re “relegato”, come dice lei, nella paginadei lettori non è una “diminutio”, an-zi... è una delle pagine più lette.

Lettere a «La Cronaca» Via Chiapponi, 35 - 29100 Piacenza Fax 0523 327305 - e-mail:[email protected] Ricordiamo che le lettere anonime o“firmate” con uno pseudonimo ver-ranno cestinate. Inoltre aggiungeresempre nome, cognome, indirizzo etelefono (anche se potete chiedereche non siano riportati)

Page 21: Rassegna stampa del 28-02-2011

21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

PIACENZA - Libertà

Cronaca piacentina

Pioggia in città e nevicate in montagnaA Zerba 20 centimetri. Allerta della Protezione civile fino a domani mattina

PIACENZA - (elma) Fine settima-na freddissimo e domenica dicolline imbiancate. L’assaggio diprimavera ha fatto retrofront.Pioggia e maltempo (ieri in cittàsono caduti 8 mm di pioggia) o-ra proseguiranno fino a mar-tedì. Ancora neve sopra i 600metri. L’inverno non vuole fini-re. Se lo scorso anno era statoparticolarmente pesante dalpunto di vista delle precipita-zioni nevose, quest’anno il pri-mato tocca alla galaverna, alghiaccio e alla caduta di rami erocce. Il risultato gravita ugual-mente sui bilanci comunali e

sulle emergenze che si sonopassate il testimone senza sostanegli ultimi mesi del 2010.

«Le precipitazioni – spiegaMatteo Cerini dell’OsservatorioAlberoni – proseguiranno fino amartedì mattina alle quote col-linari e in pianura, con neve suirilievi oltre i 600 metri. Potrannoesserci fenomeni di una certa

intensità nelle 12 ore che sichiuderanno martedì».

«Ora temiamo un peggiora-mento del quadro climatico –spiega Massimo Castelli, presi-dente della Comunità montanadell’Appennino piacentino –Quest’anno la situazione è peg-giorata a livello di ghiaccio, conla galaverna e i pericoli legati al-

le piante. È stato un inverno du-ro, iniziato molto presto». E ierinelle frazioni di Zerba si conta-vano già 20 centimetri di neve:«Non abbiamo riscontrato par-ticolari disagi, anche se abbia-mo tenuto costantemente mo-nitorata la situazione» aggiungeil sindaco Claudia Borrè. A Fari-ni la pioggia non ha impedito i

festeggiamenti del carnevale, eun afflusso turistico «decisa-mente soddisfacente» confer-ma il sindaco Antonio Mazzoc-chi.

Il dipartimento di ProtezioneCivile ha emesso una nuova al-lerta meteo e seguirà l’evolversidella situazione in contatto conle prefetture, le regioni e le strut-

ture locali di protezione civile.Dalla sede dell’Emilia Romagnaarriva l’allerta per vento e neveestesa a buona parte della regio-ne, valida per 48 ore a partiredall’una di ieri notte. Il territorioregionale sarà interessato dabassa pressione. Oggi è previstaun’intensificazione dei fenome-ni nevosi nella fascia appenni-nica, con cumulata di circa 25cm nelle 24 ore. «Domani le pre-cipitazioni nevose si attenue-ranno in mattinata, per poi ri-presentarsi in serata, con quotaneve in abbassamento» spiegaun comunicato da Bologna.

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PIACENZA - I cittadini di Borgo-trebbia si mobilitano controil progetto che prevede larealizzazione di 10 capanno-ni in un campo di via Trebbiacompreso tra l’autostrada eferrovia e che si affaccia an-che sulle storiche mura far-nesiane.

Nei giorni scorsi è partitauna raccolta di firme che hagià raggiunto quota 60. Inpassato, la Lega nord si eragià scagliata contro la prati-ca, bocciata all’unanimitàdal consiglio del Quartiere 2,ma il cui iter pare stia prose-guendo.

Secondo il progetto, la via-bilità d’appoggio all’insedia-mento produttivo dovràtransitare nel tratto che dallarotonda con via Anguissolacorre lungo il tracciato deitreni, costeggiando anche u-na lunga fila di abitazioni. Eproprio i residenti di questecase promettono battaglia.La sottoscrizione è stata fir-mata anche dai cittadini divia Monte Alfeo e via MonteLesima.

“L’iniziativa nasce in ma-niera spontanea, dopo averletto sui quotidiani del pro-getto che prevede la nascitadi dieci capannoni nel terre-no all’inizio di via Trebbia -commenta Federica Gasperi-ni, portavoce del comitato diprotesta – e in una sola gior-nata abbiamo raccolto unasessantina di firme, pratica-mente quelle di tutti i resi-denti, considerando che abi-tano in tutto una settantinadi persone. Il nostro intentonon è quello di ostacolare ilprogetto nel suo complesso,ma di trovare una soluzionealternativa al punto di in-

gresso all’area, attualmenteprevisto in via Trebbia. Se lecose non cambieranno – ag-giunge - i mezzi pesanti cheaccederanno alla zona do-vranno transitare sotto lenostre case. E questo ci spa-venta. La carreggiata è mol-to stretta e non c’è alcunmargine per allargarla poi-chè da un lato vi è la ferroviae dall’altro le nostre case. Cisono tanti bambini che abi-tano qui, questo progettomette a repentaglio la sicu-

rezza di tutti”.Inoltre, secondo gli abitan-

ti, il transito dei mezzi pe-santi andrebbe ad aggravareuna situazione già poco posi-tiva: “Siamo già sottoposti adinquinamento acustico este-nuante, con treni che transi-tano in continuazione, le la-vanderie dell’ospedale ad u-na manciata di metri in linead’aria, l’elicottero del 118 chead ogni atterraggio ci spostale tegole. E nessuno di noi hamai chiesto un centesimo di

risarcimento. Non possiamoaccettare anche questa im-posizione. Non vogliamo al-tri disagi, dov’è finita la vec-chia e tranquilla Borgotreb-

bia? ".I firmatari, oltre a conte-

stare il piano, hanno ancheavanzato al Comune propo-ste concrete. "Abbiamo sug-

gerito una valida alternativa- spiega Federica Gasperini –a partite dal fatto che il pun-to di accesso all’area si po-trebbe individuare su via A-gosti, biforcando la stradache sale verso il cavalcavia:su questa strada il traffico ègià presente, per questo lacarreggiata è abbastanza lar-ga e non si creerebbero i di-sagi che invece avverrano in

via Trebbia. Oraattendiamo chequalcuno delComune ci con-tatti – conclude– visto che ab-biamo inoltratola nostra peti-zione al sinda-co, agli assessorie a tutti i consi-glieri comunali,nella speranzache qualcunovoglia sentire lenostre ragioni.Cercheremo in

tutti modi possibili di bloc-care questo progetto. La gen-te è molto arrabbiata epreoccupata”.

Michele Rancati

Due immaginidell’area che

sarà interessatadall’interventoa Borgotrebbia

(foto Lunini)

«Catechisti,fondamento educativo nelle parrocchie»Il vescovo Ambrosio ha aperto la giornata diocesana all’Alberoni. Circa 200 i partecipanti

Borgotrebbia,protestacontro nuovi capannoniRaccolta di firme per un intervento in via di realizzazionein un’area che si affaccia sulle storiche mura farnesiane

PIACENZA - Catechisti della dioce-si di Piacenza-Bobbio a confron-to ieri pomeriggio per “riscopri-re insieme la passione educati-va”. Le parole del vescovo monsi-gnor Gianni Ambrosio, presentealla “Giornata dei Catechisti” te-nutasi nel Collegio Alberoni,hanno rimarcato l’importanteruolo svolto dai catechisti nelladiocesi, soggetti che sono «imaestri di cui abbiamo bisogno,coloro che - ha aggiunto il vesco-vo - tengono in piedi l’educazio-ne a livello parrocchiale. I cate-chisti hanno un compito impor-tante, riuscire a cogliere e tra-smettere mistero della nascita edella vita, solo così facendo si di-venta capaci di conservare la lu-ce per coloro che devono cam-minare e crescere».

In circa duecento hanno rac-colto l’invito della diocesi a riflet-tere ed approfondire gli orienta-menti dei vescovi italiani conte-nuti nel documento “Educare al-

la vita buona del Vangelo” uscitonel mese di ottobre 2010, chetraccia per i futuri dieci anni, lelinee guida sul fronte dell’educa-zione e della catechesi per tuttala Chiesa italiana.

Il pomeriggio è stato aperto dadon Paolo Mascilongo, direttoredell’Ufficio Catechistico diocesa-

no, che presentando la giornata,ha sottolineato le novità conte-nute nel documento che ribadi-sce «l’importanza della cateche-si, ne stabilisce i luoghi, forniscestrade nuove per la catechesi i-taliana, e delinea le modalità perrinnovare il progetto catechisticoitaliano, che ha circa quarant’an-

ni», e che solo nella diocesi pia-centina con le sue 400 parroc-chie, è composto da oltre 2.000catechisti. Don Mascilongo hapoi lasciato spazio ad un mo-mento di confronto e di dialogotra il vescovo Ambrosio, il profes-sor Pierpaolo Triani, pedagogistae segretario del Consiglio Pasto-

rale diocesano, e Barbara Sartorigiornalista del Nuovo Giornalenelle vesti di moderatrice.

Dopo il dialogo, primo mo-mento della Giornata definita daTriani «importante perché offrespunti per conoscere uno stru-mento che per i catechisti, di-venta la mappa di riferimentoper il lavoro futuro», i presenti sisono divisi in cinque gruppi neiquali sono stati approfonditi a-spetti del documento.

Le comunicazioni e la presen-tazione della Missione Ragazzi,che coinvolge in prima personagli educatori, hanno conclusol’intenso pomeriggio. Una cu-riosità: alcuni dei catechisti del-le parrocchie di Santo Stefanod’Aveto e Borgotaro hanno se-guito l’intero evento in direttaweb, «anche da qui parte il rin-novamento del progetto cate-chistico italiano» ha conclusodon Mascilongo.

Chiara Cecutta

A sinistra,il vescovoGianni Ambrosio,Barbara Sartori,Pierpaolo Triani;a destra,un momentodella giornatadiocesanadei catechisti(foto Lunini)

LIBERTÀ lunedìLunedì 28 febbraio 2011 15

Page 22: Rassegna stampa del 28-02-2011

22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

PIACENZA - Libertà

■ «Comunque vada, questasarà una sconfitta per tutti». Lodice, a bassa voce, la presiden-te del Quartiere 3, Luciana Me-les. Lo dice all’inizio di quellache si appresta ad essere la set-timana decisiva per la soluzionedella questione dell’area verdedi via Arata, rivendicata dallaparrocchia di San Giuseppe O-peraio per un progetto pastora-le, difesa con i denti da un grup-po di abitanti della zona, pro-babilmente neanche poi cosìtanto esiguo come si poteva im-maginare in un primo momen-to. Sicuramente battagliero.

Domani la conferenza dei ca-pigruppo della Circoscrizione 3si riunirà per decidere la datadel Consiglio circoscrizionaleche si terrà in settimana. Du-rante il Consiglio verrà annun-ciata la data dell’assembleapubblica che dovrebbe sancire,nella intenzione della presiden-te Meles, la pace definitiva. L’as-semblea, prevista per la metà dimarzo, dovrà essere precedutada una serie di incontri privatitra le parti, nel tentativo di arri-vare all’assemblea il più possi-bile preparati.

Come si vede, la presidenteMeles si trova tra le mani pro-babilmente la più impegnativa“patata bollente” da quando oc-cupa il suo ruolo istituzionale.«Gli animi sono purtroppo mol-to caldi e i toni altrettanto acce-si - osserva -, se si va in assem-blea così, finisce che dobbiamochiamare i carabinieri». «Biso-gna sempre considerare - pro-segue - che se l’amministrazio-ne comunale ha firmato con laparrocchia una convenzione

vuol dire che il progetto sull’a-rea verde di via Arata ha tutte lecarte in regola». La Meles indicauna via d’uscita, «basta ragiona-re con il buon senso» dice. «Og-gi come oggi bisogna salvare ilsalvabile - prosegue - bisognadare un colpo di qua e un colpodi là. Il progetto sicuramenteandrà modificato e ridimensio-nato e le modifiche occorreràfarle nero su bianco. Dovrà fir-marle la parrocchia ma anche

un responsabile del comitatospontaneo dei cittadini. Per mequesta è la soluzione; io ci pro-vo, se ce la faccio bene, sennò...comunque vada a finire, guar-di, in questa storia non ci saran-no nè vinti nè vincitori». Legga-si: il quartiere si è già diviso e laparrocchia, che nel Dna ha pro-prio lo slancio naturale versol’unità e la condivisione, si tro-va oggi, suo malgrado, in unascomoda posizione di parte. U-

na situazione che i vertici delladiocesi sperano possa rientrareal più presto. Le indicazioni, almomento, sono di lasciare tut-to nella disponibilità del parro-co e del consiglio pastorale, vi-sto che si tratta di una questio-ne legata alle attività pastoralidi San Giuseppe Operaio. Conl’invito, però, a non aumentarele tensioni. Ecco perchè sareb-be stato accolto con qualcheperplessità il referendum vir-

tuale, promosso proprio dallaparrocchia, su Facebook, chesi terrà oggi sulle pagine di In-ternet. Si teme che possa divi-dere ulteriormente, anche se ilpromotore, il vice parroco donStefano Segalini, ha già spiega-to che si tratta di un semplicemodo di conoscere il pensierodi chi è vicino alla parrocchia.«Per darci una mano - dice - acapire».

Federico Frighi

A sinistra: l’area della “discordia”e (sopra) i cartellidi protesta di una parte dei cittadini contro laparrocchia di San Giuseppe Operaio (foto Lunini)

Cronaca di Piacenza

«L’area di via Arata,una sconfitta per tutti»La presidente del Quartiere 3, Luciana Meles: proviamo a mediare ma si è creata troppa tensione Settimana decisiva: domani la conferenza dei capigruppo deciderà la data dell’incontro pubblico

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CON IL VESCOVO

Catechisti a convegnooggi al Collegio Alberoni■ Si tiene oggi la giornatadiocesana dei catechisti. L’ap-puntamento è nel pomeriggionella sala degli Arazzi del Col-legio Alberoni con inizio alleore 14 e 30. Alle 15 l’interventodel vescovo Gianni Ambrosioe del professor Pierpaolo Tria-ni. Seguiranno lavori di grup-po sui diversi aspetti del do-cumento Cei “Educare alla vi-ta buona del Vangelo”.

AZIONE CATTOLICA

Giovani e cittadinanza,incontro il primo marzo■ Si parlerà di giovani e cit-tadinanza martedì 1° marzo(non il 3 come erroneamenteannunciato) alla sede di Azio-ne Cattolica in via San Gio-vanni, 7 a Piacenza. Si terràinfatti alle 21 il terzo ed ultimoincontro delle serate promos-se dal settore giovani dell’Acdiocesana per riflettere sulletre parole indicate dal vescovomonsignor Ambrosio per il se-condo anno di missione po-polare. Si termina martedì conla parola cittadinanza che saràdeclinata con la riflessione delsindaco di Piacenza, RobertoReggi, e del vicario episcopaleper la città, monsignor LuigiChiesa. «Due voci - spiegano -due sguardi differenti sullacittà per delineare i passi delcammino verso la costruzionedi una piena appartenenza diogni cittadino alla vita dellapolis e di un bene che sia co-mune a tutti gli uomini che laabitano».

Notiziein breve

LIBERTÀDomenica 27 febbraio 2011 15

Page 23: Rassegna stampa del 28-02-2011

23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

PIACENZA - Libertà

Provincia LIBERTÀSabato 26 febbraio 2011

22

San Nicolò, chiesa con 5 torriSi chiama “Rosa Turrita”e

consiste in una chiesacon cinque torri il pro-

getto vincitore del con-corso per la realizzazione

del nuovo edificio sacrodi San Nicolò, dedicato a

Maria Mater Ecclesiae.

[DELFANTI a pagina 25]

Ritrovano le radici a MorfassoMichael Hilton e la sua

famiglia hanno viaggiatodal Connecticut a Mor-

fasso per ritrovare i luo-ghi dei bisnonni Pagani-ni.Tutti i parenti si sono

ritrovati a tavola all’alber-go Roma di Piacenza.

[MALACALZA a pag.30]

Mancano

308giorni

all’aperturadel nuovo

ponte sul Trebbia [01/01/2012]

Pusher nascosto nel canaleA Castello è stato arrestato un pusher che sinascondeva in canale d’irrigazione in attesa

dell’arrivo dei clienti a cui vendeva la coca.

[SERVIZIO a pagina 24]

L’ASSESSORE REGIONALE FREDA

«Nessuna accelerazione sul nucleareAvanti con le energie rinnovabili»■ «Non credo che su un temacome quello del nucleare si possacompiere alcuna accelerazione,come ha chiesto, anche recente-mente, la Confindustria di Pia-cenza». Sabrina Freda,assessore regionale al-l’ambiente e riqualifica-zione urbana, torna sullacomplessa questionedell’energia. «Il tema ècomplesso, delicato -premette - ci coinvolgetutti non solo in quantoamministratori, ma an-cor prima come cittadi-ni. Ogni tentativo di sem-plificarlo o peggio di banalizzarloè destinato prima o poi a mostra-re i suoi limiti. Lo ha dimostratopoche settimane fa la sentenzadella Corte costituzionale che hastabilito l’obbligatorietà del pare-

re delle Regioni sulla localizzazio-ne degli impianti, accogliendo inquesto modo il ricorso presenta-to, tra le altre, anche dalla Regio-ne Emilia-Romagna. O la ancora

più recente decisione delGiurì dell’Istituto del-l’Autodisciplina Pubbli-citaria di sospendereperché ingannevole lospot televisivo (quellodella partita a scacchi)promosso dal ForumNucleare Italiano». «Sulnucleare - aggiunge l’as-sessore - non si possonoassumere posizioni ideo-

logiche o strumentali, come chioggi chiama in causa la crisi libi-ca, paventando una immediatachiusura dei “rubinetti” e un’e-mergenza energetica che peraltroal momento è smentita dallo stes-

so Governo. Sul nucleare bisognaattenersi ai fatti e i fatti parlanochiaro. C’è un problema di soste-nibilità economica (le centrali a-tomiche costano troppo e nonpossono essere realizzate senzaconsistenti investimenti pubblici)e di sostenibilità ambientale (al dilà dei possibili incidenti, nessunoha ancora risolto nel mondo ilproblema della gestione in sicu-rezza delle scorie). C’è poi, anche,un problema di tempi, che pro-prio chi chiede un’accelerazionein nome della crisi libica, dovreb-be tenere presente: costruire unacentrale atomica richiede nonmeno di 15-20 anni». «Sotto tuttiquesti aspetti - conclude - non c’èdubbio che investire corretta-mente in energie rinnovabili èmolto più conveniente, efficace eutile. Molti Stati europei, che pu-re in passato avevano fatto la scel-ta del nucleare, lo hanno capito estanno decisamente riorientandola loro politica energetica. L’au-spicio è che lo comprenda quan-to prima anche il nostro Paese».

GIÀ SPORTA QUERELA ALLA PROCURA DI REGGIO EMILIA

Parma nel mirino del “corvo”:«Fatture regolari,come dimostrato»■ Maurizio Parma è intervenu-to ieri in merito al plico inviato daun misterioso “corvo”, alla Procu-ra della Repubblica e contenente,fra l’altro, alcune fotocopie di fat-ture, riguardanti rimbor-si per spese chiesti allaRegione da esponentidella Lega Nord. Il vice-presidente della Provin-cia, riconoscendosi incolui che aveva richiestotali rimborsi ha dichiara-to: «Per la vicenda diqueste fatture ho sportoquerela alla fine delloscorso dicembre pressola Procura della Repubblica diReggio Emilia. Si tratta di unaquerela per diffamazione a mezzostampa. Ho poi già pubblicamen-te parlato di questa questione eampiamente dimostrato come

quelle fatture che risalgono a cin-que anni fa, per rimborsi da merichiesti fossero regolari». In effet-ti non risultano inchieste per que-ste fatture a carico di Maurizio

Parma. Nella querelasporta presso la procuradi Reggio Emilia si fa ri-ferimento anche alla te-lefonata registrata e tra-scritta e già resa nota inprecedenza. Resta allorada capire chi e perché haripreso le fotocopie diqueste fatture e le regi-strazioni e le trascrizionidi una telefonata fra due

esponenti del Carroccio per in-viarle alla Procura di Piacenza. Suquesto punto Maurizio Parmapreferisce non fare commenti. Il“corvo piacentino” avrebbe quin-di ripreso materiale già oggetto di

un’inchiesta presso un’altra pro-cura, per inviarlo alla procura diPiacenza. Il plico arrivato alla ma-gistratura piacentina, presente-rebbe però anche l’aggiunta di unmemoriale o di una serie di consi-derazioni sugli impianti fotovol-taici. Anche su questo punto Par-ma ha preferito non commentarespiegando di non sapere nulla diquesta documentazione inviataai magistrati piacentini. Propriole richieste di installazione ri-guardanti l’impianto del fotovol-taico sono già finite nel mirinodella Procura della Repubblica al-la fine del mese scorso. In meritoalla “questione fotovoltaico”, co-me abbiamo riferito, era stato a-perto quello che tecnicamente sichiama “fascicolo per atti relati-vi”. Non un’inchiesta ufficiale,quindi, perché non vi sarebberoper ora indagati né ipotesi di rea-to. Al vaglio degli inquirenti, ilproliferare degli impianti per il fo-tovoltaico nella nostra provincia ele relative pratiche.

Ermanno Mariani

Gli assessori Fellegara e Passoni e la conferenza stampa di Cgil,Cisl e Uil dopo il confronto con Comune e Provincia (foto Bellardo)

Trasportopubblico

■ Trasporto pubblico, duro at-tacco dei sindacati a Comune eProvincia, gli enti proprietari diTempi spa. Motivo dello scontro,l’approvazione delle deliberecon cui si autorizza il riassettodel tpl (trasporto pubblico loca-le), che si fonda essenzialmentesull’aumentodel costo dei bi-glietti e sulla ra-zionalizzazionedelle corse. Inparticolare, c’èla ferma contra-rietà sindacaleall’incrementomedio del 20 per cento del prez-zo degli abbonamenti. «Provve-dimenti – spiegano da PalazzoMercanti e via Garibaldi – a cuisiamo stati obbligati dal Patto fir-mato nel dicembre scorso in Re-gione anche dalle organizzazionisindacali». Dal primo marzo,quindi, biglietto urbano a 1,20euro, alcune corse meno fre-quenti, in attesa della razionaliz-zazione anche di quelli extraur-bani. E abbonamenti più cari.Ma Cgil, Cisl e Uil non ci stannoe accusano: «Comune e Provin-cia hanno tradito quell’accordo,quindi noi ci sentiamo le mani li-bere e se non saremo coinvolti alpiù presto in un percorso di con-fronto effettivo sulle novità in-trodotte, che devono essere inparte riviste, potremmo anchemettere in campo azioni di pro-testa eclatanti». L’incontro chehanno avuto ieri mattina conl’assessore comunale Anna Ma-ria Fellegara e l’assessore provin-ciale Paolo Passoni si è quindiconcluso con un mancato accor-do e molta tensione tra le parti.

Nel mirino questioni di meri-to, ma anche di metodo: «Abbia-mo saputo solo dai giornali –hanno affermato Paolo Lanna eMarco Efori (Cgil), Marina Moli-nari e Antonio Colosimo (Cisl) eMassimiliano Borotti (Uil) – cheoggi (ieri, ndr) sarebbe stata ap-provata un’identica delibera daentrambe le giunte degli enti so-ci, in cui di fatto si autorizzano irincari dei tagliandi e la ristruttu-

razione delle corse. E questa è laprima violazione dell’accordo diBologna, che prevede esplicita-mente il coinvolgimento preven-tivo delle organizzazioni sinda-cali in questo tipo di processodecisionale. Se non avessimosollecitato noi questa riunione,

nessuno ci a-vrebbe informa-to di nulla». Ma iproblemi vero,per i sindacati,arrivano dalcontenuto nelprovvedimento:«Il Patto firmato

in Regione prevede un aumentomedio del costo degli abbona-menti per i bus del 3 per cento,mentre qui hanno autorizzatoun rincaro medio del 20 per cen-to, con punte anche del 30, ossiadieci volte tanto quanto indica-to: ci pare che disattenda chiara-mente i contenuti dell’accordosottoscritto». «E non ci dicanoche sono obbligati da Bologna –hanno aggiunto – perché non ve-ro: molte famiglie piacentine permandare i figli a scuola saranno

obbligate a spendere 600 euro,contro i 441 attuali, mentre aParma e Reggio Emilia, che co-me Piacenza hanno firmato l’ac-cordo, hanno scelto di modularein maniera più graduata gli in-

crementi. E anche sulla raziona-lizzazione delle corse crediamosia indispensabile un confron-to». Per questo le organizzazionisindacali avevano chiesto agliamministratori pubblici di rin-

viare almeno di una settimanal’approvazione del documento,in modo da potersi confrontaresul suo contenuto: «L’assessoreFellegara – hanno detto – ci erasembrata possibilista, quando

anche Passoni sembrava aprireverso questa ipotesi, dalla giun-ta provinciale riunita al piano disopra è arrivato lo stop. Ovvia-mente anche il Comune ha lestesse colpe, perché poteva de-cidere di non approvare la deli-bera al pomeriggio anche se lo a-veva già fatto la Provincia al mat-tino».

Quali sono quindi le richiestedei sindacati e le azioni da loro i-potizzate? «Si blocchino le deli-bere attuali – rispondono Cgil,Cisl e Uil – e si discutano alcunipunti: sull’aumento del bigliettoin città da 1 a 1,20 euro e sulla ra-zionalizzazione di certe corsenon possiamo dire nulla, ma sualtri è doveroso che si senta an-che la nostra opinione. Il temadegli abbonamenti, poi, andreb-be stralciato e affrontato conmolta calma e serenità, visto checomunque fino all’inizio delnuovo anno scolastico in set-tembre c’è tempo. Se non sare-mo ascoltati, siamo pronti ad an-dare sotto Comune e Provinciain massa per farci sentire».

Michele Rancati

«Il patto non era questo»Nel mirino soprattuttol’incremento medio del20% per gli abbonamenti

■ (mir) Il Comune vuole pen-sarci su almeno una notte, la Pro-vincia no. Non ci sta l’assessorePaolo Passoni a essere attaccatodai sindacati confederali e del tra-sporto in merito alla delibera con-giunta che detta le linee guida perl’aumento del costo dei biglietti ela razionalizzazione delle corse diTempi spa. «Io li inviterei ad infor-marsi meglio - è la replica di Pas-soni a Cgil, Cisl e Uil - per evitaredi diffondere informazioni nonveritiere. Noi non abbiamo fattoaltro che applicare ciò che è con-tenuto nel Patto per il trasportopubblico che anche loro hannofirmato a Bologna a dicembre. Inpiù, ci siamo dovuti anche ade-guare alle tariffe obiettivo che e-rano state introdotte da un prov-vedimento regionale del 2008, mache nessuno a Piacenza aveva maiconsiderato. Quindi se devono ri-volgersi a qualcuno, chiamino in

causa le amministrazioni prece-denti». Due le critiche più pesantiai sindacati. Innanzitutto il man-cato coinvolgimento nel processoche ha portato all’individuazionedei contenuti della delibera ap-provata ieri da Palazzo Mercati evia Garibaldi. «Mi spiace - com-menta Passoni - ma anche in que-sto caso l’osservazione non è per-tinente: il parere dei sindacati eragià stato raccolto sia prima dellafissazione delle tariffe obiettivodel 2008, sia in occasione del Pat-to di due mesi, che anche lorohanno firmato e che contiene pre-scrizioni ben precise che noi dob-biamo rispettare. Non c’è scrittoda nessuna parte che eravamo ob-

bligati a sentirli per stabilire insie-me l’aumento delle tariffe, non èargomento di loro competenza. Ecomunque il mantenimento del-l’azienda in attività e il suo miglio-ramento credo che siano obiettiviche li devono interessare, vistoche riguardano da vicino anchemolti posti di lavoro che loro de-vono tutelare». La seconda osser-vazione polemica di Cgil, Cisl e Uilè di merito: aumento eccessivodel prezzo degli abbonamenti pergli studenti, con una media del 20per cento rispetto all’indicazionedel 3. «Il nostro rincaro - chiariscePassoni - è la somma dell’adegua-mento 2008 e di quello previstodall’accordo di dicembre, quindi

lecito, anzi doveroso. C’è tempo fi-no all’inizio del prossimo annoscolastico per trovare il modo dimitigare questo aumento. Servo-no risorse economiche e collabo-razione di tutti: i sindacati ci por-tino concretezza, non polemiche.Come stanno cercando di fare isindaci del territorio, con cui ab-biamo iniziato un confronto sul-l’assetto che il trasporto pubblicodovrà avere nelle loro zone». In-tanto, dal Comune, l’assessorePierangelo Carbone ha rimandatoa oggi qualsiasi dichiarazione.

«LA PROVINCIA HA FATTO E FAMOLTO» - «Tempi, il consiglio chie-de che la Provincia faccia qualco-sa? Noi stiamo facendo qualcosa

e abbiamo già fatto. E molto, ba-sti pensare agli 800mila eurostanziati lo scorso anno». Lo hadetto in aula il presidente dellaProvincia Massimo Trespidi dopoche alcuni consiglieri avevanosollevato l’argomento tra cui Mar-co Bergonzi (Pd). Non ha manca-to di lanciare una critica all’indi-rizzo di Reggi riguardo ai contri-buti da parte dei Comuni «Occor-re ricordare che è stato il sindacodi Piacenza a parlarne - ha detto -il coinvolgimento dei Comunisarà necessario, ma l’approcciodeve essere graduale, sui giornalisi raccontano i film che si vuole».Quindi, «tranquilli», è il messag-gio di Trespidi «La Provincia faràquanto possibile per calmierarel’aumento delle tariffe dove è ne-cessario. Questa amministrazio-ne si è impegnata, nell’arco delsuo mandato, a risolvere il pro-blema di Tempi».

«Caro-bus,traditi da Comune e Provincia»Durissimo attacco dei sindacati che chiedono il blocco delle delibere che autorizzano l’aumentodei biglietti e la razionalizzazione delle corse. «Siamo pronti a scendere in piazza per farci sentire»

Passoni: servono risorse e collaborazionedi tutti,concretezza e non polemiche

Sabrina Freda,assessore regionale

Maurizio Parma(Lega Nord)

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24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

PIACENZA - Libertà

PIACENZA - Lega Nord - Udc ai ferricorti? Così parrebbe dal botta e ri-sposta sentito in consiglio provin-ciale tra Thomas Pagani e BrunoFerrari. «Questo telefilm deve tro-vare una fine e questo genere di far-neticazioni non ci vanno più bene.Se l’Udc vuole continuare a litigarecon la Lega, beh, allora si pone unproblema politico». Sono le paroledure pronunciate in consiglio pro-vinciale da Pagani dai banchi dellaLega Nord all’indirizzo di Ferrari(Udc) che ha indicato il Carroccio,insieme a tutto il governo, di esseretra gli artefici dei tagli agli enti loca-li e in particolare alla montagna.

«LA SCURE DI ROMA SULLAMONTAGNA»

Sventolando le pagine di Libertà in cui si mostrava la tabella dei con-tributi assegnati a Zerba, (58 euro ndr) «Si vuole mortificare le zonepovere che hanno dei problemi. Ecomunque il mio atteggiamentonon è rivolto direttamente alla Le-ga. Quando ci vuole - ha detto Fer-rari - sono critico su tutte le spon-de». Tese a smorzare eventuali con-flitti in atto le dichiarazioni a margi-ne dell’assessore Udc Pier PaoloGallini «Abbiamo concordato unprogramma con questa maggioran-za e non ci devono essere interfe-renze che arrivano da questioni na-zionali su cui noi non abbiamo al-cuna possibilità d’incidere. Eppoi -prosegue - qualche affermazione inconsiglio può scappare tenuto con-to che il tema della montagna èsempre stato uno dei più scottantiper la sensibilità politica di Ferrari.Sia chiaro - rassicura Gallini - noinon vogliamo sollevare alcun pro-blema politico». Ci sarà un vertice?«Vedremo quali saranno le forme...» Anche Thomas Pagani torna sul-l’episodio, non aggiunge benzina alfuoco però segnala: «Ora l’Udcchiarisca al suo interno» e non e-sclude che sul piano politico vi pos-sa essere un chiarimento «Tra l’altroè una richiesta, un po’ fumosa in ve-rità avanzata proprio dagli stessi e-sponenti dell’Udc - dice Pagani - aquesto punto mi piacerebbe pro-prio capirne i contorni». E che nedice Trespidi della polemica Lega-Udc? Fa capire che vuole restarefuori dalla polemica. Intanto un ri-

torno tra i banchi della Lega, assen-te dallo scorso novembre, è rientra-to il consigliere Enzo Varani.

BARBIERI: «BENE LE ZONEFRANCHE,MA...»

Sulla conflittualità latente tra ledue parti della maggioranza è inter-venuta in aula l’assessore PatriziaBarbieri che ha lanciato una “scia-luppa” per rassicurare Ferrari. Bar-bieri ha parlato di un’analisi detta-gliata della situazione ancora incorso da cui dovrebbero eviden-ziarsi i principali problemi cui farfronte a cominciare dal fatto che lamontagna piacentina mostra la si-tuazione più difficile in regione. «Lamontagna piacentina - ha detto - èl’unica ad essere svantaggiata espopolata. L’analisi dovrà poi porta-re a un piano che intrecci vari a-spetti dal turismo alla sicurezza delterritorio». Spezza una lancia a fa-vore della proposta del sindaco diOttone Giovanni Piazza per faredelle aree depresse zone franche.

«Bella idea - ha detto - peccato chenon si riesca a realizzare». Il proble-ma ha vaste proporzioni. «Se vo-gliamo mantenere commercianti eartigiani in queste zone servonostudi di settore ad hoc». Barbieri haparlato poi di un progetto di leggesulla montagna che, passata allaCamera, sarebbe in attesa di esserediscussa in Senato. «In questa leggesarebbe previsto un fondo integra-tivo di 12 milioni».

SPERONI: «NON SONO SCILIPOTI»Anche il consigliere Gian Paolo

Speroni, (ex gruppo Scelgo Boiardi)e passato di recente al gruppo mistoha dato fiato ai temi politici del con-siglio. Lo ha fatto smentendo le vo-ci che lo davano in avvicinamentoalla giunta Trespidi. «Lungi da me i-mitare gli onorevoli Barbareschi eScilipoti. Sono uno del centro sini-stra moderato e resto dove sono.Certi spostamenti non fanno partedel mio modo di essere». Chiuso ilcapitolo? Si vedrà.

INCENDI E ENERGIA,DUE VOTIUNANIMI

Per quanto riguarda la discussio-ne sugli argomenti all’ordine delgiorno il consiglio si è espresso al-l’uanimità votando a favore delloschema di convenzione per i con-tributi agli enti locali per la riquali-ficazione energetica di cui benefi-ceranno la Provincia, il Consorzioambientale pedemontano e i co-muni di Alseno, Caorso, Castelsan-giovanni, Pontenure, Monticelli,Gropparello e Piacenza. Sul pro-gramma che prevede un consisten-te intervento di 6 milioni è stata sot-tolineata l’importanza del lavorocollegiale svolto tra Provincia e co-muni del territorio. «Un buon e-sempio di collaborazione che portaa casa risultati, un piccolo comune,da solo - ha richiamato MaurizioVilla - non avrebbe potuto parteci-pare per mancanza dei requisiti». Sìunanime anche per il piano anti in-cendi boschivi che riguarda tutto ilterritorio e che già nella commis-sione consiliare di martedì scorsoaveva avuto il via libera anche dal-l’opposizione. Unico interrogativoposto da Paolo Sckokai all’assesso-re Massimiliano Dosi che ha illu-strato l’argomento insieme al fun-zionario Fabrizio Marchi ha riguar-dato la copertura finanziaria delpiano stesso. In conclusione il pre-sidente Trespidi ha ringraziato l’op-posizione per essere rimasta in au-la permettendo lo svolgimento delconsiglio provinciale.

COMMISSIONE SULLA BITQuale efficacia e quali costi per la

Bit? Lo ha chiesto il consigliere Pao-lo Sckokai al presidente e all’assesso-re Maurizio Parma e che segnale èstato valutato sul turismo? «Si riuniràuna commissione ad hoc in cui da-re un resoconto preciso e puntualedi cosa ha comportato la nostra pre-senza a Milano», ha spiegato Trespi-di. «Allo stand milanese hanno pre-so parte, con il coordinamento dellaProvincia, 15 tra enti associazioni o-peranti nel settore del turismo. 84 igiornalisti che hanno contattato ilnostro stand alla Bit e 22 le agenzie.La spesa è stata 62mila euro di cuitrentamila a carico della Provincia».

Antonella Lenti

■ Il Consiglio di Stato ha accolto,confermando la sentenza del Tardell’estate scorsa, il ricorso presen-tato dai cittadini contro la deliberacomunale che autorizzava la colti-vazione della Cava Boscone nellaporzione che si trova nel territoriodel comune di Rottofreno. Con larisultanza dell’udienza di ieri il pro-getto per lo sfruttamento della ca-va dovrà essere sottoposto alla va-lutazione d’impatto ambientale.

La coltivazione della cava erastata autorizzata dal Comune diRottofreno nel 2000 sulla presenta-zione di un piano particolareggia-to. Il piano particolareggiato era

stato presentato dall’azienda peravviare lo sfruttamento del giaci-mento (potenzialità 500mila metricubi) con riferimento a una normatransitoria della legge regionaleche prorogava al novembre 2000 lapossibilità di presentare progettisenza che fossero sottoposti a Via.Una norma che faceva slittare il li-mite posto dall’Unione europea al14 marzo 1999 data dopo la quale,per questo tipo di interventi, si sa-rebbe resa necessaria la valutazio-ne d’impatto ambientale. Ed è pro-prio questa una delle obiezionicontenute nel ricorso dei cittadiniche i due gradi di giudizio hanno

accolto. «Il progetto - richiama Lui-gi Cristalli uno dei presentatori delricorso - è stato presentato un an-no dopo la data di scadenza pernon fare la Via e quindi le nostreargomentazioni hanno fatto levasu un punto: quella norma transi-toria, poi ritirata e su cui la Regio-ne è stata messa in mora dalla Ue,permetteva di sforare il termine ul-timo che era vincolante. E’ statoquesto uno dei motivi che mi han-no convinto a presentare il ricor-so. Ed ora la mia personale soddi-sfazione consiste nel fatto chequalcuno, rispetto alle nostre per-plessità ci ha detto: e’ vero. Così co-

me sono soddisfatto di un altro a-spetto. Si diceva che non avremmoavuto titolo per opporre ricorso inquanto non direttamente interes-sati all’area di cava perché nonproprietari di immobili nella zona.Invece è stato riconosciuto un di-ritto in senso più generale, quellodella difesa dell’ambiente. Di di-verso segno la valutazione dell’a-zienda titolare della concessione«Con questa sentenza - dice Ga-briele Cignatta - si invalida unaprocedura che è durata una decinad’anni adottata in applicazionedella legge regionale. Ora si ripren-de tutto da capo, ma quel progettoè passato al vaglio di Comune, Pro-vincia con un iter amministrativoche si è protratto per sette, otto an-ni e nessuno lo ha trovato illegitti-mo. Ora ricominciamo da capo».

a. le.

Provincia

Speroni va in appoggio alla giunta Trespidi? «Sto nel gruppo misto.Sono di area centro sinistra moderata»

Provincia,Udc e Lega Nord ai ferri cortiScontro tra Pagani e Ferrari. Gallini: «Il consigliere parla a titolo personale»

Cava Boscone,sì del Consiglio di Stato al ricorso dei cittadini: «Si faccia la Via»

■ Una cartografia delle areeidonee ad ospitare impiantifotovoltaici è stata realizzataalle scale 1:250.000 e 1:25.000.La cartina è disponibile sul si-to del Servizio geologico, si-smico e dei suoli della Regio-ne.

Secondo questi criteri, deli-berati alla fine dell’anno dallagiunta regionale, alcuni im-pianti già approvati e in corsodi realizzazione non sarebbe-ro potuti sorgere se le lineeguida nazionali e la deliberaregionale fossero state appro-vate prima. Tra gli impiantiche sarebbero stati in discus-sione ci sarebbe anche quellodi Fossadello. A questo propo-sito, il comitato Nuricella, ieripomeriggio, ha deciso di “con-gelare” il preannunciato sit-inorganizzato di fronte al palaz-zo della Provincia, pensato persensibilizzare l’amministra-zione di corso Garibaldi neiconfronti dell’impianto conti-guo di Fossadello. Si attendedi valutare gli esiti dell’incon-tro con il presidente della Pro-vincia, Massimo Trespidi, fis-sato per lunedì pomeriggio.

«Questa decisione di so-spendere solo temporanea-mente la manifestazione -spiega Roberto Bussacchinidal comitato - è stata assuntain modo condiviso da tutto ilcomitato per dimostrare alle i-stituzioni il forte senso di re-sponsabilità civica dei cittadi-ni che lo compongono. Que-sto senso di responsabilitànon è però una cambiale inbianco rilasciata alle istituzio-ni e alla Provincia. Vogliamoricordare infatti che questo in-contro - precisa - è stato pur-troppo richiesto solo a frontedi una manifestazione in con-siglio provinciale ed era giàstato ripetutamente richiestoin questi mesi, senza trovarerisposta e ascolto».

Nella cartina, sono indicatii diversi livelli di tutela, tenen-do conto della presenza divincoli di natura paesaggisti-ca e ambientale e delle carat-teristiche del territorio. «Lacartografia tiene conto dei cri-teri generali di localizzazionedegli impianti - spiega l’asses-sore regionale Sabrina Freda -approvati dall’Assemblea legi-slativa regionale, che fanno ri-ferimento a norme e piani inmateria ambientale, paesaggi-stica, di tutela dei beni am-bientali e culturali, prodotteda Stato, Regione e Province.La cartina va quindi ad inte-grare la delibera regionale, at-tiva e vincolante».

«Alla base della normativa -aggiunge l’assessore regiona-le Paola Gazzolo - c’è la con-vinzione che anche lo svilup-po e la valorizzazione dellefonti rinnovabili di energiadebba avvenire assicurandocondizioni di compatibilitàambientale. Considerato chel’installazione di un impiantofotovoltaico sul suolo com-porta la modifica dell’uso delsuolo la Regione ha ritenutonecessario dotarsi di questostrumento conoscitivo».

Malac.

Parco del Trebbia,si delineano i timonieri:Trespidi confermato,Pozzi nell’esecutivo

■ Nel comitato esecutivo delparco del Trebbia entra l’assesso-re provinciale Filippo Pozzi. As-sessore all’agricoltura, una sceltache pare voler rassicurare defini-tivamente gli agricoltori che daanni osteggiavano la forma di unparco inteso come vincolo. Ma ilparco è come «un piccolo Comu-ne» spiega il sindaco di Gossolen-go, Maria Angela Bianchi, neoe-letta alla presidenza del consor-zio. Tra i primi progetti - per ilmomento ancora nel cassetto - cisarebbero piste di camminamen-

to capaci di attraversare l’area in-tercomunale. I Comuni hannochiesto alla Provincia di finanzia-re questi percorsi, che sarebberorealizzati in modo parallelo allanuova pista ciclabile, cantierabi-le da giugno, tra Vallera e Gosso-lengo, in attesa del tratto finaletra Gossolengo e Rivergaro. Laprima riunione del consiglio delconsorzio, ieri mattina in Provin-cia, ha visto la conferma della no-mina del presidente della Provin-cia, Massimo Trespidi, a presi-dente del consiglio del consorzio

del parco del Trebbia, come anti-cipato giorni fa. L’assessore Poz-zi compone invece il comitato e-secutivo, insieme al vicesindacodi Piacenza Francesco Cacciato-re - scelto come vicepresidente -e agli assessori Fabrizio Narbonidi Rivergaro e Fabio Panizzari diRottofreno. La Provincia detieneuna quota del parco pari al 30%,il Comune di Piacenza possiedeil 25%, i primi cittadini Bianchi(Gossolengo), Giulio Maserati(Rottofreno), Pietro Martini (Ri-vergaro) Francesco Zangrandi

(Calendasco), Andrea Barocelli(Gragnano) e il Comune di Gaz-zola (rappresentato ieri dall’as-sessore Simone Maserati) vanta-no ciascuno il 7,5% dell’ente. Nelcorso della prima seduta del co-mitato esecutivo verrà indivi-duata la figura del direttore delconsorzio, probabilmente la di-rigente provinciale Adalgisa Tor-selli. Convergenza, ieri mattina,anche sul presidente del collegiodei revisori: sarà Fabio Sbordi, at-tuale presidente del collegio deirevisori della Provincia. «Il parco

del Trebbia - ha sottolineato Tre-spidi - sarà una risorsa e non unlimite, un’opportunità e non unimpedimento. Vogliamo metterein campo una politica dinamica

che ne faccia uno strumento pervalorizzare il territorio e le suepeculiarità, nel rispetto del pae-saggio e dell’ambiente». «Il parcosarà praticamente a costo zero,nessuno prenderà un compen-so», precisa il sindaco di Riverga-ro, Pietro Martini. «Il parco èun’istituzione seria - commentail sindaco Bianchi - Iniziano conil creare l’organizzazione, cer-cando di semplificare le pratiche.Il personale del parco sarà com-posto dall’organico del Comunedi Piacenza e della Provincia. Iosono nata e vissuta a Gossolengo,ho imparato a nuotare nel Treb-bia: sarebbe bello se i nostri cit-tadini potessero riscoprire il va-lore del fiume».

Malac.

La riunione del consiglio del consorzio

I progettinel cassetto

SUL SITO DELLA REGIONEFotovoltaico,cartinacon le aree idoneeFossadello: aspettiamo

▼AL VIA IL 14 MARZO

L’Unità d’Italia in tre convegniPIACENZA - Tre conferenze e ilcoinvolgimento dei 48 comunidel territorio attraverso un lo-go da esporre nelle sedi muni-cipali sono le iniziative che laProvincia ha in programmaper i festeggiamenti dell’Unitàd’Italia e che si svolgerannoquasi in concomitanza con tredate significative per la nostrastoria: il 17 marzo, il 2 Giugnoe il IV Novembre.

Conferenze tenute da tredocenti di orientamento di-verso dal cattolico al liberale allaico. Si parte dunque il 14marzo con un convegno che siterrà nella sala d’onore dellaPrefettura (sede della riunionedel primo consiglio provincia-le) con il professor EdoardoBressan quindi a seguire il 27maggio altro convegno di cuisarà protagonista Ernesto Gal-li della Loggia e infine il 28 ot-tobre ultimo incontro del ciclocon il professor Alberto Banti.

PRESIDENTE NON ASCOLTA Diversi altri argomenti sotto-posti all’attenzione del consi-glio. Da Boiardi che ha stuzzi-cato Trespidi sui fondi per il Poe il fotovoltaico. A cominciaredall’incontro con il comitatodei cittadini di Fossadello e poisulle scelte in questo campodell’amministrazione: «Quan-ti impianti contigui avete au-torizzato? ». «Con il Comitatodi Fossadello ci vedremo lu-nedì - ha detto Trespidi - ma ioincontro i cittadini e non gliavvocati», ha risposto aggiun-gendo che sulla vicenda ci so-no «strumentalizzazioni daparte di una componente am-bientalista».

BONIFICA, ALTRA SENTENZA Di bonifica si sono occupati iconsiglieri Antonino Coppoli-no e Bruno Ferrari. Il primo harelazionato sull’audizione a-vuta di fronte alla Consulta digaranzia statutaria a Bolognaper illustrare la proposta dilegge piacentina sulla riformadella legge regionale. E’ statorilevato - ha spiegato Coppoli-no - l’incompatibilità con lostatuto la presentazione diproposte di legge che abbianoattinenza con le leggi tributa-rie e di bilancio, tuttavia è sta-to sottolineato da parte nostrache la materia non ha effettisul bilancio regionale. Soddi-sfatto Coppolino del confron-to avuto in Regione in quantonella risoluzione della Consul-ta viene rilevato che nientevieta che l’assemblea prendain esame l’articolo 1 per unariscrittura. Dal canto suo Fer-rari ha poi annunciato che ilComune di Ferriere ha incas-sato un’altra vittoria contro ilConsorzio vincendo una cau-sa intentata nel 1999 quandolo stesso Ferrari era sindaco.

Sopra, iconsiglieri dellaLega NordThomas Paganie Enzo Varani; afianco GianPaolo Speroni (foto Lunini)

LIBERTÀSabato 26 febbraio 2011 23

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25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

PIACENZA - Libertà PIACENZA - Libertà

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Libertà di parolaBERLUSCONI SBAGLIA

NELLA SCUOLA CI SONOTUTTI GLI ORIENTAMENTI

✒Egregio direttore,chiedo spazio per commentare l’ul-tima "paranoica" dichiarazione delPresidente del Consiglio Silvio Ber-lusconi, secondo il quale i docentidella scuola pubblica inculchereb-bero negli alunni "valori diversi daquelli delle famiglie".Insegno da molti anni storia e filo-sofia presso il liceo scientifico diFiorenzuola d’Arda e dispongo di u-na cospicua quantità di dati empi-rici che confutano quanto afferma-to dal premier. Per farla breve, nelmio istituto operano docenti por-tatori dei più diversi orientamentipolitici e religiosi: docenti di destra,di centro, di sinistra, docenti catto-lici, agnostici, atei.Un importante fattore di arricchi-mento culturale per gli alunni è co-stituito dalla pluralità delle voci edelle interpretazioni dei problemi.Un esempio tra i tanti: relativamen-te al tema del testamento biologicoil discente può ascoltare le ragionidel cattolico e quelle del laico valu-tando in totale autonomia la soli-dità delle une e delle altre. Aggiun-go che nei giorni scorsi sono statigraditi ospiti del nostro Istituto i"laici" autori del film-documenta-rio "Niente paura" e il vescovo diPiacenza mons. Gianni Ambrosio.Ovviamente, la pluralità dei temi edelle voci non è illimitata: per es, ilbunga bunga non è compreso neinostri programmi.prof. Luciano Orlandini(docente di storia e filosofia)

MILLEPROROGHE

ANCORA UN RINVIO SULLEMULTE QUOTE LATTE

✒Egregio direttore, ogni annovede la luce nel mese di febbraio ilcosiddetto Decreto milleproroghe,usato per sanare piccole e grandiquestioni politiche rimaste in so-speso. In altre parole il suddettoprovvedimento dovrebbe essere u-tile per far fronte esclusivamente adimpellenti necessità e non ad ac-contentare questo o quel partito afini propagandistici.Leggendo una bozza del millepro-roghe vediamo ancora un rinvioper il pagamento delle multe chesono tenuti a versare gli allevatoriche hanno "splafonato" le quotelatte, cioè hanno prodotto più lattedi quanto consentito dall’Europa.La norma, sollecitata - non è un ca-so - dalla Lega, prevede lo slitta-mento di sei mesi per l’inizio deiversamenti, che vengono spostaticosì dal 31 dicembre 2010 al 30 giu-gno 2011 con i relativi oneri, pari acirca 30 milioni di euro, prelevatidai fondi per le politiche sociali, lafamiglia e il diritto allo studio.Oltretutto la legge 33/2009 del le-ghista Luca Zaia stabiliva che l’ope-razione di rateizzazione si sarebbedovuta concludere entro la fine del2009, invece il pagamento della pri-ma rata annuale è slittato dal mesedi luglio 2010 a dicembre 2010, e in-fine ora al 30 giugno 2011.Italia dei Valori ritiene quest’emen-damento scandaloso, la Lega in talmodo è complice nel premiare po-che centinaia di allevatori furbi ascapito delle migliaia di onesti.Andrea FossatiCoordinatore giovaniItalia dei Valori Piacenza

LA FANTASIA - 1

UN SOGNO POLITICO:TORNA DE GASPERI

✒Gentile direttore,un po’ di tempo fa ero cascato nel-la trappola di un lettore buontem-pone prendendo sul serio una let-tera satirica, e mi ero un po’ vergo-gnato. Ora cerco di non cadere nel-lo stesso errore o in quello contra-rio.Non si sa mai con la satira. Non si samai, tuttavia di questi tempi, concerti miei interlocutori, e mi riescespesso difficile capire se parlano sulserio o meno. In entrambi i casi èconsigliabile sorridere e passar via.Un signore che si firma R. A. su Li-bertà dei giorni scorsi racconta diaver fatto un sogno proiettato sul

2013. Un bel sogno, sembra, per lui,ma esiziale per la nostra povera Ita-lia. La sua lettera mi ha fatto ricor-dare un mio sogno di poche notti fache al risveglio mi ha lasciato felice,anche se per pochi istanti.Il capo del governo italiano degli ul-timi quindici anni, su per giù, haperso le elezioni ed è stato accom-pagnato a Milano da una coppia digiovani carabinieri perché conti-nuava a rifiutare di presentarsi altribunale che lo aveva convocatoper processarlo quattro o cinquevolte nello spazio di due mesi pernumerosi reati commessi nel corsodella sua turbinosa vita. All’arrivo,non mancava una turba di giovaniragazze in minigonna che scandi-vano il suo nome, appaiate a uncentinaio di vecchie signore chesventolavano copia di riviste fem-minili e di gossip o fotografie di no-ti procacciatori nel settore dellospettacolo.A Roma, nel frattempo, il Capo del-lo Stato aveva incaricato Alcide DeGasperi di formare un governo diincensurati e mai indagati. Nel so-gno ho visto passare volti noti comeEinaudi, Malagodi, Zaccagnini,Nenni, Pertini, Berlinguer, Amen-dola, La Malfa padre, Lombardi,Spadolini, la Anselmi, la Jotti e tan-te altre persone degne che nel miosogno vedevo circolare per la cittàsenza scorta o al massimo un cara-biniere al fianco, uscire dalle lorocase modeste con l’ombrello in ma-no, qualche volta accompagnati damogli regolarmente sposate.I loro festini domenicali consiste-vano in qualche partita alla boccio-fila del paese o in qualche conver-sazione salottiera davanti ad unatazza di the o al massimo un bic-chiere di Prosecco. Alle 23 o al mas-simo alle 24 tutti a casa. La mattinadopo alle 9 c’era da timbrare il car-tellino. Niente telefonate alle que-sture per liberare, che so, la donnadi servizio di Gheddafi.Niente ville e niente aerei privati odell’Aeronautica militare per le a-michette, qualche Lancia Thema eperfino qualche bicicletta o motori-no. Dieci giorni di vacanza a Ferra-gosto in Val d’Aosta.Il mio sogno finiva lì, purtroppo.Per fortuna ero ancora al 2011.Giacomo Morandi

LA FANTASIA - 2

BERLUSCONICONDANNATO

✒Egregio direttore,il presidente del Consiglio è statorinviato a giudizio e giustamente gliè stata applicata la legge del con-trappasso. Sarà giudicato da tre giu-dici... donna! I casi della vita sonoveramente strani. Dante, Virgilio eBeatrice stanno sicuramente sorri-dendo sotto i baffi. In caso di con-danna il Premier sarà costretto a vi-sionare 24 ore su 24 ininterrotta-mente i film E giustizia per tutti conAl Pacino ed Erin Brocovich con Ju-lia Roberts.Nell’intervallo potrà distrarsi con lapartita di calcio Liverpool Milan 3 -3 vinta ai calci di rigore dai Reds.Trattasi della finale di ChampionsLeague 2005. Le bibite gli verrannoservite da Ronaldinho.Graziano Dadà

AL SUPERMERCATO

UNA DONNA MUSULMANAINTERAMENTE COPERTADAL BURQUA

✒Gentilissimo direttore,nei mesi di ottobre e novembre del-lo scorso anno io e mia moglie ab-

biamo fatto dei viaggi turistici in E-gitto ed in India (per l’Egitto ci pian-ge il cuore dopo quello che è succes-so), rimanendo molto soddisfattiper quanto visto (storia, arte e cultu-ra), ma certamente non soddisfattiper il modo in cui la gente vive (spor-cizia, degrado e povertà).Ovunque, durante quei giorni, ab-biamo rispettato le loro regole, am-mirato le loro Moschee dove abbia-mo camminato scalzi e indossatopalandrane.Nei giorni scorsi però ci siamo trova-ti in una situazione per noi increscio-sa, in quanto, girando tra gli scaffalidi un Ipermercato per fare la spesa,con grande sorpresa una donna mu-sulmana vicino al suo uomo vestitomodernamente all’occidentale, eracol burqa nero e si vedevano solo gliocchi (tra i due occhi un nastrino ne-ro). Quando noi eravamo nella loroterra, pur non accettando dentro dinoi quello che vedevamo, non ci sia-mo permessi di dire nulla pur com-miserando appunto la situazione deiquelle donne (è la loro cultura). Quiin Italia no, noi non lo accettiamo,anche perché in luoghi sensibili co-me un ipermercato non si può accet-tare che una persona nasconda a tut-ti il proprio volto.Che rispettino le nostre regole come

noi rispettiamo le loro, altrimenti sene tornino al proprio Paese.Premetto che non siamo assoluta-mente razzisti, anzi ci occupiamodel sociale in Caritas e in una Asso-ciazione di Consumatori. Tra l’altroabbiamo avvisato i vigilantes pre-senti all’entrata, ma loro non aveva-no informative in merito e prende-vano atto della nostra segnalazioneper chiedere dettagli sul comporta-mento da seguire in questi casi. Lostesso per il direttore dell’ipermer-cato il quale anche lui si sarebbeinformato sul da farsi.Secondo noi in questi casi si dovreb-bero chiamare le Forze dell’Ordine,altrimenti non si capisce più dove an-dremo a finire se chiunque può per-mettersi di fare quello che vuole in I-talia. Basta vedere la guerra che è inatto sulle nostre strade dove nessunorispetta le più elementari regole.Lettera firmataPiacenza

PODENZANO

LE NOSTRE RICHIESTESONO STATE ACCOLTE

✒Carissimo direttore,siamo un gruppo di abitanti di Vera-no, piccolo paradiso rurale nel Co-mune di Podenzano. Le scriviamo

per comunicarle che alcuni giorni fail sindaco, con la Giunta comunale,hanno accettato l’invito per un con-fronto sui temi riguardanti il futurodella nostra amata frazione. E’ statopositivo il fatto che un’Amministra-zione si sia resa disponibile ed aper-ta nei confronti dei suoi abitanti.I temi salienti della serata sono statigli sviluppi urbanistici del borgo sto-rico, meritevole di tutela e salva-guardia. Considerate le caratteristi-che architettoniche della piccola fra-zione, la nostra preoccupazioneprincipale è che eventuali nuove a-bitazioni possano deturpare la bel-lezza dell’antico insediamento rura-le ottocentesco.Fortunatamente però l’amministra-zione ci ha confermato che verran-no posti dei vincoli permanenti nelnuovo piano regolatore (PRG), ri-guardante le costruzioni già pro-grammate, in modo da armonizzar-le con gli stili architettonici e forma-li già presenti.Ciò che più ci ha confortati è stata larassicurazione e la conferma di unaposizione sfavorevole, urlata a granvoce, di un secco “NO! “ alla cemen-tificazione.Infatti le uniche varianti al PRG co-munale consisteranno in sposta-menti di aree edificabili di ugual me-tratura e non prevederanno alcunincremento urbanistico. Noi abitan-ti di Verano speriamo che questepromesse non cadano nel “dimen-ticatoio”, a causa dei numerosi com-piti e doveri a cui la giunta deveprovvedere.Un ringraziamento, quindi, all’Am-ministrazione comunale di Poden-zano per la sua attenzione alle no-stre esigenze!Nicole TumminelloMaria BergaminiManuele GiacopazziMarilena CaprioliLinda BaldiniFrancesco SoressiRita MalchiodiLucio SoressiLuca SoressiElisabetta PozzoliLalla BarbieriGiovanna BaffiM. Caterina MalchiodiGiorgio CortesiMarco RizziElena RizziAntonio RizziPietro GranettiMaura SopraniGiovanni ChiappaI giovani e gli abitanti di Verano

amma Ivana e papà Valerio qualchemese fa hanno avuto il coraggio di scri-vere una lettera aperta alla loro figlia,

Valeria, studentessa, ringraziandola. E’ una fami-glia unita ma in difficoltà. Il papà è in cassa inte-grazione,la mamma lavora saltuariamente.Vivo-

M no con poco.La figlia li incoraggia,non fa pesareai genitori le rinunce continue cui è costretta ri-spetto alle sue compagne.Uniti nel fronteggiareil momento difficile.Uniti nel trovare le soluzioniper andare avanti,per uscire dal tunnel.La ragaz-za studia, si impegna molto ed ha ottimi risulta-

ti.Brava Valeria.Sei un esempio.Una figlia che aiu-ta i genitori nella resistenza al bisogno,che sa tro-vare nella famiglia, nelle rinunce, nell’amicizia enello studio quei valori che ti rendono serena egioiosa.Buon compleanno,cara Valeria.

Gaetano Rizzuto

Caro direttore, oggi mamma I-vana e papà Valerio scrivononon per lamentarsi di qualco-sa ma per gioire. La nostra Va-leria ha portato a casa la pagel-la ed è stata per noi una soddi-sfazione immensa, un piacereche ci ripaga alla grande di tut-ti i sacrifici che si fanno e che fascomparire tristezze e preoc-cupazioni.

E’ arrivata anche la lettera

dalla Regione con le congratu-lazioni per i brillanti risultatiscolastici conseguiti.

Oggi la nostra Valeria compiegli anni e noi vorremmo farlepubblicamente gli auguri conqueste parole: "Cara Valeria, tulo sai che sei il nostro grandeamore e la nostra gioia e noisiamo felicissimi e orgogliosidi avere una figlia come te. Ri-mani sempre così. Con la tua

semplicità, la tua gioia, il tuosorriso, la tua dolcezza e la tuasaggezza. Continua sempre adavere il tuo carattere stupen-do. Porta avanti il tuo rispettoverso le persone e tutte le altreforme di vita. Sii sempre a

fianco delle persone più debo-li e indifese e continua a ren-derti disponibile verso le tue a-miche e amici e verso tuttiquelli che hanno bisogno diaiuto. Il tuo essere così comesei è un dono grandissimo, evedrai che la vita ti ripagheràcon tante gioie. Auguri amore.Auguri immensi di buon com-pleanno. Con infinito amore

Mamma Ivana e papà Valerio

Il Direttore risponde

Rimani sempre così, con latua semplicità, la tua gioia

Valeria, sii sempre al fianco dei più deboli

Galleriadi ritrattipiacentini

◗◗ I piccoli alunnidella scuoladell’infanzia Cadutiper la Patria diRottofreno in visita aLibertà e Telelibertà,accompagnati dallaloro insegnante.Qui sono ripresi nelMuseo della stampa

Il giornale della gente

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Certificato n. 6892del 21-12-2010

La tiratura di ieri, domenica 27 febbraio 2011,è stata di 39.552 copie

Quotidiano di Piacenza fondato da Ernesto Prati nel 1883

DIRETTORE RESPONSABILE: Gaetano RizzutoCAPOREDATTORE CENTRALE: Alberto Agosti

EDITORE E STAMPATORE

Editoriale Libertà S.p.a.29121 Piacenza - Via Benedettine, 68 Tel. 0523.393939 - Fax 0523.393962

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

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Alessandro Miglioli, Marco MoroniDIRETTORE GENERALE: Marco Zazzali

NECROLOGIE SERVIZIO SPORTELLO - Via Giarelli 4/6 - Orari: dal lunedìal venerdì 8.30-12.30 e 14.30-21.30; sabato domenica e festivi 16.30-21.30. SERVIZIO TELEFONICO: Tel. 0523/384.999 - fax 0523/384.967 -Orari dal lunedì al venerdì: 15.30/21.30; sabato, domenica e festivi:16.30-21.30.Prezzi necrologie: € 1,00 per parola - neretto € 2,00 - spazio foto €82,00 - parola anniversario o ringraziamento € 3,50 - croce € 42,00 -partecipazioni minimo 10 parole € 0,82 per parola - neretto € 1,64 perparola -

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LA POESIA

Il viaggiodi ESTER ALBIERO

Con una borsa sulle spallescendi, di buon passo

e giungi, finalmente a valle.Hai negli occhi tanta malinconia,

il peso degli anniche sono volati via.

Non hai nessuno accanto,solo il cane tuo fedele,

scodinzola, al tuo fianco.Intraprendendo un viaggio senza

ritorno, sei partito,all'iniziar del giorno.

Volgendo lo sguardo disperatoattorno a te,

la casa, gli alberi, il verde prato.Verso l'ignoto ora vai,

e sempre solo, anche con gli altri,te ne stai.

A volte la vita,d'un tratto può cambiare,e,con un colpo di spugna,

tutto il passato, cancellare.Intanto hai i ricordi di quel che è stato,

sarai convinto, di non valere niente,oh, vecchio mio, forse hai dimenticato.

Ognuno è importante nella vitae non deve pensare mai,

che sia finita.Qualcuno, forse un passante,

fa un cenno di saluto,da te, poco distante.

Un raggio di sole, t'accarezzatimidamente,

il buio che c'è in te,scompare, improvvisamente.

Quando al tramonto,andrà a letto il sole,ed il campanile rintoccherà,

lentamente le oreun uomo si vedrà da lontan spuntare,

e ripercorrer la viaper, a casa ritornare.

LIBERTÀ lunedìLunedì 28 febbraio 201154

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26 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 28 - 02- 2011

PIACENZA - Libertà

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Libertà di parolaDAL 1° MARZO

TAGLI ALLE CORSE, ALTRIDANNI PER I PENDOLARI

✒Spettabile direttore, volevosegnalarvi che dal 1° marzo con lariduzione del servizio autobus ef-fettuato da Tempi (in particolarela soppressione della 1ª corsamattutina per molte linee) ci sa-ranno ulteriori disagi per i pen-dolari piacentini. Ad esempio iodovendomi recare spesso a Tori-no con il treno delle 6.38 utilizzol’autobus, ma ora con la soppres-sione mi vedrò costretto ad usarela macchina e lasciarla nel par-cheggio (a volte anche per diver-si giorni, in quanto per lavoro stovia alcune giornate consecutive).Non posso neppure utilizzare labicicletta (tra l’altro non sempreutilizzabile in caso di maltempo),in quanto ho con me anche la va-ligia necessaria alla trasferta.Questo, come potete capire è undisagio, oltre che: una fonte dimaggior inquinamento; un po-tenziale pericolo di subire danniall’automezzo lasciato incustodi-to nel parcheggio; un danno eco-nomico in quanto ho da poco fat-to l’abbonamento annuale di cuinon potrò usufruire.Insomma, questa decisione misembra penalizzare molti pendo-lari costretti a prendere il trenomolto presto al mattino, che con-trovoglia si vedranno costretto adusare l’auto e non potranno piùusufruire dell’autobus.Ermanno BertolottiUn utente Tempidecisamente arrabbiato

IN ITALIA

CON L’ENTRATA DELL’EUROUNA VERA ANARCHIA

✒Egregio direttore,faccio presente per chi non lo sache con l’entrata in vigore del-l’Euro c’è stata in Italia una veraanarchia sulla sua applicazione.Lo stipendio e la pensione han-no il valore reale dell’euro, cioèmetà della lira, per il resto è stataraddoppiata la lira. Questa cosarisulta una vera ingiustizia e chiha il dovere di sistemare la situa-zione lo faccia al più presto, altri-menti il grido del povero (cetomedio minimo) arriverà alle o-recchie di nostro Signore e la suagiustizia verrà quando menol’uomo se l’aspetta.In questo mondo si può essereanche furbi, agire senza timor diDio, ma a Lui nulla sfugge e ascol-ta il grido del povero.La crisi generale non fa parte dicome è stato applicato l’euro,semmai contribuisce.Rita Cazzarini

AUTO BLU

LA MINISTRA FA RICORSOCONTRO LA MULTA

✒Gentile direttore,ho appreso dalla stampa nazio-nale della multa comminata re-centemente al ministro MichelaVittoria Brambilla dalla polizialocale del Comune di Calco, nelLecchese.Infatti, in una mattinata delloscorso ottobre, la sua "auto blu",un’Audi A8 con tanto di vetri o-scurati, commetteva e somma-va tutta una serie di gravi infra-zioni al Codice della strada nelrecarsi da casa sua all’aeroportodi Linate.Azzardati e pericolosi sorpassiper evitare la coda di autoveicolie camion, elevata velocità e man-cata precedenza alle rotatorie.La signora ministra, invece di pa-gare la sanzione di circa 200 eurogiunta regolarmente (e giusta-mente) presso la Presidenza delConsiglio dei Ministri, ha avuto lasfrontatezza di fare ricorso addu-cendo un ipotetico "espletamen-to di servizi urgenti di Istituto". Inparole povere l’urgenza connessaalle sue attività governative. Macosa aveva di tanto urgente la si-gnora ministra del Turismo pergiustificare un tale protervo com-portamento? Perché non com-portarsi come un normale citta-dino almeno nei confronti del

Codice della Strada?E poi, non sarebbe ora che i no-stri politici o perlomeno i nostriministri imparassero a servirsi diautoveicoli Fiat per avvalorarealmeno l’italianità della casa to-rinese? Altrimenti, non si lamen-tino, in seguito, che Marchion-ne abbia spostato la direzionedella Fiat a Detroit.Ezio Trasciatti

È EVIDENTE

C’È L’UNIONE EUROPEAMANCANO GLI EUROPEI

✒Egregio direttore, credo siachiaro a tutti, che si è realizzatal’unione europea, ma mancanogli europei. La prova lampante(ma non è la sola) si è verificatain questi giorni. Il nostro mini-stro Maroni ha chiesto aiuto al-l’Europa, per fronteggiare l’eso-do “biblico”, che proviene dallasponda opposta del mediterra-neo. Per il momento non è tale,ma è lecito pensare che lo possadiventare. Detto questo, va sot-tolineato che un buon ammini-stratore non aspetta che la casaprenda fuoco e poi corre a com-prare l’estintore, ma si procuraper tempo un buon impiantoantincendio.Cosa intendo dire con questa af-fermazione? Primo: che l’amici-zia e la solidarietà, non sonomerce da supermercato. Secon-do, che va coltivata e rafforzatanel tempo, in base ad una leggenon scritta, ma sempre attuale.Se io do una cosa a te tu dai una

cosa a me, se io rispetto te tu ri-spetti me. Tutto questo con il no-stro ministro, ma soprattutto lasua parte politica, non si è mairealizzato, anzi si è fatto di tuttoper ostacolare il realizzarsi del-l’unione europea. Naturalmen-te quando la “casa brucia”, si pre-tende un concreto aiuto dall’u-nione. A me pare che questa nonsia la strada giusta. E’ sicura-mente vero che era imprevedi-bile un tale disastro, ed una fe-rocia inaudita su esseri umani,ma è altrettanto vero che chequel famoso accordo di amiciziacon il dittatore Gheddafi, non èsolo molto oneroso, ma vergo-gnoso per l’Italia.Ora l’Europa (cinicamente dicoio) ci dice: prima avete fatto dasoli, continuate su questa strada.Termino con una battuta, bravocome il nostro presidente delconsiglio nel fare il baciamano alcolonnello Gheddafi non c’è nes-suno. Se è vero che l’ambasciataamericana, considera Berlusconiun “clown”, che tradotto significapagliaccio da circo. A me sembradifficile controbattere queste af-

fermazioni. Il fatto mi suggerisceuna celebre frase, “chi è causa delsuo mal pianga se stesso”.Celeste Romani

SERVITORE DELLO STATO

ITALIA DEI VALORIVICINA A GENCHI

✒Egregio direttore, l’Italia deiValori di Piacenza esprime tuttala sua solidarietà e vicinanza u-mana e politica nei confronti delpoliziotto Gioacchino Genchi, re-centemente destituito dal suo in-carico di funzionario di poliziaper essersi macchiato di un reatodi opinione. A Genchi, già colla-boratore di magistrati quali Fal-cone e Borsellino, è stato conte-stato di aver rilasciato dichiara-zioni dal contenuto lesivo delprestigio di organi ed istituzionidello Stato, nella fattispecie ilpresidente del consiglio Silvio B.Un soggetto che ha baciato lemani a Gheddafi, che è accusatodi concussione e di avere pagatouna minorenne per fare sesso. Insostanza un rappresentante del-le istituzioni che, in tutto il mon-

do, crea solo imbarazzi per l’Ita-lia. Perché B. è un uomo che l’o-norabilità se l’è macchiata da so-lo servendosi dello Stato senzabisogno delle dichiarazioni diGenchi: lui sì un uomo che haservito lo Stato.Sabrina FredaSegretario provincialeItalia dei Valori Piacenza

VIABILITÀ A PIACENZA

L’INNESTO IN ROTONDAÈ TROPPO VELOCE

✒Egregio direttore,le scrivo per evidenziare, a mioavviso, un problema di certa ur-genza e gravità.Nei nuovi lavori di sistemazionedella rotonda di viale Europa, viaBoschi e via Rigolli sembra evi-dente che l’innesto in rotondaverso via Boschi - via Beati risultirendere troppo veloce la circola-zione per chi transita in tale dire-zione; non potendo omettere dievidenziare come in uscita im-mediata dalla semicurva di cuisopra ci si trovi subito, alla sud-detta forte velocità, di fronte a chiesce dal parcheggio dello stabileInail, l’Istituto per l’Assicurazio-ne sugli infortuni sul lavoro. Pa-lazzo dal quale spesso e volentie-ri uscendo anche persone che apiedi e con problemi di deambu-lazione non hanno possibilità diuna visione reale dei mezzi chetransitano sempre troppo veloci,appunto.Evidenziando tale problematica,ci si augura che chi di dovere pri-ma della fine dei lavori prenda at-to di quanto magari non preven-tivato o non ancora constatatoponendo mente a risolvere talesituazione, che se non modifica-ta inevitabilmente renderà, unavolta aperte completamente levarie intersezioni, molto più checoncreta la possibilità che qual-cuno finisca col farsi male.Considerando la proposta Galva-ni responsabile dell’Anmil sulleauto incidentate nelle rotonde(sono a favore) non vorrei maiche tali auto le prelevino diretta-mente sul posto.Ringrazio anticipatamente del-l’opportunità di poter esprimereil mio parere.Marcello Orsi

VIZIO DEI CONDUTTORI TV

FATTA LA DOMANDASI ATTENDA LA RISPOSTA

✒Egregio direttore,per favore dica ai signori BrunoVespa, Giovanni Floris ed a tuttiquelli che presentano uno spet-tacolo d’approfondimento (”Bal-larò”, “Porta a porta”, ecc. ecc.)che alle domande fatte si deve at-tendere risposta: non dare la pro-pria, facendo conoscere il lorocredo politico.Poi quando si chiamano l’India,l’America o l’Australia la visionearriva subito ma la parola ritar-data. La luce è più veloce del suo-no, l’ho imparato in 3ª... elemen-tare. Quei signori non lo sanno.Ersilio PolledriCaratta di Gossolengo

A PIACENZA

UN’ESPERIENZADI BUONA SANITÀ

✒Caro direttore,Le chiedo cortesemente un po’di spazio nella Sua rubrica per-ché vorrei esprimere pubblica-mente la mia gratitudine versoquella parte del USL che spessoè messa in discussione.Parlo semplicemente dei serviziper ausili alle persone invalideche personalmente devo grati-ficare sia le impiegate del USLche lo staff delle assistenti sani-tarie per la loro grande disponi-bilità verso le persone invalide,bisognose ai ausili.Mi permetto inoltre (essendo unapersona diabetica) di gratificareanche il reparto di Diabetologiaper la grande disponibilità e pro-fessionalità verso noi pazienti, so-prattutto lo staff infermieristico.M. Teresa CornelliPiacenza

ingrazio il presidente della Pro Loco per a-vermi segnalato il caso.Non voglio entra-re nel merito della disputa sull’origine del

nome Rottofreno (Rutfrèi in dialetto piacentino)ma mi piace condividere con Danilo Bastardini ei lettori le diverse ipotesi sul campo.Anch’io cre-

R do che il “treno rotto” c’entri poco. Infatti, comedocumentato dalla storia,Rottofreno,questo an-tico e nobile Comune circondato dal Po,dal Treb-bia e dal torrente Tidone affonda,sicuramente,lesue origini in tempi assai lontani.Mi piace imma-ginare le imprese del generale cartaginese Anni-

bale, le sue incursioni, la seconda guerra punica,la “battaglia della Trebbia”,la rottura del freno delsuo cavallo.Bella anche la versione tedesca “roth-fried”,“amico della gloria”o “amico della pace”.Co-munque sia Rottofreno ci piace molto.

Gaetano Rizzuto

Egregio direttore,mi sento in dovere di spende-

re due parole, in merito a di-chiarazioni fatte in una recen-te trasmissione televisiva a li-vello nazionale, ove era con-corrente una persona residen-te nel Comune di Rottofreno;nella puntata in oggetto, con lapresenza tra il pubblico anchedel nostro primo cittadino, èstato spiegato che il nome delpaese Rottofreno è derivato dalfatto che in quella località untreno ha rotto l’impianto fre-

nante..., purtroppo da questodevo dissentire visto che il no-stro capoluogo esisteva già damolto tempo prima che fossestato inventato il treno.

La storia o meglio ancora latradizione ci dice che il nomedel paese è stato assegnatoper la rottura del morso (fre-no) di un cavallo, che nellospecifico doveva essere quellodel Condottiero Annibale du-rante la seconda guerra puni-ca, da qui il gonfalone del no-stro Comune porta l’immagi-

ne della testa di un cavallo conil morso rotto.

Altri studi ci dicono che ab-bia radici nelle antiche linguegermaniche, con il nome com-posto di "roth-fried" traducibi-le come "amico della pace",storpiato nella pronuncia enella trascrizione longobardaper giungere, infine, alla lati-

nizzazione in "Rottofridus".Ribadisco ancora con orgo-

glio che il nostro capoluogonon ha origini recenti, così co-me la frazione di San Nicolò,di cui si parla già nei primi"scritti" risalenti al periododell’Alto Medioevo, quando inquesto luogo, erano presentidue "hospitali", per i pellegri-ni che si recavano a Roma lun-go la Via Francigena.

Danilo BastardiniPresidente Associazione Pro Loco

San Nicolò a Trebbia

Il Direttore risponde

Da dove deriva il nome del Comune di Rottofreno

La rottura del freno del cavallo di Annibale

Galleriadi ritrattipiacentini

◗◗ Il CircoloSommozzatoriPiacenza allo stagedi immersione sottoi ghiacci sul lagodi Meugliano, Ivrea

Il giornale della gente

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LA POESIA

Musica Maestrodi FABRIZIO MOGGI

Che, bel detto,che invito,

va dicendo, gentilmentequalche attento e impazientito

divertente ascoltatore,che un pochino evanescente,

fa di questa, frase fatta,un autentico e diletto,metaforico, versetto.

Lo si annuncia, col gioir,e, con grande maestria,si vuol far, dell'ironia,ed un po’ di fantasia.

Presto fatto,era un film della Walt Disney,dell'immediato dopo guerra,

gran cimelio, di allegria,e di armoniosa parodia.

Di gran lunga,fù un successo,

da parlarne, ancora adesso.A sentirlo, pronunciare,

sembra, duopo,un richiamo, ad alzare,

gentilmente, la bacchetta,a colui, che dirige,

e da inizio, con maestria,a una bella sinfonia.

Musica maestro!Mi sovviene, che di fatto,

tante facce, va mostrando.Lo si usa,

in maniera sfarzosa e abituale,ha svariate sfacettature,

dalla scanzonata,alla più comune e usuale.

Ma è anchelo starter di partenza,

è l'augurio, più speciale,per un buon proseguimento, e,

per far più lieta, anche la piùsvariata meta...

LIBERTÀDomenica 27 febbraio 201162