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Rapporto di attività 2008-2012
Rapporto di attività 2008 – 20122 3
SommarioPrefazione di Peter Heesen e Fritz Neugebauer – Presidenti della CESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Presidenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Attività degli organi interni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Commissione „Occupazione e Affari sociali“ (SOC) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Commissione „Diritti della donna ed Uguaglianza di genere“ (FEMM) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
Consiglio di categoria „Amministrazione pubblica centrale e Finanze“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
Consiglio di categoria „Sicurezza“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
Consiglio di categoria „Difesa“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Consiglio di categoria „Giustizia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
Consiglio di categoria „Sanità“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
Consiglio di categoria „Istruzione“ (EDUC) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
Consiglio di categoria „Poste e Telecomunicazioni“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
Consiglio di categoria „Amministrazione locale e regionale“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Assi d’intervento prioritari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
I servizi pubblici: componente essenziale del modello economico e sociale europeo! . . . . . . . . . . . . . . 26
La CESI nel dialogo sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
Efficienza e giustizia fiscale: un obbligo economico e sociale che richiede del personale qualificato . 30
Accademia Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
Membri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
Rapporto di attività 2008 – 20124 5
Già all’ultimo Congresso della CESI del 2008,
le questioni sindacali e di politica europea
risentivano della crisi . Nella sua mozione principale
relativa alla crisi economica e finanziaria mondiale,
la CESI sollecitava tra l’altro l’Unione europea e gli
Stati membri alla messa a punto di una vigilanza
bancaria efficace, a praticare una politica congiunturale
anticiclica e a mirare ad un’armonizzazione fiscale
europea . La CESI aveva però prima di tutto lanciato un
monito perché non si sfruttasse la crisi per ulteriori
tagli allo Stato sociale .
Alla crisi finanziaria ha fatto seguito, dal 2009 e fino
ad oggi, la crisi del debito pubblico nella zona euro,
e anziché ingenti piani di stimolo fiscale, sono oggi
all’ordine del giorno drastici programmi di austerità .
La CESI sostiene gli sforzi tesi al risanamento dei
bilanci a lungo termine attraverso la riduzione del
debito pubblico . Ciò garantisce da un lato la libertà
di manovra degli Stati, dall’altro è espressione della
solidarietà intergenerazionale .
La CESI ha però continuamente espresso il grande
timore che, in molti casi, le misure per superare la crisi
siano fissate da governi e altre istituzioni pubbliche
in modo unilaterale, limitando così quel margine di
manovra dello Stato tanto necessario proprio in periodi
di crisi . Allo stesso modo la CESI condanna, alla luce
di presunte considerazioni di natura economica,
la spinta verso sempre maggiori privatizzazioni e
l’esternalizzazione delle funzioni pubbliche . Ciò ne
mette a repentaglio tanto la sostenibilità, quanto
il mantenimento delle competenze chiave ad esse
associate, di cui ci si priva troppo alla leggera .
Gli Stati europei e le loro amministrazioni pubbliche
sono, nel processo di unificazione europea, garanti di
pace, benessere e democrazia . Sono custodi dei diritti
fondamentali e dello Stato di diritto e definiscono,
insieme alle istituzioni europee, le condizioni quadro
per la crescita, l’occupazione e gli investimenti
nell’ordine socio-economico europeo . La CESI ha perciò
sempre messo particolarmente in risalto il significato e
il ruolo dello Stato e dei suoi funzionari . Nel presente
rapporto vengono quindi presentate le attività e le
rivendicazioni della CESI, delle sue commissioni, dei
consigli di categoria e dell’Accademia, finalizzate al
mantenimento di servizi pubblici di alta qualità in
Europa (si veda pag . 26) .
La CESI ha preso dura posizione contro quelle politiche
volte esclusivamente a tagli dei costi, piuttosto
che a far fronte all’esigenza di entrate pubbliche
più efficienti e più eque . È proprio in momenti di
risanamento di bilancio, che la garanzia del gettito
fiscale legittimamente dovuto agli Stati non è più una
mera questione di bilancio, ma anche di equità . Al
fine di assicurare efficienza e giustizia fiscale, gli Stati
membri e l’Unione europea devono dedicarsi più che
mai alla lotta alla frode e all’evasione fiscale . In questo
contesto la CESI si è opposta con forza a politiche
di bilancio di corto respiro volte alla riduzione di
personale dell’amministrazione fiscale (si veda pag . 30) .
La CESI ha salutato gli sforzi rivolti ad un maggiore
coordinamento della politica fiscale ed economica
in Europa . Malgrado le sue pesanti ripercussioni, la
situazione attuale offre anche un’opportunità unica .
Al più tardi a partire dalla crisi del debito sovrano, è in
effetti divenuto chiaro a tutti che l’unione monetaria
può riuscire solo se fiancheggiata da adeguate politiche
economiche e finanziarie a livello europeo . Ciò si
traduce, oltre che nel miglioramento della gestione
economico-finanziaria finalizzata al rigore di bilancio,
alla crescita e alla competitività, anche e soprattutto nel
rafforzamento delle componenti socio-occupazionali a
livello europeo .
È in special modo in momenti come questi che la CESI
deve prodigarsi, assieme ai propri affiliati, a favore
dell’ideale europeo e dell’unificazione europea . La
risposta ai quesiti attuali sulla continuazione del
Prefazione Peter Heesen Fritz Neugebauer&
Presidenti della CESI
Rapporto di attività 2008 – 20126 7
coinvolta in diversi comitati di dialogo sociale in qualità
di parte sociale riconosciuta (si veda pag . 28) . Numerosi
convegni rivolti ai suoi affiliati hanno inoltre offerto
la possibilità di discutere le prospettive della politica
sociale insieme con decisori nazionali ed europei
(pag . 32) .
Sulla scorta di tali conquiste e dei principi della CESI,
occorre continuare a promuovere e a perseguire con
decisione la strada del pluralismo e dell’autonomia
sindacale . Poiché la diversità, anche e soprattutto
in ambito sindacale, è più di un semplice slogan, è
espressione del pensare e dei valori democratici, ed è
così indissolubilmente collegata al canone dei diritti
fondamentali dell’Unione europea e dei suoi Stati
membri .
Anche negli anni a venire la costruzione europea dovrà
sopportare tensioni interne ed esterne di importante
entità, e in tali momenti il considerevole impegno dei
rappresentanti eletti, dei membri e dei collaboratori
della Confederazione Europea dei Sindacati
Indipendenti, rivestirà una grande importanza . La
CESI continuerà anche in futuro ad adoperarsi per i
valori europei e a far udire la propria voce a favore
dell’Europa sociale .
Approfittiamo di questa prefazione per ringraziare
quanti abbiano contribuito attivamente al lavoro della
CESI . Tale ringraziamento si estende in particolare
anche all’ex Segretario generale Helmut Müllers, che ha
lasciato l’incarico a fine 2011 . Senza la sua dedizione,
la dedizione di tutti i rappresentanti eletti della CESI,
di tutti i membri delle commissioni e dei consigli di
categoria, senza dimenticare il notevole impegno dei
collaboratori della Segreteria generale, non sarebbe
stato possibile questo forte posizionamento della
CESI dal 2008 in poi . Tale impegno, portato avanti con
successo dall’attuale Segretario generale Klaus Heeger,
mostra, insieme all’arrivo di nuove organizzazioni
membro, che i nostri sforzi a difesa e avanzamento
del modello sociale europeo sono più che mai di
attualità .
Auguriamo ai nuovi vertici della CESI e a tutta l’equipe
della CESI buona continuazione e ulteriori successi per
i prossimi quattro anni .
processo d’integrazione europea, può solo essere:
„più Europa“ . La CESI deve quindi ugualmente
caldeggiare la nozione di un’Unione europea che non
assicuri e perfezioni soltanto le libertà del mercato
interno, ma che sia più che mai vigile in materia
di diritti fondamentali e di principi dello Stato di
diritto . Un’Unione europea che voglia offrire ai propri
cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia,
deve contemporaneamente mirare alla sostenibilità,
alla piena occupazione, alla protezione sociale e alla
giustizia sociale . Un’Unione, pertanto, i cui compiti ed
obiettivi non si riducano più al solo completamento del
mercato interno, ma che porti avanti con forza anche il
diritto sociale e il diritto del lavoro in Europa .
L’ulteriore sviluppo dell’Europa sociale è quindi di
assoluta importanza, anche per riconciliare i cittadini,
e in particolare i lavoratori dipendenti, con questa
integrazione europea sempre più profonda . Tale
integrazione crescente deve andare di pari passo
con un progressivo sviluppo e formulazione del
modello sociale europeo, è questo dunque l’obiettivo
dichiarato della CESI . Tale lettura del modello sociale,
che rappresenta una delle maggiori conquiste del
nostro tempo, si fonda allo stesso modo sui principi
di responsabilità e di solidarietà . Occorre tutelare
e rafforzare tale conquista, tutt’altro che scontata
a livello mondiale, quale elemento fondante della
costruzione europea .
Da ciò deriva, da un lato, la convinzione che gli ambiti
di tradizionale competenza degli Stati membri, quali
la politica sociale, del lavoro e dell’occupazione,
abbiano ormai ripercussioni sull’Europa intera e non
possano pertanto più essere esclusivamente misurati
in base ai quadri normativi dei singoli Stati . Dall’altro
lato si riconosce la necessità di una visione europea
in qualsiasi intervento da parte delle politiche e delle
parti sociali in ambito di politica sociale . Per la CESI,
in qualità di confederazione sindacale europea, ciò
significa da un lato che si fissino nella legislazione
europea in materia di lavoro e affari sociali standard
minimi più elevati possibili, e dall’altro che il più
elevato numero di Stati membri applichi efficacemente
tali norme minime al fine di evitare il dumping sociale .
La CESI si è assunta la sua parte di responsabilità:
dall’ultimo Congresso è stata infatti fortemente
È proprio in momenti di risanamento di bilancio che la garanzia del gettito fiscale legittimamente dovuto agli Stati non è più una mera questione di bilancio, ma anche di equità.
Peter HeesenFritz Neugebauer
Presidente della CESI
Presidente della CESI
Prefazione
L’ulteriore sviluppo dell’Europa sociale è di assoluta importanza, anche per riconciliare i cittadini, e in particolare i lavoratori dipendenti, con un’integrazione europea sempre più profonda.
Rapporto di attività 2008 – 20128 9
Peter Heesendeutscher beamtenbund
und tarifunion (dbb)
Frank Stöhr deutscher beamtenbund
und tarifunion (dbb)
József Fehér Magyar Köztisztviselők, Közalkalmazottak
és Közszolgálati Dolgozók Szakszervezete
(MKKSZ)
Romain Wolff Confédération Générale de la Fonction
Publique (CGFP)
Urs Stauffer Zentralverband öffentliches Personal
Schweiz (ZV)
Marco Paolo Nigi Confederazione Generale dei Sindacati
Autonomi dei Lavoratori (CONF.S.A.L.)
Fritz NeugebauerEurofedop / Gewerkschaft Öffentlicher
Dienst (GÖD)
Christian Chapuis CGC- Fonctions Publiques
Domingo Fernández Veiguela Central Sindical Independiente y
de Funcionarios (CSI-F)
Wilhelm Gloss Eurofedop / Gewerkschaft Öffentlicher
Dienst (GÖD)
Esther Reyes Diez Eurofedop / SATSE, Sindicato de
Enfermería
Presidente
Tesoriere
Vicepresidente Vicepresidente
Vicepresidente
VicepresidentePresidente
Vicepresidente
Vicepresidente Presidente della CESI-Accademia Europa
Jadranko Vehar Eurofedop / Republički sindikat radnika
Hrvatske (RSRH)
Vicepresidente
Helmut Müllers Confederazione Europea dei Sindacati
Indipendenti (CESI)
Segretario generale (fino al 31.12.2011)
VicepresidenteSegretario generale (dal 01.01.2012)
Vicepresidente
Vicepresidente
Klaus HeegerConfederazione Europea dei Sindacati
Indipendenti (CESI)
Eric de Macker Eurofedop / Christelijk Nationaal
Vakverbond Publieke Zaak (CNV PZ)
Olivier Marie Eurofedop / Confédération française des
Travailleurs chrétiens des Postes et
des Télécommunications (CFTC/PT)
Presidenza
Rapporto di attività 2008 – 201210 11Attività degli organi interni
Senza la dedizione di tutti i rappresentanti eletti della CESI, di tutti i membri delle commissioni e dei consigli di categoria, senza dimenticare il notevole impegno dei collaboratori della Segreteria generale, non sarebbe stato possibile il forte posizionamento della CESI dal 2008 in poi.
Rapporto di attività 2008 – 201212 13
Su invito dei Presidenti della CESI, Peter Heesen e Fritz Neugebauer, nel
2012 si è riunita la commissione di programmazione in presenza dei
responsabili di tutte le commissioni e consigli di categoria della CESI . È stato
deciso in particolare di migliorare lo scambio di informazioni tra gli organi tec-
nici e quelli politici, al fine di rafforzare la coerenza, la sinergia e l’efficacia delle
attività della CESI in Europa .
È stata sottolineata l’importanza fondamentale dei consigli di categoria e delle
commissioni . Con l’ausilio della segreteria generale occorre quindi consolidarne
la posizione e promuoverne i rapporti con la Presidenza e il Comitato direttivo
della CESI .
La commissione di programmazione si riunirà all’inizio di ogni anno .
Attività degli organi interni
Rapporto di attività 2008 – 201214 15
Commissione „Occupazione e Affari sociali“ (SOC)
Commissione „Diritti della donna ed Uguaglianza di genere“ (FEMM)
Anche per il periodo 2009-2012, sono state
all’ordine del giorno della commissione
„Occupazione e affari sociali“ (SOC), presieduta da Klaus
Dauderstädt, tanto questioni socio-politiche che problematiche
legate al mondo del lavoro . La prima serie di argomenti
trattati riguarda gli effetti dello sviluppo demografico, e in
modo particolare la loro rilevanza per i gli ambiti dei sistemi
di sicurezza sociale quali la sanità, l’assistenza e i regimi
pensionistici . A tal merito sono stati elaborati dei pareri relativi
alle iniziative della Commissione europea . Altre importanti
questioni socio-politiche sono state la coesione sociale e taluni
aspetti della migrazione e dell’integrazione .
Dopo il 2009 (Anno europeo della creatività e dell’innovazione)
gli anni europei sono stati costantemente all’insegna di priorità
tematiche di competenza della commissione SOC, con l’Anno europeo contro la povertà e l’esclusione
sociale nel 2010, l’Anno europeo del volontariato nel 2011 e l’Anno europeo dell’invecchiamento attivo
nel 2012 . Ovviamente i membri della commissione SOC e i suoi ospiti si sono di volta in volta occupati
estesamente di tali questioni, vista la loro grande attualità .
Tra le tematiche specifiche alla prospettiva sindacale e dei lavoratori che rappresentano, hanno
accompagnato il lavoro della commissione SOC: l’orario di lavoro, la flessicurezza, la conciliazione
tra vita privata e professionale (work-life balance) e la sicurezza sul posto di lavoro . I membri della
commissione hanno accolto con entusiasmo il fatto che in particolare i convegni dell’Accademia Europa
a Roma e Lisbona abbiano trattato rispettivamente la salute sul posto di lavoro e la conciliazione tra vita
privata e professionale, ottenendo tra l’altro un ottimo riscontro .
Va da sé che anche la commissione SOC si sia occupata della crisi finanziaria e delle sue implicazioni per
i cittadini europei . Nel dibattito si sono inseriti anche la strategia Europa 2020 ed ulteriori reazioni del
mondo politico .
Buon esito ha dato l’organizzazione congiunta delle riunioni con la commissione „Diritti della donna ed
Uguaglianza di genere (FEMM)“; sono inoltre stati tessuti nuovi contatti anche coi consigli di categoria, in
modo particolare quello del settore sanità . Lo scambio di esperienze e di buone prassi ha costantemente
ricordato ai partecipanti la pertinenza e concretezza del lavoro svolto all’interno di questa commissione .
Con la Presidenza di Kirsten Lühmann, la
commissione „Diritti della donna ed Uguaglianza
di genere“ (FEMM) ha operato con rinnovato impegno anche
negli ultimi quattro anni per l’attuazione di politiche e di
obiettivi di pari opportunità a diversi livelli . Da un lato essa si è
attivata attraverso il seggio di cui dispone la CESI nel Comitato
direttivo della Lobby Europea delle Donne (LED), assicurato
dalla Presidente della commissione FEMM . Autonomamente
ha poi trattato le diverse tematiche sintomatiche delle molte
lacune ancora esistenti: divario retributivo basato sul genere
(gender pay gap), mobbing e molestie sessuali sul posto di
lavoro, violenza contro le donne, bilancio di genere (gender
budgeting), congedi parentali, conciliazione tra vita privata e
professionale, sottorappresentanza delle donna negli organi
politici ecc . Sono stati regolarmente invitati degli esperti coi
quali i membri della commissione FEMM hanno potuto confrontarsi su questioni specialistiche .
La commissione FEMM ha elaborato diversi pareri, da ultimo sul tema della “disparità di genere negli
organi di governo aziendale”, nel quale, nel quadro di una consultazione della Commissione europea, si
reclama una disciplina delle quote, con relative sanzioni . Nel parere relativo all’ “Immagine delle donne
nei media” si critica inoltre il fatto che le donne, tanto come professioniste dei media che nell’immagine
che proiettano, non rispecchino la realtà e la diversità della società, e in questo modo mal si prestano a
diventare punto di riferimento e modello per i giovani .
Sullo sfondo della crisi finanziaria e del debito in Europa, che non solo limita sensibilmente il margine
di manovra in termini economici, delle politiche e dei bilanci pubblici, ma che si traduce anche in
malcontento sociale, nelle riunioni congiunte con la commissione „Occupazione e affari sociali“ (SOC)
sono state trattate in più occasioni tematiche trasversali, quali l’aumento della disoccupazione, che
colpisce maggiormente categorie specifiche, come i giovani, i migranti e le donne .
PresidenteKlaus Dauderstädt dbbVicepresidentiMaria Geada Seoane USIEmilio Fatovic CONF .S .A .L .
PresidenteKirsten Lühmann dbbVicepresidentiCarmen Jaffke CGFPMarcela Gatciová Eurofedop/Sloves
Attività degli organi interni
Rapporto di attività 2008 – 201216 17
Consiglio di categoria „Amministrazione pubblica centrale e Finanze“
Nel quadro della creazione dei consigli di categoria, ad
inizio 2009 è stato istituito il consiglio di categoria
della CESI „Amministrazione pubblica centrale e Finanze“,
facendo seguito ad USSP . La prima riunione, condotta dal
Presidente del consiglio di categoria Christian Chapuis si è
svolta il 26 e 27 marzo 2009 a Lussemburgo e ha permesso di
discutere il dialogo sociale settoriale per le amministrazioni
centrali, e di elaborare un programma di lavoro per il consiglio
di categoria . Al suo interno è emersa la volontà comune di
sfruttare tali riunioni per promuovere gli scambi tra i sindacati
del settore, ma anche per promuovere la riflessione all’interno
della CESI, mettendo a sua disposizione dei pareri su ambiti
tematici per essa rilevanti .
Anche i servizi di interesse generale sono stati oggetto di
discussione . In questo caso si è trattato di arrivare ad un parere comune nel quadro delle tematiche di
attualità della Commissione europea .
Ogni incontro ha permesso dibattiti approfonditi e interessanti su questioni fondamentali quali
la partecipazione al dialogo sociale, il futuro delle pensioni e la cooperazione tra i servizi pubblici
in Europa . Sono stati inoltre discussi il ruolo dell’amministrazione fiscale nella crisi economica, in
particolare in rapporto alla giustizia fiscale, l’armonizzazione della base imponibile, la lotta alla frode
fiscale e l’armonizzazione del rendimento dei conti (si veda pag . 30) . Inoltre il consiglio di categoria si è
espresso a favore di un servizio pubblico sovrano nel quadro delle amministrazioni centrali, ma anche
in considerazione del rafforzamento del dialogo sociale formale attraverso la ricerca di nuovi Stati che
parteciperebbero a questi lavori (si veda pag . 28) .
Riassumendo si può dire che il consiglio di categoria „Amministrazione pubblica centrale e Finanze“ è
di fondamentale interesse per la CESI, in quanto sede di dibattito di importanti questioni per il settore .
Tutto ciò ha portato al riconoscimento della rappresentatività della CESI da parte della Commissione
europea e ne ha fatto una parte sociale a pieno titolo, consultata dalla Commissione europea anche
nel quadro di tutte le altre questioni . Nel prossimo mandato occorrerà portare avanti le riflessioni già
avviate, ma anche promuovere lo scambio tra i sindacati coinvolti e gli altri affiliati della CESI, affinché
possano offrire il loro contributo a questioni essenziali per il servizio pubblico sullo sfondo di una
congiuntura economica sfavorevole . Si tratta inoltre di mettere a disposizione di tutti i membri le
informazioni relative ad un dialogo sociale settoriale ancora troppo spesso sottovalutato e coinvolgerli
nelle ipotesi risolutive perseguite dalla CESI .
Consiglio di categoria „Sicurezza“
Tenendo conto della notevole importanza del
settore in questi ultimi anni, tanto a
livello europeo che negli Stati membri, nel periodo 2009-2012 il
consiglio di categoria „Sicurezza“ della CESI si è occupato degli
argomenti più diversi legati a questo settore .
I membri, sotto la Presidenza di Gerrit Van de Kamp, hanno fatto
il punto della situazione sullo spazio Schengen, al ricorrere del 25°
anniversario, e approfondito le prospettive di un suo allargamento .
A parte la questione del mantenimento di controlli di qualità alle
frontiere, dal punto di vista sindacale l’ampliamento dello spazio
Schengen solleva l’interrogativo di un possibile ridimensionamento
del personale doganale e della polizia di frontiera . È più che
mai necessaria un’adeguata formazione continua del personale,
accompagnata al contempo da un miglioramento dello scambio di
informazioni .
Un’altra fonte di preoccupazione è la violenza contro gli agenti
di polizia, che, a detta di tutti i membri del consiglio di categoria,
sta aumentando in modo eclatante . Altrettanto preoccupante è la
recente impennata del cyberbullismo . Il consiglio di categoria ha
pubblicato un parere sul tema, che reclama in modo particolare pene più severe per gli atti di violenza
contro le forze di polizia . È stato ugualmente concordato lo scambio reciproco di modelli virtuosi nella
lotta alla violenza sulle forze dell’ordine . La CESI ha inoltre istituito sul proprio sito internet un punto di
contatto per gli agenti di polizia vittime di violenza .
Per la maggior parte dei punti trattati nel periodo 2009-2012, i membri del consiglio di categoria hanno
potuto constatare che la mancanza di mezzi, ulteriormente aggravata dalla crisi economica, ha esercitato
un impatto considerevole sulle condizioni di lavoro del personale . Laddove non si è messo mano
agli stipendi e alla sicurezza sociale (com’è accaduto in Spagna), i tagli sono percettibili nelle misure
formative, nell’equipaggiamento, oppure nelle nuove assunzioni . Tale tendenza ha enormi ricadute sulla
motivazione degli agenti di polizia e sulla loro sicurezza, e in definitiva anche sulla sicurezza delle merci
e delle persone che sono incaricati di sorvegliare .
Infine, sotto l’impulso del consiglio di categoria „Sicurezza“, la CESI organizzerà nel 2013 un convegno
di follow-up al “Programma di Stoccolma” (definizione di un’agenda comune in materia di politica
interna e di sicurezza degli Stati membri dell’Unione europea) e i suoi effetti sulle strutture e sui
lavoratori, anche ed in particolare nei settori della sicurezza e della giustizia .
PresidenteChristian Chapuis CGC-Fonctions PubliquesVicepresidentKlaus Platzer Eurofedop/GÖD-FCG Jose Fernández CSI-F
PresidenteGerrit van de Kamp Eurofedop/ACP VicepresidentiHermann Benker dbbJosé Razafindranaly FGAF
Attività degli organi interni
Rapporto di attività 2008 – 201218 19
Consiglio di categoria „Difesa“Su invito del Presidente del consiglio di categoria
Jan Kleian, ha ripreso le proprie attività il
consiglio di categoria „Difesa“ . Esso permette agli
affiliati della CESI che rappresentano militari o civili che
operano nel settore della difesa, di aprire un confronto
sugli sviluppi del settore e sulle preoccupazioni di chi vi
lavora .
Negli ultimi anni il settore della difesa ha subito
profondi mutamenti (prolungamento delle azioni
militari, europeizzazione, fine del servizio militare
obbligatorio in molti paesi, ingenti tagli di bilancio ecc .),
con conseguenze di lungo periodo sui lavoratori del
settore . Il consiglio di categoria ritiene che il mondo
politico e la società debbano determinare quali siano le
aspettative politiche rispetto agli eserciti, e a partire da
ciò dotarle dei mezzi adeguati per l’espletamento dei
loro compiti .
Gli effetti dei tagli ai bilanci per la difesa, che
interessano in egual modo il personale e gli
equipaggiamenti, potrebbero essere contenuti attraverso uno sfruttamento condiviso dei
mezzi a livello europeo . Il consiglio di categoria ritiene inoltre che l’intensificarsi degli
interventi militari europei giustificherebbe un ravvicinamento delle condizioni di lavoro e della
rappresentanza sindacale dei soldati coinvolti .
Il consiglio di categoria ha inoltre posto le basi per un lavoro di lungo termine che porti al
rafforzamento delle rivendicazioni dei militari europei in materia di rappresentanza degli
interessi della categoria . In qualità di cittadini a pieno titolo, cui spetta il compito della difesa
della libertà e dei diritti umani in un numero crescente di missioni, i militari stessi hanno il
diritto di essere rappresentati al meglio di fronte al proprio datore di lavoro . Gli esempi dei
paesi in cui i soldati godono di una rappresentanza adeguata, mostrano, secondo il consiglio
di categoria, che ciò non rappresenta in alcun modo una minaccia per la disciplina, anzi, essa
permette ai datori di lavoro di avere degli interlocutori per discutere l’introduzione di riforme e
le modalità più appropriate della loro attuazione .
Consiglio di categoria „Giustizia“
Negli ultimi quattro anni gli esperti del
consiglio di categoria „Giustizia“ hanno
analizzato le diverse questioni a cui sono confrontati
i lavoratori del settore . Sotto la guida del Presidente
Mark Freeman, sono emersi al centro del dibattito
la crisi economica, i tagli ai bilanci pubblici e le loro
conseguenze a livello sociale, ma anche la qualità e le
condizioni di lavoro .
Tutto ciò è avvenuto sullo sfondo di un’integrazione
europea sempre maggiore, nel quale l’Unione europea
adotta leggi e misure che mirano alla realizzazione e al
completamento dello spazio europeo di libertà, sicurezza
e giustizia . In questo contesto si collocano anche la
collaborazione tra le autorità giudiziarie e di polizia . Tale
ambito può ugualmente essere visto come il rovescio del
mercato interno e delle sue libertà economiche . Laddove
però esiste la possibilità di circolare liberamente, di
stabilirsi e di lavorare dove meglio si crede, e dove anche
il crimine non conosce più frontiere, è necessaria una
più stretta collaborazione tra autorità, insieme ad una
migliore comprensione reciproca tra Stati membri .
Ciò nonostante l’applicazione delle decisioni adottate in sede europea, così come altre
importanti responsabilità in questo campo, rimane competenza degli Stati membri e quindi
delle rispettive amministrazioni pubbliche . Il personale di queste ultime ha pertanto
riconosciuto la necessità di un costante aggiornamento sugli sviluppi nei rispettivi paesi, della
messa in guardia dalle tendenze negative e di uno scambio reciproco di modelli di successo .
Diverse quindi le tematiche all’ordine del giorno: giustizia telematica, braccialetto elettronico,
salute e sicurezza di operatori e detenuti nel sistema carcerario, forme di reclusione alternative,
ma anche formazione iniziale e continua, direttiva sull’orario di lavoro, pagamento delle
pensioni e incentivi finanziari . Il consiglio di categoria ha inoltre emesso pareri relativi a
progetti specifici, quali le privatizzazioni nel settore penitenziario: qui si sono discussi compiti
e doveri in ambiti estremamente sensibili, che interpellano tanto questioni di sicurezza che
i diritti fondamentali, e che devono rimanere nelle mani di operatori pubblici piuttosto che
essere compromessi per presunte ragioni economiche .
PresidenteJan Kleian Eurofedop/ACOMVicepresidenteWilhelm Waldner Eurofedop/GÖD-FCG
PresidenteMark Freeman Eurofedop/POAVicepresidentiJohn Clinton Eurofedop/POA-IrelandJohn Hansen FF (fino al 2011)
Attività degli organi interni
Rapporto di attività 2008 – 201220 21
Consiglio di categoria „Sanità“L’Europa si vede confrontata
a numerosi problemi
che hanno una forte incidenza sui sistemi sanitari .
Questi – come altri settori – sono interessati da
ristrettezze di bilancio e soppressione di posti di
lavoro . Anche il cambiamento demografico porta con
sé enormi conseguenze, in quanto a persone sempre
più anziane e più bisognose di cure, corrispondono
sempre meno giovani che vogliano lavorare nel
settore sanitario .
Un’ulteriore aggravante sono i flussi migratori
intracomunitari, ma anche all’interno dei singoli Stati
membri, con lavoratori sempre più qualificati del
settore sanitario che si spostano nelle regioni più
attraenti dal punto di vista professionale, e sempre
più territori che soffrono per carenza di servizi e di
personale .
Con la Presidenza di Esther Reyes Diez, il consiglio
di categoria „Sanità“ è entrato nel merito di
tali problematiche e ha preso posizione per un
potenziamento di tali categorie professionali e per un miglioramento delle loro condizioni
lavorative, delle quali i pazienti non possono che trarre giovamento . Gli argomenti di dibattito
sono stati diversi, quali la mobilità nel settore sanitario e le sue conseguenze per il personale .
Questi temi hanno costituito tra l’altro la base per il convegno „Mobilità del personale sanitario
all’interno dell’Unione europea“, organizzato dall’Accademia Europa a Riga .
Un ulteriore argomento è stato la sempre più importante sanità telematica (e-health), ovvero
un’assistenza sanitaria coadiuvata da mezzi di comunicazione elettronici, che possa permettere
di ovviare parzialmente ad un’insufficiente offerta sanitaria, ma che richiede al contempo anche
una formazione e formazione continua di alta qualità del personale .
Tra le altre tematiche citiamo la sicurezza dei pazienti, ma anche degli operatori sanitari, ad
esempio rispetto alle punture accidentali da ago .
Consiglio di categoria „Istruzione“ Il consiglio di categoria „Istruzione“ (EDUC) negli
ultimi tre anni si è occupato principalmente delle
questioni di maggiore attualità a livello europeo, ma
anche di quelle più preoccupanti dal punto di vista
sindacale, ovvero la lotta all’abbandono scolastico, le
riforme dell’istruzione a livello nazionale e il costante
peggioramento dell’immagine dell’insegnante .
I membri del consiglio di categoria e il loro Presidente
Claude Heiser rifiutano in toto una politica dell’istruzione
che intenda contrastare l’abbandono scolastico di molti
paesi con programmi didattici semplificati, ovvero
aumentando il numero di chi completa gli studi a scapito
della qualità intellettuale . In più il consiglio di categoria
„EDUC“ ritiene estremamente dubbia e allarmante
l’evoluzione delle politiche di istruzione nei singoli
Stati europei . Non si può fare a meno di pensare che le
riforme dell’istruzione vengano innanzitutto operate in
considerazione di eventuali misure di austerity e i governi
nazionali perdono di vista il vero obiettivo, ovvero garantire
a bambini e giovani la migliore formazione possibile .
Il consiglio di categoria EDUC è fermamente convinto che istruzione e formazione
rappresentino i pilastri essenziali e più importanti di una società, in quanto garantiscono
il futuro di un paese e gli offrono delle prospettive proprio nei periodi di crisi . La CESI ha
condiviso questa conclusione anche coi partner del dialogo sociale settoriale dell’istruzione . La
questione centrale e più dibattuta rimane quindi quella di come reclutare un maggior numero
di nuovi insegnanti e cosa occorre fare perché gli insegnanti restino in servizio, ovvero: come
sensibilizzare più laureati qualificati all’insegnamento, all’educazione e alla formazione e come
evitare le rapide dimissioni degli insegnanti?
Il consiglio di categoria „EDUC“ è unanime al riguardo: oltre all’intensificazione delle campagne
di reclutamento sono indispensabili un miglior trattamento economico, un accompagnamento
e inquadramento professionale per chi è all’inizio, la possibilità di fare carriera, insieme al
sostegno politico per una giusta considerazione sociale e il dovuto rispetto della categoria .
PresidenteEsther Reyes Diez Eurofedop/SATSEVicepresidenti Marga Meere Eurofedop/CNV Publieke ZaakViorel Rotila Eurofedop/FSSDR
PresidenteClaude Heiser CGFPVicepresidentiAntonio Villarino CSI-FHorst Günther Klitzing dbb
Attività degli organi interni
Rapporto di attività 2008 – 201222 23
Consiglio di categoria „Poste e Telecomunicazioni“
Poiché il mondo del lavoro e le aziende non
conoscono più i confini nazionali,
specialmente nel settore postale e delle telecomunicazioni,
assume particolare valenza il lavoro dei sindacati del consiglio
di categoria „Poste e Telecomunicazioni“ . All’interno del
consiglio di categoria collaborano, sotto la Presidenza di
Manfred Wiedner, rappresentanti sindacali provenienti da 13
paesi . Per affrontare le numerose questioni legate alle poste
e alle telecomunicazioni, il consiglio di categoria si è riunito
due volte l’anno, a fine anno a Lussemburgo e a metà anno nel
paese di un sindacato affiliato che ha lanciato l’invito . Per il
periodo di riferimento si sono quindi svolti incontri a Martigny
(Svizzera 2008), Salisburgo (Austria 2009), Belgrado (Serbia
2010), Salamanca (Spagna 2011) e Thun (Svizzera 2012) .
Ciascuna di queste riunioni, alle quali hanno preso parte
più di 30 rappresentanti sindacali ogni volta, è stata
accuratamente preparata dai gruppi di lavoro “Poste e
Telecomunicazioni” nel corso di incontri preliminari .
Alle riunioni del consiglio di categoria sono stati
invitati rappresentanti di imprese del settore, ma anche
rappresentanti della Commissione europea o di altre organizzazioni europee, con i quali è stato
possibile esaminare le problematiche del settore delle poste e telecomunicazioni .
I delegati del consiglio di categoria hanno elaborato delle risoluzioni sui temi di attualità,
incorporandole nel lavoro della CESI . Le risoluzioni si sono concentrate sulle condizioni di lavoro
nelle aziende e nei call-center, la revisione di decisioni normative, mansioni adeguate all’età fino
al pensionamento e l’espansione delle aziende in altri paesi . Sono state ugualmente avanzate delle
richieste quanto alle conseguenze della crisi finanziaria sulle condizioni lavorative nei grandi
gruppi . I membri del consiglio di categoria hanno preso parte ai colloqui con la Commissione e i
parlamentari europei .
A fianco di queste riunioni del consiglio di categoria sono stati condotti molti incontri bilaterali,
incentrati sulla formazione dei rappresentanti sindacali nei paesi dell’Europa dell’est . All’interno
del consiglio di categoria “Poste e Telecomunicazioni” sono rappresentati anche sindacati di paesi
che ambiscono ad aderire all’Unione europea . Il consiglio di categoria mirava a reclutare anche altri
sindacati per il lavoro comune, e a questo fine è stato creato un gruppo di lavoro ad hoc .
Consiglio di categoria „Amministrazione locale e regionale“
Nel speriodo 2009 – 2012 il consiglio di categoria
„Amministrazione locale e regionale“, col suo
Presidente Hans Freiler, è stato regolarmente occupato
sui seguenti fronti: attività e progetti degli organi dell’UE
(Commissione e Parlamento), questioni di attualità che
interessano direttamente comuni e regioni, dialogo sociale
settoriale e attività del Consiglio d’Europa .
In questo quadro sono emersi diversi temi di esemplare
interesse, come ad esempio la direttiva relativa all’orario
di lavoro . Il consiglio di categoria ha discusso la
posizione della CESI in merito alla direttiva in questione,
con un’attenzione particolare a determinate categorie
professionali – in primis i vigili del fuoco – e ha rafforzato
le rivendicazioni formulate dalla CESI, declinandole alle
esigenze di categoria . Un altro esempio è la direttiva
servizi . Sulla base delle prime esperienze di attuazione
della direttiva, in modo particolare con l’istituzione dello
“sportello unico” (one-stop shop) e relative conseguenze,
sono state formulate tre richieste prioritarie: sufficiente
dotazione di personale, formazione del personale,
adeguamento dei contratti collettivi .
Non solo sono stati minuziosamente analizzati la crisi finanziaria, le misure di austerità che
ne derivano e i suoi peculiari effetti sui comuni (“il livello vicino ai cittadini”), ma sono anche
state presentate richieste chiare per far fronte alla situazione, quale l’introduzione di una tassa
sulle transazioni finanziarie . È importante che anche i comuni – l’“ultimo anello della catena”
- possano beneficiare di parte di tali entrate . Altro tema centrale dibattuto è stato il previsto
accorpamento dei comuni e il suo impatto sul personale dell’amministrazione comunale (ad
esempio in Svizzera e Francia) . Il consiglio di categoria si è inoltre dedicato alla questione
dell’abolizione dello statuto di funzionario pubblico in diversi paesi e della privatizzazione dei
servizi pubblici da parte delle amministrazioni comunali e regionali .
Costante di ogni riunione del consiglio di categoria sono state inoltre le relazioni dei due
rappresentanti del comitato di dialogo sociale settoriale (es . sulle conseguenze della crisi
finanziaria internazionale sul personale comunale, la violenza sul posto di lavoro, la migrazione,
la parità di trattamento ecc .) e le relazioni sulle attività del Consiglio d’Europa .
PresidenteManfred Wiedner Eurofedop/FCG-GPFVicepresidenti Horst Sayffaerth Eurofedop/DPVKOMManuel González Molina CSI-F
PresidenteHans Freiler Eurofedop/GÖD-FCGVicepresidenti Urs Stauffer ZVAntoine Breining FGAF (fino al 2011)
Attività degli organi interni
Assi d’intervento prioritari
I servizi pubblici non vanno visti principalmente come un costo, ma come elemento essenziale della competitività e della coesione sociale in Europa.
Rapporto di attività 2008 – 201226 27
I servizi pubblici: componente essenziale del modello economico e sociale europeo!
In molti Stati dell’Unione europea si è assistito negli ultimi anni a tagli massicci nel servizio
pubblico . In alcuni paesi le misure di austerità hanno condotto a un sensibile deterioramento
dell’offerta di servizi pubblici . Tale evoluzione, accompagnata da una campagna mediatica negativa da
parte di importanti testate di alcuni paesi europei, ha riportato la questione dell’offerta e della qualità
dei servizi pubblici al centro del dibattito sul futuro dell’Europa .
I servizi pubblici non vanno visti principalmente come un costo, ma come elemento essenziale della
competitività e della coesione sociale in Europa . La CESI, in numerosi convegni e colloqui con le
istituzioni europee, ha evidenziato la valenza positiva dei servizi pubblici in Europa . Quest’ultimi,
proprio in un momento di crisi economica, costituiscono una solida base per la crescita, l’occupazione,
la giustizia sociale e il benessere in Europa . Sono di fondamentale importanza se si considerano gli
obiettivi comunitari descritti nella strategia Europa 2020 e il pacchetto di misure per la crescita e
l’occupazione . In Europa costituiscono inoltre il cardine dell’istruzione e della formazione e svolgono
un ruolo cruciale nel collocamento . Per di più rappresentano essi stessi, con posti di formazione di
alta qualità, una fonte notevole d’occupazione .
Per questa ragione la CESI ha affermato ripetutamente e con vigore il carattere essenziale dei servizi
pubblici, in particolare attraverso le seguenti azioni:
◊ Attuazione nel 2012 di un progetto relativo all’immagine e attrattività delle amministrazioni
pubbliche, in collaborazione col comitato di dialogo sociale per le amministrazioni pubbliche
centrali . Tramite uno studio si è accertata la percezione del servizio pubblico di cittadini e utenti,
ma anche dei dipendenti e dei dirigenti stessi delle amministrazioni in questione . La prosecuzione
di tali lavori dovrebbe permettere alle parti sociali del settore di migliorare la percezione delle
amministrazioni pubbliche: nei prossimi anni si prefigura infatti una situazione di concorrenza con
l’economia privata, in special modo nel reclutamento di personale qualificato .
◊ Presentazione, nel quadro di un progetto dell’Accademia Europa del 2010 relativo ai compiti, alle
strutture e alle competenze necessarie ai servizi pubblici in Europa, di un documento basilare sul
futuro dei servizi pubblici in Europa . Tale documento di posizione è stato presentato e discusso in
presenza di interlocutori istituzionali e parti sociali . In quest’occasione la CESI ha messo in evidenza
quanto sia importante che siano le autorità pubbliche ad erogare i servizi pubblici essenziali . I
servizi di altri fornitori devono essere sottoposti ad adeguati controlli affinché soddisfino i requisiti
di qualità e rispettino i diritti degli utenti, senza dimenticare la qualità dei posti di lavoro .
◊ Indagine tra diversi interlocutori sull’utilità pratica dei partenariati pubblico-privati e delle
privatizzazioni rispetto a costi sociali e finanziari spesso mal valutati . In virtù dei propri impegni
all’interno del forum istituito dalla Commissione europea per la valutazione degli effetti delle
privatizzazioni nel settore postale, la CESI chiede che in modo particolare il commissario per
il mercato interno Michel Barnier e l’intergruppo Servizi pubblici del Parlamento europeo,
attribuiscano un valore nettamente superiore al controllo pubblico dei servizi .
◊ Sensibilizzazione, attraverso uno studio, un convegno e numerosi dibattiti nell’ambito della CESI
e delle istituzioni europee, ai valori e compiti dei servizi di interesse generale e all’importanza
dell’erogazione di tali servizi da parte di un settore pubblico integro, affidabile, indipendente e
trasparente .
Assi d’intervento prioritari
Convegno della CESI-Accademia Europa, Settembre 2010, Bruxellesda sinistra a destra: François Ziegler (Commissione Europea), Jacky Leroy (SPF P&O Belgio), Detlef Fechtner (Westdeutsche Allgemeine Zeitung), Françoise Castex (Europarlamentare), Angelika Poth-Mögele (CEMR)
Rapporto di attività 2008 – 201228 29
La CESI nel dialogo sociale
Nel periodo 2008-2012 la CESI ha potuto affermare il proprio ruolo e le proprie responsabilità
all’interno dei tre Comitati di dialogo sociale europeo in veste di parte sociale riconosciuta
dalla Commissione europea dal 2005 .
Con la sua partecipazione, all’interno della delegazione sindacale TUNED, ad un dialogo informale coi
Direttori generali delle Pubbliche Amministrazioni (rete EUPAN), la CESI ha lavorato con le proprie
organizzazioni membro coinvolte e i partner europei in favore dell’introduzione di un dialogo sociale
formalizzato per questo settore . Dopo un intenso periodo di prova negli anni 2008 e 2009, le trattative
tra TUNED e i Direttori generali hanno aperto la strada alla costituzione di un Comitato sotto gli
auspici della Commissione europea, avvenuta ufficialmente il 17 dicembre 2010 a Genval (Belgio) . La
delegazione sindacale TUNED, all’interno della quale la CESI e i suoi membri dispongono di sette seggi, è
ora interlocutore della delegazione datoriale EUPAE nel quadro di un dialogo strutturato, riconosciuto e
dinamico .
La CESI ha accolto positivamente tale evento, attraverso il quale il settore è ora finalmente
riconosciuto ufficialmente a livello europeo, e che concede ai suoi lavoratori il diritto al dialogo
sociale . A poco più di due anni dall’inizio dei lavori, tale Comitato può vantare già diversi successi
al proprio attivo . Ricordiamo in particolare la dichiarazione congiunta, attualmente in fase di
applicazione, sulle disparità retributive tra uomini e donne, che dovrebbe portare ad una maggiore
trasparenza e una migliore acquisizione dei dati rilevanti . Da segnalare inoltre un progetto
sull’immagine e l’attrattività delle amministrazioni pubbliche centrali e un parere congiunto delle
parti sociali relativo al Libro verde della Commissione europea sulle ristrutturazioni e l’anticipazione
dei mutamenti .
Le organizzazioni affiliate alla CESI rappresentate nel Comitato di dialogo sociale “Amministrazioni
locali e regionali” hanno avuto l’opportunità di discutere, tra le altre cose, gli effetti della crisi e dei tagli
di bilancio sui servizi pubblici e sul personale delle amministrazioni comunali e regionali . In aggiunta, i
membri del Comitato hanno potuto presentare all’interno di gruppi di lavoro casi studio di cooperazione
tra enti pubblici e aziende private dei vari paesi .
Oltre a ciò, la CESI partecipa attivamente ai lavori del Comitato di dialogo sociale del settore
dell’istruzione già dalla sua creazione nel giugno 2010 . Alle riunioni plenarie è rappresentata dal
Presidente del consiglio di categoria EDUC, Claude Heiser, e ha propri delegati in ognuno dei tre gruppi
di lavoro, che si occupano di qualità, della sfida demografica e di istruzione superiore . Tale Comitato ha
varato un parere fondamentale in materia di investimento nel settore dell’istruzione, della formazione
e della ricerca, che per i governi dovrebbe rappresentare una priorità anche in momenti di crisi, in
quanto caposaldo della crescita e della coesione sociale in Europa . Gli altri lavori attualmente in corso
riguardano il reclutamento e la ritenzione dei docenti . Tale questione costituisce una delle sfide maggiori
per molti paesi europei .
Per questo motivo nei prossimi anni la CESI intende consolidare ulteriormente la propria presenza
nei Comitati di dialogo sociale in Europa . Tali organi risultano essere strumenti estremamente adatti
allo scambio di informazioni e di buone pratiche, così come per l’elaborazione di posizioni comuni
e per fungere da interfaccia per i pareri delle parti sociali presso le istituzioni europee . La CESI si
adopererà altresì affinché si rafforzi ulteriormente il loro ruolo nel processo legislativo europeo con la
negoziazione di accordi tra le parti sociali .
Assi d’intervento prioritari
Rapporto di attività 2008 – 201230 31
Efficienza e giustizia fiscale: personale qualificato per un obbligo economico e sociale
Nel dibattito sulla crisi finanziaria, economica e sociale, la CESI ha fatto espresso riferimento alla
necessità di una maggiore efficienza e giustizia fiscale in Europa .
Nella situazione odierna, gli Stati soffrono una pressione finanziaria particolarmente forte e si
ritrovano quindi costretti ad aumentare le risorse e ad abbassare i costi . Una riscossione delle imposte
più efficiente e più equa rappresenta perciò una necessità per i bilanci statali . L’aumento della
pressione fiscale e i tagli alle prestazioni gravano spesso sui bilanci privati e limitano le possibilità
di una solida ripresa . Contemporaneamente i costi annuali dovuti all’evasione fiscale in Europa
ammontano a circa 1 .000 miliardi di euro . La CESI ritiene che sia non solo più efficiente, ma anche più
giusto, concentrarsi in modo mirato sul versamento delle imposte e degli oneri realmente dovuti .
La CESI appoggia misure efficaci di rilancio dell’economia europea a superamento della crisi e saluta
l’obiettivo a lungo termine del pareggio dei conti pubblici, ovvero un reale consolidamento fiscale e non
solo l’introduzione di un rigore di breve durata . Non si tratta esclusivamente di una necessità economica,
che dovrebbe permettere un margine di manovra economico in caso di bisogno, ma anche di un dovere
di solidarietà, in modo tale che le giovani generazioni non debbano pagare per le decisioni prive di
equilibrio di chi le ha precedute .
L’obiettivo di una migliore riscossione delle imposte può essere conseguito solo rispettando diverse
condizioni qui avanzate dalla CESI:
- Alla luce di un diritto tributario sempre più complesso e di aziende che operano a livello internazionale
e circondate da esperti, il fisco deve disporre non solo di un organico sufficiente, ma anche di
collaboratori motivati e qualificati e di buone risorse tecniche . L’assottigliamento dell’organico di molte
autorità fiscali europee, il calo degli stipendi dei dipendenti e i tagli alla formazione e alla dotazione
tecnica sono quindi per la CESI solo controproducenti .
- Occorre migliorare urgentemente lo scambio di informazioni e la cooperazione amministrativa in Europa .
La Commissione europea deve farsi pienamente carico del proprio ruolo di sostegno . La CESI appoggia gli
spunti recentemente pubblicati per una lotta efficiente alla frode e all’evasione fiscale, e anche negli anni
a venire continuerà ad impegnarsi su questo fronte come partner delle istituzioni europee .
- I sistemi tributari devono essere semplificati e le relative regole rese più trasparenti . Ciò permetterà
non solo ai dipendenti del fisco di fare meglio il loro lavoro, ma porterà anche ad un maggior rispetto
della legge da parte dei contribuenti .
Allo stesso tempo la CESI si è dichiarata, già da tempo, a favore dell’introduzione di una tassa sulle
transazioni finanziarie a livello europeo . Tre sono i principali vantaggi ad essa legati: la creazione di
risorse aggiuntive (che secondo la CESI dovrebbero essere destinate innanzitutto alla riduzione del
debito pubblico), il coinvolgimento del sistema finanziario alla risoluzione delle conseguenze della crisi e
la regolamentazione delle transazioni finanziarie .
Assi d’intervento prioritari
Rapporto di attività 2008 – 201232 33
Accademia Europa
L’Accademia Europa
realizza
diversi progetti in materia di politica sociale europea,
occupazione ed economia, e assiste la CESI nella
redazione dei suoi pareri politici . I progetti sono
cofinanziati dall’Unione europea attraverso le linee
di bilancio “Relazioni industriali e dialogo sociale” e
“Azioni di formazione e informazione a favore delle
organizzazioni dei lavoratori” . Sotto la Presidenza di
Wilhelm Gloss l’Accademia Europa ha organizzato,
negli anni 2009-2012, dieci seminari ed eventi di
follow-up . Ognuno di questi convegni è stato concepito
col sostegno del Consiglio di Amministrazione
dell’Accademia Europa .
L’Accademia Europa ha inoltre messo il proprio a lavoro
sempre più al servizio degli altri organi della CESI e ha
collaborato con gli esperti dei consigli di categoria, delle
commissioni e dei dialoghi sociali .
Sulla scia di tale cooperazione, l’Accademia Europa ha
realizzato tre convegni nel 2009:
Due seminari nell’ambito del progetto „Migliori
posti di lavoro – Vita migliore“ hanno trattato le
seguenti tematiche: „Equilibrio tra vita professionale
e vita privata“ (Lisbona) e „Salute e prevenzione sul
lavoro“ (Roma) . Qui la CESI ha potuto contare sulla
collaborazione dell’Agenzia europea per la sicurezza
e la salute sul lavoro (OSHA) . Nel trattare questioni
centrali come lo stress sul posto di lavoro o il mobbing,
questo progetto, realizzato nel primo anno della crisi
finanziaria, si è dimostrato di grande attualità .
L’anno 2009 si è concluso con un terzo progetto dal titolo
„La funzione pubblica in Europa di fronte alle sfide della
globalizzazione e dell’integrazione europea : il ruolo
dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita“ (Malmö) .
Tale seminario ha offerto l’occasione per ricordare
che gli obiettivi europei in materia di occupazione,
crescita e integrazione sono raggiungibili solo investendo
nell’istruzione e nella formazione continua .
Nel 2010 sono stati realizzati due progetti:
Il primo portava il titolo „Agire insieme . Creare valore
aggiunto . Il ruolo del servizio pubblico e delle parti
sociali nella crisi economica“ (Valenza) . Nel quadro di
tale progetto la CESI ha condotto una riflessione sul
futuro dei servizi pubblici in Europa e ha presentato in
particolare la sua posizione: „Servizio pubblico in Europa:
posizione delle parti sociali sui futuri campi d’azione,
strutture e competenze necessarie“ . Nell’ambito di una
serata dibattito a Bruxelles, in presenza di numerose parti
sociali, la CESI ha riaffermato il proprio fermo impegno
a favore di servizi pubblici forti, moderni e modulati sui
bisogni degli utenti .
Il secondo progetto ha trattato la questione
della „Mobilità del personale sanitario all’interno
dell’Unione europea“ (Riga) . Sulla base del Libro verde
pubblicato dalla Commissione europea nel dicembre
2008 e relativo al personale sanitario europeo, e
nel contesto di un forte partenariato col Comitato
Permanente degli Ospedali dell’Unione europea
(HOPE), la CESI ha contribuito alla riflessione sulla
mobilità del personale sanitario all’interno dell’Unione
Europea, sottolineando il proprio impegno per la
libera circolazione dei lavoratori, con un occhio di
riguardo all’eticità dei processi di assunzione, al fine
di evitare squilibri geografici tra gli addetti del settore
sanitario dell’UE . Nel quadro di tale progetto, la CESI
ha anche ricordato la necessità di creare condizioni
di impiego più allettanti nel settore sanitario per
fornire servizi assistenziali di qualità, poiché essi
rappresentano infatti un pilastro del modello sociale
europeo . Oltre alla questione delle retribuzioni, da
non dimenticare sono le problematiche legate agli
orari di lavoro, alla conciliazione tra vita privata e
professionale, alla formazione e allo stress sul posto
di lavoro .
Nel 2011 sono stati lanciati due progetti . Il primo si è
concretizzato in un convegno dal titolo „Promuovere la
diversità all’interno della Funzione pubblica nell’Unione
europea“ (Amsterdam) . Qui la CESI ha aperto un
confronto, tra le tante cose, sull’accesso delle donne ai
vertici dei servizi pubblici europei e sul reclutamento
di lavoratori con disabilità e di origine straniera . I
sindacati hanno l’obbligo di porsi tali interrogativi, in
quanto loro compete un ruolo importante nel controllo
dei comportamenti discriminatori sul posto di lavoro e
nella promozione delle pari opportunità .
Nel secondo progetto dal tema „Servizio pubblico
e integrazione dei migranti nell’Unione europea“
(Vienna) ci si è nuovamente interrogati sul ruolo dei
dipendenti pubblici nell’accoglienza ed integrazione
dei migranti . Per l’intera durata del progetto la CESI
ha concentrato i propri lavori sui compiti, le risorse e
i bisogni dei dipendenti pubblici nei loro rapporti coi
migranti, focalizzandosi sul ruolo dei servizi pubblici
nell’integrazione dei migranti, e dando un orientamento
pratico all’azione degli attori coinvolti in questo
processo di integrazione, tra cui i sindacati membri
della CESI .
Nel 2012 sono stati realizzati due progetti .
Uno ha riguardato il tema „Fornire servizi pubblici
di qualità sulla base dei valori del Protocollo 26 del
TUE/TFUE“ (Varsavia) . Con un seminario e uno studio
condotto da Pierre Bauby, si è cercato di chiarire il
significato dei sei “valori comuni” a tutti i servizi di
interesse economico generale . Si parla di un alto livello
di qualità, sicurezza, accessibilità economica, parità di
trattamento, promozione dell’accesso universale e dei
diritti degli utenti . Nel quadro di tale progetto la CESI
ha potuto avvalersi delle competenze di diversi membri
dell’intergruppo „Servizi pubblici“ del Parlamento
europeo .
L’altro progetto portato avanti nel 2012 è „Promuovere
la cooperazione amministrativa transnazionale in
Europa“ (Lussemburgo), elemento fondamentale del
mercato interno, che nel 2012 ha celebrato i 20 anni
dalla sua creazione . Lo sviluppo di una cultura di
collaborazione transnazionale a livello amministrativo
richiede formazione e apertura rispetto alle culture
amministrative di altre nazioni e alle loro peculiarità .
I seminari della CESI-Accademia Europa si adoperano
attivamente in questa direzione .
Nel quadro dei propri lavori, la CESI-Accademia Europa
presta particolare attenzione ad una certa coerenza
e sintonia tra il tema trattato e la sede dei convegni .
L’Accademia Europa coglie l’occasione per ringraziare
le diverse organizzazioni sindacali membro per il loro
sostegno e la loro ospitalità .
Convegno della CESI-Accademia Europa, Giugno 2012, Lussemburgoda sinistra a destra: Romain Wolff (Segretario generale della CGFP), Erny Reuter (Segretario generale onorario della FGFC), Jean-Marie Halsdorf (Ministro dell’Interno e della Grande Regione, Ministro della Difesa del Granducato del Lussemburgo), Wilhelm Gloss (Presidente della CESI-Accademia Europa), Klaus Heeger (Segretario generale della CESI)
Assi d’intervento prioritari
Membri
ALE Autonome Lokomotivführer-Gewerkschaften Europas Europa
ANP Associação Nacional de Professores Portogallo
ANPE ANPE Sindicato Independiente Spagna
BLC Bundesverband der Lebensmittelchemiker/-innen im öffentlichen Dienst Germania
CGB Christlicher Gewerkschaftsbund Germania
CGFP Confédération Générale de la Fonction Publique Lussemburgo
CISAL Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori Italia
CONF .S .A .L . Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori Italia
CSEN Confédération Syndicale de l’Education Nationale Francia
CSI-F Central Sindical Independiente y de Funcionarios Spagna
CSN MERIDIAN Confederatia Sindicala Nationala Meridian Romania
dbb dbb beamtenbund und tarifunion Germania
EUROFEDOP European Federation of Public Service Employees Europa
FA-FPT Fédération Autonome de la Fonction Publique Territoriale Francia
FASGA Federación de Asociaciones Sindicales Spagna
FF Frie Funktionærer Danimarca
FGAF Fédération générale Autonome des Fonctionnaires Francia
FGFC Fédération Générale de la Fonction Communale Lussemburgo
FISP-IFOD Fédération intercatégorielle Services Publics Belgio
LĀADA Latvijas Ārstniecības un aprūpes darbinieku arodbiedrība Lettonia
LVIPUFDA Latvijas valsts iestāžu, pašvaldību, uzņēmumu un finanšu darbinieku arodbiedrība Lettonia
MKKSZ Magyar Köztisztviselők, Közalkalmazottak és Közszolgálati Dolgozók Szakszervezete Ungheria
NCF Nederlandse Categoriale vakvereniging Financiëndie Paesi Bassi
NSD MUP-a Nezavisni Sindikat Djelatnika Ministarstva Unutarnjih Poslova Croazia
Promyana Promyana Bulgaria
TVML Tullivirkamiesliitto - Tulljänstemannaförbundet r .y Finlandia
UFCFP-CGC Union Fédérale des Cadres des Fonctions Publiques-CGC Francia
UNSP-NUOD Union Nationale des Services Publics Belgio
USI União dos Sindicatos Independentes Portogallo
VKB Vereinigung der Kader des Bundes Svizzera
WZZ-SO Wolny Związek Zawodowy “Solidarność Oświata” Polonia
ZV Zentralverband Öffentliches Personal Schweiz Svizzera
Osservatore
DBwV Deutscher BundeswehrVerband Germania www.cesi.org
Confederazione Europea dei Sindacati Indipendenti
Avenue de la Joyeuse Entrée 1-5, b .5B-1040 Bruxelles
T: +32 (0) 2 282 18 70F: +32 (0) 2 282 18 71
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Confederazione Europea dei Sindacati Indipendenti
Avenue de la Joyeuse Entrée 1-5, b .5B-1040 Bruxelles
T: +32 (0) 2 282 18 70F: +32 (0) 2 282 18 71