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Rapporto di attività 2008-2012

Rapporto di attivitàMagyar Köztisztviselők, Közalkalmazottak és Közszolgálati Dolgozók Szakszervezete (MKKSZ) Romain Wolff Confédération Générale de la Fonction Publique

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Rapporto di attività 2008-2012

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Rapporto di attività 2008 – 20122 3

SommarioPrefazione di Peter Heesen e Fritz Neugebauer – Presidenti della CESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Presidenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Attività degli organi interni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Commissione „Occupazione e Affari sociali“ (SOC) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

Commissione „Diritti della donna ed Uguaglianza di genere“ (FEMM) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

Consiglio di categoria „Amministrazione pubblica centrale e Finanze“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

Consiglio di categoria „Sicurezza“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

Consiglio di categoria „Difesa“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

Consiglio di categoria „Giustizia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

Consiglio di categoria „Sanità“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

Consiglio di categoria „Istruzione“ (EDUC) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

Consiglio di categoria „Poste e Telecomunicazioni“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

Consiglio di categoria „Amministrazione locale e regionale“ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

Assi d’intervento prioritari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

I servizi pubblici: componente essenziale del modello economico e sociale europeo! . . . . . . . . . . . . . . 26

La CESI nel dialogo sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

Efficienza e giustizia fiscale: un obbligo economico e sociale che richiede del personale qualificato . 30

Accademia Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

Membri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

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Rapporto di attività 2008 – 20124 5

Già all’ultimo Congresso della CESI del 2008,

le questioni sindacali e di politica europea

risentivano della crisi . Nella sua mozione principale

relativa alla crisi economica e finanziaria mondiale,

la CESI sollecitava tra l’altro l’Unione europea e gli

Stati membri alla messa a punto di una vigilanza

bancaria efficace, a praticare una politica congiunturale

anticiclica e a mirare ad un’armonizzazione fiscale

europea . La CESI aveva però prima di tutto lanciato un

monito perché non si sfruttasse la crisi per ulteriori

tagli allo Stato sociale .

Alla crisi finanziaria ha fatto seguito, dal 2009 e fino

ad oggi, la crisi del debito pubblico nella zona euro,

e anziché ingenti piani di stimolo fiscale, sono oggi

all’ordine del giorno drastici programmi di austerità .

La CESI sostiene gli sforzi tesi al risanamento dei

bilanci a lungo termine attraverso la riduzione del

debito pubblico . Ciò garantisce da un lato la libertà

di manovra degli Stati, dall’altro è espressione della

solidarietà intergenerazionale .

La CESI ha però continuamente espresso il grande

timore che, in molti casi, le misure per superare la crisi

siano fissate da governi e altre istituzioni pubbliche

in modo unilaterale, limitando così quel margine di

manovra dello Stato tanto necessario proprio in periodi

di crisi . Allo stesso modo la CESI condanna, alla luce

di presunte considerazioni di natura economica,

la spinta verso sempre maggiori privatizzazioni e

l’esternalizzazione delle funzioni pubbliche . Ciò ne

mette a repentaglio tanto la sostenibilità, quanto

il mantenimento delle competenze chiave ad esse

associate, di cui ci si priva troppo alla leggera .

Gli Stati europei e le loro amministrazioni pubbliche

sono, nel processo di unificazione europea, garanti di

pace, benessere e democrazia . Sono custodi dei diritti

fondamentali e dello Stato di diritto e definiscono,

insieme alle istituzioni europee, le condizioni quadro

per la crescita, l’occupazione e gli investimenti

nell’ordine socio-economico europeo . La CESI ha perciò

sempre messo particolarmente in risalto il significato e

il ruolo dello Stato e dei suoi funzionari . Nel presente

rapporto vengono quindi presentate le attività e le

rivendicazioni della CESI, delle sue commissioni, dei

consigli di categoria e dell’Accademia, finalizzate al

mantenimento di servizi pubblici di alta qualità in

Europa (si veda pag . 26) .

La CESI ha preso dura posizione contro quelle politiche

volte esclusivamente a tagli dei costi, piuttosto

che a far fronte all’esigenza di entrate pubbliche

più efficienti e più eque . È proprio in momenti di

risanamento di bilancio, che la garanzia del gettito

fiscale legittimamente dovuto agli Stati non è più una

mera questione di bilancio, ma anche di equità . Al

fine di assicurare efficienza e giustizia fiscale, gli Stati

membri e l’Unione europea devono dedicarsi più che

mai alla lotta alla frode e all’evasione fiscale . In questo

contesto la CESI si è opposta con forza a politiche

di bilancio di corto respiro volte alla riduzione di

personale dell’amministrazione fiscale (si veda pag . 30) .

La CESI ha salutato gli sforzi rivolti ad un maggiore

coordinamento della politica fiscale ed economica

in Europa . Malgrado le sue pesanti ripercussioni, la

situazione attuale offre anche un’opportunità unica .

Al più tardi a partire dalla crisi del debito sovrano, è in

effetti divenuto chiaro a tutti che l’unione monetaria

può riuscire solo se fiancheggiata da adeguate politiche

economiche e finanziarie a livello europeo . Ciò si

traduce, oltre che nel miglioramento della gestione

economico-finanziaria finalizzata al rigore di bilancio,

alla crescita e alla competitività, anche e soprattutto nel

rafforzamento delle componenti socio-occupazionali a

livello europeo .

È in special modo in momenti come questi che la CESI

deve prodigarsi, assieme ai propri affiliati, a favore

dell’ideale europeo e dell’unificazione europea . La

risposta ai quesiti attuali sulla continuazione del

Prefazione Peter Heesen Fritz Neugebauer&

Presidenti della CESI

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Rapporto di attività 2008 – 20126 7

coinvolta in diversi comitati di dialogo sociale in qualità

di parte sociale riconosciuta (si veda pag . 28) . Numerosi

convegni rivolti ai suoi affiliati hanno inoltre offerto

la possibilità di discutere le prospettive della politica

sociale insieme con decisori nazionali ed europei

(pag . 32) .

Sulla scorta di tali conquiste e dei principi della CESI,

occorre continuare a promuovere e a perseguire con

decisione la strada del pluralismo e dell’autonomia

sindacale . Poiché la diversità, anche e soprattutto

in ambito sindacale, è più di un semplice slogan, è

espressione del pensare e dei valori democratici, ed è

così indissolubilmente collegata al canone dei diritti

fondamentali dell’Unione europea e dei suoi Stati

membri .

Anche negli anni a venire la costruzione europea dovrà

sopportare tensioni interne ed esterne di importante

entità, e in tali momenti il considerevole impegno dei

rappresentanti eletti, dei membri e dei collaboratori

della Confederazione Europea dei Sindacati

Indipendenti, rivestirà una grande importanza . La

CESI continuerà anche in futuro ad adoperarsi per i

valori europei e a far udire la propria voce a favore

dell’Europa sociale .

Approfittiamo di questa prefazione per ringraziare

quanti abbiano contribuito attivamente al lavoro della

CESI . Tale ringraziamento si estende in particolare

anche all’ex Segretario generale Helmut Müllers, che ha

lasciato l’incarico a fine 2011 . Senza la sua dedizione,

la dedizione di tutti i rappresentanti eletti della CESI,

di tutti i membri delle commissioni e dei consigli di

categoria, senza dimenticare il notevole impegno dei

collaboratori della Segreteria generale, non sarebbe

stato possibile questo forte posizionamento della

CESI dal 2008 in poi . Tale impegno, portato avanti con

successo dall’attuale Segretario generale Klaus Heeger,

mostra, insieme all’arrivo di nuove organizzazioni

membro, che i nostri sforzi a difesa e avanzamento

del modello sociale europeo sono più che mai di

attualità .

Auguriamo ai nuovi vertici della CESI e a tutta l’equipe

della CESI buona continuazione e ulteriori successi per

i prossimi quattro anni .

processo d’integrazione europea, può solo essere:

„più Europa“ . La CESI deve quindi ugualmente

caldeggiare la nozione di un’Unione europea che non

assicuri e perfezioni soltanto le libertà del mercato

interno, ma che sia più che mai vigile in materia

di diritti fondamentali e di principi dello Stato di

diritto . Un’Unione europea che voglia offrire ai propri

cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia,

deve contemporaneamente mirare alla sostenibilità,

alla piena occupazione, alla protezione sociale e alla

giustizia sociale . Un’Unione, pertanto, i cui compiti ed

obiettivi non si riducano più al solo completamento del

mercato interno, ma che porti avanti con forza anche il

diritto sociale e il diritto del lavoro in Europa .

L’ulteriore sviluppo dell’Europa sociale è quindi di

assoluta importanza, anche per riconciliare i cittadini,

e in particolare i lavoratori dipendenti, con questa

integrazione europea sempre più profonda . Tale

integrazione crescente deve andare di pari passo

con un progressivo sviluppo e formulazione del

modello sociale europeo, è questo dunque l’obiettivo

dichiarato della CESI . Tale lettura del modello sociale,

che rappresenta una delle maggiori conquiste del

nostro tempo, si fonda allo stesso modo sui principi

di responsabilità e di solidarietà . Occorre tutelare

e rafforzare tale conquista, tutt’altro che scontata

a livello mondiale, quale elemento fondante della

costruzione europea .

Da ciò deriva, da un lato, la convinzione che gli ambiti

di tradizionale competenza degli Stati membri, quali

la politica sociale, del lavoro e dell’occupazione,

abbiano ormai ripercussioni sull’Europa intera e non

possano pertanto più essere esclusivamente misurati

in base ai quadri normativi dei singoli Stati . Dall’altro

lato si riconosce la necessità di una visione europea

in qualsiasi intervento da parte delle politiche e delle

parti sociali in ambito di politica sociale . Per la CESI,

in qualità di confederazione sindacale europea, ciò

significa da un lato che si fissino nella legislazione

europea in materia di lavoro e affari sociali standard

minimi più elevati possibili, e dall’altro che il più

elevato numero di Stati membri applichi efficacemente

tali norme minime al fine di evitare il dumping sociale .

La CESI si è assunta la sua parte di responsabilità:

dall’ultimo Congresso è stata infatti fortemente

È proprio in momenti di risanamento di bilancio che la garanzia del gettito fiscale legittimamente dovuto agli Stati non è più una mera questione di bilancio, ma anche di equità.

Peter HeesenFritz Neugebauer

Presidente della CESI

Presidente della CESI

Prefazione

L’ulteriore sviluppo dell’Europa sociale è di assoluta importanza, anche per riconciliare i cittadini, e in particolare i lavoratori dipendenti, con un’integrazione europea sempre più profonda.

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Rapporto di attività 2008 – 20128 9

Peter Heesendeutscher beamtenbund

und tarifunion (dbb)

Frank Stöhr deutscher beamtenbund

und tarifunion (dbb)

József Fehér Magyar Köztisztviselők, Közalkalmazottak

és Közszolgálati Dolgozók Szakszervezete

(MKKSZ)

Romain Wolff Confédération Générale de la Fonction

Publique (CGFP)

Urs Stauffer Zentralverband öffentliches Personal

Schweiz (ZV)

Marco Paolo Nigi Confederazione Generale dei Sindacati

Autonomi dei Lavoratori (CONF.S.A.L.)

Fritz NeugebauerEurofedop / Gewerkschaft Öffentlicher

Dienst (GÖD)

Christian Chapuis CGC- Fonctions Publiques

Domingo Fernández Veiguela Central Sindical Independiente y

de Funcionarios (CSI-F)

Wilhelm Gloss Eurofedop / Gewerkschaft Öffentlicher

Dienst (GÖD)

Esther Reyes Diez Eurofedop / SATSE, Sindicato de

Enfermería

Presidente

Tesoriere

Vicepresidente Vicepresidente

Vicepresidente

VicepresidentePresidente

Vicepresidente

Vicepresidente Presidente della CESI-Accademia Europa

Jadranko Vehar Eurofedop / Republički sindikat radnika

Hrvatske (RSRH)

Vicepresidente

Helmut Müllers Confederazione Europea dei Sindacati

Indipendenti (CESI)

Segretario generale (fino al 31.12.2011)

VicepresidenteSegretario generale (dal 01.01.2012)

Vicepresidente

Vicepresidente

Klaus HeegerConfederazione Europea dei Sindacati

Indipendenti (CESI)

Eric de Macker Eurofedop / Christelijk Nationaal

Vakverbond Publieke Zaak (CNV PZ)

Olivier Marie Eurofedop / Confédération française des

Travailleurs chrétiens des Postes et

des Télécommunications (CFTC/PT)

Presidenza

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Rapporto di attività 2008 – 201210 11Attività degli organi interni

Senza la dedizione di tutti i rappresentanti eletti della CESI, di tutti i membri delle commissioni e dei consigli di categoria, senza dimenticare il notevole impegno dei collaboratori della Segreteria generale, non sarebbe stato possibile il forte posizionamento della CESI dal 2008 in poi.

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Rapporto di attività 2008 – 201212 13

Su invito dei Presidenti della CESI, Peter Heesen e Fritz Neugebauer, nel

2012 si è riunita la commissione di programmazione in presenza dei

responsabili di tutte le commissioni e consigli di categoria della CESI . È stato

deciso in particolare di migliorare lo scambio di informazioni tra gli organi tec-

nici e quelli politici, al fine di rafforzare la coerenza, la sinergia e l’efficacia delle

attività della CESI in Europa .

È stata sottolineata l’importanza fondamentale dei consigli di categoria e delle

commissioni . Con l’ausilio della segreteria generale occorre quindi consolidarne

la posizione e promuoverne i rapporti con la Presidenza e il Comitato direttivo

della CESI .

La commissione di programmazione si riunirà all’inizio di ogni anno .

Attività degli organi interni

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Rapporto di attività 2008 – 201214 15

Commissione „Occupazione e Affari sociali“ (SOC)

Commissione „Diritti della donna ed Uguaglianza di genere“ (FEMM)

Anche per il periodo 2009-2012, sono state

all’ordine del giorno della commissione

„Occupazione e affari sociali“ (SOC), presieduta da Klaus

Dauderstädt, tanto questioni socio-politiche che problematiche

legate al mondo del lavoro . La prima serie di argomenti

trattati riguarda gli effetti dello sviluppo demografico, e in

modo particolare la loro rilevanza per i gli ambiti dei sistemi

di sicurezza sociale quali la sanità, l’assistenza e i regimi

pensionistici . A tal merito sono stati elaborati dei pareri relativi

alle iniziative della Commissione europea . Altre importanti

questioni socio-politiche sono state la coesione sociale e taluni

aspetti della migrazione e dell’integrazione .

Dopo il 2009 (Anno europeo della creatività e dell’innovazione)

gli anni europei sono stati costantemente all’insegna di priorità

tematiche di competenza della commissione SOC, con l’Anno europeo contro la povertà e l’esclusione

sociale nel 2010, l’Anno europeo del volontariato nel 2011 e l’Anno europeo dell’invecchiamento attivo

nel 2012 . Ovviamente i membri della commissione SOC e i suoi ospiti si sono di volta in volta occupati

estesamente di tali questioni, vista la loro grande attualità .

Tra le tematiche specifiche alla prospettiva sindacale e dei lavoratori che rappresentano, hanno

accompagnato il lavoro della commissione SOC: l’orario di lavoro, la flessicurezza, la conciliazione

tra vita privata e professionale (work-life balance) e la sicurezza sul posto di lavoro . I membri della

commissione hanno accolto con entusiasmo il fatto che in particolare i convegni dell’Accademia Europa

a Roma e Lisbona abbiano trattato rispettivamente la salute sul posto di lavoro e la conciliazione tra vita

privata e professionale, ottenendo tra l’altro un ottimo riscontro .

Va da sé che anche la commissione SOC si sia occupata della crisi finanziaria e delle sue implicazioni per

i cittadini europei . Nel dibattito si sono inseriti anche la strategia Europa 2020 ed ulteriori reazioni del

mondo politico .

Buon esito ha dato l’organizzazione congiunta delle riunioni con la commissione „Diritti della donna ed

Uguaglianza di genere (FEMM)“; sono inoltre stati tessuti nuovi contatti anche coi consigli di categoria, in

modo particolare quello del settore sanità . Lo scambio di esperienze e di buone prassi ha costantemente

ricordato ai partecipanti la pertinenza e concretezza del lavoro svolto all’interno di questa commissione .

Con la Presidenza di Kirsten Lühmann, la

commissione „Diritti della donna ed Uguaglianza

di genere“ (FEMM) ha operato con rinnovato impegno anche

negli ultimi quattro anni per l’attuazione di politiche e di

obiettivi di pari opportunità a diversi livelli . Da un lato essa si è

attivata attraverso il seggio di cui dispone la CESI nel Comitato

direttivo della Lobby Europea delle Donne (LED), assicurato

dalla Presidente della commissione FEMM . Autonomamente

ha poi trattato le diverse tematiche sintomatiche delle molte

lacune ancora esistenti: divario retributivo basato sul genere

(gender pay gap), mobbing e molestie sessuali sul posto di

lavoro, violenza contro le donne, bilancio di genere (gender

budgeting), congedi parentali, conciliazione tra vita privata e

professionale, sottorappresentanza delle donna negli organi

politici ecc . Sono stati regolarmente invitati degli esperti coi

quali i membri della commissione FEMM hanno potuto confrontarsi su questioni specialistiche .

La commissione FEMM ha elaborato diversi pareri, da ultimo sul tema della “disparità di genere negli

organi di governo aziendale”, nel quale, nel quadro di una consultazione della Commissione europea, si

reclama una disciplina delle quote, con relative sanzioni . Nel parere relativo all’ “Immagine delle donne

nei media” si critica inoltre il fatto che le donne, tanto come professioniste dei media che nell’immagine

che proiettano, non rispecchino la realtà e la diversità della società, e in questo modo mal si prestano a

diventare punto di riferimento e modello per i giovani .

Sullo sfondo della crisi finanziaria e del debito in Europa, che non solo limita sensibilmente il margine

di manovra in termini economici, delle politiche e dei bilanci pubblici, ma che si traduce anche in

malcontento sociale, nelle riunioni congiunte con la commissione „Occupazione e affari sociali“ (SOC)

sono state trattate in più occasioni tematiche trasversali, quali l’aumento della disoccupazione, che

colpisce maggiormente categorie specifiche, come i giovani, i migranti e le donne .

PresidenteKlaus Dauderstädt dbbVicepresidentiMaria Geada Seoane USIEmilio Fatovic CONF .S .A .L .

PresidenteKirsten Lühmann dbbVicepresidentiCarmen Jaffke CGFPMarcela Gatciová Eurofedop/Sloves

Attività degli organi interni

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Rapporto di attività 2008 – 201216 17

Consiglio di categoria „Amministrazione pubblica centrale e Finanze“

Nel quadro della creazione dei consigli di categoria, ad

inizio 2009 è stato istituito il consiglio di categoria

della CESI „Amministrazione pubblica centrale e Finanze“,

facendo seguito ad USSP . La prima riunione, condotta dal

Presidente del consiglio di categoria Christian Chapuis si è

svolta il 26 e 27 marzo 2009 a Lussemburgo e ha permesso di

discutere il dialogo sociale settoriale per le amministrazioni

centrali, e di elaborare un programma di lavoro per il consiglio

di categoria . Al suo interno è emersa la volontà comune di

sfruttare tali riunioni per promuovere gli scambi tra i sindacati

del settore, ma anche per promuovere la riflessione all’interno

della CESI, mettendo a sua disposizione dei pareri su ambiti

tematici per essa rilevanti .

Anche i servizi di interesse generale sono stati oggetto di

discussione . In questo caso si è trattato di arrivare ad un parere comune nel quadro delle tematiche di

attualità della Commissione europea .

Ogni incontro ha permesso dibattiti approfonditi e interessanti su questioni fondamentali quali

la partecipazione al dialogo sociale, il futuro delle pensioni e la cooperazione tra i servizi pubblici

in Europa . Sono stati inoltre discussi il ruolo dell’amministrazione fiscale nella crisi economica, in

particolare in rapporto alla giustizia fiscale, l’armonizzazione della base imponibile, la lotta alla frode

fiscale e l’armonizzazione del rendimento dei conti (si veda pag . 30) . Inoltre il consiglio di categoria si è

espresso a favore di un servizio pubblico sovrano nel quadro delle amministrazioni centrali, ma anche

in considerazione del rafforzamento del dialogo sociale formale attraverso la ricerca di nuovi Stati che

parteciperebbero a questi lavori (si veda pag . 28) .

Riassumendo si può dire che il consiglio di categoria „Amministrazione pubblica centrale e Finanze“ è

di fondamentale interesse per la CESI, in quanto sede di dibattito di importanti questioni per il settore .

Tutto ciò ha portato al riconoscimento della rappresentatività della CESI da parte della Commissione

europea e ne ha fatto una parte sociale a pieno titolo, consultata dalla Commissione europea anche

nel quadro di tutte le altre questioni . Nel prossimo mandato occorrerà portare avanti le riflessioni già

avviate, ma anche promuovere lo scambio tra i sindacati coinvolti e gli altri affiliati della CESI, affinché

possano offrire il loro contributo a questioni essenziali per il servizio pubblico sullo sfondo di una

congiuntura economica sfavorevole . Si tratta inoltre di mettere a disposizione di tutti i membri le

informazioni relative ad un dialogo sociale settoriale ancora troppo spesso sottovalutato e coinvolgerli

nelle ipotesi risolutive perseguite dalla CESI .

Consiglio di categoria „Sicurezza“

Tenendo conto della notevole importanza del

settore in questi ultimi anni, tanto a

livello europeo che negli Stati membri, nel periodo 2009-2012 il

consiglio di categoria „Sicurezza“ della CESI si è occupato degli

argomenti più diversi legati a questo settore .

I membri, sotto la Presidenza di Gerrit Van de Kamp, hanno fatto

il punto della situazione sullo spazio Schengen, al ricorrere del 25°

anniversario, e approfondito le prospettive di un suo allargamento .

A parte la questione del mantenimento di controlli di qualità alle

frontiere, dal punto di vista sindacale l’ampliamento dello spazio

Schengen solleva l’interrogativo di un possibile ridimensionamento

del personale doganale e della polizia di frontiera . È più che

mai necessaria un’adeguata formazione continua del personale,

accompagnata al contempo da un miglioramento dello scambio di

informazioni .

Un’altra fonte di preoccupazione è la violenza contro gli agenti

di polizia, che, a detta di tutti i membri del consiglio di categoria,

sta aumentando in modo eclatante . Altrettanto preoccupante è la

recente impennata del cyberbullismo . Il consiglio di categoria ha

pubblicato un parere sul tema, che reclama in modo particolare pene più severe per gli atti di violenza

contro le forze di polizia . È stato ugualmente concordato lo scambio reciproco di modelli virtuosi nella

lotta alla violenza sulle forze dell’ordine . La CESI ha inoltre istituito sul proprio sito internet un punto di

contatto per gli agenti di polizia vittime di violenza .

Per la maggior parte dei punti trattati nel periodo 2009-2012, i membri del consiglio di categoria hanno

potuto constatare che la mancanza di mezzi, ulteriormente aggravata dalla crisi economica, ha esercitato

un impatto considerevole sulle condizioni di lavoro del personale . Laddove non si è messo mano

agli stipendi e alla sicurezza sociale (com’è accaduto in Spagna), i tagli sono percettibili nelle misure

formative, nell’equipaggiamento, oppure nelle nuove assunzioni . Tale tendenza ha enormi ricadute sulla

motivazione degli agenti di polizia e sulla loro sicurezza, e in definitiva anche sulla sicurezza delle merci

e delle persone che sono incaricati di sorvegliare .

Infine, sotto l’impulso del consiglio di categoria „Sicurezza“, la CESI organizzerà nel 2013 un convegno

di follow-up al “Programma di Stoccolma” (definizione di un’agenda comune in materia di politica

interna e di sicurezza degli Stati membri dell’Unione europea) e i suoi effetti sulle strutture e sui

lavoratori, anche ed in particolare nei settori della sicurezza e della giustizia .

PresidenteChristian Chapuis CGC-Fonctions PubliquesVicepresidentKlaus Platzer Eurofedop/GÖD-FCG Jose Fernández CSI-F

PresidenteGerrit van de Kamp Eurofedop/ACP VicepresidentiHermann Benker dbbJosé Razafindranaly FGAF

Attività degli organi interni

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Rapporto di attività 2008 – 201218 19

Consiglio di categoria „Difesa“Su invito del Presidente del consiglio di categoria

Jan Kleian, ha ripreso le proprie attività il

consiglio di categoria „Difesa“ . Esso permette agli

affiliati della CESI che rappresentano militari o civili che

operano nel settore della difesa, di aprire un confronto

sugli sviluppi del settore e sulle preoccupazioni di chi vi

lavora .

Negli ultimi anni il settore della difesa ha subito

profondi mutamenti (prolungamento delle azioni

militari, europeizzazione, fine del servizio militare

obbligatorio in molti paesi, ingenti tagli di bilancio ecc .),

con conseguenze di lungo periodo sui lavoratori del

settore . Il consiglio di categoria ritiene che il mondo

politico e la società debbano determinare quali siano le

aspettative politiche rispetto agli eserciti, e a partire da

ciò dotarle dei mezzi adeguati per l’espletamento dei

loro compiti .

Gli effetti dei tagli ai bilanci per la difesa, che

interessano in egual modo il personale e gli

equipaggiamenti, potrebbero essere contenuti attraverso uno sfruttamento condiviso dei

mezzi a livello europeo . Il consiglio di categoria ritiene inoltre che l’intensificarsi degli

interventi militari europei giustificherebbe un ravvicinamento delle condizioni di lavoro e della

rappresentanza sindacale dei soldati coinvolti .

Il consiglio di categoria ha inoltre posto le basi per un lavoro di lungo termine che porti al

rafforzamento delle rivendicazioni dei militari europei in materia di rappresentanza degli

interessi della categoria . In qualità di cittadini a pieno titolo, cui spetta il compito della difesa

della libertà e dei diritti umani in un numero crescente di missioni, i militari stessi hanno il

diritto di essere rappresentati al meglio di fronte al proprio datore di lavoro . Gli esempi dei

paesi in cui i soldati godono di una rappresentanza adeguata, mostrano, secondo il consiglio

di categoria, che ciò non rappresenta in alcun modo una minaccia per la disciplina, anzi, essa

permette ai datori di lavoro di avere degli interlocutori per discutere l’introduzione di riforme e

le modalità più appropriate della loro attuazione .

Consiglio di categoria „Giustizia“

Negli ultimi quattro anni gli esperti del

consiglio di categoria „Giustizia“ hanno

analizzato le diverse questioni a cui sono confrontati

i lavoratori del settore . Sotto la guida del Presidente

Mark Freeman, sono emersi al centro del dibattito

la crisi economica, i tagli ai bilanci pubblici e le loro

conseguenze a livello sociale, ma anche la qualità e le

condizioni di lavoro .

Tutto ciò è avvenuto sullo sfondo di un’integrazione

europea sempre maggiore, nel quale l’Unione europea

adotta leggi e misure che mirano alla realizzazione e al

completamento dello spazio europeo di libertà, sicurezza

e giustizia . In questo contesto si collocano anche la

collaborazione tra le autorità giudiziarie e di polizia . Tale

ambito può ugualmente essere visto come il rovescio del

mercato interno e delle sue libertà economiche . Laddove

però esiste la possibilità di circolare liberamente, di

stabilirsi e di lavorare dove meglio si crede, e dove anche

il crimine non conosce più frontiere, è necessaria una

più stretta collaborazione tra autorità, insieme ad una

migliore comprensione reciproca tra Stati membri .

Ciò nonostante l’applicazione delle decisioni adottate in sede europea, così come altre

importanti responsabilità in questo campo, rimane competenza degli Stati membri e quindi

delle rispettive amministrazioni pubbliche . Il personale di queste ultime ha pertanto

riconosciuto la necessità di un costante aggiornamento sugli sviluppi nei rispettivi paesi, della

messa in guardia dalle tendenze negative e di uno scambio reciproco di modelli di successo .

Diverse quindi le tematiche all’ordine del giorno: giustizia telematica, braccialetto elettronico,

salute e sicurezza di operatori e detenuti nel sistema carcerario, forme di reclusione alternative,

ma anche formazione iniziale e continua, direttiva sull’orario di lavoro, pagamento delle

pensioni e incentivi finanziari . Il consiglio di categoria ha inoltre emesso pareri relativi a

progetti specifici, quali le privatizzazioni nel settore penitenziario: qui si sono discussi compiti

e doveri in ambiti estremamente sensibili, che interpellano tanto questioni di sicurezza che

i diritti fondamentali, e che devono rimanere nelle mani di operatori pubblici piuttosto che

essere compromessi per presunte ragioni economiche .

PresidenteJan Kleian Eurofedop/ACOMVicepresidenteWilhelm Waldner Eurofedop/GÖD-FCG

PresidenteMark Freeman Eurofedop/POAVicepresidentiJohn Clinton Eurofedop/POA-IrelandJohn Hansen FF (fino al 2011)

Attività degli organi interni

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Rapporto di attività 2008 – 201220 21

Consiglio di categoria „Sanità“L’Europa si vede confrontata

a numerosi problemi

che hanno una forte incidenza sui sistemi sanitari .

Questi – come altri settori – sono interessati da

ristrettezze di bilancio e soppressione di posti di

lavoro . Anche il cambiamento demografico porta con

sé enormi conseguenze, in quanto a persone sempre

più anziane e più bisognose di cure, corrispondono

sempre meno giovani che vogliano lavorare nel

settore sanitario .

Un’ulteriore aggravante sono i flussi migratori

intracomunitari, ma anche all’interno dei singoli Stati

membri, con lavoratori sempre più qualificati del

settore sanitario che si spostano nelle regioni più

attraenti dal punto di vista professionale, e sempre

più territori che soffrono per carenza di servizi e di

personale .

Con la Presidenza di Esther Reyes Diez, il consiglio

di categoria „Sanità“ è entrato nel merito di

tali problematiche e ha preso posizione per un

potenziamento di tali categorie professionali e per un miglioramento delle loro condizioni

lavorative, delle quali i pazienti non possono che trarre giovamento . Gli argomenti di dibattito

sono stati diversi, quali la mobilità nel settore sanitario e le sue conseguenze per il personale .

Questi temi hanno costituito tra l’altro la base per il convegno „Mobilità del personale sanitario

all’interno dell’Unione europea“, organizzato dall’Accademia Europa a Riga .

Un ulteriore argomento è stato la sempre più importante sanità telematica (e-health), ovvero

un’assistenza sanitaria coadiuvata da mezzi di comunicazione elettronici, che possa permettere

di ovviare parzialmente ad un’insufficiente offerta sanitaria, ma che richiede al contempo anche

una formazione e formazione continua di alta qualità del personale .

Tra le altre tematiche citiamo la sicurezza dei pazienti, ma anche degli operatori sanitari, ad

esempio rispetto alle punture accidentali da ago .

Consiglio di categoria „Istruzione“ Il consiglio di categoria „Istruzione“ (EDUC) negli

ultimi tre anni si è occupato principalmente delle

questioni di maggiore attualità a livello europeo, ma

anche di quelle più preoccupanti dal punto di vista

sindacale, ovvero la lotta all’abbandono scolastico, le

riforme dell’istruzione a livello nazionale e il costante

peggioramento dell’immagine dell’insegnante .

I membri del consiglio di categoria e il loro Presidente

Claude Heiser rifiutano in toto una politica dell’istruzione

che intenda contrastare l’abbandono scolastico di molti

paesi con programmi didattici semplificati, ovvero

aumentando il numero di chi completa gli studi a scapito

della qualità intellettuale . In più il consiglio di categoria

„EDUC“ ritiene estremamente dubbia e allarmante

l’evoluzione delle politiche di istruzione nei singoli

Stati europei . Non si può fare a meno di pensare che le

riforme dell’istruzione vengano innanzitutto operate in

considerazione di eventuali misure di austerity e i governi

nazionali perdono di vista il vero obiettivo, ovvero garantire

a bambini e giovani la migliore formazione possibile .

Il consiglio di categoria EDUC è fermamente convinto che istruzione e formazione

rappresentino i pilastri essenziali e più importanti di una società, in quanto garantiscono

il futuro di un paese e gli offrono delle prospettive proprio nei periodi di crisi . La CESI ha

condiviso questa conclusione anche coi partner del dialogo sociale settoriale dell’istruzione . La

questione centrale e più dibattuta rimane quindi quella di come reclutare un maggior numero

di nuovi insegnanti e cosa occorre fare perché gli insegnanti restino in servizio, ovvero: come

sensibilizzare più laureati qualificati all’insegnamento, all’educazione e alla formazione e come

evitare le rapide dimissioni degli insegnanti?

Il consiglio di categoria „EDUC“ è unanime al riguardo: oltre all’intensificazione delle campagne

di reclutamento sono indispensabili un miglior trattamento economico, un accompagnamento

e inquadramento professionale per chi è all’inizio, la possibilità di fare carriera, insieme al

sostegno politico per una giusta considerazione sociale e il dovuto rispetto della categoria .

PresidenteEsther Reyes Diez Eurofedop/SATSEVicepresidenti Marga Meere Eurofedop/CNV Publieke ZaakViorel Rotila Eurofedop/FSSDR

PresidenteClaude Heiser CGFPVicepresidentiAntonio Villarino CSI-FHorst Günther Klitzing dbb

Attività degli organi interni

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Rapporto di attività 2008 – 201222 23

Consiglio di categoria „Poste e Telecomunicazioni“

Poiché il mondo del lavoro e le aziende non

conoscono più i confini nazionali,

specialmente nel settore postale e delle telecomunicazioni,

assume particolare valenza il lavoro dei sindacati del consiglio

di categoria „Poste e Telecomunicazioni“ . All’interno del

consiglio di categoria collaborano, sotto la Presidenza di

Manfred Wiedner, rappresentanti sindacali provenienti da 13

paesi . Per affrontare le numerose questioni legate alle poste

e alle telecomunicazioni, il consiglio di categoria si è riunito

due volte l’anno, a fine anno a Lussemburgo e a metà anno nel

paese di un sindacato affiliato che ha lanciato l’invito . Per il

periodo di riferimento si sono quindi svolti incontri a Martigny

(Svizzera 2008), Salisburgo (Austria 2009), Belgrado (Serbia

2010), Salamanca (Spagna 2011) e Thun (Svizzera 2012) .

Ciascuna di queste riunioni, alle quali hanno preso parte

più di 30 rappresentanti sindacali ogni volta, è stata

accuratamente preparata dai gruppi di lavoro “Poste e

Telecomunicazioni” nel corso di incontri preliminari .

Alle riunioni del consiglio di categoria sono stati

invitati rappresentanti di imprese del settore, ma anche

rappresentanti della Commissione europea o di altre organizzazioni europee, con i quali è stato

possibile esaminare le problematiche del settore delle poste e telecomunicazioni .

I delegati del consiglio di categoria hanno elaborato delle risoluzioni sui temi di attualità,

incorporandole nel lavoro della CESI . Le risoluzioni si sono concentrate sulle condizioni di lavoro

nelle aziende e nei call-center, la revisione di decisioni normative, mansioni adeguate all’età fino

al pensionamento e l’espansione delle aziende in altri paesi . Sono state ugualmente avanzate delle

richieste quanto alle conseguenze della crisi finanziaria sulle condizioni lavorative nei grandi

gruppi . I membri del consiglio di categoria hanno preso parte ai colloqui con la Commissione e i

parlamentari europei .

A fianco di queste riunioni del consiglio di categoria sono stati condotti molti incontri bilaterali,

incentrati sulla formazione dei rappresentanti sindacali nei paesi dell’Europa dell’est . All’interno

del consiglio di categoria “Poste e Telecomunicazioni” sono rappresentati anche sindacati di paesi

che ambiscono ad aderire all’Unione europea . Il consiglio di categoria mirava a reclutare anche altri

sindacati per il lavoro comune, e a questo fine è stato creato un gruppo di lavoro ad hoc .

Consiglio di categoria „Amministrazione locale e regionale“

Nel speriodo 2009 – 2012 il consiglio di categoria

„Amministrazione locale e regionale“, col suo

Presidente Hans Freiler, è stato regolarmente occupato

sui seguenti fronti: attività e progetti degli organi dell’UE

(Commissione e Parlamento), questioni di attualità che

interessano direttamente comuni e regioni, dialogo sociale

settoriale e attività del Consiglio d’Europa .

In questo quadro sono emersi diversi temi di esemplare

interesse, come ad esempio la direttiva relativa all’orario

di lavoro . Il consiglio di categoria ha discusso la

posizione della CESI in merito alla direttiva in questione,

con un’attenzione particolare a determinate categorie

professionali – in primis i vigili del fuoco – e ha rafforzato

le rivendicazioni formulate dalla CESI, declinandole alle

esigenze di categoria . Un altro esempio è la direttiva

servizi . Sulla base delle prime esperienze di attuazione

della direttiva, in modo particolare con l’istituzione dello

“sportello unico” (one-stop shop) e relative conseguenze,

sono state formulate tre richieste prioritarie: sufficiente

dotazione di personale, formazione del personale,

adeguamento dei contratti collettivi .

Non solo sono stati minuziosamente analizzati la crisi finanziaria, le misure di austerità che

ne derivano e i suoi peculiari effetti sui comuni (“il livello vicino ai cittadini”), ma sono anche

state presentate richieste chiare per far fronte alla situazione, quale l’introduzione di una tassa

sulle transazioni finanziarie . È importante che anche i comuni – l’“ultimo anello della catena”

- possano beneficiare di parte di tali entrate . Altro tema centrale dibattuto è stato il previsto

accorpamento dei comuni e il suo impatto sul personale dell’amministrazione comunale (ad

esempio in Svizzera e Francia) . Il consiglio di categoria si è inoltre dedicato alla questione

dell’abolizione dello statuto di funzionario pubblico in diversi paesi e della privatizzazione dei

servizi pubblici da parte delle amministrazioni comunali e regionali .

Costante di ogni riunione del consiglio di categoria sono state inoltre le relazioni dei due

rappresentanti del comitato di dialogo sociale settoriale (es . sulle conseguenze della crisi

finanziaria internazionale sul personale comunale, la violenza sul posto di lavoro, la migrazione,

la parità di trattamento ecc .) e le relazioni sulle attività del Consiglio d’Europa .

PresidenteManfred Wiedner Eurofedop/FCG-GPFVicepresidenti Horst Sayffaerth Eurofedop/DPVKOMManuel González Molina CSI-F

PresidenteHans Freiler Eurofedop/GÖD-FCGVicepresidenti Urs Stauffer ZVAntoine Breining FGAF (fino al 2011)

Attività degli organi interni

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Assi d’intervento prioritari

I servizi pubblici non vanno visti principalmente come un costo, ma come elemento essenziale della competitività e della coesione sociale in Europa.

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Rapporto di attività 2008 – 201226 27

I servizi pubblici: componente essenziale del modello economico e sociale europeo!

In molti Stati dell’Unione europea si è assistito negli ultimi anni a tagli massicci nel servizio

pubblico . In alcuni paesi le misure di austerità hanno condotto a un sensibile deterioramento

dell’offerta di servizi pubblici . Tale evoluzione, accompagnata da una campagna mediatica negativa da

parte di importanti testate di alcuni paesi europei, ha riportato la questione dell’offerta e della qualità

dei servizi pubblici al centro del dibattito sul futuro dell’Europa .

I servizi pubblici non vanno visti principalmente come un costo, ma come elemento essenziale della

competitività e della coesione sociale in Europa . La CESI, in numerosi convegni e colloqui con le

istituzioni europee, ha evidenziato la valenza positiva dei servizi pubblici in Europa . Quest’ultimi,

proprio in un momento di crisi economica, costituiscono una solida base per la crescita, l’occupazione,

la giustizia sociale e il benessere in Europa . Sono di fondamentale importanza se si considerano gli

obiettivi comunitari descritti nella strategia Europa 2020 e il pacchetto di misure per la crescita e

l’occupazione . In Europa costituiscono inoltre il cardine dell’istruzione e della formazione e svolgono

un ruolo cruciale nel collocamento . Per di più rappresentano essi stessi, con posti di formazione di

alta qualità, una fonte notevole d’occupazione .

Per questa ragione la CESI ha affermato ripetutamente e con vigore il carattere essenziale dei servizi

pubblici, in particolare attraverso le seguenti azioni:

◊ Attuazione nel 2012 di un progetto relativo all’immagine e attrattività delle amministrazioni

pubbliche, in collaborazione col comitato di dialogo sociale per le amministrazioni pubbliche

centrali . Tramite uno studio si è accertata la percezione del servizio pubblico di cittadini e utenti,

ma anche dei dipendenti e dei dirigenti stessi delle amministrazioni in questione . La prosecuzione

di tali lavori dovrebbe permettere alle parti sociali del settore di migliorare la percezione delle

amministrazioni pubbliche: nei prossimi anni si prefigura infatti una situazione di concorrenza con

l’economia privata, in special modo nel reclutamento di personale qualificato .

◊ Presentazione, nel quadro di un progetto dell’Accademia Europa del 2010 relativo ai compiti, alle

strutture e alle competenze necessarie ai servizi pubblici in Europa, di un documento basilare sul

futuro dei servizi pubblici in Europa . Tale documento di posizione è stato presentato e discusso in

presenza di interlocutori istituzionali e parti sociali . In quest’occasione la CESI ha messo in evidenza

quanto sia importante che siano le autorità pubbliche ad erogare i servizi pubblici essenziali . I

servizi di altri fornitori devono essere sottoposti ad adeguati controlli affinché soddisfino i requisiti

di qualità e rispettino i diritti degli utenti, senza dimenticare la qualità dei posti di lavoro .

◊ Indagine tra diversi interlocutori sull’utilità pratica dei partenariati pubblico-privati e delle

privatizzazioni rispetto a costi sociali e finanziari spesso mal valutati . In virtù dei propri impegni

all’interno del forum istituito dalla Commissione europea per la valutazione degli effetti delle

privatizzazioni nel settore postale, la CESI chiede che in modo particolare il commissario per

il mercato interno Michel Barnier e l’intergruppo Servizi pubblici del Parlamento europeo,

attribuiscano un valore nettamente superiore al controllo pubblico dei servizi .

◊ Sensibilizzazione, attraverso uno studio, un convegno e numerosi dibattiti nell’ambito della CESI

e delle istituzioni europee, ai valori e compiti dei servizi di interesse generale e all’importanza

dell’erogazione di tali servizi da parte di un settore pubblico integro, affidabile, indipendente e

trasparente .

Assi d’intervento prioritari

Convegno della CESI-Accademia Europa, Settembre 2010, Bruxellesda sinistra a destra: François Ziegler (Commissione Europea), Jacky Leroy (SPF P&O Belgio), Detlef Fechtner (Westdeutsche Allgemeine Zeitung), Françoise Castex (Europarlamentare), Angelika Poth-Mögele (CEMR)

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Rapporto di attività 2008 – 201228 29

La CESI nel dialogo sociale

Nel periodo 2008-2012 la CESI ha potuto affermare il proprio ruolo e le proprie responsabilità

all’interno dei tre Comitati di dialogo sociale europeo in veste di parte sociale riconosciuta

dalla Commissione europea dal 2005 .

Con la sua partecipazione, all’interno della delegazione sindacale TUNED, ad un dialogo informale coi

Direttori generali delle Pubbliche Amministrazioni (rete EUPAN), la CESI ha lavorato con le proprie

organizzazioni membro coinvolte e i partner europei in favore dell’introduzione di un dialogo sociale

formalizzato per questo settore . Dopo un intenso periodo di prova negli anni 2008 e 2009, le trattative

tra TUNED e i Direttori generali hanno aperto la strada alla costituzione di un Comitato sotto gli

auspici della Commissione europea, avvenuta ufficialmente il 17 dicembre 2010 a Genval (Belgio) . La

delegazione sindacale TUNED, all’interno della quale la CESI e i suoi membri dispongono di sette seggi, è

ora interlocutore della delegazione datoriale EUPAE nel quadro di un dialogo strutturato, riconosciuto e

dinamico .

La CESI ha accolto positivamente tale evento, attraverso il quale il settore è ora finalmente

riconosciuto ufficialmente a livello europeo, e che concede ai suoi lavoratori il diritto al dialogo

sociale . A poco più di due anni dall’inizio dei lavori, tale Comitato può vantare già diversi successi

al proprio attivo . Ricordiamo in particolare la dichiarazione congiunta, attualmente in fase di

applicazione, sulle disparità retributive tra uomini e donne, che dovrebbe portare ad una maggiore

trasparenza e una migliore acquisizione dei dati rilevanti . Da segnalare inoltre un progetto

sull’immagine e l’attrattività delle amministrazioni pubbliche centrali e un parere congiunto delle

parti sociali relativo al Libro verde della Commissione europea sulle ristrutturazioni e l’anticipazione

dei mutamenti .

Le organizzazioni affiliate alla CESI rappresentate nel Comitato di dialogo sociale “Amministrazioni

locali e regionali” hanno avuto l’opportunità di discutere, tra le altre cose, gli effetti della crisi e dei tagli

di bilancio sui servizi pubblici e sul personale delle amministrazioni comunali e regionali . In aggiunta, i

membri del Comitato hanno potuto presentare all’interno di gruppi di lavoro casi studio di cooperazione

tra enti pubblici e aziende private dei vari paesi .

Oltre a ciò, la CESI partecipa attivamente ai lavori del Comitato di dialogo sociale del settore

dell’istruzione già dalla sua creazione nel giugno 2010 . Alle riunioni plenarie è rappresentata dal

Presidente del consiglio di categoria EDUC, Claude Heiser, e ha propri delegati in ognuno dei tre gruppi

di lavoro, che si occupano di qualità, della sfida demografica e di istruzione superiore . Tale Comitato ha

varato un parere fondamentale in materia di investimento nel settore dell’istruzione, della formazione

e della ricerca, che per i governi dovrebbe rappresentare una priorità anche in momenti di crisi, in

quanto caposaldo della crescita e della coesione sociale in Europa . Gli altri lavori attualmente in corso

riguardano il reclutamento e la ritenzione dei docenti . Tale questione costituisce una delle sfide maggiori

per molti paesi europei .

Per questo motivo nei prossimi anni la CESI intende consolidare ulteriormente la propria presenza

nei Comitati di dialogo sociale in Europa . Tali organi risultano essere strumenti estremamente adatti

allo scambio di informazioni e di buone pratiche, così come per l’elaborazione di posizioni comuni

e per fungere da interfaccia per i pareri delle parti sociali presso le istituzioni europee . La CESI si

adopererà altresì affinché si rafforzi ulteriormente il loro ruolo nel processo legislativo europeo con la

negoziazione di accordi tra le parti sociali .

Assi d’intervento prioritari

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Rapporto di attività 2008 – 201230 31

Efficienza e giustizia fiscale: personale qualificato per un obbligo economico e sociale

Nel dibattito sulla crisi finanziaria, economica e sociale, la CESI ha fatto espresso riferimento alla

necessità di una maggiore efficienza e giustizia fiscale in Europa .

Nella situazione odierna, gli Stati soffrono una pressione finanziaria particolarmente forte e si

ritrovano quindi costretti ad aumentare le risorse e ad abbassare i costi . Una riscossione delle imposte

più efficiente e più equa rappresenta perciò una necessità per i bilanci statali . L’aumento della

pressione fiscale e i tagli alle prestazioni gravano spesso sui bilanci privati e limitano le possibilità

di una solida ripresa . Contemporaneamente i costi annuali dovuti all’evasione fiscale in Europa

ammontano a circa 1 .000 miliardi di euro . La CESI ritiene che sia non solo più efficiente, ma anche più

giusto, concentrarsi in modo mirato sul versamento delle imposte e degli oneri realmente dovuti .

La CESI appoggia misure efficaci di rilancio dell’economia europea a superamento della crisi e saluta

l’obiettivo a lungo termine del pareggio dei conti pubblici, ovvero un reale consolidamento fiscale e non

solo l’introduzione di un rigore di breve durata . Non si tratta esclusivamente di una necessità economica,

che dovrebbe permettere un margine di manovra economico in caso di bisogno, ma anche di un dovere

di solidarietà, in modo tale che le giovani generazioni non debbano pagare per le decisioni prive di

equilibrio di chi le ha precedute .

L’obiettivo di una migliore riscossione delle imposte può essere conseguito solo rispettando diverse

condizioni qui avanzate dalla CESI:

- Alla luce di un diritto tributario sempre più complesso e di aziende che operano a livello internazionale

e circondate da esperti, il fisco deve disporre non solo di un organico sufficiente, ma anche di

collaboratori motivati e qualificati e di buone risorse tecniche . L’assottigliamento dell’organico di molte

autorità fiscali europee, il calo degli stipendi dei dipendenti e i tagli alla formazione e alla dotazione

tecnica sono quindi per la CESI solo controproducenti .

- Occorre migliorare urgentemente lo scambio di informazioni e la cooperazione amministrativa in Europa .

La Commissione europea deve farsi pienamente carico del proprio ruolo di sostegno . La CESI appoggia gli

spunti recentemente pubblicati per una lotta efficiente alla frode e all’evasione fiscale, e anche negli anni

a venire continuerà ad impegnarsi su questo fronte come partner delle istituzioni europee .

- I sistemi tributari devono essere semplificati e le relative regole rese più trasparenti . Ciò permetterà

non solo ai dipendenti del fisco di fare meglio il loro lavoro, ma porterà anche ad un maggior rispetto

della legge da parte dei contribuenti .

Allo stesso tempo la CESI si è dichiarata, già da tempo, a favore dell’introduzione di una tassa sulle

transazioni finanziarie a livello europeo . Tre sono i principali vantaggi ad essa legati: la creazione di

risorse aggiuntive (che secondo la CESI dovrebbero essere destinate innanzitutto alla riduzione del

debito pubblico), il coinvolgimento del sistema finanziario alla risoluzione delle conseguenze della crisi e

la regolamentazione delle transazioni finanziarie .

Assi d’intervento prioritari

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Rapporto di attività 2008 – 201232 33

Accademia Europa

L’Accademia Europa

realizza

diversi progetti in materia di politica sociale europea,

occupazione ed economia, e assiste la CESI nella

redazione dei suoi pareri politici . I progetti sono

cofinanziati dall’Unione europea attraverso le linee

di bilancio “Relazioni industriali e dialogo sociale” e

“Azioni di formazione e informazione a favore delle

organizzazioni dei lavoratori” . Sotto la Presidenza di

Wilhelm Gloss l’Accademia Europa ha organizzato,

negli anni 2009-2012, dieci seminari ed eventi di

follow-up . Ognuno di questi convegni è stato concepito

col sostegno del Consiglio di Amministrazione

dell’Accademia Europa .

L’Accademia Europa ha inoltre messo il proprio a lavoro

sempre più al servizio degli altri organi della CESI e ha

collaborato con gli esperti dei consigli di categoria, delle

commissioni e dei dialoghi sociali .

Sulla scia di tale cooperazione, l’Accademia Europa ha

realizzato tre convegni nel 2009:

Due seminari nell’ambito del progetto „Migliori

posti di lavoro – Vita migliore“ hanno trattato le

seguenti tematiche: „Equilibrio tra vita professionale

e vita privata“ (Lisbona) e „Salute e prevenzione sul

lavoro“ (Roma) . Qui la CESI ha potuto contare sulla

collaborazione dell’Agenzia europea per la sicurezza

e la salute sul lavoro (OSHA) . Nel trattare questioni

centrali come lo stress sul posto di lavoro o il mobbing,

questo progetto, realizzato nel primo anno della crisi

finanziaria, si è dimostrato di grande attualità .

L’anno 2009 si è concluso con un terzo progetto dal titolo

„La funzione pubblica in Europa di fronte alle sfide della

globalizzazione e dell’integrazione europea : il ruolo

dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita“ (Malmö) .

Tale seminario ha offerto l’occasione per ricordare

che gli obiettivi europei in materia di occupazione,

crescita e integrazione sono raggiungibili solo investendo

nell’istruzione e nella formazione continua .

Nel 2010 sono stati realizzati due progetti:

Il primo portava il titolo „Agire insieme . Creare valore

aggiunto . Il ruolo del servizio pubblico e delle parti

sociali nella crisi economica“ (Valenza) . Nel quadro di

tale progetto la CESI ha condotto una riflessione sul

futuro dei servizi pubblici in Europa e ha presentato in

particolare la sua posizione: „Servizio pubblico in Europa:

posizione delle parti sociali sui futuri campi d’azione,

strutture e competenze necessarie“ . Nell’ambito di una

serata dibattito a Bruxelles, in presenza di numerose parti

sociali, la CESI ha riaffermato il proprio fermo impegno

a favore di servizi pubblici forti, moderni e modulati sui

bisogni degli utenti .

Il secondo progetto ha trattato la questione

della „Mobilità del personale sanitario all’interno

dell’Unione europea“ (Riga) . Sulla base del Libro verde

pubblicato dalla Commissione europea nel dicembre

2008 e relativo al personale sanitario europeo, e

nel contesto di un forte partenariato col Comitato

Permanente degli Ospedali dell’Unione europea

(HOPE), la CESI ha contribuito alla riflessione sulla

mobilità del personale sanitario all’interno dell’Unione

Europea, sottolineando il proprio impegno per la

libera circolazione dei lavoratori, con un occhio di

riguardo all’eticità dei processi di assunzione, al fine

di evitare squilibri geografici tra gli addetti del settore

sanitario dell’UE . Nel quadro di tale progetto, la CESI

ha anche ricordato la necessità di creare condizioni

di impiego più allettanti nel settore sanitario per

fornire servizi assistenziali di qualità, poiché essi

rappresentano infatti un pilastro del modello sociale

europeo . Oltre alla questione delle retribuzioni, da

non dimenticare sono le problematiche legate agli

orari di lavoro, alla conciliazione tra vita privata e

professionale, alla formazione e allo stress sul posto

di lavoro .

Nel 2011 sono stati lanciati due progetti . Il primo si è

concretizzato in un convegno dal titolo „Promuovere la

diversità all’interno della Funzione pubblica nell’Unione

europea“ (Amsterdam) . Qui la CESI ha aperto un

confronto, tra le tante cose, sull’accesso delle donne ai

vertici dei servizi pubblici europei e sul reclutamento

di lavoratori con disabilità e di origine straniera . I

sindacati hanno l’obbligo di porsi tali interrogativi, in

quanto loro compete un ruolo importante nel controllo

dei comportamenti discriminatori sul posto di lavoro e

nella promozione delle pari opportunità .

Nel secondo progetto dal tema „Servizio pubblico

e integrazione dei migranti nell’Unione europea“

(Vienna) ci si è nuovamente interrogati sul ruolo dei

dipendenti pubblici nell’accoglienza ed integrazione

dei migranti . Per l’intera durata del progetto la CESI

ha concentrato i propri lavori sui compiti, le risorse e

i bisogni dei dipendenti pubblici nei loro rapporti coi

migranti, focalizzandosi sul ruolo dei servizi pubblici

nell’integrazione dei migranti, e dando un orientamento

pratico all’azione degli attori coinvolti in questo

processo di integrazione, tra cui i sindacati membri

della CESI .

Nel 2012 sono stati realizzati due progetti .

Uno ha riguardato il tema „Fornire servizi pubblici

di qualità sulla base dei valori del Protocollo 26 del

TUE/TFUE“ (Varsavia) . Con un seminario e uno studio

condotto da Pierre Bauby, si è cercato di chiarire il

significato dei sei “valori comuni” a tutti i servizi di

interesse economico generale . Si parla di un alto livello

di qualità, sicurezza, accessibilità economica, parità di

trattamento, promozione dell’accesso universale e dei

diritti degli utenti . Nel quadro di tale progetto la CESI

ha potuto avvalersi delle competenze di diversi membri

dell’intergruppo „Servizi pubblici“ del Parlamento

europeo .

L’altro progetto portato avanti nel 2012 è „Promuovere

la cooperazione amministrativa transnazionale in

Europa“ (Lussemburgo), elemento fondamentale del

mercato interno, che nel 2012 ha celebrato i 20 anni

dalla sua creazione . Lo sviluppo di una cultura di

collaborazione transnazionale a livello amministrativo

richiede formazione e apertura rispetto alle culture

amministrative di altre nazioni e alle loro peculiarità .

I seminari della CESI-Accademia Europa si adoperano

attivamente in questa direzione .

Nel quadro dei propri lavori, la CESI-Accademia Europa

presta particolare attenzione ad una certa coerenza

e sintonia tra il tema trattato e la sede dei convegni .

L’Accademia Europa coglie l’occasione per ringraziare

le diverse organizzazioni sindacali membro per il loro

sostegno e la loro ospitalità .

Convegno della CESI-Accademia Europa, Giugno 2012, Lussemburgoda sinistra a destra: Romain Wolff (Segretario generale della CGFP), Erny Reuter (Segretario generale onorario della FGFC), Jean-Marie Halsdorf (Ministro dell’Interno e della Grande Regione, Ministro della Difesa del Granducato del Lussemburgo), Wilhelm Gloss (Presidente della CESI-Accademia Europa), Klaus Heeger (Segretario generale della CESI)

Assi d’intervento prioritari

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Membri

ALE Autonome Lokomotivführer-Gewerkschaften Europas Europa

ANP Associação Nacional de Professores Portogallo

ANPE ANPE Sindicato Independiente Spagna

BLC Bundesverband der Lebensmittelchemiker/-innen im öffentlichen Dienst Germania

CGB Christlicher Gewerkschaftsbund Germania

CGFP Confédération Générale de la Fonction Publique Lussemburgo

CISAL Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori Italia

CONF .S .A .L . Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori Italia

CSEN Confédération Syndicale de l’Education Nationale Francia

CSI-F Central Sindical Independiente y de Funcionarios Spagna

CSN MERIDIAN Confederatia Sindicala Nationala Meridian Romania

dbb dbb beamtenbund und tarifunion Germania

EUROFEDOP European Federation of Public Service Employees Europa

FA-FPT Fédération Autonome de la Fonction Publique Territoriale Francia

FASGA Federación de Asociaciones Sindicales Spagna

FF Frie Funktionærer Danimarca

FGAF Fédération générale Autonome des Fonctionnaires Francia

FGFC Fédération Générale de la Fonction Communale Lussemburgo

FISP-IFOD Fédération intercatégorielle Services Publics Belgio

LĀADA Latvijas Ārstniecības un aprūpes darbinieku arodbiedrība Lettonia

LVIPUFDA Latvijas valsts iestāžu, pašvaldību, uzņēmumu un finanšu darbinieku arodbiedrība Lettonia

MKKSZ Magyar Köztisztviselők, Közalkalmazottak és Közszolgálati Dolgozók Szakszervezete Ungheria

NCF Nederlandse Categoriale vakvereniging Financiëndie Paesi Bassi

NSD MUP-a Nezavisni Sindikat Djelatnika Ministarstva Unutarnjih Poslova Croazia

Promyana Promyana Bulgaria

TVML Tullivirkamiesliitto - Tulljänstemannaförbundet r .y Finlandia

UFCFP-CGC Union Fédérale des Cadres des Fonctions Publiques-CGC Francia

UNSP-NUOD Union Nationale des Services Publics Belgio

USI União dos Sindicatos Independentes Portogallo

VKB Vereinigung der Kader des Bundes Svizzera

WZZ-SO Wolny Związek Zawodowy “Solidarność Oświata” Polonia

ZV Zentralverband Öffentliches Personal Schweiz Svizzera

Osservatore

DBwV Deutscher BundeswehrVerband Germania www.cesi.org

Confederazione Europea dei Sindacati Indipendenti

Avenue de la Joyeuse Entrée 1-5, b .5B-1040 Bruxelles

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