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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
Prot. n. ___________ Casalnuovo di Napoli ___/___/______
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Sommario
Premessa Pag. 2
Dal RAV al Piano di Miglioramento Pag. 2
1. Obiettivi di Processo Pag. 4
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Pag. 4
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Pag. 5
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza Pag. 6
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo Pag. 8
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato Pag. 14
3.1 Descrizione delle azioni Pag. 14
3.2 Cronoprogramma delle azioni di monitoraggio Pag. 26
4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento Pag. 27
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV
Pag. 27
4.2 Processi di condivisione del Piano all'interno della scuola Pag. 27
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del P.d.M. sia all'interno sia all'esterno
dell'organizzazione scolastica
Pag. 27
4.4 Componenti del Gruppo di Miglioramento e del Nucleo di valutazione e
loro ruolo
Pag. 27
2
Premessa
La definizione di un piano di miglioramento, oltre che ad ottemperare ad una disposizione di legge, rappresenta la risposta ad una esigenza interna di promozione della qualità del servizio erogato. In un sistema tanto complesso quale è la Scuola il concetto di qualità apre uno spettro di molteplici interpretazioni:
La qualità dei processi formativi; La qualità dei processi orientativi; La qualità dei processi di valorizzazione delle risorse professionali; La qualità dell’organizzazione dei servizi amministrativi; La qualità dell’adeguamento degli ambienti e delle strutture agli standard di sicurezza
e a quelle auspicabili connotazioni che trasformano lo stare in star bene. Dal RAV al Piano di Miglioramento
Il Piano di miglioramento dell’Istituto Comprensivo “Ragazzi d’Europa” di Casalnuovo di Napoli si muove, come è ovvio, dalle risultanze del Rapporto di Auto Valutazione che ogni scuola è stata chiamata a redigere: non può avviarsi alcun processo di miglioramento se non si conosce il punto di partenza e, soprattutto, non si individuano con chiarezza ed in maniera quantitativa le criticità da un lato e i punti di forza su cui far leva dall’altro. Poiché la finalità ultima di ogni istituzione scolastica è il successo formativo dei discenti, si è partiti dagli esiti degli alunni concentrandosi su due criticità:
Le competenze chiave di cittadinanza o Imparare ad imparare o Agire in modo autonomo e responsabile
Gli esiti a distanza É opportuno chiarire che, mentre con riferimento agli esiti a distanza viene individuata una criticità per la valutazione insufficiente recepita in seno al rapporto di Auto Valutazione, per quanto attiene alle competenze chiave di cittadinanza, nella scelta per queste effettuata, si individua una criticità non già per una insufficienza riportata nello stesso Rapporto di Auto Valutazione, ma per la ferma convinzione che non ci si possa accontentare del risultato raggiunto e che questo vada spinto sempre più in alto in quanto indice della robustezza dell’azione formativa ed educativa esercitata. Se questo è vero per la capacità di imparare, lo è ancor di più per l’accrescimento del senso di responsabilità e l’affinamento della coscienza civile .
Fra l’altro, l’Istituto insiste su un territorio con sensibile rischio di deprivazione culturale e di
assuefazione a comportamenti a margine di condotte lesive delle norme del buon vivere sociale.
Solo una cura educativa mai stanca, spesa lungo le direzioni dell’interiorizzazione del senso civico e delle responsabilità connesse alla natura di essere sociale, può garantire che l’azione della scuola nella formazione del cittadino non si fermi ai suoi cancelli ma si innesti proficuamente nel contesto e, altrettanto proficuamente, perduri nel tempo. Per ciascuna criticità si sono individuati alcuni traguardi e, successivamente, i processi su cui intervenire (aree di processo) con i corrispondenti obiettivi (obiettivi di processo). Mentre i traguardi si collocano su orizzonti di lungo periodo, gli obiettivi di processo, definendosi per i processi di cui vive il sistema scuola, si collocano su orizzonti di breve e medio periodo. Risulta oltremodo vantaggiosa la schematizzazione tabellare riportata nel Rapporto di Auto Valutazione (RAV) dove sono evidenziati gli esiti, le priorità e i traguardi a cui si è ritenuto
3
conveniente aggiungere una ulteriore colonna in cui sono riportate le aree di intervento prevalentemente coinvolte per il conseguimento del traguardo; la denominazione delle aree e la loro specificazione è chiarita nel paragrafo successivo.
ESITI PRIORITÀ TRAGUARDI AREE Competenze chiave di cittadinanza
1
Imparare ad imparare Migliorare l'autonomia di studio.
A3, A5
Migliorare l'uso dei supporti didattici con particolare attenzione all'uso consapevole delle TIC
A2, A6
Agire in modo autonomo e responsabile
Potenziare lo sviluppo del senso di legalità.
A3, A6
Migliorare il senso di rispetto del sé
A3
Migliorare il senso di rispetto degli spazi e delle relazioni.
A2, A6
Esiti a distanza
2
Recepire dagli esiti a distanza le informazioni utili alla regolazione dei processi formativi
Registrare risultati e costruire indici statistici di controllo.
A1, A7
Verificare la corrispondenza tra consiglio orientativo e successo scolastico.
A4, A7
Migliorare la costruzione del profilo per competenze nella caratterizzazione del curricolo
Migliorare la comunicazione per competenze ingresso/uscita negli snodi del percorso formativo.
A1, A4
4
1. OBIETTIVI DI PROCESSO 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV)
Le aree di intervento (aree di processo) sono state denominate come nella seguente tabella; per ogni area sono stati declinati, a fianco, i corrispondenti obiettivi di processo ed è stata rimarcata la connessione con le predette priorità.
Tabella 1 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
Area di processo Obiettivi di processo É connesso alle priorità
1 2
A1
Curricolo, progettazione e valutazione
Progettare un curricolo verticale per competenze 2 Adottare modelli unitari di pianificazione dell’azione didattica e rispettiva rendicontazione
2
Condividere un comune registro valutativo basato sulle competenze
2
A2 Ambiente di apprendimento
Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli standard e la formazione del personale in tema di sicurezza
1
Migliorare la dotazione tecnologica degli ambienti di apprendimento
1
Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella didattica 1
A3
Inclusione e differenziazione
Migliorare la formazione dei docenti su metodologie didattiche inclusive
1
Valorizzare le eccellenze modulando i percorsi di apprendimento
1 2
Creare un protocollo ed un codice di registrazione degli esiti in corrispondenza degli snodi dei diversi segmenti formativi
2
A4
Continuità e orientamento
Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti formativi utilizzando i protocolli e i codici di comunicazione scientifica prima definiti
2
Favorire l’incontro con la Secondaria di II grado coinvolgendo anche ex alunni e famiglie
2
A5
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Perfezionare il funzionigramma generale del personale in cui si evidenzi il contributo di ciascuno al conseguimento della mission
1
Adottare a regime di forme di controllo strategico e monitoraggio delle azioni intraprese per il conseguimento degli obiettivi
2
Strutturazione dell'orario finalizzato all'introduzione sistematica di pause per il recupero ed il potenziamento (e all’inserimento di interventi inclusivi)
1
A6
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Adottare un piano di aggiornamento perenne e continuamente adattato con corsi di formazione sui temi della sicurezza, inclusione e progettazione curricolare
1 2
Costruire un database con i profili del personale registrati per competenze
1
A7
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Attivare e/o consolidare i rapporti con il Territorio attraverso accordi e reti
1 2
Intensificare i momenti di incontro con le famiglie anche su temi altri rispetto agli esiti di profitto
1
5
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Gli obiettivi di processo indicati sono stati graduati, in una scala di rilevanza, considerando due
fattori: la fattibilità e l’impatto. Nel modello proposto da INDIRE, che si è seguito nella stesura
del presente Piano di Miglioramento, ciascuno a ciascuno dei due fattori viene attribuito, dal Team
per il miglioramento, un punteggio intero compreso tra 1 e 5, con la corrispondenza di seguito
elencata nella legenda. La rilevanza dell’obiettivo è calcolata come prodotto dei due fattori.
Tabella 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivi di processo
elencati
Fattibilità (1-5)
Impatto (1-5)
Prodotto: valore
che identifica la
rilevanza
dell’intervento 1 Progettare un curricolo verticale per
competenze 4 4 16
2 Adottare modelli unitari di pianificazione dell’azione didattica e rispettiva rendicontazione
4 4 16
3 Condividere un comune registro valutativo basato sulle competenze 4 4 16
4 Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli standard e la formazione del personale in tema di sicurezza
3 5 12
5 Migliorare la dotazione tecnologica degli ambienti di apprendimento 3 4 12
6 Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella didattica 4 4 16
7 Migliorare la formazione dei docenti su metodologie didattiche inclusive 3 4 12
8 Valorizzare le eccellenze modulando i percorsi di apprendimento 3 4 12
9 Creare un protocollo ed un codice di registrazione degli esiti in corrispondenza degli snodi dei diversi segmenti formativi
5 3 15
10 Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti formativi utilizzando i protocolli e i codici di comunicazione scientifica prima definiti
4 4 16
11 Favorire l’incontro con la Secondaria di II grado coinvolgendo anche ex alunni e famiglie
3 5 15
12 Perfezionare il funzionigramma generale del personale in cui si evidenzi il contributo di ciascuno al conseguimento della mission
4 3 12
13 Adottare a regime forme di controllo strategico e monitoraggio delle azioni intraprese per il conseguimento degli obiettivi
3 5 15
14 Strutturazione dell'orario finalizzato all'introduzione sistematica di pause per il recupero ed il potenziamento (e all’inserimento di interventi inclusivi)
4 4 16
15 Adottare un piano di aggiornamento perenne e continuamente adattato con corsi di formazione sui temi della sicurezza, inclusione e progettazione curricolare
3 3 9
16 Costruire un database con i profili del personale registrati per competenze
3 3 9
17 Attivare e/o consolidare i rapporti con il Territorio attraverso accordi e reti
3 4 12
18 Intensificare i momenti di incontro con le famiglie anche su temi altri rispetto agli esiti di profitto
3 5 15
6
Legenda:
1 = nullo; 2 = poco; 3 = abbastanza; 4 = molto; 5 = del tutto
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza
Gli obiettivi di processo, riordinati per valore di rilevanza decrescente, risultano essere i seguenti
Tabella 2bis – Obiettivi graduati per rilevanza decrescente
Obiettivi di processo elencati
Fattibilità (1-5)
Impatto (1-5)
Prodotto: valore che
identifica la rilevanza
dell’intervento
1 Progettare un curricolo verticale per
competenze 4 4 16
2 Condividere un comune registro valutativo
basato sulle competenze 4 4 16
3 Adottare modelli unitari di pianificazione
dell’azione didattica e rispettiva
rendicontazione
4 4 16
4 Favorire l’inserimento consapevole delle
TIC nella didattica 4 4 16
5 Strutturazione dell'orario finalizzato all'introduzione sistematica di pause per il recupero ed il potenziamento (e all’inserimento di interventi inclusivi)
4 4 16
6 Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi
segmenti formativi utilizzando i protocolli
e i codici di comunicazione scientifica
prima definiti
4 4 16
7 Migliorare le condizioni di sicurezza
rispetto agli standard e la formazione del
personale in tema di sicurezza
3 5 15
8 Favorire l’incontro con la Secondaria di II
grado coinvolgendo anche ex alunni e
famiglie
3 5 15
9 Creare un protocollo ed un codice di
registrazione degli esiti in corrispondenza
degli snodi dei diversi segmenti formativi
5 3 15
10 Adozione a regime di forme di controllo
strategico e monitoraggio delle azioni
intraprese per il conseguimento degli
obiettivi
3 5 15
11 Intensificare i momenti di incontro con le
famiglie anche su temi altri rispetto agli
esiti di profitto
3 5 15
12 Migliorare la dotazione tecnologica degli
ambienti di apprendimento 3 4 12
13 Migliorare la formazione dei docenti su
metodologie didattiche inclusive 3 4 12
14 Valorizzare le eccellenze modulando i
percorsi di apprendimento 3 4 12
15 Perfezionare il funzionigramma generale
del personale in cui si evidenzi il
contributo di ciascuno al conseguimento
della mission
4 3 12
16 Attivare e/o consolidare i rapporti con il
Territorio attraverso accordi e reti 3 4 12
17 Adottare un piano di aggiornamento
perenne e continuamente adattato con
corsi di formazione sui temi della
sicurezza, inclusione e progettazione
curricolare
3 3 9
18 Costruire un database con i profili del
personale registrati per competenze 3 3 9
7
Osservazione: È ovvio che le valutazioni di fattibilità ed impatto possono variare, nel tempo, per fattori contingenti. Ne consegue che, nel corso dell’anno scolastico, alcuni obiettivi graduati con rilevanza minore, possono essere stati raggiunti con più facilità rispetto ad altri inizialmente graduati con rilevanza maggiore. Di ciò si darà dettagliato commento nelle pagine che seguiranno. In prima istanza si riportano i primi sette obiettivi di maggiore rilevanza con i risultati attesi e i corrispettivi parametri di monitoraggio.
Tabella 3 – Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivo di processo in via di attuazione
Risultati attesi Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
1 Progettare un curricolo verticale per competenze
Agevolazione del transito in corrispondenza degli snodi del percorso formativo
Sovrapposizione delle competenze di uscita di un segmento formativo con quelle di ingresso del successivo
Analisi della situazione di ingresso in termini di competenze
2 Condividere un comune registro valutativo basato sulle competenze
Distribuzioni dei risultati per disciplina poco dissimili da classe a classe
Istogramma delle frequenze Varianza tra le classi
Prove standardizzate interne a cadenza pressoché bimestrale e analisi statistica dei risultati
3 Adottare modelli unitari di pianificazione dell’azione didattica e rispettiva rendicontazione
Sincronizzazione del ritmo di attuazione dei piani di lavoro
cronoprogrammi Prove standardizzate interne a cadenza pressoché bimestrale e analisi statistica dei risultati
4 Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella didattica
Aumento dell’autonomia nei processi di apprendimento
Valutazioni in termini di competenze chiave di cittadinanza: 1. imparare ad
imparare” 2. Agire in modo
autonomo e responsabile”
Rilevazione statistica delle competenze chiave di cittadinanza con cadenza bimestrale
5 Strutturazione dell'orario finalizzato all'introduzione sistematica di pause per il recupero ed il potenziamento (e all’inserimento di interventi inclusivi)
Miglioramento degli esiti di profitto e dei risultati nelle prove INVALSI portandole ai benchmark nazionali Individuazione di percorsi funzionali alla premialità
Varianza nella classe Aumento del numero di partecipanti a gare e competizioni per la valorizzazione delle eccellenze
Rilevazione dei risultati a monte e a valle degli interventi di recupero e potenziamento
6 Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti formativi utilizzando i protocolli e i codici di comunicazione scientifica prima definiti
Miglioramento dell’azione didattica nei punti di raccordo Riduzione dei fenomeni di dispersione scolastica Miglioramento degli esiti a distanza
Tassi di dispersione Coincidenza tra suggerimento orientativo e scelta effettuata per il raccordo con la secondaria di II grado
Rilevazione statistica presso le istituzioni scolastiche di approdo con trattamento dei dati in forma aggregata
7 Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto
agli standard e la formazione del personale in
tema di sicurezza
Miglioramento degli ambienti e delle infrastrutture Miglioramento della formazione del personale in tema di sicurezza Diffusione verso gli alunni delle nozioni essenziali in tema di sicurezza
Certificazioni di conformità a norme Aumento del personale formato con certificazioni in tema di sicurezza Miglioramento delle competenze di cittadinanza in tema di legalità e sicurezza
Rilevazione diretta dagli atti Rilevazione diretta dagli atti Rilevazione con questionari
8
2. AZIONI PREVISTE PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI
PROCESSO
Obiettivo 1: Progettare un curricolo verticale per competenze
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine Stimolare la condivisione
della documentazione
prodotta nel precedente
anno scolastico durante il
corso di formazione sul
curricolo verticale per
competenze
Scambio di idee e opinioni
con conseguente risveglio
del confronto
professionale
Consolidamento della
prassi della
documentazione
metodologica
Valorizzare le attività
collegiali funzionali
all’insegnamento per la
trasformazione della teoria
in pratica didattica
Scambio di idee e opinioni
con conseguente risveglio
del confronto
professionale
Confronto con le difficoltà
operative derivanti dalla
contestualizzazione e
interiorizzazione delle
pratiche
Iniziale destabilizzazione
per l’inserimento del
nuovo, timori e riserve
nell’approccio alla
sperimentazione didattica
Aggravio nel monte ore
contrattualmente previsto
per le attività collegiali
Scientificità nella
comunicazione
professionale e semplicità
di intervento nella
rimodulazione del
curricolo
Possibile chiusura ad altre
forme di ricerca-azione
Aprire il confronto con
Istituzioni Scolastiche
diverse insistenti sullo
stesso Territorio
concordando un comune
profilo per competenze
Scambio di idee e opinioni
con conseguente risveglio
del confronto
professionale
Possibile disorientamento Scientificità nella
comunicazione
professionale e semplicità
di intervento nella
rimodulazione del
curricolo.
Riduzione di effetti
traumatici nel transito tra
differenti segmenti
formativi da Istituzioni
Scolastiche diverse
Valorizzare i momenti di
riflessione collegiale sui
risultati
Abitudine al controllo di
processo
Possibilità di mettere in
discussione l’intero
impianto
Rafforzamento delle
competenze professionali
sollecitate nell’approccio
critico ad un prodotto di
ricerca metodologica
Assuefazione allo schema
di controllo adottato e
chiusura ad altre forme di
riflessione
Caratteri innovativi dell'obiettivo
L'obiettivo è collegato ai punti 1 e 5 del Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative in
quanto mira a trasformare il tradizionale modello trasmissivo della Scuola in un modello di
sviluppo di competenze, non già rinnegando il "sapere scolastico" ma rinverdendolo e
corroborandolo con gli stimoli proveniente dal contesto rappresentato dalla "società della
conoscenza".
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
L'intervento è, seppur implicitamente, collegato agli obiettivi indicati con le lettere da "a" a "e"
dell’appendice A poiché è un intervento finalizzato alla realizzazione di un profilo in uscita dello
studente basato sul concetto di "competenza".
9
Obiettivo 2: Condividere un comune registro valutativo basato sulle competenze
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine Valorizzare le attività
individuali e collegiali
funzionali
all’insegnamento per la
declinazione di
conoscenze, abilità e
competenze e la
sintetizzazione degli
indicatori in voto
Scambio di idee e opinioni
con conseguente risveglio
del confronto
professionale
Confronto con le difficoltà
operative derivanti dalla
contestualizzazione e
interiorizzazione delle
pratiche
Iniziale destabilizzazione
per l’inserimento del
nuovo, timori e riserve
nell’approccio alla
sperimentazione didattica
Aggravio nel monte ore
contrattualmente previsto
per le attività collegiali
Riduzione della varianza
tra le classi
Possibile rifiuto di
necessarie rivisitazioni
delle griglie
docimologiche anche in
ragione del confronto con
altre realtà scolastiche
Valorizzare i momenti di
riflessione collegiale sui
risultati
Abitudine al controllo di
processo
Possibilità di mettere in
discussione l’intero
impianto
Rafforzamento delle
competenze professionali
sollecitate nell’approccio
critico ad un prodotto di
ricerca metodologica
Assuefazione allo schema
di controllo adottato e
chiusura ad altre forme di
riflessione
Obiettivo 3: Adottare modelli unitari di pianificazione dell’azione didattica e rispettiva rendicontazione
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine Valorizzare le attività
collegiali funzionali
all’insegnamento per la
produzione di schemi di
pianificazione e rendicontazione didattica
che favoriscano i processi
di controllo
Scambio di idee e opinioni
con conseguente risveglio
del confronto
professionale
Spinta nella ricerca
continua di coerenze tra i
parametri di pianificazione
e quelli di rendicontazione
didattica
Sincronizzazione dei
percorsi didattici per classi
parallele
Iniziale destabilizzazione
per l’inserimento del
nuovo, timori e riserve
nell’approccio alla
sperimentazione didattica
Aggravio nel monte ore
contrattualmente previsto
per le attività collegiali
Qualificazione del
percepito dall’utenza
Miglioramento della
rendicontazione sociale dell’azione didattica
Sincronizzazione dei
percorsi didattici per classi
parallele
Possibile chiusura
all’adozione di schemi
diversi da quelli adottati
Valorizzare i momenti di
riflessione collegiale sui
risultati
Abitudine al controllo di
processo
Possibilità di mettere in
discussione l’intero
impianto
Rafforzamento delle
competenze professionali
sollecitate nell’approccio
critico ad un prodotto di
ricerca metodologica
Assuefazione allo schema
di controllo adottato e
chiusura ad altre forme di
riflessione
Caratteri innovativi di entrambi gli obiettivi
Il carattere innovativo dei due obiettivi consiste nella predisposizione strutturata e condivisa già in
fase di pianificazione dell'azione didattica di un intervento di controllo per un'adeguata regolazione
nel momento in cui il progetto viene implementato e diviene processo; in tal senso essi sono
collegati con il punto 1 della tabella B.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
Il riferimento esiste, seppur indirettamente, con gli obiettivi dalla lettera “a” alla lettera “g” del
quadro proposto dalla L.107/2015, in quanto essi concorrono alla costruzione di un percorso
scientifico di definizione e sviluppo delle competenze.
10
Obiettivo 4: Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella didattica
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine Catalogare le pratiche
metodologiche innovative
documentate e i correlati
sussidi
Sistematizzazione
dell’esistente e
predisposizione di forme
di informazione e
coinvolgimento
Concentrazione
sull’effetto di
coinvolgimento della
novità piuttosto che sulla
sua giusta collocazione e
sul giusto peso nei
percorsi di apprendimento
Sviluppo e condivisione di
pratiche metodologiche
che facciano uso delle
nuove tecnologie con
vantaggi sul fronte
dell’inclusività e dello
sviluppo di autonomia
Partecipare a bandi e gare
per l’adeguamento della
dotazione tecnologica
Rivisitazione critica dei
percorsi didattici per
studiare dove, come e
perché l’inserimento delle
TIC diventa fattore di
qualificazione
Riqualificazione degli
ambienti di apprendimento
Sviluppare pratiche
didattiche che si
avvalgono dei sussidi
tecnologici
Rivitalizzazione di
itinerari didattici stanchi
Aumento del
coinvolgimento degli
alunni
Possibilità di offuscare il
senso e il peso di
metodologie didattiche più
tradizionali
Arricchimento della
documentazione
metodologica che dispiega
l’uso delle TIC come
strumento di soluzione di
problemi
Formare i docenti sull’uso
delle TIC
Motivazione alla ricerca
didattica
Ripiego in forme stanche
di partecipazione
Qualificazione delle
competenze professionali
Caratteri innovativi dell'obiettivo
La portata innovativa dell'obiettivo è sintetizzata nell'attributo "consapevole". Siamo di fronte ad un
paradosso: l'uso delle nuove tecnologie deve riconquistare la dignità della sua dimensione di meta-
scienza a fronte di una visione svilente di impronta pressoché ludica. Le nuove tecnologie sono
strumento di accrescimento di conoscenza e vanno chiaramente marcati i rischi derivanti da un uso
improprio quando non scorretto.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
L'obiettivo è direttamente correlato agli obiettivi "h" ed "i" dell'appendice A nonché con i punti 2 e
3 dell'appendice B.
11
Obiettivo 5: Strutturazione dell'orario finalizzato all'introduzione sistematica di pause per il
recupero ed il potenziamento (e all’inserimento di interventi inclusivi)
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine Cambiare l’orario delle
lezioni in corrispondenza
della chiusura del primo
quadrimestre per
l’apertura delle classi e
avviare percorsi di
recupero e potenziamento
curricolarmente
Miglioramento degli esiti
di profitto
Destabilizzazione
dell’orario del personale
Acquisizione di una
modalità operativa di
applicazione della
flessibilità
Favorire interventi
inclusivi utilizzando la
dotazione di personale in
organico di potenziamento
Miglioramento delle
condizioni di
apprendimento
Miglioramento delle
condizioni di
apprendimento
Attivare moduli di
recupero e di
potenziamento in orario
extra curricolare
Miglioramento degli esiti
di profitto
Rafforzamento delle
competenze
Miglioramento dei risultati
nelle prove INVALSI
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Il carattere innovativo è collegato alla concretizzazione di una possibilità offerta dall'autonomia
scolastica e che consiste nella possibilità di riorganizzare il tempo scuola con amplia flessibilità e
funzionalmente rispetto allo scopo che è rappresentato dal successo formativo degli alunni.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
L'obiettivo è direttamente collegato con gli obiettivi "j", "n" ed "o" dell'appendice A nonché con il
punto 4 dell'appendice B.
12
Obiettivo 6: Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti formativi utilizzando i
protocolli e i codici di comunicazione scientifica prima definiti
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine Promuovere l’incontro tra
le FF.SS. che coordinano
l’orientamento in ingresso
e uscita per definire i
profili di competenze
coinvolti nel transito
Valorizzazione della
didattica per competenze
Possibile disorientamento
derivante dal confronto
con riflessioni
pedagogiche differenti
Scientificità della
comunicazione didattica
Feedback sull’azione
didattica
Inserire nei processi di
orientamento in ingresso
ed uscita lo sviluppo di
momenti di attività
didattica che coinvolga gli
alunni
Valorizzazione della
partecipazione dell’alunno
all’orientamento e
conseguente crescita della
sua responsabilizzazione
Rafforzamento delle
competenze e crescita del
successo formativo
Nell’orientamento in
uscita verso la secondaria
di secondo grado
verificare la coincidenza
del suggerimento
orientativo con la scelta
effettuata
Feedback correttivo
dell'impostazione didattica
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Il carattere innovativo dell'obiettivo risiede in un capovolgimento dell'ottica tradizionale
dell'orientamento; mentre, tradizionalmente, si promuove l'incontro tra il discente e la scuola nel
segmento che lo accoglierà, si intende ora promuovere l'incontro tra i segmento formativi di
provenienza e di arrivo, nelle figure dei docenti, per creare un condotto privilegiato che eviti
disadattamenti, tensioni, scelte maldestre.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
L'obiettivo è intrinsecamente collegato con l'obiettivo "q" dell'appendice A.
13
Obiettivo 7: Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli standard e la formazione del
personale in tema di sicurezza
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine Avviare e completare i
lavori infrastrutturali
finalizzati alla
riqualificazione degli
ambienti, finanziati con
fondi PON - FESR
Possibile, seppur ridotta,
interferenza tra
l’esecuzione dei lavori e lo
svolgimento dell’attività
scolastica
Miglioramento degli
spazi-scuola e delle
condizioni di permanenza
in essi
Formare il maggior
numero possibile di unità
di personale in tema di
sicurezza
Valorizzazione della
competenza del personale
e della garanzia di
sicurezza
Aumento degli impegni
per il personale
Valorizzazione della
competenza del personale
e della garanzia di
sicurezza
Diffondere nei confronti
degli alunni le
informazioni essenziali in
tema di sicurezza
Valorizzazione della
competenza del personale
e della garanzia di
sicurezza
Aumento delle garanzie di
sicurezza
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Il carattere innovativo dell'obiettivo consiste nella traduzione pratica delle teorie sviluppate in tema
di risparmio energetico e sostenibilità ambientale e, contestualmente, dell'assegnazione del giusto
peso alla formazione in tema di sicurezza che è sviluppo delle competenze di cittadinanza in merito
alla legalità.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
L'obiettivo è direttamente collegato con la lettera "e" dell'Appendice A (comma 7. l. 107/2015).
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3. PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE PER CIASCUN
OBIETTIVO DI PROCESSO INDIVIDUATO
3.1 Descrizione delle azioni
Di seguito, ciascun obiettivo di processo verrà riesaminato considerando, per ogni azione finalizzata
alla sua realizzazione, le seguenti informazioni:
Impegno di risorse umane e strumentali;
Tempi di attuazione delle attività; Per l’obiettivo è, alfine, previsto il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del suo
raggiungimento.
Obiettivo 1: Progettare un curricolo verticale per competenze
Azione prevista
Stimolare la condivisione della documentazione prodotta nel precedente anno scolastico durante il
corso di formazione sul curricolo verticale per competenze.
Figure professionali coinvolte
Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei
consigli di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia
rispettivamente.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.
Fonte di finanziamento
Non sono previsti finanziamenti per tali attività.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro la prima decade di dicembre.
Azione prevista
Valorizzare le attività collegiali funzionali all’insegnamento per la trasformazione della teoria in
pratica didattica.
Figure professionali coinvolte
Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei
consigli di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia
rispettivamente.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.
Fonte di finanziamento
Non sono previsti finanziamenti per tali attività.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro la prima decade di dicembre.
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Azione prevista
Valorizzare i momenti di riflessione collegiale sui risultati.
Figure professionali coinvolte
Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei consigli
di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia rispettivamente.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.
Fonte di finanziamento
Non sono previsti finanziamenti per tali attività.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro la prima decade di dicembre.
Azione prevista
Aprire il confronto con Istituzioni Scolastiche diverse insistenti sullo stesso Territorio concordando un
comune profilo per competenze.
Figure professionali coinvolte
Docenti referenti per continuità ed orientamento di differenti Istituzioni Scolastiche
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle previste per tali figure dai FIS delle diversi Istituzioni Scolastiche
Fonte di finanziamento
FIS delle diverse Istituzioni Scolastiche
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico.
Monitoraggio
L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto
dalla Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica”.
Un primo intervento di monitoraggio è programmato a conclusione del mese di ottobre e avrà,
fondamentalmente, caratteristica di ausilio nella costruzione delle pianificazioni personali e dei
consigli di classe in linea con l’adozione del curricolo verticale.
Un secondo intervento di monitoraggio è programmato a ridosso delle festività natalizie e avrà,
fondamentalmente, carattere censivo per stabilire la frazione del collegio che ha raggiunto
l’obiettivo della pianificazione didattica con la modalità del curricolo verticale. L’indicatore è
rappresentato dalla sovrapponibilità del profilo per competenze delineato in ingresso ad un
segmento formativo con quello delineato in uscita al segmento precedente.
Un terzo intervento di monitoraggio è previsto, con la stessa finalità, a chiusura del quadrimestre e
si estende alle altre Istituzioni Scolastiche che hanno aderito all’idea progettuale.
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Obiettivo 2: Condividere un comune registro valutativo basato sulle competenze
Azione prevista
Valorizzare le attività individuali e collegiali funzionali all’insegnamento per la declinazione di conoscenze,
abilità e competenze e la sintetizzazione degli indicatori in voto.
Figure professionali coinvolte
Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e rispettivo
gruppo di supporto.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine e interlocuzione continua con i docenti dei vari
settori disciplinari.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro la prima decade di dicembre.
Azione prevista
Valorizzare i momenti di riflessione collegiale sui risultati
Figure professionali coinvolte
Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e rispettivo
gruppo di supporto, docenti.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.
Fonte di finanziamento
Non è prevista retribuzione per tale attività.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività sarebbe auspicabilmente ripetibile in corrispondenza delle prove standardizzate da condurre
con cadenza bimestrale e a conclusione dei quadrimestri.
L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto
dalla Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica”.
Gli interventi di monitoraggio sono programmati in corrispondenza delle rilevazioni fatte con le
prove standardizzate prodotte in istituto con cadenza auspicabilmente bimestrale e a fine
quadrimestre. Gli indicatori sono rappresentati dalle varianze tra le classi calcolate sui risultati per
disciplina e, soprattutto, dalle varianze tra le valutazioni ordinarie e quelle conseguite con le prove
standardizzate, rilevazione, questa, da effettuarsi necessariamente a conclusione del quadrimestre.
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Obiettivo 3: Adottare modelli unitari di pianificazione dell’azione didattica e rispettiva rendicontazione
Azione prevista
Valorizzare le attività collegiali funzionali all’insegnamento per la produzione di schemi di pianificazione e
rendicontazione didattica che favoriscano i processi di controllo.
Figure professionali coinvolte
Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e rispettivo
gruppo di supporto.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine e interlocuzione continua con i docenti dei vari
settori disciplinari.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro la prima decade di dicembre.
Azione prevista
Valorizzare i momenti di riflessione collegiale sui risultati.
Figure professionali coinvolte
Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e rispettivo
gruppo di supporto, docenti.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.
Fonte di finanziamento
Non è prevista retribuzione per tale attività.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività sarebbe auspicabilmente da ritenersi conclusa entro la prima decade di dicembre.
L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto
dalla Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica”.
Gli interventi di monitoraggio sono così programmati:
in corrispondenza della consegna delle pianificazioni didattiche personali e per consiglio di classe ed ha carattere censivo sull’uso di questi strumenti condivisi;
Bimestralmente o quasi, verificando, a mezzo di cronoprogrammi, l’avanzamento dell’azione formativa per contenuti, in classi parallele;
Bimestralmente o quasi, verificando, a mezzo dell’analisi statistica sugli esiti delle prove
standardizzate prodotte in istituto, l’effettiva acquisizione delle competenze declinate nei
piani di lavoro.
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Obiettivo 4: Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella didattica
Azione prevista
Catalogare le pratiche metodologiche innovative documentate e i correlati sussidi.
Figure professionali coinvolte
Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e rispettivo
gruppo di supporto, Animatore Digitale.
Tipologia delle attività
Attività meramente ricognitiva.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto che, nel caso, coincide con l’Animatore Digitale.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro fine novembre.
Azione prevista
Partecipare a bandi e gare per l’adeguamento della dotazione tecnologica.
Figure professionali coinvolte
Supporto alla Funzione Strumentale “Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e per lo sviluppo
dei rapporti con il territorio”, Animatore Digitale.
Tipologia delle attività
Analisi dei bandi presenti sui siti istituzionali.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività non ha una definita collocazione temporale.
Azione prevista
Sviluppare pratiche didattiche che si avvalgono dei sussidi tecnologici.
Figure professionali coinvolte
Supporto alla Funzione Strumentale “Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e per lo sviluppo
dei rapporti con il territorio”, Animatore Digitale.
Tipologia delle attività
Affiancamento a docenti che necessitano di supporto nell’uso delle nuove tecnologie.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività non ha una definita collocazione temporale ma si dispiega lungo l’intero anno scolastico.
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L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto
dalla Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica”.
Gli interventi di monitoraggio sono così programmati:
Per la ricognizione delle pratiche metodologiche già attuate:
o In tal caso il monitoraggio si riduce alla ricognizione dello status quo; ha carattere
censivo ed è effettuato una tantum a conclusione dell’attività (dicembre). É
interessante la possibilità di creazione di un catalogo documentale, eventualmente in
formato elettronico, di aperta consultazione.
Per la partecipazione a bandi e gare con la precipua finalità del miglioramento della dotazione tecnologica:
o In tal caso il monitoraggio ha carattere censivo e si risolve nella registrazione delle
iniziative di partecipazione in un opportuno registro. É interessante la possibilità di
annotazione anche di iniziative alle quali non si è partecipato annotandone le
motivazioni.
Per lo sviluppo di pratiche didattiche che si avvalgono delle nuove tecnologie: o Il monitoraggio può essere previsto a cadenza quadrimestrale mediante questionario
rivolto direttamente ai docenti, con registrazione delle iniziative nel catalogo di cui
al primo accapo e conveniente archiviazione della documentazione prodotta.
Per il correlato obiettivo di aumento delle competenze “imparare ad imparare” e “agire in modo autonomo e responsabile” verso il quale l’uso delle nuove tecnologie deve disporsi, il
monitoraggio può essere condotto con cadenza quadrimestrale mediante opportuni
questionari rivolti agli studenti ed eventualmente ai genitori.
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Obiettivo 5: Strutturazione dell'orario finalizzato all'introduzione sistematica di pause per il
recupero ed il potenziamento (e all’inserimento di interventi inclusivi)
Azione prevista
Cambiare l’orario delle lezioni in corrispondenza della chiusura del primo quadrimestre per l’apertura delle
classi e avviare percorsi di recupero e potenziamento curricolarmente.
Figure professionali coinvolte
Docenti delle classi.
Tipologia delle attività
Corsi di recupero e di potenziamento svolti per classi aperte per livelli di competenze.
Ore aggiuntive presunte
L’attività è svolta in orario curricolare e quindi non sono previste ore aggiuntive.
Fonte di finanziamento
Non prevista.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro fine febbraio.
Azione prevista
Favorire interventi inclusivi utilizzando la dotazione di personale in organico di potenziamento
Figure professionali coinvolte
Docenti dell’organico di potenziamento
Tipologia delle attività
Affiancamento del docente di base con il docente dell’organico di potenziamento con specifiche
competenze
Ore aggiuntive presunte
L’attività è svolta in orario curricolare e quindi non sono previste ore aggiuntive.
Fonte di finanziamento
Non prevista.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività è distribuita sull’intero anno scolastico
Azione prevista
Attivare moduli di recupero e/o di potenziamento in orario extra curricolare.
Figure professionali coinvolte
Docenti delle classi.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro organizzati per comuni difficoltà palesate e fondamentalmente in matematica, per la
secondaria di primo grado e con raccordo con le classi V della primaria, e per le materie da definirsi
in base agli esiti del primo quadrimestre per la primaria.
Per le classi terze della Secondaria di primo grado, nel secondo quadrimestre, è previsto
l’affiancamento, per un ora settimanale, del docente di lingua con un esperto madrelingua, al fine di
potenziare la competenza di comunicazione in lingua straniera.
Per le classi prime della Secondaria di primo grado, nel secondo quadrimestre, è previsto l’avvio, in
orario extra curricolare, di un mini modulo per il conseguimento della certificazione EIPASS.
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Ore aggiuntive presunte
Sono previste attività di recupero per circa 30-40 ore nella primaria e altrettante nella secondaria di
primo grado.
Per il potenziamento della competenza di comunicazione nelle lingue straniere (inglese e francese) si
prevedono circa 128 ore di affiancamento in orario curriculare.
Per il potenziamento delle competenze informatiche si prevede un modulo di circa 15 ore, in orario
extra curricolare, rivolto ad una ventina di alunni selezionati tra quelli frequentanti le classi prime
della Secondaria di primo grado
Fonte di finanziamento
FIS per le attività di recupero e/o potenziamento ordinario e di informatica, fondi dal contributo
volontario per il potenziamento della competenza nelle lingue straniere.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività di recupero e/o potenziamento sarebbe auspicabilmente da ritenersi conclusa entro fine
febbraio o la prima decade di marzo.
Il potenziamento nelle lingue straniere dovrebbe espletarsi nel secondo quadrimestre, nei mesi di
marzo – aprile.
L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto
dalle Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni”.
Gli interventi di monitoraggio sono così organizzati:
Ricognizione delle difficoltà degli alunni in base agli esiti quadrimestrali;
Verifica del miglioramento a valle dell’intervento mediante questionari congetturati dai docenti in seno ai dipartimenti e/o consigli di interclasse;
Verifica della riduzione della varianza nelle classi nelle prove standardizzate condotte in
istituto, a valle degli interventi.
Censimento delle certificazioni EIPASS conseguite
Misurazione del miglioramento delle competenze in lingua straniera nelle prove standardizzate condotte in Istituto.
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Obiettivo 6: Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti formativi utilizzando i protocolli e i
codici di comunicazione scientifica prima definiti
Azione prevista
Promuovere l’incontro tra le FF.SS. che coordinano l’orientamento in ingresso e uscita per definire i profili
di competenze coinvolti nel transito.
Figure professionali coinvolte
Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto, con specifica attinenza
alle attività di orientamento.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro sui profili per competenze in ingresso ed in uscita ai diversi segmenti formativi. É
prevista un’interessante attività condotta dai docenti di Educazione Musicale congiuntamente con i
docenti del I Circolo Didattico al fine di creare occasioni di incontro tra le due Scuole, in
corrispondenza delle festività natalizie, che dovrebbero corroborare il tradizionale transito di molti
alunni delle V classi del Circolo verso la Secondaria di primo grado del nostro Istituto.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto nonché in quelle previste per una delle progettazioni
proposte dalla secondaria di primo grado (circa trenta).
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto e l’attività progettuale.
Tempi di attuazione dell’attività
Le attività si ritengono sostanzialmente concluse entro fine febbraio.
Azione prevista
Inserire nei processi di orientamento in ingresso ed uscita lo sviluppo di momenti di attività didattica che
coinvolga gli alunni.
Figure professionali coinvolte
Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto, con specifica attinenza
alle attività di orientamento.
Tipologia delle attività
Attività didattica di raccordo tra i diversi segmenti formativi, concordata con i docenti delle classi.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si colloca a ridosso della conclusione del primo quadrimestre e in un lasso di tempo
sufficientemente ampio da includere le scadenze di iscrizione.
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Azione prevista
Nell’orientamento in uscita verso la secondaria di secondo grado verificare la coincidenza del suggerimento
orientativo con la scelta effettuata.
Figure professionali coinvolte
Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto, con specifica attinenza
alle attività di orientamento.
Tipologia delle attività
Si tratta di un’attività preminentemente censiva.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività potrà effettuarsi solo ad iscrizioni ultimate.
L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto
dalle Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni”.
Gli interventi di monitoraggio sono così organizzati:
Analisi dei tassi di dispersione;
Analisi dei tassi di confluenza interna nel passaggio da un segmento formativo al
successivo;
Aumento dei tassi di confluenza esterna; Il monitoraggio deve necessariamente avvenire a conclusione delle iscrizioni.
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Obiettivo 7: Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli standard e la formazione del personale in
tema di sicurezza
Azione prevista
Avviare e completare i lavori infrastrutturali finalizzati alla riqualificazione degli ambienti, finanziati con
fondi PON – FESR.
Figure professionali coinvolte
Dirigente Scolastico in funzione di Responsabile Unico del procedimento;
Responsabile per il Servizio di Prevenzione e Protezione;
Professionalità esterne.
Tipologia delle attività
Un’attività consiste nel completamento di lavori di riqualificazione degli ambienti alla luce delle
politiche di risparmio energetico e di abbattimento delle barriere architettoniche. A tal riguardo sono
spese le competenze lavorative del D.S. e delle professionalità esterne.
Un’altra attività consiste nel contenimento delle possibili interferenze effettuato dal RSPP.
Ore aggiuntive presunte
In riferimento alle opere infrastrutturali, le ore lavoro sono specificate nel quadro economico
dell’intervento.
Per l’attività dell’RSPP le ore sono difficilmente quantizzabili ma rientrano nel compenso forfetario
previsto per tale figura.
Fonte di finanziamento
Con riferimento alle opere infrastrutturali la fonte di finanziamento sono i fondi PON FESR;
Per le attività dell’RSPP i fondi provengono dagli stanziamenti ai sensi del D.Lgs. 81/09.
Tempi di attuazione dell’attività
Le attività si ritengono sostanzialmente concluse entro dicembre 2015.
Azione prevista
Formare il maggior numero possibile di unità di personale in tema di sicurezza.
Figure professionali coinvolte
Docenti e Personale ATA.
Tipologia delle attività
Attività di formazione per le figure sensibili per la sicurezza.
Attività di formazione erga omnes per tutto il personale
Ore aggiuntive presunte
Per la formazione erga omnes le 12 ore previste per legge, da svolgere in orario di servizio.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati ai sensi del D.Lgs. 81/09.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico.
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Azione prevista
Diffondere nei confronti degli alunni le informazioni essenziali in tema di sicurezza
Figure professionali coinvolte
Docenti
Tipologia delle attività
Attività di formazione tradizionale e/o di ricerca
Ore aggiuntive presunte
L’attività è inclusa in quella ordinaria di insegnamento.
Fonte di finanziamento
Non sono previsti oneri.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico.
L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotta
dal RSPP e dalle Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e “Interventi di supporto per il
miglioramento dell’azione didattica”
Gli interventi di monitoraggio sono così organizzati:
Per le opere infrastrutturali: o Il monitoraggio avviene mediante analisi delle certificazioni ed è svolta dal RSPP;
Per la formazione del personale in tema di sicurezza:
o Il monitoraggio è svolto dalla funzione strumentale “Interventi di supporto al
miglioramento dell’azione didattica” e si riassume nell’aggiornamento di un
database.
Per la formazione degli alunni in tema di sicurezza: o Il monitoraggio è svolto con cadenza quadrimestrale dalle Funzioni Strumentali
“Supporto agli alunni” a mezzo di questionari opportunamente congetturati.
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3.2 Cronoprogramma delle azioni di monitoraggio
Nella seguente sezione si riassume sommariamente ed indicativamente la scansione temporale delle
azioni di monitoraggio previste per i diversi obiettivi. Le informazioni sulla struttura di tali azioni e
su chi debba condurle sono state inserite, di fatto, nella sezione precedente.
settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno
Obiettivo 1 • • •
Obiettivo 2 • • • •
Obiettivo 3 • • • •
Obiettivo 4 • • •
Obiettivo 5 • • • •
Obiettivo 6 •
Obiettivo 7 • •
27
4. VALUTAZIONE, CONDIVISIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL
PIANO DI MIGLIORAMENTO
I contenuti della presente sezione sono, ovviamente, solo parzialmente conclusi. Si è preferito
propendere per una descrizione sintetica che rimanda, generalmente, alla visione di schede
riassuntive che solo a conclusione della completa attuazione del Piano possono essere inserite nel
documento che lo rappresenta.
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del
RAV
Per tale valutazione si rimanda alla compilazione di una opportuna scheda predisposta dal Gruppo
di Miglioramento in raccordo con il Nucleo di Valutazione Interna.
Ove nel RAV non appare un indicatore numerico si propenderà ad una indicazione percentuale
rispetto alla condizione di partenza.
4.2 Processi di condivisione del Piano all'interno della scuola
La condivisione del Piano di Miglioramento all’interno della Scuola avverrà attraverso:
Comunicazione diretta del Piano a tutto il Personale a mezzo mail;
Discussione sul Piano in seno agli Organi Collegiali;
Pubblicazione del Piano su “Scuole in chiaro” e sul sito web della Scuola.
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del P.d.M. sia all'interno sia all'esterno
dell'organizzazione scolastica
La diffusione del Piano di Miglioramento avverrà con gli stessi strumenti utilizzati per la
condivisione del Piano stesso, rimandando alle schede compilate e ai registri e cataloghi attivati e ai
quali si è fatto riferimento nella Sezione 3.
4.3 Componenti del Gruppo di Miglioramento e del Nucleo di Valutaz. Interna e loro ruolo
Gruppo di Miglioramento
Dirigente Scolastico MOLA CLAUDIO con funzione di presidente e di coordinazione delle attività
F.S. FICO ANNAVALENTINA Con funzione di redazione e pubblicizzazione del documento.
F.S. BARRETTA ANNAMARIA Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.
F.S. TISCI ADELE Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.
F.S. SCOGNAMIGLIO ELENA Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.
F.S. SAVINO CARMELA Con funzione di pubblicizzazione del documento
Nucleo di Valutazione Interna (N.V.I.)
Dirigente Scolastico MOLA CLAUDIO con funzione di presidente e di coordinazione delle attività
Doc. CAMPANA LUISA Con funzione di calendarizzazione degli interventi
Doc. REGA TERESA Con funzione di documentazione delle attività
Doc. SAVONA BARBARA Con funzione di predisposizione di questionari e strumenti di
rilevazione
Doc. MERCADANTE MARIA Con funzione di predisposizione di questionari e strumenti di
rilevazione