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COMMISSIONE PROVINCIALE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA RELAZIONE ANNUALE ANNO 2011

R ANNO 2011 - pariopportunita.provincia.tn.it€¦ · sessuale ed il mobbing. ATTIVITÀ SVOLTA, RISULTATI E DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI SPECIFICI Le iniziative svolte in questo campo

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CCOOMMMMII SSSSII OONNEE PPRROOVVII NNCCII AALLEE PPAARRII OOPPPPOORRTTUUNNII TTÀÀ TTRRAA UUOOMMOO EE DDOONNNNAA

RREELLAAZZII OONNEE AANNNNUUAALLEE

AANNNNOO 22001111

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

2

II NNDDII CCEE Pg

SSII NNTTEESSII II NNTTRROODDUUTTTTII VVAA:: NNOOTTEE SSUULLLL ’’ AATTTTII VVAA’’ SSVVOOLLTTAA EE SSUULLLLEE

PPRROOSSPPEETTTTII VVEE FFUUTTUURREE

3

BBII LLAANNCCII OO 6

RREELLAAZZII OONNEE DDEETTTTAAGGLLII AATTAA DDEELLLL’’ AATTTTII VVII TTÀÀ DDEELL 22001111

1. ATTIVITÀ PER SOSTENERE LA PRESENZA DELLE DONNE NEL MONDO

DEL LAVORO 8

2. ATTIVITÀ IN AMBITO SCOLASTICO E DELLA FORMAZIONE

PROFESSIONALE 15

3. ATTIVITÀ PER LE POLITICHE SOCIALI , SANITARIE E PER LA

CITTADINANZA DI GENERE

5.1 Impulso all’attività legislativa anche attraverso la formulazione di

pareri su disegni di legge provinciali

5.2 Azioni di informazione e divulgazione

20

4. ATTIVITÀ PER PROMUOVERE E FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE

ATTIVA DELLE DONNE ALLA VITA POLITICA ED ISTITUZION ALE 26

5. ATTIVITÀ SPECIFICHE PER MAINSTREAMING

5.1 Impulso all’attività legislativa anche attraverso la formulazione di

pareri su disegni di legge provinciali

5.2 Azioni di informazione e divulgazione

29

AALLLLEEGGAATTII 38

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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SSII NNTTEESSII II NNTTRROODDUUTTTTII VVAA:: NNOOTTEE SSUULLLL ’’ AATTTTII VVAA’’ SSVVOOLLTTAA EE SSUULLLLEE

PPRROOSSPPEETTTTII VVEE FFUUTTUURREE

La presente relazione prende in esame le principali attività e iniziative che la

Commissione provinciale per le pari opportunità tra uomo e donna ha realizzato nel

corso del 2011 e su cui ha focalizzato maggiormente il suo impegno. Le attività,

illustrate in maniera dettagliata di seguito, sono state suddivise per aree tematiche in

relazione agli ambiti di azione indicati dagli obiettivi e funzioni istituzionali. Tuttavia

tale distinzione non è da interpretarsi in senso rigido, visto che, per la stessa natura

trasversale delle tematiche di pari opportunità, la medesima iniziativa può ricadere

contemporaneamente in più aree.

La Commissione ha individuato nel corso della seduta ordinaria n. 15 del 18

gennaio 2011 una serie di attività e iniziative da realizzarsi entro il 31 dicembre dello

stesso anno i cui principali filoni di intervento erano – e sono tuttora - orientati alla

realizzazione delle pari opportunità in campo istituzionale, politico, economico,

sociale e culturale, al fine di dare attuazione effettiva e concreta ai principi di

uguaglianza e parità sociale così come stabilito dalla nostra Costituzione.

Le principali attività sono:

1. Attività per sostenere la presenza delle donne nel mondo del lavoro

• Si tratta di iniziative volte a consolidare la presenza delle donne nel mondo del lavoro,

valorizzandone la partecipazione con particolare attenzione alla promozione di modelli

innovativi di lavoro orientati alla conciliazione dei tempi di vita personale e

professionale.

2. Attività in ambito scolastico e della formazione professionale

• Comprende le iniziative di promozione della cultura delle pari opportunità e quindi del

rispetto e valorizzazione delle differenze nel campo della formazione scolastica e

professionale, con particolare riguardo alle/agli adolescenti.

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3. Attività per le politiche sociali, sanitarie e per la cittadinanza di genere

• In questo ambito, particolare attenzione è stata dedicata alla violenza di genere

attraverso iniziative indirizzate, da un lato, alla sensibilizzazione sul tema stimolando

l’evoluzione della coscienza collettiva verso una reale cultura del rispetto, e dall’altro,

all’individuazione degli interventi più urgenti da attivare per contrastare il fenomeno nel

nostro territorio in una prospettiva di sollecitazione rispetto alle istituzioni competenti, in

una logica di dialogo istituzionale costante e costruttivo sul tema.

4. Attività per promuovere e favorire la partecipazione attiva delle donne alla vita

politica ed istituzionale

• Questo obiettivo viene perseguito anche richiamando l’attenzione dei referenti politici ed

istituzionali e della collettività sulla necessità di individuare strumenti ed azioni concrete

per rafforzare la presenza delle donne nella vita politico-istituzionale del nostro territorio

al fine di realizzare una democrazia paritaria e quindi una società compiutamente

democratica.

5. Attività specifiche per il 'mainstreaming’

Con questo termine intendiamo l’adeguata consapevolezza e considerazione delle differenze

di genere in tutti i programmi e gli interventi economici e sociali delle politiche pubbliche al

fine di valutarne le ricadute e orientare meglio le risorse. In particolare la Commissione ha

focalizzato il suo lavoro su:

5.1 Impulso all’attività legislativa anche attraverso la formulazione di pareri su

disegni di legge provinciali assumendo come criterio quello dell’ottica di genere

5.2 Azioni di informazione e divulgazione

La Commissione ha curato aspetti selezionati dall’ampia tematica delle pari

opportunità, sulla base delle priorità collegialmente individuate e nei limiti del budget

a disposizione e delle disponibilità personali all’interno della Commissione. Va tenuto

infatti presente che, essendo la Commissione una realtà che opera in base a possibilità

di impegno, professionalità, sensibilità e competenze molto variegate, è sempre

necessario ottimizzare le potenzialità di ciascuna componete, integrandole il più

possibile all’interno dei percorsi programmati senza mai rinunciare ad un

propedeutico dialogo interno.

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Durante il corso del 2011 la Commissione ha collaborato in modo più diffuso e

organico con la cittadinanza, le istituzioni e le associazioni che operano sul territorio

provinciale grazie alle “reti” costruite e consolidate nel corso degli anni precedenti.

Siamo infatti convinte che la collaborazione con i soggetti attivi sul territorio sia la

migliore modalità per promuovere in modo capillare e più sistematico lo sviluppo di

una cultura di genere attenta e rispettosa delle differenze e quindi di consolidamento

delle politiche attive di pari opportunità.

La Commissione in continuità con l’anno precedente ha compiuto un notevole

sforzo per rendere visibili la propria attività e la propria mission istituzionale non

solo attraverso incontri, dibattiti pubblici di diversa natura e convegni, ma anche

rendendo conto del proprio operato e delle proprie opinioni alla cittadinanza

attraverso i mezzi di comunicazione locali.

La Commissione risulta attualmente composta come segue:

Simonetta Fedrizzi (Presidente), Maria Fornea (Vicepresidente), Marta Baldessarini,

Loredana Bettonte, Isa Cubello, Anna Olga Conigliaro Michelini, Maria Rosaria

D’Agostino, Mara Dalzocchio, Cristina Donei, Mariangela Franch, Luciana Gazzin,

Silvia Gherardi, Flavia Ioris, Rossana Roner, Gianna Sartoni, Eleonora Stenico

(Consigliera di Parità, sostituita in caso di assenza dalla Viceconsigliera di Parità

Gabriella Di Paolo).

Nel periodo gennaio – dicembre 2011 si sono tenute 11 riunioni a cadenza

mediamente mensile con una partecipazione pressoché costante da parte di tutte le

componenti. Queste ultime hanno svolto regolare attività istruttoria in vista della

preparazione delle riunioni e della realizzazione di quanto di volta in volta discusso

e/o deliberato. Inoltre, hanno effettuato una significativa attività sia in gruppi di

lavoro istituiti ad hoc per svolgere progetti specifici, sia in momenti individuali e/o

allargati in relazione agli obiettivi definiti collegialmente.

Le esperienze maturate nel corso del triennio 2009 - 2011 ci hanno permesso di

intervenire nel corso del 2011 con modalità più efficaci nei diversi ambiti di

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competenza della Commissione; la partecipazione ai diversi tavoli di lavoro e reti

istituzionali locali e nazionali ci hanno dato la possibilità di poter incidere nella

definizione delle politiche comuni attraverso il nostro contributo in termini di proposte

e stimolo a riflessioni che considerino il tema delle pari opportunità strategico per il

processo di rinnovamento economico-sociale.

Allo stesso tempo, constatando che sin dall’inizio della crisi economica si è

inasprito il divario di partecipazione tra donne e uomini alla vita economia, politica e

sociale, così come confermato anche dai dati emersi da una recente ricerca realizzata

dalla Banca d’Italia, ci preme sottolineare l’importanza e la centralità delle politiche

di pari opportunità che non devono più rimanere al “margine”, ma devono essere

messe al centro delle scelte politiche se si vuole che il grave divario di genere,

debolezza di un sistema, diventi invece una opportunità.

Ci auguriamo pertanto che le tematiche di pari opportunità siano riconosciute

come un fattore innovativo determinante dei processi di trasformazione, nella

convinzione che ciò porti vantaggio a tutta la collettività e realizzi una società più

equa e compiutamente democratica, che tenga conto dei bisogni e della qualità di vita

di tutte le persone. Il nostro impegno sarà in questo senso, auspicando al contempo,

un maggior dialogo politico-itituzionale-sociale e maggiore collaborazione tra i vari

soggetti.

BBII LLAANNCCII OO

I fondi impiegati nel 2011 sono stati € 20.699,27 le attività sono state realizzate

utilizzando le risorse del capitolo 904000-002, che stanziava Euro 20.700,00 (non spesi: €

0,73) (per il dettaglio delle spese, vedasi all. 1).

Si sottolinea che molte delle attività sono state svolte anche senza impiego di risorse

economiche, grazie all’impegno in prima persona delle singole componenti e della Segreteria

Tecnica, oltre a sinergie e collaborazioni attivate con altre istituzioni, in particolare la PAT e

varie realtà associative (per il dettaglio delle iniziative senza oneri di spesa, vedasi all. 2).

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RREELLAAZZII OONNEE DDEETTTTAAGGLLII AATTAA

DDEELLLL’’ AATTTTII VVII TTÀÀ

AANNNNOO 22001111

CCOOMMMMII SSSSII OONNEE PPRROOVVII NNCCII AALLEE PPAARRII OOPPPPOORRTTUUNNII TTÀÀ TTRRAA UUOOMMOO EE DDOONNNNAA

La presente relazione, completata dagli allegati, dettaglia l’attività svolta per ciascun punto trattato, indicando anche obiettivi, motivazioni e metodologie seguite.

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1. ATTIVITÀ PER SOSTENERE LA PRESENZA DELLE DONNE NEL MONDO DEL LAVORO

Questo primo punto è un ambito molto importante dell’attività della

Commissione poiché riguarda un settore che pone alcune criticità in relazione alla

valorizzazione del lavoro delle donne, essendo un campo in cui esse restano spesso

vittime di meccanismi di esclusione e segregazione verticale e orizzontale, nonché di

discriminazioni. Inoltre un punto di particolare attenzione è rappresentato dalla

questione legata alla conciliazione dei tempi di vita personale e professionale:

persistono numerose difficoltà a trovare adeguate soluzioni in questo senso e permane

uno dei maggiori ostacoli alla piena integrazione della donne nel mercato del lavoro.

In particolare, nel 2011 la Commissione ha voluto indagare su alcuni fenomeni,

spesso nascosti, ma purtroppo presenti nel mondo del lavoro, quali la violenza

sessuale ed il mobbing.

ATTIVITÀ SVOLTA , RISULTATI E DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI SPECIFICI Le iniziative svolte in questo campo hanno voluto analizzare la realtà e identificare

situazioni critiche per sollecitare azioni di buone prassi presso i soggetti deputati a governare

nei vari ruoli le politiche del lavoro. Sono stati realizzati e sostenuti iniziative e/o progetti

specifici che hanno considerato la situazione delle donne nell'ambito del lavoro.

Inoltre, la Commissione ha fatto il possibile per essere presente, in funzione delle

proprie risorse economiche ed umane, nei luoghi di dibattito e promozione della presenza

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delle donne nel lavoro, portando il proprio contributo in incontri pubblici, convegni e reti di

scambio di idee e di attività.

E’ proseguita la collaborazione con la Consigliera di Parità - figura che fa anche parte

della Commissione stessa in qualità di componente - all’interno di iniziative che la

Commissione ha ritenuto basilari, quale la Rete dei Comitati di Pari Opportunità.

(1) Coordinamento di una Rete a supporto dei Comitati Aziendali di Pari

Opportunità

La Commissione Pari opportunità della Provincia di Trento dal 2005 coordina una Rete

a supporto dei Comitati Aziendali di Pari Opportunità, al fine di essere soggetto propulsivo

nel sostenere e promuovere l’attività di altri organismi. Questa iniziativa riguarda i Comitati

aziendali Pari Opportunità di Enti e Aziende pubbliche e private del territorio trentino, messi

in rete grazie alla collaborazione tra Commissione e Consigliera di Parità. Il lavoro ha preso il

via nel 2005 ed ha richiesto un costante impegno nel corso degli anni, finalizzato a sviluppare

e rafforzare i contatti con i Comitati Pari Opportunità del territorio per un reciproco confronto,

sostegno e scambio di esperienze. La Rete provinciale tra i Comitati Pari Opportunità di Enti

ed Aziende pubbliche e private presenti in Trentino era stata ufficializzata nel 2006 mediante

la “Dichiarazione di intenti” firmata in data 1 dicembre 2006, restando aperta anche a tutte le

aziende/enti/comitati che hanno deciso o decideranno in futuro di aderire. Nel corso degli

anni, alla rete hanno aderito in varie forme numerosi Comitati di parità oltre a quelli che ne

costituivano il nucleo iniziale ed oggi la Rete é costituita dai/dalle rappresentanti di: Agenzia

del lavoro della Provincia di Trento, Agenzia Provinciale Protezione Ambiente, Azienda

Provinciale per i servizi sanitari di Trento, Camera di Commercio Industria e Artigiano di

Trento, Comune di Rovereto, Comune di Trento, Consiglio Ordine Avvocati di Trento,

Consiglio Distrettuale Giudiziario (CDG), Ministero Sviluppo economico e comunicazione,

Poste Italiane SpA, Provincia di Trento, Regione Trentino Alto Adige, Università degli studi

di Trento, Whirpool Europe.

La Rete è divenuta una stabile modalità di confronto, condivisione e collaborazione per

la realizzazione delle pari opportunità e la valorizzazione delle differenze di genere nei

rispettivi contesti lavorativi. La presidente della Commissione, Simonetta Fedrizzi, è stata

nominata coordinatrice della Rete. Fra le attività ricordiamo in particolare le varie iniziative di

formazione comune e la creazione di forti sinergie e collaborazioni fra i vari enti/aziende. Nel

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corso del 2010 e nel 2011 in particolare la Rete ha focalizzato la sua attenzione sui sistemi di

valutazione del personale adottati nelle diverse aziende aderenti la Rete, per un' analisi

comparata sulle modalità di utilizzo dello strumento con l’obiettivo di individuare delle linee

guida per l'adozione di strumenti attenti alla dimensione di genere e orientati alla

valorizzazione delle differenze.

In continuità con tale tematica, nel 2011 la Commissione ha organizzato nel 2011, in

collaborazione con la Consigliera di Parità, il seminario formativo “Sistemi di valutazione

delle prestazioni del personale in ottica di genere” che si è svolto martedì 4 ottobre 2011

presso la Sala Wolf del Palazzo della PAT (all. 3).

Il Seminario, aperto a tutta la cittadinanza interessata, si proponeva quindi di offrire una

panoramica sui sistemi di valutazione delle prestazioni del personale integrando la prospettiva

di genere e di individuare possibili strumenti di valorizzazione delle differenze di genere nelle

organizzazioni

Il seminario è stato coordinato dalla Presidente della CPO, Simonetta Fedrizzi e ha

previsto la relazione tecnica della dott.ssa Marcella Chiesi, Sociologa e Consulente esperta

nell' analisi dei sistemi organizzativi complessi, nella gestione e nello sviluppo delle risorse

umane nell'ottica del Diversity Management; hanno portato la propria testimonianza esponenti

del mondo imprenditoriale e sindacale. L’iniziativa ha riscosso notevole successo, come

testimonia l’elevato numero di partecipanti (circa 150), i numerosi interventi del pubblico e le

svariate richieste di attestati di partecipazione.

Altri filoni di approfondimento nel corso dell’anno 2011 sono stati quello legati alla

sicurezza e stress lavoro correlato in ottica di genere e alla violenza nei luoghi di lavoro.(vedi

punto 2). Saranno tema di lavoro e formazione nel corso dell’anno 2012; infatti da parte

dei/delle componenti la Rete viene rafforzata la richiesta di affidare alla Rete stessa la

progettazione e realizzazione dei momenti di formazione sui temi, anziché direttamente

all’interno delle singole aziende/enti, e di promuovere l’introduzione della figura della

Consigliera di fiducia laddove non è ancora stata prevista concretamente.

La Rete ha collaborato alla realizzazione di una tesi di ricerca con una studentessa,

Debora Rodighiero, dell’Università degli studi di Trento dal titolo “I Comitati di pari

opportunità nella provincia di Trento: verso un cambiamento o un consolidamento?”.

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(2) Incontro pubblico contro la violenza nei luoghi di lavoro

La Commissione Pari Opportunità in occasione della giornata internazionale contro la

violenza sulle donne ha organizzato, in collaborazione con la Consigliera di Parità della

Provincia autonoma di Trento, il convegno Il lavoro molesto: la violenza sulle donne nei

luoghi di lavoro, che si è svolto il 5 dicembre 2011 a Trento presso l’Aula Kessler della la

Facoltà di Sociologia (all. 4).

Nel corso dell’incontro, introdotto dalla Presidente della CPO Simonetta Fedrizzi e

coordinato dalla componente della CPO Anna Michelini, è stato molto partecipato; sono state

messe a confronto le opinioni di esperti/e, consigliere di Parità, sindacati, rappresentanti di

Comitati aziendali di parità, lavoratori e lavoratrici. E’ stato messo in luce come purtroppo

anche nella nostra provincia il bilancio delle violenze sulle donne (mobbing, stalking,

pressioni psicologiche, fino ad arrivare alle violenze di tipo fisico) nei luoghi di lavoro sia

negativo come del resto del nostro paese.

Oltre a fotografare le criticità legate al fenomeno e a definire il fenomeno stesso, il

Convegno ha cercato anche di fornire risposte concrete e utili per contrastare questa tipologia

di comportamenti, da alcuni consigli pratici alle donne lavoratrici su come affrontare queste

situazioni sin dalle prime manifestazioni di tali comportamenti offensivi e/o violenti, alla

adozione di “Codici di condotta” da parte delle aziende, dalla formazione specifica nelle

aziende sul tema (per formare e informare), alla costruzione di sinergie fra sindacati,

istituzioni ed associazioni datoriali per sconfiggere insieme ogni tipo di violenza.

Dagli interventi del Convegno è emersa la difficoltà diffusa a parlare di questo

fenomeno, e al contempo l’importanza di occasioni di questa natura, proprio per parlarne e

per fornire strumenti utili a riconoscere questa tipologia di violenza, talvolta anche molto

sottile come il cd. mobbing strategico.

Il convegno è stato corredato da interventi musicali del Maria Devigili Duo, con

canzoni legati a vari momenti della vita delle donne e dalla visione degli spot prodotti dai

ragazzi/ragazze delle scuole partecipanti a due edizioni dell’iniziativa Uguali ma diversi: uno

spot per le Pari opportunità.

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(3) Incontro pubblico “Interventi organizzativi in un'ottica di genere”

Il 20 maggio presso la Facoltà di Sociologia di Trento si è svolto il Seminario

“ Interventi organizzativi in ottica di genere in provincia di Trento” (all. n. 5 )

Il seminario, introdotto dalla Presidente della CPO Simonetta Fedrizzi e coordinato

dalla componente della CPO Silvia Gherardi, è stato realizzato con la collaborazione del

Centro Studi Interdisciplinari di Genere (CSG) e intendeva offrire una panoramica dei

principali strumenti di analisi, intervento e gestione, utili per attivare processi di cambiamento

e di innovazione nelle organizzazioni, al fine di garantire una maggiore equità di genere.

Negli ultimi anni è, in effetti, emersa con sempre maggiore evidenza la consapevolezza

che gestire, promuovere e sviluppare azioni, servizi e politiche del lavoro in un’ottica di

genere non risponde soltanto ad una esigenza etica, ma è anche un imperativo strategico.

In questa occasione sono stati esaminati anche alcuni casi concreti con particolare

riferimento alla realtà trentina in una prospettiva di promozione di modelli organizzativi

innovativi orientati al benessere e per favorirne quindi anche la replicabilità.

Questi incontri sono opportunità di confronto e riflessione in cui vengono rese visibili le

buone prassi aziendali, in un’ottica di apprendimento interorganizzativo, e risultano essere

particolarmente interessanti e di stimolo a migliorare e ad attivare percorsi di innovazione

organizzativa.

(4) Incontro pubblico “Equal Pay day: La parità salariale tra uomo e

donna oggi e domani”

La Commissione ha collaborato, insieme a numerose altre istituzioni, ad un’iniziativa

promossa ed organizzata dall’Ass. Fidapa attraverso due Seminari svoltisi a Trento nei giorni

13 e 30 maggio (all. n. 6). L’iniziativa è stata realizzata con il contributo economico

dell’Assessorato alla Solidarietà internazionale e Convivenza della Provincia autonoma di

Trento.

La sessione del 30 maggio ha visto le relazioni della presidente della Commissione

provinciale per le Pari Opportunità Simonetta Fedrizzi sul tema Differenze di genere e

differenze di reddito: misure per contrastare il gender pay gap, e di Mariangela Franch, come

componente della Commissione provinciale per le Pari Opportunità sul tema I vantaggi della

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conciliazione; il coordinamento dei lavori è stato curato da Loredana Bettonte, anch’ella

componente della Commissione Provinciale per le Pari Opportunità.

Obiettivo dei seminari era approfondire alcune tematiche relative al lavoro femminile,

che sono state sviluppate sotto forma di Workshop facenti riferimento agli obiettivi più

qualificanti della Strategia di Lisbona. L’Italia ed il Trentino, anche se in misura inferiore, si

trovano largamente al di sotto dell’obiettivo finale. Anche il tasso di natalità rimane tra i più

bassi in Europa, che invece risulta essere più alto nei paesi dove maggiore è l’occupazione

femminile. Nello specifico durante il Workshop Equal Pay day: La parità salariale tra uomo

e donna oggi e domani” è stato evidenziato che il differenziale retributivo di genere in Italia è

del 15-20% a parità di caratteristiche individuali e occupazionali ed è più marcato nel settore

privato. La riduzione del differenziale salariale continua ad essere uno degli obiettivi prioritari

della roadmap dell’eguaglianza tra uomini e donne stabilita dall’Unione Europea; essa infatti

impatta negativamente sull’efficienza del sistema economico, in particolare se teniamo conto

che il lavoro femminile è fondamentale per il raggiungimento di crescita e coesione sociale

dell’Europa. Infatti il differenziale salariale non riguarda solo questione di ordine etico, di

parità di genere, ma anche questione di ordine economico. Sono stati analizzati i fattori che

determinano il differenziale salariale e sono state messe in evidenza le possibili e necessarie

azioni da intraprendere per ridurlo.

(5) Incontro sul tema “Donne e sistema pensionistico in tempi di crisi”

La Commissione ha incontrato nell’ottobre 2011 le On. Laura Froner e Luisa Gecchi

per un confronto in merito alle questioni legate alle pensione e in particolare all'impatto

negativo sulle donne, con particolare attenzione alle manovre economiche del Governo

centrale e anche in vista di future iniziative sul tema.

(6) Incontro pubblico sul tema “Donna e lavoro tra risultati e prospettive".

Nell’ambito delle iniziative promosse in occasione dell’8 marzo dai comuni di Telve,

Castelnuovo, Borgo e Carzano la presidente della CPO ha partecipato 11 marzo nella sala

riunioni della biblioteca di Telve all’incontro pubblico con un intervento sulla conciliazione

dei tempi di vita e lavoro evidenziandone le ragioni di natura organizzativa, sociale e

culturale. In particolare sono state fornite indicazioni di possibili soluzioni in un’ottica di

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sostenibilità economica e sociale mettendo in luce la natura trasversale delle politiche di

conciliazione che hanno caratteristiche di complessità e che richiedono un approccio

sistematico, poiché sono un sistema per loro stessa natura intrecciato dove più soggetti sociali

devono interagire.

SOSTENERE LA PRESENZA

DELLE DONNE

NEL MONDO DEL LAVORO

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2. ATTIVITÀ IN AMBITO SCOLASTICO E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

La formazione delle ragazze e dei ragazzi e ed anche delle persone adulte sulle

tematiche delle pari opportunità è per la Commissione un aspetto di grande rilievo.

Proprio per questo a Commissione ha svolto iniziative mirate per i diversi

destinatari scelti, privilegiando l’adolescenza. In particolare, ha ritenuto importante,

e su questo si è impegnata, per promuovere anche fra studentesse e studenti e loro

docenti la necessità di promuovere una cultura di rispetto dell’immagine della donna.

Quest’anno il tema portante è legato in particolare ai contributi che alcune donne, o

gruppi di donne, hanno apportato alla società, ma che la storia ha dimenticato o

relegato in secondo piano.

Promuovere una cultura della differenza di genere significa far sì che le donne

vengano viste in una molteplicità di ruoli al fine anche di offrire modelli di

identificazione vari e positivi alle ragazze.

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ATTIVITÀ SVOLTA , RISULTATI E DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI SPECIFICI

La Commissione ha promosso nel corso dell’anno 2011, con conclusione prevista nel

maggio 2012, la terza edizione di un progetto che ha voluto puntare sull’aspetto formativo

nelle scuole superiori e negli istituti professionali, grazie anche alla collaborazione di soggetti

autorevoli del settore. Riteniamo infatti che la scuola sia un luogo strategico nella formazione

alla cultura delle pari opportunità, vista l’importanza di lavorare sull’adolescenza e di

coinvolgere in questo il corpo docente.

La Commissione ha inoltre realizzato un incontro pubblico rivolto particolarmente ai

docenti sul tema dell’immagine femminile attraverso i media.

Accanto a queste iniziative, sono state effettuate alcune attività istituzionali di cui la

Commissione è referente e a cui ha partecipato con una sua rappresentante.

(1) Concorso per le scuole “Uguali ma diversi: le Minerve dimenticate”

La Commissione ha promosso una nuova attività all’interno dello spazio formativo rivolto

alle scuole “Uguali ma diversi” per continuare a mantenere l’attenzione su questi temi e a

stimolare il confronto e il dialogo sulla necessità di un riequilibrio di genere. Questo passa

anche – a nostro avviso - attraverso un consapevole recupero di spazio culturale per le donne

che da sempre, e spesso in silenzio, hanno contribuito allo sviluppo scientifico, morale e

culturale dell’umanità. Recupero che può avvenire anche all’interno dei percorsi didattici con

l’impegno di insegnanti, ragazze e ragazzi, desiderosi di cimentarsi in percorsi di lavoro e di

ricerca atti a valorizzare le donne trascurate dalla storia sociale e dal mondo accademico. Nel

contempo la proposta intende offrire strumenti di riflessione sul genere sia come categoria

dell’ esperienza formativa che come categoria analitica di interpretazione degli eventi e di

costruzione dei saperi

Sono stati pertanto invitati docenti ed alunni/e ad individuare all’interno della

programmazione disciplinare delle figure femminili che con il loro apporto scientifico,

sociale ed umano hanno contribuito a costruire una cultura di parità. I risultati dei suddetti

approfondimenti dovranno essere presentati in modo che possano essere conosciuti da

studenti e studentesse di altre scuole in un momento di condivisione tra tutte/i le/i partecipanti

(all. n. 7).

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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L’ iniziativa è stata progettata in sintonia con gli obiettivi del più ampio progetto “Educare

alla relazione di genere”, che vede già la condivisione dell’Assessorato all’Istruzione, di

quello alla Solidarietà internazionale e Convivenza, del Centro Studi di Genere e della stessa

Commissione Pari Opportunità.

Il progetto Uguali ma diversi: Le Minerve dimenticate si svilupperà per tutto l’anno scolastico

concludendosi nel maggio 2012 e si rivolgerà a ragazzi e ragazze delle scuole superiori e dei

Centri di Formazione professionale. Visto che si tratta di un percorso organico con le

programmazioni disciplinari, dovrà essere realizzato sotto la responsabilità degli insegnanti

delle discipline coinvolte. L’iniziativa avrà anche la collaborazione del centro Audiovisivi

“Format” della PAT.

Come nelle passate edizioni, la Commissione assicura per quanto possibile la presenza

delle sue componenti per sostenere i percorsi di riflessione all’interno dei gruppi e delle classi

e per fornire tutti i materiali di cui la CPO è in possesso.

(2) Seminario per i/le docenti " Le Minerve dimenticate: le figure femminili

all’interno dei percorsi scolastici”"

Al fine di far conoscere più specificatamente la proposta descritta sopra e di fornire

degli spunti di riflessione operativi a supporto della pratica didattica, la Commissione. in

collaborazione con il Centro Studi di Genere, ha organizzato un seminario per insegnanti sul

tema della valorizzazione delle figure femminili nell'ambito dell'attività didattica. Il

seminario, dal titolo Le Minerve dimenticate: le figure femminili all’interno dei percorsi

scolastici ha avuto luogo a Trento il 21 novembre 2011 presso l’Aula Kessler della Facoltà di

Sociologia (all. n. 8).

I lavori sono stati coordinati da Flavia Ioris, componente della CPO e ha visto

l’intervento di Simonetta Fedrizzi, Presidente della CPO e di Isa Cubello con la relazione

L’importanza di un approccio di genere all’interno dei percorsi didattici per la costruzione di

una cultura di parità.

Il seminario era rivolto in particolare ai/alle Dirigenti scolastici, Referenti d’istituto,

Docenti ed Operatori della formazione ma anche a chi si interessa a vari livelli alle tematiche

di pari opportunità. L’obiettivo era quello di offrire a chi si rivolge direttamente a ragazzi e

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ragazze alcuni strumenti per avviare una riflessione interdisciplinare dell’importanza del ruolo

femminile all’interno delle società.

Le ore di partecipazione da parte delle/degli insegnanti sono state riconosciute valide ai

fini dell’aggiornamento del personale docente ed è stato perciò rilasciato ai/alle richiedenti un

attestato di partecipazione.

(3) Moduli formativi sulle Pari Opportunità

La Commissione ha conferito a due esperte l’incarico per l’elaborazione di moduli

illustrativi sulle differenze di genere nelle principali aree della vita sociale e economica del

territorio trentino e sulla struttura provinciale riferita alle Pari Opportunità.

L’obiettivo era la redazione di moduli illustrativi da utilizzare per trasferire rapidamente

informazioni e/o conoscenze, sia a persone esperte che inesperte, rispetto alle tematiche

trattate, finalizzati a presentare le funzioni e le attività della Commissione Pari Opportunità

della Provincia Autonoma di Trento e le differenze di genere esistenti in diverse aree della

vita sociale ed economica del territorio trentino, in comparazione alla situazione nazionale ed

europea. Tale attività è stata ritenuta utile anche in un’ottica di aggiornamento e formazione

continua per le componenti la CPO.

Sono stati realizzati sette moduli diversamente componibili sulla base della popolazione

target di riferimento e delle tematiche da illustrare. Il lavoro é corredato dalla realizzazione di

10-15 slides/diapositive per ciascuno dei seguenti temi:

• Presentazione della Commissione Pari Opportunità e delle sue funzioni e attività

• Istruzione e formazione in ottica di genere

• Salute in ottica di genere

• Violenza di genere

• Partecipazione politica

• Economia e lavoro

• Divisione del lavoro domestico e di cura

Per ciascun modulo, inoltre, è stata predisposta un’appendice bibliografica e filmografia

inerente lo specifico argomento trattato.

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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(4) Attività nell’ambito della formazione FSE

(i) Comitato di Sorveglianza programma Operativo della PAT FSE ob.2

La Commissione partecipa tramite una sua rappresentante a tale Comitato (Competitività

regionale e occupazione - periodo di programmazione 2007/2013), sede di ricognizione della

domanda formativa rivolta sia a persone lavoratrici che disoccupate e di programmazione

della relativa offerta.

(ii) Collaborazione con enti Gestori corsi formativi

Sono stati effettuati vari interventi specifici di sostegno alle donne (lavoratrici e no) e alla loro

formazione in vari ambiti, mediante azioni in collaborazione con diversi Enti gestori

impegnati nella progettazione e realizzazione di corsi di formazione del Fondo Sociale

Europeo.

SCUOLA

E PROFESSIONE

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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3. ATTIVITÀ PER LE POLITICHE SOCIALI, SANITARIE

E PER LA CITTADINANZA DI GENERE

Questa tematica è connotata da un forte intreccio tra aspetti che riguardano

ambiti personali e sociali.

Le attività sono state articolate in vari settori, ponendo particolare attenzione a

questioni cogenti, tra cui la violenza maschile contro le donne, fenomeno tragicamente

presente e diffuso anche nella nostra provincia.

Sono state realizzate iniziative che hanno previsto una notevole interazione con

le donne, anche in località distanti dal capoluogo ed è stato messo in essere un

importante lavoro di collaborazione con i soggetti locali che si occupano della

tematica della violenza di genere.

ATTIVITÀ SVOLTA , RISULTATI E DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI SPECIFICI

3.1 La violenza di genere

Da ormai nove anni consecutivi, la Commissione dedica una serie di iniziative per

sensibilizzare donne ed uomini all’argomento, per contribuire a farlo emergere, sgretolando il

muro di silenzio che circonda le vittime di violenza. Le iniziative, nel corso degli anni hanno

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visto dibattiti pubblici, visione di film e spettacoli teatrali sull’argomento con l’obiettivo di

mettere in luce e combattere la violenza sulle donne in tutte le sue forme (violenze

domestiche, fisiche, sessuali, ricatto economico, coercizioni basate su pressioni psicologiche e

morali).

Per tale motivo da numerosi anni la Commissione attua una serie di iniziative di vario

genere:

• impulso agli organi legislativi provinciali e nazionali affinché siano varate

norme a tutela delle donne che subiscono violenza e anche disposizioni legislative che

possano prevenire il fenomeno;

• attività di presenza all’interno di Comitati e Commissioni che si occupano del

problema;

• azioni di informazione e sensibilizzazione a livello provinciale, spesso in

sinergia con altri soggetti.

(1) Iniziative teatrali e dibattiti pubblici contro la violenza domestica

In continuità con un percorso attivato nel 2010, ed in collaborazione con l’Assessorato

alla Cultura della PAT (che ha contribuito tramite un finanziamento diretto dell’iniziativa),

nel 2011 la Commissione ha veicolato il suo messaggio contro la violenza di tipo domestico

anche attraverso lo spettacolo teatrale “V.I.O.L.A.”, della compagnia TrentoSpettacoli. Lo

spettacolo, che nella sua fase iniziale aveva visto anche il contributo dell’Assessorato alla

Solidarietà internazionale e Convivenza, mette in scena l’orrore quotidiano della violenza

domestica, ma anche la capacità delle donne di reagire, di parlare, di aiutarsi o farsi aiutare.

Sono state organizzate sul territorio serate a tema in cui la visione dello spettacolo è

stata seguita da dibattito aperto e partecipato fra il pubblico, la Commissione, esperti,

rappresentanti del territorio ecc.

La prima di queste serate si è svolta a Fiera di Primiero il 24 marzo 2011 in

collaborazione con le ACLI trentine (all. n. 9).

La seconda analoga iniziativa si è svolta presso il Cineteatro di Cles il 25 novembre

2011 in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’Associazione “Sguardi” di Cles

(all. n. 10).

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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Le ACLI trentine hanno inoltre utilizzato lo stesso format per una analoga iniziativa

che si è svolta in data Sabato 29 ottobre, presso la Sala Dematté di Ravina (Tn), invitando per

il dibattito anche le rappresentanti della Commissione (all. n. 11).

L’ingresso alle serate è stato gratuito (fino ad esaurimento posti). Le iniziative hanno

visto un notevole successo di pubblico (si è sempre registrato il “tutto esaurito”) ma ancor più

siamo soddisfatte per la partecipazione al dibattito da parte di cittadine e cittadine, che hanno

avuto modo di confrontarsi sul problema anche con i/le referenti istituzionali locali e

provinciali. A tutti e tre gli incontri sono intervenute la Presidente della CPO, Simonetta

Fedrizzi e Anna Michelini, componente della CPO che hanno raccolto personalmente

testimonianze di esperienze dirette e indirette di violenza e richieste d’aiuto.

(2) Partecipazione a iniziative in collaborazione con altre istituzioni

(i) Ricordiamo che, ai sensi della l.p. n. 6 del 2010, comma 3, la Commissione è fra i

partecipanti al Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza. Nel corso del

2011 ha dedicato tempo e risorse per ricoprire attivamente tale ruolo, suggerendo

spunti di riflessioni, suggerendo margini di azioni concrete, esprimendo pareri.

(ii) La Commissione ha collaborato al progetto “Io non ho paura”, finalizzato alla

Formazione degli operatori per servizi antiviolenza efficaci, promosso da:

Fondazione Famiglia Materna, in collaborazione con Comune di Rovereto –

Servizio Attività Sociali, cooperativa onlus Punto d’Approdo e con i contributo

finanziario dell’Assessorato alla Solidarietà Internazionale e Convivenza.

L’iniziativa proponeva un percorso formativo rivolto agli operatori di diversi servizi

e discipline (servizi sociali e sanitari, strutture per l’accoglienza e il sostegno alle

vittime, gruppi e associazioni di scopo, scuole e università, forze dell’ordine,

magistratura e ordine degli avvocati). Il percorso si è svolto nel primo semestre del

2011 attraverso 6 moduli. Nello specifico, la Commissione ha collaborato alla

realizzazione del Workshop finale, coordinato dalla componente della CPO Anna

Michelini, che si è svolto a Rovereto presso la sede Fondazione Famiglia Materna il

giorno 1 giugno 2011 (all. 12). L’intervento della presidente della CPO titolato

Cambiare la cultura per prevenire la violenza ha focalizzato l’attenzione sulla

dimensione culturale del fenomeno della violenza di genere; individuandone le

radici nella cultura patriarcale ancora prevalente, in cui le relazioni di potere tra

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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uomini e donne sono asimmetriche, con un riflesso non solo nella vita pubblica, ma

anche in quella privata. E’ stata inoltre messo in luce il legame tra discriminazione e

violenza, aspetto spesso sottaciuto, ed è stato evidenziato che occuparsi di violenza

significa occuparsi dei fatturi, di natura prevalentemente culturale, che ne

determinano il suo sviluppo. Sono state indicate le strategie di azioni da

intraprendere per contrastare la violenza e stimolare l’evoluzione della coscienza

collettiva verso una reale cultura del rispetto ed una responsabilizzazione collettiva

su questo tema, spesso ritenuto a torto un tema “di donne”.

(iii) Nella sua attività di incontro e confronto con le diverse realtà presenti sul territorio

provinciale, la Commissione ha spesso toccato il tema della violenza. In particolare,

questo è stato uno degli argomenti principali nel corso dell’incontro congiunto del

giorno 19 ottobre voluto dall’assessora Marta Baldessarini che ha convocato

l’assemblea della Comunità, l’Agenzia locale per l’impiego e le referenti della

Commissione pari opportunità della Provincia (la Presidente e la componente Anna

Michelini) e la Consigliera di Parità. (all. 13).

(iv) La presidente della Commissione ha inoltre partecipato il 19 novembre presso la

Sala Rosa della Regione a Trento ad una riflessione promossa, ad un anno

dall’approvazione della legge provinciale, dal Gruppo Consiliare del Partito

Democratico del Trentino (all. 14) in cui è stata ribadita la necessità di dare piena

attuazione alla legge provinciale in oggetto con particolare attenzione alla

realizzazione della Casa rifugio, alla costituzione del fondo di solidarietà e alle

iniziative sul piano culturale di sensibilizzazione/informazione verso tutta la

cittadinanza con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della violenza aumentando la

consapevolezza di tutta la collettività e avviare un processo di responsabilizzazione

pubblica e privata con particolare riguardo da parte degli uomini e delle giovani

generazioni.

(v) All’interno del Progetto pari opportunità Donne in cammino promosso dal Comune

di Folgaria, dal Comune di Lavarone e dall’Istituto Comprensivo di Folgaria,

Lavarone e Luserna, la Commissione ha partecipato il 24 novembre a Lavarone -

Centro Congressi, tramite una sua rappresentante, Isa Cubello al dibattito pubblico

“Smettila di calpestarmi addosso: violenze di genere” (all. 15).

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(3) Incontro pubblico contro la violenza nei luoghi di lavoro

La Commissione Pari Opportunità ha organizzato, in collaborazione con la Consigliera

di Parità, il convegno Il lavoro molesto: La violenza sulle donne nei luoghi di lavoro, che si è

svolto il 5 dicembre 2011 a Trento presso l’Aula Kessler della Facoltà di Sociologia - Trento,

già descritto al precedente punto 1.2 e in all. 4 della presente relazione.

3.2 L’immagine della donna attraverso i media

La Commissione provinciale per le Pari Opportunità è da tempo impegnata in

un’azione di promozione e sensibilizzazione ad ampio respiro sul rispetto delle donne. In

particolare, dal 2010 la nostra attenzione si è concentrata sull’uso dell’immagine femminile

nei media, che spesso appare poco rispettosa dell’universo femminile e basata su stereotipi

sessisti e di dubbio gusto, se non addirittura volgari. Siamo convinte che per sradicare tale

dilagante fenomeno sia necessario coinvolgere tutta la società civile e le istituzioni.

Dagli amministratori pubblici al mondo della scuola e della formazione, dalle

Associazioni alle/ai singoli/e cittadine/i, coinvolgendo ovviamente il mondo dei media, tutte e

tutte possiamo e dobbiamo impegnarci per restituire dignità e rispetto all’immagine della

donna.

In particolare, ricordiamo che la Commissione ha sostenuto con convinzione le

richieste del Comitato nazionale “Appello Donne e Media”, sollecitando presso l’allora

ministra alle Pari Opportunità Mara Carfagna l'istituzione di un Tavolo Tecnico di confronto

tra i diversi soggetti portatori di interessi per l'adozione di un Codice di autoregolamentazione

“Donne e Media” e la costituzione di un Comitato per la vigilanza dell'applicazione del

Codice e la promozione di una più corretta immagine femminile (all. 16).

La Commissione, a livello locale, si è fatta promotrice dell’appello presso le

Associazioni/movimenti femminili che hanno risposto positivamente.

Da quando la Commissione ha intrapreso questo percorso, numerosi sono stati gli

interlocutori – istituzionali e no- che ci hanno voluto riconoscere come soggetto attivo su

questo tema, inviandoci o segnalandoci immagini, programmi, pubblicità che giudicavano

lesivi dell’immagine femminile, alcuni/e hanno voluto inviarci proposte, riflessioni,

informazioni su eventi attinenti il tema, o semplicemente manifestarci la loro condivisione e

vicinanza in questo percorso.

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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In particolare ci preme sottolineare come l’iniziativa L’immagine della donna

attraverso i media organizzata dalla CPO nel corso del 2010, che aveva visto l’intervento di

Lorella Zanardo, autrice del video di denuncia Il corpo delle donne, ha avuto un’importante

ricaduta sul territorio provinciale. Infatti nel corso del 2011 sono state organizzate numerose

serate sul tema con l’intervento anche della stessa autrice.

POLITICHE SOCIALI

SANITARIE

E PER LA CITTADINANZA DI GENERE

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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4. - ATTIVITÀ PER PROMUOVERE E FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DELLE DONNE ALLA VITA

POLITICA ED ISTITUZIONALE

L’attuale Commissione si è inserita nell’ampio dibattito - a livello nazionale e

locale - sulle iniziative legislative da applicare in sostegno dell’equa rappresentanza

di genere nella politica. Abbiamo la consapevolezza che sia indispensabile affrontare

la questione tenendo anche conto della necessità di istituire strumenti efficaci

nell’organizzazione a largo spettro della società che consentano alle donne di

conciliare le loro varie responsabilità con le attività istituzionali.

La Commissione si propone per il futuro di approfondire quest’ambito di attività

attraverso incontri con le donne, con i referenti politici e con le associazioni presenti

sul territorio.

Ricordiamo che la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Trento

partecipa all’elaborazione di idee e iniziative volte a favorire la rappresentanza

politica delle donne (anche sostenendo la modifica in senso paritario delle legge

elettorale) sia a livello locale che nazionale, attraverso la Conferenza delle Presidenti

degli Organismi di Parità regionali e delle Province di Bolzano e Trento.

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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ATTIVITÀ SVOLTA , RISULTATI E DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI SPECIFICI

Incontri pubblici sul tema della partecipazione

LA CPO ha proseguito la sua attività di incontro con le donne e le associazioni del

territorio, continuando ad intessere rapporti di reciproca conoscenza.

In particolare, la CPO ha continuato a cercare di mettere in luce quei meccanismi di

esclusione/autoesclusione che tengono spesso lontane le donne dall’impegno politico-

istituzionale attivo ed individuare le modalità per rimuovere tali ostacoli.

Nell’ambito di tali attività, ricordiamo:

• Incontro pubblico promosso dall’Associazione Gruppo Donne Rendena con

rappresentanti della Commissione Provinciale Pari Opportunità Chi sono le pari

opportunità? il 20 gennaio 2011 presso la Sala Consiliare del Comune di Spiazzo:

l’Associazione Gruppo Donne Rendena ha organizzato un incontro pubblico per

confrontare idee, progetti, criticità e punti di forza in tema di pari opportunità; sono

intervenute Simonetta Fedrizzi, presidente della CPO, Maria Fornea, vicepresidente.

e la componente M. Rosaria D’Agostino (all. 17)

• Incontro pubblico dal titolo Il valore economico, politico e sociale dell’impegno

delle donne, in collaborazione con il Comune di Cavalese e l’Associazione La Voce

delle Donne che si è svolto il 10 novembre presso la Biblioteca Comunale di

Cavalese (all. 18), che ha visto fra le relatrici numerose donne impegnate in politica

a livello provinciale e locale, che hanno portato la propria diretta esperienza sulla

difficoltà, ma anche sull’importanza - e la conseguente soddisfazione - dell’impegno

delle donne non solo in ambito politico, ma anche in tutti i restanti settori della

società civile. E’ intervenuta la Vicepresidente della CPO Maria Fornea e ha

coordinato i lavori Gianna Sartoni, componente della CPO.

• Insieme al Centro Studi Interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento e alla

Consigliera di Parità della Provincia di Trento, la Commissione ha sollecitato

tramite una lettera congiunta (all. 19) il Presidente della Provincia a collaborare al

fine di ottenere una più consistente presenza femminile nei consigli di

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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amministrazione delle società pubbliche e partecipate in cui la componente

femminile è fortemente sottorappresentata.

DONNE E

PARTECIPAZIONE

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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5. ATTIVITÀ SPECIFICHE PER IL ‘MAINSTREAMING’

E PER L’ INFORMAZIONE

Ricadono in quest’ambito quelle iniziative specifiche volte a portare le

problematiche di genere “al centro dell’attenzione”, “sotto i riflettori”.

La Commissione ha affrontato questa attività in un’ottica di raccordo e

concertazione fra le varie istituzioni, collaborando ad iniziative volte anche alla

costituzione di un’indispensabile “rete” locale e nazionale di soggetti che si occupano

delle pari opportunità e svolgendo il proprio lavoro di referente in sedi istituzionali

locali.

Qui va anche compreso il costante lavoro di diffusione del materiale informativo

prodotto dalla Commissione svolto nel corso di vari momenti pubblici ritenuti adatti,

nonché i contatti con la stampa.

E’stato creato inoltre un gruppo di lavoro volto a aggiornare, migliorare e

rendere più interessante la sezione del sito provinciale delle pari opportunità

(http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/italy/SC/176/)

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ATTIVITÀ SVOLTA , RISULTATI E DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI SPECIFICI

5.1 Impulso all’attività legislativa anche attraverso la formulazione di

pareri su disegni di legge provinciali

1) Nell’aprile 2011 è pervenuta da parte del Consiglio provinciale una richiesta di

audizione in merito al disegno di legge 21 marzo 2011, n. 194 "Modificazioni della legge

provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino):

Rovereto autonoma dalla Comunità della Vallagarina".

La CPO ha ritenuto opportuno non inserirsi in un dibattito sulla riorganizzazione degli

enti territoriali, né dei rispettivi compiti istituzionali e competenze, sottolineando in una nota

inviata al Consiglio (all. 20 ) come suo interesse primario sia che nell'ambito della definizione

delle competenze istituzionali vengano tenute debitamente in considerazione le ricadute sui

servizi offerti alla comunità con particolare attenzione a quelli a sostegno della famiglia e del

lavoro di cura, svolto prevalentemente dalle donne. La finalità della Commissione è infatti che

tali servizi non vengano penalizzati, ma semmai rafforzati anche alla luce del fatto che le

donne, rappresentano, anche nel nostro territorio, la fascia più esposta a problemi di tipo

occupazionale.

2) In data 28 aprile 2011 la Commissione ha partecipato alle consultazioni in

merito a 5 disegni di legge in materia di incentivi alle imprese e altre disposizioni per favorire

l'occupazione. In particolare, si trattava del testo 25, "Interventi per favorire l'occupazione

femminile", del documento 189 "Modificazioni della legge provinciale sugli incentivi alle

imprese e di altre disposizioni provinciali in materia di incentivi alle imprese, della proposta

100 "Integrazione della legge provinciale sugli incentivi alle imprese in materia di

partecipazione dei lavoratori”, del 176 "Interventi per la promozione e lo sviluppo

dell'imprenditoria femminile e giovanile” e del 197 "Modificazione della legge provinciale

sugli incentivi alle imprese: interventi per favorire l'occupazione dei lavoratori locali nelle

imprese beneficiarie di provvidenze provinciali”.

La Commissione ha giudicato ben articolato ed essenziale il documento n. 176, che

prevede di "colmare il gap di genere premiando l'imprenditoria femminile: questo non solo

per un discorso di equità, ma anche di economia complessiva di talenti". Si è resa disponibile

ad un maggiore coinvolgimento anche nel momento della stesura dei regolamenti esecutivi,

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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che vanno a dettagliare gli interventi e che saranno dunque fondamentali. Ha ritenuto che il

documento 25 evidenzi sostanzialmente questioni condivisibili sul piano generale, anche se

alcuni temi sono già stati affrontati dalla legge 1/2011 sulla promozione del benessere

famigliare, oltre che al 176 di cui sopra, riconoscendo comunque l'approccio globale del testo.

Illegittimità costituzionale è stata evidenziata con riferimento al disegno di legge 197, mentre

sul documento 100 la Commissione non ha ritenuto di apportare osservazioni di sorta (all.

21).

3) L’11 luglio la Commissione è stata ascoltata in merito al d.l. 4 ottobre 2010, n.

152 “Disposizioni in materia di parto fisiologico indolore” presso la quarta Commissione

permanente del Consiglio provinciale

La Commissione provinciale Pari Opportunità ha espresso attraverso la sua

Vicepresidente Maria Fornea il suo apprezzamento per un testo che considera in modo

organico e completo tutti gli aspetti legati ad un momento così importante della vita delle

donne; ha rimarcato la necessità di garantire il diritto delle donne di scegliere liberamente se

ricorrere o meno a tale tipo di anestesia, in piena consapevolezza e senza condizionamenti. Ha

inoltre raccomandato di porre particolare attenzione, nel rendere la legge pienamente

operativa, alla necessità di garantire la costanza della prestazione attraverso la presenza

continuativa (anche in fasce di orario notturne e giorni festivi) d’anestesisti in grado di

compiere la partoanalgesia; ha fatto presente l’esigenza di prevedere che tale tipo di

intervento sia accessibile a tutte le donne del territorio provinciale che decideranno di farvi

ricorso, inserendola nei principali ospedali del territorio e considerandola come livello

essenziale di assistenza, confidando che venisse inserita in bilancio un'adeguata copertura

finanziaria.

Ritenendo necessaria una corretta, completa e capillare informazione alle donne, la CPO

si è resa disponibile a far circolare l’informazione attraverso la sua rete di contatti (all. 22).

4) La CPO ho inviato in data 13 ottobre alcune osservazioni alla Prima

Commissione permanente in merito al d.l. n. 207 Prevenzione del crimine organizzato e

mafioso, promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile (all. 23).

Congratulandosi con i proponenti per aver posto l’attenzione su un tema con il quale

anche il nostro territorio deve confrontarsi, ha focalizzato l’attenzione sul fenomeno della

tratta e sul tema della educazione delle giovani generazioni al rispetto della legalità.

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Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna Relazione –gennaio- dicembre 2011

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Il fenomeno della tratta si configura in gran parte come una tipologia di violenza sulle

donne e quindi la CPO auspica un forte raccordo fra gli organismi deputati, a vario livello, a

combattere il fenomeno. In particolare, si ricordava nel parere che la legge provinciale 9

marzo 2010, n. 6 Interventi per la prevenzione della violenza di genere e per la tutela delle

donne che ne sono vittime istituisce il “Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza”,

che potrebbe, essere il luogo naturale di raccordo, regia, scambio di informazioni anche in

rapporto alla lotta contro la tratta nel nostro territorio.

Allo stesso modo, si ritiene possa essere utile un raccordo con l’Osservatorio

provinciale sulla violenza di genere, previsto dalla stessa legge provinciale sopra citata, al

fine di individuare modalità omogenee ed efficaci per la raccolta dei dati anche in merito a

questo tipo di reato.

Per quanto attiene invece l’ educazione ad una cultura della legalità e della cittadinanza

responsabile, la CPO ritiene che ciò passi anche attraverso percorsi – in particolare rivolti alle

giovani generazioni- che educhino al rispetto delle differenze, anche di genere, con la finalità

di instaurare relazioni corrette, rispettose e non violente fra uomini e donne.

Particolare attenzione dovrebbe inoltre essere posta sul fenomeno del bullismo, forma di

violenza che può e deve essere combattuta anche attraverso l’educazione e la

sensibilizzazione nelle agenzie formative, oltre che attraverso il contributo di tutta la società

civile.

Infine, si segnalavano necessità e opportunità, anche per i reati di cui al disegno di legge

in oggetto, che la raccolta delle informazioni e dei dati sia effettuata in modo da permettere la

disaggregazione e la lettura dei dati per sesso al fine di poter conoscere e monitorare meglio i

fenomeni e prevedere - ove necessario- misure ed interventi, mirati anche in base al sesso

delle vittime.

5) La Commissione ha attivamente lavorato nel corso dell’anno alla disamina

delle proposte di modifica alla Legge provinciale 10 dicembre 1993, n. 41 “Interventi per la

realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna” che sono confluite in un documento

presentato all’Assessore di competenza nel gennaio 2012.

L’argomento è per la CPO di particolarmente interesse, poiché è un’occasione che può

segnare una svolta importante nel campo delle Pari Opportunità, necessaria anche in

considerazione delle mutazioni avvenute nel tempo in campo culturale, economico, sociale. Il

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contributo che la CPO intende dare è anche frutto dell’esperienza diretta maturata nel corso

degli anni dall’adozione di questa legge.

Sono stati individuate alcune tematiche come punto cruciale e di snodo per assicurare

una proficua, produttiva e autonoma attività della Commissione, che riguardano:

1. la composizione dell’organo

2. le finalità istituzionali individuate

3. il suo finanziamento.

La Commissione si era riservata di esprimere un parere più puntuale e dettagliato in

seguito all’esame del testo definitivo, al tempo non disponibile, nonché di collaborare con il

costituendo gruppo di lavoro in seno alla commissione consiliare.

5.2 Azioni di informazione e divulgazione

(1) Partecipazioni a iniziative nazionali

(i) La Commissione ha consolidato e si è fatta parte ancora più attiva all’interno della

Conferenza delle presidenti degli organismi di parità, una rete nazionale che riunisce

Commissioni e Istituzioni per le pari opportunità delle Regioni e delle Province di Bolzano e

Trento, che nel 2011 ha curato in particolare le tematiche della partecipazione delle donne alla

politica, dell’educazione delle giovani generazioni alle Pari opportunità soprattutto all’interno

della scuola e l’immagine che del corpo femminile viene data sui media nazionali e locali.

La Conferenza ha continuato a denunciare il preoccupante gap di rappresentanza di

genere che incide sul nostro Paese, soprattutto a livello istituzionale e occupazionale, per

sviluppare soluzioni in grado di colmare la grave disparità che a tutt’oggi costringe le donne

italiane in una oggettiva posizione di retroguardia.

La richiesta che arriva dalla Conferenza delle Presidenti è quella di un coinvolgimento

unitario di tutte le forze in campo affinché siano una volta per tutte ricercate e rimosse le

cause che di fatto continuano a impedire il decollo di un progetto ambizioso per

l’avanzamento dei diritti e l’affermazione di una democrazia compiuta nel nostro Paese.

La Conferenza delle Presidenti insiste, in particolare, su un maggiore e più efficace

sostegno delle forze politiche utile all’attuazione di azioni in grado di garantire una effettiva

presenza delle donne nelle istituzioni e la loro partecipazione nel mondo del lavoro di questo

Paese che, soprattutto nel difficile momento di crisi che stiamo attraversando, non può

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permettersi di prescindere dall’apporto delle competenze femminili, fondamentali al rilancio

di una adeguata crescita economica e culturale.

Particolare impegno deve essere posto dai Partiti politici per riformare la legge

elettorale nazionale, regionale e provinciale, al fine di favorire l’attuazione di provvedimenti

per le pari opportunità tra donne e uomini così come sanciti dall’art. 51 della Costituzione

italiana.

La CPO ha partecipato attraverso la sua presidente e/o vicepresidente, oltre a questi

appuntamenti “istituzionali”, ad una serie di incontri che rappresentano un importante

momento per raccogliere idee da portare nel nostro territorio e per far conoscere la nostra

attività al di fuori della nostra provincia.

In accordo con la Conferenza, la Commissione ha aderito – e si è fatta a sua volta

promotrice con le Associazioni e movimenti a livello locale- di numerosi appelli nazionali.

Ricordiamo in particolare:

• Sostegno alla proposta di istituzione a livello nazionale di un tavolo tecnico sul tema

“Donne e media” (vedi punto 3.2, all. 16), luogo di confronto fra i diversi soggetti

portatori di interessi sull’argomento per l’adozione di un Codice e la promozione di un

più corretto e rispettoso uso dell’immagine femminile attraverso i media nazionali.

(2) Partecipazioni nelle istituzioni locali: i Comitati di sorveglianza

La Commissione ha partecipato costantemente, tramite una propria rappresentante, ai

seguenti organismi, con il ruolo di verificare che nei processi decisionali e nei relativi progetti

esecutivi venga tenuto conto della specificità di genere, stimolando a tal fine le diverse

istituzioni ed i diversi soggetti coinvolti.

(i) Comitato di Sorveglianza Programma operativo 2007-2013 relativo al Fondo europeo di

sviluppo regionale (FESR) - Provincia autonoma di Trento (partecipando attivamente alla

definizione dei criteri per il programma operativo);

(ii) Piano di Sviluppo Rurale PAT: La Commissione ha proseguito l’attività tra i vari

interlocutori per il Piano di Sviluppo Rurale della Provincia autonoma di Trento per il periodo

2007-2013, collaborazione cominciata nel 2006. La presidente ne è stata la referente per la

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Commissione e ha svolto regolare attività di studio e redazione di eventuale parere sul

materiale elaborato.

(iii) Steering Group della Valutazione della Politica provinciale unitaria

La Commissione è presente con una sua referente all’interno dello Steering Group della

Valutazione della Politica provinciale unitaria 2007-2013 della PAT.

(3) Attività di diffusione informazione in materia di pari opportunità

In vari momenti pubblici la Commissione ha costantemente diffuso il materiale

informativo prodotto. In quest’ambito va ricordata la già citata diffusione sul territorio della

ricerca “Genere e precarietà” sopra descritta (punto 1 di questa relazione). Inoltre, in varie

occasioni sono stati mostrati gli spot prodotti dalle scuole “Uguali ma diversi: uno spot per le

pari opportunità” (punto 2 di questa relazione).

• La Commissione ha cercato di essere presente sulla stampa e sui media locali,

attraverso puntuali comunicati stampa sulle proprie attività, interviste, ecc. (all. 24). In

particolare, segnaliamo:

13 febbraio: Intervista alla presidente della CPO sul quotidiano “Il Trentino” in

occasione della mobilitazione nazionale “Se non ora quando”. In quella occasione la

Commissione aveva diffuso un comunicato stampa per ribadire il suo impegno nel diffondere:

la necessità - a tutti i livelli ed in tutti i campi- del rispetto dell’immagine e della dignità

femminile. Infatti a molti livelli viene spesso veicolata un’immagine di donna poco rispettosa

della sua dignità e della pluralità dell’identità femminile, un’immagine volgare, stereotipata,

dove non sembra esserci spazio per le donne reali che lavorano, studiano, impegnate

culturalmente e professionalmente, in famiglia, nel volontariato, nella società. La

Commissione provinciale Pari Opportunità tra uomo e donna ha quindi colto l’occasione

offerta dalla manifestazione per invitare tutte e tutti, al di là degli schieramenti politici, a

difendere le conquiste delle donne ed a promuovere una cultura di genere paritaria e rispettosa

delle differenze.

22 giugno: Intervista radiofonica alla Presidente della CPO nell’ambito di “Onda su

onda”, programma radiofonico di un’emittente veneta per una comparazione della situazione

relativa alle Pari Opportunità in Trentino e Veneto;

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3 ottobre: intervista della Presidente della CPO a “Radio Dolomiti” alla Presidente della

CPO sull’utilizzo dell’immagine femminile sui media nell’ambito di una serie di trasmissioni

radiofoniche a cura dell’Assessorato alla Solidarietà internazionale e Convivenza;

Agosto: Intervista per il quotidiano il Sole24ore sezione Nord Est sul differenziale

salariale fra uomo e donna;

• Il 9 luglio la CPO tramite la sua presidente ha preso parte a Una vita a Lambicar,

convegno di presentazione della mostra, del libro e del video sulle testimonianze di vita delle

anziane di Lisignago, svoltosi presso la Sala Consigliare del Comune di Lisignago a cura

dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del

Trentino.

• La Commissione ha collaborato all’organizzazione della rappresentazione dello

spettacolo teatrale Dov'erano le donne mentre gli uomini facevano l'Italia? Viaggio fra parole

e musica di e con Gianna Schelotto svoltosi a Trento, presso il Teatro Cuminetti - Centro

Servizi Santa Chiara il 27 novembre; promotore dell’iniziativa era il Comitato Pari

Opportunità del Consiglio degli Avvocati di Trento in occasione dei 150 anni dell’Unità

d’Italia per rendere omaggio all’apporto femminile, spesso sottovalutato e non riconosciuto,

durante questa importante fase storica. La rappresentazione è stata resa possibile grazie al

contributo economico del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trento, dell’Assessorato

alla Solidarietà Internazionale e alla Convivenza, della Consigliera di Parità, e della

Fondazione Caritro, oltre che della Commissione Pari Opportunità (all. 25).

• La Commissione ha partecipato, attraverso incontri ed interviste approfondite, a un

progetto di ricerca, promosso a livello nazionale dalla Banca d’Italia dal titolo Indagine sulle

politiche per favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro. Il lavoro aveva

l’obiettivo di analizzare la partecipazione femminile al mercato del lavoro in Italia e le

politiche adottate a livello locale per favorire questa partecipazione.

• La Commissione, inoltre, ha stampato e diffuso capillarmente sul territorio depliant

sulla propria attività e sui suoi recapiti, volti a chiarire i riferimenti normativi, la

composizione, le finalità e gli obiettivi della Commissione, oltre a riportare informazioni

generali sul tema delle Pari Opportunità (all. 26); ha inoltre diffuso sul territorio borse tipo

shopper recanti slogan contro la violenza sulle donne, create nell’ambito del laboratorio Le

Formichine per donne in situazione di difficoltà.

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• Ricordiamo infine che, in un’ottica di raccordo e collaborazione, la Commissione ha

individuato una serie di titolo di libri di interesse per le pari opportunità (saggistica, narrativa,

testi di economia e sociologia) che sono stati poi donati alla collettività tramite l’acquisizione

da parte della Biblioteca delle Pari Opportunità, a cura dell’ufficio per le Pari Opportunità –

Assessorato alla Solidarietà internazionale e Convivenza.

MAINSREAMING E

INFORMAZIONE

Trento, 30 marzo 2012 la Presidente

dott.ssa Simonetta Fedrizzi

Nella presente relazione, sono stati impiegati i logo realizzati, nell’ambito del progetto

“Sempre più pari opportunità – Progetto per un logo”, dalle studentesse e dagli studenti delle classi

IIIA e IIIB dell’Istituto d’arte “A. Vittoria” di Trento, nell’anno scolastico 2002/2003, che, in questi

anni, hanno in molte occasioni accompagnato le attività della Commissione

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