Piano triennale dell’offerta formativa€¦ · la scuola dell’infanzia risiede nell’edificio prefabbricato, che ha ospitato fino allo scorso anno la scuola primaria. La scuola

Piano triennale offerta formativa - Istituto Comprensivo di Bolano (SP)

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOLANO

Via dei Castagni, 10 Ceparana (SP)

C.F. 90016620115

Tel. 0187933789 Tel./Fax 0187934603 E-mail [email protected]

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2017-2017/2018-2018/2019


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Sommario 1 PREMESSA ....................................................................................... 5

Riferimenti normativi e principi ispiratori .......................................... 5

Proposte e pareri formulati dal territorio .......................................... 6

2 IDENTITÀ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA .................................... 7

Contesto socio economico e culturale .............................................. 7

Le nostre scuole ........................................................................... 7

Scelte conseguenti alle previsioni – Legge 107/2015 ......................... 8

Le risorse materiali ed economiche .................................................. 9

Fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature .................................. 10

3 AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO .................................................. 12

4 PIANO DI MIGLIORAMENTO ........................................................... 15

5 AREA DEL CURRICOLO ................................................................... 23

Il ruolo della scuola oggi ............................................................... 23

Costruzione e significato del curricolo ............................................. 24

Le nostre finalità educative ........................................................... 26

Il nostro curricolo verticale ............................................................ 27

La valutazione ............................................................................. 27

Principi per una valutazione autentica ............................................. 28

7 AREA METODOLOGICO-DIDATTICA ................................................ 31

Didattica per competenze ............................................................. 32

Metodologie didattiche ed educative ............................................... 33

8 FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA ..................................................... 36

La flessibilità organizzativa e didattica del nostro istituto .................. 36

8.2 L’organizzazione oraria ................................................................... 41

9 Gestione istituzione scolastica ....................................................... 42

Il Dirigente Scolastico ................................................................... 42

Collaboratori del Dirigente Scolastico .............................................. 42

Staff dell’istituzione scolastica ....................................................... 42

Coordinatori di plesso ................................................................... 42


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Coordinatori di classe ................................................................... 42

Funzioni strumentali ..................................................................... 43

Commissioni ................................................................................ 43

Docenti tutor ............................................................................... 44

Referenti ..................................................................................... 44

Animatore digitale ..................................................................... 44

Dipartimenti ............................................................................. 45

Organi collegiali ........................................................................ 45

10 ORIENTAMENTO, CONTINUITÀ E ACCOGLIENZA ............................ 46

Orientamento (comma 7 – Legge 107/15) .................................... 46

Orientamento in uscita ............................................................... 48

Continuità educativa e didattica .................................................. 51

Accoglienza .............................................................................. 52

11 INCLUSIONE E SUCCESSO FORMATIVO .......................................... 54

Bisogni educativi speciali BES ..................................................... 54

Inclusione alunni diversamente abili ............................................ 56

Inclusione alunni stranieri ........................................................... 57

Prevenzione del disagio .............................................................. 58

Educazione al rispetto - Prevenzione e contrasto del cyberbullismo . 58

Istruzione domiciliare ................................................................. 59

Scuola in ospedale ..................................................................... 59

Interventi di consolidamento e attività di potenziamento ................ 60

12 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA ....................................................... 61

Criteri di scelta dei progetti ......................................................... 61

Aree di progetto ........................................................................ 64

Uscite didattiche, viaggi d’istruzione e attività che arricchiscono

l’offerta formativa ................................................................................ 64

Sintesi delle attività progettuali ................................................... 65

13 AREA DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DELLA COMUNICAZIONE

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14 PROGETTO TRIENNALE PER IL PIANO NAZIONALE SCUOLA

DIGITALE ............................................................................................ 73

Premessa ........................................................................................... 74

Strumenti .......................................................................................... 74

Competenze e contenuti ..................................................................... 74

Formazione e accompagnamento ........................................................... 75

Azioni già intraprese dalla Scuola ........................................................... 75

Azioni che la scuola intende intraprendere .............................................. 76

PNSD per il triennio 2016-2019 ................................................. 78

15 FORMAZIONE ................................................................................. 87

Il nuovo quadro di sistema ....................................................... 87

Piano di formazione 2016/2017 ................................................... 89



16 ORGANICO DELL’AUTONOMIA ........................................................ 97

Organico scuola dell’infanzia ....................................................... 97

Organico scuola primaria ............................................................ 97

Organico scuola secondaria di primo grado ................................... 97

Organico Personale ATA ............................................................. 97

Organico potenziato all’interno dell’organico dell’autonomia ............ 98

Piano di utilizzazione dell’organico di potenziamento ...................... 98

17 RAPPORTI CON IL TERRITORIO ..................................................... 99

Territorio e capitale sociale ......................................................... 99

Collaborazione con il territorio ................................................... 101

Rapporti con le famiglie ............................................................ 101

Reti di scuole .......................................................................... 102


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1 PREMESSA

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il principale documento con cui

l’istituzione scolastica dichiara all’esterno la propria identità, la propria capacità

progettuale, innovativa ed organizzativa in termini di curricolo, di attività, di

impostazione metodologico-didattica, di utilizzo, di promozione e di

valorizzazione delle risorse umane e delle professionalità esistenti, della

tendenza al miglioramento continuo.

Riferimenti normativi e principi ispiratori

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo di Bolano – ISA 20, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla

legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative

vigenti”.

Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le

attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal

dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 4293 del 16/10/2015.

Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del

12/01/2016 ed è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 14/01/2016.

Il PTOF è stato aggiornato e ha avuto parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 02/11/2017. Gli aggiornamenti sono stati approvati dal Consiglio

di Istituto nella seduta del 02/11/2017.

Dopo l’approvazione è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge

ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato.

Il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole,

comunicato con nota prot. ……… del ….. ;

È stato pubblicato sul sito dell’istituzione scolastica:

www.istitutocomprensivobolano.gov.it

Nell’elaborare il PTOF, il Collegio dei Docenti si è ispirato ai seguenti articoli della

Costituzione:


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art.3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di lingua, di razza, di religione, di opinioni

politiche, di condizioni personali e sociali”; art.34 “La scuola è aperta a tutti”.

Proposte e pareri formulati dal territorio

Sono state tenute in considerazione le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche

operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori. In particolare è emersa la richiesta di garantire una offerta formativa che possa

tenere in considerazione la possibilità di promuovere attività opzionali anche finanziate dalle famiglie.

A questo proposito, inoltre, si evidenzia quanto segue:

con l’associazione dei genitori “Nuove Generazioni Onlus” è stato

sottoscritto un protocollo di intesa per la realizzazione di proficui rapporti

di collaborazione inerenti al supporto e alla realizzazione di attività, progetti e alla fornitura di materiali. Per gli anni scolastici 2016/2017 e

2017/2018 la suddetta associazione ha organizzato un progetto di potenziamento d’inglese in collaborazione con la British School destinato

a studenti della scuola primaria e secondaria che ne hanno fatto richiesta. Le lezioni saranno tenute da docenti madrelingua in orario extrascolastico.

vengono promossi percorsi progettuali con vari enti esterni: servizi sociali, ANPI, Pubblica assistenza, Museo Diocesano

collaborano con l’istituzione scolastica società sportive operanti sul territorio

apportano il loro specifico contributo i volontari che partecipano alla realizzazione di laboratori di varia tipologia

Si fa presente che ai sensi del comma 12, art.1, della Legge. 107/2015, il PTOF è sottoposto a revisione, integrazione entro il mese di ottobre di

ciascun anno di riferimento e che la sua realizzazione resta subordinata

all’effettiva disponibilità di risorse umane, finanziarie e strumentali previste dal presente piano.


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2 IDENTITÀ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

Contesto socio economico e culturale

Il Comune di Bolano, in cui ha sede l’Istituto Comprensivo, è posto a

cavallo tra Val di Vara e Lunigiana e conta circa 9000 abitanti su una superficie di 14,68 kmq.

La fisionomia socio-economica del territorio è rimasta negli anni sostanzialmente rurale: un’agricoltura caratterizzata dalla coltivazione preponderante di vite e

olivo nelle zone collinari e da estesi seminativi irrigui nella pianura fluviale.

I centri storici delle frazioni di Bolano e Montebello, negli anni sono stati oggetto di importanti interventi di recupero e di riqualificazione, che ne hanno impedito

l’abbandono, facendone dei centri residenziali.

La frazione di Ceparana, in cui sorge l’Istituto scolastico, è il centro più popoloso

del Comune, costituito da circa 9000 abitanti. Per diversi anni il paese ha vissuto una fase di continua espansione per la presenza di attività industriali, produttive

e commerciali, presenti nella zona pianeggiante, ma anche per la collocazione all’incrocio di importanti vie di comunicazione vicino ai centri urbani e produttivi

del Golfo della Spezia e della Val di Magra, nonché per la possibilità di trovare alloggi a costi inferiori rispetto alla vicina città della Spezia. Attualmente, però,

la crisi economica ha interessato quasi tutti i settori produttivi della zona, creando sacche di disagio. La percentuale di disoccupazione all’interno del

Comune è piuttosto alta (9,3% dati ISTAT). Questo si riflette anche nell’istituzione scolastica con presenza di alunni, che vivono in situazioni

economiche critiche in quanto i genitori lavorano saltuariamente.

La possibilità di trovare alloggi a costi contenuti ha portato negli anni a un costante e inarrestabile flusso immigratorio in gran parte di nordafricani,

albanesi e rumeni, che si insediano con le famiglie nel territorio del Comune di Bolano. Questo fenomeno, che coinvolge conseguentemente anche l’istituzione

scolastica, si riflette nella eterogeneità delle classi, che registrano una presenza del 12% di alunni stranieri. Un tale contesto rappresenta un’opportunità di

confronto interculturale e un arricchimento per la scuola e richiede altresì un investimento in termini di competenza nell’alfabetizzazione, di rispetto, di

integrazione e di apertura culturale.

Le nostre scuole

Il nostro Istituto Comprensivo di scuola dell'infanzia, scuola primaria e


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scuola secondaria di primo grado è costituito da tre edifici, situati nel centro della frazione di Ceparana e tutti dislocati a pochi metri l’uno dall’altro, all'interno di

un'unica area scolastica, ove si trovano anche gli spazi sportivi.

La scuola dell’infanzia dall’anno scolastico 2014-2015 ha risieduto nel nuovo

edificio appositamente progettato e costruito, secondo le ultime direttive in materia di edilizia scolastica e sulla base dei parametri del protocollo ITACA,

approvato dalla Regione Liguria, circa gli standard sull'efficienza energetica, sulla riduzione dei consumi e del contenimento delle emissioni in atmosfera. Tuttavia

in questo anno scolastico 2018-2019, per motivi di manutenzione straordinaria, la scuola dell’infanzia risiede nell’edificio prefabbricato, che ha ospitato fino allo

scorso anno la scuola primaria.

La scuola primaria, in attesa della messa in sicurezza di un’ala del pianoterra

del nuovo edificio, è dislocata in due strutture scolastiche: le sezioni delle classi a tempo pieno si trovano nell’edificio del nuovo polo scolastico; mentre le sezioni

delle classi terze, quarte e quinte a tempo modulare trovano posto nell'edificio

della scuola secondaria.

Le classi terze, quarte e quinte della scuola primaria, che risiedono nell’edificio

della scuola secondaria, si trovano al primo piano.

La scuola secondaria di primo grado occupa l’edificio centrale dell’area

scolastica, elevato su due piani. La disposizione dell’edificio permette il collegamento diretto con la pista di atletica e la palestra, utilizzate anche dagli

allievi della primaria.

Scelte conseguenti alle previsioni – Legge 107/2015

Finalità della legge e compiti della scuola (comma 1 - 4)

Innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli

studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento

Contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali

Prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica

Realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,

sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva

Garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini


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Obiettivi prioritari adottati dalla scuola (comma 7)

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti e di quelle logico-

matematiche, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media

Potenziamento della lingua italiana e diffusione della tradizione letteraria e dei valori culturali

Rafforzamento delle azioni di accoglienza, inclusione e recupero attraverso l’adozione di una didattica laboratoriale e la valorizzazione delle diversità

Potenziamento delle competenze linguistiche degli alunni in almeno due lingue straniere attraverso la predisposizione di attività sia curricolari sia

extracurricolari

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al

rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici,

del patrimonio culturale

Potenziamento delle attività di continuità e di orientamento

Potenziamento delle attività artistico-musicali

Valorizzazione dell’attività sportiva e delle iniziative di educazione alla

salute

Le risorse materiali ed economiche

Il nostro Istituto dispone dei seguenti spazi:

Palestra: all’interno dell’area scolastica, dotata di pista di atletica esterna

utilizzata anche in orario pomeridiano dalle associazioni sportive autorizzate

Mense: 3 locali ad uso mensa nell’edificio della scuola secondaria e 1 locale nell’edificio della primaria.

Laboratori: laboratorio informatico nell’edificio della secondaria Atelier creativo nell’edificio della secondaria

Auditorium nel plesso della primaria

Aula Magna nella scuola secondaria Biblioteche: una nella scuola primaria e una in allestimento nella scuola

secondaria; biblioteche di classe curate dai docenti di Italiano. Queste ultime, vengono costituite attingendo dalle biblioteche della scuola o con

libri degli studenti o donati da esterni


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e possiede i seguenti strumenti tecnologici e multimediali:

LIM: n. 18, sistemate sia all’interno dell’edificio della secondaria e utilizzate da docenti e alunni della scuola primaria e secondaria, sia

presenti nell’edificio della primaria. Un docente con adeguata formazione si occupa del coordinamento e dell’aggiornamento del materiale e delle

strumentazioni. Computer: la dotazione computer è costituita da alcuni pc risalenti a

qualche anno fa, ma funzionanti, da altri acquistati con i finanziamenti del

progetto Classe 2.0 e infine da un recente lotto acquistato con i

finanziamenti del Progetto PON/FESR per la realizzazione di ambienti

digitali.

È stato ripristinato il laboratorio d’informatica con l’acquisto di nuovi pc desktop.

Fotocopiatrici Stampanti

Stampanti in 3D Microscopi digitali

Kit robotica Kit Lego Seriuos Game

Kit analisi dei liquidi

Arredo modulare Macchine fotografiche digitali

Cinepresa digitale Proiettori

Videoregistratori Apparecchi televisivi

Strumenti musicali Lavagna luminosa

Dal punto di vista dei finanziamenti, la scuola dispone quasi esclusivamente della

dotazione ordinaria proveniente dallo Stato. L’Amministrazione comunale contribuisce all’organizzazione del servizio mensa e del trasporto scolastico,

supporta il progetto Accoglienza e talvolta alcune attività didattiche laboratoriali (educazione all’ambiente).

Necessario e costante è anche il contributo volontario delle famiglie, che agevola

il funzionamento didattico dell’intera istituzione scolastica.

Fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature

L’istituzione scolastica necessita di:


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aggiornare la dotazione computer aumentare il numero dei dispositivi tecnologici: notebook, tablet, LIM

attrezzature per laboratorio artistico e per laboratori scientifici di diversa tipologia

dispositivi per laboratorio linguistico con almeno 25 postazioni-studente e postazione insegnante

robot per coding (scuola dell’infanzia e scuola primaria) attrezzature varie per la palestra

Per la realizzazione della rete WLAN e per l’implementazione degli ambienti

digitali, l’istituzione scolastica ha presentato la propria candidatura per i bandi PON, rispettivamente avviso del 13 luglio 2015 Prot. n. 9035 e avviso del 15

ottobre 2015, Prot. n. 12810. La rete WLAN per copertura Wi-Fi è attualmente funzionante nel plesso della scuola secondaria e ha consentito l’utilizzo del

registro elettronico e l’implementazione della didattica digitale.

La scuola ha acquistato ulteriori dispositivi digitali in quanto l’istituzione

scolastica ha ottenuto i finanziamenti relativi al PON (Programma Operativo Nazionale) “Per la Scuola- competenze e ambienti per l’apprendimento”

2014-2020 (Nota Prot.n. 12810 15 ottobre 2015).


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3 AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

A partire dall’anno scolastico 2014-2015 il nostro Istituto, come tutte le

istituzioni scolastiche, effettua l’autovalutazione mediante l’analisi e la verifica

del proprio servizio e la redazione di un Rapporto di autovalutazione (RAV), contenente gli obiettivi di miglioramento, redatto, in formato elettronico, dal

nucleo di autovalutazione. Il Rapporto di autovalutazione esprime la capacità della scuola di compiere

un’autentica autoanalisi dei propri punti di forza e di criticità, alla luce di dati comparabili. Inoltre, consente di porre in relazione gli esiti di apprendimento con

i processi organizzativi-didattici all’interno del contesto socio-culturale, di individuare le priorità e gli obiettivi di miglioramento. Il Rapporto consolida

l’identità e l’autonomia della scuola, rafforza le relazioni collaborative tra gli operatori e responsabilizza tutta la comunità scolastica nel perseguimento dei

migliori risultati. Con esso si intraprende uno strutturato processo di riflessione sul proprio sistema educativo, teso alla sua pianificazione e al suo miglioramento

(DPR 80/2013). Nel Rapporto di Autovalutazione l’Istituto analizza il contesto in cui opera (popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse

economiche e materiali, risorse professionali), gli esiti dei propri studenti (i

risultati scolastici, ma anche quelli delle prove standardizzate, le competenze chiave raggiunte e i risultati distanza), i processi di organizzazione e gli

ambienti di lavoro (dalla predisposizione e progettazione didattica, alla predisposizione degli ambienti di apprendimento passando per l’integrazione con

il territorio). Il Piano di miglioramento dell’istituzione scolastica, così come

scaturito dal Rapporto di Autovalutazione del nostro Istituto, costituisce il punto di partenza sul quale costruire il piano dell’offerta formativa e dal quale

individuare le priorità di intervento. Le scelte progettuali e i relativi obiettivi formativi sono strettamente legati agli

obiettivi di Esito e di Processo individuati nel rapporto di autovalutazione. Nel piano di miglioramento sono definiti le priorità e i traguardi e gli obiettivi

di processo. Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di

realizzare nel lungo periodo attraverso l'azione di miglioramento. Le priorità che

la scuola si pone sono riferite obbligatoriamente agli esiti degli studenti. Per la priorità individuata è stato articolato il relativo traguardo di lungo

periodo. Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delle attività

su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità strategiche individuate. Essi costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel primo

anno.


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ESITI DEGLI

STUDENTI

DESCRIZIONE DELLA

PRIORITÀ

DESCRIZIONE DEL

TRAGUARDO

Risultati nelle prove

standardizzate nazionali

Miglioramento delle

performance negative di

matematica.

Graduale innalzamento

degli esiti di matematica

della primaria e della

secondaria che

dovranno avvicinarsi il

più possibile ai dati

regionali.

Per quanto riguarda gli esiti degli studenti, si ritiene di dover intervenire sulle

carenze di matematica che emergono dai risultati delle rilevazioni nazionali della

scuola primaria e dai risultati sempre di matematica relativi alla prova nazionale

di alcune classi della secondaria.

Di conseguenza, la priorità principale è quella di migliorare gli esiti delle prove

Invalsi di matematica della scuola primaria e della scuola secondaria di primo

grado, che dovranno avvicinarsi il più possibile ai dati regionali.

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO

DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e

valutazione

Attivare percorsi di consolidamento di

matematica in relazione al curricolo per

competenze dell'istituzione scolastica.

Pianificare attività al fine di migliorare le

abilità di lettura analitica e riflessiva.

Progettare percorsi di comprensione del

testo in tutte le discipline e ambiti

disciplinari e potenziare il lessico.

Ambiente di

apprendimento

Creare ambienti di apprendimento motivanti basati su metodologie

innovative, tra cui l'utilizzo della didattica argomentativa.


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Inclusione e

differenziazione

Progettare percorsi di italiano, come L2 per

alunni stranieri.

Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

Effettuare la disamina delle prove Invalsi,

desumendo punti di forza e criticità.

Promuovere la progettazione disciplinare e

il confronto per classi parallele,

intervenendo sulle criticità emerse.

Stabilire prove comuni con correzione

incrociata.

Sviluppo e valorizzazione

delle risorse umane

Promuovere la formazione su tematiche

metodologiche e didattiche anche in rete.

Questa attività si realizzerà in base alle

disponibilità finanziarie.

Promuovere il confronto di strategie

metodologiche relative alla comprensione

del testo e all'insegnamento della

matematica.

Promuovere figure di docenti di riferimento

in relazione all'ambito logico matematico.

Per ulteriori informazioni si rimanda al RAV dell’istituzione scolastica.


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4 PIANO DI MIGLIORAMENTO

NUCLEO DI VALUTAZIONE INTERNA

Dirigente Scolastico

Primo Collaboratore del D.S.

Secondo Collaboratore del D.S

Responsabile Funzione Strumentale P.T.O.F.

GRUPPI DI PROGETTO

Dipartimenti, gruppi di docenti che realizzeranno i progetti, classi parallele

PERIODO DI ATTUAZIONE

Triennale. E’ prevista una suddivisione in anni scolastici al fine di monitorare lo

stato di attuazione e rimodulare gli interventi.

ESITI AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO (PRIORITÀ e TRAGUARDI)

In base alle risultanze del RAV predisposto durante l’a.s. 2014/2015, il nostro

Istituto ha individuato, quale priorità su cui impostare il piano di miglioramento,

i risultati delle prove standardizzate nazionali di matematica, poiché le

performance degli studenti in questo ambito sono risultate non completamente

soddisfacenti sia nella scuola primaria sia nella scuola secondaria.

Il Piano di Miglioramento inserito nel POF relativo all’ a.s. 2015/2016 ha

delineato, a grandi linee, il percorso idoneo al perseguimento del traguardo

sopra indicato. Durante lo stesso anno scolastico, il corpo docente nel suo

complesso, attraverso le riunioni di Dipartimento disciplinare e di Classi parallele

ha definito a livello operativo attività e iniziative, individuando alcune aree di

competenza interdisciplinare su cui intervenire, in una logica di confronto e

azione verticale.

Il punto di partenza è stata l’esamina attenta e ragionata dei dati restituiti da

Invalsi, concernenti gli esiti delle prove di matematica e italiano effettuate negli

anni scolastici 2012/2013, 2013/2014, 2014/2015.

Priorità: miglioramento delle performance negative di matematica delle prove

nazionali standardizzate.


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Traguardo: graduale innalzamento degli esiti di matematica della primaria e

della secondaria che dovranno avvicinarsi il più possibile ai dati regionali.

AREE DI PROCESSO COINVOLTE

PROGETTUALITÀ E RELAZIONE CON IL RAV

I docenti disciplinari interessati hanno analizzato capillarmente i risultati delle

classi, individuando criticità e debolezze, punti di forza e sicurezze, stendendo,

poi, una relazione dettagliata.

I risultati sono stati confrontati e discussi durante le riunioni di Dipartimento,

due docenti di riferimento, individuati dal Collegio dei Docenti, hanno guidato

l’impostazione del lavoro, suggerendo modalità e metodologie adeguate per

intervenire sui punti critici, coinvolgendo gli insegnanti dei vari ordini di scuola.

Le cadute più significative sono state evidenziate come segue:

- comprensione del testo

- decodifica della consegna

- deduzione e inferenza

- competenza lessicale

Il miglioramento e lo sviluppo di queste competenze sono state la base per

l’impostazione di un percorso operativo specificamente predisposto in una serie

di azioni pianificate per il miglioramento degli esiti Invalsi, che i docenti hanno

applicato nelle classi e, nel tempo, debitamente documentato.

PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI

Effettuare la disamina delle prove Invalsi, desumendo punti di forza e criticità.

Attivare percorsi di consolidamento di matematica in relazione al curricolo per

competenze dell'istituzione scolastica.

Pianificare attività al fine di migliorare le abilità di lettura analitica e riflessiva.

Progettare percorsi di comprensione del testo in tutte le discipline e ambiti

disciplinari e potenziare il lessico.

Creare ambienti di apprendimento motivanti basati su metodologie innovative,

tra cui l'utilizzo della didattica argomentativa e digitale.

Progettare percorsi di italiano come L2 per alunni stranieri.

Promuovere la progettazione disciplinare e il confronto per classi parallele,

intervenendo sulle criticità emerse.


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Stabilire prove comuni con correzione incrociata.

Promuovere la formazione su tematiche metodologiche e didattiche anche in

rete. Questa attività si realizzerà in base alle disponibilità finanziarie.

Promuovere il confronto di strategie metodologiche relative alla comprensione

del testo e all'insegnamento della matematica.

Promuovere figure di docenti di riferimento in relazione all'ambito logico

matematico e linguistico.

INTERVENTI

Partendo dalla disamina dei risultati delle prove Invalsi, sono realizzate le

seguenti azioni:

Scuola Primaria

Il Collegio dei docenti individua ogni anno due insegnanti di riferimento, uno per

l’area logico-matematica e uno per l’area linguistica di comprovata esperienza

nel campo della didattica disciplinare che svolgono il ruolo di coordinatori dei vari

gruppi di docenti.

Gli insegnanti della scuola primaria utilizzano parte delle ore destinate alla

programmazione didattica per:

progettare e impostare, insieme a tutti gli altri docenti, i percorsi didattici

redigere specifici verbali durante le riunioni

documentare dettagliatamente i percorsi messi in atto

monitorare, attraverso l’analisi dei risultati, i processi di miglioramento

messi in atto

Tutto il materiale è consegnato al Dirigente Scolastico.

Percorsi realizzati partendo da:

Criticità

1. Scarsa capacità di attenzione

2. Tempi di concentrazione fortemente limitati

3. Lettura di qualsiasi testo veloce e superficiale

4. Tendenza ad evitare ogni tipo di fatica, fisica e mentale

5. Richiesta continua di supporto e/o aiuto del docente

6. Curiosità esigua anche in rapporto a attività piacevoli, ludiche e di ascolto

7. Problematicità in relazione:


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all’ambito dei numeri

a spazio e figure

ai concetti di relazione, dati e previsione

Percorsi didattici

Sono progettati in base alle esigenze delle varie classi, finalizzati al

miglioramento dell'autonomia operativa degli studenti e al potenziamento delle

capacità logiche e di comprensione dei testi di vario tipo, in relazione ai seguenti

obiettivi:

• Implementare l'ascolto attivo

• Favorire la lettura di testi di vario genere e l'accuratezza dell'esposizione

• Potenziare il lessico con esercizi scritti e orali

• Consentire l'uso frequente del vocabolario dei sinonimi e dei contrari

• Leggere le consegne autonomamente (evitare spiegazioni agli alunni)

• Individuare le parole-chiave presenti nelle consegne

• Spiegare a voce alta il significato della consegna (attivazione di processi

metacognitivi)

• Proporre esercitazioni motivanti e interessanti

• Migliorare la collaborazione e la cooperazione incentivando periodicamente

la spiegazione delle attività da parte degli alunni sia nei rapporti fra pari

che con l’insegnante,

• Organizzare giochi nel rispetto dell’età dei bambini, che favoriscano

l’attenzione e la concentrazione

• Usare nelle consegne frasi gradualmente più complesse

• Prevedere pause strutturate e non, durante le lezioni

Implementazione relativamente:

- all’ambito dei numeri

- a spazio e figure

- ai concetti di relazione, dati e previsione

Metodologia utilizzata

• Problem solving e peer education anche applicati al gruppo

• Didattica argomentativa

• Didattica laboratoriale

• Strategie metacognitive

• Discussioni guidate e ragionate

• Strategie di lettura e comprensione del testo breve e complesso


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• Brain storming

Monitoraggio

I percorsi comprendono momenti di verifica e valutazione delle azioni svolte.

I risultati sono tabulati e sono oggetto di confronto fra i docenti al fine di

intervenire con eventuali attività di rinforzo.

Tutti i percorsi realizzati sono monitorati e documentati.

Scuola Secondaria di Primo Grado

I docenti della scuola secondaria di primo grado, dopo l’esame degli esiti delle

prove nazionali dei precedenti anni scolastici, si riuniscono per dipartimenti

disciplinari.

Nel corso delle suddette riunioni le due docenti di riferimento esplicitano la

metodologia di lavoro attuata dalla scuola primaria negli anni precedenti.

Criticità emerse negli anni

• Lettura superficiale e poco consapevole della consegna e conseguente

mancata comprensione di ciò che essa richiede (l’alunno tende a

concentrare l’attenzione su alcune parole –chiave, trascurandone altre)

• Lettura superficiale del testo scritto; mancata rilettura di

approfondimento; incapacità di usare strategie di lettura

• Difficoltà nel discriminare opportunamente le informazioni presenti nel

testo

• Scarsa capacità di utilizzare le informazioni fornite dal testo,

soprattutto quello espositivo, argomentativo e non convenzionale

(grafici, tabelle, note)

• Scarsa competenza lessicale e poca capacità di dedurre il significato di

un termine dal contesto

• Difficoltà nel controllare il processo di comprensione

• Scarsa capacità di cogliere coesione e coerenza del testo a causa di

poca dimestichezza nell’individuare e capire la giusta funzione dei

connettivi e dei nessi logici

• Difficoltà nel ricavare informazioni e a cogliere inferenze

• Difficoltà a comprendere il tema e il senso globale del testo

• Difficoltà nell’individuare lo scopo, il genere e le peculiarità del genere

di testo


20

Percorsi didattici

Sono progettati in base alle esigenze delle varie classi, finalizzati al

miglioramento dell'autonomia operativa degli studenti e al potenziamento delle

capacità logiche e di comprensione dei testi di vario tipo, in relazione ai seguenti

obiettivi:

• Applicare strategie metacognitive al processo di comprensione e di

lettura del testo

• Attivare strategie di decodifica e comprensione di grafici e tabelle

• Implementare le capacità di attenzione e concentrazione

• Intuire nello spazio e nel piano figure geometriche e costruire in modo

esatto le figure richieste

• Implementare le capacità di elaborare dati e formulare previsioni:

percentuali, probabilità e relazione tra pari e dispari

• Comprendere adeguatamente la consegna, saperne esplicitare in modo

chiaro e consequenziale le richieste, essere capaci di seguire la

procedura indicata

• Applicare strategie di comprensione e di lettura del testo

• Individuare informazioni presenti nel testo

• Cogliere inferenze e informazioni implicite

• Mettere in relazione i contenuti del testo

• Individuare la natura, la funzione e i principali scopi di un testo

• Padroneggiare un lessico sempre più ampio e adeguato e conoscere

l’organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali

• Saper dedurre il significato, anche semantico, di un termine, in base al

contesto in cui è inserito

• Riconoscere le categorie sintattiche e morfologiche della frase semplice

e complessa

• Riconoscere registri linguistici

• Elaborare in modo coerente e coeso testi di vario genere

Metodologia utilizzata

• Problem solving e peer education anche applicati al gruppo

• Didattica argomentativa

• Didattica laboratoriale

• Strategie metacognitive

• Discussioni guidate e ragionate

• Strategie di lettura e comprensione del testo breve e complesso

• Brain storming


21

Monitoraggio

I percorsi comprendono momenti di verifica e valutazione delle azioni svolte,

attraverso prove comuni con somministrazione e correzione incrociata. I risultati

sono tabulati.

Tutti i percorsi realizzati sono monitorati e documentati.

CORRELAZIONE CON PTOF

I progetti elaborati dal Collegio dei Docenti, in particolare quelli relativi

all’area linguistica e logico-matematica sono strettamente collegati al piano

di miglioramento. E’ opportuno sottolineare che tutte le discipline e gli ambiti

disciplinari concorrono al raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi

succitati.

FORMAZIONE

Anno scolastico 2015 - 2016

In relazione al piano di miglioramento, i docenti dell’area logico-matematica (n.

14 docenti) hanno avuto l’opportunità di partecipare a lezioni su “Tematiche del

problem solving e argomentazione al primo ciclo”, per un totale di ore 6.

Alcuni docenti della scuola primaria hanno preso parte al progetto di rete

“Argoment- Azione”, in collaborazione con l’Università di Genova; due docenti

della scuola secondaria si sono inseriti nel gruppo di ricerca-azione guidato

dall’università di Genova e tenuto presso l’istituto

comprensivo “Buonarroti” di Marina di Carrara.

Anno scolastico 2016 – 2017

All’inizio dell’anno scolastico sono stati attivati due corsi di formazione, il primo

“Dalla progettazione didattica alla certificazione delle competenze” destinato a

tutto il Collegio dei Docenti e finanziato dall’Istituto (6h), il secondo “Flipped

classroom” (12h) a cui hanno partecipato i docenti che ne hanno fatto richiesta

(25).


All’inizio dell’anno scolastico è stato attivato un corso di formazione “Dai

traguardi formativi alla progettazione e valutazione per competenze”, destinato

a tutto il Collegio dei Docenti. Il corso è stato finanziato dall’Istituto (8h).



22

All’inizio dell’anno scolastico è stato attivato un corso di formazione (5h), destinato a tutto il Collegio dei Docenti e finanziato dall’Istituto, su “La lingua

italiana come competenza trasversale”, che andrà a costituire un’unità formativa.

RISULTATI ATTESI

Traguardo: graduale innalzamento degli esiti di matematica della primaria e

della secondaria che dovranno avvicinarsi il più possibile ai dati regionali.

Per l’anno scolastico in corso si conferma il seguente percorso di miglioramento:

Formazione docenti

Disamina dati invalsi

Comunicazione al collegio dei risultati

Attivazione gruppi di lavori attraverso dipartimenti, classi parallele,

team docenti

Impostazione dei percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari

Verifica e monitoraggio

Documentazione


23

5 AREA DEL CURRICOLO

…La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della

persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione

culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetti e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli

studenti e delle famiglie” (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012).

Il ruolo della scuola oggi

Oggi la scuola si trova immersa in un nuovo scenario, non più definito e stabile, ma caratterizzato dal cambiamento e dalla discontinuità. In questo

panorama, l’apprendimento scolastico è diventato una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono, sollecitati sempre più da

continui stimoli culturali, eterogenei e talvolta contradditori. Dal momento che la scuola non ha più il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere, il

suo compito oggi consiste principalmente nel rivestire il ruolo di “guida”, nel cercare di dare senso alla varietà di esperienze, mettendo in relazione la

complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento. Pertanto le finalità specifiche che oggi l’istituzione scolastica deve perseguire sono:

curare e consolidare le competenze e i saperi di base, necessari per qualunque tipo di apprendimento consapevole ed efficace

far acquisire gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni

promuovere la capacità di elaborare metodi e categorie che guidino gli

studenti nei percorsi di vita individuale favorire l’autonomia di pensiero

orientare la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi

L’istituzione scolastica deve, quindi, formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la

mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Di fronte ad obiettivi così specifici, la scuola è chiamata a realizzare percorsi

formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni e peculiarità di ogni singolo studente. Anche le strategie educative e didattiche devono, quindi, tener conto

della singolarità e complessità di ogni persona, ponendo al centro delle proprie azioni lo studente in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei,

estetici, etici, spirituali, religiosi. La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e quella secondaria di primo grado

costituiscono in questo scenario il primo segmento del percorso scolastico e

contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese. Per interpretare al meglio questo compito, occorre una


24

stretta collaborazione con tutte le formazioni sociali: la scuola, le famiglie e il territorio circostante devono riconoscere i reciproci ruoli e supportarsi

vicendevolmente nelle comuni finalità educative.

Costruzione e significato del curricolo

Il curricolo d’istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità

scolastica e l’identità dell’istituto (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012).

Il curricolo verticale è uno strumento metodologico e disciplinare che affianca il progetto educativo e delinea, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di

primo grado, un iter formativo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale e orizzontale, delle tappe e delle scansioni

d'apprendimento dell'alunno, con riferimento alle competenze da acquisire sia trasversali sia disciplinari.

Per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di accesso all’istruzione ed un

servizio di qualità, lo Stato stabilisce le norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o paritarie. Tra le norme figurano gli obiettivi generali

del processo formativo e gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle

competenze degli studenti. Nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, il Ministero dell’Istruzione

ha redatto le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012), che costituiscono il quadro di riferimento per la

progettazione curricolare affidata alle scuole. In esse sono stati fissati gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle

competenze degli studenti per ciascuna disciplina o campo d’esperienza.

Il sistema scolastico italiano ha assunto come orizzonte di riferimento verso cui tendere, il quadro delle Competenze chiave per la cittadinanza europea definite

dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea nella Raccomandazione del 18 dicembre 2006, modificate successivamente dalla

Raccomandazione del Consiglio europeo del 22 maggio 2018. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave per l’apprendimento

permanente:

1. competenza alfabetica funzionale 2. competenza multilinguistica

3. competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria 4. competenza digitale

5. competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare 6. competenza in materia di cittadinanza


25

7. competenza imprenditoriale 8. competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali

L’impegno a raggiungere tali competenze non implica l’adozione di ordinamenti

e curricoli scolastici conformi tutti ad uno stesso modello. Al contrario ogni Stato europeo, pur adottando le stesse competenze generali, mantiene la diversità di

obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento. Il Governo italiano, in linea con la Raccomandazione del Parlamento e del

Consiglio europeo, ha definito le otto Competenze chiave di cittadinanza che, al termine dell’obbligo d’istruzione, permetteranno ai giovani di proseguire o negli

studi o nella formazione professionale e che sono da intendersi “come soglia culturale comune per preparare i giovani alla vita adulta” (Decreto n. 139 del 22

agosto 2007 e D.M 9 del 27 gennaio 2010). Le otto competenze di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione

obbligatoria, facilmente ricomprese nelle otto competenze chiave europee come

declinazioni delle stesse, sono:

imparare a imparare

progettare comunicare

collaborare e partecipare agire in modo autonomo e responsabile

risolvere problemi individuare collegamenti e relazioni

acquisire ed interpretare l’informazione

Il curricolo predisposto sulla base delle Indicazioni nazionali per il curricolo, costituisce il punto di riferimento e la base di partenza di ogni

docente per la progettazione didattica e la valutazione degli alunni; esso delinea un percorso formativo unitario, a partire dalla scuola dell’infanzia fino

alla scuola secondaria di primo grado, che tiene conto della gradualità del

processo di apprendimento dello studente. Nella sua articolazione il curricolo fa riferimento:

- alle competenze chiave di cittadinanza, delineate da quelle chiave europee, promosse nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e

finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. Il termine “competenza” è riferibile ad una “combinazione di conoscenze, abilità

e attitudini appropriate al contesto”. Allo stesso tempo, le “competenze chiave” sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali,

la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Sono acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione o di formazione e costituiscono le

competenze essenziali per il proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente;


26

- ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, relativi ai campi di esperienza e alle discipline da raggiungere in uscita per i tre ordini di scuola. I

Traguardi per lo sviluppo delle competenze (così come definiti dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, 2012) sono livelli, riferibili alle otto competenze chiave

indicate dalla Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo (2006), che coniugano competenze e riferimenti per l’azione didattica dell’insegnante,

indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo

sviluppo integrale dell’alunno; - agli obiettivi d’apprendimento e ai contenuti specifici per ogni annualità.

Nella progettazione didattica i docenti individuano le esperienze di

apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione tra le discipline, per il raggiungimento

delle competenze. A seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze, è possibile la loro certificazione, al termine della

scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso modelli adottati a livello nazionale. Queste certificazioni descrivono e attestano la

padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e

orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.

Le nostre finalità educative

Partendo dalla lettura e analisi del territorio e per rispondere ai bisogni

formativi individuati, il nostro Istituto intende promuovere lo sviluppo integrale della persona con la consapevolezza di sé, dell’altro e dell’appartenenza al

proprio territorio.

Quindi la nostra scuola si pone le seguenti finalità educative:

Promuovere l’alfabetizzazione culturale, garantendo una preparazione di base

Garantire il diritto all’apprendimento e al successo scolastico Garantire l’accoglienza e favorire un costante accompagnamento fra i

vari ordini di scuola (dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo grado) Offrire un metodo educativo e formativo che consenta agli studenti di

esprimere e formare la propria personalità Offrire un metodo didattico che sviluppi le facoltà personali prevalenti,

orientando i ragazzi nella scelta del proprio ruolo nella vita Garantire un’attenzione costante e specifica per ogni alunno

Favorire la conoscenza da parte dello studente del proprio ambiente e il senso di appartenenza ad esso


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Il nostro curricolo verticale

Il curricolo d’istituto è espressione della libertà d’insegnamento e

dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012).

L’istituto scolastico nel corso degli ultimi anni, grazie al lavoro dei Dipartimenti, ha provveduto alla stesura di un suo percorso formativo unitario,

il Curricolo verticale d’Istituto, che accompagna gli studenti dai tre ai quattordici anni.

Nell’elaborare il proprio curricolo, la scuola è partita dai documenti ministeriali di riferimento (le Indicazioni nazionali per il curricolo), ha tenuto conto dei

bisogni formativi degli allievi, delle caratteristiche e delle attese del contesto locale e infine delle risorse a disposizione.

Il documento si compone di più parti, quanti sono i campi di esperienza e le discipline di studio, rispettivamente indicate per le scuole dell’infanzia, primaria

e secondaria di primo grado. Per ogni nucleo disciplinare sono definiti gli obiettivi di apprendimento, le conoscenze e le abilità e sono individuati i traguardi di

sviluppo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione.

Il curricolo per i diversi ambiti disciplinari è parte integrante del PTOF ed è

utilizzato come strumento di lavoro per le attività formativo-didattiche: si orienta e si interseca strettamente con la programmazione dei Dipartimenti e per classi

parallele, dei Consigli di Intersezione, di Interclasse, di Classe, con quella dei team e dei singoli docenti.

Per la lettura dei Curricoli si rimanda agli allegati.

La valutazione

La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni

scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo

formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità

e competenze.

“… La Valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari …

Essa assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei


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processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo” (Indicazioni per il curricolo).

Pertanto la valutazione autentica è una strategia di controllo attraverso la quale gli insegnanti non chiedono agli studenti solo di ricordare fatti, avvenimenti o

eventi, ma chiedono di dare dimostrazione di competenze e di concetti appresi. Essa consente, infatti, di esprimere un giudizio non solo su ciò che uno studente

dimostra di sapere, ma anche su ciò che è riuscito a fare in compiti e progetti autentici che, se da una parte richiedono conoscenze, dall’altra richiedono

l’utilizzo di processi elevati come:

Pensare criticamente Risolvere problemi

Essere metacognitivi Essere efficienti nelle prove

Lavorare in gruppo

Ragionare e apprendere in modo permanente

Principi per una valutazione autentica

Una valutazione per essere efficace e autentica deve:

Arricchire l’insegnamento e migliorare l’apprendimento (processo

continuo) Utilizzare necessariamente una sintesi di informazioni che provengono

da diverse fonti (metodologie diverse)

Una valutazione che tiene conto di questi principi “mette alla prova” gli studenti

su prestazioni – compiti reali e sfidanti, aperti e richiedenti un livello elevato di elaborazione mentale, quali:

Compiti significativi Relazioni

Analisi Dibattiti di ipotesi

Esposizioni / presentazioni ai compagni del proprio operato Raccolta di dati da cui trarre inferenze – conclusioni – nuove ipotesi

La valutazione si attiene alle disposizioni della normativa vigente e si aggiorna

in relazione alle nuove norme contenute nel D.lgs.62/2017 ed in particolare: “… La valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli

alunni nel primo ciclo, ivi compresa la valutazione dell'esame di Stato, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il


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curricolo, è espressa con votazioni in decimi che indicano differenti livelli di apprendimento…”

“… La valutazione è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe

ovvero dal consiglio di classe. I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di alunne e di alunni, i docenti incaricati dell'insegnamento della

religione cattolica e di attività alternative all'insegnamento della religione cattolica partecipano alla valutazione delle alunne e degli alunni che si avvalgono

dei suddetti insegnamenti. La valutazione è integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto…”

“La valutazione del docente incaricato dell'insegnamento della religione cattolica

resta disciplinata dall'articolo 309 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui

al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, ed è comunque espressa senza

attribuzione di voto numerico.

“La verifica degli apprendimenti degli alunni viene effettuata, per ciascuno dei

periodi in cui viene suddiviso l’anno scolastico, attraverso un adeguato e

variabile numero di prove formative e sommative, strutturate e semi strutturate,

differenziate e ripetute nel tempo, anche di tipo Invalsi, purché le diverse

tipologie di prova siano coerenti con gli obiettivi didattici esplicitati dai singoli

docenti nel piano di lavoro. La verifica del docente incaricato dell'insegnamento

della religione cattolica verrà effettuata, per ciascuno dei periodi in cui viene

suddiviso l’anno scolastico, nel numero di due prove secondo la tipologia scelta

dal docente stesso (formative e/o sommative, strutturate e/o semi strutturate)”.

“… La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa

collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel

documento di valutazione…”

Sono parte integrante del PTOF 2016/2019 i seguenti allegati:

“Rubriche di valutazione”

“Criteri di ammissione alla classe successiva” “Deroghe ai limiti di obbligo di frequenza” per alunni della scuola

secondaria di primo grado “Indicatori di valutazione del comportamento” della scuola primaria

“Indicatori di valutazione del comportamento” della scuola secondaria di primo grado


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“Certificazioni delle competenze” della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado

“Griglie di valutazione delle prove scritte e orali dell’esame di Stato” della scuola secondaria di primo grado


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7 AREA METODOLOGICO-DIDATTICA

“E’ l’arte suprema dell’insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della

conoscenza”.

Albert Einstein

La Legge 13 luglio 2015, n. 107 e i successivi Decreti legislativi hanno

rafforzato il concetto di autonomia scolastica con il fine di garantire il diritto allo

studio, le pari opportunità di successo formativo e il riconoscimento e la

valorizzazione dei talenti di ognuno.

La scuola è, pertanto, chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più

rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di

valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno.

Personalizzare i percorsi di insegnamento-apprendimento non significa, però,

parcellizzare gli interventi e progettare percorsi differenti per ognuno degli alunni

delle classi, quanto pensare alla classe, come una realtà composita in cui mettere

in atto molteplici modalità metodologiche, attente anche alla qualità degli

ambienti di apprendimento, che devono puntare alla partecipazione sociale di

tutti gli alunni per raggiungere il successo formativo.

Nello svolgimento di questa funzione, è, quindi, necessario adottare interventi

che da un lato pongano attenzione alle prassi didattiche, dall’altro alla

promozione delle relazioni sociali.

Partendo da tali considerazioni l’istituto comprensivo nei dipartimenti disciplinari,

nei consigli di classe e di interclasse, ha avviato in questi anni una riflessione

sull'evoluzione del contesto normativo ed organizzativo della scuola italiana,

dando impulso a momenti di scambio e di formazione professionale per la

valorizzazione delle competenze e la promozione di attività di

ricerca/sperimentazione didattica. Adottando il modello del miglioramento

continuo e fatta salva la libertà di insegnamento, l’Istituto comprensivo utilizza

varie metodologie e strategie didattiche ed operative che favoriscono la

partecipazione dell’alunno alla ricerca ed elaborazione del proprio sapere,

attraverso un processo di apprendimento personalizzato, nella prospettiva dello

sviluppo armonico degli alunni e del loro successo formativo.

I docenti, per la progettazione didattica, utilizzano modelli e criteri di valutazione comuni alle diverse discipline.


32

Nella scuola primaria si effettua una programmazione collegiale per ambiti disciplinari, nella scuola secondaria, invece, la progettazione didattica iniziale e

periodica viene elaborata, in modo condiviso, durante le riunioni per classi parallele.

Durante le riunioni di dipartimento si individuano le linee comuni dei piani di lavoro individuali e recentemente sono stati aggiornati i curricoli delle varie

discipline, coerentemente con le Indicazioni nazionali. Nelle riunioni per classi parallele della scuola secondaria, i docenti si occupano

della redazione di prove d’ingresso, di prove strutturate intermedie e finali comuni a tutte le classi, per valutare i livelli degli studenti. La scuola utilizza

forme di certificazione delle competenze e una progettazione di itinerari comuni per specifici gruppi di studenti.

Per quanto riguarda il recupero delle competenze, i docenti vi lavorano sia mediante la progettazione di moduli o unità didattiche sia tramite alcune attività

di ampliamento dell’offerta formativa, i cui obiettivi sono l’acquisizione di un

metodo di studio efficace, il recupero e il rafforzamento delle abilità linguistiche e logico-matematiche. Questo per prevenire l’insuccesso e la dispersione

scolastica e in linea con le indicazioni espresse nel curricolo d’istituto.

Didattica per competenze

I processi di riforma educativa in Italia individuano la necessità di sviluppare

pratiche didattiche centrate sullo sviluppo di competenze come obiettivo di

apprendimento. Ciò rispecchia la politica in materia di educazione attuata

dall’Unione Europea, che negli ultimi decenni, attraverso una serie di passaggi

normativi e di raccomandazioni, ha consolidato la necessità di porre come

obiettivo dei sistemi scolastici nazionali il raggiungimento da parte degli allievi

di competenze disciplinari e trasversali.

Questa evoluzione concettuale ha richiesto alla scuola di adottare non

semplicemente nuove tecnologie o nuovi dispositivi didattici, ma una profonda e

convinta revisione delle proprie modalità di insegnamento, per dare vita a un

ambiente di apprendimento sempre più efficace e commisurato alle

caratteristiche degli studenti. Ciò ha significato allontanarsi da un modello di

didattica prevalentemente trasmissiva, basata sulla progettazione per obiettivi

e sulla sola valutazione di contenuti appresi, per avvicinarsi al sapere attraverso

l’esperienza, in una dimensione autonoma e responsabile.

La didattica per competenze valorizza, infatti, l’alunno che, posto al centro

dell’azione didattica, assume responsabilità e autonomia nella costruzione del

proprio apprendimento, si abitua a lavorare in gruppo, a prendere decisioni, a


33

discutere confrontando diverse opinioni, a darsi reciproco aiuto e, infine, ad

assumere responsabilità.

Fondamentali in questo processo educativo risultano essere sia gli ambienti di

apprendimento, che consentono di fare ricerca, di individuare e risolvere

problemi, di discutere, collaborare con altri nel gestire situazioni, riflettere sul

proprio operato e valutare le proprie azioni, sia i “compiti significativi”. Questi

ultimi sono attività realizzate in contesto vero o verosimile e in situazioni di

esperienza, che implicano la mobilitazione di saperi provenienti da campi

disciplinari differenti, stimolano la capacità di generalizzare, di organizzare il

pensiero, di fare ipotesi, di collaborare e, infine, di realizzare un prodotto

materiale o immateriale.

Alla luce di quanto espresso, l’istituto comprensivo ha negli anni ridisegnato il

piano di studi in termini di competenze, ripensando e riorganizzando la

programmazione didattica, non più a partire dai contenuti disciplinari, ma in

funzione dell’effettivo esercizio delle competenze da parte degli studenti e

dell’accertamento della loro capacità di raggiungere i risultati richiesti (cfr.

capitolo 5 “Area del Curricolo”).

Metodologie didattiche ed educative

La didattica per competenze si avvale di diverse strategie e tecniche sia

didattiche sia di organizzazione del gruppo classe: contestualizzazione di

concetti, principi e contenuti disciplinari nella realtà e nell’esperienza;

proposizione in chiave problematica e interlocutoria dei contenuti di conoscenza

e utilizzo di mediatori e tecniche didattiche flessibili; problem solving e ricerca;

riflessione e riformulazioni metacognitive; apprendimento in contesto sociale e

cooperativo; lezione frontale, esercitazione.

Didattica laboratoriale: si basa sullo scambio intersoggettivo tra studenti e docenti in una modalità paritaria di lavoro e di cooperazione, coniugando le

competenze dei docenti con quelle in formazione degli studenti. In tale contesto la figura dell’insegnante assume un ruolo nuovo: da “trasmettitore” di

conoscenze consolidate a “ricercatore”, che progetta l’attività di ricerca in funzione del processo educativo e formativo dei suoi allievi.

Problem solving: è l’insieme dei processi per analizzare, affrontare e risolvere

positivamente situazioni problematiche. Gli studenti, individualmente o a gruppi, affrontano situazioni problematiche e cercano soluzioni originali, piuttosto che


34

ripetere schemi già noti. Tale metodologia sviluppa in ciascuno autonomia di giudizio, pensiero creativo, consapevolezza delle proprie capacità, duttilità e

flessibilità nella ricerca delle soluzioni.

Cooperative learning: è una modalità di apprendimento che si realizza attraverso la cooperazione tra compagni di classe; gli studenti vengono coinvolti

attivamente nel processo di apprendimento attraverso il lavoro in un gruppo con interdipendenza positiva fra i membri. Questo metodo non esclude, tuttavia,

momenti di lavoro individuali.

Didattica per argomentazione: questo metodo non consiste nello spiegare un determinato concetto facendo una lezione, ma nello stimolare la discussione e il

confronto tra gli allievi chiedendo a ciascuno di esprimere la propria idea, prendere posizione circa un argomento e spiegare e difendere il proprio punto di

vista. Nell’argomentazione e nella discussione gli allievi non hanno più come loro

interlocutore privilegiato l’insegnante, bensì i loro pari. Il ruolo dell’insegnante è quello del facilitatore delle discussioni, interviene favorendo lo scambio tra

diversi punti di vista senza anticipare il procedere del discorso, ma aiutando ad individuare e approfondire gli aspetti centrali dell’argomento oggetto di

discussione.

Didattica orientativa: pone l’individuo al centro del processo di insegnamento,

partendo dal presupposto che tutte le persone hanno risorse per costruire delle

competenze e per esercitare un controllo attivo sulla propria esistenza e sui

propri processi di sviluppo. Per questa ragione è necessario, soprattutto a scuola,

consegnare all’individuo le competenze necessarie per conoscere al meglio se

stesso, le proprie capacità e le proprie lacune, per intravedere obiettivi e

possibilità del futuro non soltanto in un’ottica professionale o formativa ma

anche esistenziale. L’orientamento, quindi, non è più solo un’azione di tipo

progettuale, ma diventa un’imprescindibile condizione dell’attività didattica

quotidiana. Questo significa utilizzare tempi più distesi e meno frazionati e

ossessivi, spazi flessibili, organizzazione dell’attività didattica a partire dai vissuti

e dalle esperienze dirette delle/gli studentesse/studenti, al fine di raggiungere

risultati concreti e funzionali.

Didattica per concetti: questo metodo pone ciò che lo studente già conosce

come unico punto di partenza valido per la costruzione di un apprendimento significativo.

Esso prevede che l’insegnante elabori una mappa concettuale relativa alla propria disciplina, individuando i concetti cardine che vuole trasmettere,

identificando una successione di U. D. con i propri concetti cardine; lo studente


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riflette sulle proprie pre-conoscenze e produce una matrice cognitiva. Valutando la distanza tra la mappa concettuale disciplinare e la matrice cognitiva, si

evidenziano le barriere cognitive e si individuano i mediatori didattici.

Lezione interattiva: i metodi interattivi nei processi di apprendimento sono finalizzati a stimolare gli studenti, a renderli più attivi e coinvolti nella lezione

mediante il ragionamento induttivo. Rappresentano la fine della lezione tradizionale in aula come unico metodo di insegnamento e soprattutto il

cambiamento di focus nell’attività stessa di insegnamento: dai contenuti, che devono essere appresi, all’allievo e al suo processo di apprendimento, ai suoi

bisogni formativi, alle competenze che deve sviluppare, ecc.

Didattica digitale: è un metodo che utilizza l’esplorazione e la ricerca per giungere all’apprendimento utilizzando le possibilità offerte dalla tecnologia

multimediale e dai dispositivi digitali. L'innovazione digitale rappresenta per la scuola l'opportunità di superare il

concetto tradizionale di classe, per creare uno spazio di apprendimento aperto sul mondo nel quale costruire il senso di cittadinanza e realizzare “una crescita

intelligente, sostenibile e inclusiva”, le tre priorità di Europa 2020.

Il mondo della scuola si è avvicinato all’uso delle TIC in una dimensione nella quale la tecnologia si integra nella didattica: non più la classe in laboratorio ma

il laboratorio in classe.

Approccio ludico: attraverso l'attività ludica il bambino apprende, fa esperienza, prova piacere e le emozioni positive motivano e favoriscono

l'apprendimento. Per questo il gioco, in tutte le sue forme (strutturato, non strutturato, di gruppo, simbolico, di movimento, di costruzione, di esplorazione)

è importante in ogni proposta didattica della scuola dell’infanzia.


36

8 FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA

L’ art. 21 della legge n. 59 del 15-03-1997 e, successivamente, il

Regolamento sull’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275/1999) regolano e

valorizzano la flessibilità, quale strumento di sviluppo e di realizzazione dell’autonomia didattica e organizzativa delle Istituzioni scolastiche.

L’art. 21, comma 8 recita: “L’autonomia organizzativa è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia

del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il

contesto territoriale. Essa si esplica liberamente, anche mediante il superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione, dell’unitarietà del gruppo classe

e delle modalità di organizzazione e impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e

temporali …”. Per realizzare il diritto ad apprendere, riconoscere e valorizzare le

diversità, promuovere le potenzialità individuali e raggiungere il successo formativo degli alunni, le istituzioni scolastiche “possono adottare tutte le forme

di flessibilità che ritengono opportune” (art.4 D.P.R. n. 275/1999). La flessibilità

diventa, quindi, il supporto indispensabile per la definizione di un Piano dell’Offerta Formativa che assicuri a tutti gli alunni il successo formativo.

Gli ambiti di attuazione della flessibilità si possono classificare sostanzialmente nelle seguenti categorie:

flessibilità del curricolo flessibilità didattica

flessibilità organizzativa flessibilità nell’impiego delle risorse professionali e finanziarie

La flessibilità organizzativa e didattica del nostro istituto

L’Istituto Comprensivo offre diverse opportunità rispetto all’articolazione oraria e didattica dell’attività dei tre ordini di scuola, in maniera da rispondere ai

bisogni differenziati delle famiglie, da risultare adeguata alle esigenze formative degli alunni e tali da consentire al gruppo docente di impostare efficaci strategie

educative e didattiche.


37

SCUOLA DELL’INFANZIA

Flessibilità organizzativa

Orario scuola Orario insegnanti

Gruppi

Spazi

L’orario scuola viene modificato

ad inizio anno scolastico per

favorire l’inserimento

positivo e graduale dei

bambini

Le insegnanti adottano un

orario che favorisce la

massima compresenza e

la suddivisione dei bambini in

gruppi omogenei

I bambini hanno la possibilità di

confrontarsi sia a sezioni aperte,

(grande gruppo) sia in gruppi

omogenei per età o

eterogenei, in relazione alle

esigenze delle attività

didattiche o per particolari

progetti

Gli spazi vengono strutturati a seconda delle esigenze

della scuola, dei progetti e degli interessi dei bambini

(spazi aperti ai contesti e agli eventi per dare il più

possibile spazio all'esperienza,

all'esplorazione, alla curiosità dei bambini)

Flessibilità didattica

Progettazioni aperte Verticalità Attività laboratoriali


38

Progettualità "aperta" agli interessi dei

bambini, alle esperienze, alle

esigenze di sapere

Progettazioni flessibili sia per quanto

riguarda la verticalità del triennio di scuola

dell’infanzia sia per quanto riguarda la

costruzione di curricoli in verticale con la

scuola primaria

Attività laboratoriali come prassi abituali di lavoro

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Flessibilità organizzativa

Spazi Tempi Gruppi alunni Gruppi docenti

Classe, Laboratori,

Aule attrezzate

Scuola Primaria Tempo

modulare (33 ore compreso il

tempo mensa, distribuite su 5

giorni) Tempo pieno

(40 ore compreso il

tempo mensa,

distribuite su 5 giorni)

Scuola Secondaria

Tempo normale (30

ore)

Attività di esercizio, di recupero, di

consolidamento e di potenziamento a

classi aperte, per gruppi di livello,

per classi parallele, per piccoli gruppi di

apprendimento

Team pedagogico di classe

Unità di lavoro per progetto

Flessibilità didattica


39

Piani di studio Insegnamenti Orario delle lezioni

Approcci didattici

Piani di studio personalizzati

Percorsi

didattici individualizzati,

per adattare la didattica ai

modi e ai tempi di

apprendimento degli alunni

Tipologie di insegnamenti

tradizionali e

complementari

L’orario settimanale

articolato su 5

giorni, con moduli orari di 55’

previsti per la prima e la sesta

ora, consente di utilizzare

pacchetti orari per il recupero,

potenziamento e la sostituzione dei

colleghi assenti. Modifiche e

adattamenti dei tempi

dell'insegnamento

per realizzare visite guidate,

viaggi d'istruzione,

progetti didattici "trasversali" che

vedono coinvolte più classi e/o

l'intero plesso e più discipline.

Organizzazione di "feste" della

scuola in orari curricolari e non

(Natale, termine

dell'anno scolastico)

Didattica adattata alle esigenze degli

alunni

Attività progettuali di arricchimento

formativo e di recupero -

consolidamento, in orario curricolare per

la scuola primaria e anche

extracurricolare per la scuola secondaria,

con attenzione anche all’inclusione e alle

problematiche degli alunni con B.E.S.

Scambio di buone

pratiche/osservazione tra docenti della

stessa disciplina


40


41

8.2 L’organizzazione oraria

SCUOLA DELL'INFANZIA

Entrata: ore 8.00 – 9.00

Arrivo pulmino: ore 9.15 – 9.25

Uscita per chi non usufruisce del servizio mensa:

ore 12.00 – 12.10

Prima uscita: ore 14.15 – 14.30

Partenza pulmino: ore 14.45

Uscita: 15.30 – 16.00

Da lunedì a venerdì, sabato a casa

SCUOLA PRIMARIA

Classi a tempo pieno (40 ore) Da lunedì a venerdì dalle ore 08.00 alle ore 16.00

Sabato a casa

Classi a tempo modulare (33 ore – tre rientri)

Lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 8.00 alle ore 16.00

Martedì dalle ore 8.00 alle ore 13.00 Venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.00

Sabato a casa

SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO

Da lunedì a venerdì dalle ore 7.50 alle ore 13.40

Sabato a casa


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9 Gestione istituzione scolastica

Il Dirigente Scolastico

In base all’art. 25 Dlgs 165/2001…Il dirigente scolastico assicura la

gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile

della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio.

Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al

dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di

valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico,

organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative

ed è titolare delle relazioni sindacali…

Collaboratori del Dirigente Scolastico

Primo Collaboratore

Secondo collaboratore

Nei provvedimenti di nomina, pubblicati all’albo, sono indicati i compiti e le

deleghe attribuiti ai Collaboratori del Dirigente Scolastico.

In base alla Legge 107/2015 (art.1 comma 83) il DS può individuare fino al 10%

di docenti per la gestione organizzativa e didattica.

Staff dell’istituzione scolastica

È costituito dai docenti collaboratori del DS, dai coordinatori di plesso, dalle

funzioni strumentali. Si riunisce, anche informalmente, in sessioni ristrette o

allargate a seconda delle esigenze e delle problematiche. Ha compiti consultivi

e/o propositivi.

Coordinatori di plesso

Un coordinatore di plesso è assegnato alla scuola dell’infanzia, alla scuola

primaria e alla scuola secondaria di primo grado.

Nei provvedimenti di nomina, pubblicati all’albo, sono indicati i compiti attribuiti

ai Coordinatori di classe.

Coordinatori di classe

Per ogni classe della scuola secondaria di primo grado è individuato un

coordinatore di classe.


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Nei provvedimenti di nomina sono indicati i compiti attribuiti.

Funzioni strumentali

FS Inclusione alunni con B.E.S. FS PTOF

FS Continuità FS Orientamento

Nei provvedimenti di nomina sono indicati i compiti attribuiti alle funzioni strumentali.

Commissioni

GLI (Gruppo lavoro per l’inclusione):

FS Inclusione alunni con BES FS PTOF

REF. DSA REF. Alunni stranieri

REF. Alunni adottati

Docenti di sostegno Docenti curricolari

PTOF (Piano triennale offerta formativa):

FS PTOF 1° collaboratore del Dirigente Scolastico

2° collaboratore del Dirigente Scolastico

CONTINUITÀ: FS Continuità

3 Docenti scuola secondaria classi prime 3 Docenti primaria classi quinte

1 Docente infanzia – continuità primaria 3 Docenti primaria classi prime

ORIENTAMENTO: FS

Docenti di italiano classi seconde e terze scuola secondaria

ELABORAZIONE ORARIO PER LA SCUOLA SECONDARIA E PRIMARIA 2 docenti della scuola secondaria

1 docente della scuola primaria a supporto dell’elaborazione di tutti gli orari della scuola primaria


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ERASMUS PLUS

Dirigente Scolastico Vice coordinatore

Coordinatore 1 Docente primaria

1 Docente infanzia

GESTIONE ISCRIZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA Tutte le insegnanti della scuola dell’infanzia

Docenti tutor

I docenti tutor sono nominati in relazione al numero dei docenti neo immessi in

ruolo.

Referenti

Invalsi primaria Invalsi secondaria di primo grado

Alunni con DSA/BES Alunni stranieri

Alunni adottati Shoah/Prevenzione e contrasto all’uso di droghe

Educazione alla salute, ambiente e sport Contrasto all’uso di alcool

Educazione stradale/Mobility manager/Formazione docenti Pronto soccorso tecnologico

Bullismo e Cyberbullismo

Erasmus plus Progetto Liguria Musica

Registro elettronico Referente Piano di Miglioramento Area linguistica scuola primaria

Referente Piano di Miglioramento Area logico-matematica scuola primaria Team innovazione tecnologica

Animatore digitale

Un docente si occupa di diffusione e potenziamento della didattica digitale

all’interno dell’istituzione scolastica.

Team digitale: 3 docenti, uno per ogni ordine di scuola


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Docente referente pronto soccorso tecnologico

(Piano Nazionale per la Scuola Digitale - PNSD - D.M. 851 del 27/10/2015).

Dipartimenti

Italiano

Storia, Geografia e Religione

Matematica-Scienze-Tecnologia Inglese-Francese

Arte e immagine Musica

Scienze motorie e sportive

Organi collegiali

Consiglio di intersezione/ interclasse/ classe Per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria ne fanno parte tutti i docenti

e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni/classe. Per la scuola secondaria ne fanno parte tutti i docenti della classe e i

rappresentanti dei genitori.

Collegio dei docenti

Ne fanno parte tutti i docenti dei tre ordini di scuola. Possono essere indette riunioni di sezione in relazione a particolari esigenze.

Consiglio di Istituto Ne fanno parte il Dirigente Scolastico, 8 docenti, 8 genitori, due rappresentanti

del personale ATA.

Comitato di valutazione docenti (comma 129 della legge 107/2015)

È costituito dal DS, da tre docenti (due scelti dal Collegio dei docenti e uno dal Consiglio di istituto), due rappresentanti dei genitori e un componente esterno

individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e

dirigenti tecnici. In relazione al superamento dell’anno di prova dei docenti neo-immessi in ruolo,

il Comitato di Valutazione opera senza la componente dei genitori.


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10 ORIENTAMENTO, CONTINUITÀ E ACCOGLIENZA

Orientamento (comma 7 – Legge 107/15)

L’orientamento costituisce parte integrante dei Curricoli di Studio e, più in

generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola dell’infanzia.

Esso prevede una serie di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità

degli studenti di conoscere:

- se stessi

- l’ambiente in cui vivono

- i mutamenti culturali e socio-economici

- le offerte formative

“Affinché possano essere protagonisti di un personale “progetto di vita” e

partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e

responsabile”.

Con queste affermazioni, si mette in evidenza la funzione orientante del processo

di insegnamento-apprendimento e si sottolinea che tale processo deve aiutare

l’alunno non solo ad acquisire conoscenze, ma a riconoscere le potenzialità, gli

interessi, le attitudini più spiccate che sono in lui, sollecitandolo a farne un uso

adeguato alle sue esigenze di crescita. Per favorire, quindi, attraverso l’azione

didattica, lo svolgimento di tale funzione orientante si evidenziano alcune

“metacompetenze”.

LA CONOSCENZA DI SÉ

- Consapevolezza di sé

- Della propria personalità

- Delle proprie abilità

LA COMUNICAZIONE

- Capacità di esprimere e far partecipi gli altri delle proprie emozioni e dei

propri pensieri

LE ABILITA’ SOCIALI

- Capacità di adattamento alla vita della classe


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- Capacità di instaurare relazioni positive con compagni e insegnanti

- Capacità di dire “no” in modo adeguato

LA CONOSCENZA DEL LAVORO

- Capacità di comprendere i molteplici aspetti del lavoro come attività

umana

- Capacità di comprendere e affrontare la realtà del lavoro nell’ambiente

specifico

LA CAPACITA’ DI SAPER SCEGLIERE

- Possibilità di scelta autonoma e consapevole

- Possibilità di saper individuare la propria vocazione

- Consapevolezza di avere idee sul futuro scolastico o professionale

Relativamente a tali competenze vengono individuati, all’interno delle varie

discipline i seguenti obiettivi:

Area linguistico – artistico - espressiva:

- Componenti, regole, linguaggi, funzioni, fonti e strumenti della

comunicazione.

- Senso ritmico

- Pratica strumentale

- Pratica corale

- Gli aspetti visivi dei mass-media

- Le espressioni artistiche del passato e del presente

- Il linguaggio figurativo

- Attività motoria come espressione di sé

- Pratica sportiva

Area Storico – geografica:

- Ambiente scuola e organizzazione del lavoro scolastico

- Fattori sociali, economici, politici dei vari periodi storici

- Il lavoro nel tempo

- Interazioni uomo-ambiente

- I diritti dell’uomo e del cittadino

Area Matematico – Scientifico – tecnologica:

- Educazione ambientale


48

- Educazione alla salute

- I progressi scientifici

- La risoluzione dei problemi

- I grandi settori della produzione

- Metodi, strumenti e tecniche per operare

Orientamento in uscita

Al fine di garantire un percorso di orientamento il più possibile strutturato e volto

a combattere la dispersione scolastica nel corso del primo biennio della scuola

secondaria di II grado, attività di orientamento vengono proposte ai nostri alunni

fin dalla prima media. Si tratta di riflessioni sul carattere e sulle proprie attitudini,

inserite all’interno dello studio del testo descrittivo in italiano. Dalla

comprensione precisa dei termini, per lo più aggettivi qualificativi, utilizzati

appunto nelle produzioni scritte i ragazzi possono confrontarsi tra di loro e con

l’insegnate, arrivando ad una maggiore consapevolezza personale delle proprie

qualità e dei propri limiti.

Si prosegue con la medesima finalità anche nelle classi seconde e terze. Qui sono

previste specifiche attività di orientamento volte sia alla conoscenza di sé, delle

proprie attitudini e specificità, sia all’informazione e alla documentazione delle

offerte formative degli Istituti superiori. Possiamo dividere queste attività in

varie fasi, tutte atte a favorire il più possibile una scelta ragionata del successivo

corso di studi.

Questionari e schede psicoattitudinali

Dal secondo quadrimestre della classe seconda, sono innanzitutto proposte agli

alunni questionari e schede di carattere psicoattitudinale che li aiuteranno ad

indagare loro stessi in modo analitico e approfondito. L’attività - svolta durante

le ore di italiano, sia nel corso della seconda sia nei primi mesi della terza - ha

lo scopo di approfondire diversi campi d’indagine:

- le qualità e i difetti personali

- il rapporto che ciascun alunno ha con la scuola: gli alunni saranno chiamati

a riflettere sulle motivazioni che li inducono a recarsi a scuola e a studiare

- le materie di studio: ciascun alunno, confrontandosi con l’esperienza

quotidiana, indicherà quali sono le sue materie preferite, quali ha difficoltà

a seguire perché trova meno interessanti, quali considera più facili e quali


49

più difficili, arrivando infine a collegare queste conclusioni con i successi o

gli insuccessi scolastici

- le attività laboratoriali ed extrascolastiche svolte nel corso del primo ciclo

di studi, allo scopo di evidenziare l’importanza del “saper fare”

- i settori di interesse disciplinare collegati all’ambito lavorativo: agli alunni

verrà proposto un lungo e complesso elenco di attività lavorative per

ciascuna delle quali ognuno dovrà indicare il suo livello di interesse; i

risultati verranno poi raccolti in tabelle che restituiranno le attitudini dei

ragazzi nelle diverse aree disciplinari

- i settori lavorativi: attraverso la descrizione dei vari settori lavorativi e

l’analisi del modo nel quale in essi si lavora, gli alunni dovranno indicare

per quale settore si sentono più portati o hanno un maggiore interesse

- la scoperta del lavoro dei propri genitori, parenti e/o conoscenti

Continuando a lottare contro la dispersione scolastica, nel primo quadrimestre

della classe terza vengono riprese le consapevolezze relative alle proprie

attitudini verso le varie discipline di studio e verso le differenti aree del sapere;

quindi, sono approfondite le tematiche inerenti l’ambito del lavoro, con

particolare attenzione all’orientamento lavorativo nazionale e mondiale e,

dunque, ai lavori più richiesti.

Conoscere l’offerta formativa del territorio

In tale ottica, un’intera sezione riguarderà, infine, l’analisi delle scuole superiori

a livello generale e dell’offerta formativa locale. Il referente, dopo aver preso

accordi con gli orientatori delle scuole secondarie di II grado, strutturerà le

seguenti attività:

Incontri con gli insegnanti degli Istituti Superiori Gli orientatori delle scuole

secondarie di II grado e dei vari Corsi di Formazione Professionale che

operano nella nostra Provincia. Lo scopo di tali incontri è, infatti, quello di

fornire in modo diretto agli alunni e alle loro famiglie il maggior numero di

informazioni sulle diverse offerte formative, in un contesto informale e

aperto a chiarimenti di ogni genere.

Visite guidate ad alcune Scuole della Provincia Tali visite sono offerte dagli

Istituti superiori che accolgono gli studenti delle classi terze nel corso delle

attività didattiche della mattina, mostrando loro lezioni sia in classe sia nei

vari laboratori. Gli alunni possono in tal modo avere un contatto diretto

con la realtà delle scuole superiori, interagendo per qualche ora con i loro

studenti.


50

Open day pomeridiani Gli Istituti prevedono anche incontri pomeridiani

aperti in particolar modo ai genitori degli alunni delle terze interessati al

loro ordine di scuola. Nel corso di tali incontri è possibile anche per le

famiglie visitare direttamente le strutture scolastiche.

Analisi di materiale documentale informativo Nel corso dei primi mesi

dell’anno scolastico, anche per mezzo degli incontri con gli orientatori delle

superiori, saranno messi a disposizione degli alunni e delle loro famiglie

depliants, brochures, poster informativi. Parte di tale materiale viene,

inoltre, caricata sul sito del nostro Istituto in modo da renderla sempre

fruibile a chiunque ne abbia necessità.

Incontri con figure professionali Tali incontri verranno avviati nel corso

dell’intero triennio e si articoleranno all’interno di una serie di progetti o

uscite didattiche volte a mostrare agli alunni varie tipologie lavorative.

Nuove strategie di informazione

Per garantire un’informazione accurata e facilmente fruibile da alunni e genitori,

il referente curerà la realizzazione di bacheche sia reali sia informatiche.

- Nell’atrio della scuola sarà presente una bacheca alla quale verranno affissi

avvisi e documentazione relativa alle iniziative prese sia dal nostro Istituto

sia dagli Istituti superiori;

- Lo stesso materiale verrà progressivamente caricato su una bacheca

virtuale, realizzata dal referente mediante il programma padlet.

In entrambi i casi sarà possibile, per alunni e genitori, formulare domande per

iscritto alle quali il referente risponderà.

Inoltre, per agevolare qualsiasi necessità di chiarimento, il referente predispone

un’ora alla settimana di ricevimento dedicata esclusivamente all’orientamento.

Raccolta e riflessione sui risultati del primo biennio

Il referente cura inoltre la raccolta degli esiti dei nostri alunni nel corso del primo

biennio della secondaria di II grado. Tale attività risulta spesso rallentata dalla

difficoltà di reperimento dei dati: le segreterie degli Istituti superiori, ai quali

sono rivolte le richieste di collaborazione, talvolta non inviano alcuna risposta e

vanno quindi sollecitate nuovamente con una seconda o terza richiesta.

Dall’analisi attenta dei dati ricevuti, il referente elabora tabelle e grafici che ne

permettono l’interpretazione in modo più chiaro.


51

Questi risultati vengono, infine, confrontati con i consigli orientativi forniti dai

vari Consigli di Classe ai singoli studenti. Da questa comparazione emerge

spesso in modo evidente un dato: laddove l’alunno aveva seguito il consiglio

dato dai propri insegnanti, il suo percorso scolastico non si è interrotto e spesso

la media finale è buona; al contrario, qualora l’alunno abbia deciso di orientarsi

verso un indirizzo di studi non consigliato, l’esito già del primo anno risulta

spesso negativo.

Questa riflessione:

- ha lo scopo di fornire a tutti i docenti della nostra Secondaria la

consapevolezza che il consiglio orientativo riveste molta importanza,

perciò esso va elaborato con molta attenzione, tenendo conto di vari

aspetti.

- offre un ulteriore spunto per avviare un sempre più stretto rapporto di

fiducia e collaborazione tra docenti e famiglie.

Continuità educativa e didattica

Il nostro Progetto Continuità “Lavorare insieme…a scuola” coinvolge i

tre ordini di scuola, scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado ed ha lo scopo di facilitare il passaggio degli alunni da una scuola

all’altra, mirando a garantire concretamente una continuità educativa, progettuale e formativa.

Il progetto viene proposto per:

consentire l’individuazione di risorse tra le scuole dei diversi ordini

dell’Istituto concretizzare la continuità educativa orizzontale e verticale

prevenire il disagio e conseguire il successo formativo favorire l’accoglienza e l’integrazione degli alunni disabili o con bisogni

educativi speciali condividere scelte educative centrate sul bambino e sul ragazzo: nei

docenti è presente l’esigenza di condividere e confrontare scelte, azioni e strategie per acquisire maggiore consapevolezza della propria identità

professionale ed educativa, disporre di migliori opportunità e risorse da

utilizzare, superare l’isolamento della sezione-classe agire sul percorso scolastico attraverso interventi e strategie che si

possono consolidare nel tempo con ricaduta specifica e generale a livello pedagogico, organizzativo, curricolare e didattico


52

L’apprendimento significativo e completo si può ottenere però solo con una vera sinergia fra la continuità educativa verticale tra i tre ordini di scuola e la

continuità educativa orizzontale, che coinvolge e tiene conto dell’ambiente familiare, culturale e territoriale dal quale provengono gli alunni.

Con le famiglie, in particolare, si effettuano incontri periodici, assemblee, colloqui individuali, udienze bimestrali e quadrimestrali, ricevimenti su richiesta

dei genitori e/o su appuntamento richiesto dagli insegnanti. Inoltre, esiste una continuità di tipo circolare che vede lo scambio informativo

e il confronto didattico fra i docenti che si occupano del raccordo pedagogico, curricolare e organizzativo e che culmina nell’atto della formazione delle classi

prime della scuola primaria e secondaria.

Accoglienza

L’accoglienza, principio ispiratore e finalità della Scuola, costituisce un’azione fondamentale del processo educativo e formativo. All’inizio dell’anno

scolastico, per rendere sereno il primo ingresso in una nuova realtà scolastica, i docenti assumono l’impegno di:

favorire l’inserimento degli alunni nelle classi iniziali di ogni ordine di Scuola

primo anno della scuola dell’infanzia

classi prime della scuola primaria classi prime della scuola secondaria di primo grado

instaurare un clima positivo

riservare particolare attenzione all'integrazione di

alunni diversamente abili alunni in difficoltà di apprendimento

alunni stranieri

attivare modalità di lavoro che portino allo “Star bene a scuola”

Il nostro Istituto non si limita ad accogliere gli alunni, ma mette in

pratica quotidianamente l’inclusione come fondamento della relazione positiva con chi è diverso, attuando strategie fondate sul rispetto e la

valorizzazione delle differenze.

Ogni alunno è:

una persona unica, originale, irripetibile differente/diverso da ogni altro

una ricchezza da valorizzare da non considerare “per sottrazione”


53

Perciò è funzione della Scuola:

riscoprire il valore della diversità positiva accogliere il mondo dell’alunno

Nelle realtà scolastiche ritroviamo:

la diversità delle caratteristiche psico-fisiche e di personalità la diversità di caratteristiche cognitive (pluralità di intelligenze,

variabilità di stili, ritmi, tempi, strategie di apprendimento) la diversità conseguente a situazioni di disabilità

la diversità che deriva da svantaggi di tipo socio-economico-culturale e si caratterizza con le difficoltà di apprendimento e/o relazione

la diversità derivante dall’appartenenza a etnie diverse

La Scuola è il primo ambito sociale e culturale nel quale bambini e ragazzi

portano e vivono le loro differenze che possono diventare “risorse” e “arricchimento” per tutti.

E’ previsto, in base alle risorse finanziarie e alla disponibilità del personale ATA

(collaboratori scolastici) un progetto “Accoglienza” rivolto alle famiglie degli alunni della scuola dell’infanzia, primaria.

Possono farne richiesta le famiglie che per motivi lavorativi certificati (genitori entrambi lavoratori) abbiano l’esigenza di usufruire dell’entrata anticipata alle

ore 7:40.


54

11 INCLUSIONE E SUCCESSO FORMATIVO Il concetto di inclusione, definito di recente a livello normativo, con il D.Lgs.

n.66 del 13 aprile 2017 (” Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità”) e ampliato nei successivi documenti, Nota

ministeriale n.1143 del 17/05/2018 (“L’autonomia scolastica quale fondamento per il successo formativo di ognuno”) e Documento di lavoro

“L’autonomia scolastica per il successo formativo” del 14/08/2018, si

arricchisce, oggi, di un aspetto fondamentale: “l’inclusione è garanzia per l’attuazione del diritto alle pari opportunità e per il successo formativo di tutti”.

La comunità educante, dopo aver acquisito negli anni una sensibilità legata

all'individuazione e alla gestione dei Bisogni Educativi Speciali, deve ora

rispondere realmente alle esigenze educative, di istruzione e di formazione di

tutti gli alunni con nuove risorse e modalità organizzative. In questi anni

l’evoluzione dei concetti di disabilità, normalità, inclusione educativa e i continui

progressi della tecnologia hanno trasformato il modo di vivere e di pensare la

diversità. L’attuale modello pedagogico è, infatti, orientato al superamento della

precedente categorizzazione degli alunni con svantaggi nella scuola, a favore

della costruzione di curricoli inclusivi per tutti e non solo per i soggetti con

disabilità. Progettare modi nuovi di fare scuola significa aiutare ciascuno a

scoprire e a far crescere le proprie competenze e capacità. Diventa, quindi

evidente che in quest’ottica non si parlerà più di recuperare la dispersione

scolastica ma di evitarla, facendo in modo che lo studente trovi nella scuola

risposte ai propri bisogni educativi, di istruzione e di espressione personale.

Bisogni educativi speciali BES

L’Istituto Comprensivo ISA 20 di Bolano, da sempre attento al percorso formativo di ciascun alunno, pone particolare attenzione nei riguardi degli

studenti che mostrano difficoltà definite dalla Nota Ministeriale del 27 dicembre 2012 e dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013

“Alunni con Bisogni Educativi Speciali” (di seguito BES).

Un buon numero di alunni della scuola di base presenta difficoltà di apprendimento che incidono sul rendimento nei vari ambiti disciplinari e causano

un vero e proprio disadattamento scolastico. La problematica legata ai disturbi dell’Apprendimento è stata affrontata con

determinazione e sono state identificate diverse categorie di studenti a rischio.


55

Dallo

schema di cui sopra si evince che esistono varie tipologie di difficoltà scolastiche.

Tra queste la Disabilità riconosciuta dalla Legge 104/’92, il Disturbo Specifico

dell’Apprendimento (di seguito D.S.A.), il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), i vari disturbi del linguaggio, gli alunni di altra

nazionalità con problematiche legate alle difficoltà linguistiche e culturali e gli studenti con difficoltà socio-economiche.

Tra i D.S.A. riconosciuti dalla Legge n. 170/2010 e successivo Decreto

Ministeriale del 12 luglio 2011 con allegate Linee Guida, ricordiamo la Dislessia, la Discalculia, la Disortografia e la Disgrafia.

Il nostro Istituto ha predisposto un Gruppo di Lavoro per l’Integrazione (GLI)

composto dal Dirigente Scolastico e da alcuni docenti della Scuola dell’Infanzia,

della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.


56

E’ stato inoltre realizzato un “Protocollo di Buone Prassi” inerente il riconoscimento precoce delle problematiche di cui sopra, la presa in carico da

parte dei docenti e delle famiglie, gli interventi metodologico-didattici individualizzati e personalizzati, l’utilizzo di strumenti compensativi e di misure

dispensative da inserire nei Piani Didattici Personalizzati (PDP).

Sul sito dell’Istituzione Scolastica è possibile trovare una pagina dedicata all’informazione dei docenti e delle famiglie. In particolare sono stati predisposti

alcuni documenti che rimandano a indirizzi di pagine web sempre aggiornate, e i modelli per la compilazione dei Piani Didattici Personalizzati.

A tal fine ricordiamo che la finalità del nostro Istituto è principalmente la

prevenzione del disagio e la rimozione degli ostacoli al pieno successo formativo degli studenti.

Tra gli obiettivi principali ricordiamo: mantenere elevato il livello di motivazione ad apprendere e il livello di

autostima favorire la migliore evoluzione delle competenze

fornire strumenti e strategie per apprendere anche attraverso percorsi “alternativi”

gestire nel modo migliore le difficoltà

Per informazioni, materiale didattico cartaceo o multimediale, prenotazione audiolibri AID e/o appuntamenti, è possibile rivolgersi all’insegnante Referente.

Inclusione alunni diversamente abili

Il nostro Istituto Scolastico si pone come uno dei principali facilitatori nel

processo di Integrazione e di Inclusione degli alunni portatori di disabilità. Da lungo tempo sono state attivate forme di collaborazione tra il nostro Istituto, le

Istituzioni e gli Enti locali preposti a questo scopo. Le parti coinvolte in questo processo sono pervenute all’unanime consapevolezza che il livello di

socializzazione ottimale si realizza quando tutti, operando insieme, si aiutano reciprocamente al fine di aumentare le competenze comunicative e relazionali di

ciascuno. Ogni scelta metodologica, ogni azione educativa intrapresa riflettono

la consapevolezza che i soggetti coinvolti nel processo di Inclusione debbano operare in modo sinergico per consentire il superamento di qualsiasi forma di

emarginazione sociale e per il successo formativo dell’alunno disabile. Gli operatori e gli insegnanti, a conoscenza degli scopi, delle modalità, dei tempi di

realizzazione degli interventi integrati predisposti nei diversi PEI degli alunni


57

disabili, sono esortati a collaborare con competenza relazionale e comunicativa, in rapporto di alta collegialità.

Tenendo presente il quadro complessivo dei reciproci rapporti, la Scuola si configura come l’istituzione in grado di valorizzare e armonizzare i singoli

contributi di Enti, Istituzioni e famiglie. In particolare il nostro Istituto si propone di:

definire le modalità di collegamento tra i programmi didattico-educativi, di socializzazione, socio assistenziali, extrascolastici

partecipare alle stesure dei Piani Educativi Individualizzati (PEI) modulare le scelte relative alle azioni da condurre nelle specifiche

situazioni tenendo conto delle esigenze dei soggetti disabili, della progettazione dell’offerta formativa d’Istituto, delle scelte programmatiche

degli Enti locali, della necessità di operare in collaborazione con i genitori porre in atto tutte le possibili misure mirate al superamento delle

condizioni di svantaggio degli studenti disabili

sperimentare e aggiornare il personale educativo riguardo a tecniche didattiche, comunicative e relazionali funzionali allo sviluppo della persona

riconosciuta come disabile predisporre attività di orientamento scolastico e formativo adeguate agli

alunni disabili

All’interno dell’Istituto, oltre agli insegnanti curricolari, che svolgono un’azione didattica e formativa di fondamentale importanza per i ragazzi, anche altre figure

professionali, come i docenti di sostegno e gli assistenti alla comunicazione e alla relazione, collaborano attivamente nel processo d’integrazione, di crescita e di

maturazione di questi alunni, ponendosi come figure di riferimento costante per gli allievi e per le loro famiglie.

Inclusione alunni stranieri

Il costante aumento della presenza di alunni di nazionalità non italiana ha

portato la nostra scuola ad una riflessione sulla sua capacità di accoglienza ed inclusione.

Per favorire l’integrazione, sulla base dei principi di accoglienza e rispetto reciproco, si ritiene, quindi, di fondamentale importanza ogni intervento

coordinato con le famiglie, con le istituzioni, con gli Enti locali e con i soggetti educativi presenti sul territorio.

“La comunità scolastica accoglie le differenze linguistiche e culturali come valore da porre a fondamento del rispetto reciproco, dello scambio tra le culture e della

tolleranza ...” (dalla legge 40/’98 art.36).


58

La nostra scuola, quindi, realizza interventi di accoglienza, socializzazione, alfabetizzazione e supporto didattico con progetti di apprendimento linguistico

in orario scolastico, nonché progetti specifici a cura dei docenti in orario extrascolastico. Inoltre collabora con Enti esterni, con i quali programma ulteriori

interventi. La Commissione Intercultura, che vede rappresentati tutti e tre gli ordini di

scuola, oltre a coordinare le varie fasi, progetta, elabora e si occupa dell’applicazione del Protocollo di Accoglienza, e della supervisione di quanto

è messo in atto dalle insegnanti per i loro alunni. Il Protocollo di Accoglienza, in accordo con le normative vigenti, rappresenta un

documento per “definire i criteri e le indicazioni relativi ai compiti e ai ruoli degli operatori scolastici e per prevedere interventi operativi sistematici e concreti,

che favoriscono il diritto allo studio di ciascun alunno, in linea con gli obiettivi formativi previsti da ciascun Piano dell’Offerta Formativa”.

Si rimanda alla visione del Protocollo per l'accoglienza e l'inclusione degli

studenti con bisogni educativi speciali.

Prevenzione del disagio

La scuola si propone di favorire il “benessere” dell’alunno in classe e nel

proprio ambiente socio-familiare; a tale scopo vengono attivati dei percorsi,

finalizzati ad aiutare o almeno a coadiuvare il cammino di crescita, spesso irto di difficoltà, che i bambini e i ragazzi intraprendono.

Educazione al rispetto - Prevenzione e contrasto del

cyberbullismo

In linea con le indicazioni contenute nel Piano Nazionale per l'educazione al

rispetto, di cui fanno parte le Linee Guida Nazionali (art. 1 comma 16 L.

107/2015) e Linee di Orientamento per la prevenzione e il contrasto del

cyberbullismo nelle scuole (art. 4 L. 71/2017), la nostra istituzione scolastica si

propone di promuovere una serie di azioni educative e formative finalizzate al

rispetto dei valori sanciti dall’art. 3 della Costituzione e volte all’approfondimento

di tematiche inerenti l’educazione alle pari opportunità e la prevenzione di

ogni forma di violenza e discriminazione. Attraverso il coinvolgimento e la

sensibilizzazione di studenti, docenti e genitori, la scuola, in sinergia con gli altri

Enti ed Istituzioni, si impegna a rispondere alle continue sfide educative e

pedagogiche, svolgendo un’attenta azione capillare di informazione sui temi

dell’educazione al rispetto reciproco e favorendo l’acquisizione delle competenze

necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole. Attraverso

iniziative di formazione e la progettazione di azioni finalizzate a sensibilizzare i


59

ragazzi ad un uso corretto della rete, la scuola si propone di prevenire e

contrastare fenomeni di bullismo e cyberbullismo.

Istruzione domiciliare

Il diritto all’istruzione è un diritto pieno ed esigibile, costituzionalmente

sancito, per coloro che sono temporaneamente impediti a frequentare la scuola

per motivi di natura sanitaria Per garantire il diritto allo studio, sancito dalla Costituzione e tenendo conto della direttiva dell’Ufficio Regionale per la Liguria

(Prot. n. 7333/A36 del 10/08/2015) e della nota del MIUR (Prot. n. 2939 del 28/04/2015), in presenza di alunni malati, qualora si verifichino le condizioni

previste dalla normativa (astensione prolungata dalla frequenza scolastica per un periodo non inferiore ai trenta giorni) e vi sia la richiesta della famiglia,

supportata dalla certificazione medica, verranno attivati progetti personalizzati di istruzione domiciliare. Il Consiglio di classe/interclasse elaborerà un progetto

didattico personalizzato, l’assistenza didattica domiciliare sarà prestata in presenza, l’orario delle lezioni domiciliari verrà definito nel rispetto dei bisogni

dell’alunno/a e in base alla disponibilità oraria dei docenti.

Scuola in ospedale

La scuola in ospedale è un servizio pubblico, offerto a tutti quegli alunni malati che, a causa dello stato patologico in cui versano, sono temporaneamente

costretti a sospendere la frequenza alle lezioni presso la scuola (per un periodo superiore a trenta giorni, con la certificazione medico-ospedaliera prevista dalle

norme). Tale servizio, attivo in tutti i maggiori ospedali o reparti pediatrici di

ogni regione, concorre a contrastare l’abbandono scolastico, dovuto alla malattia e all’ospedalizzazione, ed è parte integrante del programma terapeutico e

dell’obiettivo di umanizzazione del ricovero (C.M. n.353/1998). Al fine di garantire la piena possibilità di assolvere il diritto dovere di istruzione

e formazione, costituisce un impegno della scuola nei confronti degli alunni iscritti e delle loro famiglie informarli sulle modalità di fruizione di tale servizio e

provvedere alla sua eventuale realizzazione con i propri insegnanti o con insegnanti delle scuole viciniori.

Per gli alunni degenti in ospedale, dove non esistono sezioni scolastiche ospedaliere (presenti solo presso l’Istituto GASLINI di Genova), il servizio

scolastico potrà essere svolto, con le stesse modalità dell’Istruzione Domiciliare, dai docenti disponibili dell’Istituzione Scolastica di appartenenza dell’alunno, se

situata in zona viciniore all’ospedale, e/o da docenti di altra istituzione scolastica limitrofa all’ospedale di riferimento. Il percorso di scuola in ospedale e a domicilio

per alunni temporaneamente malati è scuola a tutti gli effetti e concorre alla


60

validazione dell’anno scolastico, purché efficacemente documentato (DPR n.122/2009, art.11).

Interventi di consolidamento e attività di potenziamento

La scuola deve creare le condizioni per l’uguaglianza, offrendo servizi

adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni familiari ed ambientali difficili. Si rende quindi necessario poter articolare l'attività scolastica in modo che siano

accettate e valorizzate le diversità, per assicurare a tutti gli alunni il conseguimento dei livelli minimi di apprendimento, nel rispetto dei personali

tempi di crescita e di sviluppo.

Per prevenire fenomeni di insuccesso scolastico e di disagio, l’Istituto

utilizza strategie operative e didattiche flessibili, diversificate e individualizzate; attua, inoltre, interventi di consolidamento, i cui obiettivi sono l’acquisizione di

un metodo di studio efficace, il recupero e il rafforzamento delle abilità linguistiche e logico-matematiche.

Per permettere ad ogni alunno di esprimere al massimo le proprie potenzialità

vengono proposti e realizzati percorsi e attività di approfondimento-potenziamento per valorizzare le eccellenze.


61

12 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA

“La mente non ha bisogno, come un vaso,

di essere riempita, ma, come legna,

di una scintilla che l’accenda e vi infonda l’impulso alla ricerca

e un amore ardente per la verità” PLUTARCO

Nell’ambito dell’autonomia didattica, allo scopo di arricchire, qualificare

ulteriormente e personalizzare l’offerta formativa, si affiancano attività progettuali che si integrano e si intersecano come tessere di un mosaico

educativo-curricolare, e che concorrono in modo coerente al raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici prestabiliti. Nel definire un’offerta formativa

quanto più ampia e qualificata, è importante ricordare che oggi la scuola non può trasformare le numerose sollecitazioni che le provengono da vari ambiti della

società in un moltiplicarsi di microprogetti più disparati, con lo scopo di definire

norme di comportamento specifiche per ogni situazione della vita degli studenti, nella quotidianità di tutte le loro esperienze. Diventa, invece, fondamentale

proporre progetti che educhino lo studente a fare scelte autonome, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori della società

in cui vive. La scuola deve affiancare al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere” e deve formare cittadini che siano nello stesso

tempo cittadini italiani, dell’Europa e del mondo.

Criteri di scelta dei progetti

I progetti vengono predisposti collegialmente dagli insegnanti sulla base delle scelte di indirizzo del PTOF, delle tematiche e delle peculiarità contestuali

ed in particolare sono correlati con gli esiti del Rapporto di autovalutazione di istituto. Sono, quindi, il risultato di scelte ponderate, che

tengono in considerazione le caratteristiche e le esigenze specifiche delle classi e della scuola, le risorse interne a disposizione e quelle esterne e la ricaduta

delle attività in termini educativi e didattici. Alla loro realizzazione collaborano anche Enti ed Associazioni esterni alla scuola.

In sintesi i principali criteri di scelta:

1. Aderenza:

Progetti che siano in linea con gli obiettivi di Esito e di Processo individuati nel Rapporto di Autovalutazione e indicati nel Piano di

Miglioramento


62

2. Coerenza: Progetti che si pongono obiettivi formativi presenti nel PTOF

3. Partecipazione: Progetti che presentano una elevata partecipazione in termini

numerici da parte delle classi e degli alunni coinvolti Progetti che coinvolgono più indirizzi e dai contenuti trasversali

4. Continuità: Progetti pluriennali già avviati nei precedenti anni scolastici e/o

realizzabili anche nei prossimi anni

5. Efficacia:

Progetti legati ai reali fabbisogni formativi degli studenti e sufficientemente integrati con le attività curriculari

6. Apertura al territorio, sinergie culturali: Progetti che hanno rapporti con Scuole, Enti locali, agenzie

formative, associazioni culturali accreditate, reti, protocolli di intesa,

convenzioni Progetti che hanno una valenza culturale ampia e servono ad

arricchire l'immagine della scuola nella sua interezza e sul territorio Progetti suggeriti dalla normativa vigente e dalle Istituzioni

(Ministero, Enti Locali ecc.)

Area logico-matematica

Progetti finalizzati a: Sviluppare e potenziare le capacità logico-

matematiche ed operative

Area linguistica Progetti finalizzati a:

sviluppare e consolidare le abilità linguistiche di base

comprendere i messaggi e saper comunicare

utilizzando la lingua straniera

Inclusione Progetti finalizzati a:

favorire l’inclusione di alunni stranieri favorire l’inclusione di alunni diversamente

abili e con bisogni educativi speciali prevenire la dispersione scolastica

garantire un’istruzione domiciliare e ospedaliera, qualora ve ne sia necessità

favorire l’ascolto dei bisogni dell’alunno (psicologa della scuola)


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Orientamento-accoglienza-

continuità

Progetti finalizzati a: favorire la conoscenza di sé e delle proprie

attitudini per una scelta consapevole della Scuola Superiore

concretizzare la continuità educativa orizzontale e verticale

prevenire il disagio e conseguire il successo formativo

favorire l’accoglienza e l’integrazione degli

alunni disabili e con bisogni educativi speciali favorire l’accoglienza degli alunni minori

adottati, volti all’integrazione e allo sviluppo psico-fisico degli stessi

Educazione alla cittadinanza attiva

Progetti finalizzati a: conoscere e praticare i diritti e i doveri

dell'uomo e del cittadino e il principio di uguaglianza tra gli uomini

saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e quindi saper

rispettare le regole, l'ambiente, gli altri, le cose

proprie e altrui maturare consapevolezza e responsabilità nei

confronti delle risorse naturalistiche, storiche e artistiche del proprio ambiente

Linguaggi artistici-espressivi-

tecnologici

Progetti finalizzati a: potenziare le abilità creative e manipolative

valorizzare vari linguaggi verbali e non verbali conoscere i linguaggi informatici finalizzati a un

nuovo modo di apprendere

favorire la didattica digitale creando nuovi ambienti ed opportunità di apprendimento

Sport Progetti finalizzati a: favorire la pratica sportiva e l’integrazione

supportare un sano processo di crescita

Dimensione europea

Progetti finalizzati a: favorire gli scambi culturali con paesi europei

(corrispondenza, eTwinning, gemellaggio)

Formazione e

aggiornamento del personale

Progetti finalizzati a:

favorire l’aggiornamento e la formazione attiva dei docenti e del personale ATA


64

Aree di progetto

La progettualità del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo

è organizzata, nelle finalità formative e nei contenuti, in aree di progetto, trasversali a tutti gli ordini di scuola; a ciascuna di queste aree corrispondono

mirate attività progettuali che si articolano in modo diversificato a seconda delle

classi interessate e che tengono conto, con particolare attenzione, degli alunni disabili e degli alunni con disturbi di apprendimento.

Uscite didattiche, viaggi d’istruzione e attività che

arricchiscono l’offerta formativa

I consigli di classe, i team docenti della scuola primaria e della scuola

dell’infanzia integrano e arricchiscono la pianificazione didattica annuale con un percorsi progettuali che si attuano attraverso uscite didattiche, viaggi di

istruzione e scambi con paesi esteri. Costituiscono per gli alunni un’opportunità di crescita la partecipazione a:

spettacoli organizzati incontri con esperti

visite guidate

viaggi d’istruzione attività sportive

concorsi

Si prevede per ogni uscita un numero congruo di accompagnatori (indicativamente uno ogni 15 allievi) e la presenza del docente di sostegno in

caso di partecipazione di allievi disabili.

Durante l’anno scolastico potranno essere attivate anche uscite sul territorio non programmate, ecc. in collaborazione con Enti e/o

Associazioni, ritenute, dagli insegnanti, efficaci e proficue per il raggiungimento degli obiettivi formativi e didattici.


65

Sintesi delle attività progettuali

AREA LOGICO-MATEMATICA E SCIENTIFICA

PROGETTO

DESTINATARI

Progetto di logica “Uno, due, tre … come,

quando, perché”

Scuola dell’Infanzia

(alunni dell’ultimo anno)

Progetto di “Consolidamento di

matematica” per le classi prime e seconde

Scuola Secondaria di primo grado

(Classi prime e seconde)

Progetto di “Consolidamento delle

competenze di matematica” in preparazione alla Prova Invalsi

dell’Esame Conclusivo del primo ciclo d’Istruzione


(Classi terze)

Progetto di “Rally di matematica”


Progetto di “Didattica capovolta” Scuola Secondaria di primo grado

AREA LINGUISTICA

PROGETTI

DESTINATARI

Progetto “Il pregrafismo. Evoluzione del gesto grafico”

Scuola dell’Infanzia (alunni dell’ultimo anno)

Progetto “Peter Pan … Volo sulle ali della fantasia!”

Scuola dell’Infanzia (alunni dell’ultimo anno)

Progetti “Inglese” Scuola dell’Infanzia


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(alunni dell’ultimo anno) Scuola Primaria


Progetto “Le parole e i numeri” Recupero e consolidamento delle competenze

linguistiche e logico-matematiche

Scuola Primaria

Progetto “Lettura”

Scuola Primaria Scuola Secondaria di primo

grado

Progetto “Parole in corso”

Consolidamento competenze di Italiano

Scuola Secondaria di primo

grado

Progetto di “Traguardo Invalsi Italiano”

Scuola Secondaria di primo grado (Classi terze)

Progetto “Carpe diem” Avvio alla lingua latina Scuola Secondaria di primo grado (Classi terze)

Progetto “Consolidamento Lingua francese”

Scuola Secondaria di primo

grado (Classi terze)

Progetto “Inglese con la British School"

Scuola Primaria


Progetto “Key for Schools” (KET) Secondaria di primo grado

(classi terze)

Progetto “The Big Challenge” Secondaria di primo grado

(classi prime e seconde)


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INCLUSIONE

PROGETTO

DESTINATARI

Progetto “Una scuola per tutti”

Scuola Primaria

Scuola Secondaria di primo grado (Studenti non italofoni)

Progetto “Acqua mediatrice di

comunicazione”

Scuola Primaria

Scuola Secondaria di primo grado (studenti con disturbi generalizzati)

Progetto “Inclusione e potenziamento”

Scuola Primaria

Progetto “Italiano L2-Comunicazione”


Progetto “Italiano L2-Metodo di studio”


Progetto “Logopedia” Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria


Progetto “Facciamo G.O.L. …insieme”


(alunni con B.E.S. e a rischio di dispersione scolastica)

Progetto “Star bene a scuola”.

Sportello di ascolto e supporto

psicologico


Scuola Primaria

Scuola Secondaria di primo grado (alunni e famiglie)


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ORIENTAMENTO- ACCOGLIENZA - CONTINUITÀ

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA

PROGETTI

DESTINATARI

Progetto “Orientamento” Scuola Secondaria di primo grado

Progetto “Accoglienza”

Scuola dell’infanzia Scuola Primaria

(alunni che usufruiscono dello scuolabus e alunni del prescuola)

Progetto “Continuità educativa tra i diversi ordini di scuola”

Scuola dell’Infanzia (alunni del terzo anno)

Scuola Primaria (classi prime e quinte)

Scuola Secondaria di primo grado (classi prime)

PROGETTI

DESTINATARI

Progetti in collaborazione con ASL 5, MIUR ed Ente Locale in relazione alla

tutela della salute: Orto in condotta

Che bello mangiare bene! La schiena va a scuola

Diario della salute Primo soccorso a scuola

Scegli tu

Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria

Scuola Secondaria di primo grado Docenti

Famiglie

Progetto “In viaggio … verso la cittadinanza attiva”

Fanno parte i seguenti progetti: “Prevenzione del Bullismo e del

Cyberbullismo” “Memoria e cittadinanza attiva”

Scuola Primaria (classi quinte) Scuola Secondaria di primo grado


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LINGUAGGI ARTISTICI-ESPRESSIVI-TEGNOLOGICI

“Rispetto e conservazione dei beni comuni”

“Laboratorio di italiano come L2 (per alunni non italofoni): la

lingua come strumento di comprensione e dialogo fra le

culture” “Contrasto alle ludopatie e

all'uso di videogame inadeguati”

Progetti “Educare alla legalità”

(in collaborazione con Arma dei Carabinieri, Polizia Locale, Polizia di

Stato, Polizia Postale, ecc.

Tutti gli studenti, le famiglie e i

docenti dell’Istituto Comprensivo

Progetto “Icaro” Scuola Secondaria di primo grado

(Classi terze)

PROGETTI

DESTINATARI

Progetto “I colori nell’arte. L’acqua fonte di vita”


Progetto “Fare quadrato”

Scuola Primaria


Progetto “ISA 20 in musica”

(Liguria in musica)


Scuola Primaria Scuola Secondaria di primo grado

Progetto “Curriculum Coding”

Scuola Primaria

Progetto “Laboratorio di design: dalla

progettazione alla stampa di un prototipo”

Scuola Secondaria di Primo Grado

(alunni delle classi terze)


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SPORT

DIMENSIONE EUROPEA

Progetto “Erasmus+” KA219 “Progetti per imparare

insieme”

Progetto dell’Unione Europea co-

finanziato dall’Agenzia Nazionale

Erasmus+ INDIRE

Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria


I progetti saranno aggiornati tutti gli anni, entro il mese di ottobre, in

relazione alle esigenze formative ed educative degli alunni e alle risorse umane e finanziarie dell’istituzione scolastica. Le summenzionate

attività progettuali potranno, pertanto, subire delle variazioni nel corso

del triennio di riferimento.

PROGETTI

DESTINATARI

Progetto “Giochiamo con il corpo” Scuola dell’Infanzia

Progetto “Io compagno della Pallavolo”

Scuola Infanzia (alunni di 5 anni)

Scuola Primaria (tutte le classi)

Progetto “Preparazione ai campionati

studenteschi. Atletica leggera”


Progetto “In nuoto e le sue tecniche

essenziali mirate al controllo del corpo in ambiente acquatico”



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13 AREA DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E

DELLA COMUNICAZIONE

La nostra scuola attenta a cogliere i cambiamenti sociali, economici e

tecnologici del contesto in cui opera, sente la necessità di investire risorse umane e materiali nell’innovazione delle tecnologie e della comunicazione. Questo

significa non solo migliorare e modernizzare le proprie infrastrutture, ma anche rimodulare metodologie didattiche e ambienti di apprendimento, nella

convinzione di fornire nuovi stimoli e motivazioni ai processi di insegnamento/apprendimento, favorendo nello stesso tempo l’integrazione degli

alunni con B.E.S. Per tale motivo l’istituto ha promosso azioni specifiche, quali:

candidatura, tramite presentazione di progetto, per l’accesso ai

finanziamenti PON (Programma Operativo Nazionale) “Per la scuola - competenze e ambienti di apprendimento” (Avviso Prot.n.

AOODGEFID/9035 13 luglio 2015, Azione - 10.8.1 Dotazioni tecnologiche

e laboratori - Sotto Azione 10.8.1.A1 Realizzazione rete LAN/WLAN). Il programma fornisce alle scuole la possibilità di accedere alle risorse

comunitarie per migliorare il sistema nel suo complesso: interviene sul contrasto alla dispersione scolastica sul miglioramento della qualità del

sistema istruzione, potenziando gli ambienti per l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo

di innovazione e digitalizzazione della scuola (modernizzazione dei laboratori e miglioramento delle infrastrutture).

Grazie a questo finanziamento, l’istituzione scolastica ha dotato il plesso della scuola secondaria di primo grado di una rete WLAN che garantisce la

copertura wifi di tutte le classi e ha consentito l’introduzione del registro elettronico e l’utilizzo di Internet per la didattica.

candidatura, tramite presentazione di progetto, per l’accesso ai

finanziamenti PON (Programma Operativo Nazionale) “Per la Scuola-

competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 (Nota Prot.n. 12810 15 ottobre 2015). Il progetto nasce dall’esigenza di dare

vita a nuovi spazi e modalità per l’apprendimento che sappiano coniugare l’innovazione tecnologica con metodologie collaborative e laboratoriali

centrate sia sul lavoro del singolo sia sulla collaborazione tra allievi e tra allievi e docenti. Utilizzando le aule aumentate e i laboratori mobili si

potranno sfruttare tutte le potenzialità comunicative, didattiche e sociali offerte dall’innovazione tecnologica dando nuova centralità a insegnanti e

studenti.


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Avendo ricevuto, recentemente, l’autorizzazione del suddetto progetto, al più presto saranno acquistati nuovi dispositivi digitali che arricchiranno

l’istituzione scolastico.

Adesione al progetto “CL@SSI 2.0.”, nato per volontà della Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi (DGSSSI) del

MIUR, in accordo con gli Uffici Scolastici Regionali e supportato dall’attività di A.N.S.A.S (ex INDIRE) e Università, in relazione al piano di sostegno

dell’Innovazione Digitale. Il Progetto, finalizzato all’innovazione della didattica tradizionale

attraverso un uso consapevole delle tecnologie, consente l’allestimento di classi tecnologicamente avanzate.

Adesione al progetto “Atelier creativi” Bando prot. n. 5403 del 16

marzo 2016 che ha ottenuto il finanziamento per poter allestire un

laboratorio con attrezzature innovative. Attualmente, con la prima parte dei finanziamenti, sono stati acquistati: 3 stampanti 3D e 2 fotocamere

digitali. Il progetto è ancora in fase di attuazione.

Adesione al portale “Scuola in chiaro”: il MIUR, attraverso una semplificazione del lavoro delle segreterie e una maggiore informazione

alle famiglie che stanno per iscrivere i loro figli a scuola, fornisce dati continuamente aggiornati su ogni singola scuola e facilita di conseguenza

la scelta delle famiglie.

Attivazione del registro on-line.

Attivazione del sito dell’istituzione scolastica: www.istitutocomprensivobolano.gov.it tramite il quale la scuola comunica

con gli stakeholder, una finestra sul mondo che consente di informare e

aggiornare in tempo reale sulla vita e sulle attività scolastiche.

Utilizzo di uno spazio cloud, su Google Drive, dedicato alla scuola che permette di condividere, archiviare e aggiornare materiali e

documentazione didattica.

Utilizzo delle Google App for Education.

Un sistema di mailing istituzionale favorisce la comunicazione interscolastica in tempo reale fra i docenti della scuola, permettendo un

dialogo continuo e la dematerializzazione di parte della documentazione cartacea.

http://www.istitutocomprensivobolano.gov.it/


73

14 PROGETTO TRIENNALE PER IL PIANO

NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Piano

Nazionale

Scuola

Digitale

2016-2019


74

Premessa

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), valido fino al 2020, è il

documento adottato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (D.M. n. 851 del 27/10/2015), per costruire una strategia

complessiva di innovazione della scuola italiana per inserire il proprio sistema educativo nell’era digitale.

È una delle azioni fondamentali della Legge 107/2015 e al comma 58 definisce gli obiettivi strategici, perseguendo l’innovazione del sistema

scolastico e le opportunità dell’educazione digitale.

Il Piano è strutturato su dei nuclei fondamentali: dotazioni hardware (strumenti), attività didattiche (competenze, contenuti) e formazione degli

insegnanti (formazione e accompagnamento).

Strumenti

Gli strumenti, previsti dalle azioni da #1 a #13 del PNSD, rappresentano

le condizioni che abilitano le opportunità della società dell’informazione e

mettono le scuole nelle condizioni di praticarle.

Accesso e connessione: sono favoriti attraverso la fibra ottica, la connettività Wi-Fi e il cablaggio interno delle scuole

Spazi e ambienti di apprendimento: mettendo insieme la disponibilità di tecnologie e le competenze abilitanti, mirano a facilitare apprendimenti

attivi e laboratoriali, sviluppando nuovi modelli di interazione didattica utilizzando la tecnologia

Amministrazione digitale: riguarda la gestione dell’organizzazione scolastica attraverso il rafforzamento di servizi digitali innovativi

Identità digitale: si raggiunge fornendo un profilo digitale al personale della

scuola e agli studenti

Competenze e contenuti

Le azioni da #14 a #18 del PNSD mirano alla definizione di una

matrice comune di competenze digitali di ogni studente e prospettano i docenti come facilitatori di percorsi didattici


75

innovativi, tendono al coinvolgimento degli studenti con format didattici innovativi per giungere all’innovazione dei curricoli

scolastici. Le azioni #22, #23 e #24, hanno come obiettivo l’incentivazione dell’utilizzo di contenuti digitali di qualità e la

promozione dell’innovazione. Competenze degli studenti: migliorare le competenze relative alla

comprensione e alla produzione di contenuti complessi e articolati; sviluppare l’alfabetizzazione informativa e digitale; riconoscere il

ruolo dell’informazione e dei dati nello sviluppo di una società interconnessa; introdurre al pensiero logico e computazionale e

facendo pratica con gli aspetti operativi delle tecnologie; essere fruitori consapevoli di ambienti e strumenti digitali, ma anche

produttori, creatori, progettisti. Contenuti digitali: creare le condizioni affinché i contenuti digitali

divengano regola nella scuola con la realizzazione di archivi

digitali scolastici.

Formazione e accompagnamento

Il PNSD prevede la realizzazione di percorsi di formazione pluriennali centrati sull’innovazione didattica, e di azioni di accompagnamento della

comunità scolastica Formazione del personale: si programmerà la formazione per i neoassunti,

la formazione iniziale e quella in servizio per l’innovazione didattica e organizzativa, l’assistenza tecnica, tenendo conto delle tecnologie digitali

per la costruzione di nuovi paradigmi educativi e come mezzo per la progettazione operativa delle attività, con l’obiettivo di passare dalla scuola

della trasmissione a quella dell’apprendimento Accompagnamento: si attua attraverso la nomina di un Animatore Digitale

e del Team per l’innovazione in ogni Istituto, attraverso la formazione interna, con il coinvolgimento della comunità scolastica e la creazione di

soluzioni innovative.

Azioni già intraprese dalla Scuola

Il nostro Istituto scolastico è composto da tre plessi compresi

all’interno di un’area verde recintata: la Scuola dell’Infanzia, situata


76

nel nuovo edificio; la Scuola Primaria, in edificio prefabbricato e in attesa di entrare nel nuovo plesso costruito, è al momento dotata

di connessione Wi-Fi; la Scuola Secondaria di primo grado, dotata di rete LAN-WLAN, Wi-Fi, laboratorio di informatica e con un atelier

digitale in fase di realizzazione. La nostra scuola è da tempo attiva nel processo di innovazione

digitale in tutti e tre i settori previsti dal PNSD. Per quel che riguarda gli strumenti, la scuola ha partecipato ai bandi PON–FESR

mirati l’allestimento di spazi e ambienti di apprendimento, con il laboratorio di informatica e la trasformazione di alcune aule

tradizionali in aule laboratoriali e multimediali dotate di LIM e connesse a internet. Dal punto di vista dell’accesso alla rete, è da

sottolineare la realizzazione e della rete LAN-WLAN, e Wi-Fi. La progettazione, la manutenzione e l’aggiornamento del sito

istituzionale della scuola, hanno dato la possibilità di

dematerializzare moltissima documentazione mettendola a disposizione del personale e dell’utenza scolastica (modulistica,

albo pretorio, avvisi e circolari, bandi, ecc.). A cura del D.S., già da alcuni anni, è stata attivata una rete di comunicazione e uno

spazio cloud, attraverso l’utilizzo di mailing list, dedicata al personale della scuola per la diffusione di avvisi, circolari,

convocazioni e altri documenti. Per le competenze e i contenuti digitali, il Collegio Docenti da vari

anni sceglie materiali didattici e libri di testo che siano fruibili anche nella versione digitale fornita dalle case editrici, con espansioni,

esercizi interattivi e ulteriori contenuti per Pc e per LIM. Per ciò che concerne la formazione e l’accompagnamento, la scuola

ha provveduto alla nomina del ruolo di Animatore digitale, che con la stesura del presente progetto sulla Scuola digitale, da inserire

nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), ha dato avvio alle

attività previste dal PNSD.

Azioni che la scuola intende intraprendere

Strumenti: Partecipazione a bandi PON pubblicati in futuro; attuazione dei bandi PON già finanziati e loro pubblicizzazione;

definizione di un coordinamento delle figure destinate alla

manutenzione delle attrezzature e regolamentazione dell’uso delle attrezzature della scuola; creazione di uno spazio dedicato al PNSD sul

sito della scuola, per informare utenza e personale sulle iniziative che


77

la scuola intenderà portare avanti; realizzazione di un cloud di Istituto usando servizi gratuiti presenti in rete (G.A.F. E.).

Competenze e contenuti: sostegno ai docenti nell’uso di strumenti informatici, sussidi didattici, software educativi e applicazioni web utili

per la didattica e la professione, per l’utilizzo di software open source; creazione di una sezione sul sito della scuola su cui pubblicare un

repository (ovvero un elenco di risorse presenti sul web, portali, siti, o software, app e tutto ciò che può servire per la didattica e la formazione

in servizio) dedicato ai docenti; partecipazione a progetti nazionali e internazionali (e-Twinning, Erasmus+); partecipazione a concorsi che

promuovono la cultura digitale Formazione e accompagnamento: attivazione di percorsi di

formazione istituzionali per l’A.D, il Team , 10 docenti, Il D.S. il D.S:G:A. e il personale A.T.A. Attivazione di percorsi di formazione

aperti agli insegnanti della scuola, utilizzando le competenze interne

ma anche in collaborazione con altri Istituti.


78

PNSD per il triennio 2016-2019

Di seguito il piano di massima del lavoro previsto per i prossimi tre anni

la cui calendarizzazione non dovrebbe essere rigida e vincolante ma

piuttosto fungere da guida ed essere adattabile di anno in anno, alle

singole classi e agli insegnanti.

A.S. 2016/2017

FORMAZIONE INTERNA

A.S. 2016/2017

FORMAZIONE INTERNA

1. Formazione di 27 docenti relativa alla “Flipped

Classroom”, per un totale di 12 ore

2. Formazione di tutto il Collegio Docenti relativa

al tema “Dalla progettazione didattica alla

certificazione delle competenze”

3. Formazione specifica del D.S., del D.S.G.A,

dell'A.D., di 3 docenti del team per

l’innovazione, di 10 docenti e del personale ATA

4. Adesione a corsi e convegni in presenza ed

online

5. Partecipazione a comunità di pratica in rete con

altri AD

6. Coinvolgimento all’utilizzo di testi digitali e

classi virtuali

7. Somministrazione di questionario on-line per

rilevare bisogni formativi

8. Partecipazione ai bandi nazionali, europei e

internazionali in collaborazione con altre figure

di sistema


79

A.S. 2016/2017

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA

A.S. 2016/2017 COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ

SCOLASTICA

1. Confronto con il Team per l’innovazione e con

tutti i docenti per rilevare le necessità e le

attitudini della nostra scuola

2. Creazione di una cartella condivisa

contenente file di interesse sui temi del PNSD

dove raccogliere e documentare le diverse

esperienze

3. Segnalazione sul sito di eventi e opportunità

forniti in ambito digitale

4. Creazione di cartelle e documenti DRIVE

condivisi contenenti il lavoro delle singole

classi

5. Programmare incontri con i genitori delle

classi coinvolte in progetti particolari per far

conoscere le modalità di lavoro

6. Programmare incontri con la Polizia postale

sui temi della sicurezza in rete e sulla

netiquette, sia per gli alunni che per i genitori


80

A.S. 2016/2017

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

A.S. 2016/2017 CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

1. Scegliere un sistema integrato di comunicazione

(Google Apps for Education)

2. Concordare all’interno del Collegio degli incontri

di auto formazione e di scambio di buone

pratiche relative all’utilizzo di materiali,

strumenti e reti digitali

3. Fare un piano di attività relative al pensiero

computazionale (attuabili già a partire dalla

Scuola dell’Infanzia)

4. Partecipazione ad eventi e progetti istituzionali

(ora del codice – settimana digitale ecc.)

5. Ampliare le esperienze di scambio con altre

scuole (utilizzo di eTwinning o altri strumenti)

6. Sperimentare innovazioni didattiche (classe

capovolta e/o altre metodologie)

7. Raccogliere, documentare e condividere le

diverse esperienze

8. Utilizzo del registro elettronico


81

A.S. 2017/2018

FORMAZIONE INTERNA

A.S. 2017/2018

FORMAZIONE INTERNA

1. Rilevamento dei bisogni formativi tramite

questionario interno

2. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione

della didattica digitale, del pensiero computazionale

e del coding nella didattica

3. Formazione specifica per l’utilizzo di software

didattici e in particolare di Google Classroom

4. Somministrazione di questionari ai docenti per

rilevare i bisogni formativi

5. Partecipazione alla rete territoriale e nazionale

Animatori digitali

6. Azione di segnalazione di eventi/opportunità

formative in ambito digitale

7. Formazione dei docenti per usare gli strumenti

tecnologici in dotazione

8. Progettazione di percorsi didattici basati sulla

didattica per competenze

9. Partecipazione a progetti internazionali (eTwinning,

Erasmus+)

10. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed

internazionali


82

A.S. 2017/2018


A.S. 2017/2018 COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA

1. Attivazione degli account digitali di tutti gli

insegnanti e degli studenti attraverso l’utilizzo

della piattaforma G-Suite

2. Allestimento, organizzazione e utilizzo dell’Atelier

digitale

3. Implementazione del sito internet istituzionale

della scuola

4. Implementazione di nuovi spazi cloud per la

didattica

5. Coordinamento con staff di direzione, figure di

sistema e assistenti tecnici

6. Eventi aperti al territorio, con particolare

riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del

PNSD come: cittadinanza digitale, sicurezza, uso

dei social network, educazione ai media,

cyberbullismo

7. Partecipazione a comunità eTwinning


internazionali anche attraverso accordi di rete con

istituzioni scolastiche, enti, associazioni,

università


83

A.S. 2017/2018


A.S. 2017/2018 CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

1. Stimolare e diffondere la didattica project-based

2. Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un

ambiente digitale con metodologie innovative

3. Potenziamento di Google apps for Education: utilizzo

di Google Classroom

4. Creazione di repository disciplinari di video per la

didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della

comunità docenti

5. Cittadinanza digitale

6. Costruire curricola verticali per l’acquisizione di

competenze digitali, soprattutto trasversali

7. Potenziamento delle aule 2.0


84

A.S. 2018/2019

FORMAZIONE INTERNA

A.S. 2018/2019

FORMAZIONE INTERNA

1 Monitoraggio attività e rilevazione del livello di

competenze digitali acquisite

2. Partecipazione alla rete territoriale e nazionale Animatori

digitali

3. Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative

in ambito digitale

4. Progettazione di percorsi didattici basati sulla didattica

per competenze

5. Progettazione di percorsi di e-learning tramite utilizzo di

piattaforme online

6. Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo

di dispositivi individuali (BYOD)

7. Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale

8. Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da

sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi

9. Partecipazione a progetti internazionali (e-Twinning,

Erasmus+)


internazionali


85

A.S. 2018/2019


A.S. 2018/2019 COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA

1. Costruire un portfolio per certificare le competenze

acquisite

2. Cogliere opportunità che derivano dall’uso consapevole

della Rete per affrontare il problema del digital divide,

legato alla mancanza di competenze in ambito ICT e Web

3. Mettere a disposizione della comunità risorse didattiche

gratuite in modalità telematica

4. Sperimentare soluzioni hardware e software sempre più

innovative e condivisione delle esperienze

5. Realizzare una comunità online con famiglie e territorio,

attraverso servizi digitali, che potenzino il ruolo del sito

web della scuola e favoriscano il processo di

dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia

6. Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di

sistema e con gli assistenti tecnici


internazionali anche attraverso accordi di rete con

istituzioni scolastiche, enti, associazioni, università


86

A.S. 2018/2019


A.S. 2018/2019


1. Stimolare e diffondere la didattica project-based

2. Creazione di repository disciplinari di video per

la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura

della comunità docenti

3. Partecipazione ad eventi/workshop/concorsi sul

territorio

4. Utilizzare risorse educative aperte (OER) e

costruzione di contenuti digitali

5. Collaborazione e comunicazione in rete: dalle

piattaforme digitali scolastiche alle comunità

virtuali di pratica e di ricerca

6. Potenziamento delle aule 2.0 e creazione di aule

3.0


87

15 FORMAZIONE

La legge 107/2015, nella prospettiva di una piena attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, richiede ad ogni scuola di

elaborare un Piano dell'offerta formativa (riferito agli anni scolastici 2016-17, 2017-18, 2018-19), che contenga tutte le scelte curricolari, di

organizzazione, di gestione delle risorse umane, ivi compresa la progettazione delle azioni formative per il personale in servizio.

Il nuovo quadro di sistema

La formazione in servizio "obbligatoria, permanente e

strutturale" è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita

professionale di chi in esso opera. Lo sviluppo di un sistema di opportunità formative per i docenti e per tutti

gli operatori scolastici è una responsabilità pubblica prioritaria ed in questa

visione si inserisce l'incremento di fondi destinati alla formazione, sia in forma di carta elettronica per i singoli docenti (v. DPCM 23 settembre 2015),

sia come risorse per l'organizzazione delle attività formative (art. 1, comma 125 della legge 107 cit.).

Il MIUR, a partire dall'esercizio finanziario 2016, metterà annualmente a

disposizione delle scuole, singole o associate in rete, risorse certe per accompagnare le politiche formative di istituto e di territorio. Sono in fase di

predisposizione alcune linee di azione nazionali, mirate a coinvolgere un numero ampio di docenti nei seguenti temi strategici:

le competenze digitali e per l'innovazione didattica e metodologica

le competenze linguistiche l'inclusione, la disabilità, l'integrazione, le competenze di cittadinanza

globale

il potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e comprensione, alle competenze logico-argomentative degli

studenti e alle competenze matematiche la valutazione

Le azioni nazionali, che arricchiscono i piani di istituto, coinvolgeranno, a partire

dalla formazione di figure strategiche (come nel caso dell'inclusione e del Piano Nazionale Scuola Digitale), i docenti in grado di accompagnare i colleghi nei

processi di ricerca didattica, di formazione sul campo, di innovazione in aula.


88

Le iniziative formative, ai diversi livelli, si riferiranno ai docenti, al personale tecnico-amministrativo e ausiliario, ai dirigenti scolastici.

Si prevedono azioni formative rivolte a: docenti neo-assunti (con impegno a far "crescere" l'attenzione ai processi

interni di accoglienza e prima professionalizzazione) gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al

PdM); docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e

innovazione metodologica (nel quadro delle azioni definite nel PNSD) consigli di classe, team docenti, personale comunque coinvolto nei

processi di inclusione e integrazione insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative,

prefigurate dall'istituto anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla legge 107/2015

figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della

sicurezza, prevenzione, primo soccorso, ecc. anche per far fronte agli obblighi di formazione di cui al D.lgs. 81/2008

L’istituto aderisce ai succitati percorsi formativi che saranno attivati dal

MIUR e nel contempo promuoverà, in relazione alle disponibilità finanziarie, percorsi di formazione sulle seguenti tematiche:

Le competenze metodologico-didattiche: didattica delle discipline, didattica per competenze, didattica argomentativa (in particolare saranno

favorite le strategie metodologiche relative alla comprensione del testo e all'insegnamento della matematica)

Processi di inclusione e didattica inclusiva Lingua italiana L2 per studenti stranieri

I curricoli scolastici all’interno della programmazione in verticale (continuazione del lavoro già avviato negli ultimi anni scolastici)

Le competenze informatiche e la didattica digitale

Tematiche rientranti nel progetto Erasmus plus La sicurezza in ambito lavorativo

Le competenze comunicative e di mediazione relativamente al rapporto allievi-docenti e famiglie-docenti

Nuovo Regolamento Privacy (GDPR 679/2016)

La formazione del personale ATA verterà sulle seguenti tematiche: Procedure segreteria digitale

Normativa relativa all’amministrazione trasparente, albo pretorio, nuovo regolamento di contabilità

Sicurezza nei luoghi di lavoro Tematiche relative alla gestione amministrativa


89

Nuovo Regolamento Privacy (GDPR 679/2016)

La scuola si premura di raccogliere e aggiornare periodicamente le esperienze formative del personale: i docenti vengono invitati a compilare un modulo on

line, appositamente predisposto, attraverso il quale possono dichiarare non solo i titoli conseguiti nei vari ambiti didattici e disciplinari (master, corsi di

perfezionamento, abilitazioni) ma anche le competenze specifiche maturate attraverso l’esperienza, la frequenza di corsi di aggiornamento e l’auto

formazione. Ciò permette di avere una chiara mappa delle risorse interne e consente, attraverso un’attenta selezione, di impostare una valida valorizzazione

delle risorse stesse, in base alle esigenze dell’Istituto, sia attribuendo incarichi di responsabilità e ruoli di referenza in specifici contesti (BES, inclusione,

informatica, continuità, rapporti con il territorio, sicurezza, organizzazione) sia impostando progetti di recupero e potenziamento nonché, in generale, di

arricchimento dell’offerta formativa, destinati agli alunni.

Piano di formazione 2016/2017

Unità formative sulla didattica per competenze (24h)

“Dalla progettazione didattica alla certificazione delle competenze:

strumenti e modelli”

Formatore: esperto esterno

Destinatari: collegio dei docenti

Tempi di formazione con esperto: 6h

Raccordo con RAV: implementazione della didattica per competenze come

obiettivo di processo al fine di incidere anche sulla priorità rilevata che consiste

nel miglioramento degli esiti invalsi delle prove di matematica

Obiettivi: Progettazione didattica del curricolo per competenze

Integrazione della didattica dei contenuti e dei saperi, riferiti ai nuclei fondanti

delle discipline, con modalità interattive e costruttive di apprendimento per

arrivare alla costruzione, alla valutazione e alla certificazione di competenze.

Modalità: Introduzione teorica / laboratorio

6h didattica per competenze con esperto


90

2h di approfondimento personale del materiale inviato dal formatore

Dipartimenti- 6h dedicate al confronto tra i docenti per la progettazione di

due unità interdisciplinari (una per quadrimestre), alle attività di verifica e

valutazione

costruzione di unità interdisciplinari 8h (4h per ciascuna delle due unità

didattiche interdisciplinari), ciascun docente è impegnato nell’elaborazione

della sua parte tenendo presente la specificità della proprio

disciplina/ambito disciplinare e dell’unitarietà del progetto

verifica e valutazione 2h

Unità formativa sulla didattica digitale (14h)

“Innovazione didattica”


Destinatari: 26 docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado


Raccordo con RAV: implementazione della didattica digitale come obiettivo di

processo al fine di creare ambienti di apprendimento motivanti per gli alunni per

incidere anche sulla priorità rilevata che consiste nel miglioramento degli esiti

invalsi delle prove di matematica.

Obiettivi: progettare e realizzare attività didattiche interattive e

coinvolgenti per gli studenti

Sfruttare a pieno gli strumenti digitali a disposizione delle scuole e anche a

disposizione di molti studenti a casa.


12 h con esperto dedicate al tema della “Flipped classroom!”

2h di approfondimento personale del materiale del corso

Utilizzazione didattica digitale nella didattica quotidiana


91

Piano di Miglioramento – scuola primaria (25h)

Formatori:

1 docente interno esperto nell’area linguistica e storico-geografica,

individuato dal Collegio dei docenti

1 docente interno esperto nell’area logico-matematica individuato dal


Destinatari: docenti della scuola primaria

Raccordo con RAV: migliorare gli esiti delle prove invalsi di matematica

attraverso percorsi di miglioramento delle competenze relative alla

comprensione del testo e all’ambito logico-matematico

Ambiti coinvolti: ambito linguistico, logico-matematico e storico geografico

Fasi del percorso (svolte durante le ore di programmazione da ottobre

a maggio):

8 h con docenti tutor dedicate alla progettazione di attività didattiche

inerenti alla lettura, alla comprensione di testi vari, alla elaborazione di

percorsi di logica e di matematica,

8 h confronto con i tutor, dedicate a:

o discussione dei risultati delle prove di verifiche

o Tabulazione dei dati

o Curvatura degli interventi

o Verifica e valutazione

9h dedicate allo studio personale e alla realizzazione in classe del piano

di miglioramento

Sono stati anche attivati i seguenti percorsi di formazione per i docenti

interessati, utilizzando personale interno:

Didattica e LIM (4h)

Inclusione e TIC (2h) Piattaforme per la didattica (2 h)


92



“Dai traguardi formativi alla progettazione e valutazione per competenze”






nel miglioramento degli esiti invalsi.

Obiettivi: Progettazione e valutazione delle competenze



arrivare alla costruzione, alla valutazione e alla certificazione di competenze.


8 h didattica per competenze con esperto

2 h di approfondimento personale del materiale inviato dal formatore

dipartimenti – 6 h dedicate al confronto tra i docenti per la progettazione

di due unità interdisciplinari (una per quadrimestre), alle attività di verifica

e valutazione



della sua parte tenendo presente la specificità della propria



Corso di formazione sulla sicurezza informatica (6h)

“IT Security”

Formatore: esperto interno


93

Destinatari: docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado che ne

hanno fatto richiesta


Obiettivi: gestire una connessione di rete sicura e proteggere in modo

adeguato dati e informazioni in ambito lavorativo.

Sviluppare le competenze fondamentali per un uso sicuro delle Tecnologie

dell'Informazione e della Comunicazione.


6h con esperto dedicate al tema della “IT Security”

approfondimento personale del materiale del corso

laboratorio sulla sicurezza informatica e l’uso protetto degli strumenti di

comunicazione online


Tutor:











a maggio):







94




9 h dedicate allo studio personale e alla realizzazione in classe del piano

di miglioramento



“La lingua italiana come competenza trasversale”






nel miglioramento degli esiti invalsi, in particolare rivolta alla comprensione delle

diverse tipologie testuali correlate alle discipline di insegnamento.

Obiettivi: l’implementazione della competenza di lingua italiana in

rapporto all’apprendimento correlato alle diverse discipline.



arrivare al miglioramento della comprensione delle diverse tipologie testuali

correlate alle discipline di insegnamento.


5h didattica per competenze con esperto

6h di approfondimento personale del materiale inviato dal formatore

dipartimenti – 6 h dedicate al confronto tra i docenti per la progettazione

di due unità interdisciplinari (una per quadrimestre), alle attività di verifica

e valutazione




95

della sua parte tenendo presente la specificità della propria



Corso di formazione sulla privacy (2h)

“Nuovi adempimenti in materia di privacy per le istituzioni scolastiche

(GDPR 679/2016)”




Obiettivi: gestire in modo corretto e sicuro i dati personali e sensibili in

ambito scolastico.

Gestione dei dati personali e sensibili alla luce delle nuove disposizioni sulla

privacy contenute nel decreto legislativo n. 101 del 10 agosto 2018 che adegua

il vecchio Codice della Privacy al Regolamento Europeo UE 2016/679 del 25

maggio 2018.

Modalità: Introduzione teorica

2h con esperto dedicate al tema delle nuove disposizioni legislative in

materia di “privacy”

approfondimento personale del materiale del corso


Tutor:







96






a maggio):









9 h dedicate allo studio personale e alla realizzazione in classe del piano

di miglioramento


97

16 ORGANICO DELL’AUTONOMIA

Per la definizione delle necessità di organico si fa riferimento ai dati relativi alle iscrizioni per l’anno scolastico 2017/2018 in quanto la scuola, attualmente,

non dispone di previsioni per il triennio di riferimento sia riguardo al numero di alunni in generale sia riguardo al numero di alunni disabili.

Organico scuola dell’infanzia

6 posti comuni

1 posto di sostegno (12,30h) 4.30h Religione Cattolica

Organico scuola primaria

32 posti comuni (di cui 2 e 3h di potenziamento)

7 posti di sostegno 1 posto e 12h di Religione Cattolica

Organico scuola secondaria di primo grado

Lettere – A022 5 cattedre intere e 12h

Matematica – A028 3 cattedre intere e 6h Inglese – AB25 2 cattedre intere 12h

Francese - AA25 1 cattedra intera e 2h Educazione tecnica - A060 1 cattedra intera e 2h

Educazione artistica - A001 1 cattedra intera e 4h Educazione fisica - A049 1 cattedra intera e 2h

Educazione musicale - A030 1 cattedra intera e 2h Religione Cattolica 10 h

Attività di studio assistito 9h

Sostegno 1 cattedra intera

Organico Personale ATA

1 posto DSGA

3 posti Assistenti amministrativi +6h 12 Collaboratori scolastici + 27h

Si evidenzia la necessità di un ulteriore assistente amministrativo per far fronte al costante aumento del carico di lavoro e un posto intero di


98

collaboratore scolastico (in sostituzione delle 27h) per rispondere proficuamente alle necessità dei vari plessi.

Organico potenziato all’interno dell’organico dell’autonomia

Scuola primaria:

3 posti comuni 1 posto di sostegno

Scuola secondaria:

Si precisa che, in base ai risultati del Rapporto di Autovalutazione e alle necessità del piano di miglioramento, l’istituzione scolastica avrebbe necessità di poter

usufruire di docenti di matematica, richiede, pertanto, 1 cattedra A028

matematica. Attualmente dispone di 1 cattedra di lingua Inglese.

Piano di utilizzazione dell’organico di potenziamento

I docenti di potenziamento saranno utilizzati per:

supplenze brevi (fino a 10 giorni) supporto all’inclusione e per il progetti di ampliamento dell’offerta

formativa: o progetti di logica (docenti scuola primaria)

o comprensione del testo (docenti scuola primaria) o Progetti di Italiano L2

o consolidamento e potenziamento di lingua inglese o progetti inclusione

Il succitato utilizzo dei docenti potrà subire delle variazioni in relazione alle

esigenze organizzative dell’istituzione scolastica.


99

17 RAPPORTI CON IL TERRITORIO

“Ci vuole un villaggio per crescere un bambino”

Proverbio africano

Formare il bambino che cresce è lo scopo prioritario che viene perseguito

a casa dai genitori che educano i figli, e a scuola dai docenti che, attraverso un’azione sinergica a livello formativo ed educativo, costruiscono un percorso

didattico – cognitivo che accompagnerà lo studente durante un intero anno di

vita scolastica. Consideriamo, quindi, fondamentali per la crescita dei nostri studenti tutte le reti sociali presenti all’interno della nostra scuola e fuori di essa:

i contatti con i genitori, che riteniamo una grande risorsa, e i legami tra la scuola e la comunità di cui facciamo parte.

Territorio e capitale sociale

L’Istituto scolastico è inserito in un contesto territoriale fonte di risorse

sociali, culturali, storiche e ambientali che arricchiscono la nostra offerta formativa. Pertanto è costantemente ricercata la collaborazione con associazioni

ed enti che possano migliorare e ampliare la formazione degli alunni stessi.

Gli Enti e le Associazioni con cui l’istituzione scolastica collabora sono i seguenti:

ASSESSORATO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE E ASSESSORATO ALLA

CULTURA (Comune di Bolano) Intervengono assicurando rapporti di collaborazione e di scambio culturale con

la Biblioteca e finanziando alcuni progetti, tra cui il fondamentale “Progetto Accoglienza”.

SERVIZI SOCIALI (Comune di Bolano)

Interviene con: ausiliari e/o educatori per portatori di disabilità

mediatori culturali

progetti

PUBBLICA ASSISTENZA - AVIS Gestisce:

Interventi di recupero (doposcuola) in collaborazione con i Servizi Sociali e gli insegnanti dell’Istituto

Scambi multinazionali per corsi di lingue


100

Stampa e pubblicazione del giornalino scolastico, quando viene realizzato, e del calendario della scuola

Servizi di volontariato (la scuola intende farsi promotrice di azioni di sensibilizzazione per promuovere nel territorio “una coscienza del

volontariato” come percorso di autoformazione)

ASSOCIAZIONE “NUOVE GENERAZIONI ONLUS” L’Associazione, nata nel 2014, ha come obiettivo principale quello di costruire

una rete sinergica costituita da docenti, genitori, studenti, enti locali, associazioni, che sia in grado di sostenere le famiglie nel percorso di crescita e

formazione dei loro figli. La scuola nel 2015 ha stipulato un Protocollo d’intesa con l’associazione, al fine di agevolare e formalizzare un rapporto di

collaborazione stabile e concreto tra il mondo della scuola e le famiglie residenti nel territorio. Tramite questa formalizzazione entrambe le parti si impegnano a

promuovere e sostenere la partecipazione attiva, la cooperazione e la

valorizzazione delle componenti genitori e docenti; a promuovere e sostenere la scuola, anche nell’individuazione di progetti innovativi; a favorire la realizzazione

di interventi formativi e integrati tra le varie agenzie educative presenti nel territorio.

Per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 è stato attivato, in collaborazione con la suddetta Associazione, il progetto “Inglese della British

school”.

CENTRO SOCIO-EDUCATIVO “IL NUOVO VOLO”

Il Centro è un servizio dell’Ambito Territoriale Sociale 61, progettato e gestito

dalla Cooperativa Lindbergh per rispondere ai bisogni di integrazione sociale

delle persone diversamente abili. Il Centro opera primariamente per promuovere

il miglioramento della qualità della vita delle persone diversamente abili e dei

loro familiari, attraverso la rilevazione dei loro bisogni e la costruzione di un

lavoro di rete che vede attivamente coinvolti tutti i soggetti interessati: persone

diversamente abile, familiari, servizi sanitari, servizi sociali, scuola,

professionisti, volontari.

ASSOCIAZIONI SPORTIVE Le varie associazioni sportive presenti nel Comune di Bolano offrono il loro

intervento per: affiancare gli insegnanti nella valorizzazione delle attività motorie e per

l’avvio degli alunni allo sport, inteso non come competizione, ma come momento di educazione alla solidarietà, all’amicizia, al superamento di

ogni forma di emarginazione


101

concordare la realizzazione di attività integrative relative alla pratica dello Sport

Il centro sportivo “Dimensione Fitness” mette a disposizione dell’istituzione scolastica la piscina e la disponibilità di assistenti bagnanti per la realizzazione

del progetto di nuoto.

Collaborazione con il territorio

La nostra scuola promuove confronti educativi e didattici con altre scuole, anche straniere; stipula accordi di rete e collaborazioni con soggetti esterni e

partecipa a momenti di confronto con alcune realtà presenti sul territorio, rivolte alla promozione delle politiche formative e culturali. Le reti attivate mirano

principalmente a migliorare le pratiche didattiche ed educative, in un'ottica di aggiornamento e formazione, e ad accedere a finanziamenti. Le attività svolte in

rete si integrano in modo adeguato con l’offerta formativa e riguardano principalmente la formazione e l’aggiornamento del personale, l’inclusione di

studenti con cittadinanza non italiana e temi di varia natura (E-twinning, sviluppo delle nuove tecnologie, educazione alla salute, ecc.).

Rapporti con le famiglie

Il benessere dello studente e il suo successo scolastico richiedono la

costante collaborazione delle due più importanti agenzie educative: la scuola e la famiglia, nel rispetto dei ruoli e delle singole prerogative di ciascuno. Una

costante relazione di fiducia e di dialogo, per quanto riguarda gli interventi educativi, e la coesione e la condivisione di strategie e di obiettivi sono

fondamentali per la crescita dello studente. A questo riguardo la nostra Istituzione scolastica collabora da sempre con i genitori, sia per intraprendere

azioni educative comuni, sia per organizzare attività artistiche, creative e

ricreative. Inoltre ha stipulato il Patto di Corresponsabilità Educativa (allegato) allo scopo di definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri

nel rapporto tra l'istituzione scolastica autonoma, le famiglie e gli studenti, e ha predisposto un protocollo riservato ai familiari che, volontariamente e a titolo

gratuito, affiancano gli insegnanti in attività ludiche e manipolative in classe.

Annualmente vengono programmati incontri formativi e informativi dedicati ai

genitori, inerenti alle problematiche legate all'età adolescenziale, ai disturbi del comportamento e dell'apprendimento o al fenomeno del cyberbullismo e dell'uso

consapevole delle tecnologie.


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Reti di scuole

L'Istituto ha aderito negli anni alle seguenti reti:

“Sinergie in rete” - capofila ISA 8 La Spezia – per l'ottimizzazione e condivisione di risorse umane, finanziarie e strumentali

“Argoment-azione” - capofila ISA 12 S.to Stefano Magra (SP) – per

l'implementazione delle Nuove Indicazioni Progetto “Parola ordine Accoglienza” - capofila ISA 2 La Spezia – rivolto

agli alunni adottati “Rete di scuole” – capofila IC S. Stefano Magra (SP) per – per progetto di

Intercultura Poli formativi regionali (DM 762/2014) – Innovazione digitale

Piani di Miglioramento di cui all’art. 25 comma 2 lettera a) del DM 435/2015

Progetto in rete “Facciamo G.O.L. …insieme” - associazione Cooperativa Lindbergh – per la lotta alla dispersione scolastica

Progetto in rete “Fare quadrato” - capofila ISA 12 Stefano Magra (SP) – Piano triennale delle Arti

Ha aderito alla rete di Ambito 10 e alla rete di scopo sempre dell’Ambito 10.

Documents

Piano triennale dell’offerta formativa€¦ · la scuola dell’infanzia risiede nell’edificio prefabbricato, che ha ospitato fino allo scorso anno la scuola primaria. La scuola