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ANNO SCOLASTICO 2012 - 2013 I I I s s s t t t i i i t t t u u u t t t o o o C C C o o o m m m p p p r r r e e e n n n s s s i i i v v v o o o S S S t t t a a a t t t a a a l l l e e e M M M a a a i i i d d d a a a Sedi di Maida,Vena di Maida, Jacurso, San Pietro a Maida Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I Grado con Indirizzo Musicale Via O. De Fiore 88025 - Maida (CZ) e-mail: [email protected] Tel. 0968/751016 http://www.comprensivomaida.135.it/ PIANO OFFERTA FORMATIVA

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ANNO SCOLASTICO 2012 - 2013

IIIssstttiiitttuuutttooo CCCooommmppprrreeennnsssiiivvvooo SSStttaaatttaaallleee MMMaaaiiidddaaa Sedi di Maida,Vena di Maida, Jacurso, San Pietro a Maida Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I Grado con Indirizzo Musicale Via O. De Fiore 88025 - Maida (CZ) e-mail: [email protected] Tel. 0968/751016 http://www.comprensivomaida.135.it/

PIANO OFFERTA FORMATIVA

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L'ISTITUTO

Denominazione : Istituto Comprensivo Statale di Maida Indirizzo: via O. De Fiore Cap 88025 Maida (Catanzaro); Tel-Fax 0968-751016; Sito Web: http://www.comprensivomaida.135.it Indirizzi E-Mail: [email protected] - [email protected] - [email protected] Codice Mecc.: CZIC82900N; Cod.Fisc.: 8200713079; DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott.ssa Rosa Procopio DIRETTORE SS.GG..AA. : Concetta Mussari PRESIDENTE CONSIGLIO D'ISTITUTO: Elia Folino Gallo Ricevimento uffici di segreteria: ufficio pers. amm.vo: Lun -Giov 10,30-12,30/ Mart 15,00-16,30 ufficio alunni: Giov.-Sab. 10,30-12,30/ Mart. 15,00-16,00 SCUOLE CHE COMPONGONO L'ISTITUTO Scuola dell'Infanzia Maida: Via Cervadoro - Tel.: 0968 /751024; Cod. Mecc.: CZAA82901 Scuola dell'Infanzia Vena di Maida : Via Scandeberg - Tel.: 0968 /77019; Cod. Mecc.: CZAA82902G Scuola dell'Infanzia S. Pietro a Maida " Carpitone": via G. levato -Tel. :0968/728196; Cod. Mecc: CZAA82905P Scuola dell'Infanzia S. Pietro a Maida " Giardini": Via Giardini -Tel. 0968 /728807; Cod. Mecc.: CZAA82904N Scuola dell'Infanzia Jacurso: Con.da Castanò Basile - Tel.: 0968 /70061; Cod. Mecc.: CZAA82903L Scuola Primaria Maida: Via O. De Fiore - Tel.: 0968 /751016; Cod. Mecc.: CZEE82903T Scuola Primaria Vena di Maida: Via Calvario - Tel.: 0968 /77154; Cod. Mecc.: CZEE82902R Scuola Primaria S. Pietro a Maida: Via Maisano - Cap: 88020 Tel.: 0968 /728137; Cod. Mecc.: CZEE82905X Scuola Primaria di Jacurso: Via G. Marconi (Jacurso) - Tel.: 0968/ 70304; Cod. Mecc.: CZEE82904V Scuola Secondaria di 1 °grado " G. Pascoli Maida": Via De Fiore - Tel.: 0968 /751016; Cod. Mecc.: CZMM82901P Scuola Secondaria di 1 °grado Vena di Maida: Via Calvario - Tel.: 0968 /77154; Cod. Mecc.: Scuola Secondaria di 1 °grado "C. Alvaro" S. Pietro a Maida: Via Maisano -Tel.: 0968/ 79045; Cod. Mecc.: CZMM82902Q

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INDICE Pag. Premessa 4Principi e normative di riferimento 5Struttura del P.O.F. 6

PARTE PRIMA L'Istituzione scolastica – Il territorio 7Il contesto socio-economico-culturale 10Rilevazione dei bisogni 10Breve descrizione delle scuole dell' Istituto 11Risorse interne 15Funzioni strumentali 16Coordinatori di classe Sc. Primaria 17Coordinatori di classe Sc. Secondaria 18Assegnazione docenti classi e sezioni 19Risorse esterne / Il tempo scuola 24Rapporti scuola-famiglia 25Piano annuale delle attività 26Calendario Scolastico 28

PARTE SECONDA Finalità e obiettivi educativi/ Scelte didattiche e metodologiche 29Il curricolo 30La scuola dell'Infanzia 30Campi di esperienza 30I traguardi formativi relativi ai campi di esperienza 31Ambiente di apprendimento 32La scuola del primo ciclo 32La scuola Primaria 32Profilo in uscita 35Traguardi per lo sviluppo delle competenze alla fine della scuola Primaria 35La scuola Secondaria di primo grado 38Traguardi per lo sviluppo delle competenze alla fine della scuola Secondaria 41Accoglienza e integrazione degli alunni diversamente abili 46Integrazione degli alunni stranieri 49Ampliamento dell'Offerta Formativa : I Progetti 50Progetti - Infanzia 51Progetti - Primaria 52Progetti secondaria di 1° grado 55Viaggi di istruzione e visite guidate 59

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PARTE TERZA La valutazione 60Griglia di corrispondenza tra voti e competenze disciplinari 61Criteri generali per l'attribuzione del voto di comportamento 64Griglia di corrispondenza tra voti e comportamento 65Criteri di ammissione o non ammisione alla classe successiva e all' esame di stato 66Strumenti di valutazione 66Valutazione degli alunni disabili 66Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento 67Valutazione degli alunni stranieri 67Valutazione del P.O.F. 67

Allegati

Regolamento d'Istituto Regolamento dei viaggi d'istruzione e delle visite guidate Carta dei servizi Regolamento relativo all'organizzazione del corso ad indirizzo musicale Regolamento concessione dei locali scolastici

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PREMESSA

L'Istituto Comprensivo Statale di Maida, rifacendosi alle norme vigenti sull'autonomia, formula col presente documento il Piano dell'Offerta Formativa ( P.O.F.) per l'anno scolastico 2012-2013. Con questo strumento, la scuola intende comunicare ai suoi utenti le scelte educative e didattiche operate, coerentemente con le esigenze del territorio, le risorse disponibili , le attese delle famiglie, e illustrare gli interventi e i progetti programmati per la formazione delle alunne e degli alunni che la frequentano. L'obiettivo prioritario, individuato dal Collegio dei Docenti, è quello di realizzare una scuola efficiente, aperta al territorio circostante , capace di accogliere e di formare persone consapevoli , rispettose della legalità democratica e della convivenza civile e curiose di conoscere e capire. A tal fine il nostro Istituto avrà cura, prima di tutto, di creare un ambiente positivo, attento ai bisogni di ognuno, in cui gli alunni avranno l'opportunità di vivere bene la loro esperienza scolastica ed educativa , sviluppare le proprie attitudini e imparare ad apprendere . In secondo luogo, si farà promotore di esperienze e attività motivanti da svolgersi sia all'interno delle aule e dei laboratori sia all'esterno a diretto contatto col territorio e in collaborazione con le diverse agenzie culturali. Per evitare che le situazioni di disagio, disabilità o svantaggio si trasformino in forme di disuguaglianza e di esclusione, un' attenzione particolare sarà rivolta, da tutto il personale della scuola, a coloro che si trovano in condizione di diversità prevedendo percorsi educativi e didattici, volti a valorizzare le potenzialità di ciascuno, ridurre l'abbandono scolastico e offrire a tutti pari opportunità. Per favorire l’inserimento degli alunni stranieri presenti nell’Istituto si attiveranno tempestivamente progetti di accoglienza e di prima alfabetizzazione . Una volta deliberato, il P.O.F sarà a disposizione di chiunque lo voglia consultare sul sito web della scuola e rimarrà aperto ad eventuali arricchimenti e proposte che potranno emergere nel corso dell'anno scolastico. Al termine di ogni anno scolastico, inoltre, esso viene sottoposto a verifica e valutazione. In tal modo, la scuola si interroga e riflette sulle sue scelte al fine di migliorarsi ed essere sempre al passo con i tempi.

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Principi e normative di riferimento

L'Istituto Comprensivo di Maida nell' impostare le attività educativo-didattiche dei 3 settori scolastici in cui esso si articola, propone come obiettivi comuni :

• la promozione del benessere complessivo dell'alunno;

• l'acquisizione di conoscenze e abilità;

• la formazione di una coscienza critica personale;

• la capacità di costruire relazioni positive;

• la conoscenza e il rispetto dei principi che regolano la convivenza civile;

• L'accoglienza e l'integrazione dei diversamente abili e degli alunni stranieri; L'organizzazione interna si ispira : 1. Ai principi sanciti negli articoli 3, 33 e 34 dalla Costituzione della Repubblica Italiana; 2. Ai principi proclamati negli art. 29 e 31 della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia, approvata dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre 1989 e recepita con la Legge 27/05/1991 n. 176; 3. Alle linee di indirizzo generali della Direttiva Ministeriale n. 16 del 05 febbraio 2007; 4. Alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell'Infanzia e del 1° ciclo d'istruzione. Le normative di riferimento sono le seguenti: Legge 15 marzo 1997 n.59 ( art. 21); Legge 18 dicembre 1997 n. 440; DPR 8 marzo 1999 n 275 (art. 1, comma 2 ed art. 3, comma 2); CCNL Comparto scuola del 2003; D.M. 19 luglio 1999 n 179; D.M. 26 giugno 2000 n 234; D.I. 1 febbraio 2001 n. 144; Legge 28 marzo 2003 n. 53; Legge 30 ottobre 2008 n. 133; C.C.N.L Comparto scuola 2005/2008.

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Struttura del P.O.F.

Considerato che il Il P.O.F. è uno strumento di comunicazione, per facilitare la sua consultazione, sia agli operatori della scuola che ai genitori, abbiamo diviso la sua fruizione in tre parti : 1. la prima parte analizza il contesto socio- culturale in cui la scuola opera, l'organizzazione del tempo scuola e le risorse esterne ed interne che contribuiscono alla realizzazione del Piano; 2. la seconda parte espone le finalità educative, le scelte didattiche, la costruzione del curricolo e l'ampliamento dell'Offerta Formativa, sia in linea generale che delle singole realtà scolastiche; 3. la terza parte analizza i criteri e gli strumenti per la valutazione degli alunni, del sistema e del P.O:F stesso.

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Parte Prima

L'Istituzione Scolastica L’Istituto Comprensivo di Maida, con sede a Maida in via Ottorino De Fiore, dal 1.09.2009 a seguito del dimensionamento scolastico, comprende la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria di Maida, Vena di Maida, Jacurso e San Pietro a Maida e la Scuola Secondaria di Primo Grado con Indirizzo Musicale di Maida, Vena di Maida e San Pietro a Maida. Gli edifici scolastici sono adeguatamente organizzati ed attrezzati per rispondere alle esigenze didattiche e formative dell’utenza. L’Istituto Comprensivo Statale è frequentato nel corrente anno scolastico da n. 868 alunni così suddivisi: Numero d'ordine

Plesso Numero alunni

1 Scuola Infanzia Maida 71 2 Scuola Infanzia “Carpitone” S. Pietro a Maida 28 3 Scuola Infanzia “Giardini” S. Pietro a Maida 68 4 Scuola Infanzia Vena di Maida 28 5 Scuola Infanzia di Jacurso 06 6 Scuola Primaria di Maida 166 7 Scuola Primaria di Vena 30 8 Scuola Primaria S. Pietro a Maida 182 7 Scuola Primaria di Jacurso 15 9 Scuola Sec. di I grado S. Pietro a Maida 1389 Scuola Sec. di I grado di Maida – Vena 136TOTALE 868

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Il territorio Maida e la sua frazione Vena, sono ridenti paesi che rientrano nell’area del lametino, immersi tra

il verde della rigogliosa macchia mediterranea bagnata dai due mari: Tirreno e Ionio. Maida, centro di notevole interesse storico, artistico e culturale, sorge arroccato su di uno sperone roccioso, nell’istmo più stretto di tutta la penisola , si estende su una superficie di 58,24 Kmq ed ha una popolazione di 4.453 abitanti. Il suo territorio fu abitato dai tempi più remoti. Lo testimoniano le numerose grotte presenti nella zona e alcuni reperti scoperti nel litorale. Dal II millennio a.C. in poi ci furono varie invasioni di

popoli indoeuropei. Tra i tanti ricordiamo gli Enotri, tra il VII e il VI secolo a.C. arrivarono i Greci, in seguito i Romani, i Longobardi, i Bizantini , gli Svevi e gli Angioini. Durante il periodo della contro-rivoluzione borbonica, il 6 luglio 1806, il territorio di Maida fu teatro di una battaglia tra francesi ed inglesi, risoltasi in favore di questi ultimi. Nell'agosto del 1860 i maidesi assistettero al passaggio di Giuseppe Garibaldi. Dopo l'Unità d'Italia, Maida visse gli stessi problemi economici e politici degli altri paesi del Sud. La terra era nelle mani di pochi latifondisti e l'unica risorsa era l'artigianato. Alla fine dell'Ottocento iniziò l'emigrazione che continuò per tutto il Novecento. Nella seconda metà del secolo scorso si è avviato un processo di sviluppo urbanistico e di crescita della popolazione che ha condotto ad un incremento delle strutture socio-culturali e sportive presenti sul territorio. Oggi nell'intero Comune funzionano: scuole pubbliche ( scuole dell’infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di primo grado); strutture socio – sanitarie e sportive ( il Consultorio, la Casa di Riposo per Anziani, un centro sportivo, uno stadio ); associazioni culturali e di volontariato come la Croce Rossa; le comunità parrocchiali; strutture culturali, formative e ricreative ( biblioteche e cinema). Vena di Maida Del territorio di Maida fa parte Vena di Maida (Vjna in lingua arbëreshë). Il paese fu fondato nel XV secolo da una comunità albanese (Arbëreshë), venuta in Calabria al

seguito dell'esercito del nobile albanese Demetrio Reres. Secondo lo storico Gaetano Boca, Vena, sorse su territori confiscati dal re Alfonso I d'Aragona a Luigi Caracciolo, conte di Nicastro e Signore di Maida. Particolarmente noto per la magnificenza dei suoi costumi il paese fu visitato, nei secoli scorsi, da numerosi viaggiatori, tra cui Henry Swinburne, Tait Ramage, Horace de Rilliet e Alexandre Dumas. Quest'ultimo gli dedicò un intero capitolo nel suo “Viaggio in Calabria” e lo cita in “Luisa Sanfelice”. Anche lo scrittore contemporaneo Carmine Abate,

ispirandosi al libro di Dumas, situa nella località lo svolgimento del suo romanzo “Tra due mari”. Tuttora abitata dai discendenti di soldati albanesi, si è perso da secoli il rito greco-bizantino, ma è mantenuta la lingua albanese, tratto essenziale della minoranza etnica, e rimangono i costumi tradizionali albanesi, che vengono conservati da alcune famiglie e ormai usati, solo in rare occasioni.

Castello Normanno

Chiesa di Bellacava

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San Pietro a Maida San Pietro a Maida è un fiorente ed attivo centro agricolo della Provincia di Catanzaro, da cui dista

36 km. Situato sul versante tirrenico delle Serre, interamente appollaiato sulle pendici del Monte Contessa e da un’altitudine di 370 m.s.l. del mare, si affaccia nel Golfo di S. Eufemia. La sua popolazione, secondo l’ultimo censimento, è di 5220 abitanti, mentre la sua superficie totale è di 16,35 kmq. Il paese è fornito di Ufficio Postale, Guardia Medica, Caserma dei Carabinieri, di due campetti polifunzionali, di un campo sportivo, di alcuni bar e circoli ricreativi, di una mensa per anziani gestita dal

Comune, di una biblioteca comunale, di due Scuole dell'Infanzia, una Scuola Primaria ed una Secondaria di Primo Grado. Quest’ultima, che porta il nome di “Corrado Alvaro”, raccoglie l’utenza del territorio comunale ed un gruppo di alunni provenienti da S. Pietro Lametino, frazione di Lamezia Terme. Jacurso Jacurso è un piccolo centro dell'entroterra catanzarese a 443 m sul livello del mare. Il territorio che ha una superficie di 21,43 kmq ed una popolazione di 839 abitanti è prevalentemente montano ma è

ben collegato con i comuni limitrofi grazie alla statale 181. Come "Luogo" fece sempre parte del feudo di Maida appartenendo ai vari casati nobili, assoggettati a loro volta ai regnanti del Regno di Napoli. Da Luogo divenne comune nel 1811 sotto l'amministrazione di Gioacchino Murat. L'agricoltura e la pastorizia che erano le attività più redditizie e davano sostentamento alle famiglie oggi sono quasi inesistenti, rimanendo solo attività per pochi anziani, legati ancora alla tradizione terriera.

La popolazione vive prevalentemente di lavoro impiegatizio. Il territorio, da sempre sfruttato per le sue acque e le riserve boschive, oggi è sede di un vasto parco eolico che ha notevolmente modificato l'aspetto ambientale. L'istruzione, stante il crollo demografico, resta limitata alla presenza della scuola dell'Infanzia ( pochi bambini iscritti) e dalla scuola primaria accorpata in pluriclasse a testimonianza di una popolazione ormai solo adulta.

Chiesa di San Nicola di Bari

Scorcio di Jacurso

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Il Contesto socio-economico-culturale Il contesto socio-economico-culturale delle famiglie degli alunni frequentanti le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado è abbastanza eterogeneo, fra le attività di maggior rilievo per la produzione di reddito figurano l’agricoltura ( anche avanzata), l’artigianato, il commercio e i servizi. Nel territorio sono presenti, purtroppo, alti indici di disoccupazione giovanile, forme di disagio sociale, nuclei familiari in difficoltà e aumento delle tossicodipendenze. Sul piano sociale e culturale si registra la carenza di strutture e servizi in grado di fornire ai giovani stimoli ed opportunità di crescita. L’arrivo di cittadini di diverse etnie, lingue e religioni pongono anche i nostri piccoli centri, di fronte a problematiche di accoglienza e di integrazione con le conseguenti, necessarie strategie da adottare . Allo stato attuale la scuola rappresenta l’unico punto di riferimento culturale di questa realtà territoriale ed è chiamata a dare un forte contributo alla formazione delle nuove generazioni attraverso incisivi ed appropriati interventi. Rilevazione dei bisogni Le famiglie, generalmente, partecipano con attenzione alla vita scolastica e ripongono nei percorsi formativi e culturali che la scuola offre ai loro ragazzi molte aspettative. Da un'attenta analisi dei dati rilevati dal personale della scuola nel corso dei colloqui con le famiglie, i bisogni prioritari espressi da queste ultime risultano i seguenti:

• didattica di qualità per la formazione e lo sviluppo della personalità; • promozione dell' autonomia e del senso di responsabilità nel lavoro scolastico; • attivazione di percorsi di recupero e sostegno al fine di ridurre gli insuccessi formativi; • promuovere il rispetto di regole, persone, cose; • utilizzare in modo funzionale e razionale le nuove tecnologie; • conoscere meglio l'ambiente in cui vivono; • potenziare la conoscenza delle lingue; • potenziare l'orientamento formativo e informativo; • facilitare processi di integrazione e ambientamento; • maggiore coinvolgimento delle famiglie nella realizzazione del Piano.

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Breve descrizione delle Scuole dell'Istituto Scuola dell'Infanzia di Maida

La scuola dell'infanzia di Maida è situata in un edificio nel Comune di Maida, via Cervadoro, completamente recintato e servito da un accesso ad uso esclusivo. L'edificio è posto su un unico piano terra, ha le porte d'ingresso su più lati ed è stato rimesso a nuovo recentemente (2008/2009) per cui le condizioni generali non destano eccessive preoccupazioni strutturali. All'interno sono presenti aule spaziose, un grande atrio, una cucina e i servizi per bambini e il personale.

Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado Maida L'edificio è collocato nel comune di Maida in via O. De Fiore, è costituito da tre piani e un seminterrato. Non possiede un'area di pertinenza in quanto si affaccia su una strada comunale, può

essere facilmente raggiunto dall'utenza, ma presenta qualche problematica a causa del traffico cittadino, per altro abbastanza regolato. Il primo piano, che è occupato da alcune classi della scuola primaria, si apre su un ampio atrio da dove si accede alle aule, ai bagni degli alunni e al corpo scala che collega con gli altri piani . Nell'ala sinistra dello stesso piano c'è un ampio salone, utilizzato per le attività ludiche e le manifestazioni che si svolgono nel corso dell'anno, alcune aule e i servizi. Al pianterreno in una grande sala, che si affaccia sulla

strada comunale è situata la biblioteca della scuola che conta circa 5000 volumi; a fianco figurano alcune aule e il laboratorio musicale. Il secondo piano ospita, nell'ala destra, gli uffici di segreteria , la presidenza, i servizi, un locale cucina e un laboratorio multimediale che ha anche un ingresso autonomo. Nell'ala sinistra ci sono invece alcune aule della scuola primaria, un laboratorio scientifico, un laboratorio multimediale, la sala degli insegnanti e i servizi. Al terzo piano un lungo corridoio separa le sei aule che accolgono i ragazzi della scuola secondaria di 1° grado e i servizi per alunni e insegnanti. L'edificio è provvisto di ascensore per gli alunni disabili e di scala di emergenza. Quest'ultima non è però utilizzabile a seguito della mancanza di certificazione di agibilità e di messa a terra e collaudo.

Scuola Primaria e Secondaria di I grado di Maida

Biblioteca di Maida

Scuola Infanzia Maida

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Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado di Vena di Maida L'edificio è collocato nella frazione di Vena di Maida in via Calvario, possiede un'area di pertinenza ad uso esclusivo utilizzata, a volte, per attività sportive e ludiche. All'area si accede tramite due cancelli elettrici, uno pedonale e uno per mezzi e servizi.

L'edificio, che si sviluppa su due piani, è stato riconsegnato alla scuola recentemente (settembre 2010), completamente ristrutturato e arredato a norma. Al pian terreno c'è un ampio atrio per le attività, un laboratorio multimediale e tre aule molto capienti in rapporto al numero degli alunni, la sala degli insegnanti, un locale cucina e i servizi per alunni

e insegnanti. Il primo piano è occupato dalla scuola primaria, presenta 5 aule, la sala per gli insegnanti e i bagni. Oltre alle scale con gradini a norma , una scala mobile per i diversamente abile ricongiunge i due piani. Una scala d'emergenza è ubicata nel lato sud-est. Al piano terra sono dislocate diverse uscite laterali, una sul versante est, tre sul versante ovest, compreso l'ingresso per disabili. Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado di S. Pietro a Maida Collocato nel comune di S. Pietro a Maida, in via Maisano, l'edificio possiede un'area di pertinenza sufficientemente sicura adibita a parcheggi, esclusivi per la scuola. La costruzione consta di due strutture collegate tra loro da scale interne e da una scala di sicurezza esterna. Dall'anno scolastico in corso, il piano terra della struttura superiore, è occupato dalla scuola Primaria ed è formato da un ampio ingresso, da 9 aule di media capienza e i bagni per alunni e docenti.

Il seminterrato ospita 1 laboratorio di informatica con 20 postazioni e un laboratorio scientifico. La scuola dispone di un impianto stereo per le attività musicali, una LIM e una biblioteca scolastica con 300 volumi. La parte dell'edificio che ospita la scuola secondaria è costruita su due piani. Al pianterreno ci sono i laboratori, la sala insegnanti e alcune aule

non utilizzate, al primo piano è presente un lungo corridoio, 6 aule abbastanza capienti e i bagni per alunni e docenti. L'edificio è stato ristrutturato da poco. Scuola dell’Infanzia di Jacurso La scuola dell’infanzia di Jacurso, situata in Località Castanò , costruita nell'anno 1982 è interamente recintata e dotata di un cancello metallico.

Primaria S. Pietro a Maida

Secondaria S. Pietro a Maida

Primaria e Sec. Vena di Maida

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Una larga fascia pavimentata conduce all’ingresso dell’edificio; prima della porta un’ampia pensilina protegge dalla pioggia. Una volta entrati nella scuola si incontra un atrio dove i bimbi

depositano giacche e cappotti . Dall'atrio si accede al salone comune , di forma rettangolare e ben illuminato dove si svolgono attività motorie e i momenti di condivisione. Dal salone si possono raggiungere i vari locali di servizio ed un’altra aula. In fondo al corridoio è ubicata la cucina che dà l'accesso al giardino esterno. L’area che circonda la struttura è destinata allo svolgimento di attività didattiche e ricreative all’aperto. L’intero

giardino è coperto da un “tappeto” di prato verde su cui sono impiantati attrezzi ludici vari. Scuola Primaria di Jacurso L'edificio è sistemato su due piani e l’epoca di costruzione risale al 1952. Non ha spazi esterni e si

accede direttamente dalla strada G.Marconi. Al pianterreno, dal portone di ingresso, dopo con una scaletta costituita da alcuni gradini, si accede al corridoio su cui si aprono le prime due classi. In fondo al corridoio è disponibile un’ altra aula e sulla destra si trova la scala che porta al piano superiore. Il primo piano è dotato di servizi igienici e di altre tre aule luminose utilizzate secondo le esigenze della didattica. Esternamente è stato ricavato un piccolo spazio aperto costituito da un terrazzo.

Scuola dell'Infanzia “ Giardini “ di S. Pietro a Maida L'edificio collocato nel comune di S. Pietro a Maida e da poco ristrutturato, articolato su due piani di cui uno pianterreno e l'altro seminterrato ( quest'ultimo utilizzato esclusivamente dal Comune,

come deposito). Presenta un'area esterna recintata e di pertinenza che rende abbastanza sicura la scuola. Il piano terra ospita la scuola dell'infanzia ed è formato da un ambiente ampio utilizzato per le attività ludiche e motorie, 3 aule, una cucina e una stanza blindata. I servizi per bambini, docenti e personale ausiliario sono adiacenti alle aule. La scuola è dotata da attrezzature per la psicomotricità, da lettore cd per le attività musicali e da un lettore DVD.

Infanzia Maida

Primaria Jacurso

ni”

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Scuola dell'Infanzia “ Carpitone “ di S. Pietro a Maida L'edificio situato in via Levato, consiste in un corpo di fabbrica unica, articolato in un solo piano.

Ha un'area di pertinenza non carrabile, che lo rende abbastanza sicuro. All'interno ci sono due aule, non molto grandi, che danno su un ampio salone utilizzato per le attività ludiche e motorie. Sono presenti, inoltre, un ripostiglio, un'aula non utilizzata e i sevizi per bambini e docenti. La scuola dispone di un televisore, un computer, una fotocopiatrice, un apparecchio “Karaoke” per le attività musicali e un videoregistratore.

Scuola Infanzia Vena di Maida Edificio vecchia struttura, circondato da un ampio giardino e ristrutturato recentemente. All'interno è formato da due aule spaziose, un locale cucina, inutilizzato, bagni per il personale e i bambini e una grande sala per le attività.

Infanzia “Carpitone”

Infanzia Vena di Maida

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Risorse interne

Dirigente Scolastico Dott.ssa Rosa Procopio Collaboratore Vicario del Dirigente Scolastico Prof. Pietro Mascaro Secondo Collaboratore del Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Concetta Pansera Responsabile di plesso Infanzia Maida Ins.Maria Chiara Aiello Responsabile di plesso Infanzia Vena di Maida Ins. Silvana Cristiano Responsabile di plesso Infanzia”Giardini”S. Pietro a Maida

Ins.Maria Falvo

Responsabile di plesso infanzia“Carpitone”Maida”S. Pietro a Maida

Ins.Giuseppa Nosdeo

Responsabile di plesso Infanzia Jacurso Ins.Filomena Esposito Responsabile di plesso Primaria Maida Ins.Giovanna Manti Responsabile di plesso Primaria Jacurso Ins.Elisa Gullà Responsabile di plesso Primaria S. Pietro a Maida Ins.Lorenzo Astorino Responsabile di plesso Secondaria 1° grado Maida Prof. Francesco De Vito Responsabile di plesso Secondaria 1° grado di S. Pietro a Maida

Prof.ssa Maria C. Pansera

Responsabile di plesso Primaria e sec. 1° grado Vena di Maida

Prof. Polluce Raffaele Vavalà

N. 4 Figure Strumentali Prof.ssa Emilia Cannella Ins. Caterina Mussari Prof. Francesco De Vito Ins. Maria Ferraina

n.96 Docenti ( 35 Primaria),( 20 Infanzia),(41 secondaria 1° grado)

N. 1 direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

Concetta Mussari

N. 4 assistenti amministrativi Teresa Leone Giovanni Parise Caterina Perri Elisabetta Perri

N. 14 Collaboratori scolastici

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FUNZIONI STRUMENTALI a. s. 2012 - 2013 1) POF: Prof.ssa Emilia Cannella 2) Invalsi: Ins. Caterina Mussari 3) Viaggi d’istruzione Prof. Francesco De Vito 5) Handicap, intercultura e pratiche di integrazione: Ins. Maria Ferraina GESTIONE POF Azioni

• Revisione e aggiornamento P.O.F. a.s. 2012/13. • Verifica di corrispondenza dei curricoli attualmente in vigore nella scuola dell’Infanzia,

Primaria e Secondaria di primo grado con le nuove Indicazioni Nazionali. • Coordinamento delle attività in relazione ai progetti curricolari, extracurricolari

della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado di Maida. • Promozione e coordinamento di progetti, concorsi ecc. • Supporto organizzativo alle iniziative didattiche programmate. • Organizzazione delle attività legate alle ricorrenze. • Monitoraggio dei progetti extracurricolari. • Produzione e raccolta materiale da pubblicare sul sito della scuola. • Partecipazione ad incontri e riunioni con le FF.SS. e la Dirigenza.

SUPPORTO AGLI ALUNNI E VIAGGI D’ISTRUZIONE Azioni

• Osservazione e analisi di comportamenti, atteggiamenti, attitudini, interessi, difficoltà, bisogni formativi degli alunni.

• Elaborazione e promozione di strategie e interventi didattici e di pratiche d'aiuto per alunni rischio dispersione.

• Elaborazione e organizzazione per le eccellenze. • Incontri con istituti secondari di 2° grado del capoluogo per favorire

l'orientamento dei nostri studenti nella prosecuzione degli studi (aspetto organizzativo) • Visite guidate - uscite sul territorio - viaggi d'istruzione. • Referente legalità • Partecipazione ad incontri e riunioni con le FF.SS. e la Dirigenza.

INVALSI E SUPPORTO AI DOCENTI Azioni

• Monitoraggi Ministero, INVALSI, Indire, USR e altri Enti o Istituzioni. • Adeguamento attivo e permanente delle scelte didattiche ai cambiamenti in atto nella

scuola. • Attivazione di azioni parallele di supporto, di consulenza, di informazione. • Supporto e facilitazione del lavoro dei docenti. • Collaborazione alle attività progettuali. • Collegamento e raccordo con i docenti dell'Istituto. • Partecipazione ad incontri e riunioni con le FF.SS. e la Dirigenza.

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HANDICAP, INTERCULTURA E PRATICHE D’INTEGRAZIONE Azioni

• Coordinamento con esperti sulle problematiche relative al disagio. • Gestione e coordinamento recupero svantaggio anche con accordi con enti esterni. • Collaborazione con le agenzie preposte esistenti sul territorio. • Organizzazione corsi di formazione • Responsabile GIO e raccordo con l’équipe socio-psico-pedagogica • Osservazione e analisi di comportamenti, atteggiamenti, attitudini, interessi, difficoltà,

bisogni formativi degli alunni. • Elaborazione e promozione di strategie e interventi didattici e di pratiche d'aiuto per alunni

a rischio dispersione.

• Partecipazione ad incontri e riunioni con le FF.SS. e la Dirigenza.

Coordinatori di classe - Scuola Primaria – Anno scolastico 2012/2013 Plesso Maida

I A MUSSARI Caterina II A PERRI Carmela II B FIGLIA Giuseppina III A MARASCO Silvana III B FRUCI Amelia IV A MANTI Giovanna IV B DONATO Giuseppe V A AMANTEA Giovanna V B BARDASCINO Ippolita Plesso Vena di Maida

I – II – III BOCA Maria Felicia IV – V FRATIA Maria Plesso di San Pietro a Maida

I A CERRA Angelina I B PROVENZANO Rosa II A SERRATORE Caterina III A FERRAIOLO Damiana III B D’ELIA Angela IV A DIACO Laura IV B ASTORINO Lorenzo

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V A SERIO Maria V B GIULIANO Angela Maria Plesso Jacurso

I – II - GULLA’ Elisa IV – V CILIBERTO Giovanna

Coordinatori di classe - Scuola Secondaria – Anno scolastico 2012/2013 Plesso Maida

1° PIRILLO Marilena 2° SOVERATI Elisabetta 3° SODANO Chiara 1B SORRENTINO Cira 2B MANTELLA Grazia 3B SODANO Chiara Str.mus.le D’AUDINO Rosa Plesso Vena di Maida

1C MARTINO Giovanni 2C DERRO Irene 3C DE STEFANI Angelina Str.mus.le D’AUDINO Rosa Plesso San Pietro a Maida

1° PANSERA Mariaconcetta 2° DE SANDO Angela 3° PANSERA Mariaconcetta 1B CANNELLA Emilia 2B CITTADINO Patrizia 3B ANANIA Anna Str.mus.le PIZZI Donato

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ASSEGNAZIONE DOCENTI CLASSI E SEZIONI – A.S. 2012/2013 Sulla base dei criteri concordati, il Dirigente dispone la seguente assegnazione dei docenti alle classi e sezioni:

SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO Maida ( 3 Sezioni )

1ª Sezione Colelli Lucia Pileggi Marianna

2ª Sezione

Cinque Luciana Colistra Silvana

3ª Sezione Aiello Maria Chiara Settembrino Vienna

PLESSO Vena di Maida (1 Sezione )

1ª Sezione Cristiano Silvana Bubba Maria

PLESSO Jacurso (1 Sezione )

1ª Sezione Esposito Filomena PLESSO “ Carpitone” San Pietro a Maida ( 2 Sezioni )

1ª Sezione Esposito Angela Notarianni Teresa

2 ª Sezione

Nosdeo Giuseppa Pileggi Francesca

PLESSO “Giardini” San Pietro a Maida ( 3 Sezioni )

1ª Sezione Falvo Maria Dattilo Concetta

2ª Sezione

Senese Maria Varone Elisabetta

3 ª Sezione D’Amico Maria Giglio Maria

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SCUOLA PRIMARIA

PLESSO Maida ( 9 classi a tempo ordinario di 30 ore ) 1° A

Mussari Caterina – Colistra Carmela – De Sando Marianna –

Italiano-Matem.-Inglese-Musica-A. e Immagine-Inform. Storia-Geografia-Scienze Religione

2° A

Perri Carmela – De Sando Marianna- Figlia Giuseppina – Bardascino Ippolita –

Ital.-Inglese.-Matem.-Scienze –Arte e Imm.-Informatica Religione Geografia Storia – Motoria

2° B

Figlia Giuseppina De Sando Marianna Lo Prete Rosaria

Ital.-Art. e Immag.-Mus.-Storia-Geog.-Scien.Infor.-Mot. Religione Matematica – Inglese

3° A

Marasco Silvana Rizzuto Giuseppina De Sando Marianna Amantea Giovanna Notarsi Elisabetta

Itali.-Art.e Imm.-Mus.-Storia.-Geog.-Matem.-Scienze Inglese Religione Informatica-Motoria Sostegno

3° B

Fruci Amelia De Sando Marianna Rizzuto Giuseppina

Italiano-Arte e Imm.-Storia-Geogr.-Matem._Mot.-Infor. Religione – Scienze- Motoria Inglese

4° A

Manti Giovanna Lo Prete Rosaria De Sando Marianna

Italiano-Inglese-Arte e Imm-Storia-Geog.-Motoria Matematica-Scienze-Informatica-Musica Religione

4° B

Donato Giuseppe Manti Giovanna Lo Prete Rosaria De Sando Marianna

Ital.-Arte e Imm-Storia-Geog.-Motor.-Scien.-Infor.-Mus. Inglese Matematica Religione

5° A

Amantea Giovanna Bardascino Ippolita Cervadoro Costantina De Sando Marianna Ferraia Maria

Italiano-Storia-Geografia-Motoria-Arte e Immagine Inglese Matematica-Scienze-Informatica Religione Sostegno

5° B Bardascino Ippolita Amantea Giovanna Cervadoro Costantina De Sando Marianna

Italiano-Inglese-Arte e Immagine-Musica Storia Matematica-Scienze-Informatica-Geografia-Motoria Religione

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PLESSO San Pietro a Maida ( 9 classi a tempo ordinario di 30 ore ) 1° A

Cerra Angelina – Provenzano Rosa – Venera Elisabetta – Moraca Valeria – Colistra Nadia – Saullo Maria -

Ital.-Arte e Imm..-Motoria-Musica –3 Lab.opz. Storia –Geografia Inglese Matematica Tecnologia Religione

1° B Provenzano Rosa Cerra Angelina Colistra Nadia Moraca Valeria Saullo Maria

Ital.-Arte e Imm.-Mot.-Mus.-Sc. Inglese-3 Lab.Opz. Storia-Geografia Tecnologia Matematica Religione

2° A

Serratore Caterina Moraca Valeria Venera Elisabetta Saullo Maria

Ital.-Arte e Imm.-Motoria-Musica-Scienze-3 Lab.Opz. Matematica Inglese Religione

3° A

Ferraiolo Damiana Colistra Nadia Saullo Maria Venera Elisabetta

Ital.-Arte e Imm.-Mot.-Mus.-Scienze-Tecn. 3 Lab.Opz- Matematica Religione Inglese

3° B

D’Elia Angela Colistra Nadia Venera Elisabetta Saullo Maria

Ital.-Arte e Imm.-Mot.-Mus.-Scienze-Tecn. 3 Lab.Opz- Matematica Inglese Religione

4° A

Diaco Laura Colistra Nadia Venera Elisabetta Saullo Maria

Ital.-A.e Imm.-Mot-Scien.-Matem.-Tecn.-Mus.3 lab.opz. Storia – Geografia Inglese Religione

4° B

Astorino Lorenzo Colistra Nadia Venera Elisabetta Saullo Maria

Ital.-A.e Imm.-Mot.-Scien.-Matem.-Tecn.-3 lab.opz. Storia-Geografia-Musica Inglese Religione

5° A

Serio Maria Moraca Valeria Venera Elisabetta Saullo Maria

Ital.-Storia.-Mat.-Scien.A.e Imm. Mot. Tec-3 lab. Opz. Geografia - Musica Inglese Religione

5° B

Giuliano Angela Maria Moraca Valeria Venera Elisabetta Saullo Maria

Ital.-Storia.-Mat.-Scien.A.e Imm. Mot. Tec-3 lab. Opz. Geografia - Musica Inglese Religione

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PLESSO Vena di Maida ( 2 pluriclassi – tempo ordinario di 30 ore) 1ª 2ª 3ª Boca Maria Felicia Matem.-Scienze-Storia-Geogr.-Musica.Informatica 4ª - 5ª Boca Maria Felicia Matematica- Scienze 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª Fratia Maria Italiano-Arte e Immagine. Motoria 4ª 5ª Colistra Carmela Storia-Geografia-Musica-Informatica 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª Diaco Angela Religione 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª Rizzuto Giuseppina Inglese PLESSO Iacurso ( 2 pluriclassi flessibili a tempo ordinario di 30 ore ) 1ª 2ª Ciliberto Giovanna Italiano-Arte e Immagine-Musica 3ª 4ª 5 Ciliberto Giovanna Italiano-Arte e Immagine-Musica - Storia1ª 2ª Gullà Elisa Matematica-Scienze -StoriaGeografia 4ª 5 ª Gullà Elisa Matematica- Scienze- 1ª 2ª 4ª 5ª Colistra Carmela Motoria-Tecnologia 4ª 5ª Colistra Carmela Geografia 1ª 2ª 4ª 5ª Diaco Angela Religione 1ª 2ª 4ª 5ª Rizzuto Giuseppina Inglese 5ª

Scalfaro Maria Sostegno

1ª Lupia Palmieri Annalisa Sostegno

SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO PLESSO Maida ( 6 classi a tempo ordinario di 30 ore ) 1ª -2ª A Soverati Elisabetta -Ore 18 Italiano-Storia-Geografia 3ª A-3ª B Sodano Chiara – Ore 18 Italiano-Storia-Geografia 1ª - 2ª B Mantella Grazia – Ore 18 Italiano-Storia-Geografia 1ª 3ª A-1ª 3ªB

De Stefani Angelina– Ore 6 Approfondimento

1ª 2ª 3 ª A Pirillo Marilena – Ore 18 Scienze Matematiche 1ª 2ª 3ª B Sorrentino Cira – Ore 18 Scienze Matematiche Corso A e B Pacileo Teresa - Ore 18 Inglese Corso A e B

Greco Cesarina – Ore 12 Francese

Corso A e B Massimo Francesca – Ore 12 Arte e Immagine

Corso A e B Vavalà Pol. Raffaele-Ore 12 Scienze Motorie Corso A e B De Vito Francesco – Ore 12 Educazione Musicale C. B+2ª 3ª A Aloisio Bruno – Ore 10 Tecnologia 1ª A D’Amico Vittoria – Ore 2 Tecnologia Corso A e B Sinopoli Maria Alfina –Ore 6 Religione 2 ª B Mascaro Pietro – Ore 9 Sostegno Chirillo Maria Giovanna– Ore 9 Sostegno

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Corso A e B D’Audino Rosa – Pianoforte Corso A e B Borelli Giovannino – Chitarra Corso A e B Biamonte Maria – Flauto Corso A e B Roseto Luca – Saxofano

PLESSO Vena di Maida ( 3 classi a tempo ordinario di 30 ore ) 1ª 2ª C Derro Irene -Ore 18 Italiano-Storia-Geografia 3 ª C De Stefani Angelina Italiano-Storia-Geografia–Approfondimento 1 ª 2 ª C De Stefani Angelina– Ore 12 Approfondimento 1ª 2ª 3ª C Martino Giovanni – Ore 18 Scienze Matematiche 1ª 2ª 3ª C Currado Giovanna - Ore 9 Inglese 1ª 2ª 3 ª C Greco Cesarina – Ore 6 Francese 1ª 2ª 3ª C Massimo Francesca – Ore 6 Arte e Immagine 1ª 2ª 3ª C Vavalà Pol. Raffaele-Ore 6 Scienze Motorie 1ª 2ª 3 ª C De Vito Francesco – Ore 6 Educazione Musicale 1ª 2ª 3 ª C D’Amico Vittoria – Ore 6 Tecnologia 1ª 2ª 3ª C Sinopoli Maria Alfina –Ore 3 Religione Corso C D’Audino Rosa – Pianoforte Corso C Borelli Giovannino – Chitarra

Corso C Biamonte Maria – Flauto Corso C Roseto Luca Saxofano

PLESSO San Pietro a Maida ( 6 classi a tempo ordinario di 30 ore ) 2ª A –2ª B De Sando Angela -Ore 18 +2 Italiano-Storia-Geografia - Approfondimento 1ª A-3ª A Pansera Mariaconcetta–Ore 18+2 Italiano-Storia-Geografia-Approfondimento 1ª - 3ª B Anania Anna – Ore 18 Italiano-Storia-Geografia

1ª B-3ª B Scarpino Francesca – Ore 2 Approfondimento 1ª 2ª 3 ª A Stranieri Caterina – Ore 18 Scienze Matematiche

1ª 2ª 3 ª B Cittadino Patrizia – Ore 18 Scienze Matematiche Corso A e B Melito Caterina - Ore 18 .Inglese

Corso A e B Cannella Emilia – Ore 12 Francese

Corso A e B Diaco Vincenzo – Ore 12 Arte e Immagine

Corso A e B Scivoletto Giusj -Ore 12 Scienze Motorie Corso A e B Giampà Raffaele – Ore 12 Educazione Musicale Corso A e B Cristofaro Michele – Ore 12 Tecnologia

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Corso A e B Sinopoli Maria Alfina Ore 6 Religione 1ª A e B Chirillo Maria Giovanna - Ore 9 Sostegno Corso A e B Ventura Egidio – Ore 18 Pianoforte 1ª2ªA 1ª2ª B Giardino Francesco – Ore 12 Clarinetto 3ª A e 3ª B Anania Stefano – Ore 6 Clarinetto Corso A e B Melina Antonia– Ore 18 Flauto Corso A e B Pizzi Donato– Ore 18 Tromba

Risorse esterne

Ai fini della propria azione formativa, l'Istituto intende stabilire un rapporto di costruttiva collaborazione con tutti i soggetti istituzionali, gli Enti Locali, le Associazioni e le varie agenzie operanti sul territorio e integrare al proprio progetto educativo le proposte e le iniziative da loro offerte nel corso dell'anno. Dislocate sul territorio sono presenti : I comuni di Maida, San Pietro a Maida e Jacurso - Chiesa - Caserma dei Carabinieri - Associazioni di volontariato (Croce Rossa e altre) - Biblioteche comunali - Associazioni sportive - Associazioni culturali - Farmacia - Guardia medica - Ristoranti - Laboratori artigianali e industriali - Aziende agricole - Istituti di credito - Casa di accoglienza per anziani-Consultorio familiare -Università telematica di S. Pietro a Maida.

Il tempo scuola Con la flessibilità dei modelli orario, attuati in ogni Plesso dell'Istituto, si intende offrire risposte alle molteplici richieste delle famiglie e, nello stesso tempo, adeguare il tempo scuola alle nuove esigenze formative e legislative (DPR 89/09). Nella scuola dell'Infanzia l'orario sarà di 40 ore da lunedì a venerdì ( sabato pausa didattica) Maida 8.00 - 16.00 Vena di Maida 8.15 - 16.15 San Pietro a Maida 8.00 – 16.00 Jacurso 8.15 - 16.15 Nella scuola Primaria si effettuerà un orario curricolare di 30 ore da lunedì a sabato Maida .8.10 - 13.10 Vena di Maida 8.20 -13.20 San Pietro a Maida 8.20 -13.20 Jacurso 8.30 - 13.30 Nella scuola Secondaria di 1° grado si effettuerà un orario di 30 ore da lunedì a sabato Maida 8.15 - 13.15

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Vena di Maida 8.15 -13.15 San Pietro a Maida 8.00 -13.00

Rapporti scuola -famiglia Per rendere l'azione educativa e formativa più efficace e completa l'Istituto Comprensivo di Maida intende muoversi in sinergia con le famiglie e creare con esse un clima relazionale positivo e propositivo in quanto ritiene la collaborazione fondamentale per affrontare e risolvere i problemi dei ragazzi. Informazioni tempestive e trasparenti sul processo di apprendimento degli alunni e su tutte le attività promosse saranno garantite attraverso:

• incontri assembleari di classe con i genitori (momenti privilegiati di discussione in cui le famiglie vengono messe a conoscenza degli obiettivi formativi, delle iniziative specifiche, dei progetti e dei criteri di valutazione);

• colloqui individuali dei docenti con le famiglie, secondo un calendario settimanale e previo appuntamento;

• i consigli di classe, di intersezione e di interclasse: • coinvolgimento in iniziative di animazione e di solidarietà;

• percorsi formativi;

• partecipazione agli Organi Collegiali (Consiglio d'Istituto, presieduto da un genitore, Giunta Esecutiva..);

• riunioni informative tenute dal Dirigente Scolastico e dallo staff di dirigenza in occasione di: iscrizioni, presentazione del P.O.F. orientamento scolastico, ecc.

Il Regolamento d’Istituto, prevede la sottoscrizione, da parte dei genitori, nella prima riunione di classe, di un "patto di corresponsabilità". Documento voluto anche dalla nuova normativa per impegnare le famiglie, fin dal momento dell'iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell'azione educativa. Il patto di corresponsabilità pone in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell'ambito di un'alleanza educativa che coinvolga la Scuola, gli alunni e i loro genitori, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità. (D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007, art.3).

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PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ

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Parte II

Finalità ed obiettivi educativi

Le finalità della scuola e anche del nostro istituto sono lo sviluppo equilibrato della personalità dell'alunno e l'apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base. Lo studente è posto al centro dell'azione educativa, per cui tutti gli interventi sono programmati a partire dai suoi concreti bisogni formativi. Pur nel rispetto delle differenze e dell'identità di ciascuno, una particolare attenzione viene data alla formazione del gruppo classe, alla promozione di atteggiamenti cooperativi e alla socializzazione che è la condizione indispensabile per lo sviluppo della persona e il superamento di eventuali disagi e conflitti. La scuola si presenta come un luogo accogliente che cerca di coinvolgere gli alunni nel loro stesso processo di crescita e di formazione, suscitando curiosità e interessi . Essa attuerà un'azione formativa verticale che potrà continuare per tutto l'arco della vita e contemporaneamente si attiverà per instaurare una fattiva collaborazione con la famiglia e le istituzioni educative locali e territoriali. Far conoscere, rispettare e interiorizzare i principi che regolano la convivenza civile sarà per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà nello svolgere il loro ruolo educativo. L'acquisizione di una coscienza critica sarà fondamentale per i ragazzi perché permetterà loro di operare scelte consapevoli per il proprio futuro e interpretare la realtà circostante, senza condizionamenti.

Scelte didattiche e metodologiche La Scuola attraverso le discipline di studio si impegna ad offrire ai ragazzi costanti occasioni di sviluppo e di maturazione della personalità. Ciascuna disciplina concorre, con i propri strumenti e con il contributo dei propri linguaggi specifici ad uno sviluppo completo e globale. L'acquisizione delle Conoscenze disciplinari sarà funzionale alla conquista ed allo sviluppo delle capacità logiche, espressive, scientifiche e tecnico - operative. Le tecniche didattiche utilizzate mireranno alla partecipazione attiva e consapevole di ogni alunno, in modo che questi sia attore del processo di apprendimento, verifichi i progressi conseguiti e quindi possa maturare la coscienza di sé e delle proprie capacità. L'impegno degli insegnanti sarà quello di valorizzare le inclinazioni e le abilità individuali, di orientare e fornire all'alunno strumenti conoscitivi e di ricerca . Per favorire l’operatività, il dialogo e la riflessione su quello che si fa, essi privilegeranno scelte metodologiche di tipo laboratoriale , promuoveranno attività di esplorazione e scoperta, di collaborazione sia all’interno della stessa classe, che tra gruppi di classi diverse. Verranno attuati, inoltre, adeguati interventi nei riguardi delle diversità .

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Il Curricolo

Sulla scorta delle Indicazioni Nazionali, sulla base dei bisogni formativi degli alunni e delle richieste delle famiglie, la scuola ha strutturato un curricolo che imposta il suo centro di interesse sulla “Persona”. L'alunno, infatti, è il soggetto destinatario delle azioni formative, educative e culturali che l'organizzazione scolastica delinea, definisce e struttura attraverso le azioni di insegnamento. Esso è finalizzato soprattutto allo sviluppo delle competenze fondamentali quali: essere persone e cittadini responsabili di se stessi, degli altri e dell'ambiente in cui si vive. Nella scelta dei contenuti, delle modalità di realizzazione e degli obiettivi di apprendimento si è cercato sia di garantire la continuità e la gradualità nei tre ordini di scuola, sia di porre le basi di un percorso formativo che proseguirà nelle fasi successive della vita.

La scuola dell'Infanzia

La Scuola dell'Infanzia, pur non essendo scuola dell’obbligo, ha una sua specifica identità, che si è arricchita in questi ultimi anni sotto il profilo culturale e pedagogico divenendo un segmento fondamentale del sistema di istruzione e formazione.

Essa accoglie i bambini dai 3 ai 5 anni, con compiti esclusivi di formazione della personalità ordinati intorno a tre grandi polarità educative: 1. Lo sviluppo dell'Identità: ogni bambino deve sentirsi sicuro, stare bene e riconoscersi nei vari ruoli che occupa nella società; 2. Lo sviluppo dell'Autonomia: ogni bambino deve imparare a fare da sé senza paura di inadeguatezze, chiedendo aiuto e partecipando attivamente alla vita quotidiana; 3. Lo sviluppo della Competenza: ogni bambino deve, attraverso

l’esperienza pratica, imparare a riflettere, confrontarsi e condividere; 4. Lo sviluppo del senso della Cittadinanza: ogni bambino deve liberarsi del proprio auto centrismo scoprendo gli altri, condividendo regole, spazi e tempi e riconoscendo diritti e doveri propri e altrui. Campi di esperienza Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’Infanzia, le docenti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. Allo stato attuale, i campi di esperienza sono così denominati: Il sé e l’altro; Il corpo in movimento; Immagini, suoni e colori; I discorsi e le parole; La conoscenza del mondo;

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I Traguardi Formativi relativi ad ogni campo di esperienza sono i seguenti: Il sé e l’altro Il corpo in

movimento Immagini suoni e colori

I discorsi e le parole La conoscenza del

mondo

Giocare in modo costruttivo e creativo Argomentare e sostenere le proprie ragioni

Essere consapevoli della propria identità corporea, delle proprie capacità espressive, motorie e comunicative

Comunicare, esprimere emozioni, raccontare sfruttando i vari linguaggi

Saper usare la lingua italiana, arricchire il lessico, capire parole e discorsi

Raggruppare, ordinare, confrontare e valutare quantità, utilizzando semplici simboli per registrare

Sviluppare l’identità personale e rafforzare l’autostima

Rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana

Sperimentare diverse forme di espressione artistica, attraverso l’uso di un’ampia varietà di strumenti e materiali multimediali

Esprimere emozioni e sentimenti sperimentare rime, filastrocche e drammatizzazioni

Collocare correttamente nello spazio se stesso e gli oggetti seguendo istruzioni verbali

Conoscere la propria storia familiare e personale

Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco,secondo gli schemi motori di base

Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, attraverso l’utilizzo di varie tecniche espressive;

Ascoltare e comprendere narrazioni, inventare e raccontare storie,

Riferire eventi del passato recente

Conoscere la propria realtà territoriale e quella di altri bambini vicini e lontani

Sensibilizzare alla cura della propria persona e ad una corretta alimentazione

Sviluppare interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte.

Riflettere sull’esistenza di lingue differenti;

Collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana

Soffermarsi sul senso della nascita, della morte, delle origini della vita,

Formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso di essa, incontrando anche le tecnologie e i nuovi media

Interessarsi a macchine e strumenti tecnologici

Conoscere e comprendere regole e norme

Familiarizzare con le strategie del contare e dell’operare con i numeri e con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni

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di peso, lunghezza..

Muoversi con crescente sicurezza negli spazi familiari

Osservare i fenomeni naturali e gli organismi viventi

Ambiente di apprendimento L’ambiente di apprendimento, sarà organizzato in modo tale che ogni bambino si senta sostenuto e valorizzato, indipendentemente dal proprio punto di partenza. Lo spazio dovrà essere accogliente e curato; il tempo non rigidamente prestabilito, per dare ai bambini la possibilità di giocare, dialogare, osservare, esplorare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza, sentirsi padroni di sé e delle attività che sperimentano. Lo stile educativo fondato sull’osservazione, sull’ascolto, sulla progettualità, elaborata sia collegialmente che in team, sull’intervento non invadente dell’adulto il quale assume, piuttosto, il ruolo di regista. All'interno delle classi, l'osservazione occasionale e sistematica dei bambini e la documentazione della loro attività , consentono di cogliere e valutare le loro esigenze e di riequilibrare via via le proposte educative. Importante quindi, sia all'inizio che in itinere, saper utilizzare le osservazioni e i prodotti dei bambini per verificare l'andamento delle proposte e l'efficacia delle strategie impiegate. Tutto ciò sarà possibile mediante: l'osservazione, gli elaborati individuali o di gruppo, i libri operativi e le conversazioni.

Scuola del Primo Ciclo Il primo ciclo d'istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, ricopre un arco di tempo fondamentale per l'apprendimento e lo sviluppo dell'identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono, gradualmente, le competenze culturali indispensabili per continuare ad apprendere per tutto l'arco della vita.

La Scuola Primaria La Scuola Primaria ha la durata di cinque anni e accoglie bambini dai sei ai dieci anni e possono accedere anche i bambini che compiono i sei anni d’età entro il 30 Aprile dell’anno scolastico di riferimento. Il Capo III art. 5 del D. Lgs. N. 59/2004 enuncia le seguenti finalità della scuola primaria: "La scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità, promuove nel rispetto delle diversità individuali lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base comprese quelle relative

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all’alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di fare apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni, delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile". Le Indicazioni Nazionali per il curricolo dispongono che la scuola primaria miri: "all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali”. Ai bambini va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. E’ compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia. L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e solidarietà. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole. E’ compito ineludibile del primo ciclo garantire un adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana, in rapporto di complementarietà con gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. La scuola primaria persegue efficacemente le finalità che le sono assegnate nella misura in cui si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni . A tal fine è possibile individuare alcune impostazioni metodologiche di fondo: • valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni • Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità • Favorire l’esplorazione e la scoperta • Incoraggiare l’apprendimento collaborativo • Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere • Realizzare percorsi in forma di laboratorio. Obiettivi didattici Area linguistico-espressiva Acquisire e sviluppare il linguaggio in tutte le sue forme. Comunicare con modalità appropriate e sintetiche.

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Esprimere il proprio vissuto in relazione al mondo esterno. Usare correttamente i diversi codici comunicativi, integrando linguaggi verbali e non verbali. Operare analisi e sintesi nei diversi campi comunicativi. Collegare fatti e fenomeni, nel tempo e nello spazio. Area logico-matematica-scientifica Acquisire e sviluppare le capacità percettive di spazio, tempo, quantità, relazioni Individuare situazioni - problema. Definire problemi ed operare per problemi. Riconoscere varianti ed invarianti, analogie e differenze. Formulare ipotesi di soluzione e verificarle. Definire un percorso metodologico. Valutare i risultati conseguiti. Acquisire linguaggi e metodi delle scienze. Area psico-motoria Acquisire il linguaggio del corpo. Padroneggiare posture e schemi motori. Sapersi relazionare con gli altri e con l’ambiente. Riconoscere le connessioni mente/corpo e saperle gestire. Comportamento Portare a termine con affidabilità gli impegni presi. Contribuire a rendere più accogliente l’ambiente scolastico. Curare la propria persona. Aiutare i compagni nel superare le difficoltà.

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Rispettare le regole convenute. Utilizzare le risorse personali di cui si dispone nella realizzazione di un compito. Profilo in uscita Alla fine del quinquennio di Scuola Primaria gli alunni dovranno avere acquisito i seguenti atteggiamenti e competenze: - Utilizzare un metodo di studio - Saper codificare e decodificare testi - Saper comunicare ed esprimersi utilizzando codici verbali e non verbali - Saper interagire con interlocutori diversi, utilizzando codici e registri adeguati - Saper problematizzare la realtà, formulare ipotesi e verificarle - Saper lavorare in gruppo - Saper rispettare gli altri, gli oggetti, l’ambiente. Traguardi per lo sviluppo delle competenze alla fine della scuola Primaria Area linguistico espressiva Italiano L'allievo partecipa a scambi comunicativi, rispettando il turno, formulando messaggi chiari e pertinenti e usando un registro adatto alla situazione. Comprende testi orali e scritti. Legge testi di vario genere. Scrive testi ortograficamente corretti, chiari e coerenti, legati all'esperienza personale. Rielabora testi. E' consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Lingua inglese L'alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco: comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.

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Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall'insegnante. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. Storia L'alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenza, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l'ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell'umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell'Italia dal paleolitico alla fine dell'impero romano d'occidente con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Geografia L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio delle geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizza semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progetta percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti. Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici. Individua i caratteri che connotano i paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie le progressive trasformazioni operate dell'uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza. Matematica L'alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l'opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dell'uomo. Descrive, denomina e classifica figure di base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro..). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e

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matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. Scienze L'alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede e succede. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l'aiuto dell'insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l'ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell'ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova in varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. Musica L'alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando a dominare tecniche e materiali. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Arte e immagine L'alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti. È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini e messaggi multimediali. Individua i principali aspetti formali dell'opera d'arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel territorio e manifesta sensibilità e rispetto

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per la loro salvaguardia. Educazione fisica L'alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport. Sperimenta diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell'uso degli attrezzi. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell'uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, il valore delle regole e l'importanza di rispettarle. Tecnologia L'alunno riconosce e identifica nell'ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi di disegno tecnico o strumenti multimediali.

Scuola Secondaria di Primo Grado

La Scuola Secondaria di Primo Grado rappresenta il percorso formativo degli studenti dagli undici ai tredici anni e si conclude con l’esame di stato. Essa costituisce un ponte tra la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Secondo Grado, accompagna i ragazzi nel delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza ed in quanto tale è un periodo significativo per lo sviluppo educativo, cognitivo e sociale. Le finalità generali del nostro Istituto, da perseguire nel triennio dell'obbligo, mirano alla formazione della personalità del ragazzo in tutte le direzioni, in particolare nella realtà sociale in cui

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vive, e a favorire l'acquisizione di capacità logiche, metodologiche, linguistiche, scientifiche e tecnico-operative. Le finalità educative, trasversali a tutte le discipline, sono le seguenti: Classe prima • Favorire la crescita della personalità, promuovendo l’autostima ed il rispetto di sé e degli altri • Stimolare la graduale acquisizione di metodo e di personali strategie di lavoro come funzionali alle conoscenze • Incentivare il riconoscimento delle regole, come basi essenziali del vivere comunitario • Stimolare l’attitudine ad esprimere liberamente il proprio pensiero, rispettando i tempi della comunicazione ed i contenuti di quello degli altri • Abituare gli alunni all’idea che l’impegno è funzionale e necessario alla crescita personale e culturale • Favorire la cura della persona ed il rispetto dell’ambiente, degli strumenti e dei materiali di lavoro • Abituare i ragazzi ad aprirsi al nuovo e ad affrontare le difficoltà senza atteggiamenti rinunciatari • Promuovere la conoscenza di sé sotto il profilo di una graduale consapevolezza ed esplicitazione dei propri bisogni, risorse ed attitudini • Creare la cultura della legalità, nella più vasta accezione del termine • Educare all’ascolto, alla comprensione ed alla discussione guidata ed ordinata • Stimolare l’acquisizione di competenze operative attinenti alle aree espressive verbali e non verbali ed all’ambito informatico • Promuovere la graduale acquisizione del senso estetico Classe seconda • Favorire la crescita della personalità • Incrementare l’accettazione delle regole come fondamento del vivere civile • Incrementare l’apertura al rapporto con gli altri in forma corretta e rispettosa della diversità di idee e comportamento • Promuovere il rispetto della legalità in tutti i suoi aspetti

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• Potenziare le motivazioni verso lo studio e l’impegno intesi ed interiorizzati come necessità morali e valori • Incrementare il senso del rispetto verso l’ambiente, i materiali e gli strumenti di lavoro • Stimolare i ragazzi ad affrontare, razionalmente, conflitti e problemi ed a gestire, con sempre maggiore consapevolezza, errori e difficoltà • Educare gli alunni ad affrontare il nuovo e le eventuali difficoltà senza atteggiamenti rinunciatari, nell’ottica di una sempre maggiore autonomia decisionale ed operativa • Incrementare la conoscenza di sé, intesa anche come espressione di bisogni e potenzialità • Incrementare la maturazione del senso estetico Classe terza • Consolidare il processo di maturazione dell’identità come conoscenza e stima di sé • Potenziare la conquista dell’autonomia come apertura alla capacità di orientamento e scelta, per saper comprendere, saper condividere, saper cooperare e tradurre norme di condotta in atteggiamenti responsabili • Promuovere lo sviluppo delle competenze come acquisizione ed uso dei codici per conoscere e comprendere la realtà e le sue strutture sociali, culturali e naturali ed i contesti di vita vicini e lontani • Favorire più che possibile l’iniziativa e la responsabilità personale come rispetto di se stessi e dei propri bisogni, consapevolezza dei propri doveri e capacità di approccio ragionato con le scelte • Approfondire il riconoscimento del valore etico e sociale della regola e delle leggi che rendono possibile la vita comunitaria • Consolidare l’attitudine ad esprimere la propria opinione liberamente, rispettando la diversità di pensiero e di atteggiamenti dei compagni • Implementare le motivazioni verso lo studio e l’impegno e l’apertura ai nuovi linguaggi multimediali ed informatici • Rafforzare il rispetto verso l’ambiente, i materiali e gli strumenti di lavoro • Educare alla solidarietà, alla tolleranza, alla capacità di autoconfrontarsi, di accettare e rispettare la diversità degli altri

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• Educare alla pace ed alla cooperazione tra i popoli per il superamento della contrapposizione e dell’intolleranza tra culture diverse • Sensibilizzare ai problemi della salute e dell’igiene personale, del rispetto e della tutela dell’ambiente naturale • Programmare e favorire l’orientamento scolastico ai fini delle scelte successive

Traguardi per lo sviluppo delle competenze alla fine della scuola

Secondaria di Primo Grado

Area linguistico-artistico-espressiva Italiano L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare informazioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici( schemi, mappe, presentazione al computer, ecc.). Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo ( narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso, di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse ( plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale, comunicativo. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

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Lingua inglese (I traguardi sono riconducibili al livello A2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno organizza il proprio apprendimento; utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti; rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi; acquisisce e interpreta informazioni valutandone l’attendibilità e l’utilità. Individua e spiega le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere, spiegandole senza avere atteggiamenti di rifiuto. In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso. L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. legge semplici testi con diverse strategie adeguate alle scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora con i compagni per realizzare attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.

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Seconda lingua comunitaria

(I traguardi sono riconducibili al livello A1 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

Musica

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazioni funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’ improvvisazione o partecipando ai processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alle proprie esperienze musicali e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

Arte e immagine

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo scegliendo in modo funzionale i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

Educazione Fisica

L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive adottando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo-motorio-sportivo per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi ( fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello star bene in ordine a un sano stile di vita a alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. E’ capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

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Area storico geografica

Storia

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in test. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

Geografia

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

Area matematico-scientifico-tecnologica

Matematica

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavare misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.

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Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite ( ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico ( piano cartesiano, formule, equazioni,..) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza ( vita quotidiana, giochi,..) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

Scienze

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso ad esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

Tecnologia

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.

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Religione Cattolica

Obiettivi formativi : Sapersi interrogare sulla propria identità umana, religiosa e spirituale, in relazione con gli altri e con il mondo, al fine di sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita.

Obiettivi didattici - conoscere la rivelazione ebraico-cristiana; - saper fare il confronto con l’esperienza religiosa universale; - conoscere l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e della chiesa

Strumento Musicale

Già da alcuni anni l’istituto ha integrato nelle materie curricolari, l’insegnamento dello strumento musicale e precisamente: Saxofono, Flauto, Chitarra e Pianoforte nella scuola secondaria di 1° grado di Maida e Vena di Maida; Clarinetto, Flauto, Tromba e Pianoforte nella scuola secondaria di 1° grado di S. Pietro Maida. Lo studio dello strumento musicale concorre alla formazione globale dell’alunno offrendo occasioni di maturazione espressiva, comunicativa e di socializzazione. Il corso, facoltativo ed organizzato per gruppi di alunni, in funzione delle scelte degli alunni al momento dell’iscrizione, si protrae per un triennio. Esso prevede l’acquisizione della tecnica fondamentale di ciascuno degli strumenti dell’organico quale azione propedeutica alla pratica strumentale, finalizzata all’esecuzione di repertori appositamente definiti per ogni singolo alunno o gruppo di alunni.

Accoglienza e Integrazione degli alunni diversamente abili

L’Istituto Comprensivo attuerà, nel rispetto delle leggi, l’accoglienza e l’ integrazione degli alunni diversamente abili, sia all’interno dei gruppi classe che in tutta la Scuola. La loro presenza sarà considerata occasione di crescita per tutti gli allievi che, dovendosi confrontare con le difficoltà degli altri, potranno prendere coscienza delle proprie maturando un comportamento più responsabile. Ciascun alunno sarà seguito in classe o all’esterno della stessa (anche in piccolo gruppo) dal proprio insegnante di sostegno e dagli insegnanti di classe che formuleranno un piano educativo personalizzato, stabilito e concordato ad inizio anno, in un incontro tra insegnanti, genitori ed esperti dei servizi. L’attenzione dei docenti si focalizzerà sulla individuazione di strategie adeguate al recupero ed all’acquisizione di abilità cognitive, comunicative, relazionali, sociali e di autonomia che devono risultare trasferibili nel contesto esterno della scuola.

Dove sarà possibile la scuola attiverà dei laboratori operativi e multimediali per valorizzare l’operatività e l’acquisizione di abilità. Si favorirà la collaborazione tra Scuola, A.S.L., Enti Locali che con l’aiuto delle famiglie saranno chiamati a sostenere e potenziare le iniziative di tipo educativo, didattico e terapeutico. A fine anno si verificherà la validità delle strategie metodologiche adottate, dei progressi ottenuti da ogni singolo alunno e si stabiliranno le eventuali modifiche da apportare.

Nello specifico l’Istituto Comprensivo si impegna:

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• a garantire priorità dell’iscrizione, accesso e frequenza alla scuola;

• a coinvolgere attivamente la famiglia in ogni fase del processo di accoglienza e di integrazione; -

• a predisporre un progetto individualizzato ed integrato attraverso il coinvolgimento di tutti i compagni di classe e di tutto il personale scolastico;

• ad attivare incontri periodici e programmatici con tutte le figure professionali impegnate sul versante dell’integrazione e del piano educativo individualizzato;

• ad attivare le procedure per reperire risorse umane e finanziarie finalizzate al processo di piena integrazione.

Gli strumenti di cui i docenti si avvalgono per favorire i processi di integrazione e di apprendimento sono:

• Diagnosi funzionale

• Profilo dinamico funzionale

Piano Educativo Individualizzato

Gli alunni D.A. seguono un piano educativo individualizzato (P.E.I.) che coinvolge tutti gli insegnanti di classe e di sostegno ed è verificato periodicamente nel G.I.O. Il P.E.I. si propone obiettivi di:

• autonomia • acquisizione di competenza e abilità (cognitive comunicative, espressive, percettive,

motorie); • conquista degli strumenti operativi di base (linguistici – matematici).

• Il P.E.I è cosi strutturato: -

• Diagnosi clinica · -

• Dati anagrafici · -

• Ambiente socio-familiare · -

• Dati sulla scolarizzazione pregressa e odierna

• Asse linguistico e comunicazionale

• Asse sensoriale

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• Asse motorio-prassico

• Asse neuropsicologico

• Asse dell’autonomia personale e sociale

• Asse dell’apprendimento

Nello stabilire il programma personalizzato i docenti pianificano sia un Curricolo funzionale sia un Curricolo Strumentale Cognitivo. Ciò allo scopo di favorire acquisizione di abilità semplici ed essenziali per garantire agli alunni diversamente abili un livello di autonomia in proporzione alle reali capacità.

Il Curricolo Funzionale si articola in: Autonomia Personale e Autonomia Sociale

Il Curricolo Strumentale Cognitivo si articola in:

• Area comportamentale affettivo-relazionale

• Area Psicomotoria

• Area Percettiva

• Area Linguistica

Per favorire l’inserimento, la valorizzazione e lo sviluppo delle potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione degli alunni diversamente abili nella scuola opera il G.I.O. (Gruppo Operativo Interno). Le figure coinvolte sono: operatori designati dall’A.S.L (equipe socio-psico-pedagogica), insegnanti curricolari, docenti di sostegno, genitori (D.P.R. 24/02/1994, art.4). Il G.I.O. si occupa della gestione delle risorse personali (assegnazione delle ore di attività di sostegno ai singoli alunni, utilizzo delle compresenze fra docenti, pianificazione dei rapporti con operatori extrascolastici), della definizione delle modalità di passaggio e di accoglienza tra i diversi ordini di scuola, della gestione e reperimento di risorse materiali, della formulazione di progetti specifici in relazione alle tipologie di disabilità, della definizione del profilo dinamico funzionale dell’alunno al momento dell’ingresso nella scuola, al fine della stesura del piano educativo individualizzato.

I rapporti con il GIO sono curati dalla Figura Strumentale: ins. Maria Ferraina.

Analisi degli alunni disabili

Numero complessivo degli alunni dell’Istituto Comprensivo: 7

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Classe/sezione frequentata Numero Alunni Plesso Tipologia Rapporto

Primaria- Classi 1ª-5ª 2 Jacurso Psicofisico 1/1

Primaria- classi 3ª-5ª 2 Maida Psicofisico 1/1

Second. 1° grado classe 2ª 1 Maida Psicofisico 1/1

Second. 1° grado classi 1ª - 2ª 2 S.Pietro a Maida Psicofisico 1/4

Integrazione degli alunni Stranieri

Il nostro Istituto Comprensivo ha visto, negli ultimi anni, un incremento di alunni stranieri.

Questi ragazzi, che appartengono prevalentemente a famiglie di varia estrazione socio-culturale, spesso con una conoscenza elementare o nulla della lingua italiana, presentano difficoltà di apprendimento per carenze linguistiche e forme di disagio emotivo. L’inserimento nella classe viene effettuato sulla base dell’età anagrafica, senza quindi il possesso dei prerequisiti. Per favorire l’inserimento degli alunni stranieri, si organizzeranno interventi didattici individualizzati o in piccoli gruppi, con metodologie didattiche differenziate in base all’età e al ciclo di scuola frequentata dagli alunni, ma con obiettivi comuni:

• acquisire le competenze linguistiche di base per la comprensione della realtà quotidiana

• comunicare le proprie esigenze;

• arricchire il lessico;

• favorire l’acquisizione delle basilari regole comunicativo- relazionali;

• apprendere contenuti disciplinari.

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

I PROGETTI

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PROGETTI SCUOLA DELL'INFANZIA

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: VIAGGIO NEL MONDO DELLE FAVOLE E DEL MITO

OBIETTIVI Diffondere nei bambini il piacere della lettura. Suscitare la passione per la lettura suscitando interesse e curiosità verso i libri. Aumentare i tempi di attenzione attraverso l’ascolto e stimolare la creazione di immagini mentali. Aumentare il desiderio di imparare a leggere fornendo motivazioni ludiche Considerare il libro fonte di magia, creatività, immaginazione, fantasia.

DESTINATARI: I bambini di tutte le sezioni e i plessi della scuola dell’Infanzia

RESPONSABILI I docenti di tutte le sezioni e i plessi della scuola dell’Infanzia

TEMPI: 1 fase novembre-dicembre 2 fase aprile-maggio

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: ATTIVITÀ MOTORIA NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

OBIETTIVI Favorire il benessere psicofisico dei bambini, aiutarli a maturare una buona accettazione di sé e del proprio corpo, a sviluppare competenze e abilità specifiche attraverso il movimento.

DESTINATARI: I bambini della scuola dell’Infanzia di Maida

RESPONSABILI Aiello Maria Chiara

TEMPI: Tutto l'anno

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PROGETTI SCUOLA PRIMARIA

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: PRIMA ALFABETIZZAZIONE PER ALUNNI

STRANIERI

OBIETTIVI Favorire una prima conoscenza della lingua italiana L2 come strumento di comunicazione per una migliore integrazione sociale e culturale.

DESTINATARI: Alunni scuola Primaria e secondaria di Maida

RESPONSABILI Fruci A., Perri C., Mussari C, Ferraina M.

TEMPI: Novembre -Febbraio

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: CERTIFICAZIONE DI LINGUA INGLESE

TRINITY E CAMBRIDGE

OBIETTIVI Approfondire presso gli studenti interessati la conoscenza della L2 e

garantire loro una più sicura padronanza degli elementi semplici della lingua straniera, prediligendo un approccio comunicativo efficace e teso a migliorare la didattica dell’insegnamento

DESTINATARI: Tutte le classi interessate della scuola primaria dell’I.C

RESPONSABILI ins. Perri Carmela

TEMPI: Gennaio-Maggio 2012 in orario extracurricolare.

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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: CORSO DI NUOTO

OBIETTIVI Possibilità per gli alunni di: confrontarsi con una serie di nuove esperienze basate su una gamma di rapporti che si instaurano con regole comportamentali, ambienti, persone e risoluzioni di problemi; stimolare la capacità di apprendimento e di controllo motorio.Risoluzione di problemi motori legati ad un nuovo ambiente diverso da quello abituale, la conquista di equilibri, l’arricchimento della percezione, l’ampliamento della sicurezza, la padronanza del proprio corpo.

DESTINATARI: Tutte le classi della scuola primaria di S Pietro a Maida e Jacurso

RESPONSABILI Astorino L.,Cerra, Provenzano, D’Elia, Ferraiolo, Diaco, Serio, Giuliano.Tutte le insegnanti del plesso di Jacurso

TEMPI: Gennaio-Maggio 2013 per 10/13 lezioni

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: TERRITORIO, CITTADINANZA E MEMORIA

OBIETTIVI Conoscere la storia del nostro territorio attraverso la riscoperta di tradizioni e usanze relative alle diverse feste e ricorrenze . Riscoprire i luoghi simbolo del proprio paese. Riprendere proverbi e racconti antichi. Riscoprire gusti e sapori.

DESTINATARI: Alunni scuola Primaria Maida Jacurso

RESPONSABILI Docenti della scuola Primaria.

TEMPI: L'intero anno scolastico

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: AMICO LIBRO

OBIETTIVI Abituare i bambini a concentrarsi nell'ascolto per comprendere i vari tipi di testo. Allenarsi all'autovalutazione della propria comprensione. Fornire buone letture da imitare. Sensibilizzare i bambini a cogliere e distinguere gli stati d'animo dei

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protagonisti. Analizzare il linguaggio visivo( cinema- televisione- giornale) Rappresentare con drammatizzazioni le situazioni lette o ascoltate. Usare con scioltezza i nuovi linguaggi multimediali.

DESTINATARI: Alunni scuola Primaria S. Pietro a Maida

RESPONSABILI Ins. Lorenzo Astorino

TEMPI: Novembre - maggio

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: BIMBOIL

OBIETTIVI Sensibilizzare ad una corretta alimentazione; far conoscere e apprezzare le qualità dell'olio extravergine d'oliva.

DESTINATARI: Alunni scuola Primaria S. Pietro a Maida

RESPONSABILI Ins. Scuola Primaria Laura Diaco

TEMPI:

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: INTERCULTURA

Area a forte processo immigratorio

OBIETTIVI • Attivare una prassi di accoglienza dell'alunno straniero che faciliti l'approccio delle famiglie e degli alunni;

• Promuovere in tutte le componenti della scuola una cultura dell'accoglienza e dell'integrazione, perché vengano accettate e riconosciute le diversità in un'ottica di rispetto e aiuto reciproco.

• Offrire agli alunni stranieri percorsi di alfabetizzazione, secondo livelli di partenza e ritmi di apprendimento personali e, nel caso di buone competenze linguistiche, di percorsi di supporto all'apprendimento disciplinare;

• Sostenere gli alunni stranieri nelle fasi di passaggio tra i vari

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ordini di scuola; • Organizzare una formazione continua dei docenti e del personale

coinvolto nelle fasi di accoglienza; • Rafforzare ed allargare la rete di istituzioni coinvolte nel progetto

DESTINATARI:

-Alunni stranieri e italiani;

-Genitori ( di alunni stranieri e italiani)

-Docenti e personale non docente della scuola.

RESPONSABILI

TEMPI: Dicembre - Giugno

PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO:LA MATEMATICA VISTA ATTRAVERSO I

GIOCHI MATEMATICI

OBIETTIVI • Opportunità di confronto con studenti di classi diverse; • Possibilità di socializzazione con studenti dello stesso istituto; • Stimolare la curiosità e l'interesse per la matematica; • Potenziare la capacità di affrontare situazioni nuove; • Valorizzare l'intelligenza degli alunni migliori recuperando quelli

che non avvertono particolari motivi di interesse verso la matematica;

DESTINATARI: Alunni classi seconde e terze secondaria di S. Pietro a Maida

RESPONSABILI Patrizia Cittadino

TEMPI: Marzo-Aprile

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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: PERCORSI

OBIETTIVI • Promuovere l’educazione all’affettività, alla salute del corpo e

della mente e ad una corretta alimentazione;

• Promuovere l’attitudine ed il piacere della lettura, al fine di creare valida alternativa alla fruizione del tempo libero;

• Stimolare la creatività, come libera espressione di attitudini e potenzialità;

• Implementare la conoscenza di mestieri e lavori artigianali che sono patrimonio culturale della tradizione dei nostri territori;

• Condividere il concetto dì legalità come accettazione di regole e di norme, in funzione di una reale reciprocità nelle esperienze di relazione e nei rapporti interpersonali;

• Offrire conoscenza di elementi e problematiche sociali che risultano condizionanti ed ostativi alla creazione del vivere democratico e della legalità nella piena accezione del termine;

• Promuovere il concetto di impegno come strumento essenziale di formazione e crescita della persona;

• Diffondere conoscenze sulle regole della vita collettiva e sul valore ed il ruolo delle Istituzioni pubbliche democratiche;

• Accrescere la partecipazione democratica dei ragazzi alle attività della realtà comunale del loro paese;

• Far sperimentare, nel concreto della vita scolastica, i valori della collaborazione, della solidarietà, della corretta relazionalità, del rispetto della diversità di opinioni ed atteggiamenti.

DESTINATARI: Alunni Scuola Secondaria di I Grado - Plesso San Pietro a Maida., Maida, Vena di Maida

RESPONSABILI Pansera Maria Concetta

TEMPI: Tutto l’anno

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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: ALLA SCOPERTA DELLE RADICI

OBIETTIVI • Favorire la comprensione del lessico e dei termini dell’italiano attraverso la scoperta dell’etimologia delle parole;

• Consolidare i prerequisiti linguistici;

• Acquisire le fondamentali strutture della lingua latina;

• Sviluppare l’abitudine alla logica, alla riflessione, all’analisi;

• Far conseguire un metodo di lavoro strutturato.

DESTINATARI: Gli alunni delle classi terze del plesso di scuola secondaria di I grado di Maida.

Gli alunni delle classi seconde del plesso di scuola secondaria di I grado di san Pietro a MaidaMaida.

RESPONSABILI prof. ssa Soverati Elisabetta Maida

prof.ssa De Sando Angela S. Pietro a Maida

TEMPI: Novembre 2011- Marzo 2012

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: SCUOLA SICURA

OBIETTIVI Minimizzare il rischio nella scuola

DESTINATARI: Gli alunni di ogni ordine di scuola

RESPONSABILI prof. Francesco De Vito

TEMPI: Tutto l'anno

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO:RECUPERO ITALIANO -MATEMATICA

INGLESE

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OBIETTIVI Sviluppare e rafforzare le 4 abilità di base;

sviluppare e rafforzare le capacità logico-matematiche

DESTINATARI: Alunni delle classi della scuola secondaria di 1° grado di Maida

RESPONSABILI prof. ssa Grazia Mantella

TEMPI:

Febbraio- maggio

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO:RECUPERO -MATEMATICA

OBIETTIVI sviluppare e rafforzare le capacità logico-matematiche

DESTINATARI: Alunni delle classi della scuola secondaria di 1° grado di Vena di Maida

RESPONSABILI Prof. Giovanni Martino

TEMPI:

Febbraio- maggio

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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO:ECHI DEL MEDITERRANEO

OBIETTIVI • Opportunità di confronto con studenti di classi diverse; • Possibilità di socializzazione con studenti dello stesso istituto; • Stimolare l’espressione di sé attraverso il linguaggio musicale; • Acquisire e sviluppare la capacità di ascolto e di produzione in un

contesto polifonico; • Partecipare in maniera consapevole alla realizzazione di una

produzione musicale; • Potenziare l’uso dello strumento nella pratica collettiva: controllo

dell’agogica, della dinamica e dell’intonazione; • Acquisire le competenze critiche e creative per la progettazione e

la realizzazione di eventi musicali sul proprio territorio. DESTINATARI:

Alunni interni dei corsi di strumento musicale dei plessi di Maida, San Pietro a Maida e Vena di Maida, ex alunni che hanno frequentato i corsi di strumento musicale.

RESPONSABILI Prof: Pizzi Donato

TEMPI: Ottobre-Maggio

Viaggi d’istruzione e visite guidate

I viaggi d’istruzione, le visite guidate e le uscite didattiche e ogni altro interscambio con l’esterno sono attività didattiche svolte con altri mezzi ed in contesti diversi da quelli quotidiani dell’edificio scolastico. Per realizzarli vengono utilizzate tutte le risorse della comunità scolastica e più di tutto l’impegno personale e culturale dei docenti. Un viaggio è un’ unità didattica che nasce dalla volontà di ampliare le conoscenze dei nostri alunni, ed è sempre in coerenza con le finalità educative e con la programmazione didattica e concorre a pieno titolo alla crescita integrale della persona dal punto di vista culturale, didattico e sociale. La Funzione Strumentale incaricata dopo aver raccolto le proposte dei plessi formula il Piano Annuale dei viaggi e delle visite guidate dell’Istituto e si attiva affinché vengano realizzati. Il piano, che viene poi approvato dagli organi competenti, prevede diverse tipologie di uscite: viaggi culturali, finalizzati alla conoscenza di aspetti paesaggistici, monumentali; partecipazione a manifestazioni o concorsi :conferenze, mostre, gare sportive, spettacoli teatrali ecc..; campi- scuola; visite ad aziende, unità di produzione , laboratori, scuole, edifici e strutture pubbliche ; viaggi connessi ad attività sportive: partecipazione a gare e manifestazioni sportive ecc.; visite guidate: presso musei, gallerie, monumenti, località di interesse storico e artistico, parchi naturali.

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PARTE III LA VALUTAZIONE

La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, senza cui non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua permanenza a scuola. Tra questi vi sono: l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (il sapere), la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (il saper fare) e la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti (saper essere). La scuola valuta anche le competenze cosiddette trasversali che attengono, oltre che agli obiettivi cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti cioè al comportamento sociale, o area socio – affettiva e relazionale, e al comportamento di lavoro. In linea con le nuove indicazioni nazionali, tenendo conto dei traguardi delle competenze da raggiungere al termine della Scuola primaria e Secondaria di primo grado, il presente documento è il risultato del confronto tra gli obiettivi prefissati (ciò che si vuole ottenere dall’alunno) e quelli conseguiti (ciò che si è ottenuto dallo stesso alunno).

Il processo di valutazione consta di tre momenti:

1) la valutazione diagnostica o iniziale. Serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero. Accerta anche, attraverso la compilazione di questionari motivazionali e socioculturali, le caratteristiche e le attitudini degli alunni, utili per la progettazione delle attività scolastiche e extrascolastiche, con particolare riferimento al loro inserimento nelle attività laboratoriali.

2) la valutazione formativa o in itinere. È finalizzata a cogliere, informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e compensativo.

3) la valutazione sommativa o complessiva o finale. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico.

La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di autovalutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di auto-orientare i suoi comportamenti e le sue scelte future. La valutazione numerica delle verifiche, sia orali che scritte, è espressa in decimi, da 1 a 10. Il voto numerico può essere accompagnato da un breve giudizio motivato, per esplicitare brevemente il perché la prova è sufficiente o insufficiente.

Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto

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espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina concordano ad inizio di anno scolastico ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte per i diversi tipi di verifiche e per le singole discipline, i criteri di valutazione delle prove scritte sulla base di indicatori e descrittori condivisi, informando gli alunni.

Griglia di corrispondenza tra voti e conoscenze,

abilità e competenze disciplinari

Scuola Primaria

La delicatezza del momento valutativo degli alunni di Scuola Primaria delle classi prime e seconde, in età evolutiva e ai primi passi dell’approccio con il sapere, induce a non attribuire voti inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé, mentre per gli alunni delle classi superiori viene introdotto il voto quattro.

Prime e seconde classi

GIUDIZIO DI PROFITTO in riferimento a: conoscenze, abilità competenze disciplinari

LIVELLO DI PROFITTO

VOTO

Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e approfondita, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale

ECCELLENTE 10

Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali

OTTIMO 9

Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione chiara e precisa, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili

DISTINTO 8

Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale di semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici

BUONO 7

Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata

SUFFICIENTE 6

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Terze, quarte e quinte classi

GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari

LIVELLO DI PROFITTO

VOTO

Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione rigorosa, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite

OTTIMO 10

Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali

ECCELLENTE 9

Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione chiara, precisa e articolata, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili

DISTINTO 8

Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione/analisi puntuale, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici

BUONO 7

Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di analisi/comprensione elementare,

SUFFICIENTE 6

Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari ma tali da consentire un graduale recupero, abilità di lettura e di scrittura ancora incerte ma in graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza, capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o inconsistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con errori, esposizione ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale

MEDIOCRE 5

Le rilevazioni saranno eventualmente accompagnate da una precisazione che solleciti la consapevolezza dell’alunno rispetto alle gravi lacune o a un sia pur minimo progresso.

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Scuola Secondaria di Primo Grado

GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari

VOTO

Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori, ottima capacità di comprensione e di analisi, corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati esaurienti, esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, sicurezza e competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche, autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali e creativi, capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni

10

con possibilità di lode agli esami di Stato di fine 1° ciclo

Conoscenze ampie, complete e approfondite, apprezzabile capacità di comprensione e di analisi, efficace applicazione di concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati apprezzabili, esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali, capacità di operare collegamenti tra discipline

9

Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale, buona capacità di comprensione e di analisi, idonea applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati soddisfacenti, esposizione chiara e articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, buona correttezza ortografica e grammaticale, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti personali

8

Conoscenze generalmente complete , adeguata capacità di comprensione e di analisi, discreta applicazione di concetti, regole, procedure e orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati largamente sufficienti, esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di terminologia appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza nel linguaggio specifico, sufficiente correttezza ortografica e grammaticale, parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite

7

Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi, elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi, accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro se guidato nell’analisi e nella soluzione di un problema, esposizione semplificata sostanzialmente corretta con qualche errore a livello linguistico e grammaticale, lessico povero ma appropriato, imprecisione

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nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite

Conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di comprensione e di analisi, modesta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento difficoltoso e incerto nell’analisi e nella soluzione di un problema, esposizione non sempre lineare e coerente, errori a livello grammaticale, bagaglio minimo di conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile, scarsa autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

5

Conoscenze frammentarie e incomplete, stentata capacità di comprensione e di analisi, difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione superficiale e carente, gravi errori a livello grammaticale, povertà lessicale con utilizzo di termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole discipline

4

Le rilevazioni saranno eventualmente accompagnate da una precisazione che solleciti la consapevolezza dell’alunno rispetto alle gravi lacune o a un sia pur minimo progresso.

Criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento

La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità.

Il voto di comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi.

Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico:

1. frequenza e puntualità;

2. interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;

3. rispetto dei doveri scolastici; collaborazione con i compagni e i docenti;

4. rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del Regolamento interno d’Istituto.

Nella Scuola Secondaria, per norma di legge (art. 2, comma 3, legge 30 ottobre 2008, n. 169), la valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo.

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Griglia di corrispondenza tra voti e comportamento

Scuola Secondaria

GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO VOTO

Assenze irrilevanti, interesse costante e curioso e partecipazione assidua alle lezioni, responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico e domestico, regolare e serio svolgimento dei compiti scolastici, comportamento corretto, eccellente socializzazione e interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe da leader maturo e responsabile, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza

10

Assenze minime, vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni, costante adempimento dei lavori scolastici, comportamento corretto ed educato, ottima socializzazione e ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza

9

Assenze saltuarie non frequenti ma sempre giustificate, essenziale attenzione e partecipazione alle attività scolastiche, regolare svolgimento dei compiti assegnati, comportamento per lo più corretto ed educato, soddisfacente socializzazione e normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe, discreto rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente e adeguata accettazione della diversità, osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica

8

Episodi di inosservanza del regolamento interno limitata partecipazione alle attività scolastiche, saltuario disturbo delle lezioni, comportamento sostanzialmente corretto nel rapporto con compagni e personale scolastico, socializzazione e funzione collaborativa all’interno della classe

7

Episodi frequenti di inosservanza del regolamento interno completo disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche, assiduo disturbo delle lezioni rapporti problematici e comportamento poco corretto verso compagni e personale scolastico, scarsa socializzazione e non collaborativa nel gruppo classe

6

Episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno come per il 6/10 che indicano la volontà di non modificare l’atteggiamento, atti di bullismo, completo disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche, rapporti problematici e comportamento scorretto verso compagni e personale scolastico,bassissima socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe. Provvedimenti disciplinari.

5

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Criteri di ammissione o di non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato

Nella Scuola Primaria: la non ammissione è un evento eccezionale e comprovato da specifica motivazione. L’alunno non ammesso deve avere conseguito in tutte le discipline una votazione di insufficienza piena (inferiore a cinque decimi), unita ad una valutazione negativa del comportamento.

Nella Scuola Secondaria: sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che hanno raggiunto gli obiettivi didattici minimi (possesso delle conoscenze di base relative agli argomenti trattati nelle varie discipline, uso di un linguaggio chiaro e corretto, capacità di operare semplici collegamenti) e hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

Strumenti di Valutazione

La verifica, parte integrante della programmazione e della valutazione, è uno strumento che comprende tutte le modalità che i docenti ritengono idonei per registrare fedelmente i risultati degli apprendimenti conseguiti dagli alunni e per questo motivo le verifiche elaborate debbono avere la funzione di : Accertare il livello di apprendimento degli alunni su specifici obiettivi cognitivi proposti nella prova; Misurare il livello di apprendimento quantificandolo con punteggi preventivamente stabiliti; Esprimere un giudizio di valutazione sull’analisi dei dati rilevati. Una prova di verifica, pertanto, per essere valida e significativa deve: Essere chiara nella consegna; Strutturata in riferimento a ciò che si intende rilevare; Fornire dati accettabili. Le prove di verifica sono classificate, a seconda della loro tipologia in tre categorie: prove non strutturate; prove strutturate; prove semi strutturate.

Valutazione degli alunni disabili

L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. Gli alunni D.A. saranno valutati nel rispetto dei criteri generali suddetti, tenendo conto dei seguenti parametri integrativi in relazione agli interventi attuati in itinere: Tipologia di P.E.P. seguito (Programmazione di classe e/o differenziata, in riferimento agli obiettivi perseguiti, se riconducibili non riconducibili a quelli programmati per la classe di appartenenza, nell’insieme delle discipline e delle attività svolte, seppur nella dimensione della programmazione).

Valutazione degli alunni con specifici disturbi di apprendimento

La legge 8 Ottobre 2010 n. 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la

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discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati DSA. Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati nell’ambito scolastico. Le istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno o allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare - relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria. Gli alunni con DSA saranno valutati nel rispetto dei criteri stabiliti dalla normativa in materia, tenendo conto dei seguenti parametri integrativi, in rapporto agli interventi attuati in itinere: Tipologia del disturbo; Esiti (abilità, conoscenze e competenze) conseguiti e possibili, in relazione alle potenzialità residue ed allo stile di apprendimento; Tipologie di prove sistematiche di verifica e valutazione (ordinarie e differenziate), tempi ed eventuali supporti.

Valutazione degli alunni stranieri

La valutazione delle alunne e degli alunni stranieri deve avere un carattere eminentemente orientativo e formativo finalizzato alla promozione della persona nell’interezza della sua storia e del suo progetto di vita. Il carattere prevalentemente diagnostico della valutazione nella scuola risalta maggiormente alla luce di quanto affermato dall’art. 45, comma 4 del DPR n. 394 del 31 agosto 1999 : “ Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento”. L’adattamento si concretizza nella definizione da parte del Consiglio di classe di un percorso individuale di apprendimento ovvero di un Piano di Studio Personalizzato che oltre a valorizzare costruttivamente le conoscenze pregresse deve mirare a coinvolgere e motivare l’alunno/a. Pertanto,al fine della valutazione i consigli di classe prenderanno in considerazione: la situazione linguistica di partenza; le osservazioni sistematiche sull’alunno operate dagli insegnanti di classe e dagli eventuali docenti alfabetizzatori ; la verifica dei progressi ottenuti in relazione alla situazione di partenza ; il conseguimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione individualizzata disciplinare.

Valutazione del P.O.F.

La complessità del P.O.F. richiede verifiche specifiche relative ai Progetti e una verifica complessiva di sistema che a fine anno cercherà di dare conto di tutto l’impianto progettuale, ciò al fine di migliorare la qualità del servizio scolastico. L’autovalutazione sarà effettuata su due livelli: Interna: a livello di Collegio dei Docenti tramite questionari di rilevazione con indicatori, rivolti a tutti i docenti e relativi alla valutazione intermedia e finale degli interventi formativi e dei laboratori relativi all’ampliamento dell’offerta formativa. Esterna: rivolta all’utenza, tramite incontri, dibattiti e questionari elaborati dal gruppo progetto dell’istituto stesso e rivolti agli alunni e ai genitori di ogni ordine di scuola. I criteri che guideranno l’attività di monitoraggio saranno i seguenti: -raccogliere le informazioni per identificare punti di forza e aree suscettibili di miglioramento; -garantire agli alunni una ricaduta positiva, cioè mirare alla qualità dell’offerta formativa; -ottimizzare le risorse; -promuovere una cultura dell’organizzazione e il “miglioramento continuo”.

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ALLEGATI

1) REGOLAMENTO D'ISTITUTO

2) REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI DI'ISTRUZIONE

3) CARTA DEI SERVIZI

4) REGOLAMENTO RELATIVO ALL'ORGANIZZAZIONE DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE

5) REGOLAMENTO CONCESSIONE DEI LOCALI SCOLASTICI

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Istituto Comprensivo Statale Maida

Sedi di Maida,Vena di Maida, Jacurso, San Pietro a Maida Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I Grado con Indirizzo Musicale

Via O. De Fiore 88025- Maida (CZ)

RREEGGOOLLAAMMEENNTTOO DD’’IISSTTIITTUUTTOO

Anno scolastico 2012-2013

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Parte I: gli Organi Collegiali

Consiglio d’Istituto

Il Consiglio d’Istituto è un organo collegiale elettivo che dura in carica tre anni, durante i quali provvede alla sostituzione degli eventuali membri decaduti o dimis- sionari. É presieduto da un genitore, il Presidente, eletto dai membri del Consiglio. Ne fanno parte il Dirigente Scolastico, i rappresentanti del personale docente e non docente, i genitori. Il Presidente ha rappresentanza ufficiale de Consiglio d’Istituto, ne convoca e ne presiede le riunioni, firma ed ha la responsabilità dei verbali di ogni adunanza del Consiglio, delle deliberazioni e degli atti direttamente conseguiti.

Quest’organo si occupa della delibera del Bilancio Preventivo e del Conto Consuntivo, ai sensi dell’art.10 del D. L. gs n. 297/94, degli orari di funzionamento della scuola e degli uffici, del calendario scolastico e dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico della scuola. Ha potere deliberante, nei limiti delle disponibilità di bilancio , nelle seguenti materie:

1. adozione del Regolamento Interno dell’Istituto;

2. acquisto , rinnovo e conservazione delle attrezzature, dei sussidi didattici,dei materiali di consumo per le esercitazioni;

3. definisce i criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascola-

stiche, interscolastiche ed extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate, ai viaggi di istruzione;

4. indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi.

Giunta Esecutiva

La Giunta Esecutiva dura in carica tre anni: ne fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico , che la presiede, il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, un do- cente, un non docente e due genitori facenti parte del Consiglio d’Istituto. La Giunta predispone i lavori del C.d.I., il bilancio preventivo e il conto consuntivo, cura l’esecu- zione delle delibere, raccoglie le proposte dei consiglieri e le relative documentazioni .

Collegio dei Docenti

Il Collegio dei Docenti è composto da tutti i docenti in servizio nell’Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Principalmente delibera in materia di funzio-

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namento didattico dell’Istituto, di scelte culturali e didattiche, di programmazione e aggiornamento.

Consiglio di Classe

Il Consiglio di classe è composto dagli insegnanti della classe e dai genitori , elet- ti annualmente. É presieduto dal Dirigente Scolastico o dal docente designato, dal coordinatore del Consiglio ovvero in assenza di quest’ultimo da un docente delegato membro del Consiglio medesimo. Delibera in merito alla realizzazione del coordina- mento didattico della programmazione e della valutazione, promuovendo l’identità di intenti e comportamenti, l’individuazione dei bisogni degli alunni, la definizione degli itinerari didattici, l’assunzione di criteri comuni nell’ambito delle verifiche e valutazioni.

Coordinatori dei Consigli di Classe

Il coordinatore è il punto di riferimento della classe:

1. coordina l’attività dei colleghi in ordine allo svolgimento dell’attività didattica ed al comportamento degli alunni;

2. raccoglie documenti vari di interesse didattico;

3. relaziona ai genitori sull’andamento didattico e disciplinare della classe;

4. si fa portavoce delle esigenze dei colleghi e degli alunni relativamente alle attività

curricolari ed extracurricolari;

5. vigila sulle assenze degli allievi.

Consiglio d’Interclasse

Il Consiglio d’interclasse ( per la scuola Primaria) è composto dai docenti del- le classi parallele e dai rappresentanti eletti dai genitori è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, e le sue competenze si estrinsecano esclusiva- mente nel parere e nella proposta. Formula proposte ed esprime pareri al Collegio dei docenti in ordine: all’azione educativa e didattica, ad iniziative di sperimentazione metodologico-didattica, ad iniziative a favore di alunni diversamente abili , a proget- ti, ad iniziative interscolastiche ed extrascolastiche, alle visite guidate che le classi intendono svolgere, all’adozione dei libri di testo.

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Consiglio di Intersezione

Il consiglio di intersezione nelle scuole dell’infanzia è composto dai docenti dei gruppi dello stesso plesso, compresi i docenti di sostegno,e i rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti. É presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato e si riunisce per discutere in materia di programmazione educativa, didattica e di valutazione .

Membri del Consiglio d’Istituto

Componente Genitori 1) Reale Francesca 5) Petruzza Alessandra 2) Porcaro Antonino 6) Ceniviva Daniela 3) Seminara Paola 7) Giordano Claudia 4) Panzarella Valentina 8) Varrese Vincenzo

Componente Docenti 1) Soverati Elisabetta 5) Pizzi Donato 2) Colistra Nadia 6) Notarianni Teresa 3) Mussari Caterina 7) De Vito Francesco 4) D’Elia Angela 8) Ciliberto Giovanna Maria

Componente A.T.A 1) Gigliotti Francesco 2) Varrese Domenico

Membro di diritto Dott.ssa Rosa Procopio Dirigente Scolastico.

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Parte II: Regolamento di disciplina degli alunni

Norme di comportamento per la sicurezza

La scuola è un ambiente dove, vivendo e lavorando insieme, si apprende il vivere civile e ci si prepara alle future responsabilità. Le persone che operano nella scuola, insegnanti, alunni, personale amministrativo e ausiliario, formano una comunità edu- cativa; ad ognuno competono diritti e doveri; a tutti è dovuto il massimo rispetto e l’osservanza delle regole di convivenza civile.

Art. 1 Vigilanza sugli alunni

Per la vigilanza sugli alunni durante l’ingresso , la permanenza nella scuola e durante l’uscita dalla medesima ,valgono le norme seguenti:

1. Gli alunni entrano nella scuola secondo gli orari prestabiliti: h 8,00 scuola del-

l’Infanzia; h 8,20 nella scuola primaria di S.Pietro a Maida; h 8,10 nella scuola primaria di Maida; h8,15 nella scuola secondaria di primo grado di Maida e Vena di Maida, 8’00 nella scuola secondaria di primo grado di San Pietro a Maida . Il personale docente dovrà trovarsi a scuola rispettivamente, cinque minuti prima dell’orario in cui è possibile l’accesso degli alunni; gli orari delle attività pomeridiane saranno strutturate funzionalmente alle attività previste e comunicati tempestivamente alla famiglia relativamente alle attività richieste; saranno subordinate all’autorizzazione delle stesse relativamente alle attività extrascolastiche.

2. La pausa per consumare la colazione si svolgerà nelle ore stabilite per ogni

ordine di scuola; gli allievi fruiranno dei servizi igienici uno per volta onde evitare confusione e garantire la vigilanza che sarà assicurata dai collaboratori del piano.

3. Durante il cambio dell’ora di lezione i docenti sono tenuti a raggiungere ce-

lermente la classe relativa all’unità oraria successiva, per evitare vuoti di sor- veglianza. I collaboratori sono tenuti alla temporanea e dovuta vigilanza del piano.

4. Al termine delle attività didattiche giornaliere il personale docente impegnato

nell’ultima ora di lezione ha l’obbligo di accompagnare al portone d’ingresso la propria classe; l’uscita dovrà avvenire per piani (a cominciare dal piano terra) ed in modo ordinato e silenzioso.

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Art. 2 Assenze, ritardi e uscite anticipate degli alunni

1. Gli alunni in ritardo giustificato, comunque non oltre i dieci minuti rispetto all’orario di cui sopra, sono ammessi in classe dall’insegnante in servizio nella prima ora di lezione; il docente dovrà annotare sul registro di classe, per ciascun ritardatario, l’ora di arrivo.

2. Dopo le ore 8.35 gli eventuali alunni ritardatari saranno ammessi in classe previa

autorizzazione del Capo d’Istituto o del Collaboratore Vicario.

3. Nelle riunioni mensili dei consigli di classe si discutono i casi di alunni ritarda- tari abituali e, a cura del coordinatore della classe, vengono avvisati i genitori tramite convocazione scritta o telefonica.

4. Qualora gli alunni debbano lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, il

Dirigente Scolastico o suo delegato, ne valuta i motivi informandone i genitori preventivamente, salvo che l’uscita prima del termine delle lezioni non avvenga a richiesta dei medesimi, in tale ultimo caso il genitore dovrà richiederla perso- nalmente sottoscrivendo l’apposita richiesta, il medesimo può autorizzare che il proprio figlio venga affidato, in sua vece, a persona della quale deve dichiarare le generalità, che devono comunque essere controllate dal personale di segreteria.

5. Non sono consentite uscite temporanee e rientri nella stessa giornata scolastica fatti

salvi casi eccezionali e sempre su esplicita richiesta scritta e validamente motivata dei genitori, i quali hanno l’obbligo di accompagnare i figli sia in uscita che in ingresso; i relativi permessi sono concessi dal capo di istituto o da docente all’uopo delegato.

6. Gli alunni che si assentano dalle lezioni sono ammessi in classe previa giustifi-

cazione di uno dei genitori o di chi ne fa le veci, circa i motivi dell’assenza.

7. Il Dirigente scolastico può non ritenere giustificate le assenze, i cui motivi gli sembrino irrilevanti o inattendibili: in tal caso richiede ai genitori dell’alunno ulteriori elementi di giudizio.

8. Le assenze in massa saranno notificate alle famiglie che si faranno carico di

giustificarle personalmente nell’Ufficio di Presidenza.

9. Per le assenze causate da malattia è necessario un certificato medico quando queste si protraggono per oltre cinque giorni: l’assenza è giustificata dal docente in servizio nella prima ora di lezione.

10. Se l’alunno si presenta senza giustificazione viene ammesso in classe con riserva e se

nel giorno successivo non provvede a regolarizzare la sua posizione, viene ancora ammesso con riserva, informando telefonicamente o per iscritto i genitori.

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11. Se ciononostante persiste l’inadempienza, l’assenza viene considerata ingiusti- ficata, con relativa annotazione sul registro di classe e la convocazione dei genitori.

12. Nel caso di assenza per malattia infettiva la riammissione in classe avviene

soltanto previa presentazione di una dichiarazione del medico curante circa l’idoneità dell’alunno alla frequenza.

13. Nel caso di sospensione dalle lezioni, sia con o senza obbligo di frequenza, scon- tata

la sanzione disciplinare, uno dei genitori è tenuto a presentarsi a scuola per dare e ricevere dal Dirigente Scolastico informazioni e chiarimenti sulla condotta dell’alunno.

14. Ai sensi dell’art. 11, c. 1, del D. L. n 59/04, ’ai fini della validità dell’anno, per la

valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato.’ computando insegnamenti obbligatori e facoltativi op- zionali. Eventuali deroghe, connesse a particolari tipologie di assenze, saranno definiti dagli organi di Istituto.

Art. 3 Diritti degli alunni

Gli alunni hanno diritto:

• ad una formazione culturale qualificata che valorizzi e rispetti l’identità di ciascuno;

• ad una scuola organizzata e gestita in funzione dei bisogni formativi degli alunni che

la frequentano;

• ad un insegnamento individualizzato, efficace e coerente con la propria situa- zione cognitiva e socio-culturale;

• ad una efficace azione orientativa sul piano scolastico e professionale nonché delle

relazioni umane, civili e sociali;

• ad una informazione ampia, chiara e completa sul funzionamento della scuola, sugli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo;

• a ricevere una valutazione trasparente, concreta e corretta sia nelle forme che nei

criteri;

• alla scelta tra le attività opzionali e aggiuntive facoltative offerte dalla scuola;

• gli alunni stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa alla quale appartengono.

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Art. 4 Doveri degli alunni

1. Tutti gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente la scuola e ad assolve- re assiduamente agli impegni di studio; ad assumere nei confronti dei propri compagni, del Capo di Istituto, degli insegnanti e di tutti gli operatori della scuola un comportamento corretto e coerente con i principi che regolano la vita di una comunità scolastica; ad osservare le disposizioni organizzative e di sicu- rezza dettate dal Regolamento d’Istituto; a presenziare, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività (ricerche culturali, lavori di gruppo, visite guidate, ecc.) che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici, collaborando fattivamente con le altre componenti della comunità scolastica.

2. Gli allievi devono utilizzare correttamente le strutture, la strumentazione e i

sussidi didattici in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. In caso di danno arrecato volontariamente il responsabile o i responsabili saranno chiamati al rispettivo risarcimento. In situazioni di particolare gravità si potrà anche ricorrere alla sospensione dalle lezioni e/o dalle uscite didattiche.

3. É vietato utilizzare il telefono cellulare, o altri dispositivi elettronici, durante lo

svolgimento dell’attività didattica, in virtù dell’Art.3 del D.P.R. n. 249/1998 e del 15/03/ 2007; è vietato scattare foto e registrare filmati con il proprio cellulare nei locali della scuola, se non per uso consentito dalle norme sulla tutela della privacy e sempre su espressa autorizzazione di un docente e per esclusivi fini didattici. Non è consigliabile portare a scuola oggetti di valore e/o denaro non strettamente necessari. La scuola non risponde di eventuali smarrimenti o altro.

4. Ogni atto di vandalismo si configura come danno all’erario e pertanto è soggetto

anche a sanzioni disciplinari.

5. Gli alunni condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente sco- lastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

6. Gli alunni sono tenuti al rispetto dei principi stabiliti nel presente Regolamento nel

corso di ogni momento della vita scolastica, sia che essa si svolga nei locali della scuola sia nel caso di attività realizzate all’esterno (escursioni, gite, visite guidate, ecc.).

7. Per mancanza ai doveri scolastici, per abitudinaria negligenza, per assenze in-

giustificate, per fatti che turbino il regolare andamento della scuola, per offesa al decoro personale, alle religioni, alle istituzioni, alla morale e per oltraggio all’Istituto o al corpo insegnante sono inflitte le sanzioni disciplinari previste dal DPR 249 del 24 giugno 1998. In applicazione del Decreto Legge 1 settem- bre 2008, n. 137, art. 2, in sede di scrutinio intermedio e finale nella Scuola

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Secondaria di I Grado viene valutato il comportamento dello studente in rela- zione anche alla partecipazione ed agli interventi educativi realizzati dalle scuole anche fuori della propria sede. Tale valutazione viene espressa in decimi e un giudizio inferiore a sei decimi comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato del primo ciclo.

Art. 5 Disciplina degli alunni

1. Le sanzioni disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a san- zioni

disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

3. Per quanto possibile le sanzioni si ispirano al principio della riparazione del

danno.

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.

5. In caso di atti o comportamenti che violano le norme del codice penale, il

Dirigente della scuola ha l’obbligo di provvedere tempestivamente alla denuncia, della quale informa la famiglia dello studente interessato.

6. L’allontanamento temporaneo dell’alunno dalla comunità scolastica può essere

disposto solo in caso di gravi e reiterate infrazioni

7. Nei periodi di allontanamento dell’alunno dalle lezioni deve essere previsto da parte dei docenti del C.d.C, per quanto possibile, un rapporto con l’alunno e i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

8. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono

inflitte dalla commissione e sono applicabili anche ai candidati esterni.

9. Gli alunni che si rendono responsabili di atti di vandalismo, di cui al precedente articolo 4.4 e gli alunni ai quali nel corso dell’anno scolastico sono state inflit- te sanzioni disciplinari per il loro comportamento aggressivo, violento o poco rispettoso nei confronti dei compagni e del personale della scuola, sono automa- ticamente esclusi dalla partecipazione al viaggio d’istruzione. Eventuali danni

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arrecati dagli alunni, durante il viaggio di istruzione, ai mezzi di trasporto, al- le strutture e/o alle attrezzature degli alberghi o dei luoghi visitati verranno addebitati ai responsabili e alle rispettive famiglie.

10. Per quanto riguarda le impugnazioni dei provvedimenti disciplinari si fa riferi-

mento, secondo l’art. 5 del D.P.R. n. 249 del 24.06.98, all’organo di Garanzia interno alla scuola, individuato nella Giunta Esecutiva.

11. Ai fini della recidiva, si tiene conto solo delle sanzioni disciplinari irrogate nel

corso di un massimo dei dodici mesi precedenti. Per recidiva si intende la reiterazione generica della violazione dei doveri.

Art. 6 Organi Competenti

L’insegnante è competente per le sanzioni: richiamo verbale, richiamo scritto. Il Dirigente scolastico è competente per tutte la sanzioni che non prevedono l’allon- tanamento dalla scuola. L’organo collegiale competente ad irrogare le sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla scuola è il consiglio di classe; esso delibera valida- mente anche se è presente solo la metà più uno dei suoi componenti, ivi compresi i rappresentanti dei genitori eletti per quella classe; le decisioni possono essere assun- te anche a maggioranza con voto segreto, non è consentita l’astensione; il consiglio opera in orario non coincidente con l’orario di servizio. Ciascun Consiglio di classe, programmando i viaggi di istruzione e le altre attività integrative, applica la sanzione di cui all’ art. .

Art. 7 Consiglio di Garanzia

La Giunta Esecutiva dell’Istituto decide, entro 15 giorni dalla presentazione di istanze da parte dei genitori degli alunni o di chiunque vi abbia interesse, sui conflitti che sorgano all’interno dell’Istituto Comprensivo in merito all’applicazione del presente regolamento; il Dirigente scolastico non ha diritto di voto e svolge funzioni di consulenza; il voto relativo ai ricorsi sottoposti al Consiglio di Garanzia è segreto, non è consentita l’astensione.

Art.8 Ricorsi

Contro le decisioni che prevedono l’allontanamento dalla scuola è ammesso ricor- so, entro 30 giorni dalla ricevuta comunicazione, all’Ambito Territoriale Provinciale. Contro le decisioni del Dirigente scolastico e degli insegnanti che non prevedono l’al- lontanamento dalla scuola, è ammesso ricorso alla G.E. entro 15 giorni dalla comuni-

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cazione della sanzione. Le procedure relative all’irrogazione della sanzione disciplinare debbono concludersi entro 30 giorni dall’avvenuta contestazione; superato tale limite temporale il procedimento è estinto.

Art.9 Doveri del docente

Ogni docente deve esprimere la propria offerta educativa, motivare il proprio intervento didattico, esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valu- tazione. É tenuto inoltre alla compilazione giornaliera del Registro di classe, riportan- do le assenze degli alunni, le giustificazioni, i ritardi, le uscite anticipate autorizzate, gli argomenti e le attività effettivamente svolti. Pertanto i docenti dovranno essere sempre in grado di esibire qualsiasi atto concernente la valutazione o, in genera- le, il percorso didattico ed educativo di ciascun allievo. Tali dati dovranno essere fedelmente riportati sul Registro personale per materia con aggiornamento quotidia- no. Il Dirigente Scolastico periodicamente prenderà visione di tali atti, in caso di inadempienza, saranno attivati provvedimenti a carico degli interessati.

Art.10 Diritti del genitore

Il genitore deve: conoscere l’offerta formativa; poter esprimere pareri e proposte su iniziative e servizi scolastici; collaborare nelle attività.

Art.11 Comportamento dei dipendenti

I dipendenti sono tenuti ad osservare i principi e i contenuti del codice di com- portamento (dall’art. 1 all’art. 13), approvato con decreto del Ministro per la Fun- zione Pubblica del 31.03.1994, registrato dalla Corte dei Conti in data 22.04.1994 e pubblicato sulla G. U. n 149, serie generale in data 28.06.1994.

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Mancanze Sanzioni Organo competente 1 Assenze, ritardi frequenti senza

valido motivo. Richieste frequenti di uscite anticipate

a) annotazione sul registro di clas- se b) comunicazione alle famiglie c)convocazione delle famiglie d) penalizzazioni sulla valutazione del comportamento

Insegnante della prima ora Coor- dinatore CdC Dirigente o coor- dinatore del CdC Consiglio di classe

2 Episodi di disturbo delle lezioni, in una dimensione reiterata.

a)Richiamo verbale b)Notadisciplinare sul registro c)comunicazione alla famiglia d)Convocazione della famiglia

Docente di classe Docente diclasse Coordinatore C. di classe Dirigente o coordinatore del CdC

3 Possesso ed uso di oggetti non funzionali alle attività didattica, oggetti pericolosi di vario genere

a)Sequestro senza resab)convocazione genitori Per oggetti pericolosi, tenuto conto dela natura degli stessi, eventuale segnalazione alle autorità di competenza.

Docente di classe Coordinatore C.di classe Dirigente o coordinatore del CdC

4 Danneggiare strutture, oggetti personali, arredamenti. Im- brattare banchi, aule e servizi igienici.

a)Richiamo verbale b)Notadisciplinare sul registro e c)Comunicazione alle famiglie d)Convocazione della famiglia e) risarcimento danni e conseguente (dovuto indipendentemente dalla sanzione applicata f ) rilievo di natura disciplinare g) l’esclusione dalle attività extrascolastiche (comprese quelle agonistiche e sportive) e/o dalla partecipazione a visite guidate o viaggi d’istru- zione f ) sospensione dalle lezioni da 1 a 5 giorni

Docente di classe Docente di clas-se Coordinatore C. di classe Coor- dinatore C. di classe Dirigente o coordinatore del CdC Dirigente o coordinatore del CdC Consiglio di classe* Consiglio di classe* Consiglio di classe*

5 Violenza fisica o verbale, uso di un linguaggio offensivo o volgare nei confronti dei compagni o del personale della scuola mancanza di rispetto dell’identi- tà culturale, religiosa, etnica, di genere di un componente della comunità scolastica.

a)Richiamo verbale e richiesta discuse b)Nota disciplinare sul re- gistro e c)Comunicazione alle fa- miglie d)Convocazione della fami- glia e) rilievo di natura disciplina- re f ) sospensione dalle lezioni da 1 a 5 giorni

Docente di classe Docente diclasse Coordinatore C. di classe Dirigente oCoordinatore C.d.C Consiglio di classe*

6 Uso del cellulare non autorizzato scattare foto o registrare voci in violazione privacy

a)Richiamo verbale b)Notadisciplinare sul registro e c)Comunicazione alle fami- glie d)Convocazione della famiglia e)Sequestro del cel- lulare e riconsegna dello stesso alla fine delle attività didat- tiche. f ) penalizzazione sul comportamento

Docente di classe Docente di clas-se Coordinatore C. di classe Di- rigente o coordinatore del CdC Dirigente o coordinatore del CdC Consiglio di classe

7 Ogni altro comportamento che sia ritenuto scorretto o particolar- mente grave dall’insegnante

Sanzioni commisurate alla gravitàdella mancanza

Docente di classe Coordinatore C.di classe Dirigente o coordinatore del CdC Consiglio di classe*

Art. 12 Quadro delle sanzioni previste in caso di comportamenti scorretti da parte degli alunni.

Tabella 1 Tenuto conto dei principi e dei criteri di cui ai commi precedenti, le mancanze disciplinari e relative sanzioni sono le seguenti:

* Il consiglio di classe può, in deroga commutare la sospensione in sospensione con l’obbligo di frequenza.

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Patto Educativo di Corresponsabilità tra Scuola e Fa- miglia “Per una Efficace Alleanza Educativa”

Il Patto Educativo di Corresponsabilità è stato redatto tenendo conto di:

1. Direttiva Ministeriale n. 5843/A3 del 16.10.2006 - Linee di indirizzo sulla

cittadinanza democratica e legalità;

2. D.M. n. 16 del 5.02.2007 - Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e il bullismo;

3. Prot.n. 30 del 15.03.2007 - Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di

telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti.

Cos’è Il contratto formativo è l’insieme degli accordi tra docenti, personale non do- cente, genitori e alunni finalizzato a migliorare gli interventi di tipo educativo e l’organizzazione della scuola:

• per promuovere una comune azione educativa;

• per creare un clima sereno che possa permettere un pieno sviluppo dei processi

d’apprendimento e di socializzazione;

• per far crescere rapporti di rispetto, di fiducia, di collaborazione e di partecipa- zione;

• per favorire lo sviluppo del senso di responsabilità e l’impegno personale nel

rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuna componente.

Come si articola

Il contratto formativo si articola in cinque parti:

1. rapporto tra docenti;

2. rapporto tra docenti e alunni;

3. rapporto tra docenti e genitori;

4. rapporto tra docenti e personale non docente;

5. responsabilità del Dirigente.

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Rapporto tra docenti

Gli insegnanti concordano comportamenti comuni da adottare nella relazione tra loro per contribuire alla creazione di un clima sereno all’interno della scuola nella relazione con alunni, famiglie ed operatori. Perciò si propongono di:

1. condividere gli obiettivi educativi ed individuare comportamenti comuni per

evitare contraddizioni nella realtà educativa;

2. collaborare tra loro per favorire la migliore organizzazione, l’interdisciplinarietà e l’unitarietà dell’insegnamento, nel rispetto della libertà d’insegnamento di ciascuno;

3. concordare le modalità di gestione della classe, il sistema e i criteri di valuta- zione,

le modalità di assegnazione dei compiti per casa;

4. concordare comuni modalità di relazione con gli alunni e le famiglie.

Rapporto docenti-alunni

Gli insegnanti offrono agli alunni la propria competenza didattica per motivar- li alle attività proposte dalla scuola, valorizzando e rispettando la personalità e le capacità di ciascuno, in modo che ogni studente possa:

• essere attivo protagonista nelle attività, conoscendo gli obiettivi del suo curricolo e il

percorso per raggiungerli;

• ottenere ascolto, comprensione e rispetto;

• maturare nell’accettazione, nella collaborazione e nel rispetto degli altri;

• capire il valore delle regole di convivenza;

• comprendere i suoi errori, le modalità per correggerli e il significato di eventuali rimproveri;

• imparare ad affrontare le difficoltà;

• imparare a superare situazioni di conflittualità;

• migliorare le capacità di attenzione e concentrazione;

• scoprire e valorizzare le proprie capacità e attitudini;

• sviluppare la curiosità, la fantasia, la creatività;

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• acquisire autonomia organizzativa (saper preparare la cartella, utilizzare corret- tamente il materiale scolastico, riconoscere l’orario delle lezioni e l’alternanza delle attività, portare a termine un impegno scolastico, usare efficacemente il proprio tempo);

• godere di adeguati tempi di pausa;

• imparare un “metodo” per studiare in modo sistematico ed organico

La scuola richiede agli alunni di:

• rispettare gli orari delle lezioni;

• portare il materiale necessario allo svolgimento delle attività;

• avere cura del materiale personale, di quello collettivo e dell’ambiente circostan- te;

• rispettare i compagni: ascoltarli ed aiutarli;

• rispettare i docenti e i non docenti;

• esprimersi con un linguaggio verbale e gestuale corretto;

• ascoltare e seguire le indicazioni di lavoro;

• vivere i momenti di convivenza sociale (intervallo, mensa..)nel rispetto delle norme di comportamento e buona educazione;

• eseguire regolarmente i compiti assegnati;

• seguire con attenzione le lezioni, evitando di creare occasioni di disturbo;

• segnalare dubbi o difficoltà, chiedendo le spiegazioni e i chiarimenti necessari;

• essere disponibili ad accettare e mettere in pratica i suggerimenti degli inse- gnanti sul piano del comportamento e dell’apprendimento;

• far firmare puntualmente comunicazioni e valutazioni ai genitori e restituirle nei

tempi stabiliti

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Rapporto docenti-genitori

Gli insegnanti coinvolgono le famiglie degli alunni nella vita della scuola e col- laborano con esse nella formazione dei bambini, per creare un clima sereno, fondato sulla fiducia, sul rispetto e sull’accordo educativo; perciò ritengono fondamentale:

• riconoscere il ruolo primario dei genitori nell’educazione dei bambini;

• far conoscere la propria offerta formativa;

• incontrare i genitori:

1. in forma di assemblea di classe;

2. in forma di colloquio individuale;

3. in forma di colloquio individuale su appuntamento, quando la scuola o la famiglia ne ravvisino la necessità;

• utilizzare il libretto personale dell’alunno per le comunicazioni tra scuola e

famiglia;

• ricercare il dialogo con i genitori per affrontare insieme situazioni eventuali di difficoltà.

La scuola richiede ai genitori di:

• condividere gli obiettivi educativi e collaborare all’azione della scuola;

• rispettare le competenze professionali degli insegnanti;

• informarsi sull’offerta formativa e didattica e conoscere e rispettare il regola-

mento d’Istituto;

• partecipare agli incontri periodici con gli insegnanti;

• seguire e valorizzare il lavoro del proprio figlio, evidenziando l’importanza della scuola ed evitando messaggi contraddittori;

• dare agli insegnanti le informazioni utili a migliorare la conoscenza dei bambini;

• rivolgersi subito agli insegnanti in presenza di problemi;

• limitare le assenze del figlio, evitando assenze sistematiche e facendo frequentare

regolarmente la scuola ed arrivare puntualmente;

• giustificare, secondo le modalità stabilite, ogni assenza del figlio;

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• controllare giornalmente quaderni, diario, verifiche e avvisi, firmando quest’ul- timi tempestivamente;

• responsabilizzare il figlio verso gli impegni scolastici e le regole di vita comuni-

taria;

• verificare i comportamenti e gli atteggiamenti del figlio nei confronti degli inse- gnanti, dei compagni, degli operatori;

• non caricare con eccessive aspettative il figlio nei confronti della resa scolastica.

Rapporti docenti-non docenti

• Per garantire il migliore funzionamento della scuola, i docenti si impegnano a:

• collaborare con il personale non docente, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno;

• sensibilizzare gli alunni al rispetto delle persone che operano nella scuola, degli

ambienti e delle strutture;

• contribuire a mantenere pulito , ordinato e confortevole l’ambiente scolastico;

• informare preventivamente il personale non docente in relazione a riunioni tra docenti e con i genitori;

• rispettare le indicazioni date circa l’uso degli ambienti, soprattutto in occasione di

riunioni tra docenti e tra docenti e genitori.

• Per garantire il migliore funzionamento della scuola, i non docenti si impegnano a:

• collaborare con il personale docente nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno;

• fornire con trasparenza e tempestività le informazioni richieste;

• fornire aiuto nella gestione e nella vigilanza dei gruppi classe in particolari mo-

menti: mensa, intervallo, temporanee assenze in relazione ai propri compiti e tempi di lavoro;

• garantire la pulizia e l’ordine degli ambienti scolastici;

• contribuire ad una confortevole e funzionale organizzazione degli arredi e degli

spazi scolastici.

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Responsabilità del dirigente

• Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo alunni, geni- tori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

• Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le

proprie potenzialità;

• Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

• Cogliere le esigenze formative degli alunni e della comunità in cui la scuola

opera, per ricercare risposte adeguate;

• Far rispettare il presente Patto di Corresponsabilità;

• Emanare direttive finalizzate alla gestione unitaria dell’Istituto;

• Garantire le procedure per divulgare il presente patto.

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Parte III: Disposizioni generali sul funzionamento degli Organi Collegiali

Gli organi collegiali sono validamente costituiti anche nel caso in cui non tutte le

componenti abbiano espresso la propria rappresentanza. La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso di massima non inferiore ai 5 giorni, fatti salvi casi di urgente necessità. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale e mediante affissione al- l’albo di apposito avviso; in ogni caso, l’affissione all’albo dell’avviso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell’organo collegiale. La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’organo col- legiale. Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.

Convocazione del Consiglio di Classe

Il consiglio di classe è convocato dal Dirigente di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il presiden- te. Il consiglio si riunisce, di regola, con cadenza prestabilita, in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. Il consiglio è presieduto dal Dirigente oppure da un docente, membro del consiglio, suo delegato; le funzioni di segretario sono attribuite dal Diri- gente ad un docente membro del consiglio stesso. Le riunioni del Consiglio di Classe devono essere programmate e coordinate con quelle degli altri Organi Collegiali. Alle riunioni possono essere chiamati a partecipare, a titolo consultivo, gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico-psico-pedagogici e di orientamento. Il coordinamento tra le attività dei docenti può essere effettuato dallo stesso presidente del Consiglio di Classe ovvero affidato dal Dirigente ad un docente (coordinatore) o al segretario (che in questo caso assolve alle funzioni di segretario ed al lavoro di coordinamento). Spettano al Consiglio di Classe con la sola presenza dei docenti, le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari nonché alla valutazione periodica e finale degli alunni.

Validità delle riunioni del Consiglio di Classe

Per la validità delle riunioni in generale è sufficiente la presenza della metà più uno dei componenti i consigli; nel calcolo non si tiene conto dei membri elettivi quando si tratti di riunioni alle quali non possono partecipare. Per la validità delle riunio- ni relative agli scrutini (alle quali non partecipano i membri elettivi) è richiesta la presenza del presidente e di tutti i docenti componenti i consigli , fatte salve eccezio- nali disposizioni ministeriali in circostanze particolari le deliberazioni sono adottate

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a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente: in caso di parità, prevale il voto del presidente.

Convocazione del Collegio dei Docenti

Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando la maggioranza dei suoi componenti, escluso dal computo il Dirigente, ne faccia richiesta scritta e mo- tivata; si riunisce, comunque, almeno una volta ogni bimestre. Il collegio è presieduto dal Dirigente in caso di assenza o impedimento di questi dal collaboratore vicario f. f.; in assenza di entrambi dal collaboratore del Dirigente, in ulteriore assenza dal docente più anziano di età; le funzioni di segretario sono svolte di norma dal collabo- ratore del Dirigente, e, in caso di sua assenza, da un docente designato dal Dirigente stesso. Le riunioni hanno luogo durante l’orario di servizio in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni; in esse vanno trattati solo gli argomenti all’ordine del giorno. Alle riunioni possono essere chiamati, a titolo consultivo, gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico-psico-pedagogici e di orienta- mento. Per la validità delle deliberazioni è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi: in caso di parità, prevale il voto del presidente. La votazione è segreta solo quando si faccia questione di persone. Il processo verbale di ogni riunione è trascritto in un registro, a pagine numerate e firmate dal presidente; e sottoscritto dal presidente e dal segretario. Il Dirigente scolastico può, per gravi motivi, sospendere l’esecuzione delle deliberazioni del Collegio, dandone immediata notizia al Provveditore agli Studi.

Programmazione e coordinamento dell’attività del Col-legio dei Docenti

Per la programmazione e il coordinamento dell’attività del Collegio dei docenti si

applicano le disposizioni del precedente art. 18. Il Collegio può articolarsi in commis- sioni o gruppi di lavoro ai quali sono affidati compiti istruttori e di analisi preliminare degli aspetti e delle incidenze dei problemi più complessi che è tenuto ad esamina- re (programmazione didattica ed educativa, orientamento, formazione in servizio ed aggiornamento, sperimentazione,ecc.). Tali commissioni o gruppi hanno soltanto una funzione preparatoria delle deliberazioni conclusive di esclusiva competenza dell’intero Collegio dei docenti.

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Elezione dei rappresentanti dei genitori nei consigli di classe, di interclasse e di intersezione

1. Entro il 31 ottobre di ogni anno il dirigente scolastico convoca per ciascuna classe - o per ciascuna sezione (scuole materne) - l'assemblea dei genitori . A tali assemblee debbono partecipare, possibilmente, tutti i docenti della classe, al fine di illustrare le problematiche connesse con la partecipazione alla gestione democratica della scuola ed informare sulle modalità di espressione del voto.

2. L'assemblea, ascoltate e discusse le linee fondamentali della proposta di programma didattico-educativo del dirigente o di un docente a ciò delegato, che la presiede, procede, secondo le modalità indicate nel successivo articolo alla elezione dei rappresentanti di interclasse, di classe e di intersezione della componente genitori.

Convocazione delle assemblee - Costituzione dei seggi Proclamazione degli eletti

1. La data di convocazione di ciascuna delle assemblee è stabilita dal consiglio di istituto in giorno non festivo e al di fuori dell'orario delle lezioni. La convocazione è soggetta a preavviso scritto di almeno 8 giorni.

2. Il dirigente scolastico cura, nelle forme più idonee, che i genitori, anche per il tramite dei propri figli, abbiano tempestiva e sicura notizia della convocazione dell'assemblea.

3. L'atto di convocazione delle assemblee deve indicare: a) l'orario di apertura dei lavori dell'assemblea, che dura il tempo necessario all'ascolto e alla discussione della programmazione didattico-educativa annuale e, all'esame dei primi problemi della classe ; b) le modalità di votazione, quelle di costituzione del seggio e l'orario di apertura e chiusura del medesimo, saranno fissate possibilmente in modo che per i genitori le operazioni di votazione inizino in orario tale da favorire la massima affluenza degli stessi e si svolgano in non meno di due ore e senza soluzione di continuità rispetto all'assemblea che si conclude con l'inizio delle operazioni elettorali predette.

4. In ciascuna classe, subito dopo la conclusione dell'assemblea, deve essere costituito un seggio elettorale onde facilitare e rendere rapide le operazioni di voto, quelle di scrutinio e di proclamazione degli eletti.

6. Limitatamente all'elezione dei rappresentanti dei genitori, nella eventualità in cui gli elettori di una o più classi siano presenti in numero esiguo, è consentito, subito dopo l'assemblea, di far votare gli elettori predetti presso il seggio di altra classe, nella quale a tal fine deve essere trasferito l'elenco degli elettori della classe e l'urna elettorale.

7. Le elezioni dei rappresentanti dei genitori nei consigli di classe, di interclasse e di intersezione hanno luogo per ciascuna componente sulla base di una unica lista comprendente tutti gli elettori in ordine alfabetico. Ciascun elettore può votare la metà dei membri da eleggere se gli eligendi sono in numero superiore a uno.

8. Nell'ipotesi in cui due o più genitori riportino, ai fini dell'elezione dei consigli di classe, di interclasse e di intersezione, lo stesso numero di voti, si procede, ai fini della proclamazione, per sorteggio.

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Prima convocazione del Consiglio di Istituto

La prima convocazione del Consiglio di istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri da parte del provveditore agli studi, è disposta dal Dirigente.

Elezione del Presidente e del Vicepresidente del Consiglio di Istituto

Nella prima seduta, il consiglio è presieduto del Dirigente ed elegge, tra i rap- presentanti dei genitori membri del consiglio stesso, il proprio presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del consiglio. Qualora non si raggiunga det- ta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. A parità di voti è eletto il più anziano di età. Il consiglio può deliberare di eleggere anche un vicepresidente, da votarsi fra i genitori componenti il consiglio stesso secondo le stese modalità previste per l’elezione del presidente. In caso di impedimento o di assenza del presidente ne fa le veci il vicepresidente o, in mancanza di quest’ultimo, il consigliere più anziano. Il consiglio di istituto elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, da un rappresentante del personale ATA e da due genitori. Della giunta fanno parte di diritto il Dirigente che la presiede ed il capo dei servizi di segreteria che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa.

Convocazione del Consiglio di Istituto

Il Consiglio di istituto è convocato dal presidente del Consiglio stesso. Il Pre- sidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del presidente della giunta esecutiva ovvero dalla maggioranza dei componenti del consiglio stesso. Il Presidente convoca e presiede il Consiglio e ne dirige le discussio- ni; affida le funzioni di segretario del Consiglio ad un membro del Consiglio stesso; autentica, con la propria firma, i verbali delle adunanze redatti dal segretario del Con- siglio in un registro a pagine precedentemente numerate. Il Presidente non dispone di competenze deliberative, essendo queste rimesse, a seconda dei casi, al Consiglio di Istituto o alla Giunta Esecutiva.

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Riunioni del Consiglio di Istituto

Le riunioni hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni; alle riunioni possono essere chiamati a partecipare, a titolo consultivo, gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico-psico-pedagogici e di orientamento. Alle sedute possono assistere gli elettori delle componenti rappresen- tate nel Consiglio medesimo in relazione all’accertamento del titolo di elettore e alla capienza ed idoneità dei locali disponibili. Alle sedute non è ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti concernenti persone. Per il mantenimento del- l’ordine il presidente esercita gli stessi poteri a tal fine conferiti dalla legge al sindaco quando presiede le riunioni del consiglio comunale. Il Consiglio di Istituto può invi- tare a partecipare alle riunioni rappresentanti della provincia e del comune al fine di approfondire l’esame di problemi, riguardanti la vita e il funzionamento della scuola, che interessino anche gli Enti locali.

Pubblicità degli atti

La pubblicità degli atti deve avvenire mediante affissione nell’apposito albo della scuola della copia integrale del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso, sottoscritta ed autenticata dal segretario del Consiglio. L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di 8 giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio di segreteria della scuola e, per lo stesso periodo, sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta. La copia della delibera- zione da affiggere all’albo è consegnata al Dirigente dal segretario del Consiglio; il Dirigente ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.

Convocazione del Comitato per la Valutazione del servizio degli insegnanti

Il Comitato per la Valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal

Dirigente Scolastico: in periodi programmati per la valutazione del servizio richiesta dai singoli docenti interessati; alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti di ruolo; ogniqualvolta se ne presenti la necessità

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Calendario di massima delle riunioni

Riunioni bimestrali o trimestrali del collegio dei docenti e comunque ogni qual- volta si rendano necessarie. Riunioni dei consigli di classe. Riunioni bimestrali del consiglio di istituto e comunque ogniqualvolta si rendano necessarie. Incontri tra scuola e famiglie in orario pomeridiano non coincidente con l’orario delle lezioni. Le comunicazioni tra scuola e famiglie avvengono tramite avvisi scritti, individuali e collettivi, e telefonici per questioni urgenti.

Modalità di selezione e reclutamento personale esterno

La selezione avverrà a seguito di comparazione tra i curricola pervenuti ed operata sulla base dei seguenti criteri:

1. Titolo di studio;

2. Iscrizione all’Albo professionale, punti 10; Laurea specifica, in base al voto

rapportato a 110 - p. 0,50 per ogni punto superiore a 76/110; p. 2 per la lode.

3. Specializzazioni o Master nel settore specifico p. 1 per ogni specializzazione o Master per un massimo di 5;

4. Esperienze formative (in qualità di esperto) negli ultimi 5 anni nella tematica da

trattare p. 1 per un massimo di 5; item Documentate esperienze metodologiche didattiche – p. 0,25 fino ad un massimo di 7;

5. Documentata attività di ricerca e/o pubblicazioni nel settore – p. 1 per ogni

esperienza fino ad un massimo di 10.

Per i titoli dovranno essere specificati il luogo dove si è svolta l’attività, l’Ente organizzatore e la data di attuazione. L’incarico sarà attribuito anche in presenza di un solo curriculum vitae corrispondente alle esigenze progettuali. Gli esiti della selezione saranno affissi all’Albo dell’Istituto, sul sito web della scuola e comunicati direttamente all’esperto prescelto. Nel caso di pubblico dipendente l’impegno da assumere non deve risultare incompatibile con l’orario di servizio ed alla domanda dovrà essere allegata la formale autorizzazione dell’Amministrazione di appartenenza.

Selezione personale interno

1. Titolo di studio

2. Provata e documentata esperienza nel settore

3. Buone conoscenze informatiche

4. Buone capacità e competenze organizzative.

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RREEGGOOLLAAMMEENNTTOO VVIISSIITTEE GGUUIIDDAATTEE EE VVIIAAGGGGII DD’’IISSTTRRUUZZIIOONNEE

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Regolamento visite guidate e viaggi d’istruzione

Nella scuola dell’autonomia si persegue una valorizzazione sempre più ampia ed incisiva di tutte le opportunità formative degli studenti, specie per quelle che hanno le fondamenta sul contatto diretto con diversi aspetti della realtà sociale, umana, civile, economica, ambientale e naturale del proprio paese. In questa ottica, i viaggi d’istruzione e le visite guidate sono una reale occasione di informazione per i giovani e per la loro crescita personale in quanto momenti socializzanti di grande valore per lo sviluppo socio-affettivo fra gruppi. Ed è in questa ottica che la commissione viaggi designata presso l’I.C. di Maida coadiuvata da una unità di segreteria deve individuare e programmare attività razionali e di grande valenza didattica pensando a favorire la socializzazione a costi contenuti e considerare le uscite come dimensione integrante dell’attività didattica da inserirsi nella programmazione di classe.

Art.1- Finalità

Le visite guidate e i viaggi d’istruzione rappresentano un momento di arricchi-

mento culturale e costituiscono iniziative complementari delle attività istituzionali di istruzione e formazione della scuola. Tutte le iniziative devono essere coerenti con il programma scolastico annuale ed essere parte integrante della programmazione. La loro caratteristica comune è quella di integrare la normale attività didattica con la formazione personale degli alunni, sono dunque attività da computarsi a giorni di scuola effettivi.

Art.2- Organi competenti

Viaggi, visite ed uscite didattiche devono essere correlate alla programmazioni

condivise e coerenti con specifiche esigenze didattiche ed in armonia con le linee guida indicate nel P.O.F. Sono, a vario titolo coinvolti:

1. Collegio dei docenti che individua i criteri generali in relazione agli obiettivi

didattici.

2. Consigli di classe che sulla base dei criteri elaborati in collegio docenti esamineranno la proposte.

I c.d.c. compileranno una scheda che consegneranno alla commissione viaggi e nel verbale delle riunioni dovranno precisare:

1. Obiettivi didattici

2. Delibera per le uscite

3. Periodo di effettuazione

4. Alunni partecipanti

5. Mezzo di trasporto

6. Accompagnatori ed eventuali supplenti

7. itinerari e mete.

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Il Consiglio d’Istituto nell’ambito delle competenze approva il piano delle attività extrascolastiche quindi anche le uscite didattiche, verificando tutte le congruità. Il Dirigente Scolastico autorizza tutte le uscite e predispone il procedimento amministrativo per attuare la delibera del consiglio, in particolare svolge la negoziazione avvalendosi del DSGA. L’assistente amministrativo che cura la informazione ai docenti per la formulazione delle proposte viaggi, raccoglie il programma dettagliato, verifica che ci siano le condizioni previste dal regolamento, espleta l’istruttoria di richiesta preventivi seguendo le normative vigenti, collabora con il docente organizzatore, predispone gli elenchi dei partecipanti, cura la parte

amministrativa in stretta sintonia con il Dirigente e DSGA, coordina l’informativa tra agenzie, ditte di trasporto, cura tutte le documentazioni necessarie e comprese quelle di fine viaggio.

Art. 3 - Tipologia dei viaggi e destinatari

I viaggi di istruzione,le visite guidate e le uscite programmate,non più di tre per classe, sono destinate a tutti gli alunni di ogni ordine di scuola ricadenti nell’I.C. di Maida e sono così articolate:

• viaggi d’integrazione culturale negli aspetti culturali, storici, monumentali e

folkloristici.

• visite ad aziende, mostre, musei, parchi ecc. (compresi in una giornata).

• viaggi per avviamento alla pratica sportiva.

• uscite didattiche per la scuola dell’infanzia.

Per la scuola secondaria di primo grado si stabiliscono i seguenti criteri: le classi prime effettueranno delle visite guidate di un giorno; le classi seconde effettueranno visite guidate di 1 o 2 giorni; le terze classi effettueranno un viaggio d’istruzione di 3-5 giorni. Per le uscite si ritiene opportuna una valutazione del tempo di trasporto al fine di armonizzare tempo di percorrenza e tempo didattico.

Art. 4 - Criteri generali ed organizzazione delle iniziative

• Contenere i costi entro limiti ragionevoli onde evitare che le quote contributive creino discriminazioni o gravino in modo oneroso sui bilanci delle famiglie.

• Informare le famiglie, possibilmente prima dell’adesione, del costo massimo

dell’uscita.

• Le spese di viaggio, soggiorno e missione per i docenti accompagnatori sono a totale carico della scuola.

• Ove siano specificate particolari situazioni economiche, gli alunni potranno prendervi

parte previo versamento di una quota ridotta integrata da fondi eventualmente disponibili nella scuola o provenienti da richieste agli enti locali o da gratuità messe a

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disposizione dall’agenzia organizzatrice. E’ d’obbligo la procedura riservata.

• Al momento dell’adesione ogni alunno verserà una somma pari al 50 % della spesa totale. Il saldo dell’importo dovrà essere versato prima della partenza e comunque al momento della stipula del contratto con l’agenzia aggiudicatrice del viaggio.

• Il limite minimo dei partecipanti di ogni classe è stabilito nell’80 % degli alunni

frequentanti, sarebbe opportuna la partecipazione dell’intera classe.

• Gli alunni che non prenderanno parte alle uscite sono obbligati a frequentare le attività didattiche programmate e giustificare eventuali assenze.

• Dei partecipanti sarà opportuno acquisire dalle famiglie dichiarazioni di specifiche

condizioni dello stato di salute. Questo nel rispetto della privacy.

• In presenza di alunni diversamente abili in aggiunta agli accompagnatori si unirà l’insegnante di sostegno,o eventualmente anche un genitore che curerà e verificherà la necessità di particolari sistemazioni alberghiere e di trasporto.

• Ai viaggi d’istruzione e alle visite guidate è vietata la partecipazione di persone

estranee, solo per comprovati motivi, il Dirigente può autorizzare altre presenze che comunque non devono gravare sulla scuola, devono rispettare le regole dei gruppi e non devono essere affidati loro compiti di vigilanza. Solo per la Scuola dell’Infanzia è prevista la partecipazione dei rappresentanti dei genitori in occasione di uscite didattiche.

• Viaggi e visite si possono svolgere in tutto il corso dell’anno ma entro la prima decade di maggio salvo eccezioni dovute a particolare valenza didattica e autorizzazione dal Dirigente.

Art. 5 - Designazioni dei docenti accompagnatori e altri

• Gli accompagnatori dovranno essere scelti fra i docenti della classe e per un numero di: un insegnante accompagnatore per un numero di 10-12 alunni;

• Nel caso di viaggi con pernottamento agli accompagnatori si unirà un capo-

comitiva con il compito di organizzare il viaggio, guidare la comitiva, curare i rapporti con la segreteria e gli itinerari didattici prescelti.

• Gli accompagnatori devono assumersi la responsabilità di vigilanza del proprio

gruppo, secondo le norme vigenti.

Art. 6 - Norme generali per gli alunni e partecipanti

• Acquisire il consenso per iscritto da parte della famiglia o di chi esercita la podestà.

• Ogni partecipante deve essere munito di documento identificativo ed inseri- to

nell’elenco della classe o gruppo di appartenenza e vidimato dal Dirigente Scolastico.

• Tutti i partecipanti (alunni, docenti ed accompagnatori) devono essere garantiti da

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polizza assicurativa contro infortuni e responsabilità a terzi (c.m. 253/91). Connesso con lo svolgimento delle visite o viaggi d’istruzione è il regime delle responsabilità, specie in riferimento alla così detta “culpa in vigilando” (art. n. 2048 del Codice Civile). Il docente accompagnatore deve tenere conto che su di lui gravano le medesime responsabilità che incombono nel normale svolgimento delle lezioni. Perciò sarà opportuno che gli insegnanti adottino tutte le misure di sicurezza e vigilanza necessaria.

Art. 7 - Norme comportamentali

Il C.d.C. valuta la partecipazione o meno ai viaggi di istruzione degli alunni che

hanno subito provvedimenti disciplinari. Saranno esclusi coloro che nella valutazione del comportamento hanno una votazione inferiore o uguale a sei. Gli alunni dovranno:

• Mantenere un atteggiamento corretto e senza creare difficoltà per le attività programmate.

• Osservare la regole del vivere civile e rispettare il programma previsto.

• Sui mezzi di trasporto evitare spostamenti non necessari e rumori eccessivi.

• In albergo muoversi secondo regole e secondo comportamenti predeterminati

evitando qualsiasi disturbo o danno nella struttura ospitante.

• Mantenersi sempre uniti al gruppo ed attenersi rigorosamente alle indicazioni degli accompagnatori e soprattutto senza esplicita autorizzazione e sorveglianza, nessun allontanamento su iniziativa personale è possibile.

• Rispettare ogni decisione e gli orari stabiliti in modo da fruire tutte le oppor-

tunità culturali ed umane che un viaggio può offrire, comportamenti scorretti dovranno essere segnalati agli organi scolastici.

• Eventuali danni, in viaggio sui mezzi di trasporto o in albergo, saranno addebi- tati

al responsabile se individuato in caso contrario all’intero gruppo coinvolto.

• In caso di grave inosservanza delle regole gli accompagnatori valuteranno e de- cideranno gli opportuni interventi e provvedimenti, ove si dovessero creare si- tuazioni di particolare gravità può essere prevista l’immediata interruzione del viaggio.

Art. 8 Compiti dei genitori

• Si impegneranno a sostenere le spese e a risarcire eventuali danni provocati dal

proprio figlio.

• Se necessario o richiesto sottoscriveranno forme di copertura assicurativa.

• Segnaleranno al Dirigente Scolastico o al responsabile dell’iniziativa eventuali situazioni di salute del figlio che prevedono particolari accorgimenti, in questo caso si lavorerà attenendosi alla legge della privacy.

• Dovranno collaborare con la scuola per sensibilizzare i figli al rispetto di norme e

regole stabilite e/o dettate dal presente regolamento.

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LA CARTA DEI SERVIZI

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Premessa

La carta dei servizi è uno strumento di cui la scuola si dota per rendere più efficace ed incisivo il servizio che è chiamata ad operare. É dunque il documento nel quale ciascun soggetto erogatore di un servizio pubblico predefinisce e rende noti all’esterno:

• i principi fondamentali ai quali si ispirerà la sua attività;

• i fattori di qualità, cioè le caratteristiche di qualità che l’utente prevalentemente si

attende dallo svolgimento delle varie attività istituzionali;

• gli standard, cioè i livelli o obiettivi quantitativi e qualitativi ai quali, in considerazione delle attese dell’utenza, dovranno tendere le attività della struttura organizzativa;

• le procedure di reclamo, cioè i mezzi messi a disposizione degli utenti per segnalare

disfunzioni, con l’impegno che delle segnalazioni si terrà adeguato conto prima che il conflitto sfoci in una fase patologica contenziosa;

• la valutazione, cioè i meccanismi approntati per verificare e monitorare

costantemente l’attività svolta, anche al fine di praticare correttivi “in itinere.” La carta dei servizi raccoglie gli aspetti peculiari della scuola tenendo conto che proprio attraverso la trasparenza e l’informazione si possa migliorare la qualità complessiva del servizio scolastico secondo indispensabili criteri di efficienza e di efficacia.

Principi fondamentali

La Scuola della Repubblica ha come suo fine la formazione dell’uomo e del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione Italiana, in particolare negli articoli 3, 33 e 34, e ad essi si ispira la Carta dei Servizi della Scuola.

Uguaglianza. Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche. Ad ogni alunno sono offerte pari opportunità formative sulla base delle caratteristiche personali e dei prerequisiti individuali.

Imparzialità e regolarità. Tutto il personale della scuola deve ispirare i propri comportamenti a criteri di obiettività e giustizia ed è tenuto ad agire con imparzialità ed equità. La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’auspicabile impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

Accoglienza e integrazione. La scuola si impegna, con opportuni atteggia- menti ed adeguate azioni di tutti gli operatori del servizio, a favorire l’accoglienza, l’inserimento, l’integrazione degli alunni con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità, nonché a favorire l’accoglienza dei

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genitori ed il loro coinvolgimento nel processo di formazione. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni stranieri, a quelli diversamente abili, a quelli con problemi familiari, disagiate situazioni economiche e/o difficoltà di apprendimento. Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dell’alunno.

Diritto di scelta, diritto-dovere all’istruzione e frequenza. La famiglia ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche dello stesso tipo, pertanto nell’Istituto verranno accolti tutti gli alunni nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna scuola. L’obbligo scolastico, ora diritto-dovere all’istruzione, e la regolarità della frequenza sono assicurati dalla scuola nei termini che derivano dalle vigenti disposizioni di legge, anche in collaborazione con le diverse istituzioni coinvolte.

Partecipazione, efficienza e trasparenza . Scuola, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della Carta, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I comportamenti di ciascun attore devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio. La scuola - intesa come centro di promozione culturale, sociale e civile - si impegna a favorire le attività extrascolastiche coerenti con la sua funzione, e consentirà l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico, previa autorizzazione del Consiglio di Istituto. La scuola, al fine di pro- muovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente. La scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione, compatibilmente con la disponibilità del proprio bilancio. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale Nel rispetto della libertà di insegnamento dei docenti, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione, compatibilmente con la disponibilità del proprio bilancio.

PARTE I - Area didattica e Contratto formativo

La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantire l’adeguatezza delle proposte alle esigenze culturali e formative degli alunni.

La continuità educativa. La scuola individua ed elabora gli strumenti per favorire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di agevolare il percorso di crescita e di apprendimento di ciascuno, e per promuovere l’armonico sviluppo della personalità degli alunni.

La scelta dei libri di testo e dei sussidi. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validità cul- turale, la funzionalità educativa e la corrispondenza con il processo di apprendimento degli alunni.

La relazione educativa. Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i più piccoli, i docenti si caratterizzano per l’assunzione di modalità colloquiali e di relazione pacate, tese al convincimento, non coercitive.

Il contratto formativo. In particolare, tra il docente e l’allievo si stabilisce il Contratto formativo. Esso consiste essenzialmente in una o più comunicazioni verbali con

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cui il docente rende partecipe l’alunno degli obiettivi didattico educativi del suo processo di formazione. Tale compartecipazione viene estesa ai genitori nel corso delle periodiche assemblee di classe e interclasse.

ll Piano dell’Offerta Formativa. Il P.O.F. è il documento che contiene le scelte educative ed organizzative dell’Istituto e i criteri di utilizzazione delle risorse ad esso assegnate. Integrato dal Regolamento di Istituto esplicita il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi elaborati dai competenti organi della scuola. In particolare, illustra la progettazione curricolare ed extracurricolare. Contiene, inoltre, i criteri relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione dei docenti alle stesse, alla formulazione dell’orario del personale docente e A.T.A. (amministrativo, tecnico, ausiliario).

Il Regolamento di Istituto. Il Regolamento di Istituto Comprende, in par- ticolare, le norme relative a: - funzionamento degli organi Collegiali; - diritti e doveri del personale scolastico; - vigilanza sugli alunni; - comportamento degli alunni e rego- lamentazione di ritardi, uscite, assenze, giustificazioni; - uscite e viaggi d’istruzione; - uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca; - conservazione delle strutture e delle dotazioni. Nel regolamento sono, inoltre, definite in modo specifico: - le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee di classe, organizzate dalla scuola o richieste dai genitori, del Comitato dei Genitori, dei Consigli di Intersezione , di Interclasse e di Classe; - il calendario di massima delle riunioni e la pubblicizzazione degli atti.

La Programmazione Didattica. Delinea il percorso formativo di ciascuna classe adeguando ad essa gli interventi operativi; - utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicate nel POF dal collegio dei docenti; - è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono in itinere.

Parte II - Servizi amministrativi

L’Istituzione scolastica individua i fattori di qualità dei servizi amministrativi, ne fissa gli standard e li pubblicizza come qui di seguito riportato:

Celerità delle procedure: la celerità delle procedure sarà garantita attraverso l’ottimizzazione dell’uso delle risorse strumentali e professionali esistenti.

Trasparenza: la trasparenza riguarderà tutti gli atti non vincolati dal segreto d’ufficio e non sottoposti ai limiti della normativa vigente .

Tempi di attesa: si cercherà di ridurre al minimo i tempi di attesa agli spor- telli. L’Ufficio, di segreteria , per venire incontro all’esigenza dell’utenza sarà aperto tutti i giorni dalle 11,00 alle 13,00; Martedì e Venerdì dalle 15,30 alle 17,30 Il Dirigente scolastico riceve il pubblico , previo appuntamento, dalle 11,00 alle 13,00. Entrambi gli uffici di Segreteria e Direzione, assicurano tempestività di risposta ad informazioni richieste anche per via telefonica.

Modalità di iscrizione: per quanto attiene alle modalità di iscrizione, la distribuzione dei modelli sarà effettuata a vista, in giorni prefissati e pubblicizzati in modo efficace. Il rilascio di certificazioni sarà effettuato, durante il normale orario di apertura al pubblico.

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Parte III - Condizioni ambientali della scuola

L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. Il personale ausiliario si adopera per garantire la costante igiene dei servizi; la scuola si impegna, in particolare, a sensibi- lizzare le istituzioni interessate, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna.

Reclami. I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione. Il Dirigente Scolastico, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il recla- mo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario.

Parte IV - Valutazione del servizio

Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio ed ai fini della definizione e puntualizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, viene effettuata una rilevazione mediante questionari predisposti dalla Commissione Autovalutazione del Collegio dei Docenti, rivolti ad un campione di genitori e al personale. I questio- nari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, prevedono la possibilità di formulare proposte. Alla fine di ciascun anno scolastico, il docente con incarico di Funzione Strumentale per l’Autovalutazione di Istituto redige una relazione che viene sottoposta all’attenzione del Collegio Docenti e del Consiglio di Circolo.

Parte V - Attuazione

Le indicazioni contenute nella presente Carta dei Servizi si applicano fino a quando non intervengano,in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge.

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REGOLAMENTO RELATIVO ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CORSO A INDIRIZZO MUSICALE

Art. 1 - Iscrizione ai corsi

1. L’accesso al corso a indirizzo musicale sarà subordinato all’iscrizione dell’in-

teressato presso la sede di Maida dov’è attivo il corso e alla compilazione del modulo da inoltrare alla scuola, in sede di iscrizione alla scuola secondaria di primo grado. Attraverso il modulo di iscrizione, l’allievo e la famiglia darà un ordine di priorità ai quattro strumenti per i quali la scuola fornisce l’inse- gnamento. Non è richiesta alcuna conoscenza musicale di base. Per l’accesso al corso è prevista un’apposita prova orientativo-attitudinale predisposta dalla Scuola, sulla base della quale i docenti di strumento ammetteranno gli alunni allo studio dello strumento più appropriato a ciascuno. Lo studio privato di uno strumento va specificato nella domanda d’iscrizione; qualora corrisponda ad uno degli strumenti proposti nell’ambito dell’indirizzo musicale, è opportuno presentare l’esecuzione di un brano in sede di prova attitudinale.

2. Il corso di strumento musicale sarà formato da gruppi di alunni provenienti da

classi diverse. La scelta del corso strumentale, una volta effettuata, è vincolante per il triennio, e non consente periodi di prova o rinunce in corso d’opera. L’alunno pertanto si impegna col Dirigente Scolastico e coi docenti della scuola a frequentare obbligatoriamente, per l’intero triennio, il corso strumentale.

3. E’ fatto altresì obbligo agli alunni di seguire con lo stesso impegno, oltre al corso

di strumento, anche le lezioni di teoria e lettura della musica, per classe, o qua- lora non fosse possibile, per gruppo strumentale. Tutti gli alunni che chiedono l’iscrizione al corso musicale dovranno sottoporsi nei primi giorni di marzo ad un test attitudinale, i cui tempi e criteri di svolgimento saranno annualmente e preventivamente approvati dal Consiglio d’Istituto.

Art.2 - Utilizzo della graduatoria

1. In caso in cui le richieste fossero superiori al numero di strumenti posseduti dalla scuola, per l’assegnazione si farà ricorso alla graduatoria. In margine al test gli alunni compileranno una scheda in cui potranno esprimere tre preferenze in ordine di gradimento, riguardo alla scelta dello strumento. Essa verrà presa in considerazione, ma non risulterà determinante per la commissione, la quale assegnerà gli strumenti, a proprio insindacabile giudizio, 85 sulla base degli esiti del test e del punteggio acquisito, al fine di salvaguardare un’ equa distribuzione degli alunni nelle diverse classi strumentali (in media sei per strumento).

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2. La pubblicazione dei risultati all’albo della scuola avverrà non oltre il dieci marzo. Qualora,trascorsi dieci giorni dalla pubblicazione della graduatoria di merito che conferma il superamento della prova attitudinale, non dovessero per- venire alla segreteria della scuola formali comunicazioni da parte delle famiglie, la domanda s’intende tacitamente accettata e l’iscrizione definitivamente confer- mata. Oltre tale termine è possibile ricredersi solo per giustificati e comprovati gravi motivi. A lezioni avviate ogni decisione riguardo ad eventuali richieste di ritiro, sempre per causa di forza maggiore o per gravi motivi di ordine personale o familiare, verrà presa dal Dirigente Scolastico, dopo attenta valutazione delle ragioni sostenute dalle famiglie interessate.

3. Ad ogni modo qualsiasi richiesta di ritiro dal corso di strumento dovrà essere

formulata per iscritto da uno o entrambi i genitori dell’alunno interessato, de- bitamente protocollata e indirizzata al Dirigente Scolastico. Qualora dovessero venir meno nel tempo le cause che hanno determinato l’abbandono del corso strumentale (ad esempio la malattia di un genitore, problemi di trasporto e così via), l’alunno potrà essere reintegrato nella classe (o gruppo classe) di strumen- to a partire dall’anno scolastico successivo, sempre a discrezione del Dirigente Scolastico. Nel caso l’abbandono sia stato determinato da gravi motivi di salute dell’alunno stesso, sarà necessario presentare al momento della riammissione al corso, un certificato medico che dichiari la piena compatibilità dell’attività stru- mentale con le condizioni generali di salute dell’alunno. Si cercherà comunque di garantire a chi ha già iniziato a suonare uno strumento da almeno un anno di poter continuare a farlo anche nel triennio.

4. La commissione, composta dai docenti di strumento e presieduta dal Dirigente

Scolastico o da un suo delegato, provvederà autonomamente a definire l’assegna- zione degli strumenti, scorrendo la graduatoria ricavata in seguito alla realizza- zione del test di cui sopra. Ferma restando l’eventualità che, in caso di eccesso di domande, potrebbe anche non essere garantita a tutti gli alunni la frequenza al corso di strumento musicale entro il 10 marzo di ogni anno scolastico.

5. Va ribadito che la frequenza deve essere continua, attiva e obbligatoria e prevede

pertanto l’obbligo di giustificare durante l’anno tutte le assenze dalle lezioni di strumento sul proprio libretto personale, dal momento che la materia fa parte a pieno titolo della programmazione di classe e d’istituto e costituisce a tutti gli effetti attività didattica.

Art.3 - Prova attitudinale

E’ costituita dalle seguenti prove: 1. discriminazione delle altezze 2. memoria tonale 3. memoria ritmica 4. intonazione 5. motivazione della scelta ed eventuale ese-

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cuzione di un brano con uno strumento conosciuto. I risultati conseguiti nelle prime quattro prove concorreranno a determinare il punteggio della prova attitudinale che verrà riportato in una scheda personale. Le indicazioni di cui al punto 5, invece, costi- tuiranno un ulteriore elemento di conoscenza dell’alunno, anche se non concorreranno a determinare il punteggio. Sulla base dei risultati, verrà stilata la graduatoria.

Art. Organizzazione dei corsi

I corsi sono così strutturati:

1. una lezione individuale di strumento settimanale;

2. una lezione settimanale di musica d’insieme opportunamente progettata sul- la base delle capacità operativo-strumentali possedute dai vari alunni così da consentire loro di vivere l’esperienza pratica del suonare, condividendo e par- tecipando all’esecuzione collettiva, di sviluppare il senso critico musicale e di accettare idee e proposte altrui. La composizione dei gruppi sarà stabilita dai docenti e potrà variare nel corso dell’anno scolastico (gruppi di sezione strumen- tale, gruppi misti per la lettura della musica o per l’ascolto partecipato . . . ). A tal riguardo sono previste esecuzioni di classe e/o un saggio pubblico di fine anno scolastico.

Art. 5 - Regole alle quali attenersi

Gli alunni si devono attenere alle norme contenute nel Regolamento d’Istituto. Viene inoltre richiesto loro di: - partecipare con regolarità alle lezioni; - eseguire a casa le esercitazioni assegnate; - avere cura dell’equipaggiamento strumentale fornito dalla scuola; - partecipare alle varie manifestazioni musicali organizzate dalla scuola.

Art.6 - Prestito degli strumenti in dotazione alla scuola

La scuola mette a disposizione degli alunni iscritti all’indirizzo musicale gli stru- menti in dotazione alla scuola. La concessione può avvenire a fronte del pagamento di una quota mensile stabilita dal Consiglio d’Istituto, finalizzata a far fronte alle spese di manutenzione ordinaria degli strumenti o all’acquisto di nuovi strumenti. La riparazione di eventuali danni è a carico della famiglia che ha ottenuto il prestito dello strumento.

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REGOLAMENTO CONCESSIONE DEI LOCALI SCO LASTICI

Art. 1- Finalità e ambito di applicazione

I locali scolastici possono essere concessi in uso temporaneo e precario ad Istitu- zioni, Associazioni, Enti o Gruppi organizzati, secondo modalità, termini e condizioni di seguito stabilite e delle norme vigenti in materia.

Art. 2 - Criteri di assegnazione

I locali scolastici sono primariamente destinati ai pertinenti fini istituzionali e comunque a scopi e attività rientranti in ambiti di interesse pubblico e possono quindi essere concessi in uso a terzi esclusivamente per l’espletamento di attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini, valutando i contenuti dell’attività o iniziativa proposte in relazione:

1. al grado in cui le attività svolte perseguono interessi di carattere generale e che

contribuiscano all’arricchimento civile e culturale della comunità scolastica;

2. alla natura del servizio prestato, con particolare riferimento a quelli resi gratui- tamente al pubblico;

3. alla specificità dell’organizzazione, con priorità a quelle di volontariato e alle

associazioni che operano a favore di terzi, senza fini di lucro;

4. considerando, particolarmente nell’ambito delle attività culturali, la loro qualità e la loro originalità;

Le attività didattiche proprie dell’istituzione scolastica hanno assoluta preminenza e priorità rispetto all’utilizzo degli enti concessionari interessati, che non dovranno assolutamente interferire con le attività didattiche stesse. Nell’uso dei locali scola- stici devono essere tenute in particolare considerazione le esigenze degli enti e delle associazioni operanti nell’ambito scolastico.

Art. 3 - Doveri del concessionario

In relazione all’utilizzo dei locali il concessionario deve assumere, nei confronti dell’istituzione scolastica i seguenti impegni:

1. indicare il nominativo del responsabile della gestione dell’utilizzo dei locali quale

referente dell’istituzione scolastica;

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2. osservare incondizionatamente l’applicazione e il rispetto delle disposizioni vi- genti in materia;

3. lasciare i locali, dopo il loro uso, in condizioni idonee a garantire comunque il

regolare svolgimento delle attività didattiche.

Art. 4 - Responsabilità del concessionario

Il concessionario è responsabile di ogni danno causato all’immobile, agli arredi, agli impianti da qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa a lui direttamente imputabili o imputabili a terzi presenti nei locali scolastici in occasione dell’utilizzo dei locali stessi. Di norma, è vietato lasciare in deposito, all’interno dei locali e fuori dell’orario di concessione attrezzi e quant’altro; qualora ciò avvenga l’Istituto declina ogni responsabilità. Qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all’interno dei locali dovrà essere tempestivamente segnalato all’istituzione scolastica e l’inosservanza di quanto precedentemente stabilito comporterà per il concessionario l’assunzione a suo carico di eventuali conseguenti responsabilità. I locali dovranno essere usati dal terzo concessionario con diligenza e, al termine dell’uso, dovranno essere lasciati in ordine e puliti e comunque in condizioni di garantire il regolare svolgimento dell’attività didattica della scuola. L‘istituzione scolastica deve in ogni caso ritenersi sollevata da ogni responsabilità civile e penale derivante dall’uso dei locali da parte di terzi, che dovranno pertanto presentare apposita assunzione di responsabilità e sono tenuti a cautelarsi al riguardo mediante stipula di apposita polizza assicurativa o adottando altra idonea misura cautelativa.

Art. 5 - Usi incompatibili

Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il mobilio e gli arredi dell’edificio scolastico. Non sono consentiti, di norma, concerti musicali e attività di pubblico spettacolo in genere. E’ vietato l’uso dei locali per attività di pubblico spettacolo con pubblico a pagamento.

Art. 6 - Fasce orarie di utilizzo

L’uso dei locali può essere richiesto per giorni feriali e festivi nei seguenti orari

1. Al mattino dalle ore 8 alle ore 14

2. Pomeriggio dalle ore 15 alle ore 21

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Art. 7 - Divieti particolari

Durante la manifestazione è vietata la vendita e il consumo di cibarie e bevande all’interno delle sale. E’ inoltre vietato fumare. Il personale in servizio nella scuola in funzione di vigilanza è incaricato di far rispettare il divieto. L’utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato, inoltre, all’osservanza di quanto segue: è vietato al concessionario l’installazione di strutture fisse o di altro genere previa autorizzazione dell’istituzione scolastica.

Art. 8 - Procedura per la concessione

Le richieste di concessione dei locali scolastici devono essere inviate per iscritto all’Istituzione scolastica almeno 10 giorni prima della data di uso richiesta e dovranno contenere oltre all’indicazione del soggetto richiedente e il preciso scopo della richiesta anche le generalità della persona responsabile. Il Dirigente scolastico nel procedere alla concessione verificherà se: la richiesta è compatibile con le norme del presente regolamento e se i locali sono disponibili per il giorno e nella fascia oraria stabilita. Se il riscontro darà esito negativo dovrà comunicare tempestivamente il diniego della concessione; se il riscontro sarà positivo dovrà comunicare al richiedente, anche per le vie brevi, l’assenso.

Art. 9 - Deposito cauzionale Il provvedimento concessorio è disposto dal Dirigente scolastico e dovrà contenere:

1. -le condizioni cui è subordinato l’uso dei locali, nonché l’importo da versare alla scuola a titolo di corrispettivo, l’aggregato di entrata del bilancio della scuola, e ,se del caso, l’aggregato di uscita per il pagamento delle spese derivanti dalla concessione;

2. il provvedimento dirigenziale dovrà fare richiamo all’esonero di responsabilità

dell’istituzione scolastica e dell’ente locale proprietario per l’uso dei locali e al rimborso e riparazione di eventuali danni provocati per colpa o negligenza.

La concessione può essere revocata in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell’istituzione scolastica.

Art. 10 - Accertamento e quantificazione dei danni

Il giorno successivo alla manifestazione il Dirigente Scolastico accerta che non siano stati prodotti danni alla sala o agli arredi. Qualora si sono verificati danni, ne consegue l’accertamento e la quantificazione. La stima dei danni viene rimessa al Consiglio d’Istituto. Il Dirigente agirà nei modi di legge nei confronti delle persone indicate quali responsabili della manifestazione, ove questi non provvedano sponta- neamente alla copertura del danno.