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Piano dell'offerta formativa
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Congregazione Suore di Carità delle Sante B.Capitanio e V.Gerosa
Istituto Paritario
“COLLEGIO degli ANGELI” Treviglio (BG)
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di primo e di secondo grado
COLLEGIO DEGLI ANGELICOLLEGIO DEGLI ANGELICOLLEGIO DEGLI ANGELICOLLEGIO DEGLI ANGELI
SCUOLE PARITARIE D.D. 17-01-2002
Opera con sistema Qualità UNI EN ISO 9001: 2000
Ente Certificatore SQS Certificato 11/06/2004
PIANO DELL’PIANO DELL’PIANO DELL’PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVAOFFERTA FORMATIVAOFFERTA FORMATIVAOFFERTA FORMATIVA A.A.A.A. S. 201S. 201S. 201S. 2011/20121/20121/20121/2012
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADOSCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADOSCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADOSCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
LLLLICEO DELLE ICEO DELLE ICEO DELLE ICEO DELLE SSSSCIENZE CIENZE CIENZE CIENZE UUUUMANEMANEMANEMANE
LLLLICEO ICEO ICEO ICEO SSSSOCIO OCIO OCIO OCIO –––– PSICOPEDAGOPSICOPEDAGOPSICOPEDAGOPSICOPEDAGOGICOGICOGICOGICO
LLLLICEO ICEO ICEO ICEO LLLLINGUISTICO INGUISTICO INGUISTICO INGUISTICO
. Deliberazione Collegio Docenti: n° 3 in data _2_ settembre 2011 Adottato dal Consiglio d’Istituto: n° in data __ settembre 2011
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1. PREMESSA ......................................................................................................................................3
2. P.E.I. (estratto) ..................................................................................................................................4
3. L’ OFFERTA FORMATIVA............................................................................................................7
3. A. ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA....................................................................7
3. B. CURRICULA...........................................................................................................................8
3. B.1 Liceo delle Scienze Umane (biennio) .............................................................................10
3. B.2 Liceo Socio-Psicopedagogico (triennio) .......................................................................... 12
3. B. 3. Liceo Linguistico .........................................................................................................14
3. C. LE SCELTE DIDATTICHE .............................................................................................16
3.D. PERCORSO PER LA CRESCITA UMANA, SPIRITUALE, COGNITIVA ........................17
3.D.1 Formazione umana e spirituale.......................................................................................17
3.D.2 Piano di sostegno allo studio.........................................................................................17
D.2.1. Assistenza studio pomeridiano ........................................................................... 18
D.2.2. Tutoring: attività di sostegno preventivo ............................................................ 18
D.2.3. Interventi didattici finalizzati al recupero (Corsi di recupero).............................. 18
3. E. PROGETTI...........................................................................................................................20
4. LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA INTERNO E DEGLI APPREDIMENTI........................27
4. A. IL SISTEMA QUALITA’ ......................................................................................................27
4. B. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI .............................................................29
4.B.1 Criteri di valutazione........................................................................................................ 30
4.B.2 Strumenti di verifica ........................................................................................................ 34
4.B.3 Contratto formativo in relazione alle verifiche ................................................................. 35
4. C. LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO .............................................................35
4. D. CREDITO SCOLASTICO ...................................................................................................38
5. I RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA..............................................................................................41
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1. PREMESSA
Il POF (Piano dell’Offerta Formativa) fornisce indicazioni sul piano orario e l’organizzazione dell’offerta
formativa della Scuola Secondaria di Secondo Grado del Collegio degli Angeli. L’Istituto ha pubblicato altri
documenti ai quali si rimanda per approfondire alcuni aspetti della vita e dell’organizzazione scolastica e che
qui vengono segnalati per offrire una visione di insieme.
���� P.E.I. (Progetto educativo di Istituto): fondandosi su una visione antropologica cristiana, indica gli
obiettivi finali ai quali l’Istituto punta e che caratterizzano la specificità dello stile educativo; esso si
ispira al carisma delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa. Si ritiene opportuno
riportarne un estratto anche nel POF in quanto esso deve necessariamente ispirarsi al P.E.I..
���� Manuale della Qualità: è un documento che descrive l’organizzazione e il funzionamento
dell’Istituto dal punto di vista didattico e dei servizi; ad esso è associato un Manuale delle Procedure.
���� Regolamento: avendo come riferimento imprescindibile il P.E.I. e la normativa statale, fornisce
indicazioni di sul comportamento da tenere nelle diverse situazioni della vita scolastica., esplicita
alcuni compiti di docenti e alunni; chiarisce le regole d’uso di attrezzature e locali scolastici. Esso è
parte integrante del P.O.F.
I documenti indicati sono tutti consultabili on line dal sito www.collegiodegliangeli.it
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2. P.E.I. (estratto) OBIETTIVO EDUCATIVO GLOBALE
ESSERE - AMARE – DONARSI
La Comunità Educante del Collegio degli Angeli ha come priorità: * Educare al senso cristiano della vita come chiamata ad essere, ad amare, a donarsi nel servizio agli altri; * creare una CULTURA DI VITA attraverso la condivisione, la solidarietà e la promozione di sé e dell'altro. * porre al centro del processo educativo la persona nella sua concretezza e integralità. OBIETTIVI EDUCATIVI 3. Educare la PERSONA e promuovere la sua formazione umana, culturale e spirituale Costruire la persona integralmente significa aiutare i giovani a sviluppare: • la capacità di prendere coscienza di sé e delle proprie potenzialità • la formazione di un giudizio personale maturo sulla realtà e sui fatti • l’autonomia e l’uso responsabile della propria libertà
Gli strumenti per realizzare tale obiettivo sono una didattica attenta al giovane e alla valorizzazione delle sue potenzialità e un clima di ascolto e di dialogo da parte degli adulti (docenti e genitori) per accompagnare i giovani nella crescita della loro identità aiutandoli a “costruire” la propria vita secondo il disegno di Dio in Cristo, unica verità dell’uomo. 4. Educare le giovani generazioni a farsi promotrici di vita del mondo, crescendo e rendendosi
capaci di relazioni positive Per educare alla relazione con l’altro in un clima che si ispira allo spirito evangelico di libertà e di carità, la scuola promuove: • la crescita degli studenti favorendo la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità • l’attitudine a essere attenti agli altri, aperti al dialogo e al confronto • lo spirito di collaborazione e di solidarietà • le ragioni della legalità e del rispetto dell’altro • la capacità del ricevere con gratitudine e del donarsi con disponibilità.
Per questo, i docenti si impegnano a creare nella scuola un clima sereno e serio che aiuti i giovani ad aprirsi all’incontro con l’altro, ad assumersi le proprie responsabilità, a crescere e a maturare nella capacità di dono. Essa è “farsi prossimo”, farsi attenti alla persona e alla sua attesa; un porsi “accanto” che supera le distanze date dalla diversità di età, di cultura e di istruzione. Le norme disciplinari saranno sempre osservate e fatte osservare come principi di corretta relazione interpersonale e comunitaria. 5. Educare i giovani a conoscere la realtà, a guardarla e a giudicarla con verità, illuminando la loro
intelligenza, educandoli al senso storico e al senso critico Attraverso la conoscenza del passato e la memoria storica, la scuola favorisce: • l’apertura alla realtà sociale e ai problemi del mondo d'oggi • la conoscenza critica della realtà nei suoi molteplici aspetti • una preparazione culturale aperta alla dimensione europea e mondiale • una coscienza civica nel rispetto delle norme della cittadinanza e della comunità • la consapevolezza del proprio limite che porta al riconoscimento del pluralismo culturale e religioso a ad
uno stile di dialogo A questo scopo la Scuola offre ai giovani numerose occasioni ed esperienze significative di carattere culturale.
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4. Educare i giovani ad assumere atteggiamenti giusti di fronte alla realtà, alle persone, alla vita, a
Dio, alla ricerca di senso e alla dimensione del trascendente. “Il bene più grande per l’uomo è la comunione con Dio nella quale Gesù ci introduce” (S. Bartolomea Capitanio)
Nella consapevolezza che questo costituisce il fondamento stesso del nostro Progetto Educativo fondato sulla proposta e testimonianza dei valori cristiani, la Scuola, nel massimo rispetto della libertà di coscienza di ognuno, si impegna a suscitare nei giovani: • il bisogno di interrogarsi sul senso dell’esistenza • la disponibilità di confrontarsi con la risposta che la tradizione cristiana offre a tale interrogativo • la capacità di stupirsi e il gusto del bello • la ricerca di una sintesi tra fede e cultura 5. Educare ad orientarsi Per sapersi orientare in una società complessa e nelle sue continue trasformazioni, la scuola si impegna a: • progettarsi in modo flessibile per rispondere adeguatamente alle nuove richieste • aiutare i giovani nella costruzione di un progetto di vita personale
fare acquisire ai giovani una solida cultura di base che li renda capaci di entrare in dialogo con le richieste del mondo d’oggi
• sviluppare abilità e competenze da mettere a servizio degli altri e del mondo del lavoro secondo un’etica cristiana che insegna a trasformare il creato nel rispetto delle risorse e a favore di tutti gli uomini.
La Scuola vuole essere un luogo dove è possibile:
*coltivare la vita, promuoverla, edificarla; *dare ragioni di vivere
* trasmettere valori che ne definiscano la qualità e il senso.
LINEE PROGRAMMATICHE EDUCATIVE
• far crescere la persona attraverso il contributo specifico della cultura, mirando alla qualità delle conoscenze, volte alla maturazione delle abilità personali e all'acquisizione di competenze
• ricordare e riprendere il significato delle esperienze vissute perché siano efficaci, in ordine alla crescita della propria identità, all'assunzione di valori per costruire il futuro (Profilo educativo)
• educare al senso della vita come dono gratuito (Educazione all'affettività) • far riscoprire i valori del Vangelo, in particolare il rispetto, l'amore fraterno, la tolleranza, la solidarietà e
il perdono • educare a fare scelte libere e responsabili per rispondere alle sfide culturali del nostro tempo (Profilo
educativo) • scoprire le motivazioni del sapere non considerandolo come mezzo di affermazione o di arricchimento,
ma come dovere di servizio e di responsabilità verso gli altri (Profilo educativo) • scoprire e riconoscere le motivazioni del proprio vivere e del proprio agire per individuare il proprio
progetto di vita (Profilo educativo,) • conoscere e valorizzare il contributo che ci viene dalla tradizione culturale della famiglia, della comunità
locale, nazionale e mondiale (Rapporti con il territorio, enti locali, organismi vari) • sensibilizzare al rispetto dell'ambiente (Educazione ambientale) • individuare l'apporto che ognuno può e deve offrire e accogliere, come persona e come gruppo, per
creare un clima di condivisione e di collaborazione, di convivenza pacifica, solidale e fraterna (Educazione alla Convivenza civile)
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• prendere coscienza che la Convivenza civile della comunità umana è un fatto spirituale fondato: - sul riconoscimento della verità - sull'apporto libero e creativo delle persone - sull'esercizio della giustizia vivificato dall'amore, sui valori del Vangelo
• instaurare un rapporto collaborativo con le famiglie fondato su fiducia reciproca, dialogo, rispetto dei ruoli, partecipazione attiva
• saper leggere la realtà attuale con la speranza e la fiducia che la Provvidenza guida la storia.
MODALITÀ E MEZZI DI ATTUAZIONE Questo obiettivo e queste linee programmatiche attraversano tutto il nostro operare (ob. traversali). Si prevede un'articolazione diversa dell'obiettivo e delle linee programmatiche in ogni segmento di Scuola e diverse applicazioni e concretizzazioni tra una classe e l'altra, in base alle specificità dell'età, alle prerogative personali e di gruppo. Si distinguono inoltre DUE MODALITÀ di attuazione: una che si traduce nello STILE dell'insegnante e degli alunni e l'altra che attraversa I CONTENUTI delle singole discipline. Per quanto riguarda LO STILE DEI DOCENTI: siamo convinti che siano fondamentale "l'essere" e la passione educativa che si trasmettono spontaneamente quando animano la vita del docente. Si tratta di essere sereni, coerenti, attenti e disponibili nei confronti degli alunni, ottimisti e capaci di relazioni profonde. A tale scopo, è utile favorire relazioni extrascolastiche con gli alunni: valorizziamo l'esperienza delle giornate di socializzazione, le gite scolastiche, le uscite didattiche. STILE DEGLI STUDENTI: capacità di ascolto e di relazione, impegno, ottimismo. Lo STILE collaborativo e costruttivo informa le relazioni tra tutte le componenti della Scuola: alunni - docenti - genitori ITINERARIO EDUCATIVO a.s. 2011-12 L’itinerario educativo si caratterizza per un Programma triennale che dal 2009 al 2010 ha avuto quale tema conduttore l’imperativo “Scegli la vita”. Dopo aver approfondito i temi della “creazione” e del “Creato” negli anni precedenti, quest’anno ci si propone di affrontare il tema della “Nella bellezza del mondo si riflette la bellezza di Dio”. Si prevede che all’interno della Programmazione disciplinare di tutti i docenti di Istituto, vengano previste, secondo le modalità proprie di ogni livello di istruzione, attività didattiche dove venga affrontato il tema generale, pertanto il Collegio dei docenti curerà un
percorso scolastico che aiuti il giovane
a SCOPRIRE e GUSTARE i segni della
BELLEZZA nella realtà esteriore e interiore
anche attraverso l’arte e la scienza
e a diventarne CUSTODE e COSTRUTTORE.
“L’azione educativa si rivolge ai giovani per educarli
ad avere un atteggiamento aperto nei confronti della realtà,
considerata anche nella sua relazione al mistero”
(dal PEI, obiettivo educativo n.4: Educare al trascendente)
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3. L’ OFFERTA FORMATIVA
3. A. ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA I giorni di scuola previsti dal calendario scolastico sono 206, organizzati secondo la seguente tabella oraria
dove per u.d.i. si intendono unità di insegnamento.
La modulazione del tempo scuola in u.d.i. da 50 minuti rende più efficace ed efficiente l’apprendimento in
quanto rispetta maggiormente i ritmi di attenzione e di concentrazione degli studenti.
Nella stessa logica psico-pedagogica rientra la pausa didattica di 10 minuti ogni due u.d.i., scelta suffragata da
numerosi studi, dai quali si evince che il movimento ha effetti benefici sulla concentrazione. Ma oltre agli
aspetti neurobiologici, è importante osservare che la doppia pausa aiuta ad abbassare il numero di
interruzioni durante la lezione e a favorire i processi di socializzazione tra gli studenti e con i docenti.
Lunedì - Venerdì Sabato
1^ u.d.i. 8.00 – 8.50 1^ u.d.i. 8.00 – 8.50
2^ u.d.i. 8.50 – 9.40 2^ u.d.i. 8.50 – 9.40
1^ pausa didattica 9.40 – 9.50 3^ u.d.i. 9.40 – 10.30
3^ u.d.i. 9.50 – 10.40 Pausa didattica 10.30 – 10.45
4^ u.d.i. 10.40 – 11.30 4^ u.d.i. 10.45 – 11.40
(55min)
2^ pausa didattica 11.30 – 11.40 5^ u.d.i. 11.40 – 12.30
5^ u.d.i. 11.40 – 12.30
6^ u.d.i* 12.30 – 13.20
Nel biennio la 6^ u.d.i. del giovedì e del venerdì non rientra nel tempo scuola obbligatorio
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3. B. CURRICULA Nella formazione dei curricula l’Istituto ha operato secondo queste attenzioni:
• centralità del concetto di “competenza” e quindi impostazione di curricula che le sviluppino a partire da conoscenze e abilità
• puntare alle competenze chiave di : � imparare ad essere
� imparare a conoscere
� imparare a fare
� imparare a vivere insieme • considerare le life skills o otto competenze chiave della Comunità europea:
1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare ad imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale.
• Tentare di essenzializzare i saperi andando alla ricerca dei nuclei fondanti e condivisi da tutta la
scuola • Unitarietà dei diversi saperi disciplinari
I risultati attesi in termini di apprendimento a conclusione dei percorsi liceali sono: 1. Area metodologica
• Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.
• Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
• Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. 2. Area logico-argomentativa
• Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. • Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili
soluzioni. • Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
3. Area linguistica e comunicativa • Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:
+ dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;
+ saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;
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+ curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
• Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
• Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche.
• Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.
4. Area storico-umanistica
• Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.
• Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri.
• Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea.
• Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.
• Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.
• Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.
• Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive.
• Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue.
5. Area scientifica, matematica e tecnologica
• Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.
• Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
• Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
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3. B.1 Liceo delle Scienze Umane (biennio)
PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE Lo studente del nuovo Liceo delle Scienze Umane, alla fine del percorso, dovrà sapersi orientare con i linguaggi propri delle scienze umane (antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia) nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l’uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di reciprocità e di relazione. L’insegnamento intende a condurre lo studente a padroneggiare le principali teorie in campo antropologico, educativo, psicologico e sociale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea. Esso inoltre stimola a conoscere e a saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi formali e non, ai sevizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza; a sviluppare un’adeguata consapevolezza culturale rispetto alle dinamiche degli affetti. Coerentemente alla sua natura di Liceo, il percorso di Scienze Umane definisce quindi una formazione scientifico culturale di livello secondario tale da offrire una buona precondizione agli studi universitari ma anche con un orientamento professionale, che nel primo caso appare mirato all’insegnamento e alla formazione in tutte le sue dimensioni, al servizio sociale, alla mediazione culturale e di ogni forma di assistenza alla persona. Il Biennio del Liceo delle Scienze Umane prevede un curricolo dipendente dalla Riforma Gelmini che il Nostro Istituto ha articolato nella sua autonomia secondo lo schema della tabella rappresentata di seguito.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE PER U.D.I.
BIENNIO DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE
Classe prima Classe seconda
Discipline Biennio
I^ quad. II^ quad. I^ quad. II^ quad.
Italiano 5 4 5 4
Storia e geografia 3 4 3 3
L. S. 1 (inglese) 4 3 4 3
Matematica
(con informatica) 3 4 4 3
Scienze naturali (scienze della terra, chimica e
biologia) 2 2 2 3
Scienze motorie 2 2 2 2
Area comune
a tutti i licei
I.r.c. 1 1 1 1
Scienze umane (pedagogia e psicologia)
5 4 4 5
Diritto economia 2 2 2 2
Latino 3 4 3 4
Area di indirizzo
TOTALE 30 30 30 30
Disciplina
opzionale L. S. 2 (spagnolo) 3 3 3 3
TOTALE 33 33 33 33
I.r.c.: Insegnamento religione cattolica
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Nel biennio risultano potenziate in particolare le discipline di italiano, latino e inglese che richiedono
competenze linguistiche trasversali da verificare ed eventualmente recuperare in particolare all’inizio del
percorso liceale; la matematica è un’altra disciplina critica che necessità di lavoro di recupero e supporto. Nel
secondo quadrimestre del secondo anno, il potenziamento di scienze serve a consentire attività di
laboratorio dove l’apprendimento è realizzato attraverso la sperimentazione e l’osservazione diretta dei
fenomeni.
TEMPO SCUOLA BIENNIO SCIENZE UMANE
Tempo Scuola Obbligatorio per legge: 891 ore annuali
Tempo Scuola Obbligatorio secondo il POF nel quale va considerata anche la disciplina opzionale: 1014
ore suddivise in 1.134 u.d.i. più le pause didattiche; pertanto la nostra Offerta Formativa prevede
complessivamente un tempo scuola di 112 ore oltre il tempo scuola obbligatorio previsto dalla Legge.
Il monte ore annuale personalizzato per gli studenti del biennio ai fini della validazione dell’anno
scolastico è di 1014 ore;
il numero massimo di ore di assenza, fatte salve le deroghe indicate nel Regolamento di Istituto, è di 254 ore.
Nell’organizzazione dell’Offerta Formativa sono stati rispettati i criteri dettati dall’art. 10 del D.P.R.
15/03/2010, n. 89 con particolare riferimento al tetto massimo del 20% della quota dei Piani di studio
rimessa alle singole istituzioni scolastiche.
Tempo Scuola Facoltativo: 6^ u.d.i. del giovedì e venerdì, e ore pomeridiane per:
• integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione;
• tutoring;
• recupero;
• studio individuale assistito;
• studio cooperativo;
• discipline facoltative, preparazione alle certificazioni;
• altre attività integrative complementari all’Offerta Formativa (esperienze formative anche a carattere
spirituale, viaggi di istruzione, uscite didattiche, etc.)
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3. B.2 Liceo Socio-Psicopedagogico (triennio) PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE
Il Liceo si caratterizza per un’impostazione che vede il suo asse principale nelle discipline dell’ambito antropologico, con particolare riferimento alla Psicologia e alla Pedagogia, ponendo al centro dell’attenzione l’uomo nella sua intrinseca natura e nelle sue molteplici manifestazioni (ambito filosofico e storico-sociale).
Le discipline dell’area umanistico-letteraria mantengono un impianto storico-cronologico, mettendo al centro dell’insegnamento lo studio di autori e testi. Il diritto offre elementi per una lettura e una analisi della realtà sociale, che, con altri metodi e strumenti, trovano una sistemazione nei dati offerti dalla sociologia. Il piano di studi si completa con il contributo delle scienze sperimentali e della matematica, compresi elementi di statistica per gli aspetti di quantificazione, comparazione e descrizione dei fenomeni sociale. Risultato finale di un tale percorso di studi sarà un individuo caratterizzato da creatività, versatilità, organico spessore culturale, tale da permettergli di leggere, interpretare e far propria ogni espressione artistico-scientifico-letteraria dell’uomo, in un’ottica che recupera la circolarità tra presente e passato (parto dal mio presente per indagare il passato in modo che tale presente sia illuminato e apra al futuro) in grado di rilanciare un futuro aperto alla speranza ma reale e concreto. L’impostazione prevalentemente classica del curricolo non esclude una particolare cura per tutto ciò che riguarda la comunicazione attraverso strumenti multimediali, dai quali oggi è impossibile prescindere.
Nel curriculum dell’indirizzo si prevedono infine, a partire dalla classe terza, stage presso enti che si occupino di comunicazione, formazione e altre organizzazioni a carattere culturale e sociale.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE PER U.D.I. TRIENNIO LICEO SOCIOPSICOPEDAGOGICO
Discipline Classe terza Classe quarta Classe quinta
I.R.C. 1 1 1
Educazione fisica 2 2 2
Italiano 4 4 4
Inglese 3 3 3
Latino 3 3 2
Storia dell’arte 2 2 2
Storia 2 2 3
Filosofia 3 3 3
Diritto e Legislazione sociale - - 3
Psicologia 2 2 -
Sociologia 2 2 -
Pedagogia 3 3 3
Matematica 3 3 3
Informatica 1 1 1
Chimica (III) Fisica(IV) Biologia (V) 4 4 3
Metodol. Ricerca Socio-psico-ped. - - 2
Totale 35 35 35
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TEMPO SCUOLA TRIENNIO LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO
Tempo Scuola Obbligatorio:
3^ SOCIO
- ore curriculari: 1.070 ore suddivise in 1.202 u.d.i. più le pause didattiche
- stage pedagogico: 30 ore aggiuntive rispetto all’orario del mattino. Il sabato si svolge attività didattica
regolare.
- monte ore annuale personalizzato: 1.100 ore – numero massimo di ore di assenza: 275 ore
4^ SOCIO
- ore curriculari: 1.070 ore suddivise in 1.202 u.d.i. più le pause didattiche
- stage pedagogico: 40 ore aggiuntive minime (comprensive delle ore pomeridiane dal 4 al 9 giugno e delle
giornate intere tra l’11 e il 15 giugno)
- monte ore annuale personalizzato: 1.110 ore – numero massimo di ore di assenza: 277,5 ore
5^ SOCIO
- ore curriculari: 1.070 ore suddivise in 1.202 u.d.i. più le pause didattiche
- stage linguistico/classe viaggiante: 22 ore oltre l’orario del mattino (comprensive di 2 ore di attività
didattica domenicale e 4 ore pomeridiane per 5 pomeriggi)
- Don Milani Day: 8 ore oltre l’orario del mattino
- Piano di Accompagnamento all’Esame di Stato : 10 ore oltre le attività previste durante l’orario del
mattino (4 per le indicazioni di accompagnamento al lavoro di elaborazione degli approfondimenti
personali, 6 per le due simulazioni di terza prova al pomeriggio)
- monte ore annuale personalizzato: 1.110 ore – numero massimo di ore di assenza: 277,5 ore
Tempo Scuola Facoltativo: ore pomeridiane per:
• tutoring;
• recupero;
• studio individuale assistito;
• studio cooperativo;
• discipline/corsi facoltativi, preparazione alle certificazioni;
• attività di volontariato esperienze formative anche a carattere spirituale
• altre attività integrative complementari all’Offerta Formativa (uscite didattiche facoltative,
partecipazione a concerti, visite a musei, etc.)
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3. B. 3. Liceo Linguistico
PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE Si tratta di un corso di studi liceale che riserva una particolare attenzione allo specifico dell’apprendimento delle lingue straniere. Il percorso si propone inoltre di formare persone in grado di pensare criticamente e di muoversi in un quadro nel quale l’economia e il diritto fanno parte della cultura etica dell’uomo; figure quindi in grado di comprendere la complessità della vita economica e giuridica così come si è svolta nel tempo e si svolge oggi. La formazione linguistico – comunicativa è supportata dall’insegnamento della lingua e letteratura italiana e della lingua e letteratura latina.
L’indirizzo si caratterizza per :
• un piano di studio disciplinare orientato su tre lingue straniere, sull’attenzione all’area umanistica nel quinquennio, sull’acquisizione di competenze spendibili in ambito europeo : discipline giuridico – economiche ed informatica, sul potenziamento della cultura nazionale dentro un quadro globale di attenzione alle istituzioni europee;
• una preparazione rispettosa degli standard relativi al raggiungimento degli obiettivi strategici previsti dagli accordi in sede di unione europea;
• la possibilità di conseguire certificazioni in e nelle lingue straniere : trinity – delf e/o di equivalenti certificazioni riconosciute a livello europeo nelle altre lingue studiate;
• l’utilizzo del laboratorio linguistico; • dal secondo anno è previsto uno stage linguistico presso una scuola all’estero; • per potenziare ulteriormente le competenze linguistiche nel piano di studi sono previste due ore
settimanali di conversazione con un lettore/lettrice di madrelingua inglese e francese.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE PER U.D.I. TRIENNIO DEL LICEO LINGUISTICO PER U.D.I.
Discipline Classe terza Classe quarta Classe quinta
I.R.C. 1 1 1
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Lingua e cultura latina 2 2 2
Lingua straniera 1 –Inglese 4 4 4
Lingua straniera 2 –Francese 4 4 4
Lingua straniera 3 –Spagnolo 2 2 2
Storia 2 2 2
Filosofia 2 2 2
Discipline giuridico-economiche 3 3 3
Matematica Informatica
3 3 3
Fisica 2 2 2
Scienze naturali 2 2 2
Conversazione madre lingua inglese Conversazione madre lingua francese
1
1
1
1
1
1
TOTALE 35 35 35
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TEMPO SCUOLA TRIENNIO LICEO LINGUISTICO
Tempo Scuola Obbligatorio:
3^ LINGUISTICO
- ore curriculari: 1.070 ore suddivise in 1.202 u.d.i. più le pause didattiche
- stage linguistico: 23 ore oltre l’orario del mattino (comprensive di 3 ore di attività didattica domenicale e
4 ore pomeridiane per 5 pomeriggi)
- monte ore annuale personalizzato: 1.093 ore – numero massimo di ore di assenza: 274 ore
4^ LINGUISTICO
- ore curriculari: 1.070 ore suddivise in 1.202 u.d.i. più le pause didattiche
- stage linguistico: 23 ore oltre l’orario del mattino (comprensive di 3 ore di attività didattica domenicale e
4 ore pomeridiane per 5 pomeriggi)
- monte ore annuale personalizzato: 1.093 ore – numero massimo di ore di assenza: 274 ore
5^ LINGUISTICO
- ore curriculari: 1.070 ore suddivise in 1.202 u.d.i. più le pause didattiche
- stage linguistico: 23 ore oltre l’orario del mattino (comprensive di 3 ore di attività didattica domenicale e
4 ore pomeridiane per 5 pomeriggi)
- Piano di Accompagnamento all’Esame di Stato classe 5^: 10 ore oltre le attività previste durante l’orario
del mattino
- monte ore annuale personalizzato: 1.103 ore – numero massimo di ore di assenza: 276 ore
Tempo Scuola Facoltativo: ore pomeridiane per
• tutoring;
• recupero;
• studio individuale assistito;
• studio cooperativo;
• discipline/corsi facoltativi, preparazione alle certificazioni;
• attività di volontariato esperienze formative anche a carattere spirituale
• altre attività integrative complementari all’Offerta Formativa (uscite didattiche facoltative,
partecipazione a concerti, visite a musei, etc.)
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3. C. LE SCELTE DIDATTICHE La programmazione didattica viene elaborata dai docenti nella fase iniziale dell’anno scolastico ed è
comunicata nel primo Consiglio di Classe (prima settimana d’ottobre).
• È una didattica negoziata
perché l’apprendimento è il prodotto dell’atto di riorganizzazione tra ciò che è nuovo e ciò che era già
conosciuto, e gli studenti, confrontandosi con il docente e tra di loro, imparano in un processo a
“spirale” che si allarga continuamente
• E’ una didattica collaborativa
Il docente collabora con lo studente, aiutandolo a organizzare gli stimoli collaborativi e a riflettere sul
processo personale della loro elaborazione, in modo da farlo giungere alla costruzione consapevole
del proprio sapere
• E’ una didattica del processo
al centro dell’attività didattica stanno i vari passaggi ( compresi i possibili “intoppi”, gli errori o i
problemi da risolvere) attraverso i quali si sviluppa il processo di apprendimento. Il processo di
apprendimento ha come meta finale non solo “il premio d’arrivo”, ma anche la consapevolezza del
percorso fatto (età cognizione), quindi non si conclude nell’acquisizione di singole competenze, ma
modifica l’atteggiamento conoscitivo dello studente e si traduce in un’ulteriore spinta ad apprendere.
Per questo motivo oltre i contenuti e le competenze acquisite rimangono come apprendimento
significativo la coscienza del processo compiuto e le procedure attivate per conseguirli.
• E’ una didattica orientativa
induce gli studenti attraverso percorsi disciplinari e interdisciplinari ad interrogarsi, e a riflettere sulla
propria vocazione
Per realizzare nel concreto gli obiettivi individuati i docenti di questa scuola, che sono impegnati nella ricerca
metodologico – didattica e organizzativa, si avvalgono di metodologie e tecniche che vanno dai momenti
dedicati a favorire l’acquisizione di strumenti elementari del metodo di studio
all’uso particolare delle nuove tecnologie multimediali, attraverso cui si creano ambienti di lavoro
collaborativi e mirati alla realizzazione di progetti.
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3.D. PERCORSO PER LA CRESCITA UMANA, SPIRITUALE, COGNITIVA
In linea con il Progetto educativo dell’Istituto e la visione antropologica sottesa, la Comunità educante si
prefigge di favorire la crescita integrale della persona, sia dal punto di vista morale sia da quello cognitivo.
Tale percorso formativo che privilegia una visione olistica dello studente viene perseguito attraverso l’offerta
di strumenti finalizzati a favorire la crescita della persona in tutte le sue componenti costitutive; si tratta di
momenti e accentuazioni diverse, ma tutti integrati in un unico orizzonte di senso che punta ad educare la
persona nel suo insieme.
3.D.1 Formazione umana e spirituale La formazione globale della persona non può prescindere dalla sua formazione spirituale che vede la sua
genesi nella famiglia e che trova un ulteriore supporto nelle attività promosse dalla Comunità educante.
Nel corso del cammino scolastico agli studenti è offerta la possibilità di partecipare ad attività che li aiutino a
sviluppare gli strumenti necessari al fine di scoprire la propria vocazione di vita nel confronto con gli altri e
nell’ attenzione verso il prossimo.
In virtù di questa attenzione è operativo il Dipartimento per la crescita umana e spirituale.
Gli studenti e i genitori possono usufruire del servizio “Sportello ascolto”.
Il responsabile, che viene designato ogni anno, mette a disposizione alcune ore, in momenti da concordare
con gli studenti o i genitori interessati, per incontrare chi sente il bisogno di ricevere un consiglio, di
comunicare un proprio disagio o altro.
Inoltre vengono organizzati momenti di riflessione su tematiche inerenti le problematiche giovanili, iniziative
di formazione spirituale per docenti – alunni/studenti – genitori, attività di volontariato, maggiormente
dettagliate nella parte del POF relativa ai Progetti.
In alcuni momenti dell’anno è prevista la partecipazione alla Celebrazione Liturgica della S. Messa ed è
data facoltà di accostarsi al sacramento della Confessione.
3.D.2 Piano di sostegno allo studio
Uno dei compiti principali della scuola è favorire il processo di apprendimento degli studenti. Naturalmente
le iniziative a questo scopo sono tante e varie, caratterizzando tutta l’attività didattica, ma è altresì importante
prevedere interventi specifici che sostengano coloro che fanno più fatica in generale o devono affrontare
momenti di difficoltà, abbastanza frequenti in un cammino complesso e impegnativo come quello della
Scuola Secondaria Superiore ad impronta liceale.
A questo scopo l’Istituto offre alcuni strumenti di seguito descritti.
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D.2.1. Assistenza studio pomeridiano
Previa iscrizione e autorizzazione da parte dei genitori, gli studenti possono fermarsi a scuola per lo studio
individuale o di gruppo, favoriti da un ambiente privo di distrazioni che a volte è la condizione più difficile
da trovare tra le mura domestiche. E’ garantita la presenza di uno o più docenti che hanno il compito di
assicurare le condizioni ideali per favorire la concentrazione e uno studio proficuo, offendo in alcuni casi dei
suggerimenti di metodo.
Il periodo di assistenza pomeridiano è così organizzato
da lunedì a venerdì
I fase 14,15 – 16,00
Pausa 16,00 – 16, 15
II fase 16,15 – 17,30
Il periodo di assistenza studio inizia il 26 settembre e si conclude il 31 maggio. Si precisa che l’Istituto non può garantire la sorveglianza nella pausa pranzo dopo la fine delle lezioni e nella pausa tra le due fasi di studio.
D.2.2. Tutoring: attività di sostegno preventivo
Il tutoring si svolge in orario extracurricolare ed assolve le seguenti funzioni: supporto al metodo di studio,
supporto disciplinare, motivazione allo studio. Ad ogni docente disponibile viene assegnato un monte ore
complessivo, a seconda delle risorse disponibili, da svolgere nell’Istituto durante i pomeriggi. Le attività di
tutoring avvengono su richiesta degli studenti stessi che ravvisano la necessità di chiedere spiegazioni su un
argomento non compreso durante la lezione in classe. Per usufruire del servizio è necessario prendere
appuntamento tramite apposita modulistica e con un numero massimo di cinque studenti. E’ possibile
chiedere il servizio di tutoring anche ad un docente che non sia della propria classe.
D.2.3. Interventi didattici finalizzati al recupero (Corsi di recupero)
Oltre gli interventi sopra indicati, il Collegio Docenti prevede la necessità di organizzare corsi di recupero
secondo i seguenti criteri.
• nel Liceo delle Scienze Umane e nel Liceo Socio psicopedagogico sono previsti per : – latino –
discipline di indirizzo – matematica – inglese – italiano;
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• nel Liceo Linguistico il recupero sono previsti per: inglese – francese – spagnolo – matematica –
latino – italiano.
• hanno la durata di almeno 12 ore di frequenza obbligatoria per lo studente, previa sottoscrizione da
parte dei genitori attraverso il relativo modulo;
• si svolgono di norma in un lasso di tempo di due/tre settimane e sono attivati in due periodi
dell’anno scolastico:
o dopo la valutazione del primo quadrimestre durante il pomeriggio per gli studenti che
presentano risultati non sufficienti in alcune discipline
o dopo la valutazione del secondo quadrimestre alla conclusione delle lezioni per gli studenti
che non abbiano conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza che ciò comporti
un immediato giudizio di non promozione, ma la sospensione del giudizio con i conseguenti
debiti formativi
• comportano una verifica finale, la cui valutazione va ratificata in sede di Consiglio di Classe. La
valutazione conseguita nel corso di recupero successivo agli esisti del I quadrimestre, entra a far
parte degli elementi di valutazione di fine anno; la verifica finale del superamento delle lacune del
debito formativo registrato alla fine del II quadrimestre, avviene con una prova scritta ed orale
effettuata nel mese di settembre, dal cui esito dipende l’ammissione all’anno scolastico successivo.
La scuola comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe il quale indica le
specifiche carenze rilevate per ciascuno studente e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle
discipline nelle quali lo stesso non ha raggiunto la sufficienza e contestualmente comunica orari e modalità
degli interventi didattici finalizzati al recupero.
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3. E. PROGETTI
A fianco della didattica che ogni docente porta avanti nella propria disciplina, l’Istituto offre altri strumenti
didattici e di crescita grazie ad alcuni progetti che sono realtà consolidata da alcuni anni e che costituiscono
per gli studenti una reale possibilità di crescita umana e culturale.
A seguire sono illustrati i progetti strutturati che vengono realizzati ogni anno; ad essi si aggiungono altri
progetti che vengono predisposti durante l’anno in virtù di occasioni formative non prevedibili al momento
dell’elaborazione del POF e ai quali la scuola aderisce dopo attenta valutazione e approvazione da parte del
Collegio dei docenti. I Progetti che si estendono all’orario pomeridiano sono a partecipazione facoltativa se
non diversamente indicato nella sezione relativa al “tempo scuola obbligatorio”.
STAGES PRESSO LA SCUOLA PRIMARIA
DESTINATARI CLASSE III SOCIO PSICO PEDAGOGICO REFERENTI tutor della scuola primaria designato dal dirigente scolastico
tutor della scuola di provenienza TEMPI 10 giorni nei mesi gennaio/febbraio OBIETTIVI PERCORSO • Imparare ad osservare la relazione
educativa nelle dinamiche del contesto scolastico
• Partecipazione alla vita scolastica di una classe di scuola primaria di un Istituto Comprensivo precedentemente contattato e informato del progetto. L’esperienza è studiata su un periodo di 8/9 giorni di effettiva presenza durante la quale le lezioni del liceo sono sospese. Al fine di consentire una buona riuscita dell’attività si preparano i ragazzi attraverso lo studio delle griglie di osservazione e l’intervento di esperti in classe
STAGES PRESSO STRUTTURE SOCIO EDUCATIVE DESTINATARI CLASSE IV SOCIO REFERENTI tutor dell’azienda accogliente
tutor della scuola TEMPI 14 giorni nel mese di GIUGNO OBIETTIVI PERCORSO
• sperimentazione delle abilità pedagogiche acquisite nel corso degli studi presso strutture deputate alla formazione, all’educazione, al reinserimento sociale
• Tra le strutture prescelte si elencano: asili nido, ludoteche, scuole dell’infanzia, comunità di accoglienza, case famiglia, ospedali (reparto pediatrico), comunità terapeutiche. L’esperienza ha inizio solitamente nel mese di giugno e si protrae per due settimane durante le quali i ragazzi sono tenuti alla frequenza regolare del luogo presso il quale effettuano l’esperienza, alla compilazione delle griglie di lavoro predisposte dall’insegnante e alla costruzione di un “diario di bordo” che scrivono giornalmente. Il materiale prodotto viene consegnato all’insegnante che ne prende visione. La sede del tirocinio è scelta dai ragazzi e poi vagliata dall’insegnante referente
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CERTIFICAZIONE LINGUA STRANIERA DESTINATARI STUDENTI INTERESSATI REFERENTI docenti di lingua straniera TEMPI la preparazione all’esame avviene, in genere da dicembre
ad aprile/maggio. gli esami si svolgono tra i mesi di aprile e maggio.
OBIETTIVI PERCORSO • Potenziare le competenze e le abilità
linguistiche Preparare gli studenti ad affrontare l’esame
attraverso corsi pomeridiani che prevedono prove specifiche per acquisire familiarità con le tipologie di esercizi previsti dall’esame.
• Conseguimento di una certificazione valida e riconosciuta a livello europeo spendibile sul campo del lavoro e della scuola.
• Gli esami fino ad ora scelti dall’Istituto sono stati il Trinity per la lingua inglese e il Delf per la lingua francese.
STAGES LINGUISTICI DESTINATARI STUDENTI DEL LICEO
LINGUISTICO E DI V SOCIO REFERENTI docenti di lingua straniera TEMPI una settimana all’anno OBIETTIVI PERCORSO
• Attraverso il soggiorno in famiglia consentire agli studenti non solo di utilizzare la lingua in contesti reali, ma anche di apprezzare gli usi e le abitudini del paese che li ospita.
• Fornire agli studenti una proposta educativa e culturale che dia loro l’opportunità di approfondire e usare la lingua straniera oggetto di studio come momento di arricchimento personale e spunto per creare rapporti umani costruttivi.
• Insegnare gradualmente agli studenti come sapersi gestire autonomamente all’estero, nel rispetto dell’altro, dell’ambiente e delle regole del paese ospitante.
• Insegnare a condividere istanze, arricchimenti culturali, scambi sociali all’interno di dinamiche entro cui saper mettere a frutto senso di responsabilità, capacità di convivenza civile tra popoli di etnie, religioni e lingue diverse, intese come fonte di allargamento dei propri orizzonti culturali in vista di una dimensione europea del sapere
• Acquisire e potenziare competenze linguistiche in contesti reali
• Utilizzare la lingua come strumento di socializzazione, di aggregazione, per capire e farsi capire in situazioni vissute quotidianamente.
• Garantire un percorso didattico mirato e stimolante in sintonia con i livelli stabiliti dal Quadro Comune Europeo di riferimento.
Sviluppare capacità relazionali con i compagni in situazioni diverse da quelle vissute in classe e potenziare il proprio senso di autonomia, responsabilità e capacità di orientamento in luoghi non noti.
• Soggiorno di una settimana all’estero ospiti di famiglie adeguatamente selezionate (Francia in seconda, Gran Bretagna in terza, Spagna il quarta)
• Frequenza mattutina di corsi di lingua presso scuole o Istituti selezionati.
• Visita a musei, e siti di particolare interesse della zona, finalizzata alla conoscenza antropologica, artistica,sociale della cultura ospitante.
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ACCOMPAGNAMENTO AGLI ESAMI DI STATO DESTINATARI CLASSI QUARTE - QUINTE REFERENTI docenti del V anno TEMPI lungo il corso dell’anno secondo il Piano dettagliato nei Consigli di
classe OBIETTIVI PERCORSO
• Saper affrontare psicologicamente, metodologicamente e contenutisticamente l’Esame di Stato • Conoscere e sperimentare le tipologie di prove scritte dell’Esame • Sperimentare e riflettere meta cognitivamente sul colloquio interdisciplinare • Lavorare ad un approfondimento disciplinare o multi/interdisciplinare, raccogliendo e rielaborando il materiale, presentandolo in forma corretta utilizzando anche mappe concettuali, giustificandolo dal punto di vista bibliografico.
• Il CdC predispone a partire dalla classe IV simulazioni scritte di avvicinamento alla Seconda e Terza prova e per la classe V la sperimentazione sia delle prove scritte che del colloquio orale.
• In classe IV si predisporranno, per la Seconda prova, esercitazioni di scrittura collettiva guidate dalle docenti di Pedagogia e Psicologia organizzate su quattro tracce per circa 14 ore di lavoro; per la Terza prova e per il colloquio orale è prevista una simulazione nel secondo quadrimestre
• In classe V si effettueranno due simulazioni della Prima prova, da due a quattro di Seconda prova, tre di Terza (una il mattino e due il pomeriggio), due colloqui orali
• In incontri ad hoc si presenta il senso del lavoro di approfondimento dello studente, motivando e incuriosendo i ragazzi anche attraverso esempi di tesine, presentazioni, mappe.
• Presentazione delle tecniche relative alla forma della presentazione (tesina, ppt, mappa concettuale, bibliografia, sitografia)
• Applicazione di tali tecniche agli argomenti scelti dagli studenti in incontri con i docenti.
ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO
DESTINATARI CLASSI IV E V REFERENTI Dipartimento continuità e orientamento TEMPI In itinere OBIETTIVI PERCORSO • Affrontare in modo
consapevole e corretto la facoltà universitaria più vicina alle proprie inclinazioni personali e aspirazioni professionali
• Frequenza corsi universitari • Open-day • Incontri di counselling con esperti • Confronto con ex-allievi iscritti alle diverse facoltà
BERGAMO SCIENZA DESTINATARI TUTTE LE CLASSI REFERENTI docenti di scienze TEMPI settembre/ottobre OBIETTIVI PERCORSO • Comunicare ed avvicinare alle scienze gli
studenti • Sensibilizzare sui progressi della ricerca
scientifica e sugli obiettivi prossimi
Partecipazione alle iniziative proposte da “Bergamo Scienza”: conferenze, seminari, laboratori interattivi, giochi incentrati su argomenti scientifici relativi ai grandi temi della scienza contemporanea
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INCONTRI FORMATIVI: AUTOSTIMA e CONOSCENZA DI SE’ DESTINATARI SECONDA SOCIOPSICOPEDAGOGICO REFERENTI DOCENTE DI PEDAGOGIA
(con la collaborazione di un esperto in counselling) TEMPI
Per studenti: 18 ORE (12 ore in orario scolastico e 6 in orario extrascolastico) Per genitori: 2 ORE (conferenza)
OBIETTIVI PROGETTO e PERCORSO TEMATICO
• Riflettere sul significato del termine “valore”
• Acquisire il significato di etica e moralità
• Imparare a leggere la quotidianità con criticità
• Imparare a leggere dentro di sé • Riflettere sulla relazione esistente tra
comportamento e scelte etiche • Collaborare con il gruppo per
raggiungere uno stesso fine • Imparare a comunicare con gli adulti
attraverso un linguaggiio adeguato • Dialogo e confronto • Valorizzare la dimensione spirituale
della persona
LA MORALITA’:UN EDIFICIO DA COSTRUIRE • Analisi del comportamento trasgressivo: esempi dai
fatti di cronaca (devianza, permessivismo, anarchia, ateismo, bullismo...)
• Ricerca dei valori presenti nella nostra cultura • Riflessione sulle cause dell’abbandono dei valori
tradizionali e le conseguenze sociali • Riflessione sul valore della dignita’ della persona • Approfondimento del tema “autostima e amore di
sé”: dimensione psicologica e cristiana • Ricerca dei fattori che accrescono e limitano
l’autostima • Riflessione sul valore dell’amicizia: nutrimento
dell’amore per sé e per il prossimo
LUOGO E SPAZI Scuola, aula magna
STRUMENTI Pc, proiettore, cancelleria METODOLOGIA Approfondimenti personali, lavori nel piccolo e nel grande
gruppo, confronto, ascolto di testimonianze, letture, visione di filmati
VERIFICA Conferenza aperta ai genitori degli studenti della classe
C.O.S.P.E.S. DESTINATARI GLI STUDENTI CHE NE FANNO RICHIESTA REFERENTI coordinatore didattico TEMPI 12 ore nell’ arco del biennio più altre ore in base alle necessità
individuali OBIETTIVI PERCORSO • Seguire gli studenti anche dopo la prima scelta orientativa per valutare la bontà della scelta stessa e verificarne la correttezza.
Tutti gli studenti hanno l’opportunità di usufruire, nel corso del biennio, di un valido supporto psicopedagogico. Insieme alla propria famiglia ogni alunno può compiere un cammino di crescita e valutare i propri progressi, risolvere eventuali problemi di carattere relazionale, scolastico, ecc. e contribuire a creare un clima di serenità all’interno del gruppo-classe cui appartiene, coinvolgendo anche i genitori e i docenti.
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INCONTRI FORMATIVI: DON MILANI DAY DESTINATARI QUINTA SOCIOPSICOPEDAGOGICO REFERENTI docente di pedagogia TEMPI 8 ore in orario extrascolastico (13.20-21.00) OBIETTIVI PROGETTO e PERCORSO TEMATICO
• conoscenza della vicenda biografica di don Lorenzo Milani attraverso la visione del film “Il priore di Barbiana” dei fratelli Frazzi
• riflessione sulla situazione della scuola italiana tra gli anni '50 e '60 attraverso la lettura di alcuni passi del libro "Lettera a una professoressa" della scuola di Barbiana
• conoscenza del significato pedagogico dell’ “educazione popolare“ e dell’ approccio educativo “integrale” di don Milani
• analisi della centralità del rapporto educativo nella crescita della persona
• orizzontalità e verticalità negli obiettivi educativi di don Milani
• visione del film “Il priore di Barbiana” dei fratelli Frazzi
• presentazione di don Lorenzo Milani: personaggio, fini e approccio educativo
• analisi e studio della documentazione bibliografica a disposizione
• ricerca individuale e di gruppo sui testi • condivisione in gruppo delle conoscenze
raggiunte
LUOGO E SPAZI Scuola, aula
STRUMENTI Pc, televisione, lettore dvd,cancelleria METODOLOGIA Approfondimenti personali, lavori di gruppo, lezione
frontale, proiezione film e documentario, lettura e approfondimento bibliografico
VERIFICA Interrogazione orale in classe e relazione scritta
PROGETTO BENESSERE DESTINATARI STUDENTI DI TUTTE LE CLASSI REFERENTI docenti di scienze TEMPI tempi da definirsi nel primo collegio decenti OBIETTIVI PERCORSO • Stimolare uno stile di vita sano e attivo volto alla prevenzione delle malattie e al rifiuto delle dipendenze; Educare la sfera psico-affettiva dello studente.
• Sensibilizzare al rispetto dell’ambiente come prerequisito al benessere personale;
• L’idea di fondo, che deriva dal più ampio progetto ministeriale relativo al benessere dello studente, mira a far sentire gli studenti protagonisti della propria crescita umana attraverso l’approfondimento e la messa in gioco di competenze personali che è difficile attivare nel normale iter scolastico
• Il progetto si svolge nell’arco del quinquennio in relazione ai bisogni dell’età degli studenti destinatari , è trasversale a tutte le discipline e si avvale anche dell’intervento di esperti nei diversi settori dell’educazione.
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INCONTRI FORMATIVI: RITIRO di 2 giorni a Lovere DESTINATARI UTENTI: Classi terze e quarte del liceo sociopsicopedagogico
e linguistico COLLABORATORI: sacerdote, ex alunni, 5 ragazze della classe 5° sociopsicop.
REFERENTI DOCENTE DI PEDAGOGIA TEMPI 2 giorni OBIETTIVI PROGETTO e PERCORSO TEMATICO approfondire lo stile della ricerca del senso delle cose, lo stile del sapersi mettere in discussione dagli eventi (contro il lasciarsi vivere e il farsi trascinare) imparare lo stile del dubbio (contro lo stile della polemica) capire l’importanza della guida nel cammino personale di crescita ( contro lo stile del “fai da te”) saper distinguere chi è guida da chi non lo è (contro i falsi idoli e gli pseudo valori) saper riconoscere l’amicizia/l’amore che fa crescere, la relazione che promuove ( contro l’amicizia/ l’amore che stagna e che non rende liberi)
Analisi del libro “Bianca come il latte , rossa come il sangue” di A. D’Avenia riflessione personale sulle seguenti tematiche: il dolore, la ricerca di sé, l’importanza di una guida nella vita, la malattia, l’amicizia e l’amore. visione di un film a sfondo pedagogico meditazione personale e condivisione di gruppo incontro con le suore di clausura: la scelta religiosa preparazione e animazione della Santa messa
LUOGO E SPAZI Lovere, casa madre delle suore di Maria Bambina
STRUMENTI Televisione, lettore dvd, cancelleria, libro dell’autore METODOLOGIA Approfondimenti personali, lavori di gruppo, lezione frontale,
proiezione film e documentario, lettura e approfondimento bibliografico
VERIFICA condivisione in gruppo
ACCOGLIENZA CLASSE PRIMA DESTINATARI 1° Liceo Scienze Umane REFERENTI Prof.ssa Anna Fagnani in collaborazione con i
coordinatori di 1° e 2° e i docenti della classe
1°Docenti della classe TEMPI 3 ore il primo giorno di scuola, 2 ore il secondo
giorno di scuola OBIETTIVI PERCORSO
• Conoscere i compagni di classe e la loro
provenienza
• Favorire la conoscenza interpersonale per
socializzare con i compagni di classe
• Sollecitare l’esplicitazione delle aspettative
personali e il confronto con quelle degli
altri compagni
• Conoscere la nuova realtà formativa,
l’ambiente scolastico, i docenti
• Favorire la conoscenza degli studenti delle
altre classi per sviluppare il senso di
appartenenza alla nuova realtà scolastica
• Primo giorno: prima ora incontro con il Dirigente scolastico e con la Superiora che presenteranno alle alunne il corpo docente, il progetto educativo, il libretto scolastico con il regolamento e il carisma della scuola. Seconda e terza ora: un’attività pratica per scoprire le affinità con le compagne di classe e un’attività di presentazione di sé, delle proprie aspirazioni e delle proprie aspettative.
• Secondo giorno: due ore di attività di gruppo in collaborazione con la classe seconda Liceo delle Scienze Umane per la scoperta e la condivisione del senso di appartenenza al Collegio degli Angeli.
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IL QUOTIDIANO IN CLASSE DESTINATARI CLASSI SECONDE TERZE QUARTE E QUINTE REFERENTI docente di italiano e sociologia TEMPI circa 15 ore nell’arco dell’anno scolastico OBIETTIVI PERCORSO • Sapere com’è costruito un quotidiano; • Sapere come si costruisce un articolo; • Saper leggere un quotidiano; • Saper costruire un articolo
giornalistico
• Nel corso delle 15 ore vengono letti e commentati insieme, sia sul piano contenutistico sia su quello stilistico, articoli relativi a fatti di cronaca, politica e a eventi culturali. In un secondo momento gli studenti sono chiamati a comporre articoli di giornale, applicando le conoscenze apprese
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4. LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA INTERNO E DEGLI APPREDIMENTI
4. A. IL SISTEMA QUALITA’ L’Istituto ha acquisito la certificazione di qualità ISO 9001:2000 superando con esito positivo la prima
visita di sorveglianza da parte dell’Ente Certificatore. La prima revisione è stata effettuata in data 18
Aprile 2007 con validità triennale (2007/2010).
Nell’anno scolastico 2010 l’Ente certificatore ha riconfermato per i prossimi tre anni (2010/2013) la
validità di tale Certificazione su tutti e tre i gradi e ordini della scuola.
La certificazione assicura agli utenti del servizio scolastico uno standard di qualità garantito e un
continuo miglioramento basato su indicatori di prestazione dichiarati e verificati annualmente a cura dei
Responsabili.
La scelta di spendere forze e risorse per la certificazione di qualità è nata dall’esigenza di rispondere
sempre più efficacemente ai bisogni di formazione degli alunni:
• verificando oggettivamente il nostro modo di operare;
• conservando la fiducia delle famiglie attraverso un sistema organizzativo efficace ed efficiente;
• valorizzando i punti di forza che ci hanno consentito di avere all’esterno un’immagine di scuola
seria, qualificata e rigorosa;
• stimolando ogni componente al miglioramento continuo.
Il sistema di qualità consente infatti di:
• erogare i servizi secondo criteri trasparenti
• consentire una migliore partecipazione delle componenti scolastiche alla gestione dei processi
fondamentali
• avviare un sistema di rilevazione dei disservizi e delle mancanze in grado di garantire tempestivi
interventi correttivi
• individuare i punti di forza e di debolezza del sistema per pianificare meglio le strategie di
miglioramento
• definire con precisione i fattori di qualità del servizio scolastico anche in base alle aspettative e ai
bisogni dell’utenza
• misurare il grado di soddisfazione degli utenti rispetto agli indicatori di qualità individuati
• costruire una scala di priorità per garantire un costante miglioramento del servizio.
In tale prospettiva, la direzione dell’Istituto si propone di promuovere, sviluppare e sostenere le
seguenti attività:
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• mantenere e migliorare nel tempo il sistema di gestione della qualità.
• far comprendere a tutti gli operatori dell’istituto la validità del sistema di gestione della
qualità, con i diritti e doveri che ne conseguono.
• essere attenti alle esigenze e alle aspettative dell’utenza e adeguare in tal senso l’offerta
formativa.
• controllare periodicamente gli obiettivi di miglioramento.
• organizzare il personale, le strutture, le attrezzature e i materiali per affermare l’immagine
positiva del nostro istituto nel territorio.
• promuovere la formazione e l’aggiornamento del personale, per favorire la sua crescita
professionale.
• favorire un clima di collaborazione all’interno dell’istituto e migliorare i rapporti fra le
persone.
• proporre e diffondere la collaborazione con l’utenza e il territorio.
• sviluppare un’efficiente rete di comunicazione all’interno e all’esterno dell’istituto.
A questo fine opera il Responsabile del Sistema Qualità, coadiuvato da un gruppo di lavoro e da un
certo numero di “ispettori interni” rappresentativi dei diversi settori lavorativi. Ma la Qualità richiede il
coinvolgimento e l’impegno di tutti, docenti e non docenti, a partire dalla Direzione e dalla Segreteria
Amministrativa.
Indicatori di Qualità Individuati
• Professionalità degli operatori
• Risultati del processo di apprendimento degli studenti
• Grado di soddisfazione degli utenti del servizio scolastico
A tale fine sono stati redatti il manuale della qualità e il manuale delle procedure che
regolamentano, semplificano e uniformano la vita della scuola.
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4.B. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Il Collegio dei Docenti ha deliberato la scansione delle attività didattiche in due periodi: il primo che va
dall’inizio delle lezioni fino all’inizio delle vacanze natalizie e il secondo che va da gennaio alla fine
dell’anno scolastico.
La valutazione è uno strumento indispensabile per seguire qualsiasi processo di formazione. E’ un atto
educativo che si differenzia dalla misurazione, la quale consiste invece in un atto di perizia tecnica
poiché attribuisce all’alunno un giudizio numerico senza tener conto dell’impegno, della situazione di
partenza e dei progressi compiuti. Essa risponde alle seguenti finalità:
• far conoscere allo studente, in ogni momento, percorsi e posizioni raggiunte in riferimento
alle mete prefissate;
• consentire al Consiglio di Classe ed al singolo docente la valutazione dell’efficacia delle
strategie adottate, per adeguare struttura e metodi di insegnamento.
I momenti essenziali della valutazione sono pertanto:
� valutazione iniziale – all’inizio dell’anno scolastico e all’inizio di ciascun modulo il docente deve
valutare in ogni studente le capacità generali intellettuali di metodo, autonomia, partecipazione, le
motivazioni, e gli interessi, oltre al possesso dei prerequisiti necessari per impostare il nuovo lavoro.
È un’operazione complessa ma indispensabile per rivedere gli scopi da realizzare, adattandoli alla
particolare situazione educativa, e per mettere a punto strumenti più funzionali alle particolari
situazioni delle classi e dei singoli studenti
� valutazione formativa – ha lo scopo di fornire un’informazione continua e dettagliata circa il modo in
cui i singoli allievi accedono ad una procedura di apprendimento e si approssimano agli obiettivi
posti. Pertanto la valutazione nella sua dimensione formativa sarà sempre articolata in modo che lo
studente percepisca quanto prossimo agli obiettivi, quali sono gli aspetti più carenti e quali sono gli
strumenti che devono essere utilizzati per superare le difficoltà incontrate
• valutazione sommativa – è intesa come formulazione di un giudizio sintetico numerico che tenga
conto dei diversi elementi oggetto di verifica; viene espressa in cifre decimali e sempre comunicata
allo studente. È importante che, individuati strumenti e criteri, lo studente abbia sempre la
possibilità e sia abituato a verificare autonomamente il proprio processo di formazione e di
apprendimento, comprendendo la formulazione del giudizio
� valutazione finale – è un’operazione sommativa, che deve basarsi sull’esito degli obiettivi raggiunti e
delle competenze globali acquisite nella specifica disciplina e non sulla media algebrica dei voti
tenendo anche conto dei progressi che lo studente ha realizzato durante il percorso formativo
30
4.B.1 Criteri di valutazione
La valutazione degli apprendimenti (“valutazione sul rendimento scolastico” di cui all’art. 3 della
Legge n. 169/2008) di ogni studente/studentessa è periodica e annuale, secondo modalità
deliberate dal Collegio Docenti.
Compete al Consiglio di Classe, in specifiche sedute a carattere periodico e annuale, ratificare la
proposta di voto del docente responsabile degli insegnamenti e delle attività educativo – didattiche
previste dal Piano di Studi.
I criteri di valutazione interessano:
• l'area cognitiva: conoscenza-comprensione, capacità di applicazione delle funzioni e delle
strutture, organizzative ed esposizione dei contenuti - cfr tabella criteri di valutazione comuni;
• l'area metacognitiva: motivazione (interessi, capacità di iniziativa, impegno di applicazione allo
studio, al lavoro), controllo emotivo (capacità di dirigere le proprie energie senza lasciarsi dominare
dall'impulso), comportamento (disposizione alla collaborazione, ad accettare gli insegnamenti ed
eseguire le direttive), relazioni di gruppo (capacità di adattarsi alle esigenze altrui, stabilire relazioni
di studio, inserirsi nell'attività collettiva),
La valutazione assume sempre un profondo significato educativo.
E’ il risultato di tanti fattori che i docenti, con piena coscienza professionale, prendono in
considerazione per determinare l’ammissione o non ammissione al successivo anno di corso.
Soprattutto nel Biennio, la valutazione formativa prevede anche un eventuale riorientamento
dello/della studente/studentessa, ai fini di favorire la scelta scolastica più idonea a garantire il “successo
scolastico”.
31
TABELLA DI VOTAZIONE PER LIVELLI DI APPRENDIMENTO :
CRITERI DI VALUTAZIONE COMUNI
SCRITTO VOTO ORALE
• Conoscenza ampia e approfondita dei temi trattati
• Organizzazione personale delle tematiche
• Capacità di applicare le conoscenze in ambiti diversi
10
• Conoscenza e comprensione dei contenuti approfondita e personale
• Esposizione ricca, rielaborata e personale
• Capacità di rielaborazione critica dei contenuti
• Conoscenza approfondita e critica dei contenuti
• Esposizione rigorosa e articolata • Capacità di applicazione esatta e
completa delle conoscenze
9
• Conoscenza critica e immediata di contenuti
• Esposizione sicura e corretta • Capacità di rielaborazione personale
• Conoscenza completa ed esauriente dei contenuti
• Esposizione disinvolta e logica • Capacità sicura nelle applicazioni
delle conoscenze
8
• Conoscenza buona e generalmente esatta dei contenuti
• Esposizione sostanzialmente corretta
• Capacità di compiere puntuali collegamenti
• Conoscenza soddisfacente degli elementi essenziali
• esposizione abbastanza fluida e corretta
• Capacità di procedere nelle applicazioni, pur con qualche incertezza
7
• Conoscenza essenziale dei contenuti • Esposizione talora mnemonica ma
coerente • Capacità abbastanza autonoma di
operare collegamenti
• Conoscenza accettabile dei contenuti
• Esposizione semplice e ripetitiva • Capacità parziale nelle procedure
6
• Conoscenza generica dei contenuti • Esposizione semplice e scolastica • Capacità parzialmente autonoma di
operare collegamenti
• Conoscenza limitata degli argomenti essenziali
• Esposizione imprecisa e disordinata • Difficoltà di procedere nelle
applicazioni e presenza di errori
5
• Conoscenza parziale e confusa dei contenuti
• Esposizione difficoltosa e superficiale
• Capacità non autonoma di operare collegamenti
• Conoscenza lacunosa e confusa • Esposizione frammentaria e
disorganica • Incapacità di procedere nelle
applicazioni, gravi errori
4
• Conoscenza scarsa e inesatta • Esposizione scorretta e faticosa • Capacità non autonoma e carente di
collegamenti
• Conoscenza quasi nulla o nulla dei contenuti
• Esposizione molto scorretta o nulla • Gravissime carenze nelle
applicazioni
3
• Conoscenza quasi nulla, o nulla • Esposizione molto carente, o nulla • Gravissime carenze di connessioni
32
La finalità della valutazione negli istituti di istruzione di scuola secondaria di II grado è ribadita dall’art. 1
dell’O.M. n° 92/2007, proprio perché costituisce la stessa ragion d’essere di tutto il lavoro didattico
programmato, cioè promuovere lo sviluppo di competenze disciplinari nel quadro di assunzione di
responsabilità da parte dello/della studente/studentessa, rispetto agli obiettivi di apprendimento
dichiarati nel POF e ben delineati in ogni Piano di Studio.
Il Collegio dei Docenti anzitutto riafferma il principio che vanno rispettate, da parte di ogni docente per
le discipline di riferimento assegnate dal Coordinatore Didattico, tutte le decisioni prese in sede di
Consiglio di Classe in ordine sia allo svolgimento dei contenuti programmatici che delle modalità
organizzative e gestionali concordate.
A cura di ogni coordinatore di classe va predisposto il Piano di lavoro annuale, su moduli predisposti e
secondo modalità stabilite dal Coordinatore Didattico, al fine di poter mettere studenti e genitori in
condizione di essere adeguatamente informati sul lavoro programmato, in coerenza con quanto
esplicitato nella Progettazione Curricolare del POF.
Nelle valutazioni intermedie e di fine anno, il Consiglio di Classe è tenuto a :
• verificare il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento;
• attenersi ad una valutazione formativa e non solo sommativa;
• ponderare collegialmente il numero delle insufficienze, la gravità di voti negativi, le carenze e
lacune, per ogni singolo studente che presenta difficoltà o voti negativi;
• analizzare con scrupolo i livelli di partenza e la progressione del profitto, il metodo di studio, il
comportamento in classe – la frequenza alle lezioni – l’impegno e la risposta alle sollecitazioni
didattiche – le capacità individuali – le modalità di relazione con compagni ed adulti – la
concentrazione e attenzione in classe – singole ma significative situazioni determinate da fatti di vita
personale;
• ratificare collegialmente sia i voti per singola materia che il voto relativo alla valutazione del
comportamento;
• esprimere giudizio di ammissione o non ammissione o sospensione del giudizio, al termine dello
scrutinio del secondo quadrimestre, nel rispetto di quanto previsto nel primo punto della
Deliberazione n° 23 del 18.12.2007 , incluso l’obbligo di essere a disposizione, per i docenti non
impegnati nell’Esame di Stato, per eventuali corsi di recupero al termine delle lezioni e degli scrutini
di fine anno, fatti salvi i diritti contrattualmente definiti e in ottemperanza alle disposizioni
ministeriali tuttora vigenti;
33
• attenersi ai criteri per la non ammissione alla classe successiva deliberati dal Collegio docenti in
ottemperanza con la legislazione scolastica (O.M: n.90 del 21/05/2001)
• rispettare la tabella di valutazione del comportamento nella quale vengono correlati gli indicatori di
riferimento agli Obiettivi formativi comportamentali, nell’assegnazione del voto in decimi.
Criteri per la non ammissione
Nel caso in cui lo studente allo scrutinio finale presenti l’insufficienza in una o più discipline il Consiglio
di classe considererà:
� il numero di insufficienze e la loro gravità
� l’impegno
� il progresso nell’acquisizione di conoscenze e abilità rispetto alla situazione di partenza
� la possibilità per lo studente di recuperare in maniera autonoma o con percorsi mirati
� la possibilità dello studente di affrontare la classe successiva considerate le abilità, le capacità di
recupero, le attitudini di base per il corso di studi e la situazione personale
Il Consiglio di classe non ammette alla classe successiva lo studente che non è in grado con le
conoscenze, abilità e competenze manifestate nell’anno scolastico di raggiungere gli obiettivi
formativi e didattici delle discipline anche con interventi di recupero o percorsi di studio individuali.
Per aiutare il lavoro di ogni Consiglio di Classe e rendere il più possibile omogenee le deliberazioni
si sono stabilite le seguenti linee di indirizzo:
� non assegnare più di due debiti in materie che prevedano scritto e orale, alle quali pare
possibile aggiungere una materia orale, per permettere concrete possibilità di recupero
� mantenere la Comunicazione_Avviso in materie orali o scritte nelle quali lo studente deve
recuperare solo parti del programma attraverso esercitazioni o studio individuale (verificati
entro fine settembre) e senza che ciò precluda l’ammissione alla classe successiva.
Quindi non viene ammesso alla classe successiva lo studente che presenta:
� insufficienza in quattro discipline di cui due gravi
� insufficienza grave in tre discipline (di cui una di indirizzo)
� insufficienza non grave (5) in cinque discipline in quanto ciò indica una carenza nella
preparazione complessiva tale da non consentire una proficua prosecuzione degli studi nella
classe successiva
34
4.B.2 Strumenti di verifica
La verifica è un procedimento attraverso il quale si determina se una prestazione è valida o non valida
rispetto ad un preciso parametro e deve consistere dunque in una misurazione che diviene feedback
utile ai ragazzi nei loro processi di apprendimento.
La verifica formativa e quella sommativa dell’apprendimento possono essere effettuate con prove
tradizionali scritte e orali e con prove strutturate.
Le misurazioni devono essere frequenti e compiute secondo parametri chiari, inequivocabili e di
semplice comprensione per i ragazzi e per le famiglie.
È il docente che individua di volta in volta gli strumenti di verifica più idonei, tenendo conto che:
• l’interrogazione orale si rivela strumento fecondo per la scoperta dei processi mentali e per lo
sviluppo della competenza nella produzione linguistica; può essere svolta anche nelle forme di
comunicazione verbale in occasione di relazioni e di discussioni;
• le prove scritte (temi, problemi, esecuzioni di grafici, relazioni, …) hanno il pregio di valutare la
capacità di analisi, di applicazione, di sintesi, l’organizzazione delle idee e la scelta delle
informazioni;
• le prove strutturate (test chiusi o aperti, questionari, …) sono il mezzo più veloce per vedere se
sono stati conseguiti gli obiettivi prefissati e consentono uniformità di rilevazione e di valutazione.
Presentano i vantaggi della rapidità di applicazione e di correzione, l’oggettività dei risultati secondo
scale metriche chiaramente definite.
I singoli elementi di un test sono selezionati in termini di contenuto ed indice di difficoltà, sulla base di
qualità dei contenuti ed operazioni mentali su di essi effettuabili.
Gli strumenti di verifica utilizzati, in modo diversificato dai docenti, sono:
• Interrogazione di lunga o breve durata
• Griglia di osservazione
• Prova di laboratorio
• Componimento e/o problema
• Questionario
• Relazione
• Esercizi e test vari
Le griglie di valutazione, studiate e approvate da tutte le aree disciplinari, fanno esplicito riferimento
alle conoscenze, alle abilità da tradursi in acquisizione di competenze da parte dello studente.
In applicazione della delibera del Collegio docenti del 15 giugno 2001 a decorrere dall’Anno Scolastico
2001/2002 il voto di matematica, chimica, fisica ed economia aziendale è unico.
35
4.B.3 Contratto formativo in relazione alle verifiche
Secondo le delibere del Collegio Docenti gli insegnanti:
• esplicitano gli obiettivi disciplinari da raggiungere nella specifica prova scritta;
• somministrano prove di misurazione frequenti e compiute secondo parametri chiari, e di semplice
comprensione per i ragazzi e per le famiglie secondo quanto fissato nel Regolamento di Istituto,
• propongono nel primo periodo (entro dicembre) almeno due prove scritte e due orali per ciascuna
materia con scritto e orale, e almeno due valutazioni per ciascuna materia con voto unico o orale;
nel secondo periodo (gennaio-giugno) almeno tre prove scritte e due orali per materie che
prevedono scritto e orale, e almeno tre valutazioni per le materie che prevedono un voto unico o
orale. Si precisa che le discipline con voto orale e scritto sono: italiano, lingue straniere e latino
(biennio liceo delle scienze umane e terza e quarta socio psicopedagogico); discipline con voto
unico: matematica e latino (quinta socio psicopedagogico), chimica ed educazione fisica; tutte le
altre hanno solo voto orale.
• comunicano i risultati delle verifiche scritte agli studenti entro un massimo di n. 15 giorni;
• comunicano verbalmente agli studenti i risultati della prova orale dopo la prova;
• registrano i risultati delle prove scritte e orali sul registro elettronico per la consultazione da parte
delle famiglie sulla Pagina personale dello studente del sito dell’Istituto.
4. C. LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il voto di comportamento viene assegnato sulla base degli Obiettivi Formativi Comportamentali sotto
indicati. Assume per il nostro Istituto un ottimo strumento di verifica circa la positiva evoluzione del
processo educativo di ogni studente. Comporta un’analisi di diversi indicatori:
• frequenza regolare
• impegno e applicazione nel profitto
• comportamento generale durante le lezioni
• partecipazione in relazione alle sollecitazioni educative
• condotta relazionale con adulti e compagni
• rispetto di valori riscontrabili anche negli atteggiamenti quotidiani
• partecipazione ad attività ed iniziative promosse dall’Istituto.
• in seguito all’applicazione della legge Gelmini il voto di comportamento fa media con le valutazioni
disciplinari ai fini dell’assegnazione del credito scolastico.
36
Di seguito è riportata la tabella di riferimento adottata dal Collegio Docenti
VOTO DESCRITTORI
5(1) (2)
1. Si è dimostrato del tutto disinteressato alla vita della scuola e alle attività didattico – formative (incluse le attività culturali extrascolastiche e i viaggi di istruzione) al punto che con i suoi atteggiamenti ha impedito un sereno e proficuo svolgimento delle stesse.
2. Ha rifiutato spesso di sottoporsi alle verifiche; non ha mai o quasi mai rispettato le consegne di studio; ha accumulato frequenti ritardi e assenze, soprattutto in concomitanza di verifiche e/o interrogazioni; ha fatto registrare spesso richieste di uscita anticipata e/o di entrata posticipata.
3. Ha assunto un comportamento gravemente scorretto nei confronti di docenti e/o compagni e/o, in genere, del personale della scuola (atteggiamenti oppositivi, aggressivi, prevaricanti; insulti e minacce); non ha rispettato i regolamenti di istituto
4. Ha subito gravi provvedimenti disciplinari come da decreto ministeriale n°5/2009 5. Ha messo in atto comportamenti che possono destabilizzare i rapporti sociali e interpersonali; non ha
rispettato l’ambiente scolastico o le proprietà altrui causando danni rilevanti; non ha rispettato le norme della privacy
6. Nonostante i frequenti richiami, le comunicazioni e i colloqui con la famiglia, non ha modificato il suo atteggiamento
6(1) (2)
1. Si è dimostrato svogliato e disinteressato alla vita scolastica e alle attività didattico – formative, (incluse le attività culturali extrascolastiche e i viaggi di istruzione) con atteggiamenti di disturbo e intralcio delle stesse
2. Ha accumulato frequenti ritardi e assenze, soprattutto in concomitanza di verifiche e/o interrogazioni; non ha quasi mai rispettato le consegne di studio
3. Ha assunto atteggiamenti non corretti nei confronti di docenti e/o compagni e/o, in genere, del personale della scuola (atteggiamenti supponenti, tendenzialmente prevaricanti e oppositivi); non ha quasi mai rispettato i regolamenti di istituto
4. Ha subito frequenti richiami disciplinari scritti o sanzioni particolari (sospensione di alcuni giorni) 5. Ha commesso atti di danneggiamento a strutture e spazi comuni o a oggetti di proprietà altrui
7(2)
1. Ha mostrato scarso interesse alla vita scolastica e alle attività didattico – formative (incluse le attività culturali extrascolastiche e i viaggi di istruzione), ha partecipato in modo superficiale, con necessità di richiami ad un atteggiamento più serio e responsabile
2. Spesso non ha rispettato le consegne di studio 3. Ha subito richiami disciplinari scritti non frequenti 4. Non sempre ha mostrato rispetto di docenti e/o compagni e/o del personale della scuola; spesso non
ha rispettato i regolamenti di istituto 5. Ha usato scorrettamente spazi e strutture comuni, con scarso rispetto delle norme della civile
convivenza
8(2)
1. Lo studente ha compreso le regole di civile convivenza e ha mostrato rispetto verso le figure istituzionali, i compagni e in genere il personale scolastico, ha utilizzato correttamente ambienti e attrezzature scolastiche, ha generalmente accolto positivamente e con sostanziale interesse le attività formative e didattiche messe in atto dai docenti, tuttavia
2. in alcune circostanze si è mostrato distratto e poco partecipe 3. ha evidenziato talora atteggiamenti selettivi verso le diverse attività proposte o le diverse materie 4. talvolta è stato richiamato perché ha creato situazioni di disturbo 5. non ha sempre pienamente rispettato orari, scadenze, consegne di studio e i regolamenti di istituto
9(2)
1. Ha mostrato interesse per le attività didattiche, impegnandosi con discreta continuità nel lavoro scolastico
2. Ha evidenziato precisione, puntualità, coerenza di comportamento, rispettando costantemente orari, scadenze, consegne di studio
3. Ha sempre mantenuto un atteggiamento corretto e rispettoso nei confronti di compagni e/o docenti e/o del personale della scuola
4. Ha usato correttamente gli spazi e le attrezzature della scuola e ha sempre rispettato le norme della civile convivenza e i regolamenti di istituto
10(2)
1. Ha partecipato attivamente alle lezioni e alla vita della scuola, con contributi personali che hanno consentito di migliorare e rendere più proficue le attività didattico – formative
2. Ha assunto un comportamento collaborativo con compagni e docenti, ha saputo essere elemento di unione e coesione; ha saputo stimolare un proficuo dialogo con i docenti e le figure istituzionali della scuola; ha svolto con competenza e precisione alcuni incarichi (es. di rappresentanza)
(1) La famiglia deve essere stata avvisata dei comportamenti di cui sopra (2)-L’assegnazione del voto in condotta deve contemplare la concomitanza di più elementi fra quelli indicatI
37
L’attribuzione del voto inferiore ai sei decimi nella valutazione del comportamento determina
automaticamente la non ammissione al successivo anno di corso o all’Esame di Stato,
conclusivo del secondo ciclo. Pertanto ogni valutazione di insufficienza va sempre verbalizzata e
adeguatamente motivata, in sede di Consiglio di Classe convocato in via ordinaria o straordinaria, in
seduta ordinaria di scrutinio intermedio o finale. In osservanza alla Nota del M.I.U.R. prot. N.
3602/PO del 31 luglio 2008, ogni Consiglio di Classe si atterrà strettamente a quanto previsto dal
Regolamento d’Istituto in ordine alle disposizioni relative al Regolamento Disciplinare delle studentesse
e degli studenti e al Regolamento che disciplina il funzionamento dell’Organo di Garanzia, già deliberati
e adottati dal Consiglio d’Istituto. Tutti i Regolamenti approvati dal Consiglio d’Istituto rispettano il
D.P.R. n. 249/1998, modificato dal D.P.R. n. 235/2007 “Statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola secondaria di secondo grado”.
La valenza formativa della valutazione relativa al comportamento fa perno su due punti fondamentali
:
• la condivisione del “Patto Educativo di Corresponsabilità Scuola – Famiglia”, sottoscritto da
studente/studentessa – genitori - Coordinatore Didattico (DS);
• l’informazione periodica, corretta e tempestiva ai genitori in merito alla condotta del/della
proprio/a figlio/a, secondo modalità decise in sede di CC.
Il voto sul comportamento concorre a determinare la media dei voti ai fini dell’attribuzione dei
Crediti Scolastici di cui alla Tabella A dell’art.11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323 e successive
modificazioni previste dalla Legge 11 gennaio 2007, n. 1 ; contribuisce anche all’abbreviazione di un
anno per merito di cui all’art. 2, comma 2 della Legge 11 gennaio 2007, n. 1.
La valutazione di ciascun studente/studentessa richiede anche l’obbligatorietà della frequenza per
almeno tre quarti dell’orario annuale delle lezioni. La validità dell’anno scolastico, incluso l’ultimo anno
di corso, è condizione indispensabile e preliminare ad ogni valutazione degli apprendimenti e del
comportamento. Il Collegio Docenti, su parere del Consiglio di Classe, può deliberare una deroga a
tale norma solo per documentate assenze per salute dovute a ricoveri ospedalieri o malattie certificate
inferiori ai trenta giorni.
Particolare attenzione è rivolta alla definizione dei criteri di ammissione all’Esame di Stato, di
competenza del Ministro dell’Istruzione. Durante le sedute del Collegio Docenti e del Consiglio di
Classe, tali criteri saranno debitamente rispettati secondo quanto previsto dalla normativa vigente; in
specifico nel rispetto dell’Ordinanza Ministeriale che annualmente definisce criteri, tempi e modalità
operative relativi allo svolgimento dell’Esame di Stato.
38
4.D. CREDITO SCOLASTICO
Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è di 60/100. Esso è costituito dalla
somma dei punteggi riportati nelle prove scritte, nel colloquio e dal credito scolastico.
Prove scritte: il punteggio massimo dei punti è 45, ripartiti in ugual misura tra le tre prove (da 0 a 15
punti ciascuna). A ciascuna delle prove scritte giudicata sufficiente non potrà essere attribuito un
punteggio inferiore a 10.
Colloquio: il punteggio massimo è di 30
Credito scolastico: il punteggio massimo è di 25 punti, per valorizzare la carriera scolastica dello
studente. Il credito scolastico viene attribuito in base alla tabella riportata in seguito, che sostituisce la
tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323.
Per l’attribuzione della lode, l’arti. 3 del D.M. 99 del 16/12/2009 prevede i seguenti criteri:
1. La commissione, all’unanimità, può attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo
di 100 punti senza fruire della integrazione di cui all’art. 3, comma 6, della legge 10 dicembre 1997, n.
425 e successive modificazioni.
2. La lode può essere attribuita ai candidati di cui al comma 1 a condizione che: a) abbiano conseguito il
credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art. 11,
comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323; b) abbiano riportato negli
scrutini finali relativi alle classi terzultima, penultima e ultima solo voti uguali o superiori a otto decimi,
ivi compresa la valutazione del comportamento.
3. Ai fini dell’attribuzione della lode, il credito scolastico annuale relativo al terzultimo, al penultimo e
all’ultimo anno nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti dal
consiglio di classe o dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura massima
all’unanimità.
Il punteggio del credito scolastico viene assegnato sulla base dei seguenti criteri:
Il Consiglio di Classe attribuisce ad ogni alunno nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni
della scuola secondaria superiore il credito scolastico
Per tutti gli alunni promossi a giugno o a settembre l’attribuzione del credito effettuata nell’ambito
della banda di oscillazione corrispondente alla media dei voti viene autonomamente valutata dal
Consiglio di classe.
39
Per tutti gli studenti viene attribuito il credito relativo alla media dei voti, con le seguenti ulteriori
modificazioni, singolarmente considerate con valutazione del Consiglio di Classe (che non possono
comunque portare al superamento del punteggio massimo previsto per ciascuna banda).
Il punteggio massimo della fascia può essere attribuito in presenza di almeno uno dei seguenti
elementi:
• Frequenza, interesse, impegno e partecipazione a tutte le attività didattiche compresi gli stage..
• Rappresentanza significativamente svolta in organi collegiali di classe e d’istituto; partecipazione
attiva e significativa all’organizzazione e alla gestione dell’Open day e delle attività connesse.
• Credito formativo la cui certificazione riporti la data compresa tra il 1 giugno dell’anno solare
precedente e il 30 aprile dell’anno in corso.
I Consigli delle classi quinte, inoltre, in sede di scrutinio finale verificano la possibilità di
“motivatamente integrare il punteggio complessivo conseguito dall’alunno in considerazione del
particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presentatesi
negli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno stesso che hanno
determinato un minor rendimento” (DPR 323 art. 11 comma 4). Tale integrazione, che può superare la
banda di oscillazione, sarà comunque limitata ad un massimo di 1 punto.
C - In base al DM 12.11.98 n. 452, art. 1 “le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei crediti
formativi sono acquisite al di fuori della scuola di appartenenza”, mentre “la partecipazione ad iniziative
complementari ed integrative” svolte nella scuola “non dà luogo all’acquisizione di crediti formativi, ma
rientra tra le esperienze acquisite all’interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla
definizione del credito scolastico”, e dunque influenzano il punteggio attribuito per il credito scolastico.
CRITERIO DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Media dei voti Classi terze Classi quarte Classi quinte
M=6 3-4 3-4 4-5
6<M<=7 4-5 4-5 5-6
7<M<=8 5-6 5-6 6-7
8<M<=9 6-7 6-7 7-8
9<M<=10 7-8 7-8 8-9
Si ricorda che i Docenti, ai fini dell’attribuzione dei voti sia in corso d’anno sia nello scrutinio finale,
utilizzano l’intera scala decimale (art.8 comma 1 e 2 O.M. 38/99) e tengono conto in un’ottica
valutativa e formativa dei livelli di partenza, dell’impegno, dell’andamento progressivo. L’attribuzione
del punteggio, nell’ambito della banda di oscillazione, tiene “conto del complesso degli elementi
valutativi, con il conseguente superamento della stretta corrispondenza con la media aritmetica dei voti
attribuiti e anche di eventuali criteri ristrettivi seguiti dai Docenti”.
40
CREDITO FORMATIVO
Il C.D., esaminato il DPR 323 del 23.07.98, art, 12 e il DM 12.11.98, n. 452 art. 1,2,3 c1 “concernente
l’individuazione delle tipologie di esperienze che danno luogo ai crediti formativi, senza l’intenzione di
prevaricare le competenze conferite dalla legge ai Consigli di classe, ritiene opportuno dare alcune
indicazioni di carattere generale per assicurare la coerenza e il coordinamento nell’azione dei consigli,
così che nel deliberare i criteri di attribuzione del credito formativo essi possano rinviare semplicemente
ai criteri qui proposti, facendoli propri”.
In base al DM 12.11.98, n. 452, art. 3 c1 “la documentazione relativa all’esperienza che dà luogo ai
crediti formativi, deve comprendere in ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni,
istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l’esperienza e contenente una sintetica descrizione
dell’esperienza stessa”.
Il riconoscimento del credito formativo avviene su domanda scritta presentata dal candidato al
Consiglio di classe. La documentazione va allegata a tale domanda, da presentare entro il 05 maggio di
ciascun anno da parte degli alunni delle classi terze, quarte e quinte.
I Coordinatori di classe sono delegati in via permanente dal Coordinatore Didattico alla ricezione e
all’esame delle domande e della relativa documentazione.
Per l’applicazione della normativa si propongono i seguenti criteri:
Incremento massimo di 1 punto, per l’attività svolta in ambiti e settori della società civile legati alla
formazione delle persone e alla crescita umana, opportunamente certificata.
In particolare si individuano cinque aree di riferimento, con le attività ritenute idonee al conseguimento
del credito formativo:
• didattico/culturale: certificazione ECDL e attestati conseguiti presso scuole straniere,
partecipazione certificata e facoltativa a conferenza, convegni, iniziative culturali, proposti dalla
scuola o da altri enti per almeno 15 ore complessive;
• certificazioni linguistiche esterne;
• artistica: superamento di esami sostenuti presso il conservatorio;
• sportiva: partecipazione a gare a livello agonistico;
• lavorativa: stage o esperienze di lavoro in aziende o presso privati;
• del volontariato: esperienze documentate con precisione da associazioni ufficialmente riconosciute,
indicanti il tipo di servizio e i tempi in cui tale servizio si è svolto;
Per l’accettazione del materiale prodotto, si richiede che l’ente certificatore fornisca documentazione
precisa sull’ esperienza condotta al di fuori della scuola, riportante una breve descrizione dell’esperienza
stessa, i tempi entro cui questa è avvenuta, le competenze e gli obiettivi formativi maturati dall’alunno
che vi ha partecipato. A tale scopo la scuola fornirà un apposito modulo da compilarsi ad opera
41
dell’ente certificatore. in particolare per le esperienze lavorative si richiede la documentazione degli
adempimenti fiscali.
5. I RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Nell’ottica della collaborazione tra scuola e famiglia l’Istituto offre diversi strumenti ed occasioni per
favorire i processi comunicativi:
elezione dei genitori rappresentanti di classe
elezione dei genitori rappresentanti di Istituto
partecipazione dei genitori alle assemblee di classe
- partecipazione dei genitori ad alcuni consigli di classe
- ricevimento mattutino previo appuntamento coni docenti;
- ricevimenti pomeridiani per i genitori lavoratori coni docenti;
- comunicazioni del Coordinatore didattico tramite circolari e il sito dell’Istituto;
- avviso tramite sms o mail del’assenza del figlio entro le prime due ore dall’inizio delle lezioni
- documento di valutazione ogni fine quadrimestre e a metà del secondo quadrimestre;
- libretto scolastico per le comunicazioni scuola – famiglia su assenze, ritardi, uscite anticipate etc.
- pagina personale del sito per la consultazione delle valutazioni formative (accesso con user e
password);
- comunicazioni personalizzate periodiche per studenti con difficoltà nel profitto o nel percorso
educativo;
- ricevimento/convocazione da parte del Coordinatore didattico;
il sito www.collegiodegliangeli,.it da cui ottenere informazioni su circolari, eventi, orari scolastici, i
programmi annuali dei docenti, l’elenco dei libri di testo, l’orario di ricevimento parenti ….