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Convegno 6 maggio 2009
Firenze6 maggio 2009
PMI: superare la crisi attraverso un cambiamento
strutturale
Giampaolo Pacini APCO CMC
“Le difficoltà della PMI tra la stretta creditizia e la contrazione della domanda: suggerimenti e opportunità”
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Convegno 6 maggio 2009
I FOCUS DELL’INTERVENTO
• La distonia tra crisi comunicata e crisi vissuta• Nulla sarà più uguale a prima: i cambiamenti del sistema competitivo e della gestione dell’impresa• Le leve principali per superare la crisi• Un caso reale
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Convegno 6 maggio 2009
DISTONIA TRA CRISI COMUNICATA E CRISI REALE
• Non possiamo parlare di segnali di ripresa
• L’ottimismo impedisce la ricerca di soluzioni di sostegno efficaci
• L’ottimismo impedisce la presa di coscienza che è necessario un cambiamento strutturale
• Ciò che si legge, si sente o si vede è ben lontano dalla realtà delle PMI!
REALISMO E PROATTIVITA’
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Convegno 6 maggio 2009
LA REALTA’ NELL’IMPRESA
• La crisi ha colto le PMI in una situazione di debolezza strutturale ed inoltre:
• Caduta verticale dei consumi, crisi economico- finanziaria
• Crescita delle insolvenze, crisi finanziaria
• Isterismo delle banche, oltre Basilea 2
• Senza una seria programmazione degli aiuti alle imprese
QUESTA LA REALTA’ VISSUTA!
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Convegno 6 maggio 2009
NULLA SARA’ PIU’ UGUALE A PRIMA
• Il sistema competitivo esterno (consumatore, distribuzione, produzione e catena di fornitura, internazionalizzazione)
• Il governo dell’impresa (cultura d’impresa, finanza d’impresa, ricambio generazionale, investimenti sulle persone)
ORIENTAMENTO STRATEGICO
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Convegno 6 maggio 2009
IL SISTEMA COMPETITIVO ESTERNO
• Consumatore, meno vittima e più critico: rapporto qualità/prezzo, prestazioni.
• Distribuzione, declino degli indipendenti, crescita della GDO (un’opportunità per la PMI)
• Produzione e catena di fornitura: qualità complessiva: qualità in tempi brevi e affidabili
• Internazionalizzazione, scelte strategiche e non tattiche: delocalizzare per presidiare i mercati
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Convegno 6 maggio 2009
IL GOVERNO DELL’IMPRESA
• La cultura d’impresa, dal “saper fare” alla gestione della complessità
• Finanza, aggiustare il rapporto capitale proprio/di terzi
• Il ricambio generazionale pianificato > laurea > esperienza esterna > inserimento
• Investimenti sulle persone, titolari, dirigenti, quadri e non solo: aggiornamento continuo!
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Convegno 6 maggio 2009
LEVE PRINCIPALI
• La capacità d’innovazione di prodotto, per differenziarsi rispetto alla concorrenza internazionale
• La revisione radicale dei processi produttivi, per abbassare i tempi di concezione, produzione e consegna dei prodotti• L’acquisizione della capacità di presidio dei mercati mondiali, riconoscendo ormai inefficace la nostra grande capacità di esportazione!
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Convegno 6 maggio 2009
UN CASO CONCRETO
Un’impresa produttrice di cucine componibili
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Convegno 6 maggio 2009
LA SITUAZIONE INIZIALE
• Modello di business eccessivamente frammentato in aree diverse a bassi margini ed in declino
• Crisi finanziaria
• Assetto organizzativo di tipo familiare, ma alla terza generazione (9 componenti fam.)
• Grande accordo fra soci e volontà di rilancio dell’impresa
• Gamma di prodotti recenti del core business eccellente
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Convegno 6 maggio 2009
L’INTERVENTO
• Direzione generale pro-tempore affidata per due anni ad un manager esterno• Ricapitalizzazione dell’impresa attraverso la vendita della proprietà immobiliare dei soci ad una società di leasing• Rifocalizzazione dell’attività sul core-business cessando tutte le attività complementari
• Riduzione drastica della gamma, eliminando gli obsoleti e valorizzando la gamma di recente progettazione
• Contenimento dei costi fissi
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Convegno 6 maggio 2009
L’INTERVENTO• Riassetto organizzativo, con una ricollocazione dei soci e della terza generazione
• Revisione dell’assetto organizzativo commerciale Italia (rete PV)
• Revisione dell’assetto organizzativo estero focalizzando l’attività su tre paesi chiave e abbandonando le esportazioni occasionali
• Revisione dell’assetto produttivo e della catena di fornitura esterna, assistita da un consulente esterno
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Convegno 6 maggio 2009
RISULTATI• Riduzione del fatturato del 2008 del 25%, in gran parte dovuto alla focalizzazione (abbandono di aree di business, prodotti obsoleti, mercati esteri marginali)
• Recupero di 3 punti di margine di contribuzione
• Bilancio in perdita, per l’impossibilità di ridurre i costi finanziari, ma con un MOL dell’11%
• Chiusura del primo trimestre 2009 a + 11% del fatturato del 2008
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Convegno 6 maggio 2009
PROBLEMI CHIAVE
• Una lenta ripresa del fatturato, che non migliorerà a breve, ma sarà sotenibile
• Una crescente insolvenza della distribuzione che rende difficile la politica del credito alla clientela (revisione degli affidamenti)
• Una rigidità isterica della maggior parte delle banche, rende assolutamente imprevedibile e giornaliera la gestione finanziaria
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Convegno 6 maggio 2009
UN COMMENTO FINALE
• Imprenditori che hanno percepito in tempo la necessità di ristrutturare il proprio business
• Imprenditori che hanno abbandonato il concetto di “famiglia ricca e impresa povera”
• Imprenditori che hanno accettato un coordinamento strategico ed organizzativo esterno
QUALITA’ SU CUI RIFLETTERE!!