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ROUND 6/7/8 maggio 2011 POWERED BY INTERVIEWS: Patricia dethor Massimo Roccoli Ayrton Badovini ROCKFASHION: Motologyne Misano ROCKPEOPLE: Lenny Kravitz Arte e Rock ON THE ROAD Brno Garda

Motology N°4 (2011)

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Motology N°4 (2011)

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POWERED BY

INTERVIEWS:Patricia dethor

Massimo RoccoliAyrton BadoviniROCKFASHION:

Motologyne MisanoROCKPEOPLE: Lenny Kravitz

Arte e RockON THE ROAD

BrnoGarda

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Sommario

sommariosommariosommario

5 EDITORIALE

6-7 THINGS

8-9 FASHIONIST

10-11 BEAUTY

12-13 ROCK FASHION Motologyn @ Misano

16-17 ROCK PEOPLE Arte e Rock

18-19 ROCK PEOPLE Lenny Kravitz

20-21 ciak

25-39 RACING sbk:

40-43 interview: Patricia Dethor Batta

sommariosommariosommario40-43 interview: interview:

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Sommario

sommariosommariosommario

44-45 interview: Ayrton Badovini

46-47 interview: Massimo Roccoli

48-51 most wanted: kavasaki 1000

52-56 MOTO TRAVEL: Brno

58-61 MOTO TRAVEL: Garda

62-64 AGENDA

NoveNoveSei edizioNi

via Ciro MeNottti, 22 - 20129 MilaNo

editore/PUBliSHerleo zolea [email protected]

direttore reSPoNSaBile/editor leo zolea

CaPoredattore/editor iN CHieFdaNiela BeNazzi [email protected]

iMPagiNazioNe, graFiCa, PoSt-ProdUzioNeFaBio SalaMida

[email protected]

redazioNe/editorial oFFiCeredazioNe CeNtralevia arCHiMede, 80 - 20129 MilaNo. tel. +39 02/45479776 Fax +39 02/93664441 www.Motology.it [email protected]

CollaBoratori/ CoNtriBUtorS valeria gHilardi, FiliPPo Perlavera, aNdrea della FraNCeSCa, taNia FUrlaN, lUCa de PalMa, MarCo MarCello BiNa, FederiCo Porrozzi giorgio BarBier.

FotograFie/PHotoS arCHivio NoveNoveSei, leo zolea, MilaNgeleS, FaBrizio Porrozzi/zaC

diStriBUzioNe e StaMPa/PriNt

ProMoCard®via iMPeria 25 20142 MilaNo

ProPrietà letteraria ed artiStiCa riServata/CoPyrigHt NoveNoveSei

Motology è UN SUPPleMeNto a Fly//MagaziNe, regiStrazioNe triBUNale di MilaNo N° 560 del 06/09/2004

iSCrizioNe regiStro oPeratori della CoMUNiCazioNe N° 12177iSSN 1970-3066

CoNCeSSioNaria eSClUSiva PUBBliCità

Media Fly Srl - via Ciro MeNotti, 22 - 20129 MilaNo. tel. +39 02/45479776 Fax +39 02/93664441 [email protected]

most wanted: kavasaki 1000

52-56 MOTO TRAVEL:

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5 EDITORIALIEDITORIALI

Sapete dove si può toccare con mano quell’emozione e quel piacere che solo le due ruote sanno dare?Risposta: nei paddock o sugli spalti dei Gran Premi motociclistici, Superbike in primis!Quella passione tutta italiana per le corse e per i suoi protagonisti così tangibile nel corso dei week end di gara, è un qualcosa che non solo ti colpisce, ma che ti rimane dentro. E peccato se il “Dottore” in sella alla sua Desmosedici GP11 non fa i risultati che tutti attendevano, perché in Italia ci si può emozionare anche per i grandissimi Max Biaggi, Marco Melandri o Michel Fabrizio senza dimen-ticare l’ottimo Ayrton Badovini o ancora il portabandiera del team italiano della Kawasaki, Roberto Rolfo, tanto per rimanere in Superbike. Che dire, poi, della Supersport dove Luca Scassa fa battere il cuore ai suoi innumerevoli tifosi , così come Massimo Roccoli e Vittorio Iannuzzo, passando per Roberto Tamburini, Luca Marconi e Danilo Dell’Omo. Nella Superstock 1000, invece, fra i tanti ita-liani in gara, spicca Davide Giugliano che, alla sua terza vittoria stagionale, fa ri-vivere le emozioni che lo scorso anno furono di Badovini oggi protagonista in-discusso nella categoria SBK. E poi, ovviamente, ci sono loro: le moto! Perché quelle Ducati e quelle Aprilia che sfrecciano sui circuiti sono un altro degli or-gogli tutti Made in Italy. Prenotate un biglietto per il Mondiale SBK in program-ma ad Imola e capirete di cosa stiamo parlando, nel frattempo buona lettura e... buona visione! Vi ricordiamo, infatti, che gli esclusivi video targati Motology sono disponibili sul nostro canale youtube.

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EDITORIALE

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THINGS5 “cose” che ti faranno sem-brare un vero

Motologo!

RELOADED AB è LA giAccA REALizzAtA DA tucAnO uRBAnO pER viAggi Di mEDiA E LungA DistAnzA chE gARAntiscE fREschEzzA, gRAziE AgLi insERti in REtE, E sicuREzzA cOn LA pREDispOsiziOnE pER insERiRE L’AiRBAg.

RELOADED AB è

AntivEntO E AntipiOggiA, LA WinD-fight fuLL zip

RAckEt fA pARtE DELLA cOLLEziOnE EstivA Di

DAinEsE E pER quEstO mOtivO gARAntiscE AnchE

OttimA tRAspiRABiLità.

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THINGS

tEcnicissimA LA AiR fLOW JAckEt Di AXO chE cOnsEntE LA mAssimA tRAspiRAziOnE gRAziE ALL’AREA tRAfORAtA su BustO, schiEnA E mAni-chE gARAntEnDO LA mAssimA sicuREzzA.

THINGSmuLtitEch ARmOR Di spiDi

è LA giAccA cOn DispOsitivO Di pROtEziOnE inDiviDuALE

cOmpLEtO. hA, inOLtRE, un cORpEttO in REtE tRAfORAtA chE D’EstAtE può EssERE inDOssAtO

cOmE cApO unicO.

ispiRAziOnE pADDOck pER LA JOyRiDE functiOnAL JAckEt Di

hARLEy DAviDsOn cOn intERnO, DA inDOssARE AnchE sEpARAtAmEntE

E pREDispOsiziOnE pER insERiRE LE pROtEziOni tEcnichE.

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theFASHIONISTBETSEY JOHNSON: L’ORIGINALITA’ E’ DI CASA

Ci piace: Un po’ folle e Un po’ capricciosa, la donna Betsey Johnson ci piace per qUello spirito liBero che dimostra anche nel vestire. Bella la collana “ride me” da indossare nelle serate estive e molto chic anche i gUanti in stile ciclista da Usare con lo scooter per scorrazzare in città. stilosa la Bandana per la spiaggia e assolUtamente da avere il giUBBino in stile Biker.

Non ci piace: difficile indossare Un total look Betsey Johnson perché, diciamolo chiaramente, per farlo ci vUole davvero tanto carattere! per qUanto ci rigUarda il leggins sarà anche comodo per andare in moto, ma la gonnellina frU-frU, il maxiplateaU e il cintUrone penzolante….. proprio no! da Bocciare.

Frizzante, ironica, quasi oltraggiosa la collezione proposta da Betsey Jo-hnson per la primavera-estate, pre-sentata a New York. Le modelle indossano abiti ispirati al mondo delle due ruote e, in par-ticolare, a quello dei ciclisti con capi sportivi, aderenti e coloratissimi.Gli accessori sono composti da cate-ne, collane, fischietti, cinturoni, ban-dane, cappellini, guanti da ciclista e capi in veste di Lolita sexy, abbinati a parigine rigate da rocker e sandali in stile “cubista”.

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FASHIONISTBETSEY JOHNSON: L’ORIGINALITA’ E’ DI CASA

La stilista ribadisce il suo amore in-condizionato per tutto ciò che è co-lore, frizzante e irriverente, proprio come lei che appare in passerella a fine sfilata guidando una bicicletta rigorosamente rosa con giubbino da biker e cappellino da corsa!

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FASHIONIST L’ORIGINALITA’ E’ DI CASA

La stilista ribadisce il suo amore in-condizionato per tutto ciò che è co-lore, frizzante e irriverente, proprio come lei che appare in passerella a fine sfilata guidando una bicicletta rigorosamente rosa con giubbino da

L’ORIGINALITA’ E’ DI CASA

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beauty

tore della centrale ope-rativa del 118 di Roma, Livio De Angelis che si af-frettò anche a ribadire che per recuperare lo stato di forma era necessario bere acqua o soluzioni a base di sali minerali.Ma che tipo di malesse-re può colpire i motoci-clisti?Uno dei principali rischi è legato alla disidratazione; con il caldo, infatti, la su-dorazione aumenta, ma andando in moto l’aria

contribuisce a far eva-porare il sudore, provo-cando l’ulteriore produ-zione di sudore messa in atto dal nostro orga-nismo per mantenersi in equilibrio.Inizialmente la disidra-tazione si manifesta con una sensazione di torpo-re diffuso e sonnolenza che può indurre ad una perdita di riflessi o addi-rittura allo svenimento.Prima di mettersi in sella alla propria moto o scoo-

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SSe la bella stagione è il momento ideale per an-dare in moto, è anche vero che le alte tempera-ture possono creare disa-gi per chi sceglie di spo-starsi con le due ruote, soprattutto, in città.La scorsa estate, per esempio, la centrale ope-rativa del 118 di Roma ha registrato numerose richieste di soccorso av-venute proprio in estate e proprio ai danni di mo-tociclisti che, complice il solleone e l’umidità che innalza la percezione di calore, si sono resi pro-tagonisti di una notevole percentuale di malori.“I malori per chi è a bordo di moto e scooter si veri-ficano perchè, complice il caldo, all’interno del casco aumenta la sudorazione e il senso di costrizione” - spiegò, alL’epoca, il diret-

Le alte temperature sono direttamente proporzionali all’aumento dei malori, soprattutto per chi si sposta in moto in città. by Valeria Ghilardi

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CALDO E MALORI IN MOTO

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beautybeauty

ter è bene ricordarsi i clas-sici consigli che si sentono durante il periodo estivo: bere tanto, cercare di evi-tare gli spostamenti nelle ore più calde della giorna-ta e, nel nostro caso, fare molto attenzione all’ab-bigliamento; un moto-ciclista, infatti, non può dimenticare la sicurezza e dunque: sì a pelle e tes-suti tecnici per chi viag-gia in autostrada, men-tre per gli spostamenti

cittadini sono consigliati pantaloni lunghi e felpa leggera in fibre naturali come cotone, seta e lino che favoriscono la natu-rale traspirazione ed evi-tano escoriazioni gravi in caso di caduta.Importante anche l’ali-mentazione: i cibi gras-si e piccanti, ad esempio, dovrebbero essere limi-tati poiché, aumentando la vasodilatazione e favo-rendo un aumento della

temperatura corporea, stimolano la sudorazio-ne. Lo stesso dicasi anche per l’assunzione di caffè e alcool. Insomma, arma-tevi di santa pazienza per affrontare la calura estiva in arrivo, ma un pò di ir-ritabilità e nervosismo, sempre dovuti al caldo, sono sempre meglio dei pericoli corsi da chi sfrec-cia in scooter per la città in canotta e hawaianas!

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SOMATOLINE COSMETICSentirSi Sempre freSchi e aSciutti è un’eSiGenza irrinunciabile; un deodorante che riSpetti il ph della pelle e GarantiSca un efficacia prolunGata è dunque, irrinunciabile. Somatoline coSmetic ha ideato una linea di prodotti appoSitamente Studiati e formulati per riSpondere alle eSiGenze di SenSibilità, intolleranza e iperSudorazione.

RED BULL la Vediamo in mano a tanti motocicliSti al termine di una Gara e, in effetti, una lattina di red bull ha il pluS di far re-cuperare Velocemente beneSSere fiSico e mentale ad un fiSico StreSSato o Sotto Sforzo come quello di chi Guida a lunGo, maGari Sotto il Sole cocente.

CALDO E MALORI IN MOTO

ter è bene ricordarsi i classici consigli che si sentono ter è bene ricordarsi i classici consigli che si sentono

SOMATOLINE COSMETICSentirirrinunciabiledellaè dunqueha ideatoStudiatidi S

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Motologyna@ misano

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Motologyna@ misano

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Che un certo tipo di arte fosse rock, nessuno lo metteva in dubbio, ma fino al 7 di agosto po-trete verificarlo di per-sona con una visita alla

mostra LIVE! organiz-zata presso le sale espo-sitive del Centro per l’ar-te contemporanea Luigi Pecci di Prato.Sottotitolo della mostra,

curata da Luca Beatrice e Marco Bazzini, è “L’arte incontra il rock” e mai citazio-ne fu più azzec-cata visto che è indiscutibi-le che la storia dell’arte con-temporanea e la storia del rock siano andate di pari passo contribuendo alla costruzio-ne dell’univer-

so culturale degli ultimi quarant’anni. LIVE! propone, dun-que, una lettura parallela e originale di alcuni dei grandi eventi musicali

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L’arte del rock: che spettacolo!

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LIVE! Una mostra che ripercorre la contaminazione di due mondi, arte e musica, uguali ma diversi. By Daniela Benazzi

Che un certo tipo di arte mostra LIVE! organiz

curata da Luca Beatrice e Marco Bazzini, è “L’arte incontra il rock” e mai citazione fu più azzeccata visto che è indiscutibile che la storia dell’arte contemporanea e la storia del rock siano andate di pari passo contribuendo alla costruzione dell’univer

so culturale degli ultimi so culturale degli ultimi

che spettacolo!

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attraverso l’esposizione di dipinti, sculture, in-stallazioni, videoclip, ar-tworks, LP, opere gra-fiche, fotografie, riviste e film. Si parte dal 1969 anno dell’ultima storica esibizione live dei Beatles “Welcome to the Show!” sul tetto della casa disco-grafica Apple. E’ l’anno di Woodstock, del Flo-

wer Power, della diffusione delle utopie e della loro stessa caduta resa evidente dal concer-to dei Rolling Stones ad Altamont, finito in trage-dia con la morte di quat-tro ragazzi. Dal punto di vista dell’arte è, invece, l’anno in cui Harald Sze-emann cura When Atti-tudes Become Form la

prima importante mo-stra che apre universal-mente le nuove frontiere dell’arte contemporanea. Gli artisti sono chiama-ti, nello spirito dell’epo-ca, a esprimersi secon-do la propria sensibilità proponendo idee piutto-sto che opere, in un pa-rallelismo che li acco-

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L’arte del rock: che spettacolo!

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attraverso l’esposizione wer Power, della

che spettacolo!

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muna ai musicisti non più semplici esecutori di brani musicali, ma veri e propri interpreti che, nei concerti, mettono in scena la propria eccen-tricità.C’è poi il 1972, anno in cui i Pink Floyd scelgo-no l’anfiteatro romano di Pompei per un con-certo a porte chiuse che denuncia la volontà di rimpossessarsi di una

natura lontana per in-vaderla pacificamente con la propria creativi-tà e che rimanda a quan-to fece Robert Smith-son due anni prima con la sua Spiral Jetty, opera simbolo della Land Art resa nota dalle fotogra-fie di Gianfranco Gor-goni. Nello stesso perio-do come non ricordare Ziggy Stardust, l’emble-ma della rockstar, un

“cantante rock di pla-stica” come lo defini-va il suo creatore/atto-re David Bowie, che in arte ci ricorda, tra gli altri, Urs Lüthi, artista che lavora sul proprio corpo tra performance artistica e rappresenta-zione teatrale, proprio come opera in musica il Duca Bianco Bowie. Il nuovo concetto di star arriva alla fine degli anni settanta con il punk dei Sex Pi-

stols, i ragazzi “sporchi e folli” inventati da Mal-com McLaren che poco importa se sappiano suo-nare o meno, l’importan-te è atteggiarsi a divi, un pò come l’estetica “taglia e incolla” delle grafiche di Jamie Reid o i lavo-ri di William Wegman dove alla pura tecnica pittorica si sostituisco-no colori chiassosi, nes-suna regola di prospetti-va e disegni basilari.La leggerezza e l’edoni-smo degli Ottanta sono rappresentati alla per-fezione dall’Italia che in quegli anni fa cono-scere al mondo dell’ar-

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“cantante rock di pla“cantante rock di plastica” come lo definiva il suo creatore/attore David Bowie, che in arte ci ricorda, tra gli altri, Urs Lüthi, artista che lavora sul proprio corpo tra performance artistica e rappresentazione teatrale, proprio come opera in musica il Duca Bianco Bowie. Il nuovo concetto di star arriva alla fine degli anni settanta con il punk dei Sex Pi

stols, i ragazzi “sporchi e folli” inventati da MalLIVE! L’ArtE IncontrA IL rock

Quando: fino al 7 agosto 2011 dove: Centro per l’arte Contemporanea luigi peCCi - viale della repubbliCa 277, prato orari apertura: tutti i giorni dalle 16 alle 23 ; Chiuso il martedì ingresso: libero informazioni: Centro per l’arte Contemporanea luigi peCCi tel. +39 0574 5317

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te la Transavanguardia dei giovani Sandro Chia e Nicola De Maria e, in musica, il tendone cir-cense di Renato Zero. Si diffonde un nuovo ot-timismo e si afferma il “Made in Italy” che coin-volge i più diversi campi: dall’apertura dello stori-co negozio milanese di Fiorucci al design firma-

to da Alessandro Men-dini. A New York nello stesso periodo diven-tano famosi come vere rock star artisti del cali-bro di Jean-Michel Ba-squiat e Keith Haring.Simbolo del rapporto arte – musica è la relazio-ne tra Basquiat e Madon-na che con i suoi concer-ti fa il giro del mondo

anche grazie all’impulso dato da MTV che pro-prio nel 1981 comincia le sue trasmissioni e in-troduce una vera e pro-pria estetica del videoclip che cambierà per sem-pre il modo di usufrui-re il prodotto “musica”. E ancora l’Italia ad essere protagonista degli anni Novanta con lo storico concerto di Vasco Rossi

a San Siro interpre-ta una nuova inti-mità che chiude “tutto il mondo fuori”, una dichia-razione che tra-disce un nuovo mood che in arte assume le forme delle opere “mini-maliste” di artisti come Stefano Arien-ti invitato alla mostra Una scena emergen-te al Centro Pecci nel 1991. Fra i tanti artisti e musicisti non citati, ma presenti in mostra si arriva alla conclu-sione dell’esposizione con un interrogativo: ma negli anni Duemi-la ha ancora senso par-lare di rock star?

concerto di Vasco Rossi a San Siro interprea San Siro interpre

“tutto il mondo fuori”, una dichiarazione che tradisce un nuovo mood che in arte assume le forme delle opere “minimaliste” di artisti come Stefano Arienti invitato alla mostra Una scena emergente al Centro Pecci nel 1991. Fra i tanti artisti e musicisti non citati, ma presenti in mostra si arriva alla conclusione dell’esposizione con un interrogativo: ma negli anni Duemila ha ancora senso parlare di rock star?

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l’album più vario e ricco della mia carriera”, chis-sà cosa ci aspetta!Lenny, infatti, è tornato e lo ha fatto con un nuovo album che, in Italia, usci-rà il 30 agosto, anticipato dal singolo Stand (You’re Gonna Run Again) già in programmazione su tutte le radio del globo.

La notizia altrettanto succulenta per i fan è che Lenny, a stretto seguito del lancio dell’album, confer-ma anche il “Black And White Europe Tour”, che fra Otto-bre e Novembre lo vedrà impegnato in 27 concerti in Eu-ropa, due dei quali in Italia. Ma, tor-nando all’ album in uscita, gli chie-

diamo “Perché intito-larlo “Black And White America”?”Beh, è la mia vita. Sono nato a metà strada tra quello che si è soliti chiamare il mondo ‘bianco’ e quello ‘nero’; e poi la mia vita è sem-pre stata piena di con-trasti” afferma l’artista, che prosegue dicendo

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Lenny Kravitz: You’re Gonna Run Again

Categorizzare un’artista come Lenny Kra-vitz è pressoché impossibile dal momento che è uno dei pochi musicisti che tra-scende il concet-to stesso di gene-re, stile, razza o classe sociale.Dopo oltre 20 anni di carriera è riuscito, infatti, nel difficile intento di fondere al meglio le in-fluenze funk, rock e soul degli anni ‘60 e ‘70 “con-taminandole” con quelle sonorità meticce tipiche della black music.E, se lo stesso Lenny ha dichiarato “Dal punto di vista musicale e dei testi, sento che questo è

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A tre anni dal suo ultimo lavoro, l’eclettico musicista torna in scena con un nuovo album seguito da tour europeo di presentazione By Daniela Benazzi

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“Ogni disco è persona-le, ma questo credo lo sia più di altri: un po’ perché riguarda più da vicino la mia storia, un po’ perché permetterà agli ascolta-tori di entrare più pro-fondamente nella mia vita e nella mia persona-lità”. E allora via di brani rock impregnati di funk, melodie irresistibili e po-etica esaltante che, insie-me ai riff di chitarra, sono un pò il marchio di fab-brica di Lenny Kravitz.Registrato fra Parigi e le Bahamas, “Black And White America” eviden-zia l’intensità con la quale, anche in fase di registra-zione, il polistrumentista Lenny canta e suona le 16 canzoni contenute nell’al-bum, che ha scritto, pro-dotto e arrangiato perso-nalmente.Certo 3 anni per realiz-zare un album sono un pò tanti, ma nel frattem-po il buon Lenny si è dato da fare partecipando, nel

2009, al film Precious, premiato con 2 Oscar, un Golden Globe e con 4 diversi riconoscimenti al Sundance Film Festi-val, esperienza che ripe-terà a breve nell’adatta-mento cinematografico del romanzo culto “The Hunger Games” della scrittrice americana Su-zanne Collins, dove ri-vestirà il ruolo di Cinna. Lenny Kravitz ritorna, dunque, in scena con quel piglio da rockstar di classe dando il suo primo

segnale tangibile con “Stand”, primo assaggio tratto dal nuovo attesis-simo album su etichetta Roadrunner/Atlantic. Tutti pronti, dunque, per il rientro di colui che, fra il 1999 e il 2002 vinse la bel-lezza di 4 Grammy Award consecutivi come “Mi-glior cantante rock” e dal quale ci si aspetta qualco-sa all’altezza della bellissi-ma “Always on the run”, uno dei primi indimen-ticabili successi del fuo-riclasse Lenny.

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Lenny Kravitz: You’re Gonna Run Again

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BLACK AND WHITE ITALIA TOURSono 27 i concerti che porteranno Lenny Kravitz in giro per L’europa a partire da ottobre 2011. due Le date itaLiane per Le quaLi Le prevendite Sono già attive da giugno.

- treviSo (paLaverde) domenica 20 novembre 2011- miLano Lunedì 21 novembre 2011

prevendite: diSponibiLi Su www.ticKetone.it e nei punti vendita autorizzati azaLea promotion www.azaLea.it

“BLACK AND WHITE AmERICA”non è ancora nota La tracKLiSt dei 16 brani contenuti neLL’aLbum, che ha Scritto, prodotto e arrangiato perSonaLmente L’artiSta e che uScirà in itaLia a partire daL 16 agoSto. aL momento è diSponibiLe iL SoLo SingoLo Stand (you’re gonna run again)

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CIAK Yamaha XT 250

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Una moto leggenda-ria! Nasce nel 1980 e affianca la XT 500, gia’ presente sul mer-cato dal 1976. Inizial-mente, un po’ snobba-ta dal grande pubblico, non entra nel cuore degli appassionati, ma non appena diventa la “compagna” di fuga di Sylvester Stallone nel film Rambo (1982)...Tutti la vogliono! In quel momento si capi-sce che una moto più leggera rispetto alla XT 500 sia perfetta so-prattutto nell’off-ro-ad. Il motore è doci-le, soprattutto in caso

di fango o di asfalto ba-gnato, e si sa...nessuno vuole ulteriori difficol-tà in certe condizioni. Moto sincera e ben co-struita raggiungerà sia il cuore dei motocicli-sti della domenica sia quello degli avventu-rieri più incalliti, gra-zie alle sue caratteri-stiche da “scrambler tutto-fare”. Negli anni ‘80 diven-terà persino il mezzo di trasporto preferi-to dalle coppie gitan-ti della domenica. Per intenderci, la XT 250,

è la classica ragaz-za della porta accanto che inizialmente notia-mo poco, ma che non appena conosciamo ci fa perdere decisamen-te la testa! E’ una moto che ha fatto la storia e non è un caso, se dopo 31 anni, stiamo ancora parlando di lei.

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CIAK Yamaha XT 250

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“King” Carl George Fogarty

I«I bravi ragazzi non vincono mai!». Questa è la frase che sintetizza al me-glio il pensiero di “Foggy”. E’ stato uno dei piloti più aggressivi che la SBK abbia mai conosciuto, ma, come spesso accade, al di fuori dei cordoli era una persona estremamente timi-da ed introversa.Carl nasce a Blackburn nel 1965 e a tredici anni è sulle piste da cross con suo padre George. I primi risultati non mancano, ma poco dopo decide di ga-reggiare su asfalto e arrivano anche le prime vittorie nazionali con una Ya-maha 250 due tempi. Il giovane Fo-garty capisce di poter dare il suo me-glio sulle più pesanti quattro tempi e dopo i titoli nazionali si cimenta nella Formula TT F1, campionato mon-diale che si disputa su circuiti stradali, vincendone ben 3. Nei cuori degli ap-

passionati sono ancora scolpite le pie-ghe mozzafiato di Carl, a 280 km/h, tra i marciapiedi e i tombini del Tou-rist Trophy. Nel 1992 dopo la vittoria, in coppia con Terry Rymer, del mon-diale Endurance comincia il bino-mio storico con la Ducati. Nello stes-so anno arriva la sua prima vittoria a Donington e si nota subito un cam-biamento nella guida di Carl: guida le Ducati 888 come se volesse spez-zarle in due. Una guida sanguigna che appassiona sempre più tifosi gra-zie forse anche alle sue traiettorie ta-glienti. Ormai i tempi sono maturi e nel 1993 finisce secondo nel mondia-le SBK dietro a Scott Russel, vincendo undici manches. Nel ’94 inizia la Leg-genda: è campione mondiale con la Ducati 916, e bissa trionfamente il ti-tolo l’anno successivo. A questo punto

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“King” Carl è il più amato della Super-bike, i suoi occhi hanno colpito la fan-tasia di tutti gli appassionati. E la sua guida non ha eguali...Sembra spiritato, violento, piega e raddrizza la sua 916 come fosse un cavallo da rodeo. Paz-zesco! Preso dall’entusiasmo è convin-to di poter vincere con qualsiasi moto e decide nel ‘96 di passare alla Honda. Quell’ anno finisce 4° e l’anno dopo, tornato in Ducati, diventa vicecam-pione SBK dietro a Kocinski. E’ però uno smacco: l’americano guida pro-prio la Honda che Carl ha appena la-sciato. Chiunque si sarebbe demoti-vato, ma Carl sfrutta la rabbia a suo favore ed è campione per la terza volta nel 1998 con il team privato di Tardoz-zi e, ancora, nel ‘99 con la 996 ufficiale. Quattro titoli Superbike in sei stagio-ni. Nessuno ha vinto tanto quanto lui: 59 vittorie su 220 partenze, 109 podi, 48 giri veloci e 21 pole positions. Oltre 3.000 punti collezionati.Nel 2000, però, durante un doppiag-gio, urta il pilota austriaco Robert Ulm e, complice anche la pista umida, cade rovinosamente fratturandosi l’omero del braccio sinistro. Dopo il terribile

incidente, “King” Carl prova in tutti i modi per rientrare, ma la spalla sini-stra non guarisce alla perfezione e il 21 settembre annuncia ufficialmente il suo ritiro. Questo infortunio mette-rà fine alla sua carriera, ma ancor più grave, lascerà un vuoto enorme nel cuore di tutti gli appassionati.

“King” Carl George Fogarty

DATI ANAGRAFICINome:Carl GeorGe FoGartyNasCita: BlaCkBurN, 1 luGlio 1965NazioNalità: iNGlesesopraNNomi: kiNG, FoGGyNumeri utilizzati: 8, 4, 1, 2

CARRIERAesordio: doNiNGtoN 1988staGioNi: 13 (dal 1988 al 2000)sCuderie: duCati, HoNdatitoli: 4 (1994, 1995, 1998, 1999)Gp disputati: 220Gp ViNti: 59podi: 109pole positioNs: 21Giri VeloCi: 48ritiro: 2000 (iNFortuNio)

by Marco Bina

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D

TORO SCATENATO!

Da Miller a Misano passando per un’escursione termica di ben 25° sull’asfalto, ma con una certezza ormai acquisita: Carlos Checa si sta sempre più affrancando al tito-lo di nuovo Campione del mondo di Superbike.O perlomeno l’impressione nel veder-lo a Misano è stata proprio questa.

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A Misano è Checa Show, con una doppietta centrata e il vertice della classifica sempre più saldo. by Daniela benazzi

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TORO SCATENATO!

D’ altra parte, giunti alla tornata che segna l’approssimarsi della metà del Campionato, nulla sembra impensie-rire lo spagnolo che dall’inizio della stagione centra la sua terza doppietta e rinsalda il vantaggio sugli insegui-tori Max Biaggi e Marco Melandri.Il week end romagnolo è iniziato con la gravosa incognita meteorolo-gica che, alla fine, si è risolta con la sola Superpole bagnata e vinta, a sor-presa, dall’inglese Tom Sykes (Kawa-saki Racing Team). E se la danza per il sole era cominciata già dal giovedì, giorno di parata per le vie di San Ma-rino nonché di gala dinner, di certo non ci si potrà lamentare visti i 45° raggiunti dall’asfalto nel pomeriggio della domenica.

GARA 1“Sarebbe bello correre con il sole“, aveva esordito Carlos Checa prima del via della gara che lo vedeva

partire alle spalle di Sykes e segui-re da Smrz.Posizioni cambiate già a partire dal secondo giro quando ha inizio il “Checa show” grazie al sorpasso a Sykes e l’ingaggio con Biaggi per la prima posizione; lotta che si risolve-rà al giro n° 12 quando il “Toro” at-tacca con aggressività il “Corsaro” e fugge verso la vittoria arrivata con un distacco di quasi 1 secondo fra i due. Distacco che aumenta notevol-mente tra la coppia di testa ed il terzo classificato, Marco Melandri (Yama-ha World Superbike), che comunque guida bene e fa risultato sul circuito di casa. Tom Sykes (Kawasaki Ra-cing Team) strappa, invece, il quar-to posto ad Eugene Laverty (Yama-ha World Superbike Team) proprio all’ultima curva, mentre Ayrton Ba-dovini (BMW Motorrad Italia Super-bike Team) conclude all’ottavo posto. Ai punti anche gli italiani Matteo Ba-

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iocco, Alessandro Polita (ambedue wild card del Barni Racing Team Du-cati) e Lorenzo Lanzi (BMW Motor-rad Italia Superbike Team) in gara al posto di James Toseland ancora in fase di recupero dopo la botta rime-diata nei test di Aragon.

GARA 2Il caldo della seconda manche pare non infastidire Carlos Checa che, con casco in testa, tuta e guanti, fa “riscal-damento” vicino alla sua Ducati n° 7 noncurante del solleone che splende nel cielo.E non si distrae nemmeno quando, a corsa inoltrata, si deve ricominciare tutto a causa di una bandiera rossa, esposta per le cadute di Marco Me-landri (Yamaha World Superbike) e Leon Camier (Aprilia Alitalia). Ma

i 14 giri ancora da disputare non fanno registrare tanti cambiamen-ti al vertice visto che è anco-ra Checa a dettare il passo e Max Biaggi (Aprilia Alitalia) ad inseguire.Lotta serratissima tra il leader del Campionato e Biaggi che, commettendo un errore in curva negli ultimi giri, spa-lanca la porta allo spagno-lo che completa vittorioso la sua gara.Sul podio anche Noriyu-ki Haga (Pata Racing Team Aprilia), che respinge l’attacco di un fortissimo Ayrton Badovi-ni (BMW Mo-torrad Italia

i 14 giri ancora da disputare non fanno registrare tanti cambiamen-ti al vertice visto che è anco-ra Checa a dettare il passo e Max Biaggi (Aprilia Alitalia)

Lotta serratissima tra il leader del Campionato e Biaggi che, commettendo un errore in curva negli ultimi giri, spa-lanca la porta allo spagno-lo che completa vittorioso la

Sul podio anche NoriyuSul podio anche Noriyu-ki Haga (Pata Racing Team Aprilia), che respinge l’attacco di un fortissimo

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SBK Team), in costante crescita dopo le buone prove americane. Leon Ha-

slam (BMW Motorrad Mo-torsports), dopo essere stato con i primi, chiude in quin-ta posizione, vincendo il duello con Michel Fabrizio

(team Suzuki Alstare) auto-re di una bella rimonta. Tutti

ai punti i 14 i piloti arrivati alla fine con Chris Vermeulen (Kawasa-

ki Racing Team) decimo, seguito dai nostri Lorenzo Lanzi (BMW Motor-rad Italia Superbike Team) e Rober-to Rolfo (Team Pedercini Kawasaki). Tom Sykes, e Eugene Laverty chiudo-no l’ordine d’arrivo, rispettivamente in tredicesima e quattordicesima po-sizione, a causa di due scivolate che gli hanno consentito, però, di porta-re a termine la gara.

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SBK Team), in costante crescita dopo le buone prove americane. Leon Ha-

slam (BMW Motorrad Mo-torsports), dopo essere stato con i primi, chiude in quin-ta posizione, vincendo il duello con Michel Fabrizio

(team Suzuki Alstare) auto-re di una bella rimonta. Tutti

ai punti i 14 i piloti arrivati alla fine con Chris Vermeulen (Kawasa-

ki Racing Team) decimo, seguito dai nostri Lorenzo Lanzi (BMW Motor-rad Italia Superbike Team) e Rober-to Rolfo (Team Pedercini Kawasaki). Tom Sykes, e Eugene Laverty chiudo-no l’ordine d’arrivo, rispettivamente in tredicesima e quattordicesima po-sizione, a causa di due scivolate che gli hanno consentito, però, di porta-re a termine la gara.

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“Non so con certezza chi abbia fatto il reclamo e non mi interes-sa saperlo” ha detto Luca Scas-sa (Yamaha ParkinGO Team) ai microfoni di Motology in merito alla squalifica che gli ha impedi-to di partecipare alla gara di Misa-no, ma, come lui stesso afferma ”ci

sta, sebbene io non abbia bisogno di imparare il tracciato di Misano, che ben conosco, e non abbia tratto alcun vantaggio dal girare qui con gli alunni della mia scuola“.Fatto sta che l’assenza forzata di Scassa in griglia di partenza e qual-che difficoltà del suo compagno

SUPERSPORTSORPRESAPARKES

Con Scassa assente Davies sesto, cambia il vertice della classifica a vantaggio di Broc Parkes

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Chaz Davies (sesto sul traguardo per un problema tecnico alla sua R6), hanno consentito a Broc Par-kes (Kawasaki Motocard.com) di soffiare ad entrambi il primato in classifica generale grazie proprio alla vittoria conquistata sul circu-ito Santamonica.L’ australiano ha preceduto Fa-bien Foret (Hannspree Ten Kate Honda), mentre nelle ultime battu-te Sam Lowes (Parkalgar Honda) e

David Salom (Kawasaki Motocard.com) hanno superato l’ottimo Ila-rio Dionisi (Honda Italia Improve FG), per quasi tutta la gara in se-conda posizione.Non sarà sembrato vero all’austra-liano Parkes, di riuscire a centrare in un sol colpo vittoria sul circuito (erano 3 anni che non si classificava al primo posto) e testa della classifi-ca! Saranno solo 5 punti da Davies e 15 da Scassa, ma a livello di motiva-zione servono comunque.Di certo non si arrendono gli inse-guitori che vedono nel duo Parkin-Go i diretti interessati a ribaltare la classifica, ma che non impedisce a Fabien Foret (-29 dal vertice) e Sam Lowes (-42) di rilanciare le proprie ambizioni iridate.

SUPERSPORTSORPRESAPARKES

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“Il week end di gare a Misano è stato davvero notevole grazie al fatto che la pioggia prevista per il giorno di gara non si è presentata all’appun-tamento. Durante la Superpole bagnata, Pirelli ha dimostrato di avere gomme da pioggia posterio-ri molto performanti (Diablo Rain) e una rain anteriore più dura che ha aiutato Sykes (Kawasaki) ad ottene-re la seconda pole della sua carrie-ra in SBK. Pirelli ha portato oltre 5000 pneu-

matici per soddisfare l’esigenza delle quattro classi con oltre 130 piloti, più la Coppa dei Due Paesi che, organizzata da Yakhnich Mo-torsport, farà da preludio alla gara SBK prevista per il prossimo anno in Russia. In Gara 1 la maggior parte piloti SBK ha scelto il nuovo pneumatico po-steriore SC1, abbinato alle soluzioni anteriori A (SC1) e B (SC2). Checa (Ducati) è stato l’unico pilota che ha utilizzato il pneumatico posterio-

LE GOMME: APPUNTI DI GARA

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re (C), quello più conservativo e più duro, che gli ha fruttato una vitto-ria ad 1 secondo da Biaggi (Apri-lia), seguito da Melandri (Yamaha), Sykes (Kawasaki) e Laverty (Yama-ha ). La temperatura d’ asfalto di 45 gradi all’inizio di Gara 2 ha portato Smrz e Guintoli (Ducati) a cambiare il pneumatico posteriore con quello più morbido (SC0) e Checa (Duca-ti) a passare alla soluzione poste-riore ( B). La bandiera rossa dopo due incidenti nella stessa curva ha ridotto la gara a solo 14 giri e ha convinto Badovini (BMW) e Haga (Aprilia) a montare la soluzione po-

steriore morbida (SC0), registran-do così le loro migliori prestazio-ni della stagione in 3° e 4° posto . Prima dell’ interruzione di Gara 2, Biaggi (Aprilia) ha registrato il lap record di 1’36,34 seguito dal Best Lap Pirelli di 1’36,52 segnato da Checa (Ducati) nella seconda parte di gara . Ottimo risultato anche per Parkes (Kawasaki) nella gara Super-sport, che come molti piloti ha scelto il nuovo posteriore morbido (SC0) e ha ottenuto la sua prima vittoria in questa stagione. Complimenti anche a Davide Giugliano (Ducati) per la vittoria e il record sul giro in gara Stk1000.”

LE GOMME: APPUNTI DI GARA

Pirelli BEST LAP Awards:Misano 12/06/2011SBK Race 1 Carlos Checa (Althea Racing), 1’36.520 (Lap 5)SBK Race 2 Carlos Checa (Althea Racing), 1’36.344 (Lap 3)WSS Fabien Foret (Hannspree Ten Kate Honda), 1’40.054 (Lap 7)Stk1000 Davide Giugliano (Althea Racing), 1’38.825 (Lap 4)Stk600 – Nicola Jr. Morrentin (El-le2Ciatt), 2’01.497 (Lap 12)

by Giorgio Barbier Racing Director Pirelli Tyre

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L

Aragon è tricolore!

Le chiacchiere da Bar Sport dopo la prestazione di Carlos Checa a Mi-sano erano inequivocabili: Biaggi è bravo, ma sfortunato, Melandri non coglie le opportunità e Checa, in gran forma, sbaraglia tutti e op-ziona il Mondiale.Con queste premesse iniziava il week end di gare in terra spagnola dove, tutti, ma proprio tutti, erano convinti che Carlitos, sul circuito di casa, non avrebbe lasciato nulla alla concorrenza.Mai previsione si rivelò più errata! Già dalle qualifiche, infatti, Marco

Melandri e Max Biaggi dettano le regole su tempi e traiettorie da per-correre con Melandri che, a Super-pole conquistata, dichiara: “Devo ringraziare Biaggi che nell’ultimo giro mi ha fatto da lepre” e Checa, un pò deluso, che mette in saccoc-cia la quarta posizione in griglia di partenza, dietro a Leon Camier.

GARA 1Al Motorland Aragon di Alca-niz “Macho” Melandri parte bene anche se dopo poche tornate Max Biaggi lo sopravanza. Checa, dalla

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Il riscatto italiano avviene ad Aragon con doppio podio Biaggi - Melandri e ottimi risultati anche in Supersport

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Aragon è tricolore!terza posizione, mette in atto la sua remuntada, ma è costretto ad ab-bandonare la gara per un highside con tanto di botta alla spalla.Sul finale di gara Max Biaggi perde la leadership per un “lungo”, dovu-to all’usura della gomma anterio-re, e Melandri passa e va a vince-re prendendo margine dal pilota romano.Sul podio Melandri, Biaggi e un ri-trovato Leon Camier, sempre die-tro alla coppia di testa.

GARA 2Destino beffardo per Carlos Checa che, in gara 1 rimane a secco di punti e, in gara 2, cede nuovamen-te il passo ai suoi diretti inseguitori Max Biaggi e Marco Melandri.Si ribalta il podio con Biaggi, alla sua prima vittoria stagionale, da-vanti ad un Melandri, questa volta lui autore di un lungo, e seguiti ap-punto dallo spagnolo Carlos Checa che con il terzo posto alleggerisce almeno un pò il boccone amaro in-goiato in gara1.Ottima la performance di Michel Fabrizio (4°) con una Suzuki senza evoluzioni e da segnalare anche il quinto posto di Lascorz fatto segna-re con la Kawasaki ZX-10R.A punti anche altri tre italiani: Ayr-ton Badovini (BMW Motorrad Ita-

lia SBK Team) che, dopo aver duel-lato con Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport), conclude in decima posizione, mentre Roberto Rolfo (Team Pedercini Kawasaki) e Lorenzo Lanzi (BMW Motorrad Italia SBK Team) si sono classificati 13° e 15°. Si riduce il gap che separa Checa dagli inseguitori e che, con 300 punti ancora in ballo, riapre di fatto il Mondiale. Traballa, inoltre, il vantaggio acquisito dalla Ducati nella classifica costruttori, tallona-ta ora da Aprilia.

SUPERSPORTSi riscatta subito dalla gara di Misa-no, il britannico Chaz Davies (Ya-maha ParkinGO Team) che, vin-cendo ad Aragon, si riporta in testa alla classifica del Campionato Mon-diale Supersport.Uscito vincitore dalla battaglia con Broc Parkes (Kawasaki Motocard.com), poi caduto, e Sam Lowes (Parkalgar Honda), giunto secon-do, Davies ha conquistato la sua terza vittoria stagionale.Chiude, dunque, in terza posizione David Salom (Kawasaki Motocard.com) seguito, al quarto posto, dagli italiani Massimo Roccoli (Lorenzi-ni by Leoni Kawasaki) e al quinto Roberto Tamburini (Bike Service R.T. Yamaha).

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A

COOMING SOON… ROUND 8: BRNO

Apprezzato sia dai piloti che dagli spettatori, il circuito di Brno ser-peggia attraverso alcune colline boscose che offrono eccellenti po-sizioni per contemplare le evolu-zioni delle moto. Lunga e sicura,

con costanti cambiamenti in ele-vazione e ondulate curve, la pista di Brno possiede una grande varie-tà di difficoltà tecniche che metto-no alla prova il talento dei piloti e degli ingegneri.

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Automotodrom Brno A.S.Lunghezza: 5.403 mtLarghezza: 15mPoLe Position: sinistraCurve a sinistra: 6Curve a destra: 8rettiLineo PrinCiPaLe: 636 mtWinner 2010 gara1: Jonathan reaWinner 2010 gara 2 : max Biaggi

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COOMING SOON… ROUND 8: BRNO

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Come arrivare:iL CirCuito di Brno si trova aPProssimativamente a 23 km daLLa Città di Brno, a 30 km daLL’aeroPorto di Brno, a 200 km daLL’aeroPorto di Praga airPort e a 170 km da queLLo di vienna.L’automotodrom di Brno è situato a kyvaLka, a CirCa 16km daLLa Città di Brno e a 2 km daLL’autostrada d1 Praga-Brno.

daLL’aeroPorto di Praga, vienna, BratisLava o Brno:imBoCCare L’autostrada d1; se si Proviene da Praga Prendere direzione PoPuvky Poi usCita 178 ostrovaCiCe; da vienna o BratisLava direzione PoPuvky, usCita 182; in entramBi i Casi seguire, Poi, Le indiCazioni Per iL CirCuito

Coordinate gPs deL CirCuito:49°12’16.42”n, 16°26’49.62”e

inFo CirCuitoP.o. Box 1641 00 Brno (CzeCh rePuBLiC)

hoteLshoLiday inn - krizkovskeho 20, Brno teL. +420 543 122 111

ParkhoteL - vesLarska 250, Brno teL. +420 543 236 350

mysLLvna - nad Pisarkami 1, Brno teL. +420 (0) 547 383 247

hoteL voronezkrizkovskeho 488teL. +420 543 142 030

restaurantsvaLoria restaurantBohuniCká 2teL. +420 543 250 462

ristorante riaLtoveveri 125, BrnoteL. +420 541 235 035

haCienda mexiCanadoBrovskeho 29, Brno teL. 541 24 06 85

Four rosesveveri 32, BrnoteL. +420 541 215 315

Pizzeria CiPrianiorLì 3, gaLerie g, BrnoteL. +420 542 516 606

night LiFetrade Fairs BrnoWWW.BW.Cz

austerLitz, sLavkov u Brna(BattLeFieLd oF naPoLeoniC War)

shooting range automotodrom BrnoteL. +420 546 123 354

Event ScheduleBRNOvenerdì 08-07-2011Free PraCtiCe -12:45 /60’quaLiFying PraCtiCe - 15:45 /60’

saBato 09-07-2011quaLiFying PraCtiCe - 10:45 /45’Free PraCtiCe - 13:50 /45’suPerPoLe (1) - 15:00 /14’suPerPoLe (2) - 15:21 /12’suPerPoLe (3) - 15:40 /10’

domeniCa 10-07-2011Warm uP 09:20 /20’raCe 1 - 12:00 raCe 2 - 15:30

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Patricia e Francis, una coppia che chi segue la Superbike non può non co-noscere. Oltre ad essere i proprietari del Team Suzuki Alstare sono, infat-ti, una delle coppie depositarie della storia del Mondiale. Presenti fin dagli albori del Campionato i Batta, sono riconosciuti ed apprezzati da tutto il paddock per la loro affabilità e sim-patia.Invitati per un aperitivo abbia-mo scambiato quattro chiacchie-re, di fronte ad una birra (VIRU, of

course!), con la solare Patricia. L’in-tervista completa è disponibile onli-ne sul canale youtube Motology.Qual’è la vostra storia all’interno del mondo della SBK?La nostra storia inizia in Motogp; lì, nel 1983, conosciamo Maurizio Flam-mini e con lui iniziamo a collaborare dopo che aveva acquistato i diritti per il Mondiale di Superbike.Inizialmente lo abbiamo aiutato a fare i promoter del Mondiale, ad organiz-zare il Paddock, a gestire i biglietti

Sempre sorridente e pronta a scambiare due chiacchiere, Patricia ci racconta qualche aneddoto sul Suzuki Alstare Team By Daniela Benazzi

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SBK FAMILY: Patricia Dethor Batta

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come fa Cristina Di Pillo.Poi, non proprio per noia, però abbia-mo deciso di fare qualcosa di più e di fondare il nostro primo team.E’ così che siamo partiti con Marco Lucchinelli che usciva da un momen-to un pò difficile, ma che noi apprez-zavamo molto sia come pilota che come persona; pertanto abbiamo cre-ato il nostro primo team nella 600 con lui e Pirovano come piloti.Come moto avevamo la Ducati e a un certo punto ci siamo trovati Campio-ni del mondo con Pirovano, peccato solo che Ducati non ci abbia concesso la possibilità di entrare in SBK.Tramite gli agganci di Francesco in

Suzuki, ci siamo, quindi, rivolti ad un altro costruttore e siamo entrati in Su-zuki prima in Supersport e poi in Su-perbike.Il primo pilota Superbike che abbia-mo avuto è stato Frankie Chili che tutti voi conoscete.In tutti questi anni passati in SBK c’è un pilota al quale ti sei affeziona-ta particolarmente?Direi che la coppia più bella che ho avuto è Stéphane Chambon e Fabri-zio Pirovano.Vi racconto una storia molto carina, legata anche ad un dramma: Fabrizio perse il suo papà dopo la gara di Bran-ds Hatch e in Austria avevamo la gara

SBK FAMILY: Patricia Dethor Batta

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dove si giocava il titolo. Stefan ha fatto di tutto per far passare Piro, per trascinarlo e per farlo pensa-re alla gara. Ebbene Piro vinse la gara e andò sul podio piangendo e guardan-do verso il cielo per il suo papà.E’ stato un tandem che non abbiamo mai più avuto, nel senso dell’armonia e dell’aiuto fra piloti, cosa molto diffi-cile da trovare.Il tandem successivo è stato Troy Cor-ser con Yukio Kagayama ed anche loro due andavano daccordissimo; infatti abbiamo vinto il titolo e Troy è sempre con me; lo vediamo anche al di fuori delle gare.E poi ricordo Leon Haslam che ci ha dato tanta soddisfazione l’anno scor-so giocandosi il titolo.Di storie ce ne sarebbero tante da ri-cordare perchè abbiamo avuto tanti piloti che hanno sempre dato il cuore per noi e noi per loro.

Voi avete anche il merito di aver portato Max Biaggi in SBK, non è vero?Si, nel 2006 c’è stata la richiesta da parte del promotore Maurizio Flam-mini, naturalmente romano, di porta-re Max Biaggi in Sbk perché, comun-que, aveva ancora un potenziale. E così ci siamo fatti avanti malgra-do potesse anche non andare bene, visto che era pur sempre un Challen-ge. Dunque lo abbiamo fatto entrare nel Mondiale grazie anche all’appog-gio della casa madre Suzuki.Ha fatto delle gare bellissime e pertan-to siamo molto fieri di averlo portato in Superbike visto anche che è diven-tato Campione del Mondo.Una vostra particolarità è quella di avere spesso e volentieri, fra i vo-stri ospiti, i piloti degli altri team; come mai?Una nostra caratteristica è che siamo

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molto aperti; i piloti rimangono amici; siamo nemici, in senso buono del ter-mine, solo in pista. Sia Francesco che io abbiamo una mentalità molto par-ticolare che ci porta ad apprezzare i pi-loti e anche se il capitolo è chiuso loro sono sempre i benvenuti. Con tutti i nostri piloti ci siamo sempre lasciati con buoni propositi e pertanto quan-do nasce un’amicizia va avanti. L’an-no che Max Biaggi era da noi vedendo sempre qui anche Troy mi chiedeva: “Ma è nostalgia?” No, rispondevo io, “E’ solo amicizia” e pertanto rimane tale e quale.E Michel Fabrizio, ti piace? Anda-te daccordo?Non l’avremmo ripreso perchè ci ha lasciato nel 2003 per andare nella Mo-toGp se ricordo bene. Normalmente un pilota che decide di lasciarci, non torna mai; è una nostra filosofia. Ma l’anno scorso quando ci è stato tolto

l’appoggio della Suzuki per questio-ni di budget, Michel è stato pronto a ricominciare con noi perchè ci crede e ci conosce. E’ stato bellissimo ritro-varlo, anche perchè lui dà l’anima, il cuore e anche molto di più e pertanto siamo molto contenti e felici con lui.Che cosa è cambiato in termini di or-ganizzazione e hospitality da quan-do avete cominciato ad oggi?Lo spirito è sempre uguale anche se dal baraccone mega galattico della Corona ci siamo ridotti e siamo di-ventati più lounge, per via del bud-get ma anche di questa atmosfera che ci piace di più....ma da allora non è cambiato niente. Abbiamo lo stes-so modo di lavorare per soddisfare tutti quanti.E, al nostro in bocca al lupo, Patri-cia afferra il microfono e dice, con il suo consueto sorriso: questo sì che ci serve!

no che Max Biaggi era da noi vedendo sempre qui anche Troy mi chiedeva: “Ma è nostalgia?” No, rispondevo io, “E’ solo amicizia” e pertanto rimane

E Michel Fabrizio, ti piace? Anda-

Non l’avremmo ripreso perchè ci ha lasciato nel 2003 per andare nella Mo-toGp se ricordo bene. Normalmente un pilota che decide di lasciarci, non torna mai; è una nostra filosofia. Ma l’anno scorso quando ci è stato tolto

Che cosa è cambiato in termini di organizzazione e hospitality da quando avete cominciato ad oggi?Lo spirito è sempre uguale anche se dal baraccone mega galattico della Corona ci siamo ridotti e siamo di-ventati più lounge, per via del bud-get ma anche di questa atmosfera che ci piace di più....ma da allora non è cambiato niente. Abbiamo lo stes-so modo di lavorare per soddisfare tutti quanti.E, al nostro in bocca al lupo, Patri-cia afferra il microfono e dice, con il suo consueto sorriso: questo sì che ci serve!

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Dopo le splendide gare di Mil-ler incontriamo, nei box di Mi-sano, un Ayrton Badovini in co-stante crescita. Ha lo sguardo di chi è consapevole di star facendo bene, ma allo stesso tempo non si monta la testa, mantenendo i piedi ben saldi a terra. Lo trovia-mo seduto alla sua postazione, durante un briefing con i tecni-ci, al termine della Sp 3 “bagnata” di sabato. E’ l’occasione giusta per fargli qualche domanda!Ciao Ayrton, parlaci della ses-sione di Superpole, come ti sei trovato sotto la pioggia?

Bene, perchè quando ci sono que-ste condizioni è un facile trovarsi a terra al primo giro, invece siamo riusciti a salvarci e a fare comun-que abbastanza bene.Cosa è successo nella SP2?Non siamo andati male, ma ri-spetto a Miller, dove abbiamo montato una nuova gomma Rain negli ultimi minuti, qui, ho pre-ferito girare con la stessa gomma, ma la pista ha iniziato ad asciu-garsi e nei minuti finali ho avuto seri problemi di grip. Nei retti-linei ho addirittura accusato un fortissimo acquaplaning. Siamo

Bmw Motorrad Italia Superbike Team di Leo ZoLea

Motology intervista Ayrton BadoviniAyrton BadoviniAyrton Badovini

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comunque contenti perchè ab-biamo conquistato la 9° posizio-ne in griglia e abbiamo un passo tra i primi 10 in qualsiasi condi-zione d’asfalto e questo ci fa ben sperare per la gara.Parliamo della gara di domani. Sei preoccupato per le condizio-ni meteo variabili?No, siamo abbastanza tranquil-li perchè in caso di pioggia, forse, potremmo fare anche meglio di oggi utilizzando i dati che abbiamo acquisito. In caso di asciutto siamo comunque a nostro agio anche se avremo l’incognita della tempera-

tura dell’asfalto, ma questo è un’in-cognita che vale per tutti.A Miller hai fatto 2 gare stu-pende! Che trucco hai usato per piazzarti davanti alle Bmw di Haslam e Corser?Nessun trucco, loro erano in leg-gera difficoltà, ma succede nelle gare. Noi, invece, siamo andati bene, costanti e in crescita come speravamo. La moto è migliorata molto, grazie al lavoro del team, ma non possiamo essere soddi-sfatti e dobbiamo continuare così fino alla fine del campionato per raccogliere risultati importanti.

Motology intervista Ayrton BadoviniAyrton Badovini

comunque contenti perchè abcomunque contenti perchè ab tura dell’asfalto, ma questo è un’in

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A Miller mancava qualcosa...inizial-mente pensavo fosse la cucina italia-na, poi ho pensato fossero le vie di fuga in ghiaia, poi...ho capito! Man-cava la Supersport! Non prevista nella tappa americana, mi ha lasciato un vuoto incolmabile. Gli unici ululati che sentivo erano quelli dei coyotes e non di un 600 portato in zona rossa! Così, arrivato a Misano, decido di po-sizionarmi a bordo pista per godermi il suono di questa fantastica catego-

ria. A fine qualifiche, però, non ne ho abbastanza e ne voglio di più! Entro nel box del Team Lorenzini by Leoni e lì, seduto alla sua postazione, trovo il simpatico e veloce Massimo Rocco-li. Lo intervisto seduta stante!Ciao, come ti trovi qui a Misano?Siamo partiti abbastanza bene con le prove libere, dove ho fatto il 4° tempo, e nel pomeriggio abbiamo migliora-to i nostri crono, anche se alla fine ci siamo posizionati 9°. Speriamo che il

Team Lorenzini by Leoni (SS) di MARCO BiNA

Massimo Roccoli

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tempo sia clemen-te, soprattutto in vista delle qualifi-che ufficiali, perchè abbiamo in mente di provare diverse configurazioni del motore e del cam-bio...Farò fare le ore piccole ai miei mec-canici! (ride) Che modifiche ap-porterai al motore e quali miglioramenti pensi possano darti?Le modifiche che faremo mi servi-ranno per avere un motore più dolce, con un’erogazione più lineare e meno scorbutica, perchè in una pista come Misano è fondamentale! Un motore più dolce mi permette di gestire me-glio le gomme, di aprire il gas un pò prima senza troppe preoccupazioni e mette meno in crisi la ciclistica. Ho bisogno di queste modifiche per esal-tare il mio stile di guida. Uno stile ro-tondo da due tempi, dove faccio scor-rere la moto in curva per intenderci.In caso di pioggia cosa cambierai sulla moto?Ovviamente, oltre alle gomme rain, fa-remo delle piccole modifiche per ar-monizzare il tutto. Il cambio rimarrà molto simile ad ora, ma modifichere-

mo la mappatura del mo-tore per avere un’eroga-zione più lineare, senza picchi e per quanto ri-guarda la ciclistica am-morbidiremo le molle. Non stravolgeremo la moto più di tanto, per-chè sul bagnato è il pi-lota che fa la differenza non tanto il mezzo. Questo è il tuo primo anno in sella a un ka-wasaki Ss, come ti

trovi?E’ diverso dalla Yamaha a cui ero abituato. La R6 aveva un avantreno molto rigido, invece il Kawasaki ha un bilanciamento del peso un po’ strano. O meglio, quando trovi un buon bi-lanciamento devi adattarti a lei per ri-uscire ad andare forte. La particolari-tà maggiore tra le due,però, è che con il Kawasaki sto utilizzando moltissi-me gomme soffici, gomme che non ho quasi mai usato, perchè preferi-sco non avere movimenti di avantre-no in curva e tenere i freni quasi fino alla corda. Per andare veloce sul Ka-wasaki ho dovuto modificare i miei automatismi, ma i risultati si inizia-no a vedere e non siamo lontani dalle ZX-6R ufficiali!

Massimo Roccoli

-porterai al motore e quali miglioramenti

mo la mappatura del motore per avere un’erogazione più lineare, senza picchi e per quanto riguarda la ciclistica ammorbidiremo le molle. Non stravolgeremo la Non stravolgeremo la moto più di tanto, perchè sul bagnato è il pilota che fa la differenza non tanto il mezzo. Questo è il tuo primo anno in sella a un kawasaki Ss, come ti

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La leggendaria Z1000 è ancora qui! Per esprimere una emozione mai provata prima su una Super Naked, nasce la nuova Z1000, frut-to di un attento processo iniziato da uno schizzo e terminato con la realizzazione di una Super Naked quasi “tagliata su misura”, come un abito sartoriale, come non se ne sono mai viste.Kawasaki regala emozioni mai pro-vate prima e garantite in sella alla Z1000, praticamente una naked dalle massime prestazioni. At-tualmente le maxi naked non sono altro che super- sportive senza carena e limitate nelle prestazioni. La Z1000, in-vece, vuole essere una

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KAWASAKI Z1000 SELVAGGIA DENTRO!

vate prima e garantite in sella alla Z1000, praticamente una naked dalle massime prestazioni. At-tualmente le maxi naked non sono altro che super- sportive senza carena e limitate nelle prestazioni. La Z1000, in-vece, vuole essere una

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do spazio alla creatività più sfrena-ta e può vantare una linea assoluta-mente unica. Attenzione non è una moto che vuole imitare le tenden-ze europee, bensì uno splendido esempio di design Made in Japan.I motori e i telai delle supersporti-ve offrono elevate prestazioni, ma un numero limitato di piloti riesce a sperimentare tali prestazioni su strada. Piuttosto che inseguire pre-

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naked al 100%, pensata e realizza-ta per portare a un livello maggio-re le caratteristiche tipiche di questa fascia di mercato e rispondere, per la prima volta, realmente alle esi-genze e ai desideri dei motociclisti. Massima quindi libertà di espres-sione per una moto che cattura l’at-tenzione, affascina e conquista al primo sguardo.La Z1000 è stata progettata lascian-

Dal 2004 ad oggi la Super Naked

di Kawasaki si è sempre

rinnovata all’insegna della

sportività.

KAWASAKI Z1000 SELVAGGIA DENTRO!

tenzione, affascina e conquista al primo sguardo.La Z1000 è stata progettata lascian

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falla ovali pronto, deciso con una eccellente risposta in accelerazio-ne e un sound degno delle migliori quattro cilindri in linea.Una definizione di questa Kawa-saki? E’ “selvaggia nell’animo” e offre al suo pilota una sensazione di estrema libertà e fruibilità ogni giorno e in ogni situazione di guida che segnerà il corso di un nuovo segmento di mercato.Il prezzo è di 10.790,00 euro e di 11.390,00 euro per la versione con Abs mentre i colori ufficiali sono il verde/ebano e il nero metallizzato con l’argento atomico.

stazioni e “velocità” puramente nu-meriche, la Z1000 è stata progetta-ta pensando alle emozioni che una moto realmente potente dovrebbe regalare su strada. Il risultato? Una moto dalla guida estremamente emozionante, intensa e piena e un feeling senza precedenti.Ma parliamo del motore: si tratta di un 1.043 cm3 dotato di 16 valvole DOHC e 4 cilindri in linea per offri-re sensazioni forti in accelerazione, alesaggio e corsa realizzati per con-ferire al motore un carattere sempre deciso. Un motore completamente nuovo con valvole secondarie a far-

falla ovali pronto, deciso con una stazioni e “velocità” puramente nu-

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Caratteristiche Tecniche

MotoreTipologia moTore raffreddaTa a liquido, 4-Tempi in-linea, 4 cilindri

cilindraTa 1,043 cm3

alesaggio e corsa 77.0 x 56.0 mm

rapporTo di compressione 11.8:1disTribuzione/ aspirazione doHc, 16 valvole

sisTema di iniezione iniezione benzina: ø38 mm x 4 (KeiHin) con farfalle ovali

iniezione digiTale

avviamenTo eleTTrico

lubrificazione lubrificazione forzaTa, carTer umido

trasMissioneTrasmissione 6-speed

Trasmissione finale caTena sigillaTa

rapporTo di Trasmissione 1.627 (83/51)

rapporTi: 1a 2.600 (39/15)rapporTi: 2a 1.950 (39/20)rapporTi: 3a 1.600 (24/15)rapporTi: 4a 1.389 (25/18)rapporTi: 5a 1.238 (26/21)rapporTi: 6a 1.136 (25/22)rapporTo di Trasmissione finale 2.800 (43/15)frizione mulTi-disco umida, manuale

telaioTipo di Telaio alluminio Twin-Tube

angolo di inclinazione del cannoTTo di sTerzo /avancorsa 24.5˚ / 103 mm

corsa ruoTa anTeriore 120 mm

corsa ruoTa posTeriore 135 mm

pneumaTico anTeriore 120/70zr17m/c (58w)pneumaTico posTeriore 190/50zr17m/c (73w)

angolazione dello sTerzo sinisTra/desTra 31˚ / 31˚

sospensionisospensione anTeriore forcella upside-down da 41 mm con smorzamenTo in esTensione conTinuo e regolazione precarico della molla

sospensione posTeriore bacK-linK orizzonTale, a gas, con smorzamenTo in esTensione conTinuo e regolazione precarico

Frenifreno anTeriore doppio disco semi-floaTTanTe 300 mm a peTali

pompa e pinze radiali, 4-pisToncini opposTi

freno posTeriore disco singolo 250 mm a peTali, singolo pisToncino

DiMensionidimensioni (l x l x a) 2,095 mm x 805 mm x 1,085 mm

inTerasse 1,440 mm

alTezza da Terra 140 mm

alTezza della sella 815 mm

capaciTà serbaToio 15.0 liTres

peso 218 Kg / 221 Kg (abs)

prestazionimassima poTenza 101.5 Kw 138 ps / 9,600 rpm

coppia massima 110 nm 11.2 Kgf-m / 7,800 rpm

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Caratteristiche Tecniche

MT

cardi

daspirazione

s

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UUna delle città preferite dagli addetti ai lavori del mondo SBK sembra essere Brno che, alla sola citazione, è capace di accendere gli sguardi di chi ne parla e di strappare pure qualche sorrisetto.Sarà un circuito particolarmente competitivo, pensavamo ingenuamente noi ma, approfondendo il discorso, scopriamo che ad interessare non sono solo le bellezze artistiche e paesaggistiche di una delle città principali della Repubblica Ceca, ma le meravigliose ragazze che

nel week end di gara affollano il paddock!In ogni caso Brno val bene una visita che, solitamente, parte dal Castello di Špilberk, ovvero un carcere della famiglia asburgica di epoca settecentesca noto per aver tenuto prigioniero Silvio Pellico: patriota, scrittore e poeta italiano che qui scrisse ‘Le mie prigioni’. Il Castello sorge su una bassa collina ai piedi della quale si sviluppa la città. La visita dell’ edificio, risalente al XIII secolo, parte da un primo cortile che

Un viaggio nella Repubblica Ceca fra natura, storia e Superbike! By Luca De Palma

Affascinante Brno

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conduce dapprima ad una sala gotica, poi ad una cappella e, infine, alle cosiddette ‘prigioni leggere’ che ospitarono, per l’appunto, Silvio Pellico, Piero Maroncelli e molti altri carbonari italiani. Di seguito si accede a un secondo livello sotterraneo dove si trovano le “prigioni pesanti”, note anche come casematte, che si sviluppano su ben tre livelli. A quello intermedio venne rinchiusa la contessa Filangieri nel 1816. Qui, il governo italiano, ha fatto apporre delle lapidi per

ricordare tutti i nomi dei patrioti che furono vittime di questa tortura. Ai piedi dello Spilberk, in direzione opposta all’attuale città vecchia, si dipana il centro più antico laddove sorge la chiesa dell’Assunzione della Vergine, probabilmente la più bella della città. Al suo interno è custodito un dipinto su legno di una Madonna nera risalente al XIII secolo. Da segnalare che proprio qui, nel monastero annesso alla chiesa, Gregor Mendel condusse

Affascinante Brno

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i suoi studi sull’ereditarietà che lo portarono ad essere tutt’oggi considerato come uno dei precursori della moderna genetica.Rimandendo in tema di chiese vi consigliamo una visita alla Cattedrale dei SS Pietro e Paolo che, sviluppandosi sulla collina di Petrov, consente un’ottima visuale sull’intera città. In stile prevalentemente neogotico, la Cattedrale presenta, all’interno, un arredo ricco e barocco con molte sculture fra cui spiccano le statue dei santi Cirillo e Metodio.Scendendo dalla collina, come non visitare il centro storico di Brno che si sviluppa prevalentemente intorno a Piazza della Libertà (Nàmestí Svobody) dove un tempo si svolgeva il

mercato e da dove si dipartono le principali strade che a raggiera attraversano tutta la città. Al centro della piazza si erge la colonna della peste e il Palazzo Schwarz oltre che la curiosa Casa dei Quattro Mamlas sulla quale campeggiano alcune bizzarre figure dall’espressione contratta nell’atto di sostenere la casa e, contemporaneamente, reggersi i pantaloni! Per chi si trova nei paraggi consigliamo di fare un salto al Municipio Nuovo, ossia quello che un tempo era un monastero domenicano e ora sede del sindaco e del consiglio municipale.Altri due capolavori architettonici di epoca moderna sono Villa Tugendhat dell’architetto tedesco Mies Van Der Rohe, riconosciuta, nel 2002, Patrimonio dell’Umanità

i suoi studi sull’ereditarietà mercato e da dove si dipartono

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da parte dell’Unesco, e il Palazzo di Klein. Oltre a questi edifici, segnaliamo la fontana Parnas del XVII secolo, opera di Von Erlach, e non molto distante, anche il teatro Reduta (dove si esibì anche Mozart) e il Palazzo barocco Dietrchstein.Brno, seconda città della Repubblica Ceca per estensione con quasi 400.000 abitanti, è sede di diverse università, dei più alti tribunali e di altre autorità importanti, oltre che centro commerciale, imprenditoriale, culturale, sportivo e di ricerca.Il periodo migliore per visitare Brno è compreso tra i mesi di Maggio e Settembre quando le temperature non sono troppo elevate e consentono di passeggiare per le vie della città senza soffrire troppo il caldo, ma anche fra gli affascinanti boschi che la circondano e che offrono notevoli spunti per i turisti o per chi ama andare in bicicletta.Un’ occasione per visitare Brno la offre il Mondiale di Superbike in programma per il week end del 10 luglio con voli in partenza dall’Italia offerti da svariate compagnie aeree.Il circuito è situato a Kyvalka nel bel mezzo di alcune colline boscose che distano circa 16km dalla città di Brno e a 2 km dall’autostrada D1 Praga-Brno.

Per informAzioni sUl circUito: www.brno-circuit.com

informAzioni sUllA città di Brno: http://www.brno.cz/

noleggio AUto:Alimex - Airport brno - turAnytel. +420 543 248 755 cArent - belohorskA 46, brnotel. +420 548 141 414 www.cArent.cz czechocAr - krizkovskeho 47, brno - tel. +420 543 14 11 77

tAxi:blAhA - tel. +420 603 708 810

HosPitAls:trAumAtologicAl hospitAlponAvkA 6, brnotel. +420 532 260 111

Hotels:holidAy inn krizkovskeho 20, brno - tel. +420 543 122 111 hotel voronez - krizkovskeho 488 - tel. +420 543 142 030 pArkhotel - veslArskA 250, brnotel. +420 543 236 350 myslivnA - nAd pisArkAmi 1, 602 200, brno - tel. +420 (0) 547 383 247

ristorAnti:vAloriA restAurAnt - bohunická 2 - tel. +420 543 250 462 ristorAnte riAlto - veveri 125, brno - tel. +420 541 235 035hAciendA mexicAnA - dobrovskeho 29, brno - tel. 541 24 06 85 Four roses - veveri 32, brnotel. +420 541 215 315 pizzeriA cipriAni - orlì 3, gAlerie g, brno - tel. +420 542 516 606 restAurAnt mAndArinpruchodni 1, brno - tel. +420 542 210 909pegAs - JAkubskA 4, brno - tel. +420 542 210 104

useful infoFIM WORLD CHAMPIONSHIP

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useful infoFIM WORLD CHAMPIONSHIP

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SSirmione, ore 23, una tv accesa all’interno di un pub affollato: “Questi giorni saranno segnati da numerosi temporali soprattutto sulla zona del lago di Garda” il meteorologo in tv ha appena previsto il peggior week end della stagione ed ecco che puntuale, come un orologio svizzero, un amico mi lancia il guanto di sfida. «Scommetto una birra che non arrivi a Torbole con

questo tempo!» Ecco lo sapevo...non sarei dovuto uscire questa sera. La ragione mi suggerisce di rinunciare pensando a tutti i rischi che potrei incontrare, ma guardo il mio casco appoggiato sul bancone del pub, a pochi centimetri da noi, e sento già il cuore che scalpita e pregusta l’avventura. “Accetto!” dico all’improvviso “Partiamo alle 9!”

Un viaggio rischioso tra Sirmione a Torbole By Marco Marcello Bina

La Scommessa

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Il giorno seguente ci svegliamo di buon ora e inforchiamo le nostre moto. Il cielo è nerissimo, ma per fortuna non piove seppur il vento freddo profumi d’acqua. Decidiamo di fermarci per una veloce colazione nei pressi del Castello Scaligero del XIII secolo. Conosciuto anche come Rocca di Sirmione e, come narra una leggenda, sede della tragedia tra Ebengardo e Arice. Inizia a

piovere, così saliamo in sella e con cautela ci dirigiamo verso Peschiera del Garda attraverso la SR11. Ed ecco che incontriamo Peschiera tra tuoni e fulmini. Città murata, con possenti bastioni a guardia delle acque, come a voler rivelare il suo passato di fortezza, in periodo romano, della zona meridionale del Garda e delle strade che da qui passavano. A due chilometri da Peschiera

La Scommessa

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ci imbattiamo nel più grande parco divertimenti Italiano: Gardaland e a dir la verità, al solo passaggio ci sentiamo un pò bambini! Continuiamo in direzione Lazise sulla SR249, che fiancheggia la sponda destra del Garda, e la pioggia si fa sempre più incessante...osservo il mio compagno di viaggio e spero di trovare dei segnali di resa, ma anche lui fa lo stesso e sorrido divertito dietro a un casco grondante d’acqua. Arriviamo a Lazise e sono letteralmente rapito dal lago. Onde bluastre e nere che si infrangono sulla riva

in prossimità delle mura merlate del castello. Uno spettacolo affascinante! Appena superato Bardolino la pioggia ci da tregua e seppur il cielo sia sempre plumbeo, riusciamo a gustarci la strada sinuosa che ci porta a Punta San Virgilio. Luogo dove il possente Monte Baldo addolcisce le sue asprezze e ammantandosi di verde si tuffa nel lago. Ispirato dalle caratteristiche del luogo mi lascio trasportare e tra una piega e l’altra mi tornano in mente le parole di Carlo V che guardando il lago di Garda disse: “Questo è un bel sito ed è poco considerato”.

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Come dargli torto!? E’ un posto incantevole con tutte queste curve ricamate tra acqua e monti!! Dopo una ventina di minuti tra pieghe e curve raccordate con la precisione di due chirurghi, ci troviamo a Mala Silex, ovvero Malcesine. Sarà stato il nome o la sfortuna e piombiamo in una tempesta apocalittica! Siamo “costretti” a guidare su strade allagate e l’acqua arriva quasi ai mozzi delle nostre ruote. Decidiamo di

procedere quasi a passo d’uomo per non sfidare oltremodo la sorte. Siamo distrutti e zuppi d’acqua, ma abbiamo ancora l’occhio brillante di chi sa di star compiendo un’impresa! Superiamo Navene, tra mille difficoltà di aderenza, e improvvisamente la pioggia cessa. Entriamo in Trentino Alto Adige e la natura ci dà il benvenuto con un arcobaleno da spezzare il fiato! E’ un segno...e guardandoci arrotondiamo le nostre traiettorie man mano che l’asfalto si asciuga. I sorrisi sono talmente intensi da rimanere quasi impressi attraverso i nostri

caschi e ci troviamo con questa euforia a Torbole. Il regno del windsurf, grazie ai suoi venti e alla sua straordinaria posizione tra le montagne trentine. Vediamo centinaia di windsurfers intenti a domare le loro tavole tra le acque del lago e rimaniamo sbalorditi dalla loro destrezza per almeno una mezz’ora. Parcheggiamo le moto sul lungo lago e ci togliamo i caschi. “Ehi, mi devi una birra!”

ROAD BOOKSirmionePrendere la Sr11 in direzione PeSchiera del GardaPeSchiera del GardaimmetterSi nella Sr249 in direzione torboletorboleFine itinerario

DOVE MANGIARE E DORMIRESirmioneVecchia luGanaVia Verona 71, tel. 030919012.un locale che ha fatto la storia della ristorazione gardesana, ospitato in quella che un tempo era la stazione di posta per il cambio dei cavalli. elegante e raffinato l’arredamento,eccezionali il menù e i vini

torbolelido bluVia foci del sarca 1, tel. 0464505180.affacciato sulla spiaggia, l’hotel lido blu è ottimo per chi vuole far vacanze attive: piscina coperta, scuola di surf, mountain-bikes per i clienti, ha una buona cucina ed è dotato di ogni comfort.

useful info

Come dargli torto!? E’ un posto incantevole con tutte queste curve ricamate tra acqua e monti!! Dopo una ventina di minuti tra pieghe e curve raccordate con la precisione di due chirurghi, ci troviamo a Mala Silex, ovvero Malcesine. Sarà stato il nome o la sfortuna e piombiamo in una tempesta in una tempesta apocalittica! Siamo “costretti” a guidare su strade allagate e l’acqua arriva quasi ai mozzi delle nostre ruote. Decidiamo di

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AGENDA

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AGENDA

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MUSICA

Pino Daniele e Eric Clapton

Sono già oltre 12.000 i biglietti venduti per il concerto-evento dell’anno che vedrà per la prima

volta insieme PINO DANIELE & ERIC CLAPTON sul palco dello Stadio “Simonetta Lamber-

ti” di Cava de’ Tirreni (Salerno).

I due grandi chitarristi, e allo stesso tempo due voci uniche, si esibiranno per raccogliere fondi

per migliorare l’assistenza clinica dei bambini malati di cancro del centro di Oncologia Pedia-

trica dell’Ospedale Pausilipon di Napoli, sostenendo e finanziando le attività dell’associazione

“Open Onlus”.

Quando: 24 giugno 2011

Dove: Stadio “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni (Salerno)

Biglietti: disponibili su LisTicket, Ticketone, Go2 e Greenticket.

Info: Tel. 089.4688156 – 081.7611221 - 081 7284523

MUSICA

Pino Scotto Live

Il più rocker tra i rockers italiani sarà in concerto il 24 giugno al Spininrock di Spinim-

becco (Vr), il 25 al IV Open Fire Festival di Gaggiano (Mi) e il 30 al Bevi e Godi Festival

a Sorbolo (Pr). Tre date del suo lunghissimo tour estivo che lo vedrà protagonistala per

tutta la penisola.

Quando/Dove: 24 giugno 2011 Spinimbecco (Vr)

25 giugno 2011 Gaggiano (Mi)

30 giugno 2011 Sorbolo (Pr)

Info: www.pinoscotto.it

EVENTISonisphere Festival 2011 Evento da non perdere per tutti gli amanti del Rock! Il

25 giugno e il 26 giugno l’errante “Sonisphere Festival” si

fermerà a Imola, presso l’autodromo Enzo e Dino Fer-

rari per due giorni di musica Over Decibel. Saliranno

sul palco numerose band tra cui: Slipknot, Iron Mai-

den, Motorhead, Rob Zombie, Papa Roach, Apocalyp-

tica, Guano Apes, Sum41, Linkin Park, e tante altre. Le

migliori bands del pianeta riunite sullo stesso palco!Quando: 25-26 giugno 2011 Dove: Autodromo Enzo e Dino Ferrari - Via Fratelli Rosselli, 2 Imola (Bo)

Info: http://it.sonispherefestivals.com/

EVENTIDucati Diavel Tour 2011Ducati mette a disposizione di tutti gli appassionati, la

possibilità di provare su strada il nuovissimo Diavel,

ma anche la Multistrada 1200, Hypermotard 796,

Hypermotard 1100 EVO e il Monster 796.Il truck del Diavel Tour, partito a metà marzo, toc-

cherà alcune principali località d’Italia per un in-tero week end, dalle 9 alle 18, a disposizione di tutti gli amanti del bicilindrico!Quando/Dove: tutte le informazioni disponibili sul sito www.ducati.it

Il più rocker tra i rockers italiani sarà in concerto il 24 giugno al Spininrock di Spinim

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AGENDA

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EVENTISonisphere Festival 2011 Evento da non perdere per tutti gli amanti del Rock! Il

25 giugno e il 26 giugno l’errante “Sonisphere Festival” si

fermerà a Imola, presso l’autodromo Enzo e Dino Fer-

rari per due giorni di musica Over Decibel. Saliranno

sul palco numerose band tra cui: Slipknot, Iron Mai-

den, Motorhead, Rob Zombie, Papa Roach, Apocalyp-

tica, Guano Apes, Sum41, Linkin Park, e tante altre. Le

migliori bands del pianeta riunite sullo stesso palco!Quando: 25-26 giugno 2011 Dove: Autodromo Enzo e Dino Ferrari - Via Fratelli Rosselli, 2 Imola (Bo)

Info: http://it.sonispherefestivals.com/

EVENTIDucati Diavel Tour 2011Ducati mette a disposizione di tutti gli appassionati, la possibi-

lità di provare su strada il nuovissimo Diavel, ma anche la Mul-

tistrada 1200, Hypermotard 796, Hypermotard 1100 EVO e il

Monster 796.Il truck del Diavel Tour, partito a metà marzo, toccherà alcune

principali località d’Italia per un intero week end, dalle 9 alle 18,

a disposizione di tutti gli amanti del bicilindrico!Quando/Dove: tutte le informazioni disponibili sul sito www.ducati.it

Autodromo Enzo e Dino Ferrari - Via Fratelli Rosselli, 2 Imola (Bo)