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Vercelli, luglio 2018 - Anno 91° - N°7/8 Mensile dell’Unione Interprovinciale degli Agricoltori di Vercelli e Biella Partecipare per il cambiamento Devo innanzi tutto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla nostra assemblea elettiva e mi hanno riconfermato alla presi- denza per altri tre anni. I produttori si scambiano opinioni al mer- cato, nei bar di paese, sui social, anche parlando male e criticando i sindacati, ma quando è ora di confrontarsi, di discutere in assemblea o in consiglio, niente. Bisogna partecipare! Criticare o ipotizzare solu- zioni dal divano di casa è molto più sempli- ce che “cercare” di combinare qualcosa di concreto. Bisogna confrontarsi con il mon- do esterno, Industria, Organizzazioni, Isti- tuzioni che hanno una loro linea. Occorre però anche un cambiamento di mentalità dei Risicoltori. Il CVR (Consorzio Vendi- ta Risone, la nostra cooperativa di vendita associata) opera sul mercato, con risultati non sempre corrispondenti alle aspettative dei produttori, ma solo quando riusciremo a concentrare l’offerta, saremo in grado NOI di proporre un contratto all’indu- stria trattando ad armi pari e solo allora si alzeranno anche i prezzi”. Quella della concentrazione del prodotto è l’unica soluzione che viene valutata nei vari consessi regionali, nazionali ed europei. Anche sulle assicurazioni si potrebbe fare e risparmiare molto di più se ognuno non fosse convinto di riuscire, da solo, a spunta- re prezzi e condizioni migliori. Invece sem- bra che i problemi della categoria debbano essere risolti, a turno, dalla Clausola, dal nuovo Ministro, dal Governo giallo verde, dall’Assessorato regionale, per non parlare dell’Ente Risi, ovvero dagli altri. È quindi evidente che i produttori dovreb- bero affrontare un grande cambiamen- to nella mentalità e nella propensione all’aggregazione. Poi è chiaro che, nonostante tutto, si conti- nuerà a lavorare per la Clausola, per la re- ciprocità delle regole e delle condizioni di lavoro con i Paesi del sudest asiatico, si con- tinuerà a discutere con i Ministeri dell’agri- coltura e della sanità sui fitofarmaci, sempre nel rispetto dell’ambiente, si continuerà a confrontarci con la Regione per il PSR e per i pagamenti della PAC . In questi giorni si sta discutendo sulla nuova PAC 2020/2027: nonostante tutti riconosca- no il valore del cibo e delle derrate alimen- tari che produciamo, il mondo agricolo sarà, probabilmente, il più penalizzato. L’ultima “chicca” è la volontà della Commissione di abbassare il tetto del “capping”, il valore massimo che una azienda può incassare dal- la Comunità. Vorrebbero portarlo a 60.000 euro. Confagricoltura e di conseguenza Confagricoltura Vercelli e Biella sono in prima linea per evitare questo scempio che massacrerebbe la maggior parte delle nostre aziende. Ma siamo soli in questa battaglia, visto che altri Sindacati nazionali, a livello Europeo sostengono questa proposta. Come del resto sostengono l’abolizione del glifo- sate e di altre molecole, senza per questo aver mai comunicato ai propri Soci queste decisioni. Ricordo ai Soci che l’ufficio di presidenza dell’Unione è sempre aperto e comunque vi do appuntamento alla prossi- ma assemblea che organizzeremo, sperando che quello che verrà deciso sia la volontà di tutti e soprattutto siano le linee guida da seguire in futuro. Per ora Vi auguro buone vacanze e soprat- tutto la speranza di un buon raccolto e una conseguente buona vendita.. Concentrata, associata, di gruppo, comunque insieme. Giovanni Perinotti G iovanni Perinotti è stato confermato alla presidenza di Confagricoltura Vercelli e Biella. Risicoltore e presiden- te della Federazione Nazionale Riso di Confagricoltura, è al suo secondo man- dato. La conferma è giunta dal Consiglio Direttivo di Confagricoltura Vercelli e Biella, riunitosi a Vercelli lo scorso 22 giugno. Giovanni Perinotti vanta una lunga militanza sindacale all’interno di Confagricoltura: è stato presidente della Sezione di Vercelli dell’ANGA e presi- dente del Consorzio di difesa Vercelli Due, per poi succedere, nel 2015, a Pao- lo Carrà, alla presidenza dell’Unione. E’ stato altresì Sindaco di Lignana, comune ove è sita la sua azienda agricola ad indi- rizzo risicolo ed è presidente della Fede- razione Nazionale Riso di Confagricolo- tura. Sarà affiancato dai vicepresidenti: Carlo Zaccaria, di Salussola, Maurizio Baldo, cerealicoltore di Borgo Vercelli e Renato Delsignore, Vicepresidente vica- rio, di Crescentino. Giovanni Perinotti, confermato alla presidenza di Confagricoltura Vercelli e Biella

Mensile dell’Unione Interprovinciale degli Agricoltori di ... · tari che produciamo, il mondo agricolo sarà, probabilmente, il più penalizzato. L’ultima “chicca” è la

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Vercelli, luglio 2018 - Anno 91° - N°7/8

Mensile dell’Unione Interprovinciale degli Agricoltori di Vercelli e Biella

Partecipare per il cambiamentoDevo innanzi tutto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla nostra assemblea elettiva e mi hanno riconfermato alla presi-denza per altri tre anni. I produttori si scambiano opinioni al mer-cato, nei bar di paese, sui social, anche parlando male e criticando i sindacati, ma quando è ora di confrontarsi, di discutere in assemblea o in consiglio, niente. Bisogna partecipare! Criticare o ipotizzare solu-zioni dal divano di casa è molto più sempli-ce che “cercare” di combinare qualcosa di concreto. Bisogna confrontarsi con il mon-do esterno, Industria, Organizzazioni, Isti-tuzioni che hanno una loro linea. Occorre però anche un cambiamento di mentalità dei Risicoltori. Il CVR (Consorzio Vendi-ta Risone, la nostra cooperativa di vendita

associata) opera sul mercato, con risultati non sempre corrispondenti alle aspettative dei produttori, ma solo quando riusciremo a concentrare l’offerta, saremo in grado NOI di proporre un contratto all’indu-stria trattando ad armi pari e solo allora si alzeranno anche i prezzi”.Quella della concentrazione del prodotto è l’unica soluzione che viene valutata nei vari consessi regionali, nazionali ed europei. Anche sulle assicurazioni si potrebbe fare e risparmiare molto di più se ognuno non fosse convinto di riuscire, da solo, a spunta-re prezzi e condizioni migliori. Invece sem-bra che i problemi della categoria debbano essere risolti, a turno, dalla Clausola, dal nuovo Ministro, dal Governo giallo verde, dall’Assessorato regionale, per non parlare dell’Ente Risi, ovvero dagli altri. È quindi evidente che i produttori dovreb-bero affrontare un grande cambiamen-to nella mentalità e nella propensione all’aggregazione. Poi è chiaro che, nonostante tutto, si conti-nuerà a lavorare per la Clausola, per la re-ciprocità delle regole e delle condizioni di lavoro con i Paesi del sudest asiatico, si con-tinuerà a discutere con i Ministeri dell’agri-coltura e della sanità sui fitofarmaci, sempre nel rispetto dell’ambiente, si continuerà a confrontarci con la Regione per il PSR e per i pagamenti della PAC .

In questi giorni si sta discutendo sulla nuova PAC 2020/2027: nonostante tutti riconosca-no il valore del cibo e delle derrate alimen-tari che produciamo, il mondo agricolo sarà, probabilmente, il più penalizzato. L’ultima “chicca” è la volontà della Commissione di abbassare il tetto del “capping”, il valore massimo che una azienda può incassare dal-la Comunità. Vorrebbero portarlo a 60.000 euro. Confagricoltura e di conseguenza Confagricoltura Vercelli e Biella sono in prima linea per evitare questo scempio che massacrerebbe la maggior parte delle nostre aziende. Ma siamo soli in questa battaglia, visto che altri Sindacati nazionali, a livello Europeo sostengono questa proposta. Come del resto sostengono l’abolizione del glifo-sate e di altre molecole, senza per questo aver mai comunicato ai propri Soci queste decisioni. Ricordo ai Soci che l’ufficio di presidenza dell’Unione è sempre aperto e comunque vi do appuntamento alla prossi-ma assemblea che organizzeremo, sperando che quello che verrà deciso sia la volontà di tutti e soprattutto siano le linee guida da seguire in futuro. Per ora Vi auguro buone vacanze e soprat-tutto la speranza di un buon raccolto e una conseguente buona vendita.. Concentrata, associata, di gruppo, comunque insieme.

Giovanni Perinotti

Giovanni Perinotti è stato confermato alla presidenza di Confagricoltura

Vercelli e Biella. Risicoltore e presiden-te della Federazione Nazionale Riso di Confagricoltura, è al suo secondo man-dato. La conferma è giunta dal Consiglio Direttivo di Confagricoltura Vercelli e Biella, riunitosi a Vercelli lo scorso 22 giugno. Giovanni Perinotti vanta una lunga militanza sindacale all’interno di Confagricoltura: è stato presidente della Sezione di Vercelli dell’ANGA e presi-dente del Consorzio di difesa Vercelli Due, per poi succedere, nel 2015, a Pao-lo Carrà, alla presidenza dell’Unione. E’ stato altresì Sindaco di Lignana, comune ove è sita la sua azienda agricola ad indi-rizzo risicolo ed è presidente della Fede-razione Nazionale Riso di Confagricolo-tura. Sarà affiancato dai vicepresidenti: Carlo Zaccaria, di Salussola, Maurizio Baldo, cerealicoltore di Borgo Vercelli e Renato Delsignore, Vicepresidente vica-rio, di Crescentino.

Giovanni Perinotti, confermato alla presidenza di Confagricoltura Vercelli e Biella

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La polizza assicurativa agevolata collet-tiva (tramite il Condifesa) deve essere conforme ai requisiti di rischio assicura-bile definiti nel Piano Assicurativo Na-zionale approvato con Decreto Ministe-riale numero 28405 del 6 novembre 2017 del Mipaaf.

Inoltre il viticoltore deve possedere il re-quisito di Agricoltore in attività.Al fine di accedere all’agevolazione oc-corre presentare la Domanda di Sostegno sul SIAN entro il termine del 10 agosto 2018.

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Il contributo massimo per l’agevolazioneè pari al 65% della spesa massima

Via i carburanti dalla fatturazione elettronicaLe cessioni di carburanti per trattori agricoli e forestali rientrano nella pro-roga al 1 gennaio 2019 dell’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica, obbligo previsto dall’ulti-ma legge di bilancio 2018.Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate in risposta ad appositi quesiti proposti da Confagricoltura.Confagricoltura Vercelli e Biella ha accolto positivamente la nota dell’A-genzia secondo la quale le cessioni per carburanti agricoli e forestali fos-sero esclusi per il momento da tale obbligo.L’obbligo di fatturazione elettroni-ca riguarda infatti tutte le cessioni di benzina e gasolio, effettuate tra sog-getti passivi d’imposta destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori per uso autotrazione.Sono la tipologia di carburante ed il suo utilizzo ad imporre l’obbligo di fatturazione elettronica, ne sono quin-di escluse le cessioni di benzina e ga-solio diversi da quelli destinati all’uso in motori per autotrazione, ossia, di-versi da quelli impiegati nei veicoli che circolano normalmente su strada.Viene così sciolto ogni dubbio sull’in-clusione tra le cessioni aventi diritto alla proroga al 1 gennaio 2019 proprio per quelle di carburanti ad uso agri-

colo.Benzina e gasolio destinati ad essere utilizzati per veicoli agricoli di varia tipologia (tra cui i trattori agricoli e forestali, nonché, in generale, le mac-

L’Agenzia delle Entrate ha confermato la proroga fino al 31/12/2018 per benzina e gasolio agricoli

Assicurazione uva da vino, campagna 2018Per accedere ai sostegni economici, i viticoltori devono presentare le domande entro il 10 agosto di quest’anno

Con la circolare numero 48942 del 8/6/2018 AGEA, quale Organismo pa-gatore, ha diffuso le Istruzioni operative per l’accesso agli aiuti comunitari per l’assicurazione dell’uva da vino per il raccolto 2018. A partire dal 2015 la copertura assicu-rativa agevolata dei rischi agricoli è ef-fettuata nell’ambito della Misura 17.1 - Gestione del rischio – del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale (PSRN) così come previsto dal Regolamento Unione Europea numero 1305/2013 - risorse FE-ASR, e nell’ambito del Programma na-zionale di sostegno del settore vitivini-colo ai sensi del Reg. (UE) n. 1308/2013 (OCM vino – risorse FEAGA).Ai fini di accedere al sostegno per l’as-sicurazione del raccolto 2018 i viticolto-ri devono aggiornare il Piano colturale aziendale e il PAI (Piano assicurativo individuale).

chine individuate nell’articolo 57 del codice della strada) devono quindi ri-tenersi esclusi dall’applicazione delle nuove disposizioni sulla fatturazione elettronica.

Il contributo massimo ammesso è pari al 65% della spesa massima ammessa, determinata come il minor valore tra la spesa premi sostenuta dal certificato di polizza e quella parametrata. Inoltre la spesa premi viene verificata in base alle superfici assicurate, le quantità assicurate ed i prezzi unitari dei prodotti assicurati. E se del caso, riproporzionata.Da quest’anno debutta la certificazione antimafia che fino al 31/12/2018 deve essere richiesta qualora l’importo del contributo sia superiore a 25 mila euro. A decorrere dal 1° gennaio 2019 il va-lore limite scenderà a 5.000 euro (salvo auspicate modifiche).A tal fine occorrerà presentare all’Orga-nismo pagatore la dichiarazione sosti-tutiva di notorietà attestante l’iscrizione alla CCIAA e la dichiarazione sostitutiva di notorietà per i familiari conviventi.

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Confagricoltura esprime soddisfazione per l’inclusione della città di Ivrea nei siti Unesco. Si tratta di un grande risul-tato che premia il lavoro di Adriano Oli-vetti e che va oltre l’aspetto prettamente industriale della città, privilegiandone il valore sociale. Confagricoltura ricorda l’impegno di Olivetti per il territorio e la sua idea di sviluppo della comunità an-che attraverso l’agricoltura, per esempio stimolando la nascita nel 1953 della Can-tina della Serra a Piverone, specializzata nella produzione di Erbaluce di Caluso e Canavese Rosso, tuttora associata a Con-fagricoltura. Geograficamente si trova nel Canavese, ma confina con il Biellese ed il Vercellese, associando piccoli viticoltori delle tre province, che senza di essa lasce-rebbero i vigneti all’incolto.Situata tra Torino e la Valle d’Aosta, Ivrea è la capitale del Canavese, territorio che può contare su numerose attrazioni pae-saggistiche, in particolare i laghi di Vive-rone, che interessa il Biellese, e Candia,

l’anfiteatro morenico della Serra, oltre ai vigneti a pergola di Erbaluce di Caluso. Merita ricordare che tra i luoghi Patrimoni dell’Umanità figurano anche due impor-tanti siti della zona: le Palafitte del lago di Viverone (dal 2011) e il Sacro Monte di Belmonte, nel Biellese, (dal 2003).

E, scendendo verso sud/est, troviamo le risaie del biellese e del vercellese, un unicum paesaggistico da salvaguardare e tutelare, patrimonio della biodiversità. Un paesaggio di risaie interrotte solo da cascine, piccoli canali di irrigazione, qual-che albero e dal volo degli aironi. Il terri-torio raggiunge la sua massima espressio-ne paesaggistica nel periodo primaverile

grazie allo spettacolare allagamento delle risaie, un vero “mare a quadretti”, arric-chito dallo sfondo delle Alpi e dal Monte Rosa, che da lontano fa cornice.Un patrimonio naturale, costruito e di-feso con il lavoro dell’uomo nei secoli, unico in Europa per estensione e carat-teristiche. Dove si coltiva il 50% del riso Made in Italy. Quindi, una realtà non solo economica che si regge sulla capacità di imprenditori e imprenditrici, consorzi ir-rigui, ai quali viene riconosciuto il ruolo di sentinelle dell’ambiente. Costruita nei secoli, a partire dai monaci che dissodaro-no le terre paludose, oggi la risaia italiana è un esempio di trasformazione e bonifica senza eguali nel mondo. Un equilibra-tore dell’assetto idrogeologico, che non disperde acqua, ma la riutilizza più volte alimentando le falde, prima di rilasciarla definitivamente ai fiumi e al mare. La ri-saia, spugna naturale che evita anche allu-vioni e disastri, oggi è gestita con sguardo attento all’ecosistema ambientale.

Soddisfazione per il risultato ottenuto. Tante le eccellenze: dalle attrazioni paesaggistiche alla Serra e i vigneti

Il Canavese Patrimonio dell’Unesco

scita delle piante.“L’agricoltura può avere un ruolo im-portante in questa ‘lotta’ - commenta Confagricoltura - purché sia messa nelle condizioni di mettere in atto, al più pre-sto, azioni di mitigazione ed adattamen-to, attraverso l’utilizzo di nuove tecnolo-gie, come l’uso di coltivazioni di specie che hanno minor necessità di acqua, che tollerano la salinità, attraverso l’utiliz-zo di nuove tecnologie come la precision farming, l’agricoltura conservativa e si-stemi integrati di colture, allevamenti e

La sfida del clima che cambia, importanti le nuove tecnologieL’agricoltura può avere un ruolo determinante, purchè venga messa nelle giuste condizioni di operare

“Il degrado del suolo, la perdita di bio-diversità e i cambiamenti climatici sono tre facce diverse di un’unica sfida mon-diale”. Lo evidenzia Confagricoltura. Il degrado del suolo mette a repentaglio il benessere di almeno 3,2 miliardi di persone, con costi che superano il 10% del prodotto lordo globale annuo, senza contare la conseguente perdita di biodi-versità ed i pericoli per la sicurezza ali-mentare.Se al degrado del suolo si aggiungono i problemi strettamente correlati ai cam-biamenti climatici, tra poco più di tre decenni, circa 4 miliardi di persone vi-vranno in aree aride. E recenti studi già stimano flussi migratori che interesse-ranno circa 700 milioni di persone. In ambito agricolo, entro il 2050 la com-binazione del degrado del suolo e dei cambiamenti climatici ridurrà i raccolti globali in media del 10% e fino al 50% in alcune regioni. E la desertificazione ri-guarda anche il nostro Paese. Con il 21% della superficie a rischio, di cui il 41% al Sud, l’Italia è lo Stato che in Europa risente di più dei cambiamenti climatici. Fenomeni che portano ad una perdita di fertilità del terreno, con minor presenza di nutrienti e di vita microbiologica, con la conseguenza di rendere difficile la cre-

silvicoltura”.Una delle principali sfide è quella di ri-portare nel terreno la sostanza organica. Per tale motivo, ad avviso di Confagri-coltura, occorre lanciare un ambizioso progetto dedicato al suolo per il reintegro della sostanza organica, utilizzando in modo razionale i biofertilizzanti esistenti nel territorio, a partire dagli effluenti zo-otecnici, al digestato prodotto dagli im-pianti agricoli di biogas, al compost, ecc. e, dove possibile, applicare sempre più le tecniche di semina diretta.

Ora meritano attenzione anchele nostre risaie

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Riparte BRUMA, il monitoraggio della presenza di spore di Pyricularia orizae, il fungo conosciuto anche come “bruso-ne”, nelle risaie piemontesi. Anche quest’anno l’Ente Nazionale Risi coordinerà il progetto promosso da un gruppo di enti piemontesi nelle province di Novara e Vercelli.Si tratta di una iniziativa sempre solle-citata da Confagricoltura per fornire un immediato ed utile aiuto alle aziende risicole e ai tecnici che le seguono per posizionare al meglio i trattamenti fungi-cidi contro questa avversità fungina.Le attività di controllo e monitoraggi sono iniziate lo scorso 18 giugno.Come ogni anno, viene diffuso un bol-lettino bisettimanale che è possibile consultare sul sito dell’Ente Nazionale Risi (www.enterisi.it) e diffuso anche tramite SMS ed email. Anche Confagricoltura Vercelli e Biella provvede ad avvisare i propri soci inse-rendo il bollettino nell’ambito della pro-pria NEWS inviata per email. Il monitoraggio è volto ad individuare dove e quando si verificano le condizio-ni che aumentano il rischio di infezione da brusone, attraverso una rete di capta-spore che misura la presenza di spore di Pyricularia oryzae nell’aria. Il fungo provoca il “brusone fogliare” (a fine giugno-luglio) ed il “mal del collo” (agosto). La comparsa e la diffusione delle infezioni sono fenomeni di non semplice previsione, essendo variamen-te correlabili a: inoculo infettivo aereo; condizioni meteorologiche; resistenza varietale; caratteristiche pedologiche e territoriali; pratiche agronomiche. Grazie ad un team di esperti in grado di affrontare questa problematica con un approccio metodologico integrato sarà

possibile offrire un adeguato ed affida-bile supporto decisionale a tecnici e ri-sicoltori per la protezione del riso dalla malattia. Questo grazie ad indicazioni che vanno a guidare il risicoltore nello scegliere il momento più idoneo per lo svolgimento dei trattamenti fungicidi.Ente Nazionale Risi, oltre a far parte e coordinare il pool di esperti responsa-bili della stesura del bollettino, realizza campi sentinella seminati con varietà a diverso grado di suscettibilità al brusone tipiche del territorio novarese e vercelle-se. Questi campi, localizzati nel raggio d’azione dei 6 captaspore (ma ad una distanza tale da non influenzarne le mi-surazioni), consistono in appezzamenti in cui non vengono eseguiti i normali trattamenti fungicidi. Ogni 3 giorni, i tecnici dell’Ente svolge-ranno rilievi approfonditi nei campi sen-tinella per individuare e quantificare le

eventuali manifestazioni di sintomi della malattia. Tali sintomi, convertiti in valori di una apposita scala, saranno incrociati con i valori relativi alla presenza di spore otte-nuti dall’analisi al microscopio dei nastri del captaspore ed all’indice di rischio po-tenziale d’infezione ottenuto dalla simu-lazione del modello. Questi tre parametri concorrono a quan-tificare i valori di segnalazione di rischio emessi con il bollettino.Il bollettino consiste in valori di rischio infezione da brusone suddivisi per zona di rilevamento da 0 a 3 e le postazioni di monitoraggio sono Olcenengo (VC), San Giacomo Vercellese (VC), Trino Vercel-lese (VC), Terdobbiate (NO), Nibbia (NO), Cameriano (NO). I bollettini saranno emessi dal 18 giugno al 10 agosto ogni lunedì e giovedì; l’ul-timo bollettino sarà emesso il 17 agosto.

Importanti indicazioni che consentono al risicoltore di scegliere il momento migliore per il trattamento fungicida

Monitoraggio Brusone in risaia

Riso arricchito per prevenire l’invecchiamentoDa quest’anno si procederà con la produzione di riso con aggiunta dei minerali selenio e iodio

Dalle risaie vercellesi arriva sulla tavola un riso potenziato con selenio e iodio, ri-tenuti fondamentali per la loro funzione antiossidante, per prevenire le patologie croniche legate all’invecchiamento. È stato battezzato “6 +” e lo hanno spe-rimentato tra Vettignè, nella tenuta Com-menda della famiglia Ceresa, e Villarboit nell’azienda che fa capo alla famiglia del professor Rondanelli, direttore scientifi-co della Fondazione Policlinico di Mon-za. L’aggiunta dei due minerali avviene

per via fogliare, quindi l’arricchimento avviene per via naturale, lontana da qual-siasi manipolazione genetica, con la di-stribuzione dei fertilizzanti nella fase di maturazione, possibilmente nelle prime ore del mattino, quando la pianta rag-giunge il massimo punto di assorbimento.I test sono stati avviati in laboratorio nel 2013 da Mariangela Rondanelli, pro-fessore associato in Scienze e tecniche dietetiche applicate alla facoltà di Me-dicina e Chirurgia dell’Università degli

Studi di Pavia, e portati in campo l’anno successivo. L’idea, ora, è stata brevettata, e da quest’anno si procederà con la produzio-ne. Per il momento al riso “6 +” sono stati dedicati 12 ettari della varietà Volano. “L’innovazione dell’arricchimento in se-lenio e iodio - sottolinea Rondanelli - può essere adottata per qualsiasi varietà, e va ad accentuare un carattere ben noto al consumatore che da sempre vede nel riso un prodotto utile alla salute”.

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Il Mipaaf, quale Autorità di Gestione del PSRN 2014-2020, ha approvato con Decreto del 26/6/2018 il 7° elenco di do-mande di sostegno risultate ammissibili, per la richiesta del contributo pubblico sull’assicurazione agevolata (Misura 17.1 - Gestione del Rischio) - campagna 2015. Con questo elenco salgono a 132 mila le domande approvate per un con-tributo pubblico complessivo da erogare di 179 milioni di euro. Le aziende comprese nell’elenco potran-no quindi presentare, tramite il proprio CAA, le relative domande di pagamento. Per la campagna 2017 sono state pre-

sentate nei giorni scorsi le Domande di Sostegno, mentre per la campagna 2016 proseguono da parte di AGEA/SIAN le attività di controllo ed elaborazione delle Domande di sostegno. Se le attività per la campagna 2015 si stanno avviando alla conclusione, resta-no ancora le incognite per quelle succes-sive, a causa dei vari intoppi informatici che ancora ostacolano il regolare perfe-zionamento ed inoltro delle domande, a partire dalla predisposizione di Piani As-sicurativi Individuali (PAI) e per la cui soluzione è attivamente impegnato tutto il sistema consortile.

132.000 domande approvate per la richiesta del contributo pubblico sull’assicurazione agevolata

Proseguono i pagamenti AGEA

A seguito dell’Assemblea dei soci svoltasi il 15 giugno scorso, è sta-

to rinnovato il Consiglio di Ammini-strazione del Consorzio Interprovin-ciale per la difesa delle colture agrarie dalle avversità atmosferiche “Vercelli Due”, organismo consortile costitui-to nel 1983 ad iniziativa dell’Unione Agricoltori di Vercelli, per il triennio 2018-2020. Venerdì 22 giugno, quin-di il Consiglio di Amministrazione ha provveduto alla nomina del Presidente e del Vicepresidente. Alla Presidenza è stato confermato Riccardo Garrio-ne, legale rappresentante dell’azienda Coppo & Garrione s.s. con sede in Trino (Vercelli) ad indirizzo risicolo ed energetico (biogas), e alla Vicepre-sidenza è stato nominato Maurizio Baldo, conduttore di un’azienda ad indirizzo risicolo e cerealicolo in co-mune di Borgo Vercelli.

Riccardo Garrione confermato alla presidenza del Condifesa Vercelli Due

Il Condifesa Vercelli Due ricorda ai soci che il Consiglio di Amministra-

zione nella seduta del 22 giugno 2018 ha deliberato di confermare la data del 31 agosto 2018 per il pagamento, da parte dei Soci, del saldo del contributo consortile ed assicurativo 2017. Ciò al fine di non gravare sul bilan-cio 2018 per interessi passivi ed oneri collegati ed in vista dell’ indispensa-bile accesso al credito bancario per il pagamento delle polizze 2018 alle Compagnie assicuratrici. Nei prossimi giorni I soci riceveran-no una specifica comunicazione con i conteggi relativi affinchè possano provvedere al pagamento.

Al 31 agosto 2018 il saldo 2017CHIUSURA UFFICI CONDIFESA

A Chivasso l’Assemblea PensionatiIl Consiglio Direttivo di ANPA Con-fagricoltura Piemonte, ha deliberato che il prossimo incontro regionale dei pensionati si terrà sabato 6 ottobre presso la tenuta Cerello (Chivasso) e sarà organizzato da ANPA Torino.Nel corso della giornata si svolgerà un convegno sui temi legati a un corretto

invecchiamento delle persone.Il programma e i dettagli organizza-tivi saranno diffusi successivamente, non appena comunicatici da Confa-gricoltura Torino. Sarà cura di ANPA Vercelli organizzare la partecipazione dei soci pensionati di Vercelli e Biella all’evento.

Orari:Lunedì e mercoledì dalle ore 08.00 alle ore 13.00 dalle ore 14.00 alle ore 17.00Martedì e giovedì dalle ore 08.00 alle ore 13.00 pomeriggio chiusiVenerdì dalle ore 08.00 alle ore 13.30 pomeriggio chiusi

Chiusura estiva:Da lunedì 13 AGOSTO a martedì 21 AGOSTO 2018.SI RIAPRE mercoledì 22 AGOSTO 2018.

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Nella tarda serata di ieri 19 giugno 2018 è stato siglato, presso Palazzo della Val-le, sede di Confagricoltura, l’accordo di rinnovo del CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti per il quadriennio 2018-2021, scaduto il 31 dicembre 2017.Ne da l’annuncio Massimiliano Gian-santi, presidente di Confagricoltura, sottolineando “il senso di responsabili-tà che ha qualificato l’intera trattativa da parte della nostra Organizzazione, nonostante le difficoltà che, a livello ge-nerale, stanno caratterizzando l’attuale fase economica”.L’intesa è arrivata al termine di un nego-ziato serrato, durato oltre sei mesi, e nel corso del quale non sono mancati mo-menti di tensione e di aspra conflittualità, sfociati anche nello stato di agitazione da parte dei sindacati e nella proclamazione di uno sciopero (15 giugno 2018), poi rientrato.

Soddisfazione è stata dunque espressa dal presidente dell’Organizzazione dei datori di lavoro agricolo “per la chiu-sura di un importante contratto che in-teressa oltre 200.000 imprese e più di 1 milione di lavoratori”. “Le imprese hanno fatto la loro parte - continua Giansanti - nonostante la per-durante congiuntura economica nega-tiva, le incertezze sulla futura politica agricola comune, il quadro ancora in divenire delle politiche economiche del nuovo Governo”. L’aumento retributivo previsto è del 2,9 per cento ed è ripartito in due tranche. Si tratta di un aumento sostanzialmente in linea con gli indicatori di riferimento, che cerca di mediare l’esigenza di salva-guardare il potere di acquisto dei lavora-tori con quella di prevedere un costo del lavoro sostenibile per l’impresa.Tra le novità più significative si segnala

l’ampliamento della sfera di applicazio-ne del CCNL - che è stato esteso anche alle imprese che esercitano attività di frangitura delle olive in via esclusiva (frantoi) e alle imprese di coltivazione idroponiche - e l’introduzione di una maggiore flessibilità nella distribuzione dell’orario settimanale di lavoro, anche attraverso un sensibile ampliamento del-le causali che possono determinare l’in-terruzione dell’attività lavorativa.L’accordo - che rappresenta un’ulteriore dimostrazione delle buone relazioni sin-dacali che caratterizzano il settore agri-colo - si qualifica anche per una specifica intesa sulla rappresentanza delle orga-nizzazioni sindacali legittimate a sotto-scrivere la contrattazione collettiva per gli operai agricoli e florovivaisti, anche al fine di limitare il rischio di contratti “pirata” sottoscritti da soggetti privi di reale rappresentatività.

Maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro e intesa sulle regole per la rappresentanza sindacale

Rinnovato il CCNL operai agricoli e florovivaisti

Accordi in deroga ex art. 45, un importante chiarimentoL’efficacia degli accordi in deroga alle norme vigenti in materia di “Patti Agra-ri” è garantita, secondo il testo origina-rio dell’articolo 45 della legge numero 203/1982, dall’assistenza dei contraenti da parte “delle rispettive Organizzazio-ni Professionali Agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale, tra-mite le loro organizzazioni provincia-li…”. L’elemento relativo all’assistenza nel-la contrattazione in deroga e cioè se la norma in esame richieda, per la validità degli accordi derogativi, l’intervento di due distinte organizzazioni ovvero, al

contrario, se sia sufficiente una sola or-ganizzazione in grado di rappresentare entrambi i contraenti e di garantire la tutela di contrapposti interessi, è stato affrontato e risolto attraverso un con-solidato principio giurisprudenziale e dottrinario che ha previsto quanto di se-guito: per la validità di accordi agrari in deroga alle disposizioni imperative della legge numero 203/1982 “non si richie-de che l’assistenza sia prestata da due Organizzazioni, ma soltanto che l’unico organismo professionale che presta tale assistenza sia articolato in sezioni o set-tori distinti per categorie professionali”.

Pertanto, è corretto interpretare il sud-detto disposto nel senso che “viene rico-nosciuta la validità di quegli accordi in deroga stipulati con l’assistenza di un’u-nica Organizzazione, purché essa sia articolata in distinti sindacati (leggasi Proprietari e Affittuari) che garantisca-no la tutela di interessi contrapposti”.Ne consegue che contratti in deroga sti-pulati con una unica organizzazione non strutturata in distinti sindacati, ancorchè sottoscritti per assistenza da due persone diverse (es, direttore e funzionario addet-to) non soddisfano i requisiti dell’artico-lo 45 della legge 203/82.

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“I voucher sono uno strumento uti-le per l’agricoltura e devono essere reintrodotti”. Lo afferma il presidente della Confagricoltura Massimiliano Giansanti a proposito del dibatti-to in corso in questi giorni che vede coinvolti numerose forze politiche ed esponenti del governo, tra cui il mini-stro delle Politiche agricole Centinaio.“L’eliminazione dei voucher in agri-coltura è stata una scelta frettolosa e non adeguatamente ponderata – con-tinua il presidente Giansanti -. E lo strumento che è stato introdotto in loro sostituzione (contratto di presta-zione occasionale) non può certo esse-

re considerato una valida alternativa, a causa di una serie di limitazioni e vincoli che ne restringono fortemente il campo di applicazione, soprattutto nel settore agricolo”.In agricoltura l’esigenza di svolgere prestazioni meramente occasionali ed accessorie è concreta e tutt’altro che infrequente. Non a caso i voucher sono stati spe-rimentati nel 2008 proprio nel settore primario, con la vendemmia. E se si valutano i dati INPS in modo sereno e distaccato, si scopre che l’a-gricoltura è uno dei settori produttivi dove il lavoro accessorio è stato uti-lizzato in modo equilibrato, senza ec-cessi.“Nel periodo in cui hanno trovato applicazione i voucher (2008-2016) il lavoro dipendente in agricoltura, nonostante la crisi economica che non ha certo risparmiato il settore prima-rio, ha sostanzialmente tenuto - ag-giunge il presidente Giansanti - e in alcuni anni ha fatto registrare addi-rittura un incremento degli occupati. Non è intervenuta dunque alcuna de-strutturazione del lavoro dipendente.”Confagricoltura auspica quindi che in sede di conversione del decreto Digni-tà i voucher vengano ripristinati, an-che al fine di garantire una maggiore trasparenza nel lavoro agricolo occa-sionale.

In agricoltura il lavoro occasionale è un’esigenza frequente. Inoltre è sempre stato gestito in modo equilibrato

Lavoro, Giansanti: i voucher vanno ripristinati

Bonus verde per i lavori in giardinoI chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla nuova detrazione Irpef

È una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nel 2018 per i seguenti interven-ti:• sistemazione a verde di aree scoperte

private di edifici esistenti, unità immo-biliari, pertinenze o recinzioni, impian-ti di irrigazione e realizzazione pozzi, intesi quali interventi straordinari che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino/area.

• realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensi-vo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.Il pagamento delle spese deve avvenire

attraverso strumenti che consentono la tracciabilità delle operazioni (per esempio, bonifico bancario o postale).Può beneficiare della detrazione chi pos-siede o detiene, sulla base di un titolo ido-neo, l’immobile oggetto degli interventi e che ha sostenuto le relative spese.La detrazione massima è di 1.800 euro per immobile (36% di 5.000).Il bonus verde spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. In questo caso, ha diritto alla de-trazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente ver-sata al condominio entro i termini di pre-sentazione della dichiarazione dei redditi.

Prosegue l’attività di consulenza fornita alle aziende agricole asso-

ciate tramite uno specifico Sportello Tecnico inerente alle tematiche di sicurezza aziendale, prevenzione in-cendi e catasto secondo le normative vigenti con le ultime indicazioni in-trodotte:

• Sicurezza Adempimenti richiesti secondo

la tipologia di azienda agricola ri-guardo Documento di Valutazione Rischi, corsi di formazione tito-lari attività e dipendenti, requisiti macchine, impianti ed attrezzature secondo D.Lgs. 81/2008, D.Lgs. 106/2009 e s.m.i.

• Prevenzione incendi Indicazioni e valutazioni in merito

alla prevenzione incendi secondo il D.P.R. 151/2011 che identifica le at-tività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco alcune delle quali pre-senti nelle aziende agricole come ad esempio impianti di essiccazio-ne e stoccaggio cereali, depositi di prodotti petroliferi superiori a 6 m³, depositi di GPL, ricovero mezzi con superficie superiore ai 300 m².

• Catasto Frazionamenti, accatastamenti e

variazioni catastali come ad esem-pio lo scorporo dalla rendita se precedentemente accatastati nelle pratiche DOCFA di macchinari, attrezzature ed impianti funzionali allo specifico processo produttivo come gli essiccatoi a seguito delle specifiche introdotte nella Legge n. 208/2015 e successivamente nella CM n. 2/E/2016.

Si ricorda che l’attività informativa dello Sportello Sicurezza è svolta da un professionista convenzionato (Ing. Emanuele Barile) presente in Asso-ciazione (normalmente al martedì mattina previo preavviso telefonico) e che è a disposizione degli Associati per consulenza e preventivi.

Per info ed appuntamenti: [email protected] - Tel. 0161 250831 - 335 5494436

Sportello tecnico consulenza aziende agricole

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A Pollone il 3 luglio 2018 è mancata

Ida Fortina anni 86

Ex giudice di pace e socia fondatrice dell’Associazione Femminile Agri-cola. A tutta la famiglia Saviolo e in particolare alla figlia Alessandra, al figlio Giovanni Saviolo - consigliere della nostra Associazione nonché Pre-sidente del Consorzio Vendita Riso-ne - associato di Olcenengo Cascina Castellone, giungano le più sentite condoglianze di Confagricoltura Ver-celli e Biella, del Consorzio Vendita Risone, del Condifesa Vercelli Due e dell’Associazione Donne & Riso .

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A Chivasso il 4 luglio 2018 è mancata

Claudina Tambussi ved. Calcagnodi anni 87

Al figlio Giorgio Calcagno - nostro associato di Fontanetto Po - giungano le più sentite condoglianze di Confa-gricoltura Vercelli Biella e dell’ANPA Pensionati Confagricoltura di Vercelli e Biella.

LUTTI

Mensile di informazione tecnica ed economicadell’Unione Interprovinciale degli Agricoltoridi Vercelli e Biella.

Anno 91° - N°7/8 - Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Vercelli in data 23/03/1966 n° 7.Testata in comodato all’Editore FINAGRI S.r.l. - C.F. 01260690027 [email protected]

Direzione e amministrazione: Piazza Zumaglini, 14 - 13100 Vercelli. Tel. 0161 250831 - 259388. Fax 0161 56231 - [email protected]

Direttore responsabile: Paolo Guttardi

Impostazione Grafica: LCV - Case Sparse, 202 - Zona A - 13100 Vercelli.

Termina il riposodei terreniÈ terminato lo scorso 30 giugno il perio-do del “riposo” dei terreni a seminativo, così come previsto dalla normativa sul Greening. Il decreto ministeriale nume-ro 5604 del 2 ottobre 2017 aveva infatti ridotto il periodo in cui il terreno deve essere lasciato a riposo, da otto a sei mesi continuativi e precisamente dal 1° gen-naio al 30 giugno dell’anno di domanda. Dal 1° luglio quindi gli agricoltori pos-sono iniziare a coltivare/preparare il ter-reno per la coltura successiva. Sui terreni a riposo, ricorda Confagri-coltura, durante il periodo vincolato è vietato l’utilizzo di prodotti fitosanitari. Analogo divieto vale per le colture azo-tofissatrici, inserite in domanda PAC come aree ecologiche (EFA). In questo caso però la durata del divieto di utilizzo dei fitofarmaci coincide con il naturale ciclo vegetativo della coltura che, nel caso delle specie annuali, va dal-la semina alla raccolta.

La pubblicazione dei piccoli annun-ci nella rubrica “Compro / Vendo” su L’AGRICOLTORE è comple-tamente gratuita per gli Associati dell’Unione Agricoltori. Ogni annuncio verrà pubblicato tre volte, automaticamente, salvo comunicazione di disdetta da parte del diretto interessato.

Per informazioni rivolgersi alla Se-greteria dell’Unione Agricoltori in Vercelli - Piazza Zumaglini n. 14 - tel. 0161 250831 fax 0161 56231 E-mail: [email protected]

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Vendesi girello CARPO trainato. Condizioni pari al nuovo - Omologa-to. Sono fornite anche ruote in gom-ma. Essiccatoio OMIA da 200q in buone condizioni - completo di moto-ri elettrici, un elevatore, fornella, pu-litore, bruciatore. Quadro elettrico da rifare. Smontaggio e trasporto a cura dell’acquirente. Prezzo 3.000€ non trattabili. CLAAS Commandor 116 in buone condizioni - 2200 ore lavoro circa. Telefonare al n° 339 7722792

COMPRO/VENDO

AVVISOChiusura estiva:Gli UFFICI di Confagricoltura Vercelli e Biella resteranno CHIUSI nella festività del Santo Patrono MERCOLEDÌ 1 AGOSTO 2018 e per chiusura estiva DA LUNEDÌ 13 AGOSTO 2018 A MARTEDÌ 21 AGOSTO 2018.

Si riapre MERCOLEDÌ 22 agosto 2018.

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Confagricoltura è intervenuta con una nota presso la Regione Pie-

monte in merito all’applicazione del PSR. Motivo del contendere la ne-cessità di individuare risorse finan-ziarie aggiuntive al fine di consentire lo scorrimento della graduatoria del Bando 2016 sull’operazione 4.1.2 del PSR, la quale, come noto finanzia gli investimenti effettuati nelle aziende agricole dai giovani imprenditori un-der 40. Molti di questi giovani, inse-diatasi da poco nelle aziende, hanno effettuato gli investimenti confidando nel sostegno pubblico. Confagricoltura al riguardo suggeri-sce di recuperare i fondi, attraverso opportune modifiche alle tabelle fi-nanziarie del PSR, dalle misure che non hanno raccolto un sufficiente in-teresse da parte degli agricoltori, o ad-dirittura non sono ancora state aperte e quindi, con ogni probabilità, le rela-tive dotazioni finanziarie non potran-no più essere utilizzate nell’attuale programmazione 2014-2020.

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Con una altra nota Confagricoltura ha chiesto alla Regione Piemonte di ride-finire la rigidità delle norme applicative dell’azione 10.1.3/3 “Tecniche di agri-coltura conservativa - apporto di matrici organiche” del PSR 2014-2020 renden-do più praticabile ed agronomicamente utile l’adesione e l’impegno delle nostre aziende risicole verso le misure agroam-bientali. In particolare è stata segnalata la difficoltà che le aziende risicole in-contrano nel rispettare la data dell’11 no-vembre imposta dalla Regione Piemonte in sede di modalità applicative dell’azio-ne 10.1.3/3 per far rientrare l’operazione di distribuzione delle matrici organiche in risaia nell’una o nell’altra annualità di impegno, a seconda che essa avvenga prima o dopo tale data.Confagricoltura in particolare segnala che l’obbligo di distribuire la matrice or-ganica dopo l’11 novembre va incontro a

difficoltà per le condizioni meteorologi-che avverse che rendono difficoltosa la distribuzione, in conseguenza delle con-dizioni dei terreni che non consentono l’entrata in risaia dei mezzi agro mecca-nici; inoltre, ne verrebbe compromessa anche l’efficacia agronomica (causa dila-vamento) della matrice organica, in ter-mini di miglioramento della fertilità del terreno e quindi di apporto dei nutrienti alla coltura che segue. Come è successo in quest’ultimo biennio (2016 e 2017), sarebbe infatti dal punto di vista agro-nomico più favorevole una distribuzione anticipata, appena terminata la coltura del riso, e quindi entro la prima decade di ottobre, ossia in condizioni climatiche più favorevoli alla distribuzione con i mezzi meccanici e dove l’interramento e conseguentemente la degradazione della matrice organica distribuita in campo sa-rebbe ottimale.

Confagricoltura segnala il problema del compost. Le scadenze attuali sono soggette a difficoltà meteorologiche

Rendere praticabili le misure agroambientaliPSR, scorrimento delle graduatorie cercasi

Enti bilaterali per la sicurezza del lavoroGli EB inoltre monitorano le dinamiche di mercato e promuovono incontri tra domanda ed offerta di lavoro

Sono ormai numerose le province nel-le quali le organizzazioni agricole ed i sindacati del lavoratori agricoli hanno dato vita agli EB: Enti bilaterali. Tra queste anche Vercelli e Biella sta provvedendo alla trasformazione del proprio CIMIAV in Ente Bilaterale. Questi sono l’evoluzione delle Casse extralegem, i cui compiti previsti dai contratti provinciali di lavoro sono strettamente limitati a fornire ai lavo-ratori le integrazioni per l’assistenza malattia ed infortuni.

Gli EB invece hanno tra i loro scopi anche quello di promuovere iniziative per migliorare la sicurezza dei lavora-tori agricoli e florovivaistici. Oltre a questo gli Enti Bilaterali hanno l’obiettivo di osservare e monitorare le dinamiche e le tendenze del mercato del lavoro agricolo e florovivaistico, svolgere iniziative per promuovere l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro e promuovere ed incentivare misure per migliorare la prevenzione nei luoghi di lavoro per la tutela del-

la salute e la sicurezza dei lavoratori agricoli e florovivaistici. In questo ambito di attività interviene anche nel-la gestione del RLST (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territo-riale), in attuazione del decreto legi-slativo 81 del 2008, laddove l’azien-da agricola non possa o non ritenga di avere il Rappresentante aziendale. Confagricoltura ricorda che questa fi-gura è obbligatoria e il designato deve aver frequentato un apposito corso di formazione della durata di 32 ore.

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“Rilancio degli investimenti, aggrega-zione dell’offerta, diffusione delle in-novazioni. Solo un piano organico di crescita sostenibile e duratura, che per-metta di competere sui mercati in ogni parte del mondo, può garantire un futu-ro all’agricoltura italiana”. Apre così il presidente di Confagricoltura, Massi-miliano Giansanti, l’assemblea 2018 “Coltiviamo l’Italia”, che quest’anno si svolge a Bruxelles. Una scelta sindacale convinta, per affermare l’attaccamento dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli all’Unione Europea, ai suoi va-lori, ai suoi principi, alla sua lunga storia di pace e benessere.“Per realizzare il nostro progetto - con-tinua Giansanti - abbiamo bisogno di un’Europa forte, coesa e solidale. Capa-ce di promuovere uno sviluppo duraturo e sostenibile. Sotto il profilo economico, sociale e ambientale. Invece, l’Unione Europea vive una fase di grandi difficol-tà”. L’impatto delle migrazioni ha scosso la solidarietà tra gli Stati membri, per-ché manca una protezione efficace delle frontiere esterne. Non è stato raggiunto l’accordo sulle condizioni che dovreb-bero regolare il periodo transitorio dopo l’uscita del Regno Unito. E tra i problemi che restano da risolvere c’è anche quello della tutela delle indica-zioni geografiche e di qualità dei prodotti agricoli sul mercato britannico.Come sostiene il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, l’Eu-ro è irreversibile, ma la “governance” dell’Eurozona resta ancora inadeguata. E l’austerità fine a se stessa non può esse-re la terapia valida in tutte le circostanze. Una ricetta che sta generando disomoge-neità nello sviluppo economico dei Paesi e disuguaglianze sociali insostenibili. È necessario un salto di qualità, perchè

“una maggiore e migliore diffusione dell’innovazione digitale potrebbe con-tribuire al salto di qualità che i cittadi-ni chiedono - dice nella sua relazione il presidente Giansanti -. Superare la logi-ca della tecnologia come strumento di controllo ed entrare nel mondo del sup-porto alle imprese, per conoscere tem-pestivamente gli andamenti dei mercati, per orientare le scelte aziendali e dei go-verni, per programmare le produzioni”.Il presidente di Confagricoltura è quindi passato alle proposte che la Commissio-ne europea ha presentato, il 2 maggio scorso, sul quadro finanziario dell’Unio-ne per il periodo 2021-2027.“È stata di fatto prospettata una ridu-zione dei fondi destinati all’agricoltura italiani di poco inferiore ai 3 miliardi di euro a prezzi correnti nell’intero periodo - spiega il presidente -. Per i programmi di sviluppo rurale, sempre a prezzi cor-renti, il taglio proposto supera il 15 per cento. La nostra proposta è di far salire la capacità di spesa del bilancio della UE, almeno fino al livello indicato dal Parlamento europeo”.

Assemblea Confagricoltura a Bruxelles. I temi: riforma della PAC, Brexit, dazi, politica monetaria e flussi migratori

L’agricoltura ha bisogno di un’Europa forte

La Commissione ha anche previsto di fis-sare un massimale per l’erogazione degli aiuti diretti alle imprese di maggiore di-mensione: il cosiddetto “plafonamento”. E di introdurre, inoltre, un meccanismo di riduzione dei pagamenti in relazione alla superficie aziendale, la “degressivi-tà”. Ovvero di ridurre gli aiuti alle im-prese che producono per il mercato, che assumono più manodopera, che sono più aperte alle innovazioni, togliendo molto a un numero estremamente ridotto, met-tendone a rischio la competitività, per redistribuire poco, pochissimo, a molti. La riforma della PAC deve essere neces-sariamente inquadrata anche nel contesto della crisi in atto nel sistema multilatera-le di regolazione del commercio interna-zionale.“Stiamo assistendo – evidenzia Gian-santi - al ritorno dei dazi e delle contro-misure di ritorsione su base bilaterale. Un processo che può alterare i normali flussi commerciali. Anche a danno dei consumatori, perché il costo per l’ali-mentazione può salire”.Per il presidente di Confagricoltura la crisi che stiamo attraversando è il risul-tato di un processo di globalizzazione che è avanzato troppo in fretta e senza un adeguato assetto di regole. “Non possia-mo - dice - continuare a mettere in com-petizione prodotti ottenuti con metodi di produzione diversi in termini di sicurez-za alimentare, protezione dell’ambiente e tutele sociali”.“Non stiamo chiedendo di essere posti al riparo dalla libera concorrenza – con-clude Giansanti -. Stiamo sollecitando la tutela di un modello sociale, economico, di conservazione delle risorse naturali che unisce gli interessi dei consumatori, degli agricoltori, dei cittadini. Dell’inte-ra collettività”.