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MANGIOCANDO NOI, L’ORTO E LA CUCINA Strategie di insegnamento “particolari” in una scuola “alternativa” La classe IV A della Scuola Primaria “Davide Rubinowicz” di Monza in collaborazione con il CSEp “Ardigò” presenta…

MANGIOCANDO NOI, L’ORTO E LA CUCINA Strategie di insegnamento “particolari” in una scuola “alternativa” La classe IV A della Scuola Primaria “Davide Rubinowicz”

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MANGIOCANDO NOI, L’ORTO E LA CUCINA

Strategie di insegnamento “particolari” in una scuola “alternativa”

La classe IV A della Scuola Primaria “Davide Rubinowicz” di Monzain collaborazione conil CSEp “Ardigò” presenta…

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A Monza è nato il progetto CSEp: Strutture Socio-Educative inserite all’interno delle scuole primarie che accolgono alunni gravi e gravissimi e affiancano la scuola nel processo educativo.

Quindi… in una scuola “speciale” come la nostra, occorrono strategie “speciali” di insegnamento.Il laboratorio di attività concrete è la modalità privilegiata di inclusione tra i due mondi diversi che coesistono.

In una attività di laboratorio è possibile coniugare i bisogni diversi dei vari alunni: bisogni di attività manipolative e pratiche degli alunni disabili, bisogni di attività culturali per i loro compagni, bisogno di stare insieme per tutti. In più, se a lavorare sono piccoli gruppi di 4 o 5 alunni, si chiacchiera, ci si può raccontare, sipuò capire attraverso semplici storie di vita quotidiana che in fondo siamo tutti uguali.

Se qualcosa accomuna tutti, questo è l’atto del nutrirsi. Si fa cultura: ci si racconta perchéstiamo cucinando quel cibo preciso. Poi lo si porta a casa, spiegando cosa si è fatto e perché: la cultura circola…

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LABORATORIO DI CUCINA GELATINA DI ARANCE

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Per prima cosa, facciamo la spesa

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Tornati a scuola, tagliamole arance

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Poi le spremiamo

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Ora pesiamo lo zucchero e la pectina

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… facciamo bollire il succo, lo zucchero e la pectina

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Mettiamo la gelatina nei vasetti

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Prepariamo le decorazioni

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Abbelliamo il nostro prodotto

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Eccoci con la nostra gelatina di arance

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…pronta per essere portata a casa e gustata!

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LABORAT’ORTO

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Per prima cosa, prepariamo le scatole con la terra e i sassi colorati per dividere i tipi di piantine

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Piantiamo i semi in vasetti creativi…

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Trapiantiamo le piantine cheabbiamo accudito con amore

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Diventati esperti ci cimentiamoanche con la serra

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Poi prepariamo schede per ognispecie e rielaboriamo il percorso fatto

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Lasciamo che il tempo e la natura facciano il propriocorso…

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…aspettiamo…

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E finalmente mettiamo le piantine in un orto vero!

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Ora, se vuoi rivedere il nostro lavoro spiegato in modo più creativo, puoi guardare il nostro videoclip, realizzato dagli alunni ispirandosi a una melodia popolare , collegandoti al link:

http://youtu.be/ldk8L7s61gM

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Vuoi la nostra ricetta?

Vuoi conoscere la programmazione

del Laborat’orto?

Vuoi conoscere la programmazione del laboratorio di cucina?

Vuoi altre idee per i laboratori di cucina?

GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Se vuoi saperne di piu’…

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    RICETTA PER UNA DELIZIOSA GELATINA DI ARANCE

INGREDIENTIg 750 succo di aranciag 400 zucchero1 bustina di pectinaProcedimentoSpremere le arance (ne serviranno una decina)Pesare lo zucchero e aggiungere il contenuto della busta di pectina.Mescolare bene il succo delle arance con lo zucchero e il gelificante.Mettere tutto in una pentola, portare a ebollizione e far bollire per 5’.Mettere nei vasetti e completare con l’etichetta, il cappellino e la dedica

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PROGRAMMAZIONE “LABORATORIO DI MARMELLATE”FINALITA’L’educazione alimentare si presenta in questo quadro da una parte come strumento per la presa di coscienza di sé, della propria fisiologia e dell’insieme delle proprie esigenze; in secondo luogo, l’educazione apre alla consapevolezza delle dimensioni sociali, economiche e culturali dell’esperienza del cibo, della sua mancanza, dei suoi significati e delle sue tradizioni. La tavola, la mensa, il banchetto, il pasto condiviso indicano momenti di relazione umana che fondano la società, custodiscono le tradizioni, consolidano le comunità.  L’essere umano, come ogni animale, sperimenta la fame e la sete. (dal sito Expo).

Un laboratorio concreto di cucina unisce in un solo gesto le diversità, permette di superare le barriere, dà soddisfazione immediata, permette di conseguire in modo trasversale obiettivi educativi e didattici. In più, quando gli alunni portano a casa il prodotto finito, raccontano cosa hanno fatto e perché: in altre parole, fanno cultura.  OBIETTIVI PER GLI ALUNNI DELLA CLASSEOperare concretamente con le misure di peso e capacitàConcretizzare una sequenza da tradurre in un testo regolativoSperimentare come la diversità non sia sempre un limiteSperimentare un modo diverso di consumare la frutta

OBIETTIVI PER L’ALUNNO DVA Condividere l’adulto con gli altri compagni;Sostenere i tempi d’attesa richiesti;Prestare attenzione al mondo circostante;Mantenere un comportamento adeguato al contesto e alle richiesteAttuare il lavoro proposto, ripetendo due o tre azioni nella giusta sequenza TEMPI E MODIA piccoli gruppi con l’insegnante di sostegnoPER L’ALUNNO DVAProgettazione (pensare a quello che serve, scrivere la lista, comprarlo)Organizzazione, (riporre gli ingredienti, preparare l’ambiente con il materiale necessario)Attuazione (il più possibile in autonomia, spiegando in prima persona ai vari gruppi di compagni le fasi del lavoro)Riflessione (descrizione scritta del lavoro sul quaderno, disegni e foto)VerbalizzazioneRestituzione (portare a casa la marmellata e raccontare, con l’aiuto di immagini, cosa si è fatto)   FASI DEL LAVORO DI LABORATORIOSpremere le arancePesare lo zucchero, unire la pectina e il succoPortare a ebollizione (con l’aiuto dell’insegnante) Mettere nei vasettiPreparare le etichettePreparare il cappellino del vasetto e il fioccoPreparare il cartellino 

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ALTRE IDEE PER LABORATORI DI CUCINA…

CULTURA (storia delle farine) Come si è nutrito l’uomo dalla sua comparsa sulla Terra fino ad oggi? L’essere umano, come ogni animale, sperimenta la fame e la sete. L’impulso al soddisfacimento del bisogno è l’origine dell’indomita creatività dell’essere umano nel cercare soluzioni. (dal sito Expo)Dalle erbe, alla scoperta dei cereali, alla loro coltivazione, alla loro trasformazione in farine adatte per essere cotte e mangiate:Farina di risoFarina di maisFarina di frumentoFarina di quinoaFarina di grano blu CULTURA E POPOLI E RELIGIONI (la cucina delle feste) Quali dolci sono tipici delle feste religiose di altre culture?  Laboratorio svolto durante la lezione di religione) In che modo le differenti culture influenzano e sono influenzate dai rituali di consumo del cibo?Incontro e dialogo tra le diverse identità culturali e sociali del mondo attraverso la loro tradizione alimentare. dietro ad ogni tradizione alimentare si cela una storia, un racconto, un mito che parla di popoli, di terre, di luoghi. (dal sito Expo)CinaIslam Ebraismo IL PIACERE DEL CIBO (focacce, pizze, biscotti) Laboratori svolti durante le lezioni di matematica e italiano (Misure matematiche, Testi regolativi) CUCINA REGIONALE ITALIANA (tutti i tipi di pasta: maltagliati, tagliatelle, pappardelle, orecchiette, farfalle, trofie…) dietro ad ogni tradizione alimentare si cela una storia, un racconto, un mito che parla di popoli, di terre, di luoghi. (dal sito Expo) (laboratori svolto durante le ore di geografia)

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PROGRAMMAZIONE “LABORAT' ORTO”

FINALITA’Coltivare un orto è il modo più semplice ed immediato per avvicinare il bambino alla natura e alla sensibilità ecologica, apre alla consapevolezza delle dimensioni sociali, economiche e culturali dell'essere umano: siamo persone che vivono in un ambiente che va rispettato e tutelato.In secondo luogo, è un'esperienza che sviluppa il senso di responsabilità: il seme si schiude, cresce e fiorisce solo se si è pazienti e costanti.  Inoltre, un laboratorio così concreto come l'orto unisce le diversità, permette di superare le barriere, dà soddisfazione immediata, permette di conseguire in modo trasversale obiettivi educativi e didattici. Quando gli alunni porteranno a casa il frutto delle loro cure e della loro attesa, sarà più facile che mangeranno le verdure che loro stessi hanno coltivato e racconteranno cosa hanno fatto e perché.  OBIETTIVI PER GLI ALUNNI DELLA CLASSEOsservare, analizzare e descrivere dei fenomeni naturaliComprendere la relazione tra la vita di un essere vivente (la pianta) e il suo ambienteConcretizzare una sequenza da tradurre in un testo regolativoSperimentare come la diversità non sia sempre un limiteSperimentare la possibilità dell'errore e della sconfitta

OBIETTIVI PER L’ALUNNO DVA Condividere l’adulto con gli altri compagni;Sostenere i tempi d’attesa richiesti;Prestare attenzione al mondo circostante;Mantenere un comportamento adeguato al contesto e alle richiesteAttuare il lavoro proposto, ripetendo due o tre azioni nella giusta sequenza TEMPI E MODIIN COLLABORAZIONE CON IL CSEP PER L’ALUNNO DVAA piccoli gruppi con l’insegnante di sostegno nel laboratorio del CSEp:Oggetto del lavoro ( scienze, attività logico-matematica )Progettazione (pensare a quello che serve , preparare il materiale)Organizzazione, ( preparare l’ambiente con gli strumenti necessari)Attuazione (il più possibile in autonomia, a turno, ognuno realizza una fase del lavoro; sperimentazione dell'attesa, rispetto e concentrazione sul lavoro dell'altro)Riflessione (discussione all'interno del gruppo del perché si è agito in un dato modo, stesura in piccoli gruppi della descrizione della pianta seminata, tramite l'uso di testi specifici)VerbalizzazioneRestituzione ( porto a casa le schede descriventi le piante, fotografie) FASI DEL LAVORO DI LABORATORIODecorare le scatole per il semenziarioRiempire le scatole con la ghiaia e la terraColorare di sassi per dividere il semenziario in areeSeminareInnaffiarePreparare le etichettePreparare dei vasetti di plasticaQuando la piantina è cresciuta, trapiantare nei vasettiA gruppi, usando un testo specifico, fissare le caratteristiche principali della piantaRealizzare l'orto in giardino

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SCUOLA PRIMARIA STATALE “DAVIDE RUBINOWICZ” CLASSE IV A

Insegnanti:Licia Brenna

Giovanna DieciduePina Mauro

Lucia TimponeEnza Zara

Educatrice del CSEp:Diana Loreto