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® MENSILE DI INFORMAZIONE SPORTIVA DISTRIBUITO GRATUITAMENTE ANNO V N° 42 / MARZO 2013 L’ORO DEL SALENTO Dopo il quarto posto all’Olimpiade di Londra, Daniele Greco sale sul gradino più alto del podio agli Europei di Göteborg Lecce Toma prepara lo sprint finale Serie D Nardò, permanenza affidata a Sgobba Eccellenza Galatina, salvezza vicina Gallipoli, speranze playoff Tricase: Mitri tenta il tutto e per tutto Promozione In attesa di Casarano–Ostuni Il quotidiano online che racconta gli avvenimenti sportivi del Salento www.colpoditaccoweb.it

L'oro del Salento

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Dopo il quarto posto all'Olimpiade di Londra, Daniele Greco sale sul gradino più alto del podio agli Europei di Goteborg

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®

MENSILE DI INFORMAZIONE SPORTIVA DISTRIBUITO GRATUITAMENTEANNO V N° 42 / MARZO 2013

L’ORO deL saLentOdopo il quarto posto all’Olimpiade di Londra, daniele Greco sale sul gradino più alto del podio agli europei di Göteborg

LecceToma prepara lo sprint finale

Serie DNardò, permanenza affidata a Sgobba

EccellenzaGalatina, salvezza vicina Gallipoli, speranze playoffTricase: Mitri tenta il tutto e per tutto

PromozioneIn attesa di Casarano–Ostuni

Il quotidiano online che raccontagli avvenimenti sportivi del Salentowww.colpoditaccoweb.it

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colPo di Tacco. il menSile del calcioSalenTino... e non Soloanno v nUmero 42 - marzo 2013chiuso in redazione il 31/03/2013

la testata è iscritta al n. 1008 del registro della Stampa del Tribunale di lecce,autorizzazione del 16/12/2008

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Hanno collaBoraToPierandrea Fanigliulo, Pier Luigi Giannachi Matteo La Viola, Roberto Martalò, Giulio Serafino Marco Tarsi, Giorgio Toma

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COPERTINA: DANIELE GRECO - www.fidal.it

Editoriale - L’oro di Göteborg e gli effimeri palcoscenici La maggior parte degli sportivi salentini tifano, discutono e litigano sulle vicende diJuve, Inter o Milan; si disperano per le sorti del Lecce e soffrono per Nardò, Galatina,Tricase e Maglie. Si sorride solo a Casarano. I rossoazzurri di Longo, vincitori dellacoppa Italia di categoria, conducono fin dal prologo, il campionato di Promozione.Ma il 2 marzo irrompe l’oro di Daniele Greco! Il suo salto triplo in Svezia entra, didiritto, nella storia dello sport italiano. L’immagine sul gradino più alto del podio, accompagnata dall’inno nazionale, resterà indelebile nella memoria degli sportivisalentini (con Galatone in testa) e non solo. Un successo che trae origine dalle sofferenze di Londra (podio mancato a causa dei crampi) per raggiungere l’apoteosidella gioia pura ed esaltante in quel di Goteborg. Un risultato che invita alla rifles-sione coloro i quali nel calcio dilettantistico sprecano il loro tempo, improvvisando dianno in anno. La mancata continuità fornisce, di fatto, solo delusioni. La giovinezza,intanto, fugge via amaramente e le regole a favore dei giovani calciatori produconosolo illusioni protagoniste in effimeri palcoscenici. E’ doveroso, tuttavia, l’applausoper la rappresentativa pugliese partecipante al Torneo delle Regioni in Sardegna. La squadra di mister Ferrante, eliminata in semifinale, ben figura alla manifestazione,raccogliendo gli elogi degli esperti. Tra i protagonisti i salentini Perlangeli, Prinari,Richella, Rizzo e Solidoro. Ai giovani salentini ed alle società calcistiche nostrane ricordiamo che l’unico leccese in serie A è Fabrizio Miccoli (34 anni a giugno!).Sarebbe ora, quindi, di cambiare registro ed intensificare qualitativamente il settoregiovanile. Il risultato del Torneo delle Regioni potrebbe essere un punto di partenza,ma cinque salentini sono davvero pochi. Ci vuole qualcosa in più! L’esempio non è ilricco calcio della TV, ma Daniele Greco! Il suo oro non è solo la sintesi tra il talento eil lavoro paziente e capillare, ma anche e, soprattutto, sacrificio e forza di volontà.Nell’atletica il migliore vince sempre. Nel calcio, purtroppo capita di frequente, che il migliore sia solo spettatore. (vincenzo congedo)

FarmaciaSaBaTo

P.zza alighieri, 28galaTina

Tel. 0836.561147

DANIELE GRECO4 L’oro di GöteborgLEGA PRO6 Un posto per tre 7 “Serve dare di più!”8 Lecce, gufare per credere!SERIE D9 Nardò, vita da GiordanoECCELLENZA

10 Gallipoli, Calabro va all-in11 Copertino, la meglio gioventù12 Galatina, la voglia di PrinariPROMOZIONE

13 Casarano, il faraone Margagliotti

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Una piacevole sorpresa attende i nostri clientiServizio di conSegna a domicilio - info: 328/7330069via giovanni Paolo ii, 35 - lecce (viale dello stadio)

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Salento LondraGöteborgil triplo salto diventatod’oro

DANIELE GRECODANIELE GRECO

Salento LondraGöteborgil triplo salto diventatod’oro

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E’ certamente lo sportivo salentinodel momento. Daniele Greco, 24anni appena compiuti, rappresentaciò che di meglio lo sport nostranoha da offrire. Appena lo scorso ago-sto alle Olimpiadi di Londra ha te-nuto incollati davanti ai teleschermigli sportivi di tutta Italia che acca-rezzavano, insieme a lui, il sogno didue azzurri sul podio olimpico.Podio poi conquistato, invece, solodall’altro azzurro Fabrizio Donato,che ha potuto festeggiare la meda-glia di bronzo. Ma la rivincita neiconfronti quel crampo, che nell’ul-timo salto delle Olimpiadi londi-nesi, ha tarpato le ali di gloria alnostro Daniele, è arrivata, pun-tuale, a Göteborg durante i cam-pionati europei indoor. In SveziaDaniele ha preso il volo: la sua mi-glior performance personale (17,70m.) gli consegna la medaglia d’oronel salto triplo. Quando qualche salentino diventafamoso, che sia per la musica, losport o il cinema, di solito tende alasciare la terra natìa per accasarsiin realtà metropolitane più vicinealle luci della ribalta. È una sceltache ha riguardato anche te?“No assolutamente. Sono nato aNardò, ma sono a tutti gli effetti ungalatonese doc. Sono cresciuto aGalatone, dove continuo a vivere,salvo dovermi spostare per impe-gni con le Fiamme Oro. Amoprofondamente il Salento e nonriuscirei a starne lontano pertroppo tempo”.Proprio il Salento è un territorio incui lo sport più radicato è il calcio;le altre discipline sportive, siacome utenza che come “appeal”sono considerate di “serie B”.Anche le strutture a esse dedicaterisentono di questa situazione.Come ha fatto quindi un atletacome te ad allenarsi e a raggiun-gere certi traguardi, nonostante lamancanza di strutture adeguate?“La carenze, per quanto riguarda lestrutture sportive, effettivamenteesistono. Non credo, però, che siaun problema limitato al solo Sa-lento, ma più in generale al Sud Ita-lia. È certamente grazie alla“testardaggine”, di chi, come me,pratica uno sport diverso dal calcioe coltiva la propria passione fino adottenere dei risultati, a prescinderedagli spazi nei quali lo si fa. Pensosia questa la chiave. Senza dubbioda quando, quattro anni fa, mi ar-ruolai nelle Fiamme Oro (Polizia diStato, ndr), sono diventato parte diun progetto che mi ha consentito

di potermi allenare nelle miglioristrutture d’Italia. La settimana cheprecede ogni mia gara, però, tornoa Galatone per poter svolgere gli al-lenamenti a Taviano e trovare, così,la concentrazione necessaria peraffrontare l’impegno al top dellacondizione psico-fisica”.Quarto posto alle Olimpiadi diLondra o medaglia d’oro ai cam-pionati europei indoor conqui-stata per altro il 2 Marzo, ungiorno dopo il suo compleanno.Quale risultato vale di più?“Sono due grandissime soddisfa-zioni! Debuttare alle Olimpiadi sfio-rando il podio è certamenteun’emozione unica. A livello di pre-stazione personale, oggettiva-mente, è stata superiore quella diGöteborg. Il salto di 17,70 m., di-fatti, mi è valso l’oro. Se proprio do-vessi indicare quella che fra le duemi ha trasmesso le emozioni piùforti, sceglierei il quarto posto diLondra. Il rammarico più grande èstato quello di non riuscire a finirela gara a causa di quel crampo in-tempestivo, ma certamente il ca-lore ricevuto al mio rientro nelSalento è stata una gioia unica, ca-pace di alleviare la delusione. Mi ri-tengo estremamente fortunatonell’essere nato in una terra comela nostra; sono certo che se fossinato in una metropoli come Milanoo Roma, non avrei ricevuto lostesso sostegno e lo stesso affetto”. Prossimo obiettivo: le Olimpididel 2016 a Rio de Janeiro?“Tutti mi chiedono se stia aspet-tando le prossime Olimpiadi perpotermi prender una rivincita, chemi dia l’opportunità di conquistarequello che un crampo, forse, mi hatolto; l’atletica, però, è uno sport in-dividuale e gli imprevisti sono die-tro l’angolo. Non si può fare unaprogrammazione su quattro anni. Ilmio lavoro di preparazione è subase annuale, e in questo mo-mento, in particolare, rivolto all’ap-puntamento di agosto in cui cisaranno i mondiali di Mosca”.Attualmente sei certamente losportivo salentino del momento.Il Lecce, che fino ad ora ha rappre-sentato l’ambasciatore di questaterra, a livello nazionale, non viveun momenti esaltante. “Non seguo molto il calcio, però ilmio augurio è che il Lecce, del miocarissimo dott. Palaia, torni al piùpresto nei palcoscenici che più glicompetono, tenendo sempre alti icolori salentini”.

Pierandrea Fanigliulo

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Salento LondraGöteborgil triplo salto diventatod’oro

DANIELE GRECODANIELE GRECO

Salento LondraGöteborgil triplo salto diventatod’oro

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E' tutto pronto per la volata finale:aprile sarà il mese della verità,quello che sancirà chi andrà di-rettamente in serie B, senza pas-sare attraverso la tremendalotteria del playoff. La corsa nel gi-rone A di Prima Divisione sembraessersi ristretta a sole tre compa-gini: Lecce, Trapani e Sudtirol. Congrande sorpresa, a dispetto di ognipronostico iniziale, i giallorossisono costretti a inseguire, a -1dalla capolista Trapani, e a guar-darsi attentamente alle spalle, dalmomento che gli alto-atesini inse-guono a sole sei lunghezze; en-trambe le dirette avversarie deiTemplari, inoltre, possono ancoraapprofittare di una gara un più ri-spetto ai salentini. Ago della bilan-cia potrebbe essere proprio ilteam tirolese che affronterà (tra lemura amiche) le prime due dellaclasse. Il finale campionato, dun-que, si annuncia febbricitante.“Sono convinto che alla fine laspunteremo noi – dice Angelo, in-

segnate –. Il Lecce ha quel blasoneche alla lunga paga in positivo.Esperienza, ambiente caldo dellatifoseria e assoluto bisogno diuscire da questo campionato chenon ci appartiene saranno le carteche alla fine sorrideranno allasquadra di patron Tesoro. Nonpossiamo temere il Trapani, inca-pace a mio avviso di tenere alto ilritmo, e il Sudtirol, in colpevole ri-tardo in classifica per ambire alprimato”. Anche Ernesto, pensio-nato si pone sulla stessa lunghezzad'onda: “Abbiamo sofferto nellaparte centrale del torneo, ma ab-biamo dimostrato che sei partitedi fila siamo in grado di vincerle:concluderemo come abbiamo ini-ziato, da super corazzata. Certo,comunque sarà importante se-guire le sorti della partita tra ilSudtirol e i siciliani”.Proprio Sudtirol-Trapani, infatti,sarà il big match della prossimagiornata di campionato, quando ilLecce di Toma osserverà il suo

turno di riposo. “Gli isolaniavranno un'occasione ghiotta perallungare – afferma Marta, stu-dentessa -. I nordici, però, , in ot-tica playoff , non possono perdereulteriore terreno dalla seconda,dopo lo stop subìto nell'ultimagiornata. Secondo me la fortepressione e il fattore campo sa-ranno decisivi. Sarà, quindi, il Sud-tirol a farci un grosso favore”.Più pessimista invece Mirko, liberoprofessionista, secondo il quale “cisiamo giocati la possibilità di met-tere la parola “fine” sul campio-nato molto tempo fa: ora il Leccedeve rincorrere come mai era suc-cesso prima d'ora e a Trapani c'èun entusiasmo contagioso. Il Tra-pani non vincerà tutte la partite daqui alla fine, ma siamo sicuri che igiallorossi ce la faranno? La vedodura”.E se, allora, dovessero essereplayoff? “Oltre agli alto-atesini, mipreoccupa molto il Carpi - chiosaStefano, studente –. Ho visto una

squadra solida, ben messa incampo, che ha perso molte partitespesso per sfortuna. Anche il SanMarino sta dimostrando di poter-sela giocare fino all'ultimo minuto.Ma sono convinto che il Lecce con-cluderà la regular season al co-mando”.Drastica, d'altro canto, la visione diPaolo, preparatore atletico: “Incaso di playoff, il Lecce, secondo ilmio parere, non riuscirà ad im-porsi: ci saranno grosse pressioninegli spogliatoi delle squadre coin-volte e l'esperienza maturata dallamilitanza nei campionati di serie Csaranno l'arma decisiva per te-nerle a bada. Un'arma della qualenon dispongono i giallorossi”. Il Lecce tornerà in campo il 14aprile prossimo a Reggio Emilia,conoscendo sì il risultato maturatotra Sudtirol e Trapani, ma con l'im-perativo categorico di portare inSalento i tre punti più decisivi delcampionato.

Giulio Serafino

Un posto per treUn posto per treE' tutto pronto per la volata finale:aprile sarà il mese della verità,quello che sancirà chi andrà di-rettamente in serie B, senza pas-sare attraverso la tremendalotteria del playoff. La corsa nel gi-rone A di Prima Divisione sembraessersi ristretta a sole tre compa-gini: Lecce, Trapani e Sudtirol. Congrande sorpresa, a dispetto di ognipronostico iniziale, i giallorossisono costretti a inseguire, a -1dalla capolista Trapani, e a guar-darsi attentamente alle spalle, dalmomento che gli alto-atesini inse-guono a sole sei lunghezze; en-trambe le dirette avversarie deiTemplari, inoltre, possono ancoraapprofittare di una gara un più ri-spetto ai salentini. Ago della bilan-cia potrebbe essere proprio ilteam tirolese che affronterà (tra lemura amiche) le prime due dellaclasse. Il finale campionato, dun-que, si annuncia febbricitante.“Sono convinto che alla fine laspunteremo noi – dice Angelo, in-

segnate –. Il Lecce ha quel blasoneche alla lunga paga in positivo.Esperienza, ambiente caldo dellatifoseria e assoluto bisogno diuscire da questo campionato chenon ci appartiene saranno le carteche alla fine sorrideranno allasquadra di patron Tesoro. Nonpossiamo temere il Trapani, inca-pace a mio avviso di tenere alto ilritmo, e il Sudtirol, in colpevole ri-tardo in classifica per ambire alprimato”. Anche Ernesto, pensio-nato si pone sulla stessa lunghezzad'onda: “Abbiamo sofferto nellaparte centrale del torneo, ma ab-biamo dimostrato che sei partitedi fila siamo in grado di vincerle:concluderemo come abbiamo ini-ziato, da super corazzata. Certo,comunque sarà importante se-guire le sorti della partita tra ilSudtirol e i siciliani”.Proprio Sudtirol-Trapani, infatti,sarà il big match della prossimagiornata di campionato, quando ilLecce di Toma osserverà il suo

turno di riposo. “Gli isolaniavranno un'occasione ghiotta perallungare – afferma Marta, stu-dentessa -. I nordici, però, , in ot-tica playoff , non possono perdereulteriore terreno dalla seconda,dopo lo stop subìto nell'ultimagiornata. Secondo me la fortepressione e il fattore campo sa-ranno decisivi. Sarà, quindi, il Sud-tirol a farci un grosso favore”.Più pessimista invece Mirko, liberoprofessionista, secondo il quale “cisiamo giocati la possibilità di met-tere la parola “fine” sul campio-nato molto tempo fa: ora il Leccedeve rincorrere come mai era suc-cesso prima d'ora e a Trapani c'èun entusiasmo contagioso. Il Tra-pani non vincerà tutte la partite daqui alla fine, ma siamo sicuri che igiallorossi ce la faranno? La vedodura”.E se, allora, dovessero essereplayoff? “Oltre agli alto-atesini, mipreoccupa molto il Carpi - chiosaStefano, studente –. Ho visto una

squadra solida, ben messa incampo, che ha perso molte partitespesso per sfortuna. Anche il SanMarino sta dimostrando di poter-sela giocare fino all'ultimo minuto.Ma sono convinto che il Lecce con-cluderà la regular season al co-mando”.Drastica, d'altro canto, la visione diPaolo, preparatore atletico: “Incaso di playoff, il Lecce, secondo ilmio parere, non riuscirà ad im-porsi: ci saranno grosse pressioninegli spogliatoi delle squadre coin-volte e l'esperienza maturata dallamilitanza nei campionati di serie Csaranno l'arma decisiva per te-nerle a bada. Un'arma della qualenon dispongono i giallorossi”. Il Lecce tornerà in campo il 14aprile prossimo a Reggio Emilia,conoscendo sì il risultato maturatotra Sudtirol e Trapani, ma con l'im-perativo categorico di portare inSalento i tre punti più decisivi delcampionato.

Giulio Serafino

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Salento Giallorosso 1908 Centro Coordinamento ClubSalento Giallorosso 1908 Centro Coordinamento Club

La doppia sosta coinvolge nonsolo il Lecce, ma consente a tuttidi recuperare le energie per af-frontare al meglio lo sprint fi-nale. Calciatori, dirigenti,giornalisti, ma anche associa-zioni e tifosi analizzano, dunque,con più serenità l'incredibile mo-mento che sta attraversando ilcalcio leccese in questi mesi. Ab-biamo incontrato, quindi, Anto-nio Ricciato, presidentedell'associazione Salento Giallo-rosso 1908. “Ancora non ho di-gerito la sentenza ingiusta che ciha fatto sprofondare negli abissidella Lega Pro: anche il Tnas hasconfessato il secondo grado digiudizio. Meritavamo la B, ma ilcampionato era ormai iniziato.Ho visto un Lecce iniziare ingrande spolvero, macinando vit-torie su vittorie. Era inevitabile,vista la caratura di gran lunga su-periore rispetto al resto. Un an-damento, quello iniziale, che haintimorito le avversarie. Con il

tempo, tuttavia, le paure pas-sano: le dirette concorrentihanno cambiato mentalità, men-tre i salentini no. Risultato? Gio-catori spesso troppo nervosi,spogliatoio spaccato, un allena-tore esonerato e secondo postoin graduatoria”.Come hanno reagito i tifosi aquesto calo?“Ormai è chiaro che lo zoccoloduro della tifoseria conta circaquattromila unità: un dato piùche discreto per la Prima Divi-sione, ma senza dubbio da incre-mentare. Serve dare di più. Lasquadra che noi tifiamo porta ilnome della nostra città capo-luogo. I colori che noi amiamosono quelli del Salento. Coloriche, dunque, vanno difesi in ognimomento. Per questo SalentoGiallorosso rinnova, ancora unavolta, l'invito ad una massicciapresenza allo stadio. Auspi-chiamo, inoltre, che la società in-traprenda iniziative che

agevolino la presenza al “Via DelMare”. Iniziative rivolte soprat-tutto a famiglie, scuole e scuole-calcio. Anche Salento Giallorossosi sta muovendo in tal senso.” Come?“Ogni sezione di Salentogiallo-rosso sta organizzando, a turno,iniziative, dibattiti, incontri, se-minari e quant'altro per sensibi-lizzare il territorio circal'importanza che ricopre il calcioe, in particolare la nostra squa-dra, sull'economia del Salento. IlLecce è un patrimonio di inesti-mabile valore. Ricordo gli incon-tri avvenuti a Campi Salentina epresso la scuola media di SanDonato, i quali hanno riscossomolto successo e che, senzadubbio, riproporremo in tutta laprovincia”.Sappiamo anche che SalentoGiallorosso si muove anche a li-vello nazionale ed internazio-nale...“Proprio così. Recentemente ab-

biamo partecipato ad una riu-nione di Supporter Direct aRoma nel corso della quale, tragli altri, sono intervenuti il presi-dente della Lega Serie B Abodi edirigenti della Serie A. Si stannostudiando strategie per ripristi-nare colore e calore negli stadi,rivedendo in primis lo strumentodella Tessera del Tifoso. A livelloeuropeo, poi, abbiamo moltiprogetti in cantiere. La nostra as-sociazione è parte attiva dell'FSE,l'organo continentale che riuni-sce tutte le tifoserie. È necessa-rio metterci al passo con itempi”.Ricciato, un appello finale.“Sono rimaste cinque battagliefondamentali per centrare lapromozione diretta in serie B.Ma se anche dovessimo passaredai playoff, desidererei vedere il“Via del Mare” stracolmo ditifosi veri. Il Lecce è un bene ditutti!”

Giulio Serafino

“Serve dare di più!”La doppia sosta coinvolge nonsolo il Lecce, ma consente a tuttidi recuperare le energie per af-frontare al meglio lo sprint fi-nale. Calciatori, dirigenti,giornalisti, ma anche associa-zioni e tifosi analizzano, dunque,con più serenità l'incredibile mo-mento che sta attraversando ilcalcio leccese in questi mesi. Ab-biamo incontrato, quindi, Anto-nio Ricciato, presidentedell'associazione Salento Giallo-rosso 1908. “Ancora non ho di-gerito la sentenza ingiusta che ciha fatto sprofondare negli abissidella Lega Pro: anche il Tnas hasconfessato il secondo grado digiudizio. Meritavamo la B, ma ilcampionato era ormai iniziato.Ho visto un Lecce iniziare ingrande spolvero, macinando vit-torie su vittorie. Era inevitabile,vista la caratura di gran lunga su-periore rispetto al resto. Un an-damento, quello iniziale, che haintimorito le avversarie. Con il

tempo, tuttavia, le paure pas-sano: le dirette concorrentihanno cambiato mentalità, men-tre i salentini no. Risultato? Gio-catori spesso troppo nervosi,spogliatoio spaccato, un allena-tore esonerato e secondo postoin graduatoria”.Come hanno reagito i tifosi aquesto calo?“Ormai è chiaro che lo zoccoloduro della tifoseria conta circaquattromila unità: un dato piùche discreto per la Prima Divi-sione, ma senza dubbio da incre-mentare. Serve dare di più. Lasquadra che noi tifiamo porta ilnome della nostra città capo-luogo. I colori che noi amiamosono quelli del Salento. Coloriche, dunque, vanno difesi in ognimomento. Per questo SalentoGiallorosso rinnova, ancora unavolta, l'invito ad una massicciapresenza allo stadio. Auspi-chiamo, inoltre, che la società in-traprenda iniziative che

agevolino la presenza al “Via DelMare”. Iniziative rivolte soprat-tutto a famiglie, scuole e scuole-calcio. Anche Salento Giallorossosi sta muovendo in tal senso.” Come?“Ogni sezione di Salentogiallo-rosso sta organizzando, a turno,iniziative, dibattiti, incontri, se-minari e quant'altro per sensibi-lizzare il territorio circal'importanza che ricopre il calcioe, in particolare la nostra squa-dra, sull'economia del Salento. IlLecce è un patrimonio di inesti-mabile valore. Ricordo gli incon-tri avvenuti a Campi Salentina epresso la scuola media di SanDonato, i quali hanno riscossomolto successo e che, senzadubbio, riproporremo in tutta laprovincia”.Sappiamo anche che SalentoGiallorosso si muove anche a li-vello nazionale ed internazio-nale...“Proprio così. Recentemente ab-

biamo partecipato ad una riu-nione di Supporter Direct aRoma nel corso della quale, tragli altri, sono intervenuti il presi-dente della Lega Serie B Abodi edirigenti della Serie A. Si stannostudiando strategie per ripristi-nare colore e calore negli stadi,rivedendo in primis lo strumentodella Tessera del Tifoso. A livelloeuropeo, poi, abbiamo moltiprogetti in cantiere. La nostra as-sociazione è parte attiva dell'FSE,l'organo continentale che riuni-sce tutte le tifoserie. È necessa-rio metterci al passo con itempi”.Ricciato, un appello finale.“Sono rimaste cinque battagliefondamentali per centrare lapromozione diretta in serie B.Ma se anche dovessimo passaredai playoff, desidererei vedere il“Via del Mare” stracolmo ditifosi veri. Il Lecce è un bene ditutti!”

Giulio Serafino

“Serve dare di più!”

Jeda Capucho NevesFoto Bruno Bellini

E' tutto pronto per la volata finale:aprile sarà il mese della verità,quello che sancirà chi andrà di-rettamente in serie B, senza pas-sare attraverso la tremendalotteria del playoff. La corsa nel gi-rone A di Prima Divisione sembraessersi ristretta a sole tre compa-gini: Lecce, Trapani e Sudtirol. Congrande sorpresa, a dispetto di ognipronostico iniziale, i giallorossisono costretti a inseguire, a -1dalla capolista Trapani, e a guar-darsi attentamente alle spalle, dalmomento che gli alto-atesini inse-guono a sole sei lunghezze; en-trambe le dirette avversarie deiTemplari, inoltre, possono ancoraapprofittare di una gara un più ri-spetto ai salentini. Ago della bilan-cia potrebbe essere proprio ilteam tirolese che affronterà (tra lemura amiche) le prime due dellaclasse. Il finale campionato, dun-que, si annuncia febbricitante.“Sono convinto che alla fine laspunteremo noi – dice Angelo, in-

segnate –. Il Lecce ha quel blasoneche alla lunga paga in positivo.Esperienza, ambiente caldo dellatifoseria e assoluto bisogno diuscire da questo campionato chenon ci appartiene saranno le carteche alla fine sorrideranno allasquadra di patron Tesoro. Nonpossiamo temere il Trapani, inca-pace a mio avviso di tenere alto ilritmo, e il Sudtirol, in colpevole ri-tardo in classifica per ambire alprimato”. Anche Ernesto, pensio-nato si pone sulla stessa lunghezzad'onda: “Abbiamo sofferto nellaparte centrale del torneo, ma ab-biamo dimostrato che sei partitedi fila siamo in grado di vincerle:concluderemo come abbiamo ini-ziato, da super corazzata. Certo,comunque sarà importante se-guire le sorti della partita tra ilSudtirol e i siciliani”.Proprio Sudtirol-Trapani, infatti,sarà il big match della prossimagiornata di campionato, quando ilLecce di Toma osserverà il suo

turno di riposo. “Gli isolaniavranno un'occasione ghiotta perallungare – afferma Marta, stu-dentessa -. I nordici, però, , in ot-tica playoff , non possono perdereulteriore terreno dalla seconda,dopo lo stop subìto nell'ultimagiornata. Secondo me la fortepressione e il fattore campo sa-ranno decisivi. Sarà, quindi, il Sud-tirol a farci un grosso favore”.Più pessimista invece Mirko, liberoprofessionista, secondo il quale “cisiamo giocati la possibilità di met-tere la parola “fine” sul campio-nato molto tempo fa: ora il Leccedeve rincorrere come mai era suc-cesso prima d'ora e a Trapani c'èun entusiasmo contagioso. Il Tra-pani non vincerà tutte la partite daqui alla fine, ma siamo sicuri che igiallorossi ce la faranno? La vedodura”.E se, allora, dovessero essereplayoff? “Oltre agli alto-atesini, mipreoccupa molto il Carpi - chiosaStefano, studente –. Ho visto una

squadra solida, ben messa incampo, che ha perso molte partitespesso per sfortuna. Anche il SanMarino sta dimostrando di poter-sela giocare fino all'ultimo minuto.Ma sono convinto che il Lecce con-cluderà la regular season al co-mando”.Drastica, d'altro canto, la visione diPaolo, preparatore atletico: “Incaso di playoff, il Lecce, secondo ilmio parere, non riuscirà ad im-porsi: ci saranno grosse pressioninegli spogliatoi delle squadre coin-volte e l'esperienza maturata dallamilitanza nei campionati di serie Csaranno l'arma decisiva per te-nerle a bada. Un'arma della qualenon dispongono i giallorossi”. Il Lecce tornerà in campo il 14aprile prossimo a Reggio Emilia,conoscendo sì il risultato maturatotra Sudtirol e Trapani, ma con l'im-perativo categorico di portare inSalento i tre punti più decisivi delcampionato.

Giulio Serafino

Un posto per treUn posto per treE' tutto pronto per la volata finale:aprile sarà il mese della verità,quello che sancirà chi andrà di-rettamente in serie B, senza pas-sare attraverso la tremendalotteria del playoff. La corsa nel gi-rone A di Prima Divisione sembraessersi ristretta a sole tre compa-gini: Lecce, Trapani e Sudtirol. Congrande sorpresa, a dispetto di ognipronostico iniziale, i giallorossisono costretti a inseguire, a -1dalla capolista Trapani, e a guar-darsi attentamente alle spalle, dalmomento che gli alto-atesini inse-guono a sole sei lunghezze; en-trambe le dirette avversarie deiTemplari, inoltre, possono ancoraapprofittare di una gara un più ri-spetto ai salentini. Ago della bilan-cia potrebbe essere proprio ilteam tirolese che affronterà (tra lemura amiche) le prime due dellaclasse. Il finale campionato, dun-que, si annuncia febbricitante.“Sono convinto che alla fine laspunteremo noi – dice Angelo, in-

segnate –. Il Lecce ha quel blasoneche alla lunga paga in positivo.Esperienza, ambiente caldo dellatifoseria e assoluto bisogno diuscire da questo campionato chenon ci appartiene saranno le carteche alla fine sorrideranno allasquadra di patron Tesoro. Nonpossiamo temere il Trapani, inca-pace a mio avviso di tenere alto ilritmo, e il Sudtirol, in colpevole ri-tardo in classifica per ambire alprimato”. Anche Ernesto, pensio-nato si pone sulla stessa lunghezzad'onda: “Abbiamo sofferto nellaparte centrale del torneo, ma ab-biamo dimostrato che sei partitedi fila siamo in grado di vincerle:concluderemo come abbiamo ini-ziato, da super corazzata. Certo,comunque sarà importante se-guire le sorti della partita tra ilSudtirol e i siciliani”.Proprio Sudtirol-Trapani, infatti,sarà il big match della prossimagiornata di campionato, quando ilLecce di Toma osserverà il suo

turno di riposo. “Gli isolaniavranno un'occasione ghiotta perallungare – afferma Marta, stu-dentessa -. I nordici, però, , in ot-tica playoff , non possono perdereulteriore terreno dalla seconda,dopo lo stop subìto nell'ultimagiornata. Secondo me la fortepressione e il fattore campo sa-ranno decisivi. Sarà, quindi, il Sud-tirol a farci un grosso favore”.Più pessimista invece Mirko, liberoprofessionista, secondo il quale “cisiamo giocati la possibilità di met-tere la parola “fine” sul campio-nato molto tempo fa: ora il Leccedeve rincorrere come mai era suc-cesso prima d'ora e a Trapani c'èun entusiasmo contagioso. Il Tra-pani non vincerà tutte la partite daqui alla fine, ma siamo sicuri che igiallorossi ce la faranno? La vedodura”.E se, allora, dovessero essereplayoff? “Oltre agli alto-atesini, mipreoccupa molto il Carpi - chiosaStefano, studente –. Ho visto una

squadra solida, ben messa incampo, che ha perso molte partitespesso per sfortuna. Anche il SanMarino sta dimostrando di poter-sela giocare fino all'ultimo minuto.Ma sono convinto che il Lecce con-cluderà la regular season al co-mando”.Drastica, d'altro canto, la visione diPaolo, preparatore atletico: “Incaso di playoff, il Lecce, secondo ilmio parere, non riuscirà ad im-porsi: ci saranno grosse pressioninegli spogliatoi delle squadre coin-volte e l'esperienza maturata dallamilitanza nei campionati di serie Csaranno l'arma decisiva per te-nerle a bada. Un'arma della qualenon dispongono i giallorossi”. Il Lecce tornerà in campo il 14aprile prossimo a Reggio Emilia,conoscendo sì il risultato maturatotra Sudtirol e Trapani, ma con l'im-perativo categorico di portare inSalento i tre punti più decisivi delcampionato.

Giulio Serafino

Page 8: L'oro del Salento

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classifica Punti Gare Vinte nulle Perse G.F. G.s.

TraPanI 52 26 15 7 4 48 24

Lecce 51 27 15 6 6 46 29

suD TIroL 45 26 12 9 5 37 27

V. enTeLLa 43 27 10 13 4 39 29

san MarIno 41 26 12 5 9 39 31

carPI 41 26 11 8 7 28 21

FeraLPI saLò 38 26 11 5 10 31 34

creMonese 36 26 8 13 5 31 19

LuMezzane 36 27 8 12 7 32 32

aLBInoLeFFe 34 26 9 13 4 33 22

PaVIa 34 27 8 10 9 24 26

PorToGruaro 29 26 6 12 8 25 29

cuneo 29 27 7 8 12 21 26

coMo 25 26 5 11 10 32 39

reGGIana 22 26 6 4 16 23 44

TrITIuM 17 26 3 8 15 19 50

TreVIso 13 27 2 8 17 20 46

LEGA PRO

Lecce, gufareper credere!I giallorossi costretti a sperare nei passi falsi del Trapani. Bagarre in zona play-off

LECCEVia Bacile ang. L. Romano

(palazzo Tamborino) Tel. 0832306552

In escLusIVaIn PuGLIascoMMesseecceLLenzae serIe D

Puoi

gio

care

sol

o se

mag

gior

enne

Il gi

oco

può

caus

are

dipe

nden

za

Leaderbet LecceIn escLusIVa

In PuGLIascoMMesseecceLLenzae serIe D

Vincere e sperare nei passi falsidel Trapani. E’ questo l’obiettivo“forzato” del Lecce per gli ultimiimpegni di campionato. Man-cano infatti solo sei giornate altermine della regular season e lalotta per il primo posto, quelloche vale la promozione diretta inserie B, si fa sempre più avvin-cente. Gli uomini di Toma accu-sano un punto di ritardo dallatesta della classifica guidata dalTrapani. Nell’ultimo turno primadi Pasqua non sono mancate lesorprese, come la netta sconfittaper 3-1 rimediata dal Sud Tirolsul campo del Feralpi Salò. Unpasso falso che ha decisamentecompromesso le possibilità deglialtoatesini di ambire al primoposto assoluto. La squadra di mi-ster Vecchi ora è costretta addi-rittura a guardarsi le spalle dalleavanzate di Virtus Entella, SanMarino e del ritrovato Carpi.Stava per inciampare anche ilTrapani di Boscaglia, che è riu-scito ad avere la meglio di un co-riaceo Como solo grazie a uncalcio di rigore realizzato daBasso nei minuti di recupero.Successo che ha restituito la lea-dership ai siciliani, che manten-gono così un punto di vantaggiosui giallorossi. Il Lecce, dopo ildeludente pareggio a reti bian-che di Portogruaro, ha ripresoconfidenza con la vittoria supe-rando il Pavia per 1-0. Tra le notepositive, oltre la vittoria, anchel’aver mantenuta imbattuta laporta difesa da Max Benassi pertre gare consecutive. Nella pros-sima giornata (la 29^) gli uominidi Toma, malvolentieri, sarannocostretti a vestire i panni di sem-

plici spettatori, seppur forte-mente interessati al risultato fi-nale, visto che dovrannoosservare il proprio turno di ri-poso. E gli occhi e le orecchie sa-lentine saranno tutte rivolteverso Nord, in particolare a Bol-zano, dove è in programma il bigmatch SudTirol-Trapani. A que-sto punto, dando uno sguardoalla classifica, il risultato più au-spicabile per i giallorossi sembraessere quello della vittoria delSud Tirol. Anche il pareggio, tut-tavia, finirebbe per suscitare unsorriso in casa Lecce. Mentre lavittoria del Trapani avrebbe per isiciliani effetti da “bibita energe-tica”, in quanto metterebbe le alialla squadra di mister Boscagliache, a sole cinque gare dal ter-mine, si porterebbe a +4 dal se-condo posto. Un vantaggiodifficilmente colmabile. Nonmancano le scintille anche perl’accesso ai play-off, con VirtusEntella, San Marino e Carpi inlotta per due posti. Lotta nellaquale potrebbe inserirsi la Fe-ralpi Salò, ma anche la Cremo-nese, rinvigorita dalle ultime duevittorie consecutive contro Reg-giana e Como. Dopo il turno di ri-poso, il Lecce affronterà intrasferta una Reggiana in crisi dirisultati e con un ambiente invi-perito per la stagione deludente.Il Trapani, invece, dopo la tra-sferta di Bolzano, riceverà unPavia reduce da risultati pocoesaltanti, ma proprio per questocon la voglia di riscattarsi, magariproprio in casa della capolista. I“gufi giallorossi” sono pronti avolare.

Matteo La Viola

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Mauro Giordano, mediano, classe‘81, recupera palloni in quantità,dando il via ad innumerevoli con-tropiedi. Fiato e polmoni per ilNardò, dunque, tanto da consen-tire al mastino granata di essere ti-tolare nello scacchiere di misterRenna prima, e di Sgobba poi.Come dice Ligabue, "Una vita damediano a recuperar palloni natosenza i piedi buoni, lavorare sui pol-moni" . "È una delle canzoni che miemoziona di più sotto l'aspetto cal-cistico – afferma Giordano -.Quando la ascolto ripenso semprea quella che è stata la mia carriera,mi rivedo in tutte le parole di Liga-bue. Il mediano ci deve mettere sa-crificio e cuore nel recuperare ipalloni e consegnarli a chi ha lequalità per realizzare i gol".Quali sono le differenze tra Rennae Sgobba?"Sono due persone diverse. ConRenna abbiamo lavorato per settemesi, interpretando al meglio il suocredo calcistico. Sgobba è da pocotempo con noi, e ancora ci si deveconoscere bene. L'unica cosa che liaccomuna, è che sono dal latoumano delle persone veramente ingamba".Nelle ultime sette partite, aveteraccolto solo cinque punti, fruttodi cinque pareggi e due sconfitte,come mai questo calo?"Un ruolino di marcia sicuramentenegativo. In quest'ultimo periodoabbiamo attraversato un calo di

forma che potrebbe essere ricon-ducibile ai dieci giorni in cui non cisiamo allenati. È, comunque, fisio-logico che nell’arco di una stagioneci sia un periodo di appannamento.Da noi è arrivato nel momentomeno opportuno, ma già da gio-vedì ho visto la squadra in crescitasia a livello fisico, che mentale".Con il Trani non si è vinto, mentrecontro il forte Gladiator avete sfo-derato una prestazione maiuscola. "Quando si gioca con le squadre dibassa classifica, c’è il pericolo che sipossa avere un calo di concentra-zione. Di conseguenza vengonomeno concentrazione e intensità.Probabilmente contro il Trani ab-biamo sbagliato l'approccio e l'in-terpretazione iniziale, sebbene,paradossalmente, abbiamo subitoil gol dall’unico tiro dai tranesi. Con-tro il Gladiator, squadra seconda inclassifica e fino alla domenica pre-cedente unica imbattuta d'Italia,abbiamo alzato l'asticella della co-centrazione".Dopo la sosta ci sarà in casa unFoggia del tutto salvo. Con che spi-rito affronterete la gara?"Mi auguro che la sosta facciabene, perché molto spesso èun'arma a doppio taglio. Potrebbeanche destabilizzare. Lo spiritodeve essere necessariamentequello battagliero di Santa MariaCapua Vetere. Noi abbiamo neces-sariamente bisogno di punti e sa-remo concentrati".

Delle ultime cinque gare rimaste,con quali sarà necessario vincereper ottenere punti?"Abbiamo l’obbligo morale e, so-prattutto, voglia di vincere tutte lepartite che hanno la stessa impor-tanza. Non esistono partite facili,Trani insegna. Mi auguro di vincerea Taranto".Siete tornati al 3-5-2, dopo qualchegara in cui avete giocato con la di-fesa a quattro. Il motivo?"Abbiamo scelto insieme al mister.La difesa a tre che offre più garan-zie prima ai ragazzi e poi al mister.Abbiamo interpretato il 3-5-2 perpiù di sette mesi, con ottimi risul-tati. Il modulo è assimilato". Sei un centrocampista centrale,ma in qualche partita ti abbiamovisto come centrale difensivo. "Nasco lì nel mezzo come dice Li-gabue (sorride, ndr) per le mie ca-ratteristiche e qualità fisiche. Neglianni gli allenatori che ho avutohanno fatto di necessità virtù, inse-rendomi in altri ruoli diversi dalmio. Il centrocampista è, però, ilruolo che sento più mio e che miappartiene". Se il Nardó si dovesse salvare, ilprossimo anno potremmo vedereGiordano con la casacca granata?"Sono già con la penna in mano,pronto a firmare! Restare a Nardósarebbe un onore. Mi piacerebbefinire la mia carriera a Nardò, nellasperanza di un futuro roseo".

Giorgio Toma

Serie D - NardòSerie D - Nardò

Vita da GiordanoVita da GiordanoMauro Giordano, mediano, classe‘81, recupera palloni in quantità,dando il via ad innumerevoli con-tropiedi. Fiato e polmoni per ilNardò, dunque, tanto da consen-tire al mastino granata di essere ti-tolare nello scacchiere di misterRenna prima, e di Sgobba poi.Come dice Ligabue, "Una vita damediano a recuperar palloni natosenza i piedi buoni, lavorare sui pol-moni" . "È una delle canzoni che miemoziona di più sotto l'aspetto cal-cistico – afferma Giordano -.Quando la ascolto ripenso semprea quella che è stata la mia carriera,mi rivedo in tutte le parole di Liga-bue. Il mediano ci deve mettere sa-crificio e cuore nel recuperare ipalloni e consegnarli a chi ha lequalità per realizzare i gol".Quali sono le differenze tra Rennae Sgobba?"Sono due persone diverse. ConRenna abbiamo lavorato per settemesi, interpretando al meglio il suocredo calcistico. Sgobba è da pocotempo con noi, e ancora ci si deveconoscere bene. L'unica cosa che liaccomuna, è che sono dal latoumano delle persone veramente ingamba".Nelle ultime sette partite, aveteraccolto solo cinque punti, fruttodi cinque pareggi e due sconfitte,come mai questo calo?"Un ruolino di marcia sicuramentenegativo. In quest'ultimo periodoabbiamo attraversato un calo di

forma che potrebbe essere ricon-ducibile ai dieci giorni in cui non cisiamo allenati. È, comunque, fisio-logico che nell’arco di una stagioneci sia un periodo di appannamento.Da noi è arrivato nel momentomeno opportuno, ma già da gio-vedì ho visto la squadra in crescitasia a livello fisico, che mentale".Con il Trani non si è vinto, mentrecontro il forte Gladiator avete sfo-derato una prestazione maiuscola. "Quando si gioca con le squadre dibassa classifica, c’è il pericolo che sipossa avere un calo di concentra-zione. Di conseguenza vengonomeno concentrazione e intensità.Probabilmente contro il Trani ab-biamo sbagliato l'approccio e l'in-terpretazione iniziale, sebbene,paradossalmente, abbiamo subitoil gol dall’unico tiro dai tranesi. Con-tro il Gladiator, squadra seconda inclassifica e fino alla domenica pre-cedente unica imbattuta d'Italia,abbiamo alzato l'asticella della co-centrazione".Dopo la sosta ci sarà in casa unFoggia del tutto salvo. Con che spi-rito affronterete la gara?"Mi auguro che la sosta facciabene, perché molto spesso èun'arma a doppio taglio. Potrebbeanche destabilizzare. Lo spiritodeve essere necessariamentequello battagliero di Santa MariaCapua Vetere. Noi abbiamo neces-sariamente bisogno di punti e sa-remo concentrati".

Delle ultime cinque gare rimaste,con quali sarà necessario vincereper ottenere punti?"Abbiamo l’obbligo morale e, so-prattutto, voglia di vincere tutte lepartite che hanno la stessa impor-tanza. Non esistono partite facili,Trani insegna. Mi auguro di vincerea Taranto".Siete tornati al 3-5-2, dopo qualchegara in cui avete giocato con la di-fesa a quattro. Il motivo?"Abbiamo scelto insieme al mister.La difesa a tre che offre più garan-zie prima ai ragazzi e poi al mister.Abbiamo interpretato il 3-5-2 perpiù di sette mesi, con ottimi risul-tati. Il modulo è assimilato". Sei un centrocampista centrale,ma in qualche partita ti abbiamovisto come centrale difensivo. "Nasco lì nel mezzo come dice Li-gabue (sorride, ndr) per le mie ca-ratteristiche e qualità fisiche. Neglianni gli allenatori che ho avutohanno fatto di necessità virtù, inse-rendomi in altri ruoli diversi dalmio. Il centrocampista è, però, ilruolo che sento più mio e che miappartiene". Se il Nardó si dovesse salvare, ilprossimo anno potremmo vedereGiordano con la casacca granata?"Sono già con la penna in mano,pronto a firmare! Restare a Nardósarebbe un onore. Mi piacerebbefinire la mia carriera a Nardò, nellasperanza di un futuro roseo".

Giorgio TomaFoto Giorgio Toma

8

classifica Punti Gare Vinte nulle Perse G.F. G.s.

TraPanI 52 26 15 7 4 48 24

Lecce 51 27 15 6 6 46 29

suD TIroL 45 26 12 9 5 37 27

V. enTeLLa 43 27 10 13 4 39 29

san MarIno 41 26 12 5 9 39 31

carPI 41 26 11 8 7 28 21

FeraLPI saLò 38 26 11 5 10 31 34

creMonese 36 26 8 13 5 31 19

LuMezzane 36 27 8 12 7 32 32

aLBInoLeFFe 34 26 9 13 4 33 22

PaVIa 34 27 8 10 9 24 26

PorToGruaro 29 26 6 12 8 25 29

cuneo 29 27 7 8 12 21 26

coMo 25 26 5 11 10 32 39

reGGIana 22 26 6 4 16 23 44

TrITIuM 17 26 3 8 15 19 50

TreVIso 13 27 2 8 17 20 46

LEGA PRO

Lecce, gufareper credere!I giallorossi costretti a sperare nei passi falsi del Trapani. Bagarre in zona play-off

LECCEVia Bacile ang. L. Romano

(palazzo Tamborino) Tel. 0832306552

In escLusIVaIn PuGLIascoMMesseecceLLenzae serIe D

Puoi

gio

care

sol

o se

mag

gior

enne

Il gi

oco

può

caus

are

dipe

nden

za

Leaderbet LecceIn escLusIVa

In PuGLIascoMMesseecceLLenzae serIe D

Vincere e sperare nei passi falsidel Trapani. E’ questo l’obiettivo“forzato” del Lecce per gli ultimiimpegni di campionato. Man-cano infatti solo sei giornate altermine della regular season e lalotta per il primo posto, quelloche vale la promozione diretta inserie B, si fa sempre più avvin-cente. Gli uomini di Toma accu-sano un punto di ritardo dallatesta della classifica guidata dalTrapani. Nell’ultimo turno primadi Pasqua non sono mancate lesorprese, come la netta sconfittaper 3-1 rimediata dal Sud Tirolsul campo del Feralpi Salò. Unpasso falso che ha decisamentecompromesso le possibilità deglialtoatesini di ambire al primoposto assoluto. La squadra di mi-ster Vecchi ora è costretta addi-rittura a guardarsi le spalle dalleavanzate di Virtus Entella, SanMarino e del ritrovato Carpi.Stava per inciampare anche ilTrapani di Boscaglia, che è riu-scito ad avere la meglio di un co-riaceo Como solo grazie a uncalcio di rigore realizzato daBasso nei minuti di recupero.Successo che ha restituito la lea-dership ai siciliani, che manten-gono così un punto di vantaggiosui giallorossi. Il Lecce, dopo ildeludente pareggio a reti bian-che di Portogruaro, ha ripresoconfidenza con la vittoria supe-rando il Pavia per 1-0. Tra le notepositive, oltre la vittoria, anchel’aver mantenuta imbattuta laporta difesa da Max Benassi pertre gare consecutive. Nella pros-sima giornata (la 29^) gli uominidi Toma, malvolentieri, sarannocostretti a vestire i panni di sem-

plici spettatori, seppur forte-mente interessati al risultato fi-nale, visto che dovrannoosservare il proprio turno di ri-poso. E gli occhi e le orecchie sa-lentine saranno tutte rivolteverso Nord, in particolare a Bol-zano, dove è in programma il bigmatch SudTirol-Trapani. A que-sto punto, dando uno sguardoalla classifica, il risultato più au-spicabile per i giallorossi sembraessere quello della vittoria delSud Tirol. Anche il pareggio, tut-tavia, finirebbe per suscitare unsorriso in casa Lecce. Mentre lavittoria del Trapani avrebbe per isiciliani effetti da “bibita energe-tica”, in quanto metterebbe le alialla squadra di mister Boscagliache, a sole cinque gare dal ter-mine, si porterebbe a +4 dal se-condo posto. Un vantaggiodifficilmente colmabile. Nonmancano le scintille anche perl’accesso ai play-off, con VirtusEntella, San Marino e Carpi inlotta per due posti. Lotta nellaquale potrebbe inserirsi la Fe-ralpi Salò, ma anche la Cremo-nese, rinvigorita dalle ultime duevittorie consecutive contro Reg-giana e Como. Dopo il turno di ri-poso, il Lecce affronterà intrasferta una Reggiana in crisi dirisultati e con un ambiente invi-perito per la stagione deludente.Il Trapani, invece, dopo la tra-sferta di Bolzano, riceverà unPavia reduce da risultati pocoesaltanti, ma proprio per questocon la voglia di riscattarsi, magariproprio in casa della capolista. I“gufi giallorossi” sono pronti avolare.

Matteo La Viola

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PROMOZIONE - GIR. b Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

SERIE d - GIR. h Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

ISChIA 77 29 25 2 2 59 14

GLAdIATOR 60 29 16 12 1 48 19

MATERA 57 29 19 2 8 55 31

MONOPOLI 56 29 16 8 5 54 25

bISCEGLIE 53 29 15 8 6 50 28

FOGGIA 45 29 11 12 6 41 31

TARANTO 40 29 11 7 11 40 37

bATTIPAGLIESE 39 29 11 6 12 40 41

POMIGLIANO 38 29 10 8 11 26 33

NARdò 35 29 8 11 10 28 30

bRINdISI 35 29 9 8 12 34 37

INTERNAPOLI 35 29 9 8 12 31 37

FRANCAVILLA 35 29 9 8 12 36 44

CAMPANIA 34 29 8 10 11 26 29

S. ANTONIO 30 29 7 11 11 31 37

GROTTAGLIE 20 29 4 8 17 25 59

TRANI 12 29 2 6 21 14 53

POTENZA 9 29 2 3 24 15 68

ECCELLENZA Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

SAN SEVERO 53 26 16 5 5 55 28

MOLFETTA 53 26 15 8 3 41 21

MANFREdONIA 45 26 13 6 7 47 31

MOLA 44 26 13 5 8 43 31

CERIGNOLA 44 25 14 2 9 36 24

GALLIPOLI 41 26 10 11 5 35 27

COPERTINO 40 26 11 7 8 32 19

TERLIZZI 40 26 11 7 8 27 29

GALATINA 34 26 8 10 8 31 32

q.U. bARI 33 26 8 9 9 37 36

VIESTE 32 25 9 5 11 36 32

POLIMNIA 28 26 6 10 10 25 36

CORATO 26 26 6 8 12 28 40

MANdURIA 22 26 5 7 14 19 34

TRICASE 19 26 4 7 15 18 41

RACALE 10 26 2 5 19 18 67

LE CLASSIFICHE

CASARANO 61 25 18 7 0 64 8

OSTUNI 60 26 18 6 2 48 19

V. FRANCAVILLA 58 26 16 7 2 64 13

LEVERANO 51 27 15 6 6 53 31

CAROVIGNO 45 27 13 6 8 33 25

FRAGAGNANO 44 27 13 5 9 43 28

SAN VITO 44 27 12 8 7 25 19

OTRANTO 42 27 10 12 5 47 32

FRANCAVILLA 41 26 11 8 7 39 29

MAGLIE 35 26 9 8 9 37 45

LEPORANO 33 25 9 6 10 21 34

SCORRANO 29 27 8 5 14 26 53

STELLA JONICA 28 26 7 7 12 28 40

MARTANO 26 26 5 11 10 17 21

SAN CESARIO 25 27 6 7 14 31 45

LIZZANO 20 25 5 5 15 23 49

MONTEIASI 17 27 3 8 16 21 66

LATIANO 15 27 3 6 17 21 45

MASSAFRA 11 26 3 2 21 15 56

Emergenza ItaliaPolitici disattenti e tecnici incolti, privi di fantasia,stanno trasformando in una vera trappola mortale ilnostro Paese…Aumentano i disoccupati, i giovani sco-raggiati, la chiusura delle imprese e le sofferenze dellebanche.La parola chiave è “speranza”….. anche il Papa Fran-cesco esulta di non farsi rubare la speranza.E’ un obbligo rispondere si per etica civile che per ca-pacità e concretezza nel progettare e attuare l’azionepolitica nel rispetto della Costituzione.Mi ha colpito l’articolo del giornalista Roberto Napo-litano “Basta giochi”; quasi un giovane su due èsenza lavoro, ogni giorno chiudono decine di aziendemanufatturiere, l’insieme di prelievi fiscali e contri-butivi che gravano sulle imprese è arrivato a cifre re-cord del 68,3%, il costo delle inefficienze dellamacchina burocratica su imprese e famiglie è stimatain 73 miliardi l’anno. L’irresponsabilità della classe po-litica europea combinata con la “farina avariata” ci-priota mette a dura prova qualità e freschezza delpane europeo che è il suo risparmio. Il “vuoto poli-tico” italiano non aiuta se è vero, com’è vero, chesiamo noi i primi in Europa a pagare il conto annul-lando in un mese un guadagno molto importante fa-ticosamente conquistato sul mercato dei tassi deinostri titoli di Stato. Il rapporto tra debito pubblico eprodotto interno lordo italiano viaggia verso il 130 %.Una massiccia ondata di incagli rischia di trasformarsiin una nuova ondata di sofferenza sotto i colpi del pe-sante deterioramento della domanda interna e di uneccesso di rigidità imposto alle banche sane negli ac-cantonamenti.Usciamo da anni di arretramento ma continuiamo apeggiorare in termini di produttività e le previsioni peril 2013 del prodotto interno lordo sono ancora signi-ficativamente negative rispetto a un 2012 addiritturaterribile. Si attende lo sblocco dei debiti della PubblicaAmministrazione nei confronti delle imprese dopoche una stupefacente incapacità governativa di ascol-tare ha trascinato fino ad oggi una questione che an-dava risolta almeno sei mesi fa.Basta giochi, per piacere. Questa Italia esige rispetto,attenzione e, soprattutto, merita di essere governata.Lo chiedono i suoi giovani, il mondo della produzionetutto, le famiglie, i tanti troppi quarantenni/cinquan-tenni che si ritrovano dalla sera alla mattina senza unlavoro. Senza un governo che attui la discontinuitànecessaria rispetto a una linea di politica economicasi è sempre ben guardata dall’intervenire nel corpovivo dell’inefficiente macchina pubblica per liberarecorrettamente le risorse necessarie ad avviare una ri-duzione dei prelievi fiscali e contributivi e, allo stessotempo, alimentare un flusso costante di investimentiin conto capitale, a partire delle spese per le infra-strutture. Non c’è più tempo da perdere….

Pier Luigi Giannachi

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Eccellenza - GallipoliEccellenza - GallipoliNonostante una società che guardacon preoccupazione al futuro, nelrettangolo verde il Gallipoli ha di-mostrato di poter superare ognidifficoltà: ne è testimonianza uncampionato esaltante, disputatocon incredibile forza e caparbietà.Al timone della barca giallorossa c’èun uomo che della determinazionefa la propria filosofia di vita. “Noicercheremo fino alla fine di cen-trare un obiettivo che alla vigilia delcampionato sembrava un'utopia –afferma il tecnico Calabro -. Ab-biamo adottato per tutto il torneoun gioco che ci ha permesso dicreare la superiorità numerica gra-zie agli esterni di centrocampo. Ab-biamo, inoltre, lavorato semprecon la difesa a tre e solo quando ciònon è stato possibile, abbiamo in-contrato qualche problema. Devoringraziare tutti per lo splendidotorneo fin qui disputato”.L'impressione da fuori è che lapanchina sia un po' troppo corta.In attacco, ad esempio, sembrache numericamente manchi uncentravanti. Crede che questo viabbia penalizzato?“A gennaio ci siamo privati di un at-taccante (Renis, ndr) per tentare diprenderne un altro. Così non èstato e questo, certamente, ci hapenalizzato alquanto”. Avete perso qualche punto ditroppo con le cosiddette piccole.Calo di concentrazione o sfortunanegli episodi decisivi?“Esatto: cosiddette piccole. Inrealtà abbiamo disputato un gironed'andata al massimo che ci ha fattomancare il fiato alla lunga. Senza,tuttavia, nulla togliere alle avversa-rie che hanno meritato”.Quale considera la miglior presta-zione del suo Gallo?“Paradossalmente, tra le tante gareche mi hanno lasciato entusiasta,dico l'unica sconfitta interna patita

contro il Molfetta: abbiamoespresso, al di là del risultato, ungioco spumeggiante”.San Severo, Molfetta, Copertino ePolimnia. Il calendario vi mette difronte a quattro partite tanto diffi-cili quanto stimolanti.“Arrivati a questo punto ogni mi-nuto di gioco è stimolante: adessodovrò giocare a carte scoperte e,come si dice a poker, punterò sul-l'all-in. Voglio fare tutto il possibileper diminuire il gap che ci separadai playoff: un risultato che tuttaGallipoli vuole con forza”.Giocatori come Sportillo o Presiccehanno confermato le proprie qua-lità. C'è qualcuno, invece, che l’hasorpresa?“Voglio fare i complimenti a tutti,in particolar modo a quei giocatoriche lo scorso anno hanno disputatoil campionato di Promozione con lamaglia giallorossa. Il segreto delGallipoli sta nella grande forza delcollettivo: un gruppo coeso e pre-parato. Molti ragazzi mi hanno sor-preso, ma mi soffermo sui duenomi citati nella domanda: Spor-tillo si è dimostrato ottima guidaper i giovani. Vorrei che Presicce,invece, sia più determinato: fissareun tetto di 10 gol per uno come lui,mi sembra riduttivo”.Questione societaria. Nello spo-gliatoio parlate del futuro del Gal-lipoli o pensate solo al campo?“La situazione non è delle migliori:il nostro presidente si trova in diffi-coltà e il calo in campo è coincisoproprio quando sono iniziate a cir-colare voci preoccupanti sul futuro.Sentirsi in bilico destabilizza l'am-biente. Noi siamo molto legati allasocietà e, in particolare, al presi-dente. Dobbiamo superare ognicattivo pensiero nel momento incui entriamo in campo. Abbiamo iplayoff da conquistare!”

Giulio Serafino

Calabro va all-inCalabro va all-in

“Nelle restanti quattro gare migioco tutto. Voglio i playoff”

“Nelle restanti quattro gare migioco tutto. Voglio i playoff”

Foto bysam.it

PROMOZIONE - GIR. b Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

SERIE d - GIR. h Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

ISChIA 77 29 25 2 2 59 14

GLAdIATOR 60 29 16 12 1 48 19

MATERA 57 29 19 2 8 55 31

MONOPOLI 56 29 16 8 5 54 25

bISCEGLIE 53 29 15 8 6 50 28

FOGGIA 45 29 11 12 6 41 31

TARANTO 40 29 11 7 11 40 37

bATTIPAGLIESE 39 29 11 6 12 40 41

POMIGLIANO 38 29 10 8 11 26 33

NARdò 35 29 8 11 10 28 30

bRINdISI 35 29 9 8 12 34 37

INTERNAPOLI 35 29 9 8 12 31 37

FRANCAVILLA 35 29 9 8 12 36 44

CAMPANIA 34 29 8 10 11 26 29

S. ANTONIO 30 29 7 11 11 31 37

GROTTAGLIE 20 29 4 8 17 25 59

TRANI 12 29 2 6 21 14 53

POTENZA 9 29 2 3 24 15 68

ECCELLENZA Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

SAN SEVERO 53 26 16 5 5 55 28

MOLFETTA 53 26 15 8 3 41 21

MANFREdONIA 45 26 13 6 7 47 31

MOLA 44 26 13 5 8 43 31

CERIGNOLA 44 25 14 2 9 36 24

GALLIPOLI 41 26 10 11 5 35 27

COPERTINO 40 26 11 7 8 32 19

TERLIZZI 40 26 11 7 8 27 29

GALATINA 34 26 8 10 8 31 32

q.U. bARI 33 26 8 9 9 37 36

VIESTE 32 25 9 5 11 36 32

POLIMNIA 28 26 6 10 10 25 36

CORATO 26 26 6 8 12 28 40

MANdURIA 22 26 5 7 14 19 34

TRICASE 19 26 4 7 15 18 41

RACALE 10 26 2 5 19 18 67

LE CLASSIFICHE

CASARANO 61 25 18 7 0 64 8

OSTUNI 60 26 18 6 2 48 19

V. FRANCAVILLA 58 26 16 7 2 64 13

LEVERANO 51 27 15 6 6 53 31

CAROVIGNO 45 27 13 6 8 33 25

FRAGAGNANO 44 27 13 5 9 43 28

SAN VITO 44 27 12 8 7 25 19

OTRANTO 42 27 10 12 5 47 32

FRANCAVILLA 41 26 11 8 7 39 29

MAGLIE 35 26 9 8 9 37 45

LEPORANO 33 25 9 6 10 21 34

SCORRANO 29 27 8 5 14 26 53

STELLA JONICA 28 26 7 7 12 28 40

MARTANO 26 26 5 11 10 17 21

SAN CESARIO 25 27 6 7 14 31 45

LIZZANO 20 25 5 5 15 23 49

MONTEIASI 17 27 3 8 16 21 66

LATIANO 15 27 3 6 17 21 45

MASSAFRA 11 26 3 2 21 15 56

Emergenza ItaliaPolitici disattenti e tecnici incolti, privi di fantasia,stanno trasformando in una vera trappola mortale ilnostro Paese…Aumentano i disoccupati, i giovani sco-raggiati, la chiusura delle imprese e le sofferenze dellebanche.La parola chiave è “speranza”….. anche il Papa Fran-cesco esulta di non farsi rubare la speranza.E’ un obbligo rispondere si per etica civile che per ca-pacità e concretezza nel progettare e attuare l’azionepolitica nel rispetto della Costituzione.Mi ha colpito l’articolo del giornalista Roberto Napo-litano “Basta giochi”; quasi un giovane su due èsenza lavoro, ogni giorno chiudono decine di aziendemanufatturiere, l’insieme di prelievi fiscali e contri-butivi che gravano sulle imprese è arrivato a cifre re-cord del 68,3%, il costo delle inefficienze dellamacchina burocratica su imprese e famiglie è stimatain 73 miliardi l’anno. L’irresponsabilità della classe po-litica europea combinata con la “farina avariata” ci-priota mette a dura prova qualità e freschezza delpane europeo che è il suo risparmio. Il “vuoto poli-tico” italiano non aiuta se è vero, com’è vero, chesiamo noi i primi in Europa a pagare il conto annul-lando in un mese un guadagno molto importante fa-ticosamente conquistato sul mercato dei tassi deinostri titoli di Stato. Il rapporto tra debito pubblico eprodotto interno lordo italiano viaggia verso il 130 %.Una massiccia ondata di incagli rischia di trasformarsiin una nuova ondata di sofferenza sotto i colpi del pe-sante deterioramento della domanda interna e di uneccesso di rigidità imposto alle banche sane negli ac-cantonamenti.Usciamo da anni di arretramento ma continuiamo apeggiorare in termini di produttività e le previsioni peril 2013 del prodotto interno lordo sono ancora signi-ficativamente negative rispetto a un 2012 addiritturaterribile. Si attende lo sblocco dei debiti della PubblicaAmministrazione nei confronti delle imprese dopoche una stupefacente incapacità governativa di ascol-tare ha trascinato fino ad oggi una questione che an-dava risolta almeno sei mesi fa.Basta giochi, per piacere. Questa Italia esige rispetto,attenzione e, soprattutto, merita di essere governata.Lo chiedono i suoi giovani, il mondo della produzionetutto, le famiglie, i tanti troppi quarantenni/cinquan-tenni che si ritrovano dalla sera alla mattina senza unlavoro. Senza un governo che attui la discontinuitànecessaria rispetto a una linea di politica economicasi è sempre ben guardata dall’intervenire nel corpovivo dell’inefficiente macchina pubblica per liberarecorrettamente le risorse necessarie ad avviare una ri-duzione dei prelievi fiscali e contributivi e, allo stessotempo, alimentare un flusso costante di investimentiin conto capitale, a partire delle spese per le infra-strutture. Non c’è più tempo da perdere….

Pier Luigi Giannachi

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Il Copertino di Volturo, con settepunti su nove conquistati nelmese di marzo, mantiene ancoraviva la fiammella della speranzadi accedere ai playoff. La squadrarossoverde, con quaranta puntiall’attivo, si mantiene stabil-mente al settimo posto in classi-fica con quattro lunghezze diritardo dal Mola, che occupa l’ul-timo posto utile per accedereagli spareggi promozione. Unodei giovani più promettenti dei

rossoverdi e dell’intero pano-rama dilettantistico pugliese èRoberto Rizzo, da solo un mesemaggiorenne, ma già alle spalletante partite da titolare nel cam-pionato di Eccellenza. Il giovanecopertinese viene dall’espe-rienza con la rappresentativa pu-gliese in Sardegna, nella qualenon ha giocato con continuità,ma ha realizzato una splendidasegnatura contro l’Abruzzo. “Puravendo giocato poco – afferma

Rizzo - sono felicissimo di averfatto parte per il secondo annoconsecutivo di questa selezione.Peccato non essere riusciti a cen-trare la finale. Avremmo avutoottime possibilità di centrare lavittoria. Nel mio bagaglio por-terò lo spirito di gruppo creatosifra di noi e il nostro grande affia-tamento. Nel calcio, spesso, sipensa alle individualità, maquello che conta maggiormenteè l’alchimia che nasce tra i com-

pagni all’interno dello spoglia-toio”.Il Copertino vive una stagionestrana. Dopo un avvio disa-stroso siete in lotta per un postoin paradiso, nonostante l’aversprecato numerose occasioniper agganciare il treno playoff.Come mai questa discontinuitàdi risultati?“Purtroppo dopo aver conqui-stato sei vittorie di fila abbiamorallentato un po’ il ritmo, anchese abbiamo dimostrato di teneretesta a tutte le grandi del cam-pionato. Il nostro grande rim-pianto, per ora, è la sconfittacasalinga contro il Mola. Quei trepunti persi malamente, dopoaver dominato l’intera partita,pesano come un macigno sullanostra classifica. Per il restosiamo stati solo sfortunati, manoi lotteremo fino all’ultimagiornata per regalare ai nostritifosi il tanto sospirato quintoposto”.Per te solo due reti, giocando inuna posizione non congeniale.Speri di aumentare il bottino inquesti ultime giornate?“Non importa dove giochi, ma lamia utilità alla squadra. Spero disegnare domenica prossima con-tro i Q.U. Bari. Questa partitarappresenta lo snodo fonda-mentale della nostra stagione:solo vincendo potremmo conti-nuare a sperare nel quintoposto. Stiamo lavorando dura-mente per regalare al nostropresidente questo obbiettivoche manca, da qualche anno,alla nostra società”.Per Rizzo e compagni sarà arduoarrivare ai playoff, ma la stagionedel Copertino rimane da incorni-ciare, con altri dodici punti sulpiatto sarebbe da fotografare.

Marco Tarsi

CopertinoCopertino

La meglio gioventùLa meglio gioventùRizzo: “Non importa dove giochi, ma la mia utilità alla squadra. I playoff? Possiamo farcela”

Rizzo: “Non importa dove giochi, ma la mia utilità alla squadra. I playoff? Possiamo farcela”

Foto Lucia Melcarne

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Centro scommesse

di Suppressa

unica agenzia ippica e sportiva legale a Copertino (zona Gelsi)

New sala slotVia Raffaello Sanzio

Copertino Tel. 0832947143

Il Copertino chiude in modo ne-gativo il mese più corto del-l’anno. Con la sconfitta di Viestela squadra rossoverde, nel mesedi febbraio, ha racimolato soloquattro punti frutto di una vitto-ria risicata contro il Corato, unpareggio contro il Terlizzi e duesconfitte contro San Savero eVieste. La squadra di Volturo non

riesce ancora a fare il salto diqualità sperato dalla società edai tifosi per riuscire a centraredopo due anni l’obbiettivoplayoff. Uno dei leader dellasquadra, il grintoso centrocam-pista Antonio Di Silvestro, classe1989, una carriera iniziata nellegiovanili del Lecce e proseguita,poi, nei professionisti in Lega Pro

a Monza e a Siracusa con alternefortune prova spiegarne i motividel momento negativo. “In que-ste otto partite del 2013 ab-biamo giocato male solodomenica scorsa in terra garga-nica afferma Di Silvestro -, nellealtre partite non siamo riusciti aconcretizzare l’enorme mole digioco prodotta. Non dobbiamo

mettere in croce i nostri attac-canti, ma provare solo a invertireil trend negativo in fase realizza-tiva tutti insieme”. Antonio, sei uno dei titolari ina-movibili di questa squadra.Come mai la scelta di accettarel’Eccellenza, dopo tre anni inLega Pro?“Purtroppo la carriera di un gio-catore dipende da episodi. In Si-cilia ho subito un graveinfortunio e questo ha condizio-nato il mio rendimento. Quandoè arrivata l’offerta del presidenteFanuli non ho avuto esitazioni adaccettare, sapendo di sposare unprogetto serio e ambizioso. Sonoqui da quasi due anni e mi trovosplendidamente”.Il vostro calendario è uno deipiù proibitivi. Avete cinque spa-reggi playoff contro Cerignola,Manfredonia, Quartieri UnitiBari, Galatina e Gallipoli, non-chè due derby di fuoco controRacale e Tricase, squadre alla ri-cerca disperata di punti sal-vezza. Qual è la formula magicaper conquistare il quinto postoin classifica? “La risposta sarebbe semplice,vincere tutte le partite e il sognoplayoff diventerebbe realtà. In-cominciamo dalla partita con ilCerignola, una gara chiave per lanostra stagione. Domenica pros-sima vorremmo che il nostro sta-dio diventasse come una bolgia:sarebbe fondamentale, per rag-giungere il nostro obbiettivo, ve-dere il “Guido Vantaggiato”gremito di tifosi pronti a soste-nerci senza se e senza ma. I puntidi distanza dalle zona alte dellaclassifica sono soltanto quattro.Siamo un gruppo capace e ingrado di raggiungere questo tra-guardo”.

Marco Tarsi

CopertinoCopertino

Di Silvestro“Playoff?Vinciamoletutte”

Foto Antonio Tarsi

Di Silvestro“Playoff?Vinciamoletutte”

Puoi

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GalatinaGalatina

Foto Vadacca

Tiziano Prinari, classe ’95, dopol’ottimo campionato disputato inPromozione nella stagione scorsacon la maglia del San Cesario, ap-proda in Eccellenza. A Galatina,con le sue 23 presenze, il giovanecentrocampista, ha messo in evi-denza le sue doti tecnico-tattiche,risultando, nonostante la giovaneetà, tra i più positivi. Virtù che nonsono sfuggite al mister della rap-presentativa pugliese Renzo Fer-rante, il quale non ha esitato adinserire il nome del talentuosocalciatore, nella lista dei convocatiper il Torneo delle Regioni svoltosiin Sardegna. Nella sua ancorbreve carriera il buon Tiziano hamilitato, per un anno e mezzo,nelle giovanili dell’Inter. “E’ statauna bella avventura – esordisce ilcentrocampista biancostellato –sono passati un po’ di anni, maper me resta sicuramente un’e-sperienza molto importante”.Tiziano Prinari oggi. Che tipo digiocatore sei?“Sono un ragazzo non ancorapronto per le categorie superiori.Tuttavia posso affermare di essereun calciatore che ha tanta vogliadi arrivare”.In questa stagione ti abbiamovisto ricoprire vari ruoli. In qualeposizione preferisci giocare?

“Preferisco fare la mezzala, magioco ovunque ci sia bisogno per-ché mi adeguo facilmente. Per mel’importante è giocare”.Nel tuo primo campionato di Ec-cellenza sei riuscito ad importi,dimostrando duttilità, qualità epersonalità. Cosa speri per il tuofuturo?“Spero di migliorare e fare il saltodi categoria per poi ambire allecategorie che contano. Sono con-sapevole che per ottenere questodevo impegnarmi con continuitàe fare sacrifici. Col passare deltempo, poi, devo trovare il giustoequilibrio e sapere cogliere le oc-casioni che mi si presenteranno”.Vari problemi hanno condizio-nato il cammino del Galatina inquesto torneo. Tuttavia l’obiet-tivo salvezza è a portata di mano.Quanti punti pensi siano suffi-cienti per la permanenza e conchi pensi sia più facile ottenerli?“Penso siano sufficienti quattropunti per salvarci, ma noi vo-gliamo vincerle tutte a cominciaredalla prossima gara contro il Ter-lizzi”.Nel Torneo delle Regioni in Sar-degna hai esordito con un’espul-sione. Hai perso il posto e poil’hai riconquistato. Che espe-rienza è stata?

“Sono partitoc o m m e tt e n d ouna grossa inge-nuità. Sono, però,riuscito a riconqui-stare il posto.Peccato per l’elimi-nazione! Non merita-vamo di uscire in quelmodo. Contro la Lom-bardia abbiamo man-cato più volte ilraddoppio e alla fine abbiamo pa-gato a caro prezzo”.E se fosse entrata quella palom-bella da metà campo?“Non farmi pensare. Quando hovisto il portiere avversario fuoridai pali, ho battuto immediata-mente la punizione da metàcampo. Ho tirato direttamente inporta, ma ho colpito la traversa.Sarebbe stato il gol del 2-0”.Chi tra i compagni della rappre-sentativa ti ha impressionato dipiù?“A mio parere la Puglia è stata lasquadra più forte, anche se nonho potuto vedere il Lazio che hapoi vinto la manifestazione. E’stata una bella vetrina per noi gio-vani. Colucci, Perlangeli e Faviasono i compagni che hanno qua-lità importanti”.

Vincenzo Congedo

Tiziano Prinari, classe ’95, dopol’ottimo campionato disputato inPromozione nella stagione scorsacon la maglia del San Cesario, ap-proda in Eccellenza. A Galatina,con le sue 23 presenze, il giovanecentrocampista, ha messo in evi-denza le sue doti tecnico-tattiche,risultando, nonostante la giovaneetà, tra i più positivi. Virtù che nonsono sfuggite al mister della rap-presentativa pugliese Renzo Fer-rante, il quale non ha esitato adinserire il nome del talentuosocalciatore, nella lista dei convocatiper il Torneo delle Regioni svoltosiin Sardegna. Nella sua ancorbreve carriera il buon Tiziano hamilitato, per un anno e mezzo,nelle giovanili dell’Inter. “E’ statauna bella avventura – esordisce ilcentrocampista biancostellato –sono passati un po’ di anni, maper me resta sicuramente un’e-sperienza molto importante”.Tiziano Prinari oggi. Che tipo digiocatore sei?“Sono un ragazzo non ancorapronto per le categorie superiori.Tuttavia posso affermare di essereun calciatore che ha tanta vogliadi arrivare”.In questa stagione ti abbiamovisto ricoprire vari ruoli. In qualeposizione preferisci giocare?

“Preferisco fare la mezzala, magioco ovunque ci sia bisogno per-ché mi adeguo facilmente. Per mel’importante è giocare”.Nel tuo primo campionato di Ec-cellenza sei riuscito ad importi,dimostrando duttilità, qualità epersonalità. Cosa speri per il tuofuturo?“Spero di migliorare e fare il saltodi categoria per poi ambire allecategorie che contano. Sono con-sapevole che per ottenere questodevo impegnarmi con continuitàe fare sacrifici. Col passare deltempo, poi, devo trovare il giustoequilibrio e sapere cogliere le oc-casioni che mi si presenteranno”.Vari problemi hanno condizio-nato il cammino del Galatina inquesto torneo. Tuttavia l’obiet-tivo salvezza è a portata di mano.Quanti punti pensi siano suffi-cienti per la permanenza e conchi pensi sia più facile ottenerli?“Penso siano sufficienti quattropunti per salvarci, ma noi vo-gliamo vincerle tutte a cominciaredalla prossima gara contro il Ter-lizzi”.Nel Torneo delle Regioni in Sar-degna hai esordito con un’espul-sione. Hai perso il posto e poil’hai riconquistato. Che espe-rienza è stata?

“Sono partitoc o m m e tt e n d ouna grossa inge-nuità. Sono, però,riuscito a riconqui-stare il posto.Peccato per l’elimi-nazione! Non merita-vamo di uscire in quelmodo. Contro la Lom-bardia abbiamo man-cato più volte ilraddoppio e alla fine abbiamo pa-gato a caro prezzo”.E se fosse entrata quella palom-bella da metà campo?“Non farmi pensare. Quando hovisto il portiere avversario fuoridai pali, ho battuto immediata-mente la punizione da metàcampo. Ho tirato direttamente inporta, ma ho colpito la traversa.Sarebbe stato il gol del 2-0”.Chi tra i compagni della rappre-sentativa ti ha impressionato dipiù?“A mio parere la Puglia è stata lasquadra più forte, anche se nonho potuto vedere il Lazio che hapoi vinto la manifestazione. E’stata una bella vetrina per noi gio-vani. Colucci, Perlangeli e Faviasono i compagni che hanno qua-lità importanti”.

Vincenzo Congedo

Tiziano Prinari voglia di arrivareTiziano Prinari voglia di arrivare

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Il Copertino di Volturo, con settepunti su nove conquistati nelmese di marzo, mantiene ancoraviva la fiammella della speranzadi accedere ai playoff. La squadrarossoverde, con quaranta puntiall’attivo, si mantiene stabil-mente al settimo posto in classi-fica con quattro lunghezze diritardo dal Mola, che occupa l’ul-timo posto utile per accedereagli spareggi promozione. Unodei giovani più promettenti dei

rossoverdi e dell’intero pano-rama dilettantistico pugliese èRoberto Rizzo, da solo un mesemaggiorenne, ma già alle spalletante partite da titolare nel cam-pionato di Eccellenza. Il giovanecopertinese viene dall’espe-rienza con la rappresentativa pu-gliese in Sardegna, nella qualenon ha giocato con continuità,ma ha realizzato una splendidasegnatura contro l’Abruzzo. “Puravendo giocato poco – afferma

Rizzo - sono felicissimo di averfatto parte per il secondo annoconsecutivo di questa selezione.Peccato non essere riusciti a cen-trare la finale. Avremmo avutoottime possibilità di centrare lavittoria. Nel mio bagaglio por-terò lo spirito di gruppo creatosifra di noi e il nostro grande affia-tamento. Nel calcio, spesso, sipensa alle individualità, maquello che conta maggiormenteè l’alchimia che nasce tra i com-

pagni all’interno dello spoglia-toio”.Il Copertino vive una stagionestrana. Dopo un avvio disa-stroso siete in lotta per un postoin paradiso, nonostante l’aversprecato numerose occasioniper agganciare il treno playoff.Come mai questa discontinuitàdi risultati?“Purtroppo dopo aver conqui-stato sei vittorie di fila abbiamorallentato un po’ il ritmo, anchese abbiamo dimostrato di teneretesta a tutte le grandi del cam-pionato. Il nostro grande rim-pianto, per ora, è la sconfittacasalinga contro il Mola. Quei trepunti persi malamente, dopoaver dominato l’intera partita,pesano come un macigno sullanostra classifica. Per il restosiamo stati solo sfortunati, manoi lotteremo fino all’ultimagiornata per regalare ai nostritifosi il tanto sospirato quintoposto”.Per te solo due reti, giocando inuna posizione non congeniale.Speri di aumentare il bottino inquesti ultime giornate?“Non importa dove giochi, ma lamia utilità alla squadra. Spero disegnare domenica prossima con-tro i Q.U. Bari. Questa partitarappresenta lo snodo fonda-mentale della nostra stagione:solo vincendo potremmo conti-nuare a sperare nel quintoposto. Stiamo lavorando dura-mente per regalare al nostropresidente questo obbiettivoche manca, da qualche anno,alla nostra società”.Per Rizzo e compagni sarà arduoarrivare ai playoff, ma la stagionedel Copertino rimane da incorni-ciare, con altri dodici punti sulpiatto sarebbe da fotografare.

Marco Tarsi

CopertinoCopertino

La meglio gioventùLa meglio gioventùRizzo: “Non importa dove giochi, ma la mia utilità alla squadra. I playoff? Possiamo farcela”

Rizzo: “Non importa dove giochi, ma la mia utilità alla squadra. I playoff? Possiamo farcela”

Foto Lucia Melcarne

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Il Copertino chiude in modo ne-gativo il mese più corto del-l’anno. Con la sconfitta di Viestela squadra rossoverde, nel mesedi febbraio, ha racimolato soloquattro punti frutto di una vitto-ria risicata contro il Corato, unpareggio contro il Terlizzi e duesconfitte contro San Savero eVieste. La squadra di Volturo non

riesce ancora a fare il salto diqualità sperato dalla società edai tifosi per riuscire a centraredopo due anni l’obbiettivoplayoff. Uno dei leader dellasquadra, il grintoso centrocam-pista Antonio Di Silvestro, classe1989, una carriera iniziata nellegiovanili del Lecce e proseguita,poi, nei professionisti in Lega Pro

a Monza e a Siracusa con alternefortune prova spiegarne i motividel momento negativo. “In que-ste otto partite del 2013 ab-biamo giocato male solodomenica scorsa in terra garga-nica afferma Di Silvestro -, nellealtre partite non siamo riusciti aconcretizzare l’enorme mole digioco prodotta. Non dobbiamo

mettere in croce i nostri attac-canti, ma provare solo a invertireil trend negativo in fase realizza-tiva tutti insieme”. Antonio, sei uno dei titolari ina-movibili di questa squadra.Come mai la scelta di accettarel’Eccellenza, dopo tre anni inLega Pro?“Purtroppo la carriera di un gio-catore dipende da episodi. In Si-cilia ho subito un graveinfortunio e questo ha condizio-nato il mio rendimento. Quandoè arrivata l’offerta del presidenteFanuli non ho avuto esitazioni adaccettare, sapendo di sposare unprogetto serio e ambizioso. Sonoqui da quasi due anni e mi trovosplendidamente”.Il vostro calendario è uno deipiù proibitivi. Avete cinque spa-reggi playoff contro Cerignola,Manfredonia, Quartieri UnitiBari, Galatina e Gallipoli, non-chè due derby di fuoco controRacale e Tricase, squadre alla ri-cerca disperata di punti sal-vezza. Qual è la formula magicaper conquistare il quinto postoin classifica? “La risposta sarebbe semplice,vincere tutte le partite e il sognoplayoff diventerebbe realtà. In-cominciamo dalla partita con ilCerignola, una gara chiave per lanostra stagione. Domenica pros-sima vorremmo che il nostro sta-dio diventasse come una bolgia:sarebbe fondamentale, per rag-giungere il nostro obbiettivo, ve-dere il “Guido Vantaggiato”gremito di tifosi pronti a soste-nerci senza se e senza ma. I puntidi distanza dalle zona alte dellaclassifica sono soltanto quattro.Siamo un gruppo capace e ingrado di raggiungere questo tra-guardo”.

Marco Tarsi

CopertinoCopertino

Di Silvestro“Playoff?Vinciamoletutte”

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Di Silvestro“Playoff?Vinciamoletutte”

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Cuore, estro, velocità e grinta i suoipunti di forza: lo chiamano "ElShaarawy casaranese" anche per lacapigliatura simile a quella del “fa-raone milanista”. Classe 1996, Co-simo Margagliotti, all'età didiciassette anni, è un punto fermodella linea difensiva di misterLongo, che ha scommesso forte-mente su di lui. Fiducia ripagata asuon di ottime prestazioni e gol, trein questo campionato, fino ad ora,per l'esterno casaranese. Ad inizio stagione immaginavi cheavresti giocato così tanto?"Sinceramente no. Dovevamo ini-ziare dalla Prima Categoria, ma, perfortuna, c'è stato il ripescaggio inPromozione. Naturalmente, erodoppiamente felice, vista la mia etàe gli under da mandare in campo". Hai segnato tre gol finora, tutti incasa. Coincidenza o altro? "Solo coincidenza. Più volte il mi-ster mi ha proposto come esternoalto e così sono andato in gol. Il piùbello? Quello contro la Virtus Fran-cavilla: Ruggiero ha effettuato ungran tiro, sulla cui traiettoria misono trovato io, deviando in rete.Era uno scontro al vertice e, dopoun avvio di gara personalmentenon buono per il rigore causato, ilgol mi ha risollevato d'animo".Tuo fratello gioca nella Virtus Fran-cavilla. Parlate del campionato? "Più che parlare, c'è una serie disfottò. Quando ci capita di parlaredi calcio, però, ci confrontiamo sultorneo. Sa bene che sarà dura, perloro, poter arrivare in testa, perchédi fronte hanno il Casarano”.Avete un punto di vantaggio sul-l'Ostuni, con una gara in meno. "La strada è ancora lunga. Il cam-pionato presenta varie insidie e bi-sogna affrontare ogni gara al 100%.L'Ostuni ha un calendario duro:dovrà affrontare Casarano, V. Fran-cavilla e Leverano in trasferta e, poi,

osservare un turno di riposo". In cosa credi di essere miglioratolavorando con mister Longo?"Credo di essere maturato a livellogenerale. Quest'anno c'è stato ilmio debutto nelle categorie supe-riori, dopo aver giocato sempre incampionati giovanili. E grazie aduno staff tecnico di elevata qualità,come quello presente nella nostrasocietà, il mio percorso è stato piùfacile. Devo ringraziare misterLongo perché, pur essendo unclasse '96, ha creduto in me. Credo,dal canto mio, di averlo ripagatosempre nel migliore dei modi". Avete da poco festeggiato la vitto-ria della Coppa Italia, assicuran-dovi, di fatto, l’Eccellenza. Adesso?"Era il primo obiettivo da raggiun-gere e ci siamo riusciti. Siamo feli-cissimi per il nostro primo trofeostagionale, ma non dobbiamo as-solutamente abbassare la guardiaperché c’è da raggiungere un altroobiettivo ancora più importante,cioè la vittoria del campionato". Se un giorno arrivasse la chiamatadel tuo Nardò, saresti contento?"Contento sarebbe molto poco. Èla squadra della mia città, fin da pic-colo seguo i colori granata. Ognibambino che gioca a calcio sognadi poter giocare per la propria cittàe dare il massimo. Credo che non cisia cosa più bella che poterlo fare".Sei stato soprannominato "ElShaarawy casaranese". "E’ un piacere. Mi chiamano in quelmodo, però, solo per la capiglia-tura, non per altro".Facciamo una scommessa, se il Ca-sarano dovesse vincere anche ilcampionato, Margagliotti taglia lacresta, ci stai? "Brutta scommessa (sorride, ndr).Sarebbe come tagliare metà Mar-gagliotti. È da un po' di anni che hoquesta capigliatura e farne a meno,è davvero difficile”. (G.T.)

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Margagliottiil faraonecasaranese

Margagliottiil faraonecasaranese

Foto F. Stefanelli

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PROMOZIONE - LEVERANO

Il suo Leverano vola. 16 punti edappena -2 dall'armata Casarano.Ma mister Branà ha ancora tantoda dare per sorprendere i suoitifosi: per lui è la prima esperienzasu una panchina, dopo anni digioco a grandi livelli.Un inizio migliore non si potevaimmaginare. Qual è la ricetta diquesto Leverano super?“Il mix perfetto che si è creatonello spogliatoio. Veterani e gio-vani lavorano integrandosi allaperfezione. Svolgiamo un lavorocertosino in settimana per arri-vare al meglio alla sfida domeni-cale”.Sei un tecnico giovanissimo, ap-pena 31enne: sei passato imme-diatamente dai campi allapanchina. Quali differenze hainotato e quali difficoltà?“L'infortunio dello scorso anno hadecretato la fine della mia attivitànel cuore del rettangolo verde.Ma non potevo abbandonare deltutto il calcio: sarebbe stato untrauma! Ho iniziato questa nuovaavventura in panchina grazie allasocietà del Leverano che ha cre-duto in me. Per il momento si starivelando un'esperienza positiva,siamo partiti con il piede giusto.Certo, ho ancora tanto da impa-rare, ma con gruppi di lavorocome questo, sarà tutto più fa-cile”.Ti trovi a dover a gestire ungruppo giovane con Cazzella ve-

terano che sembra stia vivendouna seconda giovinezza. Comevivi il rapporto con i calciatori?“Fino a pochi mesi fa io e molti ra-gazzi condividevamo il campo digioco. Biasco e Calasso, giusto perfare qualche esempio. Io conoscoloro e le rispettive caratteristiche;loro conoscono me e il mio mododi intendere il calcio. Al di fuori delcampo siamo amici, c'è grandeconfidenza, ma al momento dellescelte della domenica, e loro losanno bene, gioca chi merita,senza occhi di riguardo verso al-cuno”.Il secondo posto non è un caso.Già lo scorso anno il Leverano hacentrato i playoff. Qual è l'o-biettivo di quest'anno?“L'obiettivo è quello di far bene; sivive alla giornata. I mezzi per con-fermarci ci sono tutti: disponiamodi un ottimo organico e questo miconforta. Poi, ovviamente, gliobiettivi si raggiungono tutti in-sieme: voglio dire che i risultati siottengono con la giusta sinergiatra calciatori, tecnici e società”.Il Casarano è favorito: è di unaltro livello o sperate nel primoposto?“Casarano è una piazza calda. In-dubbiamente è la squadra chetutti vorrebbero battere. Ma ilcampionato è lungo e difficile, enoi siamo in agguato. Sognare,poi, non costa nulla!”.

Giulio Serafino

Branà è romantico“Sognare non costa nulla”

di Rocco MartellaTel.0833.542330 Fax 0833.770737Cell. 393.9930917

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Cuore, estro, velocità e grinta i suoipunti di forza: lo chiamano "ElShaarawy casaranese" anche per lacapigliatura simile a quella del “fa-raone milanista”. Classe 1996, Co-simo Margagliotti, all'età didiciassette anni, è un punto fermodella linea difensiva di misterLongo, che ha scommesso forte-mente su di lui. Fiducia ripagata asuon di ottime prestazioni e gol, trein questo campionato, fino ad ora,per l'esterno casaranese. Ad inizio stagione immaginavi cheavresti giocato così tanto?"Sinceramente no. Dovevamo ini-ziare dalla Prima Categoria, ma, perfortuna, c'è stato il ripescaggio inPromozione. Naturalmente, erodoppiamente felice, vista la mia etàe gli under da mandare in campo". Hai segnato tre gol finora, tutti incasa. Coincidenza o altro? "Solo coincidenza. Più volte il mi-ster mi ha proposto come esternoalto e così sono andato in gol. Il piùbello? Quello contro la Virtus Fran-cavilla: Ruggiero ha effettuato ungran tiro, sulla cui traiettoria misono trovato io, deviando in rete.Era uno scontro al vertice e, dopoun avvio di gara personalmentenon buono per il rigore causato, ilgol mi ha risollevato d'animo".Tuo fratello gioca nella Virtus Fran-cavilla. Parlate del campionato? "Più che parlare, c'è una serie disfottò. Quando ci capita di parlaredi calcio, però, ci confrontiamo sultorneo. Sa bene che sarà dura, perloro, poter arrivare in testa, perchédi fronte hanno il Casarano”.Avete un punto di vantaggio sul-l'Ostuni, con una gara in meno. "La strada è ancora lunga. Il cam-pionato presenta varie insidie e bi-sogna affrontare ogni gara al 100%.L'Ostuni ha un calendario duro:dovrà affrontare Casarano, V. Fran-cavilla e Leverano in trasferta e, poi,

osservare un turno di riposo". In cosa credi di essere miglioratolavorando con mister Longo?"Credo di essere maturato a livellogenerale. Quest'anno c'è stato ilmio debutto nelle categorie supe-riori, dopo aver giocato sempre incampionati giovanili. E grazie aduno staff tecnico di elevata qualità,come quello presente nella nostrasocietà, il mio percorso è stato piùfacile. Devo ringraziare misterLongo perché, pur essendo unclasse '96, ha creduto in me. Credo,dal canto mio, di averlo ripagatosempre nel migliore dei modi". Avete da poco festeggiato la vitto-ria della Coppa Italia, assicuran-dovi, di fatto, l’Eccellenza. Adesso?"Era il primo obiettivo da raggiun-gere e ci siamo riusciti. Siamo feli-cissimi per il nostro primo trofeostagionale, ma non dobbiamo as-solutamente abbassare la guardiaperché c’è da raggiungere un altroobiettivo ancora più importante,cioè la vittoria del campionato". Se un giorno arrivasse la chiamatadel tuo Nardò, saresti contento?"Contento sarebbe molto poco. Èla squadra della mia città, fin da pic-colo seguo i colori granata. Ognibambino che gioca a calcio sognadi poter giocare per la propria cittàe dare il massimo. Credo che non cisia cosa più bella che poterlo fare".Sei stato soprannominato "ElShaarawy casaranese". "E’ un piacere. Mi chiamano in quelmodo, però, solo per la capiglia-tura, non per altro".Facciamo una scommessa, se il Ca-sarano dovesse vincere anche ilcampionato, Margagliotti taglia lacresta, ci stai? "Brutta scommessa (sorride, ndr).Sarebbe come tagliare metà Mar-gagliotti. È da un po' di anni che hoquesta capigliatura e farne a meno,è davvero difficile”. (G.T.)

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Il suo Leverano vola. 16 punti edappena -2 dall'armata Casarano.Ma mister Branà ha ancora tantoda dare per sorprendere i suoitifosi: per lui è la prima esperienzasu una panchina, dopo anni digioco a grandi livelli.Un inizio migliore non si potevaimmaginare. Qual è la ricetta diquesto Leverano super?“Il mix perfetto che si è creatonello spogliatoio. Veterani e gio-vani lavorano integrandosi allaperfezione. Svolgiamo un lavorocertosino in settimana per arri-vare al meglio alla sfida domeni-cale”.Sei un tecnico giovanissimo, ap-pena 31enne: sei passato imme-diatamente dai campi allapanchina. Quali differenze hainotato e quali difficoltà?“L'infortunio dello scorso anno hadecretato la fine della mia attivitànel cuore del rettangolo verde.Ma non potevo abbandonare deltutto il calcio: sarebbe stato untrauma! Ho iniziato questa nuovaavventura in panchina grazie allasocietà del Leverano che ha cre-duto in me. Per il momento si starivelando un'esperienza positiva,siamo partiti con il piede giusto.Certo, ho ancora tanto da impa-rare, ma con gruppi di lavorocome questo, sarà tutto più fa-cile”.Ti trovi a dover a gestire ungruppo giovane con Cazzella ve-

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