9
www.libertasicilia.com e mail: [email protected] QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA I poliziotti lo pedinava- no ormai da tempo e lo hanno seguito fino a San Lorenzo a Noto. A pagine sette Ladro seriale arrestato dai poliziotti SAN LORENZO A pagina tre Piantumata una palma in piazza Pancali AMBIENTE Aggredisce l’ex Canicattinese finisce in manette CRONACA i A pagina sei L’approvazione dell’art. 48 che riguarda la regolamen- tazione del canone eccessivamente oneroso per le atti- vità estrattive da parte dell’ARS è un grande risultato per Confindustria e per le aziende dell’intero comparto, che in Sicilia conta 550 cave attive e occupa, includen- do anche l’indotto, circa 25 mila lavoratori. L’approva- zione del piano regionale delle cave per la Sicilia risale ad ottobre del 2010 uno strumento fondamentale. La Ferla: “Grande lavoro di squadra” A pagina undici Norma cave in Sicilia Fisco e previdenza per maggiori uguaglianze e tutele, ma soprattut- to lavoro e investimenti nel polo petrolchimi- co siracusano. Questi gli argomenti al centro dell’assemblea unitaria svolta nella mensa ovest, a Priolo. A pagina quattro Pensioni e fisco: una riunione ECONOMIA Primo contatto del comitato tecnico organizzativo Distretto del Sud Est Riunione a Siracusa La discussione sulla ver- tenza Eni in Sicilia ed in particolare al futuro investimento a Priolo è stata rinviata a settem- bre. Questo emerge dalla riunione che si è tenuta a Roma alla presenza del sottosegretario all’Indu- stria e al vertice dell’Eni. La questione ruota tutto attorno alla paventata di- smissione delle raffinerie di Gela e di Marghera, ma inevitabilmente queste due questioni trascinano con se anche il sito indu- striale di Priolo Gargallo. «L’una questione non può prescindere dall’al- tra - spiega il segretario della Uilcem, Emanuele Sorrentino. Per Priolo l’Eni non si espone Dopo i primi passaggi tecnici, si entra nel vivo delle attività legate al di- stretto del Sud Est della Sicilia. Si è svolta alla sala Giunta di Palazzo Vermexio, infatti, un primo incontro informa- le del Comitato Tecnico Organizzativo del Di- stretto del Sud Est. Pre- senti i tecnici incaricati in rappresentanza degli Enti aderenti: i Comuni di Siracusa, Catania, e Ragusa, le tre Province regionali e le tre Camere di Commercio. A pagina tre A pagine sei INDUSTRIA FONDATO NEL 1987 DA GIUSEPPE BIANCA POLITICA A pagina otto sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50 Venerdì 1 agosto 2014 • anno XXVII • n. 185 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50 Gal Val d’Anapo eletto il nuovo presidente Sicilia

Libertà 1-08-14

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Libertà 1-08-14

www.libertasicilia.com e mail: [email protected] dELLa provincia di SiracuSa

I poliziotti lo pedinava-no ormai da tempo e lo hanno seguito fino a San Lorenzo a Noto.

A pagine sette

Ladro serialearrestatodai poliziotti

San LorEnZo

A pagina tre

piantumatauna palmain piazzapancali

aMBiEntE

Aggredisce l’exCanicattinese

finisce in manette

CRONACA

i A pagina sei

L’approvazione dell’art. 48 che riguarda la regolamen-tazione del canone eccessivamente oneroso per le atti-vità estrattive da parte dell’ARS è un grande risultato per Confindustria e per le aziende dell’intero comparto, che in Sicilia conta 550 cave attive e occupa, includen-do anche l’indotto, circa 25 mila lavoratori. L’approva-zione del piano regionale delle cave per la Sicilia risale ad ottobre del 2010 uno strumento fondamentale.

La Ferla: “Grandelavoro di squadra”

A pagina undici

Norma cave in Sicilia

Fisco e previdenza per maggiori uguaglianze e tutele, ma soprattut-to lavoro e investimenti nel polo petrolchimi-co siracusano. Questi gli argomenti al centro dell’assemblea unitaria svolta nella mensa ovest, a Priolo.

A pagina quattro

pensioni e fisco: una riunione

EconoMia

Primo contatto del comitato tecnico organizzativo

distretto del Sud Estriunione a Siracusa

La discussione sulla ver-tenza Eni in Sicilia ed in particolare al futuro investimento a Priolo è stata rinviata a settem-bre. Questo emerge dalla riunione che si è tenuta a Roma alla presenza del sottosegretario all’Indu-stria e al vertice dell’Eni. La questione ruota tutto attorno alla paventata di-smissione delle raffinerie di Gela e di Marghera, ma inevitabilmente queste due questioni trascinano con se anche il sito indu-striale di Priolo Gargallo. «L’una questione non può prescindere dall’al-tra - spiega il segretario della Uilcem, Emanuele Sorrentino.

per priolol’Eni nonsi espone

Dopo i primi passaggi tecnici, si entra nel vivo delle attività legate al di-stretto del Sud Est della Sicilia. Si è svolta alla sala Giunta di Palazzo Vermexio, infatti, un primo incontro informa-le del Comitato Tecnico Organizzativo del Di-stretto del Sud Est. Pre-senti i tecnici incaricati in rappresentanza degli Enti aderenti: i Comuni di Siracusa, Catania, e Ragusa, le tre Province regionali e le tre Camere di Commercio.

A pagina tre

A pagine sei

induStria

foNd

Ato

Nel 1

987 d

A GiuS

eppe

BiAN

cA POLITICA

A pagina otto

sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 • direzioNe Amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - fAX 0931 / 60.006 - puBBlicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50Venerdì 1 agosto 2014 • anno XXVII • n. 185 • direzioNe Amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - fAX 0931 / 60.006 - puBBlicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50

Gal Val d’Anapoeletto il nuovo

presidenteSicilia

Page 2: Libertà 1-08-14

2 1 AGoSto 2014, VeNerdì

di Arturo Messina

E’ risaputo che il mezzo più tradizionale e popolare, più efficace per tramandare il patrimonio culturale che contraddistingue l’identità locale, ossia le caratteristiche linguistiche e artistiche di un paese e per diffonderlo più am-piamente, non sia stato e non sia nemmeno ai nostri giorni la scrittura, sia attraverso il giornale, sia attraverso il gior-nale, che pochi leggono, ma il canto e ancor più la musica come motivo, come linguaggio universaleLa linea melodica, cantata o (anzi ancor più) semplice-mente suonata, con un solo strumento, è stata ed è tuttora il condensato di un messaggio interiore che descrive un mo-mento particolare dell’animo di una persona, spesso anoni-ma nel passato, che interpreta quello collettivo e per questo trova “ corrispondenza d’amo-rosi sensi” negli altri, che lo fanno proprio. Quanto più si accosta all’animo di una per-sona, anche come espressione, oltre che come contenuto, tanto più fa presa nella massa, che è portata, a sua volta, ad affezionarvisi, a ripeterlo. Se oggi si regista più l’abitudine ad ascoltare che a cantare un motivo, è perché questo non si accosta più come prima, come espressione, dal punto di vista formale, alla mentalità, alle dimensioni della massa, perché non è più, insomma, un motivo popolare. Rispetto al passato, oggi si sente cantare sempre più raramente la gente comune; poche canzoni nuove fanno breccia e incontrano il piacere e l’imitazione della massa popolare che preferisce le canzoni “ centenarie” Per questo i gruppi folclo-ristici, anziché tramontare e sparire, si moltiplicano e hanno successo, non soltanto nel paese dove si formano, ma anche molto più lontano da esso, all’estero, dove si recano, sempre più frequentemente, senza dire che molto richiesti sono i dischi, le registrazioni, i CD che propongono i motivi più caratteristici e originali che ogni gruppo esegue.Naturalmente, oltre alla bel-lezza delle voci soliste e del coro, contribuivano a farle apprezzare gli altri elementi indispensabili per un buon gruppo folcloristico: i balletti, i costumi, la bravura degli stru-mentisti e la caratteristica degli stessi strumenti, come i vari tipi

un estroso duo in uno

di tamburello, spesso dipinti a livello artistico, la quartara, il marranzano, il mandolino, la chitarra, la fisarmonica,“ ’u friscalettu”…Quest’ultimo è indubbiamente il più antico, il più caratteristi-co, il più vivace, brioso e ardito.Il “ friscaletto” è sicuramente uno dei più antichi e suggestivi strumenti, prima ancora dello stesso flauto di Pan o flauto dol-ce: possiamo definirlo il figlio primogenito della zampogna. Infatti mentre il flauto dolce è fatto di legno, il friscaletto è fatto di canna, quindi non ha bisogno di essere incavato, svuotato, come il flauto dolce, che per questo offre maggiori difficoltà di esecuzione, per cui oggi, oltre ad essere fatto di legno, di ulivo specialmente, vien fatto di plastica. Il frisca-letto, del resto, è più piccolo del flauto dolce, perché, mentre per il flauto dolce si sfrutta un rametto, per il friscaletto si sfrutta la porzione di canna che va da un nodo all’altro. Per suonarlo veramente con efficacia, con vera maestria, bisogna che chi lo suona abbia il DNA …bucolico. “ Mio nonno era pastore e se ne costruiva di sua mano diversi e di diverso tipo, con le canne che crescevano a Pantalica, mentre pascolava il suo gregge nella zona più storica e fantastica che ci possa essere, definita la <Metropoli dei trapassati > con oltre cinquemila tombe costrui-te nei lapidei grattacieli vicino a Sortino, il paese dov’era nato

lui e dove sono nato io, che da ragazzino rimanevo estasiato al vedere quel paesaggio da favola e al sentirgli suonare il suo …flauto magico: ’u frisca-lettu l’ho imparato da lui, sia a suonarlo che a costruirlo, anche se dopo sono andato al Liceo Musicale di Catania, dove ho preso il diploma di clarinetto”.Così mi ha raccontato il giova-ne m° Carmelo Salemi prima di esibirsi, mentre andava aggeg-giando nel sistemare un “tam-burone con sonagli e ciancia-neddhi” : uno della diecina di strumenti che avrebbe suonato nel suo concerto organizzato da Morreale, quall’erdito giovane che sarebbe meritatamente da definire il più intraprenden-te “naturalista vagante” di Siracusa, in quell’angolo buco-lico sui generis nel cuore della città, che è la villa Reimann.Concerto che potremmo defi-nire un “Duo in Uno” giacchè, dopo l’intervista, si è esibito da solo con ognuno di quei magici marchingegni da lui stesso costruiti ( apportando anche delle variati in alcuni, come aggiungendo due fori al tradizionale friscalettu, onde potere eseguire più perfetta-mente certe note) suonandone stupendamente anche due alla volta! Così ha sbalordito il numeroso pubblico che, seduto al chiaro di luna, è rimasto estasiato a godersi il fresco, ascoltandolo e vedendolo esibirsi magicamente in quella serie di flauti a canna, persino in quella specie di “marranza-

nu”, in quell’altra specie di enorme conchiglia che serviva da…telefono anacronistico, quando l’uomo primitivo comunicava anche a grande distanza con quell’aggeggio, come ha spiegato raccontando la storia di ognuno, prima di farlo ascoltare.Carmelo Salemi è anche un pregevole suonatore di chitarra e l’ha dimostrato chiaramente quando, verso la fine dell’ori-ginale concerto, ha accompa-gnato con la chitarra la brava attrice Abela (parente del già così noto e ammirato comico siracusano Ciccio Abela che tanto successo sta avendo anche oltre lo stretto) che ha dimostrato di possedere, oltre la bravura di caratterista comica, anche quella di otti-ma interprete di tradizionali canzoni siracusane.Quelle che ha fatto ascoltare e per cui ha ricevuto i più calorosi applausi sono state soltanto due; ma sono state più che sufficienti perché lei confermasse anche in questo campo il suo talento. Pima che lei cominciasse a cantare è intervenuto l’organizzatore della serata, Morreale per dire che il concerto doveva essere itinerante, nel senso che i vari numeri dello spettacolo dovevano essere distribuiti nelle varie “stazioni”, per fare ammirare nel contempo le varie parti della villa, così importanti sia dal punto di vista ecologico, naturalistico, sia da quello storico e archeologico.

A villa Reimann, angolo bucolico sui generis nel cuore della città, davanti a un pubblico estasiato, Carmelo Salemi ha fatto rivivere un suggestivo clima pastorale

Minchia signor Presidentedopo aver lavorato tutta una vita ho preso la pen-sione tanto sudata.Vivevo non certo proprio nell'oro però vivevo con un certo decoro.Fu poi di colpo la lira abolita, entrò l'Euro... e per noi fu finita.La nostra pensione già tanto amata più di metà fu defalcata.L'ICI, l'IMU, colpiron la casa, poi tasse: dirette e indirette, aumentò il pe-trolio e tante bollette.

Minchia signor PresidenteParecchi di noi si son tolti la vita per questa “man bassa” infinita.Altri in casa son stati am-mazzati, picchiati, legati e poi derubati.Lassù, quei signorotti del grande Palazzo ci guar-dan distratti e grande disprezzo.Signor Presidente... ora basta si deve toccare e tassare la “casta”.La gente è arrivata davve-ro allo stremoridotta alla fame, una ri-volta... io temo!

Minchia signor Presidentema lei non può proprio far niente!Non faccia soltanto pom-posi discorsicoraggiosamente a nostro favore deve porsi.Non solo per noi, ma per tutto il paeseperchè alla fine sarà questo... a pagarne le spese.

Sulle note della canzone di Faletti

“Dite la vostra...”Rubrica

di Giorgio Guarnaccia

SIRACUSAe-mail: [email protected] Cronaca di Siracusa online nel mondo 1 AGoSto 2014, VeNerdì 3

distretto del Sud-Estprima riunione a SiracusaS’è di fatto insediato il cosiddetto comitato tecnico organizzativo che si è poi dato appuntamento al prossimo mese di settembreDopo i primi pas-saggi tecnici, si entra nel vivo delle attività legate al distretto del Sud Est della Sicilia.Si è svolta alla sala Giunta di Palazzo Vermexio, infatti, un primo incontro infor-male del Comitato Tecnico Organizza-tivo del Distretto del Sud Est. Presenti i tecnici incaricati in rappresentanza de-gli Enti aderenti: i Comuni di Siracusa, Catania, e Ragusa, le tre Province regio-nali e le tre Camere di Commercio. Or-ganizzazione inter-na e strutturazione dell’organismo, me-todologia di lavoro, carichi da ripartire all’interno della strut-tura, sono stati gli ar-gomenti affrontati nel corso della riunione, coordinata dalla città di Siracusa.“Il Distretto del Su-dEst, nato il 26 feb-braio alla presenza del presidente della Repubblica, raccoglie le istanze di sviluppo del territorio, condi-videndone la gover-nance e gli obiettivi, in primis quelli da realizzare nel perio-do 2014-2020. E’ una grande opportunità per il territorio che non dobbiamo la-sciarsi sfuggire”. Lo dichiara Giuseppe Di Guardo, coordinatore del comitato tecnico organizzativo: l’orga-nismo si è aggiorna-to a Settembre per le prime attività da svol-gere sul territorio.Proprio due settima-ne addietro si è te-nuta una riunione a

progetti siano già vicini alla fase ope-rativa ma i membri fondatori del distret-to rimangono tuttavia

Catania fra tutti gli organismi che com-pongono il distretto del,Sud Est. «Una delle nostre idee è re-

già esistenti tra Cata-nia, Siracusa, Ragusa e Caltagirone – spie-ga il sindaco Bianco Sembra che alcuni

Un momento della riunione del comitato tecnico del Distretto del Sud-Est.

Al palazzo del Vermexio incontro informale fra i rappresentanti degli enti

lativa alla possibilità di creare un circuito di turismo naturale attivando una ferro-via sui vecchi tratti

Sono stati completati nel primo pomeriggio di ieri, i lavori di piantumazione di una palma della specie Livingstonia in piazza Pancali.La pianta sostitu-irà la vecchia pal-ma che si era am-malorata a causa del famigerato punteruolo rosso, di cui esisteva or-mai solo la ceppa-ia.“Questi tipi di in-terventi – ha detto l’assessore al Ver-de Antonio Grasso - interesseranno a breve, anche altre zone della città. Il prossimo intervento, infat-ti, contiamo di realizzarlo al Foro siracusa-no, dove sistemeremo una tipologia di palma

meno attaccabile dal punteruolo rosso. Veniamo incontro e accogliamo positivamente le sollecita-zioni arrivate in assessorato da cittadini e asso-

ciazioni, con le quali si chiede il ripristi-no dei luoghi, e una maggiore attenzione delle aree a verde della città”. Proseguono normal-mente intanto, gli interventi program-mati per la cura e la prevenzione delle vecchie palme stori-che che possono es-sere recuperate, gra-zie ad un intervento

da parte dei giardinieri e degli esperti di botani-ca. Gli interventi sono seguiti dall'assessorato per il verde pubblico del comune di Siracusa.

ambIente

Piazza Pancali, completata ierila piantumazione di una palma Linvingstone

sul vago. È già pron-ta un’organizzazione realizzata attraverso tre comitati. Uno isti-tuzionale, uno tec-nico-scientifico e un altro organizzativo.Sull’idea del gioco di squadra finalizzato alla concessione di fondi di investimento per progetti comuni all’area del distretto insiste anche il vice-presidente di Confin-dustria Sicilia Ivan Lo Bello. «Avendo messo insieme le isti-tuzioni e le Camere di Commercio ab-biamo ampi spazi per attrarre più di prima quegli investimenti che vengono centra-lizzati dalla Regione Sicilia». I fondi sono quelli comunitari re-lativi alla program-mazione europea.

Page 3: Libertà 1-08-14

In foto, l’incontro di ieri nella zona industriale.

4 1 AGoSto 2014, VeNerdì

nessun problemaper le pensioni

degli ex asi

Fisco e previdenza per maggio-ri uguaglianze e tutele, ma so-prattutto lavoro e investimenti nel polo petrolchimico siracu-sano.Questi gli argomenti al centro dell’assemblea unitaria svolta nella mensa ovest, a Priolo, alla presenza dei segretari generali provinciali Paolo Zappulla, Pa-olo Sanzaro e Stefano Munafò, e conclusa dal segretario gene-rale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava.Cgil, Cisl e Uil Siracusa, da-vanti a centinaia di lavoratori del polo petrolchimico, conti-nuano gli incontri sulle propo-ste in tema di fisco e pensioni ma, inevitabilmente, cogliendo la stretta attualità dei problemi, tornano a sottolineare l’impor-tanza del sito industriale.«Non è un caso la scelta di que-sto luogo simbolo per il sinda-cato – hanno detto Zappulla, Sanzaro e Munafò – Bisogna tenera alta la guardia a difesa del sito industriale di Siracusa e chiedere il rispetto degli accordi e degli investimenti program-mati. Non c’è lavoro senza in-vestimenti e questo lo chiedono tutti i settori produttivi impe-gnati in quest’area: diretti e in-dotto. Chimici, metalmeccanici, edili e servizi.Il sindacato sta parlando al ter-ritorio per presentare la piatta-

Fisco e pensioni: incontrocon i lavoratori chimiciPer il sindacato bisogna tenere alta la guardia a difesa del sito industriale siracusano nel rispetto degli accordi per investimenti

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil impegnati nel petrolchimico di Priolo

forma unitaria su fisco e previ-denza approvata lo scorso 10 giugno – hanno aggiunto i tre segretari – Abbiamo elaborato una proposta di riforma caratte-rizzata dalla unicità e progressi-vità della tassazione su tutto il reddito e i patrimoni in un nuo-vo ed equilibrato rapporto tra tassazione diretta e indiretta. Tre sono i punti fondamenta-li: far crescere il Paese e crea-re nuova e buona occupazione, ridurre il carico fiscale e com-battere l’evasione, eliminare le rigidità e le ingiustizie del si-stema previdenziale. Una auten-tica coesione sociale che metta al centro i lavoratori e le fami-glie.»A pesare su tutto ciò, comun-que, resta il lavoro e le garan-zie di sviluppo dell’intera area. «Chiediamo che vengano ri-spettati gli accordi siglati e garantiti gli investimenti – ha detto il segretario della Cisl sici-liana Maurizio Bernava – Que-sto polo riveste un’importanza strategica per l’intera economia e rivendichiamo il ruolo che gli compete nella raffinazione. Priolo è un sito produttivo che, con gli investimenti preannun-ciati dalle grandi aziende pre-senti, può confermare la propria forza propulsiva per l’economia provinciale e siciliana in gene-rale.»

“La riapertura parziale della Siracusa - Cassibile contribuirà a eliminare, o quantomeno a ridurre, le file e i disagi divenuti ormai prassi soprattutto nei fine settimana. Ma continuo a rimanere dell’idea che i lavori dovevano cominciare in un altro momento e proseguire con una diversa velocità per evitare quanto accaduto finora”. Lo afferma il deputato regionale Giambattista Coltraro che, da tempo attento allo stato dei lavori nel tratto autostradale Siracusa - Rosolini, giorni fa si era anche rivolto al vice presiden-te del Consorzio per le autostrade siciliane, Antonino Gazzara, dal quale aveva ricevuto rassicurazioni su un’accelerazione dei lavori e una normalizzazione della situazione ad agosto: per la conclusione o per la sospensione dei lavori. “Gli interventi avviati in maniera incredibilmente intempestiva, in un momento in cui le persone si spostano verso le località balne-ari - aggiunge il segretario della Commissione Attività produttive dell’Ars, Giambattista Coltraro - oltre a creare parecchi problemi a residenti e turisti, con gente intrappolata in automobile per ore o che finisce per perdere l’areo, hanno anche causato danni alle attività della zona Sud della provincia, dato che tante persone hanno perfino rinunciato a spostarsi verso quei luoghi per evitare file chilometriche. Per questo - conclude il deputato regionale - il mio impegno è di esercitare una costane attività di sorveglianza e di monitoraggio delle condizioni di questo tratto autostradale per fare in modo che i disagi possano cessare o quantomeno diminuire nel minor tempo possibile”.

autostrada Sr-cassibile«perché i lavori in luglio?»

«Ai lavoratori dell’ex Asi saranno garantite le pensioni». Ad esprimere soddisfazione per la votazione dell’emendamento in aula all’Assemblea regionale siciliana sono stati i deputati Bruno Marziano e Pippo Gianni, rispettivamente presidente e componen-te della Terza commissione “Attività produttive” dell’Ars. A Sala d’Ercole è stato approvato all’unanimità un emendamento, già ap-provato in Terza commissione, per garantire il pagamento delle pensioni ai lavoratori dell’ex Asi. Nella legge di riforma dell’Asi, infatti, non era stato specificato che il compito di pagare le pen-sione è prerogativa del nuovo istituto. «Con l’emendamento – ha dichiarato il deputato regionale, Bruno Marziano - si consente alle gestioni liquidatorie delle Asi di continuare a pagare le pensioni. Quando le Asi saranno liquidate integralmente, questo compito passerà all’Irsap».

“Avevamo ragione di sostenere che per l’istitu-zione di un’area protetta o di una riserva occorre il coinvolgimento delle amministrazioni pubbli-che e quindi dell’intera cittadinanza”. Queste le parole del vice pre-sidente del Consiglio comunale, Pippo Im-pallomeni, il quale, in-sieme con il consiglie-re Alberto Palestro, è firmatario di un ordine del giorno sulla temati-ca dell’istituzione delle riserve.“L’accoglimento del ricorso avanzato dal consorzio Igp di Pachino per la riserva del Pantano - dice Impallomneni - è il riscontro a quanto noi sosteniamo da almeno due anni. Non ci può essere dall’oggi al domani un’associazione o un gruppo ristretto di ambien-

CItta’

impallomeni e palestro: “avevamoragione sull’istituzione delle riserve”

talisti, che possa imporre l’istituzione di una riser-va su un’area dove peraltro vigono altri vincoli. E’ il caso del Pantamo di Pachino, ma è anche il

caso dei Pantani Gelsa-ri a Lentini e per quanto riguarda Siracusa l’area del Plemmirio. Ci vuole un più ampio consenso per vincolare un’area. Ed è per questo che chiedia-mo all’amministrazione comunale di Siracusa di affrontare la questione parchi alla luce della nor-mativa subentrata e che modifica radicalmente la

legge del 1981 in tema di istituzione di parchi e riserve. Del resto c’è anche un indirizzo politico adottato dal gruppo consiliare del partito democra-tico, che impegna il sindaco e la sua Giunta ad af-frontare nel merito la questione”.

1 AGoSto 2014, VeNerdì 5

In foto, la piantina dei parchi e riserve nella Sicilia sud orientale.

parchi e riserve: depositatoall’ars il disegno di legge Si tratta di un testo unico che affronta in maniera innovativa i temi connessi alla salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo biocompatibile

Dall’assessore Sgarlata dopo le autodizioni in commissione Ambiente dell’Ars

Dopo le audizioni in IV Com-missione Ambiente dell’ARS del 4 e del 18 giugno scorso, l’Assessore regionale del Terri-torio e dell’Ambiente, Mariarita Sgarlata ha mantenuto l’impe-gno assunto depositando il testo base di riforma della legge sui parchi e riserve. “Un testo importante, comples-so, una specie di testo unico in materia di parchi, riserve e bio-diversità - dichiara l’Assessore - che affronta in maniera innova-tiva tutti i temi connessi con la salvaguardia ambientale, coniu-gando la conservazione e la bio-diversità in maniera intelligente con i temi connessi con lo svi-luppo compatibile e ecososteni-bile, valorizzando tutte le filiere produttive di qualità presenti nei territori tutelati e riconoscendo un ruolo centrale alle popolazio-ni locali nella gestione delle aree protette”. Dopo 33 anni dalla legge istitutiva dei parchi e ri-serve, la Sicilia ritorna al centro del dibattito che sta impegnando il Parlamento nazionale su ana-loghi temi di riforma. Cogliendo l’opportunità data dalla Comuni-tà Europea che punta sulla bio-diversità quale uno dei pilastri strategici delle politiche di so-stenibilità e sviluppo per gli anni a venire, la Sicilia si presenta con le carte in regola in tema di aree naturali protette.“Mi complimento per questo primo significativo passo avan-ti” dichiara l’on. Concetta Raia, PD, la prima ad aver presentato, all’inizio di questa legislatura, un disegno di legge organico di riforma al quale si sono aggiun-ti poi quello dei M5S, primo firmatario Giampiero Trizzino, presidente della IV Commissio-ne e un terzo, prima firmataria Bernadette Grasso. “Finalmente - prosegue Raia -, si avrà modo di affrontare in maniera organica e compiuta un importante tema per il quale, fin dalla scorsa le-gislatura, con il collega Davide Faraone, ponemmo all’attenzio-ne del Parlamento un analogo disegno di legge”.“Viva soddisfazione” dichiara l’on. Bernadette Grasso, parla-mentare eletta con Grande Sud. “La convergenza unitaria, in un confronto serio e costruttivo tra le diverse parti politiche e con i

diversi soggetti istituzionali e del mondo associativo, è di buon au-spicio per fare una buona legge utile all’ambiente e ai cittadini”. “Si apre la stagione delle rifor-me per le aree naturali protette”, continua Trizzino. “Questo testo base è frutto di un clima parla-mentare favorevole e di un pri-

mo confronto avviato in sede di commissione ambiente con le di-verse associazioni ambientaliste, degli agricoltori, le stesse asso-ciazioni venatorie e i rappresen-tati dei parchi. A settembre, alla riapertura dei lavori parlamenta-ri, il testo sarà incardinato e avrà una corsia preferenziale per esse-

re esitato quanto prima e portato alla discussione del parlamento. Certamente non mancheranno ulteriori confronti e saranno re-cepiti i contributi di tutti i sog-getti istituzionali e del mondo associativo chiamati ad essere protagonisti di questa nuova sta-gione di riforme”.

Page 4: Libertà 1-08-14

6 1 AGoSto 2014, VeNerdì

Vertenza Eni, tutto rinviatoa nuovo incontro a settembreSorrentino (Uil): “L’azienda non ha confermato ma nemmeno mai smentito l’investimento da 400 milioni per Versalis”

Mercoledì scorso a Roma non si è affrontato il tema relativo al sito di Priolo

La discussione sulla vertenza Eni in Sicilia ed in particolare al futuro investimento a Priolo è stata rinviata a settembre. Que-sto emerge dalla riunione che si è tenuta a Roma alla presenza del sottosegretario all’Industria e al vertice dell’Eni. La questione ruota tutto attorno alla paventa-ta dismissione delle raffinerie di Gela e di Marghera, ma inevita-bilmente queste due questioni trascinano con se anche il sito in-dustriale di Priolo Gargallo.«L’una questione non può pre-scindere dall’altra - spiega il se-gretario della Uilcem di Siracusa, Emanuele Sorrentino, che insie-me con il segretario dei chimici della Cisl, Tripoli, ha partecipa-to mercoledì scorso all’incontro romano - E’ stato sottoscritto un verbale d’accordo con il quale l’Eni ha sostanzialmente fat-to un passo indietro per Gela e Marghera accettando l’impegno a predisporre la manutenzione degli impianti delle due realtà petrolchimiche. Si attende però un piano industriale più comples-sivo che riguardi tutti i siti della raffinazione di proprietà dell’Eni in Italia e in Sicilia. E’, quindi, pregiudiziale la posizione che Eni assumerà per i due siti consi-derati ed è per questo motivo che ha preso tempo”.Si tornerà al tavolo delle trattati-ve, quindi, sempre a Roma nella prima quindicina di settembre, quando sarà convocata una nuo-va riunione per comprendere che cosa intende fare il maggiore ente pubblico nel settore della raffina-zione e non solo. Mercoledì non si è nemmeno accennato al pro-blema Priolo. “L’Eni fino ad oggi non ha confermato l’impegno alla reindustrializzazione del sito priolese - dice Sorrentino - ma nemmeno l’ha mai smentito. Sia-mo, quindi, in una situazione di stand by per la quale attendiamo con fiducia l’incontro di settem-bre per avere le idee maggior-mente più chiare”.In ballo c’è un investimento da 400 milioni di euro che l’Eni ha preannunciato di volere adottare per dare il via libera al program-ma di Versalis di volere diversifi-care la produzione. “Qualora per un motivo o per un altro il pro-getto dovesse fallire, siamo pron-ti alla mobilitazione”.

In foto, il segretario della Uilcem, Emanuele Sorrentino.

Aggredisce l’ex compagna: 28ennearrestato dai carabinieriE’ ancora vivo il ricordo dell’uxoricidio avvenu-to a Canicattini Bagni il mese scorso, quando un romeno, in preda alla ge-losia, notando la moglie parlare al telefono con il presunto amante, ha pen-sato bene di stroncare la sua vita accoltellando-la. A distanza di circa un mese da quella tragedia, un altro episodio, per fortuna più lieve ma non per questo meno grave, si è verificato la scorsa notte sempre nel centro collinare siracusano. I Carabinieri di Canicatti-ni Bagni hanno arrestato in flagranza del reato di atti persecutori Giancarlo Petrolito, siracusano di 28 anni. L’uomo non ha mai accettato la separa-zione dalla ex compagna avvenuta nel giugno 2012 e, pertanto, ha iniziato a

CanICattInI bagnI

In foto, pattuglia dei carabinieri.

E’ bastata una perquisizione in casa dell’indagato per scoprire la pre-senza di un’arma e di una pianta-gione di marijua-na. Ad effettuare il controllo sono stati i poliziotti del Commissariato di Lentini, che han-no arrestato Seba-stiano Tribulato di 44 anni residente in Carlentini, già noto alle forze di polizia. Nel corso della perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, gli in-vestigatori hanno rinvenuto e seque-strare una carabina ad aria compres-sa di libera ven-dita (posta sotto sequestro al fine di verificarne una eventuale altera-zione), 12 piante di marijuana (dell’al-tezza di circa 180 centimetri e del peso complessivo quasi 11 chili) e, in un magazzino per ricovero attrezzi, una busta in pla-stica contenente sostanza stupefa-cente.

Carlentinesedetenevamarijuana

Salvatore Garofalo.

1 AGoSto 2014, VeNerdì 7

Rubava sulle auto in sostanelle zone balneariE’ stato colto nella flagranza del reato dopo avere trafugato da una vettura a San Lorenzo un sacco con vari oggettiI poliziotti lo pe-dinavano ormai da tempo e lo hanno seguito fino a San Lorenzo, nel territo-rio di Noto, dove è stato bloccato nella flagranza del reato di furto su un’auto-mobile in sosta.Protagonista della vicenda è una vec-chia conoscenza del-le forze dell’ordine, Salvatore Garofalo 53enne siracusano. E’ stato arrestato Nella mattinata di ieri dagli agenti del-la Squadra Mobile della Questura di Siracusa, che stava-no operando proprio per contrastare il fenomeno dei fur-ti consumati sulle auto dei bagnanti, in sosta nelle zone bal-neari. All’indagato vengono contestati i reati di furto aggra-vato ed il possesso ingiustificato di ar-nesi atti allo scasso.Gli investigatori della squadra Mo-bile hanno eseguito un pedinamento in zona San Loren-zo ed hanno avuto modo di notare il Garofalo che, dopo aver scrutato all’in-terno di alcune auto in sosta, forzava la portiera di una vettura e asportava una borsa contenuta all’interno. Gli ope-ratori, pertanto, in-tervenivano e bloc-cavano il presunto ladro seriale con in mano la refurtiva.La successiva per-quisizione persona-le, estesa all’autovet-tura dell’arrestato, parcheggiata nelle immediate vicinan-ze, ha permesso ai poliziotti di rinve-nire vari oggetti (navigatori satelli-tari, chiavette USB,

fotocamere digitali, ecc…) trafugati da altre auto in sosta nelle zone balneari, nonché gli arnesi atti allo scasso utilizzati per compiere i reati.

Le fasi dell’arresto sono state seguite dai numerosi bagnanti che non hanno man-cato di partecipare agli operatori di Po-lizia il loro compia-

cimento per l’attività svolta.Secondo gli inqui-renti, Garofalo è da ritenersi uno dei principali responsa-bili della crescente

ondata di furti re-gistrata di recente sulle autovetture in sosta nei parcheggi delle zone balnea-ri della provincia siracusana.

I poliziotti della squadra mobile arrestano un presunto ladro seriale

tempestarla di sms e chiamate al telefonino, sia di giorno che di notte. Fino alla scorsa notte quan-do, incontrandola sotto la sua abi-tazione, a seguito dell’ennesima discussione, l’avrebbe aggredita fisicamente strappandole di mano la borsetta e facendola rovinare per terra. Tanta paura e qualche escoriazione per la vittima, pron-

tamente soccorsa dai Carabinieri giunti poco dopo sul posto.Scattata la denuncia, l’uomo è sta-to fermato mentre faceva rientro a casa. L’indagato è stato accompa-gnato presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.

Page 5: Libertà 1-08-14

8 1 AGoSto 2014, VeNerdì

Il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, è il nuovo pre-sidente del “Gal Val d’Anapo – Agenzia di sviluppo degli Iblei”, la società consortile pubblico-privata (a maggioranza pubblica), che proseguirà, nella continuità, il lavoro svolto dal 1998 dal Gal Val d’Anapo per quanto riguarda le iniziative di sviluppo nel territorio.Amenta succede, pertanto, a Pippo Gianninoto, segretario generale della Cna e attuale vice presi-dente della Camera di Commercio di Siracusa, che ha presieduto il Consiglio di Amministrazione del Gal sin dalla sua nascita, coordi-nandone le iniziative di sviluppo che in questi anni sono state progettate, programmate e gestite dalla società consortile e dalla sua struttura tecnica con i cicli di programmazione comunitarie 2000/2006 e 2007/2013.L’elezione del sindaco Amenta è avvenuta ieri sera con voto unani-me, al termine della riunione del Consiglio di Amministrazione del nuovo soggetto societario eletto poco prima dall’Assemblea dei soci composta: per la parte pubbli-ca, dai Comuni di Buccheri, Bu-scemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide, Solarino e Sortino, Camera di Commercio ed ex Provincia Regionale oggi Libero Consorzio Comunale; e per la parte privata, dalle Associazione di categoria, Cna, Casa, Confagri-coltura, Confederazione Italiana Agricoltori, Federagri, Coltivatori Diretti, Ugl Coltivatori, Cerica, Agenzia di Sviluppo Val d’Anapo, Unione nazionale Consumatori, e Assoimprese.Fanno parte del nuovo Consi-glio di Amministrazione: per la parte pubblica, Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni, eletto presidente; Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla; Enzo Buccheri, sindaco di Sortino, Massimo Franco, in rappresentan-za della Camera di Commercio di Siracusa; per la parte privata, Pippo Gianninoto segretario della Cna; Sebastiano Di Mauro dell’Agenzia Val d’Anapo (manca un terzo componente della parte privata che verrà eletto nella pros-sima riunione).L’Assemblea dei soci, poco prima, presieduta dal presidente uscente Gianninoto, e alla presenza del notaio, aveva approvato la proroga

Qui sopra, la proiezione del Gal Val d’Anapo.

Gal Val d’Anapo: Amenta eletto presidente al posto di Gianninoto“C’è la necessità di girare pagina e di dare una svolta a quel modello di sviluppo sostenibile che il territorio e le forze sociali si sono date”

Il sindaco di Canicattini Bagni subentra al vice presidente della Camera di Commercio

dei termini di durata della società sino al dicembre del 2050, consi-derato che in un primo tempo, al momento della sua costituzione nel 1998, la scadenza era stata prevista per fine ottobre 2013, a conclusione, si pensava, degli interventi comunitari di sostegno allo sviluppo delle aree obiettivo 1, qual è la Sicilia, con i cicli 2000/2006 e 2007/2013. Con l’allargamento degli interven-ti dell’Unione Europea attraverso la nuova programmazione di sviluppo 2014/2020, il territorio, quindi i soci in quanto rappre-sentanti di interessi collettivi diffusi, hanno ritenuto necessario non disperdere l’importante e proficuo bagaglio professionale e di idee che nel corso di oltre 15 anni di vita il Gal Val d’Anapo ha maturato (dai piani Leader al Patto Territoriale Verde, ai progetti Pit, Pist, Pisu, per citarne alcuni), oltre al supporto tecnico dato alle sin-gole municipalità. Nei soci è così maturata la vo-lontà, considerata l’esigenza ancora reale di sviluppo e di crescita economica del territorio, di dare vita, nella continuità, ad un nuovo soggetto più ampio, per intraprendere tutte le azioni necessarie e possibili mirate allo sviluppo integrato della propria area di riferimento, rappresentata

territorialmente dai Comuni soci e dai territori del Sud-Est della Sicilia. Per questo l’Assemblea nel corso della riunione ha approvato la proposta del presidente Gianni-noto di prolungare la scadenza della società con la revoca dello stato di liquidazione della stessa, ed inoltre, il cambio della deno-minazione sociale in “Gal Val d’Anapo – Agenzia di sviluppo degli Iblei”, adottando un nuovo statuto e provvedendo alla nomina del nuovo CdA che all’unanimità ha eletto presidente il primo citta-dino di Canicattini Bagni.«Un doveroso grazie ai compo-nenti del Consiglio di ammini-strazione per l’importante incarico che hanno voluto attribuirmi – ha dichiarato al termine della seduta il nuovo preside, Paolo Amenta –, così come a tutti i soci di parte pubblica e privata, per la deci-sione assunta di non disperdere un bagaglio di idee e di grande professionalità che in questi anni, con la guida del presidente Pippo Gianninoto, che ringrazio, il Gal ha maturato nell’interesse dei nostri territori. Tutti gli interventi europei di questi anni, previsti dal FESR e quelli regionali del FSE, le in-frastrutture realizzate nei nostri Comuni, quelle a Pantalica per

la sua fruizione, la Rete Museale, per cui in questi giorni abbiamo avviato le procedure di gara, gli interventi sul turismo e la valoriz-zazione dei nostri centri storici, sono passati dalla struttura Gal. In questi anni sono state create le condizioni per garantire continuità al processo di sviluppo e di crescita dei nostri territori che non pote-vano arenarsi nella liquidazione della società consortile nata nel 1998, con lungimiranza, dalla concertazione pubblico – privata. Tanto il lavoro fatto – continua il sindaco Paolo Amenta -, oggi però c’è la necessità di girare pagina e di dare una svolta reale a quel modello di sviluppo sostenibile che il territorio e le forze sociali si sono date. Una società, quella che ha preso corpo nella conti-nuità, che diventerà, finalmente, interlocutore diretto dell’Unione Europea, così come della Re-gione e dello Stato, per quanto riguarda gli interventi di area vasta, ma anche interterritoriali e transnazionale. Un’Agenzia di Sviluppo pronta ad allargarsi alle richiese già arrivate dai Comuni del ragusano, che con noi hanno omogeneità territoriali e interessi di crescita, con i quali da qualche tempo con-dividiamo l’esperienza avviata per lo sviluppo rurale con il consorzio “ NAT Iblei”; o di Paesi del bacino del Mediterraneo con i quali abbiamo dato vita al GAT transnazionale “Euro.Med”. Questo, dunque – ha concluso Paolo Amenta - , il ruolo del “Gal Val d’Anapo – Agenzia di sviluppo degli Iblei”, migliorare le dinami-che di crescita dei territori di area vasta, la qualità della vita dei resi-denti, promuovere il partenariato economico e sociale, contribuire all’incremento occupazionale, nonchè fornire assistenza tecnica e progettuale alle amministrazioni pubbliche e private, anche non socie, nello svolgimento delle pro-prie funzioni e nella definizione e valutazione delle politiche di svi-luppo. Compito che sono sicuro, come è stato in questi anni, tutti insieme riusciremo a svolgere, anche perché non abbiamo altro tempo a disposizione per far cre-scere questa grande area che è il Sud-Est siciliano».Pippo Gianninoto, augurando al nuovo presidente il massimo supporto e collaborazione.

Neapolis:“Ci vuoleun’altalenaper diversabiliin piazzaS. Giovannialle Catacombe”Il comitato “Giovani per Siracusa”, nella per-sona del suo coordina-tore Alessandro Maio-lino, ha presentato una richiesta al Consiglio di Circoscrizione Nea-polis, in merito all'alta-lena per bambini diver-samente abili di Piazza San Giovanni alle Ca-tacombe. L'esigenza di questa richiesta nasce dall'indecoroso spetta-colo quotidiano legato all'utilizzo, improprio, dell'altalena che viene usata da tutti in modo poco accurato, non cu-randosi di un eventuale rottura e quindi negan-do al bambino diversa-mente abile la possibili-tà di giocare con l'unica altalena presente città, insieme a quella di Bel-vedere. Abbiamo pro-posto al Consiglio di Circoscrizione che l'al-talena venga spostata da Piazza San Giovanni a Piazza Adda essendo un luogo che nelle ore serali è chiuso al pub-blico, ma auspichiamo che aumenti la sensi-bilità e un alto valore civico nei cittadini sira-cusani. L'altalena è un tipico gioco da giardino ba-sato su un movimento oscillatorio impresso dal bambino in autono-mia con le gambe o me-diante la spinta di un at-tore esterno all'attrezzo, solitamente costituito da un appoggio di vario tipo (asse in legno, se-dile, pneumatico) appe-so a un sostegno aereo attraverso corde, catene o altri collegamenti non flessibili come tubi. Questo tipo di altalena è costituito da un sedile assicurato a una strut-tura tramite delle funi o dei sostegni rigidi, in modo da costituire un pendolo.

acradina: il commercio equoe solidale approda dalle francescane

Sessione promozionale della cooperativa sociale “Francesca Martin”presso le suore missionarie di via dell’Olimpiade votate al santo assisiate

Riuscitissima, più di quanto fosse stato ipotizzabile, la con-viviale indetta dalla Cooperativa Sociale Francesca Martin On-lus svoltasi negli spa-zi alberati delle Suore Francescane, in via dell'Olimpiade, sem-pre pronte ad appog-giare manifestazioni di alto valore umano.Fra la massiccia par-tecipazione di citta-dini sono stati pre-senti all'incontro la Superiora delle Suore Francescane, Suora Alessandra Martin e il Presidente della ci-tata Cooperativa Pip-po Giaquinta. Scopo della Cooperativa è quello di proporre un commercio equo e solidale alternativo a quello convenzionale ai fini di promuovere giustizia sociale ed economica, uno svi-luppo sostenibile at-traverso la formazio-ne, la cultura, l'azione politica, il commercio dei prodotti sul ban-co di una bottega del mondo denominata

Altro Mercato, che a Siracusa è ubicato in Corso Timoleonte, numeri civici 77-79. Per commercio equo e solidale s'intende e comprende un impe-gno non indifferente per potere riequili-brare i rapporti con i Paesi meno sviluppati economicamente, di migliorare la presenza nel mercato dei pro-dotti alimentari e ar-tigianali svantaggiati garantendo un giusto guadagno e condizio-ni di lavoro dignitose. E ciò per cambiare i meccanismi di un mo-dello economico che mira soltanto al pro-fitto negando i diritti fondamentali degli uomini. Assieme alla vendita dei prodotti la Cooperativa istruisce i suoi clienti sull'inci-denza che ogni con-sumatore consapevole può avere nell'influen-zare le ingiuste logi-che commerciali del-le multinazionali e la gestione globale delle risorse e dei profitti.A questo punto non

resta che andare a vi-sitare l'Altro Mercato e conoscere la varietà e la qualità dei pro-dotti, la quale ne ve-rifica la convenienza e avvalora le finalità del suo commercio. Fondato nel 1988, Al-tromercato è la prin-cipale organizzazione di fair trade presente in Italia e tra le prin-cipali a livello inter-nazionali. Lavora ogni giorno per continuare ad essere riferimento nella promozione e realizzazione di prati-che di economia soli-dale finalizzate a uno sviluppo sostenibile. Quest’anno Altromer-cato festeggia i suoi 25 anni di attività e di impegno nella promo-zione, valorizzazio-ne e applicazione dei principi del Commer-cio Equo e Solidale. Altromercato è un Consorzio, quindi una realtà collettiva, che ha scelto fin dalla nascita una forma co-munitaria di scambio e crescita poiché cre-de nei valori del con-

fronto e della parteci-pazione. E’ composto da 118 cooperative e organizzazioni non-profit che promuo-vono e diffondono il Commercio Equo e Solidale attraverso la gestione di circa 300 negozi “Botteghe Al-tromercato”, diffuse su tutto il territorio italiano. Altromercato cerca relazioni e in-staura rapporti com-merciali diretti con i paesi del Sud del Mondo, con le popo-lazioni svantaggiate e i produttori margina-lizzati dal mercato. Lavora con circa 170 organizzazioni, for-mate da decine di migliaia di artigiani e contadini in 50 paesi. Garantisce l’impor-tazione dei prodotti a prezzi equi per va-lorizzare i costi reali di lavorazione e per-mettere una retribu-zione dignitosa del lavoro, assicura tra-sparenza nei rappor-ti di cooperazione e continuità nei rapporti commerciali, sostie-

ne attivamente la col-tivazione biologica e promuove progetti di auto-sviluppo socia-le e ambientale. Con questo stesso spirito, dal 2010, lavora anche con piccole produzio-ni in Italia, per esem-pio con quelle realtà che operano in econo-mie carcerarie, o sulle terre confiscate alla mafia e commercia-lizza i prodotti nella linea Solidale Italia-no Altromercato. La gamma dei prodotti Altromercato si com-pone di articoli di arti-gianato, abbigliamen-to e accessori, prodotti alimentari, anche fre-schi, una linea di igie-ne e cosmesi naturale ed una dedicata alla casa. Oltre che nella rete delle Botteghe Altromercato, i prin-cipali prodotti sono presenti oggi anche in punti vendita della grande distribuzione, negozi di alimentazio-ne naturale, ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie.

Giovanna Marino

vita di Quartiere 1 AGoSto 2014, VeNerdì 9

Page 6: Libertà 1-08-14

“Assistiamo ancora il proliferare di installa-zioni di impianti pubblicitari abusivi in spregio al decoro urbano. In tal senso, abbiamo già avviato una ricognizione sugli impianti esistenti per verificarne autorizzazioni, rispetto delle prescrizioni, pagamento dei tributi, andando a sanzionare tutte le posizioni illegali”. Lo dichiara l’assessore al Bilancio, Gianluca Scro-fani che ricorda “come l’Amministrazione ha già messo in atto un piano per regolamentare il decoro e per garantire il rispetto dell’omo-geneità delle strutture. L’obiettivo è quello di giungere ad una redazione di un nuovo piano degli impianti pubblicitari, di concerto con gli operatori economici e i responsabili tecnici di altri Enti ( Soprintendenza) che sia al passo con i tempi, mettendo ordine in un settore nel quale purtroppo l’abusivismo è dilagante, tu-telando il nostro patrimonio naturale storico e architettonico. Fino a quando non si coglierà, che il rispetto delle regole e del decoro urbano sono alcuni dei principi su cui si basa e si fonda una comunità sana, la risposta dell'amministra-zione sarà calibrata con il rigore necessario. Il messaggio che vogliamo dare è quello della tolleranza zero nei confronti dell'abusivismo.” Nell’ambito del comune di Siracusa l’Ufficio Decoro Urbano, quale struttura operativa di supporto alla Commissione Edilizia individua nella città le situazioni da correggere, migliora-re, innovare, recepisce le più diverse istanze dei Quartieri, dei cittadini, delle categorie e degli Enti e, in accordo e con il concorso dei diversi Settori, promuove progetti di riqualificazione urbana e interventi puntuali da sottoporre al vaglio della Commissione i quali, una volta ottenuto il parere favorevole, seguono l’iter di approvazione e di realizzazione previsto nei casi di interventi pubblici. Altri compiti specifici sono quelli di intrattenere relazioni operative con Enti, Società, Aziende Municipalizzate che intervengono sul territorio comunale, per la messa a punto di progetti speciali e per la localizzazione delle installazioni di apparec-chiature, impianti o elementi di servizio (cabine telefoniche, cassette di distribuzione, arma-diature tecnologiche, pensiline, colonnette, cassonetti per rifiuti, cestini, ecc.), disciplina la collocazione a titolo temporaneo di elementi di varia tipologia, individuati come “Dehors”, su suolo pubblico o privato con servitù di pubblico passaggio, esprime pareri per la concessione di suolo pubblico per passi carrabili, rilascia Autorizzazioni Edilizie per la realizzazione di strutture precarie “solarium, chioschi, ecc.”. In Italia la dimensione standard del manifesto rgolamentare è di 70x100cm (con multipli o sottomultipli di questa misura). A differenza del poster, che di regola ha un orientamento orizzontale (il lato lungo rappresenta la base.

Città: “Stop all’impiantisticapubblicitaria abusiva”

10 1 AGoSto 2014, VeNerdì 1 AGoSto 2014, VeNerdì 11

Approvata la norma sulle cave in SiciliaLa Ferla: grande lavoro di squadra per aver conseguito un importante risultato

Per la prima volta l’intero comparto è stato unito e coeso

P.M.: “Sanzioni in calo in tutta la regione”

L’approvazione dell’art. 48 che riguarda la rego-lamentazione del canone eccessivamente oneroso per le attività estrattive da parte dell’ARS è un grande risultato per Con-findustria e per le aziende dell’intero comparto, che in Sicilia conta 550 cave attive e occupa, includen-do anche l’indotto, circa 25 mila lavoratori.L’approvazione del piano regionale delle cave per la Sicilia risale ad ottobre del 2010, uno strumento fondamentale per lo svi-luppo del settore e dell’e-conomia della nostra Re-gione. Il piano è uno strumento fondamentale per consen-tire lo sviluppo di un set-tore strategico per l’eco-nomia siciliana, atteso da troppo tempo, prevedendo regole certe per uno svi-luppo nel pieno rispetto della legalità, dato che è obbligatorio il rilascio dell’informativa antimafia per ottenere i permessi di avvio dell’attività estratti-va.Confindustria esprime grande soddisfazione e ringrazia quanti han-no creduto nella bontà e necessità del provvedi-mento. Per la prima volta

l’intero comparto è sta-to unito e coeso grazie all’azione di tutte le ter-ritoriali di Confindustria (Siracusa, Catania, Ra-gusa, Messina, Palermo, Trapani) di concerto con Confindustria Sicilia per ottenere una equa rego-lamentazione dei canoni dovuti dalle aziende.“E’ un grande risulta-to per il settore attività estrattive perché è stretta-mente connesso con mol-te attività produttive”. Così si esprime Leone La

Ferla presidente della se-zione Calce e Cemento di Confindustria Siracusa. “Per esempio per quan-to riguarda la provincia di Siracusa abbiamo le attività legate alla pro-duzione di cemento, le attività legate alla produ-zione della calce, poi ci sono molti produttori di inerti, molte centrale di betonaggio che utilizzano inerti insieme al cemen-to per cui diciamo che è un mondo variegato che prende una boccata d’os-

sigeno da una riunifica-zione del canone, perché in buona sostanza in Si-cilia fino a 2 anni fa non pagavamo nessun canone sulle attività estrattive. Poi l’anno scorso hanno introdotto un canone così talmente esoso che tutto il comparto del settore dell’estrazione si è riunito dove ha trovato una pro-posta più equilibrata, più equa e quindi nella indif-ferenza centrata di entrata tributaria della Regione Siciliana abbiamo trovato

una proposta nuova però più equilibrata, più equa che ieri l’aula a Palermo ha approvato. Non so se mi sono spiegato- Che cosa esprime la pro-vincia di Siracusa in que-sto contesto come forza lavoro?“Ci sono alcune decine di cave in provincia di Siracusa di una certa di-mensione che danno lavo-ro a parecchie persone”- Se complessivamente in tutta la Sicilia abbia-mo 25mila lavoratori, la provincia di Siracusa che numero esprime?“Alcune centinaia di lavo-ratori li abbiamo senz’al-tro nelle ma è come perso-nale diretto, il settore non si è mai fermato, grazie al cielo, però come dire sia-mo riusciti ad ottenere un grande risultato di equità e di equilibrio di conti”- C’è qualcosa che ancora manca per poter dire che è un grande risultato?“Ci sono altre cose sulla quale stiamo lavorando. Io penso che nel mese di settembre tutto il settore siciliano se troverà la stes-sa coesione e la stessa uni-tà che ha dimostrato sino adesso io penso che riu-sciremo a portare a casa anche altri risultati”.

Un milione di contravvenzioni, ma sono pochi i comuni che riescono ad incassare. A causa delle nuove norme, ravvedimento operoso, cioè pagamento immediato, il Comune di Palermo, a quanto pare, ha ab-bassato gli introiti dell’84 per cen-to. Il Comune di Napoli ha messo in bilancio di previsione una posta di ottanta milioni, e ne ha incassati appena 38 milioni. Milano è la città in cui si pagana più contravvenzio-ni. Il capoluogo lombardo è seguito da Firenze, Bologna e Parma. In coda le amministrazioni del Sud e del centro: Taranto, Isernia e Caser-ta, ultima in classifica. La vigilan-za sul traffico, è bene ricordarlo, è molto carente nei comuni meridio-nali, perché gli organici sono ridotti e molti vigili sono adibiti a lavori d’ufficio, di carattere amministra-

una somma in misura ridotta. Essa è pari alla terza parte del massimo della sanzione prevista per la viola-zione commessa o, se più favorevo-le, al doppio del minimo della san-zione edittale, oltre alle spese del procedimento. Il pagamento deve essere effettuato entro il termine di 60 giorni dalla contestazione im-mediata o dalla notificazione degli estremi della violazione. In caso di non pagamento si effettua l'ordinan-za-ingiunzione con l'innalzamento della sanzione. Non mancano, tutta-via, delle eccezioni. Il Codice della strada prevede, per il pagamento in misura ridotta, la sanzione minima edittale; il mancato pagamento en-tro il termine di 60 giorni, comporta in automatico l'innalzamento della sanzione in automatico al doppio del minimo.

tivo o altro. Accade perciò, nelle città in cui operano gli ausiliari del traffico, che le contravvenzioni comminate per trasgressioni di mo-desta entità superino abbondante-mente i casi di grave violazione del

codice della strada. Le strisce blu sono più vigilate di quelle bianche, dove i pedoni rischiano la vita. Ge-neralmente per l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniari la legge ammette il pagamento di

Ma monta la polemica per i troppi vigili impegnati negli uffici con mansioni di tipo amministrativo

“Fondate le doglianze sollevate”“Per le forme di partecipazione meno garantistiche di quelle statali”

Nella motivazio-ne della senten-za, con la quale la Corte Costituzio-nale, ha dichiarato la illegittimità co-stituzionale della legge regionale in materia di Parchi e Riserve n.98 del 1981, per viola-zione dell’art. 117 della nostra Costi-tuzione la stessa Corte Costituzio-nale ha ritenuto fondate le doglian-ze sollevate dal Consorzio di Tute-la con riferimento agli articoli 6 e 28 della legge regio-nale 98 del 1981, in quanto in entrambi i casi, sono previ-ste forme di parte-cipazione “di gran lunga meno garan-tistiche di quelle statali in tema di partecipazione de-gli enti territoriali locali al procedi-mento di istitu-zione delle aree naturali regionali protette: l’unico e limitato segmen-to “consultivo” è previsto, infatti, genericamente e

indist intamente, a favore di figure soggettive prive di qualsiasi caratte-rizzazione “indivi-dualizzante” e in ri-ferimento alla mera facoltà di ‘presen-tare osservazioni’; non già, peraltro, in relazione al prov-vedimento istituti-vo di una determi-nata area protetta, ma solo alla pub-blicazione della proposta di piano regionale dei par-chi e delle riserve naturali”. La Corte quindi ha concluso: “Le disposizioni qui in esame, per-tanto, omettendo di assicurare, in particolare ai Co-muni, la possibilità di rappresentare sul piano procedimen-tale, secondo le opportune forme, i molteplici interessi delle relative co-munità, risultano in contrasto con i parametri evocati e vanno dichiarate, in parte qua, costitu-zionalmente illegit-time”. “La stessa sentenza dimostra

come l’azione che il Consorzio in que-sti anni ha portato avanti sia fondata e ragionata- spiega il Presidente del Con-sorzio Sebastiano Fortunato-. La no-stra azione in difesa del territorio è stata fondamentale per il riconoscimen-to ricevuto dalla Corte Costituzio-nale”. “Con questo risultato ottenuto il Consorzio- afferma il Direttore Salva-tore Chiaramida- ribadisce la sua im-portanza strategica non solo a tutela della indicazione geografica protetta riconosciuta, ma soprattutto a difesa dei tanti produtto-ri che operano nel comprensorio deli-mitato e delle loro famiglie che vivono da sempre e solo di agricoltura. Il Con-sorzio non è contro l'istituzione delle riserve per partito preso. Ma contro il modo barbaro di prendere decisioni dall'alto, in manie-ra non concertata,

senza tenere conto in alcun modo dei legittimi interessi di tanti produttori e delle loro fami-glie che comunque già da anni appli-cano delle tecniche a basso impatto ambientale rispet-tose del territorio in cui operano”. Il Consorzio di tu-tela della Igp Po-modoro di Pachino nasce il 31 Agosto del 2002 ai sensi della legge nazio-nale sui Consorzi di Tutela, a seguito del riconoscimen-to ministeriale del marchio ad Indica-zione Geografica Protetta al Pomo-doro di Pachino. Nasce per valoriz-zare e promuovere tale prodotto, tute-landone la speci-ficità e vigilando su usi impropri del nome “pomodoro di Pachino”, tali da poter ingenerare confusione nei con-sumatori. Oggi riu-nisce le maggiori aziende produttrici del comprensorio pachinese, e si av-via a diventare un importante punto di riferimento per tutta l’economia agricola dell’estre-ma regione sud orientale sicilia-na. La campagna di pubblicità che quest’anno vedrà la luce, interessando alcuni importanti media a diffusione nazionale, rappre-senta la forza di un organismo che, av-valendosi dell’aiu-to del Ministero per le Politiche Agrico-le, riesce a concen-trare risorse finan-ziarie importanti per dirigerle verso interventi la cui ri-caduta ricade posi-tivamente su tutto il comparto pro-duttivo locale. Ad oggi il Consorzio di Tutela rappre-senta lo strumento più importante per fronteggiare le dif-ficili scommesse di un mercato globa-le, verso il quale il singolo produtto-re isolato non ha alcun reale potere contrattuale.

In foto, cartellonistica abusiva.

Leone La Ferla presidente della sezione Calce e Cemento di Confindustria Siracusa

Page 7: Libertà 1-08-14

naliero pari ad 1/5 di quel-la intera pari al 30%. Venia-mo ora gli avvisi di liqui-dazione automatica e quel-li derivanti dal controllo della documentazione posta a corredo della dichiarazio-ne disciplinata dagli art.li 36 bis e 36 ter del DPR n. 600/73 che ormai quotidia-namente ogni contribuente riceve. La sanzione ammi-nistrativa pari al 30% ap-plicabile nel caso di man-cato o insufficiente versa-mento delle imposte e delle ritenute alla fonte operate è ridotta a: 1/3 ovvero il 10% nel caso in cui le somme dovute siano pagate entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione dell’e-sito della liquidazione au-tomatica effettuata ai sensi dell’art. 36-bis, 2/3 ovvero il 20% nei casi in cui le somme dovute siano paga-te entro 30 giorni dal rice-vimento della comunicazio-ne dell’esito del controllo formale dell’art. 36 ter. La riduzione della sanzione edittale del 30% a 1/15 per ogni giorno di ritardo pari al 2%, entro 14 giorni è applicabile anche nei casi di liquidazione della mag-giore imposta ai sensi degli articoli sopra citati, stante quanto sopra detto, qualora le somme dovute siano pagate fino al 14° giorno, la sanzione ridotta del 2% giornaliero subirà un’ulte-riore riduzione pari a: 1/3, in presenza di avvisi ex art. 36-bis, ossia 0,67% al gior-no, 2/3, in presenza di av-visi ex art. 36-ter, ossia 1,33% al giorno. Osservia-mo ora le sanzioni maggior-mente deleterie che assu-mono un profilo di caratte-re “penale”. L’omessa di-chiarazione, così come stabilito dall’art. 5, D.Lgs. n. 74/2000 e dai successivi, costituisce reato punibile con la reclusione da 1 a 3 anni se effettuata, con lo scopo di evadere le imposte per un ammontare superio-re a € 30 mila per periodo d’imposta. Ciò non è impu-tabile nel caso in cui la di-chiarazione sia, presentata con un ritardo non superio-

re a 90 giorni rispetto alla scadenza prescritta, anche se non sottoscritta.. La di-chiarazione infedele è pu-nita, se vengono indicati elementi attivi per un am-montare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi. In ogni caso si rientra nel penale se vi è il conte-stuale verificarsi delle se-guenti situazioni: l’imposta evasa con riferimento a taluna delle singole imposte è superiore a € 50 mila e allorquando gli elementi sottratti ad imposizione sono superiori al 10% degli elementi attivi indicati in dichiarazione o comunque sono superiori a € 2 milio-ni. Anche qui la pena pre-vista è la reclusione da 1 a 3 anni. Per dichiarazione fraudolenta si intende l’uso di fatture o altri documenti inesistenti, presentando una dichiarazione contenente l’indicazione di elementi passivi fittizi. La sanzione applicabile in questi casi è quella della reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni. In tale fattispecie rientra anche

l’utilizzo di altri artifizi, quali la presentazione di elementi passivi fittizi o elementi attivi per importo inferiore a quello effettivo, sempreché vi sia il verifi-carsi simultaneo di imposta evasa superiore a € 30 mila ed imponibile superiore al 5% degli elementi attivi indicati o comunque supe-riore a € 1 milione. In questo caso, la pena previ-sta è la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni. Anche l’omesso versamento di ritenute certificate entro il termine di presentazione della dichiarazione, è per-seguibile penalmente se di importo totale superiore a € 50 mila. Ma andiamo ora alle possibili forme di per-dono o di redenzione mista a forzato pentimento di cui può beneficiare il Contri-buente. Il ‘ravvedimento operoso’ consiste nella possibilità di regolarizzare le violazioni ed omissioni tributarie, prima che le stesse siano constatate o siano iniziate ispezioni o verifiche od altre attività

amministrative di cui l’au-tore della violazione abbia avuto formale conoscenza , in via spontanea, con il versamento di sanzioni ridotte, il cui importo varia in relazione alla tempesti-vità del ravvedimento ed al tipo di violazioni com-messe. La misura della sanzione risulta essere la seguente: 1/10 del minimo se la regolarizzazione dell’omesso versamento viene effettuata entro 30 giorni, 1/8 del minimo se la regolarizzazione di una violazione sostanziale av-viene entro il termine della dichiarazione succes-siva, 1/10 del minimo se la dichiarazione omessa vie-ne regolarizzata entro i 90 giorni successivi. A decor-rere dal 01/01/2014, la misura degli interessi lega-li è pari all’1%. Per poter procedere alla correzione di errori ed omissioni ri-guardanti le dichiarazioni dei redditi e del sostituto d’imposta è necessaria la presentazione di una di-chiarazione correttiva o integrativa a seconda dei termini entro cui il sogget-to interessato provvede a correggere la dichiarazione originaria con la nuova dichiarazione corretta. Per poter presentare una di-chiarazione correttiva o una dichiarazione integra-tiva è necessario che sia stata validamente presen-tata la dichiarazione origi-naria presentata al più tardi entro 90 giorni dal termine di scadenza. Nell’i-potesi in cui il contribuen-te intenda, prima della scadenza del termine di presentazione, rettificare o integrare una dichiarazione già presentata, deve com-pilare una nuova dichiara-zione, completa di tutte le sue parti cosi detta “cor-rettiva nei termini”. Sca-duti i termini di presenta-zione della dichiarazione, il contribuente può rettifi-care o integrare la stessa presentando una nuova dichiarazione completa di tutte le sue parti, su model-lo conforme cosi detta “dichiarazione integrati-va” ma entro il termine per la presentazione della di-chiarazione relativa all’an-no successivo. Presuppo-sto per poter presentare la dichiarazione integrativa è che sia stata validamente presentata la dichiarazione originaria. Tale dichiara-zione può essere presenta-ta sempreché non siano iniziati accessi, ispezioni

o verifiche e consente l’ap-plicazione delle sanzioni in misura ridotta, ed in particolare entro il 31/12 del 4 anno successivo a quello in cui è stata presen-tata la dichiarazione per le dichiarazioni a favore del Contribuente secondo con-solidato orientamento giu-risprudenziale, con qual-che remora per l’Agenzia. In tal caso l’eventuale credito risultante da tale dichiarazione può essere utilizzato in compensazio-ne con le altre imposte. Mentre, per correggere errori od omissioni che abbiano determinato l’in-dicazione di un maggior debito d’imposta o di un minor credito il termine viene previsto entro la presentazione della dichia-razione relativa al periodo d’imposta successivo. Come è agevole osservare assistiamo inerti all’appli-cazione del famoso utiliz-zo del criterio simultaneo “della carota e del bastone” per la presenza di un siste-ma sanzionatorio che è molto oneroso ed impegna-tivo per come congegnato ma che dall’altro offre at-tenuazioni tramite l’istitu-to del ravvedimento caden-zato, ma che nonostante ciò comporta sempre un ingente impegno e non sempre accettato di buon grado dai Cittadini che lo ritengono eccessivo. In definitiva, emerge che la complessità e l’onerosità del sistema conduce sem-pre al principio di fare cassa a tutti i costi, con l’aggravante della imma-nenza di un sistema fiscale ritenuto da tutti iniquo ed eccessivo e che non muta ma anzi si inasprisce, in assenza di una seria riforma attesa ormai sin dagli anni 70, che porterebbe il siste-ma ad una giusta dimen-sione, con poche norme, ma certe ed eque in modo da poter determinare il convincimento di tutti i contribuenti a doversi con-formare verso un dovere civico e costituzionale. Tutto ciò finalmente con-sentirebbe a tutti di pagare il giusto e quanto dovuto ad evitare norme sanziona-torie così pesanti per la tasca, con l’aggiunta, non di poco conto, di seri rischi di imputazioni penalmente rilevanti, derivanti spesso ormai, data la situazione, anche da comportamenti involontari, inconsapevoli o dettati da necessità di sopravvivenza.

Il Cittadino deve fare i conti anche con l’esoso sistema

sanzionatorio che oltre a far raddoppiare o addirittura triplicare il carico fiscale,

può riservare pericoli ben più grandi

12 1 AGoSto 2014, VeNerdì

Rubrica: Fisco e Diritti a cura del prof. Giuseppe GarroIl sistema sanzionatorio tra rigore e perdoni: profili amministrativi e penaliNonostante la perdurante crisi in atto che mantiene il Paese a crescita zero, la soffocante pressione fiscale e tributaria a cui tutti i Cit-tadini sono assoggettati notiamo che, oltre alle im-poste, il Cittadino deve fare i conti anche con l’esoso sistema sanzionatorio che oltre a far raddoppiare o addirittura triplicare il ca-rico fiscale, può riservare pericoli ben più grandi, derivanti dalla imputabilità per reato dei soggetti, sotto il profilo penale-tributatio. Infatti, coloro che esercita-no attività di lavoro auto-nomo o d’impresa, quando corrispondono redditi sog-getti a ritenuta sono obbli-gati a trattenerla al momen-to del pagamento e versar-la all’Erario nonché ad adempiere a tutti i numero-si obblighi di pagamento e dichiarativi previsti per le atre imposte dirette. Il man-cato, tardivo, o incompleto adempimento può compor-tare per i contribuenti il sostenimento di sanzioni amministrative e penali. Le sanzioni amministrative si applicano dunque anche per l’omessa presentazione della dichiarazione, la tar-diva presentazione della dichiarazione, la trasmis-sione telematica della di-chiarazione oltre i termini, la dichiarazione infedele, la mancata indicazione dei percipienti, la mancata sottoscrizione della dichia-razione, l’utilizzo di model-li non conformi, la manca-ta indicazione di dati, la mancata esibizione della documentazione all’Ammi-nistrazione Finanziaria, l’omesso o insufficiente versamento delle ritenute, la mancata effettuazione delle ritenute al percipiente, le inesattezze sui modelli F24 di pagamento. Le san-zioni penali invece si appli-cano nel caso di omessa dichiarazione al fine di evadere le imposte, imposta evasa superiore ad euro 30.000, nel caso di dichia-

il sistema sanzionatorio tra rigore e perdoni: profili amministrativi e penali

a seconda che le ritenute siano state, interamente versate o non versate. Se le imposte sono state inte-ramente versate, la tardiva presentazione della dichia-razione è punibile con la sanzione amministrativa da € 258,00 a € 2.065,00. Se invece ci troviamo nel caso di omesso versamen-to, in tutto o in parte, non regolarizzato con il ravve-dimento operoso, si rende applicabile la sanzione del 30% di ogni importo non versato. Nel caso di dichia-razione infedele per inesat-ta indicazione di redditi e ritenute, ovvero di importo inferiore a quello accertato dall’ufficio competente, si verifica una tipologia di dichiarazione infedele, che prevede l’applicazione di una sanzione amministra-tiva dal 100% al 200% dell’importo della maggio-re imposta o della differen-za del credito o delle rite-nute non versate riferibili alla differenza, con un minimo di € 258,00. L’uf-ficio può richiedere al contribuente di esibire o trasmettere la documenta-zione per cui è stata redat-ta la dichiarazione. Se la documentazione per la quale è prevista la conser-vazione ad esempio certi-ficazione dei compensi erogati non viene fornita, si applica la sanzione am-ministrativa da € 258,00 a € 2.065,00. La stessa sanzione si applica nel caso in cui gli stessi documenti siano incompleti o vengo-no a mancare. Se viene a mancare il versamento delle imposte e delle rite-nute o lo stesso risulta in-sufficiente, è applicabile la sanzione amministrativa pari al 30% delle somme non versate o versate oltre le prescritte scadenze, maggiorata degli interessi. Una riduzione della san-zione è prevista per il soggetto che effettua il pagamento delle ritenute entro il 14° giorno dalla scadenza. Tale riduzione viene rapportata ai giorni di ritardo, pari al 2% gior-

della rappresentanza legale o negoziale, non regolariz-zata entro 30 giorni dal ri-cevimento dell’invito da parte dell’ufficio. Nel caso di omissione della dichia-razione dei redditi la san-zione è compresa tra €. 258,00 e €. 1.032,00 in assenza di imposta, oppure tra il 120% ed il 240% se è dovuta imposta. Le sanzio-ni per omessa presentazio-ne della dichiarazione del sostituto d’imposta sono calcolate in modo diverso

razione fraudolenta e nel caso di dichiarazione infe-dele se si verificano conte-stualmente evasione di ciascuna imposta per euro 50.000 e sottrazione di elementi sottratti ad impo-sizione per un valore supe-riore al 10% degli elemen-ti attivi indicati in dichia-razione o comunque supe-riori a € 2 milioni. Per tutti i termini connessi alla irrogazione di sanzioni e al ravvedimento deve aversi riguardo alla scadenza del termine di presentazione delle rispettiva dichiarazio-ne. In linea generale, le sanzioni conseguenti alla mancata osservanza di leggi tributarie si distinguo-no in: sanzioni amministra-tive e sanzioni penali. Per le prime, a seguito del D.Lgs. n. 32/2001 la viola-zione è da considerarsi formale qualora l’errore o l’omissione non incida sulla determinazione del reddito, dell’imposta e del versamento del tributo e non ostacola l’esercizio dell’attività di controllo. Osserviamone i casi tipici. Il caso di omessa presenta-zione si definisce, oltre che nell’ipotesi di mancata presentazione, anche nelle ipotesi in cui la dichiara-

zione è redatta su stampa-ti non conformi ai modelli approvati dall’A.d E. che viene considera nulla e punita con sanzione tra €. 258,00 e €. 2.065,00, così come pure addirittura l’er-ronea indicazione del co-dice fiscale con sanzione tra €. 103,00 e €. 1.032,00, oppure quando la dichia-razione è presentata con ritardo superiore a 90 gior-ni, o nel caso dichiarazione non sottoscritta o sotto-scritta da soggetto sfornito

In foto, il prof. Giuseppe Garro.

1 AGoSto 2014, VeNerdì 13

Page 8: Libertà 1-08-14

1 AGoSto 2014, VeNerdì 14

Pitagora e Cristodi Roberto Tondelli

È noto l’interesse che il filosofo e scienzia-to Pitagora (ca. 570 a.C. – 495 a.C.) nutrì per l’unità, non solo in termini matematici ma anche filosofici e religiosi. Se Dio è, deve essere Uno. An-che nell’ambito della religione greca – che disinvoltamente de-finiamo pagana – la medesima idea non era del tutto soffocata dal politeismo. Zeus aveva in mano una grossa ca-tena e, volendo, poteva strattonarla e attirare a sé tutti gli altri dèi, quasi a ricomporre una unità perduta.Tutti conosciamo il “Padre nostro”, ma non tutti sappiamo che il cuore stesso dell’ul-tima lunga preghiera di Gesù riguarda la sua unità con il Padre e l’unità dei credenti: “che come tu, o Padre, se in me e io sono in te, anch’essi siano in noi, affinché siano perfetti nell’unità” (Giovanni, 17). L’humus di questa unità meravigliosa è la parola di Dio predicata dagli apostoli, quella parola che anche noi oggi abbiamo a dispo-sizione nelle pagine ispirate del Nuovo Testamento (l’Evan-gelo).Si tratta in verità di una parola molto particola-re e speciale, utile a in-segnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia di Dio, affinché l’uomo di Dio sia compiuto, perfet-tamente equipaggiato per ogni opera buona (2 Timoteo 3,16). Oc-corre dunque “sedersi ai piedi del Signore” per porsi in ascolto di letture e commenti fatti direttamente sui testi dell’Evangelo. Qui infatti troviamo la Pa-

rola stessa del Cristo, registrata da scrittori ispirati da lui.Per ritrovare l’unità in Cristo occorre in-namorarsi della sem-plicità dell’Evangelo, evitare di banalizzarlo e complicarlo inutil-mente con tradizioni e culture religiose che spesso si discostano sensibilmente dalla Parola che molti dico-no di amare e stimare. Per questo occorre, come scrive Paolo agli Efesini, “sforzarsi di conservare l’unità del-lo Spirito col vincolo della pace”. Si tratta proprio di uno sforzo fatto per ascoltare la Parola di Cristo, ab-bassando il volume di tutte le altre parole, che in fondo sono solo umane. Occorre pazienza verso chi

si distrae, e graduale eliminazione dell’i-gnoranza mediante lo studio biblico atten-to, accurato. Occorre tenere sempre ben presente ciò che scrive Pietro apostolo: la fede verace del credente è fondata non su favole ma sulla preziosa Pa-rola di Dio, cioè sulle scritture profetiche, sulla testimonianza di uomini che hanno parlato perché “mossi” dalla forza di Dio.L’esordio della lettera agli Efesini presenta una affermazione ca-pitale e, per così dire, “pitagorica”: Dio vuo-le riportare sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose, sia quelle che sono sulla terra sia quelle che sono nei cieli. È una atte-stazione che va presa

sul serio. In Cristo vi è una sola chiesa, per cui la molteplicità di chiese pone problemi: come mai tante chiese se Gesù ne edifica una soltanto? In Cristo vi è un solo Spirito, quello del Risorto che a tutti comunica le stesse cose in modo intel-ligibile affinché tutti aderiscano di cuore al Gesù Vivente. In Cristo vi è una sola speranza, quella con-servata presso Dio; ora tale speranza pone una domanda seria: sperare, come dice l’a-postolo, che un giorno Dio sia “tutto in tutti” o lasciarsi attrarre da speranze materiali-stiche proposte dalla fantasia umana? Uno solo è il Signore, colui che ha dimostra-to la propria signoria

mediante la risurre-zione: è lui il media-tore unico tra Dio e uomini. Non sarà forse rischioso minacciare la sua signoria con altre signorie umane? In Cristo vi è una sola fede, quella radicata sulla parola stessa di Cristo come la si ap-prende dagli apostoli. Da dove origina perciò la diversità delle fedi? Anche questo è un bel problema. In Cristo vi è un solo battesimo, il lavacro di rigenerazio-ne attuato da credenti ravveduti che così sono innestati alla Vita di Cristo. Come mai perciò oggi si conoscono battesimi attuati per gli scopi più diversi? Unico è il Padre di ciascuno e di tutti, quel Padre che il testo biblico spesso presenta anche come Madre affettuosa e premurosa della cre-atura umana. Come mai, dunque, anche su Dio si nutrono idee così diverse tra loro?Se il cuore dell’ultima preghiera di Gesù fu proprio l’unità dei discepoli, la divisione è un male. Un male da superare con amore per la verità. “La tua Parola è verità”, dice Gesù al Padre. Occorre preghiera amorevole a favore di tutti coloro che con umiltà si acco-stano all’Evangelo di Cristo. Torniamo alla Vite che è Gesù, per essere tralci innestati a lui. (chiesa di Gesù Cristo – via Modica, 3 – di fronte all’in-gresso dell’Istituto Insolera - conversa-zioni bibliche setti-manali: mercoledì ore 19.30 - culto al Signore domenica ore 10.30 - info: 093124639 - 3404809173 - email: [email protected]).

Incontri estivi di studio biblico a Siracusa

 

SPORT Siracusa 1 AGoSto 2014,VeNerdì 15

Nel clima di collabo-razione che si è in-staurato fra il Siracusa e il neo promosso Pa-lermo, dalla società rosanero arrivano tre promettenti under che rispondono ai nomi di Galati, Manuello e Commendatore e che in attesa della risposta di Rosario Genova, fanno considerare or-mai completo l’organi-co sul quale opererà il tecnico Anastasi che da venerdì darà inizio alle sedute di allenamento, mentre per la prossima domenica è prevista la prima uscita stagio-nale con il Palazzolo . Il ritorno a Siracusa, originariamente pre-visto per il 16 Agosto, salvo altre possibili soluzioni, sarà proba-bilmente spostato a data da destinarsi per consentire il restyling del terreno di gioco del De Simone, i cui lavo-ri dovrebbero iniziare già a partire da lunedì . A questo proposito il Comune avrebbe per il momento accanto-nato l’idea di far ri-

Siracusa chiama, palermo rispondecludere con una so-cietà di serie D, ma che è fortemente attratto dalla prospettiva di un suo ritorno a Siracusa . Una volta comple-tato l’organico si en-trerà dunque nel vivo della preparazione che non prevede l’adegua-mento della rosa ad un modulo fisso, bensì un ventaglio di soluzioni che saranno dettate di volta in volta dall’an-damento degli incon-tri. Anche l’approccio con la Coppa Italia, sfruttando l’esperien-za positiva maturata da Anastasi la scor-sa stagione alla guida del San Pio X°,sarà diverso rispetto agli anni scorsi, intendendo sfruttare al meglio tut-te le strade che portano alla serie D, obiettivo che rimane al vertice dei pensieri della so-cietà, del tecnico e del-la squadra e che costi-tuisce un buon viatico per il campionato di vertice che il Siracusa si appresta a disputare.

Armando Galea

Stadio, il Comune accantona il sintetico e opta per il rifacimento del manto erboso

turno di Coppa Italia si giocherà allo Scrofani-Salustro di Palazzolo. Novità in arrivo an-che nello staff medico, l’anno scorso curato da Antonello Liuzzo. La scelta è caduta su Renato Pintaldi, noto specialista di medici-na sportiva che, dopo vent’anni tornerà in prima persona ad oc-cuparsi ancora del Si racusa .Prosegue intanto l’attività fisi-

ca del gruppo (corsa, scatti, leggeri esercizi atletici, ecc.) guidata dal preparatore Calo-gero, mirata per il mo-mento a far recuperare il peso forma dopo la breve pausa estiva. At-teso per oggi il rientro nei ranghi di Giuseppe Mascara dopo il breve permesso, mentre fra oggi e domani dovreb-be arrivare la risposta di Rosario Genova che era sul punto di con-

corso al sintetico per ripristinare il manto erboso,operazione cer-tamente meno costosa ma che richiede cure particolari da parte di personale specializza-to . Sarebbe anche in-tenzione del Comune ripristinare le aiuole dell’antistadio e prov-vedere al raddoppio dei servizi igienici e dell’unico posto di ristoro . Tutto ciò fa pensare che il primo

Calcio. La Rari Nantes “obiettivo” rilanciare i giovaniLa libertas Rari Nantes Siracusa firma un contratto triennale di collaborazione con Milan accademy. L'obbiettivo della società siracusana e' quello di rilanciare il settore giovanile attraverso un piano triennale che vede come tappe l'affiliazione con Mi-lan e la conseguente formazione dei propri tecnici da parte di tecnici specializzati tesserati della società rossonera, che tra-smetteranno la metodologia di Milan accademy."Abbiamo sposato questo progetto- afferma Alessandro Di Mauro, direttore generale della società- proprio perché secon-do noi una metodologia appropriata unità ad una programma-zione sia tecnica che societaria nello sport alla lunga fa la dif-ferenza". La Rari Nantes sta anche lavorando ad un progetto per il manto sintetico in via Pachino, a carico della società, per far si che la struttura diventi un fiore all'occhiello per quartiere e città. Speriamo- prosegue Di Mauro- che questi progetti va-dano a buon fine e lavoro e l'impegno messo dai nostri tecnici e collaboratori possa essere premiato.La stagione della Rari Nantes inizierà il 25 agosto con gli al-lievi regionali, mentre il 1 settembre partirà la stagione per giovanissimi e scuola calcio nell'impianto Bianchino di via Pachino.

Under: dalla società rosanero arrivano Galati, Manuello e Commendatore

Page 9: Libertà 1-08-14

Pallanuoto. Al via ad Augusta la 5^ edizione del “Sicilian Water Polo Cup”Si svolgerá tra l'8-9 e 10, presso il lido "Sot-tufficiali" della Marina Militare di Augusta, il torneo estivo di pal-lanuoto denominato "Sicilian Water Polo Cup", organizzato dalla "PRO LOCO Augusta" e giunto alla sua quinta edizione. "Come ogni anno - si legge in una nota del-la ProLoco megarese - l'obbiettivo è quel-lo di rendere il torneo sempre più competiti-vo, assumendo quindi una dimensione Na-zionale. A tal propo-sito la manifestazione sportiva di quest'anno vedrà la partecipazio-ne di Valentino Gallo e Massimo Giacoppo, atleti della nazionale italiana di pallanuo-to che si sono distinti agli Europei di Buda-pest vincendo la me-daglia di bronzo, oltre ai giocatori Christian Napolitano e Amaurys Perèz (quest'ultimo noto alla platea tele-

visiva per essere sta-to ballerino nella tra-smissione "Ballando con le stelle" condotta da. Milly Carlucci). Mediante questo tor-neo - conclude la nota - auspichiamo di poter dare lustro a una anti-

ca tradizione quale la pallanuoto, per nulla assopita. Ne sono te-stimonianza la nuova organizzazione del torneo, la partecipa-zione al campionato di serie D (con una finale promozione serie C)

16 1 AGoSto 2014,VeNerdì

di quest'anno, pren-dendo parte anche al prossimo campionato, cui assicureremo l'i-scrizione della Poli-sportiva Augusta, pur essendo in un territo-rio sprovvisto di strut-ture adeguate a questo

sport." La rassegna sportiva si conclude-rà il 10 agosto, in oc-casione della notte di San Lorenzo, con la festa finale del torneo che vedrà la partecipa-zione del dj Cianchino (Night of the Stars).

Calcio. Equipe Sicilia, amichevole di “lusso” con il CataniaAmichevole di lusso per l'Equipe Si-cilia, selezione di calciatori in attesa di tesseramento, che giovedì (alle 17) giocherà contro il Catania. La gara si disputerà presso il centro sportivo "Torre del Grifo", sede del ritiro degli etnei.La squadra allenata da Maurizio Pel-legrino, dopo otto anni in Serie A, è retrocessa in Serie B nella stagione 2013/14, ma è intenzionata a ritornare subito nella massima serie e per farlo ha allestito una campagna acquisti che ha portato in rossoazzurro, tra gli altri, gli attaccanti Emanuele Calaiò e Ales-sandro Rosina.L'amichevole tra il Catania e la sele-zione allenata da Pino La Bianca si svolgerà a porte aperte: l'ingresso a "Torre del Grifo" sarà consentito a par-tire dalle 16 e fino ad esaurimento dei 1.392 posti disponibili. Per i ragazzi dell'Equipe Sicilia un'oc-casione importantissima di mettersi in mostra e attirare l’attenzione degli ad-detti ai lavori.