Libertà 09-08-14

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  • www.libertasicilia.com e mail: [email protected] dELLa provincia di SiracuSa

    Viaggiava su una moto nella localit balneare di Fontane Bianche, dove si trasferito.

    A pagine sette

    arrestatosorvegliatospeciale

    cronaca

    A pagina sei

    nessun rilievopenale

    per la mortedel podista

    cronaca

    La Russa e AlemannoStop agli immigratie a Mare Nostrum

    CRONACA

    i A pagina sei

    di Concetto AlotaLa mafia nella provincia di Siracusa stata una mete-ora passata velocemente sul finire degli Anni Settanta e fino alla fine agli Anni Novanta. Le notizie che nei gior-ni scorsi hanno percorso velocemente la cronaca nazio-nale, parlando di una possibile recrudescenza mafiosa, non trovano alcun riscontro nella nostra realt locale.

    Siracusa e la mafiache non c pi

    A pagina dodici

    Nonsolocronaca

    Nessun poliziotto malato. Nessuno con-tagioso. Tutti i poliziotti sottoposti al test per la tbc sono in servizio. Il dott. Roberto Santorsa, neo direttore della Dire-zione Centrale di Sanit del Dipartimento della pubblica sicurezza.

    A pagina sei

    nessunpoliziottocontagiato

    iMMiGraZionE

    Finanziati tre progetti per ridurre i costi dellenergia elettrica

    7,5 milioni di eurodallo Smart cities

    Il sostituto procuratore Antonio Nicastro, che sta coordinando le indagi-ni, ha disposto per que-sta mattina laffidamento dellincarico al medico legale Maria Tea Teodoro, che eseguir lautopsia sul cadavere delluomo rima-sto folgorato a seguito di una scarica elettrica men-tre lavorava in un cantiere edile a Buccheri. Il magistrato vuole veri-ficare se vi siano respon-sabilit e negligenze che potrebbero avere causato il tragico incidente sul la-voro. Nella prima ricostru-zione di quanto avvenuto, il piccolo imprenditore edile ha perso la vita gio-ved mattina a Buccheri.

    autopsiasul cadaveredel buccherese

    Sette milioni e mezzo di euro in arrivo a Siracusa per migliorare la viabi-lit in tutto il tessuto ur-bano. Questa la novit pervenuta da palazzo del Vermexio, dove lammi-nistrazione comunale pu contare adesso su una somma considerevole. Il finanziamento arriva di-rettamente dallUnione europea ed il frutto della partecipazione della citt di Siracusa al progetto di smart cities. Tre proget-ti inseriti nellambito del Poi energia.

    A pagina tre

    A pagine cinque

    cronaca

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    cA POLITICA

    a pagina otto

    sabato 17 marzo 2012 anno XXV n. 64 direzioNe Amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - fAX 0931 / 60.006 - puBBlicit: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 0,50sabato 9 agosto 2014 anno XXVII n. 192 direzioNe Amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - fAX 0931 / 60.006 - puBBlicit: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 0,50

    Trasporto studentiChiesto incontroal Governatore

    Sicilia

  • 2 9 AGosto 2014, sABAto

    di Arturo MessinaQuando si dice Lentini si pensa subito alle sue arance ( i famosi sanguinelli, perch dal dolcissimo e fragrante succo rosso) e alle sue cugghiutere, (le racco-glitrici), alle lotte sindacali (degna del nome che le fu dato dai latini: Leontini) che hanno contraddistinto fino a ieri il paese pi popo-loso della provincia setten-trionale di Siracusa, come Noto lo per quella meri-dionale Solo che Noto fu rasa al suolo dal tremendo terremoto del gennaio 1693 e quella che vediamo quella barocca, che fu costruita pi a levante dopo il sisma, mentre la leonessa sicula, come laraba fenice, risorse sullo stesso suolo. Ovviamente, se il fulcro rimase quello che fondaro-no i Calcidesi di Naxos nel 729 a.C.; ma prima di loro lo stesso territorio era stato abitato dagli aborigeni. Ci tiene a sottolinearlo, infat-ti, fin dalle prime battute Carlo Maci, lautore di Co-noscere Lentini, il prege-vole libro edito allinizio di questa estate dalla Morrone Editore, affermando che Lentini pu narrare oltre quattromila anni di storia, anche attraverso le testimo-nianze lasciate sul territorio dalle numerose civilt che lhanno abitata e resa grande e famosa ( pag.23)E, il libro di Carlo Maci, una guida, anzi la prima, lunica guida dellantico nucleo ur-bano, del territorio che oggi, purtroppo, vediamo ridotto nei confronti di quanto era esteso un tempo piuttosto re-moto, quando comprendeva buona parte della piana di Catania (che produceva una cos grande quantit di fru-mento da essere denominata urbs fecundissima), quando comprendeva Agnone Ba-gni, la basilica del Murgo, la Torre del San Calogero che oggi appartengono ad Augusta, nonch il villaggio della Metapiccola, nonch buona parte del territorio che oggi appartiene a Carlenti-ni, come la Grotta di Santa Mergherita, il Convento

    conoscere Lentini di c. Maci

    del Crocefisso e le grotte adiacenti, persino parte del-lo stessa citt che avevano fondato i Greci!E, possiamo definirlo, un lungo e avvincente racconto, narrato con stile scorrevo-le, ma frutto di certosine ricerche storiche che vanno dal nucleo primitivo fino al periodo barocco, passando attraverso le varie fasi, le tante trasformazioni, i nume-rosi eventi politici e naturali, come le distruzioni belliche e sismiche, soffermandosi in modo profondamente speculativo e rigoroso sulle cause e gli effetti registratisi in tutto il lasso di tempo che porta fino alla storia moder-na, curandone e riferendone ampiamente le strutture urbanistiche, le contrade, i quartieri, i luoghi, gli edifici religiosi, civili, le figure pi rappresentative che ne por-tano il nome.Sono visioni archeologiche passate da un lungometrag-gio grafico (che ha inizio dal Paleolitico Superiore), frutto della pi esperta e appas-sionata messa a fuoco sugli obiettivi documentaristi e storici riguardanti il territorio lentinese, acquisiti metico-losamente da un materiale sparso spesso confusamente nelle fonti di conoscenze pi varie, anche le pi impensate

    e raramente, se non mai, attinte da altri, scelte tra le pi attendibili, che lautore andato raccogliendo, attinto, confrontando, selezionan-do, distribuendo nel modo pi adeguato nonch pi graduale e avvincente, s da ricavarne un panorama storico che sorprende e coin-volge il lettore man mano che va avanzando nella cos affascinante stesura.Certamene la sua minuziosa e certosina ricerca delle fonti ha trovato un non indifferen-te contributo nela corposa bibliografia, nella consul-tazione delle pubblicazioni antiche, come - per le linee generali- la Storia di Sicilia del settecentesco Fazello o dei contemporanei Ciancio

    (Lentini prima del 1693), Messina (Le chiese rupestri del siracusano), della re-cente Storia di Leontinoi, (1995) di Gula, dellancora pi recente Museo Arche-ologico di Lentini, che ha scritto la sopraintendente Musumeci quando lo inau-gur, nel 2004 e tanti altri che di Lentini e della sua sto-ria, dei suoi monumenti, dei suoi edifici religiosi e civili si sono in modo pi o meno ampio. Ma, dando ragione a Paolo Giansiracusa che ne inizia la sua Presentazione affermando che Lentini non aveva una guida che accompagnasse per mano i visitatori, guidandoli nella scoperta della citt antica, degli insediamenti medie-vali e del nucleo urbano rinascimentale e barocco, c da dire che Carlo Maci con questa sua pregevole opera Conoscere Lentini, ha realizzato un lavoro che non una semplice guida, bens un lungometraggio grafico, anzi un ampio ri-tratto storico del suo paese.Come un talentoso ritratti-sta, Carlo Maci inizia trac-ciando le linee fondamentali della figura urbana, partendo dal rilievo paesaggistico dassieme, dei contorni e dei dintorni, per soffermarsi a descrivere sempre pi det-

    tagliatamente i pi insoliti e imprevedibili particolari esemplificandoli, anzi mag-giormente esplicandoli con una ricostruzione planime-trica di straordinario effetto, che ne mette in luce anche la non comune padronanza tecnica.I primi lineamenti dellide-ale storico ritratto di Lentini che egli traccia sono quindi i Siti Periferici ed Extraurba-ni, a cominciare dal Villag-gio della Metapiccola che, dalla tipologia dei reperti ( datati il 1955) farebbe risa-lire la prima Lentini tra lXI e il IX secolo a.C. quando, secondo Diodoro Siculo, vi avrebbe regnato Xouthos. Passa quindi a parlare del Parco Archeologico e ne approfitta per riportare quanto scrisse Polibio per consigliare lo studio della topografia antica del paese. Descrive poi larchitettura religiosa (ben 19 tra chiese e conventi) a cominciare dalla chiesa di Santa Maria la Cava e di SantAlfio; quindi ai 15 edifici dellarchitettura civile. Io che dal 1956 al 1963 ho abitato e insegnato pubblicamente e privata-mente a Lentini, dove son venuto come commissario di esami diverse volte, pertanto ho conosciuto tanti lentinesi, gliene sono grato.

    Frutto dun lungo, assiduo, certosino lavoro di ricerca storica, documentaristica, affiancato e sostenuto da profonde osservazioni e deduzioni personali

    SIRACUSAe-mail: [email protected] Cronaca di Siracusa online nel mondo 9 AGosto 2014, sABAto 3

    Smart cities: a Siracusaarrivano 7,5 milioni di euroTre mln servono per un impianto fotovoltaico; tre mln per le lampade a led in Ortigia e due milioni per le lanterne semaforicheSette milioni e mez-zo di euro in arrivo a Siracusa per miglio-rare la viabilit in tutto il tessuto urba-no. Questa la novit pervenuta da palazzo del Vermexio, dove lamministrazione comunale pu con-tare adesso su una somma considerevo-le. Il finanziamento arriva direttamente dallUnione europea ed il frutto della partecipazione della citt di Siracusa al progetto di smart ci-ties. Tre progetti in-seriti nellambito del Poi energia, il Pro-gramma Operativo Interregionale fina-lizzato ad aumenta-re la quota di energia consumata derivante da fonti rinnovabili ed a migliorare lef-ficienza energetica, promuovendo le op-portunit di sviluppo locale, integrando il sistema di incentivi messo a disposizione dalla politica ordi-naria, valorizzando i collegamenti tra produzione di ener-gie rinnovabili, effi-cientamento e tessuto sociale ed economi-co dei territori in cui esse si realizzano sono stati finanziati nei giorni scorsi.Siracusa non solo lunica citt siciliana ad avere avuto finan-ziati tre progetti ma anche quella che ha fatto la parte del le-one: il finanziamen-to, infatti, ammonta a circa 7,5 milioni di euro su un badget complessivo di 15 milioni: questo vuol dire che il Comune

    Poi energia preve-dono la concessione di contributi a fondo perduto per progetti di efficientamento e produzione di ener-gia da Fer (Fonti di energia rinnovabi-le) sugli edifici del-le amministrazioni comunali attraverso lacquisto e lap-provvigionamento di beni e servizi tramite il Mercato elettro-nico della Pubblica amministrazione. Il Decreto segue lesi-to della ricognizione svolta dalle Regioni interessate (oltre la Sicilia anche Ca-labria, Campania e Puglia) dintesa con lAutorit di Gestio-ne del POI Energia che ha scelto come progetti candidabili quelli caratterizzati

    che disporr del 50% del fondo complessi-vo messo a disposi-zione. Lo dichiara il sindaco, Giancarlo

    tualit finalizzata ad intercettare tutte le risorse, comunitarie, nazionali e regionali disponibili. I fondi

    Palazzo Vermexio. Sotto, Fabio Rodante.

    Tre progetti finanziati dallUnione europea nellambito del Poi energia

    Garozzo per il quale La citt sempre pi smart, mentre lAm-ministrazione vede premiata una proget-

    Sono particolarmente soddisfatto del finanziamen-to ottenuto dal comune di Siracusa, relativo allac-quisto di lampade a led per lisola di Ortigia e per gli impianti semaforici. Lo sostiene il consigliere comunale Fabio Rodante che so-stiene come questo sia un pri-mo passo verso labbattimento dei costi di energia, auspicato da tempo e per il quale ho lavorato, cercando di coinvolgere lAm-ministrazione in nuove strategie amministrative che potessero ab-battere i costi dellilluminazione pubblica. Per questo motivo, in-sieme, al gruppo Progetto Sira-cusa-articolo 4 e al consigliere Bonafede, particolar-mente sensibile alliniziativa, abbiamo predisposto un atto di indirizzo, presto al vaglio del Consiglio comunale, per ottenere un efficientamento energeti-co e un risparmio sostanziale sui costi dellenergia elettrica.

    Sfruttare gli strumenti offerti da CONSIP afferma Ro-dante una societ per azioni in cui il Ministero dellE-conomia e delle Finanze lunico azionista che gestisce il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione

    (MEPA: un mercato digitale dove le pubbliche amministrazioni registra-te e le Imprese abilitate possono ef-fettuare negoziazioni dirette, veloci e trasparenti per acquisti sotto la so-glia comunitaria, mediante ordini di-retti a catalogo o tramite richieste di offerta), non solo darebbe lopportu-nit di snellire formalit e burocra-zia delle gare dappalto tradizionali, ma creerebbe le condizioni per ac-

    quistare materiale elettronico, come lampade a led per illuminazione pubblica,applicando criteri di trasparenza e tracciabilit dellintero processo dacquisto, confron-tando unampia gamma di prodotti offerti da fornitori presenti su tutto il territorio nazionale, acquistando cos al minor prezzo esistente sul mercato.

    PoLItICa

    Primo passo verso labbattimentodei costi dellilluminazione pubblica

    da un avanzato stadio di progettazione.Nel dettaglio i pro-getti prevedono linstallazione di un impianto da 800kW di pannelli fotovol-taici nel parcheggio di arroccamento in prossimit del tribu-nale, per un importo di 3 milioni 157 mila euro; la sostituzione in tutta Ortigia delle attuali lampade con altre a tecnologia Led, e la completa copertura Wi-Fi, per un importo di 3 mi-lioni 291 mila euro; il terzo, infine, Lan-terne semaforiche, prevede la sostituzio-ne di tutte le lampa-de semaforiche con lampade a tecnologia Led, per un importo di 1 milione e 199 mila euro.

  • In foto, trasporto pubblico degli studenti.

    LIntErVEnto

    Questione sovrintendenti: lon. AmoddioProvvedimento da pratica politica

    4 9 AGosto 2014, sABAto

    Serve un incontro urgente con il Governo regionale per ave-re garanzia che allapertura del prossimo anno scolastico, signi-fica tra un mese, le 500 scuole superiori siciliane, di competen-za delle ex Province oggi Liberi Consorzi, siano in grado di fun-zionare, cos come il trasporto de-gli studenti disabili, considerato che a tuttoggi nessuno interven-to di manutenzione ordinaria e straordinaria stato garantito dai Commissari posti alla guida delle ex Province.Cos il Vice Presidente di Anci-Sicilia, Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni, di fronte allinerzia che si registra alla data attuale in quelle che erano le Province regionali, che il Par-lamento siciliano ha trasformato in Liberi Consorzi di Comuni (i Comuni entro il 31 Ottobre devo scegliere a quale aderire), senza per sinora svuotarle dei propri ruoli e compiti, cosa che avverr con una successiva legge.Di fatto aggiunge il Vice Pre-sidente Amenta -, con la legge approvata dallARS sino al 31 Ottobre (data entro il quale do-vr essere approvata la legge che prevede il trasferimento del-le funzioni ai Liberi Consorzi e alle tre Aree Metropolitane) la continuit delle funzioni delle ex Province stata affidata ad un Commissario unico in sostituzio-ne del Presidente, della Giunta e del Consiglio provinciale. Que-sto avrebbe dovuto facilitare e velocizzare ogni intervento, ma sinora basta guardare lo stato dei 500 Istituti scolastici superiori di competenza delle ex Province oggi Liberi Consorzi, per verifi-care che nessuna manutenzione ordinaria e straordinaria, nessun provvedimento di garanzia per il trasporto degli studenti con disabilit, nessuna garanzia per il riscaldamento degli edifici nel prossimo inverno, stata fatta.Come nessun intervento manu-tentivo continua Amenta stato effettuato negli oltre 10 mila km di strade provinciali siciliane a garanzia della sicurezza degli utenti. Giro molto la Sicilia nel mio ruolo e i problemi che mi vengono sottoposti anche su que-sti mancati interventi sono allar-manti. Guardo ad esempio alle strade

    Trasporto studenti disabiliChiesto incontro al GovernatoreGaranzia che allapertura del prossimo anno scolastico, significa tra un mese, le 500 scuole superiori siciliane, di competenza delle ex Province

    Lo ha richiesto in via durgenza il vice presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta

    La decisione dellAssessore regionale ai Beni Culturali Furnari, di congelare i sovrintenden-ti bloccando di fatto loperativit delle sovrin-tendenze necessita di una forte e netta presa di posizione. Cos lonorevole Sofia Amoddio, deputato nazionale del PD. evidente a tut-ti che la sospensione dei vertici a meno di un anno dalla nomina dei sovrintendenti, ol-tre a bloccare ancora una volta le funzioni e i progetti degli enti rap-presenta una presa di posizione politica che necessita di spiegazio-ni chiare.Spostare lattenzione dellopinione pubblica su presunte irregolarit amministrative e formali come la mancata regi-strazione dei contratti individuali, fatto risibile e non vincolante, sembra celare pratiche politiche vetuste. Inoltre, la notizia di ieri sulla riconfer-

    ma dellArchitetto Caffo a capo della sovrintendenza di Catania, di fatto annulla in un colpo solo tutte le motivazioni che lassessorato regionale aveva ad-dotto per le revoche dei nove sovrintendenti delle provincia siciliane. Alla Dott.ssa Basile va tutta

    la mia stima e il mio sup-porto perch ha dimostrato competenza straordinaria e profonda conoscenza del territorio e della sua storia dimostrandosi, se ce ne fos-se stato bisogno, la persona pi adatta a ricoprire il ruo-lo di sovrintendente in una realt difficile come quella siracusana. Alla luce de-gli ultimi episodi conclu-de Sofia Amoddio sono certa che il riesame degli

    incarichi disposto dalla Regione Sicilia si concluda nei prossimi giorni e che i sovrintendenti rimangano al loro posto e siano messi nella condizione migliore per svolgere il proprio lavoro di valorizzazione del nostro patrimonio culturale.

    Troppa distrazione degli Enti preposti ai controlli nei cantieri. Un lavoro certo deve essere un lavoro sicuro. Cgil, Cisl e Uil, insieme alle federazioni di categoria Fillea, Filca e Feneal, allindomani dellennesima vittima del lavoro, tornano a chiedere maggiori controlli e migliori condi-zioni di sicurezza per tutti i lavorato-ri edili.La tragedia di Buccheri hanno dichiarato Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro, Stefano Munaf ed i tre se-gretari degli edili Domenico Bellin-via, Paolo Gallo e Severina Corallo, commentando la morte di Francesco Vin-ci, il quarantaseienne folgorato ieri in un cantiere del centro montano ripropone,

    CronaCa

    il sindacato incalza: Enti distrattiMaggiori controlli nei cantieri

    purtroppo in modo cruento, il tema della si-curezza nei luoghi di lavoro. La memoria di questo lavoratore, soprattutto il dolore della sua famiglia alla quale esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza, impongono un

    cambio radicale in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro.Il sindacato non si stancher mai di sot-tolineare che garan-tire la sicurezza in un cantiere rappresenta sempre un investi-mento. Un metodo che, oltre che dalle imprese, deve essere recepito dalle isti-tuzioni e dagli Enti preposti ai controlli. Troppe distrazioni che, in questi ultimi

    anni, sono state pagate con vite umane.Quando si muore di lavoro hanno concluso i segretari una sconfitta per tutti.

    9 AGosto 2014, sABAto 5

    In foto, il palazzo di Giustizia di Siracusa.

    Muore folgorato: stamanilautopsia sul cadavereViene ipotizzato il reato di omicidio colposo a carico di ignoti a causa della negligenza nellapprocciarsi ai cavi dellalta tensione

    Il sostituto procuratore Antonio Nicastro affida oggi lincarico al medico legale

    Il sostituto procuratore Antonio Nicastro, che sta coordinando le indagini, ha disposto per questa mattina laffidamento dellinca-rico al medico legale Maria Tea Teodoro, che eseguir lautopsia sul cadavere delluomo rimasto folgorato a seguito di una scari-ca elettrica mentre lavorava in un cantiere edile a Buccheri. Il magistrato vuole verificare se vi siano responsabilit e negli-genze che potrebbero avere cau-sato il tragico incidente sul lavo-ro. Nella prima ricostruzione di quanto avvenuto, il piccolo im-prenditore edile ha perso la vita gioved mattina a Buccheri. La vittima, Franco Vinci di 46 anni era molto nota nel piccolo centro montano degli iblei.Lincidente sul lavoro accaduto intorno alle ore 12. Luomo sta-va operando per completare la gittata ad un solaio in contrada Piana alla periferia di Buccheri. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della locale stazione, intervenuti sul posto, il braccio della betoniera da cui fuoriusci-va il cemento armato, per cause accidentali ha toccato il cavo dellalta tensione. La violenta scarica ha investito in pieno il povero titolare della piccola impresa edile, che ri-masto folgorato. Inutili i soccorsi da parte degli altri compagni di lavoro che hanno staccato il flus-so di energia elettrica senza per riuscire a strapparlo alla morte. Vinci deceduto praticamente sul colpo a causa molto probabil-mente delle ustioni e della scari-ca elettrica che ha colpito organi vitali.La Procura della Repubblica di Siracusa ha aperto uninchiesta per verificare in dettaglio le cau-se del decesso delloperaio edi-le. Franco Vinci era molto noto a Buccheri. Lipotesi di reato a carico al momento di ignoti di omicidio colposo. Vinci si era sposato di recente e lascia una bambina di appena un anno, e la moglie che in attesa di un altra creatura. Vinci era stato una set-timana fuori regione insieme con il padre, che doveva essere cura-to. Era tornato domenica scorsa a Buccheri e aveva ricominciato a lavorare nella sua piccola impre-sa edile che gestiva insieme con un altro suo compaesano.

    siracusane dove non c pi un solo guard-rail visibile, cos come una sola rotonda che non sia som-mersa dalla vegetazione, eppure, allinizio di luglio il Commissa-rio ha firmato un nuovo contrat-

    to di servizio con la societ in house di propriet della stessa ex Provincia, Siracusa Risorse (108 dipendenti), affidandole nuovi servizi oltre a quelli manutentivi e di diserbo delle strade, come il

    pronto intervento nelle scuole su-periori, lassistenza informatica, il trasporto extraurbano dei disa-bili, la riscossione della Tosap, e le verifiche agli impianti termici. Nulla di questi servizi, per, per quanto riguarda le scuole e le strade, ad oggi e reale. Come a Siracusa in tutto il terri-torio siciliano sottolinea il Vice Presidente di AnciSicilia con laggravante che dalla fine di ago-sto le ex Province non avranno pi liquidit e la Regione non ha un solo centesimo da trasferirle. N tantomeno i Comuni ed i Sin-daci, a cui le famiglie e gli stu-denti si rivolgono e continueran-no a rivolgersi per avere risposte, oltre a non avere competenze sugli edifici scolastici superiori e le strade extraurbane, a loro vol-ta, com risaputo, non hanno nei loro Bilanci fondi sufficienti per garantire i servizi alle loro comu-nit. Bilanci, tra laltro, che nella maggior parte dei casi non sono stati neanche incardinati per lan-no in corso, proprio per le incer-tezze sui trasferimenti di Stato e Regione e, per non farci mancare nulla, la mancata applicazione in Sicilia del Federalismo Fiscale.

  • 6 9 AGosto 2014, sABAto

    Nessuna rilevanza penalenel caso della morte del podistaLa tragedia si consumata la sera di gioved scorso lungo la pista ciclabile allaltezza del rione della Mazzarrona. Difficili i soccorsi

    La fatalit alla base del decesso di un cinquantatreenne originario di Avola

    La pista ciclabile di Siracusa stata scenario di una tragedia consumatasi nella serata di gio-ved scorso. Un uomo decedu-to, infatti, mentre percorreva di corsa a piedi la pista. La vittima V.C. di 53 anni ori-ginario di Avola ma residente a Siracusa, stava effettuando la solita sgambata che solitamen-te si concedeva con gli amici. Giunti quasi a met del percor-so, allaltezza del campo di via Lazio ha accusato un malore e si accasciato. Soccorso dagli amici e da altri passanti, le sue condizioni sono apparse subito serie. Gli stato praticato il massaggio cardiaco nel frattempo stato allertato il 118, ma lambulanza ha trova-to non pochi problemi per rag-giungere la zona in cui latleta amatoriale ha accusato il males-sere. Secondo alcuni testimoni, luomo si sarebbe sentito male poco dopo le 19.30 ed il ricove-ro al pronto soccorso dellUm-berto primo sarebbe avvenuto intorno alle ore 20.Giunto in ospedale, il ciclista deceduto senza che i sanitari abbiano potuto fare nulla per salvargli la vita. Il sostituto pro-curatore Antonio Nicastro, sulla cui scrivania giunto il rappor-to eseguito dagli uomini della squadra mobile della Questura di Siracusa, ritiene non ci siano responsabilit penali da imputa-re ad alcuno. Il ritardo dellar-rivo dei soccorsi riferibile allimpervio accesso alla pista ciclabile. I medici ed il perso-nale di servizio sllambulanza corso a piedi attraverso le cam-pagne circostanti per giungere sul posto, mentre il mezzo del 118 ha dovuto accedere attra-verso il varco di via Sicilia per giungere a ridosso della persona che era stata precedentemente soccorsa. Difficili anche le ma-novre di trasporto delluomo in barella a causa della ristrettezza della pista ciclabile e per la pre-senza delle staccionate laterali.Ma a giudizio dei sanitari che hanno visitato il paziente una volta giunto in ospedale, hanno dovuto alzare le braccia e defi-nire il caso come una pura fata-lit. Il corpo delluomo stato consegnato ai familiari per ren-dergli lestremo saluto.

    In foto, la pista ciclabile di Siracusa.

    Siracusanoin carcereper 4 anniAgenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno arrestato Gianlu-ca Aliano di 23 anni residente a Siracusa. Il giova-ne destinatario di un ordine di ese-cuzione per la car-cerazione, emesso dalla Procura del-la Repubblica di Siracusa.E ritenuto respon-sabile del reato di ricettazione com-messo nel mese di ottobre 2009 e deve scontare la pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione.Dopo le formali-t di rito lAliano stato accompa-gnato presso la Casa Circonda-riale di contrada Cavadonna. Lin-dagato, che si trova in regime di arresti domiciliari.

    In foto, Luciano De Carolis.

    9 AGosto 2014, sABAto 7

    Arrestato Luciano De Carolisin moto a Fontane BiancheGli inquirenti della direzione distrettuale antimafia di Catania lo collocano allinterno del clan Bottaro-AttanasioViaggiava su una moto nella localit balneare di Fontane Bianche, dove si trasferito con la fa-miglia. E stato inter-cettato da una pattu-glia dei Carabinieri, che lo ha fermato per un normale controllo su strada. Ma i mi-litari dellArma si sono accorti che non poteva mettersi alla guida della moto, perch sprovvisto della patente di gui-da, ritiratagli a causa del suo stato di sor-vegliato speciale. Un provvedimento che costato larre-sto a carico di Lu-ciano De Carolis, siracusano di 40 anni, ritenuto dagli investigatori uno dei presunti reggenti del clan Bottaro-Attana-sio insieme con Mi-chele Cianchino, che si trova attualmente in regime di arresti domiciliari per una recente condanna per droga e dopo essere stato coinvolto nella presunta estorsione ai danni di un auto-salonista siracusano.De Carolis stato acciuffato la sera di gioved scorso da una pattuglia dei ca-rabinieri della stazio-ne di Cassibile, che stava effettuando un servizio di controllo del territorio proprio nella localit rino-mata siracusana.Sfrecciando a bordo della sua moto, De Carolis stato fer-mato per un normale controllo. Ma i mili-tari, nel chiedere la patente di guida, si sono visti rispondere di non averla. A quel punto sono scattati gli approfondimenti sullidentit delluo-mo e si scoperto che stava violando

    gli obblighi della sorveglianza spe-ciale con obbligo di pubblica sicurezza. La patente di guida gli era stata prece-dentemente revocata

    in quanto sottoposto alla misure di pre-venzione della sorve-glianza speciale. IDe Carolis una vec-chia conoscenza del-le forze dellOrdine.

    Era stato coinvolto di recente nellope-razione antimafia Terra bruciata e gli inquirenti lo ritengo-no contiguo al clan Attanasio

    De Carolis stato condotto in caserma per le formalit di rito e dopo essere sta-to dichiarato in stato di arresto, su dispo-sizione del sostituto

    Privo di patente perch revocata a seguito della sorveglianza speciale

    procuratore Antonio Nicastro che lo ha sottoposto al regime detentivo degli arre-sti domiciliari in at-tesa della convalida degli arresti.La russa e alemanno ad augusta

    Stop alloperazione Mare nostrum2mila adesioni sono state raccolte su una duplice proposta: da una parte la modifica dell'operazione Mare Nostrum nella direzio-ne del blocco navale dei porti di partenza e dall'altra l'introduzione del divieto di realiz-zare centri di accoglienza nei Comuni con par-ticolari drammaticit o a rischio dissesto fi-nanziario", lo ha spiegato in una nota Gianni Ale-manno, dell'uffi-cio di presidenza di Fratelli d'I-talia - Alleanza Nazionale, in merito alla peti-zione promossa da Rete Civica Nazionale, Co-mitato sponta-neo del quartiere Terravecchia-Paradiso e Comitato Cittadino Augustano. Lex ministro La Ruzza insieme con lex sindaco di Roma Alemanno sono stati ieri mattina ad Augusta dove hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare il senso della loro manifestazione."Gli ultimi dati dell'operazione Mare No-strum parlano di 93 mila profughi provenienti dall'Africa sbarcati sulle coste italiane da

    ottobre 2013, un dato impressionante che consente al governo Renzi di incamerare l'en-nesimo record negativo: sono bastati pochi mesi per superare i 60mila sbarchi registrati nel 2011, con oltre 600milioni di euro di spese sostenute dai contribuenti italiani che, con la crisi che taglia posti di lavoro e fa chiudere

    le aziende,deve veder distribu-ito un buono da 30 euro al gior-no per pagare vitto e alloggio ai profughi''.La visita di oggi insieme a Igna-zio La Russa ad Augusta comu-ne nel siracusa-no, sede navale

    dell'operazione Mare Nostrum - prosegue Alemanno - ente commissariato per infiltra-zioni mafiose, gravato da oltre 60 milioni di euro di debiti e con oltre 7 mila disoccupati, vuole portare la solidariet ad una delle tante realt dimenticate dal governo Renzi che rischia di vedersi aprire un ulteriore centro di accoglienza a ridosso dell'ex-capitaneria, nel cuore del centro storico".

    PoLItICa

  • IL Caso

    Nessunpoliziottocontagiatoda Tbc

    Nessun poliziotto malato. Nessuno contagioso. Tutti i poliziotti sottoposti al test per la tbc sono in servizio. Il dott. Roberto Santorsa, neo diretto-re della Direzione Centrale di Sanit del Dipartimento della pubblica sicurezza rassicu-ra. Sui 754 poliziotti che ad oggi hanno effettuato il test di Mantoux, 40 sono cutipositivi (circa il 5%): tale risultato non assolutamente indice di malat-tia ma attesta solo un pregresso contatto con il microrganismo che pu essere avvenuto anche molti anni fa. Il test allintera popolazione italiana farebbe registrare valori analoghi se non addirittura superiori. In una ampia intervista sul sito www.poliziadistato.it il dott. Santorsa presenta i risultati degli esami sanitari e un vade-mecum corredato di foto per spiegare agli operatori in quali circostanze indossare i dispo-sitivi di protezione individuale (guanti, mascherine, occhiali, camici, etc.) ed il loro corretto utilizzo. La Direzione di Sanit lancia anche il nuovo servizio che consente di ricevere chiarimenti e indicazioni sanitarie su even-tuali dubbi.Lampio servizio ospita anche una video intervista a Maria Ciardi, professore associato di malattie infettive presso lU-niversit La Sapienza di Roma che conferma linfondatezza dellallarme diffuso in questi giorni sottolineando che per i poliziotti impegnati in prima linea sono previsti controlli stringenti per garantire la sicu-rezza e la serenit degli stessi operatori.

    8 9 AGosto 2014, sABAto

    Ci vorr ancora molto tempo perch il trend produttivo delle piccole imprese della nostra citt cominci una netta inversione di tendenza rispetto i dati critici degli ultimi anni. Se a questa condizione aggiun-giamo la ormai triste realt di centinaia di operatori autonomi in nero, con personale in nero, operanti nel nostro territorio ed appartenenti ai pi disparati setto-ri tra i quali il comparto dei servizi fotografici rischiamo seriamente di bloccare sul nascere qualunque andamento positivo di sviluppo e ripresa delle aziende artigiane.Il riferimento alla ormai con-solidata prassi dellimpunit per casi di economia sommersa che svolgono la propria attivit lavorativa senza essere iscritti alla Camera di Commercio, senza alcun controllo da parte delle isti-tuzioni, senza rispettare le vigenti normative sulla sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro e senza versare nessun tributo operando in regime di concorrenza assolutamente sleale nei confronti di chi lotta strenuamente per contrastare la crisi e per sottrarsi a licenziamenti altrimenti inevitabili.Per fronteggiare questa triste abi-tudine e malcostume stamattina partita una proposta concreta denominata Fotografo vero, avan-zata da Cna Siracusa nei confronti delle amministrazioni comunali del territorio nellambito degli eventi pi rilevanti per il setto-re, i matrimoni. Prevedere una semplice e snella procedura che determini lindicazione da parte degli sposi del professionista, ope-ratore incaricato alla esecuzione del servizio fotografico con i dati e la posizione iva di questultimo.Lassociazione ha anche previsto lipotesi (anche se molto rara) di assenza di tale figura, in questo caso gli sposi dovrebbero avere lobbligo di rilasciare una dichia-razione di responsabilit ai sensi di legge.E chiaro che non si tratta di una proposta risolutiva afferma il presidente provinciale di CNA Siracusa Antonio Finocchiaro ma pensiamo che le istituzioni abbiano la responsabilit di una inversione di tendenza nella-zione propulsiva finalizzata a contrastare questo triste fenomeno che vede interessate migliaia di

    In foto, Gianpaolo Miceli

    Lotta contro gli abusividei servizi fotograficiPrevedere una semplice procedura che determini lindicazione da parte degli sposi del professionista

    CNA Sracusa scrive ai sindaci del territorio per aderire al progetto

    imprese regolari (e quindi altret-tante famiglie) impegnate in un confronto impari con un sistema che si fa beffe del rispetto delle regole, dello Stato. Ci impegnia-mo per dare lavoro al territorio, stimolando anche le Pubbliche Amministrazioni a fare investi-menti e manutenzioni per dare respiro al mondo produttivo..al contempo abbiamo la necessit che tutti rispettino le regoleA questo punto non possiamo che sperare in un pronto riscontro da parte dei sindaci afferma Gian-paolo Miceli I vice-segretario CNA Siracusa perch da loro

    che deve partire il messaggio di un sostegno a chi rispetta le regole ed opera nella legalit contrastando chi invece, anche in nome della crisi economica, distrugge il mer-cato e apre le porte ad un conflitto sociale altrimenti inevitabile. Fotografo vero la prima delle azioni specifiche per settore con le quali sosterremo le imprese regolari, a settembre attiveremo un servizio segnalazioni e avvie-remo la campagna Impresa vera. Continueremo su questa strada anche in altri settori, tutelare chi fa sana e buona economia per noi una priorit!

    i consiglieri di neapoliscontrari alla tari

    Il provvedimento relativo al piano economico finanziario della Tari, le sue tariffe e le quattro scadenze per il pagamento non andato gi ai consiglieri di Neapolis, che pi di altro si battono per la tu-tela e la salvaguardia delle zone periferiche e delle zone balneari. Tra questi, il consigliere di circoscrizione, arch. Nicoletta Abela, la quale non ha approvato la proposta di delibera evidenziando una strutturale carenza del servizio di raccolta e smaltimento. Un situazione sempre indecorosa in gran parte delle zone extra urbane del quartiere Neapolis, se le zone balneari hanno ricevuto pi at-tenzione nella dislocazione dei cassonetti della differenziata e della indifferenziata, aumentano per anche le discariche di materiali di ogni genere, dagli inerti all'amianto, ma certamente le zone che soffrono di pi del disinteresse e dell'abbandono sono Tivoli, Case Bianche e tutte quelle aree extraurbane non prettamente balneari, che restano in attesa di un intervento consistente che giustifichi il pagamento di tasse senza significative detrazioni, sgravi o sconti rispetto a zone veramente servite come in centro citt!

    Ortigia:uno dei piantichie importantimonumentidel centrostoricoIl tempio di Apollo (Apollnion) uno dei pi importanti mo-numenti di Ortigia, antistante alla piaz-za Pancali a Siracusa. Esso databile all'ini-zio del VI secolo a.C. ed quindi il tempio dorico pi antico della Sicilia o quanto meno il primo corrisponden-te al modello che si andava affermando in tutto il mondo elleni-co di tempio periptero con colonne di pietra. Il tempio sub diver-se trasformazioni: fu chiesa bizantina, di cui si conserva la scalinata frontale e tracce di una porta mediana, e poi divenne moschea isla-mica. Successivamente si sovrappose agli edi-fici precedenti la chiesa normanna del Salvatore che venne poi inglobata in una cinquecentesca caserma spagnola e in edifici privati, rimanen-do comunque visibili alcuni elementi archi-tettonici. Tali succes-sive sovrapposizioni danneggiarono grave-mente l'edificio che fu riscoperto intorno al 1860 all'interno della caserma e venne ripor-tato interamente alla luce grazie agli scavi effettuati da Paolo Orsi negli anni tra il 1938 e il 1942. Il tempio misu-ra allo stilobate 55,36 x 21.47 metri, con una disposizione di 6 x 17 colonne di proporzione piuttosto tozza. Rap-presenta, nell'occidente greco, il momento di passaggio tra il tem-pio a struttura lignea e quello completamente lapideo, con fronte esa-stilo ed un colonnato continuo lungo il peri-metro che circonda il pronao e la cella divisa in tre navate.

    vita di Quartiere 9 AGosto 2014, sABAto 9

    ortigia: Stasera una nuova nottedestate al tempio di apollo

    In agenda per le 21,00 linizio dello spettacolo dal titolo Novecentoun viaggio nellutimo, tormentato e tempestoso capitolo del trascorso millennio

    Fino a tuttoggi, sa-bato 9 agosto 2014 dalle 21:00 due buo-ni spettacoli teatrali multimediali di con-tenuto per la regia di Agostino De Angelis al Tempio di Apollo a Siracusa, inseriti nella manifestazio-ne Notti dEstate al Tempio di Apollo promossa dalla Re-gione Siciliana Asses-sorato e Dipartimento dei Beni Culturale e dellidentit Siciliana, la Soprintendenza di Siracusa e il Comune di Siracusa. Appena eri stato por-tato in scena lo spetta-colo teatrale multime-diale La Donna nella Storia, tra Amore e Tragoedia, un excur-sus storico-letterario che riguarda le donne dalla Genesi, a mo-menti teatrali tratti dalle tragedie greche, al dolce stil novo, in-quisizione fino ad ar-rivare ai nostri giorni con Edith Piaf, Pier Paolo Pasolini, Alda Merini e tanti altri. Stasera, sabato 9

    agosto, sar di scena lo spettacolo teatrale multimediale No-vecento, un viaggio nella letteratura e tra-dizioni; con lintento di porre uno sguardo sul periodo storico del 900, ricco di nu-merosi avvenimenti di grande importanza, derivati direttamente dalle ultime vicende del secolo precedente. Con De Angelis in scena nei due gior-ni gli attori Deborah Lentini, Rita Abela, Angelo Abela con gli interpreti Carme-lo Gugliotta, Vania Orecchio, Giovan-ni Peligra, Cristiano Marzio Penna, Giusi Lisi, Lucia Imprescia, Marco Scuotto, Giu-seppe Navarra, Giulia Acquasana, Carmen Bramanti, Samuele Callari, Giulio Scario-lo, accompagnati alla chitarra da Valerio Massaro, con le co-reografie di Rita Gur-rieri Compagnia di Balletto Mila Plavsic e i cantanti Lorenzo Licitra e Mariarita Mi-

    suraca. Il tutto sar ac-compagnato da video proiezioni. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Inoltre a partire dal-le ore 19:00 nellarea esterna al Tempio, il percorso pittorico e artigianale a cura di Art Gallery Ortigia, Are Marina Protetta Fiori dAmore, Asso-ciazione Artigianando e Ceramikale. Lorganizzazione delle Associazioni Ex-tramoenia e Archo-Theatron. A fine serata degusta-zione di prodotti tipici. Agostino De Angelis, il regista dellevento, nasce come attore nel-la Compagnia Teatra-le "Centro di Cultura Popolare" di Ugo De Vita. Resta in Compa-gnia 10 anni dal 1984 al 1994 e si approccia con il teatro di De Vita facendo esperienze e lavorando accanto a Silvano Tranquil-li, Nando Gazzolo, Mario Scaccia, Lucia Poli, Piera Degli Espo-sti, Elio Pandolfi, Ani-

    ta Durante, Riccardo Cucciolla; esperienze minori con la Rai Tv Dse nel palinsesto "Le interviste Impossibi-li di BellItalia" con Gabriele La Porta, Fernando Ferrigno, Pino Aleotti. Dopo lesperienza decenna-le nella Compagnia di De Vita, Agostino De Angelis continua il teatro con un suo percorso teatrale, por-tando in scena opere classiche nelle loca-tion storico-artistiche pi prestigiose e sug-gestive dItalia, come siti archeologici, teatri antichi, aree naturali-stiche e borghi. Tra gli scenari dec-cezione utilizzati per i suoi spettacoli il Tea-tro Greco di Siracusa, i Templi di Selinunte e Segesta, teatro Gre-co Romano di Catania e Lecce, la Necropoli etrusca della Bandi-taccia, i Castelli: Eu-rialo, Ursino, Piccolo-mini, Maniace. La scelta di ambien-tare i propri spetta-coli in contesti di

    grande suggestione, contribuisce a creare unatmosfera profon-da, senza microfoni, senza palcoscenico e scenografie artificiali, valorizzando al mas-simo le caratteristi-che del monumento, la scena si svolge nel sito, concepito come elemento generatore dello spettacolo, dove suoni, volumi, movi-menti intervengono sui sensi del pubblico che diventa partecipe dellevento scenico. Questo suo "particola-re" metodo di lavoro, lo ha portato ad una diretta collaborazione con Mibac, Soprin-tendenze, Direttori di Parchi Archeologici, Regioni, Province, Comuni e altri Enti di carattere culturale; inoltre da anni parte-cipa come regista di documentari al Festi-val Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto. Per atto-ri, ballerini, musicisti e altri artisti une-sperienza diretta sul campo senza barriere.

  • Fabio Granata interviene sulla vicenda del terzo ponte di Ortigia con parole molto chia-re: "Quello dei Calatafari stato un ponte nato da una emergenza relativa al Ponte Um-bertino e poi rimasto in funzione, nonostan-te l'obbrobrio estetico e urbanistico. Ora il momento di eliminarlo dal prezioso tessuto di Ortigia, demolendolo immediatamente e riqualificando l'area bellissima del Porto Pic-colo. La viabilit pu essere serenamente ri-pensata senza creare alcun fastidio ai cittadini e si procederebbe in modo coerente a una idea di Ortigia che ha nella sua pedonalizzazione la "stella polare" per la sostenibilit e la quali-t della vita dell'Isola"Demolire, riqualificare e pedonalizzare sono quindi le parole d'ordine per Fabio Granata e Green Italia. Avvocato penalista, Assessore ai Beni Culturali fino al 2004 e poi Assessore al Turismo della regione Sicilia. In questa veste Fabio Granata, refe-rente dei Green per Siracusa, si adopera per bloccare le trivellazioni petrolifere che erano state autorizzate nel Val di Noto, patrimonio dellUmanit per lUnesco, e istituisce la So-printendenza del mare. Dal 2008 al 2013 Vicepresidente della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche stra-niere. Per i Green nessun vero rinnovamen-to sociale, economico, civile sar possibile in Italia senza disinquinare la politica, senza ripulirla da corruzioni, abusi di potere, con-flitti dinteresse, illegalit favorite o tollerate. Un vero, credibile green new deal non pu es-sere solo economia: deve utilizzare la stessa chiave ecologica ecologia come trasparenza dei processi pubblici, ecologia come interdi-pendenza di tutte le forme di vita associata per rendere pi eque, sostenibili, efficaci le dimensioni pubbliche da cui dipende il benes-sere delle persone e delle comunit, dalla po-litica allorganizzazione sociale alla citt. Per i Green occorre una robusta ecologia della politica, che ridia dignit e forza ai compiti di rappresentare la volont dei cittadini e di esercitare le funzioni pubbliche oggi scredi-tati pi che mai, e in Italia pi che altrove, da una politica e da una pubblica amministrazio-ne che recano stimmate evidenti di arretratez-za culturale e di una generale caduta delleti-ca pubblica. Una svolta cos indispensabile se si vuole che nella societ, nelleconomia, nella politica italiane linteresse generale, il merito e le capacit personali contino di pi di affarismi, clientelismi e familismi, ed lunico antidoto efficace contro i rischi che si affermino visioni e posizioni populiste, plebi-scitarie, cesariste, o peggio ancora che finisca sotto accusa lidea stessa della rappresentanza democratica.

    Quel ponte dei Calafatari

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    Aristocrazia, snobismo e minchie lentePer Galli della Loggia dunque Matteo Renzi un millantatore? O si tratta piuttosto di una dotta provocazione?

    di Santo LauriaIl 14 luglio 2014 apparso sul Corriere della Sera un artico-lo di fondo di Ernesto Galli della Loggia dal titolo Dirsi in fac-cia un po di verit. Lautore invita Mat-teo Renzi a dire agli italiani la verit sulla situazione dellItalia che egli lucidamen-te e dettagliatamente espone nel suo tragi-co e lungo articolo. Ma non basta. Galli della Loggia infatti chiude con una bat-tuta misteriosa che la seguente: Ma qui Rodi! E qui egli deve saltare! E che significa? Cosa cen-tra Rodi con lItalia? Ma quanti lettori del Corriere sanno che quella battuta na-sconde la citazione latina Hic Rhodus, hic salta? Ovvia-mente tutti! Tratta da una favola di Esopo, riguarda la storia di un millantatore che si vantava daver fatto un salto favoloso a Rodi, per cui veniva

    invitato da un ascol-tatore incredulo a ri-petere il salto: Fai finta che qui sia Rodi e quindi salta! Per Galli della Loggia dunque Matteo Renzi un millantatore? O si tratta piuttosto di una dotta provocazione?Piero Ostellino, altro importante editoria-lista del Corriere, chiama Renzi il ra-gazzotto di Firenze e lo accusa di praticare un berlusconismo di sinistra e cio la Democrazia dispoti-ca di Michele Cili-berto. Renzi, tuttavia, non mi pare che sino ad oggi abbia fatto approvare una sola legge ad personam.

    A me sembra che ci sia dellaristocrazia in Ernesto Galli della Loggia e dello snobi-smo in Piero Ostel-lino. Va bene che Cicerone chiamava Ottaviano, che ave-va appena ventanni e aveva gi fatto la prima e la secon-da Marcia su Roma, giovanotto (adule-scentulus) e lo appog-giava nella sua politi-ca, anche se poi egli non imped ai sicari di Antonio di uccider-lo, ma cera in quel termine dellaffetto e del rispetto, cosa che non mi pare ci sia nel termine usato da Ostellino, moderno Cicerone.

    Matteo Renzi, anche se non ha ancora fat-to la quarta Marcia su Roma, tuttavia il Capo del Governo e rappresenta non solo lItalia ma, in que-sto semestre, anche lEuropa nel mondo. Chiamarlo ragazzot-to puro e penoso snobismo. Gli italiani sono insuperabili nel disprezzarsi recipro-camente e pare che vogliano ancora esse-re governate da min-chie lente e cio da imprenditori geniali e da professori illu-stri ma politicamente inetti e inermi, che non sono riusciti in ventanni a realizzare una sola riforma.Ma come ha fatto, la grande nazione Italia dellultimo dopoguer-ra, a tornare, dopo otto secoli, serva, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia ma bordello, che sta vendendo il suo cor-po come una escort a russi, indonesiani, cinesi, arabi e ameri-cani? Dove sono finiti i grandi capitani din-dustria? In Sicilia la magistratura ne ha buttati in galera una decina, accusando-li di connivenza con la mafia di cui erano vittime e facendo fal-lire due grandi ban-che come il Banco di Sicilia e la Cassa di Risparmio. C una tradizione piemontese in proposito quando, dopo lUnit dIta-lia, anzich andare a prendere i renitenti alla leva, venivano ar-restati i loro familiari e venivano addirittura bruciate le loro case. Un vigliacco arbi-trio! Anche il prefetto Mori usava lo stesso sistema: arrestava tut-ti, innocenti e colpe-voli, senza peraltro riuscire a eliminare la mafia.Matteo Renzi un nocchiero giovane e coraggioso. Le min-chie lente non gli creino ostacoli e lo lascino lavorare!

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    Enzo Lauretta, fond il Centro studi Pirandelliani Propulsore della Sagra della Mandorlo in fiore e da sostenitore di iniziative culturali di respiro internazionale

    Una personalit dinamica e poliedrica, che si sempre si spesa, senza mai risparmiarsi

    Ambasciata dOrtigia per il buon cibo genuino

    Un mito. Per i giovani era un mito, non parliamo per di un campione di una squadra di calcio o di una rockstar, ma di Enzo Lauretta, operatore di cul-tura, uomo dal poliedrico ingegno: docente, presi-de, assessore, scrittore, politico. E' venuto a mancare ad Agrigento il prof. Enzo Lauretta, gi sindaco del-la citt, scrittore e fonda-tore e direttore del Cen-tro Studi Pirandelliani. La Sicilia perde uno dei suoi pi illustri cittadini, una personalit dinami-ca e poliedrica, che si sempre spesa, senza mai risparmiarsi, a favore del progresso sociale, artisti-co e culturale della citt dei Templi da ammini-stratore, da animatore e propulsore della Sagra della Mandorlo in fiore e da sostenitore di iniziati-ve culturali di respiro in-ternazionale".Della sua forte persona-lit e del suo carisma, Lauretta, al cui centro vi erano sempre i giovani, stato impregnato tutto il mondo letterario dal 1950 ai giorni nostri perch Enzo Lauretta ha scritto saggi, libri, romanzi e da uno di essi La sposa era

    bellissima stato rica-vato il film omonimo di Paul Gabor.Perch un mito. Perch ha avvicinato con com-petenza e professionalit migliaia di giovani alla conoscenza dellopera del drammaturgo agri-gentino: Luigi Piran-dello. Ha fondato il 13 Gennaio 1967 il Centro Nazionali Studi Piran-delliani che ogni anno organizza convegni che hanno adottato una effi-

    cace metodologia intesa a coinvolgere gruppi di lavoro dellultima classe provenienti dagli Istituti Superiori di tutta la Sici-lia e da quaranta province del resto del territorio na-zionale.I 150 convegni organiz-zati hanno radicalmente cambiato la lettura delle opere di Pirandello e di conseguenza la visione critica dellAutore agri-gentino, con il supporto di oltre venti volumi di una

    Rivista di Studi Pirandel-liani e da sessantasei vo-lumi di atti di ricerca di documentazione oltre che dalle sezioni del Centro sorte a Barcellona, Buda-pest, Parigi, Londra, Du-blino, Monaco di Baviera e New York.Un mito, perch quando appariva con il suo look perfetto ed impeccabile sul palco del Palacon-gressi di Agrigento per dare il via ai lavori del convegno tutte le giovani

    bocche improvvisamente tacevano ed ascoltavano entusiasti le sue paro-le, dette con tono forte e deciso: Nel darvi il pi cordiale benvenuto desi-dero precisare..... di esse-re assolutamente puntuali negli orari. La puntua-lit, rispetto di s e degli altri, tutti i lavori si sono sempre svolti nel rispetto della puntualit.Un mito, perch grazie a Lauretta Agrigento sta-ta anche luogo di incon-tri con i grandi scrittori della letteratura italiana: Ginzburg, Moravia, Pra-tolini, Soldati, Sciascia e tanti altri sono entrati nel-la nostra vita come eventi fondamentali per cono-scere e per capire meglio il Novecento e attraverso le loro parole abbiamo appreso che i romanzi e la scrittura sono uno stra-ordinario esempio di un sapere composito che ac-coglie non solo la lettera-tura ma anche il cinema, la musica, leconomia, la politica.Il Centro Nazionale Stu-di Pirandelliani Sezione di Siracusa per ricordare lUomo Lauretta e la sua opera ha organizzato per il prossimo Ottobre una giornata di studi.

    Sul vetro dell'entrata il logo di TripadVisor in bella vista insieme all'orgoglio dello staff, di chi si-curo del suo mestiere e cosciente di essere bravo e famoso, sempre ai primi posti nei gradimenti del-la classifica di TripaVidor e dei clienti affezionatissimi provenienti da tutto il mondo, che con il siste-ma del passa parola si moltiplica-no ogni anno sempre di pi. Basta andare sul sito per capire che si tratta di un Team vincente e dove le recensioni sono sempre con il voto altissimo e l'invito alla prova, dove si parla e si scrive di una vera e propria "rivelazione"di gran cibo e del buon gusto. Pesce all'acqua di mare in estate o "sausizza" (sal-siccia) al "cacao" d'inverno, tutte le specialit sono sempre segre-tissime e custodite da un alone di

    so, le porzioni sono a piatto pieno, con un vasto assortimento di vino tra le migliori marche imbottiglia-to o sfuso/locale servito a volont. Pesce o carne, compreso i contorni, le portate sono sempre superlative, artigianale, di prima scelta e alta qualit, e hanno un approccio unico e naturale, come se fossero cucinati a gusto e secondo le aspettative di ogni singolo e particolare cliente, compreso le riunioni in famiglia, compleanni e onomastici, come an-che battesimi e feste in genere dove star bene insieme. Il dialogo iniziale sui consigli dei piatti da cucinare e gustare sempre intrattenuto in ma-niera familiare, sia dal personale di sala o direttamente dal cuoco Nuc-cio per i clienti pi esigenti. Da soli o in comitiva ogni pranzo o cena una bella e gradevole ricorrenza.

    mistero culinario e di cui il cuoco "Nuccio" gelosissimo, compresa la ricotta montata con il "metodo romano" fatta all'istante e su richie-sta dei clienti sui fornelli in bella vista della cucina. "L'Ambasciata d'Ortigia" un ristorante, una trat-

    toria, o una taverna a piacimen-to, dalla cucina tipica siracusana (araba/greca - mare, terra). Situa-to nel lato Sud/Est dello "scoglio" dell'Isola di Ortigia, chiamata an-che l'Isola delle Quaglie, nella Via Capodieci al civico 6/8, telefono: 0931/24468 - 338-4441735, quella strada a forma di collinetta che dalla Fonte Aretusa arriva fino all'angolo di Via Roma con Via Capodieci, at-taccato al Palazzo Bellomo; al solo passare davanti all'entrata si atti-rati dall'odore intenso e forte, tipico della cucina profumata di aromi e spezie della Sicilia Araba/Greca, e del pesce fresco che odora ancora di mare. Il sapore delle pietanze cuci-nate dal cuoco-titolare Sebastiano, "Nuccio" per i clienti affezionati (premiato pi volte nei concorsi d'arte culinaria a pi livelli) inten-

    Il sistema del passaparola conferma le qualit stesse della cucina siracusana pi tradizionale

    Una foto recente del prof. Enzo Lauretta a Siracusa insime alla prof.ssa Carmela Pace.

  • 9 AGosto 2014, sABAto 1312 9 AGosto 2014, sABAto

    Siracusa, la mafiache non c piAnche magistrati e avvocato erano nel mirino dei clan

    Lallarme sociale rimane per la mafia politica spietata e intelligente

    di Concetto AlotaLa mafia nella pro-vincia di Siracusa stata una meteora passata velocemen-te sul finire degli Anni Settanta e fino alla fine agli Anni Novanta. Le notizie che nei giorni scorsi hanno percorso veloce-mente la cronaca nazionale, parlando di una possibile re-crudescenza mafio-sa, non trovano al-cun riscontro nella nostra realt locale, cos com' stato af-fermato recente-mente dal Questore di Siracusa, Dott. Mario Caggegi, parlando del feno-meno delle estor-sioni nel territorio siracusano. Il riferimento tem-porale della DIA, che pochi giorni or sono ha consegnato un lungo e articola-to rapporto al Parla-mento, riferito agli ultimi sei mesi del 2013, e che vuole identificare l'ipote-si di una massiccia ripresa dell'attivi-

    t mafiosa in tutta la Sicilia, come in tutte le altre zone dello Stivale, dopo un pericoloso e pro-lungato silenzio. L'allarme messo in campo riguarda la capacit e la poten-zialit organizza-tiva di "Cosa No-stra", attraverso la corruzione praticata sistematicamente, capace di frenare la crescita dell'Intero Paese, riversando i costi sull'intera collettivit, mentre

    i profitti sono oc-cultati all'estero o riciclanti; il passo segnato si riferisce allo stato sociale della nuova mafia, arrivata attraverso un percorso scien-tificamente stu-diato nella societ moderna, a tutti i livelli, e con un'am-pia disponibilit di denaro, con grande capacit di scalare aziende in difficol-t economica, spe-cie alla presenza della crisi profonda

    che sta attraversan-do l'intera Europa e buona parte del mondo. Nel rap-porto della DIA, esposto alla Ca-mera dall'on. Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, con-fermata la preoccu-pante capacit del potere mafioso, con l'allarme a mante-nere alto il livello di guardia, specie nella capacit d'in-filtrazione mafiosa nell'economia lega-

    le e negli appalti, al sud come al nord. "Le cosche mafiose, afferma l'on. Rosy Bindi, sono impe-gnate nel tentativo di riconvalidare la propria struttura a cominciare da una catena di coman-do, che da qualche tempo ha perso compattezza, liber-t d'azione e potere di condizionamento ambientale". Conferma tale ipo-tesi, la scarcerazio-ne in breve tempo, di numerosi ele-menti di spicco e le minacce ai ma-gistrati, come ad altre figure di rife-rimento delle isti-tuzioni; segnali che "sembrano propen-dere verso derive di scontro ancora da ben decifrare". Nella lunga rela-zione, il presiden-te della Commis-sione nazionale Antimafia, elenca l'attivit intelligen-te e minuziosa della DIA, che ha confi-scato complessiva-mente negli ultimi sei mesi del 2013 oltre un miliardo di euro: 812 alla ma-fia, 120 alla ndran-gheta e cinquantatr alla camorra. La mafia da sempre stata in rapporto ravvicinato con la politica specie in Sicilia (le cronache confermano tale sif-fatta condizione), utilizzando le rela-zioni interconnesse con il Palazzo del potere, con la cosa pubblica, interve-nendo e proponen-do direttive politi-che che influenzano fortemente il rap-porto sociale tra la collettivit. Lo sviluppo tem-porale della mafia nella realt urbana,

    come potere ampia-mente indipenden-te, trova un nuovo alimento soprattut-to nel clientelismo politico, fino a co-stituirne una vera industria del cri-mine che, con vio-lenza crescente e mostrando notevole adattabilit, estende la propria influen-za all'intera realt sociale ed econo-mica, condizionan-do perfino l'attivit politica dall'interno delle istituzioni, la speculazione edi-lizia, controlli dei mercati, gli appalti delle opere pubbli-che, e fuori dalle mura della gestione della cosa pubblica nel cuore della col-lettivit attraverso il crescente mercato della droga, l'estor-sione, il gigantesco giro del gioco d'az-zardo a tutti i livelli, la prostituzione, l'u-sura e via dicendo.Rimanendo nel nostro ambito ter-ritoriale, Siracusa non stata mai una zona di mafia sul vero senso del ter-mine; il fondatore della criminalit organizzata di tipo mafioso a Siracusa, si pu considerare certamente Ago-stino Urso, inteso "u prufissuri", che dopo un periodo di detenzione, per l 'accoltellamento di un tunisino ad Augusta, e dopo la lettura ispiratrice del libro, "La mano nera", sul finire de-gli Anni Settanta, decide di fondare l'omonimo clan. Insieme al fratello Carmelo, al cugi-no Carmelo Urso, detto "scacciata", e altri personaggi sto-rici della malavita siracusana, tra cui Totuccio Schiavo-ne, Nunzio Rizza, Antonio Silvestri, Salvatore Belfio-re, detto "u cinisi" e tanti altri ancora della stessa risma e statura, quasi tut-ti detenuti in quel periodo e definiti gli uomini d'onore della malavita orga-nizzata siracusana

    dell'epoca, diven-tando un autentico gruppo mafioso. Nasce cos un clan con tutti i crismi per gestire in piena au-tonomia la totalit delle attivit illecite in citt, estendendo tale potere nel bre-ve tempo all'intera provincia. La gestione del cri-mine organizzato e di tutte le attivit illecite, alla stregua dei clan della mafia di vecchio stampo e antica memoria, il lavoro quotidia-no. Ma nel 1981 i gi precari equili-bri sono scardinati con la scissione di due distinti grup-pi autonomi: Rizza e Schiavone. Da l a poco il controllo delle attivit illeci-te passa di mano in mano; il clan Urso perde l'egemonia, e i tre nuovi gruppi decidono di spartir-si il territorio, nella logica mafiosa di cui i riferimenti pa-lermitani e catanesi erano l'ispirazione. Urso controlla l'i-sola di Ortigia, il mercato ittico e quello ortofruttico-lo, a Rizza e Schia-vone rimane tutta l'altra parte della citt, tranne alcuni spicchi di quartieri assestanti e a mac-chia di leopardo, che rimangono nel-la disponibilit del gruppo Urso. Gli accordi della spartizione non ba-starono a calmare gli animi degli atto-ri; le faide presero il sopravvento e la prima scusa diven-t l'occasione per iniziare una lunga e spietata guerra che porter negli anni alla fine dei clan mafiosi siracusani, con tanti morti am-mazzati e feriti, con un ritmo impressio-nante, di boss e gre-gari. Nel volgere di ap-pena un mese, ben quaranta ordigni furono fatte esplo-dere nel capoluogo e in alcuni paesi viciniori, contro at-tivit commerciali e imprenditoriali a

    tutti i livelli; uomini politici delle istitu-zioni sono presi di mira con bombe ad alto potenziale fatte esplodere sia nelle loro abitazioni sia nelle segreterie po-litiche private, com-preso le minacce ai diretti interessati. Diversi magistrati si trovarono nel mi-rino dei clan; l'ucci-sione di un noto so-stituto procuratore della Repubblica, di un giudice istruttore e di due illustri av-vocati penalisti fu evitata per una serie di casualit dovuti alla mera tempisti-ca. Dopo i relativi pro-cessi per quei morti ammazzati e il rias-setto organizzativo delle cosche ormai decimato, l'attivit criminale riprende lentamente; i super-stiti si riorganizza-no in tanti piccoli clan, oltre a quelli di nuova genitura e che nel frattempo si erano affacciati nello scenario cri-minale, invadendo cos quasi tutti i territori da sfruttare nell'intera provincia di Siracusa. Ormai in citt la paura col-lettiva per la gente era un ricordo lon-tano, cos come gli atti criminali nella pubblica via stile Palermo; ma i se-gnali di un tentativo di ripresa erano fin troppo chiari. La ri-sposta dello Stato fu

    forte. Con uno spie-gamento massiccio di forze di polizia, a livello giudiziario e investigativo, fece terra bruciata alla nascente nuova ma-fia a Siracusa. Nel mese di luglio del 2007, con un'o-perazione di poli-zia, coordinata dal-la DIA di Catania, le forze rimaste in campo furono de-cimate e il nascente clan detto di "San-ta Panagia", rior-ganizzato dai suoi esponenti di spicco da poco scarcerati dopo una lunga de-tenzione, con am-biziosi progetti e mire espansionisti-che senza limiti, fu disintegrato quel-la notte. la fine storica dell'ultima traccia di mafia a

    Siracusa. In tutto quel perio-do storico vi furo-no anche altri clan malavitosi in atti-vit nella zona nord di Siracusa, Len-tini, Francofonte, Augusta, Villa-smundo, con rife-rimenti chiari e in rapporti d'affari con la mafia catanese dei clan Santapaola e Laudani altri, cos come nella zona di Floridia-Solarino, Avola, Noto e Pa-chino, con uomini altrettanto decisi e spietati, che in contrapposizioni si scontr in quegli negli anni, con una violenta guerra tra clan con tanti altri morti ammazzati e feriti. Negli Anni Ottanta arriv persino l'at-

    tenzione del Mini-stro degli Interni dell'epoca, Oscar Luigi Scalfato, che in un rapporto alle Camere, decreta lo status di territorio mafioso anche per Siracusa, citando espressamente il clan Urso-Bottaro, come emergente e con pericolose e diretti rapporti con uomini di spicco della mafia catanese e palermitana. La guerra tra i clan, durata dall'inizio degli Anni Ottan-ta e fino agli Anni Novanta, port allo sterminio di qua-si tutti gli uomini d'onore, spegnendo cos definitivamen-te i sogni di una glo-ria sinistra e ogni segnale di attivit mafiosa a Siracusa. Quello che rima-ne oggi a Siracusa, a parte i rapporti storici e conclama-ti tra la malavita organizzata e gli uomini della politi-ca (vedi la cronaca della mafia politica siracusana), la de-linquenza spicciola, semi-organizzata, se proprio voglia-mo forzare i termi-ni, ma di mafia vera e propria non si pu davvero pi parlare. Rispecchia forte-mente nella socie-t, invece, l'attivit criminosa minorile, con la formazione di vere bande dedi-te allo spaccio del-la droga, ai furti in

    genere, agli scippi e ai tanti reati co-siddetti minori, che con impressionante crescendo diventa il vero pericolo da tenere sotto con-trollo. Questo fatto si spinge oltre ogni limite sociale, poi-ch le leggi in ma-teria sono ancora troppo permissive nei confronti dei minori; ecco per-ch i maggiorenni delegano i compi-ti operativi ai loro "picciotti", ragazzi minorenni, per limi-tare i danni causati dalla lunga carcera-zione. Rimangono caldi alcuni settori di attivit crimino-sa, di delinquenza comune a titolo in-dividuale, o al mas-simo attraverso la formazione di una squadretta, limita-tamente all'attivi-t dello spaccio di stupefacenti in for-te ascesa, alle mi-nacce semplici per estorcere del denaro nella misura di po-che decine di euro, come una semplice cortesia che un vero atto delinquenziale; ma l'attivit illecita, forse a causa del-la crisi economica, sembra essere in timida ascesa, no-nostante l'impegno investigativo e sen-za sosta delle forze dell'ordine con tanti arresti e tante de-nunce. Quello che rimane un fatto di allarme sociale la mafia-politica da tenere da conto. Proprio a Siracusa con i fa-scicoli denominati "Veleni alla Procu-ra" e "Attacco alla Procura", diventa-to un caso nazionale e un segnale diretto, maligno e sinistro, in cui oggi la socie-t moderna si sente seriamente minac-ciata. Un fenomeno che non nuovo in Sicilia, ma che nel nostro territorio ap-pare oggi eviden-ziato come uno dei pericoli diretti al cuore delle Istitu-zioni democratiche per la violenza con cui praticato.

    Sopra, il Prefetto Armando Gradone e il Questore Mario Caggegi.

    Al centro, il capo della Squadra Mobile del tempo, Angelo Migliore.

    Una scena dellomicidio di Agostino Urgo detto u profissuri.Un reportage giornalistico della strage del Bar Moka in Ortigia.

  • Al termine di una minuziosa at-tivit dindagine attivata a segui-to di quanto individuato da una pattuglia della Stazione di Acate nel corso del servizio di control-lo del territorio, i militari hanno deferito in stato di libert per i reati di abbandono incontrollato, illecito smaltimento e incendio di rifiuti, previsti e puniti dal Co-dice dellAmbiente, un coltiva-tore agricolo 65enne, residente a Vittoria, incensurato. Nello specifico i militari aveva indivi-duato in una casa consortile di Case Serre, un incendio in fase conclusiva allinterno di unarea agricola delle dimensioni di circa 400 metri quadrati, composta da un terrapieno, per una profondit variabile di circa 4-5 metri, lun-go il quale, sia nella sommit che a valle, vi era presenza di rifiuti organici di piante di pomodori, rifiuti in plastica di vario genere, tubi in plastica, numerosissimi sacchetti in plastica contenenti fibra di cocco utilizzata in agri-coltura per le coltivazioni fuo-ri suolo. Il titolare dellazienda agricola, aveva pertanto depo-sitato allinterno della stessa, in maniera incontrollata suddetti rifiuti, i quali erano stati succes-sivamente incendiati. A seguito degli accertamenti effettuati dai Carabinieri della Stazione di Acate, larea interessata stata sottoposta a sequestro preventi-vo. La citata operazione rientra nelle attivit di contrasto al fe-nomeno delle cosiddette Fuma-role che recentemente era stato oggetto di attenzione anche del Comitato Provinciale per lOr-dine e la Sicurezza Pubblica, a seguito del quale Su Eccellenza il Prefetto di Ragusa aveva sensi-bilizzato le Forze dellOrdine del territorio sullargomento, anche in considerazione dei danni che tali comportamenti illeciti causa-no allambiente e alla salute dei cittadini. Pertanto le pattuglie della Compagnia di Vittoria pro-seguiranno nei prossimi giorni il monitoraggio e il conseguente contrasto del fenomeno.

    Fuochi abusivi:i Carabinieridenuncianoun coltivatore diretto

    14 9 AGosto 2014, sABAto

    Pachino: A sessantannidalla scomparsa di Brancati

    Lautore di opere letterarie memorabili quali Il bellAntonio e Don Giovanniin Sicilia legato per sua stessa nascita allestremo sud del sudest siciliano.

    A settembre ricorre il 60 anno della dipartita del grande scrittore Pachine-se, noi lo ricordiamo come lautore di opere letterarie di grande valore. Gli anni perduti, Il BellAntonio, e don Giovanni in Sicilia sono di Vitaliano Brancati un quadro pittoresco della provincia di Catania e dei giovani di quel tempo , in cui ingannavano se stessi , illudendosi appresso alle di essere pieni di vita . Sogna-vano, a occhi aperti con-quiste femminili impos-sibili ed evasioni vissute da Paolo il Caldo. Per, quanti Anni Perduti per definirlo un autore provin-ciale , comment un giorno lo scrittore Mauro Longo, in un suo Pamphlet lettera-rio ,adducendo che in fon-do seppe risvegliare in que-sto romanzo la coscienza di una societ saporifera, abi-tata da giovani perdigior-no. Ne La Governante " (altro argomento prezioso ridotto in teatro) Brancati non riusc , secondo Longo, a liberarsi a Roma delle sue

    ipocrisie paesane e del suo retrogrado si siciliano, per cui scrisse dellomosessua-lit come un altare al per-benismo delluomo sicilia-no, di chi ha lindole della trasgressione morale. Certo fu , che linstabilit giova-nile di Brancati entr in cri-si a Roma, da quando vi si trasfer e si vide costretto a frequentare gli intellettua-li di Croce e i democratici europei. Numerose sono le pubblicazioni di Branca-ti dirette allaffermazione delluomo sulle donne e i romanzi di satira e gallismo siciliano dai quali cinema e teatro continuano a spigo-larvi spettacoli. Nato a Pachino, il 24 lu-glio 1907 da una famiglia non aliena da interessi let-terari - sia il nonno che il padre erano stati autori di novelle e di poesie - com-p gli studi inferiori a Mo-dica dove visse dal 1910 al 1919 e quelli superiori a Catania dove si trasfer con la famiglia nel 1920. Nella citt etnea frequent la fa-colt di Lettere presso la

    locale universit, laurean-dosi nel 1929 con una tesi su Federico De Roberto; successivamente insegn per diversi anni a Calta-nissetta nell'Istituto Ma-gistrale, dove ebbe come alunno Leonardo Sciascia. Successivamente si trasfe-r a Roma dove, oltre a in-segnare, inizia l'attivit di giornalista, dapprima per Il Tevere e, in seguito, dal 1933 in poi, per il settima-nale letterario Quadrivio. La sua formazione giova-nile viene segnata da un'i-deologia irrazionalista che entra in crisi quando da Ca-tania si trasferisce a Roma dove ha modo di frequen-tare intellettuali crociani e democratici che gli aprono un orizzonte culturale eu-ropeo. La sua attivit let-teraria inizia con opere "di regime" e pertanto animate da intenti propagandistici di stampo fascista come il poema drammatico Fedor del 1928, i drammi Everest del 1931 e Piave del 1932 e il romanzo L'amico del vincitore. Nel 1934 pub-blica il romanzo Singolare avventura di viaggio dove appaiono per la prima vol-ta i temi legati ai problemi dell'esistenza e all'eroti-smo. In seguito al contatto con Alvaro, Moravia e altri scrittori di quel periodo, proprio nel 1934, Brancati, matura la sua crisi politica, si distacca dalle posizioni fasciste e disconosce i suoi scritti giovanili per lo pi improntati all'ideologia dell'azione. Tornato a Ca-tania si dedica all'insegna-mento e nello stesso tempo collabora al settimanale Omnibus di Leo Longa-nesi fino al 1939 quando la rivista viene soppressa da parte del regime fasci-sta. Nel 1943 le sue cor-rispondenze per Omnibus sono raccolte nel volume I piaceri. Si dedica all'in-segnamento fino al 1941, anno in cui ritorna a Roma e pubblica Gli anni perdu-ti, da lui stesso considerato il suo primo vero romanzo. Vitaliano Brancati mor il 25 settembre 1954.

    Giuseppe La Delfa

    Sopra, Vitaliano Brncati in una vecchia foto.

    SPORT Siracusa 9 AGosto 2014, sABAto 15

    di Armando Galea Mentre a Palazzolo prosegue spedita la preparazione della squadra che domani alle 17 scender in campo al Vincenzo Presti di Gela per incontrare in amiche-vole la squadra del presidente Tuccio, in societ si lavora per mettere a posto i tas-selli di un puzzle che giorno dopo giorno sta evidenziando un apparato organizzati-vo ancora piccolo ma efficiente. Avevamo scritto qualche giorno fa che il Siracusa era una delle poche societ a non avere una sede sociale vera e pro-pria, con uffici dire-zionali e di segreteria e relativi contatti te-lefonici. Ebbene oggi questa lacuna stata colmata perch la so-ciet ha una sede fissa in via Forlanini 3, un numero di telefono di rete urbana (0931-751044) e un numero di fax (0931-402152).Prima o poi arrive-r anche il sito in-ternet, lindirizzo di posta elettronica e i nominativi del perso-

    il Siracusa ha trovato casaAncora ferma invece la pratica per la co-pertura della tribuna centrale che per la maggiore comples-sit dellopera e del-le relative procedure richieder tempi pi lunghi. Questa frene-tica attivit ora passa allesame dei tifosi che sono chiamati ad esprimere il loro gra-dimento attraverso la sottoscrizione delle tessere di abbona-mento o, comunque, attraverso una pi as-sidua presenza in oc-casione degli incon-tri di coppa Italia e di campionato che la squadra si appresta a disputare. Vero che sugli orientamenti dei tifosi gravano come macigni le delusioni fin qui accumulate, ma questa sorta di at-tenuante non pu du-rare in eterno, essen-do giunto il momento di non nascondersi pi dietro un dito e di uscire in un senso o nellaltro allo scoper-to per operare scelte responsabili che, se si vuol veramente bene al Siracusa, non am-mettono pi alibi di sorta.

    Campagna abbonamenti e sponsor: presentazione ufficiale il 9 e l11 corrente

    per la presentazione ufficiale della cam-pagna abbonamenti e luned 12 corrente a mezzogiorno, sempre al Jolly Hotel , per presentare lo sponsor ufficiale che accom-pagner il cammi-no del Siracusa per i prossimi tre anni. Anche il Comune, su-

    perando qualche re-mora burocratica, sta cercando di bruciare i tempi per il restyling del terreno di gioco che lo ha visto optare in prima battuta per il ripristino del manto erboso, rimandando allanno prossimo ladozione del sinte-tico.

    nale cui far capo per completare il percor-so di normalizzazio-ne di una societ che vuole tornare grande. Una politica di pic-coli passi ma in chia-ve di apprezzabile concretezza che avr un seguito oggi alle 9,30 presso Jolly Hotel di Siracusa

    Citt di Siracusa: ecco il Girone B di Eccellenza e Coppa ItaliaIl Consiglio Direttivo del Comitato Regionale nella seduta del 7 agosto 2014 ha deliberato la formulazione dei due Gironi del campionato di Ec-cellenza. Di seguito il Girone B che vedr protagonista il Citt di Siracusa.Acireale, Castelbuonese, Catania San Pio X, Citt di Messina, Citt di Roso-lini, Citt di Scordia, Citt di Siracusa, Citt di Vittoria, Giarre, Igea Virtus, Misterbianco, Modica, Paterno, Spor-ting Viagrande, SportSoccer Milazzo, Taormina. Totale n.16

    Coppa Italia Eccellenza6 Memorial

    Gianfranco ProvenzanoAlla Coppa Italia Regionale parteci-pano dufficio le 32 squadre parteci-

    Finalmente sede, telefono e fax. Manca lindirizzo di posta elettronica, ma arriver

    panti al Campionato di Eccellenza della stagione sportiva 2014/2015 La Societ vincente la Coppa Italia Regionale acquisisce il diritto a par-tecipare alla fase nazionale.

    Sedicesimi - OttaviQuarti di Finale - Semifinali

    Accoppiamenti - Gare di andata e ritorno ad eliminazione diretta

    Risulter qualificata (o vincente) la squadra che nei due incontri avr ot-tenuto il maggior numero di reti nel corso delle due gare.Qualora risultasse parit nelle reti segnate, sar dichiarata vincente la squadra che avr segnato il maggior numero di reti in trasferta; verifican-dosi ulteriore parit, l'arbitro proce-

    der a far eseguire i calci di rigore se-condo le modalit previste dai vigenti regolamenti.

    Gara di Finale E' prevista una gara unica in campo neutro con eventuali tempi supple-mentari e calci di rigore.

    La gara Finale si disputera su un campo della provincia

    di CataniaI Turno

    Nel primo turno il Citt di Siracusa affronter il Citt di Rosolini domeni-ca 24 agosto alle ore 16. La gara di andata si disputer al Comunale di Rosolini, mentre la sfida di ritorno, in programma domenica 31 agosto, ver-r giocata a Siracusa.

  • Calcio a 5. Al via la stagione agonistica della ASD S. LuciaCon la prima riunione del gruppo dirigenziale co-mincia la seconda stagio-ne di attivit della ASD Santa Lucia, ricca di no-vit sia dal punto di vista tecnico-sportivo che diri-genziale. Fanno il loro in-gresso in societ il nuovo Direttore Sportivo Davide Sirone, uomo desperien-za e grande conoscitore dellambiente calcistico della provincia, e il nuo-vo allenatore della prima squadra, nonch super-visore tecnico dellintero progetto, Angelo Ran-dazzo, reduce da esaltanti stagioni alla guida de Le Formiche, formazione di serie A Femminile, ed universalmente ricono-sciuto come tecnico do-tato di grandi conoscen-ze tecnico-tattiche e dal grande carisma, capace di far rendere al 100% le sue formazioni, un lusso per ogni societ dilettan-tistica. Durante la riunione

    emersa forte la voglia di puntare su una prima squadra deccellenza, per la quale si chieder quin-di il ripescaggio nel cam-pionato di C2 di calcio a

    5, forti del secondo posto conseguito lo scorso anni nel campionato di serie D. Altra grande novit sar rappresentata dalla crea-zione di una formazione

    16 9 AGosto 2014,sABAto

    juniores, primo passo per una progressiva costitu-zione di un settore giova-nile, che sotto la supervi-sione di Mister Randazzo possa negli anni diventare

    un serbatoio da cui attin-gere per la prima squadra. Si pertanto messa in moto la macchina per la forma-zione di un organico della prima squadra che possa ben figurare nel campio-nato di serie C2, con un rosa di giocatori total-mente rinnovata e che nel-le intenzioni della societ dovr essere un perfetto mix tra uomini di espe-rienza e giovani talenti da far emergere nel cor-so della stagione. In via di definizione vi anche lorganigramma tecnico-societario, che ad oggi cos composto: Presiden-te-Simone Di Stefano; Direttore Sportivo-Davide Sirone; Dirigente- Gianni Triolo, Salvo Italia; Alle-natore prima squadra- An-gelo Randazzo; Allenato-re in seconda- Alessio De Grande; Preparatore atle-tico- Vincenzo Mincella; Fisioterapista Osteopata- Alban Dusart.

    Basket. Tre colpi di mercato in casa AretusaArrivano Vitale, Casiraghi e GrassoLa Kama Italia Aretusa scuote il mer-cato, mettendo a segno un tris di colpi che renderanno decisamente competi-tivo il roster a disposizione di coach Bordieri. La societ del presidente Padua ha infatti ingaggiato Gabriele Vitale, Francesco Casiraghi e Mau-rizio Grasso. Gabriele Vitale, ruolo play maker classe 1985 ha giocato dal 2007 ad oggi in campionati di se-rie C1 fra le file di Adrano, Acireale, Gela e Gravina.Francesco Casiraghi, ruolo guardia classe 1983 ha inizia-to nel vivaio dellAS Robbiate, per passare poi alle giovanili dellOlim-pia Milano. Vanta anche trascorsi in B2 nel Forti e Liberi Monza, in C1 nellAurora Desio, Bergamo, Acirea-le, Gela, in C2 Costa Volpino e Aci-bonaccorsi. Maurizio Grasso ruolo ala-pivot classe 1973, ha giocato in B2 nel Cus Catania, Virtus Catania, in C1 Cus Catania, Virtus Catania, Porto Empedocle, Canicatt, Barcel-lona, Adrano, Patern, in C2 Adrano, Patern. Ricordiamo che la Kama Ita-lia Aretusa nel prossimo campionato di DNC. esordir il prossimo 5 otto-bre alle ore 18 ospitando al alaLobel-lo il Cefal.

    Sotto larco, posto nella piazza principale, adiacente alla piccola chiesa comunale di San Giuseppe, 227 atleti hanno dato il via alla pri-ma edizione della Corri Cassibile Fontane Bianche. Un percorso pianeggiante, velocis-simo e serpeggiante, per le curve, da ripetere da 1 a 4 volte a seconda della categoria di ap-partenenza. In base al chilometraggio, i primi tre atleti a tagliare il traguardo sulla distanza di 7.6 km (4 giri) sono stati: Giovanni Caval-lo (SM35 Podistica Messina), Gianfranco Ucciardo (SM35 APD Placeolum) e Franco Carpinteri (SM45 ASD Trinacria Sport); sui 5.7 km (3 giri) i primi tre uomini sono stati Corrado Cultrera (SM55 Atl. Noto), Sergio Rubino (SM55 ASD Archimede SR) e Vilmo Luciani (SM-60 ASD MarathonAthleticA-vola) mentre le prime tre donne sono state: Maria Virginia Salemi (SF ASD Maratho-nAthleticAvola), Lucia Calafiore (SF45 Ma-rathonAthleticAvola) e Anna Romano (SF50 ASD Ortigia Marcia); gli SM75 che hanno percorso 3,8km (2 giri) sono Salvatore Garf (Atl. Lentini), Sebastiano Caldarella (Mara-

    thonAthleticAvola) e Mincella Vincenzo (ASD Ortigia Marcia); Giovanni Fatale (ASD Amico Corridore) lSM80 che ha completato il suo giro di 1.9 km in T.2429.

    S.C.

    Giovanni Cavallo si aggiudica la 1a CorriCassibile F.Bianche