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Le rivoluzioni inglesi nel Seicento

Le rivoluzioni inglesi nel Seicento. Tensioni sociali L’alta nobiltà (Camera dei Lord) creata in gran parte dai sovrani, si identifica con gli interessi

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Le rivoluzioni inglesi nel Seicento

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Tensioni sociali

• L’alta nobiltà (Camera dei Lord) creata in gran parte dai sovrani, si identifica

con gli interessi della corona,

mira ad ottenere il favore del sovrano, e i conseguenti vantaggi economici.

• L’opposizione, nella Camera di Comuni, è espressa soprattutto dalla Gentry (piccola

nobiltà di campagna, spesso puritana),

Che condanna la corruzione della Corte.

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L’opposizione puritana

• Ai calvinisti inglesi l’Anglicanesimo appare una forma larvata di Cattolicesimo.

• l’istituzione episcopale (che per i re ha anche valore politico) è da loro contestata, in nome di una struttura ecclesiastica gestita “dal basso” attraverso elezioni.

• La reazione regia spinge molti all’esilio (1621: partenza dei “Padri Pellegrini” del Mayflower verso l’America).

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L’Assolutismo degli Stuart• Giacomo I (1603-1625)

Unifica Inghilterra, Scozia e Irlanda. Concentra il potere sui suoi ministri. Appare troppo condiscendente verso i

cattolici e verso gli Asburgo.

• Carlo I (1625-1649) Reprime i dissensi politici (Ministro Strafford)

e religiosi (Arcivescovo Laud). Accetta la Petition of Rights (1628), ma poi

governa 11 anni senza riunire il Parlamento.

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Dalla Petition of Rights

“I Lord spirituali e temporali e i Comuni, riuniti in Parlamento … supplicano umilmente la Vostra Eccellentissima Maestà che nessuno in avvenire sia costretto a fare dono gratuito, alcun prestito di denaro, … né a pagare alcuna tassa o imposta senza il consenso… del Parlamento; … che nessun uomo libero si arrestato o detenuto [senza che sia portato contro lui un capo di accusa dal quale possa discolparsi conformemente alla leggi].”

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• Carlo I Stuartritratto da Van Dyck nel 1635

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Parlamento Corto e Lungo• Carlo I ricorre a mezzi illegali per imporre

tasse senza consenso parlamentare.

• La rivolta della Scozia contro l’imposizione dell’anglicanesimo lo costringe a riunire il Parlamento (1640)

• che però protesta e chiede lo smantellamento del regime assolutistico.

• Carlo lo scioglie subito, ma, sconfitto, è costretto a riconvocarlo (1640-53).

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La fine dell’assolutismo• Il Parlamento ottiene

L’Abolizione degli organi di governo del re. La condanna di Strafford e Laud L’obbligo per il re di convocare il Parlamento

e il divieto di scioglierlo.

• Ma aspira a riforme più radicali: L’abolizione dei vescovi. Il controllo parlamentare dell’esecutivo.

• Il re tenta la soluzione di forza (1642).

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Cavalieri e “teste rotonde”

• Il re conta su nobiltà e chiesa anglicana.

• Il Parlamento riunisce borghesia, gentry, yeomen e Puritani.

• Inizialmente prevalgono i realisti, grazie alla loro preparazione militare,

• ma il Parlamento organizza il new model army, motivato sul piano religioso.

• Il re è sconfitto (1645) e catturato (1648).

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Oliver Cromwell (1599-1658)

• Puritano, appartenente alla gentry, è il capo dell’esercito, autore della vittoria.

• Grazie al suo prestigio: Tiene a freno le tendenze radicali, egalitarie

e democratiche, presenti nell’esercito (“levellers” e “diggers”).

Ottiene l’epurazione del Parlamento dai moderati favorevoli alla conciliazione con il re.

Carlo I è processato e condannato a morte: è la prima esecuzione “legale” di un re (1649).

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“Cromwell osserva il corpo di Carlo I” P. Delaroche (1831)

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Il Commonwealth

• Cromwell, ostile alla monarchia, ma diffidente verso soluzioni democratiche, dà luogo ad una “dittatura”.

• Reprime la rivolta dell’Irlanda e della Scozia (1649-52).

• Acquista il sostegno della borghesia rilanciando l’Inghilterra nei commerci internazionali.

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L’Atto di Navigazione

• Introdotto nel 1651, stabilisce che i prodotti da e per l’Inghilterra devono viaggiare solo su navi Inglesi.

• E’ una sfida all’Olanda che risponde con la guerra (1652-54 e 1665-67).

• E’ un provvedimento protezionistico tipico della politica economica mercantilistica attuata dai governi del ’600.

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Il Mercantilismo• E’ una politica economica volta ad

accrescere la ricchezza di uno stato attraverso il controllo delle esportazioni e delle importazioni.

• L’obiettivo è evitare che ricchezze (e materie prime) escano dal paese e di favorirne, viceversa, l’entrata.

• Non ha grandi basi teoriche: basta l’esperienza della crisi spagnola.

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Il “protettorato”• Sciolto il Long Parliament (1653), il ruolo

di Cromwell, viene sancito con l’istituzione del “Lord Protettore” della repubblica.

• Cromwell rifiuta la corona offertagli dal nuovo parlamento;

• ma non riesce a garantire il perdurare della repubblica dopo la sua morte (1658)

• Esercito e parlamento chiamano al trono Carlo II Stuart, figlio del re giustiziato.

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• Carlo II Stuart (1660-1685)

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La Restaurazione (1660)

• Nonostante lo sforzo di conciliazione, il nuovo re entrò presto in contrasto con il parlamento per

L’alleanza con la Francia di Luigi XIV

La tolleranza verso i cattolici.

• Carlo II è costretto a cedere e ad approvare l’esclusione dei cattolici dalle cariche pubbliche (1673) e l’Habeas corpus act (1679).

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« Io, (nome), solennemente e sinceramente in presenza di Dio professo, attesto e dichiaro di credere che nel sacramento dell’eucaristia non c’è alcuna transustanziazione degli elementi del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo al momento o dopo la consacrazione da parte di qualsiasi persona: e che l’invocazione o l’adorazione della Vergine Maria o qualsiasi altro Santo, e il Sacrificio della Messa, come sono praticati adesso nella Chiesa di Roma, sono superstiziosi e idolatrici... »

Il Test Act nella forma del 1678

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La “gloriosa rivoluzione”

• I contrasti aumentano con Giacomo II (1685-88), convertito al cattolicesimo.

• Per evitare una successione cattolica il Parlamento offre la corona alla figlia Maria che ha sposato il protestante olandese Guglielmo d’Orange.

• Giacomo si rifugia in Francia e si attua, pacificamente il cambio dinastico (1688).

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• Guglielmo IIIdi Orange (1689-1702)

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La monarchia parlamentare

• Guglielmo e Maria accettarono una “carta costituzionale”, il Bill of Rights (1689):

Riaffermazione delle storiche prerogative del Parlamento contro l’assolutismo regio.

Divisione dei poteri: al re l’esecutivo, al Parlamento il legislativo.

• In seguito si affermerà la responsabilità dell’esecutivo davanti al parlamento (sistema parlamentare).

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Guglielmo III (1689-1702)

Giorgio I di Hannover

(1714-1727)

Maria II(1689-1694)

Giacomo I(1603-1625)

Stuart

Re di Inghilterra tra XVII e XVIII secolo

Anna(1702-1714)

Carlo I (1625-1649)

Carlo II (1649-1685)

Maria(†1660)

Orange

Guglielmo II (†1650)

Elisabetta(†1662)

Giacomo II (1685-1688)

Guglielmo I (†1584)

Giacomo(†1766)