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1 •NEWSLETTER• n°3 - MARZO 2016 seguici su Dal 12 marzo sarà possibile lasciare il lavoro per dimissioni o risoluzione con- sensuale solo attraverso la procedura te- lematica messa a punto dal Ministero del lavoro e disponibile su www.lavoro.gov.it e www.cliclavoro.gov.it. È la procedura, inserita dal Governo nel Jobs Act per con- trastare il fenomeno delle “dimissioni in bianco”, deplorevole prassi con cui alcune aziende fanno sottoscrivere al lavoratore, all’atto dell’assunzione, una lettera di di- missioni non datata da utilizzare qualora volesse licenziare il dipendente, facendo- la passare per un recesso volontario, ne- gandogli diritti e tutele riconosciute in caso di licenziamento illegittimo. Lo spirito della nuova norma, introdotta con il Decreto del Ministro del lavoro del 15 dicembre 2015, poggia sulla necessità di prevedere, utiliz- zando le tecnologie informatiche, un siste- ma semplificato per dimettersi dal posto di lavoro garantendo sia una data certa sia l’autenticità della manifestazione di volon- tà del lavoratore. Vediamo ora quali sono i passi operativi che il lavoratore deve fare se vuole lascia- re il posto di lavoro. 1° passo: riconoscimento. Il lavoratore deve possedere il PIN INPS, richiedendo- lo online o recandosi direttamente presso una sede territoriale dell’Istituto. Questo gli dà la possibilità di accedere al siste- ma e compilare il modulo per rassegnare le dimissioni o comunicare la risoluzione consensuale. 2° passo: compilazione del modello. Con le credenziali rilasciate dall’INPS il la- voratore accede al modello e procede all’inserimento dei dati. La compilazione del modello è semplice: generalità del la- voratore e del datore di lavoro, data inizio del rapporto di lavoro e data di decorren- za delle dimissioni. La procedura telema- tica consente ulteriori semplificazioni in quanto non sarà necessario inserire i dati anagrafici del lavoratore, importandoli dal PIN INPS e non sarà necessario inserire i dati del datore di lavoro e del rapporto di lavoro qualora è già presente nel sistema la precedente comunicazione di avviamen- to. Resta quindi da confermare l’indirizzo di posta elettronica del datore di lavoro e inserire la data di decorrenza. 3° passo: invio del modello. Il sistema invia la comunicazione al datore di lavoro e alla direzione del lavoro territorialmente com- petente, rilascia al lavoratore un codice identificativo e appone la data certa di tra- smissione che rendono “unico” il modello. Il lavoratore ha sette giorni dall’invio per re- vocare le dimissioni, con le medesime mo- dalità. Per il lavoratore che non possiede il PIN INPS o volesse farsi assistere nella comunicazione, il Legislatore ha individua- to una serie di intermediari, patronati, enti bilaterali, organizzazioni sindacali e com- missioni di certificazione che, utilizzando le credenziali per l’accesso ai servizi di Cli- clavoro, possono compilare il modello per conto del lavoratore. Agli ispettori è affidato il compito di verificare la genuinità della co- municazione e dei comportamenti succes- sivi e per farlo avranno a disposizione una serie di informazioni che il sistema informa- tico gli mette a disposizione. ONLINE LA NUOVA PROCEDURA PER LE DIMISSIONI IN APERTURA APPROFONDIMENTO 114 MILIONI PER L’AUTOIMPRESA DEI NEET 2 L’INTERVISTA 3 DALL’EUROPA 5 WEB, SOCIAL & TECH CINQUE STARTUP ITALIANE NELL’ACCELERATORE DI FACEBOOK 6 I SERVIZI PUBBLICI PER L’IMPIEGO INCONTRANO LE IMPRESE LE PERSONE PRIMA DI TUTTO: IL BENESSERE DENTRO L’AZIENDA Il sistema garantisce una data certa e l’autenticità della vo- lontà del lavoratore

le persone prima di a T online la nuova procedura ervis · bianco”, deplorevole prassi con cui alcune aziende fanno sottoscrivere al lavoratore, all’atto dell’assunzione, una

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• N E W S L E T T E R •

n°3 - marzo 2016

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Dal 12 marzo sarà possibile lasciare il lavoro per dimissioni o risoluzione con-sensuale solo attraverso la procedura te-lematica messa a punto dal Ministero del lavoro e disponibile su www.lavoro.gov.it e www.cliclavoro.gov.it. è la procedura, inserita dal Governo nel Jobs Act per con-trastare il fenomeno delle “dimissioni in bianco”, deplorevole prassi con cui alcune aziende fanno sottoscrivere al lavoratore, all’atto dell’assunzione, una lettera di di-missioni non datata da utilizzare qualora volesse licenziare il dipendente, facendo-la passare per un recesso volontario, ne-gandogli diritti e tutele riconosciute in caso di licenziamento illegittimo. Lo spirito della nuova norma, introdotta con il Decreto del Ministro del lavoro del 15 dicembre 2015, poggia sulla necessità di prevedere, utiliz-zando le tecnologie informatiche, un siste-ma semplificato per dimettersi dal posto di lavoro garantendo sia una data certa sia

l’autenticità della manifestazione di volon-tà del lavoratore.Vediamo ora quali sono i passi operativi che il lavoratore deve fare se vuole lascia-re il posto di lavoro. 1° passo: riconoscimento. Il lavoratore deve possedere il PIN INPS, richiedendo-lo online o recandosi direttamente presso una sede territoriale dell’Istituto. Questo gli dà la possibilità di accedere al siste-ma e compilare il modulo per rassegnare le dimissioni o comunicare la risoluzione consensuale. 2° passo: compilazione del modello. Con le credenziali rilasciate dall’INPS il la-voratore accede al modello e procede all’inserimento dei dati. La compilazione del modello è semplice: generalità del la-voratore e del datore di lavoro, data inizio del rapporto di lavoro e data di decorren-za delle dimissioni. La procedura telema-tica consente ulteriori semplificazioni in quanto non sarà necessario inserire i dati anagrafici del lavoratore, importandoli dal PIN INPS e non sarà necessario inserire i dati del datore di lavoro e del rapporto di lavoro qualora è già presente nel sistema la precedente comunicazione di avviamen-to. Resta quindi da confermare l’indirizzo di posta elettronica del datore di lavoro e inserire la data di decorrenza. 3° passo: invio del modello. Il sistema invia la comunicazione al datore di lavoro e alla direzione del lavoro territorialmente com-petente, rilascia al lavoratore un codice identificativo e appone la data certa di tra-

smissione che rendono “unico” il modello.Il lavoratore ha sette giorni dall’invio per re-vocare le dimissioni, con le medesime mo-dalità. Per il lavoratore che non possiede il PIN INPS o volesse farsi assistere nella comunicazione, il Legislatore ha individua-to una serie di intermediari, patronati, enti bilaterali, organizzazioni sindacali e com-missioni di certificazione che, utilizzando le credenziali per l’accesso ai servizi di Cli-clavoro, possono compilare il modello per conto del lavoratore. Agli ispettori è affidato il compito di verificare la genuinità della co-municazione e dei comportamenti succes-sivi e per farlo avranno a disposizione una serie di informazioni che il sistema informa-tico gli mette a disposizione.

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i servizi pubblici per l’impiego inconTrano le imprese

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114 milioni per l’auToimpresa dei neeTaperto dal primo marzo lo sportello di selFiemployment

Con la pubblicazione dell’Avviso pubblico e l’apertura dello sportello a partire dal primo marzo, ha preso il via SELFIEmployment, lo strumento finanziario con cui il Ministe-ro del lavoro e delle politiche sociali inten-de sostenere i giovani Neet (Not in Em-ployment, Education and Training) iscritti a Garanzia Giovani che intendano avviare attività autoimprenditoriali e di autoimpiego meritevoli e che non troverebbero finanzia-mento sui tradizionali canali di credito. Le risorse stanziate nell’Avviso sono pari a circa 114 milioni di euro: 64 milioni proven-gono da contributi di sette Regioni (Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Molise, Basilicata, Sicilia e Calabria) che hanno conferito al Fondo quota parte delle risorse di Garan-zia Giovani destinate all’autoimprenditoria-lità. A breve tali risorse saranno integrate da conferimenti delle Regioni Lombardia, Friuli Venezia-Giulia e Campania. Gli altri 50 milioni sono risorse del PON SPAO a titolarità diretta del Ministero e ripartite tra tutte le Regioni. Le domande sono registra-

te e valutate in ordine cronologico. Lo spor-tello resterà aperto fino all’esaurimento del-le risorse, fatti salvi ulteriori rifinanziamenti.SELFIEmployment erogherà microcrediti (fino a 25mila euro, estendibili fino a 35mila euro) o piccoli prestiti (fino a 50mila euro) senza richiesta di garanzie per nuove ini-ziative di impresa. Il tasso di interesse sarà pari a zero, il piano di ammortamento avrà una durata massima di 7 anni. Il Ministero ha individuato quale soggetto gestore Invitalia che, forte dell’esperienza in materia, curerà l’istruttoria e selezione delle domande di finanziamento, il controllo e il monitoraggio delle iniziative finanziate. Per migliorare la performance delle iniziati-ve selezionate e aumentarne la sostenibili-tà, Invitalia fornirà un servizio di tutoraggio e affiancamento successivo allo startup.Punti di forza del Fondo SELFIEmployment saranno, tra gli altri, i seguenti: • ricostituisce la provvista finanziaria trami-te le restituzioni dei prestiti concessi;• migliora l’efficienza dell’Amministrazione

e supera della logica dei contributi a fon-do perduto, perché la ricostituzione delle risorse consente di supportare un numero maggiore di destinatari;• responsabilizza i destinatari dei finanzia-menti, poiché le iniziative da finanziare do-vranno rivelarsi competitive e solide da un punto di vista economico-finanziario.L’iniziativa è rivolta ai Neet di età compresa tra i 18 ed i 29 anni che abbiano completato i percorsi di accompagnamento all’autoim-piego e supporto allo startup di impresa previsti dal Programma operativo nazio-nale Iniziativa Occupazione Giovani (PON IOG, Misura 7.1). Tali percorsi sono finalizzati a sviluppare le conoscenze necessarie a ciascun giovane per mettersi in proprio ed avviare un’atti-vità autonoma. Sono attualmente attivati a livello regionale, ma dalla prima metà di marzo saranno operativi su tutto il territorio nazionale anche i percorsi di Crescere Im-prenditori, realizzati da Unioncamere con il coordinamento del Ministero.Con il primo ciclo di erogazioni si prevede di raggiungere circa 4.500 giovani.Nato inizialmente per attuare la misura 7 “Sostegno all’autoimpiego e all’autoim-prenditorialità” del Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giova-ni”, SELFIEmployment costituirà, in un’ot-tica di medio-lungo periodo, un vero e proprio strumento al servizio delle Regioni per attuare politiche di sostegno alle inizia-tive imprenditoriali meritevoli, innovative e sostenibili, e potrà allargare la platea di potenziali destinatari anche ad altri gruppi target. Maggiori info.

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Toil Fondo del ministero del lavoro erogherà microcrediti e prestiti senza garanzie a tasso zero. con il primo ciclo si prevede che saranno finanziate le iniziative di 4500 giovani iscritti a garanzia giovani

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“Era il 2003, eravamo in tre e nessuno ci conosceva. Ora ho 180 splendidi collabo-ratori che ogni giorno lavorano portando avanti i principi di cura e ascolto sui quali ho fondato l’azienda”. Silvia Bolzoni, am-ministratore di Zeta Service, racconta l’av-ventura della sua impresa e sottolinea con

comprensibile orgoglio: “La nostra mission aziendale è creare valore per il cliente at-traverso la creazione di valore per il dipen-dente e per il territorio in cui siamo presenti, in un’ottica di piena sostenibilità e respon-sabilità sociale”.“Ho fondato Zeta Service nel 2003 – dice

Bolzoni - dando così vita al mio sogno di creare una società specializzata nel payroll service che avesse come obiettivo il benes-sere delle persone, dei clienti e dei collabo-ratori. Volevo offrire un servizio differente alle Direzioni HR delle aziende italiane. Dif-ferente perché basato sull’ascolto, sull’em-patia e sulla relazione oltre che ovviamente sull’efficienza. In questi anni siamo cresciu-ti noi, è cresciuto il numero dei nostri clienti, ed è cresciuto anche il numero dei servizi che proponiamo alle aziende. Ci piace ascoltare i nostri clienti, che sono per noi la più grande fonte di ispirazione, e il confronto con loro ci ha portato a svi-luppare tante nuove idee. Oggi abbiamo tre linee di business: amministrazione del per-sonale, consulenza del lavoro, sviluppo del potenziale delle risorse e formazione espe-rienziale”.

Una particolare attenzione è riposta nel welfare aziendale. In che modo e con quali obiettivi? Sappiamo che non basta raggiungere gli obiettivi di business per avere un’azienda in continua crescita. Bisogna spingersi ol-tre, dando attenzione alle persone e crean-do valore fuori e dentro l’azienda. Da don-na, mamma e imprenditrice tengo molto al fatto che Zeta Service sia prima di tut-to un’azienda a misura di “essere umano”, dal momento che è qui che i collaborato-ri passano la maggior parte del loro tem-po e mettono a frutto le loro competenze e passioni. Ad oggi per esempio abbiamo un maggiordomo aziendale che si occu-pa delle commissioni personali dei nostri collaboratori (posta, lavaggio auto, lavan-

le persone prima di TuTTo: il benessere denTro l’aziendaintervista a silvia bolzoni, amministratore di zeta service

non basta raggiungere gli obiettivi di business per avere un’azienda in continua crescita. bisogna spingersi oltre, dando attenzione alle persone e creando valore fuori e dentro l’azienda

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SILVIA BOLZONIAMMINISTRATORE DI ZETA SERVICE

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l’etica deve essere alla base di ogni azienda: zeta service è presente da sette anni consecutivi nella classifica best Workplaces, e dal 2011 è fra i rappresentanti italiani agli european business awards per l’attenzione rivolta ai clienti

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deria, manutenzione auto, ecc.), flessibilità dell’orario di lavoro, possibilità di lavorare da casa, permessi studio extra per gli studenti lavoratori, abbonamento annuale ai mezzi, il trasporto della spesa a casa pagato dall’a-zienda e in generale una grande predisposi-zione all’ascolto delle esigenze e delle storie dei nostri collaboratori.

Condivide con noi qualche risultato?Siamo felicemente presenti da sette anni consecutivi nella classifica Best Workpla-ces, dal 2011 siamo fra i rappresentanti ita-liani agli European Business Awards per l’attenzione rivolta ai Clienti, abbiamo con-seguito altri premi per l’attenzione alla socie-tà civile e il territorio (Premio di Buone prassi di responsabilità sociale), per il rispetto delle identità sessuali e di genere (GLBT Diver-sity Index 2015) e per l’attenzione rivolta a tutti i collaboratori (Ambrogino d’oro 2013 – Premio Assiteca 2015).

Il 2016 per Zeta Service è “l’anno del be-nessere”. Come si traduce per i vostri di-pendenti?Abbiamo pensato di dedicare ai nostri col-laboratori un anno di benessere, attraverso una serie di incontri per la salute del corpo e della mente: visite mediche specialistiche di ogni tipo organizzate in azienda, un per-corso di mindfulness dedicato al benessere dell’anima e alla gestione dello stress. Non solo, merende e snack con prodotti bio di-stribuiti in azienda a sorpresa durante l’an-no. Abbiamo anche pensato ad un bellissi-mo gioco da organizzare in azienda di cui ancora non posso svelare nulla…ovviamen-te sarà in relazione al benessere!

Sempre di più si parla nelle aziende più illuminate di social corporate responsi-bility e cultural corporate responsibility. Zeta Service si è contraddistinta per una serie di progetti ad alto valore sociale ed

etico. Quali sono i più importanti? Qua-le valore ha per i dipendenti essere coin-volti in iniziative di questo tipo?

Credo fortemente che l’etica debba essere alla base di ogni azienda e che agire in que-sto senso anche nell’ambito dell’economia e del business porti a risultati inaspettati, che le logiche di fatturato da sole non possono raggiungere. Negli anni abbiamo portato avanti iniziative e progetti, sviluppando una nostra responsabilità sociale e scoprendo che un impegno concreto rivolto verso gli al-tri può essere la strada per raggiungere il be-nessere di un’azienda. I collaboratori hanno in questo modo la possibilità di sviluppare al di fuori del contesto lavorativo delle abilità e delle competenze che serviranno loro sia nella vita personale che in quella lavorativa. Siamo certi che la consapevolezza sociale di un’azienda sia necessaria per la sua se-renità. Abbiamo scelto di responsabilizzarci attraverso numerosi progetti che prevedono orientamento sul mondo del lavoro per stu-denti, supporto a donne e madri in situazioni di disagio, riqualificazione di zone urbane. Una crescita che passa continuamente per strade nuove. Per esempio dal progetto “A casa di Enzo” che ha visto i collaboratori di Zeta Service impegnati in azioni di volonta-riato presso la Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci di Milano è nato il libro “Inciampi di Vita” che abbiamo autoprodotto e che rac-conta la Casa Jannacci attraverso le storie di ospiti ed ex ospiti. La presentazione uf-ficiale, con il patrocinio del Comune di Mi-lano, è avvenuta proprio presso la Casa di Accoglienza il 25 novembre 2015. Per pro-muovere il libro e l’incontro hanno collabo-rato con noi Claudio Bisio, Lella Costa, Raul Cremona, Eugenio Finardi, Fabio Treves, Ricky Gianco, I Boiler e tanti altri. Sulla no-stra pagina Facebook\inciampidivita è pos-sibile visionare tutto il materiale.

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l’europa ha indetto una giornata dedicata al consolidamento della collaborazione tra imprese e servizi pubblici per l’impiego e al rafforzamento della cooperazione fra gli stati in questo settore

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i servizi pubblici per l’impiego inconTrano le impreseil 7 aprile l’employer’s day in italia con convegni, seminari, spazi dedicati ai datori di lavoroConsolidare la collaborazione tra i Servizi pubblici per l’impiego e i datori di lavoro: è l’esigenza emersa nell’ambito delle attività del “Pes Network”. A questa Rete europea dei Servizi pubblici per l’impiego è stato affidato l’obiettivo di rafforzare la coope-razione tra gli Stati Membri dell’Unione europea, nonché di sviluppare iniziative congiunte per lo scambio di informazioni e prassi, il confronto integrato e l’ammoder-namento dei servizi per l’impiego. In tale contesto è stato deciso di dedicare una giornata, sia a livello europeo sia a livello nazionale, ai datori di lavoro, tra il 4 aprile e il 15 aprile di quest’anno. In particolare, l’iniziativa a livello europeo – l’Employer’s Day - prevederà un evento organizzato a Bruxelles il 13 aprile, con la partecipazio-ne, tra gli altri, del Commissario all’Occu-pazione Marianne Thyssen. Le iniziative a carattere nazionale saranno definite da ciascuno Stato, sulla base delle priorità particolari. L’Employers Day italiano si ter-rà il 7 aprile con iniziative diffuse su tutto il territorio nazionale. Le attività coinvolge-ranno circa 300 centri per l’impiego, il cui elenco sarà reso noto mediante pubblica-zione sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e sul portale “Clicla-voro”. Saranno organizzate, a livello regio-nale e locale, diverse iniziative, quali fiere lavoro, convegni, seminari, recruitment sessions, workshop, job cafè, spazi dedi-cati ai datori di lavoro facilmente identifi-cabili e distinguibili (employers corners).A livello centrale, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti ter-

rà una conferenza stampa il prossimo 31 marzo e sarà presente a un convegno a Roma il 7 aprile a cui parteciperanno gli attori che, a vario titolo, contribuiscono alla creazione di una rete rafforzata tra datori di lavoro, lavoratori, persone in cerca di lavoro e servizi pubblici per l’im-piego (associazioni datoriali, consulenti del lavoro, camere di commercio, ecc.). L’obiettivo principale dell’iniziativa è in-tercettare e “rendere protagonisti” i datori di lavoro - in particolare le micro, picco-le e medie imprese - informandoli sulla gamma di servizi offerti e sulle numerose novità legislative intervenute in materia di mercato del lavoro e, nel contempo, favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e la costruzione di partenariati a livello locale. L’auspicio è che l’iniziati-va non costituisca un evento isolato, ma l’inizio di una strutturale collaborazione tra i datori di lavoro e i Servizi pubblici per l’impiego. L’istituenda Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal) è destinata a giocare un ruolo centrale nel coordinamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro. In questo clima di riforme strutturali, i centri per l’impiego costituiscono non solo l’infrastruttura pub-blica indispensabile affinché tali politiche possano essere implementate, sviluppate e garantite su tutto il territorio nazionale, ma anche lo snodo per la valorizzazione delle sinergie con gli operatori privati del mercato del lavoro, gli operatori del terzo settore, del sociale e dell’istruzione e della formazione professionale.

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Negli ultimi due anni Facebook ha investito ben 100 milioni di dollari nel progetto ‘FBStart’, il programma internazionale che fi-nanzia startup innovative le cui idee si sposino con la mission del social network, ne migliorino le funzionalità e siano strategiche per la sua crescita. Da qualche settimana, in questa galassia dell’innovazione gene-rata dal colosso social, c’è anche un po’ di Italia: alle centinaia di neoimprese che hanno beneficiato fino ad oggi di questa oppor-tunità, si uniranno cinque nuove realtà fiorite all’interno di Luiss Enlabs, acceleratore di startup con base a Roma, promosso da EnLabs e Università Luiss Guido Carli. La scelta di Facebook è ricaduta su Karaoke One, Nextwin, Tu-tored, Verticomics e Whoosnap, che inizieranno un percorso di affiancamento e mentorship dedicato. Di cosa si occupano queste startup?Tutored è una community con più di 100.000 utenti registrati in tutto il mondo e permette l’incontro tra domanda e offerta di ri-petizioni private tra studenti universitari. Chi ha bisogno di aiuto per sostenere un esame, può selezionare la materia e cercare un tutor che lo abbia già fatto nella stessa Università. Le lezioni possono tenersi online o di persona, trasformando Tutored in una sorta di piazza virtuale in cui scambiare opinioni e informazioni.Karaoke One trasforma il karaoke in un’esperienza social, usufru-ibile tramite computer e dispositivi mobili e grazie a cui accedere a un vasto archivio di basi musicali, testi, aggiornamenti mensili e

a un sistema di condivisione online delle performance.Nextwin è un social game che consente agli utenti di dimostrare la propria capacità di fare pronostici partecipando a competizioni mensili e ottenendo premi reali. Lo scopo non è solo quello di vincere ma soprattutto quello di dare prova alla community del-le proprie abilità. L’applicazione, inoltre, è studiata per svolgere un’azione di training che contrasta il fenomeno delle “giocate compulsive”.Verticomics è una piattaforma ottimizzata per la visualizzazione di fumetti online grazie a un formato che ricalca la modalità di lettura tipica della carta, valorizzando immagini e sequenze senza affati-care la vista. Non propone dunque un semplice adattamento, ma uno standard per il fumetto digitale, nonché un vasto catalogo di fumetti scaricabili.Infine, tramite Whoosnap è possibile vendere foto online o richie-derle in tempo reale ad un altro utente che si trova in un luogo o in un evento specifico. L’app permette l’invio di una notifica agli utenti geolocalizzati che si trovano in prossimità di un luogo di interesse, la possibilità o meno di accettare l’incarico e gestire i pagamenti senza scambio di dati personali.

colophonRedazione Cliclavoro

direzione generale dei sistemi informativi, dell’innovazione Tecnologica e della comunicazioneVia Fornovo, 8 - 00192 Roma

[email protected]

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karaoke one, nextwin, Tutored, verticomics e Whoosnap inizieranno un percorso di affiancamento e mentorship dedicato. i loro campi spaziano dal sostegno agli studenti al karaoke, dalle competizioni sui pronostici alla visualizzazione dei fumetti, alla vendita di foto online

n°3 - marzo 2016

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cinque sTarTup iTaliane nell’acceleraTore di Facebookin Fbstart il social network ha investito 100 milioni di dollari. le iniziative italiane sono fiorite all’interno di luiss enlabs