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1 rivista aziendale della F.lli Coniglio GENNAIO/FEBBRAIO/MARZO 2011 Aut.Trib. Messina - N°11/2003 Reg. Stampa del 22/05/03 - Poste Italiane SPA Sped. in A.P. – 70 % D.C.B. Palermo - N 23-11 Le malte a calce: un recupero “storico” In caso di mancato recapito inviare al CPO di Messina per la restituzione al mittente previo pagamento resi Rivista aziendale della F.lli Coniglio LA PRIMA FIERA NON SI SCORDA MAI Grande successo di Tradimalt e Magistra alla 18° edizione del SAEM Cronache Tradimalt LA TORRE DEL SUD Portfolio SPRITZ RIPRISTINO Focus prodotto

Le malte a calce: un recupero “storico” · un recupero “storico” ... INCENTIVI - Dopo il timore diffuso per una presunta abrogazione, torna l’incentivo statale sugli interventi

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rivista aziendale della F.lli ConiglioGENNAIO/FEBBRAIO/MARZO 2011

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Le malte a calce:un recupero

“storico”

In caso di mancato recapito inviare al CPO di Messina per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Rivista aziendale della F.lli Coniglio

LA PRIMA FIERA NON SI SCORDA MAI

Grande successo di Tradimalt e Magistra alla 18° edizione del SAEM

Cronache Tradimalt

LA TORRE DEL SUDPortfolio

SPRITZ RIPRISTINOFocus prodotto

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ASSISTENZA TRADIMALT. SEMPRE VICINI AL VOSTRO LAVORO.

F.lli Coniglio S.r.l. | Via Nazionale 1 | 98049 Villafranca Tirrena (Me) Tel 090 3352063 | Fax 090 3378549

www.tradimalt.com | [email protected]

“Prevenire è meglio che curare”: un noto spot televisi-vo suggeriva l’opportunità di un’attenzione preventiva piuttosto che l’intervento “a cose fatte”. Ed il concetto è valido anche nell’edilizia: chiarire prima un dubbio sul prodotto più adatto alla tipologia del lavoro, o sulla cor-retta applicazione in condizioni particolari, può prevenire una cura certamente dispendiosa. Il Servizio Assistenza Tradimalt è a Vostra disposizione nel consigliare l’uten-

za finale e quando è il caso, la nostra idea di post-vendi-ta prevede la visita diretta in cantiere da parte dei tecnici del reparto “Ricerca & Sviluppo”. Assistenza Tradimalt. Al vostro fianco.

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Gentili lettori,il riscontro avuto dal mercato nel 2010 e quello di visitatori e contatti, ricevuto durante la 18° edizione del SAEM (pag. 10) ci danno - qualora ce ne fosse stato bisogno - ulteriore energia e stimoli per un nuovo anno di sfide imprenditoriali e innovazione. Lo abbiamo letto, con estremo piacere, anche nei principali quotidiani regionali.E’ prematuro darne notizia adesso, prima della convention aziendale di febbraio, ma siamo certi di poter affermare che il 2011 segnerà un’evoluzione industriale e produttiva senza precedenti, caratterizzando l’anno con una moltitudine di novità che interesseranno la diversificazione, la penetrazione e l’espansione commerciale del gruppo. La nascita di Magistra, verificato il favore degli esigenti interlocutori anche durante il convegno “Le malte a calce: un recupero storico” (pag. 18), conferma la correttezza di un “metodo”: qualità, innovazione, ambizione, focalizzazione sulle esigenze del mercato meridionale. I principi sono in fondo gli stessi che portano alla concretizzazione di progetti di marketing particolari come la fidelity card (pag. 22), che sta raccogliendo adesioni e grande apprezzamento nei punti vendita selezionati, o di progetti più “maturi” come il “programma Smart”, di cui - a pag. 14 - raccontiamo il primo raduno e le ultime importanti consegne.Come di consueto tante le novità, le iniziative, i meeting di cui dare notizia; tante al punto che questa edizione esce con un numero maggiore di pagine e, nonostante questo, non riusciamo a citarle tutte con lo spazio che meriterebbero. Segno, anche questo, coerente con quanto detto in apertura di editoriale: l’intero “mondo Tradimalt” cresce a vista d’occhio. Non a caso, infatti, abbiamo voluto titolare il nostro messaggio d’auguri sugli organi di stampa “Che sia un anno costruttivo”... Buon 2011 di cuore.

ing. Giuseppe Coniglio

EditorialeTitolo e formulazione di responsabilitàF.lli Coniglio S.r.l. Via Nazionale 198049 Villafranca Tirrena (Me) Tel /fax.: 090.33.78.549

Webwww.ilmondotradimalt.com

[email protected]

Edizione Numero N°23 - 2011

Direttore Responsabile:Michele Spallino

Redazione:Giuseppe Coniglio,Franco De Franco,Concetta Minuto,Isabella BonifacioFrancesco Grungo,Alessio Bertino

Coordinamento Editoriale:Danila Consolo

Segretaria di Redazione:Concetta Minuto

Art Direction:Dario Zappalà

Stampa:Litofast - Venetico (Me)

Foto:Abiyoyo.com, iStockphoto, Wikimedia.org, Giovanni Ligresti, Chiara Alessandro, Archivio F.lli Coniglio, Dario Zappalà, Michele Spallino.

Aut.Trib. Messina N°11/2003Reg. Stampa del 22/05/03Poste Italiane SPA Sped. in A.P. – 70 % D.C.B. PalermoResp. Tratt. Dati Coniglio Giuseppe ex Art. 4 D.lgs. N°196 del 30/06/03Data ass. inc. 30/03/06Editore Giuseppe Coniglioper F.lli Coniglio S.r.l.

“Il Mondo Tradimalt” viene inviato gratuitamente a chi ne fa richiesta, inviando altresì l’autorizzazione al trattamento dati (D.Lgs. 196/2003) all’indirizzo prima riportato o anche tramite e-mail.

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A volte non è necessario fare chilometri (o pagare trasporti chilometrici) per trovare la qualità. La parola stessa ci suggerisce dove cercarla. Qua...

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SOMMARIOLex newsBENTORNATI INCENTIVI pag 6

Cronache TradimaltLA PRIMA FIERA NON SI SCORDA MAI pag 10IL RADUNO DELLE TRADISMART pag 14QUANDO LA RIVENDITA È SMART pag 16

MagistraLE MALTE A CALCE, UN RECUPERO STORICO pag 18TORNA AL SUO ANTICO SPLENDORE PALAZZO CATANZARO GEMELLI pag 20

MarketingÈ SCOPPIATA LA RIVOLUZIONE pag 22

TecnicaFINITURE SILOSSANICHE E PLASTICHE pag 24CEMENTO pag 26

ArchitrendL’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE pag 28

TecnicaL’ESPERTO RISPONDE pag 34

PortfolioLA TORRE DEL SUD pag 36

Cronache Tradimalt“UN GESTO D’AMORE CHE VALE UNA VITA” pag 38VALORI IN CORSO “TOUR” pag 40

DossierDOSSIER PALERMO pag 42

Focus prodottoSPRITZ RIPRISTINO pag 46

IntervalloPAESE CHE VAI pag 49CRUCIMALT pag 50

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BENTORNATI INCENTIVII contribuenti che fino al 31 dicembre 2011 sostengono spese per interventi finalizzati al risparmio energetico possono usufruire di una particolare agevolazione fiscale, consistente in una significativa detrazione d’imposta.

INCENTIVI - Dopo il timore diffuso per una presunta abrogazione, torna l’incentivo statale sugli interventi finalizzati ad un miglior risparmio energetico

TESTI - Franco De Franco

LEX NEWS

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Negli ultimi anni la normativa in mate-ria è stata più volte modificata. I cam-biamenti si riferiscono, in particolare, alle procedure da seguire per avvalersi correttamente delle agevolazioni.Per esempio:- è stato introdotto l’obbligo di inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate (quando i lavori proseguono ol-tre un periodo d’imposta);- è stato modificato il numero di rate annuali in cui deve essere ripartita la detrazione;- è stata sostituita la tabella dei valori limite della trasmittanza termica.Qui di seguito sono descritti i vari tipi di intervento per i quali si può fruire del beneficio. In sintesi:- la detrazione dalle imposte sui redditi (Irpef o Ires) è pari al 55% delle spese sostenute, entro un limite massimo che varia a seconda della tipologia dell’in-tervento eseguito;- l’agevolazione non è cumulabile con altri benefici fiscali previsti da disposi-zioni di legge nazionali o altri incentivi riconosciuti dalla Comunità Europea;- non è necessario effettuare alcuna co-municazione preventiva di inizio dei la-vori all’Agenzia delle Entrate;- i contribuenti non titolari di reddi-to d’impresa devono effettuare il pa-gamento delle spese sostenute me-diante bonifico bancario o postale (i titolari di reddito di impresa sono invece esonerati da tale obbligo); -è previsto l’esonero dalla presentazio-ne della certificazione energetica per la sostituzione di finestre, per gli impianti di climatizzazione invernale e per l’in-stallazione di pannelli solari;- dal 1° luglio 2010, al momento del pagamento del bonifico effettuato dal contribuente che intende avvalersi del-la detrazione, le banche e le Poste Ita-liane Spa hanno l’obbligo di effettuare una ritenuta del 10% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’im-presa che effettua i lavori;- per gli interventi eseguiti dal 2011 è obbligatorio ripartire la detrazio-ne in dieci rate annuali di pari im-porto (per gli anni 2009 e 2010 andava ripartita in cinque rate). L’agevolazione consiste nel ricono-scimento di detrazioni d’imposta nella misura del 55% delle spese sostenute, da ripartire in rate annuali di pari im-porto, entro un limite massimo di de-trazione. Si tratta di riduzioni dall’Ir-pef (Imposta sul reddito delle persone

fisiche) e dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) concesse per interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti e che riguardano, in particolare, le spese so-stenute per:- la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;- il miglioramento termico dell’edificio (finestre, comprensive di infissi, coi-bentazioni, pavimenti);- l’installazione di pannelli solari;- la sostituzione degli impianti di clima-tizzazione invernale.Per gli interventi realizzati a partire dal 2008, quando essi consistono nella prosecuzione di lavori appartenenti alla stessa categoria effettuati in precedenza sullo stesso immobile, ai fini del com-puto del limite massimo della detra-zione occorre tener conto anche delle detrazioni fruite negli anni precedenti.In ogni caso, come tutte le detrazioni d’imposta, l’agevolazione è ammes-sa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla di-chiarazione dei redditi. In sostanza, la somma eventualmente eccedente non può essere chiesta a rimborso. Condi-zione indispensabile per fruire della de-trazione è che gli interventi siano ese-guiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) residenziali esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali (per l’attività d’impresa o professiona-le). La prova dell’esistenza dell’edificio

può essere fornita o dalla sua iscrizio-ne in catasto, oppure dalla richiesta di accatastamento, nonché dal pagamento dell’Ici, se dovuta. Non sono agevolabi-li, quindi, le spese effettuate in corso di costruzione dell’immobile. Va comunque precisato che i benefici per la riqualificazione energetica degli immobili spettano solo a chi li utilizza; pertanto per una società non è possibi-le fruire della detrazione in riferimento ad immobili locati. Ciò vale anche se la società svolge attività di locazione im-mobiliare, poiché in questo caso i fab-bricati concessi in affitto rappresentano l’oggetto dell’attività d’impresa, e non beni strumentali.Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari conviventi con il pos-sessore o detentore dell’immobile og-getto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il se-condo grado) che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori. L’age-volazione non spetta, in ogni caso, per i lavori effettuati su immobili strumentali all’attività d’impresa, arte o professione.Si ha diritto all’agevolazione anche nel caso in cui il contribuente finanzia la realizzazione dell’intervento di ri-qualificazione energetica mediante un contratto di leasing. In tale ipotesi, la detrazione spetta al contribuente stes-so (utilizzatore) e si calcola sul costo sostenuto dalla società di leasing. Non assumono, pertanto, rilievo ai fini della detrazione i canoni di leasing addebitati

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LEX NEWS

all’utilizzatore.La detrazione d’imposta del 55% non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi da al-tre disposizioni di legge nazionali (qua-le, ad esempio, la detrazione del 36% per il recupero del patrimonio edilizio).Inoltre, dal 1° gennaio 2009 la detrazio-ne non è cumulabile con eventuali in-centivi riconosciuti dalla Comunità Eu-ropea, dalle Regioni o dagli enti locali. Pertanto, il contribuente deve scegliere se beneficiare della detrazione o fruire dei contributi comunitari, regionali o locali.Per completezza si segnala che per le operazioni di riqualificazione energetica degli edifici, che danno diritto alla detra-zione dall’imposta lorda del 55%, non sono state introdotte particolari disposi-zioni in merito alla aliquota Iva applica-bile. Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi poste in essere per la loro re-alizzazione, pertanto, sono assoggettate all’imposta sul valore aggiunto in base alle aliquote previste per gli interventi di recupero del patrimonio immobiliare.A questo proposito, si evidenzia che la Finanziaria 2010 ha disposto che il regime agevolato dell’Iva diventa per-manente (in precedenza era stata inve-ce fissata al 31 dicembre 2011 la data di validità dello stesso). Il regime age-volato prevede l’applicazione dell’Iva ridotta al 10% per le prestazioni di ser-vizi relativi a interventi di manutenzio-ne, ordinaria e straordinaria, realizzati su immobili residenziali. Per usufruire dell’agevolazione non occorre indicarein fattura il costo della manodopera uti-lizzata.Tale indicazione è obbligatoria, invece, per usufruire della detrazione del 36% sulle spese di recupero del patrimonio edilizio e per la detrazione del 55% sulle spese per il risparmio energetico.Per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti il valore massimo della detrazione fiscale è di 100.000 euro.Per gli interventi su gli involucri degli edifici il valore massimo della detrazio-ne fiscale è di 60.000 euro. Per gli inter-venti di installazione di pannelli solari il valore massimo della detrazione fiscale è di 60.000 euro. Per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizza-zione invernale il valore massimo della detrazione fiscale è di 30.000 euro. Dal 1° gennaio 2008 l’agevolazione è ammessa anche per la sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di

calore ad alta efficienza e impianti geo-termici a bassa entalpia.Se in uno stabile alcuni appartamenti hanno il riscaldamento ed altri no, la detrazione non può essere riconosciuta sull’intera spesa sostenuta per l’installa-zione di un nuovo impianto centralizzato di climatizzazione invernale, riferibile anche al riscaldamento delle unità prive di un preesistente impianto termico, ma deve essere limitata alla parte di spesa imputabile alle unità nelle quali tale im-pianto era presente. Ai fini della indivi-duazione della quota di spesa detraibile, va utilizzato un criterio di ripartizione proporzionale basato sulle quote mil-lesimali riferite a ciascun appartamen-to (circolare 23 aprile 2010, n. 21/E).

CALCOLO E LIMITI DELLA DETRAZIONEL’agevolazione per gli interventi che re-alizzano un risparmio energetico consi-ste in una detrazione dall’imposta lorda, che può essere fatta valere sia sull’Irpef che sull’Ires, in misura pari al 55% del-le spese sostenute entro il 31 dicembre 2011 o, per i soggetti con periodo d’im-posta non coincidente con l’anno solare, fino al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2011.Più specificatamente:a) per i contribuenti non titolari di red-dito d’impresa (come le persone fisiche, gli enti non commerciali, gli esercenti arti e professioni) sono detraibili le spe-se per le quali il pagamento è effettuato mediante bonifico bancario o postale en-tro il 31 dicembre 2011;b) per i contribuenti titolari di reddito d’impresa, per i quali i lavori sono ine-renti all’esercizio dell’attività commer-ciale, sono detraibili le spese imputabili nei vari periodi d’imposta fino a quello in corso al 31 dicembre 2011.Per interventi di risparmio energetico re-alizzati nel 2007 la detrazione andava ri-partita in tre quote annuali di pari impor-to: la prima riportata nella dichiarazione

dei redditi (modello 730 e/o modello Unico) relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2007 e le altre due nei due periodi d’imposta successivi.Per gli interventi realizzati dal 1° gen-naio 2008, la detrazione poteva essere ripartita in un numero di quote annuali, di pari importo, tra tre e dieci, su scelta irrevocabile del contribuente da espri-mere all’atto della prima detrazione.Per gli interventi realizzati dal 1° gen-naio 2009 al 31 dicembre 2010, la de-trazione andava ripartita in cinque quote annuali, di pari importo.Per gli interventi che saranno eseguiti nel 2011 sarà obbligatorio ripartire la detrazione in dieci rate annuali.Entro 90 giorni dalla fine dei lavori oc-corre trasmettere all’Enea:- copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica (allegato A del decreto);- la scheda informativa (allegato E o F del decreto), relativa agli interventi re-alizzati.La data di fine lavori, dalla quale decor-re il termine per l’invio della documen-tazione all’Enea, coincide con il giorno del cosiddetto “collaudo” (e non di ef-fettuazione dei pagamenti). Se, in con-siderazione del tipo di intervento, non è richiesto il collaudo, il contribuente può provare la data di fine lavori con altra documentazione emessa da chi ha ese-guito i lavori (o dal tecnico che compila la scheda informativa). Non è ritenuta valida, a tal fine, una dichiarazione del contribuente resa in sede di autocertifi-cazione.La trasmissione deve avvenire in via telematica, attraverso il sito www.acs.enea.it, ottenendo ricevuta informatica.Si può inviare la documentazione a mez-zo raccomandata con ricevuta semplice, sempre entro il termine di novanta giorni dal termine dei lavori, solo ed esclusiva-mente quando la complessità dei lavori eseguiti non trova adeguata descrizione negli schemi resi disponibili dall’Enea.L’indirizzo presso cui inviare la docu-mentazione è il seguente:ENEA - Dipartimento ambiente, cam-biamenti globali e sviluppo sostenibile Via Anguillarese 301 - 00123 Santa Maria di Galeria (Roma)va indicato il riferimento: Detrazioni fi-scali - riqualificazione energetica.Per le spese sostenute nei periodi d’im-posta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2008, in base alle modifiche apportate dal D.L. n. 185 del 2008, i contribuenti, fermi restando i requisiti e

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le altre condizioni previsti dalle relative disposizioni normative, devono inviareall’Agenzia delle entrate una apposita comunicazione approvata con il provve-dimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate 6 maggio 2009.Il nuovo modello deve essere presenta-to:- in via telematica, con riferimento ai soli interventi i cui lavori proseguono oltre il periodo d’imposta, per comuni-care le spese sostenute nei periodi d’im-posta precedenti a quello in cui i lavori sono terminati;- per gli interventi i cui lavori proseguo-no in più periodi d’imposta, inviando un modello per ciascun periodo d’imposta.Non deve essere presentato:- se i lavori sono iniziati e si sono con-clusi nel medesimo periodo d’imposta;- se nel periodo d’imposta cui la comu-nicazione si riferisce non sono state so-stenute spese.Invece, riguardo ai termini di presenta-zione, il modello deve essere presentato entro 90 giorni dal termine del periodo d’imposta nel quale i lavori hanno avuto inizio.Per gli interventi i cui lavori proseguo-no per più periodi d’imposta, il modello deve essere presentato entro 90 giorni dal termine di ciascun periodo d’impo-sta in cui sono state sostenute le spese oggetto della comunicazione.Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 21 dicem-

bre 2009 sono state approvate le speci-fiche tecniche per la trasmissione tele-matica dei dati contenuti nel modello di comunicazione per lavori concernenti gli interventi di riqualificazione ener-getica che proseguono oltre il periodo d’imposta.Le modalità per effettuare i pagamenti variano a seconda che il soggetto sia ti-tolare o meno di reddito d’impresa.In particolare è previsto che:- i contribuenti non titolari di reddito di impresa devono effettuare il pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o postale;- i contribuenti titolari di reddito di im-presa sono invece esonerati dall’obbligo di pagamento mediante bonifico banca-rio o postale. In tal caso, la prova delle spese può essere costituita da altra ido-nea documentazione.Nel modello di versamento con bonifico bancario o postale vanno indicati:- la causale del versamento;- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;- il numero di partita Iva o il codice fi-scale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professio-nista che ha effettuato i lavori).Per poter fruire del beneficio fisca-le è necessario conservare ed esibire all’Amministrazione finanziaria, ove ne faccia richiesta, la documentazione rela-tiva agli interventi realizzati. In partico-lare, va conservato:

1. il certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato;2. la ricevuta di invio tramite internet o la ricevuta della raccomandata postale all’Enea;3. le fatture o le ricevute fiscali compro-vanti le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi. È bene ricordare che l’agevolazione del-la detrazione del 55% è condizionata all’indicazione in fattura del costo della manodopera utilizzata per la realizza-zione dell’intervento;4. per i contribuenti non titolari di red-dito d’impresa, la ricevuta del bonifico bancario o postale attraverso cui è stato effettuato il pagamento.Nel caso in cui gli interventi siano stati effettuati su parti comuni di edifici de-vono essere conservate ed eventualmen-te esibite anche la copia della delibera assembleare e quella della tabella mille-simale di ripartizione delle spese.Se i lavori sono effettuati dal detentore dell’immobile, deve essere conservata ed esibita la dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.

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LA PRIMA FIERA NON SI SCORDA MAITESTI - ing. Giuseppe Coniglio

CRONACHE TRADIMALT

CATANIA - Grande successo di Tradimalt e Magistra alla 18° edizione del SAEM

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“Non sapevamo aveste una sede anche qui in Sicilia...”. Durante i giorni della 18° edizione del SAEM, in program-ma al Centro fieristico Le Ciminiere di Catania dal 4 al 7 novembre scorso, abbiamo sentito davvero di tutto. Quasi sempre complimenti e manifestazioni d’interesse, oppure frasi curiose (come questa in apertura) emblematiche di una percezione, sempre più diffusa, della qualità “nazionale” della proposta tec-nica e commerciale Tradimalt.

E’ stato un vero successo nella quanti-tà e nella qualità dei contatti registrati, delle visite allo stand e delle opportu-nità di business innescatesi. Per non parlare del piacere (ricambiato) di rin-contrare - in un contesto diverso e cer-tamente più disteso - una lunga serie di “amici” e clienti. La funzionalità e la valenza estetica dello stand hanno consentito il pieno utilizzo dei settanta metri quadri espo-sitivi, dando spazio alla presentazione dell’intera gamma prodotti Tradimalt, la segnalazione approfondita delle ul-time due referenze a catalogo (MC2 e Tradielastic MONO) e un efficace ap-proccio alla presentazione del nuovo marchio Magistra, a cui è stato desti-nato un intero pannello didattico sulla calce e, elemento che ha destato molto interesse nel pubblico, un caratteristico tavolo da lavoro con le polveri naturali della linea “finiture colorate”.Indispensabile ricordare, cosa che fa-

Tra le varie note positive che as-sociamo alla 18esima edizione del Saem di Catania, vi è certamente il colloquio con il Sottosegretario au-tonomista alle Infrastrutture e ai Tra-sporti on. Giuseppe Maria Reina, in visita al nostro stand. Reina ha defi-nito Tradimalt una delle poche realtà in netta controtendenza rispetto alla pesante crisi che ha colpito il settore edile. “E’ importante sostenere – ha continuato il Sottosegretario - tutte quelle aziende che hanno puntato nel

settore delle costruzioni e soprattut-to che investono in ricerca ed inno-vazione. C’è da guardare al futuro con ottimismo. Per esempio grazie alla legge sul Piano Casa, approvata anche dal Parlamento siciliano, che è una riforma importantissima ed enormemente attesa, che dovrà ser-vire alla Sicilia per rimettere in moto l’edilizia, un settore chiave dell’eco-nomia, dell’occupazione e della qua-lità della vita.”

A COLLOQUIO CON IL SOTTOSEGRETARIO ALL’INDUSTRIA ON. REINA

Contatti, richieste, attestati di stima, opportunità di business. Oltre ogni previsione il bilancio dell’esperienza espositiva alla fiera catanese di settore.

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CRONACHE TRADIMALT

remo più avanti nelle pagine dedicate a Magistra, la qualità del convegno “Le malte a calce: un recupero storico”, che ha ufficialmente presentato il nuovo marchio arricchendosi degli illustri in-terventi del prof. Polidoro e dell’archi-tetto Polizzi. Tradimalt, per una precisa scelta di po-sizionamento nel mercato, fino ad oggi non aveva mai partecipato a fiere di set-tore. La rapida crescita della notorietà del marchio e la qualità attestata dai consu-matori avevano - da qualche anno - por-tato a riconsiderare tale possibilità, ma ciò si scontrava comunque con l’offerta fieristica del Sud Italia, che tuttora mo-stra in più casi una certa approssimazio-ne organizzativa.La proposta del reparto marketing, a seguito anche dell’enorme lavoro di re-styling degli elementi e degli strumenti del “comunicare Tradimalt”, ha consen-tito di optare per la fiera catanese, indub-biamente la più efficiente nel sud Italia e all’altezza delle aspettative aziendali.A voler fare un’analisi più completa del-la quattro giorni, infatti, va detto che la 18° edizione del SAEM è stata - di per sé - un successo, vista l’ennesima cre-scita delle aziende presenti e dei visita-tori (stimata nel 30% ca). Ampio merito, quindi ad una manife-stazione come SAEM, che vuole coniu-gare l’elevato profilo dei temi e delle problematiche proposte con un’offerta

espositiva senza precedenti. “SAEM si è rivelato - ci ha riferito Alessandro Lanzafame, direttore della società Euro Fiere - ancora una volta uno strumento efficace per le aziende, che hanno tro-vato nella manifestazione importanti occasioni di business, servizi e appro-fondimenti. La partecipazione di Tradimalt - ha con-cluso - per la qualità dell’azienda, dei

prodotti e dello stesso stand, è stata per noi ulteriore motivo di orgoglio e soddi-sfazione.” Alla prossima edizione.

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CATANIA – UFF. STAMPA I-PRESS «Oltre 1000 studenti; +30% di visitatori provenienti da tutta la Sicilia; decine di work shop e migliaia di prodotti per l’edilizia esposti nella grande vetrina delle Ciminiere. Questi i numeri del 18° Saem, che quest’anno è cresciuto ulteriormente in quantità, ma so-prattutto in qualità». Con queste parole il direttore di Euro-fiere, Alessandro Lanzafame, saluta il Salone dell’edilizia del Mediterraneo, riproponendosi di tornare l’anno prossimo con la passione e la grinta che hanno caratterizzato quest’edizio-ne. Ultima giornata ricca di iniziative, che ha visto puntare i riflettori sulla Bioarchitettura, grazie al seminario di Ecos3 e Associazione Spazi contemporanei che ha visto attorno al tavolo dello sviluppo sostenibile, importanti attori che opera-no sul nostro territorio con una filosofia ben precisa: «Ogni intervento, sia piccolo che grande, sia pubblico che privato, sia di nuova realizzazione che di recupero, è un’occasione per fare architettura nel rispetto dell’ambiente». Il convegno ha visto diverse riflessioni sul tema della bio-edilizia, dei nuo-vi modelli dell’abitare sostenibile, dei criteri di progettazione impiantistica improntata alla riduzione dei consumi e dei ma-teriali bio-compatibili. Ha partecipato, tra gli altri, l’assessore provinciale alle Politiche dell’Ambiente e Territorio Domeni-co Rotella che, dopo aver portato i saluti del presidente della Provincia Regionale di Catania Giuseppe Castiglione,ha sot-tolineato «l’occasione offerta da Saem per discutere di argo-menti di grande attualità, che servono a edificare il futuro sulla base dei principi di rispetto e ed eco-innovazione».Tanti gli argomenti affrontati: dai sistemi di impermeabiliz-zazione per coperture e facciate ventilate in materiali compo-sti riciclabili ai sistemi di isolamento in sughero; dagli infissi certificati agli impianti di riscaldamento a pannelli radianti; dall’illuminazione Led per interni ai sistemi domotici, passan-do per l’integrazione tra sistemi fotovoltaici, solari-termici e geotermici. All’interno di questa cornice, si è svolto inoltre il Premio Bio-compatibile, coordinato dall’architetto Francesco Ferrara: è stata Witti Mitterer – cofondatore dell’Istituto nazio-nale di Bioarchitettura – a consegnare la targa italiana che pre-

mia l’edilizia rispettosa del clima, della salute e dell’ambiente psicofisico dell’uomo, in alternativa a quello meramente fun-zionalista che ha generato decenni di speculazione immobilia-re. Si è concluso così, con una pennellata di verde – sinonimo di ambiente e soprattutto di speranza – il Saem 2010: «Questa edizione – conclude Lanzafame – più degli altri anni, per noi è stata una scommessa. In un momento di crisi economica, dove il mercato si ritrae e dove si fanno i conti con la calcolatrice in mano, siamo riusciti ancora una volta, da un lato, a far con-vergere gli espositori verso la nostra piazza di scambio, dove transitano importanti operatori e consulenti del settore; dall’al-tro, a convogliare e convincere con il nostro prodotto “fiera” migliaia di visitatori che, anche questa volta, hanno scoperto grazie al Salone dov’è e com’è orientata l’innovazione».

«IL TERRITORIO HA SETE DI INNOVAZIONE: +30% DI PUBBLICO AL SAEM»

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CRONACHE TRADIMALT

IL RADUNO DELLE “TRADISMART”Durante il SAEM, per qualche minuto il piazzale del centro Fieristico Le Ciminiere è stato letteralmente invaso dalle vetture premio Tradimalt. Una “rimpatriata” organizzata grazie alla complicità e all’amicizia dei rivenditori premiati nel corso degli anni.

TESTI - Enzo Coniglio

Un raduno fugace ma riuscito, nello sbigottimento generale dei passanti e dei visitatori. Sabato 8 novembre, una quindicina di vetture identiche (e non solo Smart, ma anche un Caravelle e una New Beetle), tutte con le opportu-ne personalizzazioni Tradimalt, hanno letteralmente occupato l’ingresso del centro fieristico, coordinandosi in non semplici manovre per una foto insie-me. E tutto ciò nel giorno di maggior afflusso di visitatori. Il reparto marke-ting aveva chiaramente già concordato

con la società organizzatrice della fiera le modalità ed i tempi per questa “perfo-mance”, eppure il ritardo nell’arrivo de-gli ospiti politici nazionali (ed il relativo seguito di auto blu ecc.) stava mettendo fortemente a rischio la riuscita dello scatto -ricordo. Alla fine la rapidità e la collaborazione dei presenti ha consen-tito di “rubare” questa foto che resterà, negli anni, a testimonianza del rapporto e della grande disponibilità dei migliori rivenditori, che per l’occasione sono ve-nuti da ogni parte della Sicilia felici di

contribuire a questa simpatica idea.Ci sembra doveroso, in questa occa-sione, ricordare tutti i rivenditori che, nel corso degli anni hanno raggiunto l’agognato traguardo: Teving (Trapani), Aricò (Barcellona), Grillo (Messina), Centro Edil Meridionale (Paternò), Edilcannavò (Francavilla), Ponturo Vincenzo (Giarre), Longo Alfio (Aci-reale), Catania Antonino - (Catania), Comaed (Catania), Cuscunà (Mascalu-cia), Luciano Catania (Augusta), Cre-scenti (Messina).

CATANIA - Una decina di vetture in livrea Tradimalt “invadono” il SAEM.

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6/11/2010 - Durante il SAEM, cerimonia di consegna di una meritatissima Smart alla famiglia (al completo) CUSCUNA’ di Mascalucia (CT).

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29/12/2010 - Centro Edil Meridionale (Paternò). Enzo Coniglio consegna la Smart (la seconda) alla storica ri-vendita Tradimalt.

29/12/2010 - COMAED (Adrano). Seconda Smart anche per la grande rivendita etnea. Nella foto Enzo Coniglio e parte dello staff.

11/1/2011 - CRESCENTI (Messina), presente e futuro, ritirano le chiavi della vettura direttamente presso lo stabilimento Tradimalt.

CRONACHE TRADIMALT

QUANDO LA RIVENDITA È SMART

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Con le rivendite qualificate, cresce nel meridione una nuova edilizia di concretezza e valori.

F.lli Coniglio S.r.l. | Via Nazionale 1 | 98049 Villafranca Tirrena (Me) Tel 090 3352063 | Fax 090 3378549

www.tradimalt.com | [email protected]

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CATANIA - Il SAEM e la F.lli Coniglio organizzano il primo convegno Magistra - laboratorio di antica cultura edile

L’architettura storica ha da sempre un crescente bisogno di malte per il re-stauro adatte ai diversi tipi di supporto e con caratteristiche chimiche, fisiche, archeometriche e mineralogiche si-mili alle originali. Elemento essenziale di queste malte è il legante che storica-mente è ottenuto, a seconda delle zone, dalla cottura di calcari, marne o gessi. La stragrande maggioranza della nostra edilizia storica sia essa monumentale o minore ha fatto uso di calci che hanno garantito la durabilità dell’opera. Ogni malta è frutto della sapienza artigiana del “mastro” che la formulò ed interve-nire su di essa dopo secoli non è mai cosa facile. Avere a disposizione un in-novativo legante idraulico ad idraulicità modulabile può di certo essere un vali-do ausilio sia per chi progetta i lavori di restauro sia per chi li esegue, abbatten-do di molto i costi della manodopera e garantendo la riuscita dell’intervento. Quest’anno al Saem (Salone dell’edili-zia del Mediterraneo) svoltosi a Catania

nel centro fieristico “Le Ciminiere”, la F.lli Coniglio ha scelto di presentare : “Magistra - laboratorio di antica cultura edile” per la valorizzazione dell’archi-tettura di pregio e storica. Una nuova linea di prodotti, a calce, presentata sa-bato 6 novembre 2010 nell’ambito del convegno “Le malte a calce: un recupe-ro storico”, in partnership con il Forum italiano della calce. I quattro relatori del convegno sono stati l’ing. Giusep-pe Coniglio, che ha contestualizzato la nascita di Magistra all’interno dello scenario industriale del gruppo, il prof. Costantino Polidoro, già socio fondato-re del Forum Italiano Calce e della Ban-ca della Calce, docente dell’Università degli studi di Bologna, l’ing.Francesco Grungo responsabile R&D della F.lli Coniglio s.r.l. e l’arch Antonino Polizzi della Sopraintendenza BB.CC.AA. di Palermo. I temi toccati hanno spaziato dalla importanza della calce in architet-tura, nota a tutti, e il suo valore come materiale da costruzione comprovato

MAGISTRA

«Le maltea calce:

un recuperostorico»

TESTI - ing. Francesco Grungo

Esperienze e competenze a confronto durante il convegno organizzato dalla Fratelli Coniglio all’interno della

programmazione convegnistica del SAEM. L’incontro ha rappresentato il battesimo ufficiale di Magistra.

da un utilizzo perpetuatosi dagli albori della nostra civiltà fino ai giorni nostri. Nel corso del Novecento, l’avvento del cemento Portland, ne ha drasticamente limitato l’impiego ad ambiti molto spe-cialistici, come il restauro e la bio-archi-tettura. All’alba del terzo millennio, ac-canto allo sviluppo di moderni materiali che promettono tra l’altro ‘sostenibilità ambientale’ e ‘benessere abitativo’, as-sistiamo ad una decisa rivalutazione della calce, anche in settori dell’edili-zia nei quali sembrava definitivamente scomparsa. Naturalmente, il tutto è le-gato all’idea che la calce sia un prodotto ‘verde’ e ‘sostenibile’. La discussione su tale affermazione at-tualmente suscita un grande interesse a livello internazionale, in particolare ne-gli Stati Uniti, ed offre nuove argomen-tazioni per un utilizzo della calce, mag-giormente appropriato e consapevole. L’architetto Polizzi della Soprintenden-za di Palermo ha stato presentato l’in-teressante caso studio del restauro della

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chiesa di Sant’Andrea degli Aromatari a Palermo, interessante, oltre che per l’as-soluta attinenza con i temi trattati, anche per la particolarità della sua storia, del contesto urbanistico e della commistio-ne tra soluzioni classiche e moderne adottate nell’intervento.La F.lli Coniglio srl ha svolto un proget-to correlato al Pia Innovazione, Misura 2.1.a del PON, finalizzato alla conces-sione di agevolazioni finanziarie riferite al programma di “sviluppo precompeti-tivo” e ad un conseguente programma di investimenti per la “industrializzazione dei risultati” nell’ambito di iniziative at-tivate nel Mezzogiorno.Il progetto ha previsto pertanto la realiz-zazione di un legante idraulico storico dalla resistenza a compressione varia-bile e predeterminata, in funzione delle necessità progettuali negli interventi, per l’appunto, di restauro dell’architet-tura storico-monumentale. Uno dei pun-ti cruciali del progetto è stato la capacità di modificare l’indice di idraulicità delle

In basso: tavolo dei relatori. Da sinistra:

prof. Costantino Polidoro, ing. Francesco Grungo, ing. Giuseppe Coniglio,

arch. Antonino Polizzi. A fianco: immagine della sala

e dei giornalisti

calci addizionando ad esse ponderate porzioni di elementi pozzolanici .Il pro-getto si è concretizzato nell’esecuzione, in fasi successive, di una serie di studi ed analisi mirati. Si sono formulati e validati sperimentalmente dei leganti a base calce con idraulicità modulata in base all’aggiunta di elementi pozzola-nici :• Calce idrata Fiore + metacaolino per gli intonaci di finitura• Calce idrata Fiore + Pozzolana Na-turale per gli intonaci e le malte non strutturali • Calce idraulica naturale (NHL) + me-tacaolino per le malte strutturali

Le diverse formulazioni di legante han-no dato un indice di idraulicità variabile tra 0,15 e 0,53 potendo così contare su leganti che vanno secondo la classifica-zione di Vicat da “debolmente idraulici” a “Calci Limite” in perfetta linea con le previsioni di progetto. Le resisten-ze meccaniche testate nelle prove di

compressione uniassiale con l’utilizzo secondo norma di sabbie normalizzate hanno indicato una stretta correlazione con gli indici di idraulicità raggiunti.Magistra è la nuova gamma di prodotti, vocata principalmente al restauro, che comprende i leganti ed i loro derivati: malte d’allettamento e incocciatura, rinzaffi, intonaci, rasanti, massetti, mal-te per la ristilatura malte consolidanti iniettabili, finiture bianche, grasselli e finiture colorate .Elemento di assoluto pregio è la linea “ad hoc” che prevede lo studio in situ ed in laboratorio delle malte storiche e la loro ricostruzione cromatico funzionale.Con la sua completezza, Magistra, copre tutte le fasi: dal ripristino monumentale strutturale alle finiture, rappresentando un sicuro vantaggio per il progettista senza trascurare la ricerca nell’ impiego di materiali naturali.

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TESTI - ing. Francesco Grungo

MAGISTRA

A Milazzo, come su tutta l’Isola, giun-sero, si fermarono e scomparvero le più disparate civiltà; e qui, come altrove, tutti lasciarono magnifici e splendidi segni della loro presenza, a cominciare dagli abitatori d’età neolitica. Sicché a Milazzo i rinvenimenti arche-ologici spaziano dalle quattro necropoli (età del bronzo e del ferro ed età greco-romana) ai reperti dell’insediamento

TORNA AL SUO ANTICO SPLENDORE PALAZZO CATANZARO GEMELLI

greco e romano e poi ancora bizantini, arabi e normanni, angioini e spagnolì, fino alle memorie d’età risorgimentale. Nel cuore della città in quella che una volta era la Via G. Medici, oggi isola pe-donale, salotto buono della marina del comune Tirrenico, Magistra :“laborato-rio di antica cultura edile “ha collabora-to allo studio ed al restauro del Palazzo Catanzaro Gemelli. Di epoca pre-risor-

gimentale questo edificio rappresenta ,un bell’esempio di edilizia civile del Settecento. Al piano terra si aprono un portone centrale ad arco con decori flo-reali e due botteghe, ai piani nobili bal-coni riccamente decorati con ringhiere barocche. L’opera di restauro eseguita dalla ditta Cartesio sotto l’egida della Sopraintendenza BB.CC.AA. di Mes-sina ha previsto interventi di pulizia e restauro della pietra dei portali e dei balconi , il rifacimento di porzioni d’in-tonaco di corpo e l’intero intonachino di finitura. Interventi, che restituendo alla città un altro pezzo di memoria storica pronto ad affrontare gli anni a venire, hanno visto come necessaria protagoni-sta la calce declinata nei vari prodotti. Particolare studio è stato dedicato alla coloritura della bella facciata nel rispet-to di quelli che erano, gli ormai smarriti, canoni dell’estetica settecentesca.

MILAZZO - Magistra e la Ditta Cartesio insieme per il restauro di uno splendido esempio di edilizia settecentesca

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MAGISTRA, laboratorio di antica cultura edile, nasce dalla conoscenza della storia della tecnologia edilizia, inserendosi nel corretto rapporto tra il costruito e l’ambiente circostante, tra la natura e l’uomo. Uuna linea di prodotti di alta gamma per l’edilizia di qualità, particolarmente vocata al restauro o a lavorazioni che predi-ligano risultati dall’aspetto naturale e cangiante col passare del tempo.L’utilizzo di tecniche antiche, coniugate con le moderne tec-nologie, l’impiego esclusivo di materiali naturali ed ecocom-patibili, la possibilità di offrire prodotti su misura, fanno di Magistra il partner esclusivo per la valorizzazione dell’archi-tettura di pregio.

F.lli Coniglio srlvia Nazionale, 1

98049 Villafranca Tirrena (Me)www.laboratoriomagistra.it

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MARKETING

Il nuovo reparto marketing, recente-mente rinfoltito sulla scorta dei nuovi progetti messi in campo al servizio dei rivenditori Tradimalt, ha aperto la stra-da a nuovi modi per soddisfare la clien-tela. Oltre al miglioramento dei tanti strumenti adoperati dal gruppo per co-municare e trasferire valore all’esterno, come quest’house organ, è certamente la fidelity card quella “rivoluzione” più evidente che, per noi, rappre-senta il mezzo più efficace e flessibile per garantire un ritorno oggettivo, per fare diventare i clienti dei nostri rivenditori davvero “fideliz-zati” e premiati. E’ nata dunque, come alcuni lettori già sapranno, «Tradimalt Card», la prima carta che premia l’edilizia con promo-zioni esclusive e fantastici regali per il lavoro, la casa ed il tempo libero. E’possibile farsi un’idea più approfon-dita del progetto e consultare il catalogo premi, visitando il sito www.tradimalt.com/card.Non è stato certo facile affrontare la sfi-da di semplificare così tanto la proce-dura di accredito punti, né è stato sem-plice riuscire ad ottenere un software in grado di rispondere così puntualmente alle esigenze della F.lli Coniglio e dei suoi rivenditori, però lo studio prelimi-

È SCOPPIATA LA RIVOLUZIONEL’innovativa campagna premi Tradimalt card è ufficialmente partita, nella soddisfazione generale dei clienti. La prima carta fedeltà per l’edilizia valorizza le rivendite pronte ad adottare uno strumento di marketing e di incentivo che in altri settori continua a godere di grande fortuna.

TRADIMALT CARD - Da pochi giorni attivo, il nuovo progetto di marketing genera entusiasmo e complimenti.

TESTI - Isabella Bonifacio

nare condotto dalla direzione marketing è servito proprio a prevedere tutte le dif-ficoltà tecniche e logistiche così da poter partire subito nel migliore dei modi.E’ ovviamente impossibile valutare nell’immediatezza i benefici di questo nuovo format di marketing, ma è cer-tamente risaputa la forza di strumen-ti di questo tipo in altri settori. Ed infatti l’approccio alla card

delle riven-dite e dei loro clienti è stata una fase delicata e necessaria, ma più semplice del previsto: tutti hanno subito colto quanto fosse importante e possibile rafforzare un rapporto di fiducia che li legava da anni, con l’ausilio di una semplice tesse-ra. Ogni giorno ci siamo recati presso le rivendite e con impegno, tanto entusia-smo (ed anche un pizzico di timore “tec-nico”), abbiamo proposto ed installato i terminali per le Tradimalt Card. Con nostro stupore e senza alcuna dif-ficoltà, i loro clienti nel giro di qualche

giorno hanno cominciato ad usare la card regolarmente, con la consapevolez-za di accumulare punti e premi. L’iniziativa è partita il 3 Gennaio 2011 e si concluderà il 31 Dicembre dell’anno corrente. Alla data in cui si va in stam-pa, hanno già aderito alla campagna 16

rivendite e più di 150 clienti. Per la velocità e la soddisfazione che stiamo registrando, crediamo fortemen-te che faremo fa-tica, già al pros-simo numero, a contare e riferir-vi il numero del-le card attive...

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www.tradimalt.com/card

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TECNICA

FINITURE SILOSSANICHE E PLASTICHEL’ULTIMO STRATO/3. Ultima uscita dell’approfondimento tecnico sulle finiture: pregi e difetti delle tipologie silossaniche e plastiche.

TESTI - ing. Francesco Grungo

Gli ultimi studi comparati sull´invecchiamento dei prodotti idro-repellenti applicati sui materiali lapidei hanno confermato le buone prestazioni dei silossani, in particolare rispetto alle resine acriliche. I silossani sono una fa-miglia di polimeri con uno scheletro co-stituito da un´alternanza di atomi di os-sigeno e di silicio; su questa catena sono innestati dei gruppi funzionali (-CH3, -C6H5, -CH=CH2,...), rappresentati

dalla lettera R nella struttura di fianco.I gruppi terminali sono reattivi e per-mettono l´aggancio al supporto.La natura dei silossani è determinata da:a. tipo di R (se R è un metile avrò silos-sani elastici e fluidi, se R è un fenile il polimero sarà più rigido,...) b. lunghezza della catena. Per il nostro utilizzo come idrorepellenti questo secondo punto è fondamentale!Infatti se la catene sono lunghe, ossia

se il silossano è stato abbondantemente “prepolimerizzato”, queste rimarranno sulla superficie, conferendo un imme-diato “effetto perlante”, sicuramente scenografico!Il fenomeno è immediato perchè il silossano non deve reagire: è sufficiente che il solvente evapori. Peccato che questo effetto sia destina-to a durare relativamente poco, in fun-zione dell´aggressività atmosferica e dell´erosione delle superfici. Infatti, la rimozione (o la loro perforazione do-vuta all´anidride solforosa SO2) dei mi-cron più esterni dove è presente lo stra-to protettivo, lascia un´area sottostante non protetta.Per questo si sono osservati in passato dei fenomeni di rapida perdita di idrorepellenza: erano evidentemente stati utilizzati silossani a catena lunga, dall´effimero effetto perlante!Una vol-ta distribuito nei pori, il prodotto deve reagire esattamente come fa il silicato d´etile, anche se con tempi molto infe-riori; è però importante mantenere le

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superfici protette nel primo giorno, con temperature comprese tra 10 e 25ºC. Gli oligomeri si fissano all´interno dei pori, o si legano tra loro dando catene più lunghe. Ecco perchè per gli oligomeri reattivi l´idrorepellenza non si osserva dopo poche ore, ma dopo un periodo di 24-48 ore. È a questo punto chiaro che l´idrorepellenza risulta così non una pro-prietà dei pochi micron esterni, ma una caratteristica di uno strato esteso, dello spessore anche di alcuni millimetri.Naturalmente alcuni vantaggi legati al solvente acqua (assenza di tossicità, non-infiammabilità, maggior facilità di spedizione del materiale, possibilità di lavare strumenti e contenitori con sola acqua), verranno esaltati dalle future normative europee che renderanno sem-pre più dura la vita ai prodotti a solven-te. Non dobbiamo però dimenticare al-cuni limiti legati alla presenza di acqua, quali:• la solubilizzazione dei sali contenu-

ti nei supporti, che potrebbero scio-gliersi, migrare e ricristallizzare in superficie; in questo caso sarebbe meglio desalinizzare i manufatti.

• nel caso di applicazione su pitture murali, il rischio di solubilizzare o rigonfiare gli eventuali colori a tempera presenti;

• come per tutti i silossani, una volta reagiti, anche quelli all´acqua sono irreversibili.

A fronte di queste considerazioni, di-venta indispensabile eseguire dei test preliminari su campioni del materiale che si vuol trattare, anche con lo scopo di poter verificare la quantità di materia-le da impiegare (solitamente compresa fra 0,3-0,8 l/mq)Riassumendo i vantaggi , possiamo elencare:• una significativa riduzione dell’as-

sorbimento d’acqua e protezione dalla pioggia battente

• una protezione contro l’accumulo di agenti inquinanti aggressivi per le superfici

• ottima permeabilità al vapor d’ac-qua

• assenza di effetti filmogeni • assenza di variazioni cromatiche

dopo l’applicazione e di ingialli-menti nel tempo

• buona durata del trattamento • assenza di tossicità e di odore • non-infiammabilità.

I rivestimenti plasticiI rivestimenti plastici eseguiti con copo-limeri acrilici tradizionali, con risultati finali di alta idrorepellenza, ma scarsa traspirabilità, sono in calo in Italia.Le caratteristiche generalmente sono A) Colore coprente ed uniforme.B) Adesione su tutti i supporti.C) Traspirabilità medio- basso se il pro-dotto è ad acqua e decisamente bassa se è a solvente.

D) Tinteggiatura in tutte le tonalità.E) Assorbimento di acqua nullo. F) Diffusione al vapore scarsa o nulla.G) In presenza di forte umidità interna al muro o in presenza di acqua di risalita si hanno immancabilmente fenomeni di sbollatura. Danno quindi in genere buo-ni risultati solo sulle costruzioni che non presentano difetti strutturali.

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Fino a quando il legante della malta era costituito soltanto dalla calce, l’induri-mento del calcestruzzo avveniva con estrema lentezza. A partire dal I secolo a. C. i Romani iniziarono a sostituire la sabbia costituente la malta con la pozzo-lana o con il cocciopesto.Ciò segnò una rivoluzione nella realiz-zazione delle opere murarie, infatti il comportamento della pozzolana e del cocciopesto faceva sì che la malta fa-

cesse presa ed indurisse anche in acqua, senza contatto con l’aria, consentendo quindi la produzione di leganti di alta resistenza e rapido indurimento. Durante tutto il Medioevo venne ab-bandonata la tecnologia della pozzolana in favore di leganti come il grassello di calce.Si dovrà attendere il XIV secolo, quan-do si cominceranno a tradurre i testi lati-ni di Plinio il Vecchio e di Vitruvio, che contribuiranno a chiarire il segreto del costruire secondo i Romani. Prima di giungere alla composizione de cemento attuale, l’ ingegnere britannico Jhon Smeaton, per realizzare il faro di Eddystone, utilizzò al posto della clas-sica miscela calce-pozzolana, la prima calce idraulica ottenuta dalla cottura di calcare contenente una quantità di im-purezze argillose. E’ la scoperta della calce idraulica che segnerà il passaggio dal calcestruzzo ro-mano a quello moderno.

TECNICA

CEMENTO“...qualunque legante idraulico che venga messo in opera senza spegnimento deve essere chiamato cemento.” [L. Vicat, 1828].

STORIA DEI MATERIALI - Un materiale indispensabile nella costruzione degli edifici antichi e moderni

TESTI - arch. Chiara Alessandro

Nel corso dei secoli si è assistito ad una progressiva trasformazione delle carat-teristiche chimico-fisiche dei leganti uti-lizzati nelle costruzioni, con inevitabili mutamenti nel comportamento degli im-pasti in opera. L’uso dei leganti ottenuti dalla cottura della pietra era già pratica diffusissima in Siria, Fenicia, Cipro e Grecia fin dal VI secolo a. C.I Romani inizialmente utilizzavano come legante prevalentemente la calce.

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Nelle foto: il MAXXI - Museo di arte contemporanea di Roma. Splendido esempio di progettazione dell’architetto Zaha Hadid, vincitore nel 2010 del premio “World building of the year”. Sono in calcestruzzo le pareti che caratterizzano la forma e la struttura, come pure le superfici orizzontali, le lame di copertura, interamente rivestite in cemento fibrorinforzato, e gran parte delle finiture (superfici a vista, pavimenti, arredi).

Da questo momento hanno inizio speri-mentazioni nella cottura di miscele arti-ficiali di calcare ed argilla a temperature sempre più elevate che porteranno alla scoperta del moderno cemento Portland e ad altri tipi di cemento.A cavallo tra il Settecento e l’Ottocento, in particolare in Inghilterra e in Francia, si svilupperanno nuove invenzioni che porteranno alla produzione di primi le-ganti idraulici industriali, i cementi.La distinzione tra calce idraulica e ce-mento rimase a lungo incerta e con-troversa. Ad essere oggi condivisa è l’opinione di Vicat (1828): “qualunque che venga messo in opera previo spe-gnimento deve essere chiamato calce idraulica; qualunque legante idraulico che venga messo in opera senza spegni-mento deve essere chiamato cemento”.La differenza principale che caratterizza il calcestruzzo antico da quello moder-no consiste nel diverso tipo di legante impiegato: nel calcestruzzo antico, il le-

gante era costituito da calce e pozzolana o da calce idraulica avente proprietà pe-culiari simili a quelle del cemento grazie ad alcune impurità (silice e allumina); nel calcestruzzo moderno, invece, il le-gante è costituito dal cemento Portland o da miscele di questo con scorie d’alto-forno e pozzolana. Un’altra importantis-sima differenza risiede nell’attenzione, nel calcestruzzo moderno, ad una distri-buzione granulometrica degli inerti im-piegati, particolarmente assortita nelle dimensioni. In queste condizioni si mi-nimizza il volume dei vuoti interstiziali riducendo pertanto il volume di cemento necessario al loro riempimento.Il cemento, nel corso dei secoli, ha avu-to un incremento delle resistenze mec-caniche a breve e lungo termine rispetto alle malte cementizie del passato, da cui si giustifica l’impiego quasi esclusiva-mente a scopo strutturale. L’esaltazione di tali caratteristiche meccaniche in tutti i leganti, anche non strutturali, ha fatto

sì che si perdessero le peculiartà tipiche degli impasti del passato, interessanti soprattutto per le loro potenzialità mi-croclimatiche.Per poter effettuare un’inversione di tendenza e quindi riscoprire le virtù dei leganti al fine di migliorare le condizioni di salubrità e vivibilità degli ambienti, è necessario che le nuove sperimentazio-ni e quindi la messa in produzione dei nuovi materiali, avvengano rispettando parametri e caratteristiche tali da ri-spondere alle tecniche costruttive attuali in un’ottica di biocompatibilità in tutti i momenti di produzione, utilizzazione e smaltimento dei materiali.

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La conservazione delle opere archi-tettoniche del passato è un compi-to complesso perchè le valenze cul-turali in esse contenute attingono a svariati settori della scienza di oggi. A volte l’architettura storica è un documento esplicito da conserva-re, altre volte è un oggetto d’uso: è proprio questa la condizione più com-plessa e più coinvolgente che con-sente all’opera di essere sempre viva. L’istanza di conservazione rivolta ad un oggetto d’uso va contemperata con l’uso

attuale e l’azione conservativa che su di essa si intende attuare rimbalza sull’uten-te che proprio nell’uso dell’oggetto storico caratterizza la propria attualità. Ciò è evidente quando si abita un edificio del passato nel centro antico della città, dove l’utente che ha spirito conservativo realizza un modo di abitare diverso da quello possibile nelle case moderne delle aree di espansione, ma ancor di più l’esi-genza di conservazione è condizionante verso chi opera sull’edificio per recupe-rare funzionalità degradate dal tempo o

dall’incuria. La materia antica e i criteri con cui essa è stata usata per fabbricare costituiscono una trama in cui ogni ul-teriore intervento deve essere iscritto. La complessità dell’opera conserva-tiva consiste anzitutto nella necessi-tà di riconoscere in tutte le sue im-plicazioni l’oggetto da conservare e quindi di agire sia nell’intervento che nell’uso con coerenza consapevole. E poiché le valenze delle opere archi-tettoniche sono molteplici, da quel-le formali a quelle documentarie, da

ARCHITREND

L’APPROCCIO MULTIDISCIPLINAREUn approccio multidisciplinare preludio a qualsiasi intervento di restauro architettonico: rilievo, analisi storica e analisi strutturale, necessari al raggiungimento della conoscenza di un edificio.

RESTAURO - L’intervento architettonico come atto conclusivo di un lungo lavoro preliminare

TESTI & FOTO - arch. Chiara Alessandro

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quelle materiche a quelle simboliche, valenze che rimandano alla vita di chi le ha frequentate ed a quelle di chi le ha costruite, per studiarle è neces-sario un approccio interdisciplinare. Ciò è naturale conseguenza della parcellazione della scienza moder-na in discipline autonome, ma è al-tresì evidente che l’unicità dell’og-getto e dello scopo dell’indagine richiede alle singole discipline una particolarizzazione del proprio operato che le avvicini tanto da rendere possi-bile un programma operativo sintetico. Le discipline che determinano la co-noscenza approfondita di un edificio e che devono interagire tra loro per restituirne una visione di complessi-tà dello stesso riguardano il rilievo, l’analisi storica e l’analisi strutturale. L’oggetto del rilievo e le modalità per eseguirlo sono dettate dalla necessi-tà di conoscere gli aspetti principali dell’opera; il rilevatore, per poter ope-rare, deve conoscere innanzitutto le tecniche costruttive in uso all’epoca della costruzione che va ad esamina-re, così come deve conoscere gli stili dell’architettura presenti nel manufatto. Anche l’indagine storica assume una valenza fondamentale nella conoscenza dell’edificio. In particolare, attraverso la storia costruttiva dell’opera, spesso si viene a conoscenza delle trasforma-zioni che essa ha subito, e quindi se ha mantenuto configurazioni origina-li e dove queste sono state modificate. Gli archivi a volte danno informa-

zioni sull’atto costruttivo attraverso giornali dei lavori, elenchi di paga-menti; in questo modo si deducono notizie preziose sulla natura dei ma-teriali, e sui criteri di costruzione. Infine è di fondamentale importanza, nella ricerca storica, venire a conoscenza delle vicissitudini della fabbrica nei pre-cedenti restauri, o nei passati terremoti, ciò spesso assume un’importanza deter-minante il corretto intervento di restauro. Tutto ciò, se viene condotto secondo

A sinistra e in basso: Rilievo di edifici attraverso strumentazioni (in questo caso “stazione totale”) in grado di mettere in luce le emergenze architettoniche per poter poi effettuare un’ attenta analisi del manufatto. A fianco: Restituzione virtuale: Restituzione virtuale di elementi architettonici attraverso cui è possibile studiare i materiali e poter giungere così ad un’analisi strutturale approfondita.

criteri attenti e specifici, mette in eviden-za anche le carenze attuali dell’edificio. Per questo risulta di fondamentale im-portanza l’assemblaggio di tutte le sot-tocategorie che comprende la disciplina del restauro, in modo da poter acquisire un controllo e una conoscenza che segni le linee guida per un intervento completo e che sia memoria storica e trasparente per le successive manomissioni che il manufatto dovrà in futuro subire.

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AREA MESSINA:

ANGELO PASSALACQUA338 8723543MESSINA E PROVINCIA

∙ CRESCENTI GIOVANNIVIA DON BLASCO98123 MESSINA TEL. 090 2939072

∙ D’AGOSTINO FELICE VIA COMUNALE EX FONDO RAGUSI98100 MESSINATEL. 090/719402

∙ F.LLI DENARO SNC C/DA CASTELLANA FARO SUPERIORE98158 MESSINA TEL. 090 388584

∙ EDIL GI. DI VILLARI GIACOMOVIA PALERMO 60998100 MESSINATEL. 090 344779

∙ FORNITURE EDILI G. & G. SNCSS.114 KM. 9.20098131 MILI MARINA (ME)TEL. 090 682256

∙ RU.FER S.N.C. DI A. E S.C. RUGGERI & C.CONTRADA PONTEGALLO98100 MESSINA METEL. 090 348006

∙ T.K.M. SRLVILLAGGIO S’AGATA - TORRE GUARDIA98166 VILLAGGIO S’AGATA METEL. 090 391591

∙ CIRAOLO LETTERIOVIA DOMENICO CARATOZZOLO, 798165 GANZIRRI MESSINA TEL. 090/391536

∙ CRISTEDIL SOC. COP.VIA CAPRARO, 498048 SPADAFORA ME

TEL. 090/9941246

∙ EDIL CANNAVO’ SRLVIA GIOVANNI VERGA SN98034 FRANCAVILLA DI SICILIA METEL. 0942 982725

∙ EDILCENTRO SRLVIA G. VERGA, 498042 PACE DEL MELA METEL. 090 933194

∙ EDILFORNITURE CURRERI SRLVIA NAZIONALE, 15998047 SAPONARA METEL. 090 332043

∙ EUROSIFER SRLS.S. 113 KM 3398040 GIAMMORO - PACE DEL MELA METEL. 090 9384228

∙ FER.CO.MOV.S.N.C. VIA NAZIONALE, 20398043 ROMETTA METEL. 090 9963450

∙ FERRAMENTA AMENDOLIA VIA NAZIONALE, 71 - GIAMMORO98040 PACE DEL MELA METEL. 090 9384171

∙ GUGLIANDOLO GAETANOVIA G. GALILEI - ZIR98124 MESSINA METEL. 090 2928019

∙ MAT.ED. DI MARCHETTA S. G.VIA XXI OTTOBRE, 10398040 TORREGROTTA METEL. 090 9981985

∙ MATERIALI EDILI DI CHIOFALO P.VIA NAZIONALE 174 - ARCHI98044 SAN FILIPPO DEL MELA METEL. 090 9384684

∙ NUOVO ABITARE EDILE SRLC/DA TRAPPETAME98027 ROCCALUMERA METEL. 0924 747818

∙ ROMEO LETTERIOVIA ADIGE, 1098155 CASTANEA METEL. 090/3192033

AREA NEBRODI MADONIE:PIERO SCIBILIA335 1078565

NEBRODI:

∙ ALIBERTI GIOVANNIVIA G. BOCCACCIO 47 - S. BIAGIO 98050 TERME VIGLIATORE METEL. 090 9781752

∙ ARICO’ SRL STATALE ORETO 178 98051 BARCELLONA POZZO DI GOTTO METEL. 090 9763398

∙ ARTECERAMICA S.R.L.VIA FERRARA, 21 98061BROLOTEL 0941 563058

∙ B & C FORNITURE EDILIVIA CAVOUR, 36/3898070 GALATI MAMERTINO ME0941 434556

∙ BRUNO PETROLOVIA PROVINCIALE98070 MIRTO METEL 0941919134

CARDALI FILADELFIOCONTRADA GRAZIA98075 SAN FRATELLO METEL. 0941 794072

CASSARA’ SALVATOREVIA SAN FILIPPO DI FRAGALA’, 5298070 FRAZZANO’ METEL. 0941 959058

∙ DI MARIO FILIPPOVIA NAZIONALE 23398060 FALCONE METEL. 0941 34272

∙ DI PIETRO NUNZIATAVIA MICHELANGELO, 2198058 NOVARA DI SICILIA METEL 0941 650490

∙ EDILCENTER & C SNC VIA LOMBARDIA 28 98068 SAN PIERO PATTI METEL. 0941660222 ∙ EDILCISA SRLVIA STARDALE PIANOCONTE, 23-2598055 LIPARI METEL. 090 9811819

EDILEONINO DI Leonino G. & D. SNCC/DA Gambitta Milo - Via Cons. Antica98071 CAPO D’ORLANDOTEL. 0941 957876

∙ EDILFER COLOR S.R.LC.DA PATTINA 98046 SANTA LUCIA DEL MELA METEL. 090 935397

∙ EDIL PISCITELLOC.DA BISANO’98070 MILITELLO ROSMARINO METEL 392/1533458

∙ EDILNOVA SRLVIA CASE NUOVE RUSSO98066 PATTI METEL. 0941 317636

∙ EDILSITRA SOC. COOP. A R.L.VIA SICILIA, 4698063 GIOIOSA MAREA METEL. 0941 330171

∙ EDILTUTTO SRLVIA DELLA CONCORDIA - OLIVARELLA98057 MILAZZO ME090 930365 ∙ EDILTRASPORTI SNC VIA SAN CARLO 98060 SANTANGELO DI BROLO METEL. 0941 533294

∙ EDILVALENTI SRL

RIVENDITEAUTORIZZATE

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VIA INDUSTRIALE, 128 98070 ROCCA DI CAPRILEONE METEL. 0941 958358 331/3455387

∙ FOR.M.EDIL SAS C/DA TORRE MANAFШ98070 REITANO METEL. 0921337115

∙ GIVAL SRLVIA ACQUEVIOLE, 57 98057 MILAZZO METEL. 090/9283637

∙ GRASSO DOMENICOVIA CEROLIVA, 5198056 MAZZARRA’ SANT’ANDREA METEL. 0941 83366

∙ MACAIONE VINCENZOVIA G.M. PELLEGRINO, 7098079 TUSA METEL. 0921 330039

∙ MONASTRA SALVATOREVIA COL. MUSARRA, 1498070 SAN SALVATORE DI FITALIA METEL. 335 5383682

∙ PIAZZA GIUSEPPEVIA PIER SANTI MATTARELLA, 1398069 SINAGRA METEL. 0941595086

∙ RESTIFA CARMELOVIA MESSINA, 52/A98060 C/DA BRAIDI- MONTALBANO ELICONA METEL. 393/9923755

∙ RUGGERI FRANCESCOVIA UMBERTO I, 311/A98063 GIOIOSA MAREA METEL. 0941 303148

∙ TRISCARI QUIDO ANTONINOVIA GARIBALDI, 16298078 TORTORICI METEL. 0941430753

MADONIE:

∙ A.L.T.A. SPACONTRADA DIETRO CASTELLO90015 CEFALЭ PATEL. 0921421409

∙ L.S.M. SNC DI M. MACALUSO & C.C/DA MULINI SN90027 PETRALIA SOTTANA PATEL. 0921 680219

∙ MAT.ED. DI PASQUALE G.C/DA CELLE90024 GANGI PATEL. 0921689784

∙ RICOTTA MARIO MAT. ED.VIA C. A. DALLA CHIESA, 290022 CALTAVUTURO PATEL. 0921 541674

∙ PRISINZANO DOMENICO VIA CEFALU’ 90013 CASTELBUONO (PA)TEL. 0921 671871

AREA CATANIA EST - CALATINOANDREA NICOSIA328 9674146

∙ BATTIATO LUCIANOVIA NAZIONALE 168 - GUARDIA 95024 ACIREALE CTTEL. 095 800700

∙ COMMERCIO EDILE SRL SOC. UNIP.VIA VITTIME CIVILI DI GUERRA 1/3/5 95100 CATANIATEL. 095/477246

DORATA SRLC/da CORVO sn95049 VIZZINI (CT)Tel. 0933 961429

∙ EUROCALCE SRLVIA VITT. VENETO 33 – LOCALITA’ FLERI 95019 ZAFFERANA ETNEA CTTEL. 095 956100

∙ GIUFFRIDA G. & A. SRLVIA FAGO 95010 SANTA VENERINA CTTEL. 095 953831

∙ NUOVA EDILFERRO SUD SRLVIA S. GIROLAMO, 32 95024 ACIREALE CTTEL. 095/604176

PEGASO MARMI Z.I. STRADA “F” - C/DA RASOLI95048 SCORDIA CTTEL. 095 7936252

∙ TRAMONTANA GIOVANNIVIA PRINCIPE BRANCIFORTE, 94 95043 MILITELLO CTTEL. 3392485411

∙ TECNOEDILCOM CORSO CAVOUR, 11795042 GRAMMICHELE CT0933 946965 339 7370368

∙ TUTTO EDILE DI BATTIATO S.VIA GARIBALDI, 27895046 PALAGONIA CTTEL. 095 7955434

∙ TURRISI ALFIOVIA DEI CAPPUCCINI, 90 95015 LINGUAGLOSSA (CT)TEL .095 647926 - 347 0676530

AREA CATANIA:GIOVANNI LIGRESTI333 5724625

∙ BEVACQUA ANGELINA SRLVIA M.L.GRECO, 11695038 SANTA MARIA DI LICODIA CT TEL. 095 628509

∙ CATANIA ANTONINOVIA PIETRO NOVELLI, 16695125 CATANIA CT TEL. 339/5383340

∙ CENTRO EDILMERIDIONALE SNCVIA BALATELLE, 5895047 PATERNO’ CT TEL. 095 855140

∙ CER.EDIL SRLVIA GROTTE, 15 - FRAZ. MANGANO95024 ACIREALE (CT)TEL. 095/809983

∙ CO.MA.ED S.R.L.VIA DELLA COSTITUZIONE, 10795031 ADRANO (CT) TEL. 095 7697563 RUS

∙ COPIA FILIPPOVIA DEL FAGGIO, 5895121 CATANIA (CT) TEL. 095 577226

∙ CUSCUNA’ SRLVIA PULEI 42/4495030 MASCALUCIA (CT)TEL. 095 7274379

∙ D’AGOSTINO GIUSEPPEVIA ANIANTE , 1095029 VIAGRANDE ( CT)TEL. 095 7899786

∙ DAMICO MARIA ROSAVIA ROSARIO CIMINO, 1195012 CASTIGLIONE DI SICILIA (CT)TEL. 329 6530673

∙ DI MAURO SALVATORE & C. S.A.SVIA DELLA REGIONE 27495037 SAN GIOVANNI LA PUNTA (CT) TEL. 095 7412492

∙ EDIL MOTTA SNC DI PATTI M.A. & C.VIA S.P. 13, NR° 5395040 MOTTA SANTANASTASIA (CT) TEL. 338/6010091

∙ EDIL SANITARI ZUMBO A.PIAZZA XII AGOSTO , 495012 CASTIGLIONE DI SICILIA (CT)TEL. 0942 984129

∙ EDIL VACCARIZZO SASVIA DELL’ ALTEA, 25-27-29/A95100 CATANIA (CT)

∙ F.LLI MELARDI SNC C.SO FONDACO 1495030 MANIACE CTTEL. 095 690138

∙ LA NUOVA MA.PE SAS VIA CANTONE 72/7495123 CATANIA (CT) TEL. 095/354052

∙ LONGO ALFIOVIA GIACOMO MATTEOTTI, 51A95025 ACI SANTANTONIO (CT) TEL. 095 7890210

∙ MAT. ED. PAPPALRDO MARIAVIA L. CAPUANA, 4395039 TRECASTAGNI CTTEL. 095 7806815 ∙ MA. ED. & COLORI DI BORZI’ S.VIA CONSOLI 4795030 NICOLOSI (CT) TEL. 095 911874

NUOVA SICILTONACHINA DI PLATANIA COSIMOVIA TROVATO 1495100 CATANIA

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Tel. 095 341010

∙ NS DI SCUDERI M. CARMELAVIA ROCCA 8/B95030 RAGALNA (CT) TEL. 095/849327

∙ PER COSTRUIRE DI AITALA A. E R.VIA BONAVENTURA, 795036 RANDAZZO (CT)TEL. 095/921389

∙ PONTURO VINCENZOS.P. 2/III GIARRE - NUNZIATA, 6595010 NUNZIATA DI MASCALI (CT) TEL. 095 969100

∙ PULVIRENTI ANTONINOVIA MONTESANTO 10-E95032 BELPASSO (CT)TEL. 095 912336

∙ PUNTO EDIL DI D’IGNOTI G.VIA FONDO ROMEO 495100 CATANIA (CT)TEL. 095/206223

∙ SANTANGELO ANNAMARIAVIALE DELLA RESISTENZA 108 PIANOTAVOLA95032 BELPASSO (CT)TEL. 095 391566

∙ SANTONOCITO PIETROPIAZZA CARMINE, 395045 MISTERBIANCO (CT)TEL. 095 301462

∙ TOSCANO GIUSEPPEVIA DEGLI ANGELI95024 ACIREALE (CT) TEL. 095 7648977

AREA TRAPANIGIANLUIGI VINCICELL. 333/9275646

BAIATA LEONARDO & CIVIA TRAV. XVI G 1, 91020 PETROSINO (TP)TEL.0923 985372

F.LLI MANCIARACINA s.a.sCONTRADA CARTUBULEO SERRONI91026 MAZARA DEL VALLO (TP)TEL. 0923906537

∙ EDILSERVIZI SRLVIA GIACOMO SERPOTTA N.1 91022 CASTELVETRANO (TP) TEL.0924 904961

∙ EDIL MARKET SRLVIA SALEMI C/DA AMABILINA 91025 MARSALA (TP) 0923/981169

∙ GAMMARA SASVIA GAMMARA91011 ALCAMO (TP) TEL. 092421461

∙ PROIA EDIL SRLVIA MADONNA DEL RIPOSO 164 91011 ALCAMO (TP)TEL. 0924 509003 - 393/9913494

∙ TEVING S.R.L

VIA MAZARA - ERICE ,2/A 91100 TRAPANI TP0923 551238

AREA PALERMOBENEDETTO SPANO’CELL.345 9737276

∙ ANDO’ MARIAVIA FERRARI ORSI FEDERICO, 7590123 PALERMOTEL. 091 474240

∙ CERAMICHE GAROFALOCORSO DEI MILLE,, 1990034 CORLEONE PATEL 091 8464034

∙ CORRERA SAVERIO VIA GUSTAVO ROCELLA , 27890100 PALERMO (PA)TEL. 091597334

∙ COSTANZA ANGELO VIA REGIONE SICILIANA, 1660/A 90100 PALERMO TEL. 091591421

∙ CUCINELLA GIUSEPPE SRLV.LE DEI PLATANI, 10990047 PARTINICO (PA)TEL. 0918781945

∙ DAMOTER DI DAIDONE F. & C.CONTRADA ROCCABIANCA SS. 118 3 990035 MARINEO PATEL. 0918730302

∙ DINO DI PITARESSI G. V.VIA NAZIONALE 383/A 90036 MISILMERI (PA)TEL. 091491926

∙ EDIL RUBINO DI RUBINO L.M. C/DA GAZZARA 90049 TERRASINI (PA)TEL. 0918685485

∙ FERRERI SRL CIRCONVALLAZIONE 92/A90049 MONREALE (PA)TEL. 091 6001996

∙ MONTANA & CIACCIO SRLSS 285 KM 1600 90018 TERMINI IMERESE (PA)TEL. 0918145030

TUTTO PER L’EDILIZIA DI R. PUCCIOVIA ROSARIO NICOLETTI 69,90147 PALERMOTEL. 091/532705

∙ OLIVERI GIUSEPPES.S.113 KM. 285 670,90044 CARINI PATEL. 0918674598

∙ RIZZO MATTEO E C. SNC VIA PORTA ANGIO’ 10 BIS 90011 BAGHERIA (PA)TEL. 091 964588

∙ S&B ENEA S. E B. SNC VIA FABIO NERUDA 90040 TORRETTA (PA)TEL. 091 8670008

∙ SPECIALE ELIOVIA PERGOLESI, 29 90047 PARTINICO (PA)TEL. 091 8901063

∙ SOTTILE ALESSANDROVIA DELLO STADIO, 5490040 SAN CIPERELLOTEL. 091 8577806

∙ VISOBLOC SNC DI BARRALE V.ZO & C. C/DA CASUZZA90031 BELMONTE MEZZAGNO (PA)TEL. 091/8728618

AREA ENNA - CLANDREA NICOSIA328 9674146

DI MARIA LIBORIOS.S. 117 BIS Km 794100 ENNATEL. 0935 530655

∙ COM.E.SID. SRLC/DA GIARDINELLI 93012 GELA (CL)TEL.0933 913536

∙ EDIL AMATO SRLVIA R. SENZIO, 19 93015 NISCEMI (CL)TEL .0933 950104

∙ VASSALLO DI VASSALLO LUCAVIA FABIO FILZI, 5594015 PIETRAPEZIA (EN)TEL. 0934 461013

∙ CERAMICHE VITALI SRLVIA CAPIZZI, 1294015 PIAZZA ARMERINATEL.0935 680596

AREA CALTANISSETTAPASQUALE PANVINI336 612399

∙ AGRICOM SRLVIA MICELISOPO, 24/A93010DELIA CLTEL .0922 826123

∙ CENTRO SOLAI DI GUARNERI C. & C. SNCVIA G. GARIBALDI 36 93017 SAN CATALDO CLTEL. 0934 580071

∙ EDIL HUOSE DI BRUNO D.C/DA PIARAINO CHINNICI SN93018 SANTA CATERINA VILLARMOSA (CL)TEL. 0934 672201

∙ F.LLI ALESSI SRLCORSO VITTORIO EMANUELE, 13 93013 MAZZARINO CLTEL. 0934 381384

∙ FAELLI GIANLUCA VIA E. MATTEI, 4 93014 MUSSOMELI (CL) TEL. 0934 951954

∙ FALLETTA SRLVIA TORRENOVA, 1 93010 MILENA CL

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TEL. 0934 933008

∙ SCHEMBRI MICHELA E FIGLI SNC VIA DI S.SPIRITO 54/56 93100 CALTANISSETTA TEL. 0934 566698

AREA SIRACUSA/RAGUSASERGIO COSTA347 8197219

SIRACUSA E PROVINCIA

∙ CATANIA LUCIANO C/DA PIANO IPPOLITO96011 AUGUSTA (SR)TEL. 0931 981240

∙ CENTRO CERAMICHE A. GIANNUSOVIA GRANATI NUOVI 4 96019 ROSOLINI (SR)TEL. 0931 856644

∙ ELORO CALCESTRUZZI STRADA PROV. KM 1 PACHINO - ISPICA - 96018 PACHINO SR ITATEL.0931 846185

∙ DIA. EDIL SRL VIA SS SIRACUSA - KM 5 CANICATTI 96100 SIRACUSA TEL. 0931 462004

∙ GRAZIANO PERFETTO VIA A. SAFFI, 47 9013 CARLENTINII (SR)TEL. 333 3790296

∙ GUARDO GIOVANNI & FIGLI SNC V.LE PIETRO NENNI ANG. ARCHIMEDE 96014 FLORIDIA (SR)TEL. 0931 943900

∙ LA NUOVA COMMERCIALEC/DA TESTA DELL’ACQUA96017 NOTO (SR)TEL. 0931 810179

∙ MOZZICATO MICHELESTR. PROV. MARE E MONTI C/DAGAROFALO96010 CANICATTINI BAGNI (SR)TEL. 338 3423699

∙ ORTISI CARMELOVIA CONSOLAZIONE, 33 96010 BELVEDERE SRTEL. 0931 711300 ∙ SCA. ME. DI ADDAMO UMBERTO & C. SNC C/DAS. ANTONIO 96015 FRANCOFONTE (SR)TEL. 095 7842333

RAGUSA E PROVINCIA

∙EDIL BISCARI DI LONGO CAROLINAVIA FIUME 48 97011 ACATE (RG)TEL. 0932 989557

∙ F.LLI FIDELIO SRLC/DA PALMENTO - MARCHESE97014 ISPICA (RG)TEL. 0932 952219

∙ LEADER CEMENTI SRL

ZONA IND.LE III FASE 97100 RAGUSA TEL. 0932 713653

∙ PUNTO MAT SRLVIA QUARANTADUE, 1 97013 COMISO (RG) TEL. 0932 731065

∙ PAVINGROSS SRLVIA SORDA SAMPIERI97015 MODICA (RG)TEL. 0932 779071

∙ ROCCASALVA G. E C. SNCVIA LEONARDO DA VINCI, 1197016 POZZALLO (RG)TEL. 0932 958147

∙ SAVA’ ANGELO SNCVIA DEI LILLA’ N.28 97018 SCICLI (RG)TEL. 0932 831688

∙ TUTTO PER L’EDILIZIA SRLC/DA MAZZARA - VIA CAPITANOBONAFAZIO COSTANTE, 11297019 VITTORIA (RG)TEL. 338 9594698

AGRIGENTO E PROVINCIADIREZIONE COMMERCIALECAPO AREA SALVATORE BARBERATEL. 335 1078564

∙ EDIL CASA DI TURCO A. & C. SASV.LE FALCONE - BORSELLINO, 4292020 RACALMUTO (AG)TEL. 0922 941381

∙ EDIL SUD DI GUIDA G. E C.VIA SCIPIONE 40 92010 ALESSANDRIA DELLA ROCCA AGTEL. 3357352259

AREA CATANZARO/ CROTONE VIBO VALENZIA:ROBERTO PAONESSA335 6727765

CATANZARO E PROVINCIA

∙ FER CEM DI GARRETTA I.VIA SCALO DEI PESCHETI, SN 88060 BADOLATO MARINA CZTEL 0967/814546

∙ GARCEA PALMAVIA CARDUCCI ,19 88050 SOVERIA SIMERI CZTEL 0961 798193

∙ GARIERI GRAZIANOC/DA PIANO PIETRA 88064 CHIARAVALLE CZTEL 0967 981175

∙ IDROSUD DI TESTINO R.VIA MAZZINI, 74 88069 MONTEPAONE CZTEL 0967 577354

∙ M.C.B. DI BORELLI GIANCARLOLOCALITИ FRASSO, SS 106 BIVIO CROPANI 88050 SELLIA MARINA CZTEL 0961961544

∙ OMNIA EDIL SERVICE SRLVIA DEI BRUZI, 5 SATRIANO 88060 CATANZARO TEL 0967/522014 0967

∙ PESCE ROCCOVIA NAZIONALE, 14 88070 BOTRICELLO CZTEL 0961963454

∙ VETRANO GIUSEPPEVIA R. SALERNO, 182 88065 GUARDAVALLE CZTEL 0967 82084

VIBO E PROVINCIA

∙ EDIL COSTRUZIONI SRLVIA DEGLI ULIVI, 18 89843 FILOGASO VVTEL.0963 253185

∙ F.LLI MAZZOTTA SNCVIA PINCIO, 15 88010 FRANCICA VVTEL 0963502082

CROTONE E PROVINCIA

∙ EDILCOMMERCIO SRLVIA TUFALO 88900 CROTONE KRTEL 0962 962220

∙ BRUGELLIS PANTALEONEVIA CRATI, 2 88900 PAPANICE KRTEL 0962 668815

∙ CISAF SRLS.S. 106 KM 235 88841 ISOLA DI CAPO RIZZUTO KRTEL 0962/791383

∙ CLIMA SERVICE DI MERCURI G.VIA PARTE, 9 88833 CACCURI KRTEL.328 7226221

∙ G.P.M. SAS DI GRECO P. & C.VIA SAN FRANCESCO DI PAOLA 88821 ROCCA DI NETO KRTEL 096280049

G.I. GARAFFA DI GARAFFA T.VIA BOSCARELLO88842 CUTRO (KR)TEL. 0962775005

AREA REGGIO CALABRIADIREZIONE COMMERCIALETEL. 090 3378549

∙ DINARO GIUSEPPE ANTONIOC/DA CHIUSA89020 MELICUCCИ RCTEL. 0966 332128

∙ SABATINO S. & FIGLI SRLVIA ROMA89049 STILO RCTEL.0964/775356

∙SUD EDIL DI R. DENARO & C SNC. VIA NAZIONALE, 14 89011 BAGNARA CALABRA (RC)TEL. 0966 371140

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TECNICA

Devo eseguire l’impermeabiizzazione di un lastrico solare con la malta elasto-cementizia bicomponente. Ammetto di non aver mai usato questa tipologia di materiali dato che fino ad adesso ho sempre utilizzato la guaina bituminosa. Prendendo informazioni sulla tecnica di applicazione ho letto che si devono rea-lizzare i giunti di frazionamento. Quali sono le precauzioni che devo prendere? Come si eseguono i giunti?La posa in opera di guaine elastocementizie dovrebbe essere eseguite da personale qualificato in quanto ci sono alcune accortezze tecniche da rispettare.Occorre preparare il sottofondo per renderlo il più possibile uniforme, solido e sta-gionato. Prima dell’applicazione, soprattutto nei mesi estivi, è opportuno bagnare il sottofondo in modo da renderlo umido ma con assenza di pellicole o pozze d’acqua.Realizzare i giunti di frazionamento o di dilatazione frazionando il massetto in su-perfici, possibilmente quadrate, di dimensioni 4 x 4 m. Il frazionamento può essere eseguito: posizionando dei distanziali di 1-2 cm in legno o in polistirene oppure ta-gliando il massetto stagionato con lama rotante dallo spessore minimo di 8 mm. Il frazionamento del sottofondo cementizio serve per assorbire le variazioni dimensio-nali casusate dalle variazioni termiche.Ricoprire con la banda coprigiunto tutti i giunti di dilatazione e di frazionamento, sagomandola ad “omega” ed incollandola lateralmente con miscela di Tradielastic (come meglio specificato nell’immagine sottostante). Predisporre i raccordi con gli scarichi. Raccordare tutti gli angoli parete/pavimento, parete/parete con la banda co-prigiunto utilizzando la miscela Tradielastic quale collante. Predisporre la rete in fibra di vetro tagliata nelle dimensioni necessarie.Solo dopo che sono rispettate queste prerogative è possibile applicare la malta elasto-cementizia bicomponente secondo le raccomandazioni presenti nella scheda tencica.Solo dopo un tempo di stagionatura minimo di una settimana è possibile procedere alla posa della pavimentazione riportando la presenza dei giunti con idonei profili.o della rete in fibra di vetro e raccordi angolari in elastomero termoplastico.

L’ESPERTORISPONDEAlessio Bertino, responsabile del laboratorio chimico Tradimalt, risponde alle domande in tema di applicazioni ed usi dei prodotti delle varie linee.

FREQ

UENT

LYAS

KEDQ

UEST

IONS

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Qual è la differenza tra una malta per il ripristino del calcestruzzo strutturale e malta per il ripristino non strutturale?Si definisce malta per il ripristino strutturale del calcestruzzo una miscela di leganti, aggregati e additivi applicati a una struttura di calcestruzzo per sostituirne le parti danneggiate ripristinandone l’integrità e la durabilità strutturale. Mentre, si definisce malta non strutturale quando, applicata su una superficie di calcestruzzo ripristina l’aspetto geometrico o estetico della struttura.

Vivo in un condominio di due villette con annesso un piazzale di 400 m2 utilizza-to per la sosta delle auto. Il piazzale è costituito da un massetto cementizio tra-dizionale, dello spessore di 8 cm, lasciato a rustico e suddiviso a scacchiera con quadrati di 2m2 ciascuno mediante delle mattonelle in cemento dallo spessore di 5 cm e larhezza 20 cm. Già dopo 3 anni si sono formate delle pozzanghere, nelle zone di manovra dei mezzi, ed presente uno strato di usura superficiale dovute all’abrasione. Considerando che nel parcheggio si trova un numero di massimo tre automobili, come si può risolvere il problema? Come posso riparare lo strato superificiale?La formazione delle pozzanghere e dell’usura dello strato supericiale sono dovuti all’assenza di specifiche resistenze meccaniche del massetto cementizio. Il continuo passaggio delle automobili, anche se in numero esiguo, per un arco temporale più o meno lungo, ha instaurato uno stato di sollecitazioni nello strato superficiale che ha portato al degrado e all’usura dello stesso.Dato che lo strato interessato corrisponde a circa 2 cm e volendo evitare il rifacimen-to totale dello strato di sottofondo, è necessario mettere in opera un materiale dalle prestazioni meccaniche più elevate, capace di resistere sia agli sforzi di compressione che di trazione, flessione e usura.La procedura prevede: asportare tutte le parti friabili e poco consistenti, consolida-re la restante parte del sottofondo con un primer polimerico come il Consolidante Tradimalt e infine, ad asciugatura avvenuta, applicare un autolivellante tipo Level Tradimalt con addizionate fibre di rinforzo.Il primer consolidante, trattandosi di una microemulsione acquosa di polimeri acrili-ci, penetra in profondità nel supporto e genera una maglia polimerica tridimensionale rafforzando il sottofondo.Passato qualche giorno dall’applicazione del Consolidante applicare Level con ag-giunte fibre metalliche o polimeriche di rinforzo strutturale per pavimentazione in-dustriali.

FREQ

UENT

LYAS

KEDQ

UEST

IONS

Per porre domande ai nostri tecnici è sufficiente inviare un’email a [email protected]. I quesiti più interessanti verranno selezionati e pubblicati in questa rubrica.

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Rappresenterà un Polo d’eccellenza nel contesto delle università dell’area euro-mediterranea. Finalmente, verrebbe da dire. Una grande struttura ambiziosa, che si occupa di ricerca e pone le basi infra-strutturali per confronti internazionali. Sorge su un’area di circa 36mila mq (ol-tre 25 mila edificati, per una cubatura di 77 mila mc) del comparto 10 del Centro universitario di Santa Sofia, e sarà costi-tuita da 4 torri, dalle forme originali e dal-le altezze differenti, che richiamano alla molecola del Dna, collegate tra loro da un nucleo centrale.Una volta ultimati i lavori, per un im-porto complessivo di 20 milioni di euro, l’edificio ospiterà il Polo biologico più importante del Mezzogiorno d’Italia. “E’ un progetto avviato dalle precedenti am-ministrazioni universitarie - ha precisato il rettore Recca -, nel quale abbiamo creduto perché, fra circa tre anni, doterà il nostro Ateneo di strutture indispensabili per l’at-tività di tre facoltà. Inoltre, abbiamo in-

PORTFOLIO

LA TORRE DEL SUDContinuano i lavori per il “Polo medico biologico - Torre Biologica”: qui confluiranno strutture delle facoltà di Medicina, Scienze e Farmacia e alcuni dipartimenti dell’Ateneo. Tradimalt scelta per gli esterni.

CATANIA - Intonaci Tradimalt nel Polo didattico e di ricerca più importante del Mezzogiorno

TESTI - Michele Spallino

tenzione di dialogare con il Cnr, affinché alcuni dei suoi istituti scientifici presenti a Catania possano essere ospitati in una del-le torri, in modo da concentrare nel nuovo Polo quante più attività di ricerca di eccel-lenza possibile”.Curatori della progettazione esecutiva sono gli ingegneri Paola Pintagro e Fran-cesco Nocera, della Si.Gen.Co. spa, e il prof. ing. Antonio Grimaldi e l’ing. Sal-vatore Esposito, della Progin spa. Respon-sabile unico del procedimento per l’Uni-versità di Catania è l’ing. Mario Cullurà. La direzione dei lavori è coordinata dallo Studio Valle di Roma. Tradimalt ha già avuto l’onore di parte-cipare alla costruzione di questo gioiello attraverso l’utilizzo di intonaco IN100 in silos, da parte della ditta Euro Stucchi Vezzi di Adrano (Ct).

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Stato: in costruzione dal gennaio 2009

Conclusione dei lavori: fine 2011

(33 mesi dall’inizio dei lavori)

Importo dei lavori a b.a.:

€. 20.040.082,37 + IVA

Progettazione e realizzazione:

Curatori della progettazione esecutiva

sono gli ingegneri Paola Pintagro e

Francesco Nocera, della Si.Gen.Co.

spa, e il prof. ing. Antonio Grimaldi

e l’ing. Salvatore Esposito, della

Progin spa. Responsabile unico

del procedimento per l’Università

di Catania è l’ing. Mario Cullurà. La

direzione dei lavori è coordinata dallo

Studio Valle di Roma.

Ubicazione del progetto: la struttura

sorgerà su un’area di circa 36mila

mq (oltre 25 mila edificati, per una

cubatura di 77 mila mc) del comparto

10 del Centro universitario di Santa

Sofia.

Descrizione: la struttura sarà costituita

da 4 torri, dalle forme originali e dalle

altezze differenti, che richiameranno la

molecola del Dna stilizzata, collegate

tra loro da un nucleo centrale.

Utilità del progetto: l’edificio ospiterà

il Polo biologico più importante

del Mezzogiorno d’Italia, nel quale

confluiranno strutture delle facoltà di

Medicina, Scienze e Farmacia (aule

per 2715 posti, laboratori didattici e

di ricerca, uffici e studi dei docenti)

e di alcuni dipartimenti dell’Ateneo,

rappresenterà un Polo d’eccellenza nel

contesto delle università dell’area euro-

mediterranea. Sono inoltre previsti

parcheggi e aree a verde, e la sede del

Museo di Zoologia.

Polo Medico Biologico (Torre Biologica)

CATANIA

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CRONACHE TRADIMALT

“UN GESTO D’AMORECHE VALE UNA VITA”

Al via la prima edizione “Un gesto d’amore che vale una vita “. Tradimalt, in occasione del Natale, ha organizzato il 22 dicembre scorso pres-so il Castello Bauso di Villafranca, una raccolta fondi per sostenere l’istituto casa famiglia “Santa Chiara ”di Sapo-nara . L’azienda ha da sempre proposto nell’ambito dell’area in cui opera una serie di iniziative culturali e sociali nell’ottica di un costante miglioramento del benessere collettivo. Quest’anno è stato deciso di scendere in campo a fa-vore dei minori. La serata organizzata in beneficenza, è stata animata da un ospi-te d’eccezione: il comico siciliano Sasa Salvaggio. “L’avvio di questo progetto di sensi-bilizzazione sul territorio a favore dei minori in condizioni di disagio privi di riferimenti familiari o provenienti da famiglie disgregate – ha spiegato l’am-ministratore unico Giuseppe Coniglio -

intende dare un contributo concreto alla realizzazione di iniziative orientate allo sviluppo di risorse e potenzialità in con-testi di forte complessità. Il nostro obiettivo non è solo quello di contribuire allo sviluppo dell’economia locale, ma ci proponiamo di migliorare la condizione materiale, culturale e so-ciale della nostra provincia. Il progetto “un gesto d’amore che vale una vita “.si inquadra in una serie di iniziative che saranno avviate da Tra-dimalt, il prossimo anno con l’obiettivo di limitare tutte le cause di disagio dei minori. Gli incassi dello spettacolo e le somme raccolte dall’asta di beneficenza sono stati devoluti ai 13 piccoli ospiti della casa famiglia Santa Chiara.

VILLAFRANCA TIRRENA - Al Castello Bauso, spettacolo di cabaret offerto dalla F.lli Coniglio in favore dell’Istituto Santa Chiara

TESTI - Katia La Rosa

A Natale, Tradimalt sponsorizza una serata di beneficenza: grazie a Sasà Salvaggio, il sorriso dei presenti fa bene due volte.

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Tradimalt augura a tutti i siciliani

un 2011 di lavoro e serenità.

Che sia un anno

costruttivo...

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NUOVA EDILFERROSUD, AD ACIREALE UN MEETINGDA INCORNICIARE

Poco distante dal litorale acese e proprio a ridosso delle famose terme di Acire-ale, la rivendita Nuova EdilferroSud, da anni rivenditore Tradimalt, in data 22/10/2010 ha ospitato il meeting tecni-co “Valori in corso”.All’interno dello spazio coperto della rivendita, e con la partecipazione di un sorprendente numero di clienti, dopo l’intervento iniziale dell’ing. Coniglio e la trattazione, da parte del dott. Spalli-no di alcune iniziative di marketing di prossima realizzazione, l’ing. Bertino ha condotto un completo excursus sui prodotti e i sistemi produttivi Tradi-malt. La prima parte della trattazione è stata dedicata ai vantaggi dell’utilizzo dei materiali premiscelati in termini di: qualità e costanza di produzione; scelta delle migliori materie prime siano essi leganti, aggregati, additivi o quant’altro; professionalità nella progettazione delle formulazioni realizzate da tecnici e in-gegneri specilizzati; continua gestione

della qualità del prodotto finito attra-verso programmi di campionature, test e analisi atti a verificare le rispondenze dei lotti di produzione; e infine le garan-zie fornite dalle certificazioni.A seguire, è stata fatta una rapida car-rellata su tutte le linee di prodotti Tradi-malt: Intonaci, Finiture, Collanti, Malte da Ripristino, Impermeabilizzanti e le Malte Generiche spiegando le caratte-ristiche principali, i campi e le moda-lità di applicazioni dei singoli prodotti. Durante questa fase si è dato maggior risalto alla trattazione dei prodotti a più elevato contenuto tecnologico analiz-zando casi studio e proprietà tecniche.Inoltre l’ing. Bertino ha scelto di dedi-care la parte finale del suo intervento alle prove applicative di alcuni nuovi materiali così da spiegare in modo chia-ro, diretto e pratico la: preparazione del supporto, la miscelazione con l’acqua d’impasto, la corretta applicazione, le avvertenze e le raccomandazioni.

La prima prova è stata la ricostruzione di un pilastro in calcestruzzo armato degradato; i mataeriali impiegati sono stati: Trattamento Ferro, Rs Ripristino e Rapid Ripristino. Il Trattamento fer-ro, boiacca passivante, è stato impie-gato come protettivo antiossidante dei ferri d’armatura. Con Rapid Ripristino e Rs Ripristino, malte strutturali per la riparazione del calcestruzzo, sono state utilizzate per sostituire le parti mancanti del calcestruzzo stesso. Inoltre è stato applicato il Tradimass Dry, massetto a rapido asciugamento, analizzando la tecnica di messa in opera “terra umida”.Ultimo prodotto provato è stato il Tra-dielastic Mono, impermeabilizzante ela-sto-cementizio, evidenziando la facilità di scorevvolezza e di autolivellamento sul supporto.

TESTI - Andrea Nicosia

CRONACHE TRADIMALT

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TAPPA A ROMETTA... ... E A TUSA, DA MACAIONENella graziosa Tusa, paesino situato all’estremità ovest della provincia di Messina, nel tardo pomeriggio ventoso dello scor-so 10 dicembre, si è svolta la giornata formativa Tradimalt. Ad accoglierci la rivendita Macaione.Il numero dei partecipanti ci ha sorpreso piacevolmente: han-no presenziato con entusiasmo una quarantina di persone che, dopo essersi registrate, hanno subito preso possesso oltre che del posto, del materiale informativo e dei cataloghi prodotti.L’ing Coniglio ha aperto il meeting e, dopo i saluti iniziali e un’introduzione tecnica, ha ceduto la parola agli ingegne-ri Grungo e Bertino, affiancati dalla consueta dimostrazione affidata all’esperto sig. Carmelo Barberi. Tanti i prodotti evi-denziati, a cominciare dall’esaudire le esigenze di posa con i collanti, per poi passare alle malte generiche per la realizza-zione di massetti a rapida e normale essiccazione. Di seguito è stata presa in considerazione la linea ripristino con particolare attenzione al Trattamento Ferro, protettivo antiossidante per i ferri d’armatura nell’intervento di risanamento del calcestruz-zo. Terminata la prima parte, si è trovato il tempo per fare un piccolo break, occasione perfetta per sorseggiare un goccio di grappa offerto dai simpatici sigg. Macaione, visto il repentino calo delle temperature.Una volta fatta la pausa (e temprato lo spirito), si è entrati nel vivo del meeting. Nella seconda fase, a fare da protagoniste sono state le finiture (F100BS) e gli impermeabilizzanti, dando risalto al Tradielastic MONO, malta elastocementizia mono-componente, fibrorinforzata, predosata per l’impermeabilizza-zione e protezione delle superfici.Tutto ciò egregiamente accompagnato dalle applicazioni pra-tiche dei prodotti e della loro messa in opera e da un pubblico attento e partecipe che in più occasioni ha formulato doman-de e richiesto approfondimenti, approfittando della sapienza e della competenza egli ingegneri e del posatore presenti.

Il sapore della “vicinanza”, sia geografica che d’intenti, è la sensazione più evidente rimasta al termine del meeting tecnico presso la rivendita “Fercomov” di Rometta (Me). Il piacere di ritrovarsi con i vertici della F.lli Coniglio - dopo anni nei qua-li Tradimalt è nel frattempo divenuto il marchio siciliano più blasonato nel comparto - è emerso anche dalle parole dell’ing. Coniglio con le quali ha aperto il ciclo di interventi, accoglien-do i tanti ospiti presenti. Il clima mite della serata ha consentito di allestire direttamen-te nel piazzale della rivendita tutto il necessario per una car-rellata sui nuovi prodotti Tradimalt, focalizzando particolar-mente sulle soluzioni tecniche per l’impermeabilizzazione e il rispristino delle murature degradate. Gli ingegneri Grungo e Bertino, dopo l’introduzione e prima della chiusura dell’in-gegnere Giuseppe Coniglio, hanno affrontato un’approfondita trattazione dei prodotti, lasciando ampio spazio alle molte do-mande degli applicatori e dei professionisti presenti. Ancora una volta è risultata preziosa la collaborazione dell’applicatore Carmelo Barberi. A concludere il tutto, un piacevole rinfresco con le specialità gastronomiche di zona ed un brindisi al pro-sieguo della collaborazione con il sig. Francesco Venuto e il figlio Giuseppe.

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TESTI - Michele Spallino

DOSSIER PALERMOtavia nelle valli e nelle aree montuose dell’entroterra. Circa 800.000 degli abi-tanti risiedono nelle 4 città che supera-no i 30.000 abitanti: a fronte di una così elevata popolosità, la provincia vede in-fatti al suo interno un mirabile accentra-mento della popolazione nel capoluogo, l’unico centro che supera la soglia dei centomila abitanti, che ingloba più di metà dei residenti.Lo sviluppo e la rete urbani sono pertan-to caratterizzati da un evidente e pesante squilibrio tra il capoluogo e il resto della provincia: Palermo, infatti, possiede un hinterland fatto di piccoli centri, la cir-condano e che ad essa fanno riferimento per qualunque tipo di servizio. Uniche eccezioni sono Bagheria, cui fanno ri-ferimento molti comuni minori della zona costiera (anche se essa stessa, per la grande vicinanza col capoluogo, è ad esso legato da una forte dipendenza), Cefalù e soprattutto Termini Imerese, che rappresenta un punto di riferimento

La Provincia di PalermoLa Provincia Regionale di Palermo si estende su una superficie di 4.992 km² e comprende 82 comuni, occupa una porzione notevole del settore nord-occi-dentale della Sicilia: dal capoluogo, che sorge ad ovest rispetto al resto della pro-vincia, il territorio palermitano si spinge fino a Pollina, ultimo comune costiero prima del confine con la provincia di Messina; considerevole è l’estensione nella Sicilia interna, con il complesso montuoso delle Madonie.

Popolazione e urbanizzazioneCon oltre 1,2 milioni di abitanti, la pro-vincia di Palermo è la più popolata in assoluto della Sicilia, e la sua densità demografica risulta inoltre superiore alla media nazionale e regionale. Nel palermitano si accentra ben un quarto della popolazione siciliana, con un tes-suto abitativo molto denso e compatto lungo le piane costiere, che si rarefà tut-

per tutti i comuni orientali della provin-cia. Con 662.046 abitanti, circa 860.000 se si tiene conto dell’agglomerato urba-no incrementato, è il fulcro vitale della provincia. Dinamica metropoli meridio-nale, seconda città del Mezzogiorno e quinto polo urbano d’Italia, Palermo è un importantissimo centro amministra-tivo, essendo sede degli uffici della più vasta e popolata Regione a statuto spe-ciale del Paese, oltre a quelli provinciali e comunali. La città è un nodo fonda-mentale nei servizi, ed ospita i vertici di alcune realtà imprenditoriali di spicco, tra cui, nel campo della finanza il Banco di Sicilia la Banca Nuova e il Credito Si-ciliano, nell’editoria è uno dei centri più avanzati a livello nazionale con impor-tanti case editrici (la Sellerio del famoso commissario Montalbano su tutte), ed è inoltre un polo cantieristico grazie ai maggiori cantieri navali dell’Italia insu-lare. Sul fronte dei trasporti, il porto di Palermo è uno snodo cruciale nel traf-

DOSSIER

PROVINCIA DI PALERMO - Inauguriamo l’approfondimento che ci porterà, nelle prossime uscite, a scoprire alcune rivendite del territo-rio palermitano. In questo numero, una prima introduzione sul territorio e il mercato di riferimento

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fico navale del Mar Tirreno, la sua Sta-zione Centrale è il terminal ferroviario più trafficato della Sicilia, e l’aeroporto cittadino è secondo nell’Isola.Ma Palermo è anche una città d’arte, ricca com’è di monumenti di indiscusso valore e varietà, ed ospita una fervente vita culturale, forte dei suoi prestigiosi teatri, della prospera attività editoriale e letteraria. Essa è meta turistica soprat-tutto nei mesi estivi e primaverili, ed in inverno è una stazione meteorologica di gran rinomanza: le temperature solita-mente si aggirano sui 18 °C anche nel-la cattiva stagione, risultando la grande città climaticamente più felice d’Euro-pa. La vita di Palermo è ancora in parte legata ai colori, ai profumi e ai sapori dei suoi vivaci mercati storici, quali la Vucciria e Ballarò.

Industria ed energia L’industria si incentra su alcuni poli in-dustriali di rilevo: tra questi, i cantieri navali di Palermo, tra i più importanti del Paese a fianco di quelli di Genova, che si trovano presso il porto palermita-no. Essi danno occupazione a centinaia di operai, e risultano in assoluto tra i più produttivi dell’intero bacino mediterra-neo.

Commercio e serviziIl settore terziario è abbastanza svi-luppato. Nel campo del commercio, la rete di distribuzione è accentrata nel capoluogo e nei grossi comuni dell’hin-terland, e si caratterizza per le medie dimensioni. Sono comunque presenti in provincia centri commerciali di am-pie dimensioni, nonché le succursali di quasi tutte le grandi catene commerciali internazionali. Nell’ultimo anno però sono stati inaugurati o sono stati avvia-ti i lavori per la costruzione di 4 grandi centro commerciali, 3 a Palermo e 1 a Carini, che saranno aperti al pubblico entro il 2011. Il settore di servizi è in-vece assai più corposo giacché Palermo è sede di uffici regionali, provinciali e comunali.

EdiliziaI dati presentati di seguito provengono da fonti ISTAT, per la costruzione di fabbricati, dal Collegio Regionale dei Costruttori Edili Siciliani, presso la Ca-mera di Commercio di Palermo, per i la-vori pubblici posti in gara nelle province siciliane, dal Ministero dell’Interno, per le procedure di rilascio di immobili ad uso abitativo, dal CEPIMA (per l’impie-

COMUNE POPOLAZIONE DENSITÀ PER kmq

NUMERO FAMIGLIE

Palermo 656.081 4.129,4 255.353Bagheria 55.973 1.885,9 19.786Monreale 37.757 71,3 12.754

Carini 35.123 457,0 12.542Partinico 31.852 288,7 11.679Misilmeri 27.755 401,0 9.788

Termini Imerese 27.568 355,3 10.243Villabate 20.401 5.326,6 6.825Cefalù 13.797 209,7 6.214Cinisi 11.903 359,0 4.629

Ficarazzi 11.749 3.300,3 4.398Terrasini 11.537 593,5 4.327Corleone 11.363 49,6 4.253

Belmonte Mezzagno 11.074 379,2 3.627Casteldaccia 11.30 324,6 4.254Santa Flavia 10.802 747,0 04.20

Capaci 10.564 1.726,1 3.949Altofonte 10.208 289,4 3.919

Trabia 9.546 466,6 3.471Castelbuono 9.306 153,8 3.913

PA18%

CT18%

AG13%

CL5%

EN5%

ME17%

RG9%

SR6%

TP10%

Quantità di rivendite edili nelle province siciliane: Palermo contende a Catania il primato regionale

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go nel settore) e da statistiche e analisi interne della F.lli Coniglio srl. Le infor-mazioni sulla consistenza delle nuove abitazioni e sui fabbricati edificati nel-le province siciliane, in particolare, si basano su rilevazioni del 2006, ultimo anno disponibile, e sono da intendere pertanto come un indicatore di massima potenziale. In base a tale rilevazione, in Sicilia, il numero di nuove abitazio-ni è risultato pari a 14.417 unità. A li-vello provinciale, Palermo risulta terza per concentrazione (2.338, il 16,2% del totale regionale), preceduta da Catania (3.768, il 26,1%) e da Messina (2.774, 19,2%). Palermo è invece la provincia in cui - nello stesso anno - si è concentrato il maggiore numero di gare (rispettiva-mente il 21,6%, segue Messina con il 17,9% del totale) e il cui importo medio dei lavori è stato più elevato, con un pic-co massimo di 404 milioni di euro circa.

Occupazione nel settoreAttraverso il rapporto fornito dalla Cas-sa Edile di Palermo (CEPIMA, che pe-raltro nel 2010 ha festeggiato i suoi 50 anni), l’anno sociale che si è chiuso il 30 settembre 2009 ha visto ammontare a 17.607 il numero degli operai iscritti. Secondo la stessa fonte, si tratta di uno dei dati più alti dell’ultimo decennio, nel quale il numero dei lavoratori iscritti è oscillato tra i 13 e i 18 mila. Le impre-se che aderiscono all’ente bilaterale era-no invece alla stessa data 2.974, anche questo un dato significativo, il terzo più alto negli ultimi dieci anni. Dati che si traducono nei dodici mesi in questione m 14.426.323 ore lavorate e in una mas-sa salari di 136.879.015 euro.In realtà sappiamo empiricamente, pur non avendo ancora dati ufficiali, che verrà certamente registrato un decre-mento nell’anno 2010, conseguenza diretta della contrazione degli appalti nell’anno e per la profonda crisi con-giunturale che ha caratterizzato anche

DOSSIER

l’economia siciliana.Rivendite ediliPer concentrazione di rivenditori di ma-teriali edili, la provincia di Palermo ri-sulta seconda solo alla provincia di Ca-tania. Da indagini interne, circa il 17,7 % delle rivendite siciliane opera nel territorio palermitano, poco meno del dato catanese (18,2%), ma più di Mes-sina (16,65%) e Agrigento (12,86%). La filiera distributiva in provincia di Paler-mo vede come protagoniste rivendite di dimensioni mediopiccole, per lo più a gestione familiare, ma ricche di spirito di iniziativa e di progettualità, che cre-scono gradualmente guardando al futuro con oculatezza.

Tradimalt attualmente serve 21 riven-ditori, con numerose altre richieste e opportunità di incremento. Questi sono assistiti da due funzionari commerciali, secondo una ripartizione del territorio funzionale alla tempestività e alla mas-sima cura del rapporto commerciale.

PALERMO. Un progetto di 200 mila mq che potrebbe cambiare il volto della città in cinque anni. La riqualificazione urbana della zona Notarbartolo, con un grattacielo di 144 m., centri commercia-li, un nuovo asse viario ricco di verde e piste ciclabili, parcheggi sotterranei e 600 alloggi. Si attende il bando per la progettazione esecutiva.

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Tradimalt impiega il 10% della propria forza lavoro in Ricerca e Sviluppo, investendo in quest’ambito ogni anno il 4% dei propri ricavi. Un’altra voce costante è il rinnovamento degli impianti e dei processi produttivi. Innovazione continua vuol dire anticipare le esigenze del mercato con performance sempre più elevate.

INNOVAZIONE.

Grazie all’impegno nella ricerca e la specializzazione secondo le normative e le certificazioni del settore ed al contatto costante con il mondo dell’edilizia, Tradimalt risponde alle esigenze del mercato con soluzioni innovative ed efficaci, pensate appositamente per rispondere alle particolari condizioni micro-climatiche del Sud Italia.

AFFIDABILITÀ.

Rapporti umani, oltre che commerciali: una rete di sinergie fiduciarie in tutta la filiera del settore.

Tradimalt è un’impresa - è il caso di dirlo - che parte dalla Sicilia e si propone al Mezzogiorno d’Italia come modello possibile di una tradizione imprenditoriale e costruttiva fatta di dedizione al lavoro, vicinanza e serietà nei rapporti, con mente europea e cuore meridionale.

TERRITORIO.

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SPRITZRIPRISTINO

Nasce “Spritz Ripristino”, la malta da riparazione del calcestruzzo a proiezione meccanica.

TESTI - ing. Alessio Bertino

mostrati così i primi difetti e le prime debolezze del cemento, un’invenzione che ai tempi era considerata essere in-vulnerabile e indistruttibile. Per cercare di limitare a questi fenome-ni e migliorare la qualità dei prodotti e delle tenciche costrutttive la comunità scientifica già dalla seconda metà degli anni ’50 si è mossa studiando dei siste-mi atti a migliorare il modo di costruire le nuove costruzioni e recuperare quelle esistenti degradate.Ai giorni d’oggi una quantità conside-revole di strutture realizzate in calce-struzzo armato necessita operazioni di riparazione e ripristino delle sue condi-zionio e caratteristiche iniziali.

In Italia, così come nel resto d’Europa, è la famiglia di norme tecniche UNI EN 1504 “Prodotti e sistemi per la protezio-ne e riparazione delle strutture in calce-struzzo: Definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della conformi-

Nel panorama delle opere edili hanno sempre maggiore risalto le opere di ri-parazione e ripristino a discapito delle nuove costruzioni. A causa della non corretta posa in opera dei materiali, er-rata valutazione dei fenomeni corrosivi e ambientali, dell’assenza della manu-tenzione e la scarsa progettazzione, il calcestruzzo armato mostra in maniera sempre più evidente i suoi limiti di du-rabilità.Con l’avvento del cemento si è iniziato a costruire opere in struttura intelaiata in calcestruzzo armato con abbondanti sovradimensionamenti sia negli spes-sori delle travi e dei pilastri che nei copriferri capaci, così di garantire una certa durabilità. Il boom economico e le speculazioni edilizia hanno mostrato, invece, una tendenza a costruire con il minimo indispensabile senza tenere par-ticolare cura alle formulazioni degli im-pasti cementizi, alla scelta dei materiali e alla progettazione più oculata. Si sono

FOCUS PRODOTTO

Si0260

FIBRATA EN 1504-3R2

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tà” che assume il compito di definire le procedure e le caratteristiche dei prodot-ti da utilizzare per la riparazione, manu-tenzione e protezione delle strutture in calcestruzzo. Le varie parti trattano in maniera dettagliata e specifica i singoli argomenti:

• PARTE 1: definizioni• PARTE 2: protezione delle superfici• PARTE 3: malte cementizie• PARTE 4: incollaggio strutturale• PARTE 5: iniezioni• PARTE 6: ancoraggio delle barre

strutturali• PARTE 7: protezione della corro-

sione• PARTE 8: controllo qualità e non

conformità• PARTE 9: principi generali per

l’utilizzo dei prodotti e dei sistemi• PARTE 10: applicazione in sito dei

prodotti e dei sistemi e controllo qualità dei lavori

Dall’esperienza maturata nel tempo è stato messo alla luce che un’operazione di ripristino se non opportunamente va-lutata e progettata secondo le procedure necessarie, ha generalmente un successo illusorio nella riuscita a breve. Sono tan-tissimi i casi di distacco della malta da ripristino per incopatibilità meccanica con il supporto esistente e non di meno quelli di: fessurazioni, cavillature e ri-gomfiamenti. Per ruscire ad ottenere un risultato soddisfacente e a lungo termine è necessario adottare un approccio me-todico all’intervento che si deve andare ad eseguire:• Indagare quali sono i fenomeni di

degrado;• Identificare le cause;• Identificare la presenza di ambienti

aggressivi;• Verificare se sono mutate le condi-

zioni chimiche ambientali rispetto alla fase di progettazione;

• Monitorare le caratteristiche fisico

meccaniche dei materiali presenti;• Valutare la tipologia di tecnica di

intervento da adoperare e i mate-riali da mettere in opera per ripri-stinare il calcestruzzo e garantire la durabilità dell’intervento.

La norma tecnica identifica le principali tipologie di materiali utilizzati durente le operazioni di riparazione, e sono:

Prodotti e sistemi di ancoraggio che:• fissano l’armatura nel calcestruzzo

per conferire un adeguato compor-tamento strutturale;

• riempiono le cavità allo scopo di assicurare una continuità tra ele-menti di acciaio e calcestruzzo.

Prodotti e sistemi per iniezione: • Prodotti e sistemi che, quando iniet-

tati in una struttura di calcestruzzo, ripristinano l’integrità e/o la durabi-lità della struttura.

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FOCUS PRODOTTO

Ripristino della struttura di calcestruzzo mediante sostituzione di una parte”.

Si tratta di una malta tixotropica, additi-vita di polimeri in polvere per incremen-tare la capacità di adesione al supporto e l’elasticità, inoltre l’agginta di fibre PAN garantisce la resistenza alla fessu-razione e alla propagazione della cricca.

Caratteristica aggiuntiva che confersice unicità al prodoto è la sua tecnica

Prodotti e sistemi di riparazione non strutturali: • Prodotti e sistemi che, quando ap-

plicati su una superficie di calce-struzzo, ripristinano l’aspetto geo-metrico o estetico della struttura.

Prodotti e sistemi di protezione dell’armatura: • Prodotti e sistemi applicati ad ar-

mature non protette per aumentare la protezione dalla corrosione.

Prodotti e sistemi aggrappanti strut-turali: • Prodotti e sistemi applicati al cal-

cestruzzo per garantire un legame strutturale duraturo ad altri materia-li applicati.

Prodotti e sistemi di riparazione strutturali: • Prodotti e sistemi applicati a una

struttura di calcestruzzo per sosti-tuire il calcestruzzo danneggiato e

ripristinare l’integrità e la durabilità strutturale.

Prodotti e sistemi di protezione della superficie: • Prodotti e sistemi che, quando ap-

plicati, aumentano la durabilità del-le strutture di calcestruzzo e calce-struzzo armato.

All’interno della famiglia dei prodot-ti e sistemi non strutturali la Tradi-malt ha progettato e lanciato sul mer-cato dell’edilizia un nuovo prodotto, SPRITZ RIPRISTINO è una malta PCC modificata tramite l’aggiunta di additivi polimerici, in quantità sufficiente ad ot-tenere proprietà specifiche.Spritz Ripristino viene utilizzata secon-do il Principio 3 [CR], specificato dalla norma UNI EN 1504-9, per il “Ripristi-no del calcestruzzo originale di un ele-mento della struttura nella forma ed alla funzione specificate originariamente.

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PAESE CHE VAI

CASTELBUONO (PA)- Castello dei Ventimiglia

abiyoyo

INTERVALLO

Un viaggio a puntate nei luoghi più affascinanti del sud Italia, attraverso la selezione degli splendidi scatti raccolti e gentilmente offerti dal portale www.abiyoyo.com

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La soluzione

INTERVALLO

Prenditi una pausa. Crucimalt è il primo cruciverba con definizioni pertinenti al mondo dell’edilizia, e con un occhio particolare rivolto ovviamente ai prodotti Tradimalt. Le soluzioni si trovano in basso alla pagina.

CRUCIMALT di Franco De Franco

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Orizzontali: 2. Miscelare la farina con l’acqua11. Si dice a 7 e 1/213. Eccellente intonaco Tradimalt bianco15. Ne qui né la16. Rana senza vocali17. Anna Magnani18. Precede il quater20. Chennai Mathematical Institute22. Precede la emme24. Guaina cementizia Tradimalt27. Polizia militare americana28. Olanda 29. Linear Energy Trasfer30. Novantanove romano31. Dopo32. Lo è il testamento manoscritto33. Padova34. Le iniziali della Pedron36. Comunione e liberazione38. Un giocattolo della nostra infanzia42. Dove operano gli chef45. Oltre … inglese46. Generalmente ogni stanza ne ha una47. Pronome personale49. Indica che precede50. Il contrario di off51. Il nome di Capone53. Manifestazione autunnale di Zafferana 57. Varietà di rosa59. Gruppo etnico del Laos60. La Spagna sulle targhe61. In Italia c’è stata quella fascista62. Rappacificare, mettere d’accordo66. Rassegna agricola del centro Italia68. Unità di tempo69. Veicolo a trazione elettrica su rotaie71. Famosa marca di biciclette72. Tuttavia

Vertcali:1. Post scrittum 2. La propria persona 3. Il piccolo della gallina 4. Ghiandole dei bovini e degli ovini 5. Particella affermativa 6. Iniziali di Rocchi 7. Aria… inglese 8. Varietà di mela 9. Enna10. Tutti ne anno almeno uno12. Malta rasante Tradimalt per pannelli termoisolanti 14. Minerale delle ossa18. Iniziali del pittore Tommasi19. Intonaco Tradimalt a indurimento rapido21. Articolo maschile23. Invernizzi musicista jazz (iniz.)25. Stato nord africano26. Potrebbe essere in… seno35. Si infuria se vede rosso36. Corpo Carabinieri37. Il migliore amico di topolino39. La mamma di papà40. Quattro alla romana41. Piccole imperfezioni48. La città dei sassi 50. Vanno in letargo 52. Articolo femminile 54. E’ bella in milanese 55. Il pianeta blu 56. Superfice delimitata 58. E’ muta nell’alfabeto 63. Lubrificante ... oltre manica 64. Istituto per la ricostruzione industriale65. Azienda Municipalizzata Trasporti67. Un Tomba sciatore (iniz.)70. Milano

di Franco De Franco

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