27
ANNO XXXIII - N.12 - DICEMBRE 2018 - Stampato il 13/12/2018 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VERONA EST WhatsApp 331 9003743 IL GIORNALE PIÙ DIFFUSO E LETTO DELLA PROVINCIA DI VERONA, stampato in 24.000 copie gratuite BUON NATALE di RICCARDO REGGIANI Si è discusso molto, in questo ultimo periodo, dell’even- to – peraltro non nuovo - accaduto in una scuola primaria del veneziano, dove le maestre hanno deciso di cambiare la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- tare alla recita scolastica, evitando di pronunciare il nome di Gesù per rispetto dei numerosi bambini di religione musulmana presenti nell’istituto. Ha colpito e fatto riflet- tere, il fatto che una bambina di 10 anni abbia preso di petto la situazione e abbia promosso una raccolta di firme tra i compagni, affinchè il canto mantenesse il testo ori- ginale e, quindi, venisse citato il nome di Gesù, vero senso del nostro Natale. Ed è emblematico il fatto che gli stessi alunni, anche quelli non cattolici, abbiano aderito all’iniziativa, firmato e vinto, così, una piccola battaglia a favore della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Come dicevo all’inizio, un fatto questo, che può far sorgere molte domande e riflessioni. Penso che troppo spesso si cerchi di mettere a proprio agio e rispettare gli stranieri che arrivano nel nostro paese in modo eccessivo, con estremismi che arrivano ad avere l’effetto contrario, così da farli sentire veramente diversi. Sia chiaro, non credo che dietro le azioni delle maestre ci fosse la benché mini- ma malafede, ma è necessario rispettare le nostre radici e tradizioni, cercando anche di insegnarle ai bambini stra- nieri che in futuro cresceranno qui, in questa Italia, e che avranno bisogno di conoscere la cultura e le tradizioni di quello che diventerà il loro paese. Tradizioni antiche, tra- mandate di generazione in generazione, dolci canzoni, vecchi proverbi, dialetti locali. La storia dell’Italia è anti- ca e ricca, spesso caratterizzata anche dalle diversità degli abitanti delle singole regioni. Una cultura caratterizzata dalla nostra religione, che abbiamo il dovere di protegge- re e tramandare. Non è forse bello e folcloristico, soffer- marci ad ammirare le decorazioni che illuminano le nostre case in questo periodo natalizio, attendere e festeg- giare con scambi di auguri la nascita di Gesù Cristo, vive- re e trasmettere le emozioni che a Natale i nostri figli esternano con gioia? Sì, credo proprio di sì. Credo che questo periodo dell’anno scaldi il cuore a tutti, anche ai più indifferenti. Auguro a tutti voi, lettori de L’Altro Giornale, di poter trascorrere un periodo natalizio sereno, gioioso, in completa libertà, senza timori nell’esprimere il vostro autentico sentire, nella bellezza che questo even- to che ogni anno, da secoli, caratterizza le nostre vite. Buon Natale a tutti! L’Italia è il paese delle emer- genze e dell’ansia costante: dalla sicurezza al clima, dal bullismo all’immigrazione, dalla criminalità ai rifiuti. Di sicuro rispetto a qualche decennio fa molte cose sono cambiate, e con loro proba- bilmente anche la soglia di percezione dell'emergenza. Oggi l'emergenza è di moda e la percezione del pericolo tal- volta supera il reale, rinfoco- lata, o indotta, dalla disinfor- mazione che passa attraverso i social. Da sondaggi e ricer- che risulta lampante che il dato reale è quasi sempre la metà o un quarto di quello per- cepito. Le emozioni hanno il sopravvento sulla razionalità e c'è molta disinformazione. Possiamo comunque consolarci: il fenomeno non è un malvezzo esclusivamente nostra- no. Siamo il paese al mondo con la percezione più distorta dei fatti, ma non se la passa- no bene nemmeno Stati Uniti e Francia. Pagina 6-7 Emergenze. Vere o fasulle? L’INCHIESTA de L’ALTRO GIORNALE

L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

ANNO XXXIII - N.12 - DICEMBRE 2018 - Stampato il 13/12/2018 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

L’ALTRO GIORNALEEDIZIONE VERONA EST WhatsApp 331 9003743IL GIORNALE PIÙ DIFFUSO E LETTO DELLA PROVINCIA DI VERONA, stampato in 24.000 copie gratuite

BUON NATALEdi RICCARDO REGGIANI

Si è discusso molto, in questo ultimo periodo, dell’even-to – peraltro non nuovo - accaduto in una scuola primariadel veneziano, dove le maestre hanno deciso di cambiarela canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can-tare alla recita scolastica, evitando di pronunciare il nomedi Gesù per rispetto dei numerosi bambini di religionemusulmana presenti nell’istituto. Ha colpito e fatto riflet-tere, il fatto che una bambina di 10 anni abbia preso dipetto la situazione e abbia promosso una raccolta di firmetra i compagni, affinchè il canto mantenesse il testo ori-ginale e, quindi, venisse citato il nome di Gesù, verosenso del nostro Natale. Ed è emblematico il fatto che glistessi alunni, anche quelli non cattolici, abbiano aderitoall’iniziativa, firmato e vinto, così, una piccola battaglia afavore della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Comedicevo all’inizio, un fatto questo, che può far sorgeremolte domande e riflessioni. Penso che troppo spesso sicerchi di mettere a proprio agio e rispettare gli stranieriche arrivano nel nostro paese in modo eccessivo, conestremismi che arrivano ad avere l’effetto contrario, cosìda farli sentire veramente diversi. Sia chiaro, non credoche dietro le azioni delle maestre ci fosse la benché mini-ma malafede, ma è necessario rispettare le nostre radici etradizioni, cercando anche di insegnarle ai bambini stra-nieri che in futuro cresceranno qui, in questa Italia, e cheavranno bisogno di conoscere la cultura e le tradizioni diquello che diventerà il loro paese. Tradizioni antiche, tra-mandate di generazione in generazione, dolci canzoni,vecchi proverbi, dialetti locali. La storia dell’Italia è anti-ca e ricca, spesso caratterizzata anche dalle diversità degliabitanti delle singole regioni. Una cultura caratterizzatadalla nostra religione, che abbiamo il dovere di protegge-re e tramandare. Non è forse bello e folcloristico, soffer-marci ad ammirare le decorazioni che illuminano lenostre case in questo periodo natalizio, attendere e festeg-giare con scambi di auguri la nascita di Gesù Cristo, vive-re e trasmettere le emozioni che a Natale i nostri figliesternano con gioia? Sì, credo proprio di sì. Credo chequesto periodo dell’anno scaldi il cuore a tutti, anche aipiù indifferenti. Auguro a tutti voi, lettori de L’AltroGiornale, di poter trascorrere un periodo natalizio sereno,gioioso, in completa libertà, senza timori nell’esprimereil vostro autentico sentire, nella bellezza che questo even-to che ogni anno, da secoli, caratterizza le nostre vite.Buon Natale a tutti!

L’Italia è il paese delle emer-genze e dell’ansia costante:dalla sicurezza al clima, dalbullismo all’immigrazione,dalla criminalità ai rifiuti. Disicuro rispetto a qualchedecennio fa molte cose sonocambiate, e con loro proba-bilmente anche la soglia dipercezione dell'emergenza.Oggi l'emergenza è di moda ela percezione del pericolo tal-volta supera il reale, rinfoco-lata, o indotta, dalla disinfor-mazione che passa attraversoi social. Da sondaggi e ricer-che risulta lampante che il dato reale è quasi sempre la metà o un quarto di quello per-cepito. Le emozioni hanno il sopravvento sulla razionalità e c'è molta disinformazione.Possiamo comunque consolarci: il fenomeno non è un malvezzo esclusivamente nostra-no. Siamo il paese al mondo con la percezione più distorta dei fatti, ma non se la passa-no bene nemmeno Stati Uniti e Francia.

Pagina 6-7

Emergenze. Vere o fasulle?L’INCHIESTA de L’ALTRO GIORNALE

Page 2: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina
Page 3: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

Gentilissima Direttrice,finalmente mi trovo d'ac-cordo con la signora Patri-zia Stella! Non sa che sod-disfazione trovarsi d'accor-do con qualcuno i cui puntidi vista sono ai poli opposti.Sono d'accordo che gli albe-ri vecchi e malati sianoda sopprimere, tagliati sinoalle radici. Sono oltremodopericolosi e disfunzionalialla sicurezza nostra. La Natura ha fatto scempiodelle sue verdi creature,qualche tempo fa, ma occor-

re anche dire che, come giu-stamente sostiene la signoraPatrizia, c'è lo zampino del-l'uomo, il medesimo postoda Dio al vertice del creato(a cosa poi, che non ne com-bina una di giusta e staandando a grandi passiverso l'estinzione, che gio-verebbe molto alla Natura,di per sé indifferente a tutto,tranne mantenere la Vita).Ma vorrei portare il ragio-namento su di un altropiano, che apparentementesembra lontano, ma che inrealtà non lo è. Per duemotivi: uno che l'uomo,come gli alberi, è un ente diNatura (visione greco-orientale del Mondo); due,come gli alberi è una creatu-ra di Dio (visione giudaico-cristiana a musulmana delMondo). Allora, se la signo-ra Patrizia ha partorito l'os-servazione, giusta, suglialberi, perché non farnenascere una sull'Uomo? Chesignifica trattarlo alla stessastregua degli alberi. Contutti gli stessi annessi e iconnessi, eh, perbacco!!Parimenti visti "Cosabuona" dal Dio che li hacreati, sottesi alla stessasorte di mortali. Oppure c'èun Aldilà anche per gli albe-ri (e ogni altra creatura,allora)? Quello che midomando è: perché l'uomo

si arroga il diritto (senzaalcun dovere) di essere tito-lare della Natura, quando alminimo soffio di ella, quellapulce senza peli, che siamonoi, sprofonda nell'angosciapiù totale? Quale dio potràmai salvarci, se esso stesso,a dire delle religioni, hacreato tutto perfetto? Micapuò ritrarre la parola data oannichilire il proprio agito,abborrendo gli effetti delsuo "Ho fatto tutto cosabuona e giusta". Cosa, allo-ra, potrà portarci fuori dallacatastrofe sociale in cuisiamo immersi, e dall'inca-pacità (siamo venuti menoal comando divino di esseretutori del suo creato) di farefronte alla natura e convi-verci in armonia? Tagliamo-li, 'sti alberi’ e non se neparli più, ma prima diamoun'occhiatina alle nostre(del genere umano), dimagagne. Magari diverre-mo più tolleranti anche tradi noi! E considereremoDio per quello che è: unanecessità della Ratioumana.Carlo Alberto Bortolotti

Argomento difficile, caroBortolotti. Mi auguro chela risposta della signoraPatrizia – se la vorrà dare– non si riveli un poema…

LE VOSTRE LETTEREL’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 3WhatsApp

331 9003743

Per le vostre lettere scrivete a:

[email protected]

Direttore Responsabile:Rosanna PancaldiSocietà Editrice:

L’Altro Giornale s.r.lRedazione:

Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR)

Tel. 0457152777 Fax 0456703744

e-mail:[email protected]

Abbonamenti:10 euro annui

IBANIT61H0831559600000000081306intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via dell’Industria, 22 37029

San Pietro in CarianoStampa:

FDA EUROSTAMPA srlVia Molino Vecchio, 185

25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il13-12-2018

RISPONDE A PATRIZIA STELLAPubblichiamo di seguito unintervento dell’avvocatoMarco Bertagnin in riferi-mento alla triste vicenda diDesirée Mariottini, la sedi-cenne di Cisterna di Latinastuprata e poi uccisa nellanotte tra il 18 e il 19 ottobrescorsi. Ad intervenire inmerito alla sua morte fuanche Gad Lerner, il cuicommento non mancò didestare molte polemiche suisocial. Lerner infatti sottoli-neò la provenienza familia-re della vittima, dipendenteda eroina, figlia di padrespacciatore italiano e madrequindicenne.

Cara Desirée,la sinistra ricca, ambiziosa,colta ed inclusiva di questotempo presente non ha con-correnza nemmeno in fatto dimoralismo. Le “torare” e legioiose ammucchiate post’68, le droghe libere, la liber-tà senza limiti, la culturaoppressiva, la famiglia comegabbia borghese e tombadelle pulsioni erano mereprovocazioni che celavano ilpiù rigido moralismo. Checosa aspettiamo ancora asantificare i maestri dellasinistra “buona”, ricca, ambi-ziosa, colta ed inclusiva diquesto tempo presente?Desirée Mariottini è stataperforata su un materassolercio, ma non era la figlia diGad Lerner, luminoso mae-stro della sinistra “buona”,ricca, ambiziosa, colta edinclusiva di questo tempopresente. Se Desirée fossestata sua figlia, sarebbe stata

figlia di un padre di bene-stante famiglia ebraica, pro-prietario di una cascina dovecoltiva uva da vino barbera enebbiolo; Desirée sarebbestata figlia di un padre chedichiarò di vivere nella bam-bagia e di non averlo mainascosto; Desirée sarebbestata figlia di un padre attivi-sta di Lotta Continua (cosabuona e giusta, nostro doveree fonte di salvezza); Desiréesarebbe stata figlia di unpadre che di lei sottolineache la giovane era dipenden-te da eroina, figlia di spaccia-tore italiano e di ragazzamadre quindicenne. CaraDesirée, secondo il maestrodella sinistra “buona”, ricca,ambiziosa, colta ed inclusivadi questo tempo presente, tueri dunque una “segnata”,una predestinata, eri la pulada separare dal grano; per imaestri della sinistra, infondo, ti è capitata la sorteatroce che ti spettava. Il dottoMughini, altro maestro delpensiero mancino, reputa chechi ti ha usato come giostra aluci rosse non era che decere-brato strumento nelle mani

callose di un epilogo incertonel “quando” ma certo nell’“an”. Cara Desirée, la tuamorte è stata “ragionata”dalla sinistra filoafricana diquesto tempo presente con lastessa “intelligenza” e “chia-rezza” con cui il da loroosannato Fellini affermò,riferendosi ad attori comicifamosi, che essi “anticipava-no il presentimento di unacerta vocazione allo spetta-colo”. Ecco, io non ho anco-ra capito il significato di que-sta frase del da loro osannatomaestro, ma sono certo che ilsenso della detta affermazio-ne dev’essere una cosa molto“profonda” ed “intelligente”.Cara Desirée, i maestri dellasinistra cassamortara tihanno appuntato la letterascarlatta; il quartieracciodove ti muovevi ha sfilatocon candele fumose e sloganscritti col pennarello, pronti asbiadire. Il Padreterno, spero,ti riserverà un posto miglioredi quel materasso putridosquassato da topi di fogna;d'altronde, ci vuole poco.

Avv. Marco Bertagnin

CARA DESIREE

Page 4: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

LE VOSTRE LETTERE L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it4 WhatsApp

331 9003743

A Verona nasce “Unione separati bigenitorialità - USB connettiamoci”, associazione volta adaiutare le ex coppie e tutti coloro che si trovano in difficoltà dopo la separazione. L’ Italia negliultimi anni ha visto incrementare in modo esponenziale i divorzi, passati da circa 376 mila,dato del 1991, ad oltre 1 milione e 672 mila. L’Istat fa il punto della situazione per ciò checoncerne la tematica sull’affido dei figli minori nelle separazioni: “le separazioni con figli inaffido condiviso sono circa l’89% di tutte le separazioni con affido. Soltanto l’8,9% dei figliè affidato esclusivamente alla madre. La quota di separazioni in cui la casa coniugale è asse-gnata all’ex moglie sale al 60% e arriva al 69% per le madri con almeno un figlio minoren-ne. Si mantiene stabile la quota di separazioni con assegno di mantenimento corrisposto dalpadre (94% del totale delle separazioni con assegno nel 2015). Dai dati sembrerebbe filare piùo meno liscio, invece vi è un aumento esponenziale dell’assegnazione della casa coniugale afavore dell’ex moglie, laddove sia presente un figlio minore. Ne conviene che la presenza del“genitore collocatario” falsi i dati sull’applicazione del reale affido condiviso, preferendo l’at-tuale legislazione la collocazione dei figli minori appannaggio di un genitore ma a scapito del-l’altro. Negli ultimi dieci anni si e ̀verificata una netta inversione di tendenza sia nelle sepa-razioni che nei divorzi: con l’entrata in vigore della Legge 54/2006, e ̀stato introdotto, comemodalita ̀ordinaria, l’istituto dell’affido condiviso dei figli minori tra i due coniugi, che con-servano la responsabilità genitoriale, ma la quota di affidamenti concessi al padre continua arimanere su livelli molto bassi. L’associazione “Unione separati bigenitorialità - USB con-nettiamoci”, che opera su tutto il territorio provinciale, nasce dalla volontà di quattro personedi aiutare le persone separande e divorziati a mantenere una qualità di vita dignitosa sul pro-filo umano e, laddove possibile, attraverso patti o accordi con i servizi territoriali, risponderealle esigenze urgenti di carattere abitativo e di primo approccio legale. Unione separati bige-nitorialità si propone ai Comuni confrontandosi per la formulazione di proposte in ordine allagestione pubblica dei servizi rivolti alla platea dei separati/divorziati e a tutti quelli che orbi-tano attorno a questa condizione, compreso i minori. Per informazioni: Facebook:https://m.facebook.com/Unione-separati-bigenitorialit%C3%A0-USB-connettiamoci-330226144194001; [email protected]

Il Segretario, Alessandro Pachera

GENITORI SEPARATI

Risulta ormai difficilissimo percorrere lenostre strade, urbane ed extraurbane,diventate di fatto un gigantesco puzzledi buche, avvallamenti e dossi provoca-ti da radici di piante centenarie.Qualche millennio fa, l’uomo aveva ini-ziato a lastricare le strade che, in alcunicentri di città storiche, hanno retto ereggono ancora a intemperie, guerre,disastri di ogni tipo. Le nostre strademoderne, invece, si trovano in continuostato di emergenza e degrado; devonoessere continuamente rattoppate e ria-sfaltare anche dopo un solo inverno. Unvero disastro, insomma.Le domande, quindi, che andremo aporre nella prossima inchiesta, a chi dicompetenza, sarà questa: “Come mai afronte di milioni di euro spesi in asfalti,la durata del manto stradale si rivelacosì poco longeva? E’ forse la qualitàdei materiali usati che non valgononulla? E come mai le segnaletiche stra-dali, dopo qualche mese risultano invi-sibili? Forse una scarsa programmazio-ne può essere la ragione per cui non si

possono garantiredelle strade, se nonperfette, almenoaccettabili?”.Vorrei ricordare chetutti paghiamo ilbollo auto, tasse diogni genere enatura, oltre allemulte, che ormaisono parte inte-grante del budgetdi bilancio dei comuni, e che, per legge,dovrebbero essere destinate allo scopodi ottenere strade degne di questonome e segnaletiche chiare. In buonasostanza dovremmo avere buone stra-de da poter percorrere senza l’incubo dirimetterci l’auto, ciclabili e marciapiedisicuri, segnaletiche ben visibili. E’ cosìimpossibile ottenere tutto questo? Nonlo credo proprio.Una cosa, invece, è certa: se andiamoavanti così, tra qualche anno torneremoalle mulattiere … ci organizzeremo conasini e carretti!

LA DOMANDA DEL MESE...di Alessandro Reggiani Caro Direttore,

Mi stupisco nel leggere di fatti storicidescritti come la “casa del mulino bianco”,nascondendo al suo interno fatti diabolici.Vedi i frati al seguito dei conquistadores elo sterminio di popolazioni indios adottan-do la dottrina aristotelica sulla schiavitù,leggi scritte in spagnolo e quindi incom-prensibili agli indigeni. I Domenicani,Gesuiti fra i tanti condannati GiordanoBruno, Campanella, l'umiliazione e la vio-lenza a Galileo e ancora le crociate, lo ster-minio dei puri cristiani, il medio evo, lafede imposta con il terrore, l'inquisizione.La creazione e Darwin, la prima è fede, laseconda ricerca; un laico può non credere aimisteri e al credo e per questo giudicatonegativamente. Egli può immaginare che ilcredente è come un cieco che crede di vede-re "legittimo". Molte religioni divinizzava-no le montagne, ad esempio il monte Olim-po, descrivendolo come locus amoenus,luogo idealizzato e piacevole, segno evi-dente che quel luogo è la dimora di qualcheDivinità: in quel paradiso c'è un bimbo cheosserva un fiore che ha cento e più petali didiversi colori, osserva quella creazione eben se ne guarda di calpestarla o toccarlaperché vuole poterla vedere ogni giorno.

Una voce possente vibra dal cielo, si pre-senta sotto diverse facce e nomi e strappa ilsuo petalo: i messia, Apollonio di Tiana,Gesù, Simon Mago, tutti sovrannaturali esopra ogni cosa, sostenitori del loro credo.Poi intervennero altri sotto forma di triadi esuccessivamente ancora molti che cercava-no di diffondere diversi pensieri sulla vita el'universo. Ognuna di queste entità era rap-presentata dai petali di quel fiore e quindiognuna campava diritti di essere lui il verodio assieme ai loro consanguinei. Gelosil'uno dell'altro ognuno aveva strappato ilsuo petalo fino a lasciare solo lo stelo. Allo-ra il bimbo turbato chiese: “chi di voi poten-ti in cielo e in terra sarà in grado di primeg-giare sugli altri divini rivali riportando que-sto stelo allo splendore di un tempo?” Nonebbe nessuna risposta e allora si mise apiangere e nacque la rugiada. Cordiali saluti

A. Fraccaroli

Ci sarebbe qualcosa, anzi molto, dal miopunto di vista, da obiettare. Mi permettosolo una cosa: la chiesa dell’inquisizionee del terrore e la fede in Dio sono due cosecompletamente diverse. Ai nostri lettorila possibilità di esprimere il loro parere.

DIVINITÀ

La produzione di plastiche è in aumento del 9% annuo.Oggi nel mondo si producono circa 300 milioni di tonnellate all'anno di plastica, di cui 60milioni in Europa. Di questi, 40 milioni l'anno vengono consumati in Europa e se ne ricicla-no solo il 10 %. Per produrre una tonnellata di plastica riciclata, Plastica Seconda Vita, civogliono: 2 tonnellate di plastica usata, 1 metro cubo di acqua e 950 Kilowattora, è evidenteil vantaggio economico del riciclaggio, recupero di materia, invece del recupero energetico,incenerimento, ipotizzato sull'Arena del 16 novembre 2018, il quale comunque richiede lapreparazione del combustibile con adeguato potere calorifico (Alta percentuale di plastica),ed è' conveniente solo se riceve contributi pubblici pagati dai cittadini. Oltre al vantaggio eco-nomico inoltre c'è anche un lodevole e necessario vantaggio etico ed ecologio-ambientale. Difronte a questi dati si rende indispensabile ed urgentissimo un impegno da parte degli entipubblici, consorzi ed imprese comunali, che praticamente hanno quasi il monopolio sullafiliera della raccolta dei rifiuti, nell'investimento per il recupero di materia, plastica secondavita. Sul mercato ci sono gli impianti efficienti necessari per raggiungere questo obiettivo,basterebbe solo più efficienza e competenza, e meno immobilismo e convenienza personale.

Giampaolo Butturini

RIFIUTI

Page 5: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 5

La luce non funziona

PEDEMONTE

PEDEMONTE

Tre mesi dopo

SAN FLORIANO

Sono sparite le strisce pedonali

SAN FLORIANO

COLOGNOLA AI COLLI

Sotto il semaforo, sulle strisce e contromano...

Si sono portati via anche i birilli

ARCOLE

Discarica a cielo aperto

LUGO

Strada e marciapiedirifatti ma profili vecchi...

BREONIO

Curva molto pericolosa Parcheggio Paganella

DOLCÈ

Caos fuori dal Liceo Levi

SAN FLORIANO MONTEFORTE SAN BONIFACIO

Via Monte Crocetta

Davanti alla casa di riposo

POIANO

FIAMENE

PEDEMONTE

ARCOLE

Albero di Natale del MunicipioDa mesi si sta allargando

BELFIORE

Nuova discarica

Curioso raro incontro

SANT’AMBROGIO

Dove si cammina?Esempio di passaggio

pedonale 3D...bellissimo!

Page 6: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

Siamo il paese delle emergenze continue, degli al-larmi (spesso fasulli) gridati in tv o lanciati attra-verso i social. C'è un'emergenza per tutti i gusti:sicurezza, clima, bulli, criminalità, immigrazione,maltempo, rifiuti.... Nel corso dei tre giorni di chiu-sura delle scuole per pioggia, di fine Ottobre, unamaestra ci assicurava che in 35 anni di carriera haabbandonato la cattedra solo in occasione del terre-moto di Parma del 2012. Una scossa di magnitudo5.4, che si era percepita anche nel territorio vero-nese, seppure con intensità inferiore (4.2). Prima diquell'episodio non le era mai capitato di rimanerefuori da scuola, nonostante le piogge torrenziali o lebufere di neve. Ma allora in questi 35 anni cosa ècambiato? Di sicuro è cambiato il clima, ma proba-bilmente anche la soglia di percezione dell'emer-genza. Non sarà che oggi, gli stessi amministratorilocali reagiscono in modo diverso da quelli del pas-sato e, per non sapere né leggere né scrivere, magaripreferiscono tutelarsi legalmente e salomonica-mente? Oggi l'emergenza è di moda e la percezionedel pericolo talvolta supera il reale, rinfocolata, o in-dotta, dalla disinformazione che passa attraverso isocial. Viviamo ormai in uno stato di continua emer-genza e di continua ansia. Intervistato da Sonia Sar-tori di Altroconsumo, il mensile dell'omonimaassociazione che rappresenta i consumatori, il son-daggista nazionale Nando Pagnoncelli, punta il ditoproprio contro la disinformazione. «Cito alcuni

esempi clamorosi - aggiunge l'ad di Ipsos -. Il nu-mero di immigrati percepito è il 30%, il dato reale èil 9,2%; i disoccupati in Italia sono il 10,4%, ma ildato percepito è il 40%; la percezione è che le per-sone over 65 siano il 48%, ovvero un italiani su due,il dato reale è il 22 %». Secondo Pagnoncelli «il datoreale è quasi sempre la metà o un quarto di quellopercepito. Le emozioni hanno il sopravvento sullarazionalità e c'è molta disinformazione. Ad esem-pio, le persone ritengono che gli omicidi siano au-mentati, in realtà venti anni fa erano il doppio».Possiamo comunque consolarci: il fenomeno non èun malvezzo esclusivamente nostrano. Siamo ilpaese al mondo con la percezione più distorta deifatti, ma non se la passano bene nemmeno StatiUniti e Francia. In base ad uno studio realizzato daBobby Duffy, direttore della sezione inglese diIpsos, su un campione di oltre 50 mila interviste,realizzate dall’Istituto di ricerca in 13 Paesi negli ul-timi cinque anni e pubblicato da Corriere.it il 30agosto scorso, «gli americani credono che il 17%della loro popolazione sia di religione musulmana(è l’1%), e che il 24% delle teenager tra i 15 e i 19 annipartorisca (sono il 2,1%). Gli olandesi credono cheoltre il 50% della popolazione carceraria sia stra-niera, ma la percentuale reale non è che del 19%. Sultema sembrano avere le idee più chiare gli svedesi,che però credono che il tasso di disoccupazione siapiù alto del 200% di quanto non sia in realtà». Malcomune mezzo gaudio: la disinformazione èun'emergenza planetaria.

L’INCHIESTA L’ALTRO GIORNALE 7 L’ALTRO GIORNALE 6 L’INCHIESTA

www.laltrogiornaleverona.itwww.laltrogiornaleverona.it

Servizi diGianfranco Riolfi

Emergenze. Vere o fasulle?

Per approfondire l’argomento abbiamo rac-colto gli interventi della Prefettura di Veronae di alcuni Sindaci del territorio, ai quali ab-biamo posto tre quesiti in particolare: - Emergenza sicurezza, emergenza mal-tempo, emergenza inquinamento. Viviamoin uno stato di continua emergenza, rinfoco-lata spesso dal passaparola, dai social net-work o dai talk show. In tutta questaconfusione, il cittadino fatica a capire quantodi questa insicurezza percepita sia vicina allarealtà.- Gli acquazzoni di fine Ottobre, in un pe-riodo in cui il maltempo è da sempre norma-lità, quest’anno hanno portato alla chisuradelle scuole per tre giorni, mettendo in emer-genza molte famiglie con genitori lavora-tori. Alcuni lettori ci chiedono quanto siapossibile, in una situazione di emergenzameteorologica, limitare i provvedimenti aisolo paesi esposti maggiormente al rischio. - L’arrivo dell’inverno porta con sé problemidi tipo ambientale: smog, polveri sottili chespesso vengono affrontati con la chiusuradel traffico nei centri cittadini e quest’annoanche con la limitazione alla circolazionedelle auto Euro3. Quanto questo rappre-senta un rimedio efficace contro l’inquina-mento?

Angelo Sidoti, Viceprefetto Vicario di VeronaNon è una novità che in previsione di particolari condizioni di avversità meteorologiche vengano adottati provvedimenti urgenti per la salvaguardiadella pubblica incolumità. Sono frequenti i casi di atti assunti dai Sindaci, ai sensi dell’art. 54 del testo Unico delle leggi degli Enti Locali, di chiusuradi pubbliche vie, di divieti di stazionamento in taluni punti del territorio, di transennamento di aree, di messa in sicurezza di parti di immobiliprivati fino ad arrivare alle ordinanze di evacuazione per imminenti pericoli. I provvedimenti di sospensione delle attività didattiche rientrano tratali atti e possono essere emessi dai Sindaci o dal Prefetto quando le previsioni di condizioni meteo avverse interessano l’intero territorio provincialeo non si possa escluderne il totale interessamento. Nel caso dell’adozione prefettizia si ricorre allo strumento dell’ordinanza contingibile e urgentedisciplinato dall’art. 2 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Nei primi giorni di Ottobre si è trattato di un’emergenza che ha coinvoltol’intero territorio regionale e che ha provocato gravissimi danni, come purtroppo noto, nelle diverse provincie venete e in particolare nella provinciadi Belluno. A fronte di bollettini meteo e allarmi diramati dal Centro Funzionale Decentrato della Regione, che prevedevano venti fortissimi, pre-cipitazioni intense con quantitativi cumulati al suolo paragonabili  a quelli di intere mensilità, livelli idrometrici elevati sulla rete idraulica primaria(vedi Adige) e secondaria, i Prefetti, d’intesa con la Regione Veneto, in maniera coordinata e sentiti Sindaci, Dirigenti degli Uffici Scolastici Pro-vinciali e Organi tecnici, hanno deciso di sospendere per il lunedì 29 e martedì 30 ottobre le lezioni in tutte le scuole di ogni ordine e grado al finedi prevenire qualsiasi rischio per i ragazzi e i familiari che avrebbero dovuto accompagnarli. L’azione dei Prefetti in questo caso tornava utile anche per mantenere una percorribilità maggiore delle strade per eventuali mezzi di soccorso odi protezione civile impegnati negli interventi diminuendo così il pericolo di intasamenti delle reti viarie o di incidenti causati da improvvisi nu-bifragi, allagamenti o raffiche di vento. Ricordo a tal riguardo che la piena dell’Adige ha comportato la chiusura di ponti a Verona e altri Comuni,la sorveglianza degli argini, la disposizione di paratie nei punti di accesso alle rive e il divieto di stazionamento in prossimità degli argini stessi enelle aree golenali. La piena consistente è stata governata grazie alla deviazione delle acque nel lago di Garda tramite lo scolmatore Mori – Torboleal fine di prevenire allagamenti nella zona nord della provincia di Verona. 

Franco De Santi sindaco di San Martino Buon Albergo

I social sicuramente offrono tante possibilità di conoscenza e dia-logo, ma è più opportuno, sui temi importanti di pubblico inte-resse, fare riferimento ai siti ufficiali della Prefettura, Comuni,Protezione Civile ecc; l’emergenza sicurezza è un tema importanteche va valutato con attenzione nei diversi ambiti del territorio, inquanto ogni Comune ha situazioni e realtà diverse, nel nostro casola sinergia con la Stazione Carabinieri, Polizia locale e l’installa-zione di oltre 60 telecamere ci conforta sulla situazione reale delterritorio. Comprendo ovviamente le difficoltà incontrate dai ge-nitori, ma i Comuni devono avvalersi delle indicazioni che arrivanodagli Enti superiori, in questo caso la Prefettura, che sempre mettedoverosamente in primo piano la sicurezza dei cittadini in rela-zione ai rischi che le emergenze metereologiche straordinarie pos-sono procurare. Limitare i provvedimenti ai soli paesi espostidiventerebbe difficile e non permetterebbe la certezza della messain sicurezza proprio per la variabilità dell’emergenza stessa.Il problema dell’Euro 3 preso singolarmente poco incide sulla ri-

soluzione dei problemi dell’inquinamento, va considerato all’in-terno di un pacchetto che in sinergia può dare un contributo piùimportante come le ultime norme prevedono. L’auspicio è che suquesto tema importantissimo si giunga ad avere una uniformità dicomportamenti agli indirizzi stabiliti e ad una pianificazione am-bientale con una visione a medio e lungo termine per affrontarequesto tema.

Claudio Carcereri De Pratisindaco di ColognolaIl problema delle emergenze non è certo nuovo. Vorrei ricordare che unadelle riforme più importanti del periodo napoleonico fu la costituzione intutti i Comuni e, nelle prefetture dell'ufficio acque e strade, che sottolineaval'importanza del controllo e della regimentazione delle acque in una alla ma-nutenzione stradale. Oggi tra le emergenze atmosferiche annoveriamo anchequella dell'inquinamento. Queste emergenze, che si fanno ogni giorno piùpressanti, in parte sono frutti indesiderati del progresso, anche se stretta-mente connessi ad esso, in parte sono frutto di superficialità, di errori di pro-grammazione e di scelta delle priorità. Per quanto concerne le emergenze metereologiche, il sistema di allerta meteoche utilizziamo, e che costituisce la rete che comunica con i Comuni ed unitàdi protezione civile, è su base regionale anche se suddiviso per settori, percui consente una certa distinzione d'ambiti. Va da sè, però, che l'evoluzionemetereologica è spesso difficile da determinare con confini precisi, per cuigli allerta tendono ad essere ad ampio raggio.Durante la recente alluvione che ha colpito il Veneto la nostra zona è stataclassificata tardivamente quale allerta "rossa" in previsione di un possibilearrivo di importanti fenomeni di maltempo. La classificazione rossa com-porta obblighi precisi da parte dei pubblici amministratori e fa scaturirescelte obbligate.Ritengo gli interventi come quello della limitazione alla circolazione delleauto Euro3 un "pannicello caldo" per ricordare la celebre espressione delMuratori. Il problema è strutturale: occorre rivolgersi a fonti energetiche piùcompatibili con l'ambiente di quelle attualmente correnti. Certamente, piut-tosto del nulla, anche una limitazione parziale va attuata per lenire il male.

foto. On. Vincenzo D’Arienzo

Page 7: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina
Page 8: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

Si è tenuta lo scorso 7dicembre presso l’hotelDue Torri a Verona la con-ferenza stampa indettaannualmente dalla Cantinadi Soave. I risultati, presen-tati dal neo presidenteRoberto Soriolo, al timonedell’Azienda dallo scorso 9novembre, dal direttoreBruno Trentini, dal vicedirettore Volfgang Raifer edal direttore amministrati-vo Eugenio Sorato, sonomolto soddisfacenti: un fat-turato consolidato pari a141 milioni di euro, aumen-tato del 18% rispetto all’an-no precedente, una nuovatranche di investimenti paria 32 milioni che saranno intotale più di 90 milioni allafine dei lavori di amplia-mento delle strutture pro-duttive. Un bilancio decisa-mente solido, nonostantel’annata 2017, che ha vistouna vendemmia scarsa dalpunto di vista produttivo a

causa anche di fattori cli-matici che non ha sicura-mente agevolato la produ-zione. «Fatturato e prodot-to imbottigliato aumentatonegli ultimi anni, grandesoddisfazione per la Canti-na di Soave in termini diqualità, che si identificanella neonata cantinaRocca Sveva, fondata nel2003 e che oggi rappresen-ta una realtà solida e in cre-scita» - pone l’accento ilPresidente della Cantina diSoave Roberto Soriolo.L’imbottigliato cresce involume (+11%) e in valore(+9%), in linea con le stra-tegie aziendali portateavanti negli ultimi anni, levendite del prodotto imbot-tigliato rappresentano il50% dell’intero fatturato,di questo il 52% di prodot-to a marchio e il 48% deter-minato dalla vendita di pro-dotti a private label. Un’al-tra notizia significativa è la

vendita sui mercato esteri.«La situazione dell’Azien-da – spiega Bruno Trentini,il direttore – appare più chemai solida ed equilibrata intutte le sue componenti.Abbiamo raggiunto e supe-

rato gli obiettivi che ci era-vamo prefissati; l’ottimaperformance dei viniimbottigliati, e tra questi, inparticolare quella dei pro-dotti a marchio aziendale, èun risultato importante. Leoperazioni di gestioneattuate nel corso dell’eserci-zio 2017/2018 sono state inlinea con quelle degli annipassati, in un’ottica di valo-rizzazione delle denomina-zioni territoriali, al fine digarantire il massimo delreddito alla base sociale:l’80% della nostra produ-zione deriva da vitigniautoctoni. Gestire una

denominazione - continuaTrentini - significa stabilirela quantità di prodotto daimmettere sul mercatosenza creare esuberi e defi-nire il posizionamento piùcorretto per la stessa». Il2018 chiude non solo unanno di grandi soddisfazio-ni, ma anche di grandi rico-noscimenti: la Cantina diSoave ha ritirato da poco unprestigioso premio a Lon-dra, il IWSC, InternationalWine&Spirits Competition,come miglior produttoredell’anno. «Il Bilancio2017/18 evidenzia numerivalidi e significativi, quindi

supera i 140 milioni di fat-turato, remunera i suoi con-ferimenti con oltre 70milioni di euro e la soddi-sfazione dei soci, che sono2200, fa parte dei una fettaimportante per decretare igrandi risultati ottenuti daquesta grande realtà scali-gera», ha aggiunto EugenioSorato, direttore ammini-strativo. Nel corso del-l’esercizio sono proseguiti ilavori di ampliamento ditutte le strutture produttiveaziendali, che vedranno ilcompletamento la prossimaprimavera.

Angelica Adami

CRONACAL’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 9WhatsApp

331 9003743

TEMPO DI BILANCI. Grandi risultati per la cantina vitivinicola soavese che ha raggiunto ottimi risultati chiudendo l’anno in “bellezza”

La Cantina di Soave al top

MAMMA ANNA, solidarietà in crescita

Pasta e pomodoro ma anche, da otto giorni, un contorno che può essere addirittura accom-pagnato da un secondo e spesso pure dal dolce: la tavola di Mamma Anna da qualchetempo è più ricca perchè a rifornire la sua dispensa è il punto vendita Lidl di Arcole. Lasinergia che da oltre sei mesi ha unito il Banco alimentare a Mamma Anna, e che ha per-messo al refettorio per indigenti di San Bonifacio di poter contare su aiuti alimentari pre-ziosi per tenere vivo il servizio, ha avuto di recente un importante e sostanziale sviluppo:«Siamo stati segnalati a Lidl dal Banco alimentare ed è nata così una forte collaborazioneche arricchisce la proposta solidale del refettorio» - spiega Fulvio Soave, ideatore del refet-torio approntato da cinque anni alla Casa della Giovane. Quanto si rivela in esubero rispet-to alla donazione quotidiana da parte del punto vendita diretto da Davide Sacco, viene asua volta ridistribuito su una manciata di realtà che nell'Est veronese accolgono o operanoin direzione di chi vive situazioni di difficoltà e di disagio. E' stato approntato per questo,al quartiere generale di Mamma Anna (il “Soave hotel-Best Western” guidato dallo stessoFulvio Soave) anche il punto di smistamento degli aiuti che quotidianamente vengonorecuperati dalle altre associazioni caritatevoli. Grazie a questo progetto partito a FebbraioLidl ha trasformato 250 dei suoi 600 supermercati italiani in punti di distribuzione di aiutia favore del Banco alimentare e delle realtà da quest'ultimo segnalate: tradotto in numerisignifica donazioni per oltre 400 tonnellate di cibo. Mai come in questa occasione la soli-darietà è frutto di una vera e propria sinergia territoriale perchè bastano 5 minuti all'auto diMamma Anna per coprire i 3 chilometri che separano la cucina dal punto vendita Lidl: frut-ta, verdura, pane, articoli confezionati rappresentano la fornitura che viene prelevata daivolontari e nella cucina di Mamma Anna, grazie agli chef del Best Western, diventano leportate del pranzo dell'indomani: è sempre stato così con tutte le donazioni che hanno con-corso, nei primi 5 anni di vita del refettorio di servire oltre 101 mila pasti (erano 100.763a settembre). «Abbiamo attraversato momenti di grande difficoltà, ma sono sempre statomolto fiducioso e ogni volta la provvidenza ha trovato modo di manifestarsi - racconta Ful-vio Soave -. Personalmente, a nome di tutti i volontari del refettorio e anche della cin-quantina di ospiti che quotidianamente accogliamo, voglio esprimere un sentito e grandegrazie». Anche grazie a Lidl, dunque, il tradizionale pranzo di Natale, che da sempre Soaveoffre agli ospiti del refettorio riservando loro il ristorante del suo hotel (e che si svolgerà ilprossimo 22 dicembre), sarà ancora più speciale.

Per chi volesse sostenere l'attività del refettorio, donazioni sono possibili a MAMMA ANNA TRUSTIBAN: IT55 Y 05034 59750 000000000869oppure donando pasta, formaggio, pomodoro o qualsiasi genere alimentare direttamentealla segreteria di Mamma Anna presso l'Hotel Soave-Best Western di San Bonifacio.

Page 9: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

A SAN BONIFACIO, IL CENTRO ACUSTICO UNIAUDIO

SENTIRE E CAPIRE LE PAROLE? CON UNIAUDIO É POSSIBILEOltre 7 milioni di persone in Italia iniziano a riscontrare difficoltà nel capire le parole.Ciò accade soprattutto in luoghi affollati, quali l’ambiente di lavoro e gli ambienti pub-blici. Le cause principali del calo di udito sono l’età, i disturbi cardiocircolatori, le otitie l’inquinamento acustico dell’ambiente in cui viviamo. Le statistiche confermano cheil 40% delle persone con sordità non è cosciente del problema, oppure ha paura diaffrontarlo. E’ opportuno ricordare che trascurare il proprio udito può ridurre la memo-ria e le funzioni cognitive, oltre a causare difficoltà di relazione con gli altri e senso diesclusione dalla società. E’ importante controllare la propria situazione uditiva, effet-tuando periodicamente un test dell’udito. Dopo aver riscontrato un calo di udito, le per-sone che desiderano e possono migliorare la percezione dei suoni e delle parole con gliapparecchi acustici, oggi possono farlo! Basta entrare nel Centro acustico Uniaudio diSan Bonifacio. Uniaudio® è il Gruppo di Centri Acustici che affronta con serietà e com-petenza il tema dell’udito e le relative difficoltà, soprattutto per le persone che necessi-tano l’applicazione di apparecchi acustici. Dopo oltre 40 anni di costante impegno,Uniaudio® può contare su numerosi Centri Acustici specializzati, tra cui il Centro Aurisdi San Bonifacio in Via Alessandro Manzoni n. 9. Le figure di riferimento dell’orga-nizzazione sono gli Audioprotesisti, ovvero gli Operatori Sanitari che applicano appa-recchi acustici ed altri sistemi per l’udito. Ogni giorno, nello studio Uniaudio di SanBonifacio gli esperti sono a disposizione per il test gratuito dell’udito e riabilitazioneacustica tramite le migliori tecnologie internazionali. I dispositivi sono scelti in basealla diminuzione di udito della persona e sono costruiti su misura, per avere il massimoadattamento estetico e migliorare il recupero uditivo di ciascuno. Gli Esperti del Cen-tro Uniaudio di san Bonifacio seguono il paziente in un percorso di adattamento personalizzato, in base alle esigenze personali. Oggi i nuovi apparecchi acustici sono quasi “invisibi-li” e si adattano facilmente all’orecchio; migliorano la percezione dei suoni e delle parole soprattutto durante una conversazione. Oggi si possono collegare anche con i sistemi “SenzaFili” (Tecnologia Wireless)” al televisore, ai dispositivi di musica (radio ed mp3) e al telefono cellulare. Ciò consente di chiarire la voce di chi sta parlando, attenuando i rumori difondo. Questi nuovi apparecchi acustici sono il risultato di importanti ricerche in ambito bio-medico e tecnologico ed i test effettuati hanno portato ad importanti risultati. Dopo l’ap-plicazione degli apparecchi, il Centro Uniaudio di san Bonifacio offre un servizio di assistenza continuativa pluriennale. Ciò consente al paziente di tenere la propria situazione sottocontrollo anche negli anni successivi. Auris propone anche nuove tecnologie per chi desidera aumentare la percezione dei suoni: sono disponibili i nuovi amplificatori per telefoni etelevisore. Inoltre, per proteggere il proprio udito dai rumori e dall’acqua sono disponibili i tappi su misura anti-rumore ed anti-acqua (per piscina, lago e mare). Per avere maggioriinformazioni sui servizi presentati, basta chiamare il numero 045.6103521.Tutto il personale dello studio ha un unico obiettivo: aiutare le persone a sentire meglio. Uniaudio: 40 anni per l’udito.

Sono state settimane movi-mentate e di cambiamentoquelle appena trascorse perl’Amministrazione comunaledi San Bonifacio. Da unaparte le dimissioni dell’asses-sore ai Servizi Sociali, FabioMerlo, e, successivamente, lanomina di uno nuovo, Anto-nio Verona, che seguirà iLavori Pubblici. Le turbolen-ze iniziano nei primi giorni diNovembre quando, a sorpre-sa, arrivano le dimissioni del-l’assessore Merlo, per il suo«mancato coinvolgimentonel progetto relativo all’ab-battimento dell’ex scuolamaterna di via Manzoni».Merlo sosteneva un’idea direcupero dell’area attraversoun patto di sussidiarietà daporre in essere con associa-

zioni e comitati interessati alsuo utilizzo. «L’edificio èstato abbattuto senza unaprogettualità che definiscaquale sarà poi l’utilizzo fattodell’area. La delibera con cuiè stato dato l’avvallo all’ab-battimento – spiega l’asses-sore – è stata portata d’urgen-

za in Giunta proprio nei gior-ni in cui il sottoscritto, unicavoce contraria, non potevaessere presente. L’ho reputa-to un implicito segno di sfi-ducia nei miei confronti».Digerito lo scossone l’Am-ministrazione Provoli ha pro-seguito il suo cammino, affi-

dando la delega ai ServiziSociali al vicesindaco eassessore alla Cultura MarioNogara. Di questi giorni, poi,la scelta di rimpolpare laGiunta con la nomina di unnuovo assessore, già consi-gliere, Antonio Verona, a cuisono stati affidati i LavoriPubblici. «In questo momen-to – ha motivato il sindaco –in paese ci sono una ventinadi cantieri attivi, è perciònecessario avere grandecoordinamento. Il consigliereVerona ha sempre svolto unottimo lavoro, seguendo conattenzione e perizia tutti iprogetti fin qui portati avantie realizzati dall’Amministra-zione comunale. Credo siagiusto che venga a fare l’as-sessore, anche per dareimpulso al programma di finemandato dei lavori pubblici».

CRONACHE di San Bonifacio L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it10 WhatsApp

331 9003743

Servizi diMatteo Dani

DIMISSIONI. Fabio Merlo lascia i Servizi Sociali, Antonio Verona ai Lavori Pubblici

Il caso ex scuolacrea una bufera

Arcolè

E’ stata una vera e propria festa dedicata ai prodottidel territorio e un evento che ha riunito diversi comu-ni dell’est veronese quello tenutosi lo scorso 4dicembre a Villa Gritti a San Bonifacio. ARCOLé,questo il nome della serata organizzata dal Consorziodi tutela dell’Arcole doc per festeggiare il primoanno di vita del suo spumante.Un evento a cui hanno partecipato numerosi sindacidel territorio e un gran numero di produttori affiliatial Consorzio. Proprio a questi ultimi è stata dedicatala prima parte della serata, che si è aperta con un con-vegno tecnico dove hanno trovato spazio le relazionidi Diego Tomasi, ricercatore del gruppo Crea, Ric-carDo Castaldi, responsabile agronomico del GruppoCevico, e del direttore generale del Collis VenetoWine Group, Luca Cielo. Ha poi preso la parola ilpresidente del Consorzio di tutela dell’Arcole doc,Stefano Faedo, per fare il punto della situazione. Eproprio con gli altri fiori all’occhiello dell’Arcoledoc è terminata la serata. Il Nero d’Arcole e l’Arco-le Chardonnay sono stati proposti in abbinamento aisapori del territorio, dal risotto al radicchio IGP diVerona alla polenta e baccalà, passando per il monteveronese e arrivando alla torta Arcolina e ai panetto-ni artigianali. E poi un brindisi finale che ha unitotutti i presenti, per augurarsi buone feste e guardareverso le sfide future che attendono l’Arcole doc.

23 Dicembre “Il Sorriso del Natale”E’ uno degli appuntamentipiù attesi del programmanatalizio: il 23 dicembretorna “Il Sorriso del Natale”,il tradizionale concerto chela New Sambo Big Bandterrà al Teatro Centrale. Ilconcerto è arrivato alla suaterza edizione e quest’annoprevede una quindicina dibrani eseguiti dai 60 elemen-ti della banda, guidati dalMaestro Paolo Menini, e condue ospiti d’eccezione: iltenore Cosimo Vassallo e ilsoprano Giulia Bolcato. Laserata sarà ad ingresso gra-tuito.«È per noi motivo di grande soddisfazione constatare l’attesa creatasi intorno al Concerto - dichiara il Presidente Alessan-dro Ghellere - un’aspettativa e un interesse che non riguardano solo il pubblico sambonifacese, ma che hanno un raggiovia via sempre più ampio».

Assessori Merlo e Verona

Page 10: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

La serata di premiazione delconcorso “Ecocalendario –diventa protagonista” delloscorso 22 novembre è statal’occasione per una chiacchie-rata con l’assessore all’Ecolo-gia Marta Temellin sulla situa-zione del verde a San Bonifa-cio. Nonostante l’approssi-marsi dell’inverno ci sonoalmeno un paio di interventi invia di esecuzione sulle areeverdi del territorio, il piùimportante è sicuramentequello relativo al parco dipiazzale Michelangelo aProva. «Stiamo operando peruna riqualificazione totale delparco – spiega l’assessore -,dove è stato rifatto il cammi-namento e verranno sostituitepraticamente tutte le giostre

esistenti, salvo le ultime cheerano state collocate negli ulti-mi due anni. Confidiamo diterminare i lavori per la tardaprimavera del 2019. Un altrointervento importante è statoquello effettuato al Parco dellaRimembranza alla Mottadove, oltre ai nuovi arreda-menti è stato realizzato unasorta di orto botanico da potersfruttare per iniziative didatti-che e divulgative». La discussione con l’assessoresi è poi spostata sulla perce-zione che hanno i sambonifa-cesi del verde e della pulizia inpaese. «Mi è dispiaciutomolto - prosegue MartaTemellin - vedere comedurante appuntamenti come laGiornata Ecologica ci siano

stati comitati e associazionipronti a mettersi in gioco, madavvero pochi privati cittadini.Lo stesso vale pe la partecipa-zione alle varie serate divulga-tive. Vorrei poi fare un appelloai cittadini in merito allesegnalazioni: utilizzate lemail, il numero di telefono,l’app Municipium o passate inComune. Ancora troppi sonoconvinti che basti postare unafoto su un gruppo facebook

perché la notizia arrivi a noi».In questi giorni sono uscitianche i dati relativi alla raccol-ta differenziata nei vari Comu-ni del veronese, a San Bonifa-cio la percentuale raccolta siattesta sul 76%, «un buon dato– conclude Marta Temellin –anche se siamo coscienti che sipuò ancora crescere e che inpaese ci sono alcune zone piùproblematiche di altre da que-sto punto di vista».

Sarà un Natale all’insegnadella collaborazione tra enti,associazioni e istituzioni e cheavrà piazza Costituzionecome fulcro centrale del suoprogramma quello che si stapreparando a San Bonifacio.Dopo le luminarie accesegià da un paio di settimane,grazie ai commercianti delcentro, proprio negli ultimigiorni in piazza sono statiinstallati l’albero, il prese-pio artigianale di Alessan-dro Cianciarelli e la tenso-struttura che ospiterà granparte degli eventi in pro-gramma durante le festivitàe anche nelle settimane suc-cessive. Un calendario cheha già il preso il via domeni-ca 9 dicembre col concer-to/tributo dedicato ai Roc-kets tenutosi presso il teatroCentrale. I questi giorni,poi, il primo evento dedica-to ai bambini con l’arrivo inpiazza di San Lucia.Dome-nica 16 dicembre torna laCarica dei Babbo Natale,evento benefico arrivato allasua terza edizione e organiz-zato dall’associazione il

Sorriso di Beatrice assiemeal Comune di San Bonifa-cio: una passeggiata dallapiazza fino all’ospedale Fra-castoro il cui ricavato verràdevoluto per progetti desti-nati alla cura dei malationcologici del nosocomiosambonifacese. Il canto, lamusica e il divertimentosaranno poi grandi protago-nisti delle festività con laserata danzante organizzatadagli Amici del Ballo vener-dì 14 e con le varie esibizio-ni che il Coro delle Fonta-nelle terrà nelle vie del cen-tro, nelle scuole, all’ospeda-

le e all’Oasi fino a dopoCapodanno. Giornate clousaranno sicuramente sabato22 dicembre, quando sonoin calendario il pomeriggiocon Babbo Natale a curadella Confcommercio, inpiazza, e il concerto di tutti icori in Duomo, e domenica23, con un altro pomeriggiodedicati ai bimbi e in seratail concerto della NewSambo Big Band al TeatroCentrale.Per attendere sulla via delgusto l’arrivo del nuovoanno, domenica 30 dicembrenella tensostruttura in piazza

ci sarà spazio per la “Gastro-nomia tipica della tradizio-ne”, mentre il 1° gennaiotocca all’ormai consolidatatradizione del Concerto diCapodanno in sala Barbaraniaccogliere il 2019. Sarà unaltro concerto, poi, a chiude-re il programma delle festivi-tà il 19 gennaio: l’eventogospel organizzato da Il Sor-riso di Beatrice all’abbazia diVillanova.

CRONACHE di San BonifacioL’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 11WhatsApp

331 9003743

FESTIVITA’. Piazza Costituzione sarà la protagonista di un calendario ricco di eventi

Strenne natalizieper grandi eventi

Il punto sul verde con l’assessore Temellin

Il professor Calò a teatro“L’accoglienza è prima di tutto ascolto”. E’ probabilmentestato questo il messaggio più forte lanciato dal professor Anto-nio Calò durante l’incontro sul tema dell’accoglienza organiz-zato dalla Commissione Pari Opportunità di San Bonifacio haorganizzato al Teatro Centrale lo scorso 11 novembre. L’in-contro, a cui hanno partecipato circa 200 studenti degli Istitu-ti superiori sambonifacesi, aveva l’obiettivo di riflettere suldelicato tema dell’accoglienza portando le testimonianze dipersone che tutti i giorni la vivono e hanno scelto di speri-mentarla nella propria quotidianità. Le prime a raccontare laloro storia sono state Cecili, Greta e Cecilia, tre ragazze partedel gruppo Panisacco Accogliente, un’esperienza nata a Val-dagno dove alcuni cittadini, assieme alla parrocchia, si sonomessi a disposizione per ospitare dei ragazzi maliani richie-denti asilo e ora una famiglia siriana. Il secondo intervento èstato dell’avvocato Enrico Varali, esperto di diritto dell’immi-grazione, che ha portato alcuni numeri per smontare le tesi sul-l’invasione dei migranti. Proprio a seguito di questo interven-to la discussione, che ha coinvolto anche parte del pubblicopresente, ha cominciato a scaldarsi. A questo punto è stato ilprofessore del liceo Canova di Treviso Antonio Calò a pren-dere la parola e a raccontare la sua di esperienza: aver da qual-che anno aperto la sua casa a sei ragazzi africani in cerca di unavita migliore. Parole in grado di far riflettere sia i sostenitori diun’accoglienza senza se e senza ma, sia chi vorrebbe un futu-ro fatto di muri e confini invalicabili. Calò, che per la sua operaè stato premiato sia dal Presidente della Repubblica Mattarel-la che dal Parlamento Europeo come “Personaggio Europeodell’anno”, ha infatti spiegato come per rendere efficacie lasua idea di accoglienza abbia obbligato i ragazzi ospitati a stu-diare, integrarsi e infine lavorare in aziende del territorio; unprogetto che, a suo dire, potrebbe tranquillamente essere adot-tato anche su scala più larga per gestire in maniera funzionalela “questione accoglienza” in Italia. Un racconto ascoltato datutti con estrema attenzione e che si è meritato l’applauso ditutti i presenti in sala. Calò ha infine concluso il suo interven-to con un’esortazione rivolta a tutti i ragazzi in sala, quella a«fare esperienza concreta del mondo, per conoscerne le suemille sfaccettature ed essere quindi in futuro dei cittadini ingrado di fare delle scelte coerenti per il bene comune».

Servizi diMatteo Dani

Rockets40 in concerto

Musica, luci e tanta energia per Rockets40, il concer-to-evento tenutosi domenica 9 dicembre al TeatroCentrale per celebrare il 40esimo anniversario del-l’uscita di “On the Road Again” lo storico album deiRockets. Con i costumi argentati, le canzoni e le stes-se luci dell’epoca al Teatro centrale è stato come tor-nare indietro di qualche anno, quando i Rockets effet-tuarono delle sessioni di registrazione e si esibirono aSan Bonifacio in un concerto rimasto nella memoriadi molti sambonifacesi. Per una sera il tempo è sem-brato davvero essersi fermato.

percrcr hé la notitit zia arara rrrr irir vi a noi».In ququq estitit giornrnr i sono uscitititanana che i datata itit relatata itit vi alla rarar ccol-ta didid fffff efef renznzn iatata a nei varara irir Comumum -ni del veroror nese, a Sanana Bonifafaf -cio la percrcr entntn utut ale rarar ccolta siatata tttt esta sul 76%, «ununu buon datata o– conclulul de Marara trtr a TeTeT mellin –anana che se siamama o coscientntn itit che sipuò anana corarar crescere e che inpaese ci sono alcununu e zone piùiùiproror blematata itit che didid altrtrt e da ququq e-sto pununu tntn o didid vista»

Page 11: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina
Page 12: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

Halyomorpha halys, questo è il nome dellafamigerata cimice asiatica responsabile di unavera e propria infestazione che sta mettendoa repentaglio molte coltivazioni agrarie. La prima presenza in Italia di questo insetto èstata segnalata nel Settembre 2012 in provin-cia di Modena, ed in pochi anni possiamoaffermare che ha colonizzato l'intero territorionazionale provocando, oltre ai danni all'agri-coltura, anche estremi disagi "sociali" legati alcomportamento tipico di questa cimice di ripa-rarsi nelle abitazioni civili. Questo parassita attacca circa 300 specievegetali e proprio questa sua spiccata polifa-gia rende fortemente problematica la difesadelle coltivazioni. La cimice asiatica infattiattacca molteplici colture tra cui varie fruttico-le, orticole e seminativi provocando ingentidanni produttivi. Oltre alla polifagia anchel'estrema capacità di spostamento da una col-tura all'altra rende ulteriormente complicatodifendersi dalle infestazioni. Quali sono i danni che provoca questa"peste" sui prodotti agricoli?La cimice asiatica per alimentarsi è dotata diun apparato boccale pungente succhiatorecon il quale, in seguito all'azione trofica disuzione, provoca la formazione di aree necro-tiche e depresse a carico dei frutti. Questidanni sono legati anche alla presenza di sali-va che la cimice produce e che scatena a con-tatto con i tessuti vegetali delle reazioni bio-chimiche. Queste ultime infatti generano suifrutti colpiti, oltre alle necrosi, anche decolo-razioni e deformazioni. I danni sono provoca-ti sia dalle forme giovanili che dagli adulti delparassita.

Come ci si può difendere da questoinsetto dannoso?Le esperienze di questi anni hanno dimostratoche la difesa chimica da sola non è un grado dirisolvere il problema e quindi è indispensabilepensare ad altre soluzioni.Occorre progettare una strategia combinata dipiù mezzi tecnici integrati tra di loro, in mododa disegnare un piano di lotta basato su mec-canismi di azioni sinergiche che possa contra-stare questo fitofago. A tal proposito assumeun'enorme importanza la possibilità di intro-durre nel prossimo futuro un insetto antagoni-sta della cimice asiatica. Si tratta dell'imenot-tero parassitoide Anastatus bifasciatus. Questaspecie è autoctona e quindi già presente nelnostro territorio ed ha dimostrato ottime per-formance di efficacia nel controllo della cimiceasiatica. Ma come agisce questo insetto utile? La sua attività si esplica attraverso la parassi-tizzazione delle uova della cimice, in praticaAnastatus bifasciatus depone un proprio uovoall'interno dell'uovo di cimice, in questo modonon nascerà più una nuova piccola cimice, ma

un nuovo individuo di Anastatus che a suavolta continuerà l'opera di ricerca di nuoveovature di cimice, innescando così una semprepiù ampia attività di contrasto al parassita. Il fatto che Anastatus bifasciatus sia già pre-sente nel nostro territorio è molto importante,in quanto consente l'immediata possibilità diallevarlo e di distribuirlo nell'ambiente. E così sarà. Bioplanet, l'unica biofabbrica ita-liana dove si allevano insetti e acari utili, hadeciso di avviare un allevamento di questoimenottero con l'obbiettivo di introdurlo nelnostro territorio attraverso la messa a punto diuna strategia, che dovrà essere necessaria-mente basata su introduzioni precoci e ripetu-te in varie fasi della stagione. La sfida ora è lanciata. Da questo momentooccorre progettare un nuovo sistema di lottaalla cimice basato su vari capisaldi: - monitoraggio dei siti di sversamento dellacimice in modo da individuare i primi punti dirilascio del parassitoide; - controllo costantedelle ovature di cimice per valutare la percen-tuale di parassitizziazione e per stabilire imomenti più centrati per le successive intro-duzioni di Anastatus; - valutazione del volodegli adulti attraverso l'impiego di trappole;utilizzo laddove possibile di reti antinsetto perostacolare l'ingresso della cimice nell'areadella coltivazione.Questi sono solo alcuni punti fondamentali daintrodurre in una nuova strategia che dovràessere messa a punto con il massimo coinvol-gimento di tutto il mondo agricolo. Mai comein questo momento serve davvero fare siste-ma.

Maurizio Poletti

AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURACONTRO IL FLAGELLO CIMICE ASIATICA

ADESSO ESISTE UNA SPERANZA

UE ETICHETTATURA: NECESSARIA TUTELA DEL MADE IN ITALYL’Ue fa marcia indietro sulla cancellazione dell’indicazione dell’origine delle uve dai vini ottenuti da vitigni internazionali (Chardonnay, Merlot, Cabernet, Sauvignone Shiraz). Sul tavolo è in discussione la proposta di modifica del regolamento 607/09 sull’etichettatura dei prodotti vitivinicoli predisposte dalle Commissione Ue etrasmesse al Consiglio e al Parlamento per la rettifica. Il testo originale prevedeva la possibilità di estendere ai cosiddetti vini varietali, cioè ottenuti da varietà inter-nazionali coltivate in Italia, la possibilità introdotta per gli spumanti generici, cioè non a denominazione Doc e Igt, di indicare in etichetta solo il paese di origine nelquale avviene la spumantizzazione, ma non quello dal quale provengono le uve. Un rischio per i produttori italiani in quanto la modifica del regolamento avrebbeconsentito di vendere vino italiano specie sui mercati esteri fatto usando vini o mosti provenienti da altri paesi. In questo modo sarà possibile fare ‘in laboratorio’vino italiano usando vini o mosti provenienti da altri Paesi, per essere poi venduto specie sui mercati esteri sotto la protezione di simboli e marchi italiani ma senzaalcun legame con i vigneti e il territorio nazionale. Con la recente proposta presentata in Europa l’indicazione d’origine potrebbe avere la giusta dignitosa colloca-zione e, una volta ufficializzato il testo, Parlamento e Consiglio Ue avranno due mesi di tempo per esaminarlo e dare il via libera. La richiesta dell'Italia è ora di fareun ulteriore passo in avanti, estendendo l'obbligo della provenienza delle uve in etichetta anche ai vini spumanti, oggi purtroppo non presente nella bozza di rego-lamento. Contemporaneamente servirebbe anche una revisione dell’elenco delle varietà di uve da vino che non possono in alcun caso essere utilizzati nell’etichetta-tura dei vini senza Dop, Igp, o Ig di un paese terzo, o dei vini generici e non legati al territorio d’origine, con l'inserimento di tutte quelle varietà italiane, dal Negra-maro alla Tintilia, che oggi rischiano di restare senza protezione. Tutto ciò merita costante attenzione e riflettori ben accesi.

Vino & Diritto

CRONACHEL’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 13WhatsApp

331 9003743

Alessia Beghini [email protected]

Page 13: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

CRONACHE di Soave L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it14 WhatsApp

331 9003743

Inserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

Progetto Erasmus

“Sviluppo professionale docente” questo il nome delprogetto Erasmus che nell'Istituto Comprensivo diSoave porterà una decina di insegnanti nell'arco didue anni a svolgere dei periodi di aggiornamento indiversi paesi europei.Il primo di questi ha riguardato due insegnanti dellascuola primaria di Soave, Elena Bosco e CristinaCherubin, che hanno frequentato un corso di linguainglese di due settimane ad Edimburgo dal titolo“Activate your English for Teaching” organizzatodalla scuola English Matters. «Comunicando in lin-gua inglese è stato interessante non solo approfondi-re aspetti grammaticali e linguistici, ma anche gliaspetti culturali e politici della Scozia visitando, coninterviste sul posto, luoghi importanti della vita scoz-zese come il Parlamento» - racconta l’insegnate Cri-stina Cherubin. Grazie al lavoro delle due insegnanti,alla collaborazione attiva del preside reggente, Giu-seppe Boninsegna, e della dirigente della segreteria,Maria Luisa Guadin, il progetto ha ottenuto l'appro-vazione ed è stato finanziato con fondi europei. Idocenti dell'Istituto selezionati provengono sia dallascuola dell'Infanzia, sia dalle due scuole primarie, maanche dalla scuola secondaria di primo grado. Alritorno dalle loro esperienze europee tutti i docenticoinvolti divulgheranno le loro esperienze e le nuoveconoscenze apprese a tutto lo staff dell'Istituto.

M.G.M.

Sta per cambiare l’illumina-zione a Soave dove sarannosostituiti i punti luce piùobsoleti per quelli a led.Anche per le feste, dopotanti anni, sono tornate leluminarie in centro storico.«Il progetto sull’illumina-zione pubblica è precisa-mente un project financing,ossia la realizzazione diopere pubbliche senza onerifinanziari per la pubblicaamministrazione - spieganoil sindaco Gaetano Tebaldi el’assessore ai Lavori pubbli-

ci Marco Vetrano -. Sarannoinstallati punti luce dove oranon ci sono e mettere insicurezza alcune vie comead esempio la strada cheporta al castello. In alcunezone l’illuminazione pubbli-ca verrà incrementata.Saranno quindi sostituiti ipunti luce obsoleti e saràsostituto tutto ciò che non èpiù a norma. La ditta vinci-trice della gara d’appalto haavanzato diverse proposte,tra cui la riduzione del cano-ne che paghiamo ogni anno

per la gestione dell’illumi-nazione pubblica (fino adora finora il comune diSoave solo per la compo-nente energetica spendeva155 mila euro l’anno, a cuisi aggiungevano 60 milaeuro annui per la manuten-zione di un impianto vec-chio che non potevamorimodernare). Il costo del-l’intervento – aggiungonoSindaco e Assessore -ammonta ad un milione e800 mila euro. Spenderemo130 mila euro di canoneannui rispetto ai 215 attualiper 18 anni. Tra l’altroprima della scadenza dei 18anni, le componenti elettri-che ed elettroniche in depe-rimento verranno sostituite:la ditta si è impegnata asostituire tutto ciò che è adeperimento fra 16 anni.Non solo: l’accordo con laditta vincitrice prevede l’ap-porto di varie migliorie, tracui l’installazione delleluminarie durante le festivi-tà. A questo proposito abbia-mo scelto luminarie sobrieed eleganti con luci cadentisempre accese con un lampointerno simili a quelle di

Verona, già installate intutto il centro storico cioèvia Roma, via Camuzzoni ecorso Vittorio Emanuele.Tra gli altri progetti – con-cludono gli amministratori -ci sono l’illuminazione dellemura quando sarà recupera-ta la cinta muraria e la pre-disposizione di un impiantoaudio che servirà durante lemanifestazioni ma soprat-tutto come impianto di allar-me in caso di pericoli per lacittadinanza». Maria Grazia Marcazzani

SOAVE. A breve saranno sostituiti i punti luce più obsoleti che ad oggi illuminano il centro

Lampadine a ledRisparmio sicuro

Dicembre e Gennaio saran-no mesi ricchi di appunta-menti, tutti inseriti all’inter-no della rassegna “Soave,Paese dei Presepi”, che hapreso il via lo scorso 8dicembre. La rassegna,organizzata dalla Pro Locoma alla quale contribuisco-no anche altre realtà asso-ciative attive in paese, comele Botteghe di Soave e Vero-nautoctona, vedrà il borgomedioevale ospitare mostre,concerti e visite guidate. Ipresepi saranno l’attrazioneprincipale del periodo, conuna ventina di punti esposi-tivi dislocati in tutto il cen-tro storico e che coinvolge-ranno anche le frazioni. Si è partiti l’8 dicembre coni presepi esposti nelle vetri-ne dei negozi del centro econ l’inaugurazione dellemostre “Il Presepio nellacultura e nell’arte”, allachiesa di S. Maria deiDomenicani, e dei presepi“Diorami”, presso la chiesa

di San Rocco; entrambe leesposizioni saranno visitabi-li fino al 6 gennaio. Altripresepi troveranno posto

presso le chiese di San Gior-gio, San Lorenzo e dellaBassanella. A rendere anco-ra più bello il centro storico

saranno poi i presepi allesti-ti presso Porta Verona, viaRoma, piazza Antenna e viaCangrande, nella primatorre e in quella d’angolo,dagli Amici delle AnticheTorri; ci saranno poi il pre-sepio allestito dagli alpinipresso porta Aquila e quellodei più piccoli, realizzato inpiazza Mercato dei Granidai bambini della scuola perl’infanzia “Principe diNapoli”. Altri presepi saran-no poi visitabili presso lechiese parrocchiali delle fra-zioni di Costeggiola, Fittà,Castelcerino e Castelletto.«Anche quest’anno – com-menta il direttivo della ProLoco – si è cercato di coin-volgere tante realtà delpaese per far sì che Soave,durante le feste, si trasformiin una sorta di museo a cieloaperto. Una meraviglia siaper i visitatori che per chi ciabita».

Matteo Dani

“Soave, Paese dei Presepi”

IN AUTOMOBILE a cura di Roberto e Alessandra AzzolinaNEOPATENTATI CON ADOLESCENTI IN AUTO: PERICOLO ALLE STELLE

L'American Automobile Association, la famosa AAA, non ha dubbi: neopatentai al volante che viaggiano con altri adolescenti in auto costituiscono un pericoloenorme. Secondo un loro studio infatti gli incidenti mortali in queste condizioni aumenterebbero del 50%. Si sa che i neopatentati, dal punto di vista statistico,sono molto pericolosi al volante. Ma nessuno aveva mai scoperto che la "compagnia" può avere effetti devastanti sulla sicurezza stradale. Tutto è nato da unostudio che l'AAA ha condotto sugli incidenti che coinvolgono i conducenti adolescenti, evidenziando che il tasso di incidenti mortali aumenta di un 51 per centoquando l'adolescente ha passeggeri adolescenti a bordo, rispetto a quando i neopatentati guidavano da soli. Ancora più scioccante, il fatto che il tasso di mor-talità va alle stelle per tutte le persone coinvolte nel sinistro. Compresi gli occupanti di altri veicoli, i pedoni e i ciclisti. In pratica, se si è coinvolti n un incidente,secondo l'AAA si ha il 56 per cento in più di probabilità di rimanere uccisi se nell'auto ci sono più adolescenti rispetto a quando c'è un solo giovane nell'auto.Il conducente teenager ha il 45% in più di probabilità di rimanere ucciso, mentre pedoni e ciclisti hanno il 17% in più di probabilità di rimanere vittime. E, sem-pre secondo lo studio AAA, il tasso di mortalità nelle collisioni con più adolescenti in auto aumenta quasi quattro volte quando è notte o quando si è in presen-za di eccesso di velocità. Cosa fare? AAA suggerisce di evitare il più possibile queste situazioni rischiose. E poi raccomanda di far fare ai neopatentati almeno100 ore di guida con un genitore a bordo prima di lasciarlo libero di trasportare altri adolescenti.Non possiamo che essere d'accordo con questo consiglio, moltosensato. Per qualsiasi altra informazione, lo sapete, potete sempre rivolgervi alla vostra autoscuola di fiducia!

Page 14: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina
Page 15: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

La nuova scuola primariaDante Broglio di Colognolaavrà presto un nuovo eampio parcheggio costituitoda ben 40 stalli in masselloautobloccante. A farlo sapereè l'assessore ai Lavori Pub-blici Andrea Nogara che hasottoposto alla Giunta pre-sieduta dal primo cittadinoClaudio Carcereri de Prati,una delibera, approvataall'unanimità, per procedereal più presto con l'opera.L'assessore, infatti, ha affer-mato che il nuovo spiazzocon gli stalli, che sarà realiz-zato all'interno del polo sco-lastico di Naronchi, dovreb-be essere realtà già nei primimesi del 2019. Da tempo

infatti gli amministratoristanno tenendo monitorata lanecessità di reperire nuovispazi per lasciare l'autosoprattutto da parte deidocenti che, arrivando almattino, trovano nel par-cheggio attuale antistante ilpolo quasi tutti i posti occu-pati da genitori e nonni cheaccompagnano bambini eragazzi a scuola. All'istitutocomprensivo di Naronchi,infatti, ci sono ben tre ordinidi scuola: quella dell'infan-zia, la primaria e la seconda-ria di primo grado. «Abbiamo chiesto al proget-tista della nuova scuola ele-mentare di individuare,all'interno dell'area delnuovo edificio, un luogo dadestinare a parcheggio perinsegnanti e collaboratoriscolastici – ha spiegatoAndrea Nogara – in modo

da lasciare liberi e fruibilidalle famiglie circa quarantaposti nel parcheggio delpolo scolastico. Nel frattem-po l'Ufficio tecnico delcomune ha curato il proget-to non solo per la costruzio-ne di questo parcheggio ema anche per sistemare emettere in ordine tutta l'areaesterna alla nuova scuola».Infatti, tra gli interventi pre-visti, figurano anche lo spia-namento del terreno, la posadell'impianto di irrigazione,la semina del manto erbosoe la piantumazione di nuoveessenze arboree. Sempredalla parte della nuova pri-maria, verrà fatto un nuovoingresso pedonale da viaNaronchi con l'applicazionedi un videocitofono e nonmancheranno dei percorsiche metteranno in collega-mento il parcheggio con la

scuola elementare. Novitàanche per gli scuolabus, perla cui area di manovra nelcortile del polo scolastico èprevista una riqualificazio-ne. «Si procederà inoltreall'automazione dei cancellie a ridipingere tutta la can-cellata. Il costo totale del-l'opera – conclude l’assesso-re – si aggira sulle 180 milaeuro».

CRONACHE di Colognola e Caldiero L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it16 WhatsApp

331 9003743

Servizi diDaniela Ramafoto Marco Testi

COLOGNOLA. La nuova scuola primaria Dante Broglio avrà a breve un ampio parcheggio

Stalli per le auto

“Avviso pubblico”Il comune di Colognola hadeciso di aderire all'asso-ciazione Avviso pubblico,una rete di enti locali che siimpegna in modo concretoa promuovere la culturadella legalità e della cittadi-nanza responsabile. Perquesto realizza progetti,iniziative e corsi di forma-zione, alla luce di docu-menti sempre aggiornati,per diffondere le buonepratiche amministrative.Decidere, pertanto, dientrare a far parte di questa realtà, significa, anche per ilcomune della Val d'Illasi, schierarsi apertamente dallaparte della legalità e dare forza alla buona azione politica.L'idea di mettersi in tale rete è stata avanzata nel corso diuno degli ultimi Consigli comunali in municipio dal con-sigliere di maggioranza Ilaria Cervato, che ha incontratol'interesse e il favore di tutte le forze politiche presenti inComune e principalmente del sindaco Claudio Carcereride Prati che fin da subito si è occupato di concretizzarela proposta. Durante la seduta consiliare, il primo citta-dino ha precisato che «Avviso pubblico nasce con parti-colare riferimento ad organizzazioni criminali che tendo-no a interferire con la pubblica amministrazione, untempo diffuse solo su una parte del territorio nazionale,ma che oggi si sono espanse in tutta Italia, attestate anchedal numero elevato di interdittive emesse dal Prefettoproprio per aziende del veronese. È un problema che vapreventivamente calmierato soprattutto con attività diinformazione e di educazione alla legalità dato che que-sta associazione può fornire sussidi, libri, corsi per lescuole, per amministratori e dipendenti pubblici oltre chepromuovere conferenze». Incontri che, per Colognola,sono previsti nella prossima primavera.

La

Inserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

Inserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

Chi passeggia per Caldiero,non può certo dire di nonconoscere per bene la floradel proprio paese. Dei car-tellini, infatti, appesi a ungran numero di alberi, spie-gano ai passanti di qualetipo di essenza arborea sitratta. Un'iniziativa curiosache rientra in un progettoben strutturato in sinergiacon diverse realtà del terri-torio. Sulla scia dell’inizia-tiva Caldiero per l’ambien-te, promossa dall’assesso-rato alla Sostenibilità gui-dato dal vicesindaco Fran-cesco Fasoli, si è tenuta,infatti, la “Festa degli albe-ri”. Giunta alla sua secondaedizione, la festa ha visto lamessa a dimora, da partedegli alunni della Scuolasecondaria di secondogrado Stefani-Bentegodi, ditre alberi nel parco di piaz-za degli Artisti. Ad esserestati piantati, sotto lo sguar-do attento degli allievi della

scuola primaria Ederle edelle medie Pisano, sonostati rispettivamente unperlar e due carpini pirami-dali. A dare maggiore signi-ficato a questo gesto, cihanno pensato i ragazzi diclasse prima della scuolaPisano che hanno effettuato

uno studio preciso e pun-tuale catalogando ciascunalbero del giardino pubbli-co in rione Gardenia. Lacampagna di sensibilizza-zione lanciata dall’ammini-strazione comunale si pro-pone così di educare a unamigliore rispetto e a una

effettiva conoscenza del-l'ambiente. A tal propositol'attenzione è stata focaliz-zata anche sulla differen-ziazione dei rifiuti convideo che verranno proiet-tati nelle diverse saled’aspetto della cittadinatermale.

CALDIERO. Molte le iniziative attuate dall’Amministrazione comunale in tutela ambientale

La flora catalogata

Caldiero. “Prendimi per il cioccolato”La biblioteca comunale Don Pietro Zenari diCaldiero, in collaborazione con Pro Loco,Comune e Silla e Pepe Food comunication,propone il primo concorso di torte “Prendimiper il cioccolato”. L’originale iniziativa checoincide in sostanza con una gara di prepara-zione di torte, da prepararsi entro il 19 dicem-bre, è rivolta a coloro che si dilettano in cuci-na, amanti dei dolci artigianali, che potrannopartecipare al concorso con una sola ricetta,ben illustrata nel particolare e con cottura deldolce al forno. La golosa leccornia non potrà coincidere conpasticcini, biscotti e creme al cucchiaio edovrà essere consegnata, in una confezioneben chiusa in modo da non renderla riconosci-bile, nelle mani di un ispettore nominato dagli organizzatori. Ciascuna torta dovrà avere un nome, anche di fantasia,e sarà giudicata da una commissione sulla base di una scaletta di parametri già stilati. Tra questi rientrano la presen-tazione, il gusto, il servizio e la creatività e, sulla base di ciò, saranno assegnati dei voti da 1 a 10. Ai primi tre dolci classificati andrà un premio, mentre una quarta menzione sarà riservata esclusivamente all’aspettocreativo. Mercoledì 19 dicembre la sala dei Volti di Piazza Vittorio Veneto accoglierà le dolci delizie, dalle 15 alle 18,mentre alle 20.45 seguirà la premiazione.

Ilaria Cervato

La biblioteca Don Pietro Zenari a Caldiero

Andrea Nogara

Page 16: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

Il 2019 si aprirà con l’iniziodelle opere di riqualificazio-ne e valorizzazione di sen-tieri e itinerari lungo le col-line di Soave. Un’operafrutto di un lavoro di dueanni da parte dell’Ammini-strazione comunale, in parti-colare di Andrea Dal Bosco,consigliere delegato a Turi-smo, Agricoltura e Valoriz-zazione del territorio. «Abbiamo ricevuto unfinanziamento di 90 milaeuro da parte del Gal per ilsostentamento delle areerurali, più precisamentecome aiuto per il settoreagricolo che vuole mettersia disposizione del turista –afferma Dal Bosco -. Conquesti fondi sistemeremo lestrade di campagna per ren-derle fruibili a tutte le perso-ne che vengono a visitareMonteforte e vogliono pas-seggiare tra i filari di vigne-ti. Questo progetto prende ilnome di “Dorsale della sto-ria” e oltre a Monteforte inte-resserà i comuni di Soave eRoncà sempre per valorizza-re stradine poco battute. Perquanto riguarda Monteforte

le strade di campagna saran-no rese fruibili ai visitatoridalla zona della val dell’Ac-qua fino ai Pressori, sul con-fine tra Soave e Monteforte.Da qui ci si collegherà con lastrada Sella fino alla piazzadi Brognoligo per poi prose-guire verso il Castellaro eterminare in località Tendafino al ponte di Costalunga.Con lo stazionamento rice-vuto i sentieri saranno resi

percorribili a piedi, in bici, acavallo, in moto e in auto.Lungo il percorso – aggiun-ge Dal Bosco - saranno posi-zionate delle panchine condei cestini e delle bachecheinformative sul territorio dalpunto di vista naturalistico ereligioso per i vari capitellipresenti in tutto il paese.Vicino alla grotta di Lourdes,dove si trova il murales rea-lizzato due anni fa, sarà crea-

to un punto ristoro. Ritengoche questo progetto – con-clude Dal Bosco - sia moltoimportante non solo perchéabbellisce Monteforte, ma lovalorizza nell’ottica di unturismo esperienziale edenogastronomico lasciandoil turista libero di esplorarela zona come vuole» termi-na Dal Bosco.

Maria Grazia Marcazzani

CRONACHE di Monteforte e ZimellaL’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 17WhatsApp

331 9003743

MONTEFORTE. Il prossimo anno sarà interessato da importanti riqualificazioni di itinerari

I sentieri collinari

E’ stata organizzata dal Cir-colo NOI S. DomenicoSavio di Santo Stefano,domenica 18 novembre, laseconda edizione dellamanifestazione “Profumi esapori d’autunno”. Si trattadi una camminata e pranzosociale per scoprire colori esapori del periodo, come cela illustra Marco Santolindel Circolo NOI: «Abbiamofatto una camminata suiColli Berici, nella zona traLonigo e Sarego, conosciutacome “Grotte” per ammira-re panorami, boschi, colori.Eravamo circa 60 persone,sia adulti che bambini eragazzi, e abbiamo percorso

quasi tutte strade sterrate,senza allontanarci mai oltre500 ml dalla strada princi-pale». Marco, che è unappassionato di mountain

bike aveva studiato con curail percorso: «Sono stati 10km circa, tre ore di passeg-giata, guardandoci intornocon calma. Un tragitto

misto, con saliscendi, maadatto a chiunque riesce acamminare, non servivanoabilità da scalatore. Nono-stante la vicinanza con la

strada asfaltata, in certipunti sembrava di trovarsiin luoghi fuori dal mondo,isolati». Aiutati dalla bellagiornata di sole, è stataun’occasione per scattarefoto al gruppo, ai Colli, aiboschi: «Il percorso è statomolto apprezzato dai parte-cipanti, soprattutto per labellezza dei luoghi, tantoche qualcuno mi ha dettoche gli sembrava di trovarsi

in boschi del Trentino, non aLonigo» - continua Marco.Finita la camminata, i parte-cipanti sono stati ospiti delCircolo NOI per il pranzosociale, dedicato ai “saporilocali”, salame e castagne inprimis. Tutta la manifesta-zione è stata seguita dai par-roci don Pietro e don Mat-teo, abili runners.

Graziana Tondini

ZIMELLA. Il Circolo NOI S. Domenico ha organizzato una giornata di svago sui Colli Berici

La gita d’autunno

Foto.camper.it

Il tradizionale PresepeDal 23 dicembre aprirà il Presepe nelle scalette di Sar-mazza, frazione di Monteforte e Gambellara.La tradizione di allestire il presepe risale al 1997 e ognianno si rinnova completamente cono novità tecnologi-che ma che non snaturano la rappresentazione lascia.Da ricordare che il presepe sarà visitabile dal 23 dicem-bre al 20 gennaio tutte le domeniche e i giorni festividalle 10 alle 19 mentre il sabato dalle 14.00 alle 18.00.

Inserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

Inserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

Polisportiva “Gemina”. Una grande realtà aggreganteLa Polisportiva Gemina di Zimella è nata nel 1972 grazie all’impegno di alcuni giovani del paese, appas-sionati di sport e desiderosi di dar vita ad una realtà aggregante. Il nome “Gemina” richiama l'antico nomeromano di Zimella e viene fatto risalire alla famiglia “Gemina” atestina, o alla “legio Gemina” ivi presentenel 68 d.C. Attualmente, è una delle realtà associative più importanti del Comune. Domenica 25 novembresi è svolta presso il Palazzetto dello sport di Zimella,la festa di inizio attività per l’anno 2018/19 con la pre-sentazione delle squadre e i gruppi tesserati per un totale di circa 300 sportivi. Ne abbiamo parlato con Rena-to Ticinelli, segretario di Gemina: «La nostra società promuove svariate discipline sportive per favorire lacrescita psico-fisica di ragazzi e non solo. Partecipa al progetto del CONI per l’orientamento e l’avviamen-to all’attività giovanile con il Giocasport e il mini volley, attività per i ragazzi delle elementari. Durante ilpranzo comunitario sono state presentate le squadre, precedute dalla consegna di un prestigioso riconosci-mento da parte dell’Amministrazione comunale al campione del nuoto Stefano Raimondi, nostro concitta-dino, medaglia d’oro ai Campionati paralimpici europei di Dublino e ai Giochi del Mediterraneo». La targaè stata consegnata dalla sindaca Zimella Alessia Segantini, con l’assessore allo Sport, Vincenzo Bonato, e ildelegato CONI di Verona, Stefano Gnesato. Ticinelli ci presenta le squadre tesserate Gemina: «Per la palla-volo femminile, l’under 16, la terza divisione e la prima divisione, squadra che ha già ottenuto il passaggioalle finali della Coppa Verona. La IIa divisione maschile di pallavolo è attualmente nelle prime posizioni diclassifica. Abbiamo anche numerosi gruppi di ginnastica dolce-posturale, Pilates e Tone up. Poi lo storico gruppo podistico che con circa 50 appassionati partecipa ogni domenicaalle manifestazioni ludico motorie del calendario provinciale FIASP. Infine il gruppo ciclistico e quello delle bocce». Durante la festa è stata presentata anche la riproduzione inscala ridotta del cinquecentesco Arco di Corte Brunello, arco che compare nello stemma della Polisportiva Gemina. L’opera è di Damiano Verona, che ha già riprodotto altre strut-ture storiche e di archeologia industriale di Zimella, visibili presso il centro polifunzionale “Beato fra Claudio Granzotto”. All’ingresso della palestra erano esposti numerosi gagliar-detti di squadre di calcio provenienti da tutto il mondo, collezionati da Floriano Ranghiero. A concludere la giornata di festa dello sport e di amicizia, la dimostrazione di ballo dellascuola “Danse Atelier” di Cologna Veneta e un intrattenimento musicale. G.T.

Page 17: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

Gli immobili di proprietàdel comune di San MartinoBuon Albergo possonoavere anche un impiegofinalizzato a promuovereistruzione, educazione eintegrazione. A lasciarlointendere è una deliberadella Giunta, presieduta dalprimo cittadino Franco DeSanti, presentata dall'asses-sore al Patrimonio DavideBrusco con la quale ilComune assegna uno spa-zio per le attività del CentroProvinciale per l'Istruzionedegli Adulti (C.P.I.A.).Avendo la dirigente di que-sta istituzione scolasticachiesto al Comune di poter

disporre di un locale doveeffettuare corsi di alfabetiz-zazione in lingua italiana airesidenti soprattutto stranie-ri, il Comune ha deciso diautorizzare l'utilizzo di unospazio dell'immobile “Lasci-to Gambaro” di via Roma.Nella struttura, che già ospi-ta la sala civica De Betta,d'ora in poi, e fino al giugno2019, lunedì, mercoledì evenerdì mattina, dalle 8.30alle 12.30, i docenti delC.P.I.A. potranno fare scuo-la. Il Comune ha acconsenti-to a rispondere positivamen-te alla richiesta della diri-gente scolastica, ritenendo:«L'attività meritevole, inquanto i corsi sono indiriz-zati alla fascia più deboledella popolazione, soprattut-to femminile, con l'intentodi favorirne l'integrazione

nel territorio», ha fatto sape-re l'assessore. Le mammestraniere avranno così mododi imparare l'italiano e dipoter seguire in modo piùpartecipe e adeguato il per-corso scolastico dei figli,

interagendo in un clima dicollaborazione attiva con gliinsegnanti. Per questo moti-vo strettamente legato a unafinalità sociale, il locale saràconcesso a titolo completa-mente gratuito.

CRONACHE di San Martino e Lavagno L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it18

Servizi diDaniela Ramafoto Marco Testi

SAN MARTINO BUON ALBERGO. Il Comune ha promosso un’iniziativa rivolta alle donne

Integrazione sociale

L'Amministrazione comu-nale di Lavagno, guidata dalsindaco Simone Albi, puntaalla conservazione struttura-le e funzionale di alcuni luo-ghi significativi per lacomunità. Sono al via, infat-ti, alcuni lavori di manuten-zione riparativa per garanti-re la sicurezza dei cittadini,riguardanti il piazzale dellachiesa di Vago, nei pressidella Strada Regionale 11, eil cimitero della stessa fra-zione, rilevati in seguito aun sopralluogo del persona-le dell'Ufficio Tecnico.Nell'area antistante la chiesasaranno sistemate e in qual-che caso sostituite diversepiastrelle in porfido che, conil passare del tempo e l'usu-ra, si sono rotte o staccate.In tal modo si porrà fine allapavimentazione sconnessadel sagrato e si avrà unapiazza che, per quanto con-cerne la parte calpestabile,sarà come rimessa a nuovo.Anche al camposanto diVago si attuerà un interven-

to di assestamento del mar-ciapiede adiacente i loculiper scongiurare inciampi ecadute soprattutto aglianziani e di quanti si recanoa fare visita alle tombe deipropri cari. Nello stessoluogo verrà pure sostituitoqualche chiusino che attual-mente potrebbe costituire unpericolo.

Proprio per ovviare alla pos-sibilità di incidenti, ilComune intende intervenireper portare a compimentoquesti lavori in tempi bre-vissimi tanto che, nondisponendo direttamente dipersonale proprio idoneo aeffettuare tali opere, ha giàpredisposto di ricorrere auna ditta esterna locale spe-

cializzata e dotata delleattrezzature necessarie eanche delle pietre da posare.Pur trattandosi di piccoliinterventi di manutenzione,la loro effettuazione è fon-damentale e apprezzata daicittadini che possono cosìmuoversi in un territoriosicuro e decoroso alle portedell'Est veronese.

LAVAGNO. L’Amministrazione comunale interverrà con la manutenzione di alcuni luoghi

Lavori in cantiere

Sara Simeoni, campionessa scaligera, approda a scuola Una vera e propria lezione di vita, quella tenutadalla campionessa veronese Sara Simeoni aglialunni della scuola secondaria di primo grado del-l’Istituto Comprensivo di Lavagno, guidato dalladirigente Annapaola Marconi. La fuoriclasse delsalto in alto è approdata a scuola in seguitoall’adesione, da parte dell’Istituto, al progettoEducazione al Fair Play organizzato dalla Federa-zione italiana di atletica leggera del Veneto conl'Ufficio Ambito Territoriale di Verona. La cam-pionessa ha raccontato, davanti ai ragazzi attenti eincuriositi, del suo approccio allo sport, sottoline-ando quanto questo abbia contribuito a formarlacome persona sia per quanto concerne lo stile divita sia in termini di personalità. Un approccio chepoi si è trasformato in impegno quotidiano fatto anche di sacrificio che in un ventennio di carriera le ha regalato sod-disfazioni uniche. Nel corso della narrazione, Simeoni si è soffermata sulle regole del fair play che annoverano ilrispetto delle regole, la lealtà sportiva, il saper imparare dalle sconfitte, la fratellanza sportiva, il rispetto degli altri, lavalorizzazione delle diversità, il rispetto per se stessi, il dare il buon esempio, il rifiutare della violenza e il saper gio-care per divertirsi. All’incontro ha partecipato anche l’assessore allo Sport del comune di Lavagno David Di Micheleanch’egli convinto di come lo sport, praticato nel rispetto delle regole, aiuti a crescere e a vivere.

Inserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

I “furbetti” vanno educati

L’assessorato all’Ecologia del comune di San MartinoBuon Albergo, guidato da Mauro Gaspari, prosegue lasua azione di sensibilizzazione in termini di rispettodell’ambiente. Procede su questa strada anche e soprat-tutto per scoraggiare alcuni comportamenti scorretticirca la raccolta differenziata che continuano a verifi-carsi in paese. Se, infatti, ormai da anni differenziaresembra essere diventata un’abitudine consolidata, peralcuni cittadini, di fatto non è così. Il circuito di video-sorveglianza attivo sul territorio, nelle ultime settimaneha individuato numerosi trasgressori mentre stavanoabbandonando rifiuti - peraltro chiusi in sacchetti scurivietati dal regolamento comunale – meritando così unaduplice sanzione. Come già annunciato, però, l’Ammi-nistrazione ritiene che educare sia meglio che punire,perciò concentra tutta l’attenzione sui ragazzi, coninterventi di natura ecologica attuati nelle scuole. DaSettembre l’impegno è stato profuso non solo a livelloteorico con lezioni in classe sulla differenziazione deirifiuti, ma anche incrementando la pratica recandosicon gli alunni della scuola primaria e delle medieall’isola ecologica, al fine di capire il valore effettivodel differenziare correttamente.

Inserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

Isola Ecologica

Page 18: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

A Belfiore è arrivato ilterzo defibrillatore. Dopoquelli donati dal GruppoAlpini collocato in palestrae quello dall'associazione“Gente e Territori” posto alcampo sportivo, domenica11 novembre è stato inau-gurato il defibrillatoresemiautomatico offerto daAVIS e installato su unaparete del Municipio. Staconcretamente prendendoforma il progetto “Belfiorecardioprotetto”, a cui lavo-rano in sinergia Ammini-strazione comunale e asso-ciazioni del territorio: «Cistiamo adoperando perottenere un quarto DAE dainstallare presso l'Oratorio,luogo frequentato da mol-tissime persone, soprattuttoin estate e un quinto daposizionare nella zona delsantuario di Madonna dellaStrà, dove si svolge la sagrapaesana, chiedendo suppor-to a istituzioni private» -dichiara il consigliere alleassociazioni AdrianoBochese, che è stato per

anni anche presidente AVIS.Alla donazione del DAEseguirà un corso di forma-zione per sei persone, perimpararne l’impiego, tra isoci AVIS. «Sarebbe utileanche una serata informati-va aperta alla popolazione,per una minima conoscen-za su come usare il DAE,stiamo lavorando anche suquello» - commentaBochese. Igor Granetto,presidente AVIS, dichiara:«Siamo riusciti a fare la

consegna dopo un anno diattività per la raccoltafondi, partita con la vendi-ta delle “Stelle di Natale” eproseguita con altre inizia-tive. Riteniamo la donazio-ne del defibrillatore un belgesto verso la cittadinanza,che si collega al tema sani-tario/sociale peculiare dellanostra associazione. ComeAVIS il nostro obiettivoprincipale è sempre pro-muovere la donazione disangue, pertanto colgo l’in-

vito ad avvicinarsi al centrodonazioni dell’Ospedale diSan Bonifacio, servononuovi donatori, magarianche fra chi ci legge».L'Amministrazione, unavolta completato il progetto“Belfiore Cardioprotetto”,intende stampare un adesi-vo con la planimetria dellaposizione dei defibrillatori,da fornire alle attività com-merciali e ai cittadini, persapere dove recarsi in casodi emergenza.

CRONACHE di Belfiore e ColognaL’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 19

Servizi diGraziana Tondini

BELFIORE. Lo scorso 11 novembre l’AVIS ha consegnato all’Amministrazione un defibrillatore

Un dono per la vita

Inserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

Belfiore. No al femminicidio

Femmin i c i d i o :ormai sembra unbollettino di guer-ra. I media ricorda-no costantementela strage delledonne morte permano di mariti, excompagni o par-tner, dai quali sivolevano separareo si erano separate.Alla fine di Set-tembre i dati rac-colti dai giornalihanno conteggiatogià 65 donne ucci-se dall’iniziodell’anno. Nel2017 le vittimeerano state 123, e nell’80,5% dei casi a ucciderle erastata una persona che conoscevano, nel 35,8% dellevolte il loro partner. Il 25 novembre è assurto a datasimbolo delle Nazioni Unite a partire dal 1999, poichéin tal giorno è avvenuto l'efferato assassinio di tre sorel-le, durante la dittatura di Rafael Trujillo nella Repub-blica Dominicana. Il comune di Belfiore, già da alcunianni, nella settimana che precede il 25 novembre, alle-stisce, a cura delle amministratrici e dipendenti, unasimbolica “sedia rossa”, con oggetti femminili, dallacrema di bellezza al rossetto, dalla collana a pettine espazzola, a un libro simbolo per le donne: quest'anno“Io sono Malala”, dedicato alla ragazza afgana premioNobel per la pace. Un mazzo di rose ricorda tutte le vit-time dei maschi, in particolare di coloro che avrebberodovuto amarle, accudirle, proteggerle e invece ne sonodiventati i carnefici. Belfiore quest'anno però ha ancheraddoppiato: un'altra “sedia rossa” è stata allestita nellasede della Biblioteca Comunale, sempre con libri eoggetti femminili, dove la sera del 25 è stato proiettatoil film “Nome di donna”, con protagonista Nina, donnavittima di avances e stalking sul posto di lavoro. Èseguito il commento della professoressa Paola Burato,insegnante e consigliera comunale.

Sabato 10 novembre a Colo-gna Veneta, Sara Morin, conl’aiuto del Centro AnkurYoga di Verona, ha ospitatoper una conferenza la mona-ca buddista veronese DonataDolci, “Ananda Devamala”in sanscrito, per tutti “Didi”,sorella. Sara aveva cono-sciuto Didi in Thailandia, alsuo centro per bambini eragazzi abbandonati, dove siera recata volontaria in pri-mavera. Difficoltà oggettivee logistiche l'hanno fatta tor-nare anzitempo, però i con-tatti con la sua Didi sonorimasti forti. Didi, che svol-ge da 20 anni la sua missio-ne di aiuto, con una dedizio-ne totale verso i bisognosi,ha fondato la “Casa dellagioia” in un luogo vicinoalla frontiera con la Birma-nia, dove il governo opprimealcuni gruppi etnici (nonsolo i Rohingya) accampatinella “terra di nessuno” fraThailandia e Birmania. E' lastessa Didi con i volontari ei ragazzi della sua Casa adoccuparsi di loro, a fornire di

che nutrirsi. Ma la “Casadella gioia” è nata soprattut-to per aiutare donne e bam-bini abbandonati, taglieggia-ti da bande criminali,costretti a prostituirsi.«Nella Casa adesso ho 120bambini e ragazzi» – haaffermato Didi. Aiutati dallaDidi e dai volontari dellaCasa, molti di questi ragazzisono cresciuti, hanno studia-to all'università, hanno tro-vato lavoro, si sono sposati e

creati una famiglia. Agliospiti presenti, la Didi haspiegato una teoria del suomaestro Baba Sankar, lemicrovita: «Le microvitasono piccolissime particelleintorno a noi, positive onegative. Scintille di luce,presenti sia nel mondo fisicoche nell'espressione psichi-ca. Il Baba predisse chesarebbero state riconosciutedalla scienza convenzionale.Con il nostro corpo espri-

miamo noi stessi, ma ilcorpo perfetto che abbiamoavuto dalla natura, lo rovi-niamo con stimoli sbagliati,perdendo l'equilibrio. Noisiamo calamite che attiranoparticelle di vita, quellepositive possiamo donarlealle persone che soffrono,che non sanno attrarle dasole». Sara conta di tornarein Thailandia, quando una“scintilla di luce” scoccheràanche per lei.

COLOGNA VENETA. La monaca buddista Donata Dolci ha presenziato ad una conferenza

“Didi” si racconta

“Come eravamo ...”, il gruppo Facebook di CicolinDa Joe Cocker a Ermal Meta e Fabrizio Moro. Con il nome “Come eravamo. I favolosi anni 50/60/70 e GenerazioneMillenials”, il colognese Corinto Lorenzo “Renzo” Cicolin, ha creato da pochi giorni un nuovo gruppo Facebook, chesta riscuotendo un buon seguito. Qui gli iscritti possono postare canzoni e fatti di cronaca del passato e presente conrelativi commenti e impressioni. «Ognuno può partecipèare, in quanto si va dagli anni 50 in poi fino ai giorni nostricioè ai...Millennials. Buon divertimento!» - augura Renzo. Cicolin è un bravo gestore di pagine Facebook: da annicura “Veronella, la piccola Verona”, in cui vengono inserite foto attuali e del passato per raggiungere i veronellesi cheemigrati fuori zona; infatti anche Cicolin si è spostato da Veronella a Cologna. Poi “Cologna Veneta News”, paginain cui giornalmente aggiorna i concittadini sui fatti di cronaca della città. Ciò che rende originale “Come eravamo” èil mix tra musica e cronaca: accanto a celeberrime canzoni e interpreti, i fatti che hanno scandito quegli anni. Unapagina che è agli esordi, ma che promette di trovare ancora numerosi seguaci. Magari tra i giovani Millenials, comeha invitato il fondatore, a postare musiche e notizie degli anni 2000.

Inserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

Page 19: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

È Natale. E’ Natale anche in questo2018 e noi tutti abbiamo il dovere divivere questa meravigliosa festivitàcon la stessa Fede e gli stessi senti-menzti che, da sempre, caratterizza-no la nostra cultura e le nostre splen-dide tradizioni. Mai come in questiultimi anni è importante stringercialle nostre famiglie, ai nostri amici,alle persone che ogni giorno incrocia-no la nostra strada e rievocare ancorauna volta tutte quelle tradizioni cherappresentano l’anima della nostrastoria e sanno vestire di sorrisi ilnostro stare insieme. Quelle stessetradizioni che ogni manifestazione,evento, incontro, promossi nel perio-do natalizio, donano ai nostri paesiun tocco di magia aiutandoci adaprire il cuore agli altri e addobban-do a festa il nostro Natale. Anche que-st’anno nelle pagine che seguono viproporremo i messaggi di auguri deiSindaci dei vostri Comuni. Da tuttinoi de L’Altro Giornale vi giungano imigliori auguri per un sereno Natale efelice Anno Nuovo.

20 L’ALTRO GIORNALE Buon Natale

Gli auguri di Buon Natale e Felice anno Nuovosi rinnovano con regolarità, ad ogni Dicembre,danno l’idea della circolarità del tempo e dellestagioni, ma nascondono il pericolo di diventa-re ripetitivi e privi di contenuto. Bisogna allo-ra coniugare questa consuetudine con l’altradimensione che caratterizza la nostra vita, lalinearità, la ricerca di prospettive, la volontà diandare avanti. Proprio in questi giorni si stalavorando a due progetti importanti:- il rifacimento dell’illuminazione pubblica con la trasformazione aled, improntato alla qualità del servizio e al risparmio;- il piano di classificazione acustica per il miglioramento della quali-tà della vita di tutti. Non sono regali natalizi, ma tappe del camminodi un paese che cambia e migliora. Auguri di un Sereno e felice Nata-le e prospero Anno Nuovo a tutti i Sambonifacesi.

Il sindaco Giampaolo Provoli

AUGURI DA SAN BONIFACIOIl Natale e il periodo delle feste concilianola riflessione, guardandoci alle spalle percercare nei mesi dell'anno trascorso glielementi per un sommario bilancio. Per ilnostro Comune, il 2018 è stato un annoimportante. Importanti opere sono arrivatea compimento, altre si stanno concluden-do, molte progettate ed in fase di appalto,tante le iniziative che hanno animato lavita pubblica di questi mesi.A tutti i Cittadini di Lavagno va un mio pensiero speciale, nellasperanza che il Natale, con i suoi valori più autentici che affon-dano nelle radici della cristianità, possa viversi con la convin-zione di un futuro carico di speranze e nuove opportunità.

Il sindaco Simone Albi

AUGURI DA LAVAGNO

Page 20: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

Buon Natale L’ALTRO GIORNALE 21

Siamo oramai vicini al Santo Natale e un altroanno sta volgendo al termine; siamo stati impe-gnati su molti fronti e, nonostante le non pochedifficoltà, il 2018 ha ritagliato per noi anchemolte soddisfazioni. Indossare la fascia tricolo-re è un'emozione a cui non ti abitui: senti sem-pre forte il ‘peso’ di ciò che rappresenti.Soave sta vivendo una continua metamorfosi,la nostra cittadina è sempre più consapevoledelle potenzialità che può esprimere, soprat-tutto dal punto di vista culturale ed economico. E' incoraggiante sape-re che, anno dopo anno, la nostra cittadina è sempre più meta di per-sone che da ogni parte del mondo scelgono di venire a visitarla. Il2018 ci ha fatto capire però anche, ancora una volta, quanto il nostroterritorio abbia un equilibrio fragile, quanto i cambiamenti climaticiin atto riescano a ‘fargli male’. Siamo tutti chiamati a compiere ungrande sforzo per un cambiamento culturale, di abitudini, siamo chia-mati a contribuire in modo attivo alla sicurezza del nostro territorio. IlNatale è un'occasione per riscoprire una festa autentica, lontano daglieccessi del nostro vivere quotidiano, un momento per condividere ilvalore del contatto umano, dell'amicizia e della solidarietà. Grazie achi in silenzio continua ad impegnarsi per il bene comune, grazie atutte le associazioni che rendono vivo il nostro paese, grazie per lavicinanza da parte di tanti uomini e donne. La solennità di questafesta possa alimentare in tutti l'amore per la nostra comunità e con-tribuire ad un futuro migliore. Buon Natale Soave

Il sindacoGaetano Tebaldi

AUGURI DA SOAVEIn un tempo di crisi, come quello che si staattraversando, il Natale può essere l'occasio-ne per riscoprire una festa, lontana da sprechied eccessi, ma ricca di valori autentici e dicontatti umani, di testimonianze di amicizia econdivisione. Ma le festività natalizie rappre-sentano anche un importante momento diriflessione e di responsabilità: il Natale cirichiama all'ascolto dei più bisognosi e debo-li, ci rimanda a un'idea di comunità vicinaalla famiglia. Spetta a noi, Amministratori eletti dai cittadini, garan-tire le tutele ai più poveri e lavorare per l'interesse generale dellacomunità. L'augurio che mi sento di porre a tutti, in queste festivi-tà, è di riuscire a valorizzare ciò che si è e che si ha, come singoli ecomunità. Voglio far sapere ai cittadini che il mio pensiero non siferma al ''Buon Natale'', ma è rivolto a loro in modo continuo ecostante, alla ricerca di soluzioni concrete per superare momentidifficili come questi. Colgo l'occasione delle imminenti festivitànatalizie per augurare a tutti i miei concittadini un periodo di sere-nità e gioia in famiglia.

Il sindacoFranco Giacomo De Santi

AUGURI DA SAN MARTINO

Cari concittadini,grazie alla disponibilità de L'Altro Giornaleposso inviarvi i migliori auguri di Buon Natalee di un felice Anno 2019, anche a nome ditutta l'Amministrazione Comunale. Si chiudeun anno di momenti difficili ma anche di sod-disfazioni, trascorso assieme a tutti voi neimolti momenti di socialità e di festa che abbia-mo vissuto nel 2018. Salutiamo il nuovo annocon uno spirito di fiducia e di entusiasmo versoil domani, che pure a volte sembra così incer-to: non arretriamo di fronte alle difficoltà, ma restiamo uniti, forti deivalori che appartengono alla nostra comunità! Vi mando un calorosoaugurio, sperando che possiate trascorrere momenti di serenità e feli-cità con le persone più care. Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

Il sindacoAvv. Alessio Albertini

AUGURI DA BELFIORE

Ringrazio il mensile “L’Altro Giornale”, per-ché mi dà ancora una volta la possibilità di por-gere i miei auguri entrando in ogni casa, nonsolo di tutta la mia Comunità in senso stretto,ma anche della Comunità dell’Est Veronese, ame molto caro. Un territorio che parte dallapianura per arrivare in alta collina, che si faconoscere ed apprezzare per la varietà dellaproduzione dei suoi specifici prodotti dellaterra, a partire dalla nostra Verza Moretta econtinuare con le viti del Soave doc ed Arcole doc, il radicchio, l’olioextravergine, le patate, le ciliegie, i marroni, le mele, le fragole, l’aspa-rago ed il prosciutto crudo; notorietà che si estende anche ai prodottidolciari come il mandorlato, all’artigianato e all’attività industriale.Essendo prossimo allo scadere del mio secondo mandato alla carica diSindaco, porgo per l’ultima volta in questa veste i miei più sentitiauguri di buon natale a tutti i cittadini e gli auguri di un prosperoso,proficuo e sereno 2019 anche a tutti gli agricoltori, gli artigiani e gliindustriali sia di Veronella che del nostro Est Veronese.”

Il sindacoMichele Garzon

AUGURI DA VERONELLA

Page 21: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

22 L’ALTRO GIORNALE Buon Natale

Care e cari caldieresi, a nome dell’Ammini-strazione comunaleesprimo di cuore a tuttivoi i migliori auguri diun Santo Natale. Ciauguriamo che anchenel nostro paese risuoniquel canto che duemilaanni fa ha accompagna-to il cambiamento della storia: “pace in terraagli uomini di buona volontà”! In questoperiodo di feste la nostra attenzione va a chiancora oggi fa fatica a festeggiare perché ènel dolore. Per questo accanto ai nostri augu-ri c’è il nostro impegno costante ad ascoltaree, per quanto possibile, essere vicini a tuttinel dare risposte adeguate ai problemi delpaese. Vogliamo poi segnalare quattro “rega-li” che possiamo farci per il Nuovo Anno:dedicare un po’ del nostro tempo per farevolontariato, essere più attenti al decoro delnostro paese, regalare un sorriso e ricordarcidei bellunesi colpiti dal nubifragio dello scor-so novembre. Vi segnalo a questo propositoche come Amministrazione abbiamo scelto disostenere direttamente il Comune di Agordoa cui invieremo i fondi raccolti in queste set-timane durante le manifestazioni pre-natali-zie.Buon Natale!

Il sindaco Marcello Lovato

AUGURI DA CALDIEROCare concittadine e cari concittadini,l’Amministrazione comunale desidera esprimerVi gli auguri per lefestività natalizie. Il mandato continua a essere un’esperienza impe-gnativa, coinvolgente nella sua totalità, ma che non ha fatto venir menoil nostro entusiasmo, anzi, lo ha incrementato. Anche questo anno cisiamo impegnati a risolvere i piccoli problemi quotidiani della nostraCittà, ma ci accingiamo a definire e terminare la progettualità che conla seconda parte del mandato vedrà la propria realizzazione. Deside-riamo ringraziare Voi, concittadine e concittadini per il vostro costan-te supporto e la vostra attenzione, che ci aiutano e spronano a miglio-rare giorno per giorno a lavorare per il bene della comunità. Rinnoviamo quindi l’impegno adoperare con onestà nell’interesse della nostra Cologna Veneta, Città che è un esempio di bel-lezza, storia e cultura di cui tutti andiamo orgogliosi. Il Natale è per eccellenza il momentodella famiglia, dei valori e degli affetti che abbiamo più cari, auguriamo quindi a tutti Voiserenità e gioia e che il nuovo anno possa portare tante opportunità di migliorare noi stessi ela nostra comunità, di cui siamo parte integrante, riconoscendoci nei valori delle nostre radi-ci che affondano nelle tradizioni e nella storia. Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

Il sindaco Manuel Scalzotto

AUGURI DA COLOGNA

La fine dell'anno è sempre un momento di bilanci. Per quanto riguar-da Arcole si chiude un anno positivo per il paese con alcuni importan-ti obbiettivi raggiunti. L'opera più importante realizzata quest'anno, efiore all'occhiello del paese, è certamente il Centro Culturale "Giovan-ni d'Arcole", opera interamente finanziata con fondi propri del Comu-ne e cuore pulsante delle manifestazioni e delle attività culturali delpaese. A questo si devono aggiungere le asfaltature e le tante iniziativeculturali tra cui spiccano le fiere, le iniziative per la salute della donnae di tutela degli adolescenti. Nel 2019 lavoreremo per realizzare altreopere e dare servizi sempre migliori alla nostra comunità. In questigiorni di festa giunga un abbraccio particolare a chi ha perso una persona cara, a chi affrontauna malattia e a chi non ha un lavoro, con l'augurio che il nuovo anno porti serenità e fiducianel futuro. Auguri di buon Natale e felice 2019 a tutti i lettori de “L'Altro Giornale Samboni-facese”.

Il sindaco Alessandro Ceretta

AUGURI DA ARCOLE

Le festività natalizie che ci ricordano il mistero della Natività e accom-pagnano l’inizio di un nuovo anno, lasciando il vecchio, sono unmomento propizio per un bilancio consuntivo di quanto si è fatto e diuno preventivo per quanto ci si propone di fare. Anche le amministra-zioni pubbliche non sfuggono a questa regola. Credo che l’importantesia rispettarla con trasparenza e lealtà. Solo in un rapporto trasparentee leale tra cittadini ed amministratori si fissano le basi per un progres-so solido e duraturo. Con questi sentimenti ed auspici formulo i miglio-ri auguri di buone feste.

Il sindaco Claudio Carcereri de Prati

AUGURI DA COLOGNOLA AI COLLI

In occasione delle prossime festività natalizie desidero augurare atutta la comunità di Zimella e anche alle Comunità dell'UnioneComuni Adige Guà, di trascorrere in famiglia e serenamente questefestività. Vi auguro inoltre che il nuovo anno porti salute e tantebuone notizie ed eventi a tutti, in particolare alle persone che pervari motivi stanno attraversando momenti difficili.Buon Natale e Buon Anno 2019 a tutti voi.

Il sindaco Alessia Segantini

AUGURI DA ZIMELLA

Page 22: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

Se la realizzazione e l’inaugurazione delnuovo centro culturale è stata senza dub-bio una delle notizie più positive per lacomunità di Arcole nell’arco di tutto il2018, allora è giusto sfruttare al megliole possibilità offerte dalla nuova struttu-ra. È pronto a partire “Un sabato a tea-tro”, un trittico di appuntamenti che, unavolta al mese, porterà sul palco del cen-tro polifunzionale Giovanni D’Arcoletre commedie tutte da ridere. Si partesabato 15 dicembre con “Sior ToderoBrontolon” di Goldoni, si passa poi al 19gennaio con “Tre pecore viziose” diEduardo Scarpetta e, infine, al 23 feb-braio con “Il berretto a sonagli di Piran-dello. «L’idea di creare una sorta di ras-segna teatrale – spiega il sindaco Ales-sandro Ceretta – ci è venuta quest’estatedopo il successo riscontrato con la rap-presentazione allestito all’aperto. ComeAmministrazione abbiamo quindi orga-nizzato questo primo calendario di rap-presentazioni, nella speranza che possadiventare un appuntamento fisso per glianni a venire».

Teatro per divertire, ma anche per farriflettere. Sarà questo l’obiettivo dell’ap-puntamento in programma il prossimo25 gennaio, sempre al centro culturaleGiovanni d’Arcole, quando andrà inscena “Mi aspettavo che…” opera in attounico dedicata al delicato tema dellasicurezza sulle strade e sugli incidentiche vedono coinvolti giovani ragazzi. Lospettacolo fa parte di un progetto educa-tivo portato avanti dall’associazioneVerona Strada Sicura che, dopo la rap-presentazione, propone anche unmomento di dibattito con testimonianzedi genitori di ragazzi deceduti in inciden-ti stradali, persone rimaste disabili e soc-corritori di enti istituzionali della sicu-rezza e soccorso. All’appuntamento par-teciperanno i ragazzi di IV e V superioredel Dal Cero e del Guarino Veronese.Non c’entra col teatro, ma con lemaschere sì, la novità per l’inizio delnuovo anno è che il carnevale di Arcolenon sarà in notturna, ma si terrà invecenel pomeriggio di domenica 20 dicem-bre. «La scelta di portare la sfilata al

pomeriggio – commenta il primo cittadi-no – è per coinvolgere sempre più lefamiglie e i più piccoli. La sfilata in not-turna poi, in caso di maltempo, era com-plicata da spostare in altre date ed eraalta la possibilità di vederla saltare. Spe-riamo quindi così di aver ovviato anchea questo rischio».

Matteo Dani

CRONACHE di Arcole e VeronellaL’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 23WhatsApp

331 9003743

Inserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

Inserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

“I soliti ignoti”

Il gruppo teatrale amatoriale “I soliti ignoti” presen-terà il 29 e 30 dicembre a San Bonifacio, al TeatroCentrale, lo spettacolo “ Ci risiamo”. Ce ne parlaFederico Barana: «Quest'anno è stato contraddistintodalla grande sorpresa di partecipare a La Corrida diRai Uno, un’esperienza che ci ha caricati ancora dipiù di passione ed entusiasmo. Per il quarto annoconsecutivo, il gruppo presenta uno spettacolo tuttonuovo contraddistinto dagli ingredienti di comicità,musica, canto, coreografie e spettacolo per tutti igusti». Sarà uno spettacolo per tutti, ma con connotazionipeculiari: «Punteremo maggiormente sullo stile sur-reale ironico, come abbiamo fatto anche in prece-denti spettacoli, ma senza abbandonare le nostrescene più puramente comiche e le divertenti coreo-grafie. Questa annata vuole essere la continuazionedell'evoluzione del gruppo, dimostrando ancor di piùcrescita e fiducia nei propri mezzi, con massimorispetto e umiltà nei confronti del mondo teatrale. Ilnostro motto è “Crediamo nei giovani!”: un'altranovità di questa stagione sono due giovani attori newentry, uno dei quali ha già partecipato in due spetta-coli del 2018. Abbiamo anche migliorato esteticadelle scenografie e impianto luci». “I soliti ignoti” rinnovano l’invito ad assistere nume-rosi allo spettacolo, poiché il ricavato sarà devolutoin beneficienza. Risate e solidarietà, quindi.

G.T.

Dopo 25 anni, Padre Anacle-to Pasteur è tornato a Veronel-la, dove dal 1991 al 1993 fuaiutante del parroco donGiorgio Dalla Costa, neiperiodi dell'Avvento, di Qua-resima e per altre cerimoniereligiose. Padre Anacleto è unsacerdote ruandese, che vissea Veronella il terribile periododella guerra civile del Ruan-da, con il massacro tra le etniehutu e tutsi. Amici veronelle-si lo hanno invitato domenica11 novembre a concelebrarela Messa insieme a don Mat-teo, l'attuale parroco. Il sacer-dote ha raccontato della suavita e del suo Paese: «Sonotornato in Ruanda nel 1996,da allora faccio il parroco einsegno in seminario. I com-battimenti erano finiti, edanche io ho lavorato per treanni come mediatore per lapace. Quando l'accordo di

pace è stato firmato abbiamofatto una grande celebrazionein ambito diocesano, tutti sisono ritrovati per perdonar-si». Il Ruanda di oggi è moltodiverso da quello degli anni'90: «E' un paese che sta cre-scendo, con buona qualitàdella vita, molto religioso enel 2019 festeggerà 25 anni dipace. I sacerdoti e molti cri-stiani sono stati degli eroidurante il conflitto, hanno sal-vato tanta gente» - spiega donAnacleto. Essendo un paesegiovane, sono importanti que-sti incontri: «Siamo un Paeseche guarda al futuro, stringen-do accordi per portare indu-strie, lavoro, per fare restare igiovani» – aggiunge il sacer-dote. Fuori dalla Messa,molte persone aspettavanoPadre Anacleto per un saluto:«Ho bei ricordi della vostragente, molto accoglienti,

affettuosi verso un giovanesacerdote; mi avete sostenutonel periodo in cui la miafamiglia veniva uccisa... Gra-zie a voi ho trovato la forza diandare avanti, di superare unagrande sofferenza. La cultura

italiana è simile a quella ruan-dese: la capacità di avvicinarele persone, il valore dellafamiglia, la convivialità, l'aiu-to nel dolore, ci accomunaalle nostre tradizioni».

G.T.

VERONELLA. Il ruandese Padre Anacleto Pasteur ha fatto visita al paese che lo aveva ospitato

Un gradito ritorno

Verza Moretta: bilancio positivoDue weekend di buona gastronomia e tanti balli per la VI edizione la “Festa della verza moretta”, che si è svolta dal16 al 19 e dal 23 al 25 novembre. Il menù delle giornate di festa era incentrato su una serie di piatti del prodotto ali-mentare tipico locale, tutelato con decreto del Ministero delle politiche agricole. Tanti i marciatori domenica 18 per la “3° Camminata fra le verze morette” organizzata da AVIS-AIDO, su due per-corsi da 5 o 6 km. La messa solenne per la giornata del Ringraziamento del 25 novembre, è stata celebrata da don Mat-teo Zilio, alla presenza delle associazioni di categoria degli imprenditori agricoli, del sindaco Michele Garzon, dei sin-daci di Albaredo Giovanni Ruta, di Cologna, nonché Presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto e dallaCons. Regionale Giovanna Negro. In Piazza Marconi don Matteo ha benedetto i mezzi agricoli e gli autoveicoli e hainvitato alla prudenza nell'uso dei mezzi di lavoro che di quelli stradali, spesso sono causa di gravi incidenti. Dopo la benedizione, sul sagrato della chiesa il Presidnete della Provincia ha incontrato Giovanni Rana, in un dialo-go che parlava di territorio, radici, cultura contadina, ricordi vivi e presenti tutt'oggi. Giovanni Rana ha posato davan-ti al carro di verze morette insieme ad Antonio Boseggia, presidente dell'Associazione Produttori, gruppo che è l'ani-ma, il cuore e anche le braccia (tantissimi i volontari) della Festa. G.T.

La mostra di Antonella BuratoDal 9 all'11 novembre, in occasione della Fiera di San Martino, le stanze di Villa Ottolini hanno ospitato la mostra di pittu-ra di Antonella Burato. Moltissimi visitatori alla mostra di pittura dell'artista arcolese, che per l'occasione erano accompa-gnate da preziose cornici in vetro ritagliato e saldato con la tecnica Tiffany realizzate dal marito e maestro vetraio Giovan-ni Erbisti. «In quest'ultimo periodo ho avuto una nuova fonte di ispirazione, esaminando più in profondità i dipinti antichi -spiega Antonella -. Ho notato che in molti quadri dei maestri del passato, sono visibili i ripensamenti, le correzioni dell'ar-tista, che emergono dal dipinto. Così in mostra ho portato il quadro di una Madonna, di cui ho fotografato le tre fasi di crea-zione, il primo dipinto sottostante, poi la coloritura centrale, infine la velatura superficiale. Se si potesse sollevare la “pelle”della pittura, del volto dipinto si potrebbe avere la percezione del mutare del sentimento, dell'espressione, del soggetto. Inesposizione c'erano anche i famosi “angeli” della Burato, figure tra il birichino e il sacro, ognuno con una propria partico-larità: l'angelo del teatro, l'angelo dell'attesa, l'angelo della consapevolezza e l'angelo visto da un'altra prospettiva, il più sim-patico: un angioletto a testa in giù che ti invita sempre a guardare le cose, i fatti, la vita, anche da un altro verso...

Graziana Tondini

ARCOLE. Il nuovo centro culturale ospiterà il trittico di appuntamenti “Un sabato a teatro”

Girotondo di eventi

Padre Anacleto e don Matteo

Page 23: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

SPAZIO DONNA L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it24 WhatsApp

331 9003743

I giorni si accorciano, ilfreddo si avvicina e lamagia inizia. Siamo giun-ti al momento dell’annopiù atteso da tutti: il Nata-le, un momento di gioiada condividere con lapropria famiglia tra rega-li, pranzi e cene in com-pagnia. Oggi il Natale èdiventato un giorno in cuipoter ricevere ciò chedurante l’anno non sareb-be possibile avere. «Que-st’anno sono stato bravonei primi mesi di scuola,quindi ho chiesto un I-Phone, l’ultimo uscito.D’altronde la fatica hasempre diritto di essereripagata» - dice qualcheragazzo. «Io aspetto quelgiorno per sfoggiare lamia nuova gonna, è bel-lissima e poi ci abbineròun paio di scarpe alte chesono la fine del mondo.Farò conquiste al risto-rante» - confida unaragazza all’amica. Sen-tendo queste parole èstato d’obbligo chiedere«Ragazzi ma cos’è vera-mente il Natale per voi?».

Regali…festa…bei vesti-ti…il pranzo dalla nonna,perché poi arriva la man-cia: per ogni ragazzo lastessa risposta. Ma ilNatale e le feste non sonosempre state così e inonni sono scesi incampo per raccontarle.Le nonne Luisa, Savina eSeverina si sono aperte,riportando alla mente i

ricordi più belli delle lorofeste passate. Per i nonnidi Verona e provincia, lefeste iniziavano il 13dicembre, non si aspetta-va Babbo Natale, a queitempi ancora non esiste-va, ma arrivava SantaLucia. Si scriveva la let-terina che sparivalasciando spazio a qual-che dolcetto. La notte

precedente l’arrivo dellaSanta si preparava sultavolo una tazza di latte,pane, una carota e delvino per Santa Lucia e ilsuo seguito, si andava aletto presto e dormire nonera facile, ma la stanchez-za prendeva il sopravven-to fino a che, all’alba, sicorreva in cucina e lamagia si compiva. «Frut-

ta secca, mandarini, aran-ce, a volte una bamboladi pezza, animaletti inlegno, un carrettino. Altrevolte, ricordo che i regalivenivano messi via e rici-clati l’anno dopo. Spessoera la bicicletta ridipinta.Non avevamo molto, maper noi era abbastanza» -ricorda Savina sorridente.«Fate i bravi bambini o viarriverà solo carbone!Così diceva la miamamma - racconta nonnaLuisa con un po' dinostalgia di quei tempi -.Ah, che euforia mi assali-va vedendo i doni. Se mifermo a pensarci l’assa-poro ancora oggi. Il gior-no di Natale era per lafamiglia, si andava amessa e, a pranzo, simangiava il bollito con lapearà in compagnia ditutti i parenti. Momentibellissimi, ma era SantaLucia la festa più impor-tante per noi bambini».Natale era un momento digioia per festeggiare lanascita di Gesù bambino,pregare e stare insieme ai

propri cari, c’era solol’amore di chi si amava,niente regali o avveni-menti speciali, nientevestiti nuovi ogni anno.«Avevo il vestito dellafesta, camicetta e sottana,il cappellino e le scarpet-te di vernice - sorrideSeverina -. Il mio Natalepiù bello è stato quellodei vent’anni, non parlodi doni, quel giorno hotrovato l’amore - conti-nua commossa guardan-do il marito al suo fianco-. Uscivo da messa, aterra c’era tantissimaneve e ancora nevicava.Lì, in quel momentomagico ho conosciuto ilcompagno della miavita». Pezzetti di viteormai passate, ma chenon smetteranno mai difar emozionare chi le havissute, ricordando lavera essenza delle festivi-tà Natalizie e ciò che esseportano, o dovrebberoportare, ad ognuno di noi.

Chiara Morando

Il Natale di ieri e quello di oggi

Per i Maya il cioccolato era la “bevanda degli dei”, gli Azte-chi usavano il cacao in chicchi per comprare le schiave. Pergli studiosi della Boston University e dell’Harvard Univer-sity il cioccolato allunga la vita grazie ai polifenoli del cacaoche agiscono come antiossidanti. Che il cioccolato fosseottimo da mangiare, lo sappiamo tutti. Quello che invece inpochi sanno, è che è possibile utilizzarlo per sfruttare i suoiprincipi attivi nella cura per il corpo. La “cioccoterapia”sfrutta tutte le proprietà del cacao e del cioccolato per la bel-lezza ed il benessere del corpo. Le molteplici proprietà del-l’aromaterapia al cacao agiscono sia sul corpo che sullamente: il profumo del cioccolato va a stimolare le endorfi-

ne, gli ormoni del benessere, che donano una sensazione di pace e benessere. Lecaratteristiche organolettiche della cioccolata e dei suoi effetti sono celebri. Il cioc-colato è ricco di antiossidanti ed anti-radicali, oltre che di ferro, magnesio, fosforo,potassio. La cioccolata racchiude in sé degli alcaloidi attivi a livello del sistema ner-voso come la caffeina e la teobromina, che hanno un effetto positivo sulla concen-trazione mentale e sulla prontezza psico-fisica. Agiscono a livello cardiocircolatorio e muscolare ed il massaggio agevola la pene-trazione del prodotto veicolato sulla pelle, in questo caso anche il cacao.Qui di seguito troverete i semplici passaggi per confezionare il vostro olio:- 60 gr di olio di mandorle dolci spremuto a freddo- 40 gr di cioccolato fondente 100% senza zucchero- Fate sciogliere a bagnomaria gli ingredienti tenendo la temperatura del for-nello bassa- Quando il composto sarà perfettamente sciolto versate l’olio in un conteni-tore di vetro scuro con contagocce.E’ possibile arricchire l’olio con l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale allavaniglia o all’arancia. Prima di effettuare il massaggio consiglio di scaldare ilvostro goloso olio in modo che il calore permetta la dilatazione dei pori della pellee promuova la penetrazione dei principi attivi del cacao. Ottima idea regalo perNatale. Nella confezione regalo potete aggiungere anche un piccolo cioccolatinoche accompagnerà l’esperienza olfattiva. Colgo l’occasione per augurare a tutti voiun felice Natale e un sereno 2019! Namastè!

BENESSERE DONNA A CURA DI CHIARA TURRI

Chiara Turri

OLIO GOLOSO AL CIOCCOLATO“Amate il cioccolato fino in fondo, senza complessi né falsa vergogna perché ricordate: senza un pizzico

di follia non esiste uomo giudizioso”(François de La Rochefoucault)

L’ANGOLO DI FRANCESCAa cura di Francesca Galvani - www.cucinaeciacole.it

CHARLOTTE CON CREMA DI PASSITOPropongo questo dolce da fare in occasioni speciali,come il Natale. Conquisterete i vostri ospiti, e sarà digrande soddisfazione per voi prepararlo e offrirlo.Ingredienti per la base (biscuit):120 g di zucchero - 4 uova intere120 g di farina - 1 busta di budino alla vaniglia1 vanillina - 1 pizzico di salePer farcire:400 g di confettura di ciliegiePer la crema:1 busta di budino alla vaniglia - 2,50 dl di vino passito o recioto2,50 dl di panna montata non zuccherata - 120 g di zuccheroPer decorare:Ciliegie candite o al liquorePreparazione del biscuit:Sbattere bene le uova intere con lo zucchero e il sale, se si può in planetaria, finoad avere un composto quasi denso. Aggiungere con delicatezza la farina prece-dentemente setacciata con la polvere di budino e la vanillina mescolando dal bassoverso l’alto per non smontare le uova. Versare e livellare il composto su di una lec-carda foderata di carta forno e cuocere per 15 o 20 minuti in forno caldo. Quan-do il biscuit sarà leggermente dorato toglierlo e rovesciarlo su di un canovacciospolverato di zucchero. Togliere la carta forno bagnandola un po’, spalmare laconfettura ed arrotolare il dolce aiutandosi con il canovaccio, mettere da parte araffreddare.Preparazione della crema:Sciogliere la polvere di vaniglia con il vino e lo zucchero e dopo circa dieci minutiportare sul fuoco basso. Bollire un attimo sempre mescolando. Far raffreddare com-pletamente e solo a questo punto unire la panna montata. Assemblare ora questo piccolo capolavoro sarà un piacere. Affettare il biscuit far-cito con confettura di ciliegie in fette di circa 1 cm o poco più e rivestire uno stam-po da zuccotto prima con della pellicola e poi con le fette del dolce tenendone qual-cuna da parte.Versare ora la crema fredda e coprire con le fette rimaste, comprimere leggermentee coprire con pellicola. Lasciar riposare in frigorifero qualche ora, rovesciare su diun bel piatto e decorare con ciuffi di panna e ciliegine.

FrancescaGalvani

Page 24: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

SPAZIO DONNAL’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 25WhatsApp

331 9003743

Il grande amore dei nonni... Kevin!Gabriele e Francesco presentano

la loro sorellina BiancaBenvenuta Ginevra! Tante congratulazioni

a mamma Anna e papà Leonardo

Mattia Cesare nato il 06/11/2018Michelle Federica la birba di mamma

Zina e papà Federico Carlotta...

Pulito è belloLanza Commercio Deter-genza Srl ubicata in viaColomba, 50 a Colognolaai Colli, è una realtà vero-nese consolidata da più dicinque decenni nell’ambi-to della vendita di prodot-ti professionali e all’in-grosso, con l’obiettivo disoddisfare sia le esigenzedel singolo, sia quelle ine-renti la grande distribu-zione. Il marchio “Pulito&Bello” identifica questa azienda scaligera nel pano-rama dei centri vendita al dettaglio che, ad oggi, si prefigge di rappresen-tare un valido alleato nel campo della cosmesi e della detergenza, propo-nendo una vasta gamma di articoli dei migliori marchi di make up, profu-meria, articoli per bambini e animali e detergenza casa. La particolarità deinegozi Pulito&Bello è la presenza di un ampio assortimento di prodotti spe-cifici per professionisti dell’estetica e parrucchieri, nonché la possibilità peril cliente di prenotare nel punto vendita servizi beauty grazie ai bellissimicorner Make up allestiti internamente. L’azienda fa capo a due soci, i fratelliDavide e Cristiano Lanza che hanno fatto dell’attenzione al cliente e dellaqualità del servizio il punto di forza. Consultando il sito www.ladetergen-

za.com si possono visio-nare i 16.000 articoli pre-senti e i loro prezzi; inol-tre il cliente ha la facoltàdi consultare in temporeale il catalogo delleofferte aggiornato men-silmente e di fare gli ordi-ni direttamente onlinecon le modalità spiegatenel sito. Lanza Commer-cio Detergenza Srl detie-

ne la proprietà del marchio di negozi al dettaglio per la detergenza ed il pro-fessionale “Pulito&Bello” presenti anche a Villabella di San Bonifaciolungo la SR 11, 25, a San Martino Buon Albergo in via Nazionale58/a e a Bussolengo in Via Verona 20.

www.ladetergenza.com - www.pulitoebello.it

Page 25: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

Sono 55 i Comuni provincia-li che si avvalgono dell’ope-ratività dell’aziendaSER.I.T. sita in LocalitàMontean a Cavaion Verone-se controllata da Amia (che asua volta è proprietà diAgsm). Una realtà, questa,che si occupa di sistemi diraccolta e smaltimento rifiu-ti, ponendo rispetto versol’ambiente che ci circonda everso le persone che nefanno parte integrante. Neopresidente è MassimoMariotti al quale abbiamorivolto alcune domande. Presidente Mariotti, unincarico non facile il suodopo le precedenti vicissi-tudini che hanno coinvoltol’azienda ora da lei presie-duta, vicende che vengonocondotte al famoso “casoBissoli”… Vuole dire qual-cosa a riguardo?«Durante l'udienza datata 27novembre 2018, i magistrati,riunitisi in Camera di Consi-glio, si sono pronunciati neiconfronti di Roberto Bissoli,Maurizio Alfeo e Giannanto-nio Parolini pronunciandosisu rinvio della Corte di Cas-sazione che ha annullato l'or-dinanza emessa dal Tribuna-le di Verona il 12.9.2017, delGip del Tribunale di Veronadi rigetto della richiesta diemissione di sequestro pre-ventivo dell'immobile sito inAgro di Rivoli Veronese. Lavicenda concerne le opera-zioni amministrative e com-merciali poste in essere daparte di SER.I.T. per la rea-lizzazione di un nuovoimpianto di recupero e stoc-caggio rifiuti prevedendo iltrasferimento della sede sto-rica di Cavaion Veronese aRivoli, in località Terramat-ta. SER.I.T. però è una socie-

tà privata a totale partecipa-zione pubblica prevalente-mente indiretta (il comune diVerona tramite AGSM eAMIA, mentre le restantisono di proprietà di alcuniComuni del territorio dellaProvincia). Risulta dagli attidi indagine come il terrenosul quale sarebbe dovuto sor-gere il nuovo impianto, attra-verso un'articolata operazio-ne, al costo di 9.500.000euro tramite operazioni com-merciali effettuate mediantei successivi passaggi di pro-prietà, avrebbero visto poiun aumento esponenziale delprezzo di vendita iniziale delbene, facendo apparire antie-conomica la complessivaoperazione commerciale.Ciò detto, l'imputazione diabuso d'ufficio in concorso,elevata nei confronti degliindagati si incentra sul fattoche la società SER.I.T.avrebbe subito un ingiustodanno economico in seguitoall'acquisto del terrenosoprattutto facendolo senzadare corso alle procedure digara. Queste le conclusionipronunciate dai magistratipresso il Tribunale Civile ePenale di Verona». La presidenza Ser.i.t. loscorso mese di Agosto èstata rinnovata e grazie adun accordo, Lei ha ripresoin mano il timone del-

l’azienda. Ci racconta esat-tamente come sono andati ifatti ?«Evidentemente era statasbagliata la procedura direvoca del precedente CdA,che in base allo Statuto,decadeva con il rinnovo del-l’Amministrazione Comu-nale di Verona».Entriamo ora nel vivo del-l’azienda: di cosa si occupaesattamente Ser.i.t. e qualiservizi offre al cittadinonell’ambito dei sistemi diraccolta e smaltimento deirifiuti?«SER.I.T. è una società diigiene ambientale che operaservendo una popolazione dicirca 400.000 utenti. Dispo-ne di una flotta di circa 300mezzi e si avvale di 270dipendenti fissi cui se neaggiungono circa 50 d’esta-te. Logisticamente disponedi due siti, Cavaion e Zevioin affitto, mentre ha in“costruzione la sede di pro-prietà”. L’attività svolta èquasi totalmente di raccoltadifferenziata e trasferimentorifiuti ai centri di smaltimen-to o trattamento. Solo in viaresiduale viene svolta unaattività di selezione del mul-timateriale raccolto separan-do plastica, barattolame ealluminio nell’impianto diCavaion, ma con la necessitàdi implementare l’area diattività industriale attivandole fasi successive di lavora-zione/smaltimento del rifiu-to, oggi appannaggio di terziche fissano i prezzi e le rego-le di mercato». Con la partecipata Amiaavete idee nel cassetto? «Certamente, stiamo svilup-pando insieme una Campa-gna Educativa, un Progettoraccolta pubblicitaria el’espansione del ciclo inte-grato dei rifiuti anche fuoriprovincia».

Le nostre interviste L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it26 WhatsApp

331 9003743

Servizi diAngelica Adami

Grande realtàche punta alto

La

L’AZIENDA. M. Mariotti al timone di SER.I.T. si racconta

Una realtà forte e capacenell’ambito dell'imprendito-ria scaligera: stiamo parlan-do di un'azienda nata nellaProvincia di Verona nel1952, la “Sprea Depositi”,che nella nostra città si clas-sifica come un importantepunto di riferimento nelproprio settore. Da tantissi-mi anni la “Sprea Depositi”è conosciuta nel mondo del-l'agricoltura come un'azien-da che ha fatto dell'affidabi-lità uno stile, grazie al suofondatore, l'imprenditoreDino Sprea che, inizialmen-te con la propria famiglia,da titolare di un distributoredi benzina a Bovolone neglianni '50, ha saputo arrivarein cima ad una vetta rag-giunta con grande tenacia,accompagnata da una buonadose di umiltà e, perché no,anche da un pizzico di fortu-na. Il percorso imprenditorialedi Dino Sprea si è realizzatoattraverso un camminoricco di soddisfazioni, pun-tando all’eccellenza inambito locale in primis e aquella internazionale poi,con la successiva creazionedi altre realtà commerciali eproduttive di successo. Nelterritorio scaligero Spreafonda un centro vendita“Sprea depositi”, societàche ha sede a Villafontanadi Bovolone, con depositianche ad Erbè e a Dome-gliara (fiori all'occhiello diquesto specifico settore,punti di riferimento per tantiagricoltori). «Con l’ausiliodi una squadra di tecnici eprofessionisti, Sprea Depo-siti divulga sul territoriol’uso di prodotti e di tecni-che innovative dedicateall’agricoltura e all’am-biente, per «una lotta inte-grata tra il biologico e iltradizionale - racconta

Dino Sprea -. Proponiamoservizi innovativi realiz-zando un grande lavoro siaper le colture che per l’am-biente. Del resto, da parec-chi anni siamo conosciutinel mondo dell’agricolturacome un’azienda che hafatto dell’affidabilità il suostile. I nostri tecnici opera-no su tutto il territorio pro-vinciale sconfinando inaltre Regioni facendosipromotori a supporto degliagricoltori locali e non».Ma Verona è solo il puntodi partenza per l'imprendi-tore scaligero: la svoltaarriva quando, 15 anni fainizia a realizzare un nuovoprodotto a base di polimeroe farine vegetali (abete), ilcompound “Wood.it” pro-dotto certificato made inItaly che successivamentedimostra un utilizzo “polie-drico” in tanti settori, per larealizzazione di moltepliciprodotti. Il Wood.it è statoil suo successo, con l’im-piego di fibre vegetali discarto, dalla farina di abetealla buccia delle mele,dalla paglia del riso ai noc-cioli d’olivo, e tante altreancora, che sono diventatei punti forti nella produzio-ne e nella realizzazione delsuo nuovo business. Ora ilcompound, oltre ad essereimpiegato per la produzio-

ne di pavimentazioni e fac-ciate esterne, è utilizzatodalle multinazionali per laproduzione di sedie e altrisuppellettili nel settore deicasalinghi, con il vantag-gio di essere un prodottoecologico e riciclabile. Manon è finita qui: le resinediventano preziose perSprea tanto da fondareun’altra nuova attività pro-duttiva la “ddchem”, dedi-cata alla produzione diresine formulate ed indu-renti che esporta oggi giàin 33 paesi: «Siamo pre-senti ovunque - spiegaSprea -, dall’Europa allaCina, dal Nord Americafino al Sud America nellostato di Espirito Santo inBrasile dove operiamo daparecchi anni con unasocietà controllata, e nellastessa area stiamo aspet-tando la concessione per lacostruzione di un nuovoimpianto produttivo».Invece, per la distribuzionedei fertilizzanti speciali edi altre specialità delmondo dei fitofarmaciSprea ha fondato circa 20anni fa un’altra organizza-zione, la Geofin Spa consede ad Oppeano; proprioin questi giorni l’aziendaha concluso un accordocon la società ISAGRO inriferimento al settore “bio-logico”, diventando dalprossimo anno distributoreesclusivo per le regioniAlto Adige, Emilia Roma-gna, Lombardia, Triveneto.Ad oggi le società delGruppo occupano 120dipendenti con un fatturatodi 60 milioni di euro. Gran-di sfide e molte vittorie:«La mia regola? Saperascoltare! Ricercando con-tinuamente nuove opportu-nità» - conclude DinoSprea.

Dalla benzina...al successo!

REALTA’ SCALIGERA. L’imprenditore Sprea ci parla di sè

Page 26: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina

Lo sport deve sempre di piùessere visto e vissuto comepalestra di civiltà. E’ statoquesto il principio fonda-mentale su cui si è sviluppa-to l’incontro pubblico “Ilvalore educativo dello sport– testimonianze di vita”,tenutosi presso la sala poli-funzionale del Saval e orga-nizzato dal progetto WelfCa-re, progetto proposto dalConsorzio Sol.Co. Veronafinanziato dalla FondazioneCariVerona e portato avantinel quartiere Saval dallaCooperativa Sociale Centrodi Lavoro San GiovanniCalabria. All’incontro hanno parteci-pato il presidente dell’Asso-ciazione Italiana CalciatoriDamiano Tommasi, l’exallenatore ed opinionistatelevisivo Romano Mattè e ilpresidente dell’U.S. SavalMaddalena Flavio Massaro.I drammatici fatti saliti allaribalta delle cronache nellescorse settimane, con l’ag-gressione ad un arbitro nelLazio e una squalifica diquattro anni per una vicendaanaloga nella terza categoriaveronese, sono stati lo spun-to iniziale per dare il via aduna riflessione sul valore

educativo dello sport. Ilprimo ad intervenire è statoRomano Mattè che, dopoaver ricordato come le vicen-de sopra riportate siano solola punta dell’iceberg, ha for-temente sottolineato come“il problema principale checi troviamo davanti è relati-vo all’educazione. Siamotutti d’accordo che lo sport, eil calcio in questo caso,

possa svolgere una funzioneeducativa per i nostri ragaz-zi, ma è in grado di farlosolamente all’interno di unambiente sano. E l’ambientesano non si può costruiresolo all’interno di uno spo-gliatoio o dei cancelli di unasocietà sportiva, è necessarioiniziare a costruirlo in fami-glia, nella scuola e nellasocietà in generale».

E’ stata poi la volta diDamiano Tommasi che, par-tendo da un aneddoto perso-nale legato al calcio giovani-le, ha commentato il fattoche “troppo spesso una fami-glia iscriva suo figlio a cal-cio perché vede quest’espe-rienza come un’opportunità.Vede la speranza che il pro-prio figlio o figlia possanosfondare. Non lo iscrivonoper il semplice fatto di darglila possibilità di divertirsi, diimparare una disciplina e difare le prime esperienze disocialità, come invece acca-de con altri sport. Ecco,credo che una delle sfide cheattendono il movimento cal-cistico nel futuro sia proprioquella di provare a cambiarequesto tipo di mentalità.Normalmente di tutti i ragaz-zi, tra i 15 e 21 anni, chesono tesserati presso unasocietà professionistica, soloil 7% poi nella vita riesce afare il calciatore professioni-sta. Dobbiamo perciò educa-re i ragazzi a vivere il calciocome una delle tante espe-rienze della propria vita, nonl’unica sulla quale scommet-tere il proprio futuro».

Matteo Dani

Abbiamo voluto fare ilpunto sulla nuova stagionecalcistica targata 2018-19dei nostri campionati dilet-tantistici veronesi, intervi-stando il presidente dellaFigc Veneto GiuseppeRuzza.Presidente sono partiti inuovi campionati che tipodi stagione si aspetta? «Una bella domanda. Siamocontenti. I dati sono confor-tanti sia in fatto di risultatiche sull’aspetto disciplinarisempre importante. Speria-mo che questi dati quest’an-no non peggiorino. E’ forseuna magra consolazione manoi ci accontentiamo». Quanta passione ci mette-te quotidianamente nelvostro lavoro alla FigcVeneto?«Tantissima. Non vorreisembrare autoreferenziale.Sono in Federazione daquando ero bambino. Sonoentrato nel lontano 1977 edho visto tutto ed ho fatto ditutto, facendomi le ossa edaumentando di esperienzaogni anno, lavorando sodo.Se non c’è alle spalle la pas-sione possiamo rimaneretranquillamente a casa. C’èl’amore per il calcio, c’èl’amore per quello chefanno le società, un connu-bio vincente che ci fa conti-nuare». E’ possibile migliorare ilmondo dei dilettanti?«Partendo dalle agenziedelle entrate diminuendo isuoi controlli, qualche

imprenditore innamoratodel nostro calcio con lasponsorizzazione dellenostre società, regole piùsemplici da parte della fede-razione, meno paletti vinco-lanti, il settore giovanile chesembra fatto apposta perincasinare tutto e mi assumola piena responsabilità diquello che sostengo. Però lenostre società sono attente efanno le cose per bene». Quali sono le novità dellenuova stagione?«Abbiamo fatto i gironi asedici squadre degli allievi egiovanissimi dei regionali.Verona e Padova partirannocon i giovanissimi in duefasi. Un lavoro complesso». E’ contento della delega-zioni di Verona?«E’ la più grossa e sta dimo-strando che sta lavorandobene. Avanti tutta».

Roberto Pintore

SPORTL’ALTRO GIORNALE Dicembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 27WhatsApp

331 9003743

FIGC VenetoINCONTRO PUBBLICO. La sala polifunzionale del quartiere Saval ha ospitato Damiano Tommasi

La palestra di vitaè anche “sportiva”

Loris Boni e la maglietta per aiutare gli sfollati genovesi

Tutti non hanno dimenticato gli anni del Cologna Venetain serie D con in panca Loris Boni. Il popolare centro-campista classe 1953 ha vestito con lustro le maglie diSolbiatese, Sampdoria (dove è rimasto sotto la lanternadal 1971 fino al 1975) poi le quattro annate nella Romapoi nel Pescara, nella Cremonese, Novara, Legnano eFanfulla per poi ritirarsi dal calcio giocato nel 1990. Havestito anche la maglia azzurra dell’under 21. Boni è inattesa di una nuova squadra da allenare. Nei mesi estivicorre nella fredda Norvegia per allenare i giovani di unasocietà calcistica molto rinomata da quelle parti, il Token.Boni avrà percorso il ponte Morandi a Genova più di unmigliaio di vento. Quando ha saputo della tragedia avve-nuta nei mesi scorsi, gli sono brillati gli occhi dalla com-mozione pensando alle vittime. Loris afferma: «Una scia-gura che non doveva accadere. La sicurezza viene primadi tutto. Non si scherza. Le responsabilità ora si palleg-giano tra i vari enti preposti, ma ci sono morti e personeche non hanno più la casa». Da qui l’iniziativa di racco-gliere fondi per aiutare gli sfollati genovesi.«Con un amico romano che mi ha regalato un bel disegno, ho deciso di stamparlo su una maglietta e venderla adieci euro – aggiunge Loris -. Il ricavato andrà interamente agli sfollati ed ai parenti dei defunti. Poi con i soldi rac-colti andrò a trovare il sindaco di Genova Marco Bucci per consegnarli». Per informazioni contattare il numero338.2409989. R.P.

Giuseppe Ruzza

Una simpatica iniziativa

Calcio e basketassieme, per ritro-vare una passioneantica, quella dellefigurine, e per fardivulgare l’impor-tanza dello sport trai più giovani. E’questa l’iniziativache l’Amministra-zione comunale diSoave ha realizzatoper coinvolgere sempre più giovanissimi nelle prati-che sportive e far fronte alla problematica, moltoattuale, dell’abbandono dell’attività sportiva durantel’età scolare. Si è scelto quindi di realizzare un vero eproprio album di figurine dove i protagonisti nonsaranno i grandi campioni che si vedono in tv, ma gliatleti, grandi e piccini, del Borgo Scaligero Soave edel Basket Est Veronese. «Speriamo in questa manie-ra – ha spiegato il vicesindaco Angelo Dalli Cani – difar appassionare sempre più allo sport i ragazzi inun’età delicata, dove in troppi si rifugiano in uno stiledi vita troppo sedentario. Lo scambio di figurine, poi,è un’occasione in più per socializzare». La raccolta aSoave è già iniziata. M.D.

SER.I.T. CON LA GREEN TEEN TEAM FOUNDATION E IL PARCO NATURA VIVA

Riciclo della plastica per la salvaguardia dei rettiliLo scorso mese Ser.i.t. ha avuto il piacere di ospitare una visita guida-ta dell’associazione Green Teen Team Foundation, un gruppo di gio-vanissimi studenti guidato dalla principessa Theodora von Liechten-stein. Il team ha ideato un programma di raccolta e riciclo della plasti-ca per finanziare il progetto Chelonia, dedicato alla salvaguardia delletartarughe e testuggini europee. Campo base del progetto è il ParcoNatura Viva di Bussolengo, all’interno del quale sono stati posizionatidegli appositi contenitori trasparenti per il conferimento delle botti-glie di plastica. Venti quintali di plastica sono stati già raccolti eimmessi nel container destinato al conferimento presso Ser.i.t., doveappunto i giovani protagonisti hanno potuto vedere personalmente irisultati del loro lavoro, ma anche ottenere il riscontro economico chepermetterà loro di finanziare le attività dell’associazione. Il ProgettoChelonia è supportato anche dalle aziende Sandrà Scavi , Edilconforte Ironstyle, che hanno contribuito alla costruzione e alla posa dei con-tenitori finalizzati al conferimento delle bottiglie.

SER.I.T. E PESCANTINA PROMUOVONO LA RADIOBAG®Il primo sacchetto dotato di un chip Tracciare i rifiuti domestici e il loro percorso non è maistato così semplice. La Smp – Sfregola Materie Plastiche –ha brevettato il primo sacchetto dotato di microchip perseguire il rifiuto in tutto il suo percorso, dal punto di pre-lievo al luogo di conferimento. Ser.i.t. e Comune di Pescan-tina hanno aderito al progetto pilota della ditta produttri-ce, al fine di dimostrare, attraverso i dati raccolti durante lefasi di monitoraggio, come il sistema RadioBag® aiuti adaumentare significativamente la qualità di materiale pro-veniente dalla raccolta differenziata. Il progetto, partito nelcorso del 2016 e ancora in fase sperimentale, permettereb-be, oltre a ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti indiscarica, di reinvestire quanto risparmiato in servizi per ilcittadino.

Page 27: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la canzone natalizia che gli alunni avrebbero dovuto can- ... l'uomo, il medesimo posto da Dio al vertice del creato (a cosa poi, che non ne com-bina