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upa Uffici chiusi lunedì 31 ottobre In occasione della ricorrenza della festi- vità di Ognissanti gli uffici di sede e di zona rimarranno chiusi il 31 ottobre. SEttimAnAlE Di inFormAzionE DEll’UnionE Agricoltori Di BrESciA Anno liX | n. 21 | SABAto 22 ottoBrE 2011 codice iSSn 0515-6912 rEAlizzAzionE E StAmPA: D.g.m. snc BrESciA - viA liPPi 6 - tEl. 030.2304666 DirEzionE, rEDAzionE, AmminiStrAzionE: 25100 BrESciA - viA crEtA 50 - tEl. 030.24361 SPEDizionE in A.P. - 45% - Art. 2 commA 20/B- lEggE 662/96 FiliAlE Di BrESciA - Euro 0,90 - iscritto al roc n. 976 del 17-3-2000 intERVEnto dEL VicEpRESidEntE ViSini aL conVEgno quadRi di confagRicoLtuRa Brescia fa scuola nei servizi finanziari alle imprese Il rischio sono tagli alle imprese più dinamiche e sviluppate N ell’ambito della nuova proposta di riforma della Politica agricola europea, le aziende agricole bresciane rischiano di subire un’ampia sforbiciata del sostegno ricevuto fino ad oggi. Di fatto con la nuova Pac, Brescia è sicuramente tra le province italiane più penalizzate dalla riforma, visto che sarà quella che lascerà sul campo più risorse. Noi non ci stiamo e lo manifesteremo in ogni occasione - sottolinea il presidente Bettoni -. Guarda caso proprio chi ha l’agricoltura più competitiva del Paese (7% della Plv nazionale) si vedrà sottrarre risorse finalizzate allo sviluppo e alla crescita a favore di altre economie rurali prive, per esempio, di zootecnia e più orientate a colture mediterranee con minor valore aggiunto. A Brescia, grazie alla zootecnia, i titoli Pac sono tra i più elevati della regione e quindi del paese. C’è da chiedersi se è corretto che questi agricoltori storici che hanno investito, ampliato le aziende, assunto manodopera e sono nel mercato globalizzato con prodotti sicuri, si devono vedere decurtati aiuti che nel resto d’Europa vanno soprattutto l’agricoltura che produce alimenti positive le interrogazioni sulle quote latte è positivo che, in un momento di gran- de confusione, alcuni parlamentari presentino delle interrogazioni al ministe- ro delle Politiche agricole per fare chiarez- za in tema di quote latte e di pagamento delle multe dovute da chi non ha rispetta- to le regole”. Così Francesco Bettoni, presidente del- l’Unione Provinciale Agricoltori, commenta le due interrogazioni presentate rispettiva- mente nei giorni scorsi dagli onorevoli Bec- calossi e nola, e dall’onorevole Delfino. nella prima, a fronte dei dubbi sulla reale produzione di latte vaccino in Italia, emer- si dalla relazione del Comando carabinieri politiche agricole, e dopo la recentissima sentenza di condanna del Tribunale di Mi- lano e quella in appello del Tribunale di To- rino sul comportamento truffaldino di elu- sione dell’obbligo di versare il prelievo lat- te, Beccalossi e nola chiedono “quali sia- no le azioni messe in atto al fine di dare ef- fettiva applicazione al disposto della legge 33 del 2009, in termini di recupero delle FRAnCESCO BETTOnI: Domenica 9 ottobre ‘Spesa in cascina’ in piazza Loggia continua aLLE paginE 6-7 con aLtRi SERViZi L a cascina si è trasferita nuovamente in città e ha in- contrato i consumatori, che hanno potuto degustare e acquistare a prezzi di assoluta convenienza i prodotti dell’eccellenza enogastronomia bresciana, dai vini agli oli d’oliva, dai formaggi ai salumi, dalle marmellate ai mieli, alle farine biologiche... L’appuntamento con la fortunata iniziativa itinerante dell’Unione Provinciale Agri- coltori e dell’Anga si è tenuto domenica 9 ottobre, dalle 9 alle 19, in piazza Loggia, nel cuore pulsante del centro storico cittadino. CONFAGRICOLTURA UNIONE PROVINCIALE AGRICOLTORI a creMonaFiere Dal 27 al 30 ottoBre Di scena la 66 a Fiera internazionale del Bovino da latte SERVIZI DA PAGInA 15 continua a pagina 5 unione provinciale agricoltori Al via le giornate tecniche Sono fissati per martedì 8 e 15 novembre alle 9.30 rispettivamente all’Ufficio Zona di Leno e alla sala Conferenze dell’Unione Agricoltori di Brescia i due pri- mi appuntamenti con le ‘Giornate tecniche’ dell’Upa, una fortunata iniziativa che si ripete anche quest’anno. IL PROGRAMMA COMPLETO A PAGInA 4 ditoriale Riforma della Pac: Brescia dice no e I l mondo dell'agricoltura è profonda- mente mutato negli ultimi anni, an- che se il vecchio ed obsoleto cliché da 'Albero degli zoccoli' è duro a morire nell'immaginario collettivo. Ma gli imprenditori agricoli gestiscono come tali le proprie aziende e si misu- rano ogni giorno con un mercato glo- bale. Il vero problema è che troppo spesso mancano loro gli strumenti finanziari per farlo. Un importante contributo su questo te- ma è venuto nei giorni scorsi, a Ro- ma, all'interno del convegno dei qua- dri dirigenti di Confagricoltura, dal- l'intervento del vicepresidente del- l'Unione Provinciale Agricoltori, Ser- gio Visini, che a corollario della sua lucida esposizione ha portato l'esem- pio di Brescia: ciò che serve alle im- prese, ciò che bisogna mettere in atto per supportarle nel loro processo di sviluppo, a Brescia esiste già. All'interno del convegno si è dato spa- zio al tema dello sviluppo e dell'imple- mentazione di servizi innovativi da mettere in cantiere per soddisfare i cre- scenti bisogni delle imprese agricole. “Fra questi -commenta Visini- spicca l'esigenza di affrontare percorsi nella direzione della consulenza alle aziende con particolare riferimento agli aspetti legati al credito”. Un tema, questo, che riguarda ogni ti- po di attività, ora più che mai, e che ve- de le imprese agricole non rappresen- tare un'eccezione. Anzi. “L'agricoltura, rispetto agli altri settori, ha in più -com- menta Visini- la difficoltà a rappresen- tare correttamente ai terzi la propria si- tuazione”. E' così da sempre innanzitutto perché il sistema agricolo non ha mai avuto e non ha l'obbligo di presentare bilanci C ome ogni anno si rinnova la tradizionale serie di appuntamenti del presidente dell’Unione, Francesco Bet- toni, nelle Zone per valutare insieme il momento economico e politico che sta attraversando la nostra agri- coltura. Difficoltà competitive, prezzi ancora scarsamente remunerativi, una Pac penalizzante, una burocrazia pesante, sono solo alcuni dei problemi che bloccano lo sviluppo delle nostre aziende. Tanto più che la politica, vedi ad esempio le manovre finanziarie di questa estate, è priva di una strategia agri- cola credibile. “In questo momento dobbiamo essere pronti ed uniti ad intervenire in ogni sede, con forza e determinazione - commenta Bettoni - per difendere i nostri legittimi interessi. Pertanto, la nostra Organizzazione, con la coe- renza che da sempre la contraddistingue, non lascerà nulla di intentato: dalla direttiva nitrati al prezzo del lat- te, dalle normative del benessere animale ad una strategia mirata per il comparto suinicolo, dal continuo au- mento dei fattori di produzione ad una equa remuneratività dei prezzi”. Questi sono i temi che verranno affrontati nelle riunioni di Zona. La prima, per i soci delle zone di Leno, Montichiari e Verolanuova, è in calendario per giovedì 27 ottobre alle 20 nell’ufficio Zona di Leno in Via cristoforo colombo, 9. Riunioni del presidente nelle Zone continua a pagina 2 continua a pagina 2

L'Agricoltore Bresciano

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Quindicinale d'informazione dell'Unione Agricoltori di Brescia

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Page 1: L'Agricoltore Bresciano

upa

Uffici chiusi lunedì31 ottobreIn occasione della ricorrenza della festi-vità di Ognissanti gli uffici di sede e dizona rimarranno chiusi il 31 ottobre.

SEttimAnAlE Di inFormAzionE DEll’UnionE Agricoltori Di BrESciA Anno liX | n. 21 | SABAto 22 ottoBrE 2011

codice iSSn 0515-6912rEAlizzAzionE E StAmPA: D.g.m. snc

BrESciA - viA liPPi 6 - tEl. 030.2304666

DirEzionE, rEDAzionE, AmminiStrAzionE: 25100 BrESciA - viA crEtA 50 - tEl. 030.24361

SPEDizionE in A.P. - 45% - Art. 2 commA 20/B - lEggE 662/96FiliAlE Di BrESciA - Euro 0,90 - iscritto al roc n. 976 del 17-3-2000

intERVEnto dEL VicEpRESidEntE ViSini aL conVEgno quadRi di confagRicoLtuRa

Brescia fa scuola nei servizifinanziari alle imprese

Il rischio sono tagli alleimprese più dinamichee sviluppate

Nell’ambito della nuovaproposta di riforma

della Politica agricolaeuropea, le aziendeagricole brescianerischiano di subireun’ampia sforbiciata delsostegno ricevuto fino adoggi. Di fatto con la nuovaPac, Brescia èsicuramente tra leprovince italiane piùpenalizzate dalla riforma,visto che sarà quella chelascerà sul campo piùrisorse. Noi non ci stiamoe lo manifesteremo in ognioccasione - sottolinea ilpresidente Bettoni -.Guarda caso proprio chiha l’agricoltura piùcompetitiva del Paese (7%della Plv nazionale) sivedrà sottrarre risorsefinalizzate allo sviluppo ealla crescita a favore dialtre economie ruraliprive, per esempio, dizootecnia e più orientate acolture mediterranee conminor valore aggiunto. ABrescia, grazie allazootecnia, i titoli Pac sonotra i più elevati dellaregione e quindi del paese.C’è da chiedersi se ècorretto che questiagricoltori storici chehanno investito, ampliatole aziende, assuntomanodopera e sono nelmercato globalizzato conprodotti sicuri, si devonovedere decurtati aiuti chenel resto d’Europa vannosoprattutto l’agricolturache produce alimenti

positive le interrogazionisulle quote latte

“èpositivo che, in un momento di gran-de confusione, alcuni parlamentari

presentino delle interrogazioni al ministe-ro delle Politiche agricole per fare chiarez-za in tema di quote latte e di pagamentodelle multe dovute da chi non ha rispetta-to le regole”.Così Francesco Bettoni, presidente del-l’Unione Provinciale Agricoltori, commentale due interrogazioni presentate rispettiva-mente nei giorni scorsi dagli onorevoli Bec-calossi e nola, e dall’onorevole Delfino.nella prima, a fronte dei dubbi sulla realeproduzione di latte vaccino in Italia, emer-si dalla relazione del Comando carabinieripolitiche agricole, e dopo la recentissimasentenza di condanna del Tribunale di Mi-lano e quella in appello del Tribunale di To-rino sul comportamento truffaldino di elu-sione dell’obbligo di versare il prelievo lat-te, Beccalossi e nola chiedono “quali sia-no le azioni messe in atto al fine di dare ef-fettiva applicazione al disposto della legge33 del 2009, in termini di recupero delle

FRAnCESCO BETTOnI:

Domenica 9 ottobre‘Spesa in cascina’in piazza Loggia

continua aLLE paginE 6-7 con aLtRi SERViZi

La cascina si è trasferita nuovamente in città e ha in-contrato i consumatori, che hanno potuto degustare

e acquistare a prezzi di assoluta convenienza i prodottidell’eccellenza enogastronomia bresciana, dai vini aglioli d’oliva, dai formaggi ai salumi, dalle marmellate aimieli, alle farine biologiche...L’appuntamento con la fortunata iniziativa itinerantedell’Unione Provinciale Agri-coltori e dell’Anga si è tenutodomenica 9 ottobre, dalle 9alle 19, in piazza Loggia, nelcuore pulsante del centrostorico cittadino.

CONFAGRICOLTURA

UNIONE PROVINCIALE

AGRICOLTORI

a creMonaFiere Dal 27 al 30 ottoBre

Di scena la 66a Fiera internazionaledel Bovino da latte

SERVIZI DA PAGInA 15

continua a pagina 5

unione provinciale agricoltori

Al via le giornate tecnicheSono fissati per martedì 8 e 15 novembre alle 9.30 rispettivamente all’UfficioZona di Leno e alla sala Conferenze dell’Unione Agricoltori di Brescia i due pri-mi appuntamenti con le ‘Giornate tecniche’ dell’Upa, una fortunata iniziativache si ripete anche quest’anno.

IL PROGRAMMA COMPLETO A PAGInA 4

d i t o r i a l e

Riforma della Pac:Brescia dice no

e

Il mondo dell'agricoltura è profonda-mente mutato negli ultimi anni, an-

che se il vecchio ed obsoleto cliché da'Albero degli zoccoli' è duro a morirenell'immaginario collettivo.Ma gli imprenditori agricoli gestisconocome tali le proprie aziende e si misu-rano ogni giorno con un mercato glo-bale.Il vero problema è che troppo spessomancano loro gli strumenti finanziariper farlo.Un importante contributo su questo te-ma è venuto nei giorni scorsi, a Ro-ma, all'interno del convegno dei qua-dri dirigenti di Confagricoltura, dal-l'intervento del vicepresidente del-l'Unione Provinciale Agricoltori, Ser-gio Visini, che a corollario della sualucida esposizione ha portato l'esem-pio di Brescia: ciò che serve alle im-prese, ciò che bisogna mettere in attoper supportarle nel loro processo di

sviluppo, a Brescia esiste già.All'interno del convegno si è dato spa-zio al tema dello sviluppo e dell'imple-mentazione di servizi innovativi damettere in cantiere per soddisfare i cre-scenti bisogni delle imprese agricole.“Fra questi -commenta Visini- spiccal'esigenza di affrontare percorsi nelladirezione della consulenza alle aziendecon particolare riferimento agli aspettilegati al credito”.Un tema, questo, che riguarda ogni ti-po di attività, ora più che mai, e che ve-de le imprese agricole non rappresen-tare un'eccezione. Anzi. “L'agricoltura,rispetto agli altri settori, ha in più -com-menta Visini- la difficoltà a rappresen-tare correttamente ai terzi la propria si-tuazione”.E' così da sempre innanzitutto perché ilsistema agricolo non ha mai avuto enon ha l'obbligo di presentare bilanci

Come ogni anno si rinnova la tradizionale serie di appuntamenti del presidente dell’Unione, Francesco Bet-toni, nelle Zone per valutare insieme il momento economico e politico che sta attraversando la nostra agri-

coltura. Difficoltà competitive, prezzi ancora scarsamente remunerativi, una Pac penalizzante, una burocrazia pesante,sono solo alcuni dei problemi che bloccano lo sviluppo delle nostre aziende.Tanto più che la politica, vedi ad esempio le manovre finanziarie di questa estate, è priva di una strategia agri-cola credibile.“In questo momento dobbiamo essere pronti ed uniti ad intervenire in ogni sede, con forza e determinazione- commenta Bettoni - per difendere i nostri legittimi interessi. Pertanto, la nostra Organizzazione, con la coe-renza che da sempre la contraddistingue, non lascerà nulla di intentato: dalla direttiva nitrati al prezzo del lat-te, dalle normative del benessere animale ad una strategia mirata per il comparto suinicolo, dal continuo au-mento dei fattori di produzione ad una equa remuneratività dei prezzi”. Questi sono i temi che verranno affrontati nelle riunioni di Zona.La prima, per i soci delle zone di Leno, Montichiari e Verolanuova, è in calendario per giovedì 27 ottobre alle 20nell’ufficio Zona di Leno in Via cristoforo colombo, 9.

Riunioni del presidente nelle Zone

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Page 2: L'Agricoltore Bresciano

aziendali. Inoltre sconta la carenzadi una cultura d'impresa e la scarsaconoscenza dei temi finanziari. E'un dato di fatto, non causato danegligenza, ma frutto della storiadegli ultimi decenni.Oggi, però, “è indispensabile col-mare questo gap e l'Organizzazio-ne rappresenta il più significativopunto di riferimento per dare unarisposta sollecita e concreta al pro-blema. In seno all'Organizzazioneesistono già le informazioni e lecompetenze necessarie per rico-struire i bilanci delle imprese sociee non socie. In occasione del con-vegno si è ribadita la scelta di inve-stire in modo sostanziale su questofronte perché lo si ritiene determi-nante per lo sviluppo del sistemaagricolo”. L'imprenditore agricolo,infatti, “deve ormai fare ogni gior-no i conti misurandosi con mercatianche internazionali sempre piùcompetitivi e l'analisi del propriobusiness è indispensabile per poteroperare le scelte di investimentonecessarie e mirate al raggiungi-mento del successo. Oggi più che

IN PRIMO PIANO2 SABATO 22 OTTOBRE 2011

“noi siamo pronti a fare la nostra parte peruscire dalla crisi, la politica faccia altrettanto”“Non vogliamo vivere nel nichili-

smo, le crisi si superano con lavoglia di fare e non stando alla finestra.Noi vogliamo fare la nostra parte, allapolitica chiediamo di fare altrettanto”.Lo ha sottolineato il presidente di Con-fagricoltura Mario Guidi al Convegnodei Quadri Dirigenti dell’Organizzazio-ne degli imprenditori agricoli, a cui haportato il suo saluto il sindaco di RomaGianni Alemanno.Guidi ha quindi ricordato il ruolo del-l’agricoltura per il Paese. “Siamo otti-

misti - ha detto - perché la società nonpuò fare a meno del settore primario,che deve rispondere a precise richiestedi quantità, qualità, sicurezza alimen-tare, ambiente”. Quindi ha fattol’esempio del gioco degli scacchi.“L’obiettivo primo del giocatore, pervincere - ha proseguito il presidente - èquello di occupare il centro della scac-chiera. Ecco si deve portare l’agricoltu-ra al centro del sistema economico na-zionale e comunitario”.Il governo, nel programma di fine legi-

slatura, deve avviare – ha detto il sin-daco Alemanno alla platea dei dirigentidi Confagricoltura - un confronto realecon il mondo imprenditoriale su pochema chiare cose da fare e rilanciare asua volta un nuovo modello di svilup-po. Il rallentamento progressivo dellacrescita è il male peggiore per il Paese.L’agricoltura è indispensabile, guai anon tener conto di ciò che rappresen-ta”. Alemanno ha poi concluso: “Vi in-vito a fare di Roma una vetrina dellevostre potenzialità”.

SEguE daLLa pRiMa pagina

intERVEnto dEL VicEpRESidEntE ViSini aL conVEgno quadRi di confagRicoLtuRa

Brescia fa scuola nei servizi finanziari alle imprese agricole e agro-alimentari

“Il paese ha bisognodell’agricoltura”, ha detto ilsindaco di Roma Alemannoportando il suo saluto

mai è estremamente pericoloso na-vigare a vista”.Con un buon piano aziendale, ov-vero con un corretto 'businessplan', “è ancora possibile ottenerecredito e supporto da parte degliistituti finanziatori; diversamente ledifficoltà che questi incontrano nel-l'interpretare il mondo agricolo e leaziende che vi fanno capo, spessosi traducono in un vero e proprioblocco”. Un altro strumento impor-tante che Confagricoltura è in gra-do di offrire è il Consorzio garanziafidi. nel Bresciano e in Lombardiaquesto è il Cofal, emanazione diConfagricoltura Lombardia con unosportello collegato all'Upa, a sup-porto dei finanziamenti concessidal sistema bancario alle impreseagricole. Ma a Brescia c'è di più. E'infatti operativa A.I.S.A. (vedi boxnella pagina a fianco), una societànata dalla volontà dell'Unione Pro-vinciale Agricoltori di dotarsi di unostrumento idoneo a supportare adalto livello le aziende agricole nellefasi di sviluppo dei progetti e di ri-strutturazione delle imprese.Ancora una volta Brescia indica lastrada da percorrere.

I QUADRI DIRIGEnTI DI COnFAGRICOLTURA:

positive le interrogazioni sulle quote latte

FR FAnCESCO BETTOnI:

somme esigibili e di revoca delle quote integrative assegnate”.nella manovra economica di luglio è stata adottata una misurache toglie ad Equitalia le competenze esattive sulle multe dellequote latte trasferendole ad Agea, che da giugno è commissaria-ta. Di fatto il provvedimento renderebbe impossibile l’esazionedelle multe “sottraendo al sistema Italia risorse per un totale di1,6 miliardi di euro” e rischierebbe di “esporre l’Italia a nuove epiù pesanti sanzioni da parte della Commissione europea per tur-

bativa di mercato”.Su questo temal’onorevole Delfinochiede quale sia adoggi lo stato dell’in-tera vicenda quotelatte e quali inter-venti siano statiadottati o siano daadottare per garan-tire il recupero dellesomme dovute e perevitare che l’Italia fi-nisca sotto procedu-ra di infrazione conulteriori pesantioneri per il nostroPaese.

SEguE daLLa pRiMa pagina

Page 3: L'Agricoltore Bresciano

IN PRIMO PIANOSABATO 22 OTTOBRE 2011 3

SETTIMANALE DI INFORMAZIONEDELL’UNIONE AGRICOLTORI DI BRESCIA

Direttore Responsabile:ANNIBALE FEROLDI

Autorizzazione del Tribunale di Brescian. 75 del 16 maggio 1953Concessionaria di pubblicità:

EMMEDIGI PUBBLICITàVia Malta 10- tel. 030224121- fax 030226031

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Per la pubblicità su“L’Agricoltore Bresciano”rivolgersi alla

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Ottima edizione dell’asta di Edolo ètonata in scena anche quest’anno ad

Edolo l’Asta dei bovini di razza Bruna:un appuntamento che fin dagli anni ’50 sirinnova puntualmente all’inizio dell’au-tunno camuno, e che quest’anno è stataprogrammata nelle giornate del 3 e 4 otto-bre. L’organizzazione è curata dall’Asso-ciazione Provinciale Allevatori di Bresciain collaborazione con Cobreca, cooperati-va che da anni offre agli allevatori servizidi commercializzazione di bestiame sia dariproduzione sia da macello, e con il soste-gno della Comunità Montana di ValleCa-monica, del Comune di Edolo, dell’Ammi-nistrazione Provinciale. “Questa manife-stazione è dedicata a tutti quegli allevato-ri che hanno scelto di resistere e di conti-

nuare ad esercitare questa professionenelle aree montane – ha sottolineato Anni-bale Feroldi direttore dell’Unione Agricol-tori intervenuto alla presentazione dellanuova edizione. La loro azione di presidioè fondamentale per salvaguardare un pa-trimonio ambientale d’inestimabile valoredalle inevitabili conseguenze negative chepotrebbero venire innestate dallo spopola-mento. Ma è importante sottolineare an-che i progressi che la zootecnia di monta-gna ha concretizzato nella genetica e nellavalorizzazione del latte: i formaggi certifi-cati dal consorzio Disolabruna, tra cui an-che alcuni prodotti delle montagne bre-sciane, sono un nuovo importante traguar-do in questo senso”. In totale si sono regi-strati 97 capi di razza Bruna iscritti al Li-bro Genealogico che sono stati battuti inasta al centro zootecnico di Edolo a parti-re dalle 9 di martedì 4: nella lista 1 toro dariproduzione, 36 fra vitelle e manzette, 46manze gravide e 14 vacche. 23 sono i sog-getti di alto valore genetico con indice ITE(Indice Totale Economico) che li pone nelmiglior 10% della popolazione nazionale dibovini di razza Bruna. Tutti i capi eranosieronegativi all'IBR e provengono da alle-vamenti ufficialmente indenni da tuberco-losi, brucellosi e leucosi. Nella giornataprecedente l'asta, lunedì 3, tutti i soggettia catalogo sono stati valutati a partire dal-le 14.30 da esperti che attribuiranno a cia-scun capo una qualifica che, con altre in-formazioni come i dati genealogici e la va-lutazione genetica, a disposizione di tuttigli eventuali acquirenti.

UnA BOCCATA DI OSSIGEnO AnChE PER LA SUInICOLTURA BRESCIAnA

Finanziamenti per le aziende agricole

La Regione Lombardia haapprovato nei giorni scor-

si il bando per le agevolazionifinanziarie al credito di fun-zionamento, che permette al-le aziende agricole in difficol-tà, per l’attuale situazione dicrisi finanziaria ed economi-ca, di presentare domande difinanziamento al contributoin conto interessi. Le aziendeinteressate possono presenta-re le domande direttamentealle banche aderenti cheprovvederanno, a partire dalprossimo 1° ottobre e fino al31 dicembre 2011 (salvoesaurimento delle risorse fi-nanziarie disponibili), a tra-smetterle a Finlombarda spa.

Infatti, la Regione Lombardiaha assegnato 3,3 milioni dieuro a Finlombarda per gesti-re il fondo regionale a favoredell’agricoltura regionale. Ladeterminazione del contribu-to, pari ad una percentualemassima del 2%, avverrà sul-la base di un piano di ammor-tamento a rate costanti di ca-pitale, con periodicità seme-strale, calcolato al tasso di ri-ferimento applicato. L’impor-to del finanziamento ammis-sibile a contributo va da unminimo di 20.000 euro ad unmassimo di 100.000 euro. Difatto con questo decreto si daseguito operativo alla delibe-ra dello scorso maggio che

aveva istituito il fondo per leagevolazioni finanziarie per ilcredito al funzionamento ingrado di movimentare in agri-coltura risorse per quasi 100milioni di euro, assecondandole richieste delle Organizza-zioni agricole che da mesi so-stenevano la necessità che ilsistema dei confidi sostenessele piccole e medie imprese.Tant’è vero che seppure lapartecipazione di RegioneLombardia a Federfidi dellasua finanziaria Finlombarda èdi minoranza, sono già statistanziati finora circa 110 mi-lioni di euro, oltre ai 56 milio-ni di euro di impegno riferitiallo scorso anno.

“Ridare fiducia ai consumatori”I InFLAZIOnE, COnFAGRICOLTURA:

Confagricoltura sottoli-nea come, in relazione

ai dati diffusi nei giorniscorsi Istat, l’inflazione siagiunta a settembre al 3% subase annua, mentre per glialimentari non lavorati(quindi i prodotti agricoli)sia aumentata dello 0,9%. Cominciano finalmente arisalire i prezzi all’originedella frutta fresca, dopo ladrammatica crisi dell’E.Co-li ma c’è ancora un diffe-renziale del 6,3% rispetto aiprezzi dell’anno scorso. Ivegetali freschi sono statipagati il 10,6% in meno ri-spetto ad agosto ed il 9,3%in meno rispetto a settem-bre dell’anno scorso (datiismea). In base ai dati Istat, i prez-zi al consumo per le verdu-re hanno avuto un rialzocongiunturale dell’1,9% masono inferiori del 7,7% ri-spetto all’anno scorso; iprezzi di vendita della frut-

ta fresca continua a calare(-0,8% a settembre rispettoad agosto e -3,1% rispettoall’anno scorso).“Secondo un sondaggiocondotto dall'Ipsos per con-to del Consumers' Forum,bisogna ridare fiducia aiconsumatori. Servono azio-

ni concrete per la valoriz-zazione del made in Italyed il riequilibro del valore;ricerca ed innovazione persoddisfare le rinnovate esi-genze dei consumatori. E’un impegno che tutta la fi-liera alimentare e la politi-ca devono assumere”.

❱ A.I.S.A. è una società di consulenza aziendaleideata, progettata e realizzata dalla Confagri-coltura Brescia

❱ Si propone come struttura snella e dotata dicompetenze di alto profilo per il settore agrico-lo e agro-industriale

❱ Utilizza i più moderni strumenti di analisi e divalutazione per tener conto delle specifiche delsettore agricolo

❱ Consulenza per l’impresa agricola e agro-indu-straie per:

1) valutare i progetti di sviluppo2) migliorare le condizioni di accesso al credito3) consulenza e assistenza per investimenti nei

settori delle energie rinnovabili.

❱ Sviluppo progetti

❱ Consulenza finanziaria

❱ Consulenza per energie rinnovabili

Assistenza Innovazione

Sviluppo Agricolo srl

In collaborazione con:

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Page 5: L'Agricoltore Bresciano

Domenica 9 ottobre ‘Spesa in cascina’in piazza Loggia il prossimo appuntamento:

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IN PRIMO PIANOSABATO 22 OTTOBRE 2011 5

Borse di studio per giovani imprenditori agricoliun’interessante opportunità per gli imprenditori agricoli che sia-no laureati che abbiano meno di 40 anni.Si tratta della possibilità (praticamente certa) di ricevere unaborsa di studio totale del Ministero delle politiche agricole e fo-restali, che si sposa molto bene con il master per imprenditori diuniversità cattolica del Sacro cuore altis. interessanti sia lacompatibilità con il lavoro, sia la concretezza con cui il mastercontribuisce alla crescita dell'azienda:

Compatibilità con l'attività lavorativa:❱ solo 2 giornate d'aula per ogni insegnamento e il resto dell'apprendi-mento avviene tramite piattaforma web dedicata con l'ausilio di un tutordedicato. Pertanto il partecipante decide dove e quando studiare nel me-se che divide un incontro dall'altro.è possibile vedere una demo della formazione a distanza all'indirizzowww.unicatt.it/pmi-demo<http://www.unicatt.it/pmi-demo>

Grande concretezza:❱ Costante sollecitazione a confrontare le problematiche emerse in aulacon la realtà della propria impresa

❱ Il progetto sul campo verrà realizzato su un aspetto rilevante per il fu-turo dell'impresa del partecipante così che imparando si fa qualcosa chepoi resta all'azienda❱ numerose occasioni di incontro con testimoni di casi aziendali di suc-cesso, grazie anche alla partnership con Confapi

Professori di alto profilo specialisti delle piccole e medie impreseOttica intergenerazionale:❱ Un intero modulo del Master è dedicato al passaggio generazionale.La partecipazione dell'imprenditore e del figlio (o collaboratore) - favori-ta dalle forti agevolazioni economiche per il secondo iscritto - consenteun comune momento di riflessione e di analisi dell'impresa, con l'obiet-tivo di ripensare alla strategia, alla struttura organizzativa, ai sistemi digestione

Anche quest’anno il Master ha ottenuto feed-back molto positivi da par-te dei partecipanti.

BoRSE di Studio del Ministero delle politiche agricole e forestali:Le borse coprono tutto il costo del master (e anche l'eventuale quota delsecondo iscritto) E sono disponibili per:

❱ imprenditori agricoli o coadiuvanti nell'ambito di un'impresa agricolafamiliare di cui all'art. 230 bis c.c.;

❱ con un'età inferiore ai quarant'anni;❱ che hanno presentato domanda di ammissione alla frequenza di un

master universitario

duRata dEL MaStER:Dal marzo 2012 a maggio 2013

Luogo:❱ 2 giornate per insegnamento (circa una volta ogni 45 giorni) in Uni-

versità Cattolica a Milano❱ Tutto il resto del tempo su web, accedendo dal tuo pc

Chiunque fosse interessato può contattare QUAnTO PRIMA e senza alcunimpegno la dott.ssa Tamara Kolundzija al n. 02 48517156 oppure 3277826915; e-mail [email protected]<mailto:[email protected]>La scadenza per l'ammissione al master è a marzo 2012, ma poiché i fon-di vengono erogati secondo l'ordine di arrivo della domanda della borsa,prima viene fatta la domanda più è sicuro il finanziamento.

MInISTERO DELL’AGRICOLTURA E UnIVERSITà CATTOLICA ALTIS

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PAC6 SABATO 22 OTTOBRE 2011

Nei giorni scorsi il presidente di Confagri-coltura Mario Guidi ha incontrato a Roma

il vicepresidente della Commissione EuropeaAntonio Tajani. Oggetto dell’incontro le indi-screzioni relative alla proposta di riforma del-la Pac ‘verso il 2020’, da ufficializzare a breve.“Vogliamo una Pac per l’impresa agricola - haaffermato Guidi - che permetta al nostro siste-ma di garantire un alto grado di competitivitàrispetto ai nostri partner europei e mondiali.”“A pochi giorni dalla ufficializzazione delleproposte - ha proseguito il presidente di Con-

fagricoltura - abbiamo sensibilizzato il vice-presidente Tajani in merito alla dotazione fi-nanziaria a favore dell’agricoltura del nostroPaese ed al possibile nuovo assetto degli stru-menti della politica agricola comune.Sul primo punto, vanno evitati per quantopossibile ‘tagli’ alle risorse per l’Italia ma an-che l’allineamento dei pagamenti per ettaro intutti i Paesi che Bruxelles proporrebbe di rag-giungere nel 2028. Un’ipotesi che rischierebbedi ridistribuire risorse preziose - stimate incirca il 35% dell’attuale budget nazionale -

dall’Italia verso i Paesi neoaderenti.D’altro canto occorre molta cautela nella revi-sione dei vari strumenti della Pac. “Una rifor-ma è auspicabile - ha precisato Guidi - maConfagricoltura è dell’avviso che il nuovo as-setto della Pac ‘verso il 2020’ non debba pena-lizzare con nuovi costi ed impegni le impreseche operano in una e per una delle agricolturepiù importanti del Pianeta e che anzi debbaprivilegiare quelle realtà in grado di contribui-re alla crescita economica ed all’occupazionedel Paese.”

Confagricoltura e riforma Pac ‘verso il 2020’: incontro con ilvicepresidente della commissione europea Antonio Tajani

InCOnTRI

RIFORMA PAC

Confagricoltura, una proposta che non sostienela competitività delle impreseènegativo il primo commento di

Confagricoltura sulle proposteper la nuova Pac 2014-2020, illu-strate nei giorni scorsi dalla Com-missione Europea a Bruxelles. L’or-ganizzazione agricola, comunque,ricorda che prende il via un lungopercorso negoziale che impegnerà igoverni nazionali e il Parlamentoeuropeo per tutto il 2012.Peraltro, anche nella fase di formu-lazione delle proposte, i governi e leorganizzazioni agricole hanno di-scusso con la Commissione nel meri-to delle nuove regole. Ne è la provalo stralcio, chiesto da Confagricoltu-ra, della scadenza del 2028 per laconvergenza dei pagamenti direttisu un importo unico per tutti gli et-tari coltivati nell’Ue.Per Confagricoltura le proposte deli-neano una Pac che non sostiene l’im-

presa agricola, sacrificandone l’effi-cienza economica, aggravandone glioneri amministrativi e riducendonela possibilità di contribuire nei pros-simi anni all’auspicata e necessariacrescita del Pil nazionale.In questa direzione andrebbero inparticolare le indicazioni della Com-missione in materia di ‘greening’,che subordinano il pagamento di unterzo degli aiuti a maggiori impegni -e costi - di tipo ambientale, che ap-pesantiscono gli obblighi già intro-dotti con le regole di condizionalitàdei pagamenti diretti. Tra l’altro ilprezzo che si vorrebbe far pagare al-l’agricoltura con queste nuove rego-le appare sproporzionato rispetto al-l’impatto dell’attività agricola sul-l’ambiente e all’uso che l’agricolturafa delle risorse naturali.Confagricoltura ritiene che la propo-

sta di riforma della Pac 2014-2020sia in totale contraddizione con leesigenze di crescita produttiva e dimantenimento di scorte strategiche,indicate sia dalla Fao che dal G20 co-me strumenti indispensabili per ge-stire l’aumento tendenziale della do-manda di cibo e la volatilità deiprezzi.Se l’obiettivo delle proposte dellaCommissione era quello - ampia-mente pubblicizzato - di orientare laPolitica Agricola Comune a sostegnodi un’agricoltura produttrice di benie servizi tangibili per la collettività,bisogna dire che tale obiettivo nonsembra sia stato colto.Confagricoltura sollecita il governoa vigilare nel corso del difficile nego-ziato che lo attende, affinché sianotutelati gli interessi vitali dell’agri-coltura italiana.

senza qualità. Di fatto la Pac per leaziende bresciane non è mai statauna rendita finanziaria, ma tutterisorse da reinvestire per poterandare avanti. Tanto più che le nostreaziende agricole soffrono svantaggistrutturali e di sistema che lemettono in difficoltà competitiva conquelle del resto d’Europa. Tuttavia aBrescia è in atto da tempo unaristrutturazione complessiva delsettore: meno aziende e sempre piùgrandi (la media è oggi di 19 ettaricontro i 9 ettari del 1990) con unacrescente tendenza a fare rete negliacquisti per ridurre i costi e neirapporti commerciali perincrementare le vendite e i fatturati.Sicuramente, visto il panoramaeconomico generale nel quale simuove l’Europa, era difficile sperarein qualcosa di meglio nella nuova Pac,ma di certo ora la questione piùimportante che la politica devedisinnescare, come se fosse unabomba, è il criterio di ridistribuzione

a pioggia della quota nazionale deipagamenti diretti che con laregionalizzazione contro la quale noisiamo assolutamente fermi: non lavogliamo.

EDITORIALE

SEguE daLLa pRiMa pagina

Riforma della Pac: Brescia dice no

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PACSABATO 22 OTTOBRE 2011 7

Enzo ferrazzoli

Le questioni da affrontaresono tante e complesse

poiché la proposta di riformarisulta estremamente negati-va per l’Italia ed in partico-lare per l’agricoltura intensi-va e altamente specializzatacome quella lombarda e bre-sciana.Viene completamente sman-tellato il vecchio sistema deipagamenti basato sui titolistorici (2001-2003) ed indivu-duato un mix di pagamentisuddiviso seguendo uno sche-ma ben preciso che prevedeuna definita percentuale didistribuzione del budget fi-nanziario assegnato allo Statomembro riassumibile in:1- Pagamento disaccoppiatodi base, uguale per tutto ilterritorio nazionale o suddi-viso su base regionale, calco-lato dividendo il budget di-sponibile per le superfici am-missibili, intese come SAUcomplessiva comprese le fo-raggere.Il valore ad ettaro cosi calco-lato al 1° anno di applicazio-ne genererà titoli aziendali;2-Pagamento aggiuntivo acompensazione degli impe-gni di greening (inverdimen-to) consistenti in: manteni-mento di foraggere perma-nenti esistenti (prati, prati-pascoli e pascoli), diversifi-cazione delle superfici a se-minativo con coltivazione ditre colture diverse su alme-no il 5% della superficieaziendale, setaside ecologicosul 7% della SAU.

3- Pagamento aggiuntivo perettaro per aree soggette avincoli naturali definite da-gli Stati Membri;4- Pagamento aggiuntivo pergiovani agricoltori con unaumento del 25 % del paga-mento di base (erogato per 5anni su max 25 titoli).5- Pagamento accoppiato ri-servato dallo Stato Membroa particolari produzioni (lat-te, bovini, olio, grano duro,ecc). Altre novità introdotte dallaproposta di riforma riguar-dano l’introduzione di unpremio forfettarrio per il co-sidetto “piccolo agricoltore”compreso tra 500 e 1000 €che sostituirebbe il premiodisaccoppiato ed un processodi degressività (riduzioneprogressiva dei pagamenti)al superamento di certe soiedi aiuto: meno 20 % tra 150 e200 mila euro, meno 40% tra200 e 250 mila euro, meno 70% tra 250 e 300 mila euro e100% oltre 300 mila euro. Ci sono poi tutta una serie diquestioni da approfondirequali il concetto di agricoltoreattivo, il tetto minimo per leerogazioni, la gradualità dipassaggio dal vecchio al nuo-vo sistema di pagamento, ecc.A prescindere da questiaspetti che saranno oggettodi trattative fino alla defini-zione dei regolamenti attua-tivi, una prima certezza è ilcalo del plafond per l’Italiapari al 7% rispetto al 2013(da 4,13 miliardi a 3,84 mi-liardi nel 2017); la secondacertezza è legata ai limiti ge-

Il 12 Ottobre la CommissioneEuropea ha presentato le propostedi regolamento della Pac post 2013.Inizia sin d’ora un negoziato con ilParlamento Europeo e gli StatiMembri che si protarrà fino allafine del 2012 .

AnALISI

Quale futuro per l’agricoltura con la nuova Pac

stionali del plafond finanzia-rio nazionale poichè il 30 % diquesto deve essere destinatoal greening, il 10 % ai piccoliproduttori, il 2% ai giovani, il5-10% ai pagamenti accoppia-ti, il 5% ad aree con svantagginaturali. In sostanza circa il50 % del tetto finaziario risul-terebbe vincolato e soltanto ilrestante 50 % sarebbe dispo-nibile per i pagamenti disac-coppiati. Rapportando quanto deduci-bile dalla proposta di regola-mento alle realtà aziendalibresciane è evidente che seoggi un’azienda a seminativoriceve un premio ad ettaromedio di 400 €, un’aziendada latte di 900 €, un’aziendada carne di 1.000 €, con ilnuovo sistema tali valoriverrebbero drasticamente ri-dotti ed è presumibile ipotiz-zare un pagamento accop-piato base ed uguale per tut-ti di 200 - 250 € per ettaro acui aggiungere il premi ac-

coppiati legati al greening(inverdimento) e i premi ac-coppiati dei comparti che loStato Membro deciderà diaiutare (ex art. 68). Questedue voci ottimisticamentepotrebbero aumentare il pre-mio base di 100-150 €; per-tanto, complessivamente, ilridimensionamento dell’aiu-to comunitario sarà moltosensibile per i produttori dilatte, carne, olio, cioè pertutte le imprese agricole conproduzioni altamente inten-sive e specializzate. Oltre alla diminuzione degliaiuti sono rilevanti gli appe-santimenti burocratici cheun sistema cosi concepitopotrà generare. Si provi adimmaginare il tipo di control-li necessari per verificare il ri-spetto del greening o dell’aiu-to accopiato per ottenrre unpremio aggiuntivo di soli 100€ ad ettaro. E’ giusto ridurre icosti della Pac ed aumentare icosti della burocrazia?

L’altro bersaglio mancato neifatti da Bruxelles riguarda lecosidette misure orizzontali,cioè una serie di interventinecessari per controllare lavolatilità dei mercati e ga-rantire sicurezza di redditi-vità agli imprenditori. Anchein questo caso se gli orienta-menti iniziali erano di larghevedute, l’individuazione de-gli interventi si è limitata afavorire l’associazionismo,l’inserimento di sistemi con-trattulistici obbligatori e al-tre misure che non incidonominimamente sui mercati. Capitolo a parte per l’econo-mia bresciana è quello delcomparto latte; l’abbando-no del sistema delle quotelatte dal 2015 prevedeva ilcosidetto “atterraggio mor-bido“ proposto da Bruxellesper riequilibrare la libera-lizzazione del mercato, coninterventi specifici verso leimprese che hanno investitonotevoli capitali per l’acqui-

sto delle quote. Per il mo-mento il “pacchetto latte“ èun contenitore con principigenerali validi ma proposteconcrete deludenti, anzil’unica certezza per i pro-duttori di latte è la perditadel 70% degli aiutui Pac,uni-ca fonte di sostegno che oggiveniva loro corrisposta. Ad oggi la riforma propostadalla Ue, tagli a parte, sem-bra un’occasione mancataper centrare gli obiettivi ne-cessari ad una modernaagricoltura, sburocratizza-ta, incentrata sull’impresa esulla qualità e sicurezzadelle derrate prodotte.Per certi aspetti sembra unariforma retrogada con il ri-torno a misure non produtti-ve (greening) in una fase sto-rica in cui si registra un incre-mento demografico mondialee la tendenza di tutti gli Statiad incrementare le derrateagricole per sfamare una po-lolazione che chiede cibo.

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VITIVINICOLTURA8 SABATO 22 OTTOBRE 2011

Va in archivio con un bilancio positivo la decima edizione di profumi di Mosto:oltre 1500 gli enonauti che domenica si sono messi in viaggio sui sentieri dellaValtènesi, per l’ormai tradizionale itinerario enogastronomico di finevendemmia nelle cantine del territorio.

Profumi di Mosto chiude l’edizio-ne del decennale all’insegna di

un nuovo successo: complice unasplendida giornata di sole, l’itinera-rio gastronomico di fine vendemmianelle cantine della Valtènesi, in pro-gramma domenica 9 sulla rivierabresciana del Garda, ha messo a se-gno un risultato ampiamente positi-vo. Sono stati infatti più di 1500 glienonauti, provenienti da tutta laLombardia ma anche da altre regio-ni d’Italia, che per tutta la giornatahanno percorso i sentieri del terri-

torio con il calice a tracolla: un risultato che conferma la manifestazione organizzata dal Con-sorzio Garda Classico come appuntamento capace di convincere non solo sotto il profilo pu-ramente numerico ma anche sotto quello qualitativo.“Dal bilancio della giornata emergono interessanti spunti di riflessione – spiega Sante Bono-mo, presidente del Garda Classico -. Innanzitutto la manifestazione si conferma in crescita ri-spetto allo scorso anno, con un costante spostamento verso un visitatore sempre più esigen-te, attento e qualificato. C’è inoltre la piacevole conferma della crescita dei giovani, che anco-ra una volta si confermano target ideale di Profumi di Mosto. Altro aspetto positivo riguardail successo del servizio di trasporto in bus privati che abbiamo messo a disposizione: tutti iposti disponibili sono andati esauriti”.Nelle 18 cantine partecipanti i visitatori hanno potuto degustare varie tipologie di Rossi del-la Valtènesi in abbinamento a piatti e tipicità del territorio, in molti casi preparati in collabo-razione con gli chef dei migliori ristoranti della zona, dimostrando di apprezzare le novità or-ganizzative che hanno consentito, tramite il “Jolly”, di visitare anche una cantina al di fuoridel percorso prescelto. Conclusa la festa di “Profumi di Mosto”, comincia il “countdown” per ildebutto dal Valtènesi, il nuovo Doc del territorio atteso nel 2012 sul mercato con doppia sca-denza: il 14 febbraio per il Chiaretto e l’1 settembre per il Rosso.

Profumi di Mosto, ‘tutto esaurito’nelle cantine della Valtènesi

EVEnTI PREMIAZIOnI

Il Palio del Groppello 2011 all’Azienda agricola La Guarda

èandato all’Aziendaagricola La Guarda di

Castrezzone di Muscolineil Palio del Groppello 2011.La Confraternita delGropppello si è riunita ve-nerdì 7 Ottobre al risto-rante ‘Antica Cascina SanZago’ di Salò per la sceltadel vincitore sulle tre can-tine finaliste già seleziona-

te dagli enologi tra 21aziende partecipanti.I tre finalisti erano:

❱ Azienda agricola LaGuarda di Negri A.e L. -Castrezzone di Muscoline

❱ Cantina Marsadri Vin-cenzo - Raffa di Puegnago

❱ Cantine Berardi - Moli-netto di Mazzano

I loro vini sono stati degu-stati alla cieca dai confra-telli nel corso dell’incontroconviviale.

Il Groppello che si è ag-giudicato il palio accom-pagnerà gli incontri con-viviali della Confraterni-ta per l'annata sociale2011-2012.

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VITIVINICOLTURASABATO 22 OTTOBRE 2011 9

ALLA VIGILIA DELL’ARRIVO nELLE EnOTEChE

Vino novello, una primizia che val la penadi ritornare ad assaggiare

Ad Autochtona 2011, forum nazionale dei vitigni autoc-toni in scena a Bolzano dal 17 al 20 ottobre, sono sbar-

cati i vini doc della Valtènesi - Garda Classico area collina-re che si affaccia sulla riviera bresciana del lago di Garda.Siamo nel punto più a nord del mondo dove crescono gliagrumi, l’ulivo e i capperi: un territorio dove anche la colti-vazione della vite vanta origini antichissime. Qui ha messo radici il Groppello, che già vi si coltivava 200anni prima della scoperta dell’America, patrimonio enoicodel quale restano al mondo poco più di 300 ettari, coltivatiper l’appunto quasi tutti in Valtènesi: solo coniugato a que-sto terroir infatti il vitigno sa esprimere pienamente le suecaratteristiche di eleganza e piacevolezza. Il Groppello, che è anche l’anima del Chiaretto - l’altra per-la speziata e minerale del Garda Classico - è l’asse portantedella nuova Doc Valtènesi, entrata in produzione con lavendemmia 2011, e al debutto sul mercato nel 2012 condue importanti appuntamenti: il 14 febbraio, giorno di SanValentino, sarà il Valtènesi Chiaretto ad allietare la giornatadegli innamorati , mentre il 1° settembre, arriverà il Valtè-nesi nell’espressione del rosso, pronto a rallegrare l’immi-nente autunno.

Ad Autochtona Groppello e Chiaretto della Valtènesi

DAL 17 AL 20 OTTOBRE

i nostri lutti

L'11 settembre è mancato all'affetto dei suoi cari

piERMaRio MantELLidi anni 67

valente agricoltore di Milzano

Lo ricordano con tanto affetto la moglie Lucia Brunelli, i figli Luisa e Fran-cesca, i famigliari e i tanti amici.

L'Unione Agricoltori rinnova alle famiglie Brunelli-Mantelli il sentimento delpiù vivo cordoglio.

Renzo d’attoma

Eil novello? Forza, ricominciamo! Alcunianni fa, quando ancora la cultura enoi-

ca era non del tutto acquisita (a moltimanca ancora!) il vino novello era più ap-prezzato; il fascino forse proveniva dalla“novità”, ossia dalla forza di un vino sinoallora sconosciuto, quindi motivo di attra-enza. Poi l’attrazione è man mano calata manon perché il prodotto fosse qualitativa-mente inferiore. Di fatto si è colto che un“passaparola”, privo di ogni fondamento,ha fatto breccia sulla non conoscenza del-la tipologia enoica. E’, e fu detto da in-competenti, impropriamente , che era un“vinello”…..prodotto con coadiuvantichimici e così via. Fece presa e i consumiiniziarono a diminuire. Oggi, fortunata-mente si nota un certo recupero, grazie,forse, ad una comunicazione più incisiva euna maggiore conoscenza della tipologiaenoica.Sarà, comunque, per i consumatori ben siintende, dare una rinfrescata sulla tecnicadi cantina adottata onde ottenere questasimpatica “primizia”Si parte dalle uve rosse, da noi perlopiù siutilizzano le uve previste nei vari discipli-nari di produzione dei vini DOP bresciani.Tanto per dire in Valtenesi primeggiano leuve di Groppello e Marzemino, sul montenetto le uve di Merlot e Marzemino, inFranciacorta Merlot e Barbera ne costitui-scono la base.

Ebbene a tempo giusto si inizia la ven-demmia avendo cura di non rompere gliacini, pertanto l’uva è raccolta in casset-te che contengono al massimo 20 kg.Senza diraspare e pigiare si mettono inun tino a tenuta senza riempirlo, indi siinsuffla anidride carbonica la quale atti-va una “macerazione carbonica” attra-verso la quale si ha si ha il degrado del-l’acido malico; ciò avviene nell’arco diuna settimana circa, inoltre l’eventualemosto che si ottiene può iniziare, ma ap-pena iniziare a fermentare. Successivamente l’uva, che ha assunto uncolore leggermente grigio chiaro viene di-raspata e pigiata e nel contempo il tutto èposto in un tino dove avverrà la fermen-tazione vera e propria, ossia il glucosio sitrasformerà in alcool e anidride carboni-ca, le sostanze coloranti contenute nellabuccia transiteranno nel vino.Questo a grandi linee ciò che si fa e ciòche avviene nella preparazione del no-vello. Così niente di particolare, tuttiprocessi naturali, niente additivi! Il no-vello è pronto. E’ una primizia, in vinofragrante, fruttato, col gusto tipico dal“macerato”. Da consumarsi con il piace-re di scoprire un gusto nuovo, fresco,giovane. E’poi un vino che ben si abbinaa piatti delicati. Formidabile con meren-de e antipasti.Su via signori consumatori, riprendiamo ilpiacere di gustare il novello; non si chia-merà Beaujolais ma la parentela è assaiassai stretta! Alla salute!

Brescia, domenica 6 novembre 2011Museo delle Mille MigliaSant’Eufemia

dalle ore 11.00 alle ore 18.00

Vino novello e Castagnatapresentazione e degustazione dei vini novelli,

a cura della provveditoria dei vini novelli di Brescia

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AGRIALP 2011 Fiera Agricola dell’Arco Alpino - Bolzano, 4 - 7 novembre 2011

L’agricoltura fa sistema ad Agrialp 2011“network alto adige” è il motto dellaprossima agrialp, fiera agricoladell’arco alpino, in programma dal 4al 7 novembre 2011 nel quartierefieristico di Bolzano. Sul palcoscenicodel padiglione espositivo si svolge unarticolato programma di eventipensati per informare ed intrattenere ivisitatori. nel corso di dibattiti etavole rotonde si discute di circuitiregionali e del loro valore aggiunto.

Viviamo in un mondo digitalizzato nel quale il lavoro in rete èoramai parte integrante e significativa del nostro agire quoti-

diano. La regionalità si contrappone alla globalizzazione ed i cir-cuiti economici regionali escono rafforzati. L’Unione Agricoltori eColtivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund) sostiene an-che quest’anno Agrialp, il cui slogan “network Alto Adige” è sta-to scelto dagli organizzatori per esaltare il potenziale dei circuitieconomici regionali. I temi dei dibattiti e delle tavole rotonde inprogramma sul palcoscenico della prossima Fiera Agricola del-

l’Arco Alpino, vertono, tra l’altro, su ap-provvigionamento a km zero, energierinnovabili, sicurezza sul lavoro, sicu-rezza sociale. Lo slogan della rassegnae i temi discussi nel corso dell’eventonon sono stati decisi a caso ma conse-guono a precise valutazioni. Gli agricol-tori sono sempre più imprenditori e laloro attività si estende oramai ben oltrei confini canonici dell’agricoltura coin-volgendo diversi settori dell'economialocale. Il paesaggio e l’economia delnostro territorio sono plasmati da colo-ro che si dedicano all’agricoltura: glispazi agricoli, intesi come insieme an-che di natura e cultura, vivono grazie al-l’attività economica degli agricoltori(produzione latte, colture speciali, turi-smo ecc.) che costituiscono uno dei pi-lastri di una vera e propria rete.Il lavoro in rete rappresenta anche unodei principali obiettivi di una partecipazione fieristica. Agrialp,considerata uno degli appuntamenti più significativi nel calenda-rio delle manifestazioni di Fiera Bolzano, si svolge ogni due annialternandosi ad Interpoma, Fiera internazionale specializzata perla produzione, conservazione e commercializzazione della mela,in programma dall’8 al 10 novembre 2012. Dal 4 al 7 novembre2011 nel quartiere fieristico di Bolzano, circa 400 espositori na-

zionali ed esteri presentano prodotti e servizi inerenti produzioneagricola, tecnica forestale, zootecnia, frutticoltura, viticoltura,produzione latte. Agrialp è l‘occasione per creare una rete di nuo-vi contatti e per scambiare informazioni tra addetti ai lavori e in-teressati al mondo dell’agricoltura.

Ulteriori informazioni: www.agrialp.com

REdaZionaLE a cuRa dELLa EMMEdigi puBBLicità

AGRIALP10 SABATO 22 OTTOBRE 2011

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ROVATOSABATO 22 OTTOBRE 2011 11

Torna a Rovato domenica23 e lunedì 24 ottobre la

Mostra della pastorizia e Fe-sta della montagna: Rovatoriallaccerà così i suoi storicilegami con la montagna econ le attività dell’alleva-mento e della pastorizia. AlForo Boario (storica sede delmercato del bestiame) saràinfatti di scena la rassegnache, tra animali tipici dell’al-levamento di montagna (ovi-ni, caprini ed equini) e standdi esposizione e vendita diprodotti gastronomici mon-tani (formaggi, salumi, mie-le), permette a tutti (special-mente ai bambini, semprefelici protagonisti della fiera)di avvicinarsi al mondo dellamontagna, alla sua vita e aisuoi sapori. La manifestazio-ne apre inoltre l’intenso pe-riodo delle celebrazioni inonore di San Carlo Borro-meo, patrono di Rovato cheviene festeggiato il 4 novem-bre, e dà il via a Novembremese del Manzo all’olio, pe-riodo durante il quale i risto-ratori rovatesi aderenti al-l’iniziativa propongono me-nu a prezzi particolari a basedel piatto tradizionale di Ro-vato (info su www.comune-dirovato.it). Sempre rilevan-te la partecipazione alla fierarovatese di allevatori edespositori da tutta la Lom-bardia e dal Nord Italia.Domenica 23 ottobre sarà lagiornata clou dell’intera ma-nifestazione: l’apertura uffi-ciale della rassegna sarà alle10, ma già dalle 8 sarà possi-bile accedere alla mostra (ri-cordiamo che l’ingresso ègratuito).Dalla mattina una giuria ini-zierà la valutazione dei capiin gara tra gli allevatori, conesposizione sia di ovini che

di caprini, con particolare ri-guardo alla razza ovina ber-gamasca. Alle ore 15 dimo-strazioni di tosatura e alleore 16 le premiazioni deglianimali migliori.Per l’intera giornata sarannoin vendita, con assaggi, for-maggi di pecora e capra, sa-lumi, miele, funghi e casta-gne ed altri prodotti tipicidella montagna negli standdi prodotti alimentari pre-senti alla rassegna. Nel corso di tutta la giornatasarà presente e attivo ancheuno spazio dell’AssociazioneNorcini Bresciani, i cuimembri si esibiranno, dalle 9in poi, nella preparazionedella famosa salsiccia di ca-strato, oltre ad esporre e rea-lizzare anche salumi nostra-ni: dalle 14 in poi infatti iNorcini si dedicheranno allapreparazione del salame no-strano. Sono previsti spazi adisposizione delle Istituzionie stand di Rovato Soccorso eCAI Rovato. Stand originale ecurioso quello del Circolomicologico Carini di Bresciache esporrà una gamma difunghi appartenenti a più di300 specie diverse così comeparticolare lo spazio esposi-tivo dedicato agli hobbisti diRovato.Da segnalare infine la posta-zione del Gruppo Alpini diRovato, che non potevanocertamente mancare al tra-dizionale appuntamento ro-vatese con la montagna, pre-senti con un tradizionalestand per scaldare i primifreddi autunnali con vinbrulè e caldarroste.Lunedì 24 ottobre, infine,apertura speciale della mo-stra in concomitanza delmercato tradizionale del lu-nedì.

In MOSTRA AnIMALI E PRODOTTI GASTROnOMICI LEGATI ALLA PASTORIZIA E ALLA MOnTAGnA

La montagna e la pastorizia in fiera a Rovato

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ENERGY DAYS12 SABATO 22 OTTOBRE 2011

Energy Days è la Mostra Convegno dellaGreen Economy specialistica che si rivol-

ge al pubblico ed agli operatori dei settori delrisparmio energetico, delle energie rinnova-

bili, della bioedilizia e della mobilità sosteni-

bile. L’edizione in programma al Centro Fie-

ra di Montichiari (BS) dall’11 al 13 Novem-

bre 2011 offrirà una panoramica completadelle principali novità del settore, con tuttoquanto concorre alla costruzione della casa

ecocompatibile. La fiera sarà un momento diapprofondimento tecnico per gli operatori delsettore, ma anche un’opportunità per il pub-blico dei consumatori che avranno la possibi-lità di valutare i vantaggi di costo connessi al-le nuove tecnologie di risparmio energetico e,in generale, all’economia verde.Energy Days 2011, che ha ricevuto i patroci-ni del Comune di Montichiari, CNA Bre-

scia, Confartigianato Brescia, Unep-Uni-

ted Nations Environment Program, EACI-

Executive Agency for Competitiveness

and Innovation, offrirà momenti di appro-fondimento tecnico su temi di attualità in ma-teria di sviluppo sostenibile e risparmio ener-getico. In particolare, Venerdì 11 Novembre,alle ore 10.00, è previsto l’atteso convegnod’apertura dal titolo “Campagna Bresciana:

via l’amianto, spazio al fotovoltaico” chevedrà l’intervento di rappresentanti delleistituzioni e associazioni di categoria, conl’obiettivo di approfondire il tema della boni-

fica del territorio dall’amianto e i vantaggieconomici ed ambientali del passaggio agliimpianti fotovoltaici.L’amianto rappresenta, infatti, un pericoloper l’incolumità dei lavoratori e di tutti quan-ti vi entrano in contatto. ll Consiglio regiona-le della Lombardia ha approvato, in data 23settembre 2003, la legge 29 settembre 2003recante le “Norme per il risanamento del-

l’ambiente, bonifica e smaltimento del-

l’amianto”. Tale legge che attua le disposizio-ni della legge n. 257/1992, “Norme relative al-

la cessazione dell’impiego dell’amianto”, inosservanza del decreto del Presidente dellaRepubblica 8 agosto 1994, estende il campo diintervento anche all’amianto in matrice com-patta, si propone di salvaguardare il benesse-re delle persone rispetto all’inquinamento dafibre, prescrivere norme di prevenzione per labonifica finalizzate a ridurre la presenza diamianto. Una delle modalità più consigliateoggi per contribuire alla produzione di ener-gia pulita è la sostituzione del tetto in amian-to con un impianto fotovoltaico. Il QuartoConto Energia - quello oggi in vigore - preve-de infatti un premio fisso di 0,05 euro al kWhdi energia prodotta nel caso di impianti foto-voltaici installati su edifici che vadano a so-stituire le relative coperture in eternit o co-munque contenenti amianto.Sabato 12 Novembre, alle ore 10.00, invece,sarà la volta del convegno di ACE – Associa-

zione certificatori energetici. Nell’ambitodi Energy Days 2011, inoltre, sarà attivo ilprogetto “A scuola con Energia”, pensato perfar conoscere ai giovani le differenti risorseenergetiche disponibili, rinnovabili e non, e lepossibili energie alternative sfruttabili, fa-cendoli riflettere su come già da adesso pos-sano contribuire con le loro azioni al raggiun-gimento di un mondo più sostenibile. Nelle

prime due mattinate di Energy Days, con ilprogetto “A scuola con Energia”, alcuni ragaz-zi provenienti dagli istituti superiori dellaprovincia di Brescia potranno riflettere inmodo divertente sui problemi del pianeta esulle possibili soluzioni con un apprendimen-to giocato che permetterà di approfondire letematiche in modo semplice anche dal puntodi vista tecnico. Energy Days si conferma un vento di riferi-mento per la green economy, un settore ingrande fermento che, grazie alle numeroseapplicazioni in fase di sviluppo, è destinato aconsolidarsi come fattore chiave della ripresaeconomica, coniugando un maggiore rispettodell’ambiente e l’esigenza di minimizzare icosti per aziende e famiglie. Sulla scorta degliottimi riscontri dell’edizione dello scorso an-no, Energy Days 2011 si ripropone, dunque,come fiera di riferimento per un comparto inforte espansione, come occasione di businessper le realtà produttive e commerciali cheoperano nel settore delle fonti rinnovabili e,al tempo stesso come momento di divulgazio-ne per i consumatori e le famiglie che avran-no l’occasione di valutare benefici e costi diqueste nuove tecnologie e di tutto quantoconcorre a costruire una casa ecocompatibile.L’appuntamento con Energy Days è dall’11 al13 Novembre, al Centro Fiera di Montichiari(BS). L’orario di apertura è dalle 10.00 alle19.00, con ingresso gratuito.

EnERGY DAYS 2011

Convegno: “Campagna bresciana: via l’amianto, spazio al fotovoltaico”

venerdì 11 novembre al centro fiera dimontichiari (bs) un convegno per fare il punto subonifica del territorio evantaggi dei sistemifotovoltaici

Page 13: L'Agricoltore Bresciano

EnERGY DAYS, LA MOSTRA COnVEGnO DELLA GREEn ECOnOMY

Energie rinnovabili, risparmio energetico,bioedilizia e mobilità sostenibile

AEnergy Days, la Mostra Conve-gno della Green Economy,

dall’11 al 13 novembre al CentroFiera di Montichiari, non solo mo-menti di approfondimento tecnicoper gli operatori del settore, ma an-che un’opportunità per il pubblicodi valutare i vantaggi di costo con-nessi alle nuove tecnologie di ri-sparmio energetico e, in generale,all’economia verde.La green economy, infatti, si con-ferma un settore in grande fermen-to che, grazie alle numerose appli-cazioni in fase di sviluppo, è desti-nato a consolidarsi come fattorechiave della ripresa economica, co-niugando un maggiore rispetto del-l’ambiente e l’esigenza di minimiz-zare i costi per aziende e famiglie.Sulla scorta degli ottimi riscontridell’edizione dello scorso anno,Energy Days 2011 si ripropone,dunque, come fiera di riferimentoper un comparto in forte espansio-ne, come occasione di business perle realtà produttive e commercialiche operano nel settore delle fontirinnovabili e, al tempo stesso comemomento di divulgazione per i con-sumatori e le famiglie che avrannol’occasione di valutare benefici ecosti di queste nuove tecnologie.Nell’edizione 2011 di Energy Days,in collaborazione con Ance, OrdineArchitetti ed Ingegneri, Associazio-ni di categoria del settore agricolo e

zootecnico, verranno sviluppati inparticolare i seguenti temi: smalti-mento amianto su capannoni agri-coli e loro sostituzione con impian-ti fotovoltaici, certificazione ener-getica degli edifici ed utilizzo delmanuale d’uso degli immobili, nuo-vo modo di concepire la mobilità. Energy Days offrirà l’opportunitàdi approfondire i vantaggi garanti-ti da tecnologie che abbinato ri-spetto dell’ambiente, contenimen-to dei costi ed innovazione: im-pianti solari fotovoltaici, impiantisolari termici, stufe e termo cami-ni, caldaie a condensazione, calda-ie a legna, pellets e cippato legna,cucine e termocucine a legna, cli-matizzazione e raffrescamento na-turale, risparmio idrico, depura-

zione aria ed acqua, teleriscalda-mento, micro e minieolico, micro emini idroelettrico, gestione dei fu-mi, convogliamento, purificazionee filtrazione, bioedilizia, tetti verdie giardini pensili, pietre naturali,impianti geotermici, impianti geo-termici da acqua calda, pompe dicalore, illuminazione a basso con-sumo, domotica e sicurezza, mi-cro-cogenerazione, termografia econtrolli, energia verde, auto, motoe bici elettriche e ibride, combusti-bili liquidi ecocompatibili, idroge-no e celle a combustibile, case pre-fabbricate e in legno, finestre e ser-ramenti, riscaldamento a pavi-mento, porte e battiscopa, isola-mento termico ed acustico, vetri eschermature solari.

ENERGY DAYSSABATO 22 OTTOBRE 2011 13

nell’ambito di Energy Days, il salonedell’edilizia moderna è uno spazio

dedicato alla cultura del costruire ecolo-gico che rispetti al massimo il risparmioenergetico, promuovere un'edilizia eco-logica vuol dire pensare ad un uso razio-nale di energie e materiali ed al lororeimpiego. Il Salone offrirà la possibilitàalle aziende e al pubblico di interagire evalutare assieme prodotti e soluzioni in-novative per progettare, costruire e ri-strutturare l’abitazione. Settori merceologici: Materiali, manufattie componenti da costruzione, Impermea-bilizzazione Isolamento, Serramenti e in-fissi, Sistemi per la protezione e sicurez-za, Coperture, Pitture e decorazioni, Pavi-menti e rivestimenti, Scale per interni,Macchine ed attrezzature, Software

gLi oBiEttiVi:❱ Rafforzare il rapporto tra il mondo del-

le imprese, gli Enti Locali e i cittadini,offrendo un efficace strumento di pro-mozione e di incontro tecnico-scientifi-co per le aziende locali, nazionali edestere del settore;

❱ Creare un vero e proprio mezzo d'infor-mazione che abbia l'ambizione di di-ventare lo strumento degli Ingegneri,

degli Architetti, dei Geometri e di tuttigli esperti del settore; che possa esserel'interfaccia tra gli esperti e i cittadini,per rendere sempre più attuale un te-ma come l’edilizia moderna (bioedili-zia), le fonti di energia rinnovabile e ilrisparmio energetico;

❱ Innalzare attraverso un evento a livelloregionale la soglia complessiva di visi-bilità delle problematiche dell’edilizia edelle fonti rinnovabili di energia pressoi media e il grande pubblico

❱ Focalizzare l'interesse degli Enti Istitu-zionali verso le nuove tecnologie perincrementare l'utilizzo di nuovi materia-li nell’edilizia e di sfruttare tutte le ri-sorse rinnovabili con impianti e mac-chinari ad alta efficienza energetica

❱ Rendere visibili realtà e risorse del set-tore energetico, ma soprattutto crearesempre nuove sinergie tra professioni-sti, aziende, enti e comunità scientifi-che che operano nel settore dell’ediliziae dell'energia, creando informazione eoccasioni di lavoro;

❱ Diffondere nei giovani e nel territorio lacultura del rispetto dell'ambiente che cicirconda con occhio puntato alla sensi-bilizzazione del risparmio energetico edell'efficienza energetica.

Edilizia moderna e un impiego razionale di energia e materiali

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ENERGY DAYS14 SABATO 22 OTTOBRE 2011

Fotovoltaico e agricoltura, con SkY-NRG s.r.l.un binomio vincente“Agricoltura sostenibile”, questa è la sfida che dovranno affrontare

nel prossimo futuro le aziende agricole, che saranno chiamate afronteggiare grandi competizioni economiche e ad altrettantoimportanti responsabilità sociali. La sostenibilità ambientale sarà unadelle colonne portanti della nuova politica agricola comunitaria, tantoche a livello europeo circa il 30% del budget dei finanziamenti perl’agricoltura sarà destinato al sostegno di interventi green rivolti allamitigazione degli impatti ambientali, alla difesa dell’habitat e delpaesaggio, alla tutela delle biodiversità. Dal 2013 prenderà avvio la grande riforma della PAC (Politica AgricolaComunitaria) che rappresenterà una vera e propria rivoluzione per glioperatori del settore, per i cittadini europei e i consumatori. Migliorare la gestione sostenibile di risorse naturali quali l’acqua, l’aria,la biodiversità e i suoli è uno degli obiettivi della PAC ed è parteintegrante dello sviluppo rurale.La sostenibilità si lega al tema delle energie rinnovabili: il settoreagricolo può dare il suo contributo al conseguimento degli ambiziosiobiettivi che l’Unione Europea si è data in materia di clima ed energia,con interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica, allaproduzione di energia rinnovabile.Una soluzione per raggiungere alcuni di questi ambiziosi obiettivi èofferta dal fotovoltaico, che per l’azienda agricola italiana significaproduzione energetica a copertura dei fabbisogni aziendali, ma nonsolo.La produzione di energia con fonte solare risulta particolarmentevantaggiosa per gli agricoltori che decidono di investirvi grazie aquanto previsto dalla circolare n. 32/E del 6 luglio 2009 in cui l'agenziadelle Entrate ha fatto il punto sulla disciplina fiscale delle attività diproduzione e vendita di elettricità.In particolare, al centro del documento di prassi si trovano le novitàintrodotte dalla Finanziaria 2006 e da diverse disposizioni successive,che hanno fatto rientrare nella categoria delle attività agricole connessela generazione di energia elettrica fotovoltaica determinandone laclassificazione in reddito agrario e non d'impresa.

In sintesi, nelle direttive si afferma che la produzione e la cessione dienergia fotovoltaica da parte degli imprenditori agricoli produconosempre reddito agrario per la parte generata dai primi 200 kW dipotenza nominale installata. La produzione di energia che superaquesta soglia è considerata produttiva di reddito agrario solo se ricorreuno dei requisiti seguenti se deriva da impianti installati a falda sustrutture aziendali esistenti, se il volume d'affari legato all'attivitàagricola (esclusa la produzione di energia fotovoltaica) è superiore alvolume d'affari della produzione di energia fotovoltaica eccedente i 200kW, ed entro il limite di 1 MW per azienda, per ogni 10 kW di potenzainstallata eccedente il limite dei 200 kW, l'agricoltore deve dimostraredi avere almeno un ettaro di terreno riservato all'attività agricola.

Osservando poi quanto riportato nel testo del “Quarto conto energia”che riporta le regole di incentivazione di tali impianti , si percepiscesubito quanto ancora risulti conveniente investire in nelle energie pulite;nell’esecuzione di tali impianti nulla deve tuttavia essere lasciato alcaso, e per massimizzare la produttività dell’investimento ci si deveaffidare a veri professionisti del settore. Tra le varie realtà che il mercatooffre, spicca una ditta che da diverso tempo è attiva nell’ambito dellefonti rinnovabili in tutto il nord Italia e che costituisce una vera e propriaeccellenza per l’esperienza acquisita nel ramo. Tale realtàimprenditoriale va sotto il nome di SKY-nRG, un’azienda fondata nel2007 che nasce dall’unione delle diverse esperienze lavorative deisingoli soci già operanti nell’ambito dell’impiantistica e dellecostruzioni.nel corso degli anni SKY-nRG ha conosciuto un percorso di continuaevoluzione che l’ha portata ad ottenere l’attestazione SOA per lacategoria di opere OG9 ( impianti per la produzione di energia elettrica)e che possiede pertanto requisiti tecnici ed economici idonei allarealizzazione di opere anche pubbliche di entità rilevante. L’aziendagarantisce un servizio di assistenza completa del cliente: dallo studiopreliminare alla progettazione dell’impianto fotovoltaico passando peril disbrigo delle pratiche burocratiche sino all’assistenza prima, durantee dopo la vendita, un servizio, dunque, a 360°. Ciò è reso possibilegrazie a differenti team di professionisti interni che seguonodistintamente ciascuna fase della realizzazione. Da non dimenticare,inoltre, che SKY-nRG da la possibilità di usufruire del servizio dirimozione delle coperture in Eternit e di usufruire così dell’interessanteaumento dell’incentivo sull’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico.Alcuni addetti sono sempre disponibili presso la sede aziendale perillustrare le ultime novità in merito ai prodotti, e per fornire tutte leinformazioni che venissero richieste. I tecnici di SKY-nRG sono inoltredisponibili per effettuare sopralluoghi assolutamente gratuiti e perfornire eventuali preventivi di spesa. Per maggiori informazioni si puòvisitare il sito internet www.sky-nrg.com o chiamare il numero0376/944483.

REdaZionaLE a cuRa dELLa EMMEdigi puBBLicità

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SPECIALE CREMONASABATO 22 OTTOBRE 2011 15

CREMONASPECIALE

Da giovedì 27 a domenica 30 otto-bre Cremona ritornerà ad essere

la capitale incontrastata della zootec-nia internazionale con la 66° edizionedella Fiera Internazionale del Bovinoda Latte e la 15° di Italpig, il Salonedella suinicoltura italiana, che saran-no di scena a CremonaFiere e che rap-presentano l’evento di riferimentoper gli operatori nazionali ed interna-zionali del settore.L’appuntamento di Cremona si con-ferma di edizione in edizione comel’evento leader del settore della zoo-tecnia e dell’agricoltura, l’occasioneper gli operatori di trovare risposte edopportunità per incrementare il pro-prio business.Anche per l’edizione 2011 Cremonaoffrirà l’opportunità di incontraretutti gli attori della filiera del bovinoda latte e del suino.All’interno della quattro-giorni dellamanifestazione, non mancheranno lesfilate zootecniche che rappresente-ranno l’altissimo livello raggiuntodalla selezionegenetica dei migliori soggetti bovini,sia italiani che esteri, e dei suini na-zionali esenti da Aujeszky.Qualità ed innovazione saranno quin-di anche quest’anno le caratteristicheprincipali della Fiera Internazionaledel Bovino da Latte – ITALPIG Salonedella suinicoltura italiana; protagoni-sti i più importanti operatori del com-parto alla ricerca del meglio dei pro-dotti per l’allevamento e per l’agricol-tura, e che troveranno un qualificatoprogramma convegnistico-seminaria-le di aggiornamento come ormai tra-dizione dell’appuntamento annuale diCremona.Molti e qualificati gli incontri e i con-vegni, che come consuetudine affron-teranno e sviscereranno tutti i temi‘caldi’ di un settore fondamentale nel-l’economia della Pianura padana, alcentro ormai da troppo tempo di pro-blematiche che rischiano di abbatter-ne la competitività.

DAL 27 AL 30 OTTOBRE

La 66a edizionedella Fiera del bovino da latte

Anche per l’edizione2011 Cremona offriràl’opportunità diincontrare tutti gliattori della filiera delbovino da latte e delsuino.

ZOOTECnIA

cremona punto di riferimentointernazionale per la zootecnia

Il grande successo dell’edizione 2010della Fiera Internazionale del Bovinoda Latte – ITALPIG Salone dellasuinicoltura italiana ha confermato lamanifestazione come l’evento diriferimento per operatori nazionali edinternazionali del settore.L’efficacia della Manifestazione ètestimoniata dal fatto che, già tre mesidopo la chiusura dell’ultima edizione,oltre il 58% delle aziende espositriciaveva già riconfermato la presenzaanche per la prossima edizione inprogramma dal 27 al 30 ottobre 2011.

i dati dell’edizione 2010:

852 ditte presenti da 16 paesi

73.560 visitatori

(50% allevatori, 23% agricoltori, 15% distributori,

6% agrotecnici, 6% veterinari)

25 convegni e seminari

Tutto questo anche grazie all’attività di promozione in-

ternazionale di CremonaFiere, che ha contribuito a

consolidare l’appuntamento di Cremona come l’evento

leader del settore della zootecnia e dell’agricoltura, in

cui gli operatori trovano risposte ed opportunità per in-

crementare il proprio business.

Anche per l’edizione 2011 Cremona rappresenterà la

capitale della zootecnia internazionale e sarà l’occasio-

ne per incontrare tutti gli attori della filiera del bovino

da latte e del suino.

non mancheranno le sfilate zootecniche che rappre-

senteranno l’altissimo livello raggiunto dalla selezione

genetica dei migliori soggetti bovini, sia italiani che

esteri, e dei suini nazionali esenti da Aujeszky.

Qualità ed innovazione saranno quindi anche que-

st’anno le caratteristiche principali della Fiera Interna-

zionale del Bovino da Latte – ITALPIG Salone della sui-

nicoltura italiana, in cui saranno coinvolti i più impor-

tanti operatori del comparto alla ricerca del meglio dei

prodotti per l’allevamento e per l’agricoltura, e che tro-

veranno un qualificato programma convegnistico-se-

minariale di aggiornamento.

Questi sono solo alcuni dei motivi che fanno della

66^ Fiera Internazionale del Bovino da Latte – ITAL-

PIG Salone della suinicoltura italiana l’appuntamento

in cui far crescere il proprio business.

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SPECIALE CREMONASABATO 22 OTTOBRE 2011 17

A CREMOnA DAL 27 AL 30 OTTOBRE 2011 SI RIUnISCE TUTTO IL MOnDO DELL’ALLEVAMEnTO BOVInO E SUInO

Nuove opportunità di business alla Fiera Internazionaledel bovino da latte - Italpig

A Cremona dal 27 al 30 ottobre2011 la 66a Fiera Internazionaledel Bovino da Latte – ItalpigSalone della suinicoltura italiana,sarà:

❱la guida concreta sulle piùinnovative attrezzature,tecnologie e servizi del settore

❱uno strumento di lavoro e diaggiornamento professionalealtamente qualificato

❱la Manifestazione che dà voce eamplifica le esigenze della filiera

Tutto questo anche grazie allacapillare attività promozionaledella Fiera Internazionale delBovino da Latte – Italpig, che nel2010 è stata ripresa da 193 testategiornalistiche nazionali edinternazionali per oltre 500 uscite.

L’edizione 2010 ha rappre-sentato l’unico evento in

Italia in cui operatori nazio-nali ed internazionali si sonoincontrati per trovare nuovesoluzioni per le loro aziende.Gli oltre 73.000 visitatoriprofessionali (50% allevatori,23% agricoltori, 15% distribu-tori, 6% agrotecnici, 6% vete-rinari) in occasione della Ma-nifestazione incontrano le ol-tre 850 aziende presenti edaffrontano i principali temidel settore:❱innovazioni tecniche e tec-

nologiche❱prospettive di marketing❱tecnologie veterinarie e ge-

netica❱produzione di agroenergie❱sicurezza alimentare e tra-

sformazione❱macchine agricoleI professionisti del settorestanno già dimostrando inte-resse alla Manifestazione cheda sempre si contraddistin-gue grazie al qualificato pro-gramma scientifico semina-riale e alle eccellenti mostrezootecniche che la pongonocome:Il punto di riferimento delsettore zootecnico

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SPECIALE CREMONA SABATO 22 OTTOBRE 2011

66° FIERA InTERnAZIOnALE DEL BOVInO DA LATTE

PROGRAMMA EVENTI Giovedì 27 ottobre 2011

ore 9,00 itaLpigRing itaLpig pad. 1RingFaccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

ore 9,30 – 13,00 e 14.30 – 17.00 fiERa intERnaZionaLESala Stradivari dEL BoVino da LattEconVEgno naZionaLE SiVaR

Strategie per migliorare la sostenibilità economica dell’alleva-mento del bovino da latte

Organizzazione: Società Italiana Veterinari per animali da Reddito in col-laborazione con Ordine Medici Veterinari della Provincia di Cremona eASL della Provincia di Cremona

Relatore: Alex Bach - IRTA Ist. di Ricerca e Tecn. Agroalimentari SpagnaModeratore: Medardo Cammi-Medico Veterinario Lib. Profess. Piacenza

ore 9.30 EXpocaSEaRiaSala Zelioli LanziniSEMinaRio daiRy.it: nell’ambito di Expo Casearia

“Mini-caseifici” aziendali: opportunità e criticità

qualità igienico sanitaria nelle produzioni delle piccole strutturelattiero casearieOrganizzazione: Cremonafiere in collaborazione con AITA

Prof. Bruno Battistotti- già Università Cattolica del Sacro Cuore, PiacenzaDott. Roberto Rubino - CRA, PotenzaProf. Geremia Gios - Università degli Studi di Trento Prof. Renato Pieri - Università Cattolica del sacro Cuore, Piacenza

Interventi di Dr. Stefano Fellegara, Società Agricola Pievetta S.S., Ca-stelsangiovanni (PC) e P.Agr. Viviana Giaveri, Azienda Agricola RavizziniGiovanni Franco, Mairago (LO).

ore 9,30 itaLpigSala MonteverdiconVEgno

Le filiere suinicole italiane e i mercati

presentazione del Rapporto annuale crefisOrganizzazione: DG Agricoltura – Regione Lombardia; Crefis – CentroRicerche Economiche sulle Filiere Suinicole; Unioncamere Lombardia.

Saluti istituzionaliGiulio De Capitani - Assessore Agricoltura Regione LombardiaFrancesco Bettoni - Presidente Unioncamere LombardiainterventiGabriele Canali - Direttore Crefis- Centro Ricerche Econ. Filiere SuinicoleAndrea Massari - DG Agricoltura - Regione LombardiaSergio Valentini - Unioncamere Lombardia Andrea Cristini- AnAS Associazione nazionale Allevatori SuiniEnrico Cerri - Assica Associazione Industriali della CarneModeratore: Davide Barchi - DG Agricoltura - Regione Emilia-Romagna

ore 9,30 Sala de carolis pad. 1SEMinaRio

La sicurezza del lavoro nel sistema agricolo

Organizzazione: InAIL - Ist. nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro

ore 10.00 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1Workshop La classificazione delle carcasse.

Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con AnAS e IPQFabrizio Conte - nutrizionistaMaurizio Gallo - Direttore AnASStefano Merlini - VeterinarioFausto Palmia - Direttore Generale IPQCoordina: Anna Mossini - giornalista

ore 11.30 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1Workshop “criticità del finanziamento ai suinicoltori: soluzioni di analisieconomico-finanziarie delle aziende allevatoriali”

Organizzazione: CremonafiereIntervengono: Giuseppe Miglioli - esperto finanziario e Francesco Salvi-ni, veterinario

ore 12.00 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1Presentazione Migliorare la collaborazione tra ricerca e suinicoltura: il proget-

to Rtd2farm

Organizzazione: CRPA Reggio EmiliaRelatori: Paolo Ferrari - CRPA

ore 12,30 itaLpigRing itaLpig pad. 1RingFaccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

ore 14,00 fiERa intERnaZionaLESala Monteverdi dEL BoVino da LattEconVEgno progetto pilota Sata: valorizzazione degli effluenti di alleva-

mento in conformità alla direttiva nitrati – Risultati gestionali,tecnici ed Economici

Organizzazione: ARAL, Ass. Regionale Allevatori della Lombardia.Moderatore: Vitaliano Peri, Struttura Sviluppo ed innovazione tecnolo-gica delle impreseDirezione Generale Agricoltura - Regione Lombardia

apertura dei lavori: Germano Pè -Presidente Associazione RegionaleAllevatori della Lombardiail progetto pilota“Ambiti operativi, obiettivi e risultati”Flavio Sommariva, Specialista SATA – Settore tecniche agronomiche /utilizzo refluitecniche per la riduzione dell’azoto nei reflui zootecnici“Ultrafiltrazione, osmosi inversa, strippaggio a freddo”Fabrizio Adani,Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Produzione Vegetale“Strippaggio a caldo” Giorgio Provolo - Università degli Studi di Milano– Dipartimento di Ingegneria AgrariaLa valorizzazione agronomica dei reflui“Strategie e tecniche per la corretta gestione”Tommaso Maggiore Uni-versità degli Studi di Milano – Dipartimento di Produzione Vegetaleconsiderazioni conclusive“Sostenibilità ambientale di attività agricole e zootecniche”Gabriele Boccasile - Unità Organizz.Competitività delle imprese e dellefiliere agroalimentari - Direz. Generale Agricoltura - Regione Lombardia

ore 14,00 itaLpigSala guarneri del gesù conVEgno

il benessere dei suini: ricerche a supporto della specificità del-le produzioni italiane

Organizzazione: Regione Lombardia – Direzione Generale AgricolturaSaluti e apertura lavori, Paolo Baccolo - Direttore Generale AgricolturaRegione Lombardiaintroduce e modera - Guerino Lombardi - Responsabile del Centro di rferenza nazionale per il Benessere animale (Istituto Sperimentale Zoo-profilattico della Lombardia e dell’Emilia RomagnainterventiMaurizio Gallo - Dir.Tecnico AnAS - Ass. nazionale Allevatori SuiniCarlo Corino - Dipartimento di Scienze e tecnologie veterinarie per la si-curezza alimentare - UnIMIMarcella Guarino - Dipartimento di Scienze e tecnologie veterinarie perla sicurezza alimentare - UnIMIGiacinto Della Casa - Direttore CRA - Unità di ricerca per la suinicolturadi San Cesario sul Panaro

ore 14,30 Sala de carolis pad. 1conVEgno

agricoltura di precisione: come ridurre i costi aumentando laproduttività nell’azienda agricola. Strumenti, tecniche e esem-pi aziendali

Organizzazione: Cons. Agrario di Cremona e CnhParts and Service Italyintervengono:Andrea Franchi - Resp. servizio macchine Consorzio Agrario di Cremona

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SPECIALE CREMONASABATO 22 OTTOBRE 2011 19

Paolo nolli - Direttore Consorzio Agrario di CremonaErnesto Folli - Presidente Consorzio Agrario di CremonaEros Gualandi - Consigliere delegato Coop “Il Raccolto” s.c.a.Ezio Garesio - Cnh Parts and service Italy, Precision Farming Sales & Mar-keting specialist

ore 14,30 Sala amaticonfEREnZa

La domanda internazionale e nazionale dei formaggi italiani

Organizzazione: Interpuls spa e TDM Total Dairy Management. In collabo-razione con CLAL.it e ISMEARelatori: Claudio Federici - ISMEA e Angelo Rossi, CLAL

ore 15,00 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1Meat.it: italpigtechnical forum

Mercato e percezione qualità della carne suina e dei suoi derivati

Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con AITA AssociazioneItaliana Tecnologi AlimentariMassimo Lucarini, Ginevra Lombardi Boccia - Istituto nazionale di Ricercaper gli alimenti e la nutrizione, InRAn, RomaDaniele Tirelli - Presidente Point of Purchase Advertising International, PO-PAI, the Global Association for Marketing at RetailAfro Ambanelli - Avvocato in ParmaStefano Bentley -Università degli Studi di ParmaFranco Ottaviani - Consal Torino Moderatore: Prof. Sebastiano Porretta - Presidente AITA

ore 17,30 itaLpigRing itaLpig pad. 1RingFaccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

Venerdì 28 ottobre 2011

ore 9,00 itaLpigRing itaLpig pad. 1RingFaccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

ore 9,00 – 13.30, Sala Eventi area itaLpig pad.1conVEgno

un futuro da riscrivere per la suinicoltura italianaOrganizzazione: Cremonafiere

Saluto del Presidente di Cremonafiere, Antonio PivaRelazione sullo stato della salumeria italianaFabio Del Bravo - ISMEAcome cambiano i consumi alimentari nella società contemporaneaVincenzo Russo - Professore di Psicologia e Consumi e Coordinatore del-l’Osservatorio sui Consumi Alimentari dell’Università IULM 

ore 11.15 - 13.00, taVoLa Rotonda: il futuro del prodotto di qualità italiano

invitati a partecipare: Andrea Cristini - Presidente AnASLisa Ferrarini - Presidente AssicaMario Guidi - Presidente ConfagricolturaRomano Marabelli - Capo Dip. Sanità Pubb. Veterinaria, Ministero della SaluteSergio Marini - Presidente ColdirettiGiuseppe Politi - Presidente CIAVincenzo Tassinari - Presidente Consiglio di Gestione Coop ItaliaRosario Trefiletti - Presidente FederconsumatoriModeratore: Franco Poggianti, Giornalista economico

ore 9,00 fiERa intERnaZionaLESala Stradivari dEL BoVino da LattEconVEgno

il Valore della qualità del latte: strumenti e innovazioni

Organizzazione: Regione Lombardia – Direzione Generale AgricolturaSaluti e apertura lavoriPaolo Baccolo - Direttore Gen. Agricoltura - Regione LombardiainterventiModeratore: Federico Giovanazzi - DG Agricoltura Regione LombardiaAndrea Massari - DG Agricoltura Regione Lombardia Massimo Battaglia - Direttore di ARALDaniele Rama e Renato Pieri - Alta Scuola in Econ. Agro-alimentare- SMEAAlessandro Bagnato – Università degli Studi di Milano Antonio Auricchio – Presidente della Gennaro AuricchioSpAClaudio Truzzi – Responsabile Sistemi di qualità di Metro Italia

ore 9,00 fiERa intERnaZionaLESala de carolis dEL BoVino da LattEconVEgno

il contributo della ricerca per l’applicazione della direttiva nitrati

Organizzazione C.R.P.A. – Reggio EmiliaModeratore: Stefano Brenna - ERSAF Lombardiaapertura lavori: Gianluca Pinotti - Assessore Agricoltura, Ambiente, Cac-cia e Pesca, Provincia di Cremona

Relatori:Marco Ligabue, Giuseppe Bonazzi - CRPA, Reggio Emilia

Maria Teresa Pacchioli, Andrea Rossi - CRPA, Reggio EmiliaGiacinto Della Casa, Luciano Migliorati -CRA

Carlo Grignani - AGROSELVITER, Università di TorinoPaolo Mantovi - Fondazione CRPA Reggio Emilia

Pierluigi navarotto -VSA, Università di Milano

ore 9,00 fiERa intERnaZionaLESala amati dEL BoVino da LattESEMinaRio

nuove strategie contro l’acidosi ruminale: il concetto RumenStabiliser

Interviene: Dr Bernhard Eckel Moderatore: Dr. Ercole Pavesi - AgriculturalEngineerOrganizzazione: Dr. EckelGmbh

ore 9,30 fiERa intERnaZionaLESala ZelioliLanzini dEL BoVino da LattESEMinaRio

Blue tongue nel bovino: strategie di prevenzione a confronto

Organizzazione: AIVEMP, Associazione Italiana Veterinaria di MedicinaPubblica. In Collaborazione con Ordine dei Medici Veterinari di Cremona eAzienda Sanitaria Locale della Provincia di CremonaModeratore: Maurilio Giorgi Direttore Dipartimento di Prevenzione Veteri-naria, Asl CremonaRelatori:Franco Rosso – Settore prevenzione veterinaria, Regione PiemonteGiovanni Savini – Responsabile Reparto di Virologia e del laboratorio direferenza dell’OIE per la Blue Tongue – ISZ Teramo.

ore 9,30 fiERa intERnaZionaLESala Monteverdi dEL BoVino da LattEconVEgno

Lattazioni Lunghe: una realtà da valorizzare

Organizzazione: A.S.P.A. Associazione per la Scienza e le Produzioni Ani-mali e AssalzooRelazioni:Le lattazioni lunghe e le implicazioni per il miglioramento genetico (n.P.P., Macciotta, R.Steri, Università di Sassari; M.Mele; P.L.Secchiari, Uni-versità di Pisa)

continua a pagina 20

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gestione della Bovina per prolungare la lattazione (G.Bertoni, L.Calamari, Università di Piacenza)

Valut. di alcuni aspetti economici legati alla lunghezza della lattazione (A.S. Atzori, F.Rotondo, A. Cannas, G.Pulina, Università di Sassari)

Strategie alimentari per le lattazioni lunghe(Tecnico Assalzoo)

ore 11,30 Sala guarneri del gesùIncontro La riforma della pac: il mondo agricolo italiano incontra le Rap-presentanze del parlamento Europeo.

Interverranno: Louis Calpuolas Santos -relatore per la riforma PAC al parla-mento Europeo e Paolo De Castro - Presidente Commissione Agricoltura alParlamento EuropeoOrganizzazione: Forum PD Agricoltura Alimentazione e Pesca

ore 12,30 itaLpigRing itaLpig padiglione 1RingFaccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

ore 14,00 fiERa intERnaZionaLESala guarneri del gesù dEL BoVino da LattEaSSEMBLEa naZionaLE fEdagRi confcoopERatiVE

il Mercato Lattiero caseario e zootecnico tra condizionamenti eopportunità: strategie di sviluppo delle cooperative

Organizzazione: Fedagri – Confcooperativeintervengono:Tommaso M. Abrate, Presidente Settore Lattiero caseario FedagriGiovanni Bettini, Presidente Settore Zootecnico FedagriRappresentante nOMISMA

ore 14,00 fiERa intERnaZionaLESala de carolis pad.1 dEL BoVino da LattEpRESEntaZionE LiBRo

“Sessant’anni di Mostra nazionale”

Organizzazione: AnAFI Associazione nazionale Allevatori Razza Frisona

ore 14,00 Sala ZelioliLanziniconVEgno

“Suino ibrido da carne danese: potenzialità e prospettive”

Relatori:Organizzazione: SIVAR Società Italiana di Veterinari per animali da reddito.In collaborazione con Ordine Medici Veterinari di Cremona e ASL Provinciadi CremonaKees De Roest - (CRPA Reggio Emilia)DirlaegeSoren S. Thielsen (Medico Veterinario LP, Danimarca)henningSorensen - (DAnVIT, Danimarca)Moritz Pignatti (Italcarni - Migliarina di Carpi, Modena)Chairman: Roberto Preti (Medico Veterinario Libero Professionista, Milano)

ore 14,30 itaLpigSala Monteverdi EXpocaSaRia Seminario quaLySERVicES

La sostenibilità nella filiera agroalimentareOrganizzazione:AITA in collaborazione con Cremonafiere, Accredia, CSIspa, Certiquality, DnV Business Assurance, Bureau Veritas, Cermet, CSQA,TÜV Italia.

ore 15,00 fiERa intERnaZionaLESala Stradivari dEL BoVino da LattEconvegno direttiva nitrati: deroga piani di azione, nuove tecnologie e ban-ca liquami.

Molte piccole soluzioni per un grande problema.Organizzazione: Libera Associazione Agricoltori di Cremona e Provincia diCremona. In collaborazione con DG Agricoltura Regione Lombardia Saluti: Antonio Piva - Presidente Libera Associazione Agricoltori CremonaInterventi:il problema nitrati a cremona: criticità e iniziativeGianluca Pinotti - Assessore Ambiente Agricoltura Caccia e Pesca della Pro-vincia di Cremonail programma di azione nitrati della Regione Lombardia e deroga del-la commissione uEVitaliano Peri - Dirigente Assessorato Agricoltura Regione Lombardiatrattamenti e banca liquami al servizio di agricoltori e allevatori (pro-getto Equizoo)Giuseppe Bonazzi - CRPA Reggio Emilia e Giuseppe Uberti, Libera Ass.Agricoltori CremonesiconclusioniGiulio de Capitani - Assessore Agricoltura, Regione LombardiaModeratore: Ildebrando Bonacini, Libera Ass. Agricoltori Cremonesi

SPECIALE CREMONA20 SABATO 22 OTTOBRE 2011

COnTInUA

PROGRAMMA CONVEGNI

Page 21: L'Agricoltore Bresciano

SPECIALE CREMONASABATO 22 OTTOBRE 2011 21

ore 15,00 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1taVoLa Rotonda

Modelli di produzione e commercializzazione nella filiera suinicola

Organizzazione: CremonaFieredati e situazione italianaEugenio CorradiniCRPA (Centro Ricerche Produzioni Animali), Reggio Emilia.Modelli che funzionanoEsperienze esterehans-Peter Schons, ADT – Associazione Allevatori TedeschiMartin Andersson,Capo Dipartimento, DanishAgriculture&FoodCounciloRE 16,30 taVoLa Rotondainvitati a intervenire: Enrico Cerri, Vice Presidente ASSICAVincenzo Marchini, Presidente sez. zootecnica Libera Ass. AgricoltoriPaolo Tanara, Presidente Consorzio di tutela del Prosciutto di ParmaLuigi Zanotti, Rappresentante gruppo commercializzazione produttoriModeratore: Anna Mossini, Giornalista

ore 17,30 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1Workshop:“criticità del finanziamento ai suinicoltori: soluzioni di analisi econo-mico-finanziarie delle aziende allevatoriali”Interviene Giuseppe Miglioli, esperto finanziario e Francesco Salvini, vete-rinario

Sabato 29 ottobre 2011

ore 9,00 itaLpigRing itaLpig pad. 1RingFaccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

ore 9,30 fiERa intERnaZionaLESala ZelioliLanzini dEL BoVino da LattEconVEgno

Vacca da LattE: i nuMERi dEL RuMinE

Organizzazione: SIVAM spaSaluti: Claudio Cella, Presidente SIVAMRuminazione e aciodsi: perché parlarne ancora?Francesco Masoero, Direttore Istituto Scienza degli Alimenti e della nutri-zione, Facoltà di Agraria di Piacenzaattività ruminale: dall’asciutta alla lattazioneLuigi Calamari, Professore associato Istituto Zootecnia Università Cattolicadel Sacro Cuoreprogetto ruminaRtE: conferme dal campoFranco Gerevini, direttore Unità Business Zootecnia SivamMisura in continuo e combinata di ruminazione e pH ruminaleAndrea Formigoni, Docente di nutrizione e Alimentazione Animale, Facol-tà di Medicina Veterinaria , Università di Bolognatavola Rotonda: le testimonianze dalla stallaGiovanni de Luca, capo redattore de “L’Allevatore”

ore 9,30 fiERa intERnaZionaLESala Stradivari dEL BoVino da LattEconVEgno

Stati gEnERaLi dEL LattE

Organizzazione: Cremonafiere presentazione e SalutiAntonio Piva -Presidente CremonafiereSaluto delle autoritàRELaZionEMercato e costi di produzione del latte Fabio Del Bravo - Responsabile Area Mercati - ISMEA

ore 11,15 - taVoLa Rotondainvitati a intervenire:Giuseppe Ambrosi - Presidente ASSOLATTEPaolo Bruni - Presidente CopaCogecaGiulio De Capitani - Assessore Agricoltura, Regione LombardiaMaurizio Gardini - Presidente FedagriConfcooperativeMario Guidi - Presidente Confagricoltura Sergio Marini - Presidente ColdirettiGiuseppe Politi - Presidente CIA Giovanni Rossi - Presidente OC LatteitaliaVincenzo Tassinari - Presidente Coop Italiaconclusioni:On. Francesco Saverio Romano, Ministro delle Politiche AgricoleModeratore: Franco Poggianti, giornalista

ore 10.30 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1 Workshop

La malattia di aujeszky

Organizz.: Cremonafiere in collaborazione con Ist.Zooprofilattico di BresciaLoris Alborali, Paolo CordioliIst. Zooprofilattico, Brescia

ore 11.30 Sala itaLpigEventi area itaLpig pad.1 Workshop il Benessere animaleOrganizzazione: Cremonafiere in collaborazione con SATA ARALStefano Fioni, specialista SATA

ore 12.00 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1Presentazione Migliorare la collaborazione tra ricerca e suinicoltura: il progettoRtd2farmOrganizzazione: CRPA Reggio EmiliaRelatori: Paolo Ferrari, CRPA

ore 12,30 itaLpigRing itaLpig pad. 1RingFaccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

ore 14,00 fiERa intERnaZionaLESala de carolis pad. 1 dEL BoVino da LattEconVEgno Biogas: dimensionamento dell’impianto, credito e futuri incentivi

Organizzazione: Edizioni “L’Informatore Agrario” In collaborazione conCremonafiereModeratore: Antonio Boschetti, direttore responsabile “L’InformatoreAgrario” e Francesca Maito. Redazione de “L’Informatore Agrario”introduzione: Antonio Piva ed Ezio Veggia, vicepresidenti Confagricolturainterventi:Alessandro Ragazzoni, Università di Bologna, Dipartimento di economia eingegneria agrarieAlessandro Steffanoni - Project Finance Meliorbanca, Gruppo BPERSofia Mannelli – Chimica Verde-BionetMarco Arruzza– Università di Bologna, Dipartimento di economia e inge-gneria agrarie

ore 14,00 fiERa intERnaZionaLESala Monteverdi dEL BoVino da LattEconVEgno nutrizione clinica della vacca da latte e mercato del latte

Organizzazione: SIB Società Italiana di Buiatria in collaborazione con SunCompanySaluto e presentazione della Giornata buiatrica - Giorgio Torazza, nino An-denaEvoluzione attuale e previsioni per il mercato lattiero-caseario e degli ali-menti zootecnici e implicazioni sul prezzo del latte alla stalla - Daniele RamaLe opportunità offerte dalla nutraceutica alla nutrizione clinica della vaccada latte - Alessandro Fantini Le ultime novità sulla nutrizione lipidica e glucidica nella vacca da latte:effetti sulle prestazioni delle bovine ad alta produzione a seguito dellasomministrazione di differenti tipi di acidi grassi rumino protetti e loro po-tenziali interazioni con i carboidrati solubili - Jan Van EysDiscussione e conclusioni - nino AndenaConsegna test di apprendimento e chiusura della Giornata buiatrica

ore 15,00 fiERa intERnaZionaLESala ZelioliLanzini dEL BoVino da LattEconVEgno

Riforma pac e pacchetto latte: cosa ci riserva il dopo 2013?

Saluti: Antonio Piva, Presidente Libera Associazione Agricoltoriintroduzione:Giorgio Guarneri, Presidente AnGA Sez. prov.le di CremonaRiforma pac; situazione, prospettive e proposte migliorativeRoberto Pretolani, Università di Milanoil pacchetto Latte: misure attuative per il periodo 2013 - 2020Andrea Massari, Dirigente Assessorato Agricoltura Regione Lombardiaconclusioni :Mario Guidi, Presidente ConfagricolturaModeratore: Ildebrando Bonacini, Libera Ass. Agricoltori CremonesiOrganizzazione: Anga – Ass. nazionale Giovani Allevatori – Sez. prov.le diCremona. Con il patrocinio della Libera Ass. Agricoltori Cremonesi

ore 15,00 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1 presentazione consorzio aB carni.

Organizzazione: AB Carni

ore 15,00 fiERa intERnaZionaLESala guarneri del gesù dEL BoVino da LattEconVEgno

50° anniversario del c.a.p.a.

Organizzazione: C.A.P.A. Centro Addestramento Professionale AgricoloIntervengono:Roberto Caponi - Presidente Ente Bilaterale Agricolo nazionaleEnrica Ferraroni - Dirigente nazionale InPSEmanuele Amarù - Direttore InAIL CremonaModeratore: Cesare Pasquali - Presidente C.A.P.A.

ore 15,30 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1Workshop La gestione dei reflui

Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con SATA - ARALFlavio Sommariva, coordinatore SATA - ARAL

ore 16,00 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1Workshop il migliore feed per il migliore food

Organizzazione: CremonafiereGiuseppe Baricco, veterinario e nutrizionista

ore 16,30 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1presentazione distretto Suinicolo interprovinciale Milano - Lodi – cremona

Organizzazione: Consorzio G.ri.su (Gruppo riunito suinicoltori di Lodi)Sarà presentato il progetto di accreditamento del distretto di filiera suini-cola presso la Regione Lombardia. Interverranno: Pietro Asti, PresidenteG.ri.su, Fabio Persico, Direttore G.rI.su, Mauro Parazzi, consulente.

ore 17,00 itaLpigRing itaLpig pad. 1RingFaccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

Domenica 30 ottobre 2011

ore 9,00 itaLpigRing itaLpig pad. 1RingFaccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

ore 10,00 Sala guarneri del gesù pad.1 cerimonia consegna premio Mino Balestreri per il giovane allevatoreOrganizzazione: Cremonafiere e AnGA Sezione Provinciale di Cremona

ore 11,00 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1 cerimonia consegna premio fiERa di cREMona per la tracciabi-lità e la qualità della filiera suinicola italiana

ore 11,30 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1 cerimonia consegna premio giornalistico paoLa SaBina VioLani

ore 12,00 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1Workshop La biosicurezza in allevamento

Organizzazione: CremonafiereDr. Stefania Fedeli, veterinario

ore 14,30 itaLpigRing itaLpig pad. 1RingFaccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

ore 15,00 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1Workshop Salumi più salutisticiOrganizzazione: CremonafiereElisabetta Bernardi, nutrizionista

ore 15,30 itaLpigSala Eventi area itaLpig pad.1“cosa chiede il consumatore” incontro con lo chef stellato parmense Massimo SpigaroliOrganizzazione: Cremonafiere

ore 16,00 itaLpigRing itaLpig pad. 1RingFaccia a Faccia tra i protagonisti della filiera suinicola

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❱ nel 2010 controllatedall’associazioneitaliana allevatori 1,1milioni di bovine: entro100 giorni dal partodovrebbero rimaneregravide, ma oggil’intervallo è di 180giorni. troppi, pergarantire la giustaredditività agli allevatori

❱ alla fiera internazionaledel Bovino da Latteallevatori da tutto ilmondo si confrontanosulla moderna gestionedell’allevamento

La fertilità delle bovine dirazza Frisona rappresen-

ta da alcuni anni uno deimaggiori problemi che gli al-levatori devono affrontarenelle loro stalle.Un problema che fa a pugnicon una genetica e una pro-duzione di latte ai massimilivelli sia per quantità cheper qualità, ma che ricadecome un macigno sulla red-ditività aziendale.“Ci troviamo di fronte a unasituazione che oggi può esse-re considerata molto grave –afferma Alessandro Fantini,veterinario di Perugia, unodei massimi esperti naziona-li di fertilità bovina. Nel solo2010, il milione e 100milabovine controllate dall’Aia

(Associazione Italiana Alle-vatori) hanno evidenziato unperiodo medio di lattazionepari a 198 giorni, quando ilvalore ideale dovrebbe corri-spondere a circa 156 giorni.In pratica, entro 100 giornidal parto la bovina dovrebberimanere gravida; in realtà,causa la scarsa fertilità, l’in-tervallo oggi è di circa 180giorni. Troppi, per animaliche potrebbero esprimere unpotenziale ben diverso, ingrado di assicurare agli alle-vatori una maggiore redditi-vità”.Una causa, a monte di questasituazione, evidentementeesiste. “A questo riguardo tranoi addetti ai lavori esistonodiverse tesi – sottolinea Fan-tini. Tra queste c’è chi so-stiene che una selezione ge-netica molto spinta, se cosìvogliamo definirla, sia laprincipale indiziata. Io perònon sono di questo parereperché non esiste riscontronei fatti, e soprattutto per-ché tra fertilità e produttivi-tà non c’è nesso: sposarequesta teoria vorrebbe direrinunciare alla genetica enon credo sia una stradapercorribile. In Israele, tan-to per citare un esempio, lestalle più produttive sonoquelle che registrano i piùelevati indici di fertilità. Amio giudizio le radici di que-sto problema sono altre e ori-ginano, in molti casi, nel nonaver saputo rinnovare il ma-nagement aziendale di frontead animali che, grazie alla

GEnETICA E nUTRIZIOnE

Allevamento bovino: management fondamentaleper risolvere i problemi di fertilità

SPECIALE CREMONA22 SABATO 22 OTTOBRE 2011

genetica, si sono trasformatida utilitarie a fuoriserie, eproprio per questo richiedo-no un approccio molto diver-so da quello che si adottavaanni fa”.Nel ragionamento di Fantininon sono chiamati in causasolo gli allevatori “che spesso– puntualizza – proprio pertrovare una soluzione prati-cabile cercano di risolvere ilproblema singolarmente. Sitratta di un approccio sba-

gliato, che deve lasciare ilposto a una proposta inte-grata dove l’interprofessionevede il coinvolgimento ditutti, allevatori, tecnici, ve-terinari aziendali e pubblici,nel riscrivere le tecniche diallevamento. In buona so-stanza, la gestione delle vac-che va adeguata all’elevatolivello genetico raggiunto.”Genetica, management, nu-trizione, sanità sono gli am-biti di intervento che Fantini

ritiene imprescindibili perporre rimedio al problemadella fertilità delle bovine dirazza Frisona, “a cui da unpo’ di tempo in qua – è il suoragionamento conclusivo –bisogna aggiungere anche laBruna che registra dati inprogressivo peggioramento.Non c’è niente da fare, se vo-gliamo garantire la redditivi-tà aziendale degli allevatoriè necessario che le bovine ri-mangano gravide nel più

breve tempo possibile”.Alla prossima edizione dellaFiera Internazionale del Bo-vino da Latte (Cremona, 27-30 ottobre 2011) tutti gliaspetti legati a una modernagestione dell’allevamentoverranno affrontati e appro-fonditi grazie a un ricco ca-lendario di convegni e semi-nari e a un parco espositivoche a diverse settimane dallarassegna conta ormai il tuttoesaurito.

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SPECIALE CREMONASABATO 22 OTTOBRE 2011 23

❱ partito un sistema divalutazione delbenessere animale suibovini da latte portatoavanti dall’istitutoZooprofilattico dellaLombardia e dell’EmiliaRomagna. coinvolti 300allevamenti traLombardia, EmiliaRomagna, Veneto etrentino. nel progettoanche un importantemarchio della grandedistribuzione

❱ allevatori soddisfatti:vogliono essere valutatiperché capiscono ilvalore aggiunto e legaranzie in più chepossono fornire aiconsumatori più esigenti

❱ alla prossima fierainternazionale delBovino da Latteun’intera sezioneespositiva con leattrezzature piùmoderne per garantire ilbenessere degli animali

“Il consumatore, oggi piùche mai, vuole essere si-

curo che quello che mangiaproviene da animali che sono

stati trattati bene e hannovissuto in allevamenti rispet-tosi della loro condizione.”Così dice Luigi Bertocchi delCentro di Referenza Nazio-nale per il Benessere Animalepresso l’Istituto Zooprofilat-tico della Lombardia e del-l’Emilia Romagna. Ed è proprio dal Centro di re-ferenza che è stato messo apunto un Sistema di valuta-zione del benessere animaleattualmente in sperimenta-zione presso oltre 300 alle-vamenti di bovini da latte inLombardia, Emilia Roma-gna, Veneto, Trentino; nelprogetto compare anche unimportante marchio dellagrande distribuzione orga-nizzata “che ha saputo inter-cettare l’esigenza del consu-matore”, sottolinea ancoraBertocchi.Il Sistema di valutazione sulbenessere delle vacche dalatte è partito proprio inquesti ultimi tempi. Vengonoeffettuate una serie di osser-vazioni, 54 per l’esattezza,sulla base dei parametriscientifici e normativi da cuisono state elaborate le lineeguida per l’etichettatura chenel maggio dello scorso annoil Comitato economico-so-ciale europeo ha pubblicatosulla Gazzetta Ufficiale. “Attraverso questo Sistema –prosegue Bertocchi – non so-lo sarà possibile riportaresull’etichetta di latte e for-maggi che il prodotto provie-

In FIERA LE ULTIME nOVITà DEL SETTORE

Il consumatore vuole che quello che mangia provenga da allevamenti che rispettano e garantisconoil benessere degli animali

Al Centro diReferenza è statomesso a punto unSistema divalutazione delbenessere animaleattualmente insperimentazionepresso oltre 300allevamenti di bovinida latte inLombardia, EmiliaRomagna, Veneto,Trentino.

Entro la fine di quest’anno siconta di ultimare la speri-mentazione e partire conl’applicazione completa en-tro l’inizio del 2012. “Riceviamo numerose richie-ste di allevatori che vorreb-bero essere inseriti nella spe-rimentazione – concludeBertocchi. E’ evidente chepur in un momento di crisidel settore, gli allevatorihanno saputo cogliere il va-lore del Sistema di valutazio-

ne che stiamo mettendo apunto come valore aggiuntoper le loro produzioni. Lo te-stimonia anche la richiestadi collaborazione che ci è ar-rivata dall’Aia (AssociazioneItaliana Allevatori) che hachiesto di essere inserita nelSistema di valutazione delbenessere a vantaggio ditutti i suoi iscritti”.L’allevamento, e dunquetutti gli aspetti relativi al

benessere animale, sarannoassoluti protagonisti allaFiera Internazionale del Bo-vino da Latte (Cremona, 27-30 ottobre 2011), dove ver-ranno presentate le ultimis-sime novità del settore e, so-prattutto, sono in program-ma numerosi incontri conspecialisti internazionaliper confrontarsi e approfon-dire i temi più urgenti delcomparto.

ne da animali allevati nel ri-spetto di quanto stabilitodalla normativa comunitariasul benessere, ma attraversole valutazioni scientifichesvolte dal nostro personale sipotrà dimostrare il livellodelle condizioni di benesserein cui le vacche sono state al-levate. In buona sostanza, ilSistema di valutazione rap-presenterà un ulteriore valo-re aggiunto a quanto prevedela normativa”.

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SPECIALE CREMONASABATO 22 OTTOBRE 2011 25

❱ tra i paesi importatorisvettano gli aumentisegnati da algeria,Russia e cina

❱ in un momento digrande fermento delmercato, cremona siprepara a ospitare l’Viiiedizione degli Statigenerali del Latte, inprogramma comesempre nell’ambito dellafiera internazionale delBovino da Latte

Iprimi quattro mesi del 2011 con-fermano che il mercato dei deri-

vati del latte si sta allargando. Gliultimi dati evidenziano che rispettoallo stesso periodo dell’anno scor-so, il volume esportato complessi-vamente dai principali player delmercato mondiale è in aumento del19%, e tra gennaio e aprile 2011 siè assestato a 2 milioni e 250 milatonnellate di prodotto tra polveri dilatte, siero, formaggi e burro.Un dato interessante se si conside-rano in particolare le tendenze del-l’import di Paesi che stanno diven-tando sempre più importanti nelmercato, soprattutto in prospetti-va. Basti pensare, per esempio, chenei primi quattro mesi del 2011l’Algeria ha aumentato le importa-zioni di polveri di latte scremato dioltre il 135%, la Russia ha incre-mentato le importazioni di formag-gi del 21%, e la Cina quelle di pol-

vere di latte intero del 16,7%.Tendenze, queste, che si riscontra-no non solo analizzando l’im-port/export mondiale di latticini,ma anche rilevando un crescenteinteresse di questi Paesi per tuttele fasi dell’allevamento e della la-vorazione del latte. non è un casoche l’ultima edizione della Fiera In-ternazionale del Bovino da Latte,uno dei principali punti di riferi-mento per il settore, abbia registra-to un’impennata del numero di de-legazioni di operatori professionalidal nord Africa. E’ facilmente intui-bile, a questo punto, l’importanzadi tenere sempre più in considera-zione quei Paesi che fino a pochianni fa contavano poco a livello in-ternazionale dal punto di vista delmercato del latte e dei suoi deriva-ti. Le prospettive di sviluppare nuo-vo business nei settori delle attrez-zature per l’allevamento, del knowhow, dei servizi, della ricerca gene-tica e delle tecnologie per la lavo-razione si stanno infatti moltipli-cando velocemente.E proprio nell’ambito della Fiera In-ternazionale del Bovino da Latte, inprogramma a Cremona, si svolgeràl’ottava edizione degli Stati Gene-rali del Latte, un appuntamentoper confrontarsi sull’andamentodel settore a livello mondiale: ana-lisi dei mercati, prospettive econo-miche, indicazioni politiche, e unatavola rotonda operativa che coin-volga una filiera che ancora ades-so, in particolare nella sua fase al-levatoriale, sta affrontando mo-menti di grande difficoltà.

è importante tenere sempre piùin considerazione quei Paesiche fino a pochi anni facontavano poco a livellointernazionale dal punto divista del mercato del latte

MERCATI

Derivati del latte: corre l’export in tutto il mondoI Paesi esportatori segnano complessivamente un +19% rispetto al primo quadrimestre dell’anno scorso

Latte: aumenta la produzione in tutto il mondo.Record in Centro e Sud America; UE in leggero aumento

❱ primi mesi dell’anno positivi alivello mondiale per il settorelatte: pochi i segni negativirispetto alla produzione dell’anno scorso

❱ La fiera internazionale delBovino da Latte si prepara adospitare i principali attorimondiali del settore per unconfronto aperto sulleprospettive di uno dei piùimportanti compartiinternazionali

Le difficoltà per gli attori delle filierelattiero-casearie nel mondo sono

ancora elevate, soprattutto in Paesi co-me l’Italia in cui l’eccellenza del pro-dotto presuppone costi di produzionemolto elevati che ne garantiscano laqualità e la sicurezza. Ciò nonostante, il settore si sta batten-do molto duramente contro la crisieconomica internazionale, anche sel’attuale prezzo del latte ancora nonsoddisfa gli allevatori. E i risultati sistanno vedendo anche a livello mon-diale, dove la produzione di latte è in

aumento rispetto al 2010; tra i Paesiproduttori, il territorio che sta metten-do a segno i risultati migliori da questopunto di vista è il Centro e il Sud Ame-rica, dove si registrano ottime perfor-mance di Argentina (+16,56%), Uru-guay (+8,14%) e Brasile (+7%).Bene anche l’Europa a 27 (+2,89%), laNuova Zelanda (+3,21%) e gli USA(+2,19%), mentre gli unici segni nega-tivi di rilievo arrivano da Paesi impor-tatori come il Giappone (-3,4%) e Rus-sia (-2,2%).

Buone notizie, dunque, a livello globa-le. Sostanzialmente stabile anche laproduzione in Italia, che nei primi me-si dell’anno ha segnato un comunquepositivo +1,28%.Il settore sta quindi rialzando lenta-mente la testa dopo le batoste degli ul-timi anni, che hanno costretto molti al-levatori a chiudere le stalle o venderel’attività. Già qualche segnale di ripre-sa si era registrato durante l’ultimaedizione della Fiera Internazionale delBovino da Latte di Cremona, uno deipiù importanti appuntamenti mondialiper il settore, che aveva visto crescerein modo esponenziale i visitatori este-ri; un chiaro segnale del fermento in-ternazionale e soprattutto un grandestimolo per le imprese italiane per tro-vare nuove strade commerciali.E anche quest’anno la Fiera Interna-zionale del Bovino da Latte si sta giàpreparando per la prossima edizione,in programma dal 27 al 30 ottobre2011; un appuntamento da non man-care per tutti gli operatori della filiera,perché sarà il posto in cui avere unapanoramica dettagliata del compartoda tutti i punti di vista: tecnologico,genetico, politico, ed economico.

nOnOSTAnTE LA CRISI

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I robot entrano nelle stalle del Parmigiano ReggianoIl Consorzio di Tutela: “Opportunità molto interessante, il latte è più pulito; ma attenzione a nonderagliare dal binario del disciplinare di produzione.”

rispetto all’ammortamento,la fa il numero di vacche damungere: “in una stalla conun numero di animali com-preso tra le 80 e le 100 unità– spiega ancora – che è poigrossomodo lo standard diquelle che conferiscono per ilParmigiano Reggiano, quelladel robot di mungitura po-trebbe essere un’ottima solu-zione anche in termini eco-nomici ma, come ho detto,occorre procedere con gran-de cautela e nel massimo ri-spetto delle regole oggi esi-stenti, che peraltro ci hannofinora permesso di raggiun-gere e mantenere la leader-ship nella produzione di unformaggio unico al mondo”.Secondo i dati elaborati, conil robot di mungitura la vac-ca viene munta 2,6 volte algiorno, il Disciplinare di pro-duzione del Parmigiano Reg-giano prevede invece 2 mun-giture al dì.Le nuove tecnologie destina-te ad un management sem-pre più professionale dell’al-levamento saranno uno deitanti, importanti temi al cen-tro della 66ma edizione dellaFiera internazionale del bo-vino da latte (Cremona 27-30ottobre 2011), la kermesseche tra parco espositivo eprogramma convegnistico sasempre rispondere ai quesitipiù cogenti del mondo pro-duttivo. Quali saranno le mi-gliori innovazioni del 2011?

❱ un’innovazione che puòmigliorare ulteriormentela già elevatissimasicurezza alimentare diuna delle nostreeccellenze e, non daultimo, il lavoronell’allevamento

❱ gli allevatori sipreparano a scopriretutte le novità e lesoluzioni tecnico-scientifiche per lavorarein azienda alla fierainternazionale delBovino da Latte

“Il robot di mungiturarappresenta una tecno-

logia estremamente interes-sante, su cui il Consorzio ditutela sta ragionando per ca-pire se, nel pieno rispetto diquanto prevede il Disciplina-re di produzione, esistono lecondizioni di un suo maggio-re inserimento all’internodelle stalle”.La considerazione arriva daMarco Nocetti, responsabiletecnico del Consorzio di tute-la del Parmigiano Reggiano.“Attualmente nel nostrocomprensorio sono solamen-te due gli allevamenti che di-spongono del robot di mun-gitura – sottolinea – e a dettadegli allevatori i risultati so-

no ottimi. Il suo utilizzo ha ilvantaggio di favorire unamunta migliore che si tradu-ce in un latte per così direpiù ‘pulito’, oltre a richiedereun minor impiego di mano-dopera.Da un po’ di tempo gli alleva-tori ci sollecitano rispetto auna serie di valutazioni che,nonostante le difficoltà eco-nomiche, li invoglierebbeverso questo tipo di investi-mento che potrebbe elevareulteriormente lo standardproduttivo delle loro stalle.Come ho detto, il Consorzio èmolto sensibile a queste sol-lecitazioni e sta valutando lacompatibilità tra l’utilizzodel robot di mungitura equanto prevede il Disciplina-re di produzione del Parmi-giano Reggiano. Personal-mente ritengo questa tecno-logica un’opportunità inte-ressante che può trovare pie-na applicazione laddove siriesca a realizzare il giustoequilibrio tra innovazione epieno rispetto di quanto pre-vede il Disciplinare, un bina-rio, se così vogliamo definir-lo, da cui non si può dera-gliare”.Secondo Nocetti oggi l’esbor-so finanziario che un alleva-tore dovrebbe sopportare perinstallare nel suo allevamen-to un robot di mungitura nonsi discosta molto da quellosopportato per un impiantotradizionale. La differenza,

QUALITà IMPERATIVO ASSOLUTO

Filiera lattiero-casearia: un valore (culturale ed economico) e un primatoda sostenere

❱ un comparto che al consumo valeoltre 21 miliardi di euro (11% di tuttol’agroalimentare nazionale), e che ciassegna una leadership indiscussa alivello internazionale; ma gliallevatori sono ancora in difficoltà, esono pronti a confrontarsi con glialtri attori della filiera nell’ambitodella prossima fiera internazionaledel Bovino da Latte

nella campagna 2009/2010 hanno chiuso più di800 stalle da latte. Ormai siamo a poco meno di

40.000, mentre solo vent’anni fa erano 181.000.nonostante questa impressionante caduta del nu-mero degli allevamenti, la produzione italiana di lat-te si mantiene costante grazie ad una concentrazio-ne dell’offerta: il 41% del patrimonio zootecnico na-zionale è infatti detenuto da una piccola percentua-le di grandi aziende (7%), mentre molti tra gli alle-vamenti più piccoli sono stati costretti a chiudere nelcorso degli ultimi anni.Garantire qualità, d’altro canto, costa: controlli accu-rati, mangimi selezionati, tecnologia all’avanguar-dia, e un potere contrattuale ancora troppo scarso

per gli allevatori. Basti pensare che un allevatoretrattiene solo il 24% del valore pagato dal consuma-tore.Questo stato di difficoltà del settore non ha tuttaviafermato la corsa del latte italiano, la cui leadershipinternazionale è indiscussa. La dimostrazione arrivasoprattutto dal settore dei prodotti riconosciuti a li-vello europeo, dove l’Italia detiene il 56% del valoretotale (in termini di fatturato all’origine) dei formag-gi DOP in Europa, distanziando di gran lunga il se-condo Paese in questa classifica, la Francia, che siferma al 25%.Un primato, questo, che non solo ricopre un alto va-lore dal punto di vista economico, ma rappresentaanche un enorme patrimonio culturale e di valoreaggiunto per tutto il made in Italy. Per questo la fi-liera lattiero-casearia, e in particolare gli allevatori,chiedono giustamente che venga loro riconosciuto ilvalore di un prodotto d’eccellenza che garantiscequalità e sicurezza alimentare ai massimi livelli.Si stanno dunque preparando al confronto con tuttigli altri protagonisti della filiera lattiero-casearia,che si terrà nell’ambito della Fiera Internazionale delBovino da Latte, che nella capitale del latte italianosarà l’occasione giusta per cercare di trovare insiemesoluzioni che consentano al settore di uscire definiti-vamente dal periodo difficile che sta attraversando.

SPECIALE CREMONA26 SABATO 22 OTTOBRE 2011

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SPECIALE CREMONA28 SABATO 22 OTTOBRE 2011

Se volete segnalare gli

avvenimenti delle vostre

aziende e delle vostre

famiglie (nascite, matri-

moni, lauree, lutti, an-

nunci economici), telefo-

nate presso la redazione

oppure rivolgetevi agli

uffici di zona dell’Unio-

ne Agricoltori.

❱ in un momento di crisicosì grave del settore,produrre suiniintermedi, vale a direcon un peso moltoinferiore a quellonecessario perprodurre dop come ilprosciutto di parma edi San daniele,consentirebbe agliallevatori dirisparmiare molto suicosti di produzione; maquali potrebberoessere le ripercussioni?

❱ a italpig i protagonistidella filiera siriuniranno perconfrontarsi sui temipiù pressanti di uncomparto la cuisopravvivenza è arischio

Una chance che per alcuniallevatori suinicoli po-

trebbe rappresentare la viadi uscita dalla crisi che da al-cuni anni ha mandato in for-te sofferenza il settore.Una chance che si chiamasuino intermedio e che stagià interessando un impor-tante stabilimento di macel-

SUInICOLTURA

Dal suino intermedio nuove chance per il rilancio del settore In tre anni la produzione di questo tipo di suino crescerà del 500%

lazione, la Italcarni di Carpi(MO) e alcune aziende suini-cole, tant’è vero che la pro-grammazione elaborata perquest’anno prevede la ma-cellazione di circa 70milasuini, che diventeranno piùdi 200mila nel 2012 per arri-vare a 450mila nel 2013. Il pe-so di macellazione del suinointermedio oscilla intorno ai130kg, ben al di sotto di quei170 kg richiesti per la produ-zione dei salumi del circuitotutelato, Prosciutto di Parmae di San Daniele in testa.Il progetto, iniziato alcunimesi fa, va dunque avanti e

ai numerosi incontri orga-nizzati per illustrare agli al-levatori modalità e caratteri-stiche di questo tipo di alle-vamento il pubblico parteci-pa sempre numeroso. “L’in-teresse è notevole – affermaMoritz Pignatti, direttoreoperativo di Italcarni – e giu-stifica una serie di aspettati-ve da parte del mondo pro-duttivo più che comprensibi-li. E’ evidente però che aisuinicoltori interessati a per-correre questa strada vienerichiesto un vero e propriosalto culturale, perché chideciderà di impegnarsi nella

Da tempo si inseguel’opportunità di immettere sulmercato nazionale un prodottodestinato al consumo fresco chesi differenzi, in meglio, rispettoa quanto viene importato, conl’obiettivo di ridurreconsiderevolmente la quota diquel 40% che oggi arrivadall’estero.

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produzione di un suino in-termedio non potrà paralle-lamente mandare avantiquella del suino pesante. Lascelta dovrà quindi essereponderata e rispondere aquel concetto di specializza-zione che sta diventando unavariabile sempre più impor-tante”.Di suino intermedio, a dire ilvero, si parla da tempo, ma èsolo negli ultimi tempi chealle parole sono seguiti i pri-mi esperimenti concreti. Datempo infatti Italcarni inse-gue l’opportunità di immet-tere sul mercato nazionale

un prodotto destinato al con-sumo fresco che si differen-zi, in meglio, rispetto aquanto viene importato, conl’obiettivo di ridurre consi-derevolmente la quota diquel 40% che oggi arriva dal-l’estero. Dal mondo produt-tivo intenzionato a giocarequesta carta le voci declina-no al positivo. “In base ad al-cuni sondaggi effettuati direcente – spiega Marco Lu-nati, consigliere nazionaledell’Anas (Associazione Na-zionale Allevatori Suini) –per l’acquisto di un prodottofresco italiano i consumatori

sarebbero disposti a spende-re anche il 10% in più. Consi-derato il periodo di crisi eco-nomica che stiamo vivendosi tratta di un dato su cui ri-flettere. E’ evidente che laproduzione di un suino delpeso di 130-135 kg per noiallevatori si tradurrebbe inuna considerevole diminu-zione dei costi di produzionelegati soprattutto all’alimen-tazione. Inoltre ridurrebbeanche il carico di azoto escre-to, il che avrebbe effetti posi-tivi sullo smaltimento dei re-flui; senza dimenticare la re-sa alimentare che una razio-ne più proteica, quale quellache verrebbe fornita a unanimale destinato a questocircuito produttivo, potrebbegarantire: 35% rispetto al28% di un suino pesante”.La suinicoltura italiana sitrova dunque a un bivio,perché la situazione di crisidegli ultimi anni sta metten-do veramente a repentagliola vita del settore, e si pensiall’enorme patrimonio agri-colo e agroalimentare che at-tualmente si trova a rischio.A Italpig, il Salone della sui-nicoltura italiana che si svol-gerà a Cremona dal 27 al 30ottobre 2011, gli operatoridella filiera avranno la pos-sibilità di confrontarsi suitemi più attuali del settorecon l’obiettivo di trovare ri-sposte concrete per il rilan-cio del comparto.

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SPECIALE CREMONASABATO 22 OTTOBRE 2011 29

I nUMERI DELLA CRISI DELLA SUInICOLTURA:

Gli allevatori italiani spendono il 19% in più rispettoal resto d’Europa… ma chi paga a loro l’eccellenza che producono?

Il leit motiv, da qualche anno aquesta parte, è sempre lo stesso:

la redditività dei suinicoltori italianiè ai minimi storici. Diversi i fattoriche la determinano, numerose lecause che la originano. Sta di fattoperò, che anche nel 2010 (dati dif-fusi dal Crpa di Reggio Emilia, Cen-tro ricerche produzioni animali) ilcosto di produzione ha avuto unaumento sull’anno precedente parial 4,6%, percentuale all’internodella quale l’alimentazione copreaddirittura un +6,6% a causadell’enorme volatilità dei prezzidelle materie prime utilizzate per imangimi, una volatilità che se simanterrà costante anche nei pros-simi mesi, secondo gli analisti, po-trebbe preludere a un 2011 carat-terizzato da costi in ulteriore au-mento. Si tratta di una previsione ecome tale va considerata con tuttele variabili del caso.Fortunatamente passati i tempi(2008) in cui per produrre un chilo-grammo di carne gli allevatori ave-vano sopportato un costo di 1,50euro, il 2010 ha chiuso con un piùcontenuto 1,36euro/kg, comunquedi poco superiore all’1,32euro/kgspeso nel 2009.Il riferimento principale è il suinopesante (160-170kg) destinato allaproduzione del Prosciutto di Parmae di San Daniele Dop e degli altrisalumi inseriti nel circuito tutelato. Le cose purtroppo non sono anda-te molto meglio ai produttori deimagroncelli, suini del peso di 35kg/cad., che per produrre un chilo-grammo di carne hanno speso nel2010 2,34euro, il 4,5% in più del-l’anno precedente. E’ andata un

po’ meglio agli ingrassatori, chehanno visto lievitare i loro costi diun più modesto 1,5%.A percentuali così pesanti se ne ag-giunge un’altra ancor più preoccu-pante, ed è il 19% in più che i sui-nicoltori italiani, unici produttori alivello europeo del suino pesante,devono sostenere rispetto ai colle-ghi d’oltre confine.Un contesto complicato, all’internodel quale non vanno sottovalutatil’import e l’export delle carni suine.Se la seconda voce nel 2010 ha re-gistrato un +8,2% sull’anno pre-cedente, è altrettanto vero peròche l’import ha fatto segnare unvero e proprio record con un au-mento, sul 2009, del 12,8% chetradotto significa qualcosa come1,04 milioni di tonnellate di carneestera entrata sul territorio italiano,costituita in prevalenza da coscefresche destinate alla produzionedi prosciutto cotto e crudo nondop.Secondo l’analisi del Crpa l’efficien-za tecnica degli allevamenti poi,gioca un ruolo significativo nellaredditività aziendale. E ancorauna volta il confronto con gli altriPaesi europei ci penalizza. Infat-ti, considerando uno tra i più im-portanti parametri di valutazione,il numero di suinetti svezzati al-l’anno per ogni scrofa, rileviamoche gli allevamenti italiani viag-giano intorno a una media di22,64, mentre in Danimarca sia-mo a 27,45, in Olanda a 27,19, inFrancia a 26,16 per arrivare a po-co più di 23 suinetti in Belgio,Germania e Spagna.Anche questo dato ha contribuito a

è in corso una vera e propriabattaglia per la sopravvivenzadegli allevatori, che siconfronteranno in occasione diItalpig, il salone nazionaledella suinicoltura

congelare, nel 2010, il ricavo lordoche un allevatore italiano ha inta-scato per un capo da 160 kg,: pocopiù di 195 euro, esattamentequanto percepito l’anno prima. Ecerto non consola sapere che i ma-celli hanno incassato solamente lo0,2% in più rispetto al 2009, men-tre per l’industria di trasformazioneil risultato è stato addirittura nega-tivo dello 0,2%.Un carosello di numeri su cui c’èmolto da riflettere e che sarà temadi discussione a Italpig, il Salonenazionale della suinicoltura italia-na in calendario a Cremona dal 27al 30 ottobre 2011. La Manifestazione, oltre ad essereil punto di riferimento principale el’osservatorio più qualificato sullasuinicoltura nazionale, sarà anchel’occasione per fare sentire forte echiara la voce degli allevatori, lacui gravissima crisi sta concreta-mente rischiando di portare al crol-lo del settore.

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LEGGI & SENTENzE30 SABATO 22 OTTOBRE 2011

Leggi & Sentenze

Rubrica a cura di Eleonora cotelli - ufficio affari Legali dell’unione provinciale agricoltori

REgoLaMEnto pER La gEStionE dEi pnEuMatici fuoRi uSo (pfu):LE nuoVE REgoLE

Il Decreto Legislativo 152/2006 prevede all’articolo 228 che “al fine digarantire il perseguimento di finalità di tutela ambientale secondo le mi-gliori tecniche disponibili, ottimizzando, anche tramite attività di ricerca,sviluppo e formazione il recupero dei pneumatici fuori uso e per ridurnela formazione anche attraverso la ricostruzione, è fatto obbligo ai pro-duttori e importatori di pneumatici di provvedere, singolarmente o in for-ma associata e con periodicità almeno annuale, alla gestione di quanti-tativi di pneumatici fuori uso pari a quelli dai medesimi immessi sul mer-cato e destinati alla vendita sul territorio nazionale, provvedendo anchead attività di ricerca, sviluppo e formazione finalizzata ad ottimizzare lagestione dei pneumatici fuori uso” .Con il Decreto 82 dell’ 11 aprile 2011 il Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio ha disciplinato i tempi e le modalità attuative perconcretizzate quanto dettaglio dal Testo Unico ambientale.Il Decreto, divenuto operativo il 7 settembre, definisce i dettagli per l’av-vio delle operazioni che dovranno garantire l’invio a recupero del 100%dei pneumatici fuori uso generati sul territorio nazionale italiano.L’entrata in vigore del sistema comporta nuove modalità di gestione deipneumatici fuori uso al fine di consentire un corretto recupero del mate-riale (pneumatici ricostruiti, granulato di gomma, polverino) o il recupe-ro energeticoIl nuovo sistema è basato sul principio della responsabilità dei produtto-ri e degli importatori dei pneumatici ossia le persone fisiche o giuridicheche per la prima volta immettono sul mercato pneumatici da utilizzarecome ricambio.Questi hanno il compito di occuparsi della gestione dei pneumatici fuoriuso, garantendo la raccolta ed il recupero finale di un quantitativo dipneumatici fuori uso pari al quantitativo dei pneumatici che immettonosul mercato nazionale del ricambio nell’anno solare precedente.Per ogni singolo produttore o importatore di pneumatici operante in Ita-lia vengono fissati dal legislatore obiettivi di recupero che vanno dal25% della propria quota di pneumatici immessi sul mercato del ricambioentro il 31.12.2011 ed in maniera progressiva fino al raggiungimento del100% della propria quota di immissione entro il 31.12.2013.Tutti gli stoccaggi preesistenti alla data di entrata in vigore degli obblighistabiliti dal nuovo decreto (definiti stock storici) potranno essere utilizza-ti a copertura degli eventuali quantitativi mancanti di pneumatici fuoriuso generati nel mercato ricambi successivamento al 9 giugno 2011.I produttori e gli importatori possono assolvere agli obblighi imposti dallegislatore anche attraverso la costituzione di una o piu’ strutture socie-tarie dotate di autonoma personalità giuridica, di natura consortile conscopo mutualistico e senza fine di lucro.Ad oggi si sono costituite due strutture associative autorizzate di pro-duttori ed importatori per la gestione dei Pneumatici Fuori Uso: Ecop-neus, costituita dalle principali aziende produttrici o importatrici dipneu-matici in Italia (Ridgestone, Continental, Goodyear-Dunlop, Marangoni,Michelin, Pirelli), ed Ecotyre.Dal 7 settembre 2011 coloro che nell’esercizio della propria attività im-prenditoriale immettono nel sistema pneumatici fuori uso (ossia effet-tuano la sostituzione di pneumatici es: officine, centri di ricambio, offici-ne aziendali) possono rivolgersi a dette strutture associative autorizzateper la raccolta e l’invio al recupero dei pneumatici usati.Ecopneus ed Ecotyre hanno l’obbligo di procedere al ritiro dei pneumati-ci a titolo gratuito, sempre che il generatore di pnumatici usati si sia re-gistrato sul relativo portale. La registrazione ha carattere volontario ed è gratuita per il generatoredel pneumatico usurato.E’ opportuno precisare che non è previsto alcun obbligo di conferimentodei penumatici usurati ad un consorzio e quindi potranno applicarsi leconsuete modalità di smaltimento di questi rifiuti non pericolosi a mez-zo di soggetti autorizzati alla gestione, seppur a titolo oneroso.

Tutto il sistema (raccolta, trasporto e recupero) viene finanziato dall’ap-plicazione del contributo ambientale pagato dall’utente finale (colui cheacquita pneumatici) ed esposto sui documenti fiscali di vendita di un pe-numatico nuovo o all’atto di vendita del veicolo nuovo. L’importo deicontributi, proposto dai produttori ed importatori, viene annualmente in-dividuato e approvato con Decreto del Ministero dell’Ambiente.Si riportano di seguito i contributi ambientali sino ad oggi approvati.

Contributi per i produttori associati ad Ecopneus (assoggettati ad IVA)

categoria Veicoli utilizzatori pesi contributomin-max ambientale(in Kg.) (€/pneumatico)

A ciclomotori e motoveicoli a1 (2-8) 1,50(ciclomotori, motocicli, motocarri, ecc.)

B autoveicoli e relativi rimorchi B1 (6-18) 3,00(autovetture, autovetture per il trasp. promiscuo, autocaravan, ecc.)

C autocarri, autobus c1 (20-40) 12,10(autotreni, auto snodati, c2 (41-70) 23,50auto articolati, filoveicoli, trattori stradali, ecc.)

D Macchine agricole, d0 (<4) 0,90macchine operatrici, d1 (4-20) 4,00macchine industriali d2 (21-40) 9,80(trattori, escavatori, ecc.) d3 (41-70) 18,80

d4 (71-110) 29,00d5 (111-190) 55,00d6 (191-300) 120,00d7 (oltre 300) 326,00

Contributi per i produttori associati ad Ecotyre (assoggettati ad IVA)

categoria Veicoli utilizzatori pesi contributomin-max ambientale(in Kg.) (€/pneumatico)

A ciclomotori e motoveicoli a1 (2-8) 1,55(ciclomotori, motocicli, motocarri, ecc.)

B autoveicoli e relativi rimorchi B1 (6-18) 3,00(autovetture, autovetture per il trasp. promiscuo, autocaravan, ecc.)

C autocarri, autobus c1 (20-40) 11,50(autotreni, auto snodati, c2 (41-70) 23,00auto articolati, filoveicoli, trattori stradali, ecc.)

D Macchine agricole, d0 (<4) 1,55macchine operatrici, d1 (4-20) 3,80macchine industriali d2 (21-40) 11,00(trattori, escavatori, ecc.) d3 (41-70) 19,50

d4 (71-110) 31,00d5 (111-190) 50,00d6 (191-300) 65,00d7 (201- 300) 115,00d8 (301-500) 190,00d9 (501-750) 245,00d10 oltre 750) 310,00

ESpRopRiaZioni: RipRiStinata L’acquiSiZionE SanantECon il Decreto Legge nr. 98 del 6 luglio 2011, convertito in legge n 11 del15 luglio 2011 il legislatore ha reintrodotto nel T.U. sulle espropriazionil’articolo 42 bis che disciplina l’utilizzazione senza titolo di un bene perscopi di interesse pubblico.L’obiettivo della nuova disposizione è quello di colmare il vuoto normati-vo determinato dalla sentenza abrogratrice della Corte Costituzionale nr.293 del 2010 che ha ritenuto illegittimo per eccesso di delega l’articolo43 del T.U. che conteneva l’istituto della cosiddetta acquisizione coattivasanante, ritenuta dalla Corte di Strasburgo una marcata violazione delprincipio di legalità volta ad assicurare alla P.A. un vantaggio ingiusto.Com’è noto l’articolo 43 costituiva uno strumento per rogolarizzare i ca-si di utilizzo di beni immobili privati per interesse pubblico qualora occu-pati e trasformati in mancanza di valido ed efficace provvedimento diesproprio o di dichiarazione di pubblica utilità.La disposizione contenuta nel T.U. sulle espropriazioni stabiliva che l’au-torità che utilizza un bene per scopi di interesse pubblico, trasformato inassenza di valido ed efficace provvedimento di espropriazione o dichia-rativo della pubblica utilità, poteva disporre l’acquisizione al patrimonioindisponibile previo risarcimento del danno rapportato al valore venaledel bene oggetto di utilizzazione sine titulo.Il nuovo articolo 42 bis stabilisce che la Pubblica Amministrazione possaacquisire al patrimonio indisponibile il bene che utilizzi in assenza di unvalido ed efficace provvedimento ablatorio, a condizione che renda spe-cifica motivazione delle attuali ed eccezionali ragioni di interesse pubbli-co e che al privato leso sia corrisposto un indennizzo per il pregiudiziopatrimoniale e non patrimoniale (c.d. danno morale) subito.La misura del pregiudizio patrimoniale viene determinata in misura cor-rispondente al valore venale del bene mentre la misura della parte in-dennitaria non patrimoniale deve essere parametrata al 10% del valorevenale del bene e del 20% del valore del bene se l’aera è stata destina-ta a finalità di edilizia residenziale pubblica o assimilata.La nuova norma precisa che il provvedimento di acquisizione sanantepuo’ essere adottato anche durante la pendenza del giudizio per l’annul-lamento degli atti da cui è sorto il vincolo preordinato all’esproprio, deldecreto di esproprio o della dichiarazione di pubblica utilità dell’opera sel’amminsitrazione che lo ha adottato ritira l’atto in autotutela.

autoRiZZaZionE aMBiEntaLE: SE La p.a. aRRiVa in RitaRdo dE-VE RiSaRciRE iL danno Con la sentenza n. 1739 del 21 marzo 2011 la sez. V del Consiglio di Sta-to ha stabilito che il ritardo nel rilascio di un’autorizzazione integrata am-bientale dà luogo al risarcimento del danno ingiusto per inosservanzadolosa o colposa dei termini di legge.Il ritardo procedimentale, sostiene il Consiglio di Stato, è sempre un co-sto per il cittadino dato che anche il tempo è un bene della vita e il ritar-do nella conclusione di un qualunque procedimento è sempre un costo,dal momento che il fattore tempo costituisce una essenziale variabilenella predisposizione e nell’attuazione di piani finanziari relativi a qual-siasi intervento, condizionandone la relativa convenienza economica.Al privato compete l’onere di sollecitare formalmente la pubblica ammi-nistrazione e provvedere, una volta avviato il giudizio, di provare con do-cumentazione l’ammontare del danno richiesto.All’impresa ricorrente, nel caso specifico, il Consiglio di Stato ha ricono-sciuto il danno determinato dalla impossibilità di dare corso all’investi-mento secondo il proprio programma. Se l’impresa avesse conosciuto i reali tempi di durata del procedimentoamministrativo, avrebbe potuto desistere dall’investimento o, comun-que, non ricorrere subito al finanziamento, non pagando in entrambi icasi gli interessi passivi. I Giudici hanno cosi’ riconosciuto il risarcimentodel danno per una somma corrispondente agli interessi maturati per il ri-corso al credito nel periodo intercorrente tra la data entro la quale ilprovvedimento per legge doveva essere emanato (150 giorni dall’istan-za) e la data nel quale il provvedimento è effettivamente intervenuto.

Viaggio studio nei paesi bassi27 - 29 novembre 2011

27 novembre: partenza da Brescia ore 13,00 pertrasferta con pullman ad aeroporto di Bergamo; arrivoall’aeroporto di Amsterdam Eindhoven; sistemazione inhotel 3 stelle in centro ad Amsterdam;

28 novembre: visita azienda agricola con allevamentodi suini con impianto abbattimento nitrati; visita amacello di suini; visita ad azienda di allevamentovacche da latte;

29 novembre: visita impianto incenerimento pollina da32 MW; visita azienda florovivaistica con recupero delcalore da impianto di abbattimento nitrati; rientro daAmsterdam a Milano Malpensa e rientro a Brescia

Sono inclusi nel viaggio le spese di:❱ tasse aeroportuali italiane e olandesi❱ n. 1 bagaglio a mano per ogni passeggero❱ trasferimenti ad Amsterdam in autopullman durante

tutto il periodo❱ n. 2 pernottamento ad Amsterdam in buon hotel cat. 3

stelle ubicato in zona centrale vicino alla zona dei Musei❱ sistemazione in camere doppie, tutte con servizi privati❱ trattamento di pernottamento e prima colazione in hotel❱ assicurazione Mondial Assistance (medico e bagaglio)

Sono esclusi dal viaggio le seguenti spese:❱ bagaglio imbarcato sul volo (20 kg max): Euro 32,00❱ camera singola: Euro 76,00❱ pranzo, cena ed extra, mance, ecc.

PROMOSSO DA AnGA BRESCIA

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BORSA MERCI TELEMATICASABATO 22 OTTOBRE 2011 31

MERcato caSEaRion nel primo grafico viene rappre-sentato l’andamento delle quota-zioni del Grana Padano 12-15 me-si di stagionatura scambiato sullaBorsa Merci Telematica Italiana,sulla piazza di Piacenza, nel perio-do compreso tra marzo 2010 e ot-tobre 2011. Le quotazioni corri-spondono alla media dei prezzi deicontratti conclusi (a “pronta conse-gna” e franco partenza) ponderatasulle quantità scambiate.

n nel secondo grafico viene rap-presentato l’andamento delle quo-tazioni del Parmigiano scelto 19-24mesi di stagionatura scambiato sul-la Borsa Merci Telematica Italiana,sulla piazza di Parma, nel periodocompreso tra febbraio 2010 ed ago-sto 2011. Le quotazioni corrispon-dono alla media dei prezzi dei con-tratti conclusi (a “pronta consegna”e franco partenza) ponderata sullequantità scambiate.

anaLiSiSui pREZZi

nEWScaSEaRiSEttiMana 17-10-2011 – 22-10-2011

LattiERo-caSEaRiMercati stabili nel settore lattiero casea-rio. Per quanto riguarda il mercato delGrana Padano il prezzo del prodotto fre-sco 10 mesi si attesta attorno a 8,20-8,30 €/Kg, mentre quello stagionato 15-18 mesi attorno a 8,90–9,00 €/Kg. nelmercato del Parmigiano Reggiano il pro-dotto stagionato 24 mesi ha registrato unprezzo attorno a 12,10 – 12,20 €/Kg,mentre per il fresco 12-13 mesi un prezzointorno a 10,40 – 10,50 €/Kg. Per il for-maggio Grana Padano stagionato si evi-denziano poche scorte di prodotto conuna conseguente scarsa offerta sul mer-cato.Infine, nei mercati del burro e della pan-na si rilevano segnali di stabilità; mentrenel mercato del latte spot si segnala unprezzo attorno a 0,41-0,42 €/Kg.

notiZiEin BREVEiL MERcato dEL fRuMEnto tEnE-Ro naZionaLE (SEttEMBRE 2011)Alla ripresa dopo la pausa estiva, ilmercato dei frumenti teneri nazionali èapparso complessivamente stabile,con un volume non elevato di scambie prezzi all’ingrosso sostanzialmenteinvariati. nonostante ci si attenda unaproduzione interna più bassa rispettoal 2010 (le anticipazioni Istat dei mesiscorsi stimavano un raccolto di circa2,2 milioni di tonnellate) ma qualitati-vamente superiore (buoni pesi specifi-ci, assenza di problemi fitosanitari),l’afflusso di merce estera, in particola-re frumenti panificabili e biscottieriprovenienti soprattutto dai paesi delMar nero, ha contribuito a rendere piùstabile il mercato italiano.Peraltro, nonostante si registrino timo-ri diffusi per il raccolto tedesco (sia co-me quantità che qualità), a livello co-munitario si dovrebbe registrare unaproduzione di frumento tenero in leg-gero aumento rispetto alla scorsa an-nata (da 128 a 129 milioni di tonnella-te secondo le stime di settembre diFrance Agrimer).La buona offerta di prodotto sul mer-cato nazionale, non controbilanciatada una corrispondente domanda, èstata alla base della lieve contrazionedei prezzi avvenuta nel mese di set-tembre: sulla piazza di Bologna il te-nero fino si è attestato a fine settem-bre sui 216-221 €/t (franco partenza),perdendo 7 €/t rispetto all’ultima rile-vazione di agosto. Calo di 4 €/t sullapiazza di Milano, dove il prezzo delpanificabile a fine settembre ha rag-giunto i 227-232 €/t (franco arrivo. Inleggera crescita, invece, i grani di for-za, che, grazie ad una maggiore do-manda, sulla piazza di Milano si sonoattestati a fine mese sui 278-283 €/t, 8€/t in più rispetto a fine agosto.

iL MERcato cEREaLicoLo intER-naZionaLE (settembre 2011)Dopo i rialzi registrati nei mesi di luglioe agosto, il mese di settembre è statocaratterizzato da una generalizzatatensione al ribasso dei prezzi di fru-mento e mais sui mercati internazio-nali. Le tensioni al ribasso, più che es-sere legate ai fondamentali di mercato(domanda e offerta), sono state deter-minate principalmente dalle tensionisui mercati finanziari: apprezzamentodel dollaro rispetto all’euro e prezzodel petrolio in ribasso hanno portatoad una massiccia ondata di vendite suimercati a termine. Ad incidere sui ri-bassi delle materie prime hanno con-tribuito anche le preoccupazioni lega-te alle conseguenze negative che l’at-tuale situazione economica mondialedi crisi potrà avere sui consumi. Per il mercato del frumento anche ifondamentali di mercato hanno mo-strato presupposti ribassisti a causadella revisione al rialzo delle stime sul-la produzione mondiale di frumentoche per la campagna 2011/12 dovreb-be attestarsi sui 679 milioni di tonnel-late (fonte: IGC). Al contrario per il mercato del mais lasituazione produttiva negli USA risultaancora problematica e le ultime stimeprevedono un raccolto mondiale paria 845 milioni di tonnellate (circa 4 mi-lioni di tonnellate in meno rispetto al-la precedente stima). nonostante lepreoccupazioni per il raccolto e la revi-sione al ribasso delle stime produttiveper la campagna 2011/12 il prezzo delmais è stato influenzato prevalente-mente da fattori esterni mostrando unandamento del tutto analogo a quellodel frumento sulla Borsa di Chicago. Il contratti future sul frumento e sulmais con scadenza dicembre 2011hanno entrambi perso circa 150 centdi $ per bushel nel corso del mese disettembre, mostrando un’omogeneitànon solo dell’andamento ma anchedel livello delle quotazioni.

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quotazioni della Borsa Merci telematica italiana riferite al periodo 20-10-2011i prezzi vengono calcolati come media ponderata sulle quantità transate in tutto il territorio provinciale

Macrocategoria Categoria Prodotto Franco Provincia Prezzo U.M.(p) Quantità U.M.(q) Consegna Cereali e coltivazioni industriali Grano tenero Frumento tenero naz. panificabile Partenza RO 205 Euro / t 180 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco naz. Partenza RO 181 Euro / t 180 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco naz. Partenza VI 180 Euro / t 600 t Pronta Lattiero - caseari Parmigiano Reggiano Parm Scelto 12 Partenza PR 10.458 Euro / Kg 1800 forme Pronta Lattiero - caseari Parmigiano Reggiano Parm Scelto 19/24 Partenza Mn 12.15 Euro / Kg 300 forme Pronta Lattiero - caseari Grana Padano Grana Padano 10 Partenza LO 8 Euro / kg 700 forme Pronta Lattiero - caseari Grana Padano Grana Padano 10 Partenza Mn 8.15 Euro / kg 300 forme Pronta

quotazioni della Borsa Merci telematica italiana riferite al periodo 20-10-2011i prezzi e le quantità fanno riferimento a tutte le contrattazioni concluse nella regione; anche in questo caso il prezzo è calcolato come media ponderata sulle quantità transate.

Macrocategoria Categoria Prodotto Franco Regione Prezzo U.M.(p) Quantità U.M.(q) Consegna Avicunicolo Pollo macellato fresco Pollo a Busto Pes. fr. Arrivo CAMPAnIA 1.949 Euro / Kg 9449 kg Pronta Avicunicolo Pollo macellato fresco Pollo a Busto Pes. fr. Arrivo LAZIO 1.934 Euro / Kg 5867 kg Pronta Avicunicolo Pollo macellato fresco Pollo a Busto Pes. fr. Partenza LOMBARDIA 2 Euro / Kg 176 kg Pronta Avicunicolo Pollo macellato fresco Pollo a Busto Pes. fr. Arrivo LOMBARDIA 1.942 Euro / Kg 17112 kg Pronta Avicunicolo Pollo macellato fresco Pollo a Busto Pes. fr. Arrivo PIEMOnTE 1.9 Euro / Kg 15159 kg Pronta Avicunicolo Pollo macellato fresco Pollo a Busto Pes. fr. Arrivo PUGLIA 1.95 Euro / Kg 10702 kg Pronta Avicunicolo Pollo macellato fresco Pollo a Busto Pes. fr. Arrivo SICILIA 1.962 Euro / Kg 3373 kg Pronta Avicunicolo Pollo macellato fresco Pollo a Busto Pes. fr. Arrivo TOSCAnA 2.2 Euro / Kg 13 kg Pronta Avicunicolo Pollo macellato fresco Pollo a Busto Pes. fr. Arrivo VEnETO 1.93 Euro / Kg 10487 kg Pronta Avicunicolo Pollo macellato fresco Sovracoscia Pollo fr. Arrivo LAZIO 1.689 Euro / Kg 407 kg Pronta Avicunicolo Pollo macellato fresco Sovracoscia Pollo fr. Arrivo LOMBARDIA 2.5 Euro / Kg 195 kg Pronta Avicunicolo Tacchino macellato fresco Fesa Tacchino fresco Arrivo LAZIO 5.5 Euro / Kg 21 kg Pronta Cereali e coltivazioni industriali Cereali minori Sorgo secco naz. Partenza EMILIA ROMAGnA 183 Euro / t 90 t ProntaCereali e coltivazioni industriali Grano duro Fr. duro fino Partenza EMILIA ROMAGnA 289.167 Euro / t 180 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Grano duro Fr. duro fino Arrivo LOMBARDIA 300 Euro / t 150 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Grano duro Fr. duro fino Partenza MARChE 289.857 Euro / t 525 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Grano duro Fr. duro fino Partenza TOSCAnA 287 Euro / t 300 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Grano duro Fr. duro fino Partenza UMBRIA 285 Euro / t 125 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Grano duro Fr. duro merc. Arrivo VEnETO 282 Euro / t 150 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Grano tenero Frumento tenero com. panificabile Arrivo EMILIA ROMAGnA 205 Euro / t 125 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Grano tenero Frumento tenero com. panificabile Arrivo LOMBARDIA 248 Euro / t 400 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Grano tenero Frumento tenero naz. di forza Partenza EMILIA ROMAGnA 261.364 Euro / t 165 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Grano tenero Frumento tenero naz. panificabile Partenza EMILIA ROMAGnA 211 Euro / t 75 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Grano tenero Frumento tenero naz. panificabile Partenza VEnETO 205 Euro / t 180 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco Com. Arrivo EMILIA ROMAGnA 193 Euro / t 225 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco naz. Partenza EMILIA ROMAGnA 185.588 Euro / t 510 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco naz. Partenza FRIULI VEnEZIA GIULIA 176.867 Euro / t 900 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco naz. Partenza TOSCAnA 180.2 Euro / t 300 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco naz. Arrivo TOSCAnA 190 Euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco naz. Partenza VEnETO 180.231 Euro / t 780 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Duro Rin Partenza EMILIA ROMAGnA 123.5 Euro / t 44 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero Rin Partenza EMILIA ROMAGnA 127 Euro / t 100 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero Rin Arrivo EMILIA ROMAGnA 135 Euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero Rin Partenza LOMBARDIA 124 Euro / t 50 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero Rin Arrivo LOMBARDIA 132.2 Euro / t 300 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero Rin Partenza TOSCAnA 118 Euro / t 15 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Duro Cub Partenza BASILICATA 125.05 Euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Duro Cub Arrivo LOMBARDIA 139.5 Euro / t 180 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Duro Cub Partenza PUGLIA 125 Euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Duro Cub Partenza TOSCAnA 134.25 Euro / t 120 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Duro Cub Partenza UMBRIA 134.8 Euro / t 150 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Duro Cub Arrivo VEnETO 140 Euro / t 75 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Ten Cub Partenza EMILIA ROMAGnA 135 Euro / t 60 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Ten Cub Arrivo EMILIA ROMAGnA 139.667 Euro / t 90 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Ten Cub Partenza LOMBARDIA 133.5 Euro / t 120 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Ten Cub Arrivo LOMBARDIA 140 Euro / t 105 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Ten Cub Partenza TOSCAnA 132 Euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Ten Cub Partenza VEnETO 135 Euro / t 140 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Ten Cub Arrivo VEnETO 140 Euro / t 60 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Dur Rin Partenza BASILICATA 127.02 Euro / t 60 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Dur Rin Partenza EMILIA ROMAGnA 129 Euro / t 120 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Dur Rin Arrivo EMILIA ROMAGnA 141.714 Euro / t 210 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Dur Rin Partenza LOMBARDIA 135 Euro / t 150 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Dur Rin Arrivo LOMBARDIA 142 Euro / t 210 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Dur Rin Arrivo MARChE 141 Euro / t 60 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Dur Rin Partenza UMBRIA 138 Euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Dur Rin Arrivo VEnETO 177 Euro / t 15 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Ten Rin Arrivo LOMBARDIA 162 Euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Ten Rin Arrivo VEnETO 159.5 Euro / t 60 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinetta Ten Rin Partenza VEnETO 276 Euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Tritello Ten Rin Partenza EMILIA ROMAGnA 139 Euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Tritello Ten Rin Arrivo LOMBARDIA 151 Euro / t 120 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Tritello Ten Rin Partenza TOSCAnA 139 Euro / t 28 t Pronta Foraggi e mangimi Erba medica disidr. Erba medica I qual. pellets Partenza EMILIA ROMAGnA 172 Euro / t 30 t Pronta Foraggi e mangimi Farine vegetali di estrazione Far. colza est Arrivo FRIULI VEnEZIA GIULIA 190 Euro / t 250 t Pronta Foraggi e mangimi Farine vegetali di estrazione Far. colza naz Partenza VEnETO 192 Euro / t 30 t Pronta Foraggi e mangimi Farine vegetali di estrazione Far. soja naz Partenza VEnETO 310 Euro / t 120 t Pronta Foraggi e mangimi Farine vegetali di estrazione Far. soja prot est Partenza EMILIA ROMAGnA 294 Euro / t 15 t Pronta Foraggi e mangimi Favino Favino nazionale Arrivo TOSCAnA 270 Euro / t 30 t Pronta Lattiero - caseari Grana Padano Grana Padano 10 Partenza EMILIA ROMAGnA 8.1 Euro / kg 3300 forme Pronta Lattiero - caseari Grana Padano Grana Padano 10 Partenza LOMBARDIA 8.045 Euro / kg 1000 forme Pronta Lattiero - caseari Grana Padano Grana Padano 16 19 Partenza EMILIA ROMAGnA 8.85 Euro / Kg 350 forme Pronta Lattiero - caseari Parmigiano Reggiano Parm Scelto 12 Partenza EMILIA ROMAGnA 10.458 Euro / Kg 1800 forme Pronta Lattiero - caseari Parmigiano Reggiano Parm Scelto 19/24 Partenza LOMBARDIA 12.15 Euro / Kg 300 forme Pronta Prodotti ortofrutticoli Derivati Pomodoro barattoli Polpa barattoli 0,5 Kg Arrivo UMBRIA 0.45 Euro / barat. 3456 barat. Pronta Prodotti ortofrutticoli Derivati Pomodoro barattoli Polpa barattoli 3 Kg Arrivo VEnETO 1.52 Euro / barat. 864 barat. Pronta Prodotti ortofrutticoli Derivati Pomodoro barattoli Polpa barattoli 5 Kg Arrivo VEnETO 2.11 Euro / barat. 2340 barat. Pronta Prodotti ortofrutticoli Derivati Pomodoro fusti/sacchi Pizza Sauce CB sacchi Partenza EMILIA ROMAGnA 0.48 Euro / Kg 19620 kg Pronta Prodotti ortofrutticoli Derivati Pomodoro fusti/sacchi Polpa Trit. sacchi 10 Kg Arrivo VEnETO 0.518 Euro / Kg 8000 kg Pronta Prodotti ortofrutticoli Derivati Pomodoro fusti/sacchi Polpa Trit. sacchi 15 Kg Arrivo VEnETO 0.48 Euro / Kg 4320 kg Pronta Cereali e coltivazioni industriali Cereali minori Sorgo secco naz.-nov11 Partenza EMILIA ROMAGnA 180 Euro / t 1000 t Differita Cereali e coltivazioni industriali Grano tenero Frumento tenero naz. panificabile sup.-nov11 Partenza EMILIA ROMAGnA 229 Euro / t 600 t Differita Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco naz.-Gen12_Giu12 Partenza FRIULI VEnEZIA GIULIA 183.364 Euro / t 1320 t Differita Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco naz.-Gen12_Giu12 Partenza VEnETO 188.182 Euro / t 3960 t Differita Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco naz.-nov11_Dic11 Partenza EMILIA ROMAGnA 192 Euro / t 300 t Differita Cereali e coltivazioni industriali Granoturco secco Mais Secco naz.-nov11_Dic11 Arrivo UMBRIA 196 Euro / t 900 t Differita Cereali e coltivazioni industriali Sfarinati frumento Duro Semola-nov11_Dic11 Arrivo LOMBARDIA 390 Euro / t 240 t Differita Foraggi e mangimi Favino Favino nazionale-nov11 Arrivo LAZIO 270 Euro / t 30 t Differita

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