44
Attualità Attualità stalking in provincia di Pavia Psicologia Psicologia estate da sole Psicologia Psicologia donne del XXI secolo Società tendenze dalle sfilate di Berlino Moda Melita Toniolo Melita Toniolo una “diavolita” determinata e romantica Adverum Edizioni - Anno 1 - n°1 agosto/settembre 2010 - www.ladysmagazine.it

Lady's ago-sett 2010

Embed Size (px)

DESCRIPTION

La prima ed unica rivista free-press femminile in provincia di Pavia! Lady's, Pavia al femminile.

Citation preview

Page 1: Lady's ago-sett 2010

AttualitàAttualitàstalking

in provinciadi Pavia

PsicologiaPsicologiaestate da solePsicologiaPsicologia

donne delXXI secolo

Società

tendenze dallesfilate di Berlino

Moda

Melita TonioloMelita Toniolouna “diavolita” determinata e romantica

Adv

erum

Edi

zion

i - A

nno

1 -

n°1

agos

to/s

ette

mbr

e 20

10 -

ww

w.la

dysm

agaz

ine.

it

Page 2: Lady's ago-sett 2010
Page 3: Lady's ago-sett 2010
Page 4: Lady's ago-sett 2010

Circ

le©

PHOT

O Al

exGi

omo

Page 5: Lady's ago-sett 2010

55

{ Sommario }

28Realizzazione EditorialeAdverum s.r.l.Via Defendente Sacchi, 8 - 27100 Paviatel. (+39) 0382.309826 fax (+39) 0382.308672iscrizione al Trib. di Pavia n° 741 del 21.07.2010

Direttore Responsabile: Stefano [email protected]

Art Director: Chiara Bogliani

Redazione:Paola Arensi, Daniela Capone, Alberto FioriSimona Rapparelli, Rossana Trespidi

Stampa: Pv Print s.r.l. - Pavia

AttualitàAttualitàstalking

in provinciadi Pavia

PsicologiaPsicologiaestate da solePsicologiaPsicologia

donne delXXI secolo

Società

tendenze dallesfilate di Berlino

Moda

Melita TonioloMelita Toniolouna “diavolita” determinata e romantica

Adv

erum

Edi

zion

i - A

nno

1 -

n°1

agos

to/s

ette

mbr

e 20

10 -

ww

w.la

dysm

agaz

ine.

it

ANNO 1

N° 1 AGOSTO-SETTEMBRE 2010

COVER

Melita TonioloPhoto: Stefano BidiniAbiti: Fruscìo

Cover......................................................6Intervista a Melita Toniolo

Attualità.................................................10Stalking e territorio Pavese

Stalking..................................................14La normativa

Siamo Donne..........................................16la donna del XXI secolo

Noi & l'auto...........................................20"donne e motori..."

Noi & la casa..........................................22donna regina della casa

Psicologia..............................................24lui in vacanza da solo

Bella stagione.........................................28donna d'estate

Moda.....................................................33lorem ipsum id unc

Cibo......................................................38I love pizza

Rubriche...............................................40detto tra noi

10

33

6

DIRITTI: tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica sono riservati

Page 6: Lady's ago-sett 2010

6

------------{ cover }

MelitaToniolo

di Paola Arensi

E’ l’emblema della femminilità ma si defi nisce un “maschiaccio”. Autoironica e realista la ventiquat-trenne Melita Toniolo svela i suoi segreti:”Non l’ho mai dichiarato ma da piccola volevo sempre i capelli corti, odiavo le bambole e i giochi da bam-bina e preferivo i robot” e prosegue:”Non credevo

che sarei arrivata alla televisione. Durante i miei primi anni di vita dicevo che avrei fatto la baby sitter, la pittrice, la psico-loga, la maestra d’asilo. Ma crescendo è aumentata la voglia di ballare e cantare. Mi descrive bene il mio segno zodiacale, l’ariete. Sono testarda, possessiva, determinata, rompiscatole e anche un po’ “zingara”. Per esempio so che quest’anno trascor-rerò le ferie con gli amici a Ibizia, Formentera e Iesolo ma, di come si svolgeranno queste giornate, non ho la più pallida idea. Infi ne non sopporto gli altezzosi”. Tuttavia, come per la mag-gior parte delle donne, preparare la valigia sarà problematico: “Porterò l’armadio intero. Però, così come amo fare nel quoti-diano, indosserò soltanto abiti pratici. L’estate è bella perché si è più liberi”. Al momento il cuore della conduttrice italiana è ancora libero.“Amo l’uomo che sia maschio e non i ragazzi che girano ora, tutti depilati e vanitosi perché vivono dall’este-tista. Non disdegno nemmeno un po’ di pancetta. Per prima cosa vorrei che la mia dolce metà non dicesse a nessuno che sta con me e cosa facciamo insieme e mi dimostri fedeltà. Ma questo

“Diavolita” senza catene,ricorda con orgoglio le sue origini

e cerca un uomo veroche la faccia ridere

------------------------------------{ cover }{ cover }

R

Page 7: Lady's ago-sett 2010

7

MELITA TONIOLO

------------------------------------

Page 8: Lady's ago-sett 2010

R

rr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr r

8

r rrr rrè decisamente impossibile. Inoltre cerco qualcuno che mi fac-cia ridere molto, abbia voglia di viaggiare e conoscermi vera-mente”. Questi sono i sogni di una ragazza nata il 5 aprile del 1986 a Treviso che oggi scopre la metropoli vivendo, da sola, a Milano.”Appena posso corro dalla mia famiglia. Non sono fi glia d’arte ma soltanto di persone che non scambierei con nes-suno perché mi hanno sempre sostenuta dandomi fi ducia. Mia mamma è stata una sarta e ora è casalinga e papà un operaio. Ho vissuto con loro fi no al 2005. Inoltre ho una sorella che conduce un locale, nel quale ho lavorato dai 15 ai 19 anni. Lei mi ha dato due bellissime nipotine nate quando stavo vivendo l’esperienza Grande Fratello 7 di Canale 5 e La talpa 2008 su Italia 1. Mo-menti magici”. Ed è proprio la foto delle sue nipotine che Meli-ta non abbandona mai. Il resto degli accessori immancabili nel-la borsa sono il portafoglio e l’Ipod. Benchè molto affascinante e sempre in forma la show girl dice di non avere particolari segreti. ”Detesto la dieta e non pratico sport. Ovviamente un mese prima di mettermi in costume sto più attenta. Sono veneta, non rinuncio a mangiare e questo anche perché mia mamma e mia sorella sono due cuoche fantastiche”. La sua prima appa-rizione tv risale alla trasmissione di Italia 1 Distraction (2006): nello stesso anno e sulla stessa rete, Melita è anche una delle

sexy casalinghe del programma Le Iene. Dopo essere uscita dal suo primo reality, la modella posa per diversi calendari, tra cui quello senza veli per il programma di Italia 1 Lucignolo, del quale diventa inviata nelle estati 2007 e 2008 col soprannome di Diavolita. Da qui nasce la sua omonima Web Tv. L’ex gieffi -na è tra i personaggi del Grande Fratello più longevi e una delle bellezze italiane più cliccate nella rete. ”Io non prendo esempio da nessuno. Però stimo molto Simona Ventura, Alessia Mar-cuzzi e Michelle Hunziker”. Nell'estate 2010 Melita partecipa in veste di inviata al nuovo programma ideato da Studio aperto intitolato Mitici '80, condotto da Sabrina Salerno:”Si cercano i fi nti eredi di personaggi speciali degli anni Ottanta. Io sono in missione vestita da Wonder Woman. Si parla di moda, politi-ca, economia e altro ancora”. Inoltre l’estate trascorrerà sulle note di Radio Bruno che è un’emittente dell’Emilia Romagna ascoltata anche in Toscana. ”Io conduco con altre due persone e l’esperienza è emozionante, ti dà modo di sperimentare”. Ma cosa pensa veramente la venticinquenne della società attuale?. Meglio essere se stesse e non seguire sempre la moda:” Gli ec-cessi fanno male. Per esempio, nell’era in cui si ha fi n troppo, talvolta qualcuno smette di ragionare e usa violenza contro don-ne e bambini. Questi soggetti meriterebbero la sedia elettrica”.

MELITA TONIOLO

Page 9: Lady's ago-sett 2010

9

r rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rrrr rrr r

S I D E R T E R M I C A idrotermosanitari r i s c a l d a m e n t o c o n d i z i o n a m e n t o

PAVIA: Viale Sardegna, 48 Tel.0382.301315

Fax 0382.304100 CASTEGGIO: Via Milano, 93

Tel. 0383.890626

Ceramica Dolomite

Grohe Ideal Standard

Catalano Jacuzzi

Zucchetti

Teuco Grundfos

Glass

Ceramica DolomiteGrohe Ideal StandardCatalano JacuzziZucchettiTeuco GrundfosGlass

©A

dver

um

Page 10: Lady's ago-sett 2010

R

10

Sta

lkin

g

Violenza contro le donne,una task force provincialecerca di contrastare il fenomeno

{ ATTUALITÀ }

Page 11: Lady's ago-sett 2010

11

Violenza sulle donne, un fenomeno dalle diverse sfaccettature, dallo stalking alla violenza do-mestica, che rischia di rimanere nel sommerso a fronte di un allarmante incremento dei feno-meni di maltrattamento che si è verifi cato nel corso degli ultimi anni in ambito nazionale e lo-

cale: retaggi culturali, paura, vergogna, mancanza di sostegno psicologico e spesso mancanza di indipendenza economica e autonomia, inducono le donne a mantenere il silenzio su situa-zioni di disagio e di vera e propria sofferenza causate dagli stessi partners, siano essi mariti, compagni o conoscenti della cerchia familiare. Oggi sono nati diversi centri di accoglienza in tutta Italia che possono concretamente fornire uno strumento di riscatto e riabilitazione sociale per chi si trova coinvolta in una situazione di drammatica violenza. Anche nella Provincia di Pavia si è costituita da circa sette mesi una task force per contrastare il problema attraverso un progetto, co-fi nanziato da Regione Lombardia, denominato “Non volgerti indietro”. Pavia è il Comune capofi la che ha riunito le forze del Centro antivio-lenza Liberamente di Corso Garibaldi, del Comune di Vigeva-no, di Stradella, la Provincia e la Prefettura. Tutti insieme hanno fi rmato un protocollo d'intesa per segnare l’impegno a combat-tere il fenomeno che, anche sul nostro territorio, presenta dati allarmanti: solo nei primi 5 mesi del 2010 al centro antiviolenza si sono rivolte 120 donne, mentre quelle accolte nel 2008 sono state 182, che sono diventate 218 tra il gennaio e il novembre 2009. Per quanto concerne specifi catamente lo stalking, a livel-lo provinciale si sono verifi cati circa 30 casi, raccolti dalla Que-stura, di persecuzione di uomini nei confronti di donne, ma in alcune situazioni anche di donne verso altre donne. Un fenome-no che sta venendo alla luce prepotentemente in questo ultimo

R

“retaggi culturali, paura, vergogna, mancanza

di sostegno psicologico’’di Rossana Trespidi

Page 12: Lady's ago-sett 2010

12

{{{ AAATTTTTTTUUUUUAAALLIIIIITTTTTTTTTÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀ }}}}}}

periodo, in particolar modo a seguito della promulgazione della legge che lo ha identifi cato come reato. I dati raccolti dalla rete lombarda dei Centri Antiviolenza, di cui la cooperativa Libera-Mente di Pavia è socia, confermano il quadro pavese e indicano che le donne rivoltesi ai Centri nell’anno 2008 sono state 2281; di queste 231 hanno fatto richiesta di ospitalità e 42 sono state ospitate all’interno delle Case Rifugio."I dati in questione non sono semplici numeri” ha dichiarato l'assessore comunale alle pari opportunità, Cristina Niutta, tra i promotori del progetto “Sono soprattutto indicatori dei biso-gni emersi dalle storie delle donne e dei loro fi gli che attraver-sano il Centro Antiviolenza, elaborati nei colloqui. La volontà è quella di procedere sulla strada di “fare rete” tra i partners coinvolti nell’iniziativa”. Il contrasto alla violenza contro le donne si traduce fondamentalmente in due obiettivi fonda-mentali, da un lato, l’incremento dell'attività di accoglienza del centro antiviolenza, (centralino telefonico, colloqui di so-stegno e orientamento, accompagnamenti delle donne presso forze dell’ordine, tribunali, pronto soccorso, ricerca lavoro), dall'altra, il coordinamento di lavoro degli enti interessati per-ché possano sostenere con effi cacia i percorsi di recupero e di affrancamento sociale delle donne, attraverso tavoli di lavoro ove ognuno ha portato la propria esperienza, le proprie speci-

fi che competenze e ha collaborato a individuare buone prassi e procedure di intervento di fronte ai casi concreti.La Provincia da parte sua ha in programma di realizzare corsi di formazione per gli operatori sociali; gli agenti di Polizia useranno maggiori cautele e un approccio delicato ai casi; la Prefettura promuoverà periodici momenti di approfondimen-to, mentre i Comuni sosterranno iniziative volte a favorire le pari opportunità per tutti e a contrastare ogni forma di discri-minazione. Lo scopo è costruire percorsi più sicuri per la donna e i minori, di uscita dalla violenza, di diminuire i tempi di tali percorsi grazie alla condivisione di protocolli e procedure e, quindi, in ultimo, di ridurre i costi sociali relativi alla presa in carico di donne e minori.Mi piace sottolineare poi” ha aggiunto Niutta “che il protocol-lo è aperto all’adesione di altri partner, siano essi istituzioni ovvero associazioni o onlus che operano sul tema, perché è nostra volontà allargare la rete per ottimizzare le risorse e le energie migliorando la qualità delle risposte. Penso alla auspi-cata partecipazione dell’ASL e dei consorzi sociali, alle azien-de ospedaliere, alle procure della Repubblica, all’Università, solo per fare alcuni esempi”.

Page 13: Lady's ago-sett 2010

13

Benvenuti all’AlbergoRistorante Coronada Andrea e Daria.Un ambiente elegante eraffinato moderno e funzionale alla portata di tutti, ma nello stesso tempodi antiche tradizioni, concepito per offrire

il massimo confort e un servizio attento ad ognirichiesta. Situato nel centro di Varzi, a pochi metri da un verde parco e da un centro sportivo con piscine e campi da tennis,l’albergo dispone di 13 cameredotate di tutti i confort.

Il ristorante ‘Da Andrea’ è unambiente specializzatoper gruppi turisticicon tour enogastronomiciorganizzati, comunioni, cresime, matrimoni ed altrieventi importanti. Locali dotati di 500 posti, divisi in tre sale.

Antipasti

Salame tipico di Varzi con prosciutto cottoInsalata russatonnata al tavolo con cipollotti all’acetobalsamico e bruschettecaserecceCanestrini di polentacalda con lardo di Colonnata

Primi piatti

Risotto mantecatoai funghi porciniTortelli al tartufomantecati al burro,tartufo, salvia e pinoli

Secondi piatti

Spallotto di Maialein Porchetta al fornocon patatineal rosmarinoPunta di granacon le noci

Dessert

Macedonia di fruttacon gelato e dolcetti in tavolaAcqua minerale,vino biancoe rosso d.o.c.dei Colli Italiani,Caffè

Ferragosto in CollinaMenu-Euro 29,00

Piazza della Fiera, 19 - Varzi (PV)tel. 0383.52043 • fax 0383.545345 • cell. [email protected] • www.albergocorona.net

RistorantedaAndrea

Tra Arte Cultura Gusto e SaporiMenù di Ferragosto 2010

Il Re TartufoCastagnate d'Autunno

Mercatini di Natale a VarziNatale 2010 a Varzi

Capodanno a VarziSan Valentino a Varzi 2011

Festa della Donna 2011In gita a Varzi. Tour culturale enogastronomico.

Newswww.albergocorona.net

M

aggiori informazioni su

@A

dver

um

Page 14: Lady's ago-sett 2010

14

{ PER SAPERNE DI PIÙ }

Stalkingdi Chiara Pelizza

ASPETTI NORMATIVIDI UNA DILAGANTE PIAGA SOCIALE

E E E E EE E E E EE E E E EE E E E EE E E E EE E E E EE E E E EEEEEE

R

Oltre 10 le donne vittime di uomini gelosi e furiosi dall’inizio dell’anno. Vittime di un amore che non è amore quello che in-fi erisce sul corpo e sulla mente di donne perseguitate da chi le vorrebbe sottoposte, dominandole non solo fi sicamente. Storie

da pagine di cronaca nera. Una scheggia di follia che si innesca quando la bestialità si scontra con la forza decisa di un ‘no’ o anche durante una litigata esplodendo in violenze inaudite che spesso non trova freno e sfociano nel dramma dell’omicidio. Alcune di queste ragazze, donne e giovanissime, spesso aveva-no denunciato i loro uccisori per stalking.Per capirne di più chiediamo all’avvocato Raffella Procacci-ni, avvocato e dottore di ricerca in diritto dell’impresa presso l’Università Bocconi di Milano, specializzata in diritto penale commerciale che si è trovata ad assistere donne vittime di simili reati.

Avvocato, cos’è lo stalking?

“L’etimologia del termine stalking deriva dal verbo anglosas-sone “to stalk” che signifi ca “fare la posta”, è di recente conio essendo stata introdotta all’art. 612 bis Codice Penale attraver-so il Decreto Legge del 23 febbraio 2009, n. 11”.

Che pena prevede questo reato?

Il primo comma dell’articolo recita: “Salvo che il fatto costi-tuisca più grave reato, e’ punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o mo-lesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato

Rispondel'Avv.Raffaella Procaccini

Page 15: Lady's ago-sett 2010

15

di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”.

Che tipo di reato è lo stalking?

“Il reato può essere defi nito “plurioffensivo” in quanto lede la libertà morale, che secondo la legge italiana è un bene giuridico in quanto le minacce o molestie reiterate [ndr: secondo una sen-tenza della Suprema Corte, anche due volte possono essere ri-tenute suffi cienti] possono determinare un “perdurante e grave stato di ansia o paura” che inteso come patologia medicalmente accertabile determina la lesione del bene costituzionalmente tu-telato “salute”. Il reato può confi gurarsi in una molteplicità di forme che non è possibile defi nire a priori.

Come si è arrivati a tale disegno di legge poi diventato effet-tivo?

La norma è stata introdotta sulla base di un’esigenza di sentita prevenzione avverso le violenze perpetrate a danno delle donne tanto che la persona offesa, sino a quando non decide di presen-tare formale querela ha la facoltà anche di avanzare richiesta di ammonimento avverso il molestatore dinanzi al Questore il quale sentiti gli organi investigativi e le persone informate sui

fatti, ammonisce oralmente il molestatore invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge. Se il molestatore continua nelle condotte illecite, addirittura, si procede d’uffi cio e la san-zione è aumentata di almeno un terzo. Questa disposizione è stata introdotta perché spesso la persona offesa ha timore nel denunciare attraverso una querela scritta il molestatore in quan-to ha paura delle eventuali ritorsioni. Inoltre, utile e sempre prevista al fi ne di venire incontro alla realtà dei fatti la vittima ha tempo sei mesi da quando inizia a subire le molestie per proporre querela.

Perché denunciare?

Denunciare è fondamentale per la salvaguardia propria, dei fi gli e delle altre donne ma purtroppo di frequente la persona offesa non decide nell’immediatezza di denunciare il molestatore sia perché ha timore di eventuali ritorsioni vendicative del mole-statore o perché spesso il molestatore è un amico oppure un conoscente sia perché ha necessità di raccogliere le eventuali prove tra cui, ad esempio, eventuali sms scritti di minaccia o la dichiarazione scritta di eventuali persone che sono informate dei danni che la vittima sta subendo a causa della molestia od eventuali certifi cati medici che attestino la patologia comune di “stress psicologico” che affl igge la vittima a seguito delle condotte illecite.

Page 16: Lady's ago-sett 2010

R

16

{ SIAMO DONNE }

Page 17: Lady's ago-sett 2010

17

†• †• †• †• †• †•††

†• †• †• †• †• †•††

Donnedel XXI secolo

tra modernità e tradizioneall'insegna della maternità

di Daniela Capone

Questa mattina, prima di entrare in uffi cio mi sono come sempre fermata all’edicola.

Mi piace leggere, adoro l’odore della carta, dell’inchiostro. Sono sempre stata curiosa. Ecco perché forse ora mi ritrovo a scrivere.

Tutti i giorni controllo i giornali locali, controllo la rassegna stampa nazionale e quella internazionale. Saper affrontare un discorso e capire di cosa si sta parlando, è importante, in particolar modo per una donna…Questa mattina, quindi, mi sono come sempre fermata all’edi-cola… e mi sono domandata: cosa vuol dire essere donna oggi? E ho comprato alcune riviste femminili. Non posso dire che mi siano state particolarmente d’aiuto, ma mi hanno incuriosito.Credo che nulla sia più diffi cile da defi nire. Forse molti uomi-ni saranno d’accordo con me, e sicuramente altrettante donne, ma se c’è qualcuno di indescrivibile, diffi cile da capire e im-possibile da soddisfare, quel qualcuno è una donna.

Al giorno d’oggi se poni a Lei la domanda : “cosa vuol dire per te essere donna nel XXI secolo?” stai pur certo che le risposte saranno un milione e tutte diverse. Io mi sono posta questa domanda, l’ho posta alla mia mamma, alle mie amiche e alle mie colleghe. Le risposte che hanno dato hanno le sfaccettature, le pretese, le esigenze, i bisogni ed i capricci di tutti i colori, di tutti i modi, e di tutti i suoni che possano esistere. Una donna si sente donna quando al mattino si sveglia per an-dare al lavoro, quando torna a casa la sera e prepara la cena per la famiglia, quando accompagna i fi gli a scuola, quando li ab-braccia perché tristi, quando ottiene una promozione, quando non la ottiene, quando la sera si trova nel letto con il proprio compagno, quando piange, quando ride, quando si lamenta, quando iniziano i saldi, quando all’inizio dell’estate lotta per la forma fi sica, quando si sente bella, quando si sente orrenda, quando desidera, quando ottiene, ecc…

Questa e molto altro.

R

Page 18: Lady's ago-sett 2010

18

rr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr

Una donna oggi vuole essere considerata alla pari dell’uomo, vuole di più, vuole emergere. In antichità il ruolo della donna è sempre stato nettamente in-feriore al ruolo dell’uomo. Sesso debole ci chiamano, ma siamo sicuri che non siano stati gli uomini ad inventare tante sciocchezze? Invidia del pene avevano azzardato…Insomma, credo che queste teorie, oggi, facciano acqua da tut-te le parti. Una donna nel XXI secolo può!Ma andiamo alla radice di tutto e analizziamo il signifi cato e l’etimologia della parola.Donna: dal latino domna, forma sincopata di domina, cioè pa-drona.Come inizio niente male per essere il “sesso debole”!Dal punto di vista biologico, in termini di aspettativa di vita, il sesso femminile sembrerebbe avere una maggiore longevi-tà. Nei paesi maggiormente sviluppati, infatti le donne vivono circa cinque anni più a lungo degli uomini.

Al contrario, nei paesi più arretrati, l’età media femminile è più o meno vicina a quella maschile.Ma inoltriamoci nella storia. Si suppone che la donna sia sem-pre stata sottomessa all’uomo. Sicuri?Secondo alcune teorie, le società primitive erano invece ma-triarcali e, solo in un secondo momento, si sviluppò la supre-mazia maschile. Sta di fatto però, che donne e uomini hanno avuto, nella storia di molte culture, diritti, doveri e privilegi diversi. La donna nel corso degli anni ha saputo lottare per ottenere il XXI secolo! Per poter lavorare, votare, essere sportiva, essere emancipa-ta, essere autonoma. Noi donne abbiamo lottato per ottenere quello che vogliamo essere. Ma qualcosa ci accomuna, qualcosa è uguale per tutte. Chiedi alla tua mamma cosa vuol dire per lei essere donna e stai certa che la risposta in questo caso sarà unica: “poter avere fi gli, ed aver avuto te…questo è il vero signifi -cato di donna”.

Page 19: Lady's ago-sett 2010

19

r rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rr{ cover }{ cover }

Page 20: Lady's ago-sett 2010

20

{ NOI E L'AUTO }

di Simona Rapparelli

R

I vecchi proverbi fanno sempre un po’ rifl ettere: donne uguale gioie e motori uguale dolori? Oppure gioie e dolori distribuiti equamente? Oppure ancora, “donne al volante pericolo costante” (e quindi son dolori di portafoglio)? In-

somma, il mai scontato mondo maschile unisce spesso la rosa realtà a un mondo che con i motori e più in generale, con i mezzi di trasporto a ben poco a che vedere. Per gli uomini le donne in barca portano rogna, in macchina sono lente e distratte, se le vedono guidare un taxi oppure un autobus decidono seduta stante di pigliare il treno, le donne non distinguono lo spintero-geno dall’albero a camme (beh, questo forse ci può anche stare): insomma, in poche parole, non c’azzeccano per niente. Ne sanno qualcosa le fanciulle che cercano di conseguire la patente esercitandosi con il fi danzato (consiglio da amica: smettete, per carità! Per questo genere di cose vanno benis-simo mamma e papà, che vi amano incondizionatamente e vi perdonano tutto, anche la macchina bollata o rovinata dopo un seppur leggero incidente: l’uomo di turno, se la vettura è la sua, potrebbe farvi lo scalpo): appena toccano il pedale della frizione e partono iniziano a sentire una specie di mu-sica non proprio celestiale fatta di “frena, accelera, attenta, ma cosa fai??, metti la freccia, cambia, occhio al pedone (che loro normalmente neanche considerano), occhio alla bici (ma pensa te), occhio al semaforo, metti in folle (il folle sarai tu,

“Donne e motori,gioie e dolori”.

semmai), tieni le mani sul volante, guarda lo specchietto, non sforzare il motore e chi più ne ha più ne metta. La tiritera tra l’altro non termina con il conseguimento della patente, ma prosegue, in virtù dell’indiscutibile assioma secondo cui “la donna non sa guidare”: un teorema sempre valido, quasi an-cestrale, che mette le sue radici in quell’humus fatto di desi-derio di supremazia che da sempre caratterizza in particolare il maschio italico, che raramente ammetterà di guidare male, neanche davanti ad una campionessa di rally. E’ sicuramente capitato a tutte di raccogliere le parole di un’amica, particolarmente scorata dopo un litigio con il com-pagno o con il consorte, perché ha rigato la macchina: per noi è un danno, certo, ma non così grave. Per loro è una catastrofe, soprattutto se la macchina è la loro. L’idea che la loro piccola (che nella maggior parte dei casi è sicuramente un suv) si sia fatta la bua e che debba andare o da un meccanico o da un carrozziere li ferisce e provoca nei nostri confronti un risenti-mento da ultrà allo stadio, dopo una sconfi tta.In conclusione, se ci facciamo un piccolo esame di coscienza, scopriamo che molte di noi non sono degli assi al volante, ma la cosa dipende probabilmente dall’istinto femminile che ci porta a lasciare all’uomo il ruolo dell’autista perfetto: lascia-mogli il giochino e ricordiamogli che non sempre aprirci la portiera è un gesto elegante, meglio che per una volta provi a mollarci le chiavi della macchina!

Page 21: Lady's ago-sett 2010

21

MELITA TONIOLO

r rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rr

Page 22: Lady's ago-sett 2010

22

y y y y y y y y y y y y y y yy y y y y y y y y y y y y y yy y y y y y y y y y y y y y y

di Simona Rapparelli

Donnaregina della casa

Regia donna, lare prezioso della casa, moglie e madre esemplare, tutta grembiuli, pizzi, ricami e tri-ne, capace di tenere i fi gli perfetti e a posto, schierandoli in fi la ri-gorosamente in ordine di altezza

davanti all'ospite di turno, con le loro calzette bianchissime e i pantaloncini (o le gonnelline) stirati e inappuntabili. Lei, per-fetta nella sua semplicità, magari con i capelli raccolti, un fi lo di trucco, un fi lo di perle e un fi lo di tacco. State sorridendo, vero? L'immagine calza, peccato che stia perfettamente in un bel fi lmino anni cinquanta, in cui tra poco spunterà il maritino in mocassini e calzoncini bianchi e ma-gliettina polo a righe che fa ciao ciao con la mano alla cine-presa. No, ora la situazione è un po' diversa.Innanzi tutto è necessario partire da un assunto di base, per sgombrare il campo da ogni possibile deriva un po' maschi-lista: oggi la donna è più regina della casa di allora. Perchè fate cenno di no con la testa mentre leggete l'articolo, magari sotto il casco del parrucchiere nella pausa pranzo dell'uffi cio? Non ci credete? Provate a ragionarci un po' su: prima, noi don-ne avevamo due elementi fondamentali di cui occuparci: la casa (appunto) e i fi gli. In casa c'erano faccende poco diver-se da quelle di ora (polvere, pavimenti, stiro, lavaggi, spesa, economia domestica, cucito et alter); i fi gli erano più o meno come oggi (nel senso che vanno gestiti e controllati e curati) e l'economia in casa dipendeva esclusivamente dai soldi che il marito elargiva alla moglie. Oggi il sesso debole contribuisce quasi egualmente alla “rac-colta fondi” destinata al buon andamento domestico: la rigida suddivisione precedente (io tengo pantaloni e denaro) tutta maschile è andata decadendo: ora la donna è ancora più re-gina proprio perchè le sue mansioni sono aumentate e perchè sostanzialmente ha fatto carriera, visto che detiene maggiori

responsabilità rispetto alla situazione precedente. Insomma, a noi “rose” oggi toccano tutti i compiti più tradizionali ma ovviamente anche quelli che in passato erano praticamente im-pensabili: la banca, le bollette, gli stipendi e i contributi, il fri-go rotto (eh sì...), la lavatrice bloccata, il bambino che strilla, il capo che strilla (ovviamente per ragioni diverse... forse...!) e il marito che strilla (per ragioni diverse? Mah...).Lungi dall'essere anti-uomo, va detto anche che i maschietti ultimamente han dovuto improvvisarsi un po' donne, nel senso che molti di loro hanno imparato a dare una mano. Alcuni si dilettano in cucina (ci mettono il triplo del tempo ma sono più precisi, il problema è che fanno solo quello, se in bagno la lavatrice perde acqua neanche se ne accorgono), altri hanno scoperto le meraviglie dell'aspirapolvere.Buon per noi, autentiche regine della casa del terzo millennio.

R

{ noi e la casa }

aumentano le responsabilità e gli impegni, ma non diminuisce la dolcezza nei loro sorrisi

Page 23: Lady's ago-sett 2010

23

MELITA TONIOLO

y y y y y y y y y y y y y yy y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y

Page 24: Lady's ago-sett 2010

24

y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y y

a cura di Chiara Pelizza

se lui va in vacanzada solo

Le vacanze per alcuni sono già terminate per altri devono ancora iniziare ma il pro-blema potrebbe essere lo stesso in entram-bi i casi. Potrebbe essere accaduto che il vostro parere per questo giro abbia prefe-rito gli amici. Ecco che, proprio mentre si

sta sognando la meta per le proprie, a rompere l’incantesimo arriva la sua proposta :”Amore, che ne diresti di fare vacanze separate?”. La testa viene invasa da mille pensieri ma, uno su tutto predomina :”Non mi amerà più?Avrà forse un'altra?” Capita, certo: bisogno di staccare, voglia di evadere. Segni che non per forza devono essere letti in chiave drastica, come spes-so noi donne tendiamo a fare: per capire meglio e avere qualche utile dritta chiediamo parere a Jeny Meregaglia, psicologa ed esperta in couseling psicologico.

“Prima di darvi delle risposte, contestualizzate il momento” dice Jeny Meregaglia che oltre ad essere professionista psico-loga è moglie e madre di tre fi gli “Se la vostra relazione è agli esordi è probabile che l’amore non sia ancora forte e maturo perché, proprio nel primo anno, il bisogno di condivisione di tempi e spazi è massimo. Siete invece una coppia fi ssa da di-versi anni? In questo caso attenzione a leggere i segnali che il vostro Lui vi invia.”

Quali potrebbero essere i campanelli di allarme?

“Se ultimamente lo vedete un po' distratto, poco interessato a voi, insomma meno coinvolto di qualche tempo fa, la richie-sta potrebbe essere un modo per allontanarsi ulteriormente;

Rse invece la vostra relazione è andata a gonfi e vele fi no a ieri, la sua richiesta potrebbe semplicemente essere un bisogno di dedicarsi un po’ a sé. Pensateci: la routine si sa, appiattisce la passione in molte coppie, e i piccoli periodi di distacco spesso giovano. Potreste quindi approfi ttarne per scegliere anche voi una meta dove andare con le amiche, dedicarvi alle attività che più vi piacciono senza compromessi: niente piani-ferie da far coincidere, niente litigate su mete o orari; vedrete che quando ritornerete alla quotidianità avrete voglia più che mai di stare insieme!”

Esistono dei paletti da non superare?

“Ovviamente le regole sono ferree, e guai a non rispettarle altrimenti si rischia di compromettere la fi ducia per sempre: il tradimento non è contemplato nella necessità di 'cambiare aria'; uno studio inglese del 2005 le consiglia caldamente: se-condo questa indagine le coppie più rodate hanno in vacanza i litigi peggiori; mentre ritagliarsi un periodo tutto per sé può far tornare più propositivi e carichi di nostalgia per il partner. Il concetto non fa una grinza, visto che “separatamente” si scrive tutto insieme e che “tutto insieme” si scrive separatamente.”

Insomma vacanze separate sì o no?

“Sì, quindi, alle vacanze separati se poi ci si concede l'ulti-ma settimana di ferie da trascorrere insieme in tutto relax, per raccontarsi i viaggi fatti, per guardare le foto, per riunire la coppia. Il concetto da tenere a mente infatti è che le vacanze separate devono essere un momento di svago e non una fuga dal partner.”

Risponde ladott.ssaJeny Meregaglia

{ NOI E LORO }

Page 25: Lady's ago-sett 2010

y y y y y y y y y y y y y y y y y y

25

©A

dver

um

Page 26: Lady's ago-sett 2010
Page 27: Lady's ago-sett 2010
Page 28: Lady's ago-sett 2010

28

Donna d'estate

di Simona Rapparelli

R

Caldo, abbronzatura, prova costume (che va comprato nuovo, mica posso andare al mare col costume dell'anno scorso?!), teli da bagno, amori da spiaggia (o da passeggiate tra i mon-ti ma sono meno frequenti ed esageratamente bucoliche). Guardare l'estate attraverso la len-

te rosa vuol dire sempre molte cose e tutte spolverate di quel leggero sentirsi donna e quindi romantica/passionale/dolce/avventurosa che da sempre caratterizza la nostra appartenenza all'altra metà del cielo. Le donne vacanziere si dividono sostanzialmente in due grandi categorie: quelle che “tengono famiglia” e quelle che sono semplicemente libere (senza fi danzati, mariti, compa-gni, amanti, scocciatori occasionali, senza vincoli parentali di alcun genere, al massimo con un'amica fedele al seguito). In base all'appartenenza alla categoria-tipo, lo stile vacanziero è fortemente variante. Ma andiamo per ordine.

E' tempo di riposo!Ma l'altra metà del cielo va in vacanza?

Se sì, come?

rr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr

{ BELLA STAGIONE }

Page 29: Lady's ago-sett 2010

r rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rr

29

Page 30: Lady's ago-sett 2010

rr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr r

30

r rr rrr rr rrDonna con famiglia.il periodo di ferie è condizionato da alcuni cardini fondamen-tali. 1. Far coincidere le proprie ferie con quelle del marito2. Trovare un posto dove lasciare il/i pargolo/i quando è al lavoro (vedi anche “fi ne della scuola”)3. Scegliere una meta che faccia tutti contenti, che non costi uno sproposito e prenotare il viaggio4. Organizzare a tutti la propria valigia5. Ricordare al marito di controllare la macchina6. Ricordare al marito di controllare i documenti in caso di viaggi all'estero7. Passare in rassegna il guardaroba estivo di tutti e riacqui-stare ciò che manca o che non va più bene e occuparsi delle creme per il sole8. Tenere a freno i singhiozzi da prova costume9. Preparare per il viaggio una capiente borsa frigo che soddi-sfi tutti più una borsa da pronto soccorso10. Staccare luce e gas in caso di lunghi viaggi11. Ricordarsi le chiavi di casa12. Organizzare giochini per i piccoli durante il viaggio13. Partire e augurarsi di poter riposare cinque minuti al gior-no

Donna “libera”, eventualmente con amica.1. Occuparsi della prova costume (che è quasi sempre soddi-sfacente) e degli abbronzanti2. Scegliere una meta3. Partire (gli acquisti del caso si faranno in loco)4. Divertirsi e rilassarsi5. (eventuale) Se si ha voglia di avventurarsi, scegliere un posto per la sera e vedere se si trova compagnia maschile

Il confronto non regge: per le donne con famiglia l'estate ri-schia di diventare un po' stressante, per le altre c'è spazio per il divertimento: serate allegre, ballate, possibilità, perchè no, di trovare l'amore, sia quello che dura giusto tre settimane che quello che magari ci coinvolge un po' di più.A proposito di sentimenti estivi: lo sappiamo tutte in fondo che è un po' dura che riescano a resistere al di là del periodo di ferie, quindi non facciamoci illusioni. Se proprio pigliamo una sonora cotta per un baldo giovine in costume da bagno, cerchiamo almeno di non giocarci troppa emotività e generose parti di noi stesse e del nostro cuore: teniamo leggere distan-ze, non facciamoci coinvolgere del tutto, altrimenti rischiamo sempre di uscire da queste storie fugaci con le ossa rotte. Rac-comandazione quest'ultima che cadrà sicuramente nel vuoto: solo le donne possono amare sempre e comunque con un tra-sporto che rasenta la follia, è la vecchia e mai morta convin-zione che i sentimenti vanno vissuti con la massima intensità.Ma tant'è... Siamo donne.

“Il confronto non regge:per le donne con famiglial'estate rischia di diventareun po' stressante, per le altrec'è spazio per il divertimento’’

Page 31: Lady's ago-sett 2010

31

r rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rrrr rrr r

R i s t o r a n t eP i z z e r i a

Specialità

TAGLIATAAL COPPO

Località Fornace 1 - Codevilla (PV)Tel. 0383 77369

Chiuso mercoledì sera e sabato a mezzogiorno

©A

dver

um

Page 32: Lady's ago-sett 2010

32

Page 33: Lady's ago-sett 2010

33

MILA JOVOVICH

di Alberto Fiori

Sotto il cielodi Berlino

{ MODA }

Le sfi late della metropoli tedesca,tra ricerca e femminilità,

tanto glamour e qualche lieve caduta di stile.È la moda, baby, prendere o lasciare

Griffata con la celebre stella del marchio au-tomobilistico di Stoccarda, sempre più vici-no alla moda (da non dimenticare l’accurata operazione di marketing creata con i due capitoli di “Sex and the City”), la settimana della moda ospitata a Berlino agli inizi di

luglio, ha dimostrato ancora una volta quanto l’appuntamento sia ormai da annoverare nel calendario di quelli che contano e dettano le tendenze al mondo intero, trasformando per sette giorni intensi, l’ex città del “muro” in una delle capitali assolute della moda.Per la verità, motivi di interesse, all’interno dell’edizione esti-va (l’altra è a gennaio), ce n’erano davvero tanti. Ad esempio la presenza di oltre 30 stilisti, corsi a Babelplatz per presentare le proprie collezioni, con la solita, grande attenzione riservata dall’organizzazione agli emergenti, le avanguardie della moda, giovanissimi di talento i cui nomi si stanno imponendo ovun-que. Anche chi era in cerca di nomi non ha avuto che l’imba-razzo della scelta: dagli ospiti illustri ai Vip da rotocalco, dalle top model più richieste al numero di feste ed eventi collaterali che hanno riempito quel che restava delle notti e le attese fra una sfi lata e l’altra. Un nome per tutti? Milla Jovovich, spet-tacolare modella e attrice di origini ucraine chiamata a fare da testimonial all’evento, posando sul cofano di una Mercedes con un monumentale cappello di Philip Treacy in testa.Gusto e ricerca per le sfi late dei “grandi”, come Anna Sui e la sua collezione ispirata alla natura, e a farle da contrappunto il taglio punk di Philipp Lim, ancora le maglie e le pellicce di Michael Kors, la nuova e inedita sobrietà di Marc Jacobs, il futurismo di Narciso Rodriguez, la femminilità di Donna

R

Mercedes-Benz Fashion Week

Page 34: Lady's ago-sett 2010

34

rr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr

Karan ed il noir di Vera Wang. Fra le cose più interessanti, ha scatenato gli applausi la sfi lata di 30Paarhaende, fatta di colori chiari, raffi natezza nei dettagli e linee nette e precise. Dopo una fase di ricerca, la moda del marchio tedesco diventa fi nalmente alla portata di ogni giorno, guadagnando la portabi-lità, uno dei punti d’arrivo più importanti per la moda quando smette di essere sperimentazione.Per Arrondissement Aq1, griffe che si basa sulla fantasia di Christina Arend, la sua talentuosa designer, l’ispirazione è in-vece il cerchio della vita, con forme e linee fl uide, morbide, rilassate, ma con un tocco di selvaggia femminilità che suona come una spruzzata di pepe, poco prima di servire in tavola. La fanno da padrone gli accessori: collane lunghissime, po-chette in pelle e tessuti pregiati, tutto serve per sottolineare abiti in jersey, sete, cotoni leggerissimi, jeans, pizzi e, quando è il caso, pailettes.Sono i colori e le geometrie, al contrario, a dare l’input alla fantasia di Angel e David Custodito Dalmau Salmon, i due fratelli di origini catalane che sono alla base del successo del marchio Custo Barcelona, molto apprezzato in America. La loro è una collezione festosa, solare, fatta di camicie annodate e miniabiti impalpabili, dai colori allegri ma meno esagerati di un tempo, ispirata alla “beat generation” californiana.C’era molta attesa anche per JI+B, come si abbrevia per co-modità il marchio Jesus Ibarra + Bertholdo Espinoza, nato

Page 35: Lady's ago-sett 2010

r rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rr

35

1 2 3 4

5 6

7 8

1-Arrondissement Aq1 2-30Paarhaende3-Kilian Kerner 4-Rena Lange5-Custo Barcelona 6-Christina Duxa Couture7-Laurel Berlin 8-Jesus Ibarra Bertholdo

Page 36: Lady's ago-sett 2010

36

{ MODA }nel 2002 in Messico dalla fantasia di due ex architetti donati alla moda. Vincitori di numerosi premi in sud america, i due hanno il merito di saper trasportare il proprio paese nelle loro creazioni, passando dalla sontuosità di alcuni abiti ispirati ai fondali azzurri del Golfo del Messico alla sabbia di altre com-posizioni.Per non parlare di Kilian Kerner, stilista berlinese, simbolo della generazione X, quella nutrita ad arte, moda ed elettroni-ca, capace di passare da un’interessante visione streetwear a capi che esaltano la femminilità, con i toni dell’oro e dell’ar-gento, mescolati a tinte soffi ci.Ha qualcosa di estremamente sexy ogni creazione di Lena Hoschek, giovanissima stilista viennese cresciuta alla scuola di Vivienne Westwood, che può già annoverare stelle di Hol-lywood come Kate Perry fra i clienti più fedeli. Al centro della sua collezione, ancora una volta, le linee femminili, il vitino “a vespa”, il seno bene in vista.Per fi nire, la provocazione di Patrick, Mohr, ragazzino terri-bile della moda che ha scelto di truccare e nascondere il viso delle sue modelle con calotte per coprire i capelli e barbe fi nte ad incorniciare il volto. Qualcosa di leggermente inquietante di cui hanno parlato in ogni notiziario, tralasciando perfi no di commentare il suo stile sospeso tra medioevo e modernità, con capi dove il colore colpisce più della barba. Le sfi late Mer-cedes-Benz Fashion Week si replicano a New York e Miami.

rr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rrrr rr rr rr

30PAARHAENDE

AB Wear - Paviadi Andrea Borè, titolare

AB Wear è davvero la frontiera del trend per ciò

che riguarda l’abbigliamento giovane uomo/don-

na. Gestito con grinta da Andrea Borè è oramai

divenuto punto di riferimento imprescindibile per

chiunque voglia vestire alla moda e conoscere up-

todate tutto il settore fashion delle grandi marche

ed anche di quelle poco note emergenti sulle quali

Andrea Borè ha scommesso.

Da AB Wear può essere servita ogni esigenza di

stile:

dal classico allo sportivo sino al casual con capi

delle migliori fi rme.

Le collezioni in vendita da AB Wear sono spesso

divenute “forma di spettacolo” nei numerosi defi lè

organizzati negli anni in tanti locali di Pavia. Il pun-

to vendita, organizzato con collaboratori esperti,

si distende in oltre 100 mq di esposizione ed è

facilmente raggiungibile alla traversa di Via Sarde-

gna, 64/e, adiacente al colorifi cio Savio in Pavia e

dispone di ampio e comodo parcheggio.

Andrea Borè riceve senza problemi, anche su ap-

puntamento alla sera e nell’ora di pranzo, contat-

tandolo direttamente al 338.6248015 oppure allo

0382.34892. AB Wear infi ne in determnati periodi

effettua vendite straordinarie a prezzi di stock…

venite a trovarci, vi vestiremo col tocco di classe

in più che stavate cercando.

Page 37: Lady's ago-sett 2010

37

{ MODA }

Page 38: Lady's ago-sett 2010

rr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr r

38

{ ALIMENTAZIONE }

L’etimologia della parola è incerta. Forse derivata dal latino “prinsa” ovvero schiacciata o forse ha origine greca.Le prime attestazioni scritte della parola “pizza” risalgono al latino volgare di Ga-eta. Già comunque nell’antichità focacce

schiacciate, lievitate e non, erano diffuse presso gli Egizi, i Greci (maza) e i Romani (offa e placenta).In tutto il mondo è risaputa però la sua nazionalità: italiana!La pizza napoletana però è sicuramente quella più conosciuta e copiata.Classica, tonda, con pomodoro e mozzarella chiamata mar-gherita o proprio pizza napoletana.Tipica in diverse cucine regionali italiane, è divenuta famosa come specialità della cucina napoletana. Ma non solo Napoli rivendica la paternità di cotanta squisitez-za. Diverse sono le città che pretendono di avere creato il più gustoso simbolo dell’Italia. Diversi anche i signifi cati da attribuire alla parola piazza.Pizza, focaccia, pan focaccia e tutte le altra varianti sono le possibili opzioni.Così come si cambia nome, forma e città, nello stesso modo si cambiano i gusti, ingredienti e farciture.Ma qualcosa è certo: la sua bontà.Forse perché siamo italiani, o forse perché è davvero il piatto più buono al mondo, la pizza piace davvero tanto.L’abbiamo creata e cucinata ormai in tutte le salse, nei modi più strani e assurdi.

I love

PIZZALa pizza con il salame piccante, con le verdure, con i for-maggi, con le patatine fritte, con l’uovo, con la panna con l’ananas, con le acciughe, con il pesto e con qualsiasi cosa vi possa venire in mente, la pizza esiste anche così!Come? Con la nutella? C’è anche quella!Insomma siamo in estate, è vero, fa caldo, ma chi è dispo-sto a rinunciare ad una sottile, gustosa, profumata pizza?Diversi i modi per offrirla.C’è chi propone la solita e classica pizza, rotonda, taglia normale oppure, per i più golosi taglia XL ovvero schiac-ciata; chi la offre al metro, ordinata in centimetri e servita già tagliata; chi propone il trancio di pizza spessa e tipica, quasi come se fosse stata cucinata dalla nonna del Sud; chi offre la serata “giro pizza” ovvero chi ordina e mangia fi no allo svenimento, al prezzo di una sola pizza.Pizze, focacce, pizzette, calzoni, genovesi e chi più ne ha più ne metta, sappiamo scegliere la più buona? Impossibi-le. Come se non bastasse, noi donne siamo solite cercare ricette per proporla in casa a marito o amici fatta con le nostre mani.Per le più brave impastata, lievitata e farcita da noi; per le meno brave cucinate seguendo le istruzioni dell’im-pasto istantaneo sulla scatola. Per le più furbe: ordinata in pizzeria e consegnata a domicilio direttamente sul tavolo di casa. Cosa c’è di più buono dopo una lunga, stancante, calda giornata di lavoro?Vi ho convinte? Buon Appetito!

di Daniela Capone

R

Page 39: Lady's ago-sett 2010

r rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rr

Page 40: Lady's ago-sett 2010

40

{ DETTO TRA NOI }

“Donna: lavoro e famiglia, come faccio?”, “Mio fi glio è di-subbidiente, non so più come gestirlo”, “Il ragazzo con cui esco non mi chiama da due settimane”, “Qual è la moda dell’estate?”, “Mi sono innamorata di un altro” , “Che die-ta potrei seguire per stare in forma?”, “Sono stata tradita”, “Conosci una buona ricetta per stupire un gruppo di ami-ci?” e quanti altri pettegolezzi nascono nelle conversazioni tra Donne?

Nasce Detto tra noi una piccola rubrica mensile che of-fre consiglio e supporto su come affrontare le piccole diffi coltà e gli ostacoli o semplicemente soddisfare le curiosità del gentil sesso.

Vuoi un punto di vista differente? Vuoi un consiglio su come affrontare una situazione?Scrivi alla redazione di Lady’s, ti sarà offerto tutto il nostro supporto ed i nostri consigli.

Ritagliati dieci minuti per scriverci una e-mail, o una let-tera.

Detto tra noi chi ci capisce meglio di una donna?

{ DETTO TRA NOIr u b r i c a

Chi di noi, non ama prendersi una pausa, chiamare l’amica e fare due chiacchiere?Siamo donne, cosa c’è di più naturale?

r rr rr rr rr rr rr rr rr rrrr rr rr rr rrrr rr rr rr rr rr rr rr rr rrrr r rrrr

4040r rr rr rr rrrr rr rr rr rr

CONTATTA LA NOSTRA REDAZIONE

[email protected]

Page 41: Lady's ago-sett 2010

41

MELITA TONIOLO

r rr rr rr rr rr rr rr rr rrr rr rr rr rr rr rr rr rr rr

r rr rr rr rr rr rr rr rr rrrMELITA TONIOLOMELITA T

r rr rr rr rr rr rr rr rr rrrrr rr rrrrr411

rr rr r

Page 42: Lady's ago-sett 2010

Quest’anno,abbiamo decisodi ampliareil nostro Show-Room,con nuovi eraffinati prodottidi sicurezza, dalla lineaesclusiva delleporte Dierre‘Partner Gold’, alle delizioseforme delle portein vetro del nuovocatalogo Cristal.Quest’annoabbiamo deciso diviziarti, dandotila possibilità di usare tuttoil tuo gustoe la tua fantasiaper rendere unicaed elegante la tua casa.

Ser. Fer. Al. s.a.s • Via Madonnina, 34 • Vidigulfo (PV) Tel. 0382 619225 • Fax 0382 619228

www.serferal.t • [email protected]

Preventivi gratuiti • Ampliamento Showroom • Finanziamenti Tasso 0

©A

dver

um

Page 43: Lady's ago-sett 2010

Ser. Fer. Al. s.a.s • Via Madonnina, 34 • Vidigulfo (PV) Tel. 0382 619225 • Fax 0382 619228

www.serferal.t • [email protected]

Unione degli Industrialidella Provincia di Pavia

Impresa iscritta a:

Persiane in acciaio Serramenti in PVC

Concessionari del brevettoper la zona di Pavia,Milano, Lodi, Alessandria, Novara e comunilimitrofi a Milano Nord

Nuovi colori su serramentiin PVC di nostra produzione

(effetto legno verniciatoe colori speciali)

è orgogliosa di presentarele novità 2010 delle suedue linee di prodotto

A VOSTRA DISPOSIZIONEper un preventivo gratuito

senza impegnopossibilità finanziamenti

tasso zero

Page 44: Lady's ago-sett 2010

44