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La rivelazione principio La rivelazione principio oggettivo della oggettivo della conoscenza teologica conoscenza teologica

La rivelazione principio oggettivo della conoscenza teologica

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Page 1: La rivelazione principio oggettivo della conoscenza teologica

La rivelazione principio La rivelazione principio oggettivo della conoscenza oggettivo della conoscenza

teologicateologica

Page 2: La rivelazione principio oggettivo della conoscenza teologica

• Accanto alla fede (Accanto alla fede (fides quāfides quā), l’altro ), l’altro aspetto fondamentale costitutivo della aspetto fondamentale costitutivo della teologia è il contenuto (teologia è il contenuto (fides quaefides quae): la ): la rivelazione.rivelazione.

• La rivelazione o parola di Dio è il La rivelazione o parola di Dio è il principio oggettivo della teologia.principio oggettivo della teologia.

• Rivelazione = Parola di DioRivelazione = Parola di Dio• Parola di Dio indica non solo la Parola di Dio indica non solo la

ScritturaScrittura

Page 3: La rivelazione principio oggettivo della conoscenza teologica

• La teologia deve riflettere non su Dio in generale ma La teologia deve riflettere non su Dio in generale ma sulla rivelazione; non deve dimostrare o “inventarsi” sulla rivelazione; non deve dimostrare o “inventarsi” il contenuto ma cercare piuttosto di capire e di il contenuto ma cercare piuttosto di capire e di illustrare la rivelazione e ciò che ne deriva.illustrare la rivelazione e ciò che ne deriva.

• La rivelazione costituisce oggetto materiale e La rivelazione costituisce oggetto materiale e formale della teologia: formale della teologia: oggetto materialeoggetto materiale perché è perché è sui suoi contenuti che la teologia è chiamata a sui suoi contenuti che la teologia è chiamata a riflettere; riflettere; oggetto formaleoggetto formale perché la rivelazione è il perché la rivelazione è il mezzo in cui e attraverso cui questi contenuti mezzo in cui e attraverso cui questi contenuti vengono resi intellegibilivengono resi intellegibili

• La conoscenza teologica si distingue perciò dalla La conoscenza teologica si distingue perciò dalla conoscenza religiosa filosofica, o filosofico-teologica, conoscenza religiosa filosofica, o filosofico-teologica, a motivo della Parola di Dio quale fonte e mezzo a motivo della Parola di Dio quale fonte e mezzo ultimo e decisivo di conoscenza ultimo e decisivo di conoscenza

Page 4: La rivelazione principio oggettivo della conoscenza teologica

Il “luogo” della rivelazione e la Il “luogo” della rivelazione e la sua trasmissione: Scrittura e sua trasmissione: Scrittura e Tradizione Tradizione • Una premessa: sin dall’inizio, la Chiesa e i teologi si Una premessa: sin dall’inizio, la Chiesa e i teologi si

sono riferiti costantemente alla Scrittura, cercando in sono riferiti costantemente alla Scrittura, cercando in essa elementi per difendere o approfondire la fedeessa elementi per difendere o approfondire la fede

• Però la Chiesa ha vissuto per diversi decenni senza Però la Chiesa ha vissuto per diversi decenni senza avere la Scrittura come punto di riferimento avere la Scrittura come punto di riferimento normativo, poiché quello che contava era l’autorità normativo, poiché quello che contava era l’autorità degli apostoli, testimoni oculari della storia di Gesù di degli apostoli, testimoni oculari della storia di Gesù di NazaretNazaret

• finché gli apostoli erano vivi non c’era nemmeno finché gli apostoli erano vivi non c’era nemmeno l’esigenza di mettere per iscritto quanto riguardava l’esigenza di mettere per iscritto quanto riguardava GesùGesù

• gli apostoli rappresentavano una garanzia certa della gli apostoli rappresentavano una garanzia certa della verità della predicazione, in quanto erano i verità della predicazione, in quanto erano i testimoni ocularitestimoni oculari dei fatti relativi a Gesù dei fatti relativi a Gesù

Page 5: La rivelazione principio oggettivo della conoscenza teologica

• Con la morte degli apostoli si avverte il bisogno di Con la morte degli apostoli si avverte il bisogno di sottrarre all’arbitrio e all’incertezza la trasmissione sottrarre all’arbitrio e all’incertezza la trasmissione del contenuto dell’esperienza di Gesù di Nazaretdel contenuto dell’esperienza di Gesù di Nazaret

• Vengono scritti i Vangeli le “memorie degli Vengono scritti i Vangeli le “memorie degli Apostoli” (Giustino)Apostoli” (Giustino)

• Nasce a poco a poco un “corpus” di scritti che Nasce a poco a poco un “corpus” di scritti che rappresenta, accanto alla predicazione, la forma rappresenta, accanto alla predicazione, la forma dell’insegnamento apostolico, come ci dice 2Ts dell’insegnamento apostolico, come ci dice 2Ts 2,15: «Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le 2,15: «Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera»parola come dalla nostra lettera»

• Scritti e predicazione sono per la trasmissione Scritti e predicazione sono per la trasmissione fedele e integra del “deposito della fede” (la fedele e integra del “deposito della fede” (la rivelazione)rivelazione)

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A chi affidare il compito di A chi affidare il compito di trasmettere la fede e cometrasmettere la fede e come

• ““Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù e le cose che hai udito da me in presenza di molti Cristo Gesù e le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri” (2Tm 2,1-2)di ammaestrare a loro volta anche altri” (2Tm 2,1-2)

• Queste persone fidate alle figure ministeriali che il NT indica Queste persone fidate alle figure ministeriali che il NT indica interscambiabilmente con il nome di “presbiteri” ed “episcopi”.interscambiabilmente con il nome di “presbiteri” ed “episcopi”.

• Le “persone fidate” sono i “successori” degli apostoli, garanti Le “persone fidate” sono i “successori” degli apostoli, garanti della tradizione apostolica autentica e difensori dell’ortodossia. della tradizione apostolica autentica e difensori dell’ortodossia.

• Nel NT le figure di Timoteo e Tito rispecchiano quello che sarà il Nel NT le figure di Timoteo e Tito rispecchiano quello che sarà il ruolo dei vescovi nella Chiesa: delegati dell’apostolo, investiti ruolo dei vescovi nella Chiesa: delegati dell’apostolo, investiti della sua autorità per una determinata città (Efeso) o regione della sua autorità per una determinata città (Efeso) o regione (Creta)(Creta)

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• Per oltre un secolo i cristiani hanno Per oltre un secolo i cristiani hanno trasmesso la fede obbedendo al comando trasmesso la fede obbedendo al comando del Signore con un mezzo diverso dalla del Signore con un mezzo diverso dalla ScritturaScrittura

• quando la Scrittura neotestamentaria prende quando la Scrittura neotestamentaria prende forma assume da subito un valore normativoforma assume da subito un valore normativo

• il riferimento alla Scrittura può non essere il riferimento alla Scrittura può non essere sufficiente per permanere nella retta fede e, sufficiente per permanere nella retta fede e, pertanto, si profila come necessario il ricorso pertanto, si profila come necessario il ricorso ad una autorità nell’interpretazione della ad una autorità nell’interpretazione della Scrittura, per due motiviScrittura, per due motivi

Page 8: La rivelazione principio oggettivo della conoscenza teologica

• il nascere all’interno della Chiesa di diverse scuole il nascere all’interno della Chiesa di diverse scuole esegetiche che interpretavano la Scrittura in modi esegetiche che interpretavano la Scrittura in modi differenti e non sempre “sovrapponibili” differenti e non sempre “sovrapponibili”

• l’emergere delle prime eresie e soprattutto la l’emergere delle prime eresie e soprattutto la grande crisi gnostica: anche gli eretici si riferiscono grande crisi gnostica: anche gli eretici si riferiscono ScritturaScrittura

• la Scrittura comincia a “non bastare più” se non c’è la Scrittura comincia a “non bastare più” se non c’è un’autorità, cioè una “regola”, con cui interpretarlaun’autorità, cioè una “regola”, con cui interpretarla

• Il criterio normativo per l’interpretazione della Il criterio normativo per l’interpretazione della Scrittura, sarà svolto dai “simboli di fede”Scrittura, sarà svolto dai “simboli di fede”

• si stabilisce così che l’interpretazione corretta della si stabilisce così che l’interpretazione corretta della Scrittura è quella che non conduce al di fuori del Scrittura è quella che non conduce al di fuori del simbolo della fede.simbolo della fede.

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• Tutto ciò che non è rispettoso del simbolo che la Chiesa Tutto ciò che non è rispettoso del simbolo che la Chiesa riconosce nella sua universalità come regola per la fede è riconosce nella sua universalità come regola per la fede è eretico (ex-recto, fuori dal giusto)eretico (ex-recto, fuori dal giusto)

• regula fidei:regula fidei: quanto gli apostoli hanno tramandato, poiché quanto gli apostoli hanno tramandato, poiché lo hanno ricevuto direttamente da Gesù, e che la chiesa lo hanno ricevuto direttamente da Gesù, e che la chiesa trasmette dopo di loro perché normativo per la fedetrasmette dopo di loro perché normativo per la fede

• Il riferimento agli apostoli e alla Chiesa diventano Il riferimento agli apostoli e alla Chiesa diventano fondamentali per la trasmissione della fede: la vera fede e fondamentali per la trasmissione della fede: la vera fede e l’interpretazione autentica della Scrittura si trovano solo l’interpretazione autentica della Scrittura si trovano solo nella Chiesa in forza della successione apostolicanella Chiesa in forza della successione apostolica

• il rimando storico agli il rimando storico agli apostoliapostoli costituisce il discrimine che costituisce il discrimine che permette di stabilire quale sia la permette di stabilire quale sia la vera chiesavera chiesa, l’unica , l’unica abilitata a trasmettere la abilitata a trasmettere la vera fedevera fede. .

Page 10: La rivelazione principio oggettivo della conoscenza teologica

• La Scrittura: i testi scritti del NTLa Scrittura: i testi scritti del NT• La Tradizione: trasmette la rivelazione; il suo La Tradizione: trasmette la rivelazione; il suo

contenuto dottrinale della tradizione, in quanto contenuto dottrinale della tradizione, in quanto distinta dalla Scrittura, è il significato delle Sacre distinta dalla Scrittura, è il significato delle Sacre ScrittureScritture

• esistono tradizioni apostoliche che non sono esistono tradizioni apostoliche che non sono contenute nella Scrittura ma è da escludere che contenute nella Scrittura ma è da escludere che esse non abbiano alcun collegamento con la esse non abbiano alcun collegamento con la ScritturaScrittura

• ““non v’è un sol punto o articolo che la Chiesa non v’è un sol punto o articolo che la Chiesa possieda per sola tradizione, senza riferimento possieda per sola tradizione, senza riferimento alcuno alla Scrittura: al modo stesso che non esiste alcuno alla Scrittura: al modo stesso che non esiste dogma che proceda dalla Scrittura dogma che proceda dalla Scrittura solasola, senza le , senza le postille della tradizione” (Y. Congar)postille della tradizione” (Y. Congar)

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• Scrittura e Tradizione Scrittura e Tradizione simul stant aut caduntsimul stant aut cadunt• nessun articolo di fede della Chiesa si ricava dalla nessun articolo di fede della Chiesa si ricava dalla

Scrittura indipendentemente dalla Tradizione o Scrittura indipendentemente dalla Tradizione o dalla Tradizione indipendentemente dalla dalla Tradizione indipendentemente dalla ScritturaScrittura

• ““Circa gli insegnamenti riservati e le predicazioni Circa gli insegnamenti riservati e le predicazioni pubbliche custodite dalla Chiesa, queste ultime le pubbliche custodite dalla Chiesa, queste ultime le teniamo dall’insegnamento scritto, le prime, teniamo dall’insegnamento scritto, le prime, invece le abbiamo ricevute dalla tradizione degli invece le abbiamo ricevute dalla tradizione degli apostoli: ambedue però hanno lo stesso valore apostoli: ambedue però hanno lo stesso valore rispetto alla viva fede. E nessuno dissentirà da rispetto alla viva fede. E nessuno dissentirà da esse, per quanto poco abbia esperienza delle esse, per quanto poco abbia esperienza delle istituzioni ecclesiastiche” (Basilio di Cesarea)istituzioni ecclesiastiche” (Basilio di Cesarea)

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Tradizione e “tradizioni”Tradizione e “tradizioni”

• La criteriologia del La criteriologia del CommmonitoriumCommmonitorium di di Vincenzo di Lérins (434)Vincenzo di Lérins (434)

• quando un’affermazione concerne la fede, quando un’affermazione concerne la fede, come facciamo ad accoglierla come vera, come facciamo ad accoglierla come vera, cioè ortodossa, o a respingerla? Su quale cioè ortodossa, o a respingerla? Su quale criteri ci dobbiamo basare?criteri ci dobbiamo basare?

• I tre criteri:I tre criteri:– Quod semperQuod semper– Quod ubiqueQuod ubique– Quod ab omnibus crediturQuod ab omnibus creditur

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Vincenzo di LérinsVincenzo di Lérins

• la tradizione non è una realtà statica e la tradizione non è una realtà statica e sempre uguale, ma qualcosa di dinamico, di sempre uguale, ma qualcosa di dinamico, di vivovivo

• La distinzione tra La distinzione tra progressoprogresso (l’aumento di (l’aumento di una cosa rimanendo sempre identica a sé) e una cosa rimanendo sempre identica a sé) e mutamentomutamento (il trasformarsi di una cosa in (il trasformarsi di una cosa in un’altra)un’altra)

• Il progresso concerne non l’oggettività dei Il progresso concerne non l’oggettività dei contenuti ma la storicità della loro contenuti ma la storicità della loro comprensionecomprensione

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Martin Lutero (1483-1546) e il Martin Lutero (1483-1546) e il principio della principio della sola scripturasola scriptura

• l’identità tra Rivelazione e la Scrittura l’identità tra Rivelazione e la Scrittura

• ogni cristiano in forza della fede e dello ogni cristiano in forza della fede e dello Spirito Santo è abilitato Spirito Santo è abilitato all’interpretazione autentica della all’interpretazione autentica della Scrittura Scrittura

• non c’è bisogno di ricorrere ad una non c’è bisogno di ricorrere ad una autorità “esterna” al credente per autorità “esterna” al credente per definire la corretta interpretazione della definire la corretta interpretazione della Scrittura Scrittura

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Il Concilio di Trento (1545-62) Il Concilio di Trento (1545-62) in risposta alla riforma luteranain risposta alla riforma luterana

Il Il Decreto sulle tradizioni apostolicheDecreto sulle tradizioni apostoliche (1546) (1546)

• «Il sacrosanto Concilio Tridentino […] ha sempre ben presente di «Il sacrosanto Concilio Tridentino […] ha sempre ben presente di dover conservare nella chiesa, la stessa purezza del vangelo, che il dover conservare nella chiesa, la stessa purezza del vangelo, che il Signore nostro Gesù Cristo, figlio di Dio, prima annunciò con la sua Signore nostro Gesù Cristo, figlio di Dio, prima annunciò con la sua bocca, poi comandò che venisse predicato ad ogni creatura dai bocca, poi comandò che venisse predicato ad ogni creatura dai suoi apostoli, quale fonte di ogni verità salvifica e di ogni norma suoi apostoli, quale fonte di ogni verità salvifica e di ogni norma morale. E poiché il sinodo sa che questa verità e normativa è morale. E poiché il sinodo sa che questa verità e normativa è contenuta nei libri scritti e nelle tradizioni non scritte (contenuta nei libri scritti e nelle tradizioni non scritte ( in libris in libris scriptis et sine scripto traditionibusscriptis et sine scripto traditionibus) che, raccolte dagli apostoli ) che, raccolte dagli apostoli dalla bocca dello stesso Cristo, o dagli stessi apostoli, sotto dalla bocca dello stesso Cristo, o dagli stessi apostoli, sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, trasmesse quasi di mano in mano, l’ispirazione dello Spirito Santo, trasmesse quasi di mano in mano, sono giunte fino a noi, seguendo l’esempio dei padri della vera sono giunte fino a noi, seguendo l’esempio dei padri della vera fede, con uguale pietà e venerazione (fede, con uguale pietà e venerazione (pari pietatis affectu ac pari pietatis affectu ac reverentiareverentia) accoglie e venera tutti i libri, sia dell’Antico che del ) accoglie e venera tutti i libri, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, essendo Dio autore di entrambi, e così pure le Nuovo Testamento, essendo Dio autore di entrambi, e così pure le tradizioni stesse, inerenti alla fede e ai costumi, poiché le ritiene tradizioni stesse, inerenti alla fede e ai costumi, poiché le ritiene dettate dalla bocca dello stesso Cristo o dallo Spirito Santo, e dettate dalla bocca dello stesso Cristo o dallo Spirito Santo, e conservare nella Chiesa cattolica in forza di una successione mai conservare nella Chiesa cattolica in forza di una successione mai interrotta…» interrotta…»

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• La trasmissione del “vangelo”:La trasmissione del “vangelo”:– Con gli scritti (il NT) Con gli scritti (il NT) – Con la predicazione (la tradizione)Con la predicazione (la tradizione)

• il vangelo è contenuto sia nella Scrittura il vangelo è contenuto sia nella Scrittura che nella tradizione (che nella tradizione (et-etet-et) )

• Il Concilio non specifica ulteriormente in Il Concilio non specifica ulteriormente in che modo lo sia e lasciando alla teologia il che modo lo sia e lasciando alla teologia il compito e la libertà di articolare questo compito e la libertà di articolare questo rapporto rapporto

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La teologia post-tridentinaLa teologia post-tridentina

• Teologia post-Trento: la rivelazione Teologia post-Trento: la rivelazione sarebbe contenuta sarebbe contenuta in partein parte (“partim”) (“partim”) nella Scrittura e nella Scrittura e in partein parte (“partim”) nella (“partim”) nella tradizionetradizione

• Problematica ecumenicaProblematica ecumenica

• Scrittura e tradizione ridotte a due fonti Scrittura e tradizione ridotte a due fonti della rivelazionedella rivelazione

• L’“insufficienza materiale della Scrittura” L’“insufficienza materiale della Scrittura” rispetto alla rivelazionerispetto alla rivelazione

Page 18: La rivelazione principio oggettivo della conoscenza teologica

Scrittura e Tradizione nel cap. Scrittura e Tradizione nel cap. 2 della costituzione 2 della costituzione Dei Dei VerbumVerbum (1965) del Concilio (1965) del Concilio Vaticano II Vaticano II • 11 ottobre 1962: Giovanni XXIII apre il 11 ottobre 1962: Giovanni XXIII apre il

Concilio Vaticano IIConcilio Vaticano II• La discussione dello schema La discussione dello schema De fontibus De fontibus

revelationisrevelationis (novembre 1962) (novembre 1962)• I malumori dei Padri conciliari: I malumori dei Padri conciliari:

inappropriatezza del parlare di fonti, inappropriatezza del parlare di fonti, assenza di una trattazione del senso della assenza di una trattazione del senso della rivelazionerivelazione

• Gli esiti della votazione e lo “strappo” di Gli esiti della votazione e lo “strappo” di Giovanni XXIIIGiovanni XXIII

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DV 7: gli apostoli e i loro DV 7: gli apostoli e i loro successori missionari del successori missionari del VangeloVangelo• Cristo affida agli apostoli la conservazione integra Cristo affida agli apostoli la conservazione integra

del deposito rivelato e la sua trasmissione a tutte le del deposito rivelato e la sua trasmissione a tutte le generazionigenerazioni

• il compito è stato eseguito dagli apostoli in un il compito è stato eseguito dagli apostoli in un duplice modo:duplice modo:– mediante la predicazione orale, che nulla fu se non un mediante la predicazione orale, che nulla fu se non un

trasmettere e comunicare quello che in termini di trasmettere e comunicare quello che in termini di contenuti, di insegnamenti, di istituzioni (ad esempio i contenuti, di insegnamenti, di istituzioni (ad esempio i sacramenti e i ministeri) avevano ricevuto e imparato da sacramenti e i ministeri) avevano ricevuto e imparato da Cristo stesso o dalla guida dello Spirito Santo;Cristo stesso o dalla guida dello Spirito Santo;

– mediante la messa per iscritto dell’annuncio della salvezza mediante la messa per iscritto dell’annuncio della salvezza su ispirazione dello Spirito Santo che ha reso “ispirate” le su ispirazione dello Spirito Santo che ha reso “ispirate” le ScrittureScritture

• La successione apostolica e l’istituzione dei La successione apostolica e l’istituzione dei vescovivescovi

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DV 8: la tradizioneDV 8: la tradizione

• Il progresso della tradizione: perché la tradizione Il progresso della tradizione: perché la tradizione è qualcosa di vivo, che inerisce alla inarrestabilità è qualcosa di vivo, che inerisce alla inarrestabilità della comprensione dei contenuti in forza di della comprensione dei contenuti in forza di paradigmi culturali ed ermeneutici differenti, non paradigmi culturali ed ermeneutici differenti, non cambia non quanto al contenuto, ma progredisce cambia non quanto al contenuto, ma progredisce quanto alla comprensione del contenuto. quanto alla comprensione del contenuto.

• Ripresa di Vincenzo di Lérins: l’analogia della vita Ripresa di Vincenzo di Lérins: l’analogia della vita umana per illustrare il progresso della tradizioneumana per illustrare il progresso della tradizione

• Soggetti di questo progresso della tradizione Soggetti di questo progresso della tradizione sono:sono:– Tutti i credenti che riflettono sulla rivelazioneTutti i credenti che riflettono sulla rivelazione– I vescovi nell’esercizio del loro magisteroI vescovi nell’esercizio del loro magistero

Page 21: La rivelazione principio oggettivo della conoscenza teologica

DV 9: la relazione tra DV 9: la relazione tra Tradizione e ScritturaTradizione e Scrittura• «La sacra tradizione e la sacra Scrittura sono tra loro «La sacra tradizione e la sacra Scrittura sono tra loro

strettamente congiunte e comunicanti. Poiché ambedue, strettamente congiunte e comunicanti. Poiché ambedue, scaturendo dalla stessa sorgente divina, formano in certo scaturendo dalla stessa sorgente divina, formano in certo qual modo una cosa sola e tendono allo stesso fine. Infatti qual modo una cosa sola e tendono allo stesso fine. Infatti la sacra Scrittura è la parola di Diola sacra Scrittura è la parola di Dio in quanto è messa in quanto è messa per scritto sotto l’ispirazione dello Spirito Santo; per scritto sotto l’ispirazione dello Spirito Santo; la sacra la sacra tradizione invece trasmette integralmente la parola tradizione invece trasmette integralmente la parola di Diodi Dio, affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli , affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli apostoli, ai loro successori affinché questi, illuminati dallo apostoli, ai loro successori affinché questi, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la spieghino e la diffondanoconservino, la spieghino e la diffondano

• accade così che accade così che la chiesa attinga la sua certezza su la chiesa attinga la sua certezza su tutte le verità rivelate non dalla sola sacra Scritturatutte le verità rivelate non dalla sola sacra Scrittura. . Perciò l’una e l’altra devono essere accettate e venerate Perciò l’una e l’altra devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e con riverenza”con pari sentimento di pietà e con riverenza”

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• la Scrittura e la tradizione, in quanto scaturiscono dalla stessa la Scrittura e la tradizione, in quanto scaturiscono dalla stessa sorgente e tendono allo stesso fine, sono in un certo qual modo sorgente e tendono allo stesso fine, sono in un certo qual modo una una cosa solacosa sola ma non sono ma non sono la stessa cosala stessa cosa

• La differenza: La Scrittura è la parola di Dio (La differenza: La Scrittura è la parola di Dio (locutio Deilocutio Dei) consegnata ) consegnata in una forma scritta per l’ispirazione dello Spirito Santo, mentre la in una forma scritta per l’ispirazione dello Spirito Santo, mentre la tradizione trasmette integralmente (tradizione trasmette integralmente (integreintegre) la parola di Dio ) la parola di Dio ((verbum Deiverbum Dei) )

• Necessità anche della tradizione: per attingere la Necessità anche della tradizione: per attingere la certezzacertezza sulle sulle verità rivelate rispetto alle quali, non quanto alla loro realtà ma verità rivelate rispetto alle quali, non quanto alla loro realtà ma quanto al comprenderle come rivelate, la Scrittura da sola non basta quanto al comprenderle come rivelate, la Scrittura da sola non basta

• La tradizione non trasmette altro dalla Scrittura ma è un modo di La tradizione non trasmette altro dalla Scrittura ma è un modo di comunicazione diverso dello stesso contenuto della Scritturacomunicazione diverso dello stesso contenuto della Scrittura

• ““Certezza”: non rivendicare alla tradizione la “creazione” delle Certezza”: non rivendicare alla tradizione la “creazione” delle verità rivelate ma la loro verità rivelate ma la loro invenzioneinvenzione nel senso etimologico di nel senso etimologico di scopertascoperta

• scoperta di qualcosa che già c’è (ma è implicito) e che nel tempo scoperta di qualcosa che già c’è (ma è implicito) e che nel tempo per motivi diversi diventa esplicito per motivi diversi diventa esplicito

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DV 10: Scrittura, tradizione, DV 10: Scrittura, tradizione, magisteromagistero• ““La sacra tradizione e la sacra Scrittura costituiscono l’unico La sacra tradizione e la sacra Scrittura costituiscono l’unico

sacro deposito della parola di Dio affidato alla chiesa, aderendo sacro deposito della parola di Dio affidato alla chiesa, aderendo al quale tutto il popolo santo, unito ai suoi pastori, persevera al quale tutto il popolo santo, unito ai suoi pastori, persevera costantemente nell’insegnamento degli apostoli e nella costantemente nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nella frazione del pane e nelle orazionicomunione, nella frazione del pane e nelle orazioni

• Il compito poi di interpretare autenticamente la parola di Dio, Il compito poi di interpretare autenticamente la parola di Dio, scritta o trasmessa è stato affidato al solo magistero vivo della scritta o trasmessa è stato affidato al solo magistero vivo della chiesa, la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo. chiesa, la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo. Questo magistero però non sta sopra la parola di Dio, ma ad essa Questo magistero però non sta sopra la parola di Dio, ma ad essa serve, insegnando soltanto quello che è stato trasmesso, in serve, insegnando soltanto quello che è stato trasmesso, in quanto, per divino mandato e con l’assistenza dello Spirito quanto, per divino mandato e con l’assistenza dello Spirito Santo, piamente ascolta, santamente custodisce e fedelmente Santo, piamente ascolta, santamente custodisce e fedelmente espone quella parola, e da questo unico deposito della fede espone quella parola, e da questo unico deposito della fede attinge tutto quello che propone da credere come rivelato da attinge tutto quello che propone da credere come rivelato da Dio.Dio.

• È chiaro dunque che la sacra tradizione, la sacra scrittura e il È chiaro dunque che la sacra tradizione, la sacra scrittura e il magistero della chiesa, sono tra loro talmente connessi e magistero della chiesa, sono tra loro talmente connessi e congiunti da non poter sussistere l’uno senza l’altro”congiunti da non poter sussistere l’uno senza l’altro”

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• la sacra tradizione e la sacra Scrittura costituiscono un solo sacro la sacra tradizione e la sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della parola di Dio affidato alla chiesa deposito della parola di Dio affidato alla chiesa

• il deposito è stato affidato alla Chiesa intera, per cui il compito di il deposito è stato affidato alla Chiesa intera, per cui il compito di custodire e diffondere il deposito appartiene all’intero popolo di custodire e diffondere il deposito appartiene all’intero popolo di Dio che, possiede quella infallibilità nel credere (Dio che, possiede quella infallibilità nel credere (infallibilitas in infallibilitas in credendocredendo) di cui Dio stesso si fa garante ) di cui Dio stesso si fa garante

• l’interpretazione l’interpretazione authenticeauthentice – “autentica”/ “autorevole” – della – “autentica”/ “autorevole” – della parola di Dio scritta e trasmessa appartiene esclusivamente al parola di Dio scritta e trasmessa appartiene esclusivamente al magistero vivo della Chiesa magistero vivo della Chiesa

• In forza della successione apostolica, i vescovi con l’ordinazione In forza della successione apostolica, i vescovi con l’ordinazione ricevono il mandato di insegnare diventando “dottori autentici”, in ricevono il mandato di insegnare diventando “dottori autentici”, in quanto rivestiti dell’autorità di Cristo quanto rivestiti dell’autorità di Cristo

• se il magistero ha il compito, delicato e importante, se il magistero ha il compito, delicato e importante, dell’interpretazione autorevole (e dirimente in alcuni casi) del dell’interpretazione autorevole (e dirimente in alcuni casi) del deposito della fede, ciò non significa in nessun modo che possa deposito della fede, ciò non significa in nessun modo che possa essere considerato più importante dello stesso deposito: il essere considerato più importante dello stesso deposito: il magistero non sta al di sopra ma è a servizio della parola di Dio magistero non sta al di sopra ma è a servizio della parola di Dio

Page 25: La rivelazione principio oggettivo della conoscenza teologica

• il senso del magistero è in ragione e proporzione il senso del magistero è in ragione e proporzione del far proprio nella preghiera e nella vita quella del far proprio nella preghiera e nella vita quella fede e quella rivelazione che lo costituiscono fede e quella rivelazione che lo costituiscono quanto al suo senso e scopo quanto al suo senso e scopo

• Il magistero è vincolante solo quando si occupa Il magistero è vincolante solo quando si occupa direttamente del direttamente del depositum fideidepositum fidei (oggetto (oggetto primario) o di tutto ciò che, pur non essendo primario) o di tutto ciò che, pur non essendo esplicitamente presente nel esplicitamente presente nel depositum fideidepositum fidei, , inerisce ad esso in maniera necessaria per la sua inerisce ad esso in maniera necessaria per la sua tutela e spiegazione (oggetto secondario)tutela e spiegazione (oggetto secondario)

• Scrittura tradizione e magistero sono talmente Scrittura tradizione e magistero sono talmente congiunti e connessi tra loro che non possono congiunti e connessi tra loro che non possono sussistere indipendentemente l’uno dagli altri sussistere indipendentemente l’uno dagli altri