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Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 1 Una rivelazione Una rivelazione Una rivelazione Una rivelazione Divina dell’ Divina dell’ Divina dell’ Divina dell’ INFERNO INFERNO INFERNO INFERNO Il tempo sta per finire! Il tempo sta per finire! Il tempo sta per finire! Il tempo sta per finire! Mary K. Baxter Gilgal Publishing Dorfstrasse 774 CH-5728 Gontenschwil Switzerland ISBN: 3-9522446-9-4 Titolo originale: A Divine Revelation of Hell Pubblicato da Whitaker House, 30 Hunt Valley Circle, New Kensington, PA 15068 1993, Lowery ministries International, Dr. T.L. Lowery

una rivelazione divina dell'inferno

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Una rivelazioneUna rivelazioneUna rivelazioneUna rivelazione

Divina dell’Divina dell’Divina dell’Divina dell’

INFERNOINFERNOINFERNOINFERNO

Il tempo sta per finire!Il tempo sta per finire!Il tempo sta per finire!Il tempo sta per finire!

Mary K. Baxter

Gilgal Publishing Dorfstrasse 774

CH-5728 Gontenschwil Switzerland

ISBN: 3-9522446-9-4

Titolo originale: A Divine Revelation of Hell Pubblicato da Whitaker House, 30 Hunt Valley Circle, New Kensington, PA 15068 1993, Lowery ministries International, Dr. T.L. Lowery

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ISBN: 0-88368-279-6

(Revisione 1.0 – Maggio 2006) Questa versione è solo per conoscenza, chi desidera acquistare il libro si può rivolgere direttamente alla casa editrice sv izzera sopra indicata

“Questo libro è un avvertimento per questa generazione. Se hai incertezze sull’esistenza dell’inferno, ti dico: non dubitare!”.

Marilyn Hockey, Denver, Colorado USA “Ho letto questo libro col cuore palpitante. Sono convinto che Rev. Baxter abbia vissuto un’esperienza concreta con la realtà dell’Inferno, che Gesù Cristo nostro Signore le ha fatto vivere in prima persona”.

David Yonggi Cho; Seul, Corea “Mary Baxter ha un’incredibile testimonianza che deve essere condivisa con tutti. Dio si sta servendo di Mary per conquistare anime per Gesù Cristo”.

Eldred Thomas, Presidente, KLTJ-TV, Houston, Texas “Questa è una delle più potenti testimonianze che io abbia mai letto! Mary descrive l’Inferno in maniera così reale che i lettori vivono insieme a lei la crudeltà dell’Inferno proprio così come Gesù gliela ha mostrata. Desidererei che questo libro fosse messo a disposizione di tutti: per i credenti come un avvertimento per continuare a seguire Gesù Cristo, e per i non credenti per mostrare loro cosa li aspetta se decidono di non affidare la loro vita a Gesù Cristo”.

R. Russel Bixler, Chairman / CEO, Cornerstone TV, Wal, Pennsylvania “Rispetto a molte alter opere, sono convinto che lo Spirito Santo abbia destinato questo libro per questo tempo e per L’eternità. Per il Corpo di Cristo questi fatti ed il messaggio in esso contenuto sono di estrema importanza. Sono convinto che l’unzione di Dio sia su questo libro, il quale sarà di grande aiuto per tutti coloro che lo leggeranno”.

T.L. Lowery, Pastore, Washington, D.C. “Raccomando di tutto cuore questo libro non solo a coloro che non sono ancora salvati, bensì anche al Corpo di Cristo”.

Jim Whitefield, Pastore, Raleigh, North Carolina “I libri di Mary K. Baxter hanno raggiunto ogni parte del mondo e hanno influenzato tante persone nelle più svariate situazioni di vita. Chiunque abbia la possibilità di incontrare

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 3

Mary diventa un testimone della forza di Dio nella sua vita e riconosce che questa è una vera rivelazione da parte di Dio”.

T.L. Gabbare Sr., Pastore, Wynne, Arkansas “Attraverso il servizio di Mary K. Baxter la nostra chiesa ha ricevuto una grande benedizione… A centinaia hanno accettato Gesù Cristo e sono stati riempiti dallo Spirito Santo, e molti altri sono stati guariti e liberati”.

Winford Walters, Pastore, Elyria, Ohio “Mary K. Baxter è una grande benedizione per la nostra chiesa. Grazie alle sue predicazioni, molti sono stati salvati e liberati. Numerosi fratelli che si erano allontanati dalla fede sono tornati a Dio. Credo che la testimonianza di Mary cambierà radicalmente la vita di moltissimi non credenti e rafforzerà la fede dei credenti per quanto concerne il Paradiso e l’Inferno”.

Jason Alvarez, Pastore, Orange, NJ “Mary K. Baxter ha predicato più volte nella nostra chiesa e molte persone sono state salvate e guarite. Il suo servizio ha avvicinato molte vite al regno di Dio”

Gladis Boggs, Pastore, Houston, Texas

Prefazione

Marcus Bach scrive che I libri spesso si dimostrano come bambini intelligenti e questo è giusto. Non come bambini in carene e ossa, ma questi creativi bebè, nati da un nostro desiderio o casualmente, sono destinati a condurre una propria vita. Le loro esperienze in questo mondo sono di gran lunga preferite, rispetto ad altri racconti non terminati. Tutte le loro emozioni e i loro sentimenti appartengono a loro. E non c’è dubbio, nel loro intimo temono che, un giorno, si “spegneranno” per sempre e saranno dimenticati. Rispetto a molti altri libri, credo che lo Spirito Santo abbia destinato questo libro per questo tempo e per l’eternità. Per il Corpo di Cristo queste esperienze e il messaggio in esse contenuto sono di straordinaria importanza. Sono convinto che su questo libro ci sia l’unzione di Dio e che ogni persona che lo leggerà ne riceverà giovamento.

Dedica

Questo libro è dedicato alla signoria di Dio per glorificare

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 4

Dio il Padre, Dio il Figlio,

Dio lo Spirito Santo.

Senza di Lui questo libro non sarebbe stato scritto.

Introduzione

Sono consapevole che senza la forza soprannaturale del nostro Signore Gesù Cristo, questo o qualsiasi altro libro che tratta la vita dopo la morte non si sarebbe potuto scrivere. Solo Gesù possiede la chiave dell’Inferno e ha pagato a caro prezzo per noi l’entrata in Paradiso.

La stesura di questo libro ha rappresentato per me una lunga, straordinaria e non facile esperienza. Infatti, la pubblicazione di questo libro ha richiesto diversi anni.

Ho ricevuto la rivelazione dal Signore nell’anno 1976, dopodiché ci sono voluti otto mesi per metterle per iscritto. Per la stesura del manoscritto ci sono voluti molti anni, e un altro per i riferimenti biblici. Il libro è stato completato nell’inverno del 1982-1983. Gesù mi portò per trenta notti nell’inferno e di seguito mi portò per dieci notti nel Paradiso.

Solo ora comprendo che il Signore mi ha preparata alla stesura di questo libro fin da quando ero bambina, quando sognavo di Lui.

Dopo che accettai Gesù nella mia vita, ricevetti un grande amore per tutti i perduti e desideravo vedere le persone salvate.

Dopo essermi apparso nel 1976 e avermi comunicato che io ero stata scelta per un incarico speciale, il Signore mi disse: “Figlia mia, voglio rivelarmi a te, affinché tu conduca le persone che sono nelle tenebre alla luce. Perché Dio il Signore ti ha scelta per questo mandato: Per scrivere e ricordare tutte le cose che ti mostrerò e racconterò”.

“Ti mostrerò la realtà dell’Inferno cosicché molti si salvino, molti altri si ravvedano e rinuncino al peccato, prima che sia troppo tardi”.

“Io, Gesù Cristo il Signore, prenderò la tua anima separandola dal corpo, e la porterò nell’Inferno e in altri luoghi che Io voglio che tu veda. Vedrai anche il Paradiso e altri posti, e ti darò molte rivelazioni”.

Mary Kathryn Baxter

Per Kathryn da Gesù

Per questo compito sei stata generata, per scrivere e raccontare quello che Io ti mostrerò e ti comunicherò.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 5

Poiché tutte queste cose sono vere. La tua chiamata è quella di far sapere a tutto il mondo che esiste un Inferno,

e Io, Gesù Cristo, sono stato mandato da Dio per salvare gli uomini da questo orrore.

Capitolo 1 All’Inferno

Nel Marzo 1976, mentre stavo pregando a casa mia, Il Signore Gesù Cristo mi venne a trovare. Solo dopo svariati giorni di costante preghiera in Spirito, sentii all’improvviso la presenza di Dio. La Sua potenza e la Sua gloria riempirono tutta la casa. Una luce splendente illuminò la stanza dove stavo pregando e una sensazione dolce e meravigliosa mi riempì.

Vidi come delle onde di luce che si giravano e si ripiegavano l’una nell’altra e l’una sopra l’altra. Fu un’apparizione spettacolare! Poi la voce del Signore iniziò a parlarmi.

Mi disse: “Io sono Gesù Cristo, il tuo Signore, e desidero darti una rivelazione al fine di preparare i credenti al Mio ritorno e condurre molti alla giustizia. La potenza delle tenebre è una realtà e il Mio giudizio è vero”.

“Figlia mia, ti porterò con il Mio Spirito attraverso l’Inferno, e ti mostrerò molte cose che voglio che il mondo conosca. Mi manifesterò sovente a te. Prenderò la tua anima dal tuo corpo e ti porterò con Me nell’Inferno”.

“Voglio che tu scriva un libro e tenga in mente tutte le visioni e tutte le cose che Io ti rivelerò. Tu ed Io cammineremo insieme attraverso l’Inferno. Farai una lista delle cose che furono, che sono e che saranno. Le Mie parole sono veritiere, fedeli e credibili. IO SONO COLUI CHE SONO e oltre a Me non vi è nessun altro”.

“Oh Signore”, gridai, “cosa vuoi che io faccia per te?”. Tutto il mio essere voleva gridare a Gesù per trattenere la Sua presenza. La forma migliore per descrivere questa percezione è che l’amore mi riempiva. Era in assoluto l’amore più bello, più pacifico, più gioioso e più potente che io avessi mai provato.

Cominciai a lodare Dio con tutto il mio corpo. All’improvviso volli darGli tutta la mia vita, per servirLo e aiutarLo a salvare le persone dai loro peccati. Riconoscevo per mezzo dello Spirito Santo che in quella stanza c’era veramente Gesù Cristo, il Figlio di Dio.

Non trovo parole per descrivere la Sua presenza Divina, sono però assolutamente certa che era il Signore.

Gesù disse: “figlia Mia, ti porterò con Me in spirito all’Inferno. Dopodiché riporterai la realtà che avrai visto in un libro, per poter dire al mondo che l’inferno esiste. In questo modo, i perduti saranno condotti alla luce dell’Evangelo di Gesù Cristo”.

In quello stesso istante, la mia anima uscì dal corpo. Mi elevai con Gesù e uscii dalla stanza movendomi verso il cielo. Ero pienamente consapevole di quello che stava accadendo. Guardai in basso e vidi mio marito e i miei figli mentre dormivano.

Era come se fossi morta, abbandonando il mio corpo nel letto e librandomi in spirito con Gesù attraverso il tetto. Era come se il tetto fosse stato spostato, e riuscivo a vedere tutta la mia famiglia mentre dormiva, ognuno nel proprio letto.

Gesù rassicurandomi mi disse: “Non temere, sono tutti al sicuro”. Conosceva i miei pensieri.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 6

Proverò nel migliore dei modi, passo per passo, a raccontare quello che ho visto e vissuto. Alcune delle cose non le compresi. Il Signore mi spiegò il significato della maggior parte delle cose, ma per alcune non parlò.

Sapevo allora e so adesso che, queste cose sono accadute davvero e che solo Dio poteva farmele vedere. Lodato sia il Suo santo nome. Caro lettore, credimi, l’Inferno esiste! Durante la preparazione per la stesura di questo libro fui più volte condotta in spirito all’Inferno.

Presto fummo alti in cielo. Mi voltai e guardai Gesù. Era pieno di gloria e potenza e una gran pace usciva da Lui. Mi prese la mano e disse: “Io ti amo. Non temere, perché Io sono con te”.

Mentre salivamo sempre più in alto vedevo la terra sotto di me. In diversi luoghi della terra emergevano tubi a forma d’imbuto. Ruotavano a forma di spirale incontrandosi in un punto centrale e ritornavano verso l’esterno. Questi imbuti giravano alti sopra la terra, erano tubi enormi, ripugnanti e sporchi, in continuo movimento. Spuntavano da ogni parte della terra.

“Che cosa sono?”, chiesi al Signore mentre ci avvicinavamo ad uno di essi. “Sono le porte d’ingresso per l’Inferno”, mi disse, “Entreremo nell’Inferno attraverso una di queste porte”.

Subito entrammo in uno di questi imbuti. All’interno sembrava un tunnel che girava a spirale restringendosi verso il centro.

Una profonda oscurità scese su di noi, portando con sé un puzzo ripugnante che mi bloccò per un attimo il respiro. Imprigionate nelle pareti del tunnel c’erano delle creature viventi. Avevano un colore grigio scuro, si muovevano e gridavano ad alta voce quando noi passavamo. Sapevo, senza che nessuno me lo dicesse, che erano creature diaboliche.

Queste creature si potevano muovere, ma erano legate ai muri. Emanavano un odore bestiale e le loro grida erano raggelanti. Percepivo un’invisibile forza diabolica che si muoveva all’interno del tunnel.

A volte riuscivo a vedere queste creature nell’oscurità. Erano circondate da una nebbia immonda. “Signore, che cosa sono?”, chiesi a Gesù, mentre stringevo forte la Sua mano.

Mi disse: “Questi sono demoni, che aspettano l’ordine di satana per essere mandati sulla terra”.

Discendendo il tunnel, i demoni ci chiamavano ridendo. Cercavano di toccarci ma non potevano, grazie alla potenza emanata da Gesù. L’atmosfera era totalmente sudicia e maleodorante, e solo la presenza di Gesù mi impediva di gridare istericamente davanti alla vista dell’orrore assoluto.

Oh si, in quel posto avevo tutti i miei sensi: potevo sentire, odorare, vedere, toccare e persino assaggiare il sapore dei demoni. I miei sensi divennero così sensibili che mi sentivo male dalla puzza di quelle creature. Man mano che ci avvicinavamo alla fine del tunnel, grida di tormento riempivano l’aria. Dall’oscurità del tunnel provenivano grida agghiaccianti. Urla dai suoni più svariati riempivano l’aria. Potevo sentire la paura, la morte e i peccati attorno a me.

Era il puzzo peggiore che avessi mai sentito. Da ogni direzione giungeva l’odore di carne in putrefazione. Non avevo mai percepito sulla terra una tale malvagità e grida così brutali di disperazione. Appresi ben presto che queste erano le grida dei morti che riempivano l’Inferno con i loro gemiti.

Percepii un vento d’orrore e davanti a noi un’enorme forza di attrazione demoniaca. Luci come fulmini o frecce intermittenti penetravano l’oscurità, gettando sulle pareti ombre indistinte. Riuscivo a fatica a vedere i contorni di ciò che mi stava davanti. Terrorizzata saltai indietro, vedendo che un grosso serpente si muoveva davanti a noi. Era spaventoso, e scivolava ovunque.

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Gesù mi disse: “Stiamo per arrivare nella gamba sinistra dell’Inferno. Vedrai una gran sofferenza, una commovente tristezza e un orrore indescrivibile. Resta vicina a Me durante il cammino, ti rafforzerò e proteggerò”.

“Le cose che vedrai sono un avvertimento” mi disse. “Il libro che scriverai salverà molte anime dall’Inferno. Quello che vedrai è vero. Non avere paura, perché Io sono con te”.

Poco dopo Gesù ed io arrivammo alla fine del tunnel, entrando nell’Inferno. Proverò nel migliore dei modi a raccontare in ordine quello che Dio mi mostrò.

Davanti a me, fino dove riuscivo a vedere, c’erano oggetti a forma di freccia che volavano in ogni direzione. Sofferenze, toni di rancore e grida riempivano l’aria. Da lontano vedevo una luce opaca, verso la quale ci muovevamo. Il sentiero era arido, polveroso e sporco; eravamo quasi arrivati all’entrata di uno stretto tunnel buio.

Mi viene difficile riportare alcune cose su carta, in quanto sono semplicemente troppo orribili da descrivere. Potevo quasi toccare la paura che premeva l’Inferno, e so che se Gesù non fosse stato con me, non avrei più trovato la via del ritorno. Nello scrivere questa mia esperienza c’erano molte cose che io vidi ma che non capii. Il Signore però, che sa ogni cosa, mi aiutò a capire la maggior parte di esse.

Ascolta il mio consiglio: non andare in questo posto. È un luogo terribile, pieno di afflizione, tormenti indicibili e incessante sofferenza. La tua anima andrà o in Paradiso o all’Inferno.

Se pensi che l’Inferno è qui sulla terra, hai ragione: è proprio qui! L’Inferno è al centro della Terra, e vi si trovano anime tormentate giorno e notte. Là non vi sono feste. Non c’è amore. Non c’è comprensione. Non c’e pace. Solo un posto con inimmaginabile dolore.

Capitolo 2 La gamba sinistra dell’Inferno

Un odore orribile era nell’aria. Gesù mi disse: “Nella gamba sinistra dell’Inferno ci sono molte fosse. Questo tunnel ha molte diramazioni che portano alle altre parti dell’Inferno. Ma prima trascorreremo del tempo nella gamba sinistra”.

“Tutte le cose che vedrai le ricorderai per sempre. Il mondo ha bisogno di essere informato sulla realtà dell’Inferno. Molti peccatori e addirittura alcuni tra il mio popolo non credono veramente all’esistenza di questo posto. Ho scelto te, affinché tu possa raccontare loro queste verità. Ogni cosa che ti mostrerò dell’Inferno e tutte le altre, sono vere”.

Gesù si rivelò a me sotto forma di luce folgorante, più splendente del sole. Al centro di questo splendore potevo vedere la sagoma di un uomo. A volte vidi Gesù in forma d’uomo ed in altre, Egli appariva sotto forma di Spirito.

Nuovamente mi parlò: “Figlia, le parole provengono dal Padre. Il Padre ed Io siamo uno. Ricordati che l’amore è sopra ogni cosa e di perdonarvi gli uni gli altri. Vieni adesso, seguiMi”.

Mentre camminavamo, gli spiriti maligni fuggivano dalla presenza del Signore. “Oh Dio, oh Dio”, gridai, “che cosa accadrà?”

Come ho già scritto in precedenza, nell’Inferno possedevo tutti i miei sensi. Ogni persona che giunge in questo luogo, mantiene le proprie percezioni come sulla terra; i miei lavoravano a pieno regime. Ovunque si poteva percepire la paura e avvertire l’agguato di un indescrivibile pericolo. Nel proseguire, ogni passo diveniva peggiore del precedente.

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Sull’estremità superiore del tunnel si trovavano tante piccole porte, che si aprivano e chiudevano velocemente. L’aria era ricolma di grida e sopra le nostre teste, volavano delle creature maligne, che uscivano ed entravano dai cancelli dell’Inferno. Giungemmo alla fine del tunnel, ma tremavo dalla paura a causa della sensazione di pericolo che era in agguato.

Ringrazio Gesù per l’appoggio che mi dava e ringrazio Dio Onnipotente per la protezione che vigeva anche in questo posto.

Anche con questa protezione mi ripetevo continuamente: “Padre, non la mia volontà, ma la Tua”.

Guardai in mio corpo e per la prima volta notai che ero sotto forma di spirito, tuttavia avevo le mie proprie normali sembianze. Ero tesa per quello che ci avrebbe aspettato in seguito. Appena usciti dal tunnel imboccammo un altro sentiero. Su entrambi i lati c’erano fitte nubi che coprivano il terreno. Ovunque mi voltassi, vedevo delle fosse infuocate, larghe un metro e venti e profonde un metro, aventi la forma di una scodella. Gesù mi disse: “Nella gamba sinistra dell’Inferno, ci sono molte fosse come questa; seguiMi, te ne mostrerò alcune”. Mi accostai a Gesù e guardai dentro una di queste fosse. Sui bordi della fossa, era posto dello zolfo rosso come carbone ardente. Al centro si trovava un’anima perduta, giunta nell’Inferno in seguito alla morte terrena. Un fuoco ardente divampava dal fondo della fossa, fino a giungere velocemente sopra l’anima, così da bruciarla. Solo in un secondo momento il fuoco si spegneva rilasciando sul fondo le ceneri. Un attimo di fuoco, chiassosamente, ricominciò di nuovo a bruciare divampando fin sopra l’anima tormentata nella fossa. Notai che l’anima era prigioniera nel proprio scheletro. La visione era orribile. “Mio Signore”, gridai, “non puoi liberarla?”. Com’era orribile quella visione. Immaginai di trovarmi io stessa in quel fosso. Poi dissi:” Signore, com’è triste, vedere e sapere che l’anima anche qui è vivente”. D’improvviso un grido usci dal cuore della fossa. Vidi un’anima in forma scheletrica che gridava: “Gesù abbi pietà!”. “Oh Signore”, dissi. Era le grida di una donna. Vederla in quelle condizioni mi spezzava il cuore e avrei voluto liberarla dalle fiamme.

Lo scheletro raffigurante la forma della donna, avvolto da una sudicia foschia, si rivolse a Gesù. Io tutta sconvolta ascoltavo. Carne putrefatta era appesa in brandelli alle ossa e il fuoco consumava la carne facendola cadere a terra. Le orbite dei suoi occhi erano vuote come caverne. Non aveva più nessun capello.

Il fuoco iniziava a bruciare, in piccole fiamme, partendo dai piedi e diventava sempre più intenso man mano. Vedevo la donna bruciare ininterrottamente anche se le fiamme si erano apparentemente spente e tramutate in brace. Dal profondo del suo essere uscivano grida e dolorosi lamenti di disperazione. “Signore, Signore, voglio andarmene!”.

La donna provò ad afferrare Gesù. Lo guardai e scorsi sul suo volto un gran dolore. Poi mi disse: “Figlia mia tu sei qui affinché il mondo sappia che la conseguenza del peccato è la morte. L’Inferno è reale”.

Riguardai la donna e vidi dei vermi immuni al fuoco che le uscivano strisciando dalle ossa.

Gesù mi disse: “ La donna sa di avere questi vermi in lei”. “Signore abbi pietà!”, gridai quando il fuoco raggiunse la sua massima intensità e

quando le contusioni iniziarono di nuovo. Forti grida e profondi singhiozzi scuotevano l’anima della donna. Ormai era perduta. Non c’è più nessun modo di uscire. “Gesù perché la donna si trova qui?” chiesi con la voce molto bassa, per la paura. Gesù rispose: “Vieni”.

Il sentiero sul quale camminavamo era molto lungo serpeggiava attraverso le fosse di fuoco. Da ogni parte si sentivano le urla dei morti viventi mischiate a lamenti e

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a terribili grida. Nell’Inferno non c’è neanche un minuto di pace. L’odore della morte mischiata al gusto della carne putrefatta era pesante nell’aria.

Arrivammo alla seconda fossa. Nella fossa, grande come la prima, si trovava un altro scheletro al centro. Urla di voce maschile provenivano dalla fossa: “Signore, abbi pietà di me!”. Solamente sentendo la voce si poteva capire se si trattava di un uomo o di una donna.

Afflizioni e grandi sospiri provenivano da quel uomo. “Scusami Gesù. Perdonami! Fammi uscire, è da molti anni che mi trovo in questo luogo di torture. Ti supplico, fammi uscire!”. Le grandi afflizioni scuotevano lo scheletro mentre piagnucolava: “ Ti prego Gesù fammi uscire”. Guardai Gesù con le lacrime agli occhi.

“Signore Gesù”, gridava l’uomo dalla fossa ardente. “Non ho sofferto abbastanza per i miei peccati? Sono passati quaranta anni dalla mia morte!”.

Gesù rispose: “Sta scritto, <il giusto però vivrà perché ha creduto>. Gli schernitori e gli increduli della mia Parola, prenderanno parte nello stagno di fuoco e zolfo. Non hai voluto credere alla verità. Ripetutamente i miei figli ti furono inviati per mostrarti la retta via, ma non hai voluto ascoltarli. Hai riso di loro e hai rifiutato il Vangelo. Nonostante Io sia morto per i tuoi peccati, mi hai deriso e non hai voluto pentirti delle tue iniquità. Il Padre ti ha dato molte possibilità per poterti salvare. Se solo avessi ascoltato!” Gesù pianse.

“Lo so, Signore, lo so!” disse l’uomo, “voglio pentirmi adesso”. “Ora è troppo tardi”. Disse Gesù, “il giudizio è stato pronunciato”.

L’uomo replicò: “Signore, anche alcuni che conosco verranno sicuramente in questo luogo, perché so che non si pentiranno. Ti prego Signore lasciami andare adesso che sono ancora in vita sulla terra, potrò così avvertirli e dire loro di pentirsi per i peccati che hanno commesso.non voglio che giungano in questo posto”.

Gesù rispose: “Hanno pastori, maestri e anziani che predicano il Vangelo. Lascia che glielo annuncino a loro. Hanno anche il vantaggio dei moderni sistemi di comunicazione e di molte altre vie per conoscermi. Io ho mandato i miei servi ad annunciare loro la verità affinché possano credere ed essere salvati. Se non credono al Vangelo annunciato da loro, come potranno credere a un uomo che è risuscitato dai morti!”.

Dopo aver sentito le parole del Signore, l’uomo reagì con estrema violenza e iniziò a maledirci. Bestemmie e volgarità uscivano dalla sua bocca.

Un momento dopo, vedevo già le fiamme salire sopra di lui e la carne morta putrefatta iniziare a bruciare e a cadere. Nel mezzo della carcassa dell’uomo scorgevo l’anima che riempiva lo scheletro, una nube sporca e orribile.

Mi girai verso Gesù urlando: “Signore, è terribile!”. Gesù mi disse: “L’inferno è reale come lo è il giudizio ed Io l’amo in questa

maniera, figlia mia. Questo è solo l’inizio delle cose spaventose che Io ti mostrerò, ne verranno di più terribili. Dì al mondo, da parte mia, che l’Inferno è realtà. Uomini e donne devono pentirsi dei loro peccati. Vieni, proseguiamo, dobbiamo andare”.

Nella fossa successiva si trovava una donna molto magra e curva avente l’apparenza di un’ottantenne. Non posso dire perché sapevo l’età della donna, la sapevo semplicemente. La sua pelle era continuamente consumata dalle fiamme ed ormai erano rimaste solo le sue ossa e l’anima tenebrosa ed impura. La guardai mentre il fuoco la bruciava. In poco tempo rimanevano solo le ossa nelle quali strisciavano i vermi immuni alla forza divoratrice del fuoco.

“Signore , com’è terribile!” gridai. “Non so se riesco a proseguire, è così orribile, supera la mia compassione”. Fin dove riuscivo a vedere, vi erano molte anime che bruciavano nelle fosse. “Figlia mia, questo è il motivo per il quale ti trovi qui”, mi spiegò Gesù, “Devi vedere la realtà dell’Inferno e raccontare la verità. Il Paradiso e l’Inferno sono luoghi reali! Vieni ora dobbiamo andare”.

Mi voltai indietro verso la donna della fossa. Le sue urla erano piene di dolore. Ravvisai le sue mani incrociate, in segno di preghiera, cadere a terra a pezzi. Non

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potevo far altro che piangere. Nonostante fossi in quel luogo in spirito, piangevo. Sapevo che le anime imprigionate nell’Inferno comprendevano e sentivano quello che stava accadendo loro.

Gesù conosceva i miei pensieri, e disse: “Si figlia mia, lo sentono. Quando le persone giungono qui hanno gli stessi sentimenti e pensieri di quando erano sulla terra. Si ricordano delle loro famiglie, dei loro amici e di tutte le volte che hanno avuto la possibilità di ravvedersi ma che non hanno voluto farlo, rimanendo nell’incredulità. I loro ricordi non li abbandoneranno mai. Se solo avessero creduto al Vangelo e si fossero pentiti prima che fosse stato troppo tardi”.

Guardai nuovamente la donna anziana e notai che aveva una sola gamba. Aveva sulle ossa dei fianchi dei fiori. “che cosa sono, Gesù?” chiesi.

Rispose: “Figlia, quando questa donna si trovava sulla terra era malata di cancro e per questo soffrì molto, tuttavia alla fine un’operazione le salvò la vita. Restò amareggiata per molti anni senza muoversi dal letto. Molti dei miei servitori andarono a trovarla per confortarla con le preghiere e per donarle una speranza, raccontandole della mia guarigione.

Purtroppo la sua risposta negativa era condizionata sempre dalla convinzione che Dio le avesse procurato il male del quale soffriva. Non volle ravvedersi e credere al Vangelo e, sebbene mi avesse già conosciuto in precedenza, con il tempo mi lasciò. Era convinta che Dio non le sarebbe stato sufficiente e non volle la mia guarigione. Mi misi comunque a sua disposizione. Volevo aiutarla, guarirla e benedirla. Mi girò le spalle e mi maledisse, affermo che non mi voleva e fuggì continuamente dal mio Spirito. Riprovai ad attrarla a me anche dopo che mi aveva girato le spalle: con il mio Spirito provai ad avvicinarla a me ma continuava a non voler ascoltare. Infine morì e venne quaggiù”.

Improvvisamente l’anziana donna gridò: “Signore, Gesù, ti prego perdonami adesso. Mi dispiace di non essermi pentita prima! Signore, aiutami ad uscire. Ti voglio servire. Ti ubbidirò. Non ho sofferto abbastanza? Perché aspettai che fosse troppo tardi? Oh, perché ho aspettato fino al punto che il tuo Spirito smettesse di combattere per me?”.

Gesù le rispose: “Hai avuto molte possibilità per pentirti e servirmi”. Il viso di Gesù si colmò di tristezza mentre continuavamo il cammino.

Vedendo l’anziana donna piangere, domandai a Gesù: “ Signore, cosa verrà dopo?” attorno a me percepivo solo paura. Torture, grida di dolore e clima di morte erano dappertutto. Gesù ed io camminavamo da una fossa all’altra. Solo attraverso la sua forza potevo continuare. Anche dopo una certa distanza riuscivo a sentirei rimpianti e le suppliche dell’anziana donna. Se ci fosse stata solo una possibilità per aiutarla, pensavo.

Per favore non aspettate che lo Spirito di Dio smetta di combattere per voi. Nella fossa successiva vi era una donna inginocchiata a terra che sembrava

cercasse qualche cosa sul fondo. Il suo scheletro era ricoperto di fori e noi potevamo addirittura vedere attraverso le sue ossa. Il fuoco divampava sul suo vestito malconcio. Non aveva più i capelli in testa e al posto del naso e degli occhi c’erano soltanto dei buchi.

Un piccolo fuoco bruciava tutto intorno ai suoi piedi mentre cercava di aggrapparsi alle pietre di zolfo che erano nella fossa. Le sue mani s’infiammarono appena cercò di scavare sul fondo, e pezzi di carne morta si staccavano dallo scheletro.

Era animata da profondi sospiri. “Oh Signore, Oh Signore”, gridò la donna, “voglio uscire di qui”, mentre la guardavamo giunse con i piedi fino al bordo più alto della fossa. Pensai che da un momento all’altro uscisse.

Improvvisamente però arrivò un gigantesco demone e si avvicinò all’anima della donna. Il demone era grosso quanto un orso Grizzly, marrone e ricoperto da peli; era minuto di grandi ali pendenti dalle punte spezzate ed i suoi occhi erano incassati nel

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teschio. Si fermo davanti alla donna e la fece cadere a terra dandole un colpo molto violento. Ebbi una gran compassione per lei, tanto che avrei voluto prenderla tra le mie braccia, e chiedere a Dio di guarirla e portarla fuori di lì.

Gesù conosceva i miei pensieri e disse: “Figlia mia, il giudizio è pronunciato. Dio ha parlato. Già da bambina l’avevo chiamata, perché si ravvedesse dai suoi peccati e mi servisse. All’età di sedici anni andai da lei e le dissi che l’amavo, le chiesi di seguirmi, di darmi la sua vita, ma non volle ascoltarmi. Lei mi disse che un giorno mi avrebbe servito, che non era ancora arrivato il momento per lei di fare una decisione. Non ho tempo per te, diceva, ho una vita con molti piaceri, domani ti servirò, ma quel domani non arrivò mai”.

La donna gridò a Gesù: “La mia anima è veramente torturata. Non ho nessuna via di scampo. Lo so, Signore, che io al tuo posto volevo il mondo. Volevo ricchezze, essere famosa e avere fortuna e ciò non mi è mancato. Potevo comprare tutto quello che volevo, io ero il mio unico padrone. Ero la più bella ed elegante donna dei miei tempi. Ero ricca, famosa e fortunata ma solo ora ho scoperto che non potevo portare quelle cose con me dopo la morte. Oh Signore, l’Inferno è terribile. Non trovo pace, né di giorno né di notte. Ho sempre dolori e torture. Aiutami Signore!”.

La donna guardò con nostalgia il volto di Gesù e disse: “Mio dolce Signore, se solo ti avessi ascoltato! Di questo me ne pentirò per sempre. Avevo intenzione di servirti un giorno, quando sarei stata pronta. Pensavo che tu saresti stato sempre pronto ad aspettarmi. Come mi sbagliavo. Per la mia bellezza, ero la donna più desiderabile del mio tempo. Sapevo, però, che Dio voleva che cambiassi strada. Per tutta la vita Dio mi ha tirato con la corda dell’amore e pensavo di trattenere Dio allo stesso modo di tutte le altre persone che mi erano accanto e mi adoravano. Pensavo che anche Dio fosse a mia disposizione. Oh Sì! Ho approfittato di Dio! Cercava continuamente di attirarmi a Lui, dandomi la possibilità di servirlo. Per tutta la mia vita, pensavo che non avrei avuto bisogno di Lui. Oh, come mi sbagliavo. Poi, satana incominciò ad usarmi a tal punto che iniziai a servirlo sempre di più. Alla fine amavo più satana che Dio. Amavo i peccati e non volevo ritornare a Dio.

satana usò la mia bellezza e i miei soldi e girò i miei pensieri per il suo interesse. Mi dava la sua forza per andare avanti. Tuttavia Dio cercò di portarmi a Lui affinché mi potessi convertire. Io però pensavo di avere ancora tanto tempo per farlo. Per me c’era sempre il <domani>. Poi, un giorno, mentre ero in auto, il mio autista andò a sbattere contro una casa ed io, nell’incidente, morii sul colpo. Ma Signore, ora fammi uscire”. Mentre diceva questo, e il fuoco divampava attorno a lei, afferrò Gesù con le sue mani scheletriche. “Il giudizio è stato dato”, le rispose Gesù.

Lacrime scendevano dalle Sue guance mentre ci recavamo verso la successiva fossa. Piansi anch’io nell’animo per l’orrore dell’Inferno.

“Signore”, gridai “la tortura è troppo vera. Quando un’anima arriva qua, non c’è più speranza ne di vita né di amore. Mi sto rendendo conto di quanto l’Inferno sia troppo reale. Non c’è nessuna via d’uscita”, pensai “Dovrà per sempre bruciare in queste fiamme”.

“Il tempo sta finendo”, disse Gesù. “Torneremo ancora domani”. Amico, se vivi nei peccati, ravvediti. Se sei nato di nuovo e ti sei sviato dalla via

del Signore, ravvediti e torna indietro a Lui. Vivi rettamente e cammina nella verità. Lavati dai tuoi peccati, prima che sia troppo tardi e passerai per sempre la tua vita nel Paradiso.

Gesù mi disse ancora: “L’Inferno ha la forma di un corpo dalle sembianze d’uomo, ed è sdraiato sulla schiena, al centro della terra. L’Inferno è molto grande ed ha molte stanze di tortura”.

“ricordati di raccontare alle persone sulla terra ciò che vedi poiché capiscano che l’Inferno è realtà. Milioni di anime perse si trovano qui e aumentano di giorno in giorno. Nel giorno del giudizio finale, la morte e l’Ades saranno gettati nello stagno di fuoco, questa sarà la seconda morte”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 12

Capitolo 3 La gamba destra dell’Inferno

Dalla notte che ero stata all’Inferno non riuscivo né a dormire né a mangiare qualcosa. Ogni giorno rivivevo l’Inferno. Quando chiudevo gli occhi tutto quello che vedevo era l’Inferno. Sentivo continuamente le grida dei condannati nelle mie orecchie. Come in un programma televisivo, rivedevo continuamente tutte le cose che avevo visto e vissuto. Ogni notte mi recavo nell’Inferno e durante il giorno cercavo le giuste parole per presentare tutte queste cose orribili al mondo.

Mi apparve di nuovo Gesù e disse: “Figlia mia, questa notte andremo nella gamba destra dell’Inferno. Non aver paura, Io ti amo e sono con te”.

Il viso del Signore era molto addolorato e i suoi occhi erano pieni di tenerezza e di profondo amore. Anche se qualcuno si trovava per sempre perso nell’Inferno, sapevo che Gesù lo amava in ogni modo.

“Figlia mia”, mi disse, “Dio, nostro Padre, ha dato ad ognuno un proprio volere, affinché possiamo decidere liberamente se servire Lui o satana. Come hai visto, Dio non ha fatto l’Inferno per gli uomini. satana seduce molti per far si che lo seguano, però l’inferno fu fatto per satana e i suoi angeli. Non è il mio desiderio e neanche quello del Padre che qualcuno perisca in quel luogo”. Lacrime di compassione scendevano dalle guance di Gesù.

Incominciò nuovamente a parlarmi. “Ricordati delle mie parole mentre ti mostrerò l’Inferno: Io ho tutta la potenza nel cielo e sulla terra. Verranno momenti in cui ti sembrerà che Io ti abbia abbandonato, ma non sarà così. Ci sanno momenti durante i quali le forze demoniache e le anime dei condannati ci vedranno e altri momenti in cui non potranno vederci. Ovunque noi andremo, la pace sia con te e non avere paura di seguirmi”.

Insieme ci avviammo. Piangendo lo seguii camminando dietro di Lui. Piangevo già da diversi giorni: l’Inferno era, infatti, sempre davanti ai miei occhi. Dentro di me, urlavo e il mio spirito era molto triste.

Arrivammo alla gamba destra dell’Inferno. Quando mi guardai attorno, vidi che stavamo camminando su un sentiero secco e bruciato. Grida riempivano l’aria e l’odore della morte era ovunque. In alcuni momenti, la puzza era così ripugnante da farmi vanire la nausea. Dappertutto era buio, solo dove splendeva la luce di Gesù, e per il fuoco che bruciava dalle fosse, potevo vedere il paesaggio attorno a me.improvvisamente demoni di diverse specie passarono vicino a noi. Creature maligne ringhiavano nel passarci accanto. Spiriti demoniaci di diverse forme e grandezze si parlavano l’uno con l’altro. Proprio davanti a noi un gran demone dava istruzioni ad alcuni piccoli. Ci fermammo ad ascoltare e Gesù disse: “ Esiste un invisibile esercito di forze maligne che qui non vediamo, come ad esempio demoni e spiriti di malattie.”

“Andate!” Disse il grosso demone alle creature maligne e ai diavoli che stava istruendo. “Fate cose malvagie. Distruggete le loro case e le loro famiglie. Seducete i cristiani deboli, date loro false informazioni e portatene più che potete sulla falsa via. Riceverete la vostra ricompensa quando tornerete”.

“Ricordatevi di fare attenzione a quelli che hanno accettato Gesù come loro Salvatore. Loro hanno il potere si scacciarvi e di distruggervi. Andate ed attraversate tutta la terra. Io ho già molti che sono là pronti e ne ho ancora che posso mandare. Non dimenticate che noi tutti siamo i servitori del principe delle tenebre e della forza dell’aria”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 13

Così le creature maligne cominciarono a volare fuori dall’Inferno. Le porte all’inizio della gamba destra dell’Inferno si aprivano e chiudevano velocemente per lasciarli passare. Alcuni uscivano attraverso gli imbuti, da dove noi stessi eravamo entrati.

Vorrei provare a descrivere l’aspetto delle creature maligne. Il demone che stava parlando era molto grosso, aveva la grandezza di un orso Grizzly, di color marrone, aveva la testa come quella di un pipistrello i suoi occhi erano come incastonati nel suo viso peloso. Le braccia erano pelose e cadevano a penzoloni lungo tutto il corpo e dal volto peloso uscivano artigli.

Un piccolo demone assomigliava ad una scimmia con lunghe braccia anche lui peloso in ogni parte del corpo. Il suo viso era molto piccolo e il naso era a punta. Non riuscivo a vedere i suoi occhi da nessuna parte.

Un altro aveva la testa molto grande, grandi orecchie e una lunga coda. Un altro ancora era grosso come un cavallo ed aveva la pelle liscia. La visione di questi demoni e spiriti malvagi unita al terribile odore che essi producevano mi dava il volta stomaco. Ovunque mi girassi, vedevo demoni e diavoli. Il più grande di tutti questi demoni prendeva ordini direttamente da satana.

Gesù ed io camminavamo giù per il sentiero, arrivando in un’altra fossa. Forti grida di dolore e lamenti dolorosi, che non potrò dimenticare, si sentivano ovunque. “Mio Signore, cosa accadrà ora?”, pensai tra me e me.

Camminando, passammo direttamente vicino ad alcuni demoni (sembrò che non ci avessero notato) e ci fermammo davanti ad una fossa di fuoco e zolfo. In questa c’era, imprigionato, un uomo dalle grandi dimensioni; l’ascoltavo \predicare il Vangelo. Guardai Gesù stupita aspettando una sua qualche spiegazione, poiché sapevo bene che Lui conosceva ogni mio singolo pensiero. Così disse: “Mentre quest’uomo viveva ancora sulla terra, era un predicatore del Vangelo. Un tempo parlava della verità e mi serviva”.

Mi chiesi, allora, per quale ragione l’uomo si trovava all’Inferno. Era alto circa 180 cm, e il suo scheletro era sporco, di color grigio, come quello di una pietra sepolcrale. Su di lui pendevano ancora frammenti del suo vestito. Mi meravigliavo del fatto che il fuoco non avesse bruciato il vestito ormai lacerato e strappato. La sua carne, bruciando, gli cadeva e il suo cranio era in fiamme. L’uomo emanava un odore terribile Osservai come il prigioniero stendeva la sua mano, tenendo un libro e simulando la lettura di alcuni versi. Mi ricordai delle parole di Gesù quando mi disse che nell’Inferno si posseggono tutti i sensi e in modo ancora più sviluppati. L’uomo lesse verso dopo verso, ed io pensai che era un bene. Gesù parlò all’uomo con grande amore nella sua voce: “Pace a te”. Subito l’uomo smise di leggere e si girò lentamente per guardare Gesù. Vidi l’anima dell’uomo dentro lo scheletro. Egli disse al Signore: “Signore, ora voglio predicare il Vangelo a tutte le persone. Signore, ora sono pronto ad andare e raccontare a tutti di questo posto. Lo so che mentre ero sulla terra, non credevo nell’esistenza dell’Inferno, tanto meno nella verità del tuo ritorno. Predicavo nella mia chiesa solo quello che le persone volevano ascoltare, feci compromessi con la verità”. “Non volevo nella mia comunità nessuna persona di colore e di diversa razza, e causai l’allontanarsi di diverse anime da Te. Feci le mie regole sul Paradiso e su cos’era giusto e sbagliato. Ho sedotto diverse persone, fatto allontanare molti dalla tua santa Parola e ho rubato soldi ai poveri. Però, Signore, lasciami andare, ora, e farò ciò che più giusto. Non prenderò più soldi dalla cassa della chiesa. Sono già pentito. Voglio amare ogni persona d’ogni razza e colore”. Gesù disse: “Non soltanto cambiasti e rappresentasti male la santa Parola di Dio, ma mentivi dicendo di non conoscere la verità. I piaceri della vita ti erano più importanti della Giustizia. Ti visitai personalmente nel tentativo di farti cambiare strada, però tu non hai voluto darmi ascolto. Percorrevi il tuo sentiero e la malvagità era il tuo signore.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 14

Tu conoscevi la verità ma non volevi pentirti e tornare a Me. Ero presente in ogni momento. Aspettavo che ti ravvedessi, ma non lo hai fatto. Ora il Giudizio è stato dato”. C’era una gran sofferenza sul volto di Gesù. Sapevo che se l’uomo avesse risposto alla chiamata del Signore, ora non si sarebbe trovato qui. Oh, gente, ascoltate! Gesù parlò ancora al condannato: “Tu dicevi di aver predicato la verità e di aver guidato molti sul sentiero della giustizia. La Parola di Dio dice che chi non crede sarà gettato nello stagno di fuoco e zolfo”. “Tu conoscevi la via della croce. Conoscevi la via della Giustizia. Sapevi di dover predicare la verità. Però satana riempì il tuo cuore con bugie inseguendo il peccato. Avresti dovuto pentirti sinceramente con tutto il cuore, e non solo a metà. La mia Parola è vera. Non mente. Adesso è tardi, troppo tardi”. Dopo di che l’uomo, a pugni stretti, maledisse Gesù. Con tristezza Gesù ed io camminammo fino alla successiva fossa. Il pastore condannato continuava a maledire ed era infuriato con Gesù. Mentre camminavamo accanto alle fosse di fuoco, le mani dei condannati si protraevano perché volevano toccare Gesù, e con le suppliche pregavano per ricevere misericordia. Le loro mani e le loro braccia scheletriche erano grigie e nere a causa del fuoco; non avevano carne viva o sangue, od organi, ma tutto era soltanto morto. Dentro di me piangevo. Oh terra, pentiti. Se non ti penti, verrai anche tu qui. Fermati prima che sia troppo tardi. Ci fermammo davanti ad un’altra fossa. Provavo tanta pena e tanto dolore per tutti loro, fisicamente ero talmente debole da non poter più stare in piedi. L’udire tutti quegli intensi sospiri mi agitò. Gesù, ho tanto dolore, in me”, gli dissi. Da questa nuova fossa, parlava una donna rivolta a Gesù. Stava al centro delle fiamme, le quali ricoprivano tutto il suo corpo. Le ossa erano piene di vermi e di carne morta. Mentre le fiamme divampavano su di lei, alzò le mani verso Gesù e gridò: “Lasciami uscire. Ti do ora il mio cuore. Voglio annunciare agli altri del tuo perdono. Voglio testimoniare di te. Ti supplico, fammi uscire!” Gesù disse: “La mia Parola è verità e dice che ognuno si deve pentire e lasciare il proprio peccato. Le anime devono solo chiedermi di entrare nella loro vita se non vogliono finire all’Inferno. Per il mio sangue, c’è il perdono dei loro peccati. Io sono fedele e giusto e perdono tutti quelli che vengono a me e non li manderò via”. Si voltò guardando la donna, e disse,: “Se tu mi avessi ascoltato e fossi venuta a me, con pentimento, Io ti avrei perdonata”. La donna disse: “Signore, non c’è nessun modo di uscire ora?” Gesù rispose dolcemente: “Donna”, disse, “hai avuto molte possibilità per pentirti, ma induristi il tuo cuore e non lo hai fatto. Conoscevi la mia Parola. Questa proferisce che le prostitute prenderanno parte nello stagno di fuoco e zolfo”. Gesù si girò verso di me e mi spiegò: “Questa donna aveva relazioni con diversi uomini e così facendo distruggeva i rapporti di diverse famiglie, tuttavia io l’amavo. Venni da lei, non per condannarla, ma come Salvatore. Le ho mandato molti dei miei salvatori, perché si pentisse e non camminasse più nel suo sentiero malvagio, però non volle. Mentre era ancora una ragazza la chiamai, ma rimase sulla sua strada. Fece cose molto malvagie. L’avrei perdonata se fosse venuta a me. Ma satana entrò in lei, fu così amareggiata da non poter più perdonare nessuno. Andava in chiesa solo per sedurre gli uomini. Se fosse venuta a me, i suoi peccati le sarebbero stati perdonati e lavati attraverso il mio Sangue. Una parte di lei, però, voleva servirMi; ma non si può servire Dio e satana allo stesso tempo. Ogni persona deve decidere radicalmente chi vuole servire ”.

“Signore” gridai io, “dammi la forza per continuare”. Stavo tremando dalla testa ai piedi, per l’orrore dell’Inferno. Gesù mi incoraggiò dicendomi: “Pace a te”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 15

“Aiutami Signore, satana non vuole che noi sappiamo la verità sull’Inferno. In nessuno dei miei peggiori incubi ho mai pensato che l’Inferno potesse essere proprio così. Caro Gesù, quando finirà tutto questo?”. “Figlia mia”, rispose, “soltanto il Padre sa quando verrà la fine “. Ancora mi parlò: “Pace a te” ed una gran forza mi diede vigore. Gesù ed io camminavamo attraverso le fosse. Avrei voluto strappare ogni persona dal fuoco e portarla ai piedi di Gesù. Piangevo molto e pensavo ai miei figli: non avrei voluto vedere anche loro in questo luogo infernale. Gesù si voltò verso di me e disse tranquillamente: “Figlia mia, ora torniamo a casa. domani continueremo il cammino da questo punto dell’Inferno”. A casa gridai e piansi. Durante il giorno rivissi l’Inferno e gli orrori di tutte quelle anime che si trovavano in quel luogo. Raccontai a tutti quelli che incontravo, quello che avevo vissuto. Parlai dei dolori dell’Inferno, che superavano ogni comprensione. A chiunque legge questo libro, vi supplico, pentitevi dei vostri peccati. Chiamate Gesù e chiedeteGli di salvarvi. Chiamatelo oggi stesso, non aspettate fino a domani. Forse il domani può non arrivare. Il tempo passa velocemente. Andate in ginocchio e lasciatevi pulire dai vostri peccati. Amatevi l’uno con l’altro. Piacete a Gesù, siate benevoli e perdonatevi gli uni con gli altri. Se sei arrabbiato con qualcuno, perdonalo. Non vale la pena andare all’Inferno perché sei amareggiato a causa di qualcuno. Perdona il tuo prossimo come Cristo ci perdona i nostri peccati. Gesù ci sostiene, quando abbiamo un cuore pronto a perdonare. Egli ci lava dai nostri peccati con il suo Sangue. Ama i tuoi figli e il tuo prossimo come te stesso. Il Signore della Chiesa dice: “Pentitevi e sarete salvati!”.

Capitolo 4 Più fosse

La notte successiva, Gesù ed io tornammo nella gamba destra dell’Inferno. Come le volte precedenti, vidi l’amore di Gesù per le anime perdute dell’Inferno. Sentivo l’amore che Egli provava per me e per tutte le persone della terra. “Figlia”, mi disse, “non è la volontà di Dio far perire alcuna persona. satana seduce molti a seguirlo. Ma Dio perdona i sedotti, Egli è un Dio d’amore. Se le anime perse fossero andate, con cuore sincero, dal Padre e si fossero pentite, Dio le avrebbe certamente perdonate”. Una gran tenerezza ricopriva il volto di Gesù, mentre parlava. Durante il cammino passammo ancora attraverso le fosse di fuoco, e vidi molte altre persone che erano tormentate allo stesso modo di quelle di cui ho già scritto. “Mio Signore, mio Signore, che orrore!” Pensai. Continuavamo il cammino, passando vicino a molte anime, anime che bruciavano all’Inferno. Durante tutto il cammino, i condannati stendevano verso Gesù le loro mani in fiamme. Si vedevano solo le ossa; là dove una volta c’era la carne, ora c’era solo una massa grigia e carne putrefatta. In ogni scheletro c’era un’anima di color grigio, sporca e intrappolata, per sempre, nello scheletro. Potevo sentire e riconoscere, attraverso le loro grida, il fuoco, i vermi, i dolori e la disperazione. Le loro urla riempivano la mia anima di una tristezza così grande, che non riesco a descriverla. Se solo avessero ascoltato, pensai, ora non sarebbero qui. Sapevo che le anime dell’Inferno hanno i loro sensi. Si ricordano di tutto quello che gli è stato detto. Sanno che non c’è nessuna via d’uscita dalle fiamme e che sono perduti per sempre. Nonostante siano disperati, sperano, e supplicano Gesù per avere misericordia.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 16

Ci fermammo davanti ad un’altra fossa; era esattamente uguale a tutte le altre. All’interno c’era l’anima di una donna (lo sapevo dalla voce). Supplicò Gesù di liberarla dalle fiamme. Con grande amore Gesù la guardò e le disse: “Mentre eri sulla terra, ti chiamai, ti pregai di darMi il tuo cuore prima che fosse stato troppo tardi. Ti visitai molte volte, anche verso la mezzanotte, per parlarti del Mio amore. Ti corteggiai, ti amavo e cercavo attraverso il mio Spirito di attirarti a me. <Si Signore> mi dicesti, <ti seguirò>. Con le tue labbra mi dicevi che mi amavi, ma il tuo cuore diceva qualcos’altro. Sapevo dove eri e spesso ti mandai i miei messaggeri a dirti di pentirti dei tuoi peccati e di tornare a me però tu non hai voluto ascoltare. Ti volevo usare nel ministero affinché tu aiutassi gli altri a trovarmi. Tu però volevi il mondo anziché me. Ti chiamai, ma non volevi ascoltarmi e non volevi pentirti dei tuoi peccati”. La donna disse: “Ti ricordi, Signore, quando andavo in chiesa ed ero una buona donna? Ero un membro della chiesa, della tua chiesa. Sapevo che c’era una chiamata per la mia vita. Sapevo che avrei dovuto ubbidire alla tua chiamata, a costo di qualsiasi cosa”. Gesù rispose: “Donna, sei ancora piena di bugie e di peccati. Ti chiamai, ma tu non volevi ascoltarmi! Tu eri un membro della chiesa, però l’essere membro di una chiesa non ti serve per entrare in Paradiso. Avevi molti peccati e non ti sei pentita. Hai sviato molte persone dalla mia Parola. Non eri disposta a perdonare, quando altri ti ferivano. Solo quando eri con altri cristiani ti comportavi come se mi amassi e mi servissi. Ascoltavi gli spiriti di seduzione ed eri contenta della tua doppia vita. Conoscevi la strada stretta e diritta della verità”. Gesù disse ancora: “Avevi anche una doppia lingua. Sparlavi dei fratelli e delle sorelle in Cristo. Li giudicavi e pensavi di essere santa, anche se il tuo cuore era colmo di grossi peccati. Una cosa so, che non volevi ascoltare il mio dolce e intenso Spirito. Tu giudicavi dall’aspetto esteriore delle persone, senza tener conto che erano figli di Dio; eri molto dura. Si, tu dicevi di amarmi con le tue labbra, ma il tuo cuore era bel lontano da me. Conoscevi il sentiero che porta a Dio, lo capivi. Hai giocato con Dio, che conosce ogni cosa. Se tu avessi servito Dio coscienziosamente ora non saresti qui. Non puoi servire satana e Dio allo stesso tempo”. Poi Gesù si girò verso di me e disse: “Negli ultimi giorni, molti abbandoneranno la fede , ascoltando gli spiriti di seduzione e servendo il peccato. Non stare con questa gente, stanne lontana. Non seguire la loro stessa strada”. Mentre ci allontanavamo, la donna maledì ed insultò Gesù. Gridò e pianse di rabbia. Continuammo il cammino. Io ero molto debole.

Nella fossa successiva c’era un altro scheletro. Sentivo l’odore di morte mentre ci avvicinavamo. Lo scheletro assomigliava agli altri. Desideravo sapere il motivo per il quale quest’anima si trovava, senza speranza e per l’eternità, in questo terribile luogo. L’inferno è eterno. Mentre ascoltavo le grida delle anime tormentate, piansi.

Ascoltai mentre una donna parlava con Gesù dalle fiamme della fossa. Citava la Parola di Dio. Io chiesi: “Caro Signore, per quale motivo si trova qui?”.

“Ascolta”, disse Gesù. La donna riprese: “Gesù è la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se

non per mezzo di Lui. Gesù è la luce dl mondo. Vieni a Gesù e Lui ti salverà”. Quando la donna parlava le anime perdute tutte in torno ascoltavano. Alcune le

parlavano male e la maledicevano. Altre la pregavano di smettere. Altre dicevano ancora: “C’è davvero speranza?”, oppure “Aiutaci Gesù!”. Grandi lamenti di dolore riempivano l’aria. Non capivo quello che stava succedendo. Non capivo il motivo per il quale la donna predicasse il Vangelo in questo luogo.

Il Signore conosceva i miei pensieri e disse: “Figlia, chiamai questa donna all’età di trent’anni, per predicare la mia Parola e per essere un testimone del Vangelo. Io chiamo diverse persone per differenti compiti nella mia chiesa. Però quando un uomo e una donna, ragazzi o ragazze, non vogliono il mio Spirito, Io mi tiro in dietro.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 17

Per molti anni ha seguito la mia chiamata crescendo nella saggezza del Signore, imparando a conoscere la Mia voce e facendo molte cose buone per me. Studiava la Parola di Dio. Pregava molto spesso e molte sue preghiere le erano esaudite. Insegnava a molta gente il cammino della santità. Era fedele nella sua casa”.

“Gli anni passarono, fino a che un giorno scoprì che suo marito aveva un rapporto con un’altra donna. Anche se il marito la pregò di perdonarlo, l’amarezza cresceva in lei e non volle perdonarlo e salvare così il matrimonio. Certo l’uomo non ha agito in modo giusto e ha commesso dei grandi peccati”.

“Però la donna conosceva la mia Parola. Sapeva di dover perdonare, sapeva che per ogni tentazione c’è una via d’uscita. Il marito la pregava per ricevere il suo perdono. Non volle farlo. In lei cresceva l’ira. Non volle lasciarmi la sua ira. Con il passare dei giorni, l’amarezza cresceva sempre più in lei, e disse nel suo cuore: < Sono stata qui a servire Dio per tutto questo tempo, mentre mio marito se ne andava con altre donne! Pensi che questo sia giusto?>

“Le risposi che non era giusto, ma che doveva perdonare poiché il marito stesso venne da lei chiedendo perdono e promettendo che non avrebbe più fatto una cosa simile.

Le dissi di guardare dentro di se e riconoscere che lei stessa aveva causato questo. Mi rispose che lei non poteva farlo; lei era santa e lui era il peccatore e così non volle ascoltarmi”.

“Con il tempo non volle più pregare ne leggere la Bibbia, aveva rabbia, e non solo verso il marito, ma anche nei confronti di tutti gli altri. Predicava la Scrittura ma non perdonava suo marito.

Non mi ascoltava. Il suo cuore si riempì d’amarezza e un gran peccato entrò in lei. Uno spirito d’omicidio cresceva nel suo cuore, dove prima regnava l’amore. Un giorno, nella sua ira, uccise suo marito e l’altra donna. satana si impossessò di lei. Poi si tolse la vita”.

Guardai quell’anima perduta. Aveva rifiutato Cristo condannandosi da sola alle fiamme e ai dolori.

Ascoltai come rispondeva a Gesù. “Voglio perdonarlo ora, Signore”, disse. “Fammi uscire, voglio ubbidire a te, ora. Vedi, Signore, adesso predico la tua Parola. Tra un ora verranno demoni a prendermi per tormentarmi severamente. Mi tormenteranno per ore, perché ho predicato la tua Parola. Per favore, Signore, ti supplico, lasciami uscire”.

Piansi per quella donna nella fossa e chiesi al Signore di proteggermi da tutte le amarezze che potevo avere.

“Gesù, mio Signore, non lasciare che l’odio entri nel mio cuore”, gli chiesi. “Vieni proseguiamo”, disse Gesù. Nella fossa successiva c’era l’anima di un uomo avvolto nello scheletro e rivolto

verso Gesù, gridava: “Signore, aiutami a comprendere il motivo per il quale mi trovo qui”.

Gesù disse: “Pace a te. Tu conosci il motivo”. Ma l’uomo supplicò: “Lasciami uscire e sarò buono”. Il Signore gli disse: “Anche

qui nell’inferno continui a mentire”. Poi Gesù si girò verso di me e disse: “Quest’uomo aveva ventitre anni quando

giunse qua. Non volle ascoltare il mio Vangelo. Ascoltò la mia Parola molte volte e spesso andava il chiesa. Io lo attirai attraverso il mio Spirito verso la salvezza, ma lui desiderò il mondo e i suoi piaceri. Amava bere l’alcool e non volle rispondere alla mia chiamata. Era cresciuto nella chiesa, ma non volle venire a me. Un giorno mi invocò dicendomi che un giorno o l’altro mi avrebbe dato la sua vita, ma non in quel momento. Quel giorno non arrivò mai. Una notte, dopo una festa, morì in un incidente. Satana lo guidò fino alla fine.

Morì sul colpo ed anche altri morirono in quell’incidente. Non volle ascoltare la mia chiamata. Il lavoro di satana è di uccidere, rubare e distruggere. Se solamente mi

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avesse ascoltato! Non è il volere di Dio che qualcuno perisca. Satana voleva l’anima di questo giovane e lo ha distrutto usando la spensieratezza, diversi peccati e forti bevande alcoliche. Ogni anno sono distrutte molte famiglie e vite per colpa dell’alcool”.

Se solo la gente si rendesse conto che i desideri e la concupiscenza di questo mondo durano solamente per un tempo! Se vieni al Signore Gesù, Egli ti libererà dall’alcool. Chiamalo, Egli ti risponderà e ti aiuterà. Sarà tuo amico. Non dimenticare che Egli ti ama e ha il potere di perdonare tutti i tuoi peccati.

Cristiani che siete sposati, Gesù avverte dal non commettere adulterio. Nel guardare un altro del sesso opposto per desiderarlo, anche quando non commetti davvero l’adulterio, lo puoi commettere in ogni caso nel tuo cuore.

Giovani, state lontani dalla droga e dai peccati sessuali. Se avete peccato, Dio vi perdona. Chiamatelo ora che siete in tempo. Cercate cristiani forti e maturi e chiedete loro di parlare dei vostri problemi. Vi porterà gioia, prendere del tempo in questo mondo per parlare delle vostre difficoltà e risolverle, prima che sia troppo tardi.

satana viene nel mondo come un angelo di luce per sedurre. Non c’è da meravigliarsi se i piaceri di questo mondo hanno tentato molto quel giovane, sebbene conoscesse la Santa Parola di Dio. “Una festa ancora”, pensava, “Gesù capirà”. Ma la morte non conosce pietà. Aspettò troppo a lungo.

Guardai l’anima del giovane e pensai ai miei ragazzi. “Oh Dio, che loro ti servano!”. So che molti di coloro che leggeranno questo libro hanno molti cari, probabilmente figli, che non vorrebbero vedere all’Inferno. Parlate loro di Gesù, prima che sia troppo tardi. Dite loro che devono pentirsi per i loro peccati e che Dio li perdonerà e li santificherà.

Le grida dell’uomo rimbombarono dentro di me per giorni. Non dimenticherò mai le sue grida di pentimento. Mi ricordo della carne che cadendo bruciava nelle fiamme. Ricordo ancora la putrefazione, l’odore di morte, le cavità dove c’erano i suoi occhi, l’anima grigia e sudicia e i vermi che strisciavano per le sue ossa. Mentre ci accingemmo a camminare verso la fossa successiva, l’anima del giovane stese le braccia verso Gesù, supplicandolo.

“Caro Signore”, pregai io, “dammi la forza di proseguire”. Sentii, da lontano, la voce di una donna gridare disperatamente. Le grida di

morte si sentivano in tutto quel luogo. Arrivammo alla fossa dove vi era la donna che urlava. Supplicò con tutta l’anima

che Gesù la tirasse fuori da lì. “Signore”, dissi, “non sono stata abbastanza tempo in questo posto? Le torture da sopportare sono troppe. Ti prego, Signore, fammi uscire!”. Sospiri scuotevano tutta l’anima e grandi dolori si potevano percepire dalle sue urla. Sapevo che stava soffrendo grandemente.

Chiesi: “Gesù, non puoi fare niente?”. Gesù si rivolse alla donna. “Mentre eri sulla terra, ti chiamai continuamente, dicendoti di venire a Me. Ti pregai di darmi il tuo cuore, di perdonare gli altri, di essere corretta e di evitare di peccare. Ti venni anche a trovare di notte e ti tirai in continuazione attraverso il mio Spirito. Con le tue labbra dicesti di amarmi, ma il tuo cuore era molto lontano da me. Non sapevi che a Dio non si può nascondere niente? Hai mentito agli altri, ma a me non puoi mentire. Nonostante tutto, ti mandai altri per dirti di pentirti, ma non hai voluto ascoltare, non volevi vedere e, nella tua ira, li hai mandati via. Ti guidai in posti dove potevi ascoltare la mia Parola. Ma non volevi darmi i tuo cuore”.

“Non ti volevi pentire e non ti vergognavi di quello che facevi. Induristi il tuo cuore e mi respinsi. Ora sei perduta per sempre. Dicesti di avermi ascoltato”.

Dopo di che, guardando Gesù, iniziò a insultare e a maledire Dio. Sentii la presenza di spiriti maligni e sapevo che erano loro ad insultare e a maledire Dio. Che tristezza sapere di essere perduto per sempre nell’Inferno! Resistete al diavolo, mentre ne avete la possibilità, ed egli fuggirà da voi.

Gesù disse: “Il mondo e tutte le cose che sono in esso passeranno, ma la mia Parola rimarrà in eterno”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 19

Capitolo 5 Tunnel della paura

Provavo a ricordarmi di tutto ciò che avevo già sentito a proposito dell’Inferno, però non avevo mai udito cose così terribili come quelle che il Signore mi aveva mostrato. L’Inferno è infinitamente più terribile di quello che si possa pensare o immaginare. Mi duole talmente tanto sapere che le anime tormentate all’Inferno ci resteranno per l’eternità. Non c’è alcuna via d’uscita.

Sono determinata a fare tutto il possibile per salvare anime dall’orrore dell’Inferno. Devo annunciare il Vangelo ad ogni persona che incontro, perché l’Inferno è un luogo spaventoso e questo è un racconto vero. Capisci quello che sto dicendo? Se i peccatori non si pentono e non credono al Vangelo, di sicuro finiranno in questo posto.

Credi nel Signore Gesù Cristo e chiamalo per salvarti dai tuoi peccati. Leggi i capitoli 3 e 14 del Vangelo di Giovanni; e anche questo libro dall’inizio alla fine, così potrai sapere di più sull’Inferno e sulla fine del mondo. Mentre leggi, prega Gesù affinché entri nel tuo cuore e lavi i tuoi peccati, prima che sia troppo tardi.

Gesù ed io proseguimmo il cammino attraverso l’Inferno. Il sentiero era incenerito, secco, arido e crepato. Fin dove riuscivo a vedere vi era una fila di fosse. Ero molto stanca, il mio cuore ed il mio spirito erano a pezzi per tutto quello che avevo visto e sentito, e per quello che sapevo che doveva ancora venire.

“Gesù, dammi la forza di continuare”, gli dissi piangendo. Gesù proseguiva ed io lo seguivo, nascondendomi dietro di Lui. Ero piena di

dolore per tutte le cose terribili che avevo visto. Mi chiedevo se il mondo mi avrebbe creduta. Guardai alla mia sinistra, alla mia destra, alle mie spalle, ovunque c’erano fosse di fuoco. Ero circondata da fuoco, fiamme e anime infuocate. Gridai al vedere ciò. Il terrore e la realtà di quello che vidi era più di quello che potessi sopportare.

“Oh terra, pentiti!” gridai. Grande pianto scosse il mio spirito, mentre proseguivo con Gesù. Desideravo sapere cosa sarebbe accaduto dopo. Pensavo a cosa la mia famiglia e i miei amici stessero facendo in quel momento. Oh, come li amavo! Mi ricordai di come avevo peccato prima di conoscere Gesù e ringraziavo Dio perché mi sono pentita prima che fosse stato troppo tardi.

Gesù disse: “ Stiamo per entrare nel tunnel che si porta nel ventre dell’Inferno . l’Inferno è fatto come un corpo umano, situato al centro della terra. Il corpo sta sdraiato sulla schiena, con le braccia e le gambe stese. Come il Corpo che formano i credenti, così anche l’Inferno ha il suo corpo, ma di peccato e di morte. Come il corpo di Cristo cresce giornalmente, così anche il corpo dell’Inferno”.

Durante il cammino verso il tunnel, passammo vicino alle fosse di fuoco, dalle quali provenivano le grida e lamenti dei condannati che ci parlavano. Molti di loro chiamavano Gesù quando passavamo. Altri cercavano di arrampicarsi fuori dalle fosse per toccare Gesù, ma senza riuscirci. Il mio cuore gridava: “Troppo tardi, troppo tardi”.

Tristezza si vedeva sul volto di Gesù mentre camminava. Mi venne in mente, mentre guardavo le fosse, il barbecue nel giardino di casa nostra, la griglia e come i carboni ardenti bruciavano per ore. Quest’immagine ricorda molto ciò che si vede qui all’Inferno.

Ero così riconoscente quando entrammo nel tunnel. Immaginai che il tunnel non poteva essere peggiore delle fosse. Però mi sbagliavo.

Appena arrivati vidi dei grossi serpenti, grandi ratti e molti spiriti maligni che, alla presenza del Signore, scappavano. I serpenti sibilavano e i ratti squittirono. C’erano

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 20

diversi rumori animosi. Vipere e ombre scure erano ovunque attorno a noi. Gesù era l’unica luce che si vedeva nel tunnel. Mi strinsi a Gesù il più che potevo.

Demoni e diavoli erano su ogni lato di questa caverna e stavano tutti, o salendo, o uscendo dal tunnel per andare sulla terra a eseguire i comandi di satana.

Gesù, sentendo la paura che avevo in questo luogo oscuro, umido e ripugnante, mi disse: “Non temere, siamo quasi alla fine del tunnel. Ti devo mostrare queste cose. Vieni, seguimi”.

Grossi serpenti strisciavano vicino a noi. Alcuni di loro erano larghi 1,20 metri e lunghi 7,50 metri. L’aria era piena di odori densi e sudici, e gli spiriti maligni erano in ogni luogo.

Gesù disse: “Stiamo per arrivare nel ventre dell’Inferno. Questa parte dell’Inferno è alta 27,2 chilometri ed ha una circonferenza di 4,8 chilometri, dalla forma cilindrica”. Gesù mi diede le misure esatte.

Cercherò di raccontare e scrivere al meglio tutte queste cose che ho visto e sentito. Lo faccio per la gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Che sia fatta la loro volontà.

Io so che Gesù mi stava mostrando tutte queste cose per avvertire gli uomini e le donne del mondo per evitare, ad ogni costo, che giungessero nell’Inferno.

Cari, lettori, se non conoscete Gesù, fermatevi in questo momento, pentitevi per i vostri peccati e invitatelo ad essere il vostro Salvatore.

Capitolo 6 Attività all’Inferno

Davanti a noi potevamo vedere una luce giallastra e opaca. Gesù ed io uscimmo dal tunnel della paura e camminammo su una scogliera sudicia, posta sopra il ventre dell’Inferno. Per quello che riuscivo a vedere, sembrava che nel centro del ventre dell’Inferno si svolgesse un’attività gigantesca.

Ci fermammo e Gesù disse: “Attraverseremo il ventre dell’Inferno e ti mostrerò molte cose. Vieni, seguimi”. Riprendemmo il cammino.

Gesù mi disse: “Davanti a noi ci aspetta molto orrore. Non è frutto della fantasia dell’uomo, ma è realtà. È importante che tu riveli a tutti che la forza dei demoni è reale. Parla loro di satana e del potere delle tenebre. Dì loro che non dubitino, perché se il mio popolo chiamato, nel mio nome, si umilia, prega e si allontana dai sentieri malvagi, allora Io ascolterò dal cielo, perdonerò i loro peccati e guarirò il loro paese ed i loro corpi. Come il cielo è reale così lo è anche l’Inferno”.

Dio desidera che tu venga a conoscenza dell’Inferno e desidera preservarti da questo luogo. Dio brama farti sapere che c’è una via d’uscita per te. Gesù Cristo è la via, il Salvatore della tua anima. Ricordati, solamente coloro il cui nome è scritto nel libro della vita dell’Angelo saranno salvati.

Arrivammo al primo luogo attivo del ventre dell’Inferno. Era posta alla destra dell’entrata del ventre sopra una piccola collina, in un angolo oscuro dell’Inferno.

Mi ricordai delle parole del Signore, quando mi disse: “Ti sembrerà, in occasioni, che io ti abbia abbandonata, ma non sarà così. Ricordati che Io ho tutto il potere nel cielo e nella terra. Ci saranno occasioni nelle quali gli spiriti maligni e le anime perdute non ci vedranno o, invece, sapranno che ci siamo. Non temere, quello che vedrai fra poco è reale. Queste cose stanno capitando in questo momento e continueranno a lungo, fino a quando l’Inferno e la morte non saranno gettati nello stagno di fuoco e zolfo”.

Cari lettori, assicuratevi che il vostro nome sia scritto nel libro della vita.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 21

Davanti a noi sentivo le grida di un’anima torturata. Camminammo sopra la piccola collina e guardammo dall’altra parte. Una luce illuminava la zona, potevo così vedere chiaramente ogni cosa. Grida inimmaginabili riempivano l’aria. Erano le grida di un uomo.

”Ascoltami”, disse Gesù. “Quello che stai per vedere e sentire è vero. State attenti voi servi del Vangelo, questo racconto è fedele e vero. Alzatevi evangelisti, predicatori, dottori della mia Parola e tutti voi, che siete chiamati ad annunciare il Vangelo del Signore Gesù Cristo. Se stai peccando, pentiti o perirai anche tu”.

Camminammo fino alla distanza di quattro metri e mezzo dall’attività. Vidi delle creature vestite di nero marciare attorno ad un oggetto, somigliante ad una scatola. Nell’esaminarla, vidi che l’oggetto era una bara e le creature erano demoni. Una vera bara con attorno dodici demoni, che marciavano, cantavano e ridevano. Ognuno di loro aveva in mano una lancia aguzza. La conficcavano con violenza nelle piccole fessure della bara.

C’era una grande paura nell’aria ed io temevo per quello che succedeva davanti ai miei occhi.

Gesù conosceva i miei pensieri e mi disse: “Figlia mia, ci sono qui diverse anime che sono torturate; ci sono diverse torture per le anime. C’è un castigo più grande per quelli che predicavano il Vangelo e che sono tornati indietro nel peccato, o per quelli che non hanno ubbidito alla chiamata di Dio per la loro vita”.

Sentii un grido disperato, senza speranza. Il mio cuore singhiozzava. “Non c’è speranza, non c’è speranza!”, gridava l’uomo. Il grido pieno di sconforto proveniva dalla bara e guardai anch’io nella bara. In quel momento gli spiriti maligni non potevano vederci.

Un vapore giallastro e sudicio riempiva l’interno del feretro. Qui c’era l’anima di un uomo, e i demoni, con le loro lance, lo colpivano di continuo.

Non dimenticherò i dolori che soffriva quest’anima. Piangendo, dissi a Gesù: “Lascialo uscire, Signore. Lascialo uscire”. La vista di quelle torture era terribile. “Se solo avesse potuto ottenere la libertà!”. Presi la mano di Gesù e Lo supplicai di liberare l’uomo.

Gesù mi disse: “Figlia mia, pace a te”. Nello stesso istante che Gesù parlò, l’uomo ci vide e implorò dicendo: “Signore,

Signore, lasciami uscire. Abbi misericordia”. Guardai dentro la bara e vidi un letto di sangue. L’anima stava proprio davanti a me e nel centro potevo vedere il suo cuore umano sanguinante. Tutti i colpi delle lance erano diretti verso questo cuore.

“Ti servirò adesso, Signore”, supplicò l’uomo: “Ma, per favore, aiutami ad uscire da qui”. Sapevo che l’uomo poteva sentire ogni colpo trafiggere il suo cuore.

“Giorno e notte è torturato”, disse il Signore. ”satana lo ha trasportato qui ed è egli stesso che lo tortura”.

L’uomo supplico di nuovo: “Signore, voglio predicare adesso il vero Vangelo. Parlerò dei peccati e dell’Inferno. Però per favore, aiutami ad uscire”.

Gesù disse: “quest’uomo era un pastore della Parola di Dio. Un tempo mi serviva con tutto il cuore e guidò molte persone alla salvezza. Molti che si sono convertiti ascoltando la sua predicazione, dopo molti anni, mi servono ancora oggi. La concupiscenza della carne e l’inganno della ricchezza lo sviarono dal buon cammino. Lasciò che satana regnasse nella sua vita. Aveva una grande chiesa, una bella auto e un bel salario. Iniziò a rubare i soldi dalle offerte. Iniziò a dire bugie. Parlò falsamente e per metà con verità. Non permise che io lo correggessi. Gli mandai i miei messaggeri a dirgli di pentirsi e di predicare solo la verità. Però amava i piaceri di questo mondo più della vita con Dio. Sapeva di non dover insegnare o predicare un’altra dottrina che non fosse la verità che è rivelata nella Bibbia. Prima di morire insegnò che il battesimo nello Spirito Santo è una menzogna e che coloro che dichiarano di avere lo Spirito Santo sono degli ipocriti. Diceva che avrebbe potuto essere un ubriaco ed entrare in paradiso senza bisogno di pentirsi.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 22

Diceva che Dio non avrebbe potuto mandare nessuno all’Inferno: Dio era troppo buono per poterlo fare, e molte buone persone si allontanarono dalla grazia di Dio. Disse anche che non aveva bisogno di Me, poiché era, ormai, come un dio. Organizzò seminari dove dava lezioni con falsi insegnamenti. Calpestò la Santa Parola con i suoi piedi. Nonostante tutto continuavo ad amarlo”.

“Figlia mia, è meglio non avermi conosciuto affatto, che conoscermi e rifiutare di servirmi”, disse il Signore.

“Se solo ti avesse ascoltato, Signore!”. Pensai. “Se solamente gli fosse importato della sua anima e di quella degli altri”. “Non volle ascoltarmi. Ogni volta che provavo a chiamarlo, non volle mai udire.

Amava la vita facile. Lo chiamai, lo chiamai a pentirsi ma non volle rispondermi. Un giorno morì e venne direttamente in questo posto, ed ora satana lo tormenta per aver predicato la mia Parola ed aver così portato anime al mio Regno. Questa è la sua tortura”.

Guardai i demoni mentre camminavano attorno alla bara. Il cuore dell’uomo palpitava schizzando sangue. Non dimenticherò le torture e le grida di dolore e tristezza di quell’uomo.

Gesù guardò l’anima torturata nella bara con gran compassione, e disse: “il sangue di molte anime perdute sta sopra la mano di quest’uomo. Anche molti di loro ora sono tormentati”. Con il cuore addolorato ce ne andammo, proseguendo il cammino.

Mentre ci incamminavamo, vidi un altro gruppo di demoni dirigersi verso un’altra bara; erano alti circa un metro, vestiti con abiti scuri e con cappucci che coprivano la loro testa. Questi facevano a turno per tormentare l’anima.

Riflettevo su come l’orgoglio, presente in tutti noi, ci renda difficile l’ammettere di aver sbagliato e come ci impedisca di farci perdonare. Spesso, rifiutiamo di chiedere perdono e di umiliarci, continuando come se fossimo i soli ad avere ragione. Però ascoltami, anima, l’Inferno è reale; non venire in questo posto.

Poi Gesù mi mostrò un gigantesco orologio che si distendeva su tutto il mondo, e lo ascoltai ticchettare. La lancetta delle ore era posta sul mezzogiorno, e quella dei minuti girava fino a che si fermò a tre minuti prima di mezzogiorno. Mentre la lancetta si muoveva, il ticchettare diventava sempre più forte finché lo si potesse sentire su tutta la terra.

Dio parlò, e la sua voce era come un suono di tromba, come il fragore di molte acque. “Chi ha orecchi, ascolti quello che lo Spirito delle Chiese dice”, disse. “State pronti! Nel momento in cui tu non te lo aspetti, ritornerò. Ho sentito come l’orologio avanza. Sono le dodici! Lo Sposo è arrivato per prendere la Sua Sposa”.

Amico mio, sei pronto per la venuta di Cristo? O sei come coloro che dissero: “Non oggi, Signore”? Vuoi chiamare il Suo nome e essere salvato? Ricordati, Gesù può e ti salverà da tutti i mali, se oggi lo preghi e ti penti. Prega per la tua famiglia e i tuoi cari, perché vengano a Cristo, prima che sia troppo tardi.

Dai ascolto a Gesù quando dice: “Ti proteggerò da ogni male. Ti guarderò in tutto il tuo cammino. Io ti salverò. Salverò i tuoi cari. Chiamami oggi e vivi”.

Con lacrime, prego che tutti coloro che leggono questo libro riconoscano la verità, prima che sia troppo tardi. L’Inferno è per l’eternità. Provo, meglio che posso, a descrivere tutte le cose che vivi e ascoltai. So che tutte queste cose sono vere. Mentre proseguirai la letture di questo libro, pregherò che tu ti penta dei tuoi peccati e che tu possa accettare Gesù Cristo come tuo personale salvatore.

Ascoltai il Signore dire: “Ora è il tempo di andare. Torneremo domani”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 23

Capitolo 7 Il ventre dell’Inferno La notte successiva Gesù ed io tornammo di nuovo nell’Inferno. Per primo,

entrammo in un grande spazio all’aperto. Fino a dove potevo vedere c’era una grande attività maligna al lavoro. Molte delle attività del male si concentravano intorno a noi. Circa a tre metri di distanza da dove eravamo noi, notai una curiosa attività: molti demoni e spiriti maligni uscivano ed entravano in precisi luoghi.

Sembrava di assistere alla scena di un film d’orrore. Riuscivo a vedere anime tormentate, e il diavolo ed i suoi angeli che si occupavano del loro lavoro. L’oscurità, sebbene non totale, veniva attraversata da grida di angoscia e disperazione.

Gesù disse: “Figlia, satana è l’ingannatore delle anime sulla terra e il tormentatore delle anime all’Inferno. Molte forze demoniache che si adoperano qui, delle volte vanno anche sulla terra per ferire, affliggere ed ingannare. Certe cose che vedrai stanno accadendo in questo stesso momento, altre, invece,succederanno in futuro”.

“guardai nuovamente davanti a me. Il suolo dove eravamo era marrone chiaro quasi brillante, privo di vita e senza erba o alcun altro vegetale; tutto intorno era morto o stava morendo. Alcuni luoghi erano freddi e umidi, mentre altri caldi e secchi. C’era sempre l’odore di carne bruciata e putrefatta mischiato all’odore di marciume, di vecchia spazzatura e calcinacci.

“satana tende molte insidie e prepara lacci per ingannare il popolo di Dio”, disse Gesù. “durante i nostri viaggi all’Inferno, ti insegnerò diversi trucchi astuti che il diavolo usa”.

Camminammo solo per un metro, quando vidi un oggetto, scuro e nero, apparire davanti a noi. Sembrava si muovesse su e giù; si abbassava e si alzava, ed ogni volta che si muoveva produceva un odore terribile. L’odore era notevolmente più nauseante di quello che finora avevo sentito nell’aria dell’Inferno.

Proverò nel migliore dei modi a spiegare quello che vidi. Mentre il grosso, nero, e pendente oggetto continuava ad abbassarsi, ad alzarsi, a gonfiarsi e a espellere, poi, un nauseante odore, vidi che aveva anche come delle scure corna, che salivano fino alla terra.

Compresi che era un gigantesco cuore nero con molte entrate. Un terribile presentimento venne su di me.

Gesù, conoscendo i miei pensieri, disse: “Non avere paura. Questo è il cuore dell’Inferno. Più tardi lo traverseremo, ma ora dobbiamo visitare il blocco delle celle dell’Inferno”.

Il blocco delle celle si trova in posizione circolare, nel ventre dell’Inferno. Le celle erano alte 27,2 chilometri, guardando in alto vidi che vi erano delle grosse fosse marroni, tra le celle ed il suolo o tra il ventre dell’Inferno. Le fosse erano profonde un metro e ottanta e mi meravigliai di come potessi attraversarle.

Mentre avevo questo pensiero, ci trovammo già sul bordo della prima fila di celle. Il bordo si usava come sentiero e anche come punto di osservazione da dove si poteva vedere il centro dell’Inferno.

Gesù disse: “queste cose sono reali e veraci. La morte e l’Inferno, un giorno, saranno gettati nello stagno di fuoco. Fino a quel giorno, questo è il regno dell’Inferno. Le celle continueranno a restare qui, imprigionando anime peccaminose, tormentate e sofferenti”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 24

“Ho dato la mia vita, perché tu non debba venire qua. Conoscevo la realtà di questo orrore. Tuttavia anche la misericordia del Padre è altrettanto vera. Se tu Glielo permetti, Lui ti perdonerà. Invoca oggi stesso il Signore nel mio nome”.

Capitolo 8 Le celle dell’Inferno

Gesù ed io stavamo in piedi sul bordo della prima fila di celle. Il bordo era luogo un metro e venti e, guardando in alto, potevo vedere altri bordi in un circolo grande, sembrava che fosse una fossa gigante. A fianco al bordo o sentiero c’erano delle celle, scavate nella terra. Queste celle (che ricordavano quelle di un carcere), erano tutte in linea, una dietro l’altra, separate solamente sa sessanta centimetri di terra.

Gesù disse: “Questo blocco di celle è alto 27,2 chilometri, che cominciano dal fondo dell’Inferno. In queste celle ci sono molte anime che sulla terra praticavano la stregoneria o l’occultismo.

Alcuni di loro erano stregoni, spiritisti, spacciatori di droga, idolatri, o gente con spiriti simili. Queste sono persone che sono in abominio davanti a Dio. Alcuni tra loro sono qui già da più di cento anni. Sono coloro che non hanno voluto pentirsi, e in particolare, sono quelli che ingannarono gli uomini, sviandoli da Dio. Queste anime hanno in loro, e hanno esercitato, grande malvagità contro Dio e contro il suo popolo. Il loro unico amore e la loro passione era commettere peccati e commettere malvagità”.

Mentre seguivo il Signore, sul sentiero, guardai in basso, al centro della terra, dove si trovava più di una attività. Una luce opaca illuminava il centro e l’orologio. Potevo riconoscere diverse forme in movimento e, fin dove potevo vedere, vi erano celle.

Pensavo dentro di me, che le torture nelle celle fossero più orribili di quelle nelle fosse. In tutto il nostro aggirarsi tra le celle, sentivo le forti grida, il gemere e i lamenti dei condannati. Mi sentii poi, molto malata; infatti erano molti i dolori che riempivano il mio cuore.

Gesù mi disse: “Figlia, non ti ho ancora lasciato sentire il richiamo. Ma ora ti mostrerò come satana viene a rubare, ad uccidere ed a distruggere. Qui all’inferno ci sono diverse torture fino al giorno del Giudizio, fino a quando la morte e l’inferno saranno gettati nello stagno di fuoco. In oltre, a suo tempo, un lago di fuoco attraverserà l’inferno.

Proseguendo il cammino lungo il bordo, un suono aumentava intensamente. Mentre camminavo, mi avvicinai a Gesù che, nel frattempo, si era fermato alla terza cella. Una luce chiara illuminò la cella. All’interno di quest’ultima, era imprigionata una donna anziana che, seduta su un’altalena, dondolava e gridava di continuo, finchè improvvisamente, vidi il suo cuore rompersi. Non so perché ma mi commosse vedere che la donna era una persona munita realmente di tutto il suo corpo.

Nella cella c’erano solamente la donna e la sua altalena, per il resto era completamente vuota. Le pareti erano costruite con un’argilla chiara e con della terra, scavate nel terreno. La porta d’entrata era fatta di metallo nero ed aveva delle sbarre e una serratura. Gesù ed io potevamo avere una chiara e completa visione su tutta la cella.

La donna aveva un colore grigio cenere: la sua carne era mescolata ad un tono grigio e non faceva che farsi oscillare sull’altalena. Mentre si dondolava, le scendevano delle lacrime fin sulle guance e, per le espressioni che faceva, capii che la dona provava grandi dolori e soffriva tormenti interiori, che non erano visibili esplicitamente. Volevo sapere il motivo per cui la donna fosse stata imprigionata in quel luogo.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 25

Improvvisamente, sotto i miei occhi, l’anziana donna incominciò a cambiare forma. Prima si trasformò in un uomo anziano, poi prese le sembianze d’una donna giovane, poi quelle di una donna di mezza età e infine tornò ad avere l’aspetto dell’anziana signora, che avevo visto fin dall’inizio del nostro arrivo alla cella.

Quando vide Gesù esclamò: “Signore, abbi pietà di me. Fammi uscire da questa camera di tortura”. Si condusse in avanti con l’altalena, per afferrare Gesù, ma senza riuscire a prenderLo. I mutamenti in lei continuarono, e persino i vestiti cambiarono in base alle sembianze che assumeva: era vestita prima come un uomo, poi come una giovane donna, poi come un’anziana. Ogni mutamento durava circa un paio di minuti.

Chiesi a Gesù: “Perché, Signore?”. La donna gridò nuovamente: “Oh Signore, fammi uscire prima che tornino”.

Stava davanti alle sbarre della cella, aggrappandosi ad esse con le sue mani. E disse: “Lo so, il tuo amore è reale. So che il tuo amore è vero. Fammi uscire!”. Poi mentre la donna gridò in assoluto terrore, vidi come la sua carne cominciò a staccarsi dal suo corpo. “Lei non è quello che sembra”, disse il Signore.

La donna si sedette nuovamente sull’altalena e iniziò a dondolarsi, ma ecco che improvvisamente vi era seduto solo uno scheletro con dentro una scura nebbia. Dove pochi minuti prima si trovava un corpo vestito, ora c’era solamente un mucchio d’ossa nere e bruciate, con buchi vuoto a posto degli occhi. L’anima della donna gemeva e gridava, pentendosi davanti a Gesù. Le sue grida di misericordia però, giungevano troppo tardi.

“Sulla terra”, spiegò Gesù, “questa donna era una strega ed una adoratrice di satana. Non solo praticava lei stessa la stregoneria, ma la insegnava anche ad altri. Già da bambina sapeva della stregoneria dalla famiglia che praticava l’arte nera. Amava le tenebre più della luce”.

“Spesso”, disse il Signore, “la chiamai, affinché si convertisse. Mi derideva e mi rispose che per lei era un piacere servire satana e che avrebbe continuato a servirlo; rifiutò così la verità e rifiutò di pentirsi. Sviò molti dalla via del Signore, ed alcuni sono qui nell’inferno. Se solo si fosse pentita, avrei salvato lei e molti della sua famiglia, ma non volle mai ascoltarmi. Certamente satana la ingannò facendole credere che l’avrebbe ricompensata per il suo fedele servizio, donandole il proprio regno. Le disse che non sarebbe mai morta e che avrebbe passato la vita con lui per l’eternità. Morì lodando satana, e giungendo in questo luogo, chiese la sua ricompensa e il regno che le era stato promesso. Ma satana, padre della menzogna, le rise in faccia dicendole: “Hai pensato veramente che io volessi dividere con te il mio regno? Questo solo sarà il tuo regno!”. La chiuse in questa cella e la tortura giorno e notte.

Sulla terra, lei insegnò a molte streghe, bianche e nere, ad usare la sua magia. Uno dei suoi trucchi era il sapersi mutare in una giovane, in una donna di mezza età, in una donna anziana e persino in un uomo anziano. Era un gioco che esercitava nella sua vita, il mutarsi, per far paura alle streghe meno brave di lei. Adesso però, soffre sotto i dolori dell’inferno e, ad ogni sua mutazione, la sua carne le si spezza dal corpo. Ora non riesce più a controllare le sue mutazioni e cambia continuamente sembianze, ma il suo vero aspetto è quello di un’anima nebbiosa che giace in mezzo allo scheletro. Satana la usava per i suoi propositi, la provocava e rideva di lei. Molte volte è portata da satana perché la tormenti a suo piacimento.

La chiamai molte volte e l’avrei salvata, ma lei non volle. Adesso prega e supplica per il perdono. È troppo tardi ed ora è perduta senza speranza”.

Guardai la donna ormai destinata a continue sofferenze e dolori, ma nonostante fosse una donna malvagia, il mio cuore si spezzava dalla compassione. “Signore è terribile”, dissi con lacrime.

D’improvviso, senza poter vedere ne me ne Gesù, arrivò all’entrata della cella un demone marrone dalle ali spezzate, grande come un orso, che aprì la prigione con una chiave. Fece un forte rumore, principalmente per incuterle paura. La donna gridò dal terrore, mentre il demone l’attaccò e la strappò fuori dalla cella.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 26

Gesù mi disse: “Questo demone spesso la tortura”. Vidi come la donna veniva trascinata e portata fuori. “Caro Signore”, chiesi, “non c’è proprio niente che possiamo fare?”. Chiesi, perché provavo grandi dolori per lei.

“E’ troppo tardi”, rispose Gesù, “E’ troppo tardi”.

Capitolo 9 L’orrore dell’Inferno

Capivo il perché ci fosse una differenza tra le anime che si trovavano nelle celle del ventre dell’inferno e quelle tormentate altrove, ma molte cose non capivo. Ascoltavo semplicemente Gesù e cercavo di registrare tutto quello che sentivo e osservavo per la gioia di Dio.

Fin dove potevo vedere, le celle erano disposte in un cerchio senza fine, in ognuna c’era una sola anima. Quando passavamo, gemiti, lamenti, brontolii, ne uscivano.

Non avevamo camminato a lungo, quando Gesù si fermò davanti ad una cella. Appena guardammo all’interno, si accese una luce (era stato Gesù a crearla). Mi fermai e vidi un’anima in grande tormento. Era un’altra donna, aveva un colore grigio-blu. La sua carne era morta e pezzi putrefatti si staccavano dalle ossa. Queste ultime erano bruciate, di un nero intenso. Indossava brandelli di un vestito ormai lacero. Vermi le uscivano dalle ossa e dalla carne. Puzza e marciume riempivano la cella.

Come la donna precedente, anche questa sedeva su un’altalena, tenendo una bambola di stoffa fra le braccia. Mentre si dondolava, piangeva e stringeva la bambola al petto. Grandi singhiozzi le scuotevano il corpo e dolorose grida provenivano dalla cella.

Gesù mi disse: “Anche lei era una serva di satana, gli vendette l’anima e mentre era in vita, praticava ogni sorta di male. La stregoneria è reale”, disse Gesù. “Questa donna insegnò e praticò la stregoneria seducendo e sviando molte persone, portandole sulla via del peccato. Coloro che sono maestri di stregoneria, ricevono attenzioni speciali e una quantità superiore di poteri da satana, rispetto a coloro che la praticano solamente. Lei era una profetessa, una rabdomante ed una medium del suo maestro”.

“Per tutte le malvagità che compì, guadagnò molti favori presso satana. Sapeva come usare i poteri delle tenebre, per se stessa e per lui. Frequentava riunioni sataniche e lo lodava; era una potente donna di satana”.

Mi chiedevo quante anime avesse condotto a satana. La vidi piangere piegata sulla sua bambola malconcia di stoffa. Il mio cuore si riempì di compassione e i miei occhi di lacrime.

Stringeva forte la bambola, come se questa potesse aiutarla, o come se lei potesse aiutare la bambola. Un odore di morte riempì il luogo. Poi mi accorsi che iniziava a mutare, come l’altra donna. All’inizio aveva l’aspetto di una signora anziana degli anni trenta, poi di una ragazza dei giorni nostri. La trasformazione durava solo pochi minuti, e tutto proprio sotto i nostri occhi.

“Questa donna”, disse Gesù, “era una predicatrice di satana. Come il Vangelo viene predicato dai veri servi di Dio, così fanno i servi di satana con falsi vangeli. Possedeva il più grande potere satanico, perché lo aveva comprato con la propria anima. I doni di satana sono l’altro lato della medaglia dei doni spirituali che Gesù distribuisce ai credenti. Questo è il potere delle tenebre”.

“I servi di satana si occupano di occultismo, di stregoneria, di lettura della mano e di molte altre arti. Un intermediario di satana ha pieno potere da parte sua. Queste persone vengono completamente ingannate e gli vendono l’anima. Alcuni dei servi di

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 27

satana non possono parlargli personalmente senza un intermediario. Questi servi offrono sacrifici umani e animali al diavolo”.

“Molte persone danno la loro anima a satana; preferiscono servire lui piuttosto che me. Scelgono di morire, a meno che non si pentano dei loro peccati e invochino il mio nome. Io sono fedele e li salverò dai loro peccati. Molti vendono l’anima a satana pensando di vivere per sempre. Soffriranno invece, una morte orribile”.

“satana crede ancora di poter vincere Dio e fermare i suoi piani. Venne però sconfitto sulla croce. Gli tolsi le chiavi, e tutto il potere, in cielo e sulla terra, mi appartiene”.

“Dopo la sua morte, questa donna, andò dritta all’inferno. I demoni la portarono davanti a satana e lei, arrabbiata, gli chiese perché avevano il controllo su di lei, quando sulla terra, eseguivano ogni suo ordine. Domandò a satana anche il regno promessole”.

“ma lui, anche dopo la sua morte continuava a mentirle. Le disse che l’avrebbe resuscitata e che avrebbe continuato ad usarla per i suoi scopi. L’aveva ingannata, e lei le aveva procurato molte anime, tanto che le sue bugie continuavano a sembrarle ragionevoli anche adesso”.

“Ma alla fine satana la derise dicendole: <Per tutti questi anni ti ho sedotta e usata. Non ti darò mai il mio regno>.

Detto ciò il diavolo le scagliò addosso il suo esercito, che le strappò la carne dalle ossa. Mentre lei gridava per il dolore, fu portato a satana, un grosso libro nero. Egli lo aprì e lo sfogliò fino a trovare il nome della donna.

<Oh si>, disse satana, <mi hai servito bene sulla terra. Mi hai condotto più di cinquecento anime>. Mentendo le disse: <La tua punizione non sarà dura come le altre>. Rise perfidamente. Poi si alzò, puntò il dito contro la donna e un forte vento cominciò a soffiare riempiendo tutto il luogo. Un rumore, simile ad un rombo di tuono, uscì dalla sua bocca.

<Ah, Ah>, disse, <prenditi il tuo regno se ci riesci>. Una forza invisibile la gettò a terra.

<Anche qui hai intenzione di servirmi>, rideva satana, mentre lei cercava di rialzarsi gridando dal dolore a causa dei demoni che continuavano a strapparle la carne dalle ossa.

Dopo di che venne portata nella sua gabbia. Ricordava le promesse che satana le aveva fatto; le promesse di un grande potere e della vita eterna. Le disse di possedere la forza della vita e della morte, e lei ci credette. Inoltre, le aveva detto che l’avrebbe protetta da tutto ciò che poteva ucciderla. Satana le aveva raccontato molte bugie e promesso tante cose”.

Gesù disse: “Io sono venuto per salvare ogni uomo. Desidero che ogni persona si penta dei propri peccati e invochi il mio nome; non è la mia volontà che qualcuno vada all’inferno, vorrei invece che tutti ricevessero la vita eterna. Purtroppo, molto non si pentiranno dei propri peccati prima di morire, e andranno all’inferno. La via per andare in Paradiso è la stessa, per tutti. Bisogna essere nati di nuovo per entrare nel Regno di Dio. Si può giungere al Padre solo nel mio nome, pentendosi per i propri peccati e abbandonandoli. Si deve dare il proprio cuore sinceramente a Dio e servirlo”.

“Figlia mia”, continuò Gesù, “le prossime cose che ti rivelerò, sono terribili, ti addoloreranno, ma voglio che il mondo ascolti e sappia cosa dice lo Spirito delle chiese”.

“In queste celle, fin dove riesci a vedere, ci sono anime tormentate. Ogni volta che le celle si riempiono, l’inferno si ingrandisce per poter ricevere più anime. All’inferno si hanno i propri sensi, come si hanno sulla terra. Se eri cieco, lo sarai anche qui; se avevi solo un braccio, l’altro ti mancherà anche qui”.

Ti dico che ti devi pentire dei tuoi peccati perché l’inferno è un posto terribile, spaventoso, di enorme tristezza; un luogo eterno di rimpianto. Per favore, ti supplico di

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 28

credere a quello che dico, perché è reale. È stata così difficile per me, la preparazione di questo libro, perché scrivendo queste cose, molto spesso mi ammalai.

Ho visto cose all’inferno troppo orribili da descrivere. Peggiori dei tormenti dei perseguitati, dell’odore di carne putrefatta e del fuoco spaventoso dell’inferno che brucia nelle fosse; cose che Dio non mi ha permesso di scrivere.

Quando muori e sei nato di nuovo per lo Spirito di Dio, la tua anima va in Paradiso; ma se muori da peccatore, andrai immediatamente nell’inferno. Demoni ti trascineranno, legato a pesanti catene, oltre i cancelli dell’inferno. Sarai scaraventato in una fossa e tormentato. Verrai poi portato davanti a satana. Sarai cosciente di tutto quello che ti succederà.

Gesù mi parlò dell’esistenza di un luogo all’inferno, chiamato “centro di divertimento”. Lì si trovano le anime che non sono imprigionate nelle fosse.. mi spiegò poi, che ci sono diverse torture per ogni anima, anche se tutte sono bruciate allo stesso modo dal fuoco.

Il centro del divertimento ha la forma di un’arena da circo. Varie anime, che fungono da intrattenimento, vengono portate nell’anello centrale dell’arena. Sono le persone che, coscientemente, hanno servito satana sulla terra. Coloro che di spontanea volontà hanno deciso di seguire lui anziché Dio. Lungo le pareti dell’arena sono disposte le altre anime, escluse quelle che si trovano nelle fosse.

Quelli che stanno nell’anello centrale, sono stati capi dell’occultismo, prima di morire. Erano intermediari, profeti, maghi, lettori del pensiero, streghe e stregoni; tutte persone che hanno scelto consapevolmente di seguire satana.

In vita, hanno sviato molte anime, facendo in modo che seguissero il male e peccassero. Coloro che sono stati ingannati e guidati al peccato, avanzano al centro e tormentano i loro ingannatori. Uno dei tormenti è quello di separare le ossa spirituali e seppellirle in diverse parti dell’inferno; l’anima viene letteralmente spezzata e le varie parti vengono disperse per tutto l’inferno; è una sorta di gioco demoniaco. Le anime mutilate provano dolori tremendi. Gli spettatori possono tirare pietre a chi si trova nel cerchio; è permessa ogni tortura immaginabile. Coloro che si trovano all’interno del cerchio, gridano forte di voler morire, ma quella è la morte eterna. È satana a dare ordini affinché tutto ciò avvenga. Questo è il suo centro di divertimento.

Gesù disse: “Molti anni fa ho preso a satana le chiavi dell’inferno. Sono venuto, ho aperto queste celle e ho lasciato uscire la mia gente. Infatti, all’epoca dell’Antico Testamento, prima che morissi sulla croce, il Paradiso era situato vicino all’inferno. Queste celle si trovavano in Paradiso; ora satana le usa per i suoi malvagi propositi e ne ha costruite molte altre”.

“oh lettore, ti pentirai prima che sia troppo tardi per l’eternità? Perché ogni persona verrà davanti a Me nel Giudizio divino. Il Paradiso si allontanò dall’inferno quando morii e resuscitai per il potere di Dio, mio Padre”.

Ancora voglio dirti che queste celle, alte 27,2 chilometri, servono da prigione per coloro che un tempo erano servitori di satana. Per coloro coinvolti nell’occultismo, nell’adorazione a satana e per tutti quelli che avevano a che fare con le forze demoniache.

Poi Gesù disse: “Vieni, voglio mostrarti una cosa”. In un attimo ci trovammo a circa un chilometro di altezza, sospesi nell’aria,

proprio al centro del ventre dell’inferno, in mezzo al blocco delle celle. A causa della profonda oscurità, sembrava di stare in un pozzo di cui non si vedevano ne l’inizio ne la fine. Una luce gialla cominciò ad illuminare il luogo. Strinsi forte la mano a Gesù.

“Mio caro Signore”, chiesi, “perché siamo qui?” all’improvviso si alzò un vortice turbolento accompagnato da un rumore

imponente. Grandi onde di fuoco cominciarono a salire lungo le pareti delle celle, bruciando tutto quello che trovano sul loro cammino. Le fiamme invasero le celle provocando penose grida di dolore e di angoscia. Anche se io e Gesù non eravamo

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 29

stati toccati, grande timore mi prese nel vedere le anime perdute correre da una parte all’altra delle piccole celle, per cercare un luogo dove rifugiarsi.

Sentimmo poi un suono provenire dalla nostra sinistra. Mi voltai e vidi satana di schiena, avvolto dalle fiamme; era proprio davanti a noi. Il fuoco non lo bruciava, anzi era lui a produrlo. Se ne stava lì, a gioire alle grida delle povere anime perdute. Mosse le braccia e grandi palle infuocate uscirono da lui. Dalle celle si levarono grida tali da spezzare il cuore e pianti di dolore. Le anime erano bruciate vive da quel bollente lago di fuoco, ma non potevano morire. I demoni si unirono alle risa quando satana passò di cella in cella a torturare le anime.

Gesù disse: “satana si nutre del male. Si gloria del dolore e della sofferenza e ne trae forza”.

Guardai satana e vidi una fiamma rossa e gialla dai bordi marroni, crescere tutt’intorno a lui. Un vento forte e selvaggio soffiò contro i suoi vestiti, senza però bruciarli. Un odore di carne putrefatta riempì l’aria ricordandomi di nuovo che gli orrori dell’inferno sono reali. Satana camminava attraverso le fiamme senza subire alcun danno. Nonostante vedessi solamente la sua schiena, potevo sentire la sua risata maligna.

Poi lo vidi levarsi in una nuvola di fumo, la corrente di fuoco lo seguì, finché raggiunse la cima del ventre dell’inferno. Si girò e sentii che diceva a voce alta che se qualcuno non lo avesse adorato, avrebbe fatto un giro nel centro del divertimento.

“No satana, per favore, ti adoreremo”, gridarono all’unisono le anime cominciando ad inchinarsi in gesto di adorazione al diavolo. Più lo adoravano, più cresceva la sua fame di adorazione. Le lodi si levarono sempre più alte fino a che l’intero inferno risuonò del loro clamore.

Gesù disse: “Tutti quelli che occupano le celle dell’inferno, hanno ascoltato il vero Vangelo mentre erano in vita. Molte volte offrii loro la salvezza. Il mio Spirito li ha spesso attratti, ma non mi hanno prestato attenzione, ne sono venuti a me per essere salvati”.

Mentre Gesù parlava, satana diceva ai suoi sudditi: “Ah, Ah, questo è il vostro regno, l’unico che riceverete. Il mio regno comprende la terra e tutto quello che c’è sotto. Questa è la vostra vita eterna!”. Grida di pentimento si levarono dalle celle infuocate.

Gesù disse: “La mia salvezza è gratuita. Chi vuole venga a Me e sarà salvato da questo luogo di castigo eterno. Io non lo caccerò fuori. Se sei un mago, o un strega, o hai fatto un patto col diavolo, il mio potere lo spezzerà e il sangue che ho versato ti purificherà e ti salverà. Ti libererò dalle maledizioni che sono sulla tua vita e ti salverò dall’inferno. Dammi il tuo cuore, affinché Io possa spezzare le tue catene e renderti libero”.

Capitolo 10 Il cuore dell’Inferno

Di notte mi recavo con Gesù all’inferno; durante il giorno avevo l’inferno sempre davanti agli occhi. Cercai di raccontare agli altri quello che avevo vissuto, ma nessuno mi credeva.mi sentii molto sola e riuscii ad andare avanti solo per la grazia di Dio. Tutta la gloria appartiene al Signore Gesù Cristo!

La notte successiva, Gesù ed io, ci recammo nuovamente all’inferno. Camminavamo lungo il bordo del ventre e riconobbi parti che avevamo già visitato. La stessa carne putrefatta, il solito odore ripugnante, ovunque la stessa aria calda. Ero già molto stanca.

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Gesù conosceva i miei pensieri e disse: “Non ti abbandonerò, né sarò infedele. So che sei stanca ed Io ti fortificherò”.

Gesù mi toccò dandomi nuova forza per continuare. Più avanti vidi, proprio di fronte a noi, un oggetto nero grande quasi quanto un campo da baseball, sembrava muoversi su e giù. Mi era stato detto che era il cuore dell’inferno.

Dal cuore uscivano delle grandi braccia, o corna, che raggiungevano la terra, allora mi chiesi se quelle non fossero le corna descritte nella Bibbia.

Attorno al cuore il terreno era secco e di color marrone. Per un raggio di circa nove metri, in tutte le direzioni, il terreno era bruciato, asciutto, color ruggine. Il cuore era di un nero profondo, misto ad un colore simile a quello delle squame di un serpente. Ad ogni battito emanava un odore bestiale. Batteva come un cuore vero ed era circondato da un campo di forza maligna. Lo osservavo in preda allo stupore e mi chiedevo quale potesse essere la sua funzione.

Gesù disse: “Questi rami, somiglianti alle arterie di un cuore, sono canali che giungono sulla terra per riversarvi il male. Queste sono le corna che vide Daniele e rappresentano i regni malvagi sulla terra. Alcuni sono già stati, altri devono venire ed altri ancora sono in atto. Nasceranno regni maligni e l’anticristo regnerà su molte persone, luoghi e cose. Se fosse possibile ingannerebbe anche gli eletti. Molti si svieranno ed adoreranno la bestia e la sua immagine”.

“Da questi rami principali, o corna, ne cresceranno altre più piccole, dalle quali escono demoni, spiriti maligni ed ogni specie di forza del male. Questi sono liberati sulla terra ed istituiti da satana per compiere ogni opera malvagia. Questi regni e le forze maligne, ubbidiscono alla bestia e molti la seguiranno fino alla distruzione. Qui, nel cuore dell’inferno, nasce ogni malvagità”.

Queste sono le parole che mi disse Gesù. Mi diede il compito di scrivere tutto in un libro per annunciarlo al mondo. Quello che leggete è vero. Le rivelazioni mi sono state date dal Signore Gesù Cristo perché tutti possano conoscere e comprendere le opere di satana e quali sono i piani malvagi che sta preparando per il futuro.

Poi Gesù disse: “Seguimi”. Salimmo un paio di rampe all’interno del cuore, finchè una porta si aprì davanti a noi. Dentro era totalmente buio. Sentii piangere e c’era un odore talmente orribile che a stento riuscivo a respirare. Tutto quello che riuscivo a vedere nell’oscurità era Gesù. Camminavo molto vicina a Lui.

Poi all’improvviso, Gesù scomparve. L’impensabile era accaduto. Mi trovavo sola nel cuore dell’inferno, in preda al terrore, alla paura e alla morte.

Gridai a Gesù: “Dove sei? Dove sei? Oh ti prego, torna in dietro, Signore!”. Chiamai ripetutamente, ma nessuno mi rispose.

“Oh mio Dio”, mi lamentai, “devo uscire di qui”. Incominciai a correre nell’osurità. Toccando le pareti sembrava che respirassero e si muovevano contrariamente alle mie mani. Poi non fui più sola.

Sentii delle risa e due demoni, circondati da una luce giallastra e opaca, mi presero per le mani, mi legarono velocemente con delle catene e mi trascinarono nella profondità del cuore. Gridai a Gesù ma non ricevetti risposta. Gridai e lottai con tutte le mie forze, ma questi continuavano a trascinarmi come se non stessi opponendo resistenza.

Appena giungemmo nelle profondità del cuore, sentii un dolore terribile, una forza che sfregava il mio corpo. Sembrava mi stessero spellando viva. Gridai in preda al panico.

I miei carcerieri mi trascinarono e gettarono in una cella. Quando richiusero la porta gridai ancora più forte. Ridevano sarcasticamente e dissero: “Gridare non ti servirà a molto. Quando sarà il tuo turno verrai portata davanti al nostro signore; l’, sarai torturata a suo piacimento”.

L’abominevole odore del cuore mi nauseava. “Perché sono qui? Cosa sta succedendo? Sono diventata pazza? Fatemi uscire! Fatemi uscire!”. Gridai senza alcun risultato.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 31

Più tardi cominciai a toccare le pareti della mia cella. La cella era rotonda e soffice come qualcosa di vivente. Era viva e cominciò a muoversi. “Oh Signore”, gridai, “cosa stà succedendo? Dove sei?”. L’eco della mia voce mi giunse come unica risposta.

Paura, una terribile paura si impadronì della mia anima. Per la prima volta, dopo che Gesù mi aveva lasciata, realizzai di essere perduta, senza alcuna speranza. Sospirai e chiamai Gesù ancora ed ancora, poi sentii una voce che diceva: “Non ti servirà a nulla chiamare Gesù. Lui non è qui”.

Una debole luce iniziò ad illuminare il posto. Poi per la prima volta vidi le altre celle, uguali alla mia, scavate nelle pareti del cuore. Una sorta di tela era situata davanti a noi e attraverso ogni cella fluiva una sostanza sudicia. Una voce di donna, proveniente dalla cella accanto, mi disse: “Sei perduta in questo luogo di tormento, non c’è modo di uscirne”.

A malapena riuscivo a vederla per via della luce opaca. Era sveglia, mentre gli occupanti delle altre celle dormivano o erano in trance. “Non c’è speranza”, gridò la donna, “nessuna speranza”.

Fui invasa da un sentimento di intensa solitudine e di grande disperazione. Le parole della donna non mi erano di aiuto. Diceva: “Questo è il cuore dell’inferno. Qui veniamo torturati, ma le nostre torture non sono dure come quelle inflitte nelle altre zone”. Più tardi scoprii che aveva mentito.

“A volte”, continuò a dire, “veniamo portati davanti a satana che ci tortura a suo piacimento, si nutre del nostro dolore e trae forza dalle nostre grida di disperazione. I nostri peccati stanno sempre davanti a noi. Sappiamo che siamo senza Dio e che abbiamo conosciuto il Signore Gesù Cristo ma non Lo abbiamo accettato, anzi, ci siamo allontanati da Lui; abbiamo vissuto secondo la nostra volontà. Prima di arrivare qui, ero una prostituta, andavo con donne e uomini per soldi e chiamavo quello che facevo “amore”. Ho distrutto molte famiglie. Molte lesbiche, omosessuali, adulteri, si trovano in queste celle”.

Gridai nell’oscurità: “Io non appartengo a questo posto, sono salvata, appartengo a Dio, perché mi trovo qui?”. Non ci fù risposta.

Poi tornarono i demoni e aprirono la porta della mia cella. Uno mi tirava mentre l’altro mi spingeva giù per un sentiero. Il tocco dei demoni era simile ad una fiamma che bruciava la carne. Mi facevano male. “Oh Gesù, dove sei? Ti prego aiutami Gesù!”, piansi.

Un fuoco ardente si sprigionò davanti a me, ma si arrestò prima di avermi raggiunta. Sembrava di nuovo che la carne mi venisse strappata. Provai uno dei dolori più forti che si possono immaginare. Una forza invisibile straziava il mio corpo, mentre spiriti in forma di pipistrelli, mi mordevano da ogni parte.

“Caro Signore Gesù”, gridai, “dove sei? Oh ti prego, fammi uscire!”. Venni tirata e spinta fino ad arrivare ad un ampio spazio aperto nel cuore

dell’inferno; allora fui gettata sotto un altare sudicio. Sopra c’era un grande libro aperto, udii una risata maligna e realizzai di essere sdraiata nel sudiciume, davanti a satana. “Alla fine ti ho in pugno!”, disse.

Saltai per lo spavento, ma mi accorsi immediatamente che non guardava me, ma qualcuno che mi stava davanti. Satana disse: “Ah, ah, finalmente mi è possibile cancellarti dalla faccia della terra, vediamo quale potrebbe essere la tua punizione. Sfogliò il libro e scorse la pagina con il dito. Il nome dell’anima fu trovato e le fu assegnato il castigo.

“Caro Signore”, gridai, “come può essere reale tutto questo?”. Io ero la prossima; i demoni mi spinsero in alto sulla piattaforma e mi

obbligarono ad inginocchiarmi davanti a satana che rise perfidamente. “E’ da molto che ti aspetto, finalmente sei in mio potere”, disse con piacere, “hai provato a sfuggirmi, ma adesso sei mia”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 32

Ero in preda ad una paura mai provata prima. Di nuovo straziarono la mia carne e mi legarono con una grossa catena. Mi guardai ed ero come tutti gli altri condannati: uno scheletro, un mucchio di ossa morte, vermi strisciavano dentro di me; poi un fuoco divampò sotto i miei piedi fino ad avvolgermi completamente.

Gridai di nuovo: “Oh Signore, Gesù, cos’è successo? Dove sei Gesù?”. Satana rise e rise. “Qui non c’è Gesù”, disse, “adesso sono il tuo re. Resterai per

sempre con me. Sei mia ormai”. Fui assalita da sentimenti orribili; non riuscivo più a sentire Dio, l’amore, la pace,

il calore; sentivo invece, una fortissima paura, odio, dolori lancinanti e profonda sofferenza. Gridai al Signore Gesù per essere salvata, ma non ebbi risposta.

Satana disse: “Adesso sono io il tuo signore”, alzò le braccia per chiamare un demone al suo fianco. Immediatamente arrivò un orribile spirito sulla piattaforma dove mi trovavo e mi prese. Aveva un corpo grosso, il viso simile ad un pipistrello, artigli al posto delle mani ed emanava un cattivo odore.

“Cosa devo fare con lei, signore satana?”, domandò lo spirito, mentre un altro demone peloso, con un viso simile ad un cinghiale selvatico, mi afferrò.

“Portatela nella parte più profonda del cuore, dove gli orrori dell’inferno rimarranno per sempre davanti ai suoi occhi. Lì imparerà a chiamarmi signore”.

Fui trascinata in un posto molto buio e gettata in un luogo umido e freddo. Come si può sentire caldo e freddo allo stesso tempo? non sapevo come fosse possibile; il fuoco bruciava il mio corpo e i vermi lo attraversavano. Lamenti di morte riempivano l’aria.

“Oh Signore Gesù”, gridai in preda alla disperazione, “perché mi trovo qui? Mio Dio, lasciami morire”.

All’improvviso una luce illuminò il luogo in cui sedevo. Gesù apparve e mi prese fra le braccia; immediatamente mi ritrovai a casa.

“Mio caro Signore Gesù, dov’eri?”, piansi e le lacrime mi rigavano le guance. Affettuosamente Gesù mi parlò: “Figlia mia, l’inferno è reale, ma non potevi

esserne sicura, se non vivendolo in prima persona. Adesso conosci la verità, sai cosa significa essere realmente perduti all’infero e puoi rivelarlo ad altre persone. Dovevi vivere questa esperienza affinché potessi saperlo senza dubbi”.

Ero molto triste e stanca, sfinita, e caddi nelle braccia di Gesù. Anche se mi aveva curata, guarita e rimessa in forze, volevo andarmene il più

lontano possibile da Gesù, dalla mia famiglia; via da tutto. Nei giorni seguenti stetti molto male. La mia anima era triste e l’orrore

dell’inferno era sempre davanti ai miei occhi. Trascorsero diversi giorni, prima che mi rimettessi del tutto.

Capitolo 11 Le tenebre fuori

Notte dopo notte, Gesù ed io percorrevamo l’Inferno perché io potessi

testimoniare queste terribili verità. Ogni volta che passavamo vicino al cuore dell’Inferno mi accostavo a Gesù. Un enorme timore invadeva la mia anima ricordandomi quello che avevo vissuto. Sapevo di dover continuare per la salvezza di altre anime, e fu solamente per la grazia di Dio che riuscii a tornare in quel posto.

Ci fermammo davanti ad un gruppo di demoni che lodava e celebrava satana con le sue canzoni. Avevano l’aria di gioire immensamente. Gesù disse: “Ti farò ascoltare quello che dicono”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 33

“Oggi andremo in questa casa e tormenteremo coloro che vi abitano. Riceveremo più potere dal nostro satana se facciamo bene il nostro lavoro”, dissero.

“Oh, si, causeremo loro molto dolore, malattie e afflizione”. Danzavano e cantavano canzoni maligne d’adorazione a satana gloriandosi nella malvagità.

Un demone disse: “ Dobbiamo fare molta attenzione a coloro che credono in Gesù, perché possono scacciarci”.

“Si”, disse l’altro, “nel nome di Gesù dobbiamo fuggire”. L’ultimo infine disse: “Non andremo da coloro che conoscono il nome e la

potenza di Gesù”. “I miei angeli”, disse Gesù, “proteggono il mio popolo da questi spiriti malvagi e

le opere demoniache non hanno successo. Proteggono anche molti che non sono ancora stati salvati, anche se non lo sanno. Molti dei miei angeli sono impegnati a bloccare i perfidi piani di satana”.

Gesù disse: “Nell’atmosfera e sulla Terra ci sono diversi spiriti. Ti ho concesso di vedere alcuni di questi demoni, ma altri non li puoi vedere. Per questo motivo la verità del Vangelo deve essere predicata ad ogni creatura.

La verità renderà gli uomini liberi e io li proteggerò dal male. Nel mio nome c’è liberazione perché ogni potere mi appartiene in cielo e sulla terra. Non temere satana, temi Dio”.

Mentre proseguivamo il nostro cammino attraverso l’Inferno, ci imbattemmo in un uomo imponente e molto scuro; era avvolto dalle tenebre e aveva le sembianze di un angelo, stringeva qualcosa nella mano sinistra.

Gesù disse: “Questo posto è chiamato le tenebre fuori”. Sentivo pianto e stridor di denti. In nessun altro luogo avevo sentito una tale

disperazione. L’angelo che stava davanti a noi non aveva ali, era alto circa nove metri e sapeva esattamente ciò che faceva. Nella mano sinistra aveva un grande disco e si girava lentamente con il disco sollevato come se si stesse preparando per lanciarlo.

Al centro del disco bruciava un fuoco mentre il bordo era buio. L’angelo indietreggiò con il corpo per darsi una spinta maggiore.

Mi chiesi chi fosse quell’angelo gigante e cosa stesse per fare. Gesù, conoscendo i miei pensieri,disse: “Queste sono le tenebre di fuori.

Ricorda che la mia parola dice <… ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. La sarà pianto e stridor di denti>”

“Signore”, chiesi, “vuoi dire che i tuoi servi sono qui?”. “Si”, disse Gesù, “servi che si sono allontanati dopo la mia chiamata, servi che

hanno amato il mondo più di me sono ricaduti nella palude del peccato. Servi che non sono rimasti fermi nella santità e nella verità. È meglio non cominciare, che cominciare a servirmi per poi abbandonarmi”.

“Credimi”, disse Gesù, “se pecchi, hai un intercessore presso il Padre; se ti penti dei tuoi peccati, Io sarò fedele da lavarti da tutte le tue iniquità; ma se non ti penti, verrò in un ora che non conosci e sarai separato insieme agli increduli e gettato nelle tenebre di fuori”.

Osservai l’angelo nero lanciare la grande piastra, lontano nell’oscurità. “La mia Parola intende proprio questo quando dice: “Saranno gettati nelle

tenebre di fuori”. Poi Gesù ed io ci trovammo in aria a seguire il disco. Arrivammo all’esterno del

disco e ci fermammo a guardare dentro. Un fuoco bruciava al centro e delle persone nuotavano dentro e fuori, sopra e sotto le onde infuocate. Non c’erano demoni né spiriti maligni lì, solo anime che bruciavano in un mare di fuoco. Al di fuori del disco c’era la più profonda oscurità, solo la luce delle fiamme illuminava l’aria scura. In quella luce vedevo che le persone cercavano di nuotare verso i bordi della piastra, alcuni di loro riuscivano quasi a raggiungerli, ma una forza magnetica li riportava indietro, nelle fiamme. Li vidi mutare in scheletri dalle anime grigie. A questo punto notai che ci trovavamo in un altro punto dell’inferno.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 34

Poi vidi, come in una visione, angeli che aprivano dei sigilli. Nazioni e regni erano racchiusi dai sigilli. Mentre gli angeli rompevano i sigilli, donne e uomini, ragazzi e ragazze, marciavano dritti verso le fiamme.

Osservai con interesse quello che accadeva, domandandomi se conoscevo qualcuno dei servitori caduti del Signore, che marciavano davanti a noi. Non potevo distogliere lo sguardo dalle anime che avanzavano verso le fiamme senza che nessuno cercasse di fermarle.

Gridai: “Signore, ti prego, fermali prima che raggiungano il fuoco!”. Ma Gesù disse: “Chi ha orecchi, ascolti. Chi ha occhi, guardi. Figlia mia, alza la

tua voce contro i peccati del male. Dì ai miei servitori di essere fedeli e di invocare il nome del Signore. Ti stò guidando attraverso questo posto orribile perché tu possa parlare loro dell’inferno”.

Gesù continuò dicendo: “Alcuni non ti crederanno, altri diranno che Dio è troppo buono per mandare uomini e donne all’inferno. Ma tu annuncia loro che la mia Parola è verace, che i paurosi e gli increduli, prenderanno posto nello stagno di fuoco e zolfo.

Capitolo 12 Le corna

Gesù disse: “Questa notte, figlia mia, ci recheremo in un altro punto del cuore dell’inferno. Voglio parlarti delle corna e mostrarti come vengono usate per inviare spiriti maligni e forze demoniache sulla superficie della terra”.

Mentre Gesù parlava incominciai ad avere una visione aperta. Vidi una vecchia fattoria grigia, circondata da alberi morti, e da erba alta e secca. Nel cortile intorno alla casa non c’era vita. Sembrava che la casa avesse gli angoli ancorati al suolo, mentre il resto sprofondava al centro del campo. Non si vedevano altri edifici all’orizzonte.

La morte era ovunque. Sapevo che questa fattoria era parte dell’inferno, ma non riuscivo ancora a capire quello che vedevo. All’interno, dietro le finestre imbrattate, si muovevano grosse ombre di forma umana. C’era qualcosa di malvagio in quell’apparizione. Poi un’ombra si avvicinò alla porta e l’aprì.

Vidi un uomo enorme, con dei muscoli esagerati, uscire dalla porta e recarsi nel cortile. Lo vidi chiaramente. Era alto circa un metro e ottanta e aveva il fisico di un sollevatore di pesi, era grigio come tutto ciò che lo circondava ed indossava solamente un paio di pantaloni dello stesso grigio morto, come del resto, era anche la pelle del suo corpo. La carne era squamosa, la testa molto grande, tanto che le sue gambe si piegavano sotto il peso eccessivo; i piedi erano ungulati come quelli di un maiale e il suo volto scuro aveva qualcosa di malvagio; in oltre sembrava essere molto vecchio. Gli occhi erano morti e il viso trascurato.

Nella visione vidi questa creatura terribile lasciare il cortile. La terra tremava quando si muoveva e delle corna crescevano sulla sua testa, corna di grosse dimensioni che crescevano senza fermarsi. Mentre camminava vedevo che le corna crescevano, sempre più lentamente, e ne iniziarono a crescere ancora delle altre. Piccole corna uscirono da quelle più grandi. La sua testa era come quella di una bestia, una bestia forte e maligna, piena di distruzione. La terra tremava ad ogni suo passo.

Gesù disse: “Osserva”. Vidi le corna salire per tutta la terra e terminare in appartamenti, chiese,

ospedali, uffici e palazzi di ogni sorta: danneggiarono tutto il territorio. Vidi che la bestia parlava e sputava spiriti maligni su tutta la terra. Vidi molte persone sedotte da queste forze demoniache cadere nella trappola di satana.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 35

“Siamo in guerra, il bene contro il male”, pensai. “Siamo in guerra”, disse lo Spirito del Signore. “Il bene contro il male”.

Dalle corna uscirono grandi nuvole scure che nascosero gli spiriti maligni che salivano sulla terra. C’erano tutte le cose che Dio ha in abominio.

Vidi i regni salire sopra la terra e milioni di persone cominciare a seguire le forze maligne. Vidi che le corna vecchie venivano rimosse per lasciare il posto a quelle nuove.

Sentii Gesù che diceva: “Tutto quello che vedi sta cominciando ad accadere adesso! Queste cose sono, erano e saranno. Gli uomini diverranno amanti di se stessi anzi chè di Dio. Negli ultimi giorni, la malvagità si espanderà. Uomini e donne, ameranno le loro case, le loro auto, i loro terreni, i loro edifici, i loro affari, il loro argento e il loro oro, più di Me.

“Pentitevi”, disse, “poiché Io sono un Dio geloso. Niente deve prendere il mio posto nell’adorazione; né figli, né figlie, né mariti, né mogli. Dio è Spirito e coloro che lo amano devono farlo in spirito e verità”.

Osservai le sue corna muoversi sulla superficie della terra ed arrampicarsi alte, su nei cieli. Nascevano nuovo regni, guerre e distruzioni imperversavano su tutta la terra. Molti erano coloro che adoravano la bestia. L’orribile bestia camminava avanti e indietro come se stesse pensando e la terra tremava sotto il suo peso. Dopo alcuni minuti tornò alla fattoria. Apparvero nuvole scure e molti sulla terra erano morti.

Vidi il mondo in una grande tribolazione e iniziai a pregare con tutto il cuore. “Oh Signore, aiutaci”, gridai. Poi due grandi bestie in forma di spirito sorsero sulla terra e cominciarono a combattere una contro l’altra. Sapevo che provenivano dall’inferno. Un mare di gente guardava la battaglia. Poi vidi qualcosa sorgere dal terreno, fra di loro. Smisero di combattere e si fermarono ognuna su un lato di una grande nave. Entrambe cercarono di distruggerla senza tuttavia riuscirci, allora respinsero la barca nella terra da dove era venuta e la seppellirono nello spazio, tra di loro. Di nuovo, si trovarono faccia a faccia pronte per continuare il combattimento.

Udii una voce che diceva: “Osserva”. Mentre guardavo, là, dove era sotterrata la barca apparve una luce. La barca

riaffiorò in superficie e si trasformò in un grosso disco; anche le due bestie cambiarono forma; divennero molto più grandi e nere. Si aprì una porta sul fianco del disco e un forte raggio di luce rivelò una scala che spariva sotto terra e sentii una voce dire: “Nell’inferno!”.

La malvagità si percepiva nell’aria; mentre guardavo mi sentivo perduta e disorientata. Dal disco proveniva una forza paralizzante, non riuscivo più a muovermi. Nonostante fossi lì in spirito, mi sentivo in trappola.

Un attimo dopo, Gesù, mi portò in alto, in modo che guardando in basso potessi contemplare la visione. Intanto la scala si era trasformata in una scala mobile che portava nel cuore della terra.

Quando ero accanto a Gesù, mi sentivo sicura e protetta. “Verrà fuori dall’inferno”, sentii un voce dire. Gesù disse: “Questo accadrà, questo deve ancora venire. Scrivi, affinché tutti lo sappiano”.

Nella mia visione, la scala mobile, trasportava sulla terra forze demoniache e spiriti maligni. Le due bestie stavano ciascuna su un lato della barca e vidi che cominciavano nuovamente a mutare. Sentii un rumore, un forte ruggito simile ad un motore che gira ad alto regime. La testa delle bestie diventò grande e le loro mani si riempirono di luce; si unirono alla barca fino a diventare una cosa sola.

Molte anime marciavano come sonnambule dentro una delle due bestie. Guardai per delle ore queste orribili scene, fino a quando una delle due fu riempita di gente; poi la udii emettere un forte rumore, come quello di un aereo in partenza. La bestia riceveva forza dalla barca. Quando la bestia cominciò a volare, si mutò in un uomo; la sua testa sembrava essere piena di luci ed emanare grandi poteri; quando poi era già alta nei cieli, mutò nuovamente in barca.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 36

Potevo ancora sentire il rumore della prima bestia, quando vidi l’altra riempirsi di anime. Una volta piena, partì come un razzo, si unì alla compagna e volarono lentamente nel cielo grigio. Anche lei mutò in uomo. Erano ormai lontane all’orizzonte; tuttavia potevo ancora sentire il loro tremendo ruggito.

Mi chiesi cosa potesse significare tutto questo. Vidi la barca, o il disco, tornare sotto terra, fino a che scomparve. Mentre la visione svaniva, vidi una grossa sala di tribunale e pensai al Gran Trono Bianco del Giudizio.

Capitolo 13 Il braccio destro dell’Inferno

Dopo la prima visione, Gesù ed io ci recammo in un altro punto dell’Inferno. Gesù disse: “Le cose che vedrai qui sono per la fine dei tempi”. Ebbi una nuova visione. Gesù disse: “Siamo nel braccio destro dell’Inferno”.

Camminavamo su per una collina alta e secca; dalla vetta guardai in basso e vidi il corso di un fiume. Non vi erano né fosse infuocate , né demoni o spiriti maligni, solamente un grande fiume che fluiva dentro argini invisibili, nascosti dalle tenebre. Ci avvicinammo ed era pieno di sangue e fuoco.

Mi accorsi che nel fiume vi erano anime scheletriche e grigie incatenate tra loro e tirate in profondità dal peso delle catene.

“Che cos’è?” chiesi al Signore. “Queste sono le anime degli increduli e degli atei. Hanno amato la loro carne più

di Dio. Erano uomini che hanno amato uomini e donne che hanno amato donne, non hanno voluto pentirsi delle loro iniquità ed essere salvati. Hanno gioito delle loro vite peccaminose e si sono beffati della mia salvezza”.

Stavo accanto a Gesù a guardare il fiume di fuoco quando questo cominciò a ruggire come una grossa fornace e a divorare tutto quello che trovava sul suo cammino.

In poco tempo riempì tutto il braccio destro dell’Inferno, si avvicinò a circa trenta centimetri da noi senza però farci niente. Il fiume di fuoco bruciava ogni cosa che incontrava. Osservai il viso di Gesù, era triste e tenero, mostrava di avere ancora amore e compassione per quelle anime. Iniziai a piangere e desiderai andarmene da quel luogo di tormento. Procedere mi era quasi diventato impossibile.

Di nuovo guardi le anime nel fiume, che era rosso fuoco, mentre le ossa erano nere e bruciate, le sentivo gridare dai rimorsi.

Il Signore disse: “Questo è il loro tormento, sono incatenati tra loro, anello dopo anello. Ognuno desiderava la carne dello stesso sesso, uomini con uomini, donne con donne, facendo cose innaturali. Portarono ragazzi e ragazze a provare questo peccato. Lo chiamavano amore ma era peccato e morte”.

“So che molti ragazzi e ragazze, uomini e donne, sono stati costretti, contro il loro volere, a questo anormale gioco di piacere, lo so e non voglio imputare loro questo peccato. Ricorda questo però”, disse Gesù, “Io so ogni cosa e le persone che hanno fatto cadere in peccato questi giovani avranno una punizione maggiore. Giudicherò giustamente. Al peccatore dico: “pentiti e avrò misericordia, chiamami e ti risponderò”.

“Continuamente invitai queste anime a pentirsi e a venire a me. Li avrei perdonati e lavati dei loro peccati, nel mio nome avrei potuto liberarli, ma non vollero darmi ascolto. Desideravano i piaceri della carne anziché l’amore del Dio vivente. Voi dovete essere santi poiché Io sono Santo. Non toccate cose impure, ed Io vi riceverò”, disse il Signore.

Mi sentivo molto male quando guardavo le anime nel fiume di fuoco. “Se solo fossero venute a Me”, disse Gesù proseguendo. “Il mio sangue fu

sparso affinché ognuno potesse venire a me. Ho dato la mia vita perché anche il più malvagio dei peccatori possa vivere”. Una moltitudine di anime ci passava davanti, scorrevano sopra e sotto le fiamme senza speranza, senza via d’uscita. Sentivo le grida di rimorso quando ci passavano davanti. Poi salimmo seguendo un sentiero vicino al

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 37

fiume. Davanti a noi, seduta su una collina c’era una grossa donna che barcollava avanti e indietro, come se fosse ubriaca. Su di lei stava scritto: “Mistero di babilonia”. Ora sapevo che la madre delle abominazioni sulla terra viene dall’inferno. La donna emanava una potente forza maligna. Vidi una moltitudine, gente di diverse nazioni, stare sotto di lei. Aveva sette teste e dieci corna. Su di lei c’era il sangue dei profeti, dei santi e di tutti quelli che erano stati uccisi sulla terra.

“Andate via da lei e statele lontani”, disse il Signore, “a suo tempo sarà distrutta”. Oltrepassammo la donna con le corna sulla testa, quando all’improvviso tutto

intorno a noi iniziò ad oscurarsi; Gesù era l’unica luce. Camminammo fino ad arrivare ad un’altra collina. Da lontano potevo vedere fiamme che divampavano nell’aria. L’atmosfera diventò insopportabilmente calda.

Girammo intorno alla collina fino ad arrivare davanti ad una porta che presentava delle fessure, sbarrata da grandi serrature, e delle fiamme ne uscivano. Mi domandavo cosa potesse significare.

All’improvviso apparve davanti alla porta, la sagoma di un uomo vestito di scuro. Sul suo viso si leggevano stanchezza e vecchiaia. La pelle del viso era talmente tirata che si potevano vedere le ossa, sembrava avere mille anni.

Gesù mi disse: “Dietro questa porta c’è l’abisso senza fondo. Le mie parole sono vere”. Le fiamme dietro la porta divamparono sempre più alte, fino a piegarla.

Io dissi: “Signore Gesù, sono felice che satana un giorno sarà gettato nell’abisso senza fondo e che tutta questa malvagità cesserà per un tempo”.

Gesù rispose: “Vieni e ascolta quello che lo Spirito sta dicendo alle chiese. La fine è vicina ed Io sto chiamando i peccatori a pentirsi ed essere salvati. Adesso guarda”.

Eravamo in una radura ed io era in spirito, con il Signore. Ebbi una visione aperta. Nella visione un serpente di fuoco frustava l’aria con la sua enorme coda, movendosi con incredibile forza. Poi lo vidi tornare strisciando nel braccio destro dell’inferno e aspettare. Sapevo che non avrebbe potuto colpire la terra prima che la parola del Signore si fosse adempiuta.

Vidi fumo e fuoco salire sulla terra e formare una strana nube sulla sua superficie. Sprazzi di oscurità si formavano qua e là. Sulla testa del serpente iniziarono a crescere delle corna che finirono per ricoprire la terra. Satana diede ordini al serpente di fuoco, c’erano anche spiriti maligni e demoni. Poi vidi il maligno serpente di fuoco salire dal braccio destro dell’inferno ed iniziare a colpire la terra a gran forza, ferendo e distruggendo molta gente.

Gesù disse: “Questo succederà negli ultimi tempi. Sali più in alto”: lettore, se stai commettendo i peccati di cui sto parlando, per favore,

abbandonali e chiama Gesù affinché ti salvi. Non devi andare all’inferno. Chiama il Signore, ora che è vicino. Ti ascolterà e ti salverà. Colui che invocherà il nome del Signore sarà salvato.

Capitolo 14 Il braccio sinistro dell’Inferno Una profezia di Gesù per tutti

Gesù disse: “Queste cose stanno per accadere sulla terra, devono ancora avvenire, ma avverranno presto. Il serpente di fuoco è parte della bestia. Le profezie che stai per leggere sono vere, vegliate e pregate, amatevi gli uni con gli altri, mantenetevi santi. Conservate pure le vostre mani”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 38

“Mariti, amate le vostre mogli come Cristo ha amato la Chiesa. Mariti e mogli, amatevi a vicenda come Io vi ho amati. Io ho ordinato il matrimonio e l’ho benedetto con la mia Parola, conservate santo il letto coniugale, purificatevi da ogni ingiustizia e siate puri come lo sono Io”.

“Il popolo santo di Dio è stato ingannato da adulatori. Non vi ingannate, Dio non si lascia beffare. Riceverai intendimento se mi ascolterai. Questo è il messaggio del Signore alle chiese. Guardatevi dai falsi profeti che si trovano nel mio luogo santo e ingannano con lusinghe. Oh terra, il mio popolo santo si è addormentato al suono di falsi insegnamenti. Svegliati! Svegliati!

Vi dico che tutte le ingiustizie sono peccato. Purificatevi da tutti i peccati della carne e dello spirito”.

“I miei santi profeti vivono una vita santa, ma voi vi siete ribellati a me e alla mia santità. Avete attirato su di voi il male, avete peccato e vi siete resi schiavi di malattie e morte, avete commesso iniquità, avete compiuto il male e vi siete ribellati contro di me, vi siete allontanati dai miei precetti e dai miei giudizi. Non avete prestato attenzione alle parole dei miei servi, i profeti e le profetesse. Maledizioni al posto di benedizioni vi sono piovute addosso, e ancora vi rifiutate di tornare a me e pentirvi dei vostri peccati”.

“Se tornerete a me, vi pentirete e mi onorerete con il frutto della giustizia, benedirò le vostre case e onorerò i vostri letti coniugali. Se vi umilierete e mi chiamerete, Io vi ascolterò e vi benedirò”.

“Ascoltate, voi ministri della mia santa Parola: non insegnate al mio popolo a peccare contro il suo Dio. Ricordatevi che il Giudizio inizia dalla casa di Dio; se non vi pentirete vi rimuoverò a causa dei peccati che avete insegnato al mio popolo.

Pensate che sia cieco da non vedere e sordo da non udire?”. “Voi che convertite la verità in giustizia e riempite le vostre tasche con oro e

argento a spese dei poveri, pentitevi, vi dico, prima che sia troppo tardi. Nel giorno del Giudizio apparirete soli davanti a me per dar conto di quello che avete fatto con la mia santa Parola. Se invocherete il mio nome e vi pentirete, rimuoverò la maledizione dalle vostre terre e vi benedirò con una potente benedizione. Se vi pentirete e vi vergognerete dei vostri peccati avrò grazia e compassione di voi, non mi ricorderò più dei vostri peccati. Pregate di poter essere vincitori”.

“Svegliati alla vita e vivi. Chiedi perdono alle persone che hai sviato e alle quali hai insegnato una falsa dottrina. Di loro che hai peccato e disperso le mie pecore. Chiedi loro perdono”.

“Osservate, sto preparando un esercito santo. Compiranno opere potenti per Me, distruggeranno i vostri alti luoghi. È un esercito di santi uomini e donne, ragazzi e ragazze. Sono stati unti per predicare il vero Vangelo, per imporre le mani ai malati e per chiamare i peccatori al pentimento”.

“E’ un esercito di operai, di casalinghe, di uomini e donne non sposati e di scolari. Sono persone comuni, perché molti nobili non hanno risposto alla mia chiamata. In passato sono stati malintesi e maltrattati, sfruttati e rifiutati. Io li ho benedetti in spirito e in santità. Loro inizieranno a portare a compimento le mie profezie e a fare la mia volontà. In loro camminerò, in loro parlerò, in loro opererò”.

“Questi sono coloro che si sono convertiti a me con tutto il loro cuore, la loro anima, i loro pensieri e la loro forza. Questo esercito sveglierà molti alla giustizia e alla purezza di spirito. Presto comincerò a muovermi fra loro per scegliere coloro che desidero per il mio esercito. Li cercherò in città e paesi. Molti si meraviglieranno per coloro che ho scelto. Li vedrete iniziare a muoversi attraverso il paese e compiere prodigi per grazia del mio nome. Osservate e vedrete il mio potere all’opera”.

“Ancora una volta vi dico: non contaminate il letto coniugale. Non contaminate il corpo in cui vive lo Spirito Santo. I peccati del corpo conducono ai peccati dello spirito. Conservate santo il letto coniugale. Io ho creato l’uomo per la donna e la donna per l’uomo e ho decretato che siano uniti nel santo matrimonio”.

“Ancora una volta: svegliatevi!”:

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 39

ebbi molte altre visioni nel braccio sinistro dell’Inferno. Il Signore mi disse che non avrei dovuto rivelarle per adesso. Molte di queste riguardano il mondo negli ultimi tempi, quando molti appartenenti al popolo di Dio, cadranno e si perderanno. Nelle visioni ricevetti rivelazioni riguardanti il corpo di Cristo, il ministero dei Figli di Dio, i figli della bestia e il definitivo ritorno di Cristo. “Più in là potrai rivelarle”, mi disse, “ma non ora”.

“Questo esercito”, disse il Signore, “descritto dal profeta Gioele, sorgerà dalla terra e compirà grandi opere per Dio. Il figlio della giustizia si leverà con ali di guarigione, calpesterà i malvagi, ed essi saranno ridotti in cenere sotto i suoi piedi”.

“L’esercito, sarà chiamato <l’esercito del Signore>. Darò loro doni e compiranno le mie potenti opere. Faranno prodigi per il Signore della Gloria. spanderò il mio Spirito sopra ogni carne, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno”.

“Questo esercito combatterà contro le forze del male e distruggerà gran parte dell’opera di satana. Conquisteranno molte persone per Gesù Cristo prima del giorno in cui la bestia si leverà”, disse il Signore.

Poi mi disse ancora: “Vieni, ora è tempo di andare”. Alla fine uscimmo dalle visioni e dal braccio sinistro dell’Inferno. Ero davvero felice. Mentre ci allontanavamo, Gesù disse: “Dì alla tua famiglia

che li amo e che li correggo in amore. Digli che li proteggerò dal male se riporranno la loro fiducia in Me”.

Capitolo 15 I giorni di Gioele

Sentii una voce che diceva: “Scrivi, poiché queste cose sono fedeli e veraci”. E ancora una volta mi trovai con il Signore in spirito. Si trovava in alto e la sua voce era risonante come il tuono.

“Osserva terra, queste cose sono, erano e saranno. Io sono il primo e l’ultimo. Servi Me, il Creatore, poiché Io do la vita e non la morte. Levati la tua malvagità e chiamami, ed Io ti guarirò e ti libererò. Le cose che leggi in questo libro sono vere e presto accadranno”.

“Pentitevi, il tempo è vicino e il Signore della Gloria sarà presto rivelato. Siate pronti perché non sapete né il giorno, né l’ora. Grande sarà la ricompensa per coloro che aspettano il mio ritorno. Benedirò i miei piccoli, quelli che hanno avuto fede e mi hanno servito in verità è giustizia. Prima che se l’aspettino, la ricompensa sarà su di loro.

Ho preparato una benedizione per quelli che sono rimasti fedeli alla loro chiamata e non hanno rinnegato il mio nome”.

“Vi dico che se il mio popolo, che è stato chiamato sotto il mio nome, si umilia e prega, Io lo perdonerò, lo guarirò e riparerò le sue perdite. Io desidero ascoltare, liberare e salvare tutti coloro che credono e invocano il mio nome”.

“Santificate un digiuno. Convocate una solenne assemblea, riunite gli anziani e tutti gli abitanti del paese nella mia casa e gridate al Signore! Il giorno del Signore viene come un ladro nella notte, il giorno è vicino”.

“Credetemi e vi ristabilirò gli anni consumati dai roditori, dalle cavallette e dai distruttori”.

“Il grande esercito che ho chiamato, non romperà le sue linee, né fermerà la sua marcia. Compirà meraviglie e non sarà sconfi tto perché Io sono la sua forza. La sua voce sarà come quella di trombe squil lanti, risuonerà come quella del tuono e tutti udranno e conosceranno che Io son o il Signore, vostro Dio”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 40

Amato Signore Gesù, è la mia preghiera poter essere degna di farne parte. Voglio essere in questo esercito, ma so che devo essere pura e santa come sei Tu. Per il sangue versato da Te, purificami da ogni ingiustizia. Aiutami a mantenere un cuore ravveduto, libero dall’odio e dall’amarezza.

Padre, so che molti tra la tua gente sono addormentati. Temo che dovrai rompere i nostri vasi di argilla ed umiliarci affinché ci siano frutti di giustizia.

Signore, non voglio tornare all’Inferno e doverci rimanere. Oh, aiutami ad avvertire le persone, dammi la forza per fermare la crescita dell’Inferno. Aiuta me e il tuo popolo ad avere un buon cuore, a perdonarci e amarci gli uni con gli altri, aiutaci a parlare della verità in ogni momento.

So che fra poco Gesù ritornerà e porterà con se i suoi compensi. Il mio messaggio per il mondo è: “Pentitevi, perché il giorno del Signore è vicino”. Padre, non voglio il sangue di queste persone sulle mie mani.

Capitolo 16 Il centro dell’Inferno

Ancora una volta il Signore ed io ci trovammo all’Inferno. Gesù mi disse: “Figlia mia sei nata per questo scopo, per scrivere e per rivelare quello che Io ti ho detto e mostrato. Queste cose sono fedeli e veraci. Ti ho scelta per parlare al mondo dell’esistenza dell’Inferno, al quale però ho provveduto una via d’uscita. Non ti mostrerò ogni parte di questo luogo, ci sono cose nascoste che non posso rivelarti, ma ti mostrerò ogni parte di questo luogo. Adesso seguimi ed osserva le forze delle tenebre e la loro fine”.

Tornammo nel ventre dell’Inferno e ci incamminammo attraverso una piccola apertura; mi voltai per capire dove eravamo entrati e mi accorsi che ci trovavamo su un sentiero che costeggiava una delle celle al centro dell’Inferno. Ci fermammo davanti alla cella di una donna molto bella, in cima potevamo leggere le lettere “B.C.”

Sentii la donne dire: “ Signore, sapevo che un giorno saresti arrivato. Per favore fammi uscire da questo luogo tormentato”.

Indossava vestiti d’epoca ed era davvero bella; capii che aveva trascorso qui diversi secoli ma non poteva morire. La sua anima era tormentata. Cominciò ad appoggiarsi alle sbarre e a piangere.

Dolcemente Gesù le disse: “Sia pace”. C’era una grande tristezza nella sua voce. “Donna, tu sai perché ti trovi qui”. “Si”, disse la donna, “ma posso cambiare. Mi ricordo quando facesti uscire tutti questi altri dal Paradiso, ricordo tutte le tue parole di salvezza. Ora sarò buona e Ti servirò”, gridò. Stringeva le sbarre dalla cella con i suoi piccoli pugni e gridava: “Fammi uscire! Fammi uscire!”.

Dopo di che iniziò a mutare sotto i nostri occhi: i suoi vestiti bruciavano, brandelli di carne si staccavano dal suo corpo scoprendo dal suo corpo uno scheletro nero, due fori bruciati al posto degli occhi e un guscio vuoto per l’anima. Con orrore vidi l’anziana donna cadere a terra; in un attimo la sua bellezza era scomparsa. Il pensiero che dovesse trovarsi lì già prima della nascita di Cristo colpì la mia immaginazione.

Gesù disse: “Tu sapevi sulla terra quale sarebbe stata la tua fine. Mosè ti diede la legge e tu la udisti, ma invece di ubbidire hai scelto di essere una strumento nelle mani di satana, un’indovina e una strega. Hai perfino insegnato l’arte della stregoneria, hai amato le tenebre più che la luce e le tue opere erano malvagie. Se ti fossi pentita con tutto il tuo cuore Mio Padre ti avrebbe perdonata, ma adesso è troppo tardi”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 41

Con i cuori pieni di tristezza e compassione riprendemmo il nostro cammino. Il suo dolore e le sue sofferenze non conosceranno mai fine. Le sue mani ossute si allungarono verso di noi mentre ci allontanavamo.

“Figlia mia”, disse il Signore, “satana usa molti metodi per distruggere buoni uomini e donne. Lavora giorno e notte cercando di guadagnare persone alla sua causa. Se scegli di non servire Dio, hai scelto di servire satana. Scegli la vita e la verità ti renderà libero”.

Camminavamo da poco quando ci fermammo davanti ad un’altra cella. Udii una voce di un uomo chiamare: “Chi c’è qui? Chi c’è?” Mi chiesi perché chiamasse.

Gesù disse: “E’ cieco”. Sentii un rumore e mi guardai attorno, proprio davanti a noi vidi un enorme

demone dalle grandi ali spezzate. Ci passò avanti senza vederci, mi tenevo stretta a Gesù.

Insieme ci voltammo a guardare l’uomo che aveva parlato. Anche lui era in cella, ci voltava le spalle, il suo scheletro era infuocato ed emanava odore di morte. L’uomo si dimenava nell’aria e gridava: “Aiutatemi. Qualcuno mi aiuti!”.

Teneramente Gesù disse: “Uomo, sia pace”. L’uomo si voltò: “Signore, sapevo che saresti venuto a prendermi. Ora sono

pentito, per favore fammi uscire. So di essere stato una persona malvagia e di aver usato il mio handicap per il mio guadagno, ero uno stregone ed ho sedotto molti conducendoli a satana. Ma adesso mi pento Signore, ti prego fammi uscire. Giorno e notte sono torturato dalle fiamme e non c’è acqua. Sono così assetato”. L’uomo piangeva. “Non vorresti darmi un po’ d’acqua?”

Mentre ci allontanavamo l’uomo continuava a chiamare Gesù. abbassai gli occhi con tristezza.

Gesù disse: “Tutti gli stregoni e servi del male avranno la loro parte nello stagno di fuoco e zolfo, questa è la morte seconda”.

Giungemmo davanti alla cella di un altro uomo: “Signore” disse “sapevo che saresti venuto a liberarmi. Mi sono pentito già da tempo”. anche quest’uomo si presentava come uno scheletro avvolto dalle fiamme e dai vermi.

“Oh uomo, sei ancora pieno di bugie e di iniquità. Tu sai di essere un discepolo di satana, un bugiardo, un seduttore di molti. Nella tua bocca non si trovava la verità e la morte era sempre la tua ricompensa. Hai udito spesso la mia Parola e ti sei beffato della mia salvezza e dello Spirito Santo. Durante tutta la tua vita hai mentito e non hai voluto darmi ascolto. Tu sei di tuo padre, il diavolo. Tutti i bugiardi avranno la loro parte nello stagno di fuoco e zolfo. Tu hai bestemmiato contro lo Spirito Santo”.l’uomo iniziò a maledire e a proferire parole maligne contro il Signore. Andammo avanti. Quest’anima era persa per sempre all’Inferno.

Gesù disse: “chiunque lo desidera può venire a me, chi perde la sua vita per causa mia, troverà vita e vita in abbondanza, m a i peccatori devono pentirsi mentre sono ancora sulla terra, è troppo tardi farl o quando si arriva qui. Molti vogliono servire Dio e satana o pensano di avere un tempo illimitato per accettare la grazia offerta da Dio. Chi è veramente saggio sc eglierà oggi chi servire”.

Ci stavamo avvicinando alla cella successiva, dalla quale proveniva un disperato grido di dolore. Guardammo all’interno e vedemmo lo scheletro di un uomo tormentato dimenarsi al suolo.

Il fuoco aveva annerito le sue ossa, all’interno si vedeva la sua anima, di colore grigio sporco; notai che era privo di alcune parti del corpo. Fumo e fiamme lo circondavano e vermi strisciavano attraverso le sue ossa.

Gesù mi disse: “Molti erano i peccati di quest’uomo: era assassino e il suo cuore era pieno d’odio. Non volle pentirsi e credere che lo avrei perdonato. Se solo fosse venuto a me!”

“Signore, intendi dire che pensava che tu non l’avresti perdonato per aver ucciso delle persone e per avere tutto quest’odio?”, chiesi.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 42

“Si”, disse Gesù. “Se solo avesse creduto e fosse venuto a me, avrei perdonato ogni suo peccato, grande e piccolo; invece continuò fino a morire nei suoi peccati. Per questo si trova qui. Ebbe diverse opportunità di servirmi e credere al Vangelo ma le rifiutò tutte. Ormai è troppo tardi”.

La cella successiva emanava un odore terribile, da ogni parte provenivano lamenti e gemiti di rimpianto. Provavo una grande tristezza, tanto da star male. In quel momento promisi che avrei fatto tutto il possibile per annunciare al mondo di questo posto.

Una voce femminile disse: “Aiutami”. Fissai lo sguardo in un paio di occhi veri, non cavità bruciate dal fuoco, ma veri occhi. Rabbrividii per la tristezza e la compassione che quell’anima m’ispirava e sentii il forte desiderio di tirarla fuori dalla cella e scappare con lei. “E’ così doloroso”, disse la donna.

“Signore, farò ciò che è giusto adesso. Una volta ti conoscevo, tu eri il mio Salvatore”. Si aggrappò alle sbarre della cella. “Perché non puoi essere il mio Salvatore ora?”. Grandi pezzi di carne bruciata si staccavano dal suo scheletro finchè tutto quello che rimase non fu che un mucchio d’ossa aggrappate alle sbarre.

“Mi hai persino guarito dal cancro”, disse, “mi dicesti di andare e di non peccare più, perché non mi capitasse di peggio. Ho provato Signore, lo sai che ho provato. Ho anche tentato di essere tua testimone, ma compresi presto che coloro che predicano la tua Parola non sono popolari, mentre io volevo che la gente mi apprezzasse. Lentamente tornai nel mondo e la concupiscenza della carne mi divorò: i nightclub e l’alcool divennero più importanti di te, persi il contatto con i miei amici cristiani e mi trovai in una condizione sette volte peggiore rispetto alla precedente.

Ed anche se ero divenuta amante sia di uomini che di donne, non intendevo essere perduta; non mi resi conto di essere controllata da satana. Sentivo ancora nel mio cuore la tua chiamata a pentirmi ed essere salvata, ma non volli, continuavo a pensare di avere tempo. domani tornerò a Gesù, mi perdonerà e mi libererà, ma aspettai troppo e ormai è tardi”, gridava.

I suoi occhi tristi esplosero e scomparvero. Gridai e mi gettai su Gesù. Oh Signore, pensai, quella donna potrei essere facilmente io o uno dei miei cari! Per favore, peccatore, svegliati, prima che sia troppo tardi.

Proseguimmo il cammino fino a raggiungere la cella di un uomo, anche questo si presentava come uno scheletro dall’anima color grigio sporco e lanciava tali grida di dolore e di rimorso che non sarà facile dimenticare.

“Figlia mia, qualcuno leggendo questo libro, lo paragonerà ad un romanzo o ad un film che avrà visto al cinema, molti diranno che tutto questo non può esistere, ma tu sai che queste cose sono vere, che l’Inferno è reale, perché ti ci ho portata diverse volte tramite il mio Spirito. Ti ho rivelato la verità perché tu ne sia testimone”.

Anima perduta, se non ti penti e non ti lasci battezzare, se non accetti il Vangelo di Gesù Cristo, questa sarà la tua fine.

“Quest’uomo si trova qui”, disse Gesù, “per la sua ribellione. Il peccato di ribellione è uguale al peccato di stregoneria. Coloro che conoscono la mia Parola, la mia via, ed hanno ascoltato il Vangelo senza pentirsi, si ribellano contro di me. Molti sono all’Inferno a causa di questo peccato”.

L’uomo disse a Gesù: “Una volta pensai di renderti il Signore della mia vita, ma non volevo camminare attraverso il tuo sentiero diritto e stretto, volevo andare per il sentiero largo; era così facile servire il peccato. Non volevo essere giusto, amavo la mia vita peccaminosa, mi piaceva bere e fare cose di questo mondo più che obbedire ai tuoi comandamenti; ma adesso avrei voluto tanto dare ascolto a quelli che mi hai mandato, invece ho camminato per il male e non mi sono pentito”.

Forti singhiozzi di rimpianto scuotevano il suo corpo. “Sono già molti anni che sono tormentato in questo luogo, so quello che sono e che non uscirò mai più di qui. Giorno e notte sono torturato dalle fiamme e dai vermi. Grido, ma nessuno corre in mio

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 43

aiuto; nessuno si preoccupa per la mia anima, nessuno”. L’uomo si rannicchiò sul pavimento e continuò a piangere.

Nella cella successiva si trovava una donna; era seduta e beccava i vermi che uscivano dalle sue ossa. Come vide Gesù iniziò a piangere. “Aiutami, Signore”, disse, “sarò buona. Per favore fammi uscire”. Anche lei si aggrappò alle sbarre della cella. Provai grande compassione per lei: piangeva e il suo corpo era scosso dai singhiozzi. Poi disse: “Signore, quando ero sulla terra lodavo gli dei indù e molti altri idoli, non credevo al Vangelo predicato dai missionari, anche se lo avevo ascoltato molte volte. Un giorno morii. Gridai ai miei dei di salvarmi dall’Inferno, ma non avevano il potere di farlo. Adesso Signore, voglio pentirmi”.

“E’ troppo tardi”. Disse Gesù. il suo corpo fu avvolto dalle fiamme e ci allontanammo. Le sue grida risuonano

ancora nella mia testa. Satana era riuscito ad ingannarla. Con voce profondamente triste, Gesù disse: “Vieni, torneremo domani, è ora di andare”.

Capitolo 17 Combattimento nei cieli

Lo Spirito del Signore venne su di me e mi condusse di nuovo all’Inferno. Gesù disse: “In verità ti dico che molte anime si trovano qui a causa della stregoneria, dell’occultismo, per aver adorato altri dei, per disubbidienza, incredulità, ubriachezza, impurità nello spirito e nel corpo. Vieni e ti svelerò un mistero, ti parlerò di cose nascoste. Ti rivelerò come pregare contro le forze del male”.

Arrivammo ad una zona molto vicina al cuore dell’Inferno. Gesù disse: “Stiamo per entrare nella faringe dell’Inferno. Voglio rivelare a tutti che l’Inferno si è ingrossato”.

Ci arrestammo e mi disse: “Guarda e credi”. Guardai ed ebbi una visione aperta. Nella visione, io e Gesù, ci trovavamo alti sopra la terra e guardavamo fuori nello spazio. Vidi un cerchio spirituale alto sopra la terra; era invisibile ad occhio naturale, ma in spirito lo si vedeva molto bene. Capii che questa visione riguardava la nostra battaglia contro i principati e le potestà dell’aria.

Osservando meglio, notai che in realtà, i cerchi erano diversi. Nel primo c’erano molti spiriti maligni che presero la forma di streghe e cominciarono a volare nei cieli provocando molti danni spirituali. Udii la voce di Gesù che diceva: “Nel mio Nome do ai miei figli potere su questi spiriti maligni. Ascolta e impara a pregare”.

Vidi una forma strana emergere da un altro circolo. Mentre volava nell’aria come un vortice, lanciava incantesimi. Poi mi accorsi che un demone con uno spirito di stregoneria era sorto e compiva opere malvagie sulla terra. Si girò, rise, e con un bastone che aveva in mano, lanciò incantesimi a diverse persone. Altri spiriti maligni si unirono allo stregone e satana gli diede più potere.

“Osserva, quello che leghi sulla terra, lo legherò nel cielo”, disse Gesù, “satana deve essere legato perché le preghiere dei santi siano di piena efficacia negli ultimi giorni”.

Da un altro cerchio, vidi salire uno stregone che iniziò a impartire ordini. Appena cominciò a parlare, fuoco e pioggia, caddero sulla terra; proferiva parole maligne ed ingannava le persone. Altri due spiriti si unirono a lui. Erano principi malvagi e potestà dell’aria.

Distribuivano la loro forza a delle streghe, riunite in un luogo stabilito per compiere il male. Servi dell’oscurità si riunirono intorno a loro, gli spiriti andavano e venivano come volevano.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 44

“Osserva attentamente”, disse Gesù, “lo Spirito Santo sta per rivelarti una grande verità”.

Nella visione vidi cose terribili compiersi sulla terra. La malvagità era magnificata e il peccato abbondava. Le forze maligne fecero si che gli uomini rubassero, mentissero, si ingannassero a vicenda, si ferissero reciprocamente, parlassero malignamente e si abbandonassero ai piaceri della carne. Ogni genere di malvagità si compiva sulla terra.

“Gesù, è terribile da vedere”, dissi. Gesù disse: “Figlia mia, nel mio nome il male deve fuggire. Prendi tutta

l’armatura di Dio affinché tu possa resistere nel giorno malvagio e mantenere quello che hai ottenuto”.

Mentre gli spiriti maligni diffondevano la loro perfidia e diffamazione sulla terra, vidi il popolo di Dio iniziare a pregare, nel nome di Gesù e con fede.

Mentre pregavano, la Parola di Dio andava contro gli spiriti delle tenebre, e questi iniziavano a perdere terreno. Mentre i santi pregavano, il male perdeva i suoi possedimenti, le maledizioni si spezzavano, coloro che erano stati indeboliti dalla forza dell’inferno erano fortificati.

Quando pregavano come una sola voce, gli angeli del cielo si univano in battaglia. Vidi i santi angeli combattere contro i principi e le potestà dell’aria e distruggere le forze del male.

C’erano truppe di angeli, in ogni linea ce n’erano seicento. Più la gente di Dio credeva, più gli angeli avanzavano. Dio dava gli ordini e la sua forza era imponente; diede molta forza al suo popolo e ai suoi angeli per distruggere le opere di satana. Dio stava combattendo in cielo contro il male.

Quando la gente pregava e credeva in Dio, le forze del male venivano distrutte, ma quando c’era incredulità, cominciavano a vincere.

“Perché tutte le cose siano poste sotto i pedi del Padre, la mia gente deve credere, devono essere in accordo tra loro e con Me”, disse il Signore, “se vogliamo distruggere i nostri nemici, allora cielo e terra devono essere uniti”.

Quando le lodi del popolo di Dio cominciavano a salire dalla terra, le forze maligne indietreggiavano. Vidi i santi di Dio pregare con tutto il cuore contro le trappole del diavolo; allora le maledizioni e gli incantesimi si spezzavano e i santi vincevano. Questo è quello che accadeva. Mentre gli angeli del Signore combattevano contro i demoni e le forze dell’Inferno, credenti venivano liberati attraverso la preghiera. Dopo che le persone erano state liberate, queste innalzavano Dio con la lode, e la lode portava più vittoria. Solamente quando il risultato delle preghiere non poteva essere immediato, la lode cessava e il male iniziava a vincere la battaglia.

Poi udii gli angeli del Signore dire a voce alta: “Oh Signore, la fede del tuo popolo è debole, ma il tuo popolo deve avere fede. Hanno bisogno di fede, cosicché tu possa proteggerli dall’orda di satana. Signore, abbi pietà dell’esercito della salvezza”.

La voce dell’Altissimo replicò: “Senza fede è impossibile piacere a Dio, ma il Signore è fedele e vi fortificherà”.

Di nuovo vidi Dio spandere il suo Spirito sopra ogni carne, e le persone credevano che Dio avrebbe realizzato tutto quello che avevano chiesto perché loro erano suoi e lo amavano sinceramente.

Avevano fede in Lui e credevano nella sua Parola. Dio li liberava e la sua Parola cresceva sulla terra.

Il Signore disse: “Tutte le cose sono possibili a coloro che credono. Io veglio sulla mia parola perché si compia. Adempi il tuo compito e puoi star sicuro che Io manterrò la mia Parola. Se la mia gente porterà avanti la verità e combatterà la buona battaglia, accadranno cose meravigliose, come nel giorno della Pentecoste. Invocatemi ed Io vi ascolterò, sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo. Vi renderò stabili nella giustizia, nella verità e nella sincerità”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 45

Nella visione vidi credenti che nascevano come bambini e angeli stare su di loro per ripararli dalle ingiustizie. Il Signore degli eserciti combatteva per loro vincendo contro il male. Poi vidi come i bambini diventavano adulti e mietevano i campi del Signore della gloria. svolgevano il lavoro del Signore con cuore allegro, amando Dio, confidando in Lui e servendoLo. Vidi gli angeli e la Parola del Signore unirsi per eliminare il male dalla faccia della terra. Vidi pace sulla terra dopo che tutto era stato posto sotto i piedi di Dio.

Capitolo 18 Visioni aperte dell’Inferno

Il Signore disse: “Questa visione è per il futuro ed accadrà, Io però ritornerò prima, per proteggere la mia sposa e la mia chiesa. Svegliati, popolo Mio! Lascia suonare le trombe dagli angoli della terra, così che Io ritorni, come dice la Mia Parola”.

Osservai il serpente di fuoco, che si trovava nel braccio destro dell’Inferno. Gesù disse: “Vieni e guarda quello che lo spirito del mondo dice”. Vidi le corna del serpente di fuoco entrare nel corpo della gente sulla terra. Molti

venivano completamente posseduti dal serpente. Mentre osservavo, vidi una bestia grandissima, innalzarsi su un grande luogo e mutarsi in un uomo. Gli abitanti della terra scappavano dalla presenza dell’uomo, rifugiandosi in luoghi selvaggi, in caverne, nelle metropolitane o in rifugi. Con profonda disperazione cercavano un nascondiglio che li riparasse dalla vista della bestia. Nessuno lodava Dio e nessuno parlava di Gesù.

Una voce mi disse: “Dov’è la Mia gente?”. Osservai con più attenzione e vidi la gente camminare, come morti. Nell’aria

c’era una grande disperazione e nessuno si girava a destra o a sinistra. Capii che le persone erano guidate da una forza invisibile. Certe volte una voce parlava dal nulla e le persone le ubbidivano. Tra loro non parlavano. Vidi anche il numero <666> scritto sulla loro fronte e sulle loro mani. Soldati a cavallo sorvegliavano la gente, come se fossero bestiame.

La bandiera americana giaceva al suolo abbandonata, sporca e lacerata. Non c’era gioia, nessun sorriso, nessuna felicità. Solo morte e malvagità erano percettibili.

Le persone camminavano in file, dentro un grande magazzino, tutti con la stessa andatura, come soldati abbattuti. Tutti erano identici, indossavano vestiti da penitenziario. Il grande magazzino era recintato e delle guardie erano posizionate qua e là. Ovunque guardassi, vedevo soldati in uniforme.

Questi zombi camminavano nel grande magazzino stando tutti assieme, potendo comprare il minimo necessario. Quando una persona aveva finito di comprare, saliva su un grande camion militare. Il camion, ben sorvegliato, li portava in un altro luogo. In una specie di clinica, venivano esaminate le persone per controllare se avessero qualche malattia, infezione o disabilità. Un piccolo gruppo di esaminati venne messo da parte; sembravano essere stati scartati.

In poco tempo, coloro che non avevano superato l’esame medico, furono portati in un’altra stanza. In questa stanza, sulla parete, erano presenti, un’enorme quantità di interruttori, pulsanti e strumenti di misurazione. Si aprì una porta e dei tecnici entrarono nella stanza. Uno dei tecnici iniziò a chiamare le persone che si trovavano nella stanza. Senza alcuna resistenza, la persona che veniva chiamata si alzava e marciava verso un grosso contenitore. Dopo che tutte le persone si trovarono nel contenitore, un altro tecnico, chiuse la porta e spinse un interruttore presso la parete.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 46

Pochi minuti più tardi riaprì la porta e, prendendo paletta e scopino, puliva il pavimento dagli avanzi. Al posto degli uomini che si trovavano nel contenitore, era rimasta solo un po’ di cenere!

Le persone che avevano passato l’esame medico, salirono sullo stesso camion e furono trasportati su un treno. Nessuno diceva una parola o si voltava verso il vicino. In un altro edificio, ad ogni persona fu assegnato un lavoro. Senza nessuna spiegazione, ognuno svolgeva il suo proprio lavoro. Osservai come tutti dovevano lavorare duramente e come, alla fine del giorno, venivano condotti agli appartamenti, circondati da un alto recinto. Ognuno si ritirò e nell’appartamento e andò a letto. Il giorno successivo dovevano nuovamente lavorare duro.

Ascoltai come una voce ricolmò la notte. Vidi una bestia gigantesca sedere su un grande trono. Ogni persona le ubbidiva.

Corna spirituali crescevano sulla sua testa. Si dirigevano in ogni luogo della terra. La bestia acquistava molte posizioni autorevoli, molte istituzioni e cresceva nel suo potere.

La bestia si infiltrava in molti incarichi, seducendo molte persone. I ricchi e famosi, come anche l’esercito e i civili, furono sedotti. Grandi e piccoli rendevano omaggio alla bestia.

Una grande macchina fu portata in un ufficio. La bestia la marchiò con la propria sigla e la sua voce rimbombava nella macchina. Vi era anche un’altra macchina chiamata “Grande Fratello”, che poteva vedere in appartamenti e in aziende. L’unica macchina esistente, di questo tipo, apparteneva alla bestia. La parte della macchina che andava negli appartamenti delle persone, era invisibile ad occhio nudo. Rivelava alla bestia ogni movimento della persona. Osservai come la bestia, seduta sul suo trono, si girò nella mia direzione. Sulla sua fronte era scritto il numero <666>.

Guardando, vidi, come un altro uomo,in un altro ufficio, si sdegnava per la bestia. Chiedeva di poter parlare con lei. Gridava dalla rabbia. La bestia le si presentò e sembrava cortese quando le disse: “Vieni, ti posso aiutare a risolvere tutti i tuoi problemi”.

La bestia portò l’uomo arrabbiato in un'altra stanza e lo incoraggiò a sdraiarsi su un lettino. La stanza e il lettino mi ricordavano una sala operatoria. L’uomo ricevette un’anestesia e venne poi messo sotto un’enorme macchina. La bestia collegò, con dei fili di ferro, la testa dell’uomo alla macchina. Sulla macchina erano incise le parole: “Questa cancella pensieri appartiene alla bestia 666”.

L’uomo fu poi tolto dal lettino, aveva lo sguardo vuoto, i suoi movimenti erano uguali a quelli di uno zombi in un film. Aveva una grande macchia bianca sulla sua testa, e da quel momento seppi che gli avevano fatto il lavaggio del cervello per poter essere controllato dalla bestia.

La bestia disse: “Ora, mio signore, come ci sentiamo? Non le avevo detto che avrei risolto i suoi problemi? Le ho dato una nuova mente. Ora, non avrà mai più nessun problema o preoccupazione”. L’uomo non disse nulla.

“Ubbidiranno ad ogni mio ordine”, disse la bestia mentre prendeva un piccolo oggetto e lo infilava nella camicia dell’uomo. Poi parlò ancora all’uomo e l’uomo gli rispose senza muovere le labbra. L’uomo si muoveva come un morto vivente.

“Lavoreranno senza essere furibondi, senza frustrazioni, senza piangere o essere tristi. Lavoreranno per me, fino a morire. Io ne controllo molti come lui. Certi mentono, uccidono, rubano, fanno guerre, fanno bambini; altri lavorano alle macchine, ed altri ancora fanno altre cose. Si, io li controllo tutti”, disse la bestia ridendo perfidamente.

Poi diedero all’uomo dei documenti da firmare. Facilmente, l’uomo diede alla bestia tutti i suoi averi.

Nella visione vidi come l’uomo lasciò l’ufficio della bestia, andandosene a casa con la sua auto. Quando la moglie si avvicinò e gli diede un bacio, l’uomo non ebbe alcuna reazione. Non aveva più alcun sentimento, né per sua moglie, né per nessun altro. La bestia gli aveva cancellato ogni sentimento.

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La moglie iniziò, estremamente arrabbiata, a rimproverarlo, senza ottener alcun risultato. Alla fine disse: “Ok, chiamerò la bestia. Saprà sicuramente cosa bisogna fare”. Dopo una breve telefonata, lasciò la casa e andò nello stesso ufficio dove era già stato il marito.

La bestia le diede il benvenuto e le disse: “Mi racconti pure i suoi problemi, sono sicuro di poterla aiutare”. Un imponente uomo la condusse per mano al lettino, il medesimo dove proprio poco prima stava il marito. Dopo l’operazione, la donna divenne una schiava della bestia. Ascoltai come la bestia la interpellava: “Come si sente?”, chiese. La donna rispose solo dopo che la bestia le infilò un piccolo oggetto nella camicia. Solo dopo realizzò che la bestia era il suo maestro e signore, ed iniziò ad adorarlo.

“Tu sarai una produttrice di bambini”, le disse, “farai bambini perfetti; mi adoreranno e mi serviranno”.

La donna rispose come un robot: “Si, signore, ti ubbidirò”. Di nuovo vidi la donna che si trovava in un altro edificio. Molte altre donne incinte

erano presenti. Tutte erano sdraiate nei loro letti, inanimate, adorando la bestia con una preghiera monotona. Tutte portavano il numero <666> sulle loro fronti.

Quando i bebè furono nati, li portarono in un altro edificio. Lì, vennero allevati da infermiere che avevano avuto il lavaggio del cervello. Anche le infermiere portavano il numero <666> sulle loro fronti.

La bestia cresceva nella sua forza, fino a diffondere il suo regno su tutta la terra. I bebè crescevano, e ad un tempo stabilito, vennero anche loro sottoposti alla macchina cancella pensieri. Adoravano la bestia e la sua immagine.

La macchina però non aveva alcun effetto sui figli di Dio. Ascoltai la voce del Signore dire: “Coloro che adoreranno la bestia e la sua

immagine, periranno. Molti saranno sviati e cadranno; però Io proteggerò i Miei figli dalla bestia. Queste cose accadranno alla fine dei tempi. Non prendere il marchio della bestia! Ravvediti prima che sia troppo tardi”.

“La bestia si designerà come un uomo di pace. Porterà in molte nazioni la pace in un tempo caotico. Fornirà il mondo con beni di basso costo e farà il possibile perché i salari bastino ad ognuno. Farà alleanza con molte nazioni e gli uomini potenti del mondo, la seguiranno in un sentiero di falsa sicurezza”.

“Prima di questo tempo, preparerò un esercito di credenti, che saranno saldi nella verità e nella giustizia. Il potente esercito, di cui parlò il profeta Gioele, ascolterà la Mia voce da levante fino a ponente”.

“Anche nella notte ascolteranno la mia voce e mi risponderanno. Lavoreranno per Me e si prepareranno come potenti soldati. Compiranno grandi opere per Me, perché Io sarò con loro”.

Tutte queste cose mi furono rivelate attraverso delle visioni aperte dal Signore Gesù Cristo.

Sono le parole della Sua bocca per il tempo finale. Gesù ed io ritornammo a casa, ed io mi sorpresi per tutte le cose che mi furono

rivelate. Mi addormentai mentre pregavo per la liberazione dell’umanità.

Capitolo 19 La mascella dell’Inferno

Nella notte successiva Gesù ed io andammo nella mascella dell’Inferno. Gesù disse: “Figlia Mia, abbiamo percorso quasi tutto l’Inferno. non te lo mostrerò

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completamente, però devi condividere con il mondo quello che ti ho mostrato. Dì loro che l’Inferno è reale, che questo racconto è vero”.

Raggiungemmo la cima di una collina e poi guardammo a valle. Fin dove riuscivo a vedere, vi era un ammasso di anime allineate ai lati della collina. Potevo ascoltare le loro grida che riempivano tutto il luogo. Gesù mi disse: “Figlia mia, questa è la mascella dell’Inferno. Ogni volta che la bocca dell’Inferno si apre senti un forte frastuono”. Le anime che erano interrate nei lati della collina cercavano di liberarsi, ma senza riuscirci.

Mentre Gesù parlava, vedevo vicino a noi molti esseri tenebrosi cadere e atterrare al piedi della collina. Demoni con grosse catene trascinavano via la anime. Gesù disse: “Queste sono le anime che, morte sulla terra, giungono all’Inferno. qui si lavora giorno e notte”.

In un istante un grande silenzio riempì il luogo. Gesù disse: “Figlia mia, ti amo e desidero che parli dell’Inferno alle persone del mondo”.

Diedi un’occhiata in profondità alla mascella dell’Inferno, per vedere quello che succedeva. Tormenti e grida di dolore si elevavano dal basso. “Quando terminerà questo?”, mi domandai. Sarò contenta quando mi riprenderò da tutto questo.

Poi in un attimo mi sentii perduta, abbandonata. Non so come lo sapevo, ma sapevo con tutto il mio cuore che Gesù mi aveva lasciata sola. Mi sentii molto triste. Mi girai velocemente per cercare Gesù e realizzai che era sparito. “Oh, no!”, gridai, “non ancora! Oh Gesù, dove sei?”.

Quello che ora leggerai ti metterà paura. Io prego che ti metta abbastanza paura, perché così tu possa credere. Prego perché tu ti penta dei tuoi peccati ed eviti di finire in questo luogo orribile. Prego perché tu creda, non desidero che questo accada a qualcuno. Ti amo e spero che tu ti svegli prima che sia troppo tardi.

Se sei un credente e leggi queste cose, accertati della tua salvezza. Siate pronti per incontrarvi con il Signore in ogni momento, poiché a volte manca il tempo per pentirsi. Non lasciare spegnere la tua lampada ma continua a riempirla con olio. Sii pronto in ogni momento, perché non sai quando il Signore tornerà. Se non sei ancora un credente nato di nuovo, leggi Giovanni 3:16-19, e invoca il Signore. Ti proteggerà da questo posto di torture.

Mentre gridavo a Gesù, correvo giù per la collina, alla sua ricerca. Un demone si avvicinò con una catena nelle mani. Ridendo mi disse: “Puoi correre dove ti pare, donna! Gesù non è qui per salvarti. Tu resterai qui per l’eternità”.

“Oh no”, gridai, “lasciami andare!”. Mi ribellai con tutte le mie forze, ma in un attimo mi scaraventò sul pavimento e

mi incatenò. Mentre mi trovavo sul pavimento, mi coprì uno strato di puzza orrenda, così abominevole da sentirmi male. Non sapevo cosa mi stesse succedendo.

Mi guardai e vidi che fori stavano apparendo su tutta la carne rimasta. Comincia a cambiare colore in grigio scuro e dal mio corpo cadeva sul pavimento carne grigiastra. Avevo fori sulle mani, sui fianchi, sulle gambe e sulle braccia. Singhiozzai e dissi: “Oh no, sono all’Inferno per sempre! Oh no!”.

Sentii in me i vermi e quando guardai vidi le mia ossa che ne erano piene. Anche quando non li vedevo li sentivo in me. Come provai a togliermeli divennero molti di più. Potevo sentire l’imputridire del mio corpo.

Si, mi ricordai tutto e sapevo esattamente quello che era successo sulla terra. Potevo tastare, vedere, odorare, ascoltare e gustare le torture dell’Inferno. potevo vedere dentro di me. Anche se ero un sudicio scheletro, sentivo ogni cosa che mi succedeva. Dovunque guardassi c’erano anime, come me.

Gridai con grandi dolori: “Oh Gesù! per favore aiutami, Gesù!”. Volevo morire, ma non potevo. Sentivo come il fuoco si sviluppava nelle mie gambe. Gridai: “Gesù dove sei?” Mi rotolai al suolo gridando assieme ad altri per la liberazione. Eravamo distesi come spazzatura nella mascella dell’Inferno. Dolori insopportabili si impadronirono della nostra anima.

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Gridai incessantemente: “Gesù dove sei? Gesù dove sei?”. Pensavo se quello era solo un sogno. Mi sarei svegliata? Mi trovavo davvero

nell’Inferno? Avevo commesso alcun peccato contro Dio, perdendo così la mia salvezza? Che cosa era successo? Avevo peccato contro lo Spirito Santo? Mi ricordai di tutti gli insegnamenti biblici che avevo ascoltato. Sapevo che la mia famiglia si trovava in qualche luogo sopra di me. In assoluto orrore compresi che mi trovavo, assieme a tutte quelle anime con cui avevo parlato e visto in precedenza, nell’Inferno.

Era molto inquietante guardare attraverso il proprio corpo. I vermi ricominciavano a strisciarmi dentro e io gridai presa dal panico, dalla paura e dai dolori.

In quel momento un demone disse: “Il tuo Gesù ti ha abbandonata! Ora appartieni a satana!” Rise malignamente mentre mi prendeva e poneva su qualcosa.

Mi accorsi che mi aveva appoggiata su una creatura morta vivente, avente sembianze di un animale. Aveva il mio stesso colore grigiastro, ricoperto di sporcizia e di carne putrefatta. Una terribile puzza riempì l’aria. L’animale mi trasportò costeggiando un sentiero. Pensai: “Oh Signore, dove sei?”.

Passavamo vicino a molte anime, che gridavano per la salvezza. Sentii come la mascella dell’Inferno, di nuovo, con gran frastuono, si apriva e faceva cadere altre anime nelle mie vicinanze. Avevo le mani legate dietro la schiena.

I dolori non erano costanti, andavano e venivano. Gridavo ogni volta che i dolori ricominciavano e con grossi singhiozzi aspettavo che passassero.

Pensavo: “Come potrò riuscire ad andarmene? Cosa succederà ancora? Quando finirà? Che cosa ho fatto per finire all’Inferno?”

“Oh Signore, dove sei?” Gridai dolorante. Piansi, però non scendeva alcuna lacrima, solamente sospiri secchi scrollavano

il mio corpo. L’animale si fermò davanti a qualcosa. Alzai la testa e vidi una bellissima stanza davanti a me, piena di stravaganti ricchezze e splendidi gioielli. Nel centro della stanza vi era una bellissima donna, vestita come una regina. Pensavo, nel mio stato disperato, a cosa potesse significare.

Le dissi: “Signora, per favore aiutami”. Si avvicinò e mi sputò in faccia. Mi maledì e mi disse parole nauseanti. “Oh Signore, cosa succederà dopo?” Io piansi mentre lei rideva malignamente.

Davanti ai miei occhi, la donna si trasformò in un uomo, in un gatto, in un cavallo, in un serpente, in un ratto e poi in un ragazzo. Poteva trasformarsi in quello che voleva. Possedeva molta forza maligna. Sopra la stanza c’era scritto “Regina di satana”.

L’animale proseguì e dopo delle ore si fermò. Con uno spintone fui gettata a terra. Guardai davanti a me e vidi un esercito di uomini e cavalli venire nella mia direzione. Dovetti saltare a lato mentre l’esercito passava, per non essere schiacciata. Anche loro erano scheletri con un colore grigiastro di morte. Dopo che furono passati, fui rialzata e messa in cella. Mentre qualcuno chiudeva la porta, guardai con orrore l’interno della cella e piansi. Pregai, ma senza alcuna speranza. Piansi e mi pentii mille volte per i peccati che avevo commesso. Pensai a tutte le cose che avrei potuto fare per guadagnare altre persone a Cristo e aiutare gli altri, coloro che avevano bisogno del mio aiuto. Mi pentii per le cose che avevo fatto e per quelle che non avevo fatto.

“Oh Signore, salvami”, gridai. Continuai a gridare a Dio per il suo aiuto. Non riuscivo né a vederlo né a sentirlo. Mi trovavo all’Inferno, come molti altri che avevo visto. Caddi al suolo e piansi. Mi sentii perduta per sempre.

Le ore passarono e sempre riuscivo a sentire il baccano della mascella dell’Inferno aprirsi, facendo scendere altre anime nell’Inferno. Incessantemente chiamai Gesù: “Gesù, dove sei?” Non ebbi alcuna risposta. I vermi ricominciarono a strisciare nella mia massa spirituale. Li sentivo in me.

La morte era dappertutto. Non rimaneva più niente della mia carne, dei miei organi, del mio sangue, non avevo più un corpo e non avevo più speranza. Occupavo il

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tempo a tirar fuori i vermi dal mio scheletro. Ero cosciente di tutto quello che succedeva e volevo morire, ma non potevo. La mia anima vivrà per l’eternità.

Cominciai a cantare delle canzoni sulla vita e il potere del sangue di Gesù, che ci può liberare dai nostri peccati. Mentre cantavo, vennero grossi demoni con lance, gridando: “Smettila!”. Punzecchiarono con le loro lance la mia massa ed ogni volta erano come caldissimi colpi infuocati. Mi colpivano ininterrottamente.

Insieme cantavano: “Satana è qui dio. Odiamo Gesù e tutto quello che lo rappresenta”.

Siccome non smettevo di cantare, mi trascinarono fuori dalla cella, in una grossa entrata. “Se tu ora, non la smetti, le tue torture saranno maggiori”, dissero i demoni.

Smisi di cantare e dopo molto tempo mi ricondussero nella cella. Mi ricordai dei versetti biblici sugli angeli caduti che erano incatenati fino al Giudizio finale. Mi sorpresi se questa era la mia sentenza. “Signore, salva le persone sulla terra”, piansi, “svegliali prima che sia troppo tardi”. Mi vennero in mente molti versi della Scrittura, ma avevo così tanta paura dei demoni che non li dissi.

Lamenti e grida riempivano l’aria sudicia. Un ratto mi si avvicinò. Lo allontanai spingendolo con i piedi. Pensai a mio marito e ai miei figli. “Oh Dio, non lasciare che vengano qui”, piansi, poi mi resi conto che mi trovavo all’Inferno.

Dio non poteva sentirmi. Le orecchie dell’Onnipotente sono chiuse per le grida che provengono dall’Inferno, pensai.

Un grosso ratto poi, si arrampicò sulla mia gamba, mordendomi. Gridai dal dolore e lo allontanai. Avevo un dolore terribile nel posto dove ero stata morsa.

Dal niente, incominciò all’improvviso, a bruciare un fuoco, fermandosi intorno a me. Passarono secondi, minuti ed ore. Ero una peccatrice e quindi all’Inferno. “Oh morte, ti prego vieni”, gridai. Sembrava che le mie grida riempissero tutta la mascella dell’Inferno. altri si univano alle mie grida “perduti per sempre” senza via di uscita! Volevo morire.

Caddi al suolo soffrendo per le torture; sentii di nuovo come la mascella si apriva, facendo cadere altre anime. Le fiamme mi bruciavano aggiungendo nuovo dolore. Ero cosciente di tutto quello che succedeva. I miei sensi erano lucidi. Conoscevo tutte queste cose e sapevo anche le anime non salvate sulla terra, verranno qui. “Oh mio Dio, salvami”, piansi, “salvaci tutti”.

Mi ricordai di tutta quanta la mia vita e di coloro che mi avevano parlato di Gesù. mi ricordai di come avevo pregato per gli ammalati e di come Gesù li aveva guariti. Mi ricordavo delle Sue parole piene d’amore e di pace e della Sua fedeltà.

“Se solo fossi stata di più come Gesù, ora non mi troverei qui”, pensai. Mi ricordai di tutte le buone cose che mi aveva dato Dio; mi ha dato l’aria per respirare, mangiare, bambini, una casa e cose per divertimento. Però se è un buon Dio, perché mi trovo qui? Non avevo più la forza per alzarmi. La mia anima gridò ancora: “Fatemi uscire”.

Ero consapevole che la mia famiglia e i miei amici continuavano la loro vita sopra di me. Sapevo che il ridere, l’amore e la cortesia lassù, continuavano. Ma anche questi pensieri scomparvero a causa dei terribili dolori.

La media oscurità e cupa, sporca nebbia, riempivano questa parte dell’Inferno. una luce gialla e fosca appariva ovunque e la puzza di carne putrida e marcia, era insopportabile. I minuti erano come ore e le ore erano eterne. Quando avrà fine?

Non avevo dormito, non mi ero ripresa, non avevo mangiato o bevuto. Avevo molta fame e sete, come non avevo mai provato prima nella mia vita. Ero così stanca e assonnata, però i dolori continuavano. Ogni volta che la mascella dell’Inferno si apriva e portava nuove anime, mi chiedevo se conoscevo qualcuno fra di esse. Porteranno qui mio marito?

Erano passate molte ore da quando ero arrivata qui. Improvvisamente realizzai come una luce iniziò ad illuminare la stanza. In un attimo si spense il fuoco, il ratto scappò e i dolori lasciarono il mio corpo. Cercai una via d’uscita, ma non ve ne era.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 51

Mi domandai cosa stesse per succedere. Guardai fuori dando un’occhiata all’Inferno, sapendo che stava succedendo qualcosa di terribile. Poi l’Inferno cominciò a tremare e il fuoco ardente girò indietro. Ed ancora una volta, i serpenti, i ratti, i vermi! Dolori insopportabili riempivano la mia anima quando le torture ricominciarono.

“Oh Dio, lasciami morire”, piansi mentre battevo con le mie mani scheletriche al suolo. Piansi e gridai, ma nessuno si preoccupava.

Inaspettatamente, una forza invisibile, mi sollevò sopra la cella. Mentre rientravo in me stessa, il Signore ed io ci trovammo davanti a casa mia. Ero fuori di me, e piangendo Gli chiesi: “Perché Signore, perché?”.

In disperazione, caddi ai suoi piedi. Gesù disse: “Pace a te”. Immediatamente mi riempì la pace di Dio. Mi alzò affettuosamente e mi addormentai fra le Sue braccia.

Quando mi svegliai il giorno successivo, ero molto malata. Durante il giorno rivissi l’orrore e le torture dell’Inferno. in certe notti mi svegliai piena di paura e gridai di avere i vermi che strisciavano nel mio corpo. Avevo molta paura dell’Inferno.

Capitolo 20 Il Paradiso

Per diversi giorni dopo essere stata nella mascella dell’Inferno, sono stata molto malata. Durante la notte lasciavo sempre una luce accesa. Portavo la Bibbia sempre con me e necessitavo di leggerla in ogni momento. La mia anima soffriva molto. Ora conoscevo quello che provavano le anime perdute nell’Inferno.

Gesù mi diceva, di volta in volta: “Pace a te”, e la pace riempiva tutta la mia anima. Però solo pochi minuti dopo, mi svegliavo gridando istericamente, piena di paura.

Durante questi momenti sapevo di non essere sola. Gesù era sempre al mio fianco. Anche sapendolo, delle volte non riuscivo a sentire la sua presenza. C’erano momenti in cui avevo così tanta paura di ritornare all’Inferno, che temevo la vicinanza di Gesù.

Provai a raccontare ad altri la mia esperienza, ma nessuno voleva ascoltarmi. Li supplicavo: “Per favore, ravvedetevi dai vostri peccati, prima che sia troppo tardi”. Per tutti era molto difficile credere al racconto sulle torture dell’Inferno, alle esperienze che avevo vissuto e che Gesù mi aveva ordinato di scrivere in un libro.

Il Signore mi parlò rassicurandomi che Egli è l’unico Signore e che mi avrebbe completamente guarita. Anche se non credevo di guarire completamente, la guarigione arrivò.

Poi di nuovo capitò. Inaspettatamente, mi trovai in spirito, con Gesù il Signore, sospesa in alto nel cielo. Gesù mi disse: “Desidero mostrarti l’amore e la bontà di Dio e una parte del Paradiso. Desidero che tu veda le straordinarie opere del Signore, che nel guardarle sono meravigliose”.

Davanti a noi si trovavano due pianeti giganteschi, meravigliosi e glorioso nel loro splendore. Dio era la loro luce. Un angelo ci ricevette e disse: “Guarda la bontà e la benevolenza del Signore, tuo Dio. La sua misericordia è eterna”. L’angelo, mentre parlava, sprigionava un immenso amore e affetto, che mi fece quasi piangere. “Guarda la potenza, la forza e la maestà di Dio. Lascia che ti mostri il posto che Egli ha creato per i bambini”.

Istantaneamente, davanti a noi, si rischiarò un pianeta. Era grande come la terra. Ascoltai la voce del Padre dire: “Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono uno. Il Padre e il Figlio sono uno. Il Padre e lo Spirito Santo sono uno. Ho mandato mio Figlio a morire sulla croce, così che nessuno debba perire”.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 52

“Però”, disse ridendo, “voglio mostrarti il luogo che ho creato per i bambini. Mi importa molto di ogni bambino. Sono interessato e mi preoccupo quando una madre perde il suo bambino; mi preoccupo anche del frutto del tuo grembo, figlia mia, che fu distrutto prima del tempo.

come puoi vedere conosco ogni cosa e me ne interesso”. “Dal momento in cui vi è vita nel grembo materno, Io ne sono a conoscenza.

Sono a conoscenza dei bebè nati morti e dei bambini nati con degli handicap. Dal momento della concezione è creata un’anima”.

“I miei angeli scendono sulla terra e mi portano i bambini morti. Ho un luogo dove vengono cresciuti, imparano e vengono amati. Io dono loro un corpo perfetto e sostituisco le parti difettose. Io do loro corpi glorificati”.

Tutto il pianeta emanava una sensazione d’amore, in un equilibrio perfetto. Tutto era perfetto. Qui e la, in mezzo a prati verdi e acqua chiara come cristallo, si trovavano parchi giochi con panchine in legno lucido e sedie di marmo. Da ogni parte c’erano bambini che svolgevano diverse attività. Ogni bambino portava una tunica bianca senza macchia e dei sandali. Queste tuniche erano talmente bianche che per la luce splendente del pianeta, brillavano. Una diversità di colori accentuava il bianco delle tuniche. Angeli sorvegliavano le porte e il nome di tutti i bambini erano scritti in un libro.

Osservai come i bambini studiavano la Parola di Dio e venivano istruiti nella musica con dei libri d’oro. Ero sorpresa di vedere come i diversi animali sedevano accanto ai bambini, mentre si trovavano in quella scuola angelica.

Non c’era lacrima o dolore. Tutto era straordinariamente bello; l’allegria e la felicità erano ovunque.

Poi l’angelo mi mostrò l’altro pianeta, che si illuminò come una grossa luce. La luce lo irradiava come il fulgore di milioni di stelle e tutto quello che si trovava su di esso era vivente e bellissimo.

In lontananza vidi due grosse montagne d’oro puro e nelle mie vicinanze stavano due porte dorate, adornate con diamanti e altre pietre preziose. Sapevo che questa era la nuova terra e la città, che stava davanti a me piena di splendore, era la nuova Gerusalemme, la città di Dio che scenderà sulla terra.

In seguito, mi trovai di nuovo sulla terra; la terra era come prima che il fuoco purificatorio finisse l’opera gloriosa di Dio. Anche qui vi era la nuova Gerusalemme, la capitale del Regno millenario. Vidi gli uomini uscire dalle caverne e scendere dalle montagne verso la città.

Gesù era il Re e tutte le nazioni della terra portavano doni e venivano per adorarlo.

Gesù mi diede l’interpretazione delle visioni. Disse: “Fra poco ritornerò ed eleverò al cielo per primi i giusti già morti. Poi coloro che avranno perseverato saranno elevati unendosi a me. Infine l’anticristo regnerà per un tempo determinato. Sulla terra regnerà molta sofferenza come in nessun altro tempo si ha avuto prima e come non ce ne sarà dopo”.

“Ritornerò con i miei santi e satana verrà gettato nell’abisso senza fondo, dove resterà per mille anni. Durante questo tempo, Io regnerò da Gerusalemme su tutto il mondo. Dopo il regno millenario, satana verrà lasciato libero per un breve tempo ed Io lo vincerò con lo splendore della mia venuta. La vecchia terra scomparirà”.

“Guarda, ci sarà una nuova terra e su di essa verrà una nuova Gerusalemme ed Io regnerò per l’eternità”.

Capitolo 21 Le false religioni

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 53

Il Signore disse: “Se la gente della terra mi ascolta e si ravvede dai propri peccati, Io fermerò le opere dell’anticristo e della bestia, fino al tempo del risveglio. Non si è ravveduta la gente di Ninive alla predica di Giona? Io sono lo stesso ieri, oggi e in eterno. Ravvedetevi ed Io vi darò un tempo di benedizione”.

Poi udii Gesù dire: “Il mio popolo deve amarsi a vicenda e aiutarsi l’u no con l’altro. Devono odiare il peccato e amare il peccat ore. Attraverso questo amore tutte le persone devono riconoscere che loro sono m iei discepoli”.

Mentre Gesù parlava, la terra si aprì e stavamo di nuovo all’Inferno. Vidi di fianco ad una collina, dei tronchi d’albero morti e tutto attorno era depositato del sudiciume. Vidi anche delle piccole fosse a fianco alla collina e grigie figure di uomini che passeggiavano e parlavano.

Seguivo Gesù su di un sentiero scabroso e sudicio che portava alla cima della collina. Mentre ci avvicinammo vidi che le persone erano chiaramente illese, ma morte. Carne di color grigiastro e morta era sui loro corpi e una corda li teneva legati tutti assieme. Una fune grigia circondava tutte le persone che si trovavano sulla collina. Anche se in lontananza non si vedeva alcun fuoco, sapevo che questa era una parte dell’Inferno, dato che dalle ossa delle persone cascavano pezzi di carne putrefatta, ma che subito ricresceva.

La morte era ovunque, però la gente sembrava non accorgersene; erano intenti nelle loro conversazioni.

Gesù disse: “Ascoltiamo quello che dicono”. Un uomo diceva all’altro: “Hai sentito di questo Gesù che è venuto a perdonare i

peccati del mondo?”. L’altro rispose: “Conosco Gesù. mi ha lavato dai miei peccati. Per di più non so

cosa ci faccio qui”. “Anch’io non lo so”, disse l’uomo. Un altro disse: “Io provai a parlare di Gesù al mio vicino, ma non volle ascoltarmi

neanche una volta. Dopo la morte di sua moglie venne da me a chiedermi di prestargli dei soldi per il funerale. Mi ricordai di quello che Gesù disse, di essere prudenti come dei serpenti e semplici come colombe. Per questo motivo lo respinsi. Ero certo che avrebbe usato quei soldi per qualcos’altro. Sai, dobbiamo amministrare bene i nostri soldi”.

Il primo uomo rispose: “Si, fratello; nella nostra chiesa c’era un giovane che aveva bisogno di vestiti e di scarpe. Poiché suo padre era un ubriacone, mi rifiutai di comprare qualcosa al figlio. Gli demmo una lezione”.

“Bene”, affermò un altro uomo, mentre teneva la fune di prigionia torcendola nervosamente nelle sue mani. “Dobbiamo continuamente insegnare agli altri come vivere nel modo in cui ha vissuto Gesù. L’uomo non aveva alcun bisogno di bere. Per questo motivo lo lasciammo soffrire”.

Gesù disse: “Oh voi, sciocchi e senza cuore, svegliatevi e riconoscete la verità e amatevi gli uni gli altri con amore fervente. Aiutate chi ha bisogno di aiuto. Date a coloro che sono nel bisogno senza aspettarvi indietro niente”.

“Se tu ti ravvedi, oh terra, ti benedirò e non maledirò. Svegliatevi dal vostro sonno e venite a Me.

Umiliatevi e abbassate i vostri cuori a me, Io verrò da voi e abiterò con voi. Voi sarete il mio popolo ed Io sarò il vostro Dio”.

Capitolo 22 Il marchio della bestia

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 54

Ascoltai il Signore dire: “Il mio Spirito non combatterà per sempre per voi. Vieni e guarda la bestia”.

“Durante gli ultimi giorni si eleverà sulla terra una bestia malvagia e sedurrà molti di tutte le nazioni. Verrà dato l’ordine dove tutti dovranno portare il suo marchio <666> sulla mano o sulla fronte. Colui che porterà il marchio della bestia sarà gettato con lei nello stagno di fuoco e zolfo”.

Il mondo approverà il levarsi della bestia perché porterà pace e benessere, come nessun altro fece prima di lei. Quando arriverà a regnare su tutto il mondo, capiterà che a coloro che non hanno ricevuto il suo marchio, non sarà permesso di comprare viveri, vestiti, auto, case e tutte le altre cose. Sarà per loro anche impossibile vendere i propri beni ed è allora che accetteranno il marchio”.

“Dio, il Signore, ha spiegato chiaramente che coloro che prenderanno il marchio, per affermare la loro lealtà alla bestia, saranno per sempre allontanati da Dio. Avranno il loro posto con gli increduli, e i diffamatori della Legge. Le persone che accetteranno il marchio hanno rifiutato Dio e si sono decisi per il sostentamento della bestia”.

“La bestia e i suoi seguaci perseguiteranno le persone che non hanno voluto il marchio della bestia. Bambini e ragazzi verranno uccisi sotto gli occhi dei genitori, perché hanno rifiutato il marchio. Verrà un tempo di grande angoscia”.

“Le persone che prenderanno il marchio saranno sedotte, dando alla bestia tutti i loro beni in cambio della promessa di essere esauditi in ogni loro desiderio”.

“Alcuni tra di voi diventeranno deboli e si arrenderanno alla bestia e accetteranno il suo marchio sulla mano o sulla fronte. Voi direte <Dio ci perdonerà. Dio capirà>. Però Io non spezzerò la mia Parola. Vi ho ininterrottamente avvertiti attraverso i miei profeti e servi del Vangelo. Ravvedetevi intanto che è ancora giorno, perché la notte viene e il Giudizio sarà adempiuto per sempre”.

“Se non seguirai la bestia e non accetterai il suo marchio, Io mi preoccuperò di te. Ma non ti sto dicendo che molti credenti in questo tempo non saranno uccisi. A molti sarà tagliata la testa, perché confidano in Dio, il Signore. Benedetti sono coloro che muoiono per il Signore. La loro ricompensa è grande”.

“Sicuramente ci sarà un tempo in cui la pace e il benessere regneranno; così la bestia riceverà popolarità e apprezzamento. Supererà i problemi del mondo come se non fosse nulla, però la pace finirà con una grande carestia”.

“Non avere paura di quello che possono farti gli uo mini, ma temi Colui che può gettare la tua anima e il tuo corpo nell’Infern o. E anche se molti saranno perseguitati e la sofferenza crescerà, Io ti porterò attraverso tutte queste cose”.

“Prima che arrivino questi terribili giorni, Io formerò un grande esercito di adoratori in spirito e verità. L’esercito del Signore compirà grandi opere e farà cose meravigliose per me. Per questo, riunitevi e pregatemi in spirito e verità. Raccogliete i frutti di giustizia, portatemi quello che giustamente mi appartiene e Io vi proteggerò nell’ora malvagia. Ravvedetevi adesso e sarete protetti da tutte le cose terribili, che verranno sopra i ribelli e gli increduli”.

“La conseguenza del peccato è la morte, ma il Regno di Dio è la vita eterna. Cerca il Signore, adesso che lo puoi ancora trovare, Io ti raccoglierò e perdonerò. Io ti amo e non desidero che tu perisca”.

“Credi a queste parole e vivi. Scegli oggi chi vuoi servire”.

Capitolo 23 Il ritorno di Cristo

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 55

Vidi la venuta del Signore. Sentii la sua chiamata come il suono di una tromba e la voce di un arcangelo. Tutta la terra tremò e dalle tombe uscirono i santi per incontrarsi con il Signore nel cielo. Per ore mi sembrò di udire le trombe suonare e la terra e i mari restituirono i morti. Gesù Cristo, il Signore, si trovava sopra le nuvole, circondato da fuoco, mentre guardava la scena gloriosa.

E di nuovo le trombe suonavano. Mentre osservavo, le persone vive rimanenti sulla terra, ascesero per incontrarsi con il Signore. Vidi i redenti, come milioni di punti di luce, radunarsi assieme nel cielo.

Gli angeli distribuivano loro vesti del bianco più puro. Vi era una grande gioia. Il compito degli angeli era quello di mantenere l’ordine e parevano essere in ogni luogo dando un’attenzione speciale ai resuscitati. Un corpo nuovo fu dato a tutti i redenti mentre erano sospesi nell’aria.

Grande gioia e felicità riempivano il cielo e gli angeli cantavano: “Onore al Re dei re!”.

Alto nei cieli, osservai il corpo spirituale di Cristo. Era il corpo di Gesù Cristo. Il corpo giaceva sulla schiena, su un letto, e del sangue cadeva sulla terra. Riconobbi che questo era il corpo crocifisso del nostro Signore. Poi il corpo si ingrandiva fino a riempire tutto il cielo. Entravano e uscivano milioni di redenti.

Guardai sbalordita quando milioni di santi salirono per delle scale, riempiendo il corpo, cominciando dai piedi e continuando per le gambe, le braccia, lo stomaco, il cuore e la testa. Compresi che il corpo si riempì con uomini e donne di tutte le nazioni e lingue della terra. Lodavano il Signore con voce potente.

Milioni di persone sedevano davanti al trono, mentre gli angeli portavano i libri nei quali vi era scritto il Giudizio da annunciare.

Qui si trovava il Trono della misericordia e molti ricevettero la propria ricompensa.

Mentre guardavo, una grande oscurità e le forze demoniache ricoprivano la faccia della terra. Innumerevoli spiriti maligni furono lasciati liberi dalle loro prigioni, e la terra fu scossa. Ascoltai il Signore dire: “Agitatevi abitanti della terra. Satana è venuto per abitare nel vostro mezzo”.

Vidi come la bestia infuriata spandeva il suo veleno su tutta la terra. L’Inferno tremò nella sua furia e dall’abisso senza fondo uscirono gli eserciti di moltitudini di spiriti maligni, annerendo la terra dalla loro presenza. Uomini e donne scapparono gridando su colline e montagne e dentro nelle caverne.vennero fatte guerre; carestie e morte giunsero sulla terra.

Infine, vidi nel cielo, cavalli infuocati con carrozze trionfali. La terra tremò e il sole divenne rosso come il sangue. Un angelo annunciò: “Ascolta oh terra, il Re viene!”.

Poi apparve in cielo il Re dei re e il Signore dei signori e con Lui vi erano i santi di tutte le ere, con bianche vesti sante. Mi ricordai che la sua Parola dice che ogni occhio lo vedrà e ogni ginocchio si piegherà davanti a Lui.

Gli angeli alzarono le loro falci e la terra fu mietuta; questa era la fine del mondo. Gesù disse: “Ravvedetevi e sarete salvati. Il Regno di Dio è vicino. Il mio volere e la mia Parola si compiranno. Preparate la via del Signore”.

E io pensai, dobbiamo amarci gli uni con gli altri. Dobbiamo rimanere continuamente nella verità e spiegare ai nostri figli la vicina venuta di Cristo. Una cosa è sicura; il Re dei re viene presto!

Capitolo 24 L’ultimo invito di Dio

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 56

Gesù disse: “Esorta coloro che vivono nel mondo a non diventare superbi, né a confidare in false ricchezze; ma pongano la loro fiducia nel Dio vivente che ci da ogni cosa riccamente e a nostro piacere. Camminate nello spirito e non vi sottoponete alla concupiscenza della carne”.

“Non vi ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l’uomo semina, quello pure raccoglierà. Perché colui che semina per la sua carne, raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste; coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio.

Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. Coloro che appartengono a Cristo hanno crocifisso la carne e i suoi desideri”.

“Quando la Parola di Dio sarà adempiuta, verrà la fine. Nessuno conosce né il giorno, né l’ora nella quale il Figlio di Dio ritornerà sulla terra. Neanche il Figlio conosce il tempo, solamente il Padre. La Parola è già quasi adempiuta. Vieni come un piccolo fanciullo e lascia che ti lavi dalle opere della carne. Dì, “Signore Gesù, vieni nel mio cuore e perdona i miei peccati. Riconosco di essere un peccatore e mi pento dei miei peccati. Lavami nel tuo sangue e purificami. Ho peccato contro il cielo e contro Te e non sono degno di essere chiamato tuo figlio. Desidero riceverti attraverso la fede, come mio Salvatore”.

“Io vi darò pascoli secondo il mio cuore ed Io sarò il vostro Pastore. Voi sarete il mio popolo ed Io sarò il vostro Dio. Leggete la Parola e non abbandonate le comunioni fra di voi. Mettete la vostra vita nelle mie mani ed Io vi proteggerò; non vi lascerò mai, né vi abbandonerò”.

Gente, attraverso lo Spirito abbiamo accesso al Padre. Prego che voi tutti veniate e poniate il vostro cuore al Signore.

Capitolo 25 Visioni del Paradiso

Alcuni delle seguenti visioni mi furono date prima che Gesù mi conducesse all’Inferno ed altre le ho avute quasi alla fine del viaggio attraverso l’Inferno.

Somiglianza di Dio Questa visione la ricevetti mentre ero in intensa preghiera, meditazione ed

adorazione. La gloria di Dio riempì il luogo dove stato pregando. Onde di fuoco, luci brillanti e

un potere maestoso apparvero davanti ai miei occhi. Nel centro del fuoco e delle luci, si trovava il trono di Dio. Gioia, pace, amore, fluivano da Dio Onnipotente.

Attorno al trono si trovavano cherubini ancora bebè che cantavano e baciavano il Signore sul viso, sulle mani e sui piedi. Il canto che cantavano era: “Santo, santo, santo è il Signore, il Dio Onnipotente”. Sulla testa e sulla punta delle piccole ali dei cherubini, bruciavano delle lingue di fuoco. Il battito delle loro ali era sincronizzato con il movimento dell’energie e della Gloria del Signore.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 57

Un cherubino volò verso di me e mi toccò gli occhi. Montagne d’oro In una visione guardai lontano oltre la terra. Potevo vedere per molti chilometri di

distanza; la terra era assetata. Il suolo era lacerato, secco e infruttuoso. Non si vedevano né alberi, nè altra vegetazione.

Poi mi fu permesso di guardare oltre la terra arida, su tutto il cielo. Qui vidi due immense montagne che si toccavano alle basi. Non ne conoscevo l’altezza, ma erano molto alte. Nell’avvicinarmi scoprii che erano fatte di oro massiccio, così puro da essere trasparente.

Attraverso ed oltre le montagne vidi una luce bianca e meravigliosa espandersi e riempire tutto l’universo. Sentii nel mio cuore che questa era la base sulla quale siede il cielo.

Gli uomini litigano per un piccolo pezzo d’oro, ma Dio possiede tutto l’oro. La costruzione di una dimora Mentre pregavo, ricevetti questa visione. Vidi degli angeli leggere le annotazioni

delle nostre opere fatte sulla terra. Alcuni angeli avevano le ali, mentre altri erano senza. Alcuni erano grandi ed altri erano piccoli ed i loro visi erano tutti diversi. Come gli uomini sulla terra, anche gli angeli si possono identificare attraverso il loro aspetto.

Vidi gli angeli tagliare grossi diamanti e metterli nelle fondamenta di stupende casa. i diamanti erano alti novanta centimetri e larghi un metro e ottanta ed erano incantevoli. Ogni volta che un’anima veniva guadagnata a Dio, veniva aggiunto un diamante alla dimora di chi lo aveva condotto alla salvezza. Nessun lavoro è invano, quando lo si fa per il Signore.

Le porte del Paradiso Un’altra volta, mentre pregavo, ebbi la seguente visione celestiale. Mi trovavo in

spirito ed un angelo mi venne a prendere e mi portò nel Paradiso. Ancora una volta, vidi magnifiche scene di onde di luce di splendente Gloria, come quelle che avevo visto dietro le montagne di oro massiccio. Era un’ispirazione sorprendente vedere svelato il potere di Dio.

Quando l’angelo ed io ci avvicinammo a due portoni giganti, vedemmo due grossi angeli con spade costruiti su una grande parete. Erano alti circa quindici metri e venti e i loro capelli erano di oro filato. Le porte erano così alte che non riuscivo a vederne la fine. Mai nella mia vita avevo visto un’arte così splendente. Erano stati fatti a mano con complicati ripieni, drappeggi, stratificazioni ed intagli con perle, diamanti, rubini, zaffiri ed altre pietre preziose.

Tutto si trovava in perfetta armonia e le porte si aprirono sulla parte esterna. Apparve un angelo con un libro tra le mani. Dopo aver guardato nel libro, mi confermò con un cenno, di avere il permesso di entrare.

Caro lettore, non puoi entrare in Paradiso, se il tuo nome non è scritto nel libro della vita dell’Agnello.

La stanza dei registri In una visione, un angelo, mi portò alta nel cielo, mostrandomi una grande

stanza con pareti fatte d’oro massiccio. Sulle pareti, qua e là, vi erano incise le lettere dell’alfabeto. Sembrava di essere in una grande biblioteca, però i libri non si trovavano negli scaffali, ma erano inseriti nel muro.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 58

Angeli con grandi tuniche estraevano i libri per poi studiare. Sembravano seguire tutti un duro ordine. Vidi che i libri erano ricoperti da grosse fodere d’oro e che alcune pagine erano rosse. I libri erano meravigliosi. L’angelo mi spiegò che questi erano i libri scritti della vita di ogni singola persona che fosse nata sulla terra. Mi fu anche detto che ci sono altre stanze con ancora molti più libri. Di tanto in tanto, gli arcangeli portavano i libri a Dio per la sua approvazione o disapprovazione. I libri contenevano intercessioni, profezie, atteggiamenti dello Spirito, crescita nel Signore, anime condotte a Cristo, i frutti dello Spirito e molto altro. Ogni cosa che facciamo sulla terra viene scritta dagli angeli nei libri.

Ogni tanto un angelo prendeva un libro dalla parete e lavava le pagine con un panno di tela soave. La pagina, dopo essere stata lavata, cambiava colore diventando rossa.

La scala celestiale Lo Spirito del Signore, mi diede le seguenti visioni. Vidi una lunga scala

spirituale che scendeva dal cielo fino sulla terra. Da una parte scendevano gli angeli sulla terra, dall’altra parte salivano. Gli angeli sulla scala non avevano ali, ma portavano con loro un libro con un nome sulla copertina. Pareva che alcuni angeli dessero direzioni e risposte alle domande degli altri angeli. Quando erano ricevute le direzioni e le risposte alle loro domande, essi scomparivano.

Vidi anche altre scale in altri posti della terra. Gli angeli erano sempre in movimento, scendevano e salivano. Gli angeli si muovevano con audacia e autorità poiché erano messaggeri con ordini da parte di Dio.

Capitolo 26 Profezia di Gesù

Quando Gesù mi apparve per la prima volta, mi disse: “Kathrin, sei stata scelta dal Padre per recarti con Me nella profondità dell’ Inferno. Ti mostrerò molte cose perché desidero che il mondo venga a conoscenza del l’Inferno e del Paradiso. Ti dirò cosa dovrai scrivere affinché questa sia una v era testimonianza che parla dei posti sconosciuti. Il mio Spirito ti rivelerà i seg reti sull’eternità, sul giudizio, sull’amore, sulla morte e sulla vita”.

Il messaggio del Signore ai perduti del mondo è questo: “Non desidero che tu finisca all’Inferno. Ti ho creato per mio piacere e per avere con te un rapporto eterno. Cercami fintanto che mi puoi trovare, ti as colterò e ti risponderò. Voglio perdonarti e benedirti”. Ai nati di nuovo, dice il Signore: “Non dimenticare le riunioni per pregare e studiare la mia Parola. Preg ate nello spirito della santità”.

Il Signore dice alle chiese e alle nazioni: “I miei angeli combattono continuamente per gli eredi della salvezza e per co loro che si uniranno a questa eredità. Io non cambio. Sono lo stesso ieri, oggi e per l’eternità. Cercatemi e spargerò sopra di voi il mio Spirito. I vostri figl i e le vostre figlie profetizzeranno. Io compirò grandi segni nel vostro mezzo”.

Se non sei ancora salvato, ti prego di prendere adesso del tempo per inginocchiarti davanti al Signore e per chiedere il perdono dei tuoi peccati, così che Egli possa riceverti come suo figlio/a. Non importa quello che costa; devi decidere adesso, se vuoi che il Paradiso diventi la tua dimora eterna.

L’Inferno è orribile e reale.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 59

Conclusione

Desidero ancora una volta sottolineare che le cose che hai letto in questo libro sono vere. L’inferno è un posto di sofferenza e di torture ardenti. Però ti voglio anche dare la certezza che il Paradiso è reale e che può diventare la tua dimora eterna.

Come serva del Signore, mi sono impegnata a seguirLo e a compiere il suo volere nello scrivere le cose che mi mostrò e mi raccontò. Per ricavarne il miglior risultato, dovresti confrontare questo libro con quello che c’è scritto nella Santa Parola, la Bibbia.

Che Dio usi questo libro per la sua gloria.

Mary Kathryn Baxter

Apocalisse 20:13-15 Isaia 5:14

Matteo 10:28 Isaia 14:12-15

Luca 12:5 Matteo 5:22

Luca 16:20-31 Matteo 23:33

Salmo 9:17 Marco 9:43-48

Proverbi 7:27 Romani 10:9-10

Proverbi 9:18 1Giovanni 1:9

L’autrice

Mary Kathryn Baxter è nata in Chattanooga, nel Tennessee, ed è cresciuta in una famiglia credente. Sua madre la istruì, già da molto giovane, nella fede in Gesù Cristo, per la sua salvezza.

All’età di diciannove anni, Kathryn decise di seguire il Signore. Dopo aver seguito il Signore per alcuni anni, si allontanò per un tempo dalla via di Dio. Lo Spirito del Signore la corteggiò di continuo e così lei ritornò dal Signore ponendo ancora una volta la propria vita nelle mani di Cristo. Da allora serve fedelmente il Signore.

Nel mezzo degli anni sessanta, si trasferì con la sua famiglia a Detroit, in Michigan, dove visse per un po’. Più tardi si trasferì a Belleville, Michigan. Lì, Dio iniziò a darle delle visioni.

I ministri di Dio, leader e i santi del Signore davano molta attenzione a lei e al suo lavoro spirituale. Lo Spirito Santo ingrandiva tutti i suoi servizi facendo molti prodigi. Lasciandosi guidare dallo Spirito di Dio nei suoi servizi, venivano manifestati i doni dello Spirito Santo. Ama il Signore con tutto il suo cuore, intelletto, anima e forza, e desidera sopra ogni cosa guadagnare anime a Cristo.

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� Una rivelazione divina dell’inferno – Pagina 60

Kathryn è sposata con Bill Baxter già da più di ventiquattro anni. Hanno quattro propri bambini e sei pronipoti, che la sostengono nel ministero.

Serve il Signore con molta dedizione. La sua chiamata si orienta specialmente su sogni, visioni e rivelazioni. Fu ordinata come ministro di Dio nella chiesa <Full Gospel of God>, in Taylor, Michigan. Servì così la chiesa nazionale in Washington D.C.

Mentre nel 1976 viveva in Belleville, Gesù le apparve, con forma umana, in sogni, visioni e rivelazioni. Dopo questo periodo ricevette molte altre visite del Signore. Le rivelò la profondità, i gradi, i livelli e i tormenti delle anime perdute dell’Inferno. Ricevette anche visioni sul Paradiso, del tempo di grande tribolazione e della fine del mondo.

In un periodo di quaranta giorni, Gesù le apparve ogni notte. Le rivelò l’orrore dell’Inferno e la Gloria del Paradiso. Le disse che questa testimonianza era per tutto il mondo.

Indice

Prefazione Introduzione Per Kathryn da Gesù

1 All’Inferno 2 La gamba sinistra dell’Inferno 3 La gamba destra dell’Inferno 4 Più fosse 5 Il tunnel della paura 6 Attività all’Inferno 7 Il ventre dell’Inferno 8 Le celle dell’Inferno 9 L’orrore dell’Inferno 10 Il cuore dell’Inferno 11 Le tenebre di fuori 12 Le corna 13 Il braccio destro dell’Inferno 14 Il braccio sinistro dell’Inferno 15 I giorni di Gioele 16 Il centro dell’Inferno 17 Combattimento nei cieli 18 Visioni aperte dell’Inferno 19 La mascella dell’Inferno 20 Il Paradiso 21 Le false religioni 22 Il marchio della bestia 23 Il ritorno di Gesù 24 L’ultimo invito di Dio 25 Visioni del Paradiso 26 Una profezia di Gesù

Conclusione L’autrice

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