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La regolamentazione del mercato televisivo in Italia
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Paola M. Manacorda
L’evoluzione del sistema
televisivo in Italia I principi costituzionali I contenuti principali della
regolamentazione del settore
Sommario
L’evoluzione del sistema televisivo in Italia
Tappe principali dell’ evoluzione del mercato televisivo in Italia:
La fase del monopolio: dal 1952 al 1976
La nascita e lo sviluppo della TV commerciale locale e nazionale: dal 1976 al 1990
La legge di sistema del 1990 e il consolidamento del sistema misto
La sentenza 420 della Corte e la legge Maccanico del 1997
1952: prime trasmissioni RAI
1976: nascita prime emittenti private
1990: legge di sistema
2004 legge Gasparri
1997 legge Maccanico
Monopolio stato Sviluppo TV privata commerciale
evoluzione piattaforme digitali
L’evoluzione del sistema televisivo in Italia
Sommario
L’evoluzione del sistema televisivo in Italia
I principi costituzionali I contenuti principali della
regolamentazione del settore
I principi costituzionali
• Articolo 21: Il principio di libera manifestazione del pensiero– Libertà di informare: – Libertà di essere informati: interesse e
diritto del singolo ad essere informato con completezza e obiettività
• La possibilità di configurare l’attività radiotelevisiva come servizio pubblico
L’articolo 21
• “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”
• Profilo attivo: libertà di informare• Profilo passivo: libertà di essere
informati.
I principi costituzionali
Il principio pluralistico (1/2)
Diritto all’informazione Principio pluralistico
Pluralismo esterno: presenza di soggetti ed operatori diversi nel settore
Pluralismo interno: imparzialità e apertura alle diverse opinioni in ciascuna rete
I principi costituzionali
La realizzazione del principio pluralistico è legata ad una serie di situazioni:– Il diritto alla trasparenza dei mezzi di
informazione– Il diritto ad una informazione pluralistica
settoriale ed infrasettoriale– Una adeguata limitazione alla pubblicità:
• Tutela degli utenti• Tutela della stampa• Tutela del pluralismo
I principi costituzionali
Il principio pluralistico (2/2)
Attività televisiva e regime concessorio
Esercizio di attività radiotelevisiva presuppone utilizzo di frequenze terrestri
etere come bene comune e risorsa scarsa:
•Attività radio-tv soggetta a regime concessorio
I principi costituzionali
Attività televisiva e servizio pubblico
• limitatezza delle risorse tecniche• natura e peculiarità del medium
• Diffusività e capacità di penetrazione• Attività di interesse generale
I principi costituzionali
Possibilità di configurare l’attività radio-TV come
servizio pubblico
Fondamenti costituzionali della riserva dell’attività radio-TV allo stato (art.43):– Limitatezza della risorsa tecnica– Attività di preminente interesse generale:
• Adempie a compiti fondamentali di informazione, formazione culturale e formazione dell’opinione pubblica
– Lo stato è nelle condizioni ottimali per svolgere tale attività e garantire l’attuazione del principio pluralistico
I principi costituzionali
La riserva allo stato
L’evoluzione del sistema televisivo
in Italia I principi costituzionali I contenuti principali della
regolamentazione del settore
Sommario
La disciplina giuridica
Le fonti normative:Direttiva 89/552/CEE
(TVSF) Legge Mammì 223/90Legge 122/98Legge Maccanico 249/97La legge 28/2000La legge 66/2001Legge Gasparri 112/2004
Le aree di regolazione e gli interventi di AGCOM– Gli obblighi dei
concessionari– La pubblicità– Le regole sulla
comunicazione politica– La tutela dei minori– I limiti antitrust
I contenuti della regolamentazione TV
Obblighi dei concessionari (1/2)
Requisiti dei concessionari e meccanismo per l’assegnazione delle concessioni
Numero di ore minimo di trasmissioni
Registro dei programmi + cassetteTrasmissione quotidiana di
telegiornali
I contenuti della regolamentazione TV
Obblighi dei concessionari (2/2)
Obblighi positivi (introdotti dalla legge 122/98)maggioranza della programmazione
di origine europeaobbligo di investimento in produzioni
europeeobbligo di programmare opere di
produttori indipendenti
I contenuti della regolamentazione TV
Pubblicità: tetti di affollamento
1. Tetti di affollamentoConcessionaria pubblica:
• Limite orario: 12%• Limite settimanale 4%
Concessionarie private nazionali• Limite orario: 18%• Limite giornaliero 15% + 5% per la
trasmissione di televenditeConcessionarie private locali
• Limite orario: 18%• Limite settimanale 35%
I contenuti della regolamentazione TV
Pubblicità: posizionamento (1/2)
Principio della separazione e della riconoscibilità:
• Deve essere riconoscibile mediante segnali ottici o acustici
• Deve essere distinta dal resto dei programmi
Divieto di pubblicità isolata: essa va inserita in blocchi
Di norma la pubblicità è inserita tra i programmi. Essa può interrompere i programmi seguendo alcune regole:
• Programmi sportivi e composti di parti autonome: inserita solo tra le parti autonome o negli intervalli.
I contenuti della regolamentazione TV
Pubblicità: posizionamento (2/2)
• Opere cinematograficheOpere cinematografiche: una interruzione consentita per ogni periodo di 45 minuti
• In tutti gli altri programmi devono trascorrere almeno venti minuti tra una interruzione e quella successiva
Divieto di inserire pubblicità:• Nei programmi di cartoni animati;• Nei programmi religiosi, nei telegiornali, nei
programmi per bambini più brevi di trenta minuti
I contenuti della regolamentazione TV
Pubblicità: contenuti
3. Regole sui contenutiNon deve offendere la dignità umana,
non deve evocare discriminazioni di razza, sesso, nazionalità, non deve offendere convinzioni religiose, non deve indurre a comportamenti pericolosi...
Divieto di pubblicità di medicinali e di tabacco
Non deve rappresentare minorenni in situazioni pericolose
I contenuti della regolamentazione TV
La comunicazione politica
Legge 28/2000 – “Par condicio”Regole per disciplinare • la parità di trattamento e
l’imparzialità dei mezzi di informazione per i soggetti politici
• accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali
I contenuti della regolamentazione TV
La comunicazione politica Periodi non elettorali:• Obbligo per tutte le emittenti di assicurare a tutti i
soggetti accesso alle trasmissioni di informazione e di comunicazione politica
• Informazione: telegiornali, approfondimenti (programmi di testata)
• Comunicazione politica: “programmi contenenti opinioni e valutazioni politiche
• Messaggi politici autogestiti• Obbligo di assicurare parità di trattamento di
comunicazione politica (tribune politiche, dibattiti, tavole rotonde, presentazioni in contraddittorio di programmi politici) – obbligatori x emittenti nazionali
• Emittenti che trasmettono comunicazione politica possono trasmettere messaggi politici autogestiti gratuiti o a pagamento
I contenuti della regolamentazione TV
La comunicazione politica Periodi elettorali:• Ripartizione rigida degli spazi di comunicazione
politica tra i vari soggetti in competizione• Fino alla presentazione delle candidature: tempo
ripartito in base al peso specifico delle varie forze politiche
• Dopo la presentazione delle candidature: suddivisione equa tra i vari partiti o coalizioni
• Regole più rigide anche per la trasmissione di messaggi autogestiti.
• Informazione: deve garantire obiettività, parità di trattamento completezza e imparzialità
I contenuti della regolamentazione TV
La tutela dei minori
Indicazioni nella legge 223/90:Vietata la trasmissione di programmi che possano nuocere allo sviluppo psichico o morale dei minori, che contengono scene di violenza gratuita o pornografiche...
Divieto di trasmissione di film v.m.18Film v.m. 14 possono essere trasmessi dopo le
ore 22.30Programmi che contengano scene di sesso o
violenza non possono essere trasmesse nella c.detta fascia protetta (dalle 7.00 alle 22.30)
I contenuti della regolamentazione TV
I vecchi limiti antitrust (Leggi Mammì 1990 e Maccanico 1997)
Tre tipi di limiti:1. Limite all’utilizzo di risorse tecniche:
• nessun soggetto può utilizzare risorse frequenziali eccedenti il 20% delle risorse totali
• Nessun soggetto può avere più di una concessione nazionale terrestre per la trasmissione di programmi a pagamento
• reti eccedenti devono essere irradiate esclusivamente da satellite
I contenuti della regolamentazione TV
I vecchi limiti antitrust (Leggi Mammì 1990 e Maccanico 1997)
2. Limite alla raccolta di risorse economiche i concessionari televisivi non possono raccogliere più del 30% delle risorse televisive.
3. Limite agli incroci proprietariDivieto di essere titolare:- di una concessione TV nazionale se si ha il controllo di imprese editrici di quotidiani che eccedano il 16% di tiratura complessiva
- di due concessioni TV se si ha il controllo di imprese editrici di quotidiani che eccedano l’8% di tiratura complessiva- di più di due concessioni se si è titolari di quotidiani
I contenuti della regolamentazione TV
I nuovi limiti antitrust (Legge Gasparri 2004)
1. Tre tipi di limiti:1. Limite all’utilizzo di risorse tecniche:
• nessun limite al possesso di reti• 40% della capacità trasmissiva riservata a canali
terzi• uno stesso fornitore di contenuti non può essere
titolare di autorizzazioni che consentano di diffondere più del 20 per cento del totale dei programmi televisivi irradiabili su frequenze terrestri.
I contenuti della regolamentazione TV
I nuovi limiti antitrust
(Legge Gasparri 2004) 2. Limite alla raccolta di risorse economiche
Fermo restando il divieto di costituzione di posizioni dominanti nei singoli mercati che compongono il sistema integrato delle comunicazioni (SIC), nessun soggetto può conseguire ricavi superiori al 20 per cento dei ricavi complessivi del SIC
Il SIC comprende ricavi derivanti da:
- Attività televisiva (canone, pubblicità, offerte televisive a pagamento,..);
- Altre attività di comunicazione (editoria libraria, quotidiani e periodici, agenzie di stampa a carattere nazionale, editoria elettronica tramite INTERNET);
- Utilizzazione di opere cinematografiche (in Tv e nelle sale).
I contenuti della regolamentazione TV
I nuovi limiti antitrust (Legge Gasparri 2004)
3. Limite agli incroci proprietari
I soggetti che esercitano l'attività televisiva in ambito nazionale attraverso più di una rete non possono, prima del 31.12.2010, acquisire partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di giornali quotidiani.
I contenuti della regolamentazione TV
La nuova sfida:la regolamentazione
dell’accesso1. Accesso dei fornitori di contenuti alle
reti
- Principio pluralistico
- Canali di particolare valore sociale e culturale
- Must carry
I contenuti della regolamentazione TV
La nuova sfida:la regolamentazione
dell’accesso2. Accesso degli operatori di rete ai contenuti
- Principale elemento di competizione tra piattaforme
- Mercato dei diritti
- Must Offer
I contenuti della regolamentazione TV
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
PresidenteEnzo Cheli
PresidenteEnzo Cheli
Consiglio
Commissione Infrastrutture e
Reti
Commissione Infrastrutture e
Reti
Commissione Servizi eProdotti
Commissione Servizi eProdotti
Silvio TraversaVincenzo Monaci
Alessandro LucianoMario Lari
Paola ManacordaAntonio Pilati
Alfredo MeocciGiuseppe Sangiorgi
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Servizio relazioni istituzionali
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Servizio relazioniesterne e rapporti
con la stampa
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Servizio relazionicomunitarie e internazionali
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Servizio giuridico
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Servizio risorse umane e
finanziarie
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finanziarie
Dipartimentogaranzie e contenzioso
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Dipartimentovigilanza e controllo
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Dipartimentoregolamentazione
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Coordinatore dei dipartimenti
Ufficio studi statistici,
documentazione e pubblicazioni
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Servizio per le tecnologie
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Comitato di coordinamento e monitoraggio
Coordinatore dei servizi
Segretariato GeneraleSegretariato Generale