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La misura della qualitàdell’acqua
Carmela Maria CellamareCarmela Maria Cellamare
UniversitUniversitàà degli Studi di Cassinodegli Studi di Cassino
Polo Didattico di Polo Didattico di FrosinoneFrosinone
FrosinoneFrosinone, 24 Febbraio 2006, 24 Febbraio 2006
Sezione Gestione Risorse IdricheSezione Gestione Risorse Idriche
Acque di scarico:qualità del dato analitico
• Principali parametri fisico-chimici e biologici
• Campionamento
• Misure e qualità– Espressione di risultati– Errori – Incertezza della misura– Valutazione statistica– Principali controlli di qualità e periodicità
Principali parametri fisico-chimici e biologici
� Fisico-chimici� pH, Temperatura
� Azoto, fosforo, carbonio
� COD
� Biologici� Solidi sospesi totali
� BOD5
� Osservazione in microscopia ottica
CampionamentoCampione istantaneo•raccolto in un preciso istante e rappresentativo delle condizioni esistenti all’atto del prelievo;
•mediante successivi campionamenti istantanei è possibile seguire nel tempo l’andamento dei diversi parametri di inquinamento (evidenziando variazioni e picchi).
Campione medio o composto•ottenuto dalla miscelazione di campioni istantanei, secondo volumi proporzionali alle portate di scarico rilevate all’atto dei singoli campionamenti;
•rappresentativo delle condizioni medie per l’intero periodo preso in esame.
Nel caso in cui si effettuino più determinazioni analitiche su campioni istantanei si ricorre alla media ponderata rispetto alla portata.La media ponderata così calcolata coincide con il valore determinabile dall’analisi diretta sul campione composto.
Espressione dei risultati
I risultati delle determinazioni analitiche dei principali parametri fisico-chimici e microbiologici sono espressi in termini di concentrazione (M/V):
• g m-3 o mg l-1 (con eccezione pH, Temperatura, redox)
• UFC/100 ml (Unità Formanti Colonie) (es. ricerca di Escherichia Coli in acque reflue prima dello scarico in acque superficiali - tab. 3 all. 5 del D. Legs. 152/99 e succ. mod . ed integrazioni).
Errori nelle determinazioni analitiche• Errori sistematici
Cause ben determinate, ripetitivi • Metodo
– si possono prevedere e correggere se si conosce la legge con la quale si verificano (es. parziale solubilizzazione di un precipitato, reazione chimica non completa, ecc... )
• Reattivi o strumenti– possono essere di natura fisica o chimica (es. reagenti
impuri che possono interferire con gli analiti, bilancia fuori bolla, pipette non tarate, ecc...)
• Operatore– possono essere rilevanti se l’operatore è scarsamente
accurato o inesperto (incapacità di apprezzare il viraggio di un indicatore, poca accuratezza nel portare a volume ecc...)
• Errori casuali o indeterminati Sono originati da variazioni non prevedibili o
casuali, nel tempo e nello spazio, delle grandezze che influenzano il risultato della misurazione
Incertezza del dato analitico
Anche se tutte le componenti di errore, note o ipotizzate, siano state valutate e le relative correlazioni apportate rimane tuttavia un’incertezza sulla correttezza del risultato (incertezza di misura)
Parametro associato al risultato di una misurazione, che caratterizza la dispersione dei valori ragionevolmente attribuibili al misurando
Cause dell’incertezza
Campionamento:• Prelievo, conservazione, trasporto e
immagazzinamento;
Preparazione e pretrattamento del campione:• essiccazione, omogeneizzazione, centrifugazione,
ripartizione, digestione, diluizione, estrazione, separazione;
• Processo analitico di misura della concentrazione:• es. pH, acidi grassi volatili, IPA con GC – Massa ecc...
Calcolo dell’incertezza
L’incertezza combinata, Ic, di una misura analitica derivante dai 3 contributi è data da:
Generalmente non e’NECESSARIO, CONVENIENTE e POSSIBILE QUANTIFICARE TUTTEle COMPONENTI
222)( IaIpcIcampYIc ++=
Stima incertezza complessiva
(o cumulativa)
• Studi interlaboratorio• Bibliografia ufficiale e
metodi standard• Esperienza di altri laboratori• Esperienza analista
Singole incertezze
Campionamento• non sempre sono
quantificabili…(campionamento manuale e in automatico, punto esatto del prelievo;
• superabili con le dovute accortezze.
Valutazione statistica del dato analitico
Errori sistematici�Non possono essere valutati statisticamente�Possono essere minimizzati dalla scelta del metodo,
accortezza, abilità ed esperienza dell’analista�Determinano il grado di esattezza di un risultato; minore è
l’entità di tali errori e maggiore sarà l’esattezza
Errori casuali �diminuiscono con l’aumentare delle determinazioni
Come stimarli
Parametri statistici
• Distribuzione normale o di Gauss• Stima della media e scarto quadratico
(accuratezza)• Intervallo di confidenza• Coefficiente di variabilità (precisione)• Confronto tra i risultati
Caratteristiche di un metodo analitico
• Ripetibilità, riproducibilità
• Limite di rilevabilità
Validazione di un metodo analitico
• Periodiche procedure di controllo di qualità ( es. carte di controllo)
• Metodi analitici normati, armonizzati a livello nazionale e/o internazionale (anche modificati in base alla tipologia del campione)
• Interconfronto con altri laboratori
Ripetibilità e Riproducibilità
• Ripetibilità : grado di concordanza tra misure della stessa grandezza (quantità o concentrazione) nella stessa matrice, ottenute con lo stesso metodo, da uno stesso analista
• Riproducibilità : grado di concordanza tra misure della stessa grandezza (quantità o concentrazione nella stessa matrice) ottenute con lo stesso metodo in laboratori diversi.
Limite di rilevabilità
• Rappresenta la grandezza minima rilevabile dal metodo o dallo strumento analitico
• E’ importante nel caso in cui il campione analizzato risulti per quantità o concentrazione non significativamente diverso da zero.
• Non esiste una definizione standard di limite di rilevabilità
• Non è corretto riportare zero come risultato di analisi ma ènecessario riportare che la grandezza misurata è inferiore al limite di rilevabilità LR.
• Definizione maggiormente accettata di LIMITE DI RILEVABILITA’:
– la più bassa concentrazione rilevata di ciascun analitacon il 99% di probabilità che sia diversa da zero.
Esempio: determinazione Acidi Grassi Volatili in acque di scarico agroindustriali in GC
Carte di controllo
• Il principio su cui si basano è il confronto dei risultati delle analisi con dei riferimenti (campioni di qualità, CQ o standard) di cui si conoscono le relative misure analitiche ed i parametri statistici
• consentono il monitoraggio continuo dei dati mentre si analizza un campione
• la fluttuazione naturale dei valori può essere misurata e valutata al fine di determinare sela variazione è accettabile
• esistono diversi tipi di carte di controllo (Carta di Shewhartn, grafico a media mobile ed il grafico CUSUM (CUmulative SUM o totale cumulato).
Studi interlaboratorio
• Valutare la confrontabilità dei dati ottenuti da piùlaboratori
• Valutare la riproducibilità di un metodo• Solitamente un laboratorio centrale raccoglie ed
elabora i dati ottenuti dai partecipanti• Confronto periodico tra i partecipanti• Se i risultati sono in buon accordo statistico, il
valore medio ottenuto è la migliore approssimazione del valore vero
Principali controlli di qualità e periodicità
PConfronti interlaboratori
CConfronto con dati pregressi
CControllo Unità di Misura e calcolo dei risultati
PAnalisi di campioni certificati
PCampioni con riferimenti interni
CCarte di Controllo
CAnalisi duplicati
PLimiti di rilevabilità
PTarature con standard
CReagenti
PAcqua reagente
PeriodicitàControllo
Bibliografia
• “Standard Methods for the Examination of Water and Wastewater” 20th Edition Edited by L. S. Clesceri A. E. GreenbergA.D. Eaton, 1998;
• “Metodi analitici per le acque” APAT IRSA-CNR - Manuali e Linee Guida APAT 29/2003;
• “Methods for General and Molecular Bacteriology” P. Gerhardt,, R. G. E. Murray, W.A. Wood, N. R. K, American Society forMicrobiology, Washington, D.C., 1994;
• Bottari e Liberti (1983) “Analisi chimica quantitativa” Universitàdegli Studi di Roma