JUDO CULTURA- EDUCAZIONE - SPORT I molteplici aspetti dellarte
marziale giapponese
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Indice INTRODUZIONE COSE IL JUDO LA NATURA DEL JUDO ORIGINI-
STORIA E LEGGENDA AMBIENTE E VESTIARIO FONDAMENTALI (KIHON) LA
TECNICA (WAZA) LALLENAMENTO LA GARA DIZIONARIO
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Introduzione Il vero judo EDUCAZIONE, CULTURA e poi anche
SPORT. EDUCAZIONE intesa come insegnare ad affrontare la realt e il
judo prepara a situazioni impreviste sia fisiche che psicologiche.
CULTURA intesa come saper fare, scoprendo come realizzarla nella
collaborazione con gli altri. Infine SPORT anche agonistico con
lidea che vincere importante, ma lo ancor di pi come si vince.
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Cos il judo Il judo la Via (DO) pi efficace per utilizzare la
forza fisica e mentale. Allenarsi nella disciplina del Judo
significa raggiungere la perfetta conoscenza dello spirito
attraverso laddestramento attacco- difesa e lassiduo sforzo per
ottenere un miglioramento fisico-spirituale. Il perfezionamento
dellio cos ottenuto dovr essere indirizzato al servizio sociale,
che costituisce lobiettivo ultimo del judo. Il mio metodo di
insegnamento consiste nellesercitare la tecnica di combattimento e
nella ricerca teorica, entrambe cose elaborate nel principio
yawara. Questa definizione richiede un approfondimento, perch voler
spiegare tutta la teoria del judo partendo da questo principio una
forzatura. Yawara significa adeguarsi alla forza avversaria al fine
di ottenerne il pieno controllo. Per se per Waza (tecnica) del judo
si intende unicamente adeguarsi alla forza avversaria, allora
nessuna iniziativa si dovrebbe intraprendere quando lavversario non
attacca ed entrambi resterebbero inattivi. La dottrina del judo non
cos ristretta: noi possiamo agire ogni volta che vogliamo.
Limportante impiegare la forza minima per ottenere un risultato
vantaggioso. Anche per quanto riguarda la funzione psico-mentale
necessario agire nel modo pi efficace, sottoponendo a studio caso
per caso. Appropiarsi delluso pi efficace della forza fisica e
mentale mediante laddestramento attacco-difesa significa poter
disporre di una panacea valida per tutte le situazioni. Il judo pu
essere applicato non solo alle discipline di combattimento, ma ad
ogni ambito del vivere comune, estendendo il concetto a tutta la
vita sociale.Coloro che vogliono iniziarsi alla disciplina del
judo, via attraverso la quale si impara limpiego della forza
fisico-mentale, scopriranno che attraverso questo cammino potranno
fruire di un generoso vantaggio in ogni situazione di vita. Jigoro
Kano, rielaborato da Quaderni del Bu-Sen, 1915-1916
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La Storia Dice Kano : " Studiai il Jujitsu non solo perch lo
trovavo interessante, ma anche perch lo ritenevo il metodo pi
efficace per l'educazione sia del corpo che dello spirito. Per
questo mi venuta l'idea di diffonderlo ovunque. Ma era necessario
cambiare il vecchio Jujitsu, per renderlo accessibile a tutti,
perch il vecchio stile non era immaginato per l'educazione fisica o
morale... Perch l'ho chiamato Judo invece che Jujitsu ? Quello che
insegno non solo jutsu, arte o pratica, ma anche Do, via o
principio." In queste poche parole del professore Kano spiegato
chiaramente il principio che lo ha spinto a creare il Judo e la sua
scuola il Kodokan. La definitiva supremazia sulle altre scuole di
Jujitsu venne quando, sotto gli auspici del capo della polizia
metropolitana, fu indetto un torneo tra le due scuole. Il Kodokan
vinse tutti i combattimenti tranne due finiti in parit. Il registro
delle iscrizioni del vecchio Kodokan
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Dojo (Palestra) Dojo una parola giapponese che significa Luogo
per la Ricerca della Via. Eun termine usato nel Buddismo per
indicare il locale destinato al raccoglimento e alla meditazione
spirituale. Esso usato anche per denominare il locale in cui si
praticano le arti marziali, volendo significare che nel locale deve
regnare unatmosfera attenta e concentrata come si addice a un luogo
di culto.Generalmente la palestra formata da una vasta sala coperta
di uno speciale materassino detto Tatami, da locali adibiti a
spogliatoi, da impianti igienici (docce ). La vecchia sede del
Kodokan
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Dojo (Palestra) LA STRUTTURA TRADIZIONALE Il dojo tradizionale
consiste in una sala rettangolare. Il lato da cui si entra il meno
importante e viene indicato con la parola Shimoza. Di fronte ad
esso il lato nobile detto Kamiza, alla cui parete vengono affisse
le fotografie delle persone eminenti fra le quali genericamente
spiccano le immagini dei grandi delle Arti marziali praticate in
palestra. A sinistra di chi entra vi Joseki, riservato alle cinture
nere di grado elevato e agli insegnanti. A destra, di fronte a
Joseki, il lato Shimoseki, destinato agli allievi. Le cerimonie di
apertura e di chiusura degli orari di pratica seguono questo
schema. Schema della struttura tradizionale del Dojo
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Dojo (Palestra) CONTEGNO NEL DOJO - Tenere sempre presente che
il dojo, oltre che palestra sportiva, scuola morale e culturale. -
Chiedere sempre il permesso e non dimenticarsi mai di fare il
saluto sia quando si accede sia quando si lascia la materassina. -
Osservare scrupolosamente le regole generali della cortesia e in
particolare del judo; sforzarsi in ogni circostanza di aiutare i
propri compagni di pratica e di allenamento, evitando di essere per
loro causa di imbarazzo o di fastidio. - Rispettare le cinture di
classe superiore ed accettarne i consigli. Dal loro canto le
cinture superiori devono aiutare il miglioramento tecnico di coloro
che sono meno esperti con diligenza e cordialit. - Quando non si
pratica, bisogna mantenere un contegno corretto e non permettersi
mai posizioni ed atteggiamenti scomposti anche se si affaticati.
Nel dojo, bisogna mantenersi silenziosi e se necessario parlare, lo
si deve fare solo per la pratica judoistica e a bassa voce. -
Rispettare lorario dei corsi ( salvo particolari autorizzazioni ).
Non allontanarsi mai dal dojo, prima della fine della lezione
dellinsegnante. - Avere cura costante della correttezza e della
pulizia della propria tenuta. Quindi pulizia del judoji, pulizia
del corpo e rassetto dei propri indumenti che devono essere sempre
messi a posto ogni volta che necessario. Sarebbe meglio non portare
sotto il judoji nessun indumento salvo la biancheria intima e una
maglietta bianca per le donne. Le unghie delle mani e dei piedi
devono essere tagliate molto corte. Durante lallenamento bisogna
togliersi anelli, catenine e tutto quanto possa procurare danno a
se stessi e ai propri compagni di pratica. - Allinizio e alla fine
di ogni lezione, linsegnante e gli allievi si salutano
reciprocamente. I praticanti si dispongono ordinatamente in fila,
sul bordo della materassina e di fronte allinsegnante. Il judoka
con la cintura di grado pi elevato si dispone allestremit del lato
donore della sala, seguito gerarchicamente dagli altri. Tutti
devono osservare che il proprio judoji sia in ordine. - Quando si
cessa la pratica, e quando si frequenta il dojo senza praticare
osservare con attenzione quanto avviene sulla materassina e seguire
le spiegazioni in atto, per trarne proficuo insegnamento. - Nel
dojo, anche prima di indossare il judoji e dopo terminata la
pratica, si sta a capo scoperto, ci si astiene dal fumare e ci si
comporta con discrezione, evitando ogni coversazione estranea al
judo. Ichiro Abe, 8 dan
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Tatami e Judogi Il Tatami formato da elementi misuranti circa
un metro per due, di paglia di riso compressa, talvolta ricoperti
in materia plastica, talaltra con un telo di canapa. Alcuni
materassini contengono anche segatura o cascame. Dovrebbero
appoggiare su un suolo preparato in legno sospeso su molle o su
copertoni dauto. Il Tatami deve formare una superficie dura ed
elastica, che protegga dalle cadute, ma che permetta degli
spostamenti leggeri come quelli possibili normalmente nella strada
o su suolo battuto. Prendendo spunto dalla vita reale, la pratica
del judo avviene con il corpo protetto da uno speciale costume che
detto, con un vocabolo giapponese Judogi. Consiste in una casacca
priva di bottoni od oggetti metallici, stretta in vita da una
cintura e da un paio di pantaloni. Il costume in cotone o cotone
misto a materie sintetiche, specialmente concepito per il taglio,
le cuciture e lampiezza, in modo da poter resistere a una pratica
violenta e prolungata. TATAMI (MATERASSINA) JUDOGI (ABITO PER LA
PRATICA DEL JUDO)
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Obi (Cintura) La cintura pu essere di diverso colore: infatti
essa serve per distinguere le varie classi di allievi tra di loro e
a segnalare il grado raggiunto dagli esperti. I colori sono:
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Kihon (Fondamentali) IL SALUTO (REI) Durante la pratica del
Judo si usano 2 forme di saluto: il primo lo Za-rei, il secondo il
Ritsu-rei. Lo Za-rei si esegue nella posizione inginocchiata
(za-zen) ed il saluto cerimoniale, viene eseguito all'inizio ed
alla fine della lezione per salutare il compagno nel lavoro a
terra.Il Ritsu- rei si esegue in piedi e viene usato quando si sale
o si scende dal Tatami oppure all'inizio ed alla fine della pratica
in piedi. Za-rei Ritsu- rei e Za-rei
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Kihon (Fondamentali) LE POSIZIONI (SHISEI) Shizen-Hontai La
Shizen-hontai la posizione o attitudine fondamentale del Judo. I
piedi sono indicativamente ad una distanza simile alla nostra
larghezza delle spalle. Questa posizione sar detta
Migi-shizen-hontai quando avremo il piede destro avanzato, mentre
con il piede sinistro avanzato sar chiamata Hidari-shizen- hontai.
Shisen-Hontai Migi-Shisen-HontaiHidari-Shisen-Hontai
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Kihon (Fondamentali) LE POSIZIONI (SHISEI) Jigo-Hontai Con il
termine Jigo-hontai nel judo chiamiamo la posizione difensiva.
Questa attitudine, come vediamo nel disegno, pu essere destra (
migi ) o sinistra ( hidari ). Lo spazio tra i piedi rispetto alla
Shizen-hontai aumenta ed abbassiamo il baricentro flettendo le
gambe. Questa posizione ci permettedi assorbire un attacco
dell'avversario per poi passare ad una tecnica di controattacco.
Jigo Hontai-Migi Jigo-Hontai Jigo Hontai-Hidari
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Kihon (Fondamentali) GLI SPOSTAMENTI (SHINTAI) Il termine
Shintai indica tutti quei movimenti necessari a muovere il corpo
sul tatami. I movimenti utilizzati nel Judo sono tre. Ayumi-ashi
che consiste nello spostarsi avanti ed indietro nella camminata
normale, cio con il piede che sorpassa piede. Tsugi-ashi invece una
camminata particolare in cui i piedi non si sorpassano mai: questa
camminata spesso indicata come piede scacciapiede, infatti i piedi
non si devono mai unire. Tsuri-ashi lo spostamento in cui si
mantiene il baricentro alla medesima distanza dal suolo senza
sollevare i piedi dal suolo. Tai-sabaki il movimento rotatorio del
corpo. Con il tai-sabaki il corporuota sul tatami di 90 o 180 gradi
secondo la necessit della tecnica. Tre esempi di Tai- sabaki a
90
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Kihon (Fondamentali) LE PRESE (KUMI-KATA) Il termine Kumi-kata
indica il modo di afferrare il judogi dell'avversario per poter
eseguire le tecniche. Nel Judo agonistico sono previste delle prese
fondamentali, manica bavero opposto, sia a destra che a sinistra,ma
generalmente quasi tutte le prese sono valide. Solo alcune vengono
vietate e questo per evitare incidenti durante gli allenamenti o le
gare.Qui di seguito saranno indicate alcune prese vietate: -non si
pu afferrare l'interno delle maniche e dei pantaloni -non si pu
arrotolare il judogi al corpo dell'avversario -la presa in cintura
la si pu tenere solo per il tempo necessario mentre per eseguire la
tecnica a terra non ci sono limitazioni. Le prese fondamentali a
destra
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Kihon (Fondamentali) L'esecuzione di una tecnica di lancio si
pu sostanzialmente dividere in tre momenti, Kuzushi, Tsukuri e
Kake. Tori inizia l'azione applicando infatti lo squilibrio,
kuzushi, dopo prosegue con la preparazione tsukuri ed infine
abbiamo la proiezione kake GLI SQUILIBRI (KUZUSHI).E' di
un'importanza notevole lo squilibrio, infatti nel Judo nessuna
tecnica viene applicata tramite la forza fisica, ma si cerca di
sfruttare la posizione di uke e la sua forza per creare il suo
squilibrio e quindi la proiezione.Le direzioni dello squilibrio
fondamentali sono otto: ma in realt anche tutte le altre posizioni
intermedie vengono utilizzate.Ma vediamo in realt cos' lo
squilibrio : l'equilibrio lo possiamo raffigurare come un filo a
piombo che dal nodo della cintura cade fino al suolo, ora quando il
filo cade all'interno della base A-B noi saremo in equilibrio,
mentre quando il filo come nella fig.2 cade al di fuori siamo
squilibrati. Questo sar quindi il momento che una nostra tecnica
avr il massimo dell'efficacia. Le direzioni fondamentali dello
squilibrio
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Kihon (Fondamentali) COSTRUZIONE DEL MOVIMENTO E PROIEZIONE
(TSUKURI E KAKE) Quando il corpo umano sta in piedi si trova in uno
stato di equilibrio instabile che sar difficile conservare una
volta spinti o tirati senza far cambiare di posto i piedi. E
siccome nessuna proiezione pu essere effettuata con armonia se
lavversario non si trova in squilibrio, la prima e pi importante
questione del judo sar di rompere questo equilibrio e di
controllarlo. Questa la ragione per la quale, durante gli
allenamenti, bisogna aver sempre presente lo studio di questa
tecnica indispensabile per qualsiasi proiezione. Anche il Kake, che
va dal momento in cui il corpo sta per staccarsi dal suolo fino al
momento in cui cade, anche molto importante. Se il Kake non
eseguito bene, non si pu controllare completamente il corpo del
proprio avversario e in seguito il proprio.
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Kihon (Fondamentali) LE CADUTE (UKEMI) Con il termine
giapponese di Ukemi, nel Judo, vengono indicate le tecniche che ci
permettono di cadere a terra senza procurarci incidenti. E' buona
norma dedicare sempre parte dell'allenamento alle cadute perch solo
con una buona padronanza di queste si pu progredire nella via della
conoscenza del Judo. I vari tipi di cadute sono: Ushiro-ukemi la
caduta all'indietro, Yoko-ukemi la caduta laterale, Mae-ukemi, la
caduta in avanti, Zempo-kaiten-ukemi o Mae-mawari- ukemi, la caduta
in avanti con rotolata
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Kihon (Fondamentali) LE FORME DI ENTRATA Hiki dashi Tirare Tobi
komi Saltare dentro Mawari komi Cambiare direzione I PRINCIPI
DATTACCO Sen Prendere liniziativa Sen no sen Prendere liniziativa
anticipando quella dellavversario Go no sen Contrattaccare
liniziativa LE DIFESE (BOGYO NO WAZA) Go Parare, bloccare Chowa
Schivare,evitare Nami-chowa spostarsi in armonia con il movimento
di Uke Gyaku-chowa spostarsi nella direzione opposta allattacco
Yavara Assecondare, seguire, cedere
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Waza (Tecniche) Le tecniche del judo sono suddivise in tre
grandi gruppi: Nage-Waza le tecniche di proiezione Ne-Waza le
tecniche al suolo Ate-Waza le tecniche per colpire l'avversario
NAGE-WAZA Il nage-waza a sua volta suddiviso in due gruppi:
Tachi-Waza le tecniche in piedi. In esso sono comprese: Te-waza :
tecniche di braccia Koshi-waza : tecniche d'anca Ashi-waza :
tecniche di gamba Sutemi-Waza le tecniche di sacrificio, cio quelle
tecniche in cui sacrifichiamo il nostro equilibrio per proiettare
l'avversario. In esso sono comprese: Ma-sutemi-waza : tecniche di
sacrificio cadendo sul dorso Yoko-sutemi-waza : tecniche di
sacrificio cadendo sul lato Le 40 principali tecniche di proiezione
sono classificate nel Gokyo
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Waza (Tecniche) NE-WAZA Le tecniche che compongono il ne-waza
sono divise in tre gruppi: Osae-Waza le tecniche di
immobilizzazione, Shime-Waza le tecniche di soffocamento e
Kansetsu-Waza le tecniche di leva articolare. ATEMI-WAZA Con il
termine atemi-waza vengono indicate le tecniche per colpire
l'avversario ed anche queste sono sottoposte ad una divisione per
tipologia: Ude-ate sono le tecniche per colpire con mani e braccia.
Ashi-ate sono le tecniche per colpire con piedi e gambe.
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CLASSIFICAZIONE GIAPPONESE DELLE TECNICHE DI PROIEZIONE Nel
1882 il maestro Kano Jigoro apr la sua prima palestra di judo
kodokan e, tredici anni dopo, nel 1895, insieme ad un gruppo di
maestri di alto grado della vecchia scuola di jujitsu e dei suoi
migliori allievi stabil il primo metodo d'insegnamento del judo
moderno (da lui cos definito per distinguerlo dalle altre scuole di
jujitsu), diviso in cinque GO principi KYO. Esso comprendeva un
totale di trentotto tecniche di proiezione. Questa prima
progressione fu basata sulla lunga esperienza data dal jujitsu e
dai lunghi anni di studio effettuati al Kodokan. Nel 1920, il
maestro Kano realizz la successiva scuola di jujitsu unificando,
cos, tutte le scuole esistenti in Giappone. Fu allora che prese la
decisione di elaborare un nuovo metodo d'insegnamento e per questa
revisione si avvalse dall'assistenza dei suoi discepoli. In questa
revisione troviamo tecniche nuove altre sono state spostate da un
principio all'altro,altre ancora eliminate.Tutto ci per una pi
facile interpretazione con un senso di progressione pi graduale e
logico. Ogni gruppo kyo comprendeva otto tecniche per un totale di
quaranta movimenti, in pi vi erano sedici tecniche classificate
come non fondamentali.
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Go Kyo Nel 1982 gli altri gradi dell'attuale Kodokan hanno
ritenuto opportuno modificare radicalmente la progressione tecnica,
dandogli una classificazione in base alla parte del corpo che ne
determina la proiezione. Questa classifica nasce dal fatto che
alcune tecniche non trovano riscontro nella pratica agonistica dei
nostri tempi. La recente classificazione composta da quarantasette
tecniche; noteremo che sono state reintegrate alcune di quelle
eliminate nel 1895. La progressione originale prevede che ogni
movimento la preparazione della proiezione seguente ed la
combinazione o contrattacco del movimento che segue o precede,
quindi la sua classificazione di base per lo studio tecnico. Vi
sono altre numerose ragioni che hanno portato alla sua stesura, tra
le quali il fatto che il principiante non esegue tecniche di
spinta.
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Go Kyo Il Go kyo con le quaranta tecniche fonadamentali scelte
da Jigoro Kano nel 1920
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Te waza IPPON SEOI NAGE MOROTE SEOI NAGE KATA GURUMA TAI OTOSHI
UKI OTOSHI SUMI OTOSHI SUKUI NAGE
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Ippon Seoi Nage PROIEZIONE SOPRA LA SPALLA
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Morote Seoi Nage PROIEZIONE SOPRA LA SPALLA CON DUE PUNTI
DAPPOGGIO
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Kata Guruma RUOTA SULLE SPALLE
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Tai Otoshi CADUTA DEL CORPO
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Uki Otoshi CADUTA FLUTTUANTE
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Sumi Otoshi CADUTA NELLANGOLO
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Sukui Nage PROIEZIONE A CUCCHIAIO
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Koshi waza O GOSHI UKI GOSHI HANE GOSHI HARAI GOSHI KOSHI
GURUMA TSURI KOMI GOSHI SODE TSURI KOMI GOSHI O TSURI GOSHI USHIRO
GOSHI UTSURI GOSHI
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O Goshi GRAN COLPO DANCA
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Uki Goshi ANCA FLUTTUANTE
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Hane Goshi COLPO DANCA SALTATO
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Harai Goshi SPAZZATA CON LANCA
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Tsurikomi Goshi COLPO DANCA TIRANDO E SOLLEVANDO
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Sode Tsurikomi Goshi COLPO DANCA TIRANDO E SOLLEVANDO PER IL
BAVERO
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Ushiro Goshi COLPO DANCA ALLINDIETRO
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Tsuri Goshi COLPO DANCA SOLLEVANDO
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Utsuri Goshi COLPO DANCA IN CONTRATTACCO
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Ashi Waza DE ASHI BARAI OKURI DE ASHI BARAI HIZA GURUMA SASAE
TSURI KOMI ASHI HARAI TSURI KOMI ASHI O UCHI GARI KO UCHI GARI O
SOTO GARI KO SOTO GARI KO SOTO GAKE O SOTO OTOSHI O SOTO GURUMA
UCHI MATA O GURUMA
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De Ashi Barai SPAZZATA AL PIEDE AVANZANTE
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Okuri Ashi Barai SPAZZATA A ENTREMBI I PIEDI
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Hiza Guruma RUOTA SUL GINOCCHIO
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Sasae Tsurikomi Ashi TRATTENUTA DEL PIEDE TIRANDO E
SOLLEVANDO
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Harai Tsurikomi Ashi SPAZZATA AL PIEDE TIRANDO E
SOLLEVANDO
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O Uchi Gari GRANDE FALCIATA INTERNA
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Ko Uchi Gari PICCOLA FALCIATA INTERNA
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O Soto Gari GRANDE FALCIATA ESTERNA
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Ko Soto Gari PICCOLA FALCIATA ESTERNA
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Ko Soto Gake PICCOLO AGGANCIAMENTO ESTERNO
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O Soto Otoshi GRANDE CADUTA ESTERNA
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O Soto Guruma GRANDE RUOTA ESTERNA
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Ashi Guruma RUOTA DI GAMBA
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Uchi Mata SPAZZATA ALLINTERNO DELLA COSCIA
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O Guruma GRANDE RUOTA
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Ma Sutemi Waza TOMOE NAGE SUMI GAESHI IKKOMI GAESHI URA NAGE
TANI OTOSHI
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Tomoe Nage PROIEZIONE A CERCHIO
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Sumi Gaeshi ROVESCIAMENTO NELLANGOLO
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Ikkomi Gaeshi ROVESCIAMENTO CON TRASCINAMENTO A TERRA
Ude Hisigi Ude Gatame CONTROLLO CON LE BRACCIA DELLA LEVA AL
BRACCIO
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Ude Hisigi Juji Gatame CONTROLLO INCROCIATO CON LEVA AL
BRACCIO
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Ude Hisigi Hara Gatame CONTROLLO CON LADDOME DELLA LEVA AL
BRACCIO
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Ude Hisigi Waki Gatame CONTROLLO CON LASCELLA DELLA LEVA AL
BRACCIO
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Ude Hisigi Hiza Gatame CONTROLLO COL GINOCCHIO DELLA LEVA AL
BRACCIO
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Combattimento al suolo NOGARE KATA (METODI DI ROVESCIAMENTO) Lo
studio dei metodi di rovesciamento dellavversario quando riuscito
ha immobilizarci molto importante nel combattimento al suolo.
Infatti quando capita che lavversario riesca a entrare in Osae-komi
diventa indispensabile poter reagire con efficacia, con il minore
spreco di energie per poi contrattaccare con i Gaeshi-waza. HAIRI
KATA (METODI PER ARRIVARE A UN CONTROLLO) La conoscenza degli
Hairi-kata indispensabile per arrivare a concludere unazione con
una tecnica di controllo. E pi efficace averne studiati molti per
poter attaccare da qualsiasi posizione lavversario. FUSEGI KATA
(METODI DI DIFESA) I Fusegi-kata sono tutte quelle azioni che
neutralizzano allinizo, durante o dopo gli attacchi dellavversario
al suolo. Esistono posizioni difensive che servono a bloccare o a
evitarelattacco prima ancora di subirne il controllo, altre che
attraverso il bloccaggio della gamba invalkidano lefficacia di una
azione a altre ancora, in Shime e Kansetsu Waza, per rompere
lazione delle braccia o delle gambe dellavversario anche se si
trovano in unottima posizione.
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TECNICHE IN COMBINAZIONE Lo studio dei Renraku-waza viene
genralmente effettuato con le tecniche preferite: importante
scegliere le tecniche da combinare con il Tokui-waza (TECNICA
FAVORITA). Ci sono tre maniere per applicarli: dopo il Tokui- waza,
studiando la tecnica adatta quando lavversario evita o blocca
lazione; in preparazione del Tokui-waza, quando Uke ha una
posizione non adatta alla tecnica favorita ed necessario smuoverlo
con unaltra azione per portarlo in una posizione pi favorevole; con
una finta, Damashi, allo scopo di confondere, ingannare Uke, per
poi partire con il Tokui-waza.
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Renraku waza A) Nage waza + nage waza: due attacchi consecutivi
di proiezione. Il primo non va a buon fine, ma lascia una traccia
che permette a Tori di eseguire con successo la tecnica successiva.
Quest'ultima sfrutta la reazione di Uke al primo attacco. Le
susseguenze nage waza + nage waza vengono classificate in 5 gruppi
a seconda della direzione dello squilibrio (kuzushi) che utilizzano
le due proiezioni applicate da Tori: 1. AVANTI + AVANTI Es. Ippon
seoi nage + Kata guruma 2. INDIETRO + INDIETRO Es. O soto gari + O
soto otoshi 3. AVANTI + INDIETRO Es. Ippon seoi nage + Ko uchi gari
4. INDIETRO + AVANTI Es. O soto gari + Harai goshi 5. UN LATO +
LATO OPPOSTO Es. O uchi gari + Ko uchi gari
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Renraku Waza B) Nage waza + katame waza: ad un attacco di
proiezione riuscito solo parzialmente Tori combina una tecnica di
controllo e/o di lotta a terra. Esistono dunque tre possibilit
combinatorie: 1. NAGE WAZA + OSAE KOMI WAZA Es. Tai otoshi + Hon
kesa gatame 2. NAGE WAZA + KANSETSU WAZA Es. Tai otoshi + Ude hishi
juji gatame 3. NAGE WAZA + SHIME WAZA Es. Tomoe nage + Ryote jime
C) Katame waza + nage waza: ad una tecnica di leva o strangolamento
eseguita in posizione eretta Tori fa seguire una proiezione che
sfrutta la reazione di Uke alla prima tecnica. Esistono quindi due
possibilit combinatorie: 1. KANSETSU WAZA (in pos. eretta) + NAGE
WAZA Es. Ude garami + Sumi gaeshi 2. SHIME WAZA (in pos. eretta) +
NAGE WAZA Es. Tsukkomi jime + Ko uchi gari
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Renraku Waza D) Katame waza + katame waza: due tecniche
consecutive di controllo e/o di lotta a terra. La prima determina
una reazione di Uke che viene sfruttata da Tori per eseguire la
seconda tecnica. Esistono innumerevoli possibilit combinatorie che
arricchiscono la lotta a terra. Partendo da una tecnica di presa si
avranno tre possibilit: 1. OSAE KOMI WAZA + OSAE KOMI WAZA Es. Hon
kesa gatame + Kata gatame 2. OSAE KOMI WAZA + KANSETSU WAZA Es. Hon
kesa gatame + Ude hishi juji gatame 3. OSAE KOMI WAZA + SHIME WAZA
Es. Yoko shio gatame + Katate jime
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Esempi di Renraku Waza IPPON SEOI NAGE KATA GURUMA O SOTO GARI
- O SOTO OTOSHI IPPON SEOI NAGE KO UCHI GARI O SOTO GARI ASHI
GURUMA O UCHI GARI - KO UCHI GARI TAI OTOSHI HON KESA GATAME
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Ippon Seoi Nage Kata Guruma
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O Soto Gari O Soto Otoshi
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Ippon Seoi Nage Ko Uchi Gari
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O Soto Gari Ashi Guruma
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O Uchi Gari Ko Uchi Gari
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Tai Otoshi Hon Kesa Gatame
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Lo studio dei Kaeshi-waza legato ai metodi di difesa, Bogyo no
waza. A seconda di quala principio si applicato si ottengono tre
tipi di contrattacchi: Go-bogyo-no gaeshi (contrattacco dalla
parata) Chowa- bogyo no gaeshi (contrattacco dopo aver schivato al
tecnica) Yawara- bogyo no gaeshi (contrattacco dopo aver ceduto,
assecondato la tecnica). E molto importante lo studio delle difese
e dei contrattacchi per saper reagire nel modo migliore quando
lavversario porta un attacco. TECNICHE IN CONTRATTACCO
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Gaeshi Waza A) Nage waza vs nage waza: Uke esegue una tecnica
di proiezione in maniera imperfetta e Tori sfrutta l'errore
dell'avversario contrattaccando a sua volta con una tecnica di
proiezione. Si possono raggruppare le azioni di nage waza vs
nage-waza in 5 modalit fondamentali di contrattacco. 1. ANTICIPANDO
L'AZIONE DI UKE Es. Sasae tsurikomi ashi vs attacco di o soto gari
2. BLOCCANDO L'ATTACCO DI UKE (GO) Es. Ushiro goshi vs attacco di o
soto gari 3. SCHIVANDO L'ATTACCO DI UKE (CHOWA) Es. De ashi barai
vs attacco di de ashi barai 4. APPROFITTANDO DELLO SQUILIBRIO DI
UKE (YAWARA) Es. Yoko wakare vs attacco di o soto gari 5. SEGUENDO
IL RITORNO DI UKE Es. Hane goshi vs attacco di o soto gari
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Gaeshi Waza B) Nage waza vs katame waza: Uke tenta un controllo
in posizione eretta su Tori. Quest'ultimo contrattacca con una
tecnica di proiezione. Es. Sukui nage vs ude hishiji waki gatame
(in posizione eretta) C) Katame waza vs nage waza: Uke esegue una
tecnica di proiezione in maniera imperfetta e Tori sfrutta l'errore
dell'avversario contrattaccando con una tecnica di controllo. Es.
Okuri eri jime vs seoi nage D) Katame waza vs katame waza: Uke
esegue una tecnica di controllo in maniera imperfetta e Tori
sfrutta l'errore dell'avversario contrattaccando a sua volta con
una tecnica di controllo. Es. Hadaka jime vs kami shio gatame.
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Gaeshi Waza GONOSEN NO KATA Il GONOSEN NO KATA (non compreso
nellelenco di quelli codificati dal kodokan di Tokio) il Kata dei
controcolpi fondamentali del Tachi waza (lotta in piedi). Uke
attacca con:Tori contrattacca con: 1.O soto gariO soto gari 2.Hiza
gurumaHiza guruma 3.O uchi gariDe ashi barai 4.De ashi baraiDe ashi
barai 5.Ko soto gakeTai otoshi 6.Ko uchi gariSasae tsuri komi ashi
7.Kubi nageUshiro goshi 8.Koshi gurumaUki goshi 9.Hane goshiSasae
tsuri komi ashi 10.Harai goshiUtsuri goshi 11.Uchi mataSukui nage
12.Kata seoi Sumi gaeshi
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Geiko (Allenamento) TAISO (GINNASTICA) Negli ultimi anni, nella
maggioranza delle attivit sportive, si dato troppo rilievo alla
forza fisica a danno della preparazione tecnica. Fortificare il
corpo importante ma non bisogna dimenticare la necessit di una
elasticit articolare e, di conseguenza, una scioltezza fisica. Per
rendere il corpo pi elastico, per aumentare la forza fisica e la
velocit, per evitare le lussazioni, sono necessari degli esercizi
appropriati; infatti,nella disciplina del judo, tutto il corpo
soggetto ad un grande lavoro, quindi per acquisire una grande
efficacia nella tecnica necessario sviluppare le parti del corpo pi
sollecitate nelle proiezioni e nelle tecniche a terra. Possiamo
dividere gli esercizi ginnici in due grandi categorie: 1) -
esercizi ausiliari: hanno lo scopo di rendere il corpo pi elastico
e di aumentare la forza fisica. Questi si potranno eseguire a corpo
libero oppure con degli attrezzi; 2) - esercizi preparatori:
servono a predisporre il corpo a movimenti judoistici; poich questo
sport si pratica su di un materassino tatami sar necessario
adattarli a questo, eseguendoli sia in posizione eretta che sul
ventre o sul dorso. Non si deve dimenticare che le stesse cadute
sono un ottimo esercizio ginnico.
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Geiko (Allenamento) UCHIKOMI (RICERCA DEL CONTATTO) LUchikomi
consiste nel ricercare il contatto che precede lesecuzione della
tecnica per controllare con sicurezza i movimenti e potenziare le
ricerca delle opportunit. Va eseguito in movimento e prevede tre
livelli. Nel primo si esegue ripetutamente il movimento della
tecnica in esame, utilizzando lo spostamento preferito. Nel secondo
Tori muove Uke portandolo nellopportunit che ha studiato
precedentemente. Infine nellultimo Uke decide gli spostamenti
creando nuove situazioni e Tori sfrutta le occasioni da lui
offerte.Durante lesecuzione dellUchikomi importante la
collaborazione di Uke. KAKKE-AI (STUDIO DELLA PROIEZIONE) Kakke-ai
lo studio della proiezione, in cui si cura la parte finale della
tecnica. Va eseguito da fermi e in movimento, in rapide
successioni, concentrando tutta lenergia nella parte finale della
proiezione.
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Geiko (Allenamento) YAKUSOKU-GEIKO (ALLENAMENTO ALTERNATO) Lo
Yakosoku-geiko consiste nel muoversi liberamente come in
combattimento senza opporre difesa, proiettando una volta ciascuno.
Permette di avvicinarsi al Randori con tecniche nuove e di
rinforzare la posizione nei movimenti gi imparati. KAKARI-GEIKO
(ALLENAMENTO COMBINATO) Kakari-geiko lesercizio in cui Tori
esercita la tecnica speciale (Tokui-waza) e i Renraku, tecniche in
combinazione mentre Uke oppone una adeguata difesa semplicemente
parando, schivando e cedendo o sperimentando i Gaeshi, i
contrattacchi. Tori e Uke si alternano con tempi di due o tre
minuti. BUTSUKARI-GEIKO (POTENZIAMENTO) Butsukari un esercizio per
il potenziamento della tecnica, specilmente per il Tokui-waza. Tori
allena la tecnica ricercando il contatto o caricando Uke che rimane
fermo cercando di fargli fare il massimo della fatica, senza mai
bloccarlo, per. Questi esercizio va fatto con le tecniche preferite
e alla fine della lezioni, quando si ben caldi in modo da evitare
spiacevoli incidenti.
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Geiko (Allenamento) RANDORI (ESERCIZIO LIBERO) Il randori la
pratica libera delle tecniche imparate. Deve essere un esercizio
creativo; il judoista deve plasmare con la sua personalit la forma
tecnica che gli viene insegnata e riprodurla completamente nuova,
frutto della sua creativit. La mente deve essere sgombra, tesa
esclusivamente alla ricerca dellIppon. Pu essere praticato in
piedi, quando si esguono solo tecniche di Nage-waza o al suolo,
quando si eseguono solo tecniche di Ne-waza. Jigoro Kano non era
molto soddisfatto dei randori un cui i contendenti esibivano pi
forza che abilit e insistette sempre su un randori basato
sullabilit tecnica. Guardando indietro allo sviluppo del randori
dal periodo Edo ad oggi, lelemento pi determinante fu lallungamento
delle maniche voluto da Jigoro Kano che permise di allargare e
cambiare il numero delle tecniche. Dopo di allora, il randori
divenne il modo e il luogo pi importante per lo sviluppo tecnico
della disciplina.
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Geiko (Allenamento) Io insegno sempre che una corretta
esecuzione dei "Kata" equivale ad una corretta grammatica, un
corretto "Uchikomi" ad una corretta sintassi, e ancora, che il
"Randori" o "Shiai" equivalgono ad una frase, al componimento
libero. Infatti, chi per molto tempo ha assimilato l'errato suono
di una parola, non pu arrivare alla sua corretta pronuncia. Il mio
Maestro Sumiyuki Kotani 10 dan dice sempre che per divenire un
bravo Judoka, un giovane allievo deve allenarsi tramite il Randori
e lo Shiai, mentre un esperto Judoka migliora attraverso la pratica
dei Kata. Lo studio del Judo continua tutta la vita, quindi
raccomando a tutti coloro che hanno intenzione di migliorare e
perfezionarsi la pratica del kata. Per mezzo del Judo accresciamo
noi stessi ma soprattutto aiutiamo chi intorno a noi e facendo ci
aumentiamo il numero dei nostri amici. Katsuyoshi Takata 8 Dan
Kodokan Judo
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FORMA KATA significa modello. Esso un esercizio dattacco e di
difesa con azioni preordinate che segue forme immutabili allo scopo
di tramandare la purezza della tecnica judoistica nel tempo.
Ciascuno dei partecipanti conosce esattamente le azioni e i
movimenti che esegue lavversario e quelli che dovr eseguire egli
stesso. Le azioni dimostrate attraverso i vari Kata sono una
selezione dei movimenti pi importanti delle varie tecniche del
judo. Ecco perch, di tutti gli esercizi che fanno parte
dellallenamento del judo, il kata il pi difficile, e la sua
comprensione pi ardua per il profano. Il Kata comincia da un
esercizio fisico, ma mira molto pi in alto: alla ricerca della
bellezza in se stessa.
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Troviamo nei Kata i 3 principi fondamentali del Judo: 1.
L'impiego massimo dell'energia: - Il massimo d'efficacia per il
minimo sforzo 2. La prosperit e il miglioramento reciproco che sono
i punti fissati. Il Kata un lavoro di gruppo che cura sia il
perfezionamento personale che il valore dimostrativo ed educativo.
3. La maniera e la tecnica del Judo consistono nel cedere per
meglio vincere. KATA E RANDORI Per allenarci, progredire e
comprendere il judo, abbiamo a disposizione due metodi di
esercitazione. Essi sono il Randori e il Kata. E non possiamo
trascurare n uno n laltro. Lo stesso che noi troviamo tra la
grammatica e il comporre. La grammatica insegna le regole
fondamentali della scrittura e del corretto parlare; ecco il Kata.
Il comporre, o esercizio libero, il Randori. Per fare un buon
Randori quindi necessario conoscere a fondo il Kata. Kata
(Forma)
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Oggi al Kodokan sono comunemente insegnati dieci Kata, o Forme.
Essi sono: 1. NAGE NO KATA (FORME DEI LANCI) 2. KATAME NO KATA
(FORME DEI CONTROLLI) 3. JU NO KATA (FORME DELLA CEDEVOLEZZA) 4.
KODOKAN GOSHIN JUTSU (ARTE DELLA DIFESA DEL KODOKAN) 5. KIME NO
KATA (FORME DELLA DECISIONE) 6. JTSUTSU NO KATA (FORME DEI CINQUE)
7. KOSHIKI NO KATA (FORME DELLE COSE ANTICHE) 8. SEIRYOKU ZENYO
KOKUMIN TAIIKUNO KATA (FORME DELLEDUCAZIONE FISICA NAZIONALE BASATA
SUL PRINCIPIO DELLA MASSIMA EFFICIENZA) 9. FUJOSHI YO GOSHIN NO
KATA (FORME DI DIFESA PER DONNE E RAGAZZE) 10. IPPAN YO GOSHIN NO
KATA (FOrME DI DIFESA PER UOMINI) Kata (Forma)
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1. NAGE NO KATA (FORME DEI LANCI) Tra le numerose tecniche di
proiezione sono state scelte quindici tecniche rappresentative per
questo Kata. Sono divise in cinque gruppi di tre tecniche ciascuno:
Te waza, Koshi waza, Ashi waza, Ma sutemi waza, Yoko sutemi waza.
Sono state selezionate come tecniche modello per aiutare lo studio
delle Teoria della proiezione e sono: 1. Te waza: Uki otoshi, Seoi
nage, Kata guruma 2. Koshi waza: Uki goshi, Harai goshi, Tsuri komi
goshi 3. Ashi waza: Okuri ashi barai, Sasae tsuri komi ashi, Uchi
mata 4. Ma sutemi waza: Tomoe nage, Ura nage, Sumi gaeshi. 5. Yoko
sutemi waza: Yoko gake, Yoko guruma, Uki waza. Kata (Forma)
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2. KATAME NO KATA (FORME DEI CONTROLLI) Per dare vita a questa
forma sono state scelte quindici tecniche modello tra quelle del
combattimento corpo a corpo. Sono divise in tre gruppi di cinque
tecniche: Osae waza, Shime waza, Kansetsu waza. Eesse sono ritenute
gli esempi pi adatti a far comprendere le teoria e la pratica del
Combattimento corpo a corpo. 1. Osae waza: Kesa gatame, Kata
gatame, Kami shio gatame, Yoko shio gatame, Kuzure kami shio gatame
2. Shime waza: Kata juji jime, Hadaka jime, Okuri eri jime, Kata ha
jime, Gyaku juji jime. 3. Kansetsu waza:Ude garami, Ude hisigi juji
gatame, Ude hisigi ude gatami, ude hisigi hiza gatame, Ashi garami
(leva alla gamba piegata). Kata (Forma)
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GARA Tutte le competizioni di judo si svolgono secondo un certo
regolamento che ha permesso di inserire il judo fra le discipline
sportive, eliminando le tecniche che possono nuocere allavversario
(ad esempio gli atemi waza). Dal 1956 si svolgono regolarmente i
campionati mondiali di judo e nel 1964 il Comitato Internazionale
Olimpico ha ammesso questa specialit ai Giochi; a partire da queste
date il judo inteso come sport andato in crescendo di popolarit e
diffusione. Le gare di judo si svolgono generalmente tra praticanti
di uguale grado, anche se non sempre cos, della stessa fascia di et
e della stessa categoria di peso. In ogni caso la gara loccasione
per verificare quanto si ha imparato con lallenamento. Per questo
tutti i praticanti di judo devono partecipare alle gare, che sono
altrettante occasioni per verificare il livello tecnico ed
esercitare lo spirito. Ogni competitore deve osservare le regole a
perfezione e, combattendo lealmente e impegnandosi al massimo,
dimostrare lo spirito del judo.
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Shiai (Gara) IL SIGNIFICATO ESATTO DELLA VITTORIA NEL JUDO Io
ho deciso di rimanere fedele al judo per tutta la vita perch nel
judo io trovo le vera essenza della vita umana. Molto di ci che noi
esperimentiamo nel vivere quotidiano, durante la nostra esistenza,
legato al principio di vittoria e sconfitta. Naturalmente io non
voglio dire che il judo sia lunico tipo di disciplina fisica che
implichi questo principio, ma io sento, nel contatto fisico, nel
proiettare ed essere proiettati, nella sensazione di lavorare e
sudare insieme, una purezza che trascende parole e teorie. Le Arti
Marziali Giapponesi insegnano limportanza di superare il conflitto
e lavversario per sviluppare un autocontrollo sempre pi profondo.
Per questo nel judo essenziale unapprofondita conoscenza di se
stessi. Labilit deve avere origine dallesame di s. In altre parole,
solo il riconoscimento delle nostre forze e debolezze ci consente
di superarle e di farci strada. Il creatore del judo moderno,
Jigoro kano, disse che il vero spirito del judo temperare il corpo
e los pirito attraverso le tecniche di attacco e difesa e cos
contribuire al miglioramento del mondo. Nella pratica giornaliera
importante trovare le proprie debolezze e vincerle una ad una. La
miglior cosa da fare correggere i propri errori il pi possibile e
dedicare la massima attenzione alle proprie possibilit al fine di
creare un distinto, personale metodo di judo. Se si vince o si
perde, non ci sar nessun progresso a meno che non si analizzino le
ragioni della vittoria o della sconfitta. Infatti la differenza fra
un vero successo e la sconfitta nel judo, si deve cercare solo in
questo punto.
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Shiai (Gara) Colui che impara a capire se stesso attraverso gli
allenamenti e gli incontri, che acquista sicurezza, che gusta la
felicit della vittoria e che continua a sviluppare ancora oltre le
proprie possibilit, pu dire di avere trovato il vero successo nel
judo. Il judo senza fiducia in s privo dio significato, ma la
sconfitta pu avere anche troppo significato. Bench, quando si pensa
che le cose vadano bene, la sconfitta sia uno shock, questa pu
indurci a fare un esame di coscienza. La risultante rivalutazione
delle proprie tecniche e possibilit un punto di partenza per
ulteriori sviluppi e successi. Sono convinto che il vero grande
vincitore colui che sa sempre che vittoria e sconfitta sono le due
facce della stessa moneta e che in ogni trionfo possibile trovare
il seme della sconfitta.Il fatto di sapere ci, di conoscere le
proprie forze e debolezze, un modo per progredire e sviluppare uno
spirito pi forte. In breve, il saper riconoscere la sconfitta nella
vittoria vuol dire essere un vero vincitore. Il judo non uno sport
di gruppo; ognuno deve contare su se stesso. Di conseguenza, tanto
pi lincontro importante, tanto pi grande limpegno che senta prima
che cominci. La forza e labilit tecnica da sole non assicurano la
vittoria negli incontri di judo: necessaria unacuta attivit
mentale. Si deve essere abili a prevedere le mosse che lavversario
far e valutare accuratamente le sue reazioni alle nostre mosse. Il
nostro dovere ora di educare in noi stessi forza di volont e
creativit per amore di un nuovo judo che pu essere lorgoglio di
tutte le genti della storia, della mia vita e della vita di tutti
gli uomini devoti al judo. Isao Okano, rielaborato da Judo Vitale,
Edizioni mediterranee, 1977
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Dizionario NUMERI IN GIAPPONESE 1 ICHI 2 NI 3 SAN 4SHI 5 GO 6
ROKU 7 SHICHI 8 HACHI 9 KU 10 JU
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Dizionario A-G Ashi Piede o gamba. Ate Suffisso indicante le
tecniche per colpire. Atemi Colpi, colpire con il corpo
l'avversario. Barai Spazzare. Bo Bastone. Budo La via del
combattimento. Bushido La via del guerriero. Dan Gradi della
cintura nera. Do Via, percorso, inteso in senso spirituale. Dojo
Luogo della via, pi semplicemente la palestra. Gake Agganciamento.
Garami Arrotolato, avvolto. Gari Falciare. Gatame Controllo,
immobilizzazione. Go-kyo Cinque principi, gruppo delle tecniche
fondamentali.
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Dizionario G-K Goshi Anca. Gyaku Al contrario, rovesciato.
Guruma Ruota. Harai Nel judo ha lo stesso significato di Barai.
Hara Centro dell'energia posto appena quattro dita sotto
l'ombelico. Hidari Sinistra. Hikkomi Trascinamento a terra. Hiza
Ginocchio. Hon Fondamentale. Jime Soffocamento, tecnica di
soffocamento. Jitte Particolare arma a tre punte. Ju Cedevolezza.
Ju-do Via della cedevolezza. Judogi Costume utilizzato nella
pratica del Judo. Jujitsu Antica arte marziale da cui deriva il
Judo. Kake Fase finale di una tecnica. Kami Da sopra, lato
superiore.
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Dizionario K-N Kansetsu Leva articolare, Kansetsu-waza tecniche
di leve articolari. Kata Forma oppure spalla. Katame Controllo,
immobilizzazione. Katana Spada da samurai.Kendo Via della spada.
Kesa A traverso, trasversale. Ki Energia. Ko Piccolo. Koshi Anca.
Kuzure Variante. Kyujutsu Arte dell'arco. Mae Avanti. Mae-ukemi,
caduta in avanti. Migi Destra. Nage Lancio. Nage-waza, tecniche di
lancio.
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Dizionario N-S Nami Normale. Ninja Uomini dediti
sostanzialmente al crimine, mercenari. O Grande. Obi Cintura.
Osaekomi Mantenere fermi, immobilizzare. Otoshi Caduta sul luogo.
Randori Esercizio libero. Rei Saluto. Ritsu-rei Saluto dalla
posizione in piedi. Ryu Scuola. Shime Soffocamento. Shintai
Spostamenti. Shio Quadrato, quattro lati. Shisei Posizioni.
Shizen-hon-tai posizione fondamentale, Jigo-hon-tai posizione
fondamentale difensiva. Suiei Arte del nuoto in armatura. Sutemi
Sacrificio. Sutemi-waza, tecnica di sacrificio.
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Dizionario S-Z Tai Corpo. Tanto Coltello. Tatami Tappeto o
stuoia di paglia di riso. Tate Allungato, verticale. Te Mano,
braccio. Te-waza, tecnica di mano. Tori Colui che esegue
l'azione.Uchi-komi Esercizio di ripetizione. Ude Gomito. Uke Colui
che subisce l'azione. Ukemi Cadute. Uki Fluttuante, galleggiante.
Ushiro Indietro, all'indietro. Ushiro-ukemi, cadute all'indietro.
Waza Tecnica. Yoko Laterale. Yoko-ukemi, caduta laterale. Za-rei
Saluto in ginocchio il saluto pi cerimoniale. Zempo Saltato.