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Anno XIV - n.27 - 11 luglio 2018 Quattro puntate da non perdere in tv Da giovedì a domenica le emozioni di Being Serena su SuperTennis Pag.17 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: innamorarsi di Camila Pag.3 Wimbledon: Fabbiano cresce ancora Pag.7 Che storia: il Museo di Wimbledon Pag.11 Classifiche: i numeri della settimana Pag.15 In Italia: i biglietti per gli IBI19 Pag.21 Circuito Fit-Tpra: lo stage adulti ad alta quota Pag.25 L’esperto: quali proteine fanno meglio? Pag.30 La nuova Giorgi fa sognare Musetti & Cocciaretto gran belle speranze Gli under italiani brillano a livello internazionale. E non sono soli... Pag.23 Pronta per ‘Shapo’ la Yonex aerodinamica Sul campo in anteprima con la racchetta che taglia l’aria Pag.27 Next Gen Tsitsipas, un biglietto per Milano Il 19enne greco re dei social già caldo per le Finals di novembre Pag.13 Camila nei quarti a Wimbledon e nella storia. Ma il bello deve ancora venire... pag.3 e 4

Italiani sempre più in altoLa nuova Giorgi fa sognare · trata davvero ‘in palla’. Dietro quella potenza e quella sa-pienza di angoli e rotazioni c’era però una carica umana

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Anno XIV - n.27 - 11 luglio 2018 Quattro puntateda non perdere in tvDa giovedì a domenica le emozionidi Being Serena su SuperTennis

Pag.17

GLI ALTRI CONTENUTIPrima pagina: innamorarsi di Camila Pag.3Wimbledon: Fabbiano cresce ancora Pag.7Che storia: il Museo di Wimbledon Pag.11Classifiche: i numeri della settimana Pag.15In Italia: i biglietti per gli IBI19 Pag.21Circuito Fit-Tpra: lo stage adulti ad alta quota Pag.25L’esperto: quali proteine fanno meglio? Pag.30

Italiani sempre più in altoLa nuova Giorgi fa sognare

Musetti & Cocciarettogran belle speranzeGli under italiani brillano a livello internazionale. E non sono soli...

Pag.23

Pronta per ‘Shapo’la Yonex aerodinamicaSul campo in anteprimacon la racchetta che taglia l’aria

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Next Gen Tsitsipas,un biglietto per MilanoIl 19enne greco re dei socialgià caldo per le Finals di novembre

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Camila nei quarti a Wimbledon e nella storia.Ma il bello deve ancora venire...pag.3 e 4

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prima pagina

Innamorarsi di Camila

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

DIRETTORE RESPONSABILEEnzo Anderloni

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo MancusoSUPER TENNIS TEAMAntonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari,Annamaria Pedani (grafica)

FOTOGetty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATOGiovanni Di Natale, Alessandro Mastroluca, Andrea Nizzero,Claudia Pagani, Gabriele Riva,Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,Piero Valesio.

A CURA DI Sportcast SrlVia Cesena, 58 - 00182 [email protected]

REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONEGAME Comunicazione & Media S.r.l.

REDAZIONE E SEGRETERIAStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G00135 RomaInfo: [email protected]. Tribunale di Roma n. 1/2004dell’ 8 gennaio 2004

Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www.federtennis.it e www.supertennis.tve spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected]

DI ENZO ANDERLONI

FOTO GETTY IMAGES

F aceva un certo effetto se-guire la sfida tra Serena Wil-liams e Camila Giorgi dopo aver visto la prima puntata

di Being Serena. C’erano ancora ne-gli occhi le immagini dell’ultimo Australian Open conquistato nel 2017, a inizio gravidanza, dell’e-norme pancione dell’americana, dell’ansia e della paura nei momen-ti appena precedenti un parto com-plicato. Sarebbe riuscita a tornare competitiva?La sfida a mazzate da fondocam-po contro la nostra più esile ed elegante picchiatrice pareva qua-si la prima puntata della seconda stagione. Quella in cui verificare il grande dubbio che la più forte giocatrice di ogni tempo si portava dietro. Potenza contro rapidità e anticipo, sfrontatezza contro ermetismo, ennemila vittorie contro una sola. In comune solo due padri ingom-branti ma determinanti nella con-vinzione di crescere figlie tenniste. La nuova Giorgi, più sicura, più indipendente, con il suo delizio-so gonnellino di pizzo bianco, ha giocato alla pari il quarto di finale che l’ha collocata nella storia del tennis italiano insieme alle uni-che altre quattro giocatrici capaci di entrare nel ‘Last Eight Club’ di Wimbledon: Lucia Valerio (1933), Laura Golarsa (1989), Silvia Fari-na (1993) e Francesca Schiavone (2009). Per lei (come per loro) ci sarà per sempre un posto riservato nell’Ospitalità dei Championships. Alla fine le statistiche diranno che la differenza l’ha fatta il servizio dell’americana, mostruoso nel ter-zo set in cui a furia di tirare botte e controbotte sembrava essere en-trata davvero ‘in palla’.

Dietro quella potenza e quella sa-pienza di angoli e rotazioni c’era però una carica umana che, espres-sa in urla di auto-incoraggiamento che parevano ruggiti, ha davvero creato il divario. Anche se numeri-camente minimo: un solo break. Tra i tanti margini di miglioramen-to che la bravissima e carinissima Camila dimostra di avere, quello più grande è forse proprio questo. Fare uscire la Giorgi che c’è in lei. Renderla pubblica. Far capire chi è davvero dietro quella scorza di im-penetrabile compostezza che la fa rispondere alle domande dei croni-sti con frasi che sembrano precon-fezionate. Per arrivare a giocare il suo tennis ci vuole un gran carat-tere, bisogna aver lavorato durissi-

mo sul campo per anni e anni. Aver versato lacrime di fatica, visibili o magari ricacciate in gola. Adesso che la realtà ci ha dimostra-to che il sogno più volte evocato di vincere Wimbledon non era affatto campato per aria, ci aspettiamo dal-la nuova Giorgi una svolta. Serena Williams insegna che per raggiun-gere certi traguardi bisogna avere il coraggio di mettersi a nudo, di far uscire forza e debolezze, di far ve-dere che c’è differenza tra vincere e perdere e che ci si assume il rischio di esultare. O di piangere.Il prossimo step di Camila potrebbe essere proprio questo. Mostrare il cuore. E farci innamorare di lei. Non giocare tutti i punti come fossero uguali. Anche perché non lo sono.

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Un nuovo inizio:ora Camila può volareSei anni dopo il primo exploit a Wimbledon (da semi-sconosciuta) la Giorgitorna sul palcoscenico londinese da protagonista. “Ora sono più matura”.E infatti è servita una grande Serena per fermarla nei quarti

DA LONDRA, ANGELO MANCUSO

FOTO GETTY IMAGES E ANGELO TONELLI

Sei anni: tanto c’è voluto per raggiungere i quarti a Wimble-don. Nel 2012 Camila Giorgi era una ragazzina sconosciuta e si

fermò agli ottavi dopo essere partita dalle qualificazioni. Sembrava l’inizio di una grande storia: tante aspettative poi deluse. Questa volta no. “Ora sono più matura, ho tante partite alle spalle. Sono più forte”, racconta. Il suo è sta-to un crescendo: Sevastova, Brengle, il match-point cancellato alla Siniakova e la netta vittoria contro la Makarova, esperta russa già frequentatrice di un paio di semifinali Slam e numero uno, dico uno, in doppio.La 26enne marchigiana ha messo in mostra l’abito delle grandi occasioni. E non solo per i graziosi vestitini bian-chi con tanto di pizzo che mamma Claudia le disegna e dei quali va giu-stamente fiera (“Dal prossimo genna-io la linea sarà in vendita nei negozi”, dice). Ma anche perché è diventata la quinta italiana nei quarti a Wimbledon dopo Lucia Valerio nel 1933, Laura Go-larsa nel 1989, Silvia Farina nel 2003 e Francesca Schiavone nel 2009. Il suo splendido feeling con i prati le ha con-segnato il primo e sinora unico titolo Wta (s-Hertogenbosch 2015) e il primo quarto di finale Slam. “Non sono sor-presa, sono anni che lavoro duro per raggiungere questi risultati e ci dove-vo arrivare. Ho sempre detto che con la continuità le vittorie sarebbero arriva-te. Non a caso quest’anno non mi sono mai fermata per infortunio e si vede. Se stai ferma per parecchie settimane poi è difficile riprendere il ritmo”.

A un passo dalle semifinaliÈ mancato solo l’acuto per scrivere un

pezzo di storia del tennis italiano al femminile. Sarebbe potuta diventare la prima azzurra in semifinale ai Cham-pionships, nel tempio del tennis. Ma sul prato verde del Centre Court si è trova-ta di fronte Serena Williams, la tenni-sta più forte di sempre, colei che nel salotto di casa può esporre la bellezza di 23 titoli Slam di cui 7 conquistati a Wimbledon. Colei che è stata capace di trionfare lo scorso anno nell’infuocata estate australe di Melbourne quando

era già in dolce attesa. Il sogno si è in-franto su un banale errore sull’1-1 del secondo set dopo che aveva fatto suo il primo. È il fermo immagine di una sfi-da la cui inerzia è cambiata: 3-6 6-3 6-4 per la Williams. Una splendida partita, quasi due ore di battaglia a suon di can-nonate da paura. La 37enne statuniten-se si è imposta dall’alto di una classe ineguagliabile e dell’esperienza della campionessa scafata che ne ha viste di cotte e di crude. Una dimostrazione di

Camila Giorgi,26 anni, di Macerata,

è arrivata ai quartia Wimbledon 2018dopo aver superato

nell’ordine Sevastova,Brengle, Siniakova

e Makarova. Da lunedìsarà n.34 al mondo

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forza impressionante, che spiega l’ori-gine dei suoi 23 Slam: più il momento è delicato, meglio gioca. In quel fatidico terzo game Camila era 0-30, poi sul 15-30 ha messo fuori un rovescio piutto-sto semplice, con la Williams fuori dal campo. Avrebbe agguantato due palle break di fila: non una sentenza defini-tiva, ma una ghiotta occasione. Appena ha fiutato l’odore della preda, Serena non ha più mollato. I numeri non men-tono. Mai.

La miglior Williamspost maternitàLa miglior versione della campiones-sa americana post maternità ha aggiu-stato il mirino con il servizio ed è stato impossibile starle dietro: 7 ace e l’81% di prime palle. Fino a quel momento la Giorgi aveva gestito alla perfezione la sacralità del Centre Court e le diffi-coltà della partita. La sue parole della vigilia in questo senso non lasciava-no dubbi: “Se mi fa paura il Centre Court? No, le dimensioni del campo sono sempre le stesse. Serena? Non seguo il tennis femminile”. Solo che la fuoriclasse americana ha cominciato a servire con l’artiglieria pesante: nei turni di battuta ha concesso 5 punti nel resto del secondo parziale e so-lo 3 nel terzo. È vero, probabilmen-te è ancora un po’ sovrappeso dopo la maternità. Ma in fondo la mobilità non è mai stata la sua miglior qualità. All’inizio è stata travolta da una Gior-gi che non andava mai in difficoltà, anzi, si esaltava nello scambio ad alta intensità. Fin quando Serenona ha ca-pito che non era salutare stuzzicarla giocando come a un flipper. Meglio l’uno-due contro Agassi in gonnella. Il più bel complimento le arriva proprio da Serena: “Ogni volta che l’affronto -

dice - lei gioca a questo livello. Ma lo fa con tutte, il che la rende impressio-nante. Sapevo che non sarebbe stato facile, per questo non sono stata sor-presa dal primo set. Mi sono soltanto detta: ok, giochiamo tre set”.

Schiva e di poche paroleMai nelle tre precedenti sfide le ave-va strappato un set, alla Williams; eppure Camila è uscita dal campo rabbuiata: una rapida e fredda stretta di mano e via. “Perdere non fa piace-re indipendentemente da chi hai di fronte. E comunque mi comporto allo stesso modo anche se vinco”, sotto-linea. Il carattere è quello, ombroso, poco incline a lasciarsi andare, a rac-contarsi, ad aprirsi. Lo stesso che in conferenza stampa la porta a schiva-re quasi ogni domanda. “Parlare non mi piace, ma fuori dal tennis sono un’altra persona”, aggiunge. Certe ri-sposte ovvie, quasi meccaniche, sono uno scudo, il linguaggio del corpo è sempre sulla difensiva: mani in grem-bo, occhi bassi, pochi sorrisi. Tutto il contrario dell’atteggiamento arrem-bante e aggressivo in campo. Ma lei è così, prendere o lasciare. Ogni torneo,

ogni giorno, persino ogni punto è una storia a sé.La madre Claudia Fullone è argentina di padre tarantino. Il padre Sergio, che da sempre la allena, è argentino di padre perugino. Camila (con una “elle” perché è più originale) è nata a Macerata perché la mamma, inse-gnante di arte contemporanea, nel 1991 lavorava nelle Marche. Poi ha vissuto a Pesaro, Como, Milano, Bar-cellona, Parigi e Miami. Una cittadina del mondo. Ora risiede a Calenzano, in provincia di Firenze. Ha due fratelli maschi: Amadeus, 22 anni, che fa il calciatore nelle categorie minori, e Le-andro. C’era anche una sorella, Anto-nella, scomparsa in un incidente nel 1997 a Parigi. Un lutto devastante. Da bambina aveva cominciato a pratica-re ginnastica artistica. Era molto bra-va e aveva maestri russi severissimi: è anche stata chiamata in nazionale, ma la famiglia Giorgi avrebbe dovuto trasferirsi a Milano e non se ne fece nulla. A 5 anni Camila fu portata da Sergio su un campo da tennis: la rac-chetta avrebbe garantito alla bambina tagliata per tutte le discipline una car-riera molto più lunga. E tennis fu.

A Serena Williams sono servite quasidue ore - e la miglior prova dal ritornodalla gravidanza - per battere Camila GiorgiLa chiave? L’altissimo rendimentoal servizio dell’americana nel terzo set;sotto, Serena e gli applausi del pubblicoall’uscita dal campo dell’italiana

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Un nuovo inizioLa versione londinese della Giorgi è piaciuta in toto: dalla gestione dei punti all’atteggiamento sempre posi-tivo. “Ho giocato delle ottime partite. Sono più consapevole, più consisten-te e solida da fondo - racconta - e va-do pure a rete a chiudere il punto. Ora ho anche il famoso piano B del quale mi avete tanto parlato”. Chiaro il riferimento, anche un tantino stiz-zito, alle critiche che a volte le sono state rivolte dalla stampa di giocare un tennis monocorde fatto solo di bordate. “La consapevolezza di poter giocare così l’ho sempre avuta, ma non avevo mai avuto l’occasione di dimostrarlo. La cosa più importante è avere continuità e solidità, anche se il mio tennis mi porta a commettere errori visto che rispetto alla maggior parte delle mie avversarie rischio tanto, anche al servizio”, aggiunge. Ad incitarla in tribuna a Wimbledon c’era Tathiana Garbin, capitano di Fed Cup, che spende parole bellissime: “Sono molto felice per lei. All’esterno dà l’impressione di una ragazza chiu-sa, ma non è così quando la conosci ed entri più in confidenza diventa meno schiva. Durante tutto il torneo mi è piaciuto il suo modo di reagi-re ai momenti di difficoltà, perfetta a livello tattico. È sempre stata luci-da, brava a non farsi prendere dalla fretta. Se continua così può aspirare

a un posto tra le Top 10. Da lei mi aspetto di tutto, non ha limiti”. Di si-curo è più serena dopo che durante i recenti Internazionali BNL d’Italia ha espresso il desiderio di tornare a far parte a pieno titolo della gran-de famiglia del tennis italiano, dan-do ovviamente piena disponibilità a rispondere alle convocazioni in Fed Cup. Richiesta che il Presidente Bi-naghi ha accolto con soddisfazione. “È un momento positivo della mia vi-ta anche fuori dal tennis - dice lei - e questo si riflette sul campo”.

Il futuroOra l’attende la stagione sul cemen-to americano, superficie che ama quasi quanto l’erba, con una classi-fica che ricomincia a sorridere. Era n.52 alla vigilia del torneo, salirà in 34a posizione lunedì prossimo. A meno quattro dal best ranking di numero 30 fatto segnare nell’estate del 2015. È passato troppo tempo ed è ora di migliorarlo e di mettere da parte i continui alti e bassi che sin qui ne hanno condizionato la carrie-ra. Ai prossimi Us Open, Slam in cui vanta gli ottavi nel 2013, potrebbe entrare tra le teste di serie. “Sareb-be importante - ammette -. Comin-cerò da Washington e giocherò tutti i tornei fino a New York”. La nuova Giorgi è già in volo. Appuntamento negli States.

Camila Giorgi è stata n.30al mondo nell’estate del 2015dopo aver vinto fin qui l’unicotitolo Wta in carriera (s-Hertogenbosch).Ora c’è l’estate americanae con la nuova classifica (n.34)potrebbe essere inseritatra le teste di serie agli Us Open

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Fabbiano cresce ancoraIl metro e 73, in un tennis di giganti, e i 29 anni compiuti in maggio non limitano il pugliese che dopo il 2° turno a Parigi arriva al 3° a Londra. Regalandosilo ‘scalpo’ di Wawrinka. Ecco il bilancio di un’annata record per l’Italia

DA LONDRA, ANGELO MANCUSO

FOTO GETTY IMAGES E ANGELO TONELLI

Thomas Fabbiano è un ra-gazzo serio e molto pro-fessionale: per arrivare al circuito maggiore ha sgo-

mitato per anni prima nei Futures e poi nei Challenger. A 29 anni si è regalato il terzo turno di Wimble-don, il torneo dei tornei, dopo aver messo k.o. in tre set Stan Wawrinka (7-6 6-3 7-6), che sarà pure sceso nel ranking (è numero 224 Atp) a causa dello stop per l’operazione al ginocchio, ma sui prati inglesi van-ta due quarti di finale (2014 e 2015) e soprattutto ha vinto tre titoli Slam (Australian Open 2014, Roland Gar-ros 2015 e US Open 2016), l’unico con i giganti Juan Martin Del Potro e Marin Cilic a inserirsi nel dominio targato Fab Four dell’ultimo decen-nio e passa. E all’esordio sull’erba londinese, Stan, aveva spedito a ca-sa un certo Dimitrov.Fabbiano è entrato per la prima vol-ta nei Top 100 a 28 anni la passa-ta stagione. Aveva provato diverse collaborazioni tecniche prima di raggiungere l’assetto ideale con il coach Federico Torresi a Foligno. “Avrei voluto farlo prima - ammet-te - ma ognuno ha i suoi tempi di maturazione. E comunque se ora sono qui è per il lavoro cominciato 15 anni fa”. Lo scorso settembre era salito fino alla 70a posizione nel ranking, dopo l’exploit agli Us Open: terzo turno pure nella Gran-de Mela come qui nel Regno Unito. Prima di Wimbledon era sceso al nu-mero 133 (nonostante il primo suc-cesso nel main draw di Parigi, dove ha superato Matthew Ebden prima di doversi arrendere in quattro set a Borna Coric, n.d.r) e ha dovuto giocare le qualificazioni. Il puglie-se di San Giorgio Jonico ha avuto la giusta maturità per non demoraliz-

Thomas Fabbiano,29 anni, professionista dal 2005, è alto 173 cme pesa 69 kg; sotto,dopo la vittoria in treset su Stan Wawrinka(Svizzera) a Londra

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Berrettini mangia Sock, Fognini si mangia le mani

zarsi di fronte a una prima metà di stagione in cui in 12 tornei aveva raccolto appena 5 successi.

Una nuova partenzaLa vittoria contro Wawrinka può es-sere un nuovo punto di partenza, anche per come è arrivata: quattro set point di fila annullati nel tie-

break del primo parziale (era sot-to 6-2), due cancellati prima dello stop per pioggia sotto 6-5 nel terzo set. Per non parlare della determi-nazione e freddezza mostrate alla ripresa del match, il giorno suc-cessivo, dopo una notte in cui non deve essere stato semplice pren-der sonno. “Qualcosa era cambiato

nel terzo set - racconta - avevo un po’ rallentato sia con il diritto che al servizio, mentre alla ripresa l’ho fatto giocare sempre ‘scomodo’. È andata come avevo sognato in quel-la notte. E in fondo era lui a essere sotto di due set e a doverne vince-re tre per portare a casa la partita”. Dodici minuti, tanto è durata la ri-

Se c’è uno che potrebbe mangiarsi le mani ripensando a Wimbledon 2018 è proprio un azzurro, il n.1, Fabio Fognini. Perché è arrivato a Londra in buona condizione e si è trovato davanti a un tabellone che gli offriva l’occasione per un’impresa di grande risonanza. Passati con sicurezza gli ostacoli del giapponese Taro Daniel e del derby con l’amico Simone Bolelli, l’ostacolo del mancino ceco Jiri Vesely al ter-zo turno non pareva insormontabile: Fabio l’aveva già trovato l’anno scorso a Wimbledon e l’aveva eliminato in tre set. E sullo sfondo si delineava un ottavo di finale contro Nadal, che sull’erba sarebbe stato molto, molto interessante. Ma ci siamo fermati contro un Vesely di sicuro molto solido. Che però poi Rafa ha tritato.Detto già la scorsa settimana della sconfitta al primo turno di Marco Cecchinato contro il ‘cangurino’ emergente ed erbivoro Alex De Minaur, a lui si sono associati, subito eliminati, Stefano Travaglia e Lorenzo Sonego che comunque hanno strappato un set a due avversari tosti come l’australiano John Millman e come lo statunitense Taylor Fritz.Il secondo secondo turno è stato fatale ai veterani azzurri Andreas Sep-pi, Paolo Lorenzi e Simone Bolelli. Detto del bolognese che ha ceduto nettamente al compagno di doppio dopo aver vinto un bel match contro l’uruguaiano Cuevas, pochi margini ha avuto Seppi contro Kevin Ander-

son, uno dei Top 10 dal rendimento più consono al suo rango in questi frangenti. Il sudafricano n.8 del mondo ha servito dall’alto dei suoi 203 centimetri con la solita continuità e Andreas è riuscito comunque a strap-pargli un set. Un set è stato anche il bottino di Paolo Lorenzi contro il francese Gael Monfils. Dopo aver superato lottando il serbo Laslo Djere (arrivato a Londra in diretta dalla vittoria nel Challenger dell’Aspria Harbour Club di Milano) il senese ha fatto match pari con il transalpino, ma non ha avuto chances nei due tie break decisivi.Abbiamo lasciato per ultimo il 22enne Matteo Berrettini perché il suo successo al 1° turno contro il ‘mazzolatore’ statunitense Jack Sock, n.15 del mondo, è una bella impresa. E fa capire a quale livello il romano è già in grado di confrontarsi. La secca battuta d’arresto al 2° turno contro un veterano dei ‘court’ come il francese Gilles Simon non deve stupire più di tanto. Simon, che è stato n.6 del mondo e vanta i quarti sia a Melbourne che a Wimbledon, ha un tennis tutto suo: servizio non devastante ma difficile da leggere, giocate di con-trobalzo, angoli stretti, tanta sapienza tattica. Insomma un repertorio diverso dalla media che Berrettini deve ancora imparare a conoscere e a digerire. Ma ha un sacco di tempo per farlo e tutti gli strumenti necessari per sognare davvero in grande. (e.a.)

Qui Matteo Berrettini;sopra, Fabio Fognini,sotto, Paolo Lorenzi;a destra, Max Sartori

con Andreas Seppie, più sotto,

Lorenzo Sonegocon coach

Gipo Arbino

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presa del match. Solo dodici, ma ad alta tensione contro un rivale che ha messo in campo l’orgoglio del campione. Ma il suo capolavoro, Thomas, l’aveva costruito troppo bene per farsi fregare da un po’ di pioggia. Altri due set point li aveva dovuti annullare nel tie break del terzo, quando si è trovato sotto 6-4 per poi chiudere 8-6 su un rovescio lungo di Wawrinka.

Il vero giganteFabbiano c’è sempre stato, capace di menare schiaffoni di diritto che gli hanno permesso di vincere la maggior parte degli scambi. Contro un avversario al quale concedeva 10 centimetri e 12 chili è stato lui il vero gigante in campo.Si è sempre detto di lui che la sua principale qualità è l’umiltà. “Ma an-che la voglia di scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo. Ora ad esempio ho capito di poter vincere contro giocatori del livello di Wawrinka, un campione che ha conquistato tre Slam. Ci avevo provato contro Zverev lo scorso gennaio a Melbou-rne, quando avevo avuto diversi set point. E lo stesso con Querrey qui a Wimbledon dodici mesi fa, quando persi una partita lottata”.Tommy è uno dei giocatori più bas-si di statura del circuito con i suoi 173 centimetri, ma può guardare a un esempio mica male, quel Diego Schwartzman, argentino, tre centi-metri più piccolo di lui, capace di raggiungere l’11a posizione nella classifica mondiale. “Abbiamo in co-mune la voglia di lottare che mettia-mo in campo - dice - ma tecnicamen-te siamo differenti. Lui gioca meglio di rovescio, io di diritto”. Il pugliese ha sempre sostenuto che la statura non rappresenta uno svantaggio: “Se ci perdo da una parte, recupero dall’altra, in velocità”, dice da anni.

Tutta esperienzaPrima di quest’anno l’’azzurro non aveva mai vinto un una partita a Wimbledon: questa volta ha chiu-so l’esperienza con un 3° turno nel tempio del tennis. Peccato non sia riuscito a esprimersi al meglio con-tro il Next Gen Stefanos Tsitsipas, 19enne astro nascente greco.“La tanta voglia che avevo di vincere ancora non andava di pari passo con il mio tennis. A tratti ho giocato male, non ho espresso il mio solito gioco -

ha spiegato dopo il match -. Probabil-mente ho pagato proprio la vittoria contro Wawrinka, l’ho gestita male. I Top 50 sono abituati a battere un Top 10 o un Top 20, io meno. Non c’è sta-to neppure il giorno di riposo perché il match con Wawrinka era finito con

un giorno di ritardo per la pioggia e mentre mi preparavo per giocare con Tsitsipas ancora mi facevano i com-plimenti. E le interviste. Avrei dovu-to metabolizzare meglio il tutto. Mi servirà come esperienza: la prossima volta saprò dove mettere le mani”.

Thomas Fabbianoè nato a Grottagliee vive a San GiorgioJonico (semprein Puglia); sotto, dopola sconfitta al 3° turnoa Wimbledon controil greco Stefanos Tsitsipas

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www.mapei.it
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Wimbledon Museum:un’oasi di memoriaNel cuore del tempio di Church Road il luogo che raccoglie oggetti, immagini, documenti (testuali o visivi) che in 150 anni hanno creatomiti e leggende del nostro sport: una visita obbligata, una volta nella vita...

DI ALESSANDRO MASTROLUCA

FOTO GETTY IMAGES

“Cos’è in definitiva una collezione?”, si chiede-va Marco Belpoliti sul-la Stampa. “Un mondo

dentro il mondo”. A Wimbledon, che è già un piccolo universo ‘purple and green’, viola e verde, su cui il tempo scorre senza invadere, quel mondo è raccolto nell’oasi di memoria nata nel 1977 per l’edizione del centenario. È il museo dei Championships, ribattez-zato nel 2006 Wimbledon Lawn Tennis Museum. La storia passa attraverso 20 mila e più fra oggetti e memorabi-lia, fotogrammi e passaggi di tempo dell’evoluzione del passatempo dei re in fenomeno globale.Da antichi volumi del Cinquecento al-le palline con cui Novak Djokovic ha sconfitto Roger Federer nella finale del singolare maschile del 2014, la colle-zione si evolve, si estende, racconta i passaggi del tempo per brevi fotogram-mi, per giocattoli e teiere.

Che “Demonio” di racchetta!Fa bella mostra un tagliaerba del 1885, riemerge da un tempo in bianco e ne-

Il museo di Wimbledonè nato nel 1977,per l’edizionedel Centenario:contiene oltreventimila oggettie memorabilia

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ro la racchetta Demon con cui hanno fatto la storia i gemelli Doherty, cui oggi sono dedicati i cancelli dell’All En-gland Club. Il tennis diventa costume, i Championships assorbono le evolu-zioni della moda in tutte le variazioni e le gradazioni del bianco. Passaggi di tempo, incanalati come in una fotogra-fia dai contorni incerti, scandiscono un percorso di memoria fra le copertine virate seppia del Collier’s e del New Yor-ker o le cigarette cards, le figurine che abbellivano e rinforzavano i pacchetti di sigarette, con i disegni su Dorothy Round o Bunny Austin. Il racconto delle trasformazioni, del tennis come storia sociale, si muove anche sul filo delle immagini, dei video riproposti nel-la piccola sala cinematografica in cui scorrono i materiali in gran parte della BBC. Gli anni prima e dopo il bombar-damento dell’11 ottobre 1940, in cui il racconto del lawn tennis si muoveva al respiro di Dan Maskell, il decano dei giornalisti tennistici britannici, di cui la Loughborough University di Londra custodisce l’archivio.

Il cuore della storiaA Wimbledon batte il cuore della storia. Guerra a parte, solo due eventi hanno spinto gli organizzatori a interrompe-re il torneo, il giubileo della regina del 1977 e le sfide di cricket tra i college di Eton e Harrow, una delle sfide sportive più antiche al mondo, l’unico incontro fra due scuole che ancora si disputi al Lord’s, la casa del cricket britannico. La sfida del 1877 ha interrotto la prima edizione di Wimbledon, a Worple Ro-ad. Vinse il primo specialista del serve and volley, Spencer Gore, convinto che i giocatori avrebbero continuato a pre-ferire il cricket al tennis perché troppo monotono.

Croquet o... pallamaglioMa la sede dell’All England Club nasce per il croquet. E per festeggiare i 150 anni dalla fondazione del club, il Mu-seo di Wimbledon esplora lo sviluppo di questo sport che molti conoscono solo per la partita surreale con la Regi-na di cuori in Alice nel Paese delle me-raviglie. È un’evoluzione, consacrata in Inghilterra, del gioco italiano medie-vale della ‘pallamaglio’ in cui squadre spesso miste devono far passare una palla, colpita con una mazza, attraver-so delle porte disposte a formare un determinato percorso, prima di colpire un picchetto al centro del campo. Un altro mondo dentro un mondo.

Una biblioteca unicaFino all’anno scorso, Alan Little ha incarnato la memoria di Wimbledon. Fino alla morte, l’Ho-norary Librarian di Wimbledon ha difeso l’accumulo di storie nella biblioteca di riferimento per ogni cultore del gioco. Aveva accumulato un tesoro, da collezionista di pubblicazioni di ogni tipo, e fu naturale per gli organizzatori del torneo chiedere a lui quali volumi includere nel futuro Wimbledon Museum. Da allora, la Kenneth Ritchie Wimbledon Library è arrivata a contenere oltre 6 mila titoli accessibili per tutto l’anno, a eccezione delle due settimane del torneo, su richiesta e per motivi di studio o ricerca.

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atp e wtafocus next gen

Questo Tsitsipasè già re dei socialStefanos a 19 anni è un protagonista dell’erba, attivissimo sul web, uno dei piùattesi a novembre alle prossime Finals di Milano. Ha sulle spalle le aspettativetennistiche di un intero Paese (la Grecia), ma lui sembra prontissimo

DI ALESSANDRO NIZEGORODCEW

FOTO GETTY IMAGES

Sempre più forte, ogni giorno più in alto, sempre più top player. Stefanos Tsitsipas, 19 anni da Atene, è entrato defi-

nitivamente nella lista dei preferiti degli appassionati di tennis di tutto il mondo passando per la porta prin-cipale. La finale a Barcellona lo ha lanciato, Wimbledon 2018 lo ha con-sacrato. Il greco è diventato il primo classe 1998 a raggiungere la seconda settimana di uno Slam. Il talento non è in discussione, ma ciò che colpisce di Tsitsipas è la voglia di lavorare e migliorarsi, giorno dopo giorno, sot-to tutti gli aspetti del proprio tennis. Ogni settimana si nota una piccola aggiunta al proprio bagaglio tecnico, tattico, fisico e mentale.

Di madre in figlioStefanos è nato ad Atene il 12 ago-sto 1998. Cresciuto a pane e tennis dal padre-maestro Apostolos e dalla madre Julia Salnikova, ex giocatrice russa del circuito Wta, Stefanos ha cominciato a giocare a 3 anni. “Stefa-nos è il nostro figlio primogenito - ha raccontato mamma Julia - e giocan-do entrambi a tennis lo abbiamo, in un modo o in un altro, iniziato alla disciplina. Ma non appena ha avuto un’età sufficiente lo abbiamo iscritto a un circolo dove prendesse regolari lezioni. Il suo allenatore ha fatto un ottimo lavoro, è riuscito a instaurare un rapporto molto stretto con mio figlio lavorando al meglio per sette anni. Nel frattempo però Stefanos è emerso come uno dei tennisti più forti del circuito giovanile Itf e, dal momento che il suo coach non era intenzionato a fare questo tipo di vita, piena di continui viaggi e spo-

Biglietti: Tsitsipas e tutti gli altri,goditi lo spettacolo dal vivo a MilanoLa seconda edizione delle Next Gen Atp Finals è prevista dal 6 al 10 novembre 2018. È già possibile acquistare i biglietti per tutte le sessioni di gioco che si svolgeranno come nel 2017 al polo fieristico di Milano-Rho. Per comprare i tagliandi basta andare su ticketing.nextgenatpfinals.com, accessibile anche dal sito ufficiale della manifestazione (www.next-genatpfinals.com). Il 6, il 7 e l’8 novembre, giornate dedicate ai round robin, sono previste due sessioni, quella pomeridiana dalle 14 e quella serale dalle 19.30. Poi sessione unica a partire dalle 19.00 per le semifinali di venerdì 9 e le due finali di sabato 10. Disponibili anche biglietti cumulativi e abbonamenti.

Stefanos Tsitsipas,l’unico greco compresotra i Top 1.000 Atp.Ha 19 anni e già oltre40 mila followerssu Instagram (sottoa destra, il suo account)

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atp e wtafocus next gen

È De Minaur a spegnere i sogni del Ceck...Alex De Minaur si conferma giocatore da erba. Sui prati di Wimbledon l’australiano, classe 1999 e in tabellone grazie a una wild card, ha superato al primo turno Marco Cecchi-nato in quattro combattuti set per poi battere anche Pierre-Hugues Herbert 6-2 6-7 7-5 6-3. Al terzo turno il giovane ‘aussie’ nulla ha potuto contro lo strapotere di Rafael Nadal ma, tra gli under 21, De Minaur si è confermato come uno dei migliori erbivori (vittoria nel challenger di Nottingham e finale a Surbiton). Si sono fermati al terzo turno di Wim-bledon Frances Tiafoe e Alexander Zverev. (al.ni.)

stamenti, mio marito Apostolos ha iniziato a seguirlo in prima persona. Devo dire che ha proseguito in ma-niera egregia quello che era stato fat-to, non rischiando di sovraccaricare Stefanos di eccessive aspettative a livello psicologico e gestendo al me-glio il rapporto genitore-figlio”.

Re dei SocialStefanos Tsitsipas, che ora fa parte della scuderia di Patrick Mouratoglou, è il Next Gen più attento e attivo sui social network, che si tratti di Twit-ter (con 18.000 followers), Instagram (60.000 followers) o Facebook (22.000 like). A seconda della piattaforma, però, ‘Stef’ utilizza un diverso meto-do di comunicazione. Su Twitter, ad esempio, lo stile è filosofeggiante con frasi tipo “le giornate negative sono sempre lì a ricordarci che dobbiamo lavorare sulle nostre debolezze” op-pure “il lavoro riempie il tuo portafo-gli, ma l’avventura riempie la tua ani-ma”. Insomma, Tsitsipas è un social media manager fatto e finito. “Quan-do eravamo piccoli e ci ritrovavamo nei tornei Tennis Europe - racconta il coetaneo Gian Marco Moroni - ricordo che Stefanos era sempre su Youtube. Aveva anche creato un suo canale per commentare i tornei della settimana; conosceva tutti i giocatori, i tornei, le classifiche. Eravamo piccoli, noi altri giocavamo in giro per il circolo men-tre lui era già una sorta di youtuber”. Su Instagram lo stile di Tsitsipas, vero e proprio esperto di Social Net-work, si basa invece sullo Stefanos dentro e fuori dal campo, tra video e foto con colleghi sino a immagini che raccontano la vita di tutti i gior-ni (ma anche del passato, con alcune fotografie di Tsitsipas bambino) del giocatore ellenico.

I risultati sul campoTsitsipas sta disputando un 2018 di buonissimo livello ma soprattutto di crescita personale: tecnica, tattica, fi-sica e mentale. Sia le vittorie che le sconfitte occupano un posto impor-tante nella maturazione del greco, già oggi uno dei più attesi alle prossime Next Gen Atp Finals (lo scorso an-no, da giovanissimo, fu presente per un’esibizione ma non si era qualifica-to). In questa stagione ha conquista-to, escludendo Wimbledon, 29 vitto-rie a fronte di 19 sconfitte. A spiccare, oltre alla finale raggiunta nell’Atp 500 di Barcellona, è la capacità di raggiun-

Tiro e Volo, la rivincitadi Wimbledon JuniorNell’Itf di Roma Antico Tiro a Volo, svoltosi la scorsa settimana, è andata in scena una finale tutta Next Gen, seppur femminile, ri-proposizione dell’ultimo atto di Wimbledon Junior 2016. L’ucraina Dayana Yastremska (nella foto, classe 2000) si è presa la rivinci-ta su Anastasia Potapova (classe 2001), vincitrice nello Slam lon-dinese, dominando 6-1 6-0 in meno di un’ora. “Ho giocato un gran tennis durante tutta la settimana - ha raccontato la Yastremska, al terzo titolo Itf in carriera -. Non mi aspettavo una finale così semplice ma sono entrata in campo carica e aggressiva. Cosa devo migliorare? La parte mentale sicuramente”. (al.ni.)

Felix non si ferma maiFelix Auger-Aliassime continua a raccogliere punti e piazzamenti sulla terra battuta. “Mi spiace non aver giocato sull’erba quest’anno - aveva spiegato - ma in-sieme al mio team è stata presa la decisione di insi-stere con la terra battuta per migliorare alcuni aspetti del mio gioco. Il giovanissimo canadese, classe 2000, ha raggiunto la semifinale nel Challenger di Marburg, che gli consentirà di entrare per la prima volta tra i primi 150 del ranking Atp. Nello stesso torneo, buon quarto di finale raggiunto dal Next Gen francese Elliot Benchetrit, classe 1998, ormai prossimo all’ingresso in Top-300. (al.ni.)

gere buoni piazzamenti su ogni tipo di superficie: quarti di finale sul ce-mento di Doha e Dubai, semifinale a Estoril su terra e quarti sui prati di s’Hertogenbosch oltre all’exploit lon-dinese.

Un Paese sulle spalleMa Stefanos è anche l’unico greco

tra i primi 1.000 del ranking Atp e, quindi, il prossimo anno, dopo la ri-voluzione del Transition Tour (che porterà il numero di professionisti a 750), diventerà l’unico greco nel circuito Atp. ‘Stef’ è consapevole di dover sorreggere un intero Pae-se sulle proprie spalle anche se, al-largando il discorso al circus Wta, un supporto sta arrivando da Maria Sakkari (classe 1995 e n.37 del mon-do). “Io e Maria ci supportiamo du-rante i tornei combined - ha spesso spiegato Tsitsipas - e siamo molto contenti di poter rappresentare il nostro Paese in giro per il mondo, con la speranza di dare più risalto al tennis in Grecia”.

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i numeri della settimana

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Rafael Nadal (ESP) 87702 Roger Federer (SUI) 87203 Alexander Zverev (GER) 57554 Juan Martin del Potro (ARG) 50805 Marin Cilic (CRO) 50606 Grigor Dimitrov (BUL) 47807 Dominic Thiem (AUT) 38358 Kevin Anderson (RSA) 36359 David Goffin (BEL) 3110

10 John Isner (USA) 304511 Diego Schwartzman (ARG) 243512 Pablo Carreno Busta (ESP) 214513 Sam Querrey (USA) 213014 Roberto Bautista Agut (ESP) 212015 Jack Sock (USA) 211016 Fabio Fognini (ITA) 203017 Kyle Edmund (GBR) 195018 Nick Kyrgios (AUS) 185519 Lucas Pouille (FRA) 183520 Borna Coric (CRO) 1745

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 16 Fabio Fognini 20302 29 Marco Cecchinato 15143 50 Andreas Seppi 9964 81 Matteo Berrettini 7215 86 Paolo Lorenzi 6686 121 Lorenzo Sonego 4557 133 Thomas Fabbiano 4248 137 Stefano Travaglia 4099 154 Simone Bolelli 370

10 176 Matteo Donati 32511 186 Luca Vanni 30512 191 Salvatore Caruso 29913 199 Alessandro Giannessi 29214 200 Gianluigi Quinzi 29115 229 Andrea Arnaboldi 252

16 247 Stefano Napolitano 22917 255 Gian Marco Moroni 21818 258 Lorenzo Giustino 21419 262 Federico Gaio 21120 298 Gianluca Mager 176

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Simona Halep (ROU) 78712 Caroline Wozniacki (DEN) 69103 Garbine Muguruza (ESP) 65504 Sloane Stephens (USA) 54635 Elina Svitolina (UKR) 52506 Caroline Garcia (FRA) 49607 Petra Kvitova (CZE) 46108 Karolina Pliskova (CZE) 43159 Venus Williams (USA) 3971

10 Angelique Kerber (GER) 354511 Madison Keys (USA) 353612 Jelena Ostapenko (LAT) 343713 Julia Goerges (GER) 321014 Daria Kasatkina (RUS) 316515 Elise Mertens (BEL) 263516 Coco Vandeweghe (USA) 2603 17 Ashleigh Barty (AUS) 2435 18 Naomi Osaka (JPN) 235019 Magdalena Rybarikova (SVK) 231020 Kiki Bertens (NED) 2090

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 52 Camila Giorgi 10162 75 Sara Errani 8513 148 Deborah Chiesa 3974 178 Jasmine Paolini 3265 190 Martina Trevisan 2886 207 Martina Di Giuseppe 2627 216 Jessica Pieri 2538 228 Anastasia Grymalska 2359 267 Camilla Rosatello 188

10 269 Giulia Gatto-Monticone 18811 281 Georgia Brescia 18212 297 Francesca Schiavone 16813 301 Cristiana Ferrando 16614 333 Stefania Rubini 13415 366 Federica Di Sarra 112

16 380 Gaia Sanesi 10417 441 Angelica Moratelli 8018 447 Martina Colmegna 7819 462 Martina Caregaro 7320 519 Michele Zmau 61

Flop Ten: 0 su 10 avanti

DI GIORGIO SPALLUTO

FOTO GETTY IMAGES

0 le Top 10 giunte nei quarti di finale del torneo femminile di Wimbledon.Non era mai accaduto nell’Era Open.Solo una Top 10 (Karolina Pliskova,nella foto) era sopravvissuta ai primi3 turni, in cui erano uscite 11 delle prime 16 teste di serie.

5 le azzurre nei quarti di finalea Wimbledon. Camila Giorgi si aggiunge a Lucia Valerio (1933), Laura Golarsa (1989), Silvia Farina (2003) e Francesca Schiavone (2009). Nessuna dellequali era poi giunta nelle semifinali.

15 in tutto le italiane in gradodi raggiungere i quarti di finalein un torneo dello Slam.

6 gli italiani giunti al secondo turnodel torneo maschile di Wimbledon. Migliorato il precedente recorddi 5 del 1996 (Gianluca Pozzi, Mosè Navarra, Andrea Gaudenzi, RenzoFurlan e Stefano Pescosolido).

9 le esordienti agli ottavi di finale del torneo di Wimbledon femminile di questa edizione: Hsieh, Sasnovich, Kasatkina, Van Uytvanck, Pliskova, Bertens, Vekic, Rodina e Goerges.

I PRIMI 16 DELLA RACE TO MILANPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Alexander Zverev (GER) 34952 Denis Shapovalov (CAN) 8653 Stefanos Tsitsipas (GRE) 8574 Frances Tiafoe (USA) 7385 Alex de Minaur (AUS) 6156 Taylor Fritz (USA) 5737 Jaume Munar (ESP) 4668 Andrey Rublev (RUS) 440

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Casper Ruud (NOR) 327

10 Hubert Hurkacz (POL) 31811 Reilly Opelka (USA) 29912 Marc Polmans (AUS) 27313 Michael Mmoh (USA) 24714 Felix Auger-Aliassime (CAN) 23615 Gian Marco Moroni (ITA) 19116 Miomir Kecmanovic (SRB) 187

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Il mondo di Serena, sempre in primo piano

Quella di Serena Williams è una vita in primo piano e in prima serata. Da sempre. Non solo perché questa è la settimana

che SuperTennis dedica - in esclusiva per l’Italia - alla messa in onda di Being Serena, la mini-serie in cinque puntate targate HBO che ha debuttato sull’emit-tente della Fit con la ‘prima’ di lunedì 9 luglio. Lo è anche perché la minore delle Williams’ Sisters ha sempre dato modo ai suoi fan - ma anche ai detratto-ri - di vederla molto da vicino non solo attraverso le copertine dei giornali, ma pure dai suoi profili social. Anzi, non solo i suoi: perché fin dalla nascita del-la primogenita Alexis Olympia, anche la piccola di casa ha avuto il suo profilo social dedicato... con buona pace di chi vorrebbe la privacy, specialmente dei minori, ipertutelata. Sull’account della baby-Williams (@olympiaohanian), tutti abbiamo visto le prime foto familiari con mamma e papà, ma anche la prima copertina di Vogue su cui è apparsa in braccio a Se-rena e persino la prima volta sull’erba verde di un campo a Wimbledon. Ale-xis adesso ha poco meno di 400 mila follower su Instagram. Segue tre profili: mamma, papà e zia Venus. I genitori, come viene esplicitato nella bio, sono i ‘curatori’ di scatti e post pubblicati.

Uno sguardo intimoÈ così che abbiamo tutti uno sguardo intimo e continuo su tutta la famiglia Williams. Cionondimeno, quello che si svela guardando il docu-film Being Se-rena è un altro ritratto ancora. Da gio-vedì sera spazio alle altre 4 puntate in programma, sempre alle 21.30. I titoli di ognuna? Presto detto: nell’ordine, “La Forza”, “La Famiglia”, “Il Cambiamento” e “La Soluzione”. 5 puntate in tutto che ci terranno col fiato sospeso fino a do-menica sera, come nella miglior tradi-

il tennis in tv

zione delle serie americane. Di quelle di successo, di pubblico e di critica. “Una serie in cui emerge Sere-na nel suo lato di donna e in quello di campionessa”, ha scritto Vogue. E Vani-ty Fair a ruota: “Being Serena non è solo un prodotto sul mondo del tennis, ma è anche una potente biografia sulla vita e sul corpo di una donna straordinaria”. Senza dimenticare il New York Times: “Serena Williams ha sfoggiato diverse parti della sua personalità: dalla fru-strazione, alla ferocia, all’umorismo”. Se non è uno sguardo diverso questo...

Qui sopra, due foto dal profilo Instagram di Alexis Olympia, figlia di Serena (foto

Instagram @olympiaohanian); Più in alto, Serena Williams, 36 anni, protagonista del docu-film biografico Being Serena,

trasmesso in esclusiva in Italiada SuperTennis Tv. Prossima puntata

giovedì alle 21.30, canale 64 del digitale terrestre (foto Getty Images);

Being Serena,le 5 puntatesu SuperTennis

1ª puntatatrasmessa lunedì 9 luglio.2ª puntatagiovedì 12 luglio, ore 21.30.3ª puntatavenerdì 13 luglio, ore 21.30.4ª puntatasabato 14 luglio, ore 21.30.5ª puntatadomenica 15 luglio, ore 21.30.

Da giovedì a domenica alle 21.30 le ultime 4 puntate di “Being Serena”,la mini-serie targata HBO trasmessa in esclusiva in Italia da SuperTennis. Uno sguardo intimo, ma anche unico, sulla vita della leggenda Williams

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Pronti? Ritornano i live

L’erba di Wimbledon è già alla sua seconda settima-na e non si fermano su SuperTennis gli appunta-

menti con London Today, lo studio d’informazione e approfondimento che porta i Championships in chia-ro nelle case di tutti gli italiani alle 17.45 e alle 22.00. Da lunedì pe-rò, quando l’erba dei “sacri prati” londinesi avrà già stabilito i suoi verdetti, sarà la volta di tornare in campo per una parentesi di terra rossa europea prima di tuffarsi nel cemento estivo americano.Da lunedì infatti le telecamere di SuperTennis si sposteranno sugli eventi Atp di Bastad, in Svezia, e Umago, in Croazia. Ricomincia dunque la scorpacciata di live che questa volta impegnerà il palinse-sto dall’ora di pranzo fino a sera.

il tennis in tv

Giovedì 1204:00 - WTA Eastbourne (replica)05:30 - ATP Queen’S (replica)07:00 - World Padel Tour 2018 - Jean SF2 Femminile09:00 - Official film Wimbledon 201210:00 - Regionando11:00 - Sharapova vs Williams, Wimbledon 200412:15 - ATP Eastbourne (replica13:45 - Courier vs Ivanisevic, ATP Roma 199316:00 - Official film Wimbledon 201317:00 - London Today17:30 - Kvitova vs Buzarnescu, WTA Birmingham (replica)19:30 - Coric vs Federer, ATP Halle (replica) 21:30 - Being Serena - La Forza22:00 - London Today22:30 - Official film Wimbledon 201423:30 - Pennetta vs Zvonareva, USOpen 2009

Venerdì 1302:00 - Federer vs Del Potro, Us Open 200906:30 - Magazien ATP07:00 - World Padel Tour 2018 - Jean SF2 Maschile09:00 - Official film Wimbledon 201310:15 - Murray vs Djokovic, USOpen 2012 13:00 - Being Serena - La forza13:30 - Buzarnescu vs Svitolina, WTA Birmingham (replica)15:30 - Magazine ATP16:00 - Official film Wimbledon 2014 17:00 - London Today17:30 - Federer vs Raonic, ATP Stoccarda (replica)19:00 - Del Potro vs Dimitrov, ATP Roma 2017 21:30 - Being Serena - La Famiglia22:00 - London Today22:30 - Official film Wimbledon 2015 23:30 - Federer vs Roddick, Wimbledon 2009

Sabato 1404:00 - Magazien ATP04:30 - WTA Eastbourne (replica)07:00 - World Padel Tour 2018 - Jean Finale Femminile09:00 - Official film Wimbledon 201410:00 - Magazine ATP 10:30 - Pennetta vs Zvonareva, USOpen 2009 13:00 - Being Serena - La Famiglia13:30 - Raonic vs Cecchinato ATP Roma 201615:45 - Official film Wimbledon 2015 16:45 - London Today17:30 - Nadal vs Federer, ATP Roma 2006 21:30 - Being Serena - Il cambiamento22:00 - London Today22:30 - Official film Wimbledon 2016 23:30 - Federer vs Murray, Wimbledon 2012

Domenica 1503:00 - ATP Queen’S (replica)05:00 - ATP Eastbourne (replica)07:00 - World Padel Tour 2018 - Jean Finale Maschile09:00 - Official film Wimbledon 201510:00 - Nadal vs Djokovic, ATP Roma 2012 Finale 13:00 - Being Serena - Cambiamento 13:30 - Federer vs Roddick, Wimbledon 200916:45 - Official film Wimbledon 2016 17:45 - London Today17:30 - Seppi vs Coric, ATP Halle (replica) 19:00 - Fognini vs Dimitrov, ATP Roma 201521:30 - Being Serena - La Soluzione22:00 - London Today22:30 - Official film Wimbledon 2017 23:30 - Cilic vs Djokovic, ATP Queen’s (replica)

Lunedì 1602:00 - Official film Wimbledon 201503:00 - Wozniacki vs Kerber, WTA Premier Eastbourne 201805:15 - Federer vs Murray, Wimbledon 201209:00 - Official film Wimbledon 2016 10:00 - Zverev vs Djokovic, Discovering Next Gen11:30 - Official film Wimbledon 201712:30 - Being Serena - La Soluzione 13:00 - LIVE ATP Bastad 15:00 - LIVE ATP Bastad 16:55 - News17:00 - LIVE ATP Umag18:45 - S Williams vs Sharapova, Wimbledon 2004 19:55 - News20:00 - LIVE ATP Umag21:45 - Tennis Storming - Svitolina 22:00 - ATP Bastad (replica)

Martedì 1700:00 - ATP Bastad (replica)02:00 - ATP Umag (replica)04:00 - ATP Umag (replica)06:00 - ATP Bastad (replica)08:00 - Official film Wimbledon 201709:00 - ATP Umag (replica) 11:00 - LIVE ATP Bastad 13:00 - LIVE ATP Bastad 14:45 - Tennis Storming - Svitolina15:00 - LIVE ATP Bastad 16:55 - News 17:00 - LIVE ATP Umag 18:45 - Regionando 19:00 - Official film Wimbledon 2017 19:55 - News20:00 - LIVE ATP Umag22:00 - ATP Bastad (differita)

Mercoledì 1800:00 - ATP Bastad (replica)02:00 - ATP Bastad (replica)04:00 - ATP Bastad (replica)06:00 - ATP Umag (replica)07:30 - ATP Bastad (replica)09:00 - ATP Umag (replica) 11:00 - LIVE ATP Bastad 12:45 - Tennis Storming - Svitolina 13:00 - LIVE ATP Bastad 14:45 - Regionando15:00 - LIVE ATP Bastad 16:55 - News 17:00 - LIVE ATP Umag19:00 - Tennis Parade19:15 - Magazine ATP 19:55 - News20:00 - LIVE ATP Umag22:00 - ATP Bastad (differita)

Being Serena, da giovedì a domenica alle 21.30

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

La giornata partirà sempre con gli incontri di Bastad, dove ci sarà Fa-bio Fognini, per poi trasferirsi e

Il campo centrale di Umago (Croazia) dedicato a Goran Ivanisevic (foto Atp)

chiudersi in Croazia dove Marco Cecchinato ritrova la terra rossa. Due tornei da gustarsi a fondo.

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in italia

Prevendita IBI19,il tuo biglietto per RomaLa 76a edizione degli Internazionali BNL d’Italia è già cominciata:da lunedì 9 luglio è possibile acquistare i tagliandi per l’eventodel Foro Italico. Ecco il calendario completo e le modalità d’acquisto

È partita la prevendita della 76esima edizione degli Inter-nazionali BNL d’Italia. Visto lo straordinario successo del-

le recenti edizioni con il Foro Itali-co sempre esaurito, chi non vuole perdersi lo spettacolo farà bene a prenotare e acquistare al più presto abbonamenti e biglietti.Come già negli ultimi anni, la FIT ha deciso di partire con la preven-dita proprio per agevolare i tanti appassionati che, come quest’anno, vorranno seguire da vicino le gesta dei protagonisti e delle protagoniste più acclamati del circuito mondiale. È possibile dunque scegliere i posti migliori, o magari offrire a chi condi-vide la stessa passione per il tennis, un regalo originale ed apprezzato.La FIT ha anche deciso di riserva-re due settimane (dal 9 al 22 lu-glio) ai Circoli di Tennis per l’ac-quisto dei biglietti delle sessioni diurne del Centrale, prima di apri-re la vendita al pubblico.

Al via il 6 maggioIl torneo avrà la formula del “com-bined event”, con il tabellone ma-schile e femminile nell’arco di nove giorni, oltre al prologo delle pre-qualificazioni. Nella stessa giornata, dunque, come avviene nei quattro tornei del Grande Slam, sarà pos-sibile ammirare tutti i protagonisti e le protagoniste più acclamati del circuito internazionale.Il via lunedì 6 maggio 2019, la con-clusione domenica 19. Si conferma il grande salto di qualità per un ap-puntamento ormai a pieno titolo tra i più prestigiosi ed apprezzati del calendario mondiale: non è azzar-dato definirlo il “quinto” Slam della stagione.

Le date delle varie fasiVediamo nel dettaglio le modalità di vendita dei biglietti e degli abbona-menti per gli Internazionali BNL d’I-talia 2019. Calendario delle vendite:- Abbonamenti Campo Centrale e Next Gen Arena: 9 luglio 2018- Biglietti sessioni diurne Campo Centrale solo per i Circoli di Tennis: 9-22 luglio 2018- Biglietti sessioni serali Campo Cen-trale: 9 luglio 2018- Biglietti sessioni diurne Campo Centrale: 23 luglio 2018- Biglietti per la Next Gen Arena: 9 lu-glio 2018.

E poi c’è il capitolo abbonamenti. Gli abbonati dell’edizione 2018 potran-no esercitare il diritto di prelazione con le seguenti modalità:- dal 9 luglio al 10 ottobre 2018 sarà possibile confermare il medesi-mo posto acquistato per l’edizione 2018;- dall’11 ottobre al 17 ottobre 2018 sarà possibile effettuare, solo se non si è già proceduto alla con-ferma del vecchio posto, il cambio posto tra quelli non confermati;- dal 18 ottobre 2018 tutti i posti non confermati potranno essere ac-quistati in vendita libera.

Come e dove acquistare i bigliettiÈ possibile effettuare on-line l’acquisto di abbonamenti e biglietti attraverso il sito ticketing.inter-nazionalibnlditalia.com, raggiungibile anche attraverso i siti federtennis.it e internazionalibnlditalia.it. Per informazioni è possibile rivolgersi al numero verde della Biglietteria Centrale del Foro Italico (800.622662) o scrivere all’indirizzo [email protected]. I biglietti e gli abbonamenti possono inoltre essere acquistati presso la Biglietteria Centrale del Foro Italico.

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giovani

DI VIVIANO VESPIGNANI

Siamo al giro di boa della sta-gione internazionale giovani-le 2018. Il nutrito contributo dell’Italia all’organizzazione

dei tornei Under individuali, di eccel-lenza sotto ogni profilo, si è pratica-mente esaurito (resta solo l’under 18 di Palermo in programma dall’11 al 16 settembre). Adesso, le classifiche sti-late settimanalmente dalle Federazio-ni Internazionale ed Europea hanno assunto dimensioni significative. Rap-presentano uno specchio matematico di cui non si può fare a meno al fine di valutare il rendimento (e non solo) dei nostri ragazzi nell’ambito dei due Circuiti nei quali si condensa gran parte dell’attività mondiale, com-presa quella under 12 che però non è supportata da classifiche ufficiali. Per inciso, va annotato che da poche settimane è in vigore in campo under 18 una nuova tabella di punteggi ITF che ha stravolto quella precedente al limite dell’assurdo. Tanto è vero che di fronte a un vincitore di un torneo Grand Slam premiato con mille punti, troviamo il vincitore di un “grade 5” che ne riceve appena trenta.

Cocciaretto e Musettii migliori italianiElisabetta Cocciaretto, sedicesima, e Lorenzo Musetti, ventesimo, sono i no-stri eccellenti alfieri nel mondo junior. Nella prima metà del 2018 Elisabetta ha giocato soltanto tornei di vertice gua-dagnando le semifinali agli Australian Open, al Trofeo Bonfiglio e a Vrsar, in Croazia. Inoltre ha raggiunto i quarti di finale a Beaulieu, in Francia, nonché gli ottavi a Parigi. Lorenzo ha dalla sua tre vittorie centrate a Berlino (Grado 1), Fi-renze e Salsomaggiore, la finale di Cap

Musetti & Cocciaretto,azzurrini di puntaLorenzo ed Elisabetta sono i meglio piazzati nelle classifiche Under 18 a metà anno (20° lui, 16a lei). Fino al 30 giugno i baby italiani hanno vinto 39 tornei e raggiunto altre 40 finali. Nei vari ranking sono in 625

d’Ail, in Francia, una semifinale in Bul-garia e i quarti a Santa Croce: risultati tanto più interessanti se si considera che il toscano ha sedici anni e che da-vanti a lui nel ranking mondiale under 18 troviamo soltanto un altro under 16, il ceco Dalibor Svrcina. Quanto ai nati nel 2003 il nostro miglior esponente è, di gran lunga, Luca Nardi che troviamo 274° in virtù di due vittorie, riportate in Tunisia e Bosnia, e una finale raggiunta di nuovo in Bosnia. Ma il vero exploit di Luca va però cercato nel tennis dei grandi, dove ha esordito lo scorso 19 giugno nel Futures di Sassuolo all’e-tà di 14 anni, 10 mesi e 13 giorni. Età che non rappresenta il record azzurro di giovinezza (Matteo Donati esordì a Vercelli nel marzo del 2009 a 14 anni, 1

mese e 6 giorni), senonché Luca si è is-sato sino ai quarti di finale lasciandosi alle spalle in fatto di primo traguardo tra i Pro, gli italiani tutti.

Gli altri azzurriniin rampa di lancioTra le femmine quindicenni occupa una significativa 117a posizione Lisa Pigato, autrice di due successi pieni in Finlandia e nella Repubblica Ceca, oltre che di una semifinale a Prato e un quar-to di finale a Salsomaggiore. Manco a dirlo, Musetti e Nardi trovano spazio tra i Top 10 della classifica under 16 “All Boys” che la Federazione europea pubblica settimanalmente con l’obietti-vo di mettere in fila tutti gli under 16 del mondo (mettendo in conto anche

Gli italianinelle classifiche?Sono in 625

Cat. Masc. Femm. Tot.

U18 ITF 85 72 157

U16 TE 194 150 344

U14 TE 68 56 124

Totali 347 278 625

39 vittoriee 40 finali:bottino azzurro

Categoria Vittorie Finali

Under 18 23 20

Under 16 7 10

Under 14 9 10

Totali 39 40

Il toscano LorenzoMusetti e, a destra,

la marchigianaElisabetta

Cocciaretto,rispettivamente

classe 2002e 2001

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giovani

i risultati under 18 e quelli Pro). Deci-samente staccati sono gli altri azzurri, ma la 72a posizione occupata da Nic-colò Ciavarella è tutta da sottolineare perché si tratta di un under 14.Nell’under 16 femminile “All Girls” svettano due sedicenni: la napoletana Federica Sacco, ventesima, e la trentina Melania Delai, ventiseiesima. Entram-be devono la loro posizione a quanto hanno raccolto nei tornei under 18. Fe-derica è stata prima a Salsomaggiore, seconda a Prato, quinta a Firenze. Mela-nia ha vinto a Casablanca, in Marocco; è stata finalista a Medias, in Romania, terza a Budapest e tre volte “quinta”, ma non va tralasciato il successo che ha raccolto in doppio nel circuito Pro ad Hammamet, in Tunisia, a fianco di Angelica Moratelli.

Pedone, Paradisie i più piccoliUnica quattordicenne presente tra le prime dieci under 16 e prima tra le no-stre under 14 è la palermitana Giorgia Pedone. Nella prima metà del 2018 ha fatto strage di titoli nei tornei orga-nizzati dall’Italia vincendo a Messina, Pavia e Brindisi. Quanto alle tredicen-ni troviamo Anna Paradisi (la campio-nessa italiana under 12 in carica) otti-mamente piazzata tra le top 100 dopo aver vinto ad Atene ed esser stata fina-lista a Pescara e Pavia.A guidare il ranking maschile under 14, sensibilmente distaccando tutti gli altri azzurrini, è Niccolò Ciavarella, romano nato il 19 marzo 2004, la cui nona po-sizione si spiega con l’eccellente messe di risultati colti non solo in singolare ma anche in doppio. Ha fatto centro a Pavia e, in particolare, nel torneo di pri-

Under 18, due azzurri Top 20MASCHILEClass. Giocatori

(anno di nascita)Punti

20° Lorenzo Musetti (2002) 943

78° Davide Tortora (2000) 509

85° Giulio Zeppieri (2001) 480

99° Filippo Moroni (2001) 409

121° Francesco Passaro (2001) 356

123° Fabrizio Andaloro (2001) 353

124° Matteo Arnaldi (2001) 347

137° Federico Arnaboldi (2000) 315

139° Giacomo Dambrosi (2001) 314

147° Giuseppe La Vela (2000) 300

FEMMINILEClass. Giocatori

(anno di nascita)Punti

16° Elisabetta Cocciaretto (2001) 1205

77° Melania Delai (2002) 550

78° Federica Sacco (2002) 546

96° Giulia Peoni (2000) 449

117° Lisa Pigato (2003) 394

141° Federica Rossi (2001) 337

145° Martina Biagianti (2001) 328

168° Costanza Traversi (2000) 298

176° Isabella Tcherkes Zade (2000) 288

187° Nuria Brancaccio (2000) 272

Under 16, Nardi è n.6 al mondoMASCHILEClass. Giocatori

(anno di nascita)Punti

4° Lorenzo Musetti (2002) 1600

6° Luca Nardi (2003) 1258

72° Matteo Gigante (2002) 520

72° Niccolò Ciavarella (2004) 520

76° Flavio Cobolli (2002) 513

94° Gabriele Camilli (2003) 460

96° Luciano Darderi (2002) 453

101° Lorenzo Rottoli (2002) 448

103° Leonardo Malgaroli (2002) 446

135° Alberto Orso (2002) 400

ma categoria di Maia, in Portogallo, do-ve ha firmato i primi posti in singolare e doppio a fianco di Enrico Baldisserri,

Under 14, Ciavarella Top 10MASCHILEClass. Giocatori

(anno di nascita)Punti

9° Niccolò Ciavarella (2004) 520

55° Daniele Minighini (2004) 275

56° Peter Buldorini (2004) 275

73° Silvio Mencaglia (2004) 245

86° Mariano Tamarro (2004) 220

92° Enrico Baldisserri (2004) 210

104° Giammarco Gandolfi (2004) 200

128° Lorenzo Ferri (2004) 178

142° Giacomo Nosei (2005) 165

192° Matteo Covato (2005) 137

FEMMINILEClass. Giocatori

(anno di nascita)Punti

45° Georgia Pedone (2004) 420

69° Denise Valente (2004) 345

87° Anna Paradisi (2005) 292

106° Emma Valletta (2004) 250

125° Fabrizia Cambria (2004) 225

144° Emma Rizzetto (2004) 210

148° Veronica Sirci (2004) 205

156° Benedetta Sensi (2005) 200

169° Isabella Righi (2004) 191

182° Federica Urgesi (2005) 184

sesto azzurro Top 100 unitamente a Daniele Minighini, Peter Buldorini, Sil-vio Mencaglia e Mariano Tammaro.

FEMMINILEClass. Giocatori

(anno di nascita)Punti

20° Federica Sacco (2002) 1251

26° Melania Delai (2002) 1100

44° Lisa Pigato (2003) 855

90° Asia Serafini (2003) 551

98° Matilde Paoletti (2003) 533

134° Jennifer Ruggeri (2003) 467

143° Greta Schieroni (2002) 450

149° Betrice Stagno (2003) 444

154° Matilde Mariani (2002) 438

165° Giorgia Pedone (2004) 420

Lisa Pigato e, sopra,Luca Nardi,

entrambiclasse 2003

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DI CLAUDIA PAGANI

Se ancora non avete programma-to le vacanze estive e non vole-te rinunciare alla passione per il tennis, l’opportunità offerta da-

gli stage per adulti della Fit risponde appieno a queste esigenze. Lo fa co-niugando relax a sport, attività fisica e miglioramento del proprio gioco.Tra le proposte pensate dalla Fede-razione per gli appassionati sopra i 16 anni e con una classifica fino a 4.1 c’è, per il primo anno, anche l’espe-rienza della montagna: tennis ad alta quota sulle Alpi olimpiche di Bardo-necchia, in Piemonte. In alta Val di Susa, per la precisione. L’importante centro conosciuto soprattutto per gli sport invernali si trova a più di 1.300 metri di altitudine, è il comune più occidentale d’Italia e dista solo 85 km da Torino. Qui dal 2004 è attivo il Tennis Club Chamois, divenuto un punto di riferimento delle vacanze estive a Bardonecchia, guidato da uno staff sinonimo di garanzia, di serietà e professionalità tanto che è diventato uno dei Centri Federali presenti in Italia.

6 campi da tennisIl Tc Chamois mette a disposizione

circuito fit-tpra

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Bardonecchia,lo stage ad alta quotaDal 27 agosto al 2 settembre per chi ama la montagna, in alta Val di Susa,a 1.300 metri sul livello del mare e a soli 85 km da Torino. Al Tc Chamoisa disposizione 6 campi da tennis (3 in terra). E poi c’è il torneo amatoriale...

degli appassionati ben 6 campi da tennis, 4 in terra rossa e 2 in erba sin-tetica, su cui si svolgono le 3 ore di allenamento al giorno, una e mezza al mattino e una e mezza al pomerig-gio, con i tecnici federali, in gruppi di massimo 4, 5 persone. Inoltre vengo-no organizzati tornei Fit/Tpra per po-ter mettere in pratica attraverso l’atti-vità agonistica quanto appreso nelle sessioni didattiche.Nel tempo libero, per chi ha anco-ra voglia di tennis, i campi sono di-sponibili per sessioni di gioco con i compagni di stage, oppure ci si può divertire misurandosi sui 500 metri

quadri dedicati alle 12 buche del mi-nigolf. Il tutto a pochi metri da un bellissimo laghetto adibito alla pesca sportiva, un ambiente sano e rilas-sante, pronto a far dimenticare per un po’ lo stress e i ritmi quotidiani.

Hotel a 4 stelleIl pernottamento è previsto in un Ho-tel a 4 stelle della cittadina con pen-sione completa. La quota di parteci-pazione omni-comprensiva (stage e soggiorno) è di 698 euro a persona. Una chicca? Il centro benessere della struttura offre i servizi più all’avan-guardia del mondo wellness, tra cui saune finlandesi, vasca di reazione, bagno romano, igloo, docce emozio-nali tropicali e molto altro ancora. Per iscriversi basta accedere al si-to www.tpratennis.it, cliccare sulla news in home-page relativa agli sta-ge e collegarsi al link per passare di-rettamente al modulo di iscrizione, di facile compilazione e con tutte le informazioni necessarie.Obiettivo a fine ferie? Un sensibile miglioramento nell’arco dei cinque giorni, una progressione didattica per ogni allievo che ottimizzi le po-tenzialità e caratteristiche di ognu-no. Perché il tennis è sport per tutti, a ogni età. Soprattutto in vacanza.

SuperSlam Wimbledon:nel week-end Open e LimitIl week-end più atteso di luglio sta arrivando. Con oltre 100 tabelloni disseminati in ogni re-gione d’Italia sta per andare in scena il terzo torneo targato SuperSlam del 2018. Si tratta di Wimbledon, il major verde che si appresta a mettere in palio ben 3.000 punti per il ranking del circuito amatoriale Fit-Tpra (iscrizioni e sedi di gioco su www.tpratennis.it). In pro-gramma in questo fine settimana tutte le gare di singolare Open (maschile e femminile) e del-le categorie Limit (45 e 65).

Tre ore di tennis al giorno e campi disponibili dopo le sessioni (iscrizioni su www.tpratennis.it)

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racchette e dintorni

Yonex VCore 95,aerodinamica a tutto spinAssaggio in esclusiva della nuova racchetta di Denis Shapovalov che arriverà ai primi di settembre. Un gran lavoro di rivisitazione nella galleria del vento per velocizzare il gesto e ottenere più top spin. Piatto da 95 ma ampio sweet spot

DI MAURO SIMONCINI

Quando un’azienda giapponese hi-tech si afferma in un settore e annun-cia nuovi prodotti, le aspettative sono altissime, anche perché altissimo è il livello di attenzione ‘made in Japan’ all’innovazione e alle esigenze dei con-sumatori. Che in questo caso sono gli appassionati tennisti visto che stiamo parlando di Yonex, da qualche stagio-ne oramai costantemente insediata a ridosso dei big brand dell’attrezzatura tennistica, cioè Babolat, Head e Wil-son. Molto interessante dunque è sta-to poter avere un primo assaggio delle nuove VCore, destinate ai testimonial di punta della collezione (Denis Sha-povalov, Caroline Garcia e Steve Johnson) già dai prossimi tornei sugli hard-courts nordamericani. Racchette che i rivenditori avranno a disposizio-ne solo da settembre.Non si tratta solo di una forte pennella-ta di rosso ai vecchi telai ma di cambi tecnologici importanti, mirati a favori-re la resa degli spin e di un gioco sem-pre più votato all’attacco, migliorando anche la fase di contrattacco favorendo la possibilità di trasformare eventuali situazioni difensive in offensive.Ecco quindi sulle nuove VCore Aero Trench Technology, ovvero i grom-met centrali in alto praticamente na-scosti (inseriti in un canale) per dimi-nuire la resistenza all’aria, velocizzare la testa della racchetta e incrementa-re così la resa degli spin. Sempre per massimizzare le rotazioni troviamo Aero Fins, una sezione particolare del fusto con alette aerodinamiche a ore 4 e 8 e anche 2 e 10 (sul passa-corde). Nella stessa direzione anche Namd Graphite, materiale inserito nelle nuove VCore per aumentarne flessibilità (e il tempo di permanenza

IL LAB Lunghezza: 68,6 cm Peso: 326 g | Ovale: 95 Profilo: 20,5-21,5 mm Bilanciamento: 32,2 cm Rigidità: 59 Inerzia: 324 Potenza: 48/100 Controllo: 51/100 Maneggevolezza: 71/100(test effttuato con corde Yonex Poly Tour Strike, caliber 1,25 mm, alla tensione di 22-20 kg)

I passacorde sulla testa della racchetta sono inseritiin un canale studiato per eliminare le turbolenze

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racchette e dintorni

della palla sul piatto). E non è finita, perché la tecnologia Liner Tech in-cide sull’inclinazione dei fori passa-corde delle verticali più esterne per aumentare il movimento delle corde e favorirne l’effetto di rientro in posizio-ne (snapback), sempre per una miglior resa delle rotazioni.

IL LABChe la nuova VCore 95, il modello che abbiamo provato in anteprima, sia un attrezzo agonistico ‘spinto’ e non ac-cessibile a tutti lo dice la carta d’iden-tità del laboratorio: con i 326 grammi di peso (incordata con sintetico mono-filamento Yonex Poly Tour Strike cali-bro 1,25, come Shapo), il profilo sottile da 20,5/21,5 millimetri e soprattutto 95 pollici quadrati di ovale. Sono valo-ri abbastanza “mitigati” nel senso che il peso è distribuito tra cuore e manico con un bilanciamento contenuto (32,2 centimetri con incordatura montata) e l’ovale midplus è comunque un tipico Isometric di Yonex, quindi con swe-etspot maggiorato (secondo i giappo-nesi del 7%). Colpisce la rigidità dav-vero ridotta (59), da record, mentre l’inerzia (324) seppure alta, ha un va-lore già incontrato in altre agonistiche della stessa categoria. La sintesi finale descrive un rapporto equilibrato tra potenza (48 punti su 100) e controllo (51 su 100) con una maneggevolezza di buon livello (71).

IN CAMPO Nota di merito per l’estetica: il rosso dominante oltre che bella rende la nuova VCore facilmente riconoscibi-le, anche... da lontano. Per il resto, la prendi in mano, ci giochi due minuti e viene da chiedersi: ma davvero sto usando un piatto 95 che pesa oltre 3 etti? La domanda viene spontanea perché da un lato si riesce a impri-

PAGELLONE 81/100

Potenza: 8Controllo: 8Maneggevolezza: 8Fondo: 8Rete: 8Servizio: 8Top: 8Back: 8Estetica: 8Comfort: 9

mere potenza abbastanza facilmente, dall’altro anche quando le esecuzioni non sono tecnicamente ineccepibili o ci si trova in difficoltà, lo sweetspot è ampio e la racchetta aiuta, e non poco. Stabilire di quale fattore o caratteri-stica specifica sia il merito di questa sensazione è difficile, ma tant’è. Sem-bra di giocare con un’agonistica di quelle più tipiche, moderne, profilate, 300x100. Con la differenza che quan-do si è messi bene, si colpisce a modo o si manovra con qualità tecniche ele-vate, la palla fa più male.Il controllo è assoluto, anche a velocità alte; e pure il top prende bene, profon-do e incisivo, anche se è talmente buo-no il feeling degli impatti quasi piatti, anche a livello di comfort, che è diffici-

le preferire altro. Su queste sensazioni, a nostro parere, incide anche la scelta dello schema corde 16x20 con ma-glie fitte. Il backspin si distingue per la precisione, tanto in difesa quanto all’attacco per chi ama giocare in pro-iezione verticale, verso la rete.Il controllo è ottimo nei colpi al volo e anche sopra la testa. Al servizio bene la prima palla piatta, più difficile im-primere kick (ci vuole buona spinta di gambe); forse è il colpo dove manca un po’ di peso alla testa della racchetta.Un telaio agonistico, confortevole, non banale. Ideale per giocatori di livello, ma non impossibile anche per discreti Quarta Categoria. Chi di solito si fa spa-ventare dai piatti corde da 95, potrebbe rimanere davvero sorpreso.

Tre concorrentiWilson Pro Staff 97CV ha piatto da 97 ma peso e bilanciamento molto simili alla Yonex. Discorso molto simile per la Head Prestige Pro, che ha anche il piatto da 95. In casa Babolat, il riferimento può essere Pure Strike VS Tour, piatto 98 ma assimilabile nelle altre misure e nel pattern 16x20.

Le scanalature alla base del piatto e le alettenella parte alta migliorano l’aerodinamicanell’esecuzione del top spin

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La domanda - Di quante proteine ha bisogno un tennista? Meglio carne o pesce?

l’esperto risponde

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Inviate via mail le vostre domande per l’espertoI nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguardanti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una email al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected] con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi rispon-deremo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana.

Risponde Paolo Accornero,medico nutrizionista e dietologo

La rispostaIniziamo a capire di quante pro-teine ha bisogno il corpo umano. Se consideriamo una persona che svolge un’attività fisica normale, quindi non un atleta, il fabbisogno quotidiano di proteine varia da 0.8 a 1 grammo per chilogrammo corporeo. Ad esempio, una perso-na che pesa 70 kg, avrà bisogno tra i 55 grammi e i 70 grammi di proteine al giorno. Nel caso di un atleta, che svolge un’attività fisica pesante e si allena molto, il fabbi-sogno proteico quotidiano può sa-lire in certi casi fino a 2 grammi per kg di peso corporeo, per evi-tare il rischio del catabolismo. Nel nostro esempio, per chi pesa 70 kg, i grammi di proteine possono quindi arrivare a 110-140 grammi al giorno. Ma attenzione, perché le proteine non sono tutte uguali. Quelle della carne e del pesce sono più nobili rispetto a quelle conte-nute negli alimenti vegetali, perché riescono a essere meglio assorbite dal corpo umano. Carne e pesce forniscono lo stesso quantitativo di proteine, che è di 20 grammi per 100 grammi di cibo. Riprendendo l’esempio di chi pesa 70 kg, a una persona che svolge attività fisica normale servirebbero, dunque, cir-ca tre etti di carne o pesce al gior-no, mentre per un atleta si può arri-vare fino a sei etti. In questo calcolo si tiene conto anche dell’assunzio-ne dei carboidrati, che hanno a loro volta un piccola massa proteica, e quindi concorrono a raggiungere il fabbisogno proteico quotidiano.La differenza tra proteine della carne e del pesce ruota attorno alla percentuale di grasso. Un ta-glio magro di carne rossa, ad esem-pio, può contenere fino al 15% di massa grassa, lo stesso tipo di carne bianca un po’ di meno. Alcune tipo-logie di pesce - come ad esempio certi tipi salmone - possono arrivare

attorno all’11-12%. I grassi del sal-mone, e del pesce in generale, sono però polinsaturi e fanno meglio di quelli saturi della carne.

Il consiglioPer concludere quindi il mio consi-glio è di assumere le proteine de-rivanti da carni e pesci che hanno bassi contenuti di grassi. Va anche evidenziato che dobbiamo stare

molto attenti a come si cucinano questi cibi: una cottura sbaglia-ta o troppo elevata può fare della proteina, che è un elemento nobi-le, una sostanza addirittura cance-rogena e pericolosa. Non bisogna quindi stare attenti solo a quantità e tipo di proteine, ma anche al mo-do in cui vengono cucinate.

Testo raccolto da Fabio Bagatella