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Istituto di Istruzione Superiore “Ettore Majorana” Via Caselle 26 40068 San Lazzaro di Savena (BO) C.F.92039600371 MAJORANA www.majoranasanlazzaro.it Anno Scolastico 2017/2018 Tel.051-6277811Fax 051-454153 [email protected] [email protected] [email protected] C.M.BOIS026003 DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5B Indirizzo: Meccanica, meccatronica ed energia Articolazione: meccanica e meccatronica Il Coordinatore di Classe Prof. Negrini Stefano

Istituto di Istruzione Superiore Tel.051-6277811Fax 051 ... · o Inglese o Matematica o Scienze Motorie o Religione Cattolica ... Disegno, progettazione e org. industriale Negrini

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Istituto di Istruzione Superiore

“Ettore Majorana”

Via Caselle 26

40068 San Lazzaro di Savena (BO) C.F.92039600371

MAJORANA

www.majoranasanlazzaro.it

Anno Scolastico 2017/2018

Tel.051-6277811Fax 051-454153 [email protected]

[email protected]

[email protected] C.M.BOIS026003

DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO DELLA CLASSE

5B

Indirizzo: Meccanica, meccatronica ed energia

Articolazione: meccanica e meccatronica

Il Coordinatore di Classe

Prof. Negrini Stefano

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

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INDICE

1. Elenco dei candidati. 2. Profilo culturale previsto dall’indirizzo di studio. 3. Informazioni generali della classe:

a. Elenco Docenti del Consiglio di Classe. b. Profilo e storia della classe. c. Continuità didattica.

4. Organizzazione dell’attività didattica. a. Obiettivi trasversali. b. Metodi di lavoro e strategie di dattiche adottate per l’apprendimento. c. Percorsi C.L.I.L. d. Strumenti di verifica. e. Criteri di valutazione. f. Attività di recupero svolte durante l’anno scolastico in corso. g. Credito scolastico e formativo. h. Tipologia scelta per la terza prova scritta dell’Esame di Stato. i. Esercitazioni svolte in preparazione alle prove scritte dell’Esame di Stato.

5. Stages, scambi linguistici e attività integrative svolte dalla classe.

ALLEGATI:

A. Programmi svolti: o Italiano o Storia o Inglese o Matematica o Scienze Motorie o Religione Cattolica o Sistemi e Automazione Industriale o Meccanica, Macchine ed Energia o Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto o Disegno, progettazione ed organizzazione industriale

B. Simulazioni prove Esame di Stato

C. Griglie correzione prove e colloqui orale

a. Griglia di valutazione del colloquio b. Griglie di valutazione I prova c. Griglia di valutazione II prova d. Griglie di valutazione III prova per le seguenti materie: Sistemi e Automazione Industriale; Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto; Disegno, progettazione e organizzazione della produzione; Inglese; Matematica

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1. ELENCO CANDIDATI

N.

Cognome e nome dello studente

1 ABBASTAMOOR

2 ATTIRICCARDO

3 BELTRANIFRANCESCO

4 CASTELLARIHENRYRICHARD

5 DIPASQUALELEONARDO

6 GOVONIRICCARDO

7 LAASIRIHASSAN

8 LAFFIALESSANDRO

9 LORENZINIVALENTINO

10 LUTTIPIETRO

11 MAGLIOZZIGIACOMO

12 MARTINIRICCARDO

13 NICOLAESCUSTEFANITA

14 PULCINIMARCELLO

15 VICENZIMARCO

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2. PROFILO CULTURALE IN USCITA

A conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, gli studenti hanno raggiunto risultati di profitto in gran parte adeguati seppur nell’intorno degli obiettivi minimi di ciascun ambito disciplinare. La gran parte di essi ha maturato livelli di conoscenza, abilità e competenza di tipo sufficiente. Un numero ristretto di allievi ha raggiunto buona padronanza dei fondamenti espistemologici delle discipline proprie del percorso di studi in oggetto. Gli allievi hanno partecipato a numerosi incontri di alternanza scuola lavoro che si sono rilevati autentiche opportunità formative in senso trasversale e settoriale. Alla formazione in classe di tipo teorico e laboratoriale si è integrata quella propria delle aziende di settore, con l’intervento di numerosi esperti. Queste opportunità distribuite nel tempo scuola hanno costituito quasi una soluzione di continuità con il periodo vero e proprio di stage di cui gli studenti hanno fruito nel corso del quarto anno. Al termine del percorso tecnico il diplomato avrà accesso a tutti i percorsi universitari e ai corsi di formazione tecnica superiore IFTS e ITS, oppure potrà inserirsi nel mondo del lavoro direttamente o attraverso i percorsi di studio e di lavoro per l’accesso agli albi delle professioni tecniche. Il diplomato in “Meccanica e Meccatronica” ha competenze specifiche sulle machine utilizzate nell’industria manifatturiera, nella progettazione, costruzionee collaudo di sistemi meccanici ed elettromeccanici anche per l’automazione industriale. Inoltre, interviene nel controllo dei processi produttivi e nei cicli di lavorazione industriale. Il diplomato in Meccanica e Meccatronica potrà lavorare come tecnico o programmatore macchine utensili a controllo numerico nelle officine meccaniche, come montatore-collaudatore trasfertista di macchine automatiche, come disegnatore CAD 2D - 3D, potrà occupare ruoli di progettazione, gestione e manutenzione degli impianti, di organizzazione nella produzione industriale e di progettazione e collaudo dell’automazione a basso livello (robot, linee produttive, automazione nel mondo agricolo, ecc.).

3. INFORMAZIONI GENERALI SULLA CLASSE

3a Elenco docenti

Disciplina Docente Commissario Interno(X)

Lingua e Lettere Italiane Simoni Elisabetta

Storia Simoni Elisabetta

Lingua Inglese Lolli Andrea

Matematica Spera Elena X

Sistemie automazione industriale Rossetti Luigi

Ballardini Massimo

Disegno, progettazione e org. industriale Negrini Stefano

Ballardini Massimo X

Meccanica, macchine ed energia Metskas Athanassios X

Tecnologie meccaniche di processo e Prodotto

Metskas Athanassios Cotugno Elio

Scienze motorie sportive Trentini Andrea

Religione Carlo Francesco

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3b Profilo e storia della classe

La classe si compone di 15 allievi, di cui due con disturbi specifici di apprendimento (DSA), uno con altri bisogni educativi speciali (BES). Nel corso del triennio la classe è risultata composta sempre dagli attuali alunni con l’aggiunta, nell’a.s. 2017/18, di un nuovo alunno ripetente la classe quinta nell’a.s. 2016/17. Nel secondo quadrimestre del corrente a.s. un allievo si è ritirato e un altro allievo non frequenta dai primi di aprile 2018. Gli allievi hanno manifestato un comportamento a volte inadeguato e un impegno discontinuo, anche in relazione al livello di attenzione, alle consegne e alla presenza alle prove di profitto programmate. I risultati conseguiti non sono del tutto allineati rispetto ai traguardi di apprendimento previsti per il quinto anno di indirizzo. Complessivamente il profitto si colloca attorno alla sufficienza.

3c. Continuità didattica

Disciplina Docenti 3° anno Docenti 4° anno Docenti 5°anno

Lingua e Lettere Italiane Simoni Elisabetta Simoni Elisabetta Simoni Elisabetta

Storia Simoni Elisabetta Simoni Elisabetta Simoni Elisabetta

Lingua Inglese Zappaterra Raffaella Gebbia Emanuela Lolli Andrea

Matematica Spera Elena Spera Elena Spera Elena

Sistemie automazione industriale

Rossetti Luigi

Rossetti Luigi Rossetti Luigi

Ballardini Massimo Disegno, progettazione e org. Industriale

Negrini Stefano Grillini Giancarlo

Negrini Stefano Ballardini Massimo

Negrini Stefano Ballardini Massimo

Meccanica, macchine ed energia Metskas Athanassios

Grillini Giancarlo

Metskas Athanassios

Ballardini Massimo

Metskas Athanassios

Tecnologie meccaniche di processoe prodotto

Metskas Athanassios

Grillini Giancarlo

Metskas Athanassios

Cotugno Elio

Metskas Athanassios

Cotugno Elio

Scienze motorie e sportive Trentini Andrea Trentini Andrea Trentini Andrea

Religione Carlo Francesco Carlo Francesco Carlo Francesco

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4. ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

4a. Obiettivi trasversali

Obiettivi comportamentali Per quanto riguarda gli obiettivi comportamentali si è sempre sottolineata l’importanza di:

üinteragire correttamente con il personale dell’Istituto; ügiustificare puntualmente assenze, ritardi o uscite; ürispettare l’orario, le scadenze e gli impegni stabiliti; üconsolidare un comportamento responsabile che privilegi i valori della tolleranza, della collaborazione e del

rispetto reciproco; üconsolidare la capacità di partecipazione con la coscienza del contributo che ciascuno deve portare alla

soluzione dei problemi; üsapersi confrontare argomentando con opinioni diverse dalle proprie; üacquisire consapevolezza delle proprie attitudini ma anche delle proprie difficoltà, cercando di individuare

strategie per il loro superamento; üsviluppare capacità di scelta autonoma e responsabile nell’organizzazione e pianificazione dello studio; ümaturare la consapevolezza del proprio corso di studi e una maggiore motivazione all’arricchimento delle proprie conoscenze; üutilizzare in modo adeguato gli strumenti e le strategie di studio.

Obiettivi cognitivi Gli obiettivi cognitivi generali perseguiti dal C.d.C. sono stati i seguenti:

ümaturare un atteggiamento di disponibilità nei confronti di ciò che è nuovo; üsviluppare la contestualizzazione storico-culturale di fenomeni, concetti, movimenti; üconsolidare l'abitudine a problematizzare; üpotenziare la capacità espressive ricorrendo al lessico specifico delle discipline; üsviluppare le capacità argomentative, in relazione agli ambiti di studio e a problemi/aspetti dell’attualità; ürielaborare le informazioni in modo originale e personale; üsviluppare le capacità di ricerca e progettazione; üorganizzare le conoscenze e le riflessioni fondamentali di ogni disciplina attraverso uno studio sistematico,

stabilendo relazioni fra i contenuti delle diverse discipline.

4b. Metodi di lavoro e strategie didattiche adottate per l'apprendimento

Per conseguire gli obiettivi il C.d.C. ritiene fondamentale una collaborazione ed un’intesa a livello pluridisciplinare, per attuare tecniche didattiche ed atteggiamenti comuni, in modo che gli studenti percepiscano un’unità di intenti ed una coerenza metodologica. Per questo motivo il C.d.C. si è proposto in particolare di:

üsvolgere attività formative per il controllo degli apprendimenti; üutilizzare la valutazione come momento formativo; üutilizzare i linguaggi multimediali per documentare e comunicare i prodotti elaborati; üutilizzare le correzioni dei compiti scritti e le verifiche orali come momento formativo; üsviluppare una didattica interculturale; üpromuovere l’educazione alla convivenza civile; ücurare l’esposizione orale.

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4c. Percorsi CLIL: Nessuno

4d. Strumenti di verifica

TIPOLOGIA

MATERIE

Interrogazioni

Tutte le discipline

Prove strutturate o semi strutturate o questionari

Tutte le discipline

Comprensione e analisi di testi

Italiano, storia, inglese

Redazione testi argomentativi

Italiano, inglese

Relazioni, saggi brevi, articoli di giornale, temi

Italiano

Risoluzione di esercizi e problemi

Matematica, Sistemi e Aut., Meccanica, Disegno Progettazione e Organizzazione della Produzione

4e. Criteri di valutazione

Per quanto riguarda la valutazione, i docenti del Consiglio di classe hanno tenuto conto sia dei livelli di partenza che dei livelli minimi di competenze specifiche stabilite nel coordinamento per materia e nelle programmazioni individuali di ciascuna disciplina, che sono state stilate assumendo i criteri generali di valutazione espressi nel P.T.O.F. dell’Istituto. Sulla base di quanto appena esposto i docenti hanno attribuito il voto sulla base della griglia qui di seguito indicata:

Giudizio Voto Significato

nullo o quasi nullo 1-2 Dichiarata e/o evidente indisponibilità alla verifica

molto scarso 3 Obiettivi minimi non raggiunti in nessun caso

Scarso 4 Obiettivi minimi non raggiunti nella maggior parte dei casi

insufficiente 5 Obiettivi minimi solo parzialmente raggiunti

sufficiente 6 Obiettiviminimi raggiunti

discreto 7 Obiettivi raggiunti e ben assimilati

Buono 8 Obiettivi raggiunti,ben assimilate e approfonditi

Ottimo 9 Obiettivi raggiunti,approfonditi, con rielaborazione dei contenuti

Eccellente 10 Obiettivi raggiunti con rielaborazione originale dei contenuti

Per gli allievi con DSA e altri BES sono state predisposte prove equivalenti (anche in sede di simulazione della

terza prova di Esame di Stato per le quali l’allievo era tenuto a svolgere 2 quesiti su tre a propria scelta) con

somministrazione di facilitatori (immagini, schemi rappresentativi, catena di parole chiave, ingradimento di

caratteri, ecc.), in coerenza al principio di individualizzazione e personalizzazione più volte richiamato nel

piano didattico personalizzato di ciascun allievo, in tensione verso gli obiettivi minimi disciplinari.

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4f. Attività di recupero svolte durante l’anno scolastico in corso

Recupero in itinere: è stato svolto da ogni docente in relazione alla programmazione e alle necessità della classe; sportello didattico a richiesta dello studente: le ore di sportello sono state così ripartite:

Disciplina N. diore Periodo

Sistemie automazione industriale 3 Dicembre-Gennaio

Matematica 3 Dicembre– Gennaio

Meccanica, macchine ed energia 3 Dicembre– Gennaio

Tecnologie 3 Dicembre - Gennaio

Italiano 4 Febbraio-Marzo Inoltre, nel secondo quadrimestre si è tenuto un corso pomeridiano di consolidamento e approfondimento in preparazione allo svolgimento della seconda prova scritta dell’Esame di Stato.

4g. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico

Per l’attribuzione del credito scolastico si è utilizzata la tabella con le corrispondenze fascia di voto-credito fornita dal Ministero. All'interno della banda di oscillazione del punteggio del credito scolastico, individuata in base alla media dei voti dello scrutinio finale, il C.d.C. ha tenuto conto delle seguenti voci:

üProfitto üRegolare frequenza scolastica üInteresse ed impegno personali üPartecipazione alle attività complementari ed integrative (frequenza almeno 75%) üCrediti formativi riconosciuti

4h. Tipologia scelta per la terza prova d’esame

La tipologia scelta dal Consiglio di Classe per la terza prova dell’Esame di Stato è la tipologia B; le materie scelte per le Simulazioni terze prove sono: Sistemi e Automazione Industriale; Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto; Disegno Progettazione e Organizzazione della Produzione; Inglese; Matematica; il tempo concesso per la prova è di 3 ore.

4i. Esercitazioni svolte in preparazione alle prove scritte dell’Esame di Stato

Per tutto l’arco dell’anno scolastico i docenti hanno preparato per gli studenti prove scritte costruite sulla base delle tipologie da affrontare in sede di Esame di Stato. Questo ha consentito a ciascun docente di fornire chiarimenti concernenti la propria disciplina di insegnamento e ciascun alunno ha potuto confrontarsi sulle modalità dell’esame e sull’andamento della propria preparazione. Nel corso del secondo quadrimestre si è poi svolta una prima simulazione ufficiale di terza prova e nel mese di maggio si sono svolte le simulazioni di prima, seconda e terza prova scritta come indicato nello schema qui di seguito riportato.

Data di svolgimento

Tempo assegnato

Tipologia di verifica

Materie coinvolte

26 Marzo 2018

3h

Terza prova tipo B

Sistemi, Matematica, DPO, Inglese

3 Maggio 2018

6h

Prima prova

Italiano

4 Maggio 2018

6h

Seconda prova

Meccanica

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7 Maggio 2018

3h

Terza prova tipo B Tecnologia, DPO, Inglese, Sistemi

5. STAGES, SCAMBI LINGUISTICI E ATTIVITÀ INTEGRATIVE SVOLTI DALLA CLASSE

A.S. 2015/2016 Educazione alla salute ed educazione stradale. Incontro sulla donazione del sangue. Museo del Patrimonio Industriale. A.S. 2016/2017 Svolgimento di 3 settimane di stage nelle aziende del territorio. Olimpiadi della matematica. Educazione alla salute. Viaggio di istruzione in località sciistica Monte Cimone. Incontro con docenti/esperti sull’uso e abuso di alcol e sostanze stupefacenti connesse alla guida. A.S. 2017/2018 Visita e simulazione di colloquio di lavoro in inglese al centro servizi dello stabilimento IMA di Ozzano dell’Emilia, nel giorno 23/3/18. Visita all’Hypertherm di Sasso Marconi e incontro con i tecnici della stessa ditta. Incontro con Agende rosse(antimafia). Uscita didattica al teatro delle Moline di Bologna per lo spettacolo teatrale “la zona grigia”. Partecipazione al Progetto/Concorso Tecnicamente organizzato in collaborazione con la società “Adecco Formazione”. Partecipazione al corso di formazione di Robotica, per il conseguimento del patentino, organizzato in collaborazione con la società Comau, il corso è stato svolto solo parzialmente per motivi organizzativi. Presentazione dei Corsi di Istruzione Tecnica Superiore per il Packaging presso ITS Maker di Bologna. Attività di orientamento post-diploma organizzato dal Comune di San Lazzaro nella locale Mediateca. Partecipazione a un ciclo di conferenze tenute da rappresentanti di aziende del territorio. Partecipazione al Seminario tenuto da un docente di Alpha test per l’accesso ai corsi universitari.

FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Disciplina

Docente

Firma

Lingua e Lettere Italiane

Simoni Elisabetta

Storia

Simoni Elisabetta

Lingua Inglese

Lolli Andrea

Matematica

Spera Elena

Sistemie automazione industriale Rossetti Luigi

Ballardini Massimo

Disegno, progettazione e organizzazione industriale

Negrini Stefano Ballardini Massimo

Tecnologie meccaniche di processo e prodotto

Metskas Athanassios Cotugno Elio

Meccanica, macchine ed energia Metskas Athanassios

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Scienze motorie e sportive

Trentini Andrea

Religione

Carlo Francesco

San Lazzaro di Savena, li 15 maggio 2018

ALLEGATO A

PROGRAMMI SVOLTI

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Prof.ssa Elisabetta Simoni

Libro di testo: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, “La letteratura ieri, oggi, domani – Dall’età postunitaria ai giorni nostri”, ediz. Paravia - Pearson L’insegnamento di Lingua e Letteratura Italiana è volto a far conseguire agli studenti le seguenti abilità: per quanto riguarda l’educazione linguistica, migliorare e potenziare le capacità comunicative orali e scritte; per quanto riguarda l’educazione letteraria, possedere un orientamento storico-letterario generale, che consenta di inquadrare autori, movimenti, epoche, individuando i caratteri specifici di un testo e sapendo formulare su di esso un proprio giudizio critico. Si individuano come competenze essenziali: • Conoscere la vita e le opere degli autori studiati, anche in modo essenziale; • Sapersi orientare nei vari contesti storico-letterari; • Saper riassumere i testi letti e studiati; • Saper esporre gli argomenti, anche in modo mnemonico; • Possedere, anche in modo essenziale, le conoscenze metriche, retoriche e stilistiche relative ai testi narrativi

e/o poetici; • Saper produrre testi chiari, sufficientemente ampi e formalmente abbastanza corretti; • Sapersi orientare nell’utilizzo delle varie tipologie di testo previste dall’esame di Stato (tipologie A, B, C, D).

Parte integrante della valutazione dell’alunno sono, oltre alle valutazioni riportate nelle singole verifiche:

- l’impegno, la partecipazione dimostrata durante le lezioni, lo svolgimento assiduo dei compiti assegnati per casa;

- l’atteggiamento costruttivo e la disponibilità al lavoro; - il progresso rispetto ai livelli di partenza.

Per la valutazione delle prove di produzione scritta (temi), compresa la simulazione di prima prova dell’Esame di Stato, si sono utilizzate le griglie di valutazione in allegato, corrispondenti alle varie tipologie testuali. Le metodologie usate si sono basate su: lezione frontale, dialogo, svolgimento di esercizi, analisi guidate sui testi; gli strumenti utilizzati sono il libro di testo, sussidi multimediali e/o audiovisivi. Per il tema un alunno DSA utilizza la videoscrittura. (Le prove di Italiano e Storia sono state somministrate in caratteri ad alta leggibilità, compresa la simulazione della I° Prova dell’Esame di Stato; per le verifiche scritte è stato ridotto il numero di domande oppure si è frazionato lo svolgimento delle prove). Modulo 1 – L’età postunitaria: la Scapigliatura, il Realismo, il Naturalismo, il Verismo La Scapigliatura: contesto e caratteristiche. Lettura: “L’attrazione della morte”, da “Fosca” di I.U. Tarchetti. Il positivismo, il darwinismo, la società di massa e le reazioni degli intellettuali ai mutamenti socio-economici.

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Caratteri essenziali del Realismo e del Naturalismo francese. Lettura: G. Flaubert, “Il grigiore della provincia e il sogno della metropoli”, da “Madame Bovary”. Il “bovarismo”. Elementi essenziali del Naturalismo francese in Emile Zola. Il verismo e la poetica verghiana: l’impersonalità; la “forma inerente al soggetto”; l’uso del discorso indiretto libero. Letture: dalle Novelle: “La roba”; “Rosso Malpelo”; “La lupa”. Il “ciclo dei vinti”: “I Malavoglia”: sintesi della trama. Letture: la prefazione al romanzo; “Il mondo arcaico e l’irruzione della storia”; “I Malavoglia e la dimensione economica”; “La conclusione del romanzo: l’addio al mondo pre-moderno”. Dal “Mastro don Gesualdo”: caratteristiche principali del personaggio. Lettura: “La morte di mastro don Gesualdo”. Modulo 2 – Il Decadentismo; D’Annunzio e Pascoli Origine, caratteristiche, esponenti principali del decadentismo. Concetti essenziali: estetismo e dandysmo; noia e spleen. Gli intellettuali e l’insofferenza al positivismo. Baudelaire, letture: “Perdita d’aureola”, da “Lo spleen di Parigi”; “Spleen”, da “I fiori del male”. O. Wilde, “Un maestro di edonismo”, da “Il ritratto di Dorian Gray”. La poesia simbolista: A. Rimbaud, “Vocali”. Le tematiche decadenti nella vita e nell’opera di D’Annunzio. Superomismo e vitalismo. Il panismo. Letture: “La pioggia nel pineto”; “La sera fiesolana”, da “Alcyone”. “Il piacere”: trama dell’opera; lettura, “Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti”. Pascoli: la biografia del poeta, la personalità dell’autore e la poetica; il fonosimbolismo; la rilevanza dello stile dell’autore in senso innovativo. La tematica del “nido” e la poetica del “fanciullino”. Letture: “Una poetica decadente”, da “Il fanciullino”; “X Agosto”, “L’assiuolo”, “Il lampo”, da “Myricae”; “Il gelsomino notturno”, dai “Canti di Castelvecchio”. Modulo 3 – Il primo Novecento: il romanzo. Pirandello e Svevo La scoperta dell’inconscio e le sue conseguenze: sogni, lapsus, libere associazioni come vie per l’inconscio. I. Svevo: biografia e opere; la peculiarità dell’autore nel contesto dell’epoca. La psicanalisi “contestata”; il metodo delle “libere associazioni” alla base della composizione de “La coscienza di Zeno”. “Salute” e “malattia”; l’inettitudine; la nevrosi come dimensione dell’essere. Trama, caratteristiche e struttura de “La coscienza di Zeno”. Letture: “Il fumo; “La morte del padre”; “La salute malata di Augusta”; “La medicina, vera scienza”; “La profezia di un’apocalisse cosmica”. L. Pirandello: la vita e l’opera; concetti di “vita” e “forma”; la follia come fonte di verità; la disgregazione dell’io; il valore nullo della parola. Comicità e umorismo. Letture: “Il treno ha fischiato” (l’“epifania” di Belluca); “Un’arte che scompone il reale” (da “L’umorismo”). “Uno, nessuno e centomila”: trama essenziale del romanzo; lettura, “Nessun nome”. “Il fu Mattia Pascal”, lettura: “La costruzione della nuova identità e la sua crisi”. Il teatro pirandelliano, la destrutturazione della convenzione e del rapporto tra autore e personaggi, tra attori e spettatori. Letture: “La rappresentazione teatrale tradisce il personaggio” (da “Sei personaggi in cerca d’autore”); “Il filosofo mancato e la tragedia impossibile” (il finale dell’ “Enrico IV”). Modulo 4 – La poesia del Novecento: i Crepuscolari; Ungaretti, Saba, Montale I poeti crepuscolari: caratteristiche generali. Letture, S. Corazzini: “Desolazione del povero poeta sentimentale” (da “Piccolo libro inutile”); G. Gozzano: “La signorina Felicita ovvero la Felicità”, vv. 1-48, 73-90, 290-326. G. Ungaretti: la vita, l’opera e le fasi della poetica; l’analogia; la frammentazione del verso. Letture: “Mattina”, “Soldati”, “Veglia”, “Il porto sepolto”, da “L’allegria”; “L’isola”, da “Sentimento del tempo”; “Tutto ho perduto”, da “Il dolore”. U. Saba e la “poesia onesta”: la vicenda personale e la scrittura come catarsi e ricerca di verità. Letture: “A mia moglie”; “La capra”; “Amai”; “Ulisse”, dal “Canzoniere”. L’ermetismo: caratteristiche generali. Lettura: S. Quasimodo, “Ed è subito sera”, da “Acque e terre”. E. Montale: la vita, l’opera e le fasi della poetica. Il correlativo oggettivo; le “epifanie”; la poetica del “negativo”. L’oscurità della parola poetica come possibile espressione del dissenso. Letture: da “Ossi di seppia”: “I limoni”; “Non chiederci la parola”; “Meriggiare pallido e assorto”; “Spesso il male di vivere ho incontrato”; da “Le occasioni”: “Non recidere, forbice, quel volto”; “La casa dei doganieri”; da “La bufera e altro”: “Il sogno del prigioniero”; da “Satura”, “Xenia1”; “La storia”, lettura online.

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Modulo 5 – La narrativa del dopoguerra in Italia Cenni sulle caratteristiche del cinema neorealista e sulla letteratura neorealista. Trama essenziale di “Roma città aperta” e di “Ladri di biciclette” (visione di contributi online). La testimonianza: Primo Levi. Lettura: “L’arrivo nel Lager” (da “Se questo è un uomo”). Il romanzo fondativo del neorealismo: lettura: V. Pratolini, “La prima educazione dell’operaio”, da “Metello”. La lotta partigiana come avventura umana: il neorealismo di Fenoglio. Letture: “Il privato e la tragedia collettiva della guerra” (da “Una questione privata”). Il neorealismo fiabesco di Calvino. Lettura: “Fiaba e storia” (da “Il sentiero dei nidi di ragno”). Modulo 6 – Italo Calvino La vita e l’opera; cenni sul percorso dell’autore attraverso le principali fasi compositive*. Letture: “Il Barone illuminista” (da “Il barone rampante”)*; “Tutto in un punto” (da “Le cosmicomiche”)*.

I contenuti contrassegnati con * sono stati trattati successivamente al 15/05/2018.

PROGRAMMA DI STORIA

Prof.ssa Elisabetta Simoni

Libro di testo: G. De Luna, M. Meriggi, “Sulle tracce del tempo – Il Novecento e il mondo contemporaneo”, ediz. Paravia - Pearson L’insegnamento della Storia si propone di far conseguire agli studenti, attraverso l’analisi degli eventi e delle dinamiche storiche, la capacità di individuare i rapporti tra particolare e generale, tra cause ed effetti; di utilizzare in modo appropriato il lessico specifico; di saper analizzare fonti o documenti storici, pervenendo ad una riflessione critica che consenta di utilizzare la conoscenza del passato anche per la comprensione del presente e dell’attualità. Si individuano come competenze essenziali:

• Conoscere i principali eventi; • Collocarli nello spazio e nel tempo; • Riconoscere le principali cause e gli effetti di un evento; • Saper esporre gli argomenti studiati, anche in modo mnemonico; • Comprendere il lessico specifico; • Saper commentare, anche in modo essenziale, un documento o fonte storica.

Parte integrante della valutazione dell’alunno sono, oltre alle valutazioni riportate nelle singole verifiche:

- l’impegno, la partecipazione dimostrata durante le lezioni, lo svolgimento assiduo dei compiti assegnati per casa;

- l’atteggiamento costruttivo e la disponibilità al lavoro; - il progresso rispetto ai livelli di partenza.

Le metodologie usate si sono basate su: lezione frontale, dialogo, svolgimento di esercizi; gli strumenti utilizzati sono il libro di testo e sussidi multimediali e/o audiovisivi. Sezione 1 – L’inizio del “secolo delle masse” La seconda rivoluzione industriale: elementi e caratteristiche; le innovazioni. Taylorismo e fordismo. il positivismo e il darwinismo; il darwinismo sociale. La spartizione imperialistica del mondo: definizione di imperialismo e inquadramento generale. La “grande depressione” di fine secolo in Europa. La “questione sociale” e la posizione della Chiesa. Lo sviluppo industriale italiano e l’età giolittiana: aspetti e caratteristiche dell’operato di Giolitti nell’economia, nella società, nella politica interna ed estera.

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Sezione 2 – Dalla prima guerra mondiale alla crisi del ‘29 Alleanze e tensioni internazionali, nazionalismo, irredentismo: le cause del primo conflitto mondiale. Lo scoppio del conflitto; dalla guerra di movimento alla guerra di posizione. Il “piano Schlieffen”. Interventisti e neutralisti: l’entrata in guerra dell’Italia. La fase centrale e la fase finale della guerra: gli eventi risolutivi. Gli accordi di pace, i “Quattordici punti” di Wilson e l’assetto geopolitico alla fine della guerra. La Russia a inizio Novecento e le Rivoluzioni russe: populismo, bolscevichi e menscevichi. Lenin e le Tesi di aprile. La guerra civile; la formazione dell’URSS. Il passaggio dal leninismo allo stalinismo. I piani quinquennali; i gulag. I problemi del dopoguerra: la Germania postbellica. La Repubblica di Weimar; Spd, spartachisti e Freikorps. Il putsch di Monaco. La situazione negli USA: dai roaring twenties alla crisi del ’29. Roosevelt e il New Deal. Sezione 3 – L’età dei totalitarismi Il dopoguerra in Italia e il biennio rosso. I partiti politici nell’Italia del dopoguerra; il programma di Sansepolcro; l’ascesa del fascismo e il suo consolidamento: dalla marcia su Roma al delitto Matteotti; la legge Acerbo; la costruzione del regime. La guerra d’Etiopia. Il ventennio fascista; la politica economica ed estera fino al 1938. Per una comprensione della quotidianità nel ventennio e delle conseguenze del dissenso: visione del film “Una giornata particolare”, di Ettore Scola. La costruzione del regime totalitario tedesco: il nazionalsocialismo in Germania e l’ascesa al potere di Hitler. Le leggi di Norimberga. Sezione 4 – La seconda guerra mondiale La situazione in Cina: il crollo dell’impero cinese e il Kuomingtang. Mao e la “lunga marcia”. La guerra civile spagnola e l’ascesa al potere di Francisco Franco. Gli accordi di Monaco e l’appeasement; il patto Molotov-Ribbentrop. Le premesse della seconda guerra mondiale e l’inizio del conflitto: la guerra-lampo. Le fasi successive fino al 1942. L’Olocausto. La partecipazione dell’Italia al conflitto; gli eventi fino allo sbarco americano in Sicilia; il crollo del fascismo; la Repubblica di Salò e la Resistenza italiana. La “svolta” negli anni 1942-1943: le battaglie decisive. La fine della guerra e l’atomica. I trattati e la spartizione del mondo in zone di influenza. Sezione 5 – Dalla guerra fredda alle svolte di fine Novecento La divisione in blocchi e la “cortina di ferro”; il piano Marshall; l’ONU e la NATO; l’Europa dei Sei. La guerra di Corea. Dalla guerra fredda al “disgelo”: la svolta di Kruscev; la “dottrina Breznev” e la primavera di Praga. Kennedy e la “new frontier”; la crisi cubana. La guerra del Vietnam; il Sessantotto. Il crollo del comunismo: M. Gorbacev, la fine dell’URSS e la creazione della CSI.* La nascita dell’Unione europea*. Sezione 6 – L’Italia della prima Repubblica L’Italia nel dopoguerra: le elezioni del ’46 e del ’48; la Costituzione Italiana. Dal governo Parri al centrismo di De Gasperi. L’Italia dal “miracolo economico” agli anni di piombo: il governo di centro-sinistra e il delitto Moro*. La classe ha assistito, in data 25/11/2017, allo spettacolo teatrale “La zona grigia”, incentrato sulla figura di Chaim Mordecai Rumkovski, per un approfondimento sul pensiero di Primo Levi e sulle vicende della Shoah, presso il Teatro delle Moline di Bologna. I contenuti contrassegnati con * sono stati trattati successivamente al 15/05/2018.

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Disciplina: Inglese

Docente: Lolli Andrea

Libro di testo: M. Grazia Dandini, “New Surfing the World” ed. Zanichelli E. Jordan, P. Fiocchi, “Grammar Files-Blue Edition” ed. Trinity-Whitebridge

OBIETTIVI: Conoscenze Conoscenza delle principali strutture morfosintattiche (obiettivo individuato soprattutto come pre- requisito, poiché la disciplina prevede uno svolgimento quinquennale); Conoscenza lessicale e relativa appropriatezza d’uso, in relazione alle varie situazioni comunicative, tipologie testuali e tematiche affrontate; Conoscenza di alcuni aspetti culturali, sociali e politici del mondo anglofono.

Competenze

Competenza comunicativa tale da consentire un’adeguata interazione tra i parlanti nell’ambito di situazioni di vita quotidiana (pre-requisito) e in riferimento agli argomenti trattati; Competenza testuale (comprensione di testi autentici e non con l’ausilio del dizionario bilingue).

Capacità

Capacità di dialogare su argomenti di vita quotidiana; Capacità di leggere e comprendere il significato globale e le informazioni esplicite dei testi trattanti argomenti vari e con tipologie testuali differenziate; Capacità di effettuare inferenze in base a informazioni già note o contenute nel testo; Capacità di trovare sinonimi o definizioni di vocaboli; Capacità di semplificare il discorso di un testo scritto; Capacità di riassumere testi precedentemente analizzati, sia come rielaborazione autonoma detesto d’origine, sia come riduzione del testo esaminato; Capacità di riferire semplici discorsi. l

Obiettivi minimi

Conoscenza accettabile dei contenuti fondamentali di ogni modulo Capacità di trasmettere il messaggio desiderato in forma scritta e orale in modo molto semplice e comprensibile, anche con qualche errore formale ma che non ne precluda la comprensione.

Programma svolto

Modulo 1 GOVERNMENT AND POLITICS IN THE UK:

Government and politics: a constitutional monarchy, elections, the government, political parties, the British Parliament

The British monarchy

British identity

Modulo 2 Education system in the UK

English curriculum and school structure

Exam system and certifications

Module 3 Brexit

Causes and consequences of the referendum

UK and EU negotiations

Current situation

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Module 4: The industrial Revolution

The birth of industry

Factory work

The industrial town

Technological changes and electric power

The steam engine

Module 5: Government and politics in the USA

Government and politics:

The Constitution

The US government

Federal Government

State government

Local government

A land of immigrants

The civil rights movement (pag. 112, 113):

the Civil Rights Act, the Voting

Right Act

Martin Luther King

The Black Movement

Malcom X

The Black Panther Party.

Modulo 7: Microlingua: Mechanical Properties of Materials Metals Transformation of Metals Modulo 5 JOB OPPORTUNITIES (fotocopie) Writing a Curriculum Vitae The Europass CV How to face a job interview Il modulo si è concluso con la simulazione del colloquio di lavoro e la visita in inglese allo stabilimento IMA “active” e “safe division” di Ozzano.

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METODOLOGIA

Sui contenuti del programma svolto sono state privilegiate le abilità orali e la comprensione scritta attraverso domande a risposte aperte, esercitando così gli studenti alle prove dell’esame di stato. Sono state impiegate attività guidate per favorire la comprensione scritta e la produzione orale, sollecitando la partecipazione degli allievi. Partendo dall’analisi del testo, utilizzando tecniche di skimming e scanning, sono stati messi in evidenza gli elementi di coesione delle parti del discorso, le key sentences e le key words, inoltre la ricerca di sinonimi e contrari sono stati fondamentali per facilitare la rielaborazione personale richiesta. La varietà delle diverse tipologie testuali ha consentito agli studenti di poter affrontare codici linguistici diversificati Le lezioni svolte con il lettore di madrelingua (10 ore) sono state un valido supporto per potenziare le abilità orali.

TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA

Sono state assegnate nel corso dell’anno prove scritte di comprensione del testo riguardanti argomenti generali e tecnici e utilizzando la tipologia che prevede domande a risposta aperta. Nelle prove orali sono state poste domande relative al programma svolto, al fine di verificare la conoscenza degli argomenti e la competenza linguistica acquisita.

STRUMENTI DIDATTICI:

Libro di testo, testi tratti da libri scolastici, audiovisivi, Internet.

Durante le prove scritte è consentito l’uso del dizionario bilingue

IIS E. Majorana SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) a.s. 2017 – 18

Classe: 5BM Meccanica e Meccatronica

Disciplina: "MECCANICA, MACCHINE, ENERGIA".

DOCENTI: PROF. METSKAS ATHANASSIOS

Strumenti didattici

Libro di testo: Giorgio Cagliero "Meccanica, macchine ed energia''I , II e III vol -- Ed. ZANICHELLI. Manuale HOEPLI. Appunti dell'insegnante.

Metodologie di insegnamento:

Lezione frontale classica. Il docente sollecita ed incoraggia gli interventi durante le lezioni, purché pertinenti ai contenuti esaminati. Proiezione di immagini e filmati. Esercitazioni pratiche in officina.

Verifiche

Ai fini della valutazione si prevedono le seguenti tipologie di verifica.

Prove scritte e prove orali individuali. Relazioni svolte a casa sulle lezioni tenute in classe, controllate a campione, al fine di sollecitare l'attenzione e favorire l'apprendimento.

Sono previste interrogazioni orali ed esercitazioni pratiche in laboratorio corredate di relazioni scritte; a queste si possono aggiungere prove scritte valide per l'orale, al fine di rendere più rapida e uniforme la valutazione.

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Interventi per colmare le lacune rilevate

Si sono fatte numerose pause didattiche nel corso dell’anno scolastico ogni volta che si è presentata la necessità.

Obiettivi trasversali Favorire la crescita del grado di socializzazione della classe.

Favorire un clima di sereno dialogo, di reciproca fiducia e accettazione.

Favorire la partecipazione attiva.

Condurre gli studenti a divenire gradualmente responsabili del lavoro didattico.

Creare interessi e motivazioni allo studio.

Abituare gli alunni ad affrontare il nuovo e a superare le difficoltà rendendosi gradatamente autonomi.

Assumere iniziative nell'ambito delle attività.

Organizzare il proprio lavoro a casa.

Conoscere ed osservare il regolamento di istituto.

Sostenere la propria opinione accettando le situazioni di divergenza.

Conoscere le principali norme della vita comune.

Obiettivi educativi e formativi Rispondere con pertinenza ed esprimersi in modo chiaro e con terminologia corretta sia nell'espressione orale che in quella scritta.

Partecipare al lavoro scolastico frequentando le lezioni con continuità e rispettando le regole.

Acquisire un adeguato metodo di lavoro per essere autonomo nella rielaborazione delle conoscenze sia a casa che a scuola.

Avere la capacità di comprendere testi diversi e linguaggi specifici.

Avere sufficiente autonomia e senso di responsabilità nel lavoro individuale.

Avere la capacità di rapportarsi con gli altri e confrontarsi con opinioni diverse dalle proprie, favorendo un clima di sereno dialogo e reciproca accettazione.

Obiettivi specifici Al termine del corso l’allievo dimostra in modo sufficiente di:

- conoscere le problematiche inerenti all’equilibrio dei corpi liberi e vincolati, alle leggi del moto, alla dinamica dei corpi, alle resistenze passive;

- saper affrontare le problematiche concernenti il comportamento dei corpi elastici sollecitati; eseguire progettazioni di trasmissioni rigide e flessibili;

- conoscere le problematiche relative alla trasformazione del moto e del bilanciamento;

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- avere acquisito padronanza concettuale delle problematiche relative alla regolazione delle macchine e alla uniformità del moto;

- possedere buone capacità di schematizzazione dei problemi e di impostazione dei calcoli di dimensionamento e di verifica di semplici strutture e di organi di macchine;

- essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la documentazione tecnica del settore;

- conoscere le principali caratteristiche dei vari tipi di impianti motori e di macchine a fluido;

- possedere sufficienti capacità operative di effettuare calcoli su potenze, rendimenti, bilanci energetici, consumi, ed eseguire il dimensionamento di massima di motori endotermici.

CONTENUTI

MODULO N° 1 Sollecitazioni semplici

Forze esterne attive e reattive. Riduzione di un sistema di forze rispetto un punto dello spazio. Calcolo delle reazioni vincolari e delle sollecitazioni, deformazioni e tensioni interne. Criteri di resistenza per sollecitazioni semplici (dimensionamento delle travi).

MODULO N° 2 Sollecitazioni Composte

Linea elastica, Travi iperstatiche con un grado di iperstaticità. Carico di punta.

MODULO N° 3 Trasmissioni flessibili. Cinghie

Trasmissione con cinghie piatte: generalità, lunghezza ed angolo di avvolgimento, forza centrifuga, dimensionamento delle cinghie piatte.

Trasmissione con cinghie trapezoidali: generalità, caratteristiche, dimensionamento delle cinghie trapezoidali.

MODULO N° 4 Trasmissioni meccaniche, Ruote di frizione

Formule della potenza, rapporto di trasmissione, rendimento, dimensionamento delle ruote di frizione ad assi paralleli ed assi concorrenti. Coefficiente d’attrito apparente di profili scanalati.

MODULO N°5 Trasmissioni meccaniche, Ruote dentate

Ruote cilindriche a denti dritti e a denti elicoidali. Ruote dentate coniche. Rendimento medio delle ruote dentate. Forme costruttive delle ruote dentate.

Ruote a denti elicoidali ad assi sghembi. Meccanismo di vite senza fine-ruota a denti elicoidali.

Riduttori a due stadi di riduzione.

MODULO N° 6 Alberi ed assi

Dimensionamento di alberi di forma circolare piena e circolare cava, sollecitati a flesso-torsione, oppure a torsione semplice.

MODULO N° 7 Organi di calettamento

Scelta delle dimensioni della linguetta da tabella UNI. Maggiorazione del diametro dell’albero per tener conto della sede della linguetta. Designazione della linguetta. Alberi scanalati.

MODULO N° 8 Perni e Cuscinetti

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Perni portanti: lenti o veloci, di estremità o intermedi. Criteri di dimensionamento e scelta dei cuscinetti a strisciamento. Dimensionamento dei perni di tutti i tipi. Scelta dei cuscinetti a sfere.

MODULO N° 9 Giunti ed Innesti

Dimensionamento dei giunti a gusci. Dimensionamento dei giunti a dischi.

Dimensionamento di innesti a frizione monodisco, a dischi multipli, con superfici coniche.

MODULO N° 10 Biella – manovella

Dimensionamento della biella lenta e verifica della biella veloce. Dimensionamento di una manovella di estremità, e di un albero con manovella di estremità.

MODULO N° 11 Volani

Dimensionamento e verifica dei volani.

MODULO N° 12 Le leggi dei gas

Equazione di stato del gas perfetto. Le trasformazioni. Adiabatica e politropica.

MODULO N° 13 Termodinamica

Primo e secondo principio della termodinamica. Entalpia ed entropia. Diagrammi entalpici. Ciclo di Carnot. Cicli otto, Diesel, Brayton-Joule.

MODULO N° 14 Motori a combustione interna

Motori alternativi a 2 ed a 4 tempi. Cicli ideali e reali.

Rendimenti, potenza, consumi dei motori alternativi a combustione interna. Dimensionamento di massima.

San Lazzaro 15/05/2018 L'Insegnante

Athanassios Metskas

IIS E. Majorana SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) a.s. 2017 - 18 Classe 5BM

Classe: 5BM Meccanica e Meccatronica

Disciplina: "Tecnologia meccanica di processo e di prodotto".

DOCENTI: PROF. METSKAS ATHANASSIOS, PROF. COTUGNO ELIO

Strumenti didattici

Libro di testo: Di Gennaro, Chiappetta, Chilleni "Corso di tecnologia meccanica" I, II, e III vol Ed. HOEPLI. Manuale di meccanica Ed. HOEPLI. Appunti dell'insegnante.

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Metodologie di insegnamento:

Lezione frontale classica. Lezione frontale con interventi discussione in aula. Proiezione di immagini e filmati. Lavori di gruppo. Esercitazioni pratiche in officina.

Verifiche

Ai fini della valutazione si prevedono le seguenti tipologie di verifica.

Prove scritte e prove orali individuali. Relazioni svolte a casa sulle lezioni tenute in classe, controllate a campione, al fine di sollecitare l'attenzione e favorire l'apprendimento.

Sono previste interrogazioni orali ed esercitazioni pratiche in laboratorio corredate di relazioni scritte; a queste si possono aggiungere prove scritte valide per l'orale, al fine di rendere più rapida e uniforme la valutazione.

Interventi per colmare le lacune rilevate

Si faranno delle pause didattiche nel corso dell’anno scolastico ogni volta che se ne presenterà la necessità.

Obiettivi trasversali Favorire la crescita del grado di socializzazione della classe.

Favorire un clima di sereno dialogo, di reciproca fiducia e accettazione.

Favorire la partecipazione attiva.

Condurre gli studenti a divenire gradualmente responsabili del lavoro didattico.

Creare interessi e motivazioni allo studio.

Abituare gli alunni ad affrontare il nuovo e a superare le difficoltà rendendosi gradatamente autonomi.

Assumere iniziative nell'ambito delle attività.

Organizzare il proprio lavoro a casa.

Conoscere ed osservare il regolamento di istituto.

Sostenere la propria opinione accettando le situazioni di divergenza.

Conoscere le principali norme della vita comune.

Obiettivi educativi e formativi Rispondere con pertinenza ed esprimersi in modo chiaro e con terminologia corretta sia nell'espressione orale che in quella scritta.

Partecipare al lavoro scolastico frequentando le lezioni con continuità e rispettando le regole.

Acquisire un adeguato metodo di lavoro per essere autonomo nella rielaborazione delle conoscenze sia a casa che a scuola.

Avere la capacità di comprendere testi diversi e linguaggi specifici.

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Avere sufficiente autonomia e senso di responsabilità nel lavoro individuale.

Avere la capacità di rapportarsi con gli altri e confrontarsi con opinioni diverse dalle proprie, favorendo un clima di sereno dialogo e reciproca accettazione.

Obiettivi specifici Possedere il concetto di misura, di errore e di tolleranza dimensionale e geometrica.

Conoscenze le proprietà meccaniche e tecnologiche dei materiali e le prove per verificarle.

Possedere le conoscenze relative alle lavorazioni con le macchine utensili convenzionali e non convenzionali utilizzate nell'ambito meccanico.

Conoscere i diagrammi di equilibrio delle leghe metalliche, i diagrammi TRC e TTT ed essere in grado di scegliere i trattamenti termici più idonei per ottenere le caratteristiche più idonee all'impiego.

Possedere le conoscenze relative ai controlli non distruttivi in ambito meccanico.

Conoscere le macchine utensili a CNC.

CONTENUTI

MODULO 1: Diagrammi Di Stato o di equilibrio

Legge di Gibbs. Diagrammi di equilibrio di una lega binaria. Costruzione ed analisi dei diagrammi di equilibrio. Uso della regola della leva. Diagramma di equilibrio di una lega A-B completamente miscibile, di una dotata di Eutettoide. Diagramma di equilibrio di una lega A-B dotata di Eutettetico: Esame strutture e trasformazioni al variare della temperatura e della concentrazione.

Modulo 2: Diagramma Strutturale della lega Fe-Cm

Ripasso delle caratteristiche meccaniche fondamentali: Carico di Rottura, Allungamento percentuale. Resilienza. Durezza.

Allotropia del ferro. Strutture del grafico Fe-Cm: Austenite, Perlite, Cementite Ledebutrite

Studio completo del grafico Fe-Cm.

Modulo 3 Diagramma strutturale della lega Fe-Cm a temperatura ambiente

Esame della tabella delle caratteristiche tecnologiche dei componenti fondamentali degli acciai

Calcolo delle caratteristiche tecnologiche di un acciaio al variare della percentuale di carbonio. Ghise.

Modulo 4: Trattamenti Termici

Schema. Legge di raffreddamento. Curve di Bain CCT e TTT. Velocità critica superiore ed inferiore. Fenomeno di isteresi della trasformazione dell'austenite in funzione della velocità di raffreddamento. Ricottura definizione e tipi (completa, di normalizzazione, omogeneizzazione, ricristallizzazione, ecc ). Tempra, martensite, tipi di tempra. Rinvenimento di distensione. Bonifica. Temprabilità degli acciai. Prova di temprabilità Jomini. Espressione della temprabilità. Diametro critico di tempra. Curve di Lamont e loro utilizzo. Trattamenti termochimici: Carbo-cementazione. Nitrurazione

Modulo 5: Lavorazioni speciali

Elettroerosione. Macchine ad ultrasuoni. Lavorazioni con fascio elettronico. Lavorazioni col laser. Plasma. Hydro-jet. Pallinatura.

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Modulo 6: Controlli non distruttivi

Liquidi penetranti. Ultrasuoni. Raggi X e raggi gamma. Magnetoscopia. Correnti indotte

Modulo 7: Macchine utensili a C.N.C.

Struttura delle macchine a controllo numerico. Matematica del controllo numerico. Programmazione CNC per fresatrici e centri di lavoro. Struttura del programma. Lettere di indirizzo. Funzioni preparatorie. Funzioni ausiliarie. Approfondimenti delle istruzioni: interpolazione lineare e circolare ed altre istruzione di base, blocchi di programmi ripetitivi, salti. Blocchi di programma di semplici lavorazioni.

Reparti di lavorazione

Lavorazioni sulle macchine utensili tradizionali

Costruzione e montaggi di gruppi meccanici

San Lazzaro 15/05/2018 Gli Insegnanti

Athanassios Metskas

Elio Cotugno

Disciplina: Matematica

PROGRAMMA SVOLTO A. S. 2017-2018

CLASSE 5 B ITT (Meccanica)

Obiettivi disciplinari

Al termine del corso lo studente deve essere in grado di:

• saper utilizzare consapevolmente i modelli matematici necessari alla trattazione delle materie tecniche; • saper riconoscere e interpretare formalismi matematici; • utilizzare le tecniche dell’analisi per studiare le variazioni delle grandezze fisico-tecniche; • usare semplici metodi numerici offerti dall’analisi; • saper esporre correttamente argomenti matematici.

Standard minimi di apprendimento da raggiungere al termine dell’anno scolastico

Al termine del corso lo studente deve essere in grado di:

• conoscere la definizione di derivata di una funzione in un punto e la sua interpretazione geometrica. • conoscere la definizione di funzione primitiva e saper calcolare semplici integrali indefiniti. • conoscere la definizione di integrale definito e saperla utilizzare nel calcolo di aree in semplici casi. • saper risolvere equazioni differenziali del prim’ordine (a variabili separabili o lineari) e del secondo ordine a

coefficienti costanti omogenee.

NUCLEI Tempi(ore)

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La derivazione di una funzione y=f(x) (ripasso) 15 ore / settembre- ott.

Studio di funzione e lettura dal grafico (reverse engineering) 20 ore /nov-dic-gen

Integrali indefiniti 20 ore / dic-gen-febb

Integrali definiti 30 ore / febb-marzo-aprile

Equazioni differenziali (cenni) 10 ore /maggio

NUCLEO 1 - LA DERIVAZIONE DI UNA FUNZIONE

(completamento del percorso iniziato in 4^)

PERCORSO N.1 La derivata di una funzione

Conoscenze

• Definizione di derivata e significato geometrico di derivata • Derivate delle funzioni elementari fondamentali • Regole di derivazione • Derivata della funzione composta • Definizione di differenziale di una funzione in un punto di derivabilità

Competenze

• Calcolare la derivata di una funzione data • Scrivere l’equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un suo punto • Risolvere problemi di fisica con l’uso delle derivate

Standard minimi di apprendimento

Saper svolgere semplici esercizi, giustificando le scelte fatte.

NUCLEO 2 - STUDIO DI FUNZIONE E LETTURA DAL GRAFICO (completamento del percorso iniziato in 4^)

PERCORSO N.1 Campo di esistenza di una funzione

PERCORSO N.2 Intervalli di monotonia

PERCORSO N.3 Massimi e minimi

PERCORSO N.4 Concavità e flessi

PERCORSO N.5 Asintoti

PERCORSO N.6 Lettura della funzione dal grafico

Conoscenze

• Condizioni da porre per stabilire il campo di esistenza di una funzione • Interpretazione del segno della derivata per lo studio degli intervalli di monotonia • Condizioni di massimo e minimo

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• Condizioni per avere un flesso nel grafico • Asintoti

Competenze

• Determinare il dominio più ampio per una funzione • Trovare gli intervalli in cui la funzione cresce o decresce • Calcolare i massimi e i minimi sia relativi che assoluti • Determinare l’esistenza di eventuali flessi • Determinare le equazioni degli eventuali asintoti

Standard minimi di apprendimento

Saper svolgere semplici esercizi, giustificando le scelte fatte.

NUCLEO 3 - INTEGRALI DEFINITI E INDEFINITI

PERCORSO N.1 Integrali definiti

PERCORSO N.2 Integrali indefiniti

Conoscenze

• Concetti di primitiva e integrale indefinito • Proprietà degli integrali indefiniti • Integrali fondamentali: le formule di integrazione per integrali immediati • Le formule di integrazione per funzioni composte • Il metodo di integrazione per funzioni razionali fratte del tipo

px q

ax bx cdx+

+ +∫ 2 ; q

ax bx cdx2 + +∫ nei casi ≥Δ 0

• Regole d’integrazione per parti • integrazione per sostituzione (solo cenni) • Concetto di integrale definito • Proprietà degli integrali definiti • Teorema della media • Teorema fondamentale e formula fondamentale

Competenze

• Usare le regole d’integrazione e la conoscenza di integrali fondamentali per determinare le primitive di una funzione data

• Integrare una funzione razionale frazionaria con denominatore di 2° grado (solo ≥Δ 0) • Integrare una funzione mediante l’integrazione per parti • Calcolare l’area di una porzione limitata di piano • Applicare il teorema della media per calcolare il valor medio di una funzione • Calcolare il volume di un solido finito di rotazione • Risolvere problemi di fisica che coinvolgano il calcolo di integrali definiti

Standard minimi di apprendimento

Conoscere la definizione di funzione primitiva e saper calcolare semplici integrali indefiniti

Conoscere la definizione di integrale definito e saperla utilizzare nel calcolo di aree in semplici casi

NUCLEO 4 - EQUAZIONI DIFFERENZIALI (cenni)

PERCORSO N.1 Equazioni differenziali del primo ordine

PERCORSO N.2 Equazioni differenziali del secondo ordine

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Conoscenze

• Concetti di problema di Cauchy, di integrale generale e integrale particolare • Integrazione di equazioni del tipo y' = f(x) • Integrazione per variabili separabili • Integrazione di equazioni lineari del primo ordine • Integrazione di equazioni a coefficienti costanti del 2° ordine omogenee

Competenze

• Risolvere equazioni differenziali del 1° ordine a variabili separabili o lineari • Risolvere equazioni differenziali del 2° ordine a coefficienti costanti(DELTA>=0)

Standard minimi di apprendimento

Saper risolvere semplici equazioni differenziali del prim’ordine (a variabili separabili o lineari) e del second’ordine a coefficienti costanti omogenee

STRUMENTI

· Libro di testo : Bergamini- Trifone- Barozzi Matematica.verde Zanichelli (vol 4S e 5S) · Schede preparate dal docente · Software didattici e piattaforme multimediali di matematica

Sistemi e Automazione industriale

Prof. Luigi Rossetti

Prof. Massimo Ballardini

1. Obiettivi di prestazione (conoscenze, abilità e competenze) e nuclei fondanti

1.1 Principi di oleodinamica

Prerequisiti:

Conoscere i principi fondamentali dell’idraulica

Conoscenze:

Conoscere le caratteristiche dell’olio idraulico

Conoscere le componenti principali di una centralina idraulica

Conoscere le principali tipologie di attuatori idraulici

Abilità:

Distinguere tra oleodinamica e pneumatica

Saper riconoscere i principali componenti di una centralina idraulica

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Distinguere tra le pompe a cilindrata fissa e quelle a cilindrata variabile

Individuare le principali configurazioni del filtro dell’olio

Competenza:

Saper disegnare una centralina idraulica con i simboli appropriati

Contenuti:

Proprietà dell’olio

Centralina dell’olio o circuito di alimentazione

Pressioni sul manometro della centralina

Attuatori idraulici (calcolo della spinta, calcolo del tiro)

Cenni sui motori idrauilici

Messa in funzione della centralina

1.2 Valvole Idrauliche

Prerequisiti:

Conoscenze e abilità dei moduli precedenti

Conoscenze:

Conoscere i distributori a sede e a cassetto

Conoscere le valvole di controllo della pressione

Conoscere le valvole di bloccaggio

Conoscere le valvole di regolazione della portata

Abilità:

Assegnare al simbolo il nome corrispondente della valvola

Saper distinguere le configurazioni di valvola commutata e non commutata

Competenza:

Posizionare in modo strategico le valvole idrauliche all’interno di uno schema oleodinamico

Contenuti:

Distributori a sede e cassetto: analisi delle configurazioni

Valvole di regolazione della pressione (massima pressione, sequenza, riduttrice o limitatrice di pressione, over – centre)

Valvole di bloccaggio (di non ritorno, di non ritorno pilotata, doppia valvola di non ritorno)

Valvole di regolazione della portata (regolatrice di flusso, regolatrice di flusso unidirezionale)

1.3 Circuiti idraulici

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Prerequisiti:

Conoscenze e abilità dei moduli precedenti

Conoscenze:

Conoscere i principali circuiti idraulici elementari

Conoscere il principio di funzionamento di un circuito rigenerativo

Conoscere il principio di funzionamento di un circuito con bloccaggio doppio di un cilindro

Conoscere il principio di funzionamento di un circuito con valvola di sequenza

Competenza:

Saper leggere e interpretare i circuiti oleodinamici elementari nelle differenti configurazioni di funzionamento

Contenuti:

Sistema oleodinamico semplice: gruppo generatore, gruppo di distribuzione e regolazione, gruppo attuatori

Regolazione del moto di un cilindro e suo arresto intermedio

Arresto con stelo libero

Arresto con stelo bloccato

Bloccaggio doppio di un cilindro

Circuito rigenerativo

Circuito con valvola di sequenza

Regolazione della velocità

1.4 Collegamento di cilindri

Prerequisiti:

Conoscenze e abilità dei moduli precedenti

Conoscenze:

Conoscere il collegamento in serie e parallelo dei cilindri idraulici

Abilità /Competenza:

Saper leggere e interpretare le differenti tipologie di collegamento all’interno di circuiti oleodinamici

Contenuti:

Collegamento in serie

Collegamento in parallelo

1.5 Sistemi oleopneumatici

Prerequisiti:

Conoscenze e abilità dei moduli precedenti

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Conoscenze:

Conoscere i punti di forza di un sistema oleopneumatico

Conoscere i principali sistemi oleopneumatici

Abilità / Competenza:

Saper leggere e interpretare le differenti tipologie di sistemi oleopneumatici, individuandone i punti di forza

Contenuti:

Cilindro pneumatico con freno oleodinamico

Cilindri idraulici di stabilizzazione del moto: regolazione in un verso, regolazione in entrambi i versi

1.6 Sensori e trasduttori

Prerequisiti:

Conoscenze e abilità di fisica elementare

Conoscenze:

Conoscere i principali parametri di un trasduttore

Conoscere le principali tipologie di sensori e trasduttori e le applicazioni

Abilità / Competenza:

Saper distinguere tra trasduttore analogico e digitale, attivo e passivo

Saper associare a ciascun sensore/trasduttore il corrispondente modello equivalente di analisi

Contenuti:

Sensore e trasduttore: differenza

Schema funzionale di un trasduttore

Sensori di prossimità: a tre fili, a due fili

Sensori di prossimità a getto d’aria: a contropressione, a riflessione, a induzione a getto parallelo

Sensore di intercettazione: a due ugelli (emettitore, ricevitore), a due ugelli emettitori, a tre ugelli

Sensori di prossimità induttivi attivi e capacitivi

Sensori di prossimità a contatto Reed

Sensore di prossimità pneumoelettrico

Sensore di prossimità optoelettrico

Sensore di prossimità a ultrasuoni

Parametri di un trasduttore: campo di misura e di sicurezza, funzione di trasferimento, sensibilità, linearità, ripetitività, isteresi, risoluzione

Significato di trasduttore: analogico, digitale, attivo, passivo

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Trasduttori di posizione: potenziometro, encoder incrementale e assoluto

Trasduttore di velocità: dinamo tachimetrica

1.7 Sistemi di regolazione e controllo

Prerequisiti:

Conoscenze e abilità di fisica elementare

Conoscenze:

Conoscere i regolatori industriali

Conoscere le tecniche di regolazione proporzionale (P), integrativa (I), derivativa (D)

Abilità:

Riconoscere le principali tipologie di regolatori industriali

Saper distinguere tra controllo ad anello aperto e controllo ad anello chiuso

Saper distinguere tra le differenti tecniche di regolazione (proporzionale, integrativa, derivativa)

Competenza:

In relazione ad un esempio di realtà, saper caratterizzare il funzionamento del blocco PID

Contenuti:

Controllo ad anello aperto, controllo ad anello chiuso: schema a blocchi

Regolatore di Watt

Tachimetri a molla: Hartnell, Vevey, Hartung

Grado di insensibilità di un regolatore industriale

Regolatore di Watt corretto con blocco idraulico PID

Regolazione PID della velocità (esempio dei due treni)

Regolazione PID del livello di liquido all’interno di un serbatoio

Regolazione PID della temperatura di un forno elettrico

Punti di forza di un’azione di correzione PID: accuratezza e prontezza

1.8 Macchine elettriche

Prerequisiti:

Conoscenze e abilità minime di elettrotecnica del terzo anno

Conoscenze:

Conoscere i principali criteri di classificazione

Conoscere le principali tipologie di perdite

Conoscere il principio fisico di funzionamento

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Conoscere gli aspetti costruttivi

Conoscere le principali tecniche di regolazione

Conoscere i principali campi di impiego

Abilità/Competenza:

Saper distinguere le differenti modalità di funzionamento

Saper calcolare i principi parametri descrittivi del funzionamento

Saper associare a ciascuna macchina elettrica il circuito equivalente nel funzionamento ideale e reale

Contenuti:

Definizione e classificazione delle macchine elettriche

Richiami di fisica: forza di Lorentz, legge di Faraday-Neumann-Lenz

Materiali: conduttori elettrici, magnetici, isolanti

Classificazione delle perdite: effetto Joule, isteresi e correnti parassite, attrito e ventilazione

Trasformatore monofase: elementi costruttivi e struttura, principio di funzionamento, trasformatore ideale a vuoto, trasformatore ideale a carico, trasformatore reale e modello elettrico, dati di targa

Funzionamento da generatore e da motore: esempio del filo conduttore

Macchina a corrente continua – Dinamo a magneti permanenti: struttura, principio di funzionamento, calcolo della tensione generata e costante di tensione, caratteristica esterna di una dinamo a magneti permanenti, coppia resistente e costante di coppia, analisi di potenza nel caso ideale e reale, dati di targa

Motore DC a magneti permanenti: struttura, principio di funzionamento, funzionamento allo spunto, in transitorio, a vuoto, funzionamento sotto carico e caratteristica esterna, costante del motore e sua importanza, variazione della caratteristica esterna al variare della tensione di alimentazione: controllo della velocità; dati di targa

Motore AC asincrono trifase: elementi costruttivi e struttura, principio di funzionamento e modello elettrico, avviamento, funzionamento ideale a vuoto, reale a vuoto, reale a carico, flusso di potenza del motore durante il suo funzionamento, caratteristica meccanica e punti notevoli, regolazione di velocità (variazione della tensione di alimentazione, aumento della resistenza rotorica), dati di targa

1.9 Percorsi di laboratorio

Esperienza di utilizzo dei sensori (kit Arduino)

Esperienza di controllo di un motore passo passo con encoder (kit Arduino)

Sviluppo di tesine di fine anno con riferimenti all’automazione industriale

Sviluppo a livello descrittivo delle seguenti prove sulle macchine elettriche:

prova a vuoto di una dinamo, determinazione della caratteristica esterna di una dinamo; marcia, arresto e inversione del moto di un motore DC a magneti permanenti; determinazione della caratteristica esterna di un motore DC a magneti permanenti, marcia e arresto di un motore asincrono trifase

2. Metodologie

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Si sceglie di seguire un approccio integrato di più strategie:

Conversazione clinica: Si cerca attraverso una catena di domande stimolo e di interventi indiretti

basati sul rinforzo, il rilancio interrogativo, il contraddittorio di far emergere le preconoscenze degli allievi.

Lezione euristica: Nella presentazione dei contenuti si cerca la collaborazione continua degli allievi, ponendo

domande stimolo e accogliendo e valorizzando gli interrogativi posti dagli allievi.

Modellamento/Apprendistato: Si mostra la prestazione esperta nella risoluzione di un compito, si presentano le

strategie di risoluzione svelando i trucchi del mestiere, distinguendo tra percorsi articolati (“lex difficilior”) e

percorsi più snelli e rapidi (“lex facilior”). Si incrementa in modo graduale la complessità del compito in funzione

dell’expertise dell’allievo.

Problem solving – Problem based learning: Si propongono situazioni-problema, stimolando gli allievi all’indagine

e alla scoperta. Si ricerca un modello semplice di lettura e interpretazione del caso di studio proposto. Si avvia una

discussione socratica ove si colgono ipotesi e punti di vista, condivisi in modo comunitario.

Apprendimento di gruppo: Cooperativo: Si propongono esercitazioni di gruppo con predisposizione accurata di

obiettivi e ruoli, promuovendo la collaborazione tra pari con attenzione non solo allo sviluppo delle capacità

relazionali, ma anche alla capacità della comunità di apprendimento di costruire conoscenze in modo condiviso

(internalizzazione delle conoscenze condivise).

Approccio laboratoriale: Si formulano continui rimandi alle applicazioni dei principi teorici analizzati attraverso un

approccio teorico pratico e laddove possibile di natura sperimentale

Brainstorming: Si raccolgono opinioni libere sui nodi concettuali di rilievo, sul significato attribuito, sulle criticità

incontrate.

Personalizzazione dell’apprendimento:

in relazione ai bisogni educativi intercettati si propone di snellire il carico cognitivo attraverso modelli semplici di

interpretazione, personalizzando la risposta.

Pratica della metacognizione sui processi e sui risultati.

3. Strumenti/Sussidi

Lavagna e gesso

Libro di testo (Bergamini G., Sistemi e Automazione 3, Hoepli) e altri testi della letteratura di riferimento

Presentazioni in Power Point predisposte dal docente per ciascuna lezione

4. Strumenti di valutazione e criteri

Sono state somministrate come prove di profitto:

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prove semistrutturate (tipo terza prova): quesiti a risposta aperta con eventuali facilitatori

prove oggettive per voto orale

prove non strutturate: interrogazione su temi predefiniti

Criteri di valutazione:

Conoscenza e comprensione dei fenomeni fisici di studio, capacità di analisi e di sintesi, correttezza linguistica e

lessicale, rielaborazione personale dei contenuti.

Griglia di valutazione per le verifiche scritte e orali:

Livello 1

Voto 1-2

Livello 2

Voto 3

Livello 3

Voto 4

Livello 4

Voto 5

Livello 5

Voto 6

Livello 6

Voto 7

Livello 7

Voto 8

Livello 8

Voto 9-10

Conoscenza

Comprensione

Analisi

Sintesi

Rielaborazione

critica

Per gli allievi con DSA e altri BES sono state predisposte prove equivalenti (anche in sede di simulazione della

terza prova di esame di stato) con somministrazione di facilitatori (immagini, schemi rappresentativi, catena di

parole chiave, ecc.), in coerenza al principio di individualizzazione e personalizzazione più volte richiamato nel

piano didattico personalizzato di ciascun allievo, in tensione verso gli obiettivi minimi disciplinari.

5. Interventi di recupero e consolidamento

Sono stati svolti numerosi interventi, anche a titolo gratuito, in fase pomeridiana.

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DISEGNO PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE CLASSE 5B PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2017/18

Docenti: prof. Stefano Negrini, prof. Massimo Ballardini

LIBRI DI TESTO: Dal progetto al prodotto vol.3 di Caligaris Fava Tomaselli, PARAVIA EDITORE

MANUALE DI MECCANICA: Caligaris FavaTommasello, HOEPLI EDITORE Vademecum Per Disegnatori E Tecnici-Baldassini, Hoepli Editore.

- MODULO N 1: Ripasso degli argomenti principali degli anni precedenti

CONTENUTI

Filettature. Rugosità. Gole di scarico per rettifica, gole di scarico per filettature. Tolleranze Dimensionali. Sistema foro base e albero base. Criteri di scelta degli accoppiamenti. Tolleranze Geometriche: simbologia, relazione fra le tolleranze dimensionali e le tolleranze geometriche, zone di tolleranza, discussione di esempi. Chiavette. Linguette, vari tipi e caratteristiche, criteri di scelta. Profili Scanalati: unificazione, condizione di non rottura, procedura di calcolo di un albero scanalato, Spine.

OBIETTIVI

Ripasso degli argomenti che servono per le esercitazioni grafiche e gli esercizi numerici.

METODOLOGIA E STRUMENTI

Lezioni frontali.

-MODULO N2: I Cuscinetti Volventi.

CONTENUTI

Classificazioni. Tipi fondamentali. Serie dimensionale. Unificazione secondo ISO. Designazione secondo SKF. Criteri di montaggio dei cuscinetti rigidi a sfere e a rulli cilindrici. Montaggio dei cuscinetti obliqui a sfere e a rulli conici. Tolleranze geometriche negli alberi e nelle sedi. Accoppiamenti fra i cuscinetti, gli alberi e le sedi. Criteri di scelta degli accoppiamenti tramite tabelle dei manuali. Esercizi applicativi con l’uso del manuale. Lubrificazione con grasso e con olio. Sistemi di protezione. Criteri di scelta dei cuscinetti. Durata, durata di base, coefficiente di carico statico e coefficiente di carico dinamico. Carichi equivalenti. Formule per il calcolo dei cuscinetti. Esercizi di calcolo con l’uso di tabelle del manuale.

OBIETTIVI

Conoscere i principali tipi di cuscinetti, ed essere capaci di scegliere il tipo di cuscinetto più adatto in base alle condizioni di funzionamento; saper eseguire il calcolo dei cuscinetti a durata.

METODOLOGIA E STRUMENTI

Lezioni frontali. Esercizi con l’ausilio del manuale.

- MODULO N 3: CAD 2D e 3D SOLID-EDGE ST9

CONTENUTI

Ambiente Draft, Part, Assembly. Relazioni d’Assemblaggio.

OBIETTIVI

Acquisire capacità progettuali di complessivi.

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METODOLOGIA E STRUMENTI

Esercizi al computer con CAD Solid Edge ST9. Disegni di complessivi e relativi particolari costruttivi. Costruzione di un giunto a flange e relativo attrezzo di foratura.

-MODULO N 4: Gestione della Produzione Industriale

CONTENUTI

Strutture aziendali, funzioni aziendali e organigramma. Layout di una fabbrica. Tipi di lavorazione e disposizione degli impianti. Costi di produzione, BEP, diagramma di carico macchine. Criteri per il miglioramento del processo produttivo.

OBIETTIVI

Acquisire la conoscenza delle strutture organizzative aziendali. Sensibilizzare gli allievi sulle problematiche dei costi industriali e sulla organizzazione della produzione.

METODOLOGIA E STRUMENTI

Lezioni frontali. Visite tecniche in Aziendee lezioni tenute da tecnici aziendali.

-MODULO N5: Ruote Dentate.

CONTENUTI

Rappresentazione delle ruote dentate nei disegni secondo le norme UNI. Calcolo del modulo a rottura e a usura. Materiali adatti. Tabelle con dati da indicare sui disegni secondo la normativa.

OBIETTIVI

Saper scegliere e rappresentare correttamente le ruote dentate con tutte le indicazioni occorrenti.

METODOLOGIA E STRUMENTI

Lezioni frontali, uso del manuale.

-MODULO N 6 Trasmissioni a cinghie

CONTENUTI

Tipologie, caratteristiche e scelta di trasmissioni a cinghie.

Dimensionamento di trasmissioni a cinghie trapezoidali.

OBIETTIVI

Saper scegliere il tipo e le dimensioni di cinghie e pulegge

METODOLOGIA E STRUMENTI

Lezioni frontali, esercitazioni con l’uso del manuale.

-MODULO N 7. Cicli di lavorazione

CONTENUTI

Scopo. Caratteristiche. Operazione sui pezzi meccanici. Grezzi, semilavorati di partenza. Operazione, fase. Considerazioni e note per la stesura dei cicli. Scelta dei processi produttivi. Classificazione degli utensili con

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inserti in metallo duro.

OBIETTIVI

Acquisire la capacità di sviluppare cicli di lavorazione di particolari meccanici ottimizzando l’uso delle risorse disponibili. Acquisire la capacità di eseguire l’analisi critica dei cicli.

METODOLOGIA E STRUMENTI

Lezioni frontali. Visite tecniche in Aziende e lezioni tenute da tecnici aziendali

-MODULO N 8 Attrezzature

CONTENUTI

Generalità sulle attrezzature. Criteri per la realizzazione di attrezzature per lavorazioni per asportazione di truciolo.

OBIETTIVI

Conoscenza dei componenti per la costruzione delle attrezzature e loro impiego, essere in grado di progettare semplici attrezzature per lavorazioni meccaniche.

METODOLOGIA E STRUMENTI

Lezioni frontali. Progettazione con schizzi eseguiti a mano e con CAD

1 OBIETTIVI MINIMI

Al termine del quinto anno l’allievo dovrà sufficientemente:

- Aver acquisito mentalità progettuale eseguendo il proporzionamento di complessivi, il disegno costruttivo dei particolari nel rispetto della normativa e con uso dei manuali tecnici;

- Avere conoscenze specifiche di un sistema CAD ed eseguire disegni alla stazione grafica in 2D e 3D; - Sviluppare cicli di lavorazione eseguendo scelte di convenienza economica ed essere capaci di esaminarli

criticamente; - Conoscere l’organizzazione e il funzionamento di un’azienda meccanica con tutte le problematiche sia

tecniche sia economiche. 2 TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

- Verifiche orali.

- Prove scritte.

- Prove grafiche.

- Utilizzo del CAD 3D

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Programma Scienze Motorie 2017/18 classe 5B

Prof. Andrea Trentini

Rapidità e velocità tempo di reazione e partenze atipiche

Atletica leggera: esathlon (salto in alto, salto in lungo, lancio del peso, velocità, corsa ad ostacoli, lancio del vortex)

Percorsi addestrativi ad elevata componente di destrezza e resistenza atletica con elementi tipici dei percorsi militari quali: scavalcamento del muro 3 metri, passo de leopardo, salita alla pertica, percorso abilità con le scale, equilibrio dinamico con piattaforme mobili e carrello con ruote e pedalò.

Baseball: ripresa degli elementi svolti nell’anno precedente con lanci, battute, e gioco globale

Tennis tavolo: didattica del dritto, del rovescio, del servizio, della schiacciata e gioco globale.

Pallavolo: ripresa degli fondamentali svolti negli anni precedenti: palleggio, bagher, muro, servizio, schiacciata, elementi tattici e gioco globale.

Calcio 5: ripresa dei fondamentali degli anni precedenti quali. Trattamento palla, tiro, colpo di testa, fondamentali del portiere e gioco globale.

La bicicletta salverà la terra. Considerazione sul futuro con la bicicletta desunte da una puntata di “Presa Diretta”

Materia Insegnamento Religione Cattolica Docente: Prof. Francesco Carlo Valutazione generale della classe Nel corrente anno scolastico gli alunni hanno mostrato interesse per la materia e rispetto per le regole comuni. Il programma realizzato si è svolto sulla base delle Indicazioni Nazionali per l’IRC e ha privilegiato essenzialmente l’aspetto etico-antropologico del messaggio cristiano e la chiarificazione dei contenuti essenziali e fondanti della proposta religiosa cattolica. Testo: Bocchini S., Incontro all’altro, Bologna, EDB. NB: Oltre al testo indicato le lezioni sono state integrate da schede di approfondimento sui vari argomenti. Argomenti (presentazione sintetica) Il dibattito odierno sulla religiosità; L’accoglienza del fatto religioso nel mondo contemporaneo; Il significato antropologico dell’esperienza della conversione e del perdono; Libertà, responsabilità e coscienza morale; Le virtù umane; Philia, Eros e Agape; Elementi di bioetica; Elementi di dottrina sociale della Chiesa; Il rapporto tra etica e fede cristiana. Metodo Sono state utilizzate diverse metodologie:

1) lezioni frontali di presentazione dei contenuti da parte del docente; 2) presentazione di una problematica a partire dal testo; 3) analisi di testi con riferimenti alla tematica trattata; 4) dialogo e confronto libero in classe.

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Verifica e valutazione Il giudizio finale sui singoli allievi è stato espresso tenendo conto: 1) delle produzioni orali effettuate in classe; 2) della profondità e pertinenza degli interventi fatti durante le lezioni e i dibattiti; 3) del grado di interesse e della partecipazione attiva nel corso delle lezioni.

Il Docente Prof. Francesco Carlo

ALLEGATO B

SIMULAZIONI PROVE ESAME DI STATO

IIS “E. MAJORANA” – SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) – Anno Scolastico 2017/2018

Simulazione della Prima Prova dell’Esame di Stato – 03/05/2018

PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO U. Saba, Primavera 1 Primavera che a me non piaci, io voglio

2 dire di te che di una strada l'angolo

3 svoltando, il tuo presagio mi feriva

4 come una lama. L'ombra ancor sottile

5 di nudi rami sulla terra ancora

6 nuda mi turba, quasi anch'io potessi

7 dovessi

8 rinascere. La tomba

9 sembra insicura al tuo appressarsi, antica

10 primavera, che più d'ogni stagione

11 crudelmente risusciti ed uccidi.

Umberto Saba (Trieste 1883 - Gorizia 1957) cominciò a scrivere versi all'inizio del secolo XX e continuò per cinquant'anni circa. Questa poesia è tratta dalla raccolta Parole (1933-1934) confluita poi, insieme a tutte le

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altre sillogi del poeta triestino, nel Canzoniere. 1. Comprensione complessiva Il testo, pur breve, può essere scandito in diversi momenti: riassumi, in non più di 10 righe, quali pensieri vuole comunicare il poeta sulla primavera. 2. Analisi e interpretazione del testo 2.1 Quali sensazioni evoca nel poeta la stagione primaverile? Di quali immagini, paragoni e metafore egli si serve e da quali espressioni e termini si evince il suo giudizio su di essa? 2.2 Che significato può avere, a tuo parere, la sequenza «di una strada l'angolo / svoltando» (vv. 2-3)? 2.3 Quale stato d'animo suggeriscono, a tuo avviso, le espressioni «il tuo presagio» (v. 3), «l'ombra ancor sottile» (v. 4), «terra ancora / nuda» (vv. 5-6)? Che significato può avere, inoltre, l'anafora dell'aggettivo «nudo» (vv. 5-6)? 2.4 Spiega il senso dell'espressione «quasi anch'io potessi / dovessi / rinascere», anche alla luce della collocazione delle parole nei vv. 6-8. 2.5 Perché la «tomba» del v. 8 appare «insicura» all'avvicinarsi della primavera? 2.6 Che tono usa il poeta in questa sua riflessione? Quale registro stilistico adotta? Quale struttura metrica? Giustifica le tue risposte con opportuni riferimenti testuali. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Rifletti sul testo ed esprimi il tuo giudizio di lettore su di esso, eventualmente confrontandolo con altre poesie di tua conoscenza nelle quali analoghe (o dissimili) riflessioni siano suggerite al poeta dalla primavera o da altre stagioni dell'anno. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” CONSEGNE: Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del “saggio breve” argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma di "articolo di giornale", indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare le cinque colonne di metà di foglio protocollo. B1 - AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: Animali in letteratura come riflesso della condizione umana DOCUMENTI Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato; ritira le unghie nelle zampe, lasciami sprofondare nei tuoi occhi in cui l'agata si mescola al metallo. Quando le mie dita carezzano a piacere la tua testa e il tuo dorso elastico e la mia mano s'inebria del piacere di palpare il tuo corpo elettrizzato, vedo in ispirito la mia donna. Il suo sguardo, profondo e freddo come il tuo, amabile bestia, taglia e fende simile a un dardo, e dai piedi alla testa un'aria sottile, un temibile profumo ondeggiano intorno al suo corpo bruno. C. Baudelaire, Il gatto, da I fiori del male – Spleen e ideale (1857) "A te convien tenere altro vïaggio", rispuose, poi che lagrimar mi vide, "se vuo' campar d'esto loco selvaggio; che questa bestia, per la qual tu gride, non lascia altrui passar per la sua via,

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ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide; e ha natura sì malvagia e ria, che mai non empie la bramosa voglia, e dopo 'l pasto ha più fame che pria. Molti son li animali a cui s'ammoglia, e più saranno ancora, infin che 'l veltro verrà, che la farà morir con doglia". Dante, Inferno I 91-102 L'asino grigio se ne stava tranquillo, colle quattro zampe distese, e lasciava che i cani si divertissero a vuotargli le occhiaie profonde, e a spolpargli le ossa bianche; i denti che gli laceravano le viscere non lo avrebbero fatto piegare di un pelo, come quando gli accarezzavano la schiena a badilate, per mettergli in corpo un po' di vigore nel salire la ripida viuzza. – Ecco come vanno le cose! Anche il grigio ha avuto dei colpi di zappa e delle guidalesche [piaghe prodotte dallo sfregamento della sella]; anch'esso quando piegava sotto il peso, o gli mancava il fiato per andare innanzi, aveva di quelle occhiate, mentre lo battevano, che sembrava dicesse: "Non più! Non più!". Ma ora gli occhi se li mangiano i cani, ed esso se ne ride dei colpi e delle guidalesche, con quella bocca spolpata e tutta denti. Ma se non fosse mai nato sarebbe stato meglio. G. Verga, Rosso Malpelo (1880) Uomo che vegli nella stanza illuminata, chi ti fa vegliare? dolore antico o giovine speranza? Tu cerchi un Vero. Il tuo pensier somiglia un mare immenso: nell'immenso mare, una conchiglia; dentro la conchiglia, una perla: la vuoi. Vecchio, un gran bosco nevato, ai primi languidi scirocchi, par la tua faccia. Un gatto nero, un fosco viso di sfinge, t'apre i suoi verdi occhi ... G. Pascoli, Un gatto nero, da Myricae (1891) Ho parlato a una capra. Era sola sul prato. Era legata. Sazia d'erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell'uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male ogni altra vita. U. Saba, La capra, da Canzoniere (1961) B2 – AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: Fake news e società della comunicazione

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DOCUMENTI: a) "L'insospettabile ingenuità dei nativi digitali". New York. Nativi digitali: i ragazzi venuti al mondo quando Internet esisteva già. Abituati a muoversi nelle nuove tecnologie come pesci nell'acqua, dovrebbero essere i più smaliziati e astuti nel percepire i tranelli della Rete, giusto? Sbagliato. Al contrario, per la maggior parte non sanno distinguere notizie false o vere, fonti serie o inattendibili, teorie scientifiche o bufale oscurantiste, rivelazioni credibili o leggende metropolitane. Insomma i "nativi" sono di un'ingenuità disarmante. E molto pericolosa: per loro stessi, per la società, per la salute delle nostre democrazie. L'allarme viene dalla Graduate School of Education di Stanford, al termine di una lunga ricerca sul campo, un'indagine che ha coinvolto studenti della secondaria, dei licei, e dell'università. [...] Lo studio condotto dallo Stanford History Education Group [...] rivela una inquietante incapacità degli studenti di ragionare sull'informazione che vedono in Rete, la difficoltà a distinguere la pubblicità dalle notizie, o a identificare le fonti delle news (...). F. Rampini, "La Repubblica" 19/1/2017 b) "Factchecking ad armi pari". La tecnologia può salvarci dalle fake news? Per i media potrebbe essere la grande occasione di rilancio del proprio ruolo. L'ultima indagine del Reuters Institute ha indicato che per il 70% dei professionisti dei media intervistati l'esplosione di notizie non verificate, possibile grazie alle piattaforme social, potrebbe rafforzare la centralità dei media. Il problema è che mentre la produzione di un hoax virale in rete richiede spesso più fantasia che tempo, le operazioni di factchecking condotte da professionisti richiedono in media 13 ore, come ha sottolineato il fondatore di Storyful, Mark Little, e spesso non sono nemmeno conclusive. [...] Tra gli strumenti messi in campo da Facebook c'è la possibilità di taggare le notizie che si considerano controverse e l'isolamento dei produttori di fake news, ma anche sistemi per invitare l'utente a riflettere prima di condividere notizie già segnalate come controverse (...). G. Romeo, "Il Sole 24 ore" 22/1/2017 c) "Non credono ai social ma tre giovani su dieci rilanciano le bufale". Roma. Consapevoli che quanto si legge sui social andrebbe verificato, ma comunque pronti al clic veloce che diffonde la bufala. Ci sono soprattutto due dati, nell'indagine dell'Osservatorio giovani dell'Istituto G. Toniolo su "Diffusione, uso, insidie dei social network", capaci di fotografare la società della post-verità: tra i giovani che hanno dai 20 ai 34 anni circa uno su tre (il 28,5 per cento) ammette di aver condiviso un'informazione poi rivelatasi falsa. Eppure il pericolo bufala è noto: l'86,6 per cento afferma che i social non vanno presi troppo sul serio perché "i contenuti che vi si pubblicano possono essere tanto veri quanto inventati" (...). C. Nadotti, "La Repubblica" 28/1/2017 d) "Il giusto rimedio contro le fake news". (...) L'assimilazione dei social a media company è questione delicata e controversa. E' sicuramente opportuna una responsabilizzazione, in parte già in atto, dei big tech, rispetto all'uso distorto della rete che determini violazione della dignità, ma un'estensione di tale sistema al campo delle fake news rischierebbe di degenerare in censura. Per altro verso, la ricorrente tentazione del penale (incriminando la diffusione di notizie "false, esagerate o tendenziose") è altrettanto fuorviante. Non solo perché riduce un fenomeno così complesso a mera questione criminale, ma anche perché rende la magistratura un tribunale della verità, laddove in democrazia l'esattezza non è conseguibile altrimenti che con il pluralismo dialettico. E con il limite del rispetto dell'altrui dignità, assistito dalle norme (esse sì penali) su ingiuria, diffamazione, trattamento illecito dei dati personali. (...). Dichiarazione pubblica di A. Soro, Presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali 8/3/2017 B 3 - AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Identità e ruolo dell'Europa nel mondo globalizzato

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DOCUMENTI: a) Quando noi diciamo "Europa", oggi, intendiamo alludere non soltanto ad una certa estensione di terre, bagnate da certi mari, solcate da certe catene montuose, sottoposte ad un certo clima ecc.; intendiamo, assai più, alludere ad una certa forma di civiltà, ad un "modo di essere" che contraddistingue di primo acchito l' "Europeo" dall'uomo di altri continenti. L' "Europeo" è, assai più che il "bianco" (uomini di razza bianca abitano, oggi, anche altre parti del mondo, che pur appaiono dotate di alcune, almeno, caratteristiche diverse) è, anzitutto, soprattutto, un certo abito civile, un certo modo di pensare e di sentire, a lui proprio e diverso, ben diverso da tradizioni, memorie e speranze di Indiani, Cinesi, Giapponesi, Etiopi, ecc. Anche qui, insomma, quel che importa è il fattore spirito, "volontà"; è l'elemento morale che predomina di gran lunga su quello fisico. (...) E' l'eredità dei padri, antica ormai di millenni, che noi rechiamo in noi, sin dal nostro nascere; e che a nostra volta arricchiamo e facciamo sempre più complessa con la nostra esperienza, i nostri pensieri, i nostri affetti, per tramandarla ai figli e ai nipoti. F. Chabod, Storia dell'idea d'Europa, Roma-Bari 1995, pp. 20-21 b) Il sistema economico planetario si trova a confrontarsi con una serie di esperienze limite, che non è più possibile affrontare sulla base esigua dei singoli Stati sovrani o di singole aree culturali. Mi riferisco qui a questioni come l'energia atomica e i pericoli connessi al suo impiego, alla minaccia incombente di una mutazione climatica e di una crisi ecologica globale, al problema delle nascite o al traffico internazionale delle armi e all'angosciosa impossibilità di controllarlo, che è a ben guardare uno dei sintomi più drammatici della nostra impotenza. I problemi che l'umanità si trova così ad affrontare richiedono una solidarietà di tipo nuovo, dalla quale siamo ancora ben lontani. Se i pericoli sono comuni, anche i compiti lo sono (...) Ora l'Europa è sempre stata caratterizzata dalla sua varietà linguistica, che l'ha costretta in ogni tempo alla dura scuola della convivenza. Essa ha così conservato la sua molteplicità linguistica e culturale, e la sua tradizione storica è giunta alla propria piena autocoscienza proprio attraverso la ricchezza dei suoi patrimoni locali. Anche in campo religioso, dove proprio l'Europa ha conosciuto le più terribili devastazioni, sta ora prendendo forma un movimento ecumenico che mira ad un nuovo ordine e al riconoscimento reciproco non solo delle diverse confessioni cristiane, ma di tutte le forme religiose con i loro culti e i loro riti. Quanto tutto ciò sia difficile risulta chiaro proprio all'interno di una realtà di antica forma istituzionale come l'Europa. Si pensi al proliferare delle sette, al nuovo fanatismo e alla crescente xenofobia, come anche alle insanabili rivalità che dividono i gruppi e le fazioni che minacciano ancora sempre di esplodere in forme di orribile violenza. H.G. Gadamer, L'eredità dell'Europa, trad. it. Torino 1991 (1989), pp. VII-IX c) Il desiderio di vivere in un'Europa unita e fraterna ha accompagnato i miei sogni d'infanzia. Nato in un piccolo villaggio belga delle Ardenne, a pochi metri dalla Francia, ho capito molto presto quanto siano artificiali i confini tra le nazioni. Da una parte e dall'altra della frontiera la lingua, la religione, gli usi e i costumi erano identici: i ragazzi e le ragazze avevano lo stesso sorriso, gli adulti le stesse preoccupazioni, i vecchi la stessa dolce rassegnazione davanti allo scorrere degli anni. Nelle lunghe serate dell'inverno ardennese ascoltavo i racconti di chi aveva partecipato alla Prima o alla Seconda guerra mondiale. Rabbrividivo sentendo gli orrori compiuti dagli eserciti tedeschi che avevano invaso le campagne e distrutto i villaggi, ma più di qualunque cosa mi terrorizzavano i ricordi delle sofferenze dei soldati. L'evocazione dei lunghi anni passati nel fango a combattere, la descrizione degli assalti all'arma bianca, la denuncia delle ingiustizie subite da chi era sottoposto a un comando spesso disumano mi avevano inculcato un profondo orrore nei confronti della guerra e del suo corteo di drammi e miserie. (...) Alle soglie del 2014 l'Europa vive un momento difficile: il progetto di una Costituzione europea è stato respinto da due dei sei paesi fondatori: la Francia e l'Olanda; le spinte nazionaliste si manifestano ovunque e a volte con echi inquietanti, come in Ungheria, Francia, Austria e Grecia; l'entusiasmo generato dallo slancio impresso dai Padri fondatori si è largamente diluito. Occorre rilanciare l'idea di Europa seguendo le piste aperte oggi da alcuni dei protagonisti dell'odierna storia

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europea (...). L. Godard, Europa. Nascita e affermazione di una civiltà, Torino 2014, pp. IX; XII B 4 – AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Malattie rare tra ricerca e speranze DOCUMENTI: a) "Un milione in lotta con le malattie rare". Roma. Sono ottomila le malattie rare secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, e tre su dieci sono senza nome, niente diagnosi e nessuna cura. Solo in Italia si stima che siano oltre un milione le persone colpite da malattie rare e sono circa 600 mila i casi validati. Di loro, delle possibili terapie, delle diagnosi precoci, della ricerca, dei farmaci troppo costosi, dell'assistenza alle famiglie, si è parlato ieri [28/2/2017] al Quirinale in occasione della Giornata mondiale delle malattie rare. Celebrare questa giornata, ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, «ha un valore speciale. Significa voler far conoscere e condividere una condizione di sofferenza, per compiere insieme dei passi avanti, per irrobustire quella rete di solidarietà, fatta di sevizi e di umanità». La ricerca va avanti, continua Mattarella, ma «non è sempre sostenuta con la necessaria continuità, perché i farmaci sono anch'essi rari, oppure molto costosi». E tuttavia, continua il capo dello Stato, «il problema dei pazienti non diagnosticabili è globale. Solo in ambito internazionale si possono trovare maggiori possibilità di successo. Mai come in questo caso l'impegno comune è indispensabile. E l'auspicio – ha concluso il Presidente – è che si rafforzi sempre più la cooperazione tra i sistemi sanitari europei». «Con la ricerca le possibilità sono infinite». Questo è stato lo slogan della giornata, che coinvolge oltre 85 Paesi nel mondo e 30 milioni di pazienti. Fibrosi cistica, ipoparatiroidismo, epidermolisi bollosa, fibrosi polmonare idiopatica, immunodeficienze primitive, amiotrofia spinale infantile, malattia di Stargardt, emofilia: sono solo alcuni dei nomi delle circa 8 mila malattie rare, spesso croniche e invalidanti. (...) M. Iossa, "Corriere della Sera" 1/3/2017 b) La campagna #FIGHTIPF. ‘Oggi è il giorno giusto per sfidare l’Ipf’ è l’iniziativa internazionale di sensibilizzazione nata per sostenere le persone con Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) e promossa dall’Intergruppo Parlamentare per le Malattie Rare con le principali associazioni di pazienti presenti sul territorio. È un invito a fare di più rivolto anche a medici, istituzioni ed opinione pubblica per migliorare il percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale di questa malattia difficile da riconoscere, la cui diagnosi arriva in media con un ritardo di circa due anni dalla comparsa dei primi sintomi, a causa della similitudine con quelli di molte altre malattie respiratorie. “Il ritardo diagnostico unito a quello terapeutico rendono l’IPF una malattia a prognosi infausta, peggiore rispetto alla maggior parte dei tumori - sottolinea Alfredo Sebastiani, responsabile UOS Interstiziopatie Polmonari, dell’Ospedale San Camillo Forlanini. “Conoscerla e imparare a gestirla può però rallentarne la progressione, permettendo alle persone di continuare a fare per più tempo ciò che amano”. (…) In Italia, il 25% dei pazienti rari attende da 5 a 30 anni per ricevere conferma di una diagnosi, uno su tre deve addirittura spostarsi in un’altra regione per averne una esatta. L’80% delle malattie rare è di origine genetica e spesso si tratta di patologie croniche e potenzialmente mortali. Solo 583 di queste sono ufficialmente riconosciute in Italia, ma alcuni passi avanti sono stati fatti. “Possiamo dire che è stato un 2016 che ha visto il raggiungimento di importanti obiettivi – dichiara V. Iorno [Responsabile del Centro Medicina del dolore del Policlinico di Milano]. La legge sugli screening neonatali allargati, per esempio, che in tema di diagnosi precoce salverà la qualità di vita di molte persone e la legge sul ‘Dopo di noi’ che finalmente ha affrontato un tema che sta molto a cuore a chi ha figli con gravi disabilità”. Anche dai Lea [Livelli essenziali di assistenza, che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini] finalmente arrivano buone notizie perché si aggiungeranno 110 nuove malattie rare, ma resta la criticità dovuta alle autonomie sanitarie. “Sono solo dieci regioni, infatti, ad aver recepito il Piano Nazionale Malattie Rare e il

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percorso di presa in carico stenta a decollare perché manca un finanziamento specifico in grado di attivare misure sociosanitarie essenziali ai pazienti e alle famiglie per affrontare questo tipo di patologie”. I. D’Aria, www.repubblica.it 28/2/2017 c) “Farmaci orfani”. Sono detti farmaci orfani perché sono farmaci senza padre, né madre, cioè farmaci di cui nessuno si interessa. Potrebbero essere utili per curare, prevenire o alleviare una malattia rara, ma non sono disponibili in commercio perché nessuno vuol prendersene cura. Costa troppo investire e il ritorno economico non è garantito, secondo la logica aziendale del profitto. Per questo, fino ad oggi, solo 62 farmaci sono disponibili nei Paesi europei per la cura di una o più malattie rare. Peccato che con queste poche decine di farmaci si possano trattare sì e no una decina di patologie, mentre le altre migliaia di malattie rare restano senza cure. Le richieste di designazione di farmaco orfano – una procedura gratuita con la quale un'azienda chiede agli esperti dell'EMA, l'Agenzia europea dei medicinali, se un principio attivo può essere inserito nella lista dei potenziali farmaci orfani – sono state più di 1.000 e le risposte positive dell'EMA più di 700, ma alla fine le molecole realmente immesse sul mercato europeo sono state solo 62, meno del 10% di quelle designate. È da tempo che le malattie rare sono state indicate in Italia tra le priorità di sanità pubblica, tuttavia è solo a partire dal 2001, con l'adozione di un decreto specifico (DM 297/2001), che si passa all'azione: 1) viene istituita una rete nazionale di presidi per la prevenzione, la diagnosi e cura delle malattie rare. I presìdi sono individuati dalle singole regioni e controllati dal ministero della Salute; 2) viene inoltre compilato un elenco di malattie rare (identificate ciascuna da un codice alfanumerico specifico), con definizione delle agevolazioni sulle prestazioni sanitarie (per esempio, esenzione dal ticket sugli esami per formulare o confermare la diagnosi di malattia rara, esenzione dal ticket sui farmaci orfani). www.altroconsumo.it 1/10/2010 TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO Esattamente cento anni fa, il 4 aprile 1917, dopo essere rientrato in Russia dall'esilio svizzero grazie all'aiuto interessato dei tedeschi, Vladimir Il'ič Lenin presenta alla Duma un documento poi noto come Tesi d'aprile: "2. L'originalità dell'attuale momento in Russia consiste nel passaggio dalla prima fase della rivoluzione, che ha dato il potere alla borghesia a causa dell'insufficiente grado di coscienza e di organizzazione del proletariato, alla sua seconda fase, che deve dare il potere al proletariato e agli strati poveri dei contadini. Questo passaggio è caratterizzato, anzitutto, dal massimo di possibilità legali (fra tutti i paesi belligeranti la Russia è oggi il paese più libero del mondo), inoltre, dall'assenza di violenza contro le masse, e infine, dall'inconsapevole fiducia delle masse nel governo dei capitalisti, che sono i peggiori nemici della pace, e del socialismo. Questa situazione originale ci impone di saperci adattare alle condizioni particolari del lavoro di partito tra le grandi masse proletarie, che sono appena ridestate alla vita politica. 3. Non appoggiare in alcun modo il Governo provvisorio, dimostrare la completa falsità di tutte le sue promesse, soprattutto di quelle concernenti la rinuncia alle annessioni. Smascherare questo governo, invece di "rivendicare" – ciò che è inammissibile e semina illusioni – che esso, governo di capitalisti, cessi di essere imperialistico. 4. Riconoscere che il nostro partito è in minoranza, e costituisce per ora un'esigua minoranza, nella maggior parte dei Soviet dei deputati operai, di fronte al blocco di tutti gli elementi opportunistici piccolo-borghesi, che sono soggetti all'influenza della borghesia e che estendono quell'influenza al proletariato [...]. Spiegare alle masse che i Soviet dei deputati operai sono l'unica forma possibile di governo rivoluzionario e che, pertanto, fino a che questo governo sarà sottomesso all'influenza della borghesia, il nostro compito potrà consistere soltanto nello spiegare alle masse in modo paziente, sistematico, perseverante, conforme ai loro bisogni pratici, gli errori della loro tattica. Fino a che saremo in minoranza, svolgeremo un'opera critica e di spiegazione degli errori, sostenendo in pari tempo la necessità del passaggio di tutto il potere statale ai Soviet dei deputati operai, perché le masse possano liberarsi dei loro errori sulla base dell'esperienza. 5. Niente repubblica parlamentare – ritornare ad essa dopo i Soviet dei deputati operai sarebbe un passo

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indietro – ma Repubblica dei Soviet di deputati degli operai, dei salariati agricoli e dei contadini in tutto il paese, dal basso in alto". Quale modello di democrazia viene proposto da Lenin? Quali applicazioni e quali effetti ebbe nell'Unione Sovietica? Oggi, quando sembra essere entrato in crisi il modello parlamentare, ti pare ancora attuale questo modello? TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

“Il sapere non è come la moneta, che rimane fissamente integra anche attraverso i più infami baratti: esso è piuttosto come un abito bellissimo, che si consuma attraverso l'uso e l'ostentazione. Non è così infatti il libro stesso, le cui pagine si sbriciolano, gli inchiostri e gli ori si fanno opachi, se troppe mani lo toccano?” (Umberto Eco, “Il nome della rosa”, prima ediz. 1980 – Terzo giorno, Ora terza. Il passo riportato concerne le riflessioni del personaggio Adso da Melk, novizio in un monastero benedettino dell’Italia settentrionale, intorno all’anno 1327) Il candidato discuta, argomentandolo e sviluppandolo con considerazioni personali, il principio enunciato nel brano su riportato. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. E’ consentito lasciare l’Istituto dopo 3 ore dall’inizio dello svolgimento della prova.

IIS “E. MAJORANA” – SAN LAZZARO DI SAVENA (BO)

Anno Scolastico 2017/2018

Simulazione della Prima Prova dell’Esame di Stato – 03/05/2018

PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

U. Saba, Primavera

1 Primavera che a me non piaci, io voglio

2 dire di te che di una strada l'angolo

3 svoltando, il tuo presagio mi feriva

4 come una lama. L'ombra ancor sottile

5 di nudi rami sulla terra ancora

6 nuda mi turba, quasi anch'io potessi

7 dovessi

8 rinascere. La tomba

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9 sembra insicura al tuo appressarsi, antica

10 primavera, che più d'ogni stagione

11 crudelmente risusciti ed uccidi.

Umberto Saba (Trieste 1883 - Gorizia 1957) cominciò a scrivere versi all'inizio del secolo XX e continuò per

cinquant'anni circa. Questa poesia è tratta dalla raccolta Parole (1933-1934) confluita poi, insieme a tutte le

altre sillogi del poeta triestino, nel Canzoniere.

1. Comprensione complessiva

Il testo, pur breve, può essere scandito in diversi momenti: riassumi, in non più di 10 righe, quali pensieri vuole

comunicare il poeta sulla primavera.

2. Analisi e interpretazione del testo

2.1 Quali sensazioni evoca nel poeta la stagione primaverile? Di quali immagini, paragoni e metafore egli si

serve e da quali espressioni e termini si evince il suo giudizio su di essa?

2.2 Che significato può avere, a tuo parere, la sequenza «di una strada l'angolo / svoltando» (vv. 2-3)?

2.3 Quale stato d'animo suggeriscono, a tuo avviso, le espressioni «il tuo presagio» (v. 3), «l'ombra ancor

sottile» (v. 4), «terra ancora / nuda» (vv. 5-6)? Che significato può avere, inoltre, l'anafora dell'aggettivo

«nudo» (vv. 5-6)?

2.4 Spiega il senso dell'espressione «quasi anch'io potessi / dovessi / rinascere», anche alla luce della

collocazione delle parole nei vv. 6-8.

2.5 Perché la «tomba» del v. 8 appare «insicura» all'avvicinarsi della primavera?

2.6 Che tono usa il poeta in questa sua riflessione? Quale registro stilistico adotta? Quale struttura metrica?

Giustifica le tue risposte con opportuni riferimenti testuali.

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti

Rifletti sul testo ed esprimi il tuo giudizio di lettore su di esso, eventualmente confrontandolo con altre poesie

di tua conoscenza nelle quali analoghe (o dissimili) riflessioni siano suggerite al poeta dalla primavera o da

altre stagioni dell'anno.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

CONSEGNE: Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando,

in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del “saggio

breve” argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di

studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma di "articolo

di giornale", indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere

pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare le cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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B1 - AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO

ARGOMENTO: Animali in letteratura come riflesso della condizione umana

DOCUMENTI

Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato; ritira le unghie nelle zampe, lasciami sprofondare nei tuoi

occhi in cui l'agata si mescola al metallo. Quando le mie dita carezzano a piacere la tua testa e il tuo dorso

elastico e la mia mano s'inebria del piacere di palpare il tuo corpo elettrizzato, vedo in ispirito la mia donna. Il

suo sguardo, profondo e freddo come il tuo, amabile bestia, taglia e fende simile a un dardo, e dai piedi alla

testa un'aria sottile, un temibile profumo ondeggiano intorno al suo corpo bruno.

C. Baudelaire, Il gatto, da I fiori del male – Spleen e ideale (1857)

"A te convien tenere altro vïaggio",

rispuose, poi che lagrimar mi vide,

"se vuo' campar d'esto loco selvaggio;

che questa bestia, per la qual tu gride,

non lascia altrui passar per la sua via,

ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide;

e ha natura sì malvagia e ria,

che mai non empie la bramosa voglia,

e dopo 'l pasto ha più fame che pria.

Molti son li animali a cui s'ammoglia,

e più saranno ancora, infin che 'l veltro

verrà, che la farà morir con doglia".

Dante, Inferno I 91-102

L'asino grigio se ne stava tranquillo, colle quattro zampe distese, e lasciava che i cani si divertissero a vuotargli

le occhiaie profonde, e a spolpargli le ossa bianche; i denti che gli laceravano le viscere non lo avrebbero fatto

piegare di un pelo, come quando gli accarezzavano la schiena a badilate, per mettergli in corpo un po' di vigore

nel salire la ripida viuzza. – Ecco come vanno le cose! Anche il grigio ha avuto dei colpi di zappa e delle

guidalesche [piaghe prodotte dallo sfregamento della sella]; anch'esso quando piegava sotto il peso, o gli

mancava il fiato per andare innanzi, aveva di quelle occhiate, mentre lo battevano, che sembrava dicesse: "Non

più! Non più!". Ma ora gli occhi se li mangiano i cani, ed esso se ne ride dei colpi e delle guidalesche, con

quella bocca spolpata e tutta denti. Ma se non fosse mai nato sarebbe stato meglio.

G. Verga, Rosso Malpelo (1880)

Uomo che vegli nella stanza

illuminata, chi ti fa vegliare?

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dolore antico o giovine speranza?

Tu cerchi un Vero. Il tuo pensier somiglia

un mare immenso: nell'immenso mare,

una conchiglia; dentro la conchiglia,

una perla: la vuoi. Vecchio, un gran bosco

nevato, ai primi languidi scirocchi,

par la tua faccia. Un gatto nero, un fosco

viso di sfinge, t'apre i suoi verdi occhi ...

G. Pascoli, Un gatto nero, da Myricae (1891)

Ho parlato a una capra.

Era sola sul prato. Era legata.

Sazia d'erba, bagnata

dalla pioggia, belava.

Quell'uguale belato era fraterno

al mio dolore. Ed io risposi, prima

per celia, poi perché il dolore è eterno,

ha una voce e non varia.

Questa voce sentiva

gemere in una capra solitaria.

In una capra dal viso semita

sentiva querelarsi ogni altro male

ogni altra vita.

U. Saba, La capra, da Canzoniere (1961)

B2 – AMBITO SOCIO-ECONOMICO

ARGOMENTO: Fake news e società della comunicazione

DOCUMENTI:

a) "L'insospettabile ingenuità dei nativi digitali". New York. Nativi digitali: i ragazzi venuti al mondo quando

Internet esisteva già. Abituati a muoversi nelle nuove tecnologie come pesci nell'acqua, dovrebbero essere i più

smaliziati e astuti nel percepire i tranelli della Rete, giusto? Sbagliato. Al contrario, per la maggior parte non

sanno distinguere notizie false o vere, fonti serie o inattendibili, teorie scientifiche o bufale oscurantiste,

rivelazioni credibili o leggende metropolitane. Insomma i "nativi" sono di un'ingenuità disarmante. E molto

pericolosa: per loro stessi, per la società, per la salute delle nostre democrazie. L'allarme viene dalla Graduate

School of Education di Stanford, al termine di una lunga ricerca sul campo, un'indagine che ha coinvolto

studenti della secondaria, dei licei, e

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dell'università. [...] Lo studio condotto dallo Stanford History Education Group [...] rivela una inquietante

incapacità degli studenti di ragionare sull'informazione che vedono in Rete, la difficoltà a distinguere la

pubblicità dalle notizie, o a identificare le fonti delle news (...).

F. Rampini, "La Repubblica" 19/1/2017

b) "Factchecking ad armi pari". La tecnologia può salvarci dalle fake news? Per i media potrebbe essere la

grande occasione di rilancio del proprio ruolo. L'ultima indagine del Reuters Institute ha indicato che per il

70% dei professionisti dei media intervistati l'esplosione di notizie non verificate, possibile grazie alle

piattaforme social, potrebbe rafforzare la centralità dei media. Il problema è che mentre la produzione di un

hoax virale in rete richiede spesso più fantasia che tempo, le operazioni di factchecking condotte da

professionisti richiedono in media 13 ore, come ha sottolineato il fondatore di Storyful, Mark Little, e spesso

non sono nemmeno conclusive. [...] Tra gli strumenti messi in campo da Facebook c'è la possibilità di taggare

le notizie che si considerano controverse e l'isolamento dei produttori di fake news, ma anche sistemi per

invitare l'utente a riflettere prima di condividere notizie già segnalate come controverse (...).

G. Romeo, "Il Sole 24 ore" 22/1/2017

c) "Non credono ai social ma tre giovani su dieci rilanciano le bufale". Roma. Consapevoli che quanto si legge

sui social andrebbe verificato, ma comunque pronti al clic veloce che diffonde la bufala. Ci sono soprattutto

due dati, nell'indagine dell'Osservatorio giovani dell'Istituto G. Toniolo su "Diffusione, uso, insidie dei social

network", capaci di fotografare la società della post-verità: tra i giovani che hanno dai 20 ai 34 anni circa uno

su tre (il 28,5 per cento) ammette di aver condiviso un'informazione poi rivelatasi falsa. Eppure il pericolo

bufala è noto: l'86,6 per cento afferma che i social non vanno presi troppo sul serio perché "i contenuti che vi si

pubblicano possono essere tanto veri quanto inventati"

(...).

C. Nadotti, "La Repubblica" 28/1/2017

d) "Il giusto rimedio contro le fake news". (...) L'assimilazione dei social a media company è questione delicata

e controversa. E' sicuramente opportuna una responsabilizzazione, in parte già in atto, dei big tech, rispetto

all'uso distorto della rete che determini violazione della dignità, ma un'estensione di tale sistema al campo delle

fake news rischierebbe di degenerare in censura. Per altro verso, la ricorrente tentazione del penale

(incriminando la diffusione di notizie "false, esagerate o tendenziose") è altrettanto fuorviante. Non solo perché

riduce un fenomeno così complesso a mera questione criminale, ma anche perché rende la magistratura un

tribunale della verità, laddove in democrazia l'esattezza non è conseguibile altrimenti che con il pluralismo

dialettico. E con il limite del rispetto dell'altrui dignità, assistito dalle norme (esse sì penali) su ingiuria,

diffamazione, trattamento illecito dei dati personali. (...).

Dichiarazione pubblica di A. Soro, Presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali 8/3/2017

B 3 - AMBITO STORICO-POLITICO

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ARGOMENTO: Identità e ruolo dell'Europa nel mondo globalizzato

DOCUMENTI:

a) Quando noi diciamo "Europa", oggi, intendiamo alludere non soltanto ad una certa estensione di terre,

bagnate da certi mari, solcate da certe catene montuose, sottoposte ad un certo clima ecc.; intendiamo, assai

più, alludere ad una certa forma di civiltà, ad un "modo di essere" che contraddistingue di primo acchito l'

"Europeo" dall'uomo di altri continenti. L' "Europeo" è, assai più che il "bianco" (uomini di razza bianca

abitano, oggi, anche altre parti del mondo, che pur appaiono dotate di alcune, almeno, caratteristiche diverse) è,

anzitutto, soprattutto, un certo abito civile, un certo modo di pensare e di sentire, a lui proprio e diverso, ben

diverso da tradizioni, memorie e speranze di Indiani,

Cinesi, Giapponesi, Etiopi, ecc. Anche qui, insomma, quel che importa è il fattore spirito, "volontà"; è

l'elemento morale che predomina di gran lunga su quello fisico. (...) E' l'eredità dei padri, antica ormai di

millenni, che noi rechiamo in noi, sin dal nostro nascere; e che a nostra volta arricchiamo e facciamo sempre

più complessa con la nostra esperienza, i nostri pensieri, i nostri affetti, per tramandarla ai figli e ai nipoti.

F. Chabod, Storia dell'idea d'Europa, Roma-Bari 1995, pp. 20-21

b) Il sistema economico planetario si trova a confrontarsi con una serie di esperienze limite, che non è più

possibile affrontare sulla base esigua dei singoli Stati sovrani o di singole aree culturali. Mi riferisco qui a

questioni come l'energia atomica e i pericoli connessi al suo impiego, alla minaccia incombente di una

mutazione climatica e di una crisi ecologica globale, al problema delle nascite o al traffico internazionale delle

armi e all'angosciosa impossibilità di controllarlo, che è a ben guardare uno dei sintomi più drammatici della

nostra impotenza. I problemi che l'umanità si trova così ad affrontare richiedono una solidarietà di tipo nuovo,

dalla quale siamo ancora ben lontani. Se i pericoli sono comuni, anche i compiti lo sono (...) Ora l'Europa è

sempre stata caratterizzata dalla sua varietà linguistica, che l'ha costretta in ogni tempo alla dura scuola della

convivenza. Essa ha così conservato la sua molteplicità linguistica e culturale, e la sua tradizione storica è

giunta alla propria piena autocoscienza proprio attraverso la ricchezza dei suoi patrimoni locali. Anche in

campo religioso, dove proprio l'Europa ha conosciuto le più terribili devastazioni, sta ora prendendo forma un

movimento ecumenico che mira ad un nuovo ordine e al riconoscimento reciproco non solo delle diverse

confessioni cristiane, ma di tutte le forme religiose con i loro culti e i loro riti. Quanto tutto ciò sia difficile

risulta chiaro proprio all'interno di una realtà di antica forma istituzionale come l'Europa. Si pensi al proliferare

delle sette, al nuovo fanatismo e alla crescente xenofobia, come anche alle insanabili rivalità che dividono i

gruppi e le fazioni che minacciano ancora sempre di esplodere in forme di orribile violenza.

H.G. Gadamer, L'eredità dell'Europa, trad. it. Torino 1991 (1989), pp. VII-IX

c) Il desiderio di vivere in un'Europa unita e fraterna ha accompagnato i miei sogni d'infanzia. Nato in un

piccolo villaggio belga delle Ardenne, a pochi metri dalla Francia, ho capito molto presto quanto siano

artificiali i confini tra le nazioni. Da una parte e dall'altra della frontiera la lingua, la religione, gli usi e i

costumi erano identici: i ragazzi e le ragazze avevano lo stesso sorriso, gli adulti le stesse preoccupazioni, i

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vecchi la stessa dolce rassegnazione davanti allo scorrere degli anni. Nelle lunghe serate dell'inverno ardennese

ascoltavo i racconti di chi aveva partecipato alla Prima o alla Seconda guerra mondiale. Rabbrividivo sentendo

gli orrori compiuti dagli eserciti tedeschi che avevano invaso le campagne e distrutto i villaggi, ma più di

qualunque cosa mi terrorizzavano i ricordi delle sofferenze dei soldati. L'evocazione dei lunghi anni passati nel

fango a combattere, la descrizione degli assalti all'arma bianca, la denuncia delle ingiustizie subite da chi era

sottoposto a un comando spesso disumano mi avevano inculcato un profondo orrore nei confronti della guerra e

del suo corteo di drammi e miserie. (...) Alle soglie del 2014 l'Europa vive un momento difficile: il progetto di

una Costituzione europea è stato respinto da due dei sei paesi fondatori: la Francia e l'Olanda; le spinte

nazionaliste si manifestano ovunque e a volte con echi inquietanti, come in Ungheria, Francia, Austria e

Grecia; l'entusiasmo generato dallo slancio impresso dai Padri fondatori si è largamente diluito.

Occorre rilanciare l'idea di Europa seguendo le piste aperte oggi da alcuni dei protagonisti dell'odierna storia

europea (...).

L. Godard, Europa. Nascita e affermazione di una civiltà, Torino 2014, pp. IX; XII

B 4 – AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Malattie rare tra ricerca e speranze

DOCUMENTI:

a) "Un milione in lotta con le malattie rare". Roma. Sono ottomila le malattie rare secondo l' Organizzazione

mondiale della sanità, e tre su dieci sono senza nome, niente diagnosi e nessuna cura. Solo in Italia si stima che

siano oltre un milione le persone colpite da malattie rare e sono circa 600 mila i casi validati. Di loro, delle

possibili terapie, delle diagnosi precoci, della ricerca, dei farmaci troppo costosi, dell'assistenza alle famiglie, si

è parlato ieri [28/2/2017] al Quirinale in occasione della Giornata mondiale delle malattie rare. Celebrare

questa giornata, ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, «ha un valore speciale. Significa

voler far conoscere e condividere una condizione di sofferenza, per compiere insieme dei passi avanti, per

irrobustire quella rete di solidarietà, fatta di sevizi e di umanità». La ricerca va avanti, continua Mattarella, ma

«non è sempre sostenuta con la necessaria continuità, perché i farmaci sono anch'essi rari, oppure molto

costosi». E tuttavia, continua il capo dello Stato, «il problema dei pazienti non diagnosticabili è globale. Solo in

ambito internazionale si possono trovare maggiori possibilità di successo. Mai come in questo caso l'impegno

comune è indispensabile. E l'auspicio – ha concluso il Presidente – è che si rafforzi sempre più la cooperazione

tra i sistemi sanitari europei». «Con la ricerca le possibilità sono infinite». Questo è stato lo slogan della

giornata, che coinvolge oltre 85 Paesi nel mondo e 30 milioni di pazienti. Fibrosi cistica, ipoparatiroidismo,

epidermolisi bollosa, fibrosi polmonare idiopatica, immunodeficienze primitive, amiotrofia spinale infantile,

malattia di Stargardt, emofilia: sono solo alcuni dei nomi delle circa 8 mila malattie rare, spesso croniche e

invalidanti. (...)

M. Iossa, "Corriere della Sera" 1/3/2017

b) La campagna #FIGHTIPF. ‘Oggi è il giorno giusto per sfidare l’Ipf’ è l’iniziativa internazionale di

sensibilizzazione nata per sostenere le persone con Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) e promossa

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

51

dall’Intergruppo Parlamentare per le Malattie Rare con le principali associazioni di pazienti presenti sul

territorio. È un invito a fare di più rivolto anche a medici, istituzioni ed opinione pubblica per migliorare il

percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale di questa malattia difficile da riconoscere, la cui diagnosi

arriva in media con un ritardo di circa due anni dalla comparsa dei primi sintomi, a causa della similitudine con

quelli di molte altre malattie respiratorie. “Il ritardo diagnostico unito a quello terapeutico rendono l’IPF una

malattia a prognosi infausta, peggiore rispetto alla maggior parte dei tumori - sottolinea Alfredo Sebastiani,

responsabile UOS Interstiziopatie Polmonari, dell’Ospedale San Camillo Forlanini. “Conoscerla e imparare a

gestirla può però rallentarne la progressione, permettendo alle persone di continuare a fare per più tempo ciò

che amano”. (…) In Italia, il 25% dei pazienti rari attende da 5 a 30 anni per ricevere conferma di una diagnosi,

uno su tre deve addirittura spostarsi in un’altra regione per averne una esatta. L’80% delle malattie rare è di

origine genetica e spesso si tratta di patologie croniche e potenzialmente mortali. Solo 583 di queste sono

ufficialmente riconosciute in Italia, ma alcuni passi avanti sono stati fatti. “Possiamo dire che è stato un 2016

che ha visto il raggiungimento di importanti obiettivi – dichiara V. Iorno [Responsabile del Centro Medicina

del dolore del Policlinico di Milano]. La legge sugli screening neonatali allargati, per esempio, che in tema di

diagnosi precoce salverà la qualità di vita di molte persone e la legge sul ‘Dopo di noi’ che finalmente ha

affrontato un tema che sta molto a cuore a chi ha figli con gravi disabilità”. Anche dai Lea [Livelli essenziali di

assistenza, che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini] finalmente arrivano buone

notizie perché si aggiungeranno 110 nuove malattie rare, ma resta la criticità dovuta

alle autonomie sanitarie. “Sono solo dieci regioni, infatti, ad aver recepito il Piano Nazionale Malattie Rare e il

percorso di presa in carico stenta a decollare perché manca un finanziamento specifico in grado di attivare

misure sociosanitarie essenziali ai pazienti e alle famiglie per affrontare questo tipo di patologie”.

I. D’Aria, www.repubblica.it 28/2/2017

c) “Farmaci orfani”. Sono detti farmaci orfani perché sono farmaci senza padre, né madre, cioè farmaci di cui

nessuno si interessa. Potrebbero essere utili per curare, prevenire o alleviare una malattia rara, ma non sono

disponibili in commercio perché nessuno vuol prendersene cura. Costa troppo investire e il ritorno economico

non è garantito, secondo la logica aziendale del profitto. Per questo, fino ad oggi, solo 62 farmaci sono

disponibili nei Paesi europei per la cura di una o più malattie rare. Peccato che con queste poche decine di

farmaci si possano trattare sì e no una decina di patologie, mentre le altre migliaia di malattie rare restano senza

cure. Le richieste di designazione di farmaco orfano – una procedura gratuita con la quale un'azienda chiede

agli esperti dell'EMA, l'Agenzia europea dei medicinali, se un principio attivo può essere inserito nella lista dei

potenziali farmaci orfani – sono state più di 1.000 e le risposte positive dell'EMA più di 700, ma alla fine le

molecole realmente immesse sul mercato europeo sono state solo 62, meno del 10% di quelle designate. È da

tempo che le malattie rare sono state indicate in Italia tra le priorità di sanità pubblica, tuttavia è solo a partire

dal 2001, con l'adozione di un decreto specifico (DM 297/2001), che si passa all'azione: 1) viene istituita una

rete nazionale di presidi per la prevenzione, la diagnosi e cura delle malattie rare. I presìdi sono individuati

dalle singole regioni e controllati dal ministero della Salute; 2) viene inoltre compilato un elenco di malattie

rare (identificate ciascuna da un codice alfanumerico specifico), con definizione delle agevolazioni sulle

prestazioni sanitarie (per esempio, esenzione dal ticket sugli esami per formulare o confermare la diagnosi di

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

52

malattia rara, esenzione dal ticket sui farmaci orfani).

www.altroconsumo.it 1/10/2010

TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Esattamente cento anni fa, il 4 aprile 1917, dopo essere rientrato in Russia dall'esilio svizzero grazie all'aiuto

interessato dei tedeschi, Vladimir Il'ič Lenin presenta alla Duma un documento poi noto come Tesi d'aprile:

"2. L'originalità dell'attuale momento in Russia consiste nel passaggio dalla prima fase della rivoluzione, che

ha dato il potere alla borghesia a causa dell'insufficiente grado di coscienza e di organizzazione del proletariato,

alla sua seconda fase, che deve dare il potere al proletariato e agli strati poveri dei contadini. Questo passaggio

è caratterizzato, anzitutto, dal massimo di possibilità legali (fra tutti i paesi belligeranti la Russia è oggi il paese

più libero del mondo), inoltre, dall'assenza di violenza contro le masse, e infine, dall'inconsapevole fiducia

delle masse nel governo dei capitalisti, che sono i peggiori nemici della pace, e del socialismo. Questa

situazione originale ci impone di saperci adattare alle condizioni particolari del lavoro di partito tra le grandi

masse proletarie, che sono appena ridestate alla vita politica.

3. Non appoggiare in alcun modo il Governo provvisorio, dimostrare la completa falsità di tutte le sue

promesse, soprattutto di quelle concernenti la rinuncia alle annessioni. Smascherare questo governo, invece di

"rivendicare" – ciò che è inammissibile e semina illusioni – che esso, governo di capitalisti, cessi di essere

imperialistico.

4. Riconoscere che il nostro partito è in minoranza, e costituisce per ora un'esigua minoranza, nella maggior

parte dei Soviet dei deputati operai, di fronte al blocco di tutti gli elementi opportunistici piccolo-borghesi, che

sono soggetti all'influenza della borghesia e che estendono quell'influenza al proletariato [...]. Spiegare alle

masse che i Soviet dei deputati operai sono l'unica forma possibile di governo rivoluzionario e che, pertanto,

fino a che questo governo sarà sottomesso all'influenza della borghesia, il nostro compito potrà consistere

soltanto nello spiegare alle masse in modo paziente, sistematico, perseverante, conforme ai loro bisogni pratici,

gli errori della loro tattica. Fino a che saremo in minoranza, svolgeremo un'opera critica e di spiegazione degli

errori, sostenendo in pari tempo la necessità del passaggio di tutto il potere statale ai Soviet dei deputati operai,

perché le masse possano liberarsi dei loro errori sulla base dell'esperienza.

5. Niente repubblica parlamentare – ritornare ad essa dopo i Soviet dei deputati operai sarebbe un passo

indietro – ma Repubblica dei Soviet di deputati degli operai, dei salariati agricoli e dei contadini in tutto il

paese, dal basso in alto".

Quale modello di democrazia viene proposto da Lenin? Quali applicazioni e quali effetti ebbe nell'Unione

Sovietica? Oggi, quando sembra essere entrato in crisi il modello parlamentare, ti pare ancora attuale questo

modello?

TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

“Il sapere non è come la moneta, che rimane fissamente integra anche attraverso i più infami baratti: esso è

piuttosto come un abito bellissimo, che si consuma attraverso l'uso e l'ostentazione. Non è così infatti il libro

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

53

stesso, le cui pagine si sbriciolano, gli inchiostri e gli ori si fanno opachi, se troppe mani lo toccano?”

(Umberto Eco, “Il nome della rosa”, prima ediz. 1980 – Terzo giorno, Ora terza. Il passo riportato concerne le

riflessioni del personaggio Adso da Melk, novizio in un monastero benedettino dell’Italia settentrionale,

intorno all’anno 1327)

Il candidato discuta, argomentandolo e sviluppandolo con considerazioni personali, il principio enunciato nel

brano su riportato.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di

madrelingua non italiana.

E’consentito lasciare l’Istituto dopo 3 ore dall’inizio dello svolgimento della prova.

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Sessioneordinaria2018

Secondaprova

Ministero dell'Istruzione dell'Università e della ricerca

M552- Esame di stato di Istituto tecnico Industriale

Indirizzo: Meccanica e Meccatronica

Tema di: Meccanica Macchine Energia.

(5°A e B ME) 04/05/2018

Cognome Nome

Unmotoreelettricotrifaseaquattropoli,cheerogalapotenzaPmanm(giri/min),azionauna

macchinaafunzionamento(8/24ore)noncontinuato,ruotanteanu.

Ilcandidato,dopoaveradeguatamenteassuntoognialtrodatooccorrente,determini:

A)Ilnumerodistadidiriduzionenecessariperlarealizzazionedelriduttoreadentidritti,

tracciandonesuccessivamenteunoschizzo.

B)Lecaratteristichecostruttivedelleruotedentate.

C)Idiametridell'alberointermedio(trascurandoilpesodeicorpirotanti),scegliendo

contemporaneamentelelinguetteperilcalettamentodelleruote.

D)Icuscinettiarotolamento.

Pm(kW) nm(giri/min) nu(giri/min)

Fila1 18 1450 200

Fila2 16 1400 180

Perlavalutazionesifariferimentoallagrigliaallegataallaprova.

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55

SimulazioneTERZAPROVA–MATERIA:MATEMATICA-classe5B(meccanica)26/3/2018-foglio1di2

Cognomeenome……………………………………………………………………………………

1. Datalafunzione 532)( +∗= xexxf determinareipuntistazionariegliasintoti.

2. Calcolaiseguentiintegrali:

dxx

x∫ −

+

13

dxxx∫ +−

6

32 443

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SimulazioneTERZAPROVA–MATERIA:MATEMATICA-classe5B(meccanica)-foglio2di2

Cognomeenome……………………………………………………………………………………

3. Analizzailseguentegraficoedetermina:dominio,codominio,intersezionicongliassi,segno,intervallidicrescenzaedecrescenza,ilimitiagliestremideldominio,leequazionideglieventualiasintoti.

57

IIS E. Majarona Documento de1 15 Maggio A.S. 2017/12018 Classe 5B

SimulazioneTERZAPROVA–MATERIA:DISEGNO,PROGETTAZIONEEORGANIZZAZIONEDELLA

PRODUZIONE- foglio1di2

Cognomeenome……………………………………………………………………………………

1) Inriferimentoallafiguraafiancoindicarnesinteticamenteilfunzionamentospecificandolafunzionedeivaricomponenti.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

2) Descrivisinteticamentequalivalutazionièopportunoeffettuareinfasedisceltadeicuscinettitral’impiegodicuscinettiradentiecuscinettivolventi.

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

58

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SimulazioneTERZAPROVA–MATERIA:DISEGNO,PROGETTAZIONEEORGANIZZAZIONEDELLA

PRODUZIONE-foglio2di2

3)Neldisegnotridimensionaleinfiguraspecificarequalegruppodiiconesiusanopereseguirelaquotatura

enellospecificoleiconeusatepereseguirelesingolequotepresentiespecificaresecisonoerroridi

quotaturaespiegarneleragioni.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

59

IIS E. Majarona Documento de1 15 Maggio A.S. 2017/12018 Classe 5B

IISE.MajoranaA.S.2017/2018Classe5B

SIMULAZIONETERZAPROVADEL07/05/2018

TECNOLOGIA-CLASSE5B

Cognomeenome……………………………………………………………………………………

1)descriveresinteticamenteletrasformazionialraffreddamentodiunacciaioipoeutettoide

.…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………..

2)descriveresinteticamentelefasidiuntrattamentotermicodiunacciaio

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………..

3)Definirechecos'èlatempraedescrivere,inparticolare,latempramartensitica

.…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

60

IIS E. Majarona Documento de1 15 Maggio A.S. 2017/12018 Classe 5B

SimulazioneTERZAPROVA–MATERIA:DISEGNO,PROGETTAZIONEEORGANIZZAZIONEDELLA

PRODUZIONE-foglio1di2

Cognomeenome……………………………………………………………………………………

1) descriveresinteticamentequalivalutazionièopportunoeffettuareinfasediprogettazionediunattrezzodiforatura.

2) indicaresinteticamentequalivalutazioniènecessarioeffettuareinfasedisceltadelgrezzodipartenzaperlaproduzionediunlottodipezzimeccanici.

3)spiegasinteticamenteilsignificatodeldiagrammadeicostiedeiricaviinfunzionedelvolumedi

produzioneerappresentalonellospaziobiancosottostante.

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SimulazionediterzaprovaEsamediStato2017-2018

SistemieAutomazioneIndustriale

PROVAEQUIVALENTE

Allievo…………………………………………..

Classe5…..

Primoquesito.

ConsideralacentralinaoleodinamicainFig.1.Denominaognicomponenteeindicane

lasuafunzioneprincipale.

Secondoquesito.

ConsiderailtrasformatoremonofaseinFig.2el’autotrasformatoreinFig.3.Spiegala

differenza sostanziale tra il trasformatore e l’autotrasformatore monofase. Spiega

com’èfattoiltrasformatore,motivandolesceltecostruttivedeiprogettisti.Individua

inmodo sintetico il principio di funzionamento del trasformatore, il suo principale

impiegoeindicaperchéèunamacchinastatica.

62

IIS E. Majarona Documento de1 15 Maggio A.S. 2017/12018 Classe 5B

Fig.1

Fig.2

Fig.3

63

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SimulazionediterzaprovaEsamediStato2017-2018

SistemieAutomazioneIndustriale

PROVAEQUIVALENTE

Allievo…………………………………………..

Classe5…..

Primoquesito.

ConsiderailcircuitorigenerativoinFig.1.Evidenzialaconfigurazioneincuiilcircuito

inesameèditiporigenerativo.Cosasiintendeperrigenerazionedellaportata?Quali

sonoleprincipalidifferenzetraoleodinamicaepneumatica?

Secondoquesito.

SpiegailfunzionamentodelbloccoPID(proporzionale,integrale,derivativo)nelcaso

specificodellaregolazionedellatemperaturadiunfornoelettrico.Perciascunblocco

caratterizzanel’azionedicorrezioneeindividuaneipuntidiforza.

Fig.1

64

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SimulazionediterzaprovaEsamediStato2017-2018

SistemieAutomazioneIndustriale

PROVAORDINARIA

Allievo…………………………………………..

Classe5…..

Primoquesito.

Disegnalacentralinaoleodinamicanominandoognicomponenteelacorrispondente

funzionediciascunodiessi.

Secondoquesito.

Esprimila legge analitica che individua l’azione di correzione di tipo proporzionale

della portata di vapore che alimenta unamacchinamotrice a vapore, chiarendo il

significato di ciascun parametro. Spiega in modo dettagliato il funzionamento del

blocco PID (proporzionale, integrale, derivativo) e disegna l’asservimento idraulico

chelorealizza.

Terzoquesito.

Considera il trasformatore monofase nella configurazione di “abbassatore di

tensione”. Disegna il circuito equivalente del trasformatore reale a carico e

specializzatutte leperditedipotenzaattivaereattivachecaratterizzano ilmodello

reale di funzionamento. Specifica la differenza sostanziale dal punto di vista

dell’utilizzodellatensionetrasformata,trailmodelloidealeacaricoeilmodelloreale

acarico.

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SimulazionediterzaprovaEsamediStato2017-2018

SistemieAutomazioneIndustriale

PROVAORDINARIA

Allievo…………………………………………..

Classe5B

Primoquesito.

Si disegni il circuito oleodinamico di rigenerazione della portata, evidenziando la

configurazione incui la rigenerazionedellaportatavienedi fatto realizzata.Cosasi

intende per rigenerazione della portata? Quali sono le principali differenze tra

oleodinamicaepneumatica?

Secondoquesito.

SpiegailfunzionamentodelbloccoPID(proporzionale,integrale,derivativo)nelcaso

specificodellaregolazionedellatemperaturadiunfornoelettrico.Perciascunblocco

caratterizzanel’azionedicorrezioneeindividuaneipuntidiforza.

Terzoquesito.

Disegna la caratteristica esterna del motore in corrente continua a magneti

permanenti. Individua i punti notevoli (vuoto, spunto), indicandoli chiaramente sul

grafico. Spiega il significatodella costantecostruttivadelmotore (H)eperchéessa

costituisce un indice della bontà delmotore. In presenza di una coppia resistente

costante,com’èpossibileregolarelavelocitàdelmotoreDC?

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SIMULAZIONE D’ESAME. 26 March 2018 5B

MIAMI — The Florida high school where a gunman killed 17 people last month will require students to carry only clear backpacks, school administrators announced on Wednesday, after the shooting suspect’s brother was charged with trespassing on campus and two students were arrested on charges of carrying knives.

Robert W. Runcie, the superintendent of Broward County Public Schools, sent a letter to the families of the students imposing the new backpack rule.

Students also will be issued identification badges, which they will be required to wear at all times while in school. Staff members have badges as well.

In addition, Mr. Runcie said the district was considering using metal-detecting wands at school entrances and installing permanent metal detectors.

In his letter on Wednesday, Mr. Runcie also outlined other steps the district was taking across county schools, such as evaluating “code red” active-shooter protocols and drills, and upgrading surveillance camera systems.

A new Florida law passed after the shooting will set aside $8.5 million for the school district to pay for at least one armed police officer at each school. Broward also will receive $6 million to expand school mental health services.

Reacting on Twitter to the news that only clear backpacks would be allowed at school, Kyra Parrow, a senior at Stoneman Douglas High, criticized the move as “making my school seem like jail now because legislators don’t have common sense gun reform on their agendas.”

1) Explainsomeofthenewsecuritymeasuresthatwillbeadoptedby

schoolsinFloridainordertopreventfurthershootingincidents.

2) WhyisKyraParrowagainstthenewsecuritymeasures?Doyou

agreewithherordoyouthinkFlorida’sauthoritieshavemadethe

rightchoice?Justifyyouropinion.

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IIS E. Majarona Documento de1 15 Maggio A.S. 2017/12018 Classe 5B

SIMULAZIONE D’ESAME. 26 March 2018

5B

MIAMI — The Florida high school where a gunman killed 17 people last month will require students to carry only clear backpacks, school administrators announced on Wednesday, after the shooting suspect’s brother was charged with trespassing on campus and two students were arrested on charges of carrying knives.

Robert W. Runcie, the superintendent of Broward County Public Schools, sent a letter to the families of the students imposing the new backpack rule.

Students also will be issued identification badges, which they will be required to wear at all times while in school. Staff members have badges as well.

In addition, Mr. Runcie said the district was considering using metal-detecting wands at school entrances and installing permanent metal detectors.

In his letter on Wednesday, Mr. Runcie also outlined other steps the district was taking across county schools, such as evaluating “code red” active-shooter protocols and drills, and upgrading surveillance camera systems.

A new Florida law passed after the shooting will set aside $8.5 million for the school district to pay for at least one armed police officer at each school. Broward also will receive $6 million to expand school mental health services.

Reacting on Twitter to the news that only clear backpacks would be allowed at school, Kyra Parrow, a senior at Stoneman Douglas High, criticized the move as “making my school seem like jail now because legislators don’t have common sense gun reform on their agendas.”

1) WhateventshaveforcedBowardCountyPublicschoolstoadopt

newsecuritymeasures?

2) Explainthenewsecuritymeasuresthatwillbeadoptedbyschoolsin

Floridainordertopreventfurthershootingincidents.

3) WhyisKyraParrowagainstthenewsecuritymeasures?Doyou

agreewithherordoyouthinkFlorida’sauthoritieshavemadethe

rightchoice?Justifyyouropinion.

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IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

BREXIT

The UK voted to leave the European Union on June 2016. The Prime Minister Theresa May sent the official letter to trigger Article 50 of the European Constitution on March 2017. The UK is now scheduled to depart at 11pm UK time on Friday 29 March, 2019.

The “Leave” campaign was based on the issues of immigration, the excessive amount of money paid to the EU to be part of the single market and of Europe becoming a super-state. The “Remain” side insisted that leaving the EU would be a financial disaster.

The UK and EU have provisionally agreed on the three "divorce" issues of how much the UK owes the EU, what happens to the Northern Ireland border and what happens to the EU citizens living in the UK. The UK has asked for a transitional period ending in 2021.

Currently, although the pound has lost 6% of its value in the last two years since the referendum, the British economy has carried on growing, the unemployment rate has been falling steadily and the number of immigrants has gone down. However, the situation remains uncertain.

1) Explain what Brexit mean and why some poli t ical part ies wanted it .

2) Do you think that the people from the UK have made the r ight decision in voting for the Brexit? Do you think Italy should think about doing the same thing? Justify your opinion.

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IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

BREXIT

The UK voted to leave the European Union on June 2016. The Prime Minister Theresa May sent the official letter to trigger Article 50 of the European Constitution on March 2017. The UK is now scheduled to depart at 11pm UK time on Friday 29 March, 2019.

The “Leave” campaign was based on the issues of immigration, the excessive amount of money paid to the EU to be part of the single market and of Europe becoming a super-state. The “Remain” side insisted that leaving the EU would be a financial disaster.

The UK and EU have provisionally agreed on the three "divorce" issues of how much the UK owes the EU, what happens to the Northern Ireland border and what happens to the EU citizens living in the UK. The UK has asked for a transitional period ending in 2021.

The transitional period refers to a length of time after 29 March, 2019, to 31 December, 2020, to get everything in place and allow businesses and others to prepare for the moment when the new post-Brexit rules between the UK and the EU begin. Free movement will continue during the transition period, as the EU wanted. The UK will be able to strike its own trade and business deals with other countries around the world.

Currently, although the pound has lost 6% of its value in the last two years since the referendum, the British economy has carried on growing, the unemployment rate has been falling steadily and the number of immigrants has gone down. However, the situation remains uncertain.

1) Explain what Brexit mean and why some poli t ical part ies wanted i t .

2) What is the “transit ional period” and why has the UK asked for i t?

3) Do you think that the people from the UK have made the r ight decision in voting for the Brexit? Do you think Italy should think about doing the same thing? Justi fy your opinion.

70

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ALLEGATO C

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Alunno Punteggio

totale

-1- Argomento a scelta del candidato Criteri

Indicatori Punti

Conoscenza dei contenuti

Approfondita ed esauriente 4 Puntuale, anche se talvolta manualistica 3 Generica 2 Frammentaria e confusa 1 Errata 0

Competenza disciplinare/pluridi

sciplinare e capacità di

collegamento

Individua i concetti chiave e stabilisce efficaci collegamenti 4 Individua i concetti chiave e stabilisce semplici collegamenti 3 Individua i concetti chiave, ma solo saltuariamente li collega 2 Individua i concetti chiave,ma non li collega 1 Non sa individuare concetti chiave 0

Competenze

logico- espressive

Dimostra un alto grado di coerenza logica,coesione e proprietà lessicale

2 si esprime con coerenza efficace, con coesione e proprietà

lessicali apprezzabili

2 sa dare ordine e linearità al discorso usando unmodesto

repertorio lessicale

1 si esprime in modo disorganico eusa un modesto repertorio lessicale

1 si esprimein modo confuso, contraddittorio e lessicalmente

improprio

0

Tot.-1

-2- Argomenti a scelta della Commissione Criteri

Indicatori Punti

Conoscenza dei

contenuti

Approfondita ed esauriente 9 8 - puntuale, anche se talvolta manualistica 7 6 - generic 5 4 - frammentaria e confuse 3 2

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-errata 1 0

Competenza disciplinari/

pluridisciplinari

Individua i concetti chiave e stabilisce efficacy collegamenti 9 8 Individua i concetti chiave e stabilisce semplici collegamenti 7 6 Individua i concetti chiave, ma solo saltuariamente li collega 5 4 Individua i concetti chiave, ma non li collega 3 2

Non sa individuare concetti chiave 1 0

Competenze logico-

espressive

Dimostra un alto grado di coerenza logica, coesione e Proprietà lessicale

9

8

si esprime concoerenza efficace,concoesione e proprietà lessicali apprezzabili

7

6

sa dare ordine e linearità al discorso usando un modesto repertorio lessicale

5

4

si esprime in modo disorganico e usa un modesto repertorio lessicale

3

2

si esprime in modo confuso, contraddittorio e lessicalmente improprio

1

0

Tot.-2

-3- Discussione elaborati Criteri

Indicatori Punt i

Discussione degli elaborate

integra, approfondisce ed argumenta con efficacia 3 - fornisce spiegazioni e si auto corregge 2 Non sa integrare e non riconosce gli errori 1 0

Tot.-3

GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER L’ELABORATO DI ITALIANO-TRIENNIO

Tipologia A: “Analisi del testo”

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

Padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica

Buona 1,5 2 Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5 Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1 Correttezza sintattica

Buona 1,5 2 Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5 Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1 Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3 Sufficiente proprietà di linguaggio e uso corretto Del lessico

1 2

Improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1

Conoscenza delle caratteristiche formali del Testo

Completa conoscenza delle figure retoriche 2 2,5

72

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Conoscenza dell’argomento edel contesto di riferimento

Testo e consapevolezza della loro funzione comunicativa

Padroneggia con sicurezza la conoscenza degli elementi formali

1,5 2

Descrive sufficientemente gli espedienti retorico- formali del testo

1 1,5

Dimostra una conoscenza lacunose degli espedienti retorico-formali

0,5 1

Capacità logico- critiche ed espressive

Comprensione del testo

Comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature espressive

1,5 2,5

Sufficiente comprensione del brano 1 2-1,5 Comprende superficialmente il significato del testo

0,5 1

Capacità di riflessione e contestualizzazione Dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con ricchezza di Riferimenti culturali e approfondimenti personali

2 3

Offre diversi spunti critici e contestualizza in Modo efficace

1,5 2,5-2

Sufficienti spunti di riflessione e Contestualizzazione

1 1,5

Scarsi spunti critici 0,5 1

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3-4 4-7 MEDIOCRE 4½-5 ½ 8-9 SUFFICIENTE–PIU’CHESUFF. 6 10 DISCRETO–PIU’CHEDISCR. 6½-7½ 11-12 BUONO-DISTINTO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15

Tipologia A: “Analisi del testo” – ALUNNI CON DSA

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

Padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica

Buona 0 0 Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 0 0 Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0 0 Correttezza sintattica

Buona 0 0 Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 0 0 Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0 0 Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 0 0 Sufficiente proprietà di linguaggio e uso corretto Del lessico

0 0

Improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0 0

Conoscenza

Conoscenza delle caratteristiche formali del Testo

Completa conoscenza delle figure retoriche del Testo e consapevolezza della loro funzione

3 4,50

73

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

dell’argomento e del contesto di riferimento

Comunicativa Padroneggia con sicurezza la conoscenza degli Elementi formali

2,25 3,75

Descrive sufficientemente gli espedienti retorico- Formali del testo

1,50 3

Dimostra una conoscenza lacunose degli Espedienti retorico-formali

0,75 2,25

Capacità logico- critiche ed espressive

Comprensione del testo

Comprende il messaggio nella sua complessità e Nelle varie sfumature espressive

3 4,50

Sufficiente comprensione del brano 2 3,50 Comprende superficialmente il significato del Testo

1 2,50

Capacità di riflessione e contestualizzazione Dimostra capacità di riflessionecritica e contestualizza il brano con ricchezza di Riferimenti culturali e approfondimenti personali

4 6

Offre diversi spunti critici e contestualizza in Modo efficace

3 5

Sufficienti spunti di riflessione e Contestualizzazione

2 4

Scarsi spunti critici 1 3

VALUTAZIONECOMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3-4 4-7 MEDIOCRE 4½-5 ½ 8-9 SUFFICIENTE–PIU’CHE SUFF. 6 10 DISCRETO–PIU’CHE DISCR. 6½-7½ 11-12 BUONO-DISTINTO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15

Tipologia B: “Saggio breve”

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

Padronanza e uso dellalingua

Correttezza ortografica

Buona 1,5 2 Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5 Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1 Correttezza sintattica

Buona 1,5 2 Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5 Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1 Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3 Sufficiente proprietà di linguaggio e uso corretto del lessico

1 2

Improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1 Struttura e coerenza dell’argomentazione

Imposta l’argomentazionegestendo con 2 2,5

74

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Conoscenza dell’argomento edel contestodi riferimento

Sicurezza gli elementi per la redazione di un Saggio breve

Si serve consapevolmente degli elementi per la Redazione di un saggio breve

1,5 2

Padroneggia sufficientemente gli elementi per la Redazione di un saggio breve

1 1,5

Non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve

0,5 1 Capacitàlogico- critiche ed espressive

Presentazione e analisi dei dati

Presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensate

1,5 2,5

Dispone i dati in modo sufficientemente organico 1 2-1,5 E numera I dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi

0,5 1

Capacità di riflessione e di sintesi Dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati

2 3

Offre di versi spunti critici e sintetizza in modo Efficace

1,5 2,5-2

Sufficienti spunti di riflessione e approfondimento Critico

1 1,5

Scarsi spunti critici 0,5 1

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3-4 4-7 MEDIOCRE 4½-5 ½ 8-9 SUFFICIENTE–PIU’CHE SUFF. 6 10 DISCRETO–PIU’CHE DI SCR. 6½-7½ 11-12 BUONO-DISTINTO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15

Tipologia B: “Saggio breve”–ALUNNICON DSA

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

Padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica

Buona 0 0 Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 0 0 Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0 0 Correttezza sintattica

Buona 0 0 Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 0 0 Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0 0 Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 0 0 Sufficiente proprietà di linguaggio e uso corretto Del lessico

0 0

Improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0 0

75

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

Struttura e coerenza dell’argomentazione

Imposta l’argomentazione gestendo con Sicurezza gli elementi per la redazione di un saggio breve

3 4,50

Si serve consapevolmente degli elementi per la Redazione di un saggio breve

2,25 3,75

Padroneggia sufficientemente gli elementi per la Redazione di un saggio breve

1,50 3

Non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve

0,75 2,25 Capacitàlogico- critiche ed espressive

Presentazione e analisi dei dati

Presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata

3 4,50

Dispone i dati in modo sufficientemente organico 2 3,50 Enumera I dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi

1 2,50

Capacità di riflessione e disintesi Dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi Personale nella trattazione dei dati

4 6

Offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace

3 5

Sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico

2 4

Scarsi spunti critici 1 3

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3-4 4-7 MEDIOCRE 4½-5 ½ 8-9 SUFFICIENTE–PIU’CHESUFF. 6 10 DISCRETO–PIU’CHEDISCR. 6½-7½ 11-12 BUONO-DISTINTO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15

Tipologia B: “Articolo di giornale”

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

Padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica

Buona 1,5 2 Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5 Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1 Correttezza sintattica

Buona 1,5 2 Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5 Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1 Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3 Sufficiente proprietà di linguaggio e uso corretto 1 2

76

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Del lessico

Improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1 Coerenza con il linguaggio e le modalità della Comunicazione giornalistica

Conoscenza dell’argomento edel contestodi riferimento

Sviluppa l’argomento gestendo in modo Consapevole le convenzioni e gli usi giornalistici (uso dei dati, titolo, sottotitolo, riferimento al pubblico e all’occasione)

2 2,5

Padroneggia consicurezza gli usi giornalistici 1,5 2 Si attiene correttamente agli usi giornalistici 1 1,5 Non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico

0,5 1

Capacitàlogico- critiche ed espressive

Presentazionee analisi dei dati

Presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata

1,5 2,5

Dispone i dati in modo sufficientemente organico 1 2-1,5 Enumera I dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi

0,5 1

Capacità di riflessionee di sintesi Dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi Personale nella trattazione dei dati

2 3

Offre diversi spunti critici e sintetizza in modo Efficace

1,5 2,5-2

Sufficienti spunti di riflessione e approfondimento Critico

1 1,5

Scarsi spunti critici 0,5 1

VALUTAZIONECOMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3-4 4-7 MEDIOCRE 4½-5 ½ 8-9 SUFFICIENTE–PIU’ CHE SUFF. 6 10 DISCRETO–PIU’CHE DISCR. 6½-7½ 11-12 BUONO-DISTINTO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15

Tipologia B: “Articolo di giornale” – ALUNNI CON DSA

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

Padronanza e uso dellalingua

Correttezza ortografica

Buona 0 0 Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 0 0 Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0 0 Correttezza sintattica

Buona 0 0 Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 0 0 Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0 0 Correttezza lessicale

77

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 0 0

Sufficiente proprietà di linguaggio e uso corretto Del lessico

0 0

Improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0 0 Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

Coerenza con il linguaggio e le modalità della Comunicazione giornalistica

Sviluppa l’argomento gestendo in modo Consapevole le convenzioni e gli usi giornalistici (uso dei dati, titolo, sottotitolo,riferimento al pubblico e all’occasione)

3 4,50

Padroneggia con sicurezza gli usi giornalistici 2,25 3,75 Si attiene correttamente agli usi giornalistici 1,50 3 Non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico

0,75 2,25 Capacitàlogico- critiche ed espressive

Presentazione e analisi dei dati

Presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata

3 4,50

Dispone i dati in modo sufficientemente organico 2 3,50 E numera I dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi

1 2,50

Capacità di riflessione e disintesi Dimostra capacità diriflessione critica e di sintesi Personale nella trattazione dei dati

4 6

Offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace

3 5

Sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico

2 4

Scarsi spunti critici 1 3

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3-4 4-7 MEDIOCRE 4½-5 ½ 8-9 SUFFICIENTE–PIU’CHE SUFF. 6 10 DISCRETO–PIU’CHE DISCR. 6½-7½ 11-12 BUONO-DISTINTO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15

Tipologia C: “Tema di argomento storico”

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

Padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica

Buona 1,5 2 Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5 Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1 Correttezza sintattica

Buona 1,5 2 Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5 Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1

78

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3 Sufficiente proprietà di linguaggioe uso corretto del lessico

1 2

Improprietà di linguaggioe lessico ristretto 0,5 1 Conoscenza dell’argomento edel contestodi riferimento

Conoscenza degli eventi storici

Piena (sviluppa esaurientemente tutti I punti con Ricchezza di notizie)

2 2,5

Sufficiente(sviluppa tutti I punti, sufficienti conoscenze)

1,5 2

Appena sufficiente–mediocre (troppo breve, Sommarie conoscenze)

1 1,5

Alcune parti del tema sono fuori traccia o non Sono state sviluppate

0,5 1 Capacitàlogico- critiche ed espressive

Organizzazione della struttura del tema

Il tema è organicamente strutturato 1,5 2,5 Il tema è sufficientemente organizzato 1 2-1,5 Iltema è solo parzialmente organizzato 0,5 1 Capacità di riflessione, analisie sintesi Presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e giudizipersonali

2 3

Sa analizzare la situazione storica e fornisce Sintesi pertinenti

1,5 2,5-2

Sufficiente (ripropone correttamente la Spiegazione dell’insegnanteo l’interpretazione Del libro di testo)

1 1,5

Non dimostra sufficienti capacità di analisi e Sintesi

0,5 1

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO INDECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3-4 4-7 MEDIOCRE 4½-5 ½ 8-9 SUFFICIENTE–PIU’CHE SUFF. 6 10 DISCRETO–PIU’CHE DISCR. 6½-7½ 11-12 BUONO-DISTINTO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15

Tipologia C: “Tema di argomento storico” – ALUNNI CON DSA

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

Padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica

Buona 0 0 Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 0 0 Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0 0 Correttezza sintattica

Buona 0 0 Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 0 0

79

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0 0

Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 0 0 Sufficiente proprietà di linguaggio e uso corretto del lessico

0 0

Improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0 0 Conoscenza degli eventi storici

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

Piena (sviluppa esauriente mente tutti I punti con Ricchezza di notizie)

3 4,50

Sufficiente (sviluppa tutti i punti, sufficienti conoscenze)

2,25 3,75

Appena sufficiente–mediocre (troppo breve, Sommarie conoscenze)

1,50 3

Alcune parti del tema sono fuori traccia o non Sono state sviluppate

0,75 2,25

Capacitàlogico- critiche ed espressive

Organizzazione dellastruttura del tema

Il tema è organicamente strutturato 3 4,50 Il tema è sufficientemente organizzato 2 3,50 Il tema è solo parzialmente organizzato 1 2,50 Capacità di riflessione, analisi e sintesi Presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e Giudizi personali

4 6

Sa analizzare la situazione storica e fornisce Sintesi pertinenti

3 5

Sufficiente (ripropone correttamente la Spiegazione dell’insegnante o l’interpretazione Del libro di testo)

2 4

Non dimostra sufficienti capacità di analisi e Sintesi

1 3

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3-4 4-7 MEDIOCRE 4½-5 ½ 8-9 SUFFICIENTE–PIU’CHE SUFF. 6 10 DISCRETO–PIU’CHE DISCR. 6½-7½ 11-12 BUONO-DISTINTO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15

Tipologia D: “Tema di ordine generale”

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

Padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica

Buona 1,5 2 Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5 Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1 Correttezza sintattica

Buona 1,5 2

80

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5

Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1 Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3 Sufficiente proprietà di linguaggio e uso corretto del lessico

1 2

Improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1 Sviluppo dei quesiti della traccia

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

Pieno (sviluppa esaurientemente tutti I punti) 2 2,5 Sufficiente (sviluppa tutti I punti) 1,5 2 Appena sufficiente–mediocre (troppo breve) 1 1,5 Alcune parti del tema sono fuori tracciao non Sono state sviluppate

0,5 1

Organizzazione della struttura del tema Capacità logico- critiche ed espressive

Il tema è organicamente strutturato 1,5 2,5 Il tema è sufficientemente strutturato 1 2-1,5 Il tema è disorganico (argomenti casualmente disposti)

0,5 1

Capacità di approfondimento e di riflessione Presenta diversi spunti di approfondimento critico Personale e riflessioni fondate

2 3

Dimostra una buona capacità di riflessione e di critica

1,5 2,5-2

Sufficiente capacità di riflessione e di critica 1 1,5 Non dimostra sufficiente capacità di riflessione e Di critica

0,5 1

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3-4 4-7 MEDIOCRE 4½-5 ½ 8-9 SUFFICIENTE–PIU’CHE SUFF. 6 10 DISCRETO–PIU’CHE DISCR. 6½-7½ 11-12 BUONO-DISTINTO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15

Tipologia D: “Tema di ordine generale”– ALUNNI CON DSA

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

Padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica

Buona 0 0 Sufficiente (errori di ortografia non gravi) 0 0 Insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0 0

81

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Correttezza sintattica

Buona 0 0 Sufficiente (errori di sintassi non gravi) 0 0 Insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0 0 Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 0 0 Sufficiente proprietà di linguaggio e uso corretto Del lessico

0 0

Improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0 0 Sviluppo dei quesiti della traccia

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

Pieno (sviluppa esaurientemente tutti I punti) 3 4,50 Sufficiente (sviluppa tutti I punti) 2,25 3,75 Appena sufficiente–mediocre (troppo breve) 1,50 3 Alcune parti del tema sono fuori traccia o non sono state sviluppate

0,75 2,25

Organizzazione della struttura del tema Capacitàlogico- critiche ed espressive

Il tema è organicamente strutturato 3 4,50 Il tema è sufficientemente strutturato 2 3,50 Il tema è disorganico (argomenti casualmente disposti)

1 2,50

Capacità di approfondimento e di riflessione Presenta diversi spunti di approfondimento critico Personale e riflessioni fondate

4 6

Dimostra una buona capacità di riflessione e di critica

3 5

Sufficiente capacità di riflessione e di critica 2 4 Non dimostra sufficiente capacità di riflessione e Di critica

1 3

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3-4 4-7 MEDIOCRE 4½-5 ½ 8-9 SUFFICIENTE–PIU’CHE SUFF. 6 10 DISCRETO–PIU’CHE DISCR. 6½-7½ 11-12 BUONO-DISTINTO 8-9 13-14 OTTIMO 10 15

82

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

IIS E. Majorana A.S. 2017/2018 Classe 5A

Griglia di valutazione

MATERIA: Disegno, Progettazione e Organizzazione della produzione COGNOME E NOME……………………………………….………….. CLASSE…………………… DATA…………………….

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

PERTINENZA, COMPLETEZZA E PRECISIONE DELLE RISPOSTE

(conoscenze)

Totalmentenegativo Gravemente insufficiente Insufficiente

Sufficiente Discreto Buono-Ottimo

1 2 3 4 5 6

COERENZA, CAPACITA’ DI SINTESI E DI RIELABORAZIONE

(calcoli, applicazioni, esempi)

Totalmente negativo Gravemente insufficiente Insufficiente

Sufficiente Discreto Buono-Ottimo

1 2 3 4 5 6

CORRETTEZZAE PROPRIETA`DI ESPRESSIONE, ANCHE IN RAPPORTO AGLI SPECIFICI LINGUAGGI DISCIPLINARI (esposizione, scrittura formule, accuratezza nei disegni)

Insufficiente

Sufficiente Buono-Ottimo

1 2 3

PUNTEGGIO

PUNTEGGIO TOTALE: …….. /15 ( SUFF. =10;MAX=15)

83

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Griglia di valutazione per DSA

MATERIA: Disegno, Progettazione e Organizzazione della produzione COGNOME E NOME……………………………………….………….. CLASSE…………………… DATA…………………….

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

PERTINENZA, COMPLETEZZA E PRECISIONE DELLE RISPOSTE

(conoscenze)

Totalmente negativo Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono-Ottimo

2 3 4 5 6 7

COERENZA, CAPACITA’DISINTESIE DI

RIELABORAZIONE (calcoli, applicazioni, esempi)

Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono-Ottimo

1 2 3 4 5

CORRETTEZZA E PROPRIETA`DIESPRESSIONE, ANCHE IN RAPPORTOAGLISPECIFICI LINGUAGGI DISCIPLINARI (esposizione,scrittura formule,accuratezza nei disegni)

Insufficiente Sufficiente Buono-Ottimo

1 2 3

PUNTEGGIO

PUNTEGGIO TOTALE: …….. /15 ( SUFF. =10;MAX=15)

84

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Griglia di valutazione

MATERIA: Matematica COGNOME E NOME……………………………………….………….. CLASSE…………………… DATA…………………….

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

PERTINENZA, COMPLETEZZA E PRECISIONE DELLE RISPOSTE

(conoscenze)

Totalmente negativo Gravemente insufficiente Insufficiente

Sufficiente Discreto Buono-Ottimo

1 2 3 4 5 6

COERENZA, CAPACITA’DISINTESIE DI RIELABORAZIONE

(calcoli, applicazioni, esempi)

Totalmente negativo Gravemente insufficiente Insufficiente

Sufficiente Discreto Buono-Ottimo

1 2 3 4 5 6

CORRETTEZZA E PROPRIETA` DI ESPRESSIONE, ANCHE IN RAPPORTO AGLI SPECIFICI LINGUAGGI DISCIPLINARI (esposizione, scrittura formule, accuratezza nei disegni)

Insufficiente

Sufficiente Buono-Ottimo

1 2 3

PUNTEGGIO

PUNTEGGIO TOTALE: …….. /15 ( SUFF.=10;MAX=15)

85

IIS E. Majorana Documento del15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Griglia divalutazione per DSA

MATERIA: Matematica COGNOME E NOME……………………………………….………….. CLASSE…………………… DATA…………………….

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

PERTINENZA, COMPLETEZZA E PRECISIONE DELLE RISPOSTE

(conoscenze)

Totalmente negativo Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono-Ottimo

2 3 4 5 6 7

COERENZA, CAPACITA’ DISINTESIE DI

RIELABORAZIONE (calcoli, applicazioni, esempi)

Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono-Ottimo

1 2 3 4 5

CORRETTEZZA E PROPRIETA`DI ESPRESSIONE, ANCHE IN RAPPORTO AGLI SPECIFICI LINGUAGGI DISCIPLINARI (esposizione, scrittura formule, accuratezza nei disegni)

Insufficiente Sufficiente Buono-Ottimo

1 2 3

PUNTEGGIO

PUNTEGGIO TOTALE: …….. /15 ( SUFF. =10;MAX=15)

86

IIS E. Majorana Documento del15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

IIS E. Majorana A.S. 2017/2018 Classe 5B

SIMULAZIONE SECONDA PROVA DEL 07/05/2018 MECCANICA, MACCHINE, ENERGIA

CLASSE 5B CANDIDATO……………………………………………

ELEMENTIDIVALUTAZIONE PUNTEGGIOINQUINDICESIMI Puntiassegnatialquesito A B C DDeterminazionedeglielementiessenzialiperlosvolgimentodellaprova,congruenzaconlatraccia.

Ottimo 3.5 Buono 3 Sufficiente 2,5 Insufficiente 1,5 Gravementeinsufficiente 0,25

Conoscenzacongliargomentitrattati

Ottimo 4 Buono 3 Sufficiente 2,5 Insufficiente 1,5 Gravementeinsufficiente 0,25

Completezzadeglielaborati Ottimo 4

Buono 3,5 Sufficiente 3 Insufficiente 1,5 Gravementeinsufficiente 0,25

Correttezzadeicalcoliedelleunitàdimisura

Ottimo 3,5 Buono 3 Sufficiente 2 Insufficiente 1 Gravementeinsufficiente 0,25

Punteggiototalequesito /15 /15 /15 /15

Totalepunteggio=sommadeiparziali/4

87

IIS E. Majorana Documento del15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

IIS E. Majorana A.S. 2017/2018 Classe 5A

SIMULAZIONE SECONDA PER DSA PROVA DEL 07/05/2018

MECCANICA, MACCHINE, ENERGIA

CLASSE 5A CANDIDATO……………………………………………

ELEMENTIDIVALUTAZIONE PUNTEGGIOINQUINDICESIMI Puntiassegnatialquesito A B C DDeterminazionedeglielementiessenzialiperlosvolgimentodellaprova,congruenzaconlatraccia.

Ottimo 4 Buono 3.5 Sufficiente 3 Insufficiente 2 Gravementeinsufficiente 0,5

Conoscenzacongliargomentitrattati

Ottimo 4.5 Buono 3.5 Sufficiente 3 Insufficiente 2 Gravementeinsufficiente 0,5

Completezzadeglielaborati Ottimo 4.5

Buono 4 Sufficiente 3.5 Insufficiente 2 Gravementeinsufficiente 0,5

Correttezzadeicalcoliedelleunitàdimisura

Ottimo 2 Buono 1.5 Sufficiente 1 Insufficiente .5 Gravementeinsufficiente 0.4

Punteggiototalequesito /15 /15 /15 /15

Totalepunteggio=sommadeiparziali/4

88

IIS E. Majorana Documento del15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Rubrica di valutazionedi Sistemi e Automazione Industriale

Indicatori Descrittori Punti 1°Quesito 2°Quesito 3°Quesito

A

Pertinenza

risposta

Inadeguata 1

Parzialmente adeguata

2

Adeguata 3

Totale

Indicatori Descrittori Punti 1°Quesito 2°Quesito 3°Quesito

B

Conoscenza

contenuti

Assente 1

Frammentaria e superficiale

2

Essenziale/ basilare

3

Buona 4

Esauriente /approfondita

5

Totale

Indicatori Descrittori Punti 1°Quesito 2°Quesito 3°Quesito

C

Terminologia

specifica e correttezza formale e/o forma espressiva

Assente 1

Gravemente scorretta 2

Scorretta/Imprecisa 3

Accettabile/Semplice 4

Discreta 5

Appropriata 6

Ottima 7

Totale

Totale (A+B + C) /15 /15 /15

Punteggiototale

/15

Soglia della sufficienza sottolineata

89

IIS E. Majorana Documento del15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

Rubrica di valutazione di Sistemi e Automazione Industriale per allievi con DSA e altri BES

Indicatori Descrittori Punti 1°Quesito 2°Quesito 3°Quesito

A

Pertinenza

risposta

Inadeguata 1

Parzialmente adeguata

2

Adeguata 3

Totale

Indicatori Descrittori Punti 1°Quesito 2°Quesito 3°Quesito

B

Conoscenza

contenuti

Assente 1

Frammentaria e superficiale

2

Essenziale/ basilare

3

Buona 4

Esauriente /approfondita

5

Totale

Indicatori Descrittori Punti 1°Quesito 2°Quesito 3°Quesito

C

Utilizzo della terminologia specifica

Scorretta/Imprecisa 3

Accettabile/Semplice 4

Discreta 5

Appropriata 6

Ottima 7

Totale

Totale (A+B + C) /15 /15 /15

Punteggiototale

/15

Soglia della sufficienza sottolineata

90

IIS E. Majorana Documento del15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA INGLESE

Cognome e nome Classe:

Elementi valutati Giudizio Punteggio Comprensionedel testo (pertinenzaecompletezza della risposta)

Molto carente Confusa Parziale/incerta Accettabile (sufficiente) Adeguata (discreto) Completa/dettagliata (buono/ottimo)

1 2 3 4 5 6

Correttezzaeproprietà dell’espressione (forma e lessico)

Gravemente insufficiente Scarso Sufficiente Discreto Buono/ottimo

1 2 3 4 5

Rielaborazione personale Coesione/coerenza Sintesi/argomentazione

Carente Scarso Sufficiente Buono

1 2 3 4

punteggio _/15 Totale

91

IIS E. Majorana Documento del15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA INGLESE (DSA)

Cognome e nome Classe:

Elementi valutati Giudizio Punteggio Comprensione del testo (pertinenza e completezza della risposta); oppure: Conoscenza degli argomenti

Confusa Parziale Accettabile (sufficiente) Adeguata (discreto) Completa (buono/ottimo)

2 3 4 5 6

Efficacia comunicativa in termini di coesione e Coerenza

Scarso Sufficiente Discreto Buono/ottimo

3 4 5 6

Rielaborazione personale Scarso Sufficiente Pienamente soddisfacente

1 2 3

punteggio _/15 Totale

N.B. Per gli alunni DSA non verranno valutati gli errori ortografici ma solo il contenuto della prova e la pertinenza delle risposte. Inoltre nella rielaborazione personale sarà tenuta in considerazione la difficoltà degli studenti alla strutturazione della frase in L2 e la difficoltà nel corretto riferimento lessicale.

92

IIS E. Majorana Documento del15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

I.I.S.“ETTORE MAJORANA” SAN LAZZARO DI SAVENA

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA ESAME DI STATO A.S. 2017/18 TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO

COGNOME E NOME…………………………………………………………………CLASSE 5B DATA……………………

INDICATORI

LIVELLI DEI

DESCRITTORI

PUNTEGGIO

CORRISPONDENTE AI DIVERSI LIVELLI

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

Contenuti sviluppati (aderenza alla traccia)

� Scarso 1

� Mediocre 1,5

…………. �Sufficiente 2 �Discreto 2,5 �Buono /Ottimo 3

Conoscenza specifica degli argomenti richiesti

� Scarso 1

� Mediocre 2

…………. �Sufficiente 3

�Discreto 4 �Buono /Ottimo 5

Organizzazione dell’elaborato e considerazioni sullo svolgimento

� Scarso 1

� Mediocre 1,5

…………. �Sufficiente 2 �Discreto 2,5 �Buono /Ottimo 3

Capacità di utilizzo degli strumenti necessari allo svolgimento della prova e realizzazione di schemi grafici

� Scarso 1

� Mediocre 2

…………. �Sufficiente 3

�Discreto 3,5 �Buono /Ottimo 4

VOTO= ………

93

IIS E. Majorana Documento del15 Maggio A.S. 2017/2018 Classe 5B

I.I.S. “ETTORE MAJORANA” SAN LAZZARO DI SAVENA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA PER DSA E ALTRI BES ESAME DI STATO A.S. 2017/18 TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO

COGNOME E NOME…………………………………………………………………CLASSE 5B DATA……………………

INDICATORI

LIVELLI DEI DESCRITTORI

PUNTEGGIO

CORRISPONDENTE AI DIVERSI LIVELLI

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

Contenuti sviluppati (aderenza alla traccia)

� Scarso 1

� Mediocre 1,5

…………. �Sufficiente 2

�Discreto 2,5 �Buono /Ottimo 3

Conoscenza specifica degli argomenti richiesti

� Scarso 1

� Mediocre 2

…………. �Sufficiente 3

�Discreto 4 �Buono /Ottimo 5

Uso del lessico specifico

� Scarso 1

� Mediocre 1,5

…………. �Sufficiente 2

�Discreto 2,5 �Buono /Ottimo 3

Capacità di utilizzo degli strumenti necessari allo svolgimento della prova e realizzazione di schemi grafici

� Scarso 1

� Mediocre 2

…………. �Sufficiente 3

�Discreto 3,5 �Buono /Ottimo 4

VOTO= ………