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Istituto di Istruzione Superiore “Ettore Majorana” Via Caselle 26 40068 San Lazzaro di Savena (BO) C.F. 92039600371 MAJORANA www.majoranasanlazzaro.it Tel. 051-6277811 Fax 051-454153 [email protected] [email protected] [email protected] C.M. BOIS026003 Anno Scolastico 2016/2017 DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5A Indirizzo: MECCANICA MECCATRONICA ED ENERGIA Il Coordinatore di Classe (Prof. CASOLARO MAURO CIRO)

Istituto di Istruzione Superiore Tel. 051-6277811 Fax 051 ... · o Inglese o Matematica ... CARLO FRANCESCO ... industriale MILITELLO FERDINANDO . X . Disegno Progettazione Organizzazione

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Istituto di Istruzione Superiore

“Ettore Majorana”

Via Caselle 26

40068 San Lazzaro di Savena (BO)

C.F. 92039600371

MAJORANA www.majoranasanlazzaro.it

Tel. 051-6277811 Fax 051-454153

[email protected]

[email protected]

[email protected]

C.M. BOIS026003

Anno Scolastico 2016/2017

DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO DELLA CLASSE

5A

Indirizzo: MECCANICA MECCATRONICA ED ENERGIA

Il Coordinatore di Classe

(Prof. CASOLARO MAURO CIRO)

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INDICE

1. Elenco dei candidati.2. Profilo culturale previsto dall’indirizzo di studio.3. Informazioni generali della classe:

a. Elenco Docenti del Consiglio di Classe.b. Profilo e storia della classe.c. Continuità didattica.

4. Organizzazione dell’attività didattica.a. Obiettivi trasversali.b. Metodi di lavoro e strategie didattiche adottate per l’apprendimento.c. Percorsi C.L.I.L.d. Strumenti di verifica.e. Criteri di valutazione.f. Attività di recupero svolte durante l’anno scolastico in corso.g. Credito scolastico e formativo.h. Tipologia scelta per la terza prova scritta dell’Esame di Stato.i. Esercitazioni svolte in preparazione alle prove scritte dell’Esame di Stato.

5. Stage, scambi linguistici e attività integrative svolte dalla classe.

ALLEGATI: A. Programmi svolti:

o Italianoo Storiao Ingleseo Matematicao Scienze Motorieo Religione Cattolicao Meccanica, macchine ed energiao Tecnologie meccaniche di prodotto e di processoo Disegno, progettazione e organizzazione aziendaleo Sistemi e automazione

B. Simulazioni prove Esame di Stato

C. Griglie correzione prove e colloqui oralea. Griglia di valutazione del colloquiob. Griglie di valutazione I provac. Griglia di valutazione II provad. Griglie di valutazione III prova per le seguenti materie:

i. Meccanica Macchine ed energiaii. Tecnologia meccanica

iii. Ingleseiv. Matematicav. Sistemi e automazione

__________________________________________________________________________

IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2016/2017 Classe 5A

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1. ELENCO CANDIDATI

N. Cognome e nome dello studente Lingua

straniera

1 ARGENTIERO ALESSANDRO Inglese tutti

2 BAZZI SIMONE

3 BELLOSI DAVIDE

4 BETTI PAOLO

5 BRISCESE MARCO

6 BURTONE SALVATORE

7 CAMPAGNA MATTIA

8 CINTI FEDERICO

9 COCCHI ANDREA

10 FEDERZONI SIMONE

11 FIORDILINO DAVIDE

12 FRANGIAMONE LORENZO

13 GARUTI MANUEL

14 LEONE FRANCESCO

15 MEI GABRIELE

16 PANCALDI JONNI

17 PULCINI MARCELLO

18 ZANARDI ANDREA

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2. PROFILO CULTURALE IN USCITA

A conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, gli studenti: Il diplomato in “Meccanica e Meccatronica” ha competenze specifiche sulle macchine utilizzate nell’industria manifatturiera, nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi meccanici ed elettromeccanici anche per l’automazione industriale. Inoltre, interviene nel controllo dei processi produttivi e nei cicli di lavorazione industriale. Il diplomato in Meccanica e meccatronica potrà lavorare come tecnico o programmatore macchine utensili a controllo numerico nelle officine meccaniche, come montatore-collaudatore trasfertista di macchine automatiche, come disegnatore CAD 2D-3D, potrà occupare ruoli di progettazione, gestione e manutenzione degli impianti, di organizzazione nella produzione industriale e di progettazione e collaudo dell’automazione a basso livello (robot, linee produttive, automazione nel mondo agricolo, ecc.).

3. INFORMAZIONI GENERALI SULLA CLASSE

3a. Elenco docenti

Disciplina Docente Commissario Interno (X)

Lingua e Lettere Italiane CATUCCI MARGHERITA

Storia CATUCCI MARGHERITA

Lingua Inglese ZAPPAROLI LUANA

Matematica LO SCAVO SALVATORE X

Scienze motorie e sportive FIOCCA LUCREZIA

Religione CARLO FRANCESCO

Meccanica Macchine ed Energia LA RUINA GIUSEPPE Disegno Progettazione Organizzazione industriale

MILITELLO FERDINANDO X

Disegno Progettazione Organizzazione industriale

BALLARDINI MASSIMO

Tecnologia Meccanica NEGRINI STEFANO

Tecnologia Meccanica CAPPADONE FRANCESCO

Sistemi e Automazione CASOLARO MAURO CIRO X

Sistemi e Automazione BALLARDINI MASSIMO

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3b. Profilo e storia della classe

La classe è composta da 18 alunni, di cui due hanno una certificazione DSA e una certificazione BES e per i quali è stato predisposto il piano di Studi individuale, concordato con l’intero consiglio di classe e depositato nei relativi fascicoli personali. La partecipazione al dialogo educativo è stata attiva per un gruppo ristretto di alunni, mentre il resto della classe ha mostrato interesse appena sufficiente con impegno discontinuo, garantendo un’applicazione poco costante nello studio e ha dimostrato, durante il corso dell’anno scolastico, un atteggiamento non sempre costruttivo e poco interessato. Lo studio a casa è stato generalmente settoriale, in qualche caso e per alcune discipline è stato carente. Di conseguenza il rendimento risulta buono per pochissimi allievi, mentre per la maggioranza si attesta intorno alla sufficienza. La classe ha evidenziato, rispetto ai precedenti anni scolastici, una lieve maturazione dal punto di vista didattico, anche se i risultati raggiunti non sono andati oltre la sufficienza, salvo per un ridotto numero di alunni. Gli allievi hanno generalmente dimostrato poco interesse sia per lo studio che per le proposte culturali che si sono realizzate durante il corso del triennio, ed hanno raggiunto livelli di apprendimento differenti nelle varie discipline, in funzione delle loro particolari attitudini. Il comportamento della classe è stato sotto il profilo disciplinare nel complesso corretto, anche se in alcuni momenti non sono mancate intemperanze e polemiche sterili. Per le indicazioni e le informazioni più specifiche riguardanti i singoli allievi si rimanda al fascicolo personale. 3c. Continuità didattica

DISCIPLINA A.S. 2014-2015 A.S. 2015-2016 Lingua e Lettere Italiane

CATUCCI MARGHERITA CATUCCI MARGHERITA Storia Lingua Inglese POSTERIVO CAROLINA ZAPPAROLI LUANA Matematica LO SCAVO SALVATORE LO SCAVO SALVATORE Scienze motorie e sportive TRENTINI ANDREA DIAMBRI DAVIDE Religione CARLO FRANCESCO CARLO FRANCESCO

Meccanica Macchine ed Energia BEVACQUA LUIGI LA RUINA GIUSEPPE GRILLINI GIANCARLO AFFATATO GIUSEPPE

Disegno Progettazione Organizzazione industriale

SAPIA ANTONIO FRANCESCO MASI FABIO GRILLINI GIANCARLO BALLARDINI MASSIMO

Tecnologie Meccaniche di processo e di prodotto

NAPOLITANO GAETANO NEGRINI STEFANO GRILLINI GIANCARLO TOMA MASSIMILIANO

Sistemi e Automazione ROSSETTI LUIGI MASI FABIO GRILLINI GIANCARLO BALLARDINI MASSIMO

4. ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

4a. Obiettivi trasversali

Obiettivi comportamentali Per quanto riguarda gli obiettivi comportamentali si è sempre sottolineata l’importanza di:

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interagire correttamente con il personale dell’istituto; giustificare puntualmente assenze, ritardi o uscite; rispettare l’orario, le scadenze e gli impegni stabiliti; consolidare un comportamento responsabile che privilegi i valori della tolleranza, della

collaborazione e del rispetto reciproco; consolidare la capacità di partecipazione con la coscienza del contributo che ciascuno deve portare

alla soluzione dei problemi; sapersi confrontare argomentando con opinioni diverse dalle proprie; acquisire consapevolezza delle proprie attitudini ma anche delle proprie difficoltà, cercando di

individuare strategie per il loro superamento; sviluppare capacità di scelta autonoma e responsabile nell’organizzazione e pianificazione dello

studio; maturare la consapevolezza del proprio corso di studi e una maggiore motivazione all’arricchimento

delle proprie conoscenze; utilizzare in modo adeguato gli strumenti e le strategie di studio.

Obiettivi cognitivi Gli obiettivi cognitivi generali perseguiti dal C.d.C. sono stati i seguenti: maturare un atteggiamento di disponibilità nei confronti di ciò che è nuovo; sviluppare la contestualizzazione storico-culturale di fenomeni, concetti, movimenti; consolidare l'abitudine a problematizzare; potenziare la capacità espressive ricorrendo al lessico specifico delle discipline; sviluppare le capacità argomentative, in relazione agli ambiti di studio e a problemi/aspetti

dell’attualità; rielaborare le informazioni in modo originale e personale; sviluppare le capacità di ricerca e progettazione; organizzare le conoscenze e le riflessioni fondamentali di ogni disciplina attraverso uno studio

sistematico, stabilendo relazioni fra i contenuti delle diverse discipline.

4b. Metodi di lavoro e strategie didattiche adottate per l'apprendimento

Per conseguire gli obiettivi il C.d.C. ritiene fondamentale una collaborazione ed un’intesa a livello pluridisciplinare, per attuare tecniche didattiche ed atteggiamenti comuni, in modo che gli studenti percepiscano un’unità di intenti ed una coerenza metodologica. Per questo motivo il C.d.C. si è proposto in particolare di: svolgere attività formative per il controllo degli apprendimenti; utilizzare la valutazione come momento formativo; utilizzare i linguaggi multimediali per documentare e comunicare i prodotti elaborati; utilizzare le correzioni dei compiti scritti e le verifiche orali come momento formativo; sviluppare una didattica interculturale; promuovere l’educazione alla convivenza civile; curare l’esposizione orale.

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4c. Percorsi CLIL

Non essendo presenti nel consiglio di classe docenti abilitati all’insegnamento con la metodologia CLIL, l’apprendimento della lingua straniera è avvenuto con attività specifiche quali, tra le altre, visite azientali e simulazioni di colloqui in inglese con contenuti a carattere tecnologico; in particolare la classe si è recata all’IMA di Ozzano presso il Centro Servizi.

4d. Strumenti di verifica

TIPOLOGIA MATERIE

Interrogazioni Tutte le discipline

Prove strutturate e/o semistrutturate Tutte le discipline tranne Italiano

Comprensione e analisi di testi Italiano, Inglese, Storia

Redazione testi argomentativi Italiano, Inglese, Sistemi

Relazioni, saggi brevi, articoli di giornale, temi Italiano

Risoluzione di esercizi e problemi Meccanica, Tecnologia, Disegno e Progettazione

4e. Criteri di valutazione

Per quanto riguarda la valutazione i docenti del Consiglio di classe hanno tenuto conto sia dei livelli di partenza che dei livelli minimi di competenze specifiche stabilite nel coordinamento per materia e nelle programmazioni individuali di ciascuna disciplina, che sono state stilate assumendo i criteri generali di valutazione espressi nel P.T.O.F. dell’Istituto. Sulla base di quanto appena esposto i docenti hanno attribuito il voto sulla base della griglia qui a seguito indicata:

Giudizio Voto Significato

nullo o quasi nullo 1-2 Dichiarata e/o evidente indisponibilità alla verifica

molto scarso 3 Obiettivi minimi non raggiunti in nessun caso

scarso 4 Obiettivi minimi non raggiunti nella maggior parte dei casi

insufficiente 5 Obiettivi minimi solo parzialmente raggiunti

sufficiente 6 Obiettivi minimi raggiunti

discreto 7 Obiettivi raggiunti e ben assimilati

buono 8 Obiettivi raggiunti, ben assimilati e approfonditi

ottimo 9 Obiettivi raggiunti, approfonditi, con rielaborazione dei contenuti

eccellente 10 Obiettivi raggiunti con rielaborazione originale dei contenuti

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4f. Attività di recupero svolte durante l’anno scolastico in corso

Recupero in itinere: è stato svolto da ogni docente in relazione alla programmazione e alle necessità della classe; sportello didattico a richiesta dello studente: le ore di sportello sono state così ripartite:

Disciplina N. di ore Periodo

Matematica 3+3 1° e 2° quadrimestre

4g. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico

Per l’attribuzione del credito scolastico si è utilizzata la tabella con le corrispondenze fascia di voto-credito fornita dal Ministero. All'interno della banda di oscillazione del punteggio del credito scolastico, individuata in base alla media dei voti dello scrutinio finale, il C.d.C. ha tenuto conto delle seguenti voci: Profitto Regolare frequenza scolastica Interesse ed impegno personali Partecipazione alle attività complementari ed integrative (frequenza almeno 75%) Crediti formativi riconosciuti

4h. Tipologia scelta per la terza prova d’esame

La tipologia scelta dal Consiglio di Classe per la terza prova dell’Esame di Stato è la tipologia B

4i. Esercitazioni svolte in preparazione alle prove scritte dell’Esame di Stato

Per tutto l’arco dell’anno scolastico i docenti hanno preparato per gli studenti prove scritte costruite sulla base delle tipologie da affrontare in sede di Esame di Stato. Questo ha consentito a ciascun docente di fornire chiarimenti concernenti la propria disciplina di insegnamento e ciascun alunno ha potuto confrontarsi sulle modalità dell’esame e sull’andamento della propria preparazione. Nel corso del secondo quadrimestre si è poi svolta una prima simulazione ufficiale di terza prova e nel mese di maggio si effettueranno simulazioni di prima, seconda e terza prova scritta come indicato nello schema qui a seguito riportato.

Data di svolgimento Tempo assegnato Tipologia di verifica Materie coinvolte

21/04/2017 3 h Terza prova – tipo B Meccanica, inglese, matematica, sistemi

02/05/2017 6 h Prima prova Italiano

03/05/2017 6 h Seconda prova Disegno Progettazione

Organizzazione industriale

09/05/2017 3 h Terza prova – tipo B Meccanica, inglese, matematica, tecnologia

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5. STAGE, SCAMBI LINGUISTICI E ATTIVITÀ INTEGRATIVE SVOLTI DALLA CLASSE

A.S. 2016/2017

Attività ed esperienze comuni alla classe • Visita tecnica in Inglese presso IMA PACKAGING• Olimpiadi di matematica• Progetto POF: La cultura tecnica del saper fare• Attività pomeridiane di laboratorio finalizzate alla preparazione di progetti da presentare all’esame• Attività sportive.• Corso di preparazione alla terza prova (24 ore in orario pomeridiano)

Attività di Orientamento: • Si sono svolte le seguenti attività, rivolte all'intera classe:• Incontro con rappresentanti della “Fondazione Aldini” per l’orientamento al lavoro e corsi ITS-IFTS• Diffusione di materiale informativo fornito dall'Università.• Incontro con rappresentanti dell’università per orientamento alla facoltà di Ingegneria• Alcuni studenti hanno partecipato alle attività di orientamento rivolto agli studenti delle scuole medie

Visite/viaggio di istruzione: • INCONTRI di orientamento interno con UNINDUSTRIA• Visita a IMA GROUP• Visita a Hypertherm di Sasso Marconi• viaggio di istruzione a Monaco di Baviera

FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Disciplina Docente Firma

Lingua e Lettere Italiane CATUCCI MARGHERITA

Storia CATUCCI MARGHERITA

Lingua Inglese ZAPPAROLI LUANA

Matematica LO SCAVO SALVATORE

Scienze motorie e sportive FIOCCA LUCREZIA

Religione CARLO FRANCESCO

Meccanica Macchine ed Energia LA RUINA GIUSEPPE

Disegno Progettazione Organizzazione industriale

MILITELLO FERDINANDO

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Disegno Progettazione Organizzazione industriale

BALLARDINI MASSIMO

Tecnologia Meccanica NEGRINI STEFANO

Tecnologia Meccanica CAPPADONE FRANCESCO

Sistemi e Automazione CASOLARO MAURO CIRO

Sistemi e Automazione BALLARDINI MASSIMO

San Lazzaro di Savena, li 15/05/2017

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ALLEGATO A

PROGRAMMI SVOLTI

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PROGRAMMA DI ITALIANO - PROF.SSA MARGHERITA CATUCCI

COMPETENZE ABILITA’ Lingua italiana:

Padroneggiare la lingua italiana, sapendosi esprimere in forma scritta e orale con chiarezza e proprietà in relazione ai diversi contesti e scopi. Sviluppare strategie di comunicazione in contesti professionali. Utilizzare linguaggi settoriali nella comunicazione professionale. Utilizzare le forme della comunicazione multimediale.

Letteratura :

Collocare nel tempo e nello spazio. Contestualizzare autori e opere. Orientarsi fra testi e autori. Stabilire collegamenti e confronti. Comprendere e interpretare un testo. Contestualizzare testi letterari, artistici, scientifici della tradizione italiana tenendo conto anche dello scenario europeo.

Riconoscere le varie tipologie di testi scritti. Raccogliere, selezionare e utilizzare informazioni utili nella attività di studio e di ricerca. Ideare e realizzare testi multimediali su tematiche culturali, di studio e professionali Affinità e differenze tra lingua italiana ed altre lingue studiate Criteri di accesso e consultazione strutturata delle fonti di informazione e di documentazione. Caratteristiche, struttura di testi scritti e repertori di testi specialistici. Testi d’uso, dal linguaggio comune ai linguaggi specifici, in relazione ai contesti. Criteri per la redazione di un rapporto e di una relazione. Tipologie e caratteri comunicativi dei testi multimediali. Strumenti e strutture della comunicazione in rete.

MODULI CONTENUTI TESTI ANTOLOGIZZATI Modulo 1: Dal romanzo storico al romanzo verista

L'età del realismo: Naturalismo e Verismo G. Flaubert: Madame BovaryG. Verga: Vita, poetica, opereprincipali

Da Novelle Rusticane: Fantasticheria Libertà Prefazione ai Malavoglia e analisi del romanzo Poetica, personaggi, temi del Mastro Don Gesualdo

Modulo 2: La crisi del positivismo

La poesia simbolista: Baudelaire, “I fiori del male” Il Decadentismo Futuristi e Crepuscolari Pascoli: Vita, poetica, opere principali

Il modello estetizzante nel romanzo e confronto con O. Wilde e K. J. Huysmans D'Annunzio: Vita, poetica, opere principali

I Fiori del Male: Corrispondenze Albatro Il Manifesto tecnico della letteratura futurista Il fanciullino Myricae: X Agosto Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno Il Piacere: Il ritratto di Andrea Sperelli, Alcyone: La pioggia nel pineto.

Modulo 3: La narrativa del primo ‘900

Inquadramento storico-culturale,profilo artistico e spirituale degli autori. Lettura analitica di brani antologici Pirandello:Vita, poetica, opere principali La poetica dell’umorismo

I romanzi: la vicenda, i modelli, i temi principali e l'ideologia Il fu Mattia Pascal Uno, nessuno e centomila: L'umorismo: Serafino Gubbio, le macchine e la modernità La differenza fra Umorismo e

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Il teatro

Svevo:Vita, poetica, opere principali La coscienza di Zeno: l’organizzazione del racconto, l’ironia, il tempo narrativo, la psicoanalisi. Il significato della conclusione del romanzo.

comicità. Novelle per un anno: Tu ridi Lettura integrale del romanzo: La coscienza di Zeno

Modulo 4: La poesia del primo ‘900

Inquadramento storico-culturale,profilo artistico e spirituale degli autori. L’Ermetismo Lettura e analisi di alcune poesie. Ungaretti:Vita, poetica, opere principali Montale: Vita, poetica, opere principali Il correlativo oggettivo.

Ungaretti: L'Allegria: composizione, struttura e temi In memoria Veglia Fratelli Solodati Poesie scelte dagli studenti. Montale: Ossi di seppia: composizione struttura e temi Non Chiederci la parola Spesso il male di vivere ho incontrato

Modulo 5: letteratura e industria

Il ruolo della letteratura nell’Italia del miracolo economico Il Neorealismo La sconfitta della fabbrica e la società post-industriale

Paolo Volponi: La razionalità industriale e la follia dell’operaio Dialogo fra un computer e la luna

Modulo 6: letteratura e Mafia Quadro storico culturale Scrittura e denuncia: Leonardo Sciascia

Romanzo: Il giorno della civetta: Il capitano Bellodi e il capo mafia Focus: Il tema del complotto politico.

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PROGRAMMA DI STORIA - PROF.SSA MARGHERITA CATUCCI

COMPETENZE ABILITA’ Saper distinguere i rispettivi e diversi caratteri dei governi di Depretis, Crispi, Giolitti. Saper individuare i problemi di fine secolo Saper individuare gli elementi che crearono la società di massa Saper trovare i nessi tra fenomeni economici sociali, politici. Saper analizzare e collegare fenomeni economici e sociali e darne spiegazione Saper ricostruire il contesto socio-economico in cui nacque il nazismo. Saper collegare i problemi sociali ed economici che determinarono la nascita del fascismo Saper tracciare un bilancio della dittatura staliniana Saper ricostruire il contesto socio-economico e culturale in cui è maturato l'antisemitismo e la tragedia delle foibe. Saper collegare in modo coerente i fatti storici relativi al secondo dopoguerra

Conoscenza delle diverse scelte politiche e sociali dei governi Depretis, Crispi, Giolitti. Conoscere i problemi di fine 800 Conoscere gli elementi che crearono la società di massa Conoscere e comprendere le cause della prima guerra mondiale Conoscere e comprendere i contenuti dei trattati di pace Comprendere cause e conseguenze del crollo di Wall Street e conoscere i provvedimenti del New Deal Conoscere i principali aspetti dei regimi totalitari. Analizzare i contesti socio-politici ed economici in cui si sono sviluppati e affermati i fenomeni dittatoriali Saper mettere in relazione cause ed effetti negli avvenimenti che hanno determinato la nascita dell'Italia attuale Comprendere le cause e le conseguenze della seconda guerra mondiale. Saper mettere in relazione, attraverso processi di causa-effeto, gli avvenimenti he hanno determinato il nuovo assetto mondiale Conoscere e comprendere gli avvenimenti che hanno portato alla nascita dell'Italia attuale.

Moduli Contenuti Modulo1: L’Italia dalla sinistra storica all’eta’ giolittiana

I governi della sinistra storica L'età umbertina e la crisi di fine secolo. L'età giolittiana La società di massa La dottrina sociale della Chiesa (Rerum novarum)

Modulo 2: Il mondo all’inizio del ‘900

Il mondo agli inizi del'900. La prima guerra mondiale La rivoluzione d'ottobre Le conseguenze politiche ed economiche del conflitto. La crisi del '29 Gli USA e il New Deal

Modulo 3:La formazione degli stati dittatoriali.

La formazione dell'Unione Sovietica e del regime stalinista. Lo stato fascista in Italia. Il nazismo

Modulo 4: La seconda guerra e il nuovo sistema mondiale.

La seconda guerra mondiale La Shoà La divisione dell'Europa in due blocchi. La guerra fredda

Modulo 5: L’Italia repubblicana.

Nascita della repubblica Costituzione e istituzioni Sviluppo economico Gli anni sessanta

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La stagione del terrorismo La trattativa Stato-Mafia

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DISEGNO PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

PROGRAMMA A.S.2016 – 2017 Classe. 5°A

Docenti: Prof.MILITELLO Ferdinando Massimo - Prof. BALLARDINI Massimo

Profilo generale della classe

Dalle prime lezioni ho potuto notare una grave impreparazione sugli argomenti inerenti agli anni

precedenti, una piccola parte ha ottenuto un risultato globale appena sufficiente, e si nota che ha

dedicato il minimo indispensabile dell'impegno, con molta discontinuità durante le lezioni.

La disciplina e’ in generale molto carente.

Metodo d’insegnamento

I vari argomenti sono presentati mediante lezioni frontali, lezioni partecipate, problemsolving,

utilizzando esempi pratici per applicare e spiegare meglio i concetti esposti. Durante le

esercitazioni si vuole porre costantemente l'accento sul corretto uso e il rispetto delle norme del

disegno tecnico meccanico.

Mezzi e strumenti utilizzati

Nella spiegazione degli argomenti del programma si vuol fare ampio riferimento ai libri di testo

adottati e consigliati: DAL PROGETTO AL PRODOTTO Ed. Paravia; Manuale di Meccanica ed.

HOEPLI. Si vuol fornire ad integrazione materiali tratti da altri testi tecnici. Inoltre, se necessita

altro materiale si pensa di poter consultare siti Internet di produttori di componenti e macchine,

ed eventuali dispense propedeutiche.

Requisiti necessari

Per il corretto svolgimento ed apprendimento del programma, gli alunni necessitano il ripasso di

argomenti fondamentali come le tecniche del disegno, i diagrammi Fe-C e relativi trattamenti

termici, e ove saranno presenti delle gravi lacune si tenderà all’integrazione degli argomenti con

il programma degli anni passati.

Tipologia delle prove di verifica utilizzate

Verifiche orali.Prove scritte.Prove Grafiche.Utilizzo dei supporti informatici per il disegno.

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1.modulo : TECNOLOGIE APPLICATE ALLA PRODUZIONE (30 ore)

UNITA’ 1. Tempi e metodi

Velocità di taglio: considerazioni di carattere economico.Generalità Velocità di minimo costo. Velocità di massima produzione .Velocità di massimo profitto .Tempi e metodi nelle lavorazioni . Il

.Rilevamento diretto, Cronotecnica. Tempi standard . Metodo MTM . Considerazioni conclusive sui tempi

UNITA’ 2. Macchine operatrici

Generalità sulle condizioni di taglio .Macchine operatrici con moto di taglio circolare . Tornitura

UNITA’3. Utensili

Generalità e materiali. Materiali per utensili .Utensili da tornio.Utensili per la lavorazione dei fori.Utensili per fresare.Mole per rettificare.

2.modulo :ATTREZZATURE DI FABBRICAZIONE E MONTAGGIO E STAMPI (15 ore)

UNITA’ 1. Attrezzature di posizionamento e di bloccaggio.

Generalità e classificazione .Generalità sulle attrezzature.Classificazione .Tipi di posizionamento.Rispetto a superfici piane.Modalità di bloccaggio.Bloccaggi a vite, a cuneo, a ginocchiera, ad eccentrico . Elementi di base, di sostegno e di appoggio, di posizionamento e di centraggio, elementi di bloccaggio, chiusure con leve articolari, elmenti ausiliari di fissaggio.Esempi di attrezzature di posizionamento e di bloccaggio.

UNITA’ 2. Attrezzature per la lavorazione delle lamiere

Generalità,attrezzatureper la lavorazione delle lamiere,tranciatura,piegatura,imbutitura.Progettazione degli stampi.Unità di tranciatura,altre tecniche di stampaggio

3.modulo : PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE (25 ore)

UNITA’1. Cicli di lavorazione

Generalità sui cicli di lavorazione .Dal disegno di progettazione al disegno di fabbricazione.Criteri per l’impostazione di un ciclo di lavorazione.Cartellino del ciclo di lavorazionoperazione.Esempi di cicli di lavorazione

4.modulo : PROCESSI PRODUTTIVI E LOGISTICA (25 ore)

UNITA’1. Prodotto progettazione e fabbricazione

Innovazione e ciclo di vita di un prodotto.Progetto e scelta del sistema produttivo. Scelta del processo di fabbricazione. Tipologia e scelta del livello di automazione.Criteri di scelta.Piani di produzione.Generalità. Cosa come dove e quando.Tipi di produzione e di processo.Generalità, Produzione in serie, a lotti, continua e intermittente, per reparti e in linea, per magazzino e per commessa .Preventivazione dei costi.Make or Buy.Lay-out degli impianti .Generalità e tipi di lay-out.

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UNITA’2.Centri di costo

Generalità,classificazione dei costi.Ripartizione dei centri di costo.

5.modulo : ANALISI STATISTICA E PREVISIONALE - TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE RETICOLARE E LINEARE PRODUZIONE SNELLA (30 ore)

UNITA’1.Ananlisi statistica e previsionale.

Elementi di analisi statistica generalità.Distribuzioni statistiche. Parametri che individuano le distribuzioni statistiche e di frequenza.Esempi di utilizzazione della Tabella R1.4 .Distribuzioni diverse -Cenni

UNITA’ 2.Techiniche di programmazione lineare e reticolare

Elementi di ricerca operativa.Tecniche reticolari- PERT.Diagrammi di GANT.

UNITA’ 3.La produzione snella

Generalità.Principi del pensiero snello.Logistica zero scorte. Qualità: zero difetti. Macchine: zero fermi.Persone: zero inefficienze. Standardizzazione. Miglioramento continuo

OBIETTIVI MINIMIAl termine del quinto anno,l ’allievo dovrà sufficientemente: - Aver acquisito mentalità progettuale eseguendo il proporzionamento di complessivi, il

disegno costruttivo dei particolari nel rispetto della normativa e con uso dei manuali tecnici.

- Avere conoscenza dei requisiti minimi dei materiali e le loro caratteristiche fisiche e meccaniche.

- Essere capace di redigere un foglio di lavoro- Avere conoscenze specifiche dell’ambiente CAD- Conoscere l’organizzazione ed il funzionamento di un’azienda meccanica con tutte le

problematiche ad essa connesse, economiche e tecniche.

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PROGRAMMA DI INGLESE – PROF.SSA ZAPPAROLI LUANA

Libro di testo: M.Grazia Dandini, “New Surfing the World” ed. Zanichelli E. Jordan, P. Fiocchi, “Grammar Files-Blue Edition” ed. Trinity-Whitebridge

OBIETTIVI Conoscenze Conoscenza delle principali strutture morfosintattiche (obiettivo individuato soprattutto come pre- requisito, poiché la disciplina prevede uno svolgimento quinquennale);Conoscenza lessicale e relativa appropriatezza d’uso, in relazione alle varie situazioni comunicative, tipologie testuali e tematiche affrontate; Conoscenza di alcuni aspetti culturali, sociali e politici del mondo anglofono. Competenze Competenza comunicativa tale da consentire un’adeguata interazione tra i parlanti nell’ambito di situazioni di vita quotidiana (pre-requisito) e in riferimento agli argomenti trattati;Competenza testuale (comprensione di testi autentici e non con l’ausilio del dizionario bilingue). Capacità Capacità di dialogare su argomenti di vita quotidiana;Capacità di leggere e comprendere il significato globale e le informazioni esplicite dei testi trattanti argomenti vari e con tipologie testuali differenziate;Capacità di effettuare inferenze in base a informazioni già note o contenute nel testo;Capacità di trovare sinonimi o definizioni di vocaboli;Capacità di semplificare il discorso di un testo scritto;Capacità di riassumere testi precedentemente analizzati, sia come rielaborazione autonoma del testo d’origine, sia come riduzione del testo esaminato;Capacità di riferire semplici discorsi. Obiettivi minimi Conoscenza accettabile dei contenuti fondamentali di ogni modulo Capacità di trasmettere il messaggio desiderato in forma scritta e orale in modo molto semplice e comprensibile, anche con qualche errore formale ma che non ne precluda la comprensione

Programma svolto Modulo 1 GOVERNMENT AND POLITICS IN THE UK: Government and politics: a constitutional monarchy, elections, the government, political parties, the British Parliament The British monarchy Visione del film di Stephen Frears “The Queen” History file: The Crown and the Parliament: the Bill of Rights, the modern system of government.

Modulo 2 AMERICAN POLITICAL INSTITUTIONS Government and politics: The Constitution The US government Federal Government State government Local government The Presidential elections George Washington Confronto con le istituzioni politiche britanniche e italiane.

Modulo 3 GRAMMAR REVISION: The definite article Reported Speech

Modulo 4 THE 20th CENTURY: EUROPE AT WAR World War I: the Trench War; front line trenches; attacks; trench life. Historical background World War I and the postwar period: The end of the balance of power The Peace Treaty of Versailles and the League of Nations

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The Vote for women: the Suffragette Movement, the emancipation of women The Irish Situation: the Easter Rising (trattato con il lettore madrelingua) World War II: the homefront, evacuation of children, the underground, wartime spirit. Britain since 1930 Post War Britain

Modulo 5 JOB OPPORTUNITIES Writing a Curriculum Vitae (fotocopie) The Europass CV How to face a job interview The working world: applying for a job, at work, finishing/losing a job (lessico) Analysing IMA website ; group information (trattato con il lettore madrelingua) Il modulo si è concluso con la simulazione del colloquio di lavoro e la visita in inglese allo stabilimento IMA “active” e “safe division” di Ozzano.

Modulo 6 SENSORS (fotocopie) Sensors and transducers Sensor applications Three common types of sensors: Inductive proximity sensors, capacity proximity sensors, photoelectric sensors.(video).

Modulo 7 SLAVERY Slavery in the southern states pag.136.137 A respectable trade (fotocopie) A slave auction North and South: the American Civil War, reconstruction in the post-slavery South, segregation (pag.138,139) Modern-day slavery ( bbcnews.com)(fotocopie) The CIVIL RIGHTS MOVEMENT (pag.112,113): the Civil Rights Act, the Voting Right Act Martin Luther King The Black Movement Malcom X The Black Panther Party.

METODOLOGIA Sui contenuti del programma svolto sono state privilegiate le abilità orali e la comprensione scritta attraverso domande a risposte aperte, esercitando così gli studenti alle prove dell’esame di stato. Sono state impiegate attività guidate per favorire la comprensione scritta e la produzione orale, sollecitando la partecipazione degli allievi. Partendo dall’analisi del testo, utilizzando tecniche di skimming e scanning, sono stati messi in evidenza gli elementi di coesione delle parti del discorso, le key sentences e le key words, inoltre la ricerca di sinonimi e contrari sono stati fondamentali per facilitare la rielaborazione personale richiesta. La varietà delle diverse tipologie testuali ha consentito agli studenti di poter affrontare codici linguistici diversificati Le lezioni svolte con il lettore di madrelingua sono state un valido supporto per potenziare le abilità orali. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Sono state assegnate nel corso dell’anno prove scritte di comprensione del testo riguardanti argomenti generali e utilizzando la tipologia che prevede domande a risposta aperta. Nelle prove orali sono state poste domande relative al programma svolto, al fine di verificare la conoscenza degli argomenti e la competenza linguistica acquisita. STRUMENTI DIDATTICI: Libro di testo, testi tratti da libri scolastici, audiovisivi, Internet. Durante le prove scritte è consentito l’uso del dizionario bilingue

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PROGRAMMA TECNOLOGIA MECCANICA - DOCENTI : NEGRINI - CAPPADONE

Obiettivi trasversali del consiglio di classe perseguiti all’ interno della disciplina • Rispondere con pertinenza ed esprimersi in modo chiaro e con terminologia corretta sia nell'espressione

orale che in quella scritta.• Partecipare al lavoro scolastico frequentando le lezioni con continuità e rispettando le regole.• Acquisire un adeguato metodo di lavoro per essere autonomo nella rielaborazione delle conoscenze sia a

casa che a scuola.• Avere la capacità di comprendere testi diversi e linguaggi specifici.• Avere sufficiente autonomia e senso di responsabilità nel lavoro individuale.• Avere la capacità di rapportarsi con gli altri e confrontarsi con opinioni diverse dalle proprie, favorendo

un clima di sereno dialogo e reciproca accettazione.

Strategie attivate e strumenti utilizzati per il loro conseguimento • Controllo della frequenza, pronti richiami in caso di mancato rispetto delle regole• Discussione guidata con correzione continua e incentivazione all'uso di un linguaggio rigoroso e

Normalizzato• Presentazione degli obiettivi, dei contenuti, dei collegamenti interdisciplinari, dei tempi di attuazione

dell'attività da svolgere• Controllo periodico dei lavori svolti ed esercitazioni frequenti in laboratorio.• Lavori di gruppo per sviluppare la capacità di collaborazione e controllo della capacità di socializzazione

delle conoscenze

Scelte metodologiche • Lezione frontale classica• Lezione frontale articolata con interventi di discussione in aula• Presentazione di argomenti da parte degli allievi alla classe anche con supporti multimediali• Laboratorio (uso delle macchine utensili e delle attrezzature finalizzate alla realizzazione di gruppi

meccanici, montaggi e collaudi di gruppi meccanici)• Esercitazioni individuali• Lavori di gruppo

Verifiche:

Ai fini della valutazione sono state effettuate le seguenti tipologie di verifiche: • Prova scritta• Test• Interrogazione tradizionale• Interrogazione dialogata con la classe

Sono state effettuate interrogazioni orali ed esercitazioni pratiche in laboratorio, lavorazioni alle macchineutensili, montaggi meccanici, controlli dimensionali e rilievi di rugosità, redazione di schede tecniche e diguasti di macchine utensili.

Conoscenze L'insegnamento di questa materia nel quinto anno si è proposto lo scopo di fornire:

1. le conoscenze dei materiali impiegati nell'industria meccanica, dei mezzi e dei processi con i qualiessi vengono trasformati per ottenere il prodotto;

2. la conoscenza delle moderne tecniche di produzione, allo studio delle quali è dedicata la parteconclusiva del quinto anno quando l'allievo ha già maturato una sufficiente conoscenza dellediscipline che concorrono alla sua formazione;

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3. le ragioni logiche, sia di natura tecnica che economica, inerenti a ciascun processo, per raggiungerela conoscenza della realizzazione pratica dello stesso;

4. la capacità di effettuare i controlli dei materiali ed il controllo del processo produttivo;

CONTENUTI

Modulo 1 : Trattamenti Termici

Cicli termici e caratteristiche delle strutture ottenute tramite: • Tempra• Bonifica• Ricotture

Trattamenti isotermici: cicli termici e caratteristiche Curve di Bain CCT e TTT Prova Jominy

Modulo 2 : Trattamenti Termo-Chimici

Cicli termici e caratteristiche delle strutture ottenute tramite: • Carbo-cementazione• Nitrurazione

Modulo 3 : Lavorazioni non tradizionali

• Elettroerosione• Ultrasuoni• Fascio elettronico• Taglio ad acqua• Taglio al plasma• Laser• Pallinatura e Rullatura

Modulo 4 : Prove non distruttive

• Ultrasuoni• Magnetoscopia• Liquidi penetranti• Raggi X e raggi Ɣ• Estensimetria

Modulo 5 : Macchine utensili a C.N.C.

• Struttura delle macchine a CN, Azzeramento della macchina: Presa Zero Macchina – Presa ZeroPezzo – Presetting utensile.

• Linguaggio di programmazione manuale: istruzione di base, blocchi di programmi ripetitivi, salti;

Reparti di lavorazione

• Lavorazioni sulle macchine utensili tradizionali• Montaggi e collaudi di gruppi meccanici

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• Interpretazione di programmi per macchine C.N.C. operazioni di caricamento programmi, presetting utensile,azzeramenti ed esecuzione di lavorazioni.

• Controlli dimensionali, di rugosità, liquidi penetranti, prova Jominy.

Obiettivi minimi

Al termine del quinto anno di Tecnologia meccanica ed Esercitazioni l'allievo è in grado di:

1. acquisire le conoscenze necessarie dei processi industriali per la fabbricazione dei semilavorati e delprodotto finito;

2. razionalizzare l'impiego delle macchine utensili e degli utensili sotto l'aspetto economico e dellaproduzione;

3. possedere capacità di scelta dei trattamenti termici dei vari materiali metallici per ottenere daglistessi le caratteristiche più idonee all'impiego;

4. saper affrontare le problematiche delle macchine utensili CNC;

Indicazioni Didattiche La compresenza totale dei due docenti ha consentito di utilizzare una metodologia aula-laboratorio; per tal

motivo lo svolgimento del corso è stato attuato attraverso un coordinato alternarsi di elementi di teoria, che sono stati verificati in laboratorio compatibilmente con le attrezzature disponibili, in modo tale da mantenere strettamente connesse l'acquisizione teorica e la verifica sperimentale, privilegiando, di volta in volta, a seconda dell'argomento trattato, il metodo deduttivo od il metodo induttivo. Le attività pratiche hanno trovato una loro collocazione nel contesto dello sviluppo organico dell'apprendimento, ogni volta che sia stato necessario effettuare delle applicazioni, dando ad esse il tempo necessario per un completo svolgimento dell'esercitazione.

L'adozione di una tale metodologia è stata mirata a realizzare la necessaria ed equilibrata sintesi tra teoria e pratica professionale.

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PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE - PROF.SSA LUCREZIA FIOCCA

- Capacità Condizionali-

1) Mobilità Articolare (o Flessibilità);2) Destrezza;3) Resistenza;4) Forza;5) Teoria dell’allenamento, principio di adattamento e super-compensazione.

-La Mobilità Articolare.Obiettivi:

• Riuscire a compiere movimenti di ampia escursione dimostrando scioltezza a livello articolare emuscolare;

• Conoscere gli esercizi per svolgere la mobilità articolare (o flessibilità) attiva, contraendo i muscoliagonisti e allungando gli antagonisti;

• Conoscere gli esercizi per svolgere la mobilità articolare passiva, sfruttando l’azione di forze esternecome la forza di gravità o attrezzi;

• Conoscere le varie tecniche di stretching per poter effettuare al meglio una corretta mobilitàarticolare;

• Saper effettuare esercizi di riscaldamento adeguati;• Saper svolgere esercizi di mobilità articolare in base al lavoro da svolgere.

Contenuti: • Escursione fisiologica consentita dalle articolazioni;• Ruolo dei muscoli agonisti e antagonisti;• Esercizi a corpo libero con e senza attrezzi;• Rapporto tra muscolo agonista e antagonista.

Metodi: Lavoro individuale con esercitazioni varie. Lavori di gruppo con metodo induttivo e deduttivo, mantenendo l’attenzione sulla corretta modalità esecutiva, sui vari settori corporei impegnati. Esercitazioni sui muscoli agonisti e antagonisti, e relativi sport praticati. Obiettivi minimi:

• Conoscere i principali distretti muscolari;• Conoscere gli esercizi di stretching applicabili sui principali distretti muscolari;• Conoscere gli elementi fondamentali per un buon allenamento della mobilità articolare.

-Destrezza.Obiettivi:

• Essere padroni di coordinazioni complesse di movimento;• Apprendere e perfezionare rapidamente abilità di movimento sportive;• Saper utilizzare le abilità acquisite ed adattarle opportunamente, in modo rapido, in relazione alle

esigenze che variano;• Superare difficoltà coordinative per diventare più abile;• Precisione nell’esecuzione di un esercizio ginnico.

Contenuti: • Esercizi a carico naturale;• Vari tipi di corsa veloce;• Esercizi eseguiti molto velocemente con poche ripetizioni e recuperi tra le serie;• Circuiti specifici.

Metodologia: Lavoro individuale con esercitazioni varie. Lavori di gruppo con metodo induttivo e deduttivo, mantenendo l’attenzione sulla corretta modalità esecutiva, sui vari settori corporei impegnati coinvolgendo anche gli sport praticati individualmente. Obiettivi minimi:

• Acquisire la padronanza del gesto sportivo;• Superare difficoltà coordinative;• Acquisire abilità.

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- La Resistenza.Obiettivi:

• Conoscere per sommi capi i fattori fisiologici che interagiscono con la resistenza;• Conoscere i meccanismi energetici della resistenza ( risintesi dell’ATP, resistenza aerobica,

anaerobica lattacida e alattacida);• Saper ricavare il proprio livello di resistenza aerobica con il test di Cooper;• Conoscere i metodi di allenamento della resistenza.

Contenuti: • Esercizi a corpo libero con metodi intervallati, con alte intensità di lavoro per stimolare la capacità

anaerobica lattacida;• Metodo delle ripetizioni;• Circuit training (con balzi laterali, saltelli a carico naturale con piccoli e grandi attrezzi);

Metodologia: Lavoro individuale con esercitazioni varie. Lavori di gruppo con metodo induttivo e deduttivo, mantenendo l’attenzione sulla corretta modalità esecutiva, lavori in circuito da 6/10 postazioni con 2-3 ripetizioni del circuito. Obiettivi minimi:

• Conoscere i principali metodi di allenamento della resistenza;• Differenza tra resistenza aerobica ed anaerobica;• Conoscere le varie forme di resistenza.

- La Forza.Obiettivi:

• Classificare i vari tipi di forza,• Metodi di allenamento della forza;• Conoscere la respirazione negli esercizi di forza.

Contenuti: • Esercizi con carichi opportunamente scelti e graduati;• Esercizi con bilancieri, manubri, palle mediche, elastici, estensori a molla;• Balzi in successione simultanea, balzi alternati, corsa balzata.

Metodologia: Lavoro individuale con esercitazioni varie. Lavori di gruppo con metodo induttivo e deduttivo, mantenendo l’attenzione sulla corretta modalità esecutiva, sui carichi individuali e sui vari settori corporei impegnati, coinvolgendo anche gli sport praticati individualmente. Obiettivi minimi:

• Conoscere i vari tipi di forza;• Saper elencare i metodi di allenamento della forza.

-Teoria dell’allenamento, principio di adattamento e super-compensazione.Obiettivi:

• Conoscere i principi fondamentali dell’allenamento;• Conoscere il principio di adattamento;• La super-compensazione;• Capacità Coordinative e condizionali;• L’uso, l’abuso e la dipendenza dalle sostanze stupefacenti;• Principi fondamentali dell’alimentazione e piramide alimentare;

Contenuti: • Esercizi con carichi e recuperi adeguati;• Lezioni sull’alimentazione e sulla salute.

Metodologia: Lavoro individuale con esercitazioni varie. Lavori di gruppo con metodo induttivo e deduttivo, mantenendo l’attenzione sulla corretta modalità esecutiva sui vari settori corporei impegnati, coinvolgendo anche gli sport praticati individualmente. Obiettivi minimi:

• Conoscere le basi di un allenamento sportivo;

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• Conoscere gli effetti delle droghe sul corpo umano;• Principi fondamentali dell’alimentazione.

- Giochi Sportivi.1) Pallavolo, Basket.2) Beach volley, beach tennis;3) Attività di arbitraggio;4) Regole e Fair-Play.Obiettivi:

• Conoscere e applicare i regolamenti degli sport praticati;• Rispettare le regole;• Inclusione degli atleti diversamente abili.

Contenuti: • pallavolo, basket, ping pong;• Beach volley e beach tennis;

Metodologia: Sotto il controllo dell’insegnante, gli alunni praticano l’attività sportiva, organizzando tornei con regole ben precise con l’inclusione di tutto il gruppo classe. Obiettivi minimi:

• Partecipazione attiva a tutte le attività svolte dalla classe.

Agli alunni è stato proposto sia un lavoro individuale che di gruppo. Per la parte pratica sono stati utilizzati piccoli e grandi attrezzi a disposizione della palestra, mentre per la parte teorica sono stati utilizzati video e libri di testo dell’insegnante.

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PROGRAMMA DI MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA - PROF. LA RUINA GIUSEPPE

Libri di testo: MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA vol. III – ed. ZANICHELLI – aut. G. CAGLIERO. MANUALE DI MECCANICA – ed. HOEPLI

FINALITA’ L’insegnamento di questa materia al quinto anno si è proposto lo scopo di fornire:

- la formazione di una base teorico-scientifica;l’acquisizione critica dei principi e dei concetti fondamentali costituenti il supporto

scientifico della disciplina; le conoscenze indispensabili per poter affrontare, con la necessaria razionalità, lo studio delle materie tecnico-professionali del corso; - l’acquisizione di capacità progettuali di organi di macchine e meccanismi.

OBIETTIVI MINIMI TRASVERSALI L’alunno al termine della quinta classe, in modo sufficiente:

• è in grado di rispondere esprimendosi in modo chiaro e con terminologia corretta, sianell’espressione orale che in quella scritta;

• ha partecipato al lavoro scolastico frequentando le lezioni con continuità e rispettando le regole;• ha acquisito un metodo di lavoro che gli consente di possedere un insieme organico di contenuti

nelle varie discipline;• ha la capacità di comprendere testi diversi e linguaggi specifici;• ha autonomia e senso di responsabilità nel lavoro individuale;• ha acquisito la capacità di rapportarsi con gli altri e di confrontarsi con opinioni diverse dalle

proprie, favorendo un clima di sereno dialogo e reciproca accettazione.

OBIETTIVI MINIMI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Al termine del corso l’allievo dimostra in modo sufficiente di:

• conoscere le problematiche inerenti all’equilibrio dei corpi liberi e vincolati, alle leggi del moto, alladinamica dei corpi, alle resistenze passive;

• saper affrontare le problematiche concernenti il comportamento dei corpi elastici sollecitati; eseguireprogettazioni di trasmissioni rigide e flessibili;

• conoscere le problematiche relative alla trasformazione del moto e del bilanciamento;• avere acquisito padronanza concettuale delle problematiche relative alla regolazione delle macchine

e alla uniformità del moto;• possedere buone capacità di schematizzazione dei problemi e di impostazione dei calcoli di

dimensionamento e di verifica di semplici strutture e di organi di macchine;• essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la documentazione tecnica del

settore;• conoscere le principali caratteristiche dei vari tipi di impianti motori e di macchine a fluido;• possedere sufficienti capacità operative di effettuare calcoli su potenze, rendimenti, bilanci

energetici, consumi, ed eseguire il dimensionamento di massima di motori endotermici.

CONTENUTI • Meccanismo biella-manovella: studio cinematico e dinamico.• Dimensionamento di bielle lenti e veloci, e di manovelle di estremità e intermedie.• Bilanciamento di organi rotanti sia rispetto alle forze d’inerzia centrifughe che rispetto alle forze

d’inrzia alterne del primo e secondo ordine.• Regolazione delle macchine a regime periodico: volani, grado di irregolarità, lavoro eccedente,

coefficiente di fluttuazione, calcolo del momento di inerzia, dimensionamento e verifiche di volani adisco pieno e a corona circolare.

• Organi di collegamento filettati: viti di serraggio, dimensionamento, calcolo della coppia diserraggio, verifica di resistenza.

• Organi di collegamento non filettati: chiavette, linguette e loro dimensionamento.• Assi e alberi: dimensionamento e resistenza.

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• Trasmissioni con ruote dentate e con cinghie• Cuscinetti: dimensionamento di cuscinetti radenti, verifiche a pressione ammissibile ed a

smaltimento di calore.• Stantuffo e testacroce; calcolo dello spinotto, perno di collegamento fra biella e stantuffo o fra biella

e testacroce.• Giunti: dimensionamento di giunti rigidi a gusci e a dischi.• Innesti: a denti, a frizione piana ed a frizione conica.• Molle e dimensionamento di molle ad elica cilindrica.• Calcolo del numero e dimensione dei cilindri e consumo di combustibile in un motore endotermico.

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PROGRAMMA DI SISTEMI E AUTOMAZIONE DOCENTE TEORICO CASOLARO MAURO CIRO

DOCENTE TECNICO PRATICO BALLARDINI MASSIMO

UD CONTENUTI TEORICI TEMPI 1 Sensori e loro applicazioni.

Definizione di sensore. Sensori di prossimità. S. magnetici, S. a induzione, S. capacitivi, S. ottici (fotoelettrici, laser)

16

2 Trasduttori e loro applicazioni Generalità e parametri principali, encoder incrementale, encoder assoluto, potenziometro, estensimetro, velocità.

16

4 Elettrostatica ed Elettromagnetismo Richiami sulle leggi principali, sui fenomeni dell’induzione e dell’interazione elettromagnetica.

4

3 Macchine elettriche. Rendimento e perdite di una macchina elettrica, Il trasformatore importanza e impieghi Il trasformatore monofase, Principio di funzionamento, Schemi e tipologie costruttive, Il trasformatore trifase (cenni), Macchine elettriche rotanti: La dinamo, Schemi e principi di funzionamento, Campi d’impiego, L’alternatore, Schemi e principi di funzionamento, Campi d’impiego

16

4 Motori Elettrici Motore in corrente continua Motore CC a magneti permanenti

- Struttura e schemi, Reazione di indotto e commutazione, Reversibilità,Caratteristica meccanica, Regolazione (tensione, pwm), Pregi e difetti

Motore CC con elettromagneti sullo statore - Eccitazione in serie, Eccitazione in parallelo, Caratteristiche meccaniche

Motori asincroni trifase - Principio di funzionamento e campo magnetico rotante, Caratteristiche

costruttive, Regolazione della velocità, Avviamento, Caratteristicameccanica, Frenatura

Motore passo-passo - Classificazione, Motore a magnete permanente, Motore a riluttanza

variabile, Schemi e principi di funzionamento, Parametri caratteristici,Pregi e difetti, Campi di applicazione, Alimentazione in corrente alternata

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ATTIVITA’ DI LABORATORIO 1 Collegamento di sensori a tre fili

verifica delle caratteristiche di funzionamento redazione di una relazione di laboratorio.

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Programma Di Matematica

Tema 1 DERIVATE

Percorso N.1 Derivate

Percorso N.2 Teoremi del calcolo differenziale

CONOSCENZE - SAPERE

Definizione di derivata e significato geometrico di derivata

Relazione fra continuità e derivabilità

Derivate delle funzioni elementari fondamentali

Regole di derivazione

Derivata della funzione composta

Derivata della funzione inversa

Differenziale e suo significato geometrico

ABILITA' - SAPER FARE

Calcolare la derivata di una funzione data

Scrivere l’equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un suo punto

Calcolare il differenziale di una funzione

Approssimare una funzione con la formula di Taylor e valutarne l’errore

Risolvere problemi di fisica con l’uso delle derivate

Standard minimi di apprendimento

Conoscere la definizione di derivata di una funzione in un punto e la sua interpretazione geometrica

Conoscere i teoremi sulla funzione derivata e saperli applicare. Risolvere semplici problemi di massimo e minimo

TEMA 2 STUDIO DI FUNZIONE

Percorso N.1 Campo di esistenza di una funzione

Percorso N.2 Intervalli di monotonia

Percorso N.3 Massimi e minimi

Percorso N.4 Concavità e flessi

Percorso N.5 Asintoti

CONOSCENZE - SAPERE

Condizioni da porre per stabilire il campo di esistenza di una funzione

Interpretazione del segno della derivata per lo studio degli intervalli di monotonia

Condizioni di massimo e minimo

Condizioni per avere un flesso nel grafico

Asintoti

ABILITA' - SAPER FARE

Determinare il dominio più ampio per una funzione

Trovare gli intervalli in cui la funzione cresce o decresce

Calcolare i massimi e i minimi sia relativi che assoluti

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Determinare l’esistenza di eventuali flessi

Determinare le equazioni degli eventuali asintoti

Standard minimi di apprendimento

Saper studiare e rappresentare graficamente semplici funzioni algebriche o trascendenti

TEMA 3 INTEGRALI DEFINITI, INDEFINITI E IMPROPRI

Percorso N.1 Integrali definiti

Percorso N.2 Integrali indefiniti

Percorso N.3 Integrali generalizzati

CONOSCENZE - SAPERE

Concetto di integrale definito

Proprietà degli integrali definiti

Teorema della media

Teorema fondamentale e formula fondamentale

Concetti di primitiva e integrale indefinito

Proprietà degli integrali indefiniti

Integrali fondamentali

Regole d’integrazione per parti e per sostituzione

Concetto di integrale improprio

ABILITA' - SAPER FARE

Usare le regole d’integrazione e la conoscenza di integrali fondamentali per determinare le primitive di una funzione data

Integrare una funzione razionale frazionaria con denominatore di 2° grado

Integrare una funzione mediante l’integrazione per parti o per sostituzione

Calcolare la lunghezza di una curva

Calcolare l’area di una porzione limitata di piano

Calcolare il volume di un solido finito di rotazione

Risolvere problemi di fisica che coinvolgano il calcolo di integrali definiti

Calcolare integrali impropri

Standard minimi di apprendimento

Conoscere la definizione di funzione primitiva e saper calcolare semplici integrali indefiniti

Conoscere la definizione di integrale definito e saperla utilizzare nel calcolo di aree in semplici casi

- Saper calcolare semplici integrali generalizzati

TEMA 4 EQUAZIONI DIFFERENZIALI

Percorso N.1 Equazioni differenziali del primo ordine

Percorso N.2 Equazioni differenziali del secondo ordine

CONOSCENZE - SAPERE

Concetti di problema di Cauchy, di integrale generale e integrale particolare

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Integrazione di equazioni del tipo y’ = f(x)

Integrazione di equazioni del tipo y” = f(x)

ABILITA' - SAPER FARE

Risolvere problemi differenziali elementari del 1° ordine a variabili

Standard minimi di apprendimento

Saper risolvere equazioni differenziali del 1° ordine

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PROGRAMMA RELIGIONE CATTOLICA

PROF. FRANCESCO CARLO

Ore settimanali: 1

Testo utilizzato: Tutti i colori della vita Altri sussidi utilizzati: La Bibbia, schede di lavoro, appunti forniti dal docente

IL PROGRAMMA: I valori cristiani; La dimensione sociale, morale e culturale dell’uomo moderno; Principi di bioetica cristiana: aborto ed eutanasia; Conoscere l’evoluzione del pensiero contemporaneo sull’idea di Dio; Capire l’originalità della proposta cristiana in relazione alla vita familiare.

METODI DI INSEGNAMENTO: Partendo, quando possibile, dall’esperienza vissuta dei ragazzi, mi sono servito di brevi lezioni frontali dialogate, utilizzando varie tecniche per migliorare la percezione dei messaggi: lettura di brani inerenti ai temi trattati, lettura di eventuali lavori personali, proiezione di audiovisivi.

STRUMENTI USATI: Libro di testo, appunti del docente.

TEMPI DI INSEGNAMENTO: Durante tutto l’anno scolastico.

OBIETTIVI MINIMI CONCORDATI NEL GRUPPO DISCIPLINARE: L’alunno sa riconoscere la propria dimensione religiosa e sa mettersi a confronto con la società sempre più multi etnica e multi religiosa. L’obiettivo da realizzare prevede il superamento dei livelli di partenza, il miglioramento e l’arricchimento culturale, nonché la formazione umana e sociale di ogni allievo.

STRUMENTI DI VERIFICA: Durante e a conclusione di ogni unità di apprendimento sono state effettuate delle piccole verifiche, miranti a far riflettere gli alunni sul loro grado di apprendimento e come stimolo per un maggiore impegno nello studio. Esse si sono articolate in relazioni personali sull’attività svolta ed esposizione verbale.

Il docente Francesco Carlo

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ALLEGATO B

SIMULAZIONI PROVE ESAME DI STATO

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SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA 02/05/2017 ITALIANO

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Eugenio MONTALE, Cigola la carrucola del pozzo

Cigola la carrucola del pozzo, l’acqua sale alla luce e vi si fonde. Trema un ricordo nel ricolmo secchio, nel puro cerchio un’immagine ride. Accosto il volto a evanescenti labbri: si deforma il passato, si fa vecchio, appartiene ad un altro… Ah che già stride la ruota, ti ridona all’atro fondo, visione, una distanza ci divide.

La lirica, contenuta in Ossi di seppia (1925) affronta uno dei temi ricorrenti della poesia di Montale, quello del ricordo come illusione.

Comprensione del testo

1 – Fai la parafrasi del testo.

Analisi del testo

2 – Attraverso quali correlativi oggettivi Montale esprime la sua concezione della memoria? 3 – Quale rapporto simbolico esiste tra il movimento della carrucola e lo stato d’animo del poeta? 4 – Definisci lo stile poetico e le scelte lessicali, caratteristiche di tutta la raccolta Ossi di seppia. 5 – Negli ultimi due versi il poeta spezza l’andamento della lirica con un enjambement e due cesure: indicali sul testo e spiega quale aspetto tematico sottolineano queste scelte metriche. 6 – Quali riferimenti mitologici hanno ispirato Montale nella composizione di questo testo?

Interpretazione complessiva e approfondimenti

7 – Il tema dell’epifania e il riferimento alla figura femminile sono due motivi che Montale sviluppa spesso nelle sue liriche; scegline uno e sviluppalo, con opportuni riferimenti ad altri testi dell’autore analizzati in classe.

TIPOLOGIA B- SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE

1- AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: I poeti e la Grande Guerra.

DOCUMENTI

Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore.

Filippo Tommaso MARINETTI, Manifesto del Futurismo, 1909.

(…) Alla città accatastata giunse mostruosa nel sogno la voce di basso del cannone sghignazzante,

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mentre da occidente cadeva rossa neve in brandelli succosi di carne umana. (….)

Vladimir MAJAKOVSKIJ, La guerra è dichiarata, 1914 (…) Se non fosse il barbaro ondante fetore di queste carogne nemiche, si potrebbe in questa trincea che si spappola al sole, accender sigarette e pipe;

e tranquillamente aspettare, soldati gli uni agli altri più che fratelli, la morte; che forse non ci oserebbe toccare, tanto siamo giovani e belli.

Ardengo SOFFICI, Kablek – Giornale di battaglia, 1919

Altri morirà per la Storia d’Italia volentieri e forse qualcuno per risolvere in qualche modo la vita. Ma io per far compagnia a questo popolo digiuno che non sa perché va a morire – popolo che muore in guerra perché “mi vuole bene” “per me” nei suoi sessanta uomini comandati siccome è il giorno che tocca morire. (…)

Piero Jahier, Poesie in versi e in prosa, 1981

Di che reggimento siete fratelli?

Parola tremante nella notte

foglia appena nata

Nell’aria spasimante involontaria rivolta dell’uomo presente alla sua fragilità.

Fratelli Giuseppe Ungaretti, Fratelli, 1916

2 – AMBITO SOCIO-ECONOMICO

ARGOMENTO: La cultura nell’era digitale

DOCUMENTI

C’è una categoria di italiani che si chiama “analfabeta funzionale”. Vive intorno a noi, vota come noi ma è un cittadino che, pur sapendo leggere e comprendere un testo semplice, non riesce a elaborarne e utilizzarne le informazioni. Una recente indagine dell’Ocse ha calcolato che in Italia gli analfabeti funzionali sono il 47% della popolazione, il che ci porta in vetta alla classifica dei Paesi europei. (…) Fenomeno confermato anche dal report del 2009 “Human Development” delle Nazioni Unite che indicava un solido 41% di nostri connazionali incapace di capire un bugiardino delle medicine, un contratto di lavoro o le indicazioni della pubblica amministrazione. Un numero allarmante che emerge dalla vita quotidiana e dalle analisi deli esperti. Un dramma per una società incapace di raccogliere nuove informazioni, impermeabile a una rappresentazione corretta del mondo dove le discussioni da bar diventano tanto importanti quanto la Costituzione.

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Davide Miccione nel suo saggio Lumpen Italia. Il trionfo del sottoproletariato cognitivo (IPOC, 2017) racconta che l’ignorante ipermoderno si trova ovunque: tra i marginali delle periferie, nella media borghesia, tra i professionisti e i politici. Tutti accomunati dalle stesse caratteristiche: rapporto faticoso con le norme, titoli di studio non meglio specificati o conseguiti nei sottoboschi dell’istruzione, passione per i segni visibili del lusso, disinteresse per tutto ciò che non sia solo materiale. E il diritto, la religione, la letteratura, l’arte e la filosofia classificati come “noiosi”. Anche il linguista Tullio De Mauro non ha mai smesso di denunciare il dramma di una “Repubblica fondata sull’ignoranza”. (…) Così abbiamo sostituito concetti astratti come eguaglianza, solidarietà, onestà con la concretezza dei bisogni di chi “non sa mai di non sapere”, degli “ignoranti inconsapevoli”. Invertire la rotta è possibile solo aumentando il finanziamento per tutto il comparto cultura, investendo nell’educazione dei giovani e sull’istruzione in carcere, dove si trova la maggior parte di quel 19% di ritirati dalla scuola dell’obbligo.

Michele Sasso, Ascesa dell’ignorante ipermoderno, Repubblica – D, 8 aprile 2017

Il vocabolario è stato compagno di generazioni di studenti, ma oggi rischia di andare in pensione per via di internet. E’ un bene? E’ vero, faccio molto prima, basta un click e arrivo subito al risultato. Ma è sicuro che i vocabolari fossero fatti solo per cercare il significato delle parole? Certo, quello è il loro scopo, ma forse c’era qualcosa di più, c’era il valore della ricerca e il piacere della scoperta: muoversi fra le migliaia di parole in centinaia di pagine e, intanto, scorrere altri nomi che suscitano la nostra immaginazione. Era un viaggio, un bel viaggio nel mondo di quanto gli uomini hanno inventato per nominare gli oggetti e le azioni. (…) Niente di tutto questo sul web: si arriva subito alla parola e stop. Forse i processi cognitivi stanno cambiando, e la conoscenza nel futuro sarà fatta solo così, per collegamenti orizzontali che non hanno bisogno di approfondimenti, ma solo di capacità mnemonica di trattenere a mente gli indirizzi dei piani del sapere. In ogni caso questa memoria non sarà più nel cervello delle persone, ma negli hard-disk delle macchine. (…).

Mario Tozzi, Ma internet ci aiuta davvero ad apprendere? – Repubblica.it, 17 febbraio 2016.

Tra cinquant’anni scriveremo ancora a mano? Oppure saranno le macchine a tradurre la nostra voce in scrittura? Indosseremo occhiali, orologi, vestiti computerizzati su cui appuntare, da cui farci ricordare le cose? La scrittura non è mai stata così potente e diffusa come da quando sono arrivati i computer. Il digitale ha moltiplicato la scrittura, trasformandola in una pratica quotidiana di massa, ma ne ha reso confusi i confini. (…) All’Archivio di Stato di Milano il 25 e il 26 novembre 2016 l’Associazione Calligrafica Italiana organizza un convegno internazionale intitolato La scrittura a mano ha ancora un futuro? a cui parteciperanno calligrafi, storici della scrittura, psicologi e codicologi. Recenti studi americani e francesi hanno rilevato che gli studenti che prendono appunti a mano ricordano più a lungo e trattengono meglio concetti e idee rispetto a chi utilizza strumenti elettronici. “La scrittura a mano coinvolge più parti del cervello” si afferma. Ewan Clayton, di professione scrittore calligrafo, osserva: “Non credo che la scrittura a mano scomparirà, al contrario. I produttori di oggetti digitali stanno investendo nella ricerca sulla scrittura manuale. Anche perché la digitalizzazione automatica dei testi scritti a mano funziona bene con l’indiano, il cinese e il giapponese, e quindi permette di penetrare in mercati in crescita” (…) L’ultimo sistema operativo degli iPhone, in effetti, permette di scrivere gli sms a mano; Lenovo produce tablet su cui applicare fogli di carta in modo da disegnare e scrivere contemporaneamente a mano e in digitale; perfino Montblanc si è messa a produrre penne digitali. E poi c’è il Paper Tablet di Moleskine, un kit composto da un’agenda di carta, una penna con microcamera e un’app che converte l’inchiostro in digitale. (…) Siamo abituati a concepire le nuove tecnologie come predatori. Quando è arrivata la radio sembrava dovesse mangiarsi i libri, prima di essere divorata dalla televisione. Invece trovano sempre il modo di coesistere. (…) Giacomo Papi, Belle parole, Repubblica- Il Venerdì, 11 novembre 2016

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3 – AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO: I diritti dell’uomo e del cittadino nelle società democratiche del XXI secolo

DOCUMENTI

I diritti umani richiedono tre qualità interdipendenti: i diritti devono essere naturali (inerenti agli esseri umani), uguali (gli stessi per tutti) e universali (applicabili ovunque). Perché i diritti siano diritti umani, tutti gli esseri umani ovunque nel mondo devono goderne in egual misura, e soltanto in virtù della loro condizione di esseri umani. E’ risultato più semplice accettare la qualità naturale dei diritti che la loro uguaglianza o universalità. Per molti versi siamo ancora alle prese con le implicazioni della rivendicazione dell’eguaglianza e dell’universalità dei diritti. A quale età una persona ha diritto alla piena partecipazione politica? Gli immigrati – non cittadini – beneficiano di diritti, e quali? Eppure neanche la naturalità, l’uguaglianza e l’universalità sono sufficienti. I diritti umani diventano significativi soltanto quando acquistano un contenuto politico. Non sono i diritti degli esseri umani in uno stato di natura, sono i diritti degli esseri umani nella società. (…) sono i diritti degli uni nei confronti degli altri.

Lynn Hunt, La forza dell’empatia. Una storia dei diritti dell’uomo, Laterza, Roma-Bari, 2010.

Sono a favore di un sistema politico basato sul cittadino, e che riconosca tutti i suoi diritti civili e umani fondamentali nella loro validità universale, e che li veda applicati in modo uguale: cioè, a nessun membro di una singola razza, o singola nazione, o singolo sesso, o singola religione possono essere conferiti diritti fondamentali che siano in qualche modo diversi da quelli di chiunque altro. In altre parole, sono a favore di quella che viene chiamata una società civile. (…) Una società civile, basata sull’universalità dei diritti umani, è quella che meglio ci permette di realizzarci in tutto quello che siamo – non solo membri della nostra nazione, ma membri della nostra famiglia, della nostra comunità, della nostra regione, della nostra chiesa, della nostra organizzazione professionale, del nostro partito politico, del nostro paese, delle nostre comunità sovranazionali – e di essere tutto questo perché la società ci tratta principalmente come membri della specie umana, cioè come persone, come esseri singoli la cui individualità trova la sua espressione primaria, più naturale e nello stesso tempo più universale nella nostra condizione di cittadini, nella cittadinanza nel senso più ampio e più profondo di questa parola. Ralph Dahrendorf, La società riaperta. Dal crollo del muro alla guerra in Iraq, Laterza, Roma-Bari, 2005.

Quella del riconoscimento dei diritti è un’antica promessa. La ritroviamo all’origine della civiltà giuridica quando nel 1215, nella Magna Charta, Giovanni Senza Terra dice: “Non metteremo le mani su di te”. E’ l’habeas corpus, il riconoscimento della libertà personale inviolabile, con la rinuncia del sovrano a esercitare un potere arbitrario sul corpo delle persone. Da quel lontano inizio si avvia un faticoso cammino, fitto di negazioni e contraddizioni, che approderà a quella che Norberto Bobbio ha chiamato “L’età dei diritti”, alle dichiarazioni dei diritti che alla fine del Settecento si avranno sulle “due sponde del lago Atlantico”, in Francia e negli Stati Uniti. E’ davvero una nuova stagione, che sarà scandita dal succedersi di diverse “generazioni” di diritti: civili, politici, sociali, legati all’innovazione scientifica e tecnologica. Saranno le costituzioni del Novecento ad attribuire ai diritti una rilevanza sempre maggiore. Ed è opportuno ricordare che le più significative innovazioni costituzionali del secondo dopoguerra si colgono nelle costituzioni dei “vinti”, l’italiana del 1948 e la tedesca del 1949, che non si aprono con i riferimenti alla libertà e all’uguaglianza. Nella prima il riferimento è al lavoro, nella seconda alla dignità. Si incontrano così le condizioni materiali del vivere e la sottrazione dell’uomo a qualsiasi potere esterno. Cambia così la natura stessa dello Stato, caratterizzato proprio dall’innovazione rappresentata dal ruolo centrale assunto dai diritti fondamentali. E si fa più stretto il legame tra democrazia e diritti. Stefano Rodotà, Perché i diritti non sono un lusso in tempo di crisi, La Repubblica, 20 ottobre 2014.

4 – AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Lo sviluppo sostenibile

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DOCUMENTI

Ambiente e sviluppo non sono realtà separate, ma al contrario presentano una stretta connessione. Lo sviluppo infatti non può sussistere se le risorse ambientali sono in via di deterioramento, così come l’ambiente non può essere protetto se la crescita non considera l’importanza anche economica del fattore ambientale. Si tratta, in breve, di problemi reciprocamente legati in un complesso sistema di causa ed effetto, che non possono essere affrontati separatamente, da singole istituzioni e con politiche frammentarie. (…) L’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la possibilità di soddisfacimento dei bisogni di quelle future. (…) Il concetto di sviluppo sostenibile implica per le politiche ambientali e di sviluppo alcuni obiettivi cruciali, e in particolare che: si rianimi la crescita economica; si muti la qualità della crescita economica; si muti la qualità della crescita economica; si soddisfino i bisogni essenziali in termini di posti di lavoro, generi alimentari, energia, acqua e igiene; si assicuri un livello demografico sostenibile; si conservi e si incrementi la base delle risorse; si riorientino i rischi tecnologici e gestionali; si tenga conto, nella formulazione delle decisioni, degli aspetti ambientali ed economici (…). Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo, Il futuro di noi tutti, Bompiani, Milano, 1988.

L’influenza umana sul sistema climatico è chiara. Ciò è evidente dalle concentrazioni crescenti di gas serra in atmosfera, dal forzante radiativo positivo, dal riscaldamento osservato, e dalla comprensione del sistema climatico (…) L’influenza umana è stata rilevata nel riscaldamento dell’atmosfera e degli oceani, nelle variazioni del ciclo globale dell’acqua, nella riduzione delle coperture di neve e di ghiaccio, nell’ innalzamento a livello globale del mare, e nei cambiamenti di alcuni estremi climatici (…). Le continue emissioni di gas serra causeranno un ulteriore riscaldamento e cambiamenti in tutte le componenti del sistema climatico. A livello globale gli oceani continueranno a riscaldarsi nel corso del XXI secolo. E’ molto probabile che la copertura di ghiaccio marino artico continuerà a ridursi e ad assottigliarsi, e che la copertura nevosa in primavera nell’emisfero settentrionale diminuirà nel corso del XXI secolo, all’aumentare della temperatura superficiale media globale. (…) Così continuerà ad aumentare il livello medio globale del mare. Sono principalmente le emissioni cumulative di CO2 a causare tutto questo; i loro effetti sul sistema climatico continueranno per secoli anche se si riuscissero a fermare. Climate change – Intergovernmental Panel on Climate Change, Svizzera, 2013.

Il concetto di sostenibilità proviene dalla letteratura scientifica naturalistica: si definisce sostenibile la gestione di una risorsa se, nota la sua capacità di riproduzione, non si eccede nel suo sfruttamento oltre una determinata soglia. In generale, il tema della sostenibilità è riferito alle risorse naturali rinnovabili, cioè quelle che hanno la capacità di riprodursi o rinnovarsi: la pesca e gli alberi sono ad esempio risorse rinnovabili. Le risorse che non hanno queste caratteristiche, ad esempio quelle minerarie, sono invece definite esauribili: per esse, più che di sostenibilità si può parlare di sfruttamento ottimale. Gli esempi di gestione non sostenibile delle risorse naturali sono moltissimi, dalla deforestazione selvaggia di alcune zone del pianeta, allo sterminio di specie animali, come ad esempio la balena azzurra, oggi in via di estinzione. Alessandro Lanza, Lo sviluppo sostenibile, Il Mulino, Bologna, 1997.

E’ all’interno dei vincoli biofisici che si deve muovere la programmazione economica in sintonia con i ritmi della natura e con le dinamiche dei cicli biogeochimici globali. I vincoli definiscono la carry capacity del pianeta, cioè la capacità di sostenere la popolazione e tutte le altre forme di vita di cui l’uomo e la natura hanno bisogno per sopravvivere: questa è la base della sostenibilità. (…) Il professor Robert Costanza, presidente dell’International Society for Ecological Economics spiega: “ L’economia ecologica è un tentativo di superare le frontiere tradizionali per sviluppare una conoscenza integrata dei legami tra sistemi ecologici ed economici”. (…) Le nuove teorie dello sviluppo sostenibile e dell’economia ecologica ci pongono davanti all’idea di un’economia non più basata su due parametri, il lavoro e il capitale, ma su un’economia ecologica che riconosce l’esistenza di tre parametri: il lavoro, il capitale naturale e il capitale prodotto dall’uomo. Intendendo per capitale naturale l’insieme dei sistemi naturali (mari, laghi, fiumi, foreste, flora, fauna, territorio), ma anche i prodotti agricoli, i prodotti della pesca, della caccia e della raccolta e il patrimonio artistico-culturale presente nel territorio, si vede come sia fondamentale oggi investire in questa direzione.

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Enzo Tiezzi – Nadia Marchettini, Che cos’è lo sviluppo sostenibile?, Donzelli Editore, Roma, 1999.

La nostra sovracrescita economica si scontra con i limiti della finitezza della biosfera. La capacità rigeneratrice della Terra non riesce più a seguire la domanda: l’uomo trasforma le risorse in rifiuti più rapidamente di quanto la natura sia in grado di trasformare questi rifiuti in nuove risorse. Se si prende come indice del “peso” ambientale del nostro stile di vita “l’impronta ecologica” che questo ha in termini di superficie terrestre o di spazio bioproduttivo necessario, si ottengono risultati insostenibili. Lo spazio disponibile è limitato, ammonta a 51 miliardi di ettari, di cui solo 12 miliardi disponibili per la nostra riproduzione: divisa per la popolazione mondiale attuale, questa superficie dà circa 1,8 ettari a persona. Considerando i bisogni di materie prime e di energia e le superfici necessarie per assorbire i rifiuti della produzione e del consumo, e aggiungendo l’impatto dell’habitat e delle infrastrutture, i ricercatori del WWF hanno calcolato che lo spazio bioproduttivo consumato pro-capite è in media 2,2 ettari. Serge Latouche, Breve trattato sulla decrescita serena, Bollati Boringhieri, Torino, 2008.

TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO Illustra le fasi più importanti della Resistenza in Italia, evidenziandone anche il significato morale e civile.

TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE Secondo la filosofa Luce Irigaray “ la differenza sessuale si colloca alla confluenza tra natura e cultura. Ma le civiltà patriarcali hanno a tal punto ridotto il valore del femminile che la loro realtà e la loro descrizione del mondo sono inesatte. Così, invece di restare un genere diverso, il femminile è diventato il non maschile, ossia una realtà astratta inesistente …Questo spiega perché le donne fanno tanta fatica a parlare e ad essere ascoltate in quanto donne.” Rifletti sul modo più corretto di intendere le differenze tra uomo e donna, facendo riferimento a fatti storici, episodi di cronaca o esperienze personali.

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Simulazione 2°prova Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti

proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE

Lo schema rappresentato in figura si riferisce ad un albero in acciaio C40 che trasmette, tramite un

giunto rigido a dischi di ghisa, la potenza ad una puleggia su cui grava un carico complessivo di

15 kN; l’albero ruota a 500 giri/minuto e il carico risulta posizionato simmetricamente rispetto ai

cuscinetti.

Scegliendo opportunamente i dati mancanti si chiede al candidato di:

A. Completare il dimensionamento dell’albero nella parte in cui è posta la puleggia calcolando la

potenza trasmessa dal giunto.

B. Effettuare il disegno esecutivo dello stesso scegliendo i sistemi di calettamento per gli organi

anzidetti (giunto e puleggia) nonché quelli di bloccaggio dei cuscinetti. Il disegno deve essere

comprensivo di smussi, raccordi e quotatura completa, nonché delle tolleranze e gradi di

lavorazione tenendo conto che è previsto un trattamento termico di indurimento superficiale.

C. Effettuare il ciclo di lavorazione dell’albero indicando la successione delle fasi, gli utensili, gli

attrezzi e strumenti di misura utilizzati.

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Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

SECONDA PARTE

1. Effettuare il dimensionamento di massima del giunto a dischi eseguendone il ciclo di

lavorazione.

2. Scelti opportunamente gli utensili e gli altri dati mancanti determinare per l’esecuzione

dell’albero:

a. le condizioni ottimali di taglio per le fasi di lavoro svolte al tornio;

b. la potenza massima necessaria considerando un rendimento pari a 0,8.

3. Calcolare il fabbisogno ottimale di materiale per una produzione di 500 pezzi, valutandone gli

scarti di lavorazione sapendo che gli alberi potranno essere ricavati da barre commerciali di 4 o

6 metri. Il candidato riferisca altresì con esempi concreti, che fanno riferimento ad esperienze

da lui fatte direttamente o verificate nell’ambito di stage aziendali e/o percorsi di alternanza

scuola-lavoro, quale è, a suo avviso, la differenza tra il criterio di organizzazione della

produzione da lui riscontrato e quanto invece da lui appreso nel corso dello studio della materia

(layout per posizione, per prodotto, ecc.).

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SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 09/05/2017

TECNOLOGIA- CLASSE 5A

Cognome e nome ……………………………………………………………………………………

1) descrivere sinteticamente il metodo di controllo mediante liquidi penetranti indicandonevantaggi e limiti.

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2) descrivere sinteticamente il processo di lavorazione “ elettroerosione” indicandone vantaggie limiti.

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3) indicare sinteticamente i procedimenti di azzeramento su una macchina a controllonumerico.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA - DEL 21/04/2017

MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA

COGNOME E NOME……………………………………CLASSE 5 A

Rispondere alle seguenti domande con risposte contenute in massimo dieci righe.

1) Un albero a sezione cava deve trasmettere un momento torcente di 400 Nm. Dimensionare la sezioneadottando un rapporto di cavità c = 0,7 e una tensione tangenziale ammissibile pari a 60 N/(mm^2).

2) In un manovellismo la biella è lunga 120 mm, la manovella 40 mm, lo stantuffo ha un diametro di 60 mm.Il peso delle parti dotate di moto alterno è di 5 N. Determinare, al regime di 4800 giri/min e quando l’angolodi manovella è di 35°, la forza risultante sul pistone, la forza trasmessa alla biella, le componenti della forzascambiata tra biella e manovella e il momento istantaneo trasmesso. La pressione del gas nella posizionesuddetta è di 2,5 MPa.

3) Dimensionare il perno portante di estremità di un albero di trasmissione (n = 450 giri/min) che devesopportare un carico di 10 kN. Assumere i seguenti parametri di calcolo: p am = 2,5 N/(mm^2), amσ = 60 N/(mm^2), p x v < = 3 W/(mm^2).

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SIMULAZIONE TERZA PROVA - DEL 09/05/2017

MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA

COGNOME E NOME…………………………………………………………………CLASSE 5 A

Rispondere alle seguenti domande con risposte contenute in massimo dieci righe.

1) Relativamente ad una coppia di ruote dentate definisci i principali elementi, come si effettua ildimensionamento delle ruote stesse e quali sono le forze trasmesse all’albero di calettamento e ai cuscinetti.

2) Un motore diesel marino a 4 tempi, 4 cilindri, sviluppa la potenza di 500 CV al regime di 900 giri/min.Senza fare calcoli numerici, descrivi il procedimento di calcolo con le relative unità di misura per calcolare ilpeso della corona del volano, le dimensioni della sezione della corona e il valore delle sollecitazioni indottedalle forze centrifughe.

3) Nei motori con disposizione dei cilindri (fino ad un massimo di 6 cilindri) in linea qual è la soluzione piùsoddisfacente dal punto di vista dell’equilibramento delle forze d’inerzia e perché?

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SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 21/04/2017

INGLESE

NOME E COGNOME_________________________________CLASSE 5 A M -

(è consentito l’uso del dizionario bilingue)

“E-skin” could give robots a sense of touch.

Scientists have invented a pressure-sensitive electronic skin which could be used to restore touch to patients who have artificial limbs. This invention could also give robotsthe ability to adapt the amount of force needed to hold and manipulate objects. Robots will finally be able to know their own strength and be able to pick up an egg by judging how delicate it is. The electronic sensor, developed by a team of research scientists from Stanford University In California, is so sensitive that it can feel a touch as light as a butterfly. The material, which has been named e-skin, is built from semiconductor nanowires, made from silicon, combined with rubber. The nanowires are incredibly thin structures, more than 10,000 times thinner than a single human hair.Manufactured in sheets, the sensors could be used for a variety of purposes. In addition to robot construction and artificial electronic skin for prosthetic limbs, the material could be used in touch screen displays and for automobile safety. The high degree of sensitivity could also make the sensors useful in a broad range of medical applications, including robotic surgery.Bandages equipped with the sensors could, for example, aid in healing wounds and incisions. Doctors could use data from the sensors to be sure the bandages were not too tight. Car safety could also be improved with sensitive, “intelligent” material applied to the steering wheel. “When a driver is tired, or drunk, or falls asleep at the wheel, his/her hands tend to loosen or fall off the wheel”, said Brian Terry, a member of the research team. “If there are pressure sensors that can sense that no hands are holding the steering wheel, the car could be equipped with an automatic safety device that sounds an alarm or slows the car down.”

Answer these questions:

1. What is e-skin?____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Explain why this sensor is an important breakthrough and how it could be used__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3. Describe two common types of proximity sensors that help us in what we do and consume every day.

_______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________

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SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 09/05/2017

INGLESE

(è consentito l’uso del dizionario bilingue)

The ugly side of the beautiful game.

An organisation called the International Trade Union Confederation (ITUC) examined the working conditions of World Cup workers in Qatar and it is worried about them. It said they receive very low pay and their work is very dangerous. Sometimes employers do not give them their salary. The construction companies take away the workers’ passports. The men do not get free drinking water, even though they work in temperatures of up to 50 degrees Celsius. Nepal's embassy in Qatar's capital city, Doha, said 44 Nepalese workers died in two months last summer. Most of the men died from heart attacks or workplace accidents. The ITUC reports that up to 4,000 workers could die before the World Cup starts in 2022.

Many people are shocked about the treatment of workers in Qatar. The ITUC affirms that what is happening at the World Cup building sites is like modern-day slavery. The Nepalese ambassador to Qatar asserted the country is like "an open jail" for workers. Aidan McQuade, director of Anti-Slavery International, said the World Cup is being built using slave labour. “The abuse of migrant workers is a stain on the conscience of world football. For players and fans, a World Cup stadium is a place of dreams. For some of the workers who spoke to us, it can feel like a living nightmare,” said Amnesty International’s director general, Salil Shetty. Indebted, living in squalid camps in the desert, paid a pittance, the lot of migrant workers contrasts sharply to that of the top-flight footballers who will play in the stadium. A spokesperson from Qatar’s government declared: "There is no excuse for any worker in Qatar to be treated in this manner. The health, safety, well-being and dignity of every worker that contributes to staging the 2022 FIFA World Cup is of the utmost importance."

Answer these questions:

1. How are conditions for the World Cup 2022 workers in Qatar?______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. What are many people shocked about? Why?______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3. How does slavery affect modern society compared to the past?______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 21/04/2017

MATEMATICA (5A)

Data la funzione y=

3 − 5x2 1

1) Trovare l'equazione della retta tangente alla funzione in x0 = 0

2) Determinare gli asintoti della funzione

3) Calcolare l'area del trapezoide della funzione nell'intervallo (2,5)

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SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 09/05/2017

MATEMATICA (5A)

Nome Candidato.....................

1) Calcolare il segunte integrale indefinito: ∫ 2xs ( x)dx

2) Determinare il volume del solido ottenuto facendo ruotare intorno all’asse x nell’intervallo (0,1) lafunzione xxy 44 2 −=

3) Risolvere la seguente equazione differenziale con condizione iniziale y(0)=2 : 05'2 2 =−− xxy

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SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DEL 21/04/2017 SISTEMI E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

Modalità: il candidato risponda alle seguenti domande utilizzando un massimo di 10 righe oltre eventuali schemi o grafici utili alla completezza dell’esposizione.

1. IL CANDIDATO ILLUSTRI QUALI SONO, SECONDO LUI, I 3 PRINCIPALI PARAMETRI PER ILFUNZIONAMENTO DI UN TRASDUTTORE SPIEGANDONE IL MOTIVO DELLA SCELTA.

2. IL CANDIDATO ILLUSTRI I PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DEI SENSORI A INDUZIONE E I LOROCAMPI DI APPLICAZIONE PORTANDO ALCUNI ESEMPI.

3. IL CANDIDATO ILLUSTRI L’IMPORTANZA DEL TRASFORMATORE IN RELAZIONE ALLO SVILUPPOINDUSTRIALE.

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ALLEGATO C

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PROVA ORALE

Alunno Punteggio totale

-1- Argomento a scelta del candidato Criteri Indicatori Punti

Conoscenza dei contenuti

approfondita ed esauriente 4 puntuale, anche se talvolta manualistica 3 generica 2 frammentaria e confusa 1 errata 0

Competenza disciplinare/pluridisciplinare e capacità

di collegamento

individua concetti chiave e stabilisce efficaci collegamenti 4 individua concetti chiave e stabilisce semplici collegamenti 3 individua concetti chiave, ma solo saltuariamente li collega 2 individua concetti chiave, ma non li collega 1 non sa individuare concetti chiave 0

Competenze logico- espressive

Dimostra un alto grado di coerenza logica, coesione e proprietà lessicale 2 si esprime con coerenza efficace, con coesione e proprietà lessicali apprezzabili 2 sa dare ordine e linearità al discorso usando un modesto repertorio lessicale 1 si esprime in modo disorganico e usa un modesto repertorio lessicale 1 si esprime in modo confuso, contraddittorio e lessicalmente improprio 0

Tot.-1

-2- Argomenti a scelta della Commissione Criteri Indicatori Punti

Conoscenza dei contenuti

approfondita ed esauriente 9 8 - puntuale, anche se talvolta manualistica 7 6 - generica 5 4 - frammentaria e confusa 3 2 -errata 1 0

Competenza disciplinari /

pluridisciplinari

individua concetti chiave e stabilisce efficaci collegamenti 9 8 individua concetti chiave e stabilisce semplici collegamenti 7 6 individua concetti chiave, ma solo saltuariamente li collega 5 4 Individua concetti chiave, ma non li collega 3 2 non sa individuare concetti chiave 1 0

Competenze logico- espressive

Dimostra un alto grado di coerenza logica, coesione e proprietà lessicale 9 8 si esprime con coerenza efficace, con coesione e proprietà lessicali apprezzabili 7 6 sa dare ordine e linearità al discorso usando un modesto repertorio lessicale 5 4 si esprime in modo disorganico e usa un modesto repertorio lessicale 3 2 si esprime in modo confuso, contraddittorio e lessicalmente improprio 1 0

Tot.-2

-3- Discussione elaborati Criteri Indicatori Punti

Discussione degli elaborati

integra, approfondisce ed argomenta con efficacia 3 - fornisce spiegazioni e si autocorregge 2 non sa integrare e non riconosce gli errori 1 0

Tot.-3

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

ITALIANO

Tipologia A: Analisi e commento di un testo letterario e non, in prosa o poesia

Candidato/a ……………………………………………………. Classe 5 ……....

Descrittori Punti Competenza ortografica e lessicale - Ortografia puntuale, lessico ampio e appropriato 3 - Ortografia corretta e lessico adeguati 2 - Ortografia caratterizzata da diversi errori e lessico impreciso/ristretto 1 - Ortografia molto scorretta e lessico improprio/trascurato 0.5

Competenza morfosintattica - Buona 3 - Adeguata 2 - Carente 1 - Scorretta 0.5

Comprensione del testo - Completa e dettagliata 3 - Adeguata 2 - Imprecisa 1 - Caratterizzata da vari fraintendimenti 0.5

Analisi del testo - Esauriente e puntuale 3 - Sostanzialmente completa e corretta 2 - Incompleta 1 - Molto lacunosa e carente 0.5

Interpretazione e contestualizzazione - Interpretazione puntuale e contestualizzazione precisa con ricchezza di riferimenti culturali eapprofondimenti personali 3

- Interpretazione e contestualizzazione nel complesso puntuali 2 - Interpretazione e contestualizzazione con diverse imprecisioni e/o lacune 1 - Interpretazione e contestualizzazione errate/molto lacunose 0.5

PUNTEGGIO TOTALE ______/15

TABELLA DI CORRISPONDEZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO

GIUDIZIO PUNTEGGIO in quindicesimi PUNTEGGIO in decimi NEGATIVO 2.5-4 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 5-7 4 INSUFFICIENTE 8 5 QUASI SUFFICINETE 9 5.5 SUFFICIENTE 10 6 PIU’ CHE SUFFICIENTE 11 6.5 DISCRETO 12 7/7.5 BUONO 13-14 8/9 OTTIMO 15 10

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Tipologia B: Articolo di giornale o saggio breve

Candidato/a ……………………………………………………. Classe 5 ……....

Descrittori Punti Competenza ortografica e lessicale - Ortografia puntuale, lessico ampio e appropriato 3 - Ortografia corretta e lessico adeguati 2 - Ortografia caratterizzata da diversi errori e lessico impreciso/ristretto 1 - Ortografia molto scorretta e lessico improprio/trascurato 0.5

Competenza morfosintattica - Buona 3 - Adeguata 2 - Carente 1 - Scorretta 0.5

Comprensione uso dei documenti e conformità dello scritto alla destinazione ipotizzata - Comprensione, uso documenti e conformità dello scritto alla destinazione ipotizzata puntualied efficaci 3

- Comprensione, uso documenti e conformità dello scritto alla destinazione ipotizzata adeguati 2 - Comprensione, uso documenti e conformità dello scritto alla destinazione ipotizzata imprecisi 1 - Comprensione, uso documenti e conformità dello scritto alla destinazione ipotizzata lacunosi escarsi 0.5

Conoscenze dell’argomento e del contesto - Traccia ampiamente sviluppata con approfondite conoscenze 3 - Traccia adeguatamente sviluppata con sufficienti conoscenze 2 - Traccia parzialmente svolta o sviluppata con limitate conoscenze 1 - Traccia non svolta o sviluppata con scarse conoscenze 0.5

Capacità di rielaborazione e sintesi - Rielaborazione e sintesi precise e significative 3 - Rielaborazione e sintesi adeguate e sostanzialmente adeguate 2 - Rielaborazione e sintesi imprecise e superficiali 1 - Rielaborazione e sintesi errate e/o molto carenti 0.5

PUNTEGGIO TOTALE ______/15

TABELLA DI CORRISPONDEZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO

GIUDIZIO PUNTEGGIO in quindicesimi PUNTEGGIO in decimi NEGATIVO 2.5-4 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 5-7 4 INSUFFICIENTE 8 5 QUASI SUFFICINETE 9 5.5 SUFFICIENTE 10 6 PIU’ CHE SUFFICIENTE 11 6.5 DISCRETO 12 7/7.5 BUONO 13-14 8/9 OTTIMO 15 10

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Tipologia C: Argomento storico

Candidato/a ……………………………………………………. Classe 5 ……....

Descrittori Punti Competenza ortografica e lessicale - Ortografia puntuale, lessico ampio e appropriato 3 - Ortografia corretta e lessico adeguati 2 - Ortografia caratterizzata da diversi errori e lessico impreciso/ristretto 1 - Ortografia molto scorretta e lessico improprio/trascurato 0.5

Competenza morfosintattica - Buona 3 - Adeguata 2 - Carente 1 - Scorretta 0.5

Conoscenze dell’argomento e del contesto - Traccia ampiamente sviluppata con approfondite conoscenze 3 - Traccia adeguatamente sviluppata con sufficienti conoscenze 2 - Traccia parzialmente svolta o sviluppata con limitate conoscenze 1 - Traccia non svolta o sviluppata o con scarse conoscenze 0.5

Capacità di ideazione e pianificazione - Ideazione e pianificazione precise ed efficaci 3 - Ideazione e pianificazione adeguate e lineari 2 - Ideazione e pianificazione imprecise e schematiche 1 - Ideazione e pianificazione errate e/o molto carenti 0.5

Capacità di rielaborazione e sintesi - Rielaborazione e sintesi precise e significative 3 - Rielaborazione e sintesi adeguate e sostanzialmente adeguate 2 - Rielaborazione e sintesi imprecise e superficiali 1 - Rielaborazione e sintesi errate e/o molto carenti 0.5

PUNTEGGIO TOTALE ______/15

TABELLA DI CORRISPONDEZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO

GIUDIZIO PUNTEGGIO in quindicesimi PUNTEGGIO in decimi NEGATIVO 2.5-4 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 5-7 4 INSUFFICIENTE 8 5 QUASI SUFFICIENTE 9 5.5 SUFFICIENTE 10 6 PIU’ CHE SUFFICIENTE 11 6.5 DISCRETO 12 7/7.5 BUONO 13-14 8/9 OTTIMO 15 10

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Tipologia D: Argomento di ordine generale

Candidato/a ……………………………………………………. Classe 5 ……....

Descrittori Punti Competenza ortografica e lessicale - Ortografia puntuale, lessico ampio e appropriato 3 - Ortografia corretta e lessico adeguati 2 - Ortografia caratterizzata da diversi errori e lessico impreciso/ristretto 1 - Ortografia molto scorretta e lessico improprio/trascurato 0.5

Competenza morfosintattica - Buona 3 - Adeguata 2 - Carente 1 - Scorretta 0.5

Conoscenze dell’argomento e del contesto - Traccia ampiamente sviluppata con approfondite conoscenze 3 - Traccia adeguatamente sviluppata con sufficienti conoscenze 2 - Traccia parzialmente svolta o sviluppata con limitate conoscenze 1 - Traccia non svolta o sviluppata o con scarse conoscenze 0.5

Capacità di ideazione e pianificazione - Ideazione e pianificazione precise ed efficaci 3 - Ideazione e pianificazione adeguate e lineari 2 - Ideazione e pianificazione imprecise e schematiche 1 - Ideazione e pianificazione errate e/o molto carenti 0.5

Capacità di approfondimento e di rielaborazione - Approfondimento e rielaborazione efficaci e significativi 3 - Approfondimento e rielaborazione adeguati e nel complesso puntuali 2 - Approfondimento e rielaborazione imprecisi e approssimativi 1 - Approfondimento e rielaborazione errati e/o lacunosi 0.5

PUNTEGGIO TOTALE ______/15

TABELLA DI CORRISPONDEZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO

GIUDIZIO PUNTEGGIO in quindicesimi PUNTEGGIO in decimi NEGATIVO 2.5-4 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 5-7 4 INSUFFICIENTE 8 5 QUASI SUFFICINETE 9 5.5 SUFFICIENTE 10 6 PIU’ CHE SUFFICIENTE 11 6.5 DISCRETO 12 7/7.5 BUONO 13-14 8/9 OTTIMO 15 10

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SIMULAZIONE 2° PROVA MATERIA: DISEGNO PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

D.1 D.2 D.3ESPOSIZIONE

CORRETTEZZA

COMPLETEZZA

PARZIALE

TOTALE (MEDIA)

CRITERIO DESCRITTORE PUNTI

ESPOSIZIONE

Molto confusa e disordinata, frasi sempre poco chiare, senza impiego di terminologia tecnica 1

Poco chiara con scarso impiego di terminologia tecnica 2 Sufficientemente chiara e ordinata con un accenno d’impiego di terminologia tecnica 3

Molto chiara e ordinata con un buon impiego della terminologia tecnica 4

Fluida, con ragionamenti ben costruiti e con un ottimo impiego della terminologia tecnica 5

CORRETTEZZA

Presenta errori gravi con comprensione molto limitata dell’argomento 1 Presenta molti errori e imprecisioni una comprensione degli argomenti poco precisa 2

Presenta alcuni errori e/o imprecisioni ma con una comprensione dell’argomento accettabile 3

Con alcune imprecisioni ma con una buona conoscenza dell’argomento 4 Sostanzialmente privo di errori e con una comprensione dell’argomento capace di cogliere anche aspetti secondari 5

COMPLETEZZA

Sostanzialmente senza risposta 1 Risposta parziale che presenta omissione di aspetti fondamentali 2 Risposta abbastanza ampia tuttavia con alcune omissioni su aspetti non fondamentali 3

Risposta completa ed esauriente sugli aspetti fondamentali 4 Risposta esaustiva e ricca di particolari 5

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SIMULAZIONE DI 3 PROVA SISTEMI E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

D.1 D.2 D.3

ESPOSIZIONE

CORRETTEZZA

COMPLETEZZA

VOTO PER RISPOSTA

TOTALE (MEDIA)

CRITERIO DESCRITTORE PUNTI

ESPOSIZIONE

Molto confusa e disordinata, frasi sempre poco chiare, senza impiego di terminologia tecnica 1

Poco chiara con scarso impiego di terminologia tecnica 2

Sufficientemente chiara e ordinata con un accenno d’impiego di terminologia tecnica 3

Molto chiara e ordinata con un buon impiego della terminologia tecnica 4

Fluida, con ragionamenti ben costruiti e con un ottimo impiego della terminologia tecnica 5

CORRETTEZZA

Presenta errori gravi con comprensione molto limitata dell’argomento 1

Presenta molti errori e imprecisioni una comprensione degli argomenti poco precisa 2

Presenta alcuni errori e/o imprecisioni ma con una comprensione dell’argomento accettabile 3

Con alcune imprecisioni ma con una buona conoscenza dell’argomento 4

Sostanzialmente privo di errori e con una comprensione dell’argomento capace di cogliere anche aspetti secondari 5

COMPLETEZZA

Sostanzialmente senza risposta 1

Risposta parziale che presenta omissione di aspetti fondamentali 2

Risposta abbastanza ampia tuttavia con alcune omissioni su aspetti non fondamentali 3

Risposta completa ed esauriente sugli aspetti fondamentali 4

Risposta esaustiva e ricca di particolari 5

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA INGLESE

Cognome e nome_________________________________________________ Classe:

Elementi valutati Giudizio Punteggio Comprensione del testo (pertinenza e completezza della risposta)

Molto carente Confusa Parziale/incerta Accettabile(sufficiente) Adeguata (discreto) Completa/dettagliata (buono/ottimo)

123456

Correttezza e proprietà dell’espressione (forma e lessico)

Gravemente insufficiente Scarso Sufficiente Discreto Buono/ottimo

12345

Rielaborazione personale Coesione/coerenza Sintesi/argomentazione

Carente Scarso Sufficiente Buono

1234

Totale punteggio_____________/15

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE TERZA PROVA MECCANICA

Cognome e nome_________________________________________________ Classe:

INDICATORI LIVELLI DEI DESCRITTORI

PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI

DIVERSI LIVELLI

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

Contenuti sviluppati (aderenza alla traccia)

� Scarso 1

…………. � Mediocre 1,5 � Sufficiente 2 � Discreto 2,5 � Buono / Ottimo 3

Conoscenza specifica degli argomenti richiesti

� Scarso 1

…………. � Mediocre 2 � Sufficiente 3 � Discreto 4 � Buono / Ottimo 5

Organizzazione dell’elaborato e considerazioni sullo svolgimento

� Scarso 1

…………. � Mediocre 1,5 � Sufficiente 2 � Discreto 2,5 � Buono / Ottimo 3

Capacità di utilizzo degli strumenti necessari allo svolgimento della prova e realizzazione di schemi grafici

� Scarso 1

…………. � Mediocre 2 � Sufficiente 3 � Discreto 3,5 � Buono / Ottimo 4

VOTO = ………

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA Tecnologia meccanica

Max Abilità Punti Livello

5 Conoscenza (nozioni, concetti,

argomenti, regole, ecc.)

1 Grav. Insuff.

2.5 Insufficiente

3.5 Sufficiente

4 Discreto/buono

5 Ottimo/eccell.

5 Competenza nell’elaborazione

(applicazione, proprietà di

linguaggio, uso corretto della

simbologia)

1 Grav. Insuff.

2.5 Insufficiente

3.5 Sufficiente

4 Discreto/buono

5 Ottimo/eccell.

5 Capacità di analisi e sintesi

(congruenza con la traccia,

correttezza di esecuzione,

collegamenti e personalizzazione).

1 Grav. Insuff.

2 Insufficiente

3 Sufficiente

4 Discreto/buono

5 Ottimo/eccell.

Punteggio complessivo attribuito alla prova

/15

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IIS E. Majorana Documento del 15 Maggio A.S. 2016/2017 Classe 5A

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SIMULAZIONE DI 3 PROVA MATERIA: MATEMATICA

D.1 D.2 D.3

ESPOSIZIONE

CORRETTEZZA

COMPLETEZZA

VOTO PER RISPOSTA

TOTALE (MEDIA)

CRITERIO DESCRITTORE PUNTI

ESPOSIZIONE

Molto confusa e disordinata, frasi sempre poco chiare, senza impiego di terminologia tecnica 1

Poco chiara con scarso impiego di terminologia tecnica 2

Sufficientemente chiara e ordinata con un accenno d’impiego di terminologia tecnica 3

Molto chiara e ordinata con un buon impiego della terminologia tecnica 4

Fluida, con ragionamenti ben costruiti e con un ottimo impiego della terminologia tecnica 5

CORRETTEZZA

Presenta errori gravi con comprensione molto limitata dell’argomento 1

Presenta molti errori e imprecisioni una comprensione degli argomenti poco precisa 2

Presenta alcuni errori e/o imprecisioni ma con una comprensione dell’argomento accettabile 3

Con alcune imprecisioni ma con una buona conoscenza dell’argomento 4

Sostanzialmente privo di errori e con una comprensione dell’argomento capace di cogliere anche aspetti secondari 5

COMPLETEZZA

Sostanzialmente senza risposta 1

Risposta parziale che presenta omissione di aspetti fondamentali 2

Risposta abbastanza ampia tuttavia con alcune omissioni su aspetti non fondamentali 3

Risposta completa ed esauriente sugli aspetti fondamentali 4

Risposta esaustiva e ricca di particolari 5