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edizione di Parma, Reggio Emilia e Modena periodico d’informazione aziendale anno V Gennaio 2013 INDUSTRIA Serve un grande pao per gli invesmen Il servizio a pagina 2 Editoriale IN PRIMO PIANO Tenacia e coraggio per vincere le difficili sfide del 2013 Polica e sviluppo: la soluzione che non c’è E’ difficile di questi tempi sposare una cau- sa politica. I dibattiti, con l’avvicinarsi delle elezioni si moltiplicano, ma le soluzioni per uscire da questo lungo tunnel - dove la luce in verità ancora è ben lungi dal vedersi - nessuno le il- lustra. Non ci si può nemmeno scontrare su ipotesi, strategie diverse perché mancano i programmi. Un anno di “governo tecnico”, al di là di toglierci le continue “bagarre” tra i principali schieramenti politici (che servono solo all’audience dei Talk-Show) ha porta- to risultati - se così si possono chiamare - di molto inferiori alle attese. Manca drammaticamente il nuovo, il cam- biamento, l’idea di una nuova Visione e quin- di nuove politiche industriali, sociali, del la- voro, nei rapporti con l’estero. In questo scenario molti imprenditori, so- prattutto i piccoli, si sentono spesso soli, di- sorientati, senza prospettive. In realtà è sul loro orgoglio, sulla loro tenacia, sul loro impegno, sul loro coraggio, sulle loro idee che dobbiamo riporre le nostre speran- ze. Uomini e donne che dedicano la loro vita (senza limiti di orario) all’impresa anche a discapito della famiglia. Ma tutto questo oggi potrebbe non bastare! La “posta” in gioco è alta. Parliamo dell’Italia e degli italiani. Oggi, più che mai ognuno deve fare la sua parte, rispondere delle proprie azioni perché la pazienza e la tolleranza sono in forte calo, più del PIL! Gennaio 2013 IMPRESE Grazie a nuovi proge e mirate strategie connua la crescita del Gruppo Chimar FORMAZIONE Cisita Parma festeggia i 25 anni con il volume “Formare il futuro” CONSULENZA Lean Office: la nuova fronera del Lean Thinking POLITICA ECONOMICA L’UE deve concepire nuove dinamiche per la crescita Il servizio a pagina 2 ECONOMIA REGIONALE Rapporto 2012: calano ancora PIL, faurato, produzione ed ordini Il servizio a pagina 3 Il servizio a pagina 8 RICERCA & SVILUPPO REI in partnership con Logiscs & Automaon Consulng (LAC) Il servizio a pagina 6 Il servizio a pagina 7 Il servizio a pagina 17 di Ottavio Margini Imprese & Prospeve è distribuito gratuitamente Richiedi una copia per la Tua azienda

Imprese & Prospettive

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Giornale rivolto alle Imprese delle province di Reggio Emilia, Parma e Modena

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Page 1: Imprese & Prospettive

edizione di Parma, Reggio Emilia e Modena

periodico d’informazione aziendale

anno V Gennaio 2013

industRia

Serve un grande patto per gli investimenti

il servizio a pagina 2

Editoriale in PRiMo Piano

Tenacia e coraggio per vincere le difficili sfide del 2013

Politica e sviluppo: la soluzione che non c’è

E’ difficile di questi tempi sposare una cau-sa politica.I dibattiti, con l’avvicinarsi delle elezioni si moltiplicano, ma le soluzioni per uscire da questo lungo tunnel - dove la luce in verità ancora è ben lungi dal vedersi - nessuno le il-lustra. Non ci si può nemmeno scontrare su ipotesi, strategie diverse perché mancano i programmi. Un anno di “governo tecnico”, al di là di toglierci le continue “bagarre” tra i principali schieramenti politici (che servono solo all’audience dei Talk-Show) ha porta-to risultati - se così si possono chiamare - di molto inferiori alle attese.Manca drammaticamente il nuovo, il cam-biamento, l’idea di una nuova Visione e quin-di nuove politiche industriali, sociali, del la-voro, nei rapporti con l’estero.In questo scenario molti imprenditori, so-prattutto i piccoli, si sentono spesso soli, di-sorientati, senza prospettive.In realtà è sul loro orgoglio, sulla loro tenacia, sul loro impegno, sul loro coraggio, sulle loro idee che dobbiamo riporre le nostre speran-ze. Uomini e donne che dedicano la loro vita (senza limiti di orario) all’impresa anche a discapito della famiglia. Ma tutto questo oggi potrebbe non bastare!La “posta” in gioco è alta. Parliamo dell’Italia e degli italiani.Oggi, più che mai ognuno deve fare la sua parte, rispondere delle proprie azioni perché la pazienza e la tolleranza sono in forte calo, più del PIL!

Gennaio 2013

iMPREsE

Grazie a nuovi progetti e mirate strategie continua la crescita del Gruppo Chimar

FoRMazionE

Cisita Parma festeggia i 25 anni con il volume “Formare il futuro”

ConsulEnza

Lean Office: la nuova frontiera del Lean Thinking

PolitiCa EConoMiCa

L’UE deve concepire nuove dinamiche per la crescita

il servizio a pagina 2

EConoMia REgionalE

Rapporto 2012: calano ancora PIL, fatturato, produzione ed ordini

il servizio a pagina 3

il servizio a pagina 8

RiCERCa & sviluPPo

REI in partnership con Logistics & Automation Consulting (LAC)

il servizio a pagina 6

il servizio a pagina 7

il servizio a pagina 17

di Ottavio Margini Imprese & Prospettive

è distribuito gratuitamente Richiedi una copia per la Tua azienda

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”Riscoprire la crescita” è il tema del Convegno organiz-zato da Confindustria Emi-lia-Romagna nei giorni pre-cedenti il Natale che si è svol-to a Parma, presso la sede dell’Unione degli Industriali.Un appuntamento di rilie-vo con il quale gli industriali dell’Emilia-Romagna hanno voluto lanciare un messaggio di fiducia, pur nel contesto difficile in cui ci troviamo, e cercare di contribuire me-diante un confronto al rilan-cio dell’economia mediante un grande “Patto per gli inve-stimenti”. Il convegno si è aperto con i saluti di Giovanni Borri, presidente dell’Unione Par-mense degli Industriali, a cui sono seguiti gli interventi di Gregorio De Felice, respon-sabile Servizi studi e ricerche

di Intesa San Paolo e Ales-sandra Lanza, responsabile analisi e ricerca economica di Prometeia, che hanno affron-tato il tema delle prospettive di crescita dell’Italia in Euro-pa. Il Convegno è entrato nel vivo quando ha preso la pa-rola Maurizio Marchesini, presidente di Confindustria Emilia-Romagna. Marchesi-ni che ha innanzitutto ricor-dato la ricorrenza del Qua-rantennale per Confindustria Emilia e ha volto un pensie-ro ai colleghi imprenditori protagonisti dell’economia Emiliana che hanno guidato l’Associazione in questi anni. Tra questi, per citarne alcuni, Gian Paolo Artioli, Guidal-berto Guidi, Anna Maria Ar-toni, Gaetano Maccaferri.Ha svolto poi una sintesi dell’attuale difficile situazio-

ne ed ha illustrato nel detta-glio la proposta di un “Gran-de Patto per gli Investimen-ti”. Di particolare interesse la successiva tavola rotonda “La crescita: politiche e stru-

menti”, moderata da Fabri-zio Binacchi, direttore Rai Emilia-Romagna, a cui han-no partecipato Vasco Erra-ni, presidente della Regione Emilia-Romagna, Gaetano Miccichè, direttore generale di Intesa Sanpaolo, e Aure-lio Regina, vicepresidente di Confindustria per lo Sviluppo economico. A chiudere i lavo-ri Antonio Tajani, vicepre-sidente della Commissione Europea con l’intervento “Le strategie dell’Unione Euro-pea”.“Serve un’Europa più amica dell’industria – ha afferma-to Tajani – perché per uscire dalla crisi non bastano le po-litiche di austerità”. Ha poi lanciato una sfida in vista dell’Europa 2020. “Occorre aggiungere un sesto traguar-do ai cinque già individuati

dall’Unione Europea per il 2020, per una nuova strate-gia economica, che gli Stati membri saranno invitati a tradurre in obiettivi nazio-nali (il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro; il 3% del pil dell’Unione Europea deve essere investito in R&S; i tra-guardi “20-20-20” in materia di clima ed energia devono essere raggiunti; il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e al-meno il 40% dei giovani deve avere una laurea o un diplo-ma; 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà).Il sesto traguardo riguarda l’industria: entro il 2020 biso-gna passare dal 5,6 al 20% di Pil legato al manifatturiero”.

Dopo aver evidenziato che gli imprenditori emi-liani risponderanno con coraggio alla difficilissima situazione economica e faranno sentire forte la loro voce, senza piagnistei, in ogni sede perché hanno ancora energie, idee e determinazione per reagire, Marchesini ha presentato la proposta di un “grande patto per gli investimenti”.“La proposta – ha spiegato Marchesini – ha due chiari e precisi presupposti: la prima è che vi sia un Programma d’investimento da parte di aziende in-centrato su investimenti produttivi (esclusi gli im-mobili) con strutture stabili e continuative e rica-dute positive sull’occupazione. Il secondo presup-posto è che il Governo assuma una “partnership” in questi progetti con l’impegno a condividerne il ritorno in termini di sgravio fiscale predetermina-to. Un patto condiviso da tutti i soggetti firmatari con opportunità ed impegni precisi”.

“Bisogna essere consapevoli – afferma Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna – che se a li-vello europeo non verrà concepita una nuova dinamica e una nuova politica per la ripresa e la crescita, l’Italia non ce la farà!Nel nostro Paese – ha continuato Errani – manca una Politica Industriale da troppi anni. Solo poche Regioni si sono impegnate. Il Patto per la crescita è indispensabile ma deve scontare il fatto che non ci sono spazi finanzia-ri. Occorre individuare i 3/4 comparti ritenuti strategici (a puro titolo di esempio: green economy, biomedicale ) e su quelli concentrare tutti gli sforzi.Un patto chiaro con regole certe, con scelte politiche stabili, un patto su cose concrete e chi non lo sottoscrive è fuori. Altro aspetto che considero fondamentale è l’in-ternazionalizzazione della subfornitura. Se questa non avviene nei prossimi cinque anni le imprese italiane non reggeranno la competizione internazionale”.

“Dal mio punto di vista – sostiene Gaetano Miccichè – tre sono le parole magiche per la crescita: Dimensio-ne, Internazionalizzazione, Innovazione. Ma è sulla dimensione che mi soffermo in particolare. Le imprese italiane sono troppo piccole e sottocapitalizzate. Sono “bancocentriche”: dipendono troppo da mezzi di terzi. Questo implica una perdita di competitività rispetto alle altre aziende dell’Unione Europea che possono investi-re maggiormente con mezzi propri e quindi con minori oneri.Mi sento di affermare che una capitalizzazione adegua-ta è una questione di “sostenibilità” del business. Occorre per molte imprese aprire il capitale a terzi per aumentare disponibilità e dimensioni”.

2 iMPREsE & PRosPEttivE

Convegno a Parma di Confindustria Emilia-Romagna

La proposta di Maurizio Marchesini, Presidente Confindustria Emilia-Romagna

Riscoprire la crescita: il difficile compito per le imprese emiliane

Il grande patto per gli Investimenti

La ricetta: coraggio, idee, energie ed un grande “Patto per gli Investimenti”

Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea

Una necessità inderogabile per Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna

Le indicazioni di Gaetano Miccichè, Direttore Generale di Intesa Sanpaolo

L’Unione Europea deve concepire nuove dinamiche per la crescita

Le imprese italiane sono troppo “bancocentriche”

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3EConoMia

Un anno particolarmente difficile, all’insegna della re-cessione e del terremoto che è andato a colpire un’area ad altissima densità di imprese. I numeri che misurano l’anda-mento del sistema produttivo emiliano-romagnolo nel 2012 sono quasi tutti di segno ne-gativo: calo reale del Pil del 2,6%, leggermente superiore a quanto previsto in Italia (-2,4%), per le conseguenze del sisma ma anche domanda interna in sensibile diminu-zione (-3,7%), a causa dei concomitanti cali dei consu-mi delle famiglie (-3,3%) e, soprattutto, degli investimen-ti (-7,5%). È questo il quadro che emerge dal Rapporto sull’economia regionale 2012 realizzato da Unioncamere e Regione Emilia-Romagna.“Occorre innanzi tutto – ha sottolineato l’assessore regio-nale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – una nuova politica industriale: il carattere strutturale, profon-do, di questa crisi, richiede qualcosa di più e di diverso da uno spostamento dell’as-se della politica economica e cioè una diversa conside-razione dello sviluppo e una diversa idea del modello di sviluppo. Si chiude un anno difficile, ma che evidenzia anche, che il sistema produt-tivo emiliano romagnolo, con l’export, è ancora tonico. Per uscire dal tunnel sosterre-mo con forza saperi, ricerca, innovazione valorizzando prodotti, produzioni e lavo-ro che guardano il made in Italy, il settore green e l’high tech”. Se il 2012 è un anno di arretramento, le prospettive sono di segno negativo anche per il 2013 con ripercussioni su occupazione, tenuta delle imprese, ricchezza delle fami-glie, sistema di welfare. Solo nel 2014 si può ipotizzare una

moderata ripresa.“Il 2012 sarà ricordato – ag-giunge il presidente Union-camere Emilia-Romagna Carlo Alberto Roncarati – come un anno di recessione per l’economia della nostra regione, stretta tra la crisi internazionale e il terremoto. Quanto è accaduto in risposta ai drammatici eventi sismi-ci ci ha insegnato però che è possibile rialzarsi, ritrovan-do la coesione e la solidarietà come valori fondanti. Insieme è quindi la parola chiave per affrontare il futuro. Come isti-tuzioni dobbiamo rigenerare l’entusiasmo impegnandoci in uno sforzo comune per ac-compagnare le imprese sotto vari profili: dall’accesso al credito con i confidi, alla sem-plificazione amministrativa, all’internazionalizzazione, all’innovazione, a favorire la nascita di reti di imprese per creare la massa critica giusta per affrontare il mercato”.A novembre 2012, la consi-stenza delle imprese attive è diminuita tendenzialmente dell’1,1%, consolidando la fase negativa in atto da ini-zio anno. Perdono terreno le società di persone (-1,2%) e le ditte individuali (-1,8%), mentre si rafforzano le società di capitale (+0,7%) e le ‘altre società’ (+3,0%). Il compar-to manifatturiero è entrato in una spirale recessiva: per l’industria in senso stretto nei primi nove mesi male pro-duzione (-4,0%), fatturato (-3,8%) e ordini (-4,3%). Il settore delle costruzioni in dif-ficoltà da oltre quattro anni, ancora non ne vede l’uscita: il volume d’affari ha subito una diminuzione del 2,2%, men-tre la produzione ha visto net-tamente prevalere le imprese che hanno dichiarato cali. Le difficoltà maggiori han-no riguardato le imprese più

strutturate, più colpite dalla frenata delle opere pubbli-che. Il commercio al dettaglio ha registrato flessioni nelle vendite come mai avvenuto negli ultimi dieci anni, in cor-relazione con un andamento assai depresso dei consumi e dei redditi. Le situazioni più critiche sono state registrate nella piccola e media distribu-zione (rispettivamente - 7,3 e - 6,6%). La grande distribu-zione ha evidenziato una rela-tiva maggiore tenuta (-1,5%). L’agricoltura, a sua volta, a causa della siccità estiva ac-cusa una perdita importante, che la ripresa dei prezzi alla produzione non riuscirà quasi certamente a colmare e stenta a mantenere livelli di redditi-vità soddisfacenti. L’Emilia-Romagna si con-traddistingue per l’apertura ai mercati esteri: secondo i dati Istat, nei primi nove mesi del 2012 l’export è ammonta-to a circa 37 miliardi di euro, superando del 3,6% l’impor-to dell’analogo periodo del 2011. La crescita dell’export tuttavia è meno elevata rispet-to agli andamenti del 2011, ed anzi, è in calo negli ultimi mesi del 2012 a causa dei con-traccolpi del rallentamento degli scambi mondiali. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nei primi nove mesi tenuta dell’occupazione

(+0,1%). Il calo delle attività industriali in senso stretto (-2,7%) è stato compensato dai miglioramenti degli al-tri rami di attività. Meglio le donne (+1,3%) rispetto agli uomini (-0,8%). A sostenere l’occupazione ha provveduto anche il largo impiego degli ammortizzatori sociali. Cau-sa recessione e inattività im-posta dal sisma, nei primi die-ci mesi la cassa integrazione guadagni ha autorizzato circa 73 milioni e 390 mila ore, su-perando dell’11,4% il quan-titativo di un anno prima. E’ inoltre aumentato, tra genna-io e settembre, il ricorso alla mobilità (+6,0%) oltre alle domande di disoccupazione (+40,6%). Note negative per la disoccupazione, il cui tas-so è previsto al valore record del 7,0%, con la prospettiva di salire al 7,9% nel prossimo anno. La crescita delle perso-ne in cerca di lavoro, arriva-

te a circa 142.000, è dipesa dall’entrata nel mercato del lavoro di molti inattivi, cioè studenti, casalinghe e pensio-nati. Quello d’Emilia sarà ri-cordato anche come il primo ‘terremoto industriale’. Dove la densità delle imprese e del-le industrie presenti nell’area del cratere è altissima. Qui si produce circa il 2% del Pil nazionale ed è evidente che i danni alle strutture e il bloc-co produttivo di quell’area (33 Comuni nel cratere, 54 Comuni quelli individuati dal Decreto Legge) complessiva-mente ha inciso gravemente non solo sul PIL della nostra regione, ma dell’intera econo-mia nazionale. I dati ufficiali parlano di danni complessi-vi per l’Emilia Romagna di oltre 12 miliardi di euro. Al momento sono state stanziate risorse complessive per oltre 9 miliardi di euro, di cui 6 mi-liardi solo per la ricostruzione.

Sulla base dei dati del Rapporto 2012 di Unioncamere e Regione Emilia-Romagna

Emilia-Romagna: calo del Pil del 2,6% ma export ancora in crescita del 3,6%Prospettive di segno negativo anche per il 2013

Per comunicare con il mondo aziendale

Reg. tribunale di ReggioEmilia N. 1165 del 09/05/06

GRAFICA:Filiberto Guatteri

STAMPA:Centro Stampa Quotidiani SPAErbusco (BS)

Stampato il 21/12/12

AREA COMMERCIALE:[email protected]

EDITORE:Keymedia Group s.r.l.Via Settembrini, 12/142123 Reggio Emiliawww.keymedia.it

REDAZIONE:hanno collaborato a questo numero:Ottavio Margini, Valentina Margini, Chiara Caselli, Alessandra Azzolini, Giuseppe Sangiorgi.

DIRETTORE RESPONSABILE:Ottavio Margini

INFO:

Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attività produttive e Carlo Alberto Roncarati, Presidente Unioncamere Emilia-Romagna

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Area Studi Unioncamere, Indagine congiunturale sull’industria

ItaliaEmilia-RomagnaAlimentari e bevandeIndustrie della modaIndustrie legno mobileMetalli minerali metalliferiMecc. elet., mezzi di trasportoAltre industrie manufatt.1-9 dipendenti10-49 dipendenti50-500 dipendenti

-5,7 -6,3 -6,1

-3,8 -4,0 -4,3

-2,2 -3,2 -2,4

-7,0 -7,4 -9,9

-9,0 -8,9 -9,9

-4,7 -4,6 -6,4

-1,8 -1,4 -2,2

-4,4 -5,1 -4,5

-5,8 -6,8 -8,4

-4,1 -4,1 -5,1

-2,9 -3,1 -2,9

ordiniProduzioneFatturato

Industria: fatturato, produzione, ordini 1-3° trimestre 2012

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5EConoMia

Al 30 giugno 2012 le impre-se attive giovanili sono risul-tate 37.165, pari all’8,7 del totale delle imprese emiliano-romagnole. La crisi economi-ca ha di nuovo colpito dura-mente riducendone ampia-mente la consistenza. Ne sono venute a mancare 1.852 (-4,7%) rispetto alla stessa data del 2011. In una fase di crisi la consistenza del-le imprese giovanili risente, da un lato, di un ridotto ap-porto di nuove imprese men-tre, dall’altro, resta continuo e costante il flusso in uscita de-terminato dall’invecchiamen-to dei soggetti considerati nel-la definizione delle imprese giovanili, cui si aggiungono le uscite determinate dalla crisi. Nello stesso periodo in Italia le imprese giovanili hanno su-bito una contrazione legger-mente minore, ma consisten-te (-3,9%), e sono risultate 578.739, l’11,0% del totale. È quanto risulta dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte Infocamere, elaborati dal cen-tro studi e ricerche di Union-camere Emilia-Romagna.

La quota giovanile delle im-prese in Emilia-Romagna risente del peso minore che i giovani hanno nella distribu-zione per classi di età della po-polazione e del tasso di parte-

cipazione giovanile più basso rispetto ai dati nazionali.In Emilia, il calo maggiore ha riguardato la provincia di Modena mentre la presenza delle imprese giovanili risulta

decisamente la più elevata in provincia di Reggio Emilia. A determinare la riduzione delle imprese giovanili hanno contribuito principalmente la caduta delle imprese delle co-

struzioni (-972 unità, -7,9%), un settore in particolare diffi-coltà, e la contrazione di quel-le del commercio (-307 unità, -3,4%), che risente della de-bolezza della domanda.

Dopo quattro anni dalla crisi finanziaria del 2009, l’e-conomia continentale regi-stra una flessione che colpi-sce, in modo particolare con effetti recessivi, i paesi più indebitati del Sud Europa ed il comparto delle costruzioni. Questo contesto spiega il ri-sultato 2012 dell’industria italiana delle piastrelle di ceramica, anno di peggiora-mento generalizzato dopo un biennio di ripresa, anche se in questi ultimi mesi del 2012 crescono alcuni mercati di esportazione, tra cui quello statunitense. Sono queste alcune evidenze che emergono dal consuntivo di fine anno, presentato dal Presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredi-ni, che ha anche annunciato che l’edizione 2013 di Cersaie anticiperà l’apertura a lunedì

23 settembre. L’acuirsi della crisi del mercato delle costru-zioni in Italia ha determinato una flessione delle vendite di piastrelle dei ceramica sul mercato domestico del -17%, per un livello di assorbimento dell’Italia a valori prossimi ai 95 milioni di metri quadrati. Il pesante calo ha determina-to una riduzione nelle vendite complessive (-7,3%), tra le più forti mai registrate nella storia del settore, solo in par-te riequilibrato dall’ottima espansione dei prezzi medi di vendita (+5,3% in soli 12 mesi). Negli ultimi mesi del 2012 segnali positivi emer-gono dal mercato statuniten-se, dove la crescita degli hou-sing starts si accompagna, nei primi 10 mesi dell’anno, ad una maggior domanda di ceramica sia per i fabbricanti Usa (+8%) che per le impor-

tazioni (+6%). Prospettive di sviluppo, grazie ai continui flussi di investimento in nuo-ve tecnologie ed alla capacità dell’industria ceramica italia-na di intercettare la crescita laddove questa si manifesta, arriveranno il prossimo anno dal Nafta (+5,5%), dai Paesi del Golfo (+6,6%), dal Nord Africa (+4,4%) e dall’Ameri-ca Latina (+3,6%). Più limitata la crescita nel Far East (+2,9%) ed in Europa Occidentale (+0,4%), men-tre sono attese stabilizzarsi ad un livello inferiore a quel-lo attuale (-2,1%) le vendite in Italia. In questo contesto, il settore ceramico italiano punterà con ancora mag-giore determinazione sulle esportazioni, che potranno crescere solo grazie ad una maggiore competitività del Paese Italia basata su minori

costi dell’energia, più basse sulle società e sugli immobi-li, sulla riduzione nel cuneo fiscale che grava sul costo del lavoro. Cersaie, come de-ciso dal Consiglio Direttivo di Confindustria Ceramica nella sua ultima seduta, ha deciso di anticipare la data di

apertura a lunedì 23 settem-bre e, convalidando la durata di cinque giorni, di chiudere venerdì 27 settembre. Una innovazione che intende dare una maggiore possibi-lità di presenza nei cinque giorni lavorativi al trade in-ternazionale.

La ‘seconda crisi’ dell’Area Euro si riflette sul risultato complessivo 2012

Industria ceramica: segnali positivi anche per il 2013 solo dall’export, grazie alla ripresa del Nord America, in Asia e nel GolfoCersaie 2013 inizia lunedì 23 settembre e termina venerdì 27

Lo evidenziano i dati Unioncamere Emilia-Romagna

La crisi incide anche sulle imprese giovaniliPenalizzata in particolare la provincia di Modena

Franco Manfredini, Presidente di Confindustria Ceramica

(1) Tasso “giovanile”, percentuale delle imprese giovanili sul totale delle attive per forma giuridica o per settore di attività economica. (2) Tasso di variazione percentuale tendenziale (sullo stesso periodo dell’anno precedente).Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Infocamere Movimprese.

imprese giovanili

Settore di attività Agricoltura, silvicoltura pesca Industria in senso stretto Costruzioni servizi

Provincia Modena Parma Reggio Emilia

Forma giuridica Società di capitale Società di persone Ditte individuali Altre forme societarie

37.165

2.3163.053

11.28720.509

5.6013.7685.698

3.3733.754

29.552486

8,7

3,56,2

15,28,7

8,28,8

11,0

4,34,3

11,85,1

-4,7

-6,5-5,0-7,9-2,7

-5,5-4,4-3,8

-4,3-8,9-4,3-0,8

tasso di variazione (2)tasso giovanile (1)Numero di imprese

Imprese attive giovanili in Emilia-Romagna. 30 giugno 2012

Page 6: Imprese & Prospettive

Al fine di offrire alle azien-de un supporto sempre più concreto nei processi di inno-vazione, necessari in un mer-cato sempre più competitivo, nel secondo semestre del 2012, Reggio Emilia Innova-zione ha stipulato un part-nership con Logistics & Au-tomation Consulting srl (LAC srl). Agli attuali laboratori di elet-tronica di potenza e di con-trollo per sistemi a trazione elettrica, compatibilità elet-tromagnetica, sistemi idrau-lici industriali, aerodinami-ca, termofluidodinamica ed energia, REI aggiunge ora competenze anche nel setto-re della logistica e dell’auto-mazione industriale.Per saperne di più ne parlia-mo con l’Ing. Michela Audo-ne, Responsabile dei rappor-ti con le imprese di REI.“LAC srl – spiega Audone – è nata su iniziativa di professo-ri dell’Università di Modena e Reggio Emilia, da anni im-pegnati su tematiche ineren-ti la logistica industriale, la produzione manifatturiera e l’automazione. La sua fon-dazione, rappresenta di fat-to la concretizzazione di un percorso di oltre un decennio

di attività di trasferimento tecnologico verso le imprese, con l’obiettivo di trasforma-re sofisticate metodologie di avanguardia scientifica in strumenti di analisi e di ge-stione utilizzabili in campo industriale.In particolate, Logistics & Automation Consulting srl offre servizi di ottimizzazio-ne, design, analisi e model-lazione, sviluppo software nei seguenti settori: supply chain, produzione e logistica interna, automazione, simu-lazione”.Quali le aziende che po-trebbero trarre vantaggi da questi nuovi servizi?“I destinatari – risponde l’Ing. Audone – che mag-giormente potrebbero bene-ficiare di queste competenze vanno dalle aziende manifat-turiere, agli operatori logisti-ci e ai provider di tecnologia. Le aree di intervento com-prendono la progettazio-ne e la gestione dei sistemi produttivi, la pianificazione della produzione, l’ottimiz-zazione e la gestione della supply chain, del network distributivo e della logistica interna, fino allo sviluppo ed all’implementazione di solu-

zioni di automazione per la produzione e la logistica.Inoltre, le competenze tec-nico/scientifiche proprie del team LAC, e la capacità di utilizzare strumenti di ana-lisi, simulazione ed ottimiz-zazione tecnologicamente avanzati, consentono di for-nire al cliente quantificazio-ni credibili ed oggettive per

meglio supportare la fase di decision-making, anche e soprattutto in un’ottica di so-stenibilità sul lungo periodo. Le competenze tecniche di alto livello di LAC, derivanti dall’appartenenza implici-ta al mondo accademico e scientifico a livello interna-zionale, unita alla funzione di REI in qualità di “sportello

per le aziende” che deside-rano sviluppare innovazio-ne e accrescere competenze tecnologiche, fanno di que-sta partnership – conclude Audone – un punto di riferi-mento ideale per chi nel par-ticolare settore dei processi produttivi e logistici vuole porsi un passo avanti rispetto ai propri diretti competitor”.

Tra i servizi: analisi e sviluppo software nei settori della supply chain, produzione e logistica

REI in partnership con Logistics & Automation Consulting (LAC)Facilita le imprese nello sviluppare innovazione e accrescere competenze tecnologiche

6 RiCERCa & sviluPPo

Page 7: Imprese & Prospettive

7FoRMazionE

La crisi perdurante incide anche sugli investimenti in in-novazione delle imprese, che scelgono diminuzione dei co-sti e aumento della produttivi-tà come principali obiettivi, senza fare programmi a lunga scadenza. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati del Rap-porto regionale 2012 sull’in-novazione, presentato oggi a Bologna nella sede di Union-camere Emilia-Romagna che l’ha promosso. L’indagine, realizzata dal Cise - Azienda speciale del-la Camera di commercio di Forlì-Cesena, ha coinvolto a livello regionale un cam-pione di 1.572 imprese, in netta prevalenza di piccole dimensioni, in particolare nei settori economici della meccanica (22,6% dei casi), metallurgia (21,0%), tessile/moda (14,6%), agro-alimen-tare (14,2%) manifatturiero (27,1%). L’ambito cui le im-

prese interpellate guardano con maggiore attenzione per migliorare la propria perfor-mance competitiva è quello dei materiali. Seguono gli ambiti dell’informatica e dell’energia (riduzione dei consumi energetici, efficienza energetica di impianti ed edi-fici, fonti rinnovabili) e l’in-gegnerizzazione del processo produttivo. La dimensione sulla quale le aziende più di frequente dichiarano di voler investire è il miglioramento dei processi di produzione, finalità indicata da oltre un terzo delle imprese interpel-late. Seguono formazione del personale e sviluppo di nuovi prodotti. Guardando all’ulti-mo triennio, il 58% delle im-prese intervistate dichiara di non avere introdotto alcuna innovazione in azienda negli ultimi tre anni. Quasi il 15% dei casi ha invece introdotto innovazioni di prodotto; men-

tre il 14% innovazioni di pro-cesso, entrambe di tipo incre-mentale. Innovazioni radicali hanno riguardato una quota minore di casi: il 6,4% delle imprese emiliano-romagnole ha introdotto innovazioni di prodotto e il 5,7% di processo. I segmenti di imprese che non ha introdotto alcuna innova-zione sono le piccole, quelle del sistema moda, il manifat-turiero tradizionale, quelle con minore apertura a valle (ossia vero i clienti) e quelle che servono direttamente i consumatori finali.“Emerge in maniera chiara una bassa qualità dell’inno-vazione prodotta – ha sotto-lineato Luca Valli, direttore del Cise. L’innovazione è so-prattutto quella incrementale per migliorare l’efficienza del processo produttivo azien-dale. Viceversa l’innovazione radicale è di maggior pregio perché dà vantaggio e spazio

competitivo all’impresa in quanto crea prodotti e servi-zi, risponde a bisogni attuali e futuri e guarda al lungo pe-riodo. Il timore è che la man-canza di questo tipo di investi-menti oggi sia prodromica ad un rallentamento anche nei prossimi anni. E’ necessario alzare la qualità dell’innova-zione che il nostro sistema è in grado di produrre”. Poco più del 10% delle azien-de dell’Emilia-Romagna ha proceduto all’acquisto di nuo-vi macchinari e attrezzature. Le aree su cui si sono concen-trati gli interventi sono costi-tuite dall’acquisto di nuovi software (4,5%) e hardware (4,0%). La localizzazione dei principali clienti delle im-prese coinvolte nell’indagine fornisce un’importante indi-cazione anche sul loro grado di apertura verso l’esterno e, dunque, di internazionaliz-zazione e di capacità di pene-

trazione nel mercato globale. Le imprese che mostrano un grado di apertura a valle significativo sono il 9,1% in flessione di quasi sette punti rispetto alla passata rileva-zione. La propensione all’a-pertura cresce all’aumentare delle dimensioni aziendali ed è più marcata per le imprese della meccanica (macchine e apparecchi meccanici, appa-recchi elettrici, autoveicoli).“Un’impresa aperta alla sfida del mercato globale è spinta ad innovare – ha detto Ugo Girardi, segretario generale di Unioncamere Emilia-Ro-magna.Un utile strumento in questo senso è il contratto di rete, che si concretizza nell’impe-gno delle imprese aderenti ad attuare un programma comune, volto ad esempio ad effettuare interventi di inno-vazione o di penetrazione nei mercati esteri”.

In difficoltà soprattutto le piccole imprese

Calano gli investimenti in Innovazione E’ quanto emerge dal Rapporto Emilia-Romagna 2012

Importante traguardo per Cisita Parma, che ha festeg-giato il 25° anno d’attività.L’organizzazione dell’Unio-ne Parmense degli Industriali (Confindustria) e del Gruppo Imprese Artigiane (Confarti-gianato), impegnata nei ser-vizi di formazione e sviluppo aziendale, ha deciso di realiz-zare una pubblicazione per celebrare la ricorrenza.“Formare il futuro. Nuove prospettive per le aziende di domani” (ed. Franco Angeli), è il titolo del volume presen-tato a Palazzo Soragna, sede dell’Unione Parmense degli Industriali, in un incontro che ha visto la partecipazio-ne di esponenti del mondo aziendale, universitario e della consulenza. L’obiettivo principale dell’iniziativa è stato dunque quello di rac-cogliere un ampio ventaglio di contributi, diversificati fra loro, ma tutti accomuna-ti dallo sguardo rivolto verso il futuro della formazione, intesa come strumento inno-vativo di crescita per le azien-de e per le persone che “abi-tano” le aziende stesse. Nel progetto sono stati coinvolti

alcuni tra i più significativi professionisti, provenienti sia dal mondo universitario sia da quello della consu-lenza aziendale, che hanno collaborato a vario titolo con Cisita Parma e che in questa occasione hanno partecipa-to attivamente alla stesura corale della pubblicazione. Ognuno di loro ha redatto il proprio contributo indivi-duando un tema inerente alla formazione, offrendo spunti di riflessione e approfondi-mento sugli scenari presenti e futuri della materia. L’incontro di presentazione del volume è stato aperto da

Elisabetta Zini, Ammini-stratore Delegato di Cisita Parma e primo artefice dello sviluppo dell’organizzazione in questi anni. Nel suo inter-vento sono stati evidenziati i risultati conseguiti e soprat-tutto la grande mole di servizi svolti a favore delle imprese. A seguire sul tema “Forma-zione e il futuro” si è svolta una “tavola rotonda” mo-derata da Gianfranco Fabi, giornalista de Il Sole 24 Ore, oltre che autore di uno dei contributi del libro, alla qua-le hanno partecipato Marco Briolini di Ismo e Franco Mosconi, docente dell’Uni-versità di Parma, e Roberto Ravazzoni dell’Università di Modena e Reggio Emilia. I relatori hanno evidenziato come la formazione sempre rappresenti un investimento indispensabile per le impre-se e che è alla base di ogni processo di innovazione e di cambiamento. Alla “tavola rotonda” sono seguite due significative testimonianze di due aziende del territorio che da anni hanno scelto di investire sulla formazione e precisamente Chiesi Farma-

ceutici e Dallara Automobili.Andrea Chiesi ha evidenzia-to che ogni anno il 4% delle ore lavorative sono spese in formazione.“Un costo ed un impegno gravoso per l’azienda – ha sottolineato Chiesi – che darà frutti solo sul medio e lungo periodo, eppure è un investi-mento imprescindibile, spe-cie nel settore scientifico”. Anche per il settore auto-mobilistico la formazione e la ricerca hanno un ruolo centrale ma “i riscontri, de-vono vedersi in tempi molto più brevi – ha evidenziato Andrea Pontremoli di Dal-

lara Automobili che ha poi precisato che “la scommes-sa della competitività non è della singola azienda ma del territorio. Il sistema formati-vo, le politiche del Governo e le attività industriali devono guardare nella stessa direzio-ne”.Le conclusioni sono state del Presidente di Cisita Parma, Corrado Beldì che ha svol-to un quadro di sintesi degli interventi dai quali è emerso inequivocabilmente il ruolo strategico della formazione e che la scommessa della com-petitività non è della singola azienda ma del territorio.

Importante traguardo per l ’organizzazione dell ’Unione Parmense degli Industriali

“Formare il futuro. Nuove prospettive per le aziende di domani”: un volume per festeggiare i primi 25 anni di Cisita ParmaConfronto tra Formatori, Imprenditori e Manager sul ruolo futuro della formazione

Elisabetta Zini, Amministratore Delegato di Cisita Parma

Un momento della “tavola rotonda”

Page 8: Imprese & Prospettive

Buone notizie dal meeting di fine anno organizzato da Chimar SpA, al quale hanno preso parte tutti i manager e i tecnici della rete commercia-le delle aziende del Gruppo. Ospite d’eccezione il giorna-lista Caporedattore di Radio 24, Sebastiano Barisoni.“È stato un anno importante per la crescita e il consoli-damento della nostra realtà – ha dichiarato il presidente di Chimar Giovanni Arlet-ti. Abbiamo realizzato tutti gli obiettivi di crescita, rag-giungendo un fatturato com-plessivo di circa 28 milioni di Euro e abbiamo concluso importanti investimenti pro-duttivi”.Anche il 2013 si prospetta un anno positivo. L’ammi-nistratore delegato Marco Arletti ha infatti annuncia-to un’ulteriore crescita del Gruppo per il prossimo anno, sia nell’ambito della produ-zione imballaggi che in quel-lo logistico. “Sarà un anno difficile, gli scenari sono preoccupanti – ha dichiarato Marco Arletti – ma dobbiamo avere la con-

sapevolezza, di avere agito su tutte le leve che vengono definite oggi come la ricetta per crescere: organizzazio-ne della produzione, green economy e riduzione impatto ambientale, innovazione di prodotto e processo, investi-menti in energie rinnovabili e sulla sicurezza sul lavoro. Se sapremo trasmettere questo al mercato, raggiungeremo anche gli ambiziosi obiet-tivi che ci siamo posti per il 2013”.E’ in questa ottica di cresci-ta anche a livello interna-zionale che Chimar si è resa artefice del primo contratto di rete che investe l’ambito

della completa integrazione tra packaging logistica e tra-sporti. Insieme ad ARCESE e VENTANA SERRA, ha dato vita a “SUPPLY CHAIN IN-TEGRATOR NETWORK”.Fra i punti salienti del pro-gramma di rete c’è la creazio-ne di un centro d’eccellenza per integrare e sviluppare progetti di logistica che com-prendano l’intera supply chain aziendale, dal packa-ging, confezionamento, logi-

stica e trasporti, oltre che alla predisposizione di attività commerciali comuni, parte-

cipazione a fiere, e a progetti d’internazionalizzazione”.

Giovanni e Marco Arletti hanno presentato risultati ed obiettivi nel meeting di fine anno

2012 positivo per il Gruppo Chimar che raggiunge un fatturato di 28 milioni di EuroGrazie a nuovi progetti e mirate strategie organizzative si prospetta un’ulteriore crescita per il 2013

Marco Arietti, Amministratore delegato del Gruppo Chimar e Sebastiano Barisoni, giornalista caporedattore di Radio 24

8 iMPREsE

Abbiamo realizzato tutti

gli obiettivi di crescita,

raggiungendo un fatturato

complessivo di circa 28

milioni di Euro e abbiamo

concluso importanti

investimenti produttivi

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9FoRMazionE

Come prevenire gli infortuni sul lavoro

Sicurezza sul lavoro: 700 aziende hanno affidato ad IFOA la formazione dei propri dipendenti

Il tema degli infortuni e del-la sicurezza sul lavoro deve diventare parte della cultura di impresa e negli ambienti di lavoro deve aumentare la sen-sibilità rispetto alla preven-zione. Per poter raggiungere questi obiettivi fondamentali in ogni società avanzata la formazione deve acquisire un ruolo centrale. E’ per questo che IFOA da diversi anni in-veste, con la propria offerta formativa, in corsi di forma-zione e assistenza alle impre-se sui temi della salute nei luoghi di lavoro rispondendo al Testo Unico della sicurez-za, il D.Lgs.81/2008 e s.m.i., e all’Accordo Stato Regioni del 21.12.11.Ne parliamo con Fabiana Biccirè, Responsabile della Linea Sicurezza Luoghi di Lavoro di IFOA.“IFOA – spiega Biccirè – ha impostato un programma di corsi di formazione obbliga-toria e di seminari di aggior-namento adeguati all’adem-pimento della normativa per le diverse figure professionali delle imprese a rischio basso, medio e alto: lavoratori, pre-posti, dirigenti, DdL (Datori

di Lavoro), RLS (Rappre-sentante dei Lavoratori per la Sicurezza), addetti alle squa-dre d’emergenza, RSPP (Re-sponsabili del Servizio Pre-venzione e Protezione) e ASPP (Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione).In particolare, i corsi per RSPP e ASPP si rivolgono anche a giovani diplomati o laureati che vogliono intra-prendere la professione di Responsabile o Addetto del servizio di prevenzione e pro-tezione in azienda.Il calendario dei corsi e dei se-minari formativi – continua Biccirè – prevede più date nel corso dell’anno con di-verse sedi di svolgimento non esclusa quella dell’azienda cliente, attraverso modalità tradizionale o in e-learning: quest’ultima si svolge nel rispetto dell’accordo Stato-Regioni del 21.12.11 che de-finisce che le ore dedicate alla formazione, siano esse presso la sede del soggetto formato-re, presso l’azienda o presso il domicilio del partecipante, vengano considerate orario di lavoro effettivo. Per ogni figura coinvolta nel processo

formativo, IFOA garantisce il monitoraggio personalizzato del monte ore obbligatorio e assicura un servizio di ag-giornamento tempestivo e regolare per i partecipanti su tutti i cambiamenti normativi e tecnologici. IFOA dispo-ne di uno staff dedicato di specialisti della formazione, di un Comitato Scientifico formato dai esperti in tema di sicurezza e di docenti che sono tecnici e professionisti della medicina e del diritto del lavoro, responsabili di AUSL, vigili del fuoco: grazie a questo patrimonio di com-petenze IFOA può persona-lizzare le richieste formative

ritagliandole su misura per le aziende.L’assistenza all’azienda si estende anche all’indicazione e al reperimento dei finanzia-menti messi a disposizione a livello nazionale e locale nei bandi dei Fondi Interprofes-sionali, negli avvisi pubblici di regioni e province per at-tuare la formazione sulla si-curezza nelle aziende.Negli ultimi tre anni – af-ferma Biccirè – sono 700 le aziende cha hanno affidato ad IFOA la formazione dei propri dipendenti sul tema della salute nei luoghi di la-voro e 1.200 sono state le persone formate negli ultimi 5 anni.

A questi risultati – continua Biccirè – deve sommarsi la grande partecipazione, che ha visto più di 100 iscritti, al convegno a cura del gruppo “Laboriamo in sicurezza”, che IFOA ha organizzato per la Convention naziona-le “AMBIENTE LAVORO” tenutasi a Modena l’11 e 12 ottobre scorso. Si è trattato di un intervento didattico non convenzionale di forte impatto perché, attra-verso la simulazione teatrale, i formatori hanno rappre-sentato un problema reale di sicurezza e hanno costruito, coinvolgendo i partecipanti, soluzioni concretizzabili nei luoghi di lavoro”.

IFOA reperisce eventuali finanziamenti messi a disposizione a livello nazionale e locale

Fabiana Biccirè, Responsabile Linea Sicurezza Luoghi di Lavoro di IFOA

Page 10: Imprese & Prospettive
Page 11: Imprese & Prospettive

SicurezzaStudio Alfa consulente tecnico al concerto di so-stegno alle popolazioni terremotate “Italia Loves Emilia” del 22 settembre

Studio Alfa si occupa di grandi eventi. In occasio-ne del concerto benefico Italia Loves Emilia che si è tenuto il 22 settembre al Campovolo di Reggio Emilia, la Società ha curato gli aspetti legati alla sicurezza ed alla prevenzione fornendo l’assi-stenza tecnica necessaria, in una manifestazione in cui erano presenti i maggiori big della canzone italiana e nella quale si è verificata un’affluenza di oltre 150.000 persone. Nella stessa area Campovolo Studio Alfa aveva assistito, con la propria competenza, le esibizioni del 2005 e del 2011 del cantante Luciano Liga-bue, riconosciute tra gli spettacoli più numerosi in termini di partecipanti.L’evento Italia Loves Emilia è stato anche e so-prattutto un sentito e tangibile contributo del mondo dello spettacolo a sostegno del recente sisma che ha colpito la nostra terra.

Ambiente & SicurezzaSupporto tecnico ad azienda del settore alimen-tare impegnata nell’acquisizione di nuovi stabili-menti

Una notissima azienda italiana del settore agro-alimentare, leader di mercato, ha scelto Studio Alfa per identificare e quantificare economica-mente le passività ambientali e di sicurezza di due nuovi stabilimenti in corso di acquisizione. La lungimiranza del grosso gruppo industriale è stata nel portare avanti un’analisi preventiva non solo in relazione agli aspetti finanziari, alla struttura societaria, al business, al mercato, ma ha ritenuto strategico completare l’analisi dei rischi (e i costi conseguenti) secondo le logiche dell’Environmental, Health and Safety Risk As-

sessment. I driver di priorità sono stati il costo del risanamento (sia da un punto di vista strutturale che impiantistico) ed il rischio sanzionatorio. Il piano d’azione condiviso col cliente, tempi celeri di intervento, staff multidisciplinare, inte-grazione delle attività di consulenza con quelle di monitoraggio e laboratorio sono alla base di que-sta esperienza di successo di Studio Alfa. I temi della sostenibilità sono arrivati così sul tavolo della trattativa, con la stessa dignità dei temi più classici che muovono da sempre l’economia.

FiscoAttività di riduzione dei campi elettro-magnetici in prossimità di strutture commerciali aperte al pubblico

Studio Alfa, in collaborazione con partner quali-ficati, ha elaborato il progetto per la riduzione ai limiti di legge vigenti dei livelli di campo elettro-magnetico in bassa frequenza in corrispondenza di una porzione di un nuovo centro commerciale, posta al di sotto di un elettrodotto in Alta Tensio-ne (132 kV). In particolare, l’intervento ha riguardato sia la messa in opera di pannelli schermanti sul tetto dell’edificio, che una variazione della geometria dei conduttori della linea elettrica mediante l’inseri-mento di opportuni distanziatori. Rispetto alla situazione “ante operam”, che pone-va limitazioni all’utilizzo della parte del fabbricato oggetto di intervento, la realizzazione del progetto di bonifica ha permesso di ottenere valori di cam-po elettro-magnetico inferiori a quanto previsto dalla legislazione vigente per i luoghi con presenza prolungata di persone, eliminando così i precedenti vincoli.

Monitoraggi ambientaliCaratterizzazione degli impatti di polveri, rumo-re, gas di combustione nella costruzione di una galleria ferroviaria

Studio Alfa ha effettuato un’attività di monito-raggio ambientale continuativo durante la co-struzione di una linea ferroviaria in galleria. Nel corso dei lavori, iniziati nel 2010 e terminati nel 2012, sono stati valutati numerosi aspetti am-bientali mediante misure strumentali in-situ, le possibili ricadute ambientali e le condizioni di igiene del lavoro determinatesi all’interno delle gallerie nel corso dell’attività lavorativa. E’ stato preventivamente approvato un piano di monitoraggio e controllo che potesse restituire una costante verifica della qualità dell’aria e delle emissioni acustiche nelle zone di cantiere ed una valutazione della potenziale esposizione ad agen-ti chimici degli addetti alla costruzione del tratto ferroviario. Le campagne di monitoraggio sono state esegui-te con un completo set di apparecchi di misura-zione da campo, dai fonometri per la rilevazione del rumore ai rilevatori di gas incombusti, dalle centraline per la determinazione di polveri e PM10 alle stazioni multi parametriche attrezza-te per il rilievo dei dati climatici e meteorologici. Il sevizio ha previsto il costante confronto con le disposizioni di legge e con gli organi tecnici pre-posti al controllo.

AlimentiAnalisi comparativa di aspetti nutrizionali, qua-litativi e caratterizzanti di alimenti tipici made in Italy

Negli ultimi tempi alla divisione food and packa-ging di Studio Alfa sono state commissionate campagne di analisi di alimenti che caratterizza-no il made in Italy, come prosciutto crudo, frutta e verdura, allo scopo di verificarne in modo ap-profondito le qualità nutrizionali ed organoletti-che. A seconda della tipologia dell’alimento sono state individuate differenti filiere di produzione ed approvvigionamento, valutando le principali caratteristiche dei prodotti a seconda del tipo di produzione, della provenienza, del tipo di filie-ra (lunga o corta) e della loro natura (biologico, Dop, etc.).Lo studio ha consentito di indagare più in detta-glio alcuni aspetti degli alimenti che consumia-mo ogni giorno, mettendo in luce le caratteristi-che di qualità di alcuni prodotti di filiera corta e di filiera certificata.

Mondo Studio AlfaNotizie, eventi, attività e persone

Mondo Studio Alfa

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Future Build - Salone della sostenibilità, un appunta-mento da non perdere per tut-ti gli operatori del mondo dell’edilizia: progettisti, in-stallatori, imprenditori edili, tecnici comunali, ammini-stratori condominiali, addetti alla manutenzione, ecc.Un appuntamento importan-te anche per i cittadini per apprendere i segreti dell’abi-tare sostenibile, come vive-re meglio riducendo i costi energetici. Le più importanti aziende italiane porteranno in mostra le ultime novità in tema di materiali e tecnologie costruttive: il tutto all’inse-gna dell’efficienza energeti-ca, del comfort e del benesse-re. Tra i settori maggiormen-te rappresentati abbiamo gli impianti di climatizzazione. Stanno emergendo i sistemi energetici “integrati”, ovve-ro sistemi che utilizzano più fonti di energia, rinnovabili e non, e che vengono forniti dai produttori, completi di dispositivi di regolazione e controllo atti a ottimizzarne il funzionamento. Molteplici sono le tipologie di impianti e i tipi di combustibili utilizzati. La scelta richiede un’attenta analisi che prenda in consi-derazione da un lato i costi (di investimento, del com-bustibile, di manutenzione) e dall’altro il comfort offerto dall’impianto nel suo com-plesso. A Future Build - Salone della Sostenibilità le aziende leader del settore (tra queste citiamo Ariston Thermo Group, Lam-borghini Calor, Clivet, Zehn-der, ecc.) presenteranno tutte le tecnologie più innovative.Sistemi di isolamento ter-mico a cappotto Sono una tecnologia per la protezione termica integrale degli edifici, sia nuovi che esi-stenti. Per gli edifici esistenti, i sistemi a cappotto consento-no di migliorare le prestazio-ni energetiche riqualificando l’immobile. Per la sua sempli-cità esecutiva, la coibentazio-ne tramite cappotto è utiliz-zata nella maggior parte delle nuove costruzioni e nella qua-si totalità delle ristrutturazio-ni. Presenti in fiera Caparol, Knauf, Gruppo IVAS, STO Italia, Roefix , Waler oltre ad altre aziende del settore.Facciate e rivestimenti per l’involucro

La facciata ventilata è un tipo di rivestimento perimetrale delle pareti di un edificio ap-plicabile sia a nuove che a vec-chie costruzioni. Il sistema prevede l’applicazione, sulla superficie esterna dell’edifi-cio, di pannelli o mattonelle di svariati materiali quali legno, ceramica, alluminio, ecc.L’applicazione non è aderente alla parete, ma separata da un’intercapedine in cui l’a-ria è soggetta a circolazione naturale per effetto del moto convettivo prodotto dalla presenza di aperture disposte alla base e alla sommità del-la facciata. Diverse realtà di riferimento a livello italiano hanno aderito alla manife-stazione. Tra queste PREFA, INPEK, B&F, Ahrntaler.Infissi e serramentiNelle case le finestre hanno un grande ruolo per il conte-nimento dei costi di gestione per riscaldare e/o raffredda-re gli ambienti e può avere un’influenza fino al 40% delle dispersioni energetiche totali. Grazie ad un’importante azio-ne in ricerca e sviluppo, le case produttrici più evolute hanno realizzato finestre e infissi con elevate prestazioni relativa-mente all’isolamento termico, alla permeabilità all’aria, alla tenuta all’acqua, alla resisten-za al vento, ai dispositivi di sicurezza, all’assenza di so-stanze nocive. Molte le azien-de leader del settore presenti a Future Build, tra queste Fin-stral, Idealfenster, Sud Tirol Fenster, ecc.Abitazioni prefabbricate Tra il 2006 e il 2010 il nume-ro di abitazioni prefabbricate realizzate in legno in Italia è quintuplicato. Nonostan-

te lo scenario di crisi che sta colpendo pesantemente l’e-dilizia, il settore delle case in legno è in espansione. Gli italiani ed i progettisti fino a qualche anno fa erano poco propensi a questa modalità costruttiva anche per scarse conoscenze in materia. Ma gli orientamenti si stanno modificando. I vantaggi che rendono il legno una mate-ria prima appetibile, dalla casa unifamiliare all’edificio multipiano, ovvero costo mi-nore rispetto ad altri mate-riali, rapidità di costruzione, eco-compatibilità, buon iso-lamento, comfort e calore, resistenza antisismica e bas-so consumo energetico sono valori sempre più percepiti sia dai progettisti che dai cit-tadini.Gli sviluppi degli ultimi de-cenni e la simbiosi tra legno e tecnologie moderne ha per-messo la realizzazione di case di alta qualità che soddisfa-no qualsiasi esigenza. Molte le aziende in fiera, tra le più note Rubner, Wolfhaus, Li-gno Alp, Riwega, ecc.Blocchi per involucroPer rispondere alla richiesta di materiali e componenti per l’involucro di nuovi edi-fici caratterizzati da alte pre-stazioni termiche al fine di migliorare l’efficienza ener-getica, diverse aziende me-diante un’azione di ricerca e sviluppo hanno realizzato blocchi di diverse tipologie e caratteristiche quali blocchi in legno-cemento ad alte ca-pacità isolanti ed antisismi-che, blocchi in calcestruzzo di argilla espansa. Molti di questi prodotti stanno affian-cando ed anche sostituendo i

tradizionali blocchi in lateri-zio. Anche in questo settore sono presenti a Future Build realtà importanti qual Isotex, Isospan, Leca, Isobloc, Paver, ecc.Isolamento termicoGli isolanti termici hanno ac-quisito negli ultimi anni un notevole sviluppo in edilizia in quanto determinanti al fine

di realizzare edifici ad alta ef-ficienza energetica. Ha quin-di un ruolo determinante per contenere i consumi energeti-ci e quindi per salvaguardare l’ambiente ed il benessere del-le persone. Molteplici le tipo-logie, ognuna delle quali con proprie caratteristiche: lana di roccia, polistirene espan-so, polistirene estruso, polie-tilene, fibra di vetro, fibra di legno, ecc. Anche in questo settore Fu-ture Build ha una presenza qualificata con Termolan, Isolconfort, Polisette, ecc.Servizi per le Smart CityNelle città del futuro acquisi-ranno sempre più importan-za determinati servizi quali la progettazione dei quartieri, i monitoraggi ambientali, le bonifiche dei siti inquinanti, i servizi energetici, ecc.A Future Build saranno pre-senti diverse realtà in grado di assistere gli Enti territoriali nella progettazione e gestio-ne ambientale delle città.

A Fiere di Parma dal 7 al 10 febbraio 2013

Future Build: tutte le novità su materiali e tecniche costruttiveLe più importanti aziende italiane presenti alla manifestazione

12 SOSTENIBILITà

Page 13: Imprese & Prospettive

13SOSTENIBILITà

Dal 7 al 10 febbraio 2013 si terrà a Fiere di Parma “Futu-re Build - Salone della Soste-nibilità. A latere della manife-stazione si svolgerà il “Future Build Smart Forum” un pro-gramma istituzionale di con-vegni, seminari e workshop di assoluto valore.Il Forum vede il coinvolgi-mento ed il patrocinio di As-sociazioni, Istituzioni, Fede-razioni, Ordini, Collegi pro-fessionali di diverse regioni e città ed il coordinamento scientifico di Andrea Rinaldi, Direttore del Centro Archi-tettura Energia dell’Univer-sità di Ferrara.Molteplici le iniziative con-template.Si inizia giovedì 7 febbraio con “Smart Life”, un con-vegno che affronta il tema “smart” nella costruzione e nella rigenerazione delle cit-tà, dei paesaggi, delle archi-tetture, evitando l’approccio dei processi tecnologici di connessione nella convinzio-ne che applicare una strate-gia smart significa prima di tutto migliorare la vita ed il “lifestyle” dei cittadini, con-sapevoli del fatto che il pro-cesso di crescita in atto non

potrà consentirci di mante-nere ciò che abbiamo per le generazioni future. Smart Life, ovvero vita consapevole e piacere di vita.Sempre giovedi 7 febbraio si terrà l’incontro dal tema “Smart Economy: Imprese & Sostenibilità”.L’obiettivo dell’iniziativa è diffondere negli operatori aziendali i valori dello “Svi-luppo Sostenibile”, la cultura del contenimento dei costi energetici e di presentare la Carta della Sostenibilità di Confindustria, fornendo strumenti operativi utili per lo svolgimento di audit pre-ventivi nonché illustrare best practices e progetti realizzati a livello internazionale. Due importanti appunta-menti per venerdì 8 febbraio: la mattina è dedicata alla ri-costruzione dopo il sisma che ha colpito l’Emilia “Smart Rebuild: il progetto integrato tra sicurezza sismica e rige-nerazione”.A otto mesi dal sisma, dopo la fase di emergenza, occorre affrontare i grandi temi della ricostruzione, della rigenera-zione del patrimonio e della sicurezza strutturale sia da

un punto di vista finanzia-rio che progettuale. Con il contributo della Piattaforma Costruzioni della Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna si mette al centro la ricerca per lo svilup-po tecnologico e d’impresa e con essa l’innesco di processi di sviluppo in grado di mette-re in evidenza la forza com-plessiva del sistema-regione nel proporre nuove tecnolo-gie, nuovi modelli e processi innovativi sensibilizzando gli attori della filiera delle co-struzioni. Occorrono infatti progettisti, imprese, cittadini ed Amministratori coscienti del valore della costruzione, in grado di unire strategie e risorse comuni e di recepire l’innovazione di processo e tecnologiche. Al pomeriggio si potrà assistere all’incontro “Adotta una Chiesa” che ha l’obiettivo di favorire la ri-qualificazione del patrimonio edilizio ecclesiastico (edifici di culto, canoniche, semina-ri, asili, case di riposo, ecc.) mediante un ruolo attivo di progettisti ed imprese. Saba-to 9, la mattina, il convegno “Rigenerare Recuperare Ri-qualificare”, organizzato con

la collaborazione di GBC-Ita-lia, che affronta il tema della rigenerazione smart degli edifici: intervento che pro-muove la cultura del riutiliz-zo conservativo, fondamen-tale non solo per trasmettere una coscienza ambientale, ma anche come prevenzione in grado di evitare un degra-do del tessuto abitativo e del sistema economico. Ricomposizione architetto-nica, sostenibilità costrutti-va ed economica, durabilità costruttiva ed estetica sono i parametri che verranno af-

frontati.Nell’ambito di Future Build Smart Forum si svolgeranno, inoltre, iniziative promos-se da Federazioni, Ordini e Collegi Professionali nonché aziende. Sul sito della manifestazione www.futurebuild.it si potrà avere un’informazione ag-giornata delle iniziative con i vari programmi e la possibi-lità di iscriversi. Considerato il numero limitato dei posti farà fede l’ordine temporale di iscrizione.

Un programma di convegni, seminari e workshop di assoluto valore

Future Build Smart Forum Tra i temi: le Città del futuro, la Ricostruzione dopo il sisma, la Riqualificazione

Page 14: Imprese & Prospettive

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Page 15: Imprese & Prospettive

15inFoRMatiCa

Con l ’evoluzione tecnologica dell ’ITC

Progettare, realizzare e gestire i processi informatici è sempre più strategico per le imprese

La gestione e l’ottimizza-zione dei processi informati-ci nelle aziende di qualsiasi dimensione acquisisce con l’evoluzione della tecnologia e l’aumento costante del loro utilizzo in ogni funzione aziendale un’importanza strategica per le imprese. Avere sistemi adeguati alle proprie esigenze, integrati tra loro, sicuri e sempre disponi-bili è sempre più un fattore che consente vantaggi com-petitivi e quindi di successo .Tra le aziende all’avanguar-dia in questo ambito vi è IFI-CONSULTING SRL di Mo-dena (www.ificonsulting.eu)Per comprendere meglio gli aspetti relativi all’evoluzione del settore e le opportunità per le imprese ne parliamo con Viviana Balice, territory account manager dell’azien-da. “La nostra realtà – afferma Balice – grazie ad un’espe-rienza pluriennale, progetta e realizza sistemi ICT, affian-cando le imprese nella crea-zione delle loro infrastrutture di rete. Nessun prodotto stan-dardizzato. Tutti i progetti IFI

sono studiati e realizzati in modo personalizzato, tenen-do conto delle scelte, degli investimenti e delle necessità di ogni cliente.Nello specifico quali i ser-vizi più innovativi offrite?“Innanzitutto – spiega Bali-ce - procediamo ad un analisi delle esigenze delle singole imprese. Riprogettiamo reti esistenti utilizzando nuove tecnologie.Poi – continua Balice – ci oc-cupiamo dei Servizi di Net-work Security. I bisogni di sicurezza sono infatti comuni a qualsiasi organizzazione evoluta che tratti l’informa-zione con mezzi tecnologici. I nostri interventi sono volti ad assicurare la protezione non solo dei dati e applicazio-ni aziendali vitali per il busi-ness, ma anche il marchio e

la reputazione dell’azienda. Troppo facilmente oggi sco-nosciuti possono accedere ad informazioni strategiche e riservate. La nostra struttura è sempre a disposizione del cliente per risolvere diver-se tipologie di problemi che frequentemente accadono in azienda (attacco di virus, ac-cesso al server, ecc.).Offriamo a tale proposito – continua Balice – anche un servizio di monitoraggio che effettua il controllo di appli-cazioni e sistemi outsourcing. Inoltre, offriamo il presidio continuativo dei sistemi, at-tivando in automatico il Ser-vizio di Supporto Tecnico in caso di gravi allert. Interveniamo sulla infra-struttura rete senza dovervi fisicamente raggiungere! Questo permette una riduzio-ne dei costi di assistenza e ga-rantisce l’intervento in tempi molto ridotti. Servizio veramente innovati-vo – afferma Balice – è il servi-zio di Cloud Computing. Con IFI Cloud, le aziende possono rinunciare ai loro server (non avendo più costi di acquisto,

energia e manutenzione) po-sizionando i loro software ed i loro dati, la loro posta elet-tronica sui server remoti della nostra Società. Questo semplifica radical-mente i problemi di gestione informatica dell’azienda per-ché saremo noi direttamente ad occuparci di ogni proble-ma (sicurezza, funzionalità ecc.).

Gli operatori aziendali po-tranno collegarsi, tramite in-ternet, ai nostri server ovun-que si trovino. Tutto questo – conclude Balice – permette di salvaguardare la continui-tà dei processi critici anche in presenza di eventi catastrofici come incendi, terremoti o al-lagamenti”.

IFI fornisce servizi personalizzati alle piccole-medie e grandi imprese

Viviana Balice, territory account manager di IFICONSULTING Srl

Riprogettiamo

reti esistenti utilizzando

nuove tecnologie

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16 wEB MARkETING

Usabilità significa essere si-curi che una cosa funzioni a dovere, ovvero che una perso-na di abilità ed esperienze nel-la media possa utilizzare con soddisfazione quella determi-nata cosa proprio secondo il fine per cui è stata progettata. Se non si rispetta questo sem-plice principio scatta questa considerazione-comporta-mento : “Se una cosa è diffici-le da usare, mi limito a non usarla proprio!”.Concentrarsi sull’usabilità di un sito è quindi di estrema importanza e si traduce in maggiori possibilità che i visi-tatori ritornino a consultarlo. Approfondiamo l’argomento con Luca Bove di IM Evolu-tion (www.imevolution.it).“Per compiere le giuste scel-te dobbiamo innanzitutto analizzare il comportamento usuale degli utenti – afferma Bove. Il più delle volte i visi-tatori non esaminano atten-tamente ogni pagina: danno un’occhiata, scorrono parte del testo e cliccano sul primo link che cattura il loro inte-resse. Non leggono le pagine, le scorrono, perché hanno fretta e non hanno interesse a leggere tutto; non fanno la scelta migliore, ma solo quel-

la soddisfacente, cliccando sulla prima cosa ragionevo-le. Sulla base di questo, una pagina web dovrebbe essere autoevidente, ovvia e autoe-splicativa. Questo significa che lo scopo di ogni pagina di un sito dovrebbe essere im-mediatamente riconoscibile, chiara, evidente, grazie alla disposizione degli elementi nella pagina, ai nomi delle cose scelti con cura, al layout della pagina e a brevi righe di testo scritte con attenzione”.Per fare questo quali sono le regole da seguire?“Vi sono – risponde Bove – 7 Best practices per rendere un

sito usabile:1. Mantenere il contenuto quanto più conciso possibi-le: occorre arrivare veloce-mente al punto, tagliando le informazioni non necessarie; usando parole e frasi brevi, scorrevoli e facili da capire. 2. Usare una formattazione con titoli/intestazioni per dividere il testo in blocchi e sezioni: questo aiuta l’occhio del lettore a trovare subito le parti del testo che gli interes-sano.3. Aiutare i lettori a scanne-rizzare velocemente la pagina web: si devono concentrare le parole chiave nei titoli, nel-

le intestazioni della pagina usando lo stile della piramide invertita per posizionare le informazioni più importanti all’inizio della pagina.4. Usare elenchi puntati e testo formattato (grassetto e corsivo): per rendere più schematica e semplice la let-tura.5. Dare ai blocchi di testo (ca-ratteri, parole, linee e para-grafi) lo spazio sufficiente. E’ sempre opportuno valutare la visualizzazione grafica del-la pagina relativa alla spazia-tura e modificando il CSS del sito di conseguenza ovvero margine, spaziatura interna,

interlinea, spaziatura parola, spaziatura lettera e capover-so.6. Rendere il testo lincato user-friendly: indicando qua-li link sono stati già visitati dall’utente utilizzando lo stile “visited CSS selector” diver-samente dai link normali.7. Usare gli elementi grafici (foto, tabelle, grafici) in modo strategico: le immagini usate devono supportare al meglio il contenuto testuale, evitan-do foto stock e elementi grafi-ci senza significato.Al fine di valutare e testare l’efficacia di un sito in termi-ni di usabilità e navigabilità, si possono realizzare dei test “fai da te” oppure dei tools di-sponibili in rete (alcuni a pa-gamento, alcuni gratuiti). Il primo in ordine di importanza è senz’altro Google Analytics, uno strumento gratuito, rite-nuto ormai indispensabile per l’analisi e il monitoraggio di un sito.Altri esempi di tools sono: Kampyle, UserTesting.com, Crazy Egg, Loop11.com e Usabilla.com.I nostri uffici – conclude Luca Bove – sono comunque a di-sposizione delle imprese per ogni approfondimento”.

Luca Bove di IM Evolution illustra i criteri di progettazione

Le sette regole per rendere un sito web di facile usabilitàPer aumentare i visitatori e fornire un servizio migliore

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17sERvizi

La filosofia del Lean Manu-facturing non rappresenta più un patrimonio esclusivo dei grandi complessi indu-striali. Le logiche del “pen-siero snello”, infatti, possono essere applicate con successo anche per migliorare la pro-duttività e l’efficienza di qual-siasi ufficio aziendale, dall’a-rea amministrazione ai più importanti uffici commercia-li. Ne parliamo con Lorenzo Compagnoni, che ha rico-perto il ruolo di Direttore In-dustriale in importanti azien-de italiane ed oggi è titolare di LC Lean Consulting.“Il Lean Manufacturing – af-ferma Compagnoni – è appli-cabile all’interno di qualsiasi struttura organizzativa, con gli stessi metodi applicati nei più tradizionali settori manifatturieri. Da qui nasce

il Lean Office, la nuova fron-tiera del “Lean Thinking”, un modello Lean che può anche uscire dalla sfera esclusiva dei sistemi produttivi per en-trare nei piani alti delle gran-di aziende, delle aziende di servizio e degli enti pubblici. Gli obiettivi sono i medesimi: netta riduzione degli sprechi ed incremento del valore del servizio percepito dal cliente.Mediante una scrupolosa analisi dei flussi produttivi e una caccia allo spreco, è possibile infatti aumentare la flessibilità aziendale e favo-rire la creazione di un’orga-nizzazione snella, l’impiego “intelligente” delle persone e l’uso della tecnologia stret-tamente integrato con l’atti-vità umana. Se analizziamo le singole attività – continua Compagnoni – e confrontia-

mo la percezione del valore del servizio fra i dipendenti ne risulta che l’aumento del-la produttività nel settore dei servizi all’impresa o dei ser-vizi degli enti pubblici, è stata almeno 10 volte inferiore a quello ottenuto negli ultimi 20 anni dal Lean Manufactu-ring nei sistemi produttivi in-dustriali. Tutto questo perchè la gerarchia, la scarsa fles-sibilità professionale e una palese mancanza di comu-nicazione tra gli uffici hanno soffocato qualsiasi pensiero atto a migliorare la produtti-vità negli “office”. Se si ana-lizza il flusso di informazioni all’interno di un gruppo di uffici si nota infatti che que-sto non è assolutamente li-neare e non passa attraverso attività sequenziali dettate ad incrementarne il valore, con

conseguente spreco in tutti i settori e attività. La difficol-tà – conclude Compagnoni – è proprio nel dare un valore aggiunto al Prodotto/Servi-zio che scorre nei flussi dei “sistemi office” delle aziende e far comprendere ai dipen-denti che costituiscono parte attiva nel processo di creazio-ne di questo valore”.

LC Lean Consulting è a di-sposizione delle imprese che vogliono intraprendere un nuovo percorso per migliora-re l’efficienza e la produttività dei propri uffici ed abbattere definitivamente alcuni costi di struttura. Per maggiori in-formazioni, contatta i nostri uffici o visista il sito www.lcleanconsulting.eu

Da un’idea di Paola Ligabue, Marinella Maffeo e Pierluigi Torricell i

Nasce ‘Spazio Torricelli’ per imparare e degustare le migliori ricette di chef e gourmets

Un’iniziativa per i grandi amanti della cucina e della convivialità.Dalla disponibilità di uno spazio ‘di classe’, di un gran-de ambiente, funzionale ed accogliente e da una passione condivisa per la gastronomia nasce un progetto, una picco-la rete d’imprese per realizza-re serate conviviali.L’idea è di Paola Ligabue, Marinella Maffeo e Pierlui-gi Torricelli.Paola Ligabue è fondatrice ed anima dello Studio che porta il suo nome, esperta nella rea-lizzazione di servizi ed eventi per le aziende, membro attivo della Congrega dei Liffi per la sua passione per la “buona tavola”.Marinella Maffeo, dopo una vita lavorativa a contatto con clienti e aziende, si divide tra due grandi passioni: l’arre-do ed il design da un lato e la buona cucina dall’altro.Pierluigi Torricelli: da sem-pre specializzato insieme al fratello nell’attrezzare spa-zi ‘su misura’ per seguire le esigenze e i desideri dei pro-pri clienti arricchendole con l’esperienza e la creatività di

chi, da tutta la vita, arreda e progetta.Lo Spazio Torricelli Arreda-menti sposa l’idea di allesti-re un ampio corner con chef e gourmets che insegnino ricette, fornendo spunti per realizzare piatti diversi dal-la cucina abituale, idee per i propri ospiti, ma anche per la famiglia.L’ampio spazio è progettato per diventare il luogo ideale per organizzare corsi di cuci-na, pratici, veloci e di qualità che garantiscano, ad un costo assolutamente accessibile, una resa da grande chef. I corsi prevedono l’intervento di ‘gourmets’ (sia privati che professionisti) ed il coinvolgi-mento diretto dei partecipan-ti ‘ai fornelli’. I corsi verranno arricchiti con la proposta di prodotti alimentari non normalmen-te reperibili tramite i canali tradizionali e di idee per l’al-lestimento della tavola, di gu-sto, ma non eccessivamente costose.Lo spazio viene inoltre at-trezzato con tavoli e “mise en place” per cene conviviali e serate di team building della

capienza massima di 40 per-sone.Già l’inaugurazione, il 22 Novembre scorso con il “ben-venuto” di Gianni D’Amato - Chef **Michelin del Rigo-letto di Reggiolo - è stata un successo con oltre 400 ospiti presenti.Da Gennaio 2013 iniziano i corsi di cucina monotematici di una serata sui seguenti ar-gomenti:“La Mortadella: il salume meno nobile che diventa mobile”, “I segreti del pane: pane e focacce”, “Patata e

patate: come renderle sfizio-se”, “Cena alla francese”, “Il cioccolato della Pasqua”, “La

triglia dalla testa alla coda”. Prenotazioni orario ufficio: 0522 431835

Un’iniziativa per i grandi amanti della cucina e della convivialità

Per aumentare la produttività e ridurre gli sprechi nel settore dei servizi

Lean Office: la nuova frontiera del Lean Thinking in aziendaUn approccio utile alle aziende manifatturiere, di servizi ed enti pubblici

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19sERvizi

Riccardo Masoni (AD di ERA srl) racconta lo sviluppo della sua azienda

“ERA Strumenti per Comunicare”: una nuova rete d’impresa

Sul mercato europeo già da dieci anni, Era srl è una socie-tà modenese in continua evo-luzione. Nata principalmente come progettazione e realiz-zazione di allestimenti fieri-stici, ha ampliato negli anni il portafoglio servizi da propor-re alla propria clientela.“Si tratta di una precisa scel-ta imprenditoriale – spiega l’Amministratore Delegato Dottor Riccardo Masoni – che si colloca adeguatamen-te in questo preciso periodo economico. La “crisi” che il nostro Paese sta attraversan-do, indurrebbe a contenere gli investimenti e a mante-nere un atteggiamento di attesa. Noi riteniamo invece che sì, le spese devono esse-re assolutamente contenute, ma è necessario investire adeguando la metodologia di lavoro, individuando chiara-mente gli obiettivi e attivan-do collaborazioni sinergiche con altre aziende che opera-no in ambiti specifici dello stesso settore”.Con quali modalità svilup-pate queste sinergie? “Con la formula innovativa della rete d’impresa – ri-sponde Masoni. L’idea è nata

dalla semplice constatazione che con diverse Aziende part-ner, esisteva già una collabo-razione attiva. Non abbiamo fatto altro che renderla ope-rativa anche sulla carta com-piendo gli atti necessari. Si è sviluppata quindi – continua Masoni – la Divisione ERA Strumenti per Comunicare, in grado di proporre servizi per la progettazione di even-ti, progetti multimediali, ser-vizi fieristici. Tutto ciò si col-loca in una strategia precisa per renderci maggiormente competitivi e funzionali alle esigenze di un mercato che cambia rapidissimamente e, molto spesso, in direzioni che ancora non sono molto chiare. Privilegiare la qualità premia e presuppone un’ul-teriore crescita professiona-le. Con i nostri partner abbia-mo immediatamente definito questo come punto di parten-za della nostra collaborazio-ne, che sta già dando buoni frutti. Nell’ambito degli alle-stimenti ERA si colloca nella fascia di mercato di medie dimensioni, che comunque necessitano di una proget-tualità versatile e dinamica in grado di proporre una realiz-

zazione artigianale concepita su standard quasi industriali.Una progettualità comunque aperta a contaminazioni con altre forme di comunicazio-ne come la multimedialità e i nuovi supporti elettronici touch screen e codici QR.ERA ha iniziato il suo percor-so di trasformazione da poco più di un anno, ma è un per-corso tutto in salita, nel quale tutti i tasselli che ho descritto – conclude Masoni – forma-no un immagine definita e concreta, che è di fatto la no-stra società oggi”.

All’avanguardia nei servizi fieristici, per la progettazione di eventi e progetti multimediali

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21sERvizi

L’economia locale e quella italiana molto dipende, in questa fase di recessione che riguarda soprattutto la do-manda interna, dall’export. L’export dell’Italia verso na-zioni privilegiate e tradizio-nali come la Germania (1), la Francia (2) e gli Stati Uniti (3), per citare quelle ai primi posti, è ancora vivace.Tuttavia l’esplosione di nuovi mercati fa presumere che tra breve questi non saranno più i mercati di preferenza, ma saranno sostituiti dall’Asia con la Cina, dal Sud Ame-rica con il Brasile in testa, e da tanti altri paesi come i cosidetti Next-11, gli undici paesi emergenti più popo-losi dopo i 4 BRIC (Brasile, Russia,India e Cina).Le imprese si troveranno quindi rapidamente ad avere rapporti e a dover comunica-re con questi altri Paesi.Come affrontare al meglio il problema? A Reggio Emilia e Modena vi è un agenzia specializzata in traduzioni ed interpretariato, la CITI, Cooperativa Italiana Traduttori e Interpreti, che è pronta a soddisfare questa

esigenza. Ne parliamo con Fabrice Lanfrey, responsa-bile marketing dell’azienda.“La rete Internet della CITI – ci spiega Lanfrey – è una vera e propria “No Man’s Land”

insolita: una terra di nessuno popolata da decine di tradut-tori sparsi per il mondo con lo scopo di portare le novità alla conoscenza di tutti questi pa-esi attraverso la traduzione; un grande network.Nello sviluppare la rete tra i suoi traduttori, la CITI ha creato prima di tutto un data-base in cui accogliere miglia-ia di traduttori specializzati italiani e stranieri. Tramite la procedura certificata in qua-lità, l’agenzia di traduzioni li ha selezionati in base alla loro lingua madre, agli studi e alle conoscenze tecniche

specifiche. Ad oggi sono più di 250 i tra-duttori specializzati della rete CITI Traduzioni.La rete mondiale CITI – con-tinua Lanfrey – si espande mese dopo mese per soddi-sfare le richieste della clien-tela con l’aiuto della tecno-logia. Il posizionamento e la visibilità a livello mondiale della CITI, dopo più di 33 anni sul mercato, facilita la reperibilità di traduttori spe-cializzati o di lingue rare e poco richieste. La piattaforma messa a di-sposizione dei traduttori viene utilizzata per l’invio e la ricezione dei testi, sotto forma di file digitali, che sa-ranno poi archiviati in ordine cronologico sotto la cartella nominativa del cliente.Un’ulteriore garanzia di ge-stione della documentazione viene data al cliente sotto for-ma di “login” e “password” che gli permettono di accede-re al suo archivio e scaricare o prelevare i file da tradurre o tradotti. Procedure semplici ma efficaci, rapide ma inno-vative, perché la comunica-zione dell’azienda – conclude

Lanfrey – deve essere all’al-tezza del prodotto offerto sul mercato estero.Grazie a CITI, basta un mes-saggio inviato tramite e-mail, una telefonata per conoscere tempi e costi oppure sem-plicemente una visita al sito alla pagina “Prezzi” (http://www.cititraduzioni.it/it/prezzi.htm) e le imprese sono già in viaggio verso i nuovi mercati esteri”.

CITI Traduzioni dispone di una rete mondiale di traduttori ed esperti

Alleati per l’export nei Paesi emergentiUn Network di oltre 250 traduttori selezionati con procedure certificate

La rete mondiale CITI

si espande mese dopo

mese per soddisfare

le richieste della clientela

con l’aiuto della tecnologia.

Il posizionamento e la

visibilità a livello mondiale

della CITI dopo più

di 33 anni sul mercato

facilità la reperibilità

di traduttori specializzati

o di lingue rare

e poco richiesteL’economia locale e quella

italiana molto dipende, in

questa fase di recessione

che riguarda soprattutto

la domanda interna,

dall’export

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22 sERvizi

FAAC, nota azienda italia-na del campo dell’automa-zione di cancelli, portoni in-dustriali e garage ha raffor-zato la propria presenza nel mercato delle barriere per il controllo degli accessi di vei-coli con un prodotto innova-tivo dalle alte prestazioni tec-nologiche. Si tratta della nuova “barrie-ra B680H”.Ne parliamo con Davide Faccia di Sistel Automazio-ni, azienda reggiana rivendi-trice FAAC.“Molteplici sono gli elementi caratterizzanti della barriera B680H – afferma Faccia – adattabile ad una grande va-rietà di applicazioni, dall’abi-tazione civile fino al casello autostradale.Tra questi evidenzio la lun-ga vita operativa: grazie alle caratteristiche della tecno-logia Hybrid (tra cui l’uso di un motore elettrico in bagno d’olio), la barriera B680H of-fre una vita operativa di oltre due milioni di cicli di apertu-ra/chiusura in condizioni di utilizzo continuo (duty cycle 100%).

Poi – continua Faccia – l’alta velocità di apertura in totale sicurezza. L’elevata velocità di movimento della sbarra, regolabile elettronicamente, consente di ottenere tempi di apertura molto brevi: meno di 1,5 secondi per sbarre di 2,3 metri, meno di 6 secon-di per sbarre di 8,3 metri. Queste prestazioni non van-no a scapito della sicurezza, poiché - grazie a un encoder assoluto integrato - la bar-riera è dotata della funzione di inversione su ostacolo. Ciò consente di ottenere anche una curva d’impatto confor-me alle norme per i passaggi pedonali.La barriera – prosegue Fac-cia – è dotata di segnalatori luminosi integrati e un de-sign moderno.Questo le consente di esser facilmente visibile in qualun-que condizione ambientale, grazie ad un lampeggiante semaforico rosso/verde inte-grato nella parte fissa (non sporgente, quindi antivanda-lico) ed a una striscia di led incorporata nella sbarra.Grande attenzione è stata

dedicata al design. La base fissa, infatti, ha una strut-tura portante interna ed è dotata di un cofano esterno - disponibile in quattro diversi colori oltre alla versione inox - che svolge solo la funzione di involucro protettivo. In caso di danneggiamenti, il cofano può essere facilmente sostituito.L’energia elettrica – spie-ga Faccia – è fornita da un

alimentatore switching ad alta efficienza che accetta in ingresso tensioni comprese tra 100 Vac e 240 Vac ed è immune a eventuali sbalzi di rete. Installando il modu-lo XBAT 24 (batterie ad alte prestazioni al Nichel-Metal Idruro), comprensivo di cari-cabatterie, è possibile garan-tire il funzionamento della B680H anche in assenza di alimentazione primaria.

La scheda elettronica a mi-croprocessore E680 garan-tisce l’integrazione della B680H in sistemi di gestione complessi, grazie a nume-rose uscite ed ingressi pro-grammabili e a un connetto-re per moduli GSM, Ethernet e Wi-Fi. Due loop detector integrati ad alta sensibilità permettono poi di contenere i costi di sistema”.

Già disponibile da Sistel Automazioni

Da FAAC un’innovativa barriera per abitazioni, aziende ed anche caselli autostradaliLunga vita nel tempo, design e sicurezza caratterizzano il nuovo prodotto

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23sERvizi

“Elios4you” è un nuovo di-spositivo che si può inserire nel centralino elettrico delle nostre abitazioni. Tramite due Trasformatori Ampero-metrici (TA) misura l’ener-gia elettrica prodotta, l’ener-gia immessa e prelevata dall’impianto fotovoltaico e calcola i relativi consumi.Tutti i dati rilevati dal dispo-sitivo possono essere facil-mente consultabili per una gestione ottimale. Project Group, partecipa alla promozione dell’azienda partner “4-noks” srl - impre-sa specializzata nella pro-gettazione e sviluppo di si-stemi basati sulla tecnologia ZigBee per il monitoraggio, il controllo ed il risparmio di energia - distribuendo ed installando l’innovativo si-stema di monitoraggio per impianti fotovoltaici fino a 6Kwp. Per saperne di più ne par-liamo con Matteo Monti di Project Group.“Il sistema – spiega Monti – consente di avere una co-stante informazione sull’e-nergia prodotta dall’impian-

to fotovoltaico, quella cedu-ta in rete e quella consumata direttamente. Consente quindi di minimiz-zare gli sprechi favorendo l’autoconsumo. Il tutto in modo molto sem-plice: i dati sono trasmessi con tecnologia Wireless lo-calmente a tablet, smartpho-ne ed eventualmente al rou-ter ADSL che li invia al Por-tale “4-CLOUD*”.In questo modo, i dati sono sempre aggiornati e consul-tabili in ogni momento su qualsiasi dispositivo e ovun-que ci si trovi. L’installazione è semplice ed intuitiva, a tal punto da poterlo installare in piena

autonomia; Project Group, rimane comunque a vostra disposizione per l’eventuale installazione presso la vo-stra abitazione. Digitando Elios4you su Youtube è pos-sibile vedere due brevi video illustrativi di questo nuovo sistema e su “Itunes” è pos-sibile scaricare l’applicazio-ne “Elios4you”.Da ultimo – conclude Matteo Monti – visitando il nostro sito (www.project-group.eu) è possibile consultare le tariffe di lancio di questo di-spositivo che partono da soli euro 299,00 (Iva inclusa)”.

Fornisce i dati sull’energia prodotta, quella ceduta in rete e quella consumata direttamente

“Elios4you”: il dispositivo con “App” per monitorare il Tuo impianto fotovoltaicoRealizzata da Project Group un’isola robotica per la Gambini Meccanica

Il sistema consente

di avere una costante

informazione sull’energia

prodotta dall’impianto

fotovoltaico

I dati sono trasmessi

con tecnologia wireless

localmente a tablet,

smartphone ed

eventualmente

al router ADSL

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