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N.16 Il segno della domenica. Una settimana di articoli scelti per voi. www.ilsegnonews.it

Il segno della settimana N°16

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Una raccolta di articoli di Vado Ligure

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N.16 Il segno della domenica.Una settimana di articoli

scelti per voi.www.ilsegnonews.it

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PIAZZA SAN GIOVANNI BATTISTA CAMBIA LOOK

Mesi di disagi, ma ne varrà la pena

UN GIARDINO (POST)MODERNO TRA CHIESA E COMUNE

Non più una rotatoria ma una vera piazza. Questo l'obiettivo dei lavori in corso che hanno cambiato, da diversi mesi ormai, la viabilità nel centro di Vado Ligure.A primavera, se tutto andrà secondo i piani, Piazza San Giovanni Battista e l'area circostante sboccerà più verde e più vivibile che mai.

UN NUOVO SPAZIO URBANO

L'imponente piano di restyling mira a ridisegnare lo spazio urbano in modo da restituire a Vado Ligure un'area centrale importante e significativa sia dal punto di vista simbolico sia da quello pratico.Sulla piazza si affacciano il Comune, la chiesa, l'asilo Don Queirolo e la scuola elementare Don Peluffo: si potrebbe dire che il grosso della vita cittadina, quasi dalla culla alla tomba, passi per Piazza San Giovanni.Eppure per anni quella zona è stata percepita e fruita come una specie di grande rotatoria, una zona di transito. Il progetto mira dunque non solo a effettuare lavori di manutenzione, ma a dare un volto nuovo al cuore di Vado, oltre che a migliorare la sicurezza degli alunni delle scuole materna ed elementari, che al momento dell'entrata e dell'uscita si trovano, letteralmente, in mezzo a una strada, privi di uno spazio "cuscinetto" che li protegga dal traffico.L'area interessata dai lavori comprende pertanto, oltre alla piazza, il tratto di via Queirolo ad essa adiacente, via Piave (fino all'incrocio col ponte di via Alla Costa), l'inizio di via XI Febbraio e una porzione di via Palestro. Il Comune vorrebbe estendere l'area fino all'incrocio con Via Gramsci ma non vi è ancora nulla di deciso in proposito.

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ASFALTO ADDIO

Ecco come sarà la piazza

Il progetto prevede la ripavimentazione totale delle aree coinvolte, con speciale attenzione per Piazza San Giovanni a causa della propria peculiarità: saranno impiegati ben quattro tipi differenti di pietra per disegnare e designare le varie "zone" di utilizzo della piazza.La porzione carrabile sarà realizzata in cubetti di pietra di langa posati ad archi contrastanti, le aree pedonali e semi-pedonali in lastre di pietra d'Istria a file parallele sfalsate, le aree, pedonali e carrabili, al centro della piazza in lastre di pietra toscana a file parallele regolari.Gli attraversamenti pedonali e le altre linee grafiche di segnalazione (parcheggi, percorsi e aree di sosta) verranno segnalati con blocchi di travertino romano.

PIANTE E TANTA LUCE

La "nuova" Via Piave

Grande attenzione è stata anche dedicata al verde, con la piantumazione di nuovi alberi e la creazione di una superficie a prato nell'area pedonale al centro della piazza e in via XI Febbraio. Il progetto comprende un potenziamento della rete di irrigazione e una migliore struttura per lo smaltimento delle acque meteoriche.Migliorie rilevanti anche per quanto riguarda gli arredi, con l'installazione di sedute in cemento e pietra, in particolare di una, concava, in asse con il municipio attorno alla

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scultura "Solevado" di Graziosa Bertagnin e Albano Frediani.Rivista infine anche l'illuminazione, con il passaggio alla tecnologia LED, meno impattante in termini energetici e più efficace in quelli di luminosità. I pali, di altezza diversa per l'illuminazione veicolare e pedonale, saranno posti a intervalli di 18 metri, garantendo una visibilità di gran lunga superiore a quella attuale.In meno di un anno di lavori e con una spesa a bilancio di circa 860mila euro Vado Ligure avrà una nuova piazza: più sicura e più moderna. Forse troppo moderna per alcuni, c'è da scommetterci.

MARCO CALLERI

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LA BOMBARDIER CORRE ANCORA

UN NUOVO TRENO IN SERVIZIO SUI BINARI DELLA LIGURIA

E’ entrato in servizio nella giornata di giovedì un nuovo treno per i servizi regionali liguri. Composto da 5 carrozze e da un locomotore E 464 Bombardier, prodotto nelle officine di Vado Ligure, il mezzo servirà tutta la regione, compresa la tratta Genova-La Spezia. Il treno, cofinanziato con fondi regionali, si inserisce nell’ambito di un investimento complessivo di 100 milioni di euro di cui 50 provenienti dalla Regione Liguria e 50 da Trenitalia, per 10 nuovi treni che circoleranno in Liguria. Un rinnovo dei convogli che era stato concertato nell’ambito del contratto di servizio siglato nel 2009 che scadrà nel 2014 e che prevedeva la consegna da parte di Trenitalia di 3 Vivalto e 7 elettrotreni.

Si tratta del primo treno previsto nel contratto e costituisce un passo in avanti verso un miglioramento della tecnologia ferroviaria dei trasporti ed un rinnovo dei convogli per una linea regionale, considerata ormai carente ed obsoleta a livello di servizi e qualità delle strutture rotanti, come si evince dalle continue lamentele dei tanti pendolari che, ogni giorno, utilizzano il treno come mezzo di trasporto lavorativo e scolastico.

Entro la fine dell’anno dovrebbe essere operativo il secondo Vivalto ed un terzo entrerà in servizio nei primi mesi del 2013, per arrivare al 2014 con il completamento dei mezzi previsti dal contratto.

REDAZIONE

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UNA FIRMA PER IL BEIGUA

Pittoresca ma insidiosa

«STRADA ROVINATA, MA UN RICHIAMO PER MIGLIAIA DI TURISTI»

Una raccolta di circa duecento firme per sperare in un cambiamento e trasformare un problema in un'opportunità. Ma non solo. L'auspicio è quello di sensibilizzare le autorità competenti sullo stato di degrado che contraddistingue la strada che, partendo da Varazze e arrivando ad Alpicella, porta al Monte Beigua. Buche, manto sconnesso e mancanza di sicurezza, queste le lamentele degli appassionati di bicicletta, soprattutto savonesi e vadesi, che nonostante le difficoltà, non rinunciano a percorrere il panoramico percorso. Ma a una situazione critica, i promotori dell'iniziativa "Una firma per il Beigua" indicano subito una soluzione: trasformare con investimenti minimi la zona per cercare di attirare ogni anno sulla montagna migliaia di appassionati. «Abbiamo la fortuna di vivere in una regione con un clima mite tutto l'anno - precisa Marcello Campora, promotore dell'iniziativa - perché mai dovremmo rinunciare a percorrere con le nostre biciclette, un tragitto così suggestivo a livello naturalistico? Il Beigua ha una potenzialità enorme, a oggi inespressa. Rendiamolo una palestra per la bicicletta». Ma se sull'Alta Via dei Monti Liguri, natura e paesaggi dominano incontrastati, le difficoltà di certo non mancano. «La paura della caduta e del guasto meccanico, causate dalle condizioni della strada - continua Campora - sono all'ordine del giorno.

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un dettaglio inquietante

Ma non per questo ci arrendiamo, anzi». Intanto i pericoli lungo l'itinerario hanno dato il via a un numero sempre maggiore di ciclisti e appassionati che scelgono strade alternative, meno interessanti ma più sicure. «Il rischio c'è, è inutile nasconderlo. Quello dell'abbandono del monte da parte degli sportivi -precisa Campora- è un fenomeno in crescita che va arginato». Ma i ciclisti non sono gli unici a lamentarsi per la situazione. A subire un danno anche i ristoranti che si trovano lungo la via. Come ribadisce Silvano Ferro, titolare della pizzeria-braceria di Alpicella, "Baccere Baciccia": «La strada che conduce alla nostra attività è fatiscente: guardrail divelti, segnaletica assente e asfalto ai limiti della praticabilità. A volte più che ristoratori siamo gommisti: tanti nostri clienti sono costretti a lasciare la macchina lontano da noi per non correre rischi» Ma quali possono essere le soluzioni concrete a questo problema? Ristoratori e appassionati di ciclismo concordano a riguardo: rifacimento totale del manto stradale, indicazioni e segnaletica con distanze e percorsi oltre a cartelli che mostrino i punti di ristoro e di acqua. Ora la palla passa ai destinatari della petizione: Regione Liguria, assessorati ai lavori pubblici, turismo, sport e tempo libero, Provincia di Savona, Parco Regionale del Beigua oltre che al Comune di Sassello e quello di Varazze.

ANDREA GHIAZZA

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ARRIVA L'ESPERTO DI ENERGIA

LAVORO E PROSPETTIVE? UNA SVOLTA CON L'ITS

Prospettive di lavoro, ma anche rispetto dell'ambiente e una professione al passo dei tempi e di valenza europea.L'I.T.S., Istituto Tecnico Superiore per l'Efficienza Energetica, ha indetto il bando di ammissione al corso per il conseguimento del Diploma di Tecnico Superiore per l'approvvigionamento energetico e la costruzione di impianti (5° Liv. EFQ). Il percorso di studi prevede lo sviluppo di competenze e abilità inerenti la progettazione, l'organizzazione, la gestione e la manutenzione degli impianti e delle reti di generazione e distribuzione, al fine di migliorare l'efficienza energetica, valutandone la loro integrazione e l'impatto ambientale sul territorio. Figure professionali innovative e altamente qualificate ricercate nei settori emergenti dello sviluppo tecnologico e dell'ecologia.Il protocollo di Kyoto ha segnato una svolta importante sull'ambiente, sul cambiamento climatico, sull'inquinamento e la percezione di questi nella vita di tutti i giorni. Il problema è stato affrontato per la prima volta in senso globale e non più solo locale. Tutto ciò ha portato alla rivalutazione dei tradizionali sistemi di produzione non affrontandone le problematiche dal risultato finale ma dalle prime fasi di lavorazione. Come ad esempio la produzione di energia con il carbone e la conseguente emissione di CO2. Uno degli obbiettivi primari che l'Unione Europea si è quindi impegnata a raggiungere, entro il 2020, è la riduzione del consumo di energia e la prevenzione degli sprechi. A tal fine è in programma la conversione e la riqualificazione delle reti di approvvigionamento e di produzione di energia volta ad una maggiore efficienza energetica e la conseguente riduzione del dispendio energetico stesso soprattutto in settori come l'edilizia, le industrie manifatturiere, della conversione dell'energia e dei trasporti.Il tecnico specializzato in approvvigionamento energetico e costruzione di impianti svilupperà le competenze necessarie per la progettazione e gli adeguamenti degli stessi in funzione delle nuove normative vigenti in materia ambientale e di risparmio energetico con particolare riguardo alle specifiche richieste provenienti dal tessuto socio-produttivo locale: sarà quindi un tecnico altamente specializzato ed operativo "sul campo" in un settore fortemente strategico quale l'efficienza energetica, specialmente in un paese che importa grandi quantità di energia come l'Italia, valutando e proponendo soluzioni tali da con

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sentire un risparmio economico e un incremento della produttività, contemporaneamente valorizzando la riqualificazione ambientale grazie all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili o impianti energetici a basso impatto ambientale.Gli interessati potranno presentare domanda di ammissione entro il giorno 14 novembre 2012, il test di ammissione avrà luogo in data 16 novembre 2012.Il diploma di tecnico superiore costituisce titolo riconosciuto per l'accesso ai pubblici concorsi e corredato da un supplemento predisposto secondo il modello EUROPASS per l'accesso comunitario.La domanda di ammissione ed il regolamento per il bando sono scaricabili sul sito web www.its-savona.it

ARIANNA CODATO

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COME ANDIAMO A SCUOLA: PEDIBUS

DA LUNEDI’ TUTTI ASSIEME RISPETTANDO AMBIENTE E PUNTUALITA’

Un bus molto particolare trasporterà i piccoli alunni a scuola. Senza ruote, né motore ma soprattutto senza tubo di scappamento. La sua forza non sta nella velocità ma nel rispettare la salute della persone e dell'ambiente. Perché questo mezzo ha un motore particolare: le gambe scattanti e volonterose dei passeggeri. Parte così da lunedì prossimo il Pedibus, un progetto che ha lo scopo di diminuire l'inquinamento e allo stesso tempo di favorire la socializzazione tra gli alunni della Scuola Primaria “Don Peluffo”che saranno parte attiva dell'iniziativa.

TROPPO TRAFFICO? LA SOLUZIONE E' CAMMINAREGià da diversi anni si parla di Mobilità sicura, di congestione del traffico e viabilità pericolosa intorno alle scuole. I genitori percepiscono un aumento dei pericoli della strada, portano i loro figli a scuola in auto, quindi meno bambini vanno a scuola a piedi e il traffico aumenta. Sembra il caso del cane che si morde la coda. Gli effetti negativi, poi, sono sotto gli occhi di tutti: peggioramento della sicurezza stradale dei pedoni e dei ciclisti determinata dalla congestione di auto intorno ai complessi scolastici, conseguente inquinamento dell'aria e del rumore, peggioramento della salute, peggiore autonomia e apprendimento dei bambini. La soluzione? Tanto facile quanto salutare: camminare. E' proprio un semplice gesto di tutti i giorni che sta alla base del Progetto Pedibus.

CHE COSA E' IL PEDIBUS?Si tratta di una iniziativa per rendere la città più vivibile. Abituando le persone a utilizzare meno l'automobile a favore di soluzioni di viaggio alternative, come ad esempio camminare, i benefici riguardo salute, traffico urbano e ambiente non tarderanno ad arrivare. Dare la possibilità ai genitori, attraverso il Pedibus, di mandare a scuola i propri figli lasciando la

macchina in garage, può essere un buon punto d'inizio. «L'idea è anche quella – sottolinea l'Assessore alle Politiche Sociali Pietro Borgna – di ritornare un po' indietro nel tempo

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quando a scuola si andava a piedi. Oltre a fare bene alla salute dei bambini, è anche un momento di socializzazione tra gli scolari».

Ed è in quest'ottica che si inserisce il progetto del bus che va a piedi, formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo. Accompagnati da responsabili adulti tra cui un “autista”, che guida la fila, e un “controllore”, che compila una sorta di “giornale di bordo” segnando gli scolari presenti ad ogni viaggio, questo particolare bus parte da un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate” predisposte lungo il cammino, rispettando l'orario prefissato. Anche i bambini che abitano lontano possono usufruire del Pedibus, basta che i genitori li accompagnino a una delle fermate.

UN'UNICA INIZIATIVA MA TANTE FINALITA'Nonostante le finalità sembrano tutte essere incentrate alla risoluzione del problema “traffico” nei pressi delle scuole, ci sono delle motivazioni meno evidenti, ma ugualmente importanti, che spingono i bambini e genitori a partecipare al progetto. Socializzazione, salute della persona e rispetto dell'ambiente. Questi sono i punti cardini dell'iniziativa. Partire dai bambini, che sono il nostro futuro, per cercare di sensibilizzare un'intera comunità su questi temi. Presunzione? Niente affatto. Perché non si tratta di una semplice camminata per giungere a scuola ma di un momento di incontro tra bambini, genitori, istituzioni e città. E' attraverso un percorso nelle vie cittadine che si incentiva il diritto dei bambini a muoversi autonomamente, si favorisce la loro socializzazione, si contribuisce alla riduzione dell'inquinamento, si educa alla sicurezza stradale e si elaborano proposte per migliorare gli spazi comuni, instaurando così una finestra di dialogo costruttiva.

PAROLE D'ORDINE: PUNTUALITA' E RISPETTO VERSO GLI ALTRIIl Pedibus è un progetto che chiede, perché si realizzi, la partecipazione di diversi enti e istituzioni: la scuola che ha contribuito con progetti di educazione stradale, l'Amministrazione Comunale con consulenze tecniche ed interventi per la messa in sicurezza dei percorsi, le Associazioni vadesi Auser-Cid, Associazioni Anziani Marinella e Banca del Tempo. Ma sono i volontari accompagnatori il vero motore dell'iniziativa. Senza il loro apporto, forse, il Pedibus non avrebbe vita.

Il percorso prevede un punto di partenza, delle fermate intermedie o punti di raccolta e un punto di arrivo. La puntualità del Pedibus non ammetterà ritardi per il rispetto verso tutti, passeggeri, volontari e scuola. Il servizio funzionerà i giorni lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì.

PUNTI D'INCONTRO PER IL PEDIBUS:

*PUNTO 1: Piazza Corradini ore 08.0* PUNTO 2: Via XXV Aprile ore 08.05

*PUNTO 3: Piazza Cavour ore 08.10 *PUNTO 4 : Via Gramsci ore 08.15

*Arrivo a scuola ore 08.20

ALESSANDRO FOFFI

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UNA FIABA AIUTA I BIMBI IN OSPEDALE

“SEI FAVOLE IN CORSIA” : LIBRO PER PICCOLI MALATI E PER NONNI

Garze che diventano farfalle colorate, flebo che si trasformano in gustose bibite, letti d'ospedale che diventano automobili. Una favola? Purtroppo. Però…. Questi sono solo alcuni particolari di “Sei favole in corsia”, il libro presentato ieri presso la Biblioteca Civica Fratelli Rosselli di Vado Ligure dall'autrice vadese Fausta Fortunel Gemignani. Sei favole pensate appositamente per i bambini degenti in tutti gli ospedali che possono così superare, con l'aiuto della fantasia i problemi, le ansie e le preoccupazioni che li affliggono. «L'idea -sottolinea l'autrice del libro- è proprio quella di rendere la permanenza dei piccoli malati negli ospedali il più possibile morbida e senza traumi. Il bambino, infatti, attraverso la lettura del libro può identificarsi nei protagonisti del racconto e affrontare così i piccoli drammi quotidiani legati alle diverse malattie». Bambini ma non solo. Il libro è rivolto anche ai genitori. «Sei favole in corsia -sottolinea Gemignani- è pensato anche per le mamme e papà che vogliono “accompagnare” con il sorriso, la degenza dei propri figli».

Un libro il cui progetto pilota è partito una decina di anni fa. «Da un'idea lanciata quasi per scherzo nel 2001 nel reparto di pediatria dell'Ospedale S.Paolo di Savona -precisa l'autrice- oggi raccogliamo i frutti di un lavoro di squadra che negli anni ha coinvolto diverse figure professionali: insegnanti, medici, psicologi». Così anche la degenza in ospedale può diventare occasione per qualche ora di spensieratezza e divertimento. Ma “sei favole in corsia” unisce anche il fascino romantico delle favole raccontate a bassa voce, con la modernità e la tecnologia. «Il libro è stato pensato sia in forma cartacea, seppur in numero limitato -precisa Gemignani- sia in forma di ebook digitale scaricabile sul sito della casa editrice Erikson. Mentre le copie cartacee sono state distribuite negli ospedali e il relativo provento è andato in beneficenza, chi lo desidera può stamparselo gratuitamente a casa propria». Ma se il nobile fine si unisce alla solidarietà, la riconoscenza è semplicemente un piccolo, grande gesto: il sorriso dei bambini. Nulla è lasciato al caso. Neanche aver presentato queste favole rivolte ai bambini in occasione della Festa dei nonni.

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«La lettura delle favole è già estremamente suggestiva e avvincente -spiega la scrittrice vadese- ma se a raccontare le storie sono i nonni c'è un valore aggiunto, difficile da spiegare. E non è solo una questione di tempo, visto che i genitori spesso sono indaffarati al lavoro e hanno meno tempo a disposizione. I nonni costituiscono un ponte tra la curiosità dei bambini e la loro innocenza, e sanno coinvolgere con la loro dolcezza i più piccoli meglio di chiunque altro».Se purtroppo guarire e farsi guarire non sempre è possibile, è sempre diritto di tutti, nessuno escluso, pretendere di essere accuditi e di essere “accompagnati”. Magari con una sana e vecchia favola. Da oggi si può.

Il libro è scaricabile gratuitamente qui: http://www.ericksonlive.it/

ANDREA GHIAZZA

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