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Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45% Fornitori del Vaticano CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427 Una copia EURO 1,00 Giovedì 20 ottobre 2011 Anno XIII n. 38 TORTONESE NOVESE OLTREPO’ 9 Broni Stradella Gas s.r.l. IL IL TUO FORNIT TUO FORNITORE DI FIDUCIA ORE DI FIDUCIA La Confesercenti “chiede aiuto” per uscire dalla crisi “Novi 1861”: la città celebra i 150 anni dell’Italia unita Approvato il piano triennale dei lavori pubblici 25 VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632 E-MAIL: info@br onistradellagas.it periodico Omologato Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 [email protected] Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427 23 Attualità Viaggio nelle Unitre, terza tappa a Broni PAGINA 6 Casteggio Venerdì 21 ottobre la Veglia Missionaria PAGINA 13 Eventi Mostra del crisantemo a Verrua Po PAGINA 14 continua a PAGINA 4 servizio nello SPECIALE da pag. 15 a pag. 18 Mongiardino Ligure I mercanti della neve in Valle Spinti PAGINA 27 BORGORATTO MORMOROLO / PAG. 7 BORGORATTO M. - “Mettiamo da parte i cam- panilismi, le divergenze, gli attriti e cerchiamo di creare un sistema propositi- vo che dia futuro non solo ad un piccolo comune, ad una valle, ma all’intero Ol- trepò Pavese”. E’ questo il messaggio del convegno “Ambiente, viti- coltura e turismo in Valle Coppa” di domenica scorsa a Borgoratto Mormorolo. DIOCESI / PAG. 3 Nessuno è restato e resterà indifferente di fronte ai fat- ti accaduti a Roma (nella giornata di sabato 15 otto- bre, ndr), durante la mani- festazione degli “Indigna- dos”, con la città in balìa dei violenti, gli scontri, il fuoco, i lacrimogeni. Non si può, perché quello che è accaduto a Roma è il sintomo di un disagio mol- to profondo, che chiede di essere interpretato e al qua- le deve dare risposta la po- litica, certo, ma anche la società nel suo complesso. Il disagio è quello espresso dai manifestanti, tantissimi, pacifici e decisi a dire la lo- ro secondo le modalità del- la democrazia. Il disagio è quello di tanti cittadini costretti a vedere e patire situazioni di violenza inaccettabili a causa di gruppuscoli di estremisti che ormai si infilano ovun- que e contro i quali sem- brano non bastare le strate- gie e il coraggio delle forze dell’ordine. Questi provocatori la cui violenza criminale è da condannare e perseguire senza riserva hanno tolto la parola a chi invece aveva e ha qualcosa da dire, fosse anche solo la protesta. Le parole di chi ripete – e sono soprattutto i giovani – in tante piazze non solo d’Italia, che il modello eco- nomico-sociale non va be- ne, che la politica resta di- stante dalle persone, che occorre guardare al futuro con occhi, parole e progetti nuovi. Sono queste parole di Al- berto Campoleoni del Sir. Sul “Corriere della Sera” si possono leggere intelligenti e pacate riflessioni su una giornata romana difficile da dimenticare. Scrive Piero Ostellino: “Gli indignati – che a Roma marciavano pacificamente ‘per la rivoluzione’, cioè per un cambiamento radi- cale ancorchè non violento IL SACCO DI ROMATORTONA - Atmosfera di attesa e di curiosità venerdì 14 ottobre per l’incontro organizzato dall’Econo- mato Diocesano dal titolo “La gestione e l’ammini- strazione della Parrocchia”. Sacerdoti e diaconi perma- nenti hanno ascoltato gli interventi di don Lorenzo Simonelli e Patrizia Cle- menti dell’ufficio Avvoca- tura della Diocesi di Mila- no. Come gestire la parrocchia “Creare un sistema per dare un futuro all’Oltrepò” Il Il DUOMO DUOMO di di V V oghera sarà restituito oghera sarà restituito allo splendore dell’ allo splendore dell’ AR AR TE TE Continuano i restauri nella chiesa: ecco ciò che è stato fatto e ciò che resta da fare

il Popolo 20 ottobre 2011

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Anno XIII n. 38

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9

Broni StradellaGas s.r.l.IL IL TUO FORNITTUO FORNITORE DI FIDUCIAORE DI FIDUCIA

La Confesercenti“chiede aiuto”per uscire dalla crisi

“Novi 1861”: la cittàcelebra i 150 annidell’Italia unita

Approvatoil piano triennaledei lavori pubblici 25

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23AttualitàViaggio nelle Unitre,terza tappa a Broni

PAGINA 6

CasteggioVenerdì 21 ottobrela Veglia Missionaria

PAGINA 13

EventiMostra del crisantemoa Verrua Po

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servizio nello SPECIALE da pag. 15 a pag. 18

Mongiardino LigureI mercanti della nevein Valle Spinti

PAGINA 27

BBOORRGGOORRAATTTTOO MMOORRMMOORROOLLOO // PPAAGG.. 77

BORGORATTO M. -“Mettiamo da parte i cam-panilismi, le divergenze,gli attriti e cerchiamo dicreare un sistema propositi-vo che dia futuro non soload un piccolo comune, aduna valle, ma all’intero Ol-trepò Pavese”. E’ questo il messaggio delconvegno “Ambiente, viti-coltura e turismo in ValleCoppa” di domenica scorsaa Borgoratto Mormorolo.

DDIIOOCCEESSII // PPAAGG.. 33

Nessuno è restato e resteràindifferente di fronte ai fat-ti accaduti a Roma (nellagiornata di sabato 15 otto-bre, ndr), durante la mani-festazione degli “Indigna-dos”, con la città in balìadei violenti, gli scontri, ilfuoco, i lacrimogeni. Non si può, perché quelloche è accaduto a Roma è ilsintomo di un disagio mol-to profondo, che chiede diessere interpretato e al qua-le deve dare risposta la po-litica, certo, ma anche lasocietà nel suo complesso. Il disagio è quello espressodai manifestanti, tantissimi,pacifici e decisi a dire la lo-ro secondo le modalità del-la democrazia. Il disagio è quello di tanticittadini costretti a vedere epatire situazioni di violenzainaccettabili a causa digruppuscoli di estremistiche ormai si infilano ovun-que e contro i quali sem-brano non bastare le strate-gie e il coraggio delle forzedell’ordine. Questi provocatori la cuiviolenza criminale è dacondannare e perseguiresenza riserva hanno tolto laparola a chi invece aveva eha qualcosa da dire, fosseanche solo la protesta.Le parole di chi ripete – esono soprattutto i giovani –in tante piazze non solod’Italia, che il modello eco-nomico-sociale non va be-ne, che la politica resta di-stante dalle persone, cheoccorre guardare al futurocon occhi, parole e progettinuovi.Sono queste parole di Al-berto Campoleoni del Sir.Sul “Corriere della Sera” sipossono leggere intelligentie pacate riflessioni su unagiornata romana difficile dadimenticare.Scrive Piero Ostellino: “Gliindignati – che a Romamarciavano pacificamente‘per la rivoluzione’, cioèper un cambiamento radi-cale ancorchè non violento

IL “SACCODI ROMA”

TORTONA - Atmosfera diattesa e di curiosità venerdì14 ottobre per l’incontroorganizzato dall’Econo-mato Diocesano dal titolo“La gestione e l’ammini-strazione della Parrocchia”.Sacerdoti e diaconi perma-nenti hanno ascoltato gliinterventi di don LorenzoSimonelli e Patrizia Cle-menti dell’ufficio Avvoca-tura della Diocesi di Mila-no.

Come gestirela parrocchia

“Creare un sistema perdare un futuro all’Oltrepò”

Il Il DUOMODUOMOdi di VVoghera sarà restituitooghera sarà restituitoallo splendore dell’allo splendore dell’ ARARTETE

Continuano i restauri nella chiesa: ecco ciò che è statofatto e ciò che resta da fare

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ppaagg.. GGiioovveeddìì 2200 oottttoobbrree 22001111IILL PPOOPPOOLLOO22 PPRRIIMMOO

PPIIAANNOO

L’economia della provinciadi Alessandria ha manifesta-to, nel corso del primo seme-stre 2011, più di un segnale dimiglioramento, segnali chedovrebbero continuare a pro-dursi pure nella seconda partedell’anno anche se, forse, èancora prematuro parlare diuna vera e propria inversionedi tendenza. Questo, in estre-ma sintesi, il quadro congiun-turale che emerge dalle inda-gini dirette condotte da U-nioncamere Piemonte, oltreche da numerose serie di datistatistici di fonte Unionca-mere nazionale, Infocamere,Istat, Inps, Aida - Bureau VanDijk, Prometeia, Banca d’I-talia, resi noti dal Presidentedella Camera di Commerciodi Alessandria Piero Marti-notti nel corso di una confe-renza stampa tenutasi neigiorni scorsi.Il sistema economico provin-ciale è stato caratterizzato,nei primi 6 mesi del 2011, daun andamento moderatamen-te positivo, anche se non sonovenuti meno alcuni motivi dipreoccupazione specie perquanto riguarda l’andamentooccupazionale.I soddisfacenti risultati conse-guiti dall’industria manifattu-riera, che ha incrementato ipropri livelli produttivi del 4per cento rispetto al primo se-mestre del 2010, sono frutto,in buona parte, della positivaevoluzione delle esportazioni,che hanno fatto registrare unincremento del 32,8% rispet-to al primo semestre 2010, lamaggiore variazione positivafra tutte le province piemon-tesi.La crescita delle vendite al-l’estero, oltre a confermare laconnotazione export-orienteddell’industria manifatturieraprovinciale, ha supplito, inlarga misura, alla debolezzadelle principali componenti(consumi ed investimenti)della domanda interna che,nel primo semestre del 2011,ha continuato a manifestareun’insoddisfacente evoluzio-ne.La crescita dei livelli produt-tivi nell’industria non sonobastati, complice anche un in-soddisfacente andamento delsettore dei servizi, a migliora-re la situazione occupazionaledella provincia. Il tasso di di-soccupazione era, a fine giu-gno, pari al 6.1%. ma è desti-nato a crescere in quanto leprevisioni per il 2012 ipotiz-zano un livello di disoccupa-zione pari al 6.8 per cento.L’insoddisfacente quadro oc-cupazionale è completato daidati relativi ai ricorsi allaCassa Integrazione Guadagni,cresciuti dello 0,8 per cento,

anche se le diverse gestionihanno fatto registrare anda-menti differenziati.A frenare la ripresa dell’eco-nomia provinciale contribui-sce anche la crescente dina-mica dei prezzi aumentati, nelperiodo gennaio - giugno2011, del 2,5 per cento, afronte di un incremento del-l’1,4 per cento registrato nelcorrispondente periodo del-l’anno precedente.Il rischio è che diventinosempre più concreti i pericolidi un ritorno della stagflation(stagnazione + inflazione),quello che, non a caso, è statodefinito come il peggior bi-nomio economico. Tra gli altri indicatori con-giunturali merita di essere se-gnalato l’andamento dei pro-testi e dei fallimenti.I primi sono diminuiti del17,6 per cento come numeroe del 31,3 per cento come va-lore rispetto ai primi sei mesidel 2010; la flessione ha inte-ressato soprattutto cambiali etratte accettate.I fallimenti, invece, sono au-mentati del 3,8 per cento, aconferma delle situazioni dicrisi che ancora persistononel sistema economico pro-vinciale.A livello territoriale la con-giuntura ha fatto registrare unandamento pressoché omoge-neo in tutte le aree della pro-vincia, con la sola eccezione,forse, del Casalese, dove lacrisi si è fatta sentire conmaggiore intensità come di-mostra anche il numero deifallimenti dichiarati dal Tri-bunale di Casale Monferrato.Nel Novese e nel Tortonese,invece, le difficoltà sono stateminori (forse perché si eranogià manifestate con maggiorintensità in precedenza), gra-zie alla prevalenza dei servizie al minor peso dell’industria(nel Tortonese) e alla presen-za di un consistente polo del-l’industria alimentare (tradi-zionalmente anticiclica) nelNovese.Nel complesso la situazionedi fondo del sistema econo-mico provinciale ricorda, permolti aspetti, il quadro econo-mico nazionale ed internazio-nale.Le difficoltà nelle quali si di-batte l’economia reale, unitaad una situazione della finan-za pubblica che, per quantoriguarda l’Italia, appare pre-occupante, rischiano di inter-rompere i processi di crescita,con innegabili ripercussionianche sul piano sociale.Ad aggravare gli aspetti ne-gativi della congiuntura po-trebbero contribuire politichemonetarie e fiscali non con-grue.

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONEDDAALL 11889966

PAOLO SIMONE CALDIROLAAgenzia Generale di Tortona

Largo Carabinieri d’Italia15057 TORTONA (AL)

Tel. 0131861175Trasformiamo il futuro in un orizzonte

di obiettivi e sicurezze

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pagina a cura di CESARE RAVIOLO

NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA

ECONOMIAIN CRESCITAma non troppo

FallimentiNei primi sei mesi dell’anno sono stati dichia-rati 54 fallimenti, con un aumento di 2 unità(+3,8 per cento) rispetto al corrispondente pe-riodo dello scorso anno. Con riferimento allanatura giuridica delle imprese la proceduraconcorsuale ha coinvolto 5 imprese individualie 49 società.

Per quanto riguarda i settori economici di ap-partenenza delle imprese fallite i dati attribui-scono 20 fallimenti all’industria, 6 alle costru-zioni, 16 al commercio, 1 al turismo e 11 aglialtri servizi. Rispetto al primo semestre 2010 èrisultato in crescita il numero dei fallimentidelle imprese industriali (+6 e +42,9 per cento)e del commercio (+4 e +33,3); per contro si èdimezzato il numero dei fallimenti relativi adaziende del settore delle costruzioni.

ProtestiNel corso del primo semestre 2011 i protestilevati in provincia di Alessandria sono stati3.023 per un importo complessivo di euro6.169.768,09; rispetto al corrispondente perio-do dello scorso anno il numero degli effettiprotestati è diminuito del 17,6 per cento ed illoro importo del 31,3.La diminuzione ha interessato tratte accettate(rispettivamente -96,8 e -99,5) e cambiali (-17,4 e -37,4) mentre sono risultati in crescitatratte non accettate (+144,4 e +866,4) ed asse-gni (+388,4 e +856,6).

Cassa Integrazione GuadagniNel semestre in esame sono state autorizzate5.857.568 ore di cassa integrazione guadagni,con un aumento di 48.837 ore (+0,8 per cento)rispetto al periodo gennaio giugno 2010.

Le gestioni della CIG (ordinaria, straordinaria,in deroga) hanno fatto registrare un andamentofortemente differenziato. Le ore di CIG ordina-ria sono diminuite del 43,8 per cento; al con-trario di straordinaria sono aumentate del 32,7per cento e quelle in deroga del 20,7 per cento.

OccupazioneSecondo le stime fornite dal Sistema informati-vo Excelsior, condotto in collaborazione fraUnioncamere nazionale e Ministero del Lavoroe della Previdenza Sociale, il mercato del lavo-ro dipendente alessandrino dovrebbe subireuna contrazione nel 2011 ad un ritmo del -0,6% rispetto al 2010, andamento lievementeinferiore rispetto a quello regionale (-0,8%).

Per il 2011 sono previste 5.130 assunzioni e5.660 cessazioni, per un saldo negativo di 530unità. Il 40,9% delle assunzioni avverrà attra-verso la forma contrattuale del tempo determi-nato, il 35,7% con contratti a tempo indetermi-nato, e il 6,4% con contratti di apprendistato einserimento; il 15,2% delle entrate riguarderà,invece, assunzioni a tempo determinato a ca-rattere stagionale Infine, il mercato del lavorosembra subire una contrazione maggiore nellemicro imprese (1-9 dipendenti), e soprattuttonel turismo.

PieroMartinotti

L’interportodi Rivalta Scrivia

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Il Vescovo riceve in udienza mercoledì 26 ottobre, gio-vedì 27, venerdì 28 e sabato 29 dalle ore 8,30 alle ore12,30.Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con laSegreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramitetelefono (0131 816635 - fax 0131 816637).Via mail: [email protected]. o attraverso il sitowww.diocesitortona.it

DiariodelVescovo

TORTONA - C’era unabella atmosfera di attesa edi curiosità venerdì 14 otto-bre per l’incontro organiz-zato dall’Economato Dio-cesano dal titolo “La ge-stione e l’amministrazionedella Parrocchia”.Fin dal pomeriggio un buonnumero di sacerdoti dellanostra Diocesi e diversi dia-coni permanenti si sono ri-trovati presso la sala conve-gni della Caritas Diocesanaper ascoltare gli interventidi Don Lorenzo Simonelli ePatrizia Clementi dell’uffi-cio Avvocatura della Dio-cesi di Milano.La giornata, strutturata indue fasi, si è aperta alle 17con il saluto del VicarioGenerale Mons. Pier Gior-gio Pruzzi che, dopo avereringraziato i presenti, hasottolineato l’importanzadelle tematiche trattate e lanecessità per chi ammini-stra le Parrocchie di essereinformati e aggiornati sullemolteplici materie che inte-ressano e incidono sulla ge-stione dell’ente.La parola è poi passata aDon Simonelli che, congrande competenza e otti-ma capacità divulgativa, ha

illustrato ai presenti le prin-cipali problematiche riguar-danti la Parrocchia che so-no state anche raccolte inun volume presentato dalrelatore.L’avvocato generale dellaCuria di Milano ha eviden-ziato innanzitutto l’impor-tanza di conoscere piena-mente che cos’è una Par-rocchia, identificando le di-verse fonti normative chevanno a incidere sull’enteecclesiastico civilmente ri-conosciuto e trattando inseguito tutte le tematicheche hanno a che fare con lasua gestione.Sono così stati passati inrassegna gli atti di ordinariae straordinaria amministra-zione, l’utilizzo degli im-mobili e le loro manuten-zioni, i beni culturali, il la-voro e il volontariato, le as-sicurazioni e il ruolo dellaParrocchia nell’ordinamen-to tributario italiano.Su quest’ultimo importanteargomento, ha preso la pa-rola Patrizia Clementi, cheha saputo spiegare anchegli aspetti più tecnici conparole semplici, dimostran-do una completa conoscen-za di una materia spesso

ostica e non facilmenteadattabile all’ente Parroc-chia anche per i professio-nisti del settore.Da parte loro, i sacerdotipresenti hanno reso con leloro domande e i loro inter-venti ancor più interessantel’incontro, portando alla lu-ce questioni pratiche a cui irelatori hanno dato rispostechiare e complete e soprat-tutto utili.L’incontro si è concluso,nella sua prima parte, pocodopo le 19, e i presenti han-no potuto trascorrere unpiacevole momento convi-viale presso il SeminarioDiocesano dove i professorie gli allievi dell’IstitutoSantachiara hanno organiz-zato un’ottima cena a buf-fet.La seconda parte del conve-gno è stata allargata aicomponenti dei ConsigliParrocchiali Affari Econo-mici e si è svolta, a partiredalle 21, presso la sala con-vegni della FondazioneCassa di Risparmio di Tor-tona con la presenza di tanticollaboratori che, volonta-riamente, operano per il be-ne della propria Parrocchia.Anche in questa occasione i

responsabili dell’ufficioAvvocatura della Diocesiambrosiana hanno saputoaffrontare le diverse temati-che rispondendo ai numero-si quesiti di carattere varioed evidenziando la neces-sità che, accanto alla figuradel legale rappresentante,operino in Parrocchia unbuon numero di collabora-tori laici i quali, riuniti nelConsiglio Parrocchiale Af-fari Economici, possanoconsigliare e coadiuvare ilparroco, ognuno con le pro-prie capacità ed esperienza,nelle attività di ordinaria estraordinaria amministra-zione dell’ente.Il convegno ha dato provadell’esempio di comunione,anche sotto l’aspetto ammi-nistrativo gestionale, chevede coinvolti oltre ai par-roci anche i laici impegnati. Ciò richiede continui ag-giornamenti e l’Economatodiocesano ha già in pro-gramma per il prossimo fu-turo altri incontri che pos-sano interessare il vastocampo dell’amministrazio-ne con l’intervento anchedi nuovi qualificati opera-tori.

Renzo Dotti

Il presule ha stigmatizzato gli eventi romani e ha volutoevidenziare il significato della presenza dei cristiani nellasocietà, affermando: “Che dei cristiani si incontrino per ra-gionare insieme sulla società portando nel cuore la realtàdella gente e i criteri della Dottrina sociale della Chiesa, èqualcosa di cui tutti dovrebbero semplicemente rallegrarsi.È un segno di vivace consapevolezza e di responsabilepartecipazione alla vita della ‘città’”.

No all’assenteismo sociale

“Alla politica, che ha la grande e difficile responsabilità dipromuovere il bene comune, la Chiesa in ogni tempo haguardato con rispetto e fiducia, riconoscendole la gravitàdel compito”: così il cardinale ha sviluppato il suo pensie-ro circa la presenza dei credenti nella società attraverso unservizio sociale e politico.“Se per nessuno è possibile l’assenteismo sociale – ha pro-seguito –, per i cristiani è un peccato di omissione, infatti‘da qui, dall’Eucaristia – scrive papa Benedetto XVI – de-riva dunque il senso profondo della presenza sociale dellaChiesa, come testimoniano i grandi Santi sociali che sonostati sempre anime eucaristiche”. Il cardinale ha poi affer-mato che “è con questo patrimonio universale che la co-munità cristiana deve animare i settori pre-politici nei qua-li maturano mentalità e si affinano competenze”. A soste-gno di questo pensiero ha citato papa Paolo VI che nel-l’“Evangelii nuntiandi” ha scritto: “Si tratta... di raggiun-gere e quasi sconvolgere mediante la forza del Vangelo icriteri di giudizio, i valori determinanti, i punti d’interesse,le linee di pensiero, le fonti ispiratrici e i modelli di vitadell’umanità, che sono in contrasto con la Parola di Dio econ il disegno della salvezza”.

La vera laicità

“La religione non è un problema per la società modernama, al contrario, una risorsa e una garanzia: la Chiesa noncerca privilegi, né vuole intervenire in ambiti estranei allasua missione, ma deve poter esercitare liberamente questasua missione”: così il card. Bagnasco ha poi sviluppato lariflessione sul ruolo della Chiesa nella società.“I cristiani – ha detto – da sempre sono presenza viva nellastoria, consapevoli che la fede in Cristo, con le sue impli-cazioni antropologiche, etiche e sociali, è un bene ancheper la Città. Ed hanno costituito una presenza di coaguloper ogni contributo compatibile con l’antropologia relazio-nale e trascendente, e con il progetto di società aperta e so-lidale che ne consegue. Sono diventati nella società civilemassa critica, capace di visione e di reti virtuose, per con-tribuire al bene comune che è composto di ‘terra’ e di ‘cie-lo’”.Nemmeno c’è da temere per la “laicità dello Stato”: infatti,ha spiegato, “il principio di laicità inteso come ‘autonomiadella sfera civile e politica da quella religiosa ed ecclesia-stica – ma non da quella morale – è un valore acquisito ericonosciuto dalla Chiesa e appartiene al patrimonio di ci-viltà che è stato raggiunto”.

L’incontro organizzato dall’Economato Diocesano

LA PARROCCHIA:conoscere l’enteper gestirlo al meglio

Cattolicinell’Italia di oggiIl 17 ottobre a Todi si è tenuto l’incontronazionale sulla “Buona politica per il be-ne comune”, promosso dal Forum delleassociazioni cattoliche: Acli, Cisl, Cdo,Confartigianato, Coldiretti, Confcoope-rative, Mcl.Erano presenti circa cento partecipanti, etra questi nessun politico.La relazione introduttiva è stata tenutadal presidente della Cei, card. Angelo Ba-gnasco.

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LE NOSTRE SEDI: Servizi CISL AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI

L’annuncio di Papa Benedetto XVI durante la Messa per l’avviodel Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione in San Pietro

e per l’abbandono del capi-talismo e del mercato – so-no stati sopraffatti e scon-fitti dalla violenza di unaminoranza che crede di farela rivoluzione infrangendovetrine, distruggendo Ban-comat e bruciando automo-bili. Che piaccia o no, i di-sordini romani sono stati iltragico, ma concettualmen-te logico, superamento-completamento dell’illusio-ne della rivoluzione senzaviolenza. Che è una con-traddizione in termini. La‘rivoluzione pacifica’ è ilriformismo; che non sognacambiamenti palingenetici,l’uomo nuovo, il trionfo delbene, ma si limita a realiz-zare ciò che è realistica-mente possibile.”Completa la riflessionePierluigi Battista: “Ci sonostati degli errori civili nelcorteo romano di sabatoche hanno sfidato disarmatii vandali incappucciati. Eroi che non hanno avutoindulgenza per energumenidella violenza un tempo de-finiti ‘compagni che sba-gliano’. Chi, da posizionipiù comode, ha apprezzatoquei manifestanti coraggio-si, ora non può non auspi-care che quei ‘compagniche sbagliano’ siano indivi-duati, scovati e assicuratialla giustizia”.Annota Aldo Cazzullo: “ALondra, la società civile,compresi gli Indignati con-tro la speculazione finan-ziaria e il governo conser-vatore, non si è limitata a

condannare i violenti. Neha fornito le immagini, haconsentito di identificarli, edi punirli. Lo stesso do-vrebbe accadere in Italia”.Senza giustificazionismi,come avvenne per i similarifatti accaduti a Genova.Come ulteriore spunto ri-portiamo le parole del neoArcivescovo di Milano An-gelo Scola, pronunciate do-menica in Duomo: “Dionon voglia che abbiamo acomportarci con fatalismodavanti a fatti del genere.Che ci offendono profonda-mente come cristiani, maforse ancor più che offen-derci ci addolorano perchéesprimono una grave vio-lenza del più comune sensodell’umano. Dobbiamo ri-portare pace e giustizia ereagire, nel senso nobiledella parola, costruendo re-lazioni buone”.A commento del gesto sa-crilego compiuto nella par-rocchia romana dei santiMarcellino e Pietro, doveun black bloc incappucciatoha distrutto un crocefissoed ha fatto a pezzi con bru-talità la statua della Ma-donna di Lourdes portata instrada, il cardinale Agosti-no Vallini rivolge un appel-lo ai sacrileghi: “A lorosento di dire che la violenzanon porta da nessuna parte,anzi peggiora le cose.Il dialogo, il confronto, an-che il dissenso espresso informe civili costruiscono ilfuturo di un Paese demo-cratico”.

continua da pagina 1

Il “saccodi Roma”

L’Anno della Fede

Ottobrea cura di

Chiara LubichParola di Vita

“Seguimi” (Mt 9,9)

Mentre usciva da Cafarnao,Gesù vide un esattore delletasse di nome Matteo sedu-to al banco delle imposte. Matteo stava esercitando unmestiere che lo rendevaodioso alla gente e lo acco-munava agli usurai e aglisfruttatori che si arricchi-scono alle spalle degli altri. Gli scribi e i farisei lo met-tevano sullo stesso pianodei pubblici peccatori, tantoda rimproverare a Gesù diessere “amico di gabellierie peccatori” e di mangiareinsieme a loro.Gesù, andando contro ogniconvenzione sociale, chia-mò Matteo a seguirlo ed ac-cettò di andare a pranzo acasa sua, così come farà piùtardi con Zaccheo, il capodei gabellieri di Gerico.

Richiesto di spiegare questosuo atteggiamento, Gesùdirà che egli è venuto a cu-rare i malati, non i sani e achiamare non i giusti, ma ipeccatori. Il suo invito, an-che questa volta, era indi-rizzato proprio ad uno di lo-ro: “Seguimi”. Questa paro-la Gesù l’aveva già rivoltaad Andrea, Pietro, Giacomoe Giovanni sulle rive del la-go. Lo stesso invito, conparole diverse, lo indirizzòa Paolo sulla strada di Da-masco. Ma Gesù non si èfermato lì; lungo i secoliegli ha continuato a chia-mare a sé uomini e donnedi ogni popolo e nazione. Lo fa anche oggi: passa nel-la nostra vita, ci incontra inluoghi diversi, in modi di-versi, e ci fa sentire nuova-mente il suo invito a seguir-lo.

Ci chiama a stare con Luiperché vuole instaurare unrapporto personale, e nellostesso tempo ci invita a col-laborare con Lui al grandedisegno di un’umanità nuo-va.Non gli importano le nostredebolezze, i nostri peccati,le nostre miserie. Lui ciama e ci sceglie così comesiamo. Sarà il suo amore atrasformarci e a darci la for-za di rispondergli e il co-raggio di seguirlo come hafatto Matteo. E per ognunoha un amore, un progetto divita, una chiamata partico-lari. Lo si avverte in cuoreattraverso un’ispirazionedello Spirito Santo o attra-verso determinate circo-stanze o un consiglio, unaindicazione di chi ci vuolbene… Pur manifestandosinei modi più diversi, rie-

cheggia la medesima paro-la: “Seguimi”. Ricordoquando anch’io ho avvertitoquesta chiamata di Dio. Erauna freddissima mattinad’inverno a Trento.La mamma chiede a miasorella più piccola di anda-re a prendere il latte a duechilometri da casa, ma fatroppo freddo e lei non se lasente; anche l’altra sorellasi rifiuta. Allora mi faccioavanti: “Vado io, mamma”,le dico, e prendo la botti-glia. Esco di casa e a metàstrada succede un fatto unpo’ particolare: mi sembraquasi che il Cielo si apra eDio mi inviti a seguirlo. “Datti tutta a me”, avvertonel cuore.Era la chiamata esplicita acui ho desiderato risponde-re subito. Ne ho parlato conil confessore che mi ha per-

messo di donarmi a Dio persempre. Era il 7 dicembre’43; non mi sarà mai possi-bile descrivere ciò che mi èpassato nel cuore quel gior-no: avevo sposato Dio.Potevo aspettarmi ogni cosada Lui. Questa parola nonriguarda soltanto il momen-to determinante della sceltadella nostra vita, Gesù con-tinua a rivolgercela ognigiorno. “Seguimi”, sembrasuggerirci davanti ai piùsemplici doveri quotidiani;“seguimi” in quella provada abbracciare, in quellatentazione da superare, inquel servizio da compie-re… Come rispondergliconcretamente?Facendo ciò che Dio vuoleda noi nel presente, che por-ta sempre in sé una graziaparticolare. L’impegno diquesto mese sarà dunque

darsi alla volontà di Dio condecisione; darsi al fratello ealla sorella che dobbiamoamare, al lavoro, allo studio,alla preghiera, al riposo, al-l’attività che dobbiamocompiere.Imparare ad ascoltare nelprofondo del cuore la vocedi Dio che parla anche conla voce della coscienza: cidirà quello che Egli vuole danoi in ogni momento, prontia sacrificare tutto per attuar-lo. “Dacci d’amarTi, o Dio,non solo ogni giorno di più,perché possono essere trop-po pochi i giorni che ci re-stano; ma dacci d’amarTi inogni attimo presente con tut-to il cuore, l’anima e le for-ze in quella che è la Tua vo-lontà”. È questo il sistemamigliore per seguire Gesù.

Spazio focolare

ROMA - Afferma Papa Be-nedetto durante l’omelia del-la Messa in San Pietro di do-menica 16 ottobre: La mis-sione della Chiesa è, dun-que, essenzialmente parlaredi Dio, “fare memoria dellasua sovranità, richiamare atutti, specialmente ai cristia-ni che hanno smarrito la pro-pria identità, il diritto di Diosu ciò che gli appartiene,cioè la nostra vita”.Parole che Benedetto XVIrivolge ai partecipanti al pri-mo incontro internazionaledei nuovi evangelizzatoripromosso dal PontificioConsiglio per la promozionedella nuova evangelizzazio-ne, presieduto da mons.Rino Fisichella. Proprio perdare impulso alla missionedella Chiesa di “condurre gliuomini fuori dal deserto incui spesso si trovano verso illuogo della vita, l’amiciziacon Cristo che ci dona la vitain pienezza”, il Papa annun-cia la sua decisione di darevita a un “Anno della fede”che inizierà l’11 ottobre

2012, a cinquant’anni dall’a-pertura del Concilio ecume-nico Vaticano II, e si conclu-derà il 24 novembre 2013.In una prossima Lettera apo-stolica il Papa renderà notemotivazioni, finalità e lineedirettrici di questo Anno; perora sottolinea che “sarà unmomento di grazia e d’impe-gno per una sempre più pie-na conversione a Dio, perrafforzare la nostra fede inlui e per annunciarlo congioia all’uomo del nostrotempo”.Già Paolo VI volle un Annodella fede nel 1968, in untempo di grandi rivolgimenticulturali.Riproporlo a cinquant’annidal Concilio diventa occa-sione importante per “richia-mare la bellezza e la centra-lità della fede, l’esigenza dirafforzarla e approfondirla alivello personale e comunita-rio”.Oggi i nuovi missionari, af-ferma il Papa all’Angelus,devono impegnarsi ad an-nunciare Cristo “a chi non lo

conosce, oppure lo ha ridottoa semplice personaggio sto-rico”.Lunedì 17 ottobre è statopubblicato il motu proprio“Porta Fidei” con cui il Papaindice l’Anno della fede.Scrive Benedetto XVI: “Ilcristiano non può mai pensa-re che credere sia un fattoprivato”, perché “la fede im-plica una testimonianza e unimpegno pubblici”.“La fede, proprio perché èatto della libertà – prosegueBenedetto XVI – esige an-che la responsabilità socialedi ciò che si crede. La Chi-esa nel giorno della Pente-coste mostra con tutta evi-denza questa dimensionepubblica del credere e del-l’annunciare senza timore lapropria fede ad ogni perso-na”. Anche ai non credenti,sottolinea il Papa: “Non pos-siamo dimenticare che nelnostro contesto culturale tan-te persone, pur non ricono-scendo in sé il dono della fe-de, sono comunque in unasincera ricerca del senso ulti-

mo e della verità definitivasulla loro esistenza e sulmondo”. “Ricerca”, questa,che “è un autentico pream-bolo della fede, perché muo-ve le persone sulla stradache conduce al mistero diDio”, sulla base della “stessaragione”. La scelta dell’otto-bre 2012 – spiega il Papa, ri-cordando che Paolo VI ave-va già celebrato un “Annodella fede” nel 1967 – coin-cide, inoltre, con i 20 annidalla pubblicazione delCatechismo della Chiesa cat-tolica e con la convocazionedel Sinodo dei vescovi su“La nuova evangelizzazioneper la trasmissione della fedecristiana”. Benedetto XVI hainvitato la Congregazioneper la dottrina della fede, inaccordo con i competenti di-casteri della Santa Sede, aredigere una Nota “con cuioffrire alla Chiesa e ai cre-denti alcune indicazioni pervivere quest’Anno della fedenei modi più efficaci e ap-propriati, al servizio del cre-dere e dell’evangelizzare”.

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Il dottore della legge inter-roga Gesù solo per metter-lo alla prova. Succede spesso a chi pen-sa di avere sempre ragio-ne. Si mette a discutere an-che con Gesù, cercandoqualche contraddizione perdimostrare che sbaglia. Lo facciamo abitualmentecon gli altri. Ci basta una“prova” per condannare,per non essere più amici,per diventare indifferenti,che è il contrario di avereamore. I farisei sono comegli uomini che non ascoltano più nessuno: interpretano,calcolano, confrontano, ma non stanno a sentire. Un fariseo, un adulto, un uomo autosufficiente, chi sta asentire? Chi ascoltiamo e prendiamo sul serio noi? I farisei si conservano, non si spendono mai per gli al-tri; si perfezionano, ma non cambiano; discutono, madifendono la loro verità e le loro ragioni. Gesù li scandalizza con il suo amore esagerato, pieno dimisericordia e di pietà, libero. Per i farisei l’amore èuna regola e sono disobbedienti in maniera pratica. Non amano e non si lasciano amare. Per Gesù i bambinientreranno nel regno e ne comprendono il segreto: lorohanno bisogno di amare e di essere amati. Nell’amore non siamo davvero, sempre, dei bambini?

La domanda posta dal dottore della legge è fondamen-tale. “Qual è il più grande comandamento della legge?”.È facile nella confusione della nostra vita relativizzaretutto, vivere senza un comandamento chiaro. È facile, invece, che le mie sensazioni, il mio benessere,assurgano a comandamento, cioè siano la legge cui ob-bediamo. Per il Signore c’è solo una legge: è quella del-l’amore. È un comandamento che salva chi ama e rendemigliore la vita di chi è amato. L’amore trasforma la nostra vita molto più di quantopensiamo con i nostri calcoli, i nostri dubbi, le nostrecertezze, le tante rassegnazioni.

Ma occorre obbedire come bambini alla legge dell’a-more. Siamo così analfabeti dell’amore: tutti dobbiamosempre andare a scuola del volere bene! E c’è un unicoMaestro, colui che ha l’amore più grande, dare la pro-pria vita per i suoi amici. Per questo ha vinto il male. Il Vangelo ci richiama all’essenza della fede e della vi-ta. Il Vangelo ci dice che l’essenza della fede è l’unitàdei due comandamenti: l’amore del prossimo è assimi-lato all’amore totale a Dio. Tale identificazione non sminuisce ovviamente l’uno ol’altro dei due termini. Ed è comunque inequivocabile il primato di Dio.

Tuttavia non si può amare Dio senza amare anche ilprossimo. Questo sta a dire che la strada per arrivare aDio incrocia necessariamente quella che porta agli uo-mini, soprattutto quella che conduce verso i più deboli.Aiutando loro si aiuta Dio, difendendo loro si difendeDio. Non solo. Dio non sembra neppure mettersi in concor-renza con l’amore per gli uomini. Non insiste infatti sulla reciprocità, come faremmo noi.Gesù non ci dice “amate me come io ho amato voi”, ma“amatevi come io vi ho amato”. Le disposizioni delLibro dell’Esodo che ci vengono riproposte chiarisconoquesta prospettiva. Ci vien chiesto di accogliere lo stra-niero, l’orfano e la vedova. Dio stesso si è messo dallaloro parte. Egli ascolta il loro grido e farà giustizia.

Da questi due comandamenti dipende non solo tutta lalegge e i profeti, ma anche la stessa vita sulla nostra ter-ra, se vogliamo che sia davvero dignitosa per tutti. La parola evangelica che abbiamo ricevuto è chiara edessenziale e ci aiuta a trovare ciò che davvero contanella nostra vita: è la libertà del Vangelo che in manieraconcreta ci insegna a voler bene a Dio e agli uomini. La libertà del Vangelo è di amare e fare quello che vo-gliamo, non per vivere secondo noi stessi, ma per legar-ci nell’entusiasmante avventura del volere bene.Lasciamoci andare alla legge dell’amore, della carità!L’amore tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sop-porta. L’amore non finisce.

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23 Ottobre - XXX Domenica del Tempo Ordinario

Il 20 ottobre la Chiesa ricorda Santa Maria Bertilla verginedella Congregazione delle Suore di Santa Dorotea dei SacriCuori, che si adoperò in ospedale per la salute dei malati. Lasanta nacque a Brendola nella frazione di Goia il 6 ottobre1888 da una famiglia contadina molto povera e analfabeta. Il suo nome di battesimo era Anna Francesca ed ebbe un’in-fanzia non fu molto facile. Aveva un padre che beveva espesso diventava violento contro la madre e la figlia. Annaimparò dalla madre a rifugiarsi nella chiesa del paese. Vi an-dava ogni mattina, prima di andare a lavorare nei campi. Asoli otto anni e mezzo il parroco l’ammise alla prima comu-nione, anche se l’età che la consentiva era solo di 11. A dodi-ci anni sempre grazie al parroco entrò a far parte dell’asso-ciazione “Figlie di Maria” e a soliquindici anni decise di consacrarsia Dio entrando nell’ordine dellesuore Maestre di Santa Dorotea Fi-glie dei Santissimi Cuori di Vicen-za. Al momento della professionereligiosa prese il nome di MariaBertilla. Nella sua vita sperimentòvirtù come obbedienza, povertà,umiltà e silenzio. Scelse sempre ilposto meno ambito, il lavoro piùfaticoso, il servizio generoso. Fudestinata all'ospedale di Treviso equi trovò ad a attenderla una superiora che la spedì subitonella cucina delle suore, come sguattera, senza nessuna pos-sibilità di contatto con medici o malati. Restò per un anno in-tero, senza interruzioni, tra i fornelli senza mai lamentarsiperché lei stessa aveva scritto mentre era novizia: “Gesùmio, ti scongiuro per le tue sante piaghe di farmi mille voltemorire piuttosto che permettere che io compia una sola azio-ne per essere veduta!”. A vent’anni, Bertilla iniziò la suamissione di infermiera. Il reparto era quello dei bambini con-tagiosi, quasi tutti malati di difterite, bisognosi di assistenzaquasi continua, senza orari e senza contatti con l'esterno,nemmeno per la messa quotidiana. Fu proprio la partecipa-zione a quella sofferenza così tragica e innocente che rese lasanta “dolce, tranquilla, serena, sagace”, come dissero i me-

dici. Nel 1915 scoppiòla grande guerra equando il Piave di-venne la linea piùavanzata, il perico-lo divenne reale egrande. Ogni volta che i bombardamenti martellavano lacittà e tutti si precipitavano nei rifugi, Bertilla scelse di resta-re accanto ai letti dei malati intrasportabili a pregare e a di-stribuire bicchierini di marsala a quelli che svenivano dallospavento. Diventava pallida, ma restava. La mandarono alLazzaretto (una dipendenza dell’ospedale), situato vicino al-

lo snodo ferroviario, quello più presodi mira dalle incursioni aeree, a sosti-tuire una suora che non reggeva allospavento. Nel 1917, dopo l'invasionedel Friuli, l'ospedale dovette essereevacuato e i malati furono ripartiti intre gruppi. Suor Bertilla partì con due-cento ricoverati verso la Brianza e leaffidarono gli ammalati di tifo. Poi, al-l’inizio del 1918 la mandarono in pro-vincia di Como in un sanatorio per mi-litari tubercolotici, e vi restò un anno.Fu sottoposta a una prova severa. Per

incomprensioni e dissensi fu “retrocessa” da infermiera adonna di fatica in lavanderia. Suor Bertilla ne soffrì moltoma non ebbe mai una parola di amarezza e di risentimento.Dopo il rientro a Treviso, la religiosa viene reintegrata nellefunzioni di infermiera. Fu operata a vent’anni per un tumoreda cui però non guarì mai del tutto. Il 16 ottobre 1922 ebbeuna crisi e fu operata d’urgenza. Asportarono il tumore cheormai aveva invaso la cavità addominale, ma fu subito chiaroche non ce l’avrebbe fatta. A una consorella che l’interroga-va sulla sua “vita spirituale” aveva risposto: “Di vita spiritua-le io non me ne intendo... La mia è la via dei carri”. Morì a34 anni, il 20 ottobre del 1922. Pio XII, la beatificò nel 1952e Giovanni XXIII la canonizzò nel 1961. Le sue spoglie sitrovano a Vicenza, nella Casa Madre dell’Ordine.

Il Santo della settimana

SUORA VENETA

FU INFERMIERA

E SI PRODIGÒ PER LA SALUTE

MATERIALE E SPIRITUALE

DEI SUO PAZIENTI

IILL PPOOPPOOLLOO 55IILL VVAANNGGEELLOODDEELLLLAA DDOOMMEENNIICCAA

Prima LetturaEs 22,20-26

Salmo ResponsorialeSal 17

Seconda Lettura1Ts 1,5-10

le letture della domenica

a cura di Daniela Catalano

“Amerai il tuo prossimo come te stesso”

In quel tempo, i farisei, avendo udito cheGesù aveva chiuso la boccaai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, undottore della Legge, lo interrogò per metterloalla prova: «Maestro, nellaLegge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «Amerai il

Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tuaanima e con tutta la tuamente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile aquello: Amerai il tuoprossimo come te stesso. Da questi due comanda-menti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Mt 22,34-40

S. M. BERTILLA BOSCARDIN

Page 6: il Popolo 20 ottobre 2011

ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO66 AATTTTUUAALLIITTAA’’GGiioovveeddìì 2200 oottttoobbrree 22001111

Terza tappa del viaggio del “Popolo” all’interno delle Unitre presenti sul territorio della Diocesi di Tortona

BRONI - Continua il no-stro viaggio all’interno del“mondo” dell’Unitre.Siamo alla terza tappa equesta volta siamo stati aBroni dove abbiamo incon-trato Graziella Moroni,presidente dell’associazio-ne dal settembre del 2009.

Presidente, Lei è alla gui-da della sezione di Bronidell’Unitre. Ci può raccontare in bre-ve la storia della presenzadi questa “accademia del-l’umanità” nella città diSan Contardo?Unitre Broni è nata nel2000 per opera di un grup-po di Soci Fondatori guidatidall’intraprendente primaPresidente Tiziana Della-valle che ha guidato il soda-lizio con competenza ed en-tusiasmo fino alla sua pre-matura scomparsa nel giu-gno del 2009.L’Associazione si è subitoaffermata nel panoramaculturale della città, cataliz-zando intorno a sé l’atten-zione e l’interesse di buonaparte della cittadinanza.Sono fiorite numerose ini-ziative, fra cui spicca ilconcorso nazionale di poe-sia “Città di Broni - Lasa-rat” che ha visto la parteci-

pazione di concorrenti davarie parti d’Italia, contri-buendo a far conoscereBroni oltre i confini regio-nali.

Non dobbiamo dimentica-re l’importante valenzasociale e di aggregazionedell’associazione. Ci dicail suo pensiero in proposi-to.Unitre Broni è un importan-te luogo di aggregazionesociale, dove si fa cultura,ma non solo, si creano ami-cizie, si combatte la solitu-dine, si affrontano insiemeproblemi, si condividonogioie e dolori e, permettete-mi se è poco, si sottraeutenza al pubblico televisi-vo pomeridiano. In questi anni è nata e si èconsolidata una proficuacollaborazione con laBiblioteca Comunale concui abbiamo organizzato “ Ipomeriggi a Villa NuovaItalia “ durante i quali im-portanti autori hanno pre-sentato i loro libri.Tradizionale l’incontro conMino Milani che ogni pri-mavera soleva “festeggia-re” il suo compleanno franoi con un suo lavoro.

Quanti iscritti avete a

Broni?Lo scorso anno accademicogli iscritti superavano letrecento unità.

E’ ormai iniziato un nuo-vo anno associativo con inuovi corsi accademici. Ciparli del calendario delprossimo anno accademi-co e delle novità più signi-ficative.Il nuovo anno accademicosi è aperto domenica 16 ot-tobre con la presentazionedel programma, quindi laprofessoressa RosanninaInvernizzi, Funzionario del-la Sovrintendenza per iBeni Archeologici dellaLombardia ha tenuto la “Lectio Magistralis “ dal ti-tolo “ Ritrovamenti archeo-logici a Broni e nel territo-rio”. Lunedì 17 ottobre han-no avuto inizio i corsi, nu-merosi ed interessanti, diarea storico-umanistica, ar-tistica, linguistica e scienti-fica. Oltre a quelli consoli-dati che continuano a ri-scuotere successo presso gliutenti, ne debuttano altri,fra cui segnalo: Manzoni,sociologia, le donne delRisorgimento, Filatelia, uninteressante excursus nelmondo femminile musul-mano, viaggi esotici, consi-

gli per il benessere fisico ementale, la storia della no-stra terra nella carta stam-pata, un accenno alla mito-logia ed altri. Vorrei sottoli-neare la collaborazione conl’Università degli Studi diPavia che organizza pressodi noi un Corso dal titolo “Conosciamo il funziona-mento della mente” con le-zioni teoriche e alcune atti-vità pratiche volte a conser-vare e potenziare la flessi-bilità della mente. Alla finedel corso ciascun studente

riceverà un profilo persona-lizzato delle proprie capa-cità. Abbiamo anche corsidi lingua che vedono la par-tecipazione di molti giova-ni, studenti e lavoratori, perfacilitare i quali le lezioni sitengono alla sera. A questo proposito vorreiprecisare che Unitre signifi-ca Università delle tre Etàcon l’accesso di studentidai 18 anni in su.Completano l’offerta i labo-ratori.

L’Unitre non è solo lezio-ni, ma tutta una serie diattività parallele: labora-tori, visite a mostre eviaggi e molto altro. Cosabolle in pentola a questoproposito a Broni?Numerosi eventi caratteriz-zano da sempre il nostroanno accademico e se neaggiungono anche di nuovi,come la giornata inseritanel progetto “ Oltrepò intempo - Sperimentare permigliorare la qualità di vitadelle cittadine , dei cittadinie dei city user” in collabo-razione con il Comune diBroni e la Regione Lom-bardia. Sarà un modo perriflettere sul tempo comebene prezioso e ascoltere-mo consigli per sfruttare almeglio le ore che dedichia-mo a noi stessi. Un eventonato lo scorso anno dal tito-lo “ Una tesi all’Unitre”verrà ripresentato per laparticolare valenza cultura-le e sociale che riveste: unmodo per avvicinare i neo-laureati ai nostri studenticon un proficuo scambiointergenerazionale. I labo-ratori sono fucine di attivitàvarie. Debutta quest’anno ilburraco. Sempre cliccatissi-mo il corso di informatica.New entry sono i fiori e lapittura su stoffa. Si ripre-sentano i corsi di cucito, ri-camo, bricolage e non solo.Permettetemi un accenno aparte al Coro e al Labora-torio teatrale. Il primo, sot-to la guida del maestroVanni Zunardi, ha parteci-pato in giugno al FestivalNazionale dei cori Unitre aSalice Terme, riscuotendoun grande successo. Il labo-ratorio teatrale, guidato daSandra Genola, ha rappre-

sentato il lavoro “ AldaMerini: una piccola ape fu-ribonda” alla rassegna delleCompagnie Teatrali delleUnitre a Borgio Verezzi,entusiasmando il pubblico,tanto che ha ottenuto ingag-gi per spettacoli estivi inimportanti località balnearidella Liguria. Il programmadelle gite è molto variegato,non trascuriamo le bellezzedi casa nostra, ma non ri-nunciamo ad andare all’e-stero, così partiamo con lavisita della Parrocchiale diCasei Gerola, poi Torino al-la Pinacoteca Agnelli e aPalazzo Madama.Proseguiremo con Malta,l’isola dove ricchezze natu-rali e storiche offrono scor-ci mozzafiato ed inaspettateesperienze. In aprile ci accoglierà laBassa Maremma Toscanatra parchi naturali, antichiborghi e siti archeologici.La tradizionale gita di mag-gio ci vedrà sul Lago Mag-giore per la visita ai giardi-ni di Villa Taranto.Immancabile il pomeriggioall’opera.

Un’ultima domanda.Presidente, ci faccia un bi-lancio di questi anni allaguida dell’associazione.Quali le soddisfazioni piùbelle da inserire nell’al-bum dei ricordi?Sono alla guida di UnitreBroni dal settembre 2009.Ho ereditato dall’indimenti-cabile Tiziana Dellavalleun’associazione solida, benorganizzata, con un gruppodi volontari capaci e moti-vati che mi hanno offerto laloro collaborazione e la lo-ro amicizia che conservocome un bene prezioso.Valido il team di docentitutti volontari senza i qualinessuna attività sarebbepossibile. Molte sono lesoddisfazioni che ho rice-vuto durante il mio manda-to, ma non mi sento di ci-tarne una in particolare;quello che mi preme dire èche ho ricevuto molto daquesta esperienza, in modoparticolare ricordo i sorrisie le dimostrazioni di affettoche gli utenti mi hannoelargito a piene mani.

Marco Rezzani

Un momento dell’inaugurazione del nuovo anno accademico; sotto: la presidente Graziella Moroni

Il coro dell’Unitre di Broni durante l’esibizione al concorso “Salicedoro” L’Unitre durante una gita a Catania

centro di cultura e di amiciziaUNITREUNITREBRONIBRONI ::

Page 7: il Popolo 20 ottobre 2011

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI STRADELLA - VALLE STAFFORAOLTREPO’Giovedì 20 ottobre 2011

IL POPOLO dell’

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVEDuomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sa-bato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna diFatima ) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel.41315): ore 8-10,30-11,15-18 (sabato 18); S. Pietro (tel.41856): ore 8-1030 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674):ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sa-bato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel . 379578): ore 11;

Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11;Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 20 al 26 ottobre 2011Giovedì 20: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104)Venerdì 21: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 038340436)Sabato 22: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063)Domenica 23: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 038343104)Lunedì 24: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383642135)

Martedì 25: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427)Mercoledì 26: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428)

Edicole aperte domenica 23 ottobre 2011(Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci;Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini,Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, viaFacchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33;Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116.Distributori aperti domenica 23 ottobre 2011(Turno F): AGIP, via Lomellina 50.

BORGORATTO MOR-MOROLO - La voglia dicrescere nonostante le diffi-coltà economiche e il desi-derio di promuovere le ec-cellenze e le tradizioni diuna valle può a volte conta-giare positivamente un inte-ro sistema provinciale. Questo è ciò che è avvenutodomenica mattina a Borgo-ratto Mormorolo, comuneagricolo e collinare situatonella Valle Coppa, a pochichilometri dalla città diCasteggio. Infatti, il sinda-co di questo comune, Gian-carlo Ruffinazzi, in occasio-ne della XX edizione dellaFesta d’Autuno ha organiz-zato e promosso il conve-gno dal titolo “Ambiente,viticoltura e turismo inValle Coppa”.Un convegno che ha lancia-to un messaggio importan-te: “Mettiamo da parte icampanilismi, le divergenzedei partiti, gli attriti e cer-chiamo di creare un sistemapropositivo che dia futuronon solo ad un piccolo co-mune, ad una valle, ma al-l’intero Oltrepò Pavese in-serito in un contesto unitodi provincia”. Questo im-portante messaggio è statoaccolto dai relatori presentie si è subito trasformato inuna volontà comune di su-perare le diverse barriere. Vadetto che alcuni passi im-portanti sono già stati fattiin una strada che conduceall’Expo 2015. Un appunta-mento al quale bisogna di-mostrare di essere preparati.

I buoni propositi e la vo-glia di collaborare per unobiettivo comune sono arri-vati dai tre consiglieri re-gionali, Angelo Ciocca,Vittorio Pesato e GiuseppeVillani, dal presidente dellaprovincia di Pavia DanieleBosone e dall’assessore pro-vinciale al Turismo Emanu-ela Marchiafava.Positivo e propositivo an-che l’intervento di PaoloMassone, presidente delConsorzio Tutela Vini Ol-trepò Pavese promotore delprogetto Cruasè, che con ilConsorzio Tutela del Sala-me di Varzi, ha dato vita aduna stretta collaborazioneper la promozione di due ec-cellenze territoriali.“Sono cambiati i tempi. -ha detto Paolo Massone -Ora il turista viene in Ol-trepò non più per comprareil vino in damigiana, maper apprezzare un intero ter-ritorio. Un territorio cheperò deve essere miglioratoe deve saper promuoveremediaticamente le proprie

risorse, i propri prodotti. Occorrono alcuni punti ven-dita e di promozione e oc-corrono degli infopoint. Dobbiamo presentarici al-l’Expo 2015 preparati econsapevoli che abbiamoun territorio ricco di eccel-lenze.Abbiamo inoltre centri im-portanti di richiamo comel’osservatorio astronomicodi Cecima. Costruiamo unpacchetto e vendiamolo aMilano.Per noi, che siamo abituatia vederle, queste colline so-no normali ma per uno cheviene dal Giappone o daSettimo Milanese questecolline sono speciali”.Per il presidente DanieleBosone, la Provincia puòavere un ruolo fondamentalenella promozione turistica eterritoriale. E proprio sulla promozioneturistica sta lavorando conimpegno l’asssessore pro-vinciale Emanuela Marchia-fava che ha detto: “Stiamosviluppando tre tematiche

importanti: la cultura e ilbenessere, l’enogastronomiae l’arte e cultura.Questi tre aspetti presentisul territorio sono “prodot-ti” a bassissima stagionalitàche possono garantire flussituristici nel corso di tuttol’anno”.Sono poi intervenuti il pre-sidente del Gal Alto OltrepoGiorgio Remuzzi che ricor-dando l’organizzazione diuna tappa del giro d’Italia inOltrepò, ha rimarcato i ri-sultati positivi che si pos-sono ottenere lavorando inconcertazione e il presidentedella Comunità MontanaBruno Tagliani parlandodelle zone marginali ha di-chiarato: “Per scommetteresul futuro servirà sempre dipiù una collaborazione econcertazione tra soggettipubblici e privati.Noi come Comunità Mon-tana stiamo lavorando percercare di sopravvivere edobbiamo riuscire a garanti-re il presidio del territorio. Per raggiungere uno svilup-po equilibrato è fondamen-tale che i territori si giuardi-no, si parlino e attivinoquelle forme di sussidiarietàche alla fine portano al benecomune”.Nel corso della mattinatasono poi intervenuti FaustoCrevani in rappresentanzadella Camera di Commerciodi Pavia, il sindaco di Ca-steggio Lorenzo Callegari eGilberto Parolo dell’Univer-sità degli Studi di Pavia.

Mattia Tanzi

VOGHERA - Sabato po-meriggio presso il civicoMuseo di Scienze naturali“G. Orlandi” di Voghera, si ètenuto il secondo appunta-mento dell’iniziativa Cultu-raperitivametente.Durante l’incontro è interve-nuta Rita Corino che ha par-lato di piante carnivore in uninteressante viaggio in que-sto affascinante mondo cheha permesso di scoprire i se-greti, imparando a conoscerlee, volendo, anche coltivarle.“Dopo il successo dello scor-so anno - spiega l’assessorealla cultura Marina Azzaretti- abbiamo proposto a Vo-ghera la seconda edizione diCulturaperitivamente: a par-tire dall’utunno un calendarioancora più ricco di appunta-menti con la cultura: incon-

tri aperti a tutti e curati dainostri Musei cittadini.Culturaperitivamente edizio-ne 2011/2012 sarà suddivisoin tre parti: questa prima se-rie di conferenze divulgativeè frutto del lavoro, svoltocon particolare dedizione, delMuseo di Scienze naturali“G. Orlandi” diretto dalladottoressa Simona Guioli.

Seguiranno una seconda par-te invernale ed una terza pri-maverile, ricche di ulteriorinovità. Luoghi di incontro,di studio e di ricerca, i nostriMusei Cittadini costituisco-no, insieme all’Emeroteca edalla Biblioteca, un importan-tissimo Polo Culturale, pun-to di riferimento per studio-si, studenti, appassionati e

curiosi”. “Nostro obiettivo -continua Marina Azzaretti - èrenderli sempre più spazid’aggregazione culturale:spazi aperti a tutti, aperti al-l’approfondimento, alla di-scussione, al confronto, allariflessione... spazi della co-noscenza e del pensiero.Questa prima sezione autun-nale di Culturaperitivamenteconsta di un importante ciclodi conferenze scientifiche“curiose”, pensate per i no-stri concittadini e non solo,per ritrovarci insieme, all’in-segna della Cultura Scienti-fica, nei luoghi della Cultu-ra, nostro patrimonio collet-tivo, che ci auspichiamo ren-dere sempre più centri pro-motori di una nuova vitalitàcondivisa”.

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A Borgoratto Mormorolo il convegno anche in vista dell’Expo 2015

R O M A G N E S E - Il di-stretto del Commercio del-l’Alta Val Tidone “Negozidi montagna: un presidiosociale da tutelare” organiz-zerà sabato 22 ottobre pres-so il centro congressi LaPenicina, in località Poz-zallo a Romagnese un semi-nario di lavoro tra istituzio-ni, associazioni e soggettiimprenditoriali.Alle ore 16 prenderanno ilvia i lavori con i saluti delsindaco di Romagnese Au-relio Bramanti e l’introdu-zione del presidente dellaComunità Montana, BrunoTagliani, soggetto capofiladel Distretto.La relazione introduttivasarà fatta dalla dottoressaConcetta Pugliese managerdel distretto Alta Val Tidoneche parlerà di “dinamichesocio-economiche e ruolodei negozi di prossimità”.Il seminario sarà moderatodal giornalista di LiberoAttilio Barbieri. Seguirannogli interventi di RobertoDaffonchio, direttore dellasede territoriale della Re-gione Lombardia, FrancescoBrendolise, assessore pro-

vinciale alle Politiche d’in-clusione e servizi sociali,l’onorevole Giacomo DeGhislanzoni Cardoli, presi-dente della Camera di Com-mercio, Industria, Agricol-tura e Artigianato di Pavia,Massimo Tamburelli, ma-nager del Distretto Il merca-to dei Monti.Le conclusioni sarannoesposte dai consiglieri re-gionali Angelo Ciocca,Vittorio Pesato e GiuseppeVillani.Alle ore 18.30 si terrà l’ape-ritivo a “La Penicina” condegustazione di prodotti delterritorio. Invece alle ore20.30 l’inaugurazione dellamostra fotografica “Storie dicommercio e commercianti”presso il Castello dal Ver-me di Romagnese.Alle 21,15 sarà organizzatoil concerto dell’Unità d’Ita-lia presso la chiesa parroc-chiale di San Lorenzo aRomagnese. Parteciperà ilCoro, A.N.A. “Italo Timal-lo” di Voghera.L’evento si concluderà alleore 23 con il rinfresco pres-so il salone ex-Cinema diRomagnese.

Ambiente, viticoltura e turismo in Val CoppaUn seminario in alta Val Tidone

Distretto del Commercio

A Voghera ha preso il via “Culturaperitivamente”

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BASTIDA DE’ DOSSI- Il Maestro Giuseppe Fra-scaroli continua a meravi-gliarci.Dopo aver consegnato sueopere pittoriche a ben duePapi, diversi Cardinali, do-po aver collocato suoi di-pinti in importanti e stori-che abbazie, basiliche e san-tuari in Italia e nel Mondo(una sua Madonna col Bam-bino si trova in una chiesacristiana maronita di Bei-rut), in musei e in impor-tanti sedi istituzionali civilitra cui il Senato della Re-pubblica Italiana, questavolta è toccato a PalazzoMontecitorio.Il giorno 17 ottobre Frasca-roli ha consegnato a Roma,all’Onorevole GianfrancoFini, Presidente della Ca-mera dei Deputati, una suaopera pittorica raffigurante“L’Allegoria del 150° An-niversario dell’Unità d’Ita-lia”, olio su tela cm 160 x200. Frascaroli è stato ac-compagnato dal Capitano diVascello della Marina Mi-litare Giosuè Allegrini (no-to critico d’arte, che ha pre-

sentato l’opera al Presiden-te) e dall’onorevole France-sco Adenti. Il dipinto diFrascaroli è molto signifi-cativo, ed è stato elogiatoda diverse personalità del-l’arte e della cultura, chehanno potuto ammirare inanteprima il quadro destina-to alla capitale. In particola-re è stato elogiato dal Prof.Louis Godart, consigliereper la Conservazione delPatrimonio Artistico delQuirinale, che in un lettera

a Frascaroli ha definito l’o-pera stessa “pregevole”.“Con l’esecuzione di questodipinto - afferma Frascaroli- mi è sembrato doverosodare un contributo a questoimportante anniversario pertutti gli italiani, per ribadireche, alla fondamentale unitàgeografica dell’Italia, corri-sponda un altrettanto fonda-mentale rafforzamento del-l’identità nazionale. Pensoche le opere artistiche pos-sano fortemente contribuire

a lasciare un’impronta si-gnificativa e imperitura sulsignificato di questo anni-versario. Come pittore, i-noltre, sono particolarmenteaffascinato dal tema allego-rico, perchè mezzo attraver-so il quale viene mistificatoil significato letterale delmessaggio che vogliamocomunicare spostandoci suun piano simbolico, che cipermette di modificarne iconnotati attraverso l’uso diimmagini e concetti estre-mamente suggestivi. L’alle-goria è un contesto di fasci-no e mistero che ci guidaverso un’analisi morale epsicologica del testo, versouna comprensione che colgaappieno ogni sfumatura sa-pientemente nascosta: perquesto sono affascinato daquesto genere pittorico”.Ricordiamo che Frascaroli èMedaglia d’Oro per il Neo-classicismo e Cavaliere del-le Repubblica per meriti ar-tistici. Recentemente è sta-to nominato socio del pre-stigioso Circolo Artisticodi Venezia.

Mattia Tanzi

L’artista di Bastida de’ Dossi è stato ricevuto alla Camera dei Deputati Nuova sede per le Associazioni

PINAROLO PO - L’am-ministrazione comunaleguidata dal sindaco CinziaGazzaniga, è riuscita conl’aiuto di tutte le realtà as-sociative a creare un’impor-tante rete di servizi. Infatti,il comune di Pinarolo Po(oltre 1700 residenti), carat-terizzato da un buon svilup-po abitativo nel rispettodell’ambiente, è diventatoun luogo ideale per coppiedi giovani. Sia la precedenteamministrazione Villani sial’attuale sono riuscite a rea-lizzare importanti operepubbliche in grado di soddi-sfare le esigenze dei cittadi-ni. “Ora, abbiamo intenzio-ne di rivedere la situazionedelle strade. - spiega il pri-mo cittadino Cinzia Gazza-niga - Infatti, sulla viabilitàdel paese vogliamo interve-nire con opere di riqualifica-zione. Oltre a questo, vo-glio ricordare che a breveprenderanno il via i lavoridi realizzazione del nuovoambulatorio medico situatoa Cascina Monaca lo stabiledi proprietà comunale cheospita alloggi per anziani”.Una buona notizia per Pi-narolo Po è l’apertura entrofine anno, in località Ca-stellazzo, di una casa di ri-poso che dovrebbe garantirenuovi posti di lavoro per iresidenti di questo comune. Proprio in previsione diquesta grande opportunità

occupazionale a PinaroloPo si stanno facendo deicorsi asa e oss.“Dal 5 di ottobre è diventa-to esecutivo il nostro Pgt. -continua il sindaco Gazza-niga - Con questo strumen-to importante si potràsbloccare la questione deilavori.Tra i progetti per il futuroabbiamo intenzione di rea-lizzare una mensa scolasti-ca.Attualmente i bambini dellascuola primaria pranzanopresso il ristorante il Cuci-none mentre quelli dellamaterna usufruiscono di unamensa interna alla struttura. Un altro progetto che abbia-mo intezione di concretizza-re è quello che riguarda larealizzazione di una nuovapalestra comunale più at-trezzata”. Il comune puntaanche alle energie alternati-ve. Infatti, è intenzione del-l’amministrazione posizio-nare il fotovoltaico sul tettodella piscina comunale. “Prossimamente inaugurere-mo, sempre in uno spaziodi Cascina Monaca, la nuo-va sede delle associazioni. Lo spazio su due piani saràcostituito da uffici e da unasala per convegni. - dice ilsindaco - La struttura potràessere utilizzata dall’Auser,dalla Pro Loco e da tutte lerealtà associative”.

Progetti per Pinarolo Po

Il presidente della Provincia: “Sono vicino ai 60 lavoratori”

Crisi Carapelli, Bosone ha incontrato i sindacati

Voghera, due eventi di Confesercenti

La Val di Non in vetrina

Il pittore Frascaroli consegna un dipinto a Fini

VOGHERA - Confesercenti di Voghera promuove due ma-nifestazioni con lo scopo di rilanciare Voghera, il suo centrostorico e le sue attività commerciali. Il primo dei due eventiintitolato “Il progetto Terre e Arti”, dell’associazione “Eventidel Nord” che ha sede a Lodi, si terrà il 21, 22 e 23 ottobrenel centro storico iriense. La manifestazione vedrà l’esposi-zione dei prodotti della terra e delle arti dell’uomo. I turistipotranno ammirare, degustare e acquistare salumi, formaggi especialità regionali, dolci tradizionali con ingredienti naturali,olive, ortaggi e frutta trattata e conservata con antiche ricette,ornamenti e oggetti per la casa e la persona. La seconda ma-nifestazione denominata “Respirando Val di Non” si terrà invia Emilia il 19 e 20 novembre. Anche in questo caso i visi-tatori potranno scegliere tra un’ampia proposta di oggetti ar-tigianali e prodotti enograstronomici, tra i quali la nota“mortandela” che è presidio Slow Food. La Val di Non, po-sta nel cuore del Trentino occidentale, presenterà a Voghera leproprie eccellenze. Entrambe le manifestaziuoni promosse daConfesercenti saranno patrocinate dal comune di Voghera.

VOGHERA - Importante incontronella giornata di lunedì tra il Presi-dente della Provincia di Pavia, DanieleBosone, l’assessore alle Politiche dellavoro Franco Osculati e le rappresen-tanze sindacali della Carapelli, lo sta-bilimento vogherese a rischio chiusu-ra.Il Presidente Bosone si è detto moltopreoccupato per il futuro della stabili-mento oltre che stupito per la decisio-ne del gruppo spagnolo Deoleo chepunta a chiudere una sede storica eproduttiva - quella vogherese - per ac-corparla allo stabilimento di Inveruno.

Accogliendo le richieste dei sindacatiil Presidente ha promesso appoggionella battaglia in difesa dei 60 lavora-tori oltrepadani e si è impegnato achiedere alla Prefettura la convocazio-ne di un tavolo di crisi per monitorarela situazione.“Credo sia importante un tavolo isti-tuzionale con tutte le parti in causaper capire, in modo chiaro, cosa stasuccedendo e quali sono le vere ragio-ni che stanno portando la Deoleo nelladirezione di chiudere lo stabilimentovogherese.Decisioni così importanti non posso-

no essere prese unilateralmente senzail coinvolgimento del territorio, fermorestando il diritto di una azienda a va-lutare le decisioni più opportune permantenere competitività ed efficien-za”, ha commentato Daniele Bosone. Il Presidente della Provincia di Paviaha poi anche espresso il desiderio divisitare l’impianto di Voghera: “Vo-glio rendermi conto in prima personadella situazione ed esprimere la miavicinanza ai lavoratori in questo mo-mento di forte preoccupazione per illoro futuro”.

a.b.

Premiati i coscritti della classe 1931 e le coppie sposate da mezzo secolo

A Bagnaria si è svolta la “Giornata dell’anziano”BAGNARIA - Nei giorniscorsi si è svolta la tradizio-nale Giornata dell’Anzianoorganizzata dall’Ammini-strazione comunale di Ba-gnaria guidata dal SindacoGianluigi Bedini.La Santa Messa è stata cele-brata da Monsignor Pier-Giorgio Pruzzi vicario ge-nerale della diocesi di Tor-tona.A Mons. Pruzzi l’ammini-strazione comunale ha volu-to riconoscere una targa perla disponibilità e l’impegnoprofuso verso la comunitàdi Bagnaria nel periodo dellamalattia del parroco donMario Sisti prematuramentescomparso lo scorso anno. Ha concelebrato don Vitto-rio Maddù che presta servi-

zio alle parrocchie di Ba-gnaria, Livelli e Sagliano. Sono stati premiati con me-

daglia i coscritti dell’anno1931 Emma Acquilini,Rosa Rossi, Francesco

Dante Moglia, Vito Mel-chiorre, Marino Brignoli,Mario Dedomenici, GinoGramigna, Ernestina Gatti,Luigi Costa, Giulio Stefa-netti e Giovani Panigazzi. Contemporaneamente sonostati premiati con targaquattro coppie che hannoraggiunto il 50esimo annodi matrimonio: RenatoTambornini e Lina Cibin,Marino Brignoli e SantinaMoglia, Francesco Barbierie Giovanna Schiavi, CarloCristiani e Rosa Rossi.La serata è proseguita pres-so il Ristorante Jerry’s doveè stata offerta la cena a tuttii festeggiati e agli anzianiultra sessantacinquenni daparte dell’amministrazionecomunale.

Adenti, Allegrini, Frascaroli e il Presidente Fini

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VOGHERA - La Conf-esercenti di Voghera guidatada Graziano Tagliavini (nellafoto) ha incontrato nei giorniscorsi presso il municipio diVoghera il vice sindaco condelega al Commercio Giu-seppe Fiocchi e l’assessoreai Lavori Pubblici WilliamTura.Durante l’incontro si è parla-to degli effetti della crisi ge-nerale che ha colpito tuttal’Italia e in maniera aggressi-va la città di Voghera e ilsuo commercio. “La crisi nella nostra città èdevastante - spiega GrazianoTagliavini - e gli effetti sisono fatti sentire negativa-mente su realtà diverse qualiCarapelli, Agenzia delle En-

trate, Camera di Commercioe adesso si sta parlando delTribunale di Voghera che ri-schia di essere chiuso.

Praticamente si sta svuotan-do tutto quello che era il pa-trimonio industriale e deiservizi di Voghera. Durantel’incontro abbiamo manife-stato le nostre perplessitàagli assessori e abbiamochiesto loro di intervenireper sopperire a questa crisicon idee nuove ed interventicostanti. Bisogna attirare lagente a Voghera. Per questomotivo abbiamo chiesto deinuovi parcheggi, una viabi-lità migliore e alcune agevo-lazioni per quei commercian-ti che vogliono attuare delleopere di abbellimento. Qualcuno si è soffermatosulla questione sicurezza inPiazza San Bovo. L’assessore Tura ha risposto

ai nostri quesiti illustrandotra le altre cose alcuni pro-getti prioritari rappresentatida via Cavour e dal rifaci-mento di Piazza San Bovo.Sempre nel corso dell’incon-tro abbiamo illustrato ai rap-presentanti della giunta lenostre azioni. In questo pe-riodo ci stiamo allargando at-traverso una collaborazioneintrapresa con Confesercentidi Varese e con gli artigiani. Come Confesercenti Voghe-ra daremo altri servizi ai no-stri associati. Infatti, abbia-mo istituito una convenzio-ne con la clinica San Gior-gio di Voghera ottenendo il10% di sconto per gli asso-ciati e i loro familiari”.

Mattia Tanzi

IN BREVEIN BREVE

Tre mutui per fronteggiare gli interventiOPERE PUBBLICHE / PONTE NIZZA

L’amministrazione comunale di Ponte Nizza ha da poco ac-ceso tre mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti per doverfronteggiare alcuni interventi.“La prima richiesta, pari a 90 mila euro, è stata inviata peril secondo stralcio del secondo lotto che interessa la salapolifuzionale. - spiega il primo cittadino di Ponte NizzaMario Luciano Domenichetti - La seconda, che ammonta a33 mila euro, riguarda la ristrutturazione di un porticatopresso l’ex scuola di Pizzocorno.La terza e ultima richiesta inviata alla Cassa Depositi ePrestiti riguarda la costruzione di una cappella cimiterialepresso il campo santo di Pizzocorno. Qui l’importo è di 27mila euro”.

Nuova commissione e nuovo presidente

BIBLIOTECA / MONTU’ BECCARIA

Nuova commissione e nuovo presidente per la bibliotecacomunale di Montu Beccaria.Il nuovo organismo guidato dalla neo presidentessa MariaClara Sisti si è insediato nei giorni scorsi. La commissio-ne bibliotecaria è composta dai cinque consiglieri comunaliEnrico Gazzi, assessore alla cultura, Mary Lardini, MariaClara Sisti, Paolo Vercesi e Gabriella Atal (minoranza) eda altri dieci componenti: don Simone Baggio, MonicaTassi, Cecilia Daprati, Roberta Delfitto, Enrico Corradi,Emila Zuffada, Luisa Vercesi, Marinella Magni, PatriziaRovati e Gianni Brega.“La nuova commissione che vede al suo interno molti gio-vani laureati intende puntare ad un rilancio della bibliotecaanche attraverso l’organizzazione di eventi culturali. - spie-ga il primo cittadino di Montù Berccaria Amedeo Quaroni(in foto) - La nostra biblioteca dallo scorso mese di aprilevanta una nuova sede ristrutturata che ospita anche il grup-po bandistico montuese.Prima di questo intervento la sede bibliotecaria si trovavanell’edificio delle scuole. Lo spostamento si è reso neces-sario sia dal punto vista della sicurezza sia per liberare de-gli spazi per le scuole. Infatti, sono aumentati gli iscrittialle nostre scuole”.

Le proiezioni di Tullio Scolé4 NOVEMBRE / TORRAZZA COSTE

Nella giornata del 4 novembre saranno presentati due docu-mentari storici, multimediali in dvd, di Tullio Scolè. Il primo nel salone dell’Unitre di Voghera dal titolo“Prima dell’aurora (il partigiano Balladore). Il secondo contitolo “100 anni all’Ombra del Tricolore” a Torrazza Costenel salone della Civica Biblioteca. Entrambi alle ore 21.

La Confesercenti di Voghera chiede risposte all’amministrazione

STRADELLA - A Stra-della, per iniziativa di SlowFood, l’associazione inter-nazionale no profit che ope-ra in 150 Paesi affinché ilcibo sia “portatore di piace-re, cultura, tradizioni”, unaffollato incontro è stato de-dicato al “Miccone di Stra-della”. In apertura il Presi-dente della Condotta localeTeresio Nardi, che in Oltre-pò porta avanti significativeesperienze nell’istruzionemedia e superiore, ha sotto-lineato l’esigenza di cono-scere in termini sempre piùvalidi le tradizioni enoga-stronomiche ambientali,che vantano valori in gradodi gareggiare con le regionie le città italiane conosciutenel mondo. È toccato poi alrelatore Siro Brondoni, Pre-sidente della Biblioteca stra-dellina, richiamare il “Co-dice della Cucina lombarda”

edito dalla Regione Lom-bardia, come atlante tipolo-gico e nutrizionale, che sot-tolinea come “il miccone diStradella” meritasse di en-trare nell’Albo d’Oro delPane italiano. Questo rico-noscimento è avvenuto nel2002, quando in Toscana ladelegazione stradellina, colsindaco Maurizio Vispo-netti e il vice sindaco Pier-angelo Lombardi, è stata ac-colta nell’assemblea nazio-nale delle comunità italianedalle più consolidate espe-rienze nell’arte della panifi-cazione. “È stata così sug-gellata una vicenda - haconcluso Brondoni - che ri-chiama le pagine che nel-l’800 ha dedicato al nostropane lo storico AlessandroMaragliano, e ai giorni no-stri il giornalista GianniBrera”. A questo punto, pre-senti anche gli assessori co-

munali stradellini Curedda eProvini, l’esperienza dei pa-nificatori locali è stata illu-strata dai fratelli Civardi,che da 40 anni operano conimpegno tradizionale. Sulle tecniche più validedella panificazione ha parla-to un esperto, Fabio Lodi-giani, in riferimento anchealle recenti giornate concor-suali sul miccone svoltesi aRivanazzano nella prospet-tiva dell’Expo 2015.Infine, all’incontro ha reca-to un suo vivace contributol’esperto enologo MarioMaf-fi, che ha ricordato co-me in Oltrepò strada facen-do si sia sempre più raffina-to il gusto, giungendo ad“una giusta complicità tracibo e vino”. Ecco perché“il meraviglioso miccone diStradella” può rivelarsi “es-senziale per il palato deibuongustai”.

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“Il vostro intervento per uscire dalla crisi”

In oratorio la tradizionale “Festa del Ciao”

Aperto l’anno catechistico a Broni

Si torna a parlare del miccone di Stradella

BRONI - Domenica 16 ot-tobre la parrocchia di Broniha aperto ufficialmente ilnuovo anno catechistico. Lacelebrazione sì è svolta inbasilica, durante la Messadelle ore 10. Erano presentitanti bambini, accompagnatidai genitori e accolti dai cate-chisti che durante l’anno neseguiranno il cammino diformazione. Moltissimi i fe-deli che gremivano la chiesaparrocchiale. L’Eucarestia èstata celebrata dall’arcipretedon Mario Bonati che, duran-te l’omelia, ha dialogato coni ragazzi aiutandoli a prende-re consapevolezza dell’im-portanza di conoscere Gesùper poter modellare la vita diciascuno di loro sulla sua.

I bambini ed i ragazzi sonostati i protagonisti della cele-brazione: hanno cantato,hanno proposto all’assem-blea preghiere e riflessioni,hanno invocato la pace nelmondo e nelle famiglie, han-no portato i doni all’altare.Al temine della Santa Messail parroco ha conferito ilmandato, ai catechisti e aigenitori. I primi infatti sono

un indispensabile aiuto ai se-condi che rimangono i “for-matori alla fede” dei loro fi-gli. Senza la collaborazionedella famiglia anche l’operadella parrocchia e dei catechi-sti non può avere piena effi-cacia. Nel pomeriggio la fe-sta si è spostata all’oratorioparrocchiale dove i giovanianimatori avevano allestitola “Festa del Ciao”.

LUTTOSi è spenta mercoledì 12ottobre, dopo una vitavissuta cristianamente ededicata alla famiglia, lasignora

VincenzinaFiligheraMassolo

Era la mamma di AnnaMaria Filighera Ferrari,Presidente della Fonda-zione Conte Franco Celladi Rivara in Broni.Il santo Rosario è statorecitato nella serata digiovedì.I funerali sono stati cele-brati dall’Arciprete di Bro-ni don Mario Bonati nellaBasilica minore di SanPietro nella mattinata divenerdì 14 ottobre, congrande partecipazione diclero e di popolo.

Alla Signora Anna Maria,alle figlie Maria France-sca e Maria Chiara e ai fa-migliari tutti vanno lecondoglianze del Direttoredel “Popolo” Mons. PierGiorgio Pruzzi e della Re-dazione.

Broni, 20 ottobre 2011

Page 10: il Popolo 20 ottobre 2011

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È incominciato il conto. Ola conta, se preferite. Pervedere quanti siamo e comesiamo sistemati, intendendoper “sistemazione” la nostrasituazione (di noi italiani)dal punto di vista familiare,abitativo e lavorativo. I più zelanti (sempre ce nesono) avranno sicuramenteatteso con ansia lo scoccaredella mezzanotte dell’8 ot-tobre, dopodiché, entrati nelfatidico giorno del 9 otto-bre, armati di penna (atten-zione: blu o nera, escluse lerosse) e di santa pazienza,potevano iniziare a rispon-dere da bravi cittadini alledomande del “15° Censi-mento generale della popo-lazione e delle abitazioni”.Censimento che, come sa-pete, è scattato appunto dadomenica 9 ottobre.

Il sottoscritto ha sottomanoil questionario ancora in-tonso (dopo dirò perché)dell’11° censimento, quellodel 1971, che allora inizia-va domenica 24 ottobre.Quaranta anni non sono po-chi, ma neppure molti. È però un periodo significa-tivo per rilevare - attraversola comparazione delle diffe-renze tra i due questionari,il vecchio e il nuovo, so-prattutto per quanto riguar-da il tipo di domande - icambiamenti nel frattempointervenuti nella nostra so-cietà e nel nostro modo divivere.La prima differenza è datadal fatto che nel 1971 ilquestionario faceva riferi-mento al “capo famiglia”.Era lui (o lei), il capo fami-glia, che doveva compilare

i moduli, anche per gli altricomponenti della famiglia.Ora il termine è scomparso.L’attuale questionario fa ri-ferimento a “l’intestatariodel foglio di famiglia”. C’è anche la precisazione,prima non c’era, di “Cosa siintende per famiglia?” (te-stuale): “Un insieme di per-sone legate da vincoli dimatrimonio, parentela, affi-nità, adozione, tutela o davincoli affettivi, coabitantie aventi dimora abitualenello stesso comune”.L’argomento è certamenteprosaico, ma indicativo dicome, rispetto a quarantaanni fa, siamo messi un po’meglio. Il vecchio questio-nario chiedeva categorica-mente al soggetto censito sela sua abitazione disponevao non disponeva di gabinet-

to. Ora la domanda è statariformulata: “Quanti sono igabinetti presenti nell’abi-tazione?”. Sì, d’accordo:c’è sempre la casella “ze-ro”, però in compenso c’èla casella per segnalare sesono più di tre. In tal caso va precisato ilnumero. È scomparsa la cu-riosità (che non sapremmose definire morbosa) delvecchio questionario, ilquale, insistendo sull’argo-mento, voleva sapere se l’e-ventuale gabinetto fossefornito di “impianto (cas-setta, vaschetta, ecc...) perlo scarico dell’acqua”. E, curiosità per curiosità, èscomparsa la domanda pe-rentoria che quaranta annifa ci chiedeva di precisarese nella notte tra il 23 e il24 ottobre 1971 eravamopresenti o assenti in fami-glia e - se assenti perché al-trove - di specificare inquale comune o in quale

stato estero e per quale mo-tivo. Ora la domanda è stataaddolcita, e l’Istat si accon-tenta di conoscere dove citrovavamo il 9 ottobre, sein casa o, genericamente, inItalia o all’estero.Che siamo messi meglio sievince da tutta una serie didomande che quaranta annifa ce le sognavamo (e se lesognavano quelli dell’Istat).Il censimento 2011 ci chie-de se abbiamo un impiantoa energia rinnovabile (pri-ma chiedeva solo se in casaavevamo l’elettricità), seabbiamo l’aria condiziona-ta, se disponiamo di uno opiù posti auto, di uno o piùtelefoni cellulari, di connes-sioni Internet. A proposito del quale vadetto che la novità di questocensimento 2011 è quella dipoter rispondere al questio-nario per via telematica.Novità che, puntualmenteha fatto cilecca, per intasa-

mento. Almeno in questiprimi giorni.Altre differenze, rispetto alquestionario 1971, sono co-stituite da domande specifi-che, aggiunte in seguito allatrasformazione della societàitaliana, divenuta ormaimultietnica. Una realtà dicui l’attuale censimentonon può non tener conto.Infine una confessione. Per spiegare perché mi ri-trovo con il questionario diquaranta anni fa ancora nelcassetto. Perché mai l’hocompilato e mai l’ho spedi-to. Sono sfuggito, quellavolta, alla conta dell’Istat. Una banale dimenticanza.Spero che adesso non miarresteranno. Giuro, però,che ho risposto a tutte ledomande dei successivicensimenti e che, per que-sto del 2011, sono stato tragli “zelanti” di cui si parla-va all’inizio.

Piero Isola

E’ partito il 15° Censimento generale del-la popolazione e delle abitazioni.L’ultimo fu fatto dieci anni fa, nel 2001. Il censimento infatti è un appuntamentoche si ripete ogni dieci anni attraverso ilquale l’Istat (l’Istituto nazionale di stati-stica) intende “fotografare” il nostro Pa-ese relativamente alla situazione demo-grafica, abitativa, sociale e occupaziona-le. Il Censimento generale porta la datadel 9 ottobre, giorno dal quale è possibilecompilare il questionario. La novità diquest’anno è la possibilità di compilazio-ne via web, collegandosi al sito dell’Istat. Venticinque milioni le famiglie chiamatea rispondere ai quesiti del censimento.

I MODULILa distribuzione dei moduli per il censimento è curata dalle Poste e verrà ulti-mata sabato 22 ottobre.

COME VANNO RESTITUITII questionari compilati possono essere consegnati a mano, in busta chiusa, ne-gli uffici postali o nei centri di raccolta del proprio comune di residenza. Inentrambi i casi ai cittadini verrà rilasciata una ricevuta da conservare come at-testazione di avvenuta ricezione. I questionari non vanno assolutamente im-bucati nelle cassette postali.

QUANDO RESTITUIRLISe si restituisce spontaneamente il questionario dal 9 ottobre al 20 novembrenon si riceverà la visita del rilevatore, che scatterà invece dal 21 novembre al29 febbraio 2012 per recuperare i questionari non restituiti, rilevare le fami-glie non iscritte nelle liste anagrafiche al 31 dicembre 2010, rilevare le abita-zioni non occupate. In ogni caso ance durante questa fase sarà possibile resti-tuire spontaneamente il questionario, facendo però attenzione alle scadenzeche varia a seconda dell’ampiezza del comune di residenza: entro il 31 di-cembre 2011: nei comuni con meno di 20.000 abitanti; entro il 31 gennaio2012: nei comuni compresi tra 20.000 e 150.000 abitanti; entro il 29 febbraio2012: nei comuni maggiori di 150.000 abitanti.

E’ OBBLIGATORIO RISPONDERE AL CENSIMENTO?Rispondere al censimento è obbligatorio e violare tale obbligo comporta dellesanzioni con multe che vanno da un minimo di 206 euro ad un massimo di2065 euro. L’obbligo di fornire risposta e l’applicazione delle sanzioni in ca-so di violazione dello stesso sono disciplinati dagli artt. 7 e 11 del d.lgs. n.322/1989, e successive modifiche e integrazioni.

E’ partito il 15°CENSIMENTODEGLI ITALIANI

Page 11: il Popolo 20 ottobre 2011

ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO 1133AATTTTUUAALLIITTAA’’GGiioovveeddìì 2200 oottttoobbrree 22001111

Le preoccupazionidi Padre BelcrediCarissimo don Stefano,è evidente che devo chiede-re scusa a te e agli adottantidei miei ragazzi per questolungo silenzio e special-mente devo ringraziarvi peril sostanzioso aiuto che re-golarmente mi mandate. Ho ricevuto l’avviso delversamento relativo al pri-mo semestre 2011.Grazie! La provvidenza diDio e i miei ragazzi vi rin-graziano. Il prossimo 10 febbraio del2012 compio 75 anni e se-guendo il Diritto Canonicodarò le dimissioni da parro-co. E dopo alcuni mesiverrò in Italia per un perio-do di riposo. Arrivederci alprossimo anno. Mi piace-rebbe tanto parlare dei mieiragazzi da voi adottati checrescono bene e felici, manon è cosi. Vi racconto. La mia parroc-chia ha 54 comunità checerco di visitare durantel’anno.Da tempo quando arrivonella comunità non vedo iragazzi della scuola chesempre mi ricevevano conmolto entusiasmo e simpa-tia (forse perché aspettava-no le caramelle o qualchepiccolo regalo per chi sape-va rispondere alle domandedel catechismo).Ho chiesto il motivo e mihanno risposto: “Sa padre, inostri ragazzi vengono dacasa senza mangiare e dopodue ore di scuola hanno bi-sogno di fare una buonamerenda. La merenda che ilmunicipio ha mandato è fi-nita da tempo. Per cui dopole due ore li rimandiamo acasa. Quando lei è arrivatoerano appena partiti”. Se

penso che questi miei ra-gazzi hanno una scuola diinfima qualità e ora gli tol-gono due ore giornalierecome potranno affrontare lascuola superiore? Tenendopresente che il governo fe-derale manda regolarmentei soldi per una abbondantemerenda per tutte le scuoledel paese bisogna conclu-dere che alcuni stanno ar-ricchendosi rubando la me-renda dei ragazzi.Sto cercando di interessarei consiglieri comunali, hoistituito la Commissionedei Diritti Umani. Stannoaprendo un’inchiesta, mami sono accorto che il pro-blema è nazionale.Parlando con i maestri mipresentano casi di ragazzisvogliati, piagnucoloni, di-stratti e la maggioranza deicasi, è fame nera. Mi dico-no che nelle comunità degli“Indios” mangiano “majàcon farinha” (ghiande e fa-rina di manioca che è ilmangiare dei porci). Credo che se uso i soldi chemi mandate per far fronte aqueste necessità, nessuno sene avrà a male. Mi piace-rebbe parlare della bellezzadella foresta amazzonica,con tutta la sua ricchezza difauna e flora, ma da alcunianni sono alle prese con ildesmatamento (“distruzio-ne della foresta”). L’anno scorso si è presenta-to un tale con tanto di docu-mentazione, timbri del go-verno, carta topografica,accompagnato dalla poliziae dai rappresentanti del co-mune, rivendicando la pro-prietà di… 40mila ettari diterra. Cercando di occuparela “sua” terra. Il Sindaco di-ceva che aveva diritto. Lagente è ricorsa alla chiesadi cui si fidano. Per ora sia-mo riusciti a fermare il pro-

cesso ma siccome si trattadi centinaia di milioni didollari, ritorneranno alla ca-rica. In questi giorni stiamoattenti alle “Madereiras”(segherie). Alcuni con possibilità eco-nomica chiedono al gover-no di poter tagliare alcunequalità di alberi con la pro-messa di ripiantare. Entranonella foresta con trenta opiù motoseghe e vi riman-gono anni.Noi, attraverso la C.P.T.contattiamo i vari organidel governo, ma mi sonoaccorto che la corruzione ègeneralizzata. Noi facciamocome se tutto dipendesse danoi, sapendo che tutto di-pende dalla Provvidenza diDio. Per la prima volta stoinsistendo con i miglioricristiani della parrocchia dientrare in politica. Il prossi-mo anno è l’anno politico.Vorrei che molti consigliericomunali fossero delle per-sone “non comprabili”. Mi piacerebbe essere unmissionario che parla di pa-ce e amor di Dio e lasciare iproblemi sociali ad altri,ma sento che per ora non loposso fare. Pregate per meperché sappia essere uncontemplativo in mezzo atutti questi problemi. Inparrocchia abbiamo messoun’ora di adorazione tutti igiorni seguita dalla Messa. Nel mese di ottobre faremoil tradizionale CongressoMissionario Giovanile.Sarà un ritiro per giovani(ne aspettiamo circa mille).Parleremo della Missioneaffidataci da Gesù, dellapolitica e del rispetto dellaForesta. Pregate per me, perché fac-cia la volontà di Dio. Io vi tengo presente tutti igiorni nella Santa Messa.

p. Pedro Belcredi

RESTAURI

di Ferraresi Daniele e C. snc

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Esperienza ventennale nel settore

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sotto la direzione di varie Soprintendenze

Testimoni di Dio nel mondo

Il “grazie” diSuor Maddalena SerraCarissimi,l’ottobre missionario, alle porte,mi fa sentire più vivamente in co-munione con tutti voi e scrivo persalutarvi affettuosamente e rin-graziarvi. Chi ringrazia è unagrande famiglia: gli adottati, ibimbi beneficiati dal “bicchiere dilatte” donato dai bambini dellaDiocesi il Natale scorso, i nostriammalati, sempre piú numerosi...Purtroppo l’ignoranza e la miseriasono cattive compagnie e pessimeconsigliere e certamente sono frale piú importanti cause della dif-fusione dell’Aids. Ci sentiamo allora impegnati invari fronti: umanizzazione, fartrovare od offrire un posto di la-voro, microprogetti e microcreditiin vista dell’autonomia economi-ca, prevenzione, tentativi molte-plici per creare una nuova menta-

lità. Le nostre forze sono insuffi-cienti, ci vuol altro, però ci sem-bra importante non tralasciarenulla di ció che possiamo e dob-biamo fare. La Chiesa Diocesana(Xai-Xai) é impegnata in unaprofonda riflessione sul tema “Ioe la mia famiglia serviamo ilSignore”. La riflessione - revisio-

ne di vita è basata sui quattrograndi pilastri: Parola di Dio, Eu-caristia, Preghiera, Carità, è giàstata fatta a livello parrocchie, poiregionale e siamo in attesa diquella diocesana a cui partecipe-ranno tutti i delegati parrocchiali.Quest’anno abbiamo aperto leporte della nostra comunità locale

in varie occasioni per accoglierepersone motivate che desiderava-no condividere servizio e a volteanche preghiera. Fra gli altri, duestudentesse del 5º anno di medici-na dell’Università di Torino chehanno fatto l’Erasmus in Porto-gallo e conoscono bene il porto-ghese e per ultimi tre giovani ap-partenenti all’associazione Espe-rance, Svizzera (le foto dei bimbisono fatte da loro): occasioni bel-lissime che hanno arricchito noi eloro. La nostra panetteria sta rispon-dendo allo sforzo di volerci aiuta-re a partire dal di dentro, non è fa-cile, comunque abbiamo raggiun-to la produzione di 10.000 paninial giorno, modello unico ma mol-to apprezzato (si chiama “bompão”). Affidiamo il tutto anche al-la vostra preghiera perchè ilSignore, con il suo Spirito, fecon-di lo sforzo di creare ogni giornoun pò di spazio a Dio, nell’impe-gno di glo-rificarLo nell’Uomo

vivo, come dice S. Ireneo.Le foto sono di bimbi con Aids, iprimi in fase ancora grave, gli al-tri felici e contenti che ringrazia-no tantissimo don Livio Vercesiper l’ottima ed abbondante cioc-colata che ci ha mandato!Un carissimo saluto.

sr. Maddalena Serra

Domani, venerdì 21 ottobre alle ore 21, presso la parrocchia del Sacro Cuore di Casteggio, si terrà la veglia missionaria dioce-sana, dal titolo “Testimoni di Dio”, presieduta dal Vescovo mons. Martino Canessa. Questo momento di preghiera è un appunta-mento al quale è convocata tutta la comunità diocesana per pregare e meditare sul valore e l’importanza della missione universa-le della Chiesa, che è missionaria per sua natura. Per prepararci a vivere questa celebrazione l’Ufficio Missionario ci proponedue significative testimonianze giunte da missionari diocesani che da anni sono “sul campo” e che con la loro opera annuncianoil Vangelo ai poveri della Terra. Si tratta di due lettere. La prima è di Suor Maddalena Serra, missionaria in Mozambico ed origi-naria di Torricella Verzate, la seconda è di Padre Pedro Belcredi, impegnato in Amazzonia, nella missione di Barreirinha.

Page 12: il Popolo 20 ottobre 2011

EEVVEENNTTIIEE CCUULLTTUURRAA

IILL PPOOPPOOLLOOGGiioovveeddìì 2200 oottttoobbrree 22001111ppaagg.. 1144

I suoi vini per due cene benefiche con ABM Onlus e Ascolta e Vivi

La Versa, una cantina “solidale”

L’ARTE DELLA TRADIZIONE

NEL TERZO MILLENNIO

Res AntiquaRestauri, perizie, catalogazioni

Via Plana n. 81 - Tel. 338/970285227058 VOGHERA (PV)

MILANO - Continua l’azio-ne di La Versa nel campodella solidarietà, in linea conla mission aziendale che nontrascura, anzi, mette al primoposto il proprio impegno nelsociale.Due, recenti eventi, di forterichiamo, hanno visto laCantina al fianco di chi quo-tidianamente aiuta chi soffre.Il primo mercoledì 5 ottobrepresso il Salumaio di Monte-napoleone a Milano, dove siè svolta una cena benefica afavore di ABM Onlus (A-mici del Bambino Malato)l’associazione fondata daiProfessori Susanna Espositoe Nicola Principi per soste-nere l’attività pediatrica didiagnosi e cura in Italia e neipaesi in via di sviluppo.La Versa, per l’occasione,ha offerto il cocktail di ben-venuto con il suo Proximospumante, ha deliziato gliospiti al momento del des-sert grazie al Moscato spu-mante e ha messo in pallio ilbrut Metodo Classico Testa-rossa per l’asta benefica.Un parterre di tutta eccezio-ne era unito da un obiettivocomune, quello di renderepossibile un servizio unicoin Italia: permettere a neona-tologi e pediatri di diagnosti-care, in tempi utili per la cu-

ra, malattie gravi come la se-psi e la meningite. ABMOnlus acquisterà infatti, gra-zie alla raccolta fondi, ilmacchinario necessario peridentificare queste infezioni. L’apparecchio sarà allestitopresso la Clinica De Marchidi Milano e messo a disposi-zione, attraverso una rete dicontatti, di tutti i neonatologie pediatri che potranno usu-fruire di questo servizio indi-spensabile per intervenire inmodo tempestivo e salvarela vita di molti bambini.Fra gli ospiti: Lorena Bian-chetti, Lory Del Santo, Ca-terina Balivo, Lionella Li-gresti, Davide e Monica Par-migiani, Daniele Monti,Francesca Bolsi, Enrico DeMarco, Clara Stabiumi diAcciaierie Alfa, VittorioMosca, Desiree Landsberg.

Il secondo evento si è tenutodomenica 9 ottobre, semprea Milano, presso l’Alcatrazdove l’Associazione Ascoltae Vivi ha organizzato un ce-na benefica per raccoglierefondi destinati alla creazionedi quattro centri per la dia-gnosi precoce della sorditàin altrettanti Paesi in via disviluppo.Il Proximo spumante e ilMoscato di Volpara La Ver-sa sono stati inseriti all’inter-no di un raffinato menu ap-prezzato dai numerosi ospiti.La serata, presentata daEmanuela Folliero, ha vistola partecipazione di Annalisa(Amici, Warner Music),Britta Oling (Markette, La7)e Andrea “Pucci” Baccan(Colorado Cafè), che ha lan-ciato un’asta benefica a so-stegno dei progetti dell’As-

sociazione, grazie alla gene-rosità di alcuni sponsor chehanno messo a disposizionememorabilia sportivi e og-getti cult del momento.Alle centinaia di amici pre-senti, ha portato un salutodal palco anche MarcoBalestri.Il tema della serata è statoovviamente la musica, pia-cere negato a tanti bambinicostretti a vivere nel silen-zio: con gli interventi del-l’Associazione Ascolta e Vi-vi sarà possibile donare loroun mondo di suoni e di voci.L’Associazione Ascolta eVivi Onlus dal 1999 si occu-pa di bambini con problemidi udito nei Paesi in via disviluppo, sia con l’aiuto di-retto sul campo sia tramite laformazione di operatori sani-tari e tecnici locali.

A Verrua Po dal 22 al 24 ottobre

Mostra del crisantemoVERRUA PO - Dal 22 al24 ottobre Verrua Po diven-terà la capitale del crisante-mo e dei fiori. Torna infattil’annuale mostra mercatodel crisantemo e dei fiori,manifestazione che rappre-senta un importante vetrinaper la floricoltura di casa no-stra. L’iniziativa è organiz-zata dal comune di VerruaPo, guidato dal sindacoGiancarlo Ferrari, con la col-laborazione dell’Assessoratoall’Agricoltura della Regio-ne Lombardia, della Provin-cia di Pavia, della Fonda-zione Cariplo, della ProLoco, della Biblioteca co-munale e dei Floricoltori diVerrua Po. La mostra, cheogni anno richiama nel cen-tro oltre padano moltissimivisitatori, giunge quest’annoalla sua 43ma edizione, es-sendo nata nell’ormai lonta-no 1969. E’ ormai diventataun appuntamento classicodell’autunno in Oltrepò pa-vese. Anche quest’anno ilprogramma è davvero ricco:pur rimanendo il fiore di ori-gine giapponese l’assolutoprotagonista della fiera, que-st’ultima proporrà una seriedi iniziative di vario generee per diverse fasce d’età, da-gli spettacoli, agli stand deiprodotti locali, al mercatino

delle occasioni. L’inaugura-zione ufficiale della mostrasi terrà sabato 22 ottobre alleore 11.15 alla presenza delleautorità civili e militari.Nella giornata inaugurale lamostra rimarrà aperta dalleore 11 alle ore 23. Momentoclou del primo giorno sarà ilgrande spettacolo di fuochid’artificio previsto per le ore21. Domenica 23 ottobre al-le ore 15 si esibirà il CorpoMusicale Città di Voghera,mentre alle ore 16 sarà lavolta di uno spettacolo dimagia e illusionismo, mentreper tutto il pomeriggio gran-di e piccini potranno diver-tirsi grazie alla presenza ditrampolieri, giocolieri edanimatori. Domenica la mo-stra sarà visitabile dalle ore9 alle ore 23 e lunedì 24 ot-tobre dalle ore 9 alle ore 18.Nei giorni della manifesta-zione sarà possibile acqui-stare i fiori e sarà in funzio-ne un accurato servizio bar.L’ingresso alla mostra è li-bero. I visitatori non rimar-ranno delusi: in un carrellatadi colorati petali variopinti,faranno bella mostra di sé lequalità locali dei produttorilocali che non mancherannodi stupire il pubblico di cu-riosi ed esperti del settorecon le loro “creature”.

Il nuovo organo della chiesa di San Benedettodell’Opera Don Orione di Milano

...il megliodella nostra Arte

a serviziodella nostra Chiesa...

Page 13: il Popolo 20 ottobre 2011

SPECIALESPECIALEDuomo di VDuomo di Vogherogheraa

IILL PPOOPPOOLLOO GGiioovveeddìì 2200 oottttoobbrree 22001111

VOGHERA - È un merco-ledì mattina, dopo la Messadelle 8.30, quando donGianni Captini mi ricevenella sagrestia del Duomo. L’occasione è una chiac-chierata sull’avanzamentodei lavori di restauro cheinteressano la chiesa ormaida alcuni anni. E che conti-nuano grazie al reperimentodi contributi stanziati daFondazione Cariplo, per in-teressamento del senatoreGiovanni Azzaretti, e dallaFondazione Comunitariadella provincia di Pavia,presieduta da Giancarlo Vi-tali.“Senza dimenticare i contri-buti che ci vengono dal Co-mune di Voghera – dicedon Captini – è grazie aqueste due Fondazioni, aCariplo in primis, se i lavo-ri possono proseguire. Nonostante l’indebitamen-to, la situazione è sotto con-trollo”.Eccolo, don Gianni, con-durmi al centro della chie-

sa, alzare gli occhi verso lacupola, verso la gloria diSan Lorenzo, e ripetere:“Andiamo avanti”. Comedire, andiamo avanti che laProvvidenza non ci abban-donerà, che lo vogliono ivogheresi, lo vogliono i fe-deli tiburini. Non lo dice,ma lo pensa, proprio sotto iltiburio. E la speranza (la fe-de) supera le preoccupazio-ni e le fatiche che questoprete si è caricato sullespalle. Basterebbe vederecon quale entusiasmo mimostra gli affreschi recente-mente restaurati e riportatialla vividezza di un tempo ecome parla dei due artistiche hanno lasciato la lorofirma all’interno del tempiosacro: Rodolfo Gambini, diAlessandria e, soprattutto,Luigi Morgari, da Torino,che ha messo mano, insie-me ai suoi collaboratori, al-la parte centrale. Già, per-ché il Duomo contempla unbraccio verticale “che èl’eucaristia”, e un braccio

orizzontale “che è maria-no”. Affreschi del ’900, re-stauri di oggi. E tutto, se siosserva con attenzione, haun senso. Così, spostandolo sguardo attorno alla cu-pola, ecco quattro pennac-chi che rappresentano levirtù teologali e la Fede,poi più in basso, le statuedei quattro evangelisti rea-lizzate da Antonio Min-ghetti e in corrispondenzadelle finestre, la teoria deiSanti. Ma c’è tanto altro da ammi-rare e conoscere. Se da sot-to la cupola, dove donCaptini ha collocato l’alta-re, se dal centro della “cro-ce greca” sulla quale è pro-gettata la chiesa, ci spostia-mo nelle navate laterali, ab-biamo ancora da imparare. Non ci capita tutti i giorni,poi, quando partecipiamoalla Messa, di soffermarcisu ciò che ci sta attorno e ciaccoglie… sui particolari. Ilavori di restauro sono an-che l’occasione giusta, per i

vogheresi e non solo, di fa-miliarizzare con il passatodella loro grande chiesa, diavvicinarsi ad essa con al-tro approccio. È stata risco-perta così, di recente, la“cerimonia della sacra spi-na” che è stata ripropostadavanti a moltissime perso-ne, durante la festa dell’A-scensione. Il senso, appun-to. Un restauro che è ancheriappropriarsi della storia,condividerla, trasmetterlaalle generazioni future. Unrestauro che è riscoperta,consapevolezza, entusia-smo. Osservate, nella nava-ta sinistra, l’affresco dellaMadonna del Soccorso. Non notate nulla di strano? Adesso uscite, andate inpiazza e vedrete che sulmuro, al di fuori, quasi incorrispondenza della Ma-donna, si vede chiaramenteche tale dipinto è stato re-cuperato dal “vecchio Duo-mo” e ricollocato nel “nuo-vo” tagliando, asportandocon esso anche parte del

muro originario. O soffer-matevi davanti al crocefissodel 1400, restaurato da Gio-vanna Jacotti di Brescia. “L’intervento – chiariscedon Captini – ha fatto e-mergere ben otto pitturestratificate. Dopo essere ri-saliti alla prima pittura del’400, la restauratrice ha te-nuto valido, perché piùconforme, l’intervento del’500”. E poi i chiaroscuri diMorgari per le scene evan-geliche della vità di Gesù;le vetrate della facciata edell’abside (con i Santi Pie-tro e Paolo); la “Visitazio-ne” di Scipione Crespi nellaparte nord del braccio ma-riano (davanti alla Madon-na del Soccorso, della qualedicevamo, parte sud); leopere di Paolo Borroni. “Leggetelo” il Duomo. E sevi serviranno altre notizie,vi rimandiamo alle paginesuccessive di questo “Spe-ciale” che spiegano nel det-taglio gli ultimi interventi(quelli già intrapresi e quel-

li da intraprendere), la mo-tivazione della collocazionedell’altare, la vicenda delnuovo organo e di quellogià presente in chiesa. Scelte che ridisegnano, “se-condo criteri ragionati e li-turgici”, come dice il sacer-dote, la geografia di un luo-go di culto. Una chiesa datutti frequentata, da moltinon conosciuta in profon-dità. Don Gianni va avanti. La “fabbrica” è aperta, bi-sogna proseguire. E allora,pur contando sulle donazio-ni di Fondazione Cariplo eFondazione Comunitariapavese, non lascia nulla diintentato. Rivolge anche unappello al popolo di Dio, aivogheresi, a tutti, perché igesti di concreta solidarietànon bastano mai. Poi alzaancora gli occhi verso la lu-minosa cupola. Sorride e midice: “Andiamo, ora ti vadoa prendere un po’ di foto-grafie da mettere sul nostrogiornale diocesano”.

Matteo Colombo

“I restauri proseguono,ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”

I finanziamenti più importanti sono venuti da Fondazione Cariplo (3 milioni e 540 mila euro in tutto) e dalla Fondazione Comunitaria pavese

Page 14: il Popolo 20 ottobre 2011

ppaagg.. 1177GG

iioovveeddìì 2200 oottttoobb

rree 22001111IILL

PPOO

PPOO

LLOO

ppaagg.. 1166R

estauro apparatodecorativo interno

Il primo N

ovecento ha rega-lato al D

uomo il notevole ap-

parato decorativo interno:unitario, di am

pio respiro edi buona qualità tecnica, cheè stato fortem

ente menom

atonel suo im

patto e nelle possi-bilità di lettura da quasi unsecolo di depositi di polveree fuliggine e dalla colloca-zione di vetrate policrom

epoco efficienti nell’illum

ina-zione dell’interno.L

e gravi infiltrazioni dallecoperture, ora risolte, hannocom

portato la perdita di par-te della decorazione e di par-te dei fregi a stucco.L

’occasione del centenariodella grandiosa decorazionedella cupola hanno dim

ostra-to l’efficacia degli interventidi restauro, con rim

ozionedello sporco, delle scialbatu-re e dei sali, il ripristino del-l’intonaco e l’integrazionedella pellicola pittorica, deifregi a stucco e delle doratu-re.A

naloghi interventi sono inesecuzione o in progetto perle cappelle e le pareti del-l’aula: alcuni risultati sonogià visibili e di sicura m

oti-vazione per il prosieguo delrestauro.D

etermin

ante è l’ap

po

rtodella F

ondazione Cariplo e

della Fondazione C

omunita-

ria della provincia di Pavia.

Impianto

elettrico

L’im

pianto elettrico e di illu-m

inazione esistente in Duo-

mo fino a qualche anno fa

era frutto di successivi am-

pliamenti e riduzioni che se-

guivano i criteri di risponde-re ad em

ergenze sempre più

diffuse e dipendenti dalla ge-nerale obsolescenza dei com

-ponenti.N

on solo la luce era poca,m

a era anche tale da ostaco-lare la percezione dell’appa-rato decorativo, oltre che daingom

brare la visuale conlam

padari del tutto inadatti

per efficienza e dimensioni

all’aula del Duom

o.L

a necessità di adeguamento

dell’impianto agli standard

di sicurezza obbligatori perL

egge da molti anni, ha su-

scitato l’opportunità di ripen-sare l’illum

inazione in modo

che fosse in grado di valoriz-zare i poli celebrativi, com

-p

ositiv

i e pro

spettici d

elD

uomo senza risultare trop-

po invadente a livello di in-gom

bro dei corpi illuminan-

ti.Si è perciò ideato un sistema

di luce indiretta che valoriz-zasse le superfici affrescate,lim

itando la luce diretta al-l’accentuazione dei luoghi li-turgici e al potenziam

entofunzionale dell’illum

inazio-ne.Il com

ando delle lampade è

effettuato con sistema bus

dati, in modo da potere va-

riare la configurazione delleaccensioni in base alle ne-cessità che in futuro potran-

no presentarsi, senza modifi-

che alle dorsali impiantisti-

che e senza l’ulteriore posa,sem

pre difficile ed invasiva,di nuove linee elettriche.C

on

testualm

ente si d

ov

ràcom

pletare l’impianto antin-

trusione, installare l’impian-

to di rilevazione fumi e quel-

lo di videosorveglianza, vistii tesori artistici che il D

uomo

custodisce.Intanto è stato portato a ter-m

ine il rifacimento dell’im

-p

ianto

di am

plificazio

ne,

adeguandolo all’attuale con-figurazione d’uso degli spazicelebrativi.

Restauri delle vetrate

Durante i lavori di ricogni-

zione dello stato generale delD

uomo, si è verificato il de-

grad

o d

ei serramen

ti alti,particolarm

ente esposti agliagenti atm

osferici.In queste finestre, alcune ve-

trazioni risultavano rotte ofessurate e m

olte erano statesostituite con copie di fatturainadeguata al pur m

odestolinguaggio form

ale delle ve-trate decorate originarie.C

onsiderata la necessità diintervenire in m

odo genera-lizzato con vetri più robusti,perché la caduta di scheggedi vetro da altezze non tra-scurabili (ad es. per rotturada grandine o trom

ba d’aria)sarebbe fonte di rischio ogginon più accettabile, si è deci-so di cogliere l’occasione perripristinare l’originaria tra-sparenza cinque-seicentescadelle vetrazioni.I risultati sono stati valutatiinnanzitutto sul cantiere del-la cupola ed hanno riscossocom

menti m

olto favorevoli.R

esta l’intervento sulla seriedi finestre collocate sopra ilcornicione, intervento che èn

ecessario an

che p

er no

nm

ortificare la lettura dell’ap-parato decorativo che si varestaurando.Il recuperato valore della lu-ce naturale in D

uomo non

potrà che ripercuotersi posi-tivam

ente sui costi di gestio-ne dell’illum

inazione artifi-ciale, prim

a destinata ad es-sere accesa quasi per l’interagiornata.

Area celebrativa

A partire dalle m

odifiche in-trodotte con il C

oncilio Va-

ticano II, nel Duom

o la siste-m

azione dei luoghi per la ce-lebrazione (m

ensa, ambone,

sede del celebrante ecc.) èstata oggetto di sperim

enta-zioni, alcune delle quali du-rate vari anni.A

d esempio, si è passati da

alcuni gradini “protesi” ri-spetto all’antico presbiterioad uno spazio autonom

o sot-to l’arcone E

st della cupola:entram

be queste soluzioniin

terferivan

o v

isivam

ente

con l’altare di San L

orenzo,a volte entrando in una sin-golare concorrenza prospetti-ca che annullava, in dipen-denza dai punti visuali, orauno, ora l’altro. In più, chientrava in D

uomo non riu-

sciva a percepire la mensa

come elem

ento centrale, poi-ché essa si trovava ald

i fuo

ri deg

li“ap

pu

nta-

me

nti”

plani-m

e-

tri-ci princi-p

ali, ri-

sultando per-ciò una specie diingom

bro provvisorio edestraneo all’organizzazionedello spazio.A

lcune riflessioni condottedurante il grande cantiere direstauro della cupola hannoportato a verificare la collo-cazione della m

ensa in corri-spondenza dell’asse verticaledella cupola, pur con m

ate-

riali ancora provvisori e direim

piego. Sede del cele-

bran

te ed am

bo

ne

hanno trovatop

osto

in

pro

ssi-m

itàd

ei

du

ep

il

a-

stroni chereggono la

cu-pola.

Oltre un anno di prova di

questa disposizione ha dimo-

strato che essa è efficace sianei confronti dell’assem

blealiturgica, che vede la m

ensa,l’am

bone e la sede e, anche,vede se stessa com

e assem-

blea celebrante, sia nei con-fronti dell’obbedienza allagram

matica dell’edificio così

come l’hanno strutturata i

nostri predecessori.L

’intervento si pro-pone perciò di rendere di-gnitosa-m

entesta-

bi-

le q

uello

che

si è

sperimentato,

realizzando un n

uo

vo

altare, un

a nu

ov

am

ensa ed una nuova sede peril celebrante nei luoghi del-l’attuale provvisoria colloca-zione.L

’aspetto di materiali più no-

bili rispetto all’attuale realiz-zazione in legno, quali pietrae m

etallo, permetterà di rico-

noscere l’attuale polo di ce-lebrazione com

e auto nomo,

ma non secondario,

elemento spa-

ziale d

elD

uomo

se

n-

za

me

-n

om

a-re o svili-

re co

n

pre-

senze qualitativa-m

ente mediocri l’apparato

decorativo e architettonicopreesistente.Inoltre, gli altari antichi ri-sultano riacquistare la loroautonom

ia compositiva, sen-

za più patire la prossimità di

soluzioni provvisorie e pro-tesiche.

Organo

La collocazione del nuovo

organo è progettata in conse-guenza della nuova area ce-lebrativa.S

i tratta di uno strumento

che assolve un duplice sco-po: è funzionale a sostenereil canto dell’assem

blea, per-ché collocato in posizionefonicam

ente favorevole, os-sia lungo l’asse m

aggiore delD

uomo, m

a è anche funzio-nale a potere ospitare con-certi con orchestra ed eventim

usicali di rilievo, tutti o-biettivi al di fuori della por-tata d

el preg

evo

le org

ano

Marelli-S

erassi che esiste inD

uomo, a m

eno di non am-

metterne pesanti m

odificheche ne stravolgerebbero le li-nee foniche originarie. Q

uest’ultimo viene invece

mantenuto nella collocazione

attuale e, con la disponibilitàl’organo nuovo, restaurato inm

odo da sottrarlo al degradoin cui versa oggi: suo reper-torio concertistico d’elezionesarà essenzialm

ente l’Otto-

cento italiano ed il Settecen-to, grazie alla valida fonicaserassiana che potrà esserepienam

ente recuperata.L

o strumento utilizza il m

a-teriale p

rov

enien

te dallo

smantellam

ento dell’organoB

albiani Vegezzi B

ossi dellaC

attedrale di Pavia (costruitonel 1962) e perciò costituisceanche l’occasione di evitarela dispersione o la distruzio-ne di uno strum

ento che, ne-gli anni S

essanta del Nove-

cento, è stato uno degli ele-m

enti tipici dell’organariaitaliana di eccellenza.

Opere m

urarieC

onsolidamento

statico del Tiburio

Il consolidamento statico del

tiburio ottagonale che rac-chiude la m

onumentale cu-

pola è un intervento che sirende necessario per porre ri-m

edio allo stato di fessura-zione creatosi ai danni dellem

urature dello stesso, a ca-rattere diffuso con una m

ag-

giore concentrazione dellelesioni – alcune delle qualipassanti nello spessore dellam

uratura – in corrispondenzadelle connessioni angolarifra gli spicchi, dovuto alladisgregazione della m

alta perinfiltrazioni di acque m

eteo-riche.T

ale quadro fessurativo, in-dice sia di m

ancanza di ma-

nutenzione sia di dissesti ve-rificatisi nel corso del tem

po,è da porre in relazione congli assestam

enti dei piloniche poggiano sul terreno difondazione, per effetto di al-terazione dello stato igrom

e-trico e della falda freatica insottosuolo. I dissesti sono stati oggettodi studi condotti dal D

iparti-m

ento di Scienze per l’A

r-chitettura (D

.S.A

.) dell’Uni-

versità degli Studi di G

eno-va, sotto la responsabilitàscientifica del Prof. M

assimo

Corradi.

L’intervento relativo al tibu-

rio prevede il consolidamen-

to murario in corrispondenza

di tutte le lesioni con un’ope-razione di “cuci-scuci” dellestesse; la tessitura m

uraria inm

attoni sarà regolarizzata econsolidata con la sostituzio-ne dei laterizi rotti e con larisarcitura e/o rifacim

entodei giunti di m

alta, per lam

aggior parte attualmente in

grave stato di degrado per lapolverizzazione del legante.Inoltre, sarà posto in operaun sistem

a di concatenamen-

to dei prospetti del tiburio,con tiranti, bulzoni e tendito-re centrale per la tesaturadelle catene.

Opere archeologiche

Sono attualm

ente in corsostudi di approfondim

ento, acura del D

.S.A

., sullo statodel piano interrato del D

uo-m

o, o

ccup

ato d

alle cripte

con destinazione di sepoltu-

ra, che corrisponde con tuttaprobabilità all’antica chiesaplebana dell’V

III secolo e aquella successiva di età ro-m

anica e rinascimentale.

Le ricerche sono nate da di-

verse motivazioni:

- il com

pletam

ento

della

campagna diagnostica che ha

riguardato tutto il complesso

del Duom

o di Voghera, per

cui lo studio del sottosuoloha un’im

portanza fondamen-

tale per av

ere un

qu

adro

completo della situazione;

- i ritrovamenti archeologici

sul lato nord che hanno datom

odo di fare ipotesi configu-rative sull’antica chiesa;- le problem

atiche legate al-l’um

idità di risalita da verifi-care al livello più basso pos-sibile, essendo questo il pro-blem

a “genetico” del Duo-

mo;

- le problematiche m

aterichee statich

e: lo stu

dio

delle

cripte consentirebbe di veri-ficare le condizioni di con-servazione dei m

ateriali ed

ella loro

resistenza n

elcom

plesso del sottosuolo delD

uomo.

Lo studio delle cripte con-

sentirebbe di verificare lecondizioni di conservazionedei m

ateriali e della loro re-sistenza nel com

plesso delsottosuolo del D

uomo.

Sulla base del cam

pione diindagini eseguite, i m

attoni ele m

alte con cui è stata rea-lizzata la cripta del C

rocifis-so – indagata con un proget-to-pilota dal D

.S.A. – hanno

caratteristiche di degrado talida non soddisfare più la fun-zione cui sono stati prepostiab origine.È

necessario proseguire glistudi per approntare un inter-vento di conservazione e re-stauro delle cripte che siacoerente e organico, rivoltoalle strutture di fondazionedell’intero edificio.

Paolo P

iantanida

Foto di F

abio Draghi. In al-

to: l’organo Marelli-Serassi;

a sinistra: La M

adonna delSoccorso; nella stessa pagi-na il crocifisso del ’400 eparticolari della cupola

Nel co

rso d

i oltre

quattrocento anni distoria, il D

uomo di

Voghera è divenutopunto di eccellenzaed elem

ento qualifi-cante dello scenariourbano vogherese. L

a sua presenza nel-la città è talvolta da-ta per scontata, m

ala sua costante fre-quentazione testim

o-nia di com

e esso siatestim

on

e vitale d

i

plurisecolari percor-si di fede.L

a complessità del-

l’edificio, inevitabileper un m

onumento

che ha oltre quattroseco

li di vita

, e lostratificarsi di m

odi-ficazioni sono indicidi una vitalità e fles-sib

ilità ch

e si tra-

ma

nd

a d

a g

enera

-zioni.S

i pu

ò d

ire che o

-gnuna di queste ge-

nerazioni ha lascia-to

in D

uo

mo

un

apropria traccia, pic-cola o grande, a so-vrapporre variazioniche si svilupperannoin un futuro che tra-valica l’arco gene-razionale che le haoriginate: perciò ilD

uo

mo

no

n è so

lou

n m

on

um

ento

ar-

chitettonicamente e

artisticamente com

-plesso, m

a è anche

sintesi dei bisogni edei gusti delle gene-razioni dei voghere-si che l’hanno vissu-to e voluto.In anni recenti l’in-tero

co

mp

lesso

èstato sottoposto aduna attenta ricogni-zione, m

otivata inci-

dentalmente dai la-

vori di rifacimento

della copertura e diconsolidam

ento delcam

panile.L

’inten

to

è sta

toq

uello

di a

vere un

quadro abbastanzaesa

ustivo

deg

li in-

terventi di restauro

ed adeguamento che

si sarebbero resi ne-cessa

ri nell’im

me-

diato futuro.È

il quadro che pre-sentiam

o nelle pros-sim

e righ

e, avver-

tendo il lettore cheesso è concepito nonsolo nell’intento di

con

servare q

ua

nto

di meglio il passato

ha prodotto in Duo-

mo, m

a soprattuttodi restituire la chie-sa alla pienezza del-la sua funzione, poi-ché solo da un usocoerente con quellooriginario e consa-

pevo

le del va

lore

delle cose possonoscaturire m

otivazio-n

i sufficien

ti alla

puntuale manuten-

zione e conservazio-n

e del co

mp

lessom

onumentale.

Com

e è facile intui-re, l’insiem

e delle o-

pere e d

egli o

neri

che da esse derivanoè assolutam

ente rile-va

nte e n

on

po

tràche essere condottoper fasi successive. S

i è perciò

do

vuto

programm

are i lavo-ri secondo prioritàche sono determ

ina-te innanzitutto sullabase del criterio dinon sbilanciare cro-nologicam

ente l’in-siem

e degli interven-

ti in una direzione onell’altra.N

el ca

ntiere

del

Du

om

o co

nvivo

no

,infatti, istanze di re-stauro artistico, direcupero architetto-nico, di adeguam

en-to

e fun

zion

alizza

-zione oltre che di re-visione ed integra-zione im

piantistica. Si è stabilito, dun-q

ue, d

i evitare d

iprocedere per “

te-

mi”

(ad

es. prim

atutti gli im

pianti, poitutti i consolidam

en-ti, poi tutti i recuperiarchitettonici, i re-stauri, gli adegua-m

enti ecc.), perché item

pi lunghi di cia-scuna fase avrebbe-ro intanto ulterior-m

ente comprom

essoil resto e dem

otivatola stessa intenzionedi recupero del D

uo-m

o.

Ecco perché nella li-

sta delle priorità si èproceduto per “

filie-re”

parallele, al fined

i co

nseg

uire

lam

assim

a effica

cia,

anche sotto il profilodell’im

magine degli

sponsor, degli inter-venti parziali, neces-sa

riam

ente co

nd

i-zio

na

ti nella

loro

portata dalla dispo-nibilità di fondi.N

el dettaglio...

Il DU

OM

Ocom

e sarà

Page 15: il Popolo 20 ottobre 2011

ppaagg.. 1177GG

iioovveeddìì 2200 oottttoobb

rree 22001111IILL

PPOO

PPOO

LLOO

ppaagg.. 1166R

estauro apparatodecorativo interno

Il primo N

ovecento ha rega-lato al D

uomo il notevole ap-

parato decorativo interno:unitario, di am

pio respiro edi buona qualità tecnica, cheè stato fortem

ente menom

atonel suo im

patto e nelle possi-bilità di lettura da quasi unsecolo di depositi di polveree fuliggine e dalla colloca-zione di vetrate policrom

epoco efficienti nell’illum

ina-zione dell’interno.L

e gravi infiltrazioni dallecoperture, ora risolte, hannocom

portato la perdita di par-te della decorazione e di par-te dei fregi a stucco.L

’occasione del centenariodella grandiosa decorazionedella cupola hanno dim

ostra-to l’efficacia degli interventidi restauro, con rim

ozionedello sporco, delle scialbatu-re e dei sali, il ripristino del-l’intonaco e l’integrazionedella pellicola pittorica, deifregi a stucco e delle doratu-re.A

naloghi interventi sono inesecuzione o in progetto perle cappelle e le pareti del-l’aula: alcuni risultati sonogià visibili e di sicura m

oti-vazione per il prosieguo delrestauro.D

etermin

ante è l’ap

po

rtodella F

ondazione Cariplo e

della Fondazione C

omunita-

ria della provincia di Pavia.

Impianto

elettrico

L’im

pianto elettrico e di illu-m

inazione esistente in Duo-

mo fino a qualche anno fa

era frutto di successivi am-

pliamenti e riduzioni che se-

guivano i criteri di risponde-re ad em

ergenze sempre più

diffuse e dipendenti dalla ge-nerale obsolescenza dei com

-ponenti.N

on solo la luce era poca,m

a era anche tale da ostaco-lare la percezione dell’appa-rato decorativo, oltre che daingom

brare la visuale conlam

padari del tutto inadatti

per efficienza e dimensioni

all’aula del Duom

o.L

a necessità di adeguamento

dell’impianto agli standard

di sicurezza obbligatori perL

egge da molti anni, ha su-

scitato l’opportunità di ripen-sare l’illum

inazione in modo

che fosse in grado di valoriz-zare i poli celebrativi, com

-p

ositiv

i e pro

spettici d

elD

uomo senza risultare trop-

po invadente a livello di in-gom

bro dei corpi illuminan-

ti.Si è perciò ideato un sistema

di luce indiretta che valoriz-zasse le superfici affrescate,lim

itando la luce diretta al-l’accentuazione dei luoghi li-turgici e al potenziam

entofunzionale dell’illum

inazio-ne.Il com

ando delle lampade è

effettuato con sistema bus

dati, in modo da potere va-

riare la configurazione delleaccensioni in base alle ne-cessità che in futuro potran-

no presentarsi, senza modifi-

che alle dorsali impiantisti-

che e senza l’ulteriore posa,sem

pre difficile ed invasiva,di nuove linee elettriche.C

on

testualm

ente si d

ov

ràcom

pletare l’impianto antin-

trusione, installare l’impian-

to di rilevazione fumi e quel-

lo di videosorveglianza, vistii tesori artistici che il D

uomo

custodisce.Intanto è stato portato a ter-m

ine il rifacimento dell’im

-p

ianto

di am

plificazio

ne,

adeguandolo all’attuale con-figurazione d’uso degli spazicelebrativi.

Restauri delle vetrate

Durante i lavori di ricogni-

zione dello stato generale delD

uomo, si è verificato il de-

grad

o d

ei serramen

ti alti,particolarm

ente esposti agliagenti atm

osferici.In queste finestre, alcune ve-

trazioni risultavano rotte ofessurate e m

olte erano statesostituite con copie di fatturainadeguata al pur m

odestolinguaggio form

ale delle ve-trate decorate originarie.C

onsiderata la necessità diintervenire in m

odo genera-lizzato con vetri più robusti,perché la caduta di scheggedi vetro da altezze non tra-scurabili (ad es. per rotturada grandine o trom

ba d’aria)sarebbe fonte di rischio ogginon più accettabile, si è deci-so di cogliere l’occasione perripristinare l’originaria tra-sparenza cinque-seicentescadelle vetrazioni.I risultati sono stati valutatiinnanzitutto sul cantiere del-la cupola ed hanno riscossocom

menti m

olto favorevoli.R

esta l’intervento sulla seriedi finestre collocate sopra ilcornicione, intervento che èn

ecessario an

che p

er no

nm

ortificare la lettura dell’ap-parato decorativo che si varestaurando.Il recuperato valore della lu-ce naturale in D

uomo non

potrà che ripercuotersi posi-tivam

ente sui costi di gestio-ne dell’illum

inazione artifi-ciale, prim

a destinata ad es-sere accesa quasi per l’interagiornata.

Area celebrativa

A partire dalle m

odifiche in-trodotte con il C

oncilio Va-

ticano II, nel Duom

o la siste-m

azione dei luoghi per la ce-lebrazione (m

ensa, ambone,

sede del celebrante ecc.) èstata oggetto di sperim

enta-zioni, alcune delle quali du-rate vari anni.A

d esempio, si è passati da

alcuni gradini “protesi” ri-spetto all’antico presbiterioad uno spazio autonom

o sot-to l’arcone E

st della cupola:entram

be queste soluzioniin

terferivan

o v

isivam

ente

con l’altare di San L

orenzo,a volte entrando in una sin-golare concorrenza prospetti-ca che annullava, in dipen-denza dai punti visuali, orauno, ora l’altro. In più, chientrava in D

uomo non riu-

sciva a percepire la mensa

come elem

ento centrale, poi-ché essa si trovava ald

i fuo

ri deg

li“ap

pu

nta-

me

nti”

plani-m

e-

tri-ci princi-p

ali, ri-

sultando per-ciò una specie diingom

bro provvisorio edestraneo all’organizzazionedello spazio.A

lcune riflessioni condottedurante il grande cantiere direstauro della cupola hannoportato a verificare la collo-cazione della m

ensa in corri-spondenza dell’asse verticaledella cupola, pur con m

ate-

riali ancora provvisori e direim

piego. Sede del cele-

bran

te ed am

bo

ne

hanno trovatop

osto

in

pro

ssi-m

itàd

ei

du

ep

il

a-

stroni chereggono la

cu-pola.

Oltre un anno di prova di

questa disposizione ha dimo-

strato che essa è efficace sianei confronti dell’assem

blealiturgica, che vede la m

ensa,l’am

bone e la sede e, anche,vede se stessa com

e assem-

blea celebrante, sia nei con-fronti dell’obbedienza allagram

matica dell’edificio così

come l’hanno strutturata i

nostri predecessori.L

’intervento si pro-pone perciò di rendere di-gnitosa-m

entesta-

bi-

le q

uello

che

si è

sperimentato,

realizzando un n

uo

vo

altare, un

a nu

ov

am

ensa ed una nuova sede peril celebrante nei luoghi del-l’attuale provvisoria colloca-zione.L

’aspetto di materiali più no-

bili rispetto all’attuale realiz-zazione in legno, quali pietrae m

etallo, permetterà di rico-

noscere l’attuale polo di ce-lebrazione com

e auto nomo,

ma non secondario,

elemento spa-

ziale d

elD

uomo

se

n-

za

me

-n

om

a-re o svili-

re co

n

pre-

senze qualitativa-m

ente mediocri l’apparato

decorativo e architettonicopreesistente.Inoltre, gli altari antichi ri-sultano riacquistare la loroautonom

ia compositiva, sen-

za più patire la prossimità di

soluzioni provvisorie e pro-tesiche.

Organo

La collocazione del nuovo

organo è progettata in conse-guenza della nuova area ce-lebrativa.S

i tratta di uno strumento

che assolve un duplice sco-po: è funzionale a sostenereil canto dell’assem

blea, per-ché collocato in posizionefonicam

ente favorevole, os-sia lungo l’asse m

aggiore delD

uomo, m

a è anche funzio-nale a potere ospitare con-certi con orchestra ed eventim

usicali di rilievo, tutti o-biettivi al di fuori della por-tata d

el preg

evo

le org

ano

Marelli-S

erassi che esiste inD

uomo, a m

eno di non am-

metterne pesanti m

odificheche ne stravolgerebbero le li-nee foniche originarie. Q

uest’ultimo viene invece

mantenuto nella collocazione

attuale e, con la disponibilitàl’organo nuovo, restaurato inm

odo da sottrarlo al degradoin cui versa oggi: suo reper-torio concertistico d’elezionesarà essenzialm

ente l’Otto-

cento italiano ed il Settecen-to, grazie alla valida fonicaserassiana che potrà esserepienam

ente recuperata.L

o strumento utilizza il m

a-teriale p

rov

enien

te dallo

smantellam

ento dell’organoB

albiani Vegezzi B

ossi dellaC

attedrale di Pavia (costruitonel 1962) e perciò costituisceanche l’occasione di evitarela dispersione o la distruzio-ne di uno strum

ento che, ne-gli anni S

essanta del Nove-

cento, è stato uno degli ele-m

enti tipici dell’organariaitaliana di eccellenza.

Opere m

urarieC

onsolidamento

statico del Tiburio

Il consolidamento statico del

tiburio ottagonale che rac-chiude la m

onumentale cu-

pola è un intervento che sirende necessario per porre ri-m

edio allo stato di fessura-zione creatosi ai danni dellem

urature dello stesso, a ca-rattere diffuso con una m

ag-

giore concentrazione dellelesioni – alcune delle qualipassanti nello spessore dellam

uratura – in corrispondenzadelle connessioni angolarifra gli spicchi, dovuto alladisgregazione della m

alta perinfiltrazioni di acque m

eteo-riche.T

ale quadro fessurativo, in-dice sia di m

ancanza di ma-

nutenzione sia di dissesti ve-rificatisi nel corso del tem

po,è da porre in relazione congli assestam

enti dei piloniche poggiano sul terreno difondazione, per effetto di al-terazione dello stato igrom

e-trico e della falda freatica insottosuolo. I dissesti sono stati oggettodi studi condotti dal D

iparti-m

ento di Scienze per l’A

r-chitettura (D

.S.A

.) dell’Uni-

versità degli Studi di G

eno-va, sotto la responsabilitàscientifica del Prof. M

assimo

Corradi.

L’intervento relativo al tibu-

rio prevede il consolidamen-

to murario in corrispondenza

di tutte le lesioni con un’ope-razione di “cuci-scuci” dellestesse; la tessitura m

uraria inm

attoni sarà regolarizzata econsolidata con la sostituzio-ne dei laterizi rotti e con larisarcitura e/o rifacim

entodei giunti di m

alta, per lam

aggior parte attualmente in

grave stato di degrado per lapolverizzazione del legante.Inoltre, sarà posto in operaun sistem

a di concatenamen-

to dei prospetti del tiburio,con tiranti, bulzoni e tendito-re centrale per la tesaturadelle catene.

Opere archeologiche

Sono attualm

ente in corsostudi di approfondim

ento, acura del D

.S.A

., sullo statodel piano interrato del D

uo-m

o, o

ccup

ato d

alle cripte

con destinazione di sepoltu-

ra, che corrisponde con tuttaprobabilità all’antica chiesaplebana dell’V

III secolo e aquella successiva di età ro-m

anica e rinascimentale.

Le ricerche sono nate da di-

verse motivazioni:

- il com

pletam

ento

della

campagna diagnostica che ha

riguardato tutto il complesso

del Duom

o di Voghera, per

cui lo studio del sottosuoloha un’im

portanza fondamen-

tale per av

ere un

qu

adro

completo della situazione;

- i ritrovamenti archeologici

sul lato nord che hanno datom

odo di fare ipotesi configu-rative sull’antica chiesa;- le problem

atiche legate al-l’um

idità di risalita da verifi-care al livello più basso pos-sibile, essendo questo il pro-blem

a “genetico” del Duo-

mo;

- le problematiche m

aterichee statich

e: lo stu

dio

delle

cripte consentirebbe di veri-ficare le condizioni di con-servazione dei m

ateriali ed

ella loro

resistenza n

elcom

plesso del sottosuolo delD

uomo.

Lo studio delle cripte con-

sentirebbe di verificare lecondizioni di conservazionedei m

ateriali e della loro re-sistenza nel com

plesso delsottosuolo del D

uomo.

Sulla base del cam

pione diindagini eseguite, i m

attoni ele m

alte con cui è stata rea-lizzata la cripta del C

rocifis-so – indagata con un proget-to-pilota dal D

.S.A. – hanno

caratteristiche di degrado talida non soddisfare più la fun-zione cui sono stati prepostiab origine.È

necessario proseguire glistudi per approntare un inter-vento di conservazione e re-stauro delle cripte che siacoerente e organico, rivoltoalle strutture di fondazionedell’intero edificio.

Paolo P

iantanida

Foto di F

abio Draghi. In al-

to: l’organo Marelli-Serassi;

a sinistra: La M

adonna delSoccorso; nella stessa pagi-na il crocifisso del ’400 eparticolari della cupola

Nel co

rso d

i oltre

quattrocento anni distoria, il D

uomo di

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Page 16: il Popolo 20 ottobre 2011

I lavori di adeguamentoe di restauro

del Duomo di Vogherasono realizzati grazie

al contributo di

Mons. Gianni Captini, unitamente ai suoi collaboratori,al Consiglio degli Affari Economici della parrocchia e a molti fedeli e parrocchiani,

ringrazia tutti coloro,compreso il Comune di Voghera,

che hanno partecipato con generosità alla raccolta fondi per i restauri

Page 17: il Popolo 20 ottobre 2011

TORRIGLIA - Sul finire diottobre saranno presentati tresuggestivi appuntamenti perconoscere il monte Antola,la montagna più amata daigenovesi: le sue storie rac-colte in un nuovo libro, lanatura dell’autunno, le atti-vità dell’Ente Parco e l’acco-glienza del nuovo rifugio. Si parte venerdì 21 ottobre,alle ore 21, con la presenta-zione del libro “Siamo anda-ti in Antola” presso il Cir-colo Autorità portuale diGenova - San Benigno.Il nuovo volume di AlessioSchiavi, edito dalle edizioniCroma di Fabrizio Capec-chi racconta in 168 pagine lastoria e le storie del monteAntola, tra Scrivia, Trebbia eBorbera. Le sue vicende, dall’anti-chità ai giorni nostri, sonoqui ricostruite attraverso ri-cerche e interviste, accom-pagnate da 350 immaginiche fanno ripercorrere al let-tore un’epopea appenninicache si legge quasi come unromanzo. La serata, conproiezione d’immagini econferenza, è organizzatadalla Sezione di Sampierda-rena del CAI in collabora-zione con il Circolo AutoritàPortuale e vedrà la parteci-pazione del presidente del-l’Ente Parco Antola, Rober-to Costa, che illustrerà le piùrecenti attività di valorizza-zione e tutela del territorio.

Sabato 22 ottobre arrival’Oktoberfest in Antola”.Presso il Rifugio Parco An-tola che si trova 1535 m. dialtezza (nella foto) si svol-gerà una giornata di festa epranzo con menù alla tede-sca a 22 euro con wurstel ecrauti, stufato alla birra, pa-tate al forno, dolce della ca-sa, birra media. Si mangerà ammirando ilpanorama sull’Appennino eil lago del Brugneto… il tut-to accompagnato da musicadal vivo e festeggiamenti,nella suggestiva cornice delnuovo rifugio a pochi minutidalla vetta del monte.Domenica 23 ottobre: saràproposta un’escursione sul-l’Antola. Da Piancassina(1035m), nell’alta Valbre-venna, accompagnati daAlessio Schiavi e Fabrizio

Capecchi, rispettivamenteautore ed editore del nuovolibro “Siamo andati inAntola”, si percorre l’anticamulattiera fino alla panora-mica vetta dell’Antola a1597m di altitudine.Immersi nei suggestivi colo-ri autunnali della faggeta, un“viaggio” alla scoperta dellastoria e delle tante vicendedi uomini e natura che han-no costruito il “mito” di que-sto monte. Pranzo presso ilRifugio Parco Antola e a se-guire, proiezione d’immagi-ni tratte dal volume. Rientronel pomeriggio a Piancassi-na. Il punto di ritrovo è a Pian-cassina e il costo è di 5 eurol’accompagnamento e 15 eu-ro il pranzo.Tutte le informazioni sul sitowww.parcoantola.it.

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Dal 21 al 23 ottobre un week end di appuntamenti Domenica prossima visita guidata al Castello Visconteo

Le donne nella storia di PaviaPer tre giorni si va sull’AntolaPAVIA - Domenica 23 otto-bre alle ore 15.30 si svolgeràla seconda visita guidata delciclo “Le dame del Castello:potere a corte”, con l’apertu-ra straordinaria e gratuitadelle sale affrescate del Ca-stello Visconteo nel prosie-guo dell’iniziativa “Volere epotere. Le donne nella storiadi Pavia”, promossa dall’As-sessore alle Pari Opportunitàdel Comune di Pavia, Cri-stina Niutta, in collaborazio-ne con Progetti.Si tratta di un’iniziativa pen-sata per ricordare quelledonne che hanno fatto, conle loro gesta e con il lororuolo, la storia di Pavia, maanche per rendere omaggio atutte le donne “comuni”, delpassato e del presente, cheogni giorno studiano, lavora-no, diventano mamme e fan-no crescere la nostra società,caratterizzandola con spiritod’iniziativa e determinazio-ne. Dopo aver visitato do-menica 16 ottobre i mona-steri femminili longobardialla scoperta di “Regine ebadesse”, domenica prossi-ma il cortile, il loggiato su-periore, le sale affrescatedella Colombina e quellecon i dipinti delle dame delcastello, la cappella ducaledel Castello verranno apertigratuitamente per i visitatoriche potranno ammirare ilmaniero, definito “il più belmobile di Pavia”.

Caterina Visconti, BiancaMaria, Beatrice d’Este,Isabella di Valois sono soloalcune delle dame che saran-no protagoniste della visitaguidata. La vita, l’amore, imatrimoni, gli usi e la modadelle donne della dinastiaVisconti saranno narrati al-l’interno della storica corni-ce del Castello di Pavia.La storia rinascimentaleverrà dunque rivissuta attra-verso le vicende delle du-chesse viscontee.La partecipazione alla visitae l’ingresso al Castello sa-ranno gratuiti. Il ritrovo èfissato alle 15.30 presso labiglietteria dei Musei Civici. I due appuntamenti successi-vi saranno domenica 6 no-vembre, con le donne impe-ratrici e laureate e la visita

guidata alle Aule Storichedell’Università e domenica13 novembre, con le pittricie sante e il tour alla scopertadella Pinacoteca Malaspinae alla Quadreria dell’Otto-cento. L’appuntamento èsempre alle 15,30.L’assessore alle Pari Oppor-tunità Cristina Niutta, nelpresentare l’iniziativa si èaugurata che, in una città co-me Pavia ricca di storia e difascino e patria, di donneforti e illustri, venga “inter-pretata anche come uno sti-molo, per continuare a cono-scere e a riconoscere la ca-pacità e la voglia di fare del-le donne”. Ha anche invitato i giovani apartecipare “con la curiositàdi scoprire o di riscopriretratti di storia al femminile”.

A Stradella arriva Radio Gio.Stra

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STRADELLA - Ecco chel’oratorio di Stradella si lan-cia in una nuova avventuratecnologica, l’idea è statadata ai giovani dell’oratoriodall’esperienza di RadioVetta, la radio dei ragazzidell’oratorio di CastelnuovoS. Perché radio Gio.Stra.?La sigla sta per GIOvaniSTRAdella ed è il nome del-la manifestazione che ognianno porta l’oratorio in piaz-za, tra la gente, con musica eriflessioni. Una radio gestitada giovani per i giovani.Il 13 ottobre è andata in on-da la prima vera puntata conil tema “Giovani e fede”,

don Cristiano Orezzi e i suoicollaboratori hanno ospitatoed intervistato Andrea DeFilippi, professore di religio-ne presso il liceo di Broni, eAndrea e Matteo, due ragaz-zi che festeggiano quest’an-no i 18 anni. Tra canzoni, in-terviste e freddure è passataun’ora e mezza di trasmis-sione che certo ha dato spun-ti di riflessione e condivisio-

ne importanti a tutti gliascoltatori della radio. Che scopo ha questa radio?Innanzitutto farsi vicino atutti sfuttando ciò che la tec-nologia ci mette a disposi-zione, inoltre ciò a cui sipunta è creare uno spazio didibattito e confronto che vaad affiancarsi all’esperienzagiornalistica del P.I.O. (Pro-dotto In Oratorio), il giorna-lino che viene distribuitonelle scuole superiori diStradella e dintorni. Per a-scoltarci basta andare suwww.spreaker.com o su Fa-cebook “Radiogiostra spre-aker” o “Radio GioStra”.

L’assessore Cristina Niutta alla presentazione dell’evento

Page 18: il Popolo 20 ottobre 2011

CASTELNUOVO - VAL GRUE - VAL CURONE - VALLE OSSONADERTONINOGiovedì 20 ottobre 2011

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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva);Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9.Farmacie di turno aperte dal 20 al 26 ottobre 2011Giovedì 20 ottobre: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131862008)Venerdì 21: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067)Sabato 22: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel.0131 861264)Domenica 23: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi -(tel. 0131 861264)

Lunedì 24: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel.0131 861264); Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067);dalle ore 15,30 Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel.0131 862630) Martedì 25: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008)Mercoledì 26: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939)Edicole aperte domenica 23 ottobre 2011Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.soAlessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano;Topmar, Corso Pilotti.

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La Commissione Comunale ha illustrato quali sono le opere previste

Domenica 23 ottobre l’escursione terminerà con una merenda offerta dalla Pro Loco

Approvato il piano triennale dei lavori pubbliciTORTONA - La giunta co-munale ha approvato ilPiano Triennale dei LavoriPubblici 2012 - 2014 ogget-to della seduta della Com-missione Lavori Pubblicipresieduta da Lorella Re-petto. Ammontano a 9.025.000euro i lavori in programmaper il 2012, 1.860.000 europer il 2013 e a 2.900.000euro per il 2014.Nel 2012 l’amministrazioneha inserito, tra gli interven-ti, la manutenzione straor-dinaria della scuola prima-ria del 3° Circolo “GianniRodari” e del 1° Circolo,della scuola per l’infanzia“Giuseppe Sarina” e perl’infanzia “Regina Marghe-rita” - Monumento ai Ca-duti, per un importo totalepari a 830.000 euro deri-vanti dai fondi CIPE.Ci sono, inoltre, la riqualifi-cazione urbanistica dell’a-rea Dellepiane con un im-porto pari a 4.068.540 eurodalla Regione Piemonte e1.931.460 euro derivanti dadismissioni.E’ in previsione anche larealizzazione, all’internodel cimitero Urbano, di 800loculi, per un importo di1.200.000 euro, e di 15 cap-pelle per un importo pari a500.000 euro: entrambi sa-ranno fatti in autofinanzia-

mento. Sono previsti inter-venti di consolidamento eper la sicurezza delle stradee della circolazione veico-lare, pedonale e ciclistica,con un costo di 165.000 eu-ro, di cui 150.000 finanziaticon contrazione di un mu-tuo con onere a totale cari-co della Regione Piemontee, per la restante parte, dadismissioni.Si procederà anche con leopere di urbanizzazione aRivalta Scrivia e nelle altrefrazioni per un importo paria 130.000,00 euro.La riqualificazione del par-co del Castello sarà equa-mente distribuita nel trien-nio 2012, 2013 e 2014, perun importo, su ciascun an-

no, di 20.000 euro.Sia questi interventi chequelli a Rivalta e frazionisaranno finanziati daglioneri di urbanizzazione.Per il 2013 sono in pro-gramma la realizzazione diuna nuova rotatoria tra via-le Kennedy, via Campa-nella, via Alfieri e via SanBosco (150.000 euro, fi-nanziati con oneri di urba-nizzazione); la realizzazio-ne della rotonda all’incro-cio ex SS 211 con stradaBosco (310.000 euro, fi-nanziati in parte dalla pro-vincia e in parte dal privatiper un importo complessivopari a 230.000 euro e per80.000 euro dal Comunetramite dismissioni). Sono

previsti anche la riqualifi-cazione dei giardini pubbli-ci “Luigi Silvi” per 200.000euro e il piano strade e mar-ciapiedi per 400.000,00 eu-ro e il completamento dellamanutenzione straordinariadel cavalcavia ex S.S. n. 35bis dei Giovi per 600.000euro. Questi importi saranno fi-nanziati da trasferimenti inconto capitale.Nel 2014 si procederà conla ristrutturazione e l’am-pliamento del fabbricatodel Comando di PoliziaMunicipale, ProtezioneCivile e fabbricato CroceRossa Italiana per 500.000euro, la riqualificazionedell’ingresso a sud dellacittà con la realizzazione diuna nuova rotatoria tra cor-so Don Orione, l’ex S.S. n.35 dei Giovi e via DonGoggi per 300.000 euro, ilsecondo lotto della ristrut-turazione del fabbricato na-poleonico (ex carceri) divia Bandello per 1.000.000di euro e i lavori di ristrut-turazione della CasermaCarabinieri per 200.000 eu-ro. Sempre per il 2014 èstata inserita la manuten-zione straordinaria del ca-valcavia ferroviario su Stra-da Savonesa, per 700.000euro.

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TORTONA - Sono iniziatiin questi giorni gli inter-venti di riqualificazione dialcuni impianti di illumina-zione pubblica nelle frazio-ni. L’intervento, eseguito gra-tuitamente dalla SocietàEnel Sole, e senza alcunonere per l’amministrazio-ne comunale, prevede la so-stituzione complessiva disessanta punti luce conlampada a vapori di mercu-rio aventi una potenza paria 50 Watt, con nuovi appa-recchi a Led - modello Ar-chilede - con potenza di 39led. I nuovi apparecchi, checonsentono di ottenere, alcontempo, sia una maggiorresa illuminotecnica che unrisparmio del consumo dienergia, saranno installatiin tutte le frazioni in sosti-tuzione di quelli vetusti enon più funzionanti. Tali apparecchiature sonogià state utilizzate, lo scor-so anno, per il migliora-mento dell’illuminazione aRivalta Scrivia.“Questo ulteriore interven-to - spiega l’assessore aiLavori Pubblici, StefanoOrsi Carbone -, rappresentala massima attenzione chel’amministrazione comuna-le e l’assessorato ai LavoriPubblici ha nei confronti

delle frazioni e del proble-ma della sicurezza e del-l’ambiente. Certamente il momento sto-rico per le finanze delleamministrazioni pubblichenon permette di cantierizza-re interventi costosi, magrazie alla sensibilità dellaSocietà Enel Sole è statopossibile trovare questa so-luzione a totale vantaggiodella collettività”.Le nuove lampade consen-tono di realizzare un rispar-mio energetico tra il 40 edil 70 per cento rispetto aquelle tradizionali a paritàdi resa illuminotecnica eduna vita utile di 70.000 orecon assenza di manutenzio-ne programmata e bassi co-sti.

p.s.

MONTACUTO - “Il sen-tiero dei Pellegrini” (nellafoto), dislocato tra le ValliCurone e Museglia, è daanni una delle tappe predi-lette dall’associazione “LaPietra Verde”. Domenica 23 ottobre escur-sionisti appassionati torne-ranno a percorrerlo nei suoi8,8 km. Si tratta di un per-corso ricco di storia e ditradizioni lungo il quale si

incontrano piccole edicole,cappellette e chiese, a testi-monianza di un passato ric-co di sacralità e di devozio-ne. Si partirà da Montacutonel piazzale della chiesa sa-lendo verso il paese diGiarolo per circa 400 metrifino a incrociare sulla de-stra la strada che porta alpaese di Solarolo che siraggiunge dopo circa unquarto d’ora di cammino.

Attraversando il piccoloabitato si imbocca un sen-tiero che sale attraverso iboschi verso il monte Treb-bio. Poi il sentiero scendedolcemente superando ilcanalone del Rio del Treb-bio fino a incontrare la stra-da asfaltata che conduce,oltrepassato il ponte sulTorrente Museglia, alla fra-zione Case Mazzacani. Si passa poi la strada pro-vinciale e si prosegue svol-tando a sinistra in leggerasalita su strada sterrata at-traversando boschi misti fi-no a raggiungere la Cap-pelletta di Magroforte. Da questo punto si scende esi raggiunge in pochi minu-ti la frazione di Magrofortedove il percorso proseguein mezzo all’abitato per poisuperare un piccolo af-fluente del torrente Muse-glia. La sterrata prosegue

sempre in salita tra boschidi querce e castagno fino araggiungere il piccolo abi-tato di Benegassi. Da qui si ricomincia a scen-dere su strada asfaltata in-contrando dopo poche cen-tinaia di metri, sulla nostradestra, la chiesa della Ma-donna dei Campi.Si avanza incontrando nuo-vamente la strada provin-ciale, si svolta a sinistra ein salita si raggiunge il pae-se di Montacuto in circaquindici minuti.La partenza è prevista aBrignano Frascata alle ore9 presso la piazza Munici-pale e a Montacuto alle9.30. L’escursione si con-cluderà con una merendapresso la Pro Loco di Mon-tacuto. E’ necessario preno-tare all’indirizzo mail: [email protected].

Valeria Sala

TORTONA - Il 30 settem-bre, il vescovo Mons. Marti-no Canessa, si è recato pres-so l’istituto S. Giuseppe afar visita agli alunni delleclassi quarte e quinte dellascuola primaria e tutte laclassi della Scuola Secon-daria di 1° grado. Ha raccon-tato ai bambini le difficoltà, icompiti, le responsabilitàche caratterizzano il suomandato e la sua vocazione.Entusiasti e ricchi di doman-de, gli alunni si sono mostra-ti molto interessati soprattut-to alla sua missione in

Africa, dimostrandosi attentia comprendere e cogliere leimmense diversità che carat-terizzano la loro vita rispettoa quella dei loro coetaneiafricani. Grazie alle notizieriportate da sua Eccellenza,gli alunni hanno poi affron-tato, con l’aiuto delle inse-gnanti, discussioni in classesu argomenti quali la famenel mondo, la guerra, la po-vertà. La visita del Vescovoli ha arricchiti di nuovi valo-ri e convinti ad impegnarsinel diventare cristiani di ve-ro cuore.

Interventi di riqualificazione in città

Nuova illuminazione

Con la Pietra Verde sul Sentiero dei Pellegrini Il Vescovo al S. GiuseppeHa incontrato i ragazzi di quarta e quinta

Page 19: il Popolo 20 ottobre 2011

GGiioovveeddìì 2200 oottttoobbrree 22001111IILL PPOOPPOOLLOOppaagg.. 2244 TTOORRTTOONNAA

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Un incontro particolare quello che l’Associazione Impe-gno Culturale di Sale (A.I.C.) organizza giovedì 20 ottobrealle ore 19,30: non nella consueta austera sala riunioni del-l’ex Fatebenefratelli, ma presso il ristorante pizzeria “LaFossa Romea” di via Colombarola 32. Relatore il noto stu-dioso di storia locale professor Gianvincenzo Chiodi, inuna veste, per lui insolita, quella di esperto di cucina. Dialcune ricette, talvolta dimenticate, della tradizionale cuci-na piemontese, si parlerà, infatti, nella serata. Non ci si ac-contenterà di parlare e di ascoltare: grazie al’arte culinariadella signora Marisa, i presenti potranno riassaporare i cibisemplici e spesso poveri, ma non per questo meno gustosi,della cucina locale di una volta. La degustazione sarà ri-servata a chi avrà prenotato.

APPUNTAMENTI / SALELe ricette della tradizione piemontese

Il 1° novembre alle ore 10.30 presso la sala Romita, messa adisposizione dal Comune di Tortona, sarà celebrata laMessa in suffragio dei defunti dell’Associazione NazionaleVenezia Giulia e Dalmazia (ANVGD). La funzione sarà of-ficiata da don Francesco Larocca viceparroco del Duomo.

SUFFRAGIO / TORTONACelebrazione per i defunti dell’ANVGD

SALE - Mentre l’anno del150° dell’Unità d’Italia vol-ge al termine, l’Associazio-ne Impegno Culturale onlus(A.I.C.) di Sale ha promossosabato 15 ottobre un impor-tante convegno volto a illu-strare la significativa presen-za di alessandrini, di tortone-si e soprattutto di salesi nellegloriose vicende delRisorgimento italiano. Nella sala consiliare del mu-nicipio, alla presenza di unpubblico molto attento ecoinvolto, il presidente del-l’A.I.C ha introdotto l’incon-tro ricordando le iniziativegià attuate: il concerto e ilconvegno su Cavour esatta-mente un anno fa; l’invitoalle scuole medie a eseguire

disegni e ricerche storichesulle vie che il paese ha de-dicato a personaggi e fattidel Risorgimento e la visitaguidata al palazzo reale diRacconigi. Il sindaco, nel sa-luto rivolto agli intervenuti,ha citato anche il grandeconcerto organizzato dalComune. Dopo l’interventodel moderatore il professor

Gianvincenzo Chiodi, laprofessoressa Carla MoruzziBolloli, presidente del’Isti-tuto di Storia del Risorgi-mento di Alessandria e Asti,ha dedicato il suo discorso altema “Garibaldi e i Garibal-dini nell’Alessandrino”, ci-tando i coraggiosi che, par-tendo dalla nostra provincia,si sono uniti al grande eroenella celebre spedizione deiMille. È seguita la relazionedi Giuseppe Decarlini, in-centrata sui numerosi conter-ranei che hanno valorosa-mente combattuto, talvoltacon il sacrificio della vita,sia nelle file dei Garibaldinisia in quelle dell’esercito re-golare piemontese durante leprime tre guerre d’indipen-

denza. Entrambi i relatorihanno rilevato che, mentreogni paese ricorda con lapidie monumenti i Caduti e ipartecipanti alla prima e allaseconda guerra mondiale,pochi studi sono stati dedica-ti e poco per ora si sa suiprotagonisti del primo perio-do del nostro Risorgimento.Vivi e convinti gli applausidei presenti. A conclusionedel pomeriggio sono statipremiati con libri e cancelle-ria, per le ricerche compiute,alunni e classi seconde me-die dell’anno 2010/11. I ra-gazzi della terza media, orapassati alle scuole superiori,erano stati premiati con unavisita guidata alla Cittadelladi Alessandria.

La conferenza è stata organizzata dalla Comunità Terre del Giarolo

Giovedì 6 ottobre gli alunni delle classi 2A e 2B della ScuolaSecondaria di I grado S. Giuseppe sono andati a visitare lefamiglie della Comunità MCF, residenti a Berzano diTortona. All’arrivo sono stati calorosamente accolti da alcu-ni membri della Comunità, che hanno illustrato loro i vari la-boratori. Infatti hanno avuto modo di mettersi all’opera conil feltro, l’argilla, la panificazione, l’orto, il disegno e la pro-gettazione. Nel pomeriggio, dopo aver giocato, corso, canta-to e suonato la chitarra nel grande giardino hanno fatto unapasseggiata nel bosco di castagne, una visita al grande orto ehanno scoperto che capre e pecore sono ghiotte di rubiglia. È stata davvero una splendida giornata e tutti gli alunni rin-graziano il loro compagno Giovanni, la sua famiglia e tuttala Comunità che ha permesso loro di fare questa meraviglio-sa esperienza.

Marika Tosino

SCUOLA / TORTONA

SAN SEBASTIANO CU-RONE - Giovedì 13 ottobrealle ore 21, presso il salonedel Palazzo Mazza Galantidi San Sebastiano Curone,sede del Comune e dellaComunità Montana Terredel Giarolo, si è tenuta unaconferenza, curata dallaPresidenza della Consultadei Giovani, in collaborazio-ne con la CRI di San Seba-stiano. “La Croce Rossa diSan Sebastiano e i giovani,l’importanza del volontaria-to” è stato il titolo pensatoper la conferenza, alla qualehanno preso parte i presiden-ti della Consulta MatteoCoggiola e Barbara Monta-gner, in qualità di relatori, ilcommissario della delega-zione CRI di San SebastianoSilvana Rebuffo e il SindacoFrancesca Leddi. L’incontroè stato voluto dal PresidenteMatteo Coggiola, che è an-

che il rappresentante dei gio-vani di San Sebastiano in se-no alla consulta, per sensibi-lizzare i ragazzi riguardo altema del servizio e del vo-lontariato nel territorio.All’incontro hanno presoparte numerosi giovani eadulti convenuti da diversezone delle valli Curone,Grue e Ossona, zone che so-no servite, in caso di emer-genza, dalla Croce Rossa diSan Sebastiano. Ad aprire laconferenza sono stati i duePresidenti della consulta chehanno insistito sull’impor-tanza della dimensione delvolontariato nei nostri terri-tori, alla luce della “crisi”che sta vivendo in diversiambiti del sociale. Crisi dicui ha parlato anche il com-missario CRI Silvana Re-buffo, ricordando il com-pianto dottor Nino Allegrinache tanto fece per creare e

mantenere la Croce Rossacome servizio indispensabileper gli abitanti, soprattuttodelle zone montuose, rag-giungibili con sempre mag-gior difficoltà in caso di gra-vi emergenze, soprattutto intermini di tempo. Il commis-sario ha altresì richiamato ipresenti a pensare a cosa ac-cadrebbe se, per mancanzadi un sufficiente numero divolontari, la Croce Rossadovesse chiudere: sarebbeuna situazione di assolutadrammaticità. La stessa Rebuffo ha affer-mato come il volontariatosia un’attività gratificanteche tutti possono prestare, inaggiunta ai tanti impegni, daquelli lavorativi a quelli disvago, raccomandandolanon solo ai giovani ma an-che ai cosiddetti baby pen-sionati. È stata poi posta inevidenza la situazione della

CRI a livello nazionale, so-prattutto in seguito alle di-sposizioni contenute nell’ul-tima manovra finanziariache prevedono la privatizza-zione delle CRI e la lororiorganizzazione in comitati.Si è fatto seguito all’illustra-zione della “vita del volonta-rio” all’interno della CroceRossa, dei corsi di formazio-ne e delle concrete modalitàdi svolgimento degli inter-venti in caso di codici rossi(situazioni molto gravi) everdi (situazioni non gravi).Il sindaco Francesca Leddi,dopo essersi complimentatacon l’Ufficio di Presidenzadella consulta per aver orga-nizzato la conferenza, ha as-sicurato che presenterà allaprossima conferenza genera-le dei Sindaci una propostamirante al sostegno e alla ri-vitalizzazione della CroceRossa di San Sebastiano.Infine, i partecipanti hannoascoltato con grande atten-zione le testimonianze didue “vecchie” volontarie chehanno dedicato alla CroceRossa molti anni, animate daun forte spirito civico e diservizio reso alla collettività.Infine, il presidente MatteoCoggiola si è impegnato per-sonalmente a dar vita a unacampagna informativa viaweb e non solo per racco-gliere un sempre crescentenumero di adesioni per le fi-nalità che sono state oggettodella conferenza.

Il Risorgimento e i suoi protagonisti a Sale

Il San Giuseppein visita alla Casa Famiglia di Berzano

NUOVARADIO PIEVE / TORTONALa magia della chitarra a CaleidoscopioLa suggestiva musica per chitarra sarà la protagonista delnuovo appuntamento sulla frequenza 96,400 FM e in direttasul sito www.radiopnr.it. Nel “Caleidoscopio” che andrà inonda domenica 23 ottobre alle ore 20,30, il conduttoreAndrea Bobbio proporrà un bellissimo concerto registratodal vivo il 15 maggio 2009 presso l’Oratorio dell’Annunzia-ta di Ovada. Bravissimi interpreti i chitarristi Angela Centolae Roberto Margaritella. Nel programma musiche di Gragna-ni, Giuliani, Piazzolla e Albeniz. Intervista alla professoressaCentola e al professor Margaritella, che introdurrà i brani.L’appuntamento è quindi fissato per domenica sera, oppure,in alternativa, martedì 25 ottobre sempre alle ore 20,30.

Il tavolo dei relatori della conferenza “La Croce Rossa di San Sebastiano e i giovani”

Fotonotizia

La Croce Rossa e i giovani a S. Sebastiano

Domenica 16 ottobre, Te-resa Pavarin e Sergio Tuishanno celebrato 50 anni dimatrimonio nella chiesaparrocchiale di Viguzzolo.La S. Messa è stata cele-brata dal parroco don GinoBava. Al termine i due sposi han-no festeggiato insieme a fi-gli, nipoti, amici e parenticon un pranzo in amicizia.

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SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 –12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò(tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefe-stiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9;Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefesti-va 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261):ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel.2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30);Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel.33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 20 al 26 ottobre 2011Giovedì 20 ottobre: Cristiani, Via IV Novembre, 13 (tel. 0143 2321)Venerdì 21: Comunale, Via Verdi, 113 (tel. 0143 76255)Sabato 22: Valletta, Via Garibaldi, 1 (tel. 0143 2331)Domenica 23: Giara, Via Girardengo, 13 (tel. 01432017)

Lunedì 24: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3/5 -(tel. 0143 2166)Martedì 25: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 01432310)Mercoledì 26: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel.0143 2321)Edicole aperte domenica 23 ottobre 2011Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via CastelDragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, PiazzaRepubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, ViaVerdi; Semino, Via Pavese.

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NOVI LIGURE - Sabato22 ottobre alle 21 presso ilTeatro Giacometti andrà inscena “All’ ombra dell’ulti-mo sole...”, ultimo spettaco-lo della Saiwa Band &Friends, un tributo a Fabri-zio De Andrè, con reinter-pretazioni dei suoi pezzi. L’ingresso è a offerta liberae tutto il ricavato della serataandrà a favore di AISM(Associazione Italiana Scle-rosi Multipla). L’AISM èuna Onlus che da oltre qua-rant’anni anni opera su tuttoil territorio italiano; dal 1998è affiancata da FISM, Fon-dazione Italiana SclerosiMultipla, anch’essa Onlus,istituita per continuare a fi-nanziare e promuovere la ri-cerca scientifica sulla malat-tia. E’ oggi il punto di riferi-mento per le oltre 60.000persone con sclerosi multi-pla in Italia e per i loro fami-liari; il suo impegno si svi-luppa in tre ambiti determi-nanti per le persone consclerosi multipla, quali lapromozione ed erogazionedi servizi a livello nazionalee locale, l’affermazione deidiritti delle persone con SMe il sostentamento della ri-cerca scientifica.

L’associazione è attiva sulterritorio con oltre 10.000volontari impegnati a diffon-dere una corretta informa-zione sulla malattia, sensibi-lizzare l’opinione pubblica,promuovere ed erogare ser-vizi socio sanitari adeguatidove il servizio pubbliconon arriva, promuovere ini-ziative di raccolta fondi persostenere la ricerca scientifi-ca. La Saiwa Band & Frien-ds è un gruppo musicale na-to a Genova nel 2006 su ini-ziativa di alcuni dipendentidella ditta Saiwa e cresciutocon il prezioso sostegno del-l’azienda stessa. I compo-nenti non sono professionistiin campo musicale, ma “arti-sti nel tempo libero”, accu-munati da un grande entusia-smo per la musica.L’attività, nata inizialmentecome hobby e come intratte-nimento interno durante fe-ste aziendali, si è poi allarga-ta a eventi a sostegno di va-rie associazioni. Il repertoriodella Band è vario, ma si ba-sa, fondamentalmente, sulrock dagli anni ’70 ad oggi,con divagazioni anche in al-tri generi.

Michela Ferrando

Omaggio a De Andrè“Novi 1861”: la città celebra l’UnitàNOVI LIGURE - Venerdì14 ottobre, presso il Foyerdel Teatro Marenco, è statainaugurata la mostra “Novi1861”, con una preziosa e-sclusiva: la camicia rossadel garibaldino Villari. Lamostra, che rimarrà apertafino al 27 novembre, ha co-me secondo punto di riferi-mento, anche l’Auditoriumdella Biblioteca Civica, sitain Via Marconi. Nel primo,sono indicati tutti i riferi-menti per i visitatori: dallamappa della città con i pun-ti d’interesse, all’inquadra-mento storico e socio eco-nomico della Novi risorgi-mentale, comprese le bio-grafie dei personaggi più si-gnificativi. Invece, pressola Biblioteca è stato allesti-to il centro documentale,con le molteplici testimo-nianze che fanno parte del-l’archivio storico.L’iniziativa, organizzatadal Comune in collabora-zione con i partner IlvaRiva Fire, Fondazione Cas-sa di Risparmio di Alessan-dria e Banca Carige, rap-presenta uno degli appunta-menti più significativi inse-riti nel lungo programmadelle manifestazioni cittadi-ne dedicate al 150° anniver-sario dell’Unità d’Italia. Il progetto della mostra,che si sviluppa in più sedied in diversi punti dellacittà, nasce da una ap-profondita ricerca, curatadal personale della Biblio-

teca Civica, che ha compre-so numerosi libri di storialocale e l’archivio storicocittadino.Gli altri luoghi visitabili so-no Palazzo Pallavicini, laChiesa della Collegiata, ilComando di Polizia Muni-cipale, ed i percorsi dei ci-miteri cittadini, dove ripo-sano le spoglie di novesi il-lustri. Seguendo il tagliostoriografico prettamentelocale della mostra, varietarghe segnano sia le vie in-titolate ai protagonisti no-vesi del Risorgimento, siaaltre aree espressive dellacittà. Sabato 22 ottobre,presso il Salone di Rappre-sentanza del Palazzo Muni-cipale, sarà ricordato il set-timo “Congresso delleSocietà di Mutuo Soccor-

so” che si tenne a Novi Li-gure nel 1859, proprio nellastessa sala. Il programmaprevede, alle ore 9.45, i sa-luti delle Autorità, a segui-re, gli interventi di CarloCampora (Presidente Con-sulta S.O.M.S. Novi Ligu-re/Ovada), Adriano Dolo(Consigliere della Fonda-zione Centro per lo studio ela documentazione delleSocietà di Mutuo Soccor-so), Ferruccio Temporiti(Presidente CoordinamentoSOMS della Lombardia) edi Cesare Manganelli (Col-laboratore ISRAL). Alle ore 12.30 è prevista laconclusione del Sindaco,Lorenzo Robbiano, e loscoprimento di una targacommemorativa. La sera, alle ore 21, presso

il “Centro Fieristico DolciTerre di Novi”, si terrà unconcerto (Direttore il Mae-stro Raffaele Mascolo), chevedrà protagonisti l’Orche-stra Sinfonica “ArturoToscanini” di Parma e ilCoro lirico “Terre Verdia-ne”, quest’ultimo direttodal Maestro Corrado Casa-ti. Dal 28 al 30 ottobre l’an-drone di Palazzo Dellepia-ne ospiterà la rassegna li-braria “Librinmostra”, de-dicata a volumi del periodorisorgimentale. Sabato 5 novembre, alle ore10, presso la Sala Confe-renze della Biblioteca Ci-vica, è in programma lapresentazione di “In novita-te juniores” a cura della ri-vista storica “In Novitate”;il volume contiene una se-rie di ricerche sul Risorgi-mento realizzate dalle scuo-le cittadine. All’incontro interverrà ilpresidente dell’associazio-ne, Renzo Piccinini. Sabato 12 novembre, alleore 10, presso l’Aula Ma-gna del Liceo Amaldi siterrà una conferenza sullafigura di Pietro Isola a curadi Andrea Sisti. Infine, nelmese di dicembre, sarà alle-stita una mostra dedicatainteramente al Ballo Excel-sior, che tratterà delle varierappresentazioni avvenutein tutto il mondo della cele-bre opera di Romualdo Ma-renco.

Vittorio Daghino

NOVI LIGURE - Lo spa-gnolo Daniel Moreno si èaggiudicato a sorpresa la97ª edizione del GranPiemonte, penultimo ap-puntamento del calendariointernazionale. Madrileno, 30 anni, è il pri-mo iberico ad imporsi nellaclassica autunnale, che si èsnodata lungo un percorsopoco selettivo tra Piasco(Cuneo) e Novi Ligure. Di fronte al Museo deiCampionissimi Fausto Cop-pi e Costante Girardengo, ilfinisseur della russa Katu-sha ha colto il suo terzocentro stagionale, compresoil tappone pirenaico di

Sierra Nevada alla Vuelta. Entrato nella fuga decisiva

avviata a 118 km dal tra-guardo, ha snobbato i velo-cisti che componevano ilgruppetto di testa e poi, benprotetto dal compagno disquadra Luca Paolini (ter-zo), si è inventato l’allungodecisivo a 500 metri dal-l’arrivo. Sul secondo gradino del po-dio è salito il belga GregVan Avermaet, che dome-nica 9 aveva conquistatoun’altra corsa storica, laParigi-Tours. Male sono andati i più atte-si di giornata: il campionedel mondo Mark Cavendishsi è ritirato dopo una settan-tina di chilometri, il vallone

Philippe Gilbert, vincitoredelle ultime due edizioni, èrimasto nella pancia delgruppo.Bene invece Vincenzo Ni-bali che ha provato qualcheallungo, chiudendo infine alnono posto.

Ordine d’arrivo: 1. DanielMoreno (Spagna Katusha)km 203 in 4h45’e 16”; 2.Van Avermaet (Belgio); 3.Paolini; 4. Voeckler (Fran-cia), 5. Roche (Irlanda), 6.Niemec (Polonia), 7. Ben-nati, 8. Stensen (Danimar-ca), 9. Nibali, 10. Lovkvist(Svezia).

f.s.

Daniel Moreno ha vinto la corsa “Gran Piemonte”

Il ciclista Daniel Moreno

La Saiwa Band suona per l’AISMInaugurata la mostra di preziosi cimeli dedicata al Risorgimento locale

Torre d’Oro a Marica VenturinoNOVI LIGURE - Il Consiglio Direttivo del Centro Studi“In Novitate” ha deliberato l’assegnazione all’ArcheologaMarica Venturino Gambari del premio Torre d’Oro 2011.Il prestigioso riconoscimento, giunto alla XXVII edizio-ne, si avvale del patrocinio della Provincia di Alessandria,del Comune di Novi Ligure e della preziosa collaborazio-ne del Centro Orafo fratelli Ghio di Serravalle Scrivia. La cerimonia della consegna è prevista domenica mattina23 ottobre, alle ore 10,30 presso il salone conferenze dellaCivica Biblioteca di Novi Ligure. Interverranno a illustra-re le varie benemerenze dell’Archeologa con specializza-zione in Preistoria, il professor Stefano Maggi, docente inarcheologia classica presso l’Università degli Studi diPavia e il dott. Andrea Sisti, vice presidente del CentroStudi. Marica Venturino Gambari è il direttore dell’areaarcheologica del sito di Libarna dove cura un complessoprogetto di restauro e di riqualificazione ambientale.

Page 21: il Popolo 20 ottobre 2011

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Il famoso portiere brasiliano dell’Inter Julio Cesar si èconcesso un pomeriggio di shopping e relax al SerravalleDesigner Outlet. Di fronte agli occhi curiosi di commessee acquirenti, il campione nerazzurro ha approfittato delforzato riposo dovuto al suo infortunio per dedicare qual-che ora agli acquisti, cogliendo al volo l’occasione dell’ar-rivo nel Designer Outlet piemontese delle nuove collezioniautunno inverno. Anche i big del calcio di serie A quindi scelgono per i loroacquisti Serravalle Designer Outlet, in virtù di un’offertaunica che comprende i più prestigiosi brand della moda in-ternazionale a prezzi ridotti dal 30 al 70%.

Inizierà a novembreil corso di pittura e disegno

ARTE / SERRAVALLE SCRIVIA

Dal 5 novembre a Serravalle Scrivia, avrà inizio il XXVIIICorso di pittura e disegno e arti applicate. L’associazione Amici dell’Arte di Serravalle in collabora-zione del Comune di Serravalle, organizza presso le exScuole Elementari i corsi di disegno, pittura e arti applica-te che si terranno tutti i sabati pomeriggi dalle ore 15,30alle ore 17,45 e i lunedì sera dalle ore 21 alle ore 23. I corsi sono aperti agli appassionati d’arte e per tutti coloroche hanno interesse o attitudini artistiche. Per i giovani e gli studenti il corso è gratuito.

Trovata un’enorme “grifola grondosa”

EVENTI / SERRAVALLE SCRIVIA

Nei giorni scorsi a Mongiardino Ligure Stefanino Gogna,uno dei Sindaci più noti della Comunità Montana “Terredel Giarolo”, ha trovato in Val Sisola un fungo del tipoGrifola Frondosa di circa 4 kg.

NOVI LIGURE - Foto acolori e in bianco e nero, fo-to di ieri e di oggi, raccontiche hanno ad oggetto Novi,vista nelle sue strade e anchenei suoi angoli meno noti:questo ed altro c’è nel Ca-lendario artistico novese2012, che l’associazione cul-turale Orizzonti Novi, pre-sieduta da Osvaldo Repetti,offre all’attenzione dellacittà. E’ il quinto anno con-secutivo che l’iniziativa si ri-pete, con crescente successo,grazie anche al contributo dioperatori economici e com-merciali e del CSVA (Cen-tro Servizi Volontariato A-lessandria). Il Calendario sipropone con una veste grafi-ca simpatica ed elegante, im-preziosita da una felice scel-ta coloristica, che lo rendeanche oggetto d’esposizione,in casa, in ufficio, nei localipubblici. Le foto presentateprovengono dalle collezionidi Michelangelo Mori, diSalvatore Acri e Mac Foto,di Aldo Guida, del Comunedi Novi Ligure e di FaustoMogni. Tra le novità, la partecipa-zione alla realizzazione delGruppo fotografico di Oriz-zonti Novi, formato da:

Chiara Aloisio, Elena Car-rega, Anna Cristallo, ElenaDi Cara, Daniela Fava,Giulia Fossati, Irene Fossati,Pino Loiacono, Stefano Re-petti, Antonella Ronzulli,che avevano partecipato alcorso di fotografia organiz-zato dalla stessa associazio-ne con lezioni tenute da Fau-sto Mogni, Elisabetta Goggie Gianni Torchia. I testi sullaNovi di ieri sono in gran par-te tratti da scritti di EgidioMascherini, scomparso nel1995, la cui memoria si in-

tende onorare, unitamente aquella di Mi-chelangeloMori, che della diffusionedella conoscenza dei Novi fuuno dei massimi artefici spe-cialmente presso i giovani.Ciascun mese è dedicato aduna via di Novi, illustrata,come s’è detto, con foto e te-sti. Sfilano così, durantel’anno, e costituiscono unagodibile occasione di letturae di informazioni via Ca-vanna, Spalto Montebel-lo,via Abba, via GuglielmoMarconi, via Pietro Isola,viale della Rimembranza,via Felice Cavallotti, viaGiuseppe Garibaldi, viaCasteldragone (con il BorgoStorto e il Borgo Dritto vistida Daniela Fava e AnnaCristallo), via Solferino, viaPaolo Giacometti, via DonMinzoni. Il Calendario arti-stico novese costituisce unasorta di toponomastica illu-strata, che dal suo primo ap-parire ha dato visibilità adoltre cinquanta strade nove-si. E’ intenzione dell’asso-ciazione, come afferma ilPresidente, nonché ideatoree coordinatore delle attivitàeditoriali, Osvaldo Repetti,riunire successivamente i va-ri contributi letterari e foto-

grafici per costruire unaGuida di Novi vista nelle suearticolazioni storiche, artisti-che, di colore e di costume.Anche quest’anno partecipaalla realizzazione del calen-dario l’AIDO (AssociazioneItaliana Donatori Organi eTessuti) - Gruppo Frederickdi Novi Ligure, guidata daIsa Sommo, che intende conciò proporre alla cittadinan-za le proprie attività e pub-blicizzare la necessità e lapositività dell’adesione allacampagna per la donazionedi organi e tessuti, che è ilsuo fine specifico. Da segna-lare che il ricavato delle ven-dite andrà a totale beneficiodell’AIDO novese.Considerato anche il fine be-nefico dell’iniziativa, l’AI-DO e l’Associazione “Oriz-zonti Novi” si augurano chetale prodotto sia gradito atutti i Novesi. Il Calendario novese 2012 èdistribuito nelle edicole enelle librerie cittadine e puòessere richiesto anche rivol-gendosi all’AIDO, all’asso-ciazione “Orizzonti Novi”,agli sponsor indicati in cia-scuna pagina o all’editriceLitho Commerciale di NoviLigure.

La pubblicazione, giunta alla quinta edizione, è curata da Orizzonti Novi

Il torneo d’autunno di scacchi va a RoattaNOVI LIGURE - Si è svolto, venerdì 14ottobre presso il salone del DLF di NoviLigure, la settima edizione del Torneo diAutunno. La competizione prevedeva 10turni con cadenza di gioco di 5 minuti a te-sta per finire la partita.Dominio del portacolori dell’A.S.D. DLFNovi Scacchi Luca Roatta, autore di unaprestazione sopra le righe con 9 punti su 10disponibili; sul podio gli alessandriniMauro Baruscotti e Dario Gemma rispetti-vamente con 7,5 e 7 punti.Primi di categoria si sono classificati: Fa-bio Grattarola di Alessandria (fascia elo so-pra 2000), Ettore Sibille di Alessandria(2000-1800), Massimo Porzio del DLFNovi (1800-1600), Ettore Isolabella delDLF Novi (1600-1460) e Andrea Assanellidi Tortona (fascia minore 1460), con un ot-timo rientro dopo quasi 25 anni di inattivitàin una gara che vedeva al via i migliorispecialisti del gioco veloce e solo due in-classificati.Il torneo, ha assegnato anche i punti per il

Grande Slam della Provincia: consolida ilprimato in solitario M. Porzio con 676punti, seguito da A. Giudici con 599 e dalcasalese Marco Barbero con 591.Le classifiche complete sono sul sitowww.noviscacchi.it.Il prossimo appuntamento del Grande Slamè previsto per domenica 23 ottobre, ore14.30 a Casale con il Torneo Semilampo.E’ stato invece rinviato il torneo Lampo diAlessandria, in programma per venerdì 21ottobre.

Realizzato il percorso naturalistico della CappellezzaSERRAVALLE SCRIVIA- Sabato 15 ottobre presso lachiesetta della frazione Cap-pellezza, si è svolta la ceri-monia di inaugurazione delnuovo percorso escursioni-stico - naturalistico di Cap-pellezza. In occasione del “taglio delnastro”, il Sindaco AntonioMolinari e l’assessore al-l’ambiente, Mauro Denegri,hanno illustrato ai presenti ilprogetto realizzato dal Co-mune di Serravalle Scrivia edal Club Alpino Italiano Se-zione di Novi Ligure, cherende pienamente fruibile uninteressante e panoramicopercorso sulle colline checircondano Serravalle. A seguire è stato offerto unpiccolo rinfresco e soprattut-

to l’opportunità di percorrereil nuovo sentiero accompa-gnati dalle guide C.A.I. Il tracciato aperto al pubbli-co, attrezzato con palette se-gnavia,si snoda secondo unpercorso ad anello che partedal centro cittadino (VialeStazione Stazione FS) per

salire sino alla chiesetta diCappellezza e da qui inol-trarsi sulle verdi colline chesovrastano Serravalle, pas-sando per la Chiesetta diSant’Ambrogio (dove da unpunto panoramico con areadi sosta è possibile godereuno splendido panorama in

direzione di Libarna, Monte-spineto, Arquata Scrivia), esu ancora sino alla Chiesettadi Montei, per poi scenderetra vigne e verdi prati sino aVia Abbazia e il Parco diVilla Caffarena (nella foto),chiudendo il cerchio su Via-le Stazione e Piazza Bailo. Un itinerario piacevole e ri-lassante che offre anche inte-ressanti digressioni interse-cando altri sentieri segnati,in direzione Novi Ligure eGavi. Gli amministratori co-munali sono lieti di poter ri-dare a tutti i serravallesi unaparte dei sentieri che circon-dano il paese, sentieri da cuisi possono ammirare insolitiscorci di paesaggio circon-dati dalla quiete dei boschi edei parchi.

Arriva il nuovo calendario artistico novese

Si trova a Serravalle Scrivia ed è stato voluto dal Comune e dal CAI di Novi Ligure

Page 22: il Popolo 20 ottobre 2011

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A Mongiardino Ligure il libro di Tonino Pratolongo su storie e sapori locali Secondo incontro a Serravalle Scrivia

“I Mercanti della neve” in Valle SpintiMONGIARDINO LIGU-RE - Sabato 22 ottobre, alleore 20, presso l’agriturismoVallenostra di MongiardinoLigure, Silvano Bello pre-senta “I mercanti della nevebanchettano in Valleno-stra”.Un viaggio nel tempo e nel-lo spazio, quando i mercan-ti della neve, i santi Anto-nio, Sebastiano e Biagioprevedevano, infallibilmen-te o quasi, il tempo: se neigiorni onomastici il tempoera bello, i Santi Mercantidella neve andavano almercato e compravano ne-ve da spargere abbondante-mente sulle valli, se erabrutto restavano a casa e sene poteva dedurre che sa-rebbero seguite terse gior-nate di sole, a segnalare lafine dell’inverno ormaiprossima. La serata ideata dall’agritu-rismo Vallenostra per fe-steggiare il libro di ToninoPratolongo “I Mercanti del-la neve - Storie e tradizioniin Valle Spinti” (primo vo-lume della collana “Le Im-pronte”, diretta da OsvaldoRepetti per le Edizioni Pun-toacapo di Cristina Daglio eMauro Ferrari), è un rac-conto orale dal vivo arric-chito di quello che un libro,per sua stessa natura, puòsolo magnificamente sug-gerire, i sensi del gusto e

dell’olfatto, che tante voltevengono richiamati con pi-glio ora ironico, ora nostal-gico nel bel racconto del vi-ce sindaco di Grondona. La presentazione di un li-bro, quindi, raccontata dalvivo in “4 dimensioni” co-me l’intrattenimento di unfilm holliwoodiano in 3Dnon potrà mai fare, è un’e-mozione da vivere piattodopo piatto.Niente cinema multisala,

occhiali tridimensionali epopcorn questo sabato.Il menù cucinato da Agata,presentato in abbinamentoa poesie, racconti e fiabetratti dal libro, è frutto degliinverni delle valli contadi-ne: polentino di castagnecon Montebore, variazionedi troffie di castagne, trippee stoccafisso accomodatocon polenta e infine l’umilee sontuoso Monte Biancodella mamma di Tonino,

tortino dal cuore morbidodi castagne. Il tutto sarà ac-compagnato dai vini tipicidel territorio. La valleSpinti, stretta e sinuosa, sa-le da Arquata verso i primicontrafforti appenninici diSan Martino di Roccaforte:solcata da lamine di terragrigia, i calanchi, ricordo diun antico mare, segnate darughe che si sbriciolano nelcaldo dell’estate e fumiga-no umide d’inverno. Tonino Pratolongo gli in-verni della Valle Spinti liconosce bene: classe 1942,è cresciuto fra questi colliboscosi, ne ha assimilatoumori, nebbie, freddo, tra-dizioni. “Se vuoi parlare del mondo- diceva Tolstoj - cominciadal tuo paese”: in questapiacevole raccolta, Prato-longo racconta un’infanzia,una storia, che è la sua maanche quella di una culturaed una economia contadinaormai in disfacimento, conlo humour di chi l’ha vissu-ta, talvolta con difficoltà, econ la nostalgia per un tem-po in cui la contemplazionedel paesaggio e il rapportocon il fiume, il prato, il bo-sco, gli animali, era imme-diato e vivificante.Soprattutto per una culturadel territorio che è culto disuolo, di cibo, di stagioni.

a.m.

Prevenzione... in movimento a Pozzolo FormigaroPOZZOLO FORMIGA-RO - Sabato 22 ottobre aPozzolo si terrà l’evento“Prevenzione… in movi-mento” presso il Pattino-dromo del Centro SportivoGiovanni Paolo II di viaFraschetta. L’evento si inserisce nelleiniziative promosse dallaConsulta femminile provin-ciale della Lega Italiana perla Lotta contro I Tumori(LILT) di Alessandria inoccasione della CampagnaNastro Rosa 2011 per laprevenzione oncologica e sionora del patrocinio e dellasponsorizzazione del Co-

mune di Pozzolo Formiga-ro. La serata avrà inizio alleore 20 con un apericenaproposto dalla Locanda deiNarcisi di Pozzolo Formi-garo ed ispirato alle regoledalla sana e corretta ali-mentazione con prodotti delterritorio. Proseguirà alle ore 21 conlo spettacolo di pattinaggioartistico a rotelle “L’Egitto:il connubbio tra il mondodel pattinaggio a rotelle el’antico Egitto” realizzatodalle associazioni sportiveASD Pattinaggio ArtisticoPozzolese e ASD Pattinag-gio Artistico Aurora.

Quindi un evento ancheeducazionale e non solo diintrattenimento, che attra-verso due distinti momentivuole ricordare ai parteci-panti il ruolo preminenteche l’alimentazione e l’atti-vità fisica hanno in uno sti-le di vita quotidiano attentoalla prevenzione oncologi-ca. La partecipazione pre-vede un contributo minimodi 25 euro finalizzato allaraccolta fondi a sostegnodell’attività di prevenzionee di ricerca scientifica inambito oncologico promos-se dalla Sezione alessandri-na di LILT.

La forza della ComunitàSERRAVALLE SCRIVIA- “Il fondamentale atteggia-mento di conversione, intesacome inversione di tenden-za, non deve essere solo in-dividuale, dei singoli indivi-dui ma pastorale”, così ilprof. Gian Franco Agosti,delegato regionale di Azio-ne Cattolica, ha aperto il se-condo incontro avente pertema: “Parrocchia: quale fu-turo? La forza della Comu-nità: accogliere le differenzee temere l’indifferenza”, chesi è tenuto lunedì 10 ottobrealle ore 21 presso il salonedel Pensionato di SerravalleS. “Mons. Guerra”.Oggi, in un’epoca di grandicambiamenti, la forza di unacomunità parrocchiale ha lapropria ragion d’essere nellapresa di coscienza della plu-ralità, di differenti sensibi-lità e tradizioni che la carat-terizzano. Noi stessi appar-tieniamo a mondi diversi, adambiti culturali diversi, avolte distanti e contradditoritra loro. Dentro una stessaComunità ci sono personeche hanno livelli di partenzadiversi nel campo della stes-sa fede: ci sono persone chehanno solo ricevuto il sacra-mento del battesimo e chepur riconoscendosi e ricono-scendole formalmente inun’appartenenza alla ChiesaCattolica, in realtà non tra-ducono tale partecipazionein una frequenza esteriore,anche se poi di fatto nonsappiamo se davvero sianolontani solo perché non livediamo alla S. Messa o alleiniziative parrocchiali. LaChiesa non vive più all’om-bra del campanile, ma esten-de il proprio desiderio natu-rale di vedere Dio ad altriterritori, dove abitano perso-ne diverse. E’ un dato evangelico ed ec-clesiale. Vedere le diversitàe comprenderle, significaesercitare quel “discerni-mento comunitario” di cui siè parlato al convegno di Pa-lermo del 1996, per interagi-re con l’altro in un’edifica-zione vicendevole per uncomune cammino di salvez-za.La Parrocchia, quindi, è l’a-

vamposto nei territori dellapresenza della Chiesa.In un mondo che cambia laparrocchia potrebbe perdereil proprio ruolo storico. Unaltro rischio, in cui è possi-bile incorra una parrocchia,è quello di diventare un cen-tro di servizi. Ancora una volta possiamoscivolare nel turbine del fa-re, perdendo di vista l’obiet-tivo ultimo del nostro agire.Poiché una Comunità ha deipunti di forza e di debolez-za, invece di irrigidirci inuna replica dell’identico,possiamo prendere coscien-za che siamo in un periododi nuova evangelizzazione oprima evangelizzazione i cuitermini chiave sono: acco-glienza, ascolto, disponibi-lità, gioia di seminare senzapretese, valorizzazione dellenostre ricchezze artistiche eculturali (rinnovarci nellaconsapevolezza che il re-stauro di un quadro è un se-gno pubblico della nostrafede e non semplicementeuna salvaguardia del patri-monio artistico), l’attenzio-ne all’evangelizzazione deipopoli e al pluralismo reli-gioso, quindi alla dinamicadella persona alla persona,l’interesse all’iniziazionecristiana coinvolgendo le in-tere famiglie in un itinerariodi catechesi, l’azione di as-sociazioni e movimenti...ma le trait d’union di questepossibilità è la centralitàumana, e non solo religiosa,che viene attribuita alla do-menica, quale giorno di fe-sta comune. E allora, come è stato preci-sato al convegno di Verona,essere Comunità non è pen-sare, semplicemente, in ter-mini di liturgia, di catechesi,ma di vita affettiva, di fragi-lità... Intendere la Chiesacome luogo di accoglienzadella vita dell’uomo secon-do la categoria della fragilitào di quella debolezza checontraddistingue la naturadell’uomo in ogni suo aspet-to, è il volto nuovo di unaChiesa che teme l’indiffe-renza e accoglie la differen-za.

e.d.g.

Page 23: il Popolo 20 ottobre 2011

Dopo la finedella bella stagioneè venuto il periodo di orga-nizzare la nostra attività fisi-ca durante l’anno, anche se ilperiodo autunnale e inverna-le, il primo piovoso, il se-condo freddo, non lascianomolte speranze al movimen-to all’aperto. Alcuni di noinon rinunciano comunquealla marcia, sfidando freddoe nuvole, altri, i più, si iscri-vono ad un corso nella pale-stra sotto casa. Il concetto dipalestra è molto cambiato inquesto ultimo decennio: seprima essa offriva principal-mente pesistica e body buil-ding, arti marziali o qualchecorso di aerobica, pratica-mente inteso come esercizi acorpo libero accompagnatida uno sfondo musicale, og-gi la scelta si è molto am-pliata con svariate disciplineanche “mirate”, cioè adattealle esigenze di ognuno, adogni età. Fra queste corsi peranziani e meno giovani, chepossono scegliere fra corsi di

ginnastica soft eballo, questi ultimi

molto frequentati, aggiun-gendo al movimento diverti-mento e miglior socializza-zione. Chi si dedica a nuove disci-pline deve però tener contoanche di nuovi movimentida affrontare e di nuove o di-versi tipi di fatica: infatti,dopo un primo periodo nelquale ha avuto tempo e mo-do di imparare a coordinarsial meglio, il nostro corpopossiede una vera e propria“memoria” che gli permettedi effettuare gesti atleticicorrettamente e senza rischi. Questo succede principal-mente quando si comincia adedicarsi ad uno sport dabambini: alcuni movimentinon si dimenticano più, an-che se lo si lascia per motianni. Se non abbiamo mai pratica-to una qualsiasi attività fisicain cui serva il coordinamen-to di alcune parti del corpo,ad esempio il nuoto, ove il

movimento delle braccia de-ve essere in armonia conquello delle gambe e coordi-nato con la respirazione, op-pure la ginnastica aerobica.ove occorre “copiare” intempo reale i movimenti del-l’insegnante, sempre diversianche se in serie e andare aritmo con la musica, ci tro-veremo all’inizio in seriadifficoltà, nel primo caso be-vendo come spugne, nel se-condo sembrando un orsoche si muove scoordinato inmezzo ad una classe ben al-lenata e in sincrono perfetto(ma non ci affliggiamo; tem-po pochi mesi e saremo alpari delle nostre compagnedi corso). Soprattutto all’inizio e so-prattutto se si è alle primearmi col muoversi, è benevalutare le nostre capacità diforza e resistenza, i propri li-miti e obiettivi, facendo rife-rimento a un istruttore che ciinsegni come fare quel mo-vimento in modo corretto, inmodo da godere al meglio

dei suoi benefici. La presen-za di un istruttore è ancheutile per scegliere meglio, inbase alle proprie esigenze, ladisciplina da intraprendere eper iniziare affrontando lanuova fatica senza sforzo ec-cessivo, non pretendendo diavere subito il fiato o di al-zare la gamba come gli altri,ma iniziare lo sforzo in mo-do graduale considerandosempre che i risultati non so-no immediati e permanenti,ma che bisogna guadagnar-seli e soprattutto mantenerli. E prima di affrontare unaqualsiasi attività fisica, è be-ne fare un passo dal nostromedico curante, per una visi-ta preventiva, che sappia va-lutare il grado di salute delnostro fisico, accogliendoconsigli e divieti, esami e-ventuali come un elettrocar-diogramma (da fare dopo icinquanta almeno una voltaogni tre anni se non si hannoproblemi) che ci diano l’as-soluta conferma delle nostrepossibilità.

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a curadella Redazione

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L’ipotesi che guida la riflessione diSavagnone nel volume “Educare oggialla virtù” è che l’attuale crisi moraleed educativa derivi dal non essere an-cora riusciti a trarre tutte le conseguen-ze del passaggio dalla prospettiva eticadell’epoca moderna, centrata sulla leg-ge morale e sul dovere, a quella post-moderna, che punta sulla realizzazionedelle persone. Il problema degli educa-tori è che oggi si trovano davanti al tra-monto del vecchio modello, senza esse-re capaci di valorizzare le risorse offer-te dal nuovo. Il libro, che vuole essereun contributo al superamento di questovuoto, da un lato risponde all’esigenzacomune a tutti gli educatori, di ritrovaredei punti di riferimento condivisibiliche orientino l’impegno educativo edall’altro interpella particolarmente icattolici, essendo per certi versi uncommento agli Orientamenti pastoralidella Conferenza Episcopale Italianaper il 2010-2020 e per altri il tentativodi “riscriverli” nel contesto della cultu-ra contemporanea. Educare alle virtùpuò diventare, allora, la risposta più ra-dicale e forse la sola possibile alla sfidadell’“emergenza educativa”.

Erri De Luca in questo nuovo libro ri-corda la sua vita di cinquanta anni fa,di un bambino di dieci anni (“l’età siscrive per la prima volta con due cifre.È un salto in alto, in lungo e in largo,ma il corpo resta scarso di statura men-tre la testa si precipita avanti”) in un’e-state in vacanza, al mare. Ricorda enarra i suoi ricordi in prima persona, dabambino con un lessico semplice maefficace. Un ragazzino che subisce ilprimo grande sopruso e che teorizza laprima idea di giustizia. Il rapporto con igenitori, il padre emigrato negli StatiUniti alla ricerca di una vita migliore,la madre con il grande dilemma se se-guirlo o restare ancorata ai suoi posti elui che si prende la prima grande re-sponsabilità di dare un consiglio allamadre. Un bambino che sente di esserepiù grande del corpo che ha, maturodentro più del suo contenitore, un ra-gazzino che scopre l’amore per la pri-ma volta nella vita, la sua enorme forzae la capacità che ha di segnare indele-bilmente un tempo e renderlo eterno. Erri De Luca è nato a Napoli nel 1950.Ha studiato da autodidatta l’ebraico etradotto alcuni libri della Bibbia.

Erri De Luca

I pesci non chiudono

gli occhi

Feltrinelli

Pp. 112

Euro 12,00

a cura diLaura Notti

Saluteoggi

Intercity Torino - Genova:oltre al danno la beffa?

Egr. Direttore,la cancellazione dei treni Intercity tra Torino e Genova,giustamente temuta dai pendolari, sarebbe non solo unasciagura per tutti quanti oggi usufruiscono di quei servizi,ma costituirebbe una vera e propria beffa ai danni di tuttii contribuenti piemontesi. Ricordiamo, infatti che, all’attodella firma dell’esoso contratto di recente sottoscritto traTrenitalia e Regione Piemonte, il nostro Assessore regio-nale ai trasporti, Barbara Bonino, sottolineò con moltaenfasi come il ritrovato accordo con Moretti (pagato conl’abbandono delle gare per liberalizzare l’affidamento deltrasporto ferroviario regionale) avrebbe consentito dimantenere sul territorio anche quei servizi di rango na-zionale, come appunto gli Intercity. Se, perciò, quanto te-mono i pendolari dovesse davvero verificarsi ci trove-remmo di fronte a un’intollerabile sopruso, che io sperola Regione Piemonte sappia e voglia fermare, facendovalere gli interessi dei cittadini piemontesi. Evidenzio, dipassaggio, che il nuovo contratto sottoscritto tra la nostraRegione e Trenitalia attribuisce a quest’ultima, tra fondiregionali e fondi statali, circa 350 milioni di euro all’an-no, per sei anni. Il doppio di quanto costava alle finanzepubbliche il contratto precedente, a parità di servizi svol-ti. Una somma già di per sé colossale e discutibile, chesicuramente le gare avrebbero di molto abbattuto; mache, a maggior ragione renderebbe addirittura immoraleprivare i piemontesi di servizi che, oltre agli introiti tarif-fari, Trenitalia può ben compensare attraverso i fondi dellucroso contratto piemontese.

Daniele Borioli Resp. Trasporti e Infrastrutture PD Piemonte

Ok della Regione per gli assegni di studio della Provincia di Alessandria

Egr. Direttore,tutte le famiglie residenti in Provincia di Alessandria chelo scorso anno hanno presentato domanda alla RegionePiemonte per ricevere gli assegni di studio saranno ac-contentate: l’Assessorato regionale all’Istruzione ha, in-fatti, reperito le risorse necessarie per esaudire tutte le4.729 domande risultate idonee in graduatoria. Ai quasi 4mila assegni di studio finanziati nei mesi passati con unaprima tranche di 1,1 milioni di euro se ne aggiungono,quindi, ora altri 740 per un importo di quasi 250.000 eu-ro. Gli assegni di studio sono lo strumento, previsto conla legge 28 del 2007, per sostenere gli allievi più biso-gnosi delle scuole primarie e secondarie di primo e se-condo grado e delle agenzie formative accreditate per l’i-struzione dell’obbligo. Vanno dai 120 euro ai 600 euro inbase al reddito della famiglia e servono per le spese rela-tive ai libri di testo, alle attività integrative e ai trasporti. Ringraziamo l’assessore Alberto Cirio che, in un periododifficile come quello che stiamo attraversando, è riuscitoa reperire le risorse necessarie, dando una risposta positi-va a tutti. Questo grande sforzo darà un aiuto concreto afamiglie che ne hanno bisogno ora più che mai. Il mo-mento non è facile, ma la Regione e, in primis, l’assesso-re Cirio, sta facendo tutto ciò che è in suo potere per con-tinuare a garantire lo standard di un sistema scolasticoche ci viene invidiato dalle altre regioni sia in termini diqualità dell’insegnamento sia di rendimento dei ragazzi.

On. Marco Botta Consigliere Regionale del Piemonte

Grazie agli alpini!

Egr. Direttore,ho letto su “Il Popolo” del 13 ottobre l’articolo dedicatoai 50 anni del Gruppo Alpini di Montalto e ho provatotanta nostalgia dei miei anni di alpino...In provincia di Pavia siamo davvero tanti e quando ungruppo festeggia un traguardo così importante siamo tuttiorgogliosi. Io non sono iscritto a nessun gruppo partico-lare ma partecipo sempre con il cuore a tutti gli eventi emi unisco alla gioia dei montaldesi, ben espressa dal sin-daco Marina Casarini, di avere in mezzo a noi questepersone che sono sempre disponibili a dare un mano.

Liliano Braschi - via mail

Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superareindicativamente le 20 righe.

La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe.

Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto),

P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: [email protected]

GiuseppeSavagnone

Educare oggialla virtù

Elledici

Pp. 184

Euro 12,00

Vissuto in Lomellina tra il 1881 e il1943, sacerdote con la passione per lamissione, don Francesco Pianzola faparte di una generazione di preti, che sisono lasciati interpellare dal popolo lo-ro affidato, gente povera, che sentiva laChiesa istituzionale lontana e che si eraallontanata dal Vangelo. In questo con-testo sociale faticoso e spesso ostile, ilbeato Pianzola matura l’esigenza di unmodo nuovo di essere prete, quello diandare incontro, di cercare, di imposta-re la pastorale appunto con i criteri del-la passione missionaria che non si ac-contenta di attendere, ma che offre pro-poste e solidarietà. La passione per ilVangelo si salda con la passione per ledonne e gli uomini del suo tempo e pre-para l’elaborazione di una nuova figuradi prete itinerante. Un’intuizione cheporterà il beato Pianzola a fondare unafamiglia religiosa femminile che si de-dica all’apostolato missionario nei ca-scinali della Lomellina, tra le mondinee la gente dei campi: le Suore Missio-narie dell’Immacolata Regina dellaPace. Un libro interessante per cono-scere la vicenda umana e spirituale delbeato Francesco Pianzola.

EnricoMasseroni

Osarela missione

Paoline

Pp. 216

Euro 15,00

Page 24: il Popolo 20 ottobre 2011

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Settimanale di informazione della Diocesi diTortona fondato nel 1896

Registrazione nel Registro Periodici presso ilTribunale di Tortona

n. 1/98 del 11.12.1998

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“Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vitaquotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di“appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “IlPopolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: [email protected]

volti di amicizia

I “giovani” 65enni di Castelnuovo Scriviahanno festeggiato questaimportante tappa della loro vita sabato 1 e domenica 2 ottobre.Sabato hanno partecipa-to alla Messa concele-brata dal loro coetaneo,il diacono Ernesto Stra-mesi, che nell’omelia harivolto loro l’invito a es-sere sempre testimonidella parola di Dio men-tre domenica 2 ottobre,hanno visitato Noli e pranzato a base di pe-sce presso il ristorante“da Pino”.

a cura diDaniela Catalano

Per una delle ultime gite do-menicali fuori porta andia-mo in valle Spinti a Gron-dona. L’attuale abitato corri-sponde al feudo di XII ap-partenuto agli ObertenghiAdalbertini.Successivamente il borgo ri-sultò alle dipendenze diTortona, a quelle dei Fie-schi dal 1310 e a quelle deiDoria dal 1548 al 1797.Nel 1181 fu costruito un ca-stello, su iniziativa dei ve-scovi di Tortona. L’edificioera di forma oblunga, contre torri cilindriche e unacappella e seguì la storia diGrondona. Il paese nel 1457passò definitivamente sottoil Ducato di Milano, ma nel1471 fu restituito a NicolòFieschi. Nel 1547 passa in-sieme a Vargo di Stazzanoad Andrea Doria che lo resefeudo imperiale, ma nel1560 ritorna ai Malaspina,che lo tennero fino al 1797.Anno in cui anche il castellofu abbandonato. Nello stes-so anno Grondona entrò afar parte della Repubblica

Ligure, nel 1815 rientrò afar parte del Regno di Sar-degna nella Provincia diNovi e nella Divisione diGenova. Dal 1943 al 1945nelle sue frazioni si svolserocombattimenti tra nazifasci-sti e partigiani. Grondona fuliberata il 27 aprile 1945. Nel 1968 ha ricevuto le fra-zioni di Cà di Lemmi e diLemmi dal comune di Roc-caforte Ligure. Il castello fudistrutto da una frana il 12aprile 1934 che provocò die-ci vittime. Oggi rimane soloil mastio. Data la natura delterreno su cui è edificato,

quest’ultimo è a costante ri-schio di frana. Sono in corsoimportanti opere di consoli-damento del terreno circo-stante e il mastio (o la Tor-re come viene definita daigrondonesi) si sta smontan-do pezzo per pezzo e riedifi-cando a qualche centinaio dimetri dall’attuale posizionein un sito sicuro che dominal’intera valle Spinti.Da visitare la chiesa del-l’Assunta, in stile romanicodel XII secolo, che fu edifi-cata nella giurisdizione diSan Vittore di Borghetto diBorbera. Fin dalle origini il

cimitero del paese ne inglo-ba una parte. Venne rima-neggiata e ampliata tra il1645 e il 1647 e nel 1756. La facciata presenta un por-tale, con arco a tutto sestocon scolpita una croce, tregigli e la mano benedicentedi Dio. All’interno ospita af-freschi con Sant’Antonio a-bate, San Giacomo di Com-postela, San Pietro e sanGiorgio, la Vergine nell’attodi bastonare il diavolo, traSant’Andrea e sant’Antonioabate, opera di AntonioBarbe del 1649 e la Ma-donna con Bambino tra isanti Pietro e Paolo, del XVsecolo.Nel 1822 in frazione Chiap-pella, fu rinvenuto un cipporecante su un lato l’iscrizio-ne “Maironi - Ciribius - Ni-posusin” e un piatto scolpitoe sull’altro un’anfora.Secondo un'interpretazione,che gli ha valso il nome diAra delle matrone, celebre-rebbe lo scioglimento di unvoto fatto da Caio Tiberioalle Matrone.

Luoghida visitare

Grondona nel cuore della Valle Spinti

Il Bagnet della Nonna Teresa

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a cura di Alba Algeri

La Cydonia vulgaris appartiene alla famiglia delle Rosaceeed è originario dell’Asia occidentale, dove cresce sponta-neo. Il nome deriva dall’aggettivo latino cotoneum, proba-bilmente dal greco kydonion, cretese. E’ conosciuto comecotogno o melo cotogno.In Europa la Cydonia vulgaris è nota fin dall’antichità e vie-ne tuttora coltivata nelle regioni con clima non troppo rigi-do. In tempi lontani la mela cotogna serviva da medicinalecontro le infiammazioni delle mucose: i Romani, che ap-prezzavano e usavano molto tale frutto, ne estesero la colti-vazione nelle regioni nordiche.E’ una pianta rustica alta circa 150 cm. Le foglie sono di co-lore verde e di forma ovale con il margine seghettato e sisviluppano quando la pianta è già fiorita. I fiori sono di colore tra il rosa e l’arancio riuniti in rami. La fioritura si prolunga e può superare il mese. Esistono varietà con fiore di colore bianco e rosso. I frutti sono simili a quelli del melo cotogno, sono delle pic-cole mele di consistenza dura e dal sapore amarognolo chematurano in autunno. Le mele di colore giallo o rossastropur essendo commestibili non sono adatte al consumo frescoma cotte sono ottime per la preparazione di cotognate, mar-mellate e liquori.La cydonia può raggiungere al massimo sei metri è un arbu-sto di lenta crescita e assai spinoso. Si coltivano diverse va-rietà che si differenziano per il portamento dei cespugli, pro-strato o eretto, per la forma, la grandezza e il colore dei fiorie per altre caratteristiche; alcune varietà sono leggermenterifiorenti e qualche fiore può sbocciare all’inizio dell’autun-no. Preferisce posizioni soleggiate.Deve essere bagnata nei periodi caldi e anche in inverno semancano le piogge. Si adatta a crescere in tutti i terreni, non troppo alcalini. La presenza di sassi non rappresenta un problema. Il terreno ideale è di medio impasto, ha bisogno di sostanzenutritive e va concimato con letame maturo nei momentidell’impianto.Non teme il freddo, ha una buona resistenza alle gelate tar-dive. Non teme il caldo estivo. Le giovani piante sono piùsensibili ai freddi nei primi due anni di vita. I suoi nemici sono gli afidi in primavera e in autunno, sicombattono con insetticidi a base di piretro. Per ottenere nuovi soggetti si possono ottenere per semeestratti dai frutti maturi e con la tecnica delle talee in agostoe settembre che si prelevano sui rami e si pongono a radica-re nella sabbia e nella torba.

Il vero nome del cotognoè cydonia vulgaris

Si trarra di un’apprezzata invenzione di Teresa Gaggi, unacuoca di Alzano Scrivia, che avvezza ad allestire pranzi dimatrimonio sino agli allni Cinquanta, ha personalizzato ilbagnet verde con l’aggiunta di pomodoro e peperoncino pic-cante. Nella gastronomia tortonese, i bagnet godono di unposto di grande rilievo e da secoli caratterizzano il bollitomisto, che deve risultare così tenero da poter essere tagliatocon la forchetta. Compagne indispensabili degli arrosti e diun buon numero di lessi, le salsine locali hanno mantenutonel complesso lo spirito e la leggerezza conferita loro daimaestri cuochi medievali. Ancora legati senza grasso, né fa-rina, fondamentalmente tutti i bagnet hanno conservatoquella punta acidula e un poco piccante, che molto piacevo-le al palato, vivacizza i piatti a cui si accompagnano, arric-chendoli di personalità.

Ingredienti per 20 porzioni 400 gr di prezzemolo pulito salsa di pomodoro consistente q.b. burro q.b.

7-8 tuorli 1 peperone sotto raspo d’uva (un peperone sottaceto)un cucchiaio di capperi interi al naturale acciughe q.b. una manciata di pane grattugiato 2 spicchi d’aglio un poco di tonno aceto q.b. olio extravergine di oliva q.b.

PreparazioneMacinate il prezzemolo con due spicchi d’aglio. A parte fatesciogliere il burro con la salsa di pomodoro e formate unapoltiglia omogenea. Lasciate a bagno nell’aceto il pane grat-tugiato un quarto d’ora, mcttetelo quindi in un recipientecon il prezzemolo tritato, la salsa di pomodoro e i tuorlid’uovo. Schiacciate con la forchetta, riducete a poltiglia eamalgamate bene il tutto. Frullate i peperoni e i capperi conil frullatore e aggiungeteli al composto precedentementerealizzato. Unite anche il tonno e le acciughe tritate al mixere mescolate bene. Se il composro vi sembra troppo asciutto,aggiungete olio extravergine di oliva e aceto.

La Ricetta a cura di Chiara Parenteda “A tavola con le nonne”

Page 25: il Popolo 20 ottobre 2011

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TRADIZIONI COSTUME SOCIETA’ TERRITORIO

Dall’Antola al Po

CASALNOCETO - Lamattina di venerdì 14 otto-bre scorso si è svolta in mo-do diverso dal solito per gliospiti e gli operatori delCentro “Paolo VI” di Ca-salnoceto. Sospese le ordi-narie attività educative, tuttihanno partecipato all’ini-ziativa del 36° mese delloSport promossa dal CONI edal suo Presidente RobertoPareti, con la collaborazio-ne di Iacopo Sartori, PaoloGuazzotti dell’Ufficio Sco-lastico Provinciale e con ilpatrocinio del Comune diCasalnoceto Alle ore 9 l’arrivo al Centrodi numerose scolareschedella Provincia, dell’IstitutoComprensivo di Viguzzoloe di un folto pubblico.La corsa podistica per lestrade di Casalnoceto hadato inizio alla manifesta-zione sportiva che ha vistola partecipazione dei bam-bini delle scuole elementarie degli ospiti della nostrastruttura. Alle ore 10.30 sono iniziatele partite di pallavolo e dicalcetto a squadre miste cuihanno preso parte molti ra-gazzi che si sono confronta-ti con grande spirito di soli-darietà verso i diversamen-te abili offrendo grandeesempio di accettazione e

di collaborazione nei con-fronti di coloro che sonopiù bisognosi della nostraattenzione. Al termine delle gare spor-tive grande successo ha ri-scosso l’esibizione dellaSocietà A.S.D. Center diAlessandria che nell’audi-torium del Centro ha offer-to uno spettacolo di artimarziali. E’ seguita la premiazionedei gruppi sportivi pervenu-ti e dei rappresentati dei va-ri istituti scolastici presenticon riconoscimenti e lavorieseguiti dai ragazzi, che haconcluso la mattinata.Gli operatori e le operatrici

del “Paolo VI” reputanoestremamente costruttivequesto tipo di iniziative siaper gli ospiti sia per i tantigiovani che, tramite l’atti-vità sportiva, possono cosìcomprendere che “avvici-narsi in punta di piedi al-l’innocente che soffre nonrappresenta un gesto dibuona educazione.Deve essere soprattutto unmoto del cuore spontaneo,genuino e autentico perchè“attraverso il sofferenteognuno di noi accede al mi-stero del dolore” come af-fermava Don FrancescoRemotti.

o.m.

Giornata promossa dal Coni e dal Centro di Casalnoceto

Il mese dello sport al Paolo VI

Foto di gruppo dei ragazzi piemontesi a Bruxelles

Tre studenti tortonesi a Bruxelles

Cittadini europeiTORINO - Un gruppo di 43studenti di trenta diversi isti-tuti superiori del Piemonte,ha visitato il 12 e 13 ottobrela sede del Parlamento e del-la Commissione europea diBruxelles, assistendo anchead una seduta d’Aula in cuisi è discusso dell’allarga-mento del Trattato di Schen-gen. Un’occasione unica di cuihanno potuto beneficiare iragazzi di II e III superioreche hanno vinto l’edizione2010-2011 del concorso“Diventiamo cittadini euro-pei”, bandito da ormai 23anni dalla Consulta regiona-le europea del Piemonte. Gli studenti, che sono statiaccompagnati nel viaggiodal consigliere regionale delPd Mino Taricco, hanno an-che incontrato due parla-mentari europei piemontesi:

Oreste Rossi (già presidentedel Consiglio regionale delPiemonte) e Mario Borghe-zio. Entrambi si sono ferma-ti a dialogare con i ragazzied hanno risposto alle lorodomande sul funzionamentodell’Unione Europea e suirapporti tra la Regione Pie-monte e le istituzioni del-l’Unione. I ragazzi, che sono stati ac-compagnati nel viaggio daalcuni degli insegnanti che lihanno anche guidati nellosvolgimento dei temi delconcorso, hanno anche visi-tato la sede della Regio-nePiemonte a Bruxelles.Nel gruppo della provinciadi Alessandria erano presen-ti anche Daniele Bindella eFederica Serratore dell’Isti-tuto Marconi di Tortona eMarta Bartoletti del LiceoPeano di Tortona.

GEROLA - Sarà chiuso altraffico il Ponte sul Po, sulladirettrice Casei Gerola -Sannazzaro de’ Burgundi –dalle ore 8 di venerdì 21 ot-tobre alle ore 12 del 24 otto-bre, salvo imprevisti. A determinare il blocco del-la circolazione, lavori di ri-facimento della pavimenta-zione stradale su di unacampata del ponte sul lato diSannazzaro de’ Burgundi. Due i percorsi alternativisuggeriti: direzione S.S. 211della Lomellina - Pieve delCairo oppure direzione auto-strada A7 Milano - Genova.“L’intervento che sarà ese-guito - dice Maurizio Vispo-netti, assessore ai LavoriPubblici - è di tipo speri-mentale e questo è il motivoper cui lo eseguiamo solo inuna campata; la sperimenta-zione ci consentirà di capirese con questo tipo di lavora-zione riusciremo finalmentea risolvere in modo efficaceil problema del manto stra-dale del ponte e valutarequindi se estenderlo al restodella struttura”. Progettatoin collaborazione con l’U-niversità, il lavoro consta didiverse fasi. L’intervento siconcluderà con la posa di unbitume modificato, che ha loscopo di non alterare l’attua-le impatto visivo del ponte.

Chiusoper lavoriil Ponte del Po

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VOGHERA: 1OLGINATESE: 0(primo tempo 1-0)

MARCATORE: 25’ ptCoccu.

VOGHERA: Forti; Mauri,Colicchio, Bandirali, Alda-no; Coccu, Conti (26’ stMolnar), D’Amico, Spe-ziale (9’ st Capuano); Co-lombo, Farina (18’ st Tro-iano). (Maggioni, Palo-schi, Curcio, Versace). All. Giacomotti.

OLGINATESE: Ghislan-zoni; Iovine, Ronchetti,Grassi, Bosisio (32’ stTorno); Greco, Bonacina,Scaccabarozzi (36’ st Cre-a); Rossi; Rampinini (20’ stRossini), Sehic. (De Madre,

Rocchi, Murgia, Colombo).All. Falsettini.

ARBITRO: Doronzo diBarletta.

VOGHERA - Uno spetta-colare gol di Coccu permet-te al Voghera di avere ra-gione di un’Olginatese vo-lonterosa e mai doma. La squadra di Giacomottilotta, corre, sbuffa, ma allafine conquista tre puntimolto importanti. Dopo sette vittorie conse-cutive la capolista Steril-garda Castiglione cade sulcampo del Mapello (4-2),così i rosso neri si riportanoa meno sei dalla vetta. Gli oltrepadani disputanoun ottimo primo tempo, incui costruiscono diverse oc-

casioni da rete e trovanomeritatamente il vantaggio.D’Amico dalla medianacon un preciso lancio inverticale serve Coccu, chedi prima intenzione, tra leproteste degli ospiti per unpresunto fuorigioco, fa par-tire un sinistro di rara po-tenza e bellezza che si in-sacca sotto l’incrocio deipali alla destra di un incre-dulo Ghislanzoni. Una rete che fa scattare inpiedi tutti i tifosi del Gio-vanni Parisi. Per l’esternorosso nero è il secondo cen-tro stagionale dopo quelloal Pontisola. Nel corso del-la ripresa i bianco neri lec-chesi si gettano in avanti al-la ricerca del pareggio. La squadra di mister Fal-settini (espulso al 41’ per

proteste) mette in difficoltàla retroguardia vogherese,che soffre le ficcanti incur-sioni degli attaccanti ospiti. Dopo cinque interminabiliminuti di recupero, arriva ilfischio finale del signorDoronzo che sancisce unsuccesso pesante sia per ilmorale sia per la classifica.

Classifica: SterilgardaCastiglione 21; Caronnese18; Rudinaese 17; Voghera15; Mapello Bonate, Olgi-natese, Alzano Cene 14;Castellana 13; Pizzighetto-ne, Darfo Boario 11; Goz-zano, Atletico Pro Piacenza10; Seregno, Aurora Seriate9; Pontisola 8; Fidenza 7;Fiorenzuola Carpenedolo,Colognese, Gallaratese 5.

f.s.

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GGiioovveeddìì 2200 oottttoobbrree 22001111

Eccellenza girone C / 7^ giornata

OLTREPO 1PALAZZOLO: 0

(primo tempo 0-0)

MARCATORE: 16’ stAbbiati (O).

OLTREPO (4-3-1-2):Capriulo, Cigagna, Mara-belli, Moltini, Chianello,Fiammenghi, Sciannameo,Scandale (24’ st Kaya),Panigada, Casorati, Abbia-ti. A disp.: Montagna, Papa,Sblendido, Bejenaru, Pal-mas, Dragoni. All. Chierico.

PALAZZOLO (4-3-3):Campa, Fenaroli, Capofer-ri, Cocca, Boschiroli, Lan-

cini, Oberti, Raccagni A.(18’ st Baldassarre), Pica-riello (14’ st Giordano),Okyere Gullit, Chiari. A disp.: Goffi, Mai, Cala-bria, Raccagni L., Belotti. All. Torchio.

ARBITRO: Fumagalli diCremona.

STRADELLA - L’Oltrepoconquista la quarta vittoriastagionale (terza casalinga)grazie ad una giocata diAbbiati, che era già andatoa segno contro RigamontiNuvolera e Vallecamonica.Nonostante l’assenza delregista Piazza, nei primiventi minuti, i rosso bluprendono subito in mano leredini del gioco, entrando

con grande facilità in areadi rigore del Palazzolo, manon capitalizzano le occa-sioni costruite. Dopo l’appannamento ini-ziale, i bresciani non stannoa guardare. Ben disposti in campo, nonrinunciano mai a giocare lapalla, cercando molto le fa-sce e in particolare la velo-cità di Okyere Gullit, veraspina nel fianco del settoresinistro difensivo dell’Ol-trepo. Nella ripresa la gara cambiaperché i padroni di casa tro-vano lo splendido gol diAbbiati, che con un sinistroimparabile infila all’incro-cio dei pali alla sinistra diCampa, ma arretrano il pro-prio baricentro, consenten-

do agli ospiti di attaccare atesta bassa. L’undici diChierico per una mezz’orasi limita a difendersi comepuò. Arriva comunque la vittoriache permette di guardarecon più ottimismo alla clas-sifica.

Classifica: Sant’Angelo17; Aurora Travagliato 16;Oltrepo 14; Chiari, ProDesenzano e RigamontiNuvolera 12; Palazzolo 11;Nuova Verolese, Valleca-monica 10; Sarnico 9; Del-lese 8; Orsa Corte Franca 7;Ciliverghe Mazzano, San-colombano, Crema e Ca-stellucchio 6; Villanterio 4;Codogno 3.

f.s.

Il Voghera batte di misura l’OlginateseSerie D girone B / 8^ giornata

Quarta vittoria stagionale per l’Oltrepò

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Serie D girone A / 8^ giornata

NOVESE: 1SANTHIA’: 1

MARCATORI: Di Gen-naro (N) 87’, Belleri (S)88’.

NOVESE: Teti, Mazzucco,Cesana, Taverna, Busseti,Camussi, Jafri (dall’83’Sacco), Orlandini (dal 90’Bonanno), Di Gennaro,Mossetti (dall’83’ Cardini),Soragna. All: Viassi.

SANTHIA’: Depperu,Cheremeh (dal 54’ Ferra-ro), Manegatti, Del Signo-re, Tos, Bertello, Brognoli,Cagliano, Giaracuni (dal-l’82’ Santarsiero), Minin-cleri (dal 68’ Gianetto),Belleri. All: Koetting.

ARBITRO: Peruzzi di Pe-rugia.

NOVI LIGURE - La No-vese pareggia in casa per 1-1 contro il Santhià, al ter-mine di una partita che si èdecisa nei minuti conclusi-vi.

Al 14’ della prima frazionel’occasione più importanteper i padroni di casa: Mos-setti serve di prima inten-zione Soragna, la cui con-clusione termina di poco alato.Al 42’ Belleri si gira benein area ma conclude debol-mente con il sinistro, tro-vando Teti pronto all’inter-vento. Nella ripresa Di Gennaro alquarto d’ora salta Ferraro eprova il destro a giro sul se-

condo palo da dentro l’area:il tiro si perde sul fondo. Al 72’ Depperu si salva inangolo su una velenosa pu-nizione di Di Gennaro. Il portiere vercellese deveperò soccombere all’87’quando lo stesso Di Gen-naro porta in vantaggio isuoi. Stavolta la punizione si in-fila all’incrocio dei pali. Bertello prova a respingerela sfera di testa ma non ciarriva.

Sembra fatta per i bianco-celesti ma una disattenzio-ne difensiva un minuto piùtardi permette a Belleri,servito da Gianetto, di infi-larsi tra i due centrali e dibattere Teti in uscita. In pieno recupero il neo en-trato Cardini sfiora la retecon un gran destro dai 25metri che colpisce in pienoil palo a portiere battuto. Una Novese ancora unavolta con tante assenze nonriesce quindi a portare a ca-sa l’intera posta in palio. La squadra di Viassi avràora tre turni consecutivimolto favorevoli. Sarannoqueste occasioni importantiper recuperare punti pesan-ti.

Classifica: Chieri 21; Der-thona 19; Valle d’Aosta eAcqui 16; Verbano, Bor-gosesia e Naviglio Trezza-no 14; Chiavari 13; Nove-se, Bogliasco e Lavagnese11; Villalvernia e Santhià10; Pro Imperia e FolgoreC. 9; Asti 6; Albese e A-quanera 5; Cantù SP 2;Lascaris 0.

f.s.

La Novese è stata raggiunta nel finale

La Novese in campo contro il Santhià

Derthona sconfittoSerie D girone A / 8^ giornata

BOGLIASCO: 2DERTHONA: 0

Reti: 22’ st Poesio, 41’ stFrança.

BOGLIASCO: Bregasi,Lerini, Rega, Zunino, Brat-to, Pereyra, Sgarzi, Poesio,Baudinelli (37’ st Rossi),França, Palmero. All. Invernizzi.

DERTHONA: Trivellato,De Martino, Mazzoleni,Montingelli (20’ st Gatto),Coletto, Di Leo, Serra,Pellegrini (39’ st Casta-gna), Zirilli, Marrazzo, Sa-he. All. Rampulla.

ARBITRO: Zuliani di Vi-cenza

ASSISTENTI: Lex di Me-rano e Lorenzi di Bolzano

SANTA MARGHERITA- La Liguria si confermaterra “ostile” per il Dertho-na, che perde la prima garadella stagione in campiona-to contro un Bogliascomolto vivace e determinato. La squadra di Rampulla,dopo un buon inizio è ap-parsa lenta e con pocheidee. Ci auguriamo si trattisolo di un episodio sporadi-co e che i “leoncelli” possa-no ritornare presto ad espri-mersi sui loro livelli. Nellaprima frazione di gioco ilDerthona si rende pericolo-so in diverse circostanzema sia Zirilli che Marrazzonon sembrano nella lorogiornata migliore. Nella ripresa i padroni dicasa alzano i ritmi passan-do in vantaggio al 22’ conuna sforbiciata spettacolaredell’ex Poesio, bravo a s-fruttare un assist di Baudi-

nelli in area. Gli uomini diRampulla faticano a reagi-re: al 30’ Marrazzo vieneagganciato in area ma l’ar-bitro non assegna il rigoreed ammonisce il bombercampano per simulazione.Al 41’ il brasiliano CarlosFranca chiude la gara conun eurogoal, battendo ilgiovane portiere tortoneseTrivellato con un diagonaledi rara precisione e poten-za. I leoncelli torneranno al“Coppi” sabato prossimoalle ore 14 nell’anticiposuggestivo contro l’Acqui:la gara sarà trasmessa in di-retta su Rai Sport 1. Al termine della gara Mi-chelangelo Rampulla ci di-ce: “La squadra è scesa incampo troppo tesa.Abbiamo giocato un buonprimo tempo, poi i nostriavversari sono stati bravi ametterci in difficoltà. Sono sicuro si sia trattato diun episodio: la squadra de-ve reagire e preparasi almeglio al derby contro l’A-cqui”.

Domenico Cremonte

Amatori a 11: Real Casei-Sancolombano 0-0, Carpi-gnanese-Amat. S. Pietro 1-4,Orat. Don Bosco-Pante-raRosa 3-1, Rozzano-Padus 0-1, Sannazzaro-Cup Calcio 3-0, Tempo Prezioso-TennisClub 0-3, Pievese-Ghiaie 6-3, Ceranova-Recor Cortella1-0, Moggi Cattaneo-Lona-tese 2-0, S. Rocco-VellezzoBellini 0-0, Godiasco-Ge-renzago 0-0, Audax Tra-vacò-Negruzzo 0-0, Casa-nova S.-Lungavilla 4-2,Filighera-Penarol 4-2.Amatori a 7: S. Martino-S.

Alessandro 17-0, Lungavil-la-Volante Roncaro 0-8, S.Luigi B-Linarolo 6-3, S.Luigi A-Service Europe 3-0,S. Alessandro-Miradolese 6-4, Trivolzio-Casorate 2-0,Parasacco-Cascina Calderari3-2, Moncucchese B-Mon-cucchese A 1-6, Trovo-Pa-sturago 7-3, Rainbow-Besa-te 2-0, Olimpic Torre-SanZenone 1-3, Zerbo-Orat. S.Giuseppe 7-1, Romagne-se-Sbocco Rosso 4-3, Bar-bia-nello-Inv. Monteleone 1-4,Broni-Zavaverde 4-3, Arna-boldi-Cardinal Maffi 4-2.

Marco Trivellato, portiere delDerthona

I risultati del CSI