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Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45% Fornitori del Vaticano CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427 Una copia EURO 1,00 Giovedì 3 novembre 2011 Anno XIII n. 40 TORTONESE NOVESE OLTREPO’ 7 Broni Stradella Gas s.r.l. IL IL TUO FORNIT TUO FORNITORE DI FIDUCIA ORE DI FIDUCIA Pomeriggi vogheresi per rilanciare la “città dei pendolari” Sbarca a teatro la “storia d’amore” del Centro Down Due artisti tortonesi scelti da Vittorio Sgarbi per la Biennale 17 VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632 E-MAIL: info@br onistradellagas.it periodico Omologato Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 [email protected] Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427 16 Primo piano Il cambiamento demografico in Italia PAGINA 2 La petizione Mille firme per dire “no” all’eolico PAGINA 8 Tortona L’Avaro... scorretto apre la stagione al Civico PAGINA 13 continua a PAGINA 4 servizio a PAGINA 4 Gavazzana Il ricordo commosso di don Carlo Sterpi PAGINA 18 GARBAGNA / PAG. 15 GARBAGNA - Davvero significativa la cerimonia di inaugurazione della nuo- va Biblioteca comunale di Garbagna. Sabato 29 otto- bre, alle ore 16, si è “taglia- to il nastro” in presenza di importanti autorità e di un folto gruppo di cittadini garbagnoli. I locali della Biblioteca sono ubicati in un edificio situato in piazza Principe Doria, la piazza centrale del paese. LOCANDINA / PAG. 10 Ci avevano chiesto un im- pegno, abbiamo risposto con un impegno scritto: quello di realizzare in un anno e mezzo un vero e proprio programma di go- verno. All’Europa, la cosa è bastata e tutta la telenove- la del “dovete fare qualcosa di fondamentale per la ri- presa economica e per la salvaguardia del debito pubblico” – rivolto all’Ita- lia con le buone e pure con le cattive maniere – è finita lì. Per ora. Ritorna anche quest’anno il tradizionale appuntamento con la Festa del Volonta- riato, il giorno dell’onoma- stico del nostro Vescovo. Venerdì 11 novembre a Tortona, nella cappella del Seminario (ore 18) Sua Ec- cellenza celebrerà la Santa Messa. Al termine il brindi- si augurale. La sera, alle ore 21, presso il Teatro Ci- vico di Tortona, lo spetta- colo offerto dall’Oftal. Buon onomastico al nostro Vescovo Inaugurata la Biblioteca dedicata a Mogliazza Pellegrini della pace Il Papa ad Assisi con i rappresentanti delle religioni CRISI ECONOMICA DALLO SCRIVERE AL FARE

il popolo 3 novembre 2011

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il popolo 3 novembre 2011

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Page 1: il popolo 3 novembre 2011

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Anno XIII n. 40

TT OO RR TT OO NN EE SS EE NN OO VV EE SS EE OO LL TT RR EE PP OO ’’

7

Broni StradellaGas s.r.l.IL IL TUO FORNITTUO FORNITORE DI FIDUCIAORE DI FIDUCIA

Pomeriggi vogheresiper rilanciarela “città dei pendolari”

Sbarca a teatrola “storia d’amore”del Centro Down

Due artisti tortonesiscelti da Vittorio Sgarbiper la Biennale 17

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16Primo pianoIl cambiamentodemografico in Italia

PAGINA 2

La petizioneMille firme perdire “no” all’eolico

PAGINA 8

TortonaL’Avaro... scorrettoapre la stagione al Civico

PAGINA 13

continua a PAGINA 4

servizio a PAGINA 4

GavazzanaIl ricordo commossodi don Carlo Sterpi

PAGINA 18

GGAARRBBAAGGNNAA // PPAAGG.. 1155

GARBAGNA - Davverosignificativa la cerimoniadi inaugurazione della nuo-va Biblioteca comunale diGarbagna. Sabato 29 otto-bre, alle ore 16, si è “taglia-to il nastro” in presenza diimportanti autorità e di unfolto gruppo di cittadinigarbagnoli. I locali dellaBiblioteca sono ubicati inun edificio situato in piazzaPrincipe Doria, la piazzacentrale del paese.

LLOOCCAANNDDIINNAA // PPAAGG.. 1100

Ci avevano chiesto un im-pegno, abbiamo rispostocon un impegno scritto:quello di realizzare in unanno e mezzo un vero eproprio programma di go-verno. All’Europa, la cosaè bastata e tutta la telenove-la del “dovete fare qualcosadi fondamentale per la ri-presa economica e per lasalvaguardia del debitopubblico” – rivolto all’Ita-lia con le buone e pure conle cattive maniere – è finitalì. Per ora.

Ritorna anche quest’anno iltradizionale appuntamentocon la Festa del Volonta-riato, il giorno dell’onoma-stico del nostro Vescovo. Venerdì 11 novembre aTortona, nella cappella delSeminario (ore 18) Sua Ec-cellenza celebrerà la SantaMessa. Al termine il brindi-si augurale. La sera, alleore 21, presso il Teatro Ci-vico di Tortona, lo spetta-colo offerto dall’Oftal.

Buon onomasticoal nostro Vescovo

Inaugurata la Bibliotecadedicata a Mogliazza

Pellegrini della paceIl Papa ad Assisi con i rappresentanti delle religioni

CRISI ECONOMICA

DALLO SCRIVEREAL FARE

Page 2: il popolo 3 novembre 2011

“La ragione del calo dellenascite non può essere sol-tanto di tipo economico. Sitratta piuttosto di una po-vertà culturale e morale,che ha di molto precedutolo stato d’innegabile crisiche caratterizza la congiun-tura presente”.Ne è convinto il card. An-gelo Bagnasco, arcivescovodi Genova e presidente del-la Cei, intervenuto il 5 otto-bre scorso alla presentazio-ne a Roma del volume “Ilcambiamento demografico. Rapporto-proposta sul futu-ro dell’Italia” (Laterza, Ba-ri-Roma 2011), curato dalComitato per il progettoculturale della Cei. Secondo il porporato, “nonè con più consumo e menofigli che risistemeremo l’e-conomia, quanto con unarevisione radicale dellepriorità”. Un richiamo che,precisa, non vuole essere“un giudizio per chi affron-ta con fatica la precarietàdel quotidiano, bensì un in-vito a mutare prospettiva euna critica decisa a una cul-tura nichilista, che ha lavo-rato sistematicamente alladecostruzione di uno deivalori che fonda l’umano elo sostiene e cioè la fami-glia e la maternità”.Per Bagnasco occorre “so-stenere con maggiore deci-sione i soggetti che si ado-perano per rendere più af-frontabili le complessitàdella vita familiare” e “in-coraggiare nuovi modelli disolidarietà interfamiliare eintergenerazionale, facendoin modo che i genitori nonsi sentano abbandonati pro-prio dalla società che con-tribuiscono a tenere in vi-ta”. “Non vi è dubbio - haosservato - che una societàin cui s’interrompe la cate-na generativa e si blocca ilcircuito della testimonianzatra le generazioni è una so-cietà impoverita e destinataa isterilirsi, oltre che a rive-larsi miope sotto diversiprofili”. Richiamando lapropria recente affermazio-ne “stiamo andando versoun lento suicidio demogra-fico”, il presidente Cei haavvertito: “Se non si riusci-ranno a far scaturire, nelbreve periodo, le condizionipsicologiche e culturali persiglare un patto intergenera-zionale, l’Italia non potràinvertire il proprio declino:potrà forse aumentare laricchezza di alcuni, comun-que di pochi, ma si prosciu-gherà il destino di un popo-lo”.Al volume, con prefazionea firma del card. CamilloRuini, presidente del Comi-tato, hanno lavorato demo-grafi e studiosi di diversediscipline, i quali aggiungo-no: “Occorre diffondere u-na nuova mentalità che ren-da più generativa ed equa lasocietà italiana”, preoccu-pandosi “dell’ecologia u-mana, cioè del rispetto diquelle forme sociali di vitache rendono dignitosa lanascita dei figli e la possibi-lità di allevarli ed educarliin un contesto che non hasostituti o equivalenti fun-zionali: il contesto familia-re”.Cambiamentie nodi criticiSuddiviso in tre parti, ilRapporto prende il via dalla

convinzione che “l’incuriaitaliana degli ultimi qua-rant’anni nei confronti delproblema demografico” ab-bia “prodotto gravissimidanni sociali, economici epolitici”. La prima sezione,corredata da tabelle e grafi-ci, ripercorre il camminodemografico nel nostroPaese, dove da molti anninascono meno di 600 milabambini l’anno (561.944nel 2010, secondo l’Istat,dato in progressivo calo da-gli anni Settanta quandotoccava i 900 mila), 150mila in meno di quanto sa-rebbe necessario “solo pergarantire” nel tempo “l’at-tuale dimensione demogra-fica”, mentre la fecondità“si è attestata attorno allamedia di 1,4 figli per don-na”. La seconda parte offreuna riflessione sui cambia-menti e i principali nodi cri-tici, tra cui l’allungamentodella vita, la convivenzacon gli oltre 5 milioni diimmigrati, le difficoltà deigiovani adulti a raggiungerel’autonomia e il disagio perdover rimanere ancora infamiglia, le conseguenzedella Legge 194 e l’influen-za dei media sulla società.L’ultima è dedicata alleproposte e alle azioni e po-

litiche sociali per governarequesti mutamenti.Analisi quantitativae motivazioniNel Rapporto-proposta, ri-corda il card. Camillo Ruininella prefazione del volu-me, “vengono presi in at-tento esame la diminuzione

delle nascite e i mutamentidelle strutture familiari, lasconfitta della mortalitàprecoce e l’invecchiamentodella popolazione, le conse-guenze demografiche del-l’aborto, il ritardo nel pas-saggio all’età adulta, la di-soccupazione giovanile e le

difficoltà delle giovani fa-miglie e di quelle numero-se, in particolare la faticadelle donne nel conciliarecura dei figli e lavoro”. Siaffronta anche “il tema delrapido aumento dell’immi-grazione, con la sua inci-denza ma anche con i suoilimiti nel contrastare il de-clino demografico dell’Ita-lia”.Per ciascuno di questi svi-luppi “l’analisi quantitativaè accompagnata dall’inda-gine sulle motivazioni, siasocio-economiche sia cultu-rali e simboliche”.Proposte concreteL’intento principale delRapporto è presentare pro-poste, anche “molto concre-te”, che “sembrano in gradodi poter correggere, più omeno profondamente, il de-clino demografico in atto inItalia ormai da alcuni de-cenni”.“Non ci si nasconde - am-mette il cardinale - la gran-dissima difficoltà e i possi-bili rischi di un simile com-pito, ma non lo si ritiene apriori irrealizzabile. Il con-fronto con altre nazioni nontroppo dissimili da noi - co-me in particolare la Francia-, che si sono mostrate ingrado di affrontarlo, aiuta a

non cedere alla rassegna-zione, sebbene il Rapporto-proposta non trascuri dimettere in luce le profondedifferenze tra le due situa-zioni italiana e francese”. Per il card. Ruini, “rimanein ogni caso la certezza che,se non si pone rimedio aldeclino demografico, l’Ita-lia, già nel medio periodo,non potrà far fronte util-mente ad alcuna delle altreimpegnative sfide che stan-no davanti a lei”.Due ordini di fattoriIl Rapporto-proposta indi-vidua due ordini di fattoricapaci d’influire sull’anda-mento delle nascite.Il primo, spiega il porpora-to, “è costituito dagli inter-venti pubblici, cioè da unaserie organica di provvedi-menti di lungo periodo ri-volti non a premere sullecoppie perché mettano almondo dei figli che non de-siderano, bensì semplice-mente ad eliminare le diffi-coltà sociali ed economicheche ostacolano la realizza-zione dell’obiettivo di averei figli che esse vorrebbero. Giustificare una politica diquesto genere è abbastanzafacile: i figli, o le nuove ge-nerazioni, sono una neces-sità essenziale per il corposociale e quindi rappresen-tano un bene pubblico, enon soltanto un bene priva-to dei loro genitori”.Il secondo ordine di fattorisi colloca “a un livello piùprofondo, quello delle men-talità, degli insiemi di rap-presentazioni e sentimenti,in altre parole dei vissutipersonali e familiari e dellacultura sociale, che influi-scono potentemente suicomportamenti demografi-ci”.Tra questi due ordini di fat-tori, sottolinea il cardinale,“il secondo appare quellomaggiormente decisivo perle scelte concrete delle cop-pie, ma anche il primo è ne-cessario, perché senza diesso il desiderio di procrea-re spesso non si traduce incomportamenti conseguen-ti. I due ordini di fattori so-no quindi interdipendenti enon vanno separati l’unodall’altro”.Ritardi e vantaggiQuanto al primo ordine difattori, secondo il card. Ru-ini, “l’Italia è certamente ingrave ritardo, un ritardo dariparare iniziando subito colmettere in campo un impe-gno adeguato alla posta ingioco e molto prolungatonel tempo”. Riguardo al se-condo ordine di fattori, “l’I-talia ha invece due vantaggipotenziali, che finora nonhanno potuto produrre i lo-ro effetti soprattutto per lacarenza - e talvolta perfinola contrarietà - degli inter-venti pubblici. Mi riferiscoalla perdurante solidarietàinterna e rilevanza socialedelle famiglie italiane, ri-spetto alle situazioni preva-lenti negli altri Paesi euro-pei, e al desiderio di figli,che in Italia rimane alto”. Perciò, conclude il porpora-to, “se vogliamo superareprogressivamente la crisidella natalità e ridare alPaese una non effimeraprospettiva di crescita, dob-biamo guardare in manierapositiva a queste specificitàdell’Italia”.

ppaagg.. GGiioovveeddìì 33 nnoovveemmbbrree 22001111IILL PPOOPPOOLLOO22 PPRRIIMMOO

PPIIAANNOOSOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE

DDAALL 11889966PAOLO SIMONE CALDIROLA

Agenzia Generale di TortonaLargo Carabinieri d’Italia15057 TORTONA (AL)

Tel. 0131861175Trasformiamo il futuro in un orizzonte

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Ilcambiamentodemografico

16.848 LE FAMIGLIE IN ITALIA NEL 2009

8.926 LE COPPIE CON FIGLI

4.779 LE COPPIE SENZA FIGLI

1,4 LA MEDIA DEI FIGLI PER DONNA

2,2 LA MEDIA DI FIGLI CHEOGNI DONNA DESIDEREREBBE

561.994 I NATI NEL 2010 IN ITALIA

900.000 I NATI NEGLI ANNI SETTANTA

È stato presentato a Roma il rapporto-proposta del Progetto culturale della Cei sulcambiamento demografico in Italia. Tale documento ripercorre il cammino demogra-fico del nostro Paese, offre una riflessione sui cambiamenti e sulle principali criticitàche hanno portato ad un vistoso calo delle nascite in Italia e, infine, indica alcuneproposte per governare questi mutamenti.Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, il cardinale Angelo Bagnasco, Pre-sidente della Cei, e il cardinale Camillo Ruini, Presidente del Progetto culturale. Entrambi si sono espressi in merito, il primo affermando che serve un patto genera-zionale ed un cambio di mentalità; il secondo dichiarando che è ormai indispensabileinvertire l’attuale trend negativo se si vuole assicurare all’Italia un futuro di speran-za.Dall’incontro è emersa la necessità di politiche a sostegno della maternità e della fa-miglia, oltre all’esigenza di eliminare gli ostacoli che “sterilizzano” le famiglie italia-ne.In gioco c’è il futuro del nostro Paese, futuro che, hanno fatto notare gli autori delrapporto, non può che passare dall’istituto familiare.

Page 3: il popolo 3 novembre 2011

TORTONA - Sempre gre-mito di un attento pubblicoil salone del Centro MaterDei quando arriva l’appun-tamento mensile con donClaudio Doglio con il qua-le, nella sera di lunedì 24ottobre, è stato analizzato ilcapitolo 2 del Genesi. Se ilcapitolo 1 presenta un’ope-ra sacerdotale, un poemadella creazione dal tono ce-lebrativo, ecco stasera unaltro testo, un mito che sisnoda in modo unitario perdue capitoli (Genesi 2,4b-3,24) ed appartiene alla piùantica tradizione sapienzia-le.Genesi 2-3 focalizza l’at-tenzione sull’umanità e valetto come un dittico com-posto da due tavole specu-lari: la prima è la tavola po-sitiva dell’armonia, mentrela seconda evidenzia la di-sarmonia. Due capitoli,dunque, che costituisconoun mito eziologico che vuo-le rispondere ad una do-manda fondamentale: seDio ha fatto tutto bello ebuono, qual è la causa deldisordine che regna nelmondo?Ecco, quindi, la prima tavo-la del dittico: il Signore,quando ancora nulla esiste-va, plasmò l’umanità. Dioviene presentato mentre fail ceramista: prende dellaterra, la plasma ed eccol’uomo, adam, parentestretto di quella adamah,terra di cui il Signore lo hacomposto.Il quadro narrativo prose-gue, poi, con un’altra azio-ne squisitamente umana,compiuta da Dio che piantaun giardino in eden ed inquel giardino colloca l’uo-mo che aveva plasmato. L’uomo è fatto di terra deldeserto, ma non è destinatoal deserto: eden vuol dire“delizia” e questo giardinodelle delizie è il mondo nelprogetto di Dio, un luogobello ed ospitale, un luogodove si può vivere bene. È

un Dio generoso quello pre-sentato da questa narrazio-ne biblica, un Dio che offreall’uomo quanto di megliosi possa pensare: un grandeparco fresco e fertile, conmolta acqua e tanti alberibelli e buoni. Due in parti-colare sono nominati esfuggono ad ogni tipo diclassificazione botanica:l’albero della vita e l’alberodella conoscenza del bene edel male. Il primo non èesclusivo della mitologiabiblica, ma trova spazio an-che nel mito mesopotamicodell’Epopea di Gilgamesh,l’eroe che, avendo vistomorire l’amico, non si ras-segna e parte alla ricercadella pianta della vita cheesiste, però, solo nel regnodegli dei e, alla fine, è ir-raggiungibile. Ciò che lecapricciose e gelose divi-nità mesopotamiche tengo-no per sé, qui, invece, è po-

sto nel giardino che ilSignore Dio ha donato al-l’uomo e l’uomo se ne puòliberamente nutrire: è evi-dente il nuovo ed originalemessaggio teologico sottesoal testo, ma è ancor più ori-ginale l’altro albero, quellodella conoscenza del bene edel male.Ad oggi, chiarisce donDoglio, non ci è pervenutonessun altro mito dovecompaia questo albero cheva riconosciuto come unaspecificità della teologia bi-blica e che va capito in pro-fondità: “bene e male” desi-gnano l’insieme delle azio-ni e dei comportamentiumani, per cui questo albe-ro è l’emblema della mora-le e mangiarne indica lapresunzione di chi vuolefarsi padrone assoluto dellamorale, ma questo l’uomocreatura non dovrà farlo e ilSignore Dio lo avvisa subi-

to del pericolo: c’è il ri-schio della morte.Nel giardino, però, “non èbene che l’uomo sia solo”:per essere davvero uomo,adam deve potersi relazio-nare con l’altro da sé e allo-ra Dio plasma dal suolo tut-to il bestiame e gli uccellidel cielo, ma in nessuna diqueste creature l’uomo tro-va un essere che gli sia si-mile e così si arriva allapresentazione della donna. Anche qui le immagineusate appartengono al dif-fuso linguaggio mitico, mail messaggio è nuovo edoriginale: in un comunecontesto culturale di miso-ginia, il testo biblico vuole,invece, evidenziare la di-gnità della donna che, alpari del maschio, è operauscita dalle mani di Dio,anche se la materia di par-tenza è diversa: non più laterra, ma una costola del-l’uomo.E perché proprio una costo-la?La spiegazione migliore vacercata nella tradizione mi-tica dei popoli mesopotami-ci, dove compare una dea dinome Nin-ti, signora dellacostola, o signora della vi-ta; la donna è tratta dalla vi-ta dell’uomo e questo parti-colare sottolinea l’identicanatura e la pari dignità diquei due esseri umani, chesono maschio e femmina. La donna è l’ultimo grandedono di Dio all’uomo ed ilracconto dell’armonia ècompiuto: il mondo è unbel giardino in cui adam vi-ve una serie di relazioni po-sitive ed armoniche conDio, con la natura e con glialtri esseri umani… ma ve-diamo che non è così: cosaè andato storto?La risposta è nell’altra ta-vola del dittico, la tavoladella disarmonia di cui donClaudio Doglio parlerà nelterzo incontro di lunedì 28novembre.

Patrizia Govi

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL)Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

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Il Vescovo riceve in udienza lunedì 7 novembre, mar-tedì 8, mercoledì 9 e venerdì 11 dalle 8,30 alle 12,30.Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con laSegreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramitetelefono (0131 816635 - fax 0131 816637).Via mail: [email protected]. o attraverso il sitowww.diocesitortona.it

DiariodelVescovo

NOTIZIE DIOCESANE

Nella vita dell’Azione Cattolica siamo giunti, anche que-st’anno, in “zona tesseramento”.In vista di questa occasione, i Presidenti parrocchiali e iSacerdoti Assistenti dell’AC che vivono nella nostra Dio-cesi sono invitati dalla Presidenza diocesana per un incon-tro di riflessione su cosa significhi essere di Azione Cat-tolica e su quale sia il significato dell’adesione a questa as-sociazione di laici che fa propria la stessa missione aposto-lica della Chiesa.L’appuntamento è per martedì 8 novembre, alle ore 20.30,in Seminario, a Tortona.Questo il programma: un momento di preghiera e di medi-tazione guidato dall’Assistente diocesano, don RomeoGardella; una riflessione del Presidente diocesano, prof.Piero Ponte, seguito da interventi in assemblea; una pre-sentazione del tema annuale e dei cammini formativi chel’AC propone per ogni fascia di età.

Riunione dei presidentiparrocchiali di AC

Martedì 8 novembre in Seminario

Il 25 ottobre scorso è, purtroppo, un altro giorno che ri-marrà nella memoria dei liguri, in particolare di chi ha vis-suto sulla propria pelle la terribile alluvione che ha colpitol’estremo levante della regione. Il Vescovo mons. MartinoCanessa, unitamente alla Diocesi di Tortona, partecipa aldolore della popolazione ed esprime vicinanza innanzituttocon la preghiera.Un contributo di euro 10.000,00 (euro 5.000,00 Diocesi edeuro 5.000,00 Caritas Diocesana) è stata inviata alla Cari-tas di la Spezia, Sarzana, Brugnato per affrontare le primeemergenze. La Caritas Diocesana di Tortona si è prontamente attivatapromuovendo una raccolta fondi per aiutare le popolazionicolpite dal maltempo nel Levante ligure e in Lunigiana.È possibile contribuire alla colletta di solidarietà conVersamenti c/c postale (numero di conto corrente postale12830147) intestato alla Caritas Diocesana di Tortona, op-pure con un bonifico bancario alla Banca RegionaleEuropea - UBI Bancaspecificando nella causale “Emer-genza Maltempo Liguria”.(IBAN: IT79S0690648677000000013136)

Accanto agli alluvionatiL’aiuto della Diocesi e della Caritas

La creazione dell’uomo e della donna

Sono ultimati i lavori di ristrutturazione del grande edifi-cio immediatamente vicino alla parrocchia Santa Mariadella Salute. Un segno importante da porre all’attenzionedella comunità Diocesana. Da un percorso congiunto intra-preso dalla Diocesi e dai Padri Barnabiti si è concretizzatoun progetto valido ed utile per far fronte alle nuove po-vertà. “La Casa della Carità P. Natale Molteni”, è unastruttura dedicata alle persone e alle famiglie in difficoltàabitative della nostra Diocesi con necessità di essere ac-compagnati nel reinserimento nella società.I Padri Barnabiti hanno messo a disposizione la struttura ehanno sostenuto i lavori di ristrutturazione. La gestione èstata affidata alla Caritas Diocesana e alla Agape Coope-rativa Sociale Onlus che ha completato i lavori grazie aicontributi CEI 8 x mille, dalla Fondazione Cariplo e dallaRegione Lombardia.La struttura sarà inaugurata il giorno 8 novembre alle 16alla presenza del Vescovo mons. Martino Canessa, del su-periore gen. Barnabiti P. Giovanni Villa e del direttore na-zionale di Caritas Italiana don Vittorio Nozza. Alle 17presso il Teatro dei Barnabiti il saluto delle autorità e lapresentazione del progetto di Housing Sociale. Alle 18 laS. Messa presieduta da mons. Vescovo. Seguirà rinfresco.

Nuova Casa della CaritàMartedì 8 novembre a Voghera

Secondo appuntamento del corso biblico di don Claudio Doglio

L’incontro si è svolto domenica 23 ottobre in Seminario

La formazione per i Diaconi permanentiTORTONA - L’anno Pastorale è or-mai iniziato e anche la Comunità deiDiaconi Permanenti della Diocesi diTortona riprende il suo percorso diformazione e aggiornamento. Domenica 23 ottobre, alle ore 15.30,nel salone del Seminario, è avvenutoil primo incontro fra quelli previsti,con cadenza mensile, che avrannoluogo durante l’anno. Relatore e guidadella Comunità è Mons. PiergiorgioPruzzi, Delegato diocesano, sarannopoi gli stessi diaconi i relatori nellealtre riunioni, che si concluderanno amaggio, con la partecipazione del Ve-scovo. Il relatore, rivolgendosi ai diaconi ealle loro mogli presenti, ha sottolinea-to l’importanza dell’aggiornamento edella formazione, che è permanente.“Nessuno di noi è un’isola, e può fareda solo, è necessario confrontarci,continuare a prepararci e mettere incomune esperienze, a volte difficoltà,e i doveri che il ministero diagonalecomporta”.I diaconi permanenti nella Diocesi diTortona sono 18 e svolgono il loro

ministero con compiti liturgici, pasto-rali, ricoprono incarichi nella curiavescovile, insegnano religione nellescuole o sono impegnati in altre atti-vità caritative assistenziali.Resta il fatto che per molte persone,anche praticanti la chiesa, i diaconisono ancora degli sconosciutiDopo vari secoli, con il Concilio Ecu-menico Vaticano II, il diaconato è tor-nato ad esistere nella Chiesa di Occi-dente.È il diaconato nella sua forma perma-nente e non in vista del sacerdozio. Sitratta di un evento importante, un do-no dello Spirito alla sua Chiesa inquesto avvio del terzo millennio.Il diaconato è un dono nuovo e insie-me antico. Nelle prime comunità cri-stiane, infatti, i diaconi esistevano.Ragioni storiche portarono alla loroscomparsa e così, per lungo tempo, laChiesa d’Occidente non li vide più. Noi siamo spettatori di questa rinasci-ta. Le ragioni che hanno determinatoquesta scelta furono sostanzialmentetre: il desiderio di arricchire la Chiesacon le funzioni del ministero diacona-

le che altrimenti, in molte regioni, a-vrebbero potuto difficilmente essereesercitate; l’intenzione di rafforzarecon la grazia dell’ordinazione diaco-nale coloro che già esercitavano difatto funzioni diaconali; la preoccupa-zione di provvedere di ministri sacriquelle regioni che soffrivano di scar-sità di clero. Ma quali sono i compitidel diacono nei diversi contesti pasto-rali? Il ministero del diacono si carat-terizza per l’esercizio dei tre munerapropri del ministero ordinato, secondola prospettiva specifica della diaconia:proclamare la Scrittura e istruire edesortare il popolo, amministrare so-lennemente il battesimo, conservare edistribuire l’Eucaristia, assistere e be-nedire il matrimonio, presiedere al ri-to del funerale, promuovere le operedi carità e di assistenza e avere la re-sponsabilità nell’animazione di comu-nità o settori della vita ecclesiale.Dopo un ampio ed approfonditoscambio di opinioni, con la recitadell’Ufficio dei Vespri la riunione haavuto termine.

Piercarlo Peccorini

Bertram van Minden, La creazione di Eva, 1383, Kunsthalle,Amburgo

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DDEELLLLAA CCHHIIEESSAA

LE NOSTRE SEDI: Servizi CISL AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI

Perché chiaramente quellascritta da Silvio Berlusconinon dovrebbe essere unalettera da libro dei sogni,ma qualcosa che dovrà poitrovare attuazione, in tempiristretti.Le modalità sono state inu-suali, con tanto di ultima-tum a presentare propostevere e sensate entro tregiorni. E dopo 72 ore, eccola lettera di 17 pagine in-viata al “caro Herman” e al“caro Josè Manuel” (i verti-ci della Ue), con il nuovoprogramma di governo del-l’esecutivo Berlusconi.In sintesi: si sta approntan-do il decreto Sviluppo, maoccorre reperire soldi e lo sifarà vendendo dal prossimo30 novembre beni di pro-prietà pubblica. In più si re-cupereranno fondi struttu-rali europei per il nostroMezzogiorno.I soldi permetteranno dimettere in cantiere poche,ma qualificate opere infra-strutturali. Si cercherà dicoinvolgere di più i capitaliprivati con mirate defisca-lizzazioni, e di pagarli intempi certi e con nuovemodalità. Si riparla di ri-durre la burocrazia, di snel-lire ed efficientare la pub-blica amministrazione, diliofilizzare gli enti pubblici,i parlamentari, la spesapubblica in generale. Diriformare la giustizia, di li-beralizzare questo e quello.Ma non sono stati questi ipunti che hanno fatto discu-tere l’opinione pubblica,non fosse altro perché è daanni che questo governopromette di fare appuntoqueste cose. Due i propositipiù “caldi”: le pensioni e ilicenziamenti. A dire la verità, sono duebolle di sapone. Per la pre-videnza, si proclama cheentro il 2026 l’età minimaper la pensione di vecchiaiasaranno i 67 anni. Il tutto inrealtà è già stato approvato:è stato solo un memento aipartner europei per ram-mentare loro che qui lariforma previdenziale è giàstata fatta, e ancor più radi-cale rispetto a casa loro.Quindi i licenziamenti. Inrealtà la cosa è più com-plessa. Ci si impegna a dareuna forte migliorata a strut-ture e programmi scolastici;a cambiare l’attuale situa-zione di precarizzazione dellavoro giovanile con un no-tevole giro di vite ai “con-tratti parasubordinati” che

si sono rivelati – più cheuno strumento di flessibilità– uno di sfruttamento a bas-so costo e a zero diritti. Masi dice anche, nella missivaspedita ai palazzi europei,che si vuole cambiare in so-stanza l’art. 18 dello Statu-to dei lavoratori.E qui, all’italiana, è scop-piato il finimondo.Oggi la realtà del mondodel lavoro è così disegnata:chi non ha un contratto dilavoro a tempo indetermi-nato, è licenziabile in unamen e senza alcun risarci-mento; chi ce l’ha, ma la-vora in un’azienda con me-no di 15 dipendenti, può es-sere licenziato per giustacausa o giustificato motivoche, se non sussistono (e lodecide il giudice del lavo-ro), danno diritto ad un ri-sarcimento di tot mensilitàdi stipendio.A questi si vuole equipara-re chi lavora in aziende conpiù di 15 dipendenti, chel’art. 18 protegge in caso diingiusto licenziamento conil reintegro lavorativo.In verità l’art. 18 è più untotem che altro. In verità,alle aziende medio-grandial giorno d’oggi premereb-be di più mantenere l’attua-le “flessibilità” in entrata,che una maggiore in uscita. E comunque si associa unamaggiore licenziabilità conun aumento degli ammor-tizzatori sociali per chi per-de il posto di lavoro.La vera novità, quella a cuipunta il Governo, quellache i sindacati combatte-ranno fino all’ultimo, è ilproposito di utilizzare unanorma di legge già in vigo-re, che permette alla pub-blica amministrazione di“scremare” i propri dipen-denti mettendoli per dueanni ad indennità ridottaall’80% dello stipendio.Quindi, licenziamento.Una norma già votata inParlamento ma mai utiliz-zata. Con una piccola po-stilla: non si parla più di in-dennità a carico dell’entedatore di lavoro, ma di cas-sa integrazione a caricodell’Inps: contabilmente,stipendi che escono fuoridalla spesa pubblica. E unmarchingegno che permet-terebbe l’addio definitivo al“posto fisso pubblico”.Se tutto ciò sarà nuovo pro-gramma di governo, o librodei sogni, lo scopriremo giànelle prossime settimane.

Nicola Salvagnin

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ASSISI - Venticinque annidopo il raduno interreligio-so per la pace convocatonel 1986 ad Assisi daGiovanni Paolo II, il suosuccessore ha ripetuto il 27ottobre quel gesto. Benedetto XVI, insieme acirca 300 esponenti dellediverse tradizioni religiose,dai buddisti agli induisti,dai musulmani agli scintoi-sti giapponesi, è salito sultreno che l’ha portato daRoma ad Assisi, un convo-glio speciale partito dallastazione del Vaticano cheha raggiunto la città di SanFrancesco. Un giornata in-tensa, iniziata a Santa Ma-ria degli Angeli e terminatain una significativa pre-ghiera o momento di silen-zio e meditazione sullatomba del “poverello”. Unsuccesso non per l’aspettomediatico sempre enfatiz-zato o non considerato da-gli organi di informazione,ma per la profondità delpensiero e del messaggioche dall’Umbria si è irra-diato al mondo.La riedizione ratzingerianadei meeting interreligiosi diPapa Wojtyla aveva cometitolo: “Giornata di rifles-sione, dialogo e preghieraper la pace e la giustizia nelmondo” e presentava più diuna novità: la presenza dimolti autorevoli esponentidelle grandi religioni equella significativa di alcu-ni non credenti, che hannoaccettato l’invito del Pon-tefice.Sapevamo che BenedettoXVI fosse nemico del sin-cretismo legato ai summitinterreligiosi come diAssisi. E la conferma è av-venuta. Il sincretismo indu-ce a pensare che tutte le re-ligioni si equivalgano.Ad Assisi sono state presetutte le precauzioni per evi-tare una tale confusione.Ma il pezzo forte dell’in-contro - anche il meno evi-dente - è stato lo sforzo del

Papa di far uscire le religio-ni dalla trappola che essestesse hanno creato conquesto tipo di incontri enella quale si sono rinchiu-se. La trappola è quella di con-validare la certezza che lereligioni siano oggi le solepossibili cause della violen-za e della guerra. La prova?Le religioni stesse la sugge-riscono riunendosi insiemeper lottare contro questo fe-nomeno e affermare condecisione che la violenzasia una deformazione dellareligione! Benedetto XVIha appena demolito tale pa-radigma in due modi. Haanalizzato a fondo le causedella violenza.

Dimostrando nel suo di-scorso che il terrorismo po-teva avere un’origine reli-giosa ma che la violenza sispiegava anche con il rifiu-to di Dio.Ieri con l’ateismo di Stato,nella Germania nazista. Eoggi, l’ateismo pratico che“prevede”, ha affermato, laviolenza nella società con-temporanea che sembra or-mai guidata da una “contro-religione” così definita:“l’adorazione del denaro,dell’avere e del potere” incui “non conta più l’uomoma solo il vantaggio perso-nale”. Da cui questo corol-lario: “la violenza diventauna cosa normale”.Fondamentalmente non ha

rimesso in questione il fattoche le religioni possano riu-nirsi per lottare contro laviolenza - ne ha anzi con-fermato la necessità andan-do ad Assisi - ma ha cam-biato la direzione dei riflet-tori spostandoli sul mondo“senza Dio” ugualmentegeneratore di violenza.Il secondo modo per uscireda questa trappola è quellodi estendere la lotta ai noncredenti. Non agli atei cherifiutano Dio, ma agli agno-stici che non osano più cre-dere in Dio. Spesso, a causadel male e della violenzae… delle contro-testimo-nianze delle religioni.Ecco l’altra grande novitàdi questo incontro: averesimbolicamente invitatopersonalità come JuliaKristeva accanto ai rappre-sentanti religiosi per risol-vere una problematica e-sclusivamente religiosa. Edire al mondo che la lottacontro la violenza e il cam-mino verso la pace riguardatutti. Basta con il “confina-re” questa lotta per la pace,che effettivamente nonspetta solo alle religioni.Come ha ricordato il teolo-go e giornalista GianniGennari, Benedetto XVI haribadito, senza alcun equi-voco, che il Dio vero è uni-co, e che nessun sincreti-smo buonista può sostituirequesta affermazione che èdi fede. Per il Papa il com-pito dei cristiani nei con-fronti di quelli che cercanola verità su Dio e sull’uo-mo, quelli che nel testo eglichiama con rispetto frater-no “agnostici” e che haespressamente invitato al-l’incontro, non è quello didire che tutte le religionihanno lo stesso Dio - che èuna falsità evidente - ma dinon rendere “incredibile” eirriconoscibile il volto del-l’unico Dio promesso damillenni e rivelato e donatoin Gesù Cristo.

Luca Rolandi

Il Papa ad Assisi con i rappresentanti delle religioni Crisi economica

Dallo scrivereal fare

Pellegrini della PACE

Il presidente della Fisc,Francesco Zanotti, com-menta con queste parole larisposta che il presidentedella Repubblica ha dato al-la lettera a lui inviata con lefirme di molti direttori sultaglio “lineare” dei fondiper l’editoria.“Esprimo un immenso gra-zie a nome mio personale edi tutti i direttori dei gior-nali che aderiscono allaFisc al Presidente dellaRepubblica, Giorgio Napo-litano, per la tempestiva ri-

sposta all’appello contro itagli ai fondi per l’editoriafirmato anche dagli stessidirettori. Oltre alla gratitu-dine per l’attenzione riser-vata, ringraziamo per lacondivisione circa “lapreoccupazione per i rischiche ne potrebbero derivare(dai tagli lineari, ndr) dimortificazione del plurali-smo dell’informazione”.Il Presidente ha aggiuntoche non mancherà di mani-festare il suo punto di vistaal governo. Con il suo in-

tervento il presidente Na-politano ha dato notevolerisalto alla nostra richiestache non mira a conservarealcun privilegio, ma solo agarantire il pluralismoinformativo.Inoltre abbiamo appresocon favore che lo stessoPresidente ha apprezzato lasensibilità che i firmatarihanno manifestato in meri-to all’urgenza di “un’operadi bonifica” nel settore eanche “la disponibilità aproporre ulteriori criteri per

consentire da un lato rispar-mi e dall’altro una più rigo-rosa selezione nell’accessoalle risorse”.Tutto ciò conferma la lineache la Fisc da tempo portaavanti e che si riassumenelle due parole “rigore edequità” che nelle sedi istitu-zionali e no abbiamo pro-posto come principi da met-tere in campo per il riordi-no dell’intero comprato deifondi all’editoria”.

Francesco Zanottipresidente Fisc

Informazione amputata: grazie Presidente

Page 5: il popolo 3 novembre 2011

A pochi giorni dalla Com-memorazione dei fedelidefunti, la parabola delledieci vergini ricorda cheanche noi siamo in cammi-no, tutti, verso lo sposoche viene. Il cammino è di notte, nel-l’oscurità e non si arrivaall’incontro senza la lucedella fede

Dieci vergini si mettono incammino, di notte, per ar-rivare in tempo alle nozzedello sposo. Cinque di loro non si forniscono però di olio sufficientee le loro lampade si spengono. Inutile la loro supplicaverso le altre vergini che temono per la loro riserva.“Cinque erano stolte - dice il Vangelo - e cinque sagge.Solo queste, le sapienti, hanno olio sufficiente per acco-gliere lo sposo”. La saggezza consiste nella loro previdenza, nel sapersirifornire di olio sufficiente perché le loro lampade nonsi spengano.

Così è per la vita di ogni cristiano. Il discepolo se non vuole restare al buio, nel camminonotturno, nell’oscurità di questa vita terrena, ha bisognodi rifornirsi continuamente di tutto ciò che alimenta lalampada del suo Battesimo. Quel giorno, ha ricevuto la “lampada accesa”, che nondeve spegnersi, tra mille difficoltà. Ha bisogno di ascoltare la Parola di Dio, di preghierafrequente e di quel “pane di vita”, che è l’Eucaristia, ilCorpo di Cristo.

L’unico atteggiamento che nella parabola accomuna levergini sagge a quelle stolte è solo questo: “Si assopiro-no tutte e dormirono”. Non si fa differenza, le une e le altre sono vinte dal son-no e dalla stanchezza. Capita nella vita di soccombere alla nostra debolezza,non solo in senso fisico, ma anche per quanto riguardala dimensione spirituale. Nella lotta di tutti i giorni al male, alle passioni, alle si-tuazioni che minano la nostra fede, possiamo esseretentati di assopirci, di gettare la spugna.

Non è facile restare sempre svegli e fedeli, sempre inpiedi senza mai cadere. Neppure il Signore stesso ce lo chiede e continua a ri-petere: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”. Al risveglio però la situazione delle dieci vergini è mol-to diversa. Cinque hanno la loro lampada ancora acce-sa, le altre no. Questa la differenza: si era esaurita loro fede. Nel sonno, nelle difficoltà della vita, non avevano piùtrovato né la luce né la forza per andare avanti. Faranno tardi ad arrivare alle nozze: la porta è chiusa ea nulla valgono le loro disperate richieste.

”Non vi conosco”. Queste le tremende parole che si sentono rivolgere dal-lo sposo le cinque vergini giunte in ritardo: “Io non viconosco!”. Terribili parole di rifiuto che è raro cogliere nelle pagi-ne del Vangelo.Quella della porta chiusa è quasi una piccola parabola ase stante, che ha nella gelida risposta dello sposo il suocommento interpretativo. Dietro quella porta sprangata, si celebra il banchetto nu-ziale, simbolo di gioia, d’intimità e di comunione, se-gno della salvezza messianica offerta ai fedeli, ai pove-ri, ai giusti.

Ma dietro quella porta bloccata, il volto di Cristo dasposo si trasforma in quello di giudice. Dio è misericordia ma anche giustizia. Aiuta ogni uomo ad arrivare in tempo per il banchettonuziale, ma gli chiede anche la sua collaborazione.Nessuno può presumere di restare ozioso o inerte. “Quel Dio che ha creato te senza di te, non salverà tesenza di te”. Non ci sono automatismi per la salvezza, è sempre ne-cessaria la nostra libera collaborazione.

ppaagg.. GGiioovveeddìì 33 nnoovveemmbbrree 22001111

6 Novembre - XXXII Domenica del Tempo Ordinario

La Chiesa il 9 novembre fa memoria di S. Agrippino, ve-scovo di Napoli. Di lui non si hanno molte notizie. Gli storici affermano cheper un certo periodo sant’Agrippino a Napoli, era quasi al-trettanto popolare di San Gennaro. Il suo nome era il dimi-nutivo di Agrippa e secondo la tradizione, Agrippino fu ilsesto Vescovo della diocesi partenopea. Uno scrittore del IX secolo fa di lui questo poetico elogio:“Innamorato della patria, difensore della città, egli non ces-sa di pregare ogni giorno per noi, suoi servitori. Egli accresce assai l’esercito di coloro che credono nelSignore, e li riunisce in seno della Santa Madre, la Chiesa”. L’elogio però è alquanto generico e dimostra che anchequesto antico autore sapesse benpoco sul personaggio.Di sicuro si capisce che la memo-ria di Sant’Agrippino, aveva parti-colare risalto tra quelle di altriVescovi napoletani e che la vene-razione di questo santo era moltofervida. Dal punto di vista storicosi può dire soltanto che il vescovoAgrippino visse alla fine del IIIsecolo e non fu martire. Certa è latraslazione delle reliquie nella co-siddetta Stefanìa, cioè nella chiesacostruita a Napoli nel V secolo per far posto alla nuova cat-tedrale. In precedenza, le reliquie di Sant’Agrippino avevano ripo-sato in un oratorio, nelle Catacombe napoletane di SanGennaro. Mille anni dopo, nel 1744, il cardinale Spinellimentre ricercava le reliquie del Vescovo, trovò un vaso dimarmo con la seguente scritta: “Reliquie incerte che si pen-sa siano il corpo di Sant’Agrippino”. Il santo oggi è patrono di Arzano e compatrono di Napoli. Per avere sue notizie bisogna far riferimento a uno dei do-cumenti più importanti della chiesa napoletana, il cosiddet-to “Chronicon” o “Gesta Episcoporum” (VIII-IX secolo),un testo che tenta di ricostruire tutta la lista dei vescovi chesi sono succeduti sul soglio episcopale della città e di dare

alcune notizie, piùo meno dettaglia-te, della loro vita edella loro attivitàpastorale. In esso Agrippinooccupa il sesto po-sto e viene deno-minato “amatorpatriae e defensorcivitatis”, deditoalla preghiera diintercessione per i cristiani a lui devoti e capace di operare

numerosi miracoli. Nel testo agiografico della Vita S.Athanasii (X secolo), Agrippino vieneconsiderato patrono e difensore dellacittà di Napoli si dice “prima che fos-se qui traslato il beatissimo Gennaro,martire di Cristo”, mentre nella “VitaS. Severi” (XI secolo) Agrippino eGennaro appaiono insieme al vescovoSevero morente.E’ invece il “Libellus miraculorum S.Agrippini”, composto tra i secoliVIII-X, a riportare undici miracoli

operati dal vescovo di cui tutti, eccetto tre, operati presso ilprimitivo sepolcro del santo vescovo nelle catacombe poidette di S. Gennaro. La celebrazione della festa del santo il 9 novembre provie-ne dal Calendario Marmoreo napoletano (secolo VIII-IX).Il martirologio romano, che è arricchito dal commento delfamoso studioso e agiografo Hippolyte Delehaye, attestaespressamente la memoria di un Agrippino, vescovo inCampania, di cui non si conoscono gli anni di episcopato. Ilcatalogo Bianchiniano, così detto a motivo del suo editoreFrancesco Bianchini (’800), che è un compendio deiGesta, afferma che Agrippino fu vescovo dal 218-225, altempo dei papi Urbano e Ponziano e degli imperatoriEliogabalo e Alessandro Severo.

Il Santo della settimana

FU IL SESTO

VESCOVO DI NAPOLI

E FU MOLTO VENERATO

PRIMA CHE SI DIFFONDESSE

IL CULTO DI S. GENNARO

IILL PPOOPPOOLLOO 55IILL VVAANNGGEELLOODDEELLLLAA DDOOMMEENNIICCAA

Prima LetturaSap 6,12-16

Salmo ResponsorialeSal 62

Seconda Lettura1Ts 4,13-18

SANT’AGRIPPINO VESCOVO

le letture della domenica

a cura di Daniela Catalano

Vegliate perchènon sapete né il giorno né l’ora

Jan Adam Kruseman, “Le sagge e le verginistolte”, 1848, Collezione privata, Germania

In quel tempo, Gesù disse ai suoidiscepoli questa parabola: «Ilregno dei cieli sarà simile a diecivergini che presero le loro lam-pade e uscirono incontro allosposo. Cinque di esse erano stol-te e cinque sagge; le stolte prese-ro le loro lampade, ma non pre-sero con sé l’olio; le sagge inve-ce, insieme alle loro lampade,presero anche l’olio in piccolivasi. Poiché lo sposo tardava, siassopirono tutte e si addormen-

tarono. A mezzanotte si alzò ungrido: “Ecco lo sposo! Andategliincontro!”. Allora tutte quelle vergini si de-starono e prepararono le lorolampade. Le stolte dissero alle sagge:“Dateci un po’ del vostro olio,perché le nostre lampade sispengono”. Le sagge risposero: “No, perchénon venga a mancare a noi e avoi; andate piuttosto dai vendito-

ri e compratevene”. Ora, mentrequelle andavano a comprare l’o-lio, arrivò lo sposo e le verginiche erano pronte entrarono conlui alle nozze, e la porta fu chiu-sa. Più tardi arrivarono anche le al-tre vergini e incominciarono adire: “Signore, signore, aprici!”.Ma egli rispose: “In verità io vidico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sa-pete né il giorno né l’ora».

Mt 25,1-13

Page 6: il popolo 3 novembre 2011

ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO66 AATTTTUUAALLIITTAA’’GGiioovveeddìì 33 nnoovveemmbbrree 22001111

“Necessaria un’autorità finanziaria mondiale”

Un contributo in vistadel G20

“L’autorità – ha spiegatodurante la conferenza stam-pa il cardinale Peter KodwoAppiah Turkson, presidentedel Pontificio Consigliodella giustizia e della pace– dovrà avere il fine speci-fico del bene comune e do-vrà lavorare ed essere strut-turata non come ulterioreleva di potestà dei più fortisui più deboli. In questosenso, essa dovrà svolgerequel ruolo super partes che,attraverso il primato del di-ritto della persona, favori-sca lo sviluppo integraledell’intera comunità umana,intesa come ‘comunità dellenazioni’”.“La costituzione di un’A-utorità pubblica mondiale,al servizio del bene comu-ne” è “l’unico orizzontecompatibile con le nuoverealtà del nostro tempo”, silegge nella nota, che vuoleoffrire “un contributo ai re-sponsabili della terra e atutti gli uomini di buona

volontà” di fronte all’attua-le crisi economica e finan-ziaria mondiale che “ha ri-velato comportamenti diegoismo, di cupidigia col-lettiva e di accaparramentodi beni su grande scala”. Secondo il dicastero vatica-no oggi “è in gioco il benecomune dell’umanità e ilfuturo stesso”: oltre un mi-liardo di persone vivonocon poco più di un dollaroal giorno, sono “aumentateenormemente le disugua-glianze” nel mondo, “gene-rando tensioni e imponentimovimenti migratori”. “Nessuno, in coscienza – ri-badisce la nota –, può ac-cettare lo sviluppo di alcuniPaesi a scapito di altri”. “Senon si pone un rimedio” al-le ingiustizie che affliggonoil mondo, “gli effetti negati-vi che ne deriveranno sulpiano sociale, politico edeconomico saranno destina-ti a generare un clima dicrescente ostilità e perfinodi violenza, sino a minarele stesse basi delle istituzio-ni democratiche, anche di

quelle ritenute più solide”.

Le cause della crisi

Le cause della crisi sono ri-scontrate in “un liberismoeconomico senza regole esenza controlli”, e in tre i-deologie che hanno “un ef-fetto devastante”: l’utilitari-

smo, l’individualismo e latecnocrazia. Per un mercatoa servizio dell’etica bisognarecuperare il primato dell’e-tica e della politica sulla fi-nanza, da qui le proposte di“misure di tassazione delletransazioni finanziarie, me-diante aliquote eque”, an-che per “contribuire alla co-stituzione di una riserva

mondiale, per sostenere leeconomie dei Paesi colpitidalle crisi, nonché il risana-mento del loro sistema mo-netario e finanziario”; “for-me di ricapitalizzazionedelle banche anche con fon-di pubblici condizionando ilsostegno a comportamenti‘virtuosi’ e finalizzati a svi-luppare l’economia reale”.

L’ipotesidi una “bancacentrale mondiale”

“Sullo sfondo si delinea, inprospettiva, l’esigenza diun organismo che svolga lefunzioni di una sorta di‘Banca centrale mondiale’che regoli il flusso e il si-stema degli scambi moneta-ri, alla stregua delle Banchecentrali nazionali” “Si trattadi un’Autorità dall’orizzon-te planetario, che non puòessere imposta con la forza,ma dovrebbe essere espres-sione di un accordo libero econdiviso” e “dovrebbe sor-gere da un processo di ma-turazione progressiva delle

coscienze e delle libertà”,coinvolgendo “coerente-mente tutti i popoli”, nelpieno rispetto delle loro di-versità. La nota indical’Onu come punto di riferi-mento di questo processo diriforma.

Proposte perun “netto saltodi qualità”

“Si dà il caso che le nostreproposte appaiono in lineacon quelle degli ‘indigna-dos’, ma più che altro sonoin linea con il precedentemagistero”: così mons. Ma-rio Toso, segretario delPontificio Consiglio dellagiustizia e della pace, ha ri-sposto alle domande deigiornalisti durante la pre-sentazione della nota. “Questo non significa – haprecisato – che le propostedegli ‘indignados’ non ab-biano una loro razionalità oche non vadano sostenute.Il problema è se si proponequesto gridando oppure inun’altra maniera”.

ROMA - Il 21, 22 e 23 ot-tobre, a Roma, si è tenutal’undicesima AssembleaNazionale del MEIC, allaquale ha partecipato anchela delegazione tortonese delmovimento composta dalPresidente, Cesare Raviolo,dal consigliere nazionaleuscente, Giorgio Bailo, dal-l’assistente spirituale, Mon-signor Francesco Giorgi,Luisa Iotti e dai delegatiRinaldo Bertolini, Ema-nuela Carniglia, e MauroSala.Il tema scelto per questomomento di incontro, che èculminato con l’elezionedel nuovo consiglio e deirevisori dei conti, è statoquello della verità: “LeParole della Verità. MEIC,Culture e Fede”. “Il Consiglio nazionale e laPresidenza hanno scelto iltema che, espresso in formasintetica, costituisce il titolodi questa Assemblea e cheora mi preme presentare informa meno condensata. -ha spiegato il presidente na-zionale del MEIC, CarloCirotto, nel suo intevento diapertura dei lavori - La pro-posta è quella di approfon-dire, in maniera critica, leprincipali tipologie di lin-guaggio che rientrano nelpatrimonio culturale del no-

stro Movimento e sono lestesse delle società in cuiviviamo.La scelta del tema dei lin-guaggi risponde all’esigen-za di accrescere la loro co-noscenza in modo da poteraderire con più efficacia al-la nostra missione che èquella di comunicare e te-stimoniare la Verità nellamaniera più efficace possi-bile”. “Nella sua prima riunione,il Consiglio nazionale orauscente, facendosi interpre-te dei suggerimenti e deglistimoli emersi nel corsodella X Assemblea, stilò ildocumento programmatico.- ha proseguito il presidenteCirotto - Il Consiglio iden-tificò nell’atteggiamento diapertura e di dialogo la ca-ratteristica che avrebbe do-vuto contraddistinguere, piùche altre, le attività del ME-IC sia a livello locale chenazionale. Il Consiglio sot-tolineò l’esigenza di lavora-re con impegno per la pro-mozione della comunioneecclesiale - in unione con iVescovi, in sintonia conl’insegnamento del Conci-lio e le indicazione delConvegno di Verona - par-tecipando in maniera matu-ra e responsabile alla vitaecclesiale.

Considerò come primario ildovere di fronteggiare condecisione l’attuale emer-genza educativa - la mede-sima esigenza dalla qualesono scaturiti gli orienta-menti pastorali dell’Episco-pato per il decennio 2010-2020 “Educare alla vitabuona del Vangelo” - pro-muovendo il dialogo so-prattutto con i giovani, chevivono tempi di gravi diffi-coltà, ma anche con i tiepi-di e i lontani.Al medesimo spirito di dia-logo si ispirava il propositodi aprirsi alle altre realtàdell’associazionismo eccle-siale e di incrementare ildialogo ecumenico ed inter-religioso. La volontà di dia-logo, però, non sarebbe sta-ta genuina se non avesseportato il Movimento adaprirsi anche alle realtà so-ciali non ecclesiali, offren-do il proprio contributo allasoluzione dei problemi chepiù affliggono la società -l’economia, il lavoro, la cit-tadinanza, l’ambiente, laquestione giovanile e quellameridionale - lasciandosi inciò interpellare dalla Dot-trina Sociale della Chiesa. La fonte ispiratrice di talirapporti fu identificata nel“Progetto Camaldoli”, inquanto frutto di un’intensa

attività corale di studio e diapprofondimento compiutada tutto il Movimento”.Nelle sue conclusioni ilpresidente si è voluto sof-fermare su un linguaggioche troppo spesso non vie-ne capito: quello dei giova-ni; che Carlo Cirotto defini-sce “espressione di una si-tuazione di profondo disa-gio e di sofferenza che deri-va non solo dalla mancanzaattuale di lavoro ma da unasempre più fievole speranzaper il futuro. Lo cito perchéritengo che il problema del-l’inserimento nella societàdelle nuove generazioni siaquello la cui soluzione vadatrovata prima di ogni altra.Certo, il dialogo intergene-razionale non è facile. Quanto sia grande questadifficoltà lo si è visto, pro-prio nei giorni scorsi, nellamanifestazione romana de-gli ‘Indignati’ e nella evi-dente incapacità di moltiuomini politici - alcuni ad-dirittura di governo - acomprenderne le parole. Difficoltà nel dialogo tragenerazioni ne abbiamo re-gistrate parecchie anche al-l’interno del Movimento.Nella maggior parte dei ca-si sono state superate conun supplemento di buonavolontà. In pochi, tristi casi,

invece, la difficoltà è dege-nerata in rottura. Ringraziando il Signore, ilnumero di gruppi nuovi, an-che anagraficamente, stacrescendo nel MEIC e cre-sce anche il numero digruppi che hanno avviato alloro interno uno schiettodialogo tra generazioni.Agli aderenti giovani vorreichiedere un supplemento dipazienza e comprensione;agli anziani un supplementodi pazienza e di umiltà.

L’interazione costruttiva tragiovani ed anziani è, infatti,troppo importante perché cisi arrenda alle prime diffi-coltà”.L’assemblea non è stata so-lo un momento di incontro,confronto, riflessione e pre-ghiera, ma è stata anchel’occasione per rinnovare ilConsiglio Nazionale. Cesare Raviolo, presidentedel MEIC di Tortona, è sta-to eletto anche ConsigliereNazionale.

È stata presentata nei giorni scorsi in Vaticano la nota delPontificio Consiglio Giustizia e Pace dal titolo “Per una rifor-ma del sistema finanziario internazionale nella prospettiva diun’Autorità pubblica a competenza universale”Lo scopo del documento, anche come spunto in vista del prossi-mo G20 a Cannes, vuole offrire “un contributo ai responsabilidella terra e a tutti gli uomini di buona volontà” in questo pe-riodo di grave crisi economica mondiale.Nel testo, sulla scorta delle indicazioni del Magistero e delle ul-time encicliche, si fa notare che è necessario fermare “l’egoi-smo, la cupidigia collettiva e gli accaparramenti su grande sca-la”, individuando le origini della crisi in “un liberismo econo-

mico senza regole e senza controlli”. In gioco ci sono “il benecomune e il futuro stesso dell’umanità”, anche a fronte del fattoche oltre un miliardo di persone vivono con poco più di un dol-laro al giorno.Da qui le proposte del documento: l’istituzione di una nuovaautorità finanziaria super partes che “regoli il flusso e il siste-ma degli scambi monetari”, la “tassazione delle transazioni fi-nanziarie mediante aliquote eque”, la “forme di ricapitalizza-zione delle banche anche con fondi pubblici” vincolando il so-stegno a comportamenti virtuosi, la distinzione delle attivitàbancarie (tra attività di credito ordinario e Investment banking)per evitare il proliferare di “mercati-ombra”.

Delegati tortonesi all’assemblea di Roma. Cesare Raviolo è stato eletto consigliere nazionale

Le parole della Verità. MEIC, Culture e Fede

Peter KodwoAppiah Turkson

Page 7: il popolo 3 novembre 2011

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI STRADELLA - VALLE STAFFORAOLTREPO’Giovedì 3 novembre 2011

IL POPOLO dell’

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVEDuomo d i Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S . R o c c o (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato 18); P o m b i o (tel. 43688): ore 8,45(Centro Madonna di Fatima ) 11-18 (sabato 18); S. Mariadella Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-11,15-18 (sabato18); S . P i e t r o (tel . 41856): ore 8-1030 (sabato 18);R e s u r r e z i o n e ( te l . 44674) : ore 10 (sabato 17) ; S .V i t t o r e ( t e l . 4 1 6 7 7 ) : o r e 1 0 , 3 0 - 1 8 ( s a b a t o 1 8 ) ;M e d a s s i n o (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 17,30);Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-

11,30-18 (sabato 18); O r i o l o ( tel . 379578): ore 11;Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9.Farmacie di turno aperte dal 3 al 9 novembre 2011Giovedì 3: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573)Venerdì 4: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063)Sabato 5: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428)D o m e n i c a 6 : Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 038341427)Lunedì 7: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286)Martedì 8: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425)

Mercoledì 9: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383642135)Edicole aperte domenica 6 novembre 2011(Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci;Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini,Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, viaFacchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33;Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116.Distributori aperti domenica 6 novembre 2011(Turno H): TAMOIL via F. Parri 7 tang. Voghera-Casteggio;TAMOIL, via Piacenza 12.

VOGHERA - L’assesso-rato alla Cultura guidato daMarina Azzaretti promuovee presenta una serie di ap-puntamenti culturali deno-minati “Pomeriggi voghere-si” che si terranno in cittànei mesi di novembre e di-cembre. Si tratta di tantieventi che comprendono iti-nerari culturali alla scopertadei monumenti cittadini,presentazioni di libri, con-vegni e concerti. MarinaAzzaretti, sin dal suo inse-diamento in giunta, ha vo-luto impegnarsi nel rilanciodi una città che da troppotempo è considerata un“enorme parcheggio di pen-dolari”. I risultati di questosuo lavoro sono stati posi-tivi e hanno permesso aivogheresi, agli oltrepadani ea migliaia di visitatori pro-venienti da tutta la provin-cia e non solo di conoscerele bellezze “nascoste” di unacittà che può offrire moltodal punto di vista culturale. Si parte domenica 6 novem-bre, alle ore 15, con untrekking culturale che pre-vede la visita guidata e aper-ta a tutti in collaborazionecon Spino Fiorito: “DalCastello al Sociale”.

L’itinerario toccherà il ca-stello Visconteo, via Ca-vour e il teatro Sociale.Domenica 13 novembre,sempre alle ore 15, loSpino Fiorito presenta unaaltro percorso culturale daltitolo “Le chiese delle con-fraternite”. L’itinerario inquesto caso consentirà diammirare la chiesa delCarmine, la chiesa di SanSebastiano e la chiesa diSan Giuseppe.Domenica 20 novembre in-vece il percorso di trekkingculturale condurrà i parteci-panti “Oltre il cancello…

Voghera” consentendo di vi-sitare le aree dell’antico ma-nicomio provinciale. Sabato 26 novembre alleore 16.30, presso il MuseoStorico di Voghera all’inter-no della seconda edizione diCulturaperitivamente sarà

organizzata una curiosa con-ferenza dal titolo: “U.455 laleggenda del sommergibi-le”. Il giorno successivo in-vece, alle 16, sempre pressoil Museo Storico di Vo-ghera si terrà il “Concertoper i 150 dell’Unità d’Ita-lia”in collaborazione conAlia Musica.Il mese di dicembre invecesi aprirà domenica 4, alleore 16, presso la BibliotecaCivica Ricottiana con unconcerto dal titolo “Tappedi un’epoca musicale” incollaborazione con AliaMusica. Domenica 11 di-cembre, sempre alle ore 16,presso la sala consiglio saràorganizzato il concerto“Tango e zingarate” in col-laborazione con Alia Musi-ca. Sempre all’interno dellaBiblioteca Ricottiana, alleore 16, ci sarà la presenta-zione del libro di SilvanaDe Mari “Io mi chiamoYorsh”. I pomeriggi voghe-resi si concluderanno dome-nica 18 dicembre, alle ore10, presso Fondazione A-dolescere dove sarà organiz-zata la rassegna dei giovaniflautisti dedicata a GiuseppePeloso.

Mattia Tanzi

VOGHERA - Il consigliod’amministrazione di AsmVoghera ha approvato unprogetto, presentato dal di-rettore generale Luca Piera-ni, per trasformare il tettodel Deposito della frutta del-la Comunità Montana aPonte Nizza in un investi-mento a lungo termine, inuna sfida per produrre ener-gia dal sole abbattendol’impatto ambientale e mas-simizzando la reddittività. Si tratta di un altro esempiodi collaborazione virtuosatra soggetti che hanno acuore l’avvenire del territo-rio: Asm e la ComunitàMontana. Nei giorni scorsil’ente montano ha aperto leporte della sua sede di Varzialla conferenza stampa perl’illustrazione dettagliata delpiano.Presenti all’appuntamentoil presidente di Asm, Filip-po Musti, il direttore gene-rale dell’azienda, Luca Pie-rani, il presidente dell’entemontano, Bruno Tagliani,il presidente del ConsorzioFrutta Valle Staffora, Fa-

brizio Lanzarotti, e il vicesindaco di Ponte Nizza,Aldo Agosti.In platea tra le autorità han-no preso posto i consiglierid’amministrazione di AsmPaolo Gramigna e GianFranco Da Prada, oltre aDomenico Buscone, respon-sabile Asm.“Abbiamo fatto una sceltastrategica – ha spiegato ilpresidente di Asm, FilippoMusti – che ci permette dilanciare un messaggio fortealla nostra clientela dell’Ol-trepò Pavese collinare emontano.Per noi il cliente non è uncodice su una bolletta, mauna persona che vive e la-vora su un territorio chemerita attenzione ogni gior-no. L’azienda, ragionandocome una società “chilome-tri zero” vicina alla propriaclientela in ogni momento,nell’elaborare un articolatopiano per il fotovoltaico hascelto di pensare anche aipiccoli centri. Porteremotecnologia e risparmio tra lecolline, non produrremo

nessun inquinamento acu-stico o paesaggistico, arri-veremo a un risparmio dicombustibile fossile e a unaproduzione di energia elet-trica senza emissioni di so-stanze inquinanti”. Mustiha concluso: “Nell’ultimoanno abbiamo assistito avibranti discussioni su altreforme d’energia, contestateda molti, come l’eolico. Asm Voghera non porterànuovo cemento, non occu-perà nuovi terreni portando-li via alle giovani genera-zioni, ma in modo non in-vasivo darà energia pulita aun territorio incontaminatoe bello da vivere che sfruttaperò ancora, in larga parte,solo fonti non rinnovabili”. I pannelli installati sul tettodel magazzino della frutta diPonte Nizza produrrannosolo nel primo anno ben78mila 750 chilowatt/ora. L’impianto costerà, nelcomplesso, 210 mila euro. Il progetto su Ponte Nizza èuno dei tre che compongo-no il nuovo piano energeti-co fotovoltaico varato da

Asm Voghera Spa. Nelprossimo futuro l’aziendainvestirà la somma di 960mila euro per installare pan-nelli, oltre che sul Depositodella frutta, anche a Voghe-ra: sulle coperture del Do-polavoro ferroviario e suquelle della scuola mediaAldo Moro.Nell’insieme si riuscirannoa produrre 316 mila 750nuovi chilowatt/ora di ener-gia pulita all’anno. FabrizioLanzarotti, presidente delConsorzio Frutta ValleStaffora, ha detto: “Ogni e-uro risparmiato è un euroguadagnato. I frutticoltorinon possono che ringraziareAsm Voghera”. Il presiden-te della Comunità montana,Bruno Tagliani, ha sottoli-neato: “Per noi l’energiapulita è qualcosa che preser-va l’ambiente, fa risparmia-re e crea nuova economia. Non a caso proporremo pre-sto ad Asm la partecipazio-ne a un nuovo progetto perprodurre nuova energia puli-ta e lavoro attraverso la curadei nostri boschi”.

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L’assessore Marina Azzaretti promuove itinerari concerti e convegni

Il primo investimento a Ponte Nizza per il Deposito della frutta

CASTANA - Il comune diCastana ha partecipato al“Bando delle Idee” promos-so dalla provincia di Paviaper quei comuni sotto imille abitanti.Lo scopo di questo bando èquello di progettare il futuropartendo dal passato, valo-rizzando la tradizione perfarne motore di sviluppo econservare l’identità nelmutamento di una societàin rapidissima evoluzione. Il comune grazie a questobando della provincia orga-nizzerà due giornate (sabato3 e domenica 4 dicembre)intitolate “Castana ieri eoggi” – la storia tra vino etradizioni – 500 anni dellachiesa di Sant’Andrea. All’interno della giornatadedicata al santo patrono diCastana Sant’Andrea è pre-vista nella giornata di saba-to 3 dicembre alle ore 15,30l’apertura del convegno“Viticoltori di ieri e oggi difronte alla vite e al vino”. Durante l’incontro sarà pro-iettato il video intervista ai

viticoltori della zona sulletecniche di vinificazione esui vigneti autoctoni.Al termine del convegnosarà organizzata una cena,denominata “Percorso delgusto” a base di specialitàtipiche con preparazioni ga-stronomiche a tema “vino”. Domenica 4 dicembre inve-ce si terrà la presentazionedel volume “Castana ieri eoggi” mentre alle ore 11 ilvescovo della diocesi diTortona monsignor MartinoCanessa impartirà la benedi-zione al bestiame.Alle ore 14,30 invece si ter-ranno i giochi della tradizio-ne (incontro con bambini eanziani).Nell’arco della giornata cisarà una mostra mercatodell’hobbistica, dell’artigia-nato e dei prodotti enoga-stronomici locali lungo lavia principale.La manifestazione infineprevede una mostra di at-trezzi antichi e stand di pro-dotti locali.

m.t .

Pomeriggi vogheresi per un rilancio culturaleIl Comune e il Bando delle Idee

“Castana ieri e oggi”

Ecco la sfida di Asm: produrre energia dal sole

Il castello visconteo di Vo-ghera; a destra: l’assessoreMarina Azzaretti

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S. MARGHERITA STAFFORA- Un voluminoso plico depositato lu-nedì 24 ottobre all’ufficio protocollodella provincia di Alessandria, con unalettera di accompagnamento indirizzataal presidente della provincia e al presi-dente del consiglio provinciale: si èchiusa sulla cifra simbolica di un mi-gliaio di firme la raccolta di voci dis-senzienti nei confronti degli enormiimpianti eolici industriali che alcuneaziende intenderebbero costruire suicrinali delle valli Borbera, Curone eStaffora: fino a 66 pale, nell’ipotesipeggiore, alte 150 metri con le relati-ve opere di cantierizzazione, aperturadi una fitta rete viaria, abbattimentoboschi e ingenti sbancamenti in unadelle più belle ed integre aree naturali-stiche del Nord Italia, attraversata da-gli itinerari delle storiche Vie del Salee Vie del Mare, meta di tanti escursio-nisti, di appassionati di sport equestrie di ciclisti fuoristrada (ai quali si so-no recentemente aggiunti a Caldirolagli appassionati di downhill, praticaper favorire la quale sono state speseingenti somme di denaro e che sarebbecerto ostacolata dalla realizzazione de-gli enormi manufatti). La petizione, promossa dal Comitatoper il Territorio delle Quattro Provin-ce, sottolinea il carattere estremamen-te impattante di impianti di tali di-mensioni e la loro palese incompati-bilità con progetti sui quali il settore

pubblico ha investito, come i consor-zi della carne all’erba e di migliora-mento pascoli, il caseificio Montebo-re, lo storico rifugio Ezio Orsi in valCurone, quello dei Piani di SanLorenzo in val Borbera, e i nuovi rifu-gi sul monte Gropà e sul monteBoglelio.Tutti settori, sia l’agropastorale, sia ilturismo, che già hanno alle spalle un

indotto economico e occupazionale si-gnificativo e che in rapporto al capita-le investito creano posti di lavoro inmisura incomparabilmente maggiorerispetto agli impianti eolici. In pro-spettiva questi sono i settori sui qualioccorre puntare per consolidare ed am-pliare la presenza ed il presidio umanonel territorio montano, perciò i sotto-scrittori chiedono all’Ente provincialeche si rinunci alla realizzazione degliimpianti eolici e ci si impegni in se-rie politiche di valorizzazione di unterritorio che possiede le potenzialitàper il suo sviluppo sostenibile pro-prio in quell’ambiente naturale che leinstallazioni industriali eoliche an-drebbero a cancellare irreparabilmente.Il Comitato sottolinea inoltre come,“in ogni occasione, le conferenze deiservizi fino ad ora svolte abbiano po-sto in luce gravissime criticità neiprogetti presentati e come da voci au-torevoli della politica e dell’associa-zionismo giungano pressanti richiesteper una moratoria che consenta di por-re termine ad una situazione da ‘FarWest’, con progetti che si susseguonoa raffica al di fuori di ogni benché mi-nima pianificazione, in una logica cheappare a tutti gli effetti speculativa edestranea agli interessi reali delle co-munità che subirebbero la devastazio-ne irreparabile del loro territorio senzaottenerne alcun significativo vantag-gio”.

La petizione promossa dal Comitato per il territorio delle Quattro Province A Robecco, Casatisma, Argine, Verretto

ROBECCO PAVESE -Domenica 30 ottobre, nellachiesa di Robecco Pavese,alla presenza del VescovoMons. Martino Canessa, siè ufficializzato l’ingressonelle parrocchie di RobeccoPavese, Casatisma, Arginee Verretto di padre Saverio,il nuovo parroco venuto asostituire padre Sebastiantornato in India. Accompagnavano il Vesco-vo nella solenne celebrazio-ne della Santa Messa donMario Balladore, mons.Gianfranco Maggi, l’econo-mo generale della Congre-gazione degli Oblati di SanGiuseppe Marello, padreGiorgio, padre Glawdin, lostesso padre Saverio e ungruppo di padri Giuseppini.Nella chiesa parrocchialeerano presenti le autorità ci-vili e molti cittadini dellequatto parrocchie e la cele-brazione è stata accompa-gnata dal coro “San Giusep-pe Marello”.Nella sua omelia il Vesco-vo ha espresso riconoscenzaa padre Sebastian e a tuttala comunità Giuseppina co-sì pronta a corrispondere al-le necessità della Diocesi;

quindi, richiamando le lettu-re del giorno, ha indicato daun lato le difficoltà di unaparrocchia e dall’altro hasollecitato uno spirito dicollaborazione di tutti peruna sempre più viva cono-scenza del Vangelo.In conclusione ha preso laparola padre Saverio ringra-ziando Mons. Vescovo, l’E-conomo Generale dei Giu-seppini, le autorità interve-nute, i fratelli e le SuoreGiuseppine rappresentantidi tutti i continenti e i suoinuovi parrocchiani.

Renzo Testori

Ingresso di padre Saverio

Mostra al Centro Diurno Disabili

“Medassino si racconta”

Mille firme per dire “no” agli impianti eolici

VOGHERA - In occasionedella tradizionale festa diMedassino, con la ricorren-za del Santo patrono “S.Carlo” (4 novembre), ilCentro Diurno Disabili“Comune di Voghera”, cheha sede nel quartiere, pre-senterà la mostra “Medassi-no si racconta”, offrendo aivisitatori una panoramicasulla storia, le tradizioni, leindustrie, i lavori e i perso-naggi noti che hanno carat-terizzato la vita di un temponel territorio.Curiosità, informazioni evita di una volta, con attrez-zi agricoli, strumenti di cu-cina e componenti d’arredo(credenze, scrivanie, mobi-lio) torneranno a parlare atutti i visitatori di come siproduceva, come si trascor-revano le feste, come ci sitrovava quando ancora lacampagna circondava le abi-tazioni.L’iniziativa, nata da un’ideadel Centro Diurno Disabili“Comune di Voghera” e fi-nalizzata a promuovere inte-grazione e partecipazionedegli utenti del servizio allavita del quartiere, ha vistola collaborazione sentita,partecipe e puntuale di tuttala popolazione di Medassi-no (residente o trasferitasialtrove, ma rimasta legataal quartiere da vincoli affet-

tivi), che ha fornito per l’e-vento materiali, foto d’epo-ca, documenti e oggettisticadi ogni genere per la rico-struzione minuziosa “deltempo che fu”.Gli operatori e gli utenti delCentro DiurnoDisabili hanno quindi con-dotto ricerche cartografichee indagini storiche per inse-rire i racconti e i materialinella cornice di una storiache di pari passo ha vistotrasformarsi il quartiere conla società e la città di Vo-ghera.Gli studi sono stati condottinell’Archivio Storico diVoghera e, grazie alla So-vrintendenza per i BeniArcheologici della Lombar-dia, è stato possibile ottene-re le immagini della topo-grafia sul territorio e di restiarcheologici ritrovati nellecampagne.La mostra sarà aperta alpubblico venerdì 4 novem-bre dalle 10 alle 15, sabato5 novembre dalle 14 alle18, domenica 6 novembredalle 10 alle 18, lunedì 7novembre dalle 10 alle 15. Nella giornata di domenicasono anche previste unamerenda all’interno dellastruttura (via Sormani Ga-vina 7) e una cerimonia dipresentazione della mostra.

u.c .

Sono stati stanziati 788 mila euro per lo sviluppo rurale

La Provincia di Pavia per ambiente e agricolturaPAVIA - L’impegno dellaProvincia di Pavia ha per-messo di ottenere uno stan-ziamento di 788.209,96 eu-ro da Regione Lombardiaper l’agricoltura pavese nel-l’ambito del ‘Piano di Svi-luppo rurale (Psr) per la mi-sura 214 (‘Pagamenti agro-ambientali’).Non così scontato il risulta-to ottenuto. In una fase ini-ziale era stato annunciatoun taglio drastico delle ri-sorse a disposizione dei no-stri agricoltori, pari al 50%. L’azione della Provincia diPavia ha invece permessoche su 429 richieste di fi-nanziamento presentate dalcomparto agricolo pavese

solo 18 siano state quelleammesse e non finanziateda Regione Lombardia.“Sono molto soddisfattodell’esito dell’istruttoria chedimostra da un lato la vali-dità delle richieste fatte per-venire dal comparto agrico-lo, dall’altro il buon lavorodei nostri uffici che con ca-parbietà hanno difeso inRegione Lombardia le i-stanze presentate dalle no-stre aziende”, commenta ilpresidente della Provincia diPavia, Daniele Bosone.La Misura 214 si proponedi promuovere e incentivareuna gestione sostenibiledelle attività agricole, intermini di tutela della qua-

lità delle acque e dei suoliagricoli, di salvaguardia del-la biodiversità e di valoriz-zazione del paesaggio agri-coli.Come obiettivo primario sipropone il mantenimento elo sviluppo di attività agri-cole a basso impatto am-bientale.“L’alto numero di richiestedi finanziamento presentatedimostra la vivacità deglinostri agricoltori e la sensi-bilità acquisita ad una agri-coltura più sostenibile”,sottolinea Bosone.“Abbiamo portato a casa ilmigliore risultato possibilenella situazione data, tantopiù se si considera che ini-

zialmente ci era stata paven-tata una riduzione attorno al50%. - conclude DanieleBosone - Il ruolo delle isti-tuzioni, in questo caso, si èrivelato fondamentale.Ecco perché sono convintoche per affrontare il difficilemomento del settore agrico-lo sia condizione essenzialeche tra la Provincia e le Or-ganizzazioni di Categoria cisia sempre un rapporto distretta collaborazione.È questo l’unica via da se-guire se vogliamo raggiun-gere obiettivi funzionali adare il dovuto sostegno alcomparto agricolo provin-ciale”.

a.b.

Quattro esperienze figurative al Centro Artistico Contardo BarbieriBRONI - Quattro interes-santi esperienze figurativesono presenti in questi gior-ni al “Centro Artistico eCulturale Contardo Barbieri”di Broni, in via Emilia 166,in una sorta di schermagliaoggi d’attualità, fra l’astrattoed il figurativo come ha ac-cennato nella affollata verni-ce inaugurale il Presidentedel Centro, Siro Brondoni. IIprimo messaggio visivo èofferto dalla pittrice d’origineoltrepadana Franca Civardi,che ha alle spalle i momentiformativi dell’Istituto d’Arte

per le sfilate di moda ma an-che l’esperienza a Milanonell’Accademia di Brera enella Scuola di disegno delCastello Sforzesco.Al suo attivo varie mostre,come è avvenuto anche perMassimo Monteleone, cheda oltre trent’anni è impe-gnato nel campo grafico e inquello editoriale ed a questarassegna bronese presenta si-gnificativi collages su stoffae lavori su carta. Una nuovaesperienza è poi quella diStefano Ricci, che nel suoquotidiano impegno nel cam-

po scientifico non ha mai ri-nunciato alla vocazione peril disegno e le arti grafiche,sfociata negli ultimi tempiin alcuni momenti creativiportati avanti in Oltrepò, maanche nell’ambiente dellaconsorte: il Friuli. L’esperienza più articolata inquesta quaterna creativa, èquella di Ernesto Achilli che,partito dalla sua valle Versa,è divenuto nell’ambiente am-brosiano, ad Abbiategrasso enella stessa Milano, un pun-to di riferimento della moder-na ricerca figurativa, come si

è toccato con mano fra l’al-tro nelle sue presenze esposi-tive alla storica LibreriaBocca, nella Galleria checongiunge piazza Duomocon Palazzo Marino e laScala (ma è di Achilli ancheil suggestivo dipinto dedica-to all’Oltrepò, ospitato nellaresidenza parrocchiale diBroni).La mostra è aperta sino al 13novembre nella centrale viaEmilia l66 a Broni, il sabatodalle 16.30 alle 19 e la do-menica dalle 10 alle 12 e dal-le 16.30 alle 19.

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RIVANAZZANO TER-ME - Siamo ormai giuntialla decima edizione della“Festa di San Martino” diRivanazzano Terme, orga-nizzata dall’Associazione“Occasioni di Festa” conl’amministrazione comuna-le e la Proloco di Rivanaz-zano Terme, evento che siconferma manifestazione divalorizzazione delle tradizio-ni e della cultura del territo-rio.Anche in questa edizione èdato risalto alla cultura con-tadina e alle attività dellaterra che ancora danno lavo-ro ai rivanazzanesi, anche sele industrie alla periferia delpiccolo paese tolgono sem-pre più spazio ai campi col-tivati. Per premiare le nuo-ve generazioni che manife-stano il loro attaccamentoalla tradizione contadina delterritorio, quest’anno il ri-conoscimento “Il Testimo-ne del tempo” verrà asse-gnato a quattro ragazzi chefin dalle elementari hannodimostrato una straordinariapassione e collaborazioneattiva all’organizzazione dieventi culturali.Questi giovani hanno rac-colto e collezionato antichiattrezzi agricoli esponendoliin diverse occasioni, rico-struendo angoli caratteristicinei cortili di RivanazzanoTerme.Con il riconoscimento“L’artigiano che ha dato for-

ma al tempo” verrà invecepremiato un artigiano cheha mantenuto intatta neltempo la passione per ilproprio lavoro. Completanola valorizzazione della cul-tura contadina del territoriola mostra mercato della frut-ta e dei prodotti locali, l’e-sposizione di varietà antichedi zucche a cura del “Comi-tato Promotore della ZuccaBerrettina” di Lungavilla, lariproduzione di una cortecontadina fine ’800 ed il ra-duno di bambini che “collantarnen i van a drera a SanMartèn” per rivivere ognianno la leggenda del Santoche donò il suo mantello alpovero infreddolito. Un mo-mento ludico-culturale saràrappresentato dalla gara diimbottigliamento con la“cantabröna”, un tubo diplastica utilizzato per trava-

sare il vino dalla damigianaai bottiglioni. La parte cul-turale della manifestazioneprevede un incontro conLorenza Poggi - responsabi-le dell’Orto Botanico di Pa-via - che spiegherà come ot-tenere un buon compostcon i rifiuti domestici: il 4novembre alle ore 18 nellasala manifestazioni dellaBiblioteca Civica PaoloMigliora. Si prosegue do-menica con un laboratoriosulle api ed uno sulla biodi-versità. Un importante in-contro dedicato alla memo-ria del territorio sarà quellosulla storia dell’US Riva-nazzanese Calcio, attraversoi ricordi di Giancarlo San-nazzari e di Mario Gazzani-ga, artigiano novantunennee memoria storica del paese,le fotografie di GiuseppeMontagna ed i testi di Emi-

lio Francioso. Le botteghealimentari e i ristoranti diRivanazzano Terme propor-ranno un percorso del gustocon prodotti e piatti autun-nali della tradizione e laProloco di RivanazzanoTerme si occuperà del pran-zo di San Martino, con po-lenta e lepre e polenta egorgonzola.L’animazione è affidataall’Associazione “L’Onta-no” con “Quattro salti nellatradizione”, danze antiche edel Bal Folk di facile ap-prendimento per un imme-diato contatto con le danzepopolari, con musica stru-mentale dal vivo. In occa-sione della “Festa di SanMartino” sarà inaugurata la“Piazzetta Soci FondatoriS.O.A.M.S. di Rivanazza-no” (Piazzetta del Teatro). Al termine della cerimoniaaperitivo per tutti. “È a di-sposzione della cittadinanzae non solo il nuovo par-cheggio adiacente al teatro.- spiega il sindaco di Riva-nazzano Terme RomanoFerrari - Si tratta di unastruttura ben fatta che non ècostata nulla al comune. Ilparcheggio è stato infattirealizzato grazie ad una con-venzione con un privato.Per questo motivo mi sentodi ringraziare la famgila DiCaccamo. Come ammini-strazione abbiamo deciso diintitolare il nuovo spazio aisoci fondatori della Soams”.

IN BREVEIN BREVE

Celebrazione del 4 novembreCERIMONIA / VOGHERA

Domani, venerdì 4 novembre, si terrà la celebrazione in oc-casione dell’Unità Nazionale e della vittoria, della Giornatadelle Forze Armate e del Combattente.La manifestazione si svolgerà secondo il seguente pro-gramma: ore 8,15 una delegazione partirà dal Comando diPolizia Locale di via Rosselli per deporre le corone com-memorative a lapidi e monumenti della città. Alle ore10,30 presso il piazzale della stazione ferroviaria partirà ilcorteo per il monumento di via Ricotti dove si renderàomaggio ai caduti e verranno deposte le corone di alloro.Alle ore 11 sul pronao della Basilica del Duomo di SanLorenzo verrà deposta la corona alle lapidi dei caduti dellaPrima Guerra Mondiale e ai caduti del Risorgimento.Seguirà la Santa Messa Solenne animata dal coro dell’Isti-tuto Secondario G. Pascoli, dal coro Gaudium dell’istitutosecondario G. Plana e dal coro “Cento Voci” dell’istitutoprimario Dante.

Visita ai mercatini di NataleSHOPPING / CASTEGGIO

L’associazione culturale “Chiave di Volta” di Casteggio or-ganizza per sabato 3 dicembre una gita nella città di Veronain occasione dei mercatini di Natale. Il programma sarà ilseguente: partenza alle ore 7 dalla piazza Marconi diBressana Bottarone. Arrivo a Verona e mattinata dedicataalla visita guidata della città. Pranzo e pomeriggio liberi dadedicare a shopping ai mercatini e alla 28^ rassegna interna-zionale del presepio che si trova all’interno dell’Arena.Rientro previsto in serata. La quota di partecipazione è dieuro 25,00 (per i soci) o di euro 30,00 (per i non soci) ecomprende viaggio andata e ritorno in pullman granturi-smo e visita guidata alla città.

Ritorna il Mulino in... cantatoMUSICA / VOGHERA

La Chitarrorchestra Città di Voghera sta organizzando lanuova edizione del concorso canoro “Il mulino in… canta-to”, che avrà luogo nella primavera del 2012.Chiunque fosse interessato può telefonare ai seguenti nu-meri: 0383/49916 – 0383/49086 – 3409645835.

Eventi, Premi, enogastronomia per la decima kermesse a Rivanazzano

San Martino, una nuova “occasione di festa”

Il “Ciao” a Stradella con l’A.C.R. Ciocca: più opportunità per l’ediliziaSTRADELLA - Domenica23 ottobre la parrocchia diStradella ha fatto festa con icatechisti, gli educatori e ibambini. Una festa della co-munità: la “Festa del Ciao”. Giornata intensa e ricca dimomenti di condivisione, ècominciata con la S. Messain chiesa parrocchiale anima-ta dal neo nato Coro parroc-chiale “don Bruno Bottallo”che ha accompagnato nellapreghiera la celebrazione diquesto primo importantissi-mo momento. I catechistihanno ricevuto il mandatoper l’inizio dell’attività cate-chistica: un folto gruppo ar-ricchito da molti giovani cheproprio da quest’anno comin-cia a prendersi l’impegnodell’annuncio nei confrontidei più piccoli. Ed ecco chegli educatori e i catechistihanno rivolto ai ragazzi unaugurio speciale: che abbia-no il coraggio di fare questocammino che la parrocchia el’ACR propone loro, di ac-cogliere l’invito a incontrarsiper fare un pezzo di strada in-sieme; che abbiano uno zai-

no riempito di cose essenzia-li, come l’amicizia, l’acco-glienza, la curiosità e l’im-pegno; che abbiano infineamici sinceri, che li accom-pagnino in questo camminocon amore disinteressato. Mala festa non è finita lì.Infatti, dopo il pranzo in ora-torio, mentre gli animatorihanno intrattenuto i bambinicon giochi, canti e balli, èarrivato il momento di in-contrarsi con i genitori.Ad aprire questo “caffè insie-me” sono stati i giovani chehanno presentato la lorogrande passione che si chia-ma Azione Cattolica, e chenasce, dice Ernesto (membrodi equipe ACR e responsabi-

le giovani della parrocchia),“da una storia”. Una storiafatta di volti e di persone cheinsieme hanno camminatoper e con la Chiesa tentandoancora oggi di costruire qual-cosa di grande. Da anni, in-fatti, oratorio e ACR costi-tuiscono una cosa sola per-ché il loro fondamento è uni-co: stare insieme per crescereinsieme nella direzione cheGesù ci mostra. La festa si èconclusa con una propostadel responsabile dell’orato-rio, l’instancabile don Cri-stiano Orezzi: formare ungruppo di adulti che affian-chino attivamente le attivitàdell’oratorio.

Priscilla Santini

MILANO - La Regione Lombardia discutedi valorizzazione edilizia nella V commis-sione Territorio. “Si tratta - spiega il consi-gliere regionale Angelo Ciocca - delle nor-me che puntano a valorizzare il patrimonioedilizio esistente e a dare, nello stesso tem-po, un impulso al settore economico dell’e-dilizia, settore che impiega molti addetti,ora in difficoltà e che ha un notevole indot-to, basti pensare a tutto il sistema che viveattorno al settore delle costruzioni: progetti-sti, impiantisti, elettricisti, idraulici, pia-strellisti, mobilifici…”. Il settore, infatti,dal 2008 al 2011 ha avuto un calo del 14%,con punte al 26%. Bonus volumetrici ag-giuntivi per chi utilizzerà energie rinnovabi-

li, per l’edilizia residenziale sociale, recupe-ro a fini residenziali per i sottotetti dei pa-lazzi ultimati tra il 2005 e il 2010, possibi-lità di realizzare autorimesse interrate perchi abita fuori dai centri storici in fabbricatirealizzati prima del 7 aprile 1989, bonusedilizi anche per chi rimuove coperture inamianto, garantendo coperture conformi allaqualità e alle tradizioni dei luoghi. Questesono solo alcune delle indicazioni contenutenel progetto di legge regionale che verrà di-scusso anche nei prossimi giorni in Regio-ne. “L’obiettivo principale - continua Cioc-ca - è di razionalizzare il patrimonio edili-zio, di contenere il consumo del suolo, dipromuovere fonti di energia rinnovabili”.

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AUGURIdi

BUON ONOMASTICOal

VESCOVO

DIOCESI DI TORTONA

Festa del Volontariato

L’associazione O.F.T.A.L regala al Vescovo per il suo onomasticola rappresentazione in dialetto genovese dal repertorio di Govi,

“Sotto a chi tocca”di Luigi Orengo.

Lo spettacolo, che sarà recitato dalla Compagnia Teatrale “Smile”di Arquata, si svolgerà alle ore 21 presso il Teatro Civico di Tortona.

Venerdì 11 novembre 2011Tortona

cappella del Seminarioore 18

Sua Eccellenzacelebrerà la Santa Messa

Al termine brindisi augurale

Page 11: il popolo 3 novembre 2011

ppaagg.. GGiioovveeddìì 33 nnoovveemmbbrree 22001111IILL PPOOPPOOLLOO 1111UUNN LLUUOOGGOO

UUNNAA SSTTOORRIIAA

BRONI - Da dieci anni Broni eFerrara sono città “gemelle”. Correva infatti l’anno 2001 quandoi rispettivi sindaci sigillavano ilpatto di gemellaggio, riconoscendoin san Contardo d’Este il legamestorico tra Broni, in cui è veneratocome patrono, e la nativa Ferrara,capitale del Ducato Estense e rico-nosciuta dall’Unesco Patrimoniodell’Umanità.Era il 21 ottobre e fu una giornatastorica per Broni, svoltasi nella salaconsigliare del palazzo Municipaledi Ferrara, alla presenza del Sinda-co Gaetano Sateriale, delle massi-me autorità civili e militari, dellagiunta di Broni al completo conl’allora Sindaco Elisabetta Troysi,con il parroco don Mario Bonati econ una nutrita rappresentanza dicittadini bronesi che nel pomerig-gio furono ricevuti dall’Arcive-scovo Mons. Carlo Caffarra nel pa-lazzo arcivescovile.Lo stesso presule - ora Arcivesco-vo di Bologna - che tre anni prima,nel 1999 in occasione delle festepatronali e della chiusura delle ce-lebrazioni per il 750° anniversariodella morte di San Contardo, fu aBroni ad onorare l’illustre figliodella terra di cui era Pastore.Si chiudeva così un percorso intra-preso alcuni anni prima dall’Arci-prete di Broni Mons. Mario Fa-scioli che volle fortemente recupe-rare il legame con la città che diedei natali a San Contardo e che trovòin Gianna Vancini, scrittrice e sto-rica ferrarese, uno straordinariopunto di riferimento.A distanza di un decennio è chiaroinfatti che se non vi fosse stata l’o-pera appassionata della studiosaferrarese, i traguardi che oggi sonosotto gli occhi di tutti e che costi-tuiscono motivo d’orgoglio per i

cittadini bronesi, non sarebberostati raggiunti.Con le sue ricerche approfondite,con la sua passione, con il suo a-more per la figura di Contardo d’E-ste, la Vancini - divenuta cittadinaonoraria di Broni il 23 maggio2008 “per la preziosa ricerca stori-ca sul patrono San Contardo d’Estee per aver favorito il gemellaggiocon Ferrara, recando lustro a Bro-ni” - ha dischiuso orizzonti davve-ro impensati sulla storia e sul cultoal santo estense, aprendo la stradaal gemellaggio amministrativo trale due città.Gemellaggio che è stato sì punto diarrivo, ma soprattutto punto di par-tenza.In questi “primi” dieci anni infatti ifrutti del gemellaggio sono statimoltissimi, sotto il profilo spiritua-le, culturale, artistico, come puredal punto di vista dello scambiodelle eccellenze enogastronomiche.Un legame, quello tra Ferrara eBroni, fatto di numerose pubblica-zioni (“Contardo d’Este, SantoPellegrino, Patrono di Broni”, “I-nedita et Rara”, “Contardo, il SantoEstense”, questi i titoli dei princi-pali volumi della Vancini), di visitereciproche, di incontri, di mostre diartisti ferraresi in terra bronese e diartisti bronesi in terra ferrarese, diintitolazione di piazze e vie (aFerrara una via è intitolata a Bronie qui una piazza porta il nome dellacittà estense), di coinvolgimentodegli studenti delle scuole, discambio di esperienze e, cosa benpiù importante, di amicizia e “reci-proca simpatia”, come felicementeebbe ad esprimersi il compiantoVicario generale della diocesi diFerrara Mons. Giulio ZerbiniIn questi dieci anni molti ferraresisi sono recati a Broni per conosce-

re il luogo dove Contardo morì edove tutto parla di lui e nello stessotempo Ferrara è stata visitata datanti bronesi, desiderosi di cono-scere la città da cui Contardo partì,diretto in Galizia.Anche nei giorni scorsi è accadutocosì.In occasione del decennale si è te-nuta nella cittadina oltrepadana lamostra dal titolo “Broni - Ferrara:il filo rosso Estense nell’arte diMirella Guidetti Giacomelli”, inse-rita nell’ambito delle manifestazio-ni della Fiera di Ottobre.Nel presentare l’iniziativa l’asses-sore alla cultura di Broni ha fattonotare come “il titolo assegnato aquesta mostra proposto dalla nostra

cittadina onoraria Gianna Vanciniè quanto mai significativo per ri-cordare il decimo anniversario delgemellaggio che per tanti bronesi èsempre stato motivo di orgoglio edi indubbio arricchimento culturalee spirituale”.L’esposizione, ospitata nelle sale diVilla Nuova Italia, ha presentatouna ventina di opere scultoree divarie dimensioni, attraverso le qua-li è emersa la vita della corte esten-se, tra passioni ed interessi del tem-po, ma anche quello che era ed è ilterritorio ferrarese con i suoi spazi,i suoi silenzi, un mondo fatto dipianure e di acque dal grande fasci-no.Nell’ambiente che ha ospitato l’e-sposizione hanno “ripreso a vive-re” alcuni personaggi famosi di ca-sa d’Este come Isabella e LucreziaBorgia, come Alberto V.La scultrice ha pure rappresentatoil patrono di Ferrara San Giorgio, ilpoeta Dante Alighieri la cui origineferrarese è confermata dal trisavoloCacciaguida o ancora Matilde diCanossa la cui vicenda si lega amolte località dell’Alto ferrarese.Mirella Guidetti Giacomelli ha alsuo attivo una vasta produzione,che spazia dalle sculture alle meda-glie, agli acquarelli, a dipinti adolio, a disegni a matita, fino aglioriginalissimi e colorati ventagli. Imateriali usati sono la terracottaferrarese, poi il bronzo, l’allumi-nio, il legno e la pietra leccese.I temi dominanti nell’arte di questascultrice - che ha iniziato la sua at-tività nel 1975 e che ha allestitomostre personali in Italia e all’este-ro e realizzato medaglie in bronzo,oro, argento medaglie per il Vati-cano, per università, associazioni eenti pubblici - sono la maternità, ilsacro, la corte estense, la sua amata

terra ferrarese. La mostra è stata vi-sitata da numeroso pubblico, tracui un gruppo di ferraresi, giunti aBroni lo scorso 9 ottobre, accom-pagnati da Gianna VanciniLa stessa che, nei giorni successivi,ha incontrato gli studenti del liceoscientifico.Per l’occasione Bruno Civardi, do-cente del medesimo istituto, ha te-nuto una dotta dissertazione su duegrandi protagonisti della letteraturarinascimentale italiana, LudovicoAriosto e Torquato Tasso che, nel-la città estense, “diedero ali al loroinsuperabile immaginario”, perusare un’espressione della stessascrittrice. Una bella storia, questi dieci anni,una storia che guarda però al futu-ro.Lo ha fatto notare anche il Sindacodi Broni Luigi Paroni, parlando amargine delle celebrazioni del de-cennale: “Indubbiamente il gemel-laggio con Ferrara è stato di per seun ‘evento lodevole’, se non altroperché Ferrara è una città patrimo-nio dell’umanità.Ma c’è di più. La riscoperta da par-te dei ferraresi della storia di SanContardo, a cura della professores-sa Gianna Vancini che ha ben me-ritato la cittadinanza onoraria bro-nese, e del culto del nostro SantoPatrono, ha contribuito ad aprireuna serie di rapporti di carattereculturale e di scambi promozionali- commerciali. Essi si sono snodatinel corso di questi dieci anni inmaniera più che positiva e sonocerto potranno continuare al me-glio, grazie anche alla sensibilitàdegli amministratori di Ferrara e diparecchi cittadini ferraresi. Una bella storia, in cui a vinceresono state prima di tutto la culturae l’amicizia tra due comunità.

pagina a cura di MARCO REZZANI

BRONI e FERRARA

da 10 anni “città gemelle”

Gianna Vancini

Alcuni oggetti esposti nella recente mostra “Broni - Ferrara: il filo rosso Estense nell’arte” curata da Mirella Guidetti (foto al centro) e inserita nell’ambito delle manifestazioni della Fiera di Ottobre di Broni

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STRADELLA - Per ricor-dare i 520 anni della fonda-zione della parrocchia deiSanti Nabore e Felice diStradella e l’amato suo par-roco don Bruno Bottallo ilcircolo culturale cattolicomonsignor Carlo Milanesee l’associazione onlus “A-mici del Gavina” hanno or-ganizzato la sera di venerdì28 ottobre un incontro pres-so la sala comunale “NerinaBrambilla”, in cui Dino DiMichele ha presentato ilsuo libro “Essere Testimo-ni”.Dino Di Michele, direttoreamministrativo dell’IstitutoGavina e consigliere comu-nale nella città di Stradella,ha voluto rendere omaggioalla sua parrocchia e al suocompianto parroco donBruno Bottallo, attraversola stesura di questo libro.Alla serata di presentazionedel libro organizzata daLuigi Giannini, presidentedel circolo cattolico Mons.Carlo Milanese e dell’asso-ciazione Amici del Gavina,hanno partecipato come re-latori monsignor PietroLanati, parroco di Stradella,monsignor Gian FrancoMaggi, parroco di Pineroloe l’onorevole Gian CarloAbelli. Davanti ad un sala colma dipersone ha preso la parolaLuigi Giannini che prima di

introdurre la presentazionedel libro ha voluto ringra-ziare la famiglia Gatti e inparticolare Pietro Gatti checon il compianto fratelloPeppino hanno prestato perdecenni il loro servizio disagrestani e custodi amore-voli della chiesa di Stra-della. Dino Di Michele, dopol’introduzione di LuigiGiannini, con evidenteemozione ha introdotto ilsuo libro, scritto proprioper rendere omaggio allaparrocchia ed ai suoi pasto-ri ed in particolare a donBruno Bottallo, che nei po-chi anni del suo ministeropastorale a Stradella, tra il1997 e il 2004, ha lasciatoun’impronta indimenticabi-le per tutti quelli che lohanno conosciuto.

Bello, intenso e vero il ri-tratto che monsignor PietroLanati ha fatto del suo pre-decessore, affermando che:“Don Bruno era un verouomo di Dio, la comunitàgli ha aperto il cuore, eglinon aveva orari né permangiare né per riposare, ilsuo tempo non lo dedicavaa se stesso ma a Dio e aifratelli e il suo ricordo è erimarrà a noi come benedi-zione” Monsignor GianFrancoMaggi, ha proseguito que-sto ricordo di don Bruno,che si può ritrovare nel li-bro nel quale ha scritto unapostfazione. L’onorevole Gian CarloAbelli prendendo per ulti-mo la parola ha sottolineatocome la testimonianza cri-stiana debba precedere

qualsiasi azione compresaquella politica e come lapolitica odierna debba ritro-vare le proprie radici cri-stiane cattoliche attraversoun impegno comune e tra-sversale agli attuali schiera-menti partitici. A conclusione degli inter-venti Luigi Giannini haconferito una pergamena dibenemerenza al signor Pie-tro Gatti per l’impegno pro-fuso da lui e da tutta la suafamiglia al servizio dellachiesa parrocchiale e di tut-ta la comunità; il momentoè stato intensamente com-movente per tutti poichérendendo omaggio a PietroGatti è stato come ricordarecon amore e devozione tut-te le persone, preti e laici,che con umile e costanteimpegno amano nei fatti laloro chiesa composta primadi tutto da persone.Dopo l’immancabile brindi-si Dino Di Michele ha auto-grafato i libri acquistati daipresenti: il ricavato dellavendita del libro di Dino DiMichele sarà interamentedevoluto alle necessità del-la parrocchia ed in partico-lare al costoso restauro del-l’organo Serassi, pertantochi volesse acquistare il li-bro (costo 12 euro) potràfarlo presso la canonica diStradella.

Silvia Piva Stagnitto

ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO 1133EEVVEENNTTIIEE CCUULLTTUURRAA

GGiioovveeddìì 33 nnoovveemmbbrree 22001111

Presentato a Stradella il libro di Dino Di Michele A Broni da sabato 5 novembre

Falchetto in mostra

Dal 9 novembre con Molière si apre la stagione al Civico

TORTONA - Riparte u-n’altra stagione del “Civi-co” tortonese, mercoledì 9novembre, alle ore 21, perconcludersi mercoledì 18aprile del prossimo anno.Si parte con un classico dellaprosa europea, “L’avaro” diMolière, riadattato da An-drea Buscemi, protagonistain scena con Eva Robin’s. Il “Malato immaginario” (Lemalade imaginaire), comme-dia pensata anche con musi-che e danze, venne rappre-sentata la prima volta a Pa-rigi nel 1628 e pubblicatanel 1673. Nei tre atti l’ipo-condriaco Argante declinaogni azione alla sua osses-sione per le malattie e al pro-prio tornaconto, tanto da vo-ler far sposare la figlia An-gélique al giovane medicoThomas, da lui consideratoun buono a nulla, ma la ra-gazza è innamorata di Clé-ante e tuttavia questo padrepossessivo e invadente nonne vuole sapere nulla. Quando, su suggerimentodella serva Toinette, si fin-gerà morto scoprirà i verisentimenti che animano ledonne di casa sua e allorapotrà accondiscendere allevolontà della figlia. Andrea Buscemi, da cinqueanni a capo della Compa-gnia Peccioli Teatro, sarà af-fiancato da Eva Robin’s (cheha già interpretato la “Lo-candiera” goldoniana), Re-nato Raimo, Livia Castella-na, Giorgio Regali, MartinaBenedetti, Renato Merlino e

Maria Luisa Pepi. Gli adatta-menti intelligenti e non fuor-vianti possono far assaporareun testo noto con una diver-sa prospettiva che non solonon sciupi l’originale, ma lorivitalizzi e lo renda ancorapiù gradevole, soprattutto inquesti mesi dove l’economiagioca brutti scherzi e trasci-na con sé più fortune del do-vuto perché come prima, o

più di prima, si impone nellescelte di troppi come criteriounico di discernimento. Solo quando Arpagone si èdimenticato di essere esclu-sivamente un homo econo-micus, ha fatto brillare qual-che sua virtù sopita e si è ri-conciliato con la figlia e conla fiducia per il prossimo.Il secondo appuntamentosarà quello di mercoledì 23novembre con Valeria Va-leri e Paolo Ferrari in “GinGame”, di Donald Lee Co-burn, per la regia di France-sco Macedonio.Per ulteriori informazionisullo spettacolo, sulla stagio-ne che sta per iniziare e sullemodalità di abbonamento, èpossibile contattare la bi-glietteria del teatro tutti igiorni, dal lunedì al venerdì,dalle ore 15 alle ore 18 (te-lefono 0131820195).

Davide Ferreri

“Essere testimoni” di Dio in parrocchia

BRONI - Sabato 5 novem-bre alle ore 17, presso VillaNuova Italia in PiazzaVittorio Veneto 41 a Broni,l’artista tortonese FabrizioFalchetto inaugura la mo-stra personale dal titolo“Pitture, sculture e… Ol-tre”, patrocinata dal Comu-ne di Broni e curata daGiovanna Franzin.Non è la prima volta cheFalchetto espone nel pave-se, infatti ha già riscontratosuccesso in diverse localitàtra cui Stradella, Oramala,Fortunago, Varzi, e l’annoscorso, proprio in questoperiodo, è stato ospite delComune di Pavia in SantaMaria Gualtieri. A Villa Nuova Italia, oltread opere del primo periodo,sarà possibile ammirare an-che lavori recenti fra i quali

spiccano immagini diperformance scattate lascorsa estate al MoMA diNew York con protagonistal’omino di carta - la scultu-ra che caratterizza il discor-so artistico di Falchetto.L’allestimento sarà curatoanche in questa occasioneda Giovanna Franzin conl’obiettivo di esaltare lapoeticità delle opere e di farimmergere i visitatori inuna suggestiva ambienta-zione scenografica. L’esposizione sarà visitabi-le fino al 13 novembre se-condo i seguenti orari: do-menica 6, sabato 12 e do-menica 13 novembre dalle10.30 alle 12.30 e dalle16.30 alle 19.30; giovedì10 e venerdì 11 dalle 17.30alle 19.30.

d.c.

“L’Avaro” rivisto e... un pò scorrettoDomenica 6 novembre con ritrovo in Università centrale

Donne imperatrici e laureate a Pavia

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PAVIA - Prosegue l’inizia-tiva “Volere e potere.Le donne nella storia diPavia”, promossa dall’As-sessore alle Pari Opportu-nità del Comune di Pavia,Cristina Niutta, in collabo-razione con Progetti. Domenica 6 novembre alleore 15.30, con ritrovo al-l’Ingresso Centrale dell’U-niversità di Pavia (StradaNuova, 65), si svolgerà ilterzo appuntamento dedica-to all’Imperatrice Maria

Teresa d’Austria e alle pri-me donne laureate a Pavia. Nell’Università di Pavia,che proprio quest’anno fe-steggia il 650esimo anni-versario della sua fondazio-ne, sono nate importantistudiose, tutte ricordate nelcorso della visita guidata.Per addentrarsi nell’atmo-sfera del sapere settecente-sco i visitatori potranno en-trare in tre aule storiche:Volta, Foscolo e Scarpa,ancora suggestive e ricche

di fascino non solo per glistudenti.Non mancherà la possibilitàdi ammirare il cortile delleStatue, il cortile Sforzesco,il cortile Volta, le lapidicommemorative.La partecipazione alla visi-ta e l’ingresso saranno gra-tuiti. Le aule storiche dell’Uni-versità saranno aperte in viaeccezionale per l’occasio-ne.

a.b.

Il giallo sull’anello della stregaPIETRA DE’ GIORGI - Domenica 6 novembre, alle ore16, la professoressa Maria Cristina Morini di MornicoLosana presenterà il suo nuovo libro intitolato “L’anellodella strega”. Accompagneranno la presentazione, i lettorivolontari dell’associazione ADOV (Associazione Donatoridi Voce) di Broni. Il suo romanzo d’esordio “Una buonatazza di tè”, del 2008, che fu presentato a Pietra de’ Giorginel 2009, era una raccolta di racconti, il testo di oggi è unromanzo vero e proprio. L’autrice, con il suo secondo libro“L’anello della strega” fa tornare sulla scena Mrs. LilianKittybridge e le comari di St. James, ben presenti e agguer-rite. Lilian è un personaggio stupendo che ritorna in campoin questa nuova puntata dove ha a che fare con una vera epropria strega, Sarah Good, una delle accusate ai processi diSalem e leggendo si scoprirà come e perchè.

Page 13: il popolo 3 novembre 2011

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Intitolata a Virginio Mogliazza, è stata inaugurata sabato 29 ottobre Il libro dell’autore castelnovese

Garbagna ha una nuova biblioteca civica

GARBAGNA - Davvero si-gnificativa la cerimonia diinaugurazione della nuovaBiblioteca comunale di Gar-bagna. Sabato 29 ottobre, al-le ore 16 si è “tagliato il na-stro” in presenza di impor-tanti autorità e di un foltogruppo di cittadini garba-gnoli.I locali della Biblioteca sonoubicati in un edificio situatoin piazza Principe Doria, lapiazza centrale di Garbagna,sulla quale si affacciano laChiesa parrocchiale e prege-voli palazzi storici e all’in-terno della quale si svolgonole tradizionali sagre curatedalla Pro Loco. Tra le autorità presenti, ilsindaco di Garbagna Natali-no Ormelli e il vicepresiden-te della Regione PiemonteUgo Cavallera.È toccato al primo elaborare

il discorso introduttivo nelcorso del quale sono statilambiti diversi punti.Anzitutto, l’intitolazionedella Biblioteca a VirginioMogliazza. Il Sindaco ha spiegato i mo-tivi di tale dedica, ravvisan-do che si è voluto indicarequesta nuova istituzione ci-vica, la Biblioteca appunto,con il nome di un uomo cheha costituito una personalitàillustre per il contesto garba-gnolo, insieme a nomi delcalibro di don Antonio Gatti,Carlo Pannicelli e GiacintoMaria Bajardi. Ormelli haproseguito illustrando i trattiessenziali della sua biogra-fia. Virginio Mogliazza nac-que infatti a Garbagna il 24settembre 1853. StudiòGiurisprudenza all’univer-sità di Torino e anche dueprogetti molto importanti per

le nostre valli: il progetto diun lago artificiale in val Bor-bera e un progetto alternati-vo di ferrovia che avrebbecollegato Genova e Gottar-do. La laurea la conquistò aRoma, a soli 22 anni, ed en-trò subito in collaborazionecon lo studio del noto avvo-cato Scaparro. Mogliazzafirmò anche quel trattato“Del risarcimento dei dannidi guerra”, riferendosi allaguerra di indipendenza, chetanto ebbe fortuna e che su-scitò sul campo ampio dibat-tito. Costellando la sua car-riera di successi, salito sulgradino della direzione dellaBanca Generale, dopo qual-che tempo, nel giugno del1885 morì poco più che tren-tenne. Parole di soddisfazio-ne e per la decisione, da par-te dell’amministrazione co-munale, di dedicare a Mo-

gliazza la nuova bibliotecasono state espresse dal vice-presidente Ugo Cavallera.L’occasione tuttavia non hatralasciato di rimembrare i150 anni dell’unità d’Italia,che hanno colorato ogni ma-nifestazione pubblica del-l’anno. Per questo motivo,prima di concludere la ceri-monia di inaugurazione, èintervenuta la professoressae ricercatrice Graziella Ga-ballo, grande appassionata distoria torinese e piemontesein generale che ha presentatoil libro “Giovani di Garba-gna alla battaglia di SanMartino, 24 giugno 1859”,scritto da Ivana Melloni. Al centro del libro vi è lacruciale battaglia di SanMartino. Siamo infatti nellaseconda guerra di indipen-denza, in cui le forze delRegno di Sardegna, guidateda Vittorio Emanuele II, al-leate ai francesi di Napole-one III sconfissero gli Au-striaci, guidati dall’Impera-tore Francesco Giuseppe. Un nodo fondamentale cheha segnato il nostro Risorgi-mento e che viene rimarcatoin questo libro che, come hasottolineato la Gaballo, ri-volge un’attenzione peculia-re al contributo che tanti gio-vani di Garbagna, protagoni-sti anche loro in quella batta-glia, offrirono. Si è concluso così, nel tardopomeriggio, un momentofortemente didattico che harievocato personalità e vi-cende storiche delle qualidovremmo andare semprepiù orgogliosi.

Matteo Coggiola

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LOMBARDIAPIEMONTE

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VENETO TOSCANA

Un momento della cerimonia dell’inaugurazione della biblioteca di Garbagna

CASTELNUOVO SCRI-VIA - Nelle belle sale delCastello podestarile di Ca-stelnuovo Scrivia, sabato 29ottobre è stato presentato, acura della Biblioteca comu-nale,il nuovo libro di Gian-franco Isetta “Indizi… for-se” (Ed. “Puntoacapo”), cheraccoglie i testi dei due pre-cedenti libri usciti (“Sonoversi sparsi” del 2004 e “Statrosa” del 2008) con l’inseri-mento di molte nuove poesieinedite e una breve antologiadi testi critici su Isetta.Sono intervenuti il sindacodi Castelnuovo PierangeloLuise, il presidente della Bi-blioteca Roberto Carlo Del-conte, il critico letterario ro-mano Luca Benassi che hascritto l’introduzione criticaal volume e l’autore.Dopo l’affettuoso saluto delsindaco Luise ha introdottola serata il presidente dellaBiblioteca, il quale si è sof-fermato sui riconoscimentinazionali dell’opera di Isettae sull’efficacia della sua“parola” che esprime “il mi-racolo di uno sguardo che siavvicina al mondo non pergiudicarlo, ma per poterloosservare da una distanzavirtuosa, insieme calda e ra-

refatta”. Il critico Benassi haulteriormente e approfondi-tamente illustrato i meritiletterari di Isetta, il quale rie-sce a fondere “saperi” edesperienze diverse, ottenen-do un risultato poetico distraordinaria misura, rigoreformale e appassionata cu-riosità per la vita quotidianadi tutti i giorni. Molto indo-vinata, la citazione del pen-siero di Heisenberg utilizza-ta da Benassi, che possiamolasciare come chiave di let-tura. “E’ probabilmente veroin linea di massima che dellastoria del pensiero umano glisviluppi più fruttuosi si veri-ficano spesso ai punti di in-terferenza tra due diverse li-nee di pensiero”, come rie-sce a fare Isetta: che con lasua “sapienza poetica” uni-sce la sua passione per ilmondo scientifico ai ricordipersonali; la sua profondaosservazione della natura al-le emozioni delle sue molte-plici esperienze; la pura ra-zionalità del suo pensiero al-la spiritualità del suo animoinquieto. In conclusione del-la riuscita serata è stato of-ferto al numeroso pubblicointervenuto un rinfresco coni “vini del Bandello”.

“Indizi” di Gianfranco Isetta

SALE - Grande musica quella propostasabato 29 ottobre, a Sale, dal gruppoMind, Body and Soul nel penultimo deiconcerti organizzati dalle associazionisalesi nell’anno del volontariato.Davanti a un folto pubblico che ha lun-gamente applaudito, Stefano Brocchettie la sua band hanno suonato e cantato imitici brani della musica dell’anima,con i piacevoli intermezzi dei giovanis-simi studenti della 2^ media “Sineo”che hanno narrato gli eventi degli annieroici in cui è nata e si è trasformata lamusica afroamericana. Grazie alla loronarrazione e a quella del Brocks, si èseguito il percorso della musica affian-cato dai collegamenti alla lotta per i di-ritti e l’integrazione, così le musiche ele storie di Otis Redding, ArethaFranklin, Ray Charles, Dionne War-wick, e di tanti altri si sono intrecciate

con figure storiche come i fratelliKennedy, Martin Luther King, LyndonJohnson, Malcom X e tanti altri.Bravissima la band Antonella Arancio(voce), Umberto Chiodi (chitarra),

Stefano Brocchetti (tastiere, voce reci-tante), Mauro Sartor (basso) e AndreaScaffini (percussioni) che hanno con-fermato l’ottima impressione del primoconcerto, interpretando con grandemaestria i difficili brani proposti.Un plauso e un grazie alla professores-sa Giovanna Rondonotti Perduca, cheha preparato i disinvolti ragazzi chehanno fatto da filo conduttore: AliceBianchi, Gabriela Dubois, LucreziaMacellaro, Matilde Manfredi, LeilaNajari, Davide Papaleo, Samuele eMilena Perduca e i bravissimi BluesBrothers Matteo Bazzan e GabrieleD’Ambrosio.Un invito a tutti gli appassionati di mu-sica a partecipare numerosi al terzo eultimo appuntamento, che si terrà in di-cembre e che presenterà musica e dan-za in uno spettacolo coinvolgente.

Il 4 novembre a TortonaTORTONA - Venerdì 4 novembre, l’amministrazione ri-corda con riconoscenza tutti coloro che hanno dato la vitaper la Patria. Questo il programma della Cerimonia: alleore 9 in Cattedrale il Vescovo di Tortona, Mons. MartinoCanessa, celebrerà la Messa. Al termine da piazza Duomopartirà il corteo per le vie cittadine che si fermerà in piaz-za Gavino Lugano per la deposizione della corona d’allo-ro presso il monumento “Tortona Dolente”. Si proseguirà fino all’ex Distretto Militare di via Perni-gotti per la commemorazione ufficiale, con la presenta-zione delle Lapidi commemorative riordinate a curadall’A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Ita-lia), la consegna della Bandiera Italiana all’Accademiamusicale Lorenzo Perosi a cura dell’ANA (AssociazioneNazionale Alpini). Alle ore 10.45, al Teatro Civico, dopoil saluto del Sindaco, andrà in scena lo spettacolo “Caramamma Italia” a cura del Laboratorio Teatrale del Liceo“G. Peano” di Tortona. Alle ore 21 al Civico ci sarà la replica dello spettacolo“Cara mamma Italia” che va in scena al mattino e il costodel biglietto è di 6 euro.

Il soul americano a Sale nell’anno del volontariato

Page 14: il popolo 3 novembre 2011

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LIBRI / TORTONA

TORTONA - E’ arrivato“U tacuej ‘d Tortona”, nu-mero 17, che dal 1996 pun-tualmente ogni anno escecon le prima brume autun-nali. La presentazione del-l’edizione 2012 è avvenutamercoledì scorso presso lasede Confartigianato - Li-bera Artigiani. Sezione diTortona. Come ogni anno èun evento culturale che harichiamato molti tortonesi.Inoltre si tratta di una ini-ziativa con finalità benefi-che, essendo il calendariofinanziato dalla Libera Ar-tigiani e dai suoi iscritti conil contributo della UBI.Quindi le copie del ‘tacuej’

verranno consegnate allaMisericordia, al PiccoloCottolengo don Orione, al-l’Istituto Paolo VI di Ca-salnoceto e alla San CarloOnlus di Castelnuovo Scri-via, e poi saranno distribui-te ad offerta per finanziareiniziative proprie.L’argomento del ‘tacuej’ èquasi d’obbligo per il 2012:il 150° dell’unità d’Italia.L’autore dei testi è stato an-cora una volta AmandoBergaglio che ha illustratonel corso della serata glieventi del Risorgimento inchiave locale. Il Tortonese, infatti, ha datoun notevole contributo alla

complessa ed eroica storiadi quegli anni. Quindi lepagine del calendario sonouna sfilata di luoghi, eventie figure del Tortonese, pro-tagonisti del Risorgimento.Sono rievocati personaggicome Domenco Carbone,l’autore della famosa poe-sia ‘Il Re Tentenna’, il gen.Giuseppe Passalacqua, eroedella battaglia di Novara eprima medaglia d’oro delRisorgimento, Alberto Le-ardi, capitano dei Mille, ca-duto a Milazzo. Uno spazio è stato riservatoai rapporti di Garibaldi conTortona, come sono ricor-dati i garibaldini che parte-

ciparono alle varie guerreper l’unità d’Italia. Tortona visse con entusia-smo e con trepidazionequegli eventi, dalle festeper la proclamazione delloStatuto alla tristemente me-morabile giornata dell’oc-cupazione austriaca del 5maggio 1859. Stralci di let-tere pressoché inedite sonoun commosso ricordo deivolontari o militari delTortonese Questi sono alcune paginedel Calendario, mentre unapprezzabile contributo èstato offerto dal GiuseppeDecarlini che sta portando atermine una approfonditaricerca sui garibaldini e suimilitari tortonesi nelle variebattaglie per l’unità d’Italia. La serata è stata arricchitadall’intervento del gruppocorale della compagnia tea-trale ‘Amici di Montemar-zino’ che ha eseguito ap-plauditi canti tradizionalidel Risorgimento.Infine il presidente dalle Li-bera artigiani di Tortona,Mauro Bottazzi, ha conse-gnato la copia simbolica delTacuej ‘d Turtona alle quat-tro istituzione beneficiarie:ancora una volta è statomantenuto l’impegno daparte degli artigiani, nono-stante il difficile momentoeconomico.

“La discendenza dell’acqua”di Lucio Figini

PREGHIERA / TORTONAMessa di suffragio degli ex allievie degli insegnanti dell’Istituto DanteNella settimana dei defunti, la Sezione Ex Allievi, a suf-fragio di tutti gli Ex Allievi dell’Istituto Dante, di tutti gliinsegnati e degli educatori religiosi, farà celebrare sabato 5novembre, alle ore 18 la Messa nella chiesa di SanMichele di Tortona. Tutti gli ex allievi sono invitati a par-tecipare alla celebrazione che rappresenta un segno tangi-bile di condivisione nel ricordo attraverso la preghiera.

CULTURA / SALESecondo quaderno di dialetto salesecurato da Ra CarsèraSarà presentato sabato 5 novembre alle ore 16 in sala con-siliare di Palazzo Manzoni, a Sale, il secondo quaderno deldialetto realizzato dal gruppo di lavoro “Dolce dialetto” deRa Carsèra, la scuola di educazione permanente giunta alsuo decimo anno di attività. Sono gustose pagine che por-tano alla riscoperta del dialetto salese con leggera allegrez-za, la stessa che pervade gli incontri di questi paisän chenon vogliono disperdere “er parlà ad Sal”. La presentazio-ne sarà integrata da brani musicali dialettali cantati e suo-nati da Emilio Franzolin e Nino Amato. Si potranno ancheammirare le belle fotografie di Sale di ieri e di oggi.

Gli amorosi sensi saranno il filo conduttore dell’appunta-mento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta suInternet www.radiopnr.it. Nel “Caleidoscopio” che andrà inonda domenica 6 novembre alle ore 20,30 il conduttoreAndrea Bobbio proporrà un’escursione poetica sulla scritturadei più grandi autori di ogni tempo. Verranno lette poesie diCatullo, Alighieri, La Contessa di Dia, Louise Labé, Shake-speare, Saffo, Kavafis, Baudelaire, Neruda e dei contempo-ranei novesi Cabella e Ravazzano. Daranno voce alle letture Anna Crollari e il conduttore. Il tutto coronato dalle più belle musiche. L’appuntamento èquindi fissato per domenica sera oppure, in alternativa, mar-tedì 8 novembre, sempre alle ore 20,30.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONALa poesia d’amore a Caleidoscopio

La presentazione nella sede di Confartigianato a cura di Armando Bergaglio

Venerdì 28 ottobre presso la libreria Paoline in LargoBorgarelli, lo scrittore Lucio Figini ha presentato il suo nuo-vo lavoro “La discendenza dell’acqua”. Si tratta di un giallo psicologico, in qualche modo autobio-grafico, ambientato tra Pavia e Sesti Levante, luoghi signifi-cativi per lo stesso autore. Presenti alla serata un folto grup-po di estimatori del genere ed amici della libreria. All’incontro ha preso parte, in qualità di moderatere, EnnioDi Bise, narratore e giallista locale che ha accompagnatoospiti e scrittore in un’analisi approfondita della storia rac-contata. Tra gli invitati anche Riccardo Sedini, presidentedell’associazione culturale giallomania.

CASTELNUOVO S. - Giovedì 13 ottobre ilLions Club Castelnuovo Scrivia MatteoBandello ha inaugurato l’anno lionistico2011/2012, il primo da quando è stata cele-brata con la Charter Night, la sua costituzio-ne lo scorso giugno. Insieme agli Officiersdistrettuali del territorio, ai Presidenti deiClubs del tortonese e del Voghera Host qua-le Club sponsor, la serata ha avuto l’onoredella presenza dell’Immediato Past Gover-natore Carlo Forcina, accolto come socioonorario, con piena soddisfazione del Presi-dente Lion Roberto Carlo Delconte e di tuttii soci presenti. Il Club ha inoltre voluto ini-ziare l’anno con l’immissione di undici socinuovi, perché la sua presenza sul territoriosia sempre più di rilievo e possa contribuirecon più forza laddove ve ne sia bisogno. A questo proposito il Past Governatore ha ri-

badito che la forza del lionismo consiste nel-la presenza di soci volenterosi, capaci e al-truisti presenti in ogni territorio nel mondo,che uniti lavorano per portare sollievo in tut-te le situazioni di disagio nelle quali è loropossibile intervenire. Durante la cena convi-viale, il socio Gianfranco Isetta ha presentatoil suo libro di poesie, “Indizi... forse”, rega-lando uno sguardo profondo della realtà.

Aperto l’anno del Lions Club castelnovese

TORTONA - In occasionedella 54esima Biennale diVenezia (Lo stato dell’artenel 150° dell’Unità d’Italia)dal titolo “L’Arte non è cosanostra”, a Milano nelle Saledel Re, in Galleria VittorioEmanuele, è stata inauguratala Sezione lombarda allapresenza del curatore Vitto-rio Sgarbi e di numerosepersonalità ed estimatori. Gli artisti selezionati per lamostra sono un’ottantina e,dopo un’introduzione diGiorgia Cassini che ha spie-gato le ragioni tecniche del-l’allestimento, è seguito l’in-tervento di Vittorio Sgarbiche ha sottolineato l’assolutaindipendenza dalle galleried’arte portando ad esporresolamente chi, per valori econtenuti, meritasse la suaattenzione, così come già èavvenuto al Padiglione Italia

alla Biennale di Venezia do-ve ha fatto proporre, da piùdi 150 intellettuali, il loro ar-tista preferito, condividendouna scelta estremamente de-mocratica e senza vincoli diforma, dall’astratto al figura-tivo. E’ intervenuto per ulti-mo Giorgio Grasso che haribadito l’assoluta indipen-denza dell’operazione che è

anche stata realizzata senzacontributo governativo, masolo con contributi di appas-sionati ed estimatori. All’e-sposizione erano presenticon alcune loro opere ancheartisti poliedrici come il can-tante Ivan Cattaneo e An-drea Fumagalli - Andy deiBluvertigo, insieme ad unaschiera di nomi storici del-

l’arte lombarda. E’ stato rea-lizzato per l’evento unosplendido catalogo a curadell’Istituto Nazionale diCultura che verrà messo invendita per recuperare fondi“indipendenti”. Spiccavanotra gli altri anche due artistitortonesi: Claudio Magrassiche ha riscosso grande suc-cesso con un “Ritratto dischiena” (autoritratto?) di di-mensioni considerevoli eBarbara Zucchi con “Scar-pesculture” un’artista a 360°che proviene dal fumetto,copertinista, autrice di fu-metti per Skorpio e Lancio-story e sceneggiatrice.Finalmente Tortona ritornaal centro della vita culturalefigurativa come avvenne ne-gli anni gloriosi della “Scuo-la Tortonese” tra la finedell’800 e per tutto il ’900.

v.b.

Due artisti tortonesi scelti da Sgarbi per la Biennale

Il Risorgimento protagonista del Tacuej ‘d Tortona

La presentazione del Tacuej ‘d Tortona presso la sede di Confartigianato Tortona

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SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 –12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò(tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefe-stiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9;Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefesti-va 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261):ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel.2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30);Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel.33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 3 al 9 novembre 2011Giovedì 3 novembre: Cristiani, Via IV Novembre, 13(tel. 0143 2321)Venerdì 4: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50(tel. 0143 2994)Sabato 5: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216)Domenica 6: Comunale, Via Verdi, 113

(tel. 0143 76255)Lunedì 7: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331)Martedì 8: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017)Mercoledì 9: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 -(tel. 0143 2166)

Edicole aperte domenica 6 novembre 2011Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via CastelDragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, PiazzaRepubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, ViaVerdi; Semino, Via Pavese.

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Giovedì 3 novembre 2011

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STAZZANO - Lunedì 24ottobre è tornato al Padreceleste che 97 anni fa l’ave-va mandato quaggiù.Don Adriano Alice era natoa Stazzano 97 anni fa, il 21novembre 1913. Terminate le elementari eaccolto nel Seminario dio-cesano di Stazzano, passò aquello di Tortona, dove ter-minò i corsi liceali e teolo-gici, distinguendosi perpietà, formazione religiosa,culturale e per spirito mis-sionario.Insieme con altri tre com-pagni di corso, tra cui padreArturo Onofrio da Nola, fuordinato sacerdote nel San-tuario del Sacro Cuore diStazzano dal vescovo mon-signor Melchiori. Per un biennio esercitò ilministero sacerdotale indiocesi; ebbe pure l’incari-co di vicario economo dellaparrocchia di Carpeneto eCassingheno.Attratto dal carisma di sanLuigi Orione con il qualeebbe frequenti incontri e lodefinì uno dei migliori sa-cerdoti della diocesi diTortona, nel gennaio del1940 decise di entrare nellasua Congregazione doveprofuse il meglio del suozelo sacerdotale.Molteplici le sue mansionidi apostolato in Italia e al-l’estero: da Scutari a Du-razzo in Albania per unbiennio, all’Argentina e alBrasile per 18 anni. In Italia fu Direttore spiri-tuale al Teologico di Tor-

tona e nelle Case orioninodi Roma, di Villa Moffa(noviziato), Velletri; fu pu-re aiuto nel ministero aNoto, Paternò, Diano Mari-na e Fubine.Ritiratosi nel 1998 pressol’Istituto orionino di Ber-gamo, visse là l’ultimo de-cennio dell’esistenza, amo-revolmente assistito daiconfratelli e offrendo allaComunità virtuosi esempidi fede, di pietà e di affida-mento alla volontà divina,ancge nelle varie prove fisi-che.E’ venuto, così, a mancareun degno religioso che haonorato con una vita esem-plate la sua Congregazionee la nostra Diocesi per ben73 anni di sacerdozio.I suoi funerali si sono svoltiil 26 ottobre scorso: al mat-tino a Bergamo e al pome-riggio nella parrocchiale diStazzano. Riposa nel localecimitero, nell’attesa dellarisurrezione.

Don Luigi Quaglini

E’ morto don Adriano AliceA teatro la “storia d’amore” del Centro DownNOVI LIGURE - Due im-portanti eventi culturali ca-ratterizzano la stagione tea-trale al Teatro Paolo Gia-cometti di Novi Ligure. Sabato 29 ottobre, è andatoin scena uno spettacolodavvero speciale, già rap-presentato con successo agiugno al Teatro Sociale diValenza, dal titolo “Storiad’Amore”, proposto dal la-boratorio teatrale del “Cen-tro Down” di Alessandria,grazie alla collaborazionecon “Teatrodistinto” che damolti anni lavora a fiancodei ragazzi del Centro conun’attività finalizzata all’e-spressione emotiva ed allacomunicazione creativa. Lo spettacolo, come dice iltitolo, ha parlato di amore edelle sue infinite sfumature.È stato un viaggio metafori-co fatto di suoni, parole eazione fisica, espressionedella volontà di un gruppodi voler affrontare con co-raggio tematiche impegna-tive, complesse, vibranti esempre attuali. Lo spettacolo si è apertocon un originale inizio mu-sicale: una successione inmusica moderna, psichede-lica, dei nomi degli inter-preti dello spettacolo, nomiche gli attori hanno regi-strato precedentemente eche poi sono stati elaboratielettronicamente in modotale da renderli comprensi-bili solo in parte, allungati,accorciati, distorti, disso-nanti, quasi mai colti chia-ramente, ma sempre e solo

per una, due sillabe. La mu-sica che li ha accompagnatiha provocato come un sen-so di estraniamento perchéha reso le parole di difficilecomprensione, ma al tempostesso sembrava di essereaccanto a chi quelle parolele scandisce, questo perchéla pronuncia ha fatto sem-brare quasi come una cari-catura il singolo nome, unpo’come quando si gioca esi scherza. I responsabili di “Teatrodi-stinto”, i bravissimi Laura,Daniel e Alessandro, otti-mamente coadiuvati da ungruppo ormai affiatato ecollaudato di volontari,hanno lavorato parecchiosui sentimenti e sulla loroespressione, e questo inizioha regalato ai presenti pro-prio questa sensazione:espressione di sentimentinei nomi quasi sussurratiall’orecchio.

“Storia d’Amore” è compo-sta di diversi quadri, scenesingole ma sempre legate insequenza tra loro, che vo-gliono rappresentare le tap-pe della vita di coppia. Il registro teatrale è statotra il realistico, il comico el’ironico; veloce ma nonsfuggente, in poco più diun’ora di spettacolo, ha fat-to percepire a tutti, in modointenso, il flusso della vita,dal quale nessuno è esclusoper nessun motivo e tantomeno i ragazzi che recitanocon straordinaria ricchezzadi partecipazione. Invece, con un genere e unoscopo completamente di-verso al precedente è inizia-ta, con uno spettacolo fuoricartellone, la stagione tea-trale novese 2011-2012. Si tratta di “Anestesia tota-le”, con Marco Travaglio eIsabella Ferrari, che andràin scena, sempre al Teatro

Paolo Giacometti venerdì 4novembre alle ore 21.Travaglio ritorna ad appas-sionare il suo numeroso eaffezionatissimo pubblicoattraverso lo stile di sem-pre: coerenza, ironia ta-gliente e un’infallibile me-moria del nostro Paese; unappuntamento con la storiarecente che indaga l’infor-mazione e il giornalismodei giorni nostri. “Anestesia totale” è unospaccato di cronaca che ri-prende e rilancia gli scritti eil pensiero del grande IndroMontanelli, diffondendoliattraverso la voce di Isa-bella Ferrari.Palco spoglio, un’edicola,una panchina, un violinistae due microfoni: lo spetta-colo è una dinamica tra lu-ce e buio, raccontata alter-nativamente da due eccel-lenti interpreti che, in sce-na, invitano il pubblico a ri-flettere sull’attualità, a ri-svegliarsi dai sintomi del-l’anestesia totale che intor-pidisce la mente e a ridesta-re la propria coscienza. Da sottolineare le musichedal vivo di Valentino Cor-vino e la regia di StefaniaDe Santis.Il biglietto (settore unico)costa 25 euro, 22 per il ri-dotto. Le riduzioni sono riservatea giovani sino ai 25 anni,anziani oltre i 60 anni e agruppi (enti, scuole e asso-ciazioni) che acquistino al-meno dieci biglietti.

Davide Daghino

NOVI LIGURE - Venerdì28 ottobre, ha preso uffi-cialmente il via la 17esimaedizione di “Librinmostra”,rassegna dell’Editoria dellaProvincia di Alessandria eMostra Mercato. La manifestazione è statadedicata al 150° anniversa-rio dell’Unità d’Italia ed inparticolare ai volumi del pe-riodo risorgimentale.Durante i tre giorni di espo-sizione, presso l’Androne diPalazzo Dellepiane, si sonosuccedute numerose inizia-tive, molte seguite ed ap-prezzate dai visitatori come

la presentazione di libri, dimostre, un incontro apertocon la cittadinanza ed unracconto di viaggio in Ve-spa per festeggiare l’Unitàd’Italia. In particolare, ve-

nerdì 28 ottobre, dopo l’i-naugurazione avvenuta alleore 10, si è svolto un incon-tro sulla “Spedizione deiMille” a cura di VittorioCaligiuri. Poi, sabato 29 ot-tobre alle ore 10.30, il profAlberto Cenci ha incontratoi ragazzi delle scuole citta-dine con presentazione deltesto “Vie e viaggiatori tragli Stati italiani dell’Italiarisorgimentale, il Piemontee la regione alpina nel gior-nale di viaggio del Duca diModena e Reggio, France-sco IV d’Austria Este. Il nono volume della colla-

na, “Le Tracce”, racconta diun viaggio fatto nel 1826 daReggio a Genova e sino sul-le Alpi valdostane passandoappunto per il Piemonte sa-baudo e anche Alessandria.Infine, domenica 30 ottobre,ultimo giorno della rasse-gna, alle ore 10.30, StefanoIacono e Giulia Milano pro-tagonisti di un viaggio “Invespa per festeggiare l’U-nità d’Italia” hanno brillan-temente raccontato la loroesperienza con esposizionedi immagini e documentiinediti.

Vittorio Daghino

Torna Librinmostra la rassegna dell’editoria provinciale

Lo spettacolo presentato al Giacometti dove domani si apre la nuova stagione Lutto nella Congregazione Orionina

Vacanze al mare per la terza etàSERRAVALLE SCRIVIA - L’assessorato ai ServiziSociali del Comune di Serravalle Scrivia, organizza anchequest’anno un periodo di soggiorno, convenzionato, riser-vato alla Terza Età. Il soggiorno sarà organizzato pressol’hotel “Villa Cadiz” di Varazze nella Riviera Ligure diPonente e avrà una durata di tre settimane, dal 3 marzo al24 marzo 2012. L’iniziativa è realizzata con la partecipa-zione finanziaria della Regione Piemonte. Il Comune con-tribuirà al pagamento del soggiorno in base alla situazioneeconomica di chi richiederà di usufruire dell’iniziativa. Chi è interessato potrà compilare i moduli della domandadi partecipazione, che si trovano presso il Municipio, epresentarla presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comuneentro e non oltre il 15 dicembre. Alla domanda andrannoallegati il certificato del medico curante e l’attestazionedell’I.S.E.E., per coloro che intendano richiedere una tarif-fa ridotta. I partecipanti al soggiorno dovranno disporre dicarta di identità e documento sanitario.

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GAVAZZANA - Domenica30 ottobre, il paese di Ga-vazzana, sulle colline torto-nesi, ha tributato omaggio alsuo cittadino più illustre, ilVenerabile don Carlo Sterpi,in occasione del 60° anni-versario della sua morte, av-venuta il 22 novembre 1951. Nella stessa giornata, nelSantuario della Madonnadella Guardia di Tortona, ilPostulatore, don AurelioFusi, ha parlato di don CarloSterpi in tutte le Messe.E’ stato anche distribuito unnuovo depliant su don Ster-pi.La Messa, alle ore 10.30,è stata presieduta dal supe-riore generale, Don FlavioPeloso, con la partecipazio-ne di una decina di religiosidell’Opera Don Orione, diuna rappresentanza di laiciproveniente da varie città

con presenza orionina, deicittadini di Gavazzana conin testa il sindaco ClaudioSasso. Da tutti è stata notata anchela simpatica presenza deisindaci di altri comuni legatiall’Opera di Don Orione edel suo stretto collaboratoredon Sterpi: Massimo Berrutidi Tortona, Ernesto Nobiledi Pontecurone e GiampaoloPepe di Villalvernia.Nella sala presso la casa na-tale di Don Sterpi si è tenutala commemorazione civile. Il Sindaco Sasso ha espressoparole di stima e di venera-zione verso l’illustre e santoconcittadino, auspicando chei luoghi del suo paese natale,oggi dignitosamente ristrut-turati, possano servire a rav-vivare la memoria e la devo-zione verso di lui.

La relazione di commemora-zione è stata tenuta dal Su-periore generale dell’OperaDon Orione, don Flavio Pe-loso, ed ha avuto per titolo:“Don Carlo Sterpi: in puntadi piedi, accanto a Don O-rione”. Con alcuni tratti es-senziali di storia e di spiri-tualità ha incentrato il ricor-do di don Sterpi su due nu-clei della sua vita: la sua gio-vinezza, da Gavazzana aDon Orione e la sua vita, inpunta di piedi accanto a DonOrione.“Quale fu la vocazione, ilruolo e la grandezza di DonSterpi? - si è chiesto donPeloso - fu soprattutto quelladi essere in punta di piediaccanto a Don Orione. In punta di piedi esprime unatteggiamento discreto, mapronto, attento. In punta di

piedi esprime la devozione eil rispetto di don Sterpi chefin dagli inizi fu convintodella santità di Don Orione edi quanto operava in lui ilSignore.Accanto a Don Orione indi-ca una collocazione di vita,frutto della provvidenza deifatti e di una volontà amoro-sa è costante”. Don Sterpi ri-conobbe in lui, maggiore didue soli anni, “il padre del-l’anima mia” e lui stesso af-fermava: “Avevo capito che,con lui, mi sarei fatto santo”. Da parte sua, Don Orionedefinì la sua amicizia condon Sterpi “vera e sincera” e“nutrita per cinquant’anniverso di lui”. Diede due defi-nizioni di don Sterpi che re-stano il suo più bell’elogio. Disse che “Don Sterpi è unprete veramente prete” e cheera il “continuatore secondoil mio cuore”. Don Sterpi fupersona umanamente ricca,spiritualmente elevata, ope-rativamente originale, masempre, coscientemente evolutamente, “uno con DonOrione” e “altro da DonOrione”. Tutti i convenuti aGavazzana, tra cui alcuni exallievi del collegetto apertoda don Sterpi al suo paese,hanno potuto ammirare lacasa del Venerabile ben si-stemata e adattata a museodei ricordi di don Sterpi eanche a luogo di incontroper eventi sociali.

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Il convegno a 60 anni dalla morte del concittadino successore di Don Orione

Gavazzana ha ricordato don Carlo Sterpi

Sabato 5 novembre, alle ore 10, gli studenti della ScuolaMedia “G. Boccardo” di Novi Ligure, presso la sala confe-renze della Biblioteca Civica, presentano due interessantiprogetti portati a termine con l’assistenza dei loro insegnanti. Parleranno dello studio effettuato per realizzare il logo dellaScuola, un’immagine che indica, nei colori e nella forma,l’essenza e le eccellenze del Boccardo. Presenteranno inoltreil nuovo fascicolo della rivista “In Novitate Juniores”. La pubblicazione data alle stampe in collaborazione con ilCentro Studio “In Novitate”, è interamente dedicata ai 150anni dell’Unità d’Italia vissuti a Novi e nel suo Distretto.Raccoglie gli esiti delle ricerche effettuate dai giovani stu-denti attraverso la consultazione di giornali e documenti diquell’importante periodo della storia d’Italia. In questa ini-ziativa i ragazzi nelle attente indagini, coordinate dai docen-ti, hanno avuto modo d’apprendere il fondamentale contribu-to dato al Risorgimento Italiano anche dalla città di Novi daparte di intellettuali, donne e uomini del mondo operaio econtadino e di alcuni personaggi del clero.

Due interessanti progetti della Boccardo

CULTURA / NOVI LIGURE

Nell’ambito del progetto “Nessuno escluso”, la biblioteca ci-vica di Novi organizza sabato 5 novembre, presso la Resi-denza Amedeo Senior Service, il primo incontro con l’auto-re, che inizierà alle 15.30. Protagonista sarà Maria CarraraTassistro, con il libro “I racconti del solaio” dove narra i suoiricordi d’infanzia e della guerra. Il programma della giornataprevede un’introduzione di Carla Tento, volontaria della bi-blioteca di Pasturana e le letture a cura di Angela Di Gioia,volontaria della biblioteca di Pasturana. Modera FedericoBuffoni giornalista, poeta e scrittore. L’iniziativa ha lo scopodi portare gli incontri culturali vicino anche a coloro che nonpossono recarsi in biblioteca.

In Biblioteca “Nessuno escluso”

TRADIZIONI / SARDIGLIANO

La mostra mercato del tartufo biancopremia i migliori cercatori

Il teatro “made in Novi” si fa conoscere dal pubblicoNOVI LIGURE - Tre spet-tacoli prodotti dal TeatroRegionale Alessandrino,scritti, diretti e recitati daartisti nostrani sono in sce-na in giro per l’ Italia. Lo spettacolo “Crociate”,monologo liberamente trat-to da “Nathan il saggio” diGotthold Lessing, che vedeprotagonista l’attore noveseValerio Binasco, la regia diGabriele Vacis, affermatoautore teatrale, con l’allesti-mento e la scenografia diRoberto Tarasco, sarà incartellone al Teatro PiccoloEliseo di Roma fino al 6novembre e fino al 12 no-

vembre a Bologna. Il poe-metto, ambientato a Geru-salemme durante la terzacrociata e poco rappresen-tato in Italia, narra la storia

di un ebreo che dopo averperduto moglie e figlio,adotta una bambina cristia-na. Sul palco del teatro“Agorà” di Cernusco sulNaviglio la sera del 25 no-vembre sarà rappresentato“Quella sera al Vel d’Hi-ver”, dal trio composto daMassimo Poggio, GualtieroBurzi e Davide Iacopini, tregiovani artisti delle nostrezone, già noti in teatro ed intelevisione. Si tratta delle vicende delcampione del ciclismoCostante Girardengo e delbandito Sante Pollastri, en-trambi nati a Novi alla fine

dell’Ottocento: CostanteGirardengo vince innume-revoli gare e anche il bri-gante Sante Pollastri per-corre molti chilometri in bi-cicletta, ma per sfuggire achi gli dà la caccia. Infine, Fausto Paravidino,drammaturgo, attore e regi-sta cresciuto a Rocca Gri-malda, debutterà sabato 10dicembre al Teatro Socialedi Valenza con “Il diario diMaria Pia” che racconta diuna donna la quale non vor-rebbe morire, ma che nonpotendo fare altrimenti, cer-ca di farlo meglio che può.

Michela Ferrando

Fotonotizia

Nella chiesa di San Pietro Apostolo a Novi Ligure, domenica 9 ottobre, il Vescovo Mon-signor Martino Canessa, ha conferito il sacramento della Cresima a quaranta ragazzi e ra-gazze che sono giunti al termine del loro cammino di iniziazione cristiana.

L’attore Valerio Binasco

Domenica 30 ottobre, si è svolta l’11esima mostra mercatodel tartufo a Sardigliano. In una tipica giornata autunnale si ètenuta la tradizionale fiera che richiama curiosi, esperti edestimatori del prelibato tubero. La manifestazione organizza-ta dal Comune, Pro Loco e SOMS, prevedeva il mercatinodei prodotti locali, l’esposizione di moto d’epoca, i canti po-polari del famoso gruppo “A Riondassa “ e presenza della“Confraternita del Vino, Riso e Gorgonzola di Novara”, cheha preparato la paniscia novarese. I visitatori hanno potutoapprezzare gli stupendi tartufi esposti e una speciale giuriacon il sindaco Angelo Gatti, Gisella Bagnasco e i responsa-bili del Consorzio Sardigliano-Sant’Agata, ha premiato i trepiù bravi ricercatori di “trifole” della zona, che sono MauroGarbarino e Roberto Rolandi (1° premio ex equo) EnricoInzerillo e Gianpiero Lago.

Page 17: il popolo 3 novembre 2011

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TRADIZIONI COSTUME SOCIETA’ TERRITORIO

Dall’Antola al PoAl via il concorso fotografico che terminerà il 30 giugno 2012

Le stagioni per le vie del borgo di San SebastianoSAN SEBASTIANO CU-RONE - “Stagioni per levie del Borgo” è il titolo delnuovo concorso fotograficoindetto dal Comune di S.Sebastiano Curone, cheprende il via quest’autunno,in anticipo rispetto alle dueedizioni precedenti. La finalità è quella di per-mettere ai concorrenti di ri-trarre immagini durante lequattro stagioni.Tutte le fotografie presenta-te dovranno avere come ar-gomento paesaggi, scorci,particolari, persone, mani-festazioni relativi al paesedi San Sebastiano dove siaidentificabile il richiamo auna specifica stagione del-l’anno. L’area ammessa al concor-so comprende tutto il terri-torio del Comune di SanSebastiano; la partecipazio-ne al concorso è aperta sen-za limitazione alcuna a tuttii cittadini italiani, di statimembri della ComunitàEuropea e non. Tre sono le categorie previ-

ste: Adulti (maggiori di 14anni), Junior (minori di 14anni) e Scuole (di ogni or-dine e grado con partecipa-zione collettiva per classe). Ogni partecipante ha la fa-coltà di iscriversi a una o aentrambe le sezioni (bian-conero e colore) e può pre-sentare da 1 a 3 fotografieper ogni sezione. Ogni concorrente autorizzala pubblicazione e la ripro-

duzione delle immagini, atitolo gratuito, da parte delComune di San Sebastianoper gli scopi del Comunestesso. Le fotografie non verrannorestituite e potranno essereutilizzate dal Comune chesi impegnerà a indicare ilnome dell’autore qualora lefotografie vengano pubbli-cate.Le immagini, che dovranno

pervenire entro il 30 giugno2012, saranno esposte alpubblico dal 14 luglio al 31agosto. Saranno valutate da unagiuria composta da fotogra-fi, esperti di paesaggistica edi comunicazione.La premiazione del concor-so si terrà a S. Sebastianodomenica 26 agosto 2012; ivincitori della categoriaadulti - sezioni colore ebianconero - riceveranno250 euro con pergamena; ilvincitore della categoriaJunior una fotocamera digi-tale con pergamena, la clas-se vincitrice della categoriaScuole materiale didattico epergamena. Anche per questa edizioneè previsto il premio dei vi-sitatori, assegnato alla foto-grafia che otterrà il maggiornumero di voti da parte delpubblico che visiterà la mo-stra; il premio consiste inuna selezione di eccellenzeenogastronomiche del terri-torio con pergamena.

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Terzo incontro a Serravalle Scrivia

SERRAVALLE S. - “Par-rocchia: quale futuro: unaComunità che celebra” è sta-to il tema su cui ci siamoconfrontati lunedì 24 ottobrealle ore 21 presso il salonedel Pensionato: “MonsignorGuerra” di Serravalle Scri-via.Don Silvano Sirboni, liturgi-sta e parroco in Alessandria,ha precisato il significato deltermine celebrare che è altrodal partecipare in modosemplicistico a una cerimo-nia. Da un lato, infatti, espri-miamo la nostra identità cri-stiana: celebriamo, appunto,quando la Sposa (la Chiesa)incontra lo Sposo (CristoRisorto) e dall’altra, invece,separiamo la nostra vita af-fettiva da ciò a cui assistia-mo. Essere cristiani devoti olimitarci a un atteggiamentointimistico della Liturgia fal-sa il significato profondo diun’autentica fedeltà alloSpirito Santo il Quale, comeavevamo puntualizzato negliincontri precedenti, è Coluiche evangelizza.La Liturgia è, piuttosto, illuogo in cui il popolo di Dioesprime e alimenta la pro-pria possibilità di essere di-scepolo di Cristo, di esserecoerente in un impegno divita donata nella storia.L’elemento costitutivo diogni celebrazione cristiana èeducare a una vita alla se-quela del Vangelo.Ecco allora che una comu-nità che celebra non compierituali magici ma, attraversosegni e parole di cui è belloscoprire o riscoprire il signi-ficato, entra in relazione conDio in modo peculiarmenteumano. E poiché l’uomo èin continua evoluzione, sog-getto a cambiamenti, è con-tradditorio pretendere di e-leggerci difensori di qualchetradizione, di qualche usanzanon sempre catechistica-mente neppure corretta ostoricamente fondata.La Chiesa parla la lingua de-gli uomini e per attualizzareil Messaggio della BuonaNovella ricorre a gesti edespressioni verbali particola-ri, ma che sono cambiati nel-la Storia; cìò che rimane im-mutabile è la proclamazione

dell’essenziale stile della vi-ta di Gesù di cui ognuno dinoi è chiamato ad essere te-stimone. Tutti, infatti, cioè l’assem-blea, la comunità, al di là diogni differenza, sono la cen-tralità dell’Azione Liturgica,di quella interazione tra na-tura e Grazia che ci impegnain un cammino di Salvezza.La Liturgia, quindi, educaalla comunione, alla conver-sione, la quale non è mai so-lo individuale ma anche pa-storale.Celebrare è educare all’a-scolto, non solo della Paroladi Dio ma dell’altro, del fra-tello. La preghiera non è un solilo-quio ma tensione versol’Altro, una Comunicazione,un Dialogo dal Quale dipen-de la qualità del nostro con-sequenziale esercizio di soli-darietà, o meglio di Carità.Celebrare è educare allamissione, quindi alla ricercadi Dio. E tutti, ognuno se-condo la propria sensibilità,cerchiamo la Verità, abbia-mo inscritto in noi quel natu-rale desiderio di vedere Dio,che ci rende missionari, mamissionari nella materialitàdella vita quotidiana e nonsolo se operiamo il Bene inTerre lontane. Ed è così che l’incontro conDio non è mai fine a se stes-so; Dio è Amore: “...C’è piùgioia nel dare che nel riceve-re...”. Non possiamo dopo lanostra attiva partecipazionead una celebrazione liturgicarestare indifferenti all’altro,non essere annunciatori,espressione di Pace, trasfor-marci in Pane spezzato...

Elena Di Gesualdo

La comunità celebrante

Don Silvano Sirboni

Dopo il successo dei “Fuoridicopione” sarà la volta del G74

Il teatro dialettale in scena a VogheraVOGHERA - La commediabrillante “Una fidanzata perdue”, portata in scena dallacompagnia vogherese “Fuo-ridicopione”, ha divertito ilnumeroso pubblico accorsoal teatro dei Padri Barnabitiper la seconda serata dellarassegna del teatro dialettale,patrocinata dall’Assessoratoalla Cultura del Comune diVoghera. L’adattamento e la regia diBeppe Buzzi sono stati cura-ti nei minimi particolari perfar risaltare le debolezze diun padre vedovo, sempre in-daffarato a condurre unagrande azienda di pannellisolari e la difficoltà a gestiregli affari di famiglia, in par-ticolare di un figlio un po’scapestrato. In occasione delcompleanno dei due figliviene organizzata una gran-de festa, ma non viene invi-tato lo zio, un parroco dicampagna, che inaspettato

arriva in tempo per far riflet-tere il fratello industriale,quindi per rimettere sul giu-sto binario la vita dei nipotie per contribuire ad appiana-re alcuni equivoci sulla scel-ta della fidanzata, contesadai due giovani.Ottima l’interpretazione ditutto il cast dei “Fuoridico-pione” a cominciare da PieroGhia nei panni del parrocodi campagna, poi il fratelloindustriale, impersonato daMaurizio Tirro, con i due fi-gli Roberto (Francesco O-lezza) e Filippo (Matteo

Brizzi) e l’arcigna governan-te (Laura Barbieri). Una menzione particolare vafatta per Lino Gugliada, cheha scatenato l’ilarità del pub-blico nei panni dell’originalesacrestano del parroco. L’ultimo appuntamento del-la rassegna è per sabato 5novembre con la compagnia“G74” di Oliva Gessi, cherappresenterà la commediabrillante in 3 atti “AlbergoBell’Italia” con l’ingresso aofferta a favore della “Casadella Carità” e delle missioniin Congo.

PIZZALE - Tanta gente al-la sagra del kiwi di Pizzale,tra enogastronomia, banca-relle, musica con MauroStarone sulla piazza e orche-stra Morisio all’interno delcentro l’Ottagono. Non po-tevano mancare come ognianno i volontari di CroceRossa. Mentre i giovani del-la C.R.I. hanno intrattenutobambini e famiglie con ani-mazione e tanta allegria,spiegando i nuovi corsi par-titi in queste settimane pernuovi aspiranti volontari. A dare un tocco di simpatiain più al pomeriggio è inter-venuto a sorpresa anche A-lessio, il protagonista di“Dillo a TelePavia”, con lesue incursioni on the road eovviamente le telecameredell’emittente pavese.Pizzale è uno dei comuniche ha stipulato un contrattocon la C.R.I. di Voghera peril servizio di telesoccorso.

La sagradel kiwi ospitala Croce Rossa

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Da circa duesettimane moltiitaliani sono costrettia letto causa i consueti, fasti-diosi disturbi provocati daglisbalzi termici di questi ulti-mi giorni, che ci hanno cata-pultato dalle temperature mi-ti e inconsuete di un settem-bre e inizio ottobre sereni, alloro calo improvviso datodal passaggio di perturbazio-ni atlantiche o nordiche.Anche se con piacevole ri-tardo, l’autunno è decisa-mente arrivato, e con lui, ivirus parainfluenzali di vec-chia conoscenza.Raffreddori, mal di gola etosse la fanno quindi da pa-drone, come al solito in que-sto periodo, e chi più, chimeno, ne subisce le conse-guenze.I virus parainfluenzali, a-vendo le stesse caratteristi-che di quello o quelli tipicidell’influenza vera e propria,portano gli stessi sintomi egli stessi effetti: gola arros-sata e dolente, naso conge-

stionato e piùo meno goccio-

lante accompagnatoda lacrimazioni, tosse e ma-lessere generale; il tutto, avolte, condito con qualchelinea di febbre.Avvertito in tutti i casi il no-stro medico curante perqualche consiglio in più, èbene affidarsi subito ai primisintomi, alle terapie cosid-dette sintomatiche (proprioperché agiscono prima ditutto sulla sintomatologia),con gli abituali farmaci dabanco, quali aspirina, antin-fiammatori, sciroppi mucoli-tici per sciogliere il catarro,oppure per la tosse secca, eantipiretici se è presente lafebbre. Con una breve tera-pia (che però deve durare al-meno cinque giorni), e unpo’ di riposo, lontano da ri-schi di ricadute, le cose si ri-solvono generalmente nel-l’arco di una settimana. Al contrario, se la tosse e lafebbre dovessero perduraremeglio parlarne col medico

di fiducia per arrivare a ri-solvere più in fretta la situa-zione. Per chi è soggetto afrequenti mal di gola o in-freddature, o forme influen-zali recidivanti, è utile ini-ziare una profilassi preventi-va già a partire dalle primesettimane di settembre convaccini specifici in grado distimolare la risposta immu-nitaria e limitare l’incidenzadegli episodi infettivi. Nonsi tratta del virus stagionale,per il quale è aperta da metàottobre la campagna di vac-cinazione, bensì di farmaci abase di concentrati battericiliofilizzati dei principali vi-rus in circolazione con mag-gior frequenza, quali adesempio l’Haemophilus in-fluenzae, lo Staphylococcusaureus, lo Streptococcuspyogenes, il Diplococcuspneumoniae ed altri. La po-sologia, sempre consigliatadal medico, prevede unaprofilassi protratta in tre me-si per una decina di giorni almese, ripetibile ogni sei me-

si circa ma, visto che la cicli-cità dei virus influenzali è alsuo picco durante i mesi au-tunnale ed invernale, bastaun solo periodo preventivodurante l’arco dell’anno,concentrato nei primi mesiautunnali. Utili sono anchepreparati o integratori mine-rali e/o vitaminici, in gradodi rafforzare le risposte im-munitarie dell’organismonell’attesa dell’avvento dellastagione fredda. Anche la fi-toterapia può risultare utilein questo senso: molti infattii principi attivi contenuti inerbe officinali, capaci dirinforzare le difese del corpoe combattere i sintomi daraffreddamento più fastidio-si: in questi casi sono utilil’Echinacea, lo Zenzero, laRosa canina per il raffreddo-re, il Verbasco, la malva e laliquirizia per il mal di gola ela faringite. La Propoli è utilissima persedare tosse, come anche ilpeperoncino rosso per risol-vere i sintomi influenzali.

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a curadella Redazione

Ecco i virus parainfluenzali

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Da anni si dice che il matrimonio e lafamiglia sono in crisi. È veramentecosì? Per parlare del Matrimonio l’au-tore sceglie di puntare in alto. Di vol-gere lo sguardo all’Amore di Dio. Nelsacramento del Matrimonio Dio ciguarda negli occhi attraverso gli occhidella persona che amiamo e noi cisentiamo amati. Con il sacramentodel Matrimonio l’umano e il divinonon sono più divisi. Nei gesti tra ma-rito e moglie, gli sposi non dicono so-lo un amore umano, essi dicono unamore divino e lo vivono. E, seguen-do la via dello Spirito, la vicendasponsale diventa vicenda salvifica, lestorie degli sposi, in questo tempo diincertezza, di turbamenti e di ansie,diventano storie felici, storie di sal-vezza, luogo di santità, segni di spe-ranza per la Chiesa e per il mondo.L’autore, francescano conventuale,nato a Lumezzane (Bs) nel 1959, èdocente di teologia morale sessuale efamiliare presso l’Istituto teologicosant’Antonio dottore e la Facoltà teo-logica del Triveneto, Padova. Fa partedella redazione della rivista teologica“CredereOggi”.

E’ uscito in questi giorni il volume,per i tipi della Elledici di Torino, “Leparole che hai dato a me io le ho datea loro” (Gv 17, 7) - Omelie per l’An-no B, a cura di mons. Luciano Paco-mio, vescovo di Mondovì. Si tratta dipagine preziose per nutrire la rifles-sione, nel “Giorno del Signore” e nel-le altre festività e solennità, dentrol’itinerario dell’Anno liturgico che siaprirà con il prossimo Avvento. I commenti alle pagine evangeliche diogni domenica sono preceduti da unailluminante ed efficace introduzioneal testo di Marco che sarà punto di ri-ferimento nell’Anno B. Mons. Lu-ciano Pacomio invita a mettersi allascuola di Marco “nostro maestro pertutto l’anno”, evangelista “fattuale” e“cherigmatico”, in grado di interpel-lare la coscienza dell’uomo inquietodi oggi. “Grazie a Marco, al suosguardo e al suo servizio scrittorio,possiamo sempre più conoscere ilSignore ed amarlo con tutte le nostreforze”. La riflessione che viene offer-ta, di domenica in domenica, vuoleinnanzitutto mantenere costante “losguardo fissato su Gesù” (Eb 3, 1).

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La redazione si riserva di pubblicareanche lettere più lunghe.

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Vent’anni fa il libro Suore (Rizzoli1991) spalancò le porte di monasteri edi conventi dei quattro continenti, rac-contando storie sconosciute di donnefelici di stare con gli ultimi, di viverenel silenzio, di non venire alla ribalta,sicure del fatto che la ribalta non è qu-asi mai la realtà. A distanza di vent’anni che cosa è ac-caduto alle protagoniste di quelle sto-rie? Alcune di loro avevano suscitatostupore, commozione e affascinato ilregista Dino Risi, che ne trasse il filmtelevisivo Missione d’amore. Che cosa è cambiato in questi ultimivent’anni? Per rispondere a queste domande l’au-trice è tornata a incontrare alcune diquelle donne straordinarie e ha sco-perto altre vicende di “donne di Dio”che si dedicano alle povertà dei nostritempi: dalla tratta delle “nuove schia-ve” alla prostituzione in terra di ca-morra, dall’emarginazione di coloroche vivono nei sotterranei della storiaa chi è stato costretto ad emigrare persopravvivere. A riprova del geniofemminile che con impegno, coraggioe fantasia costruisce speranza.

“Grazie” a tutti gli amici della FISC

Carissimi amici, come di consueto, dopo i giorni del Convegno vengonoquelli dei ringraziamenti, per non dimenticare nessuno.L’appuntamento di Cesena è stato ricco di interventi digrande rilievo e di motivi di riflessione, di discussione,di approfondimento e di conoscenza del territorio. Per primo, a nome mio personale e a nome di tutta lagrande famiglia del Corriere Cesenate, vorrei ringra-ziare tutti voi, uno a uno, sia quelli che sono giunti finoa Cesena, sia quelli che si sono fatti vivi via telefono,con email, sms e messaggi sul sito e su Facebook.Anche coloro che, pur non presenti fisicamente, ci so-no stati vicini con il pensiero e la preghiera. A tutti un grandissimo grazie. Un pensiero va ai relato-ri e ai coordinatori delle tavole rotonde per i loro con-tributi di assoluta qualità sul tema del convegno. Nonsono stati tralasciate neppure le questioni di stretta at-tualità come i contributi all’editoria e il dopo Todi.L’intervento del segretario della Cei, monsignorCrociata, è di grande conforto, aiuto e sostegno per ilnostro lavoro quotidiano. Non posso non citare ovviamente la nostra Federazio-ne, dall’esecutivo alla Commissione cultura, dalla se-greteria di Roma al Consiglio nazionale. E poi il Sir, con il direttore Paolo Bustaffa e tutta la suasquadra. A tutti, ma proprio a tutti, anche a quelli cheavrò di certo dimenticato e a cui domando già scusa,un abbraccio affettuoso, colmo di gratitudine. A presto

Francesco Zanotti e gli amici del Corriere Cesenate

Il piano sociosanitario piemontese

Gentile direttore,finalmente la Giunta regionale si è decisa a varare ilpiano sociosanitario: un testo pieno di principi, ma conpoche indicazioni concrete. Pur nella sua astrattezza, tuttavia, il piano conferma laseparazione tra ospedale e territorio. Una scelta cheporterà con sé impoverimento dei servizi e degli ospe-dali più piccoli, allungamento delle liste di attesa, e an-che costi maggiori.La maggioranza non si illuda di liquidarlo con qualcheseduta della Commissione competente. Chiederemo in ogni modo che sul nuovo piano, come èavvenuto in passato, si apra una consultazione nei terri-tori, provincia per provincia, coinvolgendo enti locali,associazioni di categoria, medici e operatori sanitari, as-sociazioni di volontariato. Deve essere l’occasione perun confronto finalmente pubblico su dove sta andandola sanità piemontese.Da un anno e mezzo, infatti, il suo volto sta cambiandoprofondamente. Nonostante il problema dei costi sia unproblema reale, su questo la cura proposta dal centrode-stra di Cota sta dando risultati insufficienti. Nei primi sei mesi del 2011 il risparmio è stato di soli14 milioni di euro, tutti frutto del blocco del turn over,di fronte a risparmi preventivati di 120 milioni sull’inte-ro anno. Dunque le scelte finora attuate da Cota nonhanno portato sensibili risparmi, ma pesanti problemisul piano dei servizi alle persone. Proprio in questi gior-ni le direzioni di ASO e Asl stanno completando lariformulazione del numero delle strutture complesse (ireparti con primario) sulla base del nuovo rapporto coni posti letto fissato da una recente circolare. In primavera denunciavamo il rischio di accorpamenti eimpoverimenti per gli ospedali alessandrini, sbeffeggia-ti dalla maggioranza. Ora i nostri timori stanno diventando realtà.Per questo dalla consultazione ci aspettiamo un con-fronto che stoppi questa tendenza e aiuti davvero la sa-nità alessandrina a migliorare i suoi servizi. Per fare questo è necessario rovesciare i principi su cuisi basa il nuovo piano e mettere le esigenze reali dei cit-tadini e dei territori al primo posto. Ci aspettiamo ancherisposte concrete alle petizioni con cui migliaia di citta-dini hanno chiesto di bloccare il declassamento degliospedali di Acqui Terme e Ovada.Cordialmente

Rocchino Muliere, consigliere regionale PD

Page 19: il popolo 3 novembre 2011

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Settimanale di informazione della Diocesi diTortona fondato nel 1896

Registrazione nel Registro Periodici presso ilTribunale di Tortona

n. 1/98 del 11.12.1998

EditoreO.D.P.F. - Il Popolo

Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL)

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Novembre 2011

L’impegno della società civile per la tutela dellepersone si realizza anche attraverso il nostro setti-manale, dando spazio alla consulenza gratuita e al-le novità socio-previdenziali fruibili nel territoriopresso le competenti sedi locali della CISL.

“Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vitaquotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di“appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “IlPopolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: [email protected]

volti di amicizia

Domenica 2 ottobre nella chiesa parrocchialedi Broni sono stati celebrati gli anniversari di matrimonio.La Santa Messa è stataofficiata dall’Arcipretedon Mario Bonati. Nella foto le coppie festeggiate insieme al Parroco.

Monte Bianco di castagne

INVALIDITA’ E DISABILITA’ La manovra economica 2011 ha previsto nuove norme perquanto riguarda i contenziosi previdenziali e assistenziali.A partire dal l° gennaio 2012, in caso di contestazioniall’INPS per le varie prestazioni di invalidità e disabilità ci-vile, è previsto l’accertamento tecnico preventivo obbligato-rio, da richiedere con ricorso al giudice competenze, per ilcontrollo delle condizioni sanitarie del soggetto interessato.Si tratta di una consulenza tecnica preventiva,da utilizzarenella conciliazione delle parti in lite, prima di andare diretta-mente in causa. Il giudice nomina il consulente e cerca di mediare tra i sog-getti coinvolti. Al termine della consulenza le parti in lite devono dichiara-re, entro 30 giorni dal decreto fissato dal giudice e con attodepositato in cancelleria, se contestano le conclusioni delconsulente. Se non ci sono contestazioni, il giudice omologa la relazionedel tecnico e il decreto viene così notificato alle parti,con ilpagamento delle prestazioni entro 120 giorni. In caso di mancato accordo il soggetto che ha contestato ildocumento,redatto dal consulente, deve ricorrere al giudiceentro 30 giorni dalla dichiarazione di dissenso. La sentenza emessa può essere impugnata davanti alla Corted’Appello competente. RICORSO PENSIONINella manovra sono state inserite alcune novità riguardo alladecadenza dei termini per itazione giudiziaria. Il diritto a fare ricorso per il proprio trattamento pensionisti-co viene meno dopo 3 anni ,anche per i casi relativi all’a-dempimento di prestazioni riconosciute solo parzialmente oal pagamento dei ratei arretrati. Per questi ultimi è prevista, nella stessa norma,la prescrizio-ne quinquennale di quelli riguardanti i trattamenti pensioni-stici e delle prestazioni temporanee.Sono prescritte dopo 5 anni anche le differenze dovute a rili-quidazioni. PERSONALE SCOLASTICOLa manovra ha introdotto alcune importanti novità per ilpersonale della scuola. Tra le più importanti,quella relativa al personale non ido-neo: i docenti che vengono riconosciuti non idonei per moti-vi di salute sono collocati nei ruoli del personale Ata e pos-sono presentare domanda all’ufficio scolastico regionale,entro 30 giorni dalla dichiarazione di inidoneità, per unacollocazione nello stesso circolo nell’ambito della provin-cia. Oppure possono chiedere il collocamento a riposo. Il personale scolastico che è collocato fuori ruolo e utilizza-to in altre mansioni, poteva essere collocato come Ata pre-sentando domanda entro il 21 settembre 2011.Nell’ipotesi che tale domanda non venga presentata, si puòin alternativa:fare richieste per partecipare alla mobilità in-tercompartimentale; presentare istanza di cessazione dal ser-vizio anche oltre i termini previsti annualmente dal ministe-ro della istruzione. In tal caso, la cessazione dal servizio puòavvenire anche durante l’anno scolasticoipresentare doman-da di pensione per dispensa dal servizio; il docente, a condi-zione che sia stato in servizio per l’anno scolastico 2011-2012, può richiedere il pensionamento con effetto immedia-to, in presenza dei requisiti per accedere alla pensione.

E’ un dolce squisito, che si prepara velocemente. Si chiamapoeticamente Monte Bianco, perché quando è presentato intavola, sul piatto di portata ha l’aspetto di un appuntito mon-te imbiancato da una forte nevicata, appena caduta a rive-stirne le falde. Una trentina di anni fa era consuetudine gu-starlo a Caldirola. Ora c’è ancora qualche ristorante dell’Ap-pennino Tortonese che lo segnala nel menù, ma nei primidecenni del Novecento penso sia stato un dolce al cucchiaiopiuttosto diffuso. Tra le ricette ritagliate dalla mia prozia ecasualmente ritrovate fra le pagine ingiallite di un vecchiolibro, c’è anche quella del Monte Bianco. Era stata pubbli-cata nella rubrica di cucina “Tra i fornelli”, tenuta da Petro-nilla alias Amalia Moretti, edita dal 1927 al 1947 sulla“Domenica del Corriere”, uno dei settimanali del mito ita-liano di quei decenni. La giornalista spiega alle sue lettrici: “E' un dolce di stagio-ne, adatto a quei pranzetti famigliari che non siano statitroppo abbondanti di piatti grassi; e dolce che addito (perCapodanno o l’Epifania) a quelle, fra voi, che non l’abbianmai né gustato né fatto, e che rammento a quelle, fra voi,

che da un po' di tempo in qua lo abbiano dimemicato”.

Ingredienti per 6 porzioni 1/2 kg di castagne 300 gr di panna montata 100 gr di zucchero a velo 1 bicchiere di latte 1 cucchiaio di rum 1 cucchiaio di cacao 1/2 stecca di vaniglia

PreparazioneSbollentate e pelate le castagne. Fatele cuocere lentamentenel latte, unendovi zucchero e vaniglia. Passate il compostoallo schiacciapatate, nel disco medio, e lasciatelo cadere inun contenitore. Impastate il purè ottenuto con il cacao e ilrum e mettere in frigorifero. Al momento di servire ripassateil composto al setaccio direttamente sul piatto di portata,dandogli una forma a cono, che ricordi quella di una monta-gna e ricoprite con la panna montata.

La Ricetta a cura di Chiara Parenteda “A tavola con le nonne”

a cura diMatteo Coggiola

Un luogo periferico, daqualche parte nell’Italia dioggi. Una vecchia chiesa vienedismessa. Gli operai lavorano perstaccare quadri, togliere ad-dobbi, smontare oggetti sa-cri. L’anziano parroco os-serva tra incredulità e sgo-mento. Il suo sguardo è levato ver-so il culmine del presbite-rio dove la sparizione delgrande Crocefisso è il com-pimento ultimo dell’attosacrilego. Di fronte allo scempio del-la sua chiesa, il prete av-verte l’insorgere di unapercezione nuova che losostiene. Non più la chiesadelle cerimonie liturgiche,degli altari dorati, bensì laCasa di Dio dove trovanorifugio e conforto i miseri ederelitti. Quella de “Il vil-

laggio di cartone”, dal 7 ot-tobre nei cinema, è una tra-ma tanto scarna nei fattiquanto intensa nelle sugge-stioni. Gli “ultimi” del no-stro tempo sono identificatidal regista Ermanno Olminei profughi che arrivanosulle coste italiane, fuggen-

do da situazioni terribili,affamati di aiuto e com-prensione.L’extracomunitario, l’im-migrato, il clandestino met-tono oggi a dura prova lanostra capacità di dimo-strarci cittadini del mondo.E se il tessuto politico ap-

pare talvolta incerto, inde-ciso, frenato da sterili con-trasti, il richiamo evangeli-co ha il dovere di elevarsialto e forte, di gridare il bi-sogno di un’unica famigliaumana, di ribadire che leporte del Signore sonosempre aperte. Questo lo scopo del film.La ricerca dell’incontro,della solidarietà e del dialo-go. Tutto si svolge tra lepareti della chiesa e dellasacrestia, tra le ombre cheoffuscano la mente e le luciche accendono il cuore. La carica di spiritualità cheemana dalle immagini è in-tatta. E interpella tutti. La pellicola è da valutarecome consigliabile, proble-matica, adatta per dibattiticon un approccio intenso,interiore, solidale agli argo-menti che segnano la vitaquotidiana in Italia.

Filmda vedere

Il dialogo tra religioni diverse

Page 20: il popolo 3 novembre 2011

VOGHERA: 0CARONNESE: 0

VOGHERA: Maggioni;Mauri, Priolo, Colicchio,Aldano; Coccu (22’ st Ver-sace), D’Amico, Conti, Tro-iano (35’ st Paloschi); Spe-ziale (7’ st Colombo), Fari-na. (Migliari, Molnar, Mer-curi, Tancredi). All. Giaco-motti

CARONNESE: Galli; Lu-cente (24’ st Dugo), Cala-brò, Tignonsini, De Spa;Redaelli, Lombardi, Mari-noni (38’ st Sandrin); Len-ti-ni (14’ st Lucchese); DiNapoli, Cristofoli. (Catane-se, Termine, Giudici, Cor-no). All. Cotta.

ARBITRO: Rapuano di

Rimini.

VOGHERA - Si concludein parità il big match della10ª giornata tra Voghera eCaronnese.ùUn risultato giusto, per quel-lo che si è visto nei 90’ delGiovanni Parisi. E’ stata unagara estremamente tatticacon le due formazioni bendisposte in campo e attente anon concedere spazi. Nonsono comunque mancate leoccasioni da gol: le duecompagini hanno dimostratoche lotteranno fino alla fineper la zona alta della classifi-ca.Voghera molto attento nellafase difensiva, tanto cheMaggioni non ha dovutocompiere interventi impor-tanti.

Forse è mancato il guizzovincente negli ultimi metri,in fase di rifinitura e finaliz-zazione, ma comunque mi-ster Giacomotti ha avuto ul-teriori conferme sulla qualitàdei suoi giocatori. “Sonosoddisfatto della prestazione- dice il tecnico rosso nero -la partita l’abbiamo fatta noie ai punti avremmo meritatodi vincere. E’ mancata lazampata risolutiva negli ulti-mi metri, ma non dimenti-chiamo che avevamo difronte un’ottima squadra,ben messa in campo e conindividualità importanti. Miè piaciuto molto la fase di-fensiva, a cui hanno parteci-pato tutti quanti, gli attac-canti in primis, mostrandoun grande spirito di sacrifi-cio.

Non abbiamo vinto, maquello di oggi è un altro pas-so in avanti nella nostra cre-scita”.L’unico rammarico del Vo-ghera è quello di non essereriuscito ad approfittare inpieno dello scivolone delloSterilgarda Castiglione, cheè stato ridimensionato dallaGallaratese (3-0).

CLASSIFICA: SterilgardaCastiglione 24; Caronnese20; Rudianese, Voghera 19;Alzano Cene, Mapello Bo-nate 18; Olginatese 17; Ca-stellana 15; Gozzano 14; A-tletico Pro Piacenza, Pizzi-ghettone 13; Aurora Seriate,Darfo Boario 12; Seregno,Pontisola, Fidenza 10; Gal-laratese 9; Colognese 8; Car-penedolo 6; Fiorenzuola 5.

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Eccellenza girone C / 10^ giornata

ORSA C.F.: 3OLTREPO: 3(primo tempo 1-2)

MARCATORI: 8’ e 45’ ptBejenaru (O), 22’ pt e 13’st Garrone (OCF), 35’ stPrandini (OCR, su rigore),44’ st Cigagna (O).

ORSA CORTE FRAN-CA: Foresti, Calafiore,Poma, Mandelli, Danesi,Nichesola (42’ st Vicari),Prandini, Slanzi, Garrone(43’ st Antonioli), Pelli,Minelli (1’ st Bertagna). Adisp.: Tosoni, Eddo, Milini,Bozza. All. Nember.

OLTREPO: Capriulo,Fiammenghi (21’ st Kaya),Marabelli, Chianello, Car-rucciu, Cigagna, Scianna-meo, Casorati (21’ st Ab-biati), Bejenaru (32’ st Pal-

mas), Piazza, Panigada. Adisp.: Mantovani, Kokayj,Scandale, Papa. All. Chie-rico.

ARBITRO: Lavelli di Se-sto San Giovanni.

ISEO (BS) - Dopo la scon-fitta nel turno infrasettima-nale (2-3) sul campo dellacapolista Sant’Angelo,l’Oltrepo torna da Iseo conun pareggio.Poteva andare meglio, maanche peggio. I rosso bluhanno chiuso sul 2-1 un ot-timo primo tempo, poi nellaripresa non sono stati all’al-tezza, rischiando di capito-lare sul 3-2 avversario. Nelfinale un colpo di testa diCigagna ha salvato il risul-tato.Le due squadre hanno gio-cato per quasi un’ora in

dieci per le espulsioni diMandelli e Sciannameo,quest’ultima apparsa ecces-siva.Nella prima frazione l’un-dici di Chierico parte con-centrato, trovando il van-taggio con Bejenaru chesfrutta una giocata di unPanigada particolarmenteispirato. Il pareggio dei pa-droni di casa è un regalo diCasorati che perde palla ap-pena fuori l’area. Nel finaledi primo tempo gli oltrepa-dani si riportano in vantag-gio con la doppietta diBejenaru. Nella ripresa, conle due squadre in dieci, lagara non cala di intensità. L’Orsa Corte Franca trovail pari e insiste ad attaccare:l’Oltrepo va in affanno esubisce anche il 3-2 su ri-gore (fallo di Marabelli chetocca con un braccio un

cross in area). Poi però siscuote, non ci sta a perdereuna gara che nel primotempo poteva anche chiu-dere e, dopo aver guada-gnato una punizione nellatrequarti, trova il sospirato3-3 con un colpo di testa diCigagna, che replica in pra-tica il gol segnato merco-ledì scorso a Sant’Angelo.

CLASSIFICA:Sant’Angelo 24; AuroraTravagliato 20; Oltrepo18; Rigamonti Nuvolera,Chiari e Sarnico 16; ProDesenzano 15; Nuova Ve-rolese ed Orsa Corte Franca14; Vallecamonica 13; San-colombano e Palazzolo 12;Ciliverghe Mazzano, Ca-stellucchio e Dellese 10;Crema 9; Villanterio 8; Co-dogno 6.

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Serie D girone B / 10^ giornata

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Serie D girone A / 10^ giornata

NOVESE: 1AQUANERA: 0(primo tempo 1-0)

MARCATORE: Camussial 34’.

NOVESE: Teti, Bonanno,Cesana, Taverna, Busseti(dall’87’ Orlandini), Ca-mussi, Sacco, Rondinelli,Di Gennaro (dall’89’ Bet-tini), Mossetti (dal 71’Mazzucco), Cardini. All:Viassi.

AQUANERA: Ferrauto,Zefi, Pregnolato, De Vec-chi, Conti, Del Vecchio(dal 66’ Milozzi), Carvelli(dal 78’ Verrini), Zamperla,Palazzo, Mele (dal 78’ Cra-pisto), Verzì. All: Rolandi.

ARBITRO: Berti di Prato.

NOVI LIGURE - LaNovese vince in casa per 1-0 contro l’Aquanera al ter-mine di una sfida giocatanon al meglio dagli uominidi Viassi. Tre punti che

consentono ai bianco cele-sti di proiettarsi al quintoposto in classifica.La prima occasione al 3’quando Cardini dal limitedell’area calcia non di mol-to a lato.Al 7’ Carvelli si presentatutto solo davanti a Teti cheriesce a salvarsi.Al 17’ Mele interviene conle mani in area su tiro di DiGennaro e l’arbitro assegnail tiro dal dischetto. Lo stes-so Di Gennaro però sbagliaprovando un cucchiaio allaTotti che Ferrauto, rimastoal centro della porta, bloccasenza problemi. Sette minu-

ti dopo lo stesso attaccanteserve bene al centro Saccoche conclude al volo di si-nistro ma mette fuori di po-co. Al 28’ Ferrauto alza so-pra la traversa una potentepunizione di Di Gennarodai trenta metri. La sfida sidecide al 34’ quando DiGennaro batte un corner,Rondinelli spizzica la pallaservendo sul secondo paloCamussi, che di testa rea-lizza il suo primo gol sta-gionale. Dopo un quartod’ora dall’inizio della ripre-sa lo stesso difensore sfiorala doppietta con una nuovaincornata su assist di Ron-

dinelli ma la palla centra inpieno la traversa.Al 71’ Cardini effettua unasponda aerea per Sacco checonclude da distanza ravvi-cinata ma Ferrauto devia incorner.Cinque minuti dopo l’estre-mo difensore avversariomette ancora in angolo suun destro da fuori area diDi Gennaro.I bianco celesti corrono unbrivido al-l’81’ quandoMilozzi centra la traversasu punizione. Domenica al Girardengoarriva il Lascaris, penulti-mo in classifica.

CLASSIFICA: Chieri 27;Derthona 23; Valle d’A-osta 22; Naviglio Trezzano18; Novese , Verbano eChiavari 17; Acqui 16;Borgosesia 15; Santhià 14;Lavagnese 13; Villalver-nia, Folgore e Bogliasco11; Pro Imperia 10; Albese9; Asti 7, Aquanera 5; La-scaris 4; Cantù SP 2.

Franco Scabrosetti

La Novese sale al quinto posto Il Derthona impattaSerie D girone A / 10^ giornata

CARATESE: 1DERTHONA: 1

RETI: 2’ Moretti, 9’ stSahe.

CARATESE: Mongeri,Zorzetto, Palomba, Bigioni,Gianola, Pedotti, Barzotti(31’ st Cuozzo), Rebuscini,Moretti, Di Cuonzo (22’ stCardinio), Tremolada (28’st Perego).All. Zaffaroni

DERTHONA: Trivellato,De Martino, Mazzoleni,Montingelli, Coletto, Bal-samo, Serra, Pellegrini (32’st Gatto), Zirilli, Marrazzo,Sahe (45’ st Jauch Rodri-guez).All. Rampulla

ARBITRO: Zinzi di Ca-tanzaro

ASSISTENTI: Pasquale eMarangon di San Donà diPiave

CARATE BRIANZA - IlDerthona, dopo il successonel derby con l’Acqui vienefermato dalla Caratese:questo pareggio consentealla capolista Chieri di por-tarsi a 4 punti di vantaggiodai Leoncelli in classifica.La squadra tortonese giocail primo tempo con pocadeterminazione consenten-do ai padroni di casa di farela partita per poi uscire alladistanza sfiorando la vitto-ria. La Caratese passa in van-taggio dopo soli 2 minutigrazie ad una punizionemagistrale calciata dalbomber Moretti, l’uomo dimaggior prestigio a disposi-zione del tecnico brianzolo

Zaffaroni. Gli uomini diRampulla accusano il colpoe per tutto il primo tempofaticano a reagire.Nella ripresa la partita cam-bia: il Derthona preme sul-l’acceleratore ed al 9’ cen-tra il pareggio con il giova-ne Sahe, bravo a schiaccia-re in rete, di testa, un sug-gerimento preciso di Car-mine Marrazzo. I Leoncelli continuano apremere anche grazie al ca-lo fisico dei padroni di ca-sa: al 20’ ed al 37’ primacon Marrazzo, poi con Zi-rilli sfiorano la rete dellavittoria che purtroppo nonarriva.Domenica prossima lasquadra tortonese tornerà al“Fausto Coppi” per affron-tare l’Albese in una partitada vincere a tutti i costi pernon perdere ulteriore terre-no da un Chieri che sembramolto determinato a conti-nuare la sua marcia solita-ria in vetta alla classifica.

Domenico Cremonte

Amatori a 11: Carpignanese-Real Casei 1-0; Orat. DonBosco-San Colombano 3-1;Rozzano-Amat. S. Pietro 2-1; Sannazzaro-Pantera Rosa1-2; Tempo Prezioso-Padus0-2; Ghiaie-Cup calcio 3-1;Pievese-Tennis Club 0-3;Moggi e Cattaneo-Atl. Ce-ranova 2-1; San Rocco Gar-lasco-Recor Cortella 6-1;Godiasco-Lonatese 0-0;Audax Travacò-VellezzoBellini 0-3; Casanova Staf-fora-Gerenzago 4-1; Pena-rol-Negruzzo 3-2, M. LiftFilighera-Lungavilla 3-1;Amatori a 7: Lungavilla-

Orat. S. Martino 5-8; Lan-driano-Volante Roncaro 0-1;Sanmaurense-Mtn Lse 6-1;Moncucchese B-Casorate 6-3; Rainbow-Moncucchese A0-10; Landriano B-S. Ales-sandro 8-0; Trovo-CascineCalderari 3-6; Trivolzio B-Pasturago 1-2; S. Alessan-dro-Linarolo 10-2; Parasac-co-Trivolzio 2-4; Zerbo-Olimpic Torre 5-3; Barbia-nello-Orat. S. Giuseppe 4-2;Broni 7-Sbocco Rosso 4-2;Cardinal Maffi-Inv. Monte-leone 3-6; Arnaboldi-Zava-verde 6-2; Romagnese-CslSan Zenone 1-3.

Il giovane attaccante ivorianoSahe

CSI (sesta giornata)

L’Oltrepo strappa un pareggio

Il Voghera manca il... sorpasso