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Agli inizi della mia professione, negli anni ’80, mi sono da subito inte- ressato al contenzioso tributario. All’epoca notai, stimolato anche da un anziano collega, una anomalia importante nel sistema processuale tri- butario e più precisamente: i Giudici Tributari e il personale dipendente delle commissioni tributarie, dipendevano dall’allora Ministero delle Finanze. All’epoca i tributi locali erano pressoché inesistenti e, quindi, l’unica controparte era rappresen- tata dall’Ufficio Imposte, Ufficio IVA ecc.. Mi chiedevo e chiedevo: come mai viene ammessa questa sorta di commistione tra il giudice e una parte del processo? Si auspi- cava che la riforma del processo tributario, avvenuta con il D.Lgs. 546/92, colmasse tale anomalia e risolvesse il conflitto d’interesse genetico in cui versava (e versa tutt’ora) la giustizia tributaria in Italia. Ma io e i miei colleghi siamo rimasti delusi e la situa- zione attuale è rimasta pressoché invariata. Dico pressoché, perché nel 2011 alcune modifiche intro- dotte dal Ministro Tremonti hanno eliminato alcuni conflitti d’interessi, peggiorando però la situazione. Prima di tale inter- vento le Commissioni Tributarie erano presiedute da Giudici pro- venienti da Corti penali o civili, quindi senza una specifica prepa- razione in ambito tributario. Tali Presidenti erano affiancati da altri due Giudici scelti fra gli iscritti agli albi professionali e fra gli ex dipendenti dell’amministrazione finanziaria. Era una composi- zione, che seppur criticabile, aveva comunque al suo interno un certo equilibrio: a bilanciare la presenza di ex dipendenti del- l’amministrazione finanziaria Con la pubblicazione del Decreto del Ministero dell’Interno in data 27.10.2014 , che fissa le regole e il calendario, si apre la stagione delle iscrizioni nell’elenco dei revisori degli Enti Locali. L’elenco dei revisori dei conti negli Enti Locali viene istituito a seguito dell’emanazione del decreto legge 13.8.2011 n.138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011 n.148. Detto decreto all’art 16 - comma 25 - ha stabilito che il Ministero dell’Interno provveda all’emanazione di un decreto per l’individuazione dei cri- teri per l’inserimento degli in- teressati nell’elenco. Il Ministero dell’interno, in attuazione della predetta legge ha provveduto all’ap- provazione del decreto n. 23 del 15.2.2012 contenente il regolamento per la forma- zione e l’aggiornamento dell’elenco. Dalla lettura delle citate norme si desume che i revi- sori dei Conti degli Enti lo- cali sono scelti, mediante estrazione dal previsto elenco nel quale possono essere in- seriti, a richiesta, i soggetti iscritti, a livello regionale, nel Registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo n.39/2010, nonché gli iscritti all’Ordine dei dottori com- mercialisti e degli esperti contabili. L’elenco viene ag- giornato annualmente me- diante l’emanazione da parte sempre del Ministero dell’In- terno di apposito decreto. Il primo elenco dei revisori dei conti degli enti locali è stato formato con decreto del Ministero dell’Interno 27 no- vembre 2012. Successiva- mente con appositi decreti sempre del Ministero dell’In- terno in data 28 febbraio 2013 e 23 dicembre 2013 sono stati formati gli elenchi in vigore rispettivamente dal 1.3.2013 al 31.12.2013 e dal Anno 2 - numero 6 Novembre 2014 il Commercialista Notiziario dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli www.odcectivoli.it - [email protected] - tel. 0774 332770 Bimestrale di informazione Professionale continua a PaG. 4 giUsTiZia TRiBUTaRia saRà FaTTa? ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TIVOLI continua a PaG. 8 di FernAndo FABrizi * di GiUSePPe SorBerA * Ho comprato di recente l’ultimo libro di Gian Anto- nio Stella, noto giornalista di importanti testate, Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli” edi- zione Feltrinelli. È una delizia! C’è un’ironia forma- tiva ed irriverente che ti incanta. Ve lo consiglio. Di seguito do qualche esempio di burocratese che ovviamente non traduco in italiano comprensibile, affinchè ognuno di noi vada a prendere il vecchio e caro vocabolario e traduca i termini oscuri in parole semplici e comprensibili. Questo è il primo esempio: di renzo Bitocchi * continua a PaG. 6 ElEnCO REvisORi dEgli EnTi lOCali L’AnALisi Ma parla come mangi SPIGOLATURE Con l’Ordinanza 280/3/14 della CTP di Reggio Emilia, finalmente qualcosa si muove!

Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

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Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

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Page 1: Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

Agli inizi della mia professione, negli anni ’80, mi sono da subito inte-ressato al contenzioso tributario. All’epoca notai, stimolato anche da unanziano collega, una anomalia importante nel sistema processuale tri-butario e più precisamente: i Giudici Tributari e il personale dipendentedelle commissioni tributarie, dipendevano dall’allora Ministero delleFinanze. All’epoca i tributi locali erano pressoché inesistenti e, quindi,

l’unica controparte era rappresen-tata dall’Ufficio Imposte, UfficioIVA ecc.. Mi chiedevo e chiedevo: comemai viene ammessa questa sortadi commistione tra il giudice euna parte del processo? Si auspi-cava che la riforma del processotributario, avvenuta con il D.Lgs.546/92, colmasse tale anomalia erisolvesse il conflitto d’interessegenetico in cui versava (e versatutt’ora) la giustizia tributaria inItalia. Ma io e i miei colleghisiamo rimasti delusi e la situa-zione attuale è rimasta pressochéinvariata. Dico pressoché, perchénel 2011 alcune modifiche intro-dotte dal Ministro Tremontihanno eliminato alcuni conflittid’interessi, peggiorando però lasituazione. Prima di tale inter-vento le Commissioni Tributarieerano presiedute da Giudici pro-venienti da Corti penali o civili,quindi senza una specifica prepa-razione in ambito tributario. TaliPresidenti erano affiancati da altridue Giudici scelti fra gli iscrittiagli albi professionali e fra gli ex

dipendenti dell’amministrazionefinanziaria. Era una composi-zione, che seppur criticabile,aveva comunque al suo interno uncerto equilibrio: a bilanciare lapresenza di ex dipendenti del-l’amministrazione finanziaria

Con la pubblicazione del Decreto del Ministero dell’Internoin data 27.10.2014 , che fissa le regole e il calendario, si aprela stagione delle iscrizioni nell’elenco dei revisori degli EntiLocali.L’elenco dei revisori dei conti negli Enti Locali viene istituitoa seguito dell’emanazione del decreto legge 13.8.2011 n.138,convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011n.148. Detto decreto all’art 16 - comma 25 - ha stabilito che ilMinistero dell’Interno provveda all’emanazione di un decretoper l’individuazione dei cri-teri per l’inserimento degli in-teressati nell’elenco. Il Ministero dell’interno, inattuazione della predettalegge ha provveduto all’ap-provazione del decreto n. 23del 15.2.2012 contenente ilregolamento per la forma-zione e l’aggiornamentodell’elenco. Dalla lettura delle citatenorme si desume che i revi-sori dei Conti degli Enti lo-cali sono scelti, medianteestrazione dal previsto elenconel quale possono essere in-seriti, a richiesta, i soggettiiscritti, a livello regionale, nelRegistro dei revisori legali dicui al decreto legislativon.39/2010, nonché gli iscrittiall’Ordine dei dottori com-mercialisti e degli esperticontabili. L’elenco viene ag-giornato annualmente me-diante l’emanazione da partesempre del Ministero dell’In-terno di apposito decreto.Il primo elenco dei revisoridei conti degli enti locali èstato formato con decreto delMinistero dell’Interno 27 no-vembre 2012. Successiva-mente con appositi decretisempre del Ministero dell’In-terno in data 28 febbraio2013 e 23 dicembre 2013sono stati formati gli elenchiin vigore rispettivamente dal1.3.2013 al 31.12.2013 e dal

Anno 2 - numero 6 Novembre 2014

il CommercialistaNotiziario dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli

www.odcectivoli.it - [email protected] - tel. 0774 332770

Bimestrale di informazione Professionale

continua a PaG. 4

giUsTiZia TRiBUTaRiasaRà FaTTa?

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTIE DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TIVOLI

continua a PaG. 8

di FernAndo FABrizi *

di GiUSePPe SorBerA *

Ho comprato di recente l’ultimo libro di Gian Anto-

nio Stella, noto giornalista di importanti testate,

“Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli” edi-

zione Feltrinelli. È una delizia! C’è un’ironia forma-

tiva ed irriverente che ti incanta. Ve lo consiglio.

Di seguito do qualche esempio di burocratese che

ovviamente non traduco in italiano comprensibile,

affinchè ognuno di noi vada a prendere il vecchio e

caro vocabolario e traduca i termini oscuri in parole

semplici e comprensibili.

Questo è il primo esempio:

di renzo Bitocchi *

continua a PaG. 6

ElEnCO REvisORi dEgli EnTi lOCali

L’AnALisi

Ma parlacome mangi

S P I G O L AT U R E

Con l’Ordinanza 280/3/14 della CTP di ReggioEmilia, finalmente qualcosa si muove!

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il Commercialista Primo Piano2

All’indomani del fallimentodi Lehman Brothers, il suoCEO Richard Fuld inviò atutti i dipendenti, ancorascioccati, un promemoria incui dichiarava che “gli ul-timi mesi sono stati difficiliin misura estrema, e sonoculminati con il nostro falli-mento (…) è stato molto do-loroso per tutti voi, sia dalpunto di vista personale siada quello finanziario. Perquesta ragione mi sento ma-lissimo”1.A molti quelle parole suona-rono inadeguate soprattuttorispetto alla reputazione diFuld, noto per essere unuomo duro ma anche leale esolidale con i suoi uomini.Si realizzò, insomma,quello che un altro protago-nista di quei giorni caotici,Warren Buffet, ha sintetiz-zato in poche mirabili pa-role: “ci vogliono venti anniper farsi una reputazione, ecinque minuti per rovi-narla”.Di esempi ne abbiamo mi-gliaia sotto gli occhi: un ti-tolo ostentato ma maiconseguito; una condottamoralmente riprovevole,anche al di fuori della pro-pria sfera professionale;tutti episodi capaci di can-cellare in pochi minuti ilpercorso compiuto in anni eanni. Ecco perché, parlandodi reputazione, non pos-siamo prescindere dall’ele-mento temporale; dallanecessità di interpretarla at-traverso un lavoro di raffor-zamento continuo econtinuativo del consensorispetto a tutti coloro chehanno rapporti, di varia na-tura, con noi.Ed è proprio l’elementotemporale a imporre unatrattazione che non sia con-centrata (ancora) sugli stru-menti di implementazione e

mantenimento2 bensì suglielementi identitari e suivantaggi strategici che lacontraddistinguono rispettoad una qualsiasi professioneintellettuale. L’impressioneinfatti – confermata dallaquotidianità – è che ancoranon vi sia una reale perce-zione dell’importanza dellareputazione e che la stessa,troppo spesso, venga trattatacome un elemento di ri-piego. O, peggio, evocativo,come una stretta di mano“salda come una roccia” acui nel contempo segue unacondotta un po’ più friabile. È anche vero – come già in-tuito da Ada Sinigalia, con-sulente di relazionipubbliche a Verona e com-ponente del Gruppo di la-voro Comunicare le

professioni intellettuali diFerpi – che mentre l’imma-gine e l’identità possono es-sere costruite con unastrategia di comunicazionead hoc, la (buona) reputa-zione può essere alimentatasolo con la coerenza el’ascolto, rappresentandocosì la misura del valore diuna organizzazione all’in-terno di un dato segmento dimercato.Troppa teoria, potrebbeobiettare qualcuno, in untempo in cui la teoria non

paga gli stipendi del propriopersonale. No, nella ma-niera più assoluta. Perchè lareputazione – se gestita, ac-cumulata e implementatasulle giuste basi della fidu-cia e della coerenza – con-sente un ritornoquantificabile e misurabile. Nello specifico:Una legittimazione nel pro-prio segmento operativo;Dunque, una posizione dipotere;Un riconoscimento sociale;Una maggiore lealtà daparte dei pubblici interni efiducia da parte di quelliesterni.3

Tutti elementi, secondo laSinigalia, capaci di incideresull’aumento del profitto edi attrarre clienti, investitorinonché i migliori impiegatie collaboratori.Chiaramente, quanto sopracomporta uno sforzo note-vole da parte del Professio-nista nel comprendere edefinire l’effetto di ognicondotta (professionale enon4) sua e dei propri colla-boratori rispetto al patrimo-nio reputazionaledell’organizzazione.Quanto sopra comporta unaidentificazione – da partedella stessa organizzazione– certa e inequivocabile deivalori di riferimento nonché

degli strumenti più adattiallo scopo.Anticipando una trattazionepiù sistematica, la Sinigaliacita le relazioni con i gior-nalisti – da improntare sem-pre sulla sincerità e maiattraverso l’instaurarsi diuna posizione di forza –l’organizzazione di eventiper creare/rafforzare con-senso intorno ad una deter-minata tematica; l’utilizzodi blog e social network.Quale che sia lo strumento(o gli strumenti, in una ot-tica sinergica) rimane sulpiatto una risorsa che – seben governata - possiede uninestimabile valore strate-gico e, se è male governatao ignorata, è capace di com-promettere gli sforzi di anni.Una sfida, dunque, che nonconosce compromessi ozone grigie, decisamente inlinea con la velocità dei no-stri tempi. Professionali enon.

* Consulente in comunicazione in Roma.

1 S. Saitto, Y Onoran, Fuld Tells

Lehman Employees He Feels Hor-

rible for Their Pain, inBloomberg, 17.9.2008.2 Che verranno trattati in manieraapprofondita nel prossimo nu-mero.3 A. Sinigalia, La reputazione: un

valore da salvaguardare e pro-

muovere, in AA.VV., L’Organiz-

zazione per gli Studi professionali,

Alpha Test, Milano, 2013, p. 87.4 Chi scrive non condivide piena-mente l’idea che anche le azionicondotte nella propria sfera perso-nale possano essere ricondotte adun profilo reputazionale professio-nale. Tuttavia, questa visione co-stituisce oggi un orientamentomolto seguito.

L’Organizzazioneper gli studi

professionali:la reputazione,

primi consigli per l’usodi SteFAno mArtello *

novembre 2014

Page 3: Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

il Commercialista 3novembre 2014

Giovedi 23 ottobre 2014, la Com-missione Enti non Profit, in col-laborazione con il rotary ClubGuidonia Montecelio, ha organiz-zato l’interessante Forum sultema “FUnDraiSinG - CroW-

FUnDinG: come procurare ri-

sorse per lo sviluppo del settore

non-profit“, riunendo un pubbliconumeroso e variegato. Un Forumallestito con il patrocinio del Con-siglio nazionale dei Dottori Com-mercialisti/Esperti Contabili(CnDCEC) e la consueta collabo-razione della FondazioneADErC, che ha sensibilizzatol’opinione pubblica, ottenendo unsuccesso imprevisto, adatto a sen-sibilizzare i Colleghi sui temi carial mondo non profit e a delinearemeglio la mission del rotary sulterritorio. I relatori che si sonosusseguiti, infatti, hanno affron-tato le diverse sfaccettature deltema, interessando i presenti conargomenti di rilevanza informa-tiva e tecnica. Dopo l’introdu-zione del Dott. Alberto Irti e isaluti istituzionali del Dott. Gian-luca Tartaro, il Dott. Sandro Santi(Consigliere nazionaleCnDCEC) ha presentato la ri-

forma del Terzo Settore mettendoin luce i punti che toccano l’at-tuale trasformazione nel mercatodel lavoro. Ha affrontato il di-scorso degli orientamenti, del per-ché molti Colleghi trovino negliEnti del Terzo Settore l’area dellapropria attività e delle difficoltà(per il settore no-profit), derivantidall’assenza di strumenti operativicapaci di definire prassi consoli-date. Ha illustrato la struttura chel’organizzazione dovrebbe assu-mere e le sue attese: un impulsopro-attivo nel progetto, la costitu-zione di una Commissione nazio-nale collegata alle eccellenze giàpresenti sul territorio nazionale(Fondazioni), la produzione deidocumenti sulla prassi da seguiree lo svolgimento di eventi sul ter-ritorio. Subito dopo, il PDG SilvioPiccioni, ha parlato del Pro-

gramma rotary Polio Plus. riper-correndo le tappe (fin dal 1985) ei successi ottenuti (in termine dibambini salvati dalla poliomelite),ne ha descritte le singole fasi e hadichiarato l’obiettivo a breve: per-venire alla certificazione di polio

free world. Fino ad allora, Polio-

Plus rimarrà l’unico Programmacorporate del rotary. È stata rile-vata l’importanza delle partner-ship stabilite conl’organizzazione Mondiale dellaSanità, i Centri per il controllodelle malattie di Atlanta (in Geor-gia), l’UnICEF e la FondazioneBill e Melinda Gates; soprattutto,è stato evidenziato il ruolo del ro-tary nel sensibilizzare, trovare vo-lontari, organizzare campagne eraccogliere fondi (con riferimentoallo strumento utilizzato per laMaratona di roma, denominatopersonal fundraising). L’inter-vento è stato seguito dalla testi-monianza di due maratonetesolidali, Valentina Iannilli e Ma-riana Ungureano (hanno corso nel2013, raccogliendo fondi con rete

del Dono). Poi è stata la volta diTonino Boccadamo, il rotarianoche ha toccato il cuore dei pre-senti col racconto della sua vita econ la testimonianza del suo im-pegno nella lotta alla Poliomelite.Ha partecipato a: run for Polio,Maratona di roma e Hunger run.

Ha terminato parlando della Fon-dazione Boccadamo e delle sueattività a sostegno dei bisognosi.La testimonianza ha commosso laplatea che si è vista catapultarenelle difficoltà affrontate, ognigiorno, da una persona colpitadalla Polio, alla quale, è arrivato(comunque) un messaggio digioia e di rivincita. L’intervento diLuciano Hinna, Professore diEconomia e Gestione delleAziende Pubbliche e non Profitpresso l’Università di roma Tor

Vergata, ha riguardato l’evolu-zione del settore no-profit daglianni ’80 a oggi. Il Prof. Hinna haanalizzato l’attuale sistema ita-liano (dal Welfare State si spostasempre più verso il Welfare So-

ciety, nel quale le imprese si uni-scono per fare Corporate Welfare)e ha presentato un modello econo-mico innovativo per le Aziende(ma, anche, per la Pubblica Am-ministrazione): un modello che,adottato, sia da ponte tra la sag-gezza degli esperti e la creativitàdei giovani lavoratori. DomenicoApolloni ha, quindi, illustrato ilfunzionamento della Fondazionerotary in tutte le sue fasi. Con ri-ferimenti attuali e coinvolgenti,ha spiegato come avvenga la rac-colta fondi, e come questi siano,poi, gestiti dalla Fondazione e im-piegati in Progetti. renzo Bitoc-

chi ha, poi, presentato le attivitàdi raccolta fondi condotte inprima persona (come fundraiser),per il Centro di Integrazione So-ciale, per l’Associazione nazio-nale Tumori e per il Villagio DonBosco. In conclusione, l’Avv.Anna di Tella ha presentato ilCrowdfunding, una formulanuova (nella realtà italiana) per laraccolta fondi dal basso. Dopoaverne illustrati il meccanismo el’adattabilità a determinati pro-getti, ha messo in luce alcune suecriticità, come la scarsa cono-scenza del settore e i pochi inve-stimenti a esso destinati. Aldibattito finale sulle proposte dimodifica alla normativa degli Entino-profit e del ruolo dei professio-nisti nello sviluppo del settorehanno partecipato anche il Sin-daco di Guidonia Montecelio,Arch. Eligio rubeis ed il Procu-ratore della repubblica presso ilTribunale di Tivoli Dott. Luigi DeFicchy. Infine una considerazionedi tutti: un pomeriggio difficile dadimenticare.

il CommercialistaNotiziario dell’Ordine

dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Tivoli

BIMESTrALE DI InForMAzIonE ProFESSIonALE

Anno 2 numero 6 novembre 2014

Iscrizione Tribunale di Tivoli n. 15 del 29/12/2011registro della stampa e dei periodici

Proprietario Testata:ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli

Via Palatina, n. 19 • 00019 Tivoli (roma)tel. 0774 332770 • fax 0774/315591

www.odcectivoli.it email: [email protected]: [email protected]

Editore: Fondazione ADerC - Via Palatina 19 - TivoliComm/ne Stampa, Comunicazione ed Informatica oDCECdi Tivoli: Gianluca Tartaro, Enrico Crisci, Alessandro Fal-cone, Andrea Brunelli, Maria Cristina rovazzani, CarloDe Vincenzi, Fabrizio Fiasco, Francesco Lando, IsidoroCapobianchi, Patrizia Frangella, Sonia Quaranta.Direttore responsabile: Dott. Gianluca Tartaro

Grafica, impaginazione e Stampa

Azienda Grafica Meschini snc

Via Inversata 6 - 00019 TIVoLI (rm) - Tel. 0774 312794

chiuso in tipografia il 28/11/2014

23 ottobre 2014un Forum su Fundraising

Crowdfunding di monicA FornAri e AlBerto irti

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il Commercialista4 novembre 2014

1.1.2014. In data 27 ottobre 2014 il Mini-stero dell’interno , come ognianno, ha pubblicato l’appositodecreto e avviso specificando lemodalità e termini per l’ISCRI-ZIONE nell’elenco dei revisoridei conti degli enti locali – anno2015- riguardo sia alla presen-tazione di nuove domande cheagli adempimenti per i soggettigià iscritti. Il termine utile per la presenta-zione delle domande di iscri-zione, nonché delle domandedirette a mantenere l’iscrizionenell’elenco, è fissato perentoria-mente entro e non oltre le ore18,30 del 16.12.2014. I professionisti che intendonoiniziare l’attività di revisore pos-sono richiedere l’iscrizionenell’elenco dei revisori degliEnti Locali purchè in possessodel requisito di iscrizione da al-meno due anni nel Registro deiRevisori Legali o all’Ordine deiDottori Commercialisti e degliEsperti Contabili.L’unica via percorribile per l’-scrizione o la conferma nel-l’elenco è quella telematica. Lacompilazione del modello deveavvenire con accesso alla homepage del sito internet della Dire-zione centrale della finanza lo-cale all’indirizzo:http://finanzalocale.interno.it,Ùattraverso la selezione del linkdenominato “revisori enti lo-cali”, acquisendo preliminar-mente la password per poteraccedere alla compilazione delmodello (fase di registrazione alsistema)Coloro che sono già inpossesso della password acqui-sita precedentemente dovrannoutilizzare la password già in pos-sesso.Dopo aver concluso lacompilazione del modello, saràpossibile generare un file, in for-mato pdf, contenente i dati delladomanda che il richiedentedovrà sottoscrivere con firma di-gitale e trasmettere, dalla caselladi posta elettronica certificata in-dicata al momento dell’accessoal sistema, all’indirizzo [email protected]. IlMinistero attraverso mail comu-nicherà il buon esito delle’acqui-

sizione della domanda o del-l’eventuale non avvenuta acqui-sizione con relativo messaggiodi errore.Il Ministero da que-st’anno ha alleggerito , per co-loro che risultano iscrittinell’elenco in vigore dal1.1.2014, gli adempimenti obbli-gatori in quanto il sistema, inmodo automatico, riproponetutti i dati già inseriti nella pre-cedente iscrizione, che , even-tualmente, debbono essereaggiornati in caso di modifiche.L’iscrizione nell’elenco avviene,una volta accertato il possessodei requisiti previsti, in relazionealla tipologia e alla dimensionedemografica degli enti localiraggruppati, a tal fine, nelle se-guenti fasce:Fascia 1: comuni fino a 4.999abitantiA tale fascia vengono iscritti irevisori che non hanno maiavuto incarichi di revisione.L’organo di revisione è mono-cratico;Fascia 2: comuni con popola-zione da 5.000 a 14.999 abitanti,unioni di comuni e comunitàmontane. A tale fascia vengonoiscritti i revisori che hanno ma-turato i 5 anni di iscrizione alRegistro dei revisori legali oall’Ordine dei Dottori Commer-cialisti ed esperti contabili e cheabbiano svolto un incarico trien-nale di revisione. L’organo di re-visione è monocratico. Fascia 3: comuni con popola-zione pari o superiore a 15.000abitanti, nonché province.A talefascia vengono iscritti coloroche hanno svolto due incarichitriennali e aventi 10 anni diiscrizione al Registro dei revi-sori legali o all’Ordine dei Dot-tori Commercialisti ed Esperticontabili . L’organo di revisioneè collegiale ed è conposto di tremembri. In questo caso le fun-zioni di Presidente sono svoltedal componente che risulti averericoperto il maggior numero diincarichi di revisore presso Entilocali.

Nel caso di Unioni di Comunie di Comunità Montane gli inca-richi vengono così articolati:

- nelle unioni di Comuni eComunità Montane con po-polazione inferiore a15.000 abitanti la re-visione è affidata ad ununico revisore.– nelle Unioni di Comuniche esercitano in forma as-sociata tutte le funzioni fon-damentali dei Comuni chene fanno parte, il collegiodei revisori si compone ditre membri e svolge le me-desime funzioni anche per iComuni che fanno partedell’Unione.

I richiedenti possono chiedere diessere inseriti in una o più fascedi enti locali, fermo restando ilpossesso dei requisiti per l’in-serimento in ciascuna fascia.La nuova iscrizione o la con-ferma verrà convalidata in se-guito alla certificazione deirequisiti di formazione maturatitra il 1.1.2014 e il 30.11.2014con un minimo di 10 crediti for-mativi maturati nei corsi condi-visi tra il CNDCEC e ilMinistero dell’Interno.L’organodi revisione contabile dura in ca-rica 3 anni a decorrere dalla datadi esecutività della delibera delConsiglio Comunale. I compo-nenti dell’organo di revisionenominato non possono svolgerel’incarico per più di due volteconsecutive nello stesso ente lo-cale. Nel caso che, nel corso del-l’incarico, un componente vienesostituito, la durata dell’incaricodel nuovo revisore è limitata alperiodo di tempo residuo sinoalla scadenza del termine trien-nale, calcolata a decorrere dallanomina dell’intero collegio.I soggetti che risulteranno iscrittinell’elenco sono tenuti a versareal Ministero dell’Interno, aisensi del decreto leggen.79/2012 convertito in legge131/2012, un contributo annuodi 25 euro entro il 30 aprile2015, come previsto dal decreto

del Ministero dell’interno 21giugno 2013. Per le modalità diversamento si rinvia alle comu-nicazioni presenti sul sito inter-net www.finanzalocale.interno.it.In conclusione mi fa piacere evi-denziare che lo stesso Presidentedel CNDCEC Gerardo Longo-bardi tra le sue prime iniziativeha provveduto a tramettere alPresidente del Consiglio unalettera sull’argomento “RevisoriEnti Locali”, per sottolineare unproblema riguardo alla nominadel primo incarico tra coloroche non hanno avuto alcunaesperienza. Il Presidente purnon contestando alla radice ilmeccanismo dell’estrazione, farilevare uno dei difetti più gravi.Il meccanismo infatti impone alrevisore al debutto di impegnarsinei Comuni medio-piccoli, doveè solo e quindi spesso, corre ilrischio di trovarsi impreparatoalla complessità del ruolo, cre-sciuta esponenzialmente con lenorme emanate negli ultimianni.Meglio sarebbe, suggeriscono iprofessionisti indirizzare i primiincarichi dei revisori negli entipiù grandi, dove il controllo è af-fidato ad un collegio di tre mem-bri e dove si può quindimaturare migliore esperienza sulcampo, basata anche sul con-fronto con altri. Se non si crea un percorso dicrescita di questo tipo si rischiadi disincentivare la crescita dicompetenze e l’approfondi-mento culturale e professionale,scoraggiando molti di fronteall’incertezza che caratterizzal’incarico.Altri punti trattati nella letteradel Presidente Longobardi ri-guardano la Responsabilità e iCompensi dei revisori Le osservazioni rilevate dal Pre-sidente non devono essere presecome un attacco all’istituzionema una richiesta equilibrata dicorrettivi indispensabili, ed è ilsegno della grande attenzionedel Consiglio Nazionale e deivari Ordini su un tema che vaconsiderato strategico per l’esercizio della professione negliEnti Locali.

* Consigliere Tesoriere

ODCEC Tivoli

L’AnALisi

dalla Prima PaGina

di FernAndo FABrizi * ElEnCO REvisORi dEgli EnTi lOCali

Page 5: Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

Nel XVI secolo a Tivoli, per

sposare degnamente i figli,

i genitori “si dissangua-

vano” pur avendo uno censo

basso. La dote variava, a se-

conda della classe di appar-

tenenza, dai 400 ai 1000

scudi, comunque non era

mai sotto i 300 scudi.

In Atti e Memorie della So-

cietà Tiburtina di Storia e

d’Arte, vol. LVI, Tivoli

1983, apprendiamo che è

stato trovato un solo atto

privato nuziale databile al

XIII secolo; sette sono

quelli pervenuti del XIV se-

colo e ben quindici gli atti

privati nuziali del XV se-

colo.

La stipulazione degli spon-

sali aveva a Tivoli caratteri-

stiche specifiche ben

diverse da quella che riguar-

dava le promesse di matri-

monio a Roma.

Essa prevedeva: come

primo atto, la ”promissio

parentele”, fatta dalla fami-

glia dello sposo (genitori e

zii) di impegnare la pro-

prietà patrimoniale.

Contemporaneamente ve-

niva anche precisata l’entità

della dote sia in monete che

in beni nonché il numero e

la qualità degli indumenti.

Per sancire l’avvenuto con-

tratto di parentela, le due

parti passavano a scam-

biarsi l’“osculum oris et tac-

tus manum” ovvero il bacio

della bocca ed il contatto

delle mani. Se una genitrice

era vedova, era permesso

solo il secondo. La multa

prevista per chi non mante-

neva la promessa era di 100

ducati d’oro.

In quest’occasione si fissa-

vano anche la data ed il

luogo del matrimonio. Il se-

condo atto della stipula-

zione prevedeva da parte

dello sposo o di suo padre la

“donatio propter nuptias”.

In base ad essa il padre della

sposa (o la sua vedova) rice-

veva metà della dote pat-

tuita o già ricevuta

consistente in casa e terreni.

A partire dalla fine del XIII

secolo a Tivoli la ricchezza

della dote ed il fasto delle

nozze erano talmente

enormi che nel 1308 il Con-

silium speciale Communis

Tyburis fu costretto ad inter-

venire per reprimere il mal-

costume di simili

dispendiosi matrimoni e per

fissare, ad un massimo di

venti commensali, i parteci-

panti al convivio nuziale. Fu

stabilito inoltre che i vestiti

della sposa non dovessero

essere di valore inferiore

alle 40 libbre di provisini.

Diamo ora un breve cenno

su come avvenivano le

nozze in quel lontano pas-

sato. Al XIV secolo risale

l’usanza di fare le “scampa-

nate”, facendo rumore con

oggetti vari; tale usanza era

contrastata dalla Chiesa es-

sendo un retaggio pagano. Il

giorno delle nozze la sposa,

issata a cavallo e in corteo,

era condotta a casa dello

sposo e partecipava ad un

banchetto a base di capponi,

lepri, tordi, salsicciotti, gal-

line fagianate, dolci ecc. Ve-

nivano serviti vari tipi di

confetti e di mandorle, per

ultimo gli stuzzicadenti. I

genitori di lei erano tenuti,

entro otto giorni dalle avve-

nute nozze, a ricambiare

con “le grazie” la spesa so-

stenuta dallo sposo organiz-

zando in casa propria un

pranzo di pari valore; in

caso contrario avrebbero

dovuto pagare al genero una

multa di 10 scudi come ri-

porta lo storico Zappi in

“Annali e Memorie di Ti-

voli” a cura di V. Pacifici,

Tivoli 1920.

I contratti matrimoniali nella Tivoli di un tempo

il Commercialista 5novembre 2014

gli approfondimenti di www.tibursuperbum.it “Tivoli e dintorni – Terre da scoprire”

Page 6: Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

il Commercialista6 novembre 2014

S P I G O L AT U R E S P I G O L AT U R E

“Considerato che la situa-

zione descritta nei prole-

gomena è cagionativa non

solo di possibili danni da

contatto qualificato ed

altri, ma anche di un vul-

nus all’immagine delle

istituzioni pubbliche che

deve essere ispirata ad

una condotta attizia”.

Ecco ancora, una comuni-

cazione in “burocratese”,

questa volta non oscura, ma

tanto ovvia da diventare

inutile.

“La circolazione delle slitte

e di tutti i veicoli muniti di

pattini a tradizione animale,

è ammessa soltanto quando

le strade sono ricoperte di

neve ……”.

Poi sentite questa: “E’ ne-

cessario separare i tensio-

attivi anionici e non ionici

dai cationici con una tec-

nica di scambio ionico; i

tensioattivi anionici sono

ottenuti sotto forma di Sali

di ammonio (che verranno

utilizzati mediante elui-

zione con una soluzione ac-

quosa isopropanolica)”.

La ricercatezza a tutti i

costi poi rende incompren-

sibili anche le frasi più

semplici. Udite, udite.

“Elasso infruttuosamente

tale termine di 15 giorni ed

appalesandosi l’inerzia del

cittadino utente l’Azienda

ospedaliera provvederà al

recupero mediante azione

esecutiva”.

Chi conosce tra voi lo

“sgambatoio”? Questo ter-

mine è stato utilizzato da

un altro Ente pubblico

(sono sempre loro i più ri-

cercati in materia) per indi-

care un terreno adibito al

passeggio dei cani.

Sentite anche queste:

“reversali da attergare a

disdetta del provvedi-

mento esecutivo di rila-

scio”.

oppure: “oblazione a ca-

rico del nubendo audio-

leso”.

E ancora: “somme da ripe-

tere e scomputare nella

fattispecie dell’impossi-

denza del diritto irrefran-

gibile”.

Sentite queste altre espres-

sioni arzicocolate ed inutil-

mente ricercate. “Deiezioni

canine” ossia feci del cane

“Stazionamento per auto

pubbliche a trazione ip-

pica” ossia parcheggio per

carrozzelle.

“anomalia altimetrica

convessa della strada”

ossia il dosso stradale.

“Manufatto destinato allo

smaltimento delle acque”

ossia la cunetta.

Ci sarebbero altri esempi,

ma termino con questo ap-

parso nel 2010 addirittura

in prima pagina del Cor-

riere della Sera. E’ di un

Segretario Comunale “Ho

letto lo scritto emarginato

in epigrafe con tutta l’at-

tenzione che merita.

Nulla di più. Vediamo

elenticamente perché. Da

essa viene in emersione

una apodittica concezione

del diritto immaginato

come un’astrazione da in-

vestire acriticamente. In-

fatti è meridianamente

epifanica l’indifferenza

contenutistica che implica

meccanicisticamente un

calco a rime obbligato: la

devozione al culto del for-

malismo idealizzato come

un rifugio onirico …..”.

Vorrei terminare questo

elenco di …….. cose belle,

con gli ultimi versi del

grande Trilussa, presi dalla

poesia “Er pappagallo er-

metico” (era il periodo del

Fascismo).

“Oggigiorno, chi esprime

il su pensiero

senza spiegare bene, è

genio vero:

un genio ch’è rimasto per

modestia

nascosto ner cervello

d’una bestia.

se voi l’ammirazione

dell’amichi

nun faje capì mai quello

che dichi”.

Mi raccomando, in chiu-

sura, di non essere troppo

forbiti e ricercati come nei

testi sopra riportati nel re-

digere ricorsi, appelli, me-

morie, istanze e simili……

… rischiano, di mandare in

galera i nostri assistiti.

Buon lavoro a tutti.

* Commercialista in Tivoli

di renzo Bitocchi *

dalla Prima PaGina

Ma parla come mangi

Page 7: Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

il CommercialistaPrimo Piano 7novembre 2014

È stato organizzato dalla Rappre-sentanza Territoriale “Montero-tondo” e si è tenuto venerdì 10ottobre 2014 a Mentana nell’in-teressante cornice di Villa Zeri, ilIX FORUM dell’Ordine dei Dot-tori Commercialisti ed EspertiContabili di Tivoli.La Villa che ha ospitato l’evento,gentilmente concessa dall’Uni-versità di Bologna che ne detienela gestione e la cura in collabora-zione con la Fondazione Fede-rico Zeri, ha rappresentatocertamente un’ottima occasioneper godere di un elemento di ec-cellenza del nostro territorio cer-tamente poco conosciuto epurtroppo ancor meno valoriz-zato.

Realizzata nel corso degli annisessanta dall’illustre storico chene ha fatto, oltre che la propriaresidenza un vero e proprio con-centrato di storia e conoscenza;in essa è raccolta una delle piùimportanti collezioni private diepigrafi ed incisioni, ma anche esoprattutto una biblioteca ed unafototeca tra le più imponenti.Quest’ultimo materiale è attual-mente disponibile presso l’Uni-versità di Bologna.La visita della villa è stata impre-ziosita dall’intervento dell’Ar-cheologa Dott.ssa NadiaMarconi, la quale ha sapiente-mente guidato i partecipanti in unpercorso che ha svelato i segretistorici dei numerosi reperti cu-stoditi nella villa oltre che ha ri-cordare i tratti salienti della vitadel personaggio, per certi versicontroverso, Federico Zeri.

Passando alla parte istituzionaledel FORUM va detto che esso èstato incentrato sul tema dellenuove opportunità professionali.In un momento in cui la nostraprofessione vive un così forte di-sagio, mettere in evidenza poten-zialità e nuovi sbocchi costituiscecertamente un modo utile per ri-dare smalto alla nostra attività,ma offre anche una spina ad al-largare il panorama sulle nostrecompetenze ed a stimolare le no-stre menti ed i nostri cuori a per-correre vie finora tralasciate otrascurate.Il dibattitto, coordinato e mode-rato dalla collega Patrizia Fran-gella, ha visto l’interventodapprima dei Presidenti di alcunedelle Commissioni Consultivedell’Ordine quali Diritto Societa-rio, Funzioni Giudiziarie, EntiLocali, Mediazione e Albo. I re-latori hanno rappresentato,ognuno nel proprio ambito, leprincipali opportunità di evolu-zione della nostra professione,come ad esempio, per citarne al-cune: l’attività di Revisore negli

Enti Locali, quella di CustodeGiudiziario e Delegato alle ven-dite, quella di Mediatore, ecc..Dopodiché si sono susseguiti iPresidente delle diverse Rappre-sentanza Territoriali il cui inter-vento ha inteso calare lepotenzialità della nostra profes-sione nella variegata realtà dellediverse aere ricomprese nel vastoterritorio del circondario dell’Or-dine di Tivoli.Dalla discussione, che ha fre-quentemente coinvolto anche laplatea dei presenti, è certamenteemerso come, nel contesto sem-pre più complesso ed articolatoin cui viene a collocarsi la nostraprofessione e considerandoanche la rapidissima ed in certicasi incomprensibile, evoluzionedi alcuni tratti della materia dinostra competenza, appare sem-pre più importante una collabora-zione tra colleghi rivolta a crearedelle sinergie utili sia al singoloprofessionista che all’intera cate-goria.Particolarmente gradito è statol’intervento dell’Assessore al Bi-lancio del Comune di MentanaAvv. Delia Urbani che, in rappre-sentanza dell’Amministrazione,ha espresso l’impegno che lastessa propina per ridare slancioad un tessuto economico-socialesfilacciato e lacunoso comequello della realtà Mentanese.Oltremodo interessante è sem-

brato l’intervento del collega Fa-brizio Mancini, Presidente dellaCommissione Diritto Societario,il quale ha sottolineato come lanostra professione sia caratteriz-zata e continuamente pervasa daun’evoluzione tecnologica dallaquale, certamente, non possiamoprescindere e che, se da un latorappresenta un elemento di diffi-colta data la sua rapidità evolu-tiva, dall’altro caratterizza lanostra attività professionalecome sempre più all’avanguardiae capace di gestire problematichesempre più complesse che spessosfuggono alla collettività.

A FORUM concluso non restaaltro che, come siamo abituati afare, tracciare una “riga” e tirarele somme di un pomeriggio di in-tenso dibattito. Quello che èemerso è che la nostra profes-sione può e deve evolversi, aven-done tutti i mezzi e le possibilità,e non ci si può certo aspettareche tale spinta venga dal-l’esterno, da una burocrazia sem-pre più ostile e farraginosa. Maquel che più conta è che, comeormai da tradizione negli eventidel nostro Ordine, e si è confer-mato quel clima di cordialità e diamicizia diffuso tra i colleghi cheha portato a chiudere degna-mente la serata con la cena con-viviale tenutasi presso il ResortGran Paradiso con grande soddi-sfazione dei partecipanti e degliorganizzatori.

* Commercialista in Mentana

RT Monterotondo

di AndreA BrUnelli *

IX° FORUM dell’O.D.C.E.C.

DI TIVOLI

Page 8: Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

il Commercialista Primo Piano8 novembre 2014

c’era un commercialista o un av-vocato. L’articolo 39 D.L.98/2011, intitolato “Disposizioni

in materia di riordino della giusti-

zia tributaria” al primo comma di-spone che l’obiettivo è quello digarantire imparzialità e terzietà delcorpo giudicante e quindi, raffor-zare le cause di incompatibilità deigiudici tributari. Finalmente ab-biamo detto!!. Ma vediamo neldettaglio in che cosa è consistita lariforma in merito alla terzietà deiGiudici: l’intervento legislativo hastabilito un’incompatibilità asso-luta per “coloro che in qualsiasiforma, anche se in modo saltuarioo accessorio ad altra prestazione,esercitano la consulenza tributaria,detengono le scritture contabili,assistenza o rappresentanza, aqualsiasi titolo e anche nelle con-troversie di carattere tributario, dicontribuenti singoli o associazionidi contribuenti, di società di ri-scossione di tributi o di altri entiimpositori”. L’incompatibilità èestesa anche nei confronti del co-niuge, conviventi o parenti fino alterzo grado o gli affini in primogrado. Tale intervento avrebbeavuto un senso se accompagnatoda una riforma complessiva cheeliminasse anche il palese con-flitto d’interesse che attualmenteesiste. In assenza di tale interventosi è finito per rendere ancora piùsbilanciato il sistema a favore diuna parte del processo, per cui

viene da dire che di equo è rimastopoco se non nulla. A volte si ha lasensazione che di fronte ad unacontroversia tributaria si parta insvantaggio. E’ come immaginaredi essere in lite con il confinate enel dirimere la controversie ci tro-vassimo di fronte come Giudiceun dipendente del confinante, ilsuo avvocato…. Accettate la pro-vocazione!!!!! E tale sensazione si accentua lad-dove nella aule delle commissionitributarie, dietro la postazione deiGiudici, non si legge, come invecenei Tribunali, la frase di rito: “LALEGGE È UGUALE PErTUTTI”. Si accentua ancora di piùquando nella stessa udienza, ac-cade che per identiche questioni,un ricorso venga accolto con lacompensazione delle spese, men-tre l’altro viene respinto con con-danna alle spese per Euro 100,00(Sentenze n. 22018/54/14 e22029/54/14 della CTP di roma).nella fattispecie entrambe le con-troversie vertevano sulla stessamateria: nella prima il contri-buente non era soggetto passivodell’imposta, quindi il ricorso ve-niva accolto, ma le spese compen-sate; nell’altro l’Ente purcostituendosi genericamente, si ri-

porta di seguito il testuale inte-grale tenore: “si costituisce con la

presente memoria.. per resistere al

predetto ricorso, di cui si eccepi-

sce fin da ora l’inammissibilità ed

infondatezza, in fatto ed in diritto,

chiedendone il rigetto con tutte le

conseguenze del giudizio, anche in

ordine alle spese”, il ricorso ve-niva respinto, con condanna allespese per Euro 100,00 con la se-guente motivazione: “il ricorso è

infondato. L’Ufficio nelle memo-

rie difensive ha sufficientemente

chiarito la spettanza dei contributi

…. nella fattispecie, indicando

ogni elemento utile a comprendere

le ragioni alla base della pretesa

erariale…” !!! Lascio al lettoreogni commento. C’è da chiedersi:perché quando il ricorso del con-tribuente viene respinto viene di-sposta la condanna alle spese,mentre quando viene accolto sicompensano le spese? Sentendoanche altri colleghi, quasi rasse-gnati, si constata che tale prassi èquasi da sistema. Ci dobbiamorassegnare? Io no!! FInALMEnTE qualcosa sembramuoversi. La Commissione Tribu-taria di reggio Emilia, con l’ordi-nanza 280/3/14, ha chiamato laCorte Costituzionale sulla legitti-

mità di diverse disposizioni cheregolamentano il contenzioso tri-butario. In particolare i Giudici,proprio loro, ritengono violati iprincipi di indipendenza e di im-parzialità del giudice previsti dallenorme sul giusto processo. In par-ticolare, i Giudici Emiliani riten-gono violati tali valori,innanzitutto perché il personaledelle commissioni tributarie, checostituisce il supporto per lo svol-gimento delle attività giurisdizio-nale dipende dal MEF cuiappartengono le autorità che ema-nano gli atti impositivi e poi per-ché i Giudici tributari nondispongono autonomamente deimezzi necessari al funzionamentodell’apparato in quanto la gestionespetta sempre all’autorità cheemette gli atti impositivi ed infineperché i compensi dei Giudicisono determinati dal ministero eliquidati dalla direzione regionaledelle Entrate. Tali profili secondoi Giudici emiliani (e direi nonsolo) sono in contrasto con l’indi-pendenza del giudice tributario se-condo i principi della CorteEuropea dei diritti dell’uomo.L’auspicio è che nella stesura dellariforma del processo tributarioprevisto dall’articolo 10 dellalegge delega di riforma, venga fi-nalmente risolto il non più tollera-bile sistema attuale.

* Commercialista in Tivoli Terme

Presidente della Commissione

Contenzioso Tributario

dell’odcec di Tivoli

giUsTiZia TRiBUTaRia saRà FaTTa?

dalla Prima PaGina

di GiUSePPe SorBerA *

Page 9: Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

il Commercialista 9novembre 2014 Primo Piano

La sede del IX Forum del-l’ODCEC di Tivoli è stata in-dividuata nella VILLA ZERIsituata nel Comune di Men-tana.La villa è appartenuta allo stu-dioso e critico d’arte FEDE-RICO ZERI nato a Roma il 24maggio 1921, in una casa diVia Nazionale, a pochi passidal Quirinale. E’ proprio nellaRoma papale accanto a quellaimperiale che Zeri , nella suaautobiografia, definisce i pro-pri confini culturali in fun-zione della precoce vocazioneper l’arte e l’autenticità clas-sica che seguirà il suo percorsodi studioso . Nel 1959 Zeri ac-quista una decina di ettari diterreno a Mentana dove fa co-struire un edificio molto sem-plice disposto attorno ad unpiccolo cortile interno, desti-nato ad accogliere la sua colle-zione di iscrizioni e diframmenti antichi, che in se-guito è diventata una delle piùimportanti collezioni privatenel suo genere, dopo quellaformata nel Settecento dal Car-dinale Alessandro Albani.E proprio in questa casa diMentana che Federico Zeriamava farsi ritrarre sullosfondo della collezione di epi-grafi di cui andava orgogliosoe che testimonia la sua grandepassione per il mondo antico.All’interno gli spazi erano ar-redati con oggetti e dipinti diepoche e culture molto diverseraccolti seguendo la sua predi-lezione personale. La colle-zione comprendeva dipinti,sculture e opere dell’antichitàdestinati dallo studioso aglieredi e a importanti istituzioni

museali.Pochi giorni prima della suamorte Zeri, con testamento da-tato 29 settembre 1998, legò lesue collezioni e la stessa villaall’Università di Bologna ( cheil 6.2.1998 lo aveva laureatoHonoris Causa) ove oggi èaperta una Fondazione Zeri.

IL PAESE “MENTANA”

L’abitato di MENTANA , sisviluppa a partire dall’VIII se-colo in seguito all’abbandono

dell’antica Nomentum, cheaveva avuto una discretaespansione come centro di pro-duzione del vino e per la pre-senza di una stazione termale(Aquae, Labanae, nell’attualelocalità di Grotta Marozza).Nomento - Civitas Nomentana- La – Mentana - Mentana,sono i vari nomi che ebbe nellastoria dei secoli, questa anticacittà del Lazio, posta a 7 Kmdal Tevere e a 23 da Roma.Si racconta che questa città

abbia occupato nel passato unposto importante nell’anti-chità. Sui suoi colli, festosi dipampini e di biade, Seneca,Marziale, Ovidio ed altri cele-bri latini dimorarono con villeche nei loro scritti esaltaronocome luoghi di vera pace e diriposo.Molti reperti custoditi in villenei palazzi pubblici di Roma e,piccola cosa nei locali della bi-blioteca comunale di Mentana,furono recuperati durante i la-vori contadini ed edili.Quando un terreno veniva col-tivato, per alcune culture, eranecessario penetrare profonda-mente il terreno e in moltezone particolari come:VillaAgreppina – località Greppe –Marozza – località Grotte Ma-rozza - riemergevano tombe– sarcofaghi – statue ed altro.Alcune statue sono muratelungo il corso di Mentana cen-tro.

MENTANA “ALTO ME-

DIOEVO”

Fra i fatti importanti che re-sero celebre Mentana nella sto-ria del Medioevo, prima fratutti, fu quello dell’800.In quell’anno Carlo Magno

scese in Italia con un poderosoesercito per difendere e vendi-care Papa Leone III.

Il Papa, s’incamminò da Romanell’inverno dell’800 con il Se-nato, col Clero Romano e tuttele corporazioni di Roma finoa Nomento.Dagli iscritti dell’epoca silegge che il Pontefice Leone

Cavalcata nei secolidi storia di Mentana

Villa Zeri – 10 Ottobre 2014

di FernAndo FABrizi *

continua a PaG. 10

In occasione del IX Forum

dell’Odcec di Tivoli a Mentana

Page 10: Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

il Commercialista novembre 201410

Agenzie:

Palestrina (rm) 00036 Piazza di s. maria degli angeli 6 06953001 069535188

cave (rm) 00033 Via albert einstein 069580383 069581458

labico (rm) 00030 Via roma, 65 069510140 069510779

zagarolo (rm) 00039 Via Valle del formale, 16 069576060 069575323

Genazzano (rm) 00030 Piazza della repubblica 069578634 069578831

Palestrina S.rocco (rm) 00036 Viale Pio Xii, 135 0695307020 0695307177

tivoli (rm) 00019 Piazzale delle nazioni unite, 2/4 0774319167 0774310835

montecompatri Fraz. laghetto (rm) 00040 Via lago di Bolsena, snc 0694771069 0694771069

Villa Adriana (rm) 00019 Via rosolina 75/a  0774533606 0774533606

roma - Ponte di nona (rm) 00143 Via francesco caltagirone 366/368  0622184016 0622184016

Gallicano nel lazio (rm) 00010 Viale aldo moro 0695462144 0695469429

Guidonia montecelio (rm) 00012 largo cornelia 0774342003 0774342003

Velletri (rm) 00049 Via dei Volsci 71 069642361 069636927

Affile (rm) 00021 Piazza s. sebastiano 2 0774808009 0774808897

Subiaco (rm) 00049 Via Giacomo matteotti 19 077483470 0774822467

Agosta (rm) 00049 Viale trieste 78 0774800000 0774800000

marano equo (rm) 00049 Piazza dante 3 0774820041 0774820070

Sede legale - direzione Generale - Palestrina (rm)00036 Via della Vittoria, 21 - 06 953001 06 9535188

divisione Amministrativa - Gallicano nel lazio (rm)00010 Viale aldo moro, 85 - 06 9546291 06 954629209

incontrò, il 23/11/799, il Re aNomento (Mentana) a 12 mi-glia da Roma e dopo aver de-sinato (mangiato) con luiritornò a Roma per riceverlocon più solennità.Altra fonte più contemporaneaaggiunge ancora che Leone IIIincontrando Re Carlo, gli pro-mise che se lo avesse difesodai nemici, l’avrebbe incoro-nato imperatore.L’incoronazione avvenne nellaBasilica di S. Pietro la notte dinatale dell’anno 800.Gli iscritti citati riportano chedurante il desinare (mangiare)di Nomento (Mentana), per re-ciproco accordo, Re Carlo eLeone Papa, stipularono che,in cambio dell’incoronazione ,

questi e i suoi successori aves-sero il dominio temporale diRoma e il suo Ducato.Si legge, che da li innanzi iPapi cominciarono a battermoneta con il loro nome pro-prio e nell’altra con il nomedell’imperatore regnante.A Mentana ebbe i natali nel se-colo X il glorioso TribunoCRESCENZO IL NOMEN-

TANO che dopo aver tentatodi richiamare Roma all’anticalibertà cadde in potere dell’im-peratore Ottone III che lo fecemorire. (in quanto ebbe l’or-dire di resistere alle truppe diOttone III). Il Crescenzio è daricordare insieme alla sua fa-miglia come possessore del ca-stello di NomentoCrescenzio patrizio romanoavversario della dominazionedegli imperatori tedeschi e delpotere temporale dei papi,tentò di ripristinare la Repub-blica di Roma, che governòcon il titolo di console, detro-nizzando il pontefice GiovanniXV, che lui stesso aveva ele-

vato al soglio pontificio.Alla morte del Papa, l’impera-tore tedesco Ottone III imposel’elezione di Gregorio V. Cre-scenzio fu condannato per lasua condotta, ma la pena fu tut-tavia condonata.Al ritorno di Ottone III in Ger-mania, nel settembre 996, Cre-scenzio capeggiò una rivoltacontro Gregorio V, che dovetterifugiarsi a Pavia, da dove, agliinizi del 997, scomunicò i ri-voltosi.Crescenzio cercò l’appoggiodell’imperatore Basilio II edelesse un antipapa di originegreca, il vescovo di PiacenzaGiovanni Filagato, che prese ilnome di Giovanni XVI. OttoneIII scese nuovamente in Italia,si incontrò a Pavia con Grego-rio V e giunse a Roma nel feb-braio 998.L’antipapa Giovanni XVI erafuggito, ma venne raggiunto aTorre Astura, mutilato e chiusoin carcere, mentre Crescenziosi era asserragliato in CastelSant’Angelo, nel quale resi-

stette ad un assedio di duemesi, per essere alla fine deca-pitato e appeso per i piedi. Fuin seguito sepolto nella basilicadi San Pancrazio.

MENTANA “IL CA-

STELLO”

Il Castello di Mentana risultaessere il primo edificio co-struito nella campagna romanacon origini militari.Nel corso della storia posses-sori del Castello risultano es-sere stati: Famiglia Crescenzio- Famiglia Capocci - FamigliaOrsini - Famiglia Peretti - Fa-miglia Borghese .

MENTANA “IL RISORGI-

MENTO”

Mentana è una pagina neranella storia del nostro risorgi-mento. Nel 1867 per il comple-tamento dell’Unità d’Italiamancava Roma.Nella spedizione Garibaldinadel 1867 nell’agro Romano.Garibaldi fuggito da Caprerain un momento di vuoto di po-tere raggiunse i volontari pene-trati nel territorio laziale perprendere il comando.Vittorioso a Monterotondo il26 Ottobre 1867, non riuscì adentrare in Roma per il falli-mento dell’insurrezione nel-

di FernAndo FABrizi *

da PaG. 9

Cavalcata nei secolidi storia di Mentana

continua a PaG. 11

Page 11: Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

“…….per compiere grandi passi non bisogna solo agire ma anche sognare, non solo pianificare ma anche Credere……

A D CAssociazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

Sindacato Nazionale Unitario - Sezione di Tivoli

www.adctivoli.it tel./fax +39 0774331696 @: [email protected]

il Commercialista 11novembre 2014

l’interno della città.Il 3 Novembre del 1867 fusconfitto a Mentana dalletruppe francesi, superiori di or-ganizzazione e di armamenti(con i famosi fucili “chasse-pats” inviati a difendere il po-tere temporale della Chiesa.Nella campagna Garibaldinadell’Agro Romano, per la libe-razione di Roma – Mentana inprimis –– Monterotondo –Montelibretti – Nerola – Velle-tri – Subiaco – Viterbo – Ba-gnoreggio – Monte SanGiovanni Campano (FR), mo-rirono 300 garibaldini.Le truppe alleate (francesi epapalini) superata Porta Pia(Roma) si incamminaronosulla Via Nomentana. Passato il Ponte dell’Aniene(Ponte Nomentano) una co-lonna di zuavi è deviata nellaSalaria verso Monterotondo eun’altra, composta da francesie zuavi, prosegue sulla No-mentana verso la località diMentana.Il territorio di Mentana è diparticolare bellezza per le suecolline. Queste però furono pe-nalizzanti per i garibaldini , inquanto le stesse coprivanol’orizzonte (non c’erano aerei,telefoni ). I garibaldini si por-tarono sulle sommità delle col-line di vigna Santucci e ColleSan Salvatore, posto davantialla Villa Zeri. Ma il fattoresorpresa delle truppefrancesi/papaline ha la meglio

sui volontari garibaldini.La conquista delle collinesopra citate consente ai papa-lini francesi di installare l’arti-glieria per martellare VignaSantucci, Colle San Salvatore,Casale Guarnieri, ma anchel’abitato intorno al Castello(700 abitanti) Km 23 della ViaNomentana.E’ da sottolineare che la scon-fitta di Garibaldi a Mentana èavvenuta sicuramente per ilfatto che le truppe avversariemisero in atto nuove armi con-tro quella antiche delle camicierosse (dette a “disprezzo” cate-nacci, ferri vecchi) esempio: ifucili francesi chassepats – aricarica con 12 colpi al minuto.Inoltre i rinforzi sperati ovveroi battaglioni di Monte deiPorci, Sant’Angelo, Montece-lio e Palombara che avrebberopotuto accorrere e gettarsi suilati degli avversari , non arri-varono ma al contrario arriva-

rono ancora altri francesi.Le truppe garibaldine si ritira-rono a Monterotondo, circa500 volontari si chiusero den-tro il castello baronale e furonofatti prigionieri.Il 4 Novembre Garibaldi attra-versa il fiume Corese a PassoCorese e rientra entro i confinidello Stato Italiano.A Mentana inizia e finisce ilpotere temporale dei PapiLa pagina nera del Risorgi-mento del 03/11/1867 è ancheil preludio, da li a 3 anni(1870), con la presa di PortaPia – Roma – Via Nomentanail 20/09/1970, della fine delpotere temporale dei Papi,potere temporale che era ini-ziato sempre a Mentana nellostorico incontro tra CarloMagno e Papa Leone III.

MENTANA “MUSEO NA-

ZIONALE E PARCO

DELLA RIMEMBRANZA”

A Mentana nel Museo Nazio-

nale della campagna del-l’Agro Romano per la libera-zione di Roma, operadell’architetto De Angelis,sono conservati i cimeli dellacampagna garibaldina del1867 e testimonianze della sto-ria risorgimentale. Dal 1997direttore del Museo è lo sto-rico Prof. Francesco Guidotti.Attiguo al Museo si trova ilParco della Rimembranza incui sorge l’ara-ossario. Con-serva i resti dei 300 volontarigaribaldini caduti nell’interaCampagna del 1867. Tra inomi dei caduti scolpiti ai latidel Monumento ci sono quellidei fratelli Cairoli, di GiudittaTavani Arquati e di suo maritoFrancesco Arquati, di Monti edi Tognetti.

* Consigliere Tesoriere

ODCEC Tivoli

da PaG. 10

Page 12: Il Commercialista * Notiziario dell'Odcec di Tivoli * numero 6/2014

il Commercialista novembre 201412Come noto, in virtù della presun-zione di cui al comma 2, articolo32, Dpr 600/1973, sia i prelievisia i versamenti operati sui conticorrenti vengono in sede di accer-tamento imputati a ricavi (e, finoa ieri, a compensi) conseguiti dalcontribuente nell’esercizio dellapropria attività di impresa (e, finoa ieri, professionale), fatta salvala prova contraria o la dimostra-zione di averne tenuto conto nellaquantificazione dell’imponibilefiscale. La prova contraria, sotto-posta al vaglio dell’Ufficio o suc-cessivamente del GiudiceTributario, consentirebbe diescludere dalla base imponibile imovimenti in qualche modo giu-stificati. Con sentenza 228 del 6ottobre 2014, la Corte Costituzio-nale ha alfine dichiarato incosti-tuzionale l’applicazione di dettanorma per quanto riguarda i tito-lari di reddito di lavoro auto-nomo. La CommissioneTributaria regionale del Lazioinfatti ha rimesso la questionealla Corte, al fine di ottenere ungiudicato sulla legittimità costitu-

zionale e sull’applicabilità ai li-beri professionisti. Il Giudice Co-stituzionale ha, da un lato,evidenziato la palese violazionedegli artt. 3 e 53 della Carta Co-stituzionale, precisando che per ilreddito da lavoro autonomo nonvarrebbero le correlazioni presun-tive tra costi e ricavi tipiche delreddito d’impresa e, dall’altro,messo in luce il fatto che la dispo-sizione impugnata, laddove appli-cata ad anni in corso od anteriorialla norma, violerebbe l’art. 24della Costituzione, costringendo

i liberi professionisti ad unaprova per così dire diabolica inquanto non pianificabile e quindiimpossibile, censurando inoltre laconsequenziale violazione del ba-silare principio giuridico del con-tradditorio. La “fisiologica

promiscuità delle entrate e delle

spese professionali e personali”,naturale in un regime semplifi-cato di contabilità quale quellodei titolari di reddito di lavoro au-tonomo, e “la recente produzione

normativa sulla tracciabilità dei

movimenti finanziari” rendono,

agli occhi vigili della Corte, nonragionevole la presunzione fissatadalla norma in esame. In conclu-sione, da questa sentenza sievince un principio di grande ci-viltà giuridica; il continuo uti-lizzo, da parte del Legislatore,delle presunzioni in ambito tribu-tario (uso peraltro stigmatizzatoin occasione dell’inaugurazionedell’anno giudiziario tributarioanni addietro da parte della Ma-gistratura Tributaria stessa) nonpuò che minare le basi del si-stema giuridico nonché il rap-porto di buona fede sancito daltroppo spesso disatteso Statutodei Diritti del Contribuente(Legge 212/2000). Ed in effetti èdecisamente arduo spiegare a unnon addetto ai lavori o ad unostraniero che, da noi, i prelievi dalconto corrente (e, si badi, non iversamenti sul conto corrente)sono presunti ricavi e quindi pro-ducono potenzialmente redditoimponibile.

* Presidente odcec Biella

aCCERTaMEnTO dElREddiTO dEi

PROFEssiOnisTi: UnaRECEnTissiMa sEnTEnZa

dElla CORTECOsTiTUZiOnalE REndE

giUsTiZia ai COnTRiBUEnTiTiTOlaRi di REddiTO di

lavORO aUTOnOMO

di domenico cAlVelli *