20
I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino Cesare DALFREDDO Via Bagnols Sur Ceze, 21 - 32032 Feltre (BL) E-mail: [email protected] RIASSUNTO - I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino - È stato studiato il materiale malaco- logico proveniente dal campionamento di 108 sorgenti trentine nell’ambito del progetto CRENODAT - Biodiversità e valutazione dell’integrità delle sorgenti del Trentino e ricerche ecologiche a lungo termine. Nel complesso le specie di molluschi dulciacquicoli raccolte sono dieci, comprese tre specie di molluschi Hydrobiidae, Bythinella opaca, Graziana alpestris e Sadleriana fluminensis, viventi in 35 stazioni inedite trentine. Vengono inoltre segnalate alcune specie terrestri igrofile riscontrate con frequenza all’interno della tazza sorgentizia. La presenza dei molluschi dulciac- quicoli viene correlata a una serie di parametri rilevati nelle sorgenti quali litologia, altitudine, esposizione, velocità di corrente, temperatura, pH, concentrazione di ioni calcio e conducibilità. Viene confrontata la valenza ecologica di B. opaca e G. alpestris, le due specie più diffuse, e la loro distribuzione in Trentino viene aggiornata e messa in relazione con l’effetto delle glaciazioni del Quaternario. SUMMARY - Hydrobiidae Mollusca populations in the Trentino springs - It has been studied the malacological material coming from the sampling of 108 springs investigated within the CRENODAT Project - Biodiversity assessment and integrity evaluation of springs of Trentino (Italian Alps) and long-term ecological research. A total of ten species of freshwater molluscs have been observed, included three species of Hydrobiidae, Bythinella opaca, Graziana alpestris and Sadleriana fluminensis living in 35 unpublished stations of Trentino. Moreover, some terrestrial hygrophilous species, frequently observed inside the crenal habitat, are remarked. The presence of freshwater molluscs is correlated with some factors observed in the springs: lithological substrates, altitude, exposition, current velocity, temperature, pH, Calcium ions concentration and conductibility. The ecological valence of B. opaca and G. alpestris, the two mainly common species, is compared, and their distribution in Trentino is updated and correlated with the effects of the Quaternary glaciations. Parole chiave: Mollusca, Hydrobiidae, sorgenti, ecologia e biogeografia, Trentino Key words: Mollusca, Hydrobiidae, springs, ecology and biogeography, Trentino (Italy) 1. INTRODUZIONE Le sorgenti, quali ambienti di passaggio tra le acque sotterranee e quelle superficiali, sono ecosistemi molto delicati, sempre più da proteggere e monitorare. La lo- ro biodiversità merita di essere compresa approfondita- mente, perché peculiare e ancora poco nota. Con que- sto intento si è avviato il Progetto CRENODAT al fine di studiare le caratteristiche fisiche, chimiche e biolo- giche di 108 sorgenti del Trentino, standardizzando le metodologie di studio e utilizzando un approccio mul- tidisciplinare che ha visto la partecipazione di nume- rosi partner e specialisti dei principali gruppi tassono- mici interessati dall’indagine (Spitale et al. 2007). Fra gli invertebrati, la comunità crenobionte comprende anche alcune specie di molluschi dulciacquicoli per lo più rientranti nella famiglia degli Hydrobiidae, Gaste- ropodi Prosobranchi di grande interesse perché indi- catori di acque incontaminate e comprendenti nume- rose popolazioni relitte preglaciali. Lo stato delle conoscenze sulla distribuzione dei molluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod- disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri- buzione delle specie, che sono parte integrante del pro- getto “Checklist e distribuzione della fauna italiana” (Bodon et al. 2005) e riportano dati georeferenziabi- li con ragionevole certezza. Questi provengono an- che da ricerche storiche che risalgono fino alla secon- da metà dell’800 (Strobel 1851; De Betta 1868; Gred- ler 1869, 1894) e da indagini riprese in particolare ne- gli anni ’30 del secolo scorso (Graziadei 1933, 1935, 1937; Piersanti 1937, 1940a), i cui materiali raccol- ti sono conservati in collezioni malacologiche muse- ali (Coll. “Adami” presso il Museo di Storia Natura- Studi Trent. Sci. Nat., 84 (2009): 67-86 ISSN 2035-7699 © Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento 2009

I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino

Cesare DALFREDDO

Via Bagnols Sur Ceze, 21 - 32032 Feltre (BL)E-mail: [email protected]

RIASSUNTO - I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino - È stato studiato il materiale malaco-logico proveniente dal campionamento di 108 sorgenti trentine nell’ambito del progetto CRENODAT - Biodiversità e valutazione dell’integrità delle sorgenti del Trentino e ricerche ecologiche a lungo termine. Nel complesso le specie di molluschi dulciacquicoli raccolte sono dieci, comprese tre specie di molluschi Hydrobiidae, Bythinella opaca, Graziana alpestris e Sadleriana fluminensis, viventi in 35 stazioni inedite trentine. Vengono inoltre segnalate alcune specie terrestri igrofile riscontrate con frequenza all’interno della tazza sorgentizia. La presenza dei molluschi dulciac-quicoli viene correlata a una serie di parametri rilevati nelle sorgenti quali litologia, altitudine, esposizione, velocità di corrente, temperatura, pH, concentrazione di ioni calcio e conducibilità. Viene confrontata la valenza ecologica di B. opaca e G. alpestris, le due specie più diffuse, e la loro distribuzione in Trentino viene aggiornata e messa in relazione con l’effetto delle glaciazioni del Quaternario.

SUMMARY - Hydrobiidae Mollusca populations in the Trentino springs - It has been studied the malacological material coming from the sampling of 108 springs investigated within the CRENODAT Project - Biodiversity assessment and integrity evaluation of springs of Trentino (Italian Alps) and long-term ecological research. A total of ten species of freshwater molluscs have been observed, included three species of Hydrobiidae, Bythinella opaca, Graziana alpestris and Sadleriana fluminensis living in 35 unpublished stations of Trentino. Moreover, some terrestrial hygrophilous species, frequently observed inside the crenal habitat, are remarked. The presence of freshwater molluscs is correlated with some factors observed in the springs: lithological substrates, altitude, exposition, current velocity, temperature, pH, Calcium ions concentration and conductibility. The ecological valence of B. opaca and G. alpestris, the two mainly common species, is compared, and their distribution in Trentino is updated and correlated with the effects of the Quaternary glaciations.

Parole chiave: Mollusca, Hydrobiidae, sorgenti, ecologia e biogeografia, TrentinoKey words: Mollusca, Hydrobiidae, springs, ecology and biogeography, Trentino (Italy)

1. INTRODUZIONE

Le sorgenti, quali ambienti di passaggio tra le acque sotterranee e quelle superficiali, sono ecosistemi molto delicati, sempre più da proteggere e monitorare. La lo-ro biodiversità merita di essere compresa approfondita-mente, perché peculiare e ancora poco nota. Con que-sto intento si è avviato il Progetto CRENODAT al fine di studiare le caratteristiche fisiche, chimiche e biolo-giche di 108 sorgenti del Trentino, standardizzando le metodologie di studio e utilizzando un approccio mul-tidisciplinare che ha visto la partecipazione di nume-rosi partner e specialisti dei principali gruppi tassono-mici interessati dall’indagine (Spitale et al. 2007). Fra gli invertebrati, la comunità crenobionte comprende anche alcune specie di molluschi dulciacquicoli per lo più rientranti nella famiglia degli Hydrobiidae, Gaste-

ropodi Prosobranchi di grande interesse perché indi-catori di acque incontaminate e comprendenti nume-rose popolazioni relitte preglaciali.

Lo stato delle conoscenze sulla distribuzione dei molluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione delle specie, che sono parte integrante del pro-getto “Checklist e distribuzione della fauna italiana” (Bodon et al. 2005) e riportano dati georeferenziabi-li con ragionevole certezza. Questi provengono an-che da ricerche storiche che risalgono fino alla secon-da metà dell’800 (Strobel 1851; De Betta 1868; Gred-ler 1869, 1894) e da indagini riprese in particolare ne-gli anni ’30 del secolo scorso (Graziadei 1933, 1935, 1937; Piersanti 1937, 1940a), i cui materiali raccol-ti sono conservati in collezioni malacologiche muse-ali (Coll. “Adami” presso il Museo di Storia Natura-

Studi Trent. Sci. Nat., 84 (2009): 67-86 ISSN 2035-7699© Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento 2009

Page 2: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

le di Brescia, Coll. “F. Schrott” presso J. Kollmann a Merano, Coll. “C. Alzona” presso il Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Coll. Malacologica del Mu-seo Tridentino di Scienze Naturali a Trento). A parti-re dagli anni ’70 è stato davvero rilevante per lo stu-dio dei molluschi Idrobiidi dell’Italia Settentriona-le, fra i quali anche quelli Trentini, il lavoro di Enri-co Pezzoli (Pezzoli & Girod 1971; Pezzoli & Giusti 1977; Pezzoli 1988, 1989, 1990, 1996; Pezzoli & Lem-me 2003), a cui si sono aggiunte più recenti e specifi-che indagini trentine sugli ambienti di sorgente (Cre-ma et al. 1996; Pezzoli & Cantonati 1998), di grotta (Stoch 2000) o lacustri (Dalfreddo & Maiolini 2004) e in particolare le ricerche condotte da Bodon sugli ambienti acquatici del Trentino negli anni 1998-2002 (Bodon et al. 2005).

Tuttavia con il Progetto CRENODAT si è potuto studiare approfonditamente la comunità crenobionte di 108 sorgenti trentine: un’occasione unica per com-pletare le informazioni sulla distribuzione delle spe-cie di molluschi crenobionti più comuni e correlare la loro presenza alle caratteristiche topografiche, fisiche e chimiche delle sorgenti studiate. Infine, si è potu-ta verificare la presenza/assenza di numerosi Idrobii-di non ancora noti per il Trentino, ma presenti ai mar-gini meridionali di questo territorio, e mettere in re-lazione la distribuzione aggiornata delle specie con il fattore storico delle glaciazioni.

2. AREA DI STUDIO

Le 108 sorgenti studiate dal progetto CRENO-DAT sono distribuite nei principali gruppi montuo-si del Trentino: in particolare 26 sorgenti sono com-prese nei gruppi montuosi Lagorai-Cima d’Asta, 16 nelle Dolomiti del Brenta, 15 nei gruppi Adamello-Presanella, 9 nelle Alpi di Ledro (Appendice 1). Nel complesso le sorgenti CRENODAT si collocano fra i 170 m e i 2792 m di quota. Se si considerano fasce altimetriche di 500 m ciascuna, il 26% delle sorgen-ti si trova fra i 500 e i 1000 m, il 28,7% tra i 1000 e i 1500 m, e il 25% tra i 1500 e i 2000 m. Meno rap-presentate sono invece le fasce altimetriche inferiore e superiore. L’esposizione delle sorgenti è distribuita rispetto ai 4 punti cardinali e alle 4 direzioni interme-die, con una leggera prevalenza delle sorgenti espo-ste a sud e a sud-ovest (15,4%), mentre risultano me-no rappresentate le sorgenti esposte a nord (9,6%) e a nord-ovest (10,6%). Prevalgono di gran lunga le sor-genti di tipo reocreno (74%) rispetto a quelle di tipo elocreno (3,7%) e limnocreno (4,6%); le sorgenti re-stanti sono miste (17,6%). Per quanto riguarda il chi-

mismo, le sorgenti carbonatiche (carbonatiche e miste a prevalenza carbonatica) rappresentano il 60% del to-tale (65 sorgenti), mentre le sorgenti a geologia cristal-lina (cristallina e miste a prevalenza cristallina) costi-tuiscono il rimanente 40% (43 sorgenti).

3. METODI

La maggior parte del materiale malacologico ogget-to di questo studio proviene dal campionamento del-le 108 sorgenti effettuato nel corso del 2005 dal grup-po di ricerca della Sezione di Limnologia e Algologia del Museo Tridentino di Scienze Naturali. Ogni sor-gente è stata descritta rilevando i principali parametri topografico-ecologici ed è stata studiata a vista appli-cando un protocollo standard. Con l’ausilio di un re-tino immanicato dotato di apertura 14,3x14 cm e rete di maglia 100 μm, si sono prelevati manualmente cam-pioni di ciottoli, briofite e sedimento superficiale, che poi sono stati fissati e conservati in alcool denaturato a 70° e successivamente smistati (in parte o in toto) al microscopio stereoscopico. In seguito, i reperti di in-vertebrati, suddivisi per gruppo zoologico, sorgente e substrato, sono stati consegnati ai vari specialisti.

Sei sorgenti, definite “long-term”, sono state cam-pionate stagionalmente dalla primavera 2005 all’esta-te 2006, utilizzando anche trappole d’emergenza e re-tini da drift svuotati ogni 45 giorni. La restante parte del materiale malacologico è stata raccolta dall’auto-re nel corso del 2006, campionando 15 sorgenti CRE-NODAT secondo il protocollo di campionamento de-scritto in Dalfreddo & Bodon (2007), a cui si rimanda anche per i metodi di studio, di preparazione del ma-teriale raccolto e per la nomenclatura. I campioni con relativo cartellino di identificazione saranno depositati presso la collezione del Museo Tridentino di Scienze Naturali ad eccezione di una piccola parte rappresen-tativa del materiale studiato conservata presso la colle-zione malacologica dell’autore (Coll. Dalfreddo). Nel presente lavoro si sono adottati i corotipi proposti da Vigna Taglianti et al. (1993, 1999), ripresi da Stoch & Vigna Taglianti (2005). Per l’elaborazione statisti-ca dei dati si è utilizzata la media aritmetica dopo aver applicato la box-plot utile a rappresentare graficamen-te la posizione dei quartili e della mediana di una di-stribuzione e ad individuare eventuali valori outlier. Nell’Appendice 1 sono elencate le 108 sorgenti prese in esame. Per ognuna di esse viene riportato il codi-ce CRENODAT, la denominazione ufficiale, il comu-ne, la quota, l’esposizione, la data di campionamen-to, le coordinate UTM, il tipo di sorgente, il litotipo e la velocità di corrente. Vengono anche presentati al-

68 Dalfreddo Molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino

Page 3: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

cuni dati inediti del progetto CRENODAT raccolti du-rante i campionamenti del 2005, di natura fisica, co-me temperatura e conducibilità, o di natura chimica, come pH e concentrazione di ioni calcio. Per le varie sorgenti vengono infine indicati i dati di presenza dei molluschi dulciacquicoli e terrestri igrofili raccolti du-rante questa indagine (per la comprensione degli indi-ci numerici si rimanda alle tabelle 1 e 2).

4. RISULTATI E DISCUSSIONE

4.1. La diversità malacologica: nuove stazioni inedite per il Trentino

Nelle 108 sorgenti indagate con il progetto CRE-NODAT vivono 10 specie di molluschi dulciacquicoli (Tab. 1). I dati di maggior interesse riguardano le spe-

cie stigofile e/o crenobionti appartenenti alla famiglia degli Idrobiidi: Bythinella opaca (M. von Gallenstein, 1848)1 presente in 24 sorgenti (Fig. 1), Graziana al-pestris (Frauenfeld, 1863) diffusa in 21 sorgenti (Fig. 1) e Sadleriana fluminensis (Küster, 1853) circoscrit-ta a due sorgenti. Non sono state osservate altre spe-cie di questa famiglia come Paladilhiopsis virei (Lo-card, 1903) nota per il Trentino meridionale, né al-tri Idrobiidi viventi al margini dell’area trentina, nelle province lombarde e venete, come Iglica concii (Alle-gretti, 1944), Iglica vobarnensis (Pezzoli & Toffolet-to, 1968), Paladilhiopsis sp. e Hauffenia tellinii (Pol-

1 Nella versione aggiornata della Checklist per l’Italia, ancora ine-dita, viene considerato il lavoro di Boeters (1993) che adotta Bythi-nella opaca come più vecchio sinonimo di B. schmidtii (Küster, 1852) (Bodon com. pers.).

n° specie sorgenti famiglia distribuzione ecologia

1 Bythinella opaca (M. v. Gallenstein, 1848) 24 Hydrobiidae Alpina stigofila-crenobionte

2 Graziana alpestris (Frauenfeld, 1863) 22 Hydrobiidae S. Alpina stigofila-crenobionte

3 Sadleriana fluminensis (Küster, 1853) 2 Hydrobiidae Alpino-Dinarica crenobionte

4 Galba truncatula (O.F. Müller, 1774) 3 Lymneidae Paleartica crenofila

5 Radix auricularia (Linnaeus, 1758) 1 Lymneidae Olartica crenossena

6 Radix peregra (O.F. Müller, 1774) 9 Lymneidae Europea crenossena

7 Ancylus fluviatilis O.F. Müller, 1774 3 Ancylidae W. Paleartica crenossena

8 Haitia acuta (Draparnaud, 1805) 1 Physidae introdotta in Europa crenossena

9 Pisidium casertanum (Poli, 1791) 3 Sphaeriidae Cosmopolita crenossena

10 Pisidium personatum Malm, 1855 4 Sphaeriidae W. Paleartica crenofila

Tab. 1 - Le specie di molluschi dulciacquicoli campionate nelle sorgenti CRENODAT.Tab. 1 - The freshwater molluscs’s species sampled in the CRENODAT springs.

n° specie sorgenti famiglia distribuzione ecologia

11 Carychium tridentatum (Risso, 1826) 16 Ellobiidae Europeo-Mediterranea terrestre igrofila

12 Carychium mariae Paulucci, 1878 13 Ellobiidae Alpino-Dinarica terrestre igrofila

13 Punctum pygmaeum (Draparnaud, 1801) 13 Punctidae Olartica terrestre mesofila

14 Macrogastra attenuata (Rossmässler, 1835) 12 Clausiliidae Centroeuropea terrestre igrofila

15 Columella edentula (Draparnaud, 1805) 9 Vertiginidae Olartica terrestre igrofila

16 Acicula lineolata bankii (Pini, 1884) 7 Aciculidae S. Europea terrestre igrofila

17 Vitrea subrimata (Reinhardt, 1871) 6 Zonitidae Europeo-Mediterranea terrestre igrofila

18 Acanthinula aculeata (O.F. Müller, 1774) 5 Valloniidae Olartica terrestre mesofila

19 Euconulus fulvus (O.F. Müller, 1774) 5 Euconulidae Olartica terrestre igrofila

20 Zospeum globosum Kuščer, 1928 1 Ellobiidae S. Alpina terrestre troglobia

Tab. 2 - Le specie di molluschi terrestri più igrofile osservate nelle sorgenti CRENODAT.Tab. 2 - The most hygrophilous species of terrestrial molluscs observed in the CRENODAT springs.

69Studi Trent. Sci. Nat., 84 (2009): 67-86

Page 4: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

lonera, 1898). Diversi dati riguardano specie di mol-luschi crenosseni o crenofili, in particolare della fa-miglia Lymnaeidae come Radix peregra (O.F. Müller, 1774) presente in 9 sorgenti e Galba truncatula (O.F. Müller, 1774) vivente in tre delle sorgenti indagate. In quattro sorgenti è stato osservato il bivalve Pisidium personatum Malm, 1855, mentre la specie affine Pi-sidium casertanum (Poli, 1791) è stata raccolta in tre sorgenti, così come il gasteropode Ancylus fluviatilis O.F. Müller, 1774. Infine, le specie Radix auricularia (Linnaeus, 1758) e Haitia acuta (Draparnaud, 1805) sono state raccolte in una sola sorgente. Va giudica-ta positivamente l’assenza della specie aliena Pota-mopyrgus antipodarum (Gray, 1843), già nota per di-verse aree del Trentino (Favilli et al. 1998; Ferrieri 2000; Dalfreddo & Maiolini 2004; Bodon et al. 2005) e considerata una minaccia per rari taxa endemici di molluschi viventi nell’ambiente sorgivo (Bodon et al. 2005). Delle 108 sorgenti studiate, 37 ospitano mol-luschi Idrobiidi di cui 35 inedite per il Trentino. In ta-bella 3 si riportano tutti i dati relativi alle specie dul-ciacquicole raccolte.

Oltre ai molluschi dulciacquicoli, durante il cam-pionamento delle 108 sorgenti CRENODAT, sono sta-te raccolte 48 specie terrestri: la loro presenza nella taz-za sorgentizia, nella maggior parte dei casi, deve essere ritenuta accidentale e quindi non va considerata ai fini dello studio del crenon. Una decina di specie terrestri è stata tuttavia riscontrata con frequenza: si tratta in gene-re di molluschi terrestri più igrofili, elencati in tabella 2, capaci di spingersi nei vari microhabitat terrestri umi-di prossimi alla scaturigine o di colonizzare l’ambien-te ipogeo come nel caso di Zospeum globosum Kušcer, 1928 raccolto nella sorgente Ramon Freddo Fontanazzo nel Comune di Grigno. Z. globosum è una specie terre-stre ipogea, endemica dell’area compresa tra le Prealpi Bresciane e il Massiccio del Grappa, già nota per la vi-cina Grotta del Calgeron e per il Bus del Gobo sull’Al-topiano di Folgaria (Pezzoli 1992). Fu scoperta nel 1917 nel complesso carsico Covelo di Rio Malo sull’Alto-piano di Lavarone, descritta da Kušcer (1928) e citata per questa località da vari autori (Conci 1940; Piersanti 1940b; Pezzoli 1992). Viene inoltre segnalata in Tren-tino per il Comune di Ala (Bodon dati inediti 2001).

Fig. 1 - Distribuzione delle sorgenti CRENO-DAT a Idrobiidi. I pallini neri indicano le stazioni a B. opaca; i quadrati bianchi quelle a G. al-pestris; i triangoli grigi le stazioni comuni.Fig. 1 - Distribution of the Idrobiidae CRE-NODAT springs. Black points show the stations where the species B. opaca has been sampled; white squares the ones with G. alpestris; the grey triangles the com-mon stations.

70 Dalfreddo Molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino

Page 5: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

Cod

ice

Nom

e so

rgen

te

data

(leg

. C. D

alfr

eddo

)

Byt

hine

lla

opac

a

Gra

zian

a al

pest

ris

Sadl

eria

na fl

umin

ensi

s

Gal

ba tr

unca

tula

Rad

ix a

uric

ular

ia

Rad

ix p

ereg

ra

Anc

ylus

fluv

iati

lis

Hai

tia

acut

a

Pis

idiu

m c

aser

tanu

m

Pis

idiu

m p

erso

natu

m

Pis

idiu

m s

p.

SC0250 Ramon Freddo Fontanazzo* 18/03/05 27/07/06

154 (2)¹ 86

AN0430 Pozza 1 5 2 1 2

AT0756 Ziola Bassa 27 3

BR0510 I Gamberi 14 125 (1)

BR0735 Terres (1) (6)

BS0705 Coel 24/07/06 463 86

LD0509 Fontana del Cioria 25/07/06 1² 488 (1)³

MP0656 Vallarsa 12 (2)

PG0474 Pradi 27/07/06 14 3 2 1 3 9LA0250 Resenzuola Palù* 18/03/05

27/07/0613 66 11 (1)

AN1474 Fondo 34 4

AT1052 Vecchia Segheria 42

BC0503 Madonina-Val Lomasona 25/07/06 52 7 25 25

BR0470 Maso Gori 4

BS1527 Viotte 21

LA0633 Lago Lases sponda est 16

LA0992 Val Tamburli 7

LA1084 Pirga Roncegno 27/07/06 177

LA1280 Val Calamento Telve 15

LA1685 Campigol dei Solai 263

LA1855 Auzertol 2

LD0584 Fontanone (1)

MC1115 Poloni 21

PS1255 Fontane Negre 2 (1)

AD0905 Vermongo Bassa 26/07/06 (4) 1 15 2

AD1077 Frana Edene 27/07/06 95

BR0658 Faè 1 167

BR0679 Tovare 2

BR0790 Sass Ross 209

Tab. 3 - Le sorgenti CRENODAT a molluschi con i dati relativi alle specie dulciacquicole. I numeri tra parentesi si riferiscono a soli nicchi; ¹= Hydrobiidae determinato come Graziana sp.; ²= leg. R. Gerecke, 6.8.2006; ³= esemplari indeterminati; *= sorgente non inedita (Bodon et al. 2005). Per le date di campionamento a cura del Museo Tridentino di Scienze Naturali si veda l’appendice 1.Tab. 3 - The CRENODAT springs with molluscs and data of freshwater species. The numbers within brackets refer to shells only. ¹= Hydrobiidae determined as Graziana sp.; ²= leg. R. Gerecke, 6.8.2006; ³= unpublished specimens; *= not unpublished spring (Bodon et al. 2005). See appendix 1 for sample data of Museo Tridentino di Scienze Naturali.

71Studi Trent. Sci. Nat., 84 (2009): 67-86

Page 6: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

La famiglia Ellobidae, oltre al genere Zospeum, com-prende le specie Carychium tridentatum (Risso, 1826), presente in 16 sorgenti, e Carychium mariae Paulucci, 1878, osservata in 13 sorgenti indagate, mentre le spe-cie Punctum pygmaeum (Draparnaud, 1801) e Macro-gastra attenuata (Rossmässler, 1835) sono state raccol-te rispettivamente in 13 e 12 sorgenti.

4.2. Analisi delle sorgenti CRENODAT e dei loro parametri ambientali in relazione al popolamento a molluschi

Dal campionamento CRENODAT è emerso che 42 sorgenti, pari al 40% del totale, ospitano molluschi dul-ciacquicoli.

La sorgente più ricca di molluschi d’acqua dolce è Pradi (PG 474) con 6 specie, seguono Vermongo Bas-sa (AD 905), Pozza 1 (AN 430), Madonina-Val Loma-sona (BC 503) e Resenzuola Palù (CV 250) con 4 spe-cie, Lago Bagatol (BC 170), I gamberi (BR 510), Fon-tana del Cioria (LD 509) e Ramon Freddo-Fontanazzo (SC 250) con 3 specie. Complessivamente sono 16 le sorgenti con almeno 2 specie di molluschi dulciacqui-

coli: fra queste le sorgenti Ziola Bassa (AT 756), Ter-res (BR 735), Coel (BS 705), Vallarsa (MP 656) ospi-tano 2 specie di Idrobiidi.

Di particolare interesse la sorgente Ramon Fred-do-Fontanazzo di Grigno Valsugana, sorgente reocre-na carbonatica, posta a quota 250 m, e situata a nord ri-spetto all’Altopiano dei Sette Comuni. Alla scaturigi-ne vivono S. fluminensis (abbondante) e B. opaca (po-chi esemplari viventi). Nei sedimenti sabbiosi sono sta-ti raccolti nicchi di B. opaca (di dimensione assai va-riabile, forse appartenenti a popolazioni diverse) e del-la specie ipogea Z. globosum. È possibile che conflui-scano alla scaturigine di questa sorgente nicchi di po-polazioni ipogee e stigofile viventi nei reticoli sotter-ranei ad essa collegati. Sono stati inoltre rinvenuti due nicchi determinati come Graziana sp. La determinazio-ne specifica, in assenza dell’anatomia sulle parti mol-li, non è stata possibile poiché le specie G. alpestris e G. pupula (Vesterlund, 1886) non si possono distingue-re dal solo nicchio. Le due conchiglie raccolte non ri-sultano calcinate ed è quindi da escludere che si tratti di materiale fossile. L’ipotesi della contaminazione del sedimento, mediante l’uso di attrezzatura impiegata in

Tab. 3 - (continua)Tab. 3 - (continued)

Cod

ice

Nom

e so

rgen

te

data

(leg

. C. D

alfr

eddo

)

Byt

hine

lla

opac

a

Gra

zian

a al

pest

ris

Sadl

eria

na fl

umin

ensi

s

Gal

ba tr

unca

tula

Rad

ix a

uric

ular

ia

Rad

ix p

ereg

ra

Anc

ylus

fluv

iati

lis

Hai

tia

acut

a

Pis

idiu

m c

aser

tanu

m

Pis

idiu

m p

erso

natu

m

Pis

idiu

m s

p.

BR1315 Valagola (4)

BS0420 Molino Frizzi Cimone 24/07/06 39

LD0420 Spiazzi (1)

LD0720 Fiavè 25/07/06 126

LD0928 Del Graì 26/07/06 11

LD0930 Tof della Glera Alta 27/07/06 325

LD1160 Croina Tre Stalle 21

MB0335 Diaol (1)

BC0170 Lago Bagatol 25/07/06 2 (1) 11

AD1944 San Giuliano 2 1

LA0854 Giardini Bassa (1)

MD1841 Val Contrin-solforosa (1)

LA1575 Torbiera di Grugola Bassa 2³

72 Dalfreddo Molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino

Page 7: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

altre sorgenti CRENODAT, non può essere del tutto tralasciata, ma si sottolinea che i due nicchi proven-gono da campionature distinte. La presenza di popo-lazioni viventi di Graziana in questa sorgente andreb-be quanto prima verificata, poiché si tratterebbe di un dato importante che sposterebbe significativamente l’areale di G. alpestris verso est o quello di G. pupu-la verso ovest (la distribuzione delle specie è riporta-ta nelle figure 4a e 6g).

L’elevata biodiversità malacologica della sorgente Pradi, sorgente reocrena di natura carbonatica posta nei pressi del Lago di Terlago, è probabilmente dovuta alle specie limnofile in essa osservate, da mettere in rela-zione alla presenza del lago e ai ricchi popolamenti a macrofite acquatiche (in continuità ambientale con la sorgente) che ospitano una ben diversificata comunità di molluschi (Dalfreddo & Maiolini 2004).

Di seguito vengono analizzati alcuni parametri eco-logici delle sorgenti studiate come la litologia, l’altitu-dine, l’esposizione e la velocità di corrente. Fra i pa-rametri fisici sono stati esaminati la temperatura e la conducibilità, fra quelli chimici il pH e la concentra-zione di ione Calcio.

Per i parametri chimico-fisici, prima di procedere al calcolo della media aritmetica, sono stati scartati alcu-ni valori (contrassegnati da asterisco nell’Appendice 1) risultanti outlier delle relative distribuzioni applican-do la box-plot e considerati errori di campionamento.

4.2.1. Litologia

Delle 42 sorgenti che ospitano molluschi dulciac-quicoli, ben 36 sono carbonatiche e solo 6 cristalline. Nella figura 2a vengono evidenziate le percentuali re-lative ai due gruppi di sorgenti e l’incidenza percen-tuale delle sorgenti a molluschi nei due gruppi con-siderati.

In particolare, queste ultime si distribuiscono sui massicci calcarei occidentali come le Dolomiti del Brenta (7 sorgenti) e le Alpi di Ledro (7 sorgenti), mentre sono scarse (solo 2 sorgenti) nei gruppi calca-rei orientali più interni alle Dolomiti (massicci dello Sciliar-Sassolungo-Catinaccio, del Sella, della Mar-molada e delle Pale di S. Martino); sono pressoché as-senti nelle porzioni cristalline del massiccio dell’Ada-mello-Presanella (1 sorgente) e di quello degli Anau-ni, e nei gruppi dell’Ortles-Cevedale, di Cima d’Asta e Cima Bocche.

Cinque sorgenti a molluschi che presentano chi-mismo cristallino si concentrano nel gruppo dei La-gorai, in corrispondenza di depositi quaternari, sia al-luvionali che morenici, indistinti, a geologia presumi-bilmente varia.

4.2.2. Altitudine

Nel grafico di figura 2b si osserva la distribuzione in percentuale delle sorgenti ricadenti nelle diverse fasce altimetriche: ben l’80% di esse si trova tra i 500 e i 1500 m di quota. Se si considera però l’incidenza delle sor-genti a molluschi rispetto alle 5 fasce altimetriche pro-poste, si osserva una netta preferenza per le quote infe-riori ai 1000 metri: complessivamente infatti 27 sorgenti su 42, pari al 64% del totale, sono poste sotto i 1000 m di quota. Delle 9 sorgenti che si contraddistinguono per la loro ricchezza malacologica, ben 8 sono collocate fra i 170 e i 510 m s.l.m. Le specie R. peregra e P. caserta-num sono state osservate viventi nella sorgente S. Giu-liano posta a 1944 m nel gruppo dell’Adamello: si trat-ta dell’altitudine massima a cui sono stati raccolti mol-luschi in questa indagine, ma in letteratura R. peregra viene segnalata a 2424 m nel Laghetto di Bleis nelle Al-pi Occidentali (Pezzoli 2006) e P. casertanum a 2300 m nel Parco Nazionale dell’Ortes (Kuiper 1974) e fino al-la quota di 2400 m (Castagnolo et al. 1980).

4.2.3. Esposizione

Se si dividono le sorgenti studiate in otto gruppi, coincidenti con le 4 direzioni principali e le 4 interme-die, prevalgono le sorgenti esposte a sud e a sud-ovest (15,4%), mentre sono meno rappresentate le sorgen-ti esposte a nord e a nord ovest (9,6 e 10,6%). Se con-sideriamo l’incidenza delle sorgenti a molluschi all’in-terno degli otto gruppi considerati, il 24,4% di esse è esposto a sud-ovest e il 14,6% è esposto a nord e a est; per contro solo il 7,3% è esposto a sud e a ovest (Fig. 2c). Dalla lettura del grafico, l’esposizione sud-ovest pare la più favorevole ai molluschi, ma questo dato è da mettere in relazione con gli assetti tettonici e strati-grafici prevalenti nei gruppi montuosi trentini più ric-chi di sorgenti.

4.2.4. Velocità di corrente

Le 108 sorgenti sono state raggruppate in 5 catego-rie sulla base della velocità di corrente espressa in cm s-1 (Fig. 2d). La maggior parte delle sorgenti (40,1%) rica-de nella categoria 2, con velocità fino a 30 cm s-1, e nel-la categoria 3 (36,5%), con velocità compresa tra 30 e 50 cm s-¹. Se si considera inoltre l’incidenza delle sor-genti a molluschi all’interno dei 5 gruppi, essa è mag-giore nelle sorgenti comprese nelle categorie 1 (42,9%) e 2 (48,8%), sebbene si rinvengano molluschi in tutte e 5 le categorie di sorgenti. B. opaca presenta un valo-re medio dell’indice (2,25) di poco inferiore rispetto al valore medio riscontrato per G. alpestris (2,42). Per una

73Studi Trent. Sci. Nat., 84 (2009): 67-86

Page 8: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

comprensione completa degli indici si veda la didasca-lia dell’Appendice 1.

4.2.5. Temperatura

L’andamento della temperatura varia con la quota: in particolare la temperatura media dell’acqua delle sor-genti CRENODAT poste al di sotto dei 500 m è di 10,3 °C, scende a 9 °C in quelle poste tra i 500 e i 1000, a 6,8 °C nelle sorgenti tra i 1000 e i 1500 m, a 5 °C in quelle tra i 1500 e i 2000 m di quota, e a 3,9 °C nelle sorgenti sopra ai 2000 m. Il valore medio della tempe-ratura dell’acqua nelle sorgenti a geologia cristallina è di 5,7 °C, mentre quello delle sorgenti a geologia car-bonatica e di 7,9 °C (Fig. 3a). Tale valore medio sale a 8,5 °C nelle 42 sorgenti a molluschi e nelle 24 sor-genti a B. opaca, e fino a 9,3 °C nelle 21 sorgenti a G. alpestris. L’intervallo di temperatura in cui si osser-vano molluschi è compreso tra i 4,9 e i 14,2 °C, con-fermando quanto già noto in letteratura: la temperatu-

ra dell’acqua nelle sorgenti a Idrobiidi presenta valori ottimali fra 8 e 12 °C (Girod & Pezzoli 1966; Pezzoli & Lemme 2003), mentre raramente si registrano valori superiori ai 13 °C (Pezzoli & Spelta 2000).

4.2.6. pH

In figura 3b vengono rappresentati i valori medi di pH di alcuni gruppi di sorgenti. In particolare la me-dia del pH, misurato a 20 °C, delle sorgenti a chimi-smo cristallino (6,8) è sensibilmente inferiore al va-lore registrato nelle sorgenti carbonatiche (7,8). In li-nea con questo dato è la media del pH delle 42 sorgen-ti a molluschi (7,8), quella delle 24 sorgenti a B. opa-ca (7,7) e delle 21 sorgenti a G. alpestris (7,9). Questi dati confermano la preferenza dei molluschi per valo-ri di pH moderatamente alcalini. In particolare, il pH di tutte le 42 sorgenti a molluschi rientra fra un valore minimo di 6,5 (sorgente San Giuliano) e uno massimo di 8,3 (sorgenti Faè 1 e Giardini bassa).

Fig. 2 - Distribuzione delle sorgenti CRENODAT rispetto ad alcuni parametri ecologici. a. litologia, b. quota, c. esposizione, d. velocità di corrente. In colore chiaro la percentuale di sorgenti di una tipologia rispetto al totale, in colore scuro la percentuale di sorgenti a molluschi all’interno di quella tipologia.Fig. 2 - Distribution of the CRENODAT springs in regard to ecology factors. a. lithological substrate, b. altitude, c. exposition, d. current velocity. The percentage of springs in regard to the total of springs within the each typology is indicated with clear colour; the percentage of springs with molluscs within the same typology is indicated with dark colour.

a b

c d

39,8

60,2

85,7

14,3

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

cristalline carbonatiche

Tipologia sorgenti

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

0-500 500-1000 1000-1500 1500-2000 2000-2792

Fasce altimetriche (m s.l.m.)

0

5

10

15

20

25

N NE E SE S SO O NO

Esposizione sorgenti

Tipologia sorgenti

Perc

entu

ale

sorg

enti

Perc

entu

ale

sorg

enti

Perc

entu

ale

sorg

enti

Perc

entu

ale

sorg

enti

0

10

20

30

40

50

60

1 2 3 4 5Categorie velocità di corrente (1-5)

74 Dalfreddo Molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino

Page 9: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

4.2.7. Calcio

Per quanto riguarda il parametro concentrazione di ione calcio (Fig. 3c), la media nelle sorgenti cristalline è molto bassa (8,7 mg l-1) se paragonata alla media nelle sorgenti carbonatiche (50 mg l-1). In linea con quest’ulti-mo dato è la media delle 42 sorgenti a molluschi e delle sorgenti a B. opaca (47 mg l-1); leggermente superiore è la media delle sorgenti a G. alpestris (56 mg l-1). In par-ticolare, B. opaca vive in sorgenti cristalline del Lago-rai con valori di ioni calcio molto bassi: 5,2 mg l-1 nel-la sorgente Auzertol, 7 mg l-1 nella sorgente Campigol del Solai, e i nicchi di queste popolazioni si presentano particolarmente sottili e fragili.

4.2.8. Conducibilità

In modo analogo vanno interpretati i valori di condu-cibilità rilevati nei diversi gruppi di sorgenti (Fig. 3d). La media per le sorgenti cristalline è bassa (56,5 μS cm-1) se paragonata a quella delle sorgenti carbonatiche (298 μS cm-1). In linea con queste ultime è la media delle sor-genti a molluschi (291,5 μS cm-1) e delle sorgenti a B.

opaca (276 μS cm-1), mentre la media delle sorgenti a G. alpestris è più alta (343 μS cm-1).

4.3. B. opaca e G. alpestris a confronto

Aspetti sull’ecologia di Bythinella opaca e Grazia-na alpestris sono stati trattati da vari autori (Girod & Pezzoli 1966; Pezzoli & Spelta 2000; Pezzoli & Lem-me 2003). In tabella 4 vengono messe a confronto le due specie di molluschi Idrobiidi più diffuse nelle sorgenti CRENODAT: B. opaca è stata campionata in 24 sorgen-ti, G. alpestris in 21 sorgenti, mentre sono 8 le sorgenti in cui queste 2 specie vivono insieme. Popolazioni par-ticolarmente abbondanti di B. opaca si sono osservate nelle sorgenti Coel (BS 705), Campigol dei Solai (LA 1685) e Madonnina-Val Lomasona (BC503), mentre ric-chi popolamenti a G. alpestris vivono nelle sorgenti Faè 1 (BR 658), I Gamberi (BR 510), Sass Ross (BR 790), Fontana del Cioria (LD 509), Fiavè (LD 720) e Tof de la Glera Alta (LD 930). In nessuna delle 8 sorgenti do-ve le due specie coabitano, sono abbondanti entrambe le popolazioni: generalmente prevale una delle due spe-cie, in particolare B. opaca nella sorgente Coel e G. al-

Fig. 3 - Media aritmetica dei valori di alcuni parametri chimico-fisici in diversi gruppi di sorgenti CRENODAT. a. temperatura, b. pH, c. concentrazione ioni calcio, d. conducibilità. Fig. 3 - Arithmetical mean of some chemical-physical parameters in different CRENODAT spring groups. a. temperature, b. pH, c. calcium ions concentration, d. conductibility.

a

c d

b

75Studi Trent. Sci. Nat., 84 (2009): 67-86

Page 10: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

pestris nella sorgente I Gamberi. Ciò potrebbe indica-re che le due specie entrano in competizione per l’ha-bitat e le risorse alimentari e che sono i fattori ecologi-ci a favorire ora una specie, ora l’altra. Confrontando i parametri chimico-fisici delle due sorgenti considerate, quello che sembra influire maggiormente sullo sviluppo delle due popolazioni è la temperatura: la sorgente Coel con 8,6 °C è prossima alla temperatura media riscontra-ta nelle sorgenti a Bythinella (8,5 °C), mentre la sorgen-te I Gamberi, con 10,5 °C, si avvicina maggiormente al valore medio delle sorgenti a Graziana (9,3 °C). Nelle 24 stazioni a B. opaca la temperatura varia tra i 4,9 e gli 11,8 °C , mentre nelle 21 sorgenti a G. alpestris, l’inter-vallo di temperatura è più ampio, compreso tra i 5,3 e i 14,2 °C. Da questi dati emerge un adattamento a tem-perature più basse per B. opaca (che è la specie più ste-noterma fredda) e leggermente più alte per G. alpestris: quest’ultima vive anche in alcuni fontanili lombardi do-ve la temperatura raggiunge i 16 °C, con escursioni ter-mica fino a 5 °C (Pezzoli & Lemme 2003).

Per quanto riguarda la quota, nella presente ricerca si è potuto osservare che B. opaca sale fino ai 1855 m s.l.m. della sorgente Auzertol nel gruppo dei Lagorai, mentre G. alpestris raggiunge l’altitudine di 1315 m nella sor-gente Valagola nelle Dolomiti del Brenta: quest’ultima è anche la quota massima conosciuta per la specie in Ita-lia. Per B. opaca è nota invece la località Malga Bordo-

lona di Sopra, nel Comune di Bresimo, a quota 1952 m (Crema et al. 1996). La quota media delle sorgenti che ospitano G. alpestris si attesta sui 720 m, mentre per B. opaca è di circa 870 m. Nelle Alpi Occidentali le sor-genti in cui vive G. alpestris sono comprese tra i 102 m di alcuni fontanili lombardi e i 1280 m delle sorgenti montane, mentre B. opaca vive tra i 230 e i 1200 m di quota (Pezzoli & Spelta 2000).

Entrambe le specie si adattano bene al fattore corren-te, colonizzando tanto sorgenti limnocrene quanto sor-genti reocrene a corrente rapida; prediligono, tuttavia, ambienti con valori prossimi ai 30 cm s-1.

Per il fattore pH, G. alpestris sembra preferire am-bienti leggermente alcalini poiché non colonizza sorgen-ti con pH inferiore a 7,6; diversamente, B. opaca occupa anche sorgenti con pH al di sotto della neutralità (6,7).

Rispetto alla concentrazione di ioni calcio i valori mi-nimi rilevati per G. alpestris sono di 34 mg l-1, mentre si è visto che B. opaca può vivere anche in sorgenti molto povere di ioni calcio (fino a 5,2 mg l-1) pur presentando in questi casi un nicchio meno calcificato. Questo dato trova conferma nella letteratura: B. opaca è l’unico fra gli Idrobiidi a tollerare acque molli e può occupare sor-genti a litologia cristallina (Giusti & Pezzoli 1980; Pez-zoli & Spelta 2000; Pezzoli & Lemme 2003). Anche il parametro conducibilità rispecchia l’andamento appe-na illustrato: G. alpestris vive in sorgenti la cui condu-

Parametri G. alpestris B. opaca

Altitudine (m s.l.m.) minimo 420 250

medio 719 866

massimo 1315 1885

Temperatura (°C) minimo 5,3 4,9

medio 9,3 8,5

massimo 14,2 11,8

Velocità di corrente indice medio 2,42 2,25

pH minimo 7,6 6,7

medio 7,9 7,7

massimo 8,3 8,2

Conc. ioni Calcio (mg l -1) minimo 34 5,2

medio 56 47,10

massimo 80 80

Conducibilità (μS cm-1) minimo 201 30

medio 344 276

massimo 473 473

Tab. 4 - Confronto fra le specie B. opaca e G. alpestris.Tab. 4 - Comparison between B. opaca and G. alpestris.

76 Dalfreddo Molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino

Page 11: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

cibilità è superiore ai 200 μS cm-1, mentre B. opaca può colonizzare ambienti a conducibilità assai più bassa (30 μS cm-1). Da questa analisi risulta come B. opaca possie-da una valenza ecologica maggiore e questa conclusio-ne viene confermata dalla sua distribuzione in Trentino, molto più ampia rispetto a quella di G. alpestris.

5. DISTRIBUZIONE DEI MOLLUSCHI HYDRO-BIIDAE IN TRENTINO E NELLE AREE LIMITROFE E CORRELAZIONE CON LE GLACIAZIONI DEL QUATERNARIO

La distribuzione attuale di G. alpestris e B. opaca in Trentino è probabilmente diversa da quella antica, come risultato di due fenomeni dagli effetti opposti: le glacia-zioni del Quaternario che hanno depauperato la biodi-versità dei territori interessati e la ricolonizzazione na-turale di questi territori da parte delle specie nel post-glaciale. In particolare, G. alpestris è presente nell’area centro-meridionale del Trentino compresa tra i massic-ci delle Alpi di Ledro-Dolomiti Brenta-Anauni-Pasu-bio. Il suo areale cuneiforme verso nord (Fig. 4a) coin-cide con i massicci calcarei presenti in questa porzione di Trentino ed è delimitato verso ovest dalla Val di Ge-nova-Fiume Sarca e verso est dalla linea Torrente No-ce-Fiume Adige con alcune stazioni più orientali (Al-topiano di Folgaria e Pasubio).

B. opaca presenta un areale più esteso della specie precedente (Fig. 4b), che interessa buona parte del Tren-tino. Rimangono esclusi i massicci cristallini dell’Ada-mello-Presanella, dell’Ortles-Cevedale, la porzione cri-stallina degli Anauni, la parte più settentrionale del La-gorai e l’area carbonatica più interna delle Dolomiti La-temar-Catinaccio-Marmolada. L’areale si sovrappone in parte con quello della specie precedente nelle Dolomi-ti del Brenta e sembra rispecchiare fedelmente, ad ec-cezione di rari casi, la distribuzione dei massicci calca-rei nell’area di studio.

Durante l’ultima glaciazione i ghiacciai di Sarca e Adige a ovest, e di Astico e Brenta-Cismon più a est hanno ampiamente ricoperto il territorio trentino. La fi-gura 5 è una ricostruzione dei livelli massimi raggiunti dal ghiacciaio dell’Adige durante il Würmiano (Casti-glioni et al. 1940): l’isoipsa dei 2000 m viene posta sui gruppi dell’Adamello e del Brenta, l’isoipsa dei 1500 m sul Monte Bondone e quella dei 1000 m sul Monte Baldo. Stando a questa ricostruzione quasi tutte le sor-genti a Idrobiidi segnalate in questo lavoro durante la massima espansione würmiana erano ricoperte da col-tri di ghiaccio. Solo i massicci più meridionali, le Alpi di Ledro, il Monte Baldo, il gruppo M. Pasubio-Care-ga-Piccole Dolomiti, l’Altopiano di Folgaria e Tonez-

za e l’Altopiano dei Sette Comuni, emergevano sensi-bilmente dalle coltri glaciali svolgendo così il ruolo di massicci rifugio.

È probabile quindi che la maggior parte delle popo-lazioni a Idrobiidi del Trentino sia stata depauperata du-rante le glaciazioni e che le popolazioni attuali si siano formate, a partire dai massicci rifugio più meridionali, in seguito alla ricolonizzazione postglaciale. Tale ri-colonizzazione potrebbe essere avvenuta, in migliaia di anni, mediante la risalita attiva dei reticoli idrogra-

Fig. 4 - Carta di distribuzione delle due specie di Hydrobiidae più diffuse in Trentino-Alto Adige e nelle aree limitrofe (da Bodon et al. 2005) aggiornata con i dati inediti della Coll. M. Bodon e con i dati del presente lavoro. a. Graziana alpestris, b. Bythinella opaca. Fig. 4 - Distribution map the two species of Hydrobiidae main common in Trentino-Alto Adige and in the neighbouring regions (from Bodon et al. 2005) updated with the unpubli-shed data of M. Bodon’s Collection and with the data of this work. a. Graziana alpestris, b. Bythinella opaca.

a

b

77Studi Trent. Sci. Nat., 84 (2009): 67-86

Page 12: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

fici, per via superficiale sfruttando una fase post-gla-ciale in cui le condizioni termiche erano più fresche, e forse anche per via sotterranea, specie nei massicci carsici o intensamente fratturati, in virtù della stigo-filia verificata per alcune popolazioni di B. opaca e G. alpestris (Giusti & Pezzoli 1980). Non è da esclu-dere del tutto che qualche popolazione antica sia so-pravvissuta anche nelle aree più interne del Trenti-no, in ragione dell’ambiente conservativo delle sor-genti e della buona adattabilità alle basse temperatu-re di queste due specie (stenoterme fredde). Le even-tuali popolazioni relitte nelle aree più interne avreb-bero così accelerato la ricolonizzazione del territo-rio trentino.

La ricostruzione dell’espansione glaciale würmia-na fatta da Castiglioni et al. (1940) per quanto riguar-da i limiti meridionali del fronte glaciale viene inol-tre confermata da un contingente di specie di mollu-schi Idrobiidi viventi nell’area prossima al Trentino, che si ripartisce la fascia prealpina lombardo-veneta

(Tab. 5). La loro presenza ci indica che il glacialismo trentino si è fermato appena a monte di questi popola-menti, in pratica lungo i confini amministrativi provin-ciali coincidenti anche con le linee di spartiacque dei rilievi più meridionali. Di seguito vengono presenta-te la mappe di distribuzione di queste specie tratte da Bodon et al. (2005). I. vobarnensis, I. concii e P. vi-rei hanno una diffusione limitata all’area meridiona-le rispetto al Trentino. In particolare I. vobarnensis, nella forma tipica, vive solo ad ovest del lago di Gar-da (Fig. 6a), ma presenta più a est popolazioni isola-te attribuite a questa specie con riserva (I. cf. vobar-nesis) in poche stazioni del Vicentino e del Bellunese collocate tra la Val del Brenta e la Val del Piave (Fig. 6d); I. concii si trova anche a est del Lago di Garda, ma non supera la Val d’Astico (Fig. 6b), mentre P. vi-rei, che a differenza delle prime due specie è segnalata per il Trentino meridionale nella sorgente Acqua Sacra nel Comune di Ala (Pezzoli & Girod 1971; Pezzoli & Giusti 1977; Pezzoli 1988), si spinge più ad est del-

Fig. 5 - Ricostruzione della mas-sima espansione dei ghiacciai durante il periodo würmiano (Castiglioni et al. 1940).Fig. 5 - Reconstruction of the maximum glacial expansion during the Würmian Period (Castiglioni et al. 1940).

78 Dalfreddo Molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino

Page 13: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

a

c

b

d

e

g

f

h

Fig. 6 - Carta di distribuzione di alcune specie di Hydrobiidae nelle aree limitrofe al Trentino-Alto Adige (da Bodon et al. 2005). a. Iglica vobarnensis, b. Iglica concii, c. Paladilhiopsis virei, d. Iglica cfr. vobarnensis, e. Paladilhiopsis sp., f. Hauf-fenia tellinii, g. Graziana pupula, h. Sadleriana fluminensis.Fig. 6 - Distribution map of some Hydrobiidae species in the Trentino-Alto Adige neighbouring regions (from Bodon et al. 2005). a. Iglica vobarnensis, b. Iglica concii, c. Paladilhiopsis virei, d. Iglica cfr. vobarnensis, e. Paladilhiopsis sp., f. Hauffenia tellinii, g. Graziana pupula, h. Sadleriana fluminensis.

79Studi Trent. Sci. Nat., 84 (2009): 67-86

Page 14: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

la specie precedente, ma non oltre la Valle del Bren-ta (Fig. 6c). Paladilhiopsis sp., H. tellinii e G. pupu-la presentano invece una diffusione orientale rispetto al Trentino: la prima specie è circoscritta alle Prealpi Trevigiane e Bellunesi e vive tra la Valle del Brenta e la Valle del Piave (Fig. 6e), H. tellinii si trova solo ad est della Valle del Brenta (Fig. 6f), mentre G. pupula vive solo ad est della Valle del Piave (Fig. 5g) occu-pando l’area friulana, ma spingendosi a ovest fino al-le Prealpi Travigiane nei comuni di Follina e Cison di Valmarino (Pezzoli et al. 1975; Pezzoli 1988). S. flu-minensis (Fig. 6h), infine, presenta una diffusione pa-dano-veneta, essendo presente in Lombardia, in varie province venete e in Friuli-Venezia Giulia; in Trentino è circoscritta alla Valsugana (Comune di Grigno).

La distribuzione discontinua di questi popolamen-ti potrebbe essere il risultato dell’azione di fasi glacia-li precedenti a quella würmiana (ad esempio la fase mindelliana), mentre la loro separazione spaziale lun-go la fascia prealpina starebbe ad indicare un impor-tante fenomeno di isolamento geografico, prerequisi-to necessario al differenziamento delle popolazioni e delle specie oggi presenti. A questo isolamento geo-grafico hanno contribuito anche le varie lingue glacia-li lungo i principali sbocchi vallivi e decisamente im-portante pare il limite geografico rappresentato della Valle del Brenta.

6. CONCLUSIONI

Il materiale malacologico proveniente dal campio-namento delle 108 sorgenti trentine, nell’ambito del progetto CRENODAT, comprende 10 specie di mollu-schi dulciacquicoli viventi in 42 delle sorgenti studia-te. Le sorgenti a molluschi sono per lo più concentra-te nei massicci calcarei e poste al di sotto dei 1000 m di quota, con corrente debole o moderata di circa 30 cm s-1, valori medi di temperatura di 8,5 °C, pH appe-na di poco inferiore a 8, concentrazione di ioni calcio prossima a 50 mg l-1 e valori di conducibilità di circa 300 μS cm-1.

Confrontando gli intervalli di tolleranza di B. opa-ca e G. alpestris, le due specie di Idrobiidi più diffu-se in Trentino, emerge la maggiore valenza ecologica della prima specie, capace di salire a quote maggiori, di vivere a pH e a temperature inferiori e di occupare anche acque a chimismo cristallino, più povere di cal-cio e a minor conducibilità.

La distribuzione attuale di B. opaca e G. alpestris in Trentino, aggiornata con le stazioni inedite di questa indagine, oltre a rispecchiare la diversa valenza ecolo-gica delle due specie, viene considerata come il risul-tato della ricolonizzazione postglaciale delle aree cal-caree centrali da parte di popolazioni relitte preglacia-li viventi nei massicci rifugio più meridionali. A causa

Spe

cie

Dis

trib

uzio

ne

Pre

alpi

Bre

scia

no-

Gar

desa

ne

Alp

i R

etic

he

mer

idio

nali

Alp

i Ret

iche

O

rien

tali

Alp

iN

oric

he

Dol

omit

i

Pre

alpi

Ven

ete

Paladhiliopsis virei S. Alpina** X X

Paladhiliopsis sp.* E. Alpina** X

Iglica concii* S. Alpina** X X

Iglica vobarnensis* S. Alpina** X X X

Graziana alpestris S. Alpina X X X

Graziana pupula* E. Alpina X

Hauffenia tellinii* E. Alpina X

Sadleriana fluminensis Alpino-Dinarica X X

Bythinella opaca Alpina X X X X X

Tab. 5 - Specie di molluschi Idrobiidi viventi nei distretti alpini del Trentino-Alto Adige. Le specie viventi solo nei distretti alpini delle province limitrofe sono evidenziati con un asterisco. Le entità endemiche italiane sono evidenziate nella colonna “distribuzione” con due asterischi. Tab. 5 - Species of Hydrobiidae molluscs living in the alpine districts of Trentino-AltoAdige. Species dwelling only in the neighbouring regions are marked with an asterisc. Italian endemic species are marked with two asteriscs in the distribution column.

80 Dalfreddo Molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino

Page 15: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

della sua posizione geografica, tutto il territorio Trenti-no, con l’eccezione dei pochi massicci-rifugio più me-ridionali, è stato intensamente depauperato dalle gla-ciazioni quaternarie. Questa è la ragione della sua po-vertà relativamente alla famiglia dei molluschi Idrobi-idi, che sono presenti invece con numerosi taxa nella fascia prealpina delle province lombardo-venete, ap-pena più a sud rispetto al limite meridionale del fronte glaciale würmiano di cui si possono considerare buo-ni indicatori.

Studi futuri basati sull’esame genetico dei vari po-polamenti di G. alpestris e B. opaca potrebbero con-fermare l’ipotesi della ricolonizzazione postglaciale delle aree glacializzate trentine oltre a fornire preziose informazioni sullo stato tassonomico dei generi Bythi-nella e Graziana in Italia.

RINGRAZIAMENTI

La realizzazione di questo lavoro è stata in buona parte resa possibile da un incarico svolto nell’ambito del progetto CRENODAT, finanziato dal Servizio Uni-versità e Ricerca Scientifica della Provincia Autonoma di Trento.

Un grazie sincero all’amico Marco Bodon per gli utili consigli, la determinazione del materiale dubbio, l’aggiornamento delle cartine CKmap, anche con i suoi dati inediti, e per la lettura critica del manoscritto. Rin-grazio il malacologo Enrico Pezzoli per la bibliogra-fia fornita e per le utili riflessioni sugli Idrobiidi delle Alpi Occidentali. Un sentito ringraziamento va a tutta la Sezione di Limnologia e Algologia del Museo Tri-dentino di Scienze Naturali per l’ottimo lavoro di smi-stamento dei campioni malacologici, la fattiva colla-borazione nelle ricerche e la puntuale disponibilità di-mostrata; tale ringraziamento viene esteso inoltre al-la Redazione della rivista per la revisione linguistica delle parti in inglese.

Ringrazio infine la sezione di Geologia del Museo Tridentino di Scienze Naturali, in particolare Miche-le Zandonati e Cristian Casarotto per la realizzazione della mappe delle sorgenti CRENODAT a B. opaca e G. alpestris, e per i documenti forniti sul glacialismo würmiano in Trentino.

BIBLIOGRAFIA

Bodon M., Cianfanelli S., Manganelli G., Pezzoli E. & Giusti F., 2005 - Gastropoda Prosobranchia ed Heterobranchia Heterostropha. In: Ruffo S. & Stoch F. (a cura di), Chec-klist e distribuzione della fauna italiana. Mem. Mus. Civ.

St. nat. Verona, 2a Serie: 79-81, 1 CD.Boeters H.D., 1993 - Beiträge zur Nomenklatur der eu-

ropaischen Binnenmollusken. IV Paludinella opaca Gallenstein non Frauenfeld. Heldia, 2: p. 50.

Castagnolo L., Franchini D. & Giusti F., 1980 - Bivalvi (Bivalvia). Consiglio Nazionale delle Ricerche, Colla-na del progetto finalizzato “Promozione della qualità dell’ambiente”, Pubblicazione AQ/1/49. Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane: 64 pp.

Castiglioni B., Leonardi P., Merla G. & Sestini A., 1940 - L’Italia nell’età quaternaria. In: Dainelli G. (a cura di), Atlante fisico-economico d’Italia. Consociazione Turistica Italiana, Milano.

Conci C., 1940 - Ricerche speleologiche sull’altopiano di Lavarone. Studi Trent. Sci. Nat., 21: 23-44.

Crema S., Ferrarese U., Golo D., Modena P., Sambugar B. & Gerecke R., 1996 - Ricerche sulla fauna bentonica e interstiziale di ambienti sorgentizi in area alpina e prealpina. Centro di Ecologia Alpina, Viote del Monte Bondone, Trento. Report, 8: 1-104.

Dalfreddo C. & Bodon M., 2007 - Molluscs in springs: diversity and sampling techniques. In: Cantonati M., Bertuzzi E. & Spitale D., The spring habitat: biota and sampling methods. Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento: 173-183 (Monografie del Museo Tridentino di Scienze Naturali, 4).

Dalfreddo C. & Maiolini B., 2004 - Il popolamento malaco-logico di alcuni laghi trentini a confronto 70 anni dopo. Studi Trent. Sci. Nat., Acta Biol., 80 (2003): 175-177.

De Betta E., 1868 - Molluschi terrestri e fluviatili dell’Anau-nia nel Trentino. Commentario della Fauna, Flora e Gea del Veneto e del Trentino, 1: 3-13.

Favilli L., Manganelli G. & Bodon M., 1998 - La distribuzio-ne di Potamopyrgus antipodarum (Gray, 1843) in Italia e in Corsica (Prosobranchia: Hydrobiidae). Atti Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, 139 (1): 23-55.

Ferrieri M., 2000 - Il torrente Varone-Magnone, la qualità idrico-ambientale e la strana infestazione. Judicaria, 44: 22-27.

Graziadei D., 1933 - Note malacologiche trentine III. La Pseudanodonta depressa Mühlfeld e l’Hydrobia Steini Martens a Levico. Studi Trent. Sci. Nat., 14: 42-45.

Graziadei D., 1935 - Fauna malacologica giudicarese. Valli del Chiese e del Sarca superiore. (Quinto contributo alla malacologia del Trentino). Studi Trent. Sci. Nat., 16: 68-87.

Graziadei D., 1937 - Fauna malacologica di Primiero. Studi Trent. Sci. Nat., 18: 23-42.

Gredler V.M., 1869 - Nachlese zu Tirol’s Land- und Süsswasser-Conchylien. Verhandl. Zool. -bot. Ver., 19: 909-916.

Gredler V.M., 1894 - Neues Verzeichnis der Conchylien von Tirol und Vorarlberg mit Anmerkungen. Prog. Obergymnasiums, 19: 3-35.

Girod A. & Pezzoli E., 1966 - Ecologia e distribuzione di

81Studi Trent. Sci. Nat., 84 (2009): 67-86

Page 16: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

Bythinella lacheineri (Küster) e di Bythinella schmidti (Küster) in Lombardia. Lavori Soc. Malac. Ital., 3: 97-139.

Giusti F. & Pezzoli E., 1980 - Gasteropodi 2 (Gastropoda: Prosobranchia: Hydrobioidea, Pyrguloidea). Consiglio Nazionale delle Ricerche, Collana del progetto finalizzato “Promozione della qualità dell’ambiente”, Pubblicazione AQ/1/49. Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane: 67 pp.

Kuiper J.G.J., 1974 - Die Pisidien der Hochalpengewasser. Arch. Moll., 104: 1-27.

Kušcer L., 1928 - Zospeum globosum n. sp. Primo contributo alla fauna malacologica cavernicola della Venezia Triden-tina. Studi Trent. Sci. Nat., 9: 185-187.

Pezzoli E., 1988 - I molluschi crenobionti e stigobionti presenti nell’Italia Settentrionale (Emilia Romagna compresa). Censimento delle stazioni ad oggi segnalate. Monografie di Natura Bresciana, Mus. Civ. St. Nat., 9: 1-151.

Pezzoli E., 1989 - Molluschi crenobionti e stigobionti presenti in Italia. Censimento delle stazioni: terzo aggiornamento. Quad. Civ. Staz. Idrobiol., 16: 43-69.

Pezzoli E., 1990 - I molluschi crenobionti e stigobionti pre-senti nell’Italia Settentrionale. Censimento delle stazioni ad oggi segnalate. Errata ed addenda. Natura Bresciana, Ann. Mus. Civ. Sc. Nat., Brescia, 25 (1988): 195-201.

Pezzoli E., 1992 - Il genere Zospeum Bourguignat, 1856 in Italia (Gastropoda Pulmonata Basommatophora). Censi-mento delle stazioni ad oggi segnalate. Natura Bresciana, Ann. Mus. Civ. Sc. Nat., 27: 123-169.

Pezzoli E., 1996 - I molluschi crenobionti e stigobionti pre-senti in Italia: censimento delle stazioni. Settimo aggior-namento. Quad. Civ. Staz. Idrobiol., 21: 111-118.

Pezzoli E., 2006 - I molluschi ed i crostacei delle sorgenti e delle acque sotterranee della Lombardia. DVD supple-mento al cd “Quaderni della biodiversità 3”.

Pezzoli E. & M. Cantonati, 1998 - Molluschi crenobionti (Mollusca, Gastropoda, Hydrobioidea). In: Cantonati M. (a cura di), Le sorgenti del Parco Adamello-Brenta. Ricerche idrobiologiche su fonti non captate. Parco Adamello-Brenta, Strembo (TN). Documenti del Parco, 11: 161-164.

Pezzoli E. & Girod A., 1971 - Frauenfeldia lacheineri (Küster) e Bythinella schmidti (Küster) in Lombardia. Natura, Soc. It. Sc. Nat., Mus. Civ. St. Nat. e Acq. Civ., 62 (3): 369-395.

Pezzoli E. & Giusti F., 1977 - Lartetia cornucopia De Stefani e Lartetia virei Locard, due specie sinonime dell’Italia centro-settentrionale, da ascrivere al genere Paladilhiopsis Pavlovic (Prosobranchia, Hydrobioidea). Lav. Simp. Moll. Terr. Dulc. Italia Sett.: 55-68.

Pezzoli E. & Lemme M., 2003 - I molluschi delle sorgenti e delle “acque sotterranee”. X aggiornamento al censimen-

to, VI capitolo Regione Lombardia Provincia di Brescia. Con una particolare ricerca sulla tanatocenosi che si accu-mula nelle vasche di decantazione delle sorgenti captate. Monografie di Natura Bresciana, 26: 1-237.

Pezzoli E. & Spelta F., 2000 - I molluschi delle sorgenti e delle “acque sotterranee”. IX aggiornamento al censimento, V. Regione Lombardia, provincia di Bergamo. Con partico-lare attenzione alla tanatocenosi che si accumula nelle vasche di decantazione delle sorgenti captate. Monografie di Natura Bresciana, 24: 1-249.

Pezzoli E., Pagotto G. & Paoletti M.G., 1975 - Fauna mala-cologica delle sorgenti e delle acque sotterranee (ipogee, freatiche) della vallata trevigiana e zone limitrofe (Mon-tello, Cansiglio e fiume Livenza) - Nota preliminare. Atti del 5° Convegno sulla Storia Naturale delle Prealpi Venete, Lago (TV) 8-9.9.1975: 123-165.

Piersanti C., 1937 - Le Bitinelle della Venezia Tridentina e il loro apparato masticatore. Mem. Mus. St. Nat. Ven. Tridentina, 4 (1): 1-18.

Piersanti C., 1940a - La variabilità della conchiglia di Bithynella Schmidtii, Charp. Mem. Mus. St. Nat. Ven. Tridentina, 5: 43-66.

Piersanti C., 1940b - Lo Zospeum globosum, Kuscer della grotta “Covelo di Rio Malo” (Trento). Studi Trent. Sci. Nat., 21: 45-47.

Spitale D., Bertuzzi E. & Cantonati M., 2007 - How to investigate the ecology of spring habitats on the basis of experiences gained from a multidisciplinary project (CRENODAT). In: Cantonati M., Bertuzzi E. & Spitale D., The spring habitat: biota and sampling methods. Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento: 19-30 (Mo-nografie del Museo Tridentino di Scienze Naturali, 4).

Stoch F., 2000 - Indagini sulla fauna acquatica delle grotte in Trentino (Italia settentrionale). Studi Trent. Sci. Nat., Acta Biol., 74 (1997): 117-132.

Stoch F. & Vigna Taglianti A., 2005 - I Corotipi della fauna italiana. In: Ruffo S. & Stoch F. (a cura di), Checklist e distribuzione della fauna italiana. Memorie del Museo Civico di Storia naturale di Verona, 2a Serie: 25-28.

Strobel P., 1851- Notizie malacostatiche sul Trentino. Fusi, Pavia: 114 pp.

Vigna Taglianti A., Audisio P.A., Belfiore C., Biondi M., Bologna M.A., Carpaneto G.M., De Biase A., De Felici S., Piattella E., Racheli T., Zapparoli M. & Zoia S., 1993 - Riflessioni di gruppo sui corotipi fondamentali della fauna W-paleartica ed in particolare italiana. Biogeographia, (N.S.) 16: 159-179.

Vigna Taglianti A., Audisio P.A., Biondi M., Bologna M.A., Carpaneto G.M., De Biase A., Fattorini S., Piattella E., Sindaco R., Venchi A. & Zapparoli M., 1999 - A proposal for a chorotype classification of the Near East fauna, in the framework of the Western Palearctic region. Biogeo-graphia, (N.S.) 20: 31-59.

Accettato per la stampa: 15 ottobre 2008

82 Dalfreddo Molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino

Page 17: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

App

endi

ce 1

- G

rupp

i Mon

tuos

i: A

D=

Ada

mel

lo-P

resa

nell

a, A

N=

Ana

uni,

AT

= V

igol

ana-

Alt

opia

no d

i Fol

gari

a e

Tone

zza,

BC

= M

. Bre

nto-

Cas

ale,

BR

= D

olom

iti d

el B

rent

a,

BS

= B

ondo

ne-S

tivo,

CS

= S

cili

ar-S

asso

lung

o-C

atin

acci

o, C

A=

Cim

a d’

Ast

a, L

A=

Lag

orai

-Cim

a d’

Ast

a, L

D=

Alp

i di L

edro

, LT

= A

ltip

iano

Lat

emar

, MB

= M

onte

Bal

do, M

C=

M

. Cor

no-M

. Cor

ona,

MD

= M

arm

olad

a, M

P=

M. P

asub

io-C

areg

a-P

icco

le D

olom

iti,

OC

= O

rtle

s-C

eved

ale,

PG

= P

agan

ella

-Gaz

za, P

S=

Pal

e di

S. M

arti

no, S

C=

Alt

opia

no

dei S

ette

Com

uni,

SL

= S

ella

-Set

tsas

s, V

F=

Vet

te F

eltr

ine,

VZ

= C

ima

Boc

che-

Vez

zana

. Tip

olog

ia s

orge

nte:

R=

reo

cren

a, R

I= r

eocr

ena

igro

fila

, RE

= r

eoel

ocre

na, E

= e

locr

ena,

L

= li

mon

ocre

na. L

itot

ipo:

CA

R=

geo

logi

a ca

rbon

atic

a, C

RI=

geo

logi

a cr

ista

llin

a. C

ateg

orie

vel

ocit

à di

cor

rent

e: 1

= a

cqua

app

aren

tem

ente

fer

ma,

2=

vel

ocit

à m

ax <

30

cm

s-1 ,

3= v

eloc

ità

max

30

cm s

-1 ÷

50

cm s

-1 ,

4= V

eloc

ità

max

50

cm s

-1 ÷

100

cm

s-1, 5

= V

eloc

ità

max

± 1

00 c

m s

-1. V

eder

e la

tabe

lla

1 pe

r i m

ollu

schi

dul

ciac

quic

oli (

num

eri

1-10

) e

la ta

bell

a 2

per

i mol

lusc

hi te

rres

tri i

grofi

li (

num

eri 1

1-20

); *

= v

alor

i out

lier

.A

ppen

dix

1 -

Mou

ntai

n G

roup

s: A

D=

Ada

mel

lo-P

resa

nell

a, A

N=

Ana

uni,

AT

= V

igol

ana-

Pla

teau

of

Folg

aria

e T

onez

za, B

C=

Bre

nto

Mou

nt-C

asal

e M

ount

, BR

= D

olom

ites

of

Bre

nta,

BS=

Bon

done

-Sti

vo, C

S= S

cili

ar-S

asso

lung

o-C

atin

acci

o, C

A=

Cim

a d’

Ast

a, L

A=

Lag

orai

-Cim

a d’

Ast

a, L

D=

Alp

s of

Led

ro, L

T=

Pla

teau

of L

atem

ar, M

B=

Bal

do

Mou

nt, M

C=

Cor

no M

ount

-Cor

ona

Mou

nt, M

D=

Mar

mol

ada,

MP

= P

asub

io M

ount

-Car

ega-

Lit

tles

Dol

omit

es, O

C=

Ort

les-

Cev

edal

e, P

G=

Pag

anel

la-G

azza

, PS=

Pal

e di

S.

Mar

tino

, SC

= P

late

au o

f Set

te C

omun

i, SL

= S

ella

-Set

tsas

s, V

F=

Vet

te F

eltr

ine,

VZ

= C

ima

Boc

che-

Vezz

ana.

Spr

ing

type

: R

= r

heoc

rene

, RI=

hyg

rope

tric

rhe

ocre

ne, R

E=

rh

eohe

locr

ene,

E=

hel

ocre

ne, L

= l

imon

ocre

ne. L

itol

ogy:

CA

R=

car

bona

tic

lito

logy

, CR

I= c

rist

alli

ne l

itol

ogy.

Cur

rent

vel

ocit

y ca

tego

ry:

1= s

till

wat

er a

ppar

entl

y, 2

= m

ax

velo

city

< 3

0 cm

s-1, 3

= m

ax 3

0 cm

s-1 ÷

50

cm s

-1, 4

= m

ax v

eloc

ity

50 c

m s

-1 ÷

100

cm

s-1, 5

= m

ax v

eloc

ity

± 1

00 c

m s

-1. S

ee ta

ble

1 fo

r fr

eshw

ater

mol

lusc

s (1

-10)

and

tabl

e 2

for

hygr

ophi

lous

terr

estr

ial m

ollu

scs

(11-

20);

*=

out

lier

val

ue.

Cod

ice

Nom

e so

rgen

teC

omun

eU

.T.M

.D

ata

Tip

oL

itot

ipo

Quo

ta

(m s

.l.m

.)E

spV

el.

Cor

r.T

(°C

)

pH (20

°C)

Ca

(mg

l-1)

Con

d.

(μS

cm-1)

Mol

lusc

hi

AD

0905

V

erm

ongo

Bas

saD

aone

PR

2192

11/0

7/20

05R

CA

R-C

RI

905

E3

8,57

837

232

2, 6

, 7, 1

0, 1

1

AD

1077

Fran

a E

dene

Ron

cone

PR

2794

11/0

7/20

05R

CA

R10

77N

E3

6,47

7,8

3439

32,

11,

13,

16

AD

1125

Dos

-Moi

aV

illa

Ren

dena

PS

3003

11/1

0/20

05E

CR

I11

25S

110

,37

6,1

3,2

3513

, 15

AD

1235

Pont

e P

rese

Con

dino

PR

1981

16/0

8/20

05R

CR

I-C

AR

1235

S3

6,26

829

198

14, 1

8

AD

1300

Bor

zago

Spi

azzo

PS

2807

31/0

8/20

05R

CR

I13

00S

35,

936,

55,

235

13

AD

1353

Nam

bron

eP

inzo

loP

S35

1811

/10/

2005

R/L

CR

I13

53-

16,

596,

84,

833

AD

1654

Val

d’A

rnò

Ron

cone

PR

2397

16/0

8/20

05R

CR

I-C

AR

1654

E2

5,75

7,8

2518

4

AD

1665

Pont

e de

lle

Cam

bial

iS

trem

boP

S22

1708

/11/

2005

RC

RI

1665

--

-7

4,6

29

AD

1790

Lag

o di

Nam

bino

Pin

zolo

PS

3822

26/1

0/20

05R

EC

RI

1790

SO

24,

86,

94

28

AD

1853

Mal

ga V

al d

i Fum

oD

aone

PS

2004

29/0

8/20

05L

CR

I18

53S

O2

7,35

5,9

1,5

1213

AD

1944

San

Giu

lian

oC

ader

zone

PS

3111

04/0

7/20

05R

/EC

RI

1944

SO

26,

26,

53,

125

6, 9

AD

1990

Palo

ne-S

inic

iaga

Spi

azzo

PS

2910

01/0

9/20

05R

CR

I19

90N

O3

2,9

6,2

3,4

33

AD

2153

Con

ca d

elle

Lev

ade

Dao

neP

S20

0829

/08/

2005

RC

RI

2153

SE

36,

316

1,4

11

AD

2314

Am

ola-

rock

gla

cier

Giu

stin

oP

S32

1805

/09/

2005

RC

RI

2314

E2

1,03

6,3

2,5

19

AD

2739

Mar

occa

ro-r

ock

glac

ier

Pin

zolo

PS

2119

07/0

9/20

05R

CR

I27

39S

O3

0,66

6,8

4,5

26

AN

0430

Pozz

a 1

Taio

PS

5928

27/0

6/20

05R

CA

R-C

RI

430

SO

111

,77,

672

473

1, 2

, 4, 6

, 14

AN

0590

Dam

bel

Dam

bel

PS

5940

21/0

7/20

05R

CA

R59

0O

311

,67,

512

279

6*

AN

1000

Ver

gnan

aB

resi

mo

PS

5141

27/0

6/20

05R

CA

R-C

RI

1000

N3

7,1

847

271

11

AN

1474

Fond

oFo

ndo

PS

6749

21/0

7/20

05R

/EC

AR

1474

SO

2-

846

345

1, 1

0, 1

2, 1

5, 1

7, 1

9

AN

1578

Palu

Lon

già

Bre

zP

S59

4817

/10/

2005

EC

RI

1578

S2

7,17

6,7

6,4

49

AN

1685

Mal

ga L

avaz

ziR

umo

PS

5046

18/0

8/20

05R

CR

I16

85N

E2

4,27

78

60

AN

1950

Bor

dolo

naB

resi

mo

PS

4543

05/0

9/20

05R

/EC

RI

1950

NE

33,

866,

32,

624

19

83Studi Trent. Sci. Nat., 84 (2009): 67-86

Page 18: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

Cod

ice

Nom

e so

rgen

teC

omun

eU

.T.M

.D

ata

Tip

oL

itot

ipo

Quo

ta

(m s

.l.m

.)E

spV

el.

Cor

r.T

(°C

)

pH (20

°C)

Ca

(mg

l-1)

Con

d.

(μS

cm-1)

Mol

lusc

hi

AT

0756

Zio

la B

assa

Vig

olo

Vat

taro

PR

6995

29/0

6/20

05R

CA

R75

6N

-NE

29,

47,

649

356

1, 2

AT

0972

Mas

ere

Cen

ta

San

Nic

olò

PR

7190

19/0

7/20

05R

CA

R97

2E

29,

58

6041

3

AT

1052

Vec

chia

Seg

heri

aFo

lgar

iaP

R72

8811

/08/

2005

RC

AR

1052

O2

6,6

7,9

4822

11

BC

0170

Lag

o B

agat

olD

roP

R49

9313

/06/

2005

RC

AR

170

E3

12,4

7,8

4023

45,

6, 7

BC

0503

Mad

onin

a-V

al L

omas

ona

Lom

aso

PR

4494

07/0

9/20

05L

CA

R50

3S

O1

98

4024

11,

6, 9

, 10,

19

BC

0565

Lau

rel

Tenn

oP

R40

8912

/07/

2005

RC

AR

565

SO

3-

7,9

5620

4

BR

0470

Mas

o G

ori

Spo

rmag

gior

eP

S57

1913

/07/

2005

RC

AR

470

SE

57,

128

3026

91

BR

0510

I G

ambe

riD

orsi

noP

S46

0222

/06/

2005

RC

AR

?51

0S

O2

10,5

27,

676

460

1, 2

, 6, 1

2, 1

4

BR

0658

Faè

1C

les

PS

5338

01/0

8/20

05R

CA

R-C

RI

658

O-N

O2

14,2

8,3

4936

22,

12

BR

0679

Tova

re

Cav

izza

naP

S51

3703

/08/

2005

RC

AR

-CR

I67

9N

48,

767,

945

267

2

BR

0686

Rio

Bia

nco

Ste

nico

PS

4201

29/1

1/20

05R

CA

R68

6E

56,

57,

933

180

BR

0735

Terr

esF

lavo

nP

S55

3802

/08/

2005

RC

AR

735

E-N

E2

11,8

8,1

6934

41,

2

BR

0790

Sas

s R

oss

Tuen

noP

S54

3212

/07/

2005

R/R

IC

AR

790

SE

3-

7,9

6936

82,

11,

12,

13,

14,

16,

18

BR

0804

Pis

sidr

ina

sud

Mon

clas

sico

PS

4632

22/0

7/20

05R

CR

A-C

RI

804

N1

8,1

843

237

14

BR

0950

Acq

ua F

redd

aB

ocen

ago

PS

3609

29/0

6/20

05R

CA

R-C

RI

950

E2

78

3426

211

, 12,

13,

18,

19

BR

1315

Val

agol

aR

agol

iP

S41

1630

/08/

2005

RC

AR

1315

NO

25,

358

3922

52,

11,

14,

15,

17,

18

BR

1358

Nam

biB

legg

io I

nfer

iore

PS

3910

30/0

8/20

05R

CA

R13

58S

45,

78

3723

9

BR

1379

Ris

là 2

Tuen

noP

S50

2322

/09/

2005

RC

AR

1379

NO

34,

248

3521

2

BR

1436

Sca

la d

i Bre

nta

Rag

oli

PS

4216

17/0

8/20

05R

IC

AR

1436

NE

55,

78,

332

179

BR

1605

Riv

ular

iaR

agol

iP

S42

1917

/08/

2005

R/R

IC

AR

1605

SO

27,

048,

341

241

12

BR

1765

Cor

na R

ossa

Rag

oli

PS

4418

26/1

0/20

05R

CA

R17

65S

E3

4,4

7,8

3722

1

BR

2240

Val

lazz

aM

olve

noP

S48

1610

/10/

2005

RC

AR

2240

NE

33

8,1

1814

6

BS

0420

Mol

ino

Friz

zi C

imon

eC

imon

eP

R60

9429

/07/

2005

RC

AR

420

E1

8,9

7,7

7034

82

BS

0705

Coe

l V

illa

Lag

arin

aP

R56

8908

/07/

2005

RC

AR

705

NO

28,

67,

880

393

1, 2

, 11,

12,

14,

16

BS

1527

Vio

tte

Tre

nto

PR

5798

24/0

8/20

05R

CA

R15

27N

O2

8,29

7,5

8035

41

CA

1642

Tele

feri

ca B

rusà

Cin

te T

esin

oP

S99

1415

/09/

2005

RE

CR

I16

42S

E1

6,3

6,3

1,9

19

CA

2153

Bua

l del

Pas

sett

oP

ieve

Tes

ino

QS

0114

15/0

9/20

05R

CR

I21

53S

E3

5,5

6,8

216

CS

1350

Mon

zon

Pozz

a D

i Fas

saQ

S06

4709

/08/

2005

R/E

CA

R13

50E

47,

758,

240

301

11

LA

0250

Res

enzu

ola

Palù

Gri

gno

QR

0598

18/0

5/20

05R

CA

R25

0S

O1

11,5

17,

751

312,

51,

3, 6

, 10

LA

0633

Lag

o L

ases

spo

nda

est

Lon

a-L

ases

PS

7111

04/0

7/20

05R

CR

I-C

AR

633

O2

6,9

833

178

1

(App

endi

ce 1

- c

onti

nua)

(App

endi

x 1

- co

ntin

ued)

84 Dalfreddo Molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino

Page 19: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

(App

endi

ce 1

- c

onti

nua)

(App

endi

x 1

- co

ntin

ued)

Cod

ice

Nom

e so

rgen

teC

omun

eU

.T.M

.D

ata

Tip

oL

itot

ipo

Quo

ta

(m s

.l.m

.)E

spV

el.

Cor

r.T

(°C

)

pH (20

°C)

Ca

(mg

l-1)

Con

d.

(μS

cm-1)

Mol

lusc

hi

LA

0854

Gia

rdin

i Bas

saC

ivez

zano

PS

6809

05/0

7/20

05R

/EC

AR

854

S2

9,1

8,3

6847

76,

12

LA

0962

Pia

n G

ran

Cav

ales

eP

S90

2708

/08/

2005

RC

RI

962

NO

211

,76,

94,

944

LA

0992

Val

Tam

burl

iC

aste

llo

Tesi

noQ

S05

0520

/07/

2005

RC

AR

992

S2

8,01

7,8

6529

91,

11

LA

1084

Pir

ga R

once

gno

Ron

cegn

oP

S86

0427

/07/

2005

RC

AR

-CR

I10

84E

29,

27,

628

166

1, 1

3, 1

4, 1

5

LA

1200

Pere

ngol

aC

aste

llo-

Mol

ina

di F

assa

PS

8620

19/0

7/20

05R

CR

I12

00O

47,

157

8,8

64

LA

1215

Pete

rlaz

etFr

assi

long

oP

S78

0608

/08/

2005

RC

RI

1215

O3

5,6

76,

950

LA

1254

Gra

ve d

el F

iorè

Bas

elga

di P

inè

PS

7509

08/0

8/20

05R

CR

I12

54N

O2

57,

611

80

LA

1280

Val

Cal

amen

to T

elve

Te

lve

PS

9012

10/0

8/20

05R

CR

I12

80N

35,

77,

731

157

1

LA

1350

Ferr

ugin

osa

- M

iola

Bas

elga

di P

inè

PS

7511

28/0

9/20

05R

CR

I13

50S

O2

8,4

3,1*

4087

5*

LA

1421

Torn

ante

Sla

varè

Can

al S

an B

ovo

QS

1022

21/0

9/20

05R

CR

I14

21O

36,

26,

63,

129

LA

1433

Acq

ua M

iner

ale

legg

era

vetr

iolo

Lev

ico

Term

eP

S78

0110

/08/

2005

R/R

IC

AR

1433

S2

9,1

6,4

106

1239

*

LA

1435

Le

Man

dre

Tese

roP

S93

2528

/07/

2005

RC

RI

1435

NE

34,

776,

73,

935

LA

1447

Sto

l de

Fer

Panc

hià

PS

9526

19/0

7/20

05R

CA

R-C

RI

1447

SE

26,

56,

755

396

LA

1575

Torb

iera

di

Gru

gola

Bas

saM

ezza

noQ

S14

2021

/09/

2005

E/L

CR

I15

75N

E1

5,1

6,8

328

Pis

idiu

m s

p.

LA

1623

Val

mag

gior

eP

reda

zzo

QS

0428

18/0

8/20

05R

/EC

RI

1623

O3

6,28

7,4

1162

13

LA

1655

Bus

a de

lle

Ran

e S

iror

QS

1427

22/0

9/20

05R

CR

I16

55N

E2

4,7

7,2

6,1

46

LA

1685

Cam

pigo

l dei

Sol

aiC

anal

San

Bov

oQ

S02

2323

/08/

2005

RC

RI

1685

S3

4,94

6,7

743

1

LA

1855

Auz

erto

lPa

lù d

el F

ersi

naP

S83

1219

/08/

2005

RC

RI

1855

SO

26,

576,

95,

230

1

LA

1940

Val

Tri

gona

Telv

eP

S87

1212

/10/

2005

RE

CR

I19

40N

O2

3,2

76,

639

LA

2051

Aia

dei

Sor

gati

Pie

ve T

esin

oP

S96

1723

/08/

2005

RC

RI

2051

NE

33,

867

1474

LA

2085

Bus

a de

l Car

lPa

lù D

el F

ersi

naP

S83

1313

/10/

2005

RC

RI

2085

S3

5,4

6,6

1,1

13

LA

2126

Lag

o G

iari

neM

ezza

noQ

S13

1921

/09/

2005

RC

RI

2126

SE

25,

47,

69,

771

LA

2182

Ste

llun

eC

aste

llo-

Mol

i-

na d

i F.

PS

9319

11/1

0/20

05R

CR

I21

82O

31

75,

937

LD

0420

Spi

azzi

Ble

ggio

Inf

erio

reP

R44

9922

/06/

2005

RC

AR

420

NO

214

8,2

6744

32

LD

0509

Font

ana

del C

iori

aC

imeg

oP

R25

8506

/07/

2005

R/R

IC

AR

509

SO

28,

78,

251

333

1, 2

, 11,

12,

14,

18

LD

0584

Font

anon

eB

ondo

neP

R20

7306

/07/

2005

RC

AR

-CR

I58

6S

O3

8,7

843

313

1

LD

0720

Fiav

èFi

avè

PR

4195

07/0

9/20

05R

EC

AR

720

-2

10,1

8,1

6739

22,

11,

12

LD

0928

Del

Gra

ìT

iarn

o D

i Sop

raP

R27

8303

/11/

2005

RC

AR

928

N2

7,8

7,7

4535

42,

13

LD

0930

Tof

dell

a G

lera

Alt

aB

olbe

noP

R33

9729

/06/

2005

RC

AR

930

NE

37

8,1

3722

92,

12,

17

LD

1160

Cro

ina

Tre

Sta

lle

Bez

zecc

aP

R30

8626

/07/

2005

RC

AR

1160

S-S

E4

5,8

844

201

2, 1

4

85Studi Trent. Sci. Nat., 84 (2009): 67-86

Page 20: I popolamenti a molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentinomolluschi Idrobiidi in Trentino può considerarsi sod-disfacente, ben sintetizzato da puntuali carte di distri-buzione

Cod

ice

Nom

e so

rgen

teC

omun

eU

.T.M

.D

ata

Tip

oL

itot

ipo

Quo

ta

(m s

.l.m

.)E

spV

el.

Cor

r.T

(°C

)

pH (20

°C)

Ca

(mg

l-1)

Con

d.

(μS

cm-1)

Mol

lusc

hi

LD

1400

Cor

telì

Con

cei

PR

3687

26/0

7/20

05R

CA

R14

00O

26,

88

5627

111

LD

1502

Torm

endo

sB

legg

io S

uper

iore

PR

3893

27/0

7/20

05R

/RI

CA

R15

02N

36,

58,

139

216

LT12

40D

aian

oD

aian

oP

S85

3119

/07/

2005

RC

AR

-CR

I12

40S

O2

87,

888

568

17

LT19

11C

osta

zza

Var

ena

PS

9236

22/0

8/20

05R

CR

I19

11N

33,

056,

94,

828

MB

0335

Dia

olA

laP

R53

7515

/06/

2005

RC

AR

335

N3

9,8

7,7

7434

12

MB

1440

Tolg

he d

xB

rent

onic

oP

R46

7302

/11/

2005

RC

AR

1440

NO

26,

68,

160

261

11

MC

1115

Polo

niG

rum

esP

S76

2312

/08/

2005

RC

AR

1115

SE

29,

787,

521

120

1

MD

1670

I C

iei-

Mon

zon

Pozz

a D

i Fas

saQ

S10

4319

/10/

2005

RC

AR

-CR

I16

70O

24,

387,

941

223

13, 1

5, 1

7

MD

1841

Val

Con

trin

-sol

foro

saC

anaz

eiQ

S15

4626

/09/

2005

LC

AR

1841

E1

5,5

8,1

456*

1850

*6,

19

MD

1871

Feda

iaC

anaz

eiQ

S19

4926

/09/

2005

RC

AR

1871

NO

44

828

144

MP

0656

Val

lars

aV

alla

rsa

PR

6570

25/0

7/20

05R

CA

R65

6N

-NO

37,

77,

940

297

1, 2

MP

1566

Set

te A

lbi

Tra

mbi

leno

PR

6577

02/1

1/20

05R

IC

AR

1566

O2

5,5

8,1

4320

213

OC

0981

Lag

hett

o C

apri

olo

Rab

biP

S43

3822

/07/

2005

LC

RI

981

NE

17,

77,

313

101

OC

1400

Min

iera

Cel

enti

noPe

ioP

S31

3204

/11/

2005

EC

RI

1400

O3

15,2

6,5

407*

2100

*

OC

2056

Bel

vede

rePe

ioP

S22

3204

/11/

2005

RC

RI

2056

S4

4,5

6,9

6,2

60

OC

2278

NB

AR

3 -

Pia

n V

enez

iaPe

ioP

S28

4227

/09/

2005

EC

RI

2278

E1

8,08

6,1

2,5

14

OC

2792

Val

di P

ejo-

rock

gla

cier

Peio

PS

2944

27/0

9/20

05R

CR

I27

92S

32,

086,

816

136

PG

0453

Tre

men

tina

Alt

aZ

amba

naP

S59

1329

/06/

2005

RC

AR

453

E3

9,25

7,9

3524

0

PG

0474

Pra

diTe

rlag

oP

S56

0514

/06/

2005

RC

AR

474

NE

310

,47,

668

389

1, 2

, 4, 7

, 8, 9

, 12,

14

PS

1250

Tona

dico

Tona

dico

QS

2122

18/1

0/20

05R

CA

R12

50S

37,

57,

628

8*13

38*

11, 1

2, 1

3

PS

1255

Font

ane

Neg

reS

agro

n M

isQ

S25

2120

/09/

2005

R/R

IC

AR

1255

SE

27,

37,

652

7*21

20*

1, 4

PS

1880

Sal

to B

usa

dei L

aibi

- V

al

Ven

egia

Tona

dico

QS

1633

18/0

8/20

05R

CA

R-C

RI

1880

S5

3,35

8,1

2820

7

SC

0250

Ram

on F

redd

o-Fo

ntan

azzo

Gri

gno

QR

0198

28/0

6/20

05R

CA

R25

0S

E3

7,84

7,9

5126

11,

2 ?

, 3, 1

1, 1

6, 1

7, 2

0

SL

1724

Ant

erm

ont B

assa

Can

azei

QS

1352

09/0

8/20

05L

CA

R17

24S

14,

37,

926

207

VF

0745

Mad

onna

del

Sas

s M

ezza

noM

ezza

noQ

S18

1520

/09/

2005

RI

CA

R74

5O

311

7,9

4634

011

, 13

VZ

1178

Paul

Moe

naQ

S03

3708

/08/

2005

R/L

CA

R11

78-

15,

78,

137

230

(App

endi

ce 1

- c

onti

nua)

(App

endi

x 1

- co

ntin

ued)

86 Dalfreddo Molluschi Idrobiidi nelle sorgenti del Trentino