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Guida alle Migliori Pratiche di Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente S CHEDATURA CRITICA DEI PROCESSI TECNOLOGICI E REALIZZATIVI CON MATERIALI E COMPONENTI ECOCOMPATIBILI Verso la creazione del Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale

Guida alle Migliori Pratiche di Riqualificazione del ... · distributori, ovvero a tutti i soggetti che operano dei diversi segmenti della complessa filiera del settore delle costruzioni

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Guida alle Migliori Pratiche di Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente SCHEDATURA CRITICA DEI PROCESSI TECNOLOGICI E

REALIZZATIVI CON MATERIALI E COMPONENTI ECOCOMPATIBILI

Verso la creazione del Metadistretto per la

riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale

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Autori: Arch. Federica Maietti

In collaborazione con:

- Laboratorio TekneHub, Piattaforma Costruzioni, Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna

Si ringraziano: - Bioecolab – Urbanistica Edilizia Sostenibile, Modena - Arch. Paolo Rava | A+4 studio | Aecφ (Architettura a emissioni di anidride

carbonica zero), Faenza - CNA Costruzioni - Emilia Romagna

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INDICE Introduzione

1. Corte Campadelli (Bologna)- Recupero della corte e nuova sala polivalente

2. Corte Sant'Andrea, Bologna

3. Progetto Girasoli - Recupero corte rurale ad uso socio-riabilitativo residenziale per disabili

psichici, Faenza

4. Recupero villa padronale di inizio ‘900- Faenza

5. Recupero villa colonica - Faenza

6. Progetto Brennone 21

7. Progetto “Casa” di via Cantarana, Reggio Emilia

8. Casa Simonini, Qattro Castella, Reggio Emilia

9. Scuola “WIVA”- Ampliamento ecosostenibile della scuola elementare di Bagnolo in Piano,

Reggio Emilia

10. Ristrutturazione energetica di una falegnameria a Scandiano, Reggio Emilia

11. Casa passiva nella valle del Tresinaro, Scandiano, Reggio Emilia

12. Trento Trieste 13: sede amministrativa TIL e ampliamento, Reggio Emilia

13. Restauro bio-energetico di un ex complesso conventuale, Faenza, Ravenna

14. Riqualificazione di un edificio residenziale in centro storico, Faenza, Ravenna

15. Casa Gennaio, Pievepelago, Modena

16. Recupero di un edificio abitativo in classe A+, Rimini

17. Il Nido di Cornelia. Nido d’infanzia interaziendale a Imola, Bologna

luisa
Font monospazio
luisa
Font monospazio
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Introduzione

Il settore delle costruzioni si trova, oggi, a dover affrontare un’importante sfida: la gestione di un patrimonio variegato per modelli tipologici e stratificato nel tempo, soggetto a interventi di recupero, riqualificazione, manutenzione, parallelamente alla necessità di salvaguardare la qualità ambientale e adottare strategie di risparmio energetico in un processo ormai largamente condiviso, anche alla luce di un quadro legislativo sempre più attento all’impatto ambientale e sempre più orientato alla salvaguardia delle materie prime.

Uno dei più importanti ambiti in cui si dovrà operare con impegno crescente nel settore delle costruzioni è proprio quello collegato ai processi di recupero e riqualificazione edilizia e urbana per tutti gli attori e operatori del settore.

In questo contesto si colloca il progetto del “Metadistretto delle tecnologie sostenibili in edilizia nella regione Emilia-Romagna”, volto alla valutazione dello stato dell’arte di soggetti operanti e interventi eco-oriented, alla definizione di modelli di riqualificazione sostenibile e alla promozione e valorizzazione di processi, prodotti, materiali, tecnologie e strategie, ma anche di progettisti, enti, imprese di costruzioni e centri di ricerca operanti sul territorio, con l’obiettivo di supportare le PMI in un percorso di miglioramento delle proprie performance ambientali: tra le attività inerenti il progetto vi è il supporto alla creazione di un "Environmental Business Cluster", cioè di un cluster di imprese (ma aperto alla partecipazione di altre organizzazioni), operante nel settore delle costruzioni e con dichiarata attenzione alla sostenibilità delle proprio ciclo produttivo.

Il Metadistretto è caratterizzato dalla compresenza di imprese specializzate in alcune filiere di produzione e si struttura su nuove ripartizioni la cui contiguità territoriale gioca un ruolo chiave in quanto presupposto dell’esistenza di relazioni interaziendali in grado di attivare processi di interscambio tecnologico e di apprendimento, e in cui il rapporto diretto con la ricerca diventa elemento qualitativo dei sistemi industriali.

La filiera dell’abitare, dell’edilizia e dell’ambiente antropizzato, diventerà il futuro sistema di riqualificazione ambientale traendo vantaggio dalla vasta area territoriale di pertinenza, dove, per incrementare le potenzialità, occorre costituire un sistema. Un catalizzatore per costruire in maniera efficiente, sostenibile e con tecniche certificate.

Utilizzo di materiali ecosostenibili, introduzione di nuovi prodotti a matrice naturale da filiera corta, qualità ambientale e risparmio energetico per la riqualificazione, sperimentazione di nuove tecniche costruttive come rielaborazione del costruire tradizionale, procedure di certificazione ambientale per la riqualificazione, modelli di progettazione urbana ecosistemici, sono alcuni degli obiettivi cardine del progetto, che coinvolge progettisti e costruttori eco-evoluti per incentivare la ricerca e lo sviluppo di materiali eco-efficienti prodotti localmente, la produzione di materiali innovativi regionali (e quindi a kilometri zero) legati all’utilizzo di fibre naturali, l’uso del verde in edilizia come materiale, l’utilizzo di energie rinnovabili allo scopo di sviluppare sistemi tecnologici più idonei alla produzione dei materiali senza impiego di energia fossile e con bassa richiesta di energia per la loro produzione, per il loro esercizio e per la loro manutenzione.

Il progetto “Metadistretto delle tecnologie sostenibili”, nelle sue fasi iniziali, si è sviluppato a partire dall’individuazione di una prima serie di progetti di riqualificazione realizzati in Emilia-Romagna con caratteristiche di eco-sostenibilità, utilizzo di materiali sostenibili e adozione di strategie volte al risparmio energetico e alla salvaguardia ambientale.

Oltre alla consultazione della più aggiornata bibliografia in materia, questa prima tranche di selezione di progetti che potessero rappresentare significative “buone pratiche” in materia di riqualificazione sostenibile è stata effettuata anche attraverso la consultazione dei progetti partecipanti al Premio IQU - Innovazione e Qualità Urbana, al Premio Sostenibilità, organizzato dall’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena-AESS e coordinato da Bioecolab, e al Premio Architettura Sostenibile, organizzato dalla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara.

Sono stati definiti due modelli per la raccolta di dati significativi da sottoporre ai progettisti, attraverso un format mirato a focalizzare le strategie di intervento e i loro esiti, e alle aziende, imprese, installatori, certificatori, distributori, ovvero a tutti i soggetti che operano dei diversi segmenti della complessa filiera del settore delle costruzioni.

La selezione di un “campione” di interventi di riqualificazione ecosostenibile ha costituito l’occasione per effettuare un primo screening sull’impegno dei progettisti verso un modello orientato alla sostenibilità e sugli esiti fattivi di questi interventi in termini di risparmio energetico, riduzione delle immissioni di gas climalteranti, sostenibilità economica, riduzione di emissione di sostanze chimiche indoor, diminuzione della “domanda energetica”, ecc.

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Inoltre, in questa fase di schedatura critica, le indicazioni fornite dai progettisti hanno consentito di individuare una serie di PMI operanti in regione del settore materiali da costruzione, in particolare sui temi della sostenibilità di materiali e tecnologie, che verranno coinvolte nelle future attività di creazione del cluster di imprese del Metadistretto.

Al fine di comprendere un significativo range di casi studio, i progetti selezionati su tutto il territorio regionale hanno riguardato diverse tipologie edilizie e a diversa destinazione d’uso, dagli edifici residenziali al terziario, dagli edifici scolastici a quelli commerciali.

Questo primo “compendio”, in continuo aggiornamento e implementazione, vedrà, in un futuro prossimo, ulteriori sviluppi e approfondimenti.

Le tecnologie possono aiutare molto e probabilmente l’Italia si dovrà indirizzare versa la creazione di modelli edilizi ibridi in cui mettere in atto il recupero più oculato e mirato dell’esistente con un forte sforzo di innovazione e integrazione di tecniche costruttive. Nel prossimi anni si dovrà immaginare molto di ciò che non c’è a tutti i livelli per individuare processi che sappiano riconoscere e valutare più efficienti ed efficaci percorsi di recupero. Ma occorre molta disponibilità e propensione alla ricerca e alla sperimentazione applicativa.

luisa
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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 1 Corte Campadelli - Recupero della corte e nuova sala polivalente Localizzazione Emilia-Romagna, Italia Provincia Bologna Comune Altedo di Malalbergo Indirizzo via E. Minghetti 1 Contesto Corte agricola in area urbana

Progetto architettonico diverserighestudio

architetti Simone Gheduzzi, Nicola Rimondi, Gabriele Sorichetti

Progetto strutture ing. Alessandro Delle Curti Progetto impianti kg progetti Progetto sicurezza ing. Alessandro Delle Curti Committente Immobiliare porta castello Impresa esecutrice coop costruzioni Aziende coinvolte Malte e intonaci:

Fassa Bortolo Isolanti termoacustici: Celenit Murature: Poroton

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Orientamento Sud - sud est

Tipologia edificio Edifici rurali

Destinazione d’uso Nuova sala polivalente (spettacolo - terziario – uffici)

Tecnologia costruttiva Tradizionale in muratura in laterizio intonacata e copertura a falde

Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

Recupero, ricostruzione, ampliamento. Recupero di una corte colonica attraverso l'intervento di ricostruzione di ruderi e ampliamento di una nuova sala polivalente.

Recupero, riqualificazione e ampliamento

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

Larice naturale per il rivestimento dell'ampliamento, pannelli in fibra di legno mineralizzata per il rivestimento interno, il controllo acustico e la coibentazione.

Utilizzo del legno e dei pannelli in fibra di legno per la coibentazione

Tecnologie applicate e strategie adottate

Studio dell'orientamento, delle proporzioni e della disposizione delle aperture trasparenti. Controllo dell'irraggiamento solare e dell'esposizione.

Riduzione delle dispersioni termiche, risparmio energetico e di costi di riscaldamento grazie all’isolamento e al controllo solare

Consu mo energetico (classe) /

Eventuali certificazioni energetiche

/

Costo dell’intervento

€ 1.650.000,00

Problematiche in fase di progetto

Gestione paesaggistica del rapporto tra ampliamento ed edifici di tipologia storica.

Problematiche in f ase di esecuzione

Controllo dello sbalzo verso sud-est

Varianti sostanziali rispetto al progetto

Il progetto iniziale prevedeva per la parte strutturale dell'ampliamento l'uso di pannelli portanti in legno, poi sostituiti con una struttura a telaio in c.a. e termolaterizio. Cambiamento richiesto dal contenimento dei costi e dalle capacità costruttive dell'impresa.

Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

Qualità paesaggistica del complesso. Benessere termo igrometrico all'interno degli edifici.

Riconoscimenti a premi e concorsi

Premio Architettura Sostenibile 2007 - vincitore Arches 2008 - menzione d'onore

Cronologia intervento Progetto: 2003 - 2004 Realizzazione: 2005 - 2007

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Immagini del progetto d’intervento

In alto a sinistra, stato di fatto. Vista della corte colonica prima dell’intervento di recupero. In basso e a destra, viste di dettaglio della nuova sala polivalente

Vista esterna degli edifici recuperati e della nuova sala polivalente, oggetto dell’ampliamento

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Vista interna della nuova sala polivalente

Si ringraziano per la collaborazione gli architetti Simone Gheduzzi, Nicola Rimondi, Gabriele Sorichetti.

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 2 Corte Sant'Andrea Localizzazione Emilia-Romagna, Italia Provincia Bologna Comune San Pietro in Casale Indirizzo via Fontana 930 Contesto Corte agricola

Progetto architettonico diverserighestudio

architetti Simone Gheduzzi, Nicola Rimondi, Gabriele Sorichetti

Progetto strutture ing. Francesco Foti Progetto impianti omega associati Progetto sicurezza ing. Alessandro Delle Curti Committente il raccolto s.c.a.r.l. Impresa esecutrice nuova i.a.b. Aziende coinvolte Calce e intonaci:

TCS s.r.l. Intonaci antiumidità: Simpro s.r.l. Iniezioni e pali per consolidamento fondazioni: Novatek

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Isolamento termoacustico: Celenit

Orientamento Edifici isolati

Tipologia edificio Edifici rurali

Destinazione d’uso Residenziale convenzionato

Tecnologia costruttiva Tradizionale in muratura in laterizio intonacata e copertura a falde

Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

Recupero e rifunzionalizzazione di un edificio storico-testimoniale destinato ad alloggi in locazione convenzionata e sede operativa della cooperativa agricola. Gli interventi sono stati di consolidamento strutturale, di isolamento termico a cappotto esterno, di coibentazione e ventilazione della copertura in legno, integrazione impiantistica

Recupero, rifunzionalizzazione, isolamento termico attraverso il cappotto esterno, integrazione impiantistica

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

Cappotto esterno realizzato con intonaco isolante a base di sola calce idraulica e minerali espansi. Isolanti interni in fibra di legno mineralizzata

Utilizzo di materiali naturali, riduzione dei consumi, risparmio energetico e miglioramento del benessere indoor

Tecnologie applicate e strategie adottate

Isolamento dell'involucro per ridurre i consumi e migliorare il benessere degli abitanti. Ottimizzazione impiantistica con caldaie a condensazione.

Recupero del calore latente contenuto nei fumi, vantaggio economico, risparmio energetico. Riduzione di emissioni di CO2

Consumo energetico (classe) Classe B per il piano terra e primo, C per il piano sottotetto

Eventuali certificazioni energetiche

-

Costo d ell’intervento 730.000€ 800€/mq Problematiche in fase di progetto

Consolidamenti strutturali

Problematiche in fase di esecuzione

Il cappotto realizzato con l'intonaco isolante ha uno spessore medio di 8 cm e nella posa ha comportato molta dispersione di materiale spruzzato e molto sporco

Varianti sostanziali rispetto al progetto

Era previsto l'isolamento dell'edificio tramite contro pareti interne in legno mineralizzato, si è scelto di utilizzare l'intonaco di grande spessore per risanare le murature, renderle complanari ed aiutarne il consolidamento

Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

Edificio fatiscente recuperato con materiali e procedure di qualità mantenendo basso il costo di recupero. Ottimo risultato energetico.

Riconoscimenti a premi e -

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concorsi Cronologia intervento 2004 - 2005 progetto 2006 - 2008 realizzazione

Immagini del progetto d’intervento

A sinistra, stato di fatto: vista dell’edificio prima dell’intervento di recupero. A destra, vista dell’edificio a intervento concluso

Viste interne dell’edificio destinato ad alloggi in locazione convenzionata e sede operativa della cooperativa agricola

Si ringraziano per la collaborazione gli architetti Simone Gheduzzi, Nicola Rimondi, Gabriele Sorichetti.

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 3 Recupero corte rurale ad uso socio-riabilitativo residenziale per disabili psichici Localizzazione Emilia Romagna, Italia Provincia Ravenna Comune Faenza Indirizzo Via Zannona, n. 28 Contesto Edificio collocato nella campagna faentina in direzione Ravenna

Progetto architettonico Arch. Nicola Montini, Arch. Gian Luca Zoli

C.so Mazzini, 68 - Faenza

Progetto s trutture Ing. Carlo Giovannini Progetto impianti Studio Energia Progetto sicurezza Geom. Silvia Nenni Committente I GIRASOLI di Figna Damiano Impresa esecutrice S.M.C.A. Aziende coinvolte Intonaci:

Iperblock Fornitura e posa infissi: Falegnameria Zini Comm. S.r.l. Fornitura e posa arredi: Crearredo di Parrino Pierpaolo & C. Fornitura pareti-vetrate: Uniform S.p.a. Fornitura pavimento in getto: Pavisol S.r.l. Carpenteria e arredi metallici: Lama il Fabbro di Lama Marco & C. S.a.s. Pareti verdi:

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Poliflor Orientamento Nord-est/sud-ovest casa colonica, sud-est/nord-ovest bassi comodi e

fienile. Tipologia edificio Corte colonica rurale comprensiva di casa colonica, fienile e basso

comodo. Destinazione d’uso Centro socio-riabilitativo residenziale per disabili psichici e alloggi

protetti per anziani. Tecnologia costruttiva Struttura in pilastri e tamponamento in blocchi di cls cellulare a base

calce, solaio e coperture in legno lamellare, portico in legno lamellare. Tipologia interv ento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

Recupero in tre stralci di fabbricati per la realizzazione di un centro socio riabilitativo residenziale per disabili psichici e di alloggi protetti per anziani, con interventi di: demolizione e fedele ricostruzione di casa colonica al di fuori della fascia di rispetto stradale con ampliamento e costruzione portico; restauro e risanamento conservativo di fienile con demolizione parziale di annessi incongrui; restauro e risanamento conservativo di bassocomodo con demolizione parziale di annessi. Comprensivo di progettazione degli interni, degli arredi, degli esterni e integrazione impiantistica.

Demolizione, restauro, risanamento conservativo, progettazione degli esterni, integrazione impiantistica

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

Impiego di blocchi Iperblock base calce, intonaco a calce, solai e coperture in legno, isolanti della copertura in fibra di legno, cogenerazione e caldaia a condensazione di supporto, recupero acque meteoriche Il sistema è integrato con un parco esterno progettato per l’uso per l’ortoterapia.

Tecnologie applicate e strategie adottate

Il sistema base calce impiegato nel tamponamento esterno è naturale, non contiene sostanze nocive per la salute e l’ambiente ed è integralmente biocompatibile e bioecologico. Il prodotto consente l’abbattimento, sia in fase di realizzazione del materiale sia nelle successive fasi di posa e utilizzo, della produzione di anidride carbonica nonché un notevole risparmio di tempo e mezzi per il montaggio in opera.

Assenza di emissione di sostanze nocive, abbattimento produzione CO2

Impianto di cogenerazione: questa tecnica nella produzione di energia offre la massima efficienza nella trasformazione dell’energia mantenendo al contempo basso l’impatto ambientale e risparmiando le risorse di energia primaria. Questa tipologia è stata inclusa da poco nell’elenco delle fonti rinnovabili riconosciute dalla regione Emilia Romagna (consente anche la produzione di energia elettrica).

Basso impatto ambientale, risparmio di risorse di energia primaria e risparmio energetico

Caldaia a condensazione di supporto alla cogenerazione

Autoproduzione energia elettrica ed energia termica. Basso impatto ambientale e risparmio risorse

Riscaldamento a pavimento in pannelli radianti

Risparmio energetico e riduzione emissioni di CO2

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Parete verde a sud Raffrescamento naturale con conseguente riduzione della domanda energetica

Tetto micro-ventilato Miglioramento del comfort indoor, riduzione della domanda energetica per il riscaldamento e il raffrescamento

Recupero delle acque meteoriche con vasca di accumulo (13 mc) ad uso irriguo e per gli scarichi dei sanitari

Risparmio della risorsa idrica

Filtro di depurazione acque di scarico: aerobico e anaerobico

Abbattimento sostanze inquinanti

Solai e coperture in legno

Utilizzo del materiale naturale non trattato, costruzione a secco, maggior rapidità in fase di cantiere con un indiretto risparmio di risorse ed energia

Infissi e parete vetrata continua dotate di vetri altamente performanti bassoemissivi.

Riduzione delle dispersioni termiche, risparmio energetico e di costi di riscaldamento grazie all’isolamento e al controllo solare

Consumo energetico (classe) Ipotizzata B min. Eventuali certificazioni energetiche

A fine lavori

Costo dell’intervento

Stralci 1° e 3° € 700.000 + iva circa

Problematiche in fase di progetto

Nessuna

Problematiche in fase di esecuzione

Nessuna

Varianti sostanziali rispetto al progetto (ad es. cambio materiali per difficoltà reperimento)

Il sistema tradizionale integrato con pannelli solari e fotovoltaici per la generazione di acqua calda ad uso termo-sanitario è stato sostituito con un impianto di cogenerazione ad alto rendimento, gli infissi previsti sono stati dotati di vetri maggiormente performanti e di sicurezza come richiesti dalla normativa in vigore per le strutture socio assistenziali.

Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

Sono previsti un ottimo comfort interno, bassi consumi energetici, cessione di quote di energia elettrica prodotta dal cogeneratore con relativi

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introiti e dunque una quota nulla relativa ai costi energia elettrica, benefici economici dovuti all’uso delle acque di recupero ai fini irrigui e per gli scarichi dei sanitari

Riconoscimenti a premi e concorsi

-

Cronologia intervento Progettazione 2009-2010 Realizzazione 2010- marzo 2012 (previsione)

Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

Elaborati di progetto: piante, prospetti e sezioni con l’esplicitazione degli interventi attuati e dei materiali utilizzati

Viste esterne delle fasi di cantiere

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Viste interne ed esterne in fase di cantiere Si ringrazia per la collaborazione l’architetto Nicola Montini, Studio Montini Zoli di Faenza.

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patr imonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 4 Recupero villa padronale di inizio ‘900 Localizzazione Emilia Romagna, Italia Provincia Ravenna Comune Faenza Indirizzo Via Salita di Oriolo, n. 9 Contesto L’edificio è collocato in una zona agricola di salvaguardia e di tutela

dei caratteri particolari di interesse paesaggistico e ambientale

Progetto architettonico Arch. Nicola Montini, Arch. Gian Luca Zoli

C.so Mazzini n° 68, Faenza

Progetto strutture Ing. G. Lega Progetto impianti Studio Energia Progetto sicurezza Arch. Nicola Montini Committente Matteo Montini, Chiara Pausini Impresa esecutrice S.M.C.A. Aziende coinvolte Intonaci:

MGN s.r.l. (fornitura) Fornitura e posa infissi e arredi: Plazzi Falegnameria Artigiana s.a.s. Fornitura pareti-vetrate: Vetreria Dofla Fornitura pavimento in getto: T.i.m.e. s.r.l.

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Fornitura rivestimenti e Parquet: Stilwood s.r.l. Carpenteria e arredi metallici: Lama il Fabbro

Orientamento Nord-sud (asse principale) Tipologia edificio Villa padronale di inizio ‘900 in complesso rurale Destinazione d’uso Residenziale Tecnologia costruttiva Struttura verticale in muratura portante esistente. Solai in legno e

tavelle di cotto e in tavelloni e putrelle di ferro esistenti.

Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

Restauro e recupero ad uso residenziale, studio degli interni, rifacimento delle finiture e di tutti gli arredi, comprensivo della sistemazione del parco esterno. Nello specifico:

sostituzione di tutto il pacchetto di copertura posizionato sopra l’impalcato di tavelle con un nuovo tetto ventilato prediligendo il recupero dei coppi originali. Posa di uno strato di isolante con relativa prima orditura di travicelli e in successione: la seconda orditura di travicelli, il tavolato, una guaina impermeabilizzante ardesiata e infine il manto in coppi di recupero integrati a nuovi (rovesci) ove necessario. Il tutto a realizzare il tetto aerato. La scelta degli elementi di copertura è ricaduta su una tipologia dotata di nasello anti scivolo e fermi anti scorrimento al fine di garantire, senza l’ausilio di elementi metallici, la massima garanzia di tenuta e stabilità;

Recupero di materiali, isolamento termico e strategie per il risparmio energetico

demolizione degli intonaci esterni e rifacimento attraverso intonaco a calce lasciato a vista (ditta MGN e finitura detta Nigra Padoana) ad andamento. Realizzazione intonaci interni a calce nelle componenti dette calcina bianca e calcina fine; gli intonaci utilizzati hanno un ottimo rendimento termico, igrometrico e di traspirazione (per una corretta salubrità degli ambienti);

Benessere indoor, rendimento termico finalizzato al risparmio energetico

recupero dei fregi, cornici e balcone della facciata principale e restauro della meridiana. Consolidamento cornici attraverso infiltrazioni puntuali di resina e stuccatura dei cavilli più evidenti (ditta specializzata);

Recupero di materiali precedentemente in opera

realizzazione di riscaldamento a pavimento mediante l’installazione di pannelli radianti e realizzazione nella zona giorno di un pavimento in cocciopesto;

Minori costi di esercizio, maggior comfort abitativo, risparmio energetico

posa nella zona notte di un pavimento in legno di tipo lamparquet posato a spina di pesce continua finito con protettivi a base acqua;

Utilizzo del legno, materiale naturale non trattato, con finitura priva di emissione di sostanze nocive

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predisposizione per la posa dei pannelli solare-termico e/o fotovoltaici in falda e di termo camino;

Utilizzo dell’energia solare, pulita, risparmio energetico, mino impatto ambientale

infissi su disegno dotati di vetri bassoemissivi.

Riduzione delle dispersioni termiche, risparmio energetico e di costi di riscaldamento grazie all’isolamento e al controllo solare

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

Intonaci a calce interni ed esterni, massetto in cocciopesto a vista su impianto radiante a pavimento, caldaia a condensazione, raccolta delle acque meteoriche ad uso irriguo, termocamino (predisposto)

Tecnologie applicate e strategie adottate

Il complesso impiantistico dell’edificio si presenta per l’elevata originalità rivolta all’applicazione di soluzioni di risparmio energetico.

La produzione di acqua calda termo-sanitaria viene realizzata da caldaia a condensazione alimentata a gpl predisposta per l’uso con pannelli solari e termocamino; l’impianto di riscaldamento è di tipo a pannelli radianti a pavimento il cui getto soprastante in coccio-pesto, una volta adeguatamente levigato e trattato, è lasciato volutamente a vista per aumentarne la capacità termica.

Caldaia a condensazione: recupero del calore latente contenuto nei fumi, vantaggio economico, risparmio energetico. Riduzione di emissioni di CO2

Predisposizione per la trasformazione del camino esistente in termocamino, che permetterà, soprattutto nelle mezze stagioni, di produrre acqua calda durante l’uso del focolare; tale soluzione tecnologica, ad alto grado di sperimentazione se integrata ad un impianto come quello utilizzato, prevede, oltre al collegamento con la centrale termica, la presenza di un vaso di espansione atto al contenimento dell’acqua calda in eccesso proveniente dal camino.

Termo camino: alimentato a legna (o gpl o metano) ha un basso impatto ambientale, non rilascia CO2 in atmosfera, consente risparmio energetico e di risorse. Vantaggio economico

Installazione di una linea ad alta temperatura per i termo arredo nei bagni e per la zona studiolo.

Utilizzo di finestrature in legno massello di abete laccato a poro aperto con vetri basso emissivi altamente performanti che assieme all’impiego di intonaci ad alte prestazioni termiche garantiscono ermeticità ed isolamento senza eccessiva dispersione.

Utilizzo del materiale naturale legno, riduzione delle dispersioni termiche, risparmio energetico e di costi di riscaldamento grazie all’isolamento e al controllo solare

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Consumo energetico (classe) B (prevista)

Eventuali certificazioni energetiche

Nessuna

Costo dell’intervento

€ 200.000 circa + iva

Problematiche in fase di progetto

Nessuna

Problematiche in fase di esecuzione

Nessuna

Varianti sostanziali rispetto al progetto (ad es. cambio materiali per difficoltà reperimento)

Nessuna

Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

Ottimo comfort all’interno degli ambienti e bassi consumi energetici

Riconoscimenti a premi e concorsi

.............

Cronologia intervento Progettazione 2006-2007, realizzazione 2007-2008

Si ringrazia per la collaborazione l’architetto Nicola Montini, Studio Montini Zoli di Faenza.

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Immagini del progetto d’intervento

Viste delle fasi di cantiere

Dettaglio di un infisso in legno massello di abete laccato a poro aperto

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Vista esterna dello stato di fatto Vista esterna a cantiere concluso

Viste interne a cantiere concluso

Viste interne a cantiere concluso

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Viste interne a cantiere concluso

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patr imonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 5 Recupero villa colonica Localizzazione Emilia Romagna, Italia Provincia Ravenna Comune Cotignola Indirizzo Via Pilastro, n. 6 Contesto

L’edificio è collocato nella campagna ravennate tra i comuni di Faenza e Cotignola

Progetto architettonico Arch. Nicola Montini, Arch. Gian Luca Zoli

C.so Mazzini n° 68, Faenza

Progetto strutture Ing. Carlo Giovannini Proget to impianti Studio Seta Progetto sicurezza Geom. Nenni Silvia Committente Alfonso Nadiani, Rita Sandrini Impresa esecutrice Romagnola Edil Servizi R.E.S. s.r.l.

Aziende coinvolte Intonaci:

Brigliadori Fornitura e posa infissi esterni: Giemme Forlì s.r.l. Fornitura e posa infissi esterni artigianali: Benini e Mazzotti s.n.c. Fornitura e posa infissi interni e arredi : Falegnameria Randi

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Fornitura pavimento in Parquet: Villa Sante s.r.l. Fornitura rivestimenti: Meinardi s.a.s. Carpenteria e arredi metallici: Lama il Fabbro

Orientamento Nord-est/sud-ovest

Tipologia edificio Casa colonica singola

Destinazione d’uso Residenziale

Tecnologia costruttiva Struttura in pilastri e tamponamento in muratura tipo Latergreen. Isolamento pilastri e cordoli per eliminare ponti termici con pannelli in polistirene. Solaio e copertura in laterocemento.

Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

Progetto inerente insieme sistematico di opere tra cui: ristrutturazione di fabbricato ad suo residenza, demolizione senza ricostruzione di fabbricati ad uso servizio e sistemazione di area esterna. Comprensivo di progettazione degli interni, degli arredi, degli esterni e integrazione impiantistica. È stato realizzato un impianto fotovoltaico sulla copertura dell’edificio ad uso rimessa contiguo.

Demolizione, restauro, risanamento conservativo, progettazione degli esterni, integrazione impiantistica

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

Intonaci a calce interni ed esterni, massetto in cocciopesto a vista su impianto radiante a pavimento, caldaia a condensazione, termocamino, blocchi in laterizio porizzato (tipo Latergreen), manto di copertura e rivestimento pilastro esterno in cotto.

Tecnologie applicate e strategie adottate

Il sistema in blocchi di laterizio porizzato impiegato nel tamponamento esterno permette di raggiungere elevati valori di termoisolamento grazie alla speciale configurazione a setti sottili, mantenendo i vantaggi di una posa di tipo tradizionale. Il prodotto protegge l’ambiente perché favorisce il risparmio energetico nel rispetto della biocompatibilità proponendo una soluzione sicura per il benessere abitativo e per la salute che sfrutta le naturali qualità del laterizio; risulta inoltre conveniente poiché consente un’elevata personalizzazione delle scelte progettuali ed ha una pressoché insuperabile affidabilità nel tempo.

Strategie di isolamento a basso impatto ambientale, risparmio energetico, biocompatibilità, comfort indoor, materiali naturali

Il campo fotovoltaico realizzato sulla falda dell’edificio adiacente produce energia elettrica e nello stesso tempo trasforma la stessa, tramite un bollitore elettrico, in acqua calda sanitaria.

Produzione di energia pulita, risparmio di risorse energetiche, basso impatto ambientale, risparmio energetico

Caldaia a condensazione.

Autoproduzione energia elettrica ed energia termica. Basso

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impatto ambientale e risparmio risorse

L’impianto di riscaldamento è di tipo a pannelli radianti a pavimento il cui getto soprastante in cocciopesto, una volta adeguatamente levigato e trattato, è lasciato volutamente a vista per aumentarne la capacità termica.

Risparmio energetico e riduzione emissioni di CO2

Al sistema di riscaldamento a pannelli radianti è integrata una seconda distribuzione a soffitto per le stanze adiacenti le grandi vetrati del piano primo, eccessivamente disperdenti.

Risparmio energetico e riduzione emissioni di CO2

Termocamino ventilato con quattro bocchette che emettono aria calda rispettivamente in cucina, in sala e nel corridoio davanti al bagno a piano terra. Integrato all’impianto di riscaldamento a pannelli radianti, questa soluzione offre un risparmio economico ed una maggiore sostenibilità ambientale.

Termo camino: alimentato a legna (o gpl o metano) ha un basso impatto ambientale, non rilascia CO2 in atmosfera, consente risparmio energetico e di risorse. Vantaggio economico

Utilizzo di finestrature in legno abete lamellare laccato a poro aperto e in massello con vetri basso emissivi altamente performanti che assieme all’impiego di intonaci ad alte prestazioni termiche garantiscono ermeticità ed isolamento senza eccessiva dispersione.

Utilizzo del materiale naturale legno, riduzione della domanda energetica per riduzione delle dispersioni termiche, risparmio energetico e di costi di riscaldamento grazie all’isolamento e al controllo solare

Sistema di depurazione acque di scarico: filtro batterico.

Abbattimento sostanze nocive

Consumo energetico (classe) Classe B

Eventuali certificazioni energetiche

Si

Costo dell’intervento

€ 500.000 circa + iva

Problematiche in fase di progetto

Nessuna

Problematiche in fase di esecuzione

Nessuna

Varianti sostanziali rispetto al Nessuna

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progetto (ad es. cambio materiali per difficoltà reperimento) Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

Ottimo comfort all’interno degli ambienti e bassi consumi energetici.

Riconoscimenti a premi e concorsi

-

Cronologia intervento Progettazione 2008-2009, realizzazione 2009-2011

Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

Viste esterne dell’edificio, generali e di dettaglio, a conclusione dell’intervento di riqualificazione

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Viste interne della casa colonica a intervento concluso

Viste interne della casa colonica a intervento concluso Si ringrazia per la collaborazione l’architetto Nicola Montini, Studio Montini Zoli di Faenza.

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 6

BRENNONE 21 Localizzazione Emilia-Romagna, Italia Provincia Reggio Emilia Comune Reggio Emilia Indirizzo via Porta Brennone 21

Contesto

Centro storico di Reggio Emilia

Progetto architettonico Laboratorio di Architettura (Arch. Roberta Casarini, Arch.

Andrea Rinaldi) con Arch. Emilia Lampanti Via Porta Brennone, 21 - Reggio Emilia

Progetto strutture Ing. Primo Masini Progetto impianti Ing. Alex Ferretti Progetto sicurezza Geom. Andrea Fontana Committente Privato Impresa esecutrice Impresa Edile “Il Casale” s.a.s. Aziende coinvolte

Impianti termoidraulici: Termoidraulica Chierici s.r.l.

Impianti elettrici: Elettrogamma s.r.l.

Pompa di calore: Daikin - Daikin Air Conditioning Italy S.p.A

Macchina ventilante: Zehnder

Stazione solare: Buderus - Reggio Emilia

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Collettori solari: Buderus - Reggio Emilia

Impianto fotovoltaico: Sanyo

Isolanti termoriflettenti: Actis

Pavimenti: Mafi

Serramenti: Falegnameria Branchetti - Montecavolo (Reggio Emilia)

Posa cartongesso e isolanti: Arkimede s.n.c.

Rubinetti con riduttori di flusso integrati: Hansa

STATO DI FATTO

Orientamento Edificio con le due pareti perimetrali lunghe intercluse tra edifici; fronte d’ingresso esposto a est e fronte sul giardino esposto a ovest. Edificio a schiera a profondità elevata in centro storico. Residenziale. Muratura portante, solai interpiano e copertura in legno.

Tipologia edificio Destinazione d’uso Tecnologia costruttiva INTERVENTO Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

Ristrutturazione. Destinazione d’uso: residenziale (due unità) e uffici (due unità) Esempio reale di sperimentazione, è l’insieme di una serie d’interventi di recupero tipologico ed energetico che hanno condotto l’edificio a funzionare in modo passivo e annullare l’immissione di gas serra in atmosfera (Carbon Zero).

Recupero finalizzato al funzionamento passivo e all’annullamento dell’immissione di gas serra in atmosfera

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

L’intervento è caratterizzato dall’impiego di tecnologie a secco attraverso l’utilizzo del legno, coibentazione con isolanti sottili termo-riflettenti, infissi in legno con vetri basso-emissivi, impianto fotovoltaico, impianto di ventilazione meccanica con recuperatore di calore, impianto di ventilazione controllata con pre-raffrescamento geotermico; controllo del soleggiamento; utilizzo di corpi illuminanti a basso consumo; impiego di sistemi per la riduzione dell’uso di acqua potabile

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Tecnologie applicate e strategie adottate

Fondazioni : plinti in c.a. (fondazioni nuove). Strutture portanti : muratura portante. Solaio interpiano : sistema a secco: travi in legno con interposta lana di roccia, massetto a secco in perlite e tavolato di chiusura. Tramezze interne : cartongesso e vetro. Copertura : struttura in legno con interposta lana di roccia, isolante termo-riflettente sovrapposto e manto di copertura in coppi.

Sistemi costruttivi a secco, isolante termo-riflettente

Coibentazione: la coibentazione dell’involucro è stata effettuata dall’interno con isolanti ad elevato potere coibente con bassi spessori (come gli isolanti sottili termo-riflettenti), tali da impedire la formazione di condense interne o interstiziali; infissi in legno a doppia camera con gas con vetri basso-emissivi (Uw= 0,9-1,00 W/mqK).

La coibentazione consente di ridurre la domanda energetica dell’edificio. Riduzione delle dispersioni termiche, risparmio energetico e di costi di riscaldamento grazie all’isolamento e al controllo solare

Principi della progettazione d’interni: conservare la proporzione degli spazi del tipo edilizio, ma adeguare il nuovo organismo edilizio alle mutate esigenze di qualità della vita: spazi ampi e flessibili consentono di rendere molteplice l’utilizzo dello spazio e evitano una rigida suddivisione in microambienti. La flessibilità diviene uno dei requisiti principali: lavorare sugli ambiti piuttosto che su locali definiti rappresenta il mezzo per ottenere spazi adeguati alla vita contemporanea.

Flessibilità

Impianti fotovoltaici: realizzazione di impianto fotovoltaico in copertura. Potenza impianto fotovoltaico: 5,9KWp Stima produzione impianto fotovoltaico: 5780KWhe/anno

Utilizzo dell’energia solare, pulita, risparmio energetico, minor impatto ambientale

Impianti termici: ogni unità è dotata di un impianto di ventilazione meccanica con recuperatore di calore (alimentato, in un caso, con sistema di geotermia superficiale) addizionato a una batteria di post-riscaldamento (funzionante con pompa di calore aria-acqua + pannelli fotovoltaici) che rappresenta l’unico impianto termico dell’edificio.

Recuperatore di calore Geotermia Sistema impiantistico integrato

Altre te cnologie : realizzazione di impianto di ventilazione controllata con pre-raffrescamento geotermico; controllo ed uso del soleggiamento (invernale ed estivo); utilizzo di corpi illuminanti a basso consumo; impiego di sistemi per la riduzione dell’uso di acqua potabile (utilizzo di riduttori di flusso sui terminali erogatori di acqua sanitaria e utilizzo di cassette wc a doppio scarico).

Ventilazione controllata Geotermia Corpi illuminanti a basso consumo Uso del soleggiamento Risparmio idrico

Consumo energ etico (classe) Fabbisogno energia primaria uffici:

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4,5 - 4,7 kWh/mca Fabbisogno energia primaria residenze: 12,9-13,5 kWh/mqa Fabbisogno energia elettrica climatizzazione: 5275KWhe/anno Emissioni di anidride carbonica: 0 (Carbon Zero)

Eventuali certif icazioni energetiche

Il fabbricato ha ottenuto l’attestato di certificazione energetica Classe A (regione Emilia Romagna).

Costo dell’intervento

935.000 euro

Problematiche in fase di progetto

Le problematiche in fase di progettazione sono state dovute all’elevata profondità della pianta e alla sua scarsa larghezza.

Problematiche in fase di esecuzione

Impossibilità di mettere il cappotto sui muri perimetrali di confine a causa della mancata autorizzazione dei proprietari confinanti. Impossibilità di mettere il cappotto sulla muratura sul giardino interno a causa dell’irregolarità della parete.

Varianti sostanziali rispetto al progetto

Impossibilità di posare il cappotto esterno previsto a integrazione dell’isolamento interno.

Positiv ità Rapporto costi/benefici, risparmio energetico

Nonostante l’impossibilità di utilizzare un cappotto esterno, l’utilizzo di isolanti interni termo-riflettenti a basso spessore ha permesso di ottenere dei buoni risultati di isolamento e di non diminuire significativamente le dimensioni degli ambienti interni. L’utilizzo della pompa di calore collegata a impianti di energia rinnovabile annulla l’immissione in atmosfera di biossido di carbonio (edificio Carbon Zero). Altre positività sono inoltre la qualità dell’aria interna grazie alla ventilazione controllata e l’aumento dell’isolamento acustico dovuto all’utilizzo di adeguati serramenti.

Riconoscimenti a premi e concorsi

Premio So stenibilità 2011 - Categoria recupero - Menzione speciale VII Edizione Premio IQU - Sostenibilità ambientale Soluzioni bioedilizie - Premio speciale

Cronologia intervento Progettazione: 2009 Inizio lavori: 03/12/2009 Fine lavori: 28/10/2010

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Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

Inquadramento dell’edificio nel tessuto storico di

Reggio Emilia. A destra, immagini dello stato di

fatto

Prospetti. In alto lo stato di fatto, sotto il progetto. Il fronte su strada dà una

lettura orizzontale dell’edificio: un piano terra

rivestito in corten destinato ad autorimessa/ingresso si

contrappone a due livelli abitativi trattati con intonaco e aperture che interpretano

la scansione del fronte urbano

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Brennone21 si basa sui seguenti principi energetici: recupero tipologico e compattezza (in alto a sinistra), alto isolamento (in alto al centro), recupero di calore e fonti rinnovabili (in alto a destra), ventilazione notturna (in basso a sinistra), sistemi costruttivi a secco (in basso al centro). Questi hanno portato alla realizzazione di un edificio Carbon Zero

Sezione longitudinale dell’edificio

Da sinistra, prospetto sul giardino, vista del fronte strada e, a destra, il cortile interno preesistente restituito

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nella sua conformazione originaria

Viste interne

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“Met adistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 7 Casa in via Cantarana Localizzazione Emilia-Romagna Provincia Reggio Emilia Comune Reggio Emilia Indirizzo

via Cantarana 6

Contesto

L’edificio oggetto d’intervento è una casa a schiera di piccole dimensioni (3,5 ml di fronte strada) in centro storico a Reggio Emilia

Progetto architettonico Laboratorio di Architettura (Arch. Roberta

Casarini, Arch. Andrea Rinaldi) Via Porta Brennone, 21 - Reggio Emilia

Progetto strutture Ing. Anselmo Bonetti Progetto impianti Tecnostudio Impianti Progetto sicurezza Ing. Marina Mainini Committente Privato Impresa esecutrice Gruppo edile Le Rose Aziende coinvolte Impianti termoidraulici:

Termoidraulica Chierici s.r.l. Impianto elettrico e allarme: Elettrogamma s.r.l. Multiplan: Kaufman

STATO DI FATTO

Orientamento Il fabbricato a schiera è caratterizzato dalla presenza di un doppio affaccio: quello principale di accesso su via Cantarana (sud) e uno

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Tipologia edificio

posteriore (nord) su un grande giardino privato. Edificio a schiera a profondità elevata in centro storico. Residenziale (un’unità su quattro livelli). Struttura in muratura portante. Solai interpiano e copertura in legno.

Destinazione d’uso Tecnologia costruttiva

INTERVENTO Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

Ristrutturazione Il principio di progetto prevede un “contenitore” costruito con la tecnologia tradizionale (a umido) che consente di conservare il rapporto tra la tipologia e la città, e un “contenuto” costruito in legno e cartongesso, in altre parole con tecnologie completamente “a secco”. Solaio interpiano: le strutture orizzontali sono in legno tipo multibox con orditura semplice in travetti e pannelli di irrigidimento in legno lamellare; l’intercapedine è saturata con un materassino in lana di roccia. Copertura: il solaio di copertura con struttura in legno tipo multibox è integrato superiormente da un pannello in poliuretano e alluminio con funzione di barriera al vapore tipo “Isotec”, con una microventilazione a livello del manto di copertura in coppi. Struttura portante: mantenimento della muratura portante esistente. Serramenti: serramenti in legno a doppio vetro.

Integrazione con tecnologie completamente a secco

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

Tramezze interne: cartongesso con cartone riciclato e materassino isolante in lana di roccia. Pavimenti: in legno di faggio trattato a olio. Intonaci interni ed esterni: intonaci in calce.

Utilizzo di materiali riciclati, legno e intonaci a calce

Tecnologie applicate e strategie adottate

I principi di caratterizzazione dello spazio abitativo, del benessere ambientale, del risparmio energetico e della “sostenibilità” hanno guidato la trasformazione dello spazio. Il progetto dello spazio interno ha come fulcro il giardino d’inverno posto in copertura: esso si configura come una serra solare che apporta allo spazio abitativo una gran quantità di luce naturale, di riscaldamento passivo e di aria rigenerata dalla fotosintesi delle piante presenti. Il “giardino d’inverno” è stato realizzato trattando con una struttura in vetro e alluminio una parte della copertura perfettamente esposta a sud e chiudendo lo spazio con una ulteriore vetrata pieghevole; la combinazione di apertura e chiusura tra le due vetrate consente il corretto funzionamento climatico del giardino d’inverno nelle diverse stagioni e nell’alternanza giorno-notte. Estate Il giardino d’inverno è schermato da una doppia tenda (una esterna rifrangente ed una interna pesante) allo scopo di impedire l’entrata diretta dei raggi e può essere in parte aperto per favorire la massima ventilazione. Durante la notte, con la vetrata verticale aperta e la vetrata inclinata anch’essa aperta, lo spazio della scala funziona come un “camino” che spinge l’aria calda verso l’alto e ne

Progettazione finalizzata allo sfruttamento dell’energia solare e dell’illuminazione naturale: minori cos ti di esercizio, maggior comfort abitativo, risparmio energetico. Le integrazioni impiantistiche consentono basso impatto ambientale e risparmio risorse

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favorisce il naturale ricambio. Inverno In inverno di giorno il giardino d’inverno funzionerà come sistema di riscaldamento passivo ad integrazione del riscaldamento esistente. La vetrata di copertura chiusa favorirà l’effetto serra dei raggi solari. La scala diverrà un camino luminoso che interesserà tutti i livelli consentendo l’illuminazione naturale, attraverso piccole aperture protette con vetro fisso acidato, dei servizi igienici e l’aria in circolo sarà rigenerata dalla sintesi delle piante. Impianto di riscaldamento: caldaia a condensazione e impianto di riscaldamento a pavimento Impianto elettrico: tipo BUS

Consu mo energetico (classe)

Classe D (antecedente l’entrata in vigore della normativa)

Eventuali certificazioni energetiche

Non presente

Costo dell’intervento

295.000 euro

Problematiche in fase di progetto

Le problematiche in fase di progettazione sono state dovute alla elevata profondità della pianta e alla sua scarsa larghezza.

Problematiche in fase di esecuzione

Difficoltà nell’allestimento e nella gestione del cantiere a causa della collocazione dell’edificio in centro storico che non permetteva di avere ampi spazi da adibire al cantiere.

Varianti sostanziali rispetto al progetto (ad es. cambio materiali per difficoltà reperimento)

No

Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

L’edificio non ha subito interventi significativi per quanto riguarda l’isolamento (eccezion fatta per la copertura); ciononostante l’edificio funziona molto bene grazie alle altre tecnologie adottate.

Riconoscimenti a premi e concorsi

Premio Sostenibilità 2006 – 1° edizione 1° premio

Cronologia intervento Progettazione: 2002 Realizzazione: 2002

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Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

In alto, schema della strategia di progetto. A destra, il comportamento climatico degli ambienti

A sinistra, in alto, vista interna del garage; in basso, vista della scala. A destra, il giardino d’inverno

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Vista del prospetto sul retro

Si ringraziano per la collaborazione gli architetti Roberta Casarini e Andrea Rinaldi.

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“Met adistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 8 Casa Simonini Localizzazione Emilia-Romagna, Italia Provincia Reggio Emilia Comune Puianello (Quattro Castella) Indirizzo via Taddei

Contesto

Il lotto su cui sorge la Casa Simonini è un lotto racchiuso a sud-est da una strada a modesto traffico parallela alla SS n°63 che scorre poco più in là, e dagli altri lati da edifici di bassissimo pregio, edificati in confine di proprietà.

Progetto architettonico Laboratorio di Architettura (Arch. Andrea Rinaldi, Arch. Roberta

Casarini) con Arch. C. Ghidini, Arch. V. Gimiliano Via Porta Brennone, 21 - Reggio Emilia

Progetto strutture Ing. C. Torreggiani Progetto im pianti Termoprogetti s.n.c. Progetto sicurezza -- Committente Privato Impresa esecutrice Fratelli Le Rose s.n.c. Aziende coinvolte

Isolanti sottili termoriflettenti ACTIS

STATO DI FATTO

Orientamento Edificio isolato

Tipologia edifi cio Edificio isolato

Destinazione d’uso Residenziale

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Tecnologia costruttiva Muratura portante e copertura lignea INTERVENTO Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

Tipologia di intervento: ristrutturazione + ampliamento Destinazione d’uso: residenziale

L’ampliamento dell’abitazione richiesto dal committente per poter realizzare un’unità più ampia e una seconda unità da utilizzare in futuro, si scontrava con numerosi vincoli urbanistici ed edilizi (distanze, visuale libera, ecc). Un nuovo volume reso trapezio dal tetto ad unica falda e proteso verso il paesaggio, si inserisce nei ritagli di spazio consentiti dalle altre abitazioni vicine, e, vista la posizione già elevata del terreno esistente, si staglia sulle altre abitazioni consentendo di “vedere lontano” e nel contempo di essere percepita da lontano. Pertanto la “nuova casa” è concepita per sovrapposizione a quella esistente che rimane intatta nella sua morfologia, consentendo di leggere la storia della casa e, pertanto, quella dei suoi abitanti. Consentire la massima fruizione del paesaggio circostante, inteso come un grande giardino di cui fruire visivamente, è l'idea guida del progetto. La casa si apre verso il paesaggio circostante mediante aperture che diventano "quadri naturali" e due patii intesi come spazi di vita all'aperto. Al piano terreno un doppio ingresso consente l'accesso alla nuova abitazione e a una mini-unità composta da un ampio pranzo-soggiorno, una cucina, una camera con guardaroba e bagno. L'ingresso alla nuova casa avviene direttamente dal soggiorno che si sviluppa in parte in doppio volume in comunicazione diretta con il pranzo-cucina, situato al primo piano unitamente agli altri spazi di vita, che si susseguono intercalati da due patii, e scanditi dalla successione di tre porte del settecento.

Ampliamento in presenza di vincoli urbanistici ed edilizi. Fruizione e integrazione paesaggistica. Strategia di intervento sovrapponendo il nuovo edificio al preesistente, in una logica di densificazione

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

Coibentazione : murature in termolaterizio e cappotto esterno con isolanti sottili termoriflettenti; serramenti con doppio vetro. Materiali utilizzati: legno, muratura in termolaterizio e rame sono gli unici tre materiali con cui è costruita la nuova casa.

L’u tilizzo del termolaterizio e degli isolanti termoriflettenti consentono una coi bentazione che diminuisce la domanda energetica dell’edificio . Riduzione delle dispersioni termiche, risparmio energetico e di costi di riscaldamento grazie all’isolamento e al

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controllo solare

Tecnologie applicate e strategie adottate

L’impostazione del progetto di ampliamento muove dalla volontà di avere grandi vetrate che si aprono verso il paesaggio e allo stesso tempo, garantiscono buoni apporti di luce naturale negli ambienti.

Consumo energetico (classe) Classe C

Eventuali certificazioni energetiche

Attestato di certificazione energetica Regione Emilia Romagna - Classe C

Costo dell’intervento

215.000 euro

Problematiche in fase di progetto

Non presenti

Problematiche in fase di esecuzione

Non presenti

Varianti sostanziali rispetto al progetto (ad es. cambio materiali per difficoltà reperimento)

Nessuna variante sostanziale

Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico

--

Riconoscimenti a premi e concorsi

Concorso Nazionale TRE "Una casa per una famiglia" Zoppas Editore Progetto segnalato

Cronologia intervento progettazione: 2000-2001 realizzazione: 2001 realizzazione piscina: 2004 realizzazione cappotto: 2009-2010

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Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

A sinistra, schizzi di studio del progetto. A destra prospetti e sezione trasversale

In alto, vista dello stato di fatto. A destra, un’immagine dell’edificio a progetto di riqualificazione concluso

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A sinistra, in alto viste esterne. A destra, vista interna

Si ringraziano per la collaborazione gli architetti Roberta Casarini e Andrea Rinaldi.

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 9

Scuola “WIVA”- Ampliamento ecosostenibile della scuola elementare di Bagnolo in Piano Localizzazione Emilia-Romagna, Italia

Provincia Reggio Emilia Comune Comune di Bagnolo in Piano Indirizzo via Gonzaga - via Anna Frank

L’area in oggetto è situata nella prossimità nord del Centro Storico del Capoluogo, in un ambito che ospita gli edifici che formano il Complesso Scolastico dell’Istituto Comprensivo Comunale E. Comparoni, mentre nelle adiacenze, sorgono le strutture sportive comunali a supporto dell’Istituto Scolastico.

Contesto

Progetto architettonico Progetto - Direzione Lavori - Coordinamento Architettonico

Arch. Roberto Denti e Arch. Corrado Cacciani Arteas Progetti Architetti Associati

Progetto del verde Progetto strutture

Dott.ssa Paesaggista Silvia Ghirelli - Progetto del Verde e Irrigazione Studio Ing. Marco Poli - Progetto Strutture e Coordinamento per la Sicurezza - Ing. Marco Poli

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Progetto sicurezza Progetto impianti

Adobe Progetti - Progetto Impianti Termo-Idraulici - P.I. Corrado Ceccardi

Studio Eclisse - Progetto Impianti Elettrici - P.I. Marco Boschini

Committente

Progetto Sicurezza Antincendio Studio Effeprogetti Ing. Fabio Ferrini Amministrazione Comunale di Bagnolo in Piano, Reggio Emilia

Impresa esecutrice

Cooperativa Costruzioni Edili Val d’Arda – Fiorenzuola Emilia, Piacenza Serramenti e Frangisole in legno: Capoferri Serramenti – Adrara S. Martino - Brescia

Aziende coinvolte

Impianto Termo-Idrico-Sanitario: Aerclima srl, Mantova Impianto Elettrico: S.E.N. srl, Novellara, Reggio Emilia Vetrata Strutturale: S.A.L.A. srl, Reggio Emilia Opere in ferro: R.C. di Romano Cella, Roccabianca, Parma Coperture: D.F. Lattonerie, Barco di Bibbiano, Reggio Emilia Serramenti Interni: Maffini Serramenti Fontana, Parma Tinteggi Interni: Cabassi, Reggio Emilia (Tinteggi Naturali Solas) Pavimenti: Pavidea, Fidenza, Parma (Casalgrande Padana) Controsoffitti: Arkimede, Castelnovo Monti, Reggio Emilia Pavimentazioni esterne: BySistem, Reggio Emilia e Flli. Gatto, Reggio Emilia Opere a Verde: Maioli, Salvaterra, Reggio Emilia

MATERIALI E SISTEMI Laterizi: Margonara , Mantova Isolamento in sughero: Supersarda Isolamento in legno mineralizzato: Celenit

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Isolamento in Kenaf: K.E.F.I. Massetto fono-termoisolante: Fonobeton Manto di copertura: Alugraf 600 – Alubel Riscaldamento radiante a parete: elementi radianti ditta System Service - caldaia a condensazione ditta Buderos Riscaldamento radiante a soffitto: WidiWall – Knauf Intonaci in Terra Cruda: Geosana Tinteggi naturali: Solas Controsoffitti: Sofipam – Knauf Porte e serramenti interni: Comeca Pavimenti: Casalgrande Padana

STATO DI FATTO

Orientamento L’orientamento è condizionato dallo sviluppo dell’edifico scolastico esistente e dall’area cortiliva disponibile che condiziona lo sviluppo longitudinale per una esposizione est-ovest degli spazi didattici. Questa condizione ha obbligato a valutare attentamente il controllo solare mattutino e pomeridiano mediante l’inserimento di frangisole regolabili e impacchettabili in legno naturale, che caratterizza fortemente l’architettura della scuola.

Tipologia edificio Sviluppo longitudinale con doppio affaccio est-ovest e percorsi connettivi orizzontali interposti, schema a “triplo corpo”.

Destinazione d’uso Aule e Servizi Scuola Elementare

Tecnologia costruttiva L’involucro esterno. L’edificio è concepito strutturalmente come telaio in cemento armato per soddisfare le disposizione della normativa antisismica. Le pareti di tamponamento esterne sono costruite in blocchi in laterizio porizzato a forte spessore, che in ragione del loro potere isolante e della rilevante inerzia termica, consentono una forte protezione nel periodo invernale e il necessario "sfasamento termico" nel periodo estivo. I solai sono in laterocemento e quello del piano terra è distaccato dal terreno in modo da creare un intercapedine areata che elimina l’umidità di risalita. Gli intonaci esterni, a basi di calce idraulica , e quelli interni, a base di calce aerea, permettono la traspirazione delle murature secondo il concetto di parete come “terza pelle”, evitando la creazione di muffe e

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batteri. I serramenti esterni delle aule sono in legno di hemloch con vetro camera bassoemissiva che consentono di raggiungere un forte isolamento degli ambienti, schermati da elementi frangisole in cedro rosso , regolabili elettricamente.

INTERVENTO Tipologia intervento

Ampliamento Un Progetto Partecipato, un Cantiere Didattico Per la sua straordinaria valenza sociale, quest’opera è stata concepita attraverso un lungo percorso di progettazione partecipata che ha visto come protagonista la scuola stessa e un’equipe multidisciplinare di professionisti, componenti dalla Direzione Scolastica, del Consiglio di Istituto e del Collegio Docenti. L’intervento ha voluto promuovere una cultura del costruire indirizzata alla salvaguardia dell’ambiente , dimostrando come i principi e le tecnologie ecosostenibili, oltre ad un maggiore comfort e benessere degli ambienti, consenta una contrazione delle spese di gestione e manutenzione per l’Amministrazione.

Le tecniche costruttive sono state scelte con la volontà da parte dell’Amministrazione Pubblica di fare della scuola una sorta di “cantiere didattico” (nelle fasi di progetto siamo nel 2004, quando ancora la normativa si riferiva esclusivamente alla L10/91) in cui l’attenzione per le nuove tecnologie costruttive, potessero divenire “guida e manifesto” per la promozione e la sensibilizzazione verso questi aspetti del processo edilizio e in particolare: - il risparmio energetico e gestionale della struttura; - la promozione e utilizzo delle energie rinnovabili; - l’attenzione al benessere indoor degli ambienti; - l’attenzione agli aspetti psicosensoriali; L’Architettura L’analisi compositiva ha concentrato la sua attenzione innanzitutto al contesto in cui si verrà a collocare l’intervento. L’ampliamento, si pone in modo “innovativo” rispetto alla scuola esistente in laterizio faccia vista e pur conservando l’altezza delle partizione murarie, “scardina” il classico sistema finestrato, per uno sviluppo orizzontale e continuo delle aperture. Nella composizione volumetrica del fronte principale, l’edificio si presenta composto da un’ampia vetrata strutturale d’ingresso sotto la grande e aggettante copertura, un’ala lignea ricoperta in rame a protezione sulla zona d’accesso. Gli elementi murari scavati dalle continue aperture orizzontali, disegnando un “segno dinamico” della facciata, si prolungano sospesi nell’aria fino a fondersi nell’aria e nel verde. L’ampliamento abbandona l’uso del laterizio faccia a vista, per un paramento intonacato e tinteggiato, in riferimento a quello della Vecchia Scuola anni ‘20.

Valenza sociale della progettazione partecipata verso la salvaguardia dell’ambiente

Cantiere didattico di sensibilizzazione al risparmio energetico e gestionale, l’utilizzo di energie rinnovabili, il benessere indoor

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Gli spazi didattici Le aule di classe sono quasi sempre piccole e non rispettano il rapporta tra la superficie e il numero dei ragazzi. Questo elemento influenza fortemente l’impostazione didattica e le modalità di svolgimento del lavoro in classe. Nel progetto aule e laboratori hanno una superficie di circa 60 mq, notevolmente superiore a quella minima prevista dalla normativa vigente (45 mq per una classe di 25 alunni) permettono agevolmente diversi schemi di lezione e soluzioni di assedio personalizzate e consentono migliori passaggi per la sicurezza e gli spostamenti dei bambini. Il Colore Ormai è accertato che il colore non è soltanto un elemento decorativo ma condiziona lo stato mentale , influenza le reazioni emotive. Quando abbiamo chiesto ai rappresentanti scolastici e alla Direzione Didattica come avrebbero voluto che fossero gli ambienti interni della scuola, la gran parte dei partecipanti ha valutato come fondamentale la luminosità degli ambienti e la loro caratterizzazione per una positiva stimolazione emotiva. Il risultato di questo dibattito ha portato il progetto degli interni a considerare e confermare come fondamentale per la qualità degli spazi, la grande e diffusa illuminazione della aule didattiche laboratori e degli spazi di socializzazione , mediante l’uso delle ampie vetrate che permettano la buona penetrazione della luce e una “progettata” situazione cromatica. Sono state realizzate situazione cromatiche, in forme di accenti, lasciando una neutralità di base che permetta agli alunni di intervenire direttamente, mediante pannelli o allestimenti per la caratterizzazione puntuale e specifica degli ambienti.

Utilizzo della luce naturale come strategia progettuale

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

INVOLUCRO MURARIO Le murature esterne sono realizzate in laterizio porizzato in pula di legno. Gli intonaci esterni a basi di calce idraulica e quelli interni a base di calce aerea permettono la traspirazione delle murature secondo il concetto di parete come “terza pelle” evitando la creazione di muffe e batteri. I tinteggi esterni, a base di prodotti silossanici conferiscono una forte resistenza al dilavamento pur mantenendo un alto livello di traspirazione del vapore acqueo verso l’esterno. Per gli elementi oscuranti-frangisole è stato impiegato il legno naturale in “cedro rosso”, scelto per le sue qualità di durezza e resistenza agli agenti atmosferici e soprattutto senza necessità di trattamenti con vernici o pellicole protettive. INTERNI

Materiali naturali che assicurano elevata traspirabilità e accumulo termico

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Controllo delle emissioni indoor Per la riduzione dei rischi di inquinamento indoor sono stati scelti materiali ecocompatibili, con caratteristiche certificate dagli enti e associazioni di tutela e in particolare: - gli intonaci nelle pareti occupate dal riscaldamento, saranno intonacate con terra cruda , che funge da auto regolatore del gradiente igrometrico degli ambienti confinati. - i tinteggi interni, sono eseguiti con prodotti a base di pigmenti e solventi naturali , derivanti dalla lavorazione degli agrumi o del latte. Questi prodotti, oltre alla loro salubrità rilasciano nell’ambiente piacevoli profumazioni e consentono tonalità cromatiche naturali di gradevole effetto; - i pavimenti sono in gres porcellanato fine scelto per la facile manutenzione, sono però dotati di certificazione per l’assenza di rilascio del piombo ANAB (o di altre sostanze nocive) e ottenuti tramite un processo produttivo in cui sono ridotte le emissioni inquinanti in atmosfera; - le controsoffittature sono in pannelli di fibra di gesso naturale e kenaf certificate , esenti da qualsiasi emissione pericolosa; - il sottofondo alleggerito è stato realizzato aggregato polimerico denominato costituito nella sua totalità da materie plastiche da riciclo ed è coperto da brevetto Europeo. - l’isolamento acustico dei locali, le pareti interne e pavimenti sono costruite su di una striscia elastomerica fonosmorzante composto da fibre e granuli di gomma riciclata . Il prodotto derivante dalla gomma riciclata non contiene formaldeide, fluoro, carburi, non emette fumi tossici durante la combustione.

Tecnologie applicate e strategie adottate

TECNOLOGIE BIOCLIMATICHE Illuminazione naturale. Le Ampie vetrate a forte isolamento termico mediante sistemi “basso-emissivi”, consentiranno la migliore illuminazione degli ambienti e un forte rapporto interno-esterno degli utenti, aumentano fortemente il benessere degli ambienti. I corridoi distributivi centrali interclusi rispetto all’esterno, sono illuminati mediante ampie aperture vetrate che ricevono un elevato apporto di luce naturale dalle aule. Controllo del soleggiamento. Il controllo avviene mediante sistemi frangisole in legno naturale di cedro rosso regolabili e motorizzati realizzati, esente da qualsiasi trattamento superficiale, che consentiranno: -il controllo totale del soleggiamento mattutino (lato est) e pomeridiano (lato ovest); - il mantenimento del desiderato microclima interno nei periodi di soleggiamento; - la regolazione dell’illuminazione naturale, in funzione delle diverse attività didattiche. - la migliore illuminazione degli ambienti e un ottimo

Utilizzo del materiale naturale legno, riduzione delle dispersioni termiche, risparmio energetico e di costi di riscaldamento grazie all’isolamento e al controllo solare

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comfort degli utenti. Ventilazione naturale. Una delle cause più frequenti della scadente qualità dell’area indoor, è rappresentata dalla cattiva manutenzione e gestione degli impianti di ventilazione meccanica. L’edificio è stato pertanto concepito per la creazione di un sistema di ventilazione naturale, mediante aperture a comando regolato , che consente di garantire il necessario ricambio d’aria. tramite il riscontro areante tre le aperture finestrate esterne, quelle interne del corridoio centrale e attraverso le aperture regolabili della copertura centrale che consentono l’espulsione dell’aria viziata sfruttando l’effetto camino. Il verde come elemento bioclimatico. Anche gli esterni sono stati pensati in armonia con la struttura scolastica, privilegiando l’attenzione ad aspetti di valenza bioclimatica funzionali all’ombreggiamento di ambienti scolastici particolarmente esposti, delle piazze e dei percorsi, attraverso piantumazioni di essenze a foglia caduca o mediante l’utilizzo di elementi rampicanti che nel progetto caratterizzano e rappresentano a livello anche simbolico la ricerca di fusione tra edificio e natura. Valutazione di Impatto Edilizio RIE Per valutare l'impatto dell'intervento è stato utilizzato il calcolo dell'indice R.I.E. (Riduzione Impatto Edilizio ), uno strumento usato dal Comune di Bolzano, per valutare in fase progettuale la permeabilità dei suoli prima e dopo l'intervento. Dai calcoli emerge che la permeabilità complessiva dell'area scolastica in progetto rimane pressochè inalterata (R.I.E.iniziale = 5,756 - R.I.E. finale = 5,788), in quanto gran parte dell'area occupata dall’ampliamento era in precedenza usata come campo calcistico dotato di drenaggio, quindi con valori di permeabilità nel terreno molto bassi. IMPIANTI A BASSO CONSUMO Riscaldamento radiante a parete. L’impianto di riscaldamento sarà realizzato con pannelli radianti a parete del tipo a sottointonaco e nelle zone di corridoio e servizi con pannelli a soffitto inseriti in appositi pannelli di controsoffitto, realizzando così l’ottimizzazione dei rendimenti dei generatori di calore a condensazione, migliorando il grado di comfort ambientale, ottenendo la stratigrafia del calore corretta con alta uniformità delle temperature percepite in ambiente e riduzione dei moti convettivi di aria e polvere. Le pareti occupate dal riscaldamento, saranno intonacate con terra cruda, che funge da auto regolatore del gradiente igrometrico degli ambienti confinati. Questo sistema, basato sul principio di trasmissione del calore per irraggiamento garantisce: - un ottimale rendimento e confort termico alle

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basse temperature - mantiene inalterato il grado di umidità dell’area per non migliorare qualità respiratorie - evita la movimentazione di polveri non creando movimenti convertivi di aria calda rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali - riduce la necessità di ricambi d’aria - bassi tempi di messa a regime lo rendono ideale per l’impiego in strutture pubbliche in relazione ai limiti normativi sui limiti temporali di funzionamento giornaliero. La produzione di acqua calda per riscaldamento viene garantita da due generatori ad acqua calda del tipo a condensazione , alimentati da gas metano, ognuno dei quali con funzionamento modulante per garantire la variazione di temperatura di mandata in base alla temperatura esterna. Illuminazione artificiale. Nell’illuminazione artificiale degli spazi didattici, sono state impiegate speciali luci a spettro variabile che consentono: - una riproduzione fedele dello spettro luminoso solare - una qualità luminosa diffusa elevata che si fonde con quella naturale proveniente dalla finestra o dal cielo; - azione stimolante dei processi biologici umani; -elevate caratteristiche di riproduzione del colore (Ra 96) ideali per aule e laboratori -alto rendimento del flusso luminoso con una durata media di 24.000 ore contro le 16.000 di un reattore tradizionale. ISOLAMENTO ACUSTICO Nell’edificio è stato pertanto affrontato, con particolare attenzione, il grado di assorbimento acustico interno. Negli ambienti didattici sono stati impiegati elementi controsoffitto, in pannellature di fibra di gesso naturale microforato con materassini assorbenti in kenaf . Nell’atrio, la fonoassorbenza acustica viene garantita: da controsoffittature in legno di cedro con sistemi di “cattura” mediante pannelli in fibra di legno . La struttura edile è stata acusticamente isolata con un insieme di sistemi composti da: -strati in gomma riciclata composti da fibre e granuli di gomma riciclata SBR interposta a due strati di cartonfeltro bitumato, denominata “ISOLGOMMA “ posti sotto alle pareti divisorie e a separazione di quest’ultime dai massetti; -dai massetti alleggeriti realizzati con aggregato polimerico che consentono un alto abbattimento del rumore da calpestio. denominato costituito nella sua totalità da materie plastiche da riciclo .

LA TERRA CRUDA - RISPARMIO ENERGETICO E BENESSERE PSICOFISICO

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Al fine di garantire ideali condizioni di comfort ambientale garantendo un notevole risparmio energetico è stata scelta come soluzione ottimale l’adozione di terminali di riscaldamento con pannelli a parete, integrati con sistemi di diffusione del calore. Sulla base di questa specifica tecnologia e in piena conformità alle indicazioni della bio-edilizia in merito alla riduzione dei rischi di inquinamento indoor per le parti occupate dai pannelli radianti a parete è stato realizzato con speciali intonaci in terra cruda. La parete radiante scalda su entrambe le parti del muro e quindi anche nella parete opposta a quella sopraccitata avremo una temperatura superficiale in grado di dare un’ulteriore contributo al benessere termico. La motivazione principale per l’impiego di questo materiale deriva principalmente al fine di migliorare la trasmissione del calore delle pareti occupate dal riscaldamento radiante, cedere umidità all’ambiente in modo naturale, regolare naturalmente il gradiente igrometrico degli ambienti confinati e consentire una deumidificazione naturale. A distanza di circa sei anni dall’apertura della struttura scolastica (e ormai sette anni dalla intonacatura) non ci pervengono notizie di problemi alla manutenzione, soprattutto in relazione alla presenza dell’impianto di riscaldamento a parete.

Consumo energetico (classe) Requisiti minimi D.leg 331/06 = 83 kWh/mqa Classe Energetica = 57 kWh/mqa

Eventuali certificazioni energetiche

ENERGETICA “Ecoabita 2007” CLASSE C Scuola Wiva è il primo edificio scolastico a ricevere la targa di Certificazione Energetica “Ecoabita” secondo i criteri promossi dalla Provincia di Reggio Emilia. Con una riduzione della dispersione energetica (57 kw/mqa) inferiore di un 30% rispetto ai parametri previsti dal Dlgs. 311(83 kw(mqa), la struttura consegue la classe C, risultato più che eccellente per un intervento di edilizia scolastica realizzata con un costo unitario finale pari a circa 1000 €/mq e quindi in linea con i parametri economici dell’edilizia convenzionale , dimostrando come sia possibile ottenere “qualità sostenibile”, anche sotto il profilo economico.

Costo dell’intervento

L’intervento di ampliamento delle Scuole Elementari, consiste in 12 nuove aule/laboratori e 4 aule interciclo , per una superficie complessiva di 1600 mq ed impegno di spesa pari a 2.400.000 Euro (Quadro Economico Generale) di cui 1.680.000€ di opere edili.

Problematiche in fase di Difficoltà dell’impresa nella realizzazione di opere e

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progetto

tecnologie non ancora consuete in quegli anni 2005-2006.

Problematiche in fase di esecuzione

Nessuno in particolare se non il continuo ma comprensibile coordinamento con il responsabile della sicurezza dell’istituto scolastico che garantiva gli spostamenti all’interno dell’area scolastica e nell’edificio esistente.

Varianti sostanziali rispetto al progetto

Nulla di particolare.

Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

L’intervento per una superficie complessiva di 1600 mq ha avuto impegno di spesa complessivo pari a 2.400.000 Euro ma di cui solo 1.680.000 di opere edili che comprendono anche la riqualificazione delle aree esterne esistenti. Il relativo costo parametrico si è attestato a circa 1.000 €/mq, un ottimo livello per un intervento pubblico e con le caratteristiche sopra riportate.

Riconoscimenti a premi e concorsi

Premio I.Q.U. Innovazione e Qualità Urbana, Premio Speciale Sostenibilità 2007

Cronologia intervento Progettazione: 2003 -2005 Realizzazione: maggio 2005 - settembre 2006

Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

In alto, planivolumetrico e schema dell’orientamento. A destra, il progetto del verde

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Sezione trasversale dell’edificio di ampliamento

A sinistra, vista da est. A destra, vista dell’ingresso da sud

Da sinistra, dettaglio del frangisole, particolare in corrispondenza dello spigolo e vista della struttura destinata a reggere il rampicante

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A sinistra, vista della posa in opera dell’intonaco di terra cruda sulla parete radiante. In alto a destra vista dei listelli frangisole e, sotto, dettaglio dei frangisole in opera

Vista interna delle aule scolastiche dell’edificio di ampliamento

Si ringrazia per la collaborazione l’architetto Roberto Denti.

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 10 Ristrutturazione energetica di una falegnameria a Scandiano Localizzazione Provincia Reggio Emilia Comune Scandiano, Reggio Emilia Indirizzo Via Volta, 8 Contesto Quartiere residenziale anni ’70 e centro direzionale. L’edificio è stato

costruito alla fine degli anni 70 come costruzione temporanea. Progetto architettonico AEstudio di Arch. Enrico Baschieri - Anne Friederike Goy Progetto strutture Arch. Enrico Baschieri Progetto impianti Arch. Enrico Baschieri Progetto sicurezza Geom. Pier Luca Chiletti Committente Luciano Messori ed altri Impresa esecutrice Messori Arredamenti s.r.l. Aziende coinvolte Impresa esecutrice dei lavori edili:

Impresa edile Iuri Valentini, Scandiano Impianti termo-meccanici: Alessandro Riva, Scandiano, Reggio Emilia Impianti elettrici: Daniele Mussini, Scandiano, Reggio Emilia Serramenti: Grassi&Montanari, Scandiano, Reggio Emilia Giardino: Ecodesign s.r.l. – Scandiano, Reggio Emilia

STATO DI FATTO

Orientamento Sud Tipologia edificio Capannone artigianale Destinazione d’uso Artigianale e commerciale Tecnologia costruttiva Struttura intelaiata in acciaio e tamponamento in muratura INTERVENTO Tipologia intervento L’intervento riguarda la ristrutturazione energetica di

una falegnameria costruita alla fine negli anni ‘70. L’edificio è passato da una classe G a una classe B, con grande soddisfazione dei proprietari che hanno anche realizzato l’opera e che si trovano ora a lavorare in condizioni di comfort termo-acustico per loro inusitate. Dopo il rinforzo della struttura metallica, seconda la normativa antisismica, e la rimozione della copertura in Ethernit e la demolizione del corpo servizi in muratura, fortemente degradato, i volumi sono stato ricostruiti, spostando le partizioni interne e ridefinendo le aperture esterne.

Ristrutturazione energetica attraverso una serie di strategie che hanno portato l’edificio in classe B tra cui: schermature solari, coibentazione con isolanti in fibra di legno, integrazione impiantistica con stufe a legna alimentate da scarti di produzione. Queste strategie

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È stata realizzata una schermatura solare delle finestre a nastro, calcolata in modo da ottimizzare gli apporti solari e massimizzare il confort visivo. L’isolamento dell’edificio è stato eseguito in autocostruzione da parte dei proprietari. Le pareti in muratura esistenti del corpo principale sono stati isolati con pannelli di EPS con grafite e finiti con una parete ventilata in fenolico. Il tetto e il corpo dei servizi sono stati isolati con pannelli di multistrato, isolati con fibra di legno, prefabbricati in sede. Sono stati sostituiti tutti gli infissi esistenti, aggiornandoli ad uno standard attuale. Con l’inserimento di due stufe a legna, alimentate con gli scarti di produzione, il consumo energetico dell’edificio è stato quasi ridotto a zero. L’intervento riguarda anche gli spazi aperti della falegnameria, dove sono state realizzate due terrazze pavimentate in pietra, con pergole in ferro arrugginito, destinate all’inverdimento, realizzate in funzione di schermatura solare, un prato fiorito posto all’ingresso dello spazio commerciale e un’area verde privata a fronte della facciata sud dell’edificio.

riducono il fabbisogno energetico dell’edificio, aumentano il benessere indoor e riducono le emissioni di CO2

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

Pannelli di fibra di legno, sp. 14 cm, certificati Natureplus, per l’isolamento del tetto; Pannelli di fibra di legno, sp. 16 cm, certificati Natureplus, per l’isolamento delle nuove pareti ventilate del corpo servizi

Tecnologie applicate e strategie adottate

Tecnologie da risparmio energetico: Le pareti in muratura della falegnameria esistente sono state isolate con 12 cm di EPS con grafite, rivestito con una parete ventilata in multistrato fenolico, realizzata dalla committenza con materiali e tecnologie proprie. Il tetto in legno ventilato è stato costruito con pannelli multistrato, isolati con 16 cm di fibra di legno. Il corpo servizi è stato costruito con pannelli prefabbricati composti da multistrato e16 cm di fibra di legno a parete e 14 cm di fibra di legno a tetto. Infissi in alluminio a taglio termico con vetrocamera Ug=1,1 W/mqK I muri di fondazione del corpo servizi, di nuova costruzione, sono isolati con pannelli di XPS. Caratteristiche Involucro Edilizio:

• Chiusure verticale opache: Muratura, isolamento a cappotto, facciata ventilata in legno U = 0,26 W/m²K • Chiusure verticale opache: Telaio in legno e pannelli multistrato, isolamento in fibra di legno, facciata ventilata in legno U = 0,205 W/m²K • Chiusure di copertura opache: Tetto in legno ventilato U = 0,27 W/m²K • Chiusure di basamento: Pavimento su terreno U = 0,41 W/m²K • Chiusure trasparenti: Telaio in alluminio a taglio termico 70 mm, doppio vetro basso emissivo Ug = 1,1 W/m²K - Uw = 1,57 W/m²K. Lo sporto del tetto sopra la fascia finestrata alta serve per l’ombreggiamento in estate e garantisce una buona luminosità in inverno.

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Sistema edificio/impianti (riscaldamento): Caldaia a condensazione – Gas metano – Potenza 34 kW - Rendimento: 1,03 - Distribuzione: a tubi di rame isolati - Regolazione: sonda + termostati ambiente - Emissione: ventilconvettori

Consumo energetico (classe)

Certificato energetico Emilia-Romagna in Classe B EPtot= 13,62 kW/m3anno; EPi=12,33 kW/m3anno EPacs=1,29 kW/m3anno

Certificazioni energetiche

Certificazione energetica Regione Emilia-Romagna

Costo dell’intervento Costruito: 562,66 m2 Totale: 345.144,21 € Costo: 613,41€/m2

Problematiche in fase di progetto

Il progetto è nato dall’analisi energetica dell’esistente e dalla volontà di conservare la struttura della vecchia falegnameria rivestendo esternamente le strutture in carpenteria metallica. Un’attenta analisi dei ponti termici ha consentito di ridurre al minimo situazioni di forte dispersione termica delle strutture. I modelli tridimensionali e l’analisi agli elementi finiti hanno consentito di valutare preventivamente le scelte di dettaglio e di calibrare il risultato sulle possibilità economiche dell’azienda.

Problematiche in fase di esecuzione

L’intervento è stato eseguito dalle maestranze, coordinate dal Direttore Lavori, in tre mesi. Il dettaglio esecutivo ha permesso di controllare le problematiche di cantiere evitando imprevisti e contenendo i costi.

Varianti sostanziali rispetto al progetto

Il rivestimento della facciata, originariamente previsto a scandole di legno, è stato sostituito con pannelli in fenolico, un materiale di comune utilizzo dei titolari della falegnameria che hanno realizzato l’intervento in autocostruzione.

Positività

Comfort termico e luminoso invernale e estivo; Risparmio energetico e comfort interno; Luogo di lavoro efficiente; Buon rapporto costi/benefici grazie alla detrazione fiscale 55%

Riconoscimenti a premi e concorsi

nessuno

Cronologia intervento data assegnazione incarico: 17/03/2009 data rilascio titoli autorizzativi e/o presentazione DIA: P.C. 50/2009 del 12/06/2009 inizio lavori: 03/10/2009 fine lavori: finiture interne ancora in corso rilascio certificato di conformità edilizia e agibilità:

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Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

Calcolo agli elementi finiti del giunto muro-tetto della nuova costruzione in legno, del giunto tra muro esistente e nuova costruzione in legno e del muro isolato. A destra, illuminazione naturale degli ambienti interni e luminanza al 21 marzo, 21 giugno, 21 settembre e 21 dicembre

Il prospetto principale, nord est, con gli ingressi

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I n alto, prospetto sud ovest (visto da sud nel mese di luglio alle ore 10). A destra, vista da sud est con corpo servizi e schermature solari

A sinistra, vista interna della falegnameria ristrutturata. A destra, vista del laboratorio a sud ovest durante il cantiere

Si ringrazia per la collaborazione l’architetto Enrico Baschieri.

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 11 Casa passiva nella valle del Tresinaro Localizzazione Emilia-Romagna, Italia Provincia Reggio Emilia Comune Scandiano, Reggio Emilia Indirizzo Via Braglia 4/1 a Rondinara Contesto

Ambito rurale nel primo appennino reggiano. L’edificio fa parte di una borgata assimilata a nucleo storico originario

Progetto architettonico AEstudio di Arch. Enrico Baschieri - Anne Friederike Goy Progetto strutture Ing. Giuseppe Herman Progetto impianti MBI Energie s.r.l. Progetto sicurezza Geom. PierLuca Chiletti Committente Nicola Vertova Impresa esecutrice Impresa edile Iuri Valentini, Scandiano, Reggio Emilia Aziende coinvolte Impianti termo-meccanici:

La Termoidraulica di Bolognesi, Scandiano, Reggio Emilia Impianti elettrici: Gianni Fiorani, Scandiano, Reggio Emilia Impresa esecutrice degli infissi: Nagà s.n.c., Wengen, Bolzano

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Intonaco in terra cruda e giardino: Ecodesign s.r.l., Scandiano, Reggio Emilia

STATO DI FATTO

Orientamento Sud-ovest Tipologia edificio Stalla-fienile e casello per la produzione del formaggio, parte di un’unità

edilizia con tipologia di “casa a torre” d’interesse tipologico-architettonico. Destinazione d’uso Agricolo Tecnologia costruttiva Muratura in sasso, laterizio e ricostruzioni con blocchi di cemento

prefabbricati, tetto con travi di legno, manto di copertura in coppi. INTERVENTO Tipologia intervento L’intervento riguarda la riconversione a fini abitativi di una

stalla-fienile parzialmente crollata e ricostruita, posta a fianco di un vecchio casello. Per il vecchio casello sono stati utilizzati mattoni di recupero (facciavista e gelosie in cotto), mentre la stalla-fienile è stata trasformata in un’abitazione confortevole, secondo lo standard della casa passiva, finita internamente ed esternamente con intonaci e tinteggi a calce naturale, in armonia con l’adiacente torre in pietra esistente al suo fianco, di altra proprietà. Sono state ricostruite le colonne con i capitelli, le volte e le finestre arcate della stalla, mentre il doppio volume del fienile è stato lasciato in parte a tutta altezza e in parte suddiviso con un solaio in legno, che riduce l’altezza delle camere da letto. La copertura è stata rifatta utilizzando il sistema costruttivo originario a capriate e terzere, sul quale è stato posto in opera un tetto in legno ven tilato con isolamento in fibra di legno dello spessore di 20 cm. La distribuzione verticale è stata realizzata con una scala in metallo a doppia spirale rivestita in legno di rovere. L’intervento riguarda anche il giardino dell’abitazione, collegato alla zona giorno con una terrazza pavimentata in pietra: per terrazzare il terreno in pendenza è stato realizzato un muro a secco di pietra locale, gli accessi alla casa sono realizzati con vialetti di pietra locale posate a secco con fughe inverdite. Al momento è in fase di realizzazione il prato fiorito, un frutteto e l’orto sinergico.

Recupero e riconversione secondo lo standard della casa passiva, utilizzando materiali di recupero, materiali naturali e sistemi costruttivi originari

Materiali/componenti “bio” utilizzati

Recupero del materiale lapideo e laterizio per la ricostruzione di muri e gelosie e del manto di copertura in coppi; Pannelli di fibra di legno, certificati Natureplus, per l’isolamento del tetto; Pannelli di sughero bruno espanso, certificati ANAB, per l’isolamento a cappotto dei muri in laterizio; Infissi in legno di larice, trattati con olio di larice; Intonaci interni in calce idraulica naturale e in terra cruda; Tinteggio interno a calce idraulica naturale e a base di latte e uovo; Tinteggio esterno a calce naturale; Olio di lino cotto e cera d’api per trattare la struttura lignea del tetto e i pavimenti in legno e pietra all’interno; Vernici per trattamento del ferro a base di olio di lino cotto e cera; Pietra locale, posata a secco per muri e pavimentazioni

Materiali di recupero, pannelli in fibra di legno, pannelli in sughero per l’isolamento a cappotto, infissi in legno trattati con materiali naturali, intonaci in calce naturale e terra cruda, vernici naturali per il trattamento delle finiture

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Tecnologie applicate e strategie adottate

Recupero dei materiali di demolizione (mattoni, pietra, coppi); Ricostruzione con tecnologie contemporanee: Muri portanti in laterizio, struttura antisismica con cordoli e pilastri in c.a. Isolamento secondo lo standard tedesco Passivhaus: L’involucro esterno a tenuta d’aria. Il tetto in legno ventilato è isolato con fibra di legno naturale di sp. 20 cm; La muratura è isolata con un cappotto in sughero bruno di sp. 22 cm; I muri di fondazione sono isolati con pannelli di XPS di sp. 24 cm; Gli infissi sono stati realizzati con telai in legno da 90 mm, con taglio termico in PUR, l’attacco a muro degli infissi, anche in quelli arcuati della stalla, è stato realizzato con cassonetti isolati, appositamente progettati per questo intervento, isolati con 8 cm di Kooltherm lambda 0,021. Le due porte verso esterno sono state realizzate con pannelli Thermosafe 100 e soglie a taglio termico, per garantire un perfetto isolamento e la tenuta all’aria dell’infisso. Caratteristiche Involucro Edilizio: • Rapporto S/V: 0,57 • Chiusure verticale opache: Muratura con cappotto in sughero U = 0,149 W/m²K • Chiusure di copertura opache: U = 0,187 W/m²K • Chiusure di basamento: Pavimento su terreno con isolamento in XPS U = 0,191 W/m²K • Chiusure trasparenti: Telaio in legno da 90 mm con taglio termico in PUR, triplo vetro basso emissivo Ug = 0,5 W/m²K e distanziali Thermix - Uw = 0,76-0,83 W/m²K Sistema edificio/impianti (riscaldamento): La casa ha come unico impianto di riscaldamento/raffrescamento una macchina di ventilazione meccanica controllata con recuperatore a flussi incrociati, collegato ad una batteria di preriscaldo/ preraffrescamento dell’aria, abbinata a sonda geotermica orizzontale. L’ACS è garantita da un pannello solare termico a tubi sottovuoto sul tetto, integrato da uno scaldabagno a GPL nei mesi invernali. L’energia elettrica è fornita da un impianto fotovoltaico da 3,45 kWp integrato nella falda del tetto. L’impianto di recupero delle acque meteoriche da 10 mc è interrato.

Recupero dei materiali di demolizione, tetto in legno ventilato e isolato con fibra di legno, cappotto in sughero, infissi in legno a taglio termico. Queste strategia consentono un risparmio energetico e un minor impatto ambientale

Impianto a ventilazione meccanica con recuperatore di calore, pannello solare termico, impianto fotovoltaico, impianto di recupero delle acque meteoriche consentono un risparmio globale delle risorse

Consumo energetico (classe)

Classe A+; indice energetico Dlgs 311: 12,58 kW/m2a; indice energetico PHPP (Passivhaus): 10 kW/m2a

Certificazioni energetiche

Attestato di qualificazione energetica Emilia-Romagna

Costo dell’intervento Costruito: 370 m2

Totale: 539.872,00 €

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Costo: 1.459 €/m2 Problematiche in fase di progetto

Isolamento tra il nuovo edificio e la vecchia torre esistente. Adozione di tecnologie moderne come l’isolamento termico a cappotto integrandole con i materiali del contesto storico locale. Studio dei materiali idonei per la ricostruzione, garantendo la richiesta del cliente di rendere passiva l’abitazione.

Problematiche in fase di esecuzione

Il controllo dell’esecuzione richiede molto tempo in cantiere ed è impegnativo dovendo utilizzare quasi sempre maestranze non ancora esperte nella costruzione di case passive

Varianti sostanziali rispetto al progetto

Verifica giornaliera del progetto in cantiere per garantire un isolamento ottimale anche nei più piccoli dettagli, che ha consentito di raggiungere risultati termici superiori a quelli previsti dal progetto. Spostamento delle pareti divisorie al piano terra: invece di costruire le pareti in mezzeria di colonna, si è deciso di creare nicchie intorno alle colonne della ex-stalla, in modo da poter ricavare delle nicchie su un alato e degli armadi sulla parte opposta, formando così spazi complessi.

Positività

Abitazione contemporanea integrata in un nucleo abitativo tradizionale e in un ambito rurale; Massimo comfort invernale e estivo: la casa ha affrontato due inverni con temperature a –17 e due estati con temperature a +40°C; Comfort estivo interno a +24°C senza impianti di condizionamento e deumidificazione ma con VMC con preraffrescamento dell’aria e utilizzo della terra cruda. Risparmio energetico con manutenzione ridottissima; Rapporto costi/benefici molto positivo

Massimo comfort invernale e estivo senza impianti di riscaldamento e deumidificazione, utilizzo della terra cruda, risparmio energetico, ridotta manutenzione, positivo rapporto costi/benefici

Riconoscimenti a premi e concorsi

Menzione speciale del Premio Sostenibilità 2009 di BioEcoLab (Modena)

Cronologia intervento data assegnazione incarico: 04/09/2006 data rilascio titoli autorizzativi e/o presentazione DIA: 25/09/2007 inizio lavori: 15/10/2007 fine lavori: 31/12/2009 rilascio certificato di conformità edilizia e agibilità: 31/12/2009

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Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

Vista esterna dell’edificio a intervento di riqualificazione concluso. A sinistra, vista sud, a destra vista ovest

A sinistra, dettaglio dell’isolamento del tetto. A destra, la muratura con cappotto in sughero

A sinistra, vista interna della struttura di copertura in legno. A destra, dettaglio dell’intonaco in terra cruda

Si ringrazia per la collaborazione l’architetto Enrico Baschieri, AEstudio.

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile

del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 12 TRENTO TRIESTE 13: sede amministrativa TIL e ampliamento Localizzazione Emilia-Romagna, Italia

Reggio Emilia Reggio Emilia viale Trento Trieste 13 L’edificio si colloca in un’area ferroviaria di interesse locale ai margini della città storica di Reggio Emilia.

Provincia Comune Indirizzo Contesto

Progetto architettonico SEDE: Laboratorio di Architettura (Arch. Roberta Casarini, Arch.

Andrea Rinaldi) AMPLIAMENTO: Laboratorio di Architettura (Arch. Roberta Casarini, Arch. Andrea Rinaldi, Arch. Stefano Veroni) SEDE: Ing. Marina Mainini AMPLIAMENTO: Ing. Luca Speroncini Progetto termoidraulico: Tecnostudio Impianti Progetto elettrico: Cavazzoni s.r.l. Arch. Roberta Casarini T.I.L. Trasporti Integrati Logistica Gruppo Edile Le Rose

Progetto strutture Progetto impianti Progetto sicurezza Committente Impresa esecutrice

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Aziende coinvolte AMPLIAMENTO + SEDE Impianto elettrico: Gaioni Stefano AMPLIAMENTO Moduli fotovoltaici: Trina Solar Convertitori: Aros Solar Technology Autobloccanti drenanti (su copertura piano ipogeo): Paveblock Sottostruttura facciata ventilata: Metra S.p.A. Impianto di ventilazione controllata: Zehnder Impianto di condizionamento e pompa di calore: Aermec Solare termico: Paradigma Serramenti: Essepi Rubinetti con riduttori di flusso integrati: Hansa Posa cartongesso e isolanti: Arkimede s.n.c. SEDE Isolanti termo riflettenti: Actis Pannelli multiplan: Kaufmann – Canducci Holz service

STATO DI FATTO SEDE

Orientamento Edificio isolato a pianta rettangolare disposta secondo un orientamento est-ovest. Capannone/officina dismessa. Officina per gli autobus dismessa, priva di rilievi storici ed in condizioni di manutenzione d’uso mediocri.

Tipologia edificio Destinazione d’uso

Tecnologia costruttiva Muratura portante e copertura metallica.

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INTERVENTO Tipologia intervento Materiali/componenti sostenibili utilizzati Tecnologie applicate e strategie adottate Tipologia intervento

Tipologia intervento: Recupero + Ampliamento SEDE L’edificio è il risultato d el recupero di un’officina autobus pubblici dismessa collocata in un contesto parzialmente degradato di un’area ferroviaria in centro urbano. Una dura “pelle” in alluminio riveste per intero il fabbricato esistente e, mediante la modificazione del volume e delle aperture, rimanda all’immagine e alla dina micità delle carrozze ferroviarie: il nuovo edificio d iviene così momento di inserimento e di r iqualificazione in un conte sto privo di identità, e immagine per l’azienda che si occupa di mobilità pubblica. Luce, aria, natura sono le cond izioni ambientali del nuovo spazio: le piante purificano l’aria, tramite la traspirazione delle foglie contribuiscono a regolare l’umidità, ma soprattutto sono il punto di incontro tra l’uomo e la natura; portare dentro la natura contribuisce a r icreare una tensione tra interno ed esterno, oltre che educare al rispe tto ed alla conservazione del mondo naturale. Solaio interpiano: a “box” interamente in le gno con pannelli tipo Multip lan e isolanti termoacustici in fibra di cocco. Copertura: a “box” interamente in legno con pannelli tipo Multiplan e isolanti ter moacustici in fibra di cocco; isolante termoriflettente.

RECUPERO Strategie di riqualificazione di un edificio dismesso in un’area urbana degradata, con particolare attenzione alle condizioni ambientali (luce e aria) e all’integrazione con il verde Utilizzo di materiali naturali: strutture in legno e pannelli isolanti termoacustici in fibra di cocco Isolanti termo riflettenti Finiture in materiali naturali Riduzione del consumo della risorsa idrica Teleriscaldamento in rete AMPLIAMENTO Strategie di integrazione con il comparto urbano di progetto, limitandone l’impatto complessivo Compattezza volumetrica,

Finiture interne: cartongesso e v etro; pavimenti in legno di faggio industriale e in gres. Impianto elettrico: a bassa tensione e utilizzo di corpi illuminanti a basso consumo. Riduzione del consumo dell’acqua potabile con erogatori a 5 lt/min e scarichi a doppia erogazione. Utilizzo del teleriscaldamento in rete. AMPLIAMENTO Per quanto concerne l’ampliamento, l’immagine complessiva è quella d i un edificio di snello e leggero nel suo rivestimento vitreo, che cela un altro volume sotto il terreno. L’idea di progetto nasce infatti dalla volontà di limitare il più possibile l’ombreggiamento e l’impatto che il nuovo edificio avrebbe avuto sulla vicina se de amministrativa, sviluppandolo quindi in alte zza e creando un piano ipoge o. L’edificio risulta quindi dalla composizione di due volumi principali:

- un compatto corpo a torre di dimensioni ridotte (ml 8x6 circa) disposto su tre livelli

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Materiali/componenti sostenibili utilizzati Tecnologie applicate e strategie adottate

fuori terra oltre ad una terrazza. La compattezza dell’edificio è alle ggerita percettivamente da un a facciata v entilata in vetro bia nco. Le a perture, dalla forma stretta e allungata, grazie alla loro concentrazione a nord-ovest e limitazione a sud, riducono il surriscaldamento estivo.

- un lungo volume ipogeo articolato dalla presenza di un pat io che p ermette l’illuminazione naturale dei locali. L’articolazione del volume, che aumenta la superficie disperdente generando potenzialmente maggiori consumi energetici, è bilanciata dalla presenza del terreno che riduce le dispersioni termiche. Contemporaneamente, d’estate, la massa del terreno unita alla copertura verde destinata a parcheggio permette un ottimo comportamento termico.

Fondazioni: in c.a. a platea Struttura portante: telaio in c.a. Pareti perimetrali: fibrogesso, lan a di roccia ad alta densità (26 cm), pannello OSB, cappotto in polistirene (8 cm), facciata ventilata in vetro. Copertura: soletta in c.a., isolante in polistirene, barriera al vapore, massetto per pendenza, guaina, ghiaia. Serramenti: serramenti in larice basso-emissivi a triplo vetro Ug = 0,6 W/mqK Tramezze: pareti interne in fibrogesso con interposta lana di roccia ad alta densità. Pavimenti: in legno di faggio industriale. Finitura: pareti e soffitti bianchi con finitura a gesso. L’elevato isolamento termico dell’involucro unito a un impianto a ventilazione meccanica controllata e recuperatore di calore con batteria di riscalda mento/ raffrescamento alimentata da pompa di calore elettr ica, consente di evitare un impianto di riscaldamento tradizionale. In inverno le unità ventilanti terminali funzioneranno in free-cooling una volta raggiunta la temperatura ambiente richie sta: il recuperatore continuerà a immettere aria esterna a temperatura più elevata , migliorando sensibilmente la qualità dell’aria pe r gli utenti e risparmiando energia. D’estate la porzione critica d iviene la torre: la parete ventilata un ita alla retrostante chiusura opaca, che pur nella sua leggerezza, permette un ottimo sfasamento, pari a 12,2 ore e attenuazion e dell’onda termica. Un ulteriore accumulo di calore

alleggerimento delle facciate, studio delle aperture (dimensione e orientamento) in modo da limitare il surriscaldamento estivo Studio della composizione architettonica e volumetrica finalizzato all’illuminazione naturale. la presenza del terreno che accoglie il volume ipogeo riduce le dispersioni termiche. Copertura verde Elevato Isolamento termico dell’involucro: cappotto Facciata ventilata Serramenti in legno basso-emissivi a triplo vetro Finiture in materiali naturali Impianto di ventilazione meccanica controllata e recuperatore di calore Risparmio energetico e miglioramento della qualità dell’aria Le strategie

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è permesso dalla for te inerzia dei solai in calcestruzzo pieno. Il funzionamento in fre e-cooling notturno del recuperator e di calore, consente di abbassare naturalmente la temperatura dei locali limitando decisamente l’uso della climatizzazione. I fabbisogni di acqua calda sanitaria (ridotti per un ufficio) sono garantiti dai pannelli solari sottovuoto. Il fabbisogno di energia elettrica per la climatizzazione invernale ed e stiva è interamente coperta dall’impianto fotovoltaico installato i n copertura, consentendo emissioni d i gas climalteranti pari a zero ed un risparmio complessivo di 15,6 tonnellate all’anno di CO2. Risparmio risorsa idrica: utilizzo di riduttori di flusso sui terminali erogatori di acq ua sanitaria e utilizzo di cassette wc a doppio scarico.

impiantistiche consentono una drastica riduzione dell’utilizzo della climatizzazione Acqua calda sanitaria garantita dai pannelli solari Fabbisogno di energia elettrica interamente soddisfatto dall’impianto fotovoltaico Abbattimento CO2 Risparmio della risorsa idrica

Consumo energetico (classe)

SEDE: classe B (antecedente all’entrata in vigore della normativa) AMPLIAMENTO Fabbisogno di energia primaria: 3,7 kWh/mca Fabbisogno di energia elettrica per la climatizzazione: 1460 kWhe/anno Potenza impianto fotovoltaico: 2,2 KWp Stima produzione imp. fotovoltaico: 2389 KWhe/anno Risparmio CO2 prodotta: 15,64 t/anno Classificazione energetica: Ecoabita A+

Eventuali certificazioni energetiche

SEDE: non presente AMPLIAMENTO: Ecoabita A+

Costo dell’intervento

SEDE: 505.000 euro AMPLIAMENTO: 606.600 euro

Problematiche in fase di progetto

-

Problematiche in fase di esecuzione

-

Varianti sostanziali rispetto al progetto (ad es. cambio materiali per difficoltà reperimento)

Nessuna variante significativa

Positività - Riconoscimenti a premi e concorsi

SEDE: Premio IQU 2005 Progetto Segnalato Premio Internazionale Dedalo Minosse 2006 Progetto Segnalato VI edizione Premio IQU - Città e Architettura

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Opere realizzate 3° classificato Premio Dedalo Minosse 2010-2011 Menzione speciale

Cronologia intervento SEDE: Progettazione: 2000-2002 Realizzazione: 2003-2004 AMPLIAMENTO: Progettazione: 2007-2008 Realizzazione: 2008-2009

Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

Sede. Stato di fatto

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Schemi di ampliamento

Sede. In alto vista del fronte esterno, a destra vista interna

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Ampliamento. A sinistra vista del sistema costruttivo, a destra vista generale

Ampliamento. A sinistra, vista del cortile. A destra dettaglio della superficie esterna

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Ampliamento. Vista interna verso la corte Si ringraziano per la collaborazione gli architetti Roberta Casarini e Andrea Rinaldi.

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 13 Restauro bio-energetico di un ex complesso conventuale Localizzazione Emilia-Romagna, Italia

Ravenna Faenza Vicolo Montini, 4 Centro storico

Provincia Comune Indirizzo Contesto

Progetto architettonico

Paolo Rava | A+4 studio | Aecφ (Architettura a emissioni di anidride carbonica zero) Ing. Marco Peroni Ing. Gionata Sancisi Geom. Ivan Savorani Privato CMC Faenza

Progetto strutture Progetto impianti Progetto sicurezza Committente Impresa esecutrice

Aziende coinvolte Impianto elettrico e fotovoltaico:

Turchi Impianti, Faenza Impianto idraulico e aria controllata:

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Nuova Idropiù snc, Castelbolognese Opere in legno e pavimenti in abete naturale: Falegnameria 2000, Faenza Opere e infissi in metallo: Metalinfissi, Forlì Infissi in legno: Heiss proficenter Materiali da coibentazione: Naturalia-Bau Trattamenti superficiali bio: Phitolabo di Gualberto Cappi, Biofa Cugini Toccasana Calci e materiali finitura: MGN Christian Forlì Pannelli in canna palustre: T.S. Legno Group Trattamento acqua: Freebioenergy, Quantum di Luigi Vantancoli

Orientamento Sud-ovest

Tipologia edificio Ex complesso conventuale

Destinazione d’uso Studio di architettura e spazi espositivi

Tecnologia costruttiva Struttura in muratura portante in laterizio e solai lignei Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

Restauro bio-energetico, rifunzionalizzazione, ampliamento, integrazione impiantistica, coibentazione

Restauro bio-energetico, integrazione impiantistica, coibentazione, ampliamento, strategie collegate all’orientamento

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

Legno, sistema di coibentazione in lana di legno, sistema a cappotto in canna palustre in cannicciata, intonacatura all’interno con argilla cruda e recupero di tutti i materiali della tecnica del restauro

Materiali naturali: legno, canna palustre, argilla cruda

Tecnologie applicate e strategie adottate

Tecniche di ventilazione orientata, sistema “tetto freddo”, schermature arboree, “sistema stampella” (serra solare), apertura vano “bocca di lupo” e muro d’acqua, sostituzione struttura lignea di copertura, finestre a bow-windows sigillate con Uw =1, impianto fotovoltaico mq 21: 2,9 kw

Tecniche di ventilazione e schermature arboree, impianto fotovoltaico, serra solare

Consumo energetico (classe)

Classe A

Eventuali certificazioni -

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energetiche Costo dell’intervento

1100 euro/mq

Problematiche in fase di progetto

L'edificio, essendo vincolato, ha subito le verifiche collegate alle autorizzazioni della Soprintendenza ai Beni Culturali e ai Beni Archeologici. Gli scavi archeologici hanno condotto alla scoperta del sito di una villa urbana romana con il rinvenimento di una pavimentazione in cotto per esterni, reinterrata perché non giudicata di valore. Gli scavi hanno però consentito di riutilizzare i volumi interrati inserendo una bocca di lupo di fronte al piano cantinato e posizionando una cisterna per il recupero delle acque piovane. La grande bocca di lupo consente una buona illuminazione. La verifica del sistema di riscaldamento in aria controllata viene monitorato per comprendere se il sistema di retrovia per edifici vincolati ha risultati soddisfacenti Altra difficoltà ha riguardato l'impossibilita di montare la gru, questo ha comportato un allungamento dei tempi e l'utilizzo in alternativa di camion gru

Problematiche in fase di esecuzione

Le varianti sostanziali in fase di costruzione sono relative all’esigenza di sottomurazione nel piano cantinato e la riprogettazione del sistema statico della copertura della "stampella" che essendo distante dalla strada, lo sbraccio del camion gru non consentiva il trasporto dei pannelli di slam della copertura progettata. si e pensato ad un sistema strutturale a travi portanti e secondarie e doppio tavolato, che naturalmente ha pesi completamente diversi ,gestibili anche manualmente. Elemento importante sottolineare la funzione statica e di sicurezza sismica della cordolatura in travi lignee del restauro della copertura esistente sul lato strada

Varianti sostanziali rispetto al progetto (ad es. cambio materiali per difficoltà reperimento)

Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

Trasmittanza chiusure verticali e orizzontali: 0,016 W/mqk Trasmittanza infissi (Ug): 1,0 e 0,7 W/mqk

Riconoscimenti a premi e concorsi

Cronologia intervento 2010-2011

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Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

Prospetto ovest

Prospetto sud

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Schematizzazione del comportamento invernale

Schematizzazione del comportamento estivo

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Sistema a cappotto in quattro strati di canna palustre

Sporto del cappotto in

cannicciato. Si può osservare nello spessore

non intonacato la sequenza dei quattro strati

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Coibentazione del lucernaio

Stesura della membrana antivento e impianto fotovoltaico integrato in copertura Si ringrazia per la collaborazione l’architetto Paolo Rava, A+4 studio, Faenza.

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 14 Riqualificazione di un edificio residenziale in centro storico Localizzazione Emilia Romagna, Italia

Faenza Ravenna

Centro storico

Provincia Comune Indirizzo Contesto

Progetto architettonico

Paolo Rava | A+4 studio Ing. Lorenzo Samorì, Faenza Studio Termotecnica Valentini, Castrocaro Terme (Forlì-Cesena) Privato Impresa Costruzioni ‘99 Ditta Forestiero Lucio Giovanni

Progetto strutture Progetto impianti Committente Impresa esecutrice

Aziende coinvolte Impianti elettrici:

2 M impianti di Maglieri M., Dozza, Bologna Impianti termoidraulici: Confort casa snc, Solarolo, Ravenna

Orientamento sud/sud ovest

Tipologia edificio

Abitazione di tre piani in centro storico

Destinazione d’uso

Edificio residenziale

Tecnologia costruttiva Struttura in muratura in laterizio, Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici

Rifunzionalizzazione a residenza unifamiliare di un edificio degradato mediante recupero tipologico e utilizzo di materiali e tecniche tradizionali con definizione di spazi a serra ai diversi livelli che costituiscono un fulcro vitale di tipo sia energetico, sia di relazione; sostituzione dei solai di piano in laterocemento con solai in legno; adeguamento impiantistico; sistemi di protezione solare in regime estivo; infissi in legno con vetro-camera

Rifunzionalizzazione mediante utilizzo di materiali e tecniche tradizionali. Gli spazi serra costituiscono il fulcro del comportamento energetico

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Materiali/componenti “bio” utilizzati

Pannelli coibentanti in sughero, termointonaco

Tecnologie applicate e strategie adottate

Cappotto termico; impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda con caldaia ad alto rendimento a condensazione; realizzazione di impianto di distribuzione a bassa temperatura con pannelli radianti a pavimento e a parete; controllo dell’irraggiamento solare e della ventilazione naturale

Il cappotto termico e le integrazioni impiantistiche, insieme alle tecniche di controllo dell’irraggiamento solare e della ventilazione naturale, consentono un risparmio energetico e un minor impatto ambientale

Consumo energetico (classe)

54 kwh/mq anno

Eventuali certificazioni energetiche

-

Costo dell’intervento

1200 euro/mq

Problematiche in fase di progetto Non si è potuto progettare un camino solare,

sostituito da un lucernario, di tipologia ad 'altana', per divieti di tipo normativo relativi all'aumento di volume in centro storico. Si potrebbe definire una normativa che rende possibili volumi tecnici a scopo risparmio energetico.

Considerazioni circa l’opportunità di un adeguamento normativo per rendere possibili l’inserimento di volumi tecnici a scopo risparmio energetico

Problematiche in fase di esecuzione

La DL ha seguito passo passo l'impresa di tipo familiare. Il riscaldamento radiante a parete collaborante a quello radiante a pavimento ha comportato un problema agli spessori dei solai, che in progetto definiva la possibilità di abitabilità del sottotetto, ricavato dal riposizionare tuo in quota dei solai.

Varianti sostanziali rispetto al progetto

-

Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

Trasmittanza termica U: strutture opache verticali 0,50 W/mq°C strutture opache orizzontali di copertura 0,36 W/mq°C chiusure trasparenti comprensive degli infissi 2,00 W/mq°C consumo previsto per il riscaldamento: 54 kWh/mq anno

Riconoscimenti a premi e concorsi

-

Cronologia intervento

2004-2006

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Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

Sezioni trasversali dello stato precedente l’intervento e dello stato attuale, con dettagli tecnologici e schemi della coibentazione esterna a cappotto e del funzionamento della serra solare

Viste interne dell’abitazione a intervento di ristrutturazione concluso Si ringrazia per la collaborazione l’architetto Paolo Rava, A+4 studio, Faenza.  

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 15 Casa Gennaio Localizzazione Provincia Modena Comune Indirizzo

Pievepelago Frazione S. Anna Pelago, Località Casa Gennaio

Contesto

Loc. Casa Gennaio, 1 Ambito rurale - Territorio di protezione esterna del Parco Regionale dell’Alto Appennino Modenese - Zona di preparco

Progetto architettonico Architetto Giuseppina Testa Progetto strutture

Ingegner Gianni Bignardi

Progetto impianti per. Ind. Yuri Bautta Progetto sicurezza Geom Luca Ori Committente Yuri Bautta Impresa esecutrice Strutture in legno: Tiroler Holzhaus

Aziende coinvolte

Struttura in legno: Tiroler Holzhaus

Tetto verde: Hydroplants (Modena)

Impianti tecnologici: Cattini Roli & C. (Modena)

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STATO DI FATTO Orientamento Nord-Est

Tipologia edificio Stalla fienile

Destinazione d’uso Stalla fienile in disuso

Tecnologia costruttiva Muratura di mattoni e sasso INTERVENTO Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

- Parziale demolizione e ricostruzio ne con ampliamento (aumento della cubatura del 20% consentito dalle norme locali); con mantenimento dell’i mpianto planimetrico originale. - Inserimento di tutti gli impianti. - Forte isolamento termico delle pareti e de l tetto in legno, cappotto esterno spessore cm. 12, coibentazione delle fondazioni, tetto verde, infissi con triplo vetro. - Analisi geo-biologica del sito (rilevazione della Rete di Hartman e della Rete d i Curry, delle falde e de lle faglie presenti) per progettare e disporre nel modo adeguato gli ambienti e gli arredi. - Impianto fotovoltaico e solare t ermico, impianto di Ventilazione Meccanica Controllata, termostufa a legna per riscaldare l’acqua sanitaria in asse nza di irraggiamento solare. - Assenza di fonti energetiche (e quindi di impianti) pe r la climatizzazione invernale.

Aumento della cubatura, inserimento impiantistico, isolamento termico, analisi geo-biologica per la progettazione indoor, impianti da fonti di energia rinnovabile

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

- Struttura in elevazione e copertura in legno - Lana di roccia per il riempimento delle pareti esterne e per il cappotto

- Vetro cellulare sotto le soglie delle porte finestre - Assenza di pvc negli infissi - Tetto verde estensivo con utilizzo di Sedum in varietà - Pareti interne in fibrogesso - Pavimenti in ceramica e in legno

Oltre all’utilizzo di materiali naturali, quali il legno, è assente il pvc La casa è a emissioni zero

Tecnologie applicate e strategie adottate

Fondazioni Fondazione a trave rovescia in cemento armato coibentata lateralmente per l’annullamento dei ponti termici. Solai Solaio interpiano: Solaio in legno con orditura di travetti portanti, assito in legn o, intercapedine “a secco” per il passaggio orizzontale degli impianti (nessun uso d i caldane in cemento), assito per la posa del pavimento e rivestimento in legno. Solaio su terreno (pavimento del piano terra): sul terreno è stato posato uno strato di ghiaia ed è stata realizzata una caldana di pulizia. Al di sopra si è posato l’isolamento termico costituit o da due strati di poliuretano in lastre per uno spessore di 20,0 cm, e un ulteriore massetto ripartitore. In corrispondenza dell’appoggio di un p ilastro, il poliuretano è stato sostituito da vetro ce llulare, che ha una migliore resistenza a compressione. Si è realizzata un’intercapedine “a secco” per il p assaggio orizzontale degli impianti (nessun uso di ca ldane in cemento), assito per la posa de l pavimento e rivestimento in

Annullamento di ponti termici, isolamento e predisposizione di intercapedini a secco per il passaggio degli impianti

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ceramica. Copertura Solaio in legno con orditura di travetti portanti, assito in legno, barriera al vapore, coibenta zione in pa nnelli di poliuretano per un o spessore di 24 ,0 cm, impermeabilizzazione e strato di terriccio per uno spessore di 10,0 cm con piantu mazione di essenze vegetali del tipo “Sedum”. Per la totale eliminazione di pon ti termici, i travetti portanti sono stati tagliati a f ilo esterno della struttura portante del muro e ricoperti con l’isol amento a cappotto. Sopra i travetti portanti sono stati fissati falsi travetti in sporgenza, o “falsi puntoni” per sorreggere lo sporto di gronda. È stato necessario l’utilizzo di mate riale sintetico, quale il poliuretano, in quanto è tassativamente richiesto in situazioni di potenziale esposizione all’umidità, quali i tetti verdi. Pareti Pareti laterali in legno preassemblate in stab ilimento, costituite da un telaio in legno di abete riempito con lana di roccia p er uno spessore di 16,0 cm e ch iuso con pannelli di osb. Sul lato interno è stata realizzata l’intercapedine per gli impianti tecnologici riempita con lana di ro ccia per uno spessore di 10,0 cm e chiusa con pannello di osb accoppiato a un pannello di fibrogesso. Sul lato esterno è sta to realizzato un isola mento a cappotto con pannelli di lana di roccia per uno spessore di 12,0 cm. Superfici vetrate Infissi costituiti da un telaio in legno/alluminio e da un vetro triplo (doppia camera).

La copertura prevede la piantumazione di essenze vegetali a creare un “tetto verde” che minimizza l’impatto visivo della costruzione Legno, l’impianto VMC, pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica, il pannello solare per la produzione di acqua calda, la termostufa a legna, i corpi illuminanti a risparmio energetico, hanno consentito di non istallare alcun impianto di produzione dell’energia di tipo convenzionale, di non allacciarsi alla rete del gas e di azzerare il consumo di combustibili fossili e quindi anche l’inquinamento atmosferico

Consumo energetico (classe) Secondo D.A.L. 156/2008: 11,1 kWh/m2 anno Secondo Agenzia Casaclima: 10,0 kWh/m2 anno Secondo PassivHaus Institut: 14,2 kWh/m2 anno

Eventuali certificazioni energetiche

L’edificio ha ottenuto targhetta energetica di classe Gold Plus dall’Agenzia Casaclima di Bolzano (si tr atta del primo caso in Emilia Romagna), e targhetta di Casa Passiva certificata dal PassivHaus Institut di Darmstadt.

Costo dell’intervento

Circa 2300 €/m2

Problematiche in fase di progetto

Dati i vinco li presenti per l’area d’intervento, è stato necessario mantenere l’impianto planimetrico del fabbricato preesistente, preservando le caratteristich e tipologiche tradizionali. Il rispetto d ella tradizione, se da un lato si è rivelato funzionale all’esigenza di limitare l’impatto ambientale e a quella di fornire i livelli di comfort desiderati dato il

Minimo impatto ambientale

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rapporto ottimale tra superficie e volume, dall’altro ha comportato maggiori dif ficoltà nel raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica individuati. La localizzazione dell’edificio a quota 1000 m s.l.m. in una vallata poco soleggiata, e l’impossibilità di variare forma, proporzioni e orientamento dell’edificio rendevano difficile il raggiungimento dello standard internazionale di Casa Passiva. È stato per ciò necessario focalizzare la proget tazione sulle caratteristiche dei materiali isolanti, prevedere un edificio a tenuta e rmetica, controllare i dettagli costruttivi, e studiare con attenzione gli impian ti, e con speciale cura l’impianto di Ventil azione Meccanica Controllata. Per realizzare le nuove murature con gli spe ssori limitati a disposizione e i fo rti isolamenti richiest i, è stata adottata la tecnologia costruttiva del legno, materiale isolante naturale e completamente riciclabile. Nel collocare e dimensionare le a perture, protette da finestre altamente performanti, la progettazione ha tenuto conto delle caratteristiche tip ologiche preesistenti, e dell’aff accio sullo speciale ambito naturale, caratterizzato dai boschi di faggi, aceri e frassini di grande bellezza, da lla vallata so ttostante l’area della costruzione, che degrada verso il vicino fiume e dalla splendida vista verso le cime cir costanti. Le aperture di maggiore dimensione sono sul la to Sud-Ovest per aprire la casa sul magnifico ambiente circostante, per assicurare abbondante luce naturale, e fornire energia termica per la notte e i periodi invernali.. Sono ridotte al minimo le aperture sul lato Nord-Ovest. Le aperture sul lato Sud-Est sono di dimensioni usuali e consentono l’affaccio sulla vallat a. Non sono state previste aperture sul lato Nord-Est “copert o” dalla montagna. Si è deciso di realizzare le coperture con il sistema del tetto verde di tipo estensivo, anche se non è tipico delle costruzioni rurali della zona, per minimizzare l’impatto visivo della costruzion e, percepita soprattutto dall’alto della strada di accesso, situata ad un livello superiore di circa m 3,00 rispetto al piano terreno della casa. È stato necessario studiare e adottare tutti gli accorgimenti indispensabili a fornire alte prestazioni in termini di isolamento delle varie componenti costruttive e delle loro connessioni e ad eliminare i ponti termici.

possibile, comfort, efficienza energetica Il progetto ha tenuto conto delle caratteristiche tipologiche preesistenti e delle condizioni ambientali ed espositive

Problematiche in fase di esecuzione

È stato necessario realizzare una perfetta tenuta all’aria dell’edificio, per il corretto funzionamento dell’impianto di ventilazione meccanica controllata a recupero energetico. A tale scopo è stato necessario eseguire due volte il Blower Door Test: dopo la prima volta, in cui i valori del test hanno evidenziato alcuni punti critici, è stato necessario intervenire per sigillare i punti evidenziati. Il test è stato quindi ripetuto, questa volta con successo.

È stato eseguito due volte il Blower Door Test per verificare la perfetta tenuta all’aria dell’edificio

Varianti sostanziali rispetto al progetto (ad es. cambio materiali per difficoltà reperimento)

Nessuna.

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Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

- Realizzare questa casa con l’impiego esclusivo di energia da fonti rinnovabili, ha comportato necessariamente la progettazione integrata delle diverse componenti in gioco: l’architettura, la tecno logia costruttiva, i p roblemi strutturali, gli impianti, gli asp etti bioclimatici e paesaggistici, con particolare attenzione al contesto ambientale di riferimento, sono stati con siderati fin dall’inizio nella loro int erazione, con un processo di costante collaborazione tra le d iverse competenze coinvolte. Il fare squa dra in questo caso è stato il deter minante fattore di successo dei risultati attesi. - A fronte di una lunga e impegnativa fase di progettazione, c’è stato un risparmio consist ente nei tempi di esecuzione: le parti strutturali in legno sono arrivate in cantiere già parzialmente assemblate in stabilimento e sono state montate in una sola settimana! - L’uso della tecnolog ia costruttiva del legno, l’impianto di ventilazione meccanica controllata, l’istallazione dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e di un pannello solare per la produzione di acqua calda sanitaria, insieme con la termostufa a legna, i corpi illuminanti a risparmio energetico (fluorescenza o led), la cucina a induzione, la lavatrice e la lav astoviglie collegate alla rete dell’acqua calda prodotta dal pannello solare termico, hanno consentito di non istallar e alcun impianto di produzione dell’energia d i tipo convenzionale, di non allacciarsi alla rete del gas e di azzerare il consumo di combusti bili fossili e quindi anche l’inquinamento atmosferico. La casa è a emissioni zero. - L’impianto fotovoltaico gestito con l’utilizzo del Conto Energia ha consentito di azzerare il costo dell’energia elettrica.

Progettazione integrata per la realizzazione con l’impiego esclusivo di energia da fonti rinnovabili La casa è a emissioni zero. L’impianto fotovoltaico è gestito con l’utilizzo del Conto Energia

Riconoscimenti a premi e concorsi

-

Cronologia intervento - Data assegnazione incarico: settembre 2007 - Data rilascio titoli autorizzativi e/o presentazione DIA: Permesso di costruire N.3/2009 del 21/04/2009 - Inizio lavori: 29/04/2009 - Fine lavori: 10/05/2010 - Rilascio certificato di conformità edilizia e agibilità: n° 17/2010 del 28/05/2010

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Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

Schema di progetto della vetrata a captazione solare

Fasi di montaggio delle pareti in legno preassemblate in stabilimento

Posa dell’isolamento contro terra

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Posa in opera del cappotto Dettaglio dei falsi travetti

Vista del tetto verde

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Impianto fotovoltaico

Si ringrazia per la collaborazione l’architetto Giuseppina Testa.

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio regionale”

Scheda progetto n. 16 Recupero di un edificio abitativo in classe A+ Localizzazione Emilia Romagna, Italia Provincia Rimini Comune Rimini Indirizzo Via Abruzzo 50 Contesto (tessuto storico, ambito rurale, nuova periferia, ecc.)

Ambito di riconsolidamento (ex zone B) zona di edificazione fine anni '60, ora zona di pregio sul parco Raggio Verde e limitrofa al nuovo Palacongressi

Progetto architettonico Ing. Daniela Brighi – Studio sassobrighi

corso d'Augusto 81 47921 Rimini tel 0541411335 fax 05411832856

Progetto strutture Ing. Carlo Bevitori – Cooprogetti via Caduti di Marzabotto 40 47900 - Rimini

Progetto impianti P.Ind Silverio Giovannini – UpGrade via Marconi 126 40033 Casalecchio Di Reno

Progetto sicurezza Arch. Giovanni Sasso – studio sassobrighi Corso Cavour 81 47900 Rimini

Committente Fam. Bambi-Brighi via Abruzzo 50 Rimini

Impresa esecutrice Baldacci Costruzioni srl Via 1 Maggio, 16 Poggio Berni (RN)

Aziende coinvolte

Infissi: Brighi Infissi Impianto termoidraulico: Rotex / Daikin, Savignano sul Rubicone Isolanti: Eco-Habitat, Ravenna

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STATO DI FATTO Orientamento Ovest (casa abbinata su un lato con fronte

principale lato ovest e fronti secondari nord e sud con edifici a 3 m di distanza)

Tipologia edificio Edificio in muratura portante

Destinazione d’uso Residenziale

Tecnologia costruttiva Muratura portante a laterizio uni pieno due teste INTERVENTO Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

Ristrutturazione con: - progettazione d'interni; - rifacimento impianti; - coibentazione; - impianto solare termico; - riscaldamento a pompa di calore.

Progetto di recupero con coibentazione e integrazioni impiantistiche

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

Isolamento a termocappotto sughero, rasatura a base calce, tinteggiatura ai silicati-silossani; isolamento della copertura in fibra di cellulosa, caldana impianti e isolamento pavimento a secco in perlite; infissi a triplo vetro; pavimento massiccio in rovere trattato a cera naturale. Dal punto di vista impiantistico sono stati adottati: Pannelli solari termici a integrazione acs+riscaldamento, riscaldamento radiante a pavimento o parete

Utilizzo di materiali naturali per il cappotto Fibra di cellulosa per l’isolamento della copertura. Infissi a triplo vetro per coadiuvare il risparmio energetico Un bilancio dei consumi attesta un risparmio dell’80%

Tecnologie applicate e strategie adottate

- Redistribuzione delle zone abitative giorno/notte finalizzata al miglioramento dell'abitabilità dei locali; - massimizzazione delle aperture vetrate per incrementare gli apporti solari e il benessere luminoso; - isolamento quantitativo e qualitativo dell'involucro per ridurre le dispersioni e rendere agibili anche locali prima troppo freddi all'uso quotidiano. Strategie impiantistiche: - Drenaggio perimetrale del terreno argilloso presente; - impianto solare termico a integrazione acs+riscaldamento

Strategie compositive per ottimizzare l’abitabilità, massimizzazione delle aperture per incrementare comfort e illuminazione naturale

Consumo energetico (classe)

classe A+ 24,9 kWh/mqa

Eventuali certificazioni energetiche

Certificazione energetica Emilia-Romagna

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Costo dell’intervento

Problematiche in fase di progetto

-

Problematiche in fase di esecuzione

Individuazione delle competenze; indicazione delle modalità operative alle maestranze; sorprese di tipo strutturale in solai e murature durante l'avanzamento lavori;

Varianti sostanziali rispetto al progetto (ad es. cambio materiali per difficoltà reperimento)

No: soli aggiustamenti nelle misure interne esecutive

Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

Sono stati recuperati alcuni locali che in precedenza non venivano utilizzati per mancanza di comfort in inverno; se ne è avvantaggiata l'abitabilità complessiva e l'utilizzo dei locali; è notevolmente aumentata la quantità e qualità della luce naturale diurna; la certificazione energetica Emilia-Romagna attesta una classe A+; è stato effettuato un bilancio sui consumi confrontando le bollette pre e post intervento: ne risulta una spesa dimezzata e consumi ridotti dell'80%.

Un bilancio dei consumi attesta un risparmio dell’80%

Riconoscimenti a premi e concorsi

Menzione speciale premio sostenibilità 2009 BIOECOLAB_ProMo Categoria: edilizia ristrutturazioni e restauro

Cronologia intervento novembre 2006 inizio cantiere ristrutturazione PT; dicembre 2007 fine ristrutturazione PT e trasloco; gennaio 2008 inizio lavori P1; gennaio 2009 fine lavori P1 ed esterni e trasloco definitivo.

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Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

Vista esterna dell’edificio a progetto di riqualificazione concluso

Vista interna

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La massimizzazione delle aperture vetrate ha incrementato gli apporti solari e il benessere luminoso

Schema dei consumi con evidenziazione del risparmio conseguente alla riqualificazione

complessiva dell’edificio

Schema del risparmio ottenuto in termini di costi energetici

Si ringraziano per la collaborazione l’architetto Giovanni Sasso e l’ingegner Daniela Brighi, Studio sassobrighi, Rimini

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“Metadistretto per la riqualificazione sostenibile

del patrimonio edilizio regionale” Scheda progetto n. 17 Il Nido di Cornelia Nido d’infanzia interaziendale a Imola Localizzazione Emilia Romagna, Italia Provincia Bologna Comune Imola Indirizzo Via Pola, 6 Contesto L’edificio si colloca nel tessuto urbano di Imola, ai margini della città

storica

Progetto architettonico Alba Progetti Società Cooperativa

Arch. Stefania Campomori, arch. Arnaldo Maddanu, ing. Christian Tassinari, ing. Daniele Mirri Direttore lavori Ing. Christian Tassinari Progettazione del verde Prof. Paola Tassinari, arch. Enrica Dall’Ara Consulente acustico Ing. Alessandro Placci Certificatore energetico P.I. Andrea Gamberini

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Progetto strutture Ing. Christian Tassinari, ing. Luca Tassinari, ing. Fabio Valentini

Progetto impianti Impianto elettrico, fotovoltaico e speciali Ing. Daniele Mirri Impianti meccanici Ing. Gionata Sancisi

Progetto sicurezza Arch. Arnaldo Maddanu

Committente A.T.I costituenda da Legacoop Imola, Gruppo Hera e CNA Imola

Impresa esecutrice Imiwood Srl

Aziende coinvolte Imiwood Srl

Orientamento sud/est

Tipologia edificio La tecnologia costruttiva si basa su sistemi a secco. La strut tura portante dell’edificio è interamente in legno

Destinazione d’uso Asilo nido

Tecnologia costruttiva Edificio basato su tecnologia costruttiva a secco, con struttura lignea e pannelli di tamponamento prefabbricati.

Tipologia intervento - ampliamento - sopraelevazione - integrazione impiantistica - coibentazione (cappotto) - progettazione d’interni - impianti fotovoltaici - ecc.

L’idea guida del progetto è la metafora della città. L’articolazione dell’edificio rende leggibili chiaramente, in pianta e in alzato, i volumi delle sezioni e il volume dei servizi, che si affacciano entrambi sul grande spazio comune che funziona come una piazza coperta. Lo spazio centrale è caratterizzato da una copertura in legno a vista, mentre la “piazza” è caratterizzata da un patio che porta all’interno una grande quantità di luce naturale. Oltre all’affaccio diretto sull’esterno, le sezioni sono caratterizzate dalla presenza di spazi interesterni: le due sezioni centrali dispongono di un portico comune, mentre le due laterali, che hanno affacci rispettivamente anche a est e a ovest, sono caratterizzate dalla presenza di serre solari, spazi interamente vetrati che possono funzionare come giardini d’inverno nelle stagioni fredde. L’architettura degli interni è stata pensata in collaborazione con un team di pedagogisti, ed è neutra per poter essere personalizzata.

Declinazione totale della sostenibilità attraverso tecnologie e materiali, sfruttando l’energia solare e abbattendo i consumi energetici e i costi di funzionamento

Materiali/componenti sostenibili utilizzati

La tecnologia costruttiva si basa su sistemi a secco. La struttura portante dell’edif icio è interamente in legno e impiega, per le pareti, un siste ma di pannellature prefabbricate con elementi portanti e tamponamenti in materiali coibentanti. La copertura è realizzata con travi curve in legno lamellare. Sistema costruttivo in legno: U = 0.20 W/mqK Solaio controterra: U = 0.15 W/mqK Copertura: struttura in legno con isolamento in fibra di legno: U = 0.20 W/mqK Superfici trasparenti: U = 1.30 W/mqK

Sistemi costruttivi a secco, tecnologia del legno e pannellature prefabbricate

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Tecnologie applicate e strategie adottate

Tutto l’edificio è improntato su criteri di eco-sostenibilità. Il rispar mio energetico è g arantito innanzitutto dall’utilizzo di paret i con prestazioni elevate nell’isolamento termico e grazie all’installazione di impianti ad alta efficienza, in grado di garantire bassi consumi e di impiegare fonti di energia rinnovabili. La parte centrale della copertura delle sezioni è interamente occupat a da un impianto fotovoltaico. Strategie compositive Il corpo di fabbrica non è allineato al perimetro del lotto ma risulta ruotato per ottenere il perfetto affaccio delle sezioni a sud, al fine di sfruttare pienamente l’apporto bioclimatico. Grazie a quest’orientamento le sezioni possono avere ampie aperture rivolte verso il parco, ottenendo inoltre la possibilità di sfruttare l’apporto passivo del calore del sole, che entra in inverno durante le ore più calde. Le vetrate sono protette dell’eccessivo irraggiamento estivo dagli sporti del portico e dalle porzioni di copertura opaca delle serre solari. Anche le serre solari, rivolte entrambe a sud, svolgono la funzione di accumulatori naturali di calore che, gradualmente, viene rilasciato all’interno dell’edificio attraverso le pareti. All’interno, l’illuminazione naturale è garantita in maniera diretta attraverso le superfici vetrate delle pareti e in maniera indiretta attraverso pozzi di luce aperti in copertura. Impianti - Impianto f otovoltaico di potenza pari a 19,3 6 KWp con pannelli in silicio monocristallino ad altissima efficienza: il dimensionamento dell’impianto è stato calcolato per coprire totalmente i consumi elettrici stimati per l’edificio; - impianto di risca ldamento a bassa temperatura a pannelli radianti a pavi mento con predisposi zione al raffrescamento esteso a tutto l’edificio; - impianto di ventilazione meccanica controllata; - impianto di illuminazio ne interna/esterna a risparmio energetico e ad alta efficienza (lampade fluorescenti e a led) con sistema automatico di regolazione luci nelle aule in funzione dell’il luminazione naturale este rna e della presenza di persone tramite sensori posizionati a soffitto; - servizio cucina con piastre a in duzione e quindi senza utilizzo di gas; - sistema automatico di ricambio dell’aria con recupero del calore sull’aria estratta;

Strategie per il risparmio energetico e l’eco-sostenibilità: isolamento termico e impianti ad alta efficienza, integrazione di impianto fotovoltaico Studio dell’orientamento e degli affacci per sfruttare al massimo l’apporto bioclimatico. Serre solari funzionano da accumulatori naturali di calore Risparmio energetico e riduzione emissioni di CO2: fotovoltaico, pannelli radianti, impianto di ventilazione meccanica controllata, illuminazione a risparmio energetico

Consumo energetico (classe)

Classe energetica A – EP tot 6.41Kwh/mc/anno

Eventuali certificazioni energetiche

Regione Emilia-Romagna

Costo dell’intervento

Costo totale: 1.400.000 euro Costo per mq di superficie utile: 1278 €

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Problematiche in fase di progetto

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Problematiche in fase di esecuzione

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Varianti sostanziali rispetto al progetto (ad es. cambio materiali per difficoltà reperimento)

-

Positività Rapporto costi/benefici, risparmio energetico…

Qualità dell’ambiente esterno Orientamento dell’edificio che favorisce il comfort interno e un maggior risparmio energetico; attenzione al comfort termico. Qualità dell’ambiente interno Utilizzo di illuminazione e ventilazione naturale; comfort termo-acustico; impiego di materiali e arredi realizzati con materiali ecologici; creazione di serre solari per l’accumulo termico.

Riconoscimenti a premi e concorsi

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Cronologia intervento Inizio lavori: febbraio 2009 Fine lavori: ottobre 2009

Immagini ed elaborati grafici del progetto d’intervento

Viste esterne a progetto concluso

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Viste delle fasi di cantiere

Viste interne dell’asilo concluso

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Vista notturna Si ringrazia per la collaborazione Claudio Torrenzieri e Iader Marani di Imiwood.

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ASTER S.Cons.P.A.

CNR Area della Ricerca di Bologna

Via Gobetti 101 – 40129 Bologna