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Bilancio sociale 2009 81 Bilancio sociale REPORT 2009

GRANLATTE BILANCIO 09 - crpa.it€¦ · Granarolo Stabilimento Castel S. Pietro T. Stabilimenti “ Copaker “ dove Granarolo ha attivato e destinato della materia prima in conto

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Bilancio sociale

R E P O R T

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Fornitura al Gruppo Granarolo del latte conferitoI volumi sono stati leggermente inferiori al budget (-2,09%), ed il consuntivo è stato pari a 4.127.910 hl. (-10,45% sul 2008).

Il Bilancio Sociale 2009della Cooperativa Agricola Granlatte

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Incentivi/premi Qualità realizzati da Granlatte nella fornitura al Gruppo Granarolo

Latte Alta Qualità 4,6449 €/Hl

Latte Alim. Norm 1,9056 €/Hl

Latte Biologico 9,9545 €/Hl

Nel 2009, Granlatte ha realizzato, complessivamente, premi Qualità per il latte A.Q., Alimen-tare e Bio, pari a €. 14.572.314,29 (con una incidenza di €. 3,5302/hl) (€. 15.590.691,42 con una incidenza di €. 3,3820/hl. nel 2008).Questi dati anche nel loro insieme rendono il risultato economico raggiunto dalla strategia di Granlatte molto concreto e tangibile, tanto da poter affermare che vi è coerenza fra gli OBIETTIVI e gli INCENTIVI realizzati anche dai soci.

LOGISTICA E RACCOLTA LATTE Granlatte è presente con la raccolta del latte nelle regioni, diventate tradizionali con il tra-scorrere degli anni.Siamo presenti in Emilia Romagna, Marche, Veneto, Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise, Campania, Puglia e Basilicata. Il servizio raccolta svolto direttamente dai collaboratori esterni (privati e cooperative), per l’anno 2009 ha interessato: 10 aziende al Nord 3 aziende al centro 14 aziende al Sud

Le aziende a cui è stato affidato il servizio di raccolta sono aziende regolarmente in possesso di autorizzazione ContoTerzi per tale specifico servizio. Per svolgere il servizio raccolta nelle rispettive aree si sono impiegati specifici automezzi, e precisamente:

Area Nord N° 32Area Centro N° 6Area Sud N° 15

Nell’anno 2009 è stato mantenuto attivo il servizio con i vettori già affermati negli anni precedenti.

Il latte raccolto dalle aziende ns. associate per l’area Nord è stato destinato sugli stabilimenti Granarolo SPA:Granarolo Stabilimento PasturagoGranarolo Stabilimento SolieraGranarolo Stabilimento BolognaGranarolo Stabilimento Castel S. Pietro T. Stabilimenti “ Copaker “ dove Granarolo ha attivato e destinato della materia prima in conto lavoro (attività resasi necessaria per adeguamenti strutturali del caseificio di Bologna).Inoltre una parte di latte è stato destinato a Clienti terzi per il proseguo dell’attività di com-mercializzazione.

Area Centro:Il punto produttivo di questa area è lo stabilimento di Anzio, dove oltre al latte conferito dai nostri associati della regione Lazio è stato destinato il latte delle nostre raccolte del Molise.Per tutto l’anno 2009 è stata attiva la raccolta del latte di bufala (Hl. Raccolti 27788), latte destinato in conto lavoro ad uno stabilimento dove Granarolo ha affidato le produzioni ca-searie destinate al mercato con il proprio marchio.

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Area Sud:Il latte raccolto, è stato destinato allo stabilimento Granarolo “Sail” di Gioia del Colle.Il progetto di refrigerazione alla stalla “raccolta a 4 munte” predisposto alcuni anni orsono, nell’anno 2009 è stato realizzato.Nella prima parte dell’anno si sono individuati tutti i refrigeranti da acquistare, e nel secondo semestre è stata programmata l’installazione delle vasche nelle aziende dei produttori.Si è proceduto nell’installare i frigoriferi, distinti per singola zona di raccolta, al fine di effet-tuare, come prima fase, una progressiva e continua riorganizzazione logistica circoscritta alla zona di raccolta interessata.Tali continui interventi sui giri di raccolta, hanno comportato una riduzione di percorrenza e relativi tempi del servizio, questi fattori hanno determinato le condizioni per dei rinnovi contrattuali di trasporto in riduzione.

Volumi Latte Raccolto Soci GranlatteArea Nord: Hl. 2.580.025Area Centro Hl. 252.656Area Sud Hl. 894.022

Nell’area Nord, si è registrato un decremento di volumi prodotti nell’anno 2009, pari a circa 25.000 hl, a raffronto dell’anno 2008.Nell’area Centro si è registrato un incremento (+40000 Hl) per ampliamento base sociale zona Latina.Nell’area Sud per lo stesso periodo si sono riaffermati i volumi dell’anno 2008.

Costi Totali Servizio Raccolta Costo hl servizio raccoltaArea Nord €. 4.927.404 €/hl 1,91Area Centro €. 671.134 €/hl 2,66Area Sud €. 1.821.875 €/hl 2,03

Per ciò che concerne i costi sostenuti per l’incremento del prezzo del gasolio, si registra una flessione in negativo del medesimo dal quarto trimestre 2008, che ha permesso di rinnovare gli accordi contrattuali per l’ anno 2009, a condizioni allineate agli anni precedenti.

Andamento costo gasolio triennio 2007-2009

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Il costo nell’area Nord/Centro si è ridotto del 7%, i fattori che hanno determinato tale ri-duzione, sono da individuare nel maggior volume di prodotto raccolto e nella riduzione dei costi di servizio concordati coi vettori.L’area sud è stata interessata gradualmente dalla logistica delle zone di raccolta (latte a 4 munte).La riduzione dei costi, nella prima fase, è stata del 7%, con l’obiettivo per l’anno 2010 di riorganizzare definitivamente il servizio sull’intera area per apportare ulteriori economie.La nuova legislazione sui trasporti si è ulteriormente definita prescrivendo precise responsabi-lità tra il vettore e il committente in termini di tutela della sicurezza stradale; tali adeguamenti in prospettiva sottendono ad un rincaro dei servizi per il comparto del trasporto in generale.

COMMERCIALIZZAZIONE LATTE

Questo settore di Granlatte, dedica la sua attività alla fornitura di latte crudo ad importanti realtà casearie italiane.

Nel corso dell’anno 2009 sono stati commercializzati:Hl 184.394 Verso CaseificiHl 5.356 a Parmigiano Reggiano

Si è prodotto un fatturato pari ad € 7.184.114 che evidenzia un calo tendenziale dovuto ad un minor valore della materia prima.La gestione oltre ai propri costi di logistica pari ad € 341.705 spesa i propri costi diretti e di personale specifici pari ad € 6.823.431 ma non riesce se non per € 19.179 a spesare per intero gli € 79.041 di spese generali assegnati sui volumi di latte commercializzati.

L’anno 2009 è stato senza ombra di dubbio definito l’anno più difficile dell’ultimo periodo per tutte le imprese agricole sia italiane che europee produttrici di latte. Già sul finire dell’an-no 2008 si è assistito ad un mercato del latte in Italia e soprattutto in Europa esattamente uguale e contrario a quello verificatosi dopo la metà dell’anno 2007 ed inizio 2008. Diverse condizioni concomitanti hanno determinato una lunga fase negativa del mercato del latte.

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L’assenza di un accordo interprofessionale ufficiale in Italia, la forte crisi delle Dop nazionali tra cui il comparto del Parmigiano Reggiano e Grana Padano e la forte eccedenza produttiva dei paesi europei soprattutto Germania e Francia hanno riversato una grandissima quan-tità di latte sul mercato. Questi grandi volumi di latte in eccedenza hanno innescato una fortissima caduta dei prezzi che hanno messo in discussione la sopravvivenza delle aziende produttrici e stravolto completamente il trend del mercato lattiero caseario. Tutto il settore della trasformazione inevitabilmente è stato fortemente condizionato da questa situazione così anomala che ha drasticamente trasformato il trend del mercato che negli anni precedenti a questo è sempre stato molto lineare e stabile. In questo scenario estremamente complicato, instabile e molto volatile abbiamo con forza affrontato tale difficile situazione individuando soluzioni rivolte verso i nostri clienti per mantenere e proseguire le forniture di latte. Tutto ciò ha trovato inizialmente non poche difficoltà che però nella seconda parte dell’anno sia attraverso decise azioni mirate che al miglioramento delle quotazioni del latte ha consentito di sviluppare nuovi rapporti con clienti incrementando così volumi in vendita e prezzi più remunerativi. Tutto ciò ha consentito di recuperare gran parte delle risorse impiegate nella prima parte dell’anno. La crisi economica mondiale che ha colpito pesantemente anche il nostro paese, ha ulteriormente indebolito la domanda di prodotti finiti e di conseguenza ina-sprito una concorrenza fortissima tra le aziende di trasformazione che sembra solo attraverso il basso prezzo possa trovarne una apparente e amara soluzione. Questo scenario ha più volte sollecitato le parti agricole ed industriali ad incontrarsi per individuare un prezzo di riferi-mento della materia prima. Tutto ciò ha trovato una sua determinazione ufficiale solamente con l’inizio del 2010. E’ di tutti l’auspicio che questo punto fermo possa creare le condizioni per una maggiore stabilità del nostro mercato per l’anno 2010.

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Assicurazione-Controllo Qualità e Assistenza Tecnica

LATTE ALTA QUALITÀ E BIOLOGICOFiliera controllataRispetto al numero totale delle aziende certificate (310), ben 250 (81%) sono state seguite direttamente dai tecnici Granlatte sia per assistenza tecnica che per controlli di filiera essendo soci diretti o soci di cooperative che hanno delegato Granlatte a svolgere tali attività. Alle aziende seguite direttamente da Granlatte vanno aggiunte altri 29 allevamenti controllati dai tecnici delle cooperative socie (Aprozol con 10 aziende e Lariana latte con 19 aziende) e gli allevamenti delle cooperative con filiera controllata certificata direttamente da CSQA (Assolac con 4 aziende e 3A Arborea con 27 aziende). Le cooperative coinvolte sono state complessivamente 12.

Stalle seguite dai tecnici delle Cooperative

ABBIATENSE 6 APROZOL 10 ASSOLAC 4

TEAM LLATTE 7 LARIANA LATTE 19 3 A ARBOREA 27

COPROLAT 2

GRANLATTE 216

GRANTERRE 2

LACTIS LUCANIAE 9

MANTOVA LATTE + 1

MARMO PLATANO 7

Totale complessivo 250 Totale complessivo 29 Totale complessivo 31

Le aziende coinvolte sono state quindi complessivamente n. 310, distribuite in 14 regioni Italiane.

1 – Bologna

2 – Dilat - Modena

3 – Pasturago

4 – Anzio

5 – Gioia del Colle

6 – Calabrialatte – Castrovillari

N.B.: Nel corso del 2009, Novara e

Castel San Pietro T. sono stati chiusi

Aree di raccolta dei soci

Stabilimenti del Gruppo

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Gli addestramenti e le verifiche ispettive effettuate presso i soci sono state complessivamente 252 nel corso delle quali sono state riscontrate 208 Non Conformità così suddivise:

Dal confronto con l’anno precedente si nota una sensibile diminuzione del numero totale delle N.C. (208 vs 240). Tale diminuzione, denota una particolare attenzione da parte dei soci per tali registrazioni richieste anche dai nuovi regolamenti comunitari del “pacchetto igiene”.

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Il numero maggiore di tali Non Conformità si è riscontrato soprattutto sui capitoli Alimenti (verifica dei consumi degli alimenti, piano alimentare, mancato aggiornamento delle registra-zioni), Detergenti/Disinfettanti (mancato aggiornamento delle registrazioni e mancanza delle schede tecniche) e Attrezzature (mancato controllo dell’impianto di mungitura, mancata ese-cuzione dell’analisi di potabilità dell’acqua).

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ASSISTENZA TECNICA

Anche nel 2009 è continuata l’attività di assistenza tecnica presso gli allevamenti inseriti in Filiera Controllata con lo scopo di mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative del latte destinato alla produzione di latte Alta Qualità e Biologico.

Riepilogo assistenza tecnica per regione

Emilia Romagna+Marche 28 19 68 70 17

Lombardia+Piemonte 42 29 69 159 28

Veneto+Friuli 5 2 40 13 5

Lazio+Toscana 37 24 65 85 22

Molise+Campania 36 24 67 88 29

Puglia 18 11 61 38 14

Basilicata 19 11 58 38 17

Totale 185 120 65 491 132

Riepilogo Azioni Correttive

Emilia Romagna 77 46 58 58 202

Lombardia+Piemonte 107 63 58 72 390

Veneto+Friuli 15 8 50 14 33

Marche 21 9 43 14 59

Lazio+Toscana 91 50 55 54 195

Molise+Campania 40 27 63 34 96

Puglia 84 49 58 70 205

Basilicata 31 19 61 27 72

Totale 466 271 58 343 1252

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Le aziende coinvolte sono state complessivamente 132 (53%) sulle 251 seguite direttamente dai tecnici Granlatte.Dall’analisi dei grafici sopra riportati si può notare come a fronte di una diminuzione del numero delle azioni correttive intraprese (-15%) e di un numero costante delle aziende coinvolte, rispetto all’anno precedente sia diminuito il numero di visite richieste per Azione Correttiva intrapresa che ha però comportato un calo della % di Azioni Correttive chiuse con successo.Emerge quindi la necessità di selezionare il tipo di aziende sulle quali è proficuo impostare piani di miglioramento delle caratteristiche qualitative del latte che si impegnano a collabo-rare con i tecnici e che condividono le politiche qualitative definite dalla cooperativa mentre sulle altre si rischia di disperdere preziose energie senza ottenere risultati significativi.

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LATTE NORMALERintracciabilità Certificata Iso 22005:08

Nel corso del 2009 è stata mantenuta la certificazione di rintracciabilità secondo la nuova norma internazionale ISO 22005:08 che ha sostituito quella italiana UNI 10939:01.Gli allevamenti coinvolti sono stati quelli del Nord Italia. Oltre a quelli dell’anno precedente sono stati addestrati i nuovi conferenti.

2007 2008 2009

Emilia Romagna 80 87 89

Friuli Venezia Giulia 7 7 1

Lombardia 97 99 80

Veneto 12 14 10

Totale 196 207 180

La diminuzione del numero dei conferenti certificati per la rintracciabilità è dovuta al fatto che, nel corso del 2009, qualche azienda ha cessato l’attività ma soprattutto perché ben 17 aziende sono passate alla produzione di latte di Alta Qualità.

Gli addestramenti e le verifiche ispettive effettuate presso i soci sono state complessivamente 198 nel corso delle quali sono state riscontrate 43 Non Conformità così suddivise:

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La sensibile diminuzione delle N.C. riscontrate nell’ ambito degli audit aziendali svolti dai nostri tecnici ha riguardato tutti i capitoli dagli alimenti (mancato aggiornamento delle re-gistrazioni e dei piani alimentari, verifica dei consumi degli alimenti non conforme al piano alimentare), ai detergenti e disinfettanti (mancanza schede tecniche e di sicurezza, registrazio-ni incomplete) e dei farmaci (mancato aggiornamento delle registrazioni).Bisogna riconoscere l’impegno degli allevatori che mediamente denotano un approccio po-sitivo verso la certificazione della rintracciabilità che avvalora ancora una volta la distintività dei nostri soci rispetto al panorama nazionale. Tale maturità ci ha consentito di ridurre l’intensità delle Verifiche Ispettive portando da 10 a 12 mesi il periodo che intercorre tra una visita e la successiva.

ASSISTENZA TECNICA

Per gli allevamenti che producono latte conforme al Reg. CE 853/04 è continuata l’attività di assistenza tecnica rivolta prevalentemente al miglioramento della Carica Batterica Totale e delle Cellule Somatiche.Nel corso del 2009 gli allevatori hanno delegato la cooperativa all’espletamento delle for-malità richieste per l’autocontrollo con particolare riferimento alle comunicazioni alle Asl a seguito dei superamenti dei livelli di Cellule Somatiche e Germi definiti dal Reg CE 853/04 nonché alle segnalazioni per il riscontro della presenza di sostanze inibenti e dei superamenti dei livelli di aflatossina M1 nel latte.

Riepilogo A.C. 2009

% Grasso 2 2 4 50 8 2,0

% Proteine 1 0 1 100 1 1,0

Cellule 132 114 246 54 702 2,9

Cbt 16 14 30 53 50 1,7

Totale 151 130 281 54 761 2,7

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Le aziende coinvolte sono state complessivamente n. 210 rispetto alle 203 del 2008.

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Valutazione costi delle infezioni mammarie

Nel corso del 2009, in collaborazione con il prof. Alfonso Zecconi del Dipartimento Patolo-gia Animale, Igiene e Sanità Pubblica dell’Università di Milano sono state effettuate visite in diversi allevamenti al fine di illustrare ai diversi tecnici:• le modalità di raccolta delle informazioni relative all’allevamento con un questionario ap-

positamente predisposto (questionario GESAN);• l’individuazione dei punti critici e dei costi delle infezioni mammarie;• gli interventi da eseguire in allevamento e le modalità da seguire per continuarne il moni-

toraggio.

In pratica l’attività si è concentrata su 12 allevamenti aventi le seguenti caratteristiche:• presenza media animali da latte n. 183• produttività media 90 q.li/capo• conteggio medio cellule somatiche 329• 3% casi di mastite al mese sul numero dei capi in mungitura

Tali allevamenti erano dislocati in diverse regione italiane (Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Puglia).Per ogni allevamento è stato quindi redatto un questionario ad opera del tecnico Granlatte con la supervisione del prof. Zecconi.Successivamente si è provveduto a stilare un report in cui venivano evidenziate le criticità riscontrate, l’individuazione delle cause che possono averle create e le relative indicazioni per ridurre il conteggio cellulare ed il numero delle mastiti.E’ stato inoltre compilato un secondo report riportante i costi delle infezioni mammarie ov-vero sul differenziale di costi rispetto ad una situazione raggiungibile dall’allevamento (obiet-tivi definiti dall’allevatore).Mediamente sono stati riscontrati i seguenti costi per allevamento:• medicinali per curare le mastiti cliniche €. 4.205• mancata produzione €. 16.564• premi qualità persi €. 3.726• rimonta forzata €. 24.449

Il costo medio per allevamento, dovuto alle infezioni mammarie, è stato di €. 48.933 corri-spondenti a €. 1,48 per ogni quintale di latte prodotto.

Costi per infezioni mammarie9%

34%

8%

49%

Mastiti cliniche

Mancata produzione

Premi persi

Rimonta forzata

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Sulla base dei dati emersi si è previsto, per il 2010, di seguire in modo più intenso 15-20 alle-vamenti al fine di affinare i metodi di intervento e di realizzare un programma di prevenzione con l’obiettivo di mantenere costante la qualità del latte dell’allevamento ampiamente al di sotto dei limiti previsti dalle normative vigenti e di trasferire agli allevatori metodologie di lavoro efficaci che consentano di ridurre l’incidenza dei costi dovuti alle infezioni mammarie.

RIEPILOGO ATTIVITÀ DEI TECNICI

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ATTIVITA’ DI LABORATORIO

cbt 60.913 59.497 52.466 51.355 55.753 54.855

cellule 65.327 64.353 58.689 51.255 60.769 60.423

crioscopia 19.349 17.811 16.066 16.683 15.998 18.674

inibenti 27.932 28.574 27.884 27.382 27.435 25.795

grasso 60.915 59.458 52.495 51.355 55.786 55.305

proteine 60.915 59.458 52.495 51.355 55.786 55.305

lattosio 60.915 59.458 52.495 51.355 55.786 55.305

res. Secco 60.915 59.458 52.495 51.355 55.786 55.305

anal. AFM1 soci elisa 8.019 8.858 7.442 3.267 3.116 1.800

UREA 21 103 933 1.393 2.553 3.272

CLORURI 58 162 0 0 0 0

ACID. LATT. 163 146 158 87

tot. 425.279 417.190 373.623 357.001 388.926 386.237

campioni 73.494 68.620 67.308 56.161 66.727 66.117

Da segnalare l’incremento (+28% rispetto al 2008) delle determinazioni dell’urea sul latte conferito dai nostri soci al fine di valutare l’equilibrio tra la componente energetica e quella proteica della razione alimentare somministrata agli animali.Gli allevamenti con più di 10 analisi sono stati ben 140 (117 nel 2008 e 87 nel 2007).Tale analisi svolta con cadenza quindicinale, sugli allevamenti che autonomamente ne hanno fatto richiesta, ha portato ai seguenti risultati:

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Distribuzione % dei valori di urea per fascia

24

38

28

8

2

<20 21-25 26-30 31-35 >35

mg/100 ml

%

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AFLATOSSINE

Anche nel 2009 è continuato il piano di monitoraggio per la verifica del contenuto di afla-tossina M1 nel latte cosi come previsto dal nostro piano di autocontrollo che prevede una intensificazione nei mesi di agosto, settembre e ottobre (3.223 determinazioni totali di cui 263 in hplc).

I valori riscontrati nel latte delle masse di raccolta presso i nostri soci hanno sempre eviden-ziato dei valori contenuti anche nei mesi considerati “critici” per tale parametro (periodo autunnale).

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Da notare come l’attività di sensibilizzazione esercitata sui produttori abbia consentito una drastica riduzione dei casi di sospensione dal conferimento dal 2004 ad oggi.

ACCESSO ALLA RETE INTERNETE MESSAGGI DI ALLERTA RAPIDO VIA SMS

Anche nel corso del 2009 abbiamo assistito, come nel 2008, ad una diminuzione degli acces-si totali al nostro sito (n. 72.577 nel 2008; n.76.296 nel 2007). Tale calo è da imputare, molto probabilmente, al nuovo servizio di allerta rapida (messaggi sms sui telefoni cellulari) attivati a partire dall’estate 2008 per il quale si sono registrati 379 allevatori. Tali messaggi sono risultati un valido strumento di informazione rapido dei singoli valori di analisi non conformi mentre i dati forniti via internet permettono anche una valu-tazione complessiva della qualità del latte conferito ed un confronto con i mesi e con l’anno precedenti.

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RISULTATI CONSEGUITI

Vengono successivamente riportati i risultati qualitativi ottenuti sulla qualità del latte negli ultimi anni considerando le analisi medie delle masse in arrivo agli stabilimenti.Pur operando in un regime di quote latte dove la percentuale di grasso genera una riduzione della indicazione produttiva assistiamo ad un aumento della componente lipidica del latte raccolto accompagnato da un buon contenuto della % di proteine.

Per quanto riguarda i parametri igienico – sanitari continuiamo a notare dei buoni valori di cellule accompagnato da una sensibile riduzione dei valori di carica batterica totale. Le ragio-ni di tali dati sono da imputare all’inserimento di nuovi produttori con buone caratteristiche qualitative e al continuo e costante monitoraggio delle caratteristiche qualitative del latte sia da parte dei conferenti sia da parte del nostro servizio di assistenza tecnica che hanno eviden-temente contribuito al graduale e costante miglioramento della materia prima consegnata al gruppo Granarolo. Tali risultati sono da considerarsi particolarmente positivi in quanto conseguiti sui notevoli volumi di latte consegnato negli ultimi anni.

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Bilancio sociale 2009

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Vengono successivamente riportati gli andamenti qualitativi del latte negli ultimi 8 anni per le varie tipologie di latte AQ, BIO e Crudo Alimentare.

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Bilancio sociale 2009

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Va sottolineata la diminuzione del contenuto in cellule somatiche sulla tipologia AQ ma soprattutto sul latte normale.Anche per il parametro carica batterica, i risultati ottenuti sono stati particolarmente positivi in tutte le tipologie ma particolarmente nel latte normale (LN) in considerazione del fatto che tali riscontri analitici sono riferiti ai valori delle masse consegnate alle banchine di desti-nazione.A conferma di tali risultati possiamo citare inoltre il fatto che ben il 92% dei produttori di Alta Qualità ha conseguito il premio di continuità per aver mantenuto costantemente le ca-ratteristiche qualitative conformi nel 2009. Vengono successivamente riportati i dati qualitativi per parametro e per mese di tutto il latte (media delle masse alla banchina).

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BENCHMARCHING

Con il termine Benchmarking si intende un processo di misurazione di prodotti, servizi e prassi aziendali mediante il confronto con i concorrenti che rendono pubblici i loro dati. Abbiamo quindi deciso di confrontare le analisi del latte dei nostri soci con i dati forniti dal Centro di referenza nazionale per la qualità del latte bovino dell’ Istituto Zooprofilattico dell’ Emilia Romagna e Lombardia con sede a Brescia.Tale Centro, pur essendo di referenza nazionale, elabora le analisi eseguite sul latte pervenuto da soggetti presenti in regione Lombardia dove comunque viene prodotto oltre il 40% del latte nazionale.Presso tale Istituto sono state eseguite, nel corso del 2009, 489.508 analisi (vs. 373.604 del laboratorio Granarolo spa), per i 4 parametri del PLQ su 122.377 campioni (vs. 54.330del laboratorio Granarolo spa).

CELLULE 2009

media analisi alla stalla

200

250

300

350

400

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

GRANLATTE TUTTI I SOCI IZS LOMBARDIA GRANLATTE SOLO SOCI LOMBARDIA

CBT

media analisi alla stalla

0

20

40

60

80

100

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

GRANLATTE TUTTI I SOCI IZS LOMBARDIA GRANLATTE SOLO SOCI LOMBARDIA

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Bilancio sociale 2009

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Come si può notare i dati evidenziano che le nostre stalle presentano, per i parametri igienico-sanitari, valori più bassi per quanto riguarda il contenuto in cellule somatiche (confrontando i dati dello Zooprofilattico sia con i dati di tutti i soci sia, a maggior ragione, con i dati dei produttori della Lombardia) e valori più elevati per quanto riguarda la carica batterica (ma solo se confrontiamo i dati dello Zooprofilattico con i dati di tutti i soci). Si sottolinea il fatto che per poter effettuare un confronto di pari dati con lo Zooprofilattico si sono considerate le singole analisi che non sono quindi ponderate per le relative quantità conferite dai singoli produttori.Per quanto riguarda la % di campioni postivi alle sostanze inibenti abbiamo riscontrato un significativo miglioramento rispetto al 2008 anche confrontando i nostri dati con quelli dell’Istituto Zooprofilattico.Per Granlatte tale problema ha comportato l’invio alla distruzione di 2.020 Q.li (31 casi).

% Campioni positivi sostanze inibenti

0,33

0,12

0,34

0,24

2008 2009

Granlatte IZS BS

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PRESENZA DEI PRODUTTORI E COOPERATIVE SOCIE, CONFERENTI NEL 2009, PER REGIONE

EMILIA ROMAGNA 142 1

MARCHE 13

VENETO 28

LOMBARDIA 132 4

PIEMONTE 1

LAZIO 62 5

FRIULI VENEZIA G. 11

MOLISE 32

CAMPANIA 8

PUGLIA 204

BASILICATA 50 2

CALABRIA 1

SARDEGNA 1

TOSCANA 1

TOTALE 684 14

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Produttori conferenti

Aziende Agricole conferenti 565 626 660 690 684 -0,87%

Coop.ve di raccolta 24 23 21 19 14 -26,32%

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Ripartizione del conferimento dei soci per fascia di produzione giornaliera.

inferiore ai 300 lt./giorno 178 171 175 172 169

da 301 a 1000 lt./giorno 241 253 252 276 270

da 1001 a 3000 lt./giorno 95 137 147 152 161

superiore a 3000 lt./giorno 51 65 86 90 84

Totale produttori 565 626 660 690 684

inferiore ai 300 lt./giorno 169 3

da 301 a 1000 lt./giorno 270 16

da 1001 a 3000 lt./giorno 161 32

superiore a 3000 lt./giorno 84 49

Totale produttori 684

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N.B.: n. 245 produttori diretti producono l’81% del latte conferito.

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Consuntivo 2009 per tipologia e area

Analizzando l’evoluzione dei conferimenti nell’ultimo triennio per area geografica e per tipo-logia, rileviamo le seguenti distribuzioni:

Crudo Alimentare 1.632.802,04 307.818,32 565.165,99 2.505.786,35

Alta qualità 1.437.743,50 402.043,14 447.487,38 2.287.274,02

Biologico 215.713,94 215.713,94

Da Parmigiano Reggiano 15.141,23 15.141,23

Bufalino 20.398,90 20.398,90

Crudo Alimentare comm.to masse 75.655,63 75.655,63

Ovino comm.to masse 882,14 882,14

Bufalino comm.to masse 9.215,77 9.215,77

Totale 3.301.400,71 816.013,90 1.012.653,37 5.130.067,98

Crudo Alimentare 1.567.731,97 249.650,11 577.890,05 2.395.272,13

Alta qualità 1.384.671,65 377.566,78 378.342,41 2.140.580,84

Biologico 205.319,61 205.319,61

Da Parmigiano Reggiano 6.600,88 6.600,88

Bufalino 31.100,49 31.100,49

Crudo Alimentare comm.to masse 3.470,26 28.076,53 1.521,79 33.068,58

Ovino comm.to masse 746,37 746,37

Totale 3.167.794,37 687.140,28 957.754,25 4.812.688,90

Crudo Alimentare 1.393.470,66 193.811,79 580.386,79 2.167.669,24

Alta qualità 1.271.693,81 285.621,12 380.302,88 1.937.617,81

Biologico 144.815,66 144.815,66

Da Parmigiano Reggiano 5.356,07 5.356,07

Bufalino 27.733,76 27.733,76

Crudo Alimentare comm.to masse 31.873,31 25.431,33 9.841,61 67.146,25

Totale 2.847.209,51 532.598,00 970.531,28 4.350.338,79

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Remunerazione latte soci anno 2009 Area Nord

Emilia, Marche, Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia

Alta Qualità 1.271.693,81 €/Hl. 33,8100 4,7503 0,20 38,7603 42,6363

Latte Normale 1.393.470,66 €/Hl. 33,8100 2,1207 0,20 36,1307 39,74377

Biologico 144.815,66 €/Hl. 33,8100 9,9545 0,20 43,9645 48,36095

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Remunerazione latte soci anno 2009 Area Centro

Lazio, Toscana

Alta Qualità 285.621,12 €/Hl. 36,5596 4,2998 0,20 41,0594 45,1653

Latte Normale 193.811,79 €/Hl. 36,5596 1,1178 0,20 37,8774 41,66514

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Remunerazione latte soci anno 2009 Area Sud

Puglia, Basilicata, Molise, Campania e Calabria

Alta Qualità 380.302,88 Ð/Hl. 36,8471 4,5516 0,20 41,5987 45,7586

Latte Normale 580.386,79 Ð/Hl. 36,8471 1,6523 0,20 38,6994 42,56934

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RAPPORTO FRA LATTE CONFERITO E LATTE ACQUISTATO

Nel 2009 è diminuito il rapporto fra latte conferito e acquistato come si evidenzia nelle sotto riportate tabelle:

Conferito 507.419.323 99% +7,18%

Acquistato 5.587.475 1% -87,49%

Totale 513.006.798 100% -1,06%

Conferito 478.715.341 99,5% -6%

Acquistato 2.553.549 0,5% -54,3%

Totale 481.268.890 100% -6,59%

Conferito

Acquistato

Conferito

Acquistato

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Conferito 429.180.086 98,65% -10,35%

Acquistato 5.853.793 1,35% +56,38%

Totale 435.033.879 100% -9,61%

Conferito

Acquistato

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RAPPORTO FRA CONFERIMENTI SOCI DIRETTIE COOPERATIVE ASSOCIATE

ANNO 2007 200.579.840 39.5 306.839.483 60.5 507.419.323

ANNO 2008 146.424.819 30.6 332.290.522 69.4 478.715.341

ANNO 2009 96.770.262 22.45 332.409.824 77.45 429.180.086

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INVESTIMENTI IN QUALITA’ E SICUREZZA ALIMENTARE

Per le prestazioni dei tecnici, finalizzate sia al miglioramento qualitativo, che alla gestione della Certificazione di Filiera, per assistenza qualità e visite ispettive l’impegno è stato pari a un totale di €. 172.087.L’insieme di queste attività, la loro finalizzazione, non solo rivolte al risultato economico dell’impresa o dei propri soci, riteniamo contribuiscano a caratterizzare l’attività di Granlatte in particolare verso la Società Civile per i contenuti di valori etici e di responsabilità socia-le, che ogni giorno trasmettiamo ai consumatori racchiusi in una semplice bottiglia di latte fresco. Le donazioni ammontano complessivamente a Euro 8.000 elargite nel corso del 2009 a favo-re di Organizzazioni di assistenza e ricerca sui tumori.

Granlatte Società Cooperativa AgricolaIl Direttore GeneraleAndrea Breveglieri

Rapporto tra conferimento dei soci diretti e delle cooperative socie

20

30

40

50

60

70

80

2004 2005 2006 2007 2008 2009

%soci diretti

cooperative