STAGIONE SPORTIVA 2015-2016 Anno XXXIII | N. 10 | 7 maggio 2016U

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LEVICOTERME

CON IL PATROCINIO

DEL COMUNE DI LEVICO TERME

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8 maggio 2016 domenica, ore 15.00

Stadio comunale “viale Lido”

US LEVICO TERME vs

TAMAI

GRANDE FESTA

PER LA RICONFERMA IN SERIE D

Grazie ragazzi!!! Ci avete fatti Divertire…Pierfrancesco Agosti, Paolo Andreatta, Raffaele Baido, Simone Bampi, Fabio Bazzanella, Alberto Bettazza, Andrea Bresciani, Vincenzo Calì, Patrick Ceccon, Simone Curzel, Mattia Faes, Michele Filippini, Vittorio Frisanco, Giorgio Garollo, Dimas Gonçalves, Marco Iannascoli, Lorenzo Iorianni, Lorenzo Leveghi, Fabrizio Libanoro, Luciano Losa, Marco Melone, Luca Meneghini, Peter Micheli, Emanuele Minati, Marco Musso, Jonathan Nervo, Nino Nocera, Francesco Ochner, Andrea Ognibeni, Andrea Pancheri, Franco Martin Parodi, Federico Piccinini, Lorenzo Rasile, Denis Salati, Ernando Salati, Matteo Scaramazza, Mattias Tessaro, Juri Teverini, Federico Tobanelli, Alessandro Tomaselli, Gabriele Xausa, Valter Vio, Davide Zomer.

GRAZIE PRESIDENTE SANDRO BERETTA

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Il calcio ha una sua cultura, che piaccia o no, ne ha una, ed è ben precisa. Una squa-dra vince, le altre cercano delle scuse. Il Levico quest’anno, come l’anno scorso, come da qualche stagione a questa parte, ha vinto. Ha vinto un biglietto per giocarsi di nuovo la serie D, la massima espressio-ne calcistica che la nostra provincia possa esprimere oggi, seconda solo al profes-sionismo made in Sudtirol. La squadra di Marco Melone non deve cercare scuse, non le aveva trovate nemmeno la società di Sandro Beretta che ha tenuto la barra dritta quando le cose non andavano troppo bene. Difficile dimenticarsi i momenti di difficoltà, quel febbraio che ha lasciato cicatrici, ma che ha temprato il gruppo e, anche attraverso i risultati negativi (un solo successo in 17 partite, da ottobre a inizio febbraio) ha saputo mostrare la via per risalire: la compattezza, la volontà di un gruppo che, come spiega bene il capitan Filippini nella sua intervista, deve contare più dei singoli. È stata questa la svolta giallobù, il grande merito di un gruppo che ha saputo guardare poco al “sottile”, portare a casa, convalescente e ancora timoroso, una “vittorietta” contro l’ultima della classe, la

derelitta Sacilese, intuendo che avrebbe potuto rappresentare un investimento decisivo per il futuro prossimo. Da allora cinque vittorie e diciotto punti in undici gare sono stati il tesoretto che ha portato la salvezza con una giornata di anticipo sulla fine del campionato. Quella del Levico è la vittoria di un gruppo che ha costruito il proprio successo e segnato il proprio destino lontano dal “viale Lido”: nel girone di andata a causa dell’inagibilità dell’impianto di casa, da adeguare alla nuova prestigiosa categoria riconquistata dopo 32 anni; in quello di ritorno raccogliendo punti che valgono doppio a Fontanafredda, Castelfranco, Dro, Monfalcone, Motta di Livenza e Montebelluna, dove è arrivata, glaciale, da squadra matura, la stoccata finale. “Giusto alla fin della licenza, io tocco” pronunciata con classico ghigno sardonico dal novello Cyrano  de Bergerac, al secolo Marco Melone, per regalare, contro il Tamai, una festa meritatissima a chi ha tifato e sostenuto il Levico per una stagione, con affetto, curiosità, un pizzico di errore, tanta passione. E adesso caro Pancheri, arrenditi: hai promesso l’imitazione del mister, preparati. Sennò, che festa è?

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SERIE D

Un selfie che rimarrà nella storia del calcio gialloblù

Pubblichiamo questo interessante intervento che il noto opinionista televisivo Marco Sembenotti ci ha gentilmente regalato per celebrare l’impresa-salvezza del Levico Terme.

La salvezza anticipata e senza playout di Levico Terme e Dro è davvero una grande impresa per la quale le iperboli appaiono quanto mai giustificate: fantastica, meravigliosa, straordinaria, incredibile, storica. Ecco, proprio quest’ultimo aggettivo merita di essere analizzato in profondità, giacché la storia delle squadre regionali nella massima categoria dilettantistica italiana abbonda di pagine nere, di retrocessioni sofferte e talvolta anche indecorose mentre offre poche, sporadiche ed effimere gioie. Dal 1974, cioè da quando il massimo campionato regionale si disputa a girone unico, era successo solo in 11 occasioni su 40 che una neopromossa del Trentino Alto Adige si salvasse senza spareggi; in particolare, negli ultimi dieci anni c’è solo il precedente della Fersina 2012/13.Il San Giorgio - nel 2011/12- e il Dro – due anni dopo – ebbero bisogno dei play-out per riconfermarsi; in tutti gli altri casi era scattata inesorabile la retrocessione immediata per le nostre formazione salite dall’Eccellenza: Brunico, Condinese, Rovereto, Alta Vallagarina, Bolzano, Albiano e Mori Santo Stefano. Il salto di categoria in serie D è enorme e, se non assorbito e gestito a dovere, può provocare sconquassi epocali all’interno di una società: cadute a catena nei campionati minori (Mori, ma anche Trento) o addirittura la sparizione del club (come accaduto all’Alta Vallagarina e alla Condinese, che si fuse nella Condinesettaurense). Sotto questo profilo i precedenti di Levico e Dro sono felici eccezioni. I termali la serie D l’avevano già conosciuta nel 1983-84, dopo un campionato vinto con largo margine (+6 sulla seconda): si batterono come dei leoni e retrocessero, terz’ultimi,

solo per il saldo negativo nei confronti diretti col Conegliano. L’anno dopo comunque il Levico recitò da p ro t a g o n i s t a assoluto in P r o m o z i o n e (l’attuale Eccellenza) finendo primo ex-aequo con Passirio e San Martino e perdendo poi l’inedito spareggio a tre. In quanto al Dro, dal suo debutto in D non s’è ancora misurato con le problematiche del ritorno in Eccellenza: la prima volta la sfangò vincendo lo spareggio con il Vittorio Veneto, l’anno passato si arrese alla Triestina in un altro avventuroso play-out, ma fu sentenza così iniqua e beffarda da consentirgli in estate il ripescaggio. Queste brevi digressioni non possono che rendere ancor più merito all’annata da incorniciare di Levico Terme e Dro. Sia in casa gialloblù che in quella gialloverde il confrontarsi, durante la stagione, con soddisfazioni e delusioni, gioie e amarezze, perplessità e certezze è stato vissuto con una sana dose di maturità e di pragmatismo. E se la seria pianificazione ormai di medio corso del team di Beretta, unita all’azione indefessa di mercato del diesse Salati, si sono dimostrati ingredienti di sicuro successo, lo stesso può dirsi della capacità intuitiva di Angeli & staff, dell’abilità nell’intervenire in corsa e nel saper attuare correzioni magari improvvisate, ma vincenti. Un modus operandi molto diverso, quasi agli antipodi, ma il risultato in entrambi i casi ha assicurato… più che Eccellenza; a riprova che nel calcio le ricette sono “giuste” solo a posteriori, quando il lieto fine è divenuto realtà. Allora complimenti “storici” a tutti.

Marco Sembenotti

3Lo dice la storia:questa salvezza è un’impresa!

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CLASSIFICA SERIE D

I MARCATORI

14 reti:Raffaele Baido (2 rig.)12 reti:Vincenzo Calì7 reti:Mattias Tessaro (4 rig.)6 reti:Andrea Pancheri4 reti:Federico Tobanelli3 reti:Dimas Goncalves 2 reti:Federico Piccinini1 rete:Paolo AndreattaMichele FilippiniFranco Martin Parodi

Baido e Pancheri, 20 reti in due

Il Venezia è primo, ma a trionfare – a 32 anni dalla prima apparizione in un torneo nazionale - è il Levico che porta a casa con una giornata di anticipo il proprio personalissimo scudetto, centrando una salvezza strameritata. Il successo di Montebelluna mette al riparo la squadra di Melone da qualsiasi insidia e contro il Tamai, ultimo turno di campionato, sarà festa. Poi il “rompete le righe”, in attesa del prossimo campionato, con Levico e Dro raggiunti in serie D dalla Virtus Bolzano per un trio regionale che da tempo non si riusciva a proporre in quarta serie. Fotografia della salute del nostro movimento; al calcio di casa nostra è evidente quanto facciano bene le Terme (di Levico…).

SQUADRA Pt GTotale

V N P Gf Gs

1 Venezia 87 37 26 9 2 87 25

2 Campodarsego 76 37 21 13 3 51 27

3 Este Padova 70 37 19 13 5 56 23

4 Belluno 64 37 17 13 7 50 37

5 Virtus Vecomp 63 37 17 12 8 61 34

6 Luparense 55 37 15 10 12 60 57

7 Tamai 53 37 13 14 10 44 41

8 Mestre 51 37 13 12 12 71 53

9 Abano 49 37 12 13 12 47 40

10 Calvi Noale 48 37 11 15 11 37 39

11 Dro 48 37 13 9 15 34 51

12 LEVICO TERME 45 37 11 12 14 51 52

13 Union Ripa 45 37 11 12 14 50 52

14 Monfalcone 42 37 12 6 19 45 55

15 Montebelluna 40 37 12 4 21 47 60

16 Liventina 39 37 10 9 18 44 60

17 Triestina 39 37 9 12 16 39 55

18 Giorgione 37 37 9 10 18 40 72

19 Fontanafredda 36 37 7 15 15 41 60

20 Sacilese 13 37 2 7 28 26 88

Festa di gruppo per un gol (il 2-0 di Baido a Montebelluna) che vale una stagione

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LEVICO SALVO, E COME UNO SCUDETTO

LEVICO TERME

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Una nicchia per Santo StefanoLa  Polisportiva Tamai  ha sede nell’omonima frazione del comune friulano di Brugnera, conta 2.213 abitanti e… una squadra in serie D. Che ha conosciuto il suo momento di gloria il 5 giugno di due anni, quando fa è stata invitata (come vincitrice del premio “Lealtà nello Sport” indetto dallo sponsor del campionato di Serie D) a fare da sparring partner alla Nazionale italiana a Coverciano. Finì 10-0 per gli Azzurri, noblesse oblige, ma la data resterà negli annali delle “furie rosse” pordenonesi, fondate nel 1973 da Gigi Verardo, come squadra aziendale che partecipava ai tornei notturni, e capace di mantenere le proprie divise di gioco immacolate, non avendo mai apposto alcuna sponsorizzazione sul petto dei propri giocatori.Affiliati alla FIGC e partiti dalla Terza categoria, nel 1979 arriva la promozione in Seconda categoria e, nel  1985,  in Prima; la “regola” dei sei anni si ripete per l’accesso all’Eccellenza (1991, allora non c’era il torneo di Promozione), ma per la scalata alla serie D i pordenonesi anticipano i tempi e – dopo aver perso gli spareggi nazionali tra le seconde classificate col Salorno nel 1994 – nel 1997 la squadra centra la prima storica promozione nel Campionato Nazionale Dilettanti. Un’esperienza flash, culminata con l’immediato ritorno in Eccellenza, ma che serve per fare esperienza e non sbagliare più dal 2001, quando le “furie rosse” ritrovano la Serie D per non abbandonarla più: passando attraverso un ripescaggio nel 2003 ed un secondo posto, miglior risultato nella storia del club, centrato nel 2006. Il mentore della squadra friulana è sicuramente l’allenatore, Stefano De Agostini, classe ’64, buon mediano dai trascorsi in serie A con le maglie di Napoli: fa il proprio esordio nella massima serie nel 1991 finendo quarto e conquistandosi la partecipazione alla Coppa Uefa; poi gioca con Atalanta e Cremonese (3 stagioni in A) per chiudere con Venezia, Como, Forlì e Trento dove ha giocato due stagioni, dall’anno 2000. Personaggio originalissimo (no ha la patente, viaggia in treno,

Marco Melone,confermato sulla

panchina del Levico

SERIE D

L’organico al completo delle ‘furie rosse’ ad inizio stagione

legge moltissimo e ascolta musica rock) ha iniziato ad allenare nel 2003 la squadra di casa (Azzanese), per poi conquistare la Seconda Divisione con la Sacilese, prima di guidare Opitergina, Mezzocorona (stagione 2011-12) e Sambonifacese. Dal febbraio  del 2014 è sulla panchina del Tamai che schiera con un pragmatico 4-3-3 che gli ha garantito una salvezza ampiamente anticipata, buon gioco e le vittorie, nel girone di ritorno, contro Giorgione, Liventina e Montebelluna, mentre nel girone ascendente i friulani avevano “castigato” Triestina, Monfalcone, Fontanafredda e, anche all’andata, Liventina e Montebelluna . Per i nostri, una sorta di “Santo Stefano”, un autentico benefattore che però nella gara di andata non ci risparmiò nulla. Oggi, con la salvezza in tasca, sarà solo festa, ma non aspettiamoci regali. Mai dire Tamai, perché non è Natale, anche se la squadra è quella di “Santo” Stefano De Agostini.

Calvi Noale (4-3-3)

Diaw

Peresson

All.: Stefano De Agostini

Bozzetto

Cudicio

Bignucolo

Colombera

Tuan

Kryeziu

Furlan Sellan

PaladinStefano De Agostini, da un anno e mezzo allenatore del Tamai

DavideZomer

PatrickCeccon

Federico Tobanelli Peter

Micheli

Paolo Andreatta

GabrieleXausa

Raffaele Baido Dimas

Goncalves

Andrea Pancheri

MicheleFilippini

AlbertoBettazza

A parte il presidente Beretta, Ernando Sa-lati, “il” Mario, “la” Rosanna e pochi altri “in-digeni”, Michele li batte tutti, in quanto ad “attaccamento” al Levico. Non per nulla Fi-lippini, 30 anni, di Brandìco, bassa brescia-na, è attualmente il giocatore in maglia gialloblù con la più lunga militanza attiva, cinque anni; non per nulla Luca è stato promosso capitano della squadra, sul campo. Oddio, verrebbe da dire, senza es-sere provocatori, sulla panchina, perché una delle tante cose che Michele Filippini ha saputo fare benissimo in quest’ultima stagione è stato riconquistarsi un posto tra gli undici, partendo dalla panca.

Come si fa, Michele, a stare in panca, senza sbuffare, dopo aver portato per mano la squadra dalla Promozione alla serie D?Semplice: basta che conti la squadra più di Filippini. E non lo dico come frase fatta, ma perché ci credo veramente, essendo uno dei valori cardine, per me, del calcio: il gruppo può fare quello che i singoli non possono. Certo che ho sbuffato (di nasco-sto? ndr), certo che la cosa non mi è an-data giù: è stata dura restare fuori dopo essere stato per anni un riferimento per la squadra, un fulcro, anche per la vicinanza alla società, all’ambiente. Ma se sei consa-pevole che le scelte dell’allenatore sono fatte per il bene di squadra e società, al-lora tutto deve essere accettato. Anche la panchina. Allora non molli e poi, io sono sempre stato un grande promotore del la-voro, che alla fine paga. E l’attaccamento alla maglia, che metti davanti all’obiettivo personale, ti dà la forza per continuare, avendo ben chiaro che Levico per me è più importante di Michele Filippini.

Non facile coniugare questi concetti con un caratterino come il tuo; e nem-meno anche restare per tanto tempo nella stessa società.In effetti io sono l’unico “superstite” in campo di quando eravamo in Promozione.

Diciamo che a Levico ho trovato un equilibrio, un giusto compromesso tra come sono in campo, penso abbastanza rompiscatole, e quello che sono fuori dove credo di aver sempre ricevuto un sincero apprezzamento umano da parte di tutti: insomma, ho lasciato buoni rapporti e ricordi. Per quanto riguarda il campo, la società mi ha “plasmato” … a suon di multe. E così ho dovuto imparare ad essere più moderato.

Non come tre anni fa: ti ricordi? Forse avete buttato un campionato perché la tua assenza si sentì nelle partite finali.Volevo fare gol, si giocava il big match contro il Mori, ma l’arbitro mi fischiò un fallo di mano veniale, involontario, in attacco. Gli dissi solo: “Che schifo…”. Fu un modo anche fin troppo elegante, per me, di perdere la brocca.

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L'INTERVISTAAttaccato alla maglia, come la fascia da capitano

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7A proposito di reti: una cinquantina in cinque anni, e due promozioni. Non male per uno definito “fantasista”. Perché hai tanta fantasia in campo o perché tatticamente non sei collocabile?Sulle promozioni devo precisare che quella in Eccellenza è venuta per un ripescaggio, dopo aver perso lo spareggio col Comano. Per il resto, sì, qualche gol l’ho fatto, giocando in attacco. Ma adesso sono tornato nel ruolo di esterno “basso” come a Carpenedolo (l’esperienza in C2, nella stagione 2007-2008, ndr). Diciamo che me la cavo in marcatura e, quando sono tropo forti lì davanti, mi mettono dietro a chiudere i buchi. Per me è uguale, anche se è radicalmente diverso giocare davanti o dietro. È proprio perché so adattarmi discretamente ad entrambi i ruoli, sia quello offensivo che quello difensivo, che vengo considerato un fantasista. Meglio dire “jolly” forse? Tutto sommato credo che con le mie caratteristiche di corsa. Partendo dal terzino la profondità non sia così male da esplorare.

È d’accordo anche Marco Melone, e forse non serviva una laurea per capirla. Ma tu la “magistrale” hai proprio voluta prenderla.L’anno scorso, a dicembre, alla facoltà di Scienze cognitive a Rovereto, laurea in psicologia del lavoro.

Significa?Sono uno psicologo del lavoro: collaboro a Trento con una scuola, facilitando il collegamento tra il mondo della scuola e quello del lavoro. Poi ho un contatto professionale anche con un centro di formazione a Brescia.

Perfetto: con il lavoro hai recuperato un posto da titolare e guadagnato la fascia di capitano. Che sensazione ti dà?Ne sono orgoglioso al massimo: essere il capitano della squadra è sempre stato un mio sogno e, dopo la condivisione con Luca Meneghini, quest’anno la responsabilità è tutta mia e ne vado fiero.

Domenica a Montebelluna, riposo forzato per squalifica. Come hai vissuto dalla tribuna del “San Vigilio” la splendida salvezza conquistata dai tuoi compagni? È stata una partita cha abbiamo saputo incanalare da subito benissimo; fossimo andati al riposo sul 3-0 non ci sarebbe sato nulla da dire; ma siamo stati poco cinici e, dopo il nostro raddoppio, è bastato un tiro beffardo per riaprire tutto e farci soffrire sino alla fine. È finita bene, a dimostrazione che quest’anno abbiamo saputo resistere sotto pressione anche nei momenti più delicati, senza disunirci. Per questo abbiamo raggiunto l’obiettivo, che non era scontato e forse anche un po’ ambizioso.

E il “dopo”? Ti sei ripreso?Una grande gioia collettiva, perché è bello vincere l’Eccellenza, ma almeno altrettanto salvarsi senza play-out in serie D con una squadra trentina. Abbiamo dimostrato che in questo campionato ci possiamo stare anche noi e in campo ce la siamo giocata sempre, con tutti. Siamo pronti a rifarlo, con maggiore convinzione. La festa? Niente di che: tanta birra, tanti cori, tanta allegria, ma… niente voce, adesso. Abbiamo potuto staccare la spina e la testa, almeno per un paio di giorni. Ma ci aspetta il Tamai e vogliamo finire bene. Perché tutto e bene, quel che finisce bene.

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Il capitano soffre in tribuna, a Montebelluna

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Per la squadra Juniores dell’US Levico Terme la prima stagione nel massimo torneo nazionale di categoria si è chiusa con grande soddisfazio-ne. Per la prima volta ci siamo affacciati ad un campionato nazionale, un’avventura affasci-nante, un grande privilegio e motivo di vanto per la società, lo staff e i giocatori, ma soprat-tutto un momento di crescita per il movimento giovanile gialloblù. È stato un anno impegnativo, ed emozionante che ci ha permesso di confrontarci con realtà calcistiche dalle grandi tradizioni e dalla storica cultura sportiva. Il taglio professionale dato a questa esperienza ha garantito al gruppo un salto di qualità notevole, in un processo di cre-scita significativo che ci ha fatto toccare con mano realtà molto vicine al mondo professio-nistico e, grazie a prestazioni all’altezza della situazione, ha permesso ai giocatori di miglio-

rare le loro competenze, favorendo così l’accrescimento della propria autostima.Un’esperienza che è servita anche a capire quanto di buono è stato fatto da chi ci ha cre-duto. Dopo aver capito il tipo di campionato che stavamo affrontando abbiamo acquisito consapevolezza e siamo riusciti a proporci spesso in maniera adeguata al livello dei nostri avversari, come conferma la vittoria ad Arzignano nell’ultima giornata.Un buon punto di partenza per la prossima stagione, visto che la partecipazione al Cam-pionato Nazionale Juniores dell’US Levico Terme è stata confermata. Una “conquista” della nostra Società e di tutto il territorio che potrà “regalare” ai tanti ragazzi di prendere parte ad un torneo molto stimolante. Una possibilità in più per avvicinare tante realtà territoriali, per creare sinergia e una linea comune volta a favorire la crescita dei giovani e del movimento calcistico della Valsugana. Un obiettivo che potrà essere centrato solo grazie all’aiuto di tutti e al coinvolgimento di tantissime persone che quest’anno han-no permesso questa fantastica e memorabile esperienza. Proprio per questo motivo, è doveroso un ringraziamento particolare allo staff che ha seguito la squadra Juniors per tutta la stagione:Sandro Beretta - Presidente; Ernando Salati - Direttore Sportivo; Luigi Ochner - Responsabile Juniores Nazionale; Danilo Rinaldo, Stefano Volpato, Giovanni Tamanini, Andrea Bosco - Ac-compagnatori; Rosanna Toldo - Gestione Materiale Sportivo; Luciano Losa - Fisioterapista.

I giocatori: PORTIERI: Lorenzo Leveghi, Francesco Ochner; DIFENSORI: Simone Bam-pi, Loris Genettin, Leotrim Osmani, Michele Pola, Gianluca Rinaldo, Matteo Tamanini, Claudio Valenti, Giorgio Vitaioli Mattioli; CENTROCAMPISTI: Paolo Andreatta, Davide Baldi, Lorenzo Bosco, Mattia Faes, Paolo Passerini, Federico Piccinini, Matteo Scara-mazza, Yuri; ATTACCANTI: Bogdan Apostu, Simone Curzel, Stefano Marchi, Andrea Ognibeni, Giovanni Sartori, Nicola Volpato, Matteo Pecoraro.

Lo staff tecnico: Alessandro Agostini - Allenatore; Diego Targa, Nino Nocera - Preparatori Atletici; Emanuel Nonaj, Fabrizio Libanoro - Collaboratori Tecnici; Andrea Bresciani - Preparatore Portieri; Marco Melone - Responsabile Progetto Tecnico.

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Continua la marcia inarrestabile dei Gio-vanissimi provinciali del Levico allenati da Mauro Libardoni e Manuel Fontana: i baby gialloblù nel recupero della quarta gior-nata del girone di ritorno liquidano con un secco 3-0 i pari età del Valcembra con le reti di Alessandro Vettorazzi, Samuele Pizzimenti e Marco Battisti. La partita era segnata dal classico “cerchietto rosso”: le due squadre, infatti, al fischio d’inizio era-no appaiate al terzo posto della classifica. Ma il confronto non è mai stato in discus-sione e i levicensi hanno dominato dall’i-nizio alla fine, proponendo proprio un bel calcio, palla a terra, con tante azioni corali e tantissima intensità nella metà campo avversaria: cosa che ha indotto spesso i cembrani all’errore. Il match parte subito in discesa per i no-stri: nemmeno un giro di lancetta e la truppa gialloblu è già avanti grazie ad una pregevole azione manovrata sulla destra firmata dal folletto del dribbling facile, Mattia Zampedri, che serve una palla fil-trante per l’accorrente capitan Vettorazzi: inserimento imperiale e preciso diagona-le ad insaccarsi per l’1-0. Il forte pressing dei nostri ragazzi obbliga il Valcembra ad

erigere un fortino nella propria area di ri-gore e spesso gli attacchi levicensi sbat-tono contro la difesa avversaria; ma sugli sviluppi di uno schema da calcio d’ango-lo arriva il raddoppio: corner battuto sul secondo palo dove si inserisce Filippo Beretta che, con un perfetto appoggio di testa, libera a centro area Samuele Pizzi-menti che trafigge il portiere con l’interno destro. Il match anche nel secondo tempo prose-gue sulla medesima falsariga del primo: girandola di sostituzioni, ma il discorso non cambia, con il Levico vicino alla terza rete con Bruzzese e Pizzimenti, che cen-trano il montante, pieno, prima del defi-nitivo 3-0 siglato da un “rapace” e capace Marco Battisti. Segnaliamo anche l’ottima prestazione del nostro portiere, Mattia Giacomin, pie-namente ristabilito e tornato a garantire sicurezza totale all’intera squadra, che si toglie una soddisfazione personale, pa-rando nel secondo tempo un calcio di rigore agli avversari e mantenendo così inviolata la propria porta. Contro il Cem-bra, successo a tutto tondo; cosa chiedere di più a questi ragazzi?

Tre punti, tre gol e quanto bel gioco!!!

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ESORDIENTI

Il campionato degli Esordienti a 11 è giun-to alla 5a giornata. Una prima fase carat-terizzata da risultati alterni - due sconfitte, due vittorie ed un pareggio - che denota-no ancora carenza di capacità di concen-trazione e una scarsa attenzione in alcune circostanze; dettagli che penalizzano la squadra più che la mancanza di alcune qualità tecniche; per quanto riguarda questo aspetto va infatti sottolineata la buona caratura del gruppo che mostra individualità interessanti. Caratterialmente si osserva ancora qual-che sbavatura nella propensione a quel “sano agonismo” che, assieme allo spirito di appartenenza e al concetto di gruppo, aiuta nelle situazioni in cui c’è bisogno di tirare fuori qualcosa in più sul piano della personalità, per il bene della squadra.A parziale giustificazione va segnalato un organico dai numeri non troppo cospicui,

fatto che non permette di crescere anche sotto l’aspetto caratteriale e motivaziona-le e porta qualcuno a rilassarsi eccessiva-mente; una maggior “competitività inter-na” in prospettiva sarebbe d’aiuto per la valorizzazione di tutti, con ovvio benefi-cio a favore del gruppo.

Giancarlo Martinelli

La Rosa della squadra PORTIERE: Libardoni NicholasDIFENSORI: Libardi Giacomo, Iori Massimiliano, Cavalloro Gabriele, Palushaj Kevin, D’Antimo AlfredoCENTROCAMPISTIi: Shah Shahzaib, Acler Valerio, Valentini Matteo, Gosetti Elia, Osti NicolaATTACCANTI: Valentini Cristian, Faes Nicolas

Prossima tappa: crescere in personalità

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FEDERICO MARTELLO:Il calcio mi piace perché è un gioco di squadra ed è molto divertente. Il mio allenatore fa in modo serio il suo lavoro e ci tiene ad insegnarci il rispetto e l’autonomia.

Un torneo a… tante mani

Non ci crederete, ma domenica 1° maggio abbiamo partecipato ad un altro Torneo in provincia di Venezia. Precisamente al X° TORNEO GIOVANI AQUILE al Centro Sportivo Comunale di Caltana di Santa Maria di Sala. Tra le 20 squadre partecipanti c’eravamo anche noi, guidati dai nostri allenatori Gianpiero Piccinini e Manuel Tabarelli, con due formazioni:

LEVICO “A” – GIALLO: Alessandro, Carlotta, Erion, Fabio, Gabriele M., Kleiton, Mattia M., Mattia Z., Nicolas T., Valentino.LEVICO “B” – BLU: Davide, Federico, Gabriele F., Giovanni, Giordano, Kacpter, Luca, Nicholas P., Simone.

Partita dopo partita è una squadra ad arrivare in semifinale. Levico “A” o Levico “B”? Poco importa perché, noi PULCINI 2007 siamo un’unica squadra: SIAMO i GIALLOBLU e tutti assieme siamo andati a ritirare la “nostra” COPPA per il 4° POSTO!

DAVIDE PICCININI:Sono Davide, il mio giocatore preferito è Dybala. Penso che il Mister, che conosco molto bene (è il mio papà), sia bravo, anzi bravissimo. Il mio ruolo dove gioco più spesso è terzino destro. Il mio sogno è diventare un giocatore di Serie A e giocare nella ti Juve. Il calcio è bello perché si corre e fai molto carattere per poter poi diventare un professionista.

LUCA PAROLIN:Per me il calcio è incontrarsi al campetto con gli amici e conoscerne di nuovi. Il numero della mia maglia è il 3 e sono un terzino sinistro. I miei compagni sono gentili e il mio Mister è bravissimo e ci porta a tornei e amichevoli molto importanti. Mi trovo molto bene e spero che lui resti con noi fino alla Prima squadra, se riusciamo ad arrivarci.

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Altre due partite ed altrettanti risultati po-sitivi per i Pulcini 2006. Contro il Tesino, in casa, bella prestazione, tutta cuore e tec-nica: due tempi vinti grazie ai gol di Tiago Marques Dos Santos e Manuel Cappel-letti ed uno pareggiato 0-0. Partita autoar-bitrata e ormai tradizionale “quarto tempo”, all’insegna del “tutti dentro” con spazio a tutta la rosa. I nostri crescono, di partita in partita, non solo fisicamente ma anche a livello di mentalità e nello stare in campo, aiutandosi a vicenda. Cercano, e trovano sempre più spesso, soluzioni diverse per arrivare al gol, grazie anche alle doti tecni-che dei singoli che, caparbi su ogni pallo-ne, non mollano mai. I risultati sono frutto della voglia e della determinazione che mettono in campo in ogni partita ed anche negli allenamenti. Ecco la formazione scesa in campo contro il Tesino: Fabrizio Acler, Emiliano Rizzonelli, Alessandro Pasini, Nicola Francescatti, Manuel Cappelletti, Klevis Rama, Federico Bruzzese, Tiago Marques Dos Santos, Zakaria Harakat, Lorenzo Peruzzi, Lorenzo Sergiani.Il Primo maggio la nostra compagine è par-tita di buon ora alla volta di Mezzano, in Primiero, sotto un diluvio che non lasciava presagire nulla di buono. Arrivati sul bellis-simo campo in erba primierotto, la pioggia ci ha dato tregua, per fortuna, ed abbiamo potuto giocare. Primo tempo dominato in lungo ed in largo e chiuso in vantaggio gra-zie ad una rete da centravanti “vero” di Tia-go Marques Dos Santos. Seconda frazio-ne persa col minimo scarto, ma giocata per larghi tratti nella metà campo avversaria. Nel terzo tempo è successo un po’ di tutto: sul terreno che per tante estati ha ospitato il ritiro del Bari dell’allora mister Eugenio Fascetti e di un Antonio Cassano pro-messa del calcio azzurro, l’arbitro, memore delle “perle” del talento di “Bari Vecchia”, ha tentato di imitarlo con alcune”cassanate” indimenticabili. Subito andiamo in vantag-gio con un gran gol di Giacomo Gabrielli sottomisura, su assist di Manuel Cappel-

letti e raddoppiamo con un gran gol di Federico Bruzzese, ancora su assist di uno scatenato Cappelletti. Subiamo un rigore (?) che uno straordinario Fabrizio Acler neutralizza con un volo d’angelo al “sette”, svariate punizioni dal limite “generose” e tiri da lontano che hanno portato al pareggio i padroni di casa. Non sono mancate altre occasioni con Lorenzo Sergiani, Lorenzo Peruzzi, Tiago Marques Dos Santos e Fe-derico Bruzzese. I ragazzi sono usciti dal campo “abbattuti”: in quindici anni mai ho visto una squadra uscire dal campo piangendo dopo aver giocato benissimo e dominato la partita. Ma sono bastate una torta negli spoglia-toi e un buon pranzetto in un ristorante in compagnia dei genitori a far ritornare il sorriso. La squadra ha lottato su ogni pal-lone, con caparbietà ed intelligenza: quin-di onore anche a Emiliano Rizzonelli, Ali Hayder Syed, Klevis Rama che si sono alternati a guidare una difesa rocciosa che non butta mai via un pallone, a Zakaria Harakat dinamico motorino con i piedi buoni che a centrocampo serve palloni col contagiri agli attaccanti oltre che splendido organizzatore di gioco e, spesso, utile in ri-piegamento ad aiutare la difesa. Ecco la formazione scesa in campo a Mez-zano: Fabrizio Acler, Emiliano Rizzonelli, Ali Hayder Syed, Giacomo Gabrielli, Ma-nuel Cappelletti, Klevis Rama, Federico Bruzzese, Tiago Marques Dos Santos, Zakaria Harakat, Lorenzo Peruzzi, Lo-renzo Sergiani.Finale con ashtag, visto che va di moda: #iosonoperlautoarbitraggiofameno-dannigrazie

PULCINI 2006

È una striscia positiva

Il Levico contro il Tesino

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Il campionato dei Pulcini, classe 2005, è ri-preso a pieno ritmo e la squadra di Mister Raffaele mercoledì 27 aprile è stata impe-gnata nella trasferta sul campo di Ischia, contro i pari età di casa. I ragazzi sono en-trati in campo ben motivati, però nel pri-mo tempo non sono riusciti a concludere a rete; a differenza dei nostri avversari che, al 9’, approfittando di un attimo di disatten-zione sono andati in gol fissando il punteg-gio del primo parziale sull’1-0. Nel secon-do segmento di gioco, dopo aver ricevuto le dovute raccomandazioni dal mister, la squadra ha affrontato l’Ischia con spirito più aggressivo, andando a rete prima con Kewin Sbetti e poi con Alessandro Pasini. Poi brava la difesa a tenere sotto controllo la fase offensiva dei nostri avversari e, gra-zie al nostro portiere, la seconda frazione è terminata 2-0 a nostro favore. Anche nel terzo tempo i nostri ragazzi hanno dato dimostrazione di buona preparazione riu-scendo a dominare la partita e segnando al 7’ con Dennis Miraglia autore di un bel tiro al volo. Il terzo parziale è stato deciso da questa marcatura e si è quindi concluso sull’1-0 in nostro favore. Nel computo tota-le della gara il risultato finale dice 3-1 per l’US Levico Terme.

Ecco i giocatori gialloblù in campo ad Ischia: Francesco D’Agostino, Daniele Fox, Dennis Miraglia, Alessandro Pasini, Lavdrin Atipi, Michele Moser, Matteo Filippi, Kewin Sbetti, Nicola Francescat-ti, Emiliano Zon, Pietro Groff, Gianluca Valentini, Niazi Aruni - Mister: Raffaele D’Agostino

Sabato 30 aprile altra trasferta, stavolta a Roncegno. La partita non è iniziata nei migliori dei modi perchè i nostri ragazzi sono entrati in campo un po’ sotto tono. A nulla è valso lo sforzo del gruppo che non è riuscito a mettere la palla in rete, pur arrivando molto vicino al gol. Ronce-gno invece a segno su una nostra sbava-tura difensiva e primo parziale a favore dei padroni di casa per 1-0. Nel secondo la storia si ripete: gara molto equilibrata, ma i nostri avversari riescono ad andare in rete sul finale ribadendo il risultato della prima sezione di gioco a loro favore: 1-0 per il GSD Roncegno. Nell’ultimo tempo, nonostante la stanchezza, i nostri si sono ripresi andando in gol al primo minuto con Niazi Aruni. Rete che ha disorientato i nostri avversari, bravi però a pareggiare, all’11’, con una bella azione sotto porta. Sul finale altro gol dei nostri Pulcini, a fir-ma di Kewin Sbetti: un gol che fissa il pun-teggio sul 2-1 in nostro favore. La gara di Roncegno finisce così col punteggio di 3-2 a favore dei padroni di casa.

I nostri giocatori in campo a Ronce-gno: Francesco D’Agostino, Danie-le Fox, Dennis Miraglia, Alessandro Pasini, Lavdrin Atipi, Michele Moser, Matteo Filippi, Kewin Sbetti, Nico-la Francescatti, Emiliano Zon, Pietro Groff, Gianluca Valentini, Niazi Aruni. Mister: Alessandro Cirillo

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Fase di riscaldamento

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Domenica 24 parile confronto con la Vi.Po Trento valido per l Torneo “Visintini” : par-tita svolta su tre tempi, con due sconfitte per 2-0 e la vittoria nell’ultimo parziale per 2-1, con le reti di Patrick Moser e Al-berto Bosco.I nostri piccoli calciatori, pur subendo go nei primi due tempi hanno giocato at-taccando e difendendo molto bene, cer-cando soluzioni: non si sono lasciati sco-raggiare dagli eventi e, alla fine, i risultati sono arrivati. Stanno imparando che non è importante solo il gioco con la palla, ma anche il movimento senza , con il proprio corpo e in coordinazione con i compagni; è decisivo sapersi orientare nello spazio e adattarsi alle diverse situazioni che si in-contrano durante il gioco.Comunque è andata bene: hanno giocato e giocando s’impara, si cresce e - se ci si diverte - tutto è più bello. C’era tanto ven-to ma i genitori come sempre sono stati lì, pronti (ma senza esagerare) a sostenere la squadra con applausi e sorrisi.Dopo un po’ di smorfie e il normale ma-lincuore per i gol subiti, basta un” Hip Hip

Hurrà” tutti insieme negli spogliatoi e ri-

torna subito il sorriso. I piccoli gialloblù sono già pronti per la prossima partita.Sono scesi in campo: Marco Vezzoli, Mat-teo Canargiu, Christian Libardi, Patrick Moser, Raffaele Rizzonelli, Patrick Pomel-la, Amar Aruni, Alberto Bosco, Leonardo Decet.

Stefania (accompagnatrice primi calci)

PICCOLI AMICIAndiamo avanti con il torneo Visintini

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Il girotondo dei Piccoli Amici

Foto di gruppo nello spogliatoio

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Il nostro Calcio a 5 non smette di stupire, altre due partite altre due vittorie contro il Valsugana, ex prima della classe, e contro il Cus Trento, quarta forza del campionato.US. LEVICO TERME - VALSUGANA SCURELLE 4 – 2 (Reti: Selmani (2), Biondo, Azizi)Il Valsugana arriva a Levico da prima della classe, un punto sopra ai nostri ragazzi ed appaiata in vetta al Futsal Pinè, obbligata a vincere per arrivare alla fine e poter disputare con quest’ultimo lo spareggio promozione. Ma il Levico non ci sta, vince in rimonta e lo supera in classifica piazzandosi da solo alle spalle della capolista, ad un sol punto. Primo tempo sotto 2 a 1; nella ripresa i gialloblu segnano 3 reti senza subirne e davanti ad un palazzetto colmo di gente festeggia la grande vittoria.CUS. TRENTO - US. LEVICO TERME 2 – 4 (Reti: Selmani, Trentin, Carpentari, Biondo)Stesso risultato e allo stesso modo anche nella trasferta al Sambàpolis di Trento contro gli universitari del Cus. Primo tempo sotto 1 a 0. A metà ripresa il 2 a 0 che poteva abbattere un elefante. Negli ultimi 12 minuti però cambia tutto. I gialloblù sputano sangue, aggrediscono gli avversari, lottano come leoni, si riversano in attacco e segnano quattro reti per ribaltare l’incontro (i goal e le azioni più importanti sono visibili sul sito trentinofutsal.it).Con il primo posto ad una sola lunghezza, ora ci aspetta l’ultima giornata, in casa, contro il Borgo venerdì 8 maggio. Si cerca di centrare il record di 13 vittorie casalinghe in altrettanti incontri. Il miracolo di sorpassare il Futsal Pinè non sembra fattibile visto l’impegno sulla carta semplice per i ragazzi dell’altopiano a cui andranno tutti i nostri applausi, avendo inanellato 19 vittorie di fila. Essere così vicini, alle loro spalle, vuol dire aver fatto un campionato eccezionale: basti pensare alle 10 vittorie (ed un pari) nelle ultime 11 gare.Ma vi aspettiamo al palazzetto per i playoff. Il Levico, vincendo col Borgo, si garantirebbe in prima battuta la finale del girone, visto che per regolamento la seconda incontra la quinta solo se non ci sono 8 o più punti di differenza tra le due squadre. Il Primiero, quinto, è ora a ben 18 punti dal nostro Levico; quindi sarà finale di girone in casa (perchè i gialloblù sono meglio piazzati) contro la vincente tra la terza e la quarta, Valsugana e Cus Trento. Chi vince va al triangolare con le vincenti degli altri due gironi per staccare un altro biglietto per la prossima C2. Quindi, la porta è ancora aperta.

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6 BORGO 37 25 12 1 12 148 157

7 TESINO LAMON 35 25 11 2 12 112 103

8 BELLESINI BORGO 34 25 10 4 11 102 109

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Per non smettere di stupire

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ALE LEVICOTERME

Periodico d’informazione sportiva edito dall’U.S. Levico TermeDirettore responsabile: Lucio GerlinGrafica e stampa: IMPRONTA DIGITALE Levico TermeAutorizzazione Tribunale Trento n. 420 del 2.12.1983ANNO XXXIII - NR. 10 - 7 maggio 2016Chiuso in tipografia il 6 maggio 2016Hanno collaborato:Pierfrancesco Agosti, Alessandro Agostini, Yann Bertholom, Sandro Beretta, Roberto Fox, Fabrizio Fraizingher, Carmen Libardi, Mauro Libardoni, Giancarlo Martinelli, Marco Melone, Danilo Mulchande, Sabrina Passamani, Gigi Piazzarollo, Mattias Tessaro, Donatella Uez, Roberto Zentanaro.Le fotografie sono di Federico Roat.

PRIMI CALCI

Che bella domenica il 24 aprile per le vie del centro storico di Levico : si ani-ma la Festa delle Associazioni per la So-lidarietà finalizzata alla raccolta di fondi per il sostegno di progetti umanitari e di solidarietà internazionale. Così i no-stri ragazzi, e non solo, hanno potuto riappropriarsi di luoghi dove non si ve-dono più palloni come un tempo, cioè le piazze e le strade delle nostre città. Che emozione giocare e divertirsi per strada, in mezzo alla gente che passeg-gia, scambiando solo sorrisi e riceven-do gentili attenzione dai passanti che si fermano a guardare incuriositi. Alla fine del pomeriggio il nostro gruppo sarà raddoppiato, con tanti nuovi amici e, chissà, magari, qualche tesserato al Levico in più...In piazza i nostri piccoli gialloblù han-no rappresentati l’US Levico Terme con grande gioia, sotto la supervisione del responsabile del settore giovanile Yann Bertholom che, assieme al “Mister” Si-mone Libardi, ha animato la piazza

tra partite, giochi didattici e concorso di palleggi con palloni di varie forme. Molti bambini e famiglie si sono avvici-nati, involgiati dal “nuovo” gioco e pro-vare col pallone.In questa occasione nella quale gli obiettivi erano, più che mai, divertir-si, rispettando poche regole base, ma anche sensibilizzare (anche distribuen-do “Alè Levico Terme” ed altri opuscoli d’informazione) sulle attività proposte dall’US Levico sul territorio, è emersa la grande attenzione della società verso i ragazzi, premiati per l’atteggiamento, l’impegno e la passioneLo sport è vita, gioia (a volte anche fati-ca, quando serve) e speriamo di averne regalata in questa occasione, centrando uno delle mission della nostra società che ha sempre dimostrato grande sen-sibilità ed impegno, sia a livello calci-stico che sul piano dei valori sociali ed educativi.

Stefania & Cie, dei Primi Calci

Il calcio, per dare una mano a Levico

Primi calci - festa delle associzioni in piazza - foto gruppo

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