FLEBECTOMIA AMBULATORIALE SCLEROTERAPIA LASER NEL TRATTAMENTO DEI CAPILLARI E DELLE ANGIODISPLASIE...
53
FLEBECTOMIA AMBULATORIALE FLEBECTOMIA AMBULATORIALE SCLEROTERAPIA SCLEROTERAPIA LASER LASER NEL TRATTAMENTO DEI CAPILLARI E NEL TRATTAMENTO DEI CAPILLARI E DELLE ANGIODISPLASIE DELLE ANGIODISPLASIE Dr. Roberto Nobile Dr. Roberto Nobile Specialista in Specialista in Chirurgia Generale Chirurgia Generale http://www.medicitalia.it/robertonobile http://www.medicitalia.it/robertonobile
FLEBECTOMIA AMBULATORIALE SCLEROTERAPIA LASER NEL TRATTAMENTO DEI CAPILLARI E DELLE ANGIODISPLASIE Dr. Roberto Nobile Specialista in Chirurgia Generale
FLEBECTOMIA AMBULATORIALE SCLEROTERAPIA LASER NEL TRATTAMENTO
DEI CAPILLARI E DELLE ANGIODISPLASIE Dr. Roberto Nobile Specialista
in Chirurgia Generale http://www.medicitalia.it/robertonobile
Slide 2
FLEBECTOMIA AMBULATORIALE Robert Mller ha chiamato la sua
metodica Flebectomia Ambulatoriale intendendo con ci una tecnica
chirurgica che in regime assolutamente ambulatoriale, in anestesia
locale e senza punti di sutura, permettesse di asportare
dallesterno le varici e varicosit attraverso piccole incisioni di
1-2 millimetri per mezzo di uncini.
Slide 3
Se correttamente eseguita la metodica caratterizzata da quattro
vantaggi: 1.Radicale: poich offre maggiore radicalit
nelleliminazione dei tratti varicosi rispetto allo stripping
2.Innocua: nel senso che non ha praticamente controindicazioni
3.Ambulatoriale: poich permette la deambulazione immediata del
paziente senza interruzione dellattivit lavorativa 4.Estetica:
perch, oltre ai buoni risultati clinici, offre anche indubbi
vantaggi dal punto di vista estetico.
Slide 4
La Flebectomia Ambulatoriale non una strategia chirurgica ma
una tecnica chirurgica che pu essere adottata in ogni fase della
flebochirurgia. Quando necessaria deve essere eseguita prima una
crossectomia radicale oppure un trattamento antireflusso con le
metodiche tradizionali. Lintervento chirurgico deve sempre essere
preceduto da una precisa diagnostica clinica e strumentale che dovr
indicare la migliore strategia terapeutica. Si passa quindi ad una
preparazione cartografica eseguendo una mappa delle varici da
correggere con una matita demografica Quando la cartografia
completa, il paziente viene fatto adagiare sul lettino in posizione
di Trendelemburg. Larto, che stato precedentemente depilato nelle
zone da trattare, viene disinfettato con soluzione colorata e poi
viene preparato il campo chirurgico. Si passa quindi alla fase
dellanestesia. Tutte le varici possono essere trattate con una
anestesia locale che viene eseguita con infiltrazioni intradermiche
o sottocutanee di una miscela di xilocaina con aggiunta di
bicarbonato di sodio.
Slide 5
Dopo aver eseguito lincisione a lato della varice nel tratto
disegnato si introduce luncino di Mller o di Oesch che, con
delicati movimenti rotatori, disseca il sottocute e prepara il
piano di clivaggio. Quindi, con lo stesso uncino differentemente
utilizzato, si afferra lavventizia della varice che viene poi
pinzata con una pinza. Occorre stare attenti nella fase di
scollamento poich unazione troppo energica causer lapparizione di
teleangectasie intorno alle incisioni. Occorre stare attenti nella
fase di scollamento poich unazione troppo energica causer
lapparizione di teleangectasie intorno alle incisioni. La vena
esteriorizzata mantenuta fra due pinze che serviranno anche da
punto di trazione e di repere per i tronchi varicosi contigui o per
le perforanti di appartenenza. La vena esteriorizzata mantenuta fra
due pinze che serviranno anche da punto di trazione e di repere per
i tronchi varicosi contigui o per le perforanti di appartenenza.
Esercitando una leggera trazione sulla varice, questa si evidenzier
sotto la cute come un cordoncino. Tale manovra permetter quindi un
migliore scollamento e faciliter la presa del tratto contiguo della
varice, introducendo lo strumento nellincisione pi vicina e
ripetendolo stesso movimento.
Slide 6
Slide 7
Occorre fare attenzione e mantenere gli stessi piani anatomici
per non rompere il vaso e rendere pi complicata la dissezione e
lasportazione. Una volta agganciata e scollata la varice, si fa
trazione sul tratto inferiore in modo tale da sfilare dolcemente il
tratto varicoso attraverso le varie incisioni. Si ripetono quindi
gli stessi tempi in modo da seguire la cartografia precedentemente
eseguita. Tale metodologia richiede pazienza e conoscenza dei piani
anatomici per non rompere i vasi e causare quindi un noioso
sanguinamento. Tale metodologia richiede pazienza e conoscenza dei
piani anatomici per non rompere i vasi e causare quindi un noioso
sanguinamento. Richiede soprattutto, per, una diagnosi ed una
precisa cartografia.
Slide 8
Storicamente la flebectomia ambulatoriale secondo Mller non
prevede alcuna legatura venosa, ma soltanto una compressione mirata
ed una compressione sistemica. Nel caso di perforanti o comunicanti
si pu agire sia strappando con la torsione la perforante sia,
talvolta, eseguendo una legatura sottofasciale attraverso la stessa
mini - incisione. Nelle perforanti pi importanti talvolta utile
eseguire alcune legature che garantiscono un minore sanguinamento
e, di conseguenza, lutilizzazione di una compressione pi leggera e
quindi pi sopportabile per il paziente. Nelle perforanti pi
importanti talvolta utile eseguire alcune legature che garantiscono
un minore sanguinamento e, di conseguenza, lutilizzazione di una
compressione pi leggera e quindi pi sopportabile per il paziente.
Terminata la varicectomia si procede ad una minuziosa toilette
delle incisioni ed alla loro disinfezione. Terminata la
varicectomia si procede ad una minuziosa toilette delle incisioni
ed alla loro disinfezione. Quindi si accostano i margini
dellincisione utilizzando degli steril-streaps. Viene quindi
applicata una compressione selettiva utilizzando, sopra la
medicazione, un batuffolo di garza mantenuto in sede con una
leggera fascia o con dei cerotti elasticizzati.
Slide 9
La convalescenza non prevede un riposo a letto ma solo un
riposo relativo con periodi di normale deambulazione. Si prescrive
quindi una terapia antibiotico a largo spettro associata a terapia
flebotonica. Non vengono prescritti farmaci analgesici poich
leffetto dellanestesia locale dura per molte ore; inoltre, la
stessa compressione offre un sufficiente effetto analgesico. Non
vengono prescritti farmaci analgesici poich leffetto dellanestesia
locale dura per molte ore; inoltre, la stessa compressione offre un
sufficiente effetto analgesico. Se esiste dolore occorre rivedere
la compressione poich il bendaggio sar sicuramente male eseguito o
troppo stretto. La flebectomia ambulatoriale di Mller trova
indicazioni in tutte le forme di varici e varicosit troncurlari e
reticolari. La flebectomia ambulatoriale di Mller trova indicazioni
in tutte le forme di varici e varicosit troncurlari e reticolari.
Non indicata nelle teleangectasie e nelle varicosit reticolari a
parete estremamente fitte come nei casi di soggetti con tessuti
molto grassi e ipodermosclerotici, dove si preferisce utilizzare la
terapia sclerosante. Trova la sua tipica indicazione nelle varici
del piede, nella vena di Leonardo e nella safena esterna. Trova la
sua tipica indicazione nelle varici del piede, nella vena di
Leonardo e nella safena esterna. Viene utilizzata particolarmente
nei casi dove necessita anche un risultato estetico, associata alla
terapia sclerosante, con cui non in antagonismo ma risulta essere
veramente in sinergia.
Slide 10
UNCINI DI OESCH
Slide 11
FLEBECTOMIA SECONDO MULLER Dopo avere eseguito una mappatura
del vaso interessato dal processo varicoso ed avere praticato con
Xilocaina al 2% dei ponfi in prossimit dello stesso si praticano,
nelle aree anestetizzate, delle piccole incisioni cutanee, a
distanza di 8/10 cm. una dallaltra, mediante un bisturi (n 11) o
meglio un ago (n 14/16), e quindi con un piccolo uncinetto si
asporta il tronco ectasico per tutta la sua lunghezza. Le piccole
incisioni non necessitano di sutura e lesito a distanza da un punto
di vista estetico, gi dopo soli 15/20 gg. dal trattamento
ottimale.
Slide 12
SCLEROTERAPIA S. EISHOLTZ (1623 - 88) D. ZOLLIKOFER (1682)
PRAVAZ (1840) RYND (1845 ) LINSER (1916) SICARD (1924) ORBACH
(1944) MCCAUSLAND (1963) TOURNAY (1975) KNIGHT e VIN (1989) GOLDMAN
(1994) CABRERA (1997) TESSARI (1999) Per merito di questi
scienziati la tecnica sclerosante si evoluta sia nella metodologia
che nellevoluzione degli agenti sclerosanti utilizzati.
Slide 13
Che cosa esattamente la scleroterapia? Che cosa esattamente la
scleroterapia? E una tecnica angiologica che comporta la chiusura
di un tratto venoso sede di varice oppure la sclerosi di un gruppo
di capillari (teleangectasie) mediante l'iniezione, nei vasi
stessi, di una soluzione sclerosante che causa istantaneamente una
reazione infiammatoria locale (flebite chimica); questa reazione
provoca in seguito la trombizzazione ed il successivo
riassorbimento del tratto varicoso oppure la cancellazione dei
capillari. DEFINIZIONE DI SCLEROTERAPIA SECONDO GOLDMAN: ..
iniezione nel lume vasale di una sostanza estranea che provoca una
trombosi ed una successiva fibrosi. .. ottenere il massimo danno
endoteliale con il minimo trombo.
Slide 14
Sempre Goldman (2002) asseriva che lo sclerosante ideale
indolore, libero da effetti collaterali, specifico per danneggiare
le vene varicose.
Slide 15
Che cosa assolutamente necessario eseguire prima di iniziare un
trattamento scleroterapico ? Un EcocolorDoppler Venoso degli Arti
Inferiori per una corretta impostazione diagnostica. Lesclusione di
eventuali situazioni patologiche alla base della formazione dei
capillari determinante per il buon esito finale del trattamento
scleroterapico.
Slide 16
Che cosa contengono le soluzioni sclerosanti? Nelle soluzioni
usate per la scleroterapia sono presenti diversi composti; poich
esistono pi di dieci tipi di soluzioni sclerosanti, diventa lungo
elencare qui la composizione chimica di ognuno di questi. Nelle
soluzioni sclerosanti d'uso pi frequente i componenti principali
sono l'alcool polidocanolico, la glicerina cromata, il sodio
salicilato ed il sodio tetradecilsolfato di sodio purificato (Fibro
Vein )usati a varie concentrazioni. Nelle soluzioni sclerosanti
d'uso pi frequente i componenti principali sono l'alcool
polidocanolico, la glicerina cromata, il sodio salicilato ed il
sodio tetradecilsolfato di sodio purificato (Fibro Vein )usati a
varie concentrazioni. Sono ormai del tutto abbandonate le soluzioni
contenenti iodio.
Slide 17
Che cosa la tecnica chiamata sclero-mousse ? La tecnica si basa
sull'uso contemporaneo di due siringhe di plastica monouso sterili
e di alcuni particolari raccordi di plastica ugualmente sterili.
Mescolando nelle due siringhe, alle dosi scelte, l'aria ed il
Tetradecilsolfato di Sodio Purificato (Fibro-vein ), o altri
sclerosanti tensioattivi, in pochi secondi si ottiene una mousse
densa e compatta che pu essere iniettata alle dosi stabilite.
Slide 18
Quali sono i vantaggi di questa metodica rispetto alle altre
tecniche? Utilizzazione di minor quantit totale di farmaco
sclerosante e quindi riduzione delle complicanze legate
all'iniezione di eccessive quantit di liquido sclerosante, o
all'eventuale stravaso. L'uso inoltre del Tetradecilsolfato di
Sodio Purificato (Fibro-Vein ) per la produzione della
sclero-mousse ha permesso di ridurre drasticamente le complicanze
su base allergica. Maggior tempo di contatto dello sclerosante con
l'endotelio venoso e pertanto miglior effetto terapeutico Maggior
tempo di contatto dello sclerosante con l'endotelio venoso e
pertanto miglior effetto terapeutico La scarsa diluizione della
sclero-mousse da parte del sangue ed il dislocamento dello stesso
da parte della mousse all'interno del vaso permette l'utilizzazione
di questa metodica anche in patologie molto difficili da trattare
con la scleroterapia, come le displasie vascolari. La scarsa
diluizione della sclero-mousse da parte del sangue ed il
dislocamento dello stesso da parte della mousse all'interno del
vaso permette l'utilizzazione di questa metodica anche in patologie
molto difficili da trattare con la scleroterapia, come le displasie
vascolari. L'ecogenicit della sclero-mousse permette una
scleroterapia ecoguidata e di poter seguire il dislocamento guidato
della mousse stessa. L'ecogenicit della sclero-mousse permette una
scleroterapia ecoguidata e di poter seguire il dislocamento guidato
della mousse stessa.
Slide 19
Che cosa cambiato con lintroduzione della sclero-mousse ?
L'assioma di Tournay che asseriva che non importante la
concentrazione del prodotto nella siringa ma all'interno della
vena, e che la zona di contatto dell'agente sclerosante con
l'endotelio decresce con l'aumentare del diametro venoso cos che un
liquido sclerosante si diluisce in proporzione diretta al calibro
del vaso e alla distanza dal punto di iniezione, con l'avvento
della "sclero-mousse" perde quasi totalmente il suo valore. Il
tempo di contatto della sclero-mousse con l'endotelio molto lungo e
la diluizione della stessa, che minima, non pi strettamente in
rapporto al calibro del vaso n al punto di iniezione.
Slide 20
Iniettando la soluzione sclerosante in vena e provocando perci
una flebite chimica, ci sono rischi di provocare emboli o di avere
una flebite di grosse dimensioni? Iniettando la soluzione
sclerosante in vena e provocando perci una flebite chimica, ci sono
rischi di provocare emboli o di avere una flebite di grosse
dimensioni?No. L'azione lesiva della soluzione sclerosante limitata
alla parete venosa nel punto d'iniezione; gi a breve distanza dal
punto sottoposto a sclerosi il composto cos diluito da essere
inoffensivo.
Slide 21
Quali sono i distretti venosi cui applicabile la scleroterapia?
La scleroterapia particolarmente indicata per la rimozione di
capillari (teleangectasie), di piccole varici e degli angiomi
cutanei; tuttavia anche le vene varicose di grosse dimensioni sono
rimosse con successo. La possibilit di adottare composti
sclerosanti sotto forma di schiuma (sclero mousse) consente, nei
casi selezionati, di rimuovere varici di calibro discreto.
Slide 22
Quale percentuale di riuscita possiede la scleroterapia? Quale
percentuale di riuscita possiede la scleroterapia? Basandosi sui
dati disponibili nella Letteratura Scientifica, circa l'80% delle
teleangectasie e il 75% delle microvarici trovano soluzione
definitiva con la scleroterapia. Basandosi sui dati disponibili
nella Letteratura Scientifica, circa l'80% delle teleangectasie e
il 75% delle microvarici trovano soluzione definitiva con la
scleroterapia. Come esperienza personale, nella mia casistica ho
ottenuto percentuali sovrapponibili.
Slide 23
La scleroterapia una tecnica dolorosa? La scleroterapia una
tecnica dolorosa? Poco o nulla; gli aghi ipodermici monouso usati
per la scleroterapia sono di calibro ridottissimo ( 30G). Nei
soggetti particolarmente sensibili possibile far precedere
l'iniezione dall'applicazione di una pomata anestetica. Nei
soggetti particolarmente sensibili possibile far precedere
l'iniezione dall'applicazione di una pomata anestetica.
Slide 24
Quali sono le controindicazioni a questa tecnica? Quali sono le
controindicazioni a questa tecnica? Controindicazioni assolute sono
la gravidanza, le lungodegenze che obbligano il paziente a letto,
episodi recenti (meno di dodici mesi) di tromboflebite superficiale
o di trombosi venosa profonda,, il diabete mellito scompensato, la
presenza di tumori maligni, le malattie del surrene, la
tubercolosi, alcune malattie renali (glomerulonefriti e nefrosi).
Controindicazioni relative sono alcune malattie del fegato (epatiti
acute virali, tossiche o da farmaci; cirrosi epatica), gli stati
febbrili, l'asma allergico e bronchiale, alcune malattie del cuore
(miocarditi e endocarditi), le discrasie ematiche.
Slide 25
Esiste un periodo dell'anno specifico per eseguire la
scleroterapia? Esiste un periodo dell'anno specifico per eseguire
la scleroterapia? La scleroterapia viene eseguita di solito nel
periodo freddo dellanno, ci non tanto per l'assenza della
venodilatazione dovuta al calore, quanto per evitare che gli UV,
colpendo direttamente la parte sclerosata, creino pigmentazioni
della pelle difficili poi da rimuovere. E' buona norma comunque
evitare di sottoporsi a scleroterapia nei mesi molto caldi
(luglio-agosto). E' buona norma comunque evitare di sottoporsi a
scleroterapia nei mesi molto caldi (luglio-agosto).
Slide 26
Dopo la sclerosante come si presenta la pelle sovrastante la
zona trattata? La cute della zona sottoposta a sclerosi non di
norma interessata dal processo chimico, il quale avviene
all'interno della parete dei vasi; nel caso dei capillari normale
che parte della soluzione sclerosante fuoriesca nei tessuti vicini
(data la sottigliezza della loro parete); in tal caso il fenomeno
pi frequente consiste in un modesto arrossamento (eritema), della
durata di 1 o 2 ore al massimo della parte sottoposta a sclerosi,
che pu, al limite, trovare beneficio dal trattamento locale
mediante pomate contenenti estratti di hamamelis, centella asiatica
ed altre sostanze emollienti.
Slide 27
Dopo la scleroterapia necessario applicare un bendaggio sulla
parte trattata? Dopo la scleroterapia necessario applicare un
bendaggio sulla parte trattata? S, nel caso vengano trattate varici
di un certo calibro. L'applicazione di un bendaggio elastico
adesivo sulla parte sottoposta a scleroterapia un passaggio
fondamentale per la buona riuscita della sclerosi. In alternativa,
o in associazione, si usano calze elastiche terapeutiche di
compressione 18mmHg o K1. No, nel caso vengano trattati capillari
od angiomi. In questo caso sar sufficiente utilizzare dei batuffoli
di garza e dei cerotti elastici da tenere per un paio di giorni,
sui punti trattati.
Slide 28
La scleroterapia pu provocare effetti indesiderati? La
scleroterapia pu provocare effetti indesiderati? Anche se
raramente, la terapia sclerosante pu presentare complicanze; esse
sono essenzialmente dovute: 1). all'eccessiva aggressivit della
soluzione sclerosante nei confronti della parete venosa e dei
tessuti circostanti. 1). all'eccessiva aggressivit della soluzione
sclerosante nei confronti della parete venosa e dei tessuti
circostanti. 2). al fenomeno conosciuto come "matting".
Slide 29
Quale l'effetto locale dovuto all'aggressivit della soluzione
sclerosante? Quale l'effetto locale dovuto all'aggressivit della
soluzione sclerosante? L'eccessiva aggressivit del composto pu
provocare la comparsa d'ematomi ed arrossamenti nel punto
dell'iniezione: in soggetti con marcata reattivit personale verso
il composto oppure con pelle delicata o molto chiara ci pu anche
risultare in un livido di colore blu-verdastro (questo accade
specialmente nei pazienti con i capelli rossi).
Slide 30
Quanto tempo rimane visibile un livido comparso dopo
scleroterapia? Quanto tempo rimane visibile un livido comparso dopo
scleroterapia? In genere il livido scompare dopo due/otto settimane
( importante non esporre la parte livida all'azione del sole o dei
raggi UV, perch si possono creare pigmentazioni difficili da
rimuovere); la persistenza oltre i due mesi di un ematoma raramente
seguita dalla sua scomparsa completa.
Slide 31
Cosa il fenomeno chiamato "matting"? Cosa il fenomeno chiamato
"matting"? Il "matting" un fenomeno per cui, dopo la rimozione di
capillari e varici di piccolo calibro mediante la scleroterapia, si
assiste alla formazione di nuovi vasi, che nascono nei pressi della
zona sottoposta a sclerosi o addirittura nello stesso sito. Il
"matting" un fenomeno per cui, dopo la rimozione di capillari e
varici di piccolo calibro mediante la scleroterapia, si assiste
alla formazione di nuovi vasi, che nascono nei pressi della zona
sottoposta a sclerosi o addirittura nello stesso sito.
Statisticamente il "matting" osservabile nel 2% dei pazienti
sottoposti a scleroterapia. Qualora il fenomeno si ripeta anche
nelle sedute seguenti, la prima misura d'attuare quella di cambiare
il tipo di soluzione sclerosante o la sua concentrazione. Questo
accorgimento tuttavia non sempre elimina il fenomeno. Per fenomeni
di "matting" ribelli il rimedio migliore oggi, per leliminazione,
l'uso dei Laser (Argon-Laser, KTP-Laser, DYE-Laser, Laser a
Diodi).
Slide 32
Quante sedute di scleroterapia servono per eliminare i
capillari o le varici? Quante sedute di scleroterapia servono per
eliminare i capillari o le varici? Il numero delle sedute
scleroterapiche dipende, ovviamente, dal quadro clinico e
dall'estensione della zona da sottoporre a terapia. La media delle
sedute tre/quattro per gamba ma nei casi pi complicati si arriva
anche a dieci/dodici.
Slide 33
Con quale cadenza vengono eseguite le sedute di scleroterapia?
Con quale cadenza vengono eseguite le sedute di scleroterapia? Di
solito, in assenza di effetti indesiderati importanti, esse sono
settimanali o quindicinali.
Slide 34
Dopo la scleroterapia devo assumere qualche farmaco? No. Anzi
bisogna evitare di assumere per le 48 successive alla scleroterapia
tutti i farmaci a base di acido acetilsalicilico (Aspirina etc.),
per evitare una riduzione dell'efficacia della soluzione
sclerosante. Anzi bisogna evitare di assumere per le 48 successive
alla scleroterapia tutti i farmaci a base di acido acetilsalicilico
(Aspirina etc.), per evitare una riduzione dell'efficacia della
soluzione sclerosante.
Slide 35
Dopo la scleroterapia si pu avere un rialzo termico? Dopo la
scleroterapia si pu avere un rialzo termico? S. S. In soggetti
molto reattivi possibile osservare un lieve rialzo della
temperatura, soprattutto serale, nelle 48 ore successive alla
sclerosi. In soggetti molto reattivi possibile osservare un lieve
rialzo della temperatura, soprattutto serale, nelle 48 ore
successive alla sclerosi. In tal caso si pu assumere
tranquillamente farmaci antipiretici a base di paracetamolo. In tal
caso si pu assumere tranquillamente farmaci antipiretici a base di
paracetamolo.
Slide 36
CASI CLINICI Prima e dopo il trattamento
Slide 37
LASER VASCOLARI Sono oggi disponibili, sul mercato, dei laser
selettivi appositamente creati per il trattamento degli inestetismi
vascolari (capillari o telangectasie, angiomi piani o rilevati,
laghi venosi ed altro ancora). Come si vedr il laser, nellapproccio
moderno ai capillari degli arti inferiori, non sostituisce la
scleroterapia, ma in genere la affianca. Il trattamento combinato
cos concepito sicuramente lunico che consenta il raggiungimento di
risultati soddisfacenti e duraturi.
Slide 38
I capillari (teleangectasie) sono uno degli inestetismi pi
diffusi e comuni al giorno d'oggi, e interessano principalmente le
gambe, dove possono manifestarsi in varie zone. Possono comparire
sia negli uomini che nelle donne e ricordiamo che, pur essendo
importanti da un punto di vista estetico, sempre meglio, anche in
questo caso, effettuare un doppler per scartare la possibilit di
una patologia venosa. I laser che riscuotono maggior successo per
eliminare i capillari sono: Dye laser | Laser 532 KTP | Laser Nd
Yag | Laser a Diodi Dye laserLaser 532 KTPLaser Nd YagLaser a Diodi
Dye laserLaser 532 KTPLaser Nd YagLaser a Diodi
Slide 39
LASER VASCOLARI Argon (488-514) Nd/YAG df (532) a coloranti dye
laser (570-600) a vapori di rame (578) LASER PIGMENTARI Nd/YAG df
(1064 o 532) Alexandrite (755) Rubino(694) Diodo (800-810) LASER
ABRASIVI CO2 (10.600) Erbio/YAG (2.900)
Slide 40
DEFINIZIONE Amplificazione della luce per emissione stimolata
di radiazioni LLight L - Light A- Amplificated A - Amplificated S-
Stimulated S - Stimulated E- Emission E - Emission R- Radiation R -
Radiation Strumento chegenera ed amplifica una lucenon esistente in
natura: Strumento che genera ed amplifica una luce non esistente in
natura: una sola lunghezza donda, monocromatica(un solo colore
puro) una sola lunghezza donda, monocromatica (un solo colore puro)
coerente(onde sempre nella stessa fase, nel tempo e nello spazio)
coerente (onde sempre nella stessa fase, nel tempo e nello
spazio)
Slide 41
SPETTRO ELETTROMAGNETICO Luce policromatica Visibile: 400 -
700nm Invisibile: VC 100 - 250nm UVB 250 - 300nm UVB 250 - 300nm
UVA 300 - 400nm UVA 300 - 400nm IR V 700 - 1.000nm IR V 700 -
1.000nm IR L 100.000nm IR L 100.000nm Luce Visibile 6 colori: Viola
- Blu - Verde - Giallo - Arancio - Rosso
Slide 42
Slide 43
Il fascio laser penetra nellepidermide senza effetti di
rilievo, ed assorbito dallemoglobina contenuta nei vasi Lenergia
assorbita si converte in calore: questo porta alla coagulazione ed
alla evaporazione del sangue; il riscaldamento danneggia le pareti
del vaso Le pareti del vaso collassano ed il risultato la sclerosi
del vaso stesso che viene riassorbito nel corso delle successive
settimane o mesi
Slide 44
Slide 45
TELEANGECTASIE MATTING Possono comparire dopo la iniezione di
sostanze sclerosanti o in seguito ad interventi di flebectomia. Non
si verificano di frequente e la loro comparsa pu dipendere da
fattori predisponenti della paziente oppure da una tecnica di
intervento non corretta (es. se il liquido iniettato ha una
concentrazione eccessiva, o se ne viene iniettato troppo, se
eccessiva la pressione di iniezione, se non viene fatta una terapia
di compressione). Tra i fattori predisponenti della paziente
ricordiamo le terapie ormonali, l'obesit, la familiarit. Nella
maggior parte dei casi il matting sparisce spontaneamente entro sei
mesi, ma nei casi in cui invece persista, pu essere utile ricorrere
alla terapia laser utilizzando Il dye laser o il laser 532 KTP. dye
laser 532 KTPdye laser 532 KTP
Slide 46
LASER KPT Lemissione di luce di questo laser assorbita
selettivamente dal sangue nella banda di colori dal rosso al viola.
Lassorbimento a livello dei capillari sanguigni provoca una aumento
della temperatura con la conseguente coagulazione del vaso. Dopo
qualche tempo i capillari sono riassorbiti dall'organismo sino alla
loro scomparsa. Indicazioni Beneficiano di questo trattamento le
patologie vascolari superficiali e anche le iperpigmentazioni, in
particolare: Capillari (teleangectasie), micro varici Couperose e
rosacea Angiomi piani Macchie della pelle, iperpigmentazioni,
lesioni pigmentate, macchie solari Cicatrici ipertrofiche e
cheloidi Va molto bene per i capillari fini e superficiali che non
possono essere incannulati con l'ago della scleroterapia. I vasi
venosi che vengono trattati hanno colori variabili dal rosso al
viola e possono essere di piccole o grandi dimensioni. Inoltre
anche le iperpigmentazioni, ovvero gli accumuli di pigmento della
pelle (macchie solari, macchie senili, lentiggini), possono essere
trattate positivamente con il ktp laser. Gli accumuli di pigmento
non vanno confusi con le lesioni pigmentate cellulari (nevi) che,
se indicato, devono essere rimosse completamente con il normale
bisturi. Capillari (teleangectasie), micro varici Couperose e
rosacea Angiomi piani Macchie della pelle, iperpigmentazioni,
lesioni pigmentate, macchie solari Cicatrici ipertrofiche e
cheloidi Capillari (teleangectasie), micro varici Couperose e
rosacea Angiomi piani Macchie della pelle, iperpigmentazioni,
lesioni pigmentate, macchie solari Cicatrici ipertrofiche e
cheloidi
Slide 47
LASER ND YAG A IMPULSO LUNGO E' indicato in particolare per il
trattamento di: Capillari (teleangectasie), micro varici Il laser
ND-Yag riesce a trattare anche capillari di una certa consistenza
(1-3 millimetri di diametro) ed attualmente viene considerato il
sistema laser che pu dare i migliori risultati per le
teleangectasie degli arti inferiori, sia per quelle superficiali di
colore rosso ma in particolare per quelle di colore blu. Leffetto
del calore concentrato sui piccoli vasi sanguigni (capillari) ne
provoca la chiusura e quindi il colore roseo o rosso-blu si attenua
o sparisce. Si tratta di un laser vascolare dotato di una alta
penetrazione attraverso la pelle. Il capillare viene chiuso
dallenergia laser, la cute non viene assolutamente danneggiata. Per
far scomparire la maggior parte dei capillari presenti sono in
genere necessarie tre sedute, a distanza di due mesi una
dall'altra. Il laser ND YAG a impulso lungo quello che ha dato i
risultati migliori nel trattamento dei capillari delle gambe.
Capillari (teleangectasie), micro varici Capillari
(teleangectasie), micro varici
Slide 48
LASER A DIODI Il laser diodi indicato per trattare i seguenti
inestetismi: Capillari e teleangectasie Angiomi piani e stellari
Couperose Per quanto riguarda in particolare gli inestetismi
vascolari i laser a diodi sono in grado di trattare i vasi e i
capillari situati pi in profondit; scarsi risultati si ottengono
invece nei vasi con meno di 0,5 mm di diametro. Capillari e
teleangectasie Angiomi piani e stellari Couperose Capillari e
teleangectasie Angiomi piani e stellari Couperose
Slide 49
DYE LASER grazie alla sua selettivit consente di trattare tutti
gli in estetismi cutanei di colore rosso, ed indicato in
particolare per il trattamento di: Capillari (teleangectasie)
Couperose e rosacea Angiomi (piani, stellari, rubino) Cicatrici in
fase infiammatoria Eritrosi Matting teleangectasico Pecilodermia di
Civatte (una sorta di couperose sul collo) Smagliature in fase
infiammatoria Il Dye laser di nuova generazione ad impulso lungo in
grado di trattare come il KTP solo i vasi superficiali, meglio se
di piccole dimensioni. Capillari (teleangectasie) Couperose e
rosacea Angiomi (piani, stellari, rubino) Cicatrici in fase
infiammatoria Eritrosi Matting teleangectasico KTP Capillari
(teleangectasie) Couperose e rosacea Angiomi (piani, stellari,
rubino) Cicatrici in fase infiammatoria Eritrosi Matting
teleangectasico KTP I risultati sono visibili dopo un paio di mesi
con uno sbiadimento, che dovr essere ritrattato, o con la
cancellazione totale. Il trattamento quasi indolore.
Slide 50
PREPARAZIONE AL TRATTAMENTO E necessario evitare assolutamente
l'esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA nelle settimane
precedenti al trattamento. Non bisogna assumere farmaci che
aumentino la sensibilit della pelle alla luce. PERIODO
POST-TRATTAMENTO Sono indispensabili filtri solari prima di esporre
la zona trattata per evitare iperpigmentazioni o ancor meglio
evitare lesposizione diretta ai raggi solari per almeno 15-20 gg.
Sono indispensabili filtri solari prima di esporre la zona trattata
per evitare iperpigmentazioni o ancor meglio evitare lesposizione
diretta ai raggi solari per almeno 15-20 gg.
Slide 51
CASI CLINICI Prima e dopo il trattamento
Slide 52
Le Telangiectasie si presentano come piccole espansioni di vasi
sottili della pelle, rimangono appena sotto la superficie
dellepidermide e appaiono soprattutto sul viso ma anche in altre
zone del corpo. La Rosacea una patologia congenita e non contagiosa
della pelle, che non si presenta solitamente prima dei 30 anni. I
vasi sanguigni si dilatano e conferiscono un colore rosso fiorito.
Compaiono ciclicamente infiammazioni attorno alle ghiandole sebacee
causando pustole, che non hanno nulla in comune con lacne La
Rosacea una patologia congenita e non contagiosa della pelle, che
non si presenta solitamente prima dei 30 anni. I vasi sanguigni si
dilatano e conferiscono un colore rosso fiorito. Compaiono
ciclicamente infiammazioni attorno alle ghiandole sebacee causando
pustole, che non hanno nulla in comune con lacne