44
La rivista di riferimento del settore Termoidraulica, Riscaldamento, Condizionamento & Sicurezza gas Maggio/Giugno 2010 n. 52 In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio (MI) per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Spedizione in A. P. 45% art.2 comma 20/B Legge 662/96 - Milano All'interno: Intervista Parla Fabrice Piccioli. Managing Board OMB Saleri Spa, distributore del TracPipe, il corrugato inox CSST per gas Tecnica Specifica Tecnica UNI/TS 11343 – 2009. I sistemi di tubazioni multistrato metallo – plastici. Progettazione, installazione e manutenzione Legislazione La 40/2010 e gli interventi di manutenzione Normativa Il collaudo delle reti di distribuzione del gas in acciaio e il controllo delle saldature: una possibile proposta operativa Risparmio energetico Analisi del patrimonio edilizio italiano In collaborazione con Cig Comitato Italiano Gas

Estratto di Maggio/Giugno 2010

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Estratto della rivista di Maggio/Giugno 2010

Citation preview

Page 1: Estratto di Maggio/Giugno 2010

La rivista di riferimento del settore Termoidraulica,

Riscaldamento, Condizionamento & Sicurezza gas

Maggio/Giugno 2010 n. 52

In c

aso

di m

anca

to r

ecap

ito in

viar

e al

CM

P d

i Ros

erio

(M

I) p

er la

res

tituz

ione

al m

itten

te p

revi

o p

agam

ento

res

i. Sp

ediz

ione

in A

. P. 4

5% a

rt.2

com

ma

20/B

Leg

ge

662/

96 -

Mila

no

All'interno:IntervistaParla Fabrice Piccioli. Managing Board OMB Saleri Spa, distributore del TracPipe, il corrugato inox CSST per gas

TecnicaSpecifica Tecnica UNI/TS 11343 – 2009. I sistemi di tubazioni multistrato metallo – plastici. Progettazione, installazione e manutenzione

LegislazioneLa 40/2010 e gli interventi di manutenzione

NormativaIl collaudo delle reti di distribuzione del gas in acciaio e il controllo delle saldature: una possibile proposta operativa

Risparmio energeticoAnalisi del patrimonio edilizio italiano

In collaborazione con CigComitato Italiano Gas

Page 2: Estratto di Maggio/Giugno 2010
Page 3: Estratto di Maggio/Giugno 2010
Page 4: Estratto di Maggio/Giugno 2010

2 Maggio/Giugno 2010

Ariston lancia Nuos con un importante progetto di comunicazione. Nuos, il nuovo scaldacqua ad alta efficienza energetica, grazie all’innovativo utilizzo della tecnologia a pompa di calore consente di produrre acqua calda con una riduzione del consumo di energia del 70%, garantendo un risparmio fino a 270 Euro all’anno sulla bolletta e, con gli incentivi statali, facendo risparmiare anche fino a 400 Euro su acquisto e installazione. L’innovativa anima “green” di Nuos è al centro della campagna multicanale che sarà on air per tutto l’anno, con un primo grande lancio nel mese di giugno su stampa, radio e web. L’ecoacqua prodottada Nuos, come viene chiamata nel soggetto creativo del progetto, sarà protagonista sulla stampa con gli scatti del fotografo Marco Alberi Auber e sul web con un video spot realizzato da Done per la regia di Marco Bassano. Parallelamente sarà on line anche il minisito dedicato a Nuos, www.nuosariston.it, completo di tutte le informazioni riguardanti il prodotto. È stata inoltre pianificata una strategia di web marketing SEM e SEO per aumentare la visibilità del prodotto ottimizzando la reperibilità del sito aziendale sui principali motori di ricerca.

La proposta a firma Comap ha visto la recente introduzione di una soluzione ad alto contenuto tecnologico: la nuova serie di riduttori di alta pressione AP40. Interamente progettata e realizzata negli stabilimenti dell’azienda, la gamma è stata al centro di un accurato studio da parte del team di Ricerca&Sviluppo Comap, che l’ha completamente riprogettata mantenendo le caratteristiche di affidabilità e sicurezza della serie precedente. I prodotti trovano il loro principale impiego come funzione di primo stadio sui serbatoi, interrati e non, per applicazioni domestiche ed industriali. È prevista, per alcuni modelli, la dotazione della nuova valvola di sicurezza semi-integrata, inglobata sotto il corpo del riduttore. La nuova serie AP40, totalmente intercambiabile con quella precedente, ha una portata massima di 50 kg/h ed è prodotta in conformità alla norma europea EN 13785. La temperatura di esercizio è compresa tra -20°C e +60°C.I riduttori sono realizzati con corpo coperchio in lega di alluminio e sono disponibili con taratura sia fissa che variabile. La membrana e l’otturatore sono in gomma sintetica resistente agli idrocarburi (EN 549).

Ariston lancia il progetto dicomunicazione per il nuovo Nuos.

www.nuosariston.it

AP40 Comap: i riduttori si evolvono

www.comap-group.com

SpazioAziende

Page 5: Estratto di Maggio/Giugno 2010

3

Comfort, risparmio energetico ed economico, tutela ambientale e salubrità degli spazi: sono queste le caratteristiche che contraddistinguono la nuova gamma di climatizzatori Nankaj by Emmeti.Questi climatizzatori domestici sono dotati di particolari filtri anti polvere che consentono un’azione di depurazione delle polveri, degli acari e dei pollini. A ciò si associa la “Funzione Blow”tramite la quale, dopo lo spegnimento dell’unità, il ventilatore viene mantenuto acceso per eliminare ristagni di condensa e prevenire così la formazione di umidità, nonché di muffe e odori sgradevoli. Con la scelta di modelli “Inverter”, la temperatura di comfort impostata viene raggiunta in minor tempo rispetto ai sistemi tradizionali (ON-OFF); comfort che poi si mantiene costante grazie all’ampio range di funzionamento del particolare compressore rotativo DC-INVERTER adottato; lo stesso è stato progettato per controllare ogni minima variazione di fabbisogno termico sia in modalità riscaldante che raffreddante. Nella nuova linea di climatizzatori Nankaj by Emmeti ci sono dei modelli dotati della “Funzione I Feel”che, attraverso un sensore di temperatura presente nel telecomando, permette di controllare la temperatura di comfort nella zona operativa dello stesso e nel punto di maggior interesse.

Vobarno (BS), 20-21 maggio 2010 – Frutto di una partnership con il Politecnico di Milano, FONDITAL inaugura un laboratorio di prova per i test sui prodotti finiti e sulla componentistica garantendo così il massimo livello di affidabilità dei sistemi.Orientata, fin dal suo esordio, a garantire la migliore qualità e un alto contenuto tecnologico della propria produzione, FONDITAL conferma questo stile di lavoro attivando all’interno della propria divisione di Ricerca & Sviluppo, un nuovo comparto di controllo che ha coinvolto alcuni dipartimenti dell’autorevole ente universitario, quali:

Dipartimento di Fisica Tecnica per l’esecuzione di alcuni test sperimentali sulle Unità Terminali di Riscaldamento.Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito BEST per i test sull’ottimizzazione dei corpi scaldanti.Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica Giulio Natta perlo studio dei processi di corrosione nei materiali utilizzati nel riscaldamento.

Il progetto risponde pienamente all’obiettivo dell’azienda di porsi comefornitore globale e qualificato nel settore energetico per il riscaldamento, testandointegralmente i sistemi utilizzati per la generazione e la distribuzione del calore negli ambienti.

NANKAJ by EMMETI: la moderna linea di eco climatizzatori per il massimocomfort

www.emmeti.com

Insieme al Politecnico di Milano, a Vobarno un laboratorio di prova unico al mondo

www.fondital.it

Page 6: Estratto di Maggio/Giugno 2010

8 Maggio/Giugno 2010

Con il nuovo manuale appena completato, Viega tratta invece i sistemi di tubazioni di plastica, tra i quali l’azienda ha introdotto di recente la nuova gamma Raxofix, con la rivoluzionaria pressatura raxiale, che combina i vantaggi della pressatura radiale a quelli della pressatura assiale e riduce drasticamente le perdite di carico nei raccordi per tubi multistrato, consentendo quindi di utilizzare diametri inferiori, a parità di portata. L’attenzione non è rivolta soltanto all’installazione dei prodotti Viega, ma anche agli aspetti più generali dell’applicazione, tanto per acqua sanitaria, che per riscaldamento, includendo il calcolo del dimensionamento dell’impianto, il protocollo per il collaudo a pressione, la tecnica per il collegamento dei radiatori, etc. Nello stesso volume, Viega ha incluso un’analoga guida per l’installazione dei sistemi controparete, delle cassette di risciacquo e delle placche di comando. Tutti i manuali applicativi possono essere richiesti direttamente a Viega Italia o scaricati dal sito della società (www.viega.it) nella sezione Download, dove si trova anche tutta la documentazione di supporto in formato elettronico.

Destinata ad applicazioni nel riscaldamento di edifici mono e bifamiliari, nel condizionamento e nella climatizzazione, la nuova pompa Wilo-Stratos PICOoffre notevoli vantaggi sia agli installatori sia agli utenti dell’impianto: risparmio energetico, facilità d’uso, sicurezza di funzionamento, montaggio semplificatopossono essere ottenuti grazie a questa pompa di piccolo ingombro, caratterizzata da grandi innovazioni tecniche. Il consumo medio annuo di un sistema di riscaldamento per abitazione unifamiliare equipaggiato con le pompe Wilo-Stratos PICO, calcolato secondo gli standard di misura Europump, equivale a soli 46,5 kWh: queste eccellenti prestazioni sono dovute al nuovo motore ECMcon tecnologia 3 watt, che permette un risparmio sui costi energetici fino al 90% rispetto alle pompe non regolate. Utilizzando le pompe Wilo-Stratos PICO si possono ottenere consumi energetici dimezzati rispetto a quelli degli attuali prodotti in classe di efficienza A. Amica degli installatori, Wilo-Stratos PICO può essere facilmente inserita in qualsiasi tipo di impianto: è infatti dotata del nuovo Connettore Wilo brevettato, che permette di realizzare la connessione alla rete elettrica rapidamente e senza l’uso di utensili particolari.

Nuovo manuale applicativo Viega per tubi plastici, tecnica di risciacquo, controparete e scarichi

www.viega.it

Piccole pompe, grande efficienza

www.wilo.it

SpazioAziende

Page 7: Estratto di Maggio/Giugno 2010

9

La caldaia Logano Plus GB312 è una caldaia a basamento a gas a condensazione caratterizzata da uno scambiatore di alta qualità in lega di alluminio e silicio che consente un elevato risparmio di energia grazie all’intensa condensazione operata dalle superfici di scambio. La tecnologia di costruzione ed il bruciatore di gas premiscelato permettono bassi valori di emissioni e un esercizio silenzioso. Le superfici di scambio termico ottimizzate e il passaggio mirato dell’acqua, assicurano un rendimento globale normalizzato elevato e una resistenza idraulica ridotta. Grazie alle dimensioni contenute si può installare in spazi ridotti e il montaggio risulta semplificato.E’ disponibile con potenze da 90 a 280 kW, ampliabile a 560 kW nel caso di versione di doppia caldaia in cascata predisposta in fabbrica, con rendimenti normalizzati fino all’108%. E’ abbinabile con accumulatore produttore di acqua calda esterno della serie Logalux. Il bruciatore modulante a gas a premiscelazione è perfettamente integrato nella caldaia e ottimizza lo sfruttamento dell’energia assicurando una perfetta miscelazione tra aria comburente e gas in modo da garantire nel tempo la massima efficienza silenziosamente possibile.Questa caldaia offre elevato comfort e facilità di regolazione grazie alla tecnica digitale di regolazione Buderus dei sistemi Logamatic EMS e Logamatic 4121 espandibili secondo necessità.

Chaffoteaux presenta in anteprima Zelios VT, il nuovo collettore solare a 15 tubi a vuoto per la produzione di acqua calda in grado di garantire la massima efficienza e, che verrà lanciato a Mostra Convegno Expocomfort dal 23 al 27 Marzo. Il collettore, grazie all’elevato rendimento e ad alte prestazioni anche nel periodo invernale quando vi è scarso irraggiamento e basse temperature esterne, è adatto per sistemi solari integrati al riscaldamento e contribuisce a ridurre ulteriormente il consumo di energia di tutto l’impianto domestico. Zelios VT si integra con gli altri prodotti della gamma Chaffoteaux per la realizzazione di sistemi tecnologicamente avanzati ed efficienti.

Tubi sottovuoto per un’elevata resa energetica Grazie alla tecnologia dei tubi sottovuoto, l’energia solare viene ceduta integralmente al fluido termovettore coprendo oltre il 70% del fabbisogno energetico annuo necessario per la produzione di acqua calda sanitaria. L’assenza di aria nei tubi riduce le dispersioni termiche, mentre il rivestimento altamente selettivo dell’assorbitore e il vetro borosilicato da 2 mm ad elevata trasparenza garantiscono la massima efficienza ottica. Inoltre, il collo dei tubi con isolamento in EPDM, resistente alle alte temperature, garantisce l’isolamento termico anche nella connessione tra tubo e manifold.

Logano Plus GB312 Caldaia a condensazione a gas

www.buderus.it / www.casabuderus.it

Chaffoteaux presenta il nuovo collettore solare ZELIOS VT

www.chaffoteaux.it

Page 8: Estratto di Maggio/Giugno 2010

10 Maggio/Giugno 2010

Ancora oggi, in parte, le imprese italiane continuano a dedicare poco tempo ed at-tenzione alla crescita del loro capitale umano e al normale aggiornamento profes-sionale, contrariamente a quanto si può osservare negli altri paesi europei. Ma negli ultimi tempi qualcosa sta cambiando.Durante il nostro pellegrinaggio in giro per l’Italia per corsi di formazione, no-tiamo che sempre più termoidraulici partecipano a queste giornate formative consci di acquisire qualche nozione maggiore per poter muoversi meglio in questo variegato e complesso panorama normativo.Purtroppo la normativa è spesso vista da parte degli installatori come una vera e propria spina nel fianco e, oserei dire, anche come una scocciatura, ma io ritengo che soprattutto oggi, la formazione e la preparazione, nel mercato attuale, possa diventare un’opportunità per distinguersi dal gruppo, sapersi proporre al cliente e soprattutto trovare sempre la soluzione adeguata per effettuare lavori che soddis-fino il cliente e che evitino situazioni rischiose.

Marco De LisiDirettore responsabile ProgettoGas

Ma quanto conta la formazione per un termoidraulico?

Direttore responsabile: Marco De Lisi

Assistente di direzione: Massimiliano Brenna

Direttore tecnico: Cesare Speroni

Comitato di redazione: Franco Galli, Stefano Bordi, Lorenzo Poncino, Marco De Lisi, Andrea Sacconi, Anna Lenati

Pubblicità: E.D.M. Editoriali Srl

Progetto grafico & impaginazione: Alberto Zappa

Stampa: Arti Grafiche Pinelli, Milano

® Progetto Gas – Proprietà letteraria e tutti i diritti sono riservati alla E.D.M. Editoriali Srl, non è consentita la memorizzazione delle informazioni contenute sulla rivista su qualsiasi supporto (nastri magnetici, bande perforate, microfilm, fotocopie, floppy disk ecc…).Le opinioni e i giudizi pubblicati impegnano esclusivamente gli autori. Manoscritti, fotografie e disegni non richiesti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

Privacy: le informazioni custodite nell’archivio elettronico della E.D.M. Editoriali Srl, verranno utilizzate al solo scopo d’inviare agli abbonati vantaggiose proposte commerciali e comunque nel rispetto della Legge n. 196/03 sulla tutela dei dati personali.

I.V.A. assolta ai sensi dell’art. 74 lettera C del D.P.R. 633/72 e degli articoli 34-38 della Legge 154 del 24/04/1989.

Editore:E.D.M. Editoriali Srlvia Bellarmino, 2320141 Milano

Direzione e redazione:via Bellarmino, 2320141 Milano

Tel. 02.36522641Fax 02.36522812

http://www.progettogas.ite–mail: [email protected]

Page 9: Estratto di Maggio/Giugno 2010

11

numero 52

Maggio/Giugno 2010

In collaborazione con CIG

Comitato Italiano Gas

Rivista bimestrale per le aziende e per gli operatori del settore del riscaldamento, condizionamento, termoidraulica e sicurezza gas.

Iscrizione al Registro del Tribunale di Milano n. 509 del 24.09.2001.

Abbonamenti

Abbonamento base:........................................€ 85,00Abbonamento plus con accesso al portale www.progettogas.it: ...€ 125,00Abbonamento top con accesso al portale e consulenza:............€ 180,00

L’abbonamento decorre dal primo numero inviato e ha validità per 12 mesi (6 numeri).

Ordinativi e pagamenti vanno effettuati tramite c/c postale n. 35949460 intestato a: E.D.M. Editoriali SrlV. Bellarmino, 23 20141 Milano.

La rivista di riferimento del settore Termoidraulica,

Riscaldamento, Condizionamento & Sicurezza gas

Maggio/Giugno 2010 n. 52

All'interno:Sicurezza lavoroLa tutela della sicurezza del lavoratore nel contratto di appalto tecnologico previsto dal d.lvo 9/4/2009 n. 81 a seguito delle intervenute modifi che del d.lvo 3/8/2009 n. 106

TecnicaSpecifi ca Tecnica UNI/TS 11343 – 2009. I sistemi di tubazioni multistrato metallo – plastici. Progettazione, installazione e manutenzione

LegislazioneLa 40/2010 e gli interventi di manutenzione

NormativaIl collaudo delle reti di distribuzione del gas in acciaio e il controllo delle saldature: una possibile proposta operativa

In collaborazione con CigComitato Italiano Gas

Intervista

Parla Fabrice Piccioli. Managing Board OMB Saleri Spa, distributore del TracPipe, il corrugato inox CSST per gas 12

Eventi

Festival dell’Installatore 2010. Quando la Professionalità lavorativa incontra anche il divertimento 16

Tecnica

Specifica Tecnica UNI/TS 11343 – 2009. I sistemi di tubazioni multistrato metallo – plastici. Progettazione, installazione e manutenzione 18

Legislazione

La 40/2010 e gli interventi di manutenzione 30

Normativa

Il collaudo delle reti di distribuzione del gas in acciaio e il controllo delle saldature: una possibile proposta operativa 34

Informazione tecnica

SOLARGel pipe, il bi-tubo nanotech 45

EVO+: la soluzione innovativa per un diverso approccio alla trasformazione dell’energia 46

Greiner presenta grshake l’innovativa valvola automatica di intercettazione del gas ad attivazione sismica 54

Risparmio energetico

Analisi del patrimonio edilizio italiano 50

Comunicato stampa CIG

Comunicato stampa del Comitato Italiano Gas Cig n. 1/2010 del 13/05/2010 56

Comunicato stampa del Comitato Italiano Gas - Cig incidenti da gas combustibile dell’anno 2009 57

Comunicato stampa Anima

Meccanica varia: nel I trimestre 2010 si consolida l’indice di fiducia. Stime cautamente ottimistiche per il II trimestre 58

Publiredazionale

TECEFLEX, il gas a portata di tubo 60

Efficienza energetica

La casa del Ben-Essere parte da Milano 61

Contenuti

Page 10: Estratto di Maggio/Giugno 2010

INTERVISTA

di Marco De Lisi – direttore responsabile ProgettoGas

Parla Fabrice Piccioli Managing Board OMB Saleri Spa (BS), distributore del TracPipe, il corrugato inox CSST per gas

Page 11: Estratto di Maggio/Giugno 2010

13

Sig. Piccioli, la OMB Saleri, con sede in Brescia, commercializza in Italia un prodotto che in tutta Europa è ormai utilizzato con grande successo da anni: il TracPipe, ma dove nasce il TracPipe?

F.P. Vede, per esattezza il tubo corrugato inox per gas è nato in Giappone oltre 30 anni fa, per una precisa esigenza, era la soluzione per rispondere alle continue rotture dei tradizionali tubi in rame e acciaio a causa dei frequenti terremoti che sono tipici di quell’area, con acclamato successo.Solo pochi anni dopo l’ente di omologazione Americano ha approvato il sistema di tubo corrugato gas, per rispondere alle medesime esigenze di salvaguardia antisismica, in quel momento nasce TracPipe.Il prodotto viene poi introdotto in Europa nel 2000, con l’insediamento in Inghilterra della filiale Europea di Omegaflex, azienda madre e proprietaria dei marchi TracPipe e AutoFlare, qui si introduce al mercato Europeo con una prima omologazione a norme British Standard (BS7838), e poi nel resto del continente (UNI EN 15266). Solo a fine 2009 si è autorizzata l’installazione attraverso la procedura contenuta nella specifica tecnica UNI TS 11340, aprendo in maniera ufficiale al mercato Italiano.

Cos’è esattamente il TracPipe e quali sono i vantaggi effettivi del prodotto?

F.P. Il prodotto o per meglio dire il sistema TracPipe, è “l’uovo di Colombo” per veicolare gas in totale sicurezza, l’insieme di tubo inox corrugato ed i raccordi autocartellanti, sono la sintesi dei criteri di semplicità, sicurezza e durata nel tempo.La speciale tenuta senza guarnizioni, metallo su metallo, oltre alla facile lavorabilità di posa, rendono TracPipe il sistema irrinunciabile per garantire un impianto gas totalmente esente da manutenzioni ed assolutamente sicuro rispetto agli attacchi rappresentati da eventi naturali tipo terremoti o smottamenti in genere, che abbisognano di un sistema tubario non rigido per assecondare i movimenti dell’edificio

Secondo Lei, quindi perché l’installatore dovrebbe usare un prodotto come il vostro?

F.P. Bellissima domanda, lei mi offre un assist meraviglioso, se dovessi rispondere d’istinto potrei dirle che fatico a pensare come si possano ancora usare altri sistemi, tuttavia facendo un esercizio pragmatico posso risponderle che capisco il valore delle abitudini e la difficoltà ad aprirsi alle novità.La sua domanda ha poi un doppio valore, primo perchè il sistema corrugato inox, che gli installatori hanno già apprezzato con soddisfazione nei sistemi solari, presenta una velocità di posa senza paragoni, secondo, al di la del sistema c’è il valore aggiunto di TracPipe.È davvero a prova d’errore in virtù della sua semplicità di posa e collegamento, e sappiamo che un errore di posa , sempre possibile, di un tubo acqua (per esempio un raccordo non pinzato o una guarnizione dimenticata), si evidenziano con la classica macchia umida o comunque il danno si mostra evidente, col gas non si scherza e TracPipe diventa insostituibile soprattutto da questo punto di vista.In conclusione posso dire al nostro installatore, provi anche solo un impianto, magari al suo miglior cliente per farlo stare tranquillo, e

Page 12: Estratto di Maggio/Giugno 2010

16 Maggio/Giugno 2010

Pensare che un Festival dedicato alla termoidraulica, abbia determinato in maniera concreta, la giusta sinergia tra fornitori, rivenditori e installatori, potrebbe risultare agli occhi dei più scettici, incredibile o al quanto curioso.La realtà è che, il Festival dell’Installatore 2010, giunto alla terza edizione, organizzato dal gruppo Delta (gruppo in Italia, operante nel settore Idro-Termo-Sanitario, composto da 63 Soci che contano oltre 150 tra punti vendita e showrooms) e tenutosi l’8 Maggio scorso, presso il polo fieristico di Pesaro, ha saputo regalare ai presenti, momenti di autentica professionalità e divertimento.Professionalità egregiamente incrementata dagli interventi tecnici di Assobagno e Progetto Gas e da veri e propri spettacoli comici/musicali, organizzati dalla mente creativa del famoso DJ Fernando Proce, in qualità (davvero eccellente) di Direttore Artistico della manifestazione. La punta di diamante della serata tanto per intenderci, è stata la partecipazione straordinaria, del comico pugliese, Checco Zalone, che per circa un’ora, ha tenuto sapientemente in “ostaggio” con le sue battute, tutti gli ospiti del gruppo Delta, al Gran Galà finale della kermesse, presso l’Adriatic Arena di Pesaro.

Inoltre va ricordato e sottolineato, che in questa terza edizione del Festival, il gruppo Delta ha fortemente voluto mettere in primo piano, la formazione tecnica rivolta agli installatori, cercando di trasmettere l’importanza della conoscenza normativa, molto spesso trascurata.Per Michele Caterino, (al centro nella foto in alto a destra)coordinatore di Delta Spa, comunque non ci sono dubbi riguardo questo mix esplosivo di professionalità e divertimento: “Il Festival dell’Installatore si distingue dalle altre manifestazioni in quanto il rapporto diretto che si instaura tra fornitori e clienti permette di creare un tipo di coinvolgimento diverso dell’installatore. Abbiamo individuato con questa formula una soluzione che rappresenta un mix tra informazione tecnica e spettacolo - anche ludico e goliardico se vogliamo - per poter trascorrere una giornata valutando sia gli aspetti formativi e informativi e, contemporaneamente, rafforzando il rapporto con la propria clientela…” Insomma anche per questa edizione, il Festival ha saputo trasformare con serietà e divertimento, l’approccio lavorativo ed umano tra Rivenditori/Fornitori e i grandi protagonisti di questa manifestazione: GLI INSTALLATORI. Siete tutti pronti per l’edizione del 2011?

EVENTI

di Massimiliano Brenna

Festival dell’Installatore 2010Quando la Professionalità lavorativa incontra anche il divertimento

Page 13: Estratto di Maggio/Giugno 2010

17

Page 14: Estratto di Maggio/Giugno 2010

Specifica Tecnica UNI/TS 11343 – 2009. I sistemi di tubazioni multistrato metallo – plastici. Progettazione, installazione e manutenzione

TECNICA

di Cesare Speroni - Perito industriale

Page 15: Estratto di Maggio/Giugno 2010

Dopo una lunga attesa a dicembre del 2009 è stata finalmente pubblicata la Specifica Tecnica (di seguito S.T.) UNI/TS 11343, che tratta degli “Impianti di adduzione gas per usi domestici alimentati da rete di distribuzione, da bidoni e serbatoi fissi di GPL, realizzati con sistemi di tubazioni multistrato metallo – plastici – Progettazione, installazione e manutenzione”.In questo articolo tenteremo di esplicitare nel modo più chiaro possibile i contenuti della S.T., al fine di renderne fruibile la comprensione in tutte le sue sfaccettature.Iniziamo col precisare, e tutti i professionisti del settore ne devono tenere conto, che la UNI/TS 11343 deve essere applicata in accordo con la norma UNI 7129, per quanto riguarda:

la progettazione,la costruzione,il collaudoed i rifacimenti di impianti o parte di essi,

realizzati con sistemi di tubazioni multistrato metallo-plastiche. Questa S.T. fornisce i criteri per la progettazione e l’installazione delle tubazioni multistrato metallo – plastiche negli impianti domestici e similari, realizzati con sistemi di raccordi idonei alla distribuzione dei gas combustibili.Viene applicata agli impianti di adduzione gas di 6a e 7a specie, della 1a, 2a e 3a famiglia, per usi domestici e similari alimentati da rete di distribuzione, da bidoni e serbatoi fissi di GPL.Ricordiamo che la classificazione delle condotte, in questo caso, è definita dal Decreto Ministeriale del 16 aprile 2008 (Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0,8), quindi di seguito riportiamo la classe delle condotte considerate da questa S.T.:6a Specie

condotte con pressione massima di esercizio maggiore di 0,04 bar e non maggiore di 0,5 bar, per gas appartenenti alla prima e alla seconda famiglia;condotte con pressione massima di esercizio maggiore di 0,07 bar e non maggiore di 0,5 bar, per gas appartenenti alla terza famiglia;

7a Speciecondotte con pressione massima di esercizio non maggiore di 0,04 bar, per gas appartenenti alla prima e alla seconda famiglia;condotte con pressione massima di esercizio non maggiore di 0,07 bar, per gas appartenenti alla terza famiglia.Chiaramente perla ventilazione dei locali,l’installazione di apparecchi,l’evacuazione dei prodotti della combustione,la messa in esercizio ela manutenzione

occorre vedere cosa prescrivono a riguardo le norme UNI 7129 e UNI 7131.Altra prescrizione molto importante è che questa S.T. non si applica gli impianti soggetti al Decreto Ministeriale del 12 aprile 1996.Passiamo ora a citare qualche definizione riguardante il “sistema tubazioni multistrato”, precisando che le immagini a corredo, rappresentano una tipologia delle attrezzature presenti sul mercato.Iniziamo col dire che il “sistema per tubazioni multistrato” è definito

19

Page 16: Estratto di Maggio/Giugno 2010

Tagliare la tubazione con una taglia tubi a lama lunga in modo da ottenere una recisione rapida e perfetta.Il taglio del tubo deve essere ortogonale all’asse della tubazione.

Inserire nell’ordine, ghiera e anello con la parte conica rivolta verso la ghiera. Una non corretta posizione dei singoli elementi non consente la chiusura del raccordo con la specifica attrezzatura.

Inserire nella pressa le ganasce di chiusura.Controllare che le ganasce siano quelle riguardanti il raccordo da pressare, verificando il numero stampigliato sul retro.

Inserire nell’ordine, ghiera e anello con la parte conica rivolta verso la ghiera. Una non corretta posizione dei singoli elementi non consente la chiusura del raccordo con la specifica attrezzatura.

Eliminare la bava sul bordo per mezzo del corretto sbavatore. Si consiglia di applicare un leggero strato di lubrificante, come la pasta PTFE.

Inserire il raccordo assicurandosi che sia provvisto di guarnizione PTFE per impedire la reazione elettrica tra l’alluminio del tubo e il raccordo in ottone (pila galvanica).

Eliminare la bava sul bordo per mezzo del corretto sbavatore. Si consiglia di applicare un leggero strato di lubrificante, come la pasta PTFE.

Utilizzare il calibro previsto per restituire alla sezione del tubo una forma circolare per facilitare l’inserimento del raccordo. Il taglio tende a ovalizzare la tubazione.

Utilizzare il calibro previsto per restituire alla sezione del tubo una forma circolare per facilitare l’inserimento del raccordo. Il taglio tende a ovalizzare la tubazione.

Manuale d’uso e manutenzione

27

Page 17: Estratto di Maggio/Giugno 2010

Nome Cognome Cell.

Società Attività

Indirizzo CAP Città Prov.

E-mail Tel. Fax

Progetto e direzione

Inviare a: Senaf srl - Via Eritrea, 21/A - 20157 Milano (Italia) - T. +39 02 332039450 - F. +39 02 39005289 - [email protected] - www.senaf.itNota informativa art. 13 D.Lgs. 196/03; SENAF, titolare del trattamento, via Eritrea 21/A Milano, garantisce che i dati, da Voi fornitici attraverso la compilazione dei campi sopra riportati, verranno comunicati a società da noi incaricate e serviranno esclusivamente per fini statistici e promozionali per le manifestazioni organizzate da Senaf srl. Siete stati contattati perché i vostri dati sono presenti subanche dati pubbliche e del Gruppo Tecniche Nuove in cui vi è anche SENAF srl. L’elenco aggiornato dei responsabili è disponibile presso SENAF srl. I dati saranno trattati manualmente ed elettronicamente. Inoltre i riferimenti anagrafici dati personali, intesi come riferimenti anagrafici, e dati personali sensibili intesi come foto o immagini riprese durante lo svolgimento dell’evento da voi fornitecipotranno essere comunicati a società del Gruppo Tecniche Nuove. L’interessato con la compilazione e l’invio del coupon esprime il consenso al trattamento indicato. Vi ricordiamo che potrete opporVi in ogni momento al trattamento in oggetto, nonché esercitare tutti i diritti di cui all’art.7 del D.Lgs 196/03 di accesso, rettifica, aggiornamento e cancellazione, comunicandolo a SENAF srl tramite Tel o Fax.

Desidero ricevere ulteriori informazioni su SITE per: Esporre ________ mq Visitare Partecipare ai convegni

44.983

visitatori re

aliFIERA DI ROMA11 14 novembre 2010

5° Salone dell’Impiantistica

“ ”centroLa fiera al dei tuoi affari

Page 18: Estratto di Maggio/Giugno 2010

Sicurezza d’avanguardia

SEITRON Srlvia Prosdocimo 3036061 Bassano del GrappaVicenza - ItalyTel 0424 567842 - Fax 0424 567849www.seitron.it

Monitoraggiocompleto,fino a 4 zone

Nell’ambito dei rivelatori di gas ad uso industriale, Seitron garantisce massima efficienza proponendo la centralina in contenitore DIN a 9 moduli,in grado di monitorare la concentrazione di gas fino a 4 zone. Per assicurare un controllo completo, a ciascuna zona può essere collegato indistintamente un trasmettitore 4 .. 20 mA per la rilevazione di GPL, Metano o Monossido di Carbonio (CO).

Page 19: Estratto di Maggio/Giugno 2010

LEGISLAZIONE

di Massimiliano Brenna

La 40/2010 e gli interventi di manutenzione

Page 20: Estratto di Maggio/Giugno 2010

31

Vi siete già chiesti che cosa non liberalizza e cosa invece liberalizza il DL 40/2010? Innanzitutto il lavoratore che eseguirà i lavori e il cittadino, devono come prima cosa, domandarsi in quale comune e in quale regione verrà attuata. Il DL 40 all’art. 5 liberalizza l’attività edilizia libera ma non in tutte le regioni e i comuni italiani modificando così l’art. 6 del DPR 380/2001. Regioni come la Campania, l’Emilia Romagna, la Liguria, Lombardia, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano hanno da tempo regolamentato la manutenzione straordinaria, introducendo criteri molto più restrittivi, invece Regioni come l’Abruzzo, la Basilicata, Calabria, Marche, Molise e Puglia, non hanno regolamentato la materia citata, mentre Friuli-Venezia Giulia e Sardegna hanno già provvedimenti in linea con il DL n. 40. Le tre rimanenti Regioni dove vi sono dubbi sull’applicabilità del DL n. 40 perché richiedono la DIA per la manutenzione straordinaria ma sulla base di leggi precedenti al DPR 380/2001 sono Lazio, Piemonte e il Veneto. A proposito del DL 40/2010 il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: «La storia delle semplificazioni edilizie è una storia già scritta, è quella del Pia-no Casa. Anche quest’ultimo è stato di fatto e in gran parte svuotato di significato dalle normative regionali. E anche il decreto-legge sulla deregulation in casa è desti-nato a finire nel nulla, cozzando contro una congerie di normative regionali restrittive. C’è un modo solo per rimediare e dare fiducia e certezze ai proprietari di casa: il provvedimento del Governo va modificato dal Parlamento, in sede di conversione in legge, espungendone le premesse che fanno riferimento alle leggi regionali o, meglio ancora e cioè per una maggiore chiarezza, dicendo che le Regioni sono chiamate a disciplinare i titoli abilitativi nell’ambito dei principi direttivi stabiliti dal decreto-legge. Non bisogna dimenticare, infatti, che tutto nasce dalla (confusionaria) riforma della Costituzione varata nel 2001: il governo del territorio è materia di legislazione concorrente, ma la stessa Costituzione stabilisce la competenza dello Stato ad emanare i principi fondamentali di tale materia. E non a caso, infatti, la semplificazione

edilizia è stata emanata come parte integrante del Testo unico sull’edilizia, che si apre proprio con la precisazione che tale testo contiene i principi fondamentali in materia di attività edilizia. In questo senso il Governo ha emanato il proprio decreto nei termini noti ma, davanti alle incertezze seminate dai conservatori dello status quo e dalle varie burocrazie, occorre precisarlo con chiarezza al di là di ogni ragionevole dubbio nei modi sopra indicati»

Ecco i principali provvedimenti liberalizzati: a) gli interventi di manutenzione ordinaria; b) gli interventi di manutenzione straordinaria; c) gli interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche (no rampe, ascensori esterni/manufatti che alterano la sagoma dell’edificio; f) le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni (quindi via libere alle strutture temporanee); g) le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola; h) le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di; i) i pannelli solari, fotovoltaici e termici, senza serbatoio di accumulo esterno, a servizio degli edifici. l) le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici.

Per gli interventi di cui lettere b), f), h), i) e l) il cittadino deve comunicare, “anche per via telematica”, al Comune con in allegato tutte le autorizzazioni obbligatorie. Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria bisogna fornire i dati dell’impresa che eseguirà i lavori. Ma vediamo cosa dice realmente l’Art. 5 del DL 40/2010

Art. 5 Attivita’ edilizia libera 1. L’articolo 6 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e’ sostituito dal seguente:

Page 21: Estratto di Maggio/Giugno 2010

34 Maggio/Giugno 2010

NORMATIVA

di Marcello Bondesan – IngegnereResponsabile Progettazione e Direzione Lavori HERA S.p.A.

Struttura Operativa Territoriale di Bologna

Il collaudo delle reti di distribuzione del gas in acciaio e il controllo delle saldature: una possibile proposta operativa

Page 22: Estratto di Maggio/Giugno 2010

35

Per gli operatori del settore gas, nell’ambito della posa di reti in acciaio, è di fondamentale importanza garantire la corretta applicazione delle procedure previste dalle norme vigenti relativamente alle modalità di esecuzione delle saldature, ai collaudi delle condotte e delle derivazioni di utenza nonché ai controlli che attestano la corretta esecuzione delle saldature stesse. Va infatti considerato che gli operatori addetti alla impiantistica gas (sia i tecnici delle aziende di distribuzione del gas che i tecnici installatori degli impianti interni) si trovano spesso a operare in contesti che presentano vincoli particolari, sia in termini di interferenze con altre strutture del sottosuolo (che complicano notevolmente le condizioni di posa delle condotte), che in relazione a vincoli di natura temporale (si pensi agli interventi eseguiti in regime di pronto intervento) o ancora in relazione alla vicinanza di abitazioni (va tenuto presente che l’applicazione di alcuni controlli di tipo non distruttivo richiede l’allontanamento delle persone dalla zona di intervento e ciò può essere difficoltoso qualora ci si trovi ad operare in zone densamente abitate).Il presente articolo dunque, oltre a sintetizzare le tipologie di saldatura ammesse e più frequentemente utilizzate nell’ambito dei lavori di posa delle condotte distributrici del gas e dei relativi allacciamenti alle abitazioni private, individua i riferimenti normativi in termini di esecuzione dei collaudi e di controllo delle saldature e indica una possibile proposta operativa per l’esecuzione di dette attività sia nel rispetto della normativa vigente che in relazione a precauzioni di sicurezza degli operatori.

Come anticipato, i riferimenti normativi che governano tale attività sono:

il D.M. 16/04/2008: “Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0,8”;il D.M. 17/04/2008: “Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto di gas naturale con densità non superiore a 0,8”.

A questi due decreti si aggiungono una serie di riferimenti relativi a norme tecniche di settore ed in particolare:

UNI EN 12007-1: 2004 - Trasporto e distribuzione di gas - Condotte con pressione massima di esercizio non maggiore di 16 bar - Raccomandazioni funzionali generali;UNI EN 12007-3: 2004 - Trasporto e distribuzione di gas - Condotte con pressione massima di esercizio non maggiore di 16 bar - Raccomandazioni funzionali specifiche per condotte di acciaio;UNI 12327: 2003 - Trasporto e distribuzione di gas - Collaudi a pressione, procedure di messa in esercizio e di messa fuori esercizio delle reti di alimentazione gas - Requisiti funzionali.UNI EN 12732: 2005 – Trasporto e distribuzione di gas - Saldatura delle tubazioni di acciaio - Requisiti funzionali;UNI EN 1594: 2009 - Trasporto e distribuzione di gas - Condotte per pressione massima di esercizio maggiore di 16 bar - Requisiti funzionali;UNI 9860: 2006 - Impianti di derivazione di utenza del gas - Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento;UNI 9165: 2004 - Reti di distribuzione del gas - Condotte con pressione massima di esercizio minore o uguale a 5 bar - Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento;UNI 9034: 2004 - Condotte di distribuzione del gas con pressione massima di esercizio minore o uguale 0,5 MPa (5 bar) - Materiali e sistemi di giunzione;

Anche le singole lavorazioni eseguite durante la posa delle condotte sono spesso interessate dalla normativa tecnica. In particolare si ritiene opportuno citare:

Saldatura testa a testa: saldatura che collega le teste di due pezzi da unire, l’uno sul prolungamento dell’altro (UNI 1307-2 – norma non più in vigore ma non sostituita).Saldatura di testa: saldatura che collega tramite un cordone di saldatura a piena

Page 23: Estratto di Maggio/Giugno 2010

40 Maggio/Giugno 2010

Campo di applicazione Tipo di prova Pressione di collaudo Durata minima Riferimento

Allacciamenti MOP ≤

0,04 barPneumatica 0,1 bar 30 min UNI 9860

Allacciamenti 0,04 < MOP

≤ 0,5 barPneumatica 1 bar 24 h (2) UNI 9860

Condotte 0,5 < MOP

≤ 5 bar

Pneumatica

1,5 x MOP 24 h (1) UNI 9165

Idraulica

Allacciamenti 0,5 < MOP

≤ 5 barPneumatica 1,5 x MOP 24 h (2) UNI 9860

Condotte 5 <

MOP ≤ 24 bar

Pneumatica

1,5 x MOP 48 h (1) (3)

D.M. 17 aprile 2008

UNI EN 12007-1/3

UNI EN 1594

UNI EN 12327Idraulica

(1): 4 h nel caso di condotte aeree di breve lunghezza(2): 4 h nel caso in cui il volume geometrico della condotta non sia maggiore di 4 m3

(3): 24 h nel caso di condotte di centrali di compressione

pressione si è mantenuta costante, a meno delle variazioni dovute all’influenza della temperatura.Nel caso in cui il risultato della prova a pressione risultasse negativo, la norma UNI EN 12327 suggerisce diversi metodi di ricerca del guasto, che è opportuno effettuare per sezioni, aggiungendo gas speciali e individuando la perdita utilizzando un apposito rilevatore.

I controlli non distruttivi delle saldature devono essere effettuati in conformità alla UNI EN 12732. La norma specifica i tipi di ispezione da eseguirsi nonché la frazione delle saldature da verificare rispetto al totale delle saldature eseguite. La quantità delle saldature da verificare ovviamente varia in relazione alla classe di pressione della condotta e al tipo / posizione della saldatura. Va comunque considerato che le prove radiografiche e ad ultrasuoni su saldature ad angolo e comunque sulle tipologie di saldature previste per l’esecuzione delle giunzioni del tipo tubo-tronchetto potrebbero fornire un risultato non totalmente attendibile e che la prova ad ultrasuoni fornisce risultati attendibili solo per spessori del materiale base (componente più sottile) superiore a 6 mm.

La normativa in alcuni casi consente la dispensa dai collaudi idraulici/pneumatici delle saldature a fronte di una verifica

Si ricorda inoltre che le prove di tenuta delle giunzioni di tronchi e pezzi speciali possono essere collaudati a parte in stabilimento, sempreché tale collaudi siano effettuati ad una pressione non inferiore a quella di collaudo per la condotta nella quale sono destinati ad essere installati.

Per la verifica delle pressioni possono essere impiegati:

cronotermomanografi in grado di misurare sia la pressione di prova e sia la temperatura, almeno di classe 0,6 con un campo di misura massimo compatibile con la pressione di prova e con una tolleranza nella misurazione della temperatura di 1° K.cronomanografi almeno di classe 0,6 con un campo di misura massimo compatibile con la pressione di prova, abbinato ad uno strumento per la misurazione della temperatura con una tolleranza nella misurazione della temperatura di 1° K.

Gli strumenti di misura devono essere conformi alle relative norme o specifiche previste dalla normativa vigente, ed essere corredati da certificati di taratura in corso di validità. La pressione e la temperatura devono essere registrati per tutto il periodo di prova. Il collaudo sarà considerato favorevole se ad avvenuta stabilizzazione delle condizioni di prova la

Page 24: Estratto di Maggio/Giugno 2010
Page 25: Estratto di Maggio/Giugno 2010

Al tuo anco da oltre 50 anniIl Gruppo Autogas Nord opera su tu o il territorio nazionale, in tu i se ori del GPL: Riscaldamento civile - Uso industriale e agricolo - Autotrazione - Trading - Prodo speciali (Gas Puri).

In linea con la costante a enzione all’ambiente, oltre al GPL, da sempre considerato un combus bile ecologico, il Gruppo è presente sul mercato anche in altri se ori del comparto energe co:Metano - Fotovoltaico - Biomasse - Energia ele rica - Centrali idroele riche - Centrali fotovoltaiche - Impian di pirogassi cazione.

Per richiedere informazioni e ricevere gratuitamente supporto tecnico e gli aggiornamen delle norma ve u li per il tuo lavoro, chiama il numero verde oppure scrivi a [email protected]

GRUPPOAUTOGASNORD

GRUPPOAUTOGASNORD

www.autogasnord.it

Page 26: Estratto di Maggio/Giugno 2010

45

Ci sono evoluzioni nella storia dell’uomo, che permettono di raggiungere un elevato standard di qualità e sicurezza, fino a poco tempo fa, impensabili nel campo della tecnologia. Una tecnologia che a volte assume sembianze articolate, futuriste addirittura aerospaziali, trasformandola in un ramo della scienza applicata e della tecnologia stessa, col nome fantascientifico (coniato dall’Ingegnere americano Kim Eric Drexler) di Nanotecnologia. Quella che vi vogliamo raccontare è la storia del bi-tubo solare nanotecnologico SOLARGel pipe. Il bi-tubo è disponibile in acciaio inox 316L corrugato e permette la connessione del serbatoio di accumulo dell’acqua calda, al pannello solare, il tutto isolato con Aspen Aereogels, un materassino isolante di soli 5 mm di spessore, resistente sia al freddo polare di una spessa lastra di ghiaccio, sia al calore elevatissimo di una fiamma. La forza di questo prodotto, rispetto a quelli attualmente presenti sul mercato, è molteplice. In primis va ricordato che la nanotecnologia ha permesso e consentito di sviluppare, materiali superiori in prestazioni, durata e con spessori isolanti nettamente più ridotti grazie al bassissimo coefficiente di trasmissione del calore = 0,014 W/(m K).I due tubi abbinati sono ricoperti da una guaina di PVC telato, disponibili in quattro colori diversi (grigio, bianco, mattone e rosso) proteggendo l’isolante, dalle aggressioni possibili di roditori, uccelli, insetti e tutti gli agenti atmosferici. SOLARGel pipe inoltre garantisce una resistenza alle basse ed alte temperature (da –200°C a + 200°C ) costanti, oltre che, una protezione schermante ai raggi UV. SOLARGel pipe consente l’installazione sotto traccia pavimento, resiste allo schiacciamento senza perdere le caratteristiche di isolamento e garantisce la riduzione dei costi commerciali di stoccaggio e di trasporto grazie alle ridotte dimensioni della confezione. L’evoluzione del solare diventa finalmente realtà con SOLARGel pipe! www. facot.it

INFORMAZIONE TECNICA

Da Facot…SOLARGelpipe, il bi-tubo nanotech

Page 27: Estratto di Maggio/Giugno 2010

46 Maggio/Giugno 2010

INFORMAZIONE TECNICA

A cura di Poliedra Srl | www.poliedra.com

EVO+: la soluzione innovativa per un diverso approccio alla trasformazione dell’energia

L’adozione di tecniche innovative per il recupero, la trasformazione ed il riutilizzo di energia meccanica e termica dispersa nell’ambiente è quello che con termine anglosassone viene chiamato ‘energy harvesting’. Si tratta del tentativo di riciclare energia dalle forme in cui normalmente essa pare destinata ad essere persa ai fini di un utilizzo attivo ed ecologico.

Quest’ultimo approccio esiste da diversi anni, ma sta rapidamente conseguendo un notevole interesse per lo sviluppo tecnologico di dispositivi ad alto rendimento utilizzati per il recupero, il trattamento ed il controllo dell’energia prodotta in diverse forme. Tecnicamente questi sistemi vengono prodotti adattando le tecniche di fabbricazione microelettroniche di nuovissima generazione alla produzione di strutture termo-elettriche o meccano-elettriche tridimensionali esplicitamente destinate a raccogliere efficacemente l’energia.

Esempi tipici della potenzialità di tali soluzioni sono i gradienti termici oggetto in questi ultimi anni di grande attenzione, sia in ambito commerciale che militare (e’ il caso di dire, che ancora una volta la ricerca e’ sostanzialmente partita da quest’area). In tali sistemi il recupero energetico è effettuato mediante opportuni convertitori che prelevano l’energia dalla sorgente ambientale e la trasferiscono nel dominio elettrico per alimentare dispositivi autonomi, ossia energeticamente indipendenti, rendendo il processo di

recupero virtualmente illimitato senza intervento esterno.

Proprio da queste prime osservazioni, si è sviluppata l’idea del nuovo prodotto Poliedra chiamato EVO+ o EVOluzione(verso il futuro) nell’ottica di introdurre sul mercato un nuovo sistema di evacuazione dei prodotti della combustione.

Il prodotto EVO+ si basa sulla conversione energetica termoelettrica che sfrutta il gradiente termico esistente tra le diverse pareti di un sistema fumario multiparete per recuperare energia elettrica e renderla disponibile per diverse funzioni: dal monitoraggio ambientale di sicurezza fino all’attuazione di diversi dispositivi.In Figura 1 è presentato lo schema del convertitore termoelettrico adottato in EVO+. La cella di recupero è formata da due materiali semiconduttori, chiamati tipo N e tipo P, collegati tra loro da una lamella di rame. Se applichiamo un gradiente termico tra le due superfici ceramiche, in proporzione alla differenza di temperatura, ai capi del semiconduttore tipo N e tipo P si evincerà una tensione elettrica che potrà essere utilizzata (come nel caso delle celle fotovoltaiche) direttamente oppure immagazzinata.

La quantità di energia prodotta mediante il processo termoelettrico dipende dal tipo di cella base utilizzata (cioè numero di termogiunzioni P-N) e dalla tecnologia costruttiva. Nell’ottica di fornire alcune informazioni aggiuntive si può ricordare come nel caso di un gradiente termico pari

Page 28: Estratto di Maggio/Giugno 2010

47

a 100°C e facendo uso di una singola cella da 25 mm x 25 mm è possibile estrarre una potenza di 4 W con tensioni di circa 5 V. Inserendo più celle opportunamente configurate (come nel caso delle strutture fotovoltaiche) è possibile arrivare a soluzioni standardizzate con moduli fino a 100 W e tensioni di uscita 12 Vdc.

In Figura 2 è presentato lo schema del prodotto EVO+ multiparete brevettato da Poliedra dove si evince la cella primaria di recupero di energia, l’elettronica di controllo e supervisione, i sensori di monitoraggio ambientale ed i sistemi di allarme.

Alla luce di quanto fino a qui presentato, è possibile affermare come l’energia contenuta nei fumi possa diventare una fonte intelligente, sicura ed economica per l’alimentazione di comuni dispositivi elettrici o di sofisticati sistemi elettronici asserviti per esempio al controllo della qualità dell’aria nei locali in cui il camino è installato (monitoraggio di monossido di carbonio, ossidi di azoto etc), alla verifica in continuo dell’efficienza di combustione oppure al recupero energetico in elementi di accumulo.

Figura 1 – Disegno schematico del sistema di conversione termoelettrico

Figura 2 – Disegno schematico del prodotto EVO+

Figura 3 – Fotografia del prodotto EVO+

Page 29: Estratto di Maggio/Giugno 2010
Page 30: Estratto di Maggio/Giugno 2010
Page 31: Estratto di Maggio/Giugno 2010

50 Maggio/Giugno 2010

RISPARMIO ENERGETICO

di Miriam Visentin – Architetto

Analisi del patrimonio edilizio italiano

Page 32: Estratto di Maggio/Giugno 2010

51

Le tipologie edilizie presenti sul nostro territorio, dal punto di vista architettonico, si possono definire costruzioni tradizionali.Nate per rispondere ad esigenze differenti da quelle odierne e spesso realizzate con materiali reperibili nelle vicinanze del luogo di costruzione, non riescono a soddisfare le sopravvenute necessità di risparmio energetico e di tutela ambientale, se non a fronte di significativi interventi manutentivi. Il patrimonio edilizio esistente, risulta essere mediamente di mediocre qualità, ma non essendo disponibile una raccolta omogenea dei dati caratteristici dei fabbricati, risulta difficile poter fare un’analisi accurata.L’assenza di una raccolta di dati caratteristici, comporta anche l’impossibilità di pianificare strategie comuni volte a migliorare il patrimonio edilizio. Per analogia si pensi all’esempio delle autovetture; ognuna è accompagnata dalla carta di circolazione e dal certificato di proprietà. Sono dati caratteristici di ogni singola autovettura, ma consentono di individuare con la massima precisione “cosa ho acquistato”.Per gli edifici, tutto ciò non si realizza; il professionista si deve confrontare con un collage di atti e documentazioni (dalle piantine catastali aggiornate agli atti notarili), spesso eterogenei.Fondamentalmente manca un archivio edilizio dell’edificio che contenga l’insieme di tutti gli elementi inerenti la sua vita utile, dall’elenco dei proprietari all’elenco degli amministratori (in caso di condomini), dalle piantine catastali ai certificati sui cementi armati, dai materiali impiegati nella costruzione alle tipologie impiantistiche utilizzate, oltre all’elenco degli interventi manutentivi sia edili che impiantistici eseguiti. La motivazione è semplice: nessuno si è mai posto seriamente il problema di “fareil tagliando dell’edificio” monitorandone la vita utile.Ma quanto potrebbe incidere sui costi generali la spesa per la realizzazione di un “libretto dell’edificio”?Si può affermare con buona approssimazione che il costo non sarebbe elevato, ma porterebbe ad acquisire una “cultura” edilizia diversa, con notevoli vantaggi per la collettività, resa più

consapevole di quanto effettivamente valga il proprio immobile, confrontandolo magari con quello del vicino.Attualmente la valutazione di un immobile residenziale (villetta, appartamento o condominio) si basa spesso sull’aspetto emozionale, infatti sono considerate importanti le finiture di pregio, la qualità architettonica, la rilevanza del luogo geografico, l’ambiente interno confortevole; tutte valutazioni personali e quindi soggettive, che non tengono conto delle particolarità intrinseche dell’edificio e quindi lontane dal concetto di “valore” dell’immobile. Infatti se analizziamo i dati relativi alla valutazione del fabbisogno energetico di edifici di elevata qualità estetica e di alto profilo economico, otteniamo gli stessi valori che riscontriamo in immobili di livello inferiore. Si può quindi affermare che qualunque edificio possa potenzialmente essere considerato altamente energifero (gran consumatore di energia) indipendentemente dalla sua appartenenza.Le ultime variazione del costo del petrolio (che ha raggiunto i 150 dollari al barile), unitamente alla mutata sensibilità della popolazione per i problemi ambientali (Protocollo di Kyoto), hanno dato un’ulteriore accelerazione al processo di miglioramento della qualità degli edifici.Un primo passo concreto verso il miglioramento, è stata l’introduzione della Direttiva Europea 2002/91 CE sul rendimento energetico nell’edilizia e le successive disposizioni correttive ed integrative, D.Lgs 192/2005, D.Lgs 311/2006 e DPR n°59/2009, che hanno imposto standard di qualità a livello europeo, ma molto rimane da fare per la riqualificazione del consistente patrimonio immobiliare esistente.Se da un lato le sopracitate norme hanno portato alla realizzazione di nuove costruzioni efficienti, la Certificazione Energetica degli immobili esistenti stà introducendo nel mercato dell’edilizia un nuovo concetto che andrà ad incidere profondamente sulle scelte dell’acquirente finale sostituendo le regole dettate dalla legge della domanda e dell’offerta, con quelle legate al “valore” dell’immobile in termini di efficienza energetica.Resta però da annoverare una certa disomogeneità nella valutazione di efficienza energetica di un immobile, in c

Page 33: Estratto di Maggio/Giugno 2010
Page 34: Estratto di Maggio/Giugno 2010

54 Maggio/Giugno 2010

Un dispositivo nato per proteggere automaticamente l’edificio contro eventuali incidenti causati dalla fuoriuscita di gas, in occasione di eventi sismici.

Il nostro paese associa alla rilevante sismicità del territorio, dovuta alla sua relativa giovinezza geologica, un tessuto urbano molto fragile, data l’antichità degli insediamenti abitativi. Oltre il 60% del nostro territorio è stato classificato in zone ad elevata e media pericolosità sismica dalla recente normativa ministeriale.

Anche sulla scorta dell’esperienza di paesi come il Giappone e la California, dove la cultura della mitigazione degli effetti dei terremoti è ormai consolidata, è apparso infatti indispensabile, alle autorità governative italiane preposte, elaborare nuovi criteri di progettazione e costruzione degli edifici al fine di renderli più resistenti alle sollecitazioni sismiche e nel contempo meno vulnerabili dal punto di vista strutturale. L’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3519 del 28 aprile 2006 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.108 del 11 maggio 2006 ha dato inizio al complesso iter che ha portato alla emanazione del Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.29 del 2 febbraio 2008, meglio conosciuto come Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC): queste norme sono entrate definitivamente in vigore dal 1 luglio del 2009.

Le NTC per la prima volta prescrivono criteri di progettazione e costruzione degli

edifici sia strutturali che non strutturali, coinvolgendo pertanto anche gli impianti a servizio dell’edificio stesso, ed in particolare quelli relativi alla fornitura di gas. Per questo il Comitato Italiano Gas (CIG) ha costituito nel 2007 un Gruppo di Lavoro dedicato ad analizzare l’argomento in questione. Questo lavoro si è concretizzato nell’emanazione delle Linee Guida CIG n°13 per l’applicazione della Normativa Sismica nazionale alle attività di progettazione, costruzione e verifica dei sistemi di trasporto e distribuzione del gas combustibile, emanata nell’aprile del 2009, e disponibile presso l’UNI.In questi documenti si raccomanda l’impiego di dispositivi di interruzione automatica della distribuzione del gas, azionati da sollecitazioni sismiche. La valvola GrShake di Greiner InstrumentsA livello internazionale esistono già valvole automatiche per l’intercettazione del gas, azionate dal terremoto, che vengono generalmente installate a protezione della casa o dell’appartamento. Le esperienze più significative, a tale proposito, sono quelle californiane e giapponesi. Greiner, al fine di realizzare un prodotto sicuro ed affidabile, ha deciso di progettare il proprio dispositivo collaborando con Panasonic, leader in Giappone nella produzione di componenti utilizzati per la costruzione dei contatori gas intelligenti, chiamati MICOM, presenti da più di vent’anni sul mercato. Di questi componenti ne sono stati ad oggi prodotti ed installati, con successo, oltre trenta milioni di pezzi: è una garanzia di affidabilità non superata da nessun altro

INFORMAZIONE TECNICA

Greiner presenta grshake l’innovativa valvola automatica di intercettazione del gas ad attivazione sismica

Page 35: Estratto di Maggio/Giugno 2010

55

prodotto presente sul mercato mondiale e destinato a questo impiego.Il comportamento sismico della valvolaNonostante questa importante referenza, prima di iniziare la produzione, Greiner ha accuratamente provato il comportamento sismico della valvola di sicurezza GrShake, sottoponendola a prove vibrazionali e sismiche, presso il laboratorio ISMES del CESI, al fine di stabilire l’idoneità del prodotto finale rispetto alle NTC, alle Linee Guida CIG n°13 ed alle caratteristiche dei terremoti italiani. Le prove hanno dimostrato che GrShake risponde perfettamente ai terremoti italiani, scongiurando allo stesso tempo possibili ed indesiderate attivazioni in occasione di vibrazioni, quali ad esempio, mezzi pesanti in transito, mezzi meccanici di scavo o colpi accidentali.

Le prove stesse hanno dimostrato inoltre che la valvola di sicurezza progettata da Greiner può essere installata, a differenza di altre valvole meccaniche, con una inclinazione sul piano orizzontale e su quello verticale di ± 5°, rispetto al piano perpendicolare, facilitando di fatto il lavoro di installazione. Le stesse prove hanno confermato che la valvola GrShake interviene senza apprezzabili differenze anche utilizzando differenti tipologie di fissaggio, o direttamente montata dopo il contatore gas.

Le caratteristiche tecniche di GrShakeLa valvola di sicurezza Mod. GrShake di Greiner Instruments va installata a valle del contatore domestico del gas negli edifici ubicati nei comuni che sono stati classificati in Zona 1 e 2. La scelta di dove e come installare la valvola viene fatta rispettando i requisiti minimi fissati dalle Linee Guida CIG n.13 e dalle NTC, sempre con lo scopo di limitare il rischio di fuoriuscite incontrollate di gas, a causa del terremoto.GrShake è idonea ad essere installata su impianti con una pressione di esercizio massima, non superiore a 150 mbar ed una portata massima di oltre 6 m3/h di gas, con una perdita di carico inferiore a 1 mbar, in conformità alla norma UNI CIG 7129.Il funzionamento è molto semplice: attraverso un magnete, l’otturatore della valvola può essere riaperto o chiuso per le operazioni di verifica di corretto funzionamento, in assoluta sicurezza. Un led luminoso rosso segnala con un lampeggio di frequenza diversa, lo stato di attivazione, di apertura e di chiusura, al fine di confermare il regolare funzionamento della valvola.Per quanto concerne la meccanica della valvola, il corpo in ottone è particolarmente robusto per garantire un’elevata resistenza meccanica alle sollecitazioni che un evento sismico può generare sull’impianto.

Page 36: Estratto di Maggio/Giugno 2010

56 Maggio/Giugno 2010

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO ITALIANO GAS CIG

N. 1/2010 DEL 13/05/2010

Questo, in un campo praticamente non ancora toccato da normativa europea e internazionale. Inoltre, il 12/05/10 è già iniziata l’inchiesta pubblica congiunta UNI - CIG per il progetto di specifica tecnica UNI TS 11291-6; la settima ed ultima parte (progetto UNI TS 11291-7) della famiglia di specifiche tecniche, è in via di completamento e sarà avviata all’inchiesta pubblica nel corso della prossima estate.

Crediamo sia incontestabile il dato di fatto che lo sforzo senza precedenti, prodotto dal CIG, proprio per quanto riguarda l’aspetto normativo, abbia portato, il nostro Paese all’avanguardia in Europa nella problematica della telemisura/telegestione.

L’interrogazione avanti citata, viene comunque accolta dal CIG con aperta soddisfazione, in quanto riconosce l’importanza del lavoro sinora svolta e perché accende la speranza che l’interesse manifestato dalla politica per la fase normativa della questione possa essere esteso anche alla fase legislativa, favorendo soluzioni e ponendo termine a tutte le problematiche correlate alla misura del gas, che rischiano ancor oggi di ostacolare la piena attuazione del processo.

Il Comitato Italiano Gas, venuto a conoscenza dell’interrogazione a risposta scritta 4/07049, presentata il 4/05/10 dall’on. Raffaello Vignali, diretta al Ministero dello Sviluppo Economico e relativa a normativa tecnica per il telecontrollo/telegestione dei misuratori gas, prendendo atto di quanto in essa riportato, per una migliore comprensione dei fatti ritiene opportuno operare alcuni chiarimenti.

La normazione tecnica è disciplinata da precise regole per l’elaborazione, la pubblicazione e l’attuazione ed è dipendente dalle previsioni di merito della direttiva 98/34 CE, del Parlamento Europeo e del Consiglio che prevede una procedura d’informazione nel settore delle norme e regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell’informazione.I frameworks temporali previsti per l’elaborazione di una norma tecnica variano dai 36 mesi consentiti dal CEN ai 24 concessi dall’UNI.

In 12 mesi il CIG ha prodotto e l’UNI pubblicato, 6 specifiche tecniche per un numero di 451 pagine complessive.

Page 37: Estratto di Maggio/Giugno 2010

59

formazione (34%). Seguono gli investimenti negli impianti (23%) e nell’internazionalizzazione.

PREVISIONI II TRIMESTRE 2010Le previsioni per il breve periodo sembrano orientate al rafforzamento del trend di ripresa: nel II trimestre 2010 il 37% delle aziende prefigura un rialzo produttivo, il 52% una situazione stabile, l’11% un calo. Anche le previsioni per il terzo trimestre sono ancora all’insegna di un cauto ottimismo, a riprova di un generale convincimento che la ripresa, seppure rimandata e ostacolata da fattori concomitanti, dovrebbe lentamente consolidarsi.

ANALISI SETTORIALEPassando all’analisi di alcuni settori si evidenzia, per il comparto caldareria, rappresentata in ANIMA dall’Associazione Costruttori Caldareria UCC, che il 16% (il 29% per il mercato italiano) delle aziende partecipanti considera il proprio fatturato in crescita rispetto al IV trimestre 2009 e il 27% ritiene sia aumentato rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Per quanto riguarda le previsioni a breve termine, il 24% delle aziende del campione si aspetta un fatturato in crescita nel II trimestre dell’anno.Il 48% delle aziende del valvolame bronzo e ottone, rappresentato dall’Associazione AVR federata in ANIMA, indica un aumento della produttività rispetto al periodo precedente e il 52% un aumentorispetto al I trimestre 2009. Meno buone le previsioni per il secondo trimestre: il saldo fra risposte positive e negative equivale a zero e sembra prevalere la stabilità per il 52% delle aziende. Pressoché stabile (95%) anche occupazione e investimenti (90%).Per quanto invece attiene il valvolame industriale di AVR, anche se in generale le stime relative al primo trimestre sono ancora uniformemente improntate al negativo, si evidenzia un incoraggiante 30% di risposte per un aumento degli investimenti. Le aspettative nel breve periodo sono all’insegna di un’espansione produttiva per il 41% sui mercati esteri e di un ulteriore aumento del fatturato nel totale rispetto al primo trimestre per il 33% delle aziende. Il settore delle pompe, rappresentate in ANIMA da ASSOPOMPE, denuncia un rialzo del fatturato per il 33% dei casi, con saldo negativo di –10 punti percentuali. Molto confortanti le previsioni per il II trimestre 2010, con un 55% di risposte positive per un aumento della produzione e un aumento negli investimenti del 28%.Il 23% delle aziende del comparto serrature di ASSOFERMA, federata ANIMA, indica un’espansione dei livelli produttivi: da rilevare però che sul mercato nazionale la percentuale di risposte positive è raddoppiata (46%). Per il secondo trimestre si prefigura per il 36% delle aziende un aumento di fatturato sui mercati esteri e un 25% sul totale mentre prevale per il 63% degli intervistati la stabilità produttiva.

Stime cautamente ottimistiche per il II trimestre

Page 38: Estratto di Maggio/Giugno 2010

60 Maggio/Giugno 2010

PUBLIREDAZIONALE

TECEFLEX, il gas a portata di tubo

SI chiama TECEFLex ed è il raccordo di connessione TECE senza O-Ring, che grazie al suo innovativo sistema di raccordo azzera la percentuale di errore da parte dell’installatore che non deve più scegliere tra diversi raccordi per usi diversi. I raccordi di TeceFlex, realizzati in ottone CR, si adattano perfettamente a impianti sanitari, di riscaldamento, per aria compressa e per il gas.TECEflex permette di connettere il tubo raccordo tramite la boccola a scorrimento assiale (tecnica ormai consolidata) inserendola in un tubo preventivamente dilatato per l’inserimento del raccordo senza O-Ring. Si evitano così perdite per errore di lavorazione o installazione, frequenti nei sistemi con O-Ring, perché TECEFlex si monta grazie ad un’operazione di pressione sull’estremità del tubo precedentemente espansa. In questo modo la tenuta che si ottiene dalla pressione del materiale sintetico sull’intera superficie scanalata risulta totale. Ivantaggi del sistema TECEflex sono evidenti se si pensa soprattutto all’importanza di avere raccordi a passaggio totale in un impianto a bassa pressione quale quello del gas. Nella zona di connessione del tubo sono presenti diverse scanalature direzionate nel verso opposto allo sfilamento del raccordo della tubazione; in questo modo una volta serrata la boccola, la tubazione incontra un’aderenza perfetta attorno a queste scanalature e conferisce all’impianto una garanzia di tenuta e durata nel tempo, collaudata e certificata. L’efficienza di TECEFlex per il gas è comprovata dalle certificazioni DVGW e KIWA e risponde anche alle disposizioni della circolare tecnca DVGW W534 per 12.14 relativa agli allacciamenti che hanno la caratteristica intrinseca della perdita visibile al momento del collaudo.

Diametri interni raccordi

DN (mm) Diametro interno (mm)

14 8,3

16 9,3

20 10,7

25 14,7

32 21,5

Page 39: Estratto di Maggio/Giugno 2010

61

EFFICIENZA ENERGETICA

a cura di Massimiliano Brenna

La casa del Ben-Essere parte da Milano

Siamo esattamente alla ricerca di punti sempre più fondamentali per lo sviluppo di nuove realtà abitative. La nostra abilità sta nel verificare quelle che potrebbero essere le soluzioni più idonee nel calderone degli edifici, appartamenti e villette, in grado di garantirci un benessere totale sia a livello di materiali utilizzati sia a livello di costi. Progetto Gas con questo articolo, vuole rendere omaggio, al convegno tenutosi a Milano lo scorso 4 Maggio 2010 nella sala Convegni del Museo di Scienze Naturali di Milano dedicato alla CASA DEL BEN-ESSERE.“Non stiamo parlando della casa del futuro, ma di qualcosa che è già qui, ad un prezzo competitivo” con questa dichiarazione l’assessore alla Salute del Comune di Milano, Giampaolo Landi di Chiavenna, ha ampliamente illustrato la grande realtà della Casadel Ben-Essere in mostra fino al 4 di luglio 2010 ai giardini Indro Montanelli di Milano. La Casa del Ben-Essere è un edificio di 80 mq realizzato da imprese che hanno saputo utilizzare tecnologie e materiali già presenti sul mercato facendo di quest’opera una soluzione assolutamente sana, accessibile, innovativa e soprattutto sicura.

SANA: costruita con materiali certificati ed eco-compatibili, rispettando tutte le esigenze di ventilazione, igiene e illuminazioneACCESSIBILE: decisamente economica, circa 1.700€ al mq, ma soprattutto studiata anche per le persone diversamente abili;INNOVATIVA: a seconda delle condizioni climatiche o in base alle diverse ore della giornata, la casa è in grado di espandersi o addirittura restringersi.SICURA: grazie al rispetto dei criteri anti-sismici e alla tecnologia domotica, la casa non teme l’usura del tempo.

Inoltre va ricordato che la casa del Ben-Essere è stata progettata dallo studio Paolo Bodega Architettura. La casa consiste in un modulo di 80 metri quadri offrendo tecnologia ma soprattutto una garanzia nella prevenzione di alcune patologie.

Page 40: Estratto di Maggio/Giugno 2010
Page 41: Estratto di Maggio/Giugno 2010

REGALATIUN ANNO DIINFORMAZIONEREGALATI PROGETTO GAS

Abbonamento Base6 numeri della rivista + l'annuario Sicurezza Gas al prezzo di € 85,00

Abbonamento Plus6 numeri della rivista + l'annuario Sicurezza Gas + accesso al portale www.progettogas.it al prezzo di € 125,00

Abbonamento Top (include E.D.M. Card)6 numeri della rivista + l'annuario Sicurezza Gas + accesso al portale www.progettogas.it + consulenza telefonica/telematica + accesso al database con centinaia di quesiti tecnici con relative risposte al prezzo di € 180,00

L'intero importo è deducibile dalla dichiarazione dei redditi a norma degli artt. 50 e 52 del T.U. delle imposte dei redditi come rivista di settore.

Ho versato l'importo a mezzo bollettino di C/CP sul n. 35949460 di cui allego la ricevuta, intestato a E.D.M. Editoriali Srl – via Bellarmino, 23 – 20141 Milano

Pagherò al postino in contrassegno

Ho effettuato il bonifico in data / /Unicredit Banca – Ag. 262 Milano – IBAN: IT 03Z 02008 01652 000041084759 Intestato a E.D.M. Editoriali Srl – Via Bellarmino, 23 – 20141 Milano

COGNOME E NOME _________________________________________________

PROFESSIONE _____________________________________________________

AZIENDA ________________________________________________________

CITTÀ ________________________________________CAP_______________

VIA ____________________________________________________________

TELEFONO ______________FAX ______________ CELLULARE _______________

E-MAIL__________________________________________________________

La validità dell'abbonamento è di un anno solare (es. da Gennaio 2009 a Dicembre 2009).Il trattamento dei dati personali raccolti con la compilazione del seguente modulo avverrà nel rispetto della legge196/03 sulla tutela dei dati personali.

Manutenzione, progettazione, installazione di impianti termici, rivelazione gas, valvolame, raccordi, ventilazione gas, riscaldamento, legislazione, normative, sicurezza e tanti altri sono gli argomenti che si trovano all'interno della pubblicazione. Vuoi fare una

domanda e avere una risposta esatta? Un esperto sarà a tua disposizione per darti la consulenza tecnica che ti aiuterà nel lavoro. Inoltre in omaggio riceverai l'annuario tecnico legislativo Sicurezza Gas, un

manuale di 150 pagine di utile compendio per gli operatori del settore. E in più potrai avere l'accesso al sito webwww.progettogas.it dedicato al mondo degli impianti termici e alla termoidraulica e avere:Aggiornamento costante: comodamente al tuo indirizzo e-mail le novità normative e legislative del settore termoidraulico, i decreti e le leggi dalla Gazzetta Ufficiale.Modulistica: consulta e scarica guide, modulistica, decreti e leggi dall'archivio di Progetto Gas.Le risposte alle tue domande: i nostri esperti sono a tua disposizione per darti la consulenza tecnica che faciliterà il tuo lavoro, e nella pagina FAQ troverai le risposte alle domande più frequenti.Corsi di formazione: da abbonato avrai la possibilità di partecipare ai corsi di formazione tenuti dagli esperti di Progetto Gas, su tutto il territorio nazionale.

E.D.M Editoriali Srl via Bellarmino, 23 20141 Milano Telefono 0236522641 Fax 0236522812 E-mail [email protected] www.progettogas.it

Completa il modulo per abbonarti a Progetto Gas

Come abbonarsi:

telefona allo 02.3652 2641 oppure

manda un fax con il modulo completo allo 02.3652 2812oppure

invia il modulo completo all'indirizzo [email protected]

Page 42: Estratto di Maggio/Giugno 2010

ERF - Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche

Tel. 0733 780811 - Fax 0733 780820

[email protected] - www.energy-expo.it

ERF - Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche

Tel. 0733 780811 - Fax 0733 780820

[email protected] - www.energy-expo.it

Page 43: Estratto di Maggio/Giugno 2010
Page 44: Estratto di Maggio/Giugno 2010