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7/23/2019 Egeria pelerinajul 2 http://slidepdf.com/reader/full/egeria-pelerinajul-2 1/26 LA LITURGIA DI GERUSALEMME Liturgia quotidiana Vigilie e ufficio del mattino 24. 1. Perché la Carità Vostra conosca i differenti uffici che si svolgono ogni giorno nei luoghi santi, ho ritenuto mio dovere informarvene, sapendo che vi farà piacere aver notiia di queste cose 1 .  !gni giorno, infatti, prima del canto del gallo, vengono aperte tutte le porte dell"#nastasis 2  e scendono tutti i monazontes e le parthenae, come li chiamano qui, e non soltanto loro ma anche i laici, uomini e donne,  per lo meno quanti di loro desiderano seguire le vigilie mattutine $ .  # partire da quest"ora fino all"al%a si recitano inni, si risponde ai salmi cos& come alle antifone' a ogni inno si fa una preghiera. (nfatti due o tre sacerdoti e cos& alcuni diaconi ogni giorno si avvicendano con i  monazontes per dire le preghiere a ogni inno e a ogni antifona. 2. Poi, al primo apparire del giorno, si cominciano a recitare gli inni del mattino. )d ecco giungere il vescovo con il clero* su%ito egli entra nella grotta e dall"interno dei cancelli per prima cosa dice una  preghiera per tutto il popolo* lui stesso ricorda anche i nomi di coloro che vuole commemorare, poi  %enedice i catecumeni. +ecita ancora una preghiera e %enedice i fedeli 4 .  opo di ci-, allorché il vescovo 1  Comincia la parte liturgica del testo, che, come la precedente, ma per altri motivi, presenta grande interesse in relaione ai luoghi sacri di erusalemme e inoltre alla liturgia e agli usi della vita cristiana in quel luogo alla fine del (V secolo. opo l"itinerario dei viaggi a%%iamo in una forma ancor pi/ intensa l"itinerario che si sviluppa lungo le grandi tappe spirituali dell"anno liturgico. (n questa seconda seione, tutta centrata sulla chiesa di erusalemme, si descrive in primo luogo il ritmo della liturgia quotidiana feriale e di quella della domenica 0cf. capp. 24, 1 2, 3, poi si seguono le feste religiose che scandiscono l"anno, rammemorando i fatti salienti della vita di Cristo' dall")pifania alla 5uaresima, dalla Pasqua alla Pentecoste 0cf. capp. 2, 3 44, $* 46, 1 47, $. Cf. pure (ntroduione, pp. 2 s. 2  L"#nastasis o %asilica della +isurreione fa parte del complesso architettonico costruito da Costantino sui luoghi della morte e della risurreione di Cristo. (n faccia all"#nastasis vi era il  Martyrium o ecclesia maior. 8ra le due costruioni si ergeva la roccia squadrata del Calvario su cui era infissa una croce sim%olica. 9 noto che particolarmente dopo il 1$ d.C., a seguito della repressione della rivolta giudaica, l"imperatore #driano volle che erusalemme su%isse un cam%iamento radicale e ne mut- il nome stesso, chiamandola  Aelia Capitolina. (l suo intento era quello di cancellare ogni traccia della religione giudaica, i cui adepti avevano provocato a pi/ riprese gravi disordini culminati nella sommossa del 1$21$ guidata da :imone  %ar ;osi%a. <on sorprende quindi che l"imperatore romano a%%ia fatto erigere sopra il sepolcro di es/, nell"am%ito del foro della città, tempietti dedicati a divinità pagane. =a la memoria cristiana della grotta ove es/ era stato sepolto rimase viva e, al tempo di Costantino, =acario vescovo di erusalemme, durante il Concilio di <icea 0$2 invit- Costantino a rimuovere i templi pagani* cosa che egli fece, provvedendo poi a far erigere sul luogo della tom%a di Cristo l"#nastasis, edificio a forma rotonda sormontato d"una cupola maestosa, e ad est il  Martyrium, ampia %asilica a cinque navate, che aveva l"a%side 0ornata di dodici colonne in onore degli #postoli volta verso l"#nastasis, e un portico dinani all"ingresso. i questi antichi edifici non rimane oggi pi/ nulla. )ssi furono distrutti nel 1>>7 per ordine del califfo ?a@im,  particolarmente intollerante verso il culto cristiano. 5ualche decennio pi/ tardi, l"imperatore %iantino Costantino =onomaco ottenne la concessione di restaurare la +otonda dell"#nastasis. (l  Martyrium non fu  pi/ ricostruito. <ella prima metà del A(( secolo i Crociati 0entrati in erusalemme nel 1>77 edificarono una grande chiesa la %asilica del :anto :epolcro , che racchiudeva tutti i luoghi della passione del :ignore. 8ale B l"edificio che ancor oggi si pu- vedere. $  !gni giorno all"#nastasis si cele%ravano gli uffici liturgici, che avevano iniio ad ora antelucana, variante a seconda delle stagioni. #lmeno in altri sei passi nel seguito dello scritto si dice che le vigiliae cominciavano al canto del gallo* sem%ra quindi plausi%ile conciliare anche l"espressione che qui si legge con le successive e intendere che le porte venivano aperte su%ito prima del canto del gallo, ad un"ora che cam%iava, lungo il corso dell"anno, dall"una circa alle cinque del mattino. =onaci e vergini 0chiamate  parthenae, dal greco  parthenai), laici, uomini e donne, insieme a un numero ristretto di preti e diaconi vengono all"#nastasis per alternare inni, salmi e antifone a preghiere. L"ufficio delle vigiliae richiamava il senso escatologico dell"esistena cristiana, la necessità di attendere consapevolmente la seconda venuta di Cristo' :tate attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso... Vigilate dunque,  poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a meanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all"improvviso, trovandovi addormentati. 5uello che dico a voi, lo dico a tutti' VegliateD 0=c. 1$,$$ ss.. 4  #llo spuntare del giorno cominciano ad essere recitati i matutini hymni, che corrispondono alle lodi. Poi giunge il vescovo con il clero che nella grotta, posta al centro della rotonda dell"  Anastasis , o forse nel vesti%olo della grotta, cele%rava l"ufficio del mattino, che consisteva in una salmodia, in una preghiera universale, in una commemoraione pro%a%ilmente di persone viventi e di morti 0come avviene nel duplice

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LA LITURGIA DI GERUSALEMME

Liturgia quotidiana

Vigilie e ufficio del mattino24. 1. Perché la Carità Vostra conosca i differenti uffici che si svolgono ogni giorno nei luoghi santi,

ho ritenuto mio dovere informarvene, sapendo che vi farà piacere aver notiia di queste cose 1.  !gni

giorno, infatti, prima del canto del gallo, vengono aperte tutte le porte dell"#nastasis2

 e scendono tutti imonazontes e le parthenae, come li chiamano qui, e non soltanto loro ma anche i laici, uomini e donne, per lo meno quanti di loro desiderano seguire le vigilie mattutine$. # partire da quest"ora fino all"al%a sirecitano inni, si risponde ai salmi cos& come alle antifone' a ogni inno si fa una preghiera. (nfatti due otre sacerdoti e cos& alcuni diaconi ogni giorno si avvicendano con i monazontes per dire le preghiere aogni inno e a ogni antifona.

2. Poi, al primo apparire del giorno, si cominciano a recitare gli inni del mattino. )d ecco giungereil vescovo con il clero* su%ito egli entra nella grotta e dall"interno dei cancelli per prima cosa dice una preghiera per tutto il popolo* lui stesso ricorda anche i nomi di coloro che vuole commemorare, poi %enedice i catecumeni. +ecita ancora una preghiera e %enedice i fedeli4. opo di ci-, allorché il vescovo

1  Comincia la parte liturgica del testo, che, come la precedente, ma per altri motivi, presenta grande

interesse in relaione ai luoghi sacri di erusalemme e inoltre alla liturgia e agli usi della vita cristiana inquel luogo alla fine del (V secolo. opo l"itinerario dei viaggi a%%iamo in una forma ancor pi/ intensal"itinerario che si sviluppa lungo le grandi tappe spirituali dell"anno liturgico. (n questa seconda seione,tutta centrata sulla chiesa di erusalemme, si descrive in primo luogo il ritmo della liturgia quotidianaferiale e di quella della domenica 0cf. capp. 24, 1 2, 3, poi si seguono le feste religiose che scandisconol"anno, rammemorando i fatti salienti della vita di Cristo' dall")pifania alla 5uaresima, dalla Pasqua allaPentecoste 0cf. capp. 2, 3 44, $* 46, 1 47, $. Cf. pure (ntroduione, pp. 2 s.2 L"#nastasis o %asilica della +isurreione fa parte del complesso architettonico costruito da Costantino suiluoghi della morte e della ri surreione di Cristo. (n faccia all"#nastasis vi era il  Martyri um o ecclesia maior.8ra le due costruioni si ergeva la roccia squadrata del Calvario su cui era infissa una croce sim%olica. 9noto che particolarmente dopo il 1$ d.C., a seguito della repressione della rivolta giudaica, l"imperatore#driano volle che erusalemme su%isse un cam%iamento radicale e ne mut- il nome stesso, chiamandola

 Aelia Capitolina. (l suo intento era quello di cancellare ogni traccia della religione giudaica, i cui adeptiavevano provocato a pi/ riprese gravi disordini culminati nella sommossa del 1$21$ guidata da :imone %ar ;osi%a. <on sorprende quindi che l"imperatore romano a%%ia fatto erigere sopra il sepolcro di es/,nell"am%ito del foro della città, tempietti dedicati a divinità pagane. =a la memoria cri stiana della grottaove es/ era stato sepolto rimase viva e, al tempo di Costantino, =acario vescovo di erusalemme, duranteil Concilio di <icea 0$2 invit- Costantino a rimuovere i templi pagani* cosa che egli fece, provvedendo poia far erigere sul luogo della tom%a di Cristo l"#nastasis, edificio a forma rotonda sormontato d"una cupolamaestosa, e ad est il  Martyrium, ampia %asilica a cinque navate, che aveva l"a%side 0ornata di dodicicolonne in onore degli #postoli volta verso l"#nastasis, e un portico dinani all"ingresso. i questi antichiedifici non rimane oggi pi/ nulla. )ssi furono distrutti nel 1>>7 per ordine del califfo ?a@im,

 particolarmente intollerante verso il culto cristiano. 5ualche decennio pi/ tardi , l"imperatore %iantinoCostantino =onomaco ottenne la concessione di restaurare la +otonda dell"#nastasis. (l  Martyrium non fu

 pi/ ricostruito. <ella prima metà del A(( secolo i Crociati 0entrati in erusalemme nel 1>77 edificarono una

grande chiesa la %asilica del :anto :epolcro , che racchiudeva tutti i luoghi della passione del :ignore.8ale B l"edificio che ancor oggi si pu- vedere.$  !gni giorno all"#nastasis si cele%ravano gli uffici liturgici, che avevano iniio ad ora antelucana,variante a seconda delle stagioni. #lmeno in altri sei passi nel seguito dello scritto si dice che le vigiliaecominciavano al canto del gallo* sem%ra quindi plausi%ile conciliare anche l"espressione che qui si leggecon le successive e intendere che le porte venivano aperte su%ito prima del canto del gallo, ad un"ora checam%iava, lungo il corso dell"anno, dall"una circa alle cinque del mattino. =onaci e vergini 0chiamate parthenae, dal greco  parthenai), laici, uomini e donne, insieme a un numero ristretto di preti e diaconivengono all"#nastasis per alternare inni, salmi e antifone a preghiere. L"ufficio delle vigiliae richiamava ilsenso escatologico dell"esistena cristiana, la necessità di attendere consapevolmente la seconda venuta diCristo' :tate attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso... Vigilate dunque,

 poiché non sapete quando il padrone di casa ri tornerà, se al la sera o a meanot te o al canto del gallo oal mattino, perché non giunga all"improvviso, trovandovi addormentati. 5uello che dico a voi, lo dico a

tutti' VegliateD 0=c. 1$,$$ ss..4 #llo spuntare del giorno cominciano ad essere recitati i matutini hymni, che corrispondono alle lodi. Poigiunge il vescovo con il clero che nella grotta, posta al centro della rotonda dell" Anastasis, o forse nelvesti%olo della grotta, cele%rava l"ufficio del mattino, che consisteva in una salmodia, in una preghierauniversale, in una commemoraione pro%a%ilmente di persone viventi e di morti 0come avviene nel duplice

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esce da dietro i cancelli, tutti si stringono intorno a lui e alla sua mano ed egli, uscendo, li %enedice uno per uno* cos& avviene il commiato, quando già fa giorno.

Sesta e nona$. #ll"ora sesta3 similmente tutti discendono d& nuovo all" Anastasis e si dicono i salmi e le antifone

fino al momento in cui si va ad avvertire il vescovo* anch"egli discende e non siede, ma su%ito entra

all"interno dei cancelli, dentro all" Anastasis, cioB nella grotta dove pure era entrato già al mattino*quindi, allo stesso modo, recita prima una preghiera, %enedice i fedeli e, quando esce da dietro icancelli, allo stesso modo tutti si stringono intorno a lui e alla sua mano. #nche all"ora nona si fa comeall"ora sestaE.

 Lucernare4. #ll"ora decima, che qui si chiama licinicon, e noi chiamiamo lucernare6, tutta la gente si raduna

come le altre volte all" Anastasis' si accendono tutte le lampade e i ceri, facendo cos& una grandissimaluce. La luce non viene portata dal di fuori, ma B tratta dall"interno della grotta, dove notte e giorno,ininterrottamente, risplende una lampada posta dietro i cancelli7* si dicono i salmi del lucernare e anchele antifone, assai lungamente. )d ecco che si va ad avvertire il vescovo* egli scende, siede su un seggioelevato* anche i sacerdoti siedono ai loro posti' si dicono inni e antifone1>.

memento della messa, i cui nomi erano scritti su tavolette o dittici, in una %enediione per i catecumeni ein una per i fedeli, inframeate da una preghiera. :eguiva poi il congedo. L"espressione frequente ad manum episcopo accedere 0da me tradotta con stringersi intorno al vescovo ealla sua manoD non B chiara. i consueto si intende che tutti si avvicinavano al vescovo per %aciargli lamano* meno pro%a%ile B l"ipotesi che si tratti di un"imposiione delle mani* pi/ verosimile mi pare che lafolla si faccia intorno al vescovo per ricevere una %enediione personale. L"espressione qui esplicita 0etille eos uno et uno %enedicetD, a mio giudiio, pu- legittimamente sottintendersi negli altri casi in cui nonricorre.3 Per quanto riguarda lForario della giornata secondo i Latini, facilmente ci si orienta tenendo conto della ta%ellache segue'lFhora prima corrisponde alle 3 di mattinalFhora tertia alle 7

lFhora sexta a meogiornolFhora nona alle $ del pomeriggio.) cos& fino alle 3 del pomeriggio con cui comincia la prima ora 0vigilia della notte. #ltrettanto vale per le oreintermedie* per cui, ad esempio, lFhora uarta corrisponde alle 1> antimeridiane, lFhora septima alle 1$ o lFhoradecima alle 13.E  :econdo le indicaioni di )geria, nei giorni feriali, eccetto che in 5uaresima, mancava l"ufficio di teraall" Anastasis, mentre ogni giorno era cele%rato quello di sesta 0G ore 12 e di nona 0G ore 1, che hanno ilmedesimo sviluppo' recita di salmi e antifone, intervento del vescovo, sua preghiera e %enediione dei fedeli,congedo.6 (l lucernare B l"ufficio che si cele%ra circa due ore prima del tramonto del sole* l"ora indicata dal testo B quelladelle 4 pomeridiane, ma essa variava seguendo le stagioni.  Lucernare !licinicon da lychni"on) richiama almomento in cui sono accese le lucernae. La funione, analoga ma pi/ solenne di quella del mattino, comincia conun rito di luce, prosegue con la recita di salmi e antifone e, alla venuta del vescovo, con inni e altre antifone* ilmemento si svolge in forma litanica' a un diacono che pronuncia il nome di ciascuno risponde un coro di %am%ini.Poi il vescovo, che ha preso posto su un seggio elevato, recita una preghiera universale, alla quale rispondonotutti, e %enedice prima i catecumeni poi i fedeli* infine avviene il commiato.7 La lampada che ardeva perennemente dentro la grotta dell"#nastasis soleva essere alimentata da olio che ivisitatori e i pellegrini offrivano in dono, a modo di eulogie. :i tratta di doni che non possono essere consideraticome semplici regali o come ausili per il viaggio' i soggetti che li offrono e soprattutto il luogo da cui provengonosem%rano conferire ad essi un valore molto particolare e un carattere in qualche modo sacro e su%lime. <on si

 pu-, del resto, dimenticare che il termine greco eulogia 0da cui deriva il voca%olo latino eulogiae che si legge nelnostro testo, a fianco dellFidea di dono, presenta quella di %enediione, consacraione. <on a caso le paroleeulogia  e eucharestia  spesso coincidono, designando il corpo e il sangue di Cristo 0cf. .H.=. Vermeer,#$servations sur le voca$ulaire du p%lerinage chez &g'rie et chez Antonin de (laisance , <iImegen 173, pp. E2ss.1>

iverse testimoniane indicano tra i psalmi lucernares, il 14>' :ignore, a te grido, accorri in mio aiuto* ascoltala mia voce quando t"invoco. Come incenso salga a te la mia preghiera, le mie mani alate come sacrificio dellasera. Poni, :ignore, una custodia alla mia %occa, sorveglia la porta delle mie la%%ra...D con quel che segue. 9 pure

 pro%a%ile che tra gli inni si recitasse o si cantasse quello che le Constitutiones apostolicae, nel V(( li%ro 046scritto in :iria nel (V secolo, definiscono inno vespertino' Luce gloriosa della santa gloria J dell"immortale Padre

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. ) dopo averli recitati per intero, come il solito, il vescovo si ala, rimane in piedi davanti aicancelli, cioB davanti alla grotta, e uno dei diaconi fa memoria di ciascuno, secondo la consuetudine.Come il diacono pronuncia un nome, i %am%ini che stanno numerosi tutt"intorno, rispondonocostantemente' ;Krie eleisonD 0noi diciamo' :ignore, pietàD e le loro voci fanno grande rumore.

3. Come il diacono ha terminato di dire ci- che deve dire, il vescovo prima recita una preghiera e prega per tutti* poi tutti pregano, fedeli e catecumeni insieme. <uovamente il diacono intervieneinvitando ad alta voce ciascuno dei catecumeni, là come si trova, a chinare il capo' il vescovo in piedi

dà la %enediione ai catecumeni. :i fa ancora una preghiera e il diacono di nuovo interviene e invita adalta voce ciascuno dei fedeli a chinare il capo* il vescovo %enedice i fedeli, e cos& avviene il commiatodall" Anastasis. ) ogni fedele comincia ad avvicinarsi al vescovo, facendosi presso alla sua mano.

E. opo di ci- si accompagna in processione il vescovo dall" Anastasis alla Croce11 con inni, e tuttoil popolo va insieme a lui. 5uando vi si giunge, il vescovo prima dice una preghiera, quindi %enedice icatecumeni, poi eleva un"altra preghiera, infine %enedice i fedeli. Hinito ci-, il vescovo e tutto il popolovanno ancora dietro la Croce, e là nuovamente si compie lo stesso rito come davanti alla Croce.Parimenti ci si stringe intorno al vescovo e alla sua mano come all"#nastasis, sia davanti alla Croce siadietro la Croce. )normi lampade di vetro vengono appese in gran numero dappertutto e moltissimetorce di cera, davanti allF Anastasis, davanti e dietro la Croce. 8utto ci- termina al sopraggiungere delletene%re. 5uesta serie di funioni si svolge quotidianamente per sei giorni, alla Croce e all" Anastasis.

celeste, J santo, %eato, o es/ Cristo* J giunti al tramonto del sole, J vedendo la luce serotina, J inneggiamo alPadre e al Higlio J e allo :pirito :anto, io. J 9 giusto in tutti i momenti J inneggiare a 8e con pie voci, J o Higlio diio, che doni la vita, J e per ci- il mondo ti glorificaD 0trad. it. di 5. Cataudella, in  Antologia cristiana dei primi secoli, =ilano 1737, p. $E. Preghiera che %isogna immaginare, come suggerisce il nostro stesso testo, nellosplendore e nella suggestione di un gran numero di ceri e di torce accese nella rotonda dell"#nastasis.11

 8ra l"#nastasis e il Martyrium 0cf. sopra, nota 2 vi era il luogo della crux, ossia il Calvario propriamente detto,sormontato appunto da una croce. sando l"espressione ante crucem, )geria si riferisce allo spaio esistente tra la+otonda e il Calvario 0cf., per es., tinerarium $E, 4* con l"espressione post crucem si riferisce allo spaio tra ilCalvario e il Martyrium, costituito da una piccola cappella addossata alla roccia del olgota. 8ra la sommità diquesto e il piano della %asilica vi era e vi B tuttora un dislivello di circa metri.

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Liturgia della domenica

6. (l settimo giorno, vale a dire la domenica, prima del cantar del gallo, tutta quanta la folla che pu-essere contenuta in quel luogo si raccoglie, come avviene durante le cele%raioni di Pasqua, nella %asilica situata presso l" Anastasis, all"esterno per-, dove sono sistemati dei lumi per la circostana. <eltimore infatti di non riuscire ad arrivare per il canto del gallo, i fedeli vengono in anticipo e siedono là.:i dicono inni e antifone* ad ogni inno e ad ogni antifona si recitano preghiere. :acerdoti e diaconi sono

sempre pronti in quel luogo a cele%rare le vigilie per la gente che là si raccoglie. Per consuetudine,infatti, non sono aperti i luoghi santi prima del canto del gallo12.7. <on appena il primo gallo ha cantato, su%ito il vescovo scende ed entra nella grotta

dell" Anastasis1$, tutte le porte sono aperte e l"intera folla entra nell" Anastasis, dove già risplende un grannumero di luci* appena la gente B entrata, uno dei sacerdoti recita un salmo e tutti rispondono* poi sidice una preghiera* quindi uno dei diaconi recita un salmo, ugualmente segue una preghiera* un terosalmo B detto da un mem%ro del clero, si recita una tera preghiera e si fa memoria di tutti.

1>. etti questi tre salmi e fatte queste tre preghiere, ecco che si portano nella grotta dell"#nastasisalcuni incensieri, in modo che tutta la %asilica si riempia di profumi. #llora il vescovo, in piedi dietro icancelli, prende il Vangelo, si avvicina alla porta e legge lui stesso il racconto della risurreione del:ignore. <on appena incomincia questa lettura si levano tali gemiti e grida da parte di tutti e tale B il pianto, che perfino l"uomo pi/ insensi%ile pu- essere toccato fino alle lacrime per il fatto che il :ignore

a%%ia tanto sofferto per noi.11. opo la lettura del Vangelo, il vescovo esce ed B accompagnato con inni alla Croce, e tutto il

 popolo lo segue. (vi nuovamente si dice un salmo e si recita una preghiera. 5uindi il vescovo %enedice ifedeli e avviene il commiato. 5uando esce, tutti si stringono intorno a lui e alla sua mano.

12. #llora il vescovo si ritira nella sua a%itaione* a partire da quel momento tutti i monazontesrientrano all" Anastasis' si continuano a dire salmi e antifone finché non fa giorno, e a ogni salmo eantifona si recita una preghiera* ogni giorno, infatti, alternandosi, sacerdoti e diaconi veglianoall" Anastasis con il popolo. 5uelli tra i laici, uomini e donne, che lo desiderano, rimangono là fino agiorno* se no, ritornano a casa e vanno a riposare.

2. 1. 5uando si B fatto giorno, essendo domenica, ci si raduna alla chiesa maggiore 14,  che fucostruita da Costantino' tale chiesa si trova sul olgota, dietro la Croce, e in essa si cele%rano lefunioni che secondo l"usana si fanno dappertutto la domenica. 5ui peraltro c"B la consuetudine che, tratutti i sacerdoti che ivi si trovano, chi lo desidera fa la sua predica e dopo tutti loro interviene ilvescovo' tali prediche si tengono ogni domenica, affinché il popolo sia sempre istruito nelle :critture enell"amore di io* per il tempo che prendono, esse portano un grande ritardo al commiato dalla chiesa'

12 alla descriione della liturgia feriale all"#nastasis si passa ora a quella che avviene nel giorno del :ignore, ladomenica. La $asilica... iuxta Anastasim, di cui si parla, non pu- che indicare lo spaio costituito dall"atrio a cieloaperto posto tra la +otonda e il Calvario. <on B difficile raffigurarsi lo spettacolo della folla che, temendo digiungere in ritardo, si assiepa in quel luogo illuminato da lampade e, in attesa che si aprano le porte del tempio,devotamente canta o recita inni, antifone e preghiere, animata da preti e diaconi che si mescolano ad essa 0sem%raquesta l"ipotesi pi/ verosimile, anche se qualche studioso ha voluto vedere già in questa fase una manifestaioneliturgica, l"ultima testimoniana della veglia che la Chiesa primitiva teneva durante tutta la notte precedente ladomenica.1$ # differena che nei giorni della settimana, quando le porte sono spalancate, il vescovo precede nell"#nastasis il

 popolo* iniia l"ufficio delle vigiliae solenni della domenica' sono detti tre salmi, il vescovo stesso legge poi ilracconto della passione e della risurreione di Cristo* una %reve processione lo accompagna alla Croce, ove dopoaver detto un altro salmo e una preghiera, impartisce la %enediione, congeda i fedeli e si ritira. =a non tutto Bfinito' i monaci infatti rientrano nella +otonda ed ivi cantano l"ufficio con i laici che vogliano trattenersi e nonraggiungere le proprie a%itaioni per un %reve sonno.14 <el testo originale latino si legge' proceditur in ecclesia maloreD.  L*ecclesia maior B il Martyrium, %asilica chesta oltre la Croce 0cf. sopra, nota 2. =olto si B discusso sul significato di  procedere+ secondo alcuni, in questocontesto e in altri analoghi indica l"andare dei fedeli verso un luogo di culto* secondo altri, l"andare in processione*secondo altri ancora, riunirsi per la sinassi liturgica* né B mancato chi ha identificato  procedere !processio) conofferre !o$latio), termine quest"ultimo che designa la cele%raione eucaristica in quanto tale 0per una rassegna

 %reve delle varie opinioni, cf. .). ingras, in  &geria+ iary o f a (ilgrimage, cit., pp. 22> s.. =i pare che,tenendo conto del contesto in cui il ver%o  procedere ricorre nell" tinerarium, 16 volte su un totale di 21 essosignifica il convergere e il radunarsi in una chiesa o in un luogo sacro per una solennità e pi/ specificamente per cele%rare la messa. # tal proposito B interessante notare che )geria non testimonia che vi fosse una cele%raioneeucaristica quotidiana, mentre ogni giorno, come si vede, avveniva l"ufficio delle !re.

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 perci- prima della quarta o della quinta ora non ha luogo il commiato stesso1.

2. 5uando poi B avvenuto il commiato, cos& come B in uso dappertutto, i monaci con inni scortano ilvescovo dalla chiesa all" Anastasis. <el momento in cui il vescovo si mette in cammino, si aprono tuttele porte della %asilica dell"#nastasis, ove entra tutto il popolo composto dai fedeli, ma non i catecumeni.

$. 5uando il popolo B entrato, anche il vescovo entra e su%ito procede oltre i cancelli della grotta.

apprima si rendono graie a io13 

e si fa una preghiera per tutti* poi il diacono ad alta voce invita tuttiquanti, come si trovano, a chinare il capo' il vescovo li %enedice stando in piedi dietro la cancellata*fatto ci-, esce.

4. #llorché il vescovo esce, tutti si stringono intorno a lui e alla sua mano. ) cos& fin verso la quintao la sesta ora si rimanda il commiato. Poi al lucernare si effettua il rito come il solito, secondo laconsuetudine di tutti i giorni. 8ale consuetudine B osservata ogni giorno, durante tutto l"anno, tranne chenelle feste solenni' per queste a%%iamo indicato pi/ sotto ci- che avviene.

. (n tutto ci-, una cosa B particolarmente importante' si fa in modo di recitare salmi e antifonesempre adatti alla circostana, sia quelli che si dicono la notte, o di primo mattino o durante il giorno, asesta, a nona o al lucernare' sono sempre convenienti e appropriati in modo da corrispondere alla

circostana che si cele%ra.3. ) mentre durante tutto l"anno ogni domenica ci si reca sempre alla chiesa maggiore, quella sul

olgota, dietro la Croce, fatta costruire da Costantino, una sola domenica, il cinquantesimo giorno dopoPasqua, cioB la domenica di Pentecoste, ci si reca a :ion1E, come troverete descritto pi/ sotto, cosicché, per arrivare a :ion prima dell"ora tera, nella chiesa maggiore il commiato avviene anteriormente...

0a questo punto nel manoscritto manca un foglio16

1 #l mattino della domenica dunque, al Martyrium, si cele%ra la liturgia della Parola, a cui segue la liturgia del:acrificio. Per quanto riguarda la prima, dopo le letture %i%liche, era consuetudine che i pres%iteri presenti, se lovolevano, potessero predicare e che, dopo tutti, prendesse la parola il vescovo. #naloga attestaione si trova per #ntiochia in iovanni Crisostomo 0cf. n epist. ad Cor., ?om. $3, 4. Cosa che allungava grandemente la duratadella messa, per cui il commiato avveniva non prima delle 1> o addirittura delle 11 antimeridiane. Lo scopo della

 predicaione B chiaramente indicato da )geria' istruire il popolo cristiano nelle :acre :critture e formarlonell"amore di io.13  Aguntur gratiae eo, si rendono graie a io' queste parole hanno fatto pensare ad alcuni critici che ladomenica nella ecclesia maior si cele%rasse la liturgia della Parola e all" Anastasis la liturgia eucaristica. n"ipotesiconfortata da ci- che precede immediatamente' essere i catecumeni impediti di entrare nella +otondadell" Anastasis* la disciplina ecclesiastica imponeva infatti che i catecumeni non partecipassero alla parte dellasinassi liturgica incentrata sull"eucaristia. Per contro B stato osservato che nell" tinerarium solo in questo puntol"espressione agi gratiae eo alludere%%e all"eucaristia. 9 arduo decidere la questione, anche se a me pareargomento di gran peso per ammettere la cele%raione del sacrificio della messa all" Anastasis l"impedimento adentrarvi fatto ai catecumeni. (vi la cerimonia religiosa doveva durare un"ora circa, dato che il congedo avvenivaintorno alle 11 o alle 12 0cf. sopra, nota 1.1E :ion B una collina posta a sudovest di erusalemme, oltre la porta di :ion, delimitata dalla eenna, o valle di?innom, e dal 8Kropeion, che la separa dall"!fel. 9 uno dei luoghi pi/ sacri per i cristiani. :econdo una tradiionemolto antica, si trovava l& la casa ove fu istituita l"eucaristia* ivi es/ risorto apparve ai suoi discepoli, ivi ancoragli #postoli si riunirono per attendere la discesa dello :pirito :anto. :i comprende quindi il motivo per cui ilcinquantesimo giorno dopo Pasqua, ossia la Pentecoste, la cele%raione cristiana avvenga, aniché nella ecclesiamaior, dietro la Croce, a :ion, dove tra il $$ e il $4E, al posto di una piccola chiesa pi/ antica, fu edificata unagrande %asilica, che Cirillo di erusalemme 0M $63 chiama la chiesa superiore degli #postoliD. :u questa festa)geria si soffermerà pi/ oltre 0cf. sotto, tinerarium -, 1 s.. (n tale %asilica si cele%rava anche parte dell"ufficioliturgico il mercoled& e il venerd& di tutto l"anno e le cerimonie di Pasqua e di Pentecoste 0cf. sotto,  tinerarium 2E, s.* 41* 4$, $* 44, $.16 <el foglio del manoscritto che manca si pu- supporre che )geria descrivesse le prime  cerimonie della festadell")pifania. a altre fonti B noto che esse avevano iniio nel pomeriggio del gennaio a Netlemme* dapprimanel Campo dei Pastori, un luogo poco distante dalla cittadina ove una grotta era stata trasformata in luogo di culto,

 poi nella grotta della <atività, che era dentro la %asilica della <atività, e infine nella %asilica stessa della <atività

ove si cele%rava l"eucaristia. # questo punto la comunità cristiana di erusalemme con il proprio vescovo siseparava da quella di Netlemme e tornava verso la propria città durante la notte per giungervi prima che facessegiorno. La distana tra i due centri B di 7 @m circa. urante il cammino, era cantato il :almo 11E' Cele%rate il:ignore, perché B %uono* perché eterna B la sua misericordia. ica (sraele che egli B %uono' eterna B la suamisericordia. Lo dica la casa di #ronne' eterna B la sua misericordia. Lo dica chi teme io' eterna B la sua

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misericordiaD, e ci- che segue. Cantato dai iudei allorché l"arca era portata al 8empio, esso veniva applicato aCristo e alla sua venuta in terra* ma ugualmente alla sua entrata trionfale in erusalemme prima della passione,secondo il suggerimento stesso del Vangelo 0cf. =t. 17,7 o al suo ritorno alla fine dei tempi. La %asilica della

 <atività fu costruita al tempo di Costantino* essa a quell"epoca si presentava come un edificio ottagonale erettosopra la grotta della <atività, che si apriva su una chiesa a cinque navate* si sostituiva a un tempio paganodedicato ad #done 0e attorniato dal rituale %oschetto sacro fatto costruire da #driano dopo il 1$ 0cf. sopra, nota

2 con l"intento di cancellare ogni traccia e ogni memoria giudaica 0e cristiana. # detta di )use%io di Cesarea!Vita Costantini $, 414$, )lena, la madre di Costantino, avre%%e avuto notevole parte nella costruione enell"a%%ellimento della %asilica. :i veda d"altronde il chiaro riferimento di )geria stessa in proposito'  tinerarium2,7. (n tutto simile alla ecclesia maior del :anto :epolcro, essa fu gravemente danneggiata nel 27 da una rivoltadei :amaritani e dopo pochi anni ricostruita da iustiniano che in parte ne cam%i- la forma.

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LFanno liturgico

 La festa dell*&pifania.../enedetto colui che viene nel nome del Signore, e ci- che segue. ) poiché a causa dei monaci che

vanno a piedi %isogna procedere lentamente, si arriva a erusalemme in quell"ora in cui le personeincominciano a riconoscersi, cioB quando B già un po" chiaro, prima per- che faccia giorno.

E. opo che si B giunti, su%ito il vescovo entra nell" Anastasis  e tutti con lui' ivi le lampaderisplendono già in modo straordinario. :i dice un salmo, si recita una preghiera, quindi il vescovo %enedice prima i catecumeni, poi i fedeli. (l vescovo si ritira e ognuno ritorna al proprio alloggio per riposare. ( monaci, per-, rimangono là fino a giorno fatto e recitano inni.

6. 5uando ci si B ristorati, all"iniio dell"ora seconda tutti si radunano nella chiesa maggiore, che B alolgota. 5uale sia in quel giorno lo splendore della chiesa, all" Anastasis o alla Croce o a Netlemme, Bsuperfluo dire. <on si vede altro che oro, gemme, sete* se guardi i paramenti, sono in seta ricamata conoro* se guardi le tende, anche queste sono in seta ricamata con oro. (n quel giorno ogni genere di oggettiusati per il culto B d"oro tempestato di pietre preiose. 5uanto poi al numero e al peso delle torce dicera, dei candela%ri, delle lucerne, dei differenti arredi per il culto, come pu- essere valutato o

descrittoO

7. ) che cosa posso dire dello splendore degli edifici stessi delle chiese che Costantino, con lasovrintendena di sua madre, utiliando le risorse del suo impero, a%%ell& con oro, mosaici, marmi preiosi' tanto la chiesa maggiore che l" Anastasis, la Croce o gli altri luoghi santi di erusalemme17. =a per tornare al nostro argomento, nel primo giorno si cele%ra dunque la messa2> nella chiesa maggiore,quella che sorge sul olgota. ) le prediche, le letture, gli inni, tutto B appropriato alla festività. 5uando poi B avvenuto il commiato dalla chiesa, si va all"#nastasis, con inni, secondo la consuetudine' cos& ilcongedo ha luogo intorno all"ora sesta21.

1>. (n quel giorno il lucernare si fa secondo l"uso di ogni giorno. (l giorno dopo, similmente, ci sireca alla chiesa del olgota* e cos& anche il tero giorno. Per tre giorni quindi si cele%ra questa festasolenne nella chiesa costruita da Costantino, fino all"ora sesta. (l quarto giorno con il medesimosplendore e le stesse cele%raioni la liturgia si svolge all")leona, cioB nella chiesa molto %ella che sorgesul =onte degli livi22,e il quinto giorno al Lazarium2$ , che si trova a circa 1>> passi da erusalemme*

17 La descriione di )geria mette in rilievo lo splendore e la preiosità degli oggetti che ornano le chiese dierusalemme in occasione della festa dell")pifania. L"ammiraione che traspare dalle sue parole fa supporre che

 %en minore fosse il decoro delle chiese della terra da cui proveniva. <on per nulla a erusalemme, come a +omae altrove, l"intervento dell"imperatore e di )lena sua madre aveva lasciato una traccia rilevante.2> Vale la spesa dedicare qualche parola al termine missa che ricorre per %en E2 volte nel nostro testo. <umerose leosservaioni degli studiosi al riguardo. =olto spesso missa nell" tinerarium indica il rito di congedo al termine diun ufficio liturgico, altre volte designa un serviio religioso in genere, altre ancora sem%ra significare, come inquesto passo, la cele%raione vera e propria dell"eucaristia ed equivale quindi a messaD. (n riferimento alla storia

del termine e ai suoi sensi, tra l"altro, %asti menionare i contri%uti di H.. Qlger,  0u den 0eremonien des Messliturgie. (((, te, missa est in "ultur1und sprachgeschichtlicher /eleuchtung in #nti@e und ChristentumD, 30174>, pp. 611$2 0in particolare per l" tinerarium,  pp. 7 ss. e Chr. =ohrmann,  Missa, in 2 VigiliaeChristianae3, 12 0176, pp. 45167, ora in 8tudes sur le latin des Chr'tiens, (((, +oma 173, pp. $1$E3.21 La cele%raione religiosa della festività, prima alla ecclesia maior e poi all" Anastasis, occupa quindi l"interomattino' cominciata alle sette, pi/ tardi del normale per permettere un poco di riposo a chi aveva partecipato primaalle cerimonie del sa%ato pomeriggio a Netlemme e poi alla processione durante la notte per tornare aerusalemme, finisce anche pi/ tardi del solito, intorno alle 12. ) altrettanto avviene nei giorni successivi.22 (l =onte degli livi sorge ad est di erusalemme, separato dalla valle del Cedron. Con il nome )leona 0dalgreco elai9n G uliveto si intendeva sia la collina sia una delle chiese che vi sorse e precisamente il primo e pi/importante edificio sacro costruito al tempo di Costantino* esso era a tre navate, aveva sulla parte anteriore un

 portico e dei propilei* nella sua cripta era venerata una delle tre mistiche grotteD care ai cristiani 0le altre dueerano quelle del :anto :epolcro e di Netlemme* cf. sopra, rispettivamente le note 2 e 16. Rvi infatti nei primigiorni della settimana di passione es/ avre%%e iniiato i suoi discepoli ai sacri misteri. <ella %asilica in  &leona,ossia nell":liveto, oltre che nel quarto giorno dell"ottava dell")pifania, si cele%ravano altri uffici solenni ladomenica delle Palme, il gioved& santo e l"ottava di Pasqua.2$ # poco meno di $ @m da erusalemme in direione sudest, sulla strada che scendeva a erico, si trovava

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il sesto a :ion24, il settimo all" Anastasis; l"ottavo giorno alla Croce2. Cos& dunque per otto giorni, questafesta solenne B splendidamente cele%rata in tutti i luoghi santi che ho appena nominato.

11.  #nche a Netlemme, durante l"ottava, ogni giorno i sacerdoti, tutto il clero del luogo e imonazontes che ivi risiedono cele%rano la medesima festa solenne con eguale splendore. (nfatti dall"orain cui tutti ritornano a erusalemme nella notte insieme al vescovo, nella chiesa di Netlemme 23 i monacidel luogo, quanti sono, non cessano di vegliare fino all"al%a, dicendo inni e antifone. (l vescovo, da partesua, durante questi giorni deve rimanere sempre a erusalemme. Per la solennità e per la festa di quel

giorno una grandissima folla si raccoglie nella città da ogni luogo, non solo monaci, ma anche laici,uomini e donne2E.

 La festa della (resentazione23. (l quarantesimo giorno dopo l")pifania B qui cele%rato veramente con grande solennità26.  (n quel

giorno infatti si fa una processione all" Anastasis e tutti vi partecipano* ogni cosa si compie con grandefesta, come a Pasqua. Predicano tutti i sacerdoti e pure il vescovo, commentando sempre quel passo delVangelo nel quale si dice che iuseppe e =aria, il quarantesimo giorno, portarono il :ignore al8empio27 e che :imeone e la profetessa #nna, figlia di Hanuele, lo videro, e si ricordano le parole cheessi dissero alla vista del :ignore e l"offerta che i genitori fecero$>. opo aver compiuto secondo il ritotutte le cerimonie usuali, si cele%rano i =isteri e avviene il commiato.

 La <uaresima

Netania, luogo che si identifica con tutta pro%a%ilità con l"attuale villaggio che gli ara%i denominano el"#ariKe,cioB il paese di Laaro, a ricordo appunto di Laaro. (vi vi era il  Lazarium, un luogo ove avvenivano parecchiuffici liturgici tra i quali quello del sa%ato precedente la domenica delle Palme, giorno che da taluni era chiamatosa%ato di LaaroD. :u Laaro si veda il racconto del Vangelo di iovanni 011,1 ss. e in particolare ci sirammenti l"iniio del cap. 12' :ei giorni prima della Pasqua, es/ and- a Netania, dove si trovava Laaro, cheegli aveva risuscitato dai morti. ) qui gli fecero una cena' =arta serviva e Laaro era uno dei commensali...D. Cf.sotto, tinerarium 27,$ ss. e la nota 4$. Come dimostra per- questo passo, era punto di riunione per la liturgiaanche il quinto giorno dopo l")pifania.24 Cf. sopra, nota 1E.2 Cf. sopra, nota 2.23 La chiesa di Netlemme, a cui si fa cenno, B sena du%%io la %asilica della <atività 0cf. sopra, nota 16, dove c"Bla grotta in cui nacque il :ignore, come dice )geria stessa in tinerarium 42.2E a quanto si dice a proposito dell")pifania in queste pagine, a cominciare dagli uffici liturgici particolarmentesolenni cele%rati a Netlemme, si capisce che la festa commemorava in primo luogo il mistero della nascita del:alvatore, dell"incarnaione del Ver%o. 8ale B il significato pi/ antico dell")pifania, che B festa d"origine orientale,mentre il <atale, cele%rato il 2 dicem%re, B d"origine occidentale, romana, ed B introdotto in !riente non primadel $6$7>, in anni dunque immediatamente successivi a quelli del pellegrinaggio di )geria. (l <atale che B lacristianiaione di una cele%raione pagana produsse lentamente una variaione di senso della festadell")pifania' giacché essa, pur conservando il carattere di cele%raione dell"incarnaione, ne mise in luce alcuniaspetti, tra i quali prevalse poi quello dell"adoraione dei magi. Cf. al riguardo V. :aSer, in  izionario (atristico edi Antichit= cristiane, Casale =onferrato 176$, col. 1131, s.v.  &pifania 0ivi %i%liografia sulle due festemenionate.26 9 la pi/ antica testimoniana concernente la festa cele%rata il 14 fe%%raio, quarantesimo giorno dopo l")pifania,e chiamata in !riente festa dell"(ncontro 0tra il :ignore e :imeone* cf. sotto, nota $>, l" >ypapante, e in !ccidentefesta della Presentaione di es/ al 8empio e della Purificaione 0cf. sotto, nota 27. (ntrodotto il <atale il 2dicem%re, la festa della Purificaione e%%e luogo naturalmente il 2 fe%%raio, come ancor oggi avviene.27 :i legge nel Vangelo di Luca 02,2224' 5uando venne il tempo della loro purificaione secondo la Legge di=osB, T=aria e iuseppeU portarono il %am%ino a erusalemme per offrirlo al :ignore, come B scritto nella Leggedel :ignore' !gni maschio primogenito sarà sacro al :ignore T)s 1$,2.12.1U, e per offrire in sacrificio unacoppia di tortore o di giovani colom%i TLv 12,6* ,11U, come prescrive la Legge del :ignoreD.$> La narraione evangelica cos& prosegue 0Lc 2,2 ss.' !ra a erusalemme c"era un uomo di nome :imeone,uomo giusto e timorato di io che aspettava il conforto di (sraele* lo :pirito :anto che era su di lui, gli aveva

 preannuniato che non avre%%e visto la morte sena prima aver veduto il =essia del :ignore. =osso dunque dallo:pirito, si rec- al tempio* e mentre i genitori vi portavano il %am%ino es/ per adempiere la Legge, lo prese tra le

 %raccia e %enedisse io' !ra lascia, o :ignore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola* perché i miei

occhi hanno visto la tua salvea, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria deltuo popolo (sraele... C"era anche una profetessa, #nna, figlia di Hanuele, della tri%/ di #ser... :opraggiunta in quelmomento, si mise anche lei a lodare io e parlava del %am%ino a quanti aspettavano la redenione dierusalemme. 5uando e%%ero tutto compiuto secondo la Legge del :ignore, fecero ritorno in alilea, alla lorocittà di <aaret...D.

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2E. 1. 5uando giunge il tempo pasquale, lo si cele%ra cos& $1.  a noi si osservano quaranta giorni prima di Pasqua, qui invece si osservano otto settimane prima di Pasqua. :i osservano otto settimane perché nei giorni di sa%ato e di domenica non si digiuna, tranne un solo sa%ato, quello della vigilia diPasqua in cui si deve digiunare* eccettuato questo giorno, di sa%ato non si digiuna mai, durante l"interoanno. Cos& dunque, tolti dalle otto settimane gli otto giorni delle domeniche e i sette sa%ati dato che unsa%ato B o%%ligo digiunare, come ho detto sopra , rimangono quarantuno giorni in cui si digiuna, giorniche chiamano eortae 0le feste, ossia la 5uaresima$2.

2. (n ciascun giorno di ogni settimana ecco ci- che si fa' la domenica, al canto del primo gallo, ilvescovo all"interno dell" Anastasis  legge i passi del Vangelo sulla risurreione del :ignore, come ognidomenica durante tutto l"anno e ugualmente, fino a che viene giorno, all" Anastasis  e alla Croce sicompie ci- che si fa tutto l"anno nelle domeniche$$.

$. opo di che, al mattino, come tutte le domeniche, ci si raduna e nella chiesa maggiore, chiamata Martyrium,  posta sul olgota dietro la Croce, si fa ci- che B consuetudine fare nel giorno festivo.gualmente, dopo il commiato dalla chiesa, si va all" Anastasis cantando inni, come sempre accade ledomeniche. :volgendo queste funioni si giunge all"ora quinta. #nche il lucernare si dice all"ora solita,come sempre avviene all" Anastasis, alla Croce e in ciascuno dei luoghi santi' infatti di domenica non sirecita l"ufficio dell"ora nona$4

.

4. Cos& il luned&$, sempre al canto del primo gallo, si va all" Anastasis, come durante tutto l"anno, efino al mattino si fa come sempre. <uovamente all"ora tera si va all" Anastasis e si fa ci- che si suole

fare durante tutto l"anno all"ora sesta, dato che nei giorni di 5uaresima ci si va anche all"ora tera. Poi asesta, a nona e al lucernare si fa come B consuetudine in questi luoghi santi durante tutto l"anno.

. #llo stesso modo il marted& tutto avviene come il luned&. (l mercoled& similmente si va durante lanotte all" Anastasis e si fa ogni cosa come al solito, fino al mattino* e cos& all"ora tera e all"ora sesta*all"ora nona, poiché B a%itudine costante riunirsi, durante l"intero anno, il mercoled& e il venerd& a :ion $3

 in questi luoghi infatti, tranne quando si cele%rano ricorrene di martiri, sempre nei due giorni detti sifa digiuno anche da parte dei catecumeni cos& dunque all"ora nona ci si riunisce a :ion. :e per casodurante la 5uaresima una festività dei martiri cade di mercoled& o di venerd& 0W $E e all"ora nona ci siriunisce a :ion.

$1 )geria iniia ora il discorso sul tempo pasquale, sui dies paschales. Nisogna su%ito osservare che i termini (ascha, paschalis, nell" tinerarium si riferiscono, oltre che alla Pasqua propriamente detta, al periodo di quaranta

giorni di digiuno, compresa la settimana santa, che la precede, ed inoltre all"ottava di Pasqua* infine indica qualchevolta la Pasqua degli )%rei. (n questo passo, per tempo pasqualeD si intende il periodo che comincia 6 settimane prima della festa e che prevede un digiuno per cinque giorni ogni settimana, a cui si aggiunge il digiuno dellavigilia del giorno di Pasqua. 9 noto che la pratica del digiuno nel tempo precedente la Pasqua assunse nella Chiesaantica molte forme. (l digiuno pi/ antico, come sem%ra, era limitato al venerd& santo, poi comprese anche il sa%atoe talvolta si esercit- con una astensione dal ci%o per 4> ore ininterrottamente 0il tempo in cui il corpo di Cristorimase nel sepolcro. <el ((( secolo fu consuetudine digiunare per l"intera settimana santa. #nche #tanasio di#lessandria nel (V secolo parla di un digiuno di sei giorni 0cf.  &pist. 1,1>* ma in un"altra epistola 0$,1, di poco

 posteriore, dice che la pratica tradiionale si prolunga per 4> giorni* un"affermaione che )geria conferma per l"!ccidente 0a noi si osservano 4> giorni prima di PasquaD. (n tal modo, dal (V secolo, il digiuno primitivoriguardante la sola settimana santa viene ad essere compreso in un pi/ lungo periodo di 4> giorni che imita idigiuni di Cristo 0cf. =t 4,2 e v 4,24, di =osB sul monte :inai e di )lia. #l tempo di )geria, in erusalemme siosservava un digiuno di otto settimane, pi/ precisamente di 4> giorni effettivi ai quali se ne aggiungeva uno, il

sa%ato santo. Cf. l"art. di P. =eloni e +. . e :imone in  izionario (atristico 0cit. sopra, nota 2E, coll. 7$7E,s.v. igiuno e Astinenza, ove per- non si meniona la testimoniana preiosa dell" tinerarium.$2 (l significato del digiuno per i cristiani antichi consiste nel partecipare al mistero pasquale di Cristo, nell"esserequindi inseriti nella sua morte, in attesa per- della sua risurreione. <on stupisce dunque che i giorni di digiunofossero chiamati eortae 1 calco dal greco heorta? 1 ossia feste, giorni festivi, a manifestare la gioia spirituale

 presente in chi li compiva, in vista appunto della risurreione che dopo la prova doveva venire.$$ Cf. sopra, tinerarium 24,7 ss. e nota 1$. Per quanto riguarda l" Anastasis o %asilica della +isurreione e il Martyrium o ecclesia maior , cf. sopra, nota 2. Per la Croce o luogo del Calvario, cf. sopra, nota 11.$4 <el manoscritto si legge' dominica... die fit, ossia di domenica vi B un ufficio all"ora nonaD. =olti concordanonel congetturare che prima del fit sia caduto un non+ dominica.., die nona non fit+ una congettura che mi sem%ra

 plausi%ile.$  Come attesta anche il nostro testo quale si legge in latino, i giorni feriali della settimana avevano presso icristiani nomi diversi da quelli usati in italiano oggi' la secunda feria era il luned& 0secondo giorno dopo il sa%ato,la tertia il marted&, la uarta il mercoled& e cosX fino alla  sexta feria equivalente al venerd&. (l sa%ato era invecedenominato analogamente sa$$atum o all"e%raica sa$$ata.$3 i :ion già si B parlato in precedena. Cf. nota 1E.$E (l passo non B chiaro' molti autori moderni hanno supposto che nel testo originale vi sia una lacuna.

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3. #ltrimenti durante la 5uaresima, come ho indicato prima, ci si riunisce il mercoled& a :ion all"oranona, secondo la consuetudine di tutto l"anno, e si fa ci- che B uso fare a quell"ora, eccetto l"offerta.Perché il popolo sia sempre istruito nella legge, il vescovo e un sacerdote predicano assiduamente.#vvenuto il commiato, il popolo accompagna il vescovo fino all" Anastasis  con inni* si percorre iltragitto in modo che quando si entra all" Anastasis B ormai giunta l"ora del lucernare. Cos& si dicono innie antifone, si fanno preghiere e avviene il commiato del lucernare all" Anastasis e alla Croce.

5 . (l commiato del lucernare nei giorni di 5uaresima avviene sempre pi/ tardi che non durante

l"anno. (l gioved& tutto avviene come il luned& e il marted&. #llo stesso modo il venerd& tutto avvienecome il mercoled&' all"ora nona si va a :ion e similmente si ritorna con inni, riconducendo il vescovofino all"#nastasis. (l venerd& per- le vigilie sono cele%rate all" Anastasis a partire dal momento in cui si Btornati da :ion con inni, fino al mattino, vale a dire dall"ora del lucernare fino a che si giunga al mattinodel giorno seguente, che B il sa%ato. #llora l"offerta all" Anastasis si fa molto presto, di modo che ilcommiato avvenga prima del levar del sole.

6. Per tutta la notte si dicono alternamente salmi responsoriali, antifone, si fanno letture diverse,arrivando fino al mattino. La funione poi del sa%ato$6, all" Anastasis, parlo dell"offerta, si fa prima delsorgere del sole, in maniera che quando il sole comincia a levarsi a%%ia luogo il commiato. )cco dunquecome si cele%rano gli uffici in ogni settimana di 5uaresima.

 l digiuno durante la <uaresima

7. 5uanto ho detto prima, che il congedo al sa%ato si fa molto presto, prima dello spuntar del sole,accade perché possano interrompere pi/ presto il digiuno coloro che sono chiamati gli e$domadarii$7.iacché in questi luoghi l"uso di praticare il digiuno nei tempi di 5uaresima B tale che coloro i qualivengono indicati con il nome di e$domadarii, ossia coloro che praticano settimane di digiuno,mangiano alla domenica, quando ha luogo il congedo all"ora quinta. a quel momento della domenica,nel quale hanno mangiato, non toccano pi/ ci%o fino al sa%ato mattina, su%ito dopo essersi comunicatiall" Anastasis. 5uindi perché costoro interrompano il digiuno pi/ presto, il sa%ato all" Anastasis si fa ilcommiato prima del sorgere del sole. 5uanto ho detto che B per loro che si cele%ra la messa al mattino presto non significa che siano solo loro a fare la comunione' infatti tutti quelli che lo vogliono sicomunicano in quel giorno all" Anastasis.

26. 1. 8ale B in questo luogo la consuetudine di praticare il digiuno' che alcuni, avendo mangiato ladomenica dopo il congedo, ossia alla quinta o alla sesta ora, non mangiano pi/ per tutta la settimanafino al sa%ato seguente, dopo il commiato all" Anastasis; sono quelli che fanno delle settimane didigiuno.

2. #l sa%ato poi, dopo aver mangiato alla mattina, non toccano pi/ ci%o alla sera, ma solo i1 giornoseguente, la domenica, dopo il congedo dalla chiesa all"ora quinta o anche pi/ tardi, per non mangiar pi/fino al sa%ato successivo, come ho detto4>.

$. 5ui indu%%iamente B consuetudine che tutti gli apotattiti41 Y come vengono chiamati sia uominiche donne, non soltanto nei giorni di 5uaresima, ma anche durante l"anno, quando mangiano, manginouna sola volta al giorno. :e poi, tra di loro, vi sono alcuni che non possono digiunare per interesettimane durante tutta la 5uaresima, nel modo che a%%iamo indicato prima, questi fanno un pasto ametà settimana, il gioved&* chi non lo pu-, fa digiuni di due giorni durante la 5uaresima* chi infine non

B in grado di fare neppure questo, prende ci%o ogni sera.4. <essuno impone ci- che si deve fare, ma ognuno fa ci- che gli B possi%ile, né B lodato chi famolto né dispreato chi fa meno. iacché tale B il modo di comportarsi qui. 5uanto poi al ci%o nel periodo di 5uaresima, essi non prendono pane, che B loro proi%ito, né olio o altro nutrimento che vengadalle piante, ma soltanto acqua e un poco di farina42... <ella 5uaresima si fa cos&, come a%%iamo detto.

$6 <el testo si legge =issa... quae fit sa%%ato...D. ) qui la parola missa non designa il congedo, ma la messa vera e propria. Cf. sopra, nota 2>.$7 Come B noto, la parola he$domas  0o e$domas, che B un grecismo, significa sette giorniD e indica quindi lasettimana.4> :econdo le fonti antiche la tradiione monastica porta il digiuno a vertici incredi%ili, cosa che del resto vale per tutti gli esercii ascetici. :i pensi, per esempio, alle narraioni che #tanasio di #lessandria fa a riguardo di#ntonio monaco nella sua Vita Antonii.41  Aputactitae  B la traslitteraione dellFanalogo termine greco apota"titai  che equivale al latino continentes* sitratta di persone che hanno rinunciato ai %eni del mondo, che conducono vita austera e compiono digiuni eastinene. 8ale termine sem%ra indicare semplicemente i monachi o monazontes, sia uomini che donne.42 :i B qui di fronte ad un altro passo oscuro che ha fatto esercitare l"acri%ia dei critici. <on B il caso di riprendere

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 La settima settimana di <uaresima27. 1. #lla fine di queste settimane all" Anastasis hanno luogo le vigilie dell"ora del lucernare del

venerd& , quando si viene da :ion salmodiando, fino al sa%ato mattina, quando all" Anastasis  si fal"offerta. (n ugual modo la seconda, la tera, la quarta, la quinta e la sesta settimana si fa come nella prima.

2. 5uando giunge la settima settimana, cioB quando ne mancano solo due, compresa la settima, alla

Pasqua, si fa tutto come nelle settimane precedenti. :olamente le vigilie, che durante le prime seisettimane hanno avuto luogo all" Anastasis, in quella settimana, il venerd&, hanno luogo a :ion, secondoil modo a%ituale osservato per sei settimane all" Anastasis. urante tutte le vigilie si dicono poi salmi eantifone sempre appropriati al luogo e al giorno.

$. =a non appena iniia ad apparire la prima luce del sa%ato, il vescovo offre il sacrificio e fal"o%laione il mattino del sa%ato. iunto il momento del congedo, l"arcidiacono leva la sua voce e dice'!ggi per l"ora settima, siamo tutti presenti al  Lazarium34$.  Cos&, quando iniia l"ora settima, tuttivengono al Lazarium. (l Lazarium, cioB Netania, si trova a circa due miglia dalla città.

4. #ndando da erusalemme al Lazarium, a circa >> passi da questo luogo, sorge lungo la stradauna chiesa, dove =aria, sorella di Laaro, and- incontro al :ignore 44.  #ll"arrivo del vescovo tutti imonaci gli vanno incontro, il popolo entra, si dice un inno e un"antifona e si legge il passo del Vangelolà dove la sorella di Laaro va incontro al :ignore. :i recita poi una preghiera, tutti sono %enedetti e da

quel luogo ci si reca al Lazarium con inni.. )ssendovi giunti, tutta la moltitudine si raduna, tanto che non solo quel luogo ma ogni campo

all"intorno B pieno di folla. :i dicono ancora inni e antifone sempre appropriati al giorno e al luogo, ecos& tutte le letture che si fanno sono intonate al giorno. #l momento del congedo si annuncia la Pasqua'un sacerdote sale su una collinetta un poco pi/ alta e legge il passo del Vangelo dove B scritto' @es,essendo venuto a /etania sei giorni prima della (asua, con quello che segue4. Letto questo %rano eannunciata la Pasqua, ha luogo il congedo.

3. :i fa ci- in questo giorno perché, come B scritto nel Vangelo, quando mancavano sei giorni alla

le varie correioni proposte per renderlo intelligi%ile* %asti rimandare all"apparato critico e alla nota 0$dell"ediione recente curata da P. =araval, cit., alle pp. 233 s.4$

  L*hora septima equivale all"una pomeridiana. # proposito del Lazarium, si vedano le notiie date in precedena,alla nota 2$. 9 opinione comune che al tempo della visita di )geria già esistesse nel punto della tom%a di Laarouna chiesa. Parere contrario ha espresso di recente P. =araval, ed. cit., pp. E2 s. e 236 ss. 0nota 2. :econdo lui ladescriione quale si legge nell" tinerarium implichere%%e che le cerimonie al  Lazarium avessero luogo all"ariaaperta. 5uesto particolare non B chiaro. (ndu%%iamente, il nostro testo non meniona una chiesa del  Lazarium, main $7,1 si parla di splendore !ornatus) e addo%%i !compositio) che durante l"ottava di Pasqua ornano l"ecclesiamaior, l" Anastasis, la Croce, l")leona, Netlemme 0sem%ra sia possi%ile intendere la %asilica della <atività* cf.sopra, nota 23 e il  Lazarium+ notaione che mal si concilia per uno spaio all"aria aperta. #nche le parole di tinerarium 76, 0(n Laario cum ventum fuerit...D paiono suggerire l"esistena di un luogo circoscritto.44 na chiesa esisteva di certo a >> passi dal Laarium in direione di erusalemme, nel luogo ove =aria, sorelladi Laaro, and- incontro al :ignore, come si legge nel Vangelo di iovanni 011,1Ess' Venne dunque es/ etrov- Laaro che era già morto da quattro giorni nel sepolcro. Netania distava da erusalemme meno di duemigliaW =artaW come seppe che veniva es/, gli and- incontro* =aria invece stava seduta in casaW es/ disse

a =arta' Z8uo fratello risusciterà[. li rispose =arta' Z:o che risusciterà nellFultimo giorno[. es/ le disse' Z(osono la risurreione e la vita* chi crede in me, anche se muore, vivrà* chiunque vive e crede in me, non morrà ineterno. Credi tu questoO[ li rispose' Z:&, o :ignore, io credo che tu sei il Cristo, il Higlio di io che deve venirenel mondo[. opo queste parole se ne and- a chiamare di nascosto =aria, sua sorella, dicendo' Z(l =aestro B qui eti chiama[. 5uella, udito ci-, si al- in fretta e and- da lui. es/ non era entrato nel villaggio, ma si trovavaancora là dove =arta gli era andata incontro... =aria, dunque, quando giunse dovFera es/, vistolo, si gett- aisuoi piedi, dicendo' Z:ignore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sare%%e morto[ D. Poi es/, profondamentecommosso, si rec- al sepolcro e risuscit- Laaro4 v. 12, 1' :ei giorni prima della Pasqua, es/ and- a Netania, dove si trovava Laaro, che egli avevarisuscitato dai morti. ) qui gli fecero una cena' =arta serviva e Laaro era uno dei commensali. =aria allora,

 presa una li%%ra di olio profumato di vero nardo, assai preioso, cosparse i piedi di es/ e li asciug- con i suoicapelli, e tutta la casa si riemp& del profumo dell"unguento. #llora iuda (scariota, uno dei suoi discepoli, chedoveva poi tradirlo, disse' Perché quest"olio profumato non si B venduto per trecento denari per poi darli ai

 poveriO. 5uesto egli disse non perché gli importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che gli mettevano dentro. es/ allora disse' Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno dellamia sepoltura. ( poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete meD. #l centro della liturgia diquesto sa%ato sem%ra esservi la commemoraione della venuta a Netania di Cristo sei giorni prima della sua

 passione e poi il ricordo della risurreione di Laaro.

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Pasqua avvenne questo episodio in Netania' dal sa%ato al gioved& quando, dopo la cena, il :ignoredurante la notte B catturato, passano appunto sei giorni. 8utti poi ritornano in città direttamenteall" Anastasis e il lucernare si cele%ra secondo il solito.

 La 2grande settimana3$>. 1.  (l giorno dopo, la domenica con cui iniia la settimana di Pasqua, che qui si chiama la

grande settimanaD43, cele%rate le funioni come di consueto all" Anastasis e alla Croce dal canto del

gallo fino al mattino, la domenica mattina dunque ci si riunisce secondo il solito alla chiesa maggiore,chiamata Martyrium 0si chiama cos& perché si trova sul olgota, vale a dire dietro la Croce, dove il:ignore ha sofferto la passione, e perci- ha il nome di Martyrium).

2. 5uando alla chiesa maggiore sono state compiute tutte le cele%raioni, seguendo l"uso a%ituale, prima del congedo l"arcidiacono leva la sua voce e dice' urante quest"intera settimana, a partire dadomani all"ora nona, riuniamoci tutti al Martyrium, cioB alla chiesa maggioreD. 5uesti eleva poi la suavoce un"altra volta per dire' !ggi, all"ora settima, siamo tutti presenti all")leonaD.

$. #vvenuto il commiato alla chiesa maggiore, ossia al  Martyrium, si accompagna il vescovo finoall" Anastasis  con inni e qui, avendo compiuto tutto ci- che B consuetudine fare all" Anastasis  didomenica dopo il congedo al  Martyrium, tutti si affrettano a casa per mangiare, in modo da essere presenti all"iniio dell"ora settima nella chiesa dell")leona, quella che si trova sul =onte degli livi dovec"B la grotta in cui insegnava il :ignore4E. 

$1. 1. unque all"ora settima tutto il popolo sale al =onte degli livi, ossia all")leona, alla chiesa.(l vescovo prende posto* si dicono inni e antifone appropriati al giorno e al luogo, come lo sono leletture. #ppena iniiata l"ora nona, su%ito si raggiunge con inni l"(m%omon 46

, luogo da cui il :ignoreascese al cielo, e là ci si siede' infatti tutto il popolo, sempre alla presena del vescovo, B invitato asedersi. :olo i diaconi rimangono sempre in piedi. #nche qui si dicono inni e antifone appropriati algiorno e al luogo, e lo stesso si fa per le letture che si intercalano e per le preghiere.

2. #llorché comincia l"ora undicesima, si legge il %rano evangelico in cui i %am%ini con rami e con palme vanno incontro al :ignore, dicendo'  /enedetto colui che viene nel nome del Signore47. :u%ito ilvescovo si ala in piedi e cos& il popolo. Poi dall"alto del =onte degli livi si fa a piedi l"interocammino. 8utto il popolo procede davanti al vescovo con inni e antifone, rispondendo sempre'

43

 opo aver parlato della 5uaresima, delle cerimonie e delle regole del digiuno che scandiscono le prime seisettimane, e dopo aver detto in %reve della settima settimana e del sa%ato che la conchiude, ora )geria descrive alungo ciascun giorno dell"ottava e ultima settimana prima di Pasqua, a cominciare dalla domenica. <ella settimana

 pasquale o, secondo il nome usato generalmente in !riente, nella grande settimanaD !septimana maior) lefunioni sacre sono cele%rate nelle medesime chiese e nei medesimi luoghi dei quali ha già parlato 0cf. tinerarium 24,1ss.* 2,6 ss.* 2E,2ss.* 27,2ss. e passim e che già conosciamo. #d essi si aggiunge l"(m%omon 0cf.sotto, nota 46. =a per i fedeli gli impegni liturgici si fanno pi/ intensi.4E :ull")leona, cf. sopra, nota 22.46 L"(m%omon era il punto culminante del =onte degli livi, situato al di sopra dell")leona, donde il :ignoreascese al cielo. <arrano gli #tti degli #postoli nel capitolo iniiale 07 ss. che es/ fu elevato in alto sotto i loroocchi e una nu%e lo sottrasse al loro sguardo... #llora ritornarono a erusalemme dal monte detto degli livi, cheB vicino a erusalemme quanto il cammino permesso in un sa%atoD. Come il  Lazarium, anche l"(m%omon sare%%e,secondo alcuni critici, un luogo e non una chiesa al tempo di )geria 0cf. P. =araval, ed. cit., pp. 37s.. :olo pochi

anni dopo sare%%e sorta per volere di una pia matrona, Poemenia, una chiesa di forma ottagonale, con un impiantoarchitettonico analogo a quello dell"#nastasis, con il centro per- a cielo aperto per ricordare l"ascensione di Cristo.(ndicaioni diverse sono date da ?. Petré 0ed. cit., p. 31 e note 1$ circa il tempo in cui sare%%e stata edificata lachiesa dell"#scensione.47 La lettura di cui si parla poteva essere quella del Vangelo di =atteo 021,1ss. o quella dei passi paralleli 0cf. =c11,1ss., Lc 17,27ss., v 12,12ss.. a Netania, dove aveva mangiato con Laaro, es/, avvicinandosi aerusalemme, giunge a Netfage, verso il =onte degli liviD* di là manda due dei suoi discepoli perché gliconducano un"asina e un puledro. i là comincia l"entrata trionfale di Cristo nella città. La folla numerosissimastese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli al%eri e li stendevano sulla via. La folla cheandava innani e quella che veniva dietro, gridava' !sanna al Higlio di avide\  /enedetto colui che viene nel nome del SignoreB !sanna nel pi/ alto dei cieli 0:al 11E,23D 0=t 21,6s.. (l particolare dei %am%ini che vannoincontro al :ignore con palme non si trova nei testi evangelici. )ra questa una tradiione locale viva in queltempo, come ricorda anche Cirillo di erusalemme !Catechesi 1>,17 e l" tinerarium /urdigalense 0in Corpus

Christianorum 1E, p. 1E. :i pu- d"altra parte ricordare il passo matteano successivo a quello citato 021,1s., ove, parlando di es/ nel tempio, dopo la sua entrata in erusalemme, si dice che i sommi sacerdoti e gli scri%i, alvedere le meraviglie che faceva e i fanciulli che acclamavano nel tempio' !sanna al figlio di avide, sisdegnarono e gli dissero' <on senti quello che diconoO. es/ rispose loro' :&, non avete mai letto'  alla $occadei $am$ini e dei lattanti ti sei procurata una lode 0:al 6,$O D.

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 /enedetto colui che viene nel nome del Signore.$. 8utti i %am%ini del luogo, anche quelli che non sanno ancora camminare perché troppo piccoli e

che sono portati a cavalcioni dai genitori, tutti hanno dei rami, chi di palma* chi di ulivo* cos& la follaaccompagna il vescovo nello stesso modo in cui quel giorno venne accompagnato il :ignore.

4. all"alto del monte fino alla città e di qui, attraversandola tutta, fino all" Anastasis tutti quantifanno il percorso interamente a piedi, anche se vi sono dame o personaggi insigni. (n tal manierascortano il vescovo rispondendo ai salmi. Cos&, procedendo piano piano perché la gente non si affatichi,

si arriva all" Anastasis che B già sera. iunti là, %enché sia tardi, si cele%ra il lucernare, si fa ancora una preghiera alla Croce e si rimanda il popolo.

(l luned&$2. 1. (l giorno seguente, cioB il luned&, come di consueto all" Anastasis si svolgono le funioni dal

canto del primo gallo fino al mattino* e cos& alla tera e alla sesta ora si fa come durante tutta la5uaresima. #ll"ora nona poi tutto il popolo si riunisce nella chiesa maggiore, il  Martyrium, e quiininterrottamente fino alla prima ora della notte si recitano inni e antifone, si fanno letture appropriate algiorno e al luogo, sempre alternandole con preghiere>.

2. #nche il lucernare si cele%ra qui, quando viene l"ora, di modo che B notte quando avviene ilcommiato al  Martyrium. #vvenuto il quale, partendo di là si accompagna il vescovo all" Anastasis, coninni. 5uando egli B entrato all" Anastasis, si dice un inno, si recita una preghiera, si %enedicono i

catecumeni e poi i fedeli e si fa il congedo.

Rl marted&$$. 1. (l marted& poi tutte le funioni sono come il luned&. La sola cosa che si fa in pi/ il marted& B

che, a notte inoltrata, dopo il commiato al  Martyrium e l"andata all" Anastasis e dopo il successivocommiato all" Anastasis, tutti quanti, a quell"ora nella notte, vanno alla chiesa che B sul monte )leona.

2. Come si arriva alla chiesa, il vescovo entra nella grotta in cui il :ignore solitamente insegnava aidiscepoli, prende il li%ro dei Vangeli e stando in piedi legge egli stesso le parole del :ignore scritte nelVangelo secondo =atteo, là dove dice' @uardatevi affinch' nessuno vi seduca1; e il vescovo legge finoalla fine tutto il discorso. 8erminata la lettura si recita una preghiera, si %enedicono i catecumeni e poi ifedeli, si fa il commiato e ciascuno ridiscende dal monte e ritorna a casa, essendo ormai molto tardinella notte.

Rl mercoled&$4. #nche il mercoled& per tutta la giornata a partire dal canto del primo gallo le funioni sono tutte

come il luned& e il marted&, ma dopo che B stato dato il commiato, nella notte, al  Martyrium, e ilvescovo B stato accompagnato all" Anastasis con inni, su%ito questi entra nella grotta che si trovanell" Anastasis e rimane in piedi dietro ai cancelli, mentre un sacerdote, stando in piedi davanti aicancelli, prende il Vangelo e legge quel %rano dove iuda (scariota si present- ai iudei e fiss- lasomma che dovevano dargli perché consegnasse il :ignore 2. #llorché B letto questo %rano, tanti sono i

> )ccetto qualche %reve pausa, tutto il giorno B occupato dagli uffici della liturgia, dal canto del gallo fino a notteinoltrata. #ttestando lFuso del (V secolo, il Leionario #rmeno 0$, ed. #. +enouS, Patrologia !rientalis $3,28urnhout 17E1, p. 12$ indica con precisione le letture fatte in quel giorno della settimana santa' n 1,1$* 2> o24 0dalla creaione fino al peccato di #damo ed )va e alla loro cacciata dall")den* Prov 1,27 0sulla ricerca di ioe sulle condiioni che la rendono possi%ile* (s 4>,16 0B il lieto annuncio sulla restauraione della naionegiudaica fatto dal profeta agli esiliati in Na%ilonia* =t 2>,1E26 0B il tero annuncio della passione fatto da es/ai odici ed B la domanda della madre di iacomo e iovanni figli di ]e%edeo che dà adito alle parole di es/sulla vita dell"apostolo come serviio. :i tratta di testi che propongono punti esseniali della storia della salveao esprimono atteggiamenti irrinuncia%ili del fedele di Cristo e che lo introducono profondamente nel mistero della

 passione, morte e risurreione del :ignore, ripercorso in quella settimana. Cf. P. =araval, cit., pp. 2E3 s., nota 1.Le altre menioni nelle note successive del Leionario #rmeno sono pure desunte dal commento del =araval.1 :edutosi sul =onte degli livi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero' icci quandoaccadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo. es/ rispose' uardateche nessuno vi inganni* molti verranno nel mio nome dicendo' (o sono il Cristo, e trarranno molti in inganno.:entirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. uardate di non allarmarvi* B necessario che tutto questo

avvenga, ma non B ancora la fine...D 0=t 24,$ ss.. :i tratta del discorso escatologicoD 0capp. 242, del quintoe ultimo discorsoD del Vangelo di =atteo, pronunciato da es/ sul =onte degli livi, ani, secondo unatradiione antica, pi/ precisamente nella grotta dell")leona 0cf. sopra, nota 1E3.2 ...no dei odici, chiamato iuda (scariota, and- dai sommi sacerdoti e disse' 5uanto mi volete dare perchéio ve lo consegniO. ) quelli gli fissarono trenta monete d"argento 0cf. ]ac. 11,12. a quel momento cercava

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gemiti e le grida di tutti i presenti che non c"B nessuno in quel momento che possa non esser commossofino a piangere. opo di ci- si dice una preghiera, si %enedicono prima i catecumeni poi i fedeli, e haluogo il commiato.

(l gioved&$. 1. (l gioved& poi le funioni si svolgono secondo il solito all" Anastasis dal canto del primo gallo

fino al mattino* e cos& a tera e a sesta. #ll"ora ottava, secondo la consuetudine, tutti si radunano al

 Martyrium,  pi/ presto per- che negli altri giorni, giacché occorre che il commiato sia fatto pi/tempestivamente. Pertanto, allorché tutto il popolo B radunato, il rito si svolge cos& come si deve fare.5uel giorno l"offerta avviene al Martyrium e il commiato ha luogo intorno all"ora decima. =a prima chesia fatto il commiato, l"arcidiacono eleva la sua voce e dice' #ll"ora prima della notte raduniamoci tuttinella chiesa, all")leona, perché un faticoso impegno ci attende in questa notteD$.

2. #vvenuto dunque il commiato al Martyrium, si va dietro la Croce, si dice un solo inno, si fa una preghiera e qui il vescovo compie l"offerta e tutti si comunicano. (nfatti, eccettuato quest"unico giorno,durante tutto l"anno non si fa mai l"offerta dietro la Croce' solo in questo giorno. 5uando dunque anchelà B avvenuto il congedo, si va all"#nastasis, si recita una preghiera, come d"a%itudine si %enedicono icatecumeni e poi i fedeli e c"B il commiato.

5uindi tutti in gran fretta ritornano a casa loro a mangiare, perché su%ito dopo aver mangiato tuttiquanti vanno all")leona, nella chiesa dove c"B la grotta in cui il :ignore stette quel giorno con gli

#postoli.$. ) qui, fin quasi alla quinta ora circa della notte sena interruione si dicono inni e antifone e

letture appropriate al giorno e al luogo, si alternano preghiere, si leggono i %rani del Vangelo in cui il:ignore, in quel giorno, nella grotta medesima che ora B entro la chiesa, si intrattenne parlando con idiscepoli4.

4. i là, poi, verso l"ora sesta della notte con inni si sale all"(m%omon, nel luogo da cui il :ignoreascese al cielo. <uovamente qui si fanno letture, inni, antifone sempre intonate al giorno* come del restotutte le preghiere che il vescovo dice sono sempre appropriate al giorno e al luogo.

$3. 1. Cos&, quando incomincia il canto dei galli, si ridiscende dall"(m%omon con inni e si giunge proprio nel luogo in cui preg- il :ignore, come B scritto nel Vangelo'  & avanz tanto uanto un tiro di sasso e preg-, con quello che segue. (vi sorge una %ella chiesa. (l vescovo vi entra insieme a tutto il

l"occasione propiia per consegnarloD 0=t 23,1.$ La notte tra il gioved& e il venerd& santo trascorreva intera mente nella preghiera e nel raccoglimento. (l primoappuntamento aveva luogo alla prima ora della sera, ossia alle 17 all")leona, dove si rimaneva fino alle ore 2$ 0ivila tradiione gerosolimitana aveva fissato il luogo dell"ultimo colloquio di Cristo con i discepoli dopo la Cena. :ilegge infatti in =atteo T23,$>* cf. pure =c 14,23U che es/ e i suoi discepoli, dopo aver cantato l"inno, uscironoverso il =onte degli liviD. (ntorno a meanotte la comunità cristiana sale all"(m%omon, dove ascolta le letture e

 prega. #1 canto del gallo ridiscende e dopo altre soste si dirige verso il etsemani. Poi finalmente giunge allaCroce quando ormai si fa chiaro. (vi avviene il congedo, non prima che sia fissato il nuovo appuntamento per laseconda ora del giorno, cioB per le 6 di mattina del venerd&, giorno della passione. ue sono le cele%raionieucaristiche, come si apprende dal testo, il gioved& santo' l"una al Martyrium, l"altra, su%ito dopo, post Crucem.4 Pro%a%ilmente 0come attesta il Leionario #rmeno $7 ter, ed. cit., +enouS, p. 1$ era letto quel grande prologo

alla passione costituito dall"ultimo discorso di es/ ai discepoli che iovanni riporta nel suo Vangelo, dal cap. 1$alla fine del 1E, dalla lavanda dei piedi alla denuncia del traditore, dal suo allontanarsi fino alla proclamaione delcomandamento nuovo, dalla promessa dello :pirito :anto alla prediione dell"odio del mondo e della persecuionee ancora alla preghiera sacerdotaleD di es/ nell"imminena del sacrificio supremo, che B la pi/ alta rivelaioneche Cristo fa di se stesso. Lc 22,41. 9 il momento dell"agonia' dopo la cena, es/ esce e va al =onte degli livi, seguito dai discepoli* edopo aver detto loro di pregare per non entrare in tentaione, si allontana un poco e prega dicendo' Padre, sevuoi, allontana da me questo calice\ 8uttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontàD. #llora agli apparve unangelo dal cielo per confortarlo. (n preda all"angoscia, pregava pi/ intensamente* e il suo sudore divent- comegocce di sangue che cadevano a terra. Poi, rialatosi dalla preghiera, and- dai discepoli e li trov- che dormivano

 per la tristea. ) disse loro' Perché dormiteO #latevi e pregate, per non entrare in tentaioneD 0Lc 22,4243. #detta di )geria, il luogo dell"agonia di es/ era %ene individuato e si trovava tra l"(m%omon e il etsemani, sulle

 pendici della collina. (vi sorgeva una chiesa in cui nel cuore della notte tra il gioved& e il venerd& santo si svolgeva

la statio liturgica* chiesa che gli scavi archeologici non hanno potuto identificare con certea. +esti di un edificiosacro sono stati trovati ai piedi del =onte degli livi, un poco pi/ in alto della grotta del etsemani. a parte sua,irolamo, traducendo in latino l"#nomasticon di )use%io 0cf. ed. ). ;lostermann,  as #nomasti"on der $i$lischen #rtsnamen, riechischen Christlichen :chriftsteller 11, Leipig 17>4, pp. E4 s. sem%ra porre il luogodell"agonia ad radices mortis #liveti. 9 pro%a%ile quindi che le rovine messe in luce corrispondano a quelle della

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 popolo' viene fatta una preghiera intonata al luogo e al giorno, si dice anche un inno appropriato e vieneletto il %rano del Vangelo dove il :ignore dice ai suoi discepoli' Vegliate per non entrare in tentazione3.(l passo B letto per intero, poi nuovamente si fa un"oraione.

2. i là poi, con inni, tutti fino al %am%ino pi/ piccolo, insieme al vescovo, discendono a piedi aletsemani. )ssendo le persone in grande numero e stanche per le veglie e inde%olite dai digiuniquotidiani, dato che si deve discendere da un monte tanto grande, si va al etsemani adagio adagio, coninniE. Pi/ di 2>> ceri di chiesa sono disposti in modo da rischiarare tutta la folla6

.

$. iunti al etsemani, dapprima si fa un"oraione appropriata, si dice un inno, poi si legge il passodel Vangelo là dove si racconta della cattura del :ignore 7.  #lla lettura di questo passo tante sono legrida, tanti i gemiti del popolo in pianto che i lamenti della moltitudine giungono fin quasi alla città. aquel momento ci si avvia verso la città a piedi, con inni, e si giunge alla porta nell"ora in cui siincomincia a riconoscere* poi, all"interno della città, tutti quanti, nessuno escluso, grandi e piccoli,ricchi e poveri, sono là presenti' nessuno si sottrae, specialmente in quel giorno, dal partecipare allevigilie fino al mattino. Cos& si accompagna il vescovo dal etsemani fino alla porta e di qui,attraversando l"intera città, fino alla Croce.

4. Come si giunge davanti alla Croce, incomincia ormai a farsi giorno. Là si legge nuovamente ilVangelo, quel %rano in cui il :ignore B condotto davanti a Pilato' ci- che, secondo la :crittura, Pilato hadetto al :ignore e ai iudei, si legge interamente3>.

. ^_i il vescovo rivolge la parola al popolo incoraggiandolo, dato che per tutta la notte si B

affaticato e ancora si affaticherà nel giorno che viene, perché non si scoraggi, ma riponga la sperana inio pronto a ripagare quella fatica con una ricompensa pi/ grande. Confortandoli cos& come meglio pu-, rivolge loro queste parole' !ra andate, per un poco, ciascuno alla propria casa, riposatevi per qualche momento, e verso la seconda ora del giorno siate di nuovo tutti presenti qui, in modo che daquell"ora fino a sesta possiate vedere il santo legno della croce, credendo che questo gioverà allasalvea di ciascuno di noi. all"ora sesta do%%iamo ritrovarci nuovamente tutti in questo luogo, davantialla Croce, per dedicarci fino a notte alle letture e alla preghieraD.

(l venerd&$E. 1. opo di ci-, quando alla Croce B avvenuto il congedo, prima che il sole si levi, pieni di

ardore su%ito tutti vanno a :ion per pregare davanti alla colonna contro la quale fu flagellato il:ignore31.  Poi si ritorna a casa per un poco a riposare e tosto si B pronti. :i pone una cattedra per ilvescovo dietro la Croce, dove egli si trova in quel momento. (l vescovo siede sulla cattedra, davanti alui si mette un tavolo coperto da un telo di lino, i diaconi sono in piedi intorno al tavolo' viene portatauna cassetta d" argento dorato in cui c"B il santo legno della croce, la si apre e la si espone. :i mette sul

chiesa di cui parla l" tinerarium.3 Cf. =t 23,41* =c 14,$6.E (l luogo della preghiera di es/ durante la sua agonia B distinto rispetto al etsemani, luogo in cui iuda, allatesta di una tur%a di gente, lo tradisce e in cui es/ B arrestato. i quest"ultimo luogo il nostro testo non forniscealcun particolare che valga a localiarlo.6 n tipo di illuminaione che in quel luogo e a quell"ora della notte aveva certo una funione pratica, ma ritenevaugualmente un significato sim%olico. ice infatti iovanni nel suo Vangelo 016,$ che iuda, preso undistaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si rec- là Tossia in un giardinooltre il torrente Cedron ove es/ si era ritirato con i suoi discepoliU con lanterne, torce e armiD. Le candelae di cui

 parla l" tinerarium dovevano dunque richiamare le torceD di cui dice il Vangelo.7 :ulla scorta ancora del Leionario #rmeno citato 04> ter, ed. #. +enouS, p. 1$7 B possi%ile precisare il passoche era letto in quest"occasione' =t 23,$1 T0o $3 3ss.U. Vi si dice ...mentre Tes/U parlava ancora TaidiscepoliU, ecco arrivare iuda, uno dei odici, e con lui una gran folla con spade e %astoni, mandata dai sommisacerdoti e dagli aniani del popolo. (l traditore aveva dato loro questo segnale dicendo' 5uello che %acer-, B lui*arrestatelo\. ) su%ito si avvicin- a es/ e disse' :alve, +a%%i\. ) lo %aci-. ) es/ gli disse' #mico, per questosei qui\. #llora si fecero avanti e misero le mani addosso a es/ e lo arrestarono...D ecc.3> (l passo indicato dal Leionario #rmeno 042 %is, ed. #. +enouS, pp. 141 ss. che era letto sul olgota al terminedi quella notte B quello di v 16,2617,13, che riferisce di es/ dinani a Pilato e del suo dialogo con lui, dellaflagellaione e dei tentativi di Pilato di rilasciarlo.31 Prima di un %reve rientro in casa, i cristiani di erusalemme, al termine della notte, quand"ancora il sole non si B

levato, si recano a :ion 0cf. sopra, nota 1E1 per pregare davanti alla colonna della flagellaione. i essa parlal" tinerarium /urdigalense 0in Corpus Christianorum 1E, p. 116 scritto nel $$$' era a quel tempo tra le rovinedella casa di Caifa, sul versante orientale del monte :ion* fu poi trasportata nella chiesa di :ion, come afferma)geria e come conferma il contemporaneo irolamo 0cf. &pist. 1>6, 7, precisando che essa sostiene il portico diquella chiesa.

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tavolo il legno della croce e l"iscriione.2. opo averli posti sul tavolo, il vescovo stando seduto appoggia le mani alle estremità del santo

legno e i diaconi, in piedi tutt"intorno, sorvegliano. (l motivo della sorvegliana B questo' B usana chead uno ad uno tutti quanti si avvicinino, sia i fedeli sia i catecumeni, e chinandosi sul tavolo %acino ilsanto legno e poi passino avanti' ora, si narra che, non so quando, un tale con un morso a%%ia portatovia un frammento del santo legno' per questo motivo i diaconi che stanno all"intorno, fanno attenioneche qualcuno, venendo vicino, non osi ripetere quel gesto.

$. Cos& tutti quanti sfilano li dinani a uno a uno' si chinano, toccano prima con la fronte poi con gliocchi la croce e l"iscriione, poi %aciano la croce e passano oltre, ma nessuno la tocca con le mani 32.

opo aver %aciato la croce ed esser passati oltre, un diacono in piedi tiene l"anello di :alomone el"ampolla per l"unione dei re. Naciano anche l"ampolla, venerano l"anello3$ ...Hino all"ora sesta tutto il popolo procede in fila entrando da una porta e uscendo da un"altra' questa cerimonia si tiene nel luogodove il giorno prima, il gioved&, B stata fatta l"offerta.

4. 5uando poi viene l"ora sesta, si va davanti alla Croce, sia che piova sia che faccia molto caldo' illuogo B allo scoperto, si tratta di una sorta di atrio molto spaioso e %ello, che si trova tra la Croce el" Anastasis34. 5ui dunque si riunisce il popolo, ammassandosi in modo tale che non si possono pi/ aprirele porte.

. Per il vescovo si sistema una cattedra davanti alla Croce e dalla sesta alla nona ora non si fa altroche leggere le :critture in questo ordine' innani tutto dai :almi si leggono i passi che si riferiscono alla

 passione* poi dagli scritti degli #postoli, sia dalle Lettere che dagli #tti, tutti i %rani che parlano della passione del :ignore, e cos& pure dai Vangeli, là dove si racconta della medesima. (n seguito si leggononei Profeti i passi nei quali B predetto che il :ignore avre%%e sofferto* infine nei Vangeli quelli dove si parla della passione3.

3. Cos& ininterrottamente da sesta a nona si fanno letture e si recitano inni, per insegnare a tutto il popolo che quanto i Profeti hanno predetto che sare%%e accaduto riguardo alla passione del :ignore si Brealiato, come dimostrano i Vangeli e gli scritti degli #postoli. Pertanto, durante quelle tre ore tutto il popolo impara che nulla B avvenuto che non fosse stato predetto e che nulla B stato detto che non si siacompiutamente avverato. :empre poi si intercalano preghiere che sono appropriate al giorno.

E. # ogni lettura, a ogni preghiera l"espressione dei sentimenti e il pianto di tutto il popolo B tale dadestare ammiraione' non c"B nessuno, né grande né piccolo, che in quel giorno durante quelle tre orenon pianga in modo indici%ile, per il fatto che il :ignore ha sofferto quelle cose per noi. opo di ci-,quando iniia l"ora nona, viene letto il %rano del Vangelo di iovanni dove si narra che il :ignore rese lospirito33* compiuta tale lettura si fa una preghiera e c"B il congedo.

6. =a, dopo il congedo davanti alla Croce, su%ito tutti si riuniscono nella chiesa maggiore, al

32 9 questa la pi/ antica descriione del rito dell"adoraione della croce, compiuta sul luogo stesso dellacrocifissione di Cristo. )sso apre gli uffici del venerd& santo che si svolgono durante l"intera giornata tral" Anastasis e la ecclesia maior, cioB sul olgota o nelle immediate vicinane, per commemorare la passione del:ignore. (l rito, che avviene post Crucem, dura, secondo quanto dice l" tinerarium, dalle 6 alle 12 di mattina. 9certo che ha origine nella liturgia di erusalemme e che di là si diffonde in altre chiese, in special mododell"!ccidente. 9 invece impossi%ile fissare la data del suo iniio* si ha solamente un terminus post uem,costituito dal ritrovamento della croce alla presena di )lena, madre di Costantino, durante i lavori che questiaveva ordinato fossero fatti nella regione del Calvario. i quel ritrovamento ci ha lasciato una descriione vivace

#m%rogio di =ilano nella sua oraione per la morte di 8eodosio, pronunciata nel fe%%raio del $7, pochi annidopo il pellegrinaggio di )geria' )lena si affrett- verso erusalemme e vi cerc- attentamente il luogo della passione del :ignore... Venne al olgota... scav- il suolo, ne smosse il terriccio* e trov- tre pati%oli, messi allarinfusa, che le macerie avevano ricoperto e il demonio aveva nascosto... cerc- il legno mediano... trov- l"iscriioneTcf. v 17,17* B la medesima di cui qui parla il nostro testoU, ador- il +e' non ador- certo materialmente il legno...

 %ens& colui che era stato appeso al legno del pati%olo, com"era chiaramente indicato dall"iscriione...D !e o$ituDheodosii 41 ss.* trad. it. di . Coppa, da #pere di SantEAm$rogio, 8orino 1737, pp. 6E ss..3$ :econdo la leggenda, l"anello rivelava a :alomone il passato, il presente e il futuro. #nche altri tineraria antichimenionano quest"anello e quest"ampolla 0cf. #ntonino di Piacena, in Corpus Christianorum 1E, p. 1$7 o il /reviarius de >ierosolyma, i$id., p. 11>. (l testo presenta qui una lacuna.34 (n questo passo si ha una descriione molto precisa del luogo e si comprende che cosa significhi l"espressioneante Crucem. Cf. pure sopra, nota 11.3 La struttura di quest"ufficio ante Crucem B descritta pi/ chiaramente nel Leionario #rmeno 04$, ed. #. +enouS,

 pp. 14$1' sono recitati 6 salmi, dopo ognuno dei quali B compiuta una lettura dell"#ntico 8estamento e una odue del <uovo 06 di Paolo, 4 dei Vangeli e una preghiera. ai Vangeli erano letti i seguenti %rani' =t 2E,$$* =c1,1341* Lc 2$,$247* v 17,2$E. Come insistentemente mette in rilievo il testo, scopo di queste letture eraquello di insegnare al popolo cristiano lo stretto legame tra i due 8estamenti, tra le profeie veterotestamentarie eil loro compimento quale B descritto nei Vangeli e negli scritti apostolici.

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 Martyrium, ove si cele%rano i riti che B consuetudine cele%rare in questa settimana a cominciare dall"oranona, quando appunto tutti si radunano al Martyrium, fino a sera. opo il commiato, si va all" Anastasis;giunti là, viene letto il passo del Vangelo in cui iuseppe richiede a Pilato il corpo del :ignore e lodepone in un sepolcro nuovo3E.  Letto questo passo, si dice una preghiera, si %enedicono i catecumeni, poi i fedeli, e cos& ha luogo il commiato. (n quel giorno non si B fatto l"invito di continuare la vigiliaall" Anastasis,  perché si sa che la gente B molto stanca' per- c"B ugualmente la consuetudine dicontinuarla in quel luogo. Cos& chi vuole o, meglio, chi pu-, veglia ancora* chi invece non se la sente,

non rimane fino al mattino* da parte loro i mem%ri del clero seguitano a vegliare, almeno chi B pi/ forteo pi/ giovane* cos& durante tutta la notte fino al mattino si dicono inni e antifone. na folla immensanon cessa di vegliare, alcuni dalla sera, altri dalla metà della notte, secondo le fore.

(l sa%ato$6. 1. (l giorno dopo, sa%ato, all"ora tera e poi all"ora sesta si fa come il solito, ma all"ora nona non

si cele%ra l"ufficio* si prepara invece la vigilia pasquale nella chiesa maggiore, il  Martyrium. La vigilia pasquale si fa nello stesso modo che da noi* una sola cosa si aggiunge, ed B questa' i neofiti, dopo esserestati %atteati e rivestiti, quando escono dal fonte %attesimale, sono condotti, insieme al vescovo,innani tutto all*Anastasis.

2. (l vescovo entra all"interno dei cancelli dell" Anastasis, si dice un inno, poi egli pronuncia per lorouna preghiera e viene insieme a loro alla chiesa maggiore dove, secondo la consuetudine, il popolo

veglia36. 5ui si fa tutto secondo la consuetudine, come si fa anche da noi e, compiuta l"offerta, ha luogoil congedo. opo l"ufficio della vigilia nella chiesa maggiore, si viene su%ito all" Anastasis con inni, equi si legge nuovamente il %rano del Vangelo sulla risurreione 37 si recita una preghiera, poi il vescovofa di nuovo l"offerta, ma tutto questo avviene rapidamente perché il popolo non sia trattenuto troppo alungo* e cos& lo si congeda. L"ora in cui ha luogo il congedo dall"ufficio della vigilia in quel giorno B lastessa che da noi.

 Le feste della (asua$7. 1. Le feste della Pasqua si svolgono durante otto giorni, come da noi, e le funioni negli otto

giorni di Pasqua hanno luogo regolarmente, come dappertutto, fino all"ottava. 5ui per-, durante gli ottogiorni pasquali, c"B lo stesso splendore e ci sono gli stessi addo%%i che per l")pifania tanto alla chiesamaggiore quanto all" Anastasis e pure alla Croce, all")leona, a Netlemme, al  Lazarium,  perché sono igiorni pasquali.

2. <el primo giorno, la domenica, si va in processione alla chiesa maggiore, il  Martyrium, e cos& illuned& e il marted&* sempre per-, dopo il congedo dal  Martyrium, si viene all" Anastasis con inni. #lmercoled& si va in processione all")leona, gioved& all" Anastasis, venerd& a :ion, sa%ato davanti allaCroce e domenica, che B l"ottava di Pasqua, si va nuovamente alla chiesa maggiore, cioB al MartyriumE>

.

33  opo questo, es/, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la :crittura' ?osete. Vi era là un vaso pieno di aceto' posero perci- una spugna im%evuta di aceto in cima a una canna e glielaaccostarono alla %occa. ) dopo aver ricevuto l"aceto, es/ disse' 8utto B compiuto\ . ), chinato il capo, spir-D0v 17,26$>.3E Come si pu- notare, la comunità gerosolimitana segue i fatti della passione del :ignore, recandosi là dove questiaccadddero' l" Anastasis era la costruione, come si diceva 0cf. sopra, nota 2, eretta sul :anto :epolcro. (vi si

continuava a leggere il cap. 17 del Vangelo di iovanni 0$642 che racconta come e dove avvenne la deposiionedel corpo del :ignore.36 Pi/ che agli uffici liturgici del sa%ato santo, che non hanno carattere particolare, l"attenione di )geria B voltaqui al %attesimo dei catecumeni che avviene durante la veglia con la quale comincia la solennità del giorno diPasqua. opo il %attesimo propriamente detto ha luogo la vestiione dei neofiti con una tunica %ianca, sim%olodell"uomo nuovo che si riveste d"innocena, l"unione con olio profumato o confermaione 0a questo rito siriferiscono, secondo alcuni critici, le parole' il vescovo pronuncia per loro Ti neofitiU una preghieraD, la

 processione che conduce i nuovi %atteati prima dal fonte %attesimale all" Anastasis  e poi dall" Anastasis  allaecclesia maior e finalmente la cele%raione dell"eucaristia. =a B pur vero che la descriione dei riti %attesimali Brapida e i vari momenti che la costituiscono non sono sempre distinti con chiarea.37 #lla messa cele%rata nella ecclesia maior , che vedeva partecipare per la prima volta i neofiti, ne seguiva unaseconda su%ito dopo all" Anastasis, durante la quale si leggevano i passi del Vangelo relativi alla risurreione dies/ 0cf. =t 26,16* =c 13,16* Lc 24,112* v 2>,11>. #l termine della cerimonia aveva luogo il congedo e sichiudeva la grande vigilia della notte pasquale.E>  Cf. tinerarium 2, 11 s. :i rileva qualche differena nell"ordine con cui ci si reca alle chiese nell"ottava diPasqua rispetto all"ottava dell")pifania. urante quest"ultima infatti la  statio  liturgica del gioved& avveniva al Lazarium 0e non all" Anastasis, la statio del sa%ato all" Anastasis 0e non alla Croce, la statio infine della domenica

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$. (noltre, durante gli otto giorni pasquali, quotidianamente dopo il prano il vescovo con tutti isacerdoti e con i neofiti, ossia con quelli che sono stati %atteati, con tutti gli apotattiti, uomini edonne, e con chi tra i fedeli lo desideri, sale all")leona. :i dicono inni, si recitano oraioni sia nellachiesa dell")leona, in cui si trova la grotta ove es/ insegnava ai suoi discepoli, sia all"(m%omon, nelluogo di dove il :ignore ascese al cielo.

4. opo che sono stati recitati salmi ed B stata detta una preghiera, si discende all" Anastasis con inniall"ora del lucernare* questo avviene per otto giorni consecutivi. =a la domenica di Pasqua, dopo il

congedo del lucernare, all" Anastasis, tutto il popolo scorta il vescovo con inni fino a :ion.. Come si giunge là, vengono recitati inni appropriati ai giorni e al luogo, si dice una preghiera edB letto quel passo del Vangelo in cui nel medesimo giorno il :ignore, nel luogo stesso dove oggi sorge lachiesa di :ion, a porte chiuse entr- tra i discepoli, allorquando uno di loro, 8ommaso, non era presente'essendo poi tornato, agli altri apostoli che gli raccontavano d"aver visto il :ignore, egli disse'  Fon credo

 se non avr vistoE1.  Hatta questa lettura, si dice un"altra preghiera, si %enedicono i catecumeni e poi ifedeli, quindi si ritorna a casa tardi, circa alla seconda ora della notte.

 L*ottava di (asua4>. 1. #ll"ottava di Pasqua, che B domenica, su%ito dopo l"ora sesta tutto il popolo con il vescovo

sale all")leona* dapprima si ferma un poco nella chiesa che sorge là' si dicono inni, antifone adatte algiorno e al luogo, come anche le preghiere sono adatte al giorno e al luogo* poi si riprende ad andare,

con inni, su fino all"(m%omon e anche qui si fa come si era fatto là. 5uando poi viene l"ora, tutto il popolo e tutti gli apotattiti, con inni, scortano il vescovo fino all" Anastasis' vi si arriva nell"ora in cui disolito B cele%rato il lucernare.

2. :i fa dunque il lucernare tanto all" Anastasis che alla Croce e poi tutti quanti, sena ecceioni,accompagnano il vescovo fino a :ion con inni. iunti là, si dicono allo stesso modo inni appropriati alluogo e al giorno e si legge nuovamente il %rano del Vangelo in cui si racconta che otto giorni dopo laPasqua il :ignore entr- dove stavano i discepoli e rimprover- 8ommaso di non aver creduto. :i legge inquell"occasione l"intero passo* dopo di che si fa una preghiera, si %enedicono secondo il solito sia icatecumeni che i fedeli e, come la domenica di Pasqua, ciascuno torna a casa alla seconda ora dellanotteE2

.

 l tempo dopo la (asua41. <el periodo di cinquanta giorni che va da Pasqua a Pentecoste, qui assolutamente nessuno fa

digiunoE$, neppure gli apotattiti. Come sempre durante l"anno, pure in questi giorni, dal canto del primogallo fino al mattino si svolgono all" Anastasis le cerimonie secondo la consuetudine, e similmenteall"ora sesta e al lucernare. <elle domeniche ci si riunisce al  Martyrium, ossia alla chiesa maggiore,come il solito, e di qui si va all" Anastasis con inni. #l mercoled& e al venerd& ci si riunisce a :ion, almattino per-, dal momento che assolutamente nessuno in questi giorni pratica il digiuno. La funione sisvolge nel modo usuale.

42. <el quarantesimo giorno dopo Pasqua, che B gioved&, a cominciare dal giorno prima, vale a dire

alla Croce 0e non al Martyrium. 8utti i giorni dell"ottava poi i neofiti si ritrovavano con il vescovo all" Anastasis0cf. sotto,  tinerarium  4E, 1 al termine dei riti precedenti* allora il vescovo esponeva loro il significato pi/

 profondo dei sacramenti in relaione con gli avvenimenti salvifici dell"#ntico e del <uovo 8estamento' sono lecatechesi mistagogiche 0cf. sotto, nota 6$. ei luoghi in cui avevano luogo le varie cerimonie liturgiche, già si Bdetto in precedena. Cf. note 2, 11, 1E ecc.E1  8ornando a parlare del giorno di Pasqua, dopo aver detto dell"ottava, )geria ricorda una cerimoniasupplementare che si tiene nella chiesa di :ion' essa vuol commemorare l"appariione di es/ ai discepoliavvenuta proprio la sera di Pasqua in quel medesimo luogo. (l passo evangelico privilegiato B quello di iovanni02>,172 in cui si narra l"episodio.E2 #nche durante i sette giorni successivi alla Pasqua gli impegni liturgici si susseguono quasi ininterrottamentedal mattino fino alle 6 di sera. (l passo evangelico a cui allude il testo B quello di iovanni 02>,23$1, che segueimmediatamente il %rano a cui si B fatto riferimento nella nota precedente.E$ Hin dall"iniio del ((( secolo si ha un"attestaione del fatto che nel periodo da Pasqua a Pentecoste i cristiani nonsi sottoponevano ad alcuna pratica di carattere peniteniale. 8ertulliano, nel  e oratione $2, 2, osserva che la

domenica, il dies dominicae resurrectionis, B giorno di gioia, non si fa penitena, non si prega in ginocchio, ci sideve li%erare da ogni affanno' a parte nostra, come ci B stato tramandato, nel giorno della risurreione del:ignore, e unicamente in quello, non solo do%%iamo guardarci da ci- Tossia dal pregare in ginocchioU, ma anche daogni forma di ansietà e da ogni incom%ena, differendo pure le occupaioni, per non dare spaio al diavolo.#ltrettanto vale per il tempo di Pentecoste...D. Parole analoghe si leggono pure nel e corona $, 4.

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dal mercoled& dopo l"ora sesta, tutti vanno a Netlemme per cele%rare la vigilia. )ssa si svolge aNetlemme nella chiesa dove c"B la grotta in cui nacque il :ignore E4.  (l giorno dopo, gioved&, che B ilquarantesimo giorno dopo Pasqua, l"ufficio si cele%ra nel modo a%ituale* sia i sacerdoti che il vescovo vi predicano, dicendo cose appropriate al giorno e al luogo. opo di che, la sera, tutti ritornano aerusalemme.

 La (entecoste

4$. 1. <el cinquantesimo giorno dopo Pasqua, che B domenica e che richiede dal popolo un faticosoimpegno, si compiono tutte le cerimonie a%ituali, iniiando dal canto del primo gallo. La vigilia si faall" Anastasis, perché il vescovo legga quel passo del Vangelo che si legge sempre la domenicaconcernente la risurreione del :ignore* poi nel medesimo luogo si svolgono gli uffici consueti, comedurante tutto l"anno.

2. Venuto il mattino, il popolo si riunisce nella chiesa maggiore, il  Martyrium, e anche là si fa ognicosa secondo la consuetudine' i sacerdoti predicano, poi predica il vescovo* tutto avviene seguendo laregola, si offre l"o%laione al modo solito, come B a%itudine di domenica. 8uttavia quel giorno ilcongedo B anticipato di modo che a%%ia luogo prima dell"ora tera. opo il congedo al  Martyrium tutti,sena ecceioni, scortano il vescovo a :ion, con inni, in maniera per- da essere in quel luogoesattamente all"ora tera.

$. iunti là B letto il %rano degli #tti degli #postoli che narra la discesa dello :pirito, per cui genti

d"ogni lingua capivano ci- che era dettoE,  poi si fa la funione nel modo consueto. ( pres%iteri leggonoil passo di cui si B detto degli #tti degli #postoli perché esattamente quello B il luogo in :ion ai nostrigiorni c"B un"altra chiesaE3  dove un tempo dopo la passione del :ignore si era radunata una grande follacon gli #postoli allorquando avvenne ci- di cui sopra a%%iamo parlato. L"ufficio prosegue poiregolarmente, si fa l"offerta anche l& e al momento di congedare il popolo l"arcidiacono eleva la sua vocee dice' !ggi, su%ito dopo l"ora sesta, facciamo in modo d"essere presenti tutti sull")leona,all"(m%omonD.

4. 8utto il popolo rientra allora alle proprie case, ciascuno si riposa un poco e, su%ito dopo aver mangiato, sale al =onte degli livi, cioB l")leona, come pu-, tanto che nessun cristiano rimane in cittàe manca di andare.

. <on appena dunque si giunge sul =onte degli livi, ossia l")leona, si va innani tuttoall"(m%omon, il luogo da cui il :ignore ascese al cielo. 5uivi il vescovo, i sacerdoti e tutto il popolosiedono, si fanno letture, si alternano inni e si dicono antifone adatte al giorno e al luogo* anche le preghiere alternate hanno sempre un riferimento conveniente al luogo e al giorno. :i legge pure quel

E4  (l fatto che il quarantesimo giorno dopo Pasqua, cioB il giorno dell"#scensione, la comunità cristiana dierusalemme si recasse a Netlemme ha costituito una questione disputata tra i critici. Perché cele%rarel"#scensione a NetlemmeO Horse era una tradiione antica che poi decadde dopo la costruione della chiesadell"(m%omon 0cf. sopra, nota 46* oppure quel giorno di quell"anno coincideva con la festa della edicaionedella %asilica della <atività. Pi/ pro%a%ilmente %isogna seguire un manoscritto del Leionario #rmeno cheassegna al 16 maggio una cele%raione liturgica a Netlemme in onore dei :anti (nnocenti. !ra, il quarantesimogiorno dopo Pasqua cade esattamente il 16 maggio in oltre 1> anni 0tra il $>4 e il 43E solo nel $6$ e nel $66.+isolvendo il quesito posto da questo capitolo, relativo al pellegrinaggio della comunità gerosolimitana aNetlemme, il dato conferma pure la cronologia del viaggio, fissata per altri motivi dal $61 al $6$. Cf. P. =araval,

cit., pp. $s.E #nche il giorno di Pentecoste richiedeva un impegno, da parte dei cristiani di erusalemme e dei pellegrini chevi si trovavano, che si estendeva dalle ore antelucane fino a meanotte. Come accadeva in altre occasioni, Binteressante notare come la commemoraione di determinati fatti avvenisse esattamente sul luogo e all"ora in cuiin origine si erano verificati* cos& per la discesa dello :pirito :anto sugli #postoli' secondo la tradiione, sullacollina di :ion vi era l"edificio in cui si trovavano gli #postoli il giorno di Pentecoste* l"ora tera 0le 7 del mattinoB giustificata dalle parole degli #tti 02,1 ove Pietro afferma che gli #postoli rivoltisi alla folla stupefatta nonerano u%riachi' infatti erano appena le nove del mattinoD. (l passo degli #tti letto in quell"occasione Bnaturalmente quello del secondo capitolo, 1ss.' per la Pentecoste, a giorno inoltrato, si trovavano tutti insiemenello stesso luogo. Venne all"improvviso dal cielo un rom%o, come di vento che si a%%atte gagliardo, e riemp& tuttala casa dove si trovavano. #pparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno diloro* ed essi furono tutti pieni di :pirito :anto e cominciarono a parlare in altre lingue come lo :pirito dava loro

 potere d"esprimersi. :i trovavano allora a erusalemme iudei osservanti di ogni naione che B sotto il cielo.

Venuto quel fragore, la folla si radun- e rimase s%igottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua.)rano stupefatti e fuori di sé per lo stupore...D.E3 5uesta notaione 0ai nostri giorni c"B un"altra chiesaD se cos& si traduce l"espressione alia modo ecclesia est del testo indichere%%e che )geria conosceva la tradiione antica secondo cui l"edificio in cui erano gli #postoliquando discese lo :pirito :anto sare%%e stato trasformato fin dalle origini in una chiesa.

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 passo del Vangelo che racconta l"ascensione del :ignoreEE,  si legge  ancora il passo degli #tti degli#postoli dove si parla dell"ascensione al cielo del :ignore, dopo la sua risurreioneE6

.

3. 5uando si B compiuto ci-, si %enedicono i catecumeni, poi i fedeli, e circa all"ora nona sidiscende di là e al canto di inni si giunge a quell"altra chiesa, che sorge pure sull")leona, nella quale vi Bla grotta dove il :ignore sedeva per istruire gli #postoli. 5uando vi si arriva B ormai quasi passata ladecima ora* si fa il lucernare, si recita una preghiera, si %enedicono i catecumeni e i fedeli. Poi sidiscende di là con inni' tutti, sena ecceione, insieme al vescovo, dicendo inni e antifone intonati al

giorno. Cos&, adagio adagio, si arriva al Martyrium.E. 5uando si giunge alla porta della città B già notte, e vengono portate candele di chiesa, almenoun duecento, per la gente. alla porta fino alla chiesa maggiore, cioB al  Martyrium, c"B a%%astanastrada da fare e si arriva circa alla seconda ora della notte, poiché si percorre l"intera strada andandoadagio adagio a motivo della gente, di modo che il cammino non la affatichi. #perte le grandi porte chesono dalla parte del mercatoE7 tutto il popolo entra nel  Martyrium insieme al vescovo, con inni. opol"entrata in chiesa si dicono inni, si fa una preghiera, si %enedicono i catecumeni e poi i fedeli, quindi dinuovo, partendo di là, si va all"#nastasis con inni.

6. #llo stesso modo, quando si B arrivati all" Anastasis, si dicono inni e antifone, si fa una preghiera,si %enedicono i catecumeni, poi i fedeli* le stesse cose avvengono alla Croce. i là poi tutto il popolocristiano, nessuno escluso, con inni, accompagna ancora il vescovo fino a :ion.

7. 5uando vi B giunto, si fanno letture appropriate, si dicono salmi e antifone, si recita una

 preghiera, si %enedicono i catecumeni e i fedeli e ha luogo il congedo. opo il congedo, tutti sistringono intorno al vescovo e alla sua mano* poi ciascuno ritorna alla propria casa verso meanotte.Come si vede, dunque, in questo giorno ci si affatica moltissimo, poiché fin dal canto del primo gallo siB cele%rata la vigilia all" Anastasis e  da quel momento per tutto il giorno non c"B pi/ stata alcunainterruione* inoltre tutte le cele%raioni si prolungano, tanto che B meanotte quando la gente rientra acasa dopo che c"B stato il congedo a :ion.

 l tempo dopo (entecoste44. 1. # cominciare dal giorno dopo Pentecoste tutti riprendono il digiuno come B usana praticarlo

durante l"anno, ciascuno come si sente di farlo, ad ecceione del sa%ato e della domenica, giorni durantei quali in questi luoghi non si digiuna mai. gualmente, nei giorni che seguono, tutto si svolge comedurante l"intero anno, ossia dal canto del primo gallo si cele%ra la vigilia all" Anastasis.

2. :e B domenica, al canto del primo gallo il vescovo, all"interno dell"#nastasis, come Bconsuetudine, legge innani tutto il vangelo della risurreione del :ignore che sempre viene letto nelgiorno di domenica6>* poi si leggono all" Anastasis inni e antifone fino a che si fa giorno* se invece non Bdomenica, dal canto del primo gallo fino a che si fa giorno si dicono all" Anastasis solo inni e antifone.

$. Vi si recano tutti gli apotattiti; tra la gente, vanno coloro che possono* quanto al clero, ognigiorno partecipa fin dal canto del primo gallo. (l vescovo vi si reca sempre all"al%a per dare il congedodel mattino insieme a tutti i mem%ri del clero, tranne che alla domenica quando B necessario che anchelui vada fin dal canto del primo gallo per leggere il Vangelo all"#nastasis. (n seguito, all"ora sesta sisvolgono le cerimonie a%ituali all" Anastasis; cos& a nona e al lucernare, come B consuetudine faredurante l"intero anno. (l mercoled& e il venerd&, per-, l"ufficio di nona si cele%ra sempre, secondo l"uso, a

EE #l termine del Vangelo di Luca 024,>$ si legge' Poi Tes/U li condusse fuori verso Netania e, alate lemani, li %enedisse. =entre li %enediceva, si stacc- da loro e fu portato verso il cielo. )d essi, dopo averlo adorato,tornarono a erusalemme con grande gioia* e stavano sempre nel tempio lodando ioD. Cf. pure =c. 13,17.E6 o`_ aver detto della promessa fatta da es/ agli #postoli che avre%%ero ricevuto lo :pirito :anto e chesare%%ero stati suoi testimoni fino agli estremi confini della terra, il primo cap. degli #tti prosegue cos& 0711'etto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nu%e lo sottrasse al loro sguardo. ) poiché essi stavanofissando il cielo mentre egli se ne andava, ecco due uomini in %ianche vesti si presentarono loro e dissero'omini di alilea, perché state a guardare il cieloO 5uesto es/ che B stato di tra voi assunto fino al cielo,tornerà un giorno allo stesso modo in cui l"avete visto andare in cielo...D. a queste parole si avverte conchiarea che l"#scensione era cele%rata il cinquantesimo giorno dopo la Pasqua, secondo un antico uso

 palestinese attestato da parecchi testi del (V secolo* e ci- anche se la festa ricordava in primo luogo la discesadello :pirito :anto. =a l"una cosa non era in contraddiione con l"altra, giacché quel giorno, coronando l"intero

 periodo pasquale, esaltava il compimento della missione di Cristo, con la sua glorificaione e la venuta dello:pirito, con cui si inaugurava la vita della Chiesa.E7 ( propilei della %asilica del =artKrium guardavano sulla via del mercato, il cardo maximus della colonia romana,secondo le parole di )use%io di Cesarea 0cf. Vita Constantini $, $7 e che qui )geria denomina uintana pars.6> Cf. sopra, nota 37.

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:ion61.

61 Cf. sopra, nota 1E. Con un cenno ai riti ordinari che avvengono a erusalemme nel periodo successivo alla

Pentecoste, sena nulla dire sull"ottava di Pentecoste 0cf. Constitutiones Apostolicae ,2>, si chiude la lungaesposiione sul ciclo liturgico annuale quale era cele%rato dalla comunità gerosolimitana, dalla commemoraionedel mistero dell"incarnaione del Ver%o alla commemoraione della discesa dello :pirito :anto, ciclocomprendente quindi tutti i momenti fondamentali della vita di Cristo fino alla prima predicaione degli #postolie alla costituione della Chiesa primitiva.

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La catechesi %attesimale

 L*iscrizione4. 1. !ccorre che descriva ancora come vengono istruiti coloro che sono %atteati a Pasqua 62. Chi

dà il proprio nome lo fa il giorno che precede l"iniio della 5uaresima* un sacerdote prende nota delnome di tutti, la vigilia delle otto settimane durante le quali, come ho detto, qui si osserva la 5uaresima.

2. 5uando il sacerdote ha preso nota del nome di tutti, il giorno dopo, giorno con cui iniiano le otto

settimane di 5uaresima, al centro della chiesa maggiore, il  Martyrium, si pone una cattedra per ilvescovo' dall"una e dall"altra parte siedono i pres%iteri su cattedre e tutto il clero sta in piedi. Poivengono introdotti ad uno ad uno i candidati* se sono uomini vengono con i loro padrini, se sono donnecon le loro madrine.

$. (n questo modo il vescovo pu- interrogare coloro che accompagnano chi B entrato, chiedendoogni volta se costui conduce una vita %uona, se onora i genitori, se non ha l"a%itudine di u%riacarsi o dimentire. (nterroga a questo modo per informarsi su ciascuno dei difetti, di quelli almeno che sono pi/gravi.

4. :e il candidato sarà riconosciuto irreprensi%ile da tutti coloro che sono stati interrogati alla presena dei testimoni, il vescovo stesso di sua mano ne scrive il nome. :e invece a qualcuno si muoverimprovero di qualche cosa, il vescovo lo fa uscire dicendo che deve correggersi* e quando si siacorretto potrà accedere al %attesimo. Cos& egli procede facendo quest"indagine sia per gli uomini che per 

le donne. :e qualcuno invero B straniero, non accede al %attesimo molto facilmente, a meno che nona%%ia qualche testimone che lo conosca6$

.

 La catechesi pre$attesimale43. 1. )cco, mie signore e sorelle, ho voluto scrivere tutto ci- perché non riteniate che queste cose

si compiono sena discernimento. 5ui B consuetudine fare cos&' coloro che vogliono accedere al %attesimo, durante i 4> giorni in cui si pratica il digiuno, di %uon mattino sono innani tutto esorciatidal clero, non appena B avvenuto il congedo del mattino dall" Anastasis64. :u%ito dopo si sistema una

62 :i apre ora un"ultima parte relativa al catecumenato e al %attesimo, due aspetti dell" iter  cristiano che sonointimamente legati all"intera liturgia del periodo pasquale e che culminano nella notte di Pasqua con il rito

 %attesimale e nell"ottava che segue con le catechesi mistagogiche. Catecumenato e %attesimo che in certo modocostituiscono l"opportunità di rispondere alla proposta di io delineata a livello ecclesiale tramite il messaggiodell"anno liturgico.6$La preparaione immediata al %attesimo coincide con la 5uaresima. #nche a questo proposito l"(tinerarium sirivela documento preioso insieme alle Catechesi di Cirillo di erusalemme tenute nel $46, qualche decennio

 prima del pellegrinaggio di )geria, ma riguardanti il medesimo am%iente. el resto, fin dall"iniio del ((( secolomolti altri documenti danno notiia delle tappe del catecumenato e del loro carattere. (n generale pu- dirsi che un

 primo momento consisteva nella preparaione remota e in un esame sui motivi che muovevano i catechoumenoi oaudientes* seguiva poi il momento della preparaione immediata dei candidati 0 photizomenoi o  competentes oelecti, quello di cui parla il nostro testo in questi capitoli, e, dopo il %attesimo, veniva un tero momento moltoimportante nel quale ai neofiti era svelato il significato pi/ profondo e completo del sacramento che avevanoricevuto. 5uesto iter fu per- variato in rapporto a situaioni specifiche e a tempi diversi. (l testo riferisce, per cos&dire, di un secondo esame a cui i candidati sono sottoposti all"iniio della 5uaresima* esso B condotto dal vescovoe vi preseniano padrini e madrine che sono richiesti di testimoniare della vita fino allora condotta da coloro di cuisono garanti. 8ramite loro B messa in luce la dimensione ecclesiale e comunitaria' B la comunità infatti che pu-giudicare della conversione del catecumeno. (l fatto poi che, se la prova B favorevole, il vescovo stesso scriva disuo pugno il nome del futuro %atteato, ha un grande significato' vuol dire che il suo nome B iscritto tra i cittadinidella erusalemme celeste. tile per tutta la questione della catechesi antica, anche per confrontare i datidell" tinerarium con quelli resi da altre fonti, B il li%ro di . aniélou +égine du Charlat,  La catechesi nei primi secoli, 8orino 1737 0per quanto si B detto sopra, cf. in special modo le pp. $3 ss.. na %reve storia 0con relativa %i%liografia dell"istituione del padrinaggio si trova in (. :ignorini,  (adrini e compadri. :n*analisi antropologicadella parentela spirituale, 8orino 1761, pp. 12 ss.64 ( riti dell"esorcismo vogliono li%erare dal male, ossia da quelle fore malvagie che impediscono all"uomo diaderire a es/ Cristo. )ssi sono espressione di una teologia che considera il male non certo in io, ma neppuresolo nella volontà dell"uomo* di qui nasce la funione dell"esorcismo 0consistente in parole imprecatorie,exsufflatio sul viso,  signatio sulla fronte, sulle orecchie, sulle narici ecc., che B quella di sottrarre

 progressivamente il catecumeno al Principe delle 8ene%re nel periodo di preparaione al %attesimo, che B tempo dilotta e di tentaione, e di introdurlo nel mistero della redenione. ice Cirillo di erusalemme nella primaCatechesi 07' (mmagina di essere dell"oro greo e sofisticato, mescolato con vari metalli' %rono, stagno, ferroe piom%o. Nramiamo avere oro solamente. L"oro non pu- venire purificato dalle scorie sena il fuoco' e cos&l"anima, non pu- venir purificata sena gli esorcismi... 5uando gli esorcisti per meo dello :pirito divino

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cattedra per il vescovo al Martyrium, la chiesa maggiore, e tutt"intorno vicino al vescovo siedono coloroche devono ricevere il %attesimo, sia gli uomini che le donne* anche i padrini e le madrine sono là e cos& pure chi del popolo vuole ascoltare' tutti entrano e siedono, purché siano fedeli6.

2. ( catecumeni invece non entrano mentre il vescovo istruisce sulla legge. )gli lo fa in questamaniera' cominciando dalla enesi durante i 4> giorni espone ordinatamente tutte le :critture,illustrando prima il significato letterale e spiegando poi il senso spirituale. urante quei giorni B loroinsegnato ogni cosa per quanto riguarda la risurreione e anche la fede' proprio in ci- consiste la

catechesi63

.$. 5uando poi sono terminate cinque settimane d"insegnamento, allora essi ricevono il :im%olo 6E* il

vescovo ne spiega loro il significato, come spiega il significato di tutte le :critture, articolo per articolo,dapprima letteralmente poi spiritualmente* cos& egli illustra anche il :im%olo. (n tal modo avviene chein questi luoghi tutti i fedeli seguono le :critture quando sono lette in chiesa, poiché tutte sonoinsegnate durante quel 4> giorni, dall"ora prima all"ora tera, durando la catechesi per tre ore.

4. ) io mi B testimone, mie signore e sorelle, che tra i fedeli che entrano per ascoltare la catechesivi sono esclamaioni maggiori, sentendo ci- che il vescovo dice e spiega in quell"occasione, di quelleche vi sono per ci- che il vescovo espone quando siede e predica nella chiesa. Hinita la catechesi all"oratera, si scorta il vescovo, cantando inni, all" Anastasis e si cele%ra l"ufficio di tera* cos& si fa l"istruionedurante sette settimane, per tre ore al giorno. <ell"ottava settimana di 5uaresima, che B chiamata lagrande settimanaD, non c"B pi/ tempo per fare la catechesi, perché si devono compiere le cerimonie di

cui ho parlato sopra.

 La recita del Sim$olo. 5uando dunque sono passate le sette settimane e non rimane che la settimana di Pasqua, la

grande settimanaD, il vescovo viene al mattino nella chiesa maggiore, al  Martyrium. ietro all"altare,in fondo all"a%side, si pone una cattedra per lui, e l& gli uomini con il proprio padrino, le donne con la propria madrina, ad uno ad uno, vanno a recitare a lui il :im%olo66.

3. opo che ognuno ha recitato il :im%olo al vescovo, questi rivolge la parola a tutti dicendo' (nqueste sette settimane siete stati istruiti su tutta la legge racchiusa nella :crittura e avete sentito parlaredella fede e della risurreione della carne* ugualmente avete sentito l"intera spiegaione del :im%olo, per quanto almeno vi B stato possi%ile intendere essendo ancora catecumeni. =a di un mistero pi/ profondo, del %attesimo stesso, essendo ancora catecumeni, non potete sentir parlare. <on dovetetuttavia pensare che si faccia qualcosa sena motivo' infatti quando sarete stati %atteati nel nome diio, durante l"ottava di Pasqua dopo il commiato dalla chiesa, all" Anastasis, ne sentirete parlare. Poiché

infondono nell"anima il timore... il nemico infernale ne fugge e vi rimangono la salvea e la sperana della vitaeterna... oniamoci e speriamo, perché il io dell"universo, vedendo il nostro proposito, ci purifichi dai peccati, cifaccia sperare %ene delle opere che compiamo e ci doni una salutare conversioneD 0trad. it. di ). Nar%isan, inCirillo di erusalemme, Le Catechesi, +oma 17EE, pp. 41 s..6  i solito le catechesi del periodo quaresimale avvenivano nella chiesa del  Martyrium. (n questo passo sidistingue nettamente tra il cathecuminus, colui che si sta preparando al %attesimo remotamente, e il competens,colui che deve ricevere il %attesimo alla prossima Pasqua. )vidente B pure il richiamo alla disciplina dell"arcanoDda osservare di fronte ai catecumeni, ossia il richiamo a quella riservatea prudente nel far conoscere i puntiesseniali del messaggio cristiano, che potevano prestarsi ad essere fraintesi.63 Pur nella loro %revità queste parole indicano il contenuto della catechesi nel suo insieme' esso si imperniava sulracconto della storia della salvea come B disegnato lungo le pagine dell"#ntico e del <uovo 8estamento*

 proseguiva con un"esposiione sulla risurreione, sena evidentemente dimenticare di spiegare la regula fidei, lacui essena d"altronde veniva in luce nei momenti culminanti di tutto il percorso catechetico. #l centro era postol"evento es/ Cristo che dava unità ai due 8estamenti interpretati, come qui B detto, carnaliter e spiritaliter. Conun tratto estremamente sintetico si fa cos& cenno ai modi complementari con cui la :acra :crittura era interpretatain quel secoli. <é sorprende il rilievo dato alla risurreione. Come dimostrano con evidena Cirillo dierusalemme e #gostino 0nel  e catechizandis rudi$us), la narraioneD della storia della salvea tende asuscitare in chi l"ascolta la sperana e a darne una giustificaione.6E :econdo l"attestaione di )geria, dopo cinque settimane di istruioni incentrate sulle :critture, avviene latraditio sym$oli. Consegnando il :im%olo, che esprime in sintesi il contenuto della tradiione e racchiude quindil"insieme elementare e completo delle verità necessarie alla salvea, la Chiesa trasmette la fede ai nuovi cristiani*

e perci- ne fa un atto liturgico. Cf. . aniélou +égine du Charlat, La catechesi nei primi secoli, cit., p. >.66 Le due settimane che seguono alla traditio del :im%olo sono dedicate alla sua spiegaione, che avviene durante %en $ ore al giorno. #l termine i competentes, ciascuno con il proprio padrino o madrina, recitano solennementedavanti al vescovo il :im%olo, imparato a memoria per imprimerlo nel cuore' B la redditio sym$oli. #lcunetestimoniane riferiscono che avveniva pure la trasmissione solenne del (ater noster, della cosa )geria non parla.

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siete ancora catecumeni, i misteri pi/ segreti di io non possono esservi svelatiD67.

 La catechesi post$attesimale4E. 1. 5uando sono giunte le feste pasquali, durante gli otto giorni che vanno dalla Pasqua alla

domenica in octava, dopo che B avvenuto il commiato dalla chiesa, si va all"#nastasis con inni, si recitaquindi una preghiera e si %enedicono i fedeli' il vescovo in piedi vicino al cancello pi/ interno che sitrova nella grotta dell"#nastasis, spiega tutte le cose che si fanno al %attesimo.

2. (n quel periodo di tempo nessun catecumeno entra nell" Anastasis; vi possono entrare solo ineofiti e i fedeli che desiderino ascoltare i misteri. :i chiudono le porte, perché nessun catecumeno siavvicini. urante l"esposiione del vescovo, che espone i fatti scritturali e ne discute il loro significato,le voci di consenso sono tante che si odono perfin fuori della chiesa. ) veramente il vescovo mette inluce cos& %ene tutti i misteri che nessuno pu- sottrarsi alla commoione nel sentirli spiegare in talemodo7>.

$. (n questa regione una parte delle persone conosce e il greco e il siriaco, mentre un"altra non sache il greco e un"altra conosce solo il siriaco* da parte sua il vescovo, pur sapendo il siriaco, tuttavia parla solo in greco e mai in siriaco' perci-, mentre egli parla in greco, B sempre presente un pres%iteroche traduce nell"altra lingua in modo che tutti comprendano l"esposiione71.

4. Cos& avviene anche per le letture che si fanno in chiesa' poiché B necessario che si facciano ingreco, c"B sempre chi traduce in siriaco per il popolo, affinché tutti possano apprendere. Vi sono pure

alcuni che sono latini, alcuni cioB che non sanno né il greco né il siriaco' perché non si affliggano, sidanno anche a loro spiegaioni' vi sono infatti altri fratelli e sorelle che, sapendo il greco e il latino,espongono loro in latino quanto viene detto72.

. =a ci- che qui soprattutto B veramente gradevole e mira%ile B che in ogni occasione gli inni e leantifone e le letture e le preghiere che il vescovo dice manifestano espressioni sempre intonate econvenienti alla ricorrena che si festeggia e al luogo in cui si cele%ra.

67Parole del tutto analoghe, che con pro%a%ilità facevano parte della liturgia, si leggono nella AV((( Catechesi 0$$di Cirillo di erusalemme' il vescovo annunciava che dovevano essere tenute ancora le catechesi mistagogiche

 post%attesimali in ciascun giorno dell"ottava di Pasqua* tramite loro i neo%atteati conoscevano i misteri deisacramenti ed erano istruiti sui riti compiuti e sul loro significato, sul modo con cui io li aveva purificati dai

 peccati per meo del %attesimo, su come era stato dato loro. il sigillo e la partecipaione dello :pirito :anto, ecc.7> Le catechesi tenute dopo il %attesimo avevano luogo il luned&, il marted&, il gioved&, il sa%ato e la domenica,durante la settimana che seguiva la Pasqua. Le cinque catechesi mistagogiche di Cirillo 0alcuni studiosi le hannoattri%uite non a lui, ma a iovanni suo successore sulla cattedra di erusalemme dal $63 al 41E concernono' la

 prima' le cerimonie preliminari del %attesimo* la seconda' il %attesimo* la tera' la confermaione o crismaione*la quarta e la quinta' l"eucaristia. <otevoli sono le osservaioni del testo circa la partecipaione dei fedeli durantele prediche del vescovo* partecipaione già emersa in precedena 0cf. tinerarium $3, $* $E, E e segnalata pure daCirillo 0cf. Catechesi 1$, 2$.71 :e, come sem%ra plausi%ile, il pellegrinaggio di )geria avviene prima del $63, il vescovo di erusalemme di cuisi parla in questo passo B Cirillo' la notiia risulta preiosa dato che di lui nulla si conosce per quanto concernel"origine e la formaione.72 (nteressante il ragguaglio circa la forma di traduione per cos& dire simultanea fatta nella chiesa gerosolimitana

 perché tutti comprendano le letture scritturali e le omelie. La presena di persone di lingua latina nella maggiorecittà della Palestina B nota al tempo di )geria tramite anche altre fonti' si trattava per lo pi/ di pellegrini o dimonaci uomini e donne che sceglievano i luoghi santi per condurre vita ascetica. Nasti pensare, tra le figure pi/note, a +ufino, a irolamo 0a Netlemme e ai monasteri maschili e femminili di cui quest"ultimo si occupava. :ulmonachesimo latino in Palestina, cf. Ch. =ohrmann, in Vita di Antonio, =ilano 17E4, pp. L(V ss.

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La festa della edicaione46. 1.  :i chiama giorno della edicaione !enceniae)7$  quello in cui la santa chiesa che B sul

olgota, il Martyrium, % stata consacrata a io* ma anche la santa chiesa che B all" Anastasis, nel luogodove il :ignore B risorto dopo la passione, B stata consacrata a io nello stesso giorno. i queste santechiese si cele%ra dunque la edicaione con la pi/ grande solennità, perché nel medesimo giorno B statascoperta la croce del :ignore.

2. :i B disposto infatti che il giorno in cui quelle due sante chiese sono state consacrate per la prima

volta, coincidesse con il giorno in cui B stata scoperta la croce del :ignore, in modo che si cele%rasserocontemporaneamente le due ricorrene con grande solennità. #nche nelle sante :critture si trova che ilgiorno della edicaione B quello in cui il santo :alomone, dopo aver terminato 74 la casa di io, cheaveva edificato, si pose davanti all"altare di io e preg-, come B scritto nel Li%ro dei Paralipomeni.

47. 1.  5uando dunque sopraggiungono i giorni della edicaione, li si cele%ra per otto giorni.Parecchio tempo prima comincia a convergere da ogni parte un gran numero di monaci e di apotattiti,non solo da province come la =esopotamia, la :iria, l")gitto o la 8e%aide luoghi questi dove vivonomolti monazontes 1, ma anche da diversi altri siti e province. <on c"B nessuno infatti che in quel giornonon cerchi d"essere presente a erusalemme per una solennità e per una festa tanto grande. # motivo diquella santa festa anche laici, uomini e donne, con spirito di fede si raccolgono a erusalemme,venendo da tutte le province7.

2. (n quanto al vescovi, per pochi che siano, in quei giorni sono pi di quaranta o cinquanta aerusalemme* e con loro vengono pure molti mem%ri del clero. Che posso dire ancoraO Chi non prende parte in quel periodo a una solennità tanto grande pensa di incorrere in un grave peccato, a meno chenon vi sia un"opposta necessità che lo trattenga dal realiare il proposito.

$. urante le feste della edicaione, lo splendore di tutte le chiese B il medesimo che a Pasqua eall")pifania' in ugual modo ogni giorno ci si riunisce nei luoghi santi come a Pasqua e all")pifania.(nfatti nel primo e nel secondo giorno si va alla chiesa maggiore, che si chiama  Martyrium; il teroall")leona, nella chiesa cioB situata sul monte dal quale il :ignore ascese al cielo dopo la passione'all"interno di questa chiesa si trova la grotta nella quale il :ignore istruiva gli #postoli sul =onte deglilivi. <el quarto giorno poiW73 

7$

 (l termine t= eg"ainia indica nel greco dei LAA e del <uovo 8estamento la festa giudaica della edicaione del8empio* esso rimane nell"uso cristiano e in questo caso B applicato alla edicaione della %asilica costantinianadel Martyrium, avvenuta intorno alla metà di settem%re 0pro%a%ilmente il 1$ del $$, e della %asilica della+isurreione, l" Anastasis. 5uesta solennità, cele%rata ogni anno alla metà di settem%re, era stata fatta coincidere

 poi con l"anniversario dell"(nvenione della Croce da parte di )lena, madre di Costantino. #ltre fonti assegnano al1$ settem%re la festa della edicaione del Martyrium e al giorno successivo quella dell"(nvenione della Croce.74 ...sanctus :alomon consummata domo ei...D. (ntendo la parola consummo nel senso di terminareD, finireD,e non in quello di consacrare 0cf. P. =araval, ed. cit., p. $1E e nota 2, seguendo il testo %i%lico menionato. (n2Cron ,1 si legge' Hu ultimato cos& quanto :alomone aveva disposto per il tempio. #llora :alomone fece portaregli oggetti consacrati da avide suo padre e deposit- l"argento, l"oro e ogni arredo nel tesoro del tempioD. Poi, nelracconto, i sacerdoti introducono l"arca dell"alleana del :ignore al suo posto nella cella del tempio, nel :anto dei:anti* quindi :alomone, dopo aver %enedetto l"intera assem%lea di (sraele, comincia a pregare' Nenedetto il:ignore io di (sraele che ha adempiuto con potena quanto aveva predetto di sua %occa a avide...D.7

 La festa, per lo splendore delle chiese e la solennità dei riti, B paragonata a quelle dell")pifania 0cf.  tinerarium2,3 ss. e della Pasqua 0cf. i$id., $7,1 ss.. L"attrattiva esercitata da erusalemme, in special modo in occasionedelle grandi ricorrene liturgiche, B confermata da molte notiie di autori antichi. 8ra gli altri, Palladio 0$3$$34 J

 prima del 4$1 uno dei grandi storici del monachesimo orientale, nella  >istoria Lausiaca, scritta intorno al 417,riferisce che =elania :eniore 0$47$>J41>, gentildonna romana, e +ufino 0$4J41>, negli stessi anni del

 pellegrinaggio di )geria, a erusalemme si dedicavano all"accogliena dei pellegrini. :crive dunque Palladio!>ist . Laus. 43, s.' =elania :eniore fond- a erusalemme un monastero e vi rimase ventisette anni, dirigendouna comunità di cinquanta vergini. Con lei visse anche un uomo no%ilissimo, a lei simile di carattere edestremamente energico, +ufino di #quileia... )ntram%i ricevettero durante questi ventisette anni coloro chevenivano a erusalemme a scopo di preghiera, vescovi, monaci, vergini, e tutti i visitatori, mantenuti a propriespese, portarono all"edificaioneD. (l monastero di =elania era situato sul monte degli livi* scavi fatti in quelluogo hanno permesso di portare in luce resti di un grande edificio, che, pur sena alcuna certea, potre%%e esserequello di =elania. Cf. . . ordini, l monachesimo romano in  (alestina nel V secolo, in ##.VV., Saint Martin

et son temps, :tudia #nselmiana 43, +oma 1731, p. 66, nota E.73 Com"era iniiato, cos& finisce con alcuni puntini di sospensione l"unico manoscritto che ci ha conservatol" tinerarium. (n tal modo la sorte, con gelosa riservatea, ci ha conservato questo documento per molti aspettistraordinario. (l lettore, che ha seguito per un lungo tratto il molteplice itinerario di )geria 0cf. (ntroduione, pp.24ss., lascia la sua guida, sapendo ch"essa continua il cammino* ma non B pi/ possi%ile conoscerlo, a meno che un

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7/23/2019 Egeria pelerinajul 2

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giorno tra i tesori inesplorati dei manoscritti non se ne ritrovi uno che a%%ia ser%ato il testo dell" tinerarium informa pi/ completa' un"ipotesi non impossi%ile, che tuttavia fino ad ora non si B verificata.