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Sessione unica: esperimento riuscito EDITORIALE di Carlo Signorelli Vicepresidente S.It.I. Per la prima volta dopo molti anni, i workshop sponsorizzati dalle A- ziende produttrici di vaccini sono stati ac- corpati in un'unica ses- sione dedicata alle stra- tegie vaccinali. A que- sta sono seguiti cinque incontri de “L’esperto risponde” nel corso dei quali sono stati ap- profonditi temi attuali e interessanti. Si è così tenuto conto di un'istanza emersa nei precedenti Congressi e Conferenze di Sanità Pubblica evitando che troppe sessioni dedica- te ai vaccini togliessero ad altri argomenti. L'esperimento può considerarsi riuscito al- la luce dell'ampia par- tecipazione, delle inte- ressanti relazioni e del vivace dibattito. In una lunga seduta plenaria i congressisti hanno potuto ascoltare relazioni sulle principa- li novità in tema di po- litiche vaccinali e le ca- ratteristiche dei vaccini recentemente registrati (Colera, MPRV, Menin- gococco, 4valente co- niugato, Pneumococco 13valente). Il tutto da- vanti a numerosi gior- nalisti accreditati che non mancheranno di dare il giusto risalto mediatico all’evento congressuale S.It.I. di Venezia. SPAZIO AI VACCINI NELLA SECONDA GIORNATA CONGRESSUALE L e strategie vaccinali in sanità pubblica sono stati tra i temi forti al centro dei lavori con- gressuali di ieri e della Conferen- za Stampa tenuta dai vertici del- la Giunta. Dal punto di vista scientifico sono state esaminate tutte le dinamiche sottese all'in- troduzione di nuovi vaccini e al- la ricerca della miglior diffusio- ne ma, è dal punto di vista “po- litico” che sono giunte le dolen- ti note. Grande accusato è il fe- deralismo che anche in ambito “vaccinale” può diventare ri- schioso e iniquo. «Per chi viaggia nei paesi extraeuropei, un nuovo vaccino contro il colera» Prevenzione vuole dire, è chia- ro, anche vaccinazione contro le malattie infettive. Dalla Sessio- ne plenaria di ieri è arrivato in tal senso un forte richiamo ai turi- sti, e non solo, che si recano nei paesi asiatici, africani o dell’A- merica latina a fare una corretta profilassi per la prevenzione dal rischio di colera. Il colera rap- presenta, infatti, una malattia in crescita a livello globale. Solo nel 2008, l'89% delle epidemie diar- roiche registrate dall'OMS sono state confermate come epide- mie di colera. La SItI contro le “macchie di leopardo” «L’insidia del colera» dice Sil- vio Caligaris, responsabile de- genze II Divisione Malattie In- fettive dell’Ospedale di Brescia - sta nel fatto che il numero rea- le dei casi di colera nel mondo è di gran lunga più elevato di quel- lo dei casi notificati. Questo, perché alcuni paesi segnalano soltanto i casi confermati dalle analisi di laboratorio». L’OMS stima che viene se- gnalato solo il 5/10 % dei casi con un’evidente sottostima. «E molti dei casi identificati» prosegue Caligaris «non vengo- no segnalati per il timore di pos- sibili ripercussioni sul turismo, sulle relazioni commerciali e per i costi di gestione delle epide- mie. Il numero dei viaggi verso mete a rischio per il colera è in aumento e tende a crescere e, ovviamente, i viaggiatori prove- nienti dai paesi industrializzati non hanno un’immunità preesi- stente, pertanto» consiglia Cali- garis «è necessaria una stretta osservanza delle misure igieni- co-sanitarie come il lavaggio scrupoloso delle mani, special- Gli appuntamenti societari di oggi 17.30-18.00 Consiglio Direttivo Nazionale 18.00-19.00 Assemblea dei Soci A P AG.2 Docenti: Panà passa il testimone SEGUE A P AG.2 A P AG.3 Test genetici predittivi: opportunità per la sanità pubblica e gli igienisti? A P AG.4 Programma di oggi: si comincia alle 8.00 con l’esperto risponde F ocus sulle problemati- che vaccinali, ieri mattina, anche nella sessione “L’e- sperto risponde”, a co- minciare dal tema del Consenso informato in vaccinologia anche in relazione al sempre minor rilievo dell'obbligo vaccinale. Questo, come ha spiegato Paolo Bonanni, rende quanto mai cogen- te la necessità di ottenere una con- vinta e documentata adesione alla proposta di effettuazione delle im- munizzazioni. In una prospettiva in cui l’obbligo vaccinale verrebbe meno la gestione del consenso e del dissenso informato costituisce un'attività cruciale per i servizi vac- cinali. Problematica che non ri- guarda soltanto i vaccini pediatrici ma anche, per esempio l’offerta del vaccino pandemico per il quale l’E- MA richiede l'apposizione della fir- ma sul modulo di consenso. PROBLEMI MEDICO-LEGALI Lungo questa scia anche l’inter- vento di Pasquale Giuseppe Macrì che ha proposto alcune Riflessioni medico legali ed etico deontologi- che in ambito vaccinale. A fronte degli ottimi risultati conseguiti sia sul piano della pre- venzione che su quello proprio del- la terapia, vanno prospettandosi per i medici, in altri ambiti, que- stioni di particolare rilievo ed im- patto sia sotto il profilo etico- deontologico che giuridico e me- dico legale. Progressivamente, col raggiungimento dei traguardi di ef- ficacia e con il conseguimento di elevatissimi standard di sicurezza, sono venuti profilandosi nuovi o- rizzonti di criticità inerenti la con- dotta dei professionisti sanitari (medico pediatra di libera scelta, medico vaccinatore strutturato, in- fermiere ed assistente sanitario), con diversi riflessi sul piano della responsabilità professionale. Si vengono attualmente a deli- neare profili di responsabilità an- che laddove, in epoca precedente, non ricorrevano ipotesi censurabi- li. In altri termini, nella trascorsa e- poca della medicina paternalistico- potestativa, il medico era chiamato a rispondere in sede civile o penale solo per le conseguenze dannose SEGUE A P AG.3 Le risposte degli esperti sui vaccini “LA SFIDA È SULLA QUALITÀ” «Ha ragione Guz- zetta quando osser- va che in Italia non si riesce a cambiare ve- ramente un sistema, e si preferisce lascia- re convivere il vec- chio con il nuovo». Questo l'incipit di Gabriele Pelissero alle “suggestioni” offerte ieri dal costi- tuzionalista Guzzetta nel corso della cerimonia inaugurale. «Si comprende che per il costi- tuzionalista» osserva Pelissero da noi interpellato «la comparsa di organismi importanti (come per esempio la Conferenza Stato-Re- gioni) senza che la Costituzione li pre- veda possa essere motivo di preoccu- pazione. Agli ope- ratori, in buona so- stanza, interessano però le cose con- crete, e per questo il tema del federali- smo in sanità non può non interessa- re. Anche se, al momento, siamo sul terreno delle ipotesi e non su quello dei fatti. Personalmente credo si possa (e si debba) partire da due premesse. La prima è che la spesa sanitaria pubblica in Ita- lia è inferiore a quella dei Paesi a noi vicini (Francia, Germania, Olanda, Austria). In generale dunque si deve parlare di spesa sanitaria pubblica ragionevole in un Paese con una spesa pubbli- ca totale eccessiva. Non dovreb- be dunque essere la sanità a pa- gare il prezzo del risanamento delle finanze dello Stato. La se- conda è che gli sprechi in sanità esistono, e non sono comunque accettabili. Se il federalismo co- stringerà le ragioni che sprecano a non farlo più, sarà un bene per tutti. Ma i soldi risparmiati van- no reinvestiti per migliorare la qualità dei sistemi sanitari regio- nali, e questa è la grande sfida dei prossimi anni». LA RIFLESSIONE DI PELISSERO SULLE CONSIDERAZIONI DI GUZZETTA La Conferenza Stampa di ieri. Da sinistra: il prof. Zanetti, il Direttore di Panorama della Sanità De Rossi Re, il Presidente dott. Blangiardi, il Vicepresidente prof. Signorelli e il segretario generale Prof. Villari Strategie vaccinali ancora difformi tra gli argomenti forti di ieri. Sotto accusa anche i voli Low Cost e i Last Minute per paesi esotici che vengono raggiunti senza alcuna precauzione sanitaria

EDITORIALE La SItI contro le “macchie di leopardo” · mente prima della preparazione dei cibi e prima di mangiare, la cottura attenta dei cibi, il consu-mo di cibo quando è ancora

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Page 1: EDITORIALE La SItI contro le “macchie di leopardo” · mente prima della preparazione dei cibi e prima di mangiare, la cottura attenta dei cibi, il consu-mo di cibo quando è ancora

Sessioneunica:

esperimentoriuscito

EDITORIALE

diCarlo SignorelliVicepresidente S.It.I.

Per la prima volta dopomolti anni, i workshopsponsorizzati dalle A-ziende produttrici divaccini sono stati ac-corpati in un'unica ses-sione dedicata alle stra-tegie vaccinali. A que-sta sono seguiti cinqueincontri de “L’espertorisponde” nel corso deiquali sono stati ap-profonditi temi attualie interessanti.Si è così tenuto contodi un'istanza emersa neiprecedenti Congressi eConferenze di SanitàPubblica evitando chetroppe sessioni dedica-te ai vaccini togliesseroad altri argomenti.L'esperimento puòconsiderarsi riuscito al-la luce dell'ampia par-tecipazione, delle inte-ressanti relazioni e delvivace dibattito.In una lunga sedutaplenaria i congressistihanno potuto ascoltarerelazioni sulle principa-li novità in tema di po-litiche vaccinali e le ca-ratteristiche dei vaccinirecentemente registrati(Colera, MPRV, Menin-gococco, 4valente co-niugato, Pneumococco13valente). Il tutto da-vanti a numerosi gior-nalisti accreditati chenon mancheranno didare il giusto risaltomediatico all’eventocongressuale S.It.I. diVenezia.

SPAZIO AI VACCINI NELLA SECONDA GIORNATA CONGRESSUALE

Le strategie vaccinali insanità pubblica sonostati tra i temi forti alcentro dei lavori con-

gressuali di ieri e della Conferen-za Stampa tenuta dai vertici del-la Giunta. Dal punto di vistascientifico sono state esaminatetutte le dinamiche sottese all'in-troduzione di nuovi vaccini e al-la ricerca della miglior diffusio-ne ma, è dal punto di vista “po-litico” che sono giunte le dolen-ti note. Grande accusato è il fe-deralismo che anche in ambito

“vaccinale” può diventare ri-schioso e iniquo.

«Per chi viaggia nei paesi extraeuropei, un nuovo vaccino contro il colera»Prevenzione vuole dire, è chia-

ro, anche vaccinazione contro lemalattie infettive. Dalla Sessio-ne plenaria di ieri è arrivato in talsenso un forte richiamo ai turi-

sti, e non solo, che si recano neipaesi asiatici, africani o dell’A-merica latina a fare una correttaprofilassi per la prevenzione dalrischio di colera. Il colera rap-presenta, infatti, una malattia increscita a livello globale. Solo nel2008, l'89% delle epidemie diar-roiche registrate dall'OMS sonostate confermate come epide-mie di colera.

La SItI contro le “macchie di leopardo”

«L’insidia del colera» dice Sil-vio Caligaris, responsabile de-genze II Divisione Malattie In-fettive dell’Ospedale di Brescia- sta nel fatto che il numero rea-le dei casi di colera nel mondo èdi gran lunga più elevato di quel-lo dei casi notificati. Questo,perché alcuni paesi segnalanosoltanto i casi confermati dalleanalisi di laboratorio».

L’OMS stima che viene se-gnalato solo il 5/10 % dei casicon un’evidente sottostima.

«E molti dei casi identificati»prosegue Caligaris «non vengo-no segnalati per il timore di pos-sibili ripercussioni sul turismo,sulle relazioni commerciali e peri costi di gestione delle epide-mie. Il numero dei viaggi versomete a rischio per il colera è inaumento e tende a crescere e,ovviamente, i viaggiatori prove-nienti dai paesi industrializzatinon hanno un’immunità preesi-stente, pertanto» consiglia Cali-garis «è necessaria una strettaosservanza delle misure igieni-co-sanitarie come il lavaggioscrupoloso delle mani, special-

Gli appuntamenti

societari di oggi17.30-18.00

Consiglio Direttivo Nazionale

18.00-19.00 Assemblea dei Soci

A PAG. 2

Docenti: Panà passa il testimone

SEGUE A PAG. 2

A PAG. 3

Test genetici predittivi:opportunità per la sanitàpubblica e gli igienisti?

A PAG. 4

Programma di oggi:si comincia alle 8.00 con l’esperto risponde

F ocus sulle problemati-che vaccinali, ieri mattina,anche nella sessione “L’e-sperto risponde”, a co-

minciare dal tema del Consensoinformato in vaccinologia anche inrelazione al sempre minor rilievodell'obbligo vaccinale.

Questo, come ha spiegato PaoloBonanni, rende quanto mai cogen-te la necessità di ottenere una con-vinta e documentata adesione allaproposta di effettuazione delle im-munizzazioni. In una prospettivain cui l’obbligo vaccinale verrebbemeno la gestione del consenso edel dissenso informato costituisceun'attività cruciale per i servizi vac-cinali. Problematica che non ri-guarda soltanto i vaccini pediatricima anche, per esempio l’offerta del

vaccino pandemico per il quale l’E-MA richiede l'apposizione della fir-ma sul modulo di consenso.

PROBLEMI MEDICO-LEGALI

Lungo questa scia anche l’inter-vento di Pasquale Giuseppe Macrìche ha proposto alcune Riflessionimedico legali ed etico deontologi-che in ambito vaccinale.

A fronte degli ottimi risultaticonseguiti sia sul piano della pre-venzione che su quello proprio del-la terapia, vanno prospettandosiper i medici, in altri ambiti, que-stioni di particolare rilievo ed im-patto sia sotto il profilo etico-deontologico che giuridico e me-dico legale. Progressivamente, colraggiungimento dei traguardi di ef-

ficacia e con il conseguimento dielevatissimi standard di sicurezza,sono venuti profilandosi nuovi o-rizzonti di criticità inerenti la con-dotta dei professionisti sanitari(medico pediatra di libera scelta,medico vaccinatore strutturato, in-fermiere ed assistente sanitario),con diversi riflessi sul piano dellaresponsabilità professionale.

Si vengono attualmente a deli-neare profili di responsabilità an-che laddove, in epoca precedente,non ricorrevano ipotesi censurabi-li. In altri termini, nella trascorsa e-poca della medicina paternalistico-potestativa, il medico era chiamatoa rispondere in sede civile o penalesolo per le conseguenze dannose

SEGUE A PAG. 3

Le risposte degli esperti sui vaccini

“LA SFIDA È SULLA QUALITÀ”«Ha ragione Guz-

zetta quando osser-va che in Italia non siriesce a cambiare ve-ramente un sistema,e si preferisce lascia-re convivere il vec-chio con il nuovo».Questo l'incipit diGabriele Pelisseroalle “suggestioni”offerte ieri dal costi-tuzionalista Guzzetta nel corsodella cerimonia inaugurale.

«Si comprende che per il costi-tuzionalista» osserva Pelissero danoi interpellato «la comparsa diorganismi importanti (come peresempio la Conferenza Stato-Re-

gioni) senza che laCostituzione li pre-veda possa esseremotivo di preoccu-pazione. Agli ope-ratori, in buona so-stanza, interessanoperò le cose con-crete, e per questoil tema del federali-smo in sanità nonpuò non interessa-

re. Anche se, al momento, siamosul terreno delle ipotesi e non suquello dei fatti. Personalmentecredo si possa (e si debba) partireda due premesse. La prima è chela spesa sanitaria pubblica in Ita-lia è inferiore a quella dei Paesi a

noi vicini (Francia, Germania,Olanda, Austria). In generaledunque si deve parlare di spesasanitaria pubblica ragionevole inun Paese con una spesa pubbli-ca totale eccessiva. Non dovreb-be dunque essere la sanità a pa-gare il prezzo del risanamentodelle finanze dello Stato. La se-conda è che gli sprechi in sanitàesistono, e non sono comunqueaccettabili. Se il federalismo co-stringerà le ragioni che sprecanoa non farlo più, sarà un bene pertutti. Ma i soldi risparmiati van-no reinvestiti per migliorare laqualità dei sistemi sanitari regio-nali, e questa è la grande sfidadei prossimi anni».

LA RIFLESSIONE DI PELISSERO SULLE CONSIDERAZIONI DI GUZZETTA

La Conferenza Stampa di ieri. Da sinistra:il prof. Zanetti, il Direttore di Panorama della Sanità De Rossi Re, il Presidente dott. Blangiardi,

il Vicepresidente prof. Signorelli e il segretario generale Prof. Villari

Strategie vaccinali ancora difformi tra gli argomenti forti di ieri.

Sotto accusa anche i voliLow Cost e i

Last Minute per paesi esotici che vengono

raggiunti senza alcunaprecauzione sanitaria

Giornale Congressuale SITI 2010_num2_5 ottobre.qxd 04/10/2010 18.52 Pagina 1

Page 2: EDITORIALE La SItI contro le “macchie di leopardo” · mente prima della preparazione dei cibi e prima di mangiare, la cottura attenta dei cibi, il consu-mo di cibo quando è ancora

mente prima della preparazionedei cibi e prima di mangiare, lacottura attenta dei cibi, il consu-mo di cibo quando è ancora cal-do, bollire o trattare l’acqua pri-ma di berla. Tutto ciò accompa-gnato dalla vaccinazione antico-lerica, consigliata soprattutto acoloro che maggiormente sispingono in zone dove l’igienescarseggia e dove le epidemie so-no frequenti. È in circolazione»aggiunge Caligaris «un nuovovaccino orale autorizzato dal-l’UE, dall’aprile 2004, che si è ri-velato efficace e che si assumeper via orale. Il vaccino viene im-piegato in adulti, adolescenti ebambini a partire già dai due an-ni di età, e deve essere accompa-gnato dalle normali misure pro-tettive contro il colera L’effica-cia del vaccino» precisa Caligaris«è stata valutata attraverso unostudio condotto su 600 turistifinlandesi, che si sono recati invacanza in Marocco. Il vaccinoha dimostrato di ridurre tutte leforme di diarrea. Per cui, vista lareale utilità, è consigliabile nonsolo per tutti i viaggiatori direttiverso le zone del mondo, dovesono presenti i patogeniresponsabili delle malat-tie diarrioiche, ma soprat-tutto per coloro che si re-cano in questi paesi abi-tualmente per motivi dilavoro, ai volontari dellaProtezione Civile, ai mili-tari, agli operatori ecolo-gici e al personale sanita-rio».

I nuovi vaccini combinati per MPRVAlcuni paesi a fronte di

un dibattito scientifico e-steso hanno deciso di im-plementare l’interventovaccinale, adottando inuovi vaccini combinati per M-PRV (Morbillo, Parotite, Roso-lia e Varicella). «La disponibilitàdi questi nuovi vaccini» affermaGiovanni Gabutti del diparti-mento di Medicina clinica e spe-rimentale dell’Università degliStudi di Firenze «è considerataun’ottima opportunità perrafforzare l’intervento nei con-fronti di queste malattie e per fa-cilitare l’introduzione della vac-cinazione estensiva della varicel-la. Nonostante per la varicella,in alcune regioni, sia stata avvia-ta un’attività di vaccinazione e-stensiva, essa rimane, comun-

que, una malattia infettiva ende-mo-epidemica, con un numerodi casi annuali pari ad una coor-te di nuovi nati(500mila) Èuna malattia»spiega Gabutti- che coinvolge,in Italia, tute leclassi di età esenza partico-lari differenzegeog raf i che,raggiungendo1500 ricoveriannui. Gli studidi siero-preva-lenza disponibili confermano»aggiunge Gabutti «che, nel cor-so degli anni, l’andamento siero-epidemiologico non si è modifi-cato ed evidenziano una quotaimportante di soggetti suscetti-bili tra gli adolescenti e i giovaniadulti.

È importante, dunque» prose-gue Gabutti «inserire tale aspet-to della prevenzione nel Calen-dario vaccinale. L’OMS, in que-sto senso, ha già stilato un docu-mento, che definisce l’algoritmodecisionale per l’introduzione di

una nuova vaccinazione nel ca-lendario vaccinale di una nazio-ne. E, per la varicella, si può pro-cedere all’inserimento della vac-cinazione nel calendario vacci-nale nazionale. Esperienze, co-me quella statunitense o tedescadimostrano poi» dice Gabutti«l’impatto positivo dell’inter-vento estensivo sia in termini diriduzione dell’incidenza che didiminuzione significativa dei ri-coveri e dei decessi. Il vaccino diproduzione europeo che è, poi,l’unico attualmente disponibilecommercialmente nel nostropaese, evidenzia risultati dei trial

clinici e delle osservazioni deri-vanti dall’uso routinario checonfermano l’ottimo livello di

sicurezza delprodotto. Inconclusione»sostiene Ga-butti «i dati epi-demiologici di-sponibili indi-cano l’esistenzadi una situazio-ne favorevoleall’introduzio-ne della vacci-nazione esten-siva per la vari-

cella, che andrebbe eseguita intutti i nuovi nati, preferibilemen-te con il vaccino combinato M-PRV, iniziando al 13/15 mese divita in offerta attiva e gratuita eprevedendo una seconda dose abreve distanza».

Nuove strategie per la vaccinazione contro il meningococco CLa larga diffusione, che la vac-

cinazione contro il meningococ-co C ha avuto in questi ultimi an-ni ha ottenuto un grande succes-

so, riducendo il numero di casidi meningite e sepsi, dimezzan-doli e mantenendoli costanti ne-gli ultimi 3 anni.

«I benefici di questa vaccina-zione» dice Antonio Ferro, di-rettore del Dipartimento di pre-venzione, Azienda Ulss 17 «nel-la prevenzione della malattia me-ningococcica risulta determina-te non solo ai fini della riduzio-ne dei casi tra i vaccinati, ma an-che in ragione dell’effetto di herdimmunity. Infatti, man mano chesi accumulano le coorti di vacci-nati in presenza di adeguate co-perture, è garantita la protezio-

ne anche degli adulti non vacci-nati.

È pertanto opportuno» so-stiene Ferro «che tutte le regio-ni italiane inseriscano questovaccino con offerta attiva nelcalendario vaccinale. Come sisa, l’incidenza della malattia me-ningociccica è massima nei neo-nati, quindi uno degli obiettivicruciali dell’intervento è la pro-tezione dell’intera popolazionenella fascia ad alto rischio. L’in-troduzione del vaccino ha, in-fatti, rivelato una caduta drasti-ca di incidenza del siero-grup-po di tipo C. Oggi» continuaFerro «si ha a disposizione unvaccino sicuro, efficace e di bas-so costo, che può essere offertoa tutti i nuovi nati. Sulla basedelle evidenze disponibili e allaluce dell’attuale calendario vac-cinale, può essere opportunal’offerta di una dose all’anno dietà e un richiamo a 6 anni o tra i12/14 anni. Risulta valida l’of-ferta della vaccinazione nei sog-getti ad elevato rischio di infe-zione invasiva meningococcicacome da indicazioni contenutenel PSN. Per completare la pre-

venzione della malattiameningococcica» con-clude Ferro «si attende unvaccino coniugato triva-lente in arrivo e di un vac-cino contro il ceppo B an-cora all’orizzonte.

Infine, per il monitorag-gio degli effetti delle nuo-ve strategie vaccinali sulcontrollo delle malattie in-fettive è fondamentale lasorveglianza delle patolo-gie correlate alle vaccina-zioni. L’identificazione ela raccolta delle informa-zioni in modo tempestivopermette, infatti, di valu-tare le possibili modifiche

della situazione epidemiologicae di verificare a medio terminel’efficacia degli interventi di vac-cinazione e di predisporre ade-guati strumenti di controllo».

La prevenzionevaccinale nelle patologie pneumococciche:il vaccino coniugato 13 valenteLa disponibilità recente di un

vaccino pneumoccico coniuga-to 13valente ha ampliato le op-portunità di prevenzione dellepatologie nella popolazione in-fantile.

«La crescente importanza disierotipi non contenuti nel vac-cino» dice Paolo Bonanni del di-partimento di Sanità pubblica,Università di Firenze «rende ne-cessario valutare la possibilità difornire anche ai bambini già im-munizzati completamente convaccino 7valente un’ulterioredose di vaccino 13valente. Daidati si evince che anche una soladose di tale preparato forniscesignificativa protezione controle infezioni invasive dovute aisierotipi aggiuntivi. Il vaccino13valente - prosegue Bonanni -è attualmente anche in speri-mentazione in soggetti di età a-dulta e anziana. È prevedibileche, in tempi brevi, il nuovo pre-parato sarà utilizzabile anche intali fasce di popolazione, in cuile patologie penumococcicherappresentano una significativacausa di morbosità e mortalità.

L’esperienza ha comunquedefinito chiaramente» aggiungeBonanni «la necessità di unastrategia universale di vaccina-zione in età pediatrica, ancheper osservare gli effetti diretti eindiretti dell’uso del vaccinopneumocccico, nell’adulto. Lapossibilità di prevenzione delleinfezioni respiratorie pneu-moccciche, con l’attuale vacci-no non congiunto, resta subot-timale. I dati dimostrano chel’incidenza della patologia e laletalità dei casi tende ad aumen-tare dopo i 50anni, che si ag-giunge alla riduzione delle ca-pacità immunitarie e al fatto cheil 30% della popolazione oltre i50 è affetta da importante e cro-nica co-morbosità, rendendo difatto non efficace qualunquestrategia vaccinale limitata ai so-li gruppi a rischio. Avere un ef-ficace strumento per stabilireuna duratura e rilevante immu-nità da 50 anni in poi» continuaBonanni «avrebbe un notevolesignificato di sanità pubblica. Èdunque importante e opportu-no attuare ogni iniziativa utilead estendere l’uso del vaccinopneumococcico coniugato co-me strumento di prevenzionenecessario per conseguire unariduzione della morbosità dapatologie importanti sia da unpunto di vista quantitativo chequalitativo, nonché un’efficaceriduzione dei costi socio-sani-tari derivanti, come comprova-to dalla totalità delle valutazionidi economia sanitaria e dalle re-centi valutazioni di HTA.

Il PCV13 nello scenario italianoLe indicazioni ministeriali sul-

la somministrazione del vaccinoe l’inserimento sul PCV13 nelcalendario vaccinale per l’età pe-diatrica e adolescenziale propo-sto da SItI, FIMP e SIP aprononuovi scenari importanti per ga-rantire l’offerta attiva e gratuitadella vaccinazione a tutti i nuovinati italiani,

«La tollerabilità, unitamentealla cosomministrabilità» diceMichele Conversano, direttoredel dipartimento di prevenzio-ne dell’ASL di Taranto «ren-dono il PCV13 un ottimo stru-mento di prevenzione prima-ria per la sanità pubblica, a pat-to che si ottengano coperturesuperiori al valore sogliadell’80% necessaria per il con-trollo della patologia su tuttoil territorio nazionale. Dall’a-nalisi condotta secondo il mo-dello di Markov si è dimostra-to che il vaccino PVC13 risul-ta essere cost-saving, se con-frontato con nessuna altra vac-cinazione, e highly cost effec-tive, in confronto al PVC 7.

Tuttavia, dall’analisi con ap-proccio HTA» prosegue Con-versano «è emersa la disomoge-nea offerta della vaccinazioneantipneumococcica in Italia, perla mancata offerta attiva e gra-tuita di alcune regioni italiane.Solo cinque regioni, infatti, mo-strano livelli di copertura vacci-nale superiori al valore soglia e siresta ancora in attesa dell’inseri-mento ufficiale di tale vaccina-zione nel calendario vaccinale i-taliano e quindi di un’offerta u-niversale e omogenea sul terri-torio nazionale».

Martedì 5 ottobre 20102SUPPLEMENTO AL NUMERO 3-2010 DI

Saranno Salvatore Sciacca(Catania), Gaetano Privitera(Pisa), Cinzia Germinario (Ba-ri), Giorgio Brandi (Urbino),Fernanda Perdelli (Genova),Ida Mura (Sassari) e Maria Pa-via (Catanzaro) i componentidel nuovo Collegio dei Docentidella S.It.I. per il biennio 2011-2012. Li hanno eletti all’unani-mità professori e ricercatori diigiene riunitisi ieri a Venezia nel-l’Assemblea generale del Colle-gio durante il quale il Coordina-tore uscente Augusto Panà (Ro-ma Tor Vergata), non più rieleg-

gibile, ha riassunto le attivitàsvolte durante il biennio tra cuila pubblicazione dell’Annnua-rio dei docenti, l’organizzazio-ne della Prima conferenza na-

zionale dei docenti di igienesvoltasi a Roma nel gennaio2010 e la condivisione dei crite-ri per la valutazione dell’attivitàdi ricerca in ambito igienistico.

Panà passa il testimone

SEGUE DALLA PRIMA (LA SITI CONTRO LE “MACCHIE DI LEOPARDO”)

RINNOVO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI UNIVERSITARI DI IGIENE

Salvatore Sciacca

Augusto Panà

Blangiardi: «Dove sono i Lea?

Se il nuovo CalendarioVaccinale che abbiamo

proposto venisse inserito nei Lea,

non parleremmo più di federalismo vaccinale»

Giornale Congressuale SITI 2010_num2_5 ottobre.qxd 04/10/2010 18.53 Pagina 2

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prevedibili delle proprie azioni odomissioni, conseguenze, peraltro,facilmente evitabili solo che il pro-fessionista avesse adeguato la pro-pria condotta a quella del modelloprofessionale di riferimento. Nelpanorama attuale, è possibile chesi configuri un illecito anche in as-senza di evento dannoso per la sa-lute o l’integrità del vaccinato: lasola violazione dell’obbligo diinformare il paziente od il di lui le-gale rappresentante (al fine di otte-nerne il valido consenso ovvero so-lo per renderlo edotto delle possi-bilità di immunizzazione verso al-tre malattie) potrebbe configurareuna condotta omissiva di per sestessa censurabile.

PAPILLOMA VIRUSSul tema della vaccinazione Anti

HPV sono invece intervenuti Pao-lo Castiglia e Carlo Stigliano chehanno risposto ai quesiti più fre-quenti. Sono stati ripresi i concettietiopatogenetici ed epidemiologicidell’infezione da HPV e del carci-noma della cervice. Dopo l’acqui-sizione per contatto sessuale, al-l’infezione da HPV segue una ri-sposta immunitaria sia umorale checellulo-mediata. La prima è princi-palmente diretta contro L1 e, se e-spressa al livello del muco cervica-le, previene l’ancoraggio del virused il suo ingresso nella cellula; laseconda contribuisce alla elimina-zione della maggior parte delle in-fezioni da HPV. Pertanto i vacciniprofilattici attualmente in uso con-tengono le virus-like particles diL1 dei genotipi oncogeni ad alto ri-schio 16 e 18. Studi recenti eviden-zierebbero che il principale mecca-nismo di protezione nei confrontidell’infezione sia rappresentato,come indicato dall’OMS, dagli an-ticorpi neutralizzanti.

E, sebbene non esista un corre-lato di protezione per gli attualivaccini, si ritiene che livelli elevatie mantenuti nel tempo di anticorpineutralizzanti possano rappresen-tare il migliore marker surrogatodi protezione nei confronti dell’in-fezione da HPV. I trial clinici han-no dimostrato che per i due vacci-ni oggi a disposizione è possibile,grazie all’utilizzo dei nuovi adiu-vanti utilizzati, stimolare il sistemaimmune in modo ottimale, otte-nendo una risposta immunitariapiù elevata rispetto a quella riscon-trabile dopo infezione naturale.Gli studi farmacoeconomici dimo-strano che l’approccio della vacci-nazione multi-coorte, che includale dodicenni, di giovani che nonabbiano ancora iniziato i rapportisessuali è quello maggiormente co-sto-efficace.

FARMACOECONOMIAE parlando di strategie vaccinali,

un ulteriore contributo è venuto daSergio Iannazzo che ha relaziona-to sugli strumenti di farmacoeoc-nomia nele scelta delle strategievaccinali, con particolare riferi-mento al vaccino adiuvato vs. quel-lo convenzionale.

Il vaccino con adiuvanteMF59®, indicato per l’immuniz-zazione attiva contro l’influenzanegli anziani (di età pari o superio-re a 65 anni), specialmente se amaggiore rischio di complicazioniassociate, ha dimostrato una supe-riorità immunologica significativanella popolazione anziana rispettoai vaccini tradizionali.

Lo studio presentato ha definitoun modello farmacoeconomicoper l’analisi di impatto finanziariosul budget del Servizio SanitarioNazionale dell’utilizzo del vaccino

adiuvato con MF59®, rispetto aiprogrammi di vaccinazione tradi-zionali o alla non vaccinazione del-la popolazione anziana italiana.Dalla simulazione effettuata con ilmodello farmacoeconomico, purnei limiti intrinseci della metodo-logia e legati alle assunzioni fatte,emerge come una stagione influen-zale su tutta la popolazione anzia-na italiana (12 milioni di soggetti)senza alcun programma di vacci-nazione possa costare circa e1 Mldal SSN per la gestione del tratta-mento dei casi di ILI e delle com-plicanze collegate. Adottando unprogramma di vaccinazione tradi-zionale che copra il 66,2% degli an-ziani si ha un maggiore costo ini-ziale di circa e160 milioni, ma unrisparmio dei costi di gestione del-l’epidemia stagionale. Complessi-vamente i costi però aumentano dicirca 50 milioni (+4,7%). Se si sce-glie di utilizzare un prodotto mag-giormente costoso, ma più specifi-co per la popolazione anziana, co-me il vaccino adiuvato, il costo ini-ziale per la vaccinazione sale a cir-ca e174 milioni, con un incremen-to del 8,8% rispetto al vaccino stan-dard, ma, grazie alla maggiore effi-cacia, i costi totali diminuiscono.Complessivamente risulta un ri-sparmio di circa e83 milioni (-7,7%) rispetto all’assenza di vac-cinazione e di circa e133 milioni (-11,8%) rispetto al programma divaccinazione con vaccino stan-dard, dimostrando così come i ri-sparmi ottenibili nella gestione del-l’epidemia stagionale possanocompensare l’investimento inizialeper il programma di vaccinazione.

VACCINO INTRADERMICO

Tra le novità di queste ultime set-timane c’è poi la vaccinazione an-tinfluenzale intradermica su cui èintervenuto Giancarlo Icardi.

Recentemente, nel panoramadella produzione scientifica inter-nazionale si è posta particolare at-tenzione alla somministrazione in-tradermica (ID) di preparati antin-fluenzali stagionali fino alla regi-strazione di un nuovo vaccino cheè disponibile in questi giorni.

La novità principale consiste ap-punto nel metodo di somministra-zione che avviene direttamente nelderma dove grazie alla presenza dispecifiche cellule dendritiche, l’or-ganismo genera una risposta im-munologica naturale in seguito allavaccinazione.

La riproducibilità e sicurezza del-l’atto vaccinale sono garantite daun innovativo sistema di microi-niezione appositamente progetta-to per la somministrazione ID cheutilizza un microago di 1,5 milli-metri (circa 10 volte più corto diquello usato per la vaccinazioneclassica IM) risultando pressochéimpercettibile per il paziente e, dif-ferentemente dall’iniezione IMprofonda, annullando il potenzialerischio di provocare lesioni a nervio a vasi.

La siringa, inoltre, è dotata di unsistema di schermatura automaticadell’ago, in grado di attivarsi auto-maticamente dopo l’inoculazione,contribuendo così alla riduzionedel rischio sia di puntura acciden-tale dell’operatore sanitario sia diriutilizzo del dispositivo. Tra le in-novazioni di questo vaccino c’è an-che quella della doppia formula-zione: una studiata per la fascia dipopolazione giovane/adulta (dai18 ai 59 anni) contenente una quan-tità minore di antigene (9 mg di an-tigene per ceppo) e una utilizzabileper la popolazione anziana (dai 60

anni in poi) contenente 15 mg.

LA VOCE DEL VENETOSull’ottimizzazione delle campa-

gne di vaccinazione Antinfluenza-

le e sul confronto tra le diverse stra-tegie vaccinali è quindi intervenutaFrancesca Russo.

La vaccinazione antinfluenzalerappresenta la misura più efficaceper ridurre il peso della malattia intermini di morbosità, ospedaliz-zazioni e mortalità. Uno degli o-biettivi della regione Veneto per lacampagna antinfluenzale 2009-2010 era il miglioramento, a livelloaziendale, delle coperture vacci-nali per gli ultrasessantacinquennirispetto a quelle registrate nellacampagna della stagione prece-dente. Numerose strategie sonostate avviate negli ultimi anni daparte delle singole aziende ulss permantenere/migliorare le copertu-re vaccinali, incentrate soprattuttonel potenziamento dei servizi vac-cinali, nel coinvolgimento dei me-dici di medicina generale e nellaindividuazione di strategie ad hocper la vaccinazione dei soggetti dietà inferiore a 65 anni appartenen-ti alle categorie a rischio. Le stra-tegie aziendali e regionali avviatehanno permesso il raggiungimen-

to di coperture vaccinali superiorial 60% in tutte le aziende Ulss conuna media regionale del 71,1% edun range compreso tra il 63,3% el’81,8%.

ANTI PNEUMOCOCCICAGiorgio Bartolozzi è infine in-

tervenuto sul tema della vaccina-zione pneumococcica, argomentoche spesso tocca anche la sensibi-lità dei media e per il quale, da po-co tempo esistono soluzioni avan-zate.

È infatti di recente disponibilitàvaccino coniugato contro lo pneu-mococco con tredici sierotipi (Pre-venar 13). Lo si aspettava da anni,perché la sua disponibilità ci avreb-be permesso di raddoppiare (dipassare cioè da 7 a 13) le capacitàdifensive dei bambini vaccinaticontro lo pneumococco.

In Italia, con la distribuzione at-tuale dei sierotipi di pneumococ-co, il Prevenar 13 ci assicura un’ef-ficacia del 90%, un livello senz’al-tro superiore a quello che avevamoa disposizione, una decina di annifa, con il Prevenar 7, che corri-spondeva al 75-78% dei sierotipi.

Resta, tuttavia, il grave problemadella scarsa percentuale di bambinivaccinati che, in Italia, non rag-giunge il 50%.

3Martedì 5 ottobre 2010SUPPLEMENTO AL NUMERO 3-2010 DI

SEGUE DALLA PRIMA (L’ESPERTO RISPONDE)

LO AVETE USATO IL CONTAPASSI...?!

«Un Congresso ampio nellospettro delle tematiche, che af-frontano tutti gli argomenti del-la nostra professione senza e-scluderne alcuno» (Stefano Ne-cozione, Università del L'Aquila).

«Un segno che la SItI si sta muo-vendo verso l'innovazione. Inte-ressante e intelligente la scelta diorganizzare l'incontro “Gli espertirispondono”, che permette unmaggiore coinvolgimento e scam-bio di opinioni con la platea» (Ni-cola Di Marco, ASL Chieti).

«Gli argomenti del Congresso?Tutti interessanti, ma è neces-sario estendere i tempi dedicatialle comunicazioni scientifiche

ed evitare le sovrapposizioni inmodo da poter seguire senza af-fanno le tematiche di interesse»(Ruggero Ruggeri, Dipartimento diSanità pubblica di Cesena).

«La SItI dimostra con questoCongresso di essersi incammi-nata verso la strada della con-cretezza, concentrando l'atten-zione sui casi che generano rea-li guadagni per la salute. Un a-spetto importante è poi la foltapresenza di giovani, quasi unterzo dei partecipanti» (FaustoFrancia, dipartimento di preven-zione di Bologna).

«Belle e interessanti le nuovetematiche dedicate ai temi in-

novativi della salute globale.Proseguiamo su questo cammi-no, ampliando ancora di più i te-mi che riguardano il manage-ment e l'organizzazione» (Giu-seppe Franco, Scuola di specia-lizzazione di Bologna).

«Aprire ai temi innovativi signi-fica investire sugli specializzan-di ed è per questo che mi trovoqui a Venezia. Per il prossimoanno sarebbe importante ancheavere prestigiose presenze isti-tuzionali per un confronto ser-rato tra l'innovazione di compe-tenze messa in campo dalla SItIe i decisori politici» (Martino Tra-pani, Scuola di specializzazionedi Roma).

Studio di Zanetti pubblicato

su The Lancet

Non servonorichiami

per il vaccinoanti-epatite

Non sono necessari richia-mi per mantenere una prote-zione a lungo termine con-tro l'epatite B: infatti bambi-ni immunizzati con i vacciniesavalenti (sia l'uno che l'al-tro)a 5 anni di distanza dallavaccinazione primaria mo-strano persistenza della me-moria immunitaria.

Questi dati sono stati re-centemente pubblicati su TheLancet Infectious Diseases(29 settembre 2010). Lo stu-dio è stato coordinato dalprof. Alessandro Zanetti del-l’Università di Milano con l'o-biettivo di verificare l’immu-nogenicità dopo la vaccina-zione con hexavac o infanrixhexa: 5 anni dopo la vaccina-zione primaria il 38.4% deibambini che avevano ricevu-to hexavac avevano livelli an-ticorpali =10 mIU/mL, ver-so l'83.2% di quelli che ave-vano ricevuto infanix hexa.Ma, a seguito della sommini-strazione di una dose boosterdi vaccino monovalente epa-tite B, la proporzione di quel-li che hanno risposto con li-velli protettivi erano simili(92.1% vs 94.3%) in entram-bi i gruppi.

Anche i test genetici predit-tivi, cioè i test che consentonodi individuare gli individui a piùelevato rischio di malattia, de-vono essere utilizzati, come itest di screening tradizionali,in una prospettiva di sanitàpubblica e utilizzando un ap-proccio di popolazione.

È questa la conclusione del-la sessione tematica su geno-mica e screening, moderata dalProf. De Flora con gli inter-venti di Villari, Stefania Boc-cia, Izzotti, Agodi e Sbrogiò.I test genetici predittivi rappre-

sentano una potenziale grandeopportunità per guadagnaresalute, ma le possibilità di uti-lizzo inappropriato sono con-crete e reali. C'è bisogno di so-lide evidenze di efficacia, checi consentano di utilizzare i te-st genetici predittivi secondo idettami della Evidence BasedPrevention. E i Dipartimentidi Prevenzione, che hanno mo-strato grandi capacità organiz-zative nelle campagne tradizio-nali di screening, sono chiama-ti a svolgere un ruolo di primopiano. Buon lavoro, Igienisti!

Un’opportunità per la sanità pubblica

e gli igienisti?

I TEST GENETICI PREDITTIVI

Noi sì! In particolare per fare una passeggiata tra le sale congressuali e sentire dalla voce dei partecipanti alcune impressioni sull’evento…

Giornale Congressuale SITI 2010_num2_5 ottobre.qxd 04/10/2010 18.59 Pagina 3

Page 4: EDITORIALE La SItI contro le “macchie di leopardo” · mente prima della preparazione dei cibi e prima di mangiare, la cottura attenta dei cibi, il consu-mo di cibo quando è ancora

Martedì 5 ottobre 20104SUPPLEMENTO AL NUMERO 3-2010 DI

I N C O L L A B O R A Z I O N E C O N

I premi per i migliori poster quest’anno

assegnati dai congressisti

Nella cartellina congressuale i congressisti troveranno una scheda che consentirà loro

di “votare” il miglior poster.Le schede vanno consegnate presso lo stand 19

della S.It.I. (Palazzo del Casinò) entro le ore 19.00 di oggi.

I premi per i migliori tre poster sono pari rispettivamente a e1.000, e500 e e250.I premi saranno consegnati in occasione

della cerimonia di chiusura del Congresso.

IL PROGRAMMA DI MARTEDÌ 5 OTTOBRE

08.00-18.00 Registrazione partecipanti

08.00-09.00 L’ESPERTO RISPONDE

09.00-16.00 Sessione Poster

Coordinatore: Andrea Simonetti

09.00-11.00 SESSIONE PLENARIA P2 (Sala Grande) Il mare come risorsa per il benessereed il rilancio dell’economia

Moderatori: Vittorio Carreri, Orazio Claudio Grillo

11.00 -11.30 Break

11.30-13.00 SESSIONE TEMATICAT7 (Sala Volpi) La nuova edilizia: aspetti igienici e benessere

Moderatori: Gaetano Maria Fara,Maria Grazia Panicoli

11.30-13.00 SESSIONE TEMATICAT8 (Sala delle Feste) Comunicazione e valutazione del rischio

Moderatori: Pina Arras, Gaetano Privitera

11.30-13.00 SESSIONE TEMATICA T9 (Sala Perla)Le figure professionali della prevenzione:la formazione per lo sviluppo della sanità pubblica in Europa e in Italia

Moderatori: Domenico Lagravinese,Antonio Pagano

13.00 -14.00 Pranzo

14.00-16.00 SESSIONE PLENARIA P3 (Sala Grande)Gli scenari di sanità pubblica:dal globale al locale

Moderatori: Silvio Brusaferro,Vincenzo Nicosia

16.00-17.30 SESSIONE PLENARIA P4 (Sala Grande) Salute-ambiente; sicurezza alimentare,nutrizione: i documenti dei gruppi di lavoro della S.It.I.

Moderatori: Elena Alonzo, Salvatore Sciacca

17.30-18.00 Consiglio Direttivo Nazionale (Sala Volpi)

18.00-19.00 Assemblea dei Soci (Sala Grande)

20.30 Cena S.It.I.

GLI ULTIMI VOLUMI DELLA SITI

ANNUARIO DELL’IGIENISTA EDIZIONE 2010Edizioni Panorama della Sanità

IN DISTRIBUZIONE A TUTTI I CONGRESSISTI DI VENEZIA PRESSO LO STAND RECKITT BENCKISER presentando il voucher inserito nella borsa congressuale

SALUTE E AMBIENTE:dal documento programmatico alle linee guida a cura del Gruppo di Lavoro S.It.I. Salute e Ambiente(Editing:Vittorio Carreri, Margherita Ferrante, Salvatore Sciacca)

Edizioni Panorama della SanitàIN DISTRIBUZIONE A TUTTI I CONGRESSISTI DI VENEZIANELLA CARTELLA CONGRESSUALE

ALIMENTI E NUTRIZIONE:Una sfida di Sanità Pubblica a cura del Gruppo di Lavoro S.It.I.Alimentazione e Nutrizione(Editing Elena Alonzo,Vittorio Carreri)

Edizioni Panorama della SanitàDisponibile allo stand di Panorama della Sanità o sul sito www.panoramasanita.it

NUOVI VACCINI:evidenze scientifiche e raccomandazionia cura del Gruppo di lavoro sulle vaccinazioni(Editor Prof. Roberto Gasparini)

Edizioni Panorama della SanitàDisponibile allo stand di Panorama della Sanità o sul sito www.panoramasanita.it

ERRATACORRIGE

Il 2° Classificato alla Marcia-Siti di ieri, il dott.VittorioSelle, non è dell’Azienda Usldi Bologna, come erronea-mente riportato, ma dell’A-zienda Usl di Venezia. Ce nescusiamo con l’interessatoe con i lettori.

Lo stand della S.It.I. ,dove è possibile regolarizzare la propriaiscrizione alla SocietàScientifica e acquistarele Cravatte, i foulard e le Polo della S.It.I.

Supplemento a “S.It.I. Notizie” n. 3/2010Periodico di informazione

e di documentazione della Società Italiana di Igiene,Medicina Preventiva e Sanità Pubblica

Presidente S.It.I.Francesco Blangiardi

Direttore EditorialePaolo Villari

Direttore ResponsabileCarlo Signorelli

EditoreSocietà Italiana di Igiene,

Medicina Preventiva e Sanità Pubblica

A cura dell’Ufficio stampa del 44° Congresso Nazionale S.It.I.

Responsabile: Corrado De Rossi Re

StampaGrafiche Liberato srl - Mestre (VE)

Registrazione Tribunale di Roma n. 373/93 del 13.09.1993

...immagini dal Congresso...

CENA SOCIALE:disponibili ancora ingressi a quota ridotta(Euro 36,00)

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