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NOME TIPOLOGIA TEST CENTRO Diagnostica Spire srl - via E. Fermi, 63/F - Reggio Emilia - Tel. 0522.767130 - Fax 0522.1697377 DIAGNOSTICA DI ECCELLENZA Acidi Grassi Saturi - Acidi Grassi Monoinsaturi Acidi Grassi Polinsaturi - Acidi Grassi Essenziali Rapporto AA/EPA - Rapporto AA/DHA © www.diagnosticaspire.it - [email protected] CARDIO AGING + ANALISI LIPIDOMICA ACIDI GRASSI DI MEMBRANA Nome Cognome Analisi lipidomica acidi grassi di membrana SPIRELAB

E RANA - Diagnostica Spire · DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEGLI ACIDI GRASSI PLASMATICI Analita Descrizione Risultato (%) Acido PALMITICO C16:0 SFA 25.49 Acido MARGARICO C17:0 SFA 0.38

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NOME

TIPOLOGIA TEST

CENTRO

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DIAGNOSTICA DI ECCELLENZA

Acidi Grassi Saturi - Acidi Grassi Monoinsaturi

Acidi Grassi Polinsaturi - Acidi Grassi Essenziali

Rapporto AA/EPA - Rapporto AA/DHA

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Analisi lipidomica acidi grassi di membrana

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RISULTATO DELLE ANALISI

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEGLI ACIDI GRASSI PLASMATICI

Analita Descrizione Risultato (%)

Acido PALMITICO C16:0 SFA 25.49

Acido MARGARICO C17:0 SFA 0.38

Acido STEARICO C18:0 SFA 6.51

Acido ARACHIDICO C20:0 SFA 0.24

Acido BEENICO C22:0 SFA 0.6

Acido LIGNOCERICO C24:0 SFA 0.44

Sommatoria acidi grassi saturi (SFA) 33.66

Analita Descrizione Risultato (%)

Acido LINOLEICO C18:2 PUFA 28.69

Acido GAMMA-LINOLENICO C18:3 PUFA 0.18

Acido ALFA-LINOLENICO C18:3 PUFA 0.38

Acido EICOSATRIENOICO C20:3 PUFA 1.32

Acido ARACHIDONICO (AA) C20:4 PUFA 5.66

Acido EICOSAPENTAENOICO (EPA) C20:5 PUFA 4.77

Acido DOCOSADIENOICO C22:2 PUFA 1.71

Acido DOCOSAPENTAENOICO C22:5 PUFA 1.11

Acido DOCOSAESAENOICO (DHA) C22:6 PUFA 5.43

Sommatoria acidi grassi polinsaturi (PUFA) 49.24

La percentuale espressa per ogni analita è da riferire al totale degli acidi

grassi testati attraverso analisi cromatografica.

Si consiglia di consultare il proprio medico o uno specialista nel campo

della nutrizione, così da interpretare correttamente i risultati ed

eventualmente stabilire la corretta integrazione alimentare.

Analita Descrizione Risultato (%)

Acido PALMITOLEICO C16:1 MUFA 1.22

Acido OLEICO C18:1 MUFA 14.38

Acido VACCENICO C18:1 MUFA 1.36

Acido NERVONICO C24:1 MUFA 0.14

Sommatoria acidi grassi monoinsaturi (MUFA) 17.1

  Risultato (%)Valori di

riferimento (%)*

Sommatoria acidi grassi saturi (SFA) 33.66 • 38 - 50

Sommatoria acidi grassi monoinsaturi (MUFA) 17.1 12 - 22

Sommatoria acidi grassi polinsaturi (PUFA) 49.24 • 35 - 45

  Risultato (%)Valori di

riferimento (%)*

Rapporto AA / EPA 1.19 • 1.5 - 10

Rapporto AA / DHA 1.04 • 1.5 - 10

(*) I valori di riferimento sono relativi ai soggetti clinicamente sani. Si

tratta di intervalli indicativi che rappresentano una sintesi tra numerosi

fattori, tra cui l'età, il sesso, l'attività fisica, la dieta e l'utilizzo di integratori

alimentari.

RESPONSABILE TECNICO DI LABORATORIO

Nome Cognome

 

11/04/2017

 

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LIPIDI

I lipidi, dal greco “lipos”, ovvero “grasso”, comprendono numerose sostanze accomunate dal fatto di essere insolubili in acqua. Sonocompresi in questo gruppo di sostanze gli oli ed i grassi della nostra dieta, insieme ai fosfolipidi delle membrane cellulari. I lipidisvolgono vari ruoli fondamentali nella biologia umana:

Sono depositi di immagazzinamento di energia chimica sotto forma di trigliceridi (grassi): mentre le piante immagazzinano energiasotto forma di carboidrati, gli esseri umani la immagazzinano sotto forma di globuli di grasso nel tessuto adiposo.Permettono il veicolamento delle vitamine liposolubili, necessarie a numerose reazioni biochimiche.I fosfolipidi rappresentano i componenti non solubili in acqua di cui sono primariamente costituite le membrane biologiche.Gli ormoni sessuali, come gli estrogeni ed il testosterone, non possono essere prodotti senza sostanze grasse.Gli ormoni steroidei, le prostaglandine, i trombossani ed i leucotrieni sono messaggeri chimici implicati nella regolazione del sistemacardiovascolare, della coagulazione, del sistema immunitario, ecc.

Molte persone soffrono di diversi disturbi in quanto hanno un'alimentazione scorretta che può portare a carenze di questi preziosilipidi. Tra questi disturbi si ricordano tra gli altri:

sovrappesopelle seccadisturbi circolatoriansia e nervosismodisturbi del sonnocaduta dei capelli e forforaunghie fragilitendenza alle infiammazioniproblemi di vistamancanza di concentrazione con conseguenti problemi di memoria

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DIFFERENZA TRA L’ANALISI LIPIDOMICA DEGLI ACIDI GRASSI PLASMATICI E DI MEMBRANA

ACIDI GRASSI

Gli acidi grassi sono componenti fondamentali dei lipidi, costituiti solitamente da un numero pari di atomi di carbonio (comunementetra 12 e 20), disposti in catene lineari di lunghezza variabile. Gli acidi grassi sono saturi quando presentano gli atomi di carbonio unititra loro da legami semplici (-C-C-), ed insaturi quando presentano uno o più doppi legami (-C=C-). A loro volta, gli acidi grassi insaturi sidividono in acidi grassi monoinsaturi (MUFA), quando possiedono un solo doppio legame, e polinsaturi (PUFA), quando sonopresenti più doppi legami.

ACIDI GRASSI SATURI (SFA)

In natura esistono molti tipi di acidi grassi saturi: l'unica caratteristica che li differenzia è il numero di atomi di carbonio presenti nellaloro catena. Esiste un'associazione tra una dieta ricca di acidi grassi saturi ed un aumento dei livelli ematici di colesterolo e dellaprobabilità di contrarre patologie cardiovascolari. Su tali basi derivano indicazioni nutrizionali che consigliano di diminuire l'apportodi grassi, specie se ricchi di acidi grassi saturi, i quali dovrebbero costituire non più del 10% della totalità delle calorie consumatequotidianamente.

L’analisi degli acidi grassi di membrana in questo referto Cardio Aging + consente di valutare lo stato relativo all’incorporazionedegli acidi grassi nella membrana degli eritrociti (globuli rossi). Ciò permette di ottenere una visione comprensiva dello statolipidomico degli eritrociti (i quali vivono mediamente quattro mesi,) che viene suggerita per monitorare l’efficacia dell’assunzione diintegratori alimentari.

La possibilità di analizzare inoltre gli acidi grassi plasmatici con il test Cardio Aging permette di valutare lo stato lipidomico“attuale” del paziente, nel momento del prelievo. Siccome i livelli degli acidi grassi nel plasma sono mutevoli, questo stato lipidomicodipende appunto fortemente dagli acidi grassi assunti con la dieta nei giorni precedenti al prelievo. I dati mostrati nel referto CardioAging possono fornire o meno l’indicazione di uno squilibrio lipidico, utile per una prima valutazione generale.

APPROFONDIMENTI SUL TEST CARDIO AGING +

DIAGNOSTICA DI ECCELLENZA

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DIAGNOSTICA DI ECCELLENZA

Un calcolo preciso di tale quantità non è agevole, per cui si può consigliare di moderare i seguenti alimenti: carni, fritture di ogni tipo,strutto, insaccati vari, burro e latticini, ed anche alcuni vegetali come l'olio di cocco, l'olio di palma, l'olio di semi di arachidi, ed i grassiidrogenati quali la margarina. Questi ultimi sono largamente utilizzati nell'industria alimentare, soprattutto per la preparazione didolciumi e prodotti da forno.

Agli acidi grassi saturi appartengono l'acido palmitico e l'acido stearico, i quali a livelli elevati sono entrambi coinvolti nella genesi dimalattie cardiovascolari. Il rapporto di acidi grassi saturi su acidi grassi insaturi è di circa 2:1 nei formaggi, scende a 0,7:1 nellecarni, ed è intorno a 0,1-0,3:1 negli oli vegetali e nel pesce.

ACIDI GRASSI MONOINSATURI OMEGA-9 (MUFA)

Gli acidi grassi monoinsaturi presenti in natura sono caratterizzati dal fatto di avere un solo doppio legame: i più diffusi sono l'acidooleico ed il palmitoleico.

L'acido oleico rappresenta il principale grasso della serie omega-9: è presente in elevate quantità nell'olio d'oliva, dove costituisce il70% dell'olio. Esso favorisce il normale mantenimento della fluidità ematica e diminuisce la quota di colesterolo LDL, il cosiddettocolesterolo cattivo.

ACIDI GRASSI POLINSATURI (PUFA)

Sono estremamente attivi sul metabolismo, rappresentando ottimi alleati della salute mentale e fisica. Gli acidi grassi polinsaturisono contenuti in misura molto concentrata nel pesce e negli oli vegetali, ed in altri alimenti vegetali ricchi di lipidi, quali ad esempio leolive, i legumi, le noci, ecc.

Per la nostra salute è importante che esista un sano equilibrio tra acidi grassi saturi ed insaturi, a cui si può provvedere conun'alimentazione naturale ricca di frutta, vegetali crudi, legumi, riso integrale, pesce, e relativamente poca carne.

ACIDI GRASSI ESSENZIALI

Gli acidi grassi assunti con l’alimentazione forniscono buona parte del fabbisogno energetico, ma se assunti in eccessocontribuiscono all’aumento dello strato adiposo superficiale. Da recenti studi è emerso come alcuni grassi assunti con la dietaesprimano funzioni fondamentali: ad esempio, in ratti sottoposti ad una dieta completamente priva di acidi grassi si sonomanifestate sintomatologie acute a carico del sistema vascolare e degli organi riproduttivi. Questi sintomi sono scomparsiinserendo nella razione acido linoleico (capostipite degli omega-6) ed acido alfa-linolenico (capostipite degli omega-3), che perquesto motivo vengono conosciuti in biochimica come vitamina F, ovvero acidi grassi essenziali in senso stretto, in quanto permantenere l'organismo in buone condizioni di salute devono essere assunti con l’alimentazione. L'acido arachidonico è consideratoun acido grasso essenziale solamente in carenza di acido linoleico, da cui può formarsi per allungamento e denaturazione.

Da questi grassi, indicati comunemente come EFA (Essential Fatty Acids), l’uomo è in grado di sintetizzare tutti gli altri polinsaturi,tramite enzimi che consentono l’aumento del numero di doppi legami e l’allungamento della catena carboniosa, ottenendo dueserie di composti: gli acidi grassi polinsaturi della famiglia degli omega-6 e quelli della famiglia degli omega-3.

Queste molecole giocano un ruolo d’importanza fondamentale per la salute dell’organismo: sono particolarmente benefici icosiddetti acidi grassi omega-3, provenienti dal pesce che vive in acque fredde e dagli oli vegetali. Gli acidi grassi omega-6, che sonocontenuti prevalentemente nella carne, possono invece essere dannosi se assunti in concentrazioni elevate.

APPROFONDIMENTI SUL TEST CARDIO AGING +

ACIDI GRASSI OMEGA-6:

ACIDO LINOLEICO (LA)ACIDO GAMMA-LINOLENICO (GLA)ACIDO ARACHIDONICO (AA)

ACIDI GRASSI OMEGA-3:

ACIDO ALFA-LINOLENICO (ALA)ACIDO EICOSAPENTAENOICO (EPA)ACIDO DOCOSAENOICO (DHA)

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Funzioni principali degli acidi grassi della serie omega-6:

Se presenti in eccesso rispetto agli omega-3 sono potenzialmente responsabili di una serie di effetti negativi: in quanto precursori dieicosanoidi “buoni” ma anche di eicosanoidi “cattivi”, possono determinare una significativa azione pro-infiammatoria,promuovendo l’aggregazione piastrinica ed esercitando un’azione vasocostrittrice, ed aumentando le reazioni allergiche ed ilrischio cardiovascolare.

Evidenze più recenti sembrano comunque sminuire tali ipotesi, sottolineando la prevalenza di effetti antinfiammatori in vivo.

Funzioni principali degli acidi grassi della serie omega-3:

GLI ACIDI GRASSI PIU’ IMPORTANTI DELLA SERIE OMEGA-6

Acido linoleico (C 18:2; LA)Durante i processi metabolici da questo acido grasso hanno origine gli acidi grassi della serie omega-6, che a loro volta sonomateria prima per la sintesi di acidi grassi polinsaturi più complessi. È presente in tutti gli oli vegetali ed è abbondante in molti diquesti, tra cui in particolare l'olio di semi di girasole.

Acido gamma-linolenico (C 18:3; GLA)Rappresenta l’intermedio nella conversione dell’acido linoleico ad acido arachidonico. L'acido gamma-linolenico si può trovare neglioli vegetali come l'olio di borragine, l’olio di semi di ribes nero e l’olio di semi di canapa. Si ritrova inoltre anche in semi commestibili dicanapa, avena, orzo, e nella spirulina. Una mancanza di GLA può verificarsi quando vi è una riduzione dell'efficienza della conversionedell’acido linolenico, ad esempio nell'avanzare dell'età o quando sono presenti specifiche carenze alimentari.

Acido arachidonico (C 20:4; AA)È un acido grasso omega-6, importante parte costitutiva dei fosfolipidi, sostanze grasse altamente specializzate presenti in tutte lecellule. L’acido arachidonico è contenuto prevalentemente nei grassi animali (uova, pesce e carne) e può essere sintetizzatodall'organismo a partire dall'acido linoleico. La sintesi endogena è minoritaria, mentre il contributo dell'alimentazione è piuttostoelevato, specie nelle società industrializzate. Per tutti questi motivi l'acido arachidonico è considerato un grasso essenziale. Èpresente nei fosfolipidi di membrana ed è importante, opportunamente bilanciato con il DHA, nello sviluppo embrionale e nellacrescita del bambino.

GLI ACIDI GRASSI PIU’ IMPORTANTI DELLA SERIE OMEGA-3

Acido alfa-linolenico (C 18:3; ALA)Nel nostro metabolismo da questo acido grasso hanno origine ulteriori catene di acidi grassi della serie omega-3, come l’EPA ed ilDHA, i quali rappresentano importanti alleati della salute. Alcuni semi ed oli di semi, quali ad esempio colza, canapa, noce, soia, lino,sono ricchi di questo acido grasso. Recenti ricerche scientifiche sottolineano il proprio importante coinvolgimento nella riduzione dipossibili rischi a livello cardiovascolare.

Acido eicosapentaenoico (C 20:5; EPA)Possiede un’importante attività antiaggregante piastrinica.

Acido docosaesaenoico (C 22:6; DHA)Ha una funzione prevalentemente strutturale: è infatti maggiormente presente nei fosfolipidi dei sinaptosomi cerebrali, nella retinae nei fosfolipidi dei canali del sodio. Possiede un importante ruolo nello sviluppo e nella maturazione del sistema cerebrale,dell’apparato riproduttivo e del tessuto retinico. Il DHA è presente in discrete quantità nel pesce, in modo particolare nel salmone,nello sgombro, nelle sardine, nelle aringhe, nel tonno e nelle alici.

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abbassano i livelli plasmatici di trigliceridi, interferendo con la loro incorporazione nelle VLDL a livello epatico;aumentano leggermente la concentrazione di colesterolo HDL;sono essenziali per la formazione di nuovi tessuti, in quanto costituiscono un’importante componente delle membrane;sono precursori di eicosanoidi “buoni”, che diminuiscono l'aggregabilità delle piastrine aumentando la fluidità ematica: ciò sitraduce in una riduzione del rischio di formazione di trombi;possiedono un'azione antiaterogena, antinfiammatoria, ed in particolare sono in grado di modificare l’attività piastrinica,favorendo la regressione del processo ateriosclerotico.

riducono la concentrazione di colesterolo nel sangue, abbassando soprattutto la frazione "cattiva" (LDL), mentrel'impatto su quella buona (HDL) è modesto;possiedono una scarsa efficacia nel ridurre i livelli plasmatici di trigliceridi.

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RAPPORTO OMEGA-6/OMEGA-3

Il mantenimento di un giusto equilibrio del rapportotra omega-6 ed omega-3 attraverso la dieta risulta importante per laprevenzione di patologie coronariche, ipertensione, diabete di tipo 2, disordini immunitari, allergici, dermatologici ed infiammatori.Alcune attività, come lo stimolo positivo sullo sviluppo embrionale e sull'accrescimento del bambino, sono sinergiche, ma per moltiversi omega-6 ed omega-3 espletano attività differenti: tali effetti sono mediati dagli eicosanoidi di cui sono precursori.

Per fornire un indice di questo rapporto, vengono presi in esame i livelli di acido arachidonico (AA) e di acido eicosapentaenoico(EPA). Conoscere questo rapporto permette di ottimizzare il consumo giornaliero di acidi grassi allo scopo di mantenere i valori delrapporto entro i parametri ideali.

In soggetti clinicamente sani il rapporto ideale AA/EPA varia tra 1,5 e 10,0.

Nel caso di un rapporto AA/EPA troppo basso potrebbe accadere di non riuscire ad attivare un’adeguata risposta infiammatoriaquando questa dovesse risultare necessaria. Se il suo valore scende nei dintorni di 0,7, come negli eschimesi, si risulta piùvulnerabili alle infezioni; se cala a 0,5, cresce il rischio di ictus emorragico. Ecco perché si preferisce mantenere il limite inferiore delrapporto AA/EPA ad 1,5, corrispondente al valore riscontrato nella popolazione nativa giapponese.

Quando il valore AA/EPA supera i valori ideali, è consigliato correggere la propria alimentazione, in particolar modo cercando diaumentare l’assunzione di alimenti ricchi di omega-3 (ad esempio olio di pesce), e rimanendo comunque attenti a non eccedernenell’assunzione, in alcuni casi, potrebbe innescare processi proinfiammatori.

I valori ideali del rapporto tra questi due acidi grassi (AA/EPA) variano anche in funzione dell’età ed a seconda dell’assunzione omeno di integratori di acidi grassi essenziali. Un rapporto AA/EPA ideale comporta varie vantaggi:

- facilita la risposta immunitaria rendendo maggiormente efficiente i meccanismi di difesa;- inibisce i fenomeni infiammatori;- contribuisce a regolarizzare i livelli di trigliceridi nel sangue, favorendo un maggior controllo del quadro lipidico generale;- limita i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari;- è utile durante la gravidanza per il corretto sviluppo del feto;- svolge un’azione antiossidante, favorendo i fisiologici processi di difesa contro i radicali liberi.

Studi recenti indicano che regimi dietetici ricchi di acido alfa-linolenico determinano una riduzione della mortalità cardiovascolare, inparticolare della morte improvvisa (effetto antiaritmico dell’acido alfa-linolenico), senza influenzare colesterolemia e pressionearteriosa, fattori classici di rischio coronarico.

Altre patologie nelle quali recenti ricerche di base e cliniche hanno dimostrato l’importanza degli acidi grassi insaturi omega-6 edomega-3 sono le neoplasie della mammella, del colon, della prostata, artriti, disturbi mentali, disturbi della vista, patologieautoimmuni, ecc.

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DIAGNOSTICA DI ECCELLENZA

EICOSANOIDI

Sia gli omega-3 (tra cui l’acido eicosapentaenoico, EPA) che gli omega-6 (tra cui l’acido arachidonico, AA) svolgono molteplicifunzioni, che includono anche la sintesi di alcune molecole chiamate eicosanoidi.

Gli eicosanoidi sono sostanze che regolano il sistema ormonale e rappresentano il prodotto finale del metabolismo degli acidi grassipolinsaturi omega-3 ed omega-6. Queste sostanze vengono infatti prodotte dall’ossidazione regolata da enzimi dei grassipolinsaturi, in particolare dai derivati degli acidi grassi essenziali. Queste molecole hanno un’emivita molto breve ed un’altareattività.

Gli eicosanoidi derivati dagli acidi grassi omega-6, rappresentati soprattutto dall’acido arachidonico (AA), hanno un’attività pro-infiammatoria e facilitatrice dell’aggregazione piastrinica. Quelli derivati dagli acidi grassi omega-3, contenuti soprattutto nei grassidel pesce (pesce azzurro, salmone), contrariamente, hanno un’attività antiaggregante, antinfiammatoria, ipolipemizzante e sonorappresentati soprattutto dall’acido eicosapentaenoico (EPA) e dall’acido docosaesaenoico (DHA).

Gli ecosanoidi si possono suddividere in prostaglandine, leucotrieni e trombossani.

Gli eicosanoidi più studiati sono senz'altro le prostaglandine. Ne esistono più di 30 tipi, suddivise in 3 famiglie: le famiglie PG1 e PG2derivano dai grassi omega-6 (il cui capostipite è l'acido linoleico), la famiglia PG3 dai grassi omega-3 (il cui capostipite è l'acidolinolenico).

L’equilibrio tra eicosanoidi pro-infiammatori ed eicosanoidi anti-infiammatori è in gran parte influenzato dal tipo di acidi grassi chevengono introdotti con la dieta. I rapporti omega-6/omega-3, AA/EPA ed AA/DHA sono aumentati drammaticamente nei paesioccidentali in questo ultimo secolo: ciò è dovuto ad una dieta ricca di carni rosse, insaccati, oli vegetali (girasole, mais, arachide) e aduna minore assunzione di pesce (salmone, pesce azzurro), di legumi, di vegetali a foglia verde e di frutta secca. Inoltre, l’efficienzadegli enzimi atti a sintetizzare a livello endogeno l’EPA ed il DHA dal precursore acido alfa-linolenico si riduce con l’avanzare dell’età, eciò può ridursi ancor di più se si vengono a sovrapporre malattie croniche degenerative, malattie dismetaboliche, ipertensione, ecc.

In queste condizioni non è perciò sufficiente introdurre l’acido alfa-linolenico (semi di lino, di soia, legumi, frutta secca, vegetali a fogliaverde), precursore della serie omega-3, per ottenere EPA e DHA, ma è necessario assumere direttamente gli omologhi superioriEPA e DHA, presenti solo nel pesce, di cui le diete convenzionali sono scarse. La situazione peggiora se si considera che EPA ed AAutilizzano lo stesso sistema enzimatico nella sintesi dei rispettivi eicosanoidi ed entrano tra loro in competizione per gli stessi enzimi.Pertanto, l’assunzione di un quantitativo insufficiente di EPA, in rapporto al quantitativo assunto di AA, aumenta la disponibilità deglienzimi per via sintetica endogena dei mediatori pro-infiammatori derivati dall’acido arachidonico. Infine, recenti ricerche hannoevidenziato come le “statine” possano aumentare i livelli ematici di AA con il conseguente aumento del rapporto AA/EPA.

Occorre segnalare come un’eccessiva riduzione di AA e di eicosanoidi può compromettere l’efficienza del sistema immunitario e deimeccanismi di coagulazione. Da tutto ciò si evince l’importanza di un sostanziale equilibrio nell’apporto degli acidi grassi omega-6 edomega-3: entrambi elaborano eicosanoidi, ma in maniera contrapposta: mentre gli omega-3 derivati dall’EPA esercitano un’azioneantinfiammatoria (antivasocostrittrice ed antitrombotica), gli omega-6 derivati dall’AA esercitano un’azione pro-infiammatoria(protrombotica, promuovendo la proliferazione cellulare).

Riassumendo, i grassi omega-6 sono precursori sia delle sostanze buone (ad attività antinfiammatoria) che di quelle cattive(ad attività proinfiammatoria), mentre gli omega-3 originano soltanto eicosanoidi benefici per la salute umana.

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DIAGNOSTICA DI ECCELLENZA

- l'elevato consumo di oli vegetali (mais, girasole e arachidi, ricchi di omega-6), utili per il controllo dell'aterosclerosi;- il limitato consumo di pesce e la minor presenza di omega-3 nel pesce di allevamento rispetto a quello pescato che si nutredi fitoplancton;- le minime quantità di acido linolenico nelle carni provenienti dai bovini domestici, i quali sono alimentati con prodotti moltopoveri di acidi grassi omega-3;- il limitato consumo di frutta e verdura, e la minor presenza negli stessi vegetali a foglia verde di acidi grassi omega-3.

OMEGA-3 ED ALIMENTAZIONE

L'elevato interesse mostrato per gli acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 nasce fondamentalmente da osservazioni dicarattere epidemiologico, derivanti dalla bassa mortalità presente nelle popolazione di eschimesi e giapponesi, la quale è statamessa in relazione alla loro alimentazione basata principalmente su pesci che vivono nelle coste della Groenlandia e del Giappone, incui è presente un elevato quantitativo di acidi grassi polinsaturi (PUFA) omega-3 (soprattutto acido eicosapentaenoico (EPA) edacido docosaesaenoico (DHA). Alcuni oli di pesce contengono una concentrazione estremamente elevata, fino al 75%, di acidigrassi insaturi.

La concentrazione di omega-3 presente nei pesci varia soprattutto in base alla razza, al tipo di alimentazione ed al luogo diprovenienza. Le specie che contengono le maggiori frazioni lipidiche sono rappresentate dal salmone, dal pesce azzurro (in modoparticolare tonno, sgombro, acciuga, sardina, aringa) ed il merluzzo. È importante ricordare che il pesce conservato sott'oliosubisce una drastica riduzione del contenuto in omega-3 a favore degli omega-9 (acido oleico in primis), che aumentanoproporzionalmente. Il metodo di cottura, l'invecchiamento ed il successivo irrancidimento possono ridurre sensibilmente ilcontenuto totale di omega-3, grassi polinsaturi particolarmente sensibili al calore, alla luce ed agli agenti ossidanti.

Una dieta sana e ben bilanciata dovrebbe includere il consumo di pesce almeno due volte alla settimana, oppure di fonti vegetaliricche di omega-3 quali i semi di lino, noci, vegetali a foglia verde (broccoli, spinaci, lattuga e cavolo verde), leguminose (soprattuttosoia e suoi derivati), ed alghe marine o di acqua dolce.

Il fatto che così tante persone oggigiorno soffrano di una carenza di acidi grassi omega-3 dipende dal fatto che la verdura e la fruttasono raramente inserite nel proprio menu quotidiano. La ricetta per una buona salute mentale e fisica, finalizzata a prevenire ecurare molteplici stati patologici, consiste nel cambiare tipo di alimentazione, preferendo alimenti vegetali e prodotti ittici ricchi diacidi grassi omega-3.

Il rapporto ottimale tra acidi grassi polinsaturi a lunga catena omega-6/omega-3 è di circa 10:1, ma negli ultimi 100 anni questorapporto ideale si è notevolmente sbilanciato a favore degli omega-6 per varie ragioni, tra cui:

Una diminuzione di acidi grassi omega-6 comporta lesioni della cute, anemia, aumento dell'aggregazione piastrinica,trombocitopenia, steatosi epatica, ritardata cicatrizzazione delle ferite, l’aumentata suscettibilità alle infezioni, diarrea e ritardo dicrescita nell'età evolutiva.

Una diminuzione di acidi grassi omega-3 è caratterizzata da sintomi neurologici, ridotta acutezza visiva, lesioni cutanee, ritardi dicrescita, riduzione della capacità di apprendimento.

Il mantenimento di un ottimale rapporto di omega-6/omega-3 è di rilevante importanza nella prevenzione di alcune condizionipatologiche e nella terapia, sia di forme patologiche ad eziopatogenesi immunoallergica che di particolari forme patologiche legatead errori del metabolismo lipidico.

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