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Droni by Art / Aidanews - 3
DRONI BY ART © La robotizzazione per l’arte
dr. Angelo Miatello (testi), prof. Daniele Pauletto (videomaker)
Claudio Malvestio (fotografia)
Prefazione prof. Enrico Ghion, prof. Paul Zilio
Prima parte (Teoria)
RIMANDI STORICI - ATTUALITÀ
Jacopo de’ Barbari, Giambattista Piranesi, Ippolito Caffi,
Giacomo Caneva, Alberto Rieger, Maurits Cornelis Escher,
Sgarbi fermo ai primi Novecento?
Definizione di drone, Uso militare, Uso civile, Drone-i,
Cronaca (Blogger), I droni conquistano il cinema
Il Mercato dei droni, Dronitaly la fiera di Milano
Seconda parte (Pratica)
PROIEZIONE VIDEO
1.Droni by Art
“Il giornalismo tascabile – Droni by Art”
Indoor: Miró a Villa Manin, Man Venezia, 56.Biennale: Canada,
Corea; Outdoor: Jean Dubuffet “Les Phénomènes”- Giardino
della Biodiversità- UniPd; Parco storico Revedin
Bolasco/Castelfranco
2. Selezione video di terzi: Zerinol (pub), Cinema
fiction (Usa); Drone Music; Drone Portraits; Drone Fashion
Movie: Sigla NYCDroneFestival, Vincitore Architettura Prypiat
Terza parte (Discussione)
CONFRONTI
1. Uso speculativo - Uso accessorio
Contaminazione con l’arte
Aerial Street Art
Katsu, l’artista che “vola con uno spraydrone”
Ella and Pitr – Par Terre
Drawings seen from the sky. 2015
[The Christmas Edit]
La giraffa della Rai
Droni by Art / Aidanews - 4
Prefazione
mestieri del cinema: il cinema tra arte ed industria.
“Droni by art” si posiziona all'interno di un ambizioso progetto
riguardante il rapporto tra il mondo delle professioni relative all'ambito
della cinematografia e dell'audiovisivo e il mondo dell'arte tout court.
Il titolo stesso di questo incontro allude a una diabolica convergenza tra le
potenzialità espresse dalla tecnologia attraverso l'industria e le potenzialità
creative espresse dal mondo dell'arte.
Il futuro si gioca nell’incrocio di queste due direzioni: competenze
tecnologiche e creatività ossia idee innovative. Le nuove start up lo
dimostrano. I ragazzi si devono rendere conto di quanto sia importante
conoscere le tecniche del mestiere incontrando e conoscendo le forme di
realizzazioni di professionisti che già da tempo operano sul campo.
Nella storia del cinema a partire dalle sue origini lo sviluppo tecnologico è
stato continuo e progressivo. Galileo per verificare che le sue ipotesi
fossero giuste ha dovuto inventare strumenti più potenti per osservare
meglio gli oggetti della sua analisi , ma in questo modo ha potuto scoprire
nuovi spazi inimmaginabili. L'uso di strumenti di alta tecnologia ci ha
permesso di inventare nuove forme, nuove visioni dello spazio. Se
pensiamo a come è stata utilizzata la steadycam da Stanley Kubrick nel
film Shining, possiamo rendercene conto. Con questo strumento ci ha dato
un nuovo senso dello spazio rielaborando percorsi labirintici, all'interno
dei quali troviamo il cuore del messaggio stesso dell'autore. Straordinaria
convergenza di tecnica ed idea.
I droni sono dei robot. Sono stati usati finora soprattutto dall'esercito e
qualche volta anche nel settore civile. Da un po' di tempo stanno
conquistando il cinema perché il loro uso ha permesso di risparmiare soldi,
infatti per alcune riprese il loro impiego ormai risulta indispensabile sia
perché altrimenti si richiederebbero mezzi e personale molto costosi ma
anche perché con il loro uso è possibile ottenere una definizione di
altissima qualità. Non solo, ma è possibile, per le loro potenzialità di
utilizzo, inventare punti di vista capaci di restituirci una visione dello
spazio del tutto nuova.
In questo senso sarà prevedibile che il mondo dell’immagine
cinematografica e dell’audiovisivo, per mezzo appunto dell’utilizzo dei
droni, allargherà e non di poco nel prossimo futuro, sul piano
dell’innovazione, la potenzialità dello sguardo sul mondo.
Prof. Enrico Ghion
Dirigente Scolastico Isiss Carlo Rosselli
Prof. Paul Zilio
Docente di Lingua e letteratura italiana
I
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Cenni introduttivi
on l’avanzare dirompente delle tecnologie digitali ci si trova di
fronte a nuovi traguardi che la Scuola, in particolar modo, non può
disinteressarsene. Da pochi anni la pratica dei nuovi mezzi di
comunicazione sta rivoluzionando l’approccio con il quale eravamo
abituati nel confrontarci, nel metterci in gioco e nella capacità di
raggiungere nuovi traguardi.
“Siamo troppo innovatori da tempo libero. Curioso destino: siamo
iperproduttivi nel tempo libero, ma spesso meno efficienti sul
lavoro dove potremmo trarne ancora più benefici. Siamo un po’
Steve Jobs e un po’ Fantozzi, viviamo nel 2015 per qualche ora e
poi, come se nulla fosse, sappiamo ripiombare nel 1990 alla
vetusta logica delle cartelle sul desktop.”
(Massimo Sideri, Corriere della Sera, dic. 2015)
L’automazione, in gergo il robot, è la punta dell’iceberg dell’industria
italiana perché dà spazio per l’interazione sia con le imprese sia con il
capitale di rischio, capitale che proviene in larga parte da finanziamenti
europei.
Il drone è un robot volante che dal suo uso militare per difesa
(ricognizione) o attacco (metodo indiscriminato) da appena una
decina d’anni sta dilagando nell’uso comune civile, ludico,
sociale, ambientale e artistico.
Da oggetto teleguidato per gare amatoriali si è passati velocemente a
complicati e (costosi) droni per la consegna di farmaci in luoghi impervi,
per la ricognizione di eventuali persone disperse, il soccorso immediato di
incidenti, il controllo a distanza del traffico, delle linee elettriche e
ferroviarie, allo stato di salute di piante ad alto fusto e coltivazioni estese,
al sorprendente misuratore di radiazioni e inquinanti a largo raggio
(sostituendosi alle ormai obsolete centraline fisse), tanto che l’industria dei
droni civili si sta evolvendo in modo esponenziale.
“Il mercato italiano dei droni ha già sviluppato una cifra d’affari
di 350 milioni di euro, con previsioni di crescita per il 2016 tra il
20 e il 30%. Sono 500 circa le aziende attive in questo settore con
fatturato medio di 700mila euro ed una media di 7 dipendenti”
(Studio Doxa Marketing Advice per la Fiera Dronitaly 2015).
C
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Il drone è equipaggiato di sistemi computerizzati che trasmettono dati e
segnali così precisi e nitidi che il pilota “con i piedi per terra” può vedere,
dirigerlo e persino andare oltre. Più sofisticato è l’apparato cine-fotografico
e maggiori sono i risultati eccezionali che si possono raggiungere.
Però due sono le condizioni: praticità e governance in un sistema che
chiameremmo “integrato”, senza il quale l’uso potrebbe risultare
sterile. Siamo all’inizio di un’era che rivoluzionerà da una parte i
tradizionali sistemi di ripresa fotografica e dall’altra evolverà il nostro
modo di percepire un’immagine istantanea vista da altri punti focali.
Un po’ come poteva succedere a metà dell’800 per i primi artisti che
poterono salire sul cielo di Roma e l’Agro pontino con un pallone
aerostatico per descriverne
“le inimmaginabili prospettive aeree, insoliti effetti di luci e di
vivere l’eccezionale e mitica esperienza del volo” in breve
“sensazioni di estasi artistica sempre nuova!” –
come scrisse il bellunese vedutista Ippolito Caffi nel suo taccuino
con accanto degli schizzi. Siamo agli inizi della filosofia del
“sublime” come sentimento suscitato dalla visione degli spazi
infiniti…il concetto di orizzonte cambiava; non più linea ideale in
cui convergono le semirette della piramide visiva della
prospettiva euclidea, ma concetto astratto che evoca le infinite
vastità del pensiero, confine con l’ignoto ma anche stimolo per
l’immaginazione e metafora per nuove esplorazioni e sorprendenti
visioni” (Federica Pirani, Ippolito Caffi, 2005)
Il contagio del drone nelle arti ormai è già iniziato e si propagherà
come gli smartphone. Prevederlo è già un passo avanti. Ed è quello che
abbiamo tentato di fare nel nostro “Giornalismo tascabile”, con veloci
interviste e servizi a curatori, politici e artisti, incuriosendoli e
provocandoli.
Per ultimo va però chiarito che una “deregulation” del loro uso
dentro o fuori ambienti circoscritti si accompagnerà ad una sempre più
versatilità e garanzia che non procuri danni alle persone e cose. È pur
sempre un oggetto volante che, come tutti i robot, non sostituisce l’uomo
ma lo asseconda per precise e puntuali realizzazioni.
Dr. Angelo Miatello (Giornalista FPA2000 – Droni by Art)
Prof. Daniele Pauletto (Docente Laboratori Tecnologici,
Elettronica e Telecomunicazioni)
Claudio Malvestio (Designer e Reporter)
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RIMANDI STORICI
JACOPO DE' BARBARI
VENETIE MILIA QUINGENTI (1500) Gli strumenti di rilevamento a disposizione di Jacopo de' Barbari per
la restituzione in pianta della città di Venezia (di Emiliano Balistreri)
La pianta prospettica ne esalta la magnificenza presentando una
città litica (litio, pietra) con una configurazione urbanistica già
compiuta; si tratta quindi di una rappresentazione descrittiva che è
pure celebrativa.
Infatti è un documento visivo (1), un capolavoro artistico (2) della
cartografia disseminato di simboli e di richiami allegorici.
Il presupposto per la realizzazione di una restituzione
stereometrica così raffinata della città (anche se fuori scala e con
rotazioni di volumi) è una competenza geometrica e matematica
(3) del suo autore connessa alla conoscenza della teoria delle
proporzioni e della prospettiva.
CARATTERISTICHE: 1) documento visivo; 2) capolavoro
artistico; 3) competenza geometrica e matematica (proporzioni e
prospettiva)
Droni by Art / Aidanews - 10
GIOVANNI BATTISTA PIRANESI LE CARCERI, TAV. VII PONTE LEVATOIO 1745-50
Carceri d’Invenzione
Serie 16 stampe prodotte in due edizioni, che mostrano enormi
sotterranei a volta con scale e possenti macchinari. Queste
incisioni influenzarono il Romanticismo ed il Surrealismo ma
anche le scenografie teatrali del '700.
Piranesi ed il Neoclassicismo
Molto è stato scritto sull'influenza determinante dell'opera grafica
di Piranesi per lo sviluppo della sensibilità neoclassica. In effetti il
nucleo del discorso artistico di Piranesi si inserisce all'interno
della caratteristica fondamentale del linguaggio neoclassico del
recupero dell'antico, per proiettarlo nel presente. (1)
In effetti “Piranesi trae dalle colossali rovine il sentimento nuovo
e nostalgico di un mondo ideale, incommensurabile e grandioso,
ormai perduto e corroso.Questo ne fa un precursore della
sensibilità romantica”.(2)
Piranesi ed il Romanticismo
Il rapporto tra Piranesi ed il Neoclassicismo rimane dunque,
anche a livello storiografico, controverso. Invece è evidente come
egli abbia influenzato il Romanticismo e anticipato i temi tipici di
tale movimento culturale e principalmente la rappresentazione
delle rovine di un grandioso passato. La sua opera ebbe una
grande fortuna non solo tra gli artisti ma anche tra i poeti inglesi e
francesi dell'Ottocento.(3)
CARATTERISTICHE 1) linguaggio neoclassico del recupero dell'antico, per proiettarlo
nel presente.
2) precursore della sensibilità romantica
3) contagia poeti francesi e inglesi dell’Ottocento
Droni by Art / Aidanews - 12
IPPOLITO CAFFI
ASCENSIONE DEL PALLONE AEROSTATICO
DA PIAZZA DI SIENA 1855
L’avvento della fotografia ha segnato una profonda cesura nelle
modalità riproduttive delle immagini definendo, per la prima
volta, la supremazia dello sguardo, dell’occhio, rispetto alla
materialità e fisicità dell’intervento manuale.
Le nuove tecniche di riproduzione fotografica fornirono a degli
artisti sensibili un efficace strumento per rappresentare il visibile,
per catturare luoghi e cose, sperimentando e registrando i
fenomeni naturali nella loro singolarità.
Il pittore bellunese Ippolito Caffi e il padovano fotografo
Giacomo Caneva ebbero a Roma una certa fama per i loro risultati
pittorici e fotografici. Svilupparono un nuovo modo di vedutismo
chiamato per l’occorrenza “prospettico”, cioè sapevano scegliere
nuove inquadrature, nuovi scorci, un’articolazione delle luci, dei
dettagli architettonici, …Ma quello che più attirò ambedue furono
le ascensioni di un pallone aerostatico effettuate dal pilota lionese
François Arban.
Droni by Art / Aidanews - 13
Il grande volo, propagandato da manifesti che tappezzavano le
cantonate della città, fu stabilito per il 5 aprile 1847 da piazza di
Siena “Il globo s’innalzò alle sei pomeridiane e discese
felicemente a Villa Spada, alla distanza di cinque miglia fuori
porta Salaria”
L’artista documentò il viaggio in aerostato con una serie di
dipinti, quasi fotogrammi di un’unica ripresa, raffiguranti la
visione dall’alto di piazza di Siena – da cui partì il volo – e la
campagna romana e narrò l’esperienza in una lunga lettera ad un
amico dove tra l’altro si legge:
“Che sensazioni di estasi artistica sempre nuova! Così
arrivammo alla maggiore altezza, in un cielo limpido come
diamante, nuotando in un’aria tranquillissima, scostandoci
perpendicolarmente da Roma appena un miglio…ed io credevo di
esser lì per dare la buona sera alla luna…”.
Considerazioni queste, come ci spiega Federica Pirani,
“rasentavano il concetto di sublime come sentimento suscitato
dalla visione di spazi infiniti (…). Il concetto di orizzonte
cambiava: non più linea ideale in cui convergono le semirette
della piramide visiva della prospettiva euclidea, ma concetto
astratto che evoca le infinite vastità del pensiero, confine con
l’ignoto ma anche stimolo per l’immaginazione e metafora per
nuove esplorazioni e sorprendenti visioni.”
CARATTERISTICHE: 1) Vedutismo prospettico; 2) uso della fotografia;
3) concetto di orizzonte; 4)vastità del pensiero. ■
Droni by Art / Aidanews - 14
ALBERTO RIEGER
IL CANALE DI SUEZ,
MUSEO REVOLTELLA, TRIESTE - 1864
Commissionato dal barone Revoltella, il dipinto Il canale di Suez fu
presentato all’Esposizione di Belle Arti, nell’edificio della Borsa,
nell’autunno 1864. L’opera era destinata a celebrare la strabiliante carriera
del ricco finanziere triestino…(tra 1861-1862 si recò a a Suez per verificare
l’andamento dei lavori).
S. Sorrentino sottolinea come la veduta “dovette essere realizzata
sulla base di un vario repertorio di documenti e ‘colla
collaborazione del chiarissimo ingegnere Giuseppe Sforzi’: mappe
tecniche per l’estesa pianura e appunti dal vero, con riprese
fotografiche, per la restituzione dettagliata e fedele della zona
d’ingresso al canale”. Il risultato finale è molto fedele alla realtà: si
possono distinguere perfettamente i due estremi, Suez e Porto Said, mentre al
centro sono visibili il Grande Lago Amaro e il lago et-Timsâh con la città di
Ismailia. Sulla destra, invece, sono riconoscibili Il Cairo, le piramidi e il delta
del Nilo.
CARATTERISTICHE
1) vario repertorio di documenti; 2) collaborazione dell’ingegnere cartografo;
3) appunti dal vero, riprese fotografiche; 4) riproduzione fedele alla realtà con
arricchimento bucolico in primo piano ■
Droni by Art / Aidanews - 15
MAURITS CORNELIS ESCHER
SALITA E DISCESA - 1960
Salita e discesa (1960), nel quale file di persone salgono o scendono
una scala chiusa in un ciclo infinito, su una costruzione impossibile da
realizzare nella realtà, ma che è possibile disegnare solo avvalendosi di
stranezze della percezione e della prospettiva con effetti paradossali (1).
Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27
marzo 1972)
Vittorio Sgarbi ha definito la pittura di Escher “con particolare enfasi
sul tema dell’illusione”, aggiungendo: “L'artista olandese potrebbe
essere paragonato a Borges. Il primo è stato un vero e proprio visionario
dello spazio, mentre lo scrittore argentino è stato un visionario della
Storia. Entrambi hanno descritto con impareggiabile maestria il concetto
di spazio aberrante e per questo li possiamo definire come due sognatori
del reale (2). Escher, in conclusione dipinge labirinti da cui non
sappiamo se potremo mai uscire, ma la nostra mente, dopo aver
osservato le sue opere, ne esce sicuramente innalzata”. (Da Lectio
magistralis, S. Caterina, Treviso, nov 2015) ■
CARATTERISTICHE: 1) effetti paradossali; 2) sognatore del reale
Droni by Art / Aidanews - 16
SGARBI FERMO AI PRIMI NOVECENTO? S’intitola “Arte e profezia” ed è il nuovo libro di Vittorio Sgarbi.
La parte finale della riflessione, nel volume, è dedicata
all'interpretazione della fotografia che ha caratterizzato il nuovo
millennio nel suo nascere.
Sia per la drammaticità del fatto che rappresenta sia perché vista
da miliardi di persone: quella della distruzione delle Torri gemelle
del World Trade Center l’11 settembre 2001, secondo Sgarbi, non
si tratta di arte nel senso tradizionale della parola, ma è qualcosa
che è “dentro di noi” e ci rende partecipi di una storia di cui non
siamo protagonisti, ma tragici spettatori.
Per il critico d'arte ferrarese, gli artisti vedono, sentono,
rappresentano prima, sono i profeti di un'epoca che noi, spettatori
o testimoni, non sempre siamo capaci di vedere o comprendere. ■
Droni by Art / Aidanews - 18
DEFINIZIONE
DI DRONE Dai fuchi ai droni
Il significato più antico di ‘drone’ in inglese è fuco, il maschio
dell’ape, da cui deriva il verbo to drone, che descrive un ronzio (e
anche un parlottio monotono). Il lessicografo Ben Zimmer in The
Flight of ‘Drone’ From Bees to Planes smentisce però
l’etimologia popolare che il velivolo debba il nome al ronzio che
produce. L’origine è militare: negli anni ‘30 del secolo scorso la marina britannica
sviluppò un bersaglio telecomandato per esercitazioni di tiro derivato dal
biplano DH 82 Tiger Moth (“falena tigrata”) e denominato DH 82B Queen
Bee (De Havilland “Queen Bee, Ape Regina). La marina americana si
basò sul Queen Bee per costruire un proprio modello che in
omaggio all’originale chiamò Drone (“fuco”), continuando così il
tema entomologico e persino personalizzato.
Singolare ed esplicita la definizione che ne dà De Mauro nel
Dizionario della lingua italiana (ed. 2000, p. 788):
Drone s.m.inv. ES ingl / drown/TS milit. 1. Velivolo privo di
pilota, comandato a distanza per operazioni di ricognizione o
sorveglianza. 2. Bersaglio telecomandato usato nelle
esercitazioni come simulacro di nave o di aereo [1987
nell’accezione 2; ingl. Drone propr. “fuco”](ES esotismo; TS
Tecnico specialistico) ■
Droni by Art / Aidanews - 19
DRONE, DRONI Droni by Art – DroniFestival - Dronitaly
Per nostra scelta abbiamo preferito usare il termine drone e
italianizzarlo perché ci suonava meglio al plurale “drone,
droni” e per il nostro specifico uso del giornalismo tascabile lo
abbiamo scelto quale brand “DRONI BY ART” da cui nasce
il “DRONIFESTIVAL”, rassegna di corti e cortissimi che si
svolgerà a Castelfranco Veneto con il coinvolgimento di scuole
e associazioni culturali.
DroniFestival © è la prima rassegna di “cortometraggi da 2 a 25
minuti” realizzati dentro e fuori la Scuola (laboratorio didattico-
formativo) o per motu proprio. L’evento si svolgerà nell’arco di
dieci giorni della prossima Primavera 2016. La partecipazione è
libera, pur seguendo i dettami del regolamento che limita la durata
e i contenuti, quali l’ironico, il sociale, l’artistico e lo storico. ■
Logo DroniFestival 2016 (designed by Studio C. Malvestio)
per conto di AIDA-Droni by Art
Droni by Art / Aidanews - 22
CRONACA (BLOGGER)
DRONI-BUROCRAZIA
“1-0 e PALLA AL CENTRO” Dopo che gli Studios di Hollywood (USA) hanno contestato ‘gli obsoleti
divieti normativi’ che formalmente impediscono il loro impiego in
qualsivoglia attività di business, cinema compreso.
LA NOVITÀ
Si sa che l’uso commerciale dei droni (RPA – Remotely Piloted
Aircraft) è molto limitato in Italia e negli Stati Uniti d’America.
Gli Studios, hanno forzato la mano alla FAA (ente americano che
sovrintende il volo civile), inserendo tra i premiati per la miglior
tecnologia a supporto del cinema negli ultimi Oscar l’HeliCam:
un dronecottero velocissimo e superstabile pilotato con un
radiocomando, equipaggiabile con sensoria all’avanguardia
dispone di videocamere professionali utilizzate dalle Major (già
impiegato in molte produzioni hollywoodiane).
IL RISPARMIO
Il costo orario dei droni è drasticamente più basso rispetto a quello di
elicotteri o aerei noleggiati per effettuare le riprese. La miniaturizzazione
della ‘sensoristica’ HD ha ormai colmato il gap. Quindi il mercato dei film
è pronto ad accogliere senza più riserve la novità, se non fosse che i
regolatori-controllori, come la FAA in America (ma da noi con l’Enac non
cambia molto), ancora oggi limitano fortemente l’uso commerciale degli
RPA.
LA SITUAZIONE IN ITALIA
Anche in Italia le cose vanno più o meno nella stessa maniera: al momento
i droni sono fermi nei garage dei proprietari perché si stanno ancora
mettendo a punto licenze di volo (o meglio, permessi), calibrando premi
assicurativi e limando alcune assurdità burocratiche che rendono ancora
quasi impossibile il loro utilizzo in svariati campi, compreso quello
cinematografico. Però, come negli Usa, anche da noi le cose cominciano a
muoversi, visto che degli RPS appartenenti a una startup italiana di nome
OlaFilm hanno filmato gli esterni dell’ultimo film di Paolo Virzì, Il
capitale umano, rivale de La grande bellezza di Paolo Sorrentino per
l’assegnazione dei David, i riconoscimenti più importanti del cinema
italiano. In questo caso il premio è andato anche oltre l’Oscar, visto che la
pellicola di Virzì è stata selezionata come il miglior film dell’anno. ■
Droni by Art / Aidanews - 23
GIMBAL
SUPPORTO STABILIZZATO PER VIDEOCAMERA
Gimbal è un supporto per videocamera solitamente stabilizzato su
2 o 3 assi collegato ad un apposito giroscopio, permette il
movimento automatico della videocamera per compensare le
oscillazioni del drone in volo e ottenere riprese video quanto più
stabili possibili.
Esistono diverse tipologie di Gimbal equipaggiati con servizi digitali o
motori brushless, nelle più svariate dimensioni. Una buona progettazione di
un drone è senza dubbio rilevabile da una buona associazione tra motori –
regolatori di tensione – telaio – eliche e naturalmente la centralina di bordo.
Una centralina di bordo è un sistema autopilota con diversa componentistica (Antenne GPS, Giroscopi, Accellerometri,
Barometri etc..) che permette un controllo totale del multirotore
con funzionalità avanzate.
Un drone infatti può essere pilotato remotamente da un computer
e/o direttamente da radiocomando con funzioni di auto-
stabilizzazione in volo. Può essere programmato per una
“missione” ovvero un percorso di navigazione a punti
(Waypoint*) definito prima del decollo. Il Drone può essere in
grado anche di tornare autonomamente al punto di decollo in caso
di emergenza o di precedente programmazione.
Droni by Art / Aidanews - 24
Nel drone potranno essere aggiunti sistemi di trasmissione video
per ricevere a terra, in tempo reale, le immagini riprese a bordo
direttamente dalla videocamera di ripresa o da telecamere
secondarie. È inoltre possibile comandare il drone con doppio
pilota, utile ad esempio per dedicarsi singolarmente alla guida e
alla ripresa video aerea. Enormi possibilità di utilizzo. Grazie al continuo evolversi dell’industria
tecnologica, un drone per ripresa video aerea, con un sistema di
stabilizzazione affidabile può essere pilotato facilmente e acquistato a
prezzi decisamente accessibili.■
I DRONI CONQUISTANO IL CINEMA Immaginate una scena cinematografica che vede quattro attori lanciarsi
dal tetto di un palazzo, filmati poco sopra i loro corpi e inquadrati anche
nel dettaglio del volto.
I limiti delle riprese da un elicottero per gli specialisti sono noti,
anche i costi esorbitanti. Quando la RAI segue il Giro d’Italia con
una pattuglia di elicotteri per rendere scenografico lo sport che
ormai non è più l’unico come sessant’anni fa (Ciao mama son
contento essere rivà primo!), quanto costa, se è vero che la tariffa
oraria di sorvolo è di 3.000 euro? Ci sono alternative? Sembra di
no, finché a comandare ci sono i soliti furbetti che si sono
specializzati in questo settore e dall’altra tengono sotto una cappa
l’innovazione industriale.
Caratteristiche
Su un piano strettamente pratico, filmografico, un elicottero non
potrebbe mai fornire il livello di dettaglio richiesto dalla
sceneggiatura, realizzare il tutto in studio, montarlo e renderlo
realistico in minor tempo rispetto senza dover passare ore e ore di
post produzione al computer.
Ecco che entrano in gioco i droni, nel caso specifico – ci avvisa
Daniele Pauletto, deus ex machina dell’Ipsia Galilei di
Castelfranco Veneto - un modello a otto rotori dotato di
telecamera, le cui azioni sono state seguite al suolo dai joystick
azionati da un pilota e un operatore video.
Tuttavia il Pauletto ci spiega che il percorso di volo programmato
(Waypoint può essere di due tipi: volo BLOS, Beyond line of
sights, cioè totalmente fuori dalla vista del pilota o voli
Droni by Art / Aidanews - 25
semplicemente fuori vista EVLOS, che sta per Ehnanced VLOS.
Ci sono altre modalità di volo VLOS, che in inglese significa
Visual line of sights, cioè in senso stretto volo all’interno
dell’orizzonte ottico del pilota quelle più comunemente
autorizzate. Il VLOS sta per Visual line of sights.
L’esempio pratico di Bogotà. Così si è potuta girare a Bogotà
una complessa scena d’azione per una nuova serie della Netflix,
ambientata nel mondo delle guerre fra narcotrafficanti. È anche l’ultimo esempio del massiccio impiego dei droni nel cinema, al
quale si affiancano le riprese di una scena con ostaggi per Scandal e i
movimenti di camera attorno la testa di Mary J. Blige nel suo
ultimo video musicale.
Pochi mesi prima il Cremlino è stato sorvolato da un drone
durante le riprese di Fast and Furious 6 ed è i uscita Mechanic
Resurrection, per il quale uno UAV ha seguito un motoscafo nel
fiume Chao Phraya di Bangkok.
La lista si completa con una scena girata in volo dentro una
foresta per Into the Woods e alcune scene che saranno presto
girate in Cina per The Great Wall di Matt Damon.
I droni usati facilmente in luoghi vergini
Spot di automobili, news e riprese sportive, vedono l’uso sempre
più frequenti dei nuovi velivoli senza pilota, relativamente facili
da controllare, agili ed economici. Il loro impiego sta creando una
nuova sintassi cinematografica, con movimenti di macchina
sinora impensabili senza l’impiego di apparecchiature
costosissime.
I piloti a distanza conducono i droni su crateri di vulcani in
eruzione, fra i raggi di grandi ruote panoramiche, a pochi
centimetri dalla bocca di uno squalo.
Le particolari inquadrature dei droni
Distinguere l’impiego dei droni è reso sempre più facile da alcune
riprese a loro peculiari: inquadrature che discendono dall’alto, si
precipitano in varchi angusti e rallentano al suolo catturando i
dettagli dell’azione. Altre seguono il percorso opposto,
abbandonano dettagli ravvicinati per librarsi verso il cielo e
panoramiche globali.■
Droni by Art / Aidanews - 26
DAI BOMBARDAMENTI AI MATRIMONI Dall'uso militare nelle zone di guerra
a quello più ludico e selvaggio sopra le nostre teste
I droni sono il grande tormentone del momento, ma c'è anche un aspetto
professionale in forte espansione che riguarda il cinema e che è stato
discusso venerdì in un workshop della Film Commission, a Villa Bombrini:
perché un drone costa meno di una gru o di un elicottero e permette
soluzioni visive completamente nuove.
“L'impiego dei droni nasce dall’uso militare - ricorda Giancarlo Galante di
VisionAir Solution - ma poi gli utilizzi si sono moltiplicati. Si usano droni
nella sicurezza, oppure nella Protezione Civile, per prevenire rischi di frane
e inondazioni, o per fare interventi di primo soccorso in zone isolate. Si
usano moltissimo nell’agricoltura: ad esempio, con sensori a infrarossi si
possono scoprire dall’alto le caratteristiche di aree coltivate, intervenendo
in modo mirato nei punti precisi in cui ci sono carenze nutritive o idriche”.
In Liguria?
“Adesso c'è il problema del punteruolo rosso delle palme, che sta
devastando i lungomare delle località turistiche: grazie ai droni si possono
fare non solo le analisi ma anche gli interventi specifici per curare le palme
con fitofarmaci, senza operatori che debbano ogni volta arrampicarsi sulle
piante. E si sta anche lavorando sui droni nei trasporti, sostituendo i
furgoncini: siccome vanno a batterie, ma anche a pannelli solari, c'è pure
un vantaggio per l'inquinamento”.
E nell'audiovisivo?
“Vengono sempre più utilizzati, non solo per una questione di
costi, ma anche perché permettono punti di vista e movimenti di
macchina altrimenti impossibili. Il loro impiego spazia dal dolly
all'elicottero, possono infilarsi in situazioni complicate per gli
altri sistemi di ripresa”
Ci vuole personale specializzato
“Per guidare i droni ci vogliono speciali patentini dell’ENAC, analoghi a
quelli dei piloti di aerei, poi specifici per le diverse dimensioni, che vanno
dai 300 grammi alla categoria sopra i 25 kg. Per girare film, ci vorrà
ovviamente anche un tecnico del cinema, un direttore della fotografia che
lavori accanto al pilota”.
E ci sono anche gli aspetti normativi “Lì sta il problema maggiore oggi, perché qui si parla di droni
professionali, e non di quelli che si possono comprare nei supermercati o in
Droni by Art / Aidanews - 27
rete. Ci sono norme molto restrittive dell’ENAC, che in questo momento
stanno limitando enormemente l’uso dei droni. Ad esempio, non si possono
usare in città, dove ci sono assembramenti di persone, o in certe situazioni
bisogna usare i droni collegati a cavi, facendone dei super-aquiloni, cosa
che ovviamente ne limita molto l’uso”.
Qualche esempio di utilizzo al cinema?
“Mi risulta che siano stati usati droni per Sole a catinelle con
Checco Zalone, Perez, Zoolander 2, La stanza del figlio, in tv per
Don Matteo o per programmi come Striscia la notizia, Le iene,
Sereno variabile. A Padova si è svolto un Workshop gratuito
presso StartCube (l’incubatore aziendale dell'Università di
Padova) dal titolo: Droni e Fotografia: leggi, regolamenti e nuove
opportunità di business.■ http://www.overfly.me
IL MERCATO DRONI, TUTTI I NUMERI DELL’ITALIA
26 Sept 2015
A tutti i droni-scettici ecco servita la prima risposta del mercato: 350
milioni di euro come giro d'affari annuale, 700 mila euro il valore medio
del business per azienda, 7 il numero medio di addetti per impresa e, a
sorpresa, il Centro-Nord Italia come traino del fenomeno. Sono 500 circa le
aziende attive in questo settore. A livello europeo il fatturato è di 15
miliardi e quello mondiale di 130 miliardi. Doxa Marketing Advice ha
realizzato uno studio sull’industria italiana dei droni civili, basato sulle
risposte fornite all’istituto da 53 aziende italiane del settore, ovvero circa
un decimo del totale. (da Comunicato stampa Dronitaly, 26/09/2015).■
AREA DI RILEVANZA
Agricoltura 64
Analisi ambientali 38
Controllo impianti 23
Edilizia 23
Fotografia 40
Ricerca e salvataggio 25
Rilevazioni archeologiche 23
Rilievi fotogrammetrici 62
Rilievi topografici 38
Spegnimento incendi 2
Vigilanza e sicurezza 32
Droni by Art / Aidanews - 28
DRONEVISIONI, ECCO IL VIDEO
INTEGRALE DEL PRIMO APPUNTAMENTO
ROMA DRONE CONFERENCE
“Dronevisioni. L’utilizzo degli APR per riprese aeree,
giornalismo, tv e cinema” è stato il titolo della prima
conferenza di Roma Drone Conference 2015-16, il nuovo ciclo
di conferenze sulle applicazioni professionali dei droni.
La conferenza si è svolta lo scorso 28 ottobre presso
l’Auditorium della Link Campus University a Roma.
Vi hanno preso parte circa 250 esperti e operatori del settore dei
droni e delle riprese aeree tramite APR. L’incontro è stato aperto
dagli interventi del rettore della Link Campus University, Adriano
De Maio, e dal presidente di Roma Drone Conference, Luciano
Castro.
Droni by Art / Aidanews - 30
VIDEOCLIP RECENSITI Il DRONE IN TUTTE LE SALSE
#ARTSELFIE GLI AUTOSCATTI
CON CAPOLAVORO INCLUSO Negli episodi dell’#artselfie non contano la qualità delle ripresa,
le inquadrature, le luci. E non conta neanche il culto
dell’immagine definita in ogni dettaglio. Quel che conta sono il
gesto rapido dello scatto e la condivisione sul web: il momento in
cui decidi di mostrarti mentre sei vicino a un dipinto, pronto a
rendere subito social il tuo autoritratto. Assistiamo al trionfo
dell’imperfezione. Del resto – si sa – ogni selfie è condannato a essere
sbagliato: le pose sono artefatte, i volti deformati, talvolta mostruosi,
perché troppo vicini all’obiettivo del telefonino (…)
(sopra: @aylaseyid con Les demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso, 1907,
dal sito www.artselfie.com).■
Droni by Art / Aidanews - 31
ANGELDRONE LILY CAMERA
IL DRONE CHE TI SEGUE
OVUNQUE Andrea Nepori
Un drone dotato di telecamera full HD, capace di seguire il
soggetto di un video per realizzare riprese dall’alto di livello
professionale senza l’aiuto di un operatore o di costose
attrezzature cinematografiche. È la promessa di Lily Camera, un
nuovo “quadricottero” capace di volare in completa autonomia e
pensato per realizzare filmati d’azione in solitaria. Un dispositivo
di posizionamento da portare al polso indica al drone chi seguire,
mentre il software traccia il soggetto per realizzare la migliore
inquadratura possibile.
Per avviare la registrazione di un filmato basta lanciare il drone in aria per
attivarne i rotori. Con un’apposita applicazione, poi, è possibile selezionare
il tipo di ripresa da effettuare.
Il drone resiste all’acqua e la batteria consente un’autonomia di volo di 20
minuti.■
Droni by Art / Aidanews - 32
ADVERTISING DRONE
ZERINOL VOX GOLA DRONE SPOT 2015
Dall’idea alla pratica. Avevamo letto tempo fa che una scuola
professionale aveva progettato un tipo di robot volante che
avrebbe potuto essere servito come spedizioniere di medicinali in
luoghi impervi, in occasione di soccorso umanitario. Ebbene da un
po’ di tempo circola lo spot di una ditta farmaceutica che lancia il
suo prodotto mediante un drone che entra dalla finestra e persino
aziona lo spry per curare eventuali fastidiosi bruciori di gola.
(entra dalla finestra senza la prescrizione, è farmaco generico,
ndr.).■
Droni by Art / Aidanews - 33
MUSIC DRONE OVERFLY.ME
PER IL NUOVO VIDEO DI LAURA PAUSINI
“Probabilmente il più eclatante dei nostri lavori…” Il
team Overfly.me di Padova ha avuto l’opportunità di
collaborare alla realizzazione del video del nuovo singolo
della superstar Laura Pausini, Simili, girato la scorsa
estate in una prestigiosa villa della Riviera del Brenta. Godetevi il brano ed il video... e sappiate che tutte le riprese aeree sono
firmate Overfly.me!
[co-marketing, Pasini – Overfly., Ndr.] ■
Droni by Art / Aidanews - 34
GREEN DRONE MONICA ABARCA INVENTA IL DRONE
MISURATORE DI RADIAZIONI E INQUINANTI
A soli 23 anni ha inventato un drone capace di rilevare
l’inquinamento. È la sua tesi di laurea e le vale un biglietto di sola
andata per la Silicon Valley. È la storia di Monica Abarca, studentessa
peruviana che ha creato il robot volante capace di trovare tracce di
inquinamento atmosferico e radioattivo.
Il drone che ha inventato, un velivolo composto da sensori e algoritmi.
Pesa soltanto tre chili, ed è equipaggiato per fornire dati sulla
qualità dell’aria. “Il drone è stato progettato da zero come parte
del mio progetto di tesi”, ha raccontato la giovane. “La sua
missione è quella di misurare non solo l’inquinamento atmosferico, ma
anche quello radioattivo. Lo abbiamo dotato di sensori di gas e
particelle inquinanti”. Un tale dispositivo può avere varie applicazioni, ad
esempio nel settore minerario-metallurgico.
“I droni possono sostituire le stazioni di monitoraggio dei
contaminanti fisse, poiché sono in grado di coprire aree più
vaste e sono strumenti dinamici. In questo modo, si può esaminare
una superficie molto più ampia e quindi rilevare se l’aria contaminata sta
danneggiando comunità che vivono vicino alle miniere“, ha detto Monica.
Il drone può salire fino a 500 metri sul livello del mare, volare per 10
minuti e non è dotato di fotocamera…la seconda versione che sta mettendo
a punto, sarà in grado di volare per mezz’ora e sarà equipaggiata con
un occhio elettronico. Inoltre, potrà operare a migliaia di metri di
altitudine, dato che le miniere si trovano spesso in montagna.■
Droni by Art / Aidanews - 35
MILITARY DRONEAn RQ-4 Global Hawk soars through the sky to
record intelligence, surveillence and
reconnaissance data. Air Force and Navy
officials met to discuss joint training with
the RQ-4.(Courtesy photo)
SIGONELLA THE BIG BASE DI DRONI NEL MEDITERRANEO
CINQUE SPY DRONI A SIGONELLA.
QUANDO L’UOMO È AIUTATO DAL ROBOT
26 dec 2015
Sigonella, la Sicilia ospita la base più
importante della NATO: arrivano cinque droni
spia, AGS e MUOS operativi tra 12 mesi (di
Franco Iacch).
Il programma “Alliance Ground Surveillance”
della NATO, che si basa sulla piattaforma
APR Global Hawk della Northrop Grumman, ha
compiuto un importante passo con il primo
Droni by Art / Aidanews - 36
volo del nuovo sistema. Il velivolo di
sorveglianza ad ampio raggio è decollato il
19 dicembre scorso da Palmdale,in
California, per una missione 2,5 ore. È
quanto comunicano dalla Northrop. Il primo
contractor del programma AGS è la Northrop
Grumman che ha firmato nel maggio del 2012
un contratto da 1,7 miliardi dollari per una
flotta di cinque Global Hawk con radar MP-
RTIP.
Il team industriale primario comprende EADS
Deutschland GmbH(Cassidian,Selex Galileo e
Kongsberg,ICZ, AS, Retia, AS, Aktors
OÜ,Komerccentrs DATI grupa,Elsis LTD.,
Konstrukta-Difesa, AS, COMTRADE DOO,
Bianor,Technologica, ZTA dC,SELEX ELSAG,
Elettra Communications, UTI Systems e SES.
Le 15 Nazioni partecipanti sono: Bulgaria,
Repubblica Ceca,Danimarca,Estonia,Germania,
Italia,Lettonia,Lituania,Lussemburgo,Norvegi
a, Polonia,Romania,Slovacchia,Slovenia e
Stati Uniti. Tutte le 28 Nazioni
dell’Alleanza NATO sosterranno il programma
a lungo termine.
Il segmento aereo del programma AGS si
baserà sul drone RQ-4: altitudini massime di
60.000 piedi per più di 32 ore a velocità
prossime ai 340 nodi, ben al di sopra dello
spazio aereo occupato dal traffico
commerciale. L’RQ-4 può operare a duemila
miglia nautiche dalla sua base operativa
principale. È ritenuta la migliore
piattaforma robotica esistente per missioni
di intelligence, sorveglianza e ricognizione
in grado di sorvegliare in un solo
giorno centomila chilometri
quadrati di terreno.■
Droni by Art / Aidanews - 38
FASHIONDRONE
The Ten Pieces show, from Maurice Terzini, at Bondi's Icebergs in Sydney
THE RISE OF DRONES IN FASHION
by CAMILLA SAMPSON
[FROM DRONI BY ART TO DRONES IN FASHION]
NJAL's Camilla Sampson considers new technologies in the
fashion industry and beyond, and in particular the rise of drones
as a new method of documentation. Sampson charts its rise on
fashion’s runways, and even profiles iconic French snowboarder
Xavier De Le Rue, to discuss how drones are transforming the
face of documenting extreme sports.
As the worlds of fashion and technology become increasingly
intertwined, how will the artistic fields embrace these new methods of
documentation?
Droni by Art / Aidanews - 39
Just two months after Fendi's show, the use of drones in fashion
reprised itself at another Fashion Week, this time in Sydney. The
Ten Pieces show, from Maurice Terzini, at Bondi's Icebergs in
Sydney, was recorded by Josh Brookes-Allen of Alphaflight
Aero. A drone photography and film business, Alphaflight Aero
had previously focused primarily on property and landscape. ■
Droni by Art / Aidanews - 40
I Droni sono un argomento d’attualità, che si tratti delle
applicazioni militari, delle uscite di Amazon in merito alla
consegna “al volo” dei prodotti (e delle controrisposte) o delle
applicazioni per il soccorso e l’utilità civile.... senza dimenticare
la dimensione da giocattolo. Fendi apre una nuova dimensione -
utilizzando i droni alla Milano Fashion Week, come elemento
di contorno della propria sfilata. Come segnale di contemporaneità? Come modo di far parlare di
sé?
Droni by Art / Aidanews - 41
Il mondo della moda segue (o non segue) regole di
comunicazione del tutto proprie, su cui i comunicatori “classici”,
razionali e strategici fanno abbastanza fatica ad entrare...In questa
pagina potete assistere alla sfilata e guardare i filmati resi
disponibili dai droni - e decidere se sono stati un elemento di
valore aggiunto, di disturbo o neutri. Approfondimento: ecco un
paio di video che vi danno un'idea migliore della cosa.
MODA, IL DRONE SORVOLA
LA PASSERELLA CON FENDI
(14 febbraio 2015) La famosa casa di moda Italiana Fendi,
giovedì 20 febbraio dalle ore 12.30, trasmetterà in diretta sul
sito Fendi.com e sul Fendi Channel di Youtube, le immagini
della passerella milanese della collezione Autunno Inverno
2014-15.La particolarità dell'evento risiede nel fatto che per la
prima volta al mondo saranno utilizzati droni multirotori
dotati di telecamera ad alta definizione per riprendere
dall'alto le modelle che sfileranno sulla passerella.
Droni by Art / Aidanews - 42
Vi sarà anche la possibilità per l'utente di scegliere fra due
modalità di visione della sfilata, la regia «classica» oppure le
riprese aeree delle "Drone Cam".
ANTI-SURVEILLANCE FASHION
GAINING MOMENTUM posted by M Caulfield September 7, 2013
With the governments’ perpetual encroachment on our privacy,
there is a growing market for positive and friendly anti-
surveillance solutions.
The ever-widening surveillance state and recent scandals have
given rise to a type of counter surveillance fashion, which
incorporates anti-surveillance technology into fashion trends,
making it available to the everyday consumer. The counter
surveillance fashion items are a far cry from the typically
expected tinfoil hat.
Droni by Art / Aidanews - 43
The trend has led to the creation of anti-surveillance pouches,
hoodies, jackets, ponchos, and even an LED purse that’s activated
when a flash goes off and distorts the photo with a glaring white
light.
With the increasing concern for security and privacy, there
appears to be a growing market for items which can help to
enable the consumer in avoiding detection. Stealth Wear, is a new
line of apparel which incorporates anti-drone technology into
clothing. The clothing can thwart cameras and block tracking
signals. The creator, Adam Harvey, designed the high-tech
clothing items using the same metallised material that is used to
counter infra-red cameras that spy drones use to locate people.
The clothing line also offers a pouch for carrying mobile phones,
the fabric of the pouch blocks the signal so it can’t be tracked.
La sciarpa anti-drone è pensata per essere indossata come un
hijab. “E si ispira anche la logica alla base del hijab” – afferma
Droni by Art / Aidanews - 44
Harvey – “'il velo che separa l’uomo o il mondo da Dio, vale a
dire sostituiscre Dio con il drone”.
La visiera termica è un indumento più semplice; in realtà serve
solo a nascondere il volto dall'alto. La silhouette UAV agisce
scherzosamente come anti-camouflage, presentandosi come una
immagine strong nelle foto termiche.
Dal termine della diretta in poi, gli utenti potranno rivedere
on demand sempre su Fendi.com il video della sfilata, con la
visione dal Drone Cam. Il drone è rappresentato da un
quadricottero AR. Drone 2.0 della Parrot
Droni by Art / Aidanews - 46
SCATTI DI DRONI OUTDOOR – INDOOR
FOCUS. Dronestagram, il sito dedicato alla condivisione di
fotografie scattate con i droni. L'archivio, in continua espansione,
è composto da scatti d'autore o immagini realizzate da fotografi
dilettanti, che grazie a quadricotteri e simili cercano di
immortalare il mondo da una prospettiva fuori dall'ordinario
Droni by Art / Aidanews - 47
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
DRONI BY ART PER LA PRIMA VOLTA
RIPRENDE LA COLLEZIONE GRIMALDI
Droni by Art / Aidanews - 48
Museo Archeologico Nazionale di Venezia, la direttrice Michela
Sediari accompagna il drone by art nelle sale, soffermandosi sui
pannelli descrittivi ed indicando particolari delle opere esposte. È
la prima volta del ‘sorvolo fotografico’ all’interno del museo che
serve da test dimostrativo per la sua versatilità ed economicità!
Droni by Art / Aidanews - 49
Museo Archeologico Nazionale di Venezia
COLLEZIONE DEI CARDINALI GRIMANI
LA PIU ANTICA AL MONDO
Museo Archeologico Nazionale di Venezia 1° Maggio 2015
Invasione Digitale con anteprima del percorso “Acqua
immutabile ed antica”, guida della Direttrice Michela Sediari,
intervista al Soprintendente del Polo Museale Veneto Daniele
Ferrara.
Il Museo Archeologico Nazionale di Venezia ha delle sale che
contengono una delle più antiche raccolte di reperti archeologici
risalenti al periodo classico ellenico, romano e persino d’epoca
egizia, iniziate dai due cardinali Grimani tra il ‘500-‘600.
Entusiasti Daniele Ferrara, soprintendente del Polo Museale
Veneto, che ha accolto l’equipe castellana e Michela Sidiari,
direttrice del Museo che ha accompagnato nelle sale del museo il
drone.
Riprese contro campo da più punti, scatti con diversi apparecchi
fotografici, dai più sofisticati ai più comuni, che saranno poi
“assemblati” in un videoclip postato su youtube.
Droni by Art / Aidanews - 50
Concessione: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo,
Direzione Generale Musei, Polo Museale del Veneto: Direttore del MAN-
Venezia - d.ssa Michela Sidiari; Direzione Generale Musei Polo Museale
del Veneto: Soprintendente Dott. Daniele Ferrara
Team IPSIA Galilei: Nazzareno Bolzon, prof. e vice preside , Daniele
Pauletto, giornalista e video maker, Daniele Pauletto, docente, giornalista e
videomaker; Riccardo Titotto e Federico Calzavara, studenti e piloti; Team
FPA2000: Angelo Miatello. giornalista e caporedattore, Rosanna Bortolon,
coordinatrice progetti educational, Claudio Malvestio, fotografo e grafico,
Gianantonio Schiaffino, giornalista;
Team Club fotografico El Pavejon: Giancarlo Baggio, fotografo e e
presidente, Stefano Bortolon, fotografo riprese digitali. ■
Droni by Art / Aidanews - 52
IL CANADASSIMO DI JASMIN BILODEAU, SÉBASTIEN GIGUÈRE,
NICOLAS LAVERDIÈRE,
OVVERO IL CONSUMISMO UNIVERSALE
“Chi sono gli artefici che lavorano da tempo assieme?”-
chiediamo alla simpatica curatrice Marie Fraser, professore
di storia dell’arte e museologia all’Università di Quebec a
Montréal Da quando si sono incontrati all’Università Laval in Québec, circa
vent’anni fa, Jasmin Bilodeau, Sébastien Giguère e Nicolas
Laverdière sono diventati les enfants terribles dell’arte canadese.
Attraverso l’uso di una vasta gamma di materiali spesso riciclati,
BGL privilegia un approccio spiritoso e critico nei confronti del
consumismo. Il piccolo padiglione del Canada è stato trasformato
in un cantiere opensource avvolto da un reticolo di tubi Innocenti
(echaffotages) con scale e piccole pedane da cui dominare il
giardino, i padiglioni concorrenti, la gente e la Laguna. La nuova
legge edilizia è stata applicata da quasi tutti gli espositori con un
fiorire di nuove cubature e strane architetture.
Droni by Art / Aidanews - 53
Canadassimo, perchè?
È un riferimento umoristico e iperbolico riferito alla società
contemporanea canadese, quella del consumismo.
Ci può descrivere l’installazione da cantiere? Canadassimo è un’enorme installazione immersiva che subentra e
penetra l’intero Padiglione, costituendo diversi spazi tematici. Al
di sotto dell’impalcatura che parzialmente oscura la facciata
dell’edificio – darà l’impressione che la mostra sia un cantiere
ancora in costruzione – ci sarà l’entrata di un dépanneur, uno di
quei negozietti di quartiere che si trovano attraversando molte
città del Québec, dove si vendono cibo in scatola e prodotti d’uso
quotidiano..
C’è un significato politico nell’installazione canadese ai
Giardini tra i padiglioni dei paesi che sessant’anni fa erano
nemici?
BGL non offrono mai lezioni su tematiche sociali e politiche. Il
loro lavoro si sviluppa a partire dal mondo che li circonda. Voglio
trasmettere la contraddittoria e semplice bellezza delle cose. Non
suggeriscono alcuna soluzione: i BGL lavorano con quel che si
può vedere.
Grazie a diversi milioni di dollari messi a disposizione dalla
Royal Bank of Canada, l’installazione Canadassimo del collettivo
BGL inviterà lo spettatore a ‘vivere un’avventura sorprendente’.
Il prestigioso Padiglione Canada, inaugurato nel 1958 nei Giardini
di Castello, subirà una metamorfosi completa, con una struttura di
impalcature che si allungheranno verso l’esterno“.■
Droni by Art / Aidanews - 55
IL CACTUS GIGANTE DI MAURIZIO CATTELAN
ALLA BIENNALE DI VENEZIA Gufram e Toiletpaper mettono in acqua una pianta gonfiabile enorme.
Lezione: l'arte è di tutti. Basta coltivarla.
Che cosa ci fa un cactus monumentale firmato Maurizio Cattelan
per Gufram su un piccola barchetta (e per fortuna non gondola) in
quel della Laguna? Semplice, naviga. Perché chi ha detto che i
cactus sono piante aride di sentimenti (artistici)?
Addio sole di Palm Springs, lasciato alla cruise di Louis Vuitton,
benvenuta umidità di Venezia, città d'acqua rinvigorita dalle
giornate di inaugurazione della 56.Esposizione Internazionale
d'Arte.
Un cactus di 6 metri sta navigando intorno alle zone clou della
Biennale: si tratta della performance ad alto tasso di design di
Gufram, l'azienda che ha progettato l'enorme pianta gonfiabile
insieme a Toiletpaper, brand del duo Cattelan+Ferrari.
Ovviamente non si tratta di una semplice provocazione "a
disturbare" le opere rinchiuse ai giardini della Biennale: con il
nome di God e due uova pouf poste alla base (ogni riferimento ai
genitali è del tutto non casuale) il cactus è la versione maxi
dell'attaccapanni icona di Gufram & Toiletpaper. Droni by Art / Aidanews - 44 ■
Droni by Art / Aidanews - 56
PADIGLIONE COREANO
MOON KYUNGWON & JEON JOONHO. THE WAYS OF FOLDING SPACE & FLYING
Curatrice: Sook-Kyung Lee
Il duo di artisti coreani Moon Kyungwon & Jeon Joonho è
presente alla 56.Biennale di Venezia con una nuova opera creata
appositamente per gli spazi del Padiglione Coreano. “The Ways
of Folding Space & Flying” è una installazione cinematografica
multicanale, che costituisce una ricerca archeologica all’interno
della civiltà umana, che intreccia storia e visioni del futuro in una
narrativa a ritroso. Vi si ritrovano anche allusioni alla struttura
istituzionale e all’evoluzione storica della stessa Biennale, la cui
portata e influenza sono state acquisite sullo sfondo di un
panorama socio-politico mutevole.
Ci vuole spiegare The Ways of Folding Space and Flying? E’ una nuova installazione filmica a sette canali, una nuova
creazione che esplora un quesito archeologico sulla civilizzazione
umana. Il lavoro intreccia la storia con le visioni del presente,
raccontato attraverso una narrazione proiettiva rispetto al futuro.
Il titolo del progetto proviene dalle parole coreane chukjibeop e
bihaengsul.
In altre parole si riferisce ad una pratica taoista? Chukjibeop ha origine nella pratica taoista e indica un metodo
ipotetico di ridurre la distanza, per fare un lungo percorso in breve
tempo. Bihaengsul fa riferimento a un altro potere sovrannaturale,
basato su uno dei più antichi desideri dell’uomo, ovvero levitare,
volare e viaggiare nel tempo e nello spazio.
Perchè ci si affida all’antropologia? L’approccio di Moon Kyungwon & Jeon Joonho a questi concetti
rappresenta in qualche modo uno spaccato antropologico, una
interpretazione dello sfondo illogico di determinate idee relative
alla natura umana. Inoltre entrambi provano a immaginare
l’importanza di queste nozioni in relazione all’incertezza del
futuro, nonostante una certa apparente discordanza con le dottrine
delle scienze attuali. Si dà il caso, infatti, che alcune teorie
Droni by Art / Aidanews - 57
scientifiche e ipotesi non abbiano escluso la possibilità di
realizzare queste idee…
Forse sarebbe meglio parlare di fantascienza, non crede? In un certo qual modo credo di sì. Chukjibeop e bihaengsul
rimangono ampiamente inserite nel regno dell’iperbole e della
fantasia: impersonano il desiderio collettivo di superare barriere e
forze che ci legano fisicamente e senza scampo. Queste parole
rendono manifesto quel che oggi è represso e più di altre verso la
dimensione del primario, l’opera di Dubuffet partecipava dunque
a un diffuso sentire in cui, alla costernazione per un mondo ferito,
si mescolava una radicale avversione nei confronti delle
preesistenti strutture sociali e culturali; le stesse che,
colpevolmente o meno, avevano permesso la pianificata follia
dell’ultima guerra. In ambito artistico, ciò aveva quale riflesso un
desiderio di azzeramento di ogni codice rappresentativo
tradizionale, proposito perseguito dagli esponenti delle nuove
tendenze e, con particolare coerenza, da quelli dell’Informale. ■
Droni by Art / Aidanews - 59
JEAN DUBUFFET. Il Teatro del Suolo di Nicola Galvan
324 tavole dei Phénomènes.
L'immagine degli esseri umani, del loro corpo, delle cose
abitualmente toccate dalle loro mani, rimane essenzialmente
estranea al più noto ciclo litografico di Jean Dubuffet, che si offre
alla nostra lettura come un registro monumentale delle
fenomenologie riconducibili alla natura e ai suoi elementi.
Nonostante le loro specificità poetiche e stilistiche, i ventidue
portfolio che lo compongono, esito di un lavoro che ha impegnato
l’artista francese dal 1958 al 1962, non sono scindibili dalle coeve
esperienze sviluppate in campo pittorico. Rappresentano
piuttosto l’ultima frontiera della cosiddetta celebrazione del
suolo, una fase espressiva che ha connotato il suo ricercare
durante gli anni Cinquanta e che lo ha visto sondare, sia nel
versante figurativo, sia in quello astraente delle opere, il valore
simbolico e narrativo della pura terrestrità.
I “luoghi” privilegiati dalla pittura di Dubuffet erano allora
costituiti dai panorami scabri, dalle superfici anonime e
petrose, dagli assemblaggi ottenuti con il giustapporsi di veri
elementi botanici. Ad affiancarli, ma anche a manifestarsi non di
rado nel loro contesto, erano teste e corpi umani che apparivano
inscritti nella terra o con la terra plasmati. Attraverso essi
prendevano vita personaggi grotteschi e deformi, definiti secondo
modalità rappresentative infantili, i quali mantenevano però quale
riferimento la stessa figura umana poi dimenticata nelle tavole dei
Phénomènes.
L’ART BRUT (Arte Povera). Era attraverso questo apparato
iconografico, diretto discendente di quello già sviluppato nei
lavori passati alla storia con la definizione di Art brut, che
Dubuffet consumava, parallelamente ad artisti guidati da una
simile tensione intellettuale, la sua personale elaborazione del
lutto. Scaturita dalla smisurata tragedia del Secondo conflitto
mondiale, tale meditazione aveva trovavo una “irregolare”
formulazione espressiva negli Ostaggi di Jean Fautrier, nei sacchi
di Alberto Burri, nelle desolazioni post nucleari di Enrico Baj.
Senza rinunciare alla sua peculiare cifra sarcastica, e volgendosi
Droni by Art / Aidanews - 60
più di altre verso la dimensione del primario, l’opera di Dubuffet
partecipava dunque a un diffuso sentire in cui, alla costernazione
per un mondo ferito, si mescolava una radicale avversione nei
confronti delle preesistenti strutture sociali e culturali; le stesse
che, colpevolmente o meno, avevano permesso la pianificata
follia dell’ultima guerra. In ambito artistico, ciò aveva quale
riflesso un desiderio di azzeramento di ogni codice
rappresentativo tradizionale, proposito perseguito dagli esponenti
delle nuove tendenze e, con particolare coerenza, da quelli
dell’Informale ►
Droni by Art / Aidanews - 63
►Credo che le scoperte più feconde avvengono non a partire
dall’esecuzione delle immagini ma a partire dall’interpretazione che se ne
fa. Credo anche che questa facoltà di veggenza davanti a un’immagine può
essere per chiunque oggetto di esercizio e che chiunque abbia intenzione di
compiere un atto creativo farà bene a coltivarla almeno quanto la sua agilità
manuale.” Cf. J. Dubuffet, in Note.. cit., pag. 81■
Droni by Art / Aidanews - 64
Il Magnifico Rettore Giuseppe Zaccaria compiaciuto
dell’atterraggio soft del minidrone by Art usato per riprese al
Giardino della Biodiversità (26 giugno 2105)
Droni by Art / Aidanews - 66
DRONE PAINTINGS Katsu, l’artista che
“vola con uno spraydrone”
Spraypaint-Wielding Drone Helps Pioneer a New Type of
Vandalism. As artist Katsu works out the kinks (eccentricità) on
his creation, tagging will rise to new heights By Rain Noe - May
04, 2015.
Last year street artist Katsu caused a stir with his Drone Paintings.
Droni by Art / Aidanews - 67
KATSU is an artist, vandal and hacker who works in Brooklyn,
New York. He works with technology, vandalism, and includes
commentary on commercialism, privacy and digital culture. As a
result his work includes traditional graffiti, digital media and
conceptual artwork.
After several months of experimentation with quadcopter drones
and in collaboration with FAT Lab member, Becky Stern,
KATSU developed a prototype mountable remote sprayer- the
resultant device was dubbed the Graffiti Drone. A press release
from The Hole Gallery the described the process of its refinement
as testing with "weight of the paint, the straw for the sprayer, the
sensor for the can activation, the flight of the drone and different
paint and surfaces".
Droni by Art / Aidanews - 68
Commenting on the significance of the work the artist explains
that "drones are becoming this extension of human beings in the
same way that we’re growing so close to our smartphones and
devices...It’s really exciting to see and understand and think about
what it means that many of the aesthetic decisions in these
paintings are not my decisions. They’re these collaborative
decisions with this technology".
Droni by Art / Aidanews - 69
On April 30th 2015 it was reported that KATSU had used his
Graffiti Drone to vandalize a Soho billboard approximately six
stories tall.[3] A video of the Calvin Klein advertisement
featuring model Kendall Jenner being defaced went viral on
YouTube.link Citing the quadcopter as "Graffiti Drone 1.0" the
act was described as proof of concept demonstrating the potential
that drones have to transform graffiti.
Droni by Art / Aidanews - 71
Ceramic drone swarm, 2014-2015, with Vape sculpture, 2015
In the back of the gallery, a swarm of ceramic drone sculptures
hang motionless from the ceiling. Every few minutes, a puff of
fog shoots from the wall to form an indoor cloud that lingers
mysteriously before dispersing throughout the gallery.
[KATSU: Remembering the Future, The Hole, 312 Bowery,
NYC, January 8 – February 22, 2015
Droni by Art / Aidanews - 72
First, if like me, you are under 60, you were born after Jackson
Pollock died. I’m not saying that KATSU is the next Jackson
Pollock, but I am saying that I’m too young to be offended or
surprised by Pollock’s paintings. These drone paintings give me a
chance to feel that uneasy mix of emotions: simultaneously
fascinated by the future of the process (just imagine what this will
do to graffiti) and yet I admit I’m a little irked by the idea of robo-
collaboration and a greater divide between the painter and the
canvas. And that’s really cool, because I can now stand in front of
a Pollock, or Warhol, or Monet and really understand that “hey
you can’t do that!” feeling.
Second, KATSU has a wicked sense of humor. He is famous for
faking this video of himself vandalizing a famous Picasso
painting at the Museum of Modern Art (yes, fake). Other works in
the show include 3D printed handguns, portraits made with
human feces, and a live feed of a video game he’s playing RIGHT
NOW from an undisclosed location. And again, this is all viewed
while standing on a rubber “playground” floor. My point is that
this show will certainly change the world… but I wouldn’t take it
too seriously.
Droni by Art / Aidanews - 73
Last week he caused a stir by turning the technology against
advertising with a public act of vandalism. The technology in
question is the ability to SPRAYPAINT VIA DRONE, which
produced (in my opinion) some pretty cool paintings exhibited by
NYC-based gallery The Hole at the Silicon Valley Art Fair
(Image)
The target was a multistory Calvin Klein ad featuring
Kendall Jenner, and anyone who was around at the right time on
Wednesday night might've spotted this: In addition to drones
allowing Katsu to reach places he physically cannot without them,
he's fascinated by creating art that is in effect a collaboration
between man and machine.
Droni by Art / Aidanews - 74
ELLA AND PITR - PAR TERRE
Drawings seen from the sky. 2015
AERIAL STREET ART
Sappiamo che Ella e Pitr si sono incontrati casualmente in una
strada di Saint-Étienne nel 2007, mentre stavano cercando,
entrambi, un luogo in cui incollare il proprio disegno; da quel
momento hanno iniziato a lavorare insieme, popolando i muri, sia
della propria città, sia di altre località francesi e straniere (Europa,
Canada, Cile e Hong Kong ) di personaggi e oggetti curiosi, come
giganti addormentati su enormi superfici o vecchiette colte nei
gesti più bizzarri o ancora lupi, uccelli e tanti altri animali spesso
catturati in situazioni fumettistiche.
“Adattiamo la nostra tecnica alla superficie su cui intervenire.
Quando lavoriamo su superfici naturali non utilizziamo i colori
acrilici: ad esempio, sulla spiaggia abbiamo usato le alghe arenate
che abbiamo trovato in loco, oppure ci è capitato di frantumare
per ore materiali come carbone e gesso, per ottenere del bianco e
del nero biodegradabili. Siamo inoltre alla ricerca della
composizione attuale dell’inchiostro di china, perché rimane
molto misteriosa…
Sui muri e sui tetti, invece, usiamo sempre pittura.
Droni by Art / Aidanews - 78
VIDEO SELEZIONATI
Droni by Art
Dic. 2015: Droni by Art in concorso a New York City Drone Film Festival
Giornalismo outdoor
Compendio Revedin Bolasco Piccinini UniPd (11/11/2015)
Droni by Art_72. Mostra_ Cinema_Venezia (3/09/2015)
Giornalismo indoor (Museum)
Invasione Digitale Museo Archeologico Venezia (1 maggio 2015)
Percorso Museo Archeologico Nazionale di Venezia (1 maggio 2015)
Villa Manin - Avanguardia Russa –Interviste a soprintendente Colussi e
Costakis (16 febbraio.2015)
Movie
The Drone - Trailer #1 (2015) - HD
Advertising / Model
Zerinol vox gola drone spot (nov. 2015)
Introducing the Lily Camera
NYCDFF - New York City Drone Film Festival 2016 – Teaser
(Punzecchiatore)
Architecture
NYCDFF 2015 Architecture Winner- The Fallout, Pripyat (Vincitore
Architettura, La caduta di particelle radioattive a Prypiat)
Music
LOOP 60Hz- Transmissions from The Drone Orchestra (Trasmissioni dal
Drone Orchestra)
Laura Pausini - Simili (Official Video)
Drone Portraits, Part 1- Stella McCartney
Visual Arts Ella & Pitr - Au jour le jour pour toujours
World’s First Drone Light Painting - The Christmas Edit
KATSU Drone Drawing 2015 on Kendall Jenner
KATSU's Drone Paintings
Fashion
Fendi deploys catwalk drones in fashion first (Fendi usa i droni in
passerella a Milano)
Altri: Storia di una GO PRO e del Drone che le insegnò a volare
(Castelfranco 2014)
Droni by Art / Aidanews - 79
Ennemond Alexandre Petitot (Lyon 1727-1801 Parma), La
Mongolfiera, 1784 (Parma , Fondazione Museo Glauco Lombardi).
Da Parigi Argental informava la corte il 25 agosto 1783 della nuova grande
scoperta relativa al globo aerostatico ideato da Mongolfier, che verrà lanciato,
con animali a bordo, il 19 settembre a Versailles. A Colorno vennero fatti
alzare diversi palloni sperimentali, a cui partecipò anche l’architetto Petitot che
progettò l’elegante cabina per le merci a formadi navicella.