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A. Miatello & D. Pauletto
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A. Miatello & D. Pauletto
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A. Miatello & D. Pauletto
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Angelo Miatello Daniele Pauletto Con la collaborazione di Claudio Malvestio
I DRONI TRA ARTE CINEMA
AUDIOVISIVO Competenze tecnologiche e creatività
2016
Ipsia Galilei - Droni by Art
A. Miatello & D. Pauletto
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Colophon
Droni by Art©
Special Issue for Rome 2016
Numero speciale per Roma 2016
Copertina di Claudio Malvestio
Foto di: Claudio Malvestio, Daniele Pauletto, Angelo Miatello,
Daniele Macca, La Biennale di Venezia, Wikipedia
Il giornalismo tascabile 2015-2016©
Servizio cronaca vernici stampa mostre d’arte, eventi internazionali
Accrediti ufficiali: Nazzareno Bolzon (prof. vicepreside Ipsia),
Daniele Pauletto (prof. Ipsia e giornalista), Angelo Miatello
(giornalista), Claudio Malvestio (fotografo), Rosanna Bortolon
(coordinatrice), Federico Calzavara (stagista), Dobrica Raunig
(stagista)
Redazione: A. Miatello, D. Pauletto
Videomaker: D. Pauletto
Caratteristiche del giornale tascabile
15x21cm
Catalogazione bibliotecaria
ISBN 978-88-88356-53-2
Aida cod. editore: 4627-204991
Stampa Castelfranco Veneto-Mestrino padovano
Tiratura limitata
A. Miatello & D. Pauletto
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Il Giornalismo tascabile – The Pocket Journalism
Droni by Art© Special Issue for Rome 2016
Dobrica Raunig, Federico Calzavara, Nazzareno Bolzon, Daniele Pauletto Team Ipsia Galilei FPA2000 Droni by Art
Arsenale di Venezia, 18 maggio 2016 (Foto di A. Miatello FPA2000 ©2016)
A. Miatello & D. Pauletto
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INTRODUZIONE DEGLI AUTORI
Droni by Art, il giornalismo tascabile, è una metafora che va in controtendenza dell’uso dei droni ‘acchiappa’ terroristi. Inedito titolo che è servito per entrare nel meccanismo della comunicazione, insolito ma non troppo. Gli autori di questo libercolo riportano alcuni servizi giornalistici effettuati durante vernici stampa di eventi culturali, in particolar modo delle arti visive. Hanno sfidato con strumenti alla portata di mano, come un cellulare, un minidrone ed una penna biro – i professionisti della cronaca quotidiana. Se i droni sono già stati sperimentati come mezzi robotizzati per la fotografia aerea, il trasporto di oggetti, il soccorso civile, la misurazione degli inquinanti atmosferici, il cinema, il teatro, la musica, l’arte, per quanto riguarda la comunicazione non vi sono ancora entrati a pieno regime. Ciò significa che il campo è aperto perché le sfide sono molteplici. La robotizzazione digitalizzata migliorerà il flusso della comunicazione con programmi sempre più accessibili al grande pubblico. Per gli addetti ai lavori i droni sono indispensabili, ormai insostituibili. Per i detrattori una violazione della privacy. L’uomo si sta abituando a controllore il territorio con pignoleria e perspicacia, sebbene in certe situazioni si trovi di fronte al dilemma di causare effetti collaterali negativi. Il cinema hollywoodiano ci permette di entrare in ambienti “sensibili” e capire come funzionano. Se dovessimo aspettare di essere infomati dai nostri politici rimarremmo ancora per lungo tempo nelle grotte. A meno che il “programma industriale drone” non diventi d’interesse nazionale e necessiterebbe di ingenti capitali pubblici. Il team Ipsia – Droni by Art suggestionato dalle novità e opportunità offerte dala Rete ha condotto una cinquantina di servizi giornalistici nell’arco degli anni anni 2015-16, postando su YouTube videoclip inediti e originali. Alcuni dei quali proseguono nella loro inarrestabile ascesa di followers. Per la prima volta abbiamo avvicinato i nativi digitali al mondo dell’arte concettuale con i loro stessi strumenti di comunicazione.
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A. Miatello & D. Pauletto
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Sommario
1. CENNI INTRODUTTIVI Dai fuchi ai droni, una storia militare avvincente dalla missilistica alla balistica, come i droni sono diventati la punta di diamante degli eserciti 2. I LIMITI DEI DRONI A SCUOLA Ben coscienti che il confronto con droni di guerra è pressoché paradossale e rischioso, per i sistemi, le energie e la cosiddetta network analysis, in cui “questo tipo di analisi consente di rivelare la presenza di antagonisti occulti, rendendo visibile la struttura fisica delle loro relazioni interpersonali, il risutato è che il network diventa visibile e vulnerabile, annullando il vantaggio asimmetrico di cui gode un nemico che si muove nell’ombra”. 3. I GIOCHI VIRALI Cronaca, Pokémon conquista milioni di persone. 4. IPSIA, LA SCUOLA DEI DRONI Videoregistrazioni volanti. Contro la scarsità di mezzi: l’inventiva Droni by Art© IPSIA: ELENCO DEI TEST CON I DRONI DRONI BY ART – IPSIA GALILEI: ELENCO ARTICOLI DEL GIORNALISMO TASCABILE 5. DRONEPORTI IN AFRICA. LA PROPOSTA DI LORD NORMAN FOSTER Mostra 15.Biennale Architettura Arsenale - Esterno 6. IL LINGUAGGIO CON I DRONI Definizione del giornalismo tascabile 7. IL DRONE GALILEO FILMA IL TRASLOCO DELLA BELLONA-MINERVA di Veronese DA CASA GIORGIONE AL LICEO STATALE G. 8. MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI VENEZIA. I DRONI IPSIA ENTRANO AL MAN Invasione digitale al Museo del 1° maggio 9. MODA, IL DRONE SORVOLA LA SFILATA DELLA COLLEZIONE FENDI 10. ANTI-SURVEILLANCE FASHION. GAINING MOMENTUM (SPICCANDO IL VOLO) 11. AERIAL STREET ART. ELLA AND PITR - PAR TERRE DRAWINGS SEEN FROM THE SKY. 2015 La poetica della coppia più felice al mondo 12. IL DRONE DIVENTA LA STAR DEL CINEMA DI GUERRA L’occhio del drone ci controlla
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1. CENNI INTRODUTTIVI Dai fuchi ai droni, una storia militare avvincente dalla missilistica alla balistica,
come i droni sono diventati la punta di diamante degli eserciti
Il significato più antico di ‘drone’ in inglese è “fuco”, il maschio dell’ape, da cui
deriva il verbo to drone, che descrive un ronzio e anche un parlottio monotono. Il
lessicografo Ben Zimmer in The Flight of ‘Drone’ From Bees to Planes smentisce
però l’etimologia popolare che il velivolo debba il nome al ronzio che esso
produce. Il Collins English Dictionary (1979) distingue tra: 1. a male bee in a
colony of social bees, whose sole function is to make with the queen. 2. Brit. a
person who lives off the work of others. 3. a pilotless radio-controlled aircraft.
[Old English dran; related to Old Hight German treno drone, Gothic drunjus
noise, Greek tenthrene wasp].
E così il verbo to drone che sta per “to make a monotonous low dull sound; buzz
or hum”, abbastanza frequente nella musica con l’uso di note (o corde)
basse….Su un piano etimologico “drone” potrebbe essere dal lat. tardo drama
nt. , dal greco drama ,der. drdo “agisco” (De Mauro).
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Vuoto totale nel lessico italiano, sebbene
ci si vanti di avere l’Enciclopedia Italiana
Treccani, il Grande Dizionario della Lingua
Italiana, Il Grande Dizionario Enciclo-
pedico. Per fortuna wikipedia, con tutti i
suoi limiti, ci aiuta a darci una definizione
e persino qualche imma-gine correlata.
Ma per avere una definizione italiana di
un forestie-rismo tipicamente militare, ci
aiuta il De Mauro nel Dizionario della
lingua italiana (ed. 2000, p. 788): “Drone
s.m.inv. ES ingl / drown/TS milit. 1.
Velivolo privo di pilota, comandato a
distanza per operazioni di ricogni-zione o
sorveglianza. 2. Bersaglio telecomandato
usato nelle esercitazioni come simulacro di nave o di aereo [1987
nell’accezione 2; ingl. Drone propr. ‘fuco’]”, precisando anche una data di
apparizione: 1987. Come molti altri lemmi stranieri, anche il “drone” viene fatto
proprio dal giornalistismo europeo. Poco importa se tradotto nella lingua madre
è un insetto importantissimo nell’apicoltura, dal lat. Fucum.
Dal termine ormai comune di drone-drones, il linguaggio politico e non solo, si è
fatto più sofisticato, quasi nel voler sottolineare che la tecnologia avanza così
velocemente che il “coso” con le eliche è uno dei tanti sistemi robotizzati,
teleguidati a vista sul posto o dietro le quinte, anche a diecimila miglia dal luogo
del punto da “sorvegliare” o “distruggere”. Il termine in uso è quello tecnico
Unmanned Aerial Systems - UAS, sistemi aerei senza pilota.1
Il drone sparisce come termine nella letteratura degli armamenti perché viene
inglobato nell’industria missilistica, cioè rientra nella categoria di armi
strategiche con sigle e nomi che solo gli addetti ai lavori ne conoscono le
caratteristiche. Progetti gestiti da grandi società quotate in borsa in cui
partecipano industrie di paesi diversi. Una realtà che si conforma all’interno di
programmi Nato, per quanto ci riguarda come paese alleato fin dalla sua
nascita.
Dall’11 settembre 2001 le cose cambieranno. La Guerra in Iraq, la caccia a Bin
Laden, il drone diventa ormai il supermezzo di ricognizione (Intelligence,
Surveillance, Reconneissance, ISR) ma anche come bombardiere (caricato con due
missili Hellfire). Un giorno non tanto lontano si faranno le guerre volanti stando a casa in una triangolazione che può avere alcuni secondi di scarto tra il reperimento
del bersaglio e il suo annientamento.
1 Unmanned, sprovvisto di uomini, effeminato, evirato (cf. Luciano Sani, Vocabolario Inglese-
Italiano, Soc. ed. Dante Alighiei, 1974)
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Viene persino nominato come “drone antiterrorista” usato nella caccia all’uomo
dentro la sua tana. Il drone degli anni ’80 del secolo scorso era una spia volante,
nel XXI secolo una testa di acciaio che insegue il “capo terrorista” o dei bersagli
mirati di postazioni terrroristiche (paramilitari) fino ad annientarli.
La base operativa a diecimila chilometri dal luogo del ‘castigo’. Singolare la
base a 30 miglia da La Vegas in Nevada (USA), che, stando seduti con monitor,
pulsanti, cuffie e naturalmente con l’aria condizionata accesa ed un bicchierone
di caffè americano sul tavolo dentro container inospitali, “i piloti” eseguono le
operazioni chirurgiche così precise da chiedersi se tutto questo sia vero.
Poco importa se gli effetti collaterali superano il bersaglio militare. Per fortuna il
cinema hollywoodiano ci svela gran parte degli scenari, delle strategie e dei
mezzi a disposizione. Attraverso lo spettacolo i nostri alleati americani ti dicono
che cosa riescono a fare e dove vogliono arrivare. “Siamo un po’ tutti cattivi, i
terroristi, noi, chi ci guida…” - ripete al microfono del cronista l’attrice Zoe
Kravitz di The Good Kill.
Da qui all’uso civile di piccoli aviogetti con pilotaggio remoto ce n’è ancora di
strada da fare ma una cosa è certa: la sfida è grande perché possono realizzare
progetti impensabili con una regia di controllo che è vigile 24 ore su 24. Un fish-
eye in più, un Grande fratello.
La capacità di saper cogliere queste potenzialità è stata fino ad ora il nostro
punto di partenza nei limiti dei mezzi a disposizione. Esemplare il “fai da te” (DIY
- Drone It Yourself Kit v 1.0) del giovane olandese Jasper Van Loenen che offre
con il suo kit brevettato la possibilità di trasformare qualsiasi oggetto in un
drone, semplicemente collegando quattro motori e una unità di controllo - senza
know-how tecnico necessario. Il kit è costituito da più parti che sono facili da
montare e può essere collegato ad una vasta gamma di oggetti diversi. Per usi
più avanzati, si può prendere i disegni originali e modificare il kit per farne uno
proprio personalizzato. Dunque un’arma a doppio taglio è il drone che, se da
una parte può risolvere problemi impensabili, dall’altra invece ne provederebbe
altrettanti.
La percezione visiva con l’occhio del drone. Il drone dunque con la sua
strumentazione di bordo che filma e fotografa dall’alto potrebbe cambiare nel
tempo la percezione dell’individuo, rendendolo forse ancor più maturo di quanto
non si creda. L’orizzonte si allarga e le coordinate che ne seguono svilupperanno
nuovi percorsi progettuali che prima erano impensabili. Distinguere l’uso
scientifico civile da quello terroristico ci sembra cosa ovvia e doverosa, sebbene
in questo libro ci sia da parte degli autori la consapevolezza che i miliardi
investiti nell’industria militare faranno ricadere qualche frutto anche in quella
civile.
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É solo una questione di tempo perché ritardare il ciclo del progresso che nel
nostro contesto culturale significa migliorare un dato elemento in qualità-
quantità significa forzare le generazioni attuali a far finta di non “sentire”
quando ormai hanno in tasca un minicomputer o possono essere milioni di
soggetti collegati da un stessa fonte com’è il caso strabiliante del Pokémon (in
veneto suonerebbe “poche-mone”).
Che cosa significa?
Innazitutto disporre di una piattaforma condivisibile, in secondo luogo l’accesso
gratuito
tramite il satellite. La potenza si misura in funzione della capacità comunicativa,
poi per il resto si entra in altri campi, come quello psico-attitudinale o
neuronale, che esulano dal nostro obiettivo, lasciando ad altri esperti l’analisi.
2. I LIMITI DEI DRONI A SCUOLA
Ben coscienti che il confronto con droni
di guerra è pressoché paradossale e
rischioso, per i sistemi, le energie e la
cosiddetta network analysis (consente di
trovare nodi di senso in un grandissimo
numero di informazioni significanti), in
cui “questo tipo di analisi consente di
rivelare la presenza di antagonisti
occulti, rendendo visibile la struttura
fisica delle loro relazioni interpersonali, il
risutato è che il network diventa visibile
e vulnerabile, annullando il vantaggio
asimmetrico di cui gode un nemico che
si muove nell’ombra”. (Gregory McNeal)
“A noi interessa soprattutto di capire
come possono essere utili per scopi civili
i droni che vengono immessi sul mercato
e di accompagnare i nostri studenti nella
loro formazione, sia come consumatori
attenti sia come tecnici e probabili
inventori di nuovi sistemi robotizzati
volanti” – ci sottolinea il prof. Bolzon,
vice preside dell’Ipsia.
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Il drone è equipaggiato di
sistemi computerizzati che
trasmettono dati e segnali
così precisi e nitidi che il
pilota “con i piedi per terra”
può vedere, dirigerlo e
persino andare oltre. Più
sofisticato è l’apparato cine-
fotografico e maggiori sono i
risultati eccezionali che si
possono raggiungere. Però,
secondo gli esperti, due sono
le condizioni: praticità e
governance in un sistema
che chiameremmo
“integrato”, senza il quale
l’uso potrebbe risultare
sterile. E quando si parla di
“sistema”, l’uso di un drone,
per quanto ludico possa
sembrare, è ovvio che ci viene
in mente il racconto del
colonnello Matt Martin. Ci
hanno abituati alle telecamere
fisse e in casi eccezionali alle
riprese da elicotteri. Apparati
costosissimi ma limitati. Il
confronto non regge più e stiamo ancora qui a discutere se il drone dev’essere vietato.
Dagli Stati Uniti arrivano ormai echi di cronaca che la polizia metropolitana si sta
attrezzando di droni.
Foto di Claudio Malvestio © 2015:
il Magnifico Rettore dell’Università di Padova prof. Giuseppe Zaccaria
testimonial dell’atterraggio soft del minidrone Ipsia
A fianco
un drone Ipsia sopra l’Orto Botanico dell’Università di Padova, il più antico
giardino-laboratorio scientifico pubblico (1547)
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3. I GIOCHI VIRALI
Cronaca, Pokémon conquista milioni di persone.2 L’esempio di Pokémon Go ha
spiazzato tutti. Sembra che abbia raggiunto cinquecento milioni di giocatori,
migliaia incalliti con il cellulare per ore acceso, di notte e di giorno. Wikipedia ce
lo descrive così: Pokémon Go (da Pocke[t] Mon[sters]) è un videogioco di tipo
free-to-play basato su realtà aumentata geolocalizzata con GPS, sviluppato da
Niantic per i sistemi operativi mobili iOS e Android, creato con la collaborazione
di Game Freak, The Pokémon Company e Nintendo.
Il gioco è compatibile con una periferica Bluetooth denominata Pokémon Go
Plus, dispositivo progettato e realizzato da Nintendo. Pokémon Go Plus ha la
forma di segnaposto di Google Maps e viene commercializzato a partire da
settembre 2016.
Modalità di gioco. All'inizio del gioco viene consegnato un Pokémon iniziale tra
Bulbasaur, Charmander e Squirtle. Il protagonista può incontrare e catturare
Pokémon selvatici o affrontarli all'interno di palestre. È possibile ottenere Poké
Ball e altri strumenti utilizzando le monete del gioco, che possono essere
acquistate all'interno dell'applicazione.
Sviluppo. L’idea originale del gioco risale al 2014 quando il presidente di
Nintendo Satoru Iwata e Tsunekazu Ishihara, all'epoca a capo della The
Pokémon Company, in collaborazione con Google hanno realizzato un pesce
d'aprile dal nome Pokémon Challenge che consisteva nella ricerca dei Pokémon
all'interno del servizio Google Maps. Ishihara si è accorto che combinando
l'esperienza maturata nel progetto Pokémon Challenge con le potenzialità di
Ingress, un gioco di realtà aumentata sviluppato da Niantic di cui lui e la moglie
erano fan, era possibile realizzare un nuovo prodotto. Niantic ha utilizzato i dati
di Ingress come base per determinare i luoghi dove collocare i PokéStop e le
palestre che compaiono nel videogioco. Nel settembre 2015 Ishihara, diventato
nel frattempo presidente di Nintendo, ha dedicato il discorso per il lancio del
gioco al suo predecessore Iwata, morto due mesi prima. La colonna sonora del
gioco è stata scritta da Junichi Masuda, lo storico compositore della serie
Pokémon, che ha anche in parte supervisionato il design del gioco. Tra i
designer della parte grafica del gioco è da ricordare Dennis Hwang, che in
passato ha lavorato con Google e ha creato il logo di Gmail
Pubblicazione. Annunciato ufficialmente il 15/09/2015, il gioco è stato
inizialmente distribuito il 6 luglio 2016 in Australia, Nuova Zelanda e negli Stati
Uniti d'America.
Visto il sovraccarico creato sui propri server dalle richieste di risorse legate a tale
distribuzione, John Hanke, amministratore delegato di Niantic. dichiarò che la
2 Los Angeles Times, in ‘Pokemon Go’ is a work of art, not a social experiment, latimes.com, 15
luglio 2016. URL consultato il 25 luglio 2016.
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pubblicazione in altre aree
geografiche sarebbe stata
rimandata finché “Niantic non fosse
stata a proprio agio” nel risolvere
tutti i problemi tecnici. L’attività
riprese il 13 luglio in Germania, nel
Regno Unito il 14 luglio e in Italia,
Spagna e Portogallo il 15 luglio. Il
16 luglio fu il giorno della
distribuzione in vari altri paesi
europei e il giorno dopo di quello in
Canada. Il lancio in Giappone venne
inizialmente annunciato per il 20
luglio ma fu invece rimandato al 22
luglio, dato che la sponsorizzazione
di McDonald’s ed il luogo di lancio
della app erano stati pubblicizzati
all’insaputa dello sponsor. Entro la
fine di luglio il gioco fu distribuito
anche in Francia e ad Hong Kong,
mentre in agosto il gioco è arrivato
in America Meridionale, oltre che
nel resto dell'Asia e dell’Oceania.
Pokémon Go è stato vietato in
Arabia Saudita e in Iran.
Tre sono gli elementi che ci
interessano. Questo gioco è un
lavoro artistico, individualista al
massimo, non è un “social
esperiment”, nel senso di esperimento di tipo collettivo. Una sfida tra il
giocatore e chi detiene la posta che si basa su un algoritmo sofisticato. Vince chi
avanza sempre di più. L’idea originale proviene da Satoru Iwata e Tsunekazu
Ishihara in collaborazione con Google quando hanno realizzato un pesce d'aprile
dal nome Pokémon Challenge con le potenzialità di Ingress che consisteva nella
ricerca dei Pokémon all’interno del servizio Google Maps, cioè una delle tante
applicazioni offerte gratuitamente da Google. Ed infine sbaraglia tutti per
gratuità e l’originalità. Non entriamo nel merito della valenza immateriale
(“causerebbe dipendenza ad un sistema totalitaristico”) ma il fatto è univoco e
globale.
La contaminazione pokèmona. “Pokémon Go crea dipendenza a un sistema
totalitaristico che è pari a quello nazista”, a dirlo è il vescovo di Noto (Siracusa),
Antonio Staglianò. “Ecco perché combatto quest’app che sta alienando migliaia
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e migliaia di giovani” ha aggiunto il vescovo, il quale ha iniziato una battaglia
contro il gioco virtuale. La cattedrale di Noto è indicata come una dei Pokéstop
disseminati in giro per il mondo, portando in questo modo molti giocatori a
ritrovarsi davanti ad essa per rifornirsi degli oggetti di gioco; un fatto che ha
accresciuto la rabbia del vescovo. Lo stesso Staglianò si era già espresso contro
Pokémon Go, definendolo “diabolico” e aggiungendo “stavo riflettendo sul
rapporto tra il gioco e questa assenza di pensiero che stanno organizzando per
costruire dei cadaveri ambulanti”. 3
Sull’altra sponda della Senna, a Parigi, l’agenzia Reuters segnala che Najat
Vallaud-Belkacem, ministra francese dell’Educazione nazionale, ha chiesto un
incontro con gli sviluppatori di Pokemon Go. L’obiettivo di Vallaud-Belkacem è di
ottenere che i pokémon più rari non compaiano nelle istituzioni scolastiche, al
fine di evitare caos e disturbi alle lezioni.
Il divieto proposto dal ministero riguarda scuole elementari, medie e licei. Al
momento non sono ancora noti gli sviluppi della vicenda, ma Vallaud-Belkacem
ha fatto sapere che i singoli dirigenti scolastici potranno chiedere direttamente
sul sito di Niantic Labs l’esclusione del proprio istituto dalle mappe.
Lo stesso sta accadendo in altri ambienti, come musei e ospedali, che, per la
natura del gioco, spesso
corrispondono a punti
d’interesse da visitare.
Dunque il fenomeno
“pokémon” può avere
diversi risvolti, come del
resto tutto quello che passa
in Rete “a titolo gratuito”.4
3 Il Fatto Quotidiano online, 6 agosto 2016.
4 C’è da aggiungere che per il ministro due sarebbero i fattori a rischio: la distrazione e la
sicurezza. Il timore è proprio quello che gli studenti, soprattutto quelli più grandi in grado di
nascondere il cellulare sotto il banco mentre il docente spiega la lezione, possano essere più
interessati alla cattura dei mostri che alla spiegazione di letteratura o matematica. E la sicurezza.
Secondo quanto riportato da Le Figaro, il ministro francese pensa che la caccia ai Pokémon
potrebbe portare a scuola persone che non siano studenti. Una preoccupazione nata dalla cronaca di
folle impazzite che si muovono da una parte all’altra per poter conquistare Pikachu o Mankey. Un
provvedimento di buon senso che sarà esteso anche ai musei e agli ospedali dove, in Francia, si
segnala la presenza dei mostriciattoli. Un problema che si presenterà presto anche in Italia. I
“Pokéstop” ovvero le stazioni dove prendere Pokéball sono ovunque: dai sagrati delle chiese, alle
piazze, ai locali pubblici, agli edifici culturali. Tra qualche giorno dovremo verificare se i Pokémon
hanno conquistato anche i nostri edifici scolastici. Cf. Alex Corlazzoli, Il Fatto Quotidiano, 6
settembre 2016.
A. Miatello & D. Pauletto
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Così i droni, nella loro specificità digitale, rappresentano una tecnologia che in
apparenza non ha frontiere, o almeno, così si crede e la creatività va oltre
laddove ci sono i mezzi e delle strutture adeguate. Le ricadute dal militare al
civile possono essere di grande portata.
4. IPSIA, LA SCUOLA DEI DRONI Videoregistrazioni volanti.
Contro la scarsità di mezzi: l’inventiva
Droni by Art©
Il cinematografo è stato l’invenzione del secolo “quel nuovo progresso
dell’umanità” che dal 1890 fino ad oggi senza freni prosegue in innovazione e
pluridisciplinarietà.
Si concretizza su macchine da presa che aprono nuove frontiere
all’informazione, già di per sé progredita grazie alla fotografia e alla stampa
illustrata.
Nasce il film di attualità con le gare sportive, le parate militari, i conflitti
internazionali che diventa arma del potere e specchio della quotidianità,
quando riprende il traffico cittadino, l’animazione di un mercato o filmare
scene di grande interesse documentario.
Il drone, robot volante inventato solo per uso militare, cioè colpire il nemico
con un pilota remoto, dopo settant’anni irrompe sulla scena mondiale
trasformandosi in un normale apparecchio multimediale integrato con
applicazioni e programmi software all’uso e consumo di tutti. La veduta
A. Miatello & D. Pauletto
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ruotante dall’alto in basso a 180 gradi, “guidata” da terra e controllata in tempo
reale sullo schermo del cellulare o di un portatile rivoluziona totalmente il nostro
rapporto “occhio-oggetto”, ”occhio-ambiente”, facendo risaltare sia il
controcampo (contextus) che inquadrature di primi piani (close-up). Si apre uno
scenario rivoluzionario per il kinèma-atos-graphie, in cui registi | attori |
ambiente | persone si mescolano in live-streaming continuo. L’uso del selfie ne
è una prova, sebbene siamo consapevoli che questo dilagare di autoriprendersi
può confinare nella superficialità.
È un’industria che ha uno dei tassi di crescita più elevati, sebbene ci siano
norme restrittive protezioniste che incidono fortemente sul suo sviluppo
tecnologico. Il drone, parola inglese italianizzata “il fuco”, “il ronzio di un fuco”,
deriva da un soprannome dato ad un velivolo lanciato da una rampa in una
esercitazione della marina militare statunitense, parafrasando un precedente
esperimento britannico chiamato per l’occasione “l’ape regina”. Ci sono voluti
diversi lustri per trasformarlo in cinepresa volante ed altrettanti per renderlo
utile anche per servizi civili o per svago.
L’Ipsia Galilei, per l’inventiva dei docenti Daniele Pauletto e Nazzareno Bolzon, è
il primo istituto professionale del Nordest che va in controtendenza, coinvolge
studenti di varie classi, testa l’uso di droni di piccole dimensioni, di
fabbricazione straniera, li studia, li scompone e crea il primo team per il
soccorso civile, per rispondere ad urgenti necessità come supporto all’ordine
pubblico, alla tutela dell’ambiente naturale, alla promozione turistica, alla
“bellezza” Italia. Tale sistema di comunicazione integrato, composto da
A. Miatello & D. Pauletto
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immagini, video, interviste con smartphone e minidroni, è stato da noi
battezzato “Droni by Art”, ovvero il "giornalismo tascabile”, tabù per taluni
politici.
IPSIA: ELENCO DEI TEST CON I DRONI
LUGLIO DICEMBRE 2013
PRIMI APPROCCI CON MODELLISMO ELICOTTERINI COMANDATI DA
SMARTPHONE
SETTEMBRE - DICEMBRE 2013
2013 Settembre Coinvolgimenti di studenti classi quinte. Sperimentazioni con trasporto
farmaci e libri con elicotterini ed elicotteri (autofinanziati studenti e docente)
2013 Novembre Laboratorio droni Dronilab a scuola e apertura blog
2013 Dicembre Sperimentazioni trasporto farmaci con elicotterini Farmacia sotto la Torre
http://dronilab.blogspot.it/2013/12/blog-post.html
http://www.trevisotoday.it/cronaca/test-droni-ipsia-galilei-castelfranco.html
GENNAIO 2014
AUTOFINANZIAMENTO PER ACQUISTO PRIMO DRONE
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/01/14/news/gli-studenti-dell-ipsia-
galilei-vanno-a-lezione-di-volo-1.8470349
DRONI GUIDA TURISTICA
http://www.oggitreviso.it/drone-che-fa-da-guida-turistica-78873
FEBBRAIO 2014
TEST: DRONI PER LA SICUREZZA SORVEGLIANZA IPER
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2014/20-febbraio-2014/-
sicurezza-drone-poliziotto-sorvegliera-parcheggio-iper-2224102908390.shtml
http://www.trevisotoday.it/cronaca/prova-droni-iper-castelfranco-veneto.html
http://www.oggitreviso.it/droni-dell%E2%80%99ipsia-fanno-da-security-ai-
%E2%80%9Cgiardini-del-sole%E2%80%9D-81356
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/02/16/news/i-droni-dell-ipsia-vegliano-
sullo-shopping-1.8684697
MARZO 2014
DRONI MULTIUSO
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/03/06/news/droni-dell-ipsia-sulla-
fracarro-radioindustrie-1.8802691
http://www.ilgazzettino.it/PAY/VICENZA_PAY/i_droni_dell_ipsia_in_volo_a_sfidare_gli_
ALLARMI_FRACARRO/NOTIZIE/557814.SHTML
DRONI SFILATE DI MODA
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/02/23/news/i-droni-del-galilei-ai-
giardini-del-sole-1.8729472
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http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/02/20/news/i-robottini-dell-ipsia-
filmano-la-sfilata-di-moda-ai-giardini-1.8709771
GUIDA SICURA
http://www.ilgazzettino.it/index.php?p=articolo&id_old=545613
DRONI ISPEZIONE TETTI EDIFICI
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/03/13/news/i-robottini-dell-ipsia-sulla-
loggia-danneggiata-dalle-piogge-1.8846744
http://www.ilgazzettino.it/index.php?p=articolo&id_old=570849
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/01/25/news/un-drone-in-sopralluogo-
sul-tetto-dell-ipsia-galilei-1.8541349
COME TI INVENTO UN DRONE
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/drone-a-scuola-Ipsia-castelfranco.aspx
LE IMPRESE STUDIANO I DRONI
https://www.youtube.com/watch?v=14uO6Jpfx1w
https://www.youtube.com/watch?v=VUIDRNo1PPU
http://barbaraganz.blog.ilsole24ore.com/2014/07/31/un-drone-in-regalo-agli-studenti-gli-
artigiani-mettono-le-ali-alle-nuove-generazioni/
APRILE 2014
I DRONI TRASPORTANO I GIORNALI
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/studenti-veneti-creano-droni-e-fanno-concorrenza-
ad-amazon-0273b871-a424-4d5b-a9c5-9fb038d467d6.html
DRONE ASSISTANT COACH
è stato poi utilizato dalle squadre di calcio nel
https://www.youtube.com/watch?v=EDPr9cXvLZg
DRONELAB
https://www.youtube.com/watch?v=Z3EqNIIaAHg
PROVE CADUTA FARMACI
https://www.youtube.com/watch?v=Bn9TliWtRoY
http://www.lavitadelpopolo.it/Paesi-Citta/Castellana/I-droni-volano-a-Castelfranco-grazie-
ai-ragazzi-dell-Ipsia/(language)/ita-IT
LA MASERATI
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/04/09/news/i-robottini-dell-ipsia-
chiamati-per-le-maserati-1.9017853
https://www.youtube.com/watch?v=dj-PGmAcaM8
DA SOMMELIER A GUIDA TIRISTICA
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/05/17/da-sommelier-a-guida-turistica-la-
nuova-vita-dei-droni_14ec47f4-30f2-4693-b56e-5404d97bf0b5.html
1 maggio 2015, il drone Ipsia entra per la prima volta nel Museo Archeologico Nazionale
di Venezia
A. Miatello & D. Pauletto
21
DRONI BY ART – IPSIA GALILEI: ELENCO ARTICOLI DEL
GIORNALISMO TASCABILE
IL DRONE GALILEO FILMA IL TRASLOCO DELLA BELLONA-MINERVA DA
CASA .
https://fpa2000.wordpress.com/2015/02/17/381/
Pubblicato il 16 febbraio 2015 - Il trasloco della Bellona-Minerva dalla Casa-Museo
Giorgione
http://youtu.be/jepokUS57hw
VILLA MANIN RASSEGNA AVANGUARDIA RUSSA, CODROPIO 2015
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/03/09/dal-drone-al-web-con-lavanguardia-russa-
una-pacifica-intrusione/
https://fpa2000.wordpress.com/2015/03/06/villa-manin-alla-riscoperta-dellavanguardia-
russa-con-i-droni-del-galilei/
Expo 2015 The Literary Gazette and Journal of Arts about Expo
https://exponews2015.wordpress.com/2015/03/08/un-video-drone-per-lavanguardia-russa-a-
villa-manin
INTERVISTE: LE MERAVIGLIE DI VENEZIA
https://fpa2000.wordpress.com/2015/04/15/le-meraviglie-di-venezia-liberamente-e-
gratuitamente-con-tablet-smartphone-e-da-casa//
VENETO EXPO 2015
https://exponews2015.wordpress.com/2015/03/25/expo-2015-destinazione-veneto-con-
deboli-infrastrutture/
JOURNALISM DRONE: “VENETO FOR EXPO"
https://exponews2015.wordpress.com/2015/03/24/journalism-drone-gasparin-lancia-il-
programma-veneto-for-expo/
PADIGLIONE VENEZIA BIENNALE DI VENEZIA
https://fpa2000.wordpress.com/2015/04/21/guardando-avanti-levoluzione-dellarte-del-fare-
9-storie-dal-veneto-digitale-non-solo-digitale/
SLIP OF THE TONGUE , PALAZZO PUNTA DELLA DOGANA VENEZIA
https://fpa2000.wordpress.com/2015/04/24/slip-of-the-tongue-un-lapsus-di-passione-e-
amore/
LA PRIMA VOLTA DI UN “DRONE” AL MUSEO ARCHEOLOGICO
NAZIONALE DI VENEZIA
https://fpa2000.wordpress.com/2015/05/01/la-prima-volta-di-un-drone-al-museo-
archeologico-nazionale-di-venezia/
https://fpa2000.wordpress.com/2015/05/02/lincursione-pacifica-del-drone-by-art-nelle-sale-
del-museo-archeologico-nazionale-di-venezia/
“…ACQUA IMMUTABILE ED ANTICA…”: UN NUOVO PERCORSO AL MAN DI
VENEZIA
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/04/30/acqua-immutabile-ed-antica-un-nuovo-
percorso-al-museo-archeologico-nazionale-di-venezia
DRONI BY ART
http://www.artspecialday.com/2015/05/09/droni-by-art-la-tecnologia-al-servizio-dellarte/
https://fpa2000.wordpress.com/2015/05/04/comunicare-con-i-droni-by-art-luovo-di-
colombo-bortolon-malvestio-pauletto-e-miatello-lanciano-il-giornalismo-tascabile/
A. Miatello & D. Pauletto
22
CINEMA TASCABILE: TRE REGISTI
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/04/26/il-cinema-tascabile-e-di-scena-al-liceo-
giorgione-mazzariol-zaccaria-pauletto-tre-registi-a-confronto/
56. BIENNALE ARTE VENEZIA 2015
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/05/08/the-key-in-the-hand-le-chiavi-in-mano-di-
chiharu-shiota-che-uniscono-il-mondo/
https://fpa2000.wordpress.com/2015/05/09/il-canadissimo-di-jasmin-bilodeau-sebastien-
giguere-e-nicolas-laverdiere-ovvero-il-consumismo-universale
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/05/06/in-compagnia-di-federico-tra-i-padiglioni-
della-biennale/
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/05/09/bgl-canadissimo-come-divertirsi-in-mezzo-
ai-potenti-della-terra/
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/05/10/56-biennale-padiglione-usa-il-curatore-paul-
c-ha-e-intervistato-da-droni-by-art/
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/05/12/la-ricerca-archeologica-della-civilta-umana-
di-moon-kyungwon-jeon-joonho/
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/05/09/bgl-canadissimo-come-divertirsi-in-mezzo-
ai-potenti-della-terra/
PADOVA: I DRONI IPSIA OSPITI D’ONORE PER LA MOSTRA DI JEAN
DUBUFFET AL GIARDINO DELLA BIODIVERSITÀ
https://fpa2000.wordpress.com/2015/06/26/padova-i-droni-ipsia-ospiti-donore-per-la-
mostra-di-jean-dubuffet-al-giardino-della-biodiversita/
GIARDINO DELLA BIODIVERSITÀ ALL’ORTO BOTANICO: OMAGGIO A
JEAN DUBUFFET
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/06/27/giardino-della-biodiversita-allorto-botanico-
omaggio-a-jean-dubuffet-ce-lo-spiega-nicola-galvan/
IN VISITA ALL’ORTO BOTANICO DI PADOVA CON DRONI E SMARTPHONE
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/06/28/in-visita-allorto-botanico-di-padova-in-
compagnia-di-baniele-pauletto-federico-calzavara-e-claudio-malvestio/
DRONI BY ART ALLA 72.MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
https://fpa2000.wordpress.com/2015/08/22/le-journalisme-de-poche-e-di-scena-allhotel-
excelsior-eccellenze-della-castellana-alla-72-mostra-del-cinema/
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/08/24/1340/
MOSTRA JOAN MIRÒ A VILLA MANIN 2015
https://naturarti.wordpress.com/2015/10/16/joan-miro-negli-ultimi-trentanni-da-realista-a-
sognatore-villa-manin-tinta-di-rosso-e-nero/
https://aidanewsxl.wordpress.com/2015/10/17/ennio-pouchard-miro-e-inconfondibile-lho-
conosciuto-a-roma/
PROGETTO DRONEFILM FESTIVAL
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2015/10/18/news/cortometraggi-girati-con-i-
droni-un-festival-in-citta-1.12291635?ref=search
I DRONI TRA ARTE CINEMA E AUDIOVISIVO.IL PRIMO LIBRO SU QUESTO
TEMA 2015
https://aidanewsxl.wordpress.com/page/2/
GIORNALISMO INTEGRATO TASCABILE. DRONI BY ART
https://aidanewsxl.wordpress.com/2016/02/16/salvatronda-prima-conferenza-pubblica-di-
droni-by-art-cinema-e-audiovisivo/
A. Miatello & D. Pauletto
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15. BIENNALE ARCHITETTURA VENEZIA 2016 (Reporting from the Front)
“THE EVIDENCE ROOM”. PADIGLIONE CENTRALE – GIARDINI
https://fpa2000.wordpress.com/2016/06/02/biennale-2016-olocausto-quando-anche-
larchitetto-e-malvagio/
https://aidanewsxl.wordpress.com/2016/06/04/the-evidence-room-la-prova-delle-camere-a-
gas-ad-auschwitz/
https://paceguerra.wordpress.com/2016/06/01/la-malarchitettura-testimone-dellolocausto/
THE ISRAEL PAVILION’S LIFEOBJECT EXHIBITION
https://naturarti.wordpress.com/2016/06/01/the-israel-pavilions-lifeobject-exhibition-
relationship-between-biology-and-architecture/
PADIGLIONE ISRAELE ALLA BIENNALE
https://fpa2000.wordpress.com/2016/06/02/padiglione-israele-alla-biennale-quando-
larchitettura-prende-spunto-dalla-biologia/
https://aidanewsxl.wordpress.com/2016/06/01/2920/
PADIGLIONE OLANDA
https://aidanewsxl.wordpress.com/2016/06/03/olanda-larchitettura-delle-missioni-di-pace-
dei-caschi-blu/
https://aidanewsxl.wordpress.com/2016/06/14/canadian-extraction-9000-progetti-minerari-
in-tutto-il-mondo-pauletto-e-miatello-incontrano-pierre-belanger/
https://aidanewsxl.wordpress.com/2016/06/14/extraction-il-canada-vuole-liberrarsi-dal-
colonialismo-britannico/
A. Miatello & D. Pauletto
24
5. DRONEPORTI IN AFRICA
LA PROPOSTA DI LORD NORMAN FOSTER Mostra 15.Biennale Architettura Arsenale - Esterno
Le infrastrutture sono necessarie per lo sviluppo sociale ed economico per
trasferire beni, servizi e persone - si legge nel catalogo della 15.Biennale
Architettura, l’Africa è un continente che presenta molti luoghi che mancano di
infrastrutture adeguate e colmare questa lacuna richiederebbe molto tempo”.
Per risolvere un tale problema, abbastanza comune per molti paesi, ci ha
pensato la Fondazione Lord Norman Foster che ha sviluppato assieme ad altri
enti un progetto ambizioso di aeroporto per droni civili, iniziando dal Rwanda.
Per l’Africa (si legge nel comunicato stampa), usare l’aria per trasferire merci su
piccola scala potrebbe essere una scorciatoia per risparmiare tempo e denaro
senza dover ricorrere a infrastrutture pesanti più convenzionali, è l’equivalente
della vecchia linea telefonica paragonata al cellulare.
La novità progettuale della Fondazione di Lord Norman Foster, già lanciata un
anno fa che coinvolge lo studio di architettura Foster + Partner, l’università
svizzera École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) e l’associata
Afrotech, prevede la realizzazione nei prossimi 4 anni di 3 droneporti, ognuno
A. Miatello & D. Pauletto
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dei quali gestirà due reti parallele di droni. Dunque, il prototipo esposto
all’Arsenale ne è un’anticipazione.
Così Lord Norman Foster: “I droni che consegnano medicine, cibo, il pezzo di
ricambio di un’automobile o di un mulino ad acqua possono essere definiti una
sorta di infrastruttura ‘cellulare’. Una rete di questo genere deve contare dei
porti. Per questo, abbiamo studiato l’idea di architettura modulare (con un
numero di aree variabile a seconda della necessità), flessibile (in grado di
crescere in base alla richiesta), realizzata con materiali locali (mattoni di argilla
o fango) eventualmente riutilizzata in altri progetti (mercati, centri sociali,piazze
coperte).”
Entro il 2050 in Africa vivranno oltre 2 miliardi di persone, come possono le loro
attuali infrastrutture pensare di tenere il passo di questa espansione
demografica?
“In Africa non esistono strade continentali, quasi non ci sono gallerie e il numero
di ponti è insufficiente a collegare le tante persone che vivono nelle aree più
remote del paese. L’ammodernamento delle infrastrutture richiederebbe troppo
tempo e troppi soldi, per questo è nata l’idea risolutiva dei droneporti e dei droni
cargo, che trasporteranno oggetti di prima necessità da una parte all’altra del
paese”. Due modelli in corso di fabbricazione: Droni Redline (apertura alare di 3
metri) per consegna di forniture mediche e di emergenza, fino a 10 chili di peso.
Droni Blueline, per trasporto di oggetti più pesanti, prodotti elettronici fino a 100
chili: componenti elettroniche di prima necessità, come ad esempio un nuovo
motore per la pompa idraulica che permette a un villaggio di avere acqua a
disposizione.
“Un drone può effettuare la consegna in circa 1/12esimo del tempo richiesto
dal trasporto con il fuoristrada“.
Non solo dei centri di smistamento. Ma i droneporti non saranno solo uno snodo
di prodotti necessari, perché queste strutture, che avranno la forma di volte di
mattoni in fila, ospiteranno anche una clinica, un punto di produzione digital per
fabbricare parti dei droni, una sala postale, e un centro di scambio e-commerce.
In Ruanda il primo droneporto civile del mondo. Secondo le stime mostrate nel
progetto, i 3 droneporti permetteranno di coprire il 44 per cento del territorio del
Ruanda, il cui scenario geografico rappresenta un ottimo test in vista di simili
progetti che Lord Foster è sicuro che saranno realizzati in futuro.
Questo è il contributo che la giusta scelta architettonica può offrire per far sì che
l’edilizia sia effettivamente al servizio della comunità” – precisa l’arch. Foster,
che fa uso delle tecniche di ingegneria più avanzate in grado di essere utilizzate
pressoché da tutti. “La sua scelta di coinvolgere alcuni studenti nella
realizzazione del progetto non ha fini pedagogici o accademici, ma risponde
all’esigenza di collaudare la trasferibilità della proposta. In ultimo, ogni modulo
A. Miatello & D. Pauletto
26
A. Miatello & D. Pauletto
27
sarà compresso in un kit di materiali e tecniche di costruzione, sarà spedito in
luoghi remoti, che dovrà poi essere implementato dalla forza lavoro locale, a
volte non qualificata.”5
L’esposizione durante la Biennale, illustrata e diffusa, è una specie di “future
tutorial”: il prototipo non rappresenta solo un oggetto, ma anche una procedura. 6
6. IL LINGUAGGIO CON I DRONI
Definizione del giornalismo tascabile. “Bisogna fare breccia nell’arcipelago delle
news, anche attraverso i social network, quello che ancora non sembra
frequente nei musei cittadini. Milioni di persone usano YouTube ed altrettante
5 Vedi catalogo della Biennale di Architettura, p. 194.
6 Partecipanti all’installazione della Biennale: Norman Foster Foundation con Future Africa
EPFL e con Ochsendorf, Dejong & Block e con Block Research Group, ETH Zurich. Title:
PROTOTYPE DRONEPORT SHELL.Courtesy: 15.Biennale Architettura; Il miodrone.it: “Lord
Norman Foster Foundation”, Press kit on line- Photos by LNFF ©; Juli Belhumeur Miatello©
2016, esterni Arsenale.
A. Miatello & D. Pauletto
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entrano più volentieri nei musei per fotografare, filmare, farsi selfie. In Italia c’è
il divieto totale ma presto - confida il ministro Dario Franceschini - le cose
cambieranno”.
Come raggirare l’ostacolo, ormai i più grandi musei statali d’Europa permettono
la fotografia senza flash con i cellulari?
Rendere un museo pubblico non è come aprire le cassaforti delle banche. Da
noi ci sono ancora divieti che si scontrano con l’avanare della tecnologia,
soprattutto perché i nostri musei non sono sicuri!
Per la prima volta l’Ipsia entra nei musei e in ville storiche con dei droni per
filmare le stanze, le opere d’arte, le interviste ma in un sistema operativo
integrato. Questa è la novità assoluta, sebbene ci sia stato qualche tentativo
oltreoceano ma mai in musei storici come quelli italiani.
I droni a Villa Manin, storica residenza dell’ultimo doge, con le Avanguardie
russe.7 Si tratta del primo servizio giornalistico fuori sede con permesso regolare
della Scuola e del Soprintendente. Un giorno da inviati speciali dal fronte
“russo”. Un progetto che ha una sua filosofia, una sorta di voler comunicare con
poco, anche se alla base c’è una lunga preparazione dietro le quinte, psicologica
e burocratica. Poco è lasciato al caso.
Un “journalisme de poche” (giornalismo tascabile) che potrebbe essere
paragonato all’Arte povera che ha usato dei materiali (frammenti o oggetti)
comuni come metafore di luoghi comuni. Il giornalismo tascabile è una nuova
filosofia comunicativa che viene rielaborata sotto forma di cronaca propulsiva,
virale.
Il linguaggio con i droni. Il vivere d’artista presuppone che ci sia alla base della
sostanza culturale, della ricerca, altrimenti è esibizionismo. Comunicare un fatto
è cronaca. Svanisce subito. Eravamo abituati alla cernita di notizie edulcorate o
ingigantite dalle Tv di stato che s’imponevano sulle redazioni dei giornali. La
Rete invece ha stabilito nuovi parametri con le videocamere tascabili. Dà la
liberta a tutti di esprimersi di creare la notizia. Come i new media hanno
influenzato la comunicazione politica, la partecipazione e il dibattito politico?
Twitter, blog, dirette Facebook: primati e differenze dal Movimento Cinque Stelle
al premier Matteo Renzi
La trasformazione di un nuovo modo di vedere l’arte si attua con metodo
indolore, playing e in punta di piedi perché le barriere, soprattutto del bieco
conservatorismo (che in Italia stentano a scomparire), sono ancora tante. Ma
qual è la differenza tra un drone che si può usare per le riprese aeree che
possono durare qualche decina di minuti e i droni miliardari delle
Superpotenze?
7 Formato da Angelo Miatello, Rosanna Bortolon, Daniele Pauletto, Nazzareno Bolzon e dallo
stagista Federico Calzavara.
A. Miatello & D. Pauletto
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“L'attività condotta dalle forze
statunitensi si sviluppa in piena
coerenza con la Risoluzione delle
Nazioni Unite n 2259 del 2015 e
in esito a una specifica richiesta
di supporto formulata dal
legittimo Governo Libico per il
contrasto all’Isis nell'area di Sirte.
Come è noto, le Forze locali
libiche - in particolare quelle che
hanno riconosciuto il Governo di
al-Sarraj - stanno combattendo
una dura battaglia per
contrastare l’Isis (Stato islamico,
ndr) proprio nella regione di
Sirte. È, tuttavia, un contrasto
portato avanti fra grandi difficoltà
e a caro prezzo, per i militari
governativi e la popolazione civile, in particolare per la mancanza di capacità
per l'identificazione dei bersagli militari e per il loro ingaggio di precisione”. 8
Due sono le osservazioni che meritano di spiegare da un punto di vista
comunicativo:
a) nessun richiamo al diritto internazionale della guerra, che vieta l’uso di mezzi
e metodi indiscriminati, cioè distruzioni e morti civili, e di conseguenza spiegare
che la base siciliana di Sigonella è altamente specializzata per i droni, aviogetti
di ricognizione e distruzione, ma anche per altri aerei bombardieri;
b) “in particolare per la mancanza di capacità per l’identificazione dei bersagli
militari e per il loro ingaggio di precisione”, come dire sappiamo benissimo che
cosa gli americani usano ma non ve lo diciamo! Dunque di droni neanche una
virgola, eppure Sigonella è la più grande base militare aerea dell’Europa
meridionale.
Droni civili. Nel caso di usare dei piccoli droni in Italia per scopi civili sono
richiesti permessi speciali e piloti patentati. Nel frattempo però l’industria
europea arriva a fatture 18 miliardi di euro, secondo uno studio pubblicato dal
Corriere della Sera.
Come conciliare le due anime, quella dello sviluppo e innovazione con la
“difesa” che è un’industria con più partners che dispongono di ingenti capitali di
finanziamento?
Il legislatore italiano non ce la fa ad aggiornarsi, modificando al positivo i
vantaggi che si potrebbero ricavare dal’uso di questi aviogetti trasportabili in un
8 Ansa, 3 agosto 2016.
A. Miatello & D. Pauletto
30
bagagliaio. Il rischio di essere denunciati per violazione dello spazio aereo non
consentito è grande. Il gioco non merita la candela.
Le armi servono per uccidere eppure nessuno ci fa più caso se vede negozi di
questo genere.
Droni by Art nasce a Castelfranco Veneto all’inizio del 2015, con qualche anno
di ritardo rispetto alle prime performance (test) che si possono rintracciare in
Rete, ma è il primo che abbia messo in campo il giornalismo tascabile. Si basa
su miniriprese indoor, in sale vuote di persone o tenute al riparo del volo, si
sfrutta il controcampo, si fanno interviste volanti di due o tre battute, si
aggiungono delle foto scattate sui dettagli della mostra, raccolte in un videoclip
che sarà postato su YouTube e “incollato” nella rivista online FPA2000 o
Aidanews che pubblicherà un testo di supporto, dalle 450 alle 1500 battute.
Tutto questo può essere fatto con il supporto dell’ufficio stampa della mostra e
la disponibilità del curatore. La pubblicazione del servizio è materializzata tra le
dodici e le ventiquattr’ore dall’incontro.
Come ultima fase, un giornalino tascabile che contiene gli articoli con i link
(cartaceo e pdf).
7. IL DRONE GALILEO FILMA IL TRASLOCO DELLA
BELLONA-MINERVA di Veronese DA CASA GIORGIONE
AL LICEO STATALE G.
Il trasloco della Bellona-Minerva dalla Casa-Museo Giorgione fino alla Palestra
del Liceo Statale Giorgione è avvenuta mediante riprese con minidroni dell’Ipsia
Galileo Galilei. Si dice che ormai il mercato ne offra una quantità enorme di tutti
A. Miatello & D. Pauletto
31
i tipi e prezzi di questi aviogetti a batteria ricaricabile, e che la passione degli
oggetti telecomandati è per tutte le età. L’uso può essere pacifico, di piacere
oppure strategico militare o di sorveglianza.
8. MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
DI VENEZIA
I DRONI IPSIA ENTRANO AL MAN 1° Maggio 2015 Invasione Digitale guida della Direttrice Michela Sediari,
intervista al Soprintendente del Polo Museale Veneto Daniele Ferrara.9
9 Concessione: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Direzione Generale Musei,
Polo Museale del Veneto.
Team Droni by Art – Ipsia Galilei: Nazzareno Bolzon, Daniele Pauletto, Riccardo Titotto e
Federico Calzavara; Angelo Miatello, Rosanna Bortolon, Claudio Malvestio, Gianantonio
Schiaffino, Giancarlo Baggio, Stefano Bortolon.
A. Miatello & D. Pauletto
32
Siamo invitati dalla direttrice Sediari di visitare muniti di droni il Museo
Archeologico Nazionale di Venezia che conserva da quasi cinque secoli
la collezione di statuaria e oggetti del periodo romano-ellenico dei cardinali
veneziani Grimani, Rara occasione con la quale abbiamo dimostrato la bravura
degli stagisti Ipsia, acompagnati dai loro docenti, di saper “governare” dei
piccoli droni per filmare e registrare le varie sale, le vetrine, le statue e gli arredi.
Un test riuscito in pieno.
La collezione dei Cardinali Grimani baciata dai droni. “Il Man, Museo
Archeologico Nazionale di Venezia, ha delle sale che contengono una delle più
antiche raccolte di reperti archeologici risalenti al periodo classico ellenico,
romano e persino d’epoca egizia, iniziate dai due cardinali Grimani tra il ‘500-
‘600.
Entusiasti Daniele Ferrara, soprintendente del Polo Museale Veneto, che ha
accolto l’equipe castellana e Michela Sidiari, direttrice del Museo che ha
accompagnato il quadricottero nelle sale del museo. Riprese contro campo da
più punti, scatti con diversi apparecchi fotografici, dai più sofisticati ai più
comuni, che saranno poi “assemblati” in un videoclip postato su YouTube”. 10
Reportage C. Malvestio, D. Pauletto, A. Miatello © 2015
Collezione Grimani, part. statue Minerva;Team Ipsia Galilei-Droni by Art con
Michela Sediari e Daniele Ferrara (C.Malvestio ©2015)
10
Da un comunicato di Fpa 2000.
A. Miatello & D. Pauletto
33
E
A. Miatello & D. Pauletto
34
9. MODA, IL DRONE SORVOLA LA SFILATA
DELLA COLLEZIONE FENDI Milano, 14 febbraio 2015
“La famosa casa di moda Italiana Fendi, giovedì 20 febbraio dalle ore 12.30,
trasmetterà in diretta sul sito Fendi.com e su Fendi Channel di YouTube, le
immagini della passerella milanese della collezione Autunno Inverno 2014-15.
La particolarità dell’evento risiede nel fatto che per la prima volta al mondo
saranno utilizzati droni multirotori dotati di telecamera ad alta definizione per
riprendere dall'alto le modelle che sfileranno sulla passerella.
Vi sarà anche la possibilità per l'utente di scegliere fra due modalità di visione
della sfilata, la regia ‘classica’ oppure le riprese aeree di ‘Drone Cam’ “. Questa
è la notizia battuta dalle agenzie stampa.
Mentre il mondo della moda e della tecnologia s’intrecciano sempre di più,
come faranno i settori artistici abbracciare questi nuovi metodi di
documentazione? Si chiede Camilla Sampson inviata della rivista di moda NJAL
(Not Just A Label).11
“La nascita dei droni nella Moda” (The rise of drones in fashion), intitola il suo
pezzo, che ha un certo appeal, anzi nel suo blog-boutique “commerciale” spicca
il volo questo suo modo di farsi pubblicità. Una giornalista che si autofinanzia
proponendo vendite on line.
Attenta com’è alla novità, Camilla considera le nuove tecnologie nel settore
della moda e non solo, e in particolare l’aumento di droni come un nuovo
metodo di documentazione. Le riprese aeree di Sampson sulle passerelle di
11
Vedi in estenso:
https://fpa2000.wordpress.com/2015/10/22/the-rise-of-drones-in-fashion-by-camilla-sampson/
A. Miatello & D. Pauletto
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moda e sul profilo dello snowboarder francese Xavier De La Rue, dimostrano
come i droni stanno trasformando il volto di documentare sport estremi.
Appena due mesi dopo lo show di Fendi, l’uso di droni nella moda è stato
ripetuto a Sydney. Lo spettacolo di dieci ‘pezzi’ dell’artista Maurice Terzini nella
Galleria Iceberg di Bondi a Sydney è stato registrato da Josh Brookes-Allen di
Alpha Flight Aero, già fatto conoscere nel mondo del cinema commerciale e
nella fotografia per riprese sulla proprietà e sul paesaggio.
I Droni sono un argomento d’attualità, che si tratti di applicazioni militari, di
uscite di Amazon in merito alla consegna ‘al volo’ dei prodotti (e delle
controrisposte) o di (App) applicazioni per il soccorso e l’utilità civile .... senza
dimenticare la dimensione da giocattolo. Fendi apre una nuova dimensione -
utilizzando i droni alla Milano Fashion Week, come elemento di contorno della
propria sfilata.
10. ANTI-SURVEILLANCE FASHION.
GAINING MOMENTUM (SPICCANDO IL VOLO) Posted by M. Caulfield, September 7, 2013
Con l’invasione perpetua dei governi sulla nostra privacy – scrive M. Caulfield - vi
è un mercato in crescita per le soluzioni anti-sorveglianza positive e pacifiche.
Lo stato di controllo e i recenti scandali sempre
più ampi hanno dato luogo ad un tipo di moda
per la contro sorveglianza (a type of counter
surveillance fashion), che incorpora la
tecnologia anti-sorveglianza nelle tendenze
della moda, rendendolo disponibile per il
consumatore di tutti i giorni.
Gli articoli di moda di ‘xontro sorveglianza’
sono ben lontani dal cappello di carta stagnola
tipicamente previsto.
La tendenza ha portato alla realizzazione di
buste anti-sorveglianza, felpe, giacche, poncho,
e persino una borsa a Led che viene attivata
con un flash di luce bianca per distorcere la
foto.
Per la crescente preoccupazione su sicurezza e
privacy, sembra che vi sia un mercato in
crescita per quegli elementi che possono
contribuire a consentire al consumatore di
evitare di essere sotto tiro.
A. Miatello & D. Pauletto
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Indossare uno Stealth Wear è una nuova linea di abbigliamento che incorpora la
tecnologia anti-drone. L’abbigliamento può contrastare mediante telecamere e
segnali block tracking. Il creatore, Adam Harvey, ha disegnato i capi
d’abbigliamento ad alta tecnologia, utilizzando lo stesso materiale metallizzato
che serve per contrastare sia le telecamere a raggi infrarossi, sia i droni spia
utilizzati per individuare o reperire le persone. La linea di abbigliamento offre
anche un porta cellulare in tessuto che sia in grado di annullare ‘il segnale che
segue il bersaglio’.
La ‘sciarpa anti-drone’ è pensata per essere indossata come un hijab. “Si ispira
anche ad una logica del hijab” – afferma Harvey – “il velo che separa l’uomo o il
mondo da Dio, vale a dire sostituisce Dio con il drone”.
La visiera termica sembra un indumento più semplice; in realtà serve a
nascondere il volto della persona che è vista dall’alto. La silhouette Uav agisce
scherzosamente come anti-camouflage, presentandosi come un’immagine
strong nelle foto termiche.
Drone Cam. Al termine della diretta in poi, gli utenti potranno rivedere su
richiesta su Fendi.com il video della sfilata, con la visione dal Drone Cam. Il
drone è rappresentato da un quadricottero AR. Drone 2.0 della Parrot.
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11. AERIAL STREET ART
ELLA AND PITR - PAR TERRE
DRAWINGS SEEN FROM THE SKY. 2015 La poetica della coppia più felice al mondo
Adattiamo la nostra tecnica alla superficie su cui intervenire. Quando lavoriamo su
superfici naturali non utilizziamo i colori acrilici: ad esempio, sulla spiaggia
abbiamo usato le alghe arenate che abbiamo trovato in loco, oppure ci è capitato
di frantumare per ore materiali come carbone e gesso, per ottenere del bianco e
del nero biodegradabili. Siamo inoltre alla ricerca della composizione attuale
dell’inchiostro di china, perché rimane molto misteriosa…Sui muri e sui tetti,
invece, usiamo sempre pittura, filmati poi da droni.
Trovare il modo di collegare l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo. Come
fare tutto dal più piccolo al più grande, il più grande possibile. Come raschiare il
cielo senza una scala o spostare una montagna e sentirsi leggeri. Allora con la
convinzione delle formiche strofiniano il suolo con gessi e carboncini.
Arrivare alla fine del disegno è solo una questione di tempo, si tratta forse di
misurare la nostra pazienza di fronte agli eccessi. E nella direzione opposta:
invertire il punto di vista orizzontale per tale oscillazione verticale e di non
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rimettere in questione la gravità, il peso delle cose. Un maestro d’orchestra che fa
danzare il silenzio al volo d’uccello. 12
Questi due passaggi tratti dalla cronaca on line permettono già di inquadrare e
definire il duo Ella & Pitr, bizzarri quanto si vuole, ma pur sempre con una carica
vitale di poesia visiva che si estrinseca con il volo d’uccello, che nel nostro caso è il
drone. Sono conosciuti come “Papiers peintres”, che Adrien Cresci precisa di
essere una coppia “già riconosciuta a livello internazionale.
La coppia Stéphanois ha attraversato il mondo apponendo il proprio marchio su
pareti e terrazze degli immobili delle città. Ispirata dal quotidiano, i due attacchini
hanno progressivamente sviluppato un loro universo, popolato da giganti nudi,
mangiatori di bambini, pazzi, vecchiette o portatori di sassi.
A Ella & Pitr piace dialogare tra le mura della città con i loro manifesti. Il collage è
come un incontro fortuito, uno scambio improvviso e istantaneo, ma che rimane
effimero. Perché anche se impiegano molto tempo per trovare il posto perfetto, i
due artisti non sanno quanto tempo vi potrà rimanere la loro affiche (manifesto).
Sappiamo che Ella e Pitr si sono incontrati casualmente in una strada di Saint-
Étienne nel 2007, mentre stavano cercando, entrambi, un luogo in cui incollare il
proprio disegno; da quel momento hanno iniziato a lavorare insieme, popolando i
muri, sia della propria città, sia di altre località francesi e straniere di personaggi e
oggetti curiosi, come giganti addormentati su enormi superfici (…)
12 Digital Boy & Wor(l)d-lover. Rédacteur en chef @vysualorg & Co-fondateur
@DronesNation | Copywriter @WNP_FR | Écolier @CELSA_Officiel | http://www.art-
vibes.com/street-art/ella-pitr-par-terre/
Montreal 2013 - Saint-Etienne Gare / Lione 2015 - Saint-Etienne
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12. IL DRONE DIVENTA LA STAR
DEL CINEMA DI GUERRA13
Ricaviamo la notizia da un pezzo “in gabbia” nel giornalone culturale La Lettura
con questo titolo “DONNA DI DRONI” a firma di di Maurizio Porro. La Rete però
ci ha ridato un quadro essenziale dell’argomento, anzi ci siamo subito stupiti
come mai la 73.Mostra del Cinema non l’abbia programmato? Cause da
imputare ai tempi lunghi della versione italiana oppure al “flop” del precedente
film Good Kill di Andrew Niccol ed interpretato da Ethan Hawke della passata
edizione che ne assegnava l’anteprima veneziana prima di passare al Toronto
Festival di qualche giorno dopo (09/09/2015, ndr)
Associando la “donna di droni” al titolo del film piuttosto forte ed invasivo “il
diritto di uccidere” si pongono dei problemi semantici, forse antropologici
perché siamo in Italia? Il titolo originale è Eye in the Sky, cioè Occhio nel Cielo,
una spia che ti guarda giorno e notte, un Grande fratello. Eppure abbiamo visto
che in certi ambienti americani si discute solo di questo “della violazione della
privacy” della nascita di uno stato poliziesco, poi anche di una moralità, se
questa esiste ancora nel condurre guerre.
Dibattiti, come abbiamo scritto, molto accesi anche fra gli artisti.
L’opinione pubblica italiana, identificandosi nel pezzo di Porro, vede
13 https://www.youtube.com/embed/WcMag8Lgu68"
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nella donna come una novità, un’attrazione fatale, una vittoria del gentil sesso?
E se ‘droni’ fosse tradotto in italiano per ‘fuchi’, il titolo avrebbe ancora un
senso? “Donna di fuchi”, protagonisti Helen Mirren in “Diritto di uccidere”. Forse
Porro, senza volerlo, nella sua metafora ha colpito il bersaglio: “la donna di
droni” è una carta vincente nella scala reale.
Interpretato da un cast formidabile, tra cui Helen Mirren, Aaron Paul e il
compianto Alan Rickman e diretto dal premio Oscar Gavin Hood, Eye in the Sky,
Il diritto di uccidere (2015) è un thriller avvincente e attualissimo che racconta
come nessun altro prima i retroscena della guerra contemporanea.
Sinossi. Protagonista è il colonnello inglese Katherine Powell, che dirige a
distanza un’operazione contro una cellula terroristica a Nairobi. Il suo “occhio”
sul campo è un drone pilotato in Nevada dal giovane ufficiale Steve Watts, ma
quando diventa inevitabile sferrare un attacco entrambi realizzano che anche
una bambina innocente finirebbe tra le vittime. Mentre nessun politico nella
“war room” londinese vuole prendersi la responsabilità di una decisione, una
drammatica serie di eventi fa precipitare la situazione.
“Le spetta una difficile decisione nel corso di una missione antiterrorismo a
Nairobi con un pilota pronto a far partire un drone dalla base di Las Vegas. “Il
fattore umano spiega l'attrice Hellen Mirren nei panni del colonnello Katharine
Powell è importantissimo. Il personaggio è conscio di una feroce alternativa:
catturare o uccidere? Bersagliare il sospetto o mirare anche a una bambina? É
giusto sacrificare qualcuno
per il bene di più persone?” Come ha costruito il suo colonnello, le chiede
Maurizio Porro di Lettura, inserto domenicale de Il Corriere della Sera:
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“Immaginandomi una biografia e puntando sulle quattro virtù necessarie:
resistenza, ostinazione, ambizione, ossessione”.
Mentre il drone diventa la star del cinema di guerra (l’ultimo cecchino a mano è
stato quello di Clint Eastwood), mentre solo ieri sembrava fantascienza, l'attrice
per la quarta volta interpreta in Eye in the Sky, questo il titolo originale, un ruolo
inizialmente scritto per un uomo:...Commenta: “Il film di Hood rispecchia la
realtà e quello che stiamo ogni giorno vivendo nelle operazioni
antifondamentalismo. La cosa curiosa è che chi è al potere deve prendere
decisioni difficilissime, però vive in mondi separati, fatti di rapporti virtuali,
telefonici, digitali e non umani e questo è il lato che mi sembra più spietato e
feroce dell'attualità di questa storia”.14
14 In uscita nelle sale dal 25 agosto 2016
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_diritto_di_uccidere_(film_2015)
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DI PROSSIMA
PUBBLICAZIONE
Angelo Miatello Daniele Pauletto
Con la collaborazione di CLAUDIO MALVESTIO
I DRONI TRA ARTE CINEMA
AUDIOVISIVO Competenze Tecnologiche Creatività & Politica
[Cover Image: l’occhio notturno di un drone della polizia californiana di Los
Angeles che inquadra un abitato di Avenue Hawich, che chiede dalla
centrale: “qual è il nome del sospettato?”]
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Il primo libro che
tratti l’uso dei droni
a scopo pacifico
culturale
ANGELO MIATELLO DANIELE PAULETTO
CLAUDIO MALVESTIO
I DRONI TRA ARTE
CINEMA
AUDIOVISIVO
Competenze tecnologiche Creatività & Politica (UAV /APR)
A. Miatello & D. Pauletto
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SOMMARIO
PRIMA PARTE DEFINIZIONE DI DRONE
1. CENNI INTRODUTTIVI
Dai fuchi ai droni
2. SVILUPPO TECNOLOGICO E MASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
La testimonianza del colonnello Matt Martin.
3. IPSIA, LA SCUOLA DEI DRONI
Videoregistrazioni volanti
4. UNA VISIONE DALL’ALTO PUÒ CAMBIARE
LA CONOSCENZA
La scala di alluminio di Maria Reiche e i droni Ipsia
5. DRONEPORTI IN AFRICA
LA PROPOSTA DI LORD NORMAN FOSTER
Paolo Baratta: Una Biennale che conquista un suo expanded eye
SECONDA PARTE
IL GIORNALISMO TASCABILE
THE POCKET JOURNALISM
DRONI BY ART©
6. DEFINIZIONE DI GIORNALISMO TASCABILE
I droni a Villa Manin, Le Avanguardie russe
Il linguaggio con i droni.
Crimini di guerra
Dalla Bellona-Minerva al Man di Venezia
7. OLANDA BLUE
L’ARCHITETTURA DELLE MISSIONI DI PACE.
IL DESIGN COME QUARTO CRITERIO
DELLE BASI MILITARI DEI CASCHI BLU
Intervista a Malkit Shoshan
8. ISRAELE LIFEOBJECT
LA BIOMETRIA UNISCE BIOLOGIA E ARCHITETTURA A
LA CAPACITÀ DI RESISTERE AI TRAUMI
Intervista a Ben Bauer
9. EXTRACTION – CANADA
Intervista a Pierre Béanger
10. UNDERMINING EMPIRE
A LANDSCAPE MANIFESTO FOR THE NEXT CENTURY
Reportage di C. Malvestio, D. Pauletto, A.Miatello
Droni by Art
11. THE FAR GAME - COREA
SPECULAZIONE EDILIZIA O NECESSITÀ?
UNA SFIDA IN ALTEZZA A CIEL SERENO
Intervista a Sung Hong Kim
Il piano casa del Veneto
12. THE EVIDENCE ROOM
LA PROVA CERTA DELLE CAMERE A GAS AD AUSCHWITZ-BIRKENAU
Intervista a Anne Bordeleau e a Sascha Hastings
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13. L’URLO BIANCO DELLA SHOAH ALLA BIENNALE. A VENEZIA “THE EVIDENCE
ROOM”, IL PIÙ GRANDE CRIMINE COMMESSO DAGLI ARCHITETTI
di Alessia De Marchi
14. SASCHA HASTINGS, INTERVISTA
15. THE EVIDENCE ROOM. UN VELO DI DOLORE BIANCO
PER UNA PAGINA NERA
di Graziella Andreotti
Shlomo Venezia
16. NIENTE BUCO NIENTE OLOCAUSTO!
La ricostruzione esatta degli elementi architettonici.
17. IL DRONE GALILEO FILMA IL TRASLOCO DELLA BELLONA-MINERVA di Veronese
DA CASA GIORGIONE AL LICEO STATALE G.
18. VILLA MANIN DI PASSARIANO DEL FRIULI: ALLA RISCOPERTA
DELL’AVANGUARDIA RUSSA CON I DRONI GALILEI
19. MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI VENEZIA. I DRONI IPSIA ENTRANO AL
MAN
20. LA COLLEZIONE DEI CARDINALI GRIMANI BACIATA DAI DRONI
21. PUNTA DELLA DOGANA – FONDAZIONE PINAULT
SLIP OF THE TONGUE, UN LAPSUS DI PASSIONE E AMORE
22. IL CANADASSIMO DI JASMIN BILODEAU, SÉBASTIEN GIGUÈRE, NICOLAS
LAVERDIÈRE, OVVERO IL CONSUMISMO UNIVERSALE
23. IL CACTUS GIGANTE DI MAURIZIO CATTELAN ALLA BIENNALE DI VENEZIA
24. PADIGLIONE COREANO. MOON KYUNGWON & JEON JOONHO
THE WAYS OF FOLDING SPACE & FLYING
Intervita alla curatrice Sook-Kyung Lee
25. “THE KEY IN THE HAND”. LE CHIAVI IN MANO DI CHIHARU SHIOTA CHE
UNISCONO IL MONDO
Intervista al curatore Hitoshi Nakano
Message of Chiharu Shiota
26. DRONE BY ART AL PADIGLIONE VENEZIA
Intervista ad Aldo Cibic con un atterraggio soffice sulle sue mani
27. L’EVOLUZIONE DELL’ARTE DEL FARE
28. JEAN DUBUFFET. IL TEATRO DEL SUOLO AL GIARDINO DELLA BIODIVERSITÀ
ALL’ORTO BOTANICO DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA
Ce lo spiega il curatore Nicola Galvan
Les Phénomènes, dalla casualità all’agnizione
TERZA PARTE
LA CONTAMINAZIONE DEI DRONI
NELLE ARTI VISIVE
29. FASHION DRONE
30. THE RISE OF DRONES IN FASHION / LA NASCITA DEI DRONI NELLA MODA
by Camilla Sampson
31. MODA, IL DRONE SORVOLA LA SFILATA DELLA COLLEZIONE FENDI (Milano, 14
febbraio 2015)
.32. ANTI-SURVEILLANCE FASHION. GAINING MOMENTUM (SPICCANDO IL VOLO)
posted by M. Caulfield, September 7, 2013
La ‘sciarpa anti-drone’
33. METAFORE E CONTAMINAZIONI NELLE ARTI VISIVE
DRONE PAINTINGS OR MASS MEDIUM ORGANIC?
A. Miatello & D. Pauletto
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Due pratiche opposte: Ella & Pitr - Par terre e il vandalo Katsu
34. AERIAL STREET ART. ELLA AND PITR - PAR TERRE
DRAWINGS SEEN FROM THE SKY. 2015
35. INTERVISTA A ELLA E PITR, LES PAPIERS PEINTRES
di Valentina Tovaglia
36. DRONE PAINTINGS / DRONI PITTORI
KATSU, L’ARTISTA CHE “VOLA CON UNO SPRAYDRONE”
(Graffiti Drone / Drone Paintings)
37. ART | KATSU’S CERAMIC DRONES IMAGINE A STRANGE FUTURE OF ELDERLY
MILLENNIALS
Dronescapes
38. ARTIST KATSU VANDALIZES KENDALL JENNER’S CALVIN KLEIN BILLBOARD
WITH GRAFFITI DRONE
di Brian Boucher
39. KATSU MOSTRA COME FARE CON UN DRONE GRAFFITI
di Arthur Holland Michel
La Statua della Libertà, l’ultima provocazione di Katsu.
40. Il DRONE NELL’ARTE
di Mahwish Chishty
Sul mio lavoro
41. I DRONI E LA GUERRA 2.0
(AGLI ALBORI DELL’ERA DEI DRONI)
di Claire Richard - Nouveau Projet 04
42. MAPLEWOOD STUDENTS, PAKISTANI ARTIST DELIBERATE ON DRONES
di Sara Estes, intervista al prof. Mike Mitchell
Ripensare le possibilità
43. LE COSTELLAZIONI DELLA CITTÀ (2014)
MAPPATURA E DISEGNO DELLE COSTELLAZIONI CON DRONE PARROT AR
Un commento.
Ascending Tecnologies
44. HAWK & DOVE 5 × 5 Washington DC
di Isabella Streffen
45. HAWK & DOVE
Hawk & Dove (2012), digital video, 17m
46. HAWK AND DOVE. IL LOCALE TRENDY DI CAPITOL HILL
di Katy Stech
Hawk and Dove è una sigla che mette confusione agli internauti per chi non è del posto
47. THE DRONOLOGY PROJECT: UN PRIMATO TEMPORALE
di Isabella Streffen
48. CENTER FOR THE STUDY OF THE DRONE
49. L’OCCHIO VOLANTE DELL’AMERICA CHE RIPRENDE IL SUO POPOLO / LA SUA
GENTE (Dibattito)
di Paul Craig Roberts (dal blog Dronology)
50. OUT OF SIGHT, OUT OF MIND VISUALISATION
Attacchi e vittime
51. IL DRONE CHE FILMA L’APERTURA DELLA MOSTRA
di Suzanne Treister
Occhio nel cielo
52. ORDITI DI FOTOGRAFIA DI GUERRA IN COLLAGES CALEIDOSCOPICI
di Sanaz Mazinani
53. OPHAN (2014)
A. Miatello & D. Pauletto
47
di Nad Ossan
54. LA TECNOLOGIA MEDIATA DALL’ARTE
Spettacolo di danza (2013) di RJ Duran
55. DRONESTAGRAM
di James Bridle
56. GIOVANNI LO PORTO, COOPERANTE UCCISO NEL 2015
IN PAKISTAN NEL CORSO DI UN RAID AMERICANO
CON I DRONI
Ambasciata Usa conferma: “Donazione alla famiglia”
di Corriere.it (16/09/2016)
SCATTI DI DRONI
Dronestagram - Focus
57. L’ASCESA DEI DRONI
PBS, in onda 23 gennaio 2013
58. ADDIE WAGENKNECHT
59. LA DRONICULTURA
E.G e P.Z.
60. GREEN DRONE
MONICA ABARCA INVENTA IL DRONE MISURATORE DI RADIAZIONI E INQUINANTI
61. ADVERTISING DRONE
ZERINOL VOX GOLA DRONE, SPOT 2015
62. GIMBAL
SUPPORTO STABILIZZATO PER VIDEOCAMERA
63. LILY CAMERA. IL DRONE CHE TI SEGUE OVUNQUE
di Andrea Nepori
64. #ARTSELFIE GLI AUTOSCATTI CON CAPOLAVORO INCLUSO
65. IL DRONE FAI DA TE DI JASPER VAN LOENEN
DIY / drone it yourself
66. CIBO A DOMICILIO. LA PROVOCAZIONE DEL BURRITO BOMBER
Il Burrito Bomber
67. MUSIC DRONE
OVERFLY.ME
PER IL NUOVO VIDEO DI LAURA PAUSINI
QUARTA PARTE
CINEDRONE
68. DRONEFESTIVAL DI NEW YORK
Il primo festival internazionale all’uso dei droni nell’audiovisivo
69. HORROR CAMERA
Un drone usato nell’Horror, come effetto persuasivo anti drone?
70. I DRONI CONQUISTANO IL CINEMA
I limiti delle riprese da un elicottero e i costi esorbitanti
71. L’ESEMPIO PRATICO DI BOGOTÀ
di Jordan Mintzer
72. LE PARTICOLARI INQUADRATURE DEI DRONI
73. LIST OF FILMS FEATURING DRONES / ELENCO DEI FILM CON I DRONI
da Wikipedia, l’enciclopedia libera
74. IL DRONE DIVENTA LA STAR DEL CINEMA DI GUERRA
Un colonnello donna che comanda i droni
A. Miatello & D. Pauletto
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75. EYE IN THE SKY (Il diritto di uccidere). ECCO IL TRAILER ITALIANO DELL’ULTIMO
FILM CON ALAN RICKMAN E PROTAGONISTA HELEN MIRREN
di Letizia Lara Lombardi
76. IL DIRITTO DI UCCIDERE (Eye in the Sky): LA MORTE ARRIVA DAL CIELO
di Francesco Bruni
77. GOOD KILL (Diritto di uccidere) IN PRIMA VISIONE ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI
VENEZIA POI AL TORONTO FESTIVAL
78. GOOD KILL (Diritto di ucidere) DI ANDREW NICCOL ALLA MOSTRA DI VENEZIA
di Natalie Ulman
79. GOOD KILL È QUELLO CHE DICONO I PILOTI E I MILITARI AMERICANI QUANDO
UN COLPO È ANDATO A SEGNO, A BUON FINE
Una guerra più che fredda
L’occhio divino
80. DRONES
(2013 ‧ Thriller ‧ 1h 22m)
81. ZERO DARK THIRTY (2012)
di Kathryn Bigelow
Lo spionaggio
Il piano strategico
Piste diverse
82. TEORIA DEL DRONE. PRINCIPI FILOSOFICI DEL DIRITTO DI UCCIDERE
di Chamayou Gregoire
83.TEORIA DEL DRONE
di Marco Belpoliti
Come funziona questa immagine tra il virtuale e il reale?
Occhio meccanico senza palpebre, la definizione icastica di Chamayou
Alla base di questo sviluppo visivo ci sarebbe lo sport americano
QUINTA PARTE
RIMANDI STORICI
84. À VOL D’OISEAU
85. JACOPO DE' BARBARI
VENETIE MILIA QUINGENTI (1500)
86. GIOVANNI BATTISTA PIRANESI
LE CARCERI, TAV. VII PONTE LEVATOIO 1745-50
87. IPPOLITO CAFFI
ASCENSIONE DEL PALLONE AEROSTATICO
DA PIAZZA DI SIENA 1847
88. ENNEMOND ALEXANDRE PETITOT (LYON 1727-1801 PARMA), LA MONGOLFIERA,
1784
89. NADAR ÉLEVANT LA PHOTOGRAPHIE À LA HAUTEUR DE L’ART
90. I PRIMI DRONI FOTOGRAFI: I PICCIONI VIAGGIATORI
La fotografia aerea
91. L’IMPIEGO DEI PICCIONI VIAGGIATORI NELLA GRANDE GUERRA
92. ALBERTO RIEGER IL CANALE DI SUEZ,
MUSEO REVOLTELLA, TRIESTE - 1864
93. MAURITS CORNELIS ESCHER
SALITA E DISCESA - 1960
Vittorio Sgarbi, un punto di vista
A. Miatello & D. Pauletto
49
Special Issue Rome 2016
2016
Ipsia Galilei - Droni by Art